13 Magazine N. 145 by Visioni Grafiche srl

TARIFFA ROC: POSTE ITALIANE S.P.A. SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1 COMMA 1 - DCB - ROMA

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di Maurizio Carta

COLOPHON Anno 15 · n.145 · FEBBRAIO 2016 mensile d’informazione: politica, attualità, cultura, sport, spettacolo, moda www.13magazine.it Direttore Editoriale Claudio Petrollo claudio@visioni-grafiche.it

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“C’ERA LA GUERRA, E TUTTI NE ERAVAMO PRESI, E ORMAI SAPEVO CHE AVREBBE DECISO DELLE NOSTRE VITE. DELLA MIA VITA; E NON SAPEVO COME” Italo Calvino l supplizio e la morte di Giulio Regeni dovrebbero ricordare agli italiani che sono in guerra. Martoriato, oltraggiato nel corpo, persino fugacemente diffamato nella memoria (per qualche giorno qualcuno ha tentato di far passare la tesi dell’omicidio a sfondo sessuale), il giovane ricercatore è verosimilmente rimasto schiacciato da un ingranaggio più grande di lui. La logica della guerra è binaria e non ammette ignavia: si è con qualcuno o si è contro; e chi non prende posizione, è comunque un nemico. In quello che è noto come “Grande Medio Oriente”, un’area che grosso modo si estende dal Nord Africa all’Asia Centrale, è in corso uno scontro epocale, una faida interna al mondo musulmano che rischia di assumere proporzioni globali. In tale scenario, l’odierno disastro libico è il peggior fantasma per l’Egitto del domani. Ma non solo. Se si considera che i libici sono poco più di sei milioni e gli egiziani quasi novanta, l’incubo è dei più cupi anche per qualsiasi governo prenda residenza a Palazzo Chigi. Tra il 2013 e il 2014, il generale al-Sisi ha salvato l’Egitto da un ventaglio di lugubri destini. Potevano succedersi una serie di governi salafiti e all’insegna dell’integralismo islamico. Si poteva arrivare alla guerra civile o all’imposizione nei codici di norme ispirate alla sharia. Si poteva protrarre una fase di stagnazione economica che da tempo divorava il paese. Al-Sisi è diventato presidente attraverso un colpo di stato, dunque non certo regalando rose. Forte di una tradizione che vede le forze armate partecipi al governo del paese, dei suoi legami con i servizi segreti, di una formazione estranea all’estremismo religioso (infanzia in un quartiere in cui convivevano ebrei, musulmani e cristiani; viaggi e studi militari in Inghilterra e Stati Uniti; fascinazione per le idee panarabe di Nasser), al-Sisi ha temerariamente destituito l’ex presidente Morsi e ha cercato di avviare un processo volto a rianimare l’Egitto. In un anno

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EDITORIALE

IL MENSILE

PIÙ DIFFUSO E LETTO DI ROMA

SUD

e mezzo è timidamente rinato il turismo, è stato miracolosamente portato a termine il raddoppio del Canale di Suez ed è stata restituita una parvenza di sicurezza a residenti e stranieri. E in tutto ciò l’Italia ha avuto un ruolo tutt’altro che secondario: lo scorso agosto l’ENI ha scoperto al largo delle coste dell’Egitto il più grande giacimento di gas mai scoperto nel Mediterraneo (850 miliardi di metri cubi). Giulio Regeni è stato torturato e ucciso all’interno di questo contesto. Il ritrovamento del corpo è probabilmente già il segno di un passo indietro da parte delle autorità egiziane. In circostanze normali il corpo sarebbe sparito. L’allarme delle autorità italiane e forse un’autorevole voce interna hanno dunque permesso che il cadavere seviziato almeno tornasse a casa. Attualmente il trattamento a cui è stato sottoposto Giulio Regeni è riservato a centinaia di oppositori del regime di al-Sisi. Tutto di solito finisce nella coltre spessa e impenetrabile del segreto di stato. Dal punto di vista italiano questo è ovviamente inaccettabile. Ma occorre chiedersi: c’è un’alternativa all’arbitrio del governo in carica? Sì che c’è. Ad esempio i 3.000 morti e i 400.000 sfollati in Libia; oppure i 250.000 morti e i 4 milioni di rifugiati prodotti dalla Siria. Sempre che per l’Egitto - 90 milioni di abitanti (repetita iuvant) - non siano numeri totalmente al ribasso. Rispetto al caso Regeni, i margini italiani per ottenere giustizia sono quasi inesistenti. La redazione di 13 Magazine si unisce alla famiglia (Grancaffè Roberto) e dà il benvenuto a Denise!

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di Dante Cruciani

SPECIALE

DONNE, COME

CAMBIA LA VITA UN IMPORTANTE STUDIO DELL’ISTAT FA IL PUNTO DELLA SITUAZIONE. NONOSTANTE LA CRISI DELL’ECONOMIA E DELLA SOCIETÀ, C’È SPAZIO PER UN MODERATO OTTIMISMO o scorso dicembre l’Istat ha pubblicato un’indagine passata quasi sotto totale silenzio. Si tratta della ricerca “Come cambia la vita delle donne”, il più ampio e aggiornato quadro sulla vita del genere femminile in Italia: uno studio che per la prima volta comprende aspetti come la povertà assoluta, la contraccezione, la violenza contro le donne, gli stereotipi di genere. Erano dieci anni che l’Istat non metteva mano all’argomento. E in questo lasso di tempo la vita del gentil sesso è cambiata notevolmente. Più della metà dei dieci anni che vanno dal 2004 al 2014 (questo l’intervallo temporale dell’indagine) sono stati anni di crisi, una congiuntura nella quale le donne hanno saputo guadagnare terreno più che nel passato, quasi a confermare l’assunto in base al quale ogni crisi rappresenta anche un’opportunità. Ovviamente questo non significa che gli atavici problemi sono superati. Il genere femminile rimane in una condizione di relativa debolezza all’interno delle coppie e nel mondo di lavoro, con redditi mediamente inferiori a quelli dell’uomo e il problema di conciliare maternità e occupazione. La buona notizia, per una volta, però esiste. In base alle tendenze attuali, il futuro è infatti inevitabilmente rosa. Le donne studiano di più, vivono di più e sono più propense a un invecchiamento attivo. Insomma, la strada verso la pari condizione e le pari opportunità sembra segnata.

sopravanzano gli uomini di ben 260.000 unità (sono 2 milioni 591mila). Cinque le nazionalità più presenti: Albania, Marocco, Romania, Ucraina e Filippine. Ovviamente, rispetto ai dati che riguardano la fertilità, le donne straniere sopravanzano di molto le italiane (2,1 figli in media a testa contro 1,29 delle italiane). Si pensi che su una quota stabile di circa 500.000 parti l’anno, circa 100.000 avvengono in una coppia che ha almeno un cittadino straniero. Anche in questo caso un dato interessante: più passa il tempo, più il comportamento delle donne straniere tende

Speranza di vita, figli, vita di coppia. Come già detto, le donne vivono considerevolmente di più. L’Istat certifica una speranza di vita di circa 85 anni contro i circa 80 degli uomini. Uno dei dati più curiosi è che aumenta la quota-parte delle donne immigrate. È noto che dal 2004 al 2014 l’incidenza della popolazione immigrata sul totale dei residenti in Italia sia cambiata drasticamente. Si è passati dal 3,2 per cento del totale della popolazione all’8,1 per cento (al Centro-Nord siamo ormai sopra il 10 per cento), toccando la considerevole quota di circa 5 milioni di immigrati. Meno noto è che in questo processo le donne

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SPECIALE a conformarsi a quello delle italiane: meno figli e sempre in più tarda età. Tutto ciò è dovuto soprattutto al cambiamento dell’esperienza di vita delle donne giovani. Come si legge nel rapporto, “Tra 25 e 34 anni diminuiscono le donne che vivono in coppia senza figli (da 15,3 a 12,9 per cento) o in coppia con figli (da 36,4 a 33,1 per cento); crescono, invece, le donne che permangono nella famiglia di origine con ambedue i genitori (da 26,8 a 28,9 per cento) e quelle che vivono da sole che raggiungono il 7,9 per cento. Anche nelle due fasce di età successive 35-44 anni e 4554 anni diminuisce la percentuale di donne in coppia con figli (-6 punti percentuali circa, attestandosi al 60 per cento del totale delle donne di quella età), ma in questo caso aumentano single e madri sole. Tra 55 e 64 anni la dinamica appare la stessa: la percentuale di donne in coppia con figli scende al 37,9 per cento e quella di single si alza al 13,6 per cento […] Nelle età giovanili gli uomini permangono più a lungo nella famiglia di origine: vivono, infatti, come figlie il 36,3 per cento delle donne di 25-34 anni (in aumento rispetto al 2005-2006, +2,8 punti percentuali), mentre gli uomini in questo ruolo familiare si attestano al 51,8 per cento e sono stabili”. Da notare che su queste dinamiche incide molto la crisi delle coppie spo-

sate. Più della metà delle donne tra i 34 e i 54 anni è separata o divorziata. Così, mentre i matrimoni sono in calo, gli scioglimenti delle unioni seguono la tendenza esattamente opposta. Tecnologia. Con le nuove tecnologie le donne hanno ancora un rapporto mediamente più problematico con gli uomini. Tuttavia il dato positivo è che ciò non è affatto vero per le giovani: nella fascia d’età 11-24 il digital divide è infatti inesistente (oltre, cioè tra i 25 e i 44 anni, è comun-

que basso). Va ricordato che l’uso del personal computer è un fatto che riguarda soprattutto i giovani: l’82,3 per cento tra i 15 e i 19 anni lo usa. In generale, si può dire che per le persone fino a 34 anni la differenza nella fruizione di personal computer e internet non è differente rispetto al sesso. La crisi ha invece inciso molto sui consumi culturali, per i quali l’universo femminile segue le tendenze del complesso della società italiana. L’Istat rileva infatti che “a partire dal 2005 la tendenza alla crescita della fruizione culturale si è fortemente ridimensionata. Ad un periodo di crescita dei consumi culturali ha fatto seguito, infatti, un periodo di sostanziale stabilità o lieve crescita che è durato fino al 2011. Tutti i consumi culturali hanno registrato, poi, una contrazione tra il 2012 e il 2013, ad eccezione dei concerti di musica classica, rimasti sostanzialmente stabili. Gli ultimi dati relativi al 2014 registrano, invece, una lieve ripresa dei consumi culturali e in particolare delle visite a musei, siti archeologici e monumenti. Va sottolineato però che, nonostante la lieve ripresa registrata nel 2014, i livelli di fruizione di alcuni intrattenimenti (cinema, teatro e concerti di musica leggera) rimangono inferiori a quelli registrati nel 2005”. Istruzione e lavoro. Sul fronte dell’istruzione si registra il dato più importante. Anzi, se si considerano gli ultimi decenni, si tratta di una vera e propria rivoluzione. Negli anni, dallo svantaggio femminile si è passati al sorpasso. Le donne investono di più negli studi ma soprattutto hanno risultati migliori in tutti gli ordini e gradi della scuola e dell’università. Oggi, nella classe d’età 25-34 anni, le donne con titolo di studio almeno di scuola secondaria superiore sono il 76,6 per cento contro il 70,1 per cento degli uomini. Ma l’avvicendamento più eclatante è quello che riguarda gli atenei. L’inversione di tendenza inizia nel 1991, quando per la prima volta le immatricolazioni femminili superano quelle maschili. Da allora, l’università è diventata progressivamente un feudo femmi-

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SPECIALE nile. Il numero di laureati ogni 100 giovani di 25 anni è infatti sistematicamente più alto per le donne. Oggi, ogni dieci laureati, sei sono ragazze. Tuttavia, esistono ancora delle contraddizioni. Le donne infatti si laureano più spesso degli uomini in corsi a minore rendimento atteso sul mercato del lavoro. Tre su dieci escono da corsi umanistici (letterario, psicologico, linguistico, pedagogico): tra gli uomini questo rapporto è

