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M A G G I O
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I film di MAGGIO dear john le ultime 56 ore la bella societÀ piacere sono un po’ incinta the final destination 3d la nostra vita una canzone per te sex & the city 2
TARIFFA ROC: POSTE ITALIANE S.P.A. SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1 COMMA 1 - DCB - ROMA
Le anteprime di GIUGNO tata matilda e il grande botto lei È troppo per me
TeATRO Luisa Ranieri e L’oro di Napoli
Dal videogioco al grande schermo. Il Principe Jake Gyllenhall è il protagonista della nuova avventura Disney
COPIA OMAGGIO
SOMMARIO
La vostra guida al meglio del cinema e dello spettacolo CineCarnet Trame e schede dei film di maggio 06 Cover Story Prince of Persia - Le sabbie del tempo 08
Una canzone per te 33 Sex & the City 2 35 Le anticipazioni Tata Matilda e il grande botto 38 Lei è troppo per me 41
Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio 26 The road 27 La Papessa 27 La regina dei castelli di carta 27 The last station 27
COLOFON Direttore Responsabile Massimo Mostacci massimo@visioni-grafiche.it Direttore Editoriale Claudio Petrollo claudio@visioni-grafiche.it Relazioni Esterne Anna Calà anna@visioni-grafiche.it Art Direction Cristian Bifolco cristian@visioni-grafiche.it Redazione Grafica Giada Gargano In Redazione Maurizio Carta (caporedattore), Ombretta Petrollo Hanno collaborato Barbara Zorzoli, Luca Ticconi, Giuliano Tomassacci, Gaia Aversa, Emanuela Andreocci, Chiara Rovan, Andrea Sorge, Valentina Stefani, Arianna Ramella Benna, Anna Medici, Maria Letizia Panerai, Alessandro Fresilli, Gabriele Blandamura
Prime visioni Dear John 12 Le ultime 56 ore 14 La bella società 18 Piacere sono un po’ incinta 21 The final destination 3D 21 La nostra vita 29
Gli altri film Notte folle a Manhattan 16 Puzzole alla riscossa 16 Draquila-L’italia che trema 16 Christine Cristina 16 Robin Hood 26 Manolete 26 Shadow 26
Rumors Gossip e news dal mondo dello spettacolo 42 Sonoro Musica per le immagini 43 Lo scaffale Cinema e libri 45 Rewind Il DVD del mese 45 Teatro L’oro di Napoli all’Argentina; Francesco e il re al Quirino; Pinocchio al Sistina; 80 voglia di... ‘80 46
Società Editrice Visioni Grafiche srl Via Padre S.F. Pifferi, 39 00126 Roma Tel. 06.52363798 - Fax 06.52363694 info@visioni-grafiche.it Stampa Amadeus srl Distributore per cinema, teatri, università e bar M.G. Service Acchiappafilm Cinema + Spettacolo Reg. trib. di Roma n. 3/2010 del 19.1.2010
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ACCHIAPPAFILM 3
VG
visioni grafiche
n le date di uscita dei film possono subire variazioni AIUTO VAMPIRO
PUZZOLE ALLA RISCOSSA
7 MAGGIO
7 MAGGIO
La vita di Darren viene stravolta quando il vampiro Larten Crepsley lo trasforma in USA 2009 un essere assetato di sangue. Il ragazzo è Genere: Fantasy così costretto a unirsi al Cirque Du Freak, Regia: Paul Weitz spettacolo dove si esibiscono mostruose Con: Salma Hayek, creature come l’uomo serpente, il lupo John C. Reilly, Ray mannaro, la donna barbuta e il gigante Stevenson forzuto. Mentre conosce i suoi nuovi poDist.: Universal Pictures teri, Darren finisce nel bel mezzo di una guerra tra vampiri. Durata: 109’
PAG. 16
PAG. 12
*CINECARNET
PAG. 16
CHRISTINE CHRISTINA
ROBIN HOOD
7 MAGGIO
12 MAGGIO
Vita della poetessa italiana Cristina da Pizzano, figura esemplare nella storia Italia 2010 della letteratura. Cresciuta a Parigi nel Genere: Storico momento del passaggio dalla notte del Regia: Stefania Sandrelli Medioevo all’alba dell’Umanesimo, fu Con: Amanda Sanla prima donna capace di vivere soltandrelli, Alessio Boni, to grazie alla propria penna, dopo esseAlessandro Haber re precipitata da un’agiata condizione Dist.: 01 Distribution nella miseria più tremenda, con due figli piccoli da allevare. Durata: 92’
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DEAR JOHN
ADAM 14 MAGGIO
John Tyree e Savannah Curtis, due ragazzi dalle storie opposte, si innamorano USA 2009 durante il congedo di John dall’esercito. Genere: Drammatico Poco dopo l’America viene colpita dagli Regia: Lasse Hallström attentati terroristici dell’11 settembre Con: Channing Tatum, 2001 e il ragazzo viene impegnato in Amanda Seyfried, missioni di guerra in Medioriente. Il loro Scott Porter unico contatto rimane allora lo scambio Dist.: Sony Pictures di lettere d’amore, una corrispondenza dalle conseguenze fatali. Durata: 105’
PAG. 08
DUE VITE PER CASO
MANOLETE 14 MAGGIO
PAG. 26 13
Tre adolescenti stranieri, o meglio italiani di seconda generazione, si offrono alla Italia 2009 videocamera. L’attesa, il risentimento, Genere: Documentario l’ironia e l’isolamento come difesa: un laRegia: Claudio Giovannesi boratorio multiculturale dove la cadenza Con: Alin Delbaci, rumena, i riti islamici e un fidanzato in Nader Sarhan, Masha Ukraina scandiscono un vissuto a cavallo tra mondi remoti e incombenti il cui uniCarbonetti co spazio di sintesi sono la vita e il corpo Dist.: Istituto Luce di un teenager. Durata: 90’
)
Spagna, GB 2007 Genere: Drammatico Regia: Menno Meyes Con: Adrien Brody, Penelope Cruz, Santiago Segura Dist.: Eagle Pictures Durata: 99’
Nell’Oregon un imprenditore immobiliare impegnato a costruire nuove case deve vedersela con dei contestatori molto particolari: un gruppo di creature che abitano il bosco e che non hanno nessuna intenzione di vedere invaso il loro territorio incontaminato e sono fermamente determinati a contrastare ogni tentativo di costruzione.
Robin di Locksley è un arciere al servizio di Re Riccardo Cuor di Leone durante la guerra di Francia.Tornando in Inghilterra, scopre che la contea di Nottingham è governata da un dispotico sceriffo. Nel tentativo di salvare la sua terra, l’arciere mette insieme una banda di fuorilegge che lo aiuti contro lo sceriffo tiranno. Robin di Locksley, lascia così il posto a Robin Hood.
Adam è un giovane lievemente autistico che conduce un’esistenza solitaria finché non si imbatte nella nuova vicina di casa Beth, bella e giovane cosmopolita che gli fa conoscere un mondo nuovo con esiti inaspettati. La loro è una relazione che semplifica qualcosa di universale: riuscire a toccare veramente un’altra persona significa entrare in un territorio sconvolgente e liberatorio
Un ghost writer ha ottenuto un fortuito contratto per redigere le memorie dell’ex primo ministro britannico Adam Lang. Lang si è ritirato negli Stati Uniti, vive in un’isola, immerso nel lusso e nella sicurezza ma presto viene coinvolto in uno scandalo internazionale di cui, senza rendersene conto, lo scrittore farà parte: quello che scrive infatti è materiale altamente scottante.
SHADOW
7 MAGGIO
06 ACCHIAPPAFILM
USA 2009 Genere: Sentimentale Regia: Max Mayer Con: Hugh Dancy, Rose Byrne, Peter Gallagher, Amy Irving Dist.: 20th Century Fox Durata: 99’
7 MAGGIO
FRATELLI D’ITALIA
PAG. 16
USA 2010 Genere: Azione Regia: Ridley Scott Con: Russell Crowe, Cate Blanchett, William Hurt Dist.: Universal Pictures Durata: 148’
7 MAGGIO
Matteo Carli è un ragazzo che vive in una società in cui la gioventù viene Italia 2010 considerata un difetto, se non una Genere: Drammatico vera e propria colpa. Matteo aspetta Regia: Alessandro che qualcosa arrivi a rivoluzionare lo Aronadio stato delle cose. Conduce una “vita per Con: Lorenzo Balducci, caso”, che si trascina senza mete, obietIsabella Ragonese tivi, sogni. La sua energia si trasforma Dist.: Lucky Red in rancore e frustrazione, che prendono vie di sfogo imprevedibili. Durata: 88’
PAG. 14
USA 2010 Genere: Commedia Regia: Roger Kumble Con: Brendan Fraser, Brooke Shields, Matt Prokop Dist.: Eagles Pictures Durata: 92’
14 MAGGIO
PAG. 26
Italia 2009 Genere: Horror Regia: Federico Zampaglione Con: Jake Muxworthy, Karina Testa Dist.: Ellemme Group Durata: 80’
David, un soldato tornato dall’Iraq, parte per un viaggio in bicicletta per dimenticare il suo passato. Incontra Angelina, una giovane misteriosa con cui inizia a esplorare i boschi in cui si trovano. Venuto a conoscenza di una leggenda locale, David dovrà affrontare paure più devastanti di quelle della guerra, per scoprire che la realtà può essere più perversa del peggior incubo.
LE ULTIME 56 ORE
LA STRATEGIA DEGLI AFFETTI
7 MAGGIO
Dei militari italiani capitanati dal Colonnello Moresco, un Ufficiale dal forte Italia 2010 senso del dovere e la grande umanità, Genere: Drammatico ritornati da una missione in Kosovo Regia: Claudio Fragasso scoprono di essersi ammalati a causa Con: Gianmarco Todei proiettili all’uranio impoverito e degnazzi, Luca Lionello, cidono di attirare l’opinione pubblica Simona Borioni barricandosi all’interno di un ospedale Dist.: Medusa e prendendo in ostaggio i malati. I solDurata: 107’ dati danno un ultimatum di 56 ore
14 MAGGIO
NOTTE FOLLE A MANHATTAN
Scontro di civiltà per un ascensore in Piazza Vittorio
7 MAGGIO
14 MAGGIO
USA 2010 Genere: Commedia Regia: Shawn Levy Con: : Steve Carell, Tina Fey, Mark Wahlberg Dist.: 20th Century Fox Durata: 90’
I Foster sono una tipica coppia suburbana la cui vita matrimoniale è minacciata dal fantasma della noia, fino a quando una sera, in un locale di Manhattan, uno scambio di identità vivacizza la cena in maniera fin troppo estrema e la trasforma nel peggiore degli appuntamenti. Ma grazie a questo risvolto inaspettato, i due cominciano a ricordare cosa li ha resi così speciali insieme.
Italia 2009 Genere: Drammatico Regia: Dodo Fiori Con: Paolo Sassanelli, Marta Iacopini, David Nebbia Dist.: Cinecittà Luce Durata: 80’
PAG. 26
Italia 2009 Genere: Drammatico Regia: Isotta Toso Con: Kasia Smutniak, Daniele Liotti, Serra Yilmaz Dist.: Bolero Durata: 96’
Paolo, architetto romano, non si riconosce nel figlio Matteo perchè non vede in lui quelle qualità che lo hanno reso un uomo di successo. Matteo vuole l’attenzione del padre ma non riesce a comunicare con lui. L’imprevisto arrivo di un’estranea nella famiglia, innesca una catena di eventi che conducono Matteo a scoprire i segreti dei suoi genitori e a far emergere le sue emozioni.
La vita di uno stabile della storica piazza Vittorio a Roma, paradigma di ciò che succede oggi in Italia, dove lo scontro di civiltà nasce non solo tra etnie diverse ma tra differenti posizioni culturali, di classe, religiose e psicologiche. Al centro del racconto l’ascensore per il quale si consumano singoli drammi esistenziali, equivoci quotidiani, dispetti tragici e ridicoli, che svelano ed intrecciano frammenti di vita.
I FILM DEL MESE
::di Arianna Ramella Benna
le date di uscita dei film possono subire variazioni N
Non è ancora domani (La Pivellina)
LA BELLA SOCIETÁ
14 MAGGIO
Patrizia, cinquantenne dai capelli rosso fuoco, cercando il suo cane Ercole in Italia 2009 un parco della periferia di Roma, trova Genere: Drammatico una bambina piccolissima lasciata sola Regia: Tizza Covi, su un’altalena, con in tasca un mesRainer Frimmel saggio della mamma che promette di Con: Patrizia Gerardi, tornare, un giorno. La bimba, che dice Asia Crippa di chiamarsi Aia, è accolta in un campo Dist.: Officine Ubu abitato da artisti di circo nel quartiere di San Basilio. Durata: 100’
21 MAGGIO
SONO VIVA
SEX AND THE CITY 2
18 MAGGIO
Rocco, un giovane operaio, accetta di trascorrere la notte come guardiano in Italia 2008 una villa fuori città, vegliando il corpo Genere: Drammatico senza vita di Silvia, la figlia del padrone Regia: Dino e Filippo di casa. Nel corso della nottata, Rocco Gentili realizza che dietro a quella morte si naCon: Giovanna Mez- sconde un mistero. Appassionandosi al zogiorno, Marcello destino della ragazza, scopre finalmenMazzarella te la verità e trova il coraggio di rendere giustizia a Silvia. Dist.: Iris Film
28 MAGGIO
Prince of Persia - Le sabbie del tempo
THE ROAD
19 MAGGIO
28 MAGGIO
USA 2010 Genere: Fantasy Regia: Mike Newell Con: Jake Gyllenhaal, Ben Kingsley, Gemma Arterton Dist.: Walt Disney Durata: 116’
Nella Persia del sesto secolo, il principe Dastan deve impedire a un nobile malvagio di impossessarsi delle sabbie del tempo, un dono degli dei che può invertire il tempo e permette a chi lo possiede di dominare il mondo. Per raggiungere questo scopo , si allea con la principessa rivale e insieme si lanciano in una lotta contro le forze oscure.
Italia 2009 Genere: Drammatico Regia: Gian Paolo Cugno Con: Raoul Bova, Maria Grazia Cucinotta Dist.: Medusa Durata: 141’
USA 2010 Genere: Commedia Regia: Michael Patrick King Con: Sarah Jessica Parker, Kim Cattrall Dist.: Warner Bros Durata: 98’
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USA 2009 Genere: Drammatico Regia: John Hillcoat Con: Viggo Mortensen, Kodi Smit-McPhee, Charlize Theron Dist.: Videa-CDE Durata: 98’
Un racconto ricco di intrecci compreso fra gli anni ‘60 e gli ‘80 nella Sicilia delle lotte sociali, dei conflitti familiari e degli scontri di classe. Protagonisti due fratelli e un loro amico di sempre, quasi fratello acquisito, che attraversano la vicenda affiancati da numerosi personaggi, ciascuno con una propria, forte identità.
Carrie, Samantha, Charlotte e Miranda tornano nuovamente al cinema. Questa volta la pellicola si svolge in Marocco dove le donne si troveranno tra danzatrici del ventre e beduini. Ci saranno anche ambientazioni anni Ottanta per il film, quando Carrie si ricorda della prima volta che si è trasferita a New York e su come ha fatto la conoscenza delle amiche di una vita.
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Un futuro post-apocalittico dove il mondo è stato trasformato in un luogo freddo, buio e crudele. Un padre e suo figlio attraversano a piedi gli Stati Uniti. Mentre cerca di proteggere il suo bambino dagli assalti dei predoni e dei cannibali, l’uomo racconta al figlio la propria vita, ed il mondo com’era prima del cataclisma.
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COPIA CONFORME
UNA CANZONE PER TE
21 MAGGIO
James, scrittore inglese, durante una conferenza sulla relazione tra l’originaItalia/Iran 2009 le e la copia nell’arte, conosce una galGenere: Drammatico lerista francese, con cui passa qualche Regia: Abbas Kiaroora per le strade di un paese toscano. stami Quando la donna lo spaccia per suo Con: Juliette Binoche, marito, un uomo assente, lo scrittore William Shimell si presta al gioco. Un gioco che però si Dist.: Bim rivela pericoloso e in cui verità e menzogna si mescolano inesorabilmente. Durata: 94’
28 MAGGIO
THE FINAL DESTINATION 3D
THE LAST STATION
21 MAGGIO
28 MAGGIO
USA 2009 Genere: Horror Regia: David R. Ellis Con: Bobby Campo, Shantel VanSanten, Mykelti Williamson Dist.: Warner Bros Durata: 82’
La storia inizia con una corsa automobilistica in cui, in seguito ad un incidente, le auto volano sul pubblico a 180 miglia l’ora. L’incidente è in realtà un sogno del protagonista, il quale si accorge che ciò che ha visto è una premonizione destinata ad avverarsi. Torna l’appuntamento con la morte: i protagonisti dovranno escogitare metodi ingegnosi per cercare di sfuggirle.
Italia 2010 Genere: Commedia Regia: Herbert Simone Paragnani Con: Emanuele Bosi, Agnese Claisse Dist.: Videa-CDE Durata: 98’
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Italia 2010 Genere: Commedia Regia: Daniele Luchetti Con: Elio Germano, Raoul Bova, Isabella Ragonese Dist.: 01 Distribution Durata: 95’
Claudio è un giovane operaio che lavora in uno dei tanti cantieri della periferia romana. È sposato, ha due figli, ed è in attesa del terzo. Il rapporto con sua moglie Elena è fatto di grande complicità, vitalità, sensualità. All’improvviso, però, Elena muore e Claudio non è preparato a vivere da solo. Rimuove il dolore e pensa solo a sfidare il destino, e a dare ai figli quello che lui non ha mai avuto: le cose.
28 MAGGIO
PAG. 29
Svezia 2010 Genere: Poliziesco Regia: Daniel Alfredson Con: Michael Nyqvist, Noomi Rapace, Michalis Koutsogiannakis Dist.: Bim Durata: 148’
PIACERE, SONO UN PO’ INCINTA
La Papessa
21 MAGGIO
28 MAGGIO
USA 2010 Genere: Commedia Regia: Alan Poul Con: Jennifer Lopez, Alex O’Loughlin, Michaela Watkins Dist.: Sony Pictures Durata: 115’
Davide è convinto che essere uno dei ragazzi più popolari della scuola lo metta al riparo da ogni responsabilità. Ma la sua sfrontatezza gli gioca un brutto scherzo, facendogli perdere la ragazza che tutti gli invidiano. Davide vorrebbe poter tornare indietro e gli viene data la possibilità di rivivere la giornata che gli ha cambiato la vita. Ma il destino ci mette lo zampino.
Veronica “Ronnie” Miller è una ragazza di diciassette anni. Quando i genitori divorziano, suo padre si trasferisce da New York a Tybee Island, in Georgia ma la situazione diviene insostenibile al punto che la madre la manda a passare l’estate da lui per risistemare il loro rapporto. Solo così Ronnie capirà il vero significato dell’amore che può esistere tra padre e figlia.
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LA REGINA DEI CASTELLI DI CARTA
La nostra vita 21 MAGGIO
Germania, Russia 2009 Genere: Drammatico Regia: Michael Hoffman Con: Helen Mirren, Christopher Plummer, James McAvoy Dist.: Walt Disney Durata: 112’
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Dopo anni di ricerca del principe azzurro, Zoe decide che l’attesa sta diventando troppo lunga e, determinata a diventare madre, prende un appuntamento per l’inseminazione artificiale, ma proprio quel giorno incontra Stan, la sua possibile anima gemella. Una commedia che esplora l’amore, il matrimonio e la famiglia “a rovescio”.
PAG. 21
Germania/GB 2009 Genere: Drammatico Regia: Sönke Wortmann Con: Johanna Wokalek, David Wenham Dist.: Medusa Durata: 149’
Nel terzo episodio della saga Millenium ritroviamo i personaggi di Lisbeth Salander e Mikael Blomkvist. Con l’aiuto di molte persone, fra le quali Dragan Armanskij, amministratore delegato e capo operativo della società di sicurezza Milton Security, l’ex capo di Lisbeth e integerrimi agenti della Säpo, Lisbeth e Mikael tenteranno di eliminare le mele marce dai servizi segreti e far emergere la verità.
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814 d.C.: Johanna sembra condannata a vivere una vita con un destino già scritto, tipico delle ragazze di quell’epoca: lavoro, figli e una morte prematura. Allora prende una decisione che avrà conseguenze enormi: facendosi chiamare Fratello Johannes, Johanna riesce ad entrare in un monastero travestita da uomo, dove vivrà facendo il medico e guadagnandosi la stima di tutti.
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ACCHIAPPAFILM 07
n dal 19 Maggio nei cinema
COVER STORY*
::di Andrea Giovanni Sorge
PRINCE OF atto da un videogioco tr ie ov -m on ti ac un a Ancor n resteranno delusi! no ns fa I e. al on zi ra ne trans-ge dal glorioso successo
S
ono anni ormai che fra remake e pellicole ispirate serie televisive, fumetti e cartoni animati, Hollywood non si fa mancare nulla. In tempi di crisi di idee, scioperi di sceneggiatori e difficoltà varie, “prendere in prestito” soggetti preesistenti, sviluppandoli e
aggiornandoli, può essere la via più redditizia per sbarcare il lunario. Immaginate quindi quanto possa essere facile, qualora si voglia fare un film tutto azione&avventura, saccheggiare dal coloratissimo e ipercinetico mondo dei videogames. Con Tomb Raider e la sexy eroina Lara Croft/Angelina Jolie è andata bene. Lo stesso dicasi con i vari episodi di Resident Evil. Potrebbe soddisfare più di un appassionato anche questo Prince of Persia: Le sabbie del tempo targato Walt Disney, trasposizione dell’omonimo videogioco targato Ubisoft del 2003, a sua volta rivisitazione del mitico Prince of Persia degli anni ’90 ormai un vero e proprio pezzo di modernariato dei videogames. L’ambientazione esotica da mille e una notte, qui trasposta nella Persia medievale, non può
PERSIA LE SABBIE DEL TEMPO che accrescere l’appeal e la forte attrattiva che pellicole di questa risma hanno su un pubblico generalista e tecnologicamente al passo coi tempi. La trama è naturalmente “fiabisticamente” funzionale e senza metafisici fronzoli: nella Persia del sesto secolo d.C., il principe Dastan si allea con la bella principessa Tamina. Insieme cercheranno di sottrarre al perfido e nobile Nizam le cosiddette “sabbie del tempo”, una specie di clessidra di origine divina in grado di regolare e controllare a proprio piacimento il flusso del tempo. Nel ruolo dell’eroe buono e valoroso, tutto muscoli e armature, uno Jake Gyllenhaal letteralmente rimodellato dal body building. Gli allenamenti a base di parkour - una sorta di mix fra ginnastica, danza e arti marziali da praticare saltando
fra i muri e i marciapiedi metropolitani - e, probabilmente, una dieta iperproteica devono aver sortito il loro effetto e la fisicità dell’attore è ora scolpita e lontanissima da quella mingherlina e inerme del cowboy timido di Brokeback Mountain. La dolce principessa è Gemma Arteton, evidentemente a suo agio nei ruoli “tosti”, reduce dall’ultimo Bond e già pronta a calarsi nel prossimo Scontro fra Titani. Nei panni del cattivone di turno, il premio Oscar Ben Kingsley in libera uscita dai ruoli più seriosi e impegnati che gli vengono generalmente affidati. Mike Newell alla regia da un’ottima prova di eclettismo, passando dalle atmosfere romanzesche e raffinate de L’amore ai tempi del colera a quelle adrenaliniche e muscolari di questo fanta-film denso di inseguimenti, avventura, un pizzico di ro-
CURIOSITÀ • Un italiano a corte - Sul set come addetto all’illuminazione ma anche supervisore di alcuni effetti speciali, l’italiano Daniele Bigi. • Ritardi - Il film sarebbe dovuto uscire in realtà nel 2009. Era già pronta anche la locandina raffigurante l’attore protagonista. Ritardi di produzione hanno però fatto slittare al 2010 l’uscita del film. • Bentornata Alanis! - Nella colonna sonora di Prince of Persia anche “I remain”, brano della cantautrice canadese Alanis Morissette, da tempo lontana dalla scena musicale. • Potenza del Marketing - Contando sull’effetto traino del film, la Ubisoft ha messo a punto un nuovo capitolo del videogioco da cui è tratto Prince of Persia
manticismo che non guasta mai, dispendio di mezzi, energie e futuribili effetti speciali. Prince of Persia riesce dove Street Fighter e Mortal Kombat hanno fallito: nel dare credibilità alla dimensione del combattimento, sia questo armato o a mani nude, impreziosendo la già vasta iconografia sul tema con un nuovo eroe che, a dispetto della sua natura “tecnologica” molto ha in comune con i cavalieri senza macchia delle care vecchie fiabe che la Disney Pictures conosce molto bene. Una vera manna dal cielo insomma per chiunque ami questo tipo di cinema pieno di azione, ritmo e indubbio fascino visivo.
EXTRA IL CODICE MOLINA
In Prince of Persia: Le sabbie del tempo interpreta col consueto mestiere lo sceicco Amar. Ma avrete l’impressione di averlo gia visto decine di altre volte. Con quella sua faccia un po’ così, i lineamenti duri e spigolosi... Alfred Molina appartiene a quella schiera di attori di razza che non temono i ruoli da comprimari e passano da un set all’altro senza i divismi del caso. Classe 1953, nato a Londra da padre spagnolo e madre italiana, Molina fa la sua prima apparizione dell’avventuroso I predatori dell’arca perduta. Da ricordare nella prima parte della sua carriera il ruolo di un omosessuale ne L’importanza di essere Joe. Da allora la sua attività non ha conosciuto pause. Ha preso parte - quasi mai da protagonista ma sempre con ruoli - chiave - ad alcuni fra i film più significativi dell’ultima era, da Boogie nights a Chocolat, da Magnolia a Spiderman 2 passando per Frida, dove ha diviso la scena con Salma Hayek, e Il codice da Vinci. Non si è negato neanche Broadway: di successo la sua rivisitazione de “Il violinista sul tetto”. Ultimamente è stato il padre affettuoso e permissivo di Carey Mulligan in An education. Eclettismo, indubbio talento, oculatezza nelle scelte: Alfred Molina non ha bisogno di essere anche bello...
Trovare l'amore ti renderĂ felice. Aspettarlo ti sconvolgerĂ .
n dal 7 Maggio nei cinema
PRIMA VISIONE*
DEAR ::di Andrea Giovanni Sorge
L’ennesimo bestseller di Nicholas Sparks sbarca sugli schermi italiani il 7 maggio. Strage di cuori annunciata...
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Channig Tatum e Amanda Seyfiend
)
12 ACCHIAPPAFILM
erti sodalizi sono a prova di tutto. Quello fra lo scrittore Nicholas Sparks ed il cinema ad esempio, è uno di quegli amori corrisposti, ricambiati e attesi dal pubblico con fervente impazienza. Sparks è, nel campo editoriale, una garanzia, un marchio riconoscibile e per questo amatissimo: i suoi romanzi rosa contano uno stuolo di lettori - non più solo di sesso femminile - pronto di volta in volta ad acquistare i suoi libri a scatola chiusa. Merito delle storie d’amore intense ma mai troppo sdolcinate che l’autore riesce a costruire attorno a personaggi credibili, nei cui palpiti del cuore si immedesimano in molti. Il passaggio dalla carta stampata al grande schermo in questi casi è quasi d’obbligo. È sufficiente un regista di onesto mestiere e degli interpreti funzionali per far si che quelle pagine grondanti sentimento si animino per la gioia dei sognatori di tutto il mondo (e delle case di produzione, che portano a casa incassi da capogiro), spesso restituendo intatta la magia del libro, se non addirittura migliorandola. È stato così per Le parole che non ti ho detto, I passi dell’amore, Le pagine della nostra vita, Come un uragano, tutti successi commerciali. C’è da scommettere che accadrà lo stesso per questo Dear John, tratto dal bestseller dello scrittore americano “Ricordati di guardare la luna”, edito da noi nel 2006 da Frassinelli. John e Savannah si conoscono in circostanze del tutto casuali sulla spiaggia. Già in quell’occasione lui ha occasione di mostrare il suo lato eroico e sprezzante del pericolo, recuperando la di lei borsetta caduta a molti metri sotto il mare. Sarà amore praticamente da subito... Ma John di mestiere fa il soldato, e la sua li-
JOHN cenza è ormai al termine. La tragedia dell’11 settembre incombe sulle loro giovani vite. Una fitta corrispondenza - il vero fulcro della vicenda - li terrà uniti. Dietro l’angolo, nuovi amori, scelte dolorose ed ineffabili colpi di mano del destino. Dear John si inserisce a pieno titolo nel filone amore/guerra, sfruttando vecchi cliché come le lettere dal fronte ma anche affidandosi quasi completamente al carisma e all’alchimia sprigionati dai suoi protagonisti. Belli, bravi e amati dalla cinepresa, Channing Tatum e Amanda Seyfiend funzionano a meraviglia. Il primo mettendo il viso imbronciato e i muscoli d’acciaio a servizio del suo personaggio di rabbioso e tormentato dal cuore d’oro, la seconda trasmettendo dolcezza e fragilità dal fondo degli occhioni blu. Alla regia, il re del cinema del sentimento, lo svedese Lasse Hallström, che ha già fatto piangere mezzo mondo con la storia del cane Hachiko e vanta nella propria filmografia altri successi come Chocolat e Le regole della casa del sidro. Dear John è un vero è proprio trionfo per chiunque ami questo cinema fatto di tramonti dorati, baci appassionati, passeggiate sul bagnasciuga, paesaggi da cartolina, tenerezze assortite, dialoghi al sapore di miele ma anche improvvisi colpi di sceneggiatura. Una di quelle storie insomma, dentro le quali anche il più cinico dei cuori di pietra sogna di inciampare, più o meno per caso. Così, tanto per sognare... Perché in fondo la forza dell’amore, al cinema come nella vita, è proprio questa.
