AcchiappaFilm Maggio 2011

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COPIA OMAGGIO

I film di MAGGIO

TARIFFA ROC: POSTE ITALIANE S.P.A. SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1 COMMA 1 - DCB - ROMA

M A G G I O

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THE BEAVER UNA NOTTE DA LEONI 2 CORPO CELESTE FAST & FURIOUS 5 SENZA ARTE NE’ PARTE THE TREE OF LIFE PIRATI DEI CARAIBI - Oltre i confini del mare

FESTIVAL TUTTI A CANNES!

NOUVEAU CIRQUE APRIPISTA: IL FESTIVAL DEL CIRCO CONTEMPORANEO



SOMMARIO

La vostra guida al meglio del cinema e dello spettacolo CineCarnet Trame e schede dei film di maggio 04 Cover Story X-Men: L’inizio 06

Pirati dei Caraibi - Oltre i confini del mare 25 Festival Tutti a Cannes! 18 Torna il Fantafestival 30

Nouveau cirque Apripista: il Festival del Circo Contemporane all’Auditorium Parco della Musica 31

COLOFON Direttore Responsabile Massimo Mostacci massimo@visioni-grafiche.it Direttore Editoriale Claudio Petrollo claudio@visioni-grafiche.it Relazioni Esterne Anna Calà anna@visioni-grafiche.it Art Direction Cristian Bifolco cristian@visioni-grafiche.it Redazione Grafica Giada Gargano In Redazione Maurizio Carta (caporedattore), Ombretta Petrollo Hanno collaborato Luca Ticconi, Giuliano Tomassacci, Emanuela Andreocci, Andrea Giovanni Sorge, Arianna Ramella Benna, Barbara Zorzoli, Alessandro Fresilli, Simone Felicetti, Luca Annovi, Pier Luigi Manieri

Società Editrice Visioni Grafiche srl Via Padre S.F. Pifferi, 39 00126 Roma Tel. 06.52363798 - Fax 06.52363694 info@visioni-grafiche.it Stampa Amadeus srl Distributore per cinema, teatri, università e bar M.G. Service

Prime visioni The beaver 09 Una notte da leoni 2 12 Corpo celeste 15 Fast & Furious 5 20 Senza arte né parte 21 Diciotto anni 22 The tree of life 23 RED 24

Acchiappafilm Cinema + Spettacolo Reg. trib. di Roma n. 3/2010 del 19.1.2010

Rumors Gossip e news dal mondo dello spettacolo 26 Sonoro Musica per le immagini 27

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Lo scaffale Cinema e libri 29 The beaver

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ACCHIAPPAFILM 3


n le date di uscita dei film possono subire variazioni

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Fast & Furious 5

Il primo incarico

4 MAGGIO

In questo quinto capitolo della serie finiti a Rio De Janeiro dopo aver liberato Italia 2011 Dom, Brian e Mia cercano di salvarsi Genere: Azione affrontando due temibili nemici: un Regia: Justin Lin ricco affarista corrotto e soprattutto Con: Vin Diesel, Paul l’agente federale Luke Hobbs, che Walker, Jordana mette su una squadra all’unico scopo Brewster di mettere le mani sui fuggiaschi. Ma Dist.: Universal Pictures sarà facile per quest’ultimo distinguere i buoni dai cattivi? Durata: 130’

6 MAGGIO

Hai paura del buio

Tatanka

6 MAGGIO

Eva, una ragazza rumena si trasferisce a Melfi, sperduto paese dell’entroterra Italia 2011 meridionale italiano, noto per l’enorme Genere: Drammatico insediamento della FIAT. Trovata ospitaliRegia: Massimo Coppola tà da Anna, una sua coetanea che lavora Con: Alexandra Pirici, alla FIAT, Eva inizia a seguire un gruppetErica Fontana, Antonel- to di donne, poi tra queste ne sceglie due, la Attili infine una sola. Eva diviene la sua ombra, Dist.: BIM ne spia ogni movimento, ne conosce alla perfezione abitudini e occupazioni. Durata: 90’

6 MAGGIO

Milo su marte

Senza arte né parte

6 MAGGIO

Milo, nove anni, vive assieme alla sorella e alla mamma. Come tutti i bambini della sua età non è molto disciplinato e per questo litiga spesso con la madre. Una sera una navicella spaziale atterra nel suo giardino e degli alieni rapiscono la sua mamma per accudire i propri piccoli. Milo parte alla ricerca della sua mamma sul pianeta rosso.

Italia 2011 Genere: Animazione Regia: Simon Wells Dist.: Walt Disney Durata: 88’

Italia 2011 Genere: Drammatico Regia: Giorgia Cecere Con: Clemente Russo, Carmine Recano, Giorgio Colangeli Dist.: Bolero film Durata: 100’

6 MAGGIO

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Italia 2011 Genere: Commedia Regia: Giovanni Albanese Con: Vincenzo Salemme, Giuseppe Battiston, Donatella Finocchiaro Dist.: 01 Distribution Durata: 90’

RED

6 MAGGIO

11 MAGGIO

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USA 2011 Genere: Azione Regia: Robert Schwentke Con: Bruce Willis, Morgan Freeman, John Malkovich Dist.: Medusa Durata: 111’

1953. Una ragazza del Sud Italia deve andare lontano da casa per il suo primo incarico come maestra. Le dispiace, perché al suo paese ha una storia d’amore importante, a cui crede molto, con un giovane dell’alta borghesia che sembra ricambiarla sinceramente. Ma quel che trova è ben diverso da ogni sua immaginazione.

In una terra dilaniata dalla camorra, la straordinaria avventura di un ragazzo che riesce a sfuggire a un destino certo. Grazie all’incontro con la boxe riuscirà ad emanciparsi, in un percorso che lo porterà alla scoperta di se stesso, dal baratro della periferia di Caserta, passando per l’inferno dei ring clandestini di Berlino. Una strada tortuosa verso un riscatto difficile e inaspettato.

Salento. Il Pastificio Tammaro chiude la fabbrica. Tutta la squadra di operai si ritrova disoccupata. Tra questi c’è Enzo, sposato con Aurora, poi Carmine e infine Bandula, immigrato indiano. La situazione è drammatica. In quei giorni, la moglie di Tammaro eredita una collezione d’arte contemporanea che viene sistemata in un magazzino dove Enzo, Carmine e Bandula saranno i custodi.

Paul Moses è un ex agente della CIA specializzato nelle cosiddette “operazioni in nero”. Vive isolato dal resto del mondo e comunica solo con pochissime persone. Quando Michael Beesley, il nuovo capo della CIA, viene a conoscenza della sua esistenza decide di eliminarlo, mettendo sulle sue tracce un giovane killer agguerrito e iper-tecnologizzato.

Corpo Celeste

Uomini senza legge

La tredicenne Marta è tornata a vive6 MAGGIO re con sua madre a Reggio Calabria Italia 2011 dopo aver vissuto in Svizzera dove Genere: Drammatico si era trasferita con tutta la famiglia Regia: Alice Rohrwacher per lavorare. A Reggio la ragazzina si Con: Salvatore Canta- sente spaesata e visto che deve fare la lupo, Anita Caprioli, cresima cerca conforto nella sua parrocchia. Soltanto l’incontro finale con Yle Vianello, Renato un vecchio sacerdote saprà infondare Carpentieri a Marta il senso della vita. Dist.: Cinecittà Luce

11 MAGGIO

La misura del confine

Beastly

6 MAGGIO

11 MAGGIO

Italia 2011 Genere: Drammatico Regia: Andrea Papini Con: Paolo Bonanni, Peppino Mazzotta, Thierry Toscan Dist.: Immagini Durata: 78’

Due topografi, uno svizzero e un italiano, sono chiamati dall’amministrazione di un piccolo comune delle alpi per individuare i confini tra i due stati e definire così la proprietà di una mummia emersa dai ghiacci. Il sindaco del piccolo paese italiano spera in tal modo di rilanciare il turismo del luogo. Le accurate indagini dei due portano alla luce un delitto del dopoguerra e il suo segreto.

Machete 6 MAGGIO USA 2010 Genere: Azione Regia: E. Maniquis, R.Rodriguez Con: Danny Trejo, Jessica Alba, Robert De Niro Dist.: Lucky Red

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Italia 2011 Genere: Drammatico Regia: Giorgia Cecere Con: Isabella Ragonese, Francesco Chiarello, Alberto Boll Dist.: Teodora Film Durata: 90’

Come l’acqua per gli elefanti Jacob Jankowski, studente di veterinaria, abbandona gli studi dopo Italia 2011 l’improvvisa morte dei suoi genitori Genere: Drammatico in un incidente e si unisce alla comRegia: Francis Lawrence pagnia del Benzini Brothers Most Con: Robert Pattinson, Spectacular Show on Earth, un circo Reese Witherspoon, stravagante incontrato per caso. Qui Christoph Waltz fa la conoscenza di Marlene, una Dist.: 20th Century Fox splendida cavallerizza, moglie del sadico direttore del circo. Durata: 121’

4 ACCHIAPPAFILM

*CINECARNET

Bel/Alg/Fra 2010 Genere: Drammatico Regia: Rachid Bouchareb Con: Jamel Debbouze, Roschdy Zem, Sami Bouajila Dist.: Eagle Pictures Durata: 138’

USA 2011 Genere: Fantasy Regia: Daniel Barnz Con: Vanessa Hudgens, Alex Pettyfer, Neil Patrick Harris Dist.: Videa-CDE Durata: 86’

Dopo aver perso la loro casa in Algeria, tre fratelli si dividono e vanno a vivere in paesi diversi del mondo. Messaoud si unisce all’Esercito francese, impegnato a combattere in Indocina; Abdelkader diventa un leader del movimento di indipendenza algerino; Saïd si trasferisce a Parigi per cercare fortuna nei club e nei locali dove si combatte la boxe di Pigalle.

Kyle è il ragazzo più bello e viziato del suo liceo. Sicuro e pieno di sé, Kyle sceglie come bersaglio delle sue umiliazioni Kendra, una compagna che si veste dark e che si vocifera sia una strega. Kendra decide di dargli una lezione: lo trasforma in un orribile mostro, il suo aspetto esteriore rispecchierà esattamente il suo modo di essere. Kyle ha un anno per trovare una ragazza che guardi oltre e che s’innamori di lui...

Con gli occhi dell’assassino Il protagonista della storia è Machete Cortez, un mercenario assoldato per eliminare un senatore corrotto e razzista. Tradito dai suoi stessi mandanti Machete rimane ferito durante la sua missione. Rimessosi dalle ferite inizia a meditare la sua vendetta. Il film è l’espansione del finto trailer che Robert Rodriguez aveva realizzato per il film Grindhouse.

11 MAGGIO Spagna 2010 Genere: Horror Regia: Guillem Morales Con: Belen Rueda, Lluís Homar, Pablo Derqui, Francesc Orella Dist.: Moviemax Durata: 112’

Julia, affetta da una malattia che le causa una perdita progressiva della vista, viene avvisata che la sorella gemella si è tolta la vita. Con il passare del tempo si convince che il suicidio sia legato ad un terribile segreto di famiglia e che c’è un assassino in giro pronto a colpire ancora. Mentre la vista di Julia si affievolisce, il tempo a disposizione scorre troppo velocemente.