Non stupisce dunque che, come scrive l’Istat, “La minore remunerazione e la minore presenza delle donne in professioni di prestigio si traducono in un livello di soddisfazione per alcuni aspetti del proprio lavoro sempre più contenuto rispetto a quello dichiarato dagli uomini”. Per le donne quella del lavoro è ovviamente la montagna più alta da scalare. La quota di donne occupate in Italia rimane di gran lunga inferiore a quella dell’Europa a 28: nel 2014 il tasso di occupazione femminile si attestava al 46,8 per cento contro il 59,5 per cento della media europea (la distanza dell’indicatore era di 10 punti nel 2004, dunque è aumenta-

di appena uno a dieci (i ragazzi si laureano più spesso in corsi del gruppo Ingegneria, economia e statistica). Per quanto riguarda invece la medicina, si registra di nuovo la prevalenza delle donne: 15,1 per cento contro l’11,5 per cento degli uomini. Dispiace che questa superiorità di rendimento scolastico non trovi ancora riscontro nel mondo del lavoro. Ancora nel 2011, lavorava il 43 per cento delle diplomate contro il 54,7 per cento dei diplomati, un dato che peggiora nel tempo e che la dice lunga su chi stia pagando maggiormente il conto della crisi: solo nel 2001 lavorava, ad esempio, il 52,7 per cento delle diplomate del 1998. Tutto ciò si traduce anche in una discriminazione economica. Lo stipendio percepito dalle laureate è sistematicamente inferiore a quello degli uomini. Il differenziale è quasi sempre sui 200 euro, una distanza va riducendosi nei lavori di segmento alti (quelli destinati a chi ha conseguito il dottorato) ma che comunque permane.

ta). Nel confronto con le realtà più avanzate, quella tedesca e olandese, dove i tassi di occupazione femminili sono pari rispettivamente a 69,5 per cento e 68,1 per cento, il divario supera addirittura i venti punti. Detto questo, c’è però qualche ragione per essere moderatamente ottimisti. È infatti innegabile che la crisi abbia aiutato a livellare le differenze di genere. La tenuta dell’occupazione femminile è evidente: nel decennio 2004-2014, l’occupazione maschile ha subito un tracollo di 5,1 punti percentuali, quello femminile cresce è cresciuto di 1,4 punti. Su tutti questi indicatori ovviamente incidono tanti fattori che non possono essere esaminati nello spazio di un articolo. Per le donne ancora esiste il problema della suddivisione del lavoro e dei ruoli all’interno della famiglia (circa il 37 per cento delle donne pensa di non avere un carico di lavoro domestico eccessivo: una percentuale che nel caso degli uomini sale a circa l’88 per cento), il problema della regione di provenienza (quasi tutti gli indicatori menzionati peggiorano se si prende in considerazione il solo Mezzogiorno italiano), i problemi del rapporto tra lavoro e gravidanza, tra lavoro e cura dei figli, tra ruolo nella società e cultura del paese. Ancora oggi in Italia dieci milioni di donne tra i 18 e i 74 anni hanno rinunciato a lavorare a causa di impegni e responsabilità familiari, per una gravidanza o semplicemente perché i propri familiari così volevano. Troppe, decisamente troppe.

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di Palma Agosta

SPECIALE

8 MARZO, APPUNTAMENTO AL CINEMA La prossima festa delle donne è in uscita un film che farà discutere. Trattasi di “Suffragette”, pellicola che riprende l’intensa vicenda del primo movimento politico femminile inglese, quello volto alla rivendicazione del diritto al voto per le donne. In una fase di crisi della democrazia, nella quale abitualmente la metà dell’elettorato non va alle urne, è forse il caso di riscoprire quanto sangue e quanti sacrifici è costato il diritto al voto. Le Suffragette, così chiamate a inizio Novecento per senso di derisione, per prime posero in maniera decisa il problema della partecipazione politica femminile. Il film racconta la travagliata storia del movimento attraverso gli occhi di Maud (Carey Mulligan) - moglie, madre, giovane lavandaia - una donna del tutto estranea ai movimenti politici. Un giorno Maud, trovatasi per faccende sue nel centro di Londra, si imbatte nella protesta di piazza di un movimento di donne. Colpita dall’evento, scopre che a farne parte ci sono anche lavoratrici che conosce. Inizia così un percorso verso la consapevolezza dei propri diritti ne-

gati che la porterà in carcere, le farà perdere il marito e la trascinerà verso drastiche scelte di vita. Maud riesce a incontrare persino Emmeline Pankhurst, storica leader delle Suffragette (nel suo ruolo la grande Meryl Streep). Suffraggette è un grande affresco sul mondo femminile di un secolo fa: un universo di istanze che forse è stato dimenticato troppo in fretta.

LA PENSIONE? NON È ROBA DA DONNA

QUALCHE BUONA NOTIZIA

È sempre l’Istat che parla. Nell’indagine sulla “Condizione di vita dei pensionati”, l’istituto statistico rileva che le donne ricevono assegni pensionistici di importi di circa 6 mila euro inferiori agli uomini. Nel 2014 (ultimo anno per cui i dati sono disponibili), i pensionati italiani erano infatti 16 milioni e 300 mila e percepivano un assegno medio di 17 mila e 40 euro. Le donne, circa il 52,9% del totale dei pensionati devono invece accontentarsi di molto meno. Basti pensare che quattro pensionati su cinque che ricevono integrazioni al minimo sono donne. Le donne che fanno parte di questa categoria sono quasi 3 milioni, gli uomini sono 673 mila.

Nel panorama desolante delle discriminazioni verso il mondo femminile, qualcosa si muove. A inizio febbraio, negli Emirati Arabi Uniti, lo sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum ha incluso nel governo 8 donne (i ministri sono 29). La più giovane, Shamma al Mazrui, ha 22 anni, è laureata ad Oxford ed è titolare del dicastero della Gioventù. Insomma, un piccolo passo in avanti in un contesto nel quale i codici permettono all’uomo l’uso della forza nel matrimonio e non esiste il divorzio. Ad altre latitudini, in India, dove le donne purtroppo lavorano duramente, ha fatto notizia invece la nascita della prima cooperativa di moto-taxi guidati da donne e rivolti solo alle donne. Gurgaon è il nome della città di 2 milioni di abitanti che ha dato vita a questo servizio innovativo: le corse sono generalmente molto brevi (in scooter) e rivolte a donne lavoratrici che hanno poco da spendere. Per eventuali scocciatori le titolari della licenza hanno in dotazione uno spray al peperoncino. L’ultima notizia giunge dal mondo bislacco della pornografia. A fine gennaio si è infatti svolta a Las Vegas la cerimonia degli Adult Video News Awards, in poche parole gli Oscar del porno. Bene, per la prima volta, in un contesto che generalmente viene considerato sessista, cinque tra i quindici registi in gara erano donne.

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di Palma Agosta

SPECIALE

DONNE D’ITALIA aramente vengono intervistate, occupano le prime pagine dei giornali o vengono invitate nei grandi show televisivi. Eppure qualcosa di interessante da dire lo avrebbero di sicuro. Sono le donne che stanno dando lustro all’Italia del mondo: storie di ordinario impegno professionale, di studio, di professionalità, di creatività, di genio imprenditoriale. Vediamone cinque. Fabiola Gianotti. Nata a Roma 53 anni fa, ha studiato a Milano ed è stata fra i protagonisti della scoperta del bosone di Higgs. Fabiola Gianotti è la prima donna a guidare il Cern nei 60 anni di storia del laboratorio europeo, nonché fra le protagoniste indiscusse della fisica contemporanea. È entrata a far parte del Cern nel 1987 lavorando su vari esperimenti. Nel 1990 ha iniziato a lavorare sull’argon liquido. Fin dal 1992 ha partecipato all’esperimento ATLAS, che si è avvalso della collaborazione di oltre 3000 studiosi provenienti da 38 paesi di tutto il mondo (il più grande esperimento scientifico mai realizzato). Proprio in qualità di portavoce di ATLAS, il 4 luglio 2012 ha annunciato la prima osservazione di una particella compatibile con il bosone di Higgs. Il 4 luglio 2012 Gianotti ha annunciato la scoperta del bosone di Higgs, attesa da decenni dal mondo scientifico. Dal 2013 è professore onorario presso l’Università di Edimburgo. Il 4 novembre 2014 è stata selezionata dal consiglio del CERN, alla sua 173ª sessione, per la carica di direttore generale. È la prima donna a ricevere tale designazione. Il mandato ha avuto inizio il 1º gennaio di quest’anno e durerà cinque anni. Fabiola Gianotti è diplomata in pianoforte al Conservatorio di Milano. Miuccia Prada. Nasce a Milano il 10 maggio 1948. Stilista

e imprenditrice italiana. Nipote di Mario Prada, insieme al marito Patrizio Bertelli ha guidato e trasformato Prada in una delle case di moda più note al mondo. Nel 2013 risulta, secondo Forbes, la terza donna più ricca d’Italia con 4,1 miliardi di dollari. Nell’85 lanciò una linea di borse nero lucido realizzate con il nylon dei paracadute (successo immediato). Nell’89 disegnò il primo prêt-à-porter (linea chiara ed elegante, in netto contrasto con lo stile flamboyant delle altre etichette). Nel novembre 2005 il Wall Street Journal la incluse (unica italiana) nella lista delle cinquanta donne più importanti del mondo. Anna Wintour, la direttrice di Vogue America interpretata da Meryl Streep nel film Il diavolo veste Prada, l’ha inclusa, unica italiana, tra i sette maestri della moda mondiale. Nel 2006 la rivista britannica Art Review la mise al 65° posto nella classifica dei cento personaggi più influenti al mondo nel campo dell’arte: con la sua fondazione (nata nel 1993 e diretta dal 1995 da Germano Celant) ha portato a Milano grandi nomi dell’arte contemporanea (nel 2007 ha aperto anche al cinema). Miuccia Prada ha recentemente annunciato la creazione di un museo d’arte contemporanea a Milano. A tal fine sarà restaurata un’area industriale del primo Novecento in viale Isarco. È attualmente la donna italiana più ricca secondo Forbes (classifica 2014, terza dopo Michele Ferrero e Leonardo Del Vecchio), rivista che la colloca tra le 100 donne più potenti del mondo. Elena Cattaneo. A soli 39 anni ha ricevuto la medaglia d’oro dal presidente della Repubblica Ciampi per il valore dei suoi studi. Nel 2013 Giorgio Napolitano l’ha nominata senatrice a vita. Nata a Milano nel 1962, vive a Brugherio dalla fine degli anni Ottanta. Dopo la laurea con lode in Farmacia nel 1986 e il Dottorato in Biotecnologie Applicate alla Farmacologia, si trasferisce per alcuni anni negli Stati Uniti, a Boston, dove comincia a lavorare sulle cellule staminali cerebrali presso il Massachusetts Institute of Technology. Tornata in Italia, continua le sue ricerche dedicandosi allo studio della malattia di Huntington, una malattia neurologica ereditaria. Diventa ricercatore dell’Università Statale di Milano, nel 2001 professore associato e nel 2003 professore ordinario presso lo stesso ateneo. È attualmente direttrice del laboratorio di Stem

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Cell Biology and Pharmacology of Neurodegenerative Disease che partecipa, insieme ad altri 15 laboratori di ricerca, al progetto europeo NeuroStemcell, del quale è coordinatrice. La sua attività è orientata alla ricerca sulle malattie neurodegenerative. Ad agosto 2013 risultano a suo nome più di 100 pubblicazioni scientifiche su riviste specializzate come Science, Nature, Nature Genetics, Nature Neuroscience, Journal of Neuroscience, JBC. La senatrice a vita racconta spesso come e perché siamo pronti a scommettere sulle staminali nella lotta alle malattie degenerative, a partire dal Parkinson. Quell’idea, nata negli anni Ottanta, si appresta quindi a diventare un risultato tangibile da sperimentare sui pazienti. Lucrezia Reichlin. Nata nel 1954, è figlia di Alfredo Reichlin, ex de-

putato di PCI e PDS, e di Luciana Castellina, fondatrice de il manifesto e anch’essa deputata. Economista, dal 2005 al 2008 è stata Direttore generale alla Ricerca alla Banca Centrale Europea di Francoforte. Dal 2008 è professore di economia alla London Business School. Fa parte del consiglio di amministrazione di UniCredit ed è presidente dell’organismo di vigilanza del gruppo e del Cda di Messaggerie italiane spa. È entrata nel consiglio d’amministrazione di Unicredit come rappresentante dei soci di minoranza insieme a Theo Weigel, ministro delle Finanze tedesco ai tempi della riunificazione. Laureata a Modena nel 1980, già consulente della Federal Reserve americana di Alan Greenspan e poi, fra il 2005 e il 2008, direttore del dipartimento ricerca della Banca centrale europea. Oggi insegna alla London Business School. Lucrezia è stata fra le prime persone a sostenere che non c’è un nesso automatico fra aumento della massa monetaria e aumento dell’inflazione. Teoria condivisa in parte anche dal fratello. Una curiosità: è lontana dalle posizioni degli economisti legati a Pci, Pds e Ds, i partiti nei quali ha militato papà Alfredo.