CURIOSITÀ • Un talento canterino Che avesse una bella voce l’aveva dimostrato già in Mamma mia. Amanda Seyfiend ce lo ricorda anche qui, cantando la ballad “Little House” nella colonna sonora originale. • Chi si rivede - È cresciuto certo, ma è proprio lui. Henry Thomas, rivale in amore del protagonista, è stato uno dei giovanissimi interpreti di E.T. L’extraterrestre.
• Facce televisive - La filmografia di Richard Jerkins è davvero ricchissima. Eppure ai più è noto per il suo ruolo di impresario funebre nel serial Six Feet Under. • Un amore da scaricare - Sul sito ufficiale italiano della Sony Picturtes (www.dearjohn. it) del film è possibile scaricare i wallpapers originali raffiguranti i due protagonisti.
CI VUOLE UN FISICO BESTIALE Channing Tatum
e il segretodel successo È il più quotato dei nuovi belli di Hollywood, dotato di un innegabile fascino “da duro”, muscolare e virile. Classe 1980, sangue misto francese, irlandese e nativo americano. Primo di otto figli, Channing Tatum viene iscritto dai genitori all’accademia militare. Ma la sua strada è un’altra. Ottenuta una comparsata nel videoclip “She bangs” di Ricky Martin, Channing muove i primi passi nello showbiz come modello. Sfilate, servizi fotografici per Armani e Dolce&Gabbana. La visibilità arriva con la copertina di Vogue. Seguono camei non accreditati in produzioni hollywoodiane di successo. La grande occasione arriva con Step Up, film sul ballo i cui incassi furono talmente sorprendenti da indurre la produzione a girare un seguito, per il quale ovviamente Tatum fu nuovamente scritturato. È lì, a passo di danza, che Tatum trova il grande successo... e l’amore, coronato dal matrimonio con la collega Jenna Dewan. Da allora la parola d’ordine di Tatum sembra essere “diversificare”. E stato antieroe mutante in X Men-conflitto finale, soldato in G I Joe. Non si è negato nemmeno l’indipendente Guida per riconoscere i tuoi Santi, grande successo al Sundance Film Festival. In attesa del grande ruolo, che potrebbe arrivare con l’imminente peplum The Eagle of the Ninth.
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ACCHIAPPAFILM 13
n dal 7 Maggio nei cinema
PRIMA VISIONE* ::di Luca Ticconi
Le ultime Due figli d’arte, Luca Lionello e Gianmarco Tognazzi, l’uno contro l’altro nel nuovo thriller di Claudio Fragasso, regista di Milano Palermo Solo Andata.
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l colonnello Moresco (Gianmarco Tognazzi) è a capo del suo piccolo esercito di parà e ha deciso di compiere un’azione disperata ed estrema: occupare un ospedale in Sicilia e prenderne in ostaggio medici e pazienti, per far sentire al mondo le ragioni sue e dei suoi compagni. Quelle cinquantasei ore del titolo sono il tempo prezioso che il gruppo di rivoltosi concede alle autorità prima di scatenare l’irreparabile se le loro richieste non dovessero essere accolte. Tra i sequestrati ci sono Isabella (Simona Borioni) e Valentina (Nicole Murgia), moglie e figlia del Vice Questore aggiunto Paolo Manfredi (Luca Lionello), disposto a fare qualunque cosa per raggiungerle. E si dà il caso che Manfredi sia proprio la persona giusta per scendere a patti con i militari, visto il
suo ruolo di esperto “negoziatore”. Un esplosivo thriller psicologico per Claudio Fragasso, il regista di Palermo Milano solo andata e del recente seguito Milano - Palermo: il ritorno. Zeppo di sparatorie e scene di massima tensione, come di momenti di indagine sociale e introspezione, il film affronta argomenti scottanti come le malattie causate dall’uranio impoverito. Ma la sindrome dei Balcani non è l’unico tema della pellicola, che trova il tempo per soffermarsi sulla famiglia. Da un lato tre personaggi umani alle prese con le debolezze dei rapporti odierni: un marito, Manfredi, che si separa dalla consorte, e una figlia ancora incapace di accettarlo. Dall’altro lato la famiglia allargata dei soldati, colpiti da un male inspiegabile e dall’abbandono di chi avrebbe dovuto proteggerli. Gli eventi preci-
56 ore Capitan Fragasso
L’autore romano racconta il suo cinema genuinamente “di genere”
pitano, e i molti protagonisti sono costretti ad azioni estreme, ma la storia non separa mai nettamente il bene dal male, tanto che il colonnello e il negoziatore diventano due personaggi speculari, coinvolti in un duello squisitamente psicologico. Fragasso e la sua sceneggiatrice di fiducia, Rossella Dru-
di, aggiungono un altro tassello alla loro filmografia viscerale ritrovando lo stesso interprete degli esordi Gianmarco Tognazzi - già protagonista di Teste rasate - e guardando senza paura alle produzioni statunitensi “da Spike Lee a Quel pomeriggio di un giorno da cani, tutti film che ormai sono nel mio DNA. Però riportarli in Italia è un meccanismo complicato, bisogna saper trovare quella sorta di equilibrio per cui una storia del genere possa essere credibile. In America è tutto più semplice”.
In passato hai realizzato molti film dei generi più disparati. Ho avuto due vite, una come Clyde Anderson e una come Claudio Fragasso. I miei vecchi film, realizzati con quello pseudonimo, sono stati la mia palestra in giro per il mondo, in Spagna, America e Filippine. Tra thriller, horror e western ne ho realizzati una settantina. Ritrovi anche nei giovani autori questa voglia di fare? I giovani hanno tutta la volontà per affrontare il cinema di genere. Purtroppo non c’è alcuna disponibilità produttiva nel concretizzarlo. Serve il coraggio, non i soldi, per quella che chiamo la “terza via”, né la via della commedia, né del film d’autore. Tra i tuoi vecchi cult c’è il sequel apocrifo Troll 2. Ha avuto un successo che non mi aspettavo. Si è sviluppato da internet. È stato realizzato un documentario e mi hanno coinvolto in prima persona. Il mio film viene proiettato assieme a The Rocky Horror Picture Show con la gente che sa a memoria le battute. Dopo i naziskin, la mafia, l’estremismo di sinistra, con questo film tocchi un altro argomento controverso. È nato tutto dall’elaborazione di un lutto per Rossella Drudi, mia moglie e sceneggiatrice del film. Abbiamo fatto ricerche sull’uranio impoverito nei Balcani e deciso di creare una storia che non fosse per un documentario ma per un film avvincente. La sceneggiatura era pronta ma non trovavamo il produttore, finché non abbiamo incontrato Carlo Bernabei della Heles Film. L’intesa con Carlo è perfetta, e mi ha concesso le giuste libertà. Parlaci del cast numerosissimo. Il casting è stato un fatto strano. Normal-
mente un attore ti chiede se sia lui il protagonista, qui molti fanno spontaneamente dei cameo, come Libero De Rienzo. Ho avuto interpreti bravissimi, che casualmente sono tutti “figli di”: Maurizio Merli jr, Luca Lionello, Gianmarco Tognazzi, Francesco Venditti. Ho letto da qualche parte che stai lavorando a un western. Il mio prossimo film si intitolerà C’era una volta in Sicilia, dedicato a Sergio Leone. Parla della nostra guerra d’indipendenza, nel periodo dei garibaldini, vista con l’occhio di un western. L’Italia del 1860 non era poi così diversa dal selvaggio West.
Claudio Fragasso
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NOTTE FOLLE A MANHATTAN
dal 7 Maggio nei cinema N
Phil e Claire Foster (Steve Carrel e Tina Fey) cercano a Manhattan una serata che spezzi la routine del loro matrimonio (figli, problemi domestici, “cenetta romantica” del Venerdì): giunti in un ristorante alla moda senza una prenotazione, decidono di prendere il tavolo di una coppia non ancora arrivata e così diventano i Tripplehorn. Questi però sono niente meno che due ladri; hanno rubato alle persone sbagliate e sono inseguiti da una coppia di poliziotti corrotti: comincia così la Notte folle a Manhattan dei Foster, costretti a fuggire ancor prima di aver finito il primo... Shawn Levy (Una notte al museo) abbandona i film per tutta la famiglia e si concentra sul mondo dei genitori, raccontando come l’abitudine rischi di appannare anche l’amore più ardente e ponendoci una domanda bizzarra ed intrigante: e se la peggior notte della vita dei Foster finisse per salvare la loro relazione? ::di G. Blandamura
dal 7 Maggio nei cinema
Puzzole alla riscossa
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Dan(Brendan Fraser) ha lasciato Chicago e si è trasferito assieme alla famiglia in Oregon per seguire il suo nuovo lavoro. Deve occuparsi di supervisionare la costruzione di un centro residenziale “presumibilmente ecocompatibile”. Dan è convinto che il suo unico problema sarà quello di aiutare sua moglie Tammy (Brooke Shields), amante della vita di città, e suo figlio (Matt Prokop), un adolescente con la fobia di qualsiasi cosa che abbia a che fare con la natura, ad ambientarsi nel loro nuovo ambiente, accontentando, al contempo, il suo esigentissimo capo con ogni mezzo. Ma i problemi del Supervisore non si limitano a questo: gli animali del luogo, infatti, scoprono che lui è il responsabile della distruzione del loro habitat, e così finisce in cima alla lista dei loro Maggiori Ricercati. Dan scoprirà a sue spese quanti problemi possa causare un determinatissimo gruppetto di creature della foresta! Ancora una commedia per un appesantito Brendan Fraser, una produzione Summit che può vantare sofisticatissimi effetti speciali e ::di M. Mostacci assicura risate per tutta la famiglia.
dal 7 Maggio nei cinema N
draquila - l’italia che trema
“Draquila-L’Italia che trema” è il quarto lungometraggio dell’attrice e regista Sabina Guzzanti, che racconta le vicende dell’Abruzzo post terremoto, in un’Italia dove anche le più orribili tragedie rappresentano per molti, forse troppi un’imperdibile opportunità. Distribuito dalla Bim, il docufilm sarà nelle sale dal 7 maggio ma già si attendono polemiche sulla tesi portata avanti dalla Guzzanti, ma la camaleontica performer non è nuova alle rivendicazioni sull’utilizzo dei media, al contrario è da sempre impegnata nella battaglia contro la scarsa libertà d’espressione di cui è vittima il nostro paese. Mescolando sarcasmo e verità il reportage fa luce sugli aspetti più contraddittori della gestione dell’emergenza, svela gli scandali legati ai super poteri della Protezione Civile, dà voce ai migliaia di senza tetto strumentalizzati da un sistema che ormai lascia ben poche ::di G. Aversa speranze di redenzione.
dal 9 Maggio nei cinema
CHRISTINE CRISTINA
“Ahimè, mio Dio, perché non mi hai fatto nascere maschio? Tutte le mie capacità sarebbero state al tuo servizio, non mi sbaglierei in nulla e sarei perfetta in tutto, come gli uomini dicono di essere...”. Questa è l’ironia graffiante di Cristina da Pizzano (1362-1431), femminista ante-litteram e soprattutto prima donna della Storia riconosciuta come una scrittrice professionista. “Christine Cristina” - debutto alla regia di Stefania Sandrelli - racconta la sua storia, mostrandoci come una giovane ragazza veneziana, cresciuta alla corte di re Carlo V di Francia e caduta in disgrazia a soli 26 anni, abbia scoperto in sé il talento poetico e lo abbia fatto sbocciare in una società completamente al maschile. Cristina (Amanda Sandrelli) sceglierà di osservare attentamente la realtà che la circonda e di descrivere quel mondo di umiltà e semplicità totalmente dimenticato dalla cultura dominante.
::di G. Blandamura
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MEDUSA FILM
PIETRO INNOCENZI PRESENTA
DAVID MARIA GRAZIA COCO CUCINOTTA SIMONA ANNA BORIONI SAFRONCIK nel ruolo di “Caterina”
ENRICO LO VERSO MAURIZIO NICOLOSI
MARCO BOCCI
un film di
GIAN PAOLO CUGNO
con RAOUL BOVA e con la partecipazione di GIANCARLO GIANNINI
PIETRO INNOCENZI presenta un film di GIAN PAOLO CUGNO DAVID COCO MARIA GRAZIA CUCINOTTA ENRICO LO VERSO MARCO BOCCI SIMONA BORIONI nel ruolo di “Caterina” ANNA SAFRONCIK MAURIZIO NICOLOSI e i piccoli attori ALESSANDRO MALLIA nel ruolo di “Giuseppe” PIO DI STEFANO nel ruolo di “Giorgio” LUIGI SVALUTO nel ruolo di “Nello” e con FRANCO INTERLENGHI e ANTONELLA LUALDI con RAOUL BOVA e con la partecipazione di GIANCARLO GIANNINI Soggetto di GIAN PAOLO CUGNO Sceneggiatura di GIAN PAOLO CUGNO e PAOLO DI REDA con la collaborazione di CHIARA GIORDANO Costumi STEFANO GIOVANI (A.S.C.) Scenografia PAOLO INNOCENZI (A.S.C.) Fotografia GIANCARLO FERRANDO Montaggio UGO DE ROSSI (A.M.C.) Musiche PAOLO VIVALDI Edizioni Musicali Emergency Music Italy Una produzione GLOBE FILMS - GB PRODUZIONI realizzata da PIETRO INNOCENZI in collaborazione con MEDUSA FILM e SKY Regia di GIAN PAOLO CUGNO G.B.
FOTO DI ANTONIO PARRINELLO
la bella società
dal 21 maggio al cinema
Produzioni S.r.l.
in collaborazione con la Regione Siciliana - Dipartimento Regionale dei Beni Culturali e Ambientali, della Educazione Permanente e dell’Architettura e dell’Arte Contemporanea con la collaborazione della DIREZIONE GENERALE PER IL CINEMA
www.medusa.it
n dal 21 Maggio nei cinema
PRIMA VISIONE* ::di Alessandro Fresilli
La Bella
I sentimenti, le speranze, le battaglie e la delusione finale: Gian Paolo Cugno
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a provincia siciliana fa da cornice al percorso di maturazione di due fratelli, in un arco di tempo che, partendo dagli anni ’60, arriva fino agli anni ’80. Un’Italia contadina, quella di Enna, ricca di sole e colori caldi, passione per la propria terra, villaggi e campi di grano; un’Italia dove il comune sentire e gli atteggiamenti non Giancarlo Giannini, Maria Grazia Cucinotta e Raoul Bova
hanno ancora conosciuto le sovrastrutture della modernità. Che, con gli scontri di classe, arriverà dirompente come un colpo d’arma da fuoco. Amore ma anche violenza, fatica ma entusiasmo: “Volevo solo raccontare uno spaccato di Italia, con passioni, lotte e solidarietà”, ha dichiarato il giovane regista siciliano, Gian Paolo Cugno. Protagonisti di questo viaggio nel tempo (un “avanti e indietro” continuo, per non far mai dimenticare che il futuro non esisterebbe senza passato), sono Giuseppe e Giorgio (David Coco e Marco Bocci), due ragazzi orfani di padre, cresciuti dalla bellissima madre Giovanna (Maria Grazia Cucinotta), di cui sono entrambi molto gelosi. Attorno a loro una serie di personaggi dinamici, quasi dei comprimari. Nello (Enrico Lo Verso), il miglior amico, che nella vita ha come unico scopo quello di spendere i soldi del padre Antonio (Giancarlo Giannini), il farmacista e medico del paese. Romolo, (Raoul Bova) venuto in Sicilia per girare un film, diventato l’amante di Giovanna e scomparso in circostanze misteriose dopo uno scontro con i due fratelli. I suoi genitori (e il loro
à t e i c So
racconta, attraverso la storia di due fratelli, la trasformazione di un popolo. dolore composto), alla ricerca di notizie del figlio, ricerca che li porterà sulla soglia della follia. E poi il trasferimento dei due fratelli a Torino, con la speranza di riuscire a trovare una cura per Giorgio, divenuto cieco a causa di un incidente accadutogli durante il litigio con Romolo. Handicap che lo costringe a dipendere completamente dal fratello. E qui, nella città sabauda, l’incontro con Caterina, segretaria di un importante manager ucciso dalle Brigate Rosse: “Il capoluogo piemontese risultò il teatro del conflitto durissimo di quegli anni, con un dirigente della Fiat che poteva essere ammazzato come un cane da un terrorista”. Quindi il ritorno a casa, insieme alla ragazza, che scegliendo uno dei due, li dividerà. E le lotte dei braccianti, che, in crescendo di violenza, sfoceranno nel sangue, con l’uccisione di Nello. “Credo che sempre, quando racconti una storia per immagini, si guardi sé stesso e la realtà da cui si proviene; scrivendo il film mi sono ispirato anche a fatti di cronaca come gli eventi di Avola, questo perché trovo che basti guardare i giornali per trovare storie straordinarie. Il film è stato scritto in modo che potesse risultare un percorso narrativo non lineare e canonico, come se rivivesse nella mente di una persona che riconsidera tutta la sua vita passata. Volevo costruire una grande storia che sfiorasse i grandi avvenimenti dell’epoca come per esempio il problema dei contadini, ma non volevo fare un film politico” ha detto il regista. E questo è quello che ci ha consegnato, trent’anni di lenta maturazione, la storia di una presa di coscienza della propria specificità e degli avvenimenti che hanno contribuito alla crescita: i drammi, le illusioni sconfitte e i cambiamenti imposti dai grandi eventi sociali che hanno condizionato la vita di tutta una popolazione.
Marco Bocci
Enrico Lo Verso
CURIOSITÀ • La Bella Società è il secondo film di Gian Paolo Cugno. Il regista, nel 2006, girò Salvatore, questa è la vita, protagonista Enrico Lo Verso. • Questa pellicola è stata girata con l’ausilio della Regione Sicilia e delle istituzioni locali. • A Calascibetta (provincia di Enna), comune nel quale sono state girate alcune scene di questa pellicola, nel 1949 Pietro Germi girò In nome della legge. • Tra gli interpreti del film, nel ruolo dei genitori di Romolo, ritroviamo una coppia storica del cinema italiano, Antonella Lualdi e Franco Interlenghi.
• Il 2 dicembre 1968, a causa di un’ondata di scioperi, organizzati dai lavoratori agricoli di Avola e provincia per l’istituzione della Commissione Sindacale per il Controllo del Collocamento della manodopera, fu attuato un blocco stradale che provocò l’intervento delle forze dell’ordine. La polizia uccise due persone e ne ferì quarantotto. I tragici avvenimenti di quei giorni fecero da scintilla ad alcune rivolte studentesche ed operaie sfociate nelle settimane successive su tutto il territorio nazionale, nell’ambito dei movimenti di massa del ‘68.
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dal 14 Maggio nei cinema N
*PRIMA VISIONE ::di Andrea Giovanni Sorge
PIACERE SONO UN PO’ INCINTA Dopo Prima o poi mi sposo e Un am ore a cinque stelle, Jennifer Lopez ritor na alla commedia romantica diretta da Alan Poul. Con gli inter essi... Jennifer Lopez
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isteri della titolazione italiana. Non è dato sapere come si sia potuti arrivare dall’appropriato titolo originale (The back-up plan, letteralmente “piano di riserva”) all’insolito Piacere sono un po’ incinta. Forse per assonanza col recente successo di Molto incinta. Eppure quella era tutta un’altra storia. L’ennesima variazione sul tema della nuova commedia
demenziale americana, grottesca e sboccata. Qui la partita si gioca su un terreno decisamente più morbido. Piacere sono un po’ incinta segna innanzitutto il ritorno sulle scene di Jennifer Lopez, a tre anni di distanza dal drammatico Bordertown. Archiviata la parentesi “impegnata”, la fulgida diva dal leggendario lato B ritorna qui libera di sfoderare il celeberrimo fascino latino tutto sorrisi, curve sinuose e meches do-
rate, rubando la scena, inquadratura su inquadratura e primo piano dopo primo piano, ad ogni compagno di ciak, uomo o donna che sia. In secondo luogo certo, Piacere sono un po’ incinta è una tradizionalissima, rassicurante e godibile commedia romantica americana. La Lopez è Zoe, donna sola (possibile? Ebbene si, nei film succede anche questo) e non più giovanissima. Stanca di colle-
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EXTRA
UNA CANZONE PER JENNIFER Attrice, produttrice, creatrice di profumi, proprietaria di una catena di ristoranti, disegnatrice di una linea d’abiti appositamente studiata per donne formose, testimonial di innumerevoli marchi di moda e naturalmente, cantante. Jennifer Lopez è una vera e propria multinazionale vivente, innatamente dotata di uno spiccato senso degli affari. Logico che cerchi di conciliare i molteplici orizzonti creativi unendo l’utile... all’utile. Sono infatti diverse le pellicole da lei girate che annoverano nella colonna sonora una sua canzone. Se nel bio-pic Selena, biografia della sfortunata star del pop latino uccisa da un fan dovette accontentarsi di cantare in playback sulle registrazioni originali dell’artista messicana, in Prima o poi mi sposo si è presa la rivincita: piazzando sui titoli di coda l’hit “Love don’t cost a thing” ha bruciato ogni record, raggiungendo contemporaneamente la vetta della classifica americana dei singoli più venduti e quella dai film più visti. Con Amore estremo (girato con l’allora partner Ben Affleck) le è andata meno bene: il film è stato un flop, la canzone portante “Baby I love you” non è riuscita ad imporsi. Ad accompagnare Via dall’incubo, storia di una giovane moglie maltrattata dal marito che decide di farsi giustizia da sola, erano le note intimiste di “Alive”. Con El cantante, realizza il sogno di cantare e recitare assieme al marito Marc Anthony. Sempre in lingua ispanica la canzone “Porque la vida es asi”, utilizzata per lo score del film-inchiesta Bordertown, in cui Jennifer divideva il set con Antonio Banderas. E per Piacere, sono un po’ incinta? Tranquilli, Jennifer ce le canta anche qui, proponendo la ballabilissima “What is love?”, anticipazione del prossimo attesissimo album. Tanto per non farsi mancare nulla...
zionare flirt inconcludenti, relazioni che non decollano e disastrosi appuntamenti galanti, sentendo l’orologio biologico ticchettare sempre più insistentemente decide di realizzare il proprio desiderio di maternità ricorrendo all’inseminazione artificiale. Donatore prescelto, quel “piano di riserva” di cui sopra, il suo migliore amico. Ma se già la vita reale è strana, con tutti i suoi imprevisti e i cosiddetti scherzi del destino disseminati qua e la, lo è ancor più quella fatata dei film hollywoodiani. A gravidanza iniziata, Zoe conosce su un taxi Stan, innamorandosene perdutamente all’istante. Che fare? La deliziosa commedia viaggia su due binari. Nel primo, più incline alla risata facile e ad una piacevole buffoneria, la nostra eroina cerca di “depistare” l’ingenuo cavaliere, negando il suo stato interessante contro ogni ragionevole evidenza, inopportune nausee comprese. Nel secondo, più tinto di dolcezza un po’ melò, il giovane viene messo di fronte alla verità: la donna che ama porta in grembo il figlio di un altro. Nei panni dello spaesato pretendente alla mano della bella Jennifer, Alex O’Loughlin, qualcosa di più che una semplice “spalla”: col suo sguardo azzurro, il fisico asciutto ed il sorriso furbetto farà sicuramente parlare di sè in futuro. Piacere sono un po’ incinta è soprattutto un veicolo divistico per la sua primat-
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trice, sempre a suo agio nei panni della donna non solo sexy ma anche simpatica, che fa impazzire gli uomini e trova i consensi delle donne. Ma è anche, è non è poco, la chiara dimostrazione di come si possa affrontare, armati del giusto mix di delicatezza, politically correct e un pizzico di pepe, un argomento “a rischio” come l’inseminazione artificiale. Pur lontanissimo dall’essere portabandiera di qualunque
CURIOSITÀ
• Mamma davvero - Se sul set Jennifer Lopez fatica a coronare il suo sogno di maternità, nella vita reale è madre felice di due gemelli, avuti dal marito Marc Anthony. • Facce da telefilm - Moltissimi appassionati di telefilm riconosceranno in Melissa McCarthy, qui migliore amica della protagonista, la mitica cuoca Sookie del telefim Una mamma per amica.
battaglia femminista, Piacere sono un po’ incinta spezza una lancia a favore delle mamme single. Chiaramente, in un mondo dorato e griffato in cui l’amore (e un papà nuovo di zecca per il nascituro) alla fine arriva e tutto come per magia si sistema. Sono peccati di ingenuità, certo. Ma ad una commedia romantica perdoniamo volentieri anche questo.
• Similitudini - Piacere sono un po’ incinta affronta gli stessi temi (maternità, inseminazione artificiale) di The baster, commedia con Jennifer Aniston di prossima uscita. • Un ultimo bacio per Eric - Eric Christian Olsen, nel film amico del cuore di Zoe e padresurrogato del loro bambino, ha preso parte a The last Kiss, sfortunato remake de L’ultimo bacio di Gabriele Muccino .
n dal 21 Maggio nei cinema
PRIMA VISIONE* ::di Luca Ticconi
The Final Quarto episodio del fortunato franchise, dal regista di Snakes on a Plane. La morte diventa 3D.
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utti sanno che la morte è inevitabile. Ma nessuno sa con esattezza quando e come morirà, perché altrimenti potrebbe di certo evitarlo. In quel caso la
Bobby Campo e Shantel VanSanten
morte non starebbe a guardare, riuscendo comunque a riscuotere il suo debito. Questa è una regola che la serie di Final Destination ci ha chiaramente insegnato a partire da dieci anni fa, quando il primo episodi fece la sua comparsa sui nostri schermi. Un horror anomalo dove il nemico non era una persona, bensì la morte stessa, una circostanza ineluttabile che colpisce nei modi più assurdi e quando meno te lo aspetti. Al centro di quel film, come dei suoi seguiti, c’era il verificarsi di una catastrofe: un disastro aereo, un incidente stradale a catena, un
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malfunzionamento della montagne russe, alla quale scampano miracolosamente un gruppo di giovani, grazie alla inspiegabile premonizione di uno di loro. La morte, sempre cruenta e improvvisa, ha
solo rimandato la sua presa, e perseguita i protagonisti finché non avrà eliminato tutti i sopravvissuti al disastro iniziale. Questo quarto capitolo non fa eccezione rispetto a una formula rodata che ha fatto la fortuna della serie decretandone il successo. Dopo l’inaspettato riscontro al botteghino del precedente Final Destination 3, che doveva essere l’ultimo, i produttori hanno scommesso su un ulteriore capitolo puntando sull’immersività della rinata tecnologia 3D. A dirigere le due macchine da presa capaci di ottenere un’immagine perfettamente stereoscopica e in alta definizione, è stato chiamato lo stesso regista del truculento secondo episodio, David R.Ellis, accompagnato dall’artefice dello scritp Eric Bress. Il regista si è fatto conoscere dal popolo delle rete per il suo cult del 2006 Snakes on a Plane, e per il recente horror Asylum. Sulla scia del divertente San Valentino di sangue 3D il film promette di far toccare una nuova terza dimensione del terrore, grazie a sequenze di morte e distruzione mozzafiato, dove oggetti schizzano
CURIOSITÀ • Quinto episodio - La serie sembra destinata a non vedere mai una “destinazione finale”, è stato infatti annunciato un altro seguito, ancora in 3D, scritto da Eric Heisserer. Sceneggiatore già al lavoro sul prequel de La cosa. • Riferimenti - Il film è zeppo di rimandi ai precedenti episodi. Per esempio il nome del circuito automobilistico è McKinley, lo stesso della cittadina del terzo capitolo. Altre citazioni riguardano il numero 180, che designava l’aereo nel primo film: il settore dello stadio all’inizio della storia è il 180 e il numero compare anche sul tetto di un autobus.
• Ritardo - The Final Destination 3D viene distribuito nel nostro paese a quasi un anno dall’uscita americana. In realtà doveva giungere in sala a gennaio, ma a causa dello slittamento a quel mese di Avatar, grosso film in 3D, i distributori hanno pensato di posticiparne ulteriormente l’uscita. • Passato da Stunt - Il regista David R.Ellis, classe 1952, prima di approdare a questo mestiere ha avuto una brillante carriera da stuntman. In parte rimpianta durante le riprese del film, tanto da fargli dire: “stare fermo è stato difficile per me, perché volevo essere in una macchina a correre per la pista come gli altri”.
Destination in aria in tutte le direzioni e strutture mastodontiche crollano e si spezzano nel fondale. Il direttore della fotografia Glen MacPherson ammette di aver fatto i salti mortali per ottenere questo tipo di effetti: “queste enormi macchine da presa 3D a volte andavano piazzate in spazi angusti, stretti, le abbiamo montate su Steadicam, portate a mano; sono state sommerse in piscina o calate con funi da palazzi, sono state a stretto contatto con incendi ed esplosioni, e per le scene nell’autodromo, le abbiamo montate su una macchina in corsa a circa 160 chilometri all’ora”. All’inizio del film i protagonisti Nick (Bobby Campo), la sua ragazza Lori (Shantel VanSanten) e gli amici Hunt (Nick Zano) e Janet (Haley Webb) si recano all’autodromo per assistere a una folle gara di corse. Grazie alla visione di Nick il gruppo, e alcune altre persone, si porta fuori dagli spalti prima che l’impatto di alcune macchine a furiosa velocità li faccia crollare, uccidendo gran parte degli spettatori. La scena riesce, se possibile, a essere ancor più spettacolare al confronto con i film precedenti, e l’elemento 3D rimarca il piacere e l’adrenalina della visione, nel momento in cui a essere uccisi sono gli spettatori di un evento. Elemento ancora più evidente quando assistiamo a una tremenda esplosione in un cinema multiplex. Aspettavi una catena di uccisioni sempre più elaborata che non risparmia elementi gore. In un cast di giovanissimi attori per lo più agli esordi si fa notare il veterano Mykelti Williamson, l’indimenticabile Bubba di Forrest Gump, nei panni di un ex alcolista che non ha paura della morte.
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3D da paura
Da sempre legato all’immersione nella scena e allo spavento dato dall’immedesimazione, il genere horror ha corteggiato parecchio il 3D. The Final Destination 3D e San Valentino di sangue 3D hanno in effetti una lunga schiera di illustri predecessori che risale almeno agli anni cinquanta, periodo d’oro della stereoscopia. Bwana Devil (1953), con i suoi famelici leoni assassini è annoverato come il primo 3D a colori, reso attraverso la sofisticata tecnica della luce polarizzata. Lo stesso anno è la volta del capolavoro La maschera di cera, con il diabolico Vincent Price. Del 1954 è il celebre Il mostro della laguna nera, seguito poi da La vendetta del mostro. Nel ‘73 l’eccentrico Andy Warhol produce Il mostro è in tavola... barone Frankenstein. Il genere rinasce poi negli anni ottanta con Amityville 3-D e il terrificante Silent Madness. Il primo decennio del nuovo millennio ha già visto, oltre ai citati, Scar e The Hole di Joe Dante. Prossimamente Resident Evil Afterlife.
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dal 12 Maggio nei cinema N
robin hood
Aprirà la 63° edizione del Festival di Cannes il Robin Hood di Ridley Scott. Il regista di Blade Runner è ancora una volta dietro la macchina da presa per riportare alla luce una delle leggende piu’ rappresentate sul grande schermo, la storia dell’uomo che rubava ai ricchi per dare ai poveri, l’eroe degli eroi che unisce in sé i tratti del romantico guerriero. Chi meglio di Russel Crowe può incarnare quello sguardo? Ormai coppia inseparabile il regista e il suo feticcio collaborano dai tempi de Il Gladiatore, questa volta il progetto prevedeva Crowe nel doppio ruolo dell’arciere Robin di Locksley che tornato dalla guerra in Francia trova gli abitanti di “Nottingham” (così doveva chiamarsi il film) oppressi da uno sceriffo egoista e assetato di potere e dello sceriffo suo nemico, ma delle varie vicissitudini artistico/produttive che hanno caratterizzato il film sappiamo soltanto che alla fine ha avuto la meglio un taglio tradizionale del mito portato in scena, con un cast stellare (Cate Blanchett dà il volto a Lady Marion e William Hurt nel ruolo del conte di Pembroke) ad accompagnare lo spettatore in questa colossale avventura. ::di G. Aversa
dal 14 Maggio nei cinema
manolete
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Menno Meyjes, sceneggiatore di Spielberg e Lucas, ha firmato e diretto il suo terzo film, Manolete, sulla biografia di uno tra i più importanti toreri della storia. Ambientato nella Spagna franchista, in una terra macchiata dal sangue che non conosceva sfumature, dove tra povertà e sofferenza si percepiva il disperato bisogno di nuovi idoli, il film ci parla di Manuel Rodrìguez Sànchez detto “Manolete” (Adrian Brody, Oscar per Il Pianista di Polanski), che incarnava il mito più antico di tutti: l’uomo contro il toro. Detto il Maestro dell’Arena, rinnovò profondamente l’arte della corrida portandovi eleganza ed austerità. Nella sua breve vita, morì incornato a soli trent’anni, Manolete riuscì a riempire le arene di folle entusiaste, dimenticando la paura e giocando con la morte. Timido e triste, intrecciò una scandalosa relazione amorosa con una donna bellissima e passionale dal turbolento passato, l’attrice Lupe Sino (Penélope Cruz, premio Oscar 2009), che cercò di strapparlo alla morte attraverso l’arte della seduzione. Il film è innanzitutto una storia d’amore ed i magnifici costumi sono della richiestissima costumista di teatro, danza e cinema Sonia Grande.
::di M. R. Panerai
dal 14 Maggio nei cinema N
shadow
L’esperienza da regista del 2007 con Nerobifamiliare deve essere piaciuta davvero tanto a Federico Zampaglione che, tra un concerto e l’altro, ha trovato il tempo di mettersi di nuovo dietro la macchina da presa. Shadow, un horror gotico a tutti gli effetti ben interpretato da un cast internazionale, racconta la storia di un soldato americano reduce dall’Iraq, che per dimenticare gli orrori della guerra si trasferisce a Tarvisio, località montana tra Italia, Austria e Slovenia. Qui scoprirà che la realtà può essere più orribile della guerra. Prodotta da Massimo Ferrero per Ellemme Group Distribution, la pellicola, dopo aver partecipato al London FrightFest, manifestazione di culto per gli amanti del genere, è stata recentemente acquistata dal circuito statunitense, inaugurando, speriamo, una nuova stagione dell’horror nostrano, che dopo aver fatto da caposcuola negli anni Settanta, sembrava ormai destinato a cadere nel dimenticatoio.
::di V. Stefani dal 14 Maggio nei cinema
Scontro di civiltÀ per un ascensore a piazza vittorio
Tratto dall’omonimo romanzo di Amara Lakhous, il film racconta la vita di uno stabile di piazza Vittorio a Roma, paradigma di ciò che succede oggi in Italia, dove lo scontro di civiltà nasce non solo tra etnie diverse ma tra differenti posizioni culturali, regionalistiche, di classe, religiose e psicologiche. Al centro del racconto l’ascensore per il quale si consumano singoli drammi esistenziali, equivoci quotidiani che svelano ed intrecciano frammenti di vita. Opera prima della regista Isotta Toso e coprodotto, dopo il successo di Notturno Bus, da Maura Vespini e Sandro Silvestri, Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio è una pellicola corale interpretata da Kasia Smutniak, Daniele Liotti, Serra Yilmaz, Milena Vukotich, Francesco Pannofino, Ninetto Davoli, Paolo Calabresi, Manuela Morabito. Il film è stato girato in otto settimane a Roma, tra gli esterni del più multietnico tra i quartieri romani, l’Esquilino, le vie del centro, il mercato ittico della città di Guidonia e i teatri di posa di Cinecittà. ::di M. Mostacci
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dal 28 Maggio nei cinema N
The road
Un futuro post-apocalittico dove il mondo è stato trasformato in un luogo freddo e crudele. Un padre e suo figlio attraversano a piedi gli Stati Uniti. Mentre cerca di proteggere il bambino dai predoni e dai cannibali, l’uomo racconta al figlio la propria vita ed il mondo com’era prima del cataclisma. È un salto vissuto “sotto la pelle” del protagonista, il padre, che porta con sè il figlio nell’impossibile speranza di salvarlo. Trasponendo le visioni disperate di Cormac McCarthy, autore del romanzo vincitore del premio Pulitzer da cui è tratto il film, il regista John Hillcoat, colloca la relazione padre-figlio dentro un mondo estremo, un ambiente di cui non si saprà mai niente, se non le informazioni contenute nello sguardo, nel pensiero o nel sogno dei protagonisti. Interpretato da Viggo Mortensen, Kodi Smit-McPhee, Charlize Theron, Robert Duvall, Guy Pearce.
::di A. Ramella Benna
dal 28 Maggio nei cinema
la papessa
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Una giovane monaca inglese, negli anni più bui della Chiesa, quando l’impero di Carlo Magno sta per sfaldarsi, decide di travestirsi da uomo ed assumere l’identità del fratello morto in battaglia per avere libero accesso alla cultura ed allo studio. Dietro mentite spoglie, la ragazza si reca a Roma e nonostante l’ambiente corrotto ed ostile riuscirà a diventare medico personale e consigliere di Papa Leone IV. Quando il Pontefice verrà avvelenato dai suoi nemici, Johanna verrà eletta Papa. La sceneggiatura è un adattamento, per mano del regista Sonke Wortmann e di Heinrich Hadding, del best-seller di Donna Woolfolk Cross. Il ruolo principale è interpretato da Johanna Wokalek che vediamo passare, sullo schermo, dallo statuto di giovane donna sottomessa alle severe regole della società in cui vive a quello di ribelle che, per amore, sfida il mondo intero.
::di A. Ramella Benna
dal 28 Maggio nei cinema N
La Regina dei Castelli di Carta
Dopo Uomini che Odiano le Donne e La Ragazza che Giocava con il Fuoco, arriva sugli schermi l’ultimo episodio della fortunata trilogia Millennium, successo letterario nato dalla penna di Stieg Larsson. Diretto da Daniel Alfredson, La Regina dei Castelli di Carta riprende da dove eravamo rimasti, svelando tutti i misteri che l’autore aveva disseminato nelle opere precedenti. Lisbeth Salander, la giovane punk hacker e ribelle, salvatasi dalla grave ferita alla testa infertale dal padre, viene arrestata per tentato omicidio. È una minaccia: scavando nel suo passato si scoprirebbero segreti che metterebbero in ginocchio potenti organismi segreti. Deve sparire assolutamente. Spetterà al giornalista e amico Mikael Blomkvist aiutarla, pubblicando un articolo di denuncia che farà tremare i servizi di sicurezza, il governo e l’intero establishment svedese. Interpretato da Michael Nyqvist e Noomi Rapace, La Regina dei castelli di Carta promette lo stesso successo delle pellicole precedenti, in attesa dei remake che la Columbia Pictures (e quindi la Sony Pictures Entertainment), è intenzionata a produrre già dal prossimo anno. ::di A. Fresilli
dal 28 Maggio nei cinema
the last station
Un film drammatico e sentimentale sui conflitti dell’amore: quello appena iniziato tra i giovani Valentin e Masha e quello che si appresta a finire tra la contessa Sofja e Lev Tolstoj, scrittore tra i più grandi della letteratura russa. Ne nasce una storia articolata e complessa, ricca ed emozionante, sulle difficoltà di vivere l’amore a tutti i livelli, esistenziali e culturali, ma soprattutto sull’impossibilità di esistere senza di esso. Tolstoj è sul finire della vita e, dopo 48 anni di matrimonio con Sofja decide, apprestandosi a firmare un testamento segreto, di rinunciare alla famiglia, al suo titolo nobiliare e alle proprietà per vivere in povertà e castità, sotto gli occhi del giovane assistente Valentin e tra lo sgomento della moglie, donna appassionata e di forte temperamento, la quale dopo “rumorose” ed affannose indagini scopre che un discepolo del romanziere è tra i responsabili di questo programma così dannoso per lei ed i suoi figli. Il film diretto da Michael Hoffman ha una sceneggiatura ed una fotografia impeccabili ed i coniugi Tolstoj, Helen Mirren (Oscar per The Queen e premiata per questo ruolo al Festival di Roma 2009) e Christofer Plummer, sono leggendari. ::di M. L. Panerai
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CATTLEYA E RAI CINEMA PRESENTANO IN CONCORSO
Elio GERMANO Raoul BOVA Isabella RAGONESE Luca ZINGARETTI Stefania MONTORSI Giorgio COLANGELI
CONCEPT
FOTO: EMANUELA SCARPA © CATTLEYA SRL 2010
un film di
Daniele LUCHETTI CATTLEYA E RAI CINEMA PRESENTANO UN FILM DI DANIELE LUCHETTI “LA NOSTRA VITA” CON ELIO GERMANO RAOUL BOVA ISABELLA RAGONESE LUCA ZINGARETTI STEFANIA MONTORSI GIORGIO COLANGELI SOGGETTO E SCENEGGIATURA SANDRO PETRAGLIA STEFANO RULLI DANIELE LUCHETTI CASTING E AIUTO REGIA GIANNI COSTANTINO SCENOGRAFIA GIANCARLO BASILI COSTUMI MARIA RITA BARBERA FOTOGRAFIA CLAUDIO COLLEPICCOLO SUONO BRUNO PUPPARO MONTAGGIO MIRCO GARRONE MUSICHE FRANCO PIERSANTI ORGANIZZATORE GENERALE SANDRA BONACCHI COPRODUTTORE FABIO CONVERSI PRODUTTORE ESECUTIVO MATTEO DE LAURENTIIS PRODUTTORE DELEGATO GINA GARDINI UNA COPRODUZIONE ITALO-FRANCESE CON BABE FILMS UNA PRODUZIONE CATTLEYA IN COLLABORAZIONE CON RAI CINEMA PRODOTTO DA RICCARDO TOZZI GIOVANNI STABILINI MARCO CHIMENZ REGIA DI DANIELE LUCHETTI www.01distribution.it
dal 21 Maggio nei cinema N
*PRIMA VISIONE ::di Valentina Stefani
LA NOSTRA VITA A
Passando per Cannes, in uscita il nuovo film di Daniele Luchetti, che ritrova Elio Germano nei panni di un operaio di periferia, in coppia con la “filosofa centralinista” Isabella Ragonese.
