13 Magazine N. 180

COPIA OMAGGIO

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IL MENSILE PIÙ DIFFUSO E LETTO DI ROMA SUD

E

dito dal 2002, 13 Magazine è distribuito in tutto il quadrante di Roma che va da Ostia all’Eur. Un cestello con le copie della rivista è esposto in tutti i grandi supermercati di:

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Da oltre 16 anni 13 Magazine è un punto di riferimento dell’informazione locale, una rivista che tratta con autorevolezza temi legati alla società, la politica, la cultura, la medicina, il benessere, lo sport e il territorio.

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Per la Pubblicita

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Sommario Sommario 44

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Speciale Rubriche

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11 IL TORNANTE EUROPEO: MITI E LEGGENDE SULL’UNIONE EUROPEA A CIRCA UN MESE DAL VOTO

09 EDITORIALE

24 ARTE E CULTURA 28 SPETTACOLANDO 31 LIBRI

Segnalazioni

36 MUSICA

17 EUROPA A FONDO (PERDUTO)

37 SALUTE E BENESSERE 40 SCIENZE 44 X NEWS: NOTIZIE DAL MUNICIPIO X

21 GASLAND: TUTTE LE VIE PORTANO A MOSCA

48 BUDGET E RICETTE 50 OROSCOPO

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Costume e Societa

23 24

23 LA PLAYSTATION ALLE OLIMPIADI?

40

33 QUESTIONE DI CILINDRI

Economia

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13 Immobiliare

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13Advisor

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28 31

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“ Anno 18 / n.180 / APRILE 2019 Mensile d’informazione: Politica / Attualità / Cultura / Sport Spettacolo / Moda DIRETTORE EDITORIALE Claudio Petrollo claudio@visioni-grafiche.it DIRETTORE RESPONSABILE Maurizio Carta maurizio@visioni-grafiche.it GRAFICA E IMPAGINAZIONE Giada Gargano PUBBLICITÀ Anna Calà 333.8626296 Daniela Pauselli 333.5221696 Dino Terracciano 346.2165239 AMMINISTRAZIONE E SEGRETERIA Ombretta Petrollo COLLABORATORI 13 MAGAZINE Lucia Bianco - Alessandro Cortellessa Antonciro Cozzi - Dante Cruciani Gaetano Gaggiottino - Sveva Guerreri Penelope Salomone - Paola Stefanucci Riccardo Trombetta - Barbara Zorzoli EDITORE Visioni Grafiche S.r.l.

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di Maurizio Carta

Editoriale

ROMA È L’ESEMPIO DI CIÒ CHE ACCADE QUANDO I MONUMENTI DI UNA CITTÀ DURANO TROPPO A LUNGO

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re fermate centrali della metropolitana chiuse per lungo tempo. Autobus degni dei safari in Botswana (che probabilmente sono meglio tenuti). Marciapiedi sporchi, rotti, infestati dai topi. Strade buie, piene di buche e inservibili. Alberi che cadono. Servizio giardini latitante. Parchi chiusi. Ville storiche lasciate all’incuria. Cartacce e immondizia ovunque. Un impianto per il trattamento dei rifiuti andato in fiamme (Salario). Un secondo impianto danneggiato (Rocca Cencia). Scritte su ogni muro e su ogni saracinesca. Segnaletica stradale spesso divelta e danneggiata. Cartelli pubblicitari ovunque. Cumuli di rifiuti abusivi che punteggiano la periferia. Parcheggiatori abusivi, camioncini per la somministrazione di cibo abusivi, commercianti di strada abusivi. Dormitori di sbandati a cielo aperto. Uffici amministrativi che non funzionano (6 mesi per una carta d’identità). Mare chiuso alla vista dei turisti e dei cittadini.

Un debito pauroso. Un governo che non mette la capitale tra le emergenze nazionali. Una sindaco inadeguata.

Una giunta inadeguata. Un presidente dell’Assemblea Capitolina arrestato per corruzione.

Un calendario culturale degno di una qualunque provincia italiana. Lavori pubblici infiniti (allargamento Tiburtina, Metro C, Mercato di Primavalle, Viadotto della Magliana, eccetera). Addizionale regionale più alta d’Italia. Tasse cittadine più alte d’Italia. Traffico urbano peggiore d’Italia.

Ospedali in continua emergenza. Scuole che cadono a pezzi. Asili insufficienti.

Fino a qui i semplici fatti, quelli che fanno della Roma del 2019 una città in crisi nera, alla quale non rimane altro che aggrapparsi alla sua gloriosa storia. D’altra parte, che cosa sarebbe

” Andy Warhol

Roma - la sua economia - senza i 15 milioni di turisti arrivati nel 2018, è difficile dirlo. Ovviamente, non si parla in assoluto di una benedizione, perché il turismo di massa, unito a infrastrutture e trasporti pubblici da terzo mondo, è un pezzo importante della realtà raccontata poco sopra. Ma almeno è denaro che entra. Perché da Roma anche le imprese stanno scappando (solo negli ultimi anni hanno fatto le valigie Sky, Total Erg, Consodata, Unicredit, Esso, alcune aziende farmaceutiche, eccetera), così come scappano i suoi cittadini, massivamente pronti a riconvertire in Airbnb gli appartamenti compresi nelle Mura Aureliane.

Non è la prima volta che la Città Eterna vive momenti del genere.

La Roma del papato che scappa ad Avignone era non molto oltre un territorio conteso tra bande camorristiche. La Roma dopo il sacco dei lanzichenecchi era terra di saccheggio per eserciti. La Roma dell’inizio del Seicento era il luogo malarico da cui si scappava per cercare sollievo altrove (è il periodo nel quale si costruiscono le Ville Tuscolane). Per non parlare della Roma depressa di inizio ‘800 (Camille de Tournon, prefetto di Napoleone, si mise le mani nei capelli), della Roma occupata dai nazisti, della Roma dei baraccati del dopoguerra. Il grande problema è che lo scempio in corso richiama alla memoria quelle pagine drammatiche e quel tipo di confronti.

Il 21 aprile prossimo Roma compirà ufficialmente 2772 anni. L’unica speranza razionale alla quale attaccarsi è che, per un miracolo qualsiasi della sua storia infinita, la città trovi per l’ennesima volta la forza per rialzarsi. Nel frattempo, diciamo che i suoi secoli se li sente tutti addosso.

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di Dante Cruciani

Speciale

Il tornante europeo L

e imminenti elezioni europee saranno un tornante politico di non poco conto. Si tratta, per tutti i 27 stati membri dell’Unione, di un doppio sondaggio: sullo stare in Europa e sui rispettivi governi nazionali. Dal 1979 ad oggi, da quando sono state istituite, ci sono state 8 tornate elettorali. Mai la posta in gioco è stata così alta e mai è stato prefigurato un risultato in grado di scardinare lo storico equilibrio da “grande coalizione” tra forze di centro-destra e forze di centro-sinistra.

Eppure è questo che sta per accadere, perché “l’Europa” è diventato ormai un tema divisivo, fonte di interminabili polemiche sulla sua politica economica, sull’austerità, sul governo dei tecnocrati, sulla burocrazia: in una parola, sulle inevitabili difficoltà dello stare insieme.

D’altra parte, Bruxelles fa molto del suo per generare quest’ondata d’insofferenza. Stiamo infatti per affrontare una chiamata alle urne che si spalmerà su ben quattro giorni (tanto per fare un esempio, in Olanda si voterà il 23, in Irlanda il 24, in Repubblica Ceca il 25 e in Germania e da noi il 26) e che darà vita

a un parlamento senza gli usuali poteri delle assemblee elettive (quelli di dare o non dare la fiducia al governo).

Che il più grande parlamento del mondo (705 membri, 76 dei quali italiani), l’unica istituzione direttamente eletta dai cittadini dell’Unione Europea, abbia un potere sostanzialmente di “colegislatore” (avanza rilievi, approva il bilancio, modifica o respinge ma non propone),

MITI E LEGGENDE SULL’UNIONE EUROPEA A CIRCA UN MESE DAL VOTO è quantomeno un preoccupante vulnus democratico. Ma questa è l’architettura costituzionale che i diversi stati - Italia inclusa - hanno voluto attraverso i trattati fondativi. In Europa, la proposta di nomina della Commissione (il governo dell’Europa, nonché l’organo che propone le misure da prendere) è infatti demandata al Consiglio Europeo (l’assemblea dei capi di Stato dei paesi membri), istituzione che peraltro nomina anche il

Presidente della Banca Centrale Europea (dove si prendono le decisioni che contano).

Insomma, le elezioni per il parlamento europeo di fine maggio saranno sostanzialmente un grande sondaggio sugli umori di poco meno di 400 milioni di persone, una lotteria democratica che però non darà affatto vita a un potere autonomo e sovrano. Peraltro tale potere non è nemmeno identificabile con una sede fisica, avendo il parlamento dell’UE ben tre sedi in tre diversi stati: Strasburgo (Francia) per le sessioni plenarie, Bruxelles (Belgio) per le sessioni aggiuntive e le riunioni di commissione, Lussemburgo per il Segretariato. E comunque, per votare con un minimo di razionalità, abbiamo deciso di elencare quattro leggende sull’Unione Europea che circolano da tanti anni e che l’elettore spesso si è bevuto in buona fede...