I FILM DEL MESE

::di Arianna Ramella Benna

le date di uscita dei film possono subire variazioni N

The Housemaid

Killer Bean Forever

Eun-y viene assunta come governante da una famiglia molto Corea del Sud 2010 agiata. Sorridente e cortese riesce Genere: Thriller a conquistare le simpatie di tutti Regia: Im Sang-soo i componenti della famiglia, in Con: Jeon Do-yeon, modo particolare della bambina Woo Seo, Jung-Jae Lee, alla quale fa da tata. L’equilibrio in casa inizia a rompersi quando Hwang Jung-min Hoon, il capofamiglia, inizia una Dist.: Fandango relazione con la ragazza. Durata: 107’

20 maggio

Un perfetto gentiluomo

Una notte da leoni 2

Louis Ives è un sensibile aspirante scrittore che sogna di diventare il nuovo F. Scott USA 2010 Fitzgerald. Quando si trasferisce a New Genere: Commedia York riesce a trovare alloggio condividenRegia: Shari Springer do un minuscolo appartamento con HenBerman, Robert Pulcini ry Harrison. Uomo dai gusti peculiari, dalla Con: Paul Dano, Kevin perfetta sintassi e con un’occupazione particolare: Henry è un “extra man”, un escort Kline, Katie Holmes che tiene compagnia a facoltose donne in Dist.: BIM età avanzata. Durata: 108’

25 MAGGIO

Pirati dei Caraibi: Oltre i confini del mare

Cirkus Colombia

18 maggio

27 MAGGIO

13 MAGGIO

USA 2009 Genere: Animazione Regia: Jeff Lew Dist.: Wave Distribution Durata: 85’

13 maggio

USA 2010 Genere: Azione Regia: Rob Marshall Con: Johnny Depp, Penélope Cruz, Geoffrey Rush Dist.: Walt Disney Durata: 137’

Jack Sparrow incontra Angelica una sua vecchia fiamma: è amore o è una imbrogliona intenzionata a usarlo per trovare la leggendaria Fontana dell’Eterna Giovinezza. Nel momento in cui lo costringe a salire a bordo della Queen Anne’s Revenge, la nave del famigerato pirata Barbanera, Jack si ritrova in un’inaspettata avventura in cui non sa chi temere di più: Barbanera o la donna del suo passato.

USA 2011 Genere: Commedia Regia: Todd Phillips Con: Bradley Cooper, Zach Galifianakis, Justin Bartha Dist.: Warner Bros Durata: 100’

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Serbia 2010 Genere: Drammatico Regia: Danis Tanovic Con: Miki Manojlovic, Boris Ler, Mira Furlan, Jelena Stupljanin Dist.: Archibald Durata: 113’

Bean Town è una città dove si balla la break dance e dove vivono chicchi di caffè prepotenti che girano armati, gang di scansafatiche, battaglioni di fagioli mercenari e chicchi poliziotto dal grilletto facile. E poi c’è Killer Bean, il più spietato e letale chicco assassino che attacca un magazzino pieno di criminali della famiglia Cappuccino mentre stanno facendo festa.

Phil, Stu, Alan e Doug partono alla volta della Thailandia per il matrimonio di Stu. Dopo l’indimenticabile addio al celibato di Las Vegas, Stu decide di non correre rischi e opta per un piccolo e sicuro brunch pre-matrimoniale. Ma le cose non vanno come previsto: quel che accade a Vegas rimane a Vegas, come recita il detto, ma quello che avviene a Bangkok non lo si può nemmeno immaginare.

Bosnia ed Erzegovina, 1991. Il comunismo è caduto e Divko Buntic torna al villaggio dove è cresciuto per riappropriarsi della casa di famiglia. Dopo un esilio di 20 anni in Germania, Divko arriva con la sua Mercedes rosso fiammante accompagnato dalla giovane e sexy fidanzata Azra, il gatto nero fortunato Bonny e le tasche piene di marchi tedeschi.

Il ragazzo con la bicicletta

Nauta

20 maggio

Cyril ha quasi dodici anni e una sola idea fissa: ritrovare il padre che lo ha lasciato Francia 2011 temporaneamente in un centro di accoGenere: Azione glienza per l’infanzia. Incontra per caso Regia: Jean-Pierre e Luc Samantha, che ha un negozio da parDardenne rucchiera e che accetta di tenerlo con sé Con: Cécile de France, durante i fine settimana. Cyril non è del Thomas Doret tutto consapevole dell’affetto di SamanDist.: : Lucky Red tha, un affetto di cui ha però un disperato bisogno per placare la sua rabbia. Durata: 87’

27 MAGGIO

The Tree of life

6 giorni sulla terra

Anni cinquanta, il piccolo Jack, pri20 maggio mo di tre fratelli, vive in una famiUSA 2011 glia americana come tante. Quando Genere: Drammatico cresce capisce di vivere scisso tra Regia: Terrence l’amore spassionato per la madre e Malick un conflitto mai sanato con il padre. Con: Sean Penn, Brad Ritroviamo Jack nel presente, sopravPitt, Joanna Going vissuto a molti dolori, in cerca di una Dist.: 01 Distribution riconciliazione. Durata: 138’

27 MAGGIO

Italia 2010 Genere: Drammatico Regia: Guido Pappadà Con: David Coco, Luca Ward, Giovanni Esposito Dist.: Iris Film Durata: 87’

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Italia 2010 Genere: Fantascienza Regia: Guido Pappadà Con: Massimo Poggio, Ludovico Fremont, Pier Giorgio Bellocchio Dist.: Bolero Durata: 101’

L’antropologo Bruno apprende che sull’isola di La Galite, in Tunisia, si è verificato uno straordinario quanto misterioso fenomeno naturale. Ottenuti dei finanziamenti, mette insieme una spedizione formata da Davide, burbero capitano e vecchio amico di Bruno, Max il suo nuovo marinaio, Laura, giovane biologa, e Lorenzo, esperto di sport estremi e provetto sommozzatore.

Lo scienziato Davide Piso, esperto di ufologia, fa una scoperta eccezionale: alcune razze aliene impiantano le proprie personalità nel cervello degli umani rapiti e si nutrono dell’energia delle loro anime. Il dottor Piso riesce a inventare una tecnica ipnotica grazie che fa rivivere ai rapiti le loro esperienze e riesce a comunicare con gli extraterrestri parassiti e ad eliminarli.

Il dilemma

Zack & Miri - Amore a primo sesso

20 maggio

Due amici fraterni, Ronny (single convinto) e Nick (felicemente USA 2011 sposato) sono amici dai tempi del Genere: Drammatico college e ora anche soci in affari. Il Regia: Ron Howard loro rapporto si incrinerà a causa dei Con: Vince Vaughn, tormenti di uno dei due, che ha visto Kevin James, Winona la moglie dell’amico al ristorante in Ryder atteggiamenti intimi con un altro Dist.: Universal Pictures uomo e non sa se informare l’amico o tenersi tutto per sé. Durata: 118’

3 giugno

Kaboom

X-Men: L’inizio

20 maggio USA/Francia 2010 Genere: Commedia Regia: Gregg Araki Con: Thomas Dekker, Chris Zylka, Roxane Mesquida Dist.: Bim Durata: 86’

Smith conduce una vita tranquilla nel campus universitario: esce con la sua migliore amica, l’insolente Stella, si lascia sedurre dalla bella London, malgrado si senta attratto da Thor, il suo splendido compagno di stanza, un surfista un po’ tonto. Fino a quando, dopo una notte terrificante, provocata da un biscotto “trattato”, ogni sua certezza è messa a dura prova.

USA 2008 Genere: Commedia Regia: Kevin Smith Con: Seth Rogen, Elizabeth Banks, Traci Lords Dist.: M2 Pictures Durata: 102’

8 giugno USA 2011 Genere: Fantascienza Regia: Matthew Vaughn Con: James McAvoy, Michael Fassbender, January Jones, Nicholas Hoult Dist.: 20th Century Fox

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Zack e Miri amici sin dai tempi della scuola, condividono un appartamento. Economicamente i tempi sono duri per entrambi e, come oggi accade a molti loro coetanei, si trovano sepolti da una montagna di debiti. Quando si trovano perfino senza luce ed acqua gli si accende l’idea di realizzare, con l’aiuto di alcuni amici e allo scopo di mettere su un po’ di soldi, un film porno artigianale.

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Prequel della saga degli X-Men. Charles Xavier e Erik Lensherr, due giovani amici scoprono di avere poteri speciali e cominciano a lavorare assieme e con altri mutanti, contro la più grande minaccia che il mondo abbia mai affrontato: l’Armageddon. A causa di un dissidio i due si allontanano scatenando l’eterna guerra tra la Confraternita di Magneto e gli X-Men del Professor X.

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n dall’8 Giugno nei cinema

COVER STORY*

X-Men ::di Luca Ticconi

La storia degli X-Men prima che divenissero tali. Un nuovo inizio per la serie, diretto dal regista di Kick Ass Matthew Vaughn

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icordate l’inizio del primo capitolo di X-Men? Un flashback grigio e piovoso si apriva sui cancelli di Auschwitz, le urla struggenti di un bambino che avremmo scoperto essere Magneto riecheggiavano nel lampo di una delle pagine peggiori della storia contemporanea. Poi il film compiva un salto di oltre cinquant’anni per raccontare le vicende che ormai tutti conoscono, la lotta di persone geneticamente diverse contro i pregiudizi dei normali, le rivalità tra una fazione di mutanti dedita alla convivenza pacifica e un’altra impegnata nella distruzione della razza umana. Dall’anno duemila in avanti la serie, comprensiva dei tre episodi canonici e di uno spin-off dedicato alla figura di

Wolverine (X-Men le origini: Wolverine), ha decretato il definitivo successo del cinecomic, il fumetto al cinema, dopo la fase di magra del decennio precedente, aprendo la strada ad altre opere targate Marvel come quelle del gruppo dei vendicatori (Hulk, Iron Man, Thor) che stanno spopolando negli ultimi tempi. Il franchise degli X-Men si prepara quindi a rinnovare un filone che ha contribuito a sviluppare, collegandosi direttamente al primo film, sin dal principio, con quel flashback sugli anni della guerra. Siamo di fronte a una chiara dichiarazione d’intenti, a una storia di origini che riparte da un passato inesplorato quando ormai gli argomenti del futuro sono esauriti. Dopo aver rinunciato alla regia del terzo episodio in favore del ruolo di produttore Brian Synger viene sostituito

egregiamente da Matthew Vaughn. Gli appassionati non temano, si tratta di una scelta molto azzeccata visto il tocco fresco, agile e all’occorrenza molto ironico del regista britannico, che ha saputo confezionare quel romanzo di formazione travestito da commedia fumettistica che è Kick Ass, senza contare il fantasy allegro e sognante di Stardust. Troviamo i protagonisti ancora bambini, Erik Lehnsherr, il futuro Magneto, vessato nel campo di concentramento dai crudeli esperimenti di Sebastian Shaw, un cattivo di eccezione con il volto di Kevin Bacon; Charles Xavier non è ancora il Professor X e incontra la versione innocente di colei che diventerà Mystica. L’azione fa un altro salto e ci porta all’inizio degli anni sessanta negli States. C’è un’atmosfera che non sfigurerebbe in un

Michael Fassbender, Caleb Landry Jones, James McAvoy, Rose Byrne, Morgan Lily, Lucas Till

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o i z i n L’i film di James Bond, tra gli intrighi della CIA che vuole sfruttare i poteri dei mutanti, la Guerra Fredda e la crisi di Cuba. Dimenticate quei personaggi ben consapevoli delle loro potenzialità, qui siamo di fronte a dei ragazzi spauriti o troppo esuberanti, in balia di eventi più grandi di loro. In un mondo per niente colorato e fuori dal trito cliché supereroistico, che a tratti può ricordare, fatte le dovute differenze, il tono cupo degli ultimi film di Harry Potter. Protagonisti principali sono i già citati Magneto e Professor X, interpretati rispettivamente da Michael Fassbender e James McAvoy. Il film ci racconta l’epica trasformazione degli amici in arcinemici. Ma il duo è solo il fulcro intorno al quale ruota

CURIOSITÀ

un nutrito gruppo di mutanti ancora non perfettamente schierati, vecchie conoscenze come Mystica (Jennifer Lawrence) e Bestia (Nicholas Hoult) si affiancano a personaggi tutti nuovi. Darwin (Edi Gathegi) capace di evolversi in base all’ambiente, Banshee (Caleb Landry Jones) col suo urlo ipersonico, Havok (Lucas Till), fratello maggiore di Ciclope, in grado di assorbire e rilanciare l’energia cosmica, la Regina Bianca (January Jones) che trasforma il suo corpo in diamante e ancora tanti altri. Tra i non mutanti il misterioso Uomo in nero (Oliver Platt) e la bella scienziata, fiamma di Xavier, Moira MacTaggert (Rose Byrne).

