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TARIFFA ROC: POSTE ITALIANE S.P.A. SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1 COMMA 1 - DCB - ROMA
G E N N A I O
I film di GENNAIO hereafter che bella giornata la versione di barney vi presento i nostri vallanzasca immaturi
ANTEPRIME biutiful come lo sai il grinta
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COPIA OMAGGIO
thegreenhornet.libero.it
SOMMARIO
La vostra guida al meglio del cinema e dello spettacolo CineCarnet Trame e schede dei film di dicembre 04
Anteprime Biutiful 27 Come lo sai 31 Il Grinta 35
Cover Story The Green Hornet 08
Il discorso del re 39 Parto col folle 39 Rumors Gossip e news dal mondo dello spettacolo 40
COLOFON Direttore Responsabile Massimo Mostacci massimo@visioni-grafiche.it Direttore Editoriale Claudio Petrollo claudio@visioni-grafiche.it Relazioni Esterne Anna Calà anna@visioni-grafiche.it Art Direction Cristian Bifolco cristian@visioni-grafiche.it Redazione Grafica Giada Gargano In Redazione Maurizio Carta (caporedattore), Ombretta Petrollo Hanno collaborato Paolo Baroni, Maria Letizia Panerai, Luca Ticconi, Giuliano Tomassacci, Emanuela Andreocci, Andrea Giovanni Sorge, Arianna Ramella Benna, Anna Medici, Barbara Zorzoli, Alessandro Fresilli, Simone Felicetti, Luca Annovi
Prime visioni Hereafter 10 Che bella giornata 11 La versione di Barney 13 Vi presento i nostri 17 Vallanzasca 20 Immaturi 23
Gli altri film Skyline 38 L’orso Yoghi 38 Qualunquemente 38 Animal united 3d 38 La donna che canta 39 Vento di primavera 39
Sonoro Musica per le immagini 41 Lo scaffale Cinema e libri 43 Rewind Il DVD del mese 43 Teatro La verve di Billy Wilder al teatro Quirino 44 Tv Western da culto su Studio Universal 46 Magia Supermagic 2011 46
Società Editrice Visioni Grafiche srl Via Padre S.F. Pifferi, 39 00126 Roma Tel. 06.52363798 - Fax 06.52363694 info@visioni-grafiche.it Stampa Amadeus srl Distributore per cinema, teatri, università e bar M.G. Service Acchiappafilm Cinema + Spettacolo Reg. trib. di Roma n. 3/2010 del 19.1.2010
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ACCHIAPPAFILM 5
n le date di uscita dei film possono subire variazioni
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*CINECARNET
CHE BELLA GIORNATA
Vi presento i nostri
5 GENNAIO
14 gennaio
Italia 2011 Genere: Commedia Regia: Gennaro Nunziante Con: Checco Zalone, Nabiha Akkari. Dist.: Medusa Durata: 97’
Checco lavora come addetto alla sicurezza del Duomo di Milano. Grazie alle sue capacità intellettuali che provocano infiniti malintesi, diventa la vera minaccia al patrimonio artistico italiano. Poi Checco incontra Farah, studentessa d’architettura che si finge francese e se ne innamora. Farah in realtà è araba ed è a Milano per portare a termine la sua personalissima vendetta.
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HERE AFTER
L’Orso Yoghi
5 GENNAIO
14 gennaio
George è un operaio americano che ha un rapporto speciale con l’aldilà, Marie USA 2010 Genere: Drammatico una giornalista francese che ha avuto Regia: Clint Eastwood un’esperienza tra la vita e la morte e MarCon: Matt Damon, Cé- cus uno studente londinese che ha perso cile de France, Marthe la persona che gli era più vicina e cerca disperatamente delle risposte. Le loro stoKeller rie finiranno con l’intrecciarsi e le loro vite Dist.:Warner Bros verranno cambiate per sempre da quello Durata: 129’ che credono esista nell’altro mondo.
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Animals United 3D 21 gennaio
Quando deve vendere la casa di famiglia dopo la morte di sua madre, Tamara Drewe torna nel paesino del Dorset in cui è cresciuta, creando scompiglio nella piccola comunità. L’adolescente sgraziata di un tempo è diventata una conturbante femme fatale, che ovunque vada lascia dietro di sé una scia di invidie, passioni e pettegolezzi.
Germania 2010 Genere: Animazione Regia: Reinhard Klooss, Holger Tappe Dist.: Moviemax Durata: 93’ PAG. 38 08
Kill Me Please
Immaturi
14 gennaio
21 gennaio
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La versione di Barney 14 gennaio
Canada/Italia 2010 Genere: Drammatico Regia: Richard J. Lewis Con: Paul Giamatti, Rachelle Lefevre, Dustin Hoffman Dist.: Medusa Durata: 132’
Barney è un ricco ebreo canadese che decide di scrivere un’autobiografia per dare la sua versione dei fatti che hanno portato alla morte dell’amico Bernard e liberarsi così dall’accusa di omicidio mossagli dallo scrittore Terry McIver. Nel corso della stesura delle memorie però i ricordi di Barney diventano confusi: gli episodi del passato si intrecciano indissolubilmente con gli avvenimenti del presente.
USA 2010 Genere: Fantascienza Regia: Greg Strause, Colin Strause Con: Eric Balfour, Scottie Thompson Dist.: Eagle Pictures Durata: 92’
Giorgio, Lorenzo, Piero, Luisa, Virgilio, Francesca 20 anni fa erano compagni di scuola, poi è successo qualcosa e il gruppo si è frantumato, ma tra poco torneranno ad esserlo: il Ministero dell’Istruzione ha annullato il loro esame di maturità e lo dovranno rifare. Pena l’annullamento dei titoli successivamente conseguiti. E così torneranno insieme con qualche ruga di più e qualche capello di meno.
21 gennaio
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Canada 2010 Genere: Drammatico Regia: Denis Villeneuve Con: Lubna Azabal, Mélissa DésormeauxPoulin Dist.: Lucky Red Durata: 130’
Il film racconta la storia di una donna libanese che, in punto di morte, affida due lettere ai suoi due figli gemelli, una da consegnare al padre che non hanno mai conosciuto e l’altra ad un fratello che non sapevano di avere. Questa ricerca diventa un viaggio senza protezione e senza compromessi nelle atrocità della guerra del Libano.
Qualunquemente Una notte a Los Angeles un gruppo di amici nota una serie di raggi di luce che scendono dal cielo. I raggi svegliano tutta la città e iniziano ad attirare a sé le persone. I ragazzi scopriranno che una volta entrate in contatto con la luce, le persone svaniscono nel nulla e che queste forze extraterresti minacciano di cancellare l’intera popolazione mondiale dalla faccia della Terra.
21 gennaio
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Italia 2011 Genere: Commedia Regia: Giulio Manfredonia Con: Antonio Albanese, Sergio Rubini, Lorenza Indovina, Nicola Rignanese Dist.: 01 Distribution
Perché Cetto La Qualunque torna in Italia dopo una lunga latitanza all’estero? Con lui rientrano anche una bella ragazza di colore ed un bambina di cui non riesce a ricordare il nome: la sua nuova famiglia. Al ritorno in patria Cetto ritrova il fidato braccio destro Pino e la famiglia di origine: la moglie Carmen e il figlio Melo. Naturalmente far convivere il tutto non sarà facile.
Un giorno della vita
Segui il tuo cuore
14 gennaio
21 gennaio
Basilicata 1964. A dodici anni Salvatore finisce in riformatorio a causa della sua Italia 2010 passione per il cinema. Deve poi affronGenere: Drammatico tare l’ostilità del padre, un contadino coRegia: Giuseppe Papasso munista che vede come fumo negli occhi Con: Maria Grazia la passione del figlio. Un giorno Salvatore Cucinotta, Alessandro decide di creare un piccolo cinema, ma Haber per acquistare il proiettore sottrae alle Dist.: Iris Film casse del Partito i soldi raccolti per inviare una delegazione ai funerali di Togliatti. Durata: 87’
)
Italia 2011 Genere: Commedia Regia: Paolo Genovese Con: Ambra Angiolini, Raoul Bova, Ricky Memphis Dist.: Medusa Film Durata: 108’
L’uomo sta distruggendo l’habitat naturale coinvolgendo tutti gli esseri viventi. Nel Delta dell’Okavango, Billy, il dispettoso lemure, e l’amico Socrates, un socievole leone, avendo atteso invano l’annuale piena, vanno a cercare l’acqua. Durante il viaggio incontrano un buffo gruppo di animali alla ricerca di una nuova casa visto che la loro è stata distrutta dall’inquinamento dell’uomo.
La donna che canta
Skyline 14 gennaio
6 ACCHIAPPAFILM
A causa del forte calo di visitatori Il parco di Jellystone è in grande crisi così il perfido sindaco Brown pensa di chiuderlo per fare una speculazione sul terreno. L’orso Yoghi naturalmente si oppone e insieme al suo fedele amichetto Bubu, si allea con il nemico storico, il ranger Smith, per salvare la riserva naturale.
Tamara Drewe
Medico all’avanguardia, il Dr Kruger vuole dare un senso al suicidio creando una strutBelgio/Francia 2010 tura terapeutica dove darsi la morte sia un Genere: Drammatico atto consapevole svolto con assistenza Regia: Olias Barco medica. La sua clinica richiama l’attenzione Con:Virgile Bramly, di un gruppo di strani personaggi, accoAurélien Recoing, Benoît munati dal desiderio di morire. Ma nelle Poelvoorde isolate montagne dove il dottore ha inteso Dist.: Archibald Ent. Film realizzare il suicidio perfetto, è ancora la Morte a decidere quando colpire. Durata: 92’
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GB/USA 2010 Genere: Commedia Animazione Regia: Eric Brevig Con: John C. Reilly, Jonah Hill Dist.: Warner Bros Durata: 80’
Ci sono voluti 10 anni, due piccoli Fotter con la moglie Pam e numerosi ostacoli da superare per avvicinare Greg al suo impenetrabile suocero Jack. Trovandosi senza un soldo, il padre di famiglia decide di dedicarsi ad una seconda occupazione, quella dello spacciatore, scatenando ancora una volta i sospetti di Jack.
5 GENNAIO
Gran Bretagna 2010 Genere: Commedia Regia: Stephen Frears Con: Gemma Arterton, Dominic Cooper, Luke Evans Dist.: BIM Durata: 111’
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USA 2010 Genere: Commedia Regia: Paul Weitz Con: Robert De Niro, Ben Stiller, Owen Wilson Dist.: Universal Pictures Durata: 98’
USA 2010 Genere: Sentimentale Regia: Burr Steers Con: Zac Efron, Amanda Crew, Kim Basinger, Charlie Tahan Dist.: Universal Pictures Durata: 99’
Charlie è il guardiano del cimitero in cui riposa il fratello minore, morto in un incidente d’auto. Trascorre ogni notte accanto al fratello, fino a quando l’incontro con una ragazza dal fascino misterioso cambierà per sempre la sua vita.
I FILM DEL MESE
::di Arianna Ramella Benna
le date di uscita dei film possono subire variazioni N
Vallanzasca - Gli angeli del male
Yattaman – il film
21 gennaio
28 gennaio
Il film racconta la storia della famigerata banda criminale che terroItalia 2010 Genere: Drammatico rizzò la Milano degli anni ‘70 con Regia: Michele Placido un numero impressionante di rapiCon: Kim Rossi Stuart, ne, sequestri, omicidi ed evasioni, Valeria Solarino, Filippo che costarono al suo capo ben 4 ergastoli per una pena complessiTimi, Gaetano Bruno va di 260 anni di reclusione. Dist.: 20th Century Fox Durata: 125’
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Giappone 2009 Genere: Azione Regia: Takashi Miike Con: Sho Sakurai, Saki Fukuda, Chiaki Takahashi, Kyoko Fukada Dist.: Officine Ubu Durata: 111’
The Shock Labyrinth 3D
Biutiful
21 gennaio
4 febbraio
Giappone 2009 Genere: Horror Regia: Takashi Shimizu Con:Yûya Yagira, Ai Maeda, Suzuki Matsuo, Ryo Katsuji, Erina Mizuno Dist.: Wave Distribution Durata: 88’
Una ragazza ritorna misteriosamente a 10 anni dalla sua scomparsa, avvenuta durante una gita al lunapark. Gli amici l’accolgono sorpresi e felici, ma sono costretti a portarla d’urgenza in ospedale per un improvviso collasso. L’ospedale si rivelerà pero’ un luogo da incubo, un terrificante e mortale labirinto degli orrori.
Messico 2010 Genere: Drammatico Regia: Alejandro González Iñárritu Con: Javier Bardem, Blanca Portillo, Dist.: Officine Ubu Durata: 138’
Ganchan e la sua ragazza Janet sono degli abili costruttori di robot ma quando nel mondo incombono gravi pericoli si trasformano nei supereroi Yattaman. Quando la piccola Shoko chiede il loro aiuto per ritrovare il padre scomparso mentre cercava la potente Pietra Dokrostone, Ganchen e Janet corrono in suo aiuto.
Uxbal, un trafficante di droga messicano dopo tanti anni ritrova casualmente il suo migliore amico d’infanzia che nel frattempo è diventato un poliziotto. Uxbal, in comunicazione con l’aldilà, è padre di due figli e sente il pericolo della morte, ma è pronto a lottare contro una realtà perché vuole tornare a perdonare ed amare. Per sempre.
Vento di primavera
Femmine contro maschi
27 gennaio
4 febbraio
La Francia è sotto l’occupazione tedesca. A Montmartre vivono molte famiglie Germania, Francia, ebree tra cui quella di Joseph, 10 anni. Ungheria 2009 Nella notte tra il 15 e il 16 Luglio, oltre Genere: Drammatico 13.000 ebrei furono arrestati a Parigi e Regia: Roselyne Bosch divisi in 2 categorie: le famiglie con figli Con:Jean Reno, Mélanie e le persone nubili. Smistati in quartieri Laurent, Gad Elmaleh, diversi in attesa di essere deportati ad Dist.: Videa-CDE Auschwitz, un mattino Joseph e gli altri bambini vengono separati dai genitori. Durata: 115’
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Febbre da fieno
Italia 2011 Genere: Commedia Regia: Fausto Brizzi Con: Serena Autieri, Claudio Bisio, Nancy Brilli, Valentino Picone, Salvatore Ficarra Dist.: Medusa
Tre storie dedicate ai difetti delle donne. Nella prima, l’androloga Anna e il benzinaio Piero sono alle prese con il noioso tran-tran di un matrimonio ventennale. Nella seconda il bidello Rocco suona in una cover band dei Beatles ma è osteggiato dalla sua compagna. Nella terza storia il chirurgo plastico Marcello e l’impiegata Paola sono una coppia divorziata da anni.
