13 Magazine N. 131 by Visioni Grafiche srl

TARIFFA ROC: POSTE ITALIANE S.P.A. SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1 COMMA 1 - DCB - ROMA

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17 Un’Italia senza bambini

15 Editoriale

19 Infertilità

42 Spettacolando

48 Sagre

problema del tutto italiano

21 Non basta un bonus per fare

53 Arte e Cultura

57 Viaggi

una politica

23 L’inverno demografico europeo

61 Mode e Modi 63 Questione di cilindri

67 Salute e benessere

ESTERI

71 Scienze

27 Il mondo del “no” al nucleare

73 X News

27 In Azerbaigian nascono

77 Budget e Ricette

le Olimpiadi europee

82 Oroscopo

COSTUME E SOCIETÀ

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29 Musei gratis, un’idea europea

35 Poste: aumentano le tariffe 37 Piccolo è bello

MAGNAROMA

39 La letteratura diventa digitale

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di Maurizio Carta

COLOPHON Anno 13 · n.131 · NOVEMBRE 2014 mensile d’informazione: politica, attualità, cultura, sport, spettacolo, moda www.13magazine.it Direttore Editoriale Claudio Petrollo claudio@visioni-grafiche.it

Direttore Responsabile Dott. Maurizio Carta maurizio@visioni-grafiche.it

Art direction Cristian Bifolco cristian@visioni-grafiche.it

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Stampa Arti Grafiche Boccia S.p.A. Distribuzione C.P.C.B. Service 13 MAGAZINE · tutti i diritti di riproduzione riservati. Salvo accordi scritti o contratti di cessione di copyright, la collaborazione a questo mensile è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. 13 MAGAZINE · Reg. Trib. di Roma n.439/2009 del 18-12-2009

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“IL PRIMO BENE DI UN POPOLO È LA SUA DIGNITÀ” Cavour i d te n o c o s n e B lo Camil fatti di Tor Sapienza, l’assalto popolare al centro rifugiati, rappresentano un evento di primaria nell’intera storia di Roma. Tre i motivi. Primo: l’aggressione è stata la testimonianza implicita della distanza incolmabile tra chi a Roma ci vive e chi la governa. L’ormai impresentabile Marino, ovviamente in mezzo a scorte di ogni genere, ha impiegato giorni per recarsi sul luogo. Prima dell’accaduto, probabilmente, Tor Sapienza non avrebbe saputo nemmeno collocarla sulla cartina (pare che da Piazza Venezia sia difficilmente raggiungibile in bicicletta). Secondo: ormai è evidente un drammatico dato di fondo. Roma vive la catastrofe della costituzione di periferie altamente infiammabili. Fino a venticinque anni fa erano noti i nomi di San Basilio, Tor Bella Monaca, il Laurentino 38, il Trullo, la Magliana vecchia, Centocelle, ecc... Oggi alcuni di questi luoghi sono migliorati, altri no. Il punto è che, in contiguità o sovrapposti ad essi, sono cresciuti veri e propri sobborghi a forte immigrazione illegale, luoghi nei quali la vita sta lentamente diventando impossibile. Guidonia, Case Rosse, Borgata Finocchio, Borghesiana, Settebagni, Labaro sono tutti toponimi che i sindaci e i candidati sindaci, forse non a caso, non hanno mai proferito negli ultimi vent’anni. Qui, o nelle periferie già menzionate, Roma sta diventando una città invivibile. Terzo: la reazione della sinistra ai fatti di Tor Sapienza la dice lunga sul disastro che ha investito un’intera tradizione politica. Lontani anni luce da qualsiasi posto in cui si lavori davvero, annoiati nel passare da un divano all’altro, da un brunch a un aperitivo, da un reading letterario a una mostra d’arte contemporanea, politici e intellettuali di sinistra non hanno trovato niente di meglio da fare che tacciare come “fascisti” e “criminali” gli abitanti del quartiere. Interrogato, il bravo attore Ascanio Celestini (bravo lo

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EDITORIALE

IL MENSILE

PIÙ DIFFUSO E LETTO DI ROMA

SUD

è davvero) ha così risposto a Il Messaggero: “Le persone di Tor Sapienza non sanno più distinguere tra i richiedenti asilo, che scappano da paesi ipercrudeli, e i nomadi di Stato, gente non nomade ma costretta a vivere in lager che la legge chiama “campi nomadi””. Quanta supponenza possa esserci nelle parole di un tizio che fa l’attore e che pretende di insegnare a gente esasperata chi siano i vicini di casa è bene che lo giudichi chi legge. Rimane il dato di fondo di una sinistra che non ha capito nulla di ciò che si agita nel profondo della società italiana. L’Italia non è una onlus, è uno statonazione formatosi faticosamente nel corso dei secoli. Per capire cosa sia un’organizzazione di volontariato senza fini di lucro bastano cinque minuti. Per capire cosa sia uno stato-nazione non basta un semestre universitario. Far finta che le priorità siano tutte le stesse, mettere nel calderone le necessità degli immigrati e quelle dei residenti, è il miglior viatico al fascismo (quello vero). Che piaccia o meno alla sinistra e agli industriali, gli italiani non si adegueranno a vivere stipati dentro appartamenti arrangiati come capita, a esser pagati come servi, a elemosinare servizi essenziali, a rinunciare alle proprie tradizioni in favore di un multiculturalismo senza anima né radici. Non lo faranno come non lo fanno tedeschi, francesi, spagnoli o gli austriaci. E qui veniamo al triste bivio del presente. O la classe politica previene il problema e se ne occupa per tempo (come avviene altrove: Canada, Stati Uniti, Germania, ecc...), o i fatti di Tor Sapienza saranno solo l’antipasto di una lugubre cena. Con buona pace della globalizzazione e degli aperitivi. Distribuito nei seguenti quartieri: ACILIA - AXA - AXA MALAFEDE - CASALBERNOCCHI CASALPALOCCO - DRAGONA - DRAGONCELLO EUR - EUR TORRINO - INFERNETTO MADONNETTA - OSTIA - OSTIA ANTICA - VITINIA

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di Dante Cruciani

SPECIALE

UN’ITALIA SENZA

BAMBINI ‘

il caso di dirlo: un cimitero di numeri. Il lungo bollettino delle cifre è iniziato lo scorso giugno, quando l’ISTAT ha divulgato gli ultimi dati disponibili, quelli relativi al 2013. Bene, anzi male, malissimo: per il quinto anno consecutivo, l’Italia ha battuto il record negativo delle nascite (514.000 nati, il cui 20% è stato un genti-

È LA VERA EMERGENZA DI LUNGO CORSO DELLA SOCIETÀ ITALIANA. LA CRISI L’HA PEGGIORATA… le contributo di donne straniere). Dal 1861, mai accaduta una cosa simile. Ma c’è di peggio. Se si focalizza l’attenzione verso il Mezzogiorno, i dati comunicati alla fine di ottobre dalla Svimez (Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno) sono ancora più neri: nel Sud Italia, i morti ormai superano i nati, tendenza che comporterà, se protratta fino al 2050, una perdita netta di circa 4 milioni di abitanti, novità che rovescia clamorosamente il vecchio paradigma per il quale nel meridione si facevano più figli. In Italia si parla tanto di crisi e poco di demografia. Ancor meno si parla di bambini. Eppure, secondo l’economista Ettore Gotti Tedeschi, ex presidente dello Ior, il nesso c’è ed è strettissimo: “Si consuma producendo sempre meno e il Pil cresce a debito, in maniera consumistica [...] I Paesi con i maggiori tassi di sviluppo economico e di risparmio sono quelli più popolosi”. Così, a rilanciare la relazione, ci ha pensato anche il Censis. A inizio ottobre un notiziario del Centro Studi Investimenti Sociali spiegava che sono circa 62.000 i bambini non nati a causa della crisi economica. Insomma, un cane che si morde la coda e che sembra costringere l’Italia a un avvitamento su se stessa. Per concepire l’equazione “niente bambini, niente futuro” non serve un master in qualche università americana. La pura razionalità dei numeri

però non spiega tutto. Nel 1944, in piena seconda guerra mondiale, nascevano in Italia 815.000 bambini l’anno (e la popolazione era inferiore di circa 15 milioni); nel 1918, alla fine della prima guerra mondiale, di bambini italiani ne nascevano 640.000. I problemi sembrano dunque essere due. Il primo è contingente ed è legato alla lunga crisi degli ultimi sei anni (diversi studi sulla demografia italiana spiegano che nel periodo 1995-2008 le cose non andavano così male). Molte le coppie che hanno deciso di posticipare la nascita del primo figlio o di rinunciare al secondo. A tal proposito, i dati offerti dall’Istituto Toniolo - secondo il quale il 60% dei giovani tra i 18 e i 30 anni non vedono se stessi in una posizione migliore tra tre anni - parlano chiaro. L’altro fattore è invece permanente e riguarda in generale il modello di società che ha scelto l’intero occidente. Uno schema nel quale si concepisce come famiglia-tipo un nucleo composto dai genitori e da due figli, comporta alla fine che la reale media è di 1,5 (dunque sotto il tasso di sostituzione che permette di mantenere i livelli demografici del presente). In Italia si è scesi sotto tale soglia - quella del 2 - nel lontano 1977. Dal 1984, il Paese è addirittura sotto quella del 1,5. Rischio e sacrificio sono due categorie esistenziali ormai abolite dal vocabolario occidentale. Sposandosi o convivendo verso i trent’anni, la donna usa ormai una piccola porzione della sua età fertile (al massimo 10 anni). Eppure, un’eccezione di primo piano esiste. Negli Stati Uniti, punta avanzata dell’occidente, la media dei figli per donna è ancora a quota 2. Dunque, politiche familiari o meno, welfare o meno, qualche margine d’intervento, soprattutto riguardo alla mentalità e alla fiducia verso il futuro, c’è.

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C RN

N TI N G I PA

FAC

IS T A R G O

TITOLO

A M E N I C Y BAB

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FREE

di Sveva Guerreri

SPECIALE

INFERTILITÀ PROBLEMA DEL TUTTO ITALIANO OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) considera l’infertilità una patologia nel momento in cui si constata l’assenza di concepimento dopo 1224 mesi di rapporti non protetti. In Italia un uomo su tre ha a che fare con problemi andrologici. L’infertilità coinvolge il 20% delle coppie e nel 50% dei casi la causa è maschile. In particolare, sono 60-80 mila le giovani coppie infertili tra i 20 e i 40 anni. Nel complesso, i disturbi della sessualità coinvolgono fra 4 e 7 milioni di italiani. Lo stesso ministro della Salute recentemente ha rilasciato delle dichiarazioni sul tema dell’infertilità: “C’è una grandissima disinformazione sulla fertilità - precisa Beatrice

l ’

LE STATISTICHE PARLANO DI UNO STATO DI SALUTE IN DETERIORAMENTO. L’ITALIA ALLE PRESE CON DILEMMI MEDICI E LEGISLATIVI Lorenzin: il 60% degli italiani non sa di cosa si parla”. Sul piano fisiologico possono essere diverse le cause dell’infertilità maschile. Esiste il problema del varicocele, che va trattato chirurgicamente; esistono le infezioni debellabili attraverso i farmaci; esistono le cause di tipo immunologico; esistono i deficit ormonali, sanati anch’essi da trattamenti ormonali specifici caso per caso. In diversi casi, in particolare quando la patologia ha origini di tipo genetico, si può solo ricorrere alla fecondazione in vitro. In generale gli uomini sono ancora poco informati sulle terapie andrologiche e d’altra parte sarebbe utile formare i medici affinché a loro volta indirizzino i loro pazienti ad attuare dei piani terapeutici alternativi in base ad un’individuale quadro clinico.

Mentre nel caso di aspermia si riconosce necessario come intervento la fecondazione assistita in vitro, in altre circostanze sarebbe più utile e funzionale, valutando caso per caso, la possibilità di effettuare terapie alternative in ambito andrologico: spesso terapie tralasciate. Il problema del maschio medio italiano è però un altro. A differenza delle donne, che ricorrono alla ginecologia già in giovane età, gli uomini del Bel Paese fanno fatica a costruire una propria cultura personale andrologica. Intanto uno spiraglio si apre dal punto di vista della legge. Dal 9 aprile scorso, la Corte Costituzionale ha deliberato come incostituzionale il divieto alla fecondazione eterologa espresso nella legge 40. Sebbene questa norma in Italia riconosca la fecondazione eterologa solo in caso di

patologie genetiche, a complicare il quadro interviene il fatto che la stessa legge sia attuata e declinata su base regionale. Questo farraginoso e lento quadro legislativo– burocratico fa sì che una moltitudine di coppie attendano da aprile scorso il via libera per poter accedere alla fecondazione. Motivo in più, dunque, per scegliere di intraprendere veri e propri viaggi della speranza, affrontando spese economiche, grosse difficoltà burocratiche e, in molti casi, psicologiche. Nel nostro SSN sembrerebbe mancare una normativa primaria sulla fecondazione eterologa, che vada ad istituire, secondo il Ministero della Salute, un libro dove trascrivere le generalità del donatore e del nascituro. Poiché, senza un vero e proprio registro anagrafico nazionale, si rischierebbe probabilmente di creare situazioni pericolose, come la mancanza di controlli sulle donazioni ed un probabile business sui gameti.

