13 Magazine N. 124 by Visioni Grafiche srl

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13 magazine · Anno 13 · n. 124 - marzo 2014 · www.13magazine.it

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13 IMMOBILIARE

62 GUIDA AI RISTORANTI

VG visioni grafiche

s o m m a r i o

Speciale

Teatro

15 Lo Stato tassicodipendente

43 Il teatro del terrore

19 Tasse: istruzioni per l’uso

21 Tasse: l’esordio di Renzi

Rubriche

13 Editoriale

interni

39 Spettacolando

23 La verità sulla Terra dei Fuochi

41 Arte e Cultura

25 Nasce il Museo dei crimini

45 Libri

ambientali

47 Arredamento

49 Sport

Costume e società

51 Salute e benessere

29 I numeri del Bullismo

53 Psicologia

31 Memoria ti sfido

53 Scienze

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L’intervista

66 Oroscopo

32 A tu per tu con Miss Cake!

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di Maurizio Carta

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nel 2009 ha firmato un accordo del gas con Putin capace di mettere in ginocchio il proprio paese. Ecco, fermiamoci all’accordo. Perché fu quella firma che costò agli ucraini la paralisi produttiva e alla Tymosenko il carcere. Le successive elezioni - condotte sotto sorveglianza OCSE - le vinse l’appena deposto Janukovyc. Il quale, dall’anno successivo, cominciò a rinegoziarne i termini del contratto (il vulnus stava proprio nel fatto che la ex Premier lo avesse firmato in violazione della legge e nel frattempo fosse diventata detenuta). Il resto è abbastanza chiaro: ad ogni trattativa è corrisposto uno minimo sconto sulle tariffe per gli ucraini e una concessione alla Federazione Russa. Con tanto di mal di pancia dell’opinione pubblica e un malcontento popolare che si è fatto rivolta. Questo quadro, difficile da rintracciare sui giornali italiani, chiarisce quanto sia riduttivo applicare all’Ucraina gli aggettivi “filorussa” e “filoeuropea”. Per anni il filorusso Janukovyc è stato sorprendentemente recalcitrante a fare entrare l’Ucraina nell’orbita degli accordi che la Russia intesseva nell’area (nell’Unione Eurasiatica sono infatti entrati Bielorussia e Kazakistan, non l’Ucraina). Allo stesso modo la filoeuropea Tymosenko, nella sua corsa alla presidenza del paese, ha concesso a Putin quello che nessun Premier ucraino prima si era sognato di dare (tariffe del gas su misura occidentale). Viene in mente una frase di Henry Kissinger: “Volesse il cielo che la storia fosse semplice come il giornalismo” (Diplomacy). >

ono mesi che la crisi in Ucraina è raccontata dai media nazionali. Il tema, diciamolo subito, è oggetto di un’informazione grossolana, quasi mai ragionata e poco edotta dei fatti. Innanzitutto qualche dato sul nuovo governo di Kiev. La maggioranza scaturita dai moti di Piazza Majdan, quella che con un tratto di penna ha cancellato la costituzione del paese, non è affatto nuova sulla scena politica. Il principale sponsor politico del nuovo Premier (Arseniy Yatsenyuk) è Julija Tymosenko, multimiliardaria nota alle cronache degli ultimi vent’anni come “principessa del gas”. Ora, su Julija Tymosenko, presentata spesso come se fosse una patriota mazziniana (qualcuno ricorderà la campagna per la sua libertà in occasione degli Europei di calcio del 2012), esiste in italiano un bel libro inchiesta di Ulderico Rinaldini (Julija Tymosenko, la conquista dell’Ucraina). Se dunque i giornalisti avessero avuto la premura di leggere qualcosa sull’argomento, avrebbero scoperto che la possibile nuova Presidente dell’Ucraina non è bionda ma mora; che l’acconciatura, così come il portare la vyshyvanka (la camicia tradizionale), è un’invenzione elettorale del 2004; che ha origini non ucraine ma armene (si chiama Grigjan e porta il cognome del marito); che ha imparato l’ucraino solo passati i trent’anni; che ha fondato diverse società off-shore a Cipro; che è stata monopolista del petrolio grazie ai legami con l’ex premier Lazarenko; che in virtù dei reati finanziari commessi in quel periodo, Lazarenko si è fatto quasi dieci anni agli arresti negli Stati Uniti; che lei stessa è stata imputata più volte per evasione fiscale, truffa e ricettazione; che è sotto processo come mandante dell’omicidio Scerban (un deputato dell’area di Donetsk, patron della Isd, società energetica concorrente alla EESU della Tymosenko); che >

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speciale

di Dante Cruciani

Lo Stato

l l l ll

tassicodipendente l peso del fisco è stato il primo vero campo d’intervento del nuovo governo. 13 miliardi di euro sgravati dalle tasche degli italiani: un’inezia rispetto a una pressione fiscale che lo scorso anno ha raggiunto la quota record del 43,8% del Pil (dato Istat), ovvero, calcolatrice alla mano, circa 796 miliardi di euro. L’intervento di Renzi arriva quando ormai la situazione relativa al lavoro dipendente ha raggiunto inedite vette di paradosso. Con un cuneo fiscale che ha toccato il 49,1% (ultimo dato Istat disponibile, quello relativo al 2012), ogni stipendio ha praticamente un suo corrispettivo che va allo stato sotto forma di contributi sociali, irpef, addizionali regionali e comunali. Si dirà: è il fondo. Per niente. Perché una simulazione su una qualsiasi partita Iva tocca livelli di

Il macigno delle tasse schiaccia l’economia italiana e spinge verso la povertà milioni di italiani esproprio ben peggiori. Prendiamo il caso di un lavoratore formalmente autonomo ma sostanzialmente parasubordinato (pochi clienti o monocommittenza). Se la sua partita Iva è aperta da anni e non può contare sugli sgravi relativi all’inizio di un’attività, per ogni 1000 Euro di parcella versa allo stato italiano 180 Euro di Iva, 160 Euro di ritenuta d’acconto (a carico del destinatario), 120/160 Euro di Irpef e 120/160 Euro di cassa previdenziale. In poche parole su 1000 Euro di servizi resi volano via verso lo stato italiano tra i 580 e i 660 Euro. Senza contare le eventuali spese per

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tasse tasse tasse tass

speciale la contabilità, cioè i versamenti al relativo ordine professionale e gli onorari dei commercialisti. Insomma, siamo ben oltre il 60%, e qualcuno se ne è pure accorto. Secondo uno studio recentmente pubblicato dalla CGIA di Mestre, le piccolissime imprese, quelle cioè sotto i 10 dipendenti, hanno una tassazione molto vicina al caso appena citato. Lo stato si appropria di una cifra compresa tra il 53 e il 63% del fatturato. Parliamo del 95% delle realtà produttive italiane: un pezzo del mondo imprenditoriale che dà da lavorare a metà della popolazione attiva (42,7% degli addetti) e che produce un terzo del Pil (31,4%). Sono decenni che i governi italiani portano avanti questa folle politica fiscale. Eurostat, l’ente statistico dell’Unione Europea, ha recentemente messo in evidenza che tra il 2000 e il 2012, mentre la pressione fiscale in Italia è aumentata di 3 punti percentuali, nei 27 paesi dell’UE è diminuita dello 0,5%. Peggio del Bel Paese solo Malta e Cipro. Senza contare altri termini di paragone. L’Italia ha infatti una tassazione sul lavoro accostabile a quella del Belgio e di ben 8 punti percentuali superiore alla media europea. Un dato ridicolo se solo si pensa al fatto che il welfare belga preveda generosi sussidi di disoccupazione, reddito minimo garantito a 650 Euro, notevoli sgravi fiscali per le più diverse situazioni di svantaggio sociale e tanti altri strumenti del tutto assenti alle latitudini italiane. E tutto questo, per carità di patria, al netto della diversa qualità dei servizi e dell’imparagonabile efficienza amministrativa: in Italia un’impresa impiega 269 ore l’anno per far fronte agli adempimenti fiscali contro una media europea che è invece di 179 ore. Ma a cosa si deve questo smisurato bisogno di denaro della macchina pubblica italiana e come fare per uscirne? Da questo punto di vista, aspettando di vedere cosa farà nei prossimi mesi il governo Renzi, è il caso di leggere cosa scrive la Corte dei Conti. Secondo la magistratura contabile, il problema vero del sistema-Italia sarebbe soprattutto da cercare nel federalismo fiscale e nelle tasse locali. Il testo della recente audizione in parlamento del Presidente Squitieri (6 marzo) mette infatti chiaramente in luce che negli ultimi vent’anni le tasse locali sono aumentate del 130%, contribuendo per circa l’80% all’aumento complessivo della pressione fiscale. I dissesti sarebbero poi relativi soprattutto alle locali società partecipate, “in alcuni casi strutturate in scatole cinesi”, con la messa a rischio dell’equilibrio finanziario dell’ente “fino a provocarne il dissesto”. Tutto questo, ovviamente, senza considerare il perenne problema della corruzione: cancro stimato dalla Corte dei Conti per circa 60 miliardi di euro. Se possibile, va ricordato ancora una volta che tali dati sono in rapporto diretto con altre statistiche che certificano impietosamente lo stato d’emergenza della società italiana. Perché se è vero che la pressione fiscale italiana è paragonabile a quella svedese, è altrettanto vero che gli italiani in difficoltà si sognano i servizi scandinavi. Così ci si stupisce poco nel leggere l’ultimo rapporto Istat (“Noi Italia”) e nell’apprendere che il 6,8% delle famiglie italiane è in condizione di povertà assoluta, che ben il 12,7% è in condizioni di povertà relativa, che il 25% non può permettersi una spesa imprevista e che il 60% va

avanti con meno di 2500 euro al mese. Tradotto in cifre ancora più reali, tutto ciò significa 9 milioni e mezzo di poveri e un crollo verticale dei consumi (- 2,6% nel 2013 e - 4% nel 2012). La crisi italiana ha sicuramente tanti fattori che concorrono a renderla particolarmente complicata. I dati economici appena enunciati sono sicuramente legati anche alle dinamiche demografiche, sociali, etiche e morali del paese (pochi bambini, lassismo della generazione del ’68, vecchio “familismo amorale”, nuova “egolatria”, mammismo, bamboccismo, ecc...). Però è chiaro che tutti questi elementi - seppur più profondi e più incisivi sul lungo periodo - hanno un rapporto con la recessione meno diretto rispetto alla pressione fiscale. Liberare gli italiani dal fisco significherebbe sicuramente rafforzare la domanda interna, implementare i consumi, far ripartire la macchina produttiva, incentivare gli investimenti, ecc... Forse una dieta dello stato potrebbe anche liberare forze sociali ormai sopite: bastonare la burocrazia, emancipare un certo ceto impiegatizio dalla vita fantozziana, evitare le tragedie legate ai suicidi per debiti, ricreare un clima di ottimismo e molto altro. C’è sicuramente qualcosa che non va in un sistema economico nel quale lo Stato occupa la metà esatta del campo. È impossibile pensare che le imprese possano crescere e moltiplicarsi in presenza di un apparato pubblico che fa il socio a mezzi e che non restituisce il corrispettivo in termini di servizi. Pensare che l’Italia se la cavi attraverso una rigenerazione degli uomini che gestiscono la cosa pubblica è ormai impossibile. È improbabile che sulla scena politica tornino gli uomini che hanno fatto le fortune del paese durante il secondo dopoguerra. Dunque rimane solo una strada: mettere a dieta lo Stato per aiutarlo a capire che c’è un limite a tutto, anche alle sue pretese.