Una commedia romantica dove amore e destino si intrecciano fino al colpo di Italia 2010 scena finale. Camilla cerca di conquistare Genere: Commedia Matteo, ancora innamorato di Giovanna, Regia: Laura Luchetti la ragazza che gli ha spezzato il cuore. Con: Diane Fleri, Attorno a loro ruotano personaggi unici e Andrea Bosca, Giulia stravaganti, parte di un mondo colorato e Michelini, Camilla Filip- nostalgico. Una serie di eventi inattesi porpi, Giulia Michelini terà a un finale agrodolce, in cui ognuno cresce e impara qualcosa della vita. Dist.: Walt Disney
4 febbraio
Il discorso del Re
I viaggi di Gulliver
Bertie, che soffre di una forma debilitan28 gennaio te di balbuzie, viene incoronato Re GiorAustralia/GB 2010 Genere: Drammatico gio VI d’Inghilterra all’alba della II Guerra Mondiale. La moglie Elisabetta, la futura Regia: Tom Hooper Con: Colin Firth, Guy Pear- Regina Madre, organizza al marito un ce, Helena Bonham Carter, incontro con l’eccentrico logopedista Lionel Logue. Dopo un inizio burrascoso, Guy Pearce i due si mettono alla ricerca di un tipo di Dist.: Eagle Pictures trattamento non ortodosso, finendo col Durata: 111’ creare un legame indissolubile.
4 febbraio
Italia 2010 Genere: Commedia Regia: Gianni Di Gregorio Con: Gianni Di Gregorio, Valeria Bendoni Dist.: 01 Distribution
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USA 2010 Genere: Commedia Regia: Rob Letterman Con: Jack Black, Jason Segel, Emily Blunt, Amanda Peet, Billy Connolly Dist.: 20th Century Fox
Parto col folle
Come lo sai
28 gennaio
18 febbraio
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USA 2010 Genere: Commedia Regia: James L. Brooks Con: Reese Witherspoon, Jack Nicholson, Paul Rudd, Owen Wilson, Kathryn Hahn Dist.: Sony Pictures
The Green Hornet
Il grinta
28 gennaio
18 febbraio
USA 2011 Genere: Azione Regia: Michel Gondry Con: Seth Rogen, Jay Chou, Christoph Waltz, Cameron Diaz Dist.: Sony Pictures Durata: 120’
The Green Hornet è un giustiziere mascherato, il cui vero nome è Britt Reid, temerario e ricco editore che combatte il crimine con l’aiuto del suo assistente ed autista Kato. Il film è il nuovo adattamento cinematografico delle avventure del Calabrone Verde, il personaggio nato all’inizio degli anni Quaranta come protagonista di una trasmissione radiofonica e poi passato al cinema, al fumetto e alla televisione.
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Gianni e le donne
28 gennaio
Peter Highman sta per diventare papà. Deve prendere un volo che lo porterà a USA 2010 casa per essere a fianco della moglie duGenere: Commedia rante il parto. Le sue migliori intenzioni Regia: Todd Phillips Con: Robert Downey Jr., andranno in fumo a causa dell’incontro Zach Galifianakis, Juliet- con l’aspirante attore Ethan Tremblay che convincerà Peter a compiere insiete Lewis, Jamie Foxx me il viaggio in auto e si trasformerà Dist.: Warner Bros in una vera a propria avventura on the Durata: 100’ road attraverso il paese.
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USA 2010 Genere: Drammatico Regia: Joel & Ethan Coen Con: Jeff Bridges, Hailee Steinfeld, Josh Brolin, Matt Damon Dist.: Universal Pictures Durata: 110’
Gianni, sessant’anni ben portati, pensionato baby, ha un ottimo carattere e un’immensa capacità di sopportazione. Per questo si dedica servizievolmente a sua moglie che ha mille impegni, alla figlia che adora, al fidanzato della figlia, che si è piazzato in casa e che ormai lui ama come un figlio, al cane, al gatto. Fino a quando l’amico Alfonso gli fa aprire gli occhi.
Lemuel Gulliver, un addetto alla posta di un quotidiano di New York, ottiene con l’inganno l’incarico di scrivere un pezzo sul triangolo delle Bermuda. Quando arriva sul luogo viene trasportato in una terra sconosciuta, Lilliput. Qui finalmente diventa una personalità importante aumentando notevolmente le sue dimensioni fisiche.
La vita di Lisa viene improvvisamente sconvolta quando scopre di essere stata tagliata fuori dalla nazionale femminile di softball. Tutto ciò per cui aveva lavorato duramente dall’età di otto anni è finito e, per la prima volta nella sua vita, non sa cosa fare. Decide di consolarsi tra le braccia di un uomo. Ma chi? PAG. 31
Dopo che il padre è stato ucciso da un pistolero di nome Tom Chaney, la quattordicenne Mattie Ross decide di avere la sua vendetta. Per avere aiuto, assolda il più duro dei Marshall del west, Reuben J. ‘Rooster’ Cogburn, un uomo ruvido e dal carattere difficile che accetta con riluttanza che Mattie lo accompagni nella caccia all’uomo di cui è stato incaricato.
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ACCHIAPPAFILM 7
n dal 28 Gennaio nei cinema
COVER STORY*
The Green ::di Luca Ticconi
Un duo di improbabili giustizieri, tra gadget futuristici, sequenze action e moment spassosi. Protagonista Seth Rogen di Strafumati, per la regia del talentuoso Michel Gondry.
T
he Green Hornet, ovvero il Calabrone Verde. Una storia che nasce da un serial radiofonico nell’America degli affascinanti anni trenta. Le gesta di questo uomo in maschera e del suo aiutante nipponico Kato, provengono dalla mitologia targata USA, con l’eroe vigilante dei roman-
il primo attore grassottello e dall’irresistibile simpatia che ha curato, assieme al secondo, le sceneggiature di piccole perle del cinema indipendente come Strafumati e Suxbad - Tre menti sopra il pelo. La poltrona del regista se l’è sorprendentemente conquistata il francese Michel Gondry. La Sony inizialmente non lo voleva, intimorita dal suo talento debor-
anni novanta, si è così presentato davanti ai produttori con una sequenza d’azione, girata con assoluta maestria e controllo. Gondry, stanco di farsi riconoscere unicamente per la sua cifra stilistica, ha deciso volontariamente di “piegarsi” al compromesso con la major, confezionando un film più tradizionale ma artisticamente impeccabile. In questa versio-
CURIOSITÀ
• Ispiratore di guerra - Le parole “The Green Hornet” furono usate come nome in codice durante la seconda guerra mondiale, per indicare il cifrario segreto noto come SIGSALY per le comunicazioni degli alleati. The Green Hornet fu anche l’appellativo con il quale venne scherzosamente etichettato il Tenente generale George S. Patton, dopo aver proposto una curiosa divisa per l’equipaggio dei carri armati. • Black Beauty - L’elegante e letale automobile del film è basata su una Chrysler Crown Imperial del 1965. I suoi accessori comprendono: due mitragliatrici montate sul cofano, un lanciafiamme, missili a lunga gittata posti davanti e sul retro, due fucili nascosti all’interno degli sportelli anteriori e, dulcis in fundo, spuntoni retrattili antisommossa al posto dei cerchioni. • Kato/cato? - Non tutti sanno che il personaggio di Kato (pronunciato “Cato”) presente dal secondo capitolo della serie de La pantera rosa (Uno sparo nel buio) è direttamente ispirato all’assistente orientale de Il Calabrone Verde. • Traversie produttive - Le prime indiscrezioni su un possibile adattamento filmico risalgono agli inizi degli anni novanta, quando ad interpretare il ruolo del protagonista doveva essere George Clooney. In seguito lo stesso Gondry propose un progetto poi rifiutato. Nel 2008 fu chiamato il regista e attore cinese Stephen Chow (Dragonball Evolution) per la regia, abbandonata per divergenze creative. Con Gondry al timone ci sono state due importanti rinunce: Nicolas Cage nei panni del criminale, e Danny Elfman alla colonna sonora, sostituito da James Newton Howard.
zetti pulp e dei primi fumetti supereroistici. Il calabrone, si sa, punge e vola via. Sgomina i cattivi: originariamente gangster o clan mafiosi del periodo della Grande Depressione. Il cinema attendeva da lunghi anni una versione cinematografica, dopo la serie tv cult degli anni sessanta con un giovane e aitante Bruce Lee nella parte di Kato. I fan sono stati finalmente accontentati, grazie alla Sony Pictures che ha affidato la sceneggiatura alle mani dei corrosivi Seth Rogen e Evan Goldberg,
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dante e dal suo stile unico e assolutamente personale, in apparenza incompatibile con una produzione hollywoodiana ad alto budget. Eppure il regista dei geniali videoclip di Bjork e dei Radiohead, nonché del magnifico Se mi lasci ti cancello (e più recentemente de L’arte del sogno e Be Kind Rewind) si è giocato il tutto per tutto pur di farsi ingaggiare. Appassionato de Il Calabrone Verde, ne aveva già tentato una riduzione cinematografica, poi naufragata, sul finire degli
ne post-moderna The Green Hornet è pensato come una commedia e al tempo stesso un action movie al fulmicotone. La storia
Hornet parte mostrandoci le imprese dissennate di Britt Reid (Seth Rogen), un figlio di papà che pensa solo a scialacquare il patrimonio in party facoltosi e scorribande in jeep limousine con belle donne. Fino al momento in cui suo padre James Reid viene trovato morto in circostanze misteriose e lui si trova a ereditare tutte le sue fortune. Compreso l’impero
criminale. Uno dei dipendenti del defunto, il giapponese Kato (il cantante attore taiwanese Jay Chou) entra in contatto con Britt, sconvolto dalla terribile perdita. Non occorre molto tempo per capire che Kato, ufficialmente autista tuttofare, nasconde molto più di quanto non riveli la sua forma minuta. Si tratta infatti di un campione di arti marziali capace di compiere le acrobazie più assurde e dotato di un forza senza eguali. Ma non basta, il giovane possiede anche straordinarie abilità ingegneristiche. È così che a Britt viene in mente di formare una coppia di giustizieri, per proseguire sul campo l’opera del padre, e diventare finalmente degno del suo nome. Peccato che il futuro Calabrone Verde sia alquanto sovrappeso, pigro e molto impacciato. Il film descrive l’improbabile amicizia tra i due, e la nascita dell’eroe, attraverso la costruzione degli incredibili gadget ideati da Kato, e l’invenzione dell’automobile
Seth Rogen e Jay Chou
mediatico e il giornale tramite cui il genitore era solito attaccare la malavita russa, in procinto di formare una grande alleanza
simbolo del duo: la Black Beauty, capace di rivaleggiare con la Batmobile. Gondry crea sequenze d’azione uniche sfruttando un effetto che ha battezzato Kato-Vision, attraverso il quale ralenty e accelerazioni coesistono simultaneamente. E naturalmente la steoroscopia 3D - nonostante il film sia ri-
convertito in questa tecnica - sorprende per l’utilizzo di soluzioni innovative. Ad arricchire il cast ci pensa il sorriso di Cameron Diaz, segretaria tutta curve e l’adorabile cattiveria di Christoph Waltz, fresco dell’Oscar per il suo magnifico villan in Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino.
EXTRA
Cronache del calabrone
L’eroe mascherato The Green Hornet nasce come serial radiofonico nel lontano 1936, a opera di George W. Trendle and Fran Striker. La serie prosegue fino al 1952, tra i molti cambiamenti che riflettono i tempi, il più importante il passaggio di nazionalità di Kato, prima giapponese, poi filippino, infine cinese. La storia viene presto trasposta sul grande schermo negli anni quaranta, in forma di serial cinematografico in due cicli da 13 e 15 episodi con protagonisti Gordon Jones e Warren Hull. La versione più famosa resta la serie televisiva andata in onda tra il 1966-1967 con Bruce Lee, simile, per stile e setting, a quella di Batman, della stessa ABC. I fumetti dedicati risalgono alla fine degli anni trenta, ed è probabile che le vicende del giustiziere in maschera abbiano ispirato gran parte dei supereroi nelle decadi a venire. In questi ultimi anni è stata lanciata una nuova serie regolare scritta dall’autore cinematografico, ma grande fan dei comics, Kevin Smith (Clerks, Jersey Girl).
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n dal 5 Gennaio nei cinema
PRIMA VISIONE* ::di Luca Ticconi
Hereafter Clint Eastwood al suo trentunesimo film dirige un commovente racconto tra la vita e la morte. Protagonista Matt Damon, un sensitivo che rifiuta il suo dono.
