13 Magazine N. 121 by Visioni Grafiche srl

13 magazine 路 Anno 12 路 n. 121 - DICEMbre 2013 路 www.13magazine.it TARIFFA ROC: POSTE ITALIANE S.P.A. SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1 COMMA 1 - DCB - ROMA

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Dal territorio

Feste dal basso profilo

Riscoprire Ostia!

Non è vero ma ci credo

Natale all’Istituto Francesco

Natale dove non è Natale

39 Cilea

23 Capodanno 2014: perdersi

Rubriche

nel mondo

39 27 Natale secondo tradizione

Editoriale

29 Roma, Natale è teatro

Spettacolando

35 Qualche proposta golosa

47 Moda e tendenze

per il Natale

53 Viaggi

23 59 Veterinaria

Esteri 61

Salute e benessere

37 La Lettonia si mette in tasca 63 Scienze

l’Euro

82 Oroscopo

29 Cinema e cultura 39 Tre proposte culturali

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“Onorerò il Natale nel mio cuore e cercherò di tenerlo Charles Dickens con me tutto l’anno.”

13 MAGAZINE Anno 12 - n.121 - DICEMBRE 2013 mensile d’informazione: politica, attualità, cultura, sport, spettacolo, moda www.13magazine.it IN ALLEGATO: 13 Immobiliare Direttore Editoriale Claudio Petrollo claudio@visioni-grafiche.it

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onsiderato quello che è accaduto negli ultimi mesi, è legittimo aspettarsi qualcosa di inconsueto dal primo Natale in compagnia di Bergoglio. Basta parlare con gli addetti ai lavori - i vaticanisti, le guide, i dipendenti della Santa Sede - per darsi un’idea dei numeri e del grado di coinvolgimento che c’è intorno alla figura di Papa Francesco. Tale rinnovato entusiasmo dei cattolici verso il vicario di Cristo è però tanto più curioso quanto più lo si confronta con la cronaca degli ultimi anni. L’anno scorso, a Bruxelles, durante il periodo delle feste, una goffa installazione modulare (25 metri di acciaio e luci colorate disposte a caso) è stata preferita all’albero di Natale. Si è sostenuto, sfiorando il ridicolo, che il tradizionale abete potesse disturbare o escludere chi non fosse cristiano. Quest’anno, in Norvegia, Kristin Saellmann, giornalista televisiva, è stata fatta fuori dalla direzione del proprio TG perché indossava in studio una minuscola croce appesa a una catenina. Di episodi del genere se ne potrebbero citare dozzine. Si dirà: sono atteggiamenti abbastanza estranei al contesto italiano, dove non ci si perde dietro certe sciocchezze e dove una certa cura delle tradizioni è ancora presente. Non è però questo il punto. Perché l’Europa del nord e quella mediterranea, divise nelle apparenze, lo sono molto meno nella sostanza. Mettendo infatti da parte la fede, il credere o meno in Gesù (fatto ovviamente privato), a mancare è soprattutto la minima cognizione di quanto il cristianesimo (che non è Cristo) abbia inciso nella storia continentale e nella vita di tutti i giorni degli europei. Il cristianesimo è, tanto per dire, una concezione del tempo che ha plasmato prima l’Europa e poi il mondo. Un tempo progressivo, un tempo che si conta linearmente, anno dopo anno, prima e dopo Cristo, è stato di fatto imposto dai concili della

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Chiesa. Gli stessi concetti di progresso, di futuro, di avvenire sarebbero impossibili se contassimo il tempo a cicli, in base alle dinastie, alle ere politiche, o dovendo sporadicamente ricominciare daccapo (come facevano la maggior parte delle civiltà prima di Cristo). Allo stesso modo, cristiano è il nostro criterio di concepire la città (con il campanile e il municipio), la nostra dieta (pane, olio e vino, passati dal mondo romano a quello delle liturgie), la nostra lingua (neolatina), il nostro modo di intendere l’altro mondo (“il cristianesimo è la religione del logos”, come scrive Papa Ratzinger). Insomma, chiunque sia Cristo, è indubitabile che senza di lui - e senza i Benedetto da Norcia o i Gregorio Magno - l’eredità della civiltà romana non avrebbe mai oltrepassato il Reno, non avrebbe mai plasmato l’Europa così come la conosciamo oggi. Tra Tallinn e Lisbona, tra Bergen e Palermo, milioni di europei condividono, molto più di quel che pensano, un tempo, uno spazio, un cibo e una mentalità comuni. E a tutto questo il cristianesimo non è affatto estraneo. Ecco, forse non è realistico aspettarsi che Papa Bergoglio dica qualcosa in merito durante le prossime festività. Essendo un uomo di fede, e per giunta un figlio lontano dell’Europa, non può che far discendere questi tratti identitari da qualcosa di superiore e di più grande (nonché, forse, credere che siano del tutto secondari). Eppure, che si creda o meno, per vivere un po’ meglio, per capire in che modo definiamo il brutto e il bello, il giusto e l’ingiusto, il bene e il male, è necessario anche il Natale.

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di Chiara Ferraro

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Sarà l’ennesimo Natale all’insegna dell’austerity. Per il nuovo anno è attesa la svolta decisiva aranno feste consumate in fretta: la fretta di chi attende con impazienza una ripresa economica che tarda ad arrivare da 5 anni. È così. A scorrere gli articoli pubblicati da 13 Magazine in questo periodo dell’anno, è dal 2008 che si parla di un Natale di crisi. Il 2008 era l’anno in cui le famiglie italiane tagliavano il budget delle spese del 20% rispetto all’anno precedente. Da allora, è stata una continua discesa. Il Codacons stima il tracollo complessivo (periodo precedente e successivo alla crisi) nell’ordine di un -42%: 18 miliardi di euro spesi nel 2007 contro i 10,2 che verranno spesi quest’anno. Il punto è che forse è molto peggio di così, che non si immaginano esattamente le proporzioni. Entriamo dunque nel merito. In quell’anno, il 2008, secondo un’indagine condotta per il portale eBay, la cifra media che ogni persona spendeva durante le Feste si attestava sui 191 euro. Nel 2013, secondo un’indagine di altra fonte (Coldiretti e Deloitte), si toccherà invece quota 171 euro. Ma non a persona, a famiglia! E la Federconsumatori abbassa questa cifra addirittura a 132 euro. Se scorporiamo le stime per settore, sempre stando a Federconsumatori, i dati appaiono alquanto seri. Cominciando dalle cifre più nere, sembra che il settore dell’arredamento e degli elettrodomestici scenderà ben del 31%. Altre voci

di spesa avranno flessioni molto più leggere (-1% per l’alimentare, -2% per i giocattoli, -12% per l’abbigliamento). Poi c’è il turismo, che segna un -16% e che appare soffrire parecchio. Quest’anno, a movimentare un po’ le cose ci hanno pensato i mercatini di Natale (16 milioni di italiani li hanno visitati per un fatturato di 766 milioni di euro). Rimane il fatto però che nel 2008 ben 11 milioni di italiani sceglievano di partire. L’anno scorso erano meno di 10 milioni. Nel 2013 scenderanno ancora. Dunque come verranno spesi i pochi soldi disponibili? Secondo Confcommercio, il 40% delle tredicesime finirà ad esempio nelle spese lasciate in sospeso (debiti, bollette, mutui, canone Rai, assicurazioni, ecc…). Disoccupazione e pressione fiscale faranno tutto il resto: toglieranno cioè ossigeno ai redditi non garantiti e 600 milioni di euro al commercio. La strategia che le imprese stanno usando per resistere e fronteggiare la tempe-

sta è fatto di sconti, intelligenza, più qualità e meno quantità. Quattro consumatori su cinque, pur di risparmiare, sono disposti a comprare on-line, su internet. L’unico settore di spesa che sembra avere il segno “+” davanti è quello dell’editoria. E pensare che i libri da sempre sono una merce snobbata dagli italiani (solo metà della popolazione legge almeno un libro in un anno). Insomma, il 2013, comunque vada, sarà un anno di svolta. Difficile ipotizzare che il 2014 possa andare peggio. Ciò non perché si attende la striminzita ripresa che tanto conforta il tiepido Letta. Ma perché è ormai chiaro a tutti che l’Italia ha raschiato il fondo del barile e che il Natale 2013 sarà la più impietosa cartina di tornasole di tale situazione. Nel paese c’è fame di futuro. Molti, nel privato, hanno già fatto scelte drastiche (emigrare, cambiare lavoro, chiudere la propria impresa, ecc...). Nel 2014, la palla passa definitivamente alla politica.

speciale

di Roberta Riga

Non è vero ma ci credo Riti, pratiche, cerimonie, liturgie, usanze, consuetudini, tradizioni e costumi per favore un buon 2014

l’ultima spiaggia. In un mondo che sembra sgretolarsi lentamente, nel quale la sfera pubblica è in crisi, la morale latita, l’economia arranca e il futuro ha perso di senso, l’abbandono all’irrazionale riacquista terreno. Dunque, considerato che si avvicina il Capodanno, cioè uno di quei rari momenti in cui i riti scaramantici sembrano ancora socialmente accettati (l’intimo in rosso, le lenticchie, i brindisi, i baci sotto il vischio, ecc...), meglio attrezzarsi per dare una mano al destino. Dubbi? Pudore nel credere a qualcosa che non può essere spiegato? Coraggio, basta rispolverare il “non è vero ma ci credo” di Peppino de Filippo, oppure pensare che persino Kant, filosofo dell’illuminismo, l’ultimo giorno dell’anno non disdegnava un benaugurante piatto di lenticchie. D’altra parte, per chi vuole farsi una ragione e darsi qualche risposta, c’è persino un libro (Guido Cossard, “Storia e riti di Capodanno”). L’importante, alla fine, è poter dire: “io almeno le ho provate tutte”…

SCARAMANZIE DI TUTTO IL MONDO, UNITEVI! Il panorama delle stranezze legate al passaggio di cifra sul calendario è vasto,

antico ed eccentrico. Gli antichi latini regalavano rametti di alloro, vasi di miele e fichi secchi. È però più interessante concentrarsi sui tempi odierni. In Francia è previsto un rigido protocollo di frutta secca: 13 tipi diversi contro i nostri sette (fichi, datteri, arachidi, noci, nocciole, zibibbo, mandorle). I cugini spagnoli optano invece per l’uva: tra il primo e l’ultimo tocco della mezzanotte mangiano dodici chicchi di uva nera, esprimendo per ognuno di essi un desiderio (tradizione presente anche in alcune zone d’Italia). In Danimarca, allo scoccare dell’ora, ci si inchina sette volte al nuovo anno e si rovescia il contenuto delle tasche, oppure ci si mette in piedi sulle sedie e si salta giù tutti insieme. C’è anche chi getta piatti all’indirizzo di casa degli amici (e più se ne trovano più si è ritenuti popolari). In Finlandia si riversa il piombo fuso in acqua ghiacciata. Se la forma che assume è quella di una nave, significa che si

viaggerà. Se invece si conforma ad una pallina, significa che andrà bene in amore. In Olanda si fanno grandi falò (come in alcune città italiane) e si mangiano ciambelline di zucchero. In Polonia, se vicino casa c’è una fontana, si preleva l’acqua allo scoccare della mezzanotte e il giorno dopo la si beve con la persona amata. In Romania si benedicono i campi e ci si rivolge cortesemente agli animali. In Ungheria si brucia una sedia fatta con 13 tipi diversi di legno e si leggono poi le ceneri. In Germania si arrotola il calendario e si lega con nove giri di laccio rosso per poi bruciarlo al caminetto. In Israele si consuma una mela cotta con il miele. Quanto detto concerne i Capodanno all’europea. Ma il trapasso di cifra dà vita ad eguali scaramanzie anche nel resto del mondo. In America, in alternativa all’intimo rosso, per favorire i successi finanziari si indossa l’intimo giallo. In Messico si accende e si spegne il fuoco per tre volte, gettando delle pietre tra le

