13 Magazine N. 135 by Visioni Grafiche srl

TARIFFA ROC: POSTE ITALIANE S.P.A. SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1 COMMA 1 - DCB - ROMA

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17 Ritorno al passato

SPECIALE

29 Il Romics raddoppia

Lavoro, un ventennio a passo di 33 Perugia: tutto il bello

gambero

19 Mondo: dalla guerra fredda

37 Visti (bene) da fuori

del giornalismo

alle guerre calde

Agricoltura, dalla Rivoluzione

Verde al Biologico

15 Editoriale

RUBRICHE

21 La scuola: l’insofferenza dei

41 Arte e Cultura

ragazzi, l’ignavia dei genitori

45 Questione di cilindri

Dal pensiero strutturato alla

49 Arredamento

testa tra le nuvole

51 Sagre

23 Religione, dal primato laico al

51 Teatro

Dio pubblico

55 Mode e Modi

Scienza, dall’infinitamente

56 Salute e benessere

grande all’infinitamente piccolo

57 Alimentazione

25 Sesso: dai diritti civili

57 X News

al femminicidio

61 Budget e Ricette

Mobilità, dalle grandi opere

66 Oroscopo

al ritorno alla bicicletta 58

COSTUME E SOCIETÀ

13 IMMOBILIARE

ESTERI

27 Egitto e Sudan: il bivio delle

urne elettorali

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visioni grafiche

di Maurizio Carta

EDITORIALE

“MARX È UN GENIO, MAGARI LA GENTE LO LEGGESSE. ADESSO CI SONO I SIMPSON A SINISTRA. ANZI, A SINISTRA HANNO I DIFETTI, MA NON I PREGI DEI SIMPSON, BASTA GUARDARLI IN FACCIA”

Giulio Tremonti

COLOPHON Anno 14 · n.135 · MARZO 2015 mensile d’informazione: politica, attualità, cultura, sport, spettacolo, moda www.13magazine.it Direttore Editoriale Claudio Petrollo claudio@visioni-grafiche.it

Direttore Responsabile Dott. Maurizio Carta maurizio@visioni-grafiche.it

Art direction Cristian Bifolco cristian@visioni-grafiche.it

Pubblicità Renata Di Santo - Simone Santilli Giuseppe Regalbuto Amministrazione e Segreteria Ombretta Petrollo Collaboratori 13 Magazine Alessandro Cortellessa - Paolo Bianchi Sveva Guerreri - Palma Agosta Chiara Rovan - Penelope Salomone Angelita Papa - Lucia Bianco Editore Visioni Grafiche S.r.l. Direzione e Redazione Via delle Case Basse, 210/212 00126 Roma T. e F. 06.88540120 e-mail: info@visioni-grafiche.it

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13 MAGAZINE · tutti i diritti di riproduzione riservati. Salvo accordi scritti o contratti di cessione di copyright, la collaborazione a questo mensile è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. 13 MAGAZINE · Reg. Trib. di Roma n.439/2009 del 18-12-2009

13 MAGAZINE seguilo su

on Salvini si sta ripetendo quello che è accaduto con Berlusconi e con Renzi. La sinistra italiana non capiva, non capisce e continuerà a non capire. È da qualche mese che il leader della Lega e il Presidente del consiglio danno le carte. L’agenda del dibattito politico - i temi, le iniziative sul territorio, le scelte in merito alle alleanze - la fanno Salvini e Renzi. Di rimessa, come al solito, c’è l’impotente sinistra col ditino puntato: quella della minoranza PD, di SEL o quella delle iniziative confuse (non si sa se sindacali o politiche) di Landini. Se fosse un paziente, la sinistra italiana sarebbe sicuramente un caso di demenza senile. Come definire diversamente un soggetto politico che da trent’anni vive di rimessa, inseguendo, con il complesso del gregario, è difficile dirlo. Di Salvini la sinistra dice che è demagogico, razzista, xenofobo, fascista. Di Berlusconi diceva che fosse corrotto, pidduista, mafioso, thatcheriano, sdoganatore dei fascisti. Di Grillo, populista, cripto-fascista, cialtrone, plagiato da Casaleggio. Di Renzi che non sia di sinistra, che abbia una vocazione alla dittatura nel partito, che sia amico dei poteri forti, ecc.. Mai il dubbio che le definizioni sulla natura politica altrui non interessino a nessuno. Mai il dubbio che se Berlusconi promette un milione di posti di lavoro, un piano casa o lo sgravio sulla pappa del cane, non si ottiene un solo voto sostenendo che siano cose infattibili. Oggi la storia si ripete. Salvini dice “no agli immigrati” e, di rimando, come il cane di Pavlov, giù a lezioncine di geopolitica o a sermoni sui doveri dell’accoglienza cristiana. Nessuno che sia sfiorato dal dubbio che lontano dai centri storici, dove spesso l’intellighenzia e i dirigenti di sinistra non vivono, il problema esiste ed è serio. Nessuno che al generico “no agli immigrati” risponda con una proposta

))

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IL MENSILE

PIÙ DIFFUSO E LETTO DI ROMA

SUD

diversa e altrettanto forte: una controproposta che sia concreta e volta a cambiare una situazione comunque inaccettabile. No. Solo finte indignazioni, richiami generici alla solidarietà, dissertazioni pesudosociologiche. D’altra parte, quasi sempre, quando l’iniziativa la sinistra la prende, il risultato è tra il comico e il drammatico. La Boldrini - maitre à penser di un certo mondo - a inizio mese ha rivolto una lettera sulla “parità di genere linguistica” a tutti i deputati. Vi si chiedeva di usare gli appellativi “ministra” e “deputata” anziché i corrispettivi maschili. A tale scopo, è stato organizzato persino un convegno. Bene, la lettera che chiedeva ai deputati di usare i nuovi termini esordiva con un “Gentile collega”, sostantivo che può essere sia femminile che maschile (esattamente come “autista”, “chitarrista”, “giornalista”, “insegnante”, ecc…). Un disastro. La Boldrini, donna lontana dagli umori popolari quanto la cucina romana lo è dalla dieta vegana, è forse il personaggio pubblico che più di ogni altro incarna il cratere tra la sinistra e la gente comune. Quest’ultima, del resto, è da venticinque anni che aspetta invano un messaggio, una parola d’ordine, un’istanza chiara. Mai una proposta di legge a sostegno dei ceti popolari, un’iniziativa sulle periferie, sulle case popolari, sulla mobilità, sugli asili pubblici, sul costo dei servizi, sulla sanità. Mai. Dagli anni Novanta la sinistra è stata solo governi responsabili, Europa (burocrazie), tasse, compromessi, lotte interne e poltrone. Un po’ poco per pretendere di essere vivi.

Distribuito nei seguenti quartieri: ACILIA - AXA - AXA MALAFEDE - CASALBERNOCCHI CASALPALOCCO - DRAGONA - DRAGONCELLO EUR - EUR TORRINO - INFERNETTO MADONNETTA - OSTIA - OSTIA ANTICA - VITINIA

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di Paolo Bianchi

SPECIALE

RITORNO AL PASSATO

n politica i segnali sono evidenti. Il Novecento è stato il secolo dell’impegno a tempo pieno, del politico di professione, del progressivo apprendistato che partiva dai più piccoli consigli municipali e arrivava al Parlamento. Ancora oggi in qualche caso è così. Eppure, sin dal crollo della Prima Repubblica e dall’ingresso sulla scena di Silvio Berlusconi, molto è cambiato. L’ultimo parto politico al di fuori di quella che un tempo era la Politica è il Movimento Cinque Stelle: 87.000 iscritti in virtù di un prospetto riempito via web, una militanza definita dalla partecipazione a una piattaforma informatica. Ma il movimento di Grillo è solo la punta dell’iceberg. Ovunque, a livello locale, nascono liste civiche e movimenti che rifiutano gli steccati ideologici di destra e di sinistra e, di fatto, riportano a un tipo di rapporto tra elettore ed eletto tipico della prima Italia liberale o di quella giolittiana. Ma non è solo questo. Il ritorno al passato della società italiana - quel “passo di gambero” che fu il titolo di un libro di Umberto Eco nel 2006 - è evidente da molti punti di vista. In questo speciale ne vedremo alcuni.

LAVORO, UN VENTENNIO A PASSO DI GAMBERO Si potrebbe citare il famoso Statuto dei lavoratori (1970). In realtà basta tornare agli anni Novanta. Dalla metà di quel decennio, l’Italia ha ridotto la crescita della produttività di quattro volte, dall’1,65% allo 0,39%. Dunque meno competitività e meno salari. Come siamo arrivati a questa situazione disperante? Semplificando all’osso, possiamo dire che all’inizio degli anni Novanta il governo e le parti sociali, pur di permettere all’Italia di rientrare nei parametri di Maastricht, hanno concordato di abbassare i salari e aumentare la flessibilità del lavoro in modo da andare di pari passo con una riduzione programmata dell’inflazione; allo stesso tempo però doveva essere avviato un percorso virtuoso per far crescere produttività e salari reali, innovando in organizzazione e tecnologie. La riduzione dei salari e la precarizzazione sono state attuate alla perfezione, di tutto il resto nemmeno l’ombra. Dal 1997 a oggi le leggi Treu, Biagi e Fornero hanno creato e accresciuto una generazione di ragazzi e ragazze privi di tutele, che non possono ammalarsi, avere figli, accendere un mutuo. Per non parlare della disperante situazione dei titolari di partite IVA, soprattutto di coloro a cui è stato imposto di aprirla per poter lavorare da subordinati, che non solo sono precari ma sono anche

tartassati dal fisco. La gestione separata dell’INPS garantirà ai trentenni di oggi una pensione di massimo 500 euro, ma c’è anche chi ne maturerà meno di 300. Il Jobs Act del governo

POLITICA, LAVORO, COSTUME, SOCIETÀ, RELIGIONE, CULTURA, MOBILITÀ, SCIENZA, SESSO, AGRICOLTURA: I TEMPI CHE CORRONO SEMBRANO RIPORTARE A STRADE GIÀ BATTUTE Renzi continua con l’ossessione della flessibilità: è vero che afferma come canale prioritario di accesso al lavoro il contratto a tempo indeterminato, ma lo fa con tutele progressive e senza la tutela reale, ovvero senza la reintegra concessa dal vecchio articolo 18 dello statuto dei Lavoratori. La cancellazione di contratti precari tristemente noti come il CO.CO.PRO o l’associazione in partecipazione è giudicata da più parti come una foglia di fico, dato che continuano a esistere mostruosità come i contratti a tempo determinato senza causalità, il lavoro intermittente, quello accessorio e l’apprendistato senza requisiti di stabilizzazione.

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di Angelita Papa

SPECIALE

MONDO: DALLA GUERRA FREDDA ALLE GUERRE CALDE

AGRICOLTURA, DALLA RIVOLUZIONE VERDE AL BIOLOGICO

Qualcuno ricorderà l’ossessione anni Ottanta per i bunker atomici. La febbre del confronto USA-URSS alimentava manie sociali e strani affari. Alcune imprese americane erano arrivate addirittura a produrre in serie bunker antiatomici per famigliole. Bene, di Guerra fredda, fatta eccezione per alcune oscure spie e conflitti regionali, non è morto nessuno. Dal 2001, più precisamente dall’11 settembre, giorno dell’attentato alle Torri Gemelle (2977 vittime), di “scontro di civiltà” sono morti tra 140.000 e 340.000 civili in Afghanistan, tra i 100.000 e i 200.000 civili in Iraq, circa 215.000 in Siria e altre dozzine di migliaia di morti tra le primavere arabe, i bombardamenti di Gaza, la crisi ucraina e le tragedie dimenticate dell’Africa (solo in Sudan, tra il 1983 e il 2005 sono morte quasi due milioni di persone). È avvenuto esattamente il contrario di ciò che ci si aspettava dopo il crollo del Muro di Berlino. Francis Fukuyama - uno

Fitofarmaci, varietà genetiche modificate, fertilizzanti: era l’agricoltura degli anni Settanta. O almeno, questa l’incontestata ricetta a partire dalla Rivoluzione Verde, lanciata in Messico nel 1944, fino al conclamato avvento dei cambiamenti climatici, dei disastri ambientali e del vertiginoso impoverimento della biodiversità a livello globale. Più cibo, ma non per tutti - secondo il World Food Program, sono 805 milioni le persone a soffrire la fame nel mondo; e che cibo: meno varietà, meno stagionalità, meno consapevolezza sull’alimentazione e tanti problemi di salute in più. Senza considerare la diseguaglianza civile a cui tale agricoltura globale inevitabilmente spinge, con intere popolazioni agricole costrette ad avvelenare la terra e ad iper-produrre per ingrassare i Paesi benestanti, i quali a loro volta quel cibo lo buttano (ogni italiano getta in media 49 kg di cibo nella spazzatura), tanto da dover indire la giornata nazionale

dei politologi più in vista negli Stati Uniti - nel 1992 sentenziava la “fine della storia”, ovvero l’uniformazione del mondo al capitalismo, alle ideologie liberali e alla democrazia. Non è andata esattamente così. Anzi, è molto plausibile che questa pretesa abbia portato esattamente alla situazione attuale, quella che Papa Bergoglio ha definito una “terza guerra mondiale combattuta a pezzi con crimini e massacri”. Palestina, Afghanistan, Pakistan, Maghreb, Mali, Nigeria, Libano, Yermen, Darfur, Sudan, Libia, Siria, Ossezia, Ucraina, Israele sono i fronti caldi degli ultimi dieci anni. Ma da altre parti il fuoco cova sotto la cenere. In Messico, Venezuela, Cecenia, Bosnia, Kosovo, Transnistria, Georgia, eccetera i nodi interni o verso l’esterno non sono affatto risolti. Il mondo del nuovo millennio è molto più pericoloso.

contro lo spreco alimentare. Un circolo vizioso interrotto, tuttavia, da buone pratiche portate avanti da un sempre più crescente strato di popolazione verso quella che potrebbe definirsi un progredire verso il passato, celebrato dal ritorno alla terra di tanti giovani, ma anche di tanti adulti, ad un’economia più sostenibile. A testimonianza di ciò, il continuo fiorire di orti urbani, orti in affitto, fattorie biologiche, fattorie sociali, botteghe equosolidali, gruppi d’acquisto: la fame di terre colpisce indistintamente tutta Europa e la voglia di un’economia diversa basata sul piccolo, sul locale, sulla produzione a Km 0, sul baratto, sul riuso e sul riciclo - è, per molti, l’unico stile di vita possibile. Dal Lazio (con la vertenza sulle terre pubbliche dell’Agro Romano) al Brasile (con il Movimento Sem Terra), c’è un esplicito ritorno al passato, cioè a coltivare, oltre a prodotti della terra sani e rispettosi dell’ambiente, tanta umanità e solidarietà.

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SPECIALE

di Angelita Papa

di Paolo Bianchi

SPECIALE

LA SCUOLA: L’INSOFFERENZA DEI RAGAZZI, L’IGNAVIA DEI GENITORI

DAL PENSIERO STRUTTURATO ALLA TESTA TRA LE NUVOLE

“Mio figlio è un ragazzo tranquillo, esce molto poco e passa tutti i pomeriggi a casa a studiare”: un’opinione raramente condivisa dagli insegnanti. La cronaca, d’altra parte, è piena di notizie che raccontano di padri e madri che picchiano i professori, o li denunciano, adducendo loro la colpa del fallimento scolastico del proprio figlio. Questa ostentata sicurezza dei genitori di fronte al giudizio dei docenti rivela, in qualche modo, una forma di autodifesa da parte di chi il genitore lo fa part-time, per hobby o, comunque, senza alcun beneficio del dubbio sulle proprie metodologie. Per non parlare di chi reputa il proprio figlio un genio. Eppure non sempre è stato così. Fino agli anni Ottanta, di fronte ad un giudizio negativo di un professore, non solo il figlio provava un sentimento di umiliazione e di vergogna, ma gli stessi genitori finivano per scaricare la loro indignazione tra le mura domestiche infliggendo punizioni più o meno esemplari.

I ragazzi in età scolare, gli adolescenti e gli studenti universitari sanno sempre meno ragionare in modo strutturato. Esiste un nuovo quanto curioso “allarme pensiero” che investe la generazione dei “nativi digitali”, ragazzi e ragazze che in tenerissima età hanno preso tra le mani un qualche apparecchio touch screen, che con il PC sono capaci di fare cose di cui i genitori nemmeno capiscono il nome e che sono in grado di pensare e fare più cose contemporaneamente. Tuttavia quest’abitudine a lavorare usando soprattutto insiemi di informazioni sparse in

Aggirare l’ostacolo è dunque l’ultima forma di progresso. Se il figlio va male a scuola, nel 99% dei casi è perché la metodologia applicata non va bene, o l’interno plotone di professori lo ha “preso di mira”. Un punto di vista singolare, visto che l’OCSE ci indica ormai da anni come ultimi in Europa nelle classifiche che riguardano le abilità matematiche e linguistiche, la lettura, la percentuale di laureati. Secondo alcuni parametri oggettivi, il 70% degli italiani è inabile ad affrontare le sfide del millennio che si è aperto 15 anni fa. Insomma, l’ignoranza è un problema di famiglia.

una nuvola di collegamenti reciproci è responsabile della crescente difficoltà dei ragazzi a concentrarsi, riflettere e ragionare con senso critico, sviluppando punti di vista personali. Ovviamente non si trovano più a loro agio con i libri, che per loro natura hanno una struttura lineare. L’Istat rivela che l’indice di lettura, ovvero la quota di italiani che hanno letto almeno un libro in un anno, è scesa dal 43% del 2013 al 41,4% dello scorso anno (indagine “La produzione e la lettura di libri in Italia 2014”, appena pubblicata). Abbiamo perso oltre due milioni di lettori in quattro anni e siamo ultimi in Europa, se si pensa che in Francia siamo al 70%, in Germania all’83 e in Spagna quasi al 60%. L’informazione scritta sembra in controtendenza: nel 2014 sono aumentati i lettori di quotidiani, settimanali e mensili, ma questo perché oltre 2,5 milioni di italiani hanno scelto il digitale per le proprie letture (dati Audipress). Sembra una conferma dell’“allarme pensiero”: i libri, di per sé lineari e strutturati, vengono letti sempre meno; i giornali invece esplodono in tanti articoli digitali, consumati “à la carte”. L’uomo del futuro avrà forse un cervello senza capo né coda? Sociologi, antropologi e psicologi sociali dibattono per stabilire se tutto questo sia un bene o un male. Insomma, dall’homo sapiens all’uomo digitale: e non è detto che sia un bene.

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SPECIALE

di Paolo Bianchi

di Angelita Papa

SPECIALE

RELIGIONE, DAL PRIMATO LAICO AL DIO PUBBLICO

SCIENZA, DALL’INFINITAMENTE GRANDE ALL’INFINITAMENTE PICCOLO

Era il 1983, un Benigni ispirato satireggia la Bibbia in Tuttobenigni. La raccolta di spettacoli del comico, per la regia di Giuseppe Bertolucci, scherzava su Adamo, Eva, Caino, Abele e Dio stesso. Visto da milioni di italiani, lo show è ancora oggi uno dei migliori pezzi di comicità dell’artista toscano.

Dopo il 20 luglio del 1969, quando Armstrong poggia i piedi sulla luna, l’orizzonte e la fantasia del genere umano è proiettata verso i pianeti, l’universo, il concetto di infinitamente grande. Sono gli anni in cui si legge Asimov, si immaginano imponenti stabilimenti industriali e grandi economie di scala, nasce il Concorde (Parigi - New York in 4 ore) e Norman Borlaug prende il Nobel per le tecniche agrarie che hanno sostanziato la Rivoluzione Verde (una specie di industrializzazione delle campagne). Da allora, quasi per una legge del contrappasso, se il mondo ha fatto passi in avanti, li ha fatti al contrario: verso il piccolo e l’infinitamente piccolo. Le frontiere del progresso hanno riguardato la genetica, i transistor, le reti, l’informatica, i materiali, eccetera. L’uomo del nuovo millennio usa questi espedienti per riscoprire la propria natura. L’imperativo è mangiare meglio, evitare i farmaci più a lungo possibile, spostarsi con mezzi non inquinanti, recuperare il recuperabile. Non è ancora dato sapere se l’uomo nuovo sarà davvero quello descritto da Michio Kaku

Dicembre 2014: un altrettanto ispirato Roberto Benigni recita i 10 Comandamenti in prima serata su RaiUno. Quasi dieci milioni di italiani incollati alla tv. Consenso unanime della critica e del pubblico. 1983-2014: poco più di trent’anni. In questi due passaggi c’è tutto il senso del tempo passato. L’Italia di inizio anni Ottanta era laica, materialista, coinvolta in un boom economico che rivoluzionava nel profondo la società. Persino la Chiesa cattolica vi era dentro fino al collo. Sono i primi anni di pontificato di Giovanni Paolo II e lo IOR, la banca vaticana, è in mano all’Arcivescovo Paul Marcinkus, uno che non andava tanto per il sottile. Quel mondo è morto sotto le macerie del crollo del Muro di Berlino. In circa vent’anni, la Chiesa ha iniziato prima a sterzare (ultima parte del pontificato di Wojtyla), poi a cambiar definitivamente pelle (intermezzo di Ratzinger ed era Bergoglio). Parallelamente, un Islam in preda alla guerra civile interna, ha rilanciato in tutto il mondo il ruolo identitario della religione. Il tempo che parte con la fatwa di Khomeini a Salman Rushdie (1989) e arriva alla strage nella redazione di Charlie Hebdo, sembra il tempo di incubazione di una nuova epoca. Nel mondo arabo è ormai impossibile pensare una qualsiasi classe dirigente che escluda il Corano dal discorso pubblico. Ad occidente è altrettanto impossibile immaginare un leader che non connoti il proprio mandato con accenti religiosi. Iniziò Bush padre durante la prima guerra del Golfo (1990, “God will help us”, “Dio ci aiuterà”), poi è stato il turno Blair (conversione al cattolicesimo a fine mandato per non imbarazzare la Chiesa anglicana), di Putin (agnostico in teoria, grande amico delle gerarchie della chiesa ortodossa russa nei fatti), di Renzi (cattolico liberale influenzato da Chesterton), di quasi tutti gli altri. Amen.

ne La fisica del futuro (Codice, 2012): un essere con i chip sottopelle, poliglotta, geneticamente curato. Quel che è certo è che alle grandi utopie preferisce da tempo una piccola rappresentanza di prossimità, che si auto-organizza attraverso la rete, che non ha mondi da conquistare ma un rapporto con la natura da ristabilire.

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di Angelita Papa

SPECIALE

SESSO: DAI DIRITTI CIVILI AL FEMMINICIDIO

MOBILITÀ, DALLE GRANDI OPERE AL RITORNO ALLA BICICLETTA

Sul tema donne, libertà e rapporto con gli uomini è un momento di confusione totale. Volendo fornire una piccola sinossi dei cosiddetti progressi, per quel che riguarda l’Italia, le conquiste arrivano mediamente tardi e si protraggono fino a circa trent’anni fa. Fino al 1946 il genere femminile non poteva votare. Poi, con estrema fatica, nel 1978 viene legalizzato l’aborto. E prima ancora c’è stata la minigonna, e l’accesso alle discipline olimpiche. Ma oggi tra le donne c’è chi ha un’altra idea di progresso: nei movimenti pro-vita, le donne l’aborto lo condannerebbero; altre hanno un’idea di emancipazione che passa attraverso un cursus honorum fondato su doti attinenti il corpo - l’altra faccia della medaglia, per così dire, dei matrimoni combinati di altre parti del mondo. Questa parabola della libertà di genere, lungi dall’esser tipicamente italiana, è globale: in India, ad esempio, le donne hanno spesso e volentieri ricoperto le più alte cariche pubbliche, ma continuano tuttora a subire violenza domestica o sessuale (interessante il documentario Born into Brothels, 2004) e a non denunciarle per il giustificato timore di ritorsioni. In Occidente non ce la passiamo meglio, tra femminicidi e donne che, per fragilità o per vergogna, scambiano atti violenti per forme d’amore. Per non parlare della questione velo sì, velo no: donne che il velo lo vogliono, donne che il velo lo combattono. Bambine che si fanno esplodere, bambine che lottano per l’acquisizione dei diritti civili e per il diritto all’istruzione (il premio Nobel Malala). Sullo sfondo, la stessa religione: l’Islam. E ancora: donne che portano i pantaloni in casa, e uomini “mammo”. Che si tratti di progredire, nel senso etimologico del termine (“andare avanti”), non c’è dubbio. Non sembra tuttavia svanire, bensì ribaltarsi, quella dialettica servo-padrone che regola dalla notte dei tempi il rapporto tra i due generi.

4 ottobre 1964, viene inaugurata l’Autostrada del Sole, circa 760 Km tra Milano e Napoli costruiti in appena otto anni (la prima pietra venne poggiata nel 1956). L’opera, costata 272 miliardi di lire, è stata uno sforzo enorme: 15 milioni di ore lavorate, 1,8 milioni di metri di cubi di terra scavati per fare le gallerie, 853 tra ponti e viadotti, 572 cavalcavia, 35 gallerie, eccetera. 16 marzo 2015, Ercole Incalza, ex capo della Struttura tecnica di missione del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, viene arrestato insieme ad altri indagati su ri-

chiesta della Procura della Repubblica di Firenze. Le accuse vanno dalla corruzione all’induzione indebita, dalla turbata libertà degli incanti ad altri delitti contro la pubblica amministrazione. Non c’è grande opera o grande appalto degli ultimi vent’anni che non sia stato inquinato dalle tangenti e dal malaffare. Tav, Mose, G8 dell’Aquila, Expo, Salerno-Reggio Calabria, Metro C di Roma, Mondiali di nuoto: tutto ciò che è stato opera pubblica, spesso dedicata alla mobilità, è stato oggetto di saccheggio da parte dell’amministrazione o della politica. Sarà anche per questo che dal basso sta nascendo una risposta singolare. Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio Linear dei Servizi, tre quarti degli italiani hanno una bicicletta e la metà dice di utilizzarla. Uno su cinque di questi ciclisti usa abitualmente il mezzo per andare al lavoro. Nonostante la mancanza di sicurezza, la manutenzione pietosa delle ciclabili, il mancato rispetto del codice della strada da parte degli automobilisti, i volenterosi non mancano. Sullo sfondo la Carta di Bruxelles, ovvero l’impegno delle amministrazioni comunali dell’Unione di raggiungere il 15% della mobilità ciclistica entro il 2020. Intanto la Germania indica la nuova frontiera: un’autostrada solo per le due ruote che congiungerà Dortmund e Duisburg. Sessanta chilometri per ripensare la mobilità e le grandi opere.

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di Paolo Bianchi

ESTERI

EGITTO E SUDAN:

IL BIVIO DELLE URNE ELETTORALI Egitto sta cercando di uscire da una gravissima crisi con lo scopo principale di garantire sicurezza interna e far ripartire subito il turismo, la sua principale fonte di introiti. Le elezioni parlamentari egiziane, importante tappa sulla via della democratizzazione del Paese, si sarebbero dovute tenere in due tornate tra il 22 marzo ed il 7 maggio prossimi. Tuttavia, la Corte Costituzionale ha recentemente accolto alcuni ricorsi contro la legge elettorale e l’appuntamento con le urne è stato rinviato a data da destinarsi. Sotto accusa è la parte della riforma che regola le modalità di scelta dei candidati, i diritti politici e il funzionamento del nuovo parlamento, che per la prima volta sarà monocamerale, dopo l’approvazione dell’ultima Costituzione nel gennaio del 2014 e l’abolizione della Majlis al-Shura, il senato egiziano. Il potere legislativo rimane per il momento ancora nelle mani del presidente al-Sisi, che con il colpo di Stato del 30 giugno 2014 ha destituito l’islamista Mohammed Morsi e messo al bando il partito dei Fratelli Musulmani. Gli islamisti sono fuori dai giochi politici ma continuano a fare proselitismo, e i gruppi jihadisti di Ansar Bait al-Maqdis, legati precedentemente ad al-Qaeda, hanno giurato fedeltà all’IS, lo Stato Islamico. Nel frattempo, ben 18 partiti politici egiziani hanno trovato un accordo per la formazione di una lista elettorale comune attorno al partito di centrodestra al Wafd. I partiti di sinistra hanno invece accettato la leadership del partito socialista Tagammu. Le nuove regole volute da al-Sisi, sostenuto dall’Arabia Saudita e dai suoi potenti alleati occidentali, tra cui gli Stati Uniti, puntano a creare un parlamento ricco di candidati indipendenti e a indebolire i partiti e le coalizioni. Nove persone appartenenti alla formazione liberale Al Dostour sono in carcere. Secondo alcuni analisti, c’è la possibilità che tornino sulla scena vecchi politici appartenenti proprio al defunto National Demo-

L ’

cratic Party (NDP) di Mubarak. Diversamente dall’Egitto, tra aprile e maggio sono confermate le elezioni in Sudan. Il paese centro africano è tristemente noto soprattutto per il terribile e dimenticato conflitto del Darfur, che dura dal 2003. Il presidente Al Bashir è saldamente al potere dal 1989 grazie a un colpo di Stato. Nel 2008 la Corte Penale Internazionale ha accusato Al Bashir di genocidio, crimini contro l’umanità e crimini di guerra. Nel 2009 è stato emesso addirittura un mandato d’arresto. Il presidente è ritenuto il diretto mandante dei massacri compiuti in Darfur dai miliziani filogovernativi Janjawid (i “demoni a cavallo”) contro gruppi etnici

RIMANDATE IN EGITTO E CONFERMATE IN SUDAN, LE ELEZIONI LOCALI SONO UN DELICATO PASSAGGIO POLITICO PER L’INTERA AREA Omar Hasan Ahmad al-Bashir

locali che si sono ribellati al potere centrale. Il partito di maggioranza che sostiene Al Bashir è il Partito Nazionale del Congresso. Le forze di opposizione hanno lanciato una campagna contro le prossime elezioni, dando vita a un’alleanza che chiede la creazione di un governo di transizione a Khartoum. “L’Appello del Sudan”, questo il nome della coalizione, è il primo che riunisca un così largo numero di partiti politici e gruppi armati, impegnati da anni, ognuno per proprio conto, contro il regime del presidente. Sono uniti assieme il Fronte rivoluzionario del Sudan, il partito Umma e organizzazioni politiche più piccole e della società civile. Chiedono di creare un governo di transizione per gestire l’interim fino alle prossime elezioni, allo scopo fondamentale di far sì che non si svolgano sotto il controllo di Al Bashir, al quale sarebbe comunque garantita la possibilità di ricandidarsi.

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COSTUME E SOCIETÀ

di Angelita INFORMAZIONE Papa REDAZIONALE ESTERI

di Angelita Papa

IL ROMICS RADDOPPIA TUTTO IL MONDO DEL FUMETTO A DIMENSIONE DI FIERA er gli amanti dei fumetti sarà un anno indimenticabile: doppio appuntamento, per il 2015, per la XVII edizione di Romics. Dal 9 al 12 aprile e dall’1 al 4 ottobre la Fiera di Roma ospiterà la consolidata kermesse in un tripudio di eventi che si svolgeranno in contemporanea nelle diverse sale con grandi ospiti, film show e divertimento: 30.000 mq di superficie espositiva per

editoria, games, collezionismo, intrattenimento e cinema con oltre centinaia di stand e spazi commerciali. Migliaia i giovani di tutta Italia che accorreranno per lo spettacolo Cosplay, termine con il quale si definisce l’arte di interpretare gli atteggiamenti di un personaggio conosciuto, indossandone il costume. A coronare l’evento, una sfilata competitiva in cui verranno premiati, come di consueto, i costumi ed i personaggi più straordinari attinti dal mondo dei manga, dell’animazione, dei giochi di ruolo. Nell’area intrattenimento, dedicata a grandi e piccini, gli appassionati di videogiochi potranno sfidarsi nella zona dedicata ai tornei; mentre numerose associazioni ludiche offriranno la possibilità di partecipare a giochi di ruolo, aggirarsi nelle ricostruzioni dei più importanti set cinematografici e dei fumetti o imbattersi in battaglie medioevali o vampiresche al cospetto di veri e propri arbitri ufficiali ed altri esperti, che saranno a completa disposizione di appassionati e curiosi desiderosi di apprendere le regole e le tecniche. Più classica (ma non meno fantasiosa), l’area dedicata al fumetto. La cosiddetta “Officina del Fumetto” proporrà convegni, conferenze, tavole rotonde e incontri con autori di fama internazionale. L’edizione del 2014 ha ospitato fumettisti del calibro di Albert Uderzo (autore di Asterix), Monkey Punch (il creatore di Lupin III) e Gallieno Ferri (dalla cui penna è scaturito Zagor, personaggio cult degli anni Sessanta) e, tra gli insigniti del prestigioso Romics D’Oro, Lele Vianello. E poi ancora il Movie Village, area dedicata al primo festival transmediale in Europa per la “fanculture”, in cui si proietteranno pellicole a tema ispirate a fumetti, romanzi, animazione o videogiochi.

DORMIRE LOPS, DORMIRE BENE!

lmeno un terzo della vita lo si passa a dormire. Riposare bene non è dunque un capriccio, è una necessità categorica della vita. Di questo abbiamo parlato con Andrea Braconi, uno dei responsabili del punto vendita Lops del Torrino, in via del Pianeta Terra 41. Lops è un’azienda a conduzione familiare, il primo punto vendita è stato aperto nel 1970 in via Oderisi da Gubbio. L’esperienza quindi non manca... Dagli anni Settanta come si è evoluta l’attività? C’è tutta l’evoluzione del materasso, da quelli che usavano i nostri nonni a quelli in memory, che sono l’ultima parola in fatto di buon dormire. Siamo specializzati nella vendita di tutti i tipi di materasso: da quello a molle al memory Perché i clienti scelgono il memory? Perché è completamente anallergico. È inoltre il più adatto alla colonna vertebrale, non comprime la schiena. A differenza degli altri materassi - che spingono verso l’alto - il memory spinge verso il basso. Negli ultimi 4 anni c‘è stato un boom delle vendite: chi li ha provati si è accorto che è il materasso più confortevole. Per quanto riguarda le misure? Non c’è problema. Facciamo materassi di tutte le misure. Lavoriamo dal prodotto artigianale alle grandi marche. Sconti, offerte e promozioni? Facciamo degli sconti al momento dell’ordine e sconti extra sulla merce già pronta e quella in esposizione. A parte i materassi cosa si può trovare da Lops? Letti, letti contenitore, sommier, reti, reti motorizzate, cuscini, coprimaterassi, coprirete e divani. Sui divani tengo a precisare che ogni tanto capitano sconti interessanti e che vendiamo divani a rete estraibile, divani a contenitore e divani classici. Per i tempi di consegna? Dal momento dell’ordine, se la merce è pronta, nel giro di 48 ore arriva a casa. Altrimenti ci vuole al massimo una settimana. Consegniamo a casa e ritiriamo il vecchio: tutto compreso nel prezzo. Se il cliente non è soddisfatto del materasso che acquista ha tempo un mese per cambiarlo. C’è parcheggio? Nei nostri punti vendita è facile parcheggiare. Qui al Torrino c’è sempre posto, a via Oderisi da Gubbio c’è il garage accanto al negozio.

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di Palma Agosta

PERUGIA: TUTTO IL BELLO DEL GIORNALISMO

COSTUME E SOCIETÀ

CINQUE GIORN DIBATTITI PERI DI NONO FESTIVAIL L INTERNAZION ALE DEL GIORNALISMO

o slogan della IX edizione del Festival Internazionale del Giornalismo - “#ijf15 everybody learning from everybody else: Tutti possono imparare da

le su sorveglianza e privacy. Oltre a questo e al tema del giornalismo in senso stretto, da segnalare sono sicuramente le presenze di Giuliano Sangiorgi e Andrea “Andro” Mariano, il frontman e il tastierista dei Negramaro, che saranno pro-

tutti” - racchiude perfettamente il senso dell’evento e dei tempi che corrono. Città ospitante, anche quest’anno (dal 15 al 19 aprile), Perugia. Nato nel 2006 per iniziativa di Arianna Ciccone e Christopher Potter, il festival ha sin dalla sua fondazione l’obiettivo di parlare di giornalismo, informazione, libertà di stampa e democrazia. Il modello è innovativo, nato dal basso: non ci sono comitati scientifici né direttori artistici: chi ha idee e proposte, può farlo e dar vita alla kermesse. Arianna Ciccone è molto soddisfatta del programma di quest’anno: un “colpo grosso” sostanziato da 200 eventi, oltre 500 speaker da 34 paesi, 50 workshop e 240 volontari che curano tutte le iniziative. L’ingresso è gratuito per tutti gli eventi. Il focus è su libertà di espressione, sicurezza e privacy. Non a caso si ascolteranno le parole di Edward Snowden, l’uomo che ha rivelato al mondo dettagli di diversi programmi di sorveglianza di massa del governo statunitense e britannico. La storia è nota. Snowden, ex collaboratore informatico della National Security Agency, nel 2013 ha denunciato a due giornalisti del The Guardian, Glenn Greenwald e Ewen MacAskill, l’enorme portata delle pratiche di sorveglianza dell’Nsa e di altre Agenzie di intelligence. Sarà presente al Festival il 17 aprile in collegamento via Skype, insieme a Laura Poitras , la regista premiata con l’Oscar proprio per aver raccontando la sua vicenda in Citizenfour, in occasione di un evento specia-

tagonisti di un evento speciale dal titolo “Una storia così grande”. Nell’incontro i due componenti della band ripercorreranno le tappe fondamentali della loro carriera, dal Salento allo stadio San Siro di Milano fino all’America, con sullo sfondo un’Italia in continuo cambiamento. L’appuntamento si terrà alle 21 del 19 aprile, il giorno di chiusura, e il moderatore sul palco sarà il giornalista Luca Valtorta. Tra le firme italiane più note, saranno presenti al festival Vittorio Feltri (per la prima volta, parlerà di media e calcio), Marco Damilano ed Enrico Mentana (la Repubblica dei selfie), e Giovanna Zucconi (vita da freelance). Infine, per non dimenticare il tragico assalto terroristico francese, l’omaggio a Charlie Hebdo con la proiezione di Cabu, politicamente scorretto, documentario con le immagini della redazione nel 2006, nel giorno in cui si decise di pubblicare la prima vignetta su Maometto. La copertina di quel numero fu disegnata da Jean Cabut, in arte Cabu, che dà il nome al documentario. L’appuntamento è alle 18:30 di giovedì 16 aprile. Gli incontri del festival si svolgono nei teatri, nelle sale per convegni e negli spazi del centro storico di Perugia. Tra questi, il Teatro Morlacchi e quello del Pavone, la Sala dei Notari all’interno del palazzo dei Priori, e l’auditorium del Conservatorio di musica Francesco Morlacchi.

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INFORMAZIONE REDAZIONALE UN MONDO SENZA GLUTINE È UN MONDO POSSIBILE!

l termine “celiachia” indica un’intolleranza permanente al glutine del sistema immunitario. Nei soggetti geneticamente predisposti, l’assunzione di alimenti contenenti glutine o tracce di glutine induce una reazione immunitaria anomala dell’intestino tenue. Ne consegue un’infiammazione cronica dell’intestino, che ha come conseguenza la scomparsa dei villi intestinali. Nell’individuo sano, la parete dell’intestino è rivestita

da villi aventi la funzione di assorbire dagli alimenti le sostanze nutritive essenziali. Nell’individuo celiaco, i villi regrediscono e la mucosa intestinale è danneggiata in misura proporzionale alla gravità dell’infiammazione, per cui l’intera superficie d’assorbimento delle sostanze nutritive si riduce o scompare completamente, provocando scompensi e malnutrizione. La celiachia può manifestarsi in diverse forme: la celiachia tipica e quella atipica nonché la celiachia silente sono associate ad un danneggiamento della mucosa. La celiachia è una patologia complessa, causata da fattori ereditari e ambientali. La malattia si manifesta spesso nell’infanzia, dopo lo svezzamento, con il passaggio dal latte materno all’alimentazione contenente glutine. Qualora non fosse diagnosticata, sono possibili disturbi della crescita e dello sviluppo. I bambini celiaci sono spesso di corporatura esile e possono apparire denutriti. La celiachia può tuttavia comparire ad ogni età, oggi infatti viene diagnosticata soprattutto tra gli adulti. Se si sospetta una celiachia, il primo test da effettuare sono gli esami del sangue. Se in questi esami vengono evidenziati gli anticorpi specifici, nella maggior parte de casi si procede con una biopsia dell’intestino tenue (prelievo del tessuto) per la conferma definitiva. Se la biopsia intestinale mostra le tipiche variazioni della mucosa, lo specialista vi mostrerà quali effetti positivi avrà per voi una dieta priva di glutine. Un’alimentazione priva di glutine infatti porta spesso a un rapido miglioramento. Non appena si rinuncia agli alimenti contenenti glutine, la mucosa intestinale inizia a rigenerarsi. Fortunatamente un celiaco non deve assumere alcun tipo di farmaco, la cura consiste nell’osservare una dieta senza glutine rigorosa a vita. Un Mondo senza glutine, in via Antonio da Gaeta 47/49 (angolo Via Fabiano Landi) dispone della più ampia gamma di prodotti destinati ai celiaci. Si accettano anche i buoni della Asl.

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di Penelope Salomone

VISTI (BENE) DA FUORI n balsamo per il nostro (affannato) orgoglio nazionale: ce lo somministra Maarten van Aalderen, presidente dell’Associazione della Stampa Estera nel nostro Paese, nelle 150 pagine de “Il Bello dell’Italia”. Che dovrebbe assolutamente leggere chiunque ancora pensi che gli italiani visti dall’estero possano suscitare solo sarcasmo e mai consenso o ammirazione. Nel volume, appena pubblicato da Albeggi Edizioni, l’autore ha raccolto i giudizi - naturalmente lusinghieri - sul Belpaese di 25 colleghi (tredici donne e dodici uomini) di altrettanti paesi distribuiti nei cinque continenti. A Maarten van Aalderen, corrispondente (anche per la Turchia) del De Telegraaf, il quotidiano più diffuso in Olanda, abbiamo rivolto alcune domande. Presidente van Aalderen, quando ha cominciato a raccontare l’Italia ai suoi connazionali? Venticinque anni fa. Nella mia lunga esperienza, quasi metà della mia vita, ho notato i molti passi in avanti compiuti da questo Paese, un paese che lotta sempre per migliorarsi. In cosa siamo progrediti: un esempio? L’emancipazione femminile. Il numero delle donne in politica, in particolare quelle che ricoprono ruoli di prestigio,

COSTUME E SOCIETÀ

INTERVISTA AL PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE STAMPA ESTERA IN ITALIA. I PREGI DEL BEL PAESE RACCONTATI DAI GIORNALISTI CHE SPIEGANO L’ITALIA AL MONDO

è aumentato nell’ultimo decennio. Si può dire lo stesso dell’imprenditoria, settore nel quale sono tante le signore che hanno saputo conciliare lavoro, famiglia e successo: José Rallo di Donnafugata, le sorelle Nonino, Camilla Lunelli delle Cantine Ferrari, Valentina Righi di Carpignani. Che cosa l’ha spinto a scrivere “Il Bello dell’Italia”? Tutto quello che è buono o funziona non fa notizia. Tuttavia, in un periodo in cui l’Italia sta attraversando una grave crisi - ne siamo tutti consapevoli - ritengo sia importante parlare, e soprattutto far parlare, di fatti positivi. Io voglio bene al vostro (e, ormai, anche mio) Paese, così ho voluto esaltarne, in questo libro, le qualità, interrogando in merito alcuni colleghi esteri. Può citarne alcuni e dirci da cosa sono attratti? Certo. La giornalista canadese Megan Williams è attratta dal design e dall’urbanistica, la polacca Agnieszka Zakrzewicz e la colombiana Carmen Cordoba dall’arte e dal cinema contemporaneo, l’australiana Josephine McKenna dall’archeologia, Sarah Venema, olandese come me, dalla vitalità della gente di quartiere, l’iraniano Hamid Masoumi Nejad dalla musicalità della lingua italiana e la russa Elena Pouchkarskaia dalla moda e, in particolare, da Loro Piana, eccellenza del cashemere. Il collega giapponese Tetsuro Akenegakubo iscriverebbe le trattorie romane nel Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Rossend Domènech è sostenitore della filosofia di Slow Food ed ha pure veicolato in Spagna il “chilometro zero” inventato dalla Coldiretti, grazie ai suoi articoli. Monica Larner su “Wine Advocate” fa impazzire gli americani per il vino italiano e Ma Sai racconta a 150 milioni di tifosi cinesi le prodezze calcistiche del... (come?) Milan. Ovviamente non è tutto... Per concludere, Maarten, non è che la sua italofilia scaturisce anche da legami affettivi familiari? Sì, tant’è vero che ho dedicato “Il Bello dell’Italia” a mia moglie Elisabetta.

