13 Magazine N. 178

IL MENSILE PIÙ DIFFUSO E LETTO DI ROMA SUD

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dito dal 2002, 13 Magazine è distribuito in tutto il quadrante di Roma che va da Ostia all’Eur. Tutti i grandi supermercati di ACILIA, AXA, CASALBERNOCCHI, CASALPALOCCO, DRAGONA, DRAGONCELLO, EUR, EUR TORRINO, GIARDINO DI ROMA (CALTAGIRONE), INFERNETTO, MADONNETTA, MOSTACCIANO, OSTIA, OSTIA ANTICA, SPINACETO, VILLAGGIO AZZURRO, VITINIA espongono un cestello con le copie della rivista. Ogni mese, è possibile inoltre prendere o sfogliare

13 Magazine presso tutti gli sponsor del giornale, nonché presso diversi studi dentistici, centri medici, ristoranti, bar, palestre, concessionarie auto, parchi giochi, compro oro, vivai, gelaterie, agenzie immobiliari e cinema. Da oltre 16 anni 13 Magazine è un punto di riferimento dell’informazione locale, una rivista che tratta con autorevolezza temi legati alla società, la politica, la cultura, la medicina, il benessere, lo sport e il territorio.

La rivista può inoltre essere consultata on-line sul sito www.13magazine.eu

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S O M M A R I O 13

SPECIALE

RUBRICHE

13 Mangiare con gli occhi,

non con il cervello

non con il cervello

11 Editoriale 25 Arte e Cultura

27

27 Spettacolando

14

14 Alimentazione? Gran parte

di quello che pensiamo di

di quelloè che sapere falsopensiamo di

36 Moda

38 Web Il Personaggio

sapere è falso

30 Questione di cilindri

30

38 Teatro

17

ESTERI

39 Scienze

17 Lo storico accordo

sul Mar Caspio

sul Mar Caspio

44 Salute e Benessere 45 X News

36

46 Budget e Ricette 21 Sessant’anni di cuba:

le svolte possibili

le svolte possibili

23

50 Oroscopo

41

13 IMMOBILIARE

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MAGNAROMA

39

SEGNALAZIONI 23 Date fiato a Trombetta

EVENTI

33

33 Carnevali d’Italia: tutti gli

appuntamenti da non perdere

appuntamenti da non perdere

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di Maurizio Carta

COLOPHON Anno 18 · n.178 · FEBBRAIO 2019 mensile d’informazione: politica, attualità, cultura, sport, spettacolo, moda www.13magazine.eu Direttore Editoriale Claudio Petrollo claudio@visioni-grafiche.it

Direttore Responsabile Maurizio Carta maurizio@visioni-grafiche.it

Art direction Cristian Bifolco cristian@visioni-grafiche.it

Pubblicità Anna Calà 333.8626296 Daniela Pauselli 333.5221696 Dino Terracciano 346.2165239 Amministrazione e Segreteria Ombretta Petrollo Collaboratori 13 Magazine Lucia Bianco - Alessandro Cortellessa Antonciro Cozzi - Dante Cruciani Gaetano Gaggiottino - Sveva Guerreri Elisa Marini - Penelope Salomone Paola Stefanucci - Riccardo Trombetta Barbara Zorzoli Editore Visioni Grafiche S.r.l.

Direzione e Redazione Via Giordano Bruno Ferrari, 25 00125 Roma T. e F. 06.69373749 e-mail: info@visioni-grafiche.it

Stampa CSP Stampa Distribuzione C.P.C.B. Service 13 MAGAZINE · tutti i diritti di riproduzione riservati.

Salvo accordi scritti o contratti di cessione di copyright, la collaborazione a questo mensile è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita.

13 MAGAZINE · Reg. Trib. di Roma n.439/2009 del 18-12-2009

13 MAGAZINE seguilo su

“IN UNA SOCIETÀ DECADENTE SI PUÒ ESSER LENTAMENTE TRASCINATI VERSO LA VIOLENZA DELLA CULTURA DEL Jonathan Franzen COMMERCIO” n po’ di fatti. Domenica 3 febbraio, i calciatori dell’Inter scendono in campo, contro il Bologna, indossando maglie sulle quali i rispettivi nomi sono scritti in cinese. Ufficialmente, lo fanno in omaggio alla proprietà del club, perché a Pechino inizia l’anno del Maiale (dunque?). La Lega e la Federcalcio non fiatano. L’Inter perde 1 a 0 in casa: una prestazione, si passi la battuta, all’altezza del calcio cinese. Appena una settimana dopo, arriva la rivolta dei pastori sardi. Piuttosto che vendere il latte delle loro pecore a 60 centesimi al litro, lo versano per strada. È la risposta al prezzo imposto dai grandi produttori e dalla grande distribuzione (controparti sempre disposte a comprare il latte dall’Est Europa o chissà dove). Sono i giorni nei quali Mahmood, a dispetto delle preferenze del pubblico votante (andate ad altri artisti), vince Sanremo. C’è chi vede nella vittoria del ragazzo italo-egiziano una connotazione politica. Forse è più plausibile avanzare un’altra ipotesi: che il suo profilo e il suo tipo di musica siano graditi al prossimo Eurovision Song Contest di Tel Aviv. Lì, a maggio, si esibirà, appunto, il primo classificato a Sanremo. Lo show è un manifesto del livellamento (verso il basso) della musica e dello show business internazionale: il solito calderone globalizzato fatto di conformismo dell’anticonformismo. Tra immagini, giovanilismo e banalità, una Loredana Berté o una Patty Pravo stonerebbero troppo. Dunque, stando a quanto stabilito dalla giuria, meglio un Mahmood.

Mentre tutto questo accade nel giardinetto italiano, altrove accadono cose interessanti quanto inaudite.

In Canada, in base alle leggi americane (?), viene arrestata e rilasciata su cauzione Mang Wanzhou, direttrice finanziaria del colosso Huawei, nonché figlia del fondatore dell’azienda. L’accusa è di “violazione delle sanzioni contro l’Iran”. In base a quale diritto uno stato straniero (il Canada) - peraltro su mandato di una altro stato straniero (gli Stati Uniti) - possa privare della libertà una donna straniera (cinese)

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EDITORIALE

IL MENSILE

PIÙ DIFFUSO E LETTO DI ROMA

SUD

per presunti reati che hanno a che fare con un terzo straniero (l’Iran), è un rebus giuridico che manderebbe in analisi qualsiasi giurista.

Così però non sembra ai grandi media internazionali, che non solo mettono la sordina alla notizia, ma si impegnano nella nuova e strenua battaglia per l’ennesimo colpo di stato in America Latina. Il caso è quello del Venezuela, dove Washington e Bruxelles sembrano voler dare una spallata al governo di Maduro. I recentissimi esempi di Afghanistan, Iraq, Libia e Siria - dove gli esportatori di democrazia hanno portato solo morti e guerre civili - evidentemente non hanno convinto i giornalisti. Quindi, tutti arruolati a battere la gran cassa in favore della libertà, della democrazia e, inconsapevolmente (ovvio), degli interessi petroliferi americani.

A tutto questo c’è una reazione ancora confusa e non strutturata. A livello internazionale un mondo multipolare - che nelle grandi decisioni non può prescindere da Cina, Russia e India - sta faticosamente nascendo. A livello nazionale il 4 marzo del 2018 è stata una delle date emblematiche dei tempi che verranno. Rimangono però alcune domande di fondo: cosa siamo disposti ancora ad accettare in nome del libero scambio? Fino a che punto la popolazione occidentale, in nome della globalizzazione, potrà sopportare lo smantellamento delle proprie tradizioni, l’impoverimento dei ceti medi e dei lavoratori, l’emigrazione dei propri figli, l’evasione fiscale dei colossi di internet, la riduzione delle città d’arte a campi di bivacco per turisti, la decadenza mista a indecenza del proprio stile di vita? La risposta a questa domanda sarà il menù politico dei prossimi vent’anni.

Distribuito nei seguenti quartieri: ACILIA - AXA - AXA MALAFEDE - CASALBERNOCCHI CASALPALOCCO - DRAGONA - DRAGONCELLO EUR - EUR TORRINO - INFERNETTO MADONNETTA - OSTIA - OSTIA ANTICA - VITINIA

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di Dante Cruciani

SPECIALE

MANGIARE CON GLI OCCHI, NON CON IL CERVELLO “

empre peggio”: è così che generalmente viene percepita la vita sul pianeta terra. Il rimpianto del bel tempo che fu, quando “Berta filava”, sembra forte soprattutto in Italia, in particolare per alcuni argomenti. Tra di essi, il cibo sembra occupare incontestabilmente il punto più alto del

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MOLTE MODE ALIMENTARI E POCA SCIENZA: I CONSUMATORI SPESSO SI ORIENTANO IN BASE A VERE E PROPRIE LEGGENDE

IL KAMUT HA PROPRIETÀ BENEFICHE UNICHE: FALSO. Il Kamut è un marchio registrato negli Stati Uniti dall’azienda che lo commercia (con grande profitto). Non è vero che non ha glutine e non è vero che ha proprietà migliori di altri grani. Ha un glutine destrutturato, dunque più digeribile come nel caso del farro, del grano monococco o del senatore Capelli. La stessa qualità di grano, il Khorasan, o qualità molto simili vengono coltivate da tempo in varie regioni del sud Italia.

LA CARNE È IN OGNI CASO DANNOSA: FALSO. Non esiste studio che attesti che mangiare carne, nelle quantità consigliate dai nutrizionisti, abbia una qualsiasi controindicazione per la salute. Si legge sul sito dell’Associazio-

podio. “I sapori autentici” è una locuzione usata universalmente, sia dal piccolo produttore che dall’industria alimentare (magari in forma pubblicitaria). Ma quanto c’è di vero nei luoghi comuni, nelle mode alimentari, in quello che i consumatori sono disposti a credere e per cui spendono denaro? Ce lo siamo chiesto e abbiamo deciso di sfatare alcune balle che riguardano la tavola. A beneficio dell’umore e, forse, anche del portafoglio.

IL GLUTINE È UN NEMICO, TUTTI CELIACI: FALSO. Fatevene una ragione: la percentuale delle persone sensibili al glutine si aggira tra il 2-3% della popolazione. Se a tavola ci sono dieci persone e 2 o 3 dicono di non mangiare pane per problemi con il glutine, mentono di grosso. L’esame per la celiachia è complesso e deve essere condotto nelle strutture specializzate. No ad autodiagnosi tramite test di farmacia o conseguite attraverso visite presso pseudo nutrizionisti.

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visioni grafiche

SPECIALE ne Italiana Ricerca sul Cancro: “non sono ancora presenti studi che indichino una relazione convincente tra rischio di malattie in assoluto (quindi non solo cancro) e un modesto consumo di proteine animali”. L’Agenzia per la ricerca sul cancro indica come consumo sotto il quale attestarsi la soglia di mezzo chilo a settimana.

CHI È INTOLLERANTE AL LATTOSIO NON PUÒ MAGIARE FORMAGGI: FALSO. Nei formaggi stagionati il lattosio decade e scompare quasi del tutto.

Non solo, l’EFSA, l’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare, ha stabilito che la maggior parte degli intolleranti al lattosio può tollerare senza disagi una dose fino a 12 grammi al giorno di lattosio. Specialmente nel caso in cui l’alimento è mischiato ad altri.

WWW.SICUREZZALIMENTARE.IT: IL BLOG DEL PROFESSOR AGOSTINO MACRÌ

irca mille lettori al giorno da tutto il mondo: è il piccolo spazio informativo che il Professor Macrì, biologo e medico veterinario, ha deciso di mettere in piedi a beneficio di un’informazione corretta sulla sicurezza alimentare. Macrì ha pubblicato oltre duecento articoli su riviste scientifiche nazionali ed internazionali ed ha tenuto diverse centinaia di relazioni, seminari, corsi di Specializzazione, convegni, simposi in Italia e all’estero. Ha fatto parte di Comitati Scientifici nazionali ed internazionali che gli hanno permesso di accrescere le conoscenze in tossicologia e farmacologia veterinaria, alimentazione degli animali da allevamento, sicurezza degli alimenti di origine animale. Si è occupato di situazioni emergenziali e di problemi seri: i residui di farmaci ed ormoni nelle carni, la “mucca pazza”, la contaminazione da diossina, l’influenza aviaria, gli allarmi terroristici di avvelenamento degli alimenti, ecc. Collabora con l’Unione Nazionale Consumatori. Il blog è ricco di articoli che riguardano bevande, integratori, alimenti di origine vegetale, carne e derivati, contaminanti alimentari, etichette alimentari, igiene e sicurezza, latte e derivati, prodotti da forno, prodotti ittici e tanto altro.