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speciale

fiamme e spruzzando con dell’acqua porte, finestre e pavimenti. In Perù ci si veste di giallo e a mezzanotte si apre la porta di casa, gli si danno le spalle, e si butta qualche goccia di spumante. In Cina si indossano i migliori abiti che si hanno a disposizione e si legano ai battenti della porta di casa due strisce di carta rossa. Su tali fettucce si scrivono i ringraziamenti per l’anno vecchio e le speranze per quello nuovo. A mezzanotte si riannodano le strisce di carta e ci si passa sotto (dopo aver fatto il giro di casa). In Tibet si getta un po’ di farina dietro la spalla sinistra e si battono le mani 108 volte. In Giappone si getta una manciata di fagioli neri dalla finestra e si grida “fuori i demoni e dentro la fortuna!”. Nelle Filippine si indossa qualcosa a pois. Nelle isole Samoa si spazzano con la scopa tutte le stanze di casa. In Russia si mangiano le paste non lievitate a forma di animali domestici e si getta dietro le spalle il bicchiere in cui si è brindato. Insomma, a qualsiasi latitudine i popoli hanno sempre avuto bisogno di riti per affrontare il primo secondo di vita del nuovo anno. Dunque, se ci si trova all’estero, si può provare a sperimentare qualcosa di nuovo!

I RITI DI PASSAGGIO ALL’ITALIANA L’Italia, il paese dei campanili, non poteva che avere centinaia di diversi cerimoniali legati al passaggio dell’anno. Tra i più popolari, quelli abruzzesi, che prevedono la degustazione delle famose sette minestre, una per ogni legume. Ma anche nel Lazio non si scherza: tradizionalmente si gettano dalla finestra tre grossi vasi di coccio pieni d’acqua che prima era servita per lavare i panni e i pavimenti. In Sicilia, la sera di capodanno nessun lavoro manuale va iniziato o deve rimanere in sospeso, perché si rischia di non terminarlo o di concluderlo malamente. In Toscana, Umbria e Romagna va bene l’uva di qualunque colore o altra frutta che si sgrana, come il melograno. In Calabria è buon presagio incontrare una persona del sesso opposto la mattina del 1° dell’anno e cattivo presagio vedere un cavallo bianco. In Sardegna si poggiano 12 chicchi di grano (uno per ogni mese) su un mattone rovente: quelli che bruciano segnano bel tempo, quelli che saltano via indicano pioggia e vento.

L’inizio dell’anno è poi carico di attese che riguardano l’amore. Nella tradizione rurale del Lazio è previsto un rito destinato alle nubili. Si infilano 3 fili di diverso colore in 3 diversi aghi. Il bianco rappresenta l’amore felice, il nero l’amore infelice e il rosso la condizione di zitellaggio. Se ne sceglie dunque uno a occhi chiusi. Sempre riguardo ai sentimenti, in Puglia c’è una pratica ancora più semplice. Si mettono 2 chicchi di grano in un bicchiere d’acqua: se restano uniti, matrimonio entro l’anno. Infine, un consiglio semplice da condividere in qualsiasi contesto con la persona amata. Allo scoccare della mezzanotte, immergete l’indice sinistro nella coppa del brindisi e passatelo dietro il suo orecchio destro. E se proprio si vuole esagerare, portare con sé uno qualunque degli oggetti che portano fortuna: un campanellino, un po’ di vischio, una manciata di chicchi di grano, una pigna, un quadrifoglio, una coccinella, una chiave, una candela, una cornucopia, un corno, un rametto d’alloro, una giarrettiera rossa, ecc... Porta bene e male non fa. Buon 2014!

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di Angelita Papa

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Natale dove non è Natale Lo strano modo di passare le feste per le culture non cristiane gni scusa è buona per festeggiare: in qualsiasi parte del globo vi troviate il 25 di dicembre, la fervida atmosfera natalizia, tipica della cultura occidentale, potrebbe non abbandonarvi mai… Lo sanno bene in Corea dove, per l’occasione, tutte le vetrine vengono addobbate con decorazioni luccicanti; e nei negozi risuonano melodie natalizie, nono-

CUBA

stante il cristianesimo sia professato solo dal 25% dell’intera popolazione. Scottante delusione anche per coloro che intendono trascorrere le proprie vacanze di Natale su qualche isolotto dell’arcipelago indonesiano con l’intento di scrollarsi di dosso gli usi, i costumi e le tradizioni occidentali: sappiate che il 25 di dicembre potreste trovarvi a consumare il pranzo natalizio (anche qui entrato a far parte della tradizione) ad una tavolata di musulmani e cristiani. In tale occasione, infatti, gli uni invitano gli altri (e viceversa) a banchettare insieme nelle proprie abitazioni. Non sarà poi la mancanza di freddo e gelo a fermare le renne di Santa

Klaus: a Cuba il giorno della vigilia si beve birra e si mangiano pietanze a base di carne di maiale. A chiudere la “Nochebuena” (così si chiama, da quelle parti, la sera del 24 dicembre), lunghe partite al gioco del domino. Per coloro che invece non rinuncerebbero mai alle tradizioni, auspicandosi di trovare ovunque si vada il classico pino o abete addobbato con capelli d’angelo e palle colorate: sappiate che in Ghana i doni di Babbo Natale si possono trovare sotto l’albero del mango; e si scartano solo dopo aver consumato un lauto pasto a base di riso, pollo, agnello e frutta esotica di ogni tipo - Paese che vai, cibo che trovi. Globalizzazione? Contaminazione? La risposta non è sempre univoca e, in alcuni casi, la scelta di ufficializzare o semplicemente celebrare tale ricorrenza può avere radici in vecchie, perdute (e ritrovate) usanze agricole o tradizioni locali. Là dove invece la casistica non dà adito ad interpretazioni di varia natura, la risposta non può che essere una sola. Si prenda il caso del Giappone: soltanto l’1% della popolazione risulta essere di religione cristiana, eppure le città impazziscono letteralmente per il Natale - un Natale spogliato completamente dei suoi significati religiosi. I negozi sfoggiano un numero spropositato di Babbi Natale per evidente vezzo consumistico, mentre Santa Klaus viene “nipponizzato” in Santa Kurosu, un vecchietto vestito di rosso (e fin qui niente di strano)

VETRINA GIAPPONESE

con un paio di occhi in più sulla nuca, ad imitazione della divinità giapponese Hoteiosho che, secondo la tradizione, porta doni ai bambini che si sono comportati bene. Ma già a partire dal 26 dicembre la magia svanisce: le persone si sono già scambiate una gran quantità di regali, gli addobbi vengono rimossi, e tutto viene divorato dal vuoto del consumismo, in attesa di colmarlo con la festività successiva (non importa a che religione appartenga: l’essenziale è che si possa “gadgettizzare”). In Australia si è invece creata un’interessante sovrapposizione tra cultura maori e Natale cristiano, la cui data coincide esattamente, per la popolazione indigena, con quella della celebrazione del mese Hakihea, il mese del riposo dopo il periodo di dura vita nei campi. Carni, verdura e frutta vengono cucinate dagli “europei”, per l’occasione, negli “hangi”, forni della tradizione indigena; dal canto loro, i Maori hanno deciso di investire la Madre Terra (Papatuanuku) del gravoso compito di distribuire i doni ai bambini: proprio come Babbo Natale.

visioni grafiche

di Sveva Guerreri

speciale

Capodanno 2014: perdersi nel mondo Sud America ed Europa: i locali più trendy dove passare l’ultimo dell’anno olti hanno già iniziato il conto alla rovescia in attesa alla fine dell’anno e la domanda ricorrente sembra essere: dove trascorrere le ultime ore del 2013? Tanta l’offerta su come passare il prossimo Capodanno, dalle feste in piazza, alle mete oltreoceano per vivere una notte alternativa di San Silvestro. Basti pensare a Rio de Janeiro, dove si festeggia uno dei Capodanni più emozionanti del mondo. L’appuntamento per tutti è la spiaggia di Copacabana, che ogni anno è invasa da due milioni di persone, tutte vestite di bianco per augurare l’anno nuovo all’insegna della pace. Gli spettacoli dal vivo si alterneranno fino alla mezzanotte. Poi ancora musica, come negli altri lidi di Rio - Flamengo ed Ipanema - dove i fuochi d’artificio si alterneranno a pazzeschi djset (per chi fosse interessato, David Guetta è in tour in Brasile proprio i primi di gennaio). Diversi gli appuntamenti anche in Europa, come il gran concerto di fine anno a Berlino, che si terrà davanti alla Porta di Bran-

deburgo, dove verranno allestiti quattro della nightlife è “O2 Arena”, dove si esibipalchi con i migliori dj tedeschi. Inoltre ranno i “Prodigy”, “Rudimental”, “Jaguar nella città più viva d’Europa ci sarà l’ “Ody- Skills” e i “Modestep”. see 2014”: 40 ore di party non-stop per i Ad Edimburgo si festeggia il veglione di fan della musica elettronica, con una fanta- San Silvestro per ben quattro giorni. Gli stica scenografia e con un’ottima scaletta scozzesi lo chiamano “Hogmanay” ed è in di artisti della consolle (il biglietto pratica una maratona di feste di piazza. Il d’ingresso costa 30 ricco calendario di eventi euro). prevede artisti e party di A Londra si festegstrada. Il tutto ha inizio con la tradizionale fiaccolata, gia invece a Trafaldove sono in programma gar Square, con uno concerti, fuochi d’artificio spettacolo pirotece il falò di una simbolica nico sulle rive del TRAFALGAR SQUARE (LONDRA) nave vichinga. Fra le altre Tamigi: una manifestazione cui partecipano ogni anno centiPARADISO (AMSTERDAM) naia di migliaia di persone. Sempre l’ultima notte dell’anno, da non perdere il “London New Year Day Parade”: una parata con circa 10.000 artisti provenienti da tutto il mondo, tra bande musicali, cheerleaders e svariati carri. Per chi vuole infine festeggiare con musica rock, la City offre il meglio del meglio. In questo caso il luogo simbolo band protagoniste del concerto di fine anno, ci saranno i “Simple Minds”. La notte di San Silvestro ad Amsterdam offre una grande varietà con i numerosi pub, disco-bar e i coffee shop, che organizzano feste fino al mattino. Come il “Paradiso”, locale unico e originale nato all’interno di una vecchia chiesa sconsacrata, che per la notte di Capodanno ha in programma band dal vivo e dj set. Si segnala inoltre il locale “Air’, famosissimo per le feste a tema, che organizza anche in occasione dell’ultimo dell’anno (è bene informarsi prima sul tema scelto per questa festività). Infine il “Melkweg”, un altro nightclub trendy realizzato dalle fondamenta di una vecchia latteria, che per l’ultimo dell’anno ospita ogni genere di spettacolo: dal teatro al cinema, dalla danza alla musica techno, fino a tarda notte.