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rimo thriller soprannaturale per il regista-artigiano di Hollywood, Clint Eastwood, che ha portato sullo schermo alcune delle storie più oneste e significative
Bryce Dallas Howard e Matt Damon
degli ultimi anni. Dopo aver sondato tutti i generi, dal western all’action, dal dramma sentimentale all’affresco storico, il buon vecchio Clint ci parla dell’aldilà. Non che non si possa rintracciare qualche accenno al misticismo nella sua sterminata filmografia, pensiamo a opere come Un mondo perfetto o Million Dollar Baby, ma con Hereafter il tema della morte diventa centrale. Complice la sceneggiatura di Peter Morgan, uno degli scrittori britannici più quotati del momento, che si è lasciato ispirare dalla perdita di un caro amico, accantonando sorprendentemente il suo taglio storicobiografico (ha firmato The Queen e Frost/ Nixon - Il duello). Hereafter, cioè appunto “aldilà”, intreccia le storie di tre personaggi legati, ciascuno a modo suo, dalla morte e dalla solitudine. Matt Damon, che aveva già lavorato al precedente film di Eastwood, Invictus, interpreta George Lonnegan, un operaio americano che ha da tempo
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rinunciato all’attività di sensitivo. Nonostante la celebrità e le pressioni di molte persone disposte a tutto pur di parlare con lui, che è in grado di mettersi in contatto con i loro parenti defunti. Le abilità me-
dianiche sono per George non un dono, ma una maledizione che lo allontana dalle persone, come accade quando tenta un approccio con la graziosa Melanie (Bryce Dallas Howard). La sua unica consolazione sono i libri di Charles Dickens, e questa passione lo porta a sbarcare in Inghilterra, patria dell’autore. Nel frattempo seguiamo le vicende di Marie (Cécile de France), giornalista francese sopravvissuta per miracolo allo tsunami indonesiano del 2004, dove ha vissuto un’esperienza di pre-morte, alla disperata ricerca di risposte; e di Marcus, ragazzino che ha perso il suo fratello gemello a causa di un incidente, e ora tenta con ogni mezzo di rimettersi in contatto col defunto. Il trio si incontrerà finalmente a Londra, in un racconto sospeso tra la fede e il dubbio. Perché, come ha detto Eastwood, quel che accade dopo la morte: “Nessuno può saperlo fino a che non ci arriva”.
CURIOSITÀ
• Da whisperer a hereafter - Jay Mohr, l’attore che nel film interpreta il venale fratello di Matt Damon non è nuovo a storie sui fantasmi e il mondo ultraterreno. È stato infatti tra i personaggi ricorrenti nel cast della serie TV Ghost Whisperer - Presenze, con la deliziosa Jennifer Love Hewitt. • Matt a ogni costo - Eastwood ha molto apprezzato il lavoro di Matt Damon in Invictus - L’Invincibile, perciò l’ha subito contattato per il ruolo di George nel suo ultimo film. Peccato che l’attore fosse già impegnato sul set di The Adjustment Bureau. Ma il regista non ha mollato la presa e ha modificato il piano di lavorazione per venire in contro agli impegni di Damon. • Effetti visivi - L’impressionante sequenza del maremoto è stata ricostruita in parte sul set, alle Hawaii, dove Eastwood ha personalmente gestito le riprese immerso fino al collo nell’acqua, in parte in digitale, grazie alla Scanline VFX di Los Angeles. Il regista ha cercato di ricreare un visione il più possibile realistica e personale di tale disastro, lontana dai reportage televisivi. • Vivo per un pelo - Il coriaceo ottantenne Clint Eastwood ha visto la morte da molto vicino, quando era solo un ragazzo. Negli anni cinquanta, mentre era di servizio su un bombardiere, il portellone dell’aereo si spalancò improvvisante e i passeggeri sarebbero stati risucchiati fuori se il giovane Clint non fosse riuscito a richiuderlo. Come se non bastasse quello stesso aereo precipitò in mare, e Clint, incolume fu costretto a nuotare per chilometri fino all’arrivo a terra.
dal 4 Gennaio nei cinema N
*PRIMA VISIONE ::di Luca Ticconi
Che bella giornata
Checco Zalone torna al cinema, si innamora di una musulmana e irride allegramente al pensiero comune e alla morale del politically correct.
“L
’amore non ha religione, non è cattolico, non è mormone...”, inizia così il refrain della canzone abbinata al secondo film di Checco Zalone. Cabarettista, imitatore e cantante di origini pugliesi, al secolo Luca Medici, questo irriverente mattatore del piccolo schermo si cimenta di nuovo in una produzione cinematografica, dopo l’esordio, incensato dal successo, di Cado dalle nubi. Le strofe citate suggeriscono già molto della trama del film. Non contento di aver sparato a zero su politica, omosessualità e ambizioni al successo nell’opera precedente, nel 2011 Checco ci racconta una storia di amore multietnico, scherzando con indisponente naturalezza sul conflitto tra culture e religioni. Zalone fa il buttafuori in uno squallido locale della Brianza, ma i suoi sogni sono altri: vorrebbe diventare carabiniere, nonostante non sia riuscito a superare il concorso nell’Arma per ben tre volte. La fortuna arriva, sotto la spinta di una raccomandazione che lo promuove addetto alla sicurezza del duomo di Milano. Qui si distingue per una serie di brutte figure, gag esilaranti che non risparmiano ingenue provocazioni all’arte e alla fede religiosa. E proprio l’ingenuità,
CURIOSITÀ
• And the winner is - A dispetto della sua origine commerciale, il precedente film di Zalone Cado dalle nubi, ha ricevuto ben due nomination nella passata edizione dei Nastri d’argento e una nomination per la miglior canzone ai David di Donatello. Si è inoltre aggiudicato un Globo D’Oro per l’interpretazione come attore rivelazione. • Toti & Tata - Zalone ha sempre sostenuto di essersi ispirato, per la creazione del suo personaggio di cantante neomelodico sgrammaticato e presuntuoso, ai personaggi del duo comico Toti & Tata (Emilio Solfrizzi e Antonio Stornaiolo), in particolare negli sketch di Piero Scamarcio e lo Scippatore di Emozioni.
Gennario Nunziante, sceneggiatore e regista dei film di Zalone, è stato anche l’autore dei testi comici della coppia. • Che Cozzalone - Questa è la pronuncia corretta del nome d’arte dell’attore pugliese. In dialetto barese Che cozzalone significa “che tamarro” o “che grande cafone”. • Herbert Ballerina - Nel film compare l’irresistibile personaggio che il popolo della rete, e i proseliti delle ultime edizioni dei programmi Gialappa’s, conoscono molto bene. Si tratta di Luigi Luciano, conosciuto anche come Herbert Ballerina, uno dei volti dei cortometraggi e finti trailer creati dalla Shortcut Productions.
tipica del suo personaggio, fa avvicinare l’araba Farah (Nabiha Akkari) al buon Checco. La ragazza è in realtà una terrorista, o almeno sembra, e vuole usarlo a sua insaputa per compiere un attentato nel duomo. “Non credo che Checco Zalone sia politicamente scorretto, credo che sia soprattutto socialmente scorretto” parole di Ivano Marescotti, maresciallo dei carabinieri protagonista di alcune delle situazioni più divertenti del film. Tra Le altre vittime delle azioni e delle storpiature grammaticali del nostro, ci sono Tullio Solenghi, nei panni di un altero cardinale e un sorprendente Rocco Papaleo. Il personaggio di Checco resta quello che abbiamo conosciuto sul palcoscenico di Zelig, con la stessa verve da comico popolare, capace di dire tremende verità in faccia agli artisti che di volta in volta prende in giro, celebre il caso di Jovanotti con la sua personalissima versione di Per te. Quali altri commedianti, in Italia, possono vantare una tale dose di sana e caustica “cattiveria”? Con assoluta semplicità il comico si diverte ad attaccare, non certo la religione musulmana o gli stranieri, ma i pregiudizi e le ignoranze dell’italiano medio. Non si tratta di profonde riflessioni, ma le risate sono intelligentemente assicurate. Checco Zalone e Nabiha Akkari
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*PRIMA VISIONE
dal 14 Gennaio nei cinema N
::di Andrea Giovanni Sorge
LA VERSIONE DI BARNEY
Dopo una lunga lavorazione arriva sui nostri schermi la trasposizione dell’omonimo, fortunatissimo romanzo di Mordecai Ritcher. Giamatti e Hoffman da Oscar
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uando uscì nel 1997, “La versione di Barney” fu una ventata d’aria fresca nel panorama editoriale internazionale. In Italia, dove fu pubblicato nel 2001 dalla raffinata Adelphi, divenne un vero e proprio caso letterario. Merito della
scrittura corrosiva e particolare di Mordecai Richler, che con originalità e mestiere aveva tratteggiato uno degli antieroi su carta più efficaci e credibili degli ultimi anni. La forza del romanzo infatti stava tutta nel suo protagonista: Barney ebreo, produttore televisivo di un certo successo che al giro di boa dei Paul Giamatti e Dustin Hoffman
sessant’anni decide di tirare le fila della sua travagliata vita e metterle nero su bianco, consegnando al pubblico una discussa autobiografia, la sua “versione”, appunto. E ne ha di cose da raccontare... tre mogli - l’artista suicida Clara, una ricca e logorroica ereditiera denominata Mrs P., il grande amore Miriam - un’accusa infamante di omicidio dalla quale scagionarsi, l’amico Boogie, il rapporto con il padre e quello ancor più travagliato con i tre figli Saul, Kate e Michael. Come se non bastasse, una dipendenza dall’alcool che condizionerà buona parte della sua vita. E sarà proprio Michael a curare l’edizione postuma del testamento letterario del padre. Nel romanzo la matassa degli eventi è quanto mai ingarbugliata: Barney soffre infatti di Alzheimer e la sua memoria lo tradisce al punto di fargli confondere date, periodi, situazioni. A farla da padroni quindi sono sbalzi temporali, incongruenze, flashback improvvisi ed altrettanto repentine lacune in un continuo effetto-dissolvenza tra passato e presente. Come riorganizzare e ridurre per il grande schermo tale e tanto ma-
teriale narrativo senza snaturare il senso più profondo e genuino dell’opera letteraria? Richard J. Lewis, regista di questa attesa trasposizione cinematografica riesce nell’impossibile impresa di condensare gli eventi lavorando per ellissi e sottrazione, pur senza tradire il romanzo: ad essere privilegiato è il lato umano/sentimentale della vicenda: Barney, uomo di straordinaria normalità e reso egregiamente dall’interpretazione asciutta e “scomoda” (secondo i pronostici già in odore di Oscar) di Paul Giamatti, scoperto nella serie tv de “I soprano” e da allora mai più fermatosi. Gli tengono testa un Dustin Hoffmann sempre all’altezza della situazione ed un terzetto di attrici (Minnie Driver, Rosemund Pike e Rachelle Lefevre) capaci di dipingere con classe e mestiere tre ritratti di donne. Non vi è
trasposizione cinematografica di un romanzo che, dal momento della sua lavorazione fino alla sua uscita sugli schermi non sia accompagnata da accesi dibattiti? È fedele o no al romanzo? Gli è inferiore (spesso) o superiore (qualche volta capita anche questo). Ma piuttosto che cadere nel vizio di un purismo eccessivo, a caccia delle modifiche e delle piccole o grandi infedeltà disseminate inevitabilmente lungo la sceneggiatura, non è meglio godersi un film che ha il pregio di sapere quello che vuole dire e ha i mezzi per farlo? La versione di Barney, libro o film che sia, è l’affresco politicamente scorretto di un uomo di tutti i giorni non privo di una sua amorale dignità dentro la cui vita anarchica ed incredibile vale davvero la pena perdersi.
Scott Speedman, Paul Giamatti e Rachelle Lefevre
Paul Giamatti e Minnie Driver
CURIOSITÀ • Barney sono io. Anzi no - A dispetto delle molte analogie con la sua vita, l’autore del romanzo Mordecai Richler ha sempre negato che La versione di Barney fosse autobiografico. • Una dipartita prematura - L’autore del romanzo avrebbe dovuto prendere parte egli stesso alla sceneggiatura del film ma la scomparsa nel 2001 ha reso impossibile il suo coinvolgimento. • Biglietti da visita - Dopo essere stato ben accolto al Toronto film Festival La versione di Barney Il film è stato presentato in concorso anche alla 67ª Mostra del cinema di Venezia. • Chi si vede - In un piccolo cammeo fa la sua apparizione il regista David Cronenberg. • Una canzone per Barney - In occasione dell’uscita del film il cantautore folk scozzese Craig Cardiff ha ri-registrato per l’occasione la sua ballad Barney & Miriam incisa nel 2003. • Che fatica! - Per far uscire il progetto della trasposizione filmica de La versione di Barney dalla fase di pre-produzione e concretizzarlo ci sono voluti ben 12 anni.
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EXTRA MINNIE DRIVER, LA “CANTATTRICE” Pur senza aver mai inseguito - per suo volere - lo status di diva di una Angelina Jolie o di una Julia Roberts, Minnie Driver - all’anagrafe Amelia Fiona J - si è guadagnata meritatamente un posto ad Hollywood, forte di un talento recitativo indubbio e di una faccia espressiva dai lineamenti non convenzionali che tradisce ascendenze francesi ed irlandesi. Nata a Londra dall’unione di una stilista e un commerciante, Minnie ha frequentato l’accademia d’arte drammatica “Webber Douglas”. Dopo un serie di comparsate, il primo ruolo di un certo spessore arriva con Sleepers nel 1995, dove una giovane Minnie ha l’onore di dividere il set tra gli altri con Brad Pitt e il grande Vittorio Gassmann. Ma nel 1997 che comincia la sua ascesa. Il ruolo in Will Hunting - Genio Ribelle per la regia di Gus Van Sant le fa sfiorare l’Oscar come migliore attrice non protagonista. Senza perdersi d’animo la Driver ha continuato a lavorare senza sosta: protagonista assoluta ne La Governante nel 1998 ha ricevuto il plauso unanime della critica. Si è misurata anche con ruoli leggeri, da Un marito ideale tratto dalla piece di Oscar Wild a Return to me, commedia romantica dove aveva come partner il fascinoso David Duchonovy. Con il musical Il fantasma dell’Opera Joel Schumacher le da la possibilità di unire le sue due passioni, il canto e la recitazione. Da cantante Minnie ha inciso due dischi, Everything I’ve Got in My Pocket e Seastories. Nell’immediato futuro l’aspetta l’intenso dramma Conviction, in un ruolo da comprimaria accanto a Hillary Swank. Altra nomination in arrivo?
Paul Giamatti e Scott Speedman
*PRIMA VISIONE
dal 14 Gennaio nei cinema N
::di Alessandro Fresilli
o t n e s e r P i V
i r t s i No
Per la terza volta sugli schermi la famiglia più scombinata degli ultimi anni cinematografici. Perché il peggior torto che si possa fare ad un suocero è... sposarne la figlia.
Ben Stiller e Robert De Niro
E
rano due ed ora sono tre. D’altronde era prevedibile che Ti Presento i Miei, una volta ottenuto un ottimo riscontro di pubblico (e quindi un enorme successo al botteghino con circa 330 milioni di dollari), avesse un seguito confezionato per sviluppare i temi introdotti
nella prima pellicola. E naturalmente Vi Presento i Miei non ha deluso le aspettative: è comunque sempre divertente assistere alla performance di mostri sacri come Robert De Niro, Dustin Hoffman e Barbra Streisand in ruoli in cui non siamo abituati a vederli. Così, mentre nel primo episodio Ben Stiller (Greg Fot-
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EXTRA Vi Presento gli Oscar A prescindere dalla sua fattura, Vi Presento i nostri si fa comunque valere per i mostri sacri della cinematografia d’oltreoceano che ha coinvolto. Un cast di tutto rilievo (un incontro di generazioni), che porta in dote una considerevole quantità di premi. Nata come cantante e approdata in un secondo tempo nell’universo cinematografico (le due attività si accompagneranno di pari passo per quasi mezzo secolo), Barbra Streisand, fra le varie nomination, ha vinto un Golden Globe (1977), due David di Donatello e due premi Oscar: uno per la miglior canzone originale per È Nata una Stella (1977), l’altro per la miglior interpretazione nel film Funny Girl (1969). Di premi Oscar ne ha vinti due anche Dustin Hoffman, con i film Kramer contro Kramer (1979) e Rain man - L’Uomo della Pioggia (1988), ai quali bisogna aggiungere cinque Golden Globes e quattro David di Donatello. Nella sua lunga carriera però, ha recitato solamente in un’altra occasione insieme a De Niro: nel 1997, il film si intitolava Sesso e Potere. De Niro che a sua volta ha vinto, nonostante la sua impressionante produzione e gli attestati di stima ricevuti in ogni dove, due Golden Globes e due Premi Oscar con Il Padrino - Parte II (1975) e Toro Scatenato (1981).
Teri Polo e Ben Stiller
ter) faceva la conoscenza della famiglia dell’amata Pam (Teri Polo) e quindi del terrificante suocero ex agente della CIA Jack Byrnes, che non lo ha mai accettato del tutto sottoponendolo ad ogni genere di tortura lecita; nel secondo entravano in scena i genitori di Greg, due ex contestatori dediti alla new age, la capoeira e il sesso: Bernie (Dustin Hoffman) un avvocato che ha scelto di fare il padre a tempo pieno, e Roz, un’esperta di terapia sessuale per anziani. In questa terza avventura la famiglia si allarga, arrivano due bambini (due pesti, ovviamente), e nuovi problemi per Stiller. Che in realtà sono sempre gli stessi. C’è da dire che in origine i problemi c’erano stati anche per la realizzazione di quest’opera: Dustin Hoffman in un primo momento aveva dichiarato che non avrebbe preso parte alla pellicola per contrasti con la produzione; ma poi, a film concluso, è tornato nella squadra, imponendo una settimana di riprese extra e uno slittamento della data di uscita nelle sale. Dopo dieci anni in cui la tensione fra Jack e Greg è andata via via sfumando, grazie anche alla nascita di due bambini (una coppia di gemelli di cinque anni, Henry e Ashley: timido, ipersensibile e amante del canto e del ballo il primo, vivace e aggressiva al limite del bullismo l’altra), i sospetti di De Niro riaffiorano a causa del nuovo lavoro
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CURIOSITÀ • COPIONE - Il copione del film è stato scritto da John Hamburg, già sceneggiatore dei primi due capitoli. • BENEFICENZA - Ben Stiller si e’ unito a Yahoo per reperire i fondi necessari a costruire una scuola temporanea ad Haiti. La dinamica è la seguente: l’attore, durante l’ultimo Festival di Cannes, ha posato per una foto ed ha chiesto a Yahoo di pagare un dollaro per ogni click effettuato sulla stessa. La foto si può trovare sull’account Twitter@Redhourben. • CHE COPPIA! - Harvey Keitel e Robert De Niro aveva già lavorato insieme in Mean Streets e Taxi Driver, entrambi di Martin Scorsese.
del genero in un’industria farmaceutica. In effetti la seconda occupazione, è un po’ più complessa e non manca di creare una pletora di equivoci. Così quando l’intero clan si riunirà (compreso Owen Wilson, l’ex fidanzato di Pam ancora ossessionato dalla ragazza) per festeggiare i bambini, Greg dovrà dimostrare di essere in grado di reggere le redini della famiglia. E sarà Daisy Tahan, Barbra Streisand e Colin Baiocchi
un esame per niente facile. Diretto questa volta dal regista di American Pie e About a Boy Paul Weitz (gli altri sono di Jay Roach), nel cast, oltre alle conferme di cui abbiamo parlato, si segnalano tre aggiunte non indifferenti: Harvey Keitel, che interpreta la guardia del corpo di Stiller, Jessica Alba, una rappresentante farmaceutica che fa perdere la testa ad ogni uomo che incon-
tra, e Laura Dern, la direttrice della scuola materna frequentata dai due bambini. Da sottolineare che a ventiquattro ore dalla sua uscita sugli schermi statunitensi, Vi Presento i Nostri ha portato a casa più di sette milioni di dollari. A quanto pare, ci sono tutte le premesse per eguagliare il successo dei precedenti episodi.
n dal 21 Gennaio nei cinema
PRIMA VISIONE* ::di Andrea Giovanni Sorge
VALLANZASCA
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lcuni film nascono sotto una cattiva stella. Altri nascono come successi annunciati. Altri ancora sono destinati a far parlare di sé già in fase di preproduzione. Contestati, discussi, controversi. È questo il caso della nuova fatica di Michele Placido, ancora alle prese con un personaggio negativo dopo i fuorilegge di Romanzo criminale. Trattasi questa volta di Renato Vallanzasca, esponente della malavita negli anni ’70 con a carico omicidi, rapine, evasioni e sequestri e condannato a quattro ergastoli, per un totale di 260 anni di reclusione. Il film è stato fin dai primissimi mesi di lavorazione oggetto di aspri dibattiti. Le associazioni dei familiari delle vittime di Vallanzasca hanno apertamente espresso il proprio dissenso sull’intera operazione. Una girandola di dichiarazioni - ora pacificatorie ora forse più incaute - rilasciate dal cast ma anche da diversi esponenti politici hanno di volta in volta alleggerito o appesantito i toni della polemica. Presentato a Venezia in occasione dell’ultima
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Mostra del Cinema, il film ha letteralmente diviso la critica. Ora dopo alcuni rinvii e posticipazioni varie il 21 gennaio il film si appresta finalmente ad uscire nelle nostre sale. Cinematograficamente parlando questo Vallanzasca - Gli angeli del male si preannuncia come un’opera complessa, che vuole raccontare di un antieroe ricco di sfumature e contraddizioni, astenendosi categoricamente dal volerne glorificare le malefatte. “Questo è un rischio significativo e particolarmente forte in un Paese come il nostro. In Italia c’è la tendenza a edificare il mito ma, con la stessa facilità, questo mito viene distrutto. Immagino che le persone siano molto più intelligenti di quanto uno pensi e siano in grado di discernere. Così come il libro non voleva essere un santino di Renato Vallanzasca, non credo che il film sia un inno alla violenza. Come tutte le vicende che raccontano il male, c’è un elemento di fascinazione. Ma questo è oggettivo a prescindere da chi lo racconta e da chi è il protagonista.”, ha fatto presente il giornalista Carlo Bovini, curatore
GLI ANGELI DEL MALE La vita bruciata di uno dei malavitosi più famigerati della storia d’Italia nel nuovo film di Michele Placido. Con Kim Rossi Stuart protagonista assoluto. dell’autobiografia di Vallanzasca cui il film si ispira. Vallanzasca è innanzitutto la biografia di un uomo che ha morso i freni della vita scegliendo la strada sbagliata e pagando per i suoi errori. Il tutto in una Milano d’epoca egregiamente ricostruita. Il bandito, in carcere per scontare la sua condanna ne ricorda gli eccessi e le notti folli, la bella e la mala vita, le donne e i soldi, il sangue e la violenza. A dare anima, corpo e sguardo intensamente azzurro al personaggio un Kim Rossi Stuart perfettamente immedesimato e sempre a suo agio nei ruoli scomodi e un po’ borderline. Gli tengono testa fra gli altri
Francesco Scianna - già visto in Baaria - e i sempre convincenti Filippo Timi e Valeria Solarino. La pellicola evita come è giusto che sia di prendere posizioni, limitandosi a raccontare i fatti con rigore asettico e imparziale. La storia del cinema del resto è infarcita di film sulle vite di gangsters e assassini, realmente esistiti o immaginari che siano. Ed il fascino oscuro che il male sa esercitare sul grande schermo si sa, è una materia estremamente delicata da gestire. L’impegno del cast tecnico ed artistico per sostenere questo Vallanzasca è stato innegabile. Ora però lo aspetta al varco il più severo ed implacabile dei recensori: il pubblico. Poi come sempre, la storia farà il suo corso.
TRE DOMANDE A MICHELE PLACIDO Cosa l’ha spinta ha realizzare un film su un personaggio discusso come Renato Vallanzasca? Quello che trovavo stimolante da un punto di vista artistico e creativo era entrare nella mente di un criminale per capire, con un approccio asettico e quasi entomologico lontano da qualsiasi giudizio morale, cosa si prova a stare in bilico fra la normalità e la devianza, a trovarsi al bivio fra il bene e il male e a scegliere deliberatamente il male” Quanto ha contato la consulenza del diretto interessato nella realizzazione del film? Io non permetto a nessuno di entrare nel mio lavoro. Vallanzasca certo è un punto di riferimento perché raccontiamo la sua storia. L’ho dovuto ascoltare per quel che riguarda la condizione carceraria, cosa mangiava, le cose più dure. Sulle modalità su cui venivano assalite le banche ci sono invece i rapporti della polizia che sono molto più importanti. La documentazione l’abbiamo fatta sia con la polizia penitenziaria, sia con la polizia normale, sia con i giudici di Milano che ci hanno dato il permesso di girare in quelle aule perché sanno che è un film che ha un alto profilo morale. Stiamo parlando di un criminale che ha subito un processo lunghissimo, ma da un punto di vista umano c’è un cammino che è anche una via crucis. Qual è il punto di vista dell’opera? Massimo rispetto per le vittime, su questo sarò rigorosissimo. Vorrei che fosse chiaro: raccontiamo la storia di un delinquente che ha fatto del male. Quando incontrai Vallanzasca, mi chiese se avessi letto il suo libro. Gli riposi di sì, ma che il film sarebbe stato un’altra cosa, cioè il mio libro sulla sua vita.
CURIOSITÀ
• Un tocco internazionale - Nel cast di Vallanzasca - Gli angeli del male anche l’attrice spagnola Paz Vega nel ruolo della compagna del bandito • Un po’ di rock - Autori delle musiche originali del film i Negramaro, alla loro seconda esperienza cinematografica dopo La febbre • Altre musiche - Nella colonna sonora originale del film anche il compositore abruzzese Davide Cavuti, autore dei brani Le Temps de Rene e Noir. • Sostituzioni - Per il ruolo del protagonista la produzione aveva inizialmente pensato a Riccardo Scamarcio. L’attore pugliese però, impegnato sul set di Mine Vaganti ha dovuto rinunciare • Anteprime illustri - Oltre che a Venezia il film è stato presentato anche al Giffoni Film Festival e alla XXVII edizione del Festival Cinematografico “Un Mare di Cinema” di Lipari • Dalla platea al grande schermo - Nel cast anche Lorenzo Gleijeses, figlio dell’attore teatrale Geppy Gleijeses e anche lui molto attivo a teatro
*PRIMA VISIONE
dal 21 Gennaio nei cinema N
::di Luca Ticconi
Sei ex liceali costretti a ripetere l’esame di maturità, Raul Bova, Luca e Paolo, Ambra Angiolini, Ricky Memphis e Barbora Bobulova. Tanta ironia per parlare della difficoltà di crescere.
Immaturi
Luca Bizzarri, Ambra Angiolini, Paolo Kessisoglu, Raoul Bova, Ricky Memphis e Barbora Bobulova
L’
esame di maturità: ancora oggi un incubo per molti ragazzi, è ricordato con divertimento e un pizzico di ansia dalle generazioni passate. Si tratta pur sempre di una tappa fondamentale, non solo per il percorso scolastico di ciascuno di noi, ce lo
dice la stessa parola “maturità”. Al cinema abbiamo avuto un brillante assaggio delle fatiche, dei sogni e delle aspettative che circondano questo momento culmine nella vita di uno studente attraverso i due film di Fausto Brizzi, Notte prima degli esami e Notte prima degli esami - Oggi. Immaturi lascia da
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EXTRA
Quelle terribili rimpatriate La scuola, nel bene e nel male, torna sempre a perseguitare i suoi ex allievi. Chi non si è mai trovato a disagio in un raduno con i vecchi compagni di classe, organizzato da qualche fervente nostalgico dei tempi che furono? I film ci hanno spesso raccontato l’imbarazzo, le invidie di questi incontri che spesso, come nel caso della pellicola di Genovese, sono lo spunto per riflessioni e bilanci. Esempio principe La rimpatriata (1963) di Damiano Damiani, con un grandioso Walter Chiari. Poi non si possono non citare Il grande freddo di Kasdan (1983) e il malinconico Compagni di scuola di Carlo Verdone. Spesso il tema sfocia in commedia, come nel caso di Romy & Michelle (1998) con Mira Sorvino che si finge un’altra per la vergogna della sua condizione, o de L’ultimo contratto (1997) in cui un killer è ossessionato dai ricordi liceali. Anche l’horror si dimostra interessato alle riunioni di amici, come lo Stephen King di It e le vendette di Jolly Killer (1985).
