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TARIFFA ROC: POSTE ITALIANE S.P.A. SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1 COMMA 1 - DCB - ROMA
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COPIA OMAGGIO
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I film di GIUGNO Bright Star The Twilight Saga: EclipsE
Le anteprimE ESTIVE Toy Story 3 - La grande fuga Predators Sansone Nightmare L’apprendista stregone L’ultimo dominatore dell’aria The Karate Kid: la leggenda continua
MUSICA Luglio suona bene all’Auditorium Parco della Musica
Ultimo capitolo della saga Dreamworks. L’orco chiude in bellezza una fiaba bellissima
COLONNA SONORA DISPONIBILE SU CD E DOWNLOAD DIGITALI UNIVERSAL MUSIC
SOMMARIO
La vostra guida al meglio del cinema e dello spettacolo CineCarnet Trame e schede dei film di maggio 06 Cover Story Shrek e vissero felici e contenti 3D 08
dell’aria 35 L’apprendista stregone 38 The Karate Kid: La LeggonGli altri film Saw VI 19 Il segreto dei suoi occhi 19 Tata aMatilda e il grande
Un microfono per due 31 The losers 31 Giustizia privata 31 Rumors Gossip e news dal mondo dello spettacolo 42
COLOFON Direttore Responsabile Massimo Mostacci massimo@visioni-grafiche.it Direttore Editoriale Claudio Petrollo claudio@visioni-grafiche.it Relazioni Esterne Anna Calà anna@visioni-grafiche.it Art Direction Cristian Bifolco cristian@visioni-grafiche.it Redazione Grafica Giada Gargano In Redazione Maurizio Carta (caporedattore), Ombretta Petrollo Hanno collaborato Barbara Zorzoli, Luca Ticconi, Giuliano Tomassacci, Gaia Aversa, Emanuela Andreocci, Chiara Rovan, Andrea Sorge, Valentina Stefani, Arianna Ramella Benna, Anna Medici, Maria Letizia Panerai, Alessandro Fresilli, Gabriele Blandamura, Luca Salustri
Prime visioni Bright Star 18 The Twlight Saga: Eclipse 20
botto 19 Universal soldier 19 A-Team 22
Sonoro Musica per le immagini 43 Lo scaffale Cinema e libri 45 Rewind Il DVD del mese 45
Anteprime Predators 12 Toy Story 3 - La grande fuga 14 Sansone 24 Nightmare 27 The Karate Kid: La Leggenda Continua 30 L’ultimo dominatore
L’imbroglio del lenzuolo 22 Lei è troppo per me 22 About Elly 22 Poliziotti fuori 30 Alice 30 A proposito di Steve 30 Brotherhood 30 Solomon Kane 31
Musica Luglio suona bene all’Auditorium Parco della Musica 46 Teatro “Finale di partita” al Teatro India 47
Società Editrice Visioni Grafiche srl Via Padre S.F. Pifferi, 39 00126 Roma Tel. 06.52363798 - Fax 06.52363694 info@visioni-grafiche.it Stampa Amadeus srl Distributore per cinema, teatri, università e bar M.G. Service Acchiappafilm Cinema + Spettacolo Reg. trib. di Roma n. 3/2010 del 19.1.2010
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ACCHIAPPAFILM 3
VG
visioni grafiche
n le date di uscita dei film possono subire variazioni
*CINECARNET
SAW VI
La Papessa
1 GIUGNO
PAG. 19
PAG. 19
PAG. 19 16
4 GIUGNO
Nel sesto capitolo della saga, l’FBI indaga sull’operato del detective Hoffman, che USA 2009 viene sospettato di stare organizzando Genere: Horror un gioco mortale: la trappola della “GioRegia: Kevin Greutert stra”, che vede sei ragazzi incatenati ad Con: Tobin Bell, Costas una giostra circolare. William deve deciMandylor, Betsy Rusdere se salvarli o ucciderli direttamente. sell, Mark Rolston Nel frattempo Amanda, morta durante il Dist.: 01 Distribution terzo film della serie, tornerà a sorpresa sulla scena. Durata: 90’
Germania/GB 2009 Genere: Drammatico Regia: Sönke Wortmann Con: Johanna Wokalek, David Wenham Dist.: Medusa Durata: 149’
TATA MATILDA E IL GRANDE BOTTO
L’acchiappadenti
4 GIUGNO
11 GIUGNO
Nuova missione per Tata Matilda che bussa alla porta di Mrs. Isabel Green, GB /Francia 2009 una giovane madre che cerca di mandaGenere: Commedia re avanti la fattoria di famiglia mentre Regia: Susanna White il marito è al fronte. Una volta sul posto Con: Ralph Fiennes, scoprirà che un’altra guerra è in atto: Maggie Gyllenhaal, quella tra i bambini di Mrs. Green e due Emma Thompson viziati cugini arrivati dalla città. Sarà Dist.: Universal Pictures compito della Tata impartire ai monelli la lezione di cui hanno bisogno. Durata: 109’
USA/Canada 2010 Genere: Commedia Regia: Michael Lembeck Con: Dwayne Johnson, Ashley Judd, Stephen Merchant Dist.: 20th Century Fox Durata: 101’
IL SEGRETO DEI SUOI OCCHI
BRIGHT STAR
4 GIUGNO
11 GIUGNO
Argentina/Spagna 2009 Genere: Drammatico Regia: Juan José Campanella Con: Ricardo Darín, Soledad Villamil Dist.: Lucky Red Durata: 129’
Benjamín Esposito è un assistente Pubblico Ministero nell’Argentina degli anni ‘70 e si imbatte in un caso giudiziario di una donna violentata e uccisa su cui la giustizia non vuole fare chiarezza, lasciando un marito devastato e inconsolabile a covare vendetta e un assassino in libertà. Molti anni dopo, pensionato, Benjamín decide di colmare questo vuoto ritornando sulle tracce del caso.
PAG. 18 08
BACKWARD 4 GIUGNO Italia 2009 Genere: Drammatico Regia: Max Leonida Con: Randi Ingerman, Fabio Bonini, Tony Sperandeo Dist.: Digima Durata: 100’
Derek Thompson, conosciuto anche col nome “La fatina dei denti” è un giocatore dal gioco duro della lega minore di hockey. Il suo soprannome viene dall’abitudine di separare i giocatori avversari dai loro premolari. Quando Derek scoraggia le speranze di un giovane, viene condannato a lavorare per una settimana come una vera fatina dei denti, completo di tutù, ali e bacchetta magica.
Il poeta John Keats inizia una tormentata relazione segreta con Fanny Brawne. La loro diversità li porta a vivere il rapporto in maniera conflittuale, ma si avvicinano sempre di più, sfiorando i toni dell’ossessione romantica. I due si ritrovano ad affrontare diversi ostacoli imposti dalla società del tempo, ma il triste destino del giovane poeta porrà fine alla storia d’amore.
THE HOLE in 3D USA 2009 Genere: Thriller Regia: Joe Dante Con: Chris Massoglia, Haley Bennett, Nathan Gamble Dist.: Medusa Durata: 98’
11 GIUGNO Francia/Germania 2009 Genere: Thriller Regia: Mia Hansen-Løve Con:Chiara Caselli, LouisDo de Lencquesaing, Alice de Lencquesaing Dist.: Teodora Durata: 110’
IL COMPLEANNO
A-Team
4 GIUGNO
18 GIUGNO
Un gruppo di amici affitta una casa sulla spiaggia per l’estate. L’arrivo di DaItalia 2009 vid, figlio di Shary e Diego, scatena una Genere: Drammatico tensione che travolge tutti, in particolaRegia: Marco Filiberti re Matteo, sposato con Francesca. LeoCon: Alessandro Gas- nard, lo zio del ragazzo, sembra intuire sman, Michela Cescon, le cause del disagio, nascoste sotto uno Maria de Medeiros strato di ipocrisia. La vacanza segnerà il Dist.: Ellemme Group destino dei personaggi e svelerà il senso Durata: 106’ delle loro esistenze.
Due fratelli si trasferiscono in una piccola città del nord-est americano. Assieme alla vicina, scoprono nello scantinato di casa una grande botola serrata con numerosi lucchetti. Una volta scoperchiato il passaggio, quello che pare un semplice buco nel pavimento si rivela essere un portale per una dimensione da cui prendono corpo le più remote paure e gli incubi più inconfessabili.
IL PADRE DEI MIEI FIGLI
Una riflessione in quattro parti sulla storia degli arabi palestinesi a partire GB 2009 dal 1948, anno della proclamazione Genere: Drammatico dello Stato di Israele, sino ai giorni Regia: Elia Suleiman nostri. Viene raccontata attraverso Con: Elia Suleiman, episodi comici o tragici della vita di Saleh Bakri, Samar tutti i giorni ed è ispirata ai racconti del padre del regista, che partecipò Qudha Tanus alla prima resistenza, alle lettere della Dist.: Bim madre e ai ricordi del regista stesso. Durata: 109’
4 GIUGNO
PAG. 22
USA 2010 Genere: Azione Regia: Joe Carnahan Con: Liam Neeson, Bradley Cooper, Sharlto Copley Dist.: 20th Century Fox Durata: 121’
Un giovane produttore cinematografico, Grégoire Canvel, ha tutto quello che un uomo può desiderare: una moglie che ama, tre figli e un lavoro stimolante. La sua compagnia, Moon Films, ha un grande prestigio, ma i troppi debiti e i troppi rischi la stanno spingendo verso la bancarotta: quando Grégoire cerca di risolvere la situazione, gli eventi finiscono per sopraffare lui e la sua famiglia.
Versione cinematografica del celebre telefilm creato da Stephen J. Cannell. Dopo vent’anni, torna il commando famoso negli anni Ottanta. I membri della squadra, reduci del Vietnam, vengono accusati di rapina a mano armata, e diventano mercenari al servizio delle buone cause. Questa volta, però, l’A-Team, sono reduci della più recente Guerra del Golfo.
GENTLEMEN BRONCOS
LEI E’ TROPPO PER ME
4 GIUGNO
18 GIUGNO
Benjamin, brillante studente costretto a un’istruzione privata casalinga dall’ecUSA 2009 centrica madre, coltiva la passione per la Genere: Commedia scrittura. Durante una convention letteRegia: Jared Hess raria, il ragazzo scopre che una delle sue Con: Michael Angara- storie è stata plagiata e riscritta dal legno, Jennifer Coolidge, gendario romanziere Ronald Chevalier e Jemaine Clement in seguito adattata in una disastrosa pellDist.: 20th Century Fox licola dal più prolifico cineasta dilettante della città. Durata: 90’
)
Australia/GB 2010 Genere: Drammatico Regia: Jane Campion Con: Abbie Cornish, Ben Whishaw, Paul Schneider Dist.: 01 Distribution Durata: 120’
11 GIUGNO
I protagonisti sono Marta, una giovane manager italoamericana, e Gianni, ex portiere ridotto a gloria del passato: un uomo integro ma segnato dal vizio del bere. Accanto a loro si muove l’universo di una piccola squadra di calcio. La storia si snoda attraverso gli ultimi tre mesi di campionato e ciascuno dei ragazzi si troverà a fronteggiare i propri demoni interiori e le proprie paure.
Il tempo che ci rimane
06 ACCHIAPPAFILM
814 d.C.: Johanna sembra condannata a vivere una vita con un destino già scritto, tipico delle ragazze di quell’epoca: lavoro, figli e una morte prematura. Allora prende una decisione che avrà conseguenze enormi: facendosi chiamare Fratello Johannes, Johanna riesce ad entrare in un monastero travestita da uomo, dove vivrà facendo il medico e guadagnandosi la stima di tutti.
PAG. 22
USA 2010 Genere: Commedia Regia: Jim Field Smith Con: Jay Baruchel, Alice Eve, T.J. Miller, Mike Vogel Dist.: Universal Pictures Durata: 104’
La monotona vita di Kirc, addetto alla sicurezza in un aeroporto, sembra priva di prospettiva. Inaspettatamente, però, s’innamora di lui la bellissima Molly, una donna di successo. Ora sarà compito di Kirc riuscire a far funzionare questa relazione, sorprendendo amici, famiglia ed ex fidanzata. Anche se, tra un fallimento e l’altro, non potrà fare a meno di pensare: “lei è troppo per me!”.
I FILM DEL MESE
::di Arianna Ramella Benna
le date di uscita dei film possono subire variazioni N
L’IMBROGLIO NEL LENZUOLO
THE MAID
18 GIUGNO
25 GIUGNO
Provincia di Napoli, 1905. Marianna è sopravvissuta al tifo e ora abita in una Italia/Spagna 2010 grotta. Un giorno, nel piccolo paese in Genere: Drammatico cui vive, arriva un regista che vuole giRegia: Alfonso Arau rare un film. Marianna diventa l’inconCon: Maria Grazia sapevole protagonista della pellicola Cucinotta, Primo Reg- e quando il film viene proiettato nel giani, Anne Parillaud paese, tutti la riconoscono ed è subito Dist.: 01 Distribution scandalo. Lei però si scopre attrice ed il cinema sconvolgerà la sua esistenza. Durata: 100’
PAG. 22
Cile/Messico 2009 Genere: Drammatico Regia: Sebastiàn Silva Con: Catalina Saavedra, Claudia Celedón, Alejandro Goic Dist.: Bolero Film Durata: 95’
5 appuntamenti per farla innamorare
ALICE
18 GIUGNO
25 GIUGNO
USA 2009 Genere: Commedia Regia: Nia Vardalos Con: Nia Vardalos, John Corbett, Judah Friedlander Dist.: Eagle Pictures Durata: 98’
Geneviève, spenseriata fioraia a Manhattan, ha sempre preferito i rapporti passeggeri alla vita di coppia. Si è imposta una regola: mai frequentare un uomo per più di cinque appuntamenti. Ma quando arriva al quinto giorno della sua relazione con Greg, affascinante gestore di un ristorante, per la prima volta si rende conto che forse vorrebbe qualcosa di più serio e duraturo.
Italia 2010 Genere: Commedia Regia: Oreste Crisostomi Con: Catherine Spaak, Camilla Ferranti, Gisella Sofio Dist.: Medusa Durata: 99’
Raquel, una donna di 42 anni, lavora come domestica presso una famiglia benestante e numerosa. Ha un carattere scontroso e introverso che le crea problemi quando deve entrare in relazione con altre domestiche che la signora Pilar, la padrona di casa, è costretta ad assumere. Raquel si sente sempre minacciata dall’arrivo di nuove cameriere e fa di tutto per farle scappare.
PAG. 18
Il percorso di ricerca interiore della protagonista, Alice, alle prese con le turbolenze della sua realtà quotidiana. La maturazione, agevolata dalla scoperta del potersi affidare agli altri, porta Alice ad uscire dal suo guscio. Così acquisisce consapevolezza di sé, comprende i suoi desideri e si emancipa psicologicamente dalle figure che venera, scoprendole sole e impaurite quanto lei.
PAG. 32
ABOUT ELLY
THE TWILIGHT SAGA: ECLIPSE
18 GIUGNO
Dopo il divorzio, Ahmad ritorna a Teheran dalla Germania. Per l’occasione, i Iran 2009 suoi compagni di Università organizzaGenere: Drammatico no una vacanza al mare, e Sepideh inviRegia: Asghar Farhadi ta Elly, la giovane maestra della figlia, Con: Golshifteh Fara- con la speranza che nasca una relazione hani, Taraneh Alidou- tra lei e Ahmad. Tutto sembra procedesti, Mani Haghighi re per il meglio, Ahmad cerca di approDist.: Mediaplex Italia fondire la conoscenza di Elly, finchè la donna scompare misteriosamente. Durata: 119’
30 GIUGNO
Poliziotti Fuori Due sbirri a piede libero
Brotherhood
25 GIUGNO
2 LUGLIO
Due poliziotti di Los Angeles sono sulle tracce di una preziosissima e rara USA 2010 figurina di baseball che è stata rubata. Genere: Commedia I due vecchi amici, però, incappano in Regia: Kevin Smith un gangster ossessionato dai cimeli Con: Bruce Willis, Tracy antichi. Già in difficoltà e con nulla da Morgan, Adam Brody, perdere, Jimmy e Paul dovranno inKevin Pollak frangere tutte le regole, arruolando un Dist.: Warner Bros ladro fallito per poter ritrovare la tanto ambita figurina del battitore Pafko. Durata: 107’
USA 2010 Genere: Fantasy Regia: David Slade Con: Kristen Stewart, Robert Pattinson, Taylor Lautner Dist.: Eagle Pictures Durata: 124’
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Australia/GB 2009 Genere: Commedia Regia: Scott Hicks Con: Clive Owen, Laura Fraser, George MacKay Dist.: Walt Disney Durata: 104’
PAG. 20 28
Deluso da un mancato avanzamento di carriera, Lars decide di lasciare l’esercito. Si scoprirà attratto dal movimento neo-nazista e da un membro del gruppo, Jimmy. I due uomini daranno inizio ad una relazione segreta, ma il loro amore proibito dovrà scontare la punizione del gruppo di destra di cui fanno parte. Tuttavia, l’amore e l’attrazione sessuale tra i due rimane fortissimo...
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Toy Story 3 - La grande fuga
RAGAZZI MIEI 25 GIUGNO
Danimarca 2009 Genere: Poliziesco Regia: Nicolo Donato Con: Thure Lindhardt, David Dencik, Nicolas Bro Dist.: Lucky Red Durata: 90’
Bella si ritrova ancora una volta circondata dal pericolo, quando Seattle è funestata da una serie di misteriosi omicidi, e una vampira crudele continua a cercare vendetta. Nel frattempo Bella è costretta a scegliere tra il suo amore per Edward e l’amicizia con Jacob: sa che la sua decisione potrebbe rinfocolare l’antica lotta tra vampiri e licantropi.
7 LUGLIO
Il film è ispirato alla storia vera di un uomo che si ritrova a crescere i suoi figli da solo dopo la perdita della moglie. Padre e figli decidono di optare per una vita basata sulla massima sregolatezza, ma quando la situazione si complica, Joe è costretto a riprendere in mano le redini e a comportarsi da genitore, conservando però l’allegria sperimentata nell’altro stile di vita.
USA 2010 Genere: Commedia Regia: Lee Unkrich Voci di: Fabrizio Frizzi, Massimo Dapporto Dist.: Walt Disney Durata: 86’
Andy è diventato grande e si appresta ad entare nel college. Per un banale errore i suoi amati giocattoli invece di essere riposti con cura in soffitta vengono regalati per errore ad un asilo frequentato da bambini scatenati. Woody e Buzz pianificano insieme agli amici di sempre una vera e propria evasione che sarà ostacolata dagli altri giocattoli.
A proposito di Steve
Che fine ha fatto Osama Bin Laden?
Mary Horowitz è una creatrice di cru25 GIUGNO civerba, ma nonostante la sua mente USA 2009 brillante, ha una scarsa vita sociale. Un Genere: Commedia giorno, attraverso un appuntamento al Regia: Phil Traill buio, conosce l’affascinante cameraman Con: Sandra Bullock, Steve Mueller. Per Mary è subito colpo Thomas Haden Church, di fulmine. Si mette così a seguire Steve Bradley Cooper nei suoi spostamenti, per convincerlo che Dist.: 20th Century Fox lei è la sua anima gemella, mettendolo in situazioni comiche ed imbarazzanti. Durata: 99’
9 LUGLIO USA/Francia 2008 Genere: Documentario Regia: Morgan Spurlock Con: Morgan Spurlock Dist.: Fandango Durata: 96’ PAG. 32
CITY ISLAND
PREDATORS
25 GIUGNO
14 LUGLIO
Il film parla dei Rizzo, una famiglia pittoresca e improbabile. Vince è una USA 2009 guardia carceraria che in segreto prende Genere: Commedia lezioni di recitazione, sua figlia Vivian fa Regia: Raymond De Felitta la spogliarellista per guadagnare denaCon: Andy Garcia, ro e scappare di casa e Vinnie Jr. ha una Julianna Margulies, preoccupante passione per donne obese. Steven Strait Joyce, la moglie di Vince, è l’unico punto Dist.: Mikado di riferimento della famiglia, ma anche lei nasconde un segreto. Durata: 100’
USA 2010 Genere: Poliziesco Regia: Nimród Antal Con: Topher Grace, Danny Trejo, Adrien Brody Dist.: 20th Century Fox Durata: 101’
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Ancora una volta, il genio caustico di Morgan Spurlock si cimenta in un’impresa a dir poco proibitiva: trovare il ricercato numero uno al mondo. La caccia a Bin Laden comincia nei “paesi canaglia” con l’intento di dimostrare l’inconcludenza delle ricerche di CIA ed FBI, per poi trasformarsi in una riflessione provocatoria sui rapporti tra Stati Uniti e Medio Oriente post 11 settembre.
Un mercenario guida un gruppo di guerrieri scelti che scopriranno di essere stati portati su un pianeta alieno…come prede. Con la significativa eccezione di un medico, sono tutti spietati assassini - mercenari, Yazuka, condannati, membri di squadroni della morte - “predatori” umani che stanno per essere sistematicamente cacciati e uccisi da una nuova razza.
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ACCHIAPPAFILM 07
n dal 25 Agosto nei cinema
COVER STORY*
Shrek ::di Emanuela Andreocci
k Quant’è difficile vivere felici e contenti, specie se ci si chiama Shre e si ha a che fare con un malefico nano di nome Tremotino! Nell’ultimo capitolo della saga il nostro atipico eroe dovrà perdere tutto per apprezzarlo nuovamente.
... e
vissero felici e contenti. Quante volte abbiamo sentito terminare così le favole che ci venivano raccontate o i classici cartoni animati della Walt disney, dove vedevamo il librone che ci aveva narrato e mostrato la storia chiudersi nell’annunciarci il tanto aspettato lieto fine? E quante volte quel lieto fine non ci è mai stato mostrato in un sequel? Epp ure nessuno di noi nutre dei dubbi sul fatto che le varie principesse stiano ancora con i rispettivi principi! La saga di Shrek abbatte invece ogni nostra certezza, sconvol-
gendo ogni aspettativa ed idea. Ormai lo sappiamo: il protagonista non è per niente il classico principe azzurro o l’affascinante eroe che uno si aspetta, ma niente poco di meno che un orco che fa del proprio cerume delle orecchie dei moccoli di candela... per niente elegante! Lei invece è la principessa Fiona, conosciuta come la bella dama irraggiungibile ma che poi si è rivelata nella sua vera essenza: un’orchessa anche lei! Ma è proprio questo il punto di forza della serie: scardinare la classicità delle favole, creare personaggi e mondi alternativi. Nell’ultimo capitolo, il quarto, che si intitola Shrek Forever After nella versione originale e Shrek e vissero felici e contenti 3D in
e Vissero Felici e Contenti quella italiana, ritroviamo la famiglia di orchi così come l’abbiamo lasciata, alla prese con la vita di tutti i giorni, con la routine domestica e i problemi con i figli. Certo, all’inizio il protagonista non era proprio convinto del suo nuovo ruolo di genitore, ma poi tutto è andato nel migliore dei modi ed ha accettato con serenità e coscienza il suo nuovo destino. All’inizio di questo quarto episodio, invece, sembra che le cose non vadano benissimo e troviamo uno Shrek sottotono che è un po’ stanco della monotonia della sua vita e che vorrebbe tornare ad essere un vero orco temuto e rispettato da tutti, e non un innocuo e bonaccione padre di famiglia.
3D
Nel primo film avevamo visto come i sovrani di “Molto, molto lontano”, ovvero i genitori di Fiona, avevano stretto un accordo con il nano Tremotino che sarebbe diventato il nuovo re se solo Shrek non fosse intervenuto prima per sconvolgere tutti gli accordi. Adesso il nano ha un unico desiderio: vendicarsi dell’orco e diventare re. Finge pertanto di aiutarlo facendogli firmare un contratto per diventare un orco nuovo, ma in realtà il patto che firma è solo una trappola che lo trasporta in un’altra dimensione, in un nuovo Regno di molto, molto lontano, dove Shrek non è più nessuno. In questa nuova dimensione, Shrek è completamente solo: il suo fido amico Ciuchino non lo riconosce e fugge via da lui a gambe levate chiamandolo orco squinternato, il Gatto con gli stivali è diventato obeso e, come se tutto questo non bastasse, neanche Fiona lo riconosce ed è un’orchessa guerrigliera a capo della resistenza. Ma contro chi combatte? Nell’ultimo episodio avevamo visto come Artù, cugino di Fiona, aveva accettato di prendere lo scettro del potere, ma in questo nuovo mondo dobbiamo dimenticarci tutto quello che è stato: è come
CURIOSITÀ • Tremotino - È il nano che compare in una fiaba dei fratelli Grimm. Come succede in Shrek, dove il nano finge di aiutare l’orco, anche nella favola dei Grimm Tremotino sembra accorrere in aiuto di una bella ragazza, ma in realtà vuole avere solo il suo tornaconto personale. • Il bacio del vero amore - Il bacio tra i due innamorati è una costante di tutte le favole romantiche e dei relativi cartoni animati, può rompere un incantesimo come semplicemente suggellare un amore. • Il bacio del vero amore 2 - “True Love kiss” è anche il titolo di una delle canzoni che compongono la colonna sonora del film della Walt Disney Come d’incanto. Quella che invece appartiene alla colonna sonora del primo episodio di Shrek si chiama “True Love’s First Kiss”. • Shrek the musical - Le vicende del simpatico e tenero orco hanno riscosso un enorme successo a livello mondiale tanto da costruirci su un musical. La prima tappa è prevista a Chicago a Luglio. • Green carpet - Il film è stato presentato al Tribeca Film Festival di New York dove i famosi doppiatori originali dei protagonisti (Antonio Banderas, Cameron Diaz, Mike Myers e Eddie Murphy) hanno sfilato su un tappeto rigorosamente... verde. • Una stella per l’orco - Anche Shrek si è guadagnato una stella sulla celebre Walk of Fame di Hollywood. Alla cerimonia, oltre all’ orco (!), erano presenti Meyers, Banderas e Jeffrey Katzenberg, amministratore delegato della DreamWorks.
EXTRA
Le favole nella favola: Shrek e i suoi favolosi incontri. se il passato non fosse mai esistito. Sul trono, infatti, siede proprio Tremotino. Solo il bacio del vero amore tra l’orco e Fiona potrà interrompere il malefico sortilegio, ma la questione non è affatto semplice: dopo varie peripezie Shrek riuscirà a ba-
ciare l’ex principessa, ma senza coinvolgimento da parte di lei è tutto inutile. L’orco, che pur essendo tale è sempre il nostro eroe, si comporterà da prode giocandosi la sua ultima carta: consegnerà se stesso a Tremotino e chiederà come premio (il re infatti ha promesso di realizzare il desiderio di chi gli avesse consegnato Shrek) di liberare la palude. Davanti ad un gesto del genere, come può una donna rimanere indifferente? Ecco che allora arriverà un secondo bacio che, coronato da un sentimento profondo, libererà l’orco dal tremendo maleficio restituendogli la sua monotona, ma preziosa, vita accanto a Fiona, ai figlioletti e ai suoi amici di sempre.
Fin dal primo episodio la serie di Shrek è stata caratterizzata da un continuo e divertente tira e molla con le favole tradizionali: infatti tutti i film di Shrek non si pongono in antitesi con le fiabe classiche solo per via del protagonista, che ben lungi dall’essere un bel principe, è un grosso orco verde, ma anche e soprattutto per il continuo attingere, sempre e comunque, dalle storie che noi tutti conosciamo. Nel primo episodio, infatti, tra i personaggi che invadono la tranquilla palude di Shrek perché cacciati dal perfido Lord Farquaad abbiamo incontrato il lupo, i tre porcellini, Pinocchio e tanti altri. Nel secondo, invece, si sono appalesati come antagonisti il Principe Azzurro e la Fata Madrina, la coppia madre-figlio che complottava contro l’orco buono per salire al potere; nello stesso film ha fatto la sua comparsa anche il Gatto con gli Stivali, il felino spadaccino che, all’inizio nemico di Shrek, è poi diventato suo grande amico. Nel terzo episodio oltre ad Artù, il cugino di Fiona che è poi salito al trono dopo la morte di re Harold (il padre dell’orchessa ed ex principe-ranocchio), erano presenti anche Mago Merlino, maestro di Artù come da tradizione, e Capitan Uncino, inaspettato alleato di Azzurro; hanno combattuto al fianco di Fiona anche le varie principesse, ma Raperonzolo le ha tradite. Il quarto capitolo della saga vede invece Shrek lottare contro il malefico sortilegio di Tremotino che, con l’inganno, ha creato un nuovo mondo dove l’orco sembra non essere mai esistito e lui è il sovrano.
n dal 14 Luglio nei cinema
PRIMA VISIONE*
P R E DA ::di Andrea Giovanni Sorge
Sono Tornati gli alieni. E anche stavolta non hanno buone intenzioni... il nuovo fanta-horror made in USA nelle sale italiane da giugno.
I
n principio fu Alien. La gloriosa saga horror fantascientifica interpretata da Sigourney Weaver nata dal genio di Ridley Scott e proseguita fra gli altri anche da James Cameron è entrata di prepotenza nell’immaginario collettivo cinematografico. Poi è stata la volta di Predator, attore principale Arnold Schwarzenegger. Anche lì il successo fu tale da garantire un sequel. Con i due episodi di Alien vs Predator si è poi osato l’inosabile: intrecciare le due serie per fonderle in un’unica saga, una sorta di progetto “crossover” a se stante. Questo nuovo Predators, dalla travagliata genesi ma fortemente voluto dalla Twentieth Century Fox, è qualcosa di meno di un sequel ma molto più di un semplice remake. La critica americana ha usato il termine reboot ma al di là delle facili etichette lo si può definire un’ideale prosecuzione della
Adrien Brody e Alice Braga
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12 ACCHIAPPAFILM
fortunata saga extraterrestre di cui riprende, aggiornandole, le vicende. La trama ricuce il filo con vecchio Predator e la “s” nel titolo del nuovo film è un dichiarato omaggio della produzione all’Aliens di Cameron. Continua così il gioco dei rimandi e citazioni fra le varie serie, come spiegato dal produttore-sceneggiatore Robert Rodriguez “Penso che un’altra ragione per cui ho chiamato il film Predators è che voglio che sia preso sul serio da un regista di alto livello che ne faccia un sequel valido” proprio come fece James Cameron con Aliens, che è un film di valore, seguito dell’Alien di Ridley Scott. Tornano quindi le inquietanti creature ultraterrene disegnate dalla penna di Stan Winston - i cui bozzetti sono serviti da ispirazione anche per questo sequel -, più temibili e agguerrite che mai. Stavolta rapiscono, tenendola prigioniera in una sorta di pianeta-riserva, una nutrita ed eterogenea combriccola di esseri umani fra ladri, soldati, buoni e cattivi, a scopo di studio. Com’è possibile che tempo addietro un essere umano abbia potuto uccidere uno della loro razza? La lotta è quella di sempre: bene contro male, naturale contro sovrannaturale, scienza contro fantascienza. Nel cast fra gli altri Adrien Brody, ormai di casa nei remake dopo il rifacimento di King Kong e Lawrence Fishbourne, al quale sarà certamente servita la lezione della futuribile saga di Matrix per meglio calarsi nel personaggio. Come regista è stato scelto l’anglo-ungherese Nimród
DAT O R S Antal, che già in Vacancy aveva fatto vivere momenti di claustrofobico terrore ai poveri Luke Wilson e Cate Beckinsale. Decisiva infine la scelta di affidare sceneggiatura e produzione a Rodriguez, che con Dal tramonto all’alba aveva dato prova di destreggiarsi più che efficacemente fra creature mostruose e trovate orrorifiche. Quello che vorrei fare è espandere le idee che ho avuto in quel trattamento originale, che esplorava l’universo dei Predator e di altre creature. “Ci piacerebbe creare nuovi, incredibili personaggi, senza allontanarci troppo dal tema di Predator”, ha affermato Rodriguez al momento di riprendere in mano la sceneggiatura. Predators non potrà perciò deludere i fans di ogni età e latitudine, che da anni attendevano un nuovo episodio. La pellicola si muove felicemente sospesa fra vecchie e nuove tecnologie, merito anche del KNB Effect Group ma anche di un’idea registica ancorata ad un modo tradizionale di usare la cinepresa. Vecchio e nuovo che si incontrano insomma, e lo fanno sul territorio fertile (e fruttoso) della fantascienza. Perché cinema ed extra-terrestri storicamente sono sempre andati d’amore e d’accordo. “È praticamente ovvio, che esistano altre forme di vita”, cantavano anni fa’ i Bluvertigo. Se così fosse, c’è da sperare soltanto che siano di indole più pacifica dei “visitatori” di Predators... con o senza la esse.
CURIOSITÀ • Nipoti d’arte - Alice Braga, che in Predators è Isabelle, è la nipote di Sonia Braga, indimenticata protagonista di Donna Flor e i suoi due mariti. • Arnold ha detto no - Predators avrebbe dovuto avere nel cast anche il suo protagonista originale Arnold Schwarzenegger che però ha rifiutato sia il ruolo da protagonista che un semplice
cameo. • Sostituzioni - La colonna sonora doveva inizialmente essere curata da Alan Silvestri. La produzione ha poi deciso di affidarla a John Debney. • Vietato ai minori - A causa dell’alto tasso di violenza contenuto in alcune scene, Predators sarà vietato ai minori di 13 anni.
L’IMPORTANZA DHIER CHIAMARSI TOP
L’ascesa di Topher Grace, dalla tv a Hollywood
Gli irriducibili del piccolo schermo lo riconosceranno sicuramente. Topher Grace, che in Predators riveste il ruolo di Edwin ha prestato per anni il volto alla serie di culto That 70’ show, tra-
smessa in Italia da MTV. Il suo curioso nome è l’abbreviazione di Christopher, a lui decisamente più gradita del solito Chris e scelta come nome d’arte per battezzare una carriera in continua ascesa, e non solo televisiva. Fra le sue prime apparizioni ricordiamo quella in Traffic di Steven Soderbergh e nella commedia Mona Lisa Smile al fianco di una star come Julia Roberts. Nel 2007 ha l’opportunità di emanciparsi dai ruoli da “buono” a lui più congeniali per calarsi nei panni dell’antieroe Venom nel terzo capitolo di Spiderman per la regia di Sam Raimi. Ma la parentesi è durata poco e nel corale Appuntamento con l’amore Topher ritorna più romantico e positivo che mai. Ha la faccia giusta, un nome originale e una buona dosa di talento. Se saprà scegliere oculatamente, potrebbe far parlare di sé. L’imminente spy-story Double al fianco di Richard Gere da questo punto di vista potrebbe essere la sua carta vincente. Nell’attesa, in bocca al lupo Christopher... pardon, Topher!
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n dal 7 Luglio nei cinema
PRIMA VISIONE* ::di Andrea Giovanni Sorge
TOy
Sempre prodotti dalla Pixar, tornano per la gioia dei bambini di ogni etĂ i giocattoli piĂš scatenati - e amati - del cinema.
story 3
la grande fuga
G
iocattoli. Ognuno da piccolo ha avuto i suoi preferiti. Bambole, pupazzi, costruzioni, trenini... Che fine hanno fatto? Una volta cresciuti i loro padroncini, si sono rassegnati alla polvere del fondo di qualche scatolone, ad essere sballottati qua e la da un mercatino dell’usato all’altro, o hanno organizzato una strenua resistenza proprio come un piccolo esercito? Questo terzo capitolo della fortunata saga figlia di una duratura e remunerativa strategia fra due colossi come Disney e Pixar abbraccia decisamente la seconda ipotesi. “No Toy Gets Left Behind” - Nessun giocattolo viene lasciato indietro -, recita sibillina la frase lancio del trailer.
Non si direbbe, ma sono passati 15 anni dal primo episodio di Toy Story. La concorrenza nel frattempo si è fatta sempre più agguerrita. Con il tramontare dell’animazione classica a due di-
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mensioni e il repentino imporsi di quella computerizzata tridimensionale, il mondo dei cartoons ha cominciato a viaggiare ad altissima velocità. Senza però perdere l’intrinseca magia. Toy Story 3 non è solo un cartone animato: è la messa in scena di una grande metafora, quel passaggio dal mondo fatato dell’infanzia a quello spicciolo e pragmatico dell’età adulta in cui a rimetterci spesso, sono proprio i ricordi che ci hanno accompagnato fino a lì. Ma i giocattoli del protagonista Andy, ormai in età da college, non ci stanno al pensionamento forzato e, in procinto di essere dati via per beneficenza, faranno di tutto per tornare al proprio legittimo proprietario. Lo sceriffo Woody ed il suo fido destriero Bullseye, il componibile Mr Potato, il robottino Buzz, il dinosauro Rex, ma anche i nuovi arrivati Ken, Barbie e la bambolina Dolly. Ci sono proprio tutti. Questo terzo capitolo della saga appassionerà chi ha amato i primi due ma conquisterà senz’altro nuovi spettatori, avvelendosi dei passi in avanti fatti dalla tecnologia ma al tempo stesso mantenendosi ben ancorato ad uno stile iconografico ormai collaudato e fortemente caratterizzato: “Se avete visto i nostri film negli anni passati, sapete che ognuno è fatto meglio del precedente dal punto di vista tecnico: diventano via via più sofisticati. Non dipende solo dalla tecnologia, ma anche dalla raffinatezza artistica della Pixar. Quando abbiamo iniziato a realizzare Toy Story 3 sapevamo che avremmo potuto realizzare uno splendido mondo realistico, l’avevamo appena fatto in Wall•E e Ratatouille. La decisione che dovevamo prendere era: quanto differenziarlo dal mondo dei primi due film?
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CURIOSITÀ • Voci note - Proprio come negli altri due episodi a doppiare lo sceriffo Woody nella versione italiana è Fabrizio Frizzi. Alla versione originale presta ancora una volta la voce Tom Hanks • Guarda chi si vede! - Seppur per lo spazio di in una sola inquadratura, in Toy Story 3 compare Totoro creato dal grande Hayao Miyazaki, da sempre grande ispirazione per i disegni Pixar. • Una carriera... di pezza. - L’orsacchiotto Lotso non è nuovo al cinema. È già apparso per pochi istanti, a scopo puramente promozionale in un altro cartoon: Up. • Da un film all’altro - Ma in Toy story 3 i rimandi agli altri cartoons non finiscono qui: Un giocattolo somiglia ad un mostro da Monsters & Co., un altro ad un pesce di Alla ricerca di Nemo.
NOTE DA OSCAR
Il talento di Randy Newman al servizio del cinema
Cos’hanno in comune i tre episodi di Toy story, A Bug’s life e i vari Monsters&co? Le musiche. A comporre queste e moltissime altre colonne sonore infatti è il talentuoso e pluripremiato Randy Newman. Classe 1943, membro di una vera e propria dinastia di musicisti, Newman è appena ventisettenne quando firma la sua prima colonna sonora – per il provocatorio Performance, con un giovane ma già sfrontato Mick Jagger-. Da allora il cinema non ha più smesso di conteggiarlo. Fra i suoi innumerevoli lavori, ricordiamo Ragtime, Maverick, Ti presento i miei con il relativo seguito, Pleasantville, Cars, La principessa e il ranocchio. Nel 2002 è arrivato addirittura l’Oscar per la miglior canzone originale, la bella “If I didn’t have you” realizzata per Monsters&co. Prima e dopo, una pioggia di nominations ma anche di altri premi, fra cui il Grammy nel 2007 per “Our town” (da Cars) e anche un Emmy nel 2004 per “It’s a jungle out there”, dal telefilm poliziesco Monk. Ma Newman non riposa sugli allori: è già al lavoro sulle musiche di Cars 2 e sullo score del terzo capitolo di Ti presento i miei. Che dire, cento di queste colonne sonore, Randy!
Volevamo che rimanesse un legame. La decisione è stata mantenere un aspetto simile a quello dei film precedenti, ma arricchirlo con dettagli e realismo senza precedenti”, ha giustamente affermato
il regista Lee Unkrich. Toy Story 3 continua così imperterrito la sua cavalcata senza tempo sui sentieri del fantastico, restituendo allo spettatore risate e commozione, buffoneria e tene-
rezza, trovate geniali e battute frizzanti: coriandoli di un mondo fluorescente e spensierato che davvero non si vorrebbe più lasciare. Anche una volta cresciuti.
n dall’11 Giugno nei cinema
PRIMA VISIONE* ::di Maria Letizia Panerai
BRIGHT STAR
Jane Campion ci racconta il genio poetico e lo spirito unico di John Keats, l’uomo il cui nome fu scritto sull’acqua, attraverso gli occhi di Fanny Brawne, musa ispiratrice di odi e ballate nonché “fulgida stella” di quella che può essere definita una delle più struggenti ed appassionanti storie d’amore mai raccontate nella letteratura.
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’amore del poeta romantico John Keats per Fanny Brawne ha ispirato alcune lettere d’amore, che sono state celebrate come tra le più belle mai scritte. Ed è partendo da esse che la pluripremiata regista neozelandese Jane Campion, nel suo ultimo film
Bright Star, ha tradotto la suggestione evocata da tanta poesia in meravigliose immagini. Il racconto, molto fedele alla storia, è ambientato nel 1818, in un quartiere a nord di Londra, che all’epoca era aperta campagna con dimore in stile georgiano, boschi e giardini, alberi da frutto, distese di lavanda e giacinti selvatici. In questa cornice, che somiglia ad un quadro di Monet, inizia la frequentazione tra il ventitreenne poeta inglese John Keats e la sua vicina di casa, la studentessa di moda Fanny Brawne: la relazione amorosa fu breve, di soli due anni, ma suggellò un legame intensissimo ed indissolubile nonostante gli ostacoli nella società di allora. Tuttavia, a causa delle gravi condizioni di salute di lui, i due innamorati dovettero separarsi: John, dietro consiglio degli amici, decise di lasciare Londra
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per recarsi in Italia, nel disperato tentativo che condizioni climatiche più favorevoli potessero aiutarlo a superare la tubercolosi da cui era affetto; ma i due non si rivedranno mai più. Questa breve storia d’amore, tragica e tenera al tempo stesso, un misto di dolore e bellezza, rappresentò tuttavia un momento particolarmente stimolante di creatività nella produzione poetica di Keats, e Jane Campion ha deciso di raccontarci la magnificenza talentuosa di questo giovane poeta morto a soli 25 anni, attraverso gli occhi e le emozioni di Fanny: scopriamo così le poesie nate in quel “fulgido”periodo di frequentazione, le lette-
re, intense e struggenti, preziose fonti da cui la regista ha attinto nell’intento di rimanere fermamente fedele allo spirito di questi due esseri straordinari. In Bright Star, attraverso i contrasti tra le parole d’amore appassionate (“Sogno che siamo due farfalle in estate con soli tre giorni di vita. Insieme a voi sarebbero più deliziosi di cinquant’anni di esistenza ordinaria”) ed il dolore del distacco (“C’è un’altra vita? Mi sveglierò e scoprirò che è un sogno? Deve essere così. Non possiamo essere stati creati per questa sofferenza”), ci si palesa il mondo in cui Fanny e John hanno vissuto il loro breve ed intenso destino.
• PERCHE’ BRIGHT STAR? - Il titolo del film proviene da un poema d’amore che Keats scrisse per la Brawne all’interno della sua copia delle opere di Shakespeare. Alcune delle sue poesie hanno la forma di vere e proprie ballate e la regista Jane Campion ha pensato di raccontarci la breve storia di questi due giovani innamorati proprio come una ballata, una sorta di poema storico, accompagnando le scene con i versi poetici di Keats. • JANE CAMPION - Jane Campion si è laureata in antropologia a Wellington, per poi diplomarsi in belle arti a Londra, completando gli studi con una laurea in pittura. Con il suo primo cortometraggio si è aggiudicata la Palma d’oro a Cannes nell’apposita categoria; nel 1993, con il suo secondo film “Lezioni di piano”, ha vinto la Palma d’oro per il miglior film e migliore attrice, nonché tre Oscar su nove nomination. Dopo soli tre anni, nel 1996, vince a Venezia il premio Pasinetti alla regia per “Ritratto di Signora”. • IL PROTAGONISTA - La parte del poeta John Keats è stata affidata a Ben Whishaw (Il mercante di Venezia, Profumo - Storia di un assassino),
giovane attore di cinema e teatro che nel 2004, per una sua esaltante performance in Amleto, fu candidato ad un Olivier Award, il più importante riconoscimento teatrale inglese. Di lui dice la Campion: “Mi ricordo di aver incontrato per la prima volta Ben Whishaw fuori dalla stanza dei provini. Ho guardato questo giovane, questa creatura bella come un gatto, quasi irreale. Sembrava Keats. Nel provino è stato assolutamente coraggioso, aperto emotivamente, entusiasta”. • JOHN KEATS - Poeta inglese, morto a soli 25 anni, fu uno dei principali esponenti del romanticismo. Le sue opere, stroncate dalla critica quando Keats era in vita, furono apprezzate molti anni dopo la sua morte; Oscar Wilde fu uno tra i suoi più convinti ammiratori. Muore a Roma nel 1821, dove fu sepolto nel cimitero acattolico del quartiere Testaccio, cimitero nel quale sono sepolti i resti di altre personalità illustri. L’epitaffio scolpito sulla sua lapide, commissionato dal poeta in punto di morte ai suoi amici, riporta le seguenti parole: “Qui giace uno il cui nome fu scritto sull’acqua”.
CURIOSITÀ
dall’1 Giugno nei cinema N
SAW VI
Nel sesto episodio della saga, il detective Hoffman prenderà in mano la mostruosa eredità di Jigsaw. Questa volta l’obbiettivo del folle assassino sono sei impiegati di una compagnia di assicurazioni e il loro spietato boss. Dopo averli rapiti, Saw li costringerà a partecipare a una trappola mortale: il gioco della “Giostra”. Mentre l’FBI si avvicina alla soluzione, Hoffman si prepara per l’ultimo agghiacciante tassello del piano mortale di Jigsaw. Il film, proiettato al Fantafestival di Roma (mostra internazionale dei film di fantascienza e del fantastico), arriverà nei cinema il 1 giugno distribuito da 01 Distribution. Ci saranno conferme e ritorni, ma anche molti colpi di scena. È in preparazione anche un settimo capitolo della saga che verrà realizzato facendo uso delle tecnologie tridimensionali. Gli amanti dello slasher, del sangue e delle emozioni forti si tengano pronti.
::di A. Ramella Benna
dal 4 Giugno nei cinema
il segreto dei suoi occhi
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Distribuito nelle sale italiane dalla Lucky Red, Il segreto dei suoi occhi (Oscar 2010 come miglior film straniero) sarà nelle sale italiane dal 4 giugno. Sceneggiato e diretto dall’argentino Juan Josè Campanella, dall’omonimo romanzo di Eduardo Sacheri, il film ci racconta la storia di un amore impossibile, sullo sfondo di una trama complessa dalle forti tinte noir. Benjamin Esposito (interpretato da Ricardo Darin), ex funzionario della Corte di Giustizia di Buenos Aires, decide di far riemergere dal suo passato un caso di omicidio che lo tormenta da più di venticinque anni. Per scrivere un romanzo su questa storia decide di chiedere aiuto ad Irene (veste i panni la conosciutissima ballerina di tango Soledad Villamil), amica e collega di un tempo, per tornare agli anni ‘70, anni in cui l’Argentina viveva un periodo buio, dove il forte clima repressivo si ripercuoteva in ogni ambito, nessuno escluso. Il segreto di questa pellicola più che meritevole del premio riconosciutole sta proprio in questo: il forte senso di partecipazione agli avvenimenti del passato da parte di tutti i protagonisti della storia e di conseguenza da parte del pubblico riporta alla luce la verità delle nostre radici.
::di G. Aversa
dal 4 Giugno nei cinema N
tata matilda e il grande botto
Tata Matilda è tornata! E le basta lanciare una rapida occhiata a Norman, Megsie e Vincent, le tre pesti della povera signora Green il cui padre è in guerra, per capire che nella loro fattoria c’è bisogno di lei: “Ora le spiego come lavoro. Quando avrà bisogno di me, ma non mi vorrà... io resterò. Quando mi vorrà, ma non avrà bisogna di me... io me ne andrò”. E mentre i bambini non fanno altro che litigare e lo zio Phil vuole convincere la mamma a vendere tutto per saldare un suo debito di gioco, Matilda con un colpo di bastone ordina ai bambini di smettere di azzuffarsi; con un altro li persuade a condividere il letto con i cugini; con un terzo a collaborare alla ricerca dei maialini scomparsi; con un quarto ad essere tanto coraggiosi da... disinnescare una bomba! Tata Matilda e il grande botto è il secondo film tratto dalla serie di libri di Christianna Brand. Emma Thompson ne è protagonista e sceneggiatrice. Nel cast anche Ralph Fiennes, Ewan McGregor e Maggie Gyllenhaal. Alla base del personaggio di Matilda, educativo e divertente, ci sono le sue lezioni, il suo bastone magico, il suo impulso di arrivare al momento giusto ed il suo aspetto, che migliora non appena i bambini cominciano ad amarla, perché come recita un proverbio norvegese: ”Chi è amato, è sempre bello”.