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LO ZUCCHERO DI CANNA È MIGLIORE DI QUELLO BIANCO: FALSO. Lo zucchero di canna ha le stesse caratteristiche nutrizionali e caloriche di quello bianco: è la stessa molecola. Il colore dello zucchero non ha nulla a che vedere con le sue proprietà (esiste zucchero di canna che è bianco, dipende dalla lavorazione). Lo zucchero grezzo di canna è un prodotto raffinato esattamente come quello bianco. In realtà, mentre lo zucchero bianco contiene solo saccarosio, quello bruno contiene anche qualche residuo di melassa (tra l’1-5% a seconda dei tipi di zucchero grezzo in commercio) che gli dà un aroma un po’ diverso.

MANGIARE ANANAS AIUTA A BRUCIARE I GRASSI: FALSO. È una vera e propria leggenda metropolitana.

E330 ADDITIVO TOSSICO: FALSO. È la sigla dell’acido citrico, presente naturalmente negli agrumi e usato come antiossidante. Stando a quanto chiarisce la Fondazione Veronesi, la leggenda della tossicità degli additivi nasce circa trent’anni fa in Francia. Al tempo, il mezzo erano dei volantini che riportavano una comunicazione della quale erano firmatari gli oncologi dell’inesistente ospedale francese di Villarjuif (esiste a Parigi il Villejuif, un centro ospedaliero di grande prestigio scientifico). Tra gli additivi segnalati come altamente pericolosi vennero inseriti la clorofilla, componente contenuto in tutte le verdure, e il carbone vegetale. Non solo, tra le sigle presenti nella “black list” compariva

anche l’E125, additivo inesistente. Oggi la truffa si è evoluta. Si sostiene che un fantomatico Centro Oncologico di Aviano suggerisce caldamente di non assumere l’E330, indicato come “glutammato monodosico”. È una doppia scemenza: in primo luogo perché, come già detto, l’E330 è acido citrico ed è contenuto in molti frutti (arance e limoni soprattutto); in secondo luogo perché il glutammato monosodico (E621) è contenuto nei dadi ed è una sostanza che esalta i sapori senza alcun rischio per la salute.

I CARBOIDRATI NON VANNO CONSUMATI A CENA PERCHÉ FANNO INGRASSARE: FALSO. Non conta il momento della giornata nel quale si assumono i carboidrati ma quanti se ne assumono.

Ciò che è importante è non consumare a tarda sera pasti troppo abbondanti. Come scrive l’Istituto Superiore di Sanità, “L’opinione comune, diffusa soprattutto tra gli sportivi, di non assumere carboidrati a cena, nasce principalmente dall’errata convinzione che se assunti prima di andare a dormire

e in assenza di grosse attività fisiche, questi aumentino le probabilità di essere trasformati in grasso. È bene sottolineare che il consumo energetico durante il sonno non è poi così diverso da quello di un’attività mattiniera sedentaria, come lo stare seduti ad una scrivania davanti a un computer”.

TUTTO IL PESCE È PIENO DI MERCURIO: FALSO. Il mercurio può esser presente soprattutto nei pesci predatori di grossa taglia, come pesce spada e tonno. I possibili livelli di mercurio negli alimenti debbono attenersi al Regolamento CE n. 1881/2006. I controlli sono rigidi sia alla frontiera che prima della commercializzazione. Tanto per fare un esempio, nel 2014, sono stati effettuati 11.178 campioni su prodotti ittici e molluschi per la ricerca di metalli pesanti; di questi solo 59 sono risultati irregolari e hanno comportato il ritiro dal mercato.

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SPECIALE

di Maurizio Carta

ALIMENTAZIONE? GRAN PARTE DI QUELLO CHE PENSIAMO DI SAPERE È FALSO

TINO MACRÌ, OS AG R SO ES OF PR AL TA IS INTERV UM ED ESPERTO UL IC RR CU O NG LU L DA TO IA SCIENZ DI SICUREZZA ALIMENTARE en 45 anni della sua vita spesi dentro l’Istituto Superiore di Sanità, dove per più di un decennio è stato direttore del Dipartimento di Sicurezza Alimentare e Sanità Pubblica Veterinaria: questo, sostanzialmente, il curriculum del professor Agostino Macrì. In mezzo, le ricorrenti collaborazioni con l’Autorità Europea per la sicurezza alimentare, con l’Agenzia Europea del Farmaco e al Codex Alimentarius (le regole e normative di una commissione istituita dalla Fao e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità). Oggi Agostino Macrì è uno dei massimi esperti internazionali di sicurezza alimentare, un tema al quale continua a dedicare articoli nel suo seguitissimo blog: www.sicurezzalimentare.it. Con lui abbiamo discusso - fuori dai denti e senza troppi giri di parole - sui miti alimentari che negli ultimi anni sono diventati moda.

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Professore, quante bufale alimentari ci sorbiamo ogni giorno?

Purtroppo tante e purtroppo sempre nuove. L’ultima è che nella carne di pollo ci siano i fitormoni della soia, ovvero gli ormoni che sarebbero presenti nei mangimi. Quella della carne di pollo piena di ormoni è una delle invenzioni più di successo, veicolata persino da alcuni pediatri. Si tratta di una balla colossale. A parte il fatto che è proibito, non converrebbe nemmeno economicamente dare ormoni ad animali che vivono due mesi. Gli animali sono poi tutti controllati. C’è l’altro mito degli antibiotici. È vero che in qualche caso, se si ammalano, possono esser curati con gli antibiotici (altrimenti muoiono). Ma tutto ciò è fatto sotto controllo veterinario. Consideriamo che ogni anno in Italia vengono fatti controlli a campione sul bestiame. Oggi siamo a una percentuale del 99,5% di campioni regolari. E dove ci sono dei residui, sono a livelli inferiori di quelli consentiti dalla legge.

E questa demonizzazione del latte?

Alcune persone sono intolleranti al lattosio perché nel loro organismo non hanno la lattasi. In Asia c’è un’alta percentuale di queste persone, nel Nord Europa sono invece quasi assenti.

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Questo dipende dalle abitudini alimentari della popolazione (chi storicamente ha sempre consumato latte e prodotti caseari non ha problemi). Detto questo, una persona normale che non beve latte perché dentro c’è il lattosio fa una fesseria. Le dirò di

più: prodotti come il Parmigiano Reggiano o il Grana Padano sono consumabili anche dalle persone che non hanno la lattasi, perché durante la maturazione il lattosio si trasforma in zuccheri più semplici.

I prodotti biologici sono davvero più sicuri di quelli non biologici? È assolutamente falso. Ci sono degli standard e non possono essere immessi in commercio prodotti meno sicuri. Possono essere meno buoni, ma la sicurezza è garantita per legge. Su questo punto bisognerebbe fare chiarezza.

E sulle farine? È semplice: in Italia non abbiamo il grano sufficiente per fare la pasta che consumiamo. Il grano duro lo dobbiamo per forza importare. Ed è tutto controllato. Poi non si parla del grano tenero.

Ce ne abbiamo pochissimo, quasi niente. Il pane, i dolci, i prodotti da forno sono fatti quasi tutti con grano importato. Esistono produzioni locali ma si tratta di quantità ridicole.

A proposito di cereali, c’è una questione di cui parlano tutti, quella del glifosato. Che ne pensa?

Il glifosato è un erbicida che viene impiegato nelle colture intensive prima della semina. È un agente che distrugge tutti i vegetali, ammazza tutto. A questo punto, la pianta che si semina

SPECIALE (soia, grano, eccetera) non trova più competitori: cresce tranquillamente e bene. Ora, una serie di studi sembrano dimostrate che il glifosato è tossico, è cancerogeno. Però c’è una disputa aperta perché il glifosato, una volta messo nel terreno, si degrada rapidamente e perde le sue caratteristiche di tossicità. Nei vegetali trattati non sembra esserci traccia. Io sono contro il suo utilizzo più per ragioni ambientali che alimentari: è molto pericoloso per l’ambiente.

Che ne pensa di questa epidemia di persone intolleranti al glutine?

I celiaci sono appunto intolleranti al glutine, una proteina che se ingerita crea grandi problemi intestinali. Il punto è che i prodotti per celiaci costano cari e chi li produce sta cercando di smerciarne di più, allargando la platea dei consumatori. È nato così il mito che i prodotti senza glutine fanno bene, fanno dimagrire, eccetera. Qualcuno si è addirittura inventato un test che si fa in farmacia che suggerisce il sospetto di essere celiaci. Sono tutte bufale. I test sulla celiachia si fanno nelle strutture sanitarie nazionali, con laboratori specializzati. Rinunciando ai lievitati ci si priva, senza ragione, di nutrienti importanti.

E per ciò che concerne l’olio d’oliva?

Gli italiani consumano 550.000-600.000 tonnellate di olio ogni anno. Ne produciamo tra le 160.000 (come l’anno scorso, molto negativo) e 350.000. In più ne esportiamo 400.000 tonnellate. Lei capisce che le cifre sono contraddittorie. L’olio italiano non basta. Nemmeno a noi, che tra l’altro lo esportiamo semplicemente imbottigliandolo: lo importiamo e lo esportiamo come italiano.

Che poi l’olio italiano gli italiani nemmeno lo vogliono. Nel 2017 ne abbiamo prodotto 350.000 tonnellate. A fine anno erano stoccate ancora 100.000 tonnellate. Non lo comprano perché costa troppo caro. Siamo al limite della follia.

Se dovesse dare dei consigli su cose che non costano molto ma sono buone? È difficile scardinare certi miti. Prenda le sagre, che passano per appuntamenti all’insegna del genuino. In quelle dei funghi porcini quasi il 100% del prodotto è importato, viene dall’est Europa o addirittura dal Sud Africa. Allo stesso tempo, c’è una demonizzazione degli alimenti prodotti dall’industria che, spesso, sono più sicuri perché i produttori sono obbligati a seguire regole di sicurezza molto precise. So che sembra paradossale, ma non di rado sono più sicure le patatine fritte che prendo nei sacchetti a quelle che posso farmi dentro casa. Perché magari le cucino troppo e provoco la formazione dell’acrilammide, una sostanza potenzialmente cancerogena. Se vado in pizzeria e usano l’olio per friggere due giorni, son dolori. Prendiamo un pollo ruspante: può prendere in giro dei batteri che il pollo in batteria non prende. Noi ci preoccupiamo tanto della chimica, ma i veri pericoli alimentari sono quelli microbiologici. Si fidi: un tiramisù andato a male fa più danni delle patatine del fast food.

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di Antonciro Cozzi

ESTERI

LO STORICO ACCORDO SUL MAR CASPIO ono passati più di sei mesi e la stampa italiana sembra non essersene accorta. Eppure non è un fatto da poco. Nella città kazaka di Aktau si è svolto il 12 agosto 2018 un vertice tra i leader dei cinque Stati che si affacciano sul Caspio: Azerbaigian, Iran, Kazakistan, Russia e Turkmenistan. Alla fine dell’incontro è stato siglato un accordo che muta radicalmente il quadro regionale e consente, dopo circa 20 anni dai primi contatti, una reciproca cooperazione nelle sfruttamento delle risorse e nella tutela di questa area geografica, garantendone anche il controllo strategico.

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Sovietica erano solo due gli attori regionali: l’Urss e l’Iran.

Successivamente, con la nascita delle repubbliche ex sovietiche, i protagonisti sono divenuti cinque. Crollava il concetto di spartizione equa dell’accesso al Caspio tra Mosca e Teheran, regolata dal Trattato di Amicizia russo-persiano del 1921 e dal Trattato di Commercio e Navigazione del 1940. I nuovi Stati consideravano infatti il Mar Caspio il cardine della propria crescita economica. Dopo anni di incontri inconcludenti, fatti soprattutto di colloqui separati e accordi tra i singoli stati, finalmente il summit del 2018 sembra abbia posto la parola fine sull’annosa diatriba. Il

FUORI GLI AMERICANI DALL’AREA STRATEGICA. LO SFRUTTAMENTO NATURALE ED ENERGETICO RIMANE QUESTIONE CONFINATA A UN CONDOMINIO DI CINQUE STATI Punto fondamentale dell’accordo è il nuovo status giuridico del Caspio. Considerato in passato un lago, da oggi è ufficialmente un mare. Il problema non è affatto terminologico: considerare il Caspio come un “lago” implica che i diritti di sfruttamento siano divisi in parti uguali fra tutti gli stati rivieraschi. Definirlo “mare” permette invece ad ogni Paese di usufruirne in proporzione alle quote di costa. Cambierà, quindi, per ogni paese, la quota di sfruttamento delle ingenti ricchezze di materie prime presenti nei suoi fondali (riserve di 50 miliardi di barili di petrolio e di 300.000 miliardi di metri cubi di gas naturale). Nello specifico, il Caspio, in superficie, sarà soggetto alle norme internazionali riguardo i limiti delle acque territoriali (15 miglia al posto delle 12), con zone di sfruttamento esclusivo (ulteriori 10 miglia). Per il fondale e il sottosuolo, considerati alla stregua di “una terra emersa”, saranno negoziate specifiche regole per la suddivisione. In realtà, la clausola della equiparazione delle competenze rivierasche vede il ruolo predominante della Russia e delle ex-repubbliche sovietiche a discapito dell’Iran, il cui bacino di competenza ha subito una riduzione consistente.