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speciale

Tasse:

istruzioni per l’uso

la dell’Irpinia - 1981 - è costata alle casse pubbliche 66 miliardi di Euro), puff pieni d’oro (quello di Poggiolini conteneva lingotti, gioielli, addirittu-

una ricevuta di 65 Euro. Testimoniava l’acquisto di oggetti erotici ed era stata inserita nel rimborso spese di una consigliera provinciale del Trentino Alto Adige. In Italia si parla della dilapidazione di denaro pubblico ormai da quasi quarant’anni. Molto prima che Stella e Rizzo scrivessero La Casta (2007), gli italiani avevano già assistito alle gesta della partitocrazia formato Prima Repubblica. Simbolo di quel mondo le insuperate scenografie dell’architetto Panseca, celebre allestitore dei congressi del PSI di Craxi: quello del 1987, con scenografia richiamante un tempio greco, e soprattutto quello del 1989, che per tribuna aveva una grande piramide. Dai lontani anni ’80, l’Italia è passata attraverso lussuose ricostruzioni post-terremoto (secondo una relazione della Corte dei Conti, quel-

ra rubli d’oro risalenti a Nicola II), maxitangenti ai partiti (quella Enimont ammontava a 150 miliardi di lire), spropositati rimborsi elettorali (negli ultimi 15 anni, aggirando il voto del referendum del 1993, i partiti si sono messi in tasca 1 miliardo e mezzo di euro), infrastrutture dai costi inimmaginabili (l’inesistente ponte sullo stretto di Messina è probabilmente costato già 1 miliardo di Euro; la metro C di Roma, ancora da inaugurare, circa 5 miliardi di Euro; la SalernoReggio Calabria, cantiere aperto dal 1929, ha ampiamente superato i 10 miliardi di euro). Ci fermiamo qui ma si potrebbe andare avanti per molto. Magari per fare paragoni comici. Per spiegare che l’Italia è un Paese nel quale 1 milione e 100.000 persone (il 5% degli occupati) vive di politica, che questi rappresentanti costano 757 Euro a contribuente (dati Uil), e

ultima vicenda, quella che forse ha rappresentato il fondo, ha riguardato il sequestro da parte della Guardia di Finanza di

’

Come lo Stato spende il gettito fiscale che tanta fatica costa gli italiani

che a loro volta nominano i consiglieri di migliaia di aziende locali partecipate, ecc... Tutto questo per dire che la crisi italiana ha a che vedere con fattori propriamente economici ma che la sua radice è forse altrove. Alle sofferenze della congiuntura negativa - tribolazioni che accomunano tutta la vecchia Europa - il Bel Paese aggiunge dunque problemi propri, questioni di etica pubblica, di rapporto con lo stato, di senso delle istituzioni. Niente dura per sempre ed è dunque ragionevole pensare che la congiuntura negativa passerà. Ciò che invece passerà molto meno in fretta è la tendenza degli italiani a scaricare le colpe verso l’esterno (la Germania, l’Euro, la BCE, ecc…), a mettera la famiglia davanti all’etica pubblica, a considerare gli spazi comuni come luoghi di nessuno, a risolvere sempre in solitudine i problemi, a pensare che la felicità sia una categoria del tutto estranea alla dimensione nazionale (campionati del mondo a parte). Trattare ogni singolo Euro di spesa pubblica come se fosse il risparmio sudato di un bambino di sei anni: basterebbe questo per fare dell’Italia un paese civile.

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Tasse: l’esordio di Renzi

speciale 12 marzo: i media hanno trattato la prima importante conferenza stampa di Renzi - quella in cui ha presentato gli iniziali provvedimenti del suo governo - come se fosse un comizio elettorale. Eppure a

(

)

I provvedimenti annunciati o sono sostanza o sono un grande autogoal

parlare era il Presidente del consiglio dei ministri, non un potenziale candidato a Palazzo Chigi. Dunque meglio entrare nel dettaglio di una serie di misure che, se pienamente attuate, potrebbero dare un po’ di respiro alle famiglie italiane. • 1000 Euro l’anno in busta paga a chi ha contratti da lavoro dipendente (indeterminati e occasionali) e redditi lordi fino a 25.000 Euro. Trattasi di 10 miliardi di Euro distribuiti a 10 milioni di italiani. • Sblocco, entro la fine dell’estate, dei 68 miliardi di Euro di pagamenti che la pubblica amministrazione deve alle imprese. • Taglio dell’IRAP del 10% • Aumento della tassazione sulle rendite finanziarie (esclusi i BOT) dal 20 al 26%. • Sblocco dei fondi europei allo sviluppo per una cifra pari a 3 miliardi. • 1500 auto blu all’asta. • 500 milioni di Euro al fondo di garanzia per le piccole e medie imprese contro il credit crunch (la poca disponibilità delle banche a finanziare le imprese). • Semplificazione di alcuni adempimenti aziendali. A proposito dei provvedimenti appena citati, qualcuno ha parlato di “pacchetto-choc per rilanciare l’economia”. In realtà, considerata una spesa pubblica di circa 800 miliardi di Euro, i 13 che Renzi mette sul piatto sono qualcosa di relativamente consistente. Gli scettici, dal canto loro, alzano il sopracciglio e insistono sul fatto che manchino le coperture (dunque che gli annunci siano solo comunicazione). Difficile però pensare che un politico d’esperienza - giovane ma d’esperienza - sia così sprovveduto da esporsi in maniera tanto plateale. Si vedrà.

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visioni grafiche

di Angelita Papa

interni

La verità sulla Terra

dei Fuochi

quadrati), per un totale di 64 ettari di terreno. Sono state identificate quattro classi di vulnerabilità dei suoli (da A, idoneo, a D, vietato coltivare) e 5 classi di rischio. Secondo tali indici, è vietata l’immissione in vendita dei prodotti ortofrutticoli dei terreni delle classi di rischio 5-4-3, dove 5 rappresenta il massimo livello di inquinamento dei suoli, a meno che non venga soddisfatta una delle seguenti condizioni: che le colture siano state già esaminate, dunque approvate, negli ultimi 12 mesi; che eventuali indagini, svolte a carico dell’operatore da parte delle Autorità competenti, abbiano riportato esito analitico favorevole. È chiaro come si debba, a tal proposito, sperare nell’integrità e nella bontà del lavoro istituzionale in merito al rilascio di tali certificazioni - si sa, sono tempi duri: il rischio della contraffazione dei documenti è sempre in agguato. Entro la fine di giugno sono comunque previste altre analisi approfondite in loco (carotaggi, trincee, ecc.), in particolare dei terreni qualificati nelle classi di rischio da 5 a 2.

uando ormai il fenomeno “Terra dei Fuochi” sembra esser giunto ad un punto di non ritorno, ecco giungere i risultati delle indagini tecniche per la mappatura dei terreni destinati all’agricoltura nella Regione Campania - risultati pubblicati lo scorso 11 marzo -, con l’intento di fornire dati numerici dettagliati sulle dimensioni del disastro . Oggetto dell’indagine sono stati 1076 km quadrati di terreno (circa diciotto volte la superficie della Repubblica di San Marino) appartenenti a 57 Comuni definiti “prioritari” ed estesi nella Provincia di Napoli e di Caserta. Compito dei ricercatori è stato quello di selezionare, incrociare ed organizzare i dati in possesso in una piattaforma virtuale di condivisione, sviluppando una banca dati centrale ed una metodologia di lavoro empiricamente replicabile e scientificamente valida. Ecco un po’ di numeri: 51 i siti “incriminati” che necessitano di interventi per la salvaguardia della sicurezza agroalimentare, corrispondenti a circa il 2% delle aree prese in esame (21,5 km

visioni grafiche

Pubblicata l’indagine del governo. Ecco i risultati

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Nasce il Museo dei crimini ambientali

di Sveva Guerreri

costume e società

Presso il Bioparco di Roma nasce uno spazio espositivo unico in Europa

o scorso 6 Marzo è stato inaugurato il Macri, il primo museo tematico in Europa dedicato al crimine ambientale. Realizzato dal “Bioparco” in collaborazione con il Corpo forestale dello Stato, lo spazio ha il fine di informare sui reati contro l’ambiente e di sensibilizzare un pubblico sempre più ampio, a partire ovviamente dai bambini. ll museo si estende per circa 400 metri quadri in cui sono stati ricostruiti differenti contesti ambientali, che raffigurano le azioni criminali e i danni prodotti sull’ambiente. L’area espositiva, inserita all’interno del Bioparco di Roma, è divisa in numerose sezioni. Tra di esse ricordiamo quelle relative agli incendi, al taglio illegale, all’inquinamento, al bracconaggio, al maltrattamento animale e alle tecniche investigative. Durante il percorso, il pubblico può conoscere le specie di flora e fauna in pericolo di estinzione o gli oggetti confiscati alla criminalità organizzata dal Corpo forestale negli ultimi venti anni. Alcuni degli oltre 70.000 reperti disponibili sono esposti al pubblico per la prima volta. Inoltre è possibile comprendere quali siano le tecniche di laborato-

rio utilizzate dalla Forestale per constatare i reati, come ad esempio il “metodo delle evidenze fisiche” per l’individuazione del punto di innesco di un incendio boschivo. In diversi punti del museo è anche possibile utilizzare dispositivi “touchscreen”, grazie ai quali vedere video relativi ai molteplici crimini ambientali e ai

temi affrontati nell’itinerario della visita. In quest’ottica, l’obiettivo e l’aspirazione del museo sono quelli di non essere solo un’esposizione di reperti, ma un luogo d’incontro - specialmente indirizzato ai giovani - per ricerche, attività di divulgazione ed educazione ambientale.