“L’EUROPA COSTA TROPPO E SERVE SOLO A PAGARE GLI STIPENDI DEI BUROCRATI”. È sicuramente una balla. Il bilancio dell’Unione Europea è pari a circa l’1% del PIL medio degli stati membri.

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Speciale Il 94% del budget è investito direttamente sui territori, mentre solo il 6% serve al funzionamento dell’apparato. Lo scorso gennaio la CGIA di Mestre ha realizzato un’indagine sulla burocrazia italiana. È stato elaborato un indice EQI (European Quality Government Index, misura qualità, imparzialità e casi di corruzione). Bene, l’Italia è risultata penultima, davanti solo alla Grecia. A portare giù il Paese sono soprattutto le regioni del Sud: la Calabria risulta infatti la 190esima regione in Europa per qualità dell’amministrazione (su 192).

“REGALARE FINANZIAMENTI AD ALTRI PAESI NON FAVORISCE L’ITALIA!”. Falso. Gli investimenti europei sono erogati a beneficio dell’UE nel suo complesso. I fondi messi a disposizione di un Paese possono apportare vantaggi anche alle imprese di altri Stati membri (anzi, vengono premiati e finanziati proprio i progetti che vanno in questa direzione). C’è poi l’accesso ai mercati dei paesi membri: non molto tempo fa un’azienda italiana ha per esempio ricevuto una commessa di 112 milioni di euro per l’ammodernamento di una linea ferroviaria in Bulgaria.

“USCIRE DALL’EUROPA È UN GIOCO A SOMMA ZERO!”. È una balla. Non perché si voglia demonizzare una pubblicistica che con razionalità e autorevolezza critica la costruzione europea, in particolare l’euro. Esiste in merito una saggistica che annovera premi Nobel per l’economia come Stiglitz e Krugman e che ha molti argomenti convincenti dalla sua parte. Tuttavia, in maniera piuttosto oggettiva, si può dire che uscire dall’Unione Europea, in particolare dall’Unione monetaria, non è e affatto un “gioco”. Sul breve periodo ci sarebbero sicuramente serie conseguenze. Qualche esempio. I detrattori dell’euro insistono sul fatto che la stabilità monetaria non può essere anteposta alla crescita (che in Italia, purtroppo, langue). Vero.

Ma è immaginabile l’impatto che i prezzi in lire avrebbero sulle tasche degli italiani? Basta osservare l’andamento dei prezzi delle commodities negli anni dell’euro (si parla dei beni di pri-

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Speciale ma necessità trattati nelle borse di tutto il mondo: frumento, riso, soia, metalli, petrolio). Fatta base 100, tra il 2003 e il 2007, tali prezzi sono schizzati fino a toccare una quota compresa tra 136 e 170 (in qualche caso, il rame ad esempio, hanno toccato quota 300: sono cioè triplicati). L’euro è rimasto fermo, anzi si è apprezzato consentendo ai consumatori europei di continuare a mettere benzina o comprare il pane senza troppi pensieri.

L’aumento dei prezzi delle materie prime è un fatto oggettivo, dovuto allo sviluppo delle altre economie nel mondo - Cina, India, Brasile, Russia - e all’aumento della domanda internazionale. Avere la lira in tasca significa avere un ombrello molto più piccolo rispetto alle tempeste globali. Difficile immaginare quante lire sarebbero costati i computer, la benzina, la pasta, le automobili e qualsiasi altro bene di consumo se l’euro non avesse avuto un ruolo calmierante (altra cosa è la speculazione sui prezzi in euro nel passaggio dalla lira all’euro, un fatto interno italiano). C’è infine un problema che riguarda l’approccio puramente aritmetico ai problemi. Come quantificare la pace, la stabilità politica, la sicurezza, la possibilità di risiedere e viaggiare liberi in Europa? Un mercato di quasi 500 milioni di consumatori, se ben sfruttato, è un volano formidabile per qualsiasi impresa capace di sfruttarlo. Già oggi il 56% delle esportazioni italiane avviene verso l’UE. Qualsiasi passo verso la porta d’uscita andrebbe dunque ben soppesato.

“L’EUROPA È CONTRO I PRODOTTI TIPICI ITALIANI”. Falso. I marchi DOP (Denominazione d’Origine Protetta: 170 sono italiani), IGP (Indicazione Geografica Tipica: 126 sono italiani) e STG (Specialità Tradizionale Garantita) sono marchi europei che vengono attribuiti alle produzioni agroalimentari nostrane come a quelle degli altri paesi UE. Le regole di tutela dei prodotti italiani che valgono in Italia sono valide anche in tutti gli altri Paesi UE. Non solo. Quando l’Europa contratta le proprie politiche commerciali con altri soggetti internazionali, chiede la medesima tutela. È il caso dell’accordo con il Canada, che protegge 143 indicazioni geografiche europee (di cui 41 prodotti DOP e IGP italiani). Lo stesso vale per l’accordo con il Giappone, che protegge più di 200 indicazioni geografiche europee. Si tratta di un potere contrattuale che l’Italia difficilmente avrebbe da sola.

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Riccardo Tro

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Segnalazioni TA mandate le vostre segnalazioni a:

segnalazioni.trombetta@gmail.com

Europa a fondo (perduto) ATTENZIONE A CHI SI OFFRE PER FARE CONSULENZA SUI FONDI UE. PICCOLE TRUFFE SONO ALL’ORDINE DEL GORNO...

A

fine maggio si voterà per rinnovare il Parlamento Europeo. Quella continentale è una partita di tutto riguardo, sia per l’Italia e che per gli altri paesi. Sta infatti per esaurirsi il ciclo di programmazione dei Fondi Strutturali 2014-2020, e nel prossimo futuro potrebbero cambiare molte cose. Oggi il 76% del bilancio europeo fa capo essenzialmente a cinque grandi fondi (di sviluppo regionale, sociale europeo, di coesione, agricolo per lo sviluppo rurale, per gli affari marittimi e la pesca). Esistono poi sovvenzioni destinate a progetti specifici collegati alle politiche dell’UE e appalti conclusi dalle stesse istituzioni europee per acquistare servizi, beni, opere necessarie per le loro attività. Se si pensa che il bilancio europeo per il 2019 è di 165,8 miliardi di euro, si capisce che tipo di appetiti può generare una somma così ingente.

Nel mio piccolo, una prova indiretta l’ho avuta ultimamente. Grazie alla segnalazione di un utente, mi sono infatti imbattuto nel caso di Rete Agenzia Italia, un’azienda che si propone per aiutare le imprese a cercare bandi europei. Dietro la richiesta di una piccola somma - si parla di meno di 500 euro - Rete Agenzia Italia promette infatti di affiancare i propri partner commerciali nella ricerca e nell’ottenimento dei fondi UE. Il punto è che, nel mio come in molti altri casi,

dopo la sottoscrizione di un contratto e il pagamento del dovuto, Rete Agenzia Italia non dà seguito in nessun modo alle promesse: né dal punto di vista delle proposte, né da quello dell’affiancamento. In più, passano sei mesi e l’azienda in questione scompare in forza di una clausola che, in base a quanto furbamente inserito nella normativa della privacy, vincola il contratto alla durata di sei mesi.

Europe Direct - la rete promossa e coordinata dalla Direzione Generale Comunicazione della Commissione Europea - si è ugualmente occupata della faccenda.

Rete Agenzia Italia è stata infatti oggetto di una specifica segnalazione lo scorso dicembre, con un comunicato pubblico volto a informare gli utenti sulle possibili truffe riguardanti i fondi comunitari.

Addirittura, stando a quanto risulta a

Europe Direct, è stato promesso “l’invio delle credenziali di accesso a un database che consente di richiedere finanziamenti europei a fondo perduto, anche per attività in essere o già concluse”. Tutto questo è palesemente falso. Come infatti mi spiega Beatrice Covassi - Capo della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea - “Le informazioni riguardanti i bandi e fondi UE sono gratuite e si trovano on-line, basta usare i siti della Commissione europea, la pagina ‘La tua europa’, o scrivere a uno dei centri Europe Direct in Italia”.

Insomma, anche sul fronte dei Fondi Europei, il consiglio è di tenere gli occhi aperti e le antenne accese. Il fatto che l’esborso da pagare sia minimo e tutto sommato economico, non configura la buona fede di chi si propone. Meglio sempre consultare i siti ufficiali.

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Informazione redazionale La Caracolita,

l’asilo dove si cresce

P

arlare con Andriano Capoccia e Valentina Scarpa significa capire che per i bambini c’è sempre una nuova frontiera del crescere. D’altra parte, 15 d’anni d’esperienza e dieci di attività danno ai titolari del nido La Caracolita quella dose di professionalità necessaria per sperimentare nuovi

percorsi di crescita.

Che tipo di asilo è La Caracolita?

Una struttura che persegue un progetto di “Outdoor Education”.

Siamo definiti una scuola di quartiere perché portiamo i bambini a visitare le varie attività intorno all’asilo. Dunque impegniamo i bambini non solo all’interno delle mura dell’asilo e del nostro giardino, ma anche all’interno dei Parchi della Colombo e del nostro quartiere, l’Infernetto. In tal modo il bambino si arricchisce e viene a contatto con il mondo reale, sperimentando e sviluppando la propria autonomia. Ovviamente facciamo tutto in sicurezza, le nostre uscite sono organizzate attraverso strumenti che ci permettono di controllare perfettamente tutti i bambini.