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parte i ragazzi un tempo - nei luccicanti anni ottanta - impegnati nello studio, per concentrarsi sulla loro vita vent’anni dopo quell’esame. In questo senso il film di Paolo Genovese potrebbe essere
considerato una sorta di seguito ideale dell’opera di Brizzi. Il soggetto è semplice quanto efficace: il diploma di una classe di un liceo romano è stato annullato per mancanza di adeguati requisiti del Presidente di Commissione. Passate due decadi, sei ex compagni (assieme ad altri venti alunni) ormai quarantenni, si ritrovano a dover sostenere di nuovo la maturità. Ecco la premessa al tempo stesso tragica ed esilarante, che ci ricorda come la prova del liceo possa darci soltanto un pezzo di carta, che nulla dice sulla nostra crescita, sul nostro diventare adulti. Questo gruppo di adorabili quarantenni deve fare i conti con le difficoltà di vivere da uomini e donne responsabili, in un mondo di sogni e illusioni. Nelle parole dello stesso regista, questa commedia piena di situazioni ironiche e surreali cerca di “raccontare il senso di inadeguatezza che molti quarantenni hanno rispetto alla vita”. Un’opera corale come questa non poteva non contare su un ricco e variegato cast. Barbora Bobulova è Luisa, una donna separata con una figlioletta di otto anni che si diverte a porle le domande più imbarazzanti, facendola riflettere sul proprio difficile ruolo di madre. Ricky Memphis è Lorenzo, agente immobiliare che vive ancora a casa con i suoi e non ha nessuna intenzione di andarsene, per la gioia del simpaticissimo papà Maurizio Mattioli. Luca Bizzarri è Piero, un dj sposato ma irriducibilmente fedifrago, mentre Paolo Kessisoglu è Virgilio un uomo che vive mantenuto dalla moglie. Ambra Angiolini si ritaglia il ruolo della spassosissima ninfomane Francesca, impegnata a contare i giorni - quasi cento - che la separano dall’ultima volta che ha fatto sesso. Infine c’è Giorgio (Raul Bova) psichiatra infantile che ha il terrore di diventare padre. Ritrovarsi li mette in contatto con un passato che avevano rimosso, per fare i conti con l’inevitabile nostalgia. Dopo lo shock iniziale, i vecchi
amici incominciano a studiare insieme come una volta, ritrovando quella voglia di fare e quello spirito di adolescenti che si erano dimenticati di possedere, tra foto ricordo, lo studio del greco e il gioco spensierato. Allo stesso tempo rimane dentro ciascuno la consapevolezza di essere cambiati, nel difficile percorso verso l’età adulta. Per alcuni di loro c’è la possibilità che sbocci l’amore, un sentimento lontano dalle infatuazioni del liceo, che potrebbe metterli finalmente sui binari della maturità. Paolo Genovese, autore di regia, soggetto e sceneggiatura conferma la sua vocazione per la commedia intelligente, dopo i graziosi film diretti in coppia con Luca Miniero, Incantesimo napoletano, Nessun Messaggio in segreteria e Questa notte è ancora nostra, e dopo aver da poco diretto l’ultimo film di Aldo, Giovanni & Giacomo, La banda dei babbi natale.
CURIOSITÀ
• I timori di Ambra - Ambra Angiolini, che negli ultimi anni, a partire da Saturno contro di Ozpetek, ha rinnovato con ottimi esiti la sua carriera di attrice, ha dichiarato di essere arrivata sul set senza ricordare perfettamente le battute, e di essere stata costretta a improvvisare. Una situazione che l’ha spaventata molto di più del vero esame di maturità. • Rimozioni - Raul Bova e Luca Bizzarri hanno entrambi dimenticato il periodo delle prove d’esame quando erano studenti. L’ansia fu talmente alta per entrambi da scatenare una sorta di rimozione. • Antico liceo - Le riprese degli ambienti scolastici sono state effettuate nel prestigioso liceo di Roma “Terenzio Mamiani” istituito nel 1885, già location di molti film e della recente serie televisiva I liceali. • Singolo - La canzone che fa da traino al lancio del film, dal titolo omonimo, è stata composta da Alex Britti.
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dal 4 Febbraio nei cinema N
*ANTEPRIMA ::di Simone Felicetti
L U F I T BIU
Un padre in fin di vita, in lotta contro una realtà corrotta e un destino avverso. Un contesto ostile benchè colmo di umanità. Una storia ai confini della tragedia ma anche un messaggio di speranza.
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Javier Bardem
l 4 febbraio del 2011, uscirà nelle sale italiane, Biutiful, ultima pellicola firmata dal regista messicano Alejandro González Iñárritu e quarto lungometraggio della sua carriera. Molto atteso all’ultimo Festival di Cannes, è stato accolto da giudizi contrastanti, forti critiche ma altrettante forti emozioni suscitate nel pubblico. Dopo gli indimenticabili Amores Perros, 21 grammi e Babel, trilogia incentrata sul tema della morte, il regista torna sulle scene affrontando nuovamente questa tematica, vista, stavolta, sotto una diversa luce. La vicenda del film si svolge, iniziando e finendo all’alba di un giorno in cui, Uxbal, protagonista della storia, interpretato da Javier Bardem, (Non è un paese per vecchi e Vichy, Cristina Barcelona), abbandona la vita terrena per via di un cancro incurabile. Uxbal, definito dallo stesso regista un “eroe tragico, capace di azioni simili agli Dei, un Cristo sceso in terra”, è un padre tenero e premuroso che prima di compiere questo estremo passo cerca di predisporre e organizzare il futuro dei suoi due figli piccoli. Per la prima volta nella sua avventura cinematografica, Iñárritu, ha scelto una struttura narrativa lineare ed incentrata su un unico personaggio, costantemente pedinato dalla macchina da presa, contrariamente a quanto visto nei suoi film precedenti, caratterizzati da linee narrative multiple, strutture spezzate e racconti intrecciati, utilizzando i più svariati linguaggi e nei più disparati paesi, veri e propri tratti distintivi della sua poetica autoriale. Una modalità insolita per il regista, frut-
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EXTRA to, con ogni probabilità del divorzio dallo sceneggiatore nonché ex amico Guillermo Arriaga con il quale ha realizzato le tre precedenti pellicole. Biutiful, come tiene a precisare il regista, “è un film sul tema della paternità, sulla paura di perdere un padre, di essere padre, su quel momento in cui cominci a diventare il tuo proprio padre e i tuoi figli cominciano a diventare te”. Ma Biutiful mette al centro del suo discorso anche e soprattutto il tema della perdita “poiché tutti noi siamo ciò che abbiamo perso”. Quella di ingaggiare Javier Bardem per il ruolo di Uxbal, ha affermato Iñárritu, è stata una scelta quasi obbligata, in quanto, a suo avviso, nessuno altro avrebbe potuto interpretare meglio quella parte con pari intensità e capacità di imporsi sullo schermo e per la sua profonda umanità. Biutiful è un film intimo e questo lo si può riscontrare anche nelle precedenti avventure cinematografiche dell’autore messicano, ma sopratutto è un film ispirato che nasce da una sorta di puzzle di sensazioni. Per varie concomitanze l’idea di questo film, nella mente del regista è strettamente legata all’ascolto casuale di un disco, il Concerto per Piano in sol maggiore di Maurice Ravel. Ciò che è importante nello sviluppo delle linee guida della storia, non è il brano in sè ma le emozioni che esso suggerisce, o meglio che ha sa-
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Dalla console alla palma d’oro Alejandro González Iñárritu (Città del Messico, 15 agosto 1963)) inizia la sua carriera nel 1984 come dj in una radio messicana. Il 1988 è l’anno in cui comincia a muovere i primi passi nel mondo del cinema, ma non come regista, bensì come compositore di musiche per film. Sono sei infatti le colonne sonore realizzate per pellicole messicane. Successivamente inizia a studiare cinema dapprima nello stato del Maine poi a Los Angeles dove si specializza nella regia. Inizia a lavorare nella più grande emittente messicana, Televisa, di cui diventa direttore artistico alla giovane età di 27 anni. Nel 1991 fonda la Zeta Films, una società produttrice di spot televisivi e cortometraggi Prima di iniziare la sua avventura cinematografica nel mondo dei lungometraggi, realizza assieme allo sceneggiatore Guillermo Arriaga ben 11 cortometraggi che mettono in mostra spaccati di vita del suo luogo natale: Città del Messico. Il 2000 è l’anno della consacrazione nel panorama cinematografico internazionale ricevendo al Festival di Cannes, il premio della Settimana della Critica per la sua opera prima, Amores Perros. Nel 2006 si è aggiudicato al Festival di Cannes il Premio alla miglior regia con il film Babel.
CURIOSITÀ • Cannes - Javier Bardem ha condiviso insieme a Elio Germano il premio come migliore attore protagonista maschile, al Festival di Cannes 2010 per l’interpretazione di Uxbal in Biutiful. • Registi - Bardem ha lavorato, tra gli altri, con Emir Kusturica, i fratelli Coen, Alejandro Amenabar, Pedro Almodovar e Woody Allen. • Oscar - Bardem è il primo attore spagnolo a ricevere una candidatura agli Oscar come miglior attore protagonista, per il film, Prima che sia notte (2000) e a vincere una statuetta dell’Academy come miglior attore non protagonista per Non è un paese per vecchi (2007). • Famiglia - Il nonno, la madre e i fratelli di Bardem sono attori, lo zio è regista, ma lui è l’unico della famiglia ad aver conquistato Hollywood e dunque una fama di proporzioni mondiali. • sceneggiatura - Biutiful è il primo film di Innaritu che non si avvale della collaborazione in fase di scrittura del partner di sempre Guillermo Arriaga. • in memoria del padre - Iñárritu ha impiegato più di tre anni tra l’ideazione e la realizzazione di Biutiful, film dedicato al padre scomparso.
puto suggerire in alcuni episodi della vita personale e familiare del regista. Il film di Iñárritu è altrettanto ispirato a un luogo: il quartiere di Barcellona, Santa Coloma, remota località della città catalana; un contesto ideale sul quale sviluppare le vicende di Uxbal. Ciò che più di ogni altra cosa ha affascinato il regista di questo quartiere è il concetto di comunità che si coglie in ogni angolo. Sebbene sia conosciuto anche come una sorta di Chinatown, una zona piuttosto malfamata e semi abbandonata, questo luogo è caratterizzato da una pacifica convivenza multietnica
dove ognuno può mantenere la propria lingua e le proprie tradizioni senza avere il vincolo di integrarsi necessariamente nel tessuto sociale dominante. Una periferia degradata, un luogo per esclusi ed emarginati dalla società, ma anche un contesto magico e spirituale, sul quale costruire le trame di quella che da molti è stata considerata una “tragedia greca contemporanea” ma anche, semplicemente “una preghiera”. Tuttavia, come suggerito dal protagonista Bardem: “Biutiful, non è un film cupo, ma pieno di speranza poiché la vita di Uxbal anche se torbida e complicata, è pur sempre una vita”.
dal 18 Febbraio nei cinema N
*PRIMA VISIONE ::di Emanuela Andreocci
Come lo sai
Quando la vita insegna: Reese Whiterspoon e la sua doppia possibilità. “Come lo sai” chi scegliere?
È
difficile mantenere la giusta calma e il controllo su se stessi nel momento in cui si perde tutto ciò che finora si era considerato fondamentale per la propria vita, è difficile riuscire a capire che c’è dell’altro oltre alle uniche cose a cui ci si era interessati, è difficile
Reese Whiterspoon e Paul Rudd
accettare che in qualche modo la vita non solo deve andare avanti, ma potrebbe addirittura migliorare mostrando dei piacevoli risvolti. E come lo sai? L’unico modo è proprio vivere! La nostra protagonista, Lisa, interpretata dalla dolce Reese Whiterspoon, in pochi giorni sperimenterà proprio quest’altalena
EXTRA
AD OGNUNO IL SUO: LA COPPIA NICHOLSON-BROOKS Quando un regista e un attore si incontrano, si piacciono e i risultati sono così sorprendenti, perché smettere? Non riuscire a sfruttare l’incredibile e smisurato talento di Jack Nicholson è difficile se non impossibile, ma è anche altrettanto difficile riuscirci sempre così bene come è successo a James L. Brooks. Il fortunato incontro tra i due è avvenuto con Voglia di tenerezza: il loro primo film insieme, con l’assegnazione di cinque Oscar nel 1984 per il film, la regia, l’attrice, l’attore non protagonista (Nicholson) e la sceneggiatura non originale, ha dato vita al proficuo rapporto lavorativo in maniera più che soddisfacente È stato poi il turno di Dentro la notizia che, pur senza ottenerne nessuno, era in concorso agli Oscar del 1988 con ben sette candidature. Nel 1998 il fortunato sodalizio torna a colpire: Nicholson vince l’Oscar come miglior attore protagonista per Qualcosa è cambiato e Helen Hunt, sua compagna per finzione, non è da meno e vince la sua più che meritata statuetta. Se il sodalizio è così fortunato e proficuo, è bene continuare e crederci sempre di più. Cosa dobbiamo aspettarci per Come lo sai?
di sensazioni, quest’incredibile giostra di eventi contrastanti che la segneranno per sempre, prima con effetti sconvolgenti e catastrofici, poi... chissà! Cresciuta con l’unico interesse del softball, suo unico obiettivo e sfogo nella vita, sua unica passione e certezza fin dall’età di otto anni, non riesce ad accettare di esser stata fatta fuori dalla
nazionale femminile e deve fare i conti con tutto ciò che questo comporta: più tempo per sé, meno con le compagne e necessità di incontrare altre persone con cui condividere altro. Quello di Lisa è a tutti gli effetti un ritorno, estremamente forzato, alla vita di tutti i giorni a cui volente o nolente si deve abituare. E come dopo una delusione amorosa ci si sfoga
CURIOSITÀ • Fuck! - Secondo le regole della commissione censura, se la parola “fuck” è ripetuta più di una volta, il pubblico under 13 non può assistere alla proiezione: i produttori di Come lo sai sono dovuti correre ai ripari e ovviare ai tre “fuck” presenti nel montaggio per rendere il film fruibile a tutti. • Cast da Oscar - Molti i nomi importanti e pluripremiati presenti all’interno del film: il regista Brooks, premio Oscar per Voglia di tenerezza, Jack Nicholson, Oscar per Qualcuno volò sul nido del cuculo, Voglia di tenerezza e Qualcosa è cambiato e Reese Whiterspoon per il suo ruolo di June Carter in Quando l’amore brucia l’anima. • Frat Pack - Il gruppo formato da Owen Wilson, suo fratello Luke, Ben Stiller, Will Ferrell, Vince Vaughn, Jack Black e Steve Carell (attori comici che collaborano spesso insieme), è stato denominato dal quotidiano Usa today “frat pack”. Nel 2007 la rivista di cinema Nocturno ha realizzato il primo dossier dedicato al fenomeno. • Friends - Reese Whiterspoon e Paul Rudd hanno entrambi preso parte alla fortunata serie televisiva Friends: lei come guest star nei panni di Jill Green (sorella di Rachel - Jennifer Aniston) in due episodi nel 2000, lui come Mike Hannigan (fidanzato di Phoebe - Lisa Kudrow) nelle ultime due stagioni.