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di Penelope Salomone

MATISSE:

ARTE E CULTURA

FINO AL 21 GIUGNO LE SCUDERIE DEL QUIRINALE OSPITANO I CAPOLAVORI DEL GRANDE ARTISTA

ARABESQUE IN LIBERTÀ “

a révélation m’est venue d’Orient”, confessava Henri Matisse (1869 - 1954) al critico Gaston Diehl in una lettera del 1947. E, quest’esposizione a cura di Ester Coen, realizzata dall’Azienda speciale Palaexpo in collaborazione con Mondo Mostre, (ri)porta l’attenzione proprio al fascino esercitato dalle culture orientali - incontrate in viaggi, studi, visite a mostre - sulle opere dell’artista francese. L’Oriente, declinato in arabeschi, trame geometriche e colori vibranti, offre un respiro inconfondibile alle composizioni di Matisse, liberandole dalle costrizioni formali, dalla necessità della prospettiva e della “somiglianza”, concependo così una nuova idea di arte decorativa, fondata sulla “superficie pura”. Lo straordinario e moderno linguaggio di Matisse - in cui affiorano suggestioni dall’arte ottomana, bizantina, ortodossa e dei Primitivi, da lui

studiati al Louvre - è illustrato, in mostra, da oltre cento dipinti e disegni, provenienti dalle maggiori istituzioni museali del mondo: Tate, MET, MoMa, Puškin, Ermitage, Pompidou, Orangerie, Philadelphia, Washington ed altre. Tra essi per la prima volta visibili in Italia le tele: “Zohra sulla Terrazza” e “Marocchino in verde”, la prima arrivata da Mosca e la seconda da San Pietroburgo. Non solo quadri celeberrimi (Gigli, Iris e Mimose, Odalisca blu, Pesci rossi, per citarne alcuni), ad invadere le sale delle Scuderie del Quirinale anche i costumi - intatti dopo quasi un secolo - disegnati da Matisse per il balletto “Le Chant du Rossignol” (1920), con le note di Stravinskij e la coreografia di Léonide Massine. Inoltre, preziose ceramiche, intarsi lignei, stampe, oggetti afferenti alle culture da cui fu ammaliato, riflettono, in un magico gioco di rimandi, Matisse nelle sue fonti d’ispi-

razione. Dal 18 marzo al 13 maggio è in programma, per l’occasione, al Palazzo delle Esposizioni (via Nazionale) un ciclo di conferenze e proiezioni di documentari dedicati all’avventura creativa del geniale pittore.

ART FORUM WÜRTH A CAPENA, NASI ODO

RANO TULIPANI. L’ARTE IRREGOLARE NELLA COLLEZIONE WÜRTH. FINO AL 21 GENNAIO 2017

on solo collezionisti e mecenati: Reinhold e Carmen Würth sono noti anche per la sensibilità e l’impegno (concreto) che profondono nell’integrazione sociale delle persone diversamente abili. Dagli anni Settanta ad oggi, Reinhold, imprenditore (planetario) della ferramenta ha raccolto ben 16mila opere d’arte, antiche e moderne, tra dipinti, capolavori di grafica e sculture. In questo sterminato patrimonio, in sintonia, altresì, con la vocazione filantropica della coppia Würth, non poteva mancare l’arte cosiddetta “irregolare”. Tale definizione include - ricordiamolo - sia opere caratterizzate da immediatezza e spontaneità fiorite al di fuori dei circuiti ufficiali di tendenze o movimenti sia quelle realizzate da artisti con disabilità intellettiva. La singolare mostra allestita all’Art Forum di Capena - il cui titolo “Nasi odorano tulipani” deriva da una delle opere in esposizione di Uwe

Kächele, una novità per il nostro Paese - ci sorprenderà con trenta opere di venti artisti (dis)abili, attivi in vari atelier in Germania. Info: www.artforumwuerth.it

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di Alessandro Cortellessa

QUESTIONE DI CILINDRI

E T O U R O R T T A U Q U S O UN SOGN

IL GRANTURISMO DI CLASSE embra incredibile, ma il settore delle auto di lusso non è stato toccato dalla crisi. Sulla scia della domanda globale, la Bentley Motor, uno dei marchi più blasonati al mondo, ha dunque deciso di aggiornare la gamma Continental GT, uno dei fiori all’occhiello della casa inglese, con una serie di accorgimenti di design dal tocco contemporaneo e nuove raffinate caratteristiche per il suo modello di maggior successo. Per il 2015, anche la lussuosa e potente Bentley Flying Spur si arricchisce di svariate innovazioni, principalmente per quanto concerne lo sviluppo del gruppo propulsore, le tecnologie a bordo e il comfort dell’abitacolo. I nuovi modelli sono stati presentati al Salone di Ginevra dal 5 marzo scorso

profilo aerodinamico pronunciato in prossimità del bordo di uscita. Il paraurti posteriore è stato rimodellato e ampliato per una sensazione di potenza ancora più marcata, e presenta ora finiture in acciaio inossidabile sull’intera lunghezza. La V8 S e la GT Speed si arricchiscono inoltre di un nuovo design per il diffusore posteriore, che differenzia ulteriormente i modelli ad alte prestazioni della famiglia Continental. Gli aggiornamenti all’estetica degli esterni sono

IN MOSTRA A GINEVRA LA NUOVA GAMMA BENTLEY CONTINENTAL GT. CURA PER I PARTICOLARI, NUOVE FINITURE, LUSSO, TANTA TECNOLOGIA E CONSUMI LEGGERMENTE RIDOTTI e le consegne inizieranno questa estate. Pertanto, converrà prenotarsi per tempo, dato che sembra che la produzione andrà esaurita presto anche per quest’anno. La Bentley Continental GT è stata aggiornata con una serie di nuovi tocchi di stile per la carrozzeria. Un innovativo paraurti anteriore si sposa con una calandra del radiatore più piccola e nuovi parafanghi più pronunciati, per conferire all’anteriore della vettura un carattere ancora più deciso e sicuro. I parafanghi sfoggiano ora una nuova presa d’aria impreziosita da uno splendido dettaglio in metallo della “B”, a sottolineare l’inconfondibile linea dinamica Bentley che si estende fluida lungo la fiancata dall’arco della ruota anteriore. I nuovi stemmi sui parafanghi con cromatura chiara per i modelli V8 S e WI2 rispecchiano ora quelli applicati alla GT Speed. Al posteriore, la vettura ha un cofano bagagli dal design più scolpito, con un

completati dall’aggiunta di nuovi cerchi alla gamma di design da 20” e 21” disponibili. Di serie sulla GT V8 e sulla GT WI2 sono ora disponibili i nuovi cerchi a 6 razze triple da 20”, con finitura verniciata per il modello V8 e lavorata chiara per il WI2. I cerchi della specifica Mulliner Driving hanno un nuovo design a 7 razze doppie da 21”, con finitura in grigio grafite e razze lavorate chiare. Infine, i nuovi cerchi sportivi a 5 razze inclinate da 21” vanno ad arricchire l’attuale gamma di cerchi da 21” disponibili per la V8 S e la GT Speed. Per esaltare ulteriormente il caratteristico profilo della GT, sono disponibili tre nuovi colori: Marlin (un ricco blu metallizzato), Camel (una delicata tonalità dorata) e Jetstream (un blu metallizzato chiaro e brillante). Gli aggiornamenti all’estetica proseguono all’interno del lussuoso abitacolo. Un nuovo design a scanalature lineari dal gusto contemporaneo abbellisce i quattro sedili ampi e confortevoli, mentre la specifica Mulliner Driving (di serie sulla GT Speed) si arricchisce di una trapuntatura a rombi più piccoli e ravvicinati, chiaro rimando alle giacche sartoriali in classico stile britannico. I comandi di guida sono stati interamente rinnovati, con un volante più ergonomico e sportivo disponibile in opzione e leve del cambio al volante più ampie, con dettagli in metallo dalla superficie zigrinata per un’esperienza tattile straordinaria. Sono state inoltre aggiornate le finiture in acciaio inossidabile su tutta la console, la strumentazione

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QUESTIONE DI CILINDRI si arricchisce di nuovi quadranti ed elementi grafici per un look più fresco e contemporaneo, e lo splendore del nuovo abitacolo è ora esaltato da un’illuminazione a LED. La console centrale presenta inoltre una nuova cornice nera della leva del cambio, per uno stile più avvolgente e armonioso di tutti i comandi di guida. Sui modelli V8 e V8 S coupé, fra i sedili posteriori si trova un nuovo vano portaoggetti nascosto, perfetto per riporre e ricaricare dispositivi elettronici, come l’iPad. Oltre alle modifiche apportate alla dotazione di serie, è stata sviluppata una nuova gamma di optional per l’abitacolo. Sui modelli GTW12 e GT Speed è ora possibile optare per i nuovi rivestimenti in semi-anilina, ancora più soffici, per sedute e schienali dei sedili: sono realizzati con pelli della massima qualità disponibile nel settore automotive e conferiscono una sensazione unica, ancora più confortevole, lussuosa e naturale. Due nuove tonalità per i rivestimenti in cuoio arricchiscono la gamma Continental per il 2015: Shortbread e Camel. Inoltre, il padiglione dei modelli GT V8 S, GT WI2 e GT Speed coupé è ora disponibile in Alcantara, in tinta con tutti i I7 colori per i rivestimenti in pelle degli interni. Infine, su tutti i modelli della famiglia Continental è ora disponibile un hotspot Wi-Fi dedicato, per la connessione in wireless di tutti i dispositivi personali direttamente dalla vettura. Il look rinnovato della Continental GTW 12 cela tre fondamentali cambiamenti apportati allo straordinario motore W12 biturbo da 6 litri. Il primo riguarda l’aumento di potenza e coppia, che passano da 575 CV (423 kW) e 700 Nm a 590 CV (434 kW) e 720 Nm, per preservare ed esaltare ulteriormente le incredibili prestazioni fluide e dirompenti di questo modello. L’incremento di potenza procede in parallelo con un risparmio di carburante fino al 5%. La GT W12 è ora dotata della tecnologia a cilindrata variabile, un’evoluzione innovativa che disattiva sei dei dodici cilindri a regime parziale, per ridurre il consumo

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visioni grafiche

di Angelita Papa

ARREDAMENTO

SALONE DEL MOBILE DI MILANO PIÙ DI MEZZO SECOLO DI VITA E PRONTO ANCORA A STUPIRE ualità e innovazione: questi i buoni propositi della 54esima edizione del Salone del Mobile, le cui porte si apriranno ufficialmente dal 14 al 19 aprile presso il quartiere fieristico di Rho (Milano). Fitto e per tutti i gusti, il programma sarà ricco di sfiziose novità sia dal pun-

to di vista commerciale che tecnologico. Qualche esempio? Presentata in anteprima presso la fiera, un’applicazione “In Italy” racconterà in formato multimediale l’Italian lifestyle al mondo: gli stili, gli ambienti e i dettagli per spiegare cosa si celi dietro ogni oggetto e da dove abbia origine l’eccellenza italiana. Ma il concetto di innovazione non sarà celebrato solo attraverso la digitalizzazione dei contenuti: “Pensare all’ambiente di lavoro come a una palestra attrezzata per allenare la mente significa farlo diventare uno spazio in cui le relazioni generino nuove idee e possibilità”, sottolinea l’architetto Michele De Lucchi. “L’ufficio del futuro è un paesaggio mutevole, privo di convenzioni, sempre diverso e creatore continuo di novità”. Ed è proprio in questa ottica di rimodulazione e reinterpretazione - dunque innovazione - degli spazi che una grande installazione sul tema dell’ambiente di lavoro, firmata dallo stesso De Lucchi, sarà ospitata nei padiglioni 22-24 di Workplace3.0 per tutta la durata della manifestazione, con l’intento di trasferire suggestioni e pensieri progettuali dedicati. “Pianeta Vita”, in perfetta sintonia con i temi di Expo 2015, sarà invece il filo conduttore degli allestimenti e dei progetti presentati da oltre 700 giovani designer di tutto il mondo presso il SaloneSatellite - collocato nei padiglioni 22 e 24 e con ingresso libero: uno spazio espositivo interamente dedicato ai giovani sotto i 35 anni - insignito nel 2014 del Compasso d’Oro alla carriera ormai giunto alla sua diciottesima edizione. Per tutte le informazioni: www.salonemilano.it

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TRATTEMENTO SPECIFICO VISO, COLLO E DECOLLETÈ: AGE SUMMUM

TRATTAMENTO CONTORNO OCCHI: EYE LOGIC

Trattamento interamente manuale, per stimolazione di microcircolo e ossigenazione tessutale. Il trattamento si compone di 4 fasi: · gommage dermo abrasivo, esfolia la pelle ed elimina le cellule morte · Siero anti-age rigenerante e attivatore della vitamina C presente pura in polvere, riattiva la rigenerazione cellulare · massaggio anti-age con l’applicazione di siero specifico per la tonificazione del viso · maschera illuminante anti-age per restituire luminosità alla pelle, lavorata con la tecnica di digitopressione. L’obiettivo del massaggio è quello di ottenere una sensazione di profondo rilassamento. Le pressioni esercitate con le dita contribuiscono a rilasciare le tensioni muscolari e favorire la microcircolazione nonché a riattivare i flussi energetici, con la tecnica SHIATSU.