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visioni grafiche

di Angelita Papa

costume e società

I numeri del bullismo a Acilia a New York è la stessa storia. Arriva il mattino nel quale un bambino si sveglia e dice che non vuole andare più a scuola. Spesso nei giorni precedenti ha perso l’appetito e si è chiuso in se stesso. Le maestre o i professori non hanno segnalato nulla, del resto il rendimento è sempre stato altalenante. Insomma, un comportamento senza motivo apparente. Ma il motivo c’è: e si chiama bullismo. Secondo una recente ricerca condotta da “Eurispes” e “Telefono Azzurro”, circa 1 adolescente su 10 è vittima di atti di bullismo, l’80% dei quali viene consumato all’interno degli istituti scolastici. Dal

(

l’uso irresponsabile della tecnologia (il 41,2% dei ragazzi tra i 12 e i 18 anni guarda la TV da una a due ore al giorno, il 21,9% usa il cellulare fino ad un’ora al giorno, il 40,5% degli adolescenti usa il cellulare oltre le quattro ore giornaliere), la crisi economica che avanza (1 famiglia su 2 con figli adolescenti ne è colpita), l’abbaglio delle vittorie facili (il 49,6% degli adolescenti dichiara di aver giocato almeno una volta al “Gratta e Vinci”) e dei costumi facili (il 67,5% dei ragazzi tra i 12 e i 15 anni consuma alcolici). Ed è proprio nel vuoto di queste pratiche, in questa giungla postmoderna che si insedia il bullismo per colmare la rabbia, la sfiducia e la noncuranza di un mondo troppo impegnato a produrre e proiettato verso un fantomatico futuro migliore. Dunque è proprio così: il bullismo nasce dalla disperazione o dal troppo benessere. Nasce da una società ammalata, in cui sembra esser riconfermata la legge del più forte. Soltanto chi ha subìto atti di bullismo sa quanto conti l’intelligenza e che ruolo importante giochi per riuscire a uscirne indenni (devastanti possono essere gli effetti, sia da parte di chi subisce sia da parte di chi il bullismo lo pratica, come dimostra un recente studio pubblicato da JAMA Psichiatry). E lo sa anche Andres, 17 anni, recentemente intervistato da Carlo Verdelli per la “Repubblica” online. Un duro, un “figo”, uno di quelli rispettati e temuti da tutti. Gli ultimi anni della sua vita li ha passati un po’ in comunità, poi al carcere minorile, poi di nuovo in comunità. E racconta l’episodio che gli ha definitivamente cambiato la vita: “Discoteca, noi eravamo in 12 e loro in 30. Parte il solito negro di merda, un coglione tira anche fuori il coltello, rissone, usciamo nel parcheggio. Si forma il cerchio intorno a me e al loro boss. Mi metto la felpa sul braccio per parare la lama, lo affronto a mani nude, gli do un calcio sulle gambe, lo disarmo, lo metto sotto e comincio a sfasciarlo. Mi sono sentito un animale, lui mi chiedeva scusa tremando, sputando saliva e sangue, urlando pietà, lasciami vivo. Fortuna che non l’ho ucciso. Dopo, per la prima volta, ci ho sofferto, stavo male. Forse vorrei rivederlo, portarlo a bere un caffè, non so bene... Comunque, con quella vita ho smesso perché ho capito che mi fottevo la mia, di vita”.

)

Un fenomeno in espansione e al passo con i tempi…

furto di merendine ai soprannomi diffamatori, dalle violenze fisiche a quelle verbali, dall’esclusione alle torture psicologiche (si includa anche il web come terreno di aggressione), il bullismo sembra esser pesantemente penetrato negli usi e costumi dei ragazzi di ogni fascia d’età: affresco di una generazione tanto presente nello scenario mediatico, quanto assente da quello che riguarda la vita reale, sociale e politica. Molti i fattori da prendere in esame. Alcuni esempi:

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visioni grafiche

costume e società

informazione redazionale

Il Patio Antico:

di Sveva Guerreri

il modo migliore per vivere con gusto

Memoria ti sfido

a storia del Patio Antico parte da lontano. Lidia, giovane ed appassionata, lavora per vent’anni nel mondo dell’alta moda, al centro di Roma. Qui approfondisce le sue conoscenze nel campo dell’abbigliamento e dei tessuti. Trasferitasi a Casal Palocco, nel 1985 apre il suo primo negozio di articoli da regalo all’Eur. Qui crea uno spazio per il collezionismo, la cultura d’arredo e le liste di nozze, dove in particolare si esalta il bon ton della tavola. Il punto vendita

A Roma la più impegnativa competizione nazionale ell’antichità l’addestramento della memoria era considerato il cuore della formazione classica. Le tecniche di memorizzazione erano importanti ben prima della diffusione dell’alfabetizzazione, poiché la conoscenza culturale veniva tramandata oralmente. Tra i primi mnemonisti si ricorda ad esempio Cicerone, considerato padre della tecnica dei “loci”: un metodo di “brain training” ancora oggi usato nei corsi di memoria. Da una società antica, che affondava le sue radici su una cultura verbale, fondata sulla memoria, siamo però passati oggi a una società basata sulle memorie “conservate”, cioè poste al di fuori del cervello, in particolare nei supporti digitali. È dunque in questo contesto, del tutto nuovo, che si sviluppano i Campionati mondiali e nazionali della memoria, una delle rare occasioni in cui i mnemonisti perfezionano l’abilità di creare immagini, spesso affreschi capaci di imprimere nella mente scene così insolite da essere in-

dimenticabili. Un metodo di associazione mentale applicabile ad ogni cosa: ai numeri, alle carte da gioco, ai concetti più complessi. Queste gare riscontrano a livello globale un forte successo. In Italia si svolgeranno il prossimo 22 marzo nell’hotel “Cicerone” di Roma. Gli Italian Memory Championship hanno come padrino d’eccezione Matteo Salvo, il primo ad aver vinto il “Guinness World Records” per il maggior numero di carte da gioco memorizzate in apnea, nonché l’unico istruttore nel nostro Paese abilitato all’insegnamento delle “Mappe Mentali”. All’interno della competizione i partecipanti si confronteranno in diverse discipline. Tra di esse ricordiamo le random words, il codice binario, nomi e visi, numeri, carte, immagini astratte, date storiche, ecc... Intanto, in attesa del 22 marzo, si può consultare il sito ufficiale dell’organizzazione: www. italianmemorychampionship. com. Lì gli aggiornamenti sulle novità dell’evento e sugli esercizi per allenare la memoria.

è fornito delle migliori griffe disponibili sul mercato europeo. Nel 1989 l’attività cambia sede e nasce il Patio Antico, spazio ormai noto a tutti che arricchisce la sua esperienza nel campo dell’arredamento e dei tendaggi. Lidia e la figlia Laura si interscambiano i ruoli con gusto e professionalità, pronte a soddisfare con consigli e progetti la loro affezionata clientela. Ultimamente c’è poi un ritorno ad un vecchio grande amore: la moda! Calze e collant, abiti e costumi, moda giorno e notte: tutto viene selezionato per gusto eleganza, qualità e classe. Il Patio Antico si contraddistingue per la ricerca continua di novità anche nel campo artistico con la selezione di artisti e artigiani unici. Presenta sempre mostre e anteprime sulle tendenze avvalendosi della propria esperienza anche nel campo delle gallerie d’arte e dell’antiquariato.

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L’intervista

A tu per tu con Miss Cake! Un programma tv appena partito, tanti anni di esperienza, una passione che è diventata professione. Di questo e altro abbiamo parlato con Eleonora Giuffrida asta accendere la tv, andare ad una festa o semplicemente guardare le vetrine delle pasticcerie per accorgersi di una mania che ormai ha pervaso anche l’Italia: il cake design. Il perché non rappresenta un mistero. Ammirare le forme di una torta a tema, pensata apposta per l’avvenimento, è parte di un gioco che non può non coinvolgere. Meno noto è invece il lungo cammino che il cake design ha dovuto fare per arrivare fino a noi. Invenzione francese di metà ‘600, i dessert dolci (separati dal pasto e serviti alla fine) ci hanno messo due secoli per approdare in Inghilterra e dar vita all’arte del fondente di zucchero. È infatti verso gli anni ‘40 dell’800 che le invenzioni dei forni a temperatura controllata, del bicarbonato e del lievito in polvere hanno reso tutto molto più facile e realizzabile. La svolta vera arriverà però dopo, precisamente intorno al 1929. È questo infatti il momento nel quale l’azienda statunitense Wilton sviluppa un suo metodo ed afferma uno standard quasi universale per decorare le torte. Il successo di Dewey McKinley Wilton, artista del fondente di zucchero, coincise strana-

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mente proprio con la grande crisi degli anni ‘30, un periodo che alcuni assimilano all’attuale. In Italia i maestri del cake design sono ancora pochi. Le facce sono spesso note perché l’arte del fondente di zucchero si sposa bene con il mezzo televisivo. Eleonora Giuffrida, che ha all’Axa, in via Terpandro, un suo atelier del cake design, è una di questi protagonisti. Eleonora è diplomata IED (Istituto Europeo del Design) e certificata Wilton (l’azienda di cui abbiamo appena parlato). A lei ed Elena Bosca, le “Cake Angels”, il maestro Renato Ardovino si affida per dar vita al programma My Cake Design (Real Time canale 124 e 125 del boquet Sky). Sullo sfondo di un’estetica anni ‘50, le due ragazze fanno da tutrici ai concorrenti che di volta in volta competono per la realizzazione della torta più bella e aderente al tema scelto. Con Eleonora Giuffrida, titolare di “Miss Cake”, marchio registrato nel 2011, abbiamo parlato di questa avventura, del cake design e di tanto altro... Come è arrivata la chiamata del tv? È arrivata in maniera totalmente inaspettata. Più volte ho anzi pensato a uno scherzo. Così sono arrivata a Milano tranquilla e rilassata, perchè ancora la faccenda non mi sembrava reale. Molto probabilmente mi avranno trovata su internet: il mio canale youtube (Miss Cake tv) mi ha creato tanti

