13 Magazine N. 149 by Visioni Grafiche srl

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S O M M A R I O

SPECIALE

46 Questione di cilindri

12 Via i vestiti!

49 Viaggi

12 Diva e donna:

55 Spettacolando

61 Libri

le star del burlesque

14 Burlesque: dove e come

63 Natura e Dintorni

15 Micca Club:

64 Medicina

64 Scienze

da locale a concept artistico

17 Un’eleganza che seduce

67 Radiofrequenza Viso

19 Nome d’arte: Candy Rose

67 Dietoterapia

21 Scatti di bellezza

75 Budget e Ricette

82 Oroscopo

ESTERI 23 Brasile in bilico 27 Il mondo dei Civets

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PERSONAGGI 39 La scultura promiscua

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RUBRICHE 11 Editoriale

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di Maurizio Carta

COLOPHON Anno 15 · n.149 · GIUGNO 2016 mensile d’informazione: politica, attualità, cultura, sport, spettacolo, moda www.13magazine.it Direttore Editoriale Claudio Petrollo claudio@visioni-grafiche.it

Direttore Responsabile Maurizio Carta maurizio@visioni-grafiche.it

Art direction Cristian Bifolco cristian@visioni-grafiche.it

Pubblicità Renata Di Santo - Floriana Giusti Giuseppe Regalbuto Amministrazione e Segreteria Ombretta Petrollo Collaboratori 13 Magazine Lucia Bianco - Simona Bottoni Dante Cruciani - Massimo Bolini Paola Stefanucci - Palma Agosta Vincenzo Galvani - Penelope Salomone Barbara Zorzoli - Dario Gaggiottino Alessandro Cortellessa Editore Visioni Grafiche S.r.l. Direzione e Redazione Via delle Case Basse, 210/212 00126 Roma T. e F. 06.88540120 e-mail: info@visioni-grafiche.it

Stampa Distribuzione C.P.C.B. Service 13 MAGAZINE · tutti i diritti di riproduzione riservati. Salvo accordi scritti o contratti di cessione di copyright, la collaborazione a questo mensile è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. 13 MAGAZINE · Reg. Trib. di Roma n.439/2009 del 18-12-2009

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“GLI STATI UNITI HANNO LA PRESUNZIONE DI ESSERE DIVERSI DAGLI ALTRI. DI ESSERE UN PUNTO DI ARRIVO DELLA STORIA” Stanley Hauerwas giugno: la strage di Orlando la dice lunga sul momento che vivono gli Stati Uniti. Prima di mitragliare centinaia di persone, Omar Mateen ha chiamato tre volte il 911 (il corrispettivo del nostro 113). In una delle tre telefonate ha dichiarato la sua fedeltà allo Stato Islamico. Nato in America da padre afghano di comprovate simpatie talebane, il terrorista frequentava la stessa Moschea di al-Amriky, primo kamikaze americano in Siria. Picchiava la moglie, era omofobo e leggeva regolarmente la propaganda dei siti di estremisti islamici. La faccenda ricorda molto da vicino quella della strage di San Bernardino (2 dicembre 2015). Anche in quel caso Syed Rizwan Farook e Tashfeen Malik, marito e moglie, ammassavano armi da tempo, avevano viaggiato in Arabia Saudita e si informavano sui siti jihadisti. Erano talmente parte di quel mondo, che la radio dell’Isis, dopo l’eccidio di 14 persone, li ha definiti “soldati del Califfato”. Insomma, ci sarebbe poco da aggiungere. Eppure non è così. Perché in entrambi i casi, le autorità americane hanno usato una strana strategia comunicativa. Prima vaghe dichiarazioni sull’identità, la famiglia di provenienza e il contesto culturale in cui sono cresciuti i terroristi. Poi un tentativo maldestro di spostare l’attenzione sul tema della libertà del commercio d’armi negli Stati Uniti. Infine, quando proprio l’evidenza non poteva più essere negata, prese di posizione che hanno avuto il sapore di una grande arrampicata sugli specchi. A proposito di Omar Mateen, Barack Obama ha dichiarato: “Si tratta di estremismo cresciuto entro i confini nazionali”. Come a dire che è una faccenda interna e che va tenuta distinta dal terrorismo che ha colpito Parigi, Bruxelles, Londra, Madrid, New York, il Sudan, il Mali, l’Algeria, eccetera. La frase è imbarazzante. Come se Salah Abdeslam, lo stragista di Parigi, non fosse nato a Bruxelles; come se i fratelli Kouachi, i terroristi legati alla mattanza di Charlie Hebdo, non fossero nati a Parigi; come se

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EDITORIALE

IL MENSILE

PIÙ DIFFUSO E LETTO DI ROMA

SUD

Hasib Hussain, attentatore della metropolitana di Londra (2005), non fosse nato a Beeston, vicino Leeds. E si potrebbe continuare a lungo. Non è un buon momento per gli Stati Uniti. Gli otto anni di presidenza Obama hanno comportato pochi cambiamenti sul fronte interno e disastri su quello internazionale. Il progressivo disimpegno dal Medio Oriente ha lasciato un tappeto di cadaveri. Dalla Libia alla Siria, dall’Egitto all’Iraq, gli americani hanno soffiato sul fuoco della destabilizzazione di una mezza dozzina di regimi, regalando alle rispettive popolazioni altrettante guerre civili, centinaia di migliaia di morti e la prospettiva di trasformarsi in masse di profughi (tutti, ovviamente, verso l’Europa). Non contenti, gli inquilini di Washington hanno pensato anche di fomentare la crisi in Ucraina e di piazzare armi e uomini lungo tutti i confini della Russia (dagli Stati Baltici alla Romania). Così, mentre il Premio Nobel per la Pace parlava senza senno di democrazia in Medio Oriente, il Cremlino in appena sei mesi ribaltava le sorti del conflitto siriano e cancellava l’Isis da intere città. Dall’altra parte del mondo, nel Sudest asiatico, non va poi meglio. Ormai neanche le modifiche costituzionali e il riarmo del Giappone mettono troppi pensieri al risveglio del Dragone cinese. Il contenimento americano di Pechino sarà sempre più impresa ardua. C’è infine la patata bollente della Brexit. Senza dubbio l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea significherebbe meno influenza americana sui destini del Vecchio Continente (con ricadute problematiche sul TTIP e, alla lunga, anche sulla Nato). Insomma, il “Lungo Novecento”, il secolo americano, forse inizia a tramontare.

Distribuito nei seguenti quartieri: ACILIA - AXA - AXA MALAFEDE - CASALBERNOCCHI CASALPALOCCO - DRAGONA - DRAGONCELLO EUR - EUR TORRINO - INFERNETTO MADONNETTA - OSTIA - OSTIA ANTICA - VITINIA

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SPECIALE

di Palma Agosta foto di Igino Ceremigna

VIA I VESTITI! IL BURLESQUE È UNA FORMA D’ARTE CHE ORMAI ATTRAE PUBBLICO IN TUTTO IL MONDO. UN UNIVERSO RAFFINATO E PARALLELO FATTO DI MUSICA, COMICITÀ, SENSUALITÀ , FEMMINILITÀ E MOLTO STILE…

l termine “burlesque” fu coniato per definire uno spettacolo di varietà discendente direttamente dal vaudeville di fine Ottocento o dei primi del Novecento. Al contrario del vaudeville, il burlesque era caratterizzato da sketch ammiccanti e proponeva anche numeri di striptease. Il genere divenne da subito popolarissimo. Così, tra gli anni ‘40 e ‘50, stelle del burlesque come Sally Rand (celebre per la sua “danza con la bolla”) e Tempest

Storm (protagonista dei film di Russ Meyer e Irving Klaw) divennero delle vere e proprie dive. Tornato oggi di grande attualità, il burlesque è diventato una tendenza del mondo globalizzato. Spettacoli e locali dal fascino rétro fanno impazzire masse di spettatori, dando luogo a festival, work shop, accademie d’arte e boutique. Abbiamo cercato di raccontare questo mondo e i suoi protagonisti.

DIVA E DONNA: LE STAR DEL BURLESQUE nomi che fanno parte del mondo del burlesque sono un’infinità. C’è la storia, ovvero Bettie Page (1923-2008) e Sally Rand (1904-1979), le vere e proprie pioniere di questa forma di spettacolo. Poi c’è il passato più recente, ovvero Dirty Martini, colei che nel 1997 reinventa un personaggio del tutto nuovo. Infine lei, la diva delle dive: Dita Von Teese, classe 1972. Famosa per la sua performance di striptease nel gigante Martini Glass e per il suo look da vera pin-up dalla pelle d’avorio, Dita è considerata una fashion icon dallo stile vintage e sofisticato. È ospite fissa per molti stilisti e modella per molti obiettivi fotografici. Dopo una breve carriera da spogliarellista e nell’ambito del soft-core, Heather Renée Sweet - questo il suo vero nome - si rende conto che quello del burlesque e delle pin-up è il suo mondo ideale. Da quel momento, nel giro di pochi anni, diventa quella che molti considerano la regina del burlesque. Così, col passare del tempo, grazie anche al grande pubblico e a un chiacchierato matrimonio con la star del rock Marilyn Manson, sa segnalarsi come un’artista con un’ottima preparazione e un grande fiuto per gli affari. In virtù degli studi di danza classica, le sue performance sono spesso coreograficamente incantevoli e, talvolta, caratterizzate da una certa grandeur scenica. Questo rende i suoi spettacoli più adatti a teatri come il Crazy Horse (dove continua ad esibirsi dal 2008). L’immagine di Dita è dichiaratamente ispirata a Bettie Page. Lei stessa però diventa in poco tempo una delle muse ispiratrici di molti artisti, tra i quali uno dei più esclusivi shoes-designer francesi, tale Christian Louboutin, che diventato suo grande amico le disegna e le personalizza le scarpe per ogni spettacolo. Nel dicembre 2002 posa per la rivista statunitense Playboy, copertina che la rende nota in tutti gli Stati Uniti. Ha sfilato per Moschino e Jean Paul Gaultier. Ha fatto da testimonial per i brand di lingerie Agent Provocateur e Frederick’s of Hollywood. Si esibisce in locali e per eventi del tutto esclusivi,

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come ai Fashion Week’s Party delle più grandi città, e al Crazy Horse di Parigi e di Las Vegas. Nel 2008 crea per Wonderbra una linea d’intimo ispirata a se stessa e agli anni Quaranta-Cinquanta. Oggi è

I NOMI CHE CONTANO IN UNO SHOW BUSINESS SEMPRE PIÙ INTERNAZIONALE E IN CRESCITA riconosciuta da molti come la Queen del Neo Burlesque. La piccola galleria che segue è invece una selezione delle protagoniste 2015, le più briose bellezze d’antan della scena italiana (e non solo) divise per generi musicali: Grace Hall, Swing. L’artista romana seduce e conquista il pubblico italiano e straniero (è appena tornata da una tournée americana) con la sua bellezza e con spettacoli ricercati, che richiamano la tradizione della Rivista, quella particolarissima forma di intrattenimento diffusa nell’Italia degli anni Trenta e Quaranta. E di sottofondo, le note di Lina Termini, del Trio Lescano e di Glenn Miller. Vesper Julie, Classica. Un’anima divisa in tre: cinema, teatro e burlesque. Ha inserito Shakespeare

SPECIALE nelle sue performance, declinando in chiave burlesque tre tra i suoi personaggi più celebri e iconici: Amleto (in una versione femminile, ispirata a Sarah Bernhardt), Cleopatra e Lady Macbeth. Una diva classica, che viene dalla dura scuola del teatro e che, ad una solida base culturale, affianca una lucente bellezza: Sorrentino l’ha scelta per una parte ne “La grande bellezza”. Il nome, invece, richiama alla saga di Ian Fleming: Vesper July, come la femme fatale di 007 Casinò Royale. Miss Dolly Lamour, Gothic. Il tema delle sue esibizioni è la fiaba. Il pubblico sa che al suo spettacolo non ammireranno una effeuilleuse ammiccante, ma verranno a farsi raccontare di un luogo lontano, di un tempo dimenticato. È così che ha scelto di presentarsi Miss Dolly Lamour: gotica più che esotica, una Lucy Westenra saltata fuori dal Dracula di Bram Stoker. La sua performance preferita, non a caso, è la Salomè, dramma più vaudeville che burlesque, a tratti macabro e che lascia di stucco un pubblico colpito non solo dalle movenze dell’artista, ma anche dalla trama dello spettacolo. Bianca Nevius, Doo-wop. Sul palco si muove, si scatena, s’insinua e rapisce l’anima dello spettatore come proprio accadeva alla fine degli anni Cinquanta nei migliori club di Las Vegas. Il suo corpo, perfettamente scolpito, è macchiato da mille storie raffigurate nei tatuaggi, con curve mozzafiato e movenze feline. Il suo sguardo ipnotico cattura il pubblico e fa scoprire un lato del burlesque ancora da scoprire. Kitty Bang Bang, Rockabilly. In classifica per tre anni consecutivi nella Top 50 Performers Burlesque, detentrice dei “titoli” del Milan Burlesque Award e Miglior Performer Burlesque del London Cabaret Awards Kitty Bang Bang è un’inglesina di fuoco, capace di proporre un cabaret burlesque mai statico, sempre ricco di sorprese per un pubblico che rimane ammaliato. Malgrado i molti anni di danza classica-jazz alle spalle, Kitty ricorda le pin-up dei tattoo old school. Vesper Julie

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SPECIALE

di Palma Agosta foto di Igino Ceremigna

BURLESQUE: DOVE E COME l Burlesque Festival di New York è arrivato ormai al suo quarto anno. Ma è Londra la città in cui gli spettacoli di cabaret o le serate che evocano atmosfere anni ‘40 e ‘50 vanno per la maggiore. Uno dei club che propone questo tipo di “entertainment” è il Lady Luck, situato nella zona di Soho. Se si è da quelle parti vale la pena visitarlo, ricordandosi che bisogna essere vestiti rigorosamente

do. Tra di loro vanno ricordate Giuditta Sin e Candy Rose, quest’ultima insegnante all’interno dell’Accademia di burlesque dello stesso Micca Club.