RIO DE JANEIRO CAPODANNO A COPACABANA

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di Sveva Guerreri

speciale

Natale secondo tradizione Roma e dintorni: dove andare a cercare le autentiche atmosfere natalizie a città di Roma si appresta ad ospitare i tradizionali mercatini di Natale, fra casette di legno, luci, addobbi e profumi di prodotti tipici. In varie zone della Capitale ne saranno allestiti in gran quantità, fra cui spicca quello di Piazza Navona, organizzato dal 1° dicembre al 6 gennaio; qui è possibile scoprire particolari decorazioni natalizie, oggetti di artigianato, giocattoli e specialità gastronomiche. Al centro di Roma, dal 2 al 31 dicembre 2013, si possono inoltre trovare curiosità e regali raggiungendo i “Mercatini di Natale” di Piazza Mazzini, Piazza Verdi e Piazza Caprera. Un altro particolare mercato è ospitato nel “Villaggio del Natale” Auditorium Parco della Musica (viale Pietro De Coubertin, presso l’A 30), attivo dall’8 dicembre al 6 gennaio 2014. Ma la lista dei posti in cui vivere particolari atmosfere non è affatto finita qui. Sempre al centro, si segnala il mercatino solidale alla “Casa Internazionale delle Donne”, che si terrà il 16 dicembre in via della Lungara, (dalle ore 14:00 alle ore 20:00), CASTELCHIODATO dove poter acquistare bellissimi oggetti di artigianato artistico e di ri-uso. Dal 7 dicembre, allargando lo sguardo al resto della città, da non mancare i mercatini di Natale di via Nomentana vecchia (altezza dell’antico Ponte Tazio); di Casal Boccone (Piazzale Ennio Flaiano), di Val Melaina (Largo Rina Morelli), di Casal Giubileo (via Monte Giberto). Infine, sempre per quel che riguarda Roma, il 16 dicembre nel quartiere Ostiense, a via F. Negri, si segnala dalle 13.00 alle 20.00 un presepe fatto di personaggi meccanici a grandezza naturale: veri automi di dimensioni umane con volti e incarnati in silicone, realizzati da professionisti degli effetti speciali. Fra gli altri appuntamenti natalizi a Roma, ci sarà la rassegna “100 presepi” all’interno della Sala del Bramante della Basilica di Santa Maria del Popolo e lo storico e antico presepe napoletano del ‘700 all’interno della Chiesa SS. Cosma e Damiano, lungo la via dei Fori Imperiali. Natale è però bello viverlo anche fuori porta. All’interno di “Rainbow MagicLand”, il parco giochi di Valmontone, dal 15 dicembre al 6 gennaio si terranno numerosi spettacoli: dal Christmas Show al Gran Teatro ai Gladiatori, al “Palabale-

PIAZZA NAVONA

no”, il tutto gratis per i bambini fino a 10 anni. Da non mancare anche il mercatino di Natale di Frascati (30 novembre - 6 gennaio) e il mercatino di Natale a Castro dei Volsci (Frosinone), con la 19a edizione del “Paese diventa Presepe” (25 dicembre - 6 gennaio). Rimanendo nel Frusinate, si può andare a scoprire il mercatino di Arpino (Frosinone, 8 dicembre - 6 gennaio). Dal 22 novembre al 24 dicembre, nel centro della cittadina di Bracciano (dalle 10.00 fino alle 19.30), si può godere del mercatino natalizio con le sue numerose curiosità tra artigianato, antiquariato, collezionismo, vintage GRECCIO e prodotti tipici. Infine i presepi. Intorno a Roma è imperdibile quello del piccolo borgo di Greccio (Rieti), il più antico

presepe vivente d’Italia. Ad Orvieto, quello del “Pozzo della Cava” è uno tra i più originali e suggestivi d’Italia, tanto da essere annoverato tra le principali tradizioni del Natale umbro. Infine a Castelchiodato (alle porte di Roma) dal 24 dicembre 2013 fino al 26 gennaio 2014, si potrà ammirare l’originalità del presepe meccanico (festivi e domeniche dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30).

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di Chiara Rovan

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Roma, Natale è teatro Tanti gli spettacoli in scena per concedersi delle feste che siano anche svago ri che interpretano strampalati ruoli diretti da uno stravagante regista presente in sala. Cosa nasconderanno? Davvero un mistero misterioso in scena dal 26 dicembre al 19 gennaio. E continuando la kermesse di risate, venate sempre di una ragionata e amara visione della realtà che ci circonda, due spettacoli imperdibili: Picasso ha dormito qui di Robin Howdon (diretto da Nicola Pistoia) al Teatro Nino Manfredi di Ostia dal 27 dicembre al 12 gennaio, e La vita è una cosa meravigliosa… di e con Carlo Buccirosso al Teatro Eliseo dal 17 dicembre al 5 gennaio. Pistoia dirige i due avvocati che decidono di affittare un

ROMEO & GIULIETTA

a quando arrivano le vacanze?”, domanda di rito ormai da qualche settimana, da quando soprattutto il freddo e la pioggia ricordano (e all’improvviso) che l’inverno è arrivato. Il Natale si avvicina: serate in famiglia, riposo, feste e perchè no? divertimento ed emozioni da regalare e da regalarsi nella platea di un teatro. Date aggiuntive per l’enorme successo mondiale di Romeo & Giulietta: ama e c ambia il mondo, al GranTeatro fino al 6 gennaio, con Davide Merlini e Giulia Luzi diretti da G. Peparini: 45 artisti sul palco, 30 ballerini-acrobati e 500 mq. di allestimento scenico per il romantico musical di David Zard (Notre Dame de Paris) tratto dall’omonima tragedia shakespeariana. Sempre in ambito musicale, la più nota e internazionale commedia “romana” di Garinei e Giovannini, Rugantino, interpretata e diretta da Enrico Brignano, sarà in scena al Sistina fino al 9 febbraio, a cinquant’anni dal suo debutto. Note sotto l'albero per la rassegna Roma G ospel Fe stival all’Auditorium Parco della Musica. Dal 21 al 31 dicembre, ogni sera, appuntamenti diversi con i big del sound corale afroamericano: da The

“M

Pace Sisters a The Golden RUGANTINO voices of Gospel, da Harlem Gospel Choir alle due serate con Emmanuel Djob. Se volete immergervi in un’atmosfera di sogno e passione, il Teatro Brancaccio propone un sublime Lago dei cigni con le coreografie di Patrice Bart e l’orchestra e il corpo di ballo del Teatro dell’Opera, dal 21 dicembre al 16 gennaio. Étoile d’eccezione: Alessandra Amato. Tornando alla prosa, il Teatro Vittoria ci regalerà uno spettacolo natalizio doc, l’intrigante giallo in scena a Londra da quasi sessanta anni Trappola per topi di Agatha Christie, interpretato dalla Compagnia Attori e Tecnici diretta da S. Messina. Chi svelerà l’identità dell’omicida che si aggira in una piccola località londinese circondata dalla neve? Lo scopriremo dal 26 dicembre alla Befana! Altro giro, altro giallo al Teatro Olimpico: Lillo e Greg nella loro spassosa commedia Il mistero dell’assassino misterioso. In una rutilante sequenza di battute, gag e colpi di scena, si alternano un detective, un maggiordomo, una vittima e atto-

appartamento per i loro incontri extraconiugali, ma l’espediente scatenerà una serie di equivoci e situazioni farsesche. Buccirosso si mette in gioco con una commedia agrodolce sulla precarietà dei valori e la crisi del nostro paese. Chicca finale da scartare con gusto: un giro di due ore su Tram Tracks per le strade del centro di Roma. Un viaggio per (ri)scoprire la città eterna by night accompagnati da una band dal vivo e ottimi antipasti… senza l’incubo del traffico! Con i tuoi, con chi vuoi, con la pioggia o con il vento, passate un sereno Natale all’insegna dello spettacolo più bello: il vostro cuore.

aperti ANCHE Domenica 1 - 8 - 15 - 22 dicembre

Cose di Casa

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di Lucia Bianco

speciale

Qualche proposta golosa per il Natale domenica, ho una calda tazza di tè in mano, una copertina sulle ginocchia e vedo un film di Natale. La giusta atmosfera per una tovaglia rossa, cristalli e piatti dorati. Dunque cominciamo a pensare a cosa preparare per quel giorno così speciale, magari mescolando tradizione a sapori recenti. Il Nostro Natale, parlo di quello con tutta la famiglia riunita, regali, luci, colori, pranzo e tombola, lo festeggeremo i primi di febbraio, quando arriveranno i figli, ovvero Luca e sua moglie Valentina, perché il Natale è nel cuore ed è uno scambio d’amore e si può fare in qualsiasi momento della vita. A tutti voi auguro tutto il bene del mondo.

Vol-au-vent alla polpa di granchio

caldate il forno a 180°. Stendete la pasta molto sottile e ricavatene 16 dischi con uno stampino di 6 cm. Fatene poi altri 64 ai quali farete un buco in mezzo con uno stampino più piccolo. Sovrapponete ora 4 anelli di pasta su ogni dischetto di sfoglia inumidendoli leggermente e schiacciandoli delicatamente. Trasferite i vol-au-vent su una teglia foderata di carta forno, spennellateli con i tuorli battuti e cuocete per 20 minuti. Ora pulite e tagliate il sedano a piccole rondelle, scolate la polpa di granchio e spezzettatela, amalgamate il tutto con erba cipollina, sale, olio, maionese e (per 16 vol-au-vent) senape e riempite i vol-au-vent freddi. Guarni• 2 confez. di pasta sfoglia teli con due fili di erba cipollina ed una pioggia • 250 gr polpa di granchio di grani di melagranata. in scatola • 2 gambi di sedano • maionese • 1 cucchiaio di senape • 2 tuorli caldate il forno a 180°. Pulite le foglie, sovrapponetele a • Olio evo croce, mettete al centro due gamberetti, alcuni fili di buccia di limone, due gocce di succo e quattro RAVIOLI DI RICOTTA CON BUCCIA D’ARANCIA gocce di olio. Chiudete le foglie con ate scolare la ricotta per almeno 1 uno stuzzicadenti mantenendole incro• 16 foglie di limone ora, deve perdere il siero. Metteciate ed infornate per 3/5 minuti la • 32 gamberetti sgusciati tela poi in una terrina con la buccia momento di servirle. PER LA PASTA ALL’UOVO: media grandezza grattugiata dell’arancia, lo zafferano • 500 gr farina 00 • 1 limone inumidito (4 o 5 gocce d’acqua), la • 5 uova • Olio evo noce moscata, un pizzico di sale ed i • Sale tuorli. Mescolate tutto bene. Tirate la sfoglia e ritagliate dei tondi caldate il forno a 180° impostando il calore solo nella parte PER IL RIPIENO: di 10 cm di diametro, inumidite i inferiore e senza ventola. • 600 gr di ricotta di pecora bordi con acqua o con bianco d’uovo Stendete la pasta molto sottile e tagliatela a strisce di 4 cm di • 1 arancia battuto, riempite con un cucchiaio di larghezza (poi tagliatele a loro volta in due • 3 tuorli ricotta e chiudete prima premendo • 1 bustina di zafferano parti). Tagliate le mele a metà senza sbucdelicatamente con le dita e poi rifi• Sale, noce moscata ciarle, inumiditele con gocce di limone nendo con i rebbi della forchetta. • Parmigiano per non farle annerire, stendetele su Potete condirli con burro fuso, filetti carta forno e fatele ammorbidire nel di scorza di arancia e parmigiano oppure con un sughetto leggeforno a microonde per alcuni secondi. ro di pomodoro e basilico. Dunque fatele freddare.

Gamberetti in foglia di limone

Ingredienti

“Culingionis de arrescottu e arangiu”

Ingredienti

Roselline di mele

Allineate le fettine di mela su una metà della striscia di pasta sormontandole, ripiegate la striscia di pasta scoperta sulle fettine di mele ed arrotolate la striscia ottenuta, si forme• Pasta brisè già pronta ranno così delle roselline. Posatele ora rettangolare sulla teglia coperta da carta forno ed • Mele rosse non farinose infornate per 30 minuti, per gli ultimi 10 • Cannella minuti attivate il calore anche sulla • Zucchero a velo parte superiore del forno. • 1 limone

Ingredienti

esteri

di Angelita Papa

RIGA

VALDIS DOMBROVSKIS

La Lettonia si mette in tasca l’Euro Ormai anche l’Europa baltica è terra di moneta unica partire dal 1° gennaio 2014, la Lettonia sarà il secondo Paese baltico ad adottare la moneta unica (il primo è stato l’Estonia): si tratterebbe di un passaggio dal “grande valore simbolico”, secondo quanto affermato dal ministro delle Finanze lettone Andris Vilks alla conclusione della riunione dell’Ecofin. Stessa opinione per il primo ministro della Lettonia, Valdis Dombrovskis, il quale ha tenuto a precisare come il 70% del commercio estero del Paese avvenga già in euro. Tuttavia questo “fisiologico” passaggio verso la moneta unica non ha mancato di destare le preoccupazioni dei cittadini lettoni, timorosi dell’aumento dei prezzi e dell’inflazione: non giunge inaspettato, infatti, l’invito della Commissione del Parlamento europeo a vigilare il livello dei prezzi, a monitorare la stabilità finanziaria del Paese e ad adottare ulteriori misure di sicurezza, in caso di necessità, per la lotta al riciclaggio. Allarmismi ingiustificati, secondo il citato premier Dombrovskis, perché la conversione avverrà sulla base del tasso attuale e da temere c’è solo l’effetto psicologico sui consumatori (ad oggi 1 euro vale 0,70 Lats lettone, per cui il cittadino medio vedrà aumentare le cifre relative ai prezzi). All’indomani della violenta crisi economica che ha colpito il Paese tra il 2008 e il 2010, periodo successivo a quello dell’ingresso nell’Unione Europea (avvenuto nel 2004), a prevalere è comunque un atteggiamento ottimistico. Il Commissario europeo agli Affari economici Olli Rehn ha sottolineato la ripresa economica della Lettonia come fattore di fiducia nella moneta unica, come elemento in controtendenza rispetto alla supposta disintegrazione dell’area. Merita dunque di stare nella moneta unica chi si presenta con i conti in ordine, ha cura del debito e del deficit, non sperpera denaro pubblico. Un discorso forse già sentito dalle nostre parti…

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di Penelope Salomone

cinema e cultura

Tre proposte culturali per le feste Le suggestioni della Russia, la storia del costume italiano e le grandi istantanee di Parks dalla dispersione, scovati in cantine, soffit-

nche quest’anno, nel periodo di Natale, la Capitale è in pieno fermento artistico. Tre le segnalazioni di questo mese. Nella Galleria di Carlo Maria Biagiarelli, a Palazzo Capranica, nell’omonima piazza, si può visitare la mostra “Russia, I Colori della neve”. Sottotitolo: “Impressionismo e realismo sovietico”… e avete già compreso tutto. Si tratta di duecento dipinti ad olio realizzati tra gli anni ‘40 e ‘70 da artisti sparsi nello sterminato territorio dell’ex URSS, che l’antiquario romano ha raccolto negli anni ‘90. La collezione Biagiarelli, godibilissima, rappresenta la natura russa, intima e maestosa: le grandi pianure imbiancate dalla neve o inondate dalla luce

estiva, le scie di betulle e i boschi al bordo dei laghi chiari e blu, i prati in fiore, i campi di grano dorato, i battelli sul Volga. Per chi può fare, o farsi, un dono di prestigio, le opere esposte sono tutt’altro che irraggiungibili. Fino al 28 febbraio. Ritorno alle nostre latitudini, al Palazzo delle Esposizioni, in via Nazionale, “Il Cibo Immaginario. 1950- 1970 Pubblicità e immagini dell’Italia a tavola”. La mostra, da un’idea e a cura di Marco Panella, prodotta da Artix in collaborazione con Coca-Cola Italia, Gruppo Cremonini e Montana, racconta vent’anni di vita e costume italiani attraverso iconografia, stili e linguaggi della pubblicità del cibo e dei riti del mangiare. Ritroveremo, nelle sale del monumentale palazzo progettato da Pio Piacentini, depliant, cataloghi premio, agende per la casa, calendari, locandine, cartoline illustrate, fotografie, figurine, fumetti sopravvissuti e salvati

te, mercatini e aste telematiche. In 300 immagini l’Italia corre dalla Ricostruzione all’Austerity verso la modernità, in un tempo che sembra, ma non è così, lontano. Più d’uno di noi ricorderà l’aperitivo in coppa, Rosso Antico, quello “radioattivo” Beta (Martinazzi), l’idrolitina Gazzoni, gli alimenti al plasmon “dall’infanzia alla vecchiaia”, le dudù (Dufour) “l’arma della dolcezza” e, ad arricchire la memoria cartacea, una selezione di piccole latte pubblicitarie, oggetti di quando la parola gadget non era ancora entrata nel nostro dizionario. Fino al 6 gennaio. A Palazzo Incontro infine suggeriamo “Una storia americana. Fotografie di Gordon Parks”. Trattasi di 160 scatti del fotografo, scrittore e regista afroamericano, scomparso nel 2006. Parks che ha lavorato per Life e Vogue e a Hollywood. Fino al 16 febbraio.

The Butler Un maggiordomo alla Casa Bianca l servizio di otto presidenti americani: la grande storia dal punto di vista di un maggiordomo (The Butler). Basato sulla storia vera di Eugene Allen, il film racconta di un uomo che ha servito presso la Casa Bianca dal 1952 al 1986. The Butler vede impegnate molte star importanti. Tra gli altri, segnaliamo Alan Rickman nella parte di Ronald Reagan, Robin Williams in quella Dwight D. Eisenhower e John Cusack in quella di Richard Nixon. Insomma, un pezzo fondamentale del ‘900 raccontato da chi è stato dietro le quinte, da

un nero di umili origini che ha vissuto in prima persona i drammi del “Secolo breve”: l’assassinio di Kennedy, la battaglia per i diritti civili di Martin

Luther King, il Watergate, ecc… Dietro la macchina da presa c’è Lee Daniels, il regista di Precious. The Butler sarà nei cinema dal 1° gennaio.

visioni grafiche

di Barbara Zorzoli

spettacolando

Tom Cruise contro la stampa: non ha mai abbandonato Suri roppo impegnato sul set di un film per andare a trovare la figlia Suri. È questa la giustificazione trovata da Tom Cruise accusato di aver trascurato la piccola per oltre cento giorni. L’attore è ora coinvolto in un processo legale dal valore di 37 milioni di euro dopo aver fatto causa a Bauer Publishing, la casa editrice di Life & Style e In Touch, colpevoli di averlo diffamato per il suo ruolo di padre. Le due riviste hanno infatti pubblicato due articoli in cui dichiarano che Cruise avrebbe “abbandonato” la figlia dopo il divorzio da Katie Holmes. L’avvocato della casa editrice ha interrogato l’attore lo scorso 9 settembre davanti alla Corte di

Los Angeles e Cruise ha spiegato i motivi della sua lunga assenza da casa. “Purtroppo in questa situazione mi è stato impossibile vederla”, ha spiegato Cruise, impegnato a Londra sul set del film All You Need Is Kill. Cruise ha poi spiegato di aver sentito al telefono tutti i giorni la piccola Suri e di averle “raccontato delle bellissime storie”. “Suri è una bambina molto felice, tranquilla e con una grande autostima”, ha spiegato la star. Cruise non si è presentato al primo giorno di scuola della figlia a New York a causa dei suoi impegni professionali e per il timore di essere assediato dai paparazzi, ma se avesse percepito Suri in difficoltà sarebbe accorso. “Se mi avesse chiesto di accompagnarla a scuola, sarei stato lì con lei”. “Avrei fatto di tutto per liberarmi”, si è difeso il divo, spiegando che uno dei motivi della sua lunga assenza è stato il divorzio dalla moglie Holmes. “Le cose cambiano e come in ogni divorzio bisogna cercare dei compromessi”. “In questo caso è stato solo il risultato di determinate circostanze. Di certo non significa che io abbia abbandonato mia figlia”.

Robert Pattinson pensa ancora a Kristen Stewart li amici, però, lo mettono in guardia dal riavvicinarsi a lei. La loro storia è finita già da diversi mesi, ma Robert Pattinson e Kristen Stewart non hanno mai tagliato i ponti del tutto. Gli amici di lui, però, sperano decisamente che non ci ricaschi u’'altra volta. “È una situazione molto instabile. Entrambi hanno molti ricordi”, ha dichiarato una fonte a Hollywood Life. “Rob è letteralmente ossessionato da lei, ma sa che non è necessariamente una cosa buona nella sua vita, e inoltre sa che molti suoi amici e parenti sono assolutamente contrari ad un loro riavvicinamento. Quindi non ne parla molto, poiché è imbarazzato. E direi che abbiamo tutto il diritto di preoccuparci, visto quanto lei riesce a

confondergli le idee”. Nonostante l’opposizione di amici e conoscenti, Pattinson e la Stewart sono stati visti insieme più volte nelle ultime due settimane. “In molti pensano che questa sia una relazione tossica che non li rende affatto felici, e che si siano riavvicinati solo perché lei ha questo effetto destabilizzante su di lui”, ha aggiunto l’insider. “L’ultima volta che sono uscito con Rob era in pessime condizioni, e questo deriva dall’avere a che fare con Kristen. Non rende certo migliore la sua vita. Ma temo che nonostante tutti stiano cercando di convincerlo a non farlo, lui stia lentamente ma inesorabilmente ritornando con lei. Non può farci nulla, proprio non riesce a farla finita”.

VG visioni grafiche

di Barbara Zorzoli

spettacolando

Orlando Bloom ama ancora Miranda Kerr

Piccole fan: Jennifer Lawrence a adolescente Jennifer Lawrence andava pazza per Justin Timberlake. A rivelarlo è stata proprio l’attrice, che da teenager era una grande fan degli ‘N Sync, la boy band con cui il cantante ha esordito. La Lawrence aveva una predilezione particolare per Timberlake, e la sua passione era tanto forte da farle sentire le “farfalle” nello stomaco. “Justin Timberlake. Ma quello degli esordi, agli inizi degli anni Novanta. Mi ricordo che comprai il cd degli ‘N Sync. Ricordate che nei cd all’epoca c’erano anche dei poster? Ecco quando ho visto Justin i miei ormoni sono impazziti tanto che stavo per rimettere!”, ha rivelato la Lawrence durante una chat con i fan ospitata da Yahoo!. Proprio questa schiettezza è uno dei fattori che rende Jennifer Lawrence molto apprezzata dai suoi colleghi. Come racconta Liam Hemsworth, sua co-star sul set di Hunger Games, che l’ha più volte pubblicamente elogiata per questa caratteristica e sostiene che starle vicino sia molto divertente. “Non ha filtri, dice quello che le passa per la testa quando le pare. E quando lei fa così anche gli altri per reazione perdono ogni tipo di censura”.

i erano sposati nel 2010, dopo tre anni insieme. Qualche giorno fa, tuttavia, Orlando Bloom e Miranda Kerr hanno reso ufficiale la loro separazione, ma per l’attore non è mai finita. “Noi due ci amiamo, siamo una famiglia”, ha dichiarato Bloom venerdì scorso, durante un’intervista. “Rimarremo per sempre nelle vite l’una dell’altro. Non può essere altrimenti, sia per il bene di nostro figlio che per tutto il resto. Continueremo a sostenerci a vicenda e amarci come genitori di Flynn”. L’attore sta affrontando la situazione con filosofia. “Sai, la vita a volte non è proprio come ti aspettavi”, ha continuato. “Ma per fortuna siamo entrambi… siamo adulti. Ci vogliamo bene e soprattutto amiamo nostro figlio”. Al momento l’attore si trova a New York con la Kerr e il piccolo Flynn; a conferma degli ottimi rapporti che la coppia ha mantenuto, la famiglia si è riunita già più volte dopo che i due hanno annunciato la fine della loro unione.

Anne Hathaway è in dolce attesa? nne Hathaway, che ha da poco festeggiato il primo anniversario di matrimonio con Adam Shulman, non ha mai nascosto il suo forte desiderio di maternità (e infatti, rumors di gravidanza erano circolati già lo scorso dicembre). Ora, finalmente, pare che l’attrice sia incinta: a rivelarlo è stato il fratello Tom durante uno spettacolo teatrale. “Tom ha aperto lo show parlando della vita privata di Anne” ha raccontato un membro del pubblico a Star magazine. “Ha detto: “mia sorella si è sposata l’anno scorso, e adesso diventerà mamma!”. Non penso che abbia realizzato la portata di quello che stava dicendo”. Nonostante la notizia sia trapelata in

modo non convenzionale (e non è ancora stata confermata dai diretti interessati), la futura mamma prosegue con i preparativi come se nulla fosse. “Anne è felicissima e Adam è al settimo cielo. È da un po’ che lei desiderava un figlio, ma sapeva di dover aspettare il momento giusto. Ora sono più che pronti ad aprire questo nuovo capitolo delle loro vite”, ha spiegato una fonte. Dopo la nascita del bebè, la Hathaway si concederà una pausa dai riflettori. “Per il momento si trova ancora sul set”, ha proseguito l’insider. “Ma non ha preso accordi per il futuro. Lei e Adam desiderano investire tutte le loro energie nella famiglia”.

visioni grafiche

di Valentina Mancini

moda e tendenze

Sotto il vischio con sensualità a magia del Natale, le lucine colorate che filtrano dalle finestre appannate, gli odori di cucina che addolciscono l’aria. È il bello delle feste, a cominciare dall’attesa. Dalla preparazione: cena, addobbi, regali, outfit. Ed eccola lì, ridondante, la domanda fatidica: “che mi metto?”. Pezzi base, dettagli, un regalino “telefonato” da scartare e indossare al volo.

TI FF AN Y

Proposta lingerie Eleganza, classe, originalità. Questa volta, però, è d’obbligo la sensualità. E se a Capodanno il rosso non si vede, non significa che non ci sia... Il top di gamma in fatto di erotismo conta diversi nomi, tra i quali non possiamo non citare Agent Provocateur, con completo total red con reggicalze. Quella di Naory è una donna dall’a-

Tra azzardo e tradizione: gli outfit perfetti per Natale e Capodanno

NAORY

Proposta Natale cedetevi - o fatevi regalare - un piccolo gioiello; questo è il momento di passare da Tiffany e uscirne con una bella scatolina blu: delizioso il braccialetto a palline con piastrina a cuore mini a due facce, in argento (prezzo: 150 euro).

Proposta Capodanno Eleganza, classe, originalità. Le parole d’ordine sono sempre le stesse. Certo è che a Capodanno si può osare di più. Niente rosso in vista, però, già sfoggiato qua e là durate le festività e ancor più, da molti altri, proprio la notte dell’ultimo dell’anno. Lustrini sì, borZARA chie, persino animalier; quasi tutto è concesso. Dal tacco 15 ai gilet di pelliccia oversize. Decisamente sexy eppure fresco l’abito Sisley nero con inserti dorati e maniche trasparenti; più serioso il total black Zara lungo, con maxiscollo sulla schiena e cinta in vita preziosa. Apprezzatissimi il blu tutto pizzo, l’oro e anche il verde smeraldo. AGENT PROVO CATEU R

Eleganza, classe, originalità. Persino un tocco austero nel look, purché smorzato da un piccolo dettaglio ROSE Y N N E spiritoso. È l’outfit perfetto D per un pranzo in famiglia come tradizione vuole, ma adatto per un aperitivo prima o un amaro dopo. Il Natale chiama rosso; ricorda il fuoco di un caminetto acceso, ma del folclore che riporta in auge resta solo il lato glamour, rivestito di fantasia tartan. Guardare per credere: dall’abito tartan lungo un po’ gipsy di Denny Rose (in versione corta e low cost proposta da Bershka) alla minigonna da collegiale british rivisitata da Alexander McQueen, ai cappotti, le giacche, le borse. Purché sia rosso, purché sia a quadri. In alternativa, l’abito tutto rosso - splendido quello di H&M con la gonna a palloncino - o il BERSHKA maglioncino a fantasia norvegese da abbinare, in netto contrasto, a una gonna di tulle ampia, per un look di sicuro effetto che mantiene la sua aria bon ton. Si pregano le più classiche, che persino a Natale non rinunciano al total black, di indossare almeno il berretto in lana o le cuffie pelose con stampa norvegese. Il dettaglio chic: con-

nimo burlesque, che si ricopre di pizzi, si strizza in bustini seducenti o lascia intravedere le forme sotto romantici babydoll. Pizzo e raso anche per Parah, che declina sottovesti, giarrettiere e bustini in splendidi colori, dal fucsia al blu. Animalier e scarlatto fra le proposte Tezenis, che propone completi giovani e accattivanti; rosso anche per Christies, mentre gioca sul candore Intimissimi; provocante, tra pizzi e trasparenze, anche Golden Lady. Le proposte intimo sono tantissime, adatte a tutte e a tutti gli “animi”. In questo caso, la parola d’ordine primaria è: “osare”.

SISLEY

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dal territorio

Riscoprire Ostia! uattro percorsi tematici e gratuiti per (ri)scoprire la bellezza di Ostia e del suo territorio. Consiste in questo il progetto “Quanto sei bella Ostia!!”, presentato lo scorso 30 novembre a Ostia Antica dalle associazioni e dai cittadini che lo hanno promosso. Patrocinato dal X Municipio di Roma, è un progetto a costo zero per l’amministrazione che ha come obiettivo quello di far conoscere ai cittadini specificità storiche, naturalistiche e artistiche troppo spesso dimenticate o sconosciute. Fabrizio Nikzad, coordinatore del progetto, spiega: “I percorsi si articoleranno nei prossimi quattro mesi in quattro passeggiate di due ore. Ad accompagnarci ci sarà ogni volta un esperto. Il nostro intento è quello di ricordare ai cittadini quanto sia bella la loro città, ma anche quello di individuare insieme a loro le sue criticità, le quali saranno raccolte in un documento che al termine del progetto sottoporremo alle istituzioni per chiedere loro interventi risolutivi”. La prima passeggiata si svolgerà il prossimo 15 dicembre. In programma il Borghetto di Ostia e il vecchio percorso del Tevere. Per informazioni: 06.5685482.

Chiara Ferraro

Natale all’Istituto Francesco Cilea resso l’Istituto Comprensivo “Francesco Cilea”, lo scorso 7 dicembre genitori e docenti hanno organizzato la festa di Natale. Per l’occasione è stata organizzata una riffa finalizzata ad una raccolta fondi. Erano presenti la Dirigente Giuseppina Palazzo e il suo staff, che hanno approfittato dell’occasione per fare gli auguri di buone feste a tutti i bambini e alle loro famiglie. A seguire c’è stato il brindisi e la merenda con i panettoni portati dai rappresentanti di classe. Un sincero ringraziamento a tutti coloro che ogni giorno dedicano parte del loro tempo alla scuola. In particolare, per l’organizzazione della riffa e per il reperimento dei premi, un ringraziamento alle consigliere Colabucci Claudia e Guidi Simona, senza le quali l’evento non sarebbe stato così bello. Buone Feste!

Arianna Balocco (Presidente del Consiglio d’Istituto)

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di Simone Felicetti

viaggi

Bucarest ritrova la sua identità Lipscani, antico centro, ritorna a vivere

na città in bianco e nero, intrappolata nella sua epoca indecifrabile: così può apparire, a prima vista, la decadente capitale romena; luogo senescente quanto affascinante, ancora capace di decifrarsi come autentico, lontano dalla frettolosa contaminazione dei modelli occidentali. Scalfita dalle molte piaghe della storia eppur così immobile, o forse proprio per questo, Bucarest mostra una lenta e inesorabile ascesa verso la modernizzazione, pur rimanendo ancorata alla sua identità, al peso di un passato che rivive ogni giorno nel presente. L’architettura mastodontica delle piazze, dei palazzi, dei comuni edifici e la concezione dei grandi spazi in generale, ampiamente di stampo sovietico, è probabilmente l’elemento che più di ogni altro rende questa città immutabile nel tempo. Fino a pochissimi anni fa, tutto o quasi il patrimonio storico e architettonico precedente al regime comunista versava in condizioni di degrado e abbandono, o peggio ancora, era sommerso. Ogni traccia della vecchia Europa era stata così dimenticata. Nell’ultimo decennio, in particolar modo dal 2007, anno in cui la Romania è entrata nell’Unione Europea, qualcosa si è mosso: si sono cominciati a vedere i primi investimenti mirati a una riqualificazione degli spazi urbani e alla salvaguardia del decoro del patrimonio nazionale. In questi anni il sommerso è cominciato a emergere, a essere valorizzato e soprattutto a tornare agibile.

Il caso più eclatante riguarda il nuovo centro storico. Lipscani, questo il nome del centralissimo quartiere, sede di secolari stratificazioni di storie, cessò definitivamente di essere il cuore della città a seguito dei ripetuti bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale. Successivamente, il 4 marzo del 1977, arrivò il terremoto di Vrancea: una magnitudo di 7,4 gradi della scala Richter che distrusse buona parte delle zone più antiche della città. Per Lipscani fu il colpo di grazia. Il nome del quartiere che derivava da Lipscan e risale alla metà del ‘400, quando i commercianti provenienti dalla Germania e in particolar modo da Lipsia portavano merci dall’Europa occidentale e le vendevano per le strade - iniziò a essere dimenticato. E con esso anche gli edifici della corte principesca che vi vennero costruiti sin dal ‘600. Purtroppo oggi rimane poco di tutte le transizioni storiche appena menzionate. Dopo la caduta in rovina di Lipscani e il suo conseguente abbandono, per anni, soprattutto durante il regime di Ceausescu, si era addirittura più volte parlato di un programma di demolizione dell’in-

tera zona. Fortunatamente ciò non è accaduto e alcuni lavori di restauro di ciò che rimaneva sono iniziati subito dopo la caduta del comunismo, nel 1990. Il punto è che in quegli stessi anni l’intera area era stata presa d’assalto e occupata da nomadi e senzatetto, diventando una tra le più malfamate zone della città. Lo sgombero definitivo è avvenuto nel corso del 2005, quando i lavori si fecero più consistenti, dando luogo a non pochi episodi di guerriglia e sabotaggi. La ricostruzione è tutt’oggi molto indietro. Passeggiando per le vie di Lipscani si scorgono vetrine, botteghe, locali, ristoranti, tanta vita cittadina. Insomma è l’Europa che riaffiora, alzando lo sguardo. Anche se i palazzi sovrastanti appaiono ancora dismessi e fatiscenti chissà ancora per quanto.

