3 minute read

Come difendersi da vespe e calabroni

Consigli pratici per evitare la formazione dei nidi e tutelare la salute degli ospiti di camping e villaggi di Fabio Agabiti Rosei I n questo periodo dell’anno, sul finire dell’estate e l’arrivo dell’autunno, le temperature si fanno più miti ed alcune colture molto zuccherine vanno a maturazione, il che lo rende ideale per la proliferazione di vespe e calabroni, la cui pericolosità per la salute delle persone è inutile sottolineare. Molte persone non sanno neanche di essere allergiche alla puntura di vespe e calabroni e quindi possono rischiare molto in caso dovessero imbattersi in questi insetti. Come tutte le aree ad alta frequentazione di persone, anche i campeggi possono essere considerate a rischio in questo particolare periodo dell’anno. Ma come è possibile riconoscere una vespa o un calabrone dalla inoffensiva ape? Molto semplice: i calabroni sono molto più grandi delle api e quindi di facile individuazione; per le vespe la cosa potrebbe essere più complicata ma ciò che a prima vista aiutare di più nella corretta identificazione è la forma più tonda del corpo dell’ape mentre la vespe ha il corpo affusolato e diviso in due parti, la cosiddetta “vita da vespa”. Inoltre le api hanno il corpo ricoperto da una sottile peluria che è particolarmente visibile ad insetto fermo. Le vespe ed i calabroni costruiscono nidi anche molto grandi in punti ben precisi. Possono colonizzare tetti rivestiti sia con coppi o ricoperti in laminato con all’interno uno strato di coibentazione del tipo poliuretanico. I calabroni possono anche colonizzare le cavità degli alberi e costruire lì il loro nido. Dal punto di vista della pericolosità, nonostante le dimensioni, le vespe sono più aggressive dei calabroni e anche il veleno delle vespe è più tossico di quello dei calabroni. La prevenzione della proliferazione di questi insetti è molto semplice. Innanzitutto entrambe le specie cercano aree dove fare i propri nidi e per alcuni giorni si possono notare alcuni esemplari volare insistentemente in alcuni punti specifici; in questo periodo è sufficiente andare di notte a distruggere i primi abbozzi dei nidi in formazione. E’ bene scegliere le ore notturne perchè durante questo tempo gli insetti sono molto poco attivi e quindi molto meno aggressivi e pericolosi. E’ possibile posizionare anche dei contenitori che attraggono vespe e calabroni al loro interno ed evitare in questo modo l’inizio della costruzione del nido. Tali contenitori possono essere fatti anche in modo molto semplice: è sufficiente una bottiglia in plastica con il collo tagliato e rovesciato, appesa ad un albero e riempita a metà con una sostanza zuccherina, ad esempio acqua e zucchero, cola o birra. Esistono in commercio anche contenitori specifici già pronti e naturalmente molto più efficaci. Quando invece si scopre un nido già grande è importante non provare a rimuoverlo né ad avvicinarsi ma è bene rivolgersi a personale esperto. La puntura di vespe e calabroni è molto dolorosa e se accade di essere colpiti si deve intervenire subito con impacchi di acqua calda e subito dopo spalmare sulla puntura una crema cortisonica Come difendersi da vespe e calabroni

“Il finire dell’estate e l’arrivo dell’autunno è il periodo ideale per la proliferazione di vespe e calabroni, la cui pericolosità per la salute delle persone è assolutamente non sottovalutabile"

Advertisement

o specifica per questi eventi. Qualora dopo la puntura si avvertissero dei fastidi alla gola oppure l’area della puntura si espande in modo molto rapido è il caso di andare subito al pronto soccorso in quanto potrebbe essere l’inizio di una reazione allergica. In ultimo è da ricordare che la sensibilizzazione alle punture di questi insetti può avvenire anche nel corso della vita, quindi se si è stati punti una volta senza conseguenze non è detto che una eventuale altra puntura non possa scatenare una pericolosa reazione allergica. ✻. “ E’ possibile posizionare dei contenitori che attraggono vespe e calabroni al loro interno ed evitare in questo modo l’inizio della costruzione del nido"

This article is from: