13 Magazine N. 177

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S O M M A R I O 13

SPECIALE

28 Viaggi

13 Roma sotto pressione

30 Spettacolando 32 Questione di cilindri

19 Cosa succede in città

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39 Scienze 44 Salute e Benessere

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ESTERI

45 X News

21 Europa e Giappone

46 Budget e Ricette

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50 Oroscopo

21 EVENTI 22 Anticipazioni per Roma e

dintorni: il Carnevale 2019 dintorni: il Carnevale 2019

22

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13 IMMOBILIARE

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MAGNAROMA

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OROSCOPI 2019

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34 Gli Oroscopi del 2019

RUBRICHE

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11 Editoriale

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25 Arte e Cultura

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di Maurizio Carta

COLOPHON Anno 18 · n.177 · GENNAIO 2019 mensile d’informazione: politica, attualità, cultura, sport, spettacolo, moda www.13magazine.eu Direttore Editoriale Claudio Petrollo claudio@visioni-grafiche.it

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Art direction Cristian Bifolco cristian@visioni-grafiche.it

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13 MAGAZINE · Reg. Trib. di Roma n.439/2009 del 18-12-2009

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“L’EUROPA NON HA BISOGNO DI BUROCRAZIA, MA DI UN’ANIMA.” Roberto De Mattei entre tutti fanno finta di nulla - come se i problemi propri non esistessero ed esistessero solo quelli dei vicini - sta saltando l’Europa. Dopo il voto negativo del parlamento inglese sull’accordo riguardante la Brexit, gli stati confinanti, ovvero l’Olanda, il Belgio e la Francia, stanno ripristinando in fretta e furia valichi e dogane. Sembra che Parigi, sempre seconda a nessuno per cinismo (la simpatia delle classi dirigenti francesi è nota in tutto il mondo), stia chiamando in servizio circa 700 addetti doganali, costruendo infrastrutture alle frontiere e potenziando i magazzini di stoccaggio a Calais. Stessa musica per l’Olanda, che di nuovi addetti alle dogane ne prevede 900 e che è pronta ad assumere 145 veterinari per controlli su animali e alimenti.

Infine c’è il Belgio, che a sua volta di nuovi assunti per controlli frontalieri ne prevede 115. È questa l’Europa dei popoli che si tendono una mano? Ovviamente no. D’altra parte, è la stessa Europa che ha condannato la Grecia a perdere, dal 2010 al 2018, circa 700.000 abitanti (diplomati e laureati andati a cercare fortuna altrove); che gli ha prestato 289 miliardi di euro per vederla, oggi che dicono che la crisi sia risolta, con 357 miliardi di euro sul groppone (nel 2009 erano circa 300); che ha inflitto ai greci una cura dimagrante fatta di meno sanità, più debiti privati, svalutazione delle proprietà, tasse alte, pagamenti ritardati della pubblica amministrazione, confische, povertà (oggi il 34,8% della popolazione è a rischio indigenza).

A metà gennaio, Jean-Claude Juncker, Presidente della Commissione Europea, ha detto che “Non siamo stati sufficientemente solidali con la Grecia e con i greci”. Si tratta della stessa persona che ha predicato per anni la cosiddetta “austerità economica” (le politiche di bilancio fatte di attivi primari e incipiente sviluppo, come in Italia si sa bene), peraltro beccata mentre barcollava in maniera

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EDITORIALE

IL MENSILE

PIÙ DIFFUSO E LETTO DI ROMA

SUD

sospetta durante diversi summit pubblici. D’altra parte, la lucidità non è una dote per la quale, ultimamente, sembrano brillare i politici francofoni. Macron, suo collega e vicino (stesso pedigree politicoamministrativo), quello che pensa ad assumere doganieri, è alle prese con una protesta che va avanti da fine novembre, nella quale tutta la Francia profonda - quella tagliata fuori dalle élite finanziarie e dai cantori della globalizzazione (i media cosiddetti mainstream) - gli urla ogni sabato in piazza il proprio odio. E ovunque sembra ripetersi lo stesso canovaccio di scompenso profondo. Il Belgio, tanto per cambiare, è in crisi. La Germania si prepara all’uscita dalla scena politica della Merkel (ha abbandonato la presidenza dalla CDU). La Spagna ha un premier, Sanchez, che le diverse elezioni locali smentiscono nella linea politica. La Gran Bretagna non sa letteralmente che fare. C’è poi l’Italia, nella quale il governo giallo-verde fatica a convivere e a generare risultati concreti: fatta da parte la questione immigrazione, quota 100 e reddito di cittadinanza sembrano provvedimenti troppo depotenziati dai compromessi per riuscire ad alleviare realmente le pene della società italiana.

Insomma, il Vecchio Continente sembra sempre più anziano e sempre più malconcio. Le elezioni di maggio saranno un tornante fondamentale. Prima o poi sarà chiaro che o si va avanti e si rilancia (con una BCE sottomessa al potere politico e una Commissione espressione del parlamento e del popolo, non delle élite statali), o si torna indietro (alla sovranità degli stati-nazione). Vivacchiare non sarà possibile a lungo.

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’ di Dante Cruciani

SPECIALE

ROMA

SOTTO PRESSIONE n sintesi, è un casino. È più o meno la scorsa vigilia di Natale. Nei giorni precedenti, Massimo Tonelli, tra i fondatori del blog “Roma fa schifo”, accompagna Jason Horowitz, giornalista del New York Times, a fare un giro per la città. Il risultato è un articolo eloquente: “Rome in ruins” (“Roma in rovina”). Sulla pagina, quasi a far da testata, l’immagine di Tonelli che siede sconsolato su una panchina circondata da cartacce, bottiglie vuote, posate di plastica, pattume vario. Subito sotto, un reportage che racconta, senza mezzi termini, che la città sta diventando una discarica a cielo aperto, con i suoi alberi avvizziti, le buche che danneggiano la spina dorsale, i cassonetti

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UNA CITTÀ IN CRISI PER ECCESSO D’INTERESSE E D’INTERESSI che traboccano d’immondizia, gli escrementi dei cani sui marciapiedi, le panchine rotte, i parchi delle ville storiche in abbandono, i cinghiali, i topi, insomma tutto ciò che vedono e sanno coloro che la abitano.

Il giornalista statunitense ricorda che Roma è scesa quest’anno dal 65esimo all’87esimo posto per qualità della vita (l’indagine di Italia Oggi in collaborazione con La Sapienza è dello scorso novembre), che il giornale cittadino (“Il Messaggero”) pubblica tali e tante foto degradanti che può essere ormai definito la “gazzetta dell’immondizia”, che i romani sono diventati dei cinici inguaribili, gente capace di concepire come massima forma di protesta le Gif scherzose su Facebook, i meme su Whatsapp e le immagini del pattume sotto casa.

Ovviamente l’articolo di Horowitz è pieno di concessioni. Si dice che comunque Roma è una città seconda a nessuno per bellezza storico-culturale, che si mangia divinamente, che esistono gruppi diffusi di volontariato rivolto al decoro pubblico (ad esempio Retake) che fanno un’opera incredibile e meritoria.

Ma è l’incipit che colpisce: il giornalista si chiede se, dopo tanti anni a Roma, non sia anche lui caduto nell’incantesimo della sua trascuratezza, cioè non si accorga più di quanto appena detto, dei graffiti ovunque, della cartellonistica stradale spesso storta e danneggiata. C’è poi una frase di Tonelli che colpisce nel segno: “da tre metri in su è ancora la città

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SPECIALE più bella del mondo”.

Apriti cielo. L’articolo viene condiviso 15.700 volte su Facebook e scatena, solo sulla pagina del New York Times, ben 412 commenti. Se si considera l’effetto esponenziale della lettura sulle bacheche altrui, è una vera Caporetto della comunicazione cittadina. Gli americani sono di gran lunga la fetta più grande dei cir-

di risparmi nell’anno passato. Le casse languono e non sembra che il governo “amico” sia intenzionato a prendere la questione di petto.

L’altro è invece molto meno noto. Si chiama turismo di massa, voli low cost e applicazioni web. Per capirne la portata esistono fortunatamente degli efficaci strumenti comparativi. Prendiamo ad esempio il celebre Giubileo del 2000, l’evento epocale per il quale Roma doveva rifarsi completamente la faccia. Si aspettavano folle oceaniche per la “Giornata della gioventù”, eventi religiosi e culturali di ogni tipo, mostre, concerti, eccetera. Per reggere l’impatto, si è pensato a opere di viabilità, interventi sulle infrastrutture, mobilitazioni del volontariato e dei cittadini, assunzioni nelle forze di sicurezza. E così è stato. Ma a quale costo e con quali conseguenze?

Bene, stando alle cifre fornite dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, per l’anno santo di fine millennio vennero investiti 3.500 miliardi di lire, pari a 1,808 miliardi di euro. Questo fiume di denaro, speso in

ca 15 milioni di turisti che ogni anno vengono a Roma (ammesso e non concesso che il New York Times sia letto solo da loro). Gli operatori del turismo iniziano a ricevere qualche telefonata e qualche messaggio dagli amici Oltreoceano. La domanda è quasi sempre la stessa: “Ma che succede lì?”. Molti di loro rispondono a mezza bocca, sostenendo che in fondo la città è quella di sempre, non troppo dissimile dalla Roma che conosciamo da dieci anni a questa parte. Il problema è che replicare con razionalità non è affatto semplice.

Messi da parte i limiti evidenti della giunta Raggi, Roma deve infatti fare i conti con delle tendenze che oggettivamente la sfavoriscono e la stressano, problemi che sono scarsamente conosciuti. Uno è forse più evidente: non ci sono soldi in cassa; per la precisione ci sono 13 miliardi di euro di debiti e appena 200 milioni

gran parte anche negli anni successivi, ha dovuto supportare, stando ai dati ufficiali Istat, “arrivi” turistici per 6 milioni 291mila 888 di unità, e “presenze” (le notti di permanenza) per un totale di 14 milioni 701 mila 281. Qui sta il punto della faccenda. Perché se si comparano tali cifre con la situazione odierna, si rimane del tutto perplessi. I numeri del grande giubileo dicono infatti che si trattava di una massa pari a meno della metà di coloro che arrivano oggi in città: per la precisione circa 15 milioni di persone che permangono per circa 27 milioni di notti (dati 2018). E che cosa stanzia di supplementare l’amministrazione cittadina o il governo per questo biblico movimento di esseri umani?

Semplice: uno zero tondo tondo.

Horowitz ha scritto che negli ultimi anni, dal punto di vista del turismo, dell’accoglienza e del decoro, Napoli e Milano rispetto a Roma hanno fatto passi da gigante. Chiunque abbia viaggiato nel capoluogo campano o meneghino può darsene conto e constatare che è vero.

Ma nel primo caso, sempre facendo riferimento all’anno 2018, si parla di circa 3 milioni di turisti; nel secondo, di poco più di 6 milioni.