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contatti interessanti, come anche la mia collaborazione con il pre eleganti e mai troppo cariche. marchio di gioielli Nomination, per il quale sono diventata teChe rapporto c’è tra cake designer e pasticceri? stimonial. Insomma, in qualche modo la tv ha bussato alla mia La mia formazione è nel campo della moda, sono laureata stilista porta soprattutto grazie ai miei video. e come ogni stilista il mio ruolo è strettamente legato a quello Ti emoziona lavorare in uno studio televisivo? del sarto. Allo stesso modo il cake designer ha bisogno del paCome dicevo, di video già ne ho fatti tanti in modo privato: ho resticcere per realizzare dolci meravigliosi ed equilibrati nel gusto. alizzato molti tutorial gratuiti per chi vuole sperimentare a casa il Direi che il cake design sta allo stilista come il sarto sta al pasticcake design. Da questo punto di vista, lavorare davanti le telecacere. Bello e buono, no? mere, oltre che semplice e divertente, è stato del tutto naturale. Certo, lo studio televisivo presenta una complessità maggiore, ma il clima era eccezionale e lavorare in squadra ha reso tutto molto scorrevole e dinamico. Che prospettive ha oggi il cake design? Ormai sono almeno 6 anni che il cake design è presente in maniera nelle caseDesign degli italiani. Tanta gente ha spe1°1°livello livello 1° considerevole livello 1° Cake Cake livello Cake Design Design Cake Design Pretty Pretty Pretty Cake Cake Pretty Cake Cake rimentato questa tecnica per stupire Sabato Sabato Sabato 88-Sabato -ore ore 8VU:XU -VU:XU ore 8 - VU:XU > ore >VY:XU VY:XU VU:XU > VY:XU > durante VY:XU feste ed eventi. Per Sabato Sabato Sabato ZZSabato Z Z molte di queste persone il cake design è diventato perfino un ore oreVU:XU VU:XU ore VU:XU > ore >VY:XU VY:XU VU:XU > VY:XU > VY:XU lavoro! Credo che ora la missione fondamentale sarebbe quella €€95,00 95,00 € 95,00 € 95,00 di collegare al 100% il cake design come tecnica decorativa alla €€70,00 70,00 € 70,00 € 70,00 pasticceria tradizionale italiana. È un passo che ci permetterebbe di ottenere undella risultato che duri nel tempo. Festa Festa Festa della della Festa della donna donna donna donna lala Come si Cupcake diventa professionisti? Cupcake Cupcake Cupcake Gioiello Gioiello Gioiello Gioiello cocpop l,a0,0c0o0pla c,o0p0 ,00 pipaia pia pia Senza dubbio l’esperienza in questo settore è tutto. L’arte di moSabato Sabato Sabato 88-Sabato -ore ore 8V[:XU -V[:XU ore 8 - V[:XU >ore >V^XU V^XU V[:XU > V^XU > V^XU dellare, di creare oggetti tridimensionali partendo da una palla Wedding Wedding Wedding Wedding Cake CakeCake Cake di pasta di zucchero, migliora ogni giorno con l’allenamento. Per Domenica Domenica Domenica Domenica [[ [ [ quel che mi riaguarda, una grandissima crescita l’ho poi ottenuta ore oreVU:XU VU:XU ore VU:XU > ore >V]:UU V]:UU VU:XU > V]:UU > V]:UU insegnando, confrontandomi tutti i giorni con chi desidera apCircus Circus Circus Cake Cake Circus Cake Cake prendere e mi mette di fronte a domande a cui devo comunque €€130,00 130,00 € 130,00 € 130,00 Domenica Domenica Domenica Domenica ^^ ^ ^ rispondere. Posso sicuramente dire che sono cresciuta e mi sono ore oreperfezionata VU:XU VU:XU ore VU:XU > ore >V\:UU V\:UU VU:XU > V\:UU > V\:UU grazie a tutti i miei allievi. Qual è stata, dal punto di vista delle difficoltà di realizzazione, €€80,00 80,00 € 80,00 € 80,00 la committenza più singolare? Quale invece ti ha dato più sodDolce Dolce Dolce Pasqua Pasqua Dolce Pasqua Cupcake Pasqua Cupcake Cupcake Cupcake lala l,a0,0 la ,0 ,0 cc c c disfazione? Venerdì Venerdì Venerdì VVVV Venerdì - -ore ore VVV[:UU -V[:UU VV ore- V[:UU > ore >V^:UU V^:UU V[:UU > V^:UU > V^:UU opoppipaia0o0ppiaop0pia 0 Più la richiesta è personalizzata, più è complicata e interessante la sfida. Mi è capitato ad esempio di realizzare uno snowborder con la sua tavola. Parliamo però delle dimensioni reali! Insom1°1°livello livello 1° livello 1° Cake Cake livello Cake Design Design Cake Design Design Allegra Allegra Fattoria Allegra Fattoria Cake CakeCake Cake e divertente al tempo ma,Allegra è stata unaFattoria cosaFattoria molto impegnativa Sabato Sabato Sabato VWVW Sabato - -ore ore VWVU:XU -VU:XU VW ore- VU:XU > ore >VY:XU VY:XU VU:XU > VY:XU > VY:XU Sabato Sabato Sabato VZVZ Sabato VZ soddisfazioni le ho con le torte che si avvistesso. Le piùVZ grandi ore orecinano VU:XU VU:XU orealVU:XU > ore >V]:UU V]:UU VU:XU > V]:UU > V]:UU mio stile: una forma espressiva elegante e frivola, fatta €€95,00 95,00 € 95,00 € 95,00 di pizzi, merletti e fiocchi. In quel caso veramente do sfogo alla mia€fantasia! €€130,00 130,00 130,00 € 130,00 Coniglietto Coniglietto Coniglietto Coniglietto didiPasqua Pasqua di Pasqua di Cake Pasqua CakeCake Cake Cosa si impara nei corsi tenuti da Eleonora Giuffrida? Domenica Domenica Domenica Domenica VXVX- -ore ore VXVU:XU -VU:XU VX ore- VU:XU > ore >VY:XU VY:XU VU:XU > VY:XU > VY:XU Durante le mie ore d’insegnamento la cosa a cui tengo di più è la tecnica. Non desidero che i miei allievi si concentrino su un €€65,00 65,00 € 65,00 € 65,00 Studio Studio Studio Sac Sac Studio aSac aPoche Poche Sac a Poche a Poche soggetto in particolare, non mi focalizzo su cosa fare ma su come Sabato Sabato Sabato WW e WW e Sabato Domenica WW e Domenica WW e Domenica Domenica WX WX- quando -ore ore WXVU:XU -VU:XU WX ore - VU:XU > ore >V\:UU V\:UU VU:XU >allievi V\:UU > V\:UU farlo. Ho la coscienza a posto so che i miei tornano a casa e sono in grado di realizzare qualsiasi soggetto. Solo in Dolce Dolce Dolce Pasqua Pasqua Dolce Pasqua Cupcake Pasqua Cupcake Cupcake Cupcake l l la la €€230,00 230,00 230,00 €sono 230,00 quel€caso sicura che abbiano appreso pienamente i segreti aa Sabato Sabato Sabato V^V^ Sabato - -ore ore V^V[:UU -V[:UU V^ ore- V[:UU > ore >V^:UU V^:UU V[:UU > V^:UU > V^:UUcocpoppipa,i0a,0c0o0ppica,o0p0pia,00 della pasta di zucchero Cosa ha in più il cake design made in Italy? Ho girato varie fiere all’estero. Lì ho capito che il gusto, la pulizia Via Terpandro, 36 - 00125 R0ma e l’estetica made in italy non tradiscono mai. Anche nel cake detel +39 06 52356966 · cell +39 347 5657838 sign noi italiani abbiamo un gusto innato nello scegliere le forme misscake@misscake.it · www.misscake.it giuste e gli equilibri tra vuoti e pieni. Otteniamo così torte sem-

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di Simone Felicetti

cinema

Von Trier:

la necessità di provocare In uscita l’ultimo controverso film del regista danese

n’uscita attesa e tormentata quella toccata a Lars Von Trier per la distribuzione del suo ultimo controverso lavoro, Nymph( )maniac. Finalmente, dopo diversi mesi di annunci e smentite, l’uscita del terzo capitolo della cosiddetta “trilogia della depressione”, diviso in due parti, viene resa nota da Good Films. Il debutto ufficiale, nei cinema italiani, avverrà il 3 aprile per la prima parte e il 24 per la seconda. Al centro della trama, la poetica storia di un viaggio erotico di una donna ninfomane, Joe, interpretata da Charlotte Gainsbourg, dalla nascita ai cinquant’anni; un excursus che alterna dramma e ironia in un discorso filosofico e morale sulla sessualità. Presentato il mese scorso al Festival di Berlino, proiettato nella versione non censurata, il film è stato accolto dal pubblico con applausi ma anche qualche risata di scherno e di imbarazzo. La critica non è apparsa altrettanto benevola, etichettandolo come “uno sterile esercizio provocatorio”. E se la critica non fosse stata abbastanza severa, c’è chi, come la Turchia, con una decisione della Commissione per il Cinema del Ministero della Cultura, ha proibito la proiezione della pellicola in tutto il paese. Stessa sorte sfiorata in Romania, dove in un primo momento era scattato il divieto, poi revocato. Mentre da una parte cresce nel pubblico la curiosità nei confronti di una pellicola tra le più censurate negli ultimi anni (circa un’ora di contenuti espliciti tagliati), diminuiscono decisamente le possibilità che il film possa essere presentato anche al prossimo Festival di Cannes. Tecnicamente è inconsueto se non addirittura raro che al Festival possa concorrere un film già in distribuzione. Tuttavia questa potrebbe essere solo una versione di facciata. Di fatto perdura un’agguerrita disputa tra il regista danese e il Festival francese, da quella conferenza stampa di presentazione del film Melancholia, a Cannes 2011, in cui Von Trier espresse frasi ambigue nei confronti di Hitler, sollevando non poche polemiche fino ad arrivare ad essere giudicato dai vertici della kermesse “persona non gradita a Cannes”.