UN SUCCESSO INTERNAZIONALE CHE HA I SUOI LOCALI DI RIFERIMENTO E I SUOI FESTIVAL a tema, pena il divieto d’ingresso. Sempre in Gran Bretagna, Glasgow e Edimburgo sono da tempo famose per le serate itineranti proposte dal Club Noir: una troupe di attori, ballerine e cabarettisti che propone spettacoli di burlesque ormai divenuti celebri in tutta la Scozia. Spostando lo sguardo al continente, impossibile invece non citare il Crazy Horse, la culla del burlesque parigino, un luogo mitico, avanguardia per il cabaret sin dal 1951. Nel locale preferito di Dita Von Teese troverete performer di burlesque e ballerine che danzano in perfetta armonia. Ma il mondo dello spogliarello artistico non si esaurisce in Europa. X Burlesque è il locale di Las Vegas dove ballerine con le loro seducenti movenze danzano su 40 brani musicali realizzando coreografie sensazionali. “Bustout Burlesque” offre uno show glamour di striptease e jazz dal vivo ospitato dalla “House of Blues”. C’è infine l’Italia. Il “Maison” è il locale più famoso di Milano in cui assistere a spettacoli di Burlesque: è una vecchia stazione della posta che è stata trasformata in un disco-restaurant dall’ambiente caldo e accogliente, ideale per una cena animata da show vari, dal tango al flamenco al burlesque. A Roma, a casa nostra, una menzione particolare la merita il “Micca Club”, nato come locale nel 2005 e diventato negli anni una specie di concept artistico. L’idea del Micca Club, nata grazie al direttore artistico Alessandro Casella e al proprietario Massimo Innocenti Jr, è di ricreare uno spettacolo finalizzato al recupero storico ed intellettuale dell’immaginario rétro dagli anni ‘20 agli anni ‘60. Da qui il concept prettamente acustico della scelta dei concerti dal vivo, fra i generi jazz, soul, rhythm’n’blues, beat, rock’n’roll, e le selezioni musicali dei djset, rigorosamente in 45 giri. Il Micca Club ha visto nascere le più preparate performer di burlesque che oggi si esibiscono in tutta Italia e nel mon-

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FESTIVAL BURLESQUE: I PROSSIMI APPUNTAMENTI AMSTERDAM BURLESQUE AWARDS (16-20 novembre), Amsterdam BERLINO BURLESQUE FESTIVAL (20-23 ottobre), Berlino BRUXELLES BURLESQUE FESTIVAL (9–10 settembre), Bruxelles MONTREAL BURLESQUE FESTIVAL (13–16 ottobre), Montreal NEW ORLEANS BURLESQUE FESTIVAL (15–18 settembre), New Orleans NEW YORK BURLESQUE FESTIVAL (29 settembre – 2 ottobre), New York PERTH BURLESQUE – FESTIVAL INTERNAZIONALE (24–26 giugno), Perth STOCKHOLM BURLESQUE FESTIVAL INTERNAZIONALE (7–8 ottobre), Stoccolma TORONTO BURLESQUE FESTIVAL (28–31 luglio), Toronto ROME BURLESQUE FESTIVAL ( 4-5-6 novembre), Roma

MICCA CLUB: DA LOCALE A CONCEPT ARTISTICO INTERVISTA AD ALESSANDRO CASELLA, DIRETTORE ARTISTICO DEL MICCA CLUB E GRANDE ESPERTO DI MUSICA E SPETTACOLO l Micca Club nasce come locale d’intrattenimento nel 2005. Dopo otto anni d’attività Alessandro Casella ne acquista il marchio e continua il suo lavoro anche in altri contesti. La stagione 2013-14 vede il Micca Club ospite nelle mura del Trevi, vicino Piazza Barberini. Qui Casella riesce a convogliare tutto il cast artistico e centinaia di clienti. Le atmosfere sono rétro e le proposte culturali comprendono spettacoli di burlesque, varietà, concerti jazz e djset. Il tutto condito da un servizio di cocktail bar e aperitivi di prima qualità. Come nasce questo progetto artistico e cosa è cambiato rispetto al passato? Dallo scorso dicembre il Micca Club porta in scena un vero spettacolo rétro in stile café-chantant: il Burlesque Café al prestigioso e antico Salone Margherita di Roma, un luogo che così rivive le atmosfere che lo hanno reso celebre all’inizio del XX secolo. È stato come tornare a casa. Raccontaci del tuo rapporto con questa creatura… Il progetto segue l’esperienza che la vita mi ha portato a fare. La passione per la musica mi ha spinto ad approfondire le correnti culturali ed artistiche dagli anni ‘20 ad oggi, maturando il desiderio di riportare in vita un periodo storico intenso. Tutto questo è diventato un lavoro nel 2005, quando divento cofondatore e direttore

SPECIALE Artistico del Micca Club. Negli anni sono state tante le soddisfazioni: dalla produzione esecutiva di un disco di Natale di musiche vintage con il regista Roman Coppola (figlio del celebre Francis Ford Coppola), alla selezione di musiche italiane anni ‘50 per un cortometraggio del regista statunitense Wes Anderson (la produzione era di Prada). Il burlesque secondo molti è l’arte dello spogliarsi. È solo questo o c’è di più? Cos’è il burlesque? Il burlesque è uno spettacolo d’arte, è un varietà, un cabaret, un circo, eccetera. Oggi spesso si commette l’errore di associarlo al semplice numero di striptease, ma è uno spettacolo completo, con costumi, balletti, musica dal vivo, proprio come era nel suo periodo d’oro, gli anni ‘20. Come traccia il copione? Non c’è un copione, è la musica che crea il tema e caratterizza ogni spettacolo. C’è ad esempio il Charleston, frizzante, energico, trasgressivo e moderno, tipico degli anni ‘20, quando nascono i locali clandestini e le flappers. Gocce di Charleston è un nostro spettacolo che - a tempo di jazz e di striptease artistici - porta direttamente in tale mondo. Poi c’è il Velvet Cabaret Show, un varietà di altri tempi, ispirato a un passato con donne da sogno, tutte piume, paillettes e profumo di coty. È un viaggio nel tempo delle dive con un repentino susseguirsi di pièce comico-grottesche e accattivanti personaggi che calcano la scena con musica rigorosamente dal vivo. Dunque nulla a che vedere con il Cabaret come lo conosciamo oggi, ma un’esperienza che ci porta direttamente dentro il mondo della Roma della Rivista, nella Germania culturale dei primi anni ‘20, nella Broadway delle Ragazze di Ziegfeld. Un tuffo nelle atmosfere eccentriche, rétro e stravaganti. Quali sono le parole chiave di questo spettacolo? “Femminilità”: è lo spettacolo più femminile che esista, per questo è seguito da molte donne. Perché il burlesque va cosi di moda? In realtà il burlesque è sempre stato fuori moda. Negli anni ‘20 era perseguitato dalla lobby cattolica, che voleva la chiusura di tutti i teatri nei quali si tenesse quel tipo di spettacolo. Ci riuscì grazie ad un italiano, il sindaco di New York Fiorello La Guardia. Dunque, essendo sempre stato fuori moda non passerà mai di moda. Progetti per la nuova stagione? Ricomincerà con il Rome Burlesque Festival al Salone Margherita l’11 e 12 Novembre. Ci sono altre novità esplosive ma non posso dirle per scaramanzia.

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di Palma Agosta egli anni Cinquanta spopolavano: erano le pin-up, modello di bellezza femminile da calendario, donne in cima ai sogni maschili per le loro curve e il viso da bambola, con uno stile vintage e ultrafemminile che oggi è tornato di moda insieme al burlesque. Quando in tutta la loro seducente bellezza ammiccavano dai calendari appesi nelle cucine, mai si sarebbe pensato che quelle modelle, fonte di un irresistibile e un po’ irre-

SPECIALE

spazio a busti, reggicalze e relative calze di seta, culotte di pizzo e reggiseno dal balconcino ipersexy. Quanto all’estate il gioco è semplice. Basterà puntare sui costumi interi anni ‘50, poco sgambati, ma dalle ampie scollature: tinta unita o a fantasie floreali hawaiane in blu e lavanda. Chi vuole copiare spudoratamente Bettie Page può andare sul modello in tessuto stampato tigrato, un must assoluto. Se poi si preferiscono i bikini sgambati ma si vuole rimanere in tema, è il caso di scegliere i bikini doubleface, con tante ciliege rosse su sfondo nero da un lato e pois bianchi su sfondo rosso dall’altro.

UN’ELEGANZA CHE SEDUCE LO STILE BURLESQUE E IL SUO SUCCESSO NELLA MODA DEGLI ULTIMI ANNI ale canone di bellezza, tornassero nel secondo millennio alla ribalta. Ma si sa, le mode passano e ritornano continuamente, si mescolano, si superano e si rielaborano e, alla fine, si ripropongono. Questo dunque è il momento della moda pin-up, una tendenza lanciata dalla star del burlesque Dita Von Teese, che prevede forme e maniere molto vicine ai canoni dell’intramontabile Marilyn. Il ritorno allo stile pin-up è un trend in crescita, ne sono testimonianza le stesse campagne pubblicitarie. Celebri ormai le immagini per Dolce & Gabbana della divina Monica Bellucci, incarnazione della bellezza mediterranea, con labbra sensuali e smalto rosso fuoco, uno strettissimo bustino nero di pizzo e i capelli ondulati: un’icona sognante e sensuale, con una cura per i dettagli tipica del mondo pin up. Dal momento che il burlesque e gli anni ‘40-’50 saranno le ispirazioni principali di questa estate ma anche della prossima stagione, vale la pena dare qualche consiglio su come trasformarsi in sensuali dive rétro. Bustier, lingerie sexy e collezioni pensate per rimodellare il corpo e metterlo bene in evidenza sono d’obbligo. L’intimo femminile si è trasformo in abito e la tendenza è cercare di donare a tutte le donne una linea sexy. Nascono così capi d’intimo ricchi, preziosi, femminili, non solo da indossare ma anche da mostrare: proprio già fece Jean Paul Gaultier, alcuni anni fa, vestendo Madonna solo con un bustier nel famoso tour “Blond Ambition”. Sotto il vestito dunque

Capitolo a parte per la sera. Per feste e appuntamenti mondani, meglio mettere in valigia anche due modelli di abiti eleganti: un modello seducente di tubino attillato a fondo bianco con motivi floreali in verde, rosso, e un modello spiritoso in azzurro a pois bianchi con sottogonna in tulle.

Un comandamento: non indossare mai sandali bassi come quelli da schiava o infradito con questo look. Optare sempre per sandali con zeppa vertiginosa. Se possibile, indossare décolleté firmate Christian Louboutin in pelle lucida nera o rossa, per completare il tutto. D’obbligo gli occhiali da sole enormi dalle forme morbide, in bianco o nero, o dalle lenti a forma di cuore o di labbra. Evitare gioielli in eccesso, meglio indossare un solo bracciale spesso in plastica o bachelite. Capelli: frange e boccoli saranno “in”, ma per uno stile unico basterà arricchire la pettinatura con qualche pettinino o barretta, o con mini-cappellini in piume. Per il make-up, optare per guance di porcellana e un rossetto rosso fuoco.

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di Palma Agosta foto di Igino Ceremigna

NOME D’ARTE:

SPECIALE

ARTISTA, INSEGNANTE E CULTRICE DEL BELLO. CANDY ROSE SPIEGA IL RAPPORTO TRA LE DONNE E IL MONDO DEL BURLESQUE

CANDY ROSE urlesque Performer con un repertorio che va dalla Cameriera al Candy Bag Show, dal Ces’t si Bon alla Fun Dance e la Danza dei Ventagli, Candy Rose spazia dal Classic Burlesque al Bumps & Grind/Jazz. Nota per lo sguardo magnetico, il sorriso accattivante e il corpo tutte curve, si avvicina all’arte del burlesque partecipando ai corsi tenuti dal Micca Club. Con il tempo arriva l’esperienza nel programma Lady Burlesque (Sky Uno), le esibizioni accanto a performer internazionali e la collaborazione con il cantante americano Andrè Williams. Con lei abbiamo discusso di quello che fa… Questo è oggi il tuo lavoro. Cosa facevi prima e come ti sei avvicinata al mondo del burlesque? Prima ho fatto molte cose: la studentessa, la ballerina, la commessa e pure la cameriera! Sicuramente la danza - mia prima e grande passione, una disciplina che tuttora coltivo - in qualche modo mi ha avvicinata al burlesque. Ho frequentato un corso base al Micca Club perché volevo capire se davvero questo percorso faceva per me. Dopo la prima lezione tutto fu più chiaro: volevo diventare una performer! La tua famiglia come ha reagito a questa tua scelta? Non l’ha presa bene, in particolar modo mia madre, donna molto intelligente, colta e con una fortissima fede religiosa che ha in qualche modo ostacolato, soprattutto all’inizio della mia carriera, la comprensione verso questa scelta. Il tempo però aggiusta sempre (o quasi) le cose. Dopo diversi anni è arrivata a digerire quello che faccio pur non condividendolo. La trasformazione, l’esibizione: come ti prepari? La preparazione è piuttosto lunga, visto che come ogni professionista faccio tutto da sola: trucco, parrucco, eccetera. Di norma inizio dai capelli: li metto in piega dal giorno prima dello show perché in questo modo si mantengono

meglio. Faccio dei boccoli col ferro arricciacapelli e li fermo ciocca per ciocca. Alla fine concludo con un po’ di lacca e metto una retina trasparente per bloccare il tutto. Poco prima di andare in scena libero i rotolini e ho una testa piena di boccoli che poi andrò a pettinare per formare delle onde anni ‘40 o una qualsiasi altra acconciatura. Per ciò che riguarda il makeup sono molto classica: trucco anni ‘50 con fondo chiarissimo (come la mia pelle che, tra l’altro non si abbronza mai!), cipria trasparente e una buona dose di blush; ombretto chiaro, eyeliner nero, maskara e ciuffetti di ciglia. Ovviamente labbra rosse come il fuoco! Sei anche insegnante. Mi raccontavi che spesso le donne che si iscrivono ai tuoi corsi sono donne in carriera, che vivono in ambienti maschili e che hanno bisogno di ritrovare la loro parte femminile. Mi racconti di questo? La mia esperienza come insegnante è meravigliosa: ho la fortuna di essere ciò che voglio, una performer, e la grande responsabilità di divulgare la mia visione del burlesque alle tante donne che vi si avvicinano. Donne diverse tra loro ma tutte unite da una grande voglia di riprendersi la loro femminilità. A loro oggi viene chiesto di essere madri attente, mogli appassionate e lavoratrici eccellenti: spesso per fare bene tutto si dimenticano di essere femmine, splendide creature di infinita sensibilità e bellezza. Io non faccio altro che ricordare loro quanto sono splendide, usando l’arte del burlesque. Quali sono le tue ambizioni per il futuro? Diventare famosa! Quando si semina bene non si può che raccogliere meglio, ed io sono convinta che raccoglierò i migliori frutti dall’energia e dall’impegno che metto in ciò che faccio.

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SCATTI DI BELLEZZA

di Palma Agosta foto di Igino Ceremigna gino Ceremigna è definito da molti anni “il fotografo degli artisti”. Attualmente impegnato come fotografo ufficiale dei teatri Brancaccio e Sala Umberto, ha seguito per tutta la scorsa stagione il mondo

IL MONDO DELLO SPETTACOLO VINTAGE RACCONTATO DA UNO DEI SUOI MAGGIORI TESTIMONI del burlesque, approfondendo dall’interno le sfaccettature di un universo fatto di lustrini e paillettes. Per andare oltre le apparenze, gli abbiamo chiesto di raccontarci cosa vede l’occhio del fotografo e dell’esperto di spettacolo… Cosa ha di caratteristico l’artista del mondo del burlesque rispetto agli altri artisti che ha fotografato in questi anni? Gli attori che fanno parte del mondo del teatro, del cinema e della televisione, nonché i cantanti e i personaggi famosi in genere, sono più abituati a vivere costantemente la propria popolarità, sulla scena e fuori. Ne deriva che tra la persona ed il personaggio pubblico è come se ci fosse maggiore integrazione. Gli artisti di burlesque è invece come se fossero due persone distinte in un solo corpo, una sorta di Dr. Jekyll e Mr. Hyde: nomi diversi, look diversi e vite assolutamente separate. Il personaggio che porta il nome d’arte in questo caso è un vero e proprio alter ego che vive di vita propria. Si potrebbe dire che ogni performer tenda a costruire un proprio avatar da mettere sulla scena a sua immagine e somiglianza, dotandolo virtualmente di tutti i superpoteri che desidererebbe avere nella vita reale. E l’attenzione maniacale con cui ogni sera, prima dello spettacolo, cura il look, il trucco, il parrucco, i costumi e le movenze è la conferma di come tenga a questo alter ego anche più che a se stesso. Un’attenzione che forse va anche oltre la sola esigenza di scena. Cosa coglie in loro che altri non hanno? Un’estrema sensibilità. Una ricerca continua della perfezione ed un senso dell’arte puro, che supera l’aspetto economico, probabilmente mosso da motivazioni più profonde o, a volte, anche da conflitti interiori ed esistenziali. Ho incontrato in questo ambiente molte persone stupende e sicuramente molto più profonde di quanto possa apparire.