Sembra qualcosa di molto nuovo rispetto al paradigma educativo al quale siamo abituati...

Siamo la prima scuola della zona che ha sposato questo tipo di progetto, ora si stanno accodando anche altre strutture. Abbiamo fatto da apripista.

Da quello che so state introducendo anche altre novità...

Sì, abbiamo in corso un progetto di “educazione intergenerazionale”: con cadenza periodica, portiamo i bambini dentro una casa di riposo per anziani - “Il Melograno” di via Boezi - e con loro facciamo un progetto di scambio. Noi andiamo con i bambini e loro una volta l’anno ci vengono a trovare come “nonni” e ospiti del nostro asilo. Questo è un progetto molto innovativo, in Italia siamo i secondi che lo praticano.

Altre novità?

Una volta al mese facciamo la “notte bianca”. Di solito è un venerdì in orario serale. I genitori possono lasciare i bambini dalle 19.30 alle 23.30 e andarsi a mangiare qualcosa. Noi organizziamo delle attività, magari la pizza, il pigiama party, i giochi. Anche in questo caso siamo stati tra i primi a proporla.

Che classi d’età di bambini si rivolgono a voi?

Dai tre mesi ai tre anni. Siamo convenzionati con il Comune di Roma.

Che orario fate e come mangiano i bambini?

Dalle 7.30 alle 17.30 dal lunedì al venerdì. Abbiamo una cucina interna con due cuoche, utilizziamo tutti cibi freschi. Niente surgelati e omogeneizzati.

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di Dante Cruciani

Economia

Gasland:

tutte le vie portano a Mosca

G

reta Thunberg, personaggio mediatico degli ultimi mesi, ha occupato il dibattito pubblico per le sue denunce che riguardano l’inquinamento ambientale. Bene, di tutte le energie fossili, quella che proviene dal gas è quella che fa meno danni (genera il 25% in meno di gas serra). In Italia e in Europa è da tempo aperta una discussione sulla diversificazione delle fonti di approvvigionamento, perché fondamentalmente il gas che consumano gli italiani può arrivare dalla Russia, dal Caucaso (il nuovo TAP) o dalle coste del Nord Africa. Spesso però la controversia è viziata da una mancanza di numeri che ne chiariscono i contorni. Gli italiani adorano la canna del gas. Tra il 2000 e il 2017, l’importazione italiana di gas naturale è passata da circa 56 a circa 68 miliardi di metri cubi. Nel 2001 eravamo circa 57 milioni di abitanti. Nel 2018 abbiamo raggiunto i 60 milioni e mezzo.

Significa che la popolazione residente è cresciuta di circa il 6% mentre il gas consumato più del 21%. Tutto ciò, in un contesto complessivo di crisi economica e la drammatica flessione della produzione industriale, con una discesa dei consumi energetici tra il 2006 e il 2016 del 17,8% (dati Eurostat).

Questa cornice spiega perfettamente perché i paesi produttori, in particolare la Russia, guardano con estrema benevolenza all’Italia. Nonostante la dieta dovuta alla crisi, il Bel Paese infatti regala a Mosca soddisfazioni da secondo della

classe, essendo in Europa, dopo la Germania, il secondo importatore continentale.

D’altra parte, non guardare a Est sarebbe impossibile. Le importazioni dalla Libia - causa fine del regime di Gheddafi e appetiti francesi - sono ridotte all’osso.

gas, dei quali la metà attraverso la Grecia, arriveranno nel Vecchio Continente).

Senza star troppo a complicare lo scenario, questo è il quadro complessivo rispetto al quale è stato pensato e realizzato il gasdotto TAP, infrastruttura che porterà in Italia, dall’Azerbaigian, 10 miliardi di metri cubi di gas (a regime, elevabili a 20). La verità è che per l’Italia diversificare gli approvvigionamenti non è per niente facile, perché tutti gli attori internazionali che sostanziano l’offerta sono oltremodo attivi. Insomma, sotto la

CRESCONO I CONSUMI ITALIANI E DIVERSIFICARE L’APPROVVIGIONAMENTO È MOLTO COMPLICATO L’Algeria, complice anche l’aumento della domanda interna, non riesce ad andare molto oltre gli 11 miliardi di metri cubi dello scorso anno (l’Eni sta comunque pianificando ingenti investimenti nel paese nordafricano). Senza contare che la Russia non sta comunque con le mani in mano, perché tesse la sua tela in tutto il bacino del Mediterraneo ed è straordinariamente attiva con la Turchia. Nel primo caso, ha una strategia in Egitto, in Libano e, ovviamente, in Siria (è l’attore fondamentale della stabilizzazione del paese). Nel secondo caso, lo scorso 19 novembre, ha celebrato l’ultimazione del tratto inabissato nel Mar Nero di Turkstream, gasdotto che unisce Russia e Turchia per pompare “oro blu” verso la stessa Turchia, i Balcani e il sud dell’Europa (31,5 miliardi di metri cubi di

Greta Thunberg, giovane attivista svedese che vuole salvare il pianeta

paglia delle parole che riguardano la ricerca di indipendenza energetica, le rinnovabili, il solare, è chiaro che Mosca sarà ancora per molto tempo il partner obbligato del Bel Paese. Con buona pace di chi - come gli Stati Uniti - vorrebbe per l’Italia uno scenario diverso.

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Costume e Societa

,

di Antonciro Cozzi

La Playstation alle Olimpiadi?

SI CHIAMANO ESPORT E POTREBBERO APPRODARE ALLE OLIMPIADI

È

possibile che le domeniche trascorse sul divano o i pomeriggi con gli amici a giocare a PES possano trasformarsi, con un po’ d’impegno e dedizione, in un viaggio a Parigi per partecipare alle Olimpiadi che si terranno nel 2024?

Stando all’ultima assemblea del CIO, il Comitato Olimpico Internazionale, sì. L’organismo ha infatti confermato la possibilità che gli sport elettronici potranno, in un primo momento solo a scopo dimostrativo, entrare nel programma olimpico. Il Comitato però ha posto dei limiti sia sul tipo di giochi che saranno accettati che sulla definizione stessa di sport elettronico. Non potranno infatti partecipare alla competizione olimpica videogiochi che incentivino comportamenti scorretti o violenti. Il CIO ha ribadito inoltre che i videogiochi non possono essere definiti sport in senso stretto ma sempliDaniele Di Mauro cemente discipline. Da parte del Comitato c’è poi una riserva di estrema importanza: essendo l’industria dei videogame molto soggetta alle mode del momento, non ci sarebbero discipline stabili ma variabili da un’edizione all’altra.

Ma che mondo gira attorno a questi giochi elettronici e soprattutto quanti soldi muovono? Partiamo dalle finali di League of Legends, il maggiore gioco di ruolo online del momento, una mania che nel 2017 ha totalizzato 58 milioni di spettatori

(si pensi che le finali del campionato di basket NBA ne hanno totalizzato solo 32). In un rapporto sviluppato da Goldman Sachs sul finire del 2018, si prevede che gli sport elettronici riusciranno a muovere 3 miliardi di dollari per il 2022, con una piattaforma di utenza che supererà di molto quella di Netflix, Hbo ed ESPN, messi insieme. E come si sostengono i giocatori professionisti? Daniele Di Mauro, classe 1996, campano di Mondragone, è uno dei massimi giocatori italiani di League of Legends. Quest’anno ha partecipato per la prima volta ad EULES, la massima competizione europea di League of Legends. Nel corso di un’intervista ha spiegato che la retribuzione e l’affiliazione dei giocatori viene fatta in base al ranking raggiunto. Ci si affilia in una scuderia/ squadra (nel caso specifico Team Forges, la migliore oggi in Italia. I contratti si stipulano il 20 novembre, giorno in cui tutti i giocatori della piattaforma ritornano liberi sul mercato. In questa occasione si stipulano i nuovi contratti per l’anno seguente che devono garantire un trattamento migliore rispetto al contratto appena scaduto. Se ciò non avviene, il sostegno economico è a carico direttamente della Riot, la casa produttrice del videogioco, che finanzia una base minima per il giocatore. Quanto?

Richard Tyler “Ninja” Blevins, il più seguito al mondo su Twich, si dice incassi più di un milione di dollari al mese.

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di Penelope Salomone

Arte e Cultura

Kiribati

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La grande arte al cinema

l 15, 16, 17 aprile arriva sul grande schermo il docu-film “Il Museo del Prado - La Corte delle meraviglie”. A condurre i cinespettatori attraverso le sale del museo madrileno, che custodisce ottomila capolavori ammirati ogni anno da oltre tre milioni di visitatori, il premio Oscar Jeremy Irons. Prossimi appuntamenti: il 6, 7, 8 maggio “Il Giovane Picasso”, con la partecipazione straordinaria del nipote dell’artista, Olivier Widmaier Picasso. E il 27, 28, 29 maggio “Dentro Caravaggio”. Tutti i titoli della “Grande Arte al Cinema” sono distribuiti in esclusiva per l’Italia da Nexo Digital con i media partner Radio Capital, Sky Arte e MYmovies.it e possono essere richiesti anche per speciali matinée dedicati alle scuole.

Info su: www.nexodigital.it

Robert Mapplethorpe.

L’obiettivo sensibile

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maggio a Robert Mapplethorpe (New York, 1946 - Boston, 1989) a trent’anni dalla morte del celebre, rivoluzionario e controverso fotografo della seconda metà del Novecento.

La mostra, a cura di Flaminia Gennari Santori, realizzata in collaborazione con la Robert Mapplethorpe Foundation di New York, accoglie nella storica cornice della Galleria Corsini quarantacinque opere dell’artista. Nature morte, fiori, statuaria, ritratti di se stesso, di nudi maschili ed omoerotici, della culturista Lisa Lyon, della gallerista Holly Solomon: tutto è contraddistinto da un’estetica ormai “classica eppure ancora dirompente”. Info: www.barberinicorsini.org

GALLERIA CORSINI, FINO AL 30 GIUGNO

FONDAZIONE PASTIFICIO CERERE, FINO AL 19 LUGLIO

N

ell’ambito dell’iniziativa “Sillumina - Copia privata per i giovani, per la cultura”, promossa da MiBAC

e SIAE, si svolge la personale di Antonio Fiorentino, classe 1987 che, nato a Barletta, vive e lavora tra Milano e New York (è stato tra l’altro premiato con il Talent Prize 2015 e il New York Prize XVI).

L’esposizione, a cura di Marcello Smarrelli, presenta opere del giovane artista pugliese ispirate al viaggio da lui compiuto l’estate scorsa, in Oceania, nella repubblica insulare di Kiribati: una suggestiva meta esotica che comprende trentatré atolli corallini e numerose isolette, perlopiù disabitate, estese lungo l’equatore nel Pacifico centrale. Secondo alcune previsioni scientifiche, questo “paradiso” rischia di scomparire per sempre nell’arco di pochi decenni, poiché l’innalzamento dei mari causato dal riscaldamento globale sta sommergendo a poco a poco le isole.

Info su: www.pastificiocerere.it

Helen Frankenthaler SEA CHANGE: A DECADE OF PAINTINGS, 1974 -1983, FINO AL 19 LUGLIO

È

la quinta mostra che la galleria romana di Larry Gagosian dedica ad Helen Frankenthaler (1928 -2011), figura di punta della seconda generazione di pittori astratti americani del Dopoguerra, che ha avuto un ruolo fondamentale nella transizione dall’Espressionismo Astratto al movimento “Color Field” (Pittura a campi di colore). Per l’occasione, John Elderfield - capo curatore emerito della sezione Dipinti e Sculture del Museum of Modern Art di New York - ha selezionato undici tele che l’artista ha dipinto tra il ‘74 e l’83 nella sua casa, a Shippan Point, affacciata sulle acque del Long Island Sound, vicino a Stamford nel Connecticut. Info su: www.gagosian.com

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CENTRO COMMERCIALE

CENTRO COMMERCIALE

CENTRO COMMERCIALE

Spettacolando

Banderas-Griffith:

dedica d’amore e affari

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orse dopo aver sentito le dolci parole dell’ex marito, Melanie Griffith ci ha ripensato. Ha chiamato il dermatologo per disdire l’ennesima seduta di rimozione del tatuaggio simbolo del loro amore, quel cuore in cui pulsava ridondante il suo Antonio. Oppure ha considerato la possibilità di mascherarlo con un bel cover up. Antonio Banderas e Melanie Griffith sono stati una coppia con la C maiuscola per quasi vent’anni, non lo sono più da quattro, e dopo anni di guerra fredda in cui si sono visti solo per spartirsi le mansion di famiglia tra Aspen e Los Angeles e concedersi una battuta sulle Sfumature di Dakota, da qualche mese a questa parte sembrano aver fatto una bella inversione a U sulla Walk of Fame. Sarà la (buona) aria di Hollywood dove ultimamente la famiglia allargata, serena felice e armoniosa è un must? Sarà. Il disgelo ufficiale e

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mediatico tra Melanie Griffith e Antonio Banderas risale più o meno allo scorso settembre, quando per il compleanno della figlia Stella (che, buon sangue non mente, sta studiando arte drammatica in quel di Los Angeles) hanno condiviso lo stesso tavolo e postato orgogliosi la prova su Instagram. Una reunion suggellata dalle parole di Melanie: “Fare una famiglia con Antonio è stato più eccitante di qualsiasi film”. Una riconciliazione confermata infine da Banderas sul red carpet degli Emmy. Ma nulla di più; Banderas è legato da quattro anni a Nicole Kimpel (“Nicole non c’entra nulla con il mio divorzio. Con Melanie siamo rimasti in buoni rapporti, il nostro matrimonio è finito naturalmente”, ha dichiarato lui) e lei non si preclude la possibilità di sentire ancora le farfalle nello stomaco (“Mi piacerebbe innamorarmi e avere una storia, ma continuo a cercare l’uomo giusto”).

di Barbara Zorzoli

DOPO GLI ANNI BURRASCOSI CHE HANNO SEGUITO IL DIVORZIO, IL CLIMA TRA LE DUE STAR VOLGE AL SERENO Nel frattempo, anche le questioni di denaro sembrano andare per il verso giusto (o forse sono quelle che cambiano l’umore). Lo scorso marzo, la Griffith è infatti riuscita a vendere la famosa casa di Aspen (Colorado): un buen ritiro di famiglia che lei e il marito hanno pagato, nel 2002, 3 milioni e mezzo di dollari.

La proprietà - un villone di centinaia di metri quadri e quattro ettari e mezzo di terreno - valutata in sede di divorzio circa 10 milioni di euro, era rimasta sul groppone alla signora Banderas perché non era riuscita a trovare un acquirente.

Così la Griffith, per riuscire a vendere, ha deciso di parcellizzarla in due lotti. I 3 ettari e mezzo sono andati via nel 2017 per circa 2 milioni e 240.000 dollari. Un altro ettaro più la casa (cinque camere da letto, sei bagni, soffitti con travi a vista, camino, finiture di lusso, eccetera) sono andati via per circa 4 milioni e 300.000 dollari. Insomma, l’amore è finito ma i motivi per stare comunque sereni non mancano.

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di Paola Stefanucci

Psiche e i sette spiriti

Libri

I GATTI DI CÉSAR. DIVERTISSEMENTS E SPIGOLATURE FRA REALTÀ E FANTASIA

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eliziosa da leggere e sfogliare, questa sorridente collezione di racconti illustrati di Cesare Nissirio, in arte César, apprezzato chansonnier nonché ideatore e promotore di (memorabili) eventi culturali nella Capitale e non solo.

Tra ricordi, fantasia e curiosità, scorrono centotrentasei pagine popolate dagli amici felini dell’autore, onnipresenti in tutte le sue vicende esistenziali: la gatta Psiche, citata nel titolo, la micina Navoncina, così chiamata perché trovata abbandonata nella storica piazza, il galante gatto Merlino, che tutte le sere accompagnava l’amica Maria Laura dalla fermata dell’autobus alla soglia del portone di casa, l’amatissimo Monsieur Proust, che - assicura César - miagolava solo in francese e beveva solo acqua Evian - e mai sarà rimpiazzato nel suo cuore.

Il corredo iconografico, che rende ancor più attraente il volume, è attinto dalla collezione del “Museo Parigino a Roma” di cui Nissirio è fondatore e direttore. Dedicata all’illustrazione e alla cultura della capitale francese nel XIX e XX secolo, l’istituzione è gemellata con il Musée de Montmartre di Parigi, sito al civico 12 di Rue Cortot. Citiamo la via non a caso, perché il Museo Parigino di Roma critto dall’avvocato Maurizio Flick e Sebastiano Cerullo, direttore genecon tutte le collezioni di vieux papier, la birale di Federlegno Arredo, questo volume, destinato agli addetti ai lavori, blioteca antiquaria e i tremila dagherrotipi merita la più ampia diffusione ad ogni livello.

- ancora non ha trovato una sede fisica nella Perché? Il taglio (e il commercio) illegale del legno rappresenta una minaccia Città Eterna. Internet rimedia parzialmente, per la conservazione della biodiversità e, dunque, per l’ambiente in cui tutti viperché in parte il suo patrimonio culturale viamo. Da sottolineare anche l’evidente impatto negativo sulle popolazioni dei è visibile su: www.museoparigino.org. Sul paesi deforestati. Le operazioni di disboscamensito anche le info per chi fosse interessato a to, infatti, fanno tabula rasa delle aree depredate “Psiche e i sette spiriti”, pubblicato da Edie precludono la possibilità di qualsiasi sviluppo zioni Athena Parhenos. e occupazione: l’attività di taglio del legno dura il tempo necessario all’esaurimento della foresta e poi si sposta altrove. Inoltre, le immissioni sul mercato del legname a basso costo determinano un effetto di dumping che non incentiva ad uno sfruttamento sostenibile delle foreste. In questo scenario è difficile acquistare consapevolmente, evitando il legno tagliato illegalmente. Il libro affronta questi argomenti sotto il profilo legislativo con esemplare chiarezza, indicando anche alcune soluzioni operative per accompagnare i destinatari della disciplina della “due diligence” (dovuta diligenza) del legno nell’applicazione e nel rispetto delle regole. Il testo è pubblicato da Compagnia delle Foreste Editore.

La due diligence del legno

PRESERVARE IL LEGNO PER PRESERVARE LO SVILUPPO E L’AMBIENTE

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di Alessandro Cortellessa

Al debutto la nuova Suzuki Katana A rriva in queste settimane sul mercato italiano la tanto attesa nuova Suzuki Katana, indiscussa regina degli ultimi Saloni internazionali, dove ha fatto tanto parlare di sé, erede moderna di una icona degli anni Ottanta che segnò una svolta epocale nel mondo della moto.

La due ruote è dunque pronta a riportare sulle strade un nome leggendario, un mito che si rinnova, quello dell’omonima maxi che nel 1981 sbalordì il mondo delle due ruote. L’originaria Katana seppe abbinare per la prima volta caratteristiche tecniche di prim’ordine a una ricerca stilistica raffinata e innovativa. Oggi, in un’epoca in cui il design gioca un ruolo importante in ogni segmento del mercato motociclistico, la Katana riesce a svettare ancora nel panorama generale, rivisitando quella sagoma intramontabile e aprendo nuove frontiere all’integrazione tra uomo e moto.

Il legame tra la spada tradizionale giapponese e la quattro cilindri di Hamamatsu è prima di tutto estetico. I tratti tesi e nitidi del cupolino, che ospita una moderna e completa strumentazione digitale, sono ispirati a quelli della lama e combinano in modo magistrale bellezza e funzionalità. La sagoma affilata trasmette un’idea di dinamismo e di eleganza che attra-

versa le epoche con fascino immutato, sia nell’iconica colorazione grigia sia in quella nera. La silhouette filante è impreziosita da luci e frecce a Led e non mancano accenti rossi, che richiamano a loro volta la prima generazione del 1981.

La nuova Katana sfrutta la base meccanica di un’altra Suzuki che ha fatto epoca nel mondo delle supersportive, la celebre e plurivittoriosa GSX-R1000 K5. Il suo portentoso quattro cilindri è stato sviluppato dagli ingegneri di Hamamatsu in vista di un impiego stradale. La potenza massima è ora di 150 cv e garantisce prestazioni esaltanti agli alti regimi, mentre ai bassi c’è una grande disponibilità di coppia, per un guida piacevole ed emozionante a qualsiasi andatura.

Il telaio, rigido e molto compatto, collega in modo diretto il cannotto di sterzo al forcellone, il quale sostiene il braccetto laterale portatarga, un elemento che ha permesso di dare alla sezione posteriore uno stile incredibilmente muscoloso e atletico.

Affilata come una spada, la Katana percorre le traiettorie con precisione assoluta, ben supportata da

Questione di Cilindri

UNA MOTO ENTRATA NEL MITO: VELOCE COME UNA SPADA, LEGGENDARIA COME LA SUA STORIA componenti di prima qualità, a partire da una spettacolare forcella KYB a steli rovesciati da 43 millimetri. Un altro elemento di pregio sono le pinze freno anteriori ad attacco radiale Brembo, supportate nella loro azione incisiva da un evoluto sistema antibloccaggio ABS, fornito invece da Bosch. La tecnologia viene inoltre in aiuto per gestire al meglio anche l’esuberanza del motore, specie sui fondi a bassa aderenza, grazie a un controllo elettronico della trazione regolabile su tre livelli d’intervento o, a piacere, disattivabile. La dotazione di serie comprende anche il Suzuki Easy Start System e il Low RPM Assist, che facilitano gli avviamenti e le partenze rendendo la guida più rilassante e naturale nell’uso quotidiano.

La Katana è in vendita da questo mese di aprile ad un prezzo indicativo di 13.960 euro, somma che comprende, nella prima fase di lancio (arriva a fine mese), lo speciale allestimento Launch Edition, con il grintoso silenziatore Akrapovic compreso nel prezzo.

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Informazione redazionale

Il benessere come felicità L’ARMONIA È L’EQUILIBRIO TRA PIÙ ELEMENTI

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ggi desideriamo parlare della biodinamica che studia l’organismo umano visto come un sistema le cui funzioni devono poter colloquiare ed interagire tra loro. Già Ippocrate aveva presente il concetto di “forza vitale”, o “forza curatrice naturale” che vede il corpo umano animato da una forza tendente per natura a riequilibrare le disarmonie apportatrici di patologie. Il metodo biodinamico è una forma di terapia che ci invita ad addentrarci dolcemente nel nostro sé interiore e ad aprirci alla varietà di sensazioni del corpo e della psiche. Biodinamica significa infatti “il movimento della vita” e si riferisce allo spontaneo flusso dell’energia vitale che ci muove, che ci anima e ci rende vivi. Il suo scopo fondamentale è il ristabilimento della naturale circolazione di questa energia come naturale regolazione dei bisogni e dei sentimenti. Esistono diverse terapie che possono aiutarci a riequilibrare il nostro corpo. Secondo Wilhelm Reich, si parte dal presupposto che l’uomo costruisce un’unità con le sue espressioni fisiche (come lui le definisce nel suo libro “analisi del carattere”), mentali e spirituali, pertanto il suo scopo è riportare in contatto con il suo originario intero-uno con la sua originale vitalità. Il disequilibrio tra corpo, anima e spirito porta delle disarmonie, visibili sul corpo, nelle emozioni e nella mente che si riflettono in tensioni, stasi e blocchi sui tessuti stratificati. La terapia biodinamica è adatta a tutti ed è specificatamente scelta dalle persone che vogliono sperimentare se stessi più profondamente e rilassarsi, chi vuole sviluppare emotivamente, chi soffre di disturbi psicosomatici, coloro che sono soggetti a sintomi come stress, ansia, mal di schiena e altri disturbi muscolo-scheletrici, mal di testa, difficoltà respiratorie, pressione alta o bassa, chi vuole gestire i conflitti nelle relazioni personali e professionali o desidera elaborare i conflitti del passato.

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Musica

di Paola Stefanucci

Regalità e romanticismo LE NOTE DI SCHUBERT RISUONANO NELLE CORDE DELLA CAMERATA RCO

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on può certo mancare nella collezione di chi ama la Classica, in particolare le note romantiche, l’Ottetto di Franz Schubert, tra le ultime incisioni, per Gutman Record, della Camerata RCO. L’ensemble cameristico, formato dai migliori elementi della prestigiosa Orchestra del Royal Concertgebouw (così chiamata dalla celeberrima sala da concerti di Amsterdam), ne ha fatto una versione eccellente. Anche per questo non possiamo esimerci dal menzionare gli interpreti, uno per uno: Hein Wiedijk clarinetto; Jos de Lange, fagotto; Fons Verspaandonk, corno; Marc Daniel van

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Biemen e Annebeth Webb, violini; Jeroen Woudstra, viola; Maartje-Maria den Herder, violoncello; Olivier Thiery, contrabbasso.

Cinquantatré minuti (e quarantatré secondi, per la precisione) dura l’esecuzione di questa pagina musicale (in sei movimenti, con il celeberrimo passaggio dall’Adagio del primo all’Allegro del secondo) di grande impatto emotivo che il sublime compositore austriaco scrive nel 1824, su richiesta del conte Ferdinand Troyer, appassionato clarinettista. L’Ottetto viene eseguito per la prima volta a casa del blasonato

committente - al clarinetto, lui stesso dinanzi ad una platea di pochi intimi.

Il debutto pubblico ufficiale avviene il 16 aprile del 1827, 192 anni fa, a Vienna, al Musikverein, da sempre annoverato, al pari del Concertgebouw di Amsterdam e la Simphony Hall di Boston, tra le sale da concerto più belle del mondo. L’anno successivo Schubert muore a soli 31 anni.

Per chi volesse apprezzare l’esibizione dal vivo della re(g)ale Camerata, la RCO sarà in Italia l’11 maggio all’Auditorium Monteverdi, a Mantova, con un programma che comprende Čajkovskij e Dvorak.

Inoltre è attesa e gradita habituè, ogni estate, del Festival Amfiteatrof di Levanto.

Info su: www.camerata-rco.com

di Sveva Guerreri

Salute e Benessere

IN ARRIVO UN TEST DEL SANGUE POTENZIALMENTE IN GRADO DI SOSTITUIRE LA MAMMOGRAFIA

Nel sangue la nuova mammografia A breve, la mammografia verrà affiancata se non sostituita da un test del sangue che avrà più o meno lo stesso valore. È infatti in via di sperimentazione un test ematico che sarà in grado di dare una diagnosi certa del tumore al seno.

La brillante scoperta sembra essere destinata a rivoluzionare la diagnostica e la prevenzione in campo oncologico. Tutto questo grazie a una ricerca portata avanti da un team dell’Università di Heidelberg, che ha dato vita ad un nuovo esame del sangue, chiamato “Biopsia liquida”, in grado di rilevare il can-

cro al seno in modo piuttosto preciso, nonché utile soprattutto perché rapido e affidabile. Il nuovo test, che è stato considerato davvero sensazionale, sarebbe in grado di dare delle indicazioni riguardo lo stesso grado di probabilità di una mammografia.

Si ricorda che il cancro al seno è il tumore più comune nelle donne nei paesi industrializzati e rappresenta circa il 30% di tutti i casi di cancro. Se il tumore viene rilevato precocemente, la probabilità di sopravvivenza della paziente sale al 95%.

Solo in Italia, negli ultimi cinque anni i casi sono aumentati da 48.000 a 52.800: dunque la malattia cresce in termini percentuali (+10% dal 2013) e rimane il tumore più diffuso e diagnosticato nella popolazione femminile. Parallelamente, per fortuna, cala il relativo tasso di mortalità, che si attesta al 4% (Focus sul Carcinoma Mammario).