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Distribuzione Indipendente: cinema per passione di Penelope Salomone

()

na collezione di successi (in)aspettati per Distribu-

passanti); “Wrath of the Crows”, nuovo horror di Ivan Zuc-

zione Indipendente che, decollata nel 2011, in soli

con (30 ottobre).

due anni di attività ha già diffuso oltre 35 film. An-

Tre i (pluripremiati) titoli stranieri in arrivo in Italia: il 27

che la stagione 2014, naturalmente all’insegna della qua-

marzo, dalla Repubblica Ceca, “I fratelli Karamazov” di Petr

lità, si è aperta sotto buoni auspici con due opere prime:

Zelenka, il 29 maggio, dalla Cina, “Song of silence” dell’e-

“Spaghetti story” di Ciro De Caro e “Una domenica notte” di

sordiente Chen Zhuo, il 20 novembre, dalla Serbia, “The

Giuseppe Marco Albano. In particolare, Spaghetti story, co-

Life and Death of a Porno Gang” di MladenDjordjevic.

stato quanto un’utilitaria, girato in 11 giorni, è in corsa per

Infine, sebbene sia già passato nelle sale, vogliamo citare

la candidatura ai David di Donatello e ai Nastri D’Argento.

un film dalla forte valenza emotiva ed educativa, perché

Tra le pellicole italiane in calendario quest’anno “In no-

andrebbe mostrato - come sostiene Giovanni Costanti-

mine Satan”, thriller di Emanuele Cerman, ispirato alla

no, presidente di Distribuzione Indipendente - in tutte le

storia delle “bestie di satana” (24 aprile); “Carta bianca”

scuole: “Red Krokodil (droga sintetica letale)” di Domizia-

(26 giugno) di Andrés Arce Maldonado, ispirato a un

no Cristopharo, tratto da un racconto inedito del giovanis-

drammatico episodio di cronaca (un immigrato morto di

simo scrittore Francesco Scardone.

freddo mentre implorava aiuto tra l’indifferenza sorda dei

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visioni grafiche

Selena Gomez

non torna in rehab

di Barbara Zorzoli elena Gomez ha lasciato il rehab con grande anticipo. Delle sei settimane di trattamento prescritte dalla clinica Dawn at The Meadows, l’ex star Disney ne ha frequentate solo due. Il motivo? Presenziare al Sundance Film Festival, ignorando così il consiglio dei medici. “Selena non ha ascoltato i medici e se n’è andata dopo solo 14 giorni di trattamento. Il programma previsto era di sei settimane. Lo staff si è opposto con tutte le forze” ha riportato il Time Magazine. Anche i suoi amici, preoccupati per il suo stato di salute, sono sicuri che non rimetterà piede in clinica molto presto. “Ora che tutti sanno del suo ricovero, non tornerà mai più in rehab. Il suo team sperava che lei ci tornasse di corsa proprio perché i media ne ave-

spettacolando

vano parlato, invece è successo tutto il contrario”, ha rivelato una fonte al sito HollywoodLife. “Sta andando contro i consigli della sua famiglia e dei suoi amici, come ha sempre fatto, e non riceverà l’aiuto di cui ha bisogno”. Nel frattempo, sono in molti a sperare che Selena si tenga lontana dai guai, e che smetta definitivamente di frequentare il suo ex fidanzato Justin Bieber, da qualche tempo finito nel mirino delle forze dell’ordine per le sue bravate. “Il suo team sta cercando di preservarla e di impedirle di tornare al lavoro. Così come le stanno impedendo di frequentare Justin ancora. Sperano che lei si renda conto di aver bisogno di un aiuto professionale”.

Keira Knightley per amore lavora meno… “

)

to cercando di aggiustare la mia

avere successo e cogli ogni opportuni-

far passare troppo tempo tra un set e

routine: meno lavoro e più vita

tà. Ma poi realizzi che il lavoro occupa

l’altro. Ora sono molto più rilassata e

privata”. Questa la confessio-

tutto il tempo libero a svantaggio della

riposata rispetto a qualche anno fa”,

ne di Keira Knightley. “All’inizio vuoi

vita privata. Credo ci sia sempre un

ha convenuto la protagonista del film

momento in cui si pensa: “Voglio tra-

Jack Ryan, un action thriller che

scorrere più tempo con le persone che

racconta le vicende di una spia della

amo””, ha raccontato l’attrice, che

CIA decisa a proteggere gli USA da

l’anno scorso ha sposato il musicista

un attentato terroristico. “Sarebbe

James Righton. “Ho lavorato non-

terribile fare la spia. Non riesco a tene-

stop per cinque o sei anni e adesso

re neppure un segreto. Sono davvero

comincio a stancarmi. Non voglio più

fortunata a fare tutt’altro”, ha infine

vivere così e quindi preferisco fare al

commentato la Knightley riferendo-

massimo due film all’anno. Ovvia-

si al suo personaggio nella pellicola

mente adoro recitare ma non voglio

Cathy Muller.

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VG visioni grafiche

visioni grafiche

di Barbara Zorzoli

spettacolando

Nuovo tatuaggio per

Robbie Williams

obbie Williams si è fatto tatuare un orsacchiotto sull’avambraccio in ono-

re della figlia Theodora Rose, nata a settembre del 2012. Il cantante è grande un appassionato di tatuaggi, ma ne ha sempre collezionati di ben più audaci: sul braccio destro ha disegnata la testa di un leone, mentre sul braccio sinistro si è fatto incidere un disegno tribale. D’altra parte Williams non ha nascosto di essere cambia-

Owen Wilson

to moltissimo con la paternità, che l’ha aiutato a smussare i suoi lati più spigolosi. Il cantante ha persino scritto una canzone per la figlia, affrontando un tema a lui molto caro, la tossicodipendenza. Robbie, infatti, ha avuto problemi con la droga per molti anni e non vorrebbe mai che Theodora Rose incontrasse in futuro uno come lui. Fa così: “Siediti, chiudi la porta, penso sia arrivata l’ora che tu sappia la verità, del perché ti senti strana”, ha spiegato. “Un giorno forse ti diranno come tuo padre ha cercato di scacciare i suoi demoni, sì è vero li ha fatti urlare e dannare. Per cui se un giorno quando sarai grande e avrai una tua vita ti capiterà di non avere mai abbastanza amore per te sarà perché tuo zio vende droga, tuo cugino è uno che la taglia, tua nonna era una scema, tuo nonno è in galera, tua madre è una pazza e tu sei una fottuta figlia di p*****a”. Hem... speriamo non accada caro Robbie!

wen Wilson e la personal trainer Caroline Lindqvist hanno dato il benvenuto al loro bebè. I due hanno avuto una breve liason mentre la donna stava completando le pratiche di divorzio dal marito, e nonostante non siano una coppia, l’attore ha promesso di occuparsi attivamente del bambino. I due non vivono insieme, ma Owen è stato coinvolto nella gravidanza. Si è sempre recato alle visite mediche, e ha fatto del suo meglio per garantire il benessere di Caroline. L’attore ha già un figlio di 3 anni, il piccolo Robert Ford, nato dalla sua precedente relazione con Jade Duell. In passato Owen Wilson ha spiegato come la paternità lo avesse cambiato nel profondo. “Dicono che la cosa più importante sia essere coerenti. E io ci provo”, aveva affermato in un’intervista. “Può suonare banale, ma l’affetto nei confronti dei figli non è mai abbastanza, ed è fondamentale per far sapere loro che sono amati”. Ciò nonostante, Wilson non vuole diventare un padre iperprotettivo, ed è convinto che i bambini siano decisamente più forti di quanto non si

è diventato papà per la seconda volta

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visioni grafiche

di Penelope Salomone

arte e cultura

Marzo

è soprattutto

Frida L’imperdibile rassegna sulla Kahlo e le altre mostre da non perdere

ra le mostre del mese da vedere a Roma abbiamo selezionato tre proposte. Dal 20 marzo, le Scuderie del Quirinale ospitano un grande evento espositivo dedicato a Frida Kahlo (1907-1954), emblema dell’avanguardia artistica e dell’esuberanza della cultura messicana nel ‘900, venerata anticipatrice del movimento femminista, nonché seducente soggetto del cinema hollywoodiano. Nella mostra, a cura di Helga Prignitz-Poda, prevale, naturalmente, il tema dell’autorappresentazione. Ciò in rispetto del peso numerico e dello speciale significato che il genere autoritratto assunse nella produzione artistica e nella vicenda biografica della mitica Frida (segnata da un gravissimo incidente a soli 17 anni, a causa del quale subì ben 32 interventi chirurgici). Alla mostra capitolina, aperta fino al 31 agosto, seguirà a Genova, presso il Palazzo Ducale, “Frida Kahlo e Diego Rivera” (20 settembre-15 febbraio 2015), questa volta con l’intento di analizzare il rapporto tra i due artisti uniti dal matrimonio e dalla pittura. Occhio poi al calendario: da non perdere due mostre, il cui ingresso è libero, singolari e attraenti anche per i più piccoli. Fino al 23 marzo, al Vittoriano (Ala Brasini) “Baci Perugina. Un amore italiano” promossa da Nestlé e realizzata da Comunicare Organizzando in collaborazione con l’Archivio della storica azienda umbra. Si racconta la storia del cioccolatino più mangiato al mondo (300 milioni ogni anno), nato 90 anni fa dal genio di Luisa Spagnoli e Giovanni Buitoni. Fino al 30 marzo, alla Biblioteca Nazionale Centrale, incontro con il burattino più famoso del globo: “Pinocchio a matita”, trentotto illustrazioni a matita di Francesca Perrotta. Infine, a grande richiesta, prosegue sino ad aprile “i colori della neve. Il fascino della realtà russa vista dai pittori sovietici”, presso la Galleria antiquaria di Carlo Maria Biagiarelli (vedi 13 Magazine, n.121, dicembre 2013).

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VG visioni grafiche

di Chiara Rovan

teatro

Il teatro del terrore Tremate, il Circo de los horrores è arrivato rendete una truculenta storia horror, degna delle più spaventose fantasie alla Lovecraft-King-Poe, immaginatela a teatro recitata da veri mostri e vampiri, aggiungete acrobazie e numeri circensi, shakerate con la partecipazione attiva del pubblico degna del migliore cabaret e otterrete lo spettacolo che ha registrato sold out in Spagna e America Latina: il Circo de los horrores della compagnia iberica Ox Paxaros, formata nel 1986 dal clown Jesús Silva González, meglio noto come Clown Suso, insieme con i suoi fratelli. Dal 27 febbraio al 6 aprile lo Stadio Flaminio ospiterà l’evento teatrale dell’anno, a metà strada tra Cirque du Soleil e Rocky Horror Show, prendendo spunto dal Circus Of Horrors, nato in Inghilterra nel 1995 per idea del mangiafuoco Doctor John Haze, che fuse insieme esibizioni estreme e musica rock suonata dal vivo. González, con il suo Circo de los horrores creato quattro anni fa, vestirà i panni di un malcapitato viaggiatore che tenterà di sfuggire ai canini del vampiro Nosferatu, alla Mummia e a Belzebù in “persona”. Tra lapidi, terribili gargouille, sinistri

ululati e nebbia fitta, il clown Oso, l’unico mortale insieme agli spettatori, incontrerà mostri, bambine possedute, morti viventi e vedove nere, in un continuo susseguirsi di pericolose performance, musica, recitazione e suspense. Riuscirà il nostro eroe a cavarsela dal morso di Debora la vampira? Giocolieri, contorsionisti, acrobati e attori sapranno condurre il pubblico in un’atmosfera angosciante e piena di tensione fin dal foyer del teatro, dove inquietanti figure faranno strada agli ignari spettatori con seghe elettriche, pitoni ed altri terrificanti attrezzi. Al posto del sipario, un’enorme cancellata rappresenta l’ingresso del vecchio cimitero nel quale Oso si perderà per non uscirne più da vivo (oppure no?). Divertimento e terrore, angoscia e comicità si combinano in un perfetto meccanismo teatral-circense all’insegna dell’illusionismo, della spettacolarità, della poetica dell’orrore. Sebbene pensato per i bambini, l’evento è sconsigliato ai minori di 12 anni. Se siete pronti per essere inghiottiti dalle tenebre, il Circo de los horrores è il posto giusto per un viaggio senza ritorno... (risata satanica, ndr).