L’accordo di Aktau pone anche fine al problema atavico dei diritti di accesso al Caspio, legato alle mutate vicende storiche di quest’area. Prima della disgregazione dell’Unione

punto di svolta è sostanzialmente imputabile alla capacità di Putin di trovare un’intesa con Teheran, in una fase storica quale la attuale in cui il governo iraniano è sotto la mira costante di Stati Uniti e Israele.

Gli Stati Uniti non hanno mai nascosto di puntare anch’essi sul Mar Caspio. Si era infatti ipotizzato di un possibile accordo tra Washington e Astana per una base Usa sulle costa kazake. Nel passato gli Usa, sfruttando il legame con lo stato azero, hanno tentato di utilizzare il Caspio quale via per trasferire equipaggiamenti militari dall’Azerbaigian all’Afghanistan. A rendere irrealizzabili questi possibili scenari, invisi in particolare a Iran e Russia, c’è l’articolo 3 dell’accordo che afferma esplicitamente “la non presenza nel Mar Caspio di forze armate non appartenenti alla parti contraenti”. Una clausola di sicurezza che indirettamente permette alla Russia di rivestire una posizione di predominanza nella regione, grazie alla potenza della sua flotta del Caspio, di gran lunga la più attrezzata rispetto agli altri Stati. Il bacino del Caspio ha rivestito un ruolo fondamentale per la Russia anche nel corso della guerra contro lo Stato

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Traia

ESTERI islamico in Siria, permettendole di usufruire della forza di fuoco della flotta dislocata in quell’area. Putin ha inoltre ipotizzato una cooperazione militare tra gli eserciti dei cinque Paesi firmatari, in modo da assicurare una stabilità regionale.

Un altro capitolo che potrebbe giungere, probabilmente, alla sua conclusione è il progetto trans-caspian pipeline. Si tratta di un gasdotto che va da Turkmenbasy, in Turkmenistan, a Baku, in Azerbaijan, e che permetterebbe l’esportazione del gas in Europa. Già in passato sia gli Stati Uniti che l’EU avevano sostenuto questo progetto, il quale avrebbe consentito di bypassare sia l’Iran che la Russia, ambedue peraltro da sempre contrari. Oggi, l’articolo 14 dell’accordo di Aktau, consente la costruzione di oleodotti sui fondali

del Mar Caspio, con una clausola che però concede a Mosca e Teheran un potere di veto. La costruzione di un oleodotto è regolata da vari vincoli, tra cui la valutazione dell’impatto ambientale, che vieta agli stati di svolgere attività con un impatto che vada oltre le loro acque territoriali. Tale clausola può far bloccare in ogni momento la realizzazione del gasdotto. La convenzione sul Mar Caspio potrebbe quindi rappresentare un ostacolo nella fornitura delle risorse energetiche, in particolare verso l’Unione Europea. Infine, un ulteriore scenario negativo per gli interessi energetici di Usa ed Europa nella regione del Caspio riguarda la sigla di due contratti che garantiscono a Gazprom l’acquisto, dal luglio 2018 e per venti anni, del gas turkmeno. L’accordo rafforza la posizione di Mosca nello scacchiere energetico del Mar Caspio, permettendole di controllare l’export del gas turkmeno, che può influenzare in modo rilevante l’intero mercato mondiale dell’energia. Una mossa strategica a scapito di Stati Uniti, Europa e Cina, che miravano ad una partnership privilegiata con Ashgabat.

Infine l’accordo dovrebbe regolamentare la pesca dello storione, cui è legata la produzione di caviale, oggi sfruttata oltre i limiti di tolleranza per la sopravvivenza di questa preziosa risorsa.

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di Antonciro Cozzi

ESTERI

SESSANT’ANNI DI CUBA: LE SVOLTE POSSIBILI l 2 gennaio 2019 Cuba ha festeggiato il 60° anniversario della Revolucion. Il 1° gennaio 1959, infatti, i “barbudos” di Fidel Castro, Ernesto Che Guevara e Camilo Cienfuegos, i rivoluzionari del gruppo M26, entrarono trionfanti a L’Avana senza incontrare alcuna resistenza.

Un po’ di fatti. Nel 1952, il militare Fulgencio Batista, con un golpe, riprese il potere per la terza volta, grazie anche al sostegno degli Stati Uniti. La crisi economica degli anni ’50, unita alla la corruzione, fecero

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A FINE FEBBRAIO ARRIVA LA NUOVA COSTITUZIONE. LE DIFFICOLTÀ DI UN’ISOLA SEMPRE IN BILICO

Miguel Diaz-Canel

però crescere l’opposizione al regime filoamericano. Nel 1953 Fidel Castro, giovane avvocato, tenta la via legale, denunciando senza esito il dittatore. Nel luglio dello stesso anno l’opposizione sposa la lotta armata con l’assalto, peraltro fallito, alla Caserma Moncada, un’importante base militare. Fidel Castro è arrestato e condannato a 15 anni di reclusione. Due anni dopo, grazie ad un’amnistia, riacquista la libertà e raggiunge il Messico, dove getta le basi della futura rivoluzione. Rientrato clandestinamente a Cuba nel 1956 (con lo yacht Granma, che diede il nome al giornale più diffuso e organo del partito), si stabilisce sui monti della Sierra Maestra, dove forma progressivamente un esercito di almeno tremila unità e controlla la parte orientale dell’isola. Il momento chiave della rivoluzione è la Battaglia di Santa Clara, che vede, dopo violentissimi scontri, la prevalenza degli insorti. Batista abbandona la capitale rifugiandosi nella Repubblica Dominicana, mentre Castro, alla testa del suo esercito entra a L’Avana il 1° gennaio 1959.

Da quel giorno, o meglio dal 1961, quando viene dichiarata “Repubblica socialista”, Cuba rompe definitivamente le relazioni con l’in-

gombrante vicino (gli Stai Uniti) e vive sotto il regime castrista. Questo fino al luglio 2006, quando Fidel Castro si ritira dalla vita politica, lasciando la sua carica al fratello Raul, ormai deciso a introdurre sostanziali riforme alla politica sociale ed economica del Paese. Nell’aprile del 2018 viene così eletto presidente Miguel Diaz-Canel, nato dopo la rivoluzione del 1959 e cresciuto alla scuola dei fratelli Castro.

Negli ultimi 20 anni la nuova politica di apertura seguita dagli Stati Uniti ha portato ad un mutamento delle relazioni con Cuba, culminate con la visita del Presidente Obama all’Avana nel luglio 2016. L’attuale presidenza Trump sembra invece seguire una politica di blocco del dialogo, mantenendo l’embargo economico e definendo Cuba, con Venezuela e Nicaragua, una “Troika della tirannia”.

Cuba, oggi, è in una condizione di isolamento politico in un’area geografica, quale quella del continente americano, dove molti paesi hanno ormai governi di segno decisamente opposto.

Uno degli obiettivi del presidente Diaz-Canel sarà quindi di rimodulare il dialogo con gli stati alleati che ha contraddistinto l’epoca di Fidel. Grazie al minimo realizzato nell’assistenza sociale, nella salute, nell’educazione, nel piano casa, nella modernizzazione del settore delle comunicazioni, nell’incremento del turismo, Cuba è rimasta a galla, contribuendo così a mantenere in vita il regime castrista.

Nell’ultimo decennio, anche per il persistere dell’embargo americano e per i mutati scenari del mondo intorno all’isola caraibica, la crisi ha però pesato fortemente. In quest’ottica riveste importanza l’incoraggiamento agli investimenti esteri sul suolo cubano.

Il prossimo 24 febbraio 2019, sarà indetto un referendum popolare per approvare una nuova Costituzione, un testo che riconosca la proprietà privata e il mercato senza tuttavia rinunciare a percorrere il solco di una società comunista. Si tratta di una enorme sfida per Diaz-Canel e per il popolo cubano: una sfida che ha l’ambizione di modernizzare l’isola senza rinunciare all’eredità di 60 anni prima.

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Traia

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di Riccardo Trombetta

SEGNALAZIONI

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MULTA CON L’AUTOVELOX: QUANDO È POSSIBILE INVALIDARLA o scorso fine settembre mi imbatto in un articolo interessante. Riguardava gli autovelox di Rieti, macchine che fruttano alla provincia milioni di euro in multe. Tra tutti, sembra che uno faccia più vittime degli altri. Si tratta dell’apparecchio montato al 54° chilometro della Salaria, un dispositivo del quale si lamentano - nei forum web e nelle lettere di protesta ai giornali - diversi utenti della strada. Decido dunque di vederci chiaro e di contattare una mia vecchia conoscenza: Carlo Spaziani, ex Ufficiale della Polizia Municipale di Roma, esperto di autovelox e di giurisprudenza applicata a tali macchinari.

Fermo restando che i limiti di velocità vanno rispettati, chiedo a Spaziani di venire con me sul posto e di vagliare la situazione. Così, nel corso dell’intervista per Striscia la Notizia, l’ex vigile mi spiega che: •Le multe che arrivano a casa vanno notificate entro 90 giorni dal giorno della violazione (sentenza n.3 del 2010 della Corte Costituzionale). Quando ciò non av-

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DA STRUMENTI AL SERVIZIO DELLA SICUREZZA DI TUTTI, A STRUMENTI PER FAR CASSA. QUALI GLI ABUSI E COME È POSSIBILE DIFENDERSI DALLE CONTESTAZIONI DI ECCESSO DI VELOCITÀ viene il provvedimento può dunque essere impugnato.

•Esiste un problema di territorialità degli agenti accertatori. Esempio: se un utente della strada prende una multa a Roma, si presuppone che il verbale giunga da Roma. Siccome in molti casi non è così, il consiglio è di verificare - attraverso il sito di Poste Italiane - i 12 caratteri sotto al codice a barre della comunicazione. C’è una pagina web dove si immette la cifra e si apprende la provenienza della notifica. Stando al codice della strada, gli atti di polizia giudiziaria devono essere espletati esclusivamente dagli agenti di polizia giudiziaria, non da società terze. Esistono dunque anche in questo caso gli estremi per impugnare il provvedimento.

•Molti autovelox non hanno l’omologazione da parte del ministero dello Sviluppo economico, come sancito dalla sentenza della Corte Costituzionale numero 113 del 2015. Oggi invece è tutto in mano al ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Dunque l’atto della multa sarebbe illegittimo in quanto “nullo ab origine”.

Ma c’è di più. Negli ultimi mesi, sottoponendo a Spaziani le segnalazioni che mi sono arrivate da altri telespettatori, mi sto occupando di un caso che presto approderà in tv. Si tratta di un autovelox che appare, scompare e ricompare, stranamente in forme e modelli diversi. È un apparecchio che permette a una provincia del nord di fare cassa e che ha ipotecato addirittura un anno di stipendio di un utente.

Per scoprire di che si tratta, seguitemi su Striscia.

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Traia

di Penelope Salomone

ARTE E CULTURA

VASARI PER BINDO ALTOVITI. IL CRISTO PORTACROCE GALLERIE NAZIONALI DI ARTE ANTICA, GALLERIA CORSINI, FINO AL 30 GIUGNO n dipinto dalla storia singolare: il Cristo Portacroce, realizzato per il banchiere e collezionista fiorentino Bindo Altoviti da Giorgio Vasari nel 1553, si ritrova nel Seicento nelle collezioni Savoia per poi vivere avvolto dal mistero. Finché, nel terzo millennio, compare ad un’asta, ad Hartford, negli Stati Uniti d’America. E, grazie alla generosità dei nuovi proprietari e al supporto di Benappi Fine Art, è oggi visibile alla Galleria Corsini. Il ritrovamento si deve a Carlo Falciani, esperto studioso di pittura vasariana, che lo ha riconosciuto nel quadro registrato dall’artista aretino nel proprio libro delle Ricordanze, indicandone la data e il nome del prestigioso destinatario. L’opera, restaurata presso lo studio “Daniele Rossi” di Firenze, rappresenta un’ulteriore testimonianza dell’attività romana di Vasari, allora al servizio di papa Giulio III e della sua cerchia.