I ricercatori sostengono che il test avrà la stessa percentuale di validità di una mammografia e questi risultati sorprendenti sono arrivati dopo che gli esperti hanno esaminato 650 donne, la cui metà era malata. I risultati sarebbero stati così strabi-

lianti da far sì che si possa ipotizzare che la più invasiva mammografia possa essere a breve surclassata. Ovviamente, prima che si possa dire che è del tutto valido, questo test del sangue dovrà essere ampiamente studiato e testato. In ogni caso, ad oggi, gli studiosi sono davvero convinti sulla sua validità scientifica.

Il problema principale della mammografia è che per molte pazienti consiste in un esame davvero fastidioso, oltre che in molti casi doloroso. Questa sua caratteristica genera la circostanza che molte donne preferiscono evitarlo o rimandarlo, anche se effettivamente ad oggi questo è il metodo più sicuro per poter diagnosticare il tumore al seno almeno nello stadio iniziale. La mammografia infatti ha la capacità di identificare lesioni anche molto piccole, che non sono palpabili. Tutti sostengono che questo test sia piuttosto dolente per chi vi si sottopone, anche se effettivamente il dolore provato è molto soggettivo e cambia da soggetto a soggetto.

Il vantaggio del test del sangue sta dunque tutto qui: è

innovativo, piuttosto semplice e soprattutto indolore. La procedura richiede soltanto qualche goccia e si basa effettivamente sul controllo di alcuni biomarcatori del tumore. I ricercatori hanno chiarito di aver analizzato il sangue delle donne affette da tumore e di aver utilizzato quindi la presenza di 15 diversi biomarcatori, grazie ai quali poi è stato possibile individuare la presenza dei tumori, anche quelli più ridotti. “Quanto il test sia sicuro nella prassi, si dovrà verificare in studi in larga scala”, hanno spiegato gli scienziati di Heidelberg.

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Informazione redazionale Novaeco, meglio un mondo pulito!

L

iborio Garofalo, da tutti conosciuto anche come Luca, è una persona appassionata al suo lavoro. Dalla sua parte ha un’esperienza ventennale nel campo dello smaltimento dei rifiuti: una lunga attività che lo ha portato, nel 2011, a fondare Novaeco, azienda di cui è titolare.

Con lui la chiacchierata parte dalle tradizioni...

Sei nel settore da tanti anni?

Sì, ho iniziato con la storica impresa di famiglia, che si occupava appunto di trasporto rifiuti. Novaeco è però qualcosa di diverso. Adesso mi occupo d’intermediazione, sono una sorta di agente che organizza lo smaltimento di rifiuti per clienti di tutti i tipi: da chi deve disfarsi delle semplici potature alle carrozzerie, dalle aziende industriali alle bonifiche amianto, dai rifiuti pericolosi a necessità più ordinarie. Gestisco e seguo personalmente l’esecuzione del servizio dall’inizio alla fine, trovo io il trasportatore giusto e l’impianto di smaltimento più competitivo e idoneo.

Oggi le leggi sono molto severe ma spesso chi deve disfarsi dei rifiuti non le conosce...

Proprio così. Io stesso sono regolarmente iscritto all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali del Ministero dell’Ambiente. Il mio lavoro è tutto fatturato, tutto regolare. Chi produce rifiuti è responsabile dei materiali finché non vengono accettati dall’impianto finale. Occorre assicurarsi che il trasportatore sia in regola e che l’impianto sia autorizzato a trattare lo specifico rifiuto. La legge è molto severa. Per gli abusivi c’è il sequestro del mezzo. Per chi non rispetta quantità e modalità di smaltimento, il ritiro dell’autorizzazione e multe salate sia per lui che per il produttore. I controlli stanno aumentando e stanno dando un giro di vite sui disonesti. Affidare questo tipo di lavoro agli improvvisati comporta gravi conseguenze. Perché gli abusivi si dileguano senza lasciare alcun documento. Se poi arriva una verifica delle autorità competenti e i documenti mancano, sono problemi seri.

Cosa ti appassiona del lavoro che fai? È un lavoro in cui credo molto e cerco di farlo nel migliore modo possibile. Ho un bambino di 3 anni e vorrei lasciargli qualcosa di migliore.

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Scienze

di Gaetano Gaggiottino

Etichette:

nazionalismo alimentare e sicurezza coincidono?

Da che viene la vita? D

Dagli asteroidi!

M

olto probabilmente sono loro che hanno portato l’acqua sulla Terra. Soprattutto hanno portato il carbonio, l’elemento base per la vita. Dopo anni e anni di ricerche è infatti arrivata la conferma di come, grazie agli asteroidi, la vita ha potuto svilupparsi sul nostro pianeta.

La vecchia ipotesi è stata suffragata da due missioni spaziali attualmente in corso. La prima si chiama Osiris Rex ed è della Nasa. La seconda, realizzata grazie al satellite Hayabusa 2, è dell’Agenzia spaziale giapponese Jaxa. È dunque ormai certo che gli asteroidi sono i primi depositari del nostro Dna primordiale e sono in grado di raccontare l’intera storia del sistema solare.

La sfida del clima è epocale ma non condivisa

L

a geopolitica riguardo al problema delle fonti energetiche e dell’ambiente è ormai piuttosto chiara. L’Unione Europea, anche se con i suoi limiti, sta facendo sforzi importanti per contenere i consumi energetici e diminuire le emissioni di CO2. Cina e India invece non riescono ad andare molto oltre l’uso preferenziale del carbone, che oggi è la fonte più inquinante di energia. Negli Stati Uniti, a fronte di un calo generale dei consumi di carbone, si è avuto un aumento dei gas di circa il 10%. Questo quadro dice che, nonostante il grande aumento delle rinnovabili, le emissioni globali, grazie anche alla crescita demografica del mondo e a quella industriale del sud-est asiatico, continuano ad aumentare. Servono ancora azioni urgenti su tutti i fronti.

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a tempo è stato progressivamente introdotto l’obbligo di indicare l’origine di tutti gli alimenti. A partire da casi come quello della famigerata “mucca pazza”, le norme che riguardano il settore traggono origine da un problema di sicurezza alimentare collettiva: stante la globalizzazione alimentare, quando scatta l’allerta alimentare, è necessario rintracciare il prima possibile la provenienza delle merci.

Secondo uno studio della Coldiretti, lo scorso anno i pericoli maggiori sono arrivati dal pesce spagnolo ad alto contenuto di mercurio, dalle ostriche francesi con il Norovirus (agente che provoca vomito e diarrea) e dal pollo polacco con salmonella enterica. Come sottolinea l’organizzazione dei coltivatori diretti italiani, “sui 398 allarmi che si sono verificati in Italia nel 2018, solo 70 (17%) hanno riguardato prodotti con origine nazionale. 194 provenivano invece da altri Paesi dell’Unione Europea (49%) e 134 da Paesi extracomunitari (34%). In altre parole, oltre quattro prodotti su cinque pericolosi per la sicurezza alimentare provengono dall’estero (83%)”. Insomma, il made in Italy alimentare è ancora oggi una garanzia di maggiore qualità.

La Russia non rinuncia alla Luna

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nche la Russia sta lavorando alla costruzione sul suolo lunare di una stazione internazionale di ricerca. Prima, però, l’Agenzia spaziale Roscosmos prevede di inviare nell’orbita lunare diversi satelliti in grado di monitorare a fondo la situazione e aiutare a capire come progettare la futura base. Basti pensare che per realizzare l’impresa hanno messo in preventivo di inviare un super razzo vettore capace di portare almeno 27 tonnellate di carico in orbita.

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XNews

NOTIZIE DAL MUNICIPIO X

Nuovo Skate Park per Ostia

di Antonciro Cozzi

XXII maratona nazionale di matematica

C’

P

er ora c’è stato l’annuncio. Come per i lavori per le voragini a via Casana e Ostia Ponente, annunciati lo scorso ottobre dalla Commissione per i Lavori Pubblici per l’imminente maggio 2019 (vedremo). Tuttavia, stando alle parole, il Comune di Roma ha stanziato ben 600mila euro per un nuovo skate park di Ostia che comprenderà un’area di 1600 metri quadri. Il progetto è stato presentato in Municipio più di un mese fa ed è molto ambizioso: si punta a fare del territorio un punto di riferimento nazionale e internazionale di questo sport. La progettazione dell’impianto è stata affidata, dopo aver vinto la gara, allo Studio Lotti & Partners di Ravenna. Tempi di realizzazione?

Secondo il direttore del X Municipio, Nicola De Bernardini, lo skate park sarà pronto entro il primo quadrimestre del 2020.

è tempo fino al 30 aprile per iscriversi e aspirare a vincere uno dei premi riservati ai primi tre classificati: un computer portatile, un tablet e una fotocamera. La grande maratona - una serie di problemi e quesiti matematici elaborati da un apposito Comitato Scientifico - si terrà presso L’Istituto Comprensivo “FanelliMarini” di Ostia Antica. Il 24 maggio, dalle 9.30 alle 12.30, si terrà la prova e ogni istituto potrà partecipare con al massimo tre studenti.