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visioni grafiche

di Penelope Salomone

libri

Il caso letterario

Torregrossa Intervista alla scrittrice. L’ispirazione, l’identità e la professione iuseppina Torregrossa è un caso editoriale. Pubblica il suo primo romanzo, L’assaggiatrice (Rubbettino, 2007), a 51 anni. Con Adele vince, nel 2008, il premio capitolino opera prima “Donne e teatro”. Alla notorietà approda nel 2009 con Il conto delle minne (Mondadori), libro tradotto in dieci lingue. Poi pubblica Manna e miele, ferro e fuoco (2011), Panza e Prisenza (2012). Quest’anno è infine in arrivo una novità. Giuseppina Torregrossa - che non ama la definizione di scrittrice - è siciliana ma vive a Roma, dove ha lavorato per vent’anni e più come ginecologa. Nella sua terra d’origine trova spesso l’humus per le sue storie e l’ispirazione per i suoi (indimenticabili) personaggi femminili. Le abbiamo rivolto alcune domande... Nella cronologia della sua produzione letteraria si evince una certa costanza. Ciò presuppone un’organizzazione nella scrittura. Qual è il suo metodo? Più che di organizzazione parlerei di abitudine. Scrivo nel pomeriggio, la mattina mi piace pensare e la notte sogno. Parto da un profumo, mi abbandono all’emozione che lo accompagna, poi mi lascio andare a una libera associazione di idee. Dove attinge i caratteri dei suoi singolari personaggi? Dentro di me, all’interno della mia famiglia, per strada... Ritiene che le sue radici siciliane e la sua professione (ginecologa) abbiano influenzato la sua vena narrativa? La Sicilia è una fonte inesauribile di storie, la mia professione è fonte di emozioni. Le hanno già proposto la trasposizione cinematografica o televisiva di un suo romanzo? Non dico nulla. Le sue (ex) pazienti avranno certo letto i suoi libri. Ne è gratificata? Molto. È una grande gioia ricevere le loro mail, avere notizie della loro salute e delle loro vicende. Le manca l’esercizio della medicina? Moltissimo, prendersi cura degli altri è un’attività che riempie la vita.

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visioni grafiche

di Simona Bottoni

arredamento

Piero Busnelli,

ciao

Il mondo del design e dell’industria perde un protagonista a città natale di Piero Ambrogio Busnelli, classe ’27, segna il suo karma: è Meda, una realtà della Brianza conosciuta per la produzione artigianale di arredi. Piero frequenta la scuola fino alla 5ª elementare e ad 11 anni comincia a lavorare prima come tipografo, poi come operaio tessile e falegname. Il resto è un’epopea lavorativa che lo porta dalla piccola azienda alle vette del design italiano e internazionale. Busnelli, facendo sin dall’inizio gravitare la sua attività attorno ad alcuni elementi chiarissimi, come la ricerca, l’innovazione ed il design, declinati in una dimensione industriale, ha sempre cercato nuove soluzioni ed organizzazioni produttive, nuove modalità di affrontare il mercato, sorrette dall’idea che il progetto abbia assieme un ruolo innovativo e praticabile. Sostenuti dalla capacità di visione di Busnelli e dalla funzione decisiva del leggendario Centro Ricerche e Sviluppo B&B, moltissimi designer di fama internazionale hanno collaborato con la sua azienda (Tobia Scarpa, Antonio Citterio, Patricia Urquiola, Zaha Hadid, Gaetano Pesce). Si è aggiudicato ben 4 Compassi d’oro: per il divano “Le Bambole” di Mario Bellini nel 1972; l’armadio “Sisamo” di Studio Kairos nel 1984; il divano “Sity” di Antonio Citterio nel 1987 e, infine, nel 1989, il primo mai assegnato ad un’azienda (la B&B Italia). Piero Busnelli è scomparso nel febbraio scorso all’età di 87 anni. Con lui, è venuta a mancare gran parte di quella generazione di industriali uscita dalla guerra con grandi energie ed ideali forti. Il capitalismo familiare italiano, caratteristico delle piccole e medie imprese, ha talvolta faticato a reggere il passo coi tempi; a rinnovare modalità di gestione e modelli organizzativi, molto spesso poco sostenuti dal Sistema Paese. Può essere allora utile analizzare in profondità i caratteri del lavoro di Busnelli - basati sullo spirito imprenditoriale, sull’investimento in ricerca e sviluppo, sulla tensione all’innovazione - per cercare di favorire “un Rinascimento manifatturiero”, come l’ha definito recentemente il Direttore della Fondazione Pirelli Antonio Calabrò.

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di Lavinia d’Ardia di Cursi (Ufficio stampa Sport Senza Frontiere Onlus)

sport

Sport Senza Frontiere Lo sport è un diritto di tutti… ducazione, inclusione sociale e benessere attraverso lo sport: questi gli ingredienti principali di Sport Senza Frontiere, la Onlus che ha fatto del diritto allo sport una missione. Sport Senza Frontiere nasce nel 2011 con l’obiettivo di portare lo sport dove non c’è, consentendo l’accesso gratuito all’attività sportiva a bambini e adolescenti in situazioni di disagio psicologico, sociale, economico, fisico o familiare. L’associazione offre a questi ragazzi l’opportunità di intraprendere un percorso sportivo gratuito, da praticare con continuità insieme ad altri bambini provenienti da realtà sociali diverse, sotto la guida di istruttori sportivi qualificati e con la supervisione di operatori psico-pedagogici. Il punto di forza di Sport Senza Frontiere è la rete di società sportive che vi hanno aderito. Attualmente parliamo di più di 30 realtà per un totale di circa 100 bambini. “Grazie a loro i nostri ragazzi possono accedere a uno svariato numero di discipline sportive: dal pentathlon moderno al rugby, dal nuoto alla danza, dalla pallavolo al judo. In questo modo possono praticare lo sport che più gli si addice” sostiene Alessandro Tappa, presidente della Onlus. E continua: “Abbiamo poi due pulmini con i quali andiamo a prendere i bambini e li portiamo sui campi di gioco. La mediatrice culturale ci aiuta a interagire con le realtà più complesse e strutturate come le comunità Rom. Insomma una grande famiglia per sostenere e garantire il diritto allo sport”. Sport Senza frontiere porta avanti il suo progetto grazie ad una serie di iniziative di raccolta fondi: mostre fotografiche, concerti, ma soprattutto imprese sportive e gare di solidarietà. Prossimo appuntamento la Maratona di Roma, in programma il 23 marzo. Per dare una mano basta un click su www.sportsenzafrontiere.it/dona-ora/. La Onlus è anche su Facebook e Twitter.

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visioni grafiche

di Sveva Guerreri

Psiche e digestione

salute e benessere

Rapporto compulsivo con il cibo: qualche alimento utile

ecenti studi clinici hanno dimostrato uno stretto legame tra il cervello e l’apparato digerente. Quindi occorre essere consapevoli sulle conseguenze di uno stato prolungato di stress. Quando si è stressati, alcuni elementi nutritivi vengono smaltiti più velocemente e un’alimentazione laboriosa causa la produzione in eccesso di radicali liberi. La sollecitazione del sistema nervoso e la conseguente liberazione di ormoni rallentano infine la produzione di succhi gastrici, che incidono sul processo digestivo. Il cortisolo in eccesso, ad esempio, produce conseguenze negative come sbalzi glicemici e attacchi di fame improvvisi, nonché il rallentamento dell’assorbimento dei grassi, l’alterazione dei livelli di serotonina (l’ormone coinvolto nella regolazione dell’umore e dell’appetito) e del ritmo del sonno. L’oscillazione di questi ormoni invoglia a scegliere elementi nutritivi ricchi di zuccheri al fine di ripristinare i livelli di serotonina e riequilibrare il ritmo biologico di fame-sazietà. In alcuni tratti dell’apparato digerente l’aumento del cortisolo provoca un’infiammazione che, se persiste, potrebbe diventare un’ulcera gastrica. Inoltre dal medesimo processo potrebbero scaturire altri tipi di problema (sindrome del colon irritabile, intestino pigro, stipsi e intolleranze alimentari). Senza contare che Infine l’alterazione della quantità di cortisolo può essere concausa di depressione, ansia e instabilità emotiva. Un recente studio americano indica che i livelli di cortisolo si riducono mangiando 40 grammi di cioccolato al giorno. Il vino rosso previene depressioni, ansie e stress perché ha un effetto antinfiammatorio e migliora la circolazione. Anche il calcio è associato a una riduzione dello stress, quindi, oltre al latte, tutti i cibi che lo contengono. Lo yogurt, invece, agevola la produzione della serotonina. Infine non deve mancare a tavola la frutta secca: un paio di noci contrastano lo stress più di molto altro.

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scienze

di Gaetano Gaggiottino

Antenati a sorpresa

inora i ricercatori erano convinti che i nostri antenati europei, arrivati dall’ Africa 45 mila anni fa, fossero diventati biondi e di carnagione chiara a causa della diversa irradiazione dei raggi solari. Tutto da riconsiderare alla luce di alcuni resti recentemente trovati in Spagna. Trattasi di un signore di 7.000 anni fa con capelli neri, occhi cristallini e carnagione scura.

Dna e italiani

F I

l dna degli italiani è il più ricco e vario d’Europa. La diversità riscontrata nelle comunità del nostro paese è fino a 30 volte superiore rispetto ai gruppi che vivono agli angoli opposti del con-

tinente europeo. Lo studio è stato presentato da un gruppo di ricercatori dell’Università La Sapienza di Roma. Sono state prese in considerazione 57 popolazioni del nostro territorio.

Pere invernali -

tempo delle pere invernali, ricche di vitamine e sali minerali. Le varietà più diffuse sono la Passacrassana con buccia giallo-verde, la Decana d’inverno con buccia giallo-verde ma punteggiata da macchioline rosse, la Kaiser dalla buccia completamente marrone. Adatte a tutti, bambini compresi, forniscono fruttosio, zucchero facilmente assimilabile, e potassio, calcio e ferro. La presenza di fibre vegetali e acqua svolge azione depurativa trascinando via le scorie dell’organismo. Ottime in cucina, si abbinano a formaggi saporiti e marcati. Come dessert, si consigliano crostate di pere cotte ricoperte di cioccolato.