• Copiare Inception no grazie - Il copione prevedeva inizialmente una scena d’azione funambolica ambientata in stanze e corridoi durante un sogno, ma all’uscita di Inception la sequenza, tematicamente simile a molte presenti in quel film, è stata eliminata. • Location - L’isola di Jekyll ha sostituito Tybee Island quando un produttore l’ha vista dal satellite tramite Google Earth, e si è accorto che le acque vicino alla prima sono molto più azzurre. • Trilogia? - I produttori intendono questo film come il primo episodio di una nuova trilogia-prequel. Il regista l’ha paragonato a Batman Begins e all’ultimo rifacimento di Star Trek. • Il fascino discreto della nobiltà - Il vero nome di Matthew Vaughn è Matthew De Vere Drummond proviene da una aristocratica molto ricca e influente in Inghilterra. Paren-

te di Peter Morton, fondatore della catena Hard Rock Cafe, ha ereditato una fortuna che gli ha permesso di produrre i film del suo amico Guy Ritchie. • Ritorno a X-Men - Vaughn fu originariamente scelto per dirigere il terzo episodio della saga dei mutanti, ma alla fine fu sostituito da Brett Ratner. • Trekker - James McAvoy che interpreta il giovane Xavier è stato molto orgoglioso di prendere i panni del personaggio che fu di Patrick Stuart, celebre per il suo ruolo in Star Trek: “Sono riuscito ad ottenere la battuta “Al mio ordine” nel film, e la cosa mi ha colpito. Non sono però riuscito ad ottenere “Attivare”, oppure “Proceda”, o ancora “Computer: Tè, Earl Grey, caldo”. Però sono contento per la battuta “Al mio ordine”, che non è necessariamente un Picardismo, ma viene pronunciata in The Next Generation.”


MEDUSA FILM PRESENTA

MEL GIBSON

JODIE FOSTER

Mr. BEAVER SUMMIT ENTERTAINMENT E PARTICIPANT MEDIA PRESENTANO IN ASSOCIAZIONE CON IMAGENATION ABU DHABI UNA PRODUZIONE ANONYMOUS CONTENT UN FILM DI JODIE FOSTER MEL GIBSON JODIE FOSTER “THE BEAVER” ANTON YELCHIN JENNIFER LAWRENCE MUSICHE DI MARCELO ZARVOS SUPERVISORE ALLE MUSICHE ALEXANDRA PATSAVAS MONTAGGIO LYNZEE KLINGMAN, A . C . E. COSTUMI SUSAN LYALL SCENOGRAFIA MARK FRIEDBERG DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA HAGEN BOGDANSKI PRODUTTORI ESECUTIVI JEFF SKOLL MOHAMMED MUBARAK AL MAZROUEI PRODOTTO DA STEVE GOLIN KEITH REDMON ANN RUARK SCRITTO DA KYLE KILLEN DIRETTO DA JODIE FOSTER

DAL 20 MAGGIO AL CINEMA mrbeaver.yahoo.it

PAUL GREEN JONATHAN KING


dal 20 Maggio nei cinema N

*PRIMA VISIONE ::di Luca Ticconi

Beaver

The The

Un loser si riscatta dando vita a un pupazzo parlante. Mel Gibson in un ruolo complesso e sorprendente, diretto dal tocco sensibile di Jodie Foster. Jodie Foster e Mel Gibson

“T

ragicomico” è il primo aggettivo che viene in mente per descrivere questo film, presentato fuori concorso all’ultimo Festival di Cannes. Ma l’epiteto non ha alcun intento spregiativo, anzi rappresenta proprio il cuore del film: una storia che mescola in maniera indiscernibile elementi drammatici e situazioni ironiche. Un secondo aggettivo potrebbe essere invece “coraggioso”, e per svariate ragioni. Ci voleva davvero del coraggio da vendere per valorizzare al meglio una delle sceneggiature più interessanti e controverse degli ultimi anni, in un panorama americano un poco stantio e affetto da una povertà di idee direttamente proporzionale alla generosità dei budget, laddove restò saldo il primato d’originalità del cinema indipendente. Jodie Foster ha dimostrato saldamente questo coraggio, curando personalmente la regia di The Beaver, e ritagliandosi persino uno dei ruoli principali. Lo script del giovane Kyle Killen deve averla conquistata tanto da convincerla a tornare dietro la macchina da presa dopo oltre sedici anni. La premessa del film è molto attuale: racconta di un uomo di successo che a un certo punto, per una serie di fallimenti concatenati, entra in una crisi nera e nella più profonda depressione. Il suo lavoro era un tempo

CURIOSITÀ

• Primo incontro di... poker - Mel Gibson e Jodie Foster avevano già lavorato insieme nel lontano 1994, recitando nel film Maverick, un western sul mondo del poker. • Ritorno alla regia - La Foster non si occupava della regia di un film dal 1995, anno in cui diresse il riuscito dramma sentimentale A casa per le vacanze. • Vichinghi sì, vichinghi no - Il progetto più ambito di Gibson in qualità di autore è senz’altro la grandiosa epopea sui i guerrieri norreni che tiene in serbo, a suo dire, sin dall’infanzia. Leonardo Di Caprio doveva esserne il protagonista ma a quanto pare le controversie sul regista gli hanno fatto cambiare idea. Vedremo mai il film? • Jodie e la fantascienza - I promessi progetti dell’attrice sembrano dedicati alla solitamente maschile science fiction, parteciperà infatti a Elysium, nuova opera di Neil Blomkamp, regista di District 9, e dirigerà un thriller futuristico ancora senza titolo.

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EXTRA

Prima del castoro

Le fonti di ispirazione del film La creazione di identità alternative da parte di personaggi disturbati o soli è un tema già toccato da molto cinema, viene in mente, per restare sulla stessa soglia tragicomica di The Beaver il capolavoro Harvey (1950) con uno straordinario James Stewart che fa amicizia con un gigantesco coniglio invisibile. E proprio l’amico immaginario è al centro di tanti film per ragazzi, come Elliot il drago invisibile e Bogus con Whoopi Goldberg e Gérard Depardieu. Sarebbero da citare anche quei film, spesso di genere horror, che fanno prendere vita a pupazzi inquietanti (La bambola assassina e The Puppet Master). Ma ci sono anche i thriller psicologici come Magic (1978) in cui il burattino di Anthony Hopkins sembra prendere vita, e il morboso Chi c’è in fondo a quella scala... (1988) con un manichino-Pinocchio dai risvolti perturbanti. Dummy (2003), la storia del ventriloquo improvvisato Adrien Brody che porta il suo pupazzo sempre con sé, vanta i punti di contatto maggiori col film di Jodie Foster.

Riley Thomas Stewart

quello remunerativo di amministratore delegato di un’azienda di giocattoli, il sogno di ogni bambino diventato adulto. Ma le cose non vanno come sperato e il poveretto si ritrova ai margini della sua professione, nonché della sua vita familiare, sempre più distante da moglie e figli. Il colpo di genio narrativo sta

Anton Yelchin e Jennifer Lawrence

nell’occasione del riscatto, che giunge grazie a una personalità inventata, una versione adulta dell’amico immaginario, costruita a partire dal pupazzo di un castoro trovato nella spazzatura proprio nel momento più tragico. Come un ventriloquo che non si preoccupa di tenere serrate le labbra, l’uomo anima il burattino con il braccio e dialoga giorno e notte con “the beaver” (il castoro) trovando la chiave per relazionarsi con gli altri. All’inizio la cosa sembra funzionare a meraviglia, una sorta di gioco che fa ritrovare al protagonista la voglia di vivere, ma la pazzia è dietro l’angolo, in una sorta di proiezione schizofrenica che potrebbe peggiorare ulteriormente le sue condizioni. La determinazione della signora Foster è stata inoltre quella di scegliere Mel Gibson per il ruolo principale. A guardare il film sembra assolutamente perfetto, e in molti si erano dimenticati del talento recitativo dell’attore e regista, ed è innegabile che polemiche sulle sue dichiarazioni razziste, sui suoi stati di ubriachezza e tutte le relative maldicenze abbiano intaccato la reputazione dell’autore de La passione di Cristo fino a renderlo inviso all’industria hollywoodiana. Grazie a questa opportunità il cinquantacinquenne Gibson ha confermato di poter dare ancora molto, ed è stato plaudito dalla maggioranza della critica americana, anche da quelli che non hanno in generale apprezzato il film. Un ruolo difficile proprio per quel suo viaggiare sui binari insieme del tragico e del comico, ma che l’attore assume perfettamente su di sé, rendendo il suo personaggio assolutamente credibile, scampando il ridicolo e facendoci quasi credere nell’esistenza di questo giocattolo animato. Attorno a lui non possiamo dimenticare una famiglia formata dalla moglie Jodie Foster e dal figlioletto più adolescente interpretato dall’attore Anton Yelchini, il Checov dell’ultima incarnazione di Star Trek.


I LEONI SONO TORNATI

un film di TOdd PHilliPS

www.unanottedaleoni2.it

BANGKOK LI HA STESI

25 路 5 路 2011


n dal 25 Maggio nei cinema

PRIMA VISIONE* ::di Luca Ticconi

Una notte L

i avevamo lasciati storditi, distrutti da un’avventura indimenticabile (in senso comicamente negativo) finita tutto sommato bene. Per Phil (Bradley Cooper), Stu (Ed Helms), Alan (Zach Galifianakis) e Doug (Justin Bartha) quello del primo film deve essere stato il dopo sbornia - The hangover appunto, come da titolo originale - peggiore possibile. Non sanno, però, che quanto già affrontato non è nulla rispetto a ciò che deve venire, e mai immaginerebbero che la storia possa ripetersi. Il regista Todd Phillips, autore di commedie cult legate al mondo dell’amicizia maschile come la sua versione di Starsky & Hutch, si è buttato a capofitto nel progetto di un seguito del film che l’ha reso celebre tre anni fa. Un successo per molti versi inaspettato, frutto di una sceneggiatura intelligente e di una regia attenta alle situazioni e ai tempi comici, con una buona dose di sana cattiveria e degli interpreti perfetti. Ma l’elemento forse più originale stava nell’idea. Riunire un gruppo di amici

per la classica festa di addio al celibato - fin qui nulla di nuovo a dirla tutta - e drogarli tanto da fargli perdere la memoria la mattina successiva, in un risveglio traumatico dannatamente geniale, tra compagni persi per strada, matrimoni lampo, un bebè abbandonato e una tigre nel bagno. Poi via verso un viaggio a tappe nella rumorosa Las Vegas per ripercorre il tragitto della notte precedente.