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Jack Nicholson
buttandosi a capofitto nello shopping, nel lavoro o, perché no, nel cibo, dopo questa delusione “sportiva” le succede il contrario e si butta, o meglio, inciampa, nell’amore. E se una forte e frizzante relazione è proprio quello che le ci vuole per ovviare alle altre sue pene, l’improvvisa comparsa di due uomini nella sua vita le permetterà sì di distrarsi, ma allo stesso tempo le causerà altri, stavolta piacevoli, scompigli. Lisa inizia quindi la sua storia d’amore con Matty, interpretato da Owen Wilson, un giocatore di baseball professionista, un narciso egocentrico con una condotta e delle linee guida per un rapporto amoroso ben precise. Entrambi sono accomunati dal desiderio, sperimenta-
Owen Wilson e Reese Whiterspoon
to per la prima volta da tutti e due, di avere una relazione seria e di mettere su famiglia impegnandosi a fondo nel rapporto di coppia. Dall’altra parte, diciamo proprio agli antipodi, c’è invece George, Paul Rudd, un uomo d’affari integerrimo e brillante, dolce ma goffo sul campo sentimentale. Ovviamente c’è qualcosa che unisce anche lui a Lisa: i due, infatti, si sono conosciuti nella peggiore serata della loro vita, quando Lisa aveva appena saputo di esser stata eliminata dalla squadra e George, mollato dalla ragazza, aveva appena appreso di rischiare il crac finanziario e il carcere per alcune operazioni svolte dalla società che gestisce per conto del padre Charles, interpretato da Jack Nicholson. La drammatica situazio-
ne può esser affrontata solo con il suo sfrenato e contagioso ottimismo, unito ad un integrità che non vacilla neanche nei momenti difficili, George e Matty, ovviamente, si innamorano entrambi della bella Lisa e cercheranno in tutti i modi di rimettere in piedi la sua vita, tentando di farne parte. Tra delusioni e drammi, Lisa e George scopriranno come può essere elettrizzante e motivante quando qualcosa di bello e inaspettato accade. La trama, sicuramente allegra e vivace, è tipica di quelle commedie rosa in cui la bella protagonista deve scegliere tra l’uomo dolce e comprensivo e il palestrato conturbante, dando vita così ad una serie di brillanti trovate. I nomi presenti
nel cast artistico, sapientemente combinati e scelti con quelli del cast tecnico, ci rassicurano sulla validità della pellicola e sul piacere che proveremo durante la visione. Il regista James L. Brooks, infatti, ha già lavorato con J. Nicholson in alcuni film decisamente riusciti che hanno sfruttato brillantemente tutto l’enorme potenziale dell’attore. Da parte loro, anche se non avevano bisogno di dimostrare né bravura né versatilità, anche Reese Whiterspoon, Owen Wilson e Paul Rudd sono estremamente convincenti e apprezzabili nei panni dei loro giovani e simpatici personaggi.
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DAL 18 FEBBRAIO AL CINEMA
*PRIMA VISIONE
dal 18 Febbraio nei cinema N
::di Luca Annovi
IL GRINTA ndetta e coraggio L’avventurosa storia western di ve premi Oscar Ethan e Joel Cohen, i de ca afi gr ato em cin e ion vis lla ne un cast stellare. che per l’occasione si avvalgono di
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than e Joel Cohen tornano sul grande schermo nel migliore dei modi firmando il remake di un classico del western, Il grinta di Henry Hathaway del 1969, film che valse l’Oscar a John Wayne come migliore attore protagonista. True grit, adattamento cinema-
tografico dell’omonimo romanzo di Charles Portis, in questa nuova versione può vantare un cast eccellente, a partire da Jeff Bridges, che interpreta l’ubriaco e testardo Rooster Cogburn, affiancato da un insolito ma sempre bravissimo Matt Damon nel ruolo di La Boeuf, l’uomo della legge che lo aiuterà a rin-
Hailee Steinfeld, Matt Damon e Jeff Bridges
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Josh Brolin
tracciare il cattivo Chaney, che ha ucciso il suo datore di lavoro, Frank Ross, per un cavallo, 150 dollari in contanti e due pezzi d’oro della California, interpretato da Josh Brolin, reduce dal successo di Wall Street - il denaro non dorme mai. A questo trio di importanti attori si aggiunge Hailee Steinfeld nei panni di Mattie, quattordicenne figlia di Ross, diretta verso Fort Smith per vendicare il padre, che assume Cogburn (Bridges), Marshal americano e forte bevitore, per aiutarla appunto a rintracciare Chaney (Brolin). A loro si unirà il ranger del Texas La Boeuf (Damon), alla ricerca dell’assassino per un altro omicidio. I fratelli Coen firmano un remake importante, dopo gli ultimi successi di A serious man nel 2009 e di Burn after reading nel 2008 e dopo il capolavoro del 2007 Non è un paese per vecchi, vincitore di 4 Premi Oscar: pellicole di genere diverso in cui però il racconto profondo della realtà resta sempre il tratto distintivo, insieme agli elementi fondamentali del loro cinema, ossia una notevole conoscenza del mezzo, un leggero senso di humour nero, citazioni ed uno sguardo sempre presente al cinema d’autore di vecchi maestri, quali John Ford, Frank Capra ed Orson Welles, ma con uno stile personalissimo e riconosciuto. Ne Il grinta la differenza leggera ma più evidente rispetto all’omonimo film originale diretto da Hathaway è il punto di vista, incentrato più su Mattie che sullo sceriffo, un Jeff Bridges nella parte che Wayne recitò in maniera così importante tanto da fargli valere il suo unico Oscar in carriera. Bridges torna a lavorare con i fratelli Cohen dopo 13 anni, dalla celebre interpretazione ne Il grande Lebowski, in cui era il disoccupato Jeff “Drugo” Lebowski che passava il tempo a giocare a bowling in compagnia di John Goodman e Steve Buscemi, ruolo che viene considerato in modo quasi unanime il migliore della sua carriera. Un attore a volte sottovalutato, sempre distante dallo Star System ma spesso al servizio di registi indipendenti con la rappresentazione di
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CURIOSITÀ
antieroi, uomini rovinati dal destino ed individui alle prese con la loro difficile vita tra convenzioni sociali, pregiudizi e ipocrisie. Molto vicino alle storie dei Cohen ed al loro cinema permeato di humour nero e di una profonda riflessione morale vicina alla provocazione. Bridges ha interpretato il ruolo di Cogburn in modo nuovo, lasciandosi alle spalle la performance di John Wayne, ritenendo che appartenesse ad un diverso modo di fare cinema in un periodo ormai lontano. Ha trasfuso invece nel personaggio tutto il suo grande amore per il genere Western (suo padre Lloyd ne interpretò moltissimi) e anche la sua grande esperienza coi cavalli (cavalcava da bambino ed ha interpretato diversi ruoli in cui si richiedeva di montare), e poi si è concentrato sulle molte sfumature di uno dei personaggi più intensi tra quelli fin’ora interpretati. Il grinta dei fratelli Cohen in ordine di tempo viene dopo altri capitoli tratti della pellicola originale di Hathaway: vennero realizzati infatti due sequel, Torna El Grinta nel 1975, anche questo interpretato da John Wayne, ed il televisivo True Grit, in cui Warren Oates era il protagonista. Le parole “True grit” (“True grit” è il titolo originale del libro di Portis, pubblicato in Italia nel 1969 col titolo “Un uomo vero per Mattie Ross”e
• FOTOGRAFO - Jeff Bridges, premio Oscar nel 2010 come migliore attore protagonista in Crazy Heart di Scott Cooper, è da sempre appassionato di fotografia. Quando è sul set ama fotografare gli attori e i tecnici nei momenti di pausa. Sue foto sono state esibite a New York (alla George Eastman House), Los Angeles, Londra e San Diego. Nell’autunno del 2003 la powerHouse Books ha pubblicato il volume “Pictures: Photographs by Jeff Bridges”, contenente una compilation di foto scattate da Bridges durante la realizzazione di vari film e molto apprezzate dalla critica. • I PREMI DI MATT - Matt Damon nel 2010 ha ottenuto una doppia candidatura al premio Golden Globe: una come Migliore Attore Non Protagonista per la sua performance in Invictus ed una come Migliore Attore per la sua interpretazione nel film diretto da Steven Soderbergh The Informant!. Quando era ancora solo agli inizi della sua carriera, Damon ha vinto un premio Oscar per la migliore sceneggiatura ed una candidatura
allo stesso premio come Migliore Attore per il Will Hunting - Genio Ribelle. Tra gli altri film interpretati da Damon va ricordato il recentissimo Hereafter, che lo ha portato a lavorare nuovamente col regista Clint Eastwood. • Goonies - Josh Brolin, acclamato attore che completa la grandiosa triade ne Il Grinta dei fratelli Cohen, comincerà tra poco le riprese insieme a Will Smith ed a Tommy Lee Jones del terzo episodio di Men in Black, diretto da Barry Sonnenfeld. Reduce dalla brillante interpretazione in Wall Street - Il denaro non dorme mai di Oliver Stone (accanto a Shia LaBeouf e ad un ritrovato “Gordon Gekko” Michael Douglas), ha debuttato nel cinema recitando nella celebre commedia d’azione I Goonies (1985), diretta da Richard Donner e prodotta da Steven Spielberg, in cui vestiva i panni di Brand Walsh, fratello maggiore di Mickey, l’adolescente a capo di un gruppo strampalato di ragazzini alla ricerca del tesoro del leggendario pirata Willy
più di recente come “Il Grinta”) divennero sinonimo di quell’ostinazione e del coraggio che sorreggono una persona in circostanze complicate: la storia, narrata con crudezza dalla zitella durissima in cui Mattie Ross si trasforma in seguito, è il manifesto dell’irrequietezza del personaggio americano e dell’ eterno conflitto tra il desiderio di avventura e il bisogno di mettere radici, tra la volontà di rimediare ai torti e le conseguenze di tale volontà che si ripercuotono su anima e corpo. I personaggi di Mattie, Rooster Cogburn e LaBoeuf sono costretti infatti a confrontarsi non solo tra loro e con il ricercato che inseguono, ma con i loro stessi cuori indecisi tra ciò che desiderano e ciò che è giusto. La storia di Mattie è certamente ricca dell’umanità sincera che ha spesso trovato posto nella visione cinematografica dei Coen, ma al tempo stesso Il Grinta è per loro un nuovo inizio, centrato su un tipo di narrativa assolutamente letteraria, emozionante e diretta. “La storia rientra perfettamente nel genere particolare delle avventure giovanili”, ha dichiarato Joel Cohen. “È raccontata da questa quattordicenne assolutamente sicura di sè, cosa che probabilmente rende questo libro così strano e divertente. Ma è anche un po’ come Alice nel paese delle meraviglie perché questa
ragazzina di quattordici anni si ritrova in un ambiente che potremmo tuttora definire quantomeno esotico”. I Cohen ci regalano nella loro ennesima grandiosa opera cinematografica un’avventurosa storia western di vendetta e coraggio in cui ritroviamo incontaminati lo schietto umorismo, la narrativa coraggiosa e la bellezza grezza del classico americano di Charles Portis.
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dal 14 Gennaio nei cinema N
SKYLINE
Skyline è un thriller fantascientifico che racconta di una invasione aliena ambientata in un’ipotetica nonchè futuribile Los Angeles. Gli esseri umani vengono attratti come falene da luci che scendono sulla città simili a delle fiamme e si volatilizzano nell’aria, sparendo così dalla faccia della terra. Una minaccia ultraterrena che attraverso questo sistema mira a assorbire tutta la popolazione mondiale con l’obiettivo di disintegrarla. Ma il destino del mondo non è ineluttabile dal momento che può dipendere da un gruppo di sopravvissuti che devono lottare per la vita del pianeta contro questa forza misteriosa e distruttrice. Diretto dai fratelli Greg e Colin Strause, il progetto è stato presentato al Comic-Con International nell’estate del 2010 dove è stato mostrato in anteprima il montaggio del film. La sceneggiatura è stata scritta da Joshua Cordes e da Liam O’Donnell.
::di S. Felicetti dal 14 Gennaio nei cinema
L’orso yoghi
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Arriva finalmente nelle sale cinematografiche L’orso Yoghi, live action in versione 3D del cartoon nato dalla penna di Hanna e Barbera. Prodotto dalla Warner Bros e girato in Nuova Zelanda, il film vede Yoghi assieme all’inseparabile Bubu, alle prese con una insolita avventura che si rivelerà un’autentica impresa. Il sindaco Brown, infatti, a causa degli scarsi introiti ottenuti dal parco di Jellystone, decide di chiudere l’attrativa naturalistica per venderne il terreno. Yoghi e Bubu saranno forzatamente allontanati dal loro habitat, dall’unico posto che abbiano mai conosciuto. Di fronte a tale sfida i due personaggi uniranno le forze, supportati addirittura dal loro acerrimo nemico, il ranger Smith per impedire che ciò avvenga. I due protagonisti realizzati in computer grafica, doppiati nella versione originale da Dan Aykroyd e Justin Timberlake saranno affiancati da attori in carne ed ossa.