::di M. L. Panerai dal 4 Giugno nei cinema
Universal soldier: regeneration
Dopo il film d’esordio del 1992 I nuovi eroi - Universal soldier ed il sequel del 1999 Universal soldier: the return, il 4 giugno sarà la volta del terzo capitolo della saga: Universal soldier: regeneration. Se le prime due pellicole hanno visto rispettivamente la regia di Roland Emmerich e Mic Rodgers, ora è stata la volta di John Hyams - figlio d’arte di Peter Hyams -, che a cinque anni di distanza da Il risveglio del tuono torna a dirigere un film di fantascienza. Ciò che, invece, accomuna la trilogia in questione attiene agli attori protagonisti, Jean-Claude Van Damme e Dolph Lundgren, che sono stati sempre presenti rivestendo i medesimi ruoli in tutti e tre gli atti. In questo capitolo, i due sono membri degli Unisoldiers, esercito scelto di soldati appoggiati segretamente dal governo. La loro nuova missione consiste nell’impossessarsi della centrale nucleare di Cernobyl per disinnescare determinati esplosivi che potrebbero risultare radioattivi. Da evidenziare la particolarità della distribuzione che ha fatto sì che il film uscisse contemporaneamente sia nelle sale cinematografiche sia nel mercato home dei dvd. ::di L. salustri
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n dal 30 Giugno nei cinema
PRIMA VISIONE*
::di Andrea Giovanni Sorge
The Twilight Saga:
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omeo e Giulietta. Antonio e Cleopatra. Rhett e Rossella. Harry e Sally. Jack e Rose. Carrie e Mr Big. Fino ad arrivare a Bella ed Eward... inutile negarlo: sono loro oggi la coppia d’oro di Hollywood. Capace di far sognare, innamorare e palpitare stuoli di teenagers ma soprattutto di catalizzare su loro stessi un’attenzione mediatica e una attesa senza precedenti. Il successo della saga di Twilight è paragonabile, per risonanza e introiti, solo alle avventure del maghetto Harry Potter. Seguendo pedissequamente le vicende dei romanzi della scrittrice inglese Stephanie Meyer, da cui è tratta questa nuova trasposizione cinematografica, si è giunti quindi al terzo attesissimo capitolo. A due anni
EXTRA
di distanza dal primo Twilight e a uno dal secondo episodio New Moon la twilight-mania non accenna a smorzarsi ma anzi, trova nuovi adepti, oltre naturalmente al solito esercito di fedelissimi sempre più appassionati. In questo nuova avventura ritroviamo ancora una volta la fragile ma volitiva Bella, ragazza mortale sempre più scissa fra l’amore per il pallido Edward, vampiro vegetariano, e quello per il “terzo incomodo” Jacob, licantropo dal fisico scolpito. Su di lei, pende la spietata vendetta ordita dalla vampira Victoria, a cui Edward ha ucciso il compagno. Come finirà? Chi ha letto il libro già lo sa... ma non è questo il punto. Ciò che vale più la pena di sottolineare è che Eclipse riporta ancora una volta in vita quel mix di romanticismo, misticismo, new age, fantasy e horror che ha fatto la fortuna dei due capitoli precedenti e in generale di tutta
ROBERT PATTINSON: IL FILM CHE NON VEDREMO Niente da fare. A nulla è servita la petizione con tanto di raccolta di firme promossa dalla forum cummunity ufficiale italiana di Robert Pattinson, e neppure la campagna stampa organizzata da diverse associazioni gay, che hanno gridato “alla censura!”. Little Ashes, film del 2009 col “vampiro” Robert Pattinson, non vedrà la luce sui nostri schermi. Si spera invece in un’edizione doppiata per il mercato dell’homevideo. Little Ashes è uno di quei film destinati a far parlare di sé ancor prima di uscire. Racconta infatti dell’amicizia giovanile fra il grande poeta omosessuale Federigo Garcia Lorca e il pittore Salvador Dali. Un rapporto complesso e, tesi sposata dalla pellicola, presto sfociato in una relazione sentimentale vera e propria. Nel ruolo di Dali, Robert Pattinson. Risultato: le scene di sesso e baci fra i due attori hanno fatto il giro del web, “scandalizzando” la schiera di fans. Pattinson ha prontamente ribadito la propria eterosessualità in decine di interviste, tanto che di lì a poco si è cominciato a rumoreggiare di un flirt con la sua compagna di set Kristen Stewart, la bella di Twilight. E Little Ashes? Ha avuto vita breve, transitando in qualche festival di cinema indipendente prima di sparire. I maligni giurano che il boicottaggio sia ad opera degli stessi agenti di Pattinson, sicuri che un ruolo troppo controverso avrebbe potuto “intaccare” l’aura di sex symbol del giovane attore. Ma Robert non ci sta, vuole dimostrare di essere un attore vero e ha già in cantiere un altro ruolo “scomodo”.
Sarà l’arrivista di Bel Ami, tratto dal celeberrimo romanzo di Guy De Maupassant. Il coraggio non gli manca. Speriamo che stavolta non gli mettano i bastoni fra le ruote.
eglierà Bella? Edward o Jacob: chi sc co fra horror, li bi in e pr m se , ht ig il Tornano gli eroi di Tw o. fantasy e romanticism
pse la serie di romanzi. Sono vampiri, licantropi e umani che lottano fra loro certo, fra spargimenti di sangue, morti violente
trio dei protagonisti. Robert Pattinson è un Edward sempre più emaciato, ombroso e sinistramente espressivo. Taylor Laut-
te. Kristen Stewart, con una sensibilità e una piglio rari in un’attrice così giovane, fa le prove generali per diventare la Wynona
ner ha dalla sua i muscoli forgiati a colpi di karate e un ruolo con un margine di importanza in continuo aumento. E poi c’è lei, Bella, evanescente e dolente come l’eroina di un romanzo delle sorelle Bron-
Ryder di domani. Tutt’intorno il carrozzone mediatico di interviste, blog a tema e siti web, merchandising sfrenato e tentativi di imitazione più o meno riusciti, non farà che incrementare il successo di Twilight.
Taylor Lautner, Kristen Stewart e Robert Pattison
e repentini colpi di scena. Ma sono soprattutto ragazzi: ribelli, tormentati, complessi. Sempre e comunque in lotta contro la parte più oscura di loro stessi, in equilibrio precario sul ciglio di voragini esistenziali e disagi post-adolescenziali. A volerlo leggere in chiave allegorica, Twilight non potrà non sembrarci un gigantesco ritratto generazionale in cui possono riconoscersi in moltissimi fra i giovani e fra le cui pieghe i sociologi di tutto il mondo potrebbero rintracciare più di una verità. L’aura dark, le atmosfere gotiche e il climax ancestrale così di moda di questi tempi decisamente aiutano. Ma è indubbio che il merito di una simile immedesimazione da parte del pubblico grava quasi interamente sulle giovani spalle del
CURIOSITÀ • I Muse... ispiratori - La scrittrice Stephanie Meyer non ha mai nascosto la sua passione per il rock sinfonico dei Muse. Che infatti sono presenti nella colonna sonora di Eclipse con il brano Neutron Star Collision. • Un futuro da Oscar - Per il quarto capitolo Breaking Down è stato assoldato Bill Condon, premio Oscar nel 1999 per la sceneggiatura di Demoni e dei. • Un set freddo freddo - Le riprese di Eclipse sono state effettuate quasi interamente nei Vancouver Film Studios, nella Columbia Britannica, Canada. • Da una serie all’altra? No grazie - Per il ruolo di Riley la produzione aveva pensato a Tom Felton, già Draco Malfoy in Harry Potter ma il ruolo alla fine è stato assegnato a Xavier Samuel.
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ACCHIAPPAFILM 21
dal 18 Giugno nei cinema N
A-TEAM
Dopo quasi 25 anni di “riposo”, gli eroi dell’A-Team si preparano ad invadere le sale cinematografiche con un prodotto che omaggia la storia di una serie cult della tv anni ‘80 ed allo stesso tempo cerca di renderla più attuale e graffiante. L’A-Team è un gruppo di ex soldati combattenti in Medio Oriente, che, per un errore giudiziario, sono costretti a vivere come veri criminali di guerra; servendosi delle loro abilità “più che particolari”, cercheranno di riscattare il proprio nome ed incastrare i veri colpevoli. Stephen J. Cannel è finalmente riuscito a trasporre sul grande schermo il suo serial più celebre, affidandosi alla regia di Joe Carnahal e ad un cast d’eccezione: Liam Neeson interpreta il colonnello Hannibal, Bradley Cooper (The Hangover) è “Sberla”, a Jessica Biel (The illusionist) va il ruolo del capitano Charisa Sosa (rappresentante delle autorità ed ex-amante di Sberla).
::di G. Blandamura dal 18 Giugno nei cinema
About elly
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Ahmad, che vive in Germania da anni, decide di tornare in Iran per un breve soggiorno. I suoi vecchi compagni di Università, un gruppo di trentenni borghesi sposati e con figli, decidono di festeggiarlo organizzando una vacanza di tre giorni sulle rive del Mar Caspio. All’insaputa di tutti, Sephideh invita Elly, la maestra di scuola di sua figlia. Questa occasione, artatamente creata, si palesa ben presto agli occhi dei presenti: conoscendo l’infelicità di Ahmad dopo il recente divorzio dalla moglie tedesca, Elly potrebbe essere la donna iraniana giusta al suo fianco. Tutti si mostrano subito gentili con lei, dedicandole mille attenzioni e lodandone platealmente le qualità. Ma un incidente in mare occorso ad uno dei bambini e l’improvvisa sparizione della giovane maestra, fanno deviare la storia verso un contesto inaspettatamente noir, portando in superficie bugie e realtà nascoste.“About Elly” è un film d’autore sul potere delle tradizioni, sulle dinamiche di gruppo e sulla posizione della donna in Iran ed è il quarto di Asghar Fahradi, giovane regista iraniano, vincitore dell’Orso d’Argento al 59° Festival di Berlino ed al Tribeca Film Festival. Gli attori sono ::di M. L. Panerai bravissimi ed i dialoghi molto curati.
dal 18 Giugno nei cinema N
L’IMBROGLIO NEL LENZUOLO
L’imbroglio nel lenzuolo, tratto dall’omonimo romanzo di Francesco Costa, racconta la storia di Federico (Primo Reggiano), che nel 1905 vede il suo primo lungometraggio, si innamora della cinepresa e, per uno strano gioco del destino, da studente di Medicina si deve improvvisare regista. Costretto a girare un film che racconti una storia edificante ed allo stesso tempo contenga una scena di nudo, il giovane sceglierà come soggetto la storia biblica della Casta Susanna, che rivivrà addirittura in prima persona: folgorato dalla bellezza di Marianna (Maria Grazia Cucinotta), sarà infatti costretto a filmarla di nascosto, mentre fa un bagno nel lago. L’ultima fatica di Alfonso Arau (A walk in the clouds) sembra essere una metafora del potere (salvifico e devastatore) del cinema: il film di Federico avrà successo, mentre la vita di Marianna, un’umile analfabeta, sarà letteralmente sconvolta. ::di G. Blandamura
dal 18 Giugno nei cinema
LEI È TROPPO PER ME
La vita monotona e senza prospettive di Kirc (Jay Baruchel), subisce una svolta quando s’innamora di lui la bellissima Molly (Alice Eve), una donna di successo. Ora sarà compito di Kirc riuscire a far funzionare questa bizzarra relazione, sorprendendo amici, famiglia ed ex fidanzata. Anche se, tra un fallimento e l’altro, non potrà fare a meno di pensare: “lei è troppo per me!”. L’ opera prima di Jim Field Smith, è una commedia sentimentale che riflette sul pregiudizio causato dalla bellezza o dall’esserne privi. Chiave vincente della commedia è proprio la relazione tra i due personaggi intrappolati in ruoli stereotipati, che si liberano a vicenda grazie ad un rapporto che è anche una sfida. La Eve ha avuto anche l’occasione di recitare con i veri genitori, gli attori Trevor Eve e Sharon Maughan, che interpretano proprio il padre e la madre dell’eroina femminile.