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di Angelita Papa

NON BASTA UN BONUS PER FARE UNA POLITICA “

al 1° gennaio del 2015 daremo gli ottanta euro non solo a chi prende meno di millecinquecento euro al mese, ma anche a tutte le mamme che fanno un figlio, per i primi tre anni. Si tratta di mezzo miliardo destinato alle famiglie”. Questa la dichiarazione del Premier Matteo Renzi, lo scorso ottobre, ospite al talk show condotto da Barbara D’Urso. Una buona notizia, dunque, per le neomamme (e le aspiranti tali) con un reddito inferiore ai 90.000 euro. L’idea dei circa novecento euro annui in più in busta paga, tuttavia, non è nuova: già nel (non troppo) lontano 2005 l’ex Premier Berlusconi aveva promesso esattamente lo stesso tipo di bonus, con risvolti non del tutto rosei. Ma come se la passano le neomamme del resto d’Europa? In Germania, per esempio, non riceveranno ottanta euro in più sullo stipendio, ma hanno garantiti quattordici settimane di maternità senza che la busta paga subisca decurtazioni. Ed altrettanto è concesso ai neopapà, qualora la mamma decidesse di tornare a lavoro subito dopo il parto, grazie al congedo parentale per un periodo compreso dai due ai sette mesi. Prima del parto, la donna può scegliere tra una vasta gamma di servizi su misura (visite mediche, trattamenti specifici, ecc.) anche a domicilio. Dopo il parto, sia la mamma che il bambino vengono trattenuti per una settimana in ospedale per imparare i fondamenti sulla cura e l’igiene del bambino. Nel Regno Unito, alle future mamme che hanno lavorato per almeno sei mesi nello stesso posto, viene congelato il posto di lavoro fino ad un anno dal permesso di maternità; ci sono agevolazioni fiscali di diverso tipo, ed uno Sure Start Maternity Grant (una sorta di finanziamento a fondo perduto, circa 100 euro per il primo figlio) per le coppie di neogenitori. Dal secondo figlio in poi la quota sale: circa 164 euro. Il vizio del sostegno al primo infante, quasi sempre in misura maggiore che in Italia, è fatto assodato anche in Svezia, Olanda, Danimarca, Svizzera, Austria Norvegia, Islanda e Finlandia. Ma il vero e proprio paradiso per i nuovi nati e per il rispettivi genitori è la Francia. Oltre le Alpi, a parte il contributo una tantum di circa 900 euro, pun-

SPECIALE

I NUMERI EUROPEI CHE RIGUARDANO L’ASSISTENZA ALLA FAMIGLIA E ALLA MATERNITÀ CONDANNANO L’ITALIA tualmente erogato a chi è al settimo mese di gravidanza (si tratta di coprire le spese iniziali: culla, passeggino ecc...), è previsto un sussidio di 180 euro al mese per chi ha due bambini; cifra che sale a 295 se i figli sono tre. Altri contributi sono previsti se il terzo figlio ha compiuto 11 anni. Senza contare che la Francia ha una rete capillare di asili nido aperti tutto il giorno e scuole materne aperte dalle 8 alle 16.30. Si calcola che, in totale, una famiglia francese a reddito medio che ha un neonato e un bambino all’asilo può contare su aiuti statali che arrivano sino a 7000 euro l’anno. Una politica altamente dispendiosa, si direbbe. Eppure, stando ai conseguenti risultati, La Francia è uno dei pochi Paesi europei nei quali si contano due figli per ogni donna, uno dei pochi paesi nei quali diventare madre non è una condanna definitiva. E l’Italia? Un numero su tutti: solo l’11% dei bambini italiani frequenta un asilo nido, cioè ben 21 punti solo la quota che l’Europa raccomanda di raggiungere (almeno quota 33%). D’altra parte il Bel Paese ha una rete di nidi paragonabile a quella di paesi come la Polonia e la Repubblica Ceca. Ben lontana quindi da Svezia, Islanda e Danimarca, dove la copertura dei posti raggiunge il 50%. Altro che 80 euro...

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di Palma Agosta

O N R E V N I L’ O E P O R U E O C I F OGRA

SPECIALE

DEM

POCHI FIGLI E UNA GRANDE IPOTECA SUL FUTURO: RITRATTO DI UN CONTINENTE SEMPRE PIÙ VECCHIO

nverno demografico è il termine coniato da alcuni sociologi per descrivere l’invecchiamento, ovvero l’aumento dell’età media, della popolazione. Un paese ha bisogno di mantenere un tasso di natalità di 2,1 figli per donna per rimpiazzare la sua popolazione attuale. Tuttavia, solo in Europa il tasso medio di natalità è di soli 1,3 figli, dato in base al quale si stima che entro il 2030 il Vecchio Continente avrà un deficit di 20 milioni di lavoratori. L’emittente BBC ha affermato che il “livello di popolazione in diverse parti del mondo sviluppato è in declino, e questo è particolarmente evidente nei paesi occidentali”. Dunque aumenta la durata media della vita e diminuisce il tasso di natalità delle popolazioni occidentali. Senza contare che molti paesi non possiedono un numero sufficiente di giovani per fronteggiare il peso economico della popolazione invecchiata. Nell’Unione Europea al primo gennaio 2013 la popolazione si è attestata intorno a 505,7 milioni, rispetto ai 504,6 milioni dell’inizio del 2012. In aumento, sembrerebbe, ma più per il contributo dell’immigrazione che per le nuove nascite. Secondo i dati dell’Eurostat infatti, circa l’80% della crescita della popolazione in Europa è dovuto all’immigrazione. Sempre Eurostat afferma che nel 2012 sono nati in Europa 5,2 milioni di bambini, per un tasso di natalità del 10,4 per 1.000 abitanti. I tassi di natalità più elevati sono stati registrati in Irlanda (15%), Regno Unito (12%), Francia (12%), Svezia (11,9%) e Cipro (11,8%); i più bassi in Germania (8,4%), Portogallo (8,5%), Grecia (9,0%), Italia (9,0%) e Ungheria (9,1%). La più alta crescita naturale della popolazione, calcolata dalla differenza tra nascite e decessi per mille abitanti, è stata registrata in Irlanda (+9,5%), seguita a distanza da Cipro (+5,2%), Lussembur-

go (+4%), Francia e Regno Unito (+3,8%). Antonio Fazio, ex governatore della Banca d’Italia, nel suo recente saggio “Sviluppo e declino demografico in Europa e nel mondo” scrive che la popolazione italiana - al pari di quella giapponese - è la più invecchiata del mondo. “Se non ci saranno aumenti nei prossimi decenni per l’indice di fertilità, nel corso di due generazioni il numero delle donne italiane e quindi degli italiani sarà dimezzato”. Per l’Europa Fazio sostiene che “popolazioni con tendenze in atto come quelle rilevate nei paesi europei sembrano condannate nel giro di qualche generazione a una sorta di eutanasia sociale”. La notizia è che il gigante tedesco affonda. Nel 1910, al tempo della Belle Epoque, due milioni di bambini nascevano ogni anno in Germania. Un secolo più tardi, con il cinquanta per cento di persone in più, ne sono nati meno di 700 mila, di cui oltre 200 mila da genitori stranieri. Il tutto nonostante gli incentivi del governo. Insomma, i tassi di natalità costantemente bassi e la sempre maggiore longevità determineranno un continuo invecchiamento della popolazione dell’UE. Le conseguenze si faranno sentire. In uno studio commissionato dall’Unione europea, la Rand Corporation ha denunciato che “la riduzione del capitale umano” è accompagnata da una potenziale riduzione di produttività, da una conseguente pressione sul “sistema pensionistico e di previdenza sociale” e da una minore capacità di “assistere la sempre più numerosa popolazione anziana”. Dunque meno lavoratori, più pensionati e una crisi inevitabile per il welfare europeo. È il caso di riflettere.

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di Angelita Papa

ESTERI

IL MONDO DEL “NO” AL NUCLEARE ono trascorsi all’incirca venticinque anni dalla fine della Guerra Fredda, eppure in base alle stime degli esperti si calcola che nel mondo esistano ancora 16.300 armi nucleari. Con lo scopo di discutere di questo delicato tema, in particolare quello del disarmo nucleare, i prossimi 8 e 9 dicembre si terrà a Vienna la conferenza “The Humanitarian Impact of Nuclear Weapons” (L’Impatto Umanitario delle Armi Nucleari). L’appuntamento, ultima tappa di due anni di dibattiti e discussione (Oslo, 2013 e Nayarit, febbraio 2014), è aperto a studiosi ed esperti del settore di tutto il mondo. A lasciare a bocca aperta è, in realtà, la “fetta” di mondo che parteciperà realmente alla conferenza: l’Italia non ci sarà, poiché Stato membro della condivisione nucleare NATO fatta eccezione per Danimarca, Islanda e Norvegia, che prenderanno parte alla conferenza. Il

L’AUSTRIA OSPITA A DICEMBRE UN GRANDE FORUM DI DISCUSSIONE CONTRO “bottino” nucleare LE ARMI NUCLEARI di cui dispone l’Italia? F-16, Tornado, bombe B61. Non vi saranno l’India, il Pakistan, Israele e la Corea del Nord, potenze nucleari non firmatarie del TNP (Trattato di non proliferazione nucleare). Assente anche il gruppo N5 dell’ONU, le grandi potenze nucleari per eccellenza: USA, Russia, Cina, Francia, Regno Unito. Ma c’è una nota positiva: per i centoventicinque Stati “ribelli” non nucleari, supportati da un buon numero di movimenti della società civile (per l’Italia: ESIGIAMO! http://www. petizioni24.com/esigiamo), la conferenza di Vienna renderà finalmente possibile la proposta di un negoziato internazionale per la stesura di un Trattato per la messa al bando e l’eliminazione di tutte le armi nucleari.

IN AZERBAIGIAN NASCONO LE OLIMPIADI EUROPEE

A DUE ANNI DALL’ASSEGNAZIONE, TUTTO PRONTO PER LA PRIMA EDIZIONE DEI GIOCHI OLIMPICI EUROPEI n ringraziamento speciale ai Comitati Olimpici Europei e la volontà di passare alla storia, fornendo un servizio di alto livello, per i primi Giochi Europei mai disputati: queste, in sostanza, le parole del Presidente dell’Azerbaijan, Ilham Aliyev all’indomani della scelta della città di Baku (la capitale) come meta della prima futura edizione dei Giochi Europei, previsti, a partire dal giugno 2015, con cadenza quadriennale. Era l’8 dicembre 2012 quando a Roma, in occasione della quarantunesima Assemblea Generale dei Comitati Olimpici Europei, veniva annunciata l’istituzione dei giochi, nominando Baku

come sede dell’evento. Oggi Baku è una città moderna sulle rive del Mar Caspio, ricca di tesori na-

turalistici ed archeologici, un tempo punto nevralgico lungo la Via della Seta. Dal badminton al triathlon, dalla scherma alla canoa, protagonisti di questa prima edizione della manifestazione saranno i principali sport

olimpici. Un milione le prevendite stimate per assistere alle competizioni (i biglietti saranno disponibili online a partire dalla prossima primavera), nel frattempo viene costruito un villaggio olimpico nuovo di zecca, composto da 12 edifici e 1042 appartamenti di 16 tipologie diverse. Circa 10.000 i volontari da reclutare (in caso di interesse scrivere a volunteers@baku2015. com), mentre alcune posizioni lavorative sono ancora aperte (www. baku2015.com).

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INFORMAZIONE REDAZIONALE

ATTENZIONE AI CONTROLLI DEL COMUNE!

CS IMPIANTI

È AL VOSTRO FIANCO

o scorso 15 ottobre è terminata la proroga concessa con il decreto 20 giugno 2014 per mettersi a norma e utilizzare i modelli del “Libretto d’impianto per la climatizzazione” e dei “Rapporti di controllo di efficienza energetica” introdotti nel febbraio 2014. Contestualmente, pochi proprietari di immobili sanno che recentemente è stato introdotto dal Comune di Roma, per adeguarsi a precise normative europee, l’obbligo della trasmissione della dichiarazione di avvenuta manutenzione rispetto agli impianti per la climatizzazione estiva o invernale. L’ATI CON.TE è la società incaricata dal Comune per effettuare i controlli a campione sugli impianti. Secondo quanto disposto, gli obblighi riguardo all’efficienza energetica e alla sicurezza sono diversi e riguardano sia le caldaie che i climatizzatori. Tutti i possessori di impianti di climatizzazione estiva e invernale potrebbero dunque essere soggetti ai controlli dell’ATI CON.TE (si ricorda che, indipendentemente dalla potenza termica, anche i climatizzatori devono avere un libretto d’impianto). Per evitare problemi, sarebbe il caso di mettersi a norma prima che arrivi la lettera nella quale si annuncia il sopralluogo del tecnico incaricato. L’articolo 7 del DPR 74/2013 dispone infatti che è necessario far controllare l’impianto termico secondo le prescrizioni e con la periodicità indicate dall’installatore (e in assenza di quest’ultime, dal fabbricante sul Libretto d’Uso e Manutenzione). CS Impianti è impegnata da tempo sul fronte della sicurezza e dell’efficienza energetica. Considerato che le caldaie, a scopo precauzionale e per prudenza, andrebbero testate ogni anno prima del periodo di riscaldamento, la CS Impianti ha studiato un contratto di manutenzione biennale che per soli 100 euro dà la possibilità al cliente di stare tranquillo e di sottoporsi con serenità all’eventuale controllo disposto dalla legge. La CS Impianti ha personale dipendente composto da frigoristi certificati, professionisti del settore abilitati attraverso un patentino riconosciuto da un apposito ente certificatore (IMQ, Istituto Italiano del Marchio di Qualità). I tecnici della CS Impianti sono dunque abilitati a installare gli impianti termici o di climatizzazione e a rilasciare tutte le certificazioni necessarie: libretto di manutenzione, bollino energetico e rapporto di controllo tecnico conforme a quanto disposto dalla legge. Tutto ciò avviene secondo quanto disposto dall’art.3 del DM 37 del 22 gennaio 2008. L’invito è a chiamare e a provare l’efficienza dei servizi offerti dalla CS Impianti.

di Sveva Guerreri

COSTUME E SOCIETÀ

MUSEI GRATIS,

UN’IDEA EUROPEA

LA DOMENICA AL MUSEO RIPORTA L’ITALIA AGLI STANDARD DELLE POLITICHE MUSEALI DELL’UE er iniziativa del Ministero dei Beni Culturali, ogni prima domenica del mese è stata istituita la “Domenica al Museo”, una giornata in cui i musei e le aree archeologiche statali sono visitabili gratuitamente. Oltre 430 tra musei, siti archeologici e monumenti in tutta Italia sono dunque accessibili senza dover pagare il biglietto, così come previsto dal decreto firmato dal ministro Franceschini. Nel Lazio ciò significa avere accesso al Colosseo, a Castel Sant’Angelo, a Villa Adriana, a Villa D’Este, alla Galleria

Borghese, a Palazzo Massimo, a Palazzo Altemps, alle “Terme di Diocleziano”, alla Crypta Balbi, alle Terme di Caracalla e alla “Galleria nazionale d’Arte moderna e contemporanea. Per ulteriori informazioni si può consultare il sito www.beniculturali.it nella sezione #domenicaalmuseo. Ovviamente, come per la gran parte delle buone idee, anche questa è mutuata dall’Europa. Sempre nella prima domenica del mese, a Parigi e Bruxelles i monumenti e i musei sono gratuiti, rispettivamente, dalle 15 alle 20 e dalle 14 alle 17. A Londra i principali musei pubblici e nazionali sono sempre gratuiti (parliamo del British Museum, il Science Museum o il Natural History Museum). A Berlino l’ingresso è gratuito in quasi tutte le aeree museali. Infine Barcellona. Anche qui è concessa gratuitamente la visita dei musei statali più noti, come quello dedicato al celebre pittore Pablo Picasso.

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INFORMAZIONE REDAZIONALE

APPOLLONI:

STORIA DI UN SUCCESSO

a famiglia Appolloni spiega il perché del successo della sua Gioielleria, punto di riferimento per clienti e vip... Come è iniziata la sua attività? Abbiamo deciso di aprire il punto vendita gioielleria nel 2006 a Roma, in un quartiere giovane come l’Infernetto, perché forte di un marchio nuovo e fiduciosa nella possibilità di crescere. Qual è il segreto? Cerchiamo di insegnare a tutto lo staff il lavoro di squadra. Poi c’è la cura dei particolari. Tutte le nostre creazioni, da quella più elaborata a quella meno complessa, sono studiate in base alla funzionalità da un ingegnere del design. In un secondo momento passano nelle mani di orafi esperti, quelli dei laboratori di Arezzo, Vicenza, Valenza, Milano e Roma, dove il gioiello viene curato in

ogni dettaglio. Insomma: chi decide di entrare per la prima volta nella gioielleria Appolloni sa di trovare qualcosa di diverso e di unico, nonché di indossare un oggetto con manifattura esclusivamente italiana. Una cura del cliente davvero attenta... Sì, da noi il cliente deve trovarsi come a casa, siamo sempre disponibili a qualsiasi chiarimento. Ci piace consigliare perché il nostro obiettivo è quello di non trascurare alcun particolare, dall’oggetto acquistato al confezionamento del pacchetto. Dalla Gioielleria Appolloni non esce nulla se non è perfetto. Che cosa prevede per il prossimo futuro? Vogliamo portare il marchio Appolloni all’estero, a Miami, Las Vegas, Boca Raton, Fort Lauderdale, Hong Kong. Abbiamo tanta voglia di crescere e di diffondere la bellezza del made in Italy. Un grazie a tutti quelli che ci sono affezionati e ci sostengono ogni giorno.

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INFORMAZIONE REDAZIONALE

ALE? IL TEPORE DEL NAT SI TROVA NELLA

MAISON MICHELESSI

di Angelita Papa

COSTUME E SOCIETÀ

POSTE: AUMENTANO LE TARIFFE DA DICEMBRE PREZZI AL RIALZO PER LA CORRISPONDENZA

iuliano Michelessi inizia la sua avventura imprenditoriale nel 1976. In quasi quarant’anni di attività è stato testimone di tanti cambiamenti del gusto e del mercato. Partito come artigiano del camino, ha sempre offerto al cliente attenzione, qualità, assortimenti vasti e originali. In tal modo, in un contesto molto dinamico, è riuscito ad avere successo e ad aprire una spettacolare Maison dedicata ai complementi di arredo, alle bomboniere, alle porcellane e a tanto altro. Con lui abbiamo parlato della propria attività... Tutto pronto per il Natale? Certamente, nella nostra Maison abbiamo tanti articoli nuovi dedicati alle feste. Abbiamo addobbi, ghirlande, alberi di Natale, rami e fiori natalizi, simpaticissimi Babbi Natale con musica in movimento. Ci tengo a sottolineare che la novità di quest’anno è

ome annunciato da Poste Italiane, dal primo dicembre scatteranno gli aumenti sulle tariffe di spedizione. Tale adeguamento avviene in conformità ai criteri definiti dall’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni e riguarderà pacchi, raccomandate e posta prioritaria. In dettaglio: nessuna variazione per il prezzo delle lettere inviate online e le assicurate, mentre per la Posta Prioritaria Retail (quella affrancata con francobollo o consegnata all’ufficio postale) il prezzo aumenta da

soprattutto il nostro shop on-line. Dopo tanto lavoro siamo riusciti a dare ai nostri clienti la possibilità di acquistare i nostri prodotti via internet. I prezzi sono gli stessi e si trovano tante cose curiose e belle. Chi poi ci viene a trovare rimane incantato dalla varietà e dalla ricchezza dell’assortimento, parola mia. E per ciò che concerne la tradizionale attività legata ai caminetti? Riguardo al caminetto, ho una gamma di soluzioni che non teme concorrenza. Facciamo caminetti completamente su misura. Ciò significa che il cliente può scegliere in libertà il colore del legno e il tipo di marmo. Noi inoltre facciamo il sopralluogo, prendiamo le misure, prepariamo il progetto e pensiamo all’installazione. Michelessi significa però anche stufe e caldaie... Certamente. Sono molto soddisfatto della nostra linea di termostufe e caldaie a pellet. Il cliente si è accorto che c’è un apprezzabile risparmio rispetto alla bolletta del gas. I termocamini a pellet e legna sono poi un prodotto eccezionale. Qual è l’invito che fate? Di venirci a trovare. Siamo sulla Pontina, vicino ad Aprilia. Il parcheggio c’è sempre e un occhio di riguardo verso il cliente pure...

70 a 80 centesimi per gli invii fino ai 20 gr. Anche le spedizioni con Posta Raccomandata subiranno un aumento di 40 centesimi, passando dai 3,60 euro ai 4,00 euro per spedizioni di peso standard (fino a 20 gr). L’adeguamento riguarderà ovviamente tutti gli scaglioni di peso, gli analoghi servizi internazionali e l’avviso di ricevimento. Per le spedizioni con Pacco Ordinario, è prevista una diminuzione di prezzo per i pacchi fino a 10kg (9 euro il costo), mentre sale a 12 euro la tariffa per la spedizione di pacchi di peso maggiore. Infine, è prevista una riduzione di 60 centesimi per le notifiche degli atti giudiziari. I possessori di “social card” e gli ultrasettantenni potranno comunque usufruire delle agevolazioni a loro riservate per un altro anno (servizio “Chiamami”, “Aspettami” e “DimmiQuando” scontati del 50%), in aggiunta allo sconto del 50% anche per il servizio “Raccomandata da Te” (in vigore con l’applicazione delle nuove tariffe), che permette di richiedere il ritiro della raccomandata a domicilio. Secondo le statistiche, l’impatto sulle famiglie italiane oscillerà, dunque, dai 2 ai 6 centesimi all’anno.

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INFORMAZIONE REDAZIONALE

NATALE A

CASA IEVA N

atale non è Natale se non si va a curiosare presso lo Ieva Studio d’Arte. Abbiamo dunque parlato con Anna Maria Ieva delle tante iniziative in calendario da qui fino alla fine dicembre. Tanti gli spunti per i clienti e gli amanti della creatività... Anna Maria raccontaci dei laboratori di Natale... È un’iniziativa che spero coinvolga soprattutto le mamme e i bambini. Da domenica 23 novembre fino a tutto il periodo delle feste il nostro laboratorio sarà aperto a tutti coloro che vogliono regalare qualcosa fatto con le proprie mani. Come funziona? È semplice. Si viene qui, si acquista un kit decorativo di 15 euro e si dedica una mattinata o un pomeriggio a fare dei lavori. Sono previste lezioni gratuite sia la mattina che il pomeriggio, nel primo caso alle 10.30, nel secondo alle 15.30. Invitiamo i gruppi di amiche, le mamme e i bambini. La colazione si fa insieme mentre si cuce, si incolla e si dipinge. Sono previsti lavori di cucito creativo, cake design, country painting, decorazioni di sfere, lavori con il panno di lana, tovaglie, decorazioni per centrotavola, pupazzi e bambole di pezza di ogni tipo. Che senso vuoi dare a questi laboratori? Quello del tempo presente. È un momento di austerity e io penso che la crisi possa rappresentare anche un’opportunità: quella di riscoprire la propria abilità manuale e di inventarsi un lavoro nel campo della creatività. Voglio farlo insieme a mamme e bambini, dandogli la possibilità di personalizzare ciò che regalano. La manualità è un modo eccezionale di comunicare e farlo insieme ai nostri figli è un’opportunità eccezionale. Qualcosa di particolare che consiglierai di preparare nei tuoi laboratori? Mi piacciono molto i segnaposto realizzati con i cupcake decorati. E per i clienti non c’è un regalo? Certamente! Fino al 6 gennaio facciamo uno sconto del 30% su tutta la merce presente in negozio.

30% DI SCONTO SU STAMPI, PASTE E ATTREZZATURE DEDICATE AL CAKE DESIGN misscake@misscake.it

di Angelita Papa

COSTUME E SOCIETÀ

PICCOLO È BELLO GLI ARTIGIANI ITALIANI

SI DANNO APPUNTAMENTO A MILANO

a “positività di un’umanità in azione” e la globalizzazione “che non diventa mai omologazione”: questa l’essenza della diciannovesima edizione di “Artigianato in Fiera”, che si terrà a Fieramilano dal 29 novembre all’8 dicembre (ingresso gratuito). Con centocinquantamila metri quadri di superficie espositiva, tremila espositori di centotredici Paesi diversi ed oltre centocinquantamila prodotti suddivisi per aree tematiche come l’arredamento o la sartoria Made in Italy, “la rassegna”, ha dichiarato il presidente di Ge.Fi. - Gestione Fiere Spa Antonio Intiglietta - “ è diventata un vero e proprio fenomeno sociale e culturale e permetterà ai sempre più numerosi visitatori italiani e stranieri di compiere un viaggio nell’artigianato e nella cultura del mondo. I nostri espositori, […] daranno vita a un villaggio globale dell’artigianato’’. Parole di speranza e solidarietà nei confronti di una categoria che, negli ultimi anni, non sta passando un buon periodo: sarà l’aumento, nell’ultimo quinquennio, del 21,3% sul costo dell’energia elettrica; sarà l’impennata del 23,3% sul costo del gasolio, o l’allungamento dei tempi di pagamento (ora stabiliti a trentacinque giorni). Saranno gli alti livelli di tassazione per le micro imprese (che superano il 50%), la burocrazia e la stretta del credito a divorare l’artigianato: si dà il caso che, soltanto in Italia, oltre un milione di piccole imprese annaspano alla ricerca di salvezza. E le categorie più colpite sono risapute: gli addetti al tessile, all’abbigliamento e al legno - anche se la moria riguarda pure muratori, posatori, idraulici ed elettricisti. Una fiera, quella di Milano, per esaltare l’esistenza di un brulicare di artigiani operosi, atti ad affermare il valore economico e sociale del proprio operato. Una curiosità: è previsto l’allestimento di sessanta aree ristoro che proporranno specialità enogastronomiche di tutto il mondo.