::di S. Felicetti
dal 21 Gennaio nei cinema N
qualunquemente
Antonio Albanese porta sul grande schermo il personaggio di Cetto La Qualunque, da cui prende nome il titolo del film, con la regia di Giulio Manfredonia. Cetto La Qualunque è un imprenditore calabrese corrotto, depravato e ignorante che disprezza la natura, la democrazia e soprattutto le donne. Il personaggio è nato in Rai nel 2003 all’interno del programma “Non c’è problema”, ha raggiunto il grande consenso del pubblico con la Gialappa’s band nel programma “Mai dire domenica” ed è stato ospite del programma di Fabio Fazio “Che tempo che fa”. Perché Cetto La Qualunque torna in Italia dopo una lunga latitanza all’estero? Con lui rientrano anche una bella ragazza di colore ed un bambina di cui non riesce a ricordare il nome: la sua nuova famiglia. Al ritorno in patria ritrova il fidato braccio destro Pino e la famiglia di origine: la moglie Carmen e il figlio Melo. Ovviamente far convivere il tutto non sarà facile. Cetto, dopo una lunga e tormentata riflessione in compagnia di simpatiche ragazze non ha dubbi e decide di “salire in politica” per difendere la sua città. ::di L. Annovi
dal 21 Gennaio nei cinema
Animals United 3D
Siamo arrivati al limite. Il genere umano si è spinto troppo oltre e il nostro ecosistema ha cominciato a presentare il conto. È in questo clima di ghiacciai che si sciolgono, incendi che devastano ampie zone del pianeta e oceani inondati di petrolio, che gli animali della Terra si riuniscono e decidono di mettersi in marcia verso New York. Il loro obiettivo è quello di cambiare il programma della Conferenza Mondiale per l’Ambiente. Una manifestazione pacifica, ovviamente. Ci sono tutti, il leone vegetariano Socrate, la giraffa Gisella, Toto lo scimpanzé, il bufalo Grigno, Sushi l’orso polare, l’elefantessa Angie, Billy il lemure dispettoso... tutti decisi a far valere i propri diritti in questa avventura in 3D diretta dai registi tedeschi Reinhard Kloos e Holger Tappe e legata ai progetti di tutela avviati dal WWF. Perché gli uomini col loro masochismo hanno fatto finora solo danni. E dovrà pur esistere un’alternativa valida.
::di A. Fresilli
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La donna che canta
dal 21 Gennaio nei cinema N
Il nuovo lungometraggio di Denis Villeneuve, La donna che canta, si apre con l’immagine di una finestra affacciata su una piantagione di ulivi, attraverso cui si passa poi, lentamente, verso l’interno di una stanza dove un ragazzino rasato dai miliziani palestinesi guarda verso di noi. Uno sguardo in macchina pieno di rabbia ed innocenza da cui prende inizio l’epopea di due gemelli canadesi alla ricerca della verità sulle loro radici: Jeanne e Simon scoprono alla lettura del testamento di avere un fratello e un padre ignoti nei territori palestinesi. Dei due, solo Jeanne decide di relazionarsi alla scoperta e di partire per Deressa, dove la madre compì i suoi studi universitari. Le ricerche della figlia procedono di pari passo con uno sguardo al tragico percorso giovanile della madre, entrambi diretti verso la verità sui parenti scomparsi. La donna che canta, titolo originale Incendies, cerca di raccontare un pezzo della sanguinosa storia recente della Palestina attraverso una storia drammatica complessa e di ampia riflessione. ::di L. Annovi
dal 27 Gennaio nei cinema
vento di primavera
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1942. Parigi sotto l’occupazione tedesca vive alcune delle pagine più nere della propria storia: neanche lì c’è pace per gli ebrei, dapprima costretti a portare appuntata sul petto una stella gialla, poi impossibilitati a svolgere il proprio lavoro, frequentare i luoghi pubblici, andare a scuola. La situazione precipita ulteriormente la notte del 15 luglio, quando 13.000 di loro vennero divisi in gruppi: famiglie con figli e nubili, entrambi smistati in luoghi provvisori prima di essere destinati ai rispettivi campi di concentramento. La città reagisce in due opposte direzioni. C’è chi consente all’ingiustizia peccando di omertà o rendendosi direttamente complice e chi invece si prodiga rischiando personalmente per essere di qualche conforto e aiuto alle vittime della persecuzione. Diretto da Roselyne Bosch e interpretato tra gli altri Jean Reno e Melanine Laurent, Vento di primavera è insieme un dramma umano e documento storico. Per non dimenticare.
::di A. G. Sorge
dal 27 Gennaio nei cinema N
Il discorso del re
La storia vera della balbuzie emotiva del sovrano inglese Giorgio VI (Colin Firth) nei difficili anni del secondo conflitto mondiale. Affiancato dalla premurosa moglie Elisabetta (Helena Bonham Carter) il re, incapace di gestire i suoi discorsi pubblici e dunque il rapporto con i suoi sudditi, troverà conforto nell’operato dell’eccentrico logopedista Lionel Logue (Geoffrey Rush). Vincitore dello scorso Toronto Film Festival il film ha ottenuto ben sette nomination ai Golden Globe. Diretto dal giovane e talentuoso Tom Hopper (Red Dust, Il maledetto United) il film vanta un cast d’eccezione, con un Geoffrey Rush sorprendente nei panni del dottore che osa sfidare il potere regale, fino a garantirsi l’amicizia fraterna col sovrano. Tra commedia e dramma storico, rapisce la sorte di questo piccolo grande uomo, il papà dell’attuale Regina Elisabetta II, molto amato dal popolo inglese.
::di L. Ticconi
dal 28 Gennaio nei cinema
Parto col Folle
Presentato come il nuovo Una notte da leoni, del resto in questa pellicola, oltre al regista Todd Phillips, ritroviamo anche il barbuto Zach Galifianakis, Parto col Folle è una commedia on the road. Robert Downey Jr. sta per diventare padre per la prima volta ed ha cinque giorni per raggiungere la moglie in ospedale prima del parto. All’aeroporto però, mentre è in attesa del volo per Atlanta, conosce Ethan e riesce a farsi convincere ad accettare un passaggio in macchina. È quasi inutile aggiungere che il viaggio sarà un’unica avventura che, tra sparatorie e inseguimenti, auto incendiate, amicizie distrutte, battute esilaranti e un esaurimento nervoso che ci si aspetta fin dai primi minuti della proiezione, metterà alla berlina alcune delle paure presenti nell’America di oggi.
::di A. Fresilli
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Rumors ::di Barbara Zorzoli
Sandra Bullock, donna dell’anno secondo People
il suo bel da fare per scegliere le regine del 2010. E come sem-
Inizio anno, tempo di liste e di classifiche! Se il prestigioso Time
pre ci pensa la rivista People a fare da apripista alle varie top
ha incoronato Mark Zuckerberg, ovvero il fondatore di Face-
ten, che in questi giorni arriveranno numerose. Così, dopo aver proclamato Ryan Reynolds l’uomo più sexy del mondo (magra consolazione visto che si è appena separato da Scarlett Johansson), adesso è la volta della donna dell’anno. Di chi si tratta? Di Sandra Bullock, naturalmente! L’attrice - che nel 2010 ha avuto una vita professionale più scintillante di un diamante De Beers e un privato sentimentale più disastroso della battaglia di Waterloo, con tanto di divorzio dal fedifrago Jesse James - è stata nominata per la grinta e per la capacità di superare ogni difficoltà con forza e ottimismo, ma anche per le sue grandi doti da attrice che le hanno fatto ottenere un successo dietro l’altro. Insomma, è un esempio davvero positivo e certamente una donna da ammirare, da tanti punti di vista! Che il riconoscimento le sia di buon auspicio per il 2011. Natalie Portman in dolce attesa
Primo bebè in arrivo per la bellissima Natalie Portman. Lo conferma la stessa attrice, con il sorriso sognante di chi, da un book, uomo dell’anno per la sua idea rivoluzionaria, anche il
anno, vive ormai una vita da film... dentro e fuori dal set. Il suo
mondo del gossip e dello star system non si tira indietro e ha
“portafortuna”? L’attesissimo Black Swan di Darren Aronofsky
*Rumors Voci dal mondo dello spettacolo
*Sonoro musiche per immagini ::di Giuliano Tomassacci
Skyline
Varèse Sarabande/Audioglobe
dove l’attrice israeliana, per allenarsi nel ruolo della ballerina classica, ha incontrato il suo attuale compagno: il coreografo Benjamin Millepied, al quale Natalie è legata da un anno e dal quale attende adesso il primo figlio. Il settimanale americano People ha confermato la bella notizia che coinvolge la 29enne attrice israeliana e il 31enne ballerino francese, già avvolta da un’inequivocabile allure di matrimonio in vista. Nell’attesa, incrociamo le dita per la sua candidatura all’Oscar! Madonna, da un Brahim all’altro Per la Regina del Pop sul fronte sentimentale la musica è sempre la stessa. Per la serie “se non sono giovani, non li vogliamo” Madonna, nonostante abbia rinnovato il parco fidanzati, non rinuncia al leitmotiv
amoroso
del
toy boy. Non solo. La cantante ormai sembra
preferisca
anche uomini che abbiano lo stesso nome e la stessa professione. Dopo aver lasciato Jesus
Ennesimo alunno della Remote Control svezzato dal clan di Hans Zimmer, Matthew Margeson guadagna il suo debutto cinematografico con lo score di questo nuovo blockbuster fantascientifico. Dopo anni di apprendistato come compositore addizionale, il musicista non tradisce le sonorità collaudate della fucina zimmeriana e preme l’acceleratore su potenti fasce di ottoni, ostinato d’archi e scariche di elettronica. La Slovak National Symphony Orchestra esegue con cipiglio.
Le cronache di Narnia - Il viaggio del veliero Sony Classical Ricevendo il testimone dal collega Harry Gregson - Williams (autore delle musiche per i due precedenti capitoli della saga), il navigato David Arnold si dedica al terzo episodio di Narnia con professionismo e funzionalità. La tela è ampia e l’orchestra aderisce pienamente ai canoni sinfonici del fantasy contemporaneo: sfarzo di colori e melodie fatate. Il fido Nicholas Dodd lo assiste nuovamente all’orchestrazione e alla direzione, ma il risultato finale non raggiunge le vette arnoldiane di Stargate.
The Tourist
Luz, lo scorso ot-
Varèse Sarabande/Audioglobe
tobre Maddy era
Inizialmente affidato all’eccellente e sottovalutato Gabriel Yared, il commento di The Tourist è infine passato alle cure dell’oberatissimo James Newton Howard. Oramai un habitué delle sostituzioni per il rotto della cuffia, il compositore di King Kong e L’ultimo dominatore dell’aria si è rifatto al modulo minimalista che richiama fortemente il sound di Thomas Newman. Si affacciano anche valzer e impasti europei. Di Yared rimane soltanto “Dance in F”, rigogliosa ballata anch’essa in odore di atmosfere turistiche.
stata data per innamorata del suo coreografo, Brahim Rachiki, di 33 anni. Ma
evidentemen-
te lui era troppo avanti
con
l’età.
Così la cantante al primo pit stop utile ha optato per una rapida sostituzione, ma non si è scostata troppo dal modello precedente. Il suo nuovo fidanzato, infatti, proprio come il precedente si chiama Brahim (Zaibat) e fa il ballerino, solo che a differenza dell’altro, con i suoi 28 anni, risponde maggiormente ai rigorosi criteri di giovinezza imposti dalla cantante. In ogni caso, mancanza di fantasia a parte, sembra che Madonna sia davvero presa da questo nuovo amore e abbia tutte le intenzioni di far durare la loro storia a lungo... Finché non le capiti a tiro, per esempio, un 26enne dal nome biblico!
CULT
Conan il barbaro Prometheus Records
Partitura fantasy tra le più amate nonché capolavoro di Basil Poledouris, lo score di Conan reclamava da tempo una nuova registrazione. Se il compositore non aveva mai nascosto una certa insoddisfazione per la resa delle sessioni originali avvenute a Roma, gli appassionati esigevano molti più brani di quelli selezionati per l’album del 1982. Prometheus e Tadlow consegnano finalmente alle stampe due Cd con l’integrale eseguita dall’Orchestra di Praga.