Insomma, i numeri appena elencati chiariscono il dramma di Roma e dei romani. È in atto una deriva veneziana (la città lagunare, con l’ap-

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SPECIALE provazione nell’ultima legge di stabilità del ticket d’ingresso è diventata - di fatto - un parco giochi all’aperto per turisti), un logorio e un affaticamento della Capitale difficilissimi da governare. E a deprimere di più è il fatto che questa emergenza nazionale - nonostante il governo e la politica si facciano a Roma - non sembra essere tra le priorità dell’agenda di Palazzo Chigi.

Dunque, nel giudizio su Roma pesa un grande malinteso.

Senza contare tutta una serie di cose ormai date per scontate che gli amici americani fanno finta di non vedere e che i romani generalmente nemmeno immaginano. Una corsa nella metropolitana della Grande Mela costa 2,75 dollari, il corrispettivo biglietto della metro di Roma è fermo a 1,50 euro. La tessera settimanale costa 33 dollari a New York e 24 euro nella città Eterna. Ovvio, i servizi non sono propriamente gli stessi, ma dentro le Mura aureliane non si può dire che la metropolitana non funzioni con minimi standard di decenza. A Roma, nonostante tutto, se con la salute qualcosa di grave va storto, si ha la certezza di essere presi in cura dagli ospedali cittadini al massimo delle possibilità. Si può dire lo stesso di New York o del resto degli Stati Uniti senza una buona assicurazione medica? E ancora: New York si fa vanto che il numero degli omicidi annuali sia crollato dai 2.245 del 1990 ai 286 del

2017 (per rilanciare certe notizie chiama a raccolta anche certa stampa italiana molto proclive a rilanciare le “buone notizie” a stelle e strisce). Rispetto a Roma e all’Italia intera sono cifre folli. Roma non ha una media annuale omicidi che supera le 30 unità; in tutta Italia - dato del 2016 - si contano 397 omicidi. Tutto ciò al netto dell’acqua pubblica gratis, dei 7.680 ettari di parchi pubblici (New York si fa vanto universale dei suoi 342 ettari di Central Park), del mare dietro l’angolo, di un sistema di cittadine d’arte intorno, dei musei statali gratis la prima domenica del mese (non il Memorial dell’11 settembre, lo zoo del Bronx o l’American Folk Art Museum, ma posti come la Galleria Barberini, la Galleria Borghese, Palazzo Massimo, eccetera, luoghi dove è possibile ammirare il meglio dell’umanità dall’età classica al Barocco).

Certo, Roma sarebbe molto più bella se negli Stati Uniti non avessero inventato l’hip hop e se un malinteso senso di tolleranza dei romani non avesse legittimato branchi di ragazzini seminalfabeti nel lasciare i propri “tagge” (le sigle del nomignolo) ovunque sui muri della città. È il caro prezzo che si paga a una colonizzazione culturale che nobilita il peggio della sottocultura urbana, banalizza l’espressione artistica, livella verso il basso la cornice estetica delle grandi metropoli. D’altra parte New York e gran parte delle metropoli del mondo globale non hanno nulla da dire a una città come Roma: non solo perché quando questi mostri architettonici sono nati, l’Urbe era già stata data più volte per morta, ma soprattutto perchè, sin dalla fondazione, la Città Eterna è stata pensata come uno spazio rivlta agli esseri umani, non contro la stessa idea di umanità.

Si spera che questo concetto entri in testa a qualcuno dei 15 milioni di ospiti che ogni anno affollano i suoi monumenti: gente che pretende di capire in tre giorni un capolavoro urbanistico edificato in quasi 3 millenni, dove si stratificano centinaia di siti culturali, la maggior parte dei quali spesso semi deserti perché sconosciuti sia ai turisti che ai romani. D’altra parte, da quel che è possibile capire, sembra che la centralità di Roma non sia un concetto ben presente nemmeno nella testa dei politici, degli amministratori, dei romani e dei giornalisti che raccontano la città. Come Montanelli scriveva, “Mai città al mondo ebbe più meravigliosa avventura. La sua storia è talmente grande da far sembrare piccolissimi anche i giganteschi delitti di cui è disseminata. Forse uno dei guai dell’Italia è proprio questo: di avere per capitale una città sproporzionata, come nome e passato, alla modestia di un popolo che, quando grida: “Forza Roma!”, allude soltanto a una squadra di calcio”.

Che poi nemmeno quello, per chi ne sa, è poco.

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SPECIALE

COSA SUCCEDE IN

CITTÀ

ROMA: NOVE COSE POCO NOTE CHE STANNO PER REALIZZARSI O CARATTERIZZANO LA CITTÀ VARCHI ZTL DEL CENTRO SEMPRE PIÙ CHIUSI: LE INTENZIONI DELL’AMMINISTRAZIONE RAGGI. L’obiettivo, nell’appena cominciato 2019, era di arrivare a chiudere il centro storico tra le 6:30 e le 20:00 tra il lunedì e il venerdì, e tra le 14:00 e le 20:00 il sabato. Il provvedimento sarebbe però vincolato all’arrivo e alla messa in servizio dei 227 autobus comprati lo scorso anno. Per ora i commercianti protestano e il Comune nicchia.

LA CRISTOFORO COLOMBO SI RIFARÀ IL LOOK. 4,6 milioni di euro per dare una sistemata a 15 chilometri di strada: è questo l’investimento complessivo annunciato dalla sindaco

comprende 6 ettari di terreno, un centro visitatori, una biblioteca, una foresteria, una grande piazza in travertino. L’edificio è stato costruito grazie ai finanziamenti di 16 milioni di fedeli sparsi per 150 nazioni nel mondo. Sarà aperto al culto nel mese di marzo e potranno accedervi solo i fedeli della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli ultimi giorni.

SARÀ POSSIBILE ADOTTARE GLI ALBERI. È un provvedimento che ha approvato la giunta capitolina e che aspetta l’approvazione dell’Aula. Il regolamento concerne la manutenzione di tutto il patrimonio verde. Tra le novità, quella di adottare o un’area da parte dei cittadini, avviando una gestione condivisa della manutenzione con l’amministrazione.

Raggi. I fondi sono destinati a rimuovere buche e dossi, a sistemare le siepi e a ultimare le necessarie potature.

GLI SGOMBERI IMMINENTI. Per 22 degli 88 edifici occupati della Capitale è previsto un imminente provvedimento di sgombero. Sembra che il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza - che comprende rappresentanti della Regione, del Comune e delle forze dell’ordine - abbia stilato una classifica degli interventi.

CAR SHARING ANCHE IN PERIFERIA. Aumentano le auto che le tre società coinvolte (Car2go, Share’ngo ed Enjoy) metteranno a disposizione dei romani. Nel 2014 erano 1200, oggi 2185 per 112.000 utenti mensili. L’obiettivo del Comune, stando alle recenti dichiarazioni dell’assessore Meleo, è portare il servizio anche nelle periferie.

IL PIÙ GRANDE TEMPIO MORMONE D’EUROPA. Chi frequenta il centro commerciale “Porta di Roma” probabilmente l’ha già notato. È un tempio alto 18 metri (40 la guglia più alta) per 4.000 metri di cubatura: un edificio gigante che

AL COMUNE DI ROMA “AVANZANO” 380 MILIONI DI EURO. In gergo si chiama overshooting: sono soldi che l’amministrazione avrebbe a disposizione ma che non riesce a spendere. Nel 2017 erano mezzo miliardo di euro, nell’anno appena concluso 380 milioni. L’obiettivo per il 2019 è fissato a circa 200 milioni.

CAMPO TESTACCIO RINASCERÀ ENTRO TRE ANNI. È la promessa recentemente fatta da Daniele Frongia, Assessore allo sport. Il campo nel quale giocava la Roma durante gli anni ‘30 è stato bonificato lo scorso settembre. Adesso sembra che i soggetti interessati alla sua rinascita siano circa undici. Il Comune, da parte sua, ha garantito che il sito rimarrà un campo di calcio.

LA PIZZA DI ROMA È LA PIÙ CARA D’ITALIA. Lo afferma l’Osservatorio dei prezzi e delle tariffe del ministero dello Sviluppo Economico. Tanto per fare qualche comparazione, a Napoli (la città migliore per rapporto qualità-prezzo) una pizza costa mediamente 6,86 euro. La più cara costa 10 euro, la meno cara 4 euro e 50. A Roma la pizza costa mediamente 9,26 euro. La più cara 21 euro, la meno cara 6 euro.

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di Antonciro Cozzi

ESTERI

EUROPA E GIAPPONE el luglio 2018 è stato siglato a Tokyo l’accordo di libero scambio tra Unione Europea e Giappone. La firma è stata apposta dal Presidente della Commissione UE Juncker, il Presidente del Consiglio Europeo Tusk e il Primo ministro giapponese Shinzo Abe. Il trattato, definito storico dai firmatari, permette di eliminare in Giappone i dazi del 94% di tutte le importazioni provenienti dall’Unione Europea, incluso l’80% dei prodotti ittici e agricoli. L’EU invece elimina le imposte sul 99% delle merci giapponesi.

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LUCI E OMBRE DEL NUOVO TRATTATO DI LIBERO SCAMBIO

Il Governo italiano ha annunciato l’adesione all’accordo, nonostante il vicepremier Di Maio avesse precedentemente annunciato di essere contrario a questo tipo di intese. Lo stesso Di Maio ha affermato di non aver cambiato idea specificando che “sia l’Italia che la Spagna, insieme alla firma, invieranno delle osservazioni con condizioni precise che riguardano agricoltura, piccole imprese ed una serie di interventi necessari”.

Uno dei settori italiani che trarrà maggior beneficio dal trattato è quello agroalimentare, su cui gravano salatissimi dazi doganali giapponesi. I vini dovrebbero da subito beneficiare dell’eliminazione totale dei dazi, mentre per pasta, cioccolato, formaggi e carni bovine ci saranno riduzioni progressive e variabili caso per caso. Tokyo dovrebbe inoltre riconoscere oltre 200 specialità europee certificate (Igp) per garantire ai produttori Ue una maggiore tutela.

L’eliminazione dei dazi dovrebbe interessare anche le sostanze chimiche, plastiche, i cosmetici, i tessili e l’abbigliamento, cui si aggiunge l’abolizione del contingentamento di cuoio e calzature. Il trattato permetterà anche l’apertura del mercato nipponico dei servizi, garantendo alle imprese Ue la partecipazione a gare per l’assegnazione di appalti pubblici nei principali centri urbani del Giappone.

L’accordo, pur eliminando o riducendo i dazi su molti prodotti europei

esportati in Giappone con un risparmio di oltre 1 miliardo di euro l’anno, non è scevro da critiche.

Le voci contrarie sostengono che le eccellenze italiane (Dop, Igp, Doc, Docg) sono tutelate solo in piccola parte, mentre altre saranno sottoposte al rischio della contraffazione. In particolare, i formaggi con nome composto (Grana padano, Pecorino romano, eccetera) saranno scarsamente tutelati, con il permesso di vendita in Giappone di formaggi non prodotti in Italia come il “Grana” o il “Romano Cheese”. Identica storia anche per il “Parmesan”, che continuerà ad essere venduto anche sul territorio nipponico, ma con la specifica

sulla confezione della reale origine del prodotto.

La Coldiretti ha sottolineato in modo critico alcune anomalie del trattato. Secondo il presidente Moncalvo, “Così si rischia di svendere l’identità dei territori e quel patrimonio di storia, cultura e lavoro conservato nel tempo da generazioni di agricoltori”.

Un’ulteriore contestazione, sostenuta da numerose organizzazioni europee, è che l’accordo limiterà la capacità degli Stati europei di controllare l’importazione di prodotti giapponesi ogm o contaminati da pesticidi. L’incremento delle esportazioni comporterà poi il passaggio a metodi di coltivazione e allevamento intensivi, con inevitabili conseguenze ambientali. Infine, il mercato dovrà confrontarsi con i costi di produzione giapponesi.

Quest’ultimi sono inferiori a quelli europei, così come più bassi sono gli standard di vita dei lavoratori nipponici. Con la firma dell’Epa verrebbero quindi meno alcuni dei dieci principi per gli accordi sul commercio che l’UE si è impegnata a seguire. Insomma, il solito dilemma a metà strada tra sviluppo e tutele sociali.

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Traia

EVENTI

di Ombretta Petrollo

ANTICIPAZIONI PER ROMA E DINTORNI: IL CARNEVALE 2019 l carnevale 2019 inizierà a Roma giovedì 28 febbraio e terminerà martedì 5 marzo 2019. Sabato 2 marzo 2019 ci sarà una grande parata ufficiale: intorno a Piazza Navona e Via del Corso sfileranno maschere e allegorie di ogni tipo, da giovedì a martedì grasso. Da non perdere inoltre il carnevale nel borgo di Ostia antica e quello sul lungomare di Ostia. Ecco una piccola rassegna per vivere la festa nel migliore dei modi senza andare troppo lontano.

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UN RITO STORICO E UNA GRANDE FESTA. MOLTI GLI EVENTI IN PROGRAMMA NON LONTANO DALLA CAPITALE CARNEVALE ACQUIESIANO (VITERBO): DOMENICA 24 FEBBRAIO, DOMENICA 3 E MARTEDÌ 5 MARZO. Si svolgono le sfilate del Carnevale Aquesiano e del carnevale di Acquapendente. Per informazioni: www.prolocoacquapendente.it, www.facebook.com/prolocoacquapendente

CARNEVALE NEPESINO (NEPI): DOMENICA 20 GENNAIO E MARTEDÌ 5 MARZO. Sono queste le date nelle quali sfileranno i carri e le maschere per l'edizione numero 79 del carnevale nepesino. Per informazioni: www.carnevalenepesino.com, www.facebook.com/Proloconepi GRAN BALLO DI CARNEVALE TRA LE EPOCHE. PINACOTECA DEL TESORIERE DI ROMA: SABATO 16 FEBBRAIO. La Compagnia Nazionale di Danza Storica orga-

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nizza l'incantevole Gran ballo di Carnevale tra le Epoche nella prestigiosissima Pinacoteca del Tesoriere, palazzo storico privato del XVII secolo che custodisce affreschi di epoca barocca e capolavori di inestimabile valore. L'evento prevede un Buffet curato da Chef Stellati e il Beverage aperto per tutta la durata del Gran Ballo. Per informazioni e prenotazioni: 392.2800800 CARNEVALE STORICO DI RONCIGLIONE: 17, 24, 28 FEBBRAIO E 2, 3, 4, 5, MARZO. Il Carnevale è una delle maggiori manifestazioni di Ronciglione. È un derivato del carnevale romano, dunque rinascimentale e barocco. La manifestazione presenta diversi spettacoli legati alla storia del paese: dalle cavalcate degli Ussari, alla maschera dei "Nasi Rossi" e al "Corso di Gala". Per informazioni: www.facebook.com/prolocoronciglione, www.facebook. com/Comitato-Carnevale-Ronciglione-1523294764648948 LA MASCHERA DI ROMA: GRAN GALÀ DI CARNEVALE A VILLA GRANT: SABATO 2 MARZO. La Maschera di Roma si svolgerà sabato 2 marzo nella suggestiva Villa Grant, a due passi dal quartiere Eur, nei pressi della Tenuta Presidenziale di Castel Porziano.

La location è stata la dimora di personaggi illustri, non ultima la famiglia reale dei Savoia.

Villa Grant è soprattutto una Domus Romana appartenuta anticamente al poeta Publio Terenzio. Il fascino del parco e dei saloni del ‘400 rievocherà e farà rivivere l’emozione di antichi fasti nobiliari. L’ingresso in Villa, nell’atmosfera dell’antica Roma, è dalle 18.30 ed è rigorosamente in maschera con costume d’epoca. Il dress code elegante è sui temi dell’Antica Roma, o del periodo ‘700-’800 o della Belle Epoque.

Per informazioni: 347.9100214, 06.50570832. Sito internet www.lamascheradiroma.it; Pagina facebook: https:// www.facebook.com/lamascheradiroma ALTRI EVENTI NELLA REGIONE. Oltre agli aventi menzionati, sono previsti alcuni appuntamenti storici rispetto

EVENTI ai quali ancora non sono state date anticipazioni. In ogni caso, sono da tener d'occhio il CARNEVALE DI CIVITA CASTELLANA (3000 figuranti per 2 chilometri di sfilata; il martedì grasso verrà bruciato il pupazzo di Re Puccio), il CARNEVALE DI FRASCATI (dieci giorni nei quali sfileranno i carri allegorici, verranno sparati i fuochi d'artificio e verrà cremato e celebrato in funerale un pulcinella gigante), il CARNEVALE DI FROSINONE (nel quale il car-

nevale è erede della più antica Festa della Ràdeca: foglia d'agave, simbolo di fertilità; in questo caso il pupazzo bruciato raffigura il generale Championnet, che fece una strage in città per vendicarsi di una ribellione alle truppe napoleoniche), il CARNEVALE DI LATINA (simbolo della manifestazione è il cigno, la maschera locale è invece il Pontinello, personaggio sempre allegro, vestito di blu e nero, con due grossi scarponi che ricordano i bonificatori delle paludi pontine. Tanti carri allegorici), il CARNEVALE DI VELLETRI (in questo caso la maschera è Gurgumiello), il CARNEVALE DI TIVOLI (si festeggia dal '500, da quando il cardinale Ippolito d'Este stabilì nella zona la sua sontuosa villa. Maschera ufficiale lo Zi' Baldone, personaggio baldanzoso che dispensa allegria) e il CARNEVALE DI PONTECORVO (carnevale recente - data di nascita 1952 - che prende in prestito da Napoli la tradizione e ha una maschera vagamente ispirata a pinocchio, Burlicchio, personaggio vestito come arlecchino, con un grosso naso, un manganello e una mano a forma di chela).

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di Penelope Salomone

L’ADOLESCENTE DI MICHELANGELO

ARTE E CULTURA

PALAZZO RHINOCEROS, FONDAZIONE ALDA FENDI ESPERIMENTI, FINO AL 10 MARZO

a splendida scultura - una delle opere incompiute del Buonarroti inaugura un accordo triennale tra una delle più grandi istituzioni museali russe e la Fondazione pilotata da Alda Fendi, che regala a romani e turisti il primo di una serie di eventi memorabili. L’Adolescente (1530) è illuminato da Vittorio e Francesca Storaro che hanno ricreato - con un candelabro a led, a nove bracci - la stessa luce con la quale lavorò Michelangelo.

La mostra è curata da Sergej Androsov, direttore del Dipartimento d’arte europea dell’Ermitage, e organizzata da Il Cigno GG Edizioni con Villaggio Globale International. In una sala adiacente a quella che ospita l’adolescente in marmo, attende i visitatori l’installazione “Voda” di Raffaele Curi, ispirata alle opere di Nikolaj Gogol. Ingresso libero.

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CONVERSATION PIECE - PART V NON V’È PIÙ BELLEZZA, SE NON NELLA LOTTA, FONDAZIONE MEMMO, FINO AL 24 MARZO rotagonisti del nuovo ciclo di mostre “Conversation Piece”, a cura di Marcello Smarrelli, dedicate agli artisti italiani e stranieri temporaneamente presenti a Roma, sono Rebecca Digne (Marsiglia, 1982), Invernomuto (Simone Bertuzzi, Piacenza, 1983, e Simone Trabucchi, Piacenza, 1982), Julian Rosefeldt (Monaco di Baviera, 1965) e Marinella Senatore (Cava de’ Tirreni, 1977). La frase del sottotitolo “Non v’è più bellezza, se non nella lotta” - tratta dal manifesto del Futurismo pubblicato da Filippo Tommaso Marinetti su Le Figaro nel 1909 - ne ha ispirato le creazioni realizzate o riadattate appositamente per gli spazi espositivi della Fondazione Memmo. Da vedere, tra l’altro, le imponenti installazioni video e le gualdrappe dei cavalli ricamate con alcuni articoli della Costituzione italiana di Rosefeldt; gli stendardi da processione che recano motti inneggianti alla lotta, una luminaria che invita a una corsa liberatoria (“Renn lieber, renn”) e una bicicletta con megafoni, di Senatore; la fanzina, che stampata in migliaia di copie sarà donata ai visitatori, con la riproduzione di una serie di tavole sul culto Rastafari degli artisti di Invernomuto; le sculture di Rebecca Digne della serie “A perdere”, specchio del carattere transitorio e precario delle nostre esistenze. Ingresso libero. Info: www.fondazionememmo.it

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COLLECTING MATTA-CLARK. LA RACCOLTA BERG. OPERE, DOCUMENTI ED EPHEMERA ACCADEMIA NAZIONALE DI SAN LUCA, FINO AL 25 FEBBRAIO oppio omaggio indirizzato a Gordon Matta-Clark (New York, 1943-1978) e al collezionista Harold Berg, cileno apolide di stanza a Barcellona, che ha raccolto in anni di ricerche i lavori dell’artista americano, noto come il “figlio ribelle” di Roberto Matta.

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La mostra, voluta da Gianni Dessì, presidente dell’Accademia Nazionale di San Luca e Federico De Melis, presenta disegni, fotografie vintage, cibachrome, filmati originali e un’ampia serie di documenti quali cataloghi, libri d’artista e articoli di giornale, le ephemera, appunto; il tutto proveniente dalla collezione Berg. Ingresso gratuito. Info: www.accademiasanluca.eu/it

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VIAGGI

di Antonciro Cozzi

POLONIA ON THE ROAD CRACOVIA, VARSAVIA E WROCLAW: TRE CITTÀ PER RACCONTARE UNA NAZIONE DALLA STORIA TRAVAGLIATA ono esattamente 100 anni che la Polonia “è riapparsa” sulle carte politiche d’Europa. È infatti dalla fine del primo conflitto mondiale, che il paese torna ad esistere, dopo una assenza di 124 anni. Dal 1795 era sotto l’influenza dei tre grandi imperi dell’Europa centro orientale: Asburgico, Prussiano e Russo. Allora quale migliore occasione per visitare un paese con una storia così turbolenta? Tra le città che meritano sicuramente una visita ci sono Cracovia, capitale culturale del paese, Varsavia, la capitale politica e non ultima Wroclaw (Breslau, Breslavia), piccolo centro anch’esso dalla storia travagliata.

Cracovia senza dubbio è una città suggestiva, dall’anima

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divisa tra passato lontano e recente sviluppo. Troviamo infatti la zona antica, con la complicata struttura della piazza centrale o del mercato, una enorme fucina di attività.

La piazza è divisa esattamente a metà dal mercato coperto dei tessuti in stile gotico rinascimentale. Stare Miasto, così si chiama lo spazio all'aperto, è l’ombelico delle attività culturali e commerciali della città. La piazza si differenzia da quelle della maggior parte dei centri antichi per la sua pianta irregolare. Su tutti gli edifici svettano i due campanili di Santa Maria, austera costruzione del 1300.

Qui, all'interno, si è sorpresi dal caleidoscopio di colori della navata centrale, tutta completamente affrescata.

Bellissimi gli addobbi del periodo natalizio, fatti con abeti e lucine bianche che danno alla chiesa un’aria di magia.

Sull’altare maggiore campeggia la pala con un polittico ligneo di Veit Stoss.

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Tutto il centro storico è circondato da quello che resta delle mura difensive della città. Testimonianza sono la porta di San Floriano e il barbacane (struttura difensiva medievale). Per quel che riguarda la parte più vecchia, da vedere è anche la cittadella fortificata del castello di Wawel, residenza del re di Polonia fino al XVII secolo. Non si può rinunciare infine alla visita del quartiere ebraico di Kazimierz, fulcro della vita artistica della città. Da non tralasciare la visita alla chiesa del Corpus Domini del 1300, costruita dal re di Polonia Casimiro III il grande per testimoniare il miracolo delle ostie. Al Museo Nazionale, in pieno stile brutalista, si ammira nella sua magnificenza una delle opere più famose di Leonardo da Vinci, “La dama con l’ermellino”. La donna ritratta è quasi sicuramente identificata con Cecilia Gallerani. L’opera, insieme all’intera collezione Czartoryski, è stata ceduta al governo polacco.

Lasciata Cracovia, proseguendo per 400 km a nord, si arriva a Varsavia, città affascinante, dove nella parte moderna si ravvisano le tracce del passato travagliato della Polonia.

Degni di nota sono i numerosi palazzi neoclassici costruiti dall’architetto italiano Antonio Corazzi, che su commissione dello zar ammodernò la città. Massima espressione di questo architetto la troviamo nel teatro dell’opera. Anche Varsavia ha il suo centro antico, a cui si accede tramite la Novi Sviat, la grande strada dello Shopping della capitale.

Il centro antico della città ha però una particolarità, nulla di quello che vedrete è originale. Varsavia fu infatti rasa al suolo durante la ritirata tedesca. Negli anni '70, grazie alle foto e soprattutto ai dipinti del Canaletto e del Bellotto, l’intero nucleo medievale è stato ricostruito ex novo, comprese le mura e il barbacane, oggi centro della movida notturna.

Ritornando verso sud-ovest, prima di rientrare in Italia e concludere il breve giro, vale la pena di visitare la cittadina di Wroclaw, chiamata la piccola Venezia perché formata da numerose isole sul fiume Oder unite da numerosi ponti. Il centro storico rispecchia a pieno lo stile seicentesco di una città mercantile. Le numerose costruzioni colorate erano le sedi delle corporazioni e dei ricchi mercanti.

VIAGGI Breslau, questo il suo nome tedesco, è stata per moltissimo tempo, fino al ’45, un centro importante dell’alta Slesia: a metà strada fra la città anseatica di Danzica e Vienna.

Sulla piazza antica troneggia il Rathaus, il municipio in stile gotico olandese. Qui, sulla facciata, si ammira un orologio astronomico di pregevole fattura. Sul lato nord della piazza la chiesa di Santa Elisabetta, costruita in stile gotic,o ha la navata più alta della Polonia. Altro splendido esempio di cattedrale è quella dei gesuiti in stile barocco eretta tra il 1689 e il 1737, dipinta dal grande pittore austriaco Johann Michael Rottmayr.

Attraversando il romantico ponte dell’amore, tra i più antichi della città, si arriva sull’isola di Ostrow Tumski, la parte più storica della città. Qui si trova una cattedrale gotica dell'anno mille con due splendidi campanili, che fu però distrutta parzialmente durante l’invasione mongola del 1241 e ricostruita in stile gotico baltico nel 1244. L’interno, dall’aspetto austero, presenta ai lati dell’altare maggiore un coro ligneo in stile barocco del 1665.

Un piccolo discorso a parte va fatto per la cucina polacca, caratterizzata da prodotti semplici ma vari e molto gustosi.

Molto saporite le zuppe, che si addicono al clima freddo. Tra queste, il borsch, la zuppa di segale acida (spesso servita in una caratteristica pagnotta di pane integrale) e l’immancabile zuppa di trippa . Da provare assolutamente sono i pieroghi, ravioli con diversi ripieni (cavolo, patate, carne, pesce o funghi, spesso discretamente speziati. Menzione speciale anche alla pasticceria, che risente dell’influsso austriaco e russo. Le sale da tè, chiamate Herbata, offrono inoltre numerose varietà di cioccolate calde e un ricco assortimento di cioccolatini di pregiata fattezza.

Per i cultori della birra, sono da provare nelle diverse birrerie delle città la baltic porter, birre scure dall'alta gradazione e dall’intenso sapore. Durante il periodo natalizio è d'obbligo l'assaggio della birra speziata calda.

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SPETTACOLANDO

di Barbara Zorzoli

HARRY E MEGHAN TRASLOCANO PER LA COPPIA LA TRANQUILLITÀ E LA DISCREZIONE VENGONO PRIMA DI TUTTO on il royal baby in arrivo la prossima primavera, tutto ci saremmo aspettati tranne che Meghan Markle e il principe Harry decidessero di lasciare Londra per trasferirsi altrove. Eppure, la notizia

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dei nipotini o alla poca sintonia con gli inquilini della casa accanto.

Sembra infatti che la faccenda sia tutta una questione di stile di vita.

L'esperta reporter della royal family Emily Andrews, che è stata una delle prime a divulgare la notizia dal Regno Unito, sostiene che il principe Harry e Meghan Markle continueranno a portare avanti gli impe-

è stra-confermata: l'inizio del nuovo anno porta con sé un trasloco di quelli che pesano nella royal family. Fino a oggi, il Duca e la Duchessa di Sussex hanno vissuto in uno dei lussureggianti appartamenti di Nottingham Cottage, un nido d'amore e di lusso all'interno del notissimo Palazzo di Kensington. Qui Harry, prima di conoscere Meghan Markle, ha vissuto anche il periodo da scapolone d'oro.

Oggi i due sposini ci vivono insieme ed è una fortuna tutta loro: niente mutuo da pagare e due vicini di casa che tutti vorrebbero avere, niente di meno che il principe William e Kate Middleton (con relativa prole al seguito). Il no categorico al meraviglioso appartamento di ben 21 stanze non è però legato allo strepitio

gni lavorativi avendo comunque come base centrale gli uffici di Kensington Palace. A lasciare intendere così è anche il comunicato stampa ufficiale rilasciato dal palazzo stesso: inutile, quindi, parlare di “royal split” perché Harry e Meghan avranno ancora molti incarichi istituzionali al fianco di William e Kate (per la gioia degli amanti dei nuovi Fab Four, ovvero “i fantastici quattro”). Ciò che cambia, semplicemente, è la residenza privata. Ma dove andranno a vivere? Si ritorna alle radici, o meglio nel luogo dove il principe Harry e Meghan Markle sono convolati a nozze: Windsor. È qui infatti che si trova Frogmore Cottage: la nuova dimora in cui metteranno su famiglia con il piccolo nascituro, un luogo per niente distante dalla Frogmore House, quella che fu la location del royal wedding. Insomma, inizia un nuovo capitolo della vita matrimoniale (e genitoriale) lontano dal caos della città e dai paparazzi. Si spera basti per conferire alla coppia quel minimo di alone di normalità e di quieto vivere che di solito non è concesso ai reali.

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SPETTACOLANDO

LA FAKE NEWS SULLA MORTE DELLA REGINA ELISABETTA uando il giorno verrà, non accadrà certo così. La (falsa) notizia della morte della Regina Elisabetta è diventata virale sul web, in tutto il mondo. Ma a differenza di qualsiasi notizia di cronaca nera, questa aveva un’accezione assai più positiva: due giorni dopo la presunta morte, il 7 gennaio 2019, “Her Majesty the Queen”

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ogni attività lavorativa sarà sospesa. Il corso della dinastia Windsor andrà avanti. Proprio come accadde alla Regina Elisabetta, quando suo padre Re Giorgio VI morì a soli 57 anni, quella notte stessa il principe Carlo passerà dalle spoglie di sua madre al trono. Senza avere nemmeno il tempo di metabolizzare il dolore, mostrerà il suo volto di re al popolo e qualche mese dopo verrà incoronato durante la cerimonia in pompa magna. Ma prima che tutto questo accada, ci vorrà ancora tempo. Sarà anche 92enne, ma la Regina Elisabetta gode di ottima salute. E poi, non ci avevano detto che a 99 anni Her Majesty traslocherà per iniziare la ristrutturazione di Buckingham Palace?

GHALI INSIEME ALLA TOP MODEL MARIACARLA BOSCONO era a messa con il principe William e Kate Middleton, riporta Elle Francia. Tutta colpa di Reddit, portale online statunitense di social news e intrattenimento, dove un utente di nome Beefy avrebbe annunciato il decesso della Regina Elisabetta. La fake news, secondo cui Her Majesty sarebbe venuta a mancare il 5 gennaio 2019, è prima diventata virale e poi sparita del tutto insieme all’account dell’utente che aveva generato il panico tra i sostenitori della royal family. Investigando nel forum di discussione della community di Reddit, un utente ha spiegato pazientemente a un altro che la bufala deriva da un meme di cattivo gusto che ha avuto come protagonista proprio Queen Elizabeth. Ma Beefy, l’utente incognito che ha fatto da fonte, è noto alla community come il re delle bufale. In tutto questo gran trambusto, come ha reagito la Regina Elisabetta in persona? Come sempre: silenzio, e persino l’ufficio stampa di Buckingham Palace ha evitato di commentare il futile accaduto. Rumours a parte, la verità è che esiste già un protocollo da seguire quando la Regina Elisabetta passerà a miglior vita. Il primo a venire a conoscenza del triste accaduto sarà il Primo Ministro, che avviserà a sua volta tutti i capi di Stato del Commonwealth. Inoltre, come riporta ELLE Francia, la morte dei sovrani passati è stata sempre annunciata dall’emittente britannica BBC. Senza contare che è assai possibile che stavolta sarà proprio l’ufficio stampa della royal family a preparare il comunicato stampa. Da quel giorno, ne osservati dodici giorni di lutto e, nella data del funerale,

l trapper più elegante della scena italiana ha pubblicato una story dove bacia la top model italiana più sofisticata di tutte; insomma Ghali e Mariacarla Boscono sembrano fare coppia, e se è davvero così sono un connubio di beltà e stile.

La notizia di una relazione tra loro è trapelata su Instagram avvalorata da una "story" dei due impegnati in una partita a ping pong alle Maldive, durante la quale è scattato un bacio appassionato. O meglio: Boscono, con la sicurezza dei suoi 38, ha tipo agguantato il 25enne Ghali, rinomatamente allergico a svelare alcunché sulla sua vita privata, e lo ha baciato. Zan zan!

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QUESTIONE DI CILINDRI

di Alessandro Cortellessa

TOYOTA RAV4 HYBRID

APERTI DA POCHE SETTIMANE GLI ORDINI DELLA QUINTA GENERAZIONE DELLA RAV4 DI TOYOTA

oyota RAV4, il suv che nel 1994 ha lanciato una nuova tipologia di automobile, capace di unire le caratteristiche tipiche di un fuoristrada alla compattezza e maneggevolezza di una berlina, arriva alla quinta generazione, ovviamente sempre più rispettosa dell’ambiente. Oggi, RAV4 è il suv più venduto al mondo con 8,5 milioni di unità, 215.000 le vetture immatricolate solo in Italia.

Il nuovo suv Toyota è sviluppato per la prima volta sulla piattaforma di progettazione TNGA-K (Toyota New Global Architecture-K) che, grazie alla posizione del baricentro più in basso, una migliore distribuzione delle masse e ad una scocca più rigida, contribuisce a migliorare la maneggevolezza, il comfort di marcia e il piacere di guida. La piattaforma TNGA consente, inoltre, la realizzazione di un abitacolo incredibilmente spazioso, dotato di un vano di carico e di livelli di comfort ai vertici della categoria. Con i sedili in posizione, il bagagliaio dispone di una capacità di 580 litri, ben 79 in più rispetto alla generazione uscente. Anche il passo è stato incrementato di 30 mm, per un totale di 2.690, altro fattore che garantisce una spaziosità senza precedenti.

Il nuovo RAV4 mantiene sul mercato italiano il suo posizionamento unico e distintivo nel segmento di riferimento, grazie all’offerta della motorizzazione Full Hybrid Electric. La nuova trasmissione ibrida di quarta generazione abbina un nuovo motore benzina da 2.5L con un potente

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motore elettrico (88kW) per un totale di 222 CV di potenza (218 CV per 2WD), assicurando in tal modo straordinari livelli di risposta, potenza ed efficienza, uniti a consumi ed emissioni ridotti. La nuova unità 2.5L Hybrid Dynamic Force è un 4 cilindri, dotata di iniezione diretta e indiretta, che punta ad ottenere i migliori livelli di consumi ed emissioni di CO2 della categoria: nel ciclo combinato si attestano rispettivamente sui 4.4 l/100 km* e 100 g/km*.

Le emissioni degli ossidi di azoto NOx per la versione a due ruote motrici sono inferiori del 96% rispetto al limite previsto dalla normativa vigente dei 60 mg/km del benzina Euro6 ed inferiori del 97% rispetto al limite previsto degli 80 mg/km del diesel Euro6. Molti gli affinamenti ingegneristici destinati al miglioramento della combustione e alla riduzione delle perdite di attrito che hanno consentito di incrementare la potenza del nuovo motore, minimizzarne i consumi e le emissioni e otte-

QUESTIONE DI CILINDRI nere un’efficienza termica del 41%.

Il nuovo sistema ibrido Toyota porta con sé innumerevoli miglioramenti come la riduzione di pesi e dimensioni della Power Control Unit (PCU) e della batteria al nichel-metallo idruro, più leggera dell’11%.

RAV4 Hybrid monta un nuovo e più innovativo sistema AWD elettrico (AWD-i) che non scende a compromessi sotto alcun punto di vista: straordinari consumi nella guida urbana, una performance silenziosa anche alle

AWD-i ottimizza automaticamente i livelli di coppia adeguandoli alle condizioni di guida, regalando maggiore stabilità, ottime prestazioni fuoristradistiche e una maneggevolezza senza precedenti, mantenendo sempre un contatto ottimale tra la strada e le quattro ruote. La performance del sistema AWD del nuovo RAV4 è ulteriormente rafforzata dall’introduzione della funzione AWD Integrated Management (AIM), una premiere a livello mondiale: questo sistema ge-

ore diurne) a velocità comprese tra i 10 km/h e gli 80 km/h. In caso di possibile collisione il sistema predispone il guidatore alla frenata, preparando il sistema frenante ad applicare una forza extra quando il guidatore preme il pedale del freno. Altra innovazione è rappresentata dalla collaborazione tra il sistema Pre-Collisione e la funzione di Riconoscimento Segnaletica Stradale (RSA), che insieme comunicano al conducente le informazioni più importanti relative alla segnaletica

velocità più sostenute e il massimo della trazione sulle superfici scivolose.

Nello stesso tempo assicura una dinamica di guida straordinaria in 4x4 con aumento del 30% della coppia sull’asse posteriore, consentendo una ripartizione fronte-retro che può passare da 100:0 a 20:80. Il sistema elettrico

stisce simultaneamente molteplici funzioni della vettura (assistenza allo sterzo, controllo della farfalla e del sistema frenante, i ritmi di cambiata e la ripartizione dei livelli di coppia) in base alla modalità di guida selezionata. Il nuovo RAV4 Hybrid presenta inoltre un numero ulteriore di potenzialità grazie all’introduzione di un nuovo controllo del differenziale a slittamento limitato, denominato modalità Trail Mode, che assicura la massima aderenza e controllo anche sulle superfici bagnate o innevate.

Il nuovo RAV4 è il primo modello Toyota equipaggiato con la più recente versione del pacchetto di dispositivi di sicurezza attiva Toyota Safety Sense 2.0, dotato di nuovi sistemi e tecnologie progettati per offrire supporti alla guida che garantiscano sicurezza e confort. Tra le funzionalità del nuovo sistema Pre-Collisione (PCS) figura anche la capacità di individuare i pedoni, tanto di giorno quanto di notte. Il nuovo RAV4 è anche in grado di rilevare possibili collisioni con i ciclisti (nelle

verticale e orizzontale, in particolare i limiti di velocità. Il pacchetto Toyota Safety Sense in dotazione sul nuovo RAV4 prevede inoltre una funzione di Mantenimento Attivo della Corsia (LTA), un nuovo e sempre più avanzato sistema di supporto alla guida che offre anche alcuni spunti relativi alle nuove tecnologie di guida automatizzata sviluppate da Toyota. Il sistema LTA rileva le linee che delimitano la corsia di pertinenza della vettura sulle principali strade urbane e sui tratti autostradali, assistendo il conducente nel controllo della sterzata (in caso di marcia con velocità superiore ai 50 km/h) e riducendo di conseguenza il rischio di incidenti dovuti, anche, alla stanchezza del conducente negli spostamenti più lunghi.

La gamma è disponibile in 3 allestimenti, quello Active rappresentata la versione d’ingresso già molto completa, l’alto di gamma è rappresentato dagli allestimenti Style e Lounge. I prezzi partono dai 34.550 euro per la versione Active 2WD.

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OROSCOPI 2019

di Alehandra

GLI OROSCOPI DEL 2019 TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE SULL’ANNO APPENA INIZIATO. 13 MAGAZINE HA PENSATO DI RAGGRUPPARE IL FUTURO PER TEMA, ANDANDO A CURIOSARE LE OPINIONI DEGLI ESPERTI DAL PUNTO DI VISTA DEL SESSO, DEL LAVORO, DEL CIBO, DELLE AFFINITÀ DI COPPIA, DELLE VACANZE, DELLA FORTUNA E DEL DENARO. ECCO CHE SI DICE PER IL 2019...

CIBO: AD OGNUNO IL SUO Ebbene sì, dopo le diete per gruppo sanguigno, età, sesso, attività lavorativa, eccetera, arriva anche una dieta per segno zodiacale. Così gli astrologi spiegano che gli Ariete devono fare molta attenzione alla loro gola, al grande appetito e alla passione per i cibi piccanti, i gusti forti e le carni rosse. Meglio ripiegare su cose che comunque gradiscono: frutta fresca, piatti poco sofisticati e latticini freschi. I Toro amano le proteine, i prodotti del territorio e in qualche caso i grassi. Hanno un grande amore per il cibo, apprezzano i sapori intensi. I

resistenza alle tentazioni. Possono mangiare molto ma spesso si tengono, prediligendo la qualità alla quantità. Gli Scorpione hanno il difetto di mangiucchiare, spilucchiare qua e là, spesso rovinandosi i pasti principali. Sono un segno d’acqua, amano il cibo ma sanno essere morigerati. Li si ingolosisce soprattutto con gli stuzzichini e le spezie. Ci sanno fare quando cucinano. I Sagittario sono invece dei grandi apolidi culinari: amano la cucina etnica, la sperimentazioni, gli abbinamenti insoliti. Godono anche loro di un grande appetito e spesso, a tavola, non fanno ostaggi.

Sulla stessa linea i Capricorno, che amano la sostanza ma sono per i piatti genuini. Essendo lungimiranti, non lasciano nulla nel piatto.

Amano su tutto la pizza. Gli Acquario hanno qualcosa in più degli altri come commensali: sono ottimi per starci a tavola insieme. Adorano la pasta e le ricette tradizionali di famiglia. Chiudono i Pesci, in genere ottimi cuochi, amanti dei dettagli, dei cibi morbidi e di qualche peccato di gola. Si concedono forse più del dovuto.

AFFINITÀ DI COPPIA: ATTENTI AGLI INCROCI PERICOLOSI Gemelli sono pratici: conducono una vita frenetica e vanno al sodo.

Apprezzano la sperimentazione in cucina e spesso mangiano troppo veloce o distrattamente, concedendosi il vizio di un panino. I Cancro sono una buona forchetta - in genere molto golosi - ma preferiscono i sapori delicati a quelli forti, i pasti non troppo esagerati, il pesce e i molluschi. Tutt’altra storia i Leone, voraci e veloci nel deglutire, famelici, amanti dei fritti, dei piatti ben conditi e dei grassi. Vergine invece significa senso della misura, carrelli quasi mai pieni di schifezze, predisposizione verso i cereali, la crusca, i piatti semplici e le cose naturali (soprattutto, mai una posata fuori posto). I Bilancia hanno una buona

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Il 2019 non è un anno tra tanti e porta con sé tutta una serie di sintonie e distonie a seconda dei segni che formano la coppia. Dunque, in ordine, sembra che l’Ariete vada bene con il Leone e il Sagittario; il Toro con Vergine e Scorpione; i Gemelli con la Bilancia; il Cancro con i Pesci; il Leone con l’Ariete e il Sagittario; la Vergine con il Toro; la Bilancia con i Gemelli; lo Scorpione con il Leone e il Capricorno; il Sagittario con l’Ariete, il Leone e i Pesci; il Capricorno con lo Scorpione e il Sagittario; l’Ac-

OROSCOPI 2019 quario con i Gemelli; i Pesci con il Sagittario e il Cancro.

Se notate amori non corrisposti o pericolose convergenze, potete darvi conto di quello che spesso accade nella vita.