Per informazioni: www.barberinicorsini.org

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ARTE IN MEMORIA DECIMA EDIZIONE a rassegna, a cura di Adachiara Zevi, è nata sulla scia di quella che dal 1990 si tiene presso la Sinagoga di Stommeln, in

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provincia di Colonia, edificio religioso sopravvissuto miracolosamente al

SINAGOGA, PARCO ARCHEOLOGICO DI OSTIA ANTICA, FINO AL 14 APRILE

nazismo, dove ogni anno un artista è invitato a creare un’opera originale per il luogo di culto.

Gli artisti presenti all’edizione in corso di Arte in Memoria ad Ostia antica sono: Ruth Beraha (Milano, 1986), Norbert Hinterberger (Altmünster, Austria, 1949), Zbigniew Libera (Pabianice, Polonia, 1959) e Karyn Olivier (Trinidad e Tobago, 1968).

Gli spazi della Sinagoga ostiense ne accolgono gli interventi: l’interminabile rotaia di Libera che corre lungo il cancello; mentre il grande muro-lavagna di Olivier si alza sulla cancellata che separa l’edificio dalla strada ad alta percorrenza. Collocati nei pressi dell’ingresso si trovano poi la grande buca, che rappresenta la caduta di Golia colpito da Davide,

di Beraha e il capitello anomalo di Hinterberger.

Ricordiamo che al termine dell’esposizione del 2002 Sol LeWitt e Gal Weinstein donarono alla Comunità le loro creazioni: Senza Titolo e Blaster.

Ne seguirono l’esempio: l’artista portoghese Pedro Cabrita Reis con Untitled, nel 2005; Liliana Moro con Stella polare, nel 2011; Michael Rakowitz con Gheniza per Ostia, due anni dopo, mentre a conclusione dell’ottava edizione del 2015, Stih&Schnock si privarono di due esemplari di Sinergia. Infine, nel 2017, Ariel Schlesinger e Horst Hoheisel hanno lasciato le loro tracce nella Sinagoga.

Le opere, in dialogo permanente con le rovine del Parco archeologico, sono visibili dalla strada che collega gli Scavi di Ostia all’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino. Per tenere viva la memoria sempre. Non solo il 27 gennaio.

Sul sito www.arteinmemoria.it il racconto di tutte e dieci le edizioni.

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······CENTRO COMMERCIALE ESCHILO······

······CENTRO COMMERCIALE ESCHILO······

di Barbara Zorzoli

SPETTACOLANDO

AMBER HEARD E JOHNNY DEPP:

NUOVE RIVELAZIONI DOPO LE ACCUSE RECIPROCHE DI VIOLENZA DOMESTICA ei (Amber Heard) ha iniziato l'anno nuovo a St. Moritz con il fidanzato Vito Schnabel (gongolante per il successo mondiale di Aquaman), per poi mostrarsi sul red carpet dei Golden Globe con un abito Monique Lhuillier e un sorriso a trentadue denti. Lui

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(Johnny Depp) in formissima (dopo una parentesi non proprio da incorniciare) bacia una bionda misteriosa (per charity) e si gode il suo ritorno sullo schermo con “L'ora della verità”. Amber Heard e Johnny Depp sembrano aver trovato la bussola ed essersi finalmente messi alle spalle il loro divorzio burrascoso. Così è se vi pare. Perché le recriminazioni via stampa, le accuse reciproche, le frecciatine e le parole grosse, in realtà sono solo in stand by, giusto fino al 22 febbraio, data dell'udienza del caso di diffamazione intentato da Mr Depp al tabloid The Sun. Ma cosa c'entra Amber? Adesso ci arriviamo.

Facciamo un passo indietro all'aprile 2018 (Johnny e Amber hanno già divorziato da un bel po' ndr), quando la testata inglese pubblica un articolo chiaramente polemico e accusatorio nei confronti di Depp. Il pezzo ha un titolo inequivocabile: "Come può J.K. Rowling essere felice di avere nel film Animali Fantastici 2 un uomo che picchiava la moglie?". Depp cita il The Sun per diffamazione e così il

quotidiano chiama al banco dei testimoni proprio Amber.

Una mossa che non piace ai difensori di Depp, che stanno facendo di tutto per evitare di vedere la Heard in tribunale (si appellano a una clausola dell'accordo per il divorzio che vieta alla coppia di parlare in pubblico del matrimonio). Sta di fatto che un'altra testata, il The Hollywood Reporter, sarebbe riuscita a mettere mano alla deposizione di 471 pagine di Miss Heard, testo che il The Sun avrebbe intenzione di usare come prova al processo. Il contenuto è sconcertante. “Io e Johnny ci riferiamo spesso all'altra sua personalità, la parte di lui che esce fuori quando mi picchia. La chiamiamo ‘il mostro’, e lo abbiamo fatto per molti anni.

Io ero terrorizzata, pietrificata, da quel mostro"; queste le parole usate da Amber per definire il presunto lato da Mr Hyde dell'ex marito. Sempre nello stesso documento, però, anche le testimonianze dei poliziotti di Los Angeles, che nel maggio 2016 hanno risposto alla chiamata al 911 fatta dall'attrice, in cui dichiarava di essere stata stata colpita al volto da un telefono cellulare scagliatole, a suo dire, dal marito. Secondo i poliziotti la donna "che non aveva voluto dare le sue generalità", al momento del loro arrivo, "non presentava segni di percosse o ferite sul viso" e anche nell'abitazione dopo la prima perlustrazione, "non furono trovati oggetti rotti”.

In ogni caso la diatriba va avanti. Nonostante il patto di riservatezza, i due ex continuano a lanciarsi dardi infuocati dalle pagine dei giornali. Se a ottobre su GQ, Johnny aveva respinto le accuse dell'ex moglie dichiarando a chiare lettere di "non essere un uomo violento", a dicembre Amber, in un articolo pubblicato sul Washington Post, ha fatto riferimento alla sua esperienza di sopravvissuta alle violenze domestiche (seppure non nominando direttamente l'ex marito), condannando l'industria cinematografica che continua a "proteggere gli uomini violenti e a a penalizzare le vittime".

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SPETTACOLANDO

BRAD PITT È ANDATO

ALLA FESTA PER I 50 ANNI DI

JENNIFER ANISTON

ennifer Aniston e Brad Pitt di nuovo insieme per il compleanno di lei? Proprio così, Jennifer Aniston ha compiuto 50 anni.

Il mezzo secolo della star americana - ammettiamolo - ci lascia un po’ tutte ad occhi sbarrati, perché anche se non sembra (soprattutto guardando lei) il tempo vola e, sì, sono (già) passati 25 anni dal debutto di “Friends”, la serie TV che ha reso celebre la Aniston.

Ma torniamo al compleanno di Jen, 50 anni, un appuntamento importante che la star ha festeggiato presso la Sunset Tower di West Hollywood circondata da amici di vecchia e nuova data. Nulla si sa sui dettagli del suo party super esclusivo, ma la più desiderata delle indiscrezioni non è solo gossip: Brad Pitt era

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tra gli invitati, e il Daily Mail conferma che è stato avvistato mentre giungeva alla festa con un cappellino da baseball (che volesse forse restare sotto mentite spoglie agli occhi dei fan?). Era il 1998 quando i due iniziarono a frequentarsi facendo sognare amanti del cinema e non. I loro sogni (d’amore) sono stati coronati dalle nozze del luglio del 2000, per poi naufragare con il divorzio del 2005.

Ben 14 anni dopo, immaginare Jennifer Aniston e Brad Pitt che danzano per festeggiare il compleanno torna a far sognare più forte di prima (anche se si vocifera di una presunta love story di Brad con Charlize Theron). Alla magica serata hanno partecipato le celebrità più amate di Hollywood: Amal e George Clooney (immancabili e impeccabili), Reese Witherspoon, Katy Perry, Orlando Bloom, Sandra Bullock, Ellen DeGeneres, Gwyneth Paltrow e Cindy Crawford.

CHI È IL FUTURO MARITO DI JENNIFER LAWRENCE? ennifer Lawrence, l'attrice del momento, sta per sposarsi. La conferma del matrimonio arriva direttamente da Page Six: una fonte del tabloid ha infatti avvistato la star di Hunger Games che pranzava con il futuro marito nel ristorante francese Raoul a New York. Lei portava "un anello gigantesco" e "un vestito nero a pois bianchi". Chi sarà mai il fortunato? Jennifer Lawrence pare abbia trovato il suo futuro marito fuori dallo star-system hollywoodiano. In precedenza l'attrice era stata legata al regista Darren Aronofsky, che l'aveva eletta a sua musa nel film Mother!, tra i due era finita nel novembre del 2017 e i rumors dicono che siano rimasti ottimi amici. Un altro ex-storico della Lawrence è stato Ni-

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cholas Hoult, co-star nella saga di X-Men: i due sono stati insieme dal 2010 al 2014.

Dopo la fine della loro storia, Jennifer aveva avuto anche una breve liaison con Chris Martin, frontman dei Coldplay nonché ex-marito di Gwyneth Paltrow.

Ma chi è quindi il fidanzato 2019 di Jennifer Lawrence? Il fortunato si chiama Cooke Maroney, un 34enne direttore di una galleria d’arte newyorchese. I due avevano iniziato a uscire insieme lo scorso giugno e da allora sono stati avvistati in molte occasioni e sempre, visibilmente, innamoratissimi. A testimoniarlo il fatto che abbiamo deciso di convolare a nozze in meno di un anno dall'inizio della loro frequentazione. Sì, è proprio il caso di cantarlo: “Evviva, la forza dell’amor!”.

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QUESTIONE DI CILINDRI

di Alessandro Cortellessa

MOTODAYS 2019:

LA FIERA DEL DESIDERIO SU DUE RUOTE n programma alla Fiera Roma dal 7 al 10 marzo 2019, la undicesima edizione di Motodays si conferma il più grande appuntamento dedicato alle due ruote del Centro-Sud Italia e si avvia ad accogliere gli appassionati durante i quattro giorni dedicati alla kermesse. Mentre scriviamo non tutto il programma è ancora stato reso noto, per cui rinviamo i lettori al sito ufficiale (www.motodays.it) per le ultimissime novità. Alcune cose da fare e da vedere sono però già note. Eccole.

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TUTTO PRONTO PER L’UNDICESIMA EDIZIONE: IN MOSTRA TUTTE LE DECLINAZIONI DELLA MOTO MOTO E SCOOTER Allo stand di Honda occhi puntati sulle nuove colorazio-

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ni dell’Africa Twin, un modello leggendario reintrodotto da Honda nel 2016. La versione “Adventure Sports” ha affiancato la versione base e sarà disponibile anche nella nuova colorazione “Silver Metallic”.

Tra le novità, il Super Cub C125, ovvero l’ultima versione di un’icona senza tempo: Honda Super Cub è il modello a due ruote più venduto di sempre a livello globale.

Cambiando marchio, l’inglese Triumph punta invece i riflettori sulla Street Scrambler: per il 2019 ha 10 cavalli in più e un motore capace di girare più in alto di 500 giri al minuto. Tra le novità anche la nuova Street Twin, il modello più venduto della famiglia modern classic, che riceve una significativa iniezione di potenza, con 10 cavalli in più. Infine, in casa Kymco, grande novità con il nuovo maxiscooter AK 550: dopo averlo visto in versione concept, è finalmente una realtà: ha motore bicilindrico da 53,5 cavalli, look sportiveggiante, la velocità massima supera i 160 km/h.

QUESTIONE DI CILINDRI TURISMO #WelcomeBikers decolla e raccoglie le adesioni di operatori da ogni parte del mondo. Dopo il Marocco, la Turchia e l’India, anche l’Argentina farà parte della seconda edizio-

ne della “Borsa internazionale del Turismo su due ruote” e proporrà le meraviglie del paese sudamericano, tutte da percorrere in moto, come la mitica Ruta 40: 5.224 chilometri di strada, dei quali meno della metà asfaltati, che attraversa 14 parchi, 230 ponti, 27 passi montani con partenza ideale dalla cittadina di San Carlo de Bariloche. #WelcomeBikers ospiterà tante altre destinazioni, operatori italiani e esteri, oltre a workshop pratici dedicati a tutti i viaggiatori, dalla preparazione del viaggio alle riparazioni on the road e tanti altri approfondimenti.

COMPETIZIONI Un’area interamente dedicata al mondo delle corse a 360 gradi, con la presenza di team, piloti, promoter e meccanici. Il posto ideale in cui il visitatore può incontrare ed avvicinare questo mondo, anche attraverso momenti d’intrattenimento e contatto con piloti attuali e del passato, sviluppato grazie alla collaborazione con Aktarus Zone.

COMMUTING 2Wheels 2Work è un’area dedicata al commuter che, ogni giorno, sceglie le due ruote per gli spostamenti casa-lavoro.

L’area nasce con l’obiettivo di informare e sensibilizzare gli utenti verso un uso maggiore delle due ruote per muoversi in modo più intelligente, consapevole e sostenibile in città.