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di Penelope Salomone

MUSICA

LA LETTERATURA DIVENTA DIGITALE INTERVISTA AL PROFESSOR MASUCCI, RESPONSABILE DI “OLE.01”, PRIMO FESTIVAL ITALIANO DEDICATO ALLA LETTERATURA ELETTRONICA Napoli si è appena concluso “OLE.01”, primo festival italiano interamente dedicato alla letteratura elettronica. L’evento ha attratto studiosi e artisti di fama internazionale. Abbiamo incontrato il direttore artistico della manifestazione, Lello Masucci, clas-

se 1948, ingegnere, matematico, architetto, pittore e performer, che nel 2010 ha creato il sito www.elettroletteratura.org e realizzato il progetto “Open Art Project” aperto al contributo di tutti, in assonanza con i software open source. Professor Masucci, dagli anni Novanta lei si occupa di tecnologie digitali, con particolare riguardo alla comunicazione e all’estetica dell’informazione: in questo lasso di tempo è davvero mutato il paesaggio artistico? La velocità con cui procede la ricerca informatica e tecnologica è straordinaria. La potenza di calcolo raggiunta dagli attuali computer era impensabile solo qualche anno fa. Oggi assistiamo alla completa sostituzione della pellicola cinematografica con registrazioni digitali, meno costose, che danno possibilità infinite a molti. Gli stessi cellulari realizzano foto e video di qualità valida per la rete internet. È una

rivoluzione della comunicazione e dell’informazione che non può non interessare anche l’arte e la letteratura. Ma cos’è la letteratura elettronica? La letteratura elettronica nasce dall’uso di nuovi linguaggi legati all’elettronica e all’informatica: dall’ipertesto alla fotografia digitale, dal blog e pagine web ai video, fino alla nuova cinematografia digitale. Questi linguaggi costituiscono vere e proprie lingue per la comunicazione, e hanno grammatica e sintassi come le lingue parlate e scritte. Spesso sono l’unione di tutte queste possibilità espressive e di comunicazione. Il numero degli “e-reader” è in costante aumento. Secondo lei, il medium cartaceo è destinato a sparire? La carta sarà utilizzata sempre meno nei prossimi anni. Un bene per il pianeta. Forse solo le pubblicazioni d’arte continueranno ad avere la carta come supporto privilegiato, ma tutti sempre più ci abitueremo a leggere su pagine elettroniche. Sull’argomento, per la prima volta in Italia, a Napoli, grazie al Festival da lei ideato, si sono confrontati artisti e studiosi di fama internazionale. Noi italiani siamo in ritardo rispetto agli altri cittadini europei? La presenza di nomi come Fred Forest, Dene

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COSTUME E SOCIETÀ

INFORMAZIONE REDAZIONALE

di Angelita Papa

Grigar, Philippe Bootz, Olivier Auber, Caterina Davinio, Jason Nelson testimoniano la grande importanza che università e organizzazioni culturali estere riservano all’OLE (Officina di Letteratura Elettronica), da me diretta, nel contesto della ricerca che su questa materia si fa nel mondo. Il Festival ha registrato più di 30mila visitatori, molti dei quali stranieri. Noi in Italia paghiamo lo scotto di una classe dirigente e politica igno- Caterina Davino pioniera italiana della poesia digitale rante, che pur avendo istituito un’Agenda digitale continua a parlare di ponti sullo stretto di Messina e non vede che la fibra ottica non c’è ancora. Le università sono ingessate su programmi ormai vecchi che non possono rispondere alla domanda di lavoro. L’arte è arretrata e a causa del mercato emette i suoi ultimi rantoli di modernità senza avere la forza di essere veramente contemporanea. Identikit, anche anagrafico, dei frequentatori di Ole.01. In maggioranza giovaFilippo Filetti ni, ma anche persone della mia generazione che riescono a guardare negli occhi il futuro senza averne paura. Sta già pensando alla 2° edizione? Sarà sempre a Napoli o varcherà i confini partenopei? Il Festival è nato a Napoli nell’ambito del progetto POR FESR 1.10 “La cultura come risorsa” ed è stato realizzato grazie al finanziamento europeo elargito dalla Regione Campania. Le edizioni successive, dunque, avranno la metropoli partenopea come centro propulsore, ma nulla vieta una presenza itinerante in altre importanti città italiane e straniere. Questo perché OLE.01 è portatore di nuove istanze non solo artistiche, ma anche sociali e politiche.

UNA NUOVA SEDE PER IL NATALE DELLE

SARTE ALLEGRE

aria di novità per l’attività di Sabina Antonioli, il labora’ètorio di sartoria “Le Sarte Allegre”. Da questo novembre il

piccolo atelier cambia sede e si trasferisce in un negozio su strada, un evento che permetterà a Sabina di proporre ai clienti nuovi servizi. Ne abbiamo parlato con lei... Insomma, dove vi trasferite? In via Umberto Giordano 97, all’Infernetto, vicino alla Caffetteria La Vela. Sono contenta perché finalmente potremo mostrare come lavoriamo e allestire le nostre vetrine... Parlami delle nuove idee... Oltre alla tradizionale attività di sartoria, vogliamo innanzitutto proporre ai clienti capi già pronti, la possibilità di apprezzare da subito la qualità di una giacca fatta a mano o di un tubino. La seconda grande novità è che ci allarghiamo al settore degli accessori per la casa: tovaglie ricercate, cuscini realizzati con l’uncinetto, canovacci, biancheria. Tutto questo ha a che vedere anche con il Natale? Certamente! Abbiamo tante idee-regalo da proporre! Presine, canovacci abbinati al guanto da cucina, sciarpe e foulard personalizzati. Siamo sempre per i capi unici, quelli che il cliente acquista e che non appartengono a nessun altro. E per quanto riguarda l’attività tradizionale? Anche quella ha a che vedere con il Natale! Siamo impegnati a realizzare abiti da cerimonia e fare riparazioni di ogni genere (orli, cambi lampo, rimesse a modello, ecc..). Spesso il cliente ha un capo di buona qualità che va solo rivisto nelle misure o nelle forme. Parlo del vecchio cappotto o del completo da uomo molto ben tenuto che va reso più slim. Abbiamo tanto lavoro di rimessa a modello. Il sogno nel cassetto? Quello di fare una linea tutta nostra. Intanto, sulla strada della trasformazione in boutique, voglio realizzare un angolo divano nel quale offrire al cliente un caffè nell’attesa di finire un capo o terminare al volo un orlo. Insomma, sarte allegre e veloci!

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SPETTACOLANDO

di Barbara Zorzoli

JENNIFER LAWRENCE ennifer Lawrence è una delle star coinvolte nella vicenda del cosiddetto fappening, ovvero lo scandalo scoppiato per la diffusione sul web di alcune foto hot (e privatissime) sottratte da un hacker che ne ha violato gli account iCloud. Per individuare i colpevoli si è mobilitato persino l’FBI, e per la prima volta la star di Hunger Games ha deciso di parlare apertamente dell’accaduto. “Soltanto perché sono un personaggio pubblico, non vuol dire che sia insensibile a quello che è successo. Non vuol dire nemmeno che quanto è accaduto sia per me una cosa normale. È il mio corpo, e mostrarlo o meno dovrebbe essere una mia scelta. Il fatto che non lo sia stato rende tutto questo assolutamente disgustoso. Non riesco a credere che viviamo in mondo così”, ha dichiarato Jennifer. “Non si tratta di uno scandalo, ma di un vero e proprio crimine a sfondo sessuale. È orribile e disgustoso. Le leggi van-

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E LE FOTO HOT

no cambiate, e soprattutto dobbiamo cambiare noi. Molti siti sono responsabili di questo, cercano di trarre profitto dal fatto che l’intimità di una persona può essere violata. Non riesco a credere che ci sia qualcuno che la pensa in questo modo, che è così distaccato dal resto dell’umanità... così disattento ai bisogni altrui, così vuoto”. La Lawrence ha anche rivelato di aver inizialmente considerato l’ipotesi di scrivere un comunicato di scuse in seguito alla diffusione delle immagini, salvo poi rendersi conto di non avere nulla di cui scusarsi. “Non sono io a dover chiedere scusa. Per quattro anni sono stata in una relazione amorevole e sana, ma a distanza”, ha aggiunto. “In quei casi ci sono due possibilità: il tuo fidanzato può guardare dei porno per mitigare la solitudine, oppure può guardare te”.

SPETTACOLANDO

CICOGNA IN ARRIVO PER

BLAKE LIVELY E RYAN REYNOLDS

lake Lively è in dolce attesa: lo ha annunciato lei stessa con una foto sul suo sito, Preserve, in cui descrive l’evento come “un momento speciale, della creazione di una famiglia”. Artefice dello scatto il fratello Eric Lively, che ha immortalato la futura mamma mentre indossa un bellissimo vestito bianco e nero che non lascia alcun dubbio sulla gravidanza. Ryan Reynolds e Blake Lively (la coppia si è conosciuta sul set del film fantascientifico del 2011 Lanterna verde), e attualmente vive a New York sono convolati a nozze nel settembre del 2012, e da allora hanno più volte espresso il desiderio di mettere su famiglia. “Devo iniziare al più presto!”, aveva preannunciato l’attrice. “Se potessi, farei un mucchio di bambini tutti insieme!”. Anche Reynolds non ha mai nascosto il sogno di diventare papà e di avere una famiglia numerosa. “I miei genitori hanno avuto quattro figli, quelli di Blake cinque! Un sacco di gente pensa sia una follia, ma lo scopriremo solo quando lo faremo!”.

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SPETTACOLANDO

ROBERT PATTINSON E FKA TWIGS: love story all’orizzonte?

embra proprio innamorato Robert Pattinson, che da qualche tempo frequenta la cantante inglese FKA Twigs, il cui vero nome è Tahliah Barnett. I due non hanno ancora confermato

ufficialmente la love story, ma sono stati visti più volte tenersi per mano, e pare che l’attore abbia preso la cosa molto sul serio. “Robert e FKA Twigs si frequentano da quasi due mesi ormai, e sono entrambi molto presi”, ha rivelato un amico della coppia a RadarOnline. “Il loro rapporto sta diventando molto solido”. E ancora: “Al contrario di quanto succedeva con Kristen (Stewart, ndr), Rob sta insieme a questa ragazza per le ragioni giuste”, ha aggiun-

to l’insider. Al momento, Pattinson starebbe anche ospitando la nuova ragazza nella sua casa di Los Angeles. Un bel cambiamento rispetto ai tempi in cui era lui a farsi ospitare a casa di Kristen Stewart per via di alcuni problemi con la sua abitazione.

SHIA LABEOUF JESSICA BIEL VA IN REHAB… PER EVITARE IL CARCERE

hia LaBeouf si è dichiarato colpevole durante il processo per cattiva condotta. I fatti risalgono allo scorso giugno, quando l’attore - ubriaco fradicio - era stato arrestato per aver disturbato gli attori e il pubblico in sala durante il primo atto della pièce Cabaret di Broadway. Durante il processo in tribunale LaBeouf ha ammesso la propria consapevolezza evitando così la reclusione in carcere. “Ti stai dichiarando colpevole perché sei realmente colpevole?”, ha chiesto Diana Boyar, Giudice della Criminal Court di Manhattan all’attore durante l’udienza. “Sì vostro onore”, ha risposto Shia. L’attore dovrà ora trascorrere almeno tre mesi in una clinica di disintossicazione. Se riuscirà a tenersi alla larga dai problemi per i prossimi sei mesi, cadrà l’accusa e il caso verrà chiuso. Dopo il suo arresto a New York per cattiva condotta, il suo portavoce ha dichiarato a TMZ che l’attore “è consapevole” di avere un problema con l’alcol e sta cercando in tutti i modi di curarsi. “Ha fatto il primo di tanti passi necessari verso la rinascita”, ha riportato il portavoce riferendosi alla presa di coscienza del problema da parte del suo cliente. L’attore di Fury è stato fotografato con in mano il libro Alcoholics Anonymous Big Book in California e avvistato fuori da una delle più famose strutture di ricovero hollywoodiane, spesso frequentata da celebs varie.

È INCINTA?

a star aspetterebbe il primo figlio dal marito Justin Timberlake, ma non ci sono dichiarazioni da parte della coppia. La notizia, ancora senza conferme (in particolare quella della bibbia del gossip People), impazza in rete. In ogni caso, dall’US Magazine all’Hollywood Life, passando per Harper’s Baazar, in tanti sono felici di annunciare che Jessica Biel è incinta e aspetta il primo figlio da Justin Timberlake. A fomentare le voci è stata a metà novembre la direttrice del magazine americano InStyle che, attraverso il proprio account Instagram, si è congratulata con l’attrice per la sua prossima maternità. Più recentemente, a parlare, è una fonte vicina alla coppia - rimasta anonima - che ha rivelato all’US Weekly che i due si stanno godendo il momento in intimità. Justin Timberlake e Jessica Biel si sono sposati in Italia (come moltissime altre celebs, ultimo in ordine cronologico George Clooney) il 19 ottobre nel 2012 e da quel momento hanno vissuto la loro relazione sotto il segno della privacy, tanto che la loro ultima uscita ufficiale in coppia risale a ben un anno fa. E, visto che c’era anche chi parlava di crisi, questa - presunta - gravidanza potrebbe far rientrare ogni pettegolezzo.