Elio Germano
cosa può portarci l’improvvisa perdita della persona amata? Dove può spingerci l’inconscio pur di farci rimuovere un dolore che se affrontato razionalmente potrebbe portarci alla follia? Sono questi gli interrogativi su cui il regista Daniele Luchetti riflette e fa riflettere col suo ultimo lavoro, La Nostra Vita, in uscita nelle sale cinematografiche il 21 maggio, distribuito da 01 e prodotto da Cattleya in collaborazione con Rai Cinema. Proprio in quei giorni la pellicola sarà anche in concorso al Festival di Cannes, unico titolo italiano ad essere selezionato per partecipare alla kermesse. Si tratta invece della quarta presenza al Festival del regista, che con Domani Accadrà, suo film d’esordio, ha vinto anche la menzione speciale Camera d’Or. Il Portaborse e Mio Fratello è Figlio Unico gli altri due film selezionati, nelle edizioni del 1991 e del 2007. E come in quest’ultimo, è ancora la famiglia al centro della storia, non più nell’analisi del divario generazionale a sfondo politico ma in quella, indubbiamente più cruda e rabbiosa, della costante evasione da qualunque spinta emotiva, alla rincorsa continua del miglioramento economico, costi quel che costi. Il film è stato ispirato da un precedente lavoro del regista: “Qualche tempo fa ho realizzato un documentario sull’occupazione delle case popolari, a Ostia” racconta Luchetti. “Laggiù ho riscontrato una ”povertà” diversa da quella che mi aspettavo. Ho trovato una grande vitalità e me ne sono innamorato, fino al punto di volerla trasformare in un film. Avevo voglia di raccontare il presente attraverso un ambiente che un tempo si sarebbe definito proletario, ma senza lo sdegno della denuncia né il taglio grottesco della caricatura”. Ed ecco quindi la storia di Claudio (Elio Germano), un operaio edile di trent’anni che lavora in uno dei tanti cantieri della periferia romana. È sposato, ha due figli, ed è in attesa del terzo. Il rapporto con sua moglie Elena (Isabella Ragonese, Tutta la Vita Davanti) è fatto di grande complicità, vitalità, sensualità. All’improv-
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EXTRA
CANNES. L’ITALIA SFILA SULLA CROISETTES. Da Luchetti alla Mezzogiorno, anche quest’anno arriva il meritato riconoscimento della qualità e professionalità del nostro cinema. Come ogni anno, il Festival di Cannes inizia in pieno inverno, a dispetto del calendario della kermesse, che vede undici giorni intensissimi, pieni di proiezioni ed incontri, dal 12 al 23 maggio. A gennaio infatti viene svelato il nome del Presidente della Giuria, e quest’anno la sorpresa è stata davvero grande: a guidare la scelta del vincitore della Palma d’Oro sarà il regista Tim Burton, reduce dal successo mondiale di Alice in Wonderland. Madrina di questa edizione sarà l’attrice Kristin Scott Thomas. Il nostro paese sarà ampiamente rappresentato: faranno parte della giuria Giovanna Mezzogiorno, già premiata con la Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile nel 2005 ne La Bestia nel Cuore, e Alberto Barbera, Direttore del Museo del Cinema Italiano di Torino. Tra i film in concorso è stato selezionato La Nostra Vita, di Daniele Luchetti, con Elio Germano, Isabella Ragonese e Raul Bova. Per il regista si tratta della quarta presenza a Cannes: la prima nella sezione fuori concorso risale al 1988, con il suo film d’esordio Domani Accadrà. Il documentario Draquila - L’Italia che Trema, di Sabina Guzzanti, che promette verità sulla catastrofe del terremoto a L’Aquila, sarà invece presentato nella sezione Eventi Speciali.
viso, però, questa esistenza felice viene sconvolta: Elena muore e Claudio non è preparato a vivere da solo. Rimuove il dolore e sposta il suo lutto nella direzione sbagliata: pensa solo a sfidare il destino e a dare ai figli e a se stesso quello che non hanno avuto finora: il benessere, i soldi, i capricci, le vacanze, in una parola le “cose”. Nel tentativo di colmare con il denaro l’assenza dell’affetto si caccia in un affare più grosso di lui e quando capisce che da solo non può farcela, si vede costretto a rivolgersi agli unici di cui si fida: la sorella troppo materna (Stefania Montorsi), il fratello timido e imbranato (Raoul Bova), il pusher vicino di casa (Luca Zingaretti). “Per lui, i soldi sono tutto e per trovarli ricorrerà a qualunque mezzo” spiega il regista. “Niente di strano, il personaggio non è altro che lo specchio di questo Paese e della cultura contemporanea. Oggi il denaro risarcisce qualunque mancanza mentre la qualità emotiva non conta niente”.
CURIOSITÀ
Uscendo dai nostri confini, meriteranno sicuramente attenzione i ritorni di Jean Luc Godard, con Film Socialisme, e di Oliver Stone con il seguito di Wall Street. Ad aprire la manifestazione il nuovissimo
Robin Hood targato Ridley Scott, che ritrova come protagonista Russel Crowe dopo la proficua collaborazione nel film Il Gladiatore.
Elio Germano e Isabella Ragonese Elio Germano e Raoul Bova
• FORFAIT - Luca Argentero avrebbe dovuto far parte del cast. Improvvisamente però ne è stato escluso. Si è consolato con il ruolo di Tiberio Mitri, un pugile degli anni ‘50, in una miniserie per la Rai. • IO CANTO - Dal 1997 Elio Germano fa parte di un gruppo rap Indie, chiamato Bestierare. Il suo nome d’arte è Olindo Jazz.
• CIAK! - La pellicola è stata girata interamente a Roma, nella periferia tra i quartieri di Ponte di Nona e della Bufalotta. • ESSERE O NON ESSERE - Isabella Ragonese non nasconde la sua passione per il palcoscenico. In passato ha scritto, diretto e interpretato diverse opere per il teatro, come “Che male vi fo” e “Bestino”.
dal 28 Maggio nei cinema N
*PRIMA VISIONE ::di Emanuela Andreocci
Una canzone per te
Emanuele Bosi e la sua speciale seconda occasione. Saprà sfruttarla al meglio? Suoi compagni di avventura Michela Quattrociocche, Agnese Claisse e la pregnante colonna sonora scelta da Mtv.
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l film, scritto e diretto da Herbert Simone Paragnani, racconta una storia che “può succedere solo al cinema”, come afferma Emanuele Bosi, protagonista della pellicola nei panni di Davide. Il ragazzo sembra aver avuto già tutto dalla vita: ha una fidanzata bellissima di nome Silvia (interpretata da Michela Quattrociocche), è bello ed è il popolare leader della band scolastica Nais Nois. Sembra che niente possa rovinare il suo periodo d’oro e invece la sua vita subisce improvvisamente un duro colpo: insieme alla promozione, infatti, perde tutto quello che aveva e si ritrova, solo, a dover riflettere sulla propria vita e gli errori commessi. Fin qui niente di così eccezionale che non possa avvenire nella vita di tutti i giorni: chi non ha mai pagato per le proprie azioni sbagliate? Quello che invece è assolutamente impossibile che accada nel mondo reale è la possibilità che viene data a Davide di rimediare ai propri sbagli: non ha semplicemente una seconda occasione, ma la possibilità di rivivere la sua giornata giocando d’anticipo contro i suoi errori. Chi pensa che sia una cosa semplice sbaglia di grosso: conoscere le con-
CURIOSITÀ
• Questo Piccolo Grande Bosi - Emanuele Bosi è stato il protagonista di Questo piccolo grande amore di Riccardo Donna, il film scritto a quattro mani da Ivan Cotroneo e Claudio Baglioni e uscito nelle sale a febbraio 2009. • Periodo d’oro - Se la vita di Davide è in crisi e la sua popolarità in discesa, quella di Emanuele Bosi è l’esatto contrario. L’attore è infatti presente nel cast di La vita è una cosa meravigliosa, uscito recentemente al cinema.
seguenze delle proprie azioni può, sì, rendere le cose più semplici e gestibili, ma può anche, in alcuni casi, peggiorarle, cosa che, come
titolo del film) che doveva dedicare alla fidanzata ma che ancora non le aveva scritto. Per farlo chiede aiuto a Lisa (interpretata da
Michela Quattrociocche e Emanuele Bosi
afferma Bosi “è un po’ quello che avviene al protagonista del film”. Davide sceglie come punto di partenza per il suo “percorso di redenzione/riparazione” la canzone (ecco il
• Colonna sono(h)ra - La colonna sonora della pellicola, scelta da Mtv che ha la direzione artistica musicale della pellicola, racchiude le canzoni dei Sonohra, Broken Heart College, Lost, Zero Assoluto e L’Aura. • L’applauso del cielo - Emanuele Bosi, Michela Quattrociocche e Agnese Claisse hanno partecipato alle riprese del videoclip L’applauso del cielo, il nuovo singolo dei Lost che fa parte della colonna sonora della pellicola.
Agnese Claisse), una ragazza che è l’esatto opposto delle persone che il protagonista del film ha sempre frequentato. Il ragazzo, conoscendo Lisa e scoprendo con lei un Davide diverso, migliore, non trova tutte le soluzioni che cercava, ma è assalito da nuovi dubbi: per chi vuole scrivere la canzone? Una canzone per te, dunque, indica la scelta del protagonista di dedicare una canzone alla ragazza (quale?), ma è anche il regalo che il regista fa ad ogni spettatore che va a vedere e “sentire” il suo film: la colonna sonora infatti, scelta da Mtv che ha la direzione artistica musicale della pellicola, riunisce i cantanti italiani più popolari del momento e non solo verrà sicuramente apprezzata, ma costituisce un punto di forza del film stesso.
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*PRIMA VISIONE
dal 28 Maggio nei cinema N
::di Andrea Giovanni Sorge
Sarah Jessica Parker
SEX AND THE CITY 2
Tornano, sempre con la regia del fido ideatore/sceneggiatore Michael Patrick King le quattro amiche più scatenate - e imitate - della Grande Mela.
È
bastato un trailer. Poco più di un zigzagante minuto, una manciata di inquadrature della solita splendida New York, qualcuno dei primi piani che ben conosciamo e abbiamo imparato ad amare, il tutto scandito dalle note di “Empire state of mind” di Alicia Keys. Una porta a specchi si apre e poi lei. Sarah Jessica Parker, per gli amici Carrie Bradshaw! Sex and the city 2 sta arrivando. Il 27 maggio negli Usa, il giorno dopo in Italia. Il conto alla rovescia è ufficialmente cominciato. E con esso il delirio mediatico di rito. Blog a tema spuntati a velocità impressionante, gruppi su facebook, anticipazioni, in-
discrezioni, foto rubate dal blindatissimo set. Il web come una gigantesca agenzia stampa insomma, al servizio del film o meglio dell’happening di costume più atteso - e conteso - dell’anno. Che fine hanno fatto Carrie, Samantha, Charlotte e Miranda? Passano gli anni, nuove rughe segnano i loro volti senza però scalfire l’esuberanza scintillante delle loro vite accelerate, firmate da capo ai piedi. Questo seguito ha molto da farsi perdonare: il primo capitolo cinematografico infatti, ha lasciato più di un fan deluso, reo di aver smarrito sulla via di Hollywood la verve sarcastica, il cinismo chic e l’iperrealismo femminista che erano i connotati della serie televisiva per approdare ai più
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EXTRA
DIFFIDARE DELLE IMITAZIONI Sex and the City detiene attualmente il maggior numero di tentativi di imitazione. Non tutti riusciti. Desperate Housewives, le “casalinghe disperate” da noi, spostando l’ambientazione dai club esclusivi ai fornelli - per quanto altrettanto smaltati e costosi - ha trovato nel tempo un suo zoccolo duro di fans e si è guadagnato gli elogi della critica per l’arguzia con cui scava fra i segreti dell’altra metà del cielo. Di minor impatto Lipstick Jungle con una rediviva - sempre bellissima - Brooke Shields, dal successo discreto anche se chiusa dopo sole 2 stagioni. Peggio ha fatto Cashmere Mafia, che di stagione ne ha avuta addirittura solo una, complici i bassi ascolti. E in Italia? La fiction Donne a pezzi - che a Sex and the city prendeva in prestito uno spaesatissimo Jason Lewis - è stata inderogabilmente bollata come trash. Un po’ meglio è andata ad Amiche mie, anche se il merito, più che alla sceneggiatura, andava alle bravissime attrici, da Elena Sofia Ricci a Margherita Buy. Quanto a Così fan tutte, la sitcom con Alessia Marcuzzi pubblicizzata per mesi come l’erede italiana del serial americano, non ha destato particolari entusiasmi. Noi italiani siamo imbattibili per ben altro cinema, per ben altre idee... Desperate Housewife
rassicuranti - e politically correct - lidi di una rassicurante commedia rosa. La trama di questo sequel è stata accuratamente messa sotto chiave dai pressagent. Sappiamo che Carrie, sempre giornalista di moda per Vogue, vivrà un momento di crisi col recalcitrante neomarito Big, complice forse un tradimento, una imprevista gravidanza e lo strom-
tro amiche, portatori sani di eccentricità ed effervescenza gay, forse protagonisti del matrimonio più irriverente ed alternativo al quale il grande schermo ci abbia invitato dai tempi de “Il vizietto”. Tutt’intorno, la solita sarabanda di cambi d’abito, una rutilante cavalcata fra un guardaroba e l’altro degli atelier più esclusivi del pianeta-moda supervisio-
CURIOSITÀ
• Arrivederci Louise - Il premio Oscar Jennifer Hudson, che nel primo capitolo di Sex and the city interpretava Louise, l’assistente tuttofare di Carrie, non è stata riconfermata nel cast del sequel. • Un po’ di gossip - Chyntia Nixon, sul set eterosessuale convinta, ha fatto coming out qualche anno fa, dichiarando la sua omosessualità e uscendo allo scoperto con la sua compagna. • Non solo Samantha - Kim Cattrall è in queste settimane sui nostri schermi con L’uomo nell’ombra, al fianco di Pierce Brosman e Ewan McGregor. • Caccia alla location - Le scene esotiche del viaggio sono state girate in Marocco, dopo che le autorità di Dubai hanno negato i permessi necessari.
bazzatissimo ritorno dell’ex Aidan (Josh Corbett). Archiviata la storia con Jerrod/ Jason Lewis, ormai abbonato alle fiction con Manuela Arcuri, ritroveremo la mangiauomini Samantha/Kim Cattrall col suo nuovo baby-fidanzato, il modello Noah Mills, le cui quotazioni e copertine sono vertiginosamente aumentate non appena si è rumoreggiato della sua partecipazione alla pellicola. Con lei anche la severa Miranda/Cynthia Nixon, l’avvocatessa dalla fulva chioma convertita ai valori familiari e la dolce Charlotte/Kristin Davis tutta moine, romanticismo e decorazioni floreali di Laura Ashley. Anche per loro, novità in arrivo. Sono della partita pure Stanford e Anthony, insostituibili amici/ confessori/psicanalisti delle nostre quat-
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Kristin Davis, Sarah Jessica Parker, Kim Cattrall, Cynthia Nixon
nati dall’occhio vigile della costumista Patricia Field. E ancora guest stars e camei d’eccezione, da Penelope Cruz a Liza Minnelli, da Heidi Klum a Mariah Carey. Molto rumore per nulla? Forse. Ma è innegabile che Sex and the City abbia segnato un’epoca con la sua sociologia spicciola sbattuta in faccia ai perbenisti, contribuendo a spostare di molto i paletti censori del dicibile e del mostrabile, imponendosi come un nuovo punto d’osservazione privilegiato sull’universo femminile. In ogni donna probabilmente c’è un po’ di Carrie, un po’ di Miranda, un po’ di Charlotte e perché no, perfino un po’dell’indiavolata Samantha. Ai maschietti non resta che abbassare la cresta e accompagnare amiche, mogli e amanti al cinema. Perché non si dica che la curiosità è solo donna...
LA MAGIA Ăˆ TORNATA
EMMA THOMPSON
tatamatildaeilgrandebotto.it
n dall’11 Giugno nei cinema
ANTEPRIMA* ::di Luca Ticconi
Tata
Emma Thompson torna nel ruolo, e nel trucco, della perfida e dolce governante. Alle prese con un gruppetto di bambini sempre più pestiferi.