Giulia Bongiorno. Nasce a Palermo il giorno 22 marzo 1966. Conseguita la laurea in

Giurisprudenza, diviene avvocato penalista nel 1992. È molto giovane quando entra a far parte del collegio di difesa di Giulio Andreotti, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. La grande risonanza mediatica dei processi, dovuti alla popolarità e alla fama dell’imputato, danno all’avvocato Bongiorno grande notorietà a livello nazionale. Nel 2006 entra in politica. Si candida e viene eletta deputata nelle file di Alleanza Nazionale. Nell’ambito del mandato è stata membro della Commissione giustizia e del Consiglio di Giurisdizione. Non smette mai di esercitare la professione forense. Tra gli altri difende Vittorio Emanuele di Savoia nell’ambito di un’indagine legata al casinò di Campione d’Italia. Nel 2008, nell’ambito del delitto Meredith Kercher, ha assunto la difesa di Raffaele Sollecito, uno dei principali indagati. Impegnata anche nel sociale, Giulia Bongiorno ha fondato insieme a Michelle Hunziker l’associazione onlus “Doppia difesa”, in aiuto delle donne vittime di abusi e maltrattamenti. Nel luglio 2010 lascia il gruppo parlamentare del PdL per aderire al movimento guidato da Gianfranco Fini, Futuro e Libertà. Il 22 gennaio del 2011 dà alla luce il suo primo figlio. Nel settembre 2015 la Cassazione conferma l’assoluzione di Raffaele Sollecito e Amanda Knox. La sentenza è accolta dal clamore mediatico internazionale.

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SOCIETÀ

di Paola Stefanucci

RINASCE IL MUNDA quasi sette anni dal terremoto del 6 aprile 2009 a L’Aquila, il Museo nazionale d’Abruzzo (MUNDA), a suo tempo accolto nella Fortezza spagnola, ancora inagibile, ha trovato una nuova casa, in attesa di tornare nella propria. Dal 19 dicembre scorso, presen-

UN PEZZO DELLA RINASCITA AQUILANA: IL MUSEO NAZIONALE D’ABRUZZO

te all’inaugurazione il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, il Munda abita nell’ex Mattatoio comunale in borgo Rivera, in prossimità della celeberrima Fontana delle 99 cannelle. L’istituzione abruzzese custodiva reperti archeologici, sculture e dipinti fino al XVIII secolo, tutti rappresentativi della storia e dell’identità della regione. Tra le numerose opere, recuperate tra le macerie e opportunamente restaurate (cento, finora), potremo finalmente (ri)vedere Cristo deposto del Duomo di Penne. La statua lignea duecentesca, precipitata al suolo durante il sisma, aveva riportato lo schiacciamento del naso e del ginocchio sinistro, nonché una frattura al collo che aveva provocato un parziale distacco della testa. La scultura si può ora apprezzare in tutta la sua delicata policromia, grazie all’intervento dell’Istituto superiore per la Conservazione e il Restauro di Roma, finanziato dalla Wiegand Foundation di Reno (Nevada). Sembravano irrimediabili i danni sofferti dalla pala con la Madonna e santi (1585) di Giovanni Paolo Cardone, travolta dal collasso della sommità della cortina muraria della Fortezza e rimasta sepolta un mese. Nella scheda del dipinto compilata dai vigili del fuoco si legge: “recuperato sotto le macerie, lacero, bucato e completamente bagnato”. Il “miracolo”, lo ha dunque compiuto la restauratrice Eugénie Hélène Knight. Ma sono tanti i capolavori rinati: la Madonna di Gentile da Rocca (1283) e quella in trono con bambino e angeli (1502) di Saturnino e il reliquiario (XV sec.) dell’orafo Giovanni d’Angelo. Info su: www.munda.abruzzo.it

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di Palma Agosta

ECONOMIA

O I C N A L I B O M PRI DEI SALDI

SALDI 2016: ITE +5% SU 2015 ND VE O, IV SIT PO O VI AV I, NT CONFESERCE avvio dei saldi invernali 2016 si è rivelato positivo, con un aumento medio delle vendite del 5% rispetto al 2015, anche se con differenze profonde fra i territori. È quanto emerge da un sondaggio sull’andamento delle vendite di stagione condotto da Confesercenti sui negozianti di alcune importanti città e regioni italiane. Tale risultato - si legge nella nota - è favorito dall’aumento dello sconto praticato: quasi 8 negozi su 10 sono infatti partiti con riduzioni di prezzo dal 30% in su, con punte che raggiungono, in qualche caso, addirittura il 70%. Anche se la prima impressione dei commercianti è positiva, per un bilancio definitivo occorrerà attendere la prima settimana delle vendite di fine stagione, precisa Confesercenti, stimando che entro questo termine “si concentrerà circa un terzo dei 4,5 miliardi di spesa messa a budget dagli italiani per i saldi”. Intanto, come già detto, si registra un avvio nel segno della crescita, soprattutto nei capoluoghi: buona affluenza e code di clienti per i negozi a Firenze; a Torino si stima un aumento delle vendite tra il 5 ed il 7%. Si registra poi un “miglioramento decisivo” in Sardegna, dove le vendite tornano a crescere per la prima volta dall’inizio della crisi. Budget previsto in aumento anche a Milano, dove però il primo giorno dei saldi ha registrato poche code davanti ai negozi, prosegue Confesercenti.

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Nella prima mattinata di saldi a Milano la Polizia locale ha controllato 34 negozi e multato 4 esercenti per falsi ribassi o per indicazioni imprecise sui prezzi o sulle percentuali di sconto. Le sanzioni ammontano mediamente a circa 1000 euro. Tra il 2 e il 4 gennaio, gli agenti avevano fotografato i prezzi della merce in vetrina in 178 negozi prima dell’avvio degli sconti per rilevare in modo incontrovertibile eventuali violazioni. A partire dal 27 novembre fino al 4 dicembre, sono state invece monitorate un centinaio di attività commerciali e riscontrate 85 violazioni amministrative per saldi anticipati o vendite promozionali in periodo non consentito. Confcommercio ha stimato che nei 60 giorni dei saldi invernali del 2016 ogni famiglia italiana spenderà in media 346 euro per acquistare vestiti, calzature e altri prodotti e accessori scontati: si parla quindi di un valore totale di mercato attorno ai 5,4 miliardi di euro (il 3% in più rispetto all’anno scorso). Secondo l’indagine aumenterà anche il numero di famiglie che sceglieranno di comprare qualcosa venduto in saldo: erano state il 51% nel 2015, ci si aspetta che siano circa il 55% nel 2016. Il caso Roma. A Roma partenza ad andamento lento. Inizio soft per i saldi invernali, che saranno ricordati anche per la presenza notevole delle forze dell’ordine a presidiare strade dello shopping e centri commerciali, in un clima di allerta terrorismo con il quale stiamo ormai imparando a convivere. Bene davvero è andata soltanto per gli outlet e qualche centro commerciale; i negozi al dettaglio in centro hanno dovuto “accontentarsi” di acquisti in tono mino-

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re rispetto al primo giorno dello scorso anno e in periferia è andata addirittura peggio. Ma una premessa è d’obbligo e pesa molto sul bilancio del primo giorno di svendite capitoline. Per la prima volta, infatti, i saldi sono iniziati di martedì, un giorno feriale anche se prefestivo. A gennaio 2015, invece, come del resto anche le volte precedenti, l’inizio ufficiale dei saldi è stato il sabato. C’è poi da considerare l’effetto saldi mascherati che mai come quest’anno sono stati praticati da gran parte dei commercianti già alcuni giorni prima di Natale e che, inevitabilmente, hanno

reso meno entusiasmante la corsa all’acquisto a prezzo ridotto. “Se teniamo presente entrambi questi fattori - spiega Valter Giammaria, presidente di Confesercenti Roma e Lazio - possiamo dire che non è andata poi così male”. Complice la pioggia non si sono viste file fuori dai negozi ad eccezione dell’atelier Moncler di piazza di Spagna, che non a caso è specializzato nella vendita di piumini e soprabiti. Per il resto su via Frattina, via del Babuino, via Borgognona e via del Corso più di un commerciante aspettava con le braccia conserte l’arrivo dei primi clienti e per strada a notarsi davvero erano i vigili urbani, la polizia e i carabinieri posizionati in angoli di strade dove il via vai era maggiore. Forze dell’ordine la cui presenza è bastata per far quasi scomparire gli abusivi (di solito numerosi in occasioni ghiotte come i saldi) e rendere i commercianti, ma anche i consumatori, più tranquilli di entrare e uscire dai negozi. Pochi anche i turisti in giro, che sono poi da sempre i principali acquirenti dei negozi alla moda. Outlet e centri commerciali hanno confermato, invece, di fare sempre breccia nel cuore dei romani. Favoriti, loro sì, dalla pioggia, sono stati presi d’assalto fin dalle primissimi giorni di saldo. In particolare, a Porta di Roma, dove si è stato registrato un incremento delle presenze del 6% e di fatturato di circa il 10% rispetto al primo giorno di saldi del 2015.

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ARTE

di Paola Stefanucci

di Penelope Salomone

TEATRO

IL CORTONA RESTITUITO

TEATRO AL FEMMINILE

cchi in su. D’ora in poi romani e turisti potranno ammirare la splendida cupola all’interno della chiesa dei SS. Luca e Martina, così come l’aveva voluta, e realizzata 508 anni fa, Pietro Berrettini, detto da Cortona (1596-1669): nella calda tonalità del colore che

on è solo una rassegna teatrale: “Una stanza tutta per lei” - in corso al Teatro Due (vicolo dei Due Macelli, 37) - è una lunga riflessione sui vari aspetti del ruolo delle donne nel Terzo millennio, dalla maternità al lavoro, dalla violenza al femminicidio. “Attraverso storie

TERMINATO IL RESTAURO DELLA CUPOLA DEI SS. LUCA E MARTINA

UNA RASSEGNA PER RACCONTARE L’UNIVERSO DONNA

drammatiche, attraverso sogni di resistenza, attraverso il potere rivoluzionario di una risata”, secondo le intenzioni di Daniele Di Salvo, che ne firma la direzione artistica in collaborazione con Marioletta Bideri e Melania Giglio. Il pubblico e i media sono stati unanimi nell’apprezzare questa singolare iniziativa tutta al femminile che, decollata a gennaio, proseguirà tutte le settimane, dal venerdì alla domenica, fino al 10 aprile. In scena solo attrici, alcune celebri: Lucia Poli in “Animalesse. Storie di animali”, dal 3 al 6 marzo; Mariangela D’Abbraccio in “Camille Claudel”, dal 10 al 13 marzo; Maria Paiato in “Racconti italiani”, dal 31 imita il (marmo) travertino. La lunga e complessa operazione di “lifting” ha altresì restituito all’invenzione cortonesca la luminescenza originale, ripristinando la tenue bicromia grigio-rosata degli stucchi che dal tamburo sfuma dal basso verso l’alto sino a raggiungere il chiarore massimo nella sommità del lanternino. Una curiosità: è stato effettuato perlopiù un restauro “per rimozione”, poiché sotto le ridipinture più recenti era per fortuna sopravvissuta la finitura del sublime pittore e architetto toscano. Tale finitura - sostengono gli esperti - tuttora esistente, sebbene nascosta, su gran parte della decorazione interna della chiesa, lascia intuire la spettacolare trasformazione luministica e l’arricchimento coloristico chiaroscurale che otterrebbe, dopo un intervento integrale, tutta la navata, a pianta cruciforme, scandita da fasci di pilastri e colonne di ordine ionico. Per saperne di più, si può leggere il volume “La cupola dei SS. Luca e Martina di Pietro da Cortona. All’interno del Foro romano”, a cura di Pio Baldi e Pier Luigi Porzio, pubblicato da Gangemi, che in 96 pagine ripercorre, con una ricca iconografia, tutte le fasi del restauro. Da notare che durante l’attività dei restauratori, l’edificio di culto, di proprietà dell’Accademia di san Luca, non è stato mai chiuso al pubblico, come si potrebbe pensare, bensì è rimasto “aperto per restauro”. Aperto: per non impedire le funzioni religiose, grazie a un ponteggio sospeso, e per mostrare a frequentatori e curiosi i “lavori in corso”. Una buona pratica, nel complementare interesse di fede, cultura e arte.