FORTUNA: CAMBIA DI QUALITÀ SECONDO IL SEGNO C’è fortuna e fortuna. C’è chi è fortunato in amore, chi sul lavoro, chi rispetto al denaro e chi, purtroppo, fortunato non lo è proprio. Il 2019, dal punto di vista degli af-

fetti, vede cinque segno sul podio: Leone, Pesci, Vergine, Ariete, Acquario. Per il primo, sia single che in coppia, si profilano grandi cose. I Pesci riusciranno a venire a capo di sfide impossibili. Gli Ariete troveranno finalmente la stabilità. I Vergine godranno soprattutto a fine anno. Gli Acquario raggiungeranno sogni impossibili. Dal punto di vista del denaro e del guadagno lo scenario cambia. I più fortunati sono Toro, Gemelli, Scorpione e Capricorno. I primi riassesteranno le finanze. I secondi avranno successo soprattutto sul lavoro. I terzi spenderanno di più e meglio. I quarti svilupperanno soprattutto doti di leadership e saranno ammirati. Cancro, Bilancia e Sagittario i segni meno fortunati. I primi discutono troppo sul lavoro, i secondi vivono un’incertezza che si trascina da tanto tempo, i terzi devono cambiare certi stili di vita che li mettono in difficoltà.

SESSO: ALTI E BASSI PER LO ZODIACO Il 2019 sarà un anno di sesso bollente per gli Ariete, segno zodiacale che sarà sempre a caccia e sempre eccitato. Attenzione alle gravidanze inaspettate. Più moderati i nati sotto il segno del Toro e più anonimi i nati sotto il segno dei Gemelli, che sembra non debbano aspettarsi granché.

I Cancro non sanno distinguere tra sesso e amore, per cui non riusciranno a fare faville (se si aspetta il “vero amore”, si rischia di passare l’anno con il letto vuoto), tuttavia una gravidanza inaspettata potrebbe cambiare le priorità esistenziali. Molto meglio i nati sotto il segno del Leone,

che se riescono a farsi un po’ più sfacciati avranno di che godere (anche in questo caso, potrebbe arrivare la lieta notizia di una gravidanza). La Vergine avrà inaspettatamente dei colpi di testa: irrompe un pizzico d’irrazionalità e saranno possibili anche i flirt che durano una notte.

Avventure passionali anche per la Bilancia, che sa come farsi desiderare e avrà parecchi pretendenti al trono. Sulla stessa falsariga lo Scorpione, che ha tanto da attendersi dal sesso ma tanto da attendersi anche sul fronte delle

nuove gravidanze. Tanto sesso per il Sagittario, che eserciterà il suo fascino più forte che mai (attenzione anche qui alle gravidanze). Più quadrati quelli del Capricorno, che spesso si concedono solo se convinti del partner della vita. L’Acquario avrà un eccitante 2019, all’insegna delle sorprese per ciò che riguarda i comportamenti sessuali.

Chiudono i Pesci, che hanno dato retta alle storie romantiche e si sono disillusi. Per loro, sembra che il 2019 non sia un grande anno sotto le lenzuola. Se invece le storie sono andate a buon fine, si prevedono famiglia e bambini.

LAVORO: ATTENTI AI PIANETI IN OPPOSIZIONE Secondo la rivista Cosmopolitan, i segni che hanno le caratteristiche giuste per trovare lavoro nel 2019 sono Gemelli, Leone, Vergine, Scorpione, Capricorno e Acquario. I primi avranno dalla propria parte Mercurio, il Leone avrà la complicità di Marte e Saturno, la Vergine otterrà molto soprattutto in autunno, lo Scorpione vivrà un’estate di fuoco dal punto di vista degli impegni, il Capricorno avrà finalmente Saturno come alleato e l’Acquario farà i conti con soldi, fortuna e carriera.

Più in particolare, i transiti planetari dicono che gli Ariete partiranno alla grande ma avranno una flessione a

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OROSCOPI 2019 giugno, quando alcuni problemi potrebbero causare errori di valutazione. I Toro potranno invece contare sulla carriera da inizio marzo, quando Saturno e Urano li premieranno. A dicembre, con Giove in Capricorno, il quadro astrale sarà eccezionale. Per i Gemelli, Giove in Sa-

gittario potrebbe spingere ad errori di valutazione. Comunque, strada in discesa dall’autunno a Natale. I Cancro dovranno ancora una volta sciropparsi Saturno contro. Significa che, di mese in mese, dovranno valutare i movimenti di Mercurio per agire nel modo migliore. Pollice alzato per la primavera: marzo, aprile e maggio sono i mesi giusti. I Leone sono appoggiati da Giove: significa che sarà un anno positivo.

Tuttavia, da marzo in poi, una opposizione di Urano consiglia di concretizzare i progetti lavorativi nella prima parte dell’anno. Per i Vergine, Saturno è in Capricorno (a favore), mentre Giove vi è contro. Si-

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gnifica che non dovete dar retta a chiacchiere e che dovete ponderare ogni passo. Meglio la Bilancia, che gode della protezione di Giove tutto l’anno e che nel 2019 deve assolutamente far pulizia di tutto il casino lavorativo che ha attorno (Urano da marzo smetterà di tormentarvi). I Cancro hanno Saturno a favore ma altri pianeti in opposizione (da marzo Urano). Significa che la crescita professionale dovrà essere accompagnata da scelte meditate. Il Sagittario parte alla grande e fino a marzo avrà la strada in discesa. Sarà un anno professionalmente e lavorativamente molto positivo. Per i Capricorno l’aiuto di Saturno sarà fondamentale per mantenere la barra dritta e continuare a navigare. Le aspettative su di voi sono tante ma nulla sarà regalato.

Gli Acquario hanno Giove e Urano dalla loro parte, significa che durante l’anno potrà arrivare una proposta davvero importante (specialmente nei primi mesi). Chiudono i Pesci, anche loro con il provvidenziale sostegno di Saturno e una certa opposizione di Giove in Sagittario. Il meglio del meglio arriverà a fine anno.

VACANZE: LE METE IDEALI SEGNO PER SEGNO Per le vacanze 2019, il sito Zingarate ha pubblicato una serie di itinerari pensati a secondo del segno zodiacale. Agli Ariete, per la loro voglia di scoprire, è stata consigliata la nuova strada della Patagonia fino a Capo Horn

OROSCOPI 2019

(2800 km, 17 parchi). Al Toro, le terme giapponesi Onsen (calma e relax). Ai Gemelli, entusiasti dal punto di vista immaginativo, l’Africa on the road. Al Cancro, a cui piace stare con i piedi per terra, Matera, capitale europea della cultura nel 2019. Al Leone, con il loro senso per l’epica, l’Eastern Orient Express da Bangkok a Singapore.

Alla Vergine, sempre in cerca di tranquillità, la campagna e i castelli del Chianti. Alla Bilancia, amante dell’edonismo, un resort nell’isola di Bali o le terme islandesi. Allo Scorpione, capace di seguire i sogni, un percorso di trekking nella natura delle “terre mutate” (quelle toccate dal terremoto). Al Sagittario, assetato di libertà, la via Francigena. Al Capricorno, allo scopo di abbandonare il tradizionale equilibrio e lasciarsi un po’ andare, le folli notti di San Francisco e il Fesival Burning Man. All’Acquario le acque azzurre del Marocco. Ai Pesci, amanti della solitudine, le isole irlandesi.

è riuscito a risparmiare negli ultimi anni e forse dal 2019 deve attendersi qualcosa di più. I Gemelli avranno guadagni inaspettati (attenzione alle mani bucate). Il Cancro deve aspettarsi notevoli miglioramenti dal punto di vista economico. Il Leone vivrà una prima fase sotto scacco per debiti pregressi ma poi si riprenderà. La Vergine ha un rapporto con il denaro così

qualcosa che finora non ha mia avuto il coraggio di acquistare. Lo Scorpione ha le mani tradizionalmente bucate e continuerà ad averle nel 2019, pena ritrovarsi indebitato. Per i Sagittario si prevede un aumento di stipendio.

Il Capricorno avrà più possibilità di guadagnare e potrebbe arrivare anche un’eredità inaspettata. L’Acquario avrà un anno ambivalente: da di-

razionale da sembrare alcune volte tirchia. Nel 2019 sarà molto fortunata dal punto di vista del denaro. Anche la Bilancia sarà finanziariamente prospera e finalmente potrà permettersi

menticare i primi sei mesi, poi le cose miglioreranno. I Pesci non subiranno grandi sconvolgimenti finanziari, sul fronte del denaro sarà un anno di relativa calma.

SOLDI: ATTENZIONE AI RISPARMI! È l’ultimo tema e forse non è in quest’ordine che lo percepisce il lettore. Gli astri da questo punto di vista parlano chiaro. L’Ariete si troverà bene a patto che saprà frenare la sua voglia di spendere e, finalmente, approdare al benedetto risparmio.

Il Toro, segno equilibrato e oculato,

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2018: UN ANNO CALDISSIMO MA FUORI DAL PODIO appena concluso, il 2018, è stato il quarto anno più ’anno caldo della storia. La conferma che il cambiamento clima-

tico e il riscaldamento globale non sono un’invenzione di qualche scienziato allarmista arriva dall’Organizzazione meteorologica mondiale, che ha registrato la media delle temperature terrestri dal 1996 ad oggi. Le rilevazioni scientifiche della temperatura sono cominciate solo nella seconda metà dell’Ottocento, quando la tecnologia ha realizzato la strumentazione necessaria.

Da allora, secondo i numeri disponibili, il 2018 è stato tra gli anni più caldi dell’ultimo secolo. Lo precedono gli anni 2015, 2016 e 2017. Insomma, siamo nel pieno di una tendenza assodata al riscaldamento. Invertire la rotta sarà sempre più difficile.

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VIA DEI TRAGHETTI servito da ogni genere di negozio ben collegato con mezzi pubblici e alla stazione lido centro e lido nord attico con ascensore composto da ingresso salone con angolo cottura camera bagno terrazzo a livello e soffitta. “classe g epi 175,00 kwh/mq”

Dragoncello

VIA VINCENZO PETRA luminosissimo appartamento posto al 2° piano composto da ingresso salone 2 camere cucina doppi servizi balcone con vista panoramica e posto auto coperto “classe g epi 175,00 kwh/mqa”

Axa Madonnetta

VIA G. PELLIZZA delizioso villino su 3 livelli salone doppio 2 camere cucina abitabile tripli servizi terrazzo patio giardino cantina posto auto e box ottimamente esposto. “classe g epi 175,00 kwh/ mq”

Ostia

VIALE DELLA PINETA in splendida palazzina d’epoca ristrutturata appartamento posto al 2° piano con vista mare composto da ingresso salone doppio camera con bagno annesso cucina abitabile altro bagno di servizio ripostiglio balcone e cantina “classe g epi 175,00 kwh/mqa”

Ostia Centro storico

VIA RUTILIO NAMAZIANO a pochi metri dal mare adiacente l’isola pedonale appartamento posto al 3° piano con parziale vista mare ampio quadrilocale con doppi servizi cucina 3 balconi “classe g epi 175,00 kwh/mqa”

Axa

VIA PINDARO prestigioso rifinitissimo appartamento adatto ad essere utilizzato come grande loft attualmente suddiviso in 2 ampi locali zona giorno ingresso zona living ed angolo cottura zona notte camera matrimoniale, bagno ampio terrazzo panoramicissimo “classe A epi 175,00 kmh/mq”

Ostia

VIALE DEL LIDO a pochi metri dalla stazione lido centro e dal mare in palazzo d’epoca appartamento signorile composto da ingresso soggiorno 2 camere zona lavanderia servizio 3 balconi “classe g epi 175,00 kwh/ mqa”

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SALUTE E BENESSERE

di Penelope Salomone

TRE BORSE DI STUDIO PER ALTRETTANTE RICERCHE RIGUARDANTI L’UDITO n impegno, davvero concreto, per sostenere la Ricerca scientifica, fondamentale per il (ben)essere dell’umanità: ogni anno, dal 2016, il Centro Ricerche e Studi Amplifon destina una borsa di studio ai

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progetti più meritevoli nell’ambito della salute uditiva.