N
anny Mcphee ovvero Tata Matilda, nata dalle pagine della scrittrice Christianna Brand, è una bambinaia tutta particolare. Gli spettatori del primo film già sanno di cosa stiamo parlando, per gli altri ecco una semplice descrizione: per cominciare è brutta da non poter dire, pare quasi una befana con tanto di neo peloso, sopracciglia unite, naso a patata e inguardabile cappellino con piuma. Si presenta solo nelle case dove ci sono bambini discoli e rumorosi, rimettendoli in riga con metodi spietati. Un tocco del suo bastone nodoso sul pavimento, ed ecco che, magicamente, i bambini son costretti a fare tutto quello che lei ordina, compreso l’auto schiaffeggiarsi. Ma Tata Matilda ha anche un cuore d’oro, e si lascia amare diventando più dolce e bella man mano che i suoi marmocchi hanno imparato la lezione, e solo allora può andarsene. Proprio in questo modo aveva lasciato la famiglia Brown alla fine del capitolo precedente, ambientato nel diciannovesimo secolo. Molti anni dopo, durante la seconda guerra mondiale, il suo aiuto è richiesto nella fattoria della dolce signora Green (Maggie Gyllenhaal) la quale,
e il
i viziatissimi e pestiferi cugini Cyril (Eros Vlahos) e Celia (Rosie Taylor-Ritson) scaricati dai genitori in aria di divorzio. Tra i due gruppi di ragazzini è guerra aperta e distruzione. Come se non bastasse, si fa vivo il cognato Phil (Rhys Ifans) che ha pensato bene di perdere la fattoria al gioco e ora è disposto a tutto perché Mrs Green gli venda la sua parte. La silhouette sinistra di Tata Matilda compare di notte, dietro la porta della cascina, e da quel momento la vita dei ragazzi sarà sconvolta. Col suo fare scocciato, la magica governante farà volare i maiali, parlare gli uccelli e riuscirà pure a disinnescare una bomba caduta proprio nel campo davanti alla fattoria. Emma Thompson, premio Oscar nel 1992 per Casa Howard, si conferma l’interpreta perfetta per un personaggio carismatico che ha fatto già impazzire i bambini inglesi, una Mary Poppins più sporca e meno accondiscendente, portatrice di valori fortemente educativi. Ma la stessa Thompson firma inoltre - e per la seconda volta - la sceneggiatura, con sapiente maestria comica, trasmettendo tutta la sua passione per un progetto che le sta a cuore. Il cast può vantare questa volta la presenza di Maggie Gyllenhaal nei panni di Mrs Green, sorella di Jake già candidata all’Oscar quest’anno per il suo ruolo in Crazy Heart, un’attrice che sta mostrando un talento crescente. Da non dimenticare anche Ralph Fiennes nella parte dell’altezzoso zio
CURIOSITÀ
già costretta ad affrontare problemi non di poco conto, ne vedi profilarsi altri peggiori all’orizzonte. Mentre il marito combatte al fronte, la povera ragazza deve badare da sola ai suoi tre scalmanati figlioletti: Norman (Asa Butterfield), Megsie (Lil Woods) e Vincent (Oscar Steer), barcamenandosi a lavoro nella bottega dell’anziana Doherty. Ma dalla fumosa Londra giungono
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• Campagna Inglese - Gli splendidi scenari campestri del film sono stati catturati prevalentemente nella contea dell’Oxfordshire, in particolare nei dintorni di Turville. La fattoria si trova invece ad Hascombe, nel Surrey. • Matilda o Sibilla? - Circa il suo ruolo nella saga di Harry Potter Emma Thompson dichiarò nel 2008 che non sarebbe tornata nei panni dell’eccentrica insegnante professoressa Cooman, per gli impegni col preferito seguito di Tata Matilda. Tuttavia la rivedremo negli ultimi due capitoli della serie del maghetto.
• Docu-Poppins - La giovane regista Susanna White, qui al suo debutto cinematografico, ha realizzato in passato un documentario sull’autrice di Mary Poppins, Pamela Lyndon Travers, ed è stata una delle ultime persone ad intervistarla prima della morte. • Dal giallo alla bambinaia - La scrittrice dei tre racconti di Nanny McPhee Christianna Brand, è in realtà celebre per la sua serie di romanzi gialli con protagonista l’ispettore Cockrill, sette in tutto.
Matilda
grande botto Gray. Spicca anche l’esuberanza di Rhys Ifans nei panni del cognato Phil, attore divenuto celebre per il ruolo di Spike in Notting Hill. Ci sono poi i cinque bambini protagonisti, tutti estremamente autentici e spigliati. Infine il film è impreziosito dalla partecipazione della veterana attri-
ce inglese Maggie Smith, rubata al set di Harry Potter dove interpreta la professoressa Miverva McGrannit. Il suo personaggio, la signora Doherty, è al centro di una gustosa rivelazione che collega questo seguito col botto di Tata Matilda al predecessore.
Emma Thompson
Non solo Mary Poppins Le storie cinematografiche che hanno al centro bambinaie fuori dal comune sono davvero innumerevoli, tanto da meritare un genere a parte. Non sarà anche perché è il cinema stesso, e poi la televisione con lui, a essere in fondo una babysitter che rapisce i turbolenti bambini con due ore di magico intrattenimento? La regina assoluta del genere è, e sempre sarà, Julie Andrews, con i due capolavori intramontabili Mary Pop-
pins e Tutti insieme appassionatamente. Ma già nel 1965 c’era chi svelò un lato oscuro in questo mestiere, Nanny la governante vede la sinistra Bette Davis giocare al gatto col topo con un bambino innocente. C’è anche la versione rapitrice in Mafiosi di mezza tacca e una governante dritta. La Disney ha rilanciato il connubio con la magia nello splendido Pomi d’ottone e manici di scopa. Come non citare poi, Non dite a mamma che la babysitter è morta, Una moglie per papà con Whoopi Goldberg, l’intramontabile Mrs Doubtfire e il macho Vin Diesel in FBI operazione tata.
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Quando lei è così sexy, hai una sola possibilità.
UNA PRODUZIONE
SCRITTO DA
“LEI È TROPPO PER ME”(
SUPERVISORE ALLE MUSICHE MONTAGGIO DI DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA PRODOTTO DA
PRESENTA )
MUSICA DI COSTUMI DI SCENOGRAFIE DI PRODUTTORE ESECUTIVO DIRETTO DA
DAL 18 GIUGNO AL CINEMA leietroppoperme.it
dal 18 Giugno nei cinema N
*ANTEPRIMA
o p p o r t è i Le per me ::di Emanuela Andreocci
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Lui vale 5, lei 10. Kirk Kettner e Alice Eve, la “coppia impossibile”, ci dimostreranno non solo che l’amore abbatte le distanze, ma che queste sono spesso relative. Basta crederci!
ui appartiene alla categoria degli inetti: ha più di vent’anni, non ha fiducia in se stesso, lavora come addetto alla sicurezza nell’aeroporto di Pittsburgh ed è affiancato da un gruppo di amici, prima compagni di scuola, poi colleghi di lavoro, che lo convincono ancora di più della sua condizione disperata. La situazione, tutto sommato, gli sta comunque bene finche non arriva lei: bellissima, sexy, intelligente, con delle gambe chilometriche e dei biondi capelli vaporosi che vengono sottolineati da una lunga carrellata che precede il loro primo incontro. Come si può non notare una ragazza del genere? E chi l’avrebbe mai detto che il metal detector sarebbe stato solo il primo di altri incontri? Ma soprattutto, chi avrebbe mai pensato che sarebbe stata proprio lei a chiedergli un appuntamento, invitandolo ad una partita di hockey? Kirk Kettner, questo il nome del prota-
Jay Baruchel e Alice Eve
gonista interpretato da Jay Baruchel, comincia a frequentare la bellissima Molly, le cui fattezze sono di Alice Eve, ma non passa giorno senza pensare in primis che è stato enormemente fortunato nell’incontrarla e, in secundis, pensiero meno felice, che la ragazza è molto fuori la sua portata, anzi, che è decisamente troppo per lui. Kirk infatti non è solo tremendamente sorpreso e contento per l’arrivo di questo raggio di sole nella sua vita, ma (a causa anche dei discorsi di parenti ed amici) è addirittura sconvolto perché veramente non riesce a capire cosa lei possa trovare in lui. Fortunatamente, andando avanti con la storia, capirà che forse Molly vede in lui cose che gli altri ancora non hanno scoperto, e acquisterà finalmente la sicurezza in se stesso che tanto gli mancava. Il regista Jim Field Smith, al suo primo esordio sul grande schermo, pone l’attenzione, oltre che sulla coppia di pro-
tagonisti, “i nostri eroi”, sul gruppo straordinariamente variegato di parenti e di amici, comici, veterani delle tv e attori alle prime armi, che li affiancano e che hanno reso le loro vicende ed i loro dialoghi reali e frizzanti: Jack (Mike Vogel), Stainer (T. J. Miller), Devon (Nate Torrente) e l’ex fidanzata di Kirk Marine (Lindsay Sloane). Il pubblico apprezzerà l’insolita coppia (riconoscendo, nel personaggio maschile, il protagonista di Tropic Thunder di Ben Stiller) e gli uomini potranno aprire gli occhi: nonostante tutto, non sono solo le donne che, eterne sognatrici, aspettano perennemente il principe azzurro!
CURIOSITÀ
• Requisiti doc - Per cercare la città adatta, il regista ha compilato una lista di requisiti necessari: doveva essere romantica, avere una squadra di hockey e, soprattutto, un aeroporto che permettesse di effettuare le riprese. • Jay=Kirk - Afferma il regista che Jay ha esattamente tutto quello che doveva avere il suo personaggio: l’aspetto fisico, il modo di parlare e di confrontarsi con chi gli sta intorno e un immancabile sense of humour. • Alice and the city - Vedremo la bionda protagonista del film anche in Sex and the city 2. • Un lavoro... al bacio! - Il protagonista maschile per girare il film ha dovuto baciare la sua partner per molto tempo. Afferma, ironicamente, che c’è di peggio, ma si lamenta che, mentre nella vita privata non l’ha mai fatto davanti agli amici, per il film è stato “costretto” a farlo di fronte a 150 persone.
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Rumors ::di Barbara Zorzoli
Beyoncé versione “morbida”... che si tratti di ma-
geles assieme ai piccoli Brooklyn, 11 anni, Romeo, 7, Cruz, 5. In
ternità?
famiglia, sono proprio golosi: cambiano le giornate, cambiano
Una pausa di relax alle Hawaii per la popstar Beyoncé, 29 anni,
i bar, cambiano i vestiti, si aggiunge al quadretto mamma Vic-
e il marito Jay-Z, 41. Insieme alla coppia, sposata dal 2008, la
toria, 36, ma ai coni o alle coppette non si rinuncia. In gelate-
sorella della popstar Solange, con suo figlio Julez e la cugina Angie. Castelli di sabbia, qualche tuffo in mare e tante foto. Così la famiglia ha trascorso la prima vacanza al mare della stagione. Certo non si può dire, però, che la cantante si fosse preparata all’evento. Appare infatti, bella come sempre, ma un po’ più in carne. Che aspetti un bambino? Le voci a riguardo circolano da un po’... Beckham si “strafoga” di gelato Lontano dai campi da calcio dopo l’infortunio al tendine d’Achille, David Beckham, 34 anni, vizia i suoi bambini. È stato paparazzato, infatti, mentre seduto in una gelateria di Los An-
*Rumors Voci dal mondo dello spettacolo
*Sonoro musiche per immagini ::di Giuliano Tomassacci
The Final Destination (Final Destination 3D)
ria, non fanno attenzione alle calorie, né certo allo sperpero:
Varèse Sarabande/Audioglobe
la rivista Forbes, che ogni anno stila la classifica degli attori
Sin dal primo episodio appannaggio musicale della valida Shirley Walker (raro esempio di compositrice, orchestratrice e direttrice d’orchestra ad essersi imposta nell’ambito mainstream hollywoodiano, scomparsa nel 2006) la serie di Final Destination passa ora nelle mani dell’iperattivo e rumorosissimo Brian Tyler. Che riprende il tema della Walker aumentandolo all’interno del suo esagitato modus compositivo, con esiti funzionali ma anche fin troppo noti.
più pagati di Hollywood e dintorni racconta che l’atleta inglese prestato al Milan è il giocatore che ha guadagnato di più nel 2009: 30 milioni di dollari. Gnam gnam... uno “stipendietto” che mette l’acquolina in bocca!!! Kim Kardashian desnuda Kim Kardashian, 29, la nuova fiamma di Cristiano Ronaldo, è apparsa come mamma l’ha fatta sulle pagine della rivista patinata Harper’s Bazaar. Il servizio fotografico, però, ha uno scopo “nobile”: “È un invito ad accettare le proprie curve e se stessi”, ha spiegato Kim. “Nessun ritocchino”,
ha
pun-
tualizzato la “socialite”, che non si spiega come mai il suo fondoschiena faccia tanto impazzire gli uomini (Ronaldo per primo): “Non capisco perché la
Green Zone
Varèse Sarabande/Audioglobe
Ecco un sommario essenziale delle migliori competenze tribali e percussive di John Powell, da sempre territorio d’elezione del compositore inglese salito sul podio del genere action grazie alla trilogia di Bourne. Qui in effetti è come ascoltare il meglio delle sezioni ritmiche composte per la saga dell’amnesiaco Jason svuotate di tutti i contributi orchestrali. Valido su schermo, il Cd di questa prova sommaria è strettamente raccomandato ai completisti dell’autore.
Invictus
gente parli sempre del
Sony Classical
mio sedere, non è nien-
Anche quando non direttamente impegnato nella stesura dei suoi soundtrack a livello autoriale, Clint Eastwood è capace di garantire ai propri lavori una caratura musicale sempre al di sopra della media. In Invictus riprende la scelta di Lettere da Iwo Jima e affida la partitura originale al figlio Kyle e a Michael Stevens, prodighi stavolta di canti solistici e a cappella affidati agli Overtone. Il regista contribuisce comunque al tema portante, che si sviluppa per tromba in “Invictus Theme”.
te di che: ho le gambe magre e la vita stretta, quindi sembra più grosso”. Vero è che lei non fa nulla per nasconderlo, anzi. Solo qualche anno fa, Kim lo aveva esibito in un servizio fotografico su Playboy! Senza contare che la Kardashian adora far parlare di sé, anche involontariamente. Nei giorni scorsi, infatti, la “it girl” di origini armene, ha pubblicato sul suo account di Twitter una sexy foto di lei con un gattino nero. Questo è bastato per far arrabbiare la Peta, l’associazione per la difesa degli animali, che l’ha accusata di maltrattamento, e scatenare il tam tam tra i fan... no comment. Lindsay Lohan da Twitter: “Mio padre è un pazzo” Il padre di Lindsay Lohan, 23 anni, ha fatto irruzione insieme a due agenti di polizia nell’appartamento della figlia. A confermare il blitz inaspettato è stata la stessa Lindsay che ha subito scritto su Twitter. “Oh mio Dio, non ho altra scelta: devo rendere questa cosa pubblica. Il mio ex padre è appena entrato nel mio appartamento con degli agenti”. Il padre dell’attrice voleva rassicurasi sulle condizioni di salute di Ali (la seconda
The Crazies (La città verrà distrutta all’alba) Varèse Sarabande/Audioglobe
Ormai patrocinatore tra i più titolati di commenti horror/thriller devoti alla musica di riempimento e all’astrattezza ambinet, Mark Isham ripete per La città verrà distrutta all’alba la formula adottata per il recente The Mist. Confidando nuovamente nel Sodden Dog Electronic Ensemble e, in linea con il pregresso lavoro, spendendosi in interventi lunghi e rarefatti fino al limite del sound design, il compositore propone uno score elettronico inscindibile dalle immagini. E particolarmente ostico su disco.