Olio d’oliva e grassi -

opinione comune che l’olio di oliva sia meno grasso del burro. In realtà, dopo l’eliminazione dei residui di acqua e morchia dell’olio in uscita dal frantoio, rimane un prodotto con grasso al 100%, che è una caratteristica di tutti gli olii di semi. Nel burro, dove ci sono notevoli

a cura della Dott.ssa Alessandra Padova

Psicologia

Quella stretta allo stomaco:

ansia o fame?

Ascoltare il nostro corpo per riconoscere i segnali dell’ansia e non confonderli con quelli della fame

ensazione di irrequietezza, leggero tremore, sensazione di debolezza, difficoltà a concentrarsi e una specie di morsa allo stomaco. È fame? Sì, se guardando l’orologio ci accorgiamo che sono più di 4 ore che non mangiamo o se al pasto non abbiamo assunto l’adeguata quantità/qualità di cibo. In caso contrario ascoltiamo con maggiore attenzione i segnali che ci invia il nostro corpo e chiediamoci: potrebbe essere ansia? Ansia e preoccupazione, infatti, sono associate a sintomi come agitazione, tachicardia, stanchezza, sensazione di difficoltà nel respirare, vuoti di memoria, irritabilità, tensione muscolare e alterazioni del sonno. Coloro che soffrono di ansia riferiscono un “dialogo interno” detto rimuginio ossia il continuo pensare a cosa potrebbe accadere: si ha l’idea di non essere in grado di affrontare alcune situazioni e si tende a catastrofizzare il futuro. COSA FARE? La soluzione non sta nel frigorifero. L’assunzione di cibo “consolatorio” dà una momentanea sensazione di benessere ma alimentarsi in eccesso può rafforzare il senso di inefficacia e diminuire l’energia fisica. È quindi importante riconoscere i segnali dell’ansia e lavorare su se stessi per modificare il modo in cui interpretiamo la realtà e sviluppare le abilità personali per affrontare ciò che si teme o che rappresenta un disagio emotivo. Alcune delle tecniche utilizzate nel trattamento dell’ansia sono: training di rilassamento, training di assertività, problem solving e gestione dello stress. A coloro che desiderano migliorare il benessere psico-fisico lo studio propone colloqui individuali e cicli di incontri psicoeducazionali. PER INFO: Cell. 347.0334042 dott.alessandrapadova@gmail.com - www.alessandrapadova.it

tracce di latte e acqua, i grassi totali sono di circa l’83%. Nel lardo bianco raggiungono il 99%. La panna montata, o crema di latte da montare, che contiene molte tracce di latte, raggiuge il 35% circa di grassi.

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visioni grafiche

informazione redazionale

CHICCHE E CONFETTI:

il meglio della festa!

difficile sintetizzare trent’anni di attività in poche righe. Lo è ancora di più quando il mestiere deve per forza di cose sposarsi con i cambiamenti della società: i mutamenti del gusto, delle mode, dei budget, delle esigenze, ecc... Di questo e di altro abbiamo parlato con Tiziana Orlando, titolare di “Chicche e Confetti”, punto vendita di via Wolf Ferrari 235, all’Infernetto...

Tiziana, in cosa siete specializzati? Vendiamo bomboniere, articoli da regalo e oggettistica per la casa. Ciò significa che siamo specializzati soprattutto in feste, matrimoni, battesimi, comunioni, lauree e anniversari vari. A me piace ancora pensare che la bomboniera sia un ricordo da portare nella vita, qualcosa che celebri i nostri legami più intimi. È un oggetto che accompagna sempre momenti di gioia: per questo va scelto con piacere e premura. Poi c’è un capitolo a parte, quello dei confetti... Direi proprio di sì. Un tempo esistevano solo quelli alla mandorla, che noi comunque abbiamo e che sono buonissimi. Oggi però possiamo proporre anche confetti al caffè, alla nocciola, al cioccolato, alla frutta, al pistacchio, all’arancio, al limoncello, alla fragola, al peperoncino, alla pesca, alla viola, alla pera e al gran marnier. E ovviamente i gusti non sono finiti qui. Invito chi legge a venire al negozio e a scoprirne di altri. Abbiamo anche i confetti per celiaci e per cerimonie Kosher. Oltre a questo so che vi occupate anche di altri aspetti… Certamente. Proponiamo tantissime soluzioni per ciò che concerne le partecipazioni, gli inviti, i tableau de mariage, i menù, i libretti per la messa. Abbiamo tante idee originali e creative. Ciò che è sicuro è che facciamo il nostro lavoro con il massimo della cortesia, della cordialità e della professionalità.

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di Lucia Bianco (inviate le vostre ricette a luciabianco@hotmail.it)

budget e ricette

Sapori da pic-nic iao a tutti per questo pezzo attingerò ai ricordi dell’altra metà di me, quella piemontese, che unita a quella sarda, a detta di mio marito, mi rende una persona assai pericolosa... I ricordi sono legati a Dronero e Villar San Costanzo, luoghi incantevoli, circondati da montagne e castagneti, nonché dai “ciciu”: enormi funghi formati da cilindri di terra schiacciati da enormi massi che fanno da cappello. Ricordo pranzi al sacco su quei massi caldi di sole e racconti fantastici sul fu-

Due piatti della memoria per accompagnare le scampagnate di primavera turo o sui primi amori. Il menù era sempre una sorpresa. Ecco dunque due ricette che ritrovavamo con particolare gioia nella cesta: la carne in carpione e la torta verde. Che sapore! Spero che questa incursione in Piemonte vi soddisfi e incuriosisca, fatemelo sapere e vi proporrò altri piatti della memoria. Intanto gustatevi due ricettine facili facili...

Carne in Carpione Torta

verde

Ingredienti • 1 cipolla • Olio q.b. • 3 zucchine • 60gr di riso

• 2 rotoli di pasta sfoglia • Sale q.b. • 75gr di parmigiano • 3 uova

mpanate le fettine passandole prima nell’uovo (non salato perché il sale fa staccare la panatura) e poi nel pan grattato. Friggete in una padella con due rametti di rosmarino e, mano a mano,

Ingredienti • 10 fettine di carne magra di vitello (si può usare anche il pollo) • 2 uova • Pan grattato q.b. • 2 cipolle salvia, rosmarino e alloro q.b. • 2 bicchieri di vino bianco • 3 bicchieri di aceto bianco • Olio q.b. • Sale q.b. • Pepe q.b.

mettetele in un contenitore basso e largo. Coprite con un coperchio. In un’altra padella mettete olio e le cipolle tagliate a fettine, il rosmarino, la salvia e l’alloro tritato grossolanamente. Fate appassire a fuoco basso con un filo d’acqua, unite anche lo spicchio d’aglio e il sale. Quando comincia a dorare unite 2 bicchieri di vino bianco e 3 bicchieri di aceto bianco. Alzate dunque la fiamma e fate cuocere sino all’evaporazione dell’alcool. Versare le cipolle ancora calde sulla carne, fate freddare e poi riposare in frigo per almeno due ore. Sono piatti che sono più saporiti se consumati il giorno dopo, si può conservare in frigo per tre, quattro giorni.

ffettate la cipolla e fatela rosolare in padella con un po’ d’olio sino ad appassire. Aggiungete le zucchine affettate e salate e cuocete per cinque minuti. Fate cuocere il riso in acqua bollente per cinque minuti, scolatelo e versatelo in una ciotola con le zucchine, le uova e il parmigiano. Mescolate il tutto e versate nella teglia foderata con uno dei rotoli di pasta sfoglia ben bucherellata. Coprite con il secondo rotolo sigillando, spennellate con uovo ed infornare a 180° per 35 minuti.

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magnaroma PANE AR PANE VINO AR VINO

PIZZA LUNA SPECIALITÀ > PIZZA ALTA DIGERIBILITÀ CON FARINA SPECIALE COTTA NEL FORNO A LEGNA OFFERTE DAL LUNEDì AL GIOVEDì Tutte le pizze tonde solo da asporto e 4,00 Ogni 5 pizze tonde 1 in omaggio

SPECIALITÀ > CUCINA ROMANA Ve piace magnà bene secondo la tipica cucina romanesca? Allora venite da noi: a parcheggià nun c’è problema e quanno entrate drento a “Pane ar pane vino ar vino” potete aggustà tutto quello che ve pare dei piatti de Roma nostra, le minestre, le pastasciutte, li seconni de carne e puro de pesce (martedì e venerdì oppuro su ordinazione), er tutto annaffiato dal vino bono de li Castelli. I prezzi ce dovete da crede so proprio boni che de meno nun se pò. Aho, v’aspettamo!!! INDIRIZZO Via O. Ghiglia, 257 TELEFONO 06.52440063/334.8473257 PREZZO MEDIO de meno nun se pò! RIPOSO SETTIMANALE ce semo sempre! CARTE DI CREDITO abbasta che paghi! PARCHEGGIO ce sta! NUMERO POSTI voi venite, noi ve sistemamo! PRENOTAZIONE è mejo! APERTO Pranzo/Cena

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MALAFEDE

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OFFERTE PER TUTTA LA SETTIMANA 3 pizze tonde Margherita e 10,00 Pizza alla pala 3 gusti + 3 supplì e 10,00 INDIRIZZO Largo Cesidio da Fossa, 38 TELEFONO 388.3614067 - 389.2094021 PARCHEGGIO Sì RIPOSO SETTIMANALE Sempre aperti APERTO 11:00-15:00 / 17:30-23:00 Specializzati nel Take Away Consegna a domicilio GRATUITA Orario: 19:00-21:00 Zone servite: Dragona, Dragoncello, Ostia Antica, Acilia

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ACILIA

magnaroma HOSTERIA DAI DRAGONI

ricomincio da tre

SPECIALITÀ > BISTECCHERIA - CUCINA ROMANA Nel cuore di Dragona, la tradizione e la sapienza culinaria si sono fuse per dar vita ad un’originale hosteria a conduzione familiare. Il locale vanta specialità romane annoverando un menù di bisteccheria ricco di pregiate carni nazionali, danesi, scozzesi, irlandesi, argentine. Per gli amanti dei primi piatti, da non perdere carbonara, cacio e pepe o amatriciana. Per chi vuole usufruire del servizio a portar via e a domicilio il locale offre prenotazioni sulla cucina espressa. INDIRIZZO Via Renato Massa, 9/9A TELEFONO 06.45493057 SITO INTERNET www.hosteriadaidragoni.com CARTE DI CREDITO Tutte (no Amer. Express) NUMERO POSTI 40 interni/40 esterni SPAZIO ESTERNO Sì PARCHEGGIO Sì RIPOSO SETTIMANALE Domenica sera APERTO Pranzo/Cena LUN.-VEN. A PRANZO MENÙ FISSI E 8,00 VEN. E SAB. PESCE FRESCO BABY PARKING

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DRAGONA

SPECIALITÀ > PIZZA - PESCE - CARNE Ideale per organizzare feste, ricorrenze, compleanni, matrimoni e meeting aziendali, questo delizioso locale vanta un ambiente accogliente e familiare dotato di un’ampia sala interna da 60 coperti ed una fantastica terrazza da 100 coperti. Le specialità del cuoco Tonino, sapranno ammaliare i vostri palati e l’organizzazione impeccabile dello staff rendere indimenticabili i vostri eventi!