Zach Galifianakis, Bradley Cooper, Justin Bartha, Ed Helms

Una trovata fantastica che però sembrava destinata a restare isolata. Come dare un seguito alle avventure di questi divertentissimi personaggi? La soluzione trovata da Phillips è la più immediata e forse al contempo la più giusta. In fondo si tratta di quattro amiconi molto sciocchi, è sufficiente allora farne sposare un altro, in questo caso Stu, ed ecco che la medesima situazione si riproporrà. E la cosa più divertente è proprio come inizialmente la comitiva, battezzata da Alan (Galifianakis) il “branco”, faccia di tutto per evitare la catastrofe ma alla fine ricaschi nello stesso errore. Il cambio di location è piuttosto drastico, si passa infatti dalla Las Vegas del primo film a un’esotica e disordinata Bangkok. Niente festa di addio al celibato, se non un tranquillo brunch serale nel quale i ragazzi coinvolgono il fratellino della futura sposa tailandese di Stu, il giovane Teddy

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da leoni

Torna il trio di amici per la pelle più stralunato che ci sia, ancora una volta alle prese con una nottata da dimenticare nell’esotica Bangkok

(Mason Lee). Ma la sveglia è di nuovo infausta: lo stesso trio si ritrova in un’assurda situazione di déjà vu, Alan ha il capo completamente rasato, Stu tutti i denti a posto ma in compenso un tatuaggio su metà del volto simile a quello di Mike Tyson, Teddy è scomparso e al suo posto c’è una pestifera scimmietta con la giacca dei Rolling Stones. Nessuno naturalmente ricorda alcunché. Il viaggio lampo - hanno poche ore per sistemare le cose prima del matrimonio - li porterà a ricordare una notte di follie ancora più assurda e incomprensibile dell’originale, costringendoli a trattare con persone molto poco raccomandabili, compresa qualche vecchia conoscenza. Preparatevi a inseguimenti improbabili in auto come in mo-

toscafo, combattimenti con mafiosi e monaci buddhisti ben poco pacifici. Il film si riconferma una divertente “seconda parte” di una storia che ha al centro i rapporti di amicizia e di fratellanza, con quel sapore vagamente eighties che ci ricorda le commedie spensierate e al tempo stesso autentiche di qualche decennio fa. Molti i camei, compreso quello di uno straordinario caratteristica come Paul Giamatti.

Bachelor Parties

Addii al celibato molto speciali Il prototipo comico di Una notte da leoni è, fuori da ogni dubbio una delle più spassose commedie degli anni ottanta, quel Bachelor Party - Addio al celibato (1984) con un Tom Hanks in erba, che ha segnato per sempre una generazione di maschi scapoli e non, data la sua irriverente visione delle pazzie giovanili e degli eccessi americani dell’epoca. Ma forse un film ancora precedente condivide le maggiori assonanze tematiche, stiamo parlando di Come uccidere vostra moglie, straordinaria commedia datata 1965 con protagonisti Jack Lemmon e Virna Lisi, nel quale ritroviamo un’amnesia e un matrimonio improbabile in una notte di follie. Una versione drammatica dello stesso tipo di racconto la si può trovare in Cose molto cattive (1999), con la morte accidentale di una prostituta durante la solita festa di eccessi. Anche il regista Kevin Smith ci ha regalato le sue riflessioni sboccate sulla questione in Clerks II (2006) in cui la coppia di adorabili protagonisti deve affrontare le responsabilità del matrimonio.

CURIOSITÀ

• Scimmia fumatrice - Gli animalisti della PETA hanno preso troppo sul serio le dichiarazione ironiche del regista Todd Phillips circa una dipendenza dal fumo sviluppata dalla scimmia co-protagonista del film, replicando duramente. Peccato fosse soltanto uno scherzo. • Il ritorno di Mr. Chow - Ken Jeong, attore di origini coreane conosciuto per il suo ruolo in Community, torna a interpretare l’odioso personaggio di Chow, giunto a Bangkok dopo aver abbandonato la sua precedente attività. • ...e di Mike Tyson - Il controverso boxeur fa capolino anche nel secondo film, e non è difficile immaginare che abbia qualcosa a che fare con il tatuaggio di Stu. • Gibson querelle - Inizialmente era previsto un ruolo cameo per Mel Gibson nei panni di un tatuatore, ma a causa del tumulto mediatico che l’ha visto al centro di notevoli polemiche il personaggio è stato prima rimpiazzato da Liam Neeson, infine da Nick Cassavetes.


FILMS PRODUCTIONS SA


da Maggio nei cinema N

*PRIMA VISIONE ::di Andrea Giovanni Sorge

Sorella di Alba, Alice Rohrwacher mette in immagini un piccolo romanzo di formazione, dai toni sommessi e dal respiro interiore molto ampio che sarà presentato in anteprima al prossimo Festival di Cannes. Con una ritrovata Anita Caprioli.

CORPO CELESTE D

ev’essere un “vizio” di famiglia, quello del talento in casa Rohrwacher. Oltre ad Alba acclamatissima attrice, premiata in tanti festival e a suo agio

anche nei ruoli più controversi e alle prese con personaggi tormentati e borderline, potremmo cominciare presto a sentir molto parlare di sua sorella Alice. Un’altra attrice? No grazie. La ventinovenne sorella d’arte ha

scelto di stare dietro la macchina da presa e dopo alcune co-regie debutta come regista di Corpo celeste. E lo fa in grande stile, visto che il film sarà presentato in anteprima nella sezione Quinzaine de Relisateurs del prossimo

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EXTRA

DUE DOMANDE AD

ALICE ROHRWACHER Com’è nato Corpo Celeste? La scrittura di Corpo Celeste è nata dall’incontro con Carlo CrestoDina, che ha prodotto il film. In quel periodo mi stavo occupando di documentari e montaggio, ero piena di domande sulla realtà e sulla visione ma non avevo mai pensato di scrivere un film. Carlo inaspettatamente mi chiamò, mi disse che era appena nata Tempesta e mi chiese se avevo voglia di scrivere (non disse esplicitamente “scrivere una sceneggiatura”, forse per non spaventarmi), e mi propose un esercizio: non voleva che io gli presentassi delle storie già esistenti o su cui avevo lavorato, ma dovevo approfondire un tema a scelta tra tre da lui proposti, un po’ come si faceva a scuola. Così mi inviò i temi, tre mondi che secondo lui andavano indagati, e come svolgimento io scelsi quello che forse meno mi riguardava ma più risvegliava la mia attenzione: la Chiesa. C’è qualche analogia con l’omonimo libro di Anna Maria Ortese? No. Ma una delle prime vere emozioni visive del film arriva proprio dalla lettura di quel testo, anche se la storia di Marta non ha direttamente nulla a che fare con il libro della Ortese. Nelle prime pagine del libro l’autrice descrive il meraviglioso spaesamento dello scoprirsi abitanti di un corpo sospeso nello spazio, del tutto simile come incanto a quelle luci lontane che si vedono in cielo. Quelle parole all’improvviso mi sembrarono un segno e così comparve Marta: una creatura terrestre, un’adolescente che cammina attraverso una città sconosciuta, una ragazzina che deve cercare la sua via attraverso il mondo più che quella al di là del mondo. Da questa impressione è nata la storia di Marta come una piccola canzone.

Festival di Cannes. Prodotta da Rai Cinema e Tempesta con la compartecipazione di Arte France Cinema e RSI - Radiotelevisione Svizzera, quella di Corpo celeste è una moderna storia di formazione con risvolti psicologici ed un occhio alle questioni socio-religiose, seppure epurato da qualsiasi forma di ideologismo spicciolo o tranchant. Marta ha tredici anni, una corporatura esile ed un occhio attento e vigile sul mondo, che le fa possedere uno sguardo speciale su cose e persone. Vissuta per anni in Svizzera, la giovane si trasferisce con la famiglia nella natia Reggio Calabria di cui ha pochi, offuscati ricordi. Ma la città nel frattempo è cambiata e offre alla sua giovane ospite il suo lato più

ferito e periferico. “Il ritorno al sud è un fenomeno molto comune ultimamente, tanto che si può parlare di una sorta di “emigrazione di ritorno”: abbandonate le prospettive di una vita migliore a nord, dove le fabbriche chiudono e il lavoro sparisce, molte famiglie hanno preferito rientrare alla terra d’origine, dove almeno possono essere aiutate e sostenute da parenti e amici”, ha dichiarato la giovane regista per spiegare la genesi del soggetto. Più per bisogno di socializzazione che per reale convinzione, viene indotta a frequentare il corso di preparazione alla Cresima. Oltre ai suoi coetanei Marta avrà modo di interagire con alcuni figure determinanti per la sua crescita: c’è Santa, signora dall’indole dolce ma forse non troppo adatta per introdurre i ragazzi al Catechismo e Don Mario, parroco-manager ansioso e un po’ atipico. L’intera comunità parrocchiale è in fermento per l’arrivo del nuovo crocifisso “figurativo”, essendo quello stilizzato attualmente presente non troppo capito e forse motivo di una qualche inquietudine tra i fedeli. Corpo celeste, è un piccolo, intimo film. Un racconto soffuso e crepuscolare, diretto con mestiere e recitato con sincera convinzione sia da i protagonisti che dalle figure di contorno. Nel ruolo di Marta la giovanissima Yle Vinello riesce ad essere credibile ed assolutamente lontana da smancerie e cliché tipici a volte degli attori adolescenti. Quanto ad Anita Caprioli si riconferma ancora una volta una delle attrici più brave (e forse sottovalutate) del nostro cinema. Per il resto Corpo celeste non vuole offrire risposte o elaborare tesi ma solo suggerire vie e fotografare momenti di riflessione, d’introspezione pura con occhio tenero e disincantato al tempo stesso. Per i grandi quesiti religiosi del resto, ci sono altre sedi.



Festival*

CANNES NEL SEGNO DEL ::di Andrea Giovanni Sorge

Il mistero di Mallick, le suggestioni di Almodovar, le provocazioni di Von Trier, l’estro di Van Sant, la Bruni di Allen: questo e molto ancora nell’edizione 2011 del Festival del Cinema di Cannes. E con gli italiani Sorrentino e Moretti in gara per la Palma d’Oro.

64esimo Festival del Cinema di Cannes: quella del 2011 si preannuncia come un’edizione ricca di sorprese ed appuntamenti imperdibili per i cinefili di tutto il mondo. La giuria chiamata a pronunciarsi sui premi da consegnare è quella delle grandi occasioni: ad un Robert De Niro nelle vesti di presidente si affiancheranno in qualità di giurati Uma Thurman e Jude Law ma anche esponenti di rilievo della critica cinematografica, registi e produttori. Al serbo Emir Kusturica viene affidata la supervisione della sezione fuori concorso Un Certain Regard mentre il fascinoso ruolo della madrina sarà ricoperto dall’attrice francese Melanie Laurent, che abbiamo avuto modo di apprezzare reThe tree of life

centemente ne Il Concerto. E i film? Loro saranno i protagonisti assoluti. Tra i più attesi in concorso c’è sicuramente il nuovo lavoro di Terrence Mallick, The tree of life. Come si conviene da sempre al modus operandi del suo riservatissimo regista, la lavorazione del film è rimasta a lungo segreta e poco o nulla è trapelato sulla trama: sappiamo che sarà una sorta di saga familiare, un grandioso affresco di un epoca come a suo tempo fu I cancelli del cielo. E con un cast che annovera tra gli altri Brad Pitt e Sean Penn il livello delle aspettative e davvero alto. Anche del ritorno di Pedro Almodovar si è già parlato, vuoi perché il suo film in concorso La piel que habito segna la ripresa della


2011 GRANDE CINEMA Midnight in Paris

sua collaborazione artistica con Antonio Banderas, vuoi per il soggetto del film, una sorta di thriller dell’anima incentrato sullo scottante tema della chirurgia plastica. E chissà se farà discutere come

denti si preannunciano torride le scene erotiche di Sleeping Beauty dell’australiana Julia Leigh, con la giovane Emily Browning. Nella sezione fuori concorso inevitabilmente si fa un gran parlare

EXTRA E L’ITALIA?