::di A. Ramella Benna
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n dal 13 Agosto nei cinema
ANTEPRIMA*
::di Emanuela Andreocci
Dai fumetti al grande schermo, dal Kansas alla California: il ciclone Sansone sta arrivando. Si prevedono perturbazioni e risate.
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nnumerevoli sono gli orizzonti esplorati dall’universo cinematografico e apparentemente inesauribili le sue risorse e le sue fonti, gli argomenti che, scovati, cercati,
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man, gli X-man e tutti gli altri supereroi sono approdati sul grande schermo, sul quale da poco è apparso anche il Prince of Persia, sì, proprio quello del videogioco, bidimensionale negli anni ‘80,
graficamente perfetto e accattivante in forme e contenuti nel 2000. In questo panorama così vasto e variegato arriverà, con la sua simpatia e la sua invadente stazza, Marmaduke, l’alano
CURIOSITÀ rielaborati e sapientemente confezionati si presentano agli occhi degli spettatori come materiale sempre nuovo e diverso. Partendo dal classico film a sceneggiatura originale o tratto da romanzi, in questi ultimi tempi è scoppiata la mania dell’attingere da fonti alternative, non facendosi scappare niente che possa diventare un film. Ecco che allora troviamo cartoni animati che diventano lungometraggi, giochi di ruolo che diventano action movie, fumetti che diventano colorate e seguitissime pellicole, episodi di vere e proprie saghe: Spiderman, Bat-
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24 ACCHIAPPAFILM
• Anteprima al Giffoni - Sansone verrà presentato in anteprima italiana alla quarantesima edizione del Giffoni Film Festival tra il 18 e 31 luglio 2010. • Fumetto da premi - Brad Anderson, il creatore di Marmaduke, nel 1978 ha ricevuto il National Cartoonists Society’s Reuben Award per le sue strisce. • Omonimie - Il Brad Anderson creatore del fumetto non è l’omonimo regista di alcuni film come Session 9 e L’uomo senza sonno. • Un cast... da cani - La voce originale di Sansone è quella di Owen Wilson, mentre nel doppiaggio italiano appartiene al cantante e conduttore Pupo. Tra le voci origi-
nali spiccano anche quelle di Ron Perlman, Jerem Piven, Stacy Ferguson, Christopher Mintz-Plasse ed Emma Stone. • Regista variegato - Tom Dey passa alla regia di Sansone, film girato in live action e animazione CGI, avendo già alle spalle film diversi tra loro come Showtime, A casa con i suoi e Pallottole cinesi. • Colleghi... di passaggio! - Nel passaggio dalla carta stampata al grande schermo Marmaduke è stato preceduto dall’illustre collega felino Garfield, fumetto nato alla fine degli anni ‘70 ad opera di Jim Davis e approdato nei cinema nel 2004.
nsone divertente e pasticcione nato nel 1954 dalla mente e dalla matita di Brad Anderson e Phil Leeming. Gli appassionati di fumetto in Italia (in questo caso mi rivolgo agli ex-giovanissimi) si ricorderanno di un cane dalle stesse caratteristiche apparso nelle barzellette di Topolino negli anni ’80 con il nome di Sansone che coinvolgeva i suoi padroni in continui guai e li trascinava in sfrenate corse al guinzaglio. Ed è proprio di lui che il film tratta: del simpaticissimo ed enorme cagnolone e della sua famiglia. O meglio: il film prende il via dalla decisione di Phil Winslow di trasferirsi, con famiglia e cagnone al seguito, dal Kansas in California, precisamente ad Orange County (nel trailer non appena il cane, che parla ed ha la voce di Owen Wilson nella lingua originale e di Pupo nella versione italiana, informa gli spettatori del trasferimento, parte subito la canzone “Cali-
fornia” dei Phantom Planet, sigla del telefilm O. C. ambientato nella stessa città). Ma cosa può voler dire per un alano di tale stazza essere prima spedito insieme al suo fratellastro Carlos (un gatto!) via aerea e poi doversi ambientare in una nuova città, con nuove abitudini e nuove conoscenze, amici e nemici, tra avventure e disavventure? Il parco per cani che comincerà a frequentare, più che una semplice villa, dà l’impressione, come Sansone stesso ci dice, di un liceo per cani, pieno di luoghi comuni: ci sono i palestrati, le parruccone, i teatranti e i bulli (che lo prendono in giro creandogli il complesso delle orecchie troppo grandi), cani con cui andrà d’accordo ed altri che invece gli causeranno non pochi problemi. Chi si ricorda le barzellette di Topolino può cominciare a farsi una piccola idea dei disastri e dei rocamboleschi eventi che avranno luogo nel film a causa del curioso,
pasticcione, goloso e scalmanato Sansone. Tra un incontro di lavoro che saboterà attentando più volte (si fa per dire!) alla vita del nuovo capo di Phil e folli bravate sul surf (che non potevano mancare trovandoci in California), il divertimento è garantito. I piccoli potranno conoscere il cagnolone pasticcione, i più grandi potranno sorridere ritrovando un loro fedele amico sullo schermo in carne, ossa, e zampe: il ciclone Sansone sta arrivando: si consiglia di chiudere porte e finestre, armarsi di pop corn e mettersi al sicuro nei cinema!
EXTRA
Cinofili o cinefili? Che il cane sia il migliore amico dell’uomo lo si sa da tempo immemore, ma chi si immaginava che i simpatici quadrupedi potessero essere anche i migliori amici dello spettatore cinematografico? Le avventure di Lassie o Rin Tin Tin, la storia del lupo Zanna Bianca, le indagini di Rex o le vulcaniche vicende di Beethoven avevano già mostrato che il binomio cane-film era molto apprezzato, e lo stesso era successo con le pellicole d’animazione dei classici La carica dei 101 e Lilli e il vagabondo, ma non si sarebbe mai pensato di raggiungere i livelli toccati l’anno scorso. Basta fare infatti una piccola ricerca sui film usciti nel 2009 per verificare come ci sia stato un vero boom del mondo a quattro zampe approdato al cinema, tra cartoni animati e film con attori in carne e ossa. Owen Wilson, prima di prestare la voce a Marmaduke, ha girato insieme a Jennifer Aniston il dolce/amaro Io & Marley, tratto dall’omonimo romanzo autobiografico di John Grogan, e anche Richard Gere è stato impegnato nel commovente Hachiko, la storia del cane di razza Akita fedele al suo padrone anche dopo la sua morte. Fortunatamente tra i film in questione non ci sono stati solo quelli che ci hanno fatto versare fiumi di lacrime, ma anche quelli che ci hanno regalato momenti di frizzante allegria, come Bolt, il cane-attore che si crede dotato di superpoteri, o Beverly Hills Chihuahua con le vicende della viziata e vanitosa cagnetta Chloe. Dati alla mano, per una volta i termini cinofilo e cinefilo sono sinonimi!
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ACCHIAPPAFILM 25
dal 20 Agosto nei cinema N
*ANTEPRIMA
::di Andrea Giovanni Sorge
Nightmare Tremate appassionati del cinema horror. Freddy Krueger è tornato a popolare in nostri peggiori incubi, più malefico della prima volta.
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opo ben sedici anni di assenza dagli schermi e sette episodi alle spalle la serie di A Nightmare on Elm Street riparte da zero e si rinnova, come molte altre pellicole dell’orrore degli anni settanta e ottanta. Molti di questi remake sono opera della casa di produzione Platinum Dune (vedi box) creata tra gli altri dal regista e produttore Michael Bay per dare nuova linfa al genere negli anni post duemila, e fare appassionare nuove generazioni di amanti della paura. Più che di remake
del capolavoro di Wes Craven del 1984, il regista Samuel Bayer preferisce parlare di reimmaginazione, ovverosia il recupero degli elementi che caratterizzavano l’originale in una cornice rinnovata, per creare un prodotto il più possibile autonomo. Ciò che colpisce rivenendo a ventisei anni di disanza il primo Nightmare è soprattutto la sua capacità, sempre attuale, di confondere i piani del reale e dell’onirico. Sogno e realtà si mescolavano senza soluzione ingenerando il terrore di non poterli più distinguere. Il tutto personificato nella figura di Krueger,
Elio Germano
l’uomo nero. Ma se in passato occorreva fare ricorso a mezzi artigianali per rendere la confusione dei piani, oggi le possibilità offerte dalla grafica al computer sono infinite. Bayer è un regista al suo esordio cinematografico, ma si è fatto le ossa per molti anni nel campo dei videoclip e della pubblicità, con uno stile unico che ci ha regalato alcune delle più suggestive immagini di video musicali, spaziando dai Nirvana ai Green Day. L’occhio di Bayer regala visioni dell’incubo decadenti e accattivanti, fino al punto di rendere iperreali gli scenari di cui è padrone Freddy Krueger. Il film resta un tipico esempio di slasher, genere in cui un killer spietato perseguita un gruppo prediletto di giovani.