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informazione redazionale

Mobili al Centimetro: un’offerta sempre più in grande! er chi ha amore verso l’arredamento, per chi non si accontenta degli standard imposti dalla grande industria, Mobili al Centimetro è già un punto di riferimento. Cortesia, puntualità nelle consegne e cura nella realizzazione degli arredi sono caratteristiche ampiamente riconosciute da una clientela affezionata. Recentemente è stato dunque deciso di dare ancora di più, di chiudere il punto vendita di via Prato Cornelio per aprirne uno ancora più grande su via di Acilia. Ne abbiamo parlato con Roberto, il titolare… Allora Roberto, siamo alla vigilia di una nuova apertura, di che si tratta? Si tratta di ben 400 mq. di spazio espositivo. Uno store nel quale Mobili al Centimetro offrirà ai suoi clienti un grande ventaglio di offerte. Possiamo entrare nello specifico? Ma certo. La parte superiore dello spazio espositivo sarà dedicata alla zona giorno e alla zona notte (camere da letto, salotti, cabine armadio, ecc…). Sotto invece ci occuperemo di cucine e camerette. Tutto sarà rigorosamente al centimetro e non. Ampliando il negozio avremo di tutto: letti, tavoli, sedie, oggettistica, quadri, tappeti, scarpiere, poltrone reclinabili elettroniche, ecc... Soprattutto avremo marchi di prim’ordine, come Doimo Salotti, Calligaris, Morassutti, Clever, Mistral, Beta Mobili, Aran Cucine, ecc… Qualche marchio o oggetto che ti senti di consigliare particolarmente? Direi i fantastici camini al bioetanolo, quelli senza canna fumaria, per i quali è previsto un apposito spazio all’ingresso. Si alimentano con una spugna imbevuta di alcol e non emettono fumi: sono cose molto belle e interessanti. Accanto a loro direi anche lo spazio illuminazione, diventeremo infatti centro “Slamp”, importante azienda di design. Accanto a questo c’è poi la vostra tradizione, il vostro modo di fare arredamento… Ma certo! Tutti i mobili sono su misura, facciamo così armadi, boiserie e cucine. Venditore e architetto arrivano direttamente a casa per prendere le misure sul posto. C’è poi la progettazione in sede per far vedere i rendering degli ambienti al cliente. Il monitor è alle spalle delle postazioni per mostrare al cliente come si presenteranno le soluzioni scelte. Dove diamo appuntamento ai clienti affezionati e a chi vuole curiosare il nuovo punto vendita? In via di Acilia 280. Lì apriremo entro la fine dell’anno e soprattutto non ci sarà alcun problema di parcheggio.

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veterinaria

a cura del Dott. STEFANO GIAMMETTI - Medico Veterinario Via Ferdinando Acton, 94/98 - Ostia Lido (Roma) - Tel. 06.5683884

Master Chirurgia del cane e del gatto Scivac 2005 • American Continuing education in clinical rotation 1999 American Continuing education in Radiology 2000 • Corso F.S.A. Displasia dell'Anca 2001 Corso sulla Tecnica di Fissazione Esterna 1994 • Corso Ortopedia AO-VET 1995 Corso Diagnostica Dermatologica 2007 • Corso di Terapia Dermatologica 2008

Giocare, rosicchiare e ancora giocare... ma quali rischi corrono i nostri “amici a 4 zampe”? via! A quel punto siamo stati hi di voi non ha mai visto costretti a sedare Maggie perché giocare un cane con la pur essendo tranquilla e affetpalla, il bastone o la tuosa come pochi altri cani, era pigna? È una cosa comune talmente spaventata che non si quanto divertente eppure non faceva aprire la bocca a sufficienscevra da rischi. In questi anni, za per tentare l’estrazione delmi è capitato tante volte di socl’insolito corpo estraneo. Una correre cani, cuccioli inconsaAttenzione anche volta addormentata, ci è voluto pevoli o adulti “distratti”, che alle palle da tennis ripetutamente afferrano e a volte ingerisco- un secondo per “spalancarle il forno” e no gli oggetti più disparati. Questo mese allontanare la ruota dalla bocca ormai sanvorrei affrontare un tema più leggero guinante. A parte il rischio anestesiologico rispetto al mese scorso, quando partendo relativamente basso (quando l’anestesia dalla diagnosi differenziale con l’ingestione viene fatta con il supporto di una fleboclisi di corpi estranei, abbiamo poi parlato di che mantiene alta la pressione e facilita la tumori dell’intestino. Recentemente ci è perfusione sanguigna), questo tipo di capitata l’ennesima emergenza a lieto fine, emergenza si risolve appunto in poco che vi voglio raccontare: Maggie è una tempo, spesso tra le risate dei presenti. cagna di grossa taglia, di tre anni e mezzo, Ben diversa è la faccenda quando l’oggetto molto esuberante e giocosa che ha afferrato con la bocca dal cane, viene da questo ingerito. La letteratura, così come la nostra casistica, è piena di casi di cani che ingeriscono di tutto: dai sassi alla sabbia, dagli ossi ai giocattoli. Sul web gira una foto di un cane che aveva lo stomaco pieno di monete e ha pure rischiato l’avvelenamento da Zinco; qualche Maggie ruota incastrata prima e... dopo l’anestesia anno fa vi ho raccontato la storia di un l’abitudine (o forse il vizio), di mettersi in beagle, Max, che aveva ingerito un ovetto bocca tutto quello che trova. Qualche setti- di plastica con dentro la sorpresa: dopo mana fa, ci hanno telefonato i suoi “amici a alcuni giorni fu operato allo stomaco per2 zampe”, molto preoccupati perché il cane ché aveva iniziato a non mangiare più e a aveva afferrato e staccato una ruota da una vomitare; due mesi dopo, lo operammo di sedia da ufficio, quelle che di solito ne nuovo… all’intestino, perché aveva un’altra hanno 5 o 6. Non sarebbe stato un gran occlusione, stavolta causata dal piombo danno, se la ruota non si fosse incastrata del cordino di una salsiccia! Ci sono cani di tra un molare e la gengiva! Nonostante i Jack Russell ingerisce 111 monete! ripetuti tentativi effettuati prima dai suoi amici e poi da noi qui in ambulatorio, la ruota non ne voleva proprio sapere di venir

grossa taglia che sono riusciti a deglutire addirittura una palla da tennis! L’emergenza è ancor più grave, se il corpo estraneo in questione non è liscio ma tagliente o appuntito: alcuni anni fa, mi portarono un pitbull maschio sbavante e inferocito, che aveva un grosso osso di una vertebra (penso di maiale) incastrato nella faringe: non riusciva quasi a respirare, sanguinava dalla bocca ma non si faceva avvicinare. Una volta addormentato, non fu facile estrarre l’osso dalla gola del cane che fu comunque fortunato e guarì in pochi giorni. Lo scorso anno vi ho raccontato la storia di Nancy che, durante una passeggiata invernale sulla spiaggia, aveva trovato e ingerito una lunga lenza con l’amo da pesca arrugginito: l’amo si fermò nello stomaco senza creare troppi danni, a parte la necessità di dover intervenire chirurgicamente. Anche la storia di Sheeva, che invece aveva deglutito una spilla da cucito, ebbe un lieto fine: la spilla con tanto di pallina di porcellana, si era incastrata nell’esofago cervicale all’altezza della tiroide e l’operazione necessaria per estrarla non fu troppo complicata. Certo è che non sempre questo tipo di emergenza ha un lieto fine: animali meno fortunati muoiono per asfissia, per emorragie o in seguito ai danni causati dall’occlusione dell’esofago, dello stomaco o dell’intestino. Per questo motivo bisognerebbe evitare di farli giocare con oggetti troppo piccoli o taglienti, bandire gli “ossi veri” dalla loro alimentazione e preferire quelli in pelle, evitare i sassi e… insomma tutto quello che potrebbe far danno! Ma come si fa? Sono proprio come i bambini piccoli: bisognerebbe avere cento occhi e non sarebbe mai abbastanza per proteggerli!

PA R R U C C H I E R E Tel. 06 64532665 • Via G. Bassani 15 b/c • C.Comm. Colombia • Infernetto • biondofragola.it

di Sveva Guerreri

salute e benessere

Sonno profondo La dieta giusta per regolare i ritmi del sonno e riposarsi bene iascuno di noi ha provato l’insonnia almeno una volta nella vita. Gli esperti la definiscono un disturbo del sonno dovuto ad un’alterazione del ritmo sonno-veglia con prevalenza di quest’ultima. L’insonnia è dunque un sintomo più che una patologia e in generale si identifica con uno stato di squilibrio emotivo. Nell’adulto è difficile stabilire dei principi sulla durata ideale del sonno (questo dato può variare dalle 6-7 ore alle 9-10 ore). Spesso l’insonnia può essere occasionale, in rapporto a periodi di particolare tensione emotiva, o può essere più o meno continua e in tal caso può riconoscere una base nevrotica o psicotica. Tra i rimedi per superare i disturbi del sonno, secondo gli esperti, c’è l’attività fisica. Secondo quanto descritto dalle più recenti ricerche cliniche, sembra infatti che l’esercizio fisico svolga un ruolo importante per combattere l’insonnia, ma bisognerebbe svolgerlo regolarmente e con costanza, per almeno quattro mesi per poter avere gli effetti desiderati e positivi sul sonno. Inoltre per favorire il riposo notturno, si consiglia di tenere lontano dalla camera da letto le attività lavorative, poiché è sempre più diffuso il “tecnostress”: 2 milioni le persone, soprattutto maschi, che devono infatti fare i conti con un eccesso di utilizzo di strumenti tecnologici come gli smartphone e i tablet. Un grande aiuto per contrastare i disturbi dovuti all’insonnia può arrivare da alcuni cambiamenti nell’alimentazione. Tra i cibi consigliati, molti sono di uso comune. La BANANA, ad esempio, frutto ricco di potassio (che rilassa i muscoli) e di vitamina B6 (che incremen-

ta i livelli di melatonina) è un ottimo coadiuvante nel trattamento dell’insonnia. Ma la lista di alimenti propedeutici del sonnellino è lunga. Le CILIEGIE, grazie al loro alto contenuto di melatonina, regolano i cicli di sonno e di veglia. I CEREALI incrementano la quantità di amminoacidi presenti nel sangue, fondamentali per aiutare a prendere sonno. Per l’insonnia inoltre è raccomandato l’utilizzo di MANDORLE, per il loro alto contenuto di magnesio. Le loro proteine contribuiscono a mantenere stabile la presenza di zucchero nel sangue mentre si dorme, questo facilita il passaggio dalla fase di veglia a

quella di riposo. Tra gli alimenti che si trovano di solito nella propria dispensa, si può poi ricorrere alle PATATE, ad alto contenuto di potassio e di protei-

ne complesse. È stato provato che mangiare piccole quantità di questo gustoso tubero ogni giorno aiuta ad ottenere un riposo ristoratore. Il “vecchio” rimedio di bere del LATTE tie-

pido prima di coricarsi rimane ancora tra i più raccomandati. Il calcio e gli altri minerali in esso presenti facilitano il rilassamento muscolare e quindi un susseguente stato di sonnolenza. Alcuni studi hanno provato che consumare del latte con dei fiocchi di avena ne aumenta l’efficacia. Infine il CIOCCOLATO FONDENTE, ricco di serotonina, è un’efficace espediente per infondere il sonno. questo squisito alimento agisce da neurotrasmettitore, ed è in grado di comunicare al cervello di bloccare la produzione di “orexina”, un ormone che induce uno stato di vigilanza e di allerta.

di Gaetano Gaggiottino

scienze

Il corbezzolo, albero d’Italia l corbezzolo è così chiamato perché in questa stagione presenta i nostri colori: il frutto rosso, le foglie verdi e i fiori bianchi. In realtà il suo nome scientifico è “Arbutus unedo” ed è un sempreverde tipico del bosco mediterraneo. Il frutto rimane appeso tutto l’anno ma è in autunno che inizia una maturazione che dura fino al primo inverno. I suoi frutti possono essere mangiati crudi o ridotti in marmellata. Sono ottimi sotto spirito, oppure, se fatti fermentare, si ottiene un buon vino.