All’interno di una rassegna così importante come Cannes non poteva certo mancare il nostro cinema. Due sono quest’anno i film in concorso. Di Habemus Papam, di e con Nanni Moretti, si è parlato moltissimo in questi giorni. Già uscito nelle nostre sale, il film ha diviso la critica e innestato tutta una serie di dibattiti tra cinema, politica e istituzioni ecclesiastiche. Attesissimo è anche il nuovo lavoro di Paolo Sorrentino, che dopo i fasti de Il Divo si cimenta con la sua prima produzione in lingua inglese: This is must be the place, con un camaleontico ed irriconoscibile Sean Penn nei panni di una rockstar degli anni ‘80 ormai in declino.

La piel que habito

il precedente, controverso Antichrist, la nuova pellicola di Lars Von Trier, Melancholia, ancora una volta con Charlotte Gainsbourg. Direttamente dalla sezione Un certain Regard desta uguale curiosità la nuova fatica di Gus Van Sant, Restless, sorta di storia d’amore con risvolti surreali che vede protagonisti Henry Hopper and Mia Wasikowska. Tristemente ancorato alla realtà e ai fatti di cronaca è invece l’inglese We need to talk about Kevin, che racconta del massacro di studenti e professori compiuto da un liceale visto attraverso gli occhi della madre, Tilda Swinton. Dalla Francia arriva invece pedalando l’intimista Le gamin au velo dei fratelli Dardenne, con l’ormai lanciatissima Cecile De France. Fra gli indipen-

della nuova fatica del prolifico Woody Allen, Midnight in Paris, omaggio alla capitale francese sotto forma di commedia romantica: in un piccolo ruolo anche la Premiere Dame Carla Bruni. Sempre fuori concorso, Jodie Foster nella duplice veste di attrice e regista presenterà il suo The Beaver, commedia dolceamara con un ritrovato Mel Gibson. Non sarà infine tanto la critica, quanto il pubblico ad attendere la proiezione, in anteprima e fuori gara, del nuovo capitolo dei Pirati dei Caraibi, con l’immancabile Johnny Depp e la new entry Penelope Cruz. Tutt’intorno, il consueto glamour, le passerelle, il tappeto rosso, il toto-star, il gossip: anche questa è Cannes.

Per la sezione Quinzaine de Realizateurs la sorella d’arte Alice Rohrwacher presenterà il suo Corpo Celeste. Grande attesa anche per l’avventura internazionale di Jasmine Trinca nel francese Apollonide, nel difficile ruolo di una prostituta. Infine, una dovuta riconferma, se mai ne avessimo avuto bisogno: durante la cerimonia d’apertura verrà assegnata una Palma d’oro speciale alla carriera al grande Bernardo Bertolucci.

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n dal 4 Maggio nei cinema

PRIMA VISIONE*

Fast & FURIOUS

::di Simone Felicetti

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Muscoli, benzina e auto fiammanti in un’avventura tutta testosterone e adrenalina. Una sfida senza soste per la libertà, nel collaudato binomio, donne e motori.

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l quinto episodio della “saga più veloce del grande schermo” approda nei cinema. Torna Fast & Furious, con la sua consueta dose di adrenalina, azione e auto sfreccianti. Un marchio di garanzia, per i tanti appassionati del “brivido” dei motori rombanti e delle donne provocanti. Già nelle sale in diversi paesi del mondo e già un record ai botteghini inglesi, dove ha incassato poco più di due milioni di dollari in 24 ore, Fast Five, questo il titolo originale, è ambientato a Rio de Janeiro e narra le vicende di Brian O’Conner (Paul Walker), oramai ex poliziotto, e dei fratelli Toretto, Dom e Mia (Vin Diesel e Jordana Brewster), in fuga dalle autorità e in cerca di libertà. Relegati in un angolo della metropoli brasiliana, i tre decidono di mettere in piedi una squadra di professionisti dell’alta velocità, per affrontare un potente uomo d’affari che gli da la caccia. Tuttavia non è l’unico. Parallelamente l’infallibile agente federale Luke Hobbs (Dwayne Johnson) viene incaricato di mettersi sulle loro tracce e catturarli. Sulla falsa riga delle precedenti pellicole, Fast & Furious 5 mantiene, oltre alla spettacolarità tipica del film d’azione, condito dall’alta velocità e dal pericolo più sfrenato, una immancabile dose di ironia. Girato nell’estate del 2010, dal regista taiwanese Justin Lin, già autore di altre due pellicole della stessa saga, tra Brasile, Porto Rico, Los Angeles e Atlanta, il film conta la partecipazione straordinaria di due famosi interpreti della musica statunitense, Tyrese Gibson e il rapper Ludacris. Nelle sale italiane a partire dal 4 maggio, Fast & Furious 5 esce a esattamente a dieci anni

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dal primo episodio di una saga che in ogni occasione si è rivelata un successo garantito e che ha sempre creato molta attesa attorno a sè. In questo caso, più che mai, visto il quantitativo di siti web dedicati a questa pellicola

saga c’è spazio anche per un’auto italiana, unica icona del passato ad essere stata celebrata in questo film: la De Tomaso Pantera. E come in ogni Fast & Furious che si rispetti non ci sono automobili senza incidenti. Pro-

Gal Gadot e Vin Diesel

in cui si dibatte, anziché sugli attori o sulle trame, sui modelli di automobili presenti nel film e sulle cilindrate dei loro motori. Dalla Dodge Charger del 70, alla Corvette, alla Porsche, ogni auto diventa protagonista, spesso e volentieri rubando anche la scena agli interpreti in carne ed ossa. Per la prima volta nella

prio a tale proposito il produttore del film Neal H. Moritz ha dichiarato: “abbiamo veramente dato il meglio di noi stessi con l’uso delle auto e provocato anche qualche danno”. Solo nella scena finale sono state distrutte circa 200 macchine.

CURIOSITÀ

• Diesel - Mark Vincent Sinclair III meglio noto come Vin Diesel ha esordito sul grande schermo di fronte ad un pubblico internazionale, nel 1998 in Salvate il soldato Ryan di Stephen Spielberg. • relazioni - Il film The Fast and the Furious del 1955, eccezion fatta per il titolo, non ha alcuna relazione con la saga. • location - Le riprese del film hanno avuto inizio in Porto Rico nell’estate del 2010, in particolare nella città di Naranjito e in altre zone dell’isola e si sono concluse negli States il 9 novembre dello stesso anno. • sesto episodio - Nel marzo 2010 il produttore Neal H. Moritz ha annunciato che è già in fase di sviluppo il sesto episodio della sega.


dal 5 Maggio nei cinema N

*PRIMA VISIONE ::di Alessandro Fresilli

Senza Arte né Parte

La crisi, la disoccupazione e l’incontro di due realtà opposte. Giovanni Albanese ci descrive una divertente variante della nostra rinomata arte di arrangiarsi.

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n un periodo storico così complesso dal punto di vista dell’occupazione come quello attuale, non è più così inconsueto assistere ai tentativi delle persone di ridefinire i propri standard per potersi collocare, dopo essere stati licenziati, in un nuovo ambito lavorativo. Senza arte né parte prende spunto da questa obbligatorietà per raccontare, con i toni della commedia, lo squarcio sociale che emerge da tale situazione, secondo l’interpretazione di Giovanni Albanese, regista della pellicola: “L’idea di questo film nasce da un cortocircuito di due mondi diametralmente opposti tra loro: la dura realtà di lavoro degli operai di un pastificio salentino, e l’elitario mondo dell’arte contemporanea italiana e internazionale. Ho cercato così di far vedere cosa può succedere quando il basso incontra l’alto, quando due mondi così opposti entrano in rotta di collisione”. In un rinomato pastificio salentino la squadra di operai addetti allo stoccaggio manuale si ritrova improvvisamente disoccupata. Enzo (Vincenzo Salemme), Carmine (Giuseppe Battiston), Bandula (Hassani Shapi) sono persone comuni, con famiglie e problemi vari, per questo motivo accettano di sorvegliare, in nero, il magazzino della fabbrica di pasta dove il loro datore di lavoro ha sistemato alcune opere di arte moderna appena acquistate. È arte moderna, appunto, un mondo a loro sconosciuto e incomprensibile, ma hanno ben poco da perdere e la loro capacità nel lavoro manuale li porta a creare delle copie quasi perfette. L’idea è vendere gli originali conservando i duplicati: è una truffa, ma servono soldi. E la loro intraprendenza li renderà consapevoli di insospettate doti

artistiche, nuovi stimoli e un mondo, quello dell’arte, popolato da collezionisti, galleristi e vernissage. Ma naturalmente Senza arte né parte è una commedia e perciò si arriverà al

mosfere tragicomiche di un cinema fatto non solo di battute, ma ricco di situazioni dove la tragedia è spesso fonte di una comicità vera e disperata, che ci riporta al centro della vita

CURIOSITÀ • OPERE - Le opere di Piero Manzoni, Pino Pascali, Julian Schnabel, Lucio Fontana e di tutti gli altri che compaiono nella pellicola, sono libere interpretazioni e non autentiche. • PROFESSORE - Giovanni Albanese, oltre ad essere regista, scrittore, sceneggiatore e autore, è titolare della Cattedra di Decorazione all’Accademia di Belle Arti di Roma. • OPERA PRIMA - Il primo film di Giovanni Albanese, A.A.A.Achille ha vinto il Giffoni Film Festival nel 2003. • INTERESSE CULTURALE - Senza Arte né Parte è stata riconosciuta opera di interesse culturale con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Giuseppe Battiston, Vincenzo Salemme e Hassani Shapi

momento in cui questi criminali allo sbaraglio rischieranno di essere scoperti. “Sono certo che il mezzo migliore per descrivere l’impatto che la differenza economica ha sulla società attuale, sia ispirarsi alla nostra tradizione cinematografica della commedia all’italiana”, ha ricordato Albanese “lavorando sulle at-

degli uomini, specialmente di quelli che il resto del mondo considera senza arte né parte”. Nell’ottimo cast oltre agli attori già citati, ritroviamo Donatella Finocchiaro, Ernesto Mahieux, Paolo Sassanelli, Sonia Bergamasco e Ninni Bruschetta.

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n dal 29 Aprile nei cinema

PRIMA VISIONE* ::di Pier Luigi Manieri

DICIOTTANNI IL MONDO AI MIEI PIEDI

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L’esordio alla regia dell’attrice Elisabetta Rocchetti: “Per fare quello che amo sono diventata produttrice”

lisabetta Rocchetti che già aveva dato buona prova di sè, con i cortometraggi: L’ultima seduta e Facebook, confeziona un piccolo ma interessantissimo film. “È un lungometraggio sull’egoismo e la

suo compagno di scuola - una superba Rosa Pianeta - la quale passa sopra a tutto, compresa la sensibilità del figlio, pur di possederlo. Alla fine Ludovico è forse più vittima delle circostanze che realmente l’artefice,

Marco Rulli e Elisabetta Rocchetti

di buona regia, riproponendo dunque la questione su quale sia il confine tra casualità e vere scelte. Ma ha poi così importanza? A dispetto di un budget inesitente, tra i dieci e i quindicimila euro(?), la cui assenza si percepisce soprattutto nel trucco e nella fotografia, praticamente inesistenti,

G-Max

cattiveria di certe persone - ci dice l’attrice/regista - perché le persone egoiste sono persone cattive”. La storia ruota infatti intorno al diciottenne Ludovico (Marco Rulli), ed ai rapporti che instaura. “Rapporti mediati dall’egoismo che genera dipendenza e relazioni malate. Tanto più si è sfuggenti, tanto più incateniamo le persone che ci vogliono bene, ma tanto più fuggiamo tanto meno viviamo veramente”, dice la Rocchetti. Il giovane ha tutta una serie di relazioni di letto più o meno clandestine con donne diverse, generalmente molto più grandi di lui. Donne da cui riceve senza dare nulla. Le quali, a loro volta sono attratte dal protagonista perché forse, rappresenta la loro ultima occasione di sentirsi desiderate e giovani. Esemplare è l’ossessione che colpisce la mamma di un