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SAGRE

di Sveva Guerreri

NOVEMBRE TEMPO E DICEMBRE: DI SAGRE! al 15 al 16 Novembre ha inizio a Vetralla, in Provincia di Viterbo, “Orgolio”: una festa dedicata all’olio, dove trovare la migliore selezione di olio extra vergine di oliva di questo antico borgo laziale, de-

di Montecchio, alle porte di Orvieto, dall’8 al 23 Novembre e dal 6 all’8 Dicembre torna l’evento “I Giorni dell’Olio Nuovo 2014”. La fiera, dedicata all’arrivo dell’olio nuovo extra vergine di oliva, è il luogo ideale per poter gustare

TANTI GLI APPUNTAMENTI NELLE PROVINCE LAZIALI. IMPOSSIBILE NON FARSI TENTARE...

nominato appunto “Città dell’Olio”. Un’occasione per degustare ed acquistare direttamente dai produttori. Inoltre, durante i due giorni, all’interno della manifestazione, sono previste tante attività: dallo showcooking alle degustazioni, dai laboratori alle cene a tema. Il 16 novembre, a Palombara Sabina, si festeggia invece il “Giorno di Bacco”. Anche in questo caso si può pranzare gustando i preparati ripieni, cotti ed insaporiti dall’olio extravergine di oliva a marchio Dop della Sabina. Da non perdere le speciali pizze fritte, ovvero una tipica pietanza palomba rese sia dolce che salata. Una buona notizia per gli amanti del tartufo: non occorre andare fino in Piemonte. Nella splendida cittadina umbra di Gubbio, dal 21 al 23 Novembre, si apre la “Mostra mercato del Tartufo bianco”. Gli aromi del prezioso fungo ipogeo si propagheranno nei vicoli della bella città umbra, una location suggestiva e dal sapore medievale. La manifestazione dedicata al tartufo bianco proseguirà anche a Dicembre, in particolare dal 6 all’8. Non è sufficiente? Basta allora un’ora di macchina da Roma per raggiungere il borgo di Allerona Scalo nella Provincia di Terni, dove per tutti i week end del mese di Novembre si terrà la “Sagra della Polenta e Pappardelle al Cinghiale” 2014. Presso Terni, invece, nel piccolo Comune

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le prelibatezze tipiche dell’Umbria e trascorrere giornate all’interno dell’atmosfera antica e rurale dei vecchi frantoi del luogo. Passando a dicembre, il 6, 7 e 8 del mese, a Lariano (Roma), prenderà il via “La Festa della Polenta”. Durante la manifestazione, il visitatore potrà seguire e cimentarsi nei corsi di birra artigianale, assistere eventi musicali dal vivo allestiti lungo le stradine del borgo, guardare l’esibizione folkloristica degli sbandieratori e dei cavalieri. Uno spettacolo storico e molto coinvolgente. Infine nei vari stand allestiti per l’occasione, sarà possibile assaporare diverse declinazioni di una delle specialità di Lariano (cittadina famosa per un pane unico): la polenta accompagnata da salsicce e spuntature, oppure condita con funghi porcini. Da non perdere inoltre gli gnocchi e le frittelle di polenta con broccoletti ripassati Ultima menzione al borgo di Poggio Mirteto. L’8 dicembre inizierà la manifestazione intitolata “Il Mercatino di Natale e la sagra della padellaccia” (spezzatino di maiale cucinato con aglio, rosmarino, olive ed olio extra vergine della Sabina). In previsione delle festività natalizie, questo evento sarà un’occasione dove poter acquistare nel mercatino i manufatti artigianali, magari mentre si assaporano gli intensi e squisiti sapori dei prodotti di questa terra.

di Chiara Rovan

TEATRO

FARÀ GIORNO UN IMPERDIBILE GIANRICO TEDESCHI AL TEATRO NINO MANFREDI n grande maestro del teatro italiano, Gianrico Tedeschi, diretto da Pietro Maccarinelli, sarà in scena dal 25 novembre al 7 dicembre con il testo di Rosa A. Menduni e Roberto De Giorgi, un’opera prima a quattro mani che fa ben sperare nella ripresa della drammaturgia contemporanea made in Italy. A sorreggere un’ironica e commovente storia, il “pilastro” Tedeschi, sessant’anni di carriera tra televisione, teatro, cinema e radio, sempre presente a se stesso e al suo pubblico con la professionalità e la passione del vero grande attore. Il suo Renato Battiston sulla scena è un vecchio tipografo partigiano che ha combattuto con coraggio e valore durante la Resistenza e che oggi si ritrova solo, con una figlia medico ed ex brigatista rossa, lontana da casa e con cui non ha un buon rapporto a causa di scelte non condivise. Renato ama Gramsci, passa le giornate tra i ricordi del passato e le amare considerazioni sul presente. Un personaggio che sembra essere stato creato su misura per Tedeschi, che partecipò durante la guerra alla campagna di Grecia e che dopo l’8 settembre fu mandato dai tedeschi in un campo di concentramento in Polonia. La vita di Renato viene sconvolta dall’arrivo del giovane fascistello Manuel, interpretato con molta disinvoltura da Alberto Onofrietti, che dopo aver coinvolto in un incidente l’anziano tipografo accetta il patto di curarlo per evitare la denuncia. Inizia, così, lo scontroconfronto tra due generazioni, tanto diverse per storia, età e cultura, ma che nascondo molte affinità: Renato si sente abbandonato, solo, chiuso nei suoi ideali privi di attualità, e Manuel è un bulletto di borgata insicuro, dietro la sua violenza senza senso, e in fondo cerca sicurezze e affetto che la vita di periferia ha trasfromato in aggressività e ignoranza. A turbare il precario legame tra i due, l’arrivo inaspettato della figlia di Renato, Aurora, a cui dà voce e corpo magistralmente Marianella Laszlo. I tre personaggi si muoveranno in un campo minato, tentando approcci e riflessioni, cadendo spesso in contrasti e cambi di rotta, ma giungeranno alla fine in un porto sicuro, dove la luce del giorno darà un nuovo senso alle loro esistenze, dovunque esse vadano ad approdare. Qualcosa, forse, ancora oggi nel nostro paese, può davvero cambiare.

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di Penelope Salomone

ARTE E CULTURA

SANDRO CECCOTTI RACCONTA LE INQUIETUDINI DEL NOSTRO TEMPO

LA VITA ENIGMISTICA

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i chiama così la mostra, al Casino dei Principi di Villa Torlonia, dedicata a Sergio Ceccotti, erede della metafisica dechirichiana e del realismo magico, fortunato antesignano della figurazione italiana contemporanea. Il motivo? L’abilità dell’artista romano nel rendere evidente, come in un film noir, il mistero che si cela ai confini della realtà, oltre la normalità quotidiana. Inquietanti enigmi si nascondono dietro porte, finestre, scale e corridoi di anonimi appartamenti borghesi o di modeste camere d’albergo, nell’ombra di un viaggiatore/ voyeur solitario in trench e cappello Borsalino, nell’uomo terrorizzato aggrappato a un cornicione tra l’indifferenza della città sottostante, nella donna che assiste a una scena terribile dalla finestra di un hotel (sottratta con sapiente

regia al nostro sguardo, la scena si può solo immaginare). La ricca - 80 opere - e articolata esposizione, a

cura di Cesare Biasini Selvaggi, ripercorre tutta la produzione, dal 1958 al 2014, di Sergio Ceccotti. Fino all’11 gennaio.

TANZIO DA VARALLO INCONTRA CARAVAGGIO ra il 1959 quando lo scrittore Giovanni Testori dedicò la prima monografica a Tanzio da Varallo, ovvero Antonio D’Enrico (Alagna Valsesia 1582 - Borgosesia? 1633), contribuendo in modo decisivo ad affermare la statura artistica del pittore (e musico) piemontese. A distanza di 55 anni, l’esposizione partenopea, a cura di Maria Cristina Terzaghi, in corso a Palazzo Zevallos Stigliano, riaccende i riflettori su uno dei massimi esponenti dell’arte italiana del ‘600 e, in particolare, sul suo incontro, appena ventenne - dopo essere emigrato dal Piemonte a Roma per l’ap-

PITTURA A NAPOLI NEL PRIMO SEICENTO: L’OCCASIONE GIUSTA PER UNA GITA NEL CAPOLUOGO CAMPANO

prendistato presso il Cavalier d’Arpino - proprio a Napoli con il genio abbagliante di Caravaggio. Nelle sale ottocentesche dell’edificio, sede storica da oltre un secolo nel capoluogo campano di Banca Intesa Sanpaolo (sponsor dell’evento), accanto a 13 capolavori di Tanzio, fino all’11 gennaio, se ne possono ammirare altri 15 di artisti operativi a Napoli e nel Viceregno (gli Abruzzi), quali Battistello, il Cavalier d’Arpino, Louis Finson, Carlo Sellitto, Filippo Vitale, anch’essi “folgorati” da Michelangelo Merisi. Il “gran lombardo” è presente con il Martirio di Sant’Orsola (1610), opera che abita nel Palazzo perché compresa nella prestigiosa Collezione permanente dell’Istituto di credito: 120 opere di giganti della storia dell’arte dal Seicento ai primi del Novecento. Tante le iniziative - laboratori, convegni, concerti - che accompagnano la mostra realizzata anche grazie alla collaborazione delle Soprintendenze di Napoli e Reggia di Caserta, dell’Abruzzo e dell’Associazione Giovanni Testori. Info: www.gallerieditalia.com

Antonio D’Enrico detto Tanzio da Varallo - David con la testa di Golia, 1616 ca olio su tela, 112 x 76 cm Varallo (Vercelli), Palazzo dei Musei, Pinacoteca Foto: © Archivio fotografico Pinacoteca di Varallo Foto Silvano Ferraris © ADstudio 2014

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visioni grafiche

di Sveva Guerreri

VIAGGI

TUTTO IL BELLO DI

SAN FRANCISCO an Francisco è una città eclettica e cosmopolita. Anche se quando ci si addentra si possono notare al suo interno delle forti contraddizioni: un’estrema povertà lungo le strade confinanti con i quartieri del lusso e della moda. Il clima è rigido d’inverno, ma anche d’estate si consiglia di indossare qualcosa di proteggente: spesso infatti l’umidità e la foschia aleggiano sulla baia. Meravigliosa città californiana dai tratti europei, San Francisco offre al turista la possibilità di scoprire posti unici e suggestivi

UNA VISITA NEGLI STATI UNITI NON PUÒ PRESCINDERE DA UNA TAPPA NELLA CITTÀ PIÙ INTERESSANTE DELLA CALIFORNIA come il Golden Gate Bridge (la famosa location del film Vertigo di Hitchcock), il quartiere Fisherman’s Wharf e il suo pittoresco Pier 39 (uno storico centro commerciale costruito sul molo) da cui ammirare i leoni marini della California sdraiati sui pontili. Si suggerisce di girare la città a piedi, al limite di affittare una macchina per raggiungere i quartieri più periferici. Un mezzo caratteristico e davvero utile è il “Cable Car” (il tram di San Francisco), che sale e scende sulle colline della città, come la Russian Hill, una lunga e ripida strada alla fine della quale si scorge un panorama mozzafiato: la straordinaria baia di San Francisco con il suo mare azzurro e con l’isolotto di Alcatraz sullo sfondo. Nel tratto finale della via, si trova Lombard Street: una strada che serpeggia tra eleganti case in stile vittoriano ornate da aiuole fiorite. Altra destinazione strabiliante di San Francisco è Alamo Squa-

re: la piazza è famosa per la singolare vista dello spazio urbano. Dietro alle facciate colorate delle casette vittoriane svettano le sagome degli edifici più alti, come quello della Transamerica Pyramid: uno dei simboli della città, un gigante di 260 metri per 48 piani. Costruito nel 1972, il grattacielo offre un punto di vista unico sullo skyline di San Francisco, un insieme dal quale è impossibile sottrarre lo storico carcere di massima sicurezza dell’Isola di Alcatraz. Impossibile visitare San Francisco senza recarsi con curiosità a vedere Alcatraz. Posta davanti alla città, l’isola offre al turista un’atmosfera suggestiva, una sensazione che si vive ancora meglio attraverso un’escursione guidata. Di solito gli accompagnatori o le audio-guide spiegano la vita all’interno del carcere e citano gli aneddoti più interessanti, in particolare quelli che riguardano alcuni tentativi di fuga che restano ancora avvolti nel mistero. Durante il giro si possono vedere le celle ed i bracci carcerari che hanno ospitato uomini come il celebre Al Capone. A San Francisco si può mangiare ovunque e tutte le ore. Uno dei posti più accreditati e che ci sentiamo di consigliare è il Fisherman’s Wharf: una grande area prominente il mare dove gustare del pesce freschissimo, in particolare gli squisiti granchi e la famosa clam chowder (una zuppa di molluschi e vongole). Nel quartiere sono numerosi i chioschi all’aperto e i piccoli ristoranti molto economici. Per dormire si consigliano invece la zone di Union Square o la stessa Fisherman’s Wharf, perché sono centrali e ben collegate, ricche di strutture alberghiere adatte a tutte le tasche. L’unico problema di San Francisco? La nostalgia che assale appena la vacanza è finita.

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VG visioni grafiche

visioni grafiche

di Sveva Guerreri

VIAGGI

AMERICA

L’ FORMATO MEDITERRANEO Orange County dista un’ora circa da Los Angeles. Gli aranceti, simbolo ormai perso nel tempo della contea, hanno lasciato oggi il posto a innumerevoli lussuosi alberghi e motel, nonché al gran parco di divertimento della Disney ad Anaheim. L’Orange County racchiude dei luoghi che incarnano e rappresentano il sogno americano californiano. L’impatto è estraniante: sembra di essere piombati nei telefilm stile Beverly Hills 90210. Il paesaggio è fortemente caratterizzato da lidi e moli che si affacciano su spiagge chilometriche frequentate da surfisti provenienti da tutto il mondo.

L ’

nano sull’isola in uno dei tanti appartamentivacanze, spesso godendosi le giornate estive in spiaggia e le serate nei ristoranti sulla strada principale. Qualche curiosità: l’Orange County, con i suoi tre milioni di abitanti, passa per essere una roccaforte elettorale del partito repubblicano

ORANGE COUNTY: PICCOLE CITTÀ, CLIMA TEMPERATO, ALTO REDDITO E NATURA MOZZAFIATO La piccola cittadina di Laguna Beach si dipana in strette strade costeggiate da pittoreschi villini sulla spiaggia, molto spesso costruzioni che risalgono agli anni Venti e Trenta. Di fronte al lungomare di Laguna Beach non è raro imbattersi in yacht e barche a vela poste dinanzi a case miliardarie. Qui sono caratteristici i freschi frutti di mare e dolce particolare: una banana ghiacciata ricoperta di cioccolato. Un’altra località nota di questa Contea californiana è Huntington Beach, un villaggio costituito da vialoni costellati da ville bianche, avvolte in un’atmosfera che si può definire desertica. Le bandiere americane fuori dalle case, i prati verdi all’inglese, l’assenza di recinzioni, le auto parcheggiate davanti ai garage parlano chiaro del clima che si respira. La piccola cittadina si estende davanti all’oceano si distende per ben quattordici chilometri di spiaggia. Meta irrinunciabile per tutti gli amanti del surf, è la sede annuale del campionato mondiale di questa specialità (da qui il soprannome di Huntington Beach: “Surf City”). Newport Beach, sempre nell’Orange County, è invece un luogo significativo per la sua bellezza naturale. Nota per essere una destinazione preferita da ricchi e famosi e per le sue bellissime spiagge, è anche uno dei rari posti al mondo da cui è possibile vedere transitare le balene blu in ogni periodo dell’anno. Per proteggere il delicato ecosistema dei cetacei e per altre ragioni, lo specchio di mare davanti la città è sede di una delle più grandi aree marine protette del sud della California. Inoltre è impossibile visitare il Porto di Newport e non recarsi nella Balboa Island, una piccola isola artificiale realizzata nel periodo antecedente la prima guerra mondiale. Un traghetto collega attraverso il canale del porto l’isola con Newport Beach. Non è raro imbattersi in una moltitudine di turisti provenienti da tutto il mondo che soggior-

(e lo è: di solito circa il 60% dell’elettorato vota tale formazione politica). Forse non a caso era di queste parti anche il Presidente Nixon. Sempre nella Contea, più precisamente nella cittadina di San Juan Capistrano, lo scrittore Johnston MCCulley ambientò per la prima volta un racconto dedicato a Zorro (Il segno di Zorro 1919). Insomma, un piccolo pezzo d’America che ne svela, in alcuni casi, lo spirito profondo.

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di Palma Agosta

MODE E MODI

DUE TECNICHE CHE SELFIE RACCONTANO DUE EPOCHE. DEGLI OSCAR CONTRO DALLA NOTTE ALLA COLLEZIONE POLAROID: DI CARLO MOLLINO CHE SCATTO SEI? a fotografia più tweettata di tutti i tempi è un selfie. Difficile immaginare una cosa del genere fino all’ultima notte degli Oscar, quando la conduttrice Ellen De Generes ha condiviso sul suo profilo Twit-

ter uno scatto realizzato in diretta con il suo smartphone, realizzato in “selfie” da Bradley Cooper. Cast del selfie: Jennifer Lawrence, Brad Pitt, Angelina Jolie, Julia Roberts, Meryl Streep e Kevin Spacey. La foto è stata tweettata più di 3,2 milioni di volte. Un’istantanea che ha consacrato, una volta per tutte, l’autoscatto virale. Ma cos’è il selfie? Secondo l’Oxford dictionary è la “Fotografia fatta a se stessi, solitamente scattata con uno smartphone o una webcam e poi condivisa sui social network”. “Selfie” è una parola nata nel 2013. L’uso della definizione degli autoscatti al tempo dei social è cresciuto del 17mila per cento nell’ultimo anno. E dire che il primo autoritratto fotografico risale al 1839, quando Robert Cornelius, un pioniere della fotografia statunitense, realizzò “Il primo dipinto di luce mai ripreso”, come lui stesso scrisse sul retro della foto. Poi, nel 2010, grazie

all’iPhone 4, è arrivata la nuova tecnologia della telecamera frontale, una novità che sepolto la bella abitudine di raccogliere i momenti della nostra vita negli ormai “demodè” album fotografici. Ma è così scontato che gli album fotografici siano diventati demodè? Forse sarebbe meglio usare il termine “Vintage”, cioè qualcosa che nel dizionario del fashion indica tutta la produzione, di abbigliamento e accessori, realizzata nel passato ma che torna di moda per essere nuovamente indossata. La macchina fotografica Polaroid è vintage. La foto fatta con una polaroid è vintage (e magica). Ebbene, nel 2008 questo mito del ‘900 - la foto istantanea - è andato in pensione. Il “quadretto” di carta spessa è diventato un pezzo da museo. La macchina fotografica polaroid muore a 60 anni. L’azienda, che ha inventato e brevettato gli apparecchi per le foto istantanee, ha detto basta. La prima Polaroid che realizzava foto istantanee è nata nel 1948. Se vi sono rimaste nel cassetto delle vecchie Polaroid, o se avete ancora una macchina funzionante e un po’ di “pellicola” il suggerimento è di non buttar via nulla: prima o poi saranno oggetti da collezione. Come la collezione sull’erotismo nelle polaroid di Carlo Mollino, (1905- 1973). Oltre 2000 ritratti femminili, ad alto contenuto erotico, scattati con una Polaroid tra il 1960 e il 1973. L’animo più intimo e naif dell’architetto, designer e fotografo torinese è racchiuso in questi scatti. Immediati e fisici. E soprattutto tenuti segreti, custoditi dentro a buste bianche riposte in casa, in un mobile antico. Foto riportate alla luce da Fulvio e Napoleone Ferrari, ed esposte alla galleria Kaufmann Repetto di Milano. Attività dell’artista nota solo a pochi amici intimi a cui spediva queste immagini come auguri di buone feste. Sono preziosi originali, pezzi unici. Insomma, Polaroid: strumento esplicito - unico e irripetibile - per fermare un momento.

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di Alessandro Cortellessa

QUESTIONE DI CILINDRI

PREPARIAMOCI

ALL’INVERNO

DAL 15 NOVEMBRE SCATTA L’OBBLIGO DI DOTARE L’AUTOMOBILE DI PNEUMATICI DA NEVE O DI CATENE A BORDO. TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE... on l’arrivo dell’inverno scatta l’obbligo di dotare le automobili, ma anche furgoni, camper e camion, di pneumatici da neve o catene a bordo, ovviamente solo per i tratti di strada (o l’intero territorio comunale in molti casi) dove vige l’apposita disposizione: tale obbligatorietà di solito si estende dal 15 novembre al 15 aprile. Per sorridere, ricordiamo che l’articolo del codice della

strada parla genericamente di “veicoli”, per cui tale prescrizione dovrebbe riguardare anche moto, scooter e tutto quello che ha diritto a circolare sulla via pubblica. Dunque spesso si risolve all’italiana: alcuni comuni, in caso di neve, vietano la circolazione alle due ruote e basta. In merito alle catene, cioè la soluzione più economica, se si fa un uso del tutto occasionale dell’auto su strade innevate, c’è da dire che la normativa, di tipo europeo, è oggi molto più precisa. Non possono essere più commercializzate quelle che non rientrino nelle omologazioni previste, contrassegnate con il marchio UNI o equivalente ÖNORM V5117 per le catene prodotte all’estero, ma sono altresì ammessi i dispositivi supplementari di aderenza rispondenti alla ÖNORM V5119. In alternativa, i produttori sono tenuti a garantire un livello di sicurezza e di affidabilità equivalenti a quelli previsti dalla norma UNI 11313 o Cuna NC178-01; per semplificare, in genere, se sulla confezione viene riportato il marchio TUV - severo ente tedesco di omologazioni varie che fa da riferimento - le catene probabilmente sono perfettamente a norma. Se invece in cantina avete ancora le vecchie catene a maglia trasversale semplice con maglie a filo tondo, quelle che si stendevano a terra e ci si saliva sopra con le ruote cercando di prendere la mira giusta, sicuramente ormai un ammasso di ruggine, potete tranquillamente pensionarle: oltre alla possibilità che non siano più a norma, garantivano solo l’avanzamento ma quasi nessuna tenuta laterale e in frenata come invece quelle moderne a losanga e con le maglie a spigolo vivo. In merito ai prezzi, di catene ce ne sono per tutte le tasche e, come ormai consuetudine, i prezzi migliori si trovano al supermercato o su internet. Si parte da un minimo di 40 euro per le misure più piccole per arrivare a oltre 100 euro. Per i modelli più complessi e raffinati, dotati di aggancio automatico (i cosiddetti “ragni”), costruiti dei più noti marchi, si arriva anche a superare i 300 euro. Tale prezzo garantisce spesso di evitare grandi difficoltà al momento del montaggio, considerando che ci si troverà spesso in una situazione di emergenza, sotto la bufera e intirizziti. Il primo consiglio, banale ma quasi mai ascoltato, è quello di provare a montare le catene nel cortile di casa, all’asciutto e avendo tempo e cura di leggere bene le istruzioni, per trovarsi nel momento di necessità già pronti e sicuri di come agire. Il secondo è tenere nel baule un robusto paio di guanti impermeabili e un vecchio tappetino dell’auto (steso a terra può evitare il congelamento delle ginocchia!). Altri consigli, banali quanto fondamentali, riguardano la verifica delle misure delle catene riportate sulla confezione e la corrispondenza con le gomme della vostra auto. Assicuratevi inoltre di sapere quali siano le ruote di trazione, se anteriori o posteriori: è uno degli errori più banali ma se sbagliate la macchina poi continua a restare ferma e a slittare e magari non capite perché!

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visioni grafiche

QUESTIONE DI CILINDRI Un altro grosso problema, aumentato molto negli ultimi anni con i modelli sportivi, è che l’auto non possa essere “catenabile” a causa dello spazio ristretto all’interno dei passaruota (la catena potrebbe toccare la sospensione, danneggiandola), situazione che spesso ha come via d’uscita - costosa - solo il montaggio di gomme invernali, oppure, in un numero più ristretto di casi, l’uso di catene “ultra-sottili”, più costose dato l’uso di acciai speciali, con maglia anche da soli 7 mm (o da 9 e 12, contro i 16 mm delle catene più tradizionali) o dei “ragni”, che non hanno passaggio interno alla ruota.

ARRIVA IL NUOVO

CALESSINO

al successo di Ape Calessino 200 nasce una nuova versione ancora più elegante e ricca di dotazioni del tre ruote più amato al mondo: il Calessino 200 HL (High Line). Il nuovo Ape Calessino 200 HL coniuga la sua immagine unica e l’efficienza del motore benzina 200cc con un’estetica rinnovata nella quale spiccano la ruota di scorta a vista con copertura che sfoggia la tradizionale scritta Ape ed è realizzata in tela dello stesso colore dei sedili, i nuovi fari posteriori in tinta coi fanali anteriori, il copribordo che fascia elegantemente la cabina di guida con inserto cromato e colori della bandiera italiana al centro. Tra le nuove finiture i copricerchi con logo Ape, nuove manopole, la copertura passaruota che riduce lo spazio tra ruota e telaio, una nuova luce targa. Il look di Ape Calessino 200 HL si rinnova anche grazie agli inserti della capote, alle tasche posteriori e quelle portaoggetti per il guidatore decorate in tartan, ai sedili con catenino marrone e alla plancia coordinata nelle cromie con i sedili. Disponibile nel solo colore Artic White, Ape Calessino 200 HL nasce dalla tradizione ultra sessantennale di Ape, un veicolo unico al mondo che è diventato parte del paesaggio d’Italia. A partire dagli anni ‘50, ha legato la sua immagine ai fotogrammi della Dolce Vita, ai divi di Hollywood in vacanza nelle isole del Mediterraneo, dove spesso venivano raggiunti dai paparazzi e fotografati sull’Ape usato per muoversi nelle località di vacanza.