Del tris, premiato lo scorso novembre nella sede milanese della multinazionale produttrice di apparecchi acustici fanno parte: Sara Ghiselli, triestina, 38 anni, Glauco Cristofaro, coetaneo di Greve in Chianti ed Eleonora Trecca, foggiana, 28 anni.

I tre giovani medici italiani saranno “spediti” rispettivamente alle università di Tel Aviv, Utrecht e Columbus. E

ciò anche grazie all’assegno di 7mila euro ciascuno messo a loro disposizione dall’azienda, fondata a Milano quasi sette decadi fa dall’ingegnere Algernon Charles Holland, che aveva subito intuito l’importanza della formazione scientifica e della condivisione di esperienze tra studiosi oltre i confini nazionali.

Sara Ghiselli, specialista in Audiologia e Foniatria, proseguirà in Israele lo “Studio del carico cognitivo e delle aree di attivazione cerebrale durante l’ascolto di musica e voce materna (in situazioni di quiete e rumore) in bambini ipoacusici portatori di impianto cocleare precoce”. Glauco Cristofaro, specializzando in Otorinolaringoiatria all’università di Pisa, andrà nei Paesi Bassi ad individuare nuove ipotesi terapeutiche per la “Protezione del nervo acustico per migliorare l’udito negli utilizzatori di impianti cocleari”.

Eleonora Trecca, specializzanda in Otorinolaringoiatria nell’ateneo foggiano andrà in Ohio a concentrarsi sui metodi di prevenzione della perdita uditiva nel corso di interventi chirurgici. La sua ricerca prevede l’esecuzione di misurazioni intraoperatorie della funzionalità uditiva, mediante elettrococleografia, in un campione di novanta pazienti.

Il bando della prossima, la quarta, edizione sarà chiuso il 30 giugno 2019. Info: https://crs.amplifon.com/web/italia/ o www.amplifon.com

COTTON FIOC ADDIO

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l 2019 parte con una novità: dall’inizio dell’anno è vietata la produzione dei cotton

fioc non biodegradabili e compostabili (riciclabili se gettati nel secchio dell’organico). È un emendamento all’ultima legge di bilancio ad imporlo, in attesa di arrivare al 2020 quando il divieto scatterà anche per le microplastiche nei cosmetici da risciacquo. È inoltre in discussione il divieto assoluto per i sacchetti di plastica

monouso, nonché altre possibili svolte dettate dall’Unione Europea: il bando per le stoviglie monouso e le cannucce di plastica dal 2021.

A proposito del cotton fioc è curioso osservare che è un’oggetto ritenuto inefficace e dannoso da tutti i medici che si occupano di condotto uditivo.

Curiosità delle curiosità, non è nemmeno nato per questo. Lo inventò, nel 1923 Leo Gerstenzang, americano di origine polacca. Serviva a pulire in maniera delicata i neonati.

di Antonciro Cozzi

MUNICIPIO PLASTIC FREE

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l 10 gennaio il consiglio municipale ha approvato due atti significativi. Con il primo, rispondendo a una campagna avviata dal ministero dell’Ambiente, si è impegnato a li-

EMERGENZA POVERTÀ A ROMA: IL X MUNICIPIO È TRA QUELLI IN CODA

S berare il Palazzo del Governatorato e tutti gli uffici del X Municipio dalla plastica, in particolare dagli oggetti monouso. Il secondo ha invece un’importanza più pratica. Il Municipio X si impegna infatti a rimettere in funzione i piezometri (strumenti di rilevazione) che segnalano la presenza di contaminazione delle falde acquifere da parte dell’acqua marina. I punti di monitoraggio si trovano nella pineta di Castel Fusano.

PERICOLOSITÀ IDRAULICA: IL X MUNICIPIO ZONA A RISCHIO spra e Roma Capitale hanno recentemente firmato un rapporto sul consumo di suolo e le aree a rischio idrico della Capitale. Roma, nel complesso, ha consumato circa il 25% del suo territorio (circa 30.000 ettari).

Di questi, il 92% sono superfici non più recuperabili. Di par-

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ticolare rilievo emergenziale la situazione che riguarda la pericolosità idraulica legata ai canali di bonifica. Le zone di Acilia, Malafede, Infernetto, Ostia e Ponte Galeria - che si estendono per una superficie di quasi 3.000 ettari e interessano una popolazione di quasi 58.000 abitanti - Il suolo consumato supera i 700 ettari con una percentuale di suolo consumato permanente del 90%.

XNEWS

econdo i dati del rapporto Caritas del 2018, a Roma il 25% dei ragazzi tra i 18 e i 29 anni è disoccupata, hanno chiuso 16.000 imprese negli

ultimi 5 anni e ci sono 100mila famiglia senza occupati, senza ritirati dal lavoro e con almeno 1 persona disponibile a lavorare. Ben 134.556 ragazzi romani non studiano, non lavorano e non si formano (sono aumentati del 68% in dieci anni). Tra i quindici municipi di Roma, Ostia e il suo entroterra si collocano al decimo posto per reddito medio.

LA STORIA DEL CALCIO AL LITUS HOSTEL DI OSTIA i tratta della tredicesima tappa di “In viaggio con la storia del calcio”, mostra itinerante che espone un’incredibile galleria di cimeli riguardanti i Mondiali dagli anni Trenta ad oggi. Spazio dunque alle maglie di Maradona, Pelè, Falcao, Cruijff, Zenga, Totti, Muller, Platini, Buffon, Maldini, Zanetti, Ronaldo, Baggio, Cristiano Ronaldo, Messi; alle pagine dei giornali che raccontano le finali mondiali; al pallone utilizzato nella prima partita tra nazionali mai giocata (Scozia-Inghilterra, 1872), ai modelli di scarpini e di palloni utilizzati negli anni Trenta e Quaranta. Insomma, circa 2000 veri e propri cimeli che rappresentano un’occasione unica per rivivere i ricordi legati alle notti mondiali, i miti del calcio, gli oggetti che hanno segnato l’infanzia di gran parte dei bambini italiani. L’ingresso è gratuito e l’esposizione si può visitare fino al 27 gennaio. Durante la settimana l’esposizione è visibile dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Nel fine settimana ingresso libero dalle 10 alle 18.

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BUDGET E RICETTE

di Lucia Bianco (inviate le vostre ricette a luciabianco@hotmail.it)

LA FRESCHEZZA DEL PESCE e Feste sono ormai un ricordo felice che vi terrà compagnia a lungo, come vi terranno compagnia gli “ettogrammi” apparsi qua e là tranne che sul naso! Casa è così piena di tentazioni che non mi sento proprio di parlare di diete. Vi darò dunque un paio di ricette che ha preparato una cara amica e che hanno fatto scen-

dere un religioso silenzio a tavola. Alcune le ho gustate la sera della vigilia di Natale. Comincio con un antipasto, continuo con una calamarata e chiudo con gli involtini di pesce spada. Tutto all’insegna della freschezza. Spero che le ricette siano di vostro gradimento, vi auguro buon anno e tanta serenità!

AVOCADO IN SALSA ROSA

CALAMARATA

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INGREDIENTI • 1 avocado ogni due persone • 1 sacchetto di gamberetti piccoli congelati • 1 radicchio rosso tondo

INGREDIENTI piccolo • maionese, salsa Worcester, ketchup e cognac

• 300 g di pasta calamarata • 600 g di calamari • 300 g di pomodorini • 1 spicchio d’aglio

• 1 peperoncino • - ½ bicchiere di vino bianco • prezzemolo, sale e olio

PREPARAZIONE

PREPARAZIONE

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ulite i calamari privandoli degli occhi e dell’osso. Lavateli e tagliateli a rondelle delle stesse dimensioni della pasta. In padella fate soffriggere uno spicchio d’aglio, un peperoncino e un po’ di prezzemolo. Aggiungete i calamari e fate cuocere per cinque minuti. Sfumate con il vino bianco, quindi aggiungete i pomodorini tagliati a metà. Salate e lasciate cuocere ancora per una decina di minuti. Nel frattempo, cuocete la calamarata in abbondante acqua salata, scolatela al dente, versatela nel sugo e aggiungete il prezze-

niziamo col preparare la salsa rosa: è sempre stato un compito di mio marito ed è squisita. Mettete in una ciotola la maionese, calcolando che ne serviranno due cucchiai colmi per ogni porzione. Aggiungete quel tanto di ketchup che la colori di rosa, poi qualche goccia di Worcester sauce ed un cucchiaio di cognac. Girate bene ed assaggiate. In una padella

fate bollire dell’acqua, scottate i gamberetti e scolateli. Spaccate in due l’avocado e privatelo del seme, usate per servirlo delle ciotoline individuali, quelle per la macedonia vanno benissimo. Sfogliate un radicchio rosso tondo e appoggiate una foglia in ogni ciotolina. Senza togliere la polpa dell’avocado dal suo guscio, tagliatelo a fettine e poi a cubetti. Con un cucchiaio staccate i cubetti facendoli cadere sul radicchio, aggiungete un cucchiaio colmo di gamberetti e coprite con due cucchiai di salsa rosa. A questo punto potete servire.

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molo tritato. Fate saltare la calamarata con i calamari un paio di minuti in padella, girando delicatamente la pasta in modo che si insaporisca nel sugo. Servite la calamarata guarnendo i piatti con altro prezzemolo tritato

INFORMAZIONE REDAZIONALE

INVOLTINI DI PESCE SPADA INGREDIENTI • 400g di pesce spada • 80g di pane raffermo • 20g di pane grattugiato non troppo fine

• 10g di formaggio ragusano • 20g di olive verdi • 10g di capperi • olio, sale e pepe

PREPARAZIONE

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er prima cosa chiediamo al pescivendolo di tagliare il pesce spada con uno spessore di circa un centimetro e di togliere la pelle. Per preparare la farcia, mettiamo in un frullatore il pane raffermo, i capperi e le olive e diamo una prima tritata. Uniamo poi il pane grattugiato, il formaggio, il prezzemolo e tritiamo bene il tutto, dovremo ottenere un composto a grana non troppo fino. Condiamo il tutto con olio, pepe e aggiustiamo di sale se necessario, tenendo presente che sia i capperi che le olive sono molto salati. Dovremo ottenere un composto umido e granuloso.

Disponiamo le fettine di pesce spada su un piano di lavoro e le cospargiamo abbondantemente con la farcia, posizionandola in maniera centrale su tutta la lunghezza delle fette.