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è orfano, ricco e ha come tutore uno zio cialtrone e cocainomane (il rapper G-Max), che si approfitta dell’ingenuità del nipote per sperperarne il patrimonio. I modelli di adulti con cui interagisce non potrebbero essere meno edificanti, dal canto suo il ragazzo affina la tecnica di seduttore e cerca di sfruttare le opportunità a suo vantaggio. Come il rapporto con la professoressa di lettere, Alessia Barela (ottima la sua performance), la quale funesta la classe a colpi di temi sull’amore, nel tentativo di avere un canale di comunicazione con lui. Messa così, la pellicola potrebbe sembrare celebrale ma ancorché imperfetta e spiazzante, risulta leggera e gradevole nella sua voluta follia. Spiazzante perchè alterna cadute fragorose ad autentici momenti

la trama è solida, la regia pulita, senza buchi e grammaticamente corretta. Perfetti gli attori. Il protagonista, Marco Rulli, ancora giovanissimo si afferma come interprete già sicuro e ben definito. Una galleria di caratteri realistici, intensi, misurati. I personaggi “vivono” e ci fanno credere. E ci si domanda quale possa essere la ragione per cui attori artisticamente preziosi e dal curriculum importante (una per tutti, la Rocchetti è stata la protagonista de L’Imbalsamatore di Matteo Garrone), trovino poco spazio nelle produzioni italiane? ”Ho pensato, voluto e dovuto produrre da me, questo oggi è l’unico modo per continuare a far ciò per cui sono più portata” afferma Elisabetta. E in effetti è solo grazie all’incontro risolutivo con la casa di distribuzione, la Officine UBU che questo bell’esempio di cinema fatto con pochi mezzi e buone idee, ha finalmente accesso agli schermi italiani.


dal 27 Maggio nei cinema N

*PRIMA VISIONE ::di Luca Annovi

THE tree of life

U

na storia familiare ambientata nel Midwest americano degli anni ‘50 fa da sfondo alla nuova pellicola diretta da Terrence Malick, in cui le tematiche dell’amore, della famiglia e del perdono si confrontano con il senso della vita e con l’evoluzione del cosmo. Un film impegnativo che vede il ritorno al cinema di un regista che in meno di quarant’anni ha diretto solo cinque film, tra cui La sottile linea rossa, e che è celebre per la sua notevole riservatezza. Anche stavolta i temi affrontati ruotano attorno ad una profonda riflessione sulla natura umana e sull’esistenza, così come attorno al concetto di famiglia, punto fondamentale della cinematografia di Malick. La storia vede l’evoluzione di un undicenne del Midwest, di nome Jack (Penn), che ha due fratelli. All’inizio, tutto sembra meraviglioso agli occhi del bambino. Come sua madre, vede con gli occhi della sua anima. Lei rappresenta l’amore e la misericordia, mentre il padre (Pitt) tenta di insegnare al bambino i metodi egoistici in uso nel mondo. Ognuno dei genitori cerca di portare dalla sua parte il bambino, e Jack deve cercare di conciliare le loro affermazioni. Il quadro diventa più scuro quando il ragazzo assiste ai primi esempi di malattia, sofferenza e morte. Il mondo, una volta glorioso, diventa un labirinto. Jack è diventa un’anima persa nel mondo moderno, e cerca di ritrovare quello che, nonostante il mutare costante delle scene davanti al tempo, non cambia mai: l’eterno schema del quale facciamo tutti parte. Quando assiste a tutto ciò che è stato necessario realizzare per preparare il nostro mondo, qualsiasi cosa gli appare come miracolosa, preziosa, incommensurabile. Jack, con questa sua nuova presa di coscienza, è capace di perdonare suo padre e percorrere i primi passi sul sentiero della vita. Jessica Chastain e Brad Pitt sono i genitori di Jack che, nelle scene ambientate al giorno d’oggi, ha il volto di Sean Penn. La storia si conclude nella speranza, riconoscendo la bellezza e la gioia in tutte le cose, nel quotidiano e soprattutto nella famiglia, che è la nostra prima scuola, l’unico luogo in cui la maggior parte di noi impara la verità sul mondo e su noi stessi, dove scopriamo la lezione più importante della vita: l’amore spontaneo. Interessanti anche le scene sulla nascita del pianeta Terra, già paragonate ovviamente a 2001: Odissea nello spazio. Malick ha chiamato sul set Douglas Trumbull, che curò gli effetti speciali del capolavoro di Kubrick. Da ricordare anche un uso importante delle musiche, composte da Alexandre Desplat (tra gli ultimi film a cui ha lavorato Il discorso del re, L’uomo nell’ombra e I due presidenti) e la presenza nel ruolo dei montatori di ben cinque professionisti: Jay Rabinowitz, Daniel Rezende, Billy Weber, Mark Yoshikawa e Hank Corwin dovranno rendere al meglio quell’idea di passaggio temporale e di crescita del personaggio che sta alla base del personaggio scritto da Malick. Come responsabile della

La profonda riflessione da parte dell’acclamato regista di culto Terrence Malick sul senso della vita attraverso un’intensa storia familiare nel Midwest americano degli anni ‘50

fotografia invece è presente Emmanuel Lubezki, già collaboratore col regista in The New World e autore della luce in Ali, Sleepy Hollow e Burn After Reading dei fratelli Coen.

CURIOSITÀ

• MALICK COME SALINGER Terrence Malick, regista di culto, si è volontariamente isolato dallo star-system hollywoodiano, non concede interviste, non ama farsi fotografare, non partecipa a serate di gala e conferenze stampa e odia la televisione, ritenendola diseducativa. Da questo punto di vista è considerato il J. D. Salinger del cinema, in quanto anche lo scrittore de “Il giovane Holden” si è volontariamente autoisolato dopo il successo mondiale ottenuto con una sola opera. Ha però recitato in due film, agli inizi della carriera: Per una manciata di soldi

(1972) ed il suo La rabbia giovane (in cui appare per un breve dialogo con il protagonista Martin Sheen), per poi sparire completamente dalla ribalta. • DOCUMENTARIO - Nel 2002 è stato realizzato, con il beneplacito di Malick il documentario Rosy-Fingered Dawn - Un film su Terrence Malick, nel quale il regista non appare mai, ma la sua figura viene evocata attraverso le interviste agli attori ed ai collaboratori che hanno lavorato con lui nei suoi primi tre film, La rabbia giovane, I giorni del cielo e La sottile linea rossa.

Brad Pitt

La pellicola è stata prodotta dalla casa di produzione di Brad Pitt, la Plan B, in virtù anche della possibilità di far interpretare a Brad Pitt un ruolo totalmente nuovo nella sua carriera, affiancato in prima linea da un altro nome eccellente quale Sean Penn.

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n dall’11 Maggio nei cinema

RED

N

on è da tutti riuscire a muoversi attraverso i generi più diversi e disparati con la stessa facilità e padronanza della macchina da presa, ma Robert Schwentke sembra non avere questi problemi e, quasi senza accorgersi delle differenze, riesce a passare dal thriller (Tattoo e Flightplan) al dramma sentimentale (Un amore all’improvviso) al film d’azione con nonchalance e leggerezza. Eccolo quindi approdato a RED, il titolo della sua ultima pellicola che oltre a richiamare il colore (cinematograficamente molto in voga in questo periodo, vedi il recente Cappuccetto rosso sangue di Catherine Hardwicke) è anche e soprattutto l’acronimo di “Retired Extremely Dangerous”. E il pensionato in questione, quello “estremamente pericoloso”, è un eccezionale Bruce Willis in un ruolo che può essere considerato il suo grande ritorno (con altrettanto grande interpretazione) ai film d’azione che l’hanno reso celebre e da cui negli ultimi anni si era allontanato prediligendo le pellicole più “tranquille” e le commedie. Ben lungi dall’essere sul viale del tramonto, l’attore fa scintille (non solo in senso metaforico) nel ruolo, che gli calza a perfezione, di Frank Moses: Bruce infatti non è molto credibile nei panni del tranquillo anzianotto che rimane con le mani in mano, mentre gli si addice assai di più il ruolo del pensionato che, apparentemente innocuo, al momento che le circostanze lo richiedono, impugna nuovamente le armi e riunisce la squadra. Il personaggio interpretato da Mr. Die Hard, infatti, è un ex agente della CIA che, ormai in pensione, sembra condurre un’esistenza pacata e solitaria, conforme alle regole del buon vivere e alle norme della società... in un’unica parola: noiosa. L’attentato alla sua vita da parte di un gruppo di assassini super tecnologici, lo rimette subito in pista: deve infatti salvare se stesso e Sarah (Mary - Louise

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PRIMA VISIONE* ::di Emanuela Andreocci

L’adrenalitico ritorno di Mr. Die Hard con un cast stellare e avventure rocambole-

Parker), una ragazza a cui tiene molto. Da solo non ha nessuna possibilità, ma sa perfettamente a chi rivolgersi. Ecco dunque che il cast diventa stellare e blasonato: Joe (Morgan Freeman), Marvin

sono imbattibili: riunendo le loro forze riusciranno a neutralizzare i nemici e a penetrare nel segretissimo quartier generale della CIA per svelare uno dei più gravi complotti della storia.

CURIOSITÀ • Bruce & Blues - Forse non tutti lo sanno, ma tra un film e l’altro Bruce Willis si dedica alla sua altra grande passione: la musica. Adora il genere soul e il blues, Bruce Springsteen è il suo idolo e i suoi concerti attirano migliaia di persone facendo il tutto esaurito. • Queen Helen - Prima di interpretare per il grande schermo la regina Elisabetta II, ruolo che nel 2007 le è valso l’Oscar come migliore attrice protagonista, Helen Mirren ha interpretato, per una serie televisiva del

2005, anche la regina Elisabetta I. • Oscar o non oscar? - Nella sua lunga carriera

Jones. • Golden Mary-Louise L’attrice che interpreta Sarah ha alle spalle molti film

d’attore John Malkovich è stato candidato due volte, a distanza di circa dieci anni, come migliore attore non protagonista. Nel 1985, quando era in nomination per Le stagioni del cuore, la statuetta è stata assegnata a Haing S. Ngor, mentre nel 1994, anno in cui era stato candidato per il personaggio interpretato in Nel centro del mirino, l’Oscar è stato vinto da Tommy Lee

per il grande schermo, ma ha riscosso grande successo anche con le serie tv: oltre ad aver lavorato in Angels in America e in West Wing, ha vinto il Golden Globe nel 2006 per il suo ruolo da protagonista in Weeds, dove interpretava una donna che, rimasta improvvisamente vedova e con due figli a carico, inizia a spacciare cannabis.

John Malkovich, Morgan Freeman e Bruce Willis

(John Malkovich) e Victoria (Helen Mirren) sono infatti, insieme a Frank, alcuni dei migliori agenti che la CIA abbia mai avuto, ma ora sono diventati il principale bersaglio dell’agenzia stessa. Insieme

Ispirata ai fumetti cult della DC Comics di Warren Ellis e Cully Hammer, la pellicola inietterà negli spettatori una straordinaria dose di adrenalina e azione.


dal 18 Maggio N

*PRIMA VISIONE ::di Luca Ticconi

Il nuovo viaggio del pirata Johnny Deep ci porterà verso mari sconosciuti, fino al tesoro più prezioso che esista. A farci compagnia il feroce Barbanera e sua figlia Penelope Cruz.