Gli occhi sono lo specchio del viso, è sugli occhi che si possono leggere i segni dell’età (rughe) e della stanchezza (occhiaia e borse). Con il nuovo trattamento EYE LOGIC si vanno a contrastare le problematiche del contorno occhi in 3 fasi: · ionizzazione con siero specifico: si ottiene un’azione drenante delle borse e delle palpebre Decongestionante delle occhiaie e levigante delle zampe di gallina e della ruga del leone. · massaggio del contorno occhi ad effetto liftante e tonificante: favorisce il drenaggio e riattiva la microcircolazione sottocutanea per attenuare borse e occhiaie · maschera per il contorno occhi: diffonde i principi attivi di giovinezza direttamente nelle cellule e crea un effetto lifting immediato grazie al Dynalift, principio attivo che esercita un effetto tensore immediato. I prodotti utilizzati per il trattamento contengono principi attivi importanti per l’ossigenazione della cellula e la stimolazione e la tonificazione del microcircolo, come la Dermochlorella, la Castagna D’India e la Vit. C stabilizzata, antiradicalica e antiossidante.

SAGRE

di Palma Agosta

TEMPO DI UNA GITA FUORI PORTA! TANTI GLI APPUNTAMENTI INTORNO A ROMA arzo è il mese di San Giuseppe e infatti ad Anzio (RM) si può partecipare alla Fiera di San Giuseppe - sagra della zeppola - dal 19 al 22 marzo 2015. La manifestazione si svolgerà in via Antium, piazzale del mercato, e sono previsti spettacoli serali di intrattenimento con musica dal vivo. Venerdì 20 serata di musica salsa e latino-americana. Sabato 21 concerto del gruppo musicale “kala nera”, primo “live” ufficiale dopo il successo al festival di Sanremo. Domenica 22 serata conclusiva con l’orchestra “Nomeldt”. Nello stesso weekend, a Roccantica, in provincia di Rieti, la Sagra dei frittelli. I frittelli sono cime di broccoli e cavolfiori tritate, salate, immerse in una pastella di uova, farina e acqua. Il tutto viene poi fritto in enormi padelle con olio d’oliva. La sagra è un’occasione per gustare i prodotti tipici del luogo: olio extra vergine di oliva e vino. Domenica 29, a Mentana (RM), torna la Rassegna Floreale Tor Lupara in Fiore, una delle manifestazione più seguite del territorio. L’associazione Arte & Ambiente organizza, con il patrocinio del comune di Fonte Nuova, questa suggestiva mostra-mercato florovivaistica che si svolgerà dall’alba al tramonto la domenica delle Palme in Piazza Varisco. Saranno presenti espositori di tutte le regioni. A Canale Monterano (RM), il 6 aprile, nella splendida cornice della riserva naturale di Monterano, una pasquetta tra giochi, divertimento e tanto relax. Sarà allestito uno stand gastronomico con primi, grigliate, panini dolci e bevande. Prevista animazione e giochi per grandi e bambini. Sarà inoltre possibile effettuare visite guidate dell’antico abitato di Monterano. Durante la giornata, è indetto il primo concorso fotografico “un selfie a Monterano”. Domenica 12 aprile, dalle ore 12 fino al pomeriggio inoltrato, appuntamento a Cineto Romano, in Piazza dei Villini, per la famosa sagra della polenta, giunta alla trentunesima edizione. I piatti di polenta saranno guarniti con salsicce e spuntature di maiale. Si potranno gustare altri prodotti della cucina locale, il tutto accompagnato da ottimo vino di stagione. Da non perdere l’antico borgo di cineto romano e il mercatino dell’artigianato.

di Chiara Rovan

TEATRO

MAGAZZINO 18 IL DRAMMA DELL’ESODO GIULIANO-DALMATA RACCONTATO DA CRISTICCHI al 24 al 29 marzo, presso il Teatro Vittoria, sarà in scena uno spettacolo che già ha avuto ampi consensi e molto seguito nella stagione teatrale scorsa, affrontando un tema attuale e spesso scomodo: la disperata fuga della popolazione italiano-iugoslava dopo la seconda guerra mondiale da quei territori divenuti dominio comunista sotto la guida di Tito. Simone Cristicchi è un artista completo che non solo con la sua musica, ma anche con i suoi testi teatrali e narrativi ha sempre toccato argomenti sociali e problematiche civili dal forte impat-

to emotivo (C.I.M., Li romani in Russia, Mio nonno è morto in guerra). Magazzino 18, scritto nel 2013 con Jan Bernas (autore di Ci chiamavano fascisti, eravamo italiani) e già Premio Speciale Luchetta nell’ambito giornalistico internazionale, nasce dall’urgenza di trasmettere la Memoria e non dimenticare le crudeltà e gli orribili eventi di cui l’essere umano si è mostrato artefice consapevole. Cristicchi, diretto da Antonio Calenda, canta e racconta di un magazzino che si trova nel porto di Trieste, nel punto franco vecchio di una città mitteleuropea, da sempre considerata un crocevia di culture, lingue, tradizioni e purtroppo mire espansionistiche. In questo luogo chiuso, polveroso e annerito dal tempo, solo da poco riaperto al pubblico, venivano ammassati oggetti, mobili, averi di ogni tipo della gente espulsa violentemente dalla sua terra nell’attesa di poter un giorno riappropriarsene. La Storia si frantuma in tante storie di uomini e donne, di nomi sconosciuti eppure familiari, di vite comuni e di sofferenze senza età. Le popolazioni dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia, italiani e slavi, ex austro-ungarici e neo jugoslavi, dopo la pace del 1947 furono costretti a trasformarsi in oltre 400.000 esuli in cerca di una nuova casa che li accogliesse, sfuggendo alle persecuzioni titoiste e alla ferocia partigiano comunista. Dopo sessant’anni di vergognoso oblio, il Magazzino 18 riapre le porte a quelle storie dimenticate e taciute, storie di ammassamenti nelle foibe, di esilio forzato, di campi profughi indegni, di speranze infrante. “Quando domani in viaggio arriverai sul mio paese […] fermati un momentino, soltanto un momento sopra le tombe del vecchio cimitero e digli ai morti, digli ti prego che non dimentighemo”.

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CENTRO COMMERCIALE ESCHILO

visioni grafiche

di Palma Agosta

MODE E MODI

VOGLIA DI VINTAGE VESTIRE GUARDANDO AL PASSATO NON È MAI STATO COSÌ COOL!

estire vintage non è mai stato così di moda; oggi è possibile scegliere tra un centinaio di anni di storia del costume ed esiste teoricamente un look vintage per tutti. Così, sebbene esistano negozi dove il vintage è costosissimo, dando un’occhiata al negozio dell’usato vicino casa, o al guardaroba della nonna o al mercato di quartiere, si possono creare look assolutamente attuali e soprattutto unici. Il segreto è la creatività, il buon gusto e un’innata capacità nel saper indossare i capi: chi possiede queste caratteristiche potrà anche fare tendenza. Alcuni consigli. Scegliere vestiti di varie epoche. L’abbigliamento vintage è considerato, retrocedendo nel tempo, quello dagli anni Ottanta in poi. Esiste dunque una grande selezione di ab-

bigliamento tra cui poter scegliere. Diktat: evitare di preferire un outfit completamente vintage, soprattutto per le neofite dello stile. Meglio provare a mischiare le tendenze delle varie epoche.

Vestire vintage significa anche indossare soltanto un gioiello, una collana oppure un cappello vintage, e mantenere il resto in senso moderno. Secondo comandamento: evitare d’indossare il vintage maltenuto. Solo perché è vintage non significa che debba sembrare usato e rovinato. Se il proprio vestito vintage ha delle macchie, o parti mancanti, non si dovrebbe indossarlo fino a quando una sarta o un professionista non ci hanno messo le mani. Considerare l’acquisto di capi ispirati al vintage. Anche se non seguono i principi del riciclo, come il vero vintage, esistono molti negozi e nuovi stilisti che si ispirano al vintage per le loro creazioni. Questi negozi rappresentano una vera alternativa al vintage. Scegliere la camicia per cominciare. Le camicie vintage coprono tutte le ere della moda e rappresentano l’opzione più facile per chi voglia esplorare tale mondo. Le camicie e i maglioni hanno bisogno di meno cure, e sono facili da abbinare a un paio di pantaloni o jeans a zampa di elefante: il mood degli anni 60/70 oggi fa grande tendenza. Indossare i vestiti vintage. I vestiti vintage sono facili da indossare, perché è possibile trovarne una vasta gamma. È dunque consigliabile cercare vestiti facilmente abbinabili con degli accessori oggi di moda. I vestiti con troppe decorazioni e ornamenti rischiano di sembrare costumi carnevaleschi. Meglio indossare vestiti con dei colori neutri, con delle fantasie sobrie o di buona qualità, abbinati a ballerine, sandali e stivali. Cercare le gonne a balze. Le gonne vintage comprendono due categorie: le gonne lunghe e le gonne al ginocchio. Fino agli anni Ottanta e Novanta le gonne per essere decorose dovevano essere lunghe dal ginocchio fino ai piedi. Per compensare lo stile sobrio della gonna, è consigliabile una camicia o un top moderno. Nei mercati è possibile trovare molti pezzi graziosi, in particolare a ruota o con il tulle. Le gonne vintage, in qualsiasi colore neutro, sono capi che aggiungeranno valore al guardaroba. Cercare i gioielli vintage. La gioielleria vintage non è mai fuori moda, questo permette quindi di indossarla senza che nessuno noti la differenza. Le collane e gli orecchini con la clip sono particolarmente belle. Vietato però dimenticare le scarpe! Le scarpe vintage - seppur pochi esemplari in buone condizioni - trasformano radicalmente l’outfit. Roma offre suggestioni vintage nelle vie intorno a Piazza Navona: una passeggiata da quelle parti è un viaggio nel tempo dove lo stile impera.