Con oltre 700.000 veicoli a due ruote a motore immatricolati, di cui la metà sulle strada ogni giorno, Roma è la piazza ideale per parlare di mobilità e di commuting.

Si tratta di un progetto unico nel panorama delle fiere italiane con quattro giorni di eventi dal palco del padiglione 3 di Roma Motodays. 2W2W si svolge in collaborazione con Roma Servizi Mobilità, Università degli Studi Roma Tre, Università degli Studi Niccolò Cusano, FMI - Federazione Motociclistica Italiana e Honda Italia. Ci sarà spazio anche la nuova Green Riding Experience, l’area prove per i modelli elettrici ed i percorsi indoor per e-bike, monopattini ed hoverboard.

INNOVAZIONE Al via il contest per selezionare le startup più interessanti che saranno ospitate nell’area Innovazione di 2W2W. Ad aprire le giornate, sabato 9 marzo, l’Innovation Breakfast, un evento concepito per avviare il confronto tra startup, aziende e investitori in modo piacevole e informale.

2W2W rinnova il suo legame con la Ricerca, lanciando un contest dedicato alle università per idee e soluzioni innovative in tema di mobilità. I progetti, espressi attraverso il linguaggio video, concorreranno per conquistarsi un posto tra i primi cinque. A i progetti, venerdì 8 marzo, sarà dedicata una Commissione di valutazione creata ad hoc dal Comitato Scientifico di Roma Motodays. Honda Italia sarà partner dell’iniziativa e parteciperà al comitato di valutazione. Al team vincitore, Honda Italia riserverà un premio di formazione in azienda.

OFFICINE Roma sarà la sola tappa italiana ad ospitare anche lo Scrambler With Coffee, il Custom Bike Show Contest dedicato ai segmenti Café Racer e Scrambler, che vedrà la collaborazione con l’AMD World Championship Of Custom Bike Building e che per l’occasione metterà in palio ben 3 iscrizioni gratuite alla Finale Mondiale di Colonia 2020. Inoltre sarà inserita una nuova data del Campionato Italian Motorcycle Championship Custom Bike Show.

EPOCA Per gli appassionati delle moto d’altri tempi, al prossimo Roma Motodays sarà presente anche ASI, l’Automotoclub Storico Italiano, costituito nel 1966 e che oggi riunisce circa 202.000 appassionati di veicoli storici. Rappresenta istituzionalmente il motorismo storico italiano presso tutti gli organismi nazionali ed internazionali competenti.

FEDERAZIONE Confermata la partnership con la Federazione Motociclistica Italiana, che amplia la propria presenza nel Salone della Moto e dello Scooter di Roma. Tra le iniziative, sulla scorta del successo ottenuto nella passata edizione, si svolgeranno corsi formativi di vari livelli tenuti da istruttori federali. Sono stati già annunciati il corso di guida sicura su strada, il corso di introduzione alla guida riservato al pubblico femminile e, grande novità inedita, il corso di avviamento al terreno sterrato/fuoristrada. Come nel 2018, le operazioni di biglietteria di Roma Motodays prevedono una scontistica per i possessori di tessera FMI e per il circuito MYFMI.

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MOTODAYS.IT

7-10 MARZO 2019 FIERA DI ROMA

ORGANIZZATA DA

IN COLLABORAZIONE CON

PARTNER UFFICIALI

MEDIA PARTNER

PREVENDITE

di Dante Cruciani

EVENTI

CARNEVALI D'ITALIA: TUTTI GLI APPUNTAMENTI DA NON PERDERE! CARNEVALE DI VENEZIA. Inizia ufficialmente la mattina del 17 febbraio, con la sfilata in barca da Punta della Dogana. Il corteo di barche percorrerà tutto il Canal Grande sino a raggiungere il popolare Rio di Cannaregio, dove sarà accolto pubblico assiepato sulle rive. Altra data da ricordare è quella del 23 febbraio, quando si terrà la tradizionale “Festa delle Marie”.

Dodici bellissime fanciulle raggiungeranno, nel contesto di uno scenogra-

tedì grasso si terrà il Carnevale di Burano. I carri sfileranno a Marghera il martedì stesso, quando il Carnevale veneziano si chiuderà all'insegna dell'ascesa della grande bandiera cittadina, quella raffigurante il Leone alato di San Marco, verso il campanile dal quale è disceso l'Angelo.

fico corteo, Piazza San Marco verso le 16. Si tratta di un momento fondamentale, perché le ragazze indossano i gioielli dogali ed è possibile ammirare i veri costumi della tradizione veneziana. La Festa durerà più giorni, fino al 23 febbraio, quando verrà proclamata la Maria del Carnevale 2019.

Il 24, la Maria vincitrice dell'anno precedente, Erika Chia, darà vita al primo Volo dell'Angelo, la spettacolare discesa che, dalla metà del Cinquecento, congiunge idealmente la sommità del campanile della Torre di San Marco al centro di Piazza San Marco, dove il Doge aspetta. Da giovedì 28 al mar-

Nel contesto del Carnevale di Venezia avverranno anche tante altre cose. Dal 21 al 28 febbraio sarà eccezionalmente aperto alle visite il Palazzetto Bru Zane, piccolo gioiello dell'architettura veneziana. Una pista di pattinaggio su ghiaccio sarà allestita a Campo San Paolo fino al 5 marzo.

Il carnevale riempirà le strade di Mestre il 23 e il 24 febbraio e la settimana dal 28 al 5 marzo.

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EVENTI Infine, è indetto il concorso ”La maschera più bella”, la cui iscrizione è gratuita.

CARNEVALE DI FANO. In base ai documenti storici, si svolge almeno dal 1347. Dalla metà del secolo successivo è prescritto festeggiarlo addirittura nello statuto cittadino. Nei secoli ha sviluppato alcune sue peculiarità: ad esempio il fatto che sia il carnevale più dolce del mondo (dai carri vengono tirati dolciumi) e che abbia un suo particolare stile musicale (la “musica arabita”: una specie di jazz italiano). Quest'anno la festa è dedicata ai“Colori delle donne”. Gli eventi partiranno dall'8 febbraio con la mostra fotografica dedicata al carnevale dell'anno passato. Si entra però nel vivo domenica 17 febbraio, con il carnevale dei bambini, gli spettacoli di strada, i dolci fritti, il mercatino, la prima sfilata dei carri, i djset e i concerti (il tema sono le musiche dei cartoni animati). Domenica 24 si inizia a fare sul serio con la prima sfilata dei veri e propri carri allegorici (ospite d'onore Gessica Notaro). In mezzo ai festeggiamenti, i laboratori per spiegare l'arte delle maschere di cartapesta, gli spettacoli teatrali e la scherma storica. Domenica 3 marzo ospite d'onore Annalista Minetti.

CARNEVALE DI VIAREGGIO. Come quello di Fano, quest'anno è dedicato alle donne. Per l'edizione 2019 ricorrono i suoi 146 anni. Tanti ne son passati da quando, il martedì grasso del 1873, alcuni giovani della borghesia cittadina hanno pensato di festeggiare il carnevale attraverso una sfilata di carrozze.

Verso la fine del secolo, alcuni artigiani iniziano a costruire i primi carri trionfali. Nel 1930, grazie al pittore Umberto Bonetti, arriva la prima maschera autenticamente viareggina: Burlamacco, un costume preso della commedia dell'arte e volto in chiave futurista (ha una tuta bianca e rossa e un mantello nero). L'anno dopo arriva la sua compagna femminile, Ondina, che simboleggia la bagnante della stagione estiva.

E a proposito di mare, è da lì che tradizionalmente parte la festa.

Così, anche quest'anno, tre colpi di cannone sparati dal mare daranno il via a 5 cortei in maschera (9, 17, 23 febbraio; 3 e 5 marzo). Ci saranno 9 carri di prima categoria (giganti: alti 20 metri e larghi 12) e 5 di seconda. A crearli, 25 ditte artigiane e circa 250 professionisti. Il tutto sarà partorito in un contesto esclusivo: la “Cittadella del Carnevale”, un complesso architettonico unico in Europa, dove ben 16 grandi capannoni sfornano carri e scenografie incredibili.

Quest'anno sono inoltre previsti spettacoli pirotecnici sabato 9 febbraio e martedì 5 marzo.

CARNEVALE DI CENTO. Grazie ad alcuni affreschi del Guercino (celebre cittadino centese), se ne ha notizia sin

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dal 1600. Fino agli anni '80 è stato un fatto soprattutto locale. Poi, grazie al gemellaggio con Rio de Janeiro e un gestione moderna, è diventato il “Carnevale d'Europa”.

Quest'anno si festeggerà il 10, il 17 e il 24 febbraio, e il 3 e il 10 marzo. L'ultimo giorno si terrà il rogo di Tasi, la maschera tradizionale centese (uomo panciuto con cappello a bombetta). Per l'edizione 2019, i carri di prima categoria in sfilata saranno, secondo l'ordine di classifica dell'edizione del 2018, I Toponi con “Vola solo chi osa farlo! (i campioni), I Ragazzi del Guercino con “Banco tira tutto”, I Fantasti100 con “L'Ultimo viaggio”, Mazalora con “I sette vizi Capitali” e Il Risveglio con “Ritorno alle origini”. Domenica 17 si esibiranno i The Kolors. L'animazione sarà affidata a diverse compagnie di ballerine brasiliane.

CARNEVALE DI IVREA. Si terrà il 17, il 24 e il 28 febbraio, e dal 2 al 6 marzo. È il famoso carnevale delle battaglie delle arance, dove viene simulato uno scontro tra popolo (4.000 tiratori a piedi) e guardie le guardie baronali (sono disposte in squadre da 10 o da 12 su 50 carri trainati da cavalli). È certamente uno dei carnevali storici più antichi e interessanti d'Italia. Protagonista la Vezzosa Mugnaia, ovvero Violetta, promessa sposa che non volle sottostare allo jus primae noctis imposto dal marchese Raineri di Biandrate.

Una volta giunta a castello, la donna estrasse un pugnale e tagliò la testa al feudatario. Così avviò una rivolta cittadina contro il barone. La tradizione dello scontro per mezzo delle arance si è sviluppata da metà '800. Per l'edizione del 2019 sono previsti, secondo tradizione, tanti eventi: i cortei storici, le fagiolate, le polentate e, ovviamente, le battaglie (3,4 e 5 marzo).

CARNEVALE DI MAMOIADA. È una delle manifestazioni più antiche della Sardegna. È il carnevale dei “mamuthones”, una maschera oscura, ricoperta di pelli e di pelo che porta sulle spalle pesanti campanacci. Disposti in squadre da dodici e in fila per due, i mamuthones danno vita a una tradizionale danza ritmata. Quest'anno i giorni della sfilata saranno il 3,4 e 5 marzo.

EVENTI CARNEVALE DI OFFIDA. È un carnevale storico italiano. Si tiene nelle Marche, in provincia di Ascoli Piceno. La sera del giovedì grasso le diverse congreghe ricevono dal sindaco le chiavi della città. Ovviamente, anche in questo caso, si terranno sfilate di carri allegorici e la caccia a “Lu bov finto” (una mucca). Il guazzarò (saio di tela bianca e fazzoletto rosso al collo) è la maschera tipica del martedì grasso. Nello stesso giorno si bruciano i vlurd (fasci di canne imbottiti di paglia).

CARNEVALE DI CASTROVILLARI. Tra i più antichi della Calabria - è attestata come festa sin dalla metà del '600 - ha vissuto una sua rinascita dal 1959. Nel suo contesto si esibiscono ospiti del Festival Internazionale del Folklore. Centinaia di persone lavorano diversi mesi per la realizzazione delle maschere e dei carri allegorici.

CARNEVALE DI VERONA. In origine è noto con il nome di Bacanal del Gnoco (Baccanale del Gnocco). Prende le mosse da una rivolta

ogni rione. Dal 28 febbraio al 3 marzo si terrà un villaggio di carnevale nel quartiere di San Zeno.

CARNEVALE DI FOIANO DELLA CHIANA (AREZZO). La sua versione moderna risale agli anni '30, quella storica al 1539. I foianesi sostengono che sia il più antico d'Italia è in questo devono mettersi d'accordo con molti dei carnevali presi in considerazione in questa rassegna. Tra gran balli in maschera, feste per bambini, coriandoli e maschere, si terrà il 10, 16, 17, il 23 e 24 febbraio; il 2, il 3 e il 5 marzo. Re Giocondo, il re del carnevale, sarà il protagonista della festa insieme a 4 grandi carri allegorici (circa 15 metri di altezza per 17 di lunghezza) appartenenti ai cantieri di Azzurri, Bombolo, Nottambuli e Rustici.