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*Rumors . Voci dal mondo dello spettacolo
Willow Smith, la superstar di soli 10 anni
zioni dell’ultima nata di famiglia: Willow Smith, 10 anni e una
A Hollywood la mania delle baby star pare non arrestarsi. Anzi,
vita da star che farebbe impallidire anche il più famoso tra i vip
sembra stia prendendo una preoccupante deriva. Non basta
di casa nostra. La bimba (perché di bimba si tratta!) dopo aver
Madonna che ha deciso di lanciare nella fagocitante centrifuga
esordito come attrice a soli 7 anni in Io sono leggenda, accanto
dello showbiz la figlia Lourdes, poco più che 13enne, e con-
a suo padre Will Smith, adesso si è data anche alla musica, e
sacrarla come stilista nell’olimpo del fast fashion. Non è suf-
sta scalando le classifiche di mezzo mondo con il singolo Whip
ficiente Lenny Kravitz che porta sua figlia Zoe (ormai 22enne,
my hair, raggiungendo numeri e un successo che musicisti af-
praticamente un’adulta rispetto alle altre!) in discoteca da
fermati non sono riusciti a ottenere se non dopo una carriera
quando era poco più che bambina. Per non parlare poi di Suri
lunga una vita. Ma non è tutto, la piccola Willow è già una
Cruise, che già si atteggia a regista, fa capricci da diva sul set e
riconosciuta icona fashion dallo stile improbabile, certo, eppu-
si permette di dare consigli di recitazione a sua mamma Katie
re capace di sfoggiare mise aggressive e di tendenza, con un
Holmes, sotto l’obiettivo costante dei paparazzi! Ora ci pensa
hairstyle degno della migliore Rihanna. Sempre in giro tra se-
la famiglia Smith a pigiare il piede sull’acceleratore della cele-
rate mondane, presentazioni e ospitate in salotti come quello
brità in versione pappa & pannolini e a far impennare le quota-
di Oprah Winfrey o Ellen DeGeneres, la ragazzina non si per-
*Lo scaffale . Cinema e libri ::di Anna Medici
ACCIAIO
• Autore: Silvia Avallone • Editore: Rizzoli
de nemmeno una fashion week a fianco di sua mamma Jada Pinkett, ormai molto meno famosa della figlia. Insomma, non c’è dubbio che tra tutte le baby star Willow regni decisamente sovrana. Ma nessuno ha detto ai responsabilissimi genitori Will e Jada che i figli non sono macchine da soldi e che la fama - soprattutto a una certa età - può dare alla testa? Altro che fine alla Lindsay Lohan! Se in casa Smith non si danno una calmata gli effetti potrebbero essere molto più devastanti. Eva Longoria: flirt con Eduardo Cruz La star di “Casalinghe disperate”, appena divorziata dal campione di basket francese Tony Parker, avrebbe una liaison con il fratello di Penélope Cruz, Eduardo, che ha dieci anni di meno
A distanza di un anno dall’uscita del fortunato romanzo d’esordio di Silvia Avallone, Acciaio (315.000 copie in 25 edizioni) diventa un film. È ormai ufficiale. Ha dirigere la storia delle due adolescenti Francesca e Anna, legate da un’amicizia “senza parole” dovrebbe essere Stefano Mordini mentre la sceneggiatura probabilmente affidata alle mani di Giulia Calenda, figlia di Cristina Comencini. E per Silvia Avallone, entusiasta del progetto, potrebbe continuare così l’ascesa verso il successo che sembra non abbandonarla. In attesa della trasposizione cinematografica, restiamo sulle pagine del libro e delle sue protagoniste Francesca a Anna, quasi quattordicenni, che vivono nei casermoni di Via Stalingrado a Piombino. Un quartiere di periferia fatto di palazzi popolari in cui vivono famiglie disagiate, operai che lavorano per pochi soldi presso un’industria siderurgica ma anche malfattori, spacciatori e drogati nell’attesa di diventare un giorno qualcuno. In mezzo a tutta questa umanità, crescono le due adolescenti, amiche inseparabili, che si sono trovate e scelte, unite l’una all’altra da una forma di “alleanza” forte quanto l’amore. Quando il corpo adolescente inizia a cambiare, a esplodere sotto i vestiti, in un posto così non hai alternative: o ti nascondi e resti tagliata fuori, oppure sbatti in faccia agli altri la tua bellezza, la usi con violenza e speri che ti aiuti a essere qualcuno. Loro ci provano, convinte che per sopravvivere basti lottare, ma la vita è feroce e non si piega, scorre immobile senza vie d’uscita. Poi un giorno arriva l’amore, però arriva male, le poche certezze vanno in frantumi e anche l’amicizia invincibile tra Anna e Francesca si incrina, sanguina, comincia a far male, diviene persino gelosia. A quel punto le loro strade si separeranno. Silvia Avallone racconta un’Italia in cerca d’identità e di voce, apre uno squarcio su un’inedita periferia operaia nel tempo in cui, si dice, la classe operaia non esiste più. Un libro che si legge tutto d’un fiato e che offre un ritratto del nostro paese di grande attualità.
*Rewind: il DVD del mese ::di Massimo Mostacci della pur splendida Eva. I due hanno trascorso il Natale a casa di lei, soli soletti! L’ultimo a confermare la notizia è il New York Post, che ha raccolto le testimonianze dei vicini di villa dell’attrice a Los Angeles. “La mattina di Natale abbiamo visto Eva nel suo garage, dopo è arrivato Eduardo. Hanno trascorso tre giorni insieme”, hanno riferito. È solo l’ultimo degli avvistamenti. Secondo indiscrezioni, infatti, la Longoria ed Eduardo Cruz avrebbero una liaison già da prima che il matrimonio di lei andasse a rotoli ufficialmente perché Tony Parker, il campione di basket francese dei San Antonio Spurs, la tradiva. “Eduardo sarebbe una causa del divorzio”, dicono i più maligni. L’attrice, però, tramite i suoi portavoce smentisce il flirt: “Siamo solo buoni amici”.
L’ULTIMO DOMINATORE DELL’ARIA Regia: M. Night Shyamalan Cast: Noah Ringer, Dev Patel, Nicola Peltz, Jackson Rathbone Genere: Avventura Durata: 103’ Formato: DVD & Bluray
Contenuti speciali: Origini dell’Avatar, Scene Inedite, Le Papere del Film, L’assedio del Nord, Katara per un Giorno, L’Assedio del Nord, Alla scoperta de L’Ultimo Dominatore dell’Aria Dal genio creativo di M. Night Shyamalan, già regista de Il Sesto Senso, arriva in DVD e Blu-ray L’Ultimo Dominatore dell’Aria: l’incredibile viaggio di un giovane eroe chiamato a salvare il suo mondo. Il film, firmato Paramount Pictures e Nickelodeon Movies, è tratto dalla serie animata “Avatar: la leggenda di Aang” e racconta la storia di quattro ::di Anna Medici Nazioni: Aria, Acqua, Terra e Fuoco, in lotta tra di loro da lungo tempo, la cui pace potrà essere ristabilita solo grazie all’Avatar, un ragazzo con il potere di comandare tutti e quattro gli elementi.
MASSIMO DAPPORTO IN “L’APPARTAMENTO” CON BENEDICTA BOCCOLI
Teatro*
::di Chiara Rovan
LA VERVE DI BILLY WILDER AL TEATRO QUIRINO
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all’11 al 30 gennaio il Teatro Quirino ospiterà la pluripremiata commedia (5 Oscar, 3 Golden Globe e Coppa Volpi a Venezia per Shirley MacLaine) dello sceneggiatore e regista austro-americano Billy Wilder (A qualcuno piace caldo, Sabrina), per la regia di Patrick Rossi Gastaldi e l’adattamento teatrale italiano di Edoardo Erba e Massimo Dapporto. Nel cast, oltre ai protagonisti, Rossana Bonafede, Riccardo Peroni, Carlo Ragone, Riccardo Maria Tarci e le musiche originali di Antonino Armagno eseguite dalla Elio and Freddy’s Big Band. Il contabile C.C. Baxter (Dapporto-Jack Lemmon), detto Ciccibello, impiegato in una grossa compagnia di assicurazioni americana, riesce ad accattivarsi le simpatie dei dirigenti della sua azienda prestando loro, per scappatelle extraconiugali, il suo piccolo appartamento. Tutto procede felicemente finché Baxter non si innamora di Fran Kubelik (Boccoli-MacLaine), una delle signorine che manovrano i grandi ascensori del palazzo aziendale. Presto però egli scopre che questa è l’amante del capo del personale, Jeff D. Sheldrake, che si rivolge proprio a lui per ottenere l’uso dell’appartamento. La riluttanza di Baxter viene vinta grazie ad una promozione piuttosto cospicua. Qualcosa però va storto e Baxter, presa coscienza dei suoi sentimenti e della necessità di doversi finalmente comportare da uomo, si licenzia. Riuscirà l’amore a trionfare sulla carriera, il denaro e il successo? Ha detto il regista Gastaldi: “Ho volutamente lasciato l’ambientazione negli anni ’60, così come nel film, come se riconquista, innocenza, candore, etica e amore fossero valori del passato”, e ha aggiunto: “Sono molto felice di aver dato luce teatralmente al famoso C.C. Baxter insieme a Massimo Dapporto, attore caldo, pieno di sfaccettature ironiche, a volte beffardo, malinconico, ma con nevrosi nascoste che ben servono all’infelice protagonista. La dolcezza amara di Benedicta Boccoli, non priva di senso comico, aiuta a far vivere Fran, inadeguata amante del gran direttore”. Conclude Dapporto: “È una commedia brillante per pochi attori che fa presa sul pubblico con garbo. È una bella storia con lieto fine e la gente viene volentieri. Io, poi, adoro la comicità di Wilder come quella di Neil Simon e Woody Allen, che per superare i loro problemi affrontano i problemi di tutti facendo ridere”.
RIAPRE IL TEATRO AMBRA JOVINELLI DOPO DUE ANNI DI CHIUSURA SANTOS di Roberto Saviano con Ivan Castiglione, Francesco Di Leva, Giuseppe Gaudino, Giuseppe Miale Di Mauro, Adriano Pantaleo dal 25 al 30 gennaio al Teatro Ambra Jovinelli
Il Teatro Ambra Jovinelli riapre con una grande stagione tra satira, comicità moderna e impegno civile, e si presenta al pubblico romano come ‘’teatro popolare’’ rinato grazie alla volontà del quartiere Esquilino in cui si trova (Piazza G. Pepe), e grazie al coraggio imprenditoriale della società Officine Culturali che ha deciso di investire dei soldi senza al momento alcun finanziamento pubblico. Tra gli spettacoli di gennaio: Eduardo: più unico che raro! con Rocco Papaleo; Terra padre da Roberto Saviano con Neri Marcorè; Santos di Roberto Saviano con Ivan Castiglione.
ANNO NUOVO, TEATRO NUOVO: ALLA LA GARBATELLA APRE L’AMBRA
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l gruppo storico del vecchio Ambra Jovinelli, guidato da Valerio Terenzio, ha inaugurato lo scorso ottobre il nuovo spazio teatrale di 250 posti in piazza Giovanni da Triora (quella del bar dei Cesaroni), celebrando per una settimana intera la sua festa di aperutra insieme a tanti ospiti tra cui: Serena Dandini, ex direttrice artistica dell’Ambra Jovinelli, la famiglia Guzzanti al completo, Francesca Reggiani, Marco Marzocca e Dario Vergassola. “È una grande occasione”, dice Andrea Catarci, presidente del municipio XI, “anche per gli artisti che respireranno il protagonismo di tante realtà del nostro quartiere. Sarà davvero una piacevole contaminazione”.
MICHELINA di Edoardo Erba con Maria Amelia Monti, Giampiero Ingrassia dal 25 al 30 gennaio al Teatro Ambra alla Garbatella
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ACCHIAPPAFILM 45
Televisione* ::di Paolo Baroni
Appuntamento con la colt. Studio Universal dedica un ciclo di titoli storici al western americano. Ogni lunedì.
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iete pronti ad indossare spolverino, cappello a falde larghe e cinturone con cartucciera? Studio Universal
dedica agli amanti del western un ciclo di titoli che hanno fatto la storia del genere. L’appuntamento con i miti della frontiera è ogni lunedì in prima serata,
Spettacolo* ::di Paolo Baroni
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1953, forse il film più ironico della serie, interpretato da Alan Ladd nei panni di Shane, un solitario misterioso e silenzioso che decide di proteggere una coppia di contadini di un villaggio dai soprusi di un gruppo di prepotenti (Oscar alla fotografia e 4 nomination anche se, si sa, i soci dell’Academy non hanno mai amato il western). Si prosegue con Montana Winchester prima collaborazione tra il regista Anthony Mann e James Stewart. Quest’ultimo interpreta un eroe particolare, Lin McAdam, all’inseguimento di Dutch Brown per riappropriarsi di un fucile e vendicare la morte del patrigno. Chiude la rassegna un film di Howard Hawks, Un dollaro d’onore del 1959, un vero e proprio cult che può essere considerato la risposta brillante a Mezzogiorno di fuoco. Il film tratta un’altra impresa coraggiosa ma questa volta l’uomo della legge non è solo.
sbalordito il mondo con un pupazzo, assistente del mago che si anima e ne combina delle belle; il campione d’Asia in carica, il coreano Lim Jae Hoon che è, oggi, il prestigiatore più innovativo con il classico numero delle colombe; Aaron Crow, belga, con la sua magia bizzarra; Raymond Crowe, australiano, la cui poesia e l’incredibile destrezza affascineranno e riusciranno a coinvolgere anche il più smaliziato degli spettatori. Gran finale con Dani Lary il più conosciuto e famoso mago di Francia, Star di tutte le puntate del “Plus Grand Cabaret du Monde” che mostrerà al pubblico di Supermagic 2011 alcune delle sue migliori illusioni e chiuderà lo show con il suo incredibile pianoforte volante. Come tutti gli anni si esibirà in un piccolo intermezzo anche il padrone di casa, l’avvocato Remo Pannain, organizzatore dell’evento.
La regia dello spettacolo è affidata anche quest’anno a Vito Lupo, già campione del mondo dei prestigiatori e consulente degli
: 1 1 0 2 ic g a m r e p u S Olimpico l’ottava edizione Infinito Aldelteatro festival della magia
opo gli straordinari consensi ottenuti dalle precedenti edizioni, torna al Teatro Olimpico dal 28 gennaio al 6 febbraio Supermagic con l’ottava edizione del Festival della Magia. Il nuovo grande spettacolo, intitolato Infinito, permetterà al pubblico capitolino di poter vivere ancora una volta le grandi emozioni che solo la grande magia dal vivo può dare. L’evento romano è cresciuto di anno in anno per le scelte sempre di altissimo livello dei suoi organizzatori ed anche quest’anno il cast è sconvolgente e incredibilmente internazionale, otto grandi artisti, prestigiatori e illusionisti, otto nazioni di provenienza diversa: il Giapponese Yo Kato la cui destrezza ha sbalordito anche i prestigiatori più smaliziati; Vic & Fabrini, brasiliani, campioni del mondo di magia che hanno
46 ACCHIAPPAFILM
per tutto il mese di gennaio. Si parte con Rio Bravo del 1950, ultima parte della trilogia sulla cavalleria di John Ford con John Wayne, colonnello nordista che si ritrova a comandare suo figlio York, soldato semplice che non vede da oltre quindici anni, da quando i suoi genitori si sono separati. A seguire il classico del genere Mezzogiorno di fuoco del 1952, di Fred Zinnerman e con Gary Cooper, un grande western ricco di suspence e una chiara allegoria del clima di paura instaurato dal senatore McCarthy, che prese di mira tutti quegli artisti sospettati di essere vicini all’ideologia comunista. Il regista rappresenta la coraggiosa presa di posizione di un uomo contro le avversità nel nome della legge (3 Oscar, uno di questi a Cooper nonostante all’inizio fosse stato considerato troppo vecchio per la parte). Il ciclo prosegue con Il cavaliere della valle solitaria del
eventi speciali di Disney in florida, uno dei prestigiatori più popolari del segreto mondo dell’illusione.