SPECIALE

Come definirebbe questo mondo? Un mondo parallelo, la rappresentazione della propria fantasia, un luogo dove ognuno è quello che vorrebbe essere, come in un videogame. Sì, una realtà virtuale dove tutto però sembra assolutamente reale ed ognuno può vivere i propri sogni: un cocktail di spensieratezza e felicità con un retrogusto di profonda malinconia. Guardando le sue foto ci si sente catapultare in un’altra dimensione temporale. Usa qualche tecnica particolare? La tecnica e le attrezzature sono certamente importanti. Oggi il digitale ed i software rendono più semplici molte più cose di quando da ragazzo scattavo con le reflex manuali, sviluppavo da solo la pellicole e stampavo in camera Igino Ceremigna con Sophie D’Ishtar e Giuditta

oscura. Tuttavia, ora come allora, considero la fotografia come una forma d’espressione personale e cerco semplicemente di rappresentare con le immagini quello che vedo nelle cose e nelle persone, utilizzando al meglio l’unico elemento fondamentale per una buona immagine: la luce. Per scattare bene è necessario vedere bene e per vedere bene bisogna prima imparare a guardare.

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visioni grafiche

di Simona Bottoni

ESTERI

BRASILE IN BILICO I n Brasile è in corso un attacco grave e preoccupante al suo governo legittimo e democraticamente eletto. Nel mirino la presidente Dilma Rousseff, allontanata dalla carica, con procedimento di impeachment, per 180 giorni. Tutto ciò in un quadro economico davvero poco rassicurante, col paese in recessione del 3% nel 2015 e, verosimilmente, anche nel 2016 e 2017.

LA DEMOCRAZIA PIÙ GRANDE DEL SUD AMERICA VIVE UN PASSAGGIO DRAMMATICO I motivi della crisi sono diversi: il mutato quadro dell’economia internazionale - con il rallentamento della crescita in Cina - e la conseguente diminuzione della domanda di materie prime; il crollo dei prezzi delle materie prime (petrolio, soia e ferro sono 1/3 dell’export brasiliano) e la conseguente diminuzione delle entrate fiscali e da esportazioni; il cambiamento della politica fiscale e monetaria degli USA, più restrittiva e con meno disponibilità di investimenti; la disoccupazione crescente, che nel 2015 è salita al 9,5% (nel 2014 era al 6.9%); il duro shock dato dall’ex Ministro delle Finanze Levy con misure fiscali (l’introduzione di una tassa specifica sulle operazioni finanziarie per 4 anni), monetarie (il tasso d’interesse ormai è oltre il 14%, rendendo più costoso pagare il debito in dollari) e dei prezzi molto restrittive (l’inflazione è ormai al 9,5% e

nel 2014 era al 6%) un po’ per reperire risorse un po’ per trovare un denominatore comune con le forze di opposizione, senza riuscirvi. Le prospettive a breve dell’economia brasiliana sono dunque preoccupanti. Il deprezzamento del real (-30% rispetto al dollaro negli ultimi 6 mesi, -70% nell’ultimo anno) ha migliorato la competitività estera del Brasile. Deprezzamento che porta, però, anche l’aumento dell’inflazione e l’indebitamento estero; oltre che l’aumento dei prezzi, creando l’humus per proteste e rivendicazioni di massa. Forti contestazioni popolari hanno dunque preso di mira la Rousseff, con manifestazioni di massa molto partecipate: in 200 città del Brasile il 13 marzo scorso più di 2 milioni di persone, perlopiù classe media che scandiva lo slogan “Fora Dilma”, hanno chiesto le sue dimissioni. Come si è arrivati a questo? Senza dubbio questo esecutivo non ha saputo evitare il trascinarsi della peggiore crisi economica che abbia colpito il Brasile negli ultimi decenni. E poi non è stato in grado di realizzare le riforme, in primis quella politica, più volte annunciate, attirandosi il forte e Dilma Rousseff

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ESTERI diffuso malcontento dalla popolazione. Non si è troppo maliziosi nel ritenere che l’obiettivo di destabilizzare questo esecutivo da parte dell’opposizione ha tra i suoi obiettivi la gestione del completamento Michel Temer della privatizzazione dei servizi pubblici, a partire dal sistema previdenziale, poi col sistema bancario pubblico (Banco do Brasil, Caixa Economica) per finire con lo smembramento della società petrolifera statale Petrobras, difesa sia da Lula che da Dilma, la quale, sarà una coincidenza, è protagonista di tanti scandali portati alla luce di recente, ed i cui ricchissimi diritti di estrazione, che oggi stanno sostenendo molti dei Programmi di inclusione sociale, secondo indiscrezioni, sembrerebbero essere già stati promessi dai leader tucani ad una holding statunitense. Come ha sostenuto con lungimiranza Donato Di Santo (ex sottosegretario agli Esteri con delega sull’America Latina) alla vigilia della rielezione di Dilma, “Il Brasile ha bisogno di una riforma politica sostanziale che gli dia la possibilità effettiva di trovare le forme politiche aggiornate in grado di rappresentarlo e farlo davvero funzionare per come ora è cambiato. Essa non sarà più procrastinabile per il prossimo Presidente”. L’affermazione è ancora validissima ed attende risposte. Il più importante paese del Sud America dovrebbe accompagnare la giusta lotta alla povertà alle riforme che migliorino il tenore di vita della popolazione tutta, compresa la classe media; riforme che liberino dalla dipendenza dal prezzo delle materie prime. Tornando sul versante politico, la richiesta di impeachment è stata presentata in Parlamento dall’opposizione che, contestando alla Rousseff di aver truccato i conti pubblici nel 2014 per nascondere gravi buchi finanziari della sua gestione, è voluto arrivare ad una resa dei conti col Partito dei Lavoratori. I suoi avvocati hanno spiegato che quegli ammanchi sono stati una scelta obbligata per poter garantire la continuità di decine di milioni destinati ai programmi assistenziali. Il via libera all’impeachment, però, è stato dato da

Cunha, che, col suo partito (il Partito del Movimento Democratico del Brasile), ha cominciato a smarcarsi dal Governo di Dilma fin dal suo insediamento nel gennaio 2015. Cunha non ha mai nascosto la sua ambizione di candidarsi alle prossime elezioni presidenziali. Sarà però difficile: l’apertura di un’azione penale nei suoi confronti per crimini di corruzione ha portato recentemente alla sua destituzione da Presidente della Camera. L’impeachment è passato anche al Senato e Dilma è stata allontanata e sostituita dal suo vice Michel Temer che ha assunto la presidenza e nominato nuovi ministri, cambiando la fisionomia del governo. Se sarà giudicata colpevole, Dilma decadrà e sarà inibita per 8 anni dalle cariche pubbliche; se sarà assolta, tornerà di nuovo al comando. Il punto è che Dilma rientri o no, dopo i previsti 180 giorni di allontanamento dalla Presidenza, sarà comunque marginalizzata fino a fine mandato. Tutti i leader dei maggiori partiti sono infatti già proiettati alle prossime presidenziali del 2018. L’opzione elezioni anticipate, secondo un recente sondaggio Ibope, sarebbe stata la più gradita dagli elettori che, per il 62%, la consideravano la migliore via d’uscita alla crisi politica. Probabilmente, come sostiene il brasilianista James Naylor Green, il progetto politico comune è impedire a Lula di ricandidarsi nel 2018, sostenere un governo provvisorio a guida Temer e costruire un’alleanza Partito Social Democratico e Democratici brasiliani: lo scenario economico più tranquillo per le élite economiche, politiche e sociali. Per ora, le prime misure adottate dal governo provvisorio di Temer sono volte a contenere o eliminare alcuni dei principali programmi di spesa voluti dal governo Rousseff: tagli alle pensioni ed innalzamento dell’età pensionabile (in Brasile è 55 anni); riduzione dei programmi di edilizia popolare (revocata la costruzione di oltre 11.000 unità del Programma Minha Casa Minha Vida); tagli alla sanità pubblica. Controverse alcune delle scelte messe in campo: dall’abolizione del ministero della Cultura (su cui ha fatto marcia indietro a causa delle proteste degli intellettuali brasiliani) alla nomina di Blairo Maggi, uno degli uomini più ricchi del Brasile e rappresentante della lobby dell’agribusiness, come ministro dell’Agricoltura. Il nuovo ministro degli Esteri, José Serra, ha inoltre dichiarato che il Brasile muterà le tradizionali amicizie e alleanze tenute negli ultimi anni: potrebbe alludere ad un allontanamento da paesi come Bolivia e Venezuela, cui il Partito dei Lavoratori è stato molto vicino. C’è da dire che la base del PT ha sostenuto la Rousseff fino all’ultimo. Con manifestazioni di piazza ed anche fuori del Planalto dopo il suo allontanamento. I sentimenti sono forti e contrastanti in tutto il paese. C’è l’incredulità di vedere destituita una Presidente che hanno voluto ed eletto democraticamente; ma c’è anche la convinzione che il suo Governo avrebbe dovuto fare di più. Uno scenario impensabile fino a sei mesi fa è diventato realtà. Un avviso anche per un paese come l’Italia. Il mondo globalizzato e interdipendente non fa sconti.

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di Dante Cruciani

ESTERI

IL MONDO DEI

CIVETS

ualcuno avrà sentito usare l’acronimo BRICS. Si riferisce ai cinque più importanti paesi ad economia emergente (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica). La sigla, fino al 2010, anno in cui il Fondo Monetario Internazionale li ha inclusi tra i Paesi con maggior diritto di voto, era senza la “S” di Sudafrica. In ogni caso il termine è nato nel 2001, quando per la prima volta figura in una relazione della celebre Goldman Sachs, una delle banche d’affari più importanti del mondo.

L’USCITA DI UN VOLUME SPIEGA PER LA PRIMA VOLTA AL LETTORE ITALIANO LE DINAMICHE IN CORSO C’è però un altro acronimo che Robert Ward, direttore di un pensatoio del The Economist dedicato agli scenari economici futuri, ha coniato in maniera inedita nel 2009: CIVETS. L’insieme di lettere designa la Colombia, l’Indonesia, il Vietnam, l’Egitto, la Turchia e i Sudafrica. Si è voluto così raggruppare paesi che hanno notevoli divergenze culturali ma forti elementi strutturali in comune: una popolazione giovane e in crescita, una relativa stabilità politica, poco debito, inflazione sotto controllo, assenza di squilibri commerciali. A differenza di BRICS, CIVETS è un acronimo ancora molto poco usato nel gergo giornalistico. Per questo e per chiarire i grandi mutamenti in corso, è stato recentemente pubblicato un apposito volume. Il libro si intitola, appunto, “I CIVETS”, ed è curato da Luca Bionda, ricercatore ISAG (Istituto Alti Studi di Geopolitica), collaboratore di diverse testate e consulente di varie amministrazioni pubbliche. Dentro una dettagliata analisi di ognuno dei paesi che compongono l’acronimo. Uno strumento importante anche per quegli italiani interessati ad investire all’estero o a occuparsi di economie più dinamiche. Si prevede infatti che nei prossimi anni i Paesi CIVETS cresceranno, nel complesso, tre volte quelli occidentali.

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visioni grafiche

di Penelope Salomone

ARTE E CULTURA

GIANNI BERENGO GARDIN: “VERA FOTOGRAFIA” l titolo, davvero emblematico, della mostra “Vera fotografia” si riferisce al timbro - di colore verde che autentica il retro di ogni stampa fotografica di Gianni Berengo Gardin. Niente finzioni, niente set, niente effetti speciali, solo la verità dell’immagine per il fotografo, nato nel 1930 a Santa Margherita Ligure, che (forse) più di tutti ha raccontato il nostro Paese negli ultimi cinquant’anni. Nel Palazzo delle Esposizioni sono esposti 250 scatti, rigorosamente in bianco e nero, datati tra il 1954 e il 2015, tratti dai suoi principali reportage: Venezia, Milano, Il mondo del lavoro, Manicomi, Zingari, La protesta, ritratti, Dai paesaggi alle grandi navi. Ventiquattro immagini sono impreziosite da un relativo commento d’autore. Gli interventi sono dei colleghi Ferdinando Scianna e Sebastião Salgado, del regista Marco Bellocchio, del sociologo Domenico de Masi e dell’attore Carlo Verdone. Commenti che si possono anche (ri)leggere nell’elegante e agile catalogo, edito da Contrasto, che accompagna la mostra, a cura di Alessandra Mammì e Alessandra Mauro. Info: www. palazzoesposizioni.it e www.contrastobooks.com

REPORTAGE, IMMAGINI, INCONTRI. PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI. FINO AL 28 AGOSTO

UGO RONDINONE DOMON KEN GIORNI D’ORO + NOTTI D’ARGENTO

MERCATI DI TRAIANO DAL 10 GIUGNO AL 1 SETTEMBRE MACRO TESTACCIO DAL 10 GIUGNO AL 15 SETTEMBRE oppia sede per la mostra - a cura di Ludovico Pratesi - di dialogo (e contrapposizione) concepita da Ugo Rondinone, celebre artista di origine svizzera, che vive a New York. Nel padiglione 9B del Macro Testaccio i “giorni d’oro” sono, tra l’altro, rappresentati dalla grande installazione “vocabulary of solitude”: 45 coloratissimi clown, in differenti posture, raccontano la vita quotidiana e la solitudine umana. L’esedra dei Mercati di Traiano invece fa da cornice alle “notti d’argento” rondinoniane, illustrate attraverso cinque calchi - in alluminio, verniciato di bianco - di albero d’ulivo millenari, ancora presenti in Puglia e Basilicata. L’evento è promosso dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni culturali con il supporto di Sadie Coles HQ (Londra), Gladstone Gallery (New York-Bruxelles), Galerie Eva Presenhuber (Zurigo).

IL MAESTRO DEL REALISMO GIAPPONESE AL MUSEO DELL’ARA PACIS, FINO AL 18 SETTEMBRE omon Ken (19091990) maestro indiscusso della fotografia realista giapponese, quasi sconosciuto in Occidente, approda per la prima volta in Italia. Dell’autore - primo fotografo cui è stato dedicato un museo personale nella città natale di Sakata nel 2003 - l’esposizione capitolina ripercorre la carriera, tra gli anni Venti e gli anni Settanta del ‘900. In mostra 150 opere, in bianco e nero e a colori, incluse quelle, toccanti, che documentano la tragedia di Hiroshima. La mostra è curata da Rossella Menegazzo, docente di Storia dell’Arte dell’Asia orientale all’Università degli Studi di Milano e da Takeshi Fujimori, direttore artistico del Ken Domon Museum of Photography.

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di Paola Stefanucci

ARTE E CULTURA

CINQUANT’ANNI DA FESTEGGIARE rmai l’aggettivo “storico” gli si addice: il Festival (teatrale) di Borgio Verezzi (Savona, Liguria) giunge quest’anno alla 50ª edizione. Ed è forse superfluo sottolineare che sono poche, nel panorama festivaliero estivo, le kermesse che per longevità (e qualità) possono competere con quella verezzina. Non sarà solo prosa: per celebrare, e rendere indimenticabile, l’anniversario, il direttore artistico Stefano Delfino ha stilato un calendario, dal 14 luglio al 21 agosto, denso altresì di ini-

CALENDARIO RICCO PER L’EDIZIONE 2016 DEL FESTIVAL DEL TEATRO DI BORGIO VEREZZI

ziative collaterali che animeranno il piccolo e incantevole borgo. Tra esse, il concerto dell’Orchestra “Note Libere”, la rassegna “Palco ai Giovani” che presenterà Romeo e Giulietta per il 400° della morte di Shakespeare, la mostra iconografica e il volume - i collezionisti sono già in fermento - sul cinquantenario. “Gli Umani Sentimenti” sono il fil rouge che attraversa le dieci pièce in programma, che comprendono ben nove prime nazionali. Tutte godibilissime, secondo quanto promettono le note di regìa. Un’idea? Ecco alcune proposte: Dieci piccoli indiani… e non rimase nessuno, tratto dall’opera di Agatha Christie, con, tra gli altri, Ivana Monti, Leonardo e Mattia Sbragia per la regìa di Ricard Reguant. Parenti serpenti di Carmine Amoroso con Lello Arena e Giorgia Trasselli, regìa di Luciano Melchionna. Ancora spasso assicurato con Fiore di cactus di Jean-Pierre Grédy e Pierre Barillet con Benedicta Boccoli e Maximilian Nisi, regìa di Piergiorgio Piccoli e Aristide Genovese. Serial killer per signora di Douglas J. Cohen con Gianluca Guidi, che firma anche la regìa, e Giampiero Ingrassia. Non mancherà un tributo al grande attore Gilberto Govi, nel 50° della scomparsa: inaugura la stagione, infatti, I manezzi pe majà na figgia (I maneggi per maritare una figlia). Per chi voglia mettersi in viaggio, info su: www.festivalverezzi.it

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di Paola Stefanucci

ARTE E CULTURA

LUGLIO A MONTEPULCIANO ’

ispirata alla “Natura e Tecnologia” la 41° stagione creativa del Cantiere internazionale d’arte di Montepulciano, che aprirà i battenti dal 15 al 31 luglio prossimo nell’incantesimo architettonico e paesaggistico del borgo toscano. Un evento che ormai, si può affermare, plasma l’identità poliziana al pari del vino Nobile. In “cantiere” - guarda caso - tante, come sempre, le prime assolute tra teatro lirico, concerti sinfonici, prosa, danza e arti visive. Che troverete su www.fondazionecan-

ARTE E TEATRO DI LIVELLO INTERNAZIONALE tiere.it. Noi, per ora, vi segnaliamo l’opera lirica Icarus di David Blake, su libretto di Keith Warner, che ne firma pure la regìa. Sul podio, a dirigere l’RNCM Chamber Ensemble di Manchester, il maestro Roland Böer, altresì direttore artistico dell’intera manifestazione. I temi sottolineati dalle note: terrorismo, giornalismo e attualità. Altra novità: L’incognita Mah, commedia della popolare scrittrice Valeria Parrella, allestita da Maria Concetta Gravagno e Carlo Pasquini. Tra le sorprese per i musicofili: l’esecuzione di pagine ritrovate di Venceslao Fumi e Carlo Alberto Pizzini, l’esibizione del soprano Susan Bullock in brani tratti da Scoring a Century di Blake e Warner, sperimentazioni tra computer, ottoni e vecchie macchine da stampa, oltre a connubi letterari e musicali, come, ad esempio, tra Baricco e Gershwin. Tra i debutti tersicorei: Terra blu, dedicato dalla Compagnia Francesca Selva alla salvaguardia dell’ecosistema. Tra le opportunità da cogliere al volo, il corso di composizione gratuito con David Graham per ragazzi dai 10 ai 18 anni. Infine, i giovani talenti locali, diretti da Alessio Tiezzi e con la regìa di Marina Bianchi, saranno i protagonisti di Pollicino, la favola in musica più rappresentata al mondo, scritta nel 1980 dal compositore tedesco Hans Werner Henze (1926-2012), fondatore del singolare Cantiere culturale nelle Terre di Siena.

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CENTRO COMMERCIALE ESCHILO

di Dante Cruciani

LA SCULTURA PROMISCUA ota come Ranyaart, Pamela è una giovane artista in rapida ascesa. Grazie a alle sue sculture - creazioni innovative, espressive e stilisticamente originali - Ranyaart ha cominciato ad essere conosciuta nel circuito delle convention per tatuatori, dove spesso è impegnata a modellare e creare i premi. Refrattaria al mondo galleristico, Pamela ha accettato di rispondere a qualche domanda su quello che fa…

ARTE E CULTURA

RANYAART RACCONTA LE SUE CREAZIONI E LE SUE FONTI ISPIRATIVE

Hai uno stile molto particolare e riconoscibile. Ti ispiri a qualche corrente artistica? In realtà dietro le mie opere c’è una storia molto personale. Tempo fa mi trovavo all’International Tattoo Expo di Roma. il mio

sguardo ha incrociato quello di un ragazzo e il tempo è sembrato fermarsi. Credo assolutamente di aver avuto un colpo di fulmine. Era un tatuatore e ci ho passato una piacevole giornata. Mentre lo osservavo immaginavo di poterne fare una statua. Da quel momento la fantasia è andata avanti e ho immaginato il suo viso sovrapposto a quello dei personaggi che raffiguro nelle mie opere. E con lui come è andata a finire? Che tra una convention e l’altra, nell’attesa di rivederlo, è passato un anno. Un tempo nel quale mi sono creata una nuova opportunità lavorativa. E che cosa hai fatto? Inizialmente ho realizzato in maniera istintiva delle opere. Il primo era Buddha, il secon-

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ARTE E CULTURA do Hitler. A quel punto mi sono resa conto che stavo riportando le emozioni relative alla storia attraverso le opere. Così sono usciti i primi lavori. In realtà io muto i personaggi esistenti o realizzo creature o volti che provengono dalla mia fantasia. Ma tutto è molto mescolato: stile vintage, eleganza, alchimia e

simbolismo si mescolano ad un mondo cibernetico, gotico e futuristico dando vita all’identità unica di questa serie che ho chiamato “il ragazzo”. Come hai pensato a queste tecniche? Guarda, io sono una grafica pubblicitaria. Per molto tempo ho fatto anche la ballerina di danze orientali. Ho creato costumi per ballare e li ho venduti perfino a livello nazionale. Poi ho deciso di chiudere la boutique per buttarmi a capofitto nel mondo dell’arte. La cosa ha riscosso subito un certo successo, così ho iniziato a realizzare premi e ad avere un calendario di impegni. Prossimamente dove? In agosto sarò al Summer tattoo festival di Senigallia. Il 9,10 e 11 settembre all’Arezzo Tattoo Show, dove allestirò una mostra presentando una serie di opere nuove. E invece le gallerie d’arte? In generale non amo l’ambiente galleristico. Ho fatto due anni fa una mostra a via Mar-

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gutta. Erano sculture dentro tele, cioè quadri che hanno una dimensione tridimensionale. Detto questo, ho una persona che se ne occupa, specialmente per quel che riguarda l’estero. Hai ormai un tuo pubblico? Non lo so. le donne in genere rimangono colpite dalla storia che c’è dietro le mie opere, gli uomini dai personaggi e dai pezzi inseriti. Mito e storia prendono forma attraverso le mie emozioni in un piano tridimensionale su una serie di tele 40x40. Ogni emozione partorisce un personaggio che si lega al numero, alla luce ed ai simboli. Mi sono ispirata a personaggi legati al mito, alla leggenda o alla massoneria. Ultimissima curiosità: com’è andata con l’ormai famoso ragazzo? Sarebbe più facile arrivare in Antartide a piedi.

di Palma Agosta

MODE E MODI

QUESTIONE DI COSTUME uando si tratta della fatidica prova costume, le donne, come si sa, vanno in crisi. La psicosi inizia molti mesi prima. Poi però arriva il fatidico momento e, oltre a cercare di recuperare il tempo perduto a mangiare o ad oziare sul divano, occorre anche studiare il modello di costume o bikini per presentarsi al mare. Scegliere il costume con il quale valorizzare la figura femminile è tutt’altro che un esercizio

CURIOSITÀ reparatevi a un’invasione di reggiseni a fascia, al ritorno del trikini e di tutto quell’insieme di accessori e capi che completano il guardaroba estivo. Mai come quest’anno la proposta dell’abbigliamento da spiaggia prevede caftani, parei, abitini e accessori vari. Per molte aziende questi capi superano in termini di fatturato il costume da bagno tradizionale. È un abbigliamento che serve per seguire le tendenze dei vari appuntamenti estivi: party in spiaggia, a bordo piscina fino alle serate in discoteca. Infine i dati dicono sempre che vince il bikini. L’intero è usato prevalentemente nelle SPA e alle terme ma in spiaggia si vede col cannocchiale.

secondario. Il giusto modello può aiutare a mettere in evidenza i punti di forza e a celare quelli deboli. Ecco qualche consiglio sulle tendenze dell’estate 2016. BIKINI MINI A FASCIA CON ARRICCIATURE Sono i modelli più amati dalle fashion blogger. Paladina indiscussa è Chiara Biasi, che ha creato anche una linea, seguita da altre per più stagioni, per Bikini Lovers. Sono costumi davvero ridottissimi, con fascia leggermente imbottita e arricciatura sui bordi. Lo slip è mini e si lega sui fianchi con dei fiocchetti. Protagonista del tessuto la stampa, soprattutto esotica con frutta o fiori tropicali. Stanno bene a chi ha un fisico minuto e longilineo. Garantiscono un’ottima abbronzatura. Si possono trovare a prezzi mini nella collezione mare di Tezenis per l’estate 2016. BIKINI IN NEOPRENE Lanciati dal brand australiano Triangl, sono

divenuti famosissimi e copiatissimi grazie alle It Girl, che li hanno indossati e condivisi sui social, in particolare Instagram. Sono costumi particolarmente amati per la loro vestibilità e perché mettono in risalto le curve grazie alla particolare imbottitura naturale del tessuto neoprene, tipico dell’abbigliamento scuba. Triangl è partito con una serie di bikini minimal declinati in diversi colori ed ora, per l’estate

A FASCIA, A TRIANGOLO, PUSH-UP O INTERO: ECCO I COSTUMI MUST-HAVE PER L’ESTATE 2016 2016, propone anche modelli matchy con stampe floreali ed esotiche. Si posso trovare sul sito ufficiale e da H&M o Zara (a prezzi leggermente inferiori). BIKINI CLASSICO PER CURVY Per fortuna esistono ancora le curvy, perché un bel fisico burroso avvolto in costumi che ricordano lo stile anni ‘50 è comunque molto piacevole. Lovable da sempre pensa alle donne con le curve e i suoi costumi sono particolarmente amati perché riescono a far sentire a proprio agio anche chi può vantare un decoletté generoso. Dai reggiseni con coppe a quelli a fascia con ferretto, ma anche tanti costumi interi super sexy con scollo sulla schiena in sgargianti color smeraldo o rossi accesi. COSTUME ETNICO CON MULTI LACCIO La stampa azteca in versione colorata e pop è stato uno dei trend della scorsa estate e si conferma anche quest’anno. Da H&M a Tezenis, passando per Calzedonia e tantissimi altri negozi il due pezzi con slip alto e multi lacci sui fianchi non manca mai. Il difetto più grande di questo modello è che occorre indossarlo solo quando il sole è ormai basso, magari per un aperitivo in piscina, perché altrimenti il segno del costume sarà impossibile da mandare via.

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QUESTIONE DI CILINDRI

di Alessandro Cortellessa

ICONA DI STILE CINQUANT’ANNI E NON SENTIRLI: UNA DELLE VETTURE CHE PIÙ HANNO FATTO SOGNARE GLI ITALIANI, LA FIAT 124 SPIDER, TORNA SUL MERCATO ull’onda di un prepotente ritorno al vintage così di moda, molte case automobilistiche rispolverano icone del recente passato, rilanciandole nelle tecnologiche versioni attuali e sfruttando l’eccezionale fascinoso appeal che molte di queste vetture hanno suscitato negli anni e in grado di risvegliare emozioni profonde, latenti nell’immaginario di molti. È la brillante operazione di marketing che ha visto la Fiat riproporre, a distanza di cinquant’anni dal lancio della primogenita del 1966, la stupenda 124 Spider, seconda solo al mitico “Duetto” nella classifica delle icone di quegli anni, auto sportive e bellissime ma ancora alla portata di (quasi) tutti. Dallo scorso febbraio, la nuova Fiat 124, dopo il lancio avvenuto alla fine del 2015, è prenotabile nelle concessionarie. Tre le versioni disponibili: “124 Spider”, “Lusso” e l’esclusiva “Anniversary”, prodotta in soli 124 esemplari, purtroppo già tutti venduti. Sotto al cofano, il performante 1.4 Turbo MultiAir da 140 CV abbinato al cambio manuale a 6 marce. Il prezzo di listino parte da 27.500 euro. Con la 124 Spider, Fiat ritorna nel segmento delle vetture scoperte che nel cor-

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so della sua storia ha contribuito a far crescere e apprezzare attraverso modelli di grande successo, autentici esempi del miglior design italiano. Fiat 124 Spider nasce per essere una roadster emozionale e distintiva. I designer del Centro Stile Fiat hanno concepito una vettura che racchiude in uno stile evoluto la bellezza classica della progenitrice senza tradirne l’essenza. I tratti del frontale sono decisi, con le due leggere bombature del cofano a sottolinearne le performance. La fiancata vanta proporzioni da vera sportiva, grazie all’architettura meccanica - motore longitudinale e

QUESTIONE DI CILINDRI trazione posteriore - e all’abitacolo arretrato. Lo sviluppo della nuova Fiat 124 Spider ha seguito una strategia ben precisa, con una particolare attenzione all’esperienza di guida. Il cuore della vettura è il propulsore 1.4 Turbo MultiAir, 140 CV. La combinazione tra la tecnologia MultiAir e il turbocompressore assicura una coppia elevata e costante a ogni regime di giri, con un picco di 240 Nm. Il propulsore è abbinato al cambio manuale a sei marce e la trazione posteriore esalta la sportività della vettura. Il tutto con costi di gestione contenuti. Gli allestimenti previsti sono “124 Spider” e “Lusso”. Sono di serie su “124 Spider” 4 airbag, climatizzatore manuale, radio mp3 con Bluetooth e porta USB e quattro altoparlanti, volante in pelle, cruise control, cerchi in lega da 16”, sistema di accensione con tasto Keyless go. La versione “Lusso” si arricchisce di dettagli raffinati quali i cerchi in lega da 17”, i sedili in pelle, la plancia inferiore e la palpebra del cruscotto con cucitura a vista, il roll bar e il montante anteriore premium silver, il doppio scarico cromato, i fari fendinebbia, i sensori di parcheggio e il climatizzatore automatico. La versione esclusiva “Anniversary” (tirata in soli 124 esemplari di cui è stata data notizia

sul web prima del lancio, andata esaurita in brevissimo tempo) è arricchita con il “Pack Visibility”, che prevede, tra l’altro, fari full led adattivi con sensori luce e pioggia; il “Pack Radio” con radio DAB, display touchscreen da 7”, connettività Wi-Fi, bluetooth e multimedia control; il “Pack Bose” con 9 altoparlanti di cui quattro integrati nei poggiatesta; il “Pack Premium” con keyless entry, telecamera posteriore e sistema di navigazione 3D. A completare la dotazione gli specchietti premium silver, i sedili in pelle riscaldabili, la distintiva targhetta numerata che riporta il numero progressivo dell’esemplare acquistato e il logo 124 Spider sulla griglia anteriore. Ciliegina sulla torta, da settembre sarà possibile acquistare la versione Abarth, il mitico marchio sportivo di Fiat, venduta appunto con il nome di Abarth 124 Spider che, come ovvio per tutte le versioni dello Scorpione (il logo della Abarth), sarà particolarmente pepata, con ben 170 cavalli, sempre con il motore 1.4 Turbo Multiair, e un peso di soli 1.060 kg, una vera sportiva di razza. Sempre con il marchio Abarth, sarà poi lanciata, ma solo per le competizioni a partire dal 2017, la versione Rally, accreditata di uno stratosferico motore 1.8 da ben 300 cavalli e differenziale autobloccante. Insomma, un sogno fatto di tecnologia, stile e senso delle proporzioni. La speranza è che contribuisca a riportare nell’aria l’ottimismo degli anni Sessanta, il vero assente dei tempi che corrono.

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di Palma Agosta

LE SPLENDIDE DELLA

ISOLE

SICILIA

e isole della Sicilia sono il luogo ideale per chi cerca di stare in pace anche durante l’alta stagione turistica. Luoghi dunque tranquilli, che allo stesso tempo mantengono tutto il fasto, il fascino e lo splendore della terra madre, l’isola più grande del Mediterraneo. La Sicilia e le sue isole sono in grado di offrire paesaggi incantevoli, che tutto il mondo ci invidia. Abbiamo quindi deciso di raccontare le 5 isole più belle e meno turistiche per chi voglia organizzare una vacanza all’insegna della pace. D’altra parte, l’estate è arrivata ed è il momento di organizzarsi.

MARETTIMO Situata a nord ovest della Sicilia e appartenente all’arcipelago delle isole Egadi, Marettimo è un luogo incontaminato e magico. Non ha nulla a che vedere con le isole prese d’assalto dalle masse di turisti e offre tantissimi posti da scoprire. Oltre a spiagge paradisiache, come la bellissima Cala Bianca e la suggestiva spiaggia di sassi bianchi situata alle pendici del promontorio di Punta Troia, Marettimo è il luogo perfetto per praticare trekking, visitare numerose grotte e fare immersioni che permettono di scoprire fondali meravigliosi. Marettimo è accessibile solo in barca, partendo da Trapani. Marettimo

VIAGGI

LINOSA Assieme a Lampedusa e Lampione forma l’arcipelago delle isole Pelagie. Dista ben 160 km dalla sponda sud della Sicilia. Fino al 1845, era conosciuta come Lenusa. Si tratta di un’isola poco abitata (433 abitan-

I LUOGHI IDEALI IN CUI CERCARE UNA VACANZA FATTA DI NATURA, PACE E SILENZIO

Linosa

ti) che offre davvero il minimo indispensabile per la sopravvivenza: qualche bar, qualche pizzeria, alcuni negozi di alimentari, negozi di souvenir, un’edicola e un negozio per noleggiare scooter. Linosa è un luogo incantato che presenta una forma circolare e numerosi crateri che testimoniano la sua origine vulcanica. Senza dubbio si tratta del posto ideale per una gita romantica in mezzo alla natura. Chi è più fortunato, può incontrarvi la famosa tartaruga che risiede e nidifica sull’isola: la tartaruga Caretta Caretta. Da non dimenticare la maschera e il boccaglio: i fondali di questo luogo incontaminato valgono davvero una bella nuotata. ALICUDI In molti probabilmente ricordano la Perla Nera, il nome della nave nel film “I Pirati dei Caraibi”. Bene, in questo caso la Perla Nera è l’isola di Alicudi, un vero e proprio vulcano (spento) che emerge dal mare. Su quest’isola è possibile dimenticare qualsiasi forma di autobus, scooter o veicolo a motore: il trasporto più gettonato ad Alicudi è infatti il mulo (utilizzato principalmente per il trasporto di materiale da costruzione). Poco conosciuta dai turisti, Alicudi conta poco

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visioni grafiche

VIAGGI Alicudi

più di 100 abitanti ed è sinonimo di vacanza eco-friendly. Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, la più selvaggia e la più occidentale delle isole Eolie è un perfetto rifugio per chi vuole stare lontano dallo stress cittadino. Grazie al suo particolare territorio roccioso, è inoltre il posto ideale per tutti gli appassionati di trekking. Una raccomandazione: è meglio fare bene i conti prima di partire verso questo paradiso, sull’isola non esistono infatti i bancomat! USTICA Nel bel mezzo del Mar Tirreno, lontana da tutto e da tutti, troviamo l’isola di Ustica, conosciuta anche come Santuario del Mare. Le acque che circondano quest’isola sono infatti protette costantemente, trattandosi delle acque più pulite di tutta l’Italia e, molto probabilmente, di tutto il Mediterraneo. In alcune zone è assolutamente proibita la navigazione se non con guide esperte che permettono di esplorare i fondali dai mille colori. Una natura marina incontaminata riempie il mare attorno a Ustica con migliaia di specie animali. Sull’isola sono inoltre presenti numerose grotte, le quali sono un po’ il simbolo caratteUstica

ristico di quest’isola piuttosto selvaggia. Da non perdere assolutamente la grotta Verde, la grotta Azzurra e la grotta dell’Oro. La sera è bello passeggiare tranquillamente tra le stradine rocciose del borgo di Ustica, dove magari provare i piatti a base di pesce freschissimo serviti in uno dei tanti ristoranti.

MOZIA L’isola di Mozia, tra le isole inserite in questa speciale classifica delle isole meno turistiche della Sicilia, è la più vicina all’isola “Madre” e allo stesso tempo la meno abitata. Mozia, conosciuta come isola di San Pantaleo, è situata nel cuore dello stagnone di Marsala ed è caratterizzata dalle saline e dai suoi numerosi mulini. Quest’isola è stata abitata addirittura dai fenici, i quali hanno lasciato molte testimonianze ora parzialmente ricoperte dalle acque. Oggi l’isola è di proprietà della Fondazione Whitaker (Joseph Whitaker acquistò l’isola agli inizi del XX secolo) e l’accesso è consentito solo durante orari prefissati. Solo due imbarcazioni hanno il permesso di sbarco: l’approdo libero all’isola è infatti proibito per tutelare lo splendido paesaggio naturale e i reperti del posto. A partire dal 2006, questo museo a forma di isola è protetto dall’UNESCO.

PER CHI NON SI ACCONTENTA…

er alcuni finire naufrago su un’isola remota può rappresentare il peggior incubo, specialmente se in vacanza. Per altri sperimentare una vita alla Robinson Crusoe sembra essere un’esperienza bellissima. Grazie a un’agenzia di viaggi spagnola, i viaggiatori più intrepidi possono godere della propria isola tropicale deserta con solo lucertole e scimmie a disturbare la loro pace. L’organizzazione fornisce ai propri clienti attrezzature per la pesca e machete. Indica inoltre i posti migliori sui quali costruire un rifugio per vivere un’esperienza completa da naufrago. Il sogno di vivere come Robinson Crusoe non è propriamente costoso. Sette giorni di vita in un’isola remota per due persone costa circa mille sterline, senza voli (circa 1300 euro). La Docastaway offre 16 isole deserte tra cui scegliere, ognuna limitata a un singolo cliente o una coppia per garantire esclusività e massimo isolamento, con diverse modalità: quella avventura e quella comfort. Con la modalità Avventura ci sono rifugi, tende, case di pescatori, case sugli alberi o bungalow nei quali è a disposizione cibo di base, che include cocco e pesce e, a seconda dell’isola, banane, bambù e granchi. Per i meno abili a costruire capanne e a cacciare, c’è inoltre una modalità più “confort” in cui vengono offerti pasti a buffet in bungalow moderni. Per motivi di sicurezza tutti i clienti vengono dotati di walkie-talkie e cellulari satellitari disponibili in caso di bisogno.

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IL SALOTTO DI DEMOSTENE

AREA COMMERCIALE · VIA DEMOSTENE

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SIAMO QUI

visioni grafiche

di Barbara Zorzoli

SPETTACOLANDO

CHARLENE DI MONACO PRINCIPESSA TRISTE? NON SI DIREBBE PROPRIO

onte-Carlo Fashion Week. Dopo un po' di assenze (giustificate dalle attenzioni che dedica ai due principini), la Principessa, o meglio, Sua Altezza Charlene di Monaco, è uscita da Palazzo Grimaldi per consegnare un premio a Philipp Plein, lo stilista trasgressivo tedesco che ormai piace a tutti. Scortata dalle guardie è arrivata nelle sale del Museo Oceanografico durante la Fashion week monegasca sfilando come una modella, indossando un abitino stretto in vita e leggermente svasato sopra il ginocchio come vuole l'etichetta, abbinato a un paio di sofisticati sandali tacco alto in pelle color argento. Charlene di Monaco principessa triste? Non si direbbe proprio! Charlene è stata un'ospite d'onore cortese e discreta, ha dispensato sorrisi, si è complimentata con il giovane Philipp Plein, ed ha fatto capire a tutti che a lei - ex nuotatrice sudafricana, ora consorte

del Principe regnante Alberto - la moda, il glamour ed il mondo fashion piacciono tanto. Questa edizione della MonteCarlo Fashion Week ha avuto un grande successo, merito proprio di Charlene così bella, così simile a Grace Kelly, così normale da far cadere il silenzio in sala al suo arrivo, insomma, una vera principessa che ama la moda. Charlene e Victoria Silvested (che ha presentato la consegna degli awards) - due amiche - due bellissime rubate al mondo dello sport (la prima campionessa mondiale di nuoto, la seconda ex sciatrice facente parte un tempo della nazionale svedese), hanno reso ancora più internazionale questa manifestazione che ogni anno si rinnova. "Siamo molto contenti dei risultati raggiunti con questa edizione della MCFW e sopratutto del fatto che si sta delineando una missione ben precisa nella promozione dei Brand emergenti contornata da eventi

di grande immagine, realizzati anche da marchi già affermati, che rafforzano l'interesse sulla moda in un contesto alternativo, più glamour and relaxed, rispetto alle Fashion Weeks storiche", parola della Presidente della Chambre Monegasque.

KATE MOSS: TUTTI I SUOI AMORI

(CONOSCIUTI) TRA MARITO, FIDANZATO E...

iene definita la top model rock star, per la sua vita, per il suo stile, per i suoi amori: Kate Moss, sempre sulla cresta dell'onda, capace di cambiare anima rimanendo sempre se stessa, di passare dagli shooting di alta moda ai concerti, dal tacco 12 ai wellington boots, dal rossetto perfetto sotto i riflettori, al rossetto sbava-

to dopo il folleggiare notturno a party e soirée. Come sa bene chi la segue sul suo profilo Instagram, dove non nasconde (quasi) niente della sua vita privata. Come non nasconde le sue varie, discusse e sempre solforose relazioni. Amori che si concatenano l'uno all'altro sempre o quasi - sotto i flash dei paparazzi. Come per le recenti foto

uscite su tutti i siti di gossip che la ritraggono in macchina (la sua MG blu) al volante accanto a Jake Curtis - figlio del regista Richard Curtis - subito accreditato come sua nuova fiamma nonostante il ragazzo abbia appena 18 anni. 24 anni in meno di lei. E 10 anni in meno del "toyboy" in carica, il nobile Nikolai von Bismarck (che di anni ne ha 28). Per cui Kate Moss ha lasciato il marito, Jamie Hince, frontman del gruppo (supercool) The Kills (sposato nel 2011). Ma di amori celebri Kate Moss ne ha avuti tanti, come quello rovente con Johnny Depp famoso per lo scandalo della camera d’albergo a New York da 1.200 dollari a notte distrutta dalla coppia. Una vita sotto i riflettori cominciata quando la giovanissima Kate Moss era innamorata del famoso fotografo italiano Mario Sorrenti, autore della foto che la rese famosa: quella intrigante per la campagna del profumo Obsession by Calvin Klein dove Kate Moss compare nuda. Ma non è stato che il primo degli scandali della vita amorosa di Kate Moss, come durante la sua tormentata lovestory con Pete Doherty, per cui Kate aveva lasciato il padre di sua figlia, il giornalista inglese Jefferson Hack. Al proposito, i bene informati affermano con sicurezza che durante la gravidanza Kate abbia avuto una relazione con il pittore Lucian Freud (già molto agée e morto nel 2011), che altro non è che lo zio del giovane Jake Curtis, con cui è stata vista recentemente. Ma sono solo voci. Kate, comunque, sa sempre stupire (e colpire nel segno).

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SPETTACOLANDO

BEATRICE BORROMEO E PIERRE CASIRAGHI: GRAVIDANZA IN ARRIVO? meno di un anno di matrimonio, Beatrice Borromeo e Pierre Casiraghi, sembrano “attendere” un figlio. Non si spengono mai le luci sul Principato di Monaco. Terminato il "e vissero felici e contenti", dove piloti e top model hanno tenuto banco sui rotocalchi internazionali, ecco un'altra gioiosa news che corre veloce da un panfilo all'altro nel vecchio porto di Monaco, proprio sotto Palazzo Grimaldi. Beatrice Borromeo sarebbe incinta! La bella giornalista italiana, la contessina che circa un anno fa ha sposato Pierre Casiraghi, terzogenito di Caroline di Hannover, per molti è in dolce attesa del suo primogenito; trascorsi i fatidici tre mesi entro i quali nulla si muove e nulla si dice, ecco che la notizia è venuta fuori. Nel piccolo regno in molti aspettavano la lieta novella sopratutto tra i sudditi italiani, che sono in molti circa 7000 ed amano moltissimo questa giovane fanciulla che, a più riprese, ha stupito tutti per la sua classe ed eleganza. Poco tempo fa, in trasferta sul lago di Garda, dove Pierre ha gareggiato nella prestigiosa Riva Cup per lo Yacht Club monegasco, la bionda e radiosa Beatrice, seppur in gran forma, ha mostrato forme fiorenti e quello sguardo tipico delle neomamme. La notizia la si aspettava da un po' nel Principato da quando si era infatti diffusa un'altra voce, ossia che la cognata Charlotte fosse in attesa di un figlio dal nuovo compagno italiano, il regista e nobile Lamberto Sanfelice, ancora prima del fratello Pierre l'unico (a parte la sorella Alexandra ancora molto giovane) che ancora non aveva reso nonna la principessa Caroline. Beatrice Borromeo è sempre molto sorridente e radiosa in questo ultimo periodo, come racconta chi l'ha vista passeggiare nelle eleganti vie del Principato con una postura tipica di chi deve proteggere con saggezza una parte importante del proprio corpo. Sicuramente questo primo erede della coppia Borromeo/Casiraghi avrà la fortuna di conoscere una bisnonna carismatica come Marta Marzotto, che secondo i beni informati sarebbe felicissima per il futuro lieto evento.

AMBER HEARD VUOLE IL DIVORZIO DA JOHNNY DEPP

mber Heard vuole il divorzio da Johnny Depp: l'attrice, sposata con la star di Hollywood da 15 mesi, ha chiesto la separazione con un documento ufficiale in cui si parla di "differenze inconciliabili". Come riportato dal sito americano TMZ, la richiesta è stata inoltrata a inizio giugno: in

più, come sottolineato da molti siti, questa decisione arriva in un momento delicato per Johnny Depp che pochi giorni fa ha perso la madre. L'attore, che dal 25 maggio è al cinema nei panni del Cappellaio Matto nel film Alice attraverso lo specchio di Tim Burton, e la Heard si erano conosciuti nel 2012 sul set del film The Rum Diary, per poi fidanzarsi ufficialmente nel 2013 e convolare a nozze nel 2015, con una cerimonia intima alle Bahamas di fronte a soli 24 invitati dopo essersi sposati legalmente a Los Angeles. A seguire la causa di divorzio da parte di Johnny Depp è l'avvocato Laura Wasser, celebre divorzista delle celebrità: tra i suoi clienti, infatti, ci sono il club Kardashian, Jennifer Lopez, Ryan Reynolds, Angelina Jolie. Ha seguito, inoltre, recenti separazioni vip come quella di Gwen Stefani da Gavin Rossdale e quella di Jennifer Garner e Ben Affleck.

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INFORMAZIONE REDAZIONALE

OSTIA, ARRIVA BANCOLIBRI: IL MERCATO DEI LIBRI SCOLASTICI USATI DAL 1 GIUGNO SI POTRÀ ACQUISTARE E VENDERE LIBRI SCOLASTICI Per venire incontro alle fatiche di tutte le famiglie impegnate, ogni anno, nella missione “fuga dal carolibri” nasce, in via-

le dei Promontori 138 ad Ostia, un efficace antidoto contro la dolorosa separazione dai risparmi per l’acquisto dei libri scolastici. Anche quest’anno, infatti, stando alle stime del Codacons, circa un istituto su due ha sforato il tetto di spesa stabilito dal ministero dell’Istruzione per l’acquisto dei libri di testo. Che le famiglie non temano, tuttavia, di rimanere schiacciate, anche quest’anno, dall’avida morsa di spese esagerate. Bancolibri pensa a loro e, a partire dal 1 Giugno, darà la possibilità non solo di acquistare libri nuovi e usati ma anche di vendere i propri. I libri usati saranno messi in vendita con il 40% di sconto dal prezzo di copertina e si potranno vendere i propri libri con massime valutazioni e pagamento immediatamente in contanti. Prenotando prima dell’estate si potrà usufruire di condizioni eccezionali: una super valutazione del proprio usato fino al 40% (pagato immediatamente in contanti) e l’acquisto dei libri nuovi con il 15% di sconto o la possibilità di scegliere un dizionario Garzanti in omaggio oltre che il miglior usato sul mercato. Ma non è tutto: per tutelare ulteriormente i clienti Bancolibri, ogni acquisto sarà garantito da problemi legato all’ordine dei testi. Che si tratti di cambi di scuola o trasferimenti, errori negli elenchi, niente paura: il portafogli è salvo. Bancolibri si presenta quale rimedio ad ansie e preoccupazioni di molte famiglie del nostro municipio, nelle consuete modalità di compravendita al mercato - come il nome stesso suggerisce. Una boccata d’aria fresca per i genitori di tanti giovani studenti. E se per questi ultimi studiare sarà un tedioso dovere, per i primi risparmiare risulterà di certo un appagante piacere.

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INFORMAZIONE REDAZIONALE

di Penelope Salomone

LIBRI

A CASAL PALOCCO ARRIVANO I COLORI

NAPOLI È CANZONE

Nino Parrucca è un ceramista con mezzo secolo di storia alle spalle e una notorietà internazionale. Il 2 luglio sarà a Roma per l’inaugurazione del punto vendita di Casal Palocco. Abbiamo colto l’occasione per fargli qualche domanda… Perché il suo stile ha così tanto successo? Non è facile dirlo. Il mio stile è contraddistinto da una policromia molto forte, una caratteristica che mi distingue dai prodotti di altre aziende. I miei disegni richiamano lo spirito dell’infanzia e sono molto attenti agli accostamenti di colore. Da chi ha imparato? Dai miei genitori che realizzavano i tipici carretti da trasporto siciliani. Noi siamo originari di Palermo. Mi occupo di ceramica da 50 anni. Con la mia famiglia siamo alla quarta generazione: si occupano della nostra attività artigianale anche i miei figli e i miei nipoti. Ci sintetizza questa bella storia? Noi lavoriamo l’argilla dalla materia prima al lavoro finito. Con le nostre ceramiche abbiamo vinto premi internazionali importanti. Tra i tanti, quello del piatto

on è certo facile distillare in 135 pagine - limpide e godibili - la storia (e filosofia) della canzone napoletana. Parliamo di Luciano De Crescenzo e del suo volume “Ti voglio bene assai”, edito da Mondadori. D’altronde chi poteva concepire e compiere una tale ardita impresa, se non lui? Partenopeo doc, ma soprattutto impareggiabile nel rendere comprensibile a tutti qualsiasi argomento, serven-

NINO PARRUCCA

per il nuovo millennio a Washington, nel 1999. I temi richiamavano le nostre radici: gli agrumi, gli alberi e le persone che giocano all’aria aperta. E i vostri punti vendita? Ne abbiamo diversi in Italia e nel mondo. La ceramica è molto apprezzata ovunque. Siamo presenti in Australia, negli Stati Uniti e in Giappone. Voi supervisionate tutti i pezzi che escono delle vostre collezioni? Ogni pezzo è originale e unico nel mondo. Portiamo un po’ d’allegria nella casa delle persone. Appena entra in un nostro negozio, la prima cosa che fa è ridere. E i prezzi? Dipende ovviamente dai formati. Tutto è proporzionato.

DE CRESCENZO SPIEGA I SEGRETI DI UNA GRANDE TRADIZIONE dosi, spesso, di aneddoti tratti dalla filosofia, di cui è un fervido divulgatore, e dalle sue vicende personali. Tra leggenda, storia e cronaca, amore e malinconia, riflessioni, sorrisi e macchiette, Luciano De Crescenzo accompagna il lettore alla scoperta della tradizione musicale della sua amatissima città. In un excursus, magnetizzante e mozzafiato: dalla voce ammaliante della sirena Partenope alla Festa (canora) di Piedigrotta che risale al Duecento, fino a Salvatore Di Giacomo e Ferdinando Russo, grandi poeti - vissuti tra Ottocento e Novecento - nonché autori di celeberrime canzoni. Innumerevoli le curiosità, racchiuse nel volume, a stimolarne la (ri)lettura: la paternità controversa di Te voglio bene assaj, la canzone che dà il titolo al libro, assegnata a Gaetano Donizetti, poi attribuita a Raffaele Sacco. Il brano, a suo tempo, nella prima metà Ottocento, fu campione di incassi. Allora non esistevano cd né vinili - ci racconta Luciano - il successo di una canzone si misurava con il numero di “copielle” (spartiti) vendute. Te voglio bene assaje raggiunse il record di 180mila copie. I versi di ’A vucchella, musicata da Francesco Paolo Tosti, furono scritti dal Vate, l’abruzzese Gabriele D’Annunzio. In quanti lo sanno? E, in quanti ignorano che Joséphine Baker aveva inserito nel suo repertorio, al Casino de Paris, ’O sole mio? A confermare la poeticità e l’universalità della canzone napoletana.

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NATURA E DINTORNI

CAMMINARE SULLA SABBIA estate è appena iniziata ma le temperature non sono ancora eccessive; specialmente se si coglie l’occasione di fare una salutare camminata lungo il bagnasciuga. Basta una passeggiata in riva al mare, magari aiutati dai bastoncini, per realizzare un buon allenamento a favore del cuore, del sistema vascolare e, soprattutto, della mente (affluisce più sangue al cervello e l’umore migliora grazie a processi chimici ormonali che producono serotonina e ossiticina). Camminare fa molto bene, specialmente se lo si fa sulla sabbia e a piedi nudi. È un’attività motoria che tonifica gambe, glutei e addome, oltre a dare una sferzata di benessere alla circolazione. La sabbia ha infatti una particolarità che la rende unica: l’instabilità. Camminando sulla spiaggia il piede riceve delle stimolazioni che tramite impulsi nervosi vengono immediatamente recepite dalla colonna vertebrale, adattandosi di conseguenza e risvegliando la corretta biomeccanica del corpo. Queste terminazioni sono inoltre collegate con tutto il corpo e stimolano e riattivano anche vari organi: un po’ come accade nel caso della riflessologia plantare. Camminare a piedi nudi sulla sabbia dà dunque vita ad un massaggio naturale in grado di riassorbire il sangue che ristagna nelle gambe e nei piedi: i muscoli del piede funzionano come una pompa che favorisce il ritorno venoso, il sangue che arriva alle estremità deve risalire attraverso le vene della gamba per tornare al cuore, vincendo in tal modo la forza di gravità e procedendo verso l’alto. In questo modo il liquido viene ridistribuito e, oltre ad

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aiutare la circolazione, contribuisce a far sparire il senso di stanchezza e pesantezza (nonché a migliorare l’aspetto estetico). Per non parlare poi della sensibilità e dell’equilibrio: l’atto del passeggiare mette in opera tutta la muscolatura del piede e costringe glutei, muscoli della coscia e della gamba ad un lavoro maggiore per spingere il corpo verso l’alto. In-

UN VERO E PROPRIO TRATTAMENTO DI SALUTE E DI BELLEZZA fine, elemento da non trascurare, la sabbia bagnata funziona da ottimo elemento naturale per un peeling della pelle e per eliminare eventuali callosità presenti sotto la pianta del piede.

ALCUNI CONSIGLI • Per una camminata altamente allenante cominciate a camminare per qualche minuto con l’acqua alle caviglie, per poi salire fino ai polpacci e proseguire sino ad arrivare ad altezza di bacino. La resistenza dell’acqua compie un benefico effetto sulla circolazione del sangue, aiuta a tonificare e a sollevare dal senso di pesantezza e gonfiore alle gambe. • Per fare un vero e proprio trattamento salutare di bellezza (metodo Kneipp) è il caso di camminare per

un po’ in acqua “fredda”, Il freddo stimola e rinvigorisce aumentando l’attività interna. Poi sulla battigia al sole Il calore calma e addolcisce il corpo, rallentando l’attività degli organi interni. Inoltre questa alternanza di caldo e freddo favorisce la circolazione linfatica e contrasta gli inestetismi come la cellulite. • Evitare di correre a piedi nudi sulla sabbia in quanto può causare dei microtraumi alla pianta del piede che possono portare anche alla formazione di vesciche.

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MEDICINA

a cura del Dott. Alessandro Di Marzo Medico Chirurgo specialista in Radioterapia Oncologica

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MARMELLATA FATTA IN CASA

sempre un’ottima e gustosa soluzione, specialmente quando, con il caldo, la frutta fatica ad essere conservata. Così, invece che buttarla, conviene trasformare la frutta in marmellata. La regola d’oro per realizzarla è far bollire per 20 minuti una quantità di frutta lavata e tagliata a pezzetti con l’aggiunta di metà quantità di zucchero e succo di limone. Intanto sterilizzare in forno o in una pentola bollente per 15 minuti una serie di vasetti di vetro. Quindi versare la marmellata bollente, chiudere e capovolgere i vasetti lasciando raffreddare per tutta una notte. Se conservati in luogo fresco e asciutto, al riparo dalla luce, i vasetti si conservano fino a un anno.

L’ACQUARIO TROPICALE molto difficile allestire e tenere in ordine un acquario tropicale, specialmente se d’acqua marina. Innanzitutto i prezzi. Rispetto ai pesci di acqua dolce, quelli tropicali toccano cifre più consistenti. Tra i tropicali, le specie più pregiate sono i chetodontidi, balistidi, pomacentridi. Costano dai 20 ai 300 euro. Alcuni arrivano anche a 3.000. I pesci più prolifici - anche se la riproduzione in cattività è davvero complicata sono i guppy o pesce milione (hanno colori sgargianti e una tipica coda). I più delicati , a dispetto del nome, sono i pesci elefante. Se non si è esperti, meglio tenersi lontani.

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con l’attenta osservazione che si riconosce la freschezza dei pesci. Cominciamo con la pelle, che deve avere una pigmentazione viva e cangiante, senza tracce di decolorazione. Il pesce fresco non deve avere odori sgradevoli. L’occhio deve essere brillante e pieno. Le branchie devono essere ben chiuse. Il corpo deve avere una carne consistente e soda. Infine, una volta acquistato per essere utilizzato rapidamente, il pescato va conservato fra zero e più 4ºC.