CARNEVALE DI MONTEMARANO (AVELLINO). È il carnevale all'insegna della tarantella, uno dei vivi d'Italia. Schiere di maschere danno vita a coreografie e lanciano confetti. Non conta il tipo di costume, conta la voglia di muoversi e ballare. La maschera storica locale è il Caporabballo, ovvero colui che guida la sfilata e dirige il ballo. La sua “autorità” è imposta da un bastone. Anticamente si travestivano da Caporabballo le persone “bastonate” nella quotidianità: gente che nella scala sociale contava davvero poco. Il gran finale del carnevale non è il martedì grasso ma la domenica successiva. Quel giorno si celebra un comico funerale al carnevale. La musica di tutta la festa è rigorosamente suonata e dal vivo.

CARNEVALE DI ACIREALE. È il più bel carnevale della Sicilia, un tripudio di maschere, luci, fiori e musica. Si parte domenica 17 febbraio, con la grande parata d'apertura dei nove carri allegorico-grotteschi.

Poi si festeggia il 23, 24, 28 dello stesso mese e dall'1 al 5 marzo. Domenica 3 si esibiranno i The Kolors, martedì 5 si esibirà Jerry Calà. È anch'esso un carnevale dall'antica tradizione. I primi documenti che lo attestano sono di fine Cinquecento. Alla fine dell'Ottocento arrivano le prime sfilate su carri allegorici. Oggi, la commistione di luci, meccanismi idraulici e fiori fanno dei carri di Acireale uno spettacolo unico al mondo. Durante la festa sfilano anche automobili completamente infiorate e minicarri realizzati minuziosamente. Tante le maschere tipiche locali: l'abbatazzu (una presa in giro del clero), i baroni, i manti e i domino (queste ultime due maschere completamente nere simili a quelle veneziane).

del 18 giugno 1531 contro i fornai cittadini. Il popolo si rivoltò perché i fornai, non essendo pagati, non distribuivano il pane (il contesto era quello delle campagne d'Italia di Carlo V).

Sembra però che la tradizione veronese del carnevale sia persino precedente. Per questo i veronesi amano affermare che si tratti del carnevale più antico d'Europa. Il calendario 2019 è pieno di eventi per tutto il mese di febbraio e per le prime giornate di marzo. Si parte simbolicamente il 9 febbraio con la posa della statua del Papà del Gnocco, la cui 489esima incarnazione viene eletta il giorno dopo (c'è un apposito albo che risale al 1923!). È un carnevale rionale, per cui sono molti gli eventi di

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MODA

di Paola Stefanucci

“LUX!”: M'ILLUMINO D'ALLUMINIO TESSUTI D'AVANGUARDIA E TANTA LUCE l bagliore dell’alluminio si è affacciato in passerella, modellato in abiti dalla fantasia e dall’abilità degli studenti del corso di Fashion Design dell’Accademia di Belle Arti di Roma. A guidare i ragazzi Graziella Pera, scenografa e costumista superlativa, professionista prediletta da registi quali Lizzani, Steno, Comencini, Capitani, Neri Parenti e Renzo Arbore, matta-

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tore che non ha certo bisogno di presentazioni.

“Lux!” il titolo della sfilata “metallica”, impreziosita dalle note di Eugenio Bennato e dalla danza della Compagnia Dna, che ha mandato in visibilio gli ospiti, accolti per l’occasione a Palazzo Nunziante nel cuore della città partenopea, lo scorso 18 gennaio. Tra le ventidue proposte - tutte gioiose, movimentate,

divertenti - persino un abito da sposa. Un risultato, forse, inimmaginabile, ottenuto con fogli di alluminio riciclato, sottratto alla fine in discarica! La collezione è poi stata mostrata al pubblico in una statica nella sede dell’Accademia in via di Ripetta, nella Capitale, in occasione di “AltaRoma”.

Ma “Lux!” non è stata solo moda: l’evento è stato concepito nell’ambito del progetto est(etico) “Napoli Eden” di Annalaura di Luggo, lanciato nelle scorse festività natalizie, con il supporto del CIAL di Milano (Consorzio Imballaggi Alluminio). L’artista napoletana ha reso ancor più attraenti quattro siti della sua Città, grazie a quattro monumentali sculture da lei realizzate con gli scarti della lavorazione del metallo estratto dai minerali di bauxite: “Trìunphus” in piazza Municipio, “Pyramid” nella Galleria Umberto I, “Gèminus” a Largo Baracche e “Harmònia” nel Largo Santa Caterina a Chiaia; queste due ultime opere d’ora in poi faranno parte del paesaggio urbano del capoluogo campano.

Il messaggio di amore per la bellezza e l’ambiente che scaturisce da quest’iniziativa, a cura di Francesco Gallo Mazzeo, sarà veicolato sul grande schermo dal film omonimo “Napoli Eden” per la regìa di Bruno Colella e la distribuzione internazionale TaTaTu.

L'IMPORTANZA DELLA CRAVATTA C’è un accessorio del guardaroba maschile così carico di storia (e di futuro) da meritare una festa mondiale.

Da dieci anni in qua, il 18 ottobre, si celebra la Giornata internazionale della Cravatta. La data coincide con il giorno in cui l’“Academia Cravatica”, nel 2008, cinse l’arena romana di Pola con una cravatta rossa lunga 808 metri, in omaggio al simbolo della identità nazionale croata.

La cravatta, infatti, si è affacciata nella moda quattro secoli fa. Fu introdotta in Francia nel periodo della Guerra dei Trent’anni (1618-1648) dai mercenari

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croati al servizio di Luigi XIV, che indossavano un foulard annodato al collo per riconoscersi in battaglia. Il Re Sole, famoso per l’eleganza, adottò subito l’idea per sé e il suo reggimento, de-

cretandone l’intramontabile successo.

Fino ad oggi. Tra estimatori e detrattori.

Alcuni considerano questo complemento dell’abbigliamento troppo serio e conformista, ma nelle grandi occasioni nessuno rinuncia ad indossare la cravatta. A tinta unita, a fasce, a fantasia, nei tessuti più vari, non c'è niente da fare: attira l’attenzione. A seconda del colore, del disegno, del tipo di nodo - ne esistono ottantacinque - rivela la personalità di chi la porta al collo. Chi ama la singolarità e la ricercatezza predilige quella artigianale, cucita a mano. Ma c’è ancora chi lo fa? Sì, certo. Nell’impresa si cimentano anche giovani brillanti.

MODA Ne abbiamo intercettato uno nella Capitale, nel quartiere Torlonia. Elias Zoccoli, doppio diploma all’Accademia di Belle Arti di Napoli e a quella romana di Arte Drammatica Silvio D’Amico, promettente carriera nel mondo dello spettacolo, dimostra il suo talento anche con ago e filo. Il mestiere lo ha imparato nell’atelier di Giuseppe De Biase, ai tempi allievo di Angelo Litrico, sarto che veste nobili, diplomatici e artisti. E alla cravatta, su misura, unica, ci pensa lui.

MODA ITALIANA E POLITICALLY CORRECT: ORMAI È SEMPRE TEMPO DI SCUSE n pochi mesi tre incidenti notevoli. In principio si sono distinti Dolce & Gabbana per una pubblicità offensiva del popolo cinese. L'uscita dello spot, che ironizzava su una pizza mangiata con le bacchette e che suggeriva strane congetture sessuali, è costata al marchio l'annullamento di una grande sfilata a Shangai nonché seri problemi sul mercato cinese.

Poi è stata la volta di Prada, accusata di razzismo per un pupazzo della linea Pradamalia: un oggettino che si appendeva alle borsette e rappresentava, in maniera stilizzata, un nero con i labbroni sproporzionati e una lancia in mano. In un mondo come quello americano, è stato sufficiente per costringere il marchio italiano alle scuse pubbliche su Twitter e all'immediato ritiro del gadget dalla vendita.

Infine, a inizio febbraio, il caso Gucci. Oggetto dello scandalo la produzione un maglione nero a collo alto che permette di alzare la lana fino a sotto gli occhi - come se fosse una specie di passamontagna - lasciando scoperta e cerchiata di rosso solo la bocca. Apriti cielo. Il problema è che tale mise conferisce a chi la porta l'aspetto di Golliwog, una bambola di fine '800 raffigurante un bambino nero. Nei paesi anglosassoni Golliwog è un giocattolo visto male perché considerato idealmente razzista. Dunque, immediate scuse pubbliche e ritiro del maglione dagli store del celebre brand. Insomma, il politicamente corretto detta oggi legge anche nel fatato mondo della moda.

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WEB IL PERSONAGGIO

di Elisa Marini

di Penelope Salomone

ROSALIA CATALDI, BLOGGER DI BENESSERE E BELLEZZA

AMBRA JOVINELLI: UNA STAGIONE INTERESSANTE

illole di benessere dedicate al popolo dei social.

Linguaggio chiaro e comprensibile, argomenti che da “semplici” post di Instagram diventeranno nel 2019 degli e-book pronto-uso in caso di necessità. Il benessere spopola sul web e Rosalia Cataldi - 250.000 followers su Instagram - rappresenta un autentico punto di riferimento in materia. Un percorso iniziato qualche anno fa che oggi si è tradotto in un blog (www.cataldi.com) e in una serie di manuali destinati a chi vuol star bene con se stesso.

Rosalia / crediti: PH. GIADA LAISO I tuoi post su Instagram sono pillole quotidiane rivolte a tutti...

Solo con il giusto approccio divulgativo, il mondo del benessere può raggiungere la massa ed essere d’aiuto alla gente. Il “passaparola” oggigiorno, anche grazie al web, può funzionare davvero e fare del bene a molti.

C’è un obiettivo che ti sei posta?

Credo sia davvero importante indirizzare le persone a scoprire “la migliore versione di se stesse”, per cercare di migliorarsi sempre di più sia nel campo del benessere che della bellezza. Da qui nasce l’idea di postare articoli sempre d’avanguardia, interessanti e mai di difficile accesso o comprensione, in quanto solo comunicando con termini semplici e lineari, si può raggiungere il così tanto ambìto traguardo di condivisione del benessere con un pubblico sempre maggiore ed eterogeneo.

Il 2019 porterà con sé i tuoi primi e-book?

Sì, saranno libri in cui si parlerà di bellezza e benessere. Il primo ebook è incentrato sulla rosa: partendo dalla trattazione del fiore in sé, non mancano i rimedi per la salute, le ricette cosmetiche di bellezza e culinarie, tantissimi curiosi utilizzi per il nostro corpo e non solo… Di prossima uscita sono invece due libri di cosmesi naturale, uno specifico per donne, mentre l’altro per l’uomo.

Non solo manuali…

In primavera lancerò sul mercato prodotti cosmetici naturali, totalmente realizzati da me, utili per mettere finalmente in pratica quanto condiviso in questi anni sul blog, sui canali youtube e sulle pagine social.

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CONTATTI SOCIAL https://www.instagram.com/rosaliacataldi/ www.cataldi.com

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TEATRO

na stagione di grande prestigio, quella dello storico Teatro Ambra Jovinelli, nel quartiere Esquilino.

Il cartellone è ricco e pieno di eventi interessanti.

Ecco i prossimi appuntamenti, da non mancare.

Dal 27 febbraio al 10 marzo, “Tempi nuovi”: in scena una famiglia investita dai cambiamenti veloci e sorprendenti della nostra epoca. Lo spettacolo è scritto e diretto da Cristina Comencini, con Maurizio Micheli e Iaia Forte.

L’11 marzo, unica rappresentazione, “Più bella cosa non c’è” con Teo Mammucari. Nello show, da lui stesso scritto

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e diretto, Teo attraversa l’amore, la gioia di essere diventato padre, ma soprattutto la speranza di sottrarsi a una realtà che ci ha trasformato in robot.

Dal 13 al 24 marzo è la volta di Giulio Scarpati e Valeria Solarino nel “Misantropo” di Molière per la regia di Nora Venturini. Dal 26 al 31 marzo 2019 è il turno di Elio Germano ne “La mia battaglia”. Dal 3 al 14 aprile di Sergio Rubini e Luigi Lo Cascio in “Dracula”, il capolavoro gotico di Bram Stoker. Dal 3 al 5 maggio, Antonio Ornano sul palco nel suo esilarante“Non c’è mai pace tra gli ulivi”, scritto con Carlo Turati, Simone Repetto, Matteo Monforte per la regia di Davide Balbi. Infine, dall’8 al 19 maggio, “Le regole per vivere”, la divertentissima commedia della scienziata e drammaturga inglese Sam Holcroft, chiude il cartellone.