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SALUTE E BENESSERE

di Sveva Guerreri

L E H C I N O NEMIC

i parla di allergia quando l’organismo reagisce in modo anomalo ad una sostanza (definita allergene) che non è nociva per la maggior parte delle persone. In questo processo viene coinvolto il sistema immunitario attraverso la formazione di anticorpi chiamati immunoglobuline. La creazione di anticorpi avviene al primo contatto con l’allergene. In una successiva esposizione, il contatto dell’anticorpo con l’allergene determina la liberazione da particolari cellule di una sostanza, l’istamina, che ricopre un ruolo rilevante per quanto riguarda i sintomi caratteristici di tutte le reazioni allergiche.

LE ALLERGIE DA CONTATTO CON IL NICHEL SONO DIFFUSE E IN CRESCITA. COSA SAPERE E COME DIFENDERSI L’allergia al nichel si manifesta innanzitutto con una dermatite da contatto e, nei casi più seri, con eczemi, eritemi e desquamazioni. Per riuscire ad individuare questo tipo di allergia esiste un patch test che viene diagnosticato da un allergologo. Cos’è il nichel? È un metallo argenteo, duro e malleabile presente in

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natura. Lo si può trovare sia nel suolo che nei tessuti vegetali ed animali. Sono particolarmente ricchi di nichel tutti gli oggetti metallici, in particolare gli accessori e i gioielli di bigiotteria, ma anche gli utensili da cucina e da lavoro, eccetto gli oggetti in oro. Lo si trova inoltre in altri prodotti come i cosmetici, i detersivi, le tinture per capelli e, addirittura, in numerosi alimenti. Tra quest’ultimi si ricordano il cioccolato, il cacao in polvere, gli anacardi, gli spinaci, i legumi, la frutta secca, i pomodori, i broccoli, le carote, i cavolfiori, i finocchi, il sedano, la lattuga, il radicchio, il caffè, la birra, i cibi in scatola, i cereali (mais, miglio e grano saraceno). Inoltre anche nei frutti di mare e pesci come il salmone, le cozze, le aringhe e gli sgombri. Il nichel nei cosmetici. Il nichel e il ferro formano, insieme ad altri elementi, l’acciaio inossidabile. Quindi il nichel è anche contenuto nell’acciaio (materiale con cui sono costruiti i macchinari per produrre i cosmetici), motivo per cui non esistono cosmetici realmente “nichel free“, ovvero senza nichel. Possono esistere solamente cosmetici “nichel tested“, contenenti cioè una concentrazione così bassa di nichel da non essere in grado di provocare una reazione allergica in soggetti sensibili a tale sostanza. Per questo motivo, quando si è allergici al nichel e non si sa quale cosmetico scegliere, prima di tutto occorre sapere che la dicitura “nichel free” posta sulle etichette di alcuni cosmetici non è reale, visto che non esistono cosmetici completamente privi di nichel in commercio. Diversi studi hanno dimostrato che la maggior parte dei pazienti considerati allergici al nichel non hanno dimostrato reazioni per concentrazioni inferiori a 1 ppm (parti per milione). Per tale motivo il limite di tolleranza raccomandato è pari a 1 ppm (1mg/kg). Al momento la legge prevede che le aziende che distribuiscono i prodotti destinati alla cosmesi e alla cura personale possono stabilire autonomamente i propri parametri, purché mantengano la concentrazione di nichel al di sotto di 1 mg/kg. La dicitura più corretta rimane comunque “nichel tested”, anziché “nichel free”.

ALIMENTAZIONE

www.13magazine.it

a cura della Dott.ssa Federica Pulcini Specialista in Anatomia Patologica Dietoterapia

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A TAVOLA...

utti i giorni sentiamo dire che troppe proteine fanno male: vero; ma, quante sono “troppe proteine”? Il fabbisogno proteico giornaliero varia da persona a persona: in media ci spetta circa 1 g di proteine per Kg corporeo. Per fare un esempio, un paziente di 65 Kg dovrebbe assumere circa 65 g di proteine. Ma, da dove le prendiamo? Gli alimenti proteici sono suddivisi in: alimenti completi (carne, pesce, uova, latte e derivati ) contenenti tutti gli aminoacidi essenziali; parzialmente completi (fagioli, lenticchie, ceci, piselli, soia) contenenti solo alcuni aminoacidi essenziali; incompleti (cereali, ortaggi, frutta) quelli in cui gli aminoacidi essenziali sono poco rappresentati.

Gli alimenti completi e parzialmente completi hanno un contenuto medio di proteine pari al 20% circa perciò per conoscere il quantitativo di cibi ricchi di proteine (X) necessario per ottenere i 65 g, basterà risolvere una semplice proporzione:

20 : 100 = 65 : X

X = 325 g è il quantitativo di alimenti proteici (carne, pesce, legumi...) che un paziente normopeso di Kg 65 dovrà consumare. Per ottenere lo stesso quantitativo esiste anche un calcolo più breve e molto più pratico: basterà moltiplicare per 5 il nostro peso corporeo in kg: 65 g X 5 = 325 g! Attenzione però: dobbiamo tenere conto anche delle proteine contenute negli alimenti incompleti. In linea di massima il contenuto medio di proteine contenute negli altri alimenti è pari al 20-25 % del fabbisogno proteico che nel nostro esempio corrisponde a 15g. Poiché 15g di proteine corrispondono a circa 75 g di alimenti proteici (20 : 100 = 15 : X oppure 15 x 5) il nostro paziente dovrà consumare 250 g di alimenti proteici completi ed incompleti. (da “Una vita a strati Uniti” A. Pulcini ediz. PICCIN). PER INFO: DOTT.SSA FEDERICA PULCINI ECLEPTA YOUR PERSONAL DOCTOR, VIA CRISTOFORO COLOMBO N.1897 PARCHI DELLA COLOMBO, INFERNETTO · T.0650910518

Fatti, Notizie, Curiosità e Approfondimenti per chi vive nel Municipio X di Angelita Papa

ITALIA VS CROAZIA: 9ª EDIZIONE

APPUNTAMENTO AL CAMPO DELL’OSTIAMARE VENERDÌ 3 E SABATO 4 APRILE enerdì 3 e sabato 4 aprile il Centro Sportivo dell’A.S. Ostiamare vivrà una interessante parentesi di calcio europeo. Sui campi dell’Associazione Sportiva si terranno infatti le partite del torneo Italia vs Croazia, appuntamento ormai irrinunciabile della primavera sportiva lidense. Giunta alla sua nona edizione, la kermesse di calcio giovanile vedrà impegnate ben otto scuole calcio: sei del litorale e due croate. Prenderanno dunque parte al torneo i padroni di casa (l’A.S. Ostiamare), la Totti Soccer School, la Honey Soccer City, l’A.S.D Pescatori Ostia, la Fiumicino Calcio 1926, la A.S.D. CVN Casal Bernocchi, la NK Omladinac Vranjic e la NK Hajduk Dalmatinac di Spalato. La formula è quella consolidata: un primo giorno a gironi e un secondo giorno ad eliminazione. Nell’ambito della manifestazione sportiva sono previste anche partite a cui parteciperanno ragazzi disabili. “Nessuno deve essere escluso e tutti devono vivere con gioia lo sport: occorre dare un sorriso ai ragazzi, aiutarli a stare insieme, a crescere nell’incontro con gli altri” - ribadisce la Sig.ra Vesna Pilic, Presidente dell’Associazione Cultura Sport e prima animatrice dell’evento. Negli anni, grazie al torneo Italia vs Croazia, centinaia di bambini croati e centinaia di bambini italiani vissuto, per la prima volta nella vita, l’emozione dell’incontro di livello continentale e del sano agonismo sportivo. Quest’anno parliamo di “esordienti” e “giovanissimi”, ragazzi nati nel 2001 e nel 2003. La lezione, il battesimo con la diversità e al tempo stesso con la comune identità europea, sarà sicuramente indimenticabile. Perché nel tempo, così come sono cambiate le generazioni giovani calciatori, sono anche cambiate le realtà nazionali. Da più di un anno la Croazia fa parte dei Paesi dell’Unione Europea: un passaggio porta con sé iniziative culturali, sportive e sociali come quella che si terrà ad Ostia. L’appuntamento è dunque presso lo Stadio “Anco Marzio” (via G. Amenduni 15). L’ingresso è libero.

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TRIGORIA QUADRIFOGLIO IMMOBILIARE ROVERE TRIGORIA VIA DELLE LIBELLULE Nuovo mai abitato rifinito ingresso soggiorno angolo cottura camera servizio terrazzo posto auto “classe g epi 175,00 kwh/ mqa” Tel. 06 5601849

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QUADRIFOGLIO IMMOBILIARE ROVERE OSTIA COSTANZO CASANA Vendesi 2 boxes attigui di

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MAR ROSSO FRONTE STADIO Rifinitissimo ottima esposizione salone doppio 3 camere cameretta cucina tinello doppi servizi ripostiglio armadio a muro balcone terrazzo mq.35 ca. possibilità box di mq.16 ca. “classe f epi 175,00 kwh/mqa” Tel. 06 5601944

VIA DELLE TARTANE 4° piano attico vista mare composto da 1 salone 1 camera 2 camerette 1 cucina 1 servizio terrazzo a livello di mq. 70 ca. più lastrico solare di proprietà di mq.100 ca. “classe f epi 175,00 kwh/mqa” Tel. 06 5601849

Ostia Antica LOCALITÀ STAGNI TRAVERSA DI VIA BAZZINI VIA ANTONIO VIGNATI Vendesi delizioso villino in bifamiliare su 2 livelli rifinito accessoriato piano terra composto da salone cucina servizio al 1° piano 2 camere da letto servizio 2 balconi un grande patio e un giardino di mq. 300 ca. con alberi di ulivo in più annesso un locale attrezzi e 2 posti auto coperti “classe g epi 175,00 kwh/mqa” Tel. 06 5601944

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Auguri di Pasqua

Acilia TRAVERSA VIA DI ACILIA VIA STEFANO ASSEMANI Servito di tutti servizi (negozi, supermercati, mezzi pubblici) disponiamo in vendita 1° piano in piccola palazzina di 4 appartamenti fronte strada da ristrutturare composto da ingresso soggiorno 2 camere servizio 2 balconi riscaldamento autonomo più cantina di mq. 33 ca. eventualmente vendibile separata dall’appartamento “classe g epi 175,00 kwh/mqa” Tel. 06 5601849

Fiumicino

Trigoria

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Centrale vendesi in piccola palazzina 2° piano attico con ascensore ristrutturato composto da ingresso soggiorno con angolo cottura camera servizio terrazzo di mq. 30 più posto auto scoperto “classe g epi 175,00 kwh/mqa” Tel. 06 5601944

ADIACENTE CAMPUS BIOMEDICO VIA DELLE LIBELLULE Nuovo mai abitato ingresso soggiorno con angolo cottura camera servizio terrazzo fronte strada di mq.30 ca. posto auto coperto “classe g epi 175,00 kwh/mqa” ottimo investimento tel.065601944

VIA CRIPPA Vendesi nuda proprietà piano alto soggiorno 2 camere cucina 2 bagni terrazzo balcone box mq. 18 ca posto auto scoperto “classe f epi 175,00 kwh/mqa” Tel. 06 5601849

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BUDGET E RICETTE

di Lucia Bianco (inviate le vostre ricette a luciabianco@hotmail.it)

MAGNAROMA

PASTA MON AMOUR VENTI MINUTI E LA PASTA ALL’UOVO È PRONTA! apete che la pasta fatta in casa è veramente facile prepararla? Dopo aver assaggiato il frutto del vostro lavoro non ne potrete più fare a meno. Vi passo la ricetta classica per le tagliatelle. In base al taglio

della sfoglia il nome cambierà in pappardelle, tonnarelli, eccetera. L’impasto è sempre lo stesso. Ogni 100 gr di farina 00 richiede un uovo. Questa quantità vi fa ottenere circa 150 gr di pasta.