marzo al 3 aprile; Michela Andreozzi in “Maledetto Peter Pan” con la regia di suo marito; Massimiliano Vado, il 7 e l’8 aprile; infine il 9 e il 10 Paola Gassman in “Frau Mozart”. “Una stanza tutta per lei” si replicherà da ottobre a dicembre al Mimat Teatro San Carlo, a Milano, e auspichiamo, anche in altre città italiane. Non solo spettacolo: promuovere i valori dell’uguaglianza e del rispetto, in ogni atto quotidiano, verso le donne e verso tutti è tra gli obiettivi dell’iniziativa, il cui titolo evoca l’opera “Una stanza tutta per sé” della scrittrice britannica Virginia Woolf. A conferire ulteriore nobiltà a quest’encomiabile operazione culturale è il generoso sostegno all’associazione no profit “Robert F. Kennedy Human Rights” per l’Italia e ad ACTO (Alleanza contro il tumore ovarico) onlus. Tutte le info e gli appuntamenti su www.unastanzatuttaperlei.com e www.teatrodueroma.it

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INFORMAZIONE REDAZIONALE

PARCHI DELLA COLOMBO CENTRO POLIFUNZIONALE

ARCHI DELLA COLOMBO è il Centro Polifunzionale adatto a tutta la famiglia dove poter trascorrere piacevoli momenti di relax, alternati ad uno shopping ricercato con i marchi che offrono prodotti unici ed originali che contraddistinguono la filosofia del Centro. GIARDS, con la personalizzazione delle scarpe da ginnastica, uniche per ogni occasione; ADIDAS, con il Test your run, per dare ad ogni piede la sua scarpa; PRIMIGI leader nei prodotti per bambino, accompagnato anche da IGI & CO., abbigliamento e calzature per uomo e donna; IL CASTELLO DEL PARCO, che ha ampliato la sua offerta di abbigliamento con una linea di sculture di palloncini adatte a tutte le occasioni di divertimento; A.S. ROMA STORE con merchandise e biglietteria; la GIOIELLERIA APPOLLONI che ha creato una linea di gioielli per gli sportivi. E poi ancora le attività di ristorazione: Mc DONALD’S che ogni giovedì organizza laboratori creativi aperti a tutti i bambini, ogni settimana una creazione, OLD WILD WEST che per S. Valentino ha organizzato una serata per gli innamorati, ALTERNATIVA BIO che, con i suoi corsi abbinati alla cena, viene sempre più apprezzato dagli amanti della cucina salutistica e vegana ed è luogo di piacevole incontro da colazione a cena e magari occasione di acquisto di prodotti bio, ed inoltre la BIRRERIA DOPPIO MALTO che ha portato la Pinsa Romana con una particolare lievitazione ed un impasto molto più digeribile. Per una sosta piacevole, Il GRAN CAFFÈ ROBERTO si trova ora al centro della piazzetta commerciale, dove si può gustare uno snack veloce. L’ASILO NIDO, TAGLIATI PER IL SUCCESSO, LA GIUNGLA IN FESTA, FASHION BAU, IO BLU PISCINE, SOMAWELL, BLACK MAMBA, il CENTRO MEDICO ECLEPTA e il CENTRO SPORTIVO HEAVEN completano le attività presenti nel Centro. Comunichiamo che il 20 e 27 febbraio e il 5 marzo dalle 10 alle 12 l’ADIDAS organizza presso i Parchi della Colombo una serie di incontri per presentare una nuova scarpa adatta ai runners, da provare con un allenamento aperto a tutti con le associazioni che aderiscono alla maratonina Roma Ostia. E.F.

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di Massimo Bolini AmM/Collegio Guide Alpine Italiane - Istruttore Nordic Walkingreen

NATURA E DINTORNI

LA GUERRA DEL METEO ochi ricordano che verso la fine dello scorso settembre la prima neve è comparsa sulle Alpi e l’Appennino. In Abruzzo, il 23 settembre, già a quota 2400 metri, i primi fiocchi imbiancavano le vette. Puntua-

CATASTROFISMI E PREVISIONI A LUNGO TERMINE: QUANDO UNA PROFESSIONE DIVENTA UNO SHOW le, è iniziato il rincorrersi degli allarmi: “Sarà un inverno artico”, “Avremo un Natale con i fiocchi”, “Neve anche su Roma allertata la Protezione civile”, solo per citarne alcuni. I primi di ottobre ero nel Parco Nazionale del Gran Sasso ad accompagnare un gruppo di escursionisti. Durante una pausa ad Assergi, piccolo paesino dell’area, ho chiesto a un anziano signore del posto che cosa ne pensasse di questo anticipo d’inverno. Lui con tutta calma ha risposto: “Se la prima neve cade sulla foglia, l’inverno ha poca voglia” (in effetti, gli alberi intorno erano ancora belli verdi e rigogliosi). Il resto è cronaca degli ultimi mesi: un inverno sottotono e quasi senza freddo. Dunque complimenti alla profezia del signore di Assergi. La piccola storia appena raccontata serve a farsi una domanda: quanto sono realmente attendibili i pareri degli apprendisti stregoni che, a proposito del meteo, parlano in televisione, alla radio e in rete? Prima di dare una risposta è necessario ricordare un paio di principi. Il primo: qualunque notizia negativa attira più interesse della miglior notizia positiva. Il secondo: lo share dei programmi meteo raggiunge il 30% di audience e questo per l’industria della pubblicità rappresenta il “verbo sacro”. A tal riguardo basta ricordare che negli Stati Uniti esiste un canale, Weather Channel, che detiene il 76% del mercato meteo. La relativa App di questo media, dopo quella di Facebook, è la più scaricata in America. Nel 2008 Weather Channel è stata acquistata da una società statunitense per 3,5 miliardi di dollari. Ovviamente l’Italia è ancora lontana dallo sviluppare questo tipo di mercato, ma ci sta arrivando. Lo si nota anche da segnali indiretti: la lotta serrata per accaparrarsi nuovi spettatori o un numero maggiore di click produce quella fantasia lessicale che trasforma i temporali in “bombe d’acqua” o le perturbazioni in fla-

gelli mitologici (Circe, Minosse, Caronte, eccetera). Proprio come da tempo avviene negli Stati Uniti. Per capire come nasce una previsione meteo è necessario sapere di quali informazioni dispone. Si parte dalle osservazioni locali che pervengono dai servizi meteo nazionali pubblici: in Italia sono l’Aeronautica Militare e l’ARPA. Questi elementi, uniti alle osservazioni satellitari, sono miscelati con le informazioni del centro Reading nel Regno Unito. Dal complesso di tali notizie esce una prima informazione meteo, un’informazione che verrà venduta per pochi euro (rispetto al corrispettivo investimento dello Stato Italiano) ai vari centri meteorologici privati. Quest’ultimi infine la elaborano con propri modelli matematici, et voilà: la previsione meteo è pronta. È singolare che ad oggi, in Italia, a differenza di molti altri paesi nel mondo, dove la figura del “Meteorologist”

viene riconosciuta dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO), non esista la figura professionale del meteorologo. Una figura questa, che dovrebbe avere delle competenze precise e certificate che gli permettano di svolgere bene la sua professione e rendere quindi massima l’utilità operativa della meteorologia. Le previsioni meteo, come dice la parola stessa, sono supposizioni abbastanza affidabili se concepite entro le 12 ore. Oltre questa soglia e più ci si allontana, è meglio affidarsi alla saggezza popolare: una consuetudine che affonda le sue radici su osservazioni millenarie del cielo. Insomma, oltre qualche giorno è meglio l’anziano di Assergi.

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QUESTIONE DI CILINDRI

di Alessandro Cortellessa

NUOVE DS 3 E DS CABRIO SEMPRE PIÙ CHIC, CONNESSE E PERFORMANTI

ra i nuovi valori che sottolineano il legame con il nostro tempo delle nuove auto ci sono la connettività web e il legame con i telefonini; sì, perché se è pur sempre importante parlare di potenza, consumi, tenuta di strada, oggi le macchine hanno l’obbligo di essere in rete, anche e non solo per un fattore di moda e di tecnologia: c’è infatti l’esigenza di dialogare con i sistemi ad esse legati. Le nuove Citroen DS, presentate a fine gennaio a Parigi pure in versione Cabrio, dopo ben 390.000 unità vendute dal lancio del 2010, sono infatti ancora più attraenti con innovazioni nel design (nuovo frontale, nuove proposte di personalizzazione) ma in aggiunta con sempre più funzioni di connettività (con schermo da 7 pollici touch pad) e assistenza alla guida. Il frontale è scolpito come un’opera d’arte, con la calandra verticale dalla forma esagonale, che mostra con orgoglio il logo DS. Il profilo cromato, che ne enfatizza l’eleganza, si allunga verso i proiettori e verso i fendinebbia a LED attraverso due ali cromate. I team di design DS hanno conservato le sue caratteristiche uniche, simbolo della personalità di DS 3: trattamento bicolore tetto/carrozzeria e linea di cintura dal disegno a “pinna di squalo”. Nuova DS 3 è praticamente unica grazie alle numerose personalizzazioni possibili (tetto, carrozzeria, calotte dei retrovisori, cerchi, plancia, pomello della leva del cambio e rivestimenti), e propone ben 78 combinazioni di tinte carrozzeria/tetto. I fari, già disponibili da luglio 2014, associano, come sulle Nuove DS 4 e DS 5, la tecnologia LED (con 3 moduli da 3 W ognuno) e la tecnologia allo Xeno (un modulo da 25 W) agli indicatori di direzione a LED a scorrimento e i nuovi fendinebbia led. Le Nuove DS 3 propongono la funzione Mirror Screen, costituita da Apple CarPlay e MirrorLink per i telefoni con sistema operativo Android. Lo Schermo Touch Pad 7” a colori di ultima generazione, oltre all’accesso facilitato a tutte le funzioni

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dell’auto, con 20 pulsanti in meno sulla plancia, permette l’utilizzo di Mirror Screen. Una soluzione di connettività che funziona sia con Apple CarPlay che con MirrorLink, e che consente di utilizzare lo smartphone direttamente sul display della plancia con tutte le funzioni ad esso legate, compresa l’assistente virtuale Siri di Apple. Alla fine del tragitto, i clienti DS possono prolungare l’esperienza sul proprio smartphone. Con l’applicazione gratuita MyDS è possibile conoscere in qualunque momento lo stato della manutenzione, l’autonomia di carburante e il punto dove è parcheggiata la propria DS. MyDS è disponibile per Android e iOS. Utilizzando uno smartphone Android compatibile con lo standard MirrorLink, è possibile usare MyDS per consultare e scrivere SMS durante la guida. Le nuove DS 3 e DS 3 Cabrio, come tutta la gamma, potranno inoltre beneficiare dal 2016 (con disponibilità variabile in funzione dei Paesi) dell’offerta DS Con-

QUESTIONE DI CILINDRI nect Box. La promozione comprende pack SOS & Assistance (sistema innovativo che permette le chiamate automatiche d’emergenza o di assistenza localizzata, con l’invio dei soccorsi in caso di necessità), Pack Monitoring (libretto di manutenzione virtuale, per il controllo automatico del chilometraggio e della frequenza di manutenzione, con consigli per una guida ecologica, sulla base delle informazioni tecniche rilevate sull’auto), Pack Mapping (localizzazione del veicolo, informazioni via email in caso di entrata o uscita da una zona geografica) e Pack Tracking (in caso di furto, la posizione geografica dell’auto viene trasmessa alle forze dell’ordine). Ma anche la sicurezza è una prerogativa delle nuove DS 3: Active City Brake, un sistema di frenata automatica che permette di evitare i tamponamenti a bassa velocità o di ridur-

dell’anno 2015” -, due motori benzina 4 cilindri THP, e tre motori Diesel 4 cilindri BlueHDi) dotati della tecnologia SCR (Selective Catalytic Reduction), tre cambi (cambio manuale 5 o 6 rapporti, cambio pilotato o cambio automatico di ultima generazione), ed emissioni di CO2 a partire da 79 g/km (su BlueHDi 100) che non superano i 129 g/km, è un’auto per tutte le esigenze. Il cambio di ultima generazione EAT6 su DS 3 è abbinato al motore benzina 3 cilindri PureTech110 S&S. Questa motorizzazione, dotata di turbo, offre una coppia notevole già a basso regime. Un abbinamento cambio-motore ideale per un piacere di guida fluido o dinamico. Disponibile anche il PureTech 130 S&S, nuovo motore per le DS 3. Garantisce una coppia molto elevata disponibile sin dai

ne l’impatto. Un captatore laser a corto raggio, situato nella parte alta del parabrezza, rileva gli ostacoli, come un veicolo fermo o che procede nello stesso senso di marcia. Fino a 30 km/h identifica l’eventuale rischio e comunica direttamente con il calcolatore di frenata (ABS), senza che il conducente debba premere il pedale del freno. Non mancano poi l’assistenza anteriore e posteriore al parcheggio, telecamera di retromarcia con invio delle immagini sul Touch Pad 7”. La nuova DS 3 è a suo agio su strade urbane ed extra urbane, grazie alle dimensioni che le permettono una grande agilità e alle ottime prestazioni dei motori. Con otto motorizzazioni (tre motori benzina 3 cilindri PureTech - eletto “motore

bassi regimi, con un ampio range di utilizzo, e regala a Nuova DS 3 ancora più carattere e dinamismo, con emissioni di CO2 al miglior livello della concorrenza: 105 g/km di CO2 e un consumo misto di 4,5 litri / 100 km. Alle versioni tradizionali, DS associa le performanti DS 3 e DS 3 Cabrio Performance versioni dinamiche e sportive delle nuove DS, il top della gamma DS 3. Potenti e raffinate, promettono sensazioni di guida incomparabili e uno stile innovativo: 208 cv, 300 Nm di coppia, 125 g/km di CO2, motore 1.6 THP S&S abbinato ad un cambio a 6 marce con impostazioni specifiche, integrando un differenziale a slittamento limitato di tipo Torsen, per assicurare una motricità e una tenuta di strada eccezionali.

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di Penelope Salomone

ARTE E CULTURA

TOULOUSE-LAUTREC GILLO DORFLES LA COLLEZIONE DEL MUSEO DI ESSERE NEL TEMPO BELLE ARTI DI BUDAPEST. FINO ALL’8 a rassegna, curata da Zsuzsa Gonda e Kata Bodor, illustra l’arte eccentrica e la ricercata poetica anticonformista e provocatoria del pittore bohémien francese, scomparso a soli 36 anni. Per la trasferta capitolina hanno lasciato il museo ungherese oltre 170 opere tra manifesti, illustrazioni, copertine di spartiti e locandine. Tra esse alcune autentiche rarità, perché stampate in tirature limitate, firmate, numerate e corredate dalla dedica dello stesso Henri de ToulouseLautrec. Altrettanto rare le fotografie e riprese cinematografiche d’inizio Novecento, che evocando la Parigi della Belle Époque, completano l’affascinante percorso espositivo.

L’OPERA DEL PROFETICO ARTISTA AL MACRO FINO AL 17 APRILE

la prima antologica che rende omaggio all’opera totale, tra produzione artistica, pensiero critico e teorie estetiche, di Gillo Dorfles (1910), padre storico della cultura visiva italiana: artista, critico d’arte, estetologo, specializzato in psichiatria. Un racconto, attraverso la viva voce dell’autore, nel tempo: dalle creazioni più recenti, realizzate nell’estate 2015, alla fondazione del Movimento per l’Arte Concreta fino agli esordi giovanili negli anni ‘30. Oltre 100 tra dipinti, disegni e opere grafiche, una selezione di ceramiche e gioielli, e naturalmente estratti di docufilm, video-interviste, filmati provenienti dall’archivio Rai Teche, postazioni audio che ripropongono interventi radiofonici, documentano la vastità dei territori esplorati da Dorfles al di là dei recinti disciplinari. A cura di Achille Bonito Oliva, coordinamento scientifico e allestimento di Fulvio Caldarelli e Maurizio Rossi. Info: www.dorflesmuseomacro.it

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MAGGIO AL MUSEO DELL’ARA PACIS

RENZO ARBORE. LA MOSTRA

VIDEOS, RADIOS, CIANFRUSAGLIES: “LASCIATE OGNI TRISTEZZA VOI CH’ENTRATE”. AL MACRO DI TESTACCIO FINO AL 3 APRILE l visitatore è accolto come se fosse a casa di Renzo, grazie anche alla rutilante collezione di oggetti e memorabilia provenienti dall’abitazione dello showman, che festeggia i primi 50 anni di carriera. L’esposizione, prodotta da Civita, a cura di Alida Cappellini e Giovanni Licheri, scenografi della maggior parte degli spettacoli di Arbore, ripercorre sul filo delle passioni di “Quelli della notte”: la Musica, l’America, il Collezionismo e la Plastica, il Cinema, i Viaggi, la Televisione, le Città e gli Amici, la Moda e il Design, la Radio e la Lega del Filo d’Oro. Per l’occasione è stato pubblicato da Rizzoli il volume “Renzo Arbore. E se la vita fosse una jam session?”, a cura di Lorenza Foschini.

CINQUANT’ANNI IL FUMETTO ITALIANO IN MOSTRA AL MUSEO DI ROMA IN TRASTEVERE. DI ROMANZI FINO AL 24 APRILE DISEGNATI er (i tanti) appassionati della “nona arte”, un sorprendente excursus in mezzo secolo di (quaranta) romanzi disegnati, a partire da “Una Ballata del Mare Salato”, di Hugo Pratt, in cui appare per la prima volta - 1967 - Corto Maltese. Si prosegue con le opere di altri maestri - di ieri e di

oggi - che hanno saputo fondere altrettanto sapientemente immagini e parole nel linguaggio alchemico delle vignette: da Altan a Guido Crepax, da Milo Manara ad Andrea Pazienza, fino a Zerocalcare. La mostra è co-prodotta da Agema Corporation e ViDi. Curatori Paolo Barcucci e Silvano Mezzavilla.

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SPETTACOLANDO

di Barbara Zorzoli

OOM KATY PERRY E ORLANDO BL ? HANNO UNA RELAZIONE

eccati a flirtare al party dei Golden Globes, arriva una nuova foto pubblicata dal Daily Mail che li vede uscire assieme dopo una cena. Forse con il tempo Katy Perry e Orlando Bloom chiariranno lo status della loro relazione: per ora, in vista appunto di una trasformazione di questo status platonico, noi li chiameremo “Korlando Ploom”. I due sono di nuovo in prima pagina per una recente foto pubblicata sui social network: nell’immagine, condivisa da James Lecesne (la star di The Absolute Brightness of Leonard Pelkey) sul suo Instagram Kate e Orlando appaiono assieme - anche se distanti - alimentando così i rumors.

IL PRINCIPINO GEORGE HA GIÀ LA SUA PRIMA AUTO. UN REGALO DI PAPÀ WILLIAM PER IL SUO PICCOLO PRINCIPE l principino George ha appena affrontato con successo il suo primo giorno di scuola materna, ma questo non vuol dire che sia pronto per iniziare a guidare... Secondo People, George presto erediterà la versione mini dell’Aston Martin V8 di suo padre, regalata a William nel 1988, uguale a quella di nonno Carlo. Il Sunday Express scrive che William ha ritirato l’auto dal Museo Sandringham per regalarla a George quando sarà pronto. La vettura ha sedili in pelle e fari funzionanti, perché le mini-auto reali sono diverse rispetto a quelle delle persone normali... Anche se la preziosa Aston Martin non è ancora in suo possesso, George sta già facendo lezioni di guida con un camion dei pompieri giocattolo, che sembra essere una “vera attrazione” per i suoi amici. Nessuna parola riguardo alla volontà di George di permettere a sua sorella Charlotte di prendere posto sul sedile del passeggero, ma non c’è da scommetterci, dato che ovviamente quello è il posto del suo fidato cane lupo!

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EMILY BLUNT È INCINTA: SECONDO FIGLIO CON JOHN KRASINSKI

due attori sono una delle coppie più amate di Hollywood e la loro famiglia sta per allargarsi. L’adorabile coppia composta da Emily Blunt e John Krasinski è pronta a far allargare la famiglia. Il portavoce dell’attrice ha confermato a Us Weekley che la star è incinta: si tratta così del secondo figlio per i due attori, entrambi molto amati in quel di Hollywood. Emily (33 anni) e John (36) si sono sposati nel 2010 e nel febbraio del 2014 sono diventati genitori della piccola Hazel. La felicità di Mr Krasinski si era già fatta notare in questi ultimi tempi, tanto che in una recente intervista l’attore ha dichiarato: “Per quanto mi riguarda, i giorni più belli della mia vita sono iniziati quando ho conosciuto mia moglie”. Non possiamo che fare le nostre congratulazioni alla coppia.

SPETTACOLANDO ESTERI

LADY GAGA E ANTONINO CANNAVACCIUOLO: È AMORE?

ossip in cucina: Lady Gaga è cotta di Antonino Cannavacciuolo. Lo chef stellato e nuovo giudice di Masterchef Italia ha colpito al cuore Miss Germanotta, che ha notoriamente un debole per il fascino italiano e per la buona cucina. Per appagare questo “amore”, l’insaziabile Gaga non si accontenterebbe di cenare nel suo ristorante a Villa Crespi; no, la pop star, infatti, vorrebbe lo chef stellato accanto a sé sul set di “American Horror Story: Hotel”, serie tv in cui Gaga veste i panni della femme fatale “La Contessa”, che

si nutre di sangue e della passione dei suoi amanti, ruolo per cui ha vinto il Golden Globe come Miglior attrice in una mini-serie o film per la tv. Non riusciamo a immaginare l’imponente chef sotto le grinfie hard di Lady Gaga. Restiamo però in trepidante attesa di scoprire se Cannavacciuolo accetterà l’invito.

LEONARDO DICAPRIO E KATE WINSLET: IL RITORNO DI JACK E ROSE SUL RED CARPET

uesta awards season sta appassionando tutti i fan della “coppia” di nuovo sul red carpet più “abbracciosa” che mai. Gli Oscar 2016 si stanno avvicinando sempre di più e quello che accomuna tutti sembra essere il tifo per la vittoria di Leonardo DiCaprio, candidato come migliore attore protagonista nel film Revenant - Redivivo. Ma nessuno, però, sta sperando nel suo trionfo così tanto come Kate Winslet, sua metà nel film Titanic e in Revolutionary Road (anche se i fan della coppia sono senza dubbio più affezionati agli amanti impossibili Jack e Rose che non ai coniugi infelici della seconda pellicola...). Sul red carpet dei Sag Awards l’attrice ha confessato di non essere troppo interessata alla sua nomination all’Oscar (è candidata per il ruolo da non protagonista nel film dedicato a Steve Jobs). Piuttosto, desidera che vada in porto quella dell’amico: “Sono concentrata su Leo, sta vincendo tutto e sono davvero eccitata per lui”.

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di Simone Felicetti

VIAGGI

BRUGES

L’IMMOBILE na delle mete più gettonate del Belgio, se non una delle città più belle e interessanti d’Europa, è senza dubbio Bruges. Riconosciuta Patrimonio mondiale dell’Unesco, questa piccola città delle Fiandre del nord è un raro quanto affascinante esempio di borgo me-

SECOLI E SECOLI DI STORIA MA LA CITTÀ MANTIENE FIERAMENTE LA SUA TIPICA ATMOSFERA MEDIEVALE dievale perfettamente conservat0. Bruges è riuscita, nonostante l’inesorabile passaggio dei secoli, a preservare quasi inalterata, almeno all’apparenza, l’atmosfera delle sue origini. Un po’ come a Venezia, passeggiando per le stradine del centro si ha l’insolita sensazione di trovarsi in un’altro periodo storico. La vita quotidiana, la dimensione cittadina sembrano essere scandite da tempi e consuetudini antichissime. Misteriosa ed enigmatica, Bruges si snoda in un labirintico insieme di piccole vie tortuose attraversate da carretti trainati da cavalli al trotto, a ogni ora del giorno e della sera. Le piccole taverne, le botteghe artigianali e le antichissime insegne che si vedono ovunque non fanno che accentuare la percezione di questo smarrimento temporale. Immersa nel verde, lontana dal traffico e solcata da una serie di canali che scorrono lungo eleganti edifici, dando vita a incantevoli scorci, la cittadina Belga ricrea, quasi fosse una messa in scena, il clima da fiaba per cui è oggi tanto famosa e altrettanto visitata. Bruges è anche una città colta, ricca di edifici, piazze, cattedrali e musei di

ogni tipo, che mettono in mostra dalle pitture dei primitivi fiamminghi alla birra, dai celebri merletti alla cioccolata. Per quanto piccola e circoscritta, eppure, può apparire faticosa e a tratti dispersiva. Avendo pochi giorni a disposizione per visitarla, spesso poche ore, essendo nella maggior parte dei casi una delle mete di vacanze itineranti per il Belgio, è preferibile muoversi in bicicletta, oppure, nel caso la si volesse visitare a piedi, definire un itinerario dei luoghi più caratteristici e suggestivi, senza comunque privarsi del gusto di perdercisi dentro almeno una volta. Markt, la piazza del mercato, vivace e affollato ombelico della cittadina, è senza dubbio uno dei luoghi imperdibili e inevitabili della visita. Il mercoledì, poi, giorno del mercato alimentare, la piazza si veste a festa mostrando appieno tutti i suoi tratti popolari e folkloristici. Immancabile è una visita al Groenlingmuseum dove è possibile ammirare alcune opere di Hieronymus Bosch o di Pieter Bruegel, o il Memling Museum, ricavato da un antico ospedale accademico, in cui sono esposte le opere dei più importanti pittori fiamminghi, tra cui proprio lo stesso Hans Memling. Non si può perdere una visita al Begijnhof, intrigante complesso abitativo risalente al XVII secolo destinato ad uso monastico: un rifugio incredibilmente tranquillo che raggiunge il suo splendore in primavera, quando un tappeto di narcisi rende lo scenario ancor più pittoresco. Più decentrato, ai margini della città, si trova il quartiere di Sint-Anna, un agglomerato residenziale famoso per le botteghe di merletti ma anche per i quattro esemplari di mulini a vento, in stile olandese, che costeggiano il canale all’estremità delle mura. Dietro a questa facciata dal forte impatto visivo si nasconde una cittadina dall’anima dinamica e gaudente. Insomma, moderna e cosmopolita, Bruges è una città completamente a misura d’uomo, popolata di giovani e attrazioni d’ogni tipo che attira a sé visitatori d’ogni età in qualsiasi stagione dell’anno.

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MODE E MODI

di Palma Agosta

LA BELLA STAGIONE DELLA MODA penti i riflettori sulle passerelle della Ville Lumière, è tempo di bilanci per quanto riguarda le tendenze dalla Haute Couture Parigi per la prossima stagione primavera-estate. Le indicazioni degli stilisti sono ormai chiare, tra colori imperanti, ricami preziosi che hanno arricchito gran parte delle collezioni e una vaga atmosfera retrò che non ha abbandonato nessuno di loro. Poche, anzi nessuna, le innovazioni; moltissime, invece, le conferme, prima fra

PRIMAVERA-ESTATE 2016: 10 TENDENZE DALLA HAUTE COUTURE PARIGI CHE INFLUENZERANNO LA MODA DEI COMUNI MORTALI

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tutte quella ricerca di opulenza ed eleganza che solo il lavoro sartoriale dell’alta moda sa trovare. Vediamo quali sono le 10 tendenze dall’Haute Couture Parigi che avranno qualche ripercussione nella moda di tutti i giorni. I colori. Tinte tenui e polverose che sembrano uscite da un quadro dei preraffaelliti. A dominare sono stati l’azzurro polvere, il verde muschio, il color lavanda e il malva. Soprattutto il malva (o mauve) è stata la nuance principe delle sfilate, da Armani a Schiaparelli, da Elie Saab a Zuhair Murad. I metalli preziosi. Molto bronzo, un mare di oro, per ricami, accessori, bagliori nel make up. Non è difficile da credere che i riflessi dorati compariranno un po’ ovunque, soprattutto nelle serate estive. Valentino predilige un oro pastoso e il bronzo, che ben si abbinano con i toni della terra della sua collezione. John Galliano per Maison Margiela impreziosisce con l’oro sia gli abiti che gli accessori. I gioielli. Corone, cerchietti preziosi, tiare. Da Zuhair Murad sono quasi corone di alloro a cingere il capo delle modelle, mentre da Valentino sono un sorta di diadema come quello indossato dalle divinità egizie. Gli accessori. Sarà soprattutto il porta-smartphone coordinato con l’abito a rimanere nella storia di queste sfilate parigine, in cui Karl Lagerfeld ha fatto indossare alla sua donna Chanel questo piccolo e prezioso marsupio, vezzo indispensabile nella vita di tutti i giorni. Il rossetto rosso. Simbolo per eccellenza della femminilità, la primavera estate 2016 non potrà che recepire questo input lanciato da Peter Philips, direttore della creazione e dell’immagine di Dior make up. Si tratta di un rosso acceso che non fa sconti alla timidezza, indossato per lasciare il segno. I coprispalla. È stata la consacrazione della mantella, vista da Chanel, da Valentino, da Giambattista Valli. Capo prezioso che va a donare un aspetto regale a chi la indossa. Non sarà la cosa più comoda del mondo, ma l’effetto Anna Karenina è garantito. I tagli. Se la maggior parte degli stilisti ha giocato su ricami e applicazioni preziose, Atelier Versace ha rispolverato una delle caratteristiche iscritte nel

MODE E MODI Dna della maison (come non rammentare l’abito disegnato da Gianni Versace nel 1991 e indossato da una allora statuaria Liz Hurley). Insomma, le nudità studiate ad hoc si candidano a essere un must di stagione, anche se riservate a fisici atletici. La seduzione. Gonne midi e spalle scoperte, una delle poche indicazioni lanciate dal team interno a cui si deve la collezione Haute Couture primavera estate 2016 di Dior. Input significativo per chi vuole essere femminile senza eccedere in aggressività. Le scarpe. Ricamate, impreziosite da strass, altissime. Sandali e ankle boot visti in passerella non lasciano dubbi: ai piedi porteremo trampoli preziosissimi. Con buona pace delle Mary Jane

MINI GUIDA AL MAKE UP

ESTATE 2016

Matt. Sarà la parola d’ordine, i rossetti saranno obbligatoriamente matt con sfumature per lo più naturali e, se scure, “spente”. Occhi. Eyeliner e mascara saranno i tuoi migliori amici. Dimentica gli ombretti super colorati e luccicanti, l’effetto naturale sarà il benvenuto! Incarnato. Addio bambole super lampadate e colori innaturali, benvenute bb cream e coloriti naturali con colpi di luce. rasoterra dall’effetto bebè intraviste da Dice Kayek. Le linee. Guardano al passato le linee più belle. Schiaparelli e Valentino su tutti hanno fatto sfilare abiti stile impero impalpabili dalla vita alta e drappeggi leggerissimi. Armani, invece, ha preferito i ruggenti anni Venti, con scollature castigate e micro plissettature costruite a balze.

MODA ESTATE 2016: I CAPI MUST-HAVE

Bianco. Sarà il colore moda della prossima estate, osa con il bianco sempre e comunque: dal mini dress alla giacca elegante! Orecchini XXL. Dopo un periodo di assenza ritornano, grandi come non mai! Preferibilmente in toni rock e forme stravaganti. Sneakers e sandali. Da sempre e per sempre, per quest’estate andranno le mitiche sneakers bianche anni ’80 e quelle con dettagli in oro e argento, spaziali! Non dimenticare i gladiator sandals! Frange. Frange ovunque! Indossale e osa nella lunghezza per farti notare, vanno tantissimo anche su calzature e accessori. Suede. Il tessuto della stagione, quello che rimanda alle tendenze boho della scorsa stagione che si presente anche quest’anno! Arcobaleni. Colore, colore e colore! Osa con gli accostamenti e i colori vivaci! Prova un turchese accostato al rosa, farà la differenza! Rose quartz. È ufficialmente il colore moda estate 2016, un rosa chiaro, quasi pastello da provare ovunque: dalle unghie alle scarpe. Navy. Lo stile marinaretto, quello che va per la grande, quello caratterizzato da righe, bianco, blu e cappelli da marinaio. Fiori. Fiori, cascate di fiori, fiori ovunque! Entra anche tu nel mood hippie e mixa lo stile boho ai fiori: bianchi e pastello per le più sofisticate, multicolor per chi ama i colori.

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visioni grafiche

CARBOSSITERAPIA

PROCTOLOGIA Dott.ssa MARIA ANTONIETTA VIARENGO

Dott. MARCO LA TORRE

Medico Chirurgo Specialista in Chirurgia Generale

MD PhD Specialista in Chirurgia Generale ColonProctologia “Sapienza” Università di Roma

Consulente presso ECLEPTA Tel.: 06.50910518 · E-mail: info@eclepta.com Parchi della Colombo Via Cristoforo Colombo, 1897 - Infernetto

CARBOSSITERAPIA , GRASSO LOCALIZZATO E CELLULITE La carbossiterapia è un trattamento eseguito in medicina estetica a scopo terapeutico mediante la somministrazione sottocutanea di anidride carbonica, iniettata con ago sottile attraverso un dispositivo che ne regola pressione, dosaggio, velocità del flusso di iniezione e temperatura del gas, per combattere alcuni inestetismi, in particolare nel trattamento dell’adiposità localizzata, della cellulite e della perdita di tonicità della cute. Svolge un effetto vasodilatatore e di riattivazione del microcircolo miglioran-

do il flusso sanguigno ed il metabolismo cutaneo ed agisce a vari livelli: sul grasso, riattivando il metabolismo cellulare e gli enzimi capaci di sciogliere e riassorbire i grassi; sulla circolazione sanguigna, aumentando la velocità del flusso ematico e l’apertura dei capillari, ossigenando meglio i tessuti e permettendo uno smaltimento più facile delle scorie ed una risoluzione degli edemi; agisce infine sulla cute, aumentando il flusso sanguigno e l’ossigenazione dei tessuti migliorando così l’aspetto della pelle. È indicata per tutte le adiposità localizzate su addome, fianchi, cosce, interno ginocchia, glutei. Il trattamento è sicuro poiché la CO2 è atossica e non provoca embolia: l´anidride carbonica è, infatti, un gas normalmente prodotto dal nostro organismo ed eliminato dai polmoni attraverso la respirazione. Il trattamento crea solo un leggero fastidio e non richiede alcuna anestesia. Non ci sono effetti collaterali se non qualche piccolo ematoma dovuto al trauma dell´ago. Le uniche controindicazioni assolute al trattamento sono rappresentate da gravidanza, infarto miocardico e gravi malattie renali e polmonari.