Maggiori info su: www.ambrajovinelli.org

di Gaetano Gaggiottino

SCIENZE

I COLORI DEL SALE osa dell’Himalaya, rosso delle Hawaii, blu di Persia: occorre ricordare il sale, indipendentemente da come si presenta, è sempre e comunque cloruro di sodio. Lo dimostrano le analisi fatte sul più costoso dei sali: il rosa dell’Himalaya. Da anni, sedicenti esperti d’alimentazione e biofisici, ne decantano le proprietà, effetti benefici che avrebbero a che fare con il controllo della ritenzione idrica, il rinforzamento delle ossa, il contrasto all’invecchiamento e il mantenimento dell’equilibrio del ph cellulare. Bene, alcuni laboratori chimici bavaresi (Germania) hanno così voluto vederci più chiaro. Così l’Ufficio Bavarese per la salute e la sicurezza alimentare ha condotto le sue analisi e ha stabilito che tale sale è risultato composto al 97% da cloruro di sodio. Il caratteristico colore rosa sarebbe quindi dovuto alle semplici impurità presenti nel sale, ovvero al magnesio, al calcio e all’ossido di ferro (praticamente ruggine). Questi elementi , per fortuna, sono presenti in quantità talmente contenute da non causare né danni né vantaggi. Quello che manca

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CIBO ALLA MODA, QUINDI LO MANGIO ’

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il caso della quinoa, pseudo cereale (è una pianta erbacea annuale simile agli spinaci e alla barbabietola) con buona fonte di proteine vegetali e basso contenuto di grassi. Viene dalle Ande, dove da secoli e secoli sostanzia la dieta dei contadini locali. Purtroppo, grazie alla sua nuova

completamente al sale rosa è invece lo Iodio, ovvero un elemento che ha un importante ruolo per il nostro metabolismo, tanto che i tecnici della alimentazione consigliano di usare il sale iodato. Insomma, i cibi miracolosi non esistono.

LE STAGIONI DEL LIMONE

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onsumare i frutti di stagione è una scelta sana. Il limone ne è un esempio. Da ottobre a marzo troviamo il “primofiore”: limone invernale per eccellenza, dalla forma allungata, ricco di succo e di oli essenziali, con elevata acidità.

Da aprile a giugno abbiamo invece il “bianchetto”: il limone della primavera, dalla caratteristica buccia giallo pallida, di forma tonda e schiacciata. Da luglio a settembre troviamo il “verdello” estivo siciliano, dal profumo intenso e dalla buccia verde, caratteristico della stagione calda.

Tutto ciò dimostra che le stagioni esistono ancora, basta solo imparare a riconoscerle dai loro frutti.

popolarità, il suo prezzo è talmente salito che i contadini boliviani non possono più permetterselo. Inoltre, la corsa alla quinoa ha ridotto a monocultura molti appezzamenti di terra e ha dimezzato gli allevamenti di lama e alpaca, con grave danno alla locale produzione di lana. Infine c’è un serio problema relativo alla produzione di gas serra. Il lungo viaggio della quinoa fino ai nostri mercati comporta notevoli emissioni di Co2.

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SALUTE E BENESSERE

di Sveva Guerreri

STARE PIÙ IN SALUTE? CI PENSA IL GATTO ossedere un gatto può arrecare diversi benefici per la salute. I gatti sono morbidi, indipendenti e affettuosi, richiedono molta meno attenzione dei cani e spesso sono in grado di badare a loro stessi. Il gatto si aggira per casa e, nonostante la sua forte indipendenza, può dare molto affetto e senso di compagnia ai suoi proprietari. Da anni ormai la pet-therapy si è diffusa anche nel nostro Paese, questo perché ci sono molteplici vantaggi nell’avere un gatto all’interno delle mura della propria casa.

Il potere terapeutico dei gatti è sempre più oggetto di studio da parte della scienza, che non a caso ha coniato il termine “gattoterapia” per definire un metodo di cura mirante all’ottimizzazione dell’equilibrio

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GLI STRAORDINARI BENEFICI CHE COMPORTA LA COMPAGNIA DEL PICCOLO FELINO psicofisico attraverso il rapporto tra gatto ed essere umano.

Innanzitutto è assodato che il piccolo felino riduce lo stress e l’ansia.

Allevare un gatto può essere lenitivo e indurre sostanze chimiche rasserenanti e antidolorifiche nel corpo. Un semplice e prolungato momento di compagnia è spesso sufficiente per rilassare i proprietari e distrarli da altre preoccupazioni.

Gli studi dimostrano che chi possiede un gatto ha meno probabilità di essere a rischio di ictus rispetto a qualsiasi altro proprietario di animali domestici. Gli scienziati ipotizzano che questo avvenga anche grazie alle poche esigenze dell’animale. Secondo una ricerca dell’Università del Minnesota, la presenza di un gatto in casa va a diminuire del 30% il rischio di infarto cardiaco. Inoltre lo studio avvalora dei benefici a livello di tensione muscolare: è stato dimostrato, pertanto, che le fusa vanno ad aumentare la capacità di un tessuto di rilassarsi e di una fascia muscolare di distendersi.

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Oltre a tutto questo, convivere con un gatto comporta il rilascio di ossitocina, l’ormone noto per indurre sentimenti di amore e fiducia, che provoca un effetto calmante sul nostro cervello.

Non solo, effetti positivi sono stati rilevati anche negli anziani, tra i malati di Alzheimer, tra le persone con disabilità e tra chi soffre di insonnia.

La “gattoterapia” rinforza dunque il nostro sistema autoimmune. In breve, l’esposizione al pelo di animale domestico in casa si traduce in una maggiore resistenza agli allergeni, riducendo così il rischio di allergie e asma. C’è poi il capitolo pressione sanguigna: i proprietari di gatti sono noti per avere una pressione più bassa rispetto a chi non ne possiede uno. Ciò a causa della presenza calmante che i gatti forniscono. A tal proposito, è stato condotto un esperimento. Sono stati riuniti in una stanza molti proprietari di gatti. I diversi soggetti in un primo momento parlavano ad alta voce, fattore che ha naturalmente innalzato i livelli di pressione del sangue. Quando i proprietari sono stati osservati parlare con i loro gatti, la loro pressione sanguigna è invece rimasta costante.

Infine avere un gatto in casa abbassa i livelli di trigliceridi e colesterolo: è da ricordare che i livelli elevati di trigliceridi e colesterolo contribuiscono alle malattie cardiache e sono sintomatici del diabete di tipo 2, nonché degli ictus e delle malattie renali. Naturalmente, la riduzione di questi livelli porta ad una diminuzione del rischio in queste malattie.

di Antonciro Cozzi

GUIDA GRATUITA PER TURISTI DEL X MUNICIPIO

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rriva negli infopoint di via dei Fori Imperiali e dell’aeroporto di Fiumicino una piccola guida turistica del X Municipio. Le 6.000 copie dell’opuscolo raccontano le

bellezze del territorio (Ostia Antica, Pineta di Castelfusano, Torre michelangiolesca di San Michele, eccetera) e danno indicazioni ai turisti sui trasporti. Tre le lingue: italiano, inglese e tedesco. Purtroppo non sarà possibile distribuire alcunché nel territorio di Ostia e dintorni. L’unico infopoint turistico del centro di Ostia è chiuso e vandalizzato da tempo.

VARIAZIONE DI BILANCIO: TUTTI I FONDI VANNO ALLE STRADE o scorso ottobre c’è stata una variazione del bilancio municipale che implicava lo stanziamento di circa 6 milioni e mezzo di euro. Quasi tutta la cifra, stando alle parole dell’assessore al Bilancio Paola Zanichelli, andrà al rifacimento del manto stradale del territorio (5

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XNEWS

NASCE UN OSSERVATORIO PER LA SALUTE NEL X MUNICIPIO? metà gennaio il consiglio comunale ha approvato una mozione del consigliere Andrea Bozzi volta ad istituire un Osservatorio per la salute nel Municipio.

L’obiettivo sarebbe quello di “poter monitorare l’accesso democratico ai servizi pubblici per gli utenti, le situazioni di rischio per la salute pubblica, come elettrosmog o emergenze sanitarie e, non ultimo, perché no, poter realizzare anche campagne di prevenzione che favoriscano i cittadini”.

Esisteva un’istituzione simile ma è scomparsa dopo il 2013, a seguito del commissariamento del Municipio. Il professor Gianni Speranza, oncologo, ha inoltre auspicato la nascita di un registro dei tumori, per capire quali neoplasia incidono di più sul territorio e lavorare, così, sulla prevenzione.

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GIOVANI MUSICISTI: ALLO STUDIO LA POSSIBILITÀ DI SALETTE GRATIS a Commissione per le Politiche giovanili del X municipio sta studiando la possibilità di allestire delle aree musicali nelle quali i giovani talenti possono provare ed esibirsi. Tutto questo per dare una possibilità a chi non ha i mezzi economici di farsi conoscere e di esercitarsi musicalmente.

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16 E 17 MARZO: ARRIVA AD OSTIA IL VILLAGGIO PANINI milioni 700mila euro). D’altra parte la situazione generale è di tipo emergenziale: sono oltre 100 le strade del territorio che presentano buche o voragini, tratti d’asfalto per i quali è stato imposto il kafkiano limite di 30 km orari. C’è poi un problema derivante dai contratti di manutenzione. Sembra che le società preposte non siano disponibili durante i fine settimana, una circostanza che ha costretto i vigili locali a fare da transenne umane, cioè a presidiare le buche affinché nessuno si faccia male. La speranza è che grazie ai fondi stanziati la situazione in primavera migliori.

ue giorni dedicate alle figurine, ai campioni su di esse celebrati, a una forma di collezionismo che prende soprattutto i più piccoli. Questo il programma del Villaggio Panini, evento promosso dal Municipio e dalla celebre casa editrice presso il Piazza dei Ravennati. L’area sarà circa di 100 metri quari e sorgerà vicino al Pontile.

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BUDGET E RICETTE

di Lucia Bianco (inviate le vostre ricette a luciabianco@hotmail.it)

DUE DELIZIOSI PRIMI ronti per altre esperienze in cucina? Ultimamente ho avuto come ospite un nipote. Il mio desiderio di coccolarlo si esprime come sempre in cucina e, immancabilmente, il desiderio di sperimentare nuovi piatti vince. Menomale che i nuovi piatti sono stati promossi! Ora non mi resta che condividerli con voi. Comin-

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RAVIOLI AI CARCIOFI INGREDIENTI PER LA PASTA: • 300g di farina • 3 uova intere • sale ed un cucchiaio d’olio

rana • 70g di caciocavallo grattugiato • olio, sale

PER IL RIPIENO: • 8 carciofi • 1/2 cipolla • 200g di ricotta • 2//3 rametti di maggio-

PER CONDIRLI: • 150g di burro • timo e caciocavallo grattugiato

PREPARAZIONE

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er preparare la pasta innanzitutto mettete la farina in una ciotola. Con le dita create un piccolo cratere e mettete all’interno le uova e un poco di sale. Con una forchetta cominciate a battere le uova incorporando mano a mano tutta la farina. Una volta lavorato un po’ il tutto, versa-

telo sul tavolo e continuate con le mani fino ad ottenere un impasto liscio e uniforme. Formate una palla, avvolgetela con la pellicola e lasciatela riposare per 30 minuti.

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ciamo con i Ravioli con ripieno di carciofi. Poi un piatto semplice semplice che ho provato al ristorante. È un piatto di Ponza sorprendente che conta solo tre ingredienti: un sughetto di pomodoro, la ricotta e i fiori di zucchine.

Il cuoco mi ha gentilmente dato due consigli e qui li riporterò nella ricetta.

Ora tocca al ripieno. Tritate la cipolla molto bene e fatela appassire in una padella con poco olio per una decina di minuti.

Io per non farla bruciare aggiungo sempre un paio di cucchiai d’acqua. Coprite e abbassate al minimo la fiamma. Pulite i carciofi, togliete le foglie dure e la barbetta centrale, tagliateli a fettine e poi a tocchetti piccoli. Quando la cipolla sarà diventata trasparente, unite i carciofi, salateli e fateli cuocere a fuoco lento per una ventina di minuti: devono essere morbidi.

Fateli infine freddare e quindi tritateli grossolanamente nel robot da cucina.

Ora lavorate la ricotta con una forchetta , aggiungete i carciofi e amalgamate bene, unite le foglioline di maggiorana ed il caciocavallo e mescolate bene. È venuto il momento di fare i ravioli. Riprendete la pasta, la troverete liscia e morbida. Fate un cilindro che dividerete in quattro parti e coprite con uno strofinaccio perché non si asciughi.