Nasce il servizio “Medici senza fissa dimora”

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resso la Chiesa San Nicola di Bari (via Gian Carlo Passeroni 1), a Ostia, il primo e terzo sabato del mese un gruppo di medici ha deciso di prestare assistenza sanitaria e psicologica gratuita alle persone senza fissa dimora e più in generale agli immigrati non abbienti. Il servizio è a pieno regime da inizio aprile. La squadra di volontari è composta da Gianluca (medico), Angelo (farmacista), Andrea (psicologo) e Federico (assistente sociale). I ragazzi, tutti trentenni, hanno come stella polare l’articolo 32 della Costituzione, quello che tutela “la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”. La chiesa San Nicola di Bari offre inoltre altri tipi di assistenza agli indigenti del quartiere. Il venerdì è il giorno della raccolta di pacchi alimentari e dei vestiti usati. Sempre nel fine settimana (venerdì e sabato) è possibile usare le docce della parrocchia per lavarsi. “Medici senza fissa dimora” ha anche una pagina Facebook per aderire e chiedere informazioni. alle 9 del 30 aprile alle 20 del primo maggio si terrà in via dei Velieri C E R C H I L AV O R O ? (angolo via delle Isole di Capo Verde) un mercatino artigianale con stand e spazi Per potenziamento organico cercasi SARTA ITALIANA RIFINITA (riparazioni uomo donna e confezioni appositi per bambini. Truccatori, artisti donna su misura) disposta a lavorare in avviata sardei palloncini e giostre accoglieranno i toria di zona. più piccoli. Gli adulti potranno invece cuTelefonare al 338.5064494. No perditempo. Le candiriosare tra gli oggetti d’antiquariato. Lì dature saranno esaminate direttamente dal titolare. troveranno qualcosa a buon prezzo o dai connotati del tutto originali.

MERCATINO ARTIGIANALE DI VIA DEI VELIERI

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Informazione redazionale

Patty Bistrò: Arriva la stagione balneare, stesso menù per Ostia

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opo il Natale senza mercatini e il “no” a Jovanotti, Ostia si prepara all’ennesima stagione estiva in tono davvero dimesso. La possibilità di guardare il litorale di Roma con un minimo d’ottimismo appartiene ancora a un futuro lontano. Anche quest’anno - il terzo consecutivo - l’amministrazione non è infatti stata in grado di provvedere all’affidamento delle spiagge libere. Ancora una volta, non c’è alternativa alle spiagge organizzate dai privati, perché la parte pubblica è, di fatto, priva di servizi. In conclusione, niente concessioni, niente chioschi e un calendario di iniziative estive finanziato con cifre irrisorie. Per Ostia sarà dunque un’altra estate come tutte quelle che l’hanno preceduta: con gli spazi pubblici abbandonati, senza alcuna reale concorrenza nei servizi tra privati, con il lungomuro in piedi, senza un minimo di progresso nell’attrarre i turisti che visitano la Capitale (solo nel 2018 si parla di 15 milioni e mezzo di visitatori). In sostanza, c’è un fiume di denaro, di opportunità lavorative, di crescita al quale il mare di Roma, puntualmente, volta le spalle.

REACTION: OBIETTIVO OSTIA

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iunto alla sua terza edizione (la prima è del 2016), il progetto Reaction ha per quest’anno Ostia come focus.

Tra le tante entità coinvolte (La Sapienza, il Centro Sperimentale di Cinematografia, il Macro, eccetera) c’è anche il Teatro del Lido. Ma in cosa consiste Reaction? È una video installazione in evoluzione continua, alimentata dai video realizzati da chi vive la città e la vuole descrivere attraverso l’uso di smartphone, tablet, videocamere - da una nuova prospettiva. Il team reaction, attraverso il sito www. reactionroma.it, ha raccolto fino al 30 marzo i materiali. La relativa installazione sarà ospitata dal 29 maggio negli spazi del Macro Asilo (via Nizza, Roma) per poi essere ospitata nel X Municipio.

esperienza e cucina giovane! “È

più facile essere fedeli a un ristorante che a una donna”: questa frase di Fellini, entrando da Patty Bistrò, ci strappa un sorriso! Lo stesso sorriso delle facce di Marco e Simone, fratelli nati con la stessa passione, rispettivamente 29 e 19 anni (chef e sous chef), giovani titolari di questo ristorantino che abbiamo avuto il piacere di incontrare. Sono loro che ci spiegano l’identità che hanno voluto dare al loro ristorante.

Che significa questo nome? Vi è scappato per errore?

Ma no! È “un errore” studiato! “Bistrò” sta per richiamare l’ambientazione, abbiamo però voluto italianizzare la parola perché siamo un ristorante a tutti gli effetti! “Patty” è invece dedicato a chi ha sempre sognato e immaginato per noi il nostro punto di arrivo, cioè Patrizia, nostra madre! È un omaggio a lei.

Con che spirito avete intrapreso questa sfida?

Sia chiaro: per noi questo non è un punto di arrivo, anzi! Tutti i giorni è una sfida, dobbiamo continuamente crescere e il nostro obiettivo è quello di sorprendere il cliente, nonostante la nostra giovane età, che a volte ci mette al riparo dai pregiudizi. Siamo giovani - sì - ma pronti!

Da quanto siete nel mondo della ristorazione?

Da sempre! Io (Marco) da 15 anni: dopo la scuola alberghiera ho girato parecchio, sia in Italia che all’estero. Ho lavorato per alberghi e ristoranti con menù alla carta, specializzandomi sia in piatti a base di carne che in piatti a base di pesce. In Toscana mi sono immerso nel mondo della carne. Poi ho lavorato molto anche in località di mare, dove ho affinato le mie capacità ed esaltato l’inventiva lavorando il pesce (provare per credere!). Negli ultimi tempi ho preso le redini di una cucina dove lavoravo già da diverso tempo, e lì ho saputo apprendere anche le tecniche gestionali. Quanto a Simone - ragazzo ambizioso, dinamico e determinato - durante la scuola, esattamente come me, ha sempre portato avanti collaborazioni con ristoranti, anche stellati, in qualità prima di stagista e poi aiuto cuoco.

Che tipo di cucina fate?

Giovane, sempre attenta ai dettagli. Nel menù sono presenti piatti innovativi con un continuo e inevitabile richiamo alla tradizione.

Utilizziamo tecniche moderne come il sottovuoto e la cottura a bassa temperatura, utili a conservare al meglio le proprietà dell’alimento e i suoi valori nutrizionali.

PATTY BISTRÒ è all’Infernetto in Via Umberto Giordano 97c Tel. 06.59879659 - 349.0509445

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Arrivano i contenitori intelligenti U

13Advisor

na notifica sul telefonino per avvisare che l’insalata sta andando a male: è quello che promettono di fare i nuovi contenitori intelligenti, creazione di una impresa startup di Chicago (Smarterware Ovie). L’obiettivo è il solito: evitare gli sprechi. I contenitori sono dotati di dischetti elettronici che emettono colori diversi a seconda della freschezza del prodotto interno. Stimano anche il tempo entro il quale le cose deperiranno. Il tutto è segnalato a un’applicazione sul telefonino.

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Budget e Ricette

di Lucia Bianco (inviate le vostre ricette a luciabianco@hotmail.it)

Poche calorie in vista dell’estate TRE PIATTI SEMPLICI E MOLTO SANI PER INIZIARE A PREPARARSI ALLA BELLA STAGIONE Bentrovati! Finalmente il sole e tanta voglia di fare, ovviamente anche in cucina! Voglio cominciare con la granola, una miscela di avena, frutta secca, sciroppo d’acero ed altro. È squisita nello yogurt o nel latte per colazione. Ci si può anche mescolare la

LA GRANOLA

frutta e ogni tanto concedersene un po’ durante il giorno. Nella ricetta chiarisco le quantità sia in grammi che “cups”, ovvero vasetti dello yogurt. Segue una Catalana di gamberi e verdure.

Infine, uno squisito filetto d’orata su salsa di porro.

Ingredienti • 300g (3 vasetti) di avena, non quella piccolina • 75g di mandorle al naturale (¾ di vasetto) • 45g di semi di girasole (½ vasetto) • 45g di semi di zucca (½ vasetto) • ½ cucchiaino di noce

PREPARAZIONE Riscaldate il forno a 165 gradi e foderate la teglia che avete con carta da forno. Mettete tutti gli ingredienti secchi in una ciotola e mescolateli molto bene. Versate in un’altra ciotola tutti gli ingredienti liquidi e amalgamate a dovere.

Adesso uniteli al mix di avena e, usando le mani, mescolate benissimo in modo uniforme. Versate il tutto sulla carta forno, livellate ed infornate per 45 minuti mescolando ogni tanto per tostare in modo uniforme: più li tostate, più sa-

moscata • ¼ di cucchiaino di sale • 2 cucchiai di olio di cocco • ½ tazza di sciroppo d’acero • 1 vasetto di frutta secca qualsiasi

ranno croccanti.

Fate freddare e se volete aggiungete i mirtilli, l’uvetta o quel che più che vi piace. Mettete in un vaso di vetro dove si conserveranno per diverse settimane: un tempo di resistenza che sicuramente non coincide con quello di casa mia. Vi ho dato le quantità in vasetti perché non è necessario essere troppo precisi. Potete decidere di aggiungere altri tipi di semi o frutta secca, oppure aumentare le quantità. Insomma siete liberi di creare la vostra granola su misura!