(
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*Rumors . Voci dal mondo dello spettacolo figlia nata dal matrimonio con Dina Lohan), attualmente do-
Svizzera, la notizia che la corte d’appello del 2° distretto del-
miciliata insieme alla famosa sorella. Il genitore sarebbe infat-
la California ha respinto la domanda di essere processato in
ti preoccupato che le amicizie, a lui poco gradite, di Lindsay,
contumacia, che conferma la sentenza di un tribunale di Los
influiscano sulla vita di Ali. Da sempre tra padre e figlia non
Angeles - e che apre la strada all’estradizione -, il regista di The
corre buon sangue, e quest’ultima intrusione ha riaperto ferite
Ghost Writer sembra essere sprofondato nella più cupa depres-
mai rimarginate. Basta continuare a leggere la pagina Twitter
sione. Non c’è scampo per lui, anche perché, la domanda di
di Lindsay: “Non dimentichiamoci che mio padre mi ha rapito
rinuncia alla denuncia, da parte di Samantha Geimer, la ragaz-
quando avevo 4 anni da un’aula di tribunale ed è pazzo”. Alla
za allora 13enne, che lo accusò di “relazioni sessuali illegali”
faccia dell’armonia familiare!
nel 1977 (oggi è madre di tre figli, ndr), è stata respinta. Unica speranza che resta al regista è il tempo: le autorità elvetiche
Heather Locklear in manette
hanno fatto sapere, che tenuto conto dei numerosi ricorsi degli
Due anni fa era stata arrestata per guida in stato d’ebbrezza,
avvocati di Polanski, la procedura di estradizione potrebbe du-
questa settimana Heather Locklear, 48 anni, diventata famosa
rare almeno un anno. Lontano da Parigi, la città che aveva scel-
per il telefilm Melrose Pla-
to per vivere con la moglie Emmanuelle Seigner e i due figli, in
ce, ha colpito e divelto un
preda ai ricordi del suo passato americano e con la prospettiva
cartello del divieto di so-
della prigione, Polanski preoccupa molto il suo entourage. L’ul-
sta vicino alla sua villa ed è
tima mossa che i suoi avvocati stanno studiando è il ricorso alla
scappata via senza denun-
Corte suprema della California, ma le chance di riuscire a far
ciare l’accaduto alle auto-
annullare il processo sono quasi nulle.
rità. La sua fuga è durata poco, però. Le indagini del-
Michael Douglas dimezza la pena del figlio
la polizia scattate immedia-
La sentenza poteva condan-
tamente hanno collegato il
nare Cameron Douglas a dieci
fatto all’attrice: la sua auto,
anni per spaccio di stupefacen-
una Bmw, riportava i segni
ti. Invece, il figlio di Michael
evidenti dell’urto. Il legale
Douglas e Diandra si è preso
della Locklear ha ammesso
“solo” cinque anni e l’obbligo
la responsabilità dell’attrice
di un lavoro in comunità per
e ha confermato la sanzio-
450 ore. Sembra che a mitiga-
ne in quanto proprietaria
re la sentenza abbiano contri-
dell’auto. Per questa volta,
buito tre fattori: 1) Cameron
niente carcere.
ha chiesto perdono alla famiglia per le difficoltà e il dolo-
Polanski, processo negli Stati Uniti
re che ha procurato a tutti fin
L’incubo che Roman Polanski, 76 anni, voleva a tutti i costi evi-
da quando era adolescente e
tare è diventato realtà. Appresa nel suo chalet di Gstaad, in
aveva cominciato con il giro
)
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*Lo scaffale . Cinema e libri ::di Anna Medici
dell’eroina. 2) Papà Michael ha consegnato una lettera al giudice Berman dove scriveva di comprendere le difficoltà di un figlio costretto a crescere con genitori famosi (lui e la moglie Diandra). 3) La nuova moglie di Douglas senior, Catherine ZetaJones ha allungato a sua volta uno scritto al giudice dove sosteneva che Cameron è, in fondo, un buon ragazzo. Il canovaccio, insomma, sarebbe andato a segno. Cinque anni, non dieci come pensavano gli esperti. Bruni-Sarkozy, vacanze al risparmio
Per le vacanze di primavera per i francesi sono sacre, e Carla Bruni e Nicolas Sarkozy hanno deciso di fare le cose al ri-
Green Zone
• Autore: Rajiv Chandrasekaran • Editore: Rizzoli
Matt Damon è tornato sul grande schermo con il film Green Zone dopo il successo ottenuto con l’interpretazione filmica della trilogia di Bourne di Robert Ludlum che lo ha reso famoso in tutto il mondo. Trasposizione cinematografica del bestseller internazionale ‘Imperial Life in the Emerald City’, del giornalista del Washington Post, Rajiv Chandrasekaran, Green Zone è la cronaca del disastro annunciato scatenato dall’America e dai suoi alleati, tra cui l’Italia. Nella zona nord di Baghdad, una mattina qualsiasi, quattro kamikaze si fanno saltare in aria in un santuario. Quando Rajiv Chandrasekaran arriva sul posto, quel che resta dei cadaveri è già ricoperto da teli bianchi. Brandelli di corpi sparpagliati arrivano fino al secondo piano dei palazzi circostanti. Meno di un quarto d’ora dopo, nella Green Zone, il giornalista ne parla con un funzionario del contingente americano, ma questo è ignaro del massacro: era “troppo preso a lavorare per la democrazia in Iraq” per seguire le notizie. E’ solo uno dei paradossi della guerra raccontata in questo libro: un reportage che somiglia a una spy-story per la vicenda al limite del romanzesco, per la carica di avventura e ironia, per i personaggi incredibili che lo popolano. Costruito in quasi due anni di interviste e ricognizioni nella capitale irachena e dintorni, “Green Zone” descrive retroscena inediti ma che hanno implicazioni profonde; spiega perché l’odio per l’occidente cresce a dismisura; ritrae un paese violento e desolato privo di mezzi, popolato da gente che non ha un lavoro e che fa il conto dei morti ogni sera, pensando che, forse, quando c’era la dittatura non si stava poi così male… Il regista del film Paul Greengrass firma la prefazione al libro invitando a leggerlo e a “considerare il prezzo pagato in termini di sangue e denaro per quel sogno di democrazia nel deserto”.
*Rewind: il DVD del mese ::di Massimo Mostacci
sparmio. Per i cinque giorni “d’ordinanza” presi all’interno di
Fuga dal call center
queste vacanze nazionali, non partiranno come al solito per
• Distribuzione: Sony Pictures e Officine Ubu.
Cap Negre, la residenza estiva dei Bruni Tedeschi o per un’altra
Fuga dal call center di Federico Rizzo, commedia precaria che diverte e commuove, sarà disponibile in vendita dal 12 maggio. Distribuito da Officine UBU in partnership con Sony Pictures H.E. e ispirato alle interviste realizzate a veri lavoratori precari dei call center in molte città italiane, il film gioca i toni del grottesco attraverso i volti della comicità italiana lanciata dal laboratorio televisivo di Zelig. Da Angelo Pisani del duo “Pali e Dispari” a Debora Villa - voce di punta di Radio Montecarlo, conosciuta ai più come “La Patty” della sit-com Camera Cafè - a Natalino Balasso. Preziosi il cammeo di Tatti Sanguineti e l’interpretazione di Paolo Pierobon. Fuga dal call center è il primo DVD italiano a proporre - in collaborazione con l’iniziativa culturale Cinema senza barriere - l’audiocommento in traccia grazie al quale i non vedenti riceveranno informazioni aggiuntive rispetto ai dialoghi del film, ovvero stati d’animo, azioni, paesaggi e modalità di ripresa e i non udenti potranno cogliere più sfumature grazie alla sottotitolatura integrata con aspetti riguardanti le musiche, i suoni e ::di Anna Medici i rumori. Peppe Voltarelli è autore di alcuni brani della colonna sonora assieme a Caparezza, Le Luci della Centrale Elettrica e i Tre Allegri Ragazzi Morti.
destinazione onerosa. L’ex top e il presidente della Repubblica, con la nonna Marisa e il nipotino Aurélien, passeranno qualche giorno nella residenza presidenziale della Lanterne, nel parco di Versailles. In questo luogo calmo, vicinissimo a Parigi, dove i coniugi Sarkozy hanno passato la prima notte di nozze, sperano di ritrovare il consenso perduto. La crisi di impopolarità di Nicolas Sarkozy non accenna a placarsi, quindi meglio tenere un profilo basso e sparire per qualche giorno. La Lanterne, con il suo immenso parco privato, oltre a essere al riparo dalla nube che avrebbe impedito uno spostamento in aereo, ha il vantaggio di essere off limits per i fotografi. Un momento di quiete prima di riaprire l’agenda zeppa di impegni politici per il presidente, mentre la première dame si prepara a un’estate di fuoco, fatta di impegni istituzionali e artistici. Infatti, oltre all’attività musicale, dovrà trovare il tempo per girare il film di Woody Allen, assieme a Marion Cotillard e Owen Wilson.
Teatro*
::di Chiara Rovan
L’ORO DI NAPOLI BRILLA AL TEATRO ARGENTINA LUISA RANIERI E GIANFELICE IMPARATO INTERPRETI DELLA VITALITA’ PARTENOPEA
D
© Federico Riva 2009
ai racconti del dopoguerra di Giuseppe Marotta, l’adattamento teatrale di Gianfelice Imparato e Armando Pugliese solcherà le scene del Teatro Argentina dal 4 al 16 maggio, in un allestimento spettacolare che vedrà protagoniste storie dolenti e
© Federico Riva 2009
comiche, tragiche e paradossali della moltitudine colorata e verace che pullula nel centro storico di Napoli. Non è una pedissequa risposta all’omonimo film di Vittorio De Sica (1954), ma una ricomposizione totalmente nuova di racconti, di cui alcuni presenti nel film (Pizze a credito, Teresa con Sofia Loren e Silvana Mangano), altri completamente inediti da un punto di vista spettacolare e tratti direttamente dagli scritti di Marotta (Il malato per tutti, San Gennaro non dice mai no). Lo spettacolo, diretto dal napoletano doc Armando Pugliese e con le musiche di Nicola Piovani, restituisce al meglio lo spirito, l’anima e la filosofia esistenziale del popolo partenopeo in un frizzante mosaico di tipi e caratteri (dalla procace pizzaiola, agli incalliti giocatori, dalla prostituta al guappo), interpretati da grandi attori quali Luisa Ranieri, Gianfelice Imparato, Gianni Cannavacciuolo, Valerio Santoro e Antonella Cioli. L’oro di Napoli e “una dichiarazione d’amore per Napoli, città splendida e miserabile, amorosa e spietata, e per i suoi abitanti, disperati, poveri, ricchi di fantasia, magnifici, capaci di inventarsi la vita giorno per giorno. In questi racconti la Napoli di un tempo rivive senza pietismo o retorica, ma con commossa, asciutta, a volte divertita partecipazione.” Queste le parole nel risvolto di copertina del libro di Marotta edito nel 1947. Lo spettacolo di Pugliese, tra sorprendenti cambi di scena e tagli cinematografici, ricalca questa dichiarazione d’amore componendo un affresco di vicende, personaggi, passioni, amarezze e illusioni dipinti in un grande condominio dove le persone interloquiscono tra loro nell’androne, tra le scale, nella strada e sui pianerottoli, dando vita a quella coralità dolente e magica di una città anche furbesca ed ingannatrice, ma non imbastardita da un degrado che sembra inarrestabile.
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46 ACCHIAPPAFILM
FRANCESCO E IL RE DALL’11 AL 23 MAGGIO AL QUIRINO
U
go Pagliai, Paola Gassman e Philippe Leroy sono diretti da Geppy Gleijses nel dramma di Vincenzo Ziccarelli sulla vera storia dell’incontro tra Francesco di Paola e Luigi XI di Francia. Tours, albori del Rinascimento. Luigi XI vive spaventato dalla malattia e affaticato dal potere. Francesco arriva in Francia e incontra il re, che si inginocchia al cospetto del santo pregandolo per essere guarito. Il miracolo però non può avvenire: Luigi non cerca il Dio della misericordia, ma il dio che esaudisca il suo personale desiderio di restare attaccato a questa vita.
80 VOGLIA DI… ‘80 - DAL 4 AL 16 MAGGIO AL PARIOLI
P
aolino Ruffini, col musical “80 voglia di...’80”, sposta idealmente indietro le lancette del tempo per far rivivere (o scoprire ai più giovani) il decennio più colorato e scanzonato della musica italiana ed internazionale: gli ormai mitici anni ‘80. Un viaggio che non vuole essere un semplice revival ma una libera interpretazione per presentare quel periodo come forse nessuno lo ha mai visto: tra miti pop, vestiti sgargianti, primi videogames e soprattutto tanta musica e divertimento! Un appuntamento creato appositamente per celebrare il decennio dell’evasione e dei miti con il trionfo della musica pop, degli spot, dei colori gommosi e della fantasia. Un musical per chi era giovane allora ed ha vissuto quegli anni in pieno, ma anche per chi è giovane oggi e degli anni ‘80 ha soltanto una vaga e distorta immagine. Lo spettacolo prende l’avvio nel pomeriggio dell’ultimo giorno di scuola dell’anno scolastico 2008, quando il protagonista (interpretato da Paolino Ruffini), studente assolutamente alternativo e non modello, si reca a vedere i quadri con l’esito finale. Sarà promosso o bocciato? Nell’attesa di conoscere il proprio destino, vede sfilare accanto a lui, uno dopo l’altro, proprio loro: il suo incubo, i professori che hanno fatto di tutto per rendergli la vita difficile. Ma come si comportavano questi all’età del nostro protagonista? Girando e rigirando con ansia il Cubo di Rubik (altro simbolo degli ‘80), il nostro si ritroverà magicamente indietro nel tempo di 20 anni, esattamente nel 1988, a fianco dei suoi odiati professori ancora giovani che aiuterà ad organizzare una festa di compleanno: un’occasione per riascoltare canzoni che han-
no fatto la storia della musica (Duran Duran, Wham, Europe, Whitney Houston, Ricchi e Poveri, Heather Parisi, etc.) interamente eseguite dal vivo.
PINOCCHIO DAL 4 AL 23 MAGGIO AL SISTINA
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a Compagnia della Rancia di Saverio Marconi, a sette anni dal suo debutto, ripropone uno dei più grandi musical mai realizzati in Italia. Una grande occasione per tuffarsi nel magico mondo del burattino più famoso del mondo e scoprire la poesia del teatrino di Mangiafuoco, le gags di Gatto e Volpe, la magia di Turchina, il ritmo esplosivo del paese dei Balocchi, e tutti i personaggi che animano questa meravigliosa storia. Grandiose scenografie, effetti speciali, balletti entusiasmanti e la musica dei Pooh. Protagonista: Manuel Frattini.
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ConCorso per la realizzazione di Cortometraggi scarica il bando su www.filmailtuoquartiere.it scadenza concorso: 28.05.2010 ore 12:00 info:
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