Pirati dei Caraibi

Oltre i confini del mare

In questa nuova avventura piratesca il capitano Jack Sparrow (Johnny Deep) è coinvolto suo malgrado nella ricerca della leggendaria fonte dell’eterna giovinezza. Lo troviamo in una Londra caotica nell’anno 1750, in possesso della chiave per raggiungere il tesoro più misterioso e affascinante di tutti. Ma la possibilità di carpire la vita eterna fa gola alla corona come al pirata più crudele: Barbanera (Ian Mcshane), che invia la sua procace figlia Angelica (Penelope Cruz) dritta da Jack per corromperlo. Chiusa la trilogia originale questo quarto film riprende la spensieratezza del primo, tingendosi di avventura e del fascino della scoperta. Scordatevi i complotti e le strategie politiche che avevano appesantito le trame dei passati episodi. Scordatevi anche il ritorno di Elizabeth - Keira Knightley e Will Turner Orlando Bloom, ma chi aveva seguito attentamente il vero finale del terzo film, dopo i titoli di coda, sa benissimo che fine abbiano fatto questi personaggi. L’elemento catalizzatore del racconto resta quindi Jack Sparrow, con la sua maschera irresistibile che ormai coincide col volto di Depp, che da spalla comica si è gradualmente trasformato in protagonista assoluto. Ci sono tuttavia altre vecchie conoscenze pronte a dargli man forte: Primo fra tutti il redento ex pirata Barbossa (Geoffry Rush),

che ha appeso al chiodo la bandiera da filibustiere per lavorare - chi l’avrebbe mai detto - al soldo della Corona. Accanto a lui Kevin McNally sempre nei panni di Gibbs, fido braccio destro di Sparrow. In molti attendevano una ventata di aria fresca e saranno accontentati grazie alla bellezza ispanica di Penelope Cruz, degna erede della Knightley, nel ruolo di una piratessa capace di tenere testa all’evasivo Jack, e addirittura di farlo innamorare. Un buon film hollywoodiano non è nulla senza un cattivo degno di questo nome, e non ci si poteva aspettare di meglio da Ian Mcshane, attore conosciuto per la sua interpretazione nel serial Deadwood, nei panni del crudele e simpaticissimo Barbanera. Tra le tante novità è doveroso segnalare il cambio di regia, si congeda il veterano Gore Verbinski, che ha preferito lanciarsi nel progetto di Rango, e subentra Rob Marshall, regista di Chicago e Memorie di una Geisha. Il quarto capitolo ancora non annoia, e colpisce per la ricchezza di situazioni e ambienti, dalla capitale inglese a una giungla misteriosa, dalle classiche battaglie in mare fino a incontri ravvicinati con zombi assetati di sangue e sirene ammalianti. Cosa aspettate a salire a bordo?

CURIOSITÀ • Ignote maree - Per la prima volta la serie è tratta da un romanzo, oltre che dalla mitica attrazione di Disneyland, ovvero dal fortunato On Stranger Tides, pubblicato nel 1983 da Tim Powers. • L’amour - C’è anche spazio per una side story amorosa tra il missionario Philip (Sam Claflin) e l’affascinante creatura Syrena (Astrid Bergès-Frisbey). • I veri pirati - Oltre i confini del mare è il primo della serie

a contenere riferimenti storici precisi. Infatti il personaggio di Barbanera è realmente esistito come la sua leggendaria nave Queen Anne’s Revenge. Ma c’è spazio anche per un’apparizione di Re Giorgio II. • Hawaii - Come si addice a un film sui pirati, il film è stato girato in cinque diverse isole: Kauai, Oahu, Puerto Rico, Palominito e in una piccola isola al largo della costa orientale dell’isola.

Johnny Deep e Penelope Cruz

(

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Rumors ::di Barbara Zorzoli

Hugh Grant presto papà?

Seconda edizione di Jus in Bello II, convention dedicata al serial Supernatural Quando i fan incontrano le star e si respira aria nostrana, non può che essere un successo! È stato un vero successo, tanto che dopo Jus in bello I e II, si parla già di una terza edizione. Si è tenuta, infatti, a Roma, dall’8 al 10 aprile 2011, presso l’Hilton Rome Airport Hotel, la seconda edizione di “Jus in Bello”, convention dedicata a Supernatural, la serie horror creata da Eric Kripke e diventata un cult in Usa e in Italia (dove

Grandi novità in arrivo nella vita dell’attore britannico Hugh Grant che a breve potrebbe ritrovarsi alle prese con biberon e pannolini. La star, infatti, non solo si sarebbe fidanzata con una ragazza cinese molto più giovane di lui, ma - secondo il Daily Mail - sarebbe anche in attesa del suo primo figlio. Lei si chia-

(quasi un sosia di Vincent Gallo, interpreta Chuck Shurley), Chad Lindberg (Ash), Mark Sheppard (Crowley) e Richard Speight Jr. (Trickster/Arcangelo Gabriele) che, dal palco, hanno risposto a tutte le simpatiche domande del pubblico. Per non parlare poi di Jensen Ackles e Jared Padalecki, ossia i fratelli Dean e Sam Winchester protagonisti

ma Tinglan Hong, ha addirittura 19 anni in meno di Hugh (che ormai ne vanta ben 50!) e ha conosciuto il nostro a gennaio durante una partita di golf. Da allora sembra che i due siano diventati praticamente inseparabili e, se la gravidanza della neofidanzata dovesse essere vera, presto li vedremo in tre, come nei più classici e comuni quadretti familiari. Un’immagine davvero inedita quella di Hugh Grant in versione papà... eccezion fatta per il ruolo di padre molto alternativo in About a boy. Ma stavolta non c’è nessuna finzione cinematografica! Angelina

Jolie

testimo-

nial per Louis Vuitton il prossimo luglio debutterà la quinta serie su Rai 2). Clima di festa, allure internazionale e gioia sono stati segni distintivi dell’evento. Centinaia di splendide ragazze (ma anche qualche ragazzo), di ogni età e nazione, hanno atteso con pazienza il loro turno tra sessioni di autografi, foto posate e incontri con i protagonisti tra cui Misha Collins (Angelo Castiel), Sebastian Rochè (Balthazar), Rob Benedict

del serial, che hanno mandato letteralmente in visibilio i presenti, così come i concerti live di Jason Manns e Steve Carlson. L’organizzazione, capitanata da Daniela Chiusa, è stata impeccabile. Appuntamento dunque, con ogni probabilità nel 2012, stesso luogo, stesso periodo. (Per maggiori informazioni consultate il sito www.jusinbello. it).

Per ora si tratta ancora e solo di rumors, ma presto potrebbe arrivare la conferma ufficiale alla notizia che sta tenendo in allerta fashion addicted e non solo: Angelina Jolie è la nuova testimonial di Louis Vuitton. Insomma, dopo i grandi nomi di Madonna, Uma Thurman, Laetitia Casta, Scarlett Johansson, BonoVox e Sofia Coppola sembra che stavolta il brand, che fa


*Rumors Voci dal mondo dello spettacolo

*Sonoro musiche per immagini ::di Giuliano Tomassacci

Thor

Walt Disney Records

capo al colosso del lusso Lvmh, abbia deciso di puntare tutto su una delle attrici più popolari e più belle di Hollywood. Fuoriclasse per fuoriclasse, secondo le indiscrezioni di alcuni insiders la star tutta tattoo, figli & beneficenza poserà per l’obiettivo della quotatissima fotografa Annie Leibovitz e incasserà ben 10 milioni di dollari. Una cifra da capogiro che, siamo certe, Angelina destinerà in gran parte alle sue numerose cause benefiche e attività umanitarie. A questo punto non ci resta che attendere l’annuncio in pompa magna e le prime rivelazioni sugli scatti della campagna. Lauren

Graham:

una

mamma per... scrittrice! I tempi felici di Una mamma per amica sono ormai conclusi e anche la nuova serie Tv di cui è protagonista (Parenthood) rischia la chiusura, così l’attrice Lauren Graham ha deciso di prepararsi al rischio cassa inte-

Consumato dignitosamente il suo ingresso nel fantasy hollywoodiano (Harry Potter e il calice di fuoco, Eragon), lo scozzese Patrick Doyle ritrova il suo regista d’elezione Kenneth Branagh per Thor e guadagna la sua prima esperienza nell’ambito dei supereroi. Musica come da programma: muscolare e quasi totalmente virata alla lezione zimmeriana dei virili fasci d’archi, ottoni e percussioni. Ma ben lontana dalle reali capacità compositive dell’autore.

Milo su Marte (Mars Needs Moms) Walt Disney Records Digital

Il film che forse segnerà l’arresto della performance-capture - o comunque una sua drastica revisione, visti i deludenti riscontri di botteghino che hanno spinto la Disney ad interrompere anche altri progetti basati sulla scansione digitale degli attori - si avvale del tipico modello musicale vulcanico e irrefrenabile che John Powell ha brevettato per il nuovo cinema d’animazione. Ritmatissimo e di grande funzionalità, anche se a tratti già sentito.

grazione puntando... sulla letteratura. L’ex Lorelai Gilmore ha infatti concluso la

Habemus Papam

stesura del suo pri-

Universal/Radio Fandango

mo romanzo, che

Si apre con un denso adagio per archi e legni il secondo lavoro del nuovo corso di Franco Piersanti per il cinema morettiano, iniziato con Il caimano. Poi la partitura si alleggerisce di tono, seguendo anche con partecipe ironia le gesta su schermo e arrivando qui e là a ricordare l’approccio agrodolce di Nicola Piovani per altre esperienze del regista di Bolzano. In coda risuona “Todo Cambia” di Mercedes Sosa.

sarà

pubblicato

a breve negli States dalla casa editrice Random House. You’ll Never Make It - questo il titolo del romanzo - è un libro semiautobiografico in cui Lauren racconta la storia di un’aspirante attrice che si trasferisce a New York per diventare famosa. “Abbiamo letto le prime pagine e sono divertenti” è l’unico commento rilasciato dalla Random House: entusiasmo contenuto o rischio flop già in vista? Ai critici letterari l’ardua sentenza...

CULT

Kate Hudson: “Perché amo Matthew Bellamy” È in arrivo una massiccia dose di zuccheri per una notizia ad alto picco glicemico. Parliamo, ovviamente, d’amore e la celeb in questione è Kate Hudson. Saranno gli ormoni della gravidanza, sarà che è davvero innamorata del suo compagno Matthew Bellamy, fatto sta che l’attrice ha messo da parte il suo côté più energico e grintoso per lasciarsi andare a confessioni amorose e dichiarazioni sdolcinate che farebbero impallidire la più romantica delle sceneggiatrici da soap: “Perché amo Matthew? Perché è protettivo, lo è stato fin dalla prima volta che mi ha incontrato: è premuroso, sa come prendersi cura di me e

The Danny Elfman & Tim Burton 25th Anniversary Warner Bros. Records Monumentale e ai limiti della completezza, l’operazione di tributo alla coppia Tim Burton e Danny Elfman non ha precedenti discografici nella storia della musica da film. All’interno di un pregevole box in pieno stile burtoniano, 16 Cd raccolgono tutti gli score composti da Elfman per il regista di Batman. Tra brani inediti e demo, si aggiunge anche un DVD sulla storica collaborazione. Edizione limitata a 1000 copie.