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di Sveva Guerreri

SALUTE E BENESSERE

LA SALUTE?

È DENTRO LO SMARTPHONE!

BOOM DI APPLICAZIONI DEDICATE ALLA SALUTE E AL BENESSERE

a salute diventa “mobile”, termine inglese che parzialmente coincide con quello italiano (è anche il sostantivo che indica il telefono cellulare). Ciò significa che alcuni servizi sanitari viaggiano sempre di più sugli smartphone e i tablet. È la nuova frontiera della medicina e la nuova occasione delle grandi aziende dell’hi-tech, che in merito stanno creando un vasto business: nel 2014 il fatturato si aggira sui 6,7 miliardi di dollari a livello mondiale; un volume di denaro che ovviamente è destinato a crescere. La salute-mobile è un sistema pensato anche per la raccolta di dati clinici e per la fornitura di informazioni sanitarie ai medici, come il monitoraggio delle funzioni vitali attraverso la telemedicina. La disponibilità di smartphone a costi relativamente bassi ha permesso un massiccio utilizzo di applicazioni che hanno a che fare con il continuo controllo del corpo umano (oggi se ne contano quasi un milione). Il colosso Apple ha realizzato HealthKit: una

piattaforma che permette agli sviluppatori di creare applicazioni i cui dati rimangono salvati nell’applicazione “salute” di Apple, in modo da offrire una visione globale all’u-

tente, che a sua volta potrebbe condividerlo con il suo medico. E in questo business sembra voler partecipare anche Facebook, creando comunità online che mettono in contatto gli utenti sofferenti della stessa patologia. Oggi le applicazioni sugli smartphone e sui tablet dedicate alla salute e all’esercizio fisico sono decine di migliaia (oltre 30.000 solo sul sistema Android). Quelle più diffuse si concentrano su aspetti specifici della salute come il conteggio dei passi, il calcolo del peso o il monitoraggio di una dieta. Alcune sono associate ad un dispositivo specifico, ma quasi tutte consentono di introdurre a mano i dati sul cellulare. In particolare citiamo i casi di FitBit (Android, iOS, Web), Noom (Android, iOS), Apple Health (iOS 8), Bing Health & Fitness (Windows Phone, Windows 8). FitBit conta i passi e le scale fatte grazie ai dispositivi mobile e calcola l’intensità dell’attività svolta, la distanza percorsa e le calorie bruciate. Permette inoltre di introdurre gli alimenti grazie ad un ampio database. L’applicazione è infine in grado di interpretare la qualità del sonno dai movimenti rilevati (ad esempio, i cambiamenti di posizione). Noom registra l’attività fisica usando i sensori del telefono e un cardiometro Bluetooth, calcola la distanza, le calorie e la velocità dell’utente. Anche su questa applicazione si può registrare ogni pietanza o liquidi ingeriti, grazie ad un esteso database. Apple Health ha un menù in cui si possono registrare anche alcuni parametri come i grassi, i carboidrati, il colesterolo, il sodio, le fibre, le vitamine, l’acqua e così via. Oltre a registrare il sonno, segnala molti altri indicatori fisiologici quali la pressione arteriosa e la frequenza respiratoria. Il sistema realizzato dal colosso di Cupertino è stato inoltre progettato per avvalersi di tante altre applicazioni. Infine Bing Health & Fitness. L’applicazione utilizza un sistema simile a quello di Noom. Al suo interno ha un processore che permette di calcolare la quantità di grassi, proteine e carboidrati per ogni alimento. Grazie ad un database disponibile in molte lingue, distingue i pasti separati in base ai momenti della giornata. Inoltre il suo sistema misura il ritmo, la velocità, il consumo calorico e segna lo spostamento su una mappa, con una cronologia geografica che ricalca le applicazioni per correre.

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visioni grafiche

di Gaetano Gaggiottino

LA FEBBRE DEI

DRONI

empre più spesso, in questi ultimi tempi, sentiamo parlare di questi oggetti a metà tra un giocattolo e uno strumento per professionisti. Il drone, o A.P.R., è uno strumento aeromobile a pilotaggio remoto, un velivolo caratterizzato dalla assenza del pilota umano a bordo. Il volo è controllato dal computer di bordo sotto il controllo remoto di un pilota o navigatore.

Nati per usi militari, gli A.P.R possono essere utilizzati in situazioni pericolose o in aree inaccessibili, Il loro volo a bassa quota permette di perlustrare aree colpite da calamità naturali oppure ottenere fantastiche visioni dall’alto di piazze e monumenti. Ovviamente si sta cercando di sfruttare al meglio questa nuova tecnologia. La Amazon sta addirittura testando un sistema per consegnare i suoi prodotti con i droni, trasportando merci fino a 2 kg di peso entro 30 minuti dall’ordine del cliente. Facebook sta acquistando un’azienda che realizza droni a energia solare in grado di restare in volo per cinque anni senza intervento umano. La vera mission è quella di avvolgere il mondo intero nella ragnatela della grande rete.

UN FUTURO CHIAMATO

GRAFENE ’

il materiale del futuro. Per finanziare le ricerche sul grafene l’Unione Europea ha lanciato un piano di ricerca pari a un miliardo di euro nei prossimi 10 anni. L’imprenditore Giulio Cesareo ci spiega il procedimento di produzione: “Facciamo entrare acidi e gas nella grafite naturale, poi, a temperature elevatissime, la esponiamo al plasma; dunque la grafite si super-espande”. Il procedimento genera pacchetti di fogli di grafite purissima pronta per andare sul mercato per i campi di applicazione più diversi. Il grafene è utile all’ambiente, al tessile, alle gomme da bicicletta. Il grafene potrebbe rivelarsi come un materiale utilissimo ad aiutare la aziende a riconquistare competitività. Potrebbe infatti fornire un sostegno decisivo all’innovazione di prodotti tradizionali.

SCIENZE

ARANCE DI SCARTO E MODA

on gli scarti degli agrumi di Sicilia la ex modella Adriana Santocito ha realizzato un tessuto innovativo. Dopo due anni di tentativi, grazie all’aiuto degli specialisti del Dipartimento di Chimica del Politecnico di Milano, ha realizzato un prototipo nell’azienda Tessitura Taborelli chiamato Orange Fiber. Il filato viene arricchito con oli essenziali di agrumi e principi attivi quali vitamina C. Insomma tutto all’insegna della ecosostenibilità e del made in Italy.

FIBRA DI

FICO D’INDIA

Il fico d’india è una delle piante più diffuse del mediterraneo e dall’estrazione della fibra del fico ancora verde si ricava questo innovativo materiale in modo ecologico e senza utilizzo di prodotti inquinanti. È quanto sta facendo Marco Rossetti, che ha messo a punto la tecnica per l’estrazione della fibra. All’interno delle foglie, chiamate cladodi, si trova una struttura

legnosa ancora verde che viene aperta per ottenere vari strati di fibra. Successivamente si separa l’acqua dal legno e si mette a stagionare al sole. Una volta stagionata, la fibra si presenta come un mosaico di foglie dalle venature imprevedibili. La cultura e l’esperienza degli artigiani mobilieri fa il resto e permette di creare prodotti gradevoli e di alta qualità.

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Fatti, Notizie, Curiosità e Approfondimenti di Angelita Papa per chi vive nel Municipio X

VIA LE BARRIERE

bbattimento delle barriere architettoniche a cominciare dai centri sportivi, i luoghi per eccellenza di inclusione sociale: ad annunciare la notizia Monica Schneider, consigliera PD del X Municipio, all’indomani dell’approvazione unanime del consiglio municipale della risoluzione in cui si sollecita Roma Capitale ad attuare i provvedimenti necessari per garantire l’abbattimento delle barriere architettoniche. Giovanni Zannola, Presidente della Commissione Servizi Sociali, Sport e Pari Opportunità, dopo aver visitato molti centri sportivi di zona, ha dichiarato che “[…] assicurarne la libera fruizione a tutti i cittadini è un dovere da parte nostra” e che “uno dei criteri vincolanti per l’assegnazione degli impianti pubblici debba essere, […] l’esecuzione di opere e di accorgimenti che permettano a tutti di muoversi con disinvoltura”.

RICORDARE PASOLINI addove oggi sorge il nuovo porto turistico di Ostia, trentanove anni fa moriva

Pier Paolo Pasolini. Era il 2 novembre 1975. In occasione della celebrazione dei quarant’anni (nel 2015) dalla scomparsa del grande intellettuale, la Comunità

Foce del Tevere e l’Associazione Culturale Severiana proporranno, per un anno intero, una serie di iniziative a lui dedicate: si è partiti con la realizzazione di un nuovo campetto di calcio presso l’abitato dell’Idroscalo e una serie di murales su Pasolini, sulla sua vita e sui suoi scritti disegnati sulle case dell’Idroscalo di Ostia, il primo dei quali raffigurante Pasolini mentre calcia un pallone ed inaugurato lo scorso 7 novembre. “Io sono una forza del Passato. Solo nella tradizione è il mio amore”, recitava in “Poesia in Forma di Rosa”.

BUONE NOTIZIE:

UNA NUOVA SCUOLA ENTRO TRE ANNI ntro il 2017 sorgerà un nuovo plesso scolastico in via del Sommergibile, ad Ostia, su un’area abbandonata di 6600 metri quadri. Il progetto è stato presentato nell’ultima commissione urbanistica del X Municipio, e i fondi a disposizione saranno all’incirca 5 milioni e 300 mila euro. Si tratta di “un’esigenza irrinunciabile”, ha dichiarato Marco Siano, Presidente della commissione Urbanistica e Sicurezza, poiché si è rivisto “l’ordine delle priorità delle opere pubbliche inserite nei cosiddetti “articoli

2” di Ostia ponente, che risalgono al lontano 1997”. Questo l’iter: entro il 18 dicembre

- così assicura il Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana - verrà convocata la conferenza di servizi. Per l’estate 2015 il bando dovrà essere espletato e i lavori, infine, ultimati in due anni.

VIOLENZA CONTRO LE DONNE: UN MESE DI MOBILITAZIONE

n occasione del mese contro la violenza di genere, la COOP - Unicoop Tirreno, in collaborazione con il Centro Commerciale EuRoma2 ed il patrocinio della Regione Lazio organizza, per tutto il mese di novembre, una serie di eventi tra i quali flashmob, presentazioni di libri e video ed incursioni teatrali dell’associazione Punto D dal titolo “Ti amo troppo”. Verranno distribuite le guide “Fatti gli affari nostri” e “Questo ci riguarda” in tutta la galleria commerciale - che ospiterà l’evento -, allestita ad hoc con la mostra di Corvo Rosso. Dibattiti e riflessioni, inoltre, all’interno del Caffè Letterario. Presente per tutto il mese anche un presidio del Cam (Centro di Ascolto Uomini Maltrattanti di Roma) e l’associazione Be Free, contro la tratta e la violenza sulle donne.

La redazione di 13 Magazine si stringe attorno alla famiglia di Margherita, nata il 29 ottobre. Auguri a mamma Federica e a papà Luca

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INFERNETTO.................................... pag. 78 MOSTACCIANO................................ pag. 78

OSTIA.............................................. pag. 78 SPINACETO..................................... pag. 79 VILLAGGIO AZZURRO....................... pag. 79

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INSERZIONI A PAGAMENTO 333.8626296 349.6538907

di Lucia Bianco (inviate le vostre ricette a luciabianco@hotmail.it)

DIETA E NON DIETA en ritrovati, l’estate è davvero finita ed è arrivato il momento in cui tutto ricomincia sul serio: la scuola, il lavoro dopo le ferie, le varie attività ludiche (così importanti per mente

ALLE VERDURE ARROSTITE

aviamo e tagliamo la melanzana, il peperone, la zucchine e i pomodori a pezzetti. Mettiamo tutto in una boulle, condiamo con qualche foglia di basilico, qualche foglia di alloro, un filo di olio, un pizzico di sale. Dopo aver amalgamato il composto, mettiamo in una teglia foderata con carta da forno e cuciniamo il tutto a 200° per 20 - 25 minuti. Lessiamo la pasta in acqua

bollente, salata e profumata con una foglia di alloro. Tritiamo al coltello le mandorle, un mazzetto di prezzemolo, qualche foglia di basilico e qualche foglia di rucola. Amalgamiamo il tutto e condiamo con un pizzico di sale, un goccio di olio e due gocce di succo di limone. Scoliamo la pasta, condiamo con verdure arrostite in forno e con un po’ di salsa alle erbe e mandorle. Buon appetito!

INGREDIENTI (4 PERSONE) • 320 g di mezzemaniche • 1 melanzana lunga • 1 peperone giallo • 1 peperone rosso • 1 zucchina chiara • 100 g di pomodori

• 40 g di mandorle con la pelle • 1 limone • basilico e prezzemolo qb • rucola qb • alloro qb • olio extravergine di oliva qb • sale qb.