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esame permette lo studio accurato della prostata, la determinazione delle sue dimensioni, l’eventuale sporgenza, in vescica, del lobo medio, l’esistenza di una sclerosi del collo vescicale. Permette inoltre una valutazione più accurata della vescica, soprattutto della sua parte inferiore. A CHI È DESTINATO? A tutti gli uomini con disturbi urinari riferibili a patologia prostatica. PER QUALE MOTIVO È NECESSARIO EFFETTUARE L’INDAGINE? Per studiare la morfologia dell’organo e l’esistenza di eventuali zone sospette per floglosi o neoplasie. È una ecografia endocavitaria, che si effettua, cioè, dall’interno del corpo, con una sonda ecografica appositamente conformata, introdotta nel retto in modo indolore, in stretta contiguità con la ghiandola prostatica. La prostata, infatti, è “utilmente” posizionata proprio davanti alla parete anteriore di questo tratto di intestino. La particolare vicinanza che si riesce ad ottenere fra la sonda ecografica e la prostata rende possibile un’ottimale visualizzazione delle sue due componenti fondamentali: la porzione interna, dove si sviluppa l’ipertrofia prostatica benigna e la porzione esterna, dove usualmente originano i tumori, che appaiono, generalmente, come zone più scure (ipoecogene). È inoltre possibile il calcolo del volume prostatico e la stima del peso della ghiandola, parametri importanti per la scelta della terapia chirurgica dell’ipertrofia prostatica. Così come il color Doppler consente il rilievo delle alterazioni di vascolarizzazione nelle malattie infiammatorie e tumorali. Infine, l’ecografia T.R. è sicuramente utile anche per la diagnostica di altre patologie prostatiche quali le prostatiti, le cisti prostatiche, ecc. così come nella diagnostica delle patologie delle vescicole seminali, anch’esse ben visualizzabili. Ma l’utilità di questo esame non si esaurisce nell’ottenere immagini, raggiungendo forse il suo migliore risultato nella biopsia ecoguidata per via transrettale. QUALI SONO LE METODOLOGIE UTILIZZATE? Si usa un normale ecografo dotato di una sonda particolare che viene introdotta nel retto. QUANDO DURA L’ESAME? Circa 15 minuti. NECESSITA UNA PREPARAZIONE? È necessario che nel retto non vi siano feci, per cui si consiglia un clistere prima dell’esame. È CONSIGLIATO RIPETERE IL CONTROLLO NEL TEMPO? L’esame può essere ripetuto per verificare i risultati di un trattamento medico o chirurgico.

di Gaetano Gaggiottino

SCIENZE

IL FUTURO DELLA RICERCA ITALIANA È L’HUMAN TECHNOPOLE ‘

il nuovo polo della scienza che sta sorgendo sull’area nella quale si è svolto l’Expo di Milano. Il progetto riguarda lo sviluppo di un centro di ricerca pubblica che

punti ad aumentare le conoscenze in settori importanti per il futuro della scienza. Le aree d’indagine prescelte riguardano lo studio del genoma (nanotecnologie, alimentazione,

SMALTIRE RIFIUTI ATTRAVERSO PROCESSI CHIMICI igestione anaerobica. È l’ultima novità per ciò che riguarda il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti. Si tratta di impianti industriali che lavorano la frazione umida di rifiuti che comprendono scarti di inceneritori, di aziende chimiche e di case farmaceutiche. Semplificando, il processo prevede la formazione di una poltiglia che viene lasciata per 21 giorni a temperature di circa 70 gradi in grandi vasche di cemento armato. Si ottiene così un gas molto sporco che viene portato in raffineria e trattato al fine di diventare “bio gas”, cioè pronto per essere utilizzato come gas utile alle utenze urbane. Ovviamente da questi “digestori” escono anche prodotti di scolo dei rifiuti: materie molto tossiche. Il prodotto utile viene però considerato alla pari delle energie rinnovabili e, quindi, sostenuto attraverso notevoli sussidi pubblici.

eccetera), la terapia genica e l’immunologia. Per questo sono stati stanziati 1,5 miliardi di euro distribuiti in dieci anni; una somma che, considerata la cronica insufficienza di fondi nella ricerca pubblica, rappresenta decisamente qualcosa di sostanzioso. Tanto per fare un paragone, al fondo per gli investimenti nella ricerca tecnologica e scientifica del Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca nel 2016 sono stati assegnati complessivamente meno di 60 milioni di euro. Human technopole occuperà 30.000 del milione di metri quadrati che ha occupato l’area dell’Expò. Sarà integrato con diversi istituti di ricerca e con le università di Milano: Bicocca, Statale e Politecnico. Impiegherà circa 1500 persone selezionati attraverso bandi internazionali in materie come biologia, chimica, fisica, ingegneria e biotecnologia. Insomma, si tratta una notevole opportunità e di uno strumento che dovrebbe servire a tamponare la famosa “fuga di cervelli” dal nostro Paese. Infine non mancano certo problemi, anche politici, per la gestione di un così enorme progetto. La senatrice a vita e scienziata Elena Cattaneo si è già espressa negativamente e ha rivolto critiche al governo. Entusiasta sembra invece l’oncologo ed ex ministro Veronesi.

XYLELLA: NON SOLO ULIVI

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Ente Europeo per la Sicurezza Alimentare ha confermato con uno studio recente, che a disseccare gli uliveti pugliesi è stato proprio un ceppo del

batterio Xylella fastidiosa. Gli agricoltori del Salento hanno però saputo far fronte all’emergenza attraverso metodi tradizionali. Dunque si può finalmente pensare a come porre rimedi definitivi per mettere fine a questa malattia, un flagello che può abbattersi su circa 100 specie di piante (tra le quali il mandorlo, il pesco, gli agrumi, il ciliegio, eccetera).

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RADIOFREQUENZA VISO

DIETOTERAPIA

Dott.ssa MARIA ANTONIETTA VIARENGO

Dott.ssa FEDERICA PULCINI

Medico Chirurgo Specialista in Chirurgia Generale

Specialista in Anatomia Patologica Dietoterapia

Consulente presso ECLEPTA Tel.: 06.50910518 · E-mail: info@eclepta.com Parchi della Colombo Via Cristoforo Colombo, 1897 - Infernetto

LA RADIOFREQUENZA VISO

IL DIGIUNO PER VIVERE PIÙ A LUNGO

La radiofrequenza viso è una metodica, non invasiva e indolore, utilizzata per il trattamento delle rughe del volto e décolleté, per il rilassamento del profilo mandibolare, delle guance e del sottomento; ridefinisce le zone trattate sfruttando l’azione del calore, adattato alle caratteristiche di ogni paziente e prodotto in modo controllato dal macchinario; provoca la denaturazione delle fibre collagene con contrazione immediata delle stesse; stimola inoltre l’attività dei fibroblasti alla sintesi di nuovo collagene. Questo produce un effetto di “stiramento” simile ad un lifting, visibile nell’immediato post-trattamento e progressivamente, con il passare dei giorni, dona un effetto naturale e duraturo.

Secondo il prof. Fontana - professore ordinario di medicina e nutrizione presso l’Università degli Studi di Brescia e la Washington University in St. Louis, Missouri (USA) - un regime alimentare equilibrato per 5 giorni a settimana alternato a 5 giorni di digiuno

La radiofrequenza è indicata a qualsiasi età, in particolare tra i 35 e i 70 anni, in pazienti che vogliano restituire tonicità e definizione della cute. Ogni seduta, eseguita mediante un manipolo con un massaggio circolare e costante, ha una durata di circa 15 minuti. Per ottenere risultati stabili e duraturi sono necessarie da 5 a 8 sedute effettuate a cadenza quindicinale. Il trattamento può essere eseguito tutto l’anno e può essere associato ad altri trattamenti, come la biorivitalizzazione, per migliorare l’idratazione e l’elasticità dei tessuti. Prima di iniziare il trattamento è opportuno escludere infiammazioni o dermatiti nella zona da trattare. Controindicazioni assolute sono gravidanza, patologie autoimmuni, pacemaker e protesi metalliche. Gli effetti indesiderati sono pochi e lievi: leggero rossore e sensazione di calore temporanei, assolutamente normali. In rari casi, possono verificarsi la comparsa di edema ed eritema che svaniscono nel giro di 2-3 ore.

aiuta a combattere le infiammazioni, porta ad un allungamento delle aspettative di vita e alla riduzione dei rischi per la salute. il digiuno non deve essere completo: bisogna ridurre le proteine animali, mangiare verdure cotte o crude condite con olio per un massimo di 500 calorie e concentrare il cibo soprattutto nelle prime ore della giornata. I dati degli studi del prof. Fontana pubblicati sulla rivista Cell, dimostrano che il 30% dei topi obbligati a seguire un regime di dieta restrittivo muore ad un’età avanzata senza lesioni patologiche. Anche il prof. Valter Longo dell’Istituto di Longevità della University of Southern California e responsabile del programma di ricerca “Oncologia & Longevità” all’IFOM di Milano sostiene una dieta “mima digiuno”, cioè un regime alimentare che prevede l’assunzione controllata di proteine (11-14%), carboidrati (42-43%) e grassi (46%), con una riduzione calorica tra il 34% e il 54% rispetto al normale, per 5 giorni continuativi da ripetersi ogni 3-6 mesi a seconda dello stato di salute della persona. Il Prof. Longo ha dimostrato che questa dieta riduce i fattori di rischio e i biomarcatori di invecchiamento, diabete, malattie cardiovascolari e cancro. Lo stesso prof. Umberto Veronesi nel suo libro La dieta del digiuno consiglia un giorno di digiuno a settimana per depurare l’organismo. È importante ricordare che non tutti possono seguire una dieta del digiuno: il medico dovrà valutare le condizioni fisiche di partenza al fine di trarre dal digiuno benefici e non complicanze.

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Fatti, Notizie, Curiosità e Approfondimenti per chi vive nel Municipio X

CASAL PALOCCO, UN NUOVO PARCO PER L’INFANZIA arà, qualora il progetto dovesse essere approvato, il primo parco giochi per l’infanzia, accessibile anche ai portatori d’handicap, in tutta l’area di Casal Palocco. Casal Balocco, questo il suo nome, nasce da un’idea di un commerciante di zona, Luca Corsi, e pare aver già trovato il sostegno di organismi locali e, soprat-

tutto, internazionali come l’Unicef. Il progetto, infatti, è carico di attrattiva e prevede il posizionamento, in un’area adiacente al complesso scolastico “Tullia Zevi”, in via Agatarco e a piazza Antifane, di nuove attrezzature ludiche dedicate all’infanzia: giochi fruibili anche dai bambini portatori di disabilità. I costi probabilmente non saranno irrisori. Come ci spiega lo stesso ideatore: “Sto già sondando finanziatori ed eventuali possibili partenariati, poiché la progettazione richiede il dispendio di somme di denaro. Ma sono fiducioso - conclude - che si possa giungere ad una conclusione positiva per tutti. Anche perché la mia idea è mossa dall’amore verso il prossimo e da fini filantropici non certo lucrativi”. Dunque non c’è che da attendere che l’iter autorizzativo abbia successo e che il progetto riceva le giuste attenzioni istituzionali. di Vincenzo Galvani

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MADONNETTA, LE MAGGIORI REALTÀ ASSOCIATIVE DEL MUNICIPIO RIPULISCONO IL PARCO “MOLAJOLI” i sono dati appuntamento la mattina di sabato 11 giugno, carichi di buona volontà e tutto ciò che occorre a ripulire un’area degradata e lasciata a se stessa da almeno 10 anni, quella del parco di via Molajoli, nel quartiere della Madonnetta. Un intervento di civismo reiterato e portato a termine, dopo quello dello scorso anno, da parte dei volontari del comitato di quartiere Parco della Madonnetta, della C.I.A.O. Onlus, dell’associazio-

ne Insieme per la Curtis Draconis, di Zolle Urbane ed Agisco. “Un’iniziativa “dovuta” - spiegano gli organizzatori - visto il totale disinteresse istituzionale, in un’area ricoperta, ormai, da coacervi di immondizie e sterpaglie. Ed è per questo che occorre essere cittadini degni di tale nome e rendersi parte attiva, per curare un importante bene comune e per non consegnare i nostri quartieri al degrado”. L’intervento è stato sostenuto da vari commercianti di zona e la colazione, il pranzo e la cena da ristoranti e bar locali. “La prossima mossa - fanno sapere gli organizzatori - consisterà nell’istituire un presidio permanente che si occupi di tener pulito il parco”. di Vincenzo Galvani

INFORMAZIONE REDAZIONALE

ESTATE AI PARCHI 2016

X MUNICIPIO, CONTINUANO LE VISITE GUIDATE CON LE ASSOCIAZIONI AGISCO E OBSERVO alorizzare la propria città e far scoprire i tesori architettonici, storici, naturalistici e urbanistici del territorio: sono questi gli obiettivi che si pongono i volontari del Servizio Civile Nazionale, in forza alle associa-

zioni Agisco e Observo. Ed è per questo che, anche durante l’estate, i ragazzi hanno deciso di continuare con le loro visite guidate. Dopo le iniziative dei mesi scorsi, sono in programma due importanti visite agli scavi di Ostia Antica e al Museo dell’Alto Medioevo dell’Eur. Il primo appuntamento è previsto il 2 luglio alle ore 16.30; il secondo il 3 luglio alle ore 10. E le iniziative non finiscono qui: durante tutto il mese prossimo, ogni venerdì e sabato del mese, prenderanno il via un ciclo di suggestive passeggiate per ammirare le principali attrazioni culturali del quartiere lidense, denominate “La Luna di Ostia”. Per prendervi parte sarà semplicemente necessario essere presenti dinanzi all’ingresso del Municipio in piazza della Stazione Vecchia, muniti di una moneta, simbolica, di 1 euro da destinare ai progetti. Qualora si volesse rimanere aggiornati, si consiglia comunque di tener d’occhio la pagina Facebook “Roma sulla via Ostiense: itinerari dalle mura al mare” o scrivere all’indirizzo mail: info@agisco.org.

di Vincenzo Galvani

ivi un’estate di eventi e musica ai Parchi della Colombo l’area polifunzionale dedicata al tuo divertimento: teatro, ristorazione, shopping e una stagione di grandi live. “ESTATE AI PARCHI 2016” è con questo messaggio che è partita la campagna radiofonica su Radio Dimensione Suono Roma, Radio Dimensione Suono Due e Ram Power, relativa al progetto che prevede presso il Teatro Parchi della Colombo una serie di manifestazioni musicali, di teatro, di cabaret e serate dedicate all’intrattenimento in genere. Un fitto calendario di eventi che soddisferanno proprio tutti i gusti, dal pubblico adulto ai più piccini, presentando artisti e band di grande professionalità noti e meno noti che rappresenteranno generi diversi per ampliare la vasta gamma di possibilità di divertimento presso il Centro. Sia una piacevole passeggiata serale, per una cena, un dopo cena in un ambiente accogliente e divertente che offre sempre nuove attrazioni. Dopo la giornata di Inaugurazione avvenuta il 1 giugno proponiamo la prossima ad ingresso gratuito che sarà il 23 giugno; presentando una Band che a Grande Richiesta ci intratterrà con un Omaggio alla musica di Lucio Battisti; non si tratterrà solamente di musica ma di un vero e proprio spettacolo trasmetteranno video, vignette e tanta tanta musica che coinvolgerà tutto il pubblico facendoci cantare e ballare sulle note del Grande Lucio Battisti. Il 25 giugno sarà la volta di Luciano Lembo che aprirà la stagione del cabaret con uno spettacolo divertente ed entusiasmante e chiuderà la serata con uno spettacolo pirotecnico. Per il Cabaret avremo inoltre: 1 luglio PABLO E PEDRO; 3 luglio LALLO E I FUSI ORARI; 9 Luglio ALBERTO FARINA E MARCO PASSIGLIA; 12 Luglio CABARET CON PAOLO RUFFINI; 15 luglio GIANFRANCO BUTINAR. Sabato 2 luglio sarà la volta di una Band molto conosciuta sul territorio gli ESTRO che ci allieteranno con la musica dei Genesis; 7 luglio il Teatro: Non ce la faccio più (tratto da Bianco Rosso e Verdone); 14 luglio IL GRANDE CIRCO BIANCO; 16 luglio ANIMALS Pink Floyd; 21 luglio un grande omaggio a Rino Gaetano ISEIOTTAVI, questi sono solo alcuni degli spettacoli proposti; per rimanere aggiornati vi consigliamo di visitare il ns. sito www. parchidellacolombo.it e fb. Vi aspettiamo numerosi al Teatro, buon divertimento a tutti E.F.

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13 IMMOBILIARE

LEASING IMMOBILIARE ABITATIVO

2ª PARTE

lemento caratterizzante del leasing immobiliare è il riscatto, cioè la possibilità data all’utilizzatore, alla fine del contratto, di acquistare il bene a un prezzo prestabilito. La struttura finanziaria più diffusa di una operazione di leasing prevede: un primo pagamento al momento della stipula del contratto (maxicanone una tantum, in genere di importo superiore rispetto agli altri canoni periodici); il pagamento di un certo numero di canoni periodici (tipicamente a scadenza mensile); il prezzo predeterminato che l’utilizzatore dovrà pagare per l’eventuale acquisto del bene alla scadenza del contratto (opzione di riscatto). Il concedente nel leasing immobiliare è esclusivamente una banca o un intermediario finanziario iscritto nell’albo di cui all’art. 106 del testo unico bancario. Gli elementi caratterizzanti un contratto di leasing sono i seguenti: • costo del bene finanziato; • durata del contratto; • periodicità dei canoni: è mensile nella gran parte dei casi, ma è comunque possibile prevedere una periodicità diversa • tasso leasing; • canone leasing (può essere comprensivo o meno di servizi accessori può essere o meno indicizzato) • anticipo versato al momento della stipula insieme alle spese di istruttoria, sotto forma di maxicanone (è un canone a tutti gli effetti calcolato in % sul costo originario del bene ed è concordato anche secondo le esigenze dell’utilizzatore); • valore di riscatto del bene: è calcolato in % sul costo originario del bene; • spese assicurative ed eventuali altri oneri accessori previsti in contratto Nel contratto dovrà essere esplicitata l’intenzione dell’utilizzatore di adibire ad abitazione principale l’immobile messogli a disposizione dal concedente (per abitazione principale deve intendersi “quella nella quale la persona fisica che la possiede… o i suoi familiari dimorano abitualmente.”)L’utilizzatore può richiedere la sospensione del contratto di leasing immobiliare abitativo nel caso in cui, dopo la stipula del contratto di leasing, si verifichi: • la cessazione del rapporto di lavoro subordinato • la cessazione dei rapporti di lavoro per controversie. La sospensione potrà essere chiesta: • solo una volta; • per un periodo massimo non superiore a 12 mesi. In caso di fallimento del venditore/costruttore, ossia del soggetto che ha venduto al concedente l’abitazione poi messa a disposizione dell’utilizzatore, l’immobile così acquistato non è soggetto a revocatoria fallimentare. Tenuto conto che il contratto di leasing è finalizzato a procurare all’utilizzatore il godimento di una casa che egli intende destinare ad “abitazione principale”, è ragionevole applicare il disposto della legge fallimentare11, secondo il quale sono sottratte alla revocatoria fallimentare le vendite, concluse a giusto prezzo, aventi a oggetto immobili ad uso abitativo, destinati a costituire l’abitazione principale dell’acquirente o di suoi parenti e affini entro il terzo grado. Nel prossimo numero analizzeremo altri aspetti.

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(testo tratto da ASSILEA - Associazione Italiana Leasing CONSIGLIO NAZIONALE DEL NOTARIATO)

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di Lucia Bianco (inviate le vostre ricette a luciabianco@hotmail.it)

BUDGET E RICETTE

TUTTI A DIETA! TRE RICETTE LEGGERISSIME PER VENIRE INCONTRO ALLA BELLA STAGIONE E ALLE ESIGENZE DEL FISICO o brutte notizie, sono a dieta e il mio cervello è unidirezionale, non accetta distrazioni, neanche mentali. Questo significa che sono a dieta io e che lo siete anche voi! La vostra unica speranza è che mi stanchi presto. In ogni caso, messe da parte le doverose pre-

messe, devo dire che alcune ricette suggeritemi da amiche hanno riscontrato un buon successo, sia in famiglia che tra quei poveri amici che hanno dovuto forzatamente condividere il mio regime alimentare. Sono tutti piatti unici, il consiglio è di farli precedere da una ricca insalata.

POLPO E PATATE

POLLO GUSTOSO ALLA MARINARA

INGREDIENTI (4 PERSONE) • 600gr di Polpo • 4 cucchiaini di aceto balsamico • 4 Patate (tutte della stessa grandezza) • 1 pizzico di origano

• 12 olive denocciolate • 2 pomodori medi freschi • 3 cucchiaini di olio extra vergine • 3 foglie di basilico • Sale qb

PREPARAZIONE

ate bollire le patate in acqua fredda salata. Appena cotte, toglietele dall’acqua e fatele freddare. A tal fine, non mettetele in frigo. Da fredde, tagliate le patate a fette di 1,5 cm circa. Dunque mettete un filino d’olio in una padella antiaderente e, a fuoco moderato, fate dorare le patate da ambedue i lati. Quanto al polpo, potete anche cucinarlo un giorno prima. In ogni caso, meglio comprarlo congelato perchè già sfibrato. A questo punto, mettetelo in una pentola alta, usate quella per la pasta, con le ventose sul fondo, unite 4 cucchiaini di aceto balsamico, 4 cucchiai di acqua, poco sale perchè il polpo è gia sapido. Portate a cottura a bassa temperatura, spegnete quando è al dente e fatelo freddare nel suo liquido. Tagliate il polpo a tocchetti - se proprio volete, togliete le ventose - mettetelo in una ciotola con un cucchiaino di olio. Togliete le patate già dorate dalla padella e mettete il polpo a tocchetti; fatelo scottare come se lo passaste alla piastra e spegnete. Tagliate a pezzetti i pomodori e metteteli in una ciotola. Una spolverata di origano, le olive denociolate, un cucchiaino d’olio e mescolare. Comincate ad impiattare mettendo le patate sul fondo di ogni piatto, 4 fette per piatto, nel padellino delle patate ben caldo mettete il pomodoro condito per asciugare il liquido che si è formato, intanto mettete il polpo sulle patate e sopra i pomodori che nel frattempo si saranno asciugati ed appassiti. Una fogliolina di basilico per ogni piatto, un filino d’olio e servite. La ricetta è di Fabio Campoli.

INGREDIENTI

• 4 fette di petto di pollo • 10 pomodorini ciliegia • 1 manciata di olive taggiasche o nere denocciolate • 10 capperi • 50 gr pinoli

• 1 spicchio di aglio • Farina qb. • Sale qb. • Pepe qb. • Vino bianco qb. • Olio extravergine di olive qb.

PREPARAZIONE

nfarinate bene i petti di pollo. Lavate i pomodorini e tagliateli a metà. Mettete a scaldare in una padella abbastanza grande un pochino di olio extravergine d’oliva e l’aglio tagliato a metà. Fate insaporire per qualche secondo. Mettete a cuocere i pomodorini, le olive e i capperi. Fate cuocere per qualche minuto, poi mettete i petti di pollo infarinati, i pinoli e fateli rosolare bene da tutte e due le parti. Salate e pepate, sfumate con un pochino di vino bianco e continuate la cottura ancora per una decina di minuti, fino a che i petti di pollo alla mediterranea saranno pronti.

TONNO SPRINT! INGREDIENTI (PER PERSONA) • 60 gr di orzo • 1 scatoletta di tonno al

natural (80gr.) • Sedano a piacere

PREPARAZIONE

uocete l’orzo, ci vogliono circa 20/25 minuti, scolatelo e freddatelo. Unite il tonno sfranto ed il sedano tagliato finemente. Un po’ di sale e un po’ di olio. E buon appetito!

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MAGNAROMA

MARE NOSTRUM: IL FAST FOOD DI PESCE!

ituato nel cuore del Villaggio Azzurro (Spinaceto), il Mare Nostrum è un fast food di pesce gestito da ragazzi ricchi di passione e simpatia. Fritti di pesce e succulenti panini con hamburger di tonno e pesce spada (davvero particolari) sono i cavalli di battaglia del locale. Da non dimenticare i golosissimi tacos - sia quelli vegetariani con verdure fresche che quelli con gamberi arrostiti - conditi con salse artigianali ricche di gusto e che strizzano l’occhio alla dieta. Recentemente il Mare Nostrum ha anche introdotto una birra alla spina chiara e una scura, entrambe San Miguel, ottime per accompagnare il pesce. Infine i prezzi, che considerata la qualità della materia prima, sono davvero eccezionali. Al Mare Nostrum si frigge infatti solo con olio d’arachidi e il pesce, come disposto dalla legge, segue categoricamente l’intero ciclo del freddo. A questo punto, non resta che provare e riprovare l’intero menù. Buon appetito!

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PRESENTANDO IL TAGLIANDO

IN OMAGGIO UNA PATATINA MEDIA

MAGNAROMA

DA NON MANCARE: LA FESTA DI SLOW FOOD

l fine settimana compreso tra venerdì 10 e sabato 12 giugno, l’ex Cartiera Latina (Parco dell’Appia Antica), ha ospitato la “Festa del cibo” di Slow Food Roma. I presidi Slow Food, i produttori del Mercato della Terra e numerosi conferenzieri hanno animato le giornate dedicate all’evento. Spazio dunque a lezioni all’aperto, presentazioni di libri e guide, concerti di musica popolare. Presenti anche le 16 migliori osterie romane e laziali. Tutto ciò all’insegna della cultura, del rispetto dell’ambiente, della biodiversità, del gusto, della tradizione e dell’amore per il paesaggio e la campagna laziale. Slow Food, oltre a dispensare cultura dell’alimentazione e riscoperta del patrimonio culturale italiano, ha la missione di radicarsi sempre di più nelle realtà locali, in particolare quelle difficili come Roma, ormai metropoli sempre più distinta dalla campagna circostante (sebbene sia il comune più agricolo d’Europa).

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MAGNAROMA

QUEI PIATTI CHE NON FANNO BENE AL SESSO

ibo e sesso: quale connubio migliore? Spesso si parla di prodotti afrodisiaci. Molto meno invece si discute di quelli che, al contrario, non lo sono affatto. Tra di essi ricordiamo le bevande energetiche (ricche di caffeina e zucchero), la frutta a fine pasto (effetti indesiderati sulla libido), la farina d’avena (ricca di fibre: rischia d’uccidere il desiderio), l’alcol (indebolisce il tatto e limita l’orgasmo), il cibo in scatola (ritenzione idrica e gonfiori), il tofu (i suoi fitoestrogeni riducono il desiderio), le patatine fritte (troppi grassi e sale: colpito il livello di testosterone), l’acqua tonica (il chinino in esso contenuto abbassa il testosterone), la menta (sostanze in essa contenute diminuiscono il livello di desiderio sessuale), gli hot dog tutti i cibi grassi (mettono in pericolo le arterie). La classifica è del sito Women’s day.

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OROSCOPO DI GIUGNO

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JAMIE CHUNG

10/4/1983

A fine mese avrete dei momenti di malinconia e di debolezza affettiva. Niente di che rispetto a un mese che scorrerà piacevole e che vi permetterà di realizzare progetti familiari e lavorativi. La seconda metà di giugno è inoltre il momento ideale per partire o per cercare nuove amicizie. Favoriti anche i nuovi amori.

BILANCIA 23/9 · 22/10

T-PAIN

30/9/1985

TORO 21/4 · 20/5

RORY MCCANN

24/4/1969

È il momento della schiettezza e di mettere i puntini sulle “i”. Passerete un periodo nel quale chiedere conto di molti comportamenti altrui. Dovrete però essere abili a non oltrepassare il confine, a usare una certa misura con le persone. Non tutti infatti sono uguali. Giugno sarà dunque un mese pieno di confronti. Cercate di condurli al meglio.

SCORPIONE 23/10 · 21/11

CLAUDIA GALANTI

6/6/1981

YUNA

SAGITTARIO 22/11 · 21/12

SALMO

29/6/1984

7/12/1956

CAPRICORNO 22/12 · 20/1

KRISTEN WIIG

22/8/1973

19/1/1993

ACQUARIO 21/1 · 19/2

SALVATORE ESPOSITO

2/2/1986

VERGINE 23/8 · 22/9

PRINCE HARRY

15/9/1984

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State a mille specialmente nella prima metà del mese e specialmente nel campo degli affetti. Tutto ciò non vi risparmierà incertezze, dubbi, insoddisfazioni e ostacoli. Per fare fronte a tutto questo usate una doppia tattica: il cervello le prime due settimane e il cuore nelle seconde due. Periodo ideale per concedersi un viaggio.

Durante la parte finale della stagione lavorativa avete bisogno di un viaggetto per rilassarvi. Sarà un periodo di buoni propositi e di qualche soddisfazione del punto di vista della vita pratica. Qualche emozione di troppo rischierà di farvi perdere lucidità nella parte finale del mese. Il bilancio, tutto sommato, è più che positivo.

HANNAH SNOWDON

LEONE 23/7 · 22/8 La prima metà del mese qualcuno dovrà fare i conti con la vostra natura felina. Sarete forti e disposti allo scontro, e lo sarete in qualche caso al limite dell’irruenza e dello spirito polemico. Mercurio in Toro vi rende nervosi, cercate dunque di non intaccare i rapporti importanti a causa del fatto che non sapete contare fino a dieci prima di parlare.

È un periodo ondivago dal punto di vista delle emozioni. Gli alti e bassi non sono però da montagne russe. Rappresentano, piuttosto, scosse di assestamento relative a eventi già accaduti. Mercurio in Gemelli rischia di farvi perdere di vista qualcosa di fondamentale. Evitate dunque le distrazioni e cercate di concentrarvi. A fine giugno tutto migliora.

LARRY BIRD

CANCRO 22/6 · 22/7 Siete in un periodo di forza, di entusiasmo e di ottimismo. Avete scartato l’idea del destino segnato e state lavorando per costruirvelo. Le prime due settimane di giugno saranno il periodo ideale per viaggiare, fare nuove conoscenze, spendere qualche serata in più fuori casa. A fine mese tornerà a riaffacciarsi l’amore. Periodo positivo.

Nella prima metà di giugno Mercurio sarà in opposizione dal Toro. Ciò significa che sarete irruenti oltre il consentito ma anche che avrete una notevole dose di grinta e tenacia. È importante moderarsi nelle affermazioni e cercare di non offendere nessuno. Sarà un periodo positivo per i rapporti con gli amici e i familiari.

14/11/1986

GEMELLI 21/5 · 21/6 Periodo più rilassato nel quale si allentano le tensioni accumulate negli ultimi tempi. Inizierete anche a cambiare punto di vista e ad essere più ottimisti. Qualche incertezza tornerà a fare capolino nella seconda metà del mese. Saranno più faccende attinenti la teoria che la pratica. Voi cercate di non farvi condizionare dai dubbi. Tutto passerà.

Avete una sfrenata voglia di stare in compagnia, di fare conoscenze, di scorpire nuove cose da fare e nuovi luoghi. Giugno sarà dunque un mese all’insegna della positività. A fine mese potrete avere dei fastidi che riguardano la famiglia o gli affetti. Cercate di prendere il toro per le corna perché il periodo è più propizio di quello che verrà.

Mese all’insegna del nervosismo e di qualche polemica di troppo. Il periodo più propizio per partire è la seconda metà del mese, quando questo spirito di contrapposizione sarà leggermente attenuato. Cercate di non far degenerare le discussioni. Se qualcosa vi tormenta, non fissatevi. Con l’estate tutto sarà più chiaro e si risolverà da solo.

PESCI 20/2 · 20/3

KATE MARA

27/2/1983

L’inizio del mese è stato un periodo ideale per partire e cercare un po’ di relax. Se avete qualche momento di tristezza per situazioni sentimentali che si trascinano, cercate di tenere duro. Sta infatti arrivando un periodo di sole dal punto d vista dell’amore. Attenzione alla sbadataggine per chi parte a fine mese. Potreste avere dei problemi con biglietti e prenotazioni.