(

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*Rumors . Voci dal mondo dello spettacolo

non ha paura di mostrarmi il suo amore. Anzi. Esprime aperta-

proprio non riesce a

mente i suoi sentimenti ed è una persona davvero divertente”.

staccarsi. A quanto

Nient’altro? Magari comprende perfettamente anche i suoi

pare per l’attore (che

stati d’animo e gli inspiegabili sbalzi d’umore da ciclo mestrua-

recentemente

le di cui ogni donna è preda? Ah, quanta invidia...

avuto un ritorno di

ha

fiamma con Lily Cole) Sienna Miller riscopre l’amore con Tom Sturridge

le minestre riscaldate

Qui gatta ci cova! Una nuova storia d’amore presto potrebbe

sono il piatto più gi-

uscire allo scoperto in quel di Hollywood e coinvolge - udite,

stoso del menu.

udite - la bella Sienna Miller, che dopo essersi lasciata a febbraio con Jude Law sembra sia già riuscita a voltare pagina. L’at-

Evan

trice, infatti, avrebbe cominciato a frequentare assiduamente

Wood,

il collega Tom Sturridge, miglior amico di Robert Pattinson ed

sioni di una bi-

ex flirt di Carey Mulligan. I due erano stati già avvistati insieme

sessuale

a marzo al lussuosissimo Dorchester Hotel a Londra e ieri sera

Operazione

avrebbero replicato con una cena romantica al ristorante giap-

anche per una delle attrici più belle e sensuali di Hollywood.

ponese Sake No Hana. Tra sguardi complici e giochi di sushi e

Stiamo parlando di Evan Rachel Wood che dopo le relazioni

bacchette, a detta degli insider l’atmosfera tra i due è diven-

eterosessuali non proprio felicissime (leggi l’intensa storia con

tata presto bollente. A differenza di quella respirata da Jude Law, che invece ieri ha preferito trascorrere una tranquilla serata in compagnia dei figli e della ex moglie Sadie Frost, da cui

Rachel confes-

verità


*Lo scaffale . Cinema e libri LA REGIA DI FRONTIERA DI JOHN CARPENTER • Autore: Pier Luigi Manieri • Editore: Elara

Marilyn Manson, con tanto di progetti matrimoniali andati in fumo, e il flirt con Shane West, il dottor Barnett della serie E.R.) avrà capito che è meglio guardarsi intorno e allargare i propri orizzonti per migliorare la possibilità di fare scelte azzeccate. La star, infatti, - che ha appena realizzato un servizio fotografico senza veli per Esquire - ha confessato di essere single e bisessuale e di essere in attesa della persona giusta, uomo o donna che sia. Insomma, Evan non si formalizza e ha già rivelato di aver avuto altre relazioni omosessuali aggiungendo che di essere lei la dominante all’interno della coppia: “Apro le porte, pago la cena, in breve faccio tutto quello che tradizionalmente appartiene al ruolo maschile. Ma sono anche molto romantica”. Anche meglio di un uomo... Evangeline Lilly è in dolce attesa Maternità, pancioni, cicogne e parti a go go. Le star americane sono a favore della famiglia, ormai non c’è dubbio. E mommywood 2011 ne è la conferma. Quest’anno, infatti, le celeb in dolce attesa sono davvero tantissime e al club si aggiunge una nuova attrice, Evangeline Lilly che - lontana dai riflettori e dal set di Lost - ha deciso di prendersi una pausa dal lavoro e di mettere in cantiere un bebè. L’attrice, infatti, dopo aver chiuso con Dominic Monaghan nel 2009, ha dato il via a una relazione con l’assistente di produzione Norman Kali ed è proprio da lui che aspetta il suo primo figlio. Evangeline ha cercato di tenere la gravidanza segreta tenendosi a debita distanza nell’ultimo periodo da eventi mondani e red carpet, ma è stata avvistata in vacanza alle Hawaii con un pancione che non lascia alcun dubbio: il parto avverrà entro l’anno. Auguri!

Pier Luigi Manieri, che divide la sua attività tra la collaborazione con testate di settore e l’organizzazione di eventi cinematografici, ha dedicato al maestro del cinema fantastico statunitense un’interessante monografia, finalizzata ad esplorare la “destinazione” ultima del suo cinema, ed insieme quale sia il suo status di autore nell’immaginario cinematografico e nella storia del cinema americano. Con competenza e stile leggero, a tratti ironico, l’autore, pubblicato da Elara, mette in discussione alcune “certezze” ormai acquisite circa John Carpenter, ed allo stesso tempo, ripercorrendone la carriera, attraverso l’analisi dei suoi films e delle sue dichiarazioni, propone un punto di vista tanto inedito quanto affascinante e convincente. Il volume che si fregia della prefazione di Ugo Malaguti, è completato da esaurienti e ricche schede bibliografiche riguardanti gli interpreti più significativi del suo cinema, e da interviste ad Alan Altieri, Marco Manetti, Marco Spagnoli, Michelangelo La Neve e Roberto Genovesi che stimolati ed incalzati dal’autore, raccontano il “loro” Carpenter. Le illustrazioni sono della pittrice pop Ilaria Piacenti.

PETER WEIR • Autore: Alberto Morsiani • Editore: Il Castoro Dedicata a Peter Weir, una nuova e importante monografia si aggiunge alla collana “Il Castoro Cinema”. Partendo da una condizione di lontananza anche geografica, il grande regista australiano ha compiuto con i suoi film un’appassionante mappatura ed esplorazione del mondo, colto tra globalizzazione e diversità. Ha indagato l’opposizione irriducibile tra natura e civiltà, la relazione spesso conflittuale tra individuo e comunità, le nicchie di marginalità della società contemporanea, la spettacolarizzazione dei media. Tra i suoi film: Picnic ad Hanging Rock (1975); Witness - Il testimone (1985); L’attimo fuggente (1989); The Truman Show (1998); Master & Commander - Sfida ai confini del mare (2003); The Way Back (2010). Un attento e affascinante percorso attraverso l’intera opera di Peter Weir, con un’intervista inedita al regista in apertura del volume, 200 fotogrammi tratti dalle scene dei film, a sottolineare passaggi significativi dell’analisi di Alberto Morsiani, e una filmografia e una bibliografia complete.

LA PRIMA VOLTA... (SUL SET) • Autore: Sergio Fabi • Editore: Gremese Da Nancy Brilli a Monica Bellucci, da Christian De Sica a Massimo Boldi, da Carlo Verdone a Pierfrancesco Favino, da Alessandro Gassman a Valerio Mastandrea, da Francesca Neri a Claudio Amendola, centouno protagonisti del panorama cinematografico italiano si sono confessati rivelando le loro prime esperienze professionali, le difficoltà, le paure e talvolta le piccole disavventure che hanno costellato il loro cammino verso il successo: figuracce, errori, cadute, svenimenti, arresti sono solo alcuni dei tantissimi aneddoti raccontati dal giornalista ed ex agente cinematografico Sergio Fabi. Il libro edito da Gremese, con la prefazione di Carlo Verdone è un simpatico diario di viaggio nello star ::di Anna system nostrano, raccontato in tono informale e divertente daiMedici diretti protagonisti che si rivelano con la più sincera complicità.


Festival*

::di Pier Luigi Manieri

LA TRENTUNESIMA EDIZIONE A ROMA DAL 9 AL 19 GIUGNO Auditorium Conciliazione Casa del Cinema Nuovo Cinema Aquila

TORNA IL

FANTAFESTIVAL Nasce nel segno di Fantomas, di cui ricorre il centenario della sua creazione la tradizionale rassegna di Fantascienza e del Fantastico. La XXXI edizione del Fantafestival presenterà infatti la trilogia francese - Fantomas 70, Fantomas minaccia il mondo e Fantomas contro Scotland Yard - firmata da Andrè Hunebelle e interpretata da Jean Marais e Louis De Funes.

F

antômas è un personaggio letterario ideato nel 1911 dai francesi Marcel Allain e Pierre Souvestre, protagonista di due serie di romanzi, la prima composta da 32 titoli ed una successiva di 11, firmata dal solo Marcel Allain dopo la scomparsa del collega. Successivo a celebri fuorilegge del feuilleton francese, come Rocambole e Arsenio Lupin, e anticipatorio di eroi negativi come Fantômas

Diabolik questo personaggio che si distingue dai suoi predecessori per la spregiudicatezza con cui perfeziona le sue gesta criminose ne condivide invece l’abilità nei travestimenti. Ma il programma del Fantafestival prevede molto altro: vuole essere un grande omaggio al cinema fantastico comico italiano, dichiarano i direttori Adriano Pintaldi e Alberto Ravaglioli, una delle principali rassegne dell’edizione di quest’anno - realizzata alla Casa del Cinema di Villa Borghese in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia, dal 13 al 19 giugno - si chiamerà, infatti, FANTAITALY, uno sguardo su come il cinema italiano ha saputo rielaborare in chiave comica tutti i principali temi del fantastico.

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30 ACCHIAPPAFILM

Imperdibile invece, l’adattamento di Diabolik per il grande schermo diretto nel 1968 da Mario Bava, con un cast “fantastico”: John Phillip Law nel ruolo di Diabolik, Marisa Mell (Eva Kant) e Michel Piccoli in quello di Ginko e Adolfo Celi. Numerosi gli ospiti che hanno frequentato la fantascienza e l’horror, tra i più attesi, Christopher Lee, indimenticabile Dracula cinematografico, il Max von Sydow de L’esorcista e di Flash GorDiabolik

don e Caroline Munro, a cui verrà dedicata una retrospettiva, sensuale e letale killer de La spia che mi amava ed eroina del fantascientifico. Particolare attenzione al cinema italiano del presente, con numerose anteprime dal 9 al 14 giugno, presso il Nuovo Cinema Aquila La sezione Fantatv sarà invece dedicata ai tesori perduti della televisione fantastica. L’omaggio al piccolo schermo si concentrerà su rare produzioni, come l’italianissima Ora zero e dintorni (ispirata a Ai confini della realtà), trasmessa tra il 1980 e il 1990. Storie di sopravvissuti, di cannibalismo, di valori sociali alterati, dopo l’“Ora Zero” di un olocausto nucleare. Vero e proprio introvabile cult.


*Nouveau cirque ::di Paolo Baroni

APRIPISTA

Il circo contemporaneo torna in scena all’Auditorium Parco della Musica. Un mese di spettacoli con acrobati, giocolieri e danzatori tra poesia, ironia e dinamismo

C

on Apripista torna all’Auditorium Parco della Musica la poesia, l’ronia e il dinamismo del circo contemporaneo. Un mese di spettacoli, dal primo maggio al primo giugno, con otto compagnie provenienti da tutto il mondo, cinque prime italiane e 13 repliche che raccolgono le dimensioni contrastanti, piene di gioventù, di sensibilità e di bellezza del “nouveau cirque”, capace di slittare dal virtuosismo più limpido alla consapevolezza della fragilità, dal racconto fisico delle emozioni più semplici alla volontà di affermare con forza un nuovo concetto sociale di arte. Coordinati dalla direzione artistica di Gigi Cristoforetti gli artisti di circo contemporaneo raccontano il mondo d’oggi, i destini di quest’arte e quelli delle generazioni più giovani, nomadi e irrequiete per cultura e necessità. E lo fanno con un corpo straordinariamente atletico e virtuoso, ma senza nasconderne i cortocircuiti o i deficit, così umani e normali. Sfruttando in pieno le scritture della danza e del teatro, e integrandole con le tecnologie più recenti. Non è la prima volta che l’Auditorium Parco della Musica apre

i suoi spazi alla spettacolarità del nuovo circo. Per ben cinque stagioni è stato programmato nelle sale di Viale de Coubertin “Metamorfosi. Festival di confine fra teatro e circo” ideata da Giorgio Barberio Corsetti, mentre lo scorso anno, sotto uno chapiteau appositamente allestito davanti all’Auditorium, la più celebre scuola francese di circo contemporaneo, il CNAC, ha presentato al pubblico romano il suo “Urban Rabbits”, affidato alla regia di Árpád Schilling. Primo appuntamento della rassegna “Sur la route”, uno spettacolo di Antoine Rigot e i Colporteur, una sorta di danza a due in equilibrio all’interno di una struttura in tubi d’acciaio. Il secondo spettacolo in programma è “Cinématique” di Adrien Mondot, in cui lo spazio per i corpi è generato da effetti speciali virtuali supportati dalla dimensione tridimensionale. E ancora la giocoleria surreale dei De Fracto e quella più musicale e legata al ritmo di Vincent de Lavenère, in scena con il suo “Le chant des balles”. Per scoprire il resto degli appuntamenti di Apripista consultate il sito www.auditorium.com

DeFracto

Sur la route Cinématique

Le chant des balles


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