13 Magazine N. 129

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13 MAGAZINE 路 ANNO 13 路 N. 129 - SETTEMBRE 2014 路 WWW.13MAGAZINE.IT TARIFFA ROC: POSTE ITALIANE S.P.A. SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1 COMMA 1 - DCB - ROMA

IL MENSILE PIÙ DIFFUSO E LETTO DI ROMA SUD LO PUOI TROVARE: SUPERMERCATI AL MERCATO (Caltagirone V. Massimo Troisi) CARREFOUR (Ostia - Staz.

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INFORMAZIONE REDAZIONALE AXA Axa Bike Bar Cristiano Bar Menandro Centro Sportivo Eschilo 1 Euroservice Gelateria Alessia Parrucch. Aessenze Parrucch. Angelo Di Pasca Ristorante Maharajah 2 Ristorante Pane e Vino II° Tru Trussardi

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INFERNETTO Babel Bar “Al Cinghiale” Bar “Cricket” Bar Andy CASALPALOCCO Bar Casina del Bosco Bar “44” Bar Cristal Bar Casa del Tramezzino Bar Dolce Paradiso Bar Colombo Bar Evandro Bar Cristal Bar Gatta Bar Drive In Bar La Vela Bar Flaming Bar Star Bar Le Mimose Bar Strauss Cannavale Immobiliare Bar Tabacchi Gli Angoli Centro Sportivo Eschilo 2 Bar Tabacchi Il Cigno La Boutique del pane Bar Tabac. Castelporziano La Tabaccheria d. Terrazze Bar Via San Candido Priolo Bruna Coiffeur - Estetica Quelli dell’Albero Azzurro Il Gelatiere St. Odont. Podda & Sorci Il Parco Giochi La Boutique del pane DRAGONA-DRAGONCELLO Priolo Abitare Oggi Twinky Bar Oly & Stè Zucchero e Babà Bar Phelipe Bar Pinco Pallino OSTIA ANTICA C.I.M. Costruzioni Bar Centro Di Carlo Cafè Bar Stazione Roma-Lido Hosteria Dai Dragoni Ceramiche Ostia Antica Legno + Ingegno Conauto Panificio Signori Luciano International Bar Ristor. Il cielo sul mare Pizzeria Il Grano & il Se.Ma. Traslochi Luppolo Ristorante Il Frantoio EUR - EUR TORRINO MOSTACCIANO OSTIA LIDO Bar Bonsai In estate gli stabilimenti Bar gelat. gastronomia 3 balneari del litorale Bar ristorante di via Lione Bar Roberto OSTIA LEVANTE Bar Tentazioni Assithermo Bar Tornatora Bar Antinori Bar Via Baldovinetti Bar Bingo Birreria Spaten Bar Caprini Bread & Coffee Bar dello sport Caffè d’Arte Bar Europa Caffè Tazza d’Oro Bar Fortuna Caffè Viola Bar Friends Euro Caffè Bar Giusti Gelateria in via degli Astri Bar Gran Caffè Gran Caffè Astoria Bar Isola Mauritius Gran Caffè Circi Bar Jolly Lops Bar Krapfen Romus Re Bar Kristall Sha.mo Bar Bar Lo Spuntino Bar Lo Stadio Bar Maffei Bar Marechiaro Bar Mattei Bar Olivieri Bar Paradise Bar Paradiso Bar Piper

Bar Polo Nord Bar Romin Bar Sisto Bar Smeraldo Bar Stazione Stella Polare Bar Studente Gran Caffè Salerno Petit Cafè Pizza Metro Snai Vancleef OSTIA PONENTE Bar Alexander Bar Amigos Bar Andrew’s Bar Baleari Bar Caffè Fiore Bar Canarie Bar Corallo Bar Cristian Bar del Corso Bar Derby Bar Garden Bar Green Bar Grigo Bar Idea Bar International Bar King Bar La Bussola Bar Lauretta Bar Nanù Bar Pines Bar Prestige Bar Remondi Bar Ringo Bar Roma Lazio Bar Scacco Matto Bar Sport Bar Top Bar Velieri Biblioteca Elsa Morante Cineland Multisala Duca Bar Gamma Auto Gelateria Harley Gelateria Martin Gelateria Tartarughino Marinauto Snai Studio odontoiatr. Puzzilli Tabaccheria Peres SPINACETO TOR DE CENCI Bar Tabacchi Europa VITINIA - CALTAGIRONE VILLAGGIO AZZURRO Antichi Sapori Antichi Sapori pizza Bar Caltagirone Idrotermica Sanitari La Bombonera Caffè Oasi Ice Gelateria Profumo di Caffè Slot House Europa (Villaggio Azzurro) Slot House Europa (Vitinia) Tabaccheria Pirfo

LA CUCINA HA UN NOME:

STILE E TRADIZIONE

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assimo Gallus è il responsabile marketing di Stile e Tradizione, creatura partorita dall’immaginario imprenditoriale di Sergio Luchetti e Maura Meuti. Dopo un’esperienza trentennale in settori affini, la coppia ha deciso di portare a Roma uno store di tipo americano. Ne è risultato un grande punto vendita di 900 mq., un luogo dove sperimentare tutto ciò che rende la cucina un luogo incantato.

Di questo e di altro ne abbiamo parlato con Massimo Gallus...

Che cos’è Stile e Tradizione? È un megastore in cui trovare tutto ciò che incuriosisce la persona appassionata di cucina ma non solo. Siamo aperti da luglio e abbiamo tutti prodotti professionali per la cucina e la casa. Oltre a questo, abbiamo anche prodotti per il party, prodotti bio, farine Selezione Casillo o Alma Verde Bio (ideali per torte e dolci), prodotti genuini (sughi, salse, ecc...). C’è però di più: Stile e Tradizione è anche corsi di cucina...

Mi spieghi questa parte importante dell’attività? È semplice: facciamo corsi di cucina aperti a tutti, adulti e addirittura bambini. Le lezioni di cucina romana con Anna Dente, un nome importante. Il corso relativo alla pasta fresca fatto da una nonna che viene da Roma. Insomma, la nostra parola chiave è “tradizione”.

Seguite dunque l’onda della passione per la cucina che c’è anche in tv?

Sì ma a modo nostro. Il nostro marchio è sulle padelle e i coltelli professionali. I taglieri in legno li abbiamo commissionati a una ditta italiana che fa solo quello. Poi vendiamo marchi particolari come Baci Milano (prodotti in melamina, calici per champagne, piatti da portata, ecc...), la linea Le Creuset (prodotti in ghisa confezionati da un’azienda che ha 80 anni di storia), tutto il mondo del cake design, articoli professionali per la detergenza e pulizia della casa. Abbiamo anche una parte dedicata all’arredamento shabby chic della Bizzotto.

E dove siete?

All’Infernetto via Antonio Lotti 267. Siamo aperti tutti i giorni, dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 19.30. Abbiamo anche un sito: www.stileetradizione.it o .com). C’è anche un progetto di franchising del marchio.

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SPECIALE

RUBRICHE

15 Più rete, meno lavoro: che fare?

13 Editoriale

17 Web e lavoro: un rapporto

35 Arte e Cultura

36 Questione di cilindri

d’amore e odio

21 Quando internet è una rovina

38 Sagre

23 Gli Italiani e la rete

40 Spettacolando

36

45 Arredamento 47 Viaggi

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ESTERI

40

51 Salute e benessere

29 Scozia e regno unito a un bivio

53 Scienze

storico

55 Veterinaria

29 Il punto sul problema

60 Budget e Ricette

dell’acqua

66 Oroscopo

45

29 Popoli a rischio d’estinzione

29 57

13 IMMOBILIARE

COSTUME E SOCIETÀ

51

31 L’anno che verrà (della tv) 33 Gli italiani e le lingue:

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MAGNAROMA

un rapporto complicato

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TEATRO

39 Si alza il sipario sulla nuova stagione

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di Maurizio Carta

COLOPHON Anno 13 · n.129 · SETTEMBRE 2014 mensile d’informazione: politica, attualità, cultura, sport, spettacolo, moda www.13magazine.it Direttore Editoriale Claudio Petrollo claudio@visioni-grafiche.it

Direttore Responsabile Dott. Maurizio Carta maurizio@visioni-grafiche.it

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Salvo accordi scritti o contratti di cessione di copyright, la collaborazione a questo mensile è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita.

13 MAGAZINE · Reg. Trib. di Roma n.439/2009 del 18-12-2009

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“IL VIAGGIO PERFETTO È CIRCOLARE. LA GIOIA DELLA PARTENZA, LA GIOIA DEL RITORNO” o Basili

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uando generalizza a partire da vicende personali, il giornalismo difficilmente è buon giornalismo. Eppure l’episodio che sto per raccontare ha coinvolto me e circa un centinaio di persone, dunque è qualcosa di più che un avvenimento privato. I semplici fatti chiariranno il motivo per il quale raccontarli.

Fiumicino, 10 settembre, 22:35: il volo Swiss Air proveniente da Zurigo atterra puntualissimo.

Uscito dalla pista, si mette in coda ad altri aerei ed è fermo. Qualcuno si alza per prendere i bagagli ma il Comandante annuncia: “non siamo arrivati a destinazione, siamo in fila e aspettiamo istruzioni per sapere la nostra destinazione nell’aeroporto. Purtroppo ci sono stati problemi con le perturbazioni e ci sono diversi aerei che attendono”. All’avviso segue una mezz’ora nella quale l’aereo alterna lenti avanzamenti e lunghe soste. Niente aria condizionata, ambiente decisamente viziato, passeggeri stanchi.

Alla fine il volo Swiss Air viene dislocato in qualche punto lontano dal Terminal degli arrivi internazionali, un posto dove mancano sia la scala per far scendere i passeggeri che l’autobus per portarli a destinazione. Segue altra attesa, poi la scala arriva e tutti defluiscono in fretta verso l’uscita. C’è però un problema: l’autobus può accogliere solo metà viaggiatori, per cui se ne va lasciando gli altri in mezzo al nulla, ad aspettare un secondo autobus. Che non arriva.

Perché nel dubbio è meglio dare la precedenza a un nubifragio settembrino che sorprende tutti i presenti e li costringe a ripararsi sotto l’ala del velivolo. Passano altri cinque minuti e la mole di acqua diventa insostenibile. Partito il primo verso l’aereo, tutti gli altri passeggeri lo seguono di corsa e cercano di tornare a bordo. Ressa, entrata a spintoni e altra attesa. Il secondo autobus arriva a temporale quasi terminato. Ma non è finita. Accompagnati nell’area in cui si recuperano bagagli, i viaggiatori scoprono che

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EDITORIALE

IL MENSILE

PIÙ DIFFUSO E LETTO DI ROMA

SUD

al loro nastro sono assegnati ben tre voli. Dunque altra calca e una folla inverosimile che cerca di capire se quella che passa è la propria valigia. Poi l’annuncio: “si avvisano i passeggeri del volo Swiss Air che ci saranno dei ritardi nella consegna dei bagagli. Ci scusiamo per il disagio”. Alla fine la porta d’uscita dell’aeroporto si dischiude solo dopo mezzanotte.

Se ancora non fosse chiaro il motivo d’interesse per un fatto del genere, ne elenco le ragioni. È completamente inutile che il dibattito italiano si avviti sull’articolo 18, la riforma del diritto del lavoro, gli investimenti stranieri, le infrastrutture, ecc... Basta un’ora all’aeroporto di Fiumicino per capire che le burocrazie sindacali hanno completamente distrutto l’etica del lavoro, che non esiste più il minimo senso di responsabilità per ciò che accade, che la catena di comando è inesistente perfino nel caso di piccole emergenze. In un qualsiasi paese civile un fatto del genere avrebbe comportato una causa da parte dei passeggeri e pesanti conseguenze per il personale che ha causato problemi. Da noi non è così. Mentre la gran parte degli italiani accettava con passività o addirittura rideva dell’accaduto, gli stranieri presenti sul volo - soprattutto svizzeri e tedeschi - erano del tutto increduli.

Qualche politico o pseudointellettuale ciancia da anni sul rapporto tra i problemi italiani e la Germania, spesso indicando come capro espiatorio la Merkel. Il punto è che con biglietti da visita del genere, italiani al 100%, qualsiasi straniero intenzionato a investire un euro nel Paese dovrebbe farsi visitare da un bravo dottore.

Distribuito nei seguenti quartieri: ACILIA - AXA - AXA MALAFEDE - CASALBERNOCCHI CASALPALOCCO - DRAGONA - DRAGONCELLO EUR - EUR TORRINO - INFERNETTO MADONNETTA - OSTIA - OSTIA ANTICA - VITINIA

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di Dante Cruciani

SPECIALE

PIÙ RETE, MENO LAVORO:

CHE FARE?

iccardo Staglianò, esperto di rete e titolare del blog PNR - Presi nella Rete sul sito di Repubblica, torna sul tema spesso. L’ultimo capodanno, titolava così la sua intervista a Tyler Cowen, noto economista americano: “Perché internet sta distruggendo la classe media”. Lo scorso 4 luglio, a seguito di un altro colloquio avuto con Jaron Lanier, pioniere della realtà virtuale, insisteva sul concetto: “Il web sta distruggendo la classe media”.

Insomma, c’è qualcuno che inizia a ragionare su un’evidenza che parte dell’opinione pubblica ha intuito (a sue spese) già da tempo. Ovvero il fatto che internet non sia per niente la chiave d’accesso al sol dell’avvenire, ma uno strumento che taglia posti di lavoro, distrugge il commercio al dettaglio, livella i salari verso il basso, demolisce intere categorie professionali, sopprime diritti ritenuti inviolabili (quelli alla privacy o all’oblio), raccoglie informazioni a costo zero senza dare nulla in cambio. Intere categorie del mondo sviluppato, in particola-

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SI MOLTIPLICANO LE VOCI CRITICHE SUL RAPPORTO TRA INTERNET ED ECONOMIA re quelle legate alla borghesia delle professioni, alla cosiddetta classe media, si sentono travolti dal ciclone del web. Fotografi, giornalisti, agenti di viaggio, musicisti, commercianti, traduttori, albergatori, librai hanno visto paurosamente ridurre fatturati e opportunità, spesso assistendo anche una corsa al ribasso delle qualità medie delle proprie prestazioni professionali.

Esistono due critiche irriducibili all’economia fondata sul web. La prima, di tipo puramente economico, è semplice: internet aumenta la

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SPECIALE produttività del lavoro a dismisura, tagliando così più posti di lavoro di quelli che riesce a rimpiazzare con la sua crescita. La seconda, più recente e di tipo sociale, punta invece il dito sulle dinamiche di classe: il web spesso si sostituisce all’uomo, standardizzando prestazioni lavorative un tempo calibrate in maniera del tutto diversa sul cliente. Il risultato è quello della logica del “chi vince prende tutto”, ovvero di un sistema nel quale poche dozzine di persone (i padroni della rete) diventano oltremodo ricche a scapito della classe media. Dunque il temuto approdo a una società polarizzata, un mondo fatto di pochissimi ricchi e molti poveri.

Le voci che sostengono queste posizioni sono tutte autorevoli. Nel partito degli angosciati si contano i nomi dell’economista Tyler Cowen (“La media è finita”), del futurologo Jeremy Rifkin (“The Zero Marginal Cost Society”), del citato Lanier (“Who Owns the Future”) e di tanti altri. Per non parlare dei politici. Critiche più o meno esplicite al sistema le hanno fatte Obama (“I licenziamenti troppo spesso diven-

tano permanenti, non una parte del ciclo economico. E questi cambiamenti non riguardano solo i colletti blu. Da bancario, operatore telefonico, agente di viaggio, hai visto tanti che facevano la tua professione sostituiti dalla ATM e da Internet” - Kansas, 6 dicembre 2011) e Renzi (“Non si cresce abbassando i salari” - Napoli, 14 agosto). Rimane la faccenda di come affrontare a breve un futuro problematico, un periodo nel quale - stando a un saggio pubblicato per l’Università di Oxford da Carl Benedikt Frey e Michael A. Osborne - la sola America perderà entro un paio di decenni il 47% dei posti di lavoro. Una tendenza che, in maniera diversa, colpirà anche l’Italia.

WEB E LAVORO:

UN RAPPORTO D’AMORE E ODIO n miliardo di utenti nel 1995, due miliardi nel 2010, tre miliardi entro quest’anno: ecco i numeri della rete, un reticolo di connessioni che è ormai arrivato a quasi un terrestre su due. Più o meno la metà di questi utenti si trova in Asia (48,4%), poi vengono gli Stati Uniti (21,8%), l’Europa (19%), l’Africa (9,8%) e l’Oceania (1%).

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In Italia usano regolarmente la rete 36 milioni e mezzo di persone (17ª nel mondo), un numero che in Europa ci pone dietro solo Germania e Francia.

Tutto ciò è quello che rappresenta internet oggi. Ma quali saranno i plausibili scenari per il 2025? L’ultima ricerca in merito è stata condotta dall’Internet Project del Pew Research Center e dell’Università di Elon. Sono stati intervistati circa 1900 esperti ai quali è stato chiesto di prevedere la congiuntura da qui a 11 anni. Quali le risposte? Emerge una leggerissima prevalenza di ottimismo. Secondo

GLI STUDI SCARSEGGIANO MA LA CRISI AUMENTA LA DIFFIDENZA DELL’OPINIONE PUBBLICA VERSO GLI EFFETTI CHE HA LA RETE SUL MONDO DEL LAVORO

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SPECIALE il 48% del campione, la rete e i robot uccideranno più posti di lavoro di quanti ne riusciranno a produrre. Ne deriva che il restante 52% non è d’accordo e la pensa in maniera diversa.

L’elemento di fiducia sta nel fatto che gli esperti sono concordi nel ritenere che il lavoro umano non sia poi così facilmente replicabile. Johnathan Grudim, ricercatore per Microsoft, ha insistito sul concetto che “noi sottostimiamo grandemente l’intelligenza e la complessità del genere umano”.

Aaron Smith, senior researcher dello stesso Pew Research Center, andando un po’ oltre, ha spiegato che “a rischio sono soprattutto i posti di lavoro che non richiedono in maniera specifica i tratti umani, cioè empatia, ingenuità, ingegnosità”. Dunque si parla degli operai dalle basse competenze e degli impiegati che hanno mansioni ripetitive.

Tra gli scenari più plausibili, quelli che sembrano avere la meglio riguardano la prevista tendenza all’autoisolamento, il ritorno alla produzione di piccola scala, alle cose fatte a mano, ai prodotti che hanno un “tocco di umano”. Insomma, uno sguardo verso il futuro moderato e timidamente speranzoso, che non dice molto su quello che accadrà e che punta il dito su tendenze già oggi osservabili.

Sarà così? Difficile dirlo. Ciò che è certo è che facendo l’esercizio contrario, cioè volgendo l’attenzione all’indietro, l’impatto della rete sugli ultimi 20 anni non è stato affatto tanto lieve. Sempre secondo uno studio del Pew Research, oggi l’87% degli americani adulti usa internet (erano il 14% nel 1995), percentuale che tocca quota 99 nel caso di persone dal reddito di 75.000 dollari in su. Di questi utenti, il 90% pensa che internet sia una buona cosa per la propria vita, percentuale che invece scende al 75% se si parla di società. Il 15% degli americani ormai pensa esplicitamente che internet abbia effetti negativi sulla collettività. Eppure, non ne può fare a meno. In America è ormai più alto il numero delle persone che rinuncerebbe al cellulare, alla televisione o al telefono di casa piuttosto che a internet. Il 67% degli utenti dichiara addirittura che

il web abbia contribuito a rafforzare i legami familiari.

Insomma, un quadro tutto sommato di consenso, che sembra reggere anche secondo i numeri forniti fino a qualche anno fa dai centri di ricerca. L’istituto McKinsey condusse sul tema uno studio interessante. Quando gli utenti mondiali si attestavano ancora a due miliardi (3 anni fa), scoprì che prendendo a campione le 13 economie più sviluppate (quelle che producono il 70% del Pil mondiale), internet rappresentava il 3,4% del Pil complessivo e il 21% di quello accumulato dal 2005 al 2010 (ma c’erano paesi come Svezia e Inghilterra dove già rappresentava il 6% del Pil). Soprattutto, McKinsey insistette sul fatto che per ogni posto di lavoro perso, internet ne creava 2,6 e che la rete incideva per il 75% sulle attività tradizionali. Non solo. Tenendo sott’occhio 4800 e medie e piccole imprese, i ricercatori dell’istituto evidenziavano che il web incideva sulla produttività per un buon 10%. Interessante, per citarne uno, il caso della Francia, paese molto vicino all’Italia: stando alle cifre, internet avrebbe distrutto dal 1995 al 2010 mezzo milione di posti di lavoro ma ne avrebbe creati 1 milione e 200mila.

Ci si chiede dunque il perché del cambiamento di prospettiva degli ultimi anni, quali siano i fattori che abbiano trasformato la rete da un’opportunità a una minaccia. Per l’Italia, nel pantano della crisi ormai dal 2008, forse la risposta non è troppo difficile da dare. Unioncamere stima che nel settore privato italiano anche quest’anno si perderanno 144mila posti di lavoro, l’80% dei quali nelle imprese fino a 50 dipendenti (e andrà bene, perché nel 2013 i posti persi sono stati il doppio). Non è dato sapere quanti di questi posti siano attribuibili all’aumento di produttività e all’assottigliamento dei margini di profitto per prodotto che la rete richiede. Confinando però il discorso al solo commercio, è facile osservare che chi è piccolo fa una fatica enorme a stare dietro a un’attività che freneticamente va avanti 24 ore su 24 on-line, i cui margini di profitto vengono continuamente abbattuti dai grandi distributori (quelli che meglio sanno approfittare degli strumenti forniti dal web), il cui mercato è in continua mutazione.

Se poi si considera che in un periodo di crisi anche i grandi player di internet soffrono - Yahoo e HP hanno rispettivamente annunciato la scorsa primavera 2.000 e 6.000 licenziamenti - non si fa troppa fatica a capire quali siano le ragioni di un clima di sfiducia, un pessimismo generato da un’economia troppo precaria, soggetta nel bene e nel male a cambiamenti di breve e brevissimo termine, nonché agli shock occasionali.

Nell’epoca del web, il nodo da sciogliere è relativo al cambiamento strutturale che esso richiede. L’aumento di produttività e la diffusione del sapere liberano tempo da dedicare al lavoro. Specialmente in un periodo nel quale l’economia vuole liberarsi dalla zavorra della burocrazia, dalle inefficienze statali, da chi sfrutta il diritto del lavoro per vivere una vita da scansafatiche, il monte ore complessivo delle cose da fare andrebbe ridistribuito tra gli abili al lavoro. Sempre però tenendo a mente quello che sostiene il citato Jaron Lanier: “un lavoro è tale quando dai suoi proventi si può crescere un figlio”.

Perché se dal tavolo di internet cadranno solo le briciole, a farne le spese non sarà solo il singolo lavoratore, ma l’intero patto sociale.

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SPECIALE

QUANDO INTERNET È UNA ROVINA TROPPA CONFIDENZA CON IL MEZZO E SCARSA CAUTELA: IN RETE SI MOLTIPLICANO I CASI DI CLAMOROSI AUTOGOL a rete è sul banco degli imputati rispetto al fatto che aumenta la sedentarietà, crea dipendenza, diffonde il bullismo tra i più giovani, danneggia la privacy, disturba il sonno regolare, impoverisce le lingue, disinforma, abolisce la distinzione tra tempo libero e tempo lavorativo, distorce il modo di comunicare o di percepire il sesso. Ovviamente, a fronte di tutte queste accuse, esiste chi ne sottolinea altrettanti lati positivi. Con la nascita dei social network - le pagine web nelle

ubriaco e per questo perse il diritto alla custodia della ragazza. Poi vennero i giorni di Pamela Anderson, Paris Hilton, Kim Kardashian, Belén Rodriguez e altre sexy celebrità, tutte puntualmente finite nei portali di video pornografici grazie a filmati rubati o pubblicati senza consenso. Ma i danni veri sono arrivati ancora dopo, in epoca di social media (Facebook, Twitter, ecc...), quando i tutti, proprio tutti, persone famose e persone comuni, hanno cominciato a parlare liberamente al mondo.

quali è possibile condividere aspetti della vita privata, gusti, opinioni, ecc... - internet ha però anche fornito la possibilità di fare clamorosi autogol. Le storie di coloro che hanno perso il coniuge o il lavoro grazie alla rete si moltiplicano di mese in mese.

Uno dei primi a finire sulla graticola è stato David Hasselhoff, indimenticato protagonista del telefilm Supercar.

La figlia lo filmò e lo mise sul web nel 2007 mentre tentava invano di addentare un hamburger. Era completamente

Che dire, dunque, di Britney Spears, che in un tweet ha dichiarato di “non amare il Giappone perché non ama il pesce, un piatto molto diffuso in Africa”, o di Cristina Aguilera, che si è chiesta “dove si tiene quest’anno il Festival di Cannes”, o di Nadal, che ha scritto un messaggio di cordoglio a Mandela prima che morisse. Il punto è che i problemi più grandi li vive spesso la gente comune, quella che, proprio perché non famosa, non pensa alle conseguenze delle parole scritte in libertà.

Un caso di questo tipo, un piccolo mani-

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festo, potrebbe essere quello di Connor Riley, ragazza americana di 22 anni che nel marzo 2009, dopo esser stata assunta dall’azienda Cisco, ha twittato: “Ora devo valutare l’utilità di uno stipendio grasso contro la scocciatura di affrontare il pendolarismo quotidiano verso San Jose e un lavoro da odiare”. Purtroppo del cinguettio se ne è accorto anche il responsabile delle assunzioni dell’azienda, che ha invitato Riley a rivolgersi in merito al capo del personale. La ragazza non è stata assunta.

Gli autogol però valgono anche al contrario. Lo scorso marzo, dall’account ufficiale di Chrysler è partito un tweet che più o meno recitava così: “è curioso osservare che Detroit sia famosa come città dei motori e che non ci sia al contempo nessuno che sappia come guidare”. Della figuraccia l’azienda si è dovuta scusare con tutta la cittadinanza di Detroit.

Chi segue la trasmissione Gazebo, confermata nel palinsesto di Rai 3 del prossimo autunno (si parla anche di parziali promozioni in prima serata), sa benissimo a che tipo di cortocircuito porta l’uso di Twitter e di Facebook da parte della politica. La classifica dei tweet di chi frequenta Montecitorio e dintorni è uno dei momenti più comici del programma. È stata l’estate delle parole dette in libertà del deputato Di Battista sul terrorismo islamico: un articolo sul blog di Grillo che gli è costato giorni di esposizione mediatica non propriamente positiva. Dunque l’avvertenza migliore da dare a tutti è: nel dubbio, meglio stare zitti!.

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SPECIALE

GLI ITALIANI E LA RETE

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INFORMAZIONE REDAZIONALE

di Sveva Guerreri

n base ai più recenti dati Audiweb (la società che rileva e distribuisce i dati sulle audience online), sono 28,9 milioni gli Italiani che entrano in rete rimanendovi mensilmente per circa 37 ore 50 minuti ciascuno. L’audience di Internet da di-

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QUANTO TEMPO GLI ITALIANI STANNO SU INTERNET E COME LO USANO

BABEL: UN CENTRO SPORTIVO

E INFINITE STRADE PER IL BENESSERE!

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i fa presto a dire che il Babel sia solo un centro sportivo.

Concepito con criteri all’avanguardia per i Mondiali di Nuoto del 2009, studiato per essere utilizzato anche in seguito, Babel è una realtà che porta lavoro a circa 100 persone, che riqualifica l’Infernetto, che sviluppa la zona e non chiude le porte a nessuno (niente barriere architettoniche).

spositivi mobili (smartphone e tablet) è invece costituita da 17,2 milioni di utenti (persone tra i 18 e i 74 anni), con una media di 37 ore di tempo a persona. Sono ben oltre il 48% gli italiani che utilizzano i propri device simultaneamente (multitasking). Ogni dispositivo ha una propria funzione: lo smartphone per riprodurre video online (80%) e il tablet per la navigazione (76%). Il 52% tra coloro compresi tra i 18 e i 34 anni si collega ad Internet tramite device mobili e lo stesso numero (52%) è riscontrato sul tempo dedicato dagli utenti nella fruizione di applicazioni mobili. Altra porzione del tempo destinato alla navigazione su mobile: il 42%, è costituito dai 35-54enni che utilizzano il “mobile browsing” (la navigazione attraverso il browser). Per di più, in base ai dati Audiweb circa l’uso dei differenti device (PC e appa-

recchi mobili) emerge che sono circa 7,4 milioni gli Italiani che si collegano ad Internet solo da mobile (il 37% degli utenti), un dato persino maggiore a quello di coloro che lo fanno invece solo da computer (5,3 milioni di utenti) oppure a chi combina i due device (7,2 milioni PC e mobile). Così anche il 91% degli utenti tra i 18 e i 24 anni preferiscono utilizzare di più i dispositivi mobili. Sul versante dei contenuti, secondo Audiweb gli Italiani tramite i dispositivi mobili consumano il 59% del tempo sui social network, il 99% sulle applicazioni legate al mondo dei cellulari e il 73% sui contenuti di intrattenimento, mentre continuano a preferire il PC per vedere le news o scaricare le e-mail consistenti fette di utenza: rispettivamente il 79% e l’86% del pubblico.

Cinque ettari a ridosso della splendida Tenuta del Presidente fanno da cornice a un’attività che comprende una sala pesi e cardiofitness, sette palestre, un’area relax, due piscine coperte, una piscina scoperta, tre campi beach, quattro campi da calcio, ventidue spogliatoi, tre scuole (una materna, un’elementare e un nido convenzionato con il Comune di Roma), un centro estetico, un bar-ristorante, due parcheggi, aree verdi e un baby-parking. Tutto ciò significa 600 ore al mese di fitness e attività sportive, 15 addetti, oltre 40 istruttori impegnati: un’offerta open che non trova eguali e che si concretizza nella scuola nuoto, la preagonistica, l’agonistica, il nuoto master, il nuoto sincronizzato, l’acquagoal, la pallanuoto, la danza, il karate, il kung fu, la prepugilistica, l’aikido, il kick boxing e la ginnastica ritmica. Tutti corsi dedicati a grandi e piccoli.

Oltre alle strutture sportive, il Centro offre spazi ludici e di intrattenimento, nonché attività commerciali. In pochi anni Babel ha raggiunto il notevole traguardo di quasi 3000 soci. Vuol dire che chi lo frequenta non lo abbandona più, convinto dalla notevole offerta di cui abbiamo parlato e da tanti altri piccoli particolari che fanno la differenza: la cortesia del personale, la cura degli spazi verdi, l’igiene assoluta degli spogliatoi e dei luoghi d’allenamento. Tutto questo è il risultato di una proprietà che non trascura nulla, che non si improvvisa nell’imprenditoria e che cura ogni aspetto dell’attività del Centro. Tanti dunque gli eventi, le convenzioni con le grandi aziende (prima fra tutte Alitalia), i progetti relativi all’ampliamento e all’ammodernamento del Babel.

A settembre ricomincia la stagione. Passa al Babel e valuta un qualsiasi percorso di benessere e sport. Sarà un anno diverso. Migliore.

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di Angelita Papa

ESTERI

SCOZIA E REGNO UNITO A UN BIVIO STORICO uesto mese i quattro milioni di abitanti della Scozia saranno chiamati alle urne per (ri)scrivere la storia del proprio Paese, ovvero se essere (o non essere) favorevoli al distacco dal Regno Unito. A sancirlo sarà un referendum indetto per il prossimo 18 settembre. “In qualche modo dobbiamo realizzare che questa è la scelta politica più importante dalla seconda guerra mondiale, forse addirittura la decisione più importante per il nostro Paese in 300 anni. Riguarda un terzo del nostro Paese, può segnare la fine del Regno Unito”, afferma il deputato conservatore Rory Stewart. Istituito nel 1707, il Regno Unito potrebbe assistere, nell’arco di una giornata, allo sciogliersi come neve al sole i suoi trecentosette anni di vita. A tale “scempio” non sarebbe favorevole, dai sondaggi del mese scorso, circa il 55-57% dell’elettorato; di contro, il desiderio di una Scozia indipendente sembrerebbe l’aspirazione di circa il 43-45% degli intervistati. Le paure fondamentali riguar-

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IL PUNTO SUL PROBLEMA

DELL’ACQUA

fine settembre, dal 21 al 26, si svolgerà a Lisbona il congresso mondiale sull’acqua (IWA World Water Congress). Una settimana ricca di buoni

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consumo più green di questo prezioso bene, nonché portare alla luce le ultime innovazioni in campo scientifico e coprogettare strategie e politiche d’azione globali

propositi per gli oltre cinquemila esperti del tema, ormai noto come settore del cosiddetto “oro blu”. Sono stati accreditati partecipanti provenienti da circa novanta paesi e sono previste decine di workshop e di sessioni tecniche, con lo scopo di convergere verso un uso ed un

per la salvaguardia e la tutela dell’acqua. Si discuterà del rapporto tra acqua e megalopoli (nuovi approcci, nuove tecnologie, ecc...), del rapporto tra finanza e acqua, della qualità dell’acqua e della sua relazione con la salute umana, di desalinizzazione e di tanto altro.

dano ovviamente, nell’era dell’Euro, le prospettive economiche di una Scozia indipendente. Il giorno della scelta è però stato fissato. Dalle urne arriverà una risposta definitiva.

POPOLI A RISCHIO

D’ESTINZIONE

l 22 e 23 settembre, presso il quartier generale dell’ONU a New York, si terrà il congresso mondiale dei Popoli Indigeni. Non sono solo flora e fauna a rischio di estinzione, ma anche i popoli, le loro culture e le loro civiltà: per l’esattezza 5000 lingue e culture e 300 milioni di persone residenti in 70 paesi diversi. Spesso questa minoranza dell’umanità è vittima di colonizzazione e genocidi. La sessione plenaria di quest’anno sarà dunque un’opportunità per lo scambio di prospettive e buone pratiche per la realizzazione dei diritti dei popoli indigeni, in particolar modo di donne e bambine, per le quali l’accesso ad un’educazione di qualità rimane spesso soltanto un miraggio. Attesa, ovviamente, la partecipazione di alcuni membri rappresentanti delle popolazioni indigene.

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COSTUME E SOCIETÀ

INFORMAZIONE REDAZIONALE

di Sveva Guerreri

PRIOLO:

L’ANNO CHE VERRÀ

(DELLA TV)

ECCO IL MENU FINO ALL’ARRIVO DEL PROSSIMO ANNO... a stagione è appena partita e i palinsesti tv 2014/2015 delle maggiori emittenti annunciano conferme e novità, con nuovi format e con un avvincente intrattenimento sportivo.

A casa Mediaset prosegue la serie de “I Cesaroni”, che verrà in seguito sostituita dal famoso programma “Scherzi a Parte”, con quest’anno al timone Paolo Bonolis. Tra le novità del gruppo in mano alla famiglia Berlusconi, il reality de “L’Isola dei famosi” (sbarcherà direttamente da mamma Rai a Canale 5). I rumors indicano come conduttrice Barbara D’Urso.

In casa Rai sono confermati i programmi più apprezzati dal Web: “The Voice” e “Pechino Express”. Sulla terza rete nazionale, parallelamente all’addio di Floris e all’arrivo di Giannini (Ballarò), sono previsti alcuni significativi cambiamenti: nel programma “Alle Falde del Kilimangiaro” arriverà, al posto della storica conduttrice Licia Colò, la coppia Camila Raznovich e Dario Vergassola. Chiuso invece il programma di approfondimento politico “TeleCamere” condotto da Anna La Rosa. Tra i nuovi format Rai annunciati per quest’anno si segnala “Ti scatterò una foto”, un programma che racconta il Paese a partire da uno scatto significativo (pubblico o privato).

Anche sul versante Sky ci sono molte novità.

Sbarca su Sky Uno HD “Italia’s Got Talent 2015”. Tra i giudici e i conduttori del talent trasmesso lo scorso anno da Canale 5 si segnalano Claudio Bisio, Luciana Littizzetto, Frank Matano, Nina Zilli e Vanessa Incontrada. Carlo Lucarelli, uno dei volti più celebri di Rai 3, abbandona viale Mazzini per Sky Arte, dove condurrà “Le muse inquietanti”.

Anche il palinsesto de LA7 presenta novità e conferme. Tra le prime, il già consumato approdo di Giovanni Floris e Simona Ventura (Miss Italia). Si segnala anche il prime time del mercoledì, che vedrà una serata tutta al femminile, con l’alternanza di Daria Bignardi (“Le Invasioni Barbariche”) e Myrta Merlino (“L’Aria che tira Stasera”). E per finire, la decima stagione di “Grey’s Anatomy” e la nuova edizione del programma di cucina de La7d, “Cuochi e Fiamme”, condotta come sempre dallo chef Simone Rugiati.

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TUTTO, PROPRIO TUTTO, PER IL GIARDINO, I BAMBINI E L’ARREDAMENTO DEGLI INTERNI

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elice intuizione di Severino Priolo, la Città del Mobile da Giardino è nata quarant’anni fa tra le zone di Casal Palocco e Infernetto, con l’intento di creare un mercato fino ad allora impensabile, in un vero e proprio negozio, quello della vendita di mobili da giardino.

Nel tempo, con tenacia e capacità, la famiglia Priolo si è inserita in altri settori. La prima infanzia, i giocattoli e l’arredamento per interni, diventati anche loro reparti di successo.

Proprio sulla prima infanzia e i giocattoli è necessario evidenziare che Priolo è diventato un vero punto di riferimento oltre che per il quartiere, per tutta Roma e provincia.

Insieme all’esposizione e al vasto assortimento, il punto vendita ha fatto del servizio un marchio distintivo. È infatti proprio in questo campo che la titolare e responsabile del settore, Marisa Priolo, si è impegnata moltissimo ed è riuscita a creare una squadra di assistenti in grado di consigliare e spiegare tutti i prodotti in vendita con una disponibilità e conoscenza a cui il pubblico non è più abituato.

Il reparto giocattoli è in una segreta di un castello dove si trovano tutte le novità migliori e l’assortimento classico, il tutto completato da una vasta gamma di biciclette, auto-moto elettriche, casette, scivoli e altalene per esterno. Una piccola sala tv con camino è a disposizione dei bambini con proiezione continua di cartoni animati.

Ma non è tutto. Priolo è anche arredamento per interni. Vi si possono trovare le cucine Ernesto Meda, Stosa, Arrex, Snaidero, le camerette Moretti Compact, Corrazzin e Doimo, insieme a salotti, armadi e divani. Solo da Priolo è possibile acquistare l’esclusiva paratia Acquastop che non permette all’acqua di entrare in casa.

Infine il settore fondativo, quello del mobile da giardino. Qui un assortimento minuzioso di accessori per barbecue e piscine, nonché 3000 mq. di esposizione tra tavoli, sedie, poltrone, gazebo, lettini, sdraio e pergole su misura aspettano il cliente. L’azienda è emergente e in continuo movimento per migliorarsi e migliorare il mercato.

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di Angelita Papa

COSTUME E SOCIETÀ

GLI ITALIANI E LE LINGUE:

UN RAPPORTO COMPLICATO “

“Noio volevan volevon savuar…” recita una delle scene cult di “Totò, Peppino e la… Malafemmina” (1956), in cui la blanda predisposizione degli italiani per le lingue straniere si disvelava in tutta la sua ilarità. Un’ilarità che si perpetua tutt’oggi, in cui lo

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che soltanto il 23,9% degli intervistati ritiene buono il proprio livello di conoscenza (appena il 7,1% lo giudica invece molto buono). Di questo divario tra teoria e pratica gli addetti ai lavori se n’erano già accorti tempo fa, tanto da introdurre, a partire dal 2010, la metodologia di insegnamento CLIL (Content and Language Integrated Learning) nelle scuole superiori, inserendo lo studio di una disciplina curriculare in lingua straniera.

Vi è d’altronde un dato consolatorio: l’italiano è la quarta lingua più studiata al mondo (circa 687 mila gli studenti nel mondo, dati 2014), segno dell’evidente fascino e prestigio di cui godono, fortunatamente, il nostro idioma e la nostra cultura (all’estero, non in casa).

Per il resto, delle lingue altre rispetto all’inglese (ovviamente la più studiata), in cima alle classifiche si piazzano il francese, il tedesco, lo spagnolo e il russo. Siamo nell’epoca dell’Europa, del resto.

L’importanza di acquisire una certificazione linguistica secondo parametri globalmente riconosciuti è infine diventato ormai un requisito minimo sia per chi rimane in Italia sia per chi dall’Italia vuole fuggire.

Grazie ad un processo di standardizzazione delle competenze linguistiche (misurate all’interno del cosiddetto QCER, Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue), tutti principali istituti e centri promotori di una lingua straniera offrono la possibilità di sostenere un esame di certificazione a seconda del proprio livello (da A1, elementare, a C2, madrelingua): è il caso del British Council, che con gli esami TOEFL e IELTS, se superati con la debita votazione, consente l’accesso ad alcune università statunitensi e canadesi; ugualmente per il DELF, il DALF e il DFP dell’Institut Français; o del DaF (Goethe Institut), anch’esso utile per l’accesso alle università tedesche ed equivalente ad un livello B2 sulla scala del QCER. Per il russo, la certificazione riconosciuta a livello internazionale è TORFL. I costi per sostenere lo/gli esame/i possono essere elevati, specialmente se vi si abbina un corso di preparazione o di simulazione. Ovvio: si tratta sempre di un investimento per il proprio futuro.

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POCHI PARLANO CORRETTAMENTE UNA SECONDA LINGUA E ANCOR MENO SI CONFRONTANO CON LA TERZA

scenario dell’italiano fantasioso e gesticolante, intento a farsi capire a tutti i costi, assurge ad evidente marchio culturale. Secondo uno studio Eurostat, gli italiani si mantengono sempre nel gruppo di coda nella conoscenza delle lingue straniere, nonostante lo studio di una seconda lingua (nella maggioranza dei casi l’inglese) sia obbligatorio a partire dai sei anni fino al termine della scuola secondaria superiore. Colpiti maggiormente da questa carenza “strumentale” sono proprio i giovani che frequentano la scuola secondaria, sebbene l’Italia sia sul podio con il 73,9% (dati Censis 2006) dei ragazzi che studia una lingua straniera, di contro alla media Europea del 33,4% (dove però è obbligatorio lo studio di due lingue straniere). A battere il Bel Paese soltanto gli studenti della Gran Bretagna (che nel 51% dei casi non studiano altre lingue) e gli altri Paesi anglofoni. Eppure, il 66,2% degli italiani sembrerebbe dichiarare di conoscere le lingue. “Conoscere” e non “saper usare”: due concetti talmente distinti

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visioni grafiche

di Penelope Salomone

UN AUTUNNO DI STUPORE E CULTURA a stagione espositiva capitolina, in quest’autunno imminente, presenta innumerevoli iniziative, alcune senza precedenti finora in Italia, che sembrano essere concepite apposta per un pubblico colto, raffinato, curioso ed esigente.

Tra effetti grafici paradossali, magie della geometria, invenzione e percezione visiva, il fascino enigmatico di Maurits Cornelis Escher (1898 - 1972) invade il Chiostro

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tivo, sono riprodotte su scatole e oggetti da regalo, francobolli, scenografie, copertine e fumetti.

Al Complesso del Vittoriano, invece, protagonista è il genio poliedrico di “Mario Sironi 1885 - 1961”, che fu pittore, illustratore, grafico, architetto, scultore, decoratore e scrittore. Nella ricorrenza del 130° dalla nascita, attraverso circa 90 opere (dipinti a olio, tempere, bozzetti, disegni, cartoni preparatori, illustrazioni, lettere

ARTE E CULTURA

TANTE LE MOSTRE CHE APRONO. LA STAGIONE ESPOSITIVA PARTE CON LE MIGLIORI INTENZIONI al 18 gennaio, faranno da cornice alla prima monografica realizzata nel nostro Paese dedicata ad “Hans Memling” (143540 circa - 1494). Il progetto espositivo di Till-Holger Borchert, curatore del Memling Museum di Bruges, riunisce una serie di oli su tavola - raramente concessi in prestito anche per la difficoltà di trasporto e la necessità di essere preservati all’interno di speciali teche climatizzate - del pittore fiammingo: opere provenienti da raccolte private e da prestigiose istituzioni museali di Bruges, Londra, Parigi, New York, Washington, Lisbona e Anversa. Tra i dipinti che approderanno a Roma vi è pure il “Giudizio Universale” (1473), che toccherà per la prima volta il suolo italiano: il trittico, infatti, destinato al banchiere fiorentino Angelo Tani, direttore del Banco Medici a Bruges, fu rubato dai corsari durante il viaggio in nave verso la città toscana 542 anni fa e portato a Danzica dove è tuttora custodito.

“Egittomani” e non solo sono convocati dal 23 ottobre al 2 febbraio a Palazzo Cipolla (Fondazione Roma Museo): dal British Museum arrivano le “Mummie.

I segreti delle tombe”, per la loro prima tappa europea.

Infine, una meta (d’obbligo) fuori porta: Grizzana-Morandi. Nel piccolo centro dell’Appennino emiliano, dove è custodita religiosamente la casa - ritiro di Giorgio Morandi (1890 - 1964), fervono le manifestazioni per il 50° della scomparsa del grande pittore bolognese. Tra gli eventi in corso due mostre imperdibili: “Sui tuoi passi”, 16 paesaggi (matita nera su carta e anello d’oro), omaggio di Omar Galliani all’Artista, e “Casa Morandi”, fotografie di Luciano Leonotti. Fino al 30 ottobre.

] del Bramante, dal 19 settembre fino al 20 febbraio. Ben 130 sono le opere del sommo incisore e grafico olandese, vissuto a Roma dal 1923 al 1935, presenti nella mostra, curata da Marco Bussagli, il cui titolo è semplicemente Escher: un artista inconfondibile le cui complesse creazioni, ormai penetrate nell’immaginario collet-

e documenti), l’esposizione ripercorre la parabola artistica del Maestro dagli esordi divisionisti sino all’ultima produzione, segnata da una tormentata espressività.

Tra i prestiti anche pezzi della collezione di Cristina Sironi, sorella maggiore di Mario. Dal 4 ottobre fino all’8 febbraio.

Le Scuderie del Quirinale, dal 10 ottobre

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QUESTIONE DI CILINDRI

di Alessandro Cortellessa

IL MOTORE DEL

LAVORO

cuolabus, cabinati, furgonati, ribaltabili, di veicoli commerciali “leggeri” ne esistono una molteplicità di versioni, addirittura migliaia se si moltiplicano i vari parametri che li caratterizzano: lunghezza, altezza, interasse, portata, posti a sedere, trazione, motorizzazioni, ecc…

La partita è di quelle dure da giocare: il mercato di questi furgoni è molto più grande di quello che si possa immaginare, basti pensare a tutti i corrieri per le consegne, alle aziende artigiane, alle aziende di trasporto ma anche al fatto che questi mezzi sono utilizzati come basi meccaniche in

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RIAPRONO LE SCUOLE E RIPARTONO LE ATTIVITÀ DOPO LA PAUSA ESTIVA: PUÒ ESSERE IL MOMENTO DI PENSARE AD UN FURGONE NUOVO altri settori, come i camper, gli scuolabus o per la realizzazione di veicoli adibiti a servizi commerciali (mercati, alimentazione) ma anche, ad esempio, a servizi per disabili o per cantieri. Insomma, la battaglia è di quelle senza esclusione di colpi.

Fiat e Ford, che detengono praticamente la più grande fetta di mercato, hanno presentato recentemente i nuovi modelli dei due best seller: Ducato (Fiat) e Transit (Ford), due classici conosciuti anche dal grande pubblico.

FIAT DUCATO Il Nuovo Fiat Ducato è l’ultima evoluzione di un protagonista assoluto del mercato da 33 anni, con le sue 5 generazioni e oltre 2,6 milioni di clienti che lo hanno scelto dal 1981. Attualmente è commercializzato in più di 80 Paesi nel mondo, compreso il Nord America che dallo scorso anno lo vede protagonista con il nome “Promaster” sotto il marchio RAM. Il nuovo stile degli esterni nasce da un “car design” all’avanguardia che, unito al concept di un vero veicolo commerciale leggero, trasmette un forte senso di dinamismo, sicurezza, qualità e robustezza. Tra le novità spicca la possibilità di personalizzare l’estetica del veicolo con numerose

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soluzioni. Inoltre, i proiettori in posizione elevata ed il paraurti protettivo suddiviso in 4 sezioni riducono costi di riparazione. All’interno, il Nuovo Ducato propone tre ambienti - Classic, Techno e Lounge - con livelli crescenti di raffinatezza ed eleganza. Rispetto al modello precedente le doti di affidabilità e robustezza sono state ulteriormente incrementate migliorando robustezza e affidabilità grazie a specifici rinforzi sulla scocca e sulle porte, al comfort, ai nuovi sistemi frenanti, ai miglioramenti apportati alla durata delle sospensioni e della frizione e ad una nuova ed esclusiva vernice bianca che mantiene inalterata la qualità nel tempo.

Il Nuovo Ducato migliora anche l’efficienza: lavorando su materiali e componenti si è riusciti a bilanciare l’aumento di peso, causato dai rinforzi della scocca, riducendolo fino a 20 kg sui cabinati. Inoltre, grazie alle speciali sospensioni posteriori in materiale composito - l’unico veicolo della sua categoria a proporle - si è ottenuto un’ulteriore riduzione di 15 chili, risparmio di peso che migliora consumi ed emissioni. Per ridurli ulteriormente il Nuovo Ducato offre soluzioni ecologiche, quali pneumatici a bassa resistenza al rotolamento, olio a bassa viscosità e fasce elastiche a basso attrito.

Rinnovata anche la gamma di propulsori Multijet (Euro 5+), che in alcuni (2.3 MultiJet 130 CV, 320 Nm di coppia massima, cambio a 6 marce) permettono di consumare meno di sei litri per 100 km (a 90 km/h). Ovviamente, per chi lo desidera, c’è anche la potenza: il top della gamma è il potente 3.0 MultiJet 180 CV, 400 Nm di coppia massima (cambio a 6 marce) capace di

QUESTIONE DI CILINDRI soddisfare sia i professionisti che privilegiano la potenza, la coppia e la ripresa sia coloro che necessitano di allestimenti più pesanti quali motorhome di grandi dimensioni.

Il Nuovo Ducato si dimostra all’avanguardia anche per quanto riguarda l’offerta di contenuti altamente tecnologici grazie a dispositivi di sicurezza e assistenza alla guida di ultima generazione, oltre al nuovo sistema di Infotainment.