Radiazioni fra Terra e Marte no degli ostacoli principali ai viaggi umani nello spazio sono i raggi cosmici e le particelle di origine solare, entrambi in grado di modificare il DNA degli astronauti. Un recente studio ha misurato le dosi di radiazioni registrate dal Laboratorio Spaziale MARS dal novembre 2011 all’agosto 2012. Si è scoperto che queste radiazioni sono più elevate degli standard NASA adottati per gli astronauti. Ecco perché è necessario progettare uno schermo adeguato per i futuri esploratori. Altrimenti sarà molto difficile pensare di arrivare su Marte.

Il Pettirosso: ospite autunnale delle città on l’arrivo dell’autunno, fra le poche siepi rimaste dei centri urbani, si possono osservare vari strani ospiti, quali la capinera e la cinciallegra. Ma è il pettirosso - uccello inconfondibile per il suo aspetto e per il caratteristico colore rosso mattone del ventre - che spesso conquista il centro del palcoscenico, spesso un fazzoletto di territorio difeso strenuamente dagli intrusi. Alla continua ricerca di insetti, il pettirosso salta e svolazza continuamente dal suolo ai rami delle siepi, dove trova bacche di molte specie. In autunno è possibile attirarlo nei giardini e terrazzi dei primi piani mettendo piccole mangiatoie con cibi a base di grasso come pezzetti di lardo, briciole di formaggio e anche briciole di dolci. In primavera il pettirosso lascia i nostri centri urbani per tornare ai boschi, dove compie il proprio ciclo riproduttivo.

La bussola: una proprietà animale ecine di specie animali di tutte le dimensioni, dalle formiche alle balene, hanno l’innata capacità di percepire il campo magnetico terrestre e di usarlo per orientarsi nella navigazione. Alcuni animali, sembra, userebbero microscopiche particelle magnetiche per rilevare il campo. Altri invece si servirebbero di proprietà contenute nei pigmenti dell’occhio.

LU S

scienze

di Gaetano Gaggiottino

Il cavolo rosso, un alleato della salute Colorato e sfizioso, non va assolutamente considerato un ortaggio povero. Il cavolo rosso contiene infatti ben 36 varietà di antocianine, pigmenti violacei con alto valore antiossidante, in grado di contrastare l’azione negativa dei radicali liberi. In cucina, ha un sapore delicato che si accompagna bene a gusti intensi.

Come lucidare il bronzo Si fa con la segatura calda. Gli oggetti di bronzo si lavano con acqua calda in cui sono state sciolte alcune scaglie di sapone di Marsiglia. Basta lasciare le cose in immersione per circa 20 minuti. Una volta ammorbidite le incrostazioni, cospargere il tutto con segatura scaldata in forno, pulire bene con una spazzola a setole morbide, risciacquare e asciugare con cura. Infine passare olio di vasellina con un batuffolo di cotone e lucidare con un panno di lana.

Uvetta: a tutta energia L’uvetta o uva passa è ricavata da acini di uva essiccata al sole o con procedimenti industriali. L’essiccazione al sole conferisce agli acini un bel colore dorato. Esistono diverse varietà di uvette. Ci sono ad esempio quelle di Smirne, Corinto, Malaga, la sultanina e zibibbo che variano per la dimensione degli acini secchi e per il colore. Come tutta la frutta secca è ricca di principi nutrienti quali ferro e potassio Rappresenta dunque una buona forma di energia anche per chi pratica sport.

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informazione redazionale

Natale 2013: il regalo ve lo fa Miss Cake! è regalo e regalo. C’è quello che si scarta e si dimentica in mezz’ora. C’è quello che dura il tempo necessario a rompersi o a consumarsi. E infine c’è quello che ti cambia la vita. Miss Cake, in collaborazione con 13 Magazine, questo mese prova a fare a tutti i suoi lettori quest’ultimo tipo di regalo. Molti sanno ormai che il Cake Design è qualcosa di più che una tendenza nuova della pasticceria. Negli ultimi anni si è assistito ad un moltiplicarsi di maestri, corsi, pubblicazioni che ruotano intorno a questa creativa disciplina. In qualche caso, vista la sempre più frequente richiesta di torte pensate e personalizzate per cerimonie, il Cake Design è diventato un vero e proprio lavoro, un filone dell’artigianato moderno, una professione da prendere con serietà. Dunque perché non iniziare? Perché non regalare a se stessi o a qualcuno un seme che potrebbe diventare un albero? Presso Miss Cake, in via Terpandro 36, all’Axa, è possibile imparare il Cake Design a qualsiasi livello. Se poi il problema è la spesa iniziale per gli strumenti del mestiere, Miss Cake ti invita ad utilizzare il QR CODE POSTO A PAGINA 50 per godere di una splendida promozione. Sarà possibile acquistare un kit completo di Cake Design a 20 euro invece che 50! L’offerta comprende:

C’

• 7 attrezzi di base per lavorare il fondente di zucchero • Mattarello in silicone • Smoother (la spatola per far aderire e levigare la pasta di zucchero) • Rotella tagliapasta con 3 opzioni di taglio • 6 stampi ad espulsione • Grembiule Miss Cake • Una confezione di fondente di zucchero colorato per il modelling da 300 grammi

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Immobiliare

Dicembre 2013

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Produzione edilizia contro improvvisazione e speculazione Intervista all’Architetto Pier Paolo Sigismondi (parte seconda)

o scorso mese abbiamo affrontato con l’architetto Pier Paolo Sigismondi il tema della produzione edilizia internazionale. Questo mese guarderemo invece alla vicende di casa nostra, un contesto del tutto diverso. L’architetto Sigismondi è il primo responsabile del più originale progetto architettonico del X Municipio, uno spazio al passo con i tempi in termini di sostenibilità ambientale e nuove tecnologie. Come già noto a molti, si chiama dal lontano 2004, anno in cui fu concepito, Villaggio Verde Roma (localizzato in zona Macchia

chiacchierate precedenti per approfondire molti aspetti di questo piccolo miracolo e di produzione edilizia con l’Architetto Pier Paolo Sigismondi… Architetto, qual è la situazione italiana? Sono mortificato da quello che si potrebbe fare ma non si fa. Lo verifico quotidianamente, impostando la mia produzione edilizia: lo studio del mercato, l’organizzazione dei lavori, il confronto delle stime e delle offerte, delle previsioni, dei materiali, ecc... A Roma sembra una cosa avveniristica. Questo perché molti preferiscono fare gli speculatori finanziari invece che gli imprenditori, godere dei sistemi di monopolio, frequentare anticamere della politica o delle banche invece di lavorare all’ottimizzazione delle loro

VILLAGGIO VERDE ROMA

Palocco in via Corrado Cagli 57). Il complesso è un insieme coerente di abitazioni (tante le tipologie: dall’appartamentino di circa 40 mq. alle ville angolari indipendenti) immerso in un parco pubblico e già perfettamente dotato di strade, parcheggi, marciapiedi, alberature, allacci e fognature. Solo al Villaggio Verde è possibile fruire contemporaneamente di una pista ciclabile, giochi per bambini, campi di calcetto e beach-volley-tennis, di una ricca vegetazione, di futuri spazi commerciali e del meglio della tecnologia applicata alla casa (pannelli solari termici e fotovoltaici, riciclo delle acque, climatizzazione completa ad emissioni zero con l’uso di efficienti pompe di calore, muri di schermo e frangisole, ecc...). Abbiamo quindi proseguito alcune riflessioni emerse nelle

aziende. Quando sei disorganizzato perché non hai i controlli del mercato, di quel che vuole la gente, dei costi, dei flussi di cassa, alla fine perdi il controllo e nella migliore delle ipotesi fermi i lavori, nella peggiore lasci molti col cerino in mano. Sono meccanismi di profonda ignoranza, tipici degli improvvisati del mestiere. A fare villettopoli o squallide palazzine ci sono arrivati tutti. Gente che non sa nulla di un’urbanistica socializzante e non alienante, di costruzioni, di architettura, di tecnologie moderne. Basta farsi un giro e

accorgersi che le palazzine o le villette spesso sono tutte uguali. Sono noti i casi in cui poi quando va male si chiude, si scompare e poi si riapre con altro nome ma stesse facce. Come è possibile tutto ciò? In Italia è saltata la logica di impresa, ma non da oggi. Appena laureato, nelle prime esperienze di lavoro, mi resi conto che nelle imprese e nella pubblica amministrazione di Roma i tecnici davano fastidio perché se lasciati lavorare facevano sì che tutto fosse chiaro, ovvero progetti definiti e definitivi, conseguente stima dei lavori chiara ed inequivocabile, gestione della costruzione organizzata e competente (cioè tutto ciò che di prassi avviene all’estero). Al contrario, e specialmente negli appalti o progetti pubblici, vi era gente che non voleva che tutto fosse chiaro, quindi meglio se opaco o addirittura molto discutibile. Quando i progetti erano di massima, le opere erano forfettarie, a metro cubo, spuntavano quindi opportunità per far lievitare le spese in modo inimmaginabile. Il privato, in questo, ha copiato dal pubblico nella metodologia, mortificando le migliori categorie di progettisti, tecnici e imprenditori che nel dopoguerra hanno trasformato questo paese in civile e, spesso, all’avanguardia. E dire che se vai a vedere le imprese italiane che funzionano (e vendono all’estero) - Armani, Barilla, Benetton, Ferrari, Ferrero, Gucci, Luxottica, Prada, ecc... - ti accorgerai invece che vivono di progettualità, stabilimenti all’avanguardia, organizzazione evoluta, confort ambientale eccezionale per i lavoratori, tecnici di alto livello, investimenti nella ricerca, ecc...