Richiudiamo leggermente i lembi esterni di ogni fettina di pesce su se stessa in modo da contenere la farcia e la arrotoliamo per creare l’involtino, cercando di non stringere troppo.

Procediamo così fino a confezionare tutti gli involtini. Finita questa fase, trasferiamo il tutto su un vassoio adagiando in basso la parte della chiusura, per impedire la fuoriuscita della

PASSION CLUB AVOCADO IN SALSA ROSA Abbinamento Passion Club: occhio alla salsa!

Abbinamento difficile: dolcezza dei gamberi, grassezza della salsa.

POGGIOBELLO – RIBOLLA GIALLA DOC COS’È?

La Ribolla Gialla è vitigno autoctono friulano, che nei Colli Orientali del Friuli trova una delle sue espressioni più nobili!

COM’È?

Giallo paglierino scarico, riflessi verdolini.

Sarete colpiti dai sentori fruttati e le note agrumate e di mela verde. Gusto intenso, minerale.. la miglior Ribolla della nostra selezione.. Non smetterete di berlo!

COME SI BEVE? Rigorosamente ben freddo! Osate con 6°.. ottimo come aperitivo... Sa essere delicato con gli antipasti di frutti di mare. Ok con risotti asparagi e carciofi.

CALAMARATA Abbinamento Passion Club: uno dei piatti più buoni da trovare lungo la costiera Campana, quindi, PANACEA – FIANO DI AVELLINO DOCG COS’È?

Fiano in purezza - DOCG tra le più apprezzate sul territorio italiano.

COM’È?

Ha un colore giallo paglierino brillante, con profumi di fiori bianchi, mela cotta, nocciola... e i più bravi sentiranno il finocchio!

COME SI BEVE? Adatto alle carni bianche.. ma l’abbinamento consigliato è con frutti di mare e preparazioni corpose di pesce.

INVOLTINI DI PESCE SPADA Abbinamento Passion Club: Piatto che richiama il calore della Sicilia!

FUNARO – MONDURA IGP

farcia. A questo punto gli involtini sono pronti per essere cucinati. Per la cottura al forno ungiamo una teglia con pochissimo olio, vi adagiamo gli involtini, sempre posizionandoli con la chiusura verso il basso. Prima però li saliamo leggermente e li cospargiamo con un po’ del composto utilizzato per la farcitura che formerà sugli involtini di pesce spada alla siciliana una bella crosticina dorata. In seguito, li irroriamo con un filo di olio extra vergine. Infine poniamo in forno ad una temperatura di circa 200 °C per 10 minuti.

COS’È?

Composto da uve Cataratto, provenienti dalla zona di Salemi... uno dei territori migliori della Sicilia per esposizione!

COM’È?

Giallo paglierino intenso con riflessi dorati.

E’ un vino elegante, con sentori di agrumi e frutta tropicale. Ha una struttura “importante” e la sua complessità e acidità, ci consente di conservarlo in bottiglia a lungo.

COME SI BEVE? Temperatura di servizio 8/10°, adatto a piatti a base di pesce non particolarmenti complessi per godere dei suoi profumi.

Info & ordini . T. 06.92915770 · info@passionclub.it

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MAGNAROMA

LA RICETTA SALVA-FAMIGLIA icevo del mio passato. Io non sapevo proprio cucinare.

Stavamo con mio marito in Argentina quando decisi di fargli una sorpresa cucinandogli un piatto italiano: pasta e fagioli. Avevo con me un bel libro di ricette e, chiusa in cucina, il ventilatore acceso per il caldo torrido, ho iniziato facendo sempre attenzione al punto dove ero arrivata. Purtroppo il ventilatore girava le pagine e la mia pasta e fagioli diventò un misto di non so quante ricette: ancora ricordo il mio orgoglio e la mia desolazione. Da quel momento ho deciso di imparare poche, semplici ricette che mi avrebbero permesso di nutrire mio marito e ricevere degli amici. La prima è una delle ricette magiche che ho riscoperto dopo tanto tempo.

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SFORMATO DI RISO CON MELANZANE E PEPERONI INGREDIENTI • 500 gr di riso Roma • 3 melanzane • 3 peperoni • 10 di pomodori medi circa • Basilico • Prezzemolo

• 1 spicchio d’aglio • Olio • Sale • Pezzettini di provola affumicata (se vi piacciono potete mescolarli al riso scolato)

PREPARAZIONE

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avate i peperoni, quindi arrostiteli in forno caldo a 200 °C. Rigirateli ogni tanto in modo da uniformarne la cottura e quando saranno ben abbrustoliti, sfornateli e fateli raffredda-

re dentro una busta per il pane Spellateli, apriteli e privateli dei filamenti bianchi e dei semi, salateli leggermente e teneteli da parte.

Tagliate le melanzane a fette di mezzo cm, grigliatele e salate.

Cuocete il riso in acqua leggermente salata per circa 8 minuti e scolatelo.

Prendete ora 8 pomodori, lavateli, tagliateli a pezzi e passateli al passaverdure o al mixer, raccogliendo il succo in una ciotola, condite con sale, pepe, l’aglio tritato molto fine, il prezzemolo e il basilico tritati, aggiungete circa 3 cucchiai di olio, unite il riso e lasciate riposare.

Ungete una pirofila da forno con poco olio (io ho sempre usato una pirofila trasparente ovale alta, perche’ trovo sia bello intravedere gli strati colorati) quindi sistemate sul fondo uno strato di melanzane grigliate, coprite con uno strato di riso continuate con i peperoni arrostiti e ripetete finendo col riso.

Ora tagliate a fette il resto dei pomodori e coprite il timballo di riso sovrapponendo leggermente le fette di pomodoro.

Salate e pepate, condite con un filo d’olio e fate cuocere in forno caldo a 200 °C per 2530 minuti .

Sfornate, lasciate intiepidire prima di servire.

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OROSCOPO DI FEBBRAIO di Alehandra

ARIETE 21/3 · 20/4 Periodo stressante e adrenalinico. Va bene, a patto che la cosa non abbia ripercussioni sulla salute e sulle amicizie. Cercate inoltre di non rintanarvi in voi stessi: se vi offrono una mano, dite di sì, accettate gli aiuti. La vita non è solo lavoro e il vostro capo non merita tutte le attenzioni che gli avete dato.

Meglio una chiacchiera tra amici.

THYLANE BLONDEAU

5/4/2001

BILANCIA 23/9 · 22/10

KANE BROWN

21/10/1993

TORO 21/4 · 20/5 Supererete i problemi dell’ultimo periodo e vi rimetterete in gioco. Nel farlo, le motivazioni saranno grandi. Dedicate parte del tempo libero a famiglia e amici perché le vostre assenze si faranno sentire.

Una raccomandazione per la vostra salute: non procrastinate il tempo degli esami, fate attenzione agli eccessi e cercate di mettervi in riga.

WES ANDERSON

1/5/1969

SCORPIONE 23/10 · 21/11

JEFFREE STAR

4/11/1972

GEMELLI 21/5 · 21/6 Febbraio sarà il mese della ritirata strategica, quella che vi serve per guardare le cose con più realismo e capire se vale la pena di fare i sacrifici che state portando avanti. Insomma, date più attenzioni al partner e agli amici, concedetevi una vacanzetta invernale, prendetevi qualche giorno di pausa: non state chiusi in voi stessi.

KAT DENNINGS

13/6/1986

MARIO GOMEZ

10/7/1985

BILLY GIBBONS

16/12/1949

LUCIA ANNUNZIATA

8/8/1950

CAITY LOTZ

30/12/1986

KHABIB NURMAGOMEDOV

20/9/1988

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Mantenete la calma e cercate di risolvere i vostri problemi con un fare assertivo. Avete una salute forte che reggerà bene ai mali di stagione. Anzi, è un periodo di forza e di vigore, caratteristiche che dovete usare per rimettervi in forma. Date retta ai vostri collaboratori, molti dei consigli che vi daranno saranno utili.

ACQUARIO 21/1 · 19/2

TOM SELLECK

29/1/1945

VERGINE 23/8 · 22/9 Attenzione a chi donate affetto, specialmente se sono conoscenze recenti. Gli astri non sono propriamente all’insegna della stabilità e la situazione è non del tutto positiva anche sul lavoro.

Dunque lasciatelo agli altri, il lavoro, e cercate di perseguire i vostri interessi e i vostri obiettivi. Cercate lo svago e le esperienze culturali.

L’anno è già iniziato da un pezzo ma voi non riuscite a concentrarvi. Dovete rimettervi in carreggiata al più presto, altrimenti arriveranno i problemi. Il lavoro non attende nessuno, dovete guardare a come si comportano i colleghi. Cercate di non basarvi su simpatie e antipatie, magari carpirete qualche segreto.

CAPRICORNO 22/12 · 20/1

LEONE 23/7 · 22/8 Siete apocalittici e considerate parecchie situazioni irrisolvibili. In realtà lo sarebbero se voi foste capaci di raggiungere compromessi. Passate un periodo di dubbi personali e di successi lavorativi. Le relazioni saranno in stallo e per questo motivo sarà meglio parlare di più con il partner. Insomma, avete passato giorni migliori.

Dovete fare gioco di squadra, cercare di ottenere successo senza andare a discapito di altri. Vivete un periodo di grande energia, per cui potete scaricare questo vigore fisico nello sport. Cercate di avere un maggior dialogo in famiglia e non fidatevi troppo di chi vorrebbe tendervi la mano. Il quadro degli astri vi premia, fate le vostre scelte con ottimismo.

SAGITTARIO 22/11 · 21/12

CANCRO 22/6 · 22/7 Venere influenzerà fortemente tutto il mese. C’è una forte sintonia con tutti, in particolare con gli esponenti dell’altro sesso. Chi ha una storia lunga alle spalle, vivrà momenti di inedito amore e romanticismo. Saprete mediare, stare con voi stessi e scaricare lo stress sulle attività sportive. D’altra parte avete oziato abbastanza, è ora di ripartire.

Qualcuno ha bisogno di aiuto e voi non dovreste essere troppo timidi a tendergli una mano. Dal punto di vista della salute fate attenzione all’influenza che gira, potreste accusare più degli altri e più a lungo il colpo. Qualche problema sul lavoro che strappa un po’ troppo tempo alla vostra giornata. Siete estremamente creativi, ve la caverete.

L’unico aspetto che prospera è la famiglia.

Fuori del nucleo familiare, le relazioni vivono un momento di tensione. I single non otterranno granché dal mese di febbraio. Sarà il caso di buttarsi nel lavoro, perché la carriera potrebbe subire delle svolte.

Non abbiate paura degli straordinari e del duro lavoro: vi ripagherà.

PESCI 20/2 · 20/3

LUCY FRY

13/3/1992

Per chi cerca un compagno o una compagna è un momento propizio. Siete troppo tenuti, troppo controllati. Serve invece romanticismo, inclinazione al sogno, immaginazione. Previste gratificazioni anche sul fronte del lavoro.

Verrete notati per la vostra energia.

Per questo, concedetevi qualche lunga dormita: serve a ricaricarvi.