FORD TRANSIT Nel corso del 2013, Ford ha festeggiato la produzione del settemilionesimo Transit, a testimonianza di una gamma di veicoli commerciali che è nata addirittura nel 1965.

La nuova generazione, presentata nei mesi scorsi, è stata progettata per essere eccezionalmente affidabile. La scocca è realizzata con acciai al boro ad altissima resistenza, ed è dotata di garanzia anticorrosione e antiperforazione di 12 anni.

Il Transit standard è dotato di motori TDCi 2.2 da 100, 125 e 155 cavalli, abbinati a un cambio manuale a 6 marce. Allungati i tempi dei tagliandi, portati ora a ben 2 anni o 50.000 km.

L’abitacolo è ora considerevolmente più comodo, silenzioso, elegante e ampio rispetto alla generazione precedente, di tipo automobilistico, con più spazio a disposizione per testa e spalle, e una migliore visibilità. Anche la posizione di guida è più confortevole, grazie al volante regolabile sia in altezza che in profondità.

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modelli su misura personalizzata All’interno trovano posto numerosi vani portaoggetti intelligentemente ricavati, come la mensola sotto tetto e un ampio gavone sotto al sedile del passeggero. Una presa di corrente a 230V permette di ricaricare attrezzi, notebook e telefoni senza dover acquistare speciali adattatori.

Il nuovo Transit vanta una ottima guidabilità con dinamiche e precisione di guida simili a quelle delle auto, per la massima agilità anche in ambito metropolitano.

Come ormai normale su veicoli di questa categoria, la tecnologia elettronica assiste in molteplici funzioni di controllo, comando e monitoraggio e con interfacce sempre più avanzate anche per sistemi computerizzati e App.

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SAGRE

di Sveva Guerreri

LA FINE DELLA BELLA STAGIONE PUÒ ATTENDERE. TANTI GLI APPUNTAMENTI FUORIPORTA ra la fine della stagione estiva e quella autunnale si susseguono numerosi appuntamenti dedicati alla buona cucina del Lazio. Nella Provincia di Roma, si parte con la “Sagra del fungo porcino” di

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Lariano, grande appuntamento di metà settembre (dall’11 al 21 settembre). Qui, tra gli stand gastronomici, si possono anche scoprire i prodotti del mercato artigianale locale. Di tutt’altro tenore invece la “Sagra della patata” di Vallepietra (21 settembre), che celebra un prodotto tipico e soprattutto biologico del luogo. Ma settembre è soprattutto tempo di vendemmia. Dunque, dal 29 settembre al 1° ottobre è la volta della “Sagra dell’uva”: una tre giorni per le vie del paese di Mentana nel quale sfilano carri allegorici, si degustano prodotti tipici e si mettono in scena spettacoli. Oltre alla celebrazione dell’uva, vengono preparati i tipici “Maccheroni alla centonara”.

A sud, nella provincia di Frosinone, si segnala la sagra della “pizza fritta e mortadella” (Cervaro 10 e 11 settembre), un evento che richiama all’antica tradizione del pane fatto

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SETTEMBRE E OTTOBRE NEL LAZIO in casa fritto e condito con la mortadella.

Nella Provincia di Viterbo, ad Oriolo Romano, si segnala dal 16 al 18 settembre la “Sagra del fungo porcino”. Le vie del paese verranno inondate dai profumi e dagli aromi dei prodotti tipici del luogo: formaggi, dolci, pasta fatta in casa e, ovviamente, funghi porcini. Più tardi, il 26 settembre, si terrà a Castel di Tora (Provincia di Rieti) la “Sagra degli strigliozzi”, un tipo di pasta fatta a mano in base alla ricetta antica tramandata tra le donne del paese.

Spostando l’attenzione al mese di ottobre, si segnala nella Provincia di Roma, all’interno del Comune di Marino, la celebre ”Sagra dell’uva” (dal 1° al 5 del mese). Al centro della manifestazione spicca l’evento ormai storico della distribuzione del vino locale, che sgorga dalla fontana principale del paese. Inoltre, il 9 ottobre, a Monteflavio, si tiene la “Sagra della polenta e delle braciolette di castrato”, dove la polenta viene preparata e servita con le spuntature di maiale all’interno dei “cotturi” (grandi caldai in rame). E non finisce qui. Il 14 del mese nel Comune di Fiumicino si inaugura la “ Sagra di terra e mare”. Nel centro storico della città verrà allestito un caratteristico villaggio del gusto, con bancarelle ricche di prodotti enogastronomici del territorio.

Ultime tre menzioni alla Provincia di Latina, a quella di Frosinone e a quella di Viterbo. Nel primo caso, il 14 ottobre, nel Comune di Norma, si apre il “Choco - Day”, evento dedicato soprattutto ai bambini (è prevista un’animazione specifica), con degustazioni e dimostrazioni di lavorazioni di cioccolato. Nel territorio reatino si segnalano invece due eventi principali: la “Sagra della porchetta” (5 e 6 ottobre) nella cittadina di Poggio Bustone e la “Sagra della polenta” nel Comune di Casperia. Nel frusinate, all’interno del Comune di Piglio, si festeggia la “Sagra dell’uva cesanese del Piglio”. Infine, nel viterbese, località Canepina, si darà il via alle “Giornate della castagna dei Monti Cimini” (10 al 12 ottobre). All’interno delle antiche cantine della cittadina verranno degustate la tipica pasta canepinese insieme alla golosa “Castagnina”, ovvero la golosa crema di castagne locale.

di Chiara Rovan

TEATRO

SI ALZA IL SIPARIO SULLA NUOVA STAGIONE CARTELLONE SETTEMBRINO RICCO PER I TEATRI DI ROMA perando di goderci ancora la fine (o inizio?) di un’estate non proprio decollata all’insegna del solleone, la nostra voglia di teatro potrà essere soddisfatta con la riapertura di una stagione adatta ad ogni esigenza scenica, già a partire da settembre. Al teatro Sala Umberto (9-21 settembre) Attilio Fontana ed Emiliano Reggente ci racconteranno l’affascinante storia di Strimpelli & Vinile, un duo di artisti degli anni ‘50 che aspiravano alla notorietà, ma che per strani casi riuscirono solo a sfiorarla. Imperdibile l’appuntamento con il ventennale del musical firmato Lloyd Webber-Rice Jesus Christ Superstar al Sistina (fino al 29/09), da ri-vedere per godere della potenza del protagonista originale Ted Neeley, per la regia di Massimo Romeo Piparo. Una storia sempre toccante e canzoni trascinanti per il mostro sacro del musical internazionale. Al Teatro dei Servi dal 23 settembre Prendo in prestito tua moglie!, originale e spassosa commedia scritta e diretta da Luca Franco: Nicola chiede aiuto alla moglie del suo amico Valerio per nascondere al padre di essere gay, ma qualcosa andrà storto... con Roberta Scardola, Daniele Locci, Marco Russo, Emiliano Lana, Filippo Valastro, Monica Falconi. Il teatro Argentina alza il sipario dal 26 al 28 con Hamlet per la regia di Andrea Bracco.

L’antieroe shakespeariano, emblema della fragilità moderna, rivive con altri dieci personaggi la rottura di un precario equilibrio esistenziale su una scena fatta di schermi, proiezioni e video. Con Lino Musella, Eva Cambiale, Michele Sinsi, Livia Castiglioni. Al Brancaccio un nuovo modo di avvicinarsi al teatro con Dignità autonome di prostituzione di Luciano Melchionna e Betta Cianchini. Gli attori vivono la loro arte come merce da vendere ai loro clienti, gli spettatori, che nel foyer del teatro riceveranno delle banconote per comprare le performance che si svolgeranno all’interno del teatro nei luoghi più disparati: platea, palco, camerini, toilet. Il pubblico, a gruppi, deciderà quale monologo ascoltare, senza un copione stabilito, per provocare lo spettatore e sensibilizzarlo a un teatro non più autocelebrativo, ma ancora fatto di magia ed emozioni. Dal 27 al 29 settembre. Che la stagione (teatrale almeno!) abbia inizio.

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SPETTACOLANDO

di Barbara Zorzoli

CHI È L’AMICA/NEMICA DI

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T F I W S R O TAYL

are proprio che Taylor Swift abbia cambiato bersaglio: dopo essersi ripromessa di non scrivere più canzoni sulla sua vita sentimentale, ora “spara” contro un’agguerrita nemica nello star system in Bad blood, una delle tracce del suo nuovo album, 1989. Taylor non vuole rivelarne il nome ma, intervistata da Rolling Stone, ha assicurato che la sua ostilità è ben motivata. “Per anni non ho mai capito se eravamo amiche o no” dice lei. “Veniva da me alle cerimonie degli award, mi diceva una cosa e se ne andava via, e io pensavo: “Siamo amiche e non lo so o mi ha appena insultato come mai nessuno prima d’ora nella vita?””. Poi, l’anno scorso, lei ha fatto qualcosa di “terribile”. “Ho pensato: “Ok ora siamo ufficialmente nemiche”. E non era nemmeno per un uomo! Aveva a che fare col business. Praticamente ha cercato di sabotare un mio tour nelle arene! Ha cercato di “comprarsi” una gruppetto di persone che lavoravano con me. E io sono incredibilmente non aggressiva o polemica - non potete credere quanto odio i conflitti. Quindi ora devo evitarla. Lo trovo assurdo e non mi piace proprio!”. Incalzata dall’intervistatore, la Swift ammette che potrebbe esserci qualcosa di personale nello scontro.

“Ma non penso che ci sarebbe nessun problema personale se non fosse così competitiva” ammette. Per ora, il nome su cui si punta è quello di Katy Perry... Per quanto riguarda il nuovo album, 1989, in uscita a ottobre, è un lavoro meno romantico rispetto ai precedenti (anche perché assicura di essere rimasta single - e felice di esserlo - dopo la fine della storia con Harry Styles), e la cantante spera che la stampa apprezzerà il cambio di rotta. “Alcune frasi dei testi delle canzoni sono frasi che potresti benissimo scrivere in un messaggio al cellulare”, ha spiegato la Swift. “Ho cercato di scrivere per frasi ad effetto ma so già che le persone cercheranno di capire a chi mi riferisco perché pensano di sapere tutto della mia vita sentimentale. Ma c’è un motivo se non ho menzionato nessuno in questo album: il mio intento non era quello di incidere “un festival del gossip”! Desidero che la gente applichi i miei testi a situazioni della loro vita reale in cui si è sentito tradito”.

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SHAKIRA

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conferma: secondo figlio in arrivo

hakira è incinta del secondo figlio. Lo ha rivelato lei stessa a Cosmopolitan México, confermando così le speculazioni sull’imminente gravidanza che circolano

dal mese scorso, dopo la performance in Brasile in occasione della cerimonia di chiusura dei Mondiali di calcio. “Bene, si. Sono incinta”, riporta il magazine. Nessun dettaglio, invece, circa le nozze con Gerard Piqué, già padre del primogenito Milan, nato nel gennaio del 2013. “Abbiamo tutto quello che ci interessa”, spiegava la star lo scorso giugno nell’intervista rilasciata a Glam Belleza Latina. “Ci amiamo, stiamo insieme e abbiamo un figlio. Questo è un punto fermo nella nostra relazione e il matrimonio non cambia nulla per noi. Ma se mai dovessi convolare a nozze, lui è l’uomo giusto”. E riguardo la sua silhouette, messa a dura prova dalla maternità? “La prima volta che mi sono vista allo specchio dopo aver partorito è stato uno shock”, rivelava all’edizione tedesca di Women’s Health. “Ti chiedi se potrai mai tornare quella di prima. Se non ti dai una mossa, ti senti distrutta.

Ecco perché è fondamentale stare sul pezzo. Essere in forma aiuta l’autostima. E questo ti fa sentire sexy”.

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SPETTACOLANDO

JENNIFER LAWRENCE E CHRIS MARTIN:

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IL FLIRT CONTINUA?

esta uno dei gossip più “succosi” dell’estate, ovvero il flirt tra Chris Martin e Jennifer Lawrence. Le indiscrezioni, rimbalzate sulle maggiori testate britanniche intorno a ferragosto, sono nate con l’avvistamento della presunta coppia durante l’after party del concerto dei Coldplay a Londra all’inizio di luglio. Pare proprio che lei ci abbia preso gusto, e ora si vocifera che accompagnerà Chris Martin nelle

date americane del tour coi Coldplay. Lo riferisce una fonte a RadarOnline, secondo cui la relazione tra l’attrice Premio Oscar e il rocker inglese va a gonfie vele. “La sua ragazza, Jennifer Lawrence, farà parte dell’entourage”, ha ri-

ferito l’insider. “Ha un po’ di tempo libero nella sua agenda e poi si diverte così tanto con Chris. Il senso dell’umorismo di lui l’ha colpita positivamente e gli altri membri della band adorano Jennifer”. Anche se faranno tappa solo nelle città principali, tra cui Los Angeles, Chicago e New York, sembra che Martin voglia con sé in tour i figli avuti dall’ex moglie Gwyneth Paltrow. “Chris non vuole stare troppo lontano dai suoi figli Apple e Moses”. A questo proposito, pare che Gwyneth veda di buon occhio la nuova relazione dell’ex marito. “Gwyneth adora il fatto che Jennifer abbia un’integrità, un grande senso dell’umorismo e non è certo come le migliaia di ragazzine che si gettano nelle braccia di Chris. Ha detto a Martin che Jennifer le piace e le sembra una persona degna di fiducia”, ha rivelato una fonte all’edizione inglese di Grazia.