Consulente presso ECLEPTA Tel.: 06.50910518 · E-mail: info@eclepta.com Parchi della Colombo Via Cristoforo Colombo, 1897 - Infernetto

LA MALATTIA EMORROIDARIA Le Emorroidi sono cuscinetti venosi situati all’interno del canale anale, che permettono, al momento dell’evacuazione, un “accompagnamento” non-traumatico del cilindro fecale dall’interno del retto all’esterno. Svolgono inoltre un ruolo nel mantenimento della continenza, offrendo agli sfinteri un cuscinetto elastico che si modella sul canale rendendolo “impermeabile”. Per molteplici cause e concause, tra cui la principale sono i disturbi della regolarità evacuativa (stipsi e diarrea) tali vene o cuscinetti venosi possono andare incontro a vari di tipi di complicanze, che si inquadrano in una condizione morbosa definita come Malattia Emorroidaria. Come si Manifestano. Le Emorroidi possono manifestarsi con sintomi differenti in funzione delle complicanze a cui danno vita. Il dolore anale, il sanguinamento, il prurito e la presenza di noduli esterni sono i più comuni e frequenti sintomi. Tali sintomi, tuttavia seppure sono tipici della malattia emorroidaria, non sono specifici; ciò significa che “dietro” una apparente e “banale” patologia emorroidaria possono nascondersi ben più complesse patologie ano-rettali che necessitano di una adeguata valutazione specialistica. Come si classificano I grado: emorroidi interne. II grado: emorroidi che fuoriescono esternamente al ponzamento ed alla defecazione, ma “rientrano” spontaneamente al termine della stessa. III grado: emorroidi esterne che rientrano solo con manovra manuale o digitale. IV grado: emorroidi complicate (trombosi, prolasso, ecc). Come si diagnosticano La visita proctologica, chirurgica e specialistica in particolar modo, con l’ausilio dell’ano/rettoscopia permettono di fare corretta diagnosi e diagnosi differenziale. Come si trattano Per le emorroidi di I e II grado il trattamento è conservativo. L’alimentazione ricca in fibre associata al consumo di ampi volumi di acqua, l’integrazione alimentare di fibre vegetali purificate o blandi lassativi o pro-cinetici per correggere una eventuale stitichezza, l’abbandono della sedentarietà, la perdita di peso, l’interruzione di attività favorenti la comparsa delle complicanze, sono il migliore “trattamento” delle emorroidi di I e II grado. In presenza di sanguinamento, tuttavia, non trascurare tale sintomo anche se esso tende a regredire e consultate il vostro medico di base. Nell’episodio acuto o crisi emorroidaria, è tuttavia necessario integrare una terapia farmacologica adeguata e differenti trattamenti sistemici o locali sono presenti sul mercato. Per le emorroidi di III e IV grado il trattamento è chirurgico e solo temporaneamente farmacologico per la cura dell’episodio acuto.

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di Gaetano Gaggiottino

SCIENZE

CHE BROCCOLO!

oltivato in tutta l’Europa centro-meridionale e nel Medio Oriente, il cavolo broccolo è un ortaggio tipico della stagione invernale. Conosciuto già al tempo dei romani, come racconta Plinio il vecchio (vissuto tra il 23 e il 79 d.C.), il broccolo era parte integrante della cucina romana. Successivamente rimase un alimento sconosciuto fino a quando, nel 1533, Caterina de’ Medici lo introdusse in Francia. I broccoli divennero poi popolari in tutto il mondo a partire dal 1922, quando degli immigrati partiti da Messina cominciarono a distribuire i semi in California. Molto ricchi di acqua, vitamine e sali minerali, i broccoli sono una vera e propria miniera di nutrienti e un forte alleato delle difese immunitarie. Durante la cottura i broccoli emanano un forte odore di zolfo che viene liberato dalle alte temperature. Secondo una tradizione contadina si può rimediare a questo piccolo inconveniente unendo al cavolo, prima della cottura, una mollica di pane bagnata con aceto.

OLIO DA UN TESORO OLIVE BIODINAMICHE DA PRESERVARE ono le vitamine e i sali minerali contenuti nei vegetali che consumiamo. Purtroppo, con le varie operazioni alle quali sono sottoposte in cucina, questi preziosi elementi si disperdono. La maggior parte delle vitamine è infatti sensibile al calore, per cui con la cottura se ne perde una buona parte. Ideale, per quanto possibile, è consumare a crudo i vegetali o, comunque, preferire brevi cotture e in poca acqua.

a raccolta delle olive è un’operazione che si ripete da millenni. Fin da quando l’uomo ha imparato a produrre l’olio, che appunto divenne uno dei maggiori elementi dell’economia mediterranea tanto da essere considerato - in qualità di “oro verde” - un vero e proprio tesoro. Oggi, la nuova frontiera dell’olio d’oliva è l’olio extravergine ottenuto da olive biodinamiche. Questa nuova denominazione è riservata a chi produce l’olio raccogliendo le olive in uliveti dove non viene utilizzato nessun tipo di sostanza chimica, né vengono effettuati trattamenti sulle piante. Anche il terreno viene lavorato il meno possibile e, periodicamente, vengono sparsi preparati biodinamici per sostenere suolo e pianta. Si ottiene, così, un olio più fruttato e dal gusto più intenso.

ORMONI E SONNO i chiama triptofano ed è presente in molti alimenti: noci, banane, noci brasiliane e legumi quali ceci, fave, fagioli, piselli. È ormai dimostrato come gli ormoni responsabili del sonno vengano stimolati dalle sostanze nutrienti contenute nel cibo, in particolare da un amminoacido come il triptofano. Morale: più triptofano troviamo negli alimenti, maggiore sarà il contributo ad un buon sonno.

RISO ROSSO

sato da secoli nella medicina cinese, si ottiene dalla fermentazione del comune riso con il fungo monascus purpureus, conosciuto come lievito rosso: un agente capace di conferire al chicco il caratteristico colore rosso. Fra le varie sostanze prodotte dal monascus, troviamo la monacolina K capace di diminuire la concentrazione di colesterolo nel sangue. In pratica si tratta di una statina vegetale con la stessa struttura chimica della lovastatina, utilizzata a sua volta nei farmaci anticolestero.

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www.13magazine.it

Fatti, Notizie, Curiosità e Approfondimenti per chi vive nel Municipio X

INFERNETTO, PERICOLI COSTANTI PER I PEDONI IN VIA DI CASTEL PORZIANO

acchine che sfrecciano a tutta velocità, scarsa illuminazione, alberi mai potati che impediscono la corretta visibilità stradale agli automobilisti. È

questa, in sostanza, la situazione di pericolo e degrado nella quale è costretto a versare il tratto finale di via di Castel Porziano. Un tratto breve, per intenderci, non più di ottocento metri, ma denso di insidie. Soprattutto per ciclisti e pedoni. “Qui - afferma Mario Nirco, residente da anni in zona - andare a farsi una passeggiata a piedi è un rischio costante. Tra l’incrocio con via Canale della Lingua e quello con la via del Lido di Castel Porziano, gli incroci sono segnalati malissimo, o per niente, e la totale assenza di marciapiedi e di una giusta illuminazione aggravano di molto il problema. E sono all’ordine del giorno gli incidenti”. Per ora l’Amministrazione ha, solamente, installato dei cartelli con i quali si chiede agli automobilisti di rallentare poiché la strada è dissestata e insicura. Ma per i cittadini, chiaramente, il provvedimento è insufficiente. “Chiediamo - conclude il residente - solo più attenzione e una manutenzione ordinaria della strada. È, infatti, a rischio l’incolumità di pedoni e ciclisti. Speriamo che anche dal Municipio se ne accorgano”.

di Vincenzo Galvani

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CASTEL FUSANO, IN AUMENTO LE MINI DISCARICHE ABUSIVE nulla sono valsi gli appelli accorati, e reiterati nel corso degli anni, da parte di associazioni ambientaliste, comitati di quartiere e semplici cittadini: le mini discariche lungo il perimetro della pineta di Castel Fusano, e al suo interno, continuano ad aumentare. Coacervi di rifiuti, talvolta pericolosi, costellano i bordi di via del Lido di Castel Porziano, tra la boscaglia, ormai diradata, e le prostitute in attività sia di giorno che di notte. Uno spettacolo indecoroso, al quale assistono impotenti i residenti dei vicini quartieri. Ed ora, in attesa che anche la nuova Amministrazione si muova e prenda provvedimenti efficaci al fine di rendere più difficoltoso lo sversamento illegale di rifiuti nell’area, viene da chiedersi se il fenomeno non sia incrementato, in modo complessivo, anche con l’arrivo della nuova raccolta differenziata “porta a porta”. Un modello di gestione del pattume che sembra essere,

visto il numero di buste colme di rifiuti presenti in ogni angolo, boicottato da molti cittadini e che, in barba ad ogni regola morale e civile e complice l’isolamento del luogo, viene probabilmente aggirato attraverso l’utilizzo della pineta monumentale e delle aree limitrofe come discarica. di Vincenzo Galvani

ACILIA, LARGO GIROLAMO DA MONTESARCHIO PARALIZZATO DALLA SOSTA SELVAGGIA algrado gli interventi annunciati, e mai realizzati, dagli esponenti della precedente amministrazione municipale, largo Girolamo da Montesarchio, ad Acilia, continua ad essere invaso dalle automobili in sosta selvaggia. Un malcostume tutto italiano, anzi romano, che sembra aver preso piede anche in questa parte del quartiere dell’entroterra lidense. Non senza spiacevoli conseguenze. Qui, infatti, anche per gli autobus ed i

BUDGET E RICETTE mezzi di soccorso, passare è diventata impresa ardua. Tra macchine parcheggiate in doppia fila, motorini e utilitarie varie, i pedoni costretti ad improbabili slalom persino sui marciapiedi. Di controlli, ad oggi, se ne vedono pochi ed a confermalo sono anche i residenti. Un fatto è certo: questo largo aciliense, storico, che fu sede del pronto soccorso e della vecchia caserma dei carabinieri, meriterebbe maggiore attenzione. Così come meriterebbero la giusta considerazione gli anziani ed i disabili che ogni giorno lo attraversano tra insidie e vere e proprie umiliazioni. di Vincenzo Galvani

TROFEO INTERNAZIONALE ROMA ROLL-LINE 2016: COPPA LIBERTAS CORVIALE i è concluso da pochi giorni il 4° Trofeo Internazionale Roma di pattinaggio artistico a rotelle, che anche quest’anno ha confermato la crescita e l’interesse costante per questo meraviglioso evento sportivo della Capitale. Più di 700 atleti da 3 continenti e 10 Paesi rappresentati, nonché oltre 60 società provenienti da Colombia, Iran, Usa, Spagna, Irlanda, Francia, Belgio, Svizzera, Romania e Italia, sono scese in pista per gareggiare in ben 7 differenti discipline del pattinaggio artistico: obbligatori, libero, coppia danza, coppia artistico, solo dance, gruppi show e inline. Un appuntamento straordinario per gli amanti di questo sport che hanno ammirato le prestazioni di atleti plurititolati in quasi tutte le categorie e discipline presenti. Insieme a loro tantissime giovani promesse e altrettanti atleti debuttanti che con grinta e coraggio si sono esibiti di fronte ad un nutrito pubblico. Sport, aggregazione, confronto ed unione, queste le parole chiave che contraddistinguono, fin dal suo debutto, questa entusiasmante manifestazione sportiva ormai diventata una certezza per la Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio. di Ombretta Petrollo

La redazione di 13 Magazine si associa al cordoglio della famiglia Romani per la scomparsa dello stimato e amato Roberto.

AL TEATRO SAN PIO DI ROMA LE PORTE SOCCHIUSE DAL CIELO rande successo al teatro San Pio, zona via di Malafede, per le “Le porte socchiuse dal cielo”. L’opera, scritta dal regista Claudio Aufieri, fondatore degli amici di Ofelia, presta attenzione ai personaggi “minori” della più grande tragedia di tutti i secoli: l’uccisione del Cristo. Il pubblico ha apprezzato tutti i personaggi, che si sono trovati ad un passo, ad una parola, ad un gesto dal condividere il protagonismo nella vicenda di Gesù. Hanno insomma avuto l’occasione di varcare le porte del Cielo, rimaste fino a quel punto per loro “socchiuse”: sarebbe bastata un po’ di attenzione in più, un pizzico di coraggio, forse anche un residuo di spavalderia o di incoscienza. Ma non c e l’hanno fatta! La vicenda è stata cronologica. Un prologo, sette storie, un epilogo. Grande sforzo creativo del regista che ha gestito con grande capacità 24 attori, molti dei quali giovanissimi. di Lorenzo Pisoni

UN VALORE INESTIMABILE Non esistono parole per l’inestimabile valore con te condiviso e vissuto... Incontrollabile è il dolore nell’averti dovuto lasciare, tutto questo non si può misurare. Con te ho compreso il vero senso dell’amore, l’entusiasmo per la vita e quell’interesse sempre vivo e curioso che trovi solo nei fanciulli. Comprensivo anche per quello che non era accettabile. Per questo e molto altro, t’ho amato tanto e t’amo... Per questo il tuo saluto non ti rende a me così lontano. Ciao Papà Andrea

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Mensile gratuito di annunci immobiliari VENDITA da pag. 54 ACILIA.............................................. pag. 54 CASALPALOCCO.............................. pag. 54 DRAGONA........................................ pag. 54 EUR MOSTACCIANO......................... pag. 54 INFERNETTO.................................... pag. 54 MACCHIA PALOCCO......................... pag. 54 MADONNETTA................................. pag. 54 MAGLIANA....................................... pag. 54 OSTIA.............................................. pag. 54 ROMA.............................................. pag. 56