INDIRIZZO Via Ottone Fattiboni, 216 TELEFONO 06.5218853 CARTE DI CREDITO Sì PREZZO MEDIO 20/25 e PARCHEGGIO Sì NUMERO POSTI 60 interni/100 esterni RIPOSO SETTIMANALE Lunedì sera APERTO Pranzo e Cena Pizza da asporto, tutti i tipi di pizza a 5 e

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DRAGONCELLO

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magnaroma IL MIGLIO VERDE

INDIRIZZO Via di Piana Bella, 30 (traversa di Via di Castel Fusano) TELEFONO 338.9953162 CARTE DI CREDITO Sì (no American Express) SPAZIO ESTERNO Sì PARCHEGGIO Sì RIPOSO SETTIMANALE Mercoledì APERTO Cena (aperto a pranzo domenica e festivi)

ZONA

OSTIA ANTICA

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SPECIALITÀ > CARNE ALLA BRACE - PIZZA Immerso nella rigogliosa e rilassante campagna di Ostia Antica, all’interno di un antico casale ristrutturato mantenendo le caratteristiche originali, questo locale ha la capacità di trasportare i suoi ospiti in una dimensione così tranquilla e familiare da dimenticare lo stress ed il caos assordante della città. Il menù, rispettando le regole rurali, offre prevalentemente piatti a base di carne di rilevante qualità. Ottime le varie tipologie di tagliata (prima fra tutte quella all’aceto balsamico) e gli sfiziosi antipasti “casarecci” con formaggi, salumi e verdure, accompagnati da una croccante focaccia. Per chi invece desidera le specialità di pizza, non deve fare altro che scegliere tra le numerose varietà! Arricchito da un meraviglioso spazio esterno, è la location ideale per organizzare ricevimenti e banchetti.

magnaroma IL GRANO & IL LUPPOLO

SIDRA LIBRE

PIZZERIA E BEER SHOP

SPECIALITÀ > CUCINA SPAGNOLA Questo delizioso locale nasce con la filosofia di far conoscere lo spirito, lo stile e i sapori della tipica cucina spagnola che i proprietari hanno appreso con passione nella Terra del Sol. Fatevi inebriare il palato con squisite pietanze: pollo “asado” a la sidra, papas arrugadas con mojo verde y rojo, zarzuela, paella de pescado y marisco, paella mista, callo, cocido madrileno; inoltre postres (dolci tipici), pinchos e tapas, il tutto da assaporare sorseggiando un bicchiere di sidra... INDIRIZZO Via Umberto Giordano, 72 TELEFONO 349.4724031 - 06.94537097 SITO INTERNET www.sidralibre.com CARTE DI CREDITO Sì PREZZO MEDIO 15/25 e SPAZIO ESTERNO Sì PARCHEGGIO Sì NUMERO POSTI 35 RIPOSO Lunedì APERTO Cena (Sab. e dom. anche Pranzo) Possibilità menu a prezzo fisso Take Away - Pranzi e Cene Aziendali Feste Private - Eventi Sportivi - Free Wi-Fi Offerte settimanali

ZONA

INFERNETTO

SPECIALITÀ > PIZZA - BIRRE ARTIGIANALI Locale piccolo ma accogliente, a pochi passi dal centro storico di Ostia Antica, dove si può gustare la pizza romana per eccellenza con la mollica morbida racchiusa in un involucro croccante, frutto di un impasto antico e regionale. Le materie prime sono altamente selezionate, come le salsicce di Norcia d.o.c., il pecorino di Fossa e le verdure fresche e stagionali. Per accompagnare queste pizze speciali, innumerevoli etichette di birre artigianali provenienti da tutto il mondo. INDIRIZZO Via Arturo Evans, 28 TELEFONO 06.5651099

Cell. 331.7200418 - 339.3621993

CARTE DI CREDITO No PARCHEGGIO Sì TRIPADVISOR Sì RIPOSO Lunedì APERTO da Mar. a Dom.

dalle 9:00 alle 22:30

SEGUICI SU FACEBOOK Il Grano & il Luppolo

PIZZA ALLA PALA 3 GUSTI MARGHERITA

E 13,00 E 11,00

FRITTI FRESCHI SUPPLì E 1,00 CROCCHETTA E 1,00 ARANCINO ‘NDUJA E 2,00 5 OLIVE ASCOLANE E 3,00

ZONA OSTIA ANTICA

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OROSCOPO di MARZO ariete 21/3 · 20/4 Marte vi ostacola nelle questioni di cuore e non vi aiuterà a vivere pienamente la componente più fisica dell’amore. Ma questo non significa che dovrete accontentarvi di un amore platonico. Infatti proprio quando vi sarete arresi al dover vivere rapporti non molto hot, arriverà una gradita sorpresa!

maria sharapova

19/4/1987

Bilancia 23/9 · 22/10

Pedro Almodóvar

Rocco Siffredi

4/5/1964

Scorpione 23/10 · 21/11

Lisa Bonet

16/11/1967

Gemelli 21/5 · 21/6 Aria di primavera per voi. Una brezza leggera spira da est e invita al cambiamento e all’azione, a vestiti più provocanti , sguardi ammiccanti e bicipiti in mostra. Apparite seducenti e affascinanti, forse troppo. Se siete single è innegabile: emanate un profumo così inebriante da lasciar stecchito qualsiasi spasimante.

Margherita Hack

12/6/1922

Giorgio de Chirico

10/7/1888

Bruce lee

27/11/1940

Alessandra Amoroso

12/8/1986

Sissy Spacek

Acquario 21/1 · 19/2

Kevin Strootman

13/2/1990

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Vivrete incontri davvero interessanti. Avete una mente acuta e seducente che aumenterà la vostra fantasia e si moltiplicheranno i contatti. Riuscirete facilmente ad attirare le attenzioni ma sta a voi realizzare ciò che al momento sembra ancora molto lontano. Buone opportunità che aiutano a migliorare la vita quotidiana.

Pesci 20/2 · 20/3

Il mese è propizio e il terreno è fertile. Potrete dare sfogo a tutta la vostra energia positiva sia in campo lavorativo che in quello dei rapporti sociali e d’amore. Tutto vi apparirà incredibilmente facile. Date il meglio di voi senza paura di strafare! 15/9/1890

Il mese è tutto dedicato al rilancio della vostra imagine. Potenziate le pubbliche relazioni dove potreste fare conoscenze di prestigio. Sarà utile presenziare nei luoghi giusti, al momento opportuno, magari con le persone in vista. Non è facile come a dirsi, ma tentar non nuoce, no?

25/12/1949

Vergine 23/8 · 22/9

Agatha Christie

Disagi in arrivo in famiglia, bisticci e irritazioni. Le questioni domestiche saranno la vostra croce questo mese. Forse in casa non hanno gradito una vostra scelta professionale, o vi spronano affinché tu raggiunga in fretta determinati . La soluzione ve la indica Mercurio: ironia, simpatia, e tante uscite con gli amici.

Capricorno 22/12 · 20/1

Leone 23/7 · 22/8 Gli imprevisti non mancheranno, ma nemmeno la determinazione per affrontarli e risolverli. Ci saranno dei cambiamenti, alcuni positivi, altri meno. Cercate quindi di mantenervi bassi con budget e preventivi, ed evitate di spendere e spandere. Grinta e coraggio però non vi mancheranno e vi aiuteranno ad avvicinarti ai tuoi obiettivi.

Vi trascinate, dal mese scorso, una situazione di intrighi e bugie, che vi ha lasciato stressati e dubbiosi sul vostro rapporto. Mollate gli indugi e le ancore. Decidete il da farsi. Parlate col vostro partner a cuore aperto e non si sa mai che vi perdoni. In alternativa il lavoro, è sempre un ottimo rifugio..per nascondersi!

Saggitario 22/11 · 21/12

Cancro 22/6 · 22/7 Lo stesso cielo complicato di un mese fa, vi incita a cambiare vita, scatenando tsumani familiari. Contro la gelosia del partner non servono rimproveri o recriminazioni, ma sicurezze e conferme. Forse la poca stima di se fa vedere rivali in ogni persona che vi passi accanto. Avvolte bastano una paio di paroline magiche e tutto passa.

La vostra diplomazia se n’è andata in vacanza da mesi. Ogni tanto torna a smussare i toni accesi, ma in questo periodo non avete più voglia di starla a sentire. Siete alla ricerca di nuove situazioni e di risposte definitive. Darete l’addio (o il benvenuto?) a qualcuno.

24/9/1949

Toro 21/4 · 20/5 La situazione celeste è positiva per tutto il mese. C’è energia nell’aria! Che sia col partner di sempre o con un nuovo amore, vivrete una frizzante situazione affettiva ed erotica. Godetevela perchè da fine luglio, Giove ci mette lo zampino e potrebbe creare qualche scaramuccia per colpa della vostra (rinomata) gelosia.

di Francesca M.

Jake La Furia

25/2/1979

Per molti di voi è tempo di festeggiamenti: il compleanno è passato da poco. Potrebbero esserci delle buone notizie, in diversi ambiti, che rallegreranno l’atmosfera. Il periodo migliore per viaggiare, conoscere gente, divertirti e chiarire questioni in caso di tensioni familiari, è iniziato a metà del mese, quando Mercurio passerà nel segno.

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IS T A R G o

ORARIO

17:00

13 magazine · Anno 13 · n. 124 - marzo 2014 · www.13magazine.it

A M E N I C Y BAB 2

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ERnEsT E CELEsTInE MIà E IL MIGù VG

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6 dICEMBRE

ARRIETTy - IL Mondo sEGRETo soTTo IL PAVIMEnTo

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TARIFFA ROC: POSTE ITALIANE S.P.A. SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1 COMMA 1 - DCB - ROMA

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