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visioni grafiche

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visioni grafiche

di Simona Bottoni

ARREDAMENTO

I FILATI FANNO BOOM PROPOSTE ESTIVE E INVERNALI PER VESTIRE LA CASA

ome l’abito, la casa ci accoglie ed esprime la nostra personalità. Le regole della moda, oggi sempre più, governano anche al contesto abitativo: l’ambiente in cui viviamo non è più statico, ma cambia al ritmo delle stagioni e degli umori. La griffe Society, del gruppo Limonta di Lecco, si è dunque ispirata alle passerelle della moda per proporre, come ogni anno, una collezione doppia per vestire la casa: una estiva ed una invernale. In entrambe è il lino che la fa da padrone, insieme ad altri materiali naturali come il cotone pelle d’uovo o il ramié, una fibra vegetale usata da secoli in Oriente. Nascono così nuovi pezzi pensati per la tavola, come “Daisy”, la tovaglia in lino ricamata a giorno con motivi floreali insieme ai tovaglioli “Nap” in ramié; o come il set all’americana “Maya” in lino grigio, su cui spiccano i tovaglioli “Nap Blumen” in ramié stampato con boccioli e corolle. Allo stesso modo nascono creazioni pensate per il bagno, come il set di asciugamani con sfumature vitaminiche dell’arancio e del fucsia “Tredì” in micro nido d’ape di cotone; oppure il set “Lipe” in nido d’ape di lino; o ancora il “Drai” in lino liscio. Ed ancora prendono vita pezzi nuovi per la zona notte, come “Double” la coperta in lana tubica a due strati non legati; oppure “Nid”, il plaid coperta in nido d’ape di lana; o ancora “Wooly” il plaid in lana bouclé; e poi ancora “Free New”, copriletto in voile di cotone tubico a quattro strati; e “Goff”, il copriletto in cotone cloqué. Senza contare una proposta di 12 tipi di lenzuola diverse, nonchè trapunte e federe tutte con l’attitudine ad essere mixate e, quindi, infinitamente versatili, tant’è che sono acquistabili singolarmente. Questo grazie alla combinazione inedita delle palette (i colori fluo, i grigi cupi, gli stampati), alla mescolanza delle materie prime (il cotone-cachemire) ed alle lavorazioni insolite (il ricamo a giorno), che moltiplicano le possibilità di utilizzo dei singoli capi anche tra ambenti diversi: chi ci vieta di usare un lenzuolo singolo come una tovaglia scenografica?

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visioni grafiche

di Simone Felicetti

VIAGGI

VIAGGIO NEL SINAI el corso dell’ultimo ventennio, in costante espansione, il comparto del turismo in Egitto ha visto un sostanziale sviluppo e un drastico cambio di tendenza rispetto al passato.

Se venti o trent’anni fa la maggiore ed esclusiva attrazione era costituita dall’archeologia egizia, da un certo momento in poi è partita una diversificazione delle mete e dei visitatori.

Incastonata tra Africa e Asia, la penisola del Sinai è sicuramente lontana dalla magia dei faraoni, dei templi e delle piramidi egizie, dal Nilo e dai suoi insediamenti, da una certa idea di turismo. Fino a oggi questa lingua di terra triangolare, desertica

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DAL MARE DI SHARM AI MONASTERI PIÙ ANTICHI DEL MONDO. TUTTO NELLO STESSO PACCHETTO

e accidentata è stata il regno dei nomadi beduini che si spostavano alla ricerca di oasi e di pascoli per i loro animali. Alle origini dell’era cristiana era, in modo ancora più solitario e individualistico, meta di asceti ed eremiti.

Queste terre aspre e remote, citate nella Bibbia come “il vasto e terribile deserto” rappresentano i luoghi cardine della storia ebraica e cristiana. Qui, raccontato nel Libro dell’Esodo, avvenne il miracoloso passaggio del popolo ebraico attraverso il Mar Rosso e la consegna a Mosè delle Tavole della Legge.

Ma prima ancora che un “luogo sacro” per pellegrini o escursionisti, il Sinai è anche e soprattutto l’affaccio privilegiato su uno dei mari più vivi e affascinanti del mondo. Oggi l’industria turistica del paese è da qui che si fonda e si espande.

Partendo da questo principio e dall’intuizione di investitori inglesi e italiani, poco più di vent’anni fa nasceva Sharm el-Sheikh, oggi tra le mete più frequentate del mondo.

Né la vicinanza con Israele e con i costanti conflitti, né gli attentati terroristici di matrice islamica, né gli avvisi dei ministeri degli affari esteri hanno interrotto un flusso turistico che cresce oramai di anno in anno. Sharm contava nel 1992 appena 10 hotel resort. Oggi ne ha quasi 350.

Da Sharm, snodo principale della penisola, sono sorte autostrade che scalfiscono il deserto e in poche ore permettono di raggiungere tutte le più impor-

tanti località della penisola.

Se la punta del Sinai è considerata la meta privilegiata per chi fa snorkeling e immersioni o ama semplicemente il mare, con attrattive come il Parco Nazionale di Ras Mohammed, l’isola di Tiran, le estese spiagge di Naama Bay e Nabq Bay e barriere coralline, habitat di più di mille creature marine, è nell’entroterra che di riflesso stanno sorgendo e si stanno consolidando altre forme di turismo molto eterogenee. Si passa dai lussuosi resort di Sharm el-Sheikh alle capanne sulla spiaggia a Dahab, una piccola cittadina 80 km più a nord, in cui si può alloggiare per pochi dollari.

Per gli amanti della natura incontaminata e selvaggia non mancano attrattive suggestive come il Monte Sinai e il Monte Santa Caterina, il massiccio più

alto del paese. Poi ci sono i formidabili monasteri, come quelli di San Paolo e di Sant’Antonio, probabilmente i due più antichi al mondo. Senza contare il famoso monastero di Santa Caterina, per chi è alla ricerca di storia o fede. Non ultima, una delle attività più praticate nel Sinai è l’escursionismo nel deserto.

Di solito i turisti, motorizzati o a dorso di dromedario, si recano verso gli insediamenti beduini, dove è d’obbligo bere un tè bollente offerto in segno di ospitalità, oppure verso le alture rocciose, dove si può godere di albe e tramonti incantevoli. Insomma, un’atmosfera magica in un luogo suggestivo e immutabile. Nonostante tutto.

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INFORMAZIONE REDAZIONALE

NOI SCUOLA:

IL MODO MIGLIORE PER VIVERE LA SCUOLA!

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e idee vincenti sono spesso quelle che traggono ispirazione direttamente dalla realtà. È questo il caso di Noi Scuola, servizio che Carla Badalamenti ha creato a misura di famiglia, constatando le necessità dei ragazzi allo scoccare della campanella d’uscita dagli istituti scolastici.

Cos’è Noi Scuola? È un servizio nato nel 2009 che viene incontro alle esigenze delle mamme lavoratrici. Si chiama, infatti, doposcuola e aiuto-compiti: un’assistenza completa ai ragazzi dai 6 ai 14 anni.

Da dove nasce l’idea?

Dall’esperienza personale (figli) e dalla constatazione che i ragazzi, dopo le 14, rischiano di essere “affidati” a se stessi. I genitori lavorano e loro si abbandonano alla TV, alla playstation e al mondo virtuale del cellulare. La conseguenza è che i risultati scolastici diventano scarsi.

Entriamo nei dettagli. Cosa fa Noi Scuola?

Andiamo a prendere i ragazzi direttamente nelle scuole che frequentano. Poi possono mangiare nella nostra mensa o portarsi qualcosa da casa. Dalle 15 alle 18,30 sono seguiti da personale non improvvisato: docenti qualificati, laureati, con titoli, ecc... Rispetto a un tutoraggio fatto di semplici ripetizioni private, noi offriamo tutte le competenze che trovano la mattina a scuola (lingue, lettere, matematica, materie scientifiche, ecc...). Svolgiamo, dunque, tutte le attività necessarie in vista di verifiche, interrogazioni, esami, ecc... Ma non basta. I ragazzi vengono seguiti anche da un punto di vista psicopedagogico: hanno uno sportello d’ascolto e una psicoterapeuta pronta a intervenire su richiesta delle famiglie. Seguiamo anche casi di DSA, deficienze nell’apprendimento e borderline cognitivo, purtroppo un fenomeno crescente. Nel servizio è previsto anche l’accompagnamento secondo le singole esigenze familiari (centri sportivi, casa, nonni, etc.).

Che storia ha Noi Scuola?

La prima sede è nata a Casal Palocco nel 2009 (bacino d’utenza: Casal Palocco, Axa, Acilia, Infernetto, Ostia). A settembre 2013 è stata aperta la seconda sede a Pomezia. Quest’anno viene inaugurata la 3° nella zona del IX Municipio (Mostacciano, Torrino. Mezzocammino).

E dal punto di vista economico?

Applichiamo tariffe eque che vengono incontro alle famiglie, in cui è compreso, oltre il tutoraggio didattico, anche il servizio di trasporto di cui sopra, l’assicurazione e la merenda pomeridiana. Sono previste, inoltre, delle prove gratuite, in modo che le famiglie e i ragazzi possano rendersi conto della validità o meno del servizio. L’invito è a venirci a trovare da metà settembre! Provare per credere...

Info: 347.2329591 · 346.6510843 · www.noiscuola.org carlabadalamenti@libero.it . apsnoiscuola2012@libero.it

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visioni grafiche

di Sveva Guerreri

SALUTE E BENESSERE

QUANTA SALUTE C’È NELL’AMICIZIA uomo è un animale sociale, diceva Aristotele. L’amicizia è un rapporto affettivo considerato fondamentale per lo sviluppo di una persona. Non è casuale che l’ONU le abbia dedicato un’intera giornata, che dal 2011 si celebra ogni anno il 30 luglio: “la Giornata Mondiale dell’Amicizia”. Si sa quanto sia complicato

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Una recente ricerca condotta dal “Journal of Epidemiology and Community Health”, svolta su 6500 persone tra i 40 e i 50 anni, ha confermato che l’amicizia svolge un ruolo fondamentale per il benessere psicofisico, soprattutto per le donne, mentre per gli uomini contano di più le relazioni familiari. Tuttavia, l’indagine ha mostrato anche la difficoltà delle persone che hanno passato i 40 anni a mantenere sani e solidi rapporti familiari e di amicizia: un intervistato su 7 ha dichiarato di avere contatti

SI MOLTIPLICANO GLI STUDI CHE SOTTOLINEANO LO STRETTO RAPPORTO TRA BENESSERE FISICO E RAPPORTI DI AMICIZIA sviluppare delle vere amicizie. Essere in grado di farlo è importante: coltivare anche pochi amici “veri” può determinare in modo tangibile la propria salute e l’individuale benessere personale.

Il primo beneficio di un’amicizia sincera è avere vicino una persona con cui condividere la felicità dei momenti positivi e in cui trovare sostegno nei periodi più pesanti e negativi della propria vita.

Secondo gli esperti della “Mayo Clinic” (un’organizzazione medica americana no profit), avere degli amici aumenta il senso di far parte di qualcosa, diminuisce lo stress, rafforza l’autostima, rende più sicuri di se stessi, favorisce il superamento di eventi dolorosi (come divorzi, gravi problemi di salute, la perdita di un lavoro o un lutto) e può spronare ad evitare abitudini di vita poco salutari. Un amico con cui fare sport ad esempio, può essere un aiuto ad evitare sia la sedentarietà che comportamenti malsani quali la dipendenza da alcol e tabacco o la tendenza a consumare cibi in quantità esagerata. Da questo punto di vista, non è importante la quantità di legami di amicizia che si riescono a stabilire, quanto piuttosto la loro qualità. È dunque determinante mantenere quelle poche amicizie strette, che sono davvero indispensabili per il proprio benessere.

solo con i familiari più stretti e uno su dieci ha dichiarato di non avere amici. Mentre un recente studio australiano durato dieci anni ha concluso che le persone anziane che potevano confidare su di una rete di amici avevano un rischio di morire del 22% in meno rispetto alle persone sole.