POLLO DIETETICO E QUASI ESOTICO

TRE RICETTE: DUE PER DIMAGRIRE, L’ALTRA PER APPAGARE LA GOLA

e fisico) e, per finire, la temuta dieta. Mai come quest’anno la dieta impera tra tutte le mie amiche. È un continuo scambio di ricette, diete nuove, consigli, integratori. Io dunque non posso non

MEZZE MANICHE

siamo le cosce o le sopracosce, togliamo la pelle e mettiamo a bagno in abbondante salsa di soya per una mezz’oretta. Asciughiamole e passiamo nel pangrattato. Rivestiamo con carta forno una teglia, mettiamo il pollo e inforniamo a 180° per 30 minuti circa. Le sopracosce devono dorare senza olio!

BUDGET E RICETTE

parlarne! Ecco le ricette più votate (la prima è di Leila). Se poi volete rimettervi a paro, ecco la mia sbrisolona che fa da base per la cheesecake: un tripudio di calorie e di sapore.

SBRISOLONA

MASCHERATA DA CHEESECAKE

reparate una teglia a cerniera foderandola con la pellicola trasparente. Frantumate la sbrisolona in pezzetti, amalgamate il burro morbido e stendete il composto in modo uniforme sul fondo della teglia. Mettete in frigo. Riponete il Philadelphia in una ciotola ed aggiungete lo zucchero frullando con le fruste elettriche. Prendete

le pesche sciroppate, mettete da parte tre mezze pesche e tagliate il resto in piccoli cubetti che andate a mescolare al Philadelphia. Ammorbidite la colla di pesce in acqua fredda per 10 minuti e scioglietela in due cucchiai di acqua calda. Incorporate la gelatina sciolta nell’acqua alla crema di Philadelphia, poi unite lo yogurt magro. Continuate a mescolare fino ad ottenere un composto omogeneo. A questo punto la crema è pronta: versatela sulla base di biscotto, ormai fredda e compatta, e riponete in frigorifero la vostra cheesecake per almeno 4 ore per farla rassodare. Prima di servirla, guarnitela con le pesche che avete tenuto da parte (tagliatele a spicchi disponendoli a corona sulla vostra torta). È un dolce che potete preparare il giorno prima, così potrete organizzarvi con comodità se avete ospiti.

INGREDIENTI • Una torta sbrisolona • Una lattina di pesche sciroppate • 500gr di Philadelphia Light • 250gr di yogurt magro

• 50gr burro • 120gr zucchero a velo • 10gr di colla di pesce • 1 limone

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INFORMAZIONE REDAZIONALE

NON È NATALE SENZA I PROFUMI DELL’

L’

ANTICO FORNO!

Antico Forno di Roberto Lana - due le sedi, una a Vitinia e l’altra ad Acilia - è un’attività che affonda le radici in una tradizione di famiglia consolidata e di successo. Chiunque abbia assaggiato il pane e gli altri prodotti dell’Antico Forno sa benissimo di cosa si parla. Gli impasti sono eseguiti e maturano secondo i tempi giusti, le farine sono di qualità, i prodotti sono spesso caldi. Insomma, l’Antico Forno è un piccolo mondo fatto di golosità di ogni tipo, di fragranza e di profumi declinabili sia al dolce che al salato. Pizza bianca e rossa sono sfornate a getto continuo, il pane è di ogni tipo (spettacolare quello di lievitato al naturale) i tramezzini, le pizzette, i rustici, alcuni prodotti di pasticceria sono sempre freschi.

Con l’avvicinarsi delle feste l’Antico Forno propone però anche un’idea regalo diversa. I suoi panettoni, pandori, tronchetti al cioccolato, ciambelloni liguri e il pangiallo sono tutti rigorosamente artigianali, tutti assolutamente da provare. L’assortimento è sempre disponibile presso i punti vendita di Acilia e Vitinia, dunque l’invito è a recarsi in sede e a provare. Parliamo di prodotti realizzati secondo i canonici tempi di una lunga lievitazione, secondo un’antica sapienza, quindi l’invito è a prenotarli e a goderne il più possibile della freschezza. Se il desiderio è di passare un Natale diverso e di farsi un regalo che appaghi gli occhi e la gola, il consiglio è quello di provare i prodotti dell’Antico Forno. Un intero universo di sapori aspetta chi sa apprezzare i piaceri della gola.

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MAGNAROMA

INDIRIZZO Via O. Ghiglia, 257 TELEFONO 06.52440063/334.8473257 PREZZO MEDIO de meno nun se pò! RIPOSO SETTIMANALE ce semo sempre! CARTE DI CREDITO abbasta che paghi! PARCHEGGIO ce sta! NUMERO POSTI voi venite, noi ve sistemamo! PRENOTAZIONE è mejo! APERTO Pranzo/Cena

PANE AR PANE VINO AR VINO

IL GRANO & IL LUPPOLO

SPECIALITÀ > CUCINA ROMANA Ve piace magnà bene secondo la tipica cucina romanesca? Allora venite da noi: a parcheggià nun c’è problema e quanno entrate drento a “Pane ar pane vino ar vino” potete aggustà tutto quello che ve pare dei piatti de Roma nostra, le minestre, le pastasciutte, li seconni de carne e puro de pesce (martedì e venerdì oppuro su ordinazione), er tutto annaffiato dal vino bono de li Castelli. I prezzi ce dovete da crede so proprio boni che de meno nun se pò. Aho, v’aspettamo!!!

SPECIALITÀ > PIZZA - BIRRE ARTIGIANALI Locale piccolo ma accogliente, a pochi passi dal centro storico di Ostia Antica, dove si può gustare la pizza romana per eccellenza con la mollica morbida racchiusa in un involucro croccante, frutto di un impasto antico e regionale. Le materie prime sono altamente selezionate, come le salsicce di Norcia d.o.c., il pecorino di Fossa e le verdure fresche e stagionali. Per accompagnare queste pizze speciali, innumerevoli etichette di birre artigianali provenienti da tutto il mondo.

PIZZERIA E BEER SHOP

INDIRIZZO Via Arturo Evans, 28 TELEFONO 06.5651099

Cell. 331.7200418 - 339.3621993

CARTE DI CREDITO No PARCHEGGIO Sì TRIPADVISOR Sì RIPOSO Lunedì APERTO da Mar. a Dom.

dalle 9:00 alle 22:30

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ZONA

MALAFEDE

|80

PIZZA ALLA PALA 3 GUSTI MARGHERITA

E 13,00 E 11,00

FRITTI FRESCHI SUPPLì E 1,00 CROCCHETTA E 1,00 ARANCINO ‘NDUJA E 2,00 5 OLIVE ASCOLANE E 3,00

ZONA OSTIA ANTICA

MAGNAROMA IL MIGLIO VERDE

INDIRIZZO Via di Piana Bella, 30 (traversa di Via di Castel Fusano) TELEFONO 338.9953162 CARTE DI CREDITO Sì (no American Express) SPAZIO ESTERNO Sì PARCHEGGIO Sì RIPOSO SETTIMANALE Mercoledì APERTO Cena (aperto a pranzo domenica e festivi)

SPECIALITÀ > CARNE ALLA BRACE - PIZZA Immerso nella rigogliosa e rilassante campagna di Ostia Antica, all’interno di un antico casale ristrutturato mantenendo le caratteristiche originali, questo locale ha la capacità di trasportare i suoi ospiti in una dimensione così tranquilla e familiare da dimenticare lo stress ed il caos assordante della città. Il menù, rispettando le regole rurali, offre prevalentemente piatti a base di carne di rilevante qualità. Ottime le varie tipologie di tagliata (prima fra tutte quella all’aceto balsamico) e gli sfiziosi antipasti “casarecci” con formaggi, salumi e verdure, accompagnati da una croccante focaccia. Per chi invece desidera le specialità di pizza, non deve fare altro che scegliere tra le numerose varietà! Arricchito da un meraviglioso spazio esterno, è la location ideale per organizzare ricevimenti e banchetti.

ZONA

OSTIA ANTICA

81|

OROSCOPO DI NOVEMBRE di Francesca M.

ARIETE 21/3 · 20/4

CLAUDIA CARDINALE

15/4/1938

Avete bisogno di idee e aria nuova. Buttatevi lì dove il destino sembra portarvi, proponete al vostro capo quel progetto che avete chiuso in tasca da un pò di tempo. Anche nelle relazioni d’amore dovete rimboccarvi le maniche e proporre al partner una fuga romantica in qualche posticino. Per non farne risentire le finanza, va bene anche una gita fuori porta!

BILANCIA 23/9 · 22/10

USHER RAYMOND

14/10/1978

TORO 21/4 · 20/5

DWAYNE JOHNSON

2/5/1972

In arrivo un regalo inaspettato da qualcuno che vi ammira nell’ombra già da un pò. Accettate senza timore questo gesto e anche se porterà confusione nei vostri sentimenti. Sarà la strada per capire meglio un rapporto esistente, magari sfatare i dubbi che avete in merito. Entrano dei soldi che attendevate, ora dovete decidere se investirli o concedervi qualche piccolo lusso.

SCORPIONE 23/10 · 21/11

NADIA COMANECI

12/11/1961

GEMELLI 21/5 · 21/6

GIORGIA WÜRTH

5/6/1979

Non c’è nulla di male a rifugiarsi nelle braccia dell’amato se ne sentite l’esigenza. Sostegno e incoraggiamento in questo momento non possono mancare, affrontate un periodo di scelte e decisioni che necessitano di calma e serenità per essere prese. Quindi non fate i duri della situazioni e affidatevi! Non ve ne pentirete.

LEANDRO PAREDES

29/6/1994

MAURIZIO CROZZA

5/12/1959

ARISA

20/8/1982

MANUELA ARCURI

8/1/1977

ROBERTO SAVIANO

22/9/1979

|82

È un mese molto importante per voi, più vi avvicinate al nuovo anno e più aumenteranno le opportunità da cogliere sia in campo lavorativo che per il cuore. Se vivete una storia a distanza è arrivato il momento di concretizzare il progetto d’amore che avete nel cassetto da tempo. Se invece c’è già una convivenza in corso avrete voglia di allargare la famiglia.

ACQUARIO 21/1 · 19/2

BOB MARLEY

6/2/1945

VERGINE 23/8 · 22/9 La nostalgia per una vecchia fiamma potrebbe riaffiorare all’orizzonte. Il cuore ha un sussulto al ricordo di vecchie sensazioni che ormai credevate sopite. Vi sentite quindi più scombussolati che mai. Le stelle vi guardano e sono favorevoli! Aspettatevi belle soddisfazioni in ambito finanziario: potrebbero entrare dei soldi di un pagamento che non vi aspettate o una piccola vincita al gioco.

Distogliete la mente dai pensieri negativi, non date ai ricordi più spazio di quanto meritano. Guardate avanti con positività, si apre una stagione di cambiamenti e novità sia per l’amore che nel lavoro. Buoni affari e ritorni finanziari importanti per chi ha un attività già salda, per chi è in cerca si apriranno strade inattese. Buttatevi!

CAPRICORNO 22/12 · 20/1

LEONE 23/7 · 22/8 Usate tutte le vostre armi di seduzione per catturare la preda che avete puntato già da tempo: per voi, sarà un gioco da ragazzi. La timidezza non vi appartiene! Sprigionate fascino e basterà una scossa della criniera. Godetevi il tempo libero: hobby, svaghi, passatempi. Buttatevi nelle novità senza dubbio alcuno.

Il cielo è tutto dalla vostra parte, siete affascinanti e sensuali. Non avrete difficoltà a riempire l’agenda di appuntamenti. Un po’ di fatica a decollare la faranno le coppie che sono insieme da poco, ma è una situazione di rodaggio. Passerà. Dedicate più tempo a voi stessi, avete l’esigenza di staccare dagli impegni di lavoro e dedicarvi al vostro hobby preferito.

SAGITTARIO 22/11 · 21/12

CANCRO 22/6 · 22/7 Se avete un attività in proprio, questo è il momento della ripresa. In passato avete subito ritardi nei pagamenti, nelle consegne e tutto ciò vi ha procurato stress e dubbi. Adesso mettetevi tranquilli: non solo recupererete alla grande, ma ci saranno entrate inaspettate e lavoro extra. L’amore dà qualche pensiero ma nulla di irrisolvibile. Pazienza è la parola chiave.

Non è facile recuperare l’energia di questa estate, ma anche questo periodo non si presenta per nulla fiacco. Le giornate in arrivo sono molto intense per voi, che siete facili agli eccessi e alle incandescenze e quindi cercate di mantenere il distacco e l’equilibrio che vi sono propri. A fine mese si affacciano delle novità di lavoro inaspettate e positive!

Nelle relazioni vi si aprono infinite possibilità: girandola di conoscenze, avventure, rilanci di relazioni in corso o bisognose di un restyling. Sprigionate una sensualità e un’intraprendenza che non hanno rivali. Sarete ricercatissimi, sia che si tratti di persone conosciute in viaggio che di amicizie che diventeranno amorose. Non dovete fare altro che gettarvi nella mischia.

PESCI 20/2 · 20/3

EVA LONGORIA

15/3/1975

Mettete da parte le vostre paure e i timori. È un mese di grandi e belle energie, ottima salute e diffuso senso di benessere. Niente lamenti, quindi, ma sfoggiate il vostro più bel sorriso! Siete convinti di quello che state portando avanti nel lavoro e nelle relazioni. Arrivate alla meta prefissata con successo. Riceverete una piacevole sorpresa dal partner.