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Mensile gratuito di annunci immobiliari · Anno 3 · N. 30 · Dicembre 2013

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Tutti i sapori portano da Bianco Rosso e Pannone istorante storico di Acilia, pizzeria con forno a legna, Bianco Rosso e Pannone ha due grandi sale - le cui nuove finiture rendono il contesto pregevole e accurato nelle quali il cuore pulsante è sempre lo stesso: quello di una conduzione familiare che punta ai sapori autentici, alla genuinità, al gusto per il buono. Tutti i menù di Bianco Rosso e Pannone sono consultabili sul sito www.biancorossoepannone.com, dunque i clienti possono farsi un’idea di ciò che li aspetta guardando le magnifiche foto dei migliori piatti. Sul posto li aspetteranno tante portate di

carne e di pesce, un buonissimo pane cotto con il forno a legna, i dolci fatti in casa, ricchi antipasti, pizze di ogni tipo, pasta fresca e gnocchi fatti a mano. Dotato anche di giardino, Bianco Rosso e Pannone è il luogo ideale nel quale organizzare cerimonie, feste per bambini o serate a tema. Il ristorante funziona inoltre come punto vendita di prodotti biologici e vini senza solfiti, prodotti naturali e di alta qualità che possono anche essere un’originale idea regalo per il prossimo Natale (molto carine le confezioni regalo).

Bianco Rosso e Pannone sarà aperto per tutto il periodo festivo e propone per la Vigilia di Natale e il 25 Dicembre gustosi menù a 30 euro, mentre per Capodanno un ricco menù a 55 euro per gli adulti e 30 euro per i bambini. Presso il ristorante si possono inoltre ordinare menù a portar via a partire da 20 euro Per la Befana è infine prevista una grande Festa! Domenica 5 gennaio i bambini potranno godersi la presenza di una Befana che distribuirà regali e un buffet a soli 10 euro. Bianco Rosso e Pannone è in via Fagnano 2, Acilia. Per informazioni contattare il numero 06.52360181.

MagnaRoma

informazione redazionale

Bagnolo Ristorante Pizzeria Griglieria ollocato in una location unica, a pochi chilometri dal mare, nel bel mezzo dell’Agro Romano, vicino agli scavi di Ostia Antica e al Castello di Giulio II, il Ristorante-pizzeria Bagnolo è il naturale approdo di chi voglia abbinare pranzi e cene gourmet ad un contesto unico. L’intero spazio è allestito con stile informalmente elegante. Gli arredi minimal chic sono posti a fianco di autentici pezzi d’antiquariato. La cantina è a vista, così come il forno per la pizza. Completa il tutto la splendida piscina di acqua salata (cloro free) con vasca adulti, vasca bambini e vasca idromassaggio. L’area è interamente recintata ed il parco circostante è ricco di piante

di pregio e di verde diffuso. Bagnolo è attrezzato per organizzare pranzi e cene di qualunque budget, sempre con grande attenzione alla qualità delle materie prime, alle tecniche di cottura e alla presentazione dei piatti. L’offerta gastronomica valorizza la cucina del territorio, propone piatti all’insegna del genuino e del tradizionale, con una grande attenzione alla qualità di ciascun prodotto e alla sua rivisitazione, senza strafare, in chiave contemporanea. Accanto al menù tradizionale, Bagnolo propone poi un menù creativo con proposte originali, frequentemente rinnovate. L’offerta prevede sia carne che pesce.

La gamma di piatti si completa con la tradizionale pizza (ovviamente a lunga lievitazione, alta digeribilità e realizzata solo con materie prime di alta qualità) servita solo a cena. La carta dei vini è curata e la scelta è tra molte eccellenti etichette. Il ristorante è un luogo di ritrovo ideale per famiglie. È a disposizione un grande parcheggio. L’ampio e attrezzatissimo parco giochi, il biliardino, il ping pong, il vastissimo giardino sono godibili durante la bella stagione. Inoltre, per il relax di tutti i genitori, tutti i sabati sera e le domeniche a pranzo è presente l’animazione rivolta ai bambini per tutta la durata del pasto.

MagnaRoma IL MIGLIO VERDE

INDIRIZZO Via di Piana Bella, 30 (traversa di Via di Castel Fusano) TELEFONO 338.9953162 CARTE DI CREDITO Sì (no American Express) SPAZIO ESTERNO Sì PARCHEGGIO Sì RIPOSO SETTIMANALE Mercoledì APERTO Cena (aperto a pranzo domenica e festivi)

ZONA

OSTIA ANTICA

SPECIALITÀ > CARNE ALLA BRACE - PIZZA Immerso nella rigogliosa e rilassante campagna di Ostia Antica, all’interno di un antico casale ristrutturato mantenendo le caratteristiche originali, questo locale ha la capacità di trasportare i suoi ospiti in una dimensione così tranquilla e familiare da dimenticare lo stress ed il caos assordante della città. Il menù, rispettando le regole rurali, offre prevalentemente piatti a base di carne di rilevante qualità. Ottime le varie tipologie di tagliata (prima fra tutte quella all’aceto balsamico) e gli sfiziosi antipasti “casarecci” con formaggi, salumi e verdure, accompagnati da una croccante focaccia. Per chi invece desidera le specialità di pizza, non deve fare altro che scegliere tra le numerose varietà! Arricchito da un meraviglioso spazio esterno, è la location ideale per organizzare ricevimenti e banchetti.

MagnaRoma HOSTERIA DAI DRAGONI SPECIALITÀ > BISTECCHERIA - CUCINA TIPICA ROMANA Nel cuore di Dragona, la tradizione e la sapienza culinaria si sono fuse per dar vita ad un’originale hosteria dove la cortesia e la buona cucina sono di casa! A conduzione familiare, il locale vanta specialità tipicamente romane annoverando un menù di bisteccheria ricco di pregiate carni nazionali, danesi, scozzesi, irlandesi, argentine. Per gli amanti dei primi piatti, da non perdere gli intramontabili: carbonara, cacio e pepe o amatriciana. Per chi vuole usufruire del servizio a portar via e a domicilio il locale offre prenotazioni sulla cucina espressa. D al lune dì a l venerdì (sol o a pranzo) ottimi menù fissi a pa rti re d a € 8, 00 oppure, in alternativa, menù c ompleti da € 11,00! Il venerdì e il sabato pesce fresco.

INDIRIZZO Via Renato Massa, 9/9A TEL. 06.45493057 SITO INTERNET www.hosteriadaidragoni.com CARTE DI CREDITO Tutte (no American Express) NUMERO POSTI 40 interni/40 esterni SPAZIO ESTERNO Sì PARCHEGGIO Sì RIPOSO SETTIMANALE Domenica sera APERTO Pranzo/Cena BABY PARKING

ZONA

DRAGONA

oroscopo di dicembre

FRANCIS FORD COPPOLA (7/4/1939)

ANNA FALCHI (22/4/1972)

CLINT EASTWOOD (31/5/1930)

AIDA YESPICA 15/7/1982)

ARNOLD SCHWARZENEGGER 30/7/1947)

CAMERON DIAZ (30/8/1972)

di Alehandra

Ariete 21/3-20/4

Bilancia 23/9-22/10

L’approssimarsi delle festività annuncia tensioni! È soprattutto sul lato familiare che si palesa qualche contraddizione. Marte, Giove, Venere e Plutone vi rendono impulsivi e vi fanno sentire soffocati. Mercurio però è dalla vostra parte dal 5 al 24 dicembre: un momento propizio per chiarire situazioni in sospeso.

Marte e Mercurio vi daranno una grande mano. Il primo sarà nel vostro segno dal 7 dicembre, Mercurio invece vi renderà socievoli dal 5 al 24. Avrete voglia di conoscere nuove persone, di divertirvi, di viaggiare. Solo Venere è in aspetto incerto per quanto riguarda gli affetti. Se c’è qualcosa che non va, affrontatelo con pazienza.

SUSAN SARANDONO (4/10/1946)

Toro 21/4-20/5

Scorpione 23/10-21/11

Basta con i rimpianti e la malinconia. Avrete ancora qualche difficoltà in vista ma siete stati fortificati dai problemi appena passati. L’ultimo mese dell’anno potrete così guardare la vita con occhi diversi e cambiare ciò che non vi sta più bene. Se saprete esercitare il comando, la svolta sarà dietro l’angolo.

Sarà un dicembre positivo, ricco di momenti allegri con gli amici e con la famiglia. Cercate dunque di non essere velenosi, di non spandere pessimismo e diffidenza. Insomma il consiglio è semplice: rilassatevi, godetevi l’affetto delle persone che stimate di più! La vita non è una battaglia continua!

KEVIN KLINE (24/10/1947)

Gemelli 21/5-21/6

Sagittario 22/11-21/12

Avete nell’animo qualche piccola insoddisfazione. Con le festività tornerà però l’armonia e il sereno. Marte, ostile ad inizio mese, è tornato in aspetto positivo. È Mercurio, passato in Sagittario dal 5, che vi snerva. Tra amici vi sono ambiguità e in famiglia richieste irritanti. Affrontate i problemi con tolleranza e astuzia.

A inizio mese Marte era ancora lì ad infastidirvi e a provocare qualche piccola tensione. Dal 5 al 24 nel vostro segno c’è però Mercurio, che vi aiuterà a riportare calma e serenità dentro e fuori. Insomma, tornerete presto ad essere il Sagittario entusiasta di sempre. In vista una bella notizia che aspettavate da tempo.

KIM BASINGER (8/12/1953)

Cancro 22/6-22/7

Capricorno 22/12-20/1

Siete nervosi perché esistono nella vostra vita alcune polemiche sotto traccia. Sarà dunque un dicembre non semplicissimo, all’insegna delle tensioni familiari e delle contraddizioni nelle amicizie. Siate cauti soprattutto durante le feste, quando le tensioni potrebbero esplodere in discussioni aperte. Serve diplomazia.

Il mese inizia bene, senza particolari tensioni. Eppure, in fondo nell’animo, ci sono tensioni taciute o contrasti appena accennati. Dal 7 Marte vi ostacola e vi pone difficoltà più chiare. Occhio alle imposizioni e alle lotte di potere: non siate prepotenti e non accettate obblighi sotto le mentite spoglie di consigli.

LEO GULLOTTA (9/1/1946)

Leone 23/7-22/8

Acquario 21/1-19/2

Mese ricco di sorprese, che affronterete con energia, grinta e socievolezza. Dicembre sarà il mese in cui i nati sotto il segno del Leone si sveglieranno dal letargo. Mercurio è in aspetto positivo, soprattutto per ciò che concerne la famiglia e la vita sociale. Aumenta l’allegria e le tensioni spariscono. Saranno feste serene.

Il mese è partito con un pizzico di pessimismo. Forse c’è qualche problema in sospeso. È in vista però un periodo positivo per le vicende familiari e sociali. Dal 5 Mercurio sarà in Sagittario e sarà propedeutico ai viaggi, ai divertimenti, ai chiarimenti, ecc... Sarà un mese dinamico e favorevole.

JENNIFER ANISTON (11/2/1969)

Vergine 23/8-22/9

Pesci 20/2-20/3

Gli alti e bassi ve li portate dietro da un po’ e anche dicembre andrà avanti così. È Mercurio a dare fastidio, soprattutto fino al 24. Discussioni, piccole tensioni, disaccordi con gli amici potranno verificarsi. Niente però di definitivo: il clima positivo delle feste vi farà dimenticare queste incomprensioni.

Le contraddizioni che hanno caratterizzato novembre si trascineranno fino a tutto dicembre. Marte smetterà di infastidirvi dal 7 ma si darà il cambio con Mercurio, dispettoso fino al 24. Sotto le festività troverete però il modo di rilassarvi e di dimenticare i piccoli problemi del quotidiano. Venere e Giove vi proteggono.

STEFANO ACCORSI (2/3/1971)