Inoltre ricerche condotte su vaste popolazioni dimostrano che la quantità di amici, ma anche, e non secondariamente, la qualità dei rapporti di amicizia, hanno un effetto sul prolungamento e sulla qualità stessa di vita. Come effetto sulla salute mentale, le persone che coltivano amicizie significative sono meno propense all’ansia, alla depressione e mantengono più facilmente un buon livello di autostima. Infine una ricerca svolta dal dottor Khambaty nel 2014 conclude che la qualità delle amicizie produce un’effettiva diminuizione dello stress, nonché un miglioramento del sistema immunitario e cardiaco. Al contrario le amicizie dannose, ossia caratterizzate da sentimenti ambigui e negativi (ad esempio in cui si tende a parlare unicamente di problemi), tendono a mettere a rischio la qualità di vita e la salute fisica. Insomma è proprio vero l’antico detto che recita: “Chi trova un amico trova un tesoro”.

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di Gaetano Gaggiottino

SCIENZE

UNA MELA AL GIORNO ‘

NON TOGLIE IL MEDICO DI TORNO

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è qualcosa di sbagliato nel vecchio detto popolare,

’ perché la mela è in realtà uno dei frutti più poveri

di vitamine e sali minerali. Calcio, potassio, fosforo e vitamine sono presenti in basse quantità, mentre ha un buon tenore la vitamina C. Ciascun frutto apporta circa l’8% del fabbisogno giornaliero. In compenso la mela è ricca di acqua e ha un notevole contenuto di fibra utile per garantire una buona funzione intestinale (se mangiata con la buccia, copre fino al 16% del quantitativo consigliato). Forse sta qui il segreto del vecchio detto popolare.

LA VIA DELLE SPEZIE

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econdo una leggenda mediorentale le spezie nacquero da una lacrima di Adamo, quando cacciato dal paradiso arrivò nell’isola di Ceylon. Comincia da qui la storia dei mercanti che si muovono da parti diverse del globo a caccia di queste ricchezze (la prima fu la via dell’incenso, che aveva come scalo la città di Petra). Lo stesso Maometto usò la

rete commerciale delle spezie per iniziare la diffusione dell’Islam. Alarico, re dei Visigoti, accettò invece di lasciare Roma in cambio di 5.000 libbre di oro, 30.000 di argento e 3.000 libbre di pepe. Anche i marinai portoghesi di Vasco da Gama approdarono a Calicut nel 1498 cercando “cristiani e spezie”.

Profumate ed esotiche, usate per imbalsamare corpi e curare malattie, fare sacrifici agli Dei o mostrare il loro potere, le spezie accompagnano la storia dell’uomo da sempre.

IN FORMA SENZA PALESTRA

ono quei gesti della vita quotidiana che ognuno di noi deve fare e che diventano occasione per fare attività fisica. Giardinaggio: 30 minuti equivalgono a circa 25 minuti di aerobica moderata. Pulizie di casa: 30 minuti di pulizie energiche equivalgono a circa 30 minuti di camminata sostenuta. Balli caraibici: 1 ora corrisponde a circa 50 minuti di corsa moderata. Dunque, quando capita, meglio darci sotto.

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L’ENNESIMO CAFFÈ

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el mondo ogni giorno si bevono 2.610.728.877 tazzine di caffè! In Guatemala le pregiate coltivazioni Huehuetenango si trovano tra i 700 e i 1700 metri e danno uno dei prodotti più pregiati del mondo. In Yemen, presso il porto di Al-Mukalla, arrivarono i primi chicchi detti “mocha”, diventato oggi il nome universale della macchinetta che permette di ottenere bevanda. Il caffè ha inoltre un importante ruolo nel risollevare l’economia ruandese dopo anni di guerre e sofferenze.

LA DIFFICILE SCELTA DEI GRASSI

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lcuni promuovono la salute mentre, altri favoriscono le malattie.

Pertanto è importante la loro conoscenza. I grassi polinsaturi combattono le infiammazioni e sono antitumorali, inoltre svolgono un ruolo strutturale e metabolico. Importanti fonti di polinsaturi sono la frutta oleosa e alcuni pesci come (sgombro, alici, sardine, trota e salmone). Il pesce fresco o surgelato va consumato almeno tre volte la settimana. Gli acidi grassi trans e gli oli idrogenati, che sono ottenuti aggiungendo idrogeno ad un olio liquido per renderlo solido e meno

deperibile, aumentano invece notevolmente il rischio di malattie cardiovascolari e

tumori. Si trovano nelle margarine e negli oli vegetali raffinati. I grassi di origine animale quali lardo, strutto, panna, burro, vanno consumati limitatamente. I grassi di origine vegetale sono invece da preferire, soprattutto olio extra vergine di oliva.

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a cura del Dott. STEFANO GIAMMETTI · Medico Veterianrio Via Ferdinando Acton, 94/98 · Ostia Lido (RM) · T. 065683884 www.ambulatorioveterinariogiammetti.com

VETERINARIA

Master Chirurgia del cane e del gatto Scivac 2005 · American Continuing education in clinical rotation 1999 American Continuing education in Radiology 2000 · Corso F.S.A. Displasia dell’Anca 2001 Corso sulla Tecnica di Fissazione Esterna 1994 · Corso Ortopedico AO-VET 1995 Corso Diagnostica Dermatologica 2007 · Corso di Terapia Dermatologica 2008

QUANDO BISOGNA CONVIVERE CON I “SASSI” NELLA VESCICA: LA STORIA DEI GATTI PANCHO E OSCAR gatti “Pancho” e “Oscar” hanno avuto una storia simile, anche se come vedremo, il primo ha sofferto ben più del secondo. Questi gattoni in sovrappeso, ci furono portati entrambi per la prima volta, per problemi di cistiti ricorrenti. Facendo esami delle urine, scoprimmo che l’infiammazione della vescica, era causata dalla pre-

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ESTRAZIONE DEL CALCOLO DALLA VESCICA

PANCHO 4 GROSSI CALCOLI ESTRATTI DALLA VESCICA

senza di cristalli. Solitamente questo tipo di cistiti vengono gestite in un primo momento, con la terapia medica a base di antinfiammatori e antibiotici. Contestualmente è necessario intraprendere una dieta ferrea allo scopo di sciogliere i cristalli e impedirne la nuova formazione. L’emergenza vera nei gatti con i cristalli urinari riguarda quasi sempre i maschi e si presenta quando i cristalli, frammisti a piccoli coaguli di sangue che si formano nel tratto urinario, si incastrano nell’uretra peniena e ne ostruiscono il lume, impedendo meccanicamente il passaggio dell’urina. L’ostruzione uretrale è dolorosissima e causa una crisi metabolica (intossicazione!), dovuta al riassorbimento dalla vescica, delle sostanze azotate e del fosforo che erano stati eliminati con le urine. Il paziente presenta nausea, vomito, anoressia e disidratazione che si aggrava-

no già dopo poche ore. È indispensabile disostruire subito il gatto che non riesce ad urinare, mettendogli un catetere urinario in anestesia generale. Poi è necessario accertarsi mediante una radiografia PANCHO PRONTO PER LA II CISTOTOMIA o un’ecografia, che il gatto non abbia grossi calcoli in vescica, l’asportazione dei quali richiede per forza un intervento di chirurgia. Se questi non ci sono, l’ostruzione si risolve con il cateterismo; dopo aver effettuato gli esami del sangue, i lavaggi vescicali, e le terapie reidratanti e anti shock, di solito è possibile dimettere il gatto, quando ricomincia a mangiare e urinare normalmente. Il problema è che spesso in questi pazienti, l’ostruzione uretrale si ripresenta, prima o poi.

Questo è dovuto in parte al fatto che non sempre si riesce ad alimentarli, solo e soltanto con la dieta idonea, ma anche perché il paziente affetto da questa patologia, tende in ogni caso a produrre cristalli nelle urine.

Quando le cistiti e le ostruzioni uretrali si ripetono per due o tre volte (come è accaduto a Pancho e Oscar), è opinione comune, ormai, che la cosa migliore da fare per il gatto, piuttosto che aspettare che l’uretra si stenotizzi, cioè diventi ogni volta più stretta portando a sempre più frequenti occlusioni, sia effettuare un’uretrostomia perineale. Questo delicato intervento consiste nell’asportazione chirurgica dei testicoli e del pene e nella sutura dell’uretra alla pelle del perineo, trasformando l’apparato urinario del maschio, in un’apertura ampia per la fuoriuscita delle urine.

Questo è quello che abbiamo fatto sia a Pancho che a Oscar. Il secondo gatto, che all’epoca dell’intervento aveva 5 anni e ora ne ha 8, sta benissimo e riesce ad urinare normalmente; non ha più avuto cistiti né ostruzioni uretrali. Pancho, invece, ha sofferto molto più a lungo: anche lui all’età di 5 anni aveva iniziato a soffrire di cistiti causate da cristalli; nel 2009 lo avevamo operato di uretrostomia ma, pur non rischiando più l’occlusione dell’uretra da parte dei cristalli più piccoli che riusciva ad eliminare (l’uretra diventa corta e larga come quella delle femmine), ha continuato a soffrire di calcolosi e di cistiti, anche dopo. Sia nel 2011 che nel 2013, è stato operato per l’asportazione di enormi calcoli dalla vescica, che continuavano a formarsi nonostante la dieta. Pancho è morto un anno dopo, all’età di 12 anni in seguito all’ennesima grave infezione delle vie urinarie; non possiamo PANCHO certo dire che sia stato fortunato, ma è sopravvissuto a tre interventi e ha convissuto con dei veri e propri sassi nella vescica per tutta la vita, grazie alle cure amorevoli delle sue “proprietarie”!

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BUDGET E RICETTE

di Lucia Bianco (inviate le vostre ricette a luciabianco@hotmail.it)

CARA ESTATE, NON ANDARE VIA! DUE RICETTINE ALL’INSEGNA DELLA FRESCHEZZA: UN MIX INSOLITO DI PESCE E FRUTTA

INSALATA DI POLPO ALLA LUCIA

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i solito compro il polpo congelato e lo cucino nella pentola a pressione (½ bicchiere d’acqua nella pentola e faccio cuocere quindici minuti dopo il primo fischio). Non aggiungo sale e faccio freddare nella pentola stessa. A questo punto, se volete, togliete la pelle scura e tagliatelo a tocchetti, unite le mini mozzarelline e i pomodorini. Spaccate quindi in due l’avocado per la lunghezza, fate girare le due

metà per aprirlo, vedrete l’osso centrale che colpirete con decisione col coltello, girate il coltello e l’osso uscirà lasciando intatto il frutto (più facile da fare che da dire).

Con il coltello incidete la polpa tre volte per lungo e cinque volte in orizzontale, staccate ora la polpa con un cucchiaino e avrete tanti bei cubetti che unirete al polpo.

Preparate una salsina emulsionando bene olio, sale e aceto e condite.

INGREDIENTI (4 PERSONE)

• 1 kg di polpo • Mozzarelline ciliegine • Pomodorini ciliegini

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• 2 avocadi (quelli maturi sono i più scuri)

opo la pausa estiva eccoci di nuovo insieme. Settembre riporta ad altri sapori, c’è la vendemmia, si ritorna alla terra, ai funghi, alle carni cotte sulle braci!

Io però non mi sento ancora pronta a lasciare il mare, questa estate un po’ imbrogliona voglio che duri di più. Quindi continuo a cercare il mare con il palato della memoria.

E mare sia. Parleremo di un’insalata di polpo “diversa”, di pompelmi rosa e di nasello.

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FILETTI DI NASELLO AL POMPELMO INGREDIENTI • 1 pompelmo rosa ogni due persone.

• Filetti di nasello o di qualsiasi altro pesce vi piaccia.

Consideratene tre cubetti o quattro (massimo) ogni

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mezzo pompelmo.

• Olive taggiasche • Salsa rosa: 500 gr maionese, ketchup, cognac, Worcestershire sauce

agliate in due il pompelmo e svuotatelo sopra una ciotola. Se siete fortunate avrete degli spicchi interi ai quali dovete togliere la pellicina, se invece il vostro spicchio ha collassato, non c’è problema! Togliete sempre la pellicina bianca e mettete un bel cucchiaio di polpa in ogni metà pompelmo.

Non vi ho fatto buttare il succo perché dopo la fatica che avete fatto vi farà bene berlo!

Tagliate a cubetti i filetti di pesce e sbollentateli pochi minuti. Snocciolate le olive e tagliatele a fettine.

Adesso preparate la salsa rosa.

Vi dirò come la prepara mio marito perché è quella che più mi piace: mettete la maionese in una ciotola, aggiungete un cucchiaino di ketchup e mescolate.

Questa salsa serve solo per colorare di rosa la maionese quindi regolatevi voi di conseguenza. Aggiungete un cucchiaio di cognac e due belle spruzzate di worcestershire sauce che dà un po’ piccantino. Assaggiatela, se vi piace bene, se la volete più forte aggiungete un’altra spruzzata di salsa. Non mettete invece altro cognac perché l’alcool disturba molto il sapore.