FILETTO DI ORATA SU SALSA DI PORRO

Ingredienti • 4 filetti di orata • 2 porri • brodo vegetale • prezzemolo tritato

• olio • sale • pepe

PREPARAZIONE Pulite i porri dalle foglie più dure e tagliateli a rondelle sottili. Mettete il tutto in un tegame con un filo d’olio, sale e pepe.

Fate dorare mescolando spesso, bagnate con brodo vegetale

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Informazione redazionale CATALANA GRIGLIATA DI GAMBERI E VERDURE

Ingredienti • 2 zucchine • 2 carote • 2 melanzane lunghe • 1 cipolla

• 2 patate • 500gr di gamberi • Olio extra vergine di oliva

PREPARAZIONE Pulite le verdure, fate bollire le patate e poi tagliatele a dischetti spessi 1 centimetro. Tagliate le verdure a striscioline spesse all’incirca un centimetro e lunghe almeno dieci centimetri.

Grigliate le striscioline di verdure ed i dischetti di patate su una griglia o una padella molto spessa unta di olio extra vergine di oliva. Sbucciate le code dei gamberi ma lasciate la testa. Scottate i gamberi nella stessa padella delle verdure, sempre unta di olio extra vergine di oliva. Saltate le verdure e mettetele in una formina a strati, mischiatele tra loro. Impiattate cercando di formare un piccolo cilindro con le verdure e poggiando i gamberi sopra ed attorno. Filo di olio extra vergine su tutto ed è pronto.

se siete a dieta, altrimenti con un po’ di vino bianco. Finite di cuocere, aggiungete il pesce, spolverate col prezzemolo e fate cuocere 4 minuti per parte. È un piatto molto semplice, saporito e adatto a tutte le occasioni. È molto leggero e se avete ospiti vi farà fare un’ottima figura.

Catalana grigliata di gamberi e verdure

ABBINAMENTO PASSION CLUB: con un piatto semplice, delizioso, fresco e leggero come questo, rispondiamo con bollicine dalle stesse caratteristiche:

BLANC DE BLANCS - CHAMPAGNE DE BARFONTARC • COS’È? È una cuvée raffinata, fatta di sole uve a bacca bianca, così come dice la sua definizione.Uno dei prodotti di maggior successo della Maison!

• COM’È? Di colore giallo paglierino con profumi di agrumi e frutta secca. Al naso è “espressivo” e al gusto si possono percepire sentori di pompelmo, agrumi canditi e note di pasticceria (dovute all’effervescenza). Infine minerale ed equilibrato!

• COME SI BEVE? A 6-8°C e il bicchiere giusto deve avere la “bocca” stretta! Ok con aperitivi e antipasti di pesce, marinati e/o poco cotti, nonché con primi piatti leggeri.

Filetto di orata su vellutata di porro

ABBINAMENTO PASSION CLUB: il porro è un ingrediente che per molti si fa fatica a immaginare in abbinamento con il pesce, come se fosse uno strano esperimento. In questo caso, proponiamo un vino che si fa fatica a immaginare:

CANNONAU DI SARDEGNA ROSATO - AUDARYA • COS’È? Sicuramente una novità! Un rosato fatto con le uve che hanno più carattere delle altre in Sardegna. Cannonau Rosato, esperimento andato a buon fine!

• COM’È? Ha un carattere ben deciso! Affinato in acciaio per 8 mesi, sviluppa un colore rosato di cipolla. I profumi sono freschi e arricchiti da note speziate, quasi fumé. Al palato morbido e di facile bevuta.

• COME SI BEVE? A 8-10°C. Bevuto con molluschi e pesci in genere, troveremo una piacevole sintonia, specie se accompagnati da elementi più incisivi. Adatto anche a primi piatti e torte salate.

www.passionclub.it INFO & ORDINI: Tel. 06.92915770 • info@passionclub.it

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Oroscopo

Oroscopo Maggio 2019

di Alehandra

ARIETE 21/3 • 20/4

GIUSY FERRERI 18/4/1979

Fino al 5 del mese i rapporti interpersonali sono in discesa. Stesso dicasi per quelli d’amore, che fino al 15 del mese sono favoriti (Venere è nel segno fino al 14).

Sole e Mercurio in Gemelli vi daranno una botta di creatività a fine mese. Cercate di approfittare della prima parte di maggio perché sarà frizzantina. Poi tutto si quieta.

BILANCIA 23/9 • 22/10

WILL SMITH 25/9/1968

TORO 21/4 • 20/5

JACK NICHOLSON 22/4/1937

Dal 5 Mercurio è nel vostro segno, ciò significa fortuna. Sarete molto comunicativi e in grado di intrattenere proficue relazioni pubbliche. Venere traslocherà nel vostro segno dal 14. Questo, unito alla circostanza di Marte nel Cancro, vi renderà molto romantici e magnetici. Approfittate del quadro positivo per organizzare un incontro o una notte di passione.

SCORPIONE 23/10 • 21/11

FEDERICA PANICUCCI 27/10/1967

GEMELLI 21/5 • 21/6

ANGELINA JOLIE 4/5/1975

Marte è con voi fino a metà mese, una circostanza che vi riempie di energia e voglia di fare. Il punto è proprio questo: attenti a non strafare, a non sprecare forze.

A fine mese, complici anche Mercurio e Sole nel segno, sarete molto seducenti. I nati nella seconda decade, spinti da Giove, non dovrebbero però esagerare. Avventure sì, ma con minima prudenza.

FABIO VOLO 23/6/1972

VINCENT CASSEL 23/11/1966

MADONNA 16/8/1958

MARGHERITA BUY 15/1/1962

ALEX BRITTI 23/8/1968

50

È un mese nel quale vi rendete conto dell’importanza di chi vi sta vicino. Il partner è fondamentale per il perseguimento dei vostri progetti. Mercurio è in Toro dal 14, una posizione che conferirà alla seconda metà di maggio tutte le più belle tonalità della primavera. La Luna piena del 18 conferirà un tocco di sensualità alla vostra vita: approfittatene!

ACQUARIO 21/1 • 19/2

FERZAN OZPETEK 3/2/1959

VERGINE 23/8 • 22/9 Tra il 5 e il 20 Mercurio passa nel Toro, un transito che vi aiuterà a concentrarvi e a prepararvi psicologicamente per affrontare questioni delicate o che vi stanno particolarmente a cuore. Vivrete il mese all’insegna dell’armonia, delle discussioni costruttive, della fiducia, della solidarietà e della complicità. Probabili gli investimenti proficui.

Marte in Gemelli vi riempie d’energia fino a metà mese. State attenti alle promesse che avete in animo di fare, perché Marte è in opposizione e voi potreste avere delle reazioni esagitate. Dal punto di vista dei risparmi e della finanza siete protetti. I nati nella terza decade avranno rispetto agli altri un supplemento di fortuna grazie alla presenza di Giove.

CAPRICORNO 22/12 • 20/1

LEONE 23/7 • 22/8 Fino alla metà del mese Marte è in Gemelli: una posizione che vi influenza e che vi spinge a prendere decisioni anche importanti. Il consiglio è di farlo prima che Marte entri nel Cancro. Venere è in Ariete, dunque in aspetto positivo sull’amore ma anche sulle finanze. Insomma, il consiglio è di approfittarne per dichiararvi o prendere serie iniziative di coppia.

Marte in Cancro dal 15 vi metterà nelle condizioni di dare il meglio di voi nella vita di coppia, conferendo al vostro rapporto stabilità e soddisfazioni. È un periodo nel quale avvertite un sesto senso per tutto. Siete emotivi e comprensivi. Giorni felici saranno tra il 15 e il 20, quando Sole, Venere e Mercurio saranno ancora in Toro, mentre Marte già in Cancro.

SAGITTARIO 22/11 • 21/12

CANCRO 22/6 • 22/7 Cercate di prendere un minimo le distanze nel rapporto di coppia, altrimenti vi sentirete soffocati. È un mese nel quale farete pesare la vostra emotività, volubilità, lunaticità. Si tratta di Marte in Gemelli: un influsso che verrà mitigato da metà mese dall’ingresso di Venere nel segno del Toro. Quelli della terza decade devono fare attenzione allo scoraggiamento.

Marte è in Gemelli fino al 15 del mese, approfittatene prima che passi in Cancro, quando potrebbe rallentare i progressi che state facendo. Sempre prima della metà del mese, Venere è in Ariete, una posizione che vi aiuta a farvi notare, a fare colpo su chi vi piace. Dal 20, Sole e Mercurio completeranno il quadro: significa che a giugno sarete già in perfetta forma!

È un momento di forte creatività, ispirato da Marte in Gemelli. Fino alla metà del mese sarete brillanti, propositivi, pieni di idee. Cercate di approfittarne per affascinare, per mettervi al sicuro dalle possibili critiche che arriveranno tra il 14 e il 20, quando il quadro degli astri sicuramente non vi favorirà. Cercate di smussare i toni e contenere i desideri.

PESCI 20/2 • 20/3

JULIETTE BINOCHE 9/3/1964

Venere è in Ariete sino al 14, significa che la vita di coppia avrà qualche scossone. Meglio la seconda parte del mese, quando l’astro dell’amore entrerà in Toro, un aspetto che vi favorisce di più e sarà propedeutico a due settimane di vero benessere. È un periodo nel quale le finanze andranno bene e voi cercherete comfort nei beni materiali, a partire dal cibo.