AFFITTO da pag. 57

ROMA.............................................. pag. 57

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giudia, alla brace, sopra la pizza. Insomma, ogni regione ha la sua ricetta e, forse, c’è un piatto a base di carciofi per ogni provincia che li coltiva. Una bontà e un’eccellenza assoluta della cucina italiana. Io dunque vi propongo una ricetta che in questo periodo non manca sulla mia tavola: la tasca ripiena di carciofi. Poi passiamo a un dessert veloce veloce…

TASCA RIPIENA DI CARCIOFI

MANGO IN PASTA SFOGLIA

INGREDIENTI • 5 carciofi • olio, aglio, vino bianco • 2 fette di pane in cassetta • 1 uovo intero e 1 tuorlo

INGREDIENTI • 4 cucchiai di parmigiano • brodo vegetale • 1 tasca di vitello

• Pasta sfoglia pronta quadrata 2 confezioni • 1 mango o altro frutto a piacere (se piccolo, meglio

due) • Marmellata di pesche qb. • 1 uovo

PREPARAZIONE

iscaldate il forno a 180°. Togliete la buccia al mango, ora privatelo dal seme tagliando la polpa. Fate attenzione: prima da una parte del seme poi dall’altra (ciò che non è facile da descrivere è molto più facile a fare). Tagliate la polpa ricavata in 6 strisce. Tagliate la sfoglia in 4 quadrati, spennellateli con la marmellata solo su una metà lasciando un

nnanzitutto una premessa: la “tasca di vitello” è esattamente quello che dovete chiedere al macellaio. Ve ne serve una di circa 1 kg. Dovete far aprire il pezzo di carne come una tasca, facendo molta attenzione a non bucarla. Passiamo ora alle fasi della ricetta. Pulite i carciofi, tagliatene 4 a fettine sottili e fateli cuocere in aglio e olio. Spruzzate di vino bianco, fate evaporare ed unite il brodo vegetale per finire la cottura. Una volta cotti, fateli intiepidire e schiacciateli con la forchetta. Unite le due fette di pane in cassetta sbriciolate, l’uovo intero e il tuorlo, i 4 cucchiai di parmigiano. Dunque amalgamate il tutto. Prendete la tasca e riempitela con il composto ottenuto e chiudete con gli stuzzicadenti. Attenzione a non eccedere col ripieno perché in cottura può fuoriuscire. In una casseruola rosolate bene la tasca con olio ed aglio, unite il vino bianco e fate evaporare, unite il carciofo che avete messo da parte tagliato a metà, due bicchieri di brodo vegetale e portate a cottura (ci vorranno circa 30 minuti). Alla fine, fate riposare la carne per 10 minuti circa, tagliatela a fette e irrorate con la salsina di cottura e guarnite col carciofo. Buon appetito!

bordo libero, appoggiate una fetta di mango e chiudete a libro saldando il bordo; incidete la parte superiore con 3 aperture, spennellate con l’uovo ed infornate. Buon appetito!

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VIETATO SPRECARE!

l rapporto Waste Watcher 2015 certifica che ogni anno nel mondo si sprecano 1000 miliardi di dollari di cibo. Nella sola Europa questo significa che si buttano 90 milioni di tonnellate di cibo (180 chili a persona). Molta parte di questo spreco (circa il 40%) deriva dalle cattive abitudini alimentari. Il resto riguarda la produzione, ristorazione e la distribuzione. Contro il malcostume dello spreco la Francia ha dunque varato una legge. Il cibo in scadenza dovrà essere donato dai supermercati alle istituzioni caritatevoli. Contemporaneamente, verranno avviate nelle scuole delle politiche educative.

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MAGNAROMA PANE AR PANE VINO AR VINO

LA CAPANNINA SPECIALITÀ > PESCE - VIVAIO ASTICI E ARAGOSTE

SPECIALITÀ > CUCINA ROMANA Ve piace magnà bene secondo la tipica cucina romanesca? Allora venite da noi: a parcheggià nun c’è problema e quanno entrate drento a “Pane ar pane vino ar vino” potete aggustà tutto quello che ve pare dei piatti de Roma nostra, le minestre, le pastasciutte, li seconni de carne e puro de pesce (martedì e venerdì oppuro su ordinazione), er tutto annaffiato dal vino bono de li Castelli. I prezzi ce dovete da crede so proprio boni che de meno nun se pò. Aho, v’aspettamo!!!

INDIRIZZO Lungomare A. Vespucci, 156

Presso lo stabilimento “La Capannina”

TELEFONO 06.56470143 CARTE DI CREDITO Sì (No Diners) PARCHEGGIO Sì NUMERO POSTI 200 RIPOSO SETTIMANALE No APERTO Pranzo e Cena FACEBOOK La Capannina Ostia

ZONA OSTIA INDIRIZZO Via O. Ghiglia, 257 TELEFONO 06.52440063/334.8473257 PREZZO MEDIO de meno nun se pò! RIPOSO SETTIMANALE ce semo sempre! CARTE DI CREDITO abbasta che paghi! PARCHEGGIO ce sta! NUMERO POSTI voi venite, noi ve sistemamo! PRENOTAZIONE è mejo! APERTO Pranzo/Cena

ED INOLTRE PARCO ATTIVITÀ PER BAMBINI ZONA

MALAFEDE

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MAGNAROMA GRAN CAFFÈ IACOPUCCI

INDIRIZZO Via Oslo, 7 TELEFONO 06.5291061 RIPOSO SETTIMANALE Sempre aperto APERTO 7:00-20:00 orario continuato

ZONA

EUR TORRINO

SPECIALITÀ > BAR - TAVOLA CALDA - TABACCHI - RINFRESCHI - GASTRONOMIA “Primogenito” nella famiglia dei locali Iacopucci sorti nella raffinata zona dell’Eur Torrino, vanta uno spazio sempre curato, ben gestito ed accogliente dove molti desideri, sopratutto se legati alla gastronomia, potranno essere esauditi. Sempre aperto dalle 7:00 alle 20:00 (orario continuato) è la location ideale per godersi un rilassante coffee break, assaporare un pranzo in compagnia piacevolmente seduti nell’ampia sala della ristorazione, organizzare un ottimo rinfresco, ritrovarsi per uno stuzzicante aperitivo o semplicemente consumare un pasto veloce. Ogni giorno, inoltre vengono proposti dallo chef diversi menu, tra cui il conveniente MENU FISSO. Chi varca le porte del Gran Caffè Iacopucci: Bar - Tavola Calda - Rinfreschi - Aperitivi - Tabacchi - Sisal - Intralot - Scommesse Sportive, ha solo l’imbarazzo della scelta! A pranzo si accettano anche i ticket.

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OROSCOPO DI FEBBRAIO

di Alehandra

ARIETE 21/3 · 20/4 A inizio mese Mercurio e Venere in Capricorno hanno portato tensioni con gli amici o in famiglia. Se non vi siete fatti prendere dalla vostra solita impulsività, adesso potrete godervi il meglio. Da metà mese i pianeti passano infatti in Acquario e voi sarete più portati alla riflessione e al dialogo. Lentamente riuscirete a portare a regime i vostri progetti.

PATTY PRAVO

9/4/1948

BILANCIA 23/9 · 22/10

BRUNO MARS

8/10/1985

TORO 21/4 · 20/5 La partenza di febbraio è stata all’insegna dello sprint. Volete migliorare la vostra vita e vi siete dati da fare in tutti i modi. A questo punto, se avete incertezze dentro casa, nel rapporto con i famigliari, affrontatele ora. Non aspettate fine mese perché il quadro degli astri dice che sarete più nervosi e impulsivi.

CHRIS BROWN

5/5/1989

SCORPIONE 23/10 · 21/11

CHIARA MASTROIANNI

28/5/1972

28/10/1949

SAGITTARIO 22/11 · 21/12

CONOR MCGREGOR

14/7/1988

5/12/1901

CAPRICORNO 22/12 · 20/1

ANNA PAQUIN

24/7/1982

SKRILLEX

ACQUARIO 21/1 · 19/2

TOM HARDY

15/9/1977

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Il mese è iniziato con alti e bassi. Probabilmente non è il momento migliore per festeggiare il vostro compleanno. Siete un po’ stanchi a causa degli obblighi in famiglia e questo vi rende irritabili. Meglio la seconda metà di febbraio, quando il quadro complessivo migliorerà e affronterete i problemi da un’altra prospettiva. Amicizie e amici aiutano.

ERVIN ZUKANOVIC

11/2/1987

VERGINE 23/8 · 22/9 Per molti di voi la prima parte di febbraio è stato un periodo speciale. Se avete messo in cantiere progetti particolari (viaggi, compere, appagamenti di vecchi desideri) sappiate che tutto andrà bene. Avete molta energia e grinta: vi serviranno nella seconda metà di febbraio, quando tutto diventerà più confuso. Qualsiasi cosa decidiate, non siate precipitosi!

Nelle prime due settimane del mese siete stati energici, vivaci, dinamici e molto vivi. Tutto questo non basterà per sempre. A fine febbraio dovrete infatti tirar fuori anche un po’ di fantasia, di immaginazione e di ideali. Sarà necessario per portare a termine un progetto e trovare le giuste energie in voi stessi. L’eccessiva concretezza non è sempre raccomandabile.

15/1/1988

LEONE 23/7 · 22/8 È un periodo di inciampi. Niente di importante: battibecchi, situazioni che non vanno avanti come avevate pianificato, umore instabile. In sostanza, vedete il bicchiere mezzo vuoto perché avete Marte in quadratura. E la seconda metà di febbraio sarà peggio. Fate attenzione a non farvi fagocitare dal troppo nervosismo. Calma!

Siete presi soprattutto dalle questioni pratiche: volete migliorar il vostro standard di vita, la casa, il guardaroba, il fisico (sì, insomma, un po’ tutto). Tutto questo vi predisporrà alla seconda parte del mese, quando sarete molto vivaci, energici, aperti a nuove esperienze e amicizie. Per quanto riguarda la famiglia, dedicategli tempo e affetto.

WALT DISNEY

CANCRO 22/6 · 22/7 Siete pieni d’energia e forse è troppa. Il desiderio di mettere ordine nelle vostre faccende personali - familiari, affettive o d’altro tipo - vi porta spesso a strafare. Come vi ha insegnato la prima parte di febbraio, è meglio non perdersi in polemiche sterili. Nella seconda metà del mese, un periodo che si dimostrerà piacevole, si segnalano sorprese.

La prima parte di febbraio è andata via all’insegna dell’intesa familiare e dei momenti di svago piacevoli con il partner e gli amici. Tutto ciò non continuerà nella seconda metà di febbraio, periodo in cui sarete più nervosi, irritabili, polemici e gelosi. Dalla vostra parte ci sono solo l’immaginazione e l’intuito: usateli!

CAITLYN JENNER

GEMELLI 21/5 · 21/6 Sarà un mese positivo, ancor più positivo se collocato all’interno di un anno che non sarà sempre il massimo. È un periodo nel quale siete lucidi, simpatici e brillanti: tre qualità che vi aiuteranno ad appianare le tensioni in famiglia. Sarete più disposti a mettervi nei panni degli altri e anche per questo potrete recuperare fiducia in voi stessi.

La prima parte del mese è passata all’insegna dei dubbi: quelli sulla sincerità di un amico, sullo stipendio, sulle questioni familiari irrisolte, eccetera. Non scoraggiatevi. A partire da metà febbraio, Mercurio vi assicurerà una dose di lucidità, capacità comunicative e soluzioni intelligenti. Tutto ciò sarà accompagnato da sorprese, viaggi e soddisfazioni.

PESCI 20/2 · 20/3

BRYCE DALLAS HOWARD

2/3/1981

È un buon momento per diverse ragioni. Avete iniziato l’anno con molta forza e grinta, qualità indispensabili per affrontare i tanti problemi che la vita pone davanti. Sarà un periodo dinamico, nel quale non mancherà qualche buona notizia. Nettuno potrebbe confondervi le idee o aumentare le vostre capacità intuitive. Fidatevi del cuore.

visioni grafiche

TARIFFA ROC: POSTE ITALIANE S.P.A. SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1 COMMA 1 - DCB - ROMA