INGREDIENTI (3 PERSONE) • 300gr farina 00 • 3 uova a temperatura ambiente

• 1 cucchiaio di olio • 1 pizzico di sale

PREPARAZIONE

ersate la farina in una ciotola capace e apritela a fontana. Unite al centro le uova, l’olio e il sale. Lavorando con la forchetta inglobate la farina a poco a poco. Alla fine togliete l’impasto dalla ciotola e cominciate a lavorarlo energicamente sulla tavola; dovete stenderlo con un lavoro di palmo-polso, spingendo con for-

za. Prima una mano e poi l’altra. Alla fine l’impasto deve risultare liscio e compatto. Fatelo riposare mezz’ora o anche di più se avete tempo, avvolto nella pellicola. Riprendete il vostro impasto riposato, rilavoratelo per qualche minuto, vi accorgerete che è diventato più morbido. Ora tirate fuori la vostra macchina per tirare la sfoglia, altrimenti il mattarello. Tenete la farina a portata di mano perché vi serve per spolverare il tavolo da lavoro, conservate la pasta sempre coperta, l’aria ne indurisce la superficie; Tagliate piccoli tocchetti di pasta, girate la manopola sul numero 1 e passatela, ripiegandola su se stessa per 3/4 volte, manopola sul 2 e passatela 2 volte. Fate questo con tutti i numeri sino al penultimo. Spolverate il tavolo, spolverate la sfoglia, se troppo lunga tagliatela e sovrapponetela sempre dopo aver spolverato con velo di farina. Coprite ora con un canovaccio per non far indurire il tutto e cominciate a passarla nel rullo che preferite (tagliatelle o altro). Stendetela man mano sul canovaccio e spolverate di farina. Il tempo di cottura è tre minuti.

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MAGNAROMA

INDIRIZZO Via O. Ghiglia, 257 TELEFONO 06.52440063/334.8473257 PREZZO MEDIO de meno nun se pò! RIPOSO SETTIMANALE ce semo sempre! CARTE DI CREDITO abbasta che paghi! PARCHEGGIO ce sta! NUMERO POSTI voi venite, noi ve sistemamo! PRENOTAZIONE è mejo! APERTO Pranzo/Cena

PANE AR PANE VINO AR VINO

IL GRANO & IL LUPPOLO

SPECIALITÀ > CUCINA ROMANA Ve piace magnà bene secondo la tipica cucina romanesca? Allora venite da noi: a parcheggià nun c’è problema e quanno entrate drento a “Pane ar pane vino ar vino” potete aggustà tutto quello che ve pare dei piatti de Roma nostra, le minestre, le pastasciutte, li seconni de carne e puro de pesce (martedì e venerdì oppuro su ordinazione), er tutto annaffiato dal vino bono de li Castelli. I prezzi ce dovete da crede so proprio boni che de meno nun se pò. Aho, v’aspettamo!!!

SPECIALITÀ > PIZZA - BIRRE ARTIGIANALI Locale piccolo ma accogliente, a pochi passi dal centro storico di Ostia Antica, dove si può gustare la pizza romana per eccellenza con la mollica morbida racchiusa in un involucro croccante, frutto di un impasto antico e regionale. Le materie prime sono altamente selezionate, come le salsicce di Norcia d.o.c., il pecorino di Fossa e le verdure fresche e stagionali. Per accompagnare queste pizze speciali, innumerevoli etichette di birre artigianali provenienti da tutto il mondo.

PIZZERIA E BEER SHOP

INDIRIZZO Via Arturo Evans, 28 TELEFONO 06.5651099

Cell. 331.7200418 - 339.3621993

CARTE DI CREDITO No PARCHEGGIO Sì TRIPADVISOR Sì RIPOSO Lunedì APERTO da Mar. a Dom.

dalle 9:00 alle 22:30

SEGUICI SU FACEBOOK Il Grano & il Luppolo

ZONA

MALAFEDE

PIZZA ALLA PALA 3 GUSTI MARGHERITA

E 13,00 E 11,00

FRITTI FRESCHI SUPPLì E 1,00 CROCCHETTA E 1,00 ARANCINO ‘NDUJA E 2,00 5 OLIVE ASCOLANE E 3,00

ZONA OSTIA ANTICA

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MAGNAROMA

LA CLASSIFICA EUROPEA DELLA BUONA TAVOLA UN SITO STILA UNA GERARCHIA DELL’EUROPA BASATA SUI PIACERI DELLA GOLA. L’ITALIA CONFERMA IL PRIMATO, TANTE LE SORPRESE o YouthProjects è un sito che coinvolge le giovani generazioni di tutta Europa. Un recente post ha suscitato particolare interesse sui social network. Sophia Ghum ha infatti pubblicato una classifica dei Paesi europei per gradimento rispetto al buon cibo e al buon bere. La graduatoria, come tutte quelle di questo tipo, ha generato migliaia di commenti e osservazioni curiose. Scontato il primo posto per l’Italia, quello che colpisce è altro. Quanti europei sanno che in Georgia si mangia davvero molto bene? Che la cucina del piccolo paese cauacasico è, per gradimento, seconda solo a Italia, Francia e Spagna? E perché

porre Montenegro, Andorra, Monaco, Liechtenstein, Ucraina e Kosovo agli ultimi posti in una lista di 46 paesi? Come può Cipro esser ventesima e la Grecia ottava (le due cucine sostanzialmente coincidono). Infine l’Italia, che deve il suo primato soprattutto grazie alla varietà dei suoi piatti regionali. Magnificata, l’Emilia, la Campania e l’Umbria. Ecco i primi 10 posti: Italia, Francia, Spagna, Georgia, Germania, Belgio, Croazia, Svizzera, Portogallo e Ungheria. Fuori dunque i cugini greci (undicesimi). E dire che un italiano all’estero probabilmente si trova più a casa in qualche isoletta greca che nella fredda Svizzera. È proprio il caso di dire “de gustibus”. di Angelita Papa

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OROSCOPO DI MARZO ARIETE 21/3 · 20/4

FERGIE

27/3/1975

In amore è giunto il momento dell’incontro che vi cambierà la vita. Il vostro modo di vivere l’amore è più appassionato e privo di mezze misure: i colpi di fulmine di certo non mancheranno e apriranno porte inaspettate! Dal punto di vista professionale è ora di osare; se avete intenzione di scalare posizioni per fare carriera, fatelo.

BILANCIA 23/9 · 22/10

LAPO ELKANN

7/10/1977

TORO 21/4 · 20/5

VICTOR IBARBO

19/5/1990

Fate attenzione agli equivoci, alle piccole e grandi incomprensioni che possono funestare i rapporti sociali. La causa sta nelle tensioni avute in famiglia nell’ultimo periodo, che potrebbero spingervi ad andare un po’ oltre le righe o mettervi di fronte ad esasperazioni o persone irritanti. Finirà? Certo: per adesso, però, munisciti di pazienza.

KENDRA WILKINSON

12/6/1985

JAMIE LEE CURTIS

22/11/1958

LINO BANFI

9/7/1936

NICHOLAS HOULT

7/12/1989

ANNA PAQUIN

24/7/1982

LINDA LOVELACE

10/1/1949

VITTORIO GASSMAN

1/9/1922

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Può darsi che in questo periodo avvertiate un forte nervosismo, spesso frutto delle opposizioni dei familiari a scelte già fatte, oppure resistenza di una parte della propria persona restia ai cambiamenti. Procedete e non abbiate timore: da metà mese l’atmosfera si alleggerirà e potrete capire che i vostri progetti sono realizzabili.

ACQUARIO 21/1 · 19/2

W. A. MOZART

27/1/1756

VERGINE 23/8 · 22/9 La vita di ogni giorno vi regala sempre qualche piccola emozione. Purtroppo, nel quotidiano, anche qualche piccolissimo acciacco! Nel complesso comunque la fortuna è dalla vostra, ma non dovete certo aspettarvi grandi cose: gli aiuti arrivano nelle piccole situazioni di ogni giorno, nei piccoli fatti che potrebbero regalarvi qualche sorriso estemporaneo.

La vita quotidiana scorre meglio delle vostre aspettative: le giornate sono ricche di impegni e non avete nulla di che lamentarvi. La sorte non è sempre dalla vostra parte come vi aspettate, ma in un periodo di grandi cambiamenti come questo la cosa non conta più di tanto, perché nulla sarà in grado di mettere in discussione la vostra abilità nel fare le scelte giuste.

CAPRICORNO 22/12 · 20/1

LEONE 23/7 · 22/8 Siete concentrati su un solo obiettivo: voi! In questo periodo siete polarizzati a cercare la felicità che meritate. La fortuna è dalla vostra parte sia per quanto riguarda l’aumento dei vostri interessi che la crescita individuale e nel campo affettivo. Molti gli sblocchi dal punto di vista dello sviluppo personale e della conoscenza di voi stessi.

È tempo di uscire fuori dalla vostra comoda monotonia e di cominciare a fare cose nuove. Non troverete nessun premio dietro l’angolo se non lavorerete sodo! Ricordate che la vita oziosa, in special modo il buon cibo, possono favorire l’acquisto sgradito di qualche chilo di troppo. Ricordate sempre: Mens sana in corpore sano.

SAGITTARIO 22/11 · 21/12

CANCRO 22/6 · 22/7 Si apre un periodo prospero davanti a voi. Ricevete un interessante rimborso che potete utilizzare per fare degli investimenti a breve e medio termine. È il momento ideale per tutte le modifiche relative alla casa, sia per l’acquisto che per l’affitto! Nella sfera sentimentale potreste vivere qualche momento di tensione relativo a una vecchia storia oramai chiusa.

Dal punto di vista del lavoro le cose vanno secondo le vostre aspettative ma sentite l’esigenza di trovare una svolta che fatica ad arrivare da tempo. Guardatevi attorno con intelligenza e non fatelo in modo troppo vistoso: le occasioni non mancano ma in questo periodo fate fatica a far valere voi stessi e il vostro eccentrico modo di pensare.

SCORPIONE 23/10 · 21/11

GEMELLI 21/5 · 21/6 Per voi sarà uno dei periodi più importanti dell’anno in termini di crescita personale. In vista molti cambiamenti e innovazioni. Rafforzate i legami già consolidati con il partner, mentre, se siete ancora single o divorziati, le opportunità per avviare un promettente nuovo rapporto sentimentale volto a darvi gioia e soddisfazione, non mancano.

di Francesca M.

Siete positivi, entusiasti ed ottimisti, come mai fino ad ora. Qualsiasi problema, intralcio od ostacolo possano presentarsi davanti a voi, verranno rimossi all’istante. In amore non siete da meno: avete tutte le armi cariche per difendere e portare avanti con fiducia il vostro rapporto sentimentale. Nessuno vi può fermare!

PESCI 20/2 · 20/3

LARISSA RIQUELME

22/2/1985

È il momento ideale per pianificare un viaggio di piacere, organizzare incontri sociali e impegni di lavoro. Siete al meglio della vostra forma, e se non ne avete ancora avuto conferma, riceverete finalmente la sospirata approvazione di chi vi sta vicino. I consigli di una persona anziana con molta esperienza potrebbero rivelarsi molto utili.