Mettete nel pompelmo dei cubetti di pesce mescolati alle olive, spruzzate leggermente con succo di limone, suggerisco di lasciare la maionese in frigo coperta con pellicola trasparente a contatto; guarnite con la salsa solo al momento di portare a tavola.

Io li ho serviti inserendoli nelle coppette per la macedonia nella quale ho messo un piccolo tovagliolino di carta colorato.

MAGNAROMA IL GRANO & IL LUPPOLO PIZZERIA E BEER SHOP SPECIALITÀ > PIZZA - BIRRE ARTIGIANALI Locale piccolo ma accogliente, a pochi passi dal centro storico di Ostia Antica, dove si può gustare la pizza romana per eccellenza con la mollica morbida racchiusa in un involucro croccante, frutto di un impasto antico e regionale. Le materie prime sono altamente selezionate, come le salsicce di Norcia d.o.c., il pecorino di Fossa e le verdure fresche e stagionali. Per accompagnare queste pizze speciali, innumerevoli etichette di birre artigianali provenienti da tutto il mondo.

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dalle 9:00 alle 22:30

SEGUICI SU FACEBOOK Il Grano & il Luppolo

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ZONA OSTIA ANTICA

VG

SPECIALITÀ > PIZZA - PESCE - CARNE Ideale per organizzare feste, ricorrenze, compleanni, matrimoni e meeting aziendali, questo delizioso locale vanta un ambiente accogliente e familiare dotato di un’ampia sala interna da 60 coperti ed una fantastica terrazza da 100 coperti. Le specialità del cuoco Tonino, sapranno ammaliare i vostri palati e l’organizzazione impeccabile dello staff rendere indimenticabili i vostri eventi!

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RICOMINCIO DA TRE

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DRAGONCELLO

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ZONA

MALAFEDE

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MAGNAROMA

BAGNOLO:

OASI DEL PALATO, TAVOLA DEL RELAX

P

izzeria, griglieria, ristorante: Bagnolo è il luogo adatto in cui concedersi una pausa da tutto, un momento all’insegna del relax e della buona cucina.

Situato in campagna, in mezzo all’Agro Romano, non lontano dagli splendidi scavi di Ostia Antica, il ristorante Bagnolo è il luogo ideale in cui abbinare pranzi e cene gourmet allo svago e alle celebrazioni di ogni tipo. L’ambiente è informale ma molto curato: gli arredi minimal chic si abbinano ad autentici pezzi d’antiquariato. Una cantina e un ampio forno a legna, entrambi a vista, dispensano i piaceri di una curata carta dei vini e di una pizza a lunga lievitazione (alta digeribilità e ingredienti di sola prima qualità).

Ma Bagnolo è molto di più. L’offerta gastronomica del ristorante, che si basa sulla valorizzazione della cucina del territorio, propone piatti all’insegna del genuino e del tradizionale, con una grande attenzione alla qualità di ciascun prodotto e alla sua rivisitazione, senza strafare, in chiave contemporanea.

Inoltre, accanto al menù tradizionale, Bagnolo propone un menù creativo con proposte originali, frequentemente rinnovate. L’offerta prevede sia carne che pesce. Grazie alla collocazione in aperta campagna, a pochi passi dal Tevere, e alla vicinanza al mare, non potevamo escludere dalla tavola nessuno di questi pregiati ingredienti.

All’aperto lo spettacolare barbecue svolge la sua piena funzione nel periodo estivo. Completa la location la splendida piscina di acqua salata (cloro free) con vasca adulti, vasca bambini e vasca idromassaggio. Attorno ad essa possono essere ambientati eventi di grande impatto scenografico e di charme. L’area piscina è interamente recintata e il parco circostante è ricco di piante di pregio e di verde diffuso, oltre che di “zone di accoglienza arredate” dove poter sostare in completo relax.

Bagnolo è il luogo ideale nel quale organizzare matrimoni, compleanni e feste per bambini. Per ogni esigenza c’è un ventaglio di proposte. Non rimane che provare!

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MAGNAROMA IL MIGLIO VERDE

INDIRIZZO Via di Piana Bella, 30 (traversa di Via di Castel Fusano) TELEFONO 338.9953162 CARTE DI CREDITO Sì (no American Express) SPAZIO ESTERNO Sì PARCHEGGIO Sì RIPOSO SETTIMANALE Mercoledì APERTO Cena (aperto a pranzo domenica e festivi)

ZONA

OSTIA ANTICA

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SPECIALITÀ > CARNE ALLA BRACE - PIZZA Immerso nella rigogliosa e rilassante campagna di Ostia Antica, all’interno di un antico casale ristrutturato mantenendo le caratteristiche originali, questo locale ha la capacità di trasportare i suoi ospiti in una dimensione così tranquilla e familiare da dimenticare lo stress ed il caos assordante della città. Il menù, rispettando le regole rurali, offre prevalentemente piatti a base di carne di rilevante qualità. Ottime le varie tipologie di tagliata (prima fra tutte quella all’aceto balsamico) e gli sfiziosi antipasti “casarecci” con formaggi, salumi e verdure, accompagnati da una croccante focaccia. Per chi invece desidera le specialità di pizza, non deve fare altro che scegliere tra le numerose varietà! Arricchito da un meraviglioso spazio esterno, è la location ideale per organizzare ricevimenti e banchetti.

MAGNAROMA

UN PIENO DI SAPORI E BUON UMORE:

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BIANCO ROSSO E PANNONE

istorante storico di Acilia, pizzeria con forno a legna, Bianco Rosso e Pannone ha due grandi sale che offrono un contesto pregevole a una cucina fatta di cose genuine, sapori autentici e gusti sinceri.

Il segreto è quello di sempre, quello che non tradisce mai: una gestione familiare fatta di rispetto per la tradizione e di cura per il cliente.

Bianco Rosso e Pannone propone tante portate di carne e di pesce, un buonissimo pane cotto con il forno a legna, dolci fatti in casa, ricchi antipasti, pizze di ogni tipo, pasta fresca e gnocchi fatti a mano. A far da filo conduttore è però soprattutto l’attenzione alle esigenze dell’ospite, specialmente quelle maturate negli ultimi tempi. I bambini sono i benvenuti perché dispongono di un giardino con giochi appositamente dedicati. Lo stesso si dica per i clienti che hanno problemi di celiachia, per i quali sono stati pensati appositi piatti.

Bianco Rosso e Pannone è il posto ideale per organizzare cerimonie, feste per bambini o serate a tema. Sono previsti menu veloci dedicati alle

pause di lavoro, nonché proposte di pasto che vanno dai 7,50 ai 30 euro (dal lunedì al venerdì si pranza con 7,50 euro). Per non parlare delle offerte che vengono rilanciate in rete e che prevedono cene per due a prezzi irrisori.

Bianco Rosso e Pannone dispone di una selezione di birre artigianali e di vini senza solfiti e biologici. È possibile inoltre organizzare cene o pranzi prenotando una delle due sale ad uso esclusivo. Ma non basta.

A settembre riprenderanno anche le cene con delitto e il karaoke, due modi per passare una serata spensierata, all’insegna della buona cucina e del divertimento.

Bianco Rosso e Pannone ha una suo sito (www.biancorossoepannone. com) e una sua pagina Facebook. In rete sono costantemente aggiornate le proposte in fatto di cucina e di svago.

Insomma: un ventaglio di possibilità che invita ad abbandonarsi con serenità a qualsiasi peccato di gola. Venerdi 3 ottobre karaoke!

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OROSCOPO DI SETTEMBRE di Francesca M.

ARIETE 21/3 · 20/4 Le stelle sono dalla vostra. Scoprirete che la vera ricchezza è stare con la persona amata, nulla vi gratificherà come questo. Se siete single saranno davvero in pochi a saper resistere al vostro fascino. Sul lavoro ci sono questioni da concludere, fate un piccolo sforzo e non lasciate niente in sospeso, ne trarrete giovamento e molto più tempo libero.

SHANNEN DOHERTY

12/4/1971

BILANCIA 23/9 · 22/10

EMINEM

17/10/1972

TORO 21/4 · 20/5 L’intesa col partner, sia nel caso di chi è in coppia che in quello dei virtualmente single, è eccellente.

Vivete un periodo al top in amore come negli affari.

Se avete un’attività vostra arrivano delle offerte alle quali non potete (e non dovete!) resistere. E nel caso risentiate un po’ dell’ansia per le decisioni da prendere, una bella corsetta è quello che vi ci vuole!

JOHN CENA

23/4/1977

SCORPIONE 23/10 · 21/11

RAFFAELLA CARRÀ

18/6/1943

8/11/1975

SAGITTARIO 22/11 · 21/12

FEDERICO BALZARETTI

6/12/1981

CANCRO 22/6 · 22/7 Avete davanti un periodo interessante con la felicità a portata di mano, dovete solo allungarlo ed afferrarlo. Siete iperattivi e raggiungete mete che solo poco tempo fa ritenevate impossibili. Dedicate più tempo al partner che si sente trascurato, fategli una sopresa (magari una cenetta a lume di candela?) e stupitelo con le vostre doti oratorie.

BEPPE GRILLO

21/7/1948

KATE BECKINSALE

26/7/1973

VITTORIA BELVEDERE

17/1/1972

MAURIZIO COSTANZO

28/8/1938

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Con il partner avete un intesa perfetta e vivace sotto molti profili. Chiedete ed otterrete esattamente ciò che desiderate, sia che si tratti di rassicurazioni, sia che desideriate un nuovo scintillante pegno d’amore! Non ci sono limiti al vostro fascino e nessuno può resistervi. Per chi ha una società qualche discussione. Usate la saggezza: vostro punto di forza per acquietare gli animi.

ACQUARIO 21/1 · 19/2

CRISTIANO RONALDO

5/2/1985

VERGINE 23/8 · 22/9 Avete dovuto lavorare mentre tutti erano in ferie?

Non lamentatevi, raccogliete frutti inaspettati e succulenti. L’amore è scintillante se avete voglia di buttarvi in una storia seria e le stelle sono dalla vostra parte. Dunque perché non buttarsi fra le braccia di Cupido e lasciar fare a lui? Non cercate di controllare tutto, ogni tanto è bene affidarsi al destino.

Avete l’energia a mille e attirate molti sguardi nella vostra direzione. Preparatevi a un incontro inaspettato e focoso. La passione vi travolgerà come un fiume in piena. È una situazione che non durerà, mettetelo in conto e non fate le vittime. Non lo siete. Ci sono delle incertezze sull’investire o meno dei soldi. Buttatevi, il periodo lo consente.

CAPRICORNO 22/12 · 20/1

LEONE 23/7 · 22/8 Avete un nemico: la gelosia. Vi scaldate facilmente ma sapete anche ammettere quando sbagliate. Non rischiate allora di rovinare una storia importante o appena cominciata solo per quella pulce nell’orecchio. Siete un po’ nervosi, combattete questo stato d’animo concedendovi una bella gita fuori porta a trovare qualche amico che non vedete da tempo.

Cercate di distrarvi, aiutate così l’amore e la salute. Magari con una bella corsetta mattutina. Se avete una relazione in corso sentite un coinvolgimento profondo e tanta voglia di fare programmi a lunga scadenza. Al lavoro mostrate di avere idee originali e il capo non tarda ad accorgersi di voi, chissà che non arrivi un meritato aumento!

TARA REID

GEMELLI 21/5 · 21/6 Non sbilanciatevi troppo e non credete a promesse campate in aria: è il momento di rimettere i piedi a terra (per voi con la testa sempre per aria). Normale che per voi non sia cosa facile. Se sul lavoro risentite di pressioni da parte del capo, staccate la spina. Prendetevi una pausa, respirate e rielaborate il tutto con più oggettività, ne guadagnerete in lucidità.

Non intestarditevi su questioni di poco conto, riconquistate così la stima e la fiducia delle persone che lavorano con voi (o per voi). È un periodo buono pieno di possibilità, quindi giocatevi bene le vostre carte. Se siete single ci sono novità scoppiettanti: ma dovete staccare gli occhi dal cielo e guardarvi attorno se volete coglierle.

Se avete collaboratori dovete contenere i vostri impeti, perchè non sempre vengono capiti e potrebbero essere fonte di malcontento. È un momento delicato per voi e qualche “cedimento” mentale debilita la sfera fisica e emotiva. Un po’ di meditazione e yoga potrebbero essere la soluzione.

In amore ancora tutto tace, portate pazienza e l’anno nuovo vi ricompenserà.

PESCI 20/2 · 20/3

RIHANNA

20/2/1988

È un momento pieno di avventure al cardiopalma. Non è il momento per l’amore saldo e duraturo. Chi non è andato in vacanza si rifarà, magari con un viaggio al caldo a cavallo dell’anno. Mettete in conto un bel week-end al mare fin quando c’è il bel tempo e scatenatevi in balli e conquiste senza star tanto a ponderare e soppesare tutto.

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