Tirate fuori la magica macchinetta per tirare la pasta, prendete uno dei pezzi di pasta e tirate una sfoglia abbastanza sottile (diciamo che se la numerazione va da 1 a 9, voi la passate Sino a 7). Le sfoglie devono essere appoggiate su un ripiano spolverato con farina e poi coperte con uno strofinaccio, non devono asciugarsi. È arrivato il momento di chiudere. Secondo me il modo più facile per fare i ravioli è questo: prendete la prima sfoglia e con un bicchiere o, se lo avete, con un coppapasta, fate tanti tondi. Su ognuno mettete un cucchiaino di ripieno e con un dito bagnate con acqua tutto attorno, piegate in due cercando di fare uscire l’aria e schiacciate il bordo ripassando poi con i rebbi della forchetta per sigillarli meglio. Man mano, appoggiate i ravioli su un canovaccio infarinato.

Ora si tratta di gustarli.

Fate bollire abbondante acqua salata. Mettete il burro con un filo d’olio in una padella molto ampia. Quando è sciolto aggiungete le foglioline di timo. Quando l’acqua bolle, versate i ravioli e fate cuocere per 4-5 minuti. Appena cotti raccoglieteli con una schiumarola e metteteli nella padella facendoli insaporire nel burro qualche minuto, serviteli con una buona spolverata di caciocavallo.

Non vi spaventate, non e’ difficile, mi dilungo nelle spiegazioni perché desidero che tutti abbiano il piacere di divertirsi in cucina, anche chi e’ alle prime armi.

INFORMAZIONE REDAZIONALE

RIGATONI CON FIORI DI ZUCCHINE E RICOTTA INGREDIENTI • 500g di pomodori san Marzano • 250g di ricotta di pecora • 1 uovo • 80g do parmigiano • fiori di zucca (almeno tre a

testa) • 1 spicchio d’aglio • basilico • sale • olio evo

PREPARAZIONE

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avate e spellate i pomodori: un tuffo in acqua bollente aiuta. Tagliateli a metà, puliteli dai semi e tagliate la polpa a quadretti. In una casseruola mettete olio e lo spicchio d’aglio. Non appena comincia a soffriggere il tutto, unite i pomodori a pezzetti, aggiungete un po’ di sale e qualche foglia di basilico. Fate cuocere il pomodoro a fuoco “altino” per dieci, quindici minuti. Sarà pronto quando la polpa sarà più densa, un po’ più scura, nonché con un profumo da acquolina.

Ora accendete il forno a 180 gradi. Pensiamo ai fiori di zucca.

Immergeteli velocemente in una bacinella con acqua, asciugateli appoggiandoli su un canovaccio o sullo scottex, apriteli delicatamente e togliete il pistillo.

Preparate la ricotta che deve essere molto asciutta. Il mio sistema è metterla dentro uno strofinaccio o nella garza, quella che si usa per scolare i formaggi, e strizzare bene. Mettetela in un piatto e aggiungete l’uovo e il parmigiano. Amalgamate bene e controllate la consistenza: deve risultare compatta.

Formate una pallina un po’ schiacciata, aprite delicatamente

PASSION CLUB RAVIOLI AI CARCIOFI Abbinamento Passion Club: piatto apparentemente semplice ma è ricco di elementi: erbe profumi delle erbe aromatiche, la sapidità del caciocavallo e l’ingrediente più “scomodo”, il CARCIOFO! KOSSLER – MULLER THURGAU COS’È?

Vino Bianco Aromatico, proveniente dall’Alto Adige, dalla provincia di Bolzano.

Le uve sono prodotte in collina a 700 mt sul livello del mare.

COM’È?

Colore giallo verdolino (con dei riflessi). Il profumo è intenso e tipico del vitigno (sentirete delle note di moscato) Gusto fresco e aromatico... non stanca mai!

COME SI BEVE? Ad una temperatura di 6-8°... consigliato con primi piatti leggeri o con pesce arrostiti.

RIGATONI CON FIORI DI ZUCCHINE E RICOTTA Abbinamento Passion Club: piatto molto divertente, sfizioso e completo... brava Lucia!

Anche qui l’abbinamento non è scontato... e noi azzardiamo!

ZAZZERA - SANGIOVESE

il fiore e inseritela, richiudete i petali cercando di coprire bene la ricotta.

Preparate una teglia, con uno scottex stendete un leggerissimo velo d’olio e appoggiatevi i fiori, cuoceranno in 15 minuti quindi metteteli in forno cinque/sei minuti prima di cuocere la pasta.

Condite i rigatoni e impiattate appoggiando sulla pasta tre o quattro fiori.

COS’È?

Il vitigno rosso più coltivato in Italia... il Sangiovese! Molto versatile e adatto alla produzione di grandi vini perchè capace di maturare nel tempo.

COM’È?

Il colore è rosso rubino con sentori fruttati e appena floreali. Morbido in bocca, non molto impegnativo. L’eventuale presenza di depositi è da considerarsi del tutto naturale e indice di genuinità.

COME SI BEVE? Con antipasti in genere e formaggi semi strutturati... ma anche con arrosti non particolarmente strutturati o unti.

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Ab

sen CO Tem non

MAGNAROMA

CIBO DA SPOGLIARE lastica ovunque: sacchetti, vassoi, pacchetti vari, cellophane, cartone. Tutto da rimuovere. Almeno secondo il verbo ecologista di Sara Wolf e Milena Glimbovsky, che a Berlino hanno aperto Original Unverpackt, un supermercato nel quale il cibo si vende senza involucro. L’idea è semplicissima: i clienti si portano da casa gli involucri che servono a portar via gli alimenti. I quali, vengono pesati e distribuiti

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attraverso appositi dispenser.

In Nuova Zelanda già esiste una catena del genere. Si chiama Foodstuffs e controlla una quota molto grande del mercato alimentare: il 53%. Frutta e verdura, rigorosamente senza plastica, vengono esposte in banconi che ogni tanto vengono annaffiati. L’iniziativa si chiama “Food in the nude” e sembra abbia fruttato un aumento delle vendite del 30%.

SU INTERNET IMPAZZA IL FALSO CIBO ITALIANO

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l rapporto dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari del ministero delle Politiche agricole (ICQRF) è molto preoccupante. Il falso cibo italiano è a portata di click e sul web impazzano le frodi. Basta un richiamo ai colori, alle località, alle immagini, ai luoghi, alle località del Bel Paese. L’istituzione italiana,

che monitora portali come eBay, Amazon e Alibaba, ha scoperto 561 casi nei quali è dovuta intervenire. Si tratta di annunci ingannevoli che riguardano prodotti come l’Amarone di Valpolicella, il Prosciutto di Parma, l’aceto balsamico di Modena, la Mortadella di Bologna, il Parmigiano Reggiano, il prosecco, eccetera. In 177 casi si è riusciti a bloccare le vendite attraverso le piattafor-

me. L’ICQRF è intervenuto ben 2763 volte negli ultimi quattro anni. I casi riguardano paesi come Regno Unito, Polonia, Germania, Repubblica Ceca, Lussemburgo, Ungheria, Cipro, Svezia, Estonia, Svizzera, Cipro, Francia e Spagna. Il falso made in Italy vale 100 miliardi di euro l’anno e negli ultimi dieci anni è cresciuto del 70%.

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OROSCOPO DI MARZO ARIETE 21/3 · 20/4 Dal punto di vista dell’amore, rispetto a un febbraio decisamente sottotono, siete in ripresa. Marzo darà serenità a chi sta in coppia e nuovi incontri ai single.

Anche dal punto di vista del lavoro, dopo due anni di sacrifici, arrivano le prime ricompense. Il Sole entra nel segno il 20 e Urano uscirà da segno. La settimana che va dal 25 al 31 sembra essere molto positiva.

MARLON BRANDO

3/4/1924

BILANCIA 23/9 · 22/10

SABRINA CARPENTER

11/5/1999

CARDI B

SCORPIONE 23/10 · 21/11

ALEKSANDAR KOLAROV

10/11/1985

GEMELLI 21/5 · 21/6 Venere ha un aspetto positivo e transita nel segno intorno al 13. Siete predisposti al chiarimento ma, al tempo stesso, passate una fase d’eccessiva impazienza. Più chiarezza sul lavoro, ambito nel quale gli astri favoriscono gli accordi e le trattative, specialmente rispetto a realtà aziendali che rallentano ho stanno in crisi. Fisicamente siete in forze ma non dal punto di vista psicologico.

RUSSELL BRAND

4/6/1975

SARA SAMPAIO

21/7/1991

BRIDGET SATTERLEE

3/12/1997

CAMERON MONAGHAN

16/8/1993

JEFF BEZOS

12/01/1964

BROOKE ADEE

18/9/1998

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Il cammino di Plutone, un astro molto lento, nella vostra indica che è arrivato il tempo di dare concretezza ai vostri propositi. Sul fronte dell’amore, Mercurio vi invita alla comunicazione, dunque sarà un periodo d’intesa e romanticismo con il vostro partner. Nettuno in Pesci vi rende schietti.

Sul lavoro, se siete disposti a dare, arriveranno grandi soddisfazioni.

ACQUARIO 21/1 · 19/2

SASHA BANKS

26/1/1992

VERGINE 23/8 · 22/9 Mettete i sentimenti dopo il lavoro, e si vede. In ogni caso, per chi sta in coppia, in amore verranno rimandati i conflitti. I single invece rimarranno nella loro tradizionale diffidenza. Sul lavoro, Saturno, Marte e Urano sono in aspetto favorevole: significa che le vertenze aperte lo scorso anno possono finalmente risolversi. Attenti a non preferire le certezze ai desideri.

Arderete d’amore tutto il mese, perché Venere è in Acquario dal 2 al 27. Siete aperti al mondo e emanerete un certo fascino verso chi vi circonda. Urano entrerà invece nel Toro, vi motiverà dunque a cambiare, a intraprendere anche scelte difficili. Mercurio sarà invece retrogrado nei Pesci (dal 6 al 27), elemento che vi renderà piuttosto nervosi. In qualche occasione sarete goffi.

CAPRICORNO 22/12 · 20/1

LEONE 23/7 · 22/8 Dal punto di vista sentimentale è decisamente un mese “no”. Venere e Marte non sono affatto in posizione favorevole, fattore che potrebbe portare dentro casa litigi e incomprensioni. Sul lavoro, per fortuna c’è Giove che protegge il vostro operato, perché sia Mercurio che Marte non sono in aspetto positivo. Dalla fine di marzo le cose migliorano e risolverete un problema burocratico.

Sole e Mercurio sono in aspetto positivo e conferiranno alla vostra vita sentimentale un aspetto ondivago. Da una parte favoriscono infatti un’eccellente comunicazione, dall’altra Venere è in quadratura fino al 27. Dunque, più di sempre, evitate le discussioni! Dal punto di vista del lavoro sarà un periodo in discesa, specialmente nella parte finale del mese. Però datevi da fare!

SAGITTARIO 22/11 · 21/12

CANCRO 22/6 · 22/7 Venere non è in aspetto molto positivo, ma lo è Marte. Significa che in amore non andrà troppo bene ma sessualmente siete molto attivi. Sul lavoro, Giove non vi sostiene da mesi e Saturno vi è contro: in poche parole, non va bene. Cercate di non dar retta a falsi profeti, persone che offrono consigli senza essere titolate a darli. Per fortuna Mercurio sta dalla vostra parte.

La vita amorosa scorrerà liscia, dandovi l’opportunità di divertirvi con una persona speciale o di fare nuovi incontri. Urano entra nel Toro l’11, dandovi l’opportunità di fare nuove spese o movimenti di denaro. Mercurio è retrogrado dal 6 al 27, fatto che crea qualche intoppo nelle relazioni sociali. Potreste essere troppo acidi o portati allo scontro. Marte in Toro vi darà energia.

11/10/1992

TORO 21/4 · 20/5 Marte è nel vostro segno, il che vi rende attivi e determinati: anche troppo in amore, dove questo tratto del vostro carattere darà vita a tensioni. D’altra parte, Venere è in Acquario dal 2 al 26, fatto che aumenta di molto i vostri appetiti, compresi quelli sessuali.

L’11, Urano entrerà nel vostro segno. È l’evento fondamentale dei prossimi anni, portatore di trasformazioni importanti.

di Alehandra

Il mese inizia turbolento, sotto gli auspici di Urano che entra in Toro. Avete dalla vostra parte Venere per tutto il mese, fatto che si verifica praticamente una volta l’anno. Significa che vivrete situazioni eccezionali dal punto di vista sentimentale e che dovrete far attenzione a non strafare (niente scappatelle). Sul lavoro si profila l’opportunità per una promozione.

PESCI 20/2 · 20/3

JENSEN ACKLES

1/3/1978

Giove attraversa il vostro cielo, facendo giustizia di un Saturno ultimamente contro. Significa che vi toglierete qualche sassolino dalla scarpa. In amore, avete alle spalle Venere, dunque significa che dovrete oltrepassare qualche piccolo ostacolo.

Qualcuno potrebbe deludervi o tradirvi.

Sul lavoro, Mercurio vi è a favore, fatto che comporta l’arrivo di buone notizie.