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ACCHIAPPAFILM 27 Rooney Mara
EXTRA
La bottega dei vecchi e nuovi orrori La Platinum Dunes nasce nel 2001. È una compagnia di produzione creata dall’iniziativa del regista di film action/catastrofici Michael Bay (Armageddon, Bad Boys, Transformers) e dei produttori Brad Fuller e Andrew Form, con lo scopo di realizzare remake di celebri horror del passato, contenendo il budget e affidandosi ad autori emergenti. Bay era intenzionato a dare la stessa opportunità che gli offrì un tempo il grande producer Jerry Bruckheimer, per creare film interessanti e dal forte richiamo per il pubblico. Dal 2003 a oggi sono stati realizzati ben otto film partendo dal reboot di Non aprite quella porta, seguito dal prequel Non aprite quella porta - L’inizio. Poi The Amityville Horror nel 2005 e The Hitcher due anni più tardi. Il 2009 ha visto il ritorno del classico Venerdì 13, e la produzione di due thriller originali, The Horseman e Il mai nato. In pentola bollono parecchi nuovi progetti tra i quali il remake de Gli uccelli di Hitchcock
Dei personaggi originali - tra i quali ci piace ricordare un giovanissimo Johnny Deep agli esordi - soltanto la protagonista Nancy (Ro-
oney Mara) mantiene il proprio nome, ma il carattere della ragazza risulta totalmente diverso: “Il mio personaggio è una figura molto solitaria; è alquanto goffa e timida e non sa relazionarsi con gli altri. Anche da bambina, era sempre un po’ diversa dalle altre e Freddy
The Hitcher
portarli gradualmente alla pazzia, e il vecchio Freddy ha tutto il tempo del mondo, visto che prima o poi si dorme sempre. Lo scopo degli sceneggiatori Wesley Strick e Eric Heisserer è stato quello di prendere a modello il vecchio film, per approfondire le psicologie dei protagonisti, e soprattutto la mente del mostro. C’è infatti un’evidente richiamo all’inconscio che affiora dai sogni. I ragazzi dovranno svelare il segreto che lega Freddy, un tempo amabile giardiniere scolastico, ai loro genitori, chiusi in un inspiegabile mutismo. Lo sceneggiatore Strick dichiara ”ho reso Krueger ancora più spaventoso dipingendolo come un essere asseJackie Earle Haley tato di vendetta, un cattivo a più dimensioni che in realtà è complesso e umano Anzi, lo stesso incubo, in cui un uomo col vole che potrebbe essere stato accusato ingiustato orribilmente sfigurato dal fuoco li persemente”. A dare il volto al mitico personaggio guita. Ben presto si rendono conto che quel non ci sarà il veterano Robert England, bensì che accade nel sonno ha un effetto durante Jackie Earle Haley, tornato alla ribalta in Little la veglia e che l’unico modo di sopravvivere Children e nel recente Watchmen. è l’impedirsi di dormire. Ma questo potrebbe ne è attratto in modo perverso.” La trama di fondo vede un gruppo di ragazzi di un liceo in provincia scoprirsi a fare lo stesso sogno.
CURIOSITÀ • Microsonno - Nel tentativo di attualizzare anche scientificamente la trama, nel film si farà rifermento al cosiddetto micro sonno, esperienza che si manifesta nei lunghi stati di veglia. “I micro sonni ti fanno dormire anche pochi istanti per volta”, spiega lo sceneggiatore Heisserer. “Anche se sei ancora sveglio e cosciente, una parte del tuo cervello è addormentata. Questo fenomeno permette a Freddy di colpire i personaggi della storia anche quando sono svegli... ovunque essi siano”. • Un Freddy realistico - Per creare l’immagine centrale del film, il volto sfigurato di Freddy, i cineasti si sono basati sulle esperienze reali delle vittime di ustioni gravi e le hanno trasferite nel mondo degli incubi. Il celebre guanto con le lame è stato ricreato da zero, e per quanto
fosse non tagliente l’attore Earle Haley confessa: “ci sono state varie volte sul set in cui ho dovuto fare molta attenzione a non avvicinarmi troppo agli altri attori o a non cascare sopra di loro”. • Riferimenti pittorici - Il mondo onirico di Freddy è in parte ispirato ai dipinti immaginari e tenebrosi dell’artista spagnolo Francisco Goya, vissuto a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo. • Il rammarico di Wes - Durante un’intervista nel 2009 il papà di Nightmare, Wes Craven, ha espresso il suo dispiacere per non essere stato coinvolto nel processo creativo del film, a differenza di quanto era accaduto con L’ultima casa a sinistra (da noi in uscita direttamente per il mercato home video).
n dal 3 Settembre nei cinema
ANTEPRIMA*
K a r a La leggenda c ::di Luca Ticconi
THE
Il coraggio insegnato a colpi di Kung Fu dal simpatico maestro Jackie Chan all’allievo Jaden Smith, figlio di Will.
P
er gli ex adolescenti degli anni ottanta Karate Kid è un mito. Una sorta di Rocky in versione per ragazzi - non a caso la serie condivide lo stesso regista, John Avildsen capace di infondere speranza in tutti quelli che a scuola venivano regolarmente presi in giro dai bulli di turno. La parabola del bambino cha fatica ad ambientarsi in un mondo ostile, e che trova coraggio negli insegnamenti di un attempato maestro di karate, ha fatto sognare intere generazioni fino al 1994, anno del quarto episodio della serie. Oggi il progetto è stato ripreso in mano da Will Smith, un attore e produttore sempre attento alle pellicole che sanno rileggere il sogno americano. Come Alla ricerca della felicità diretto dal nostro Gabriele Muccino, dove la star che è diventata celebre per la sitcom Willy, il principe di Bel-air recitava a fianco del suo figlioletto. Questo nuovo Karate Kid, remake reinventato del primo capitolo, vede proprio il piccolo Jaden Smith, figlio di Will e dell’attrice Jada Pinkett Smith, nel ruolo di protagonista. Stavolta però, nonostante il titolo, il Karate c’entra poco. Se nell’originale il ragazzo interpretato da Ralph Macchio era costretto a trasferirsi con la madre da uno stato all’altro della
CURIOSITÀ • Mai dire mai - Il titolo della canzone ufficiale del film è Never Say Never, un pezzo ritmico hip hop cantato dallo stesso Jaden Smith e da un altro ragazzino prodigio della musica R&B, il canadese Justin Bieber. • Mosche e bacchette - I conoscitori della serie l’avranno già notato nei trailer, il film contiene un dichiarato omaggio al predecessore nella scena di Jackie Chan che tenta di catturare delle mosche con un paio di bacchette per il cibo. La conclusione però è diversa rispetto all’originale e decisamente esilarante.
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30 ACCHIAPPAFILM
• Cara Norvegia - Il regista di origini norvegesi Harald Zwart, autore del recente secondo capitolo della Pantera Rosa, si diverte sempre a inserire nei suoi film un riferimento a Fredrikstad, cittadina della Norvegia, e al relativo club calcistico, il Fredrikstad FK. • Kung Fu Kid? - Una possibile spiegazione del titolo, che rievoca il Karate giapponese invece del Kung Fu, la troviamo all’interno del film, quando Cheng assegna a Dre il nomignolo Karate Kid, data la sua limitata conoscenza di quell’arte marziale.
t e K i d continua ricca America degli eighties, in questo rifacimento il trasloco è ben più ambizioso e vede mamma e figlio raggiungere, per gli impegni di lavoro di lei, la lontana Cina. Specchio di un mondo globalizzato e di una crisi che tocca gli States dal profondo. Ma quella terra d’oriente, come ben sappiamo, non è patria del nipponico Karate, bensì della raffinata arte del Kung Fu. Una Pechino grandiosa e luccicante fa da sfondo alle avventure del piccolo Dre Parker, che nella sua adorata Detroit poteva anche essere un idolo delle ragazzine, ma ora si trova solo e sperduto, di fronte a una cultura tanto diversa dalla sua. Non bastano certo le ingenue consolazioni della madre, quando infatti tenta un primo approccio con la dolce compagna di classe Mei Ying, viene subito squadrato da una tipica baby gang cinese. Capetto del gruppo il perfido Cheng, che non vede di buon occhio il nuovo arrivato. I ragazzini sono già campioni di Kung Fu, allenati in una prestigiosa palestra dallo sleale maestro Li. Non ci vuole molto perché abbiano la meglio sull’inesperto ragazzino straniero. Ma proprio quando
Dre sta passando il peggio fa la sua comparsa il misterioso signor Han (Jackie Chan), che sbaraglia la banda con alcune mosse speciali e prende a cuore la sorte del povero ragazzino. Jackie Chan regala al suo personaggio un’ironia sconosciuta alla sua controparte nel vecchio film, tratteggiando un maestro assolutamente non convenzionale. I suoi insegnamenti spaziano dal far continuamente infilare e sfilare la giacca al ragazzo, fino a un’estenuante allenamento sopra la Grande Muraglia. “Tutto è Kung Fu” ripete spesso il mentore, mostrando il lato filosofico di una disciplina antichissima. Il torneo finale stabilirà il più forte per appianare le dispute tra gli allievi. E Dre dovrà mettercela tutta per riconquistare il coraggio e l’onore. Gli amanti della serie troveranno molti gustosi riferimenti, spesso ironici, all’originale. Nel complesso risulta azzeccata la scelta di abbassare l’età del protagonista per coinvolgere un pubblico il più possibile ampio. Il film certamente darà risalto al piccolo Smith, forse destinato a diventare una delle nuove precoci stelle del firmamento hollywoodiano.
Bambini combattenti
Il cinema delle arti marziali, pur con tutti i suoi limiti da prodotto di serie B, ha sempre riscosso un successo notevole. A traghettare la filosofia del combattimento orientale in occidente è stato di certo Bruce Lee negli anni settanta. Ma è solo nel decennio successivo che il genere si è aperto a un pubblico più vasto, comprendente soprattutto i bambini. Non stupisce allora che si sia generato un sottofilone con dei ragazzini protagonisti.
Jaden Smith e Jackie Chan
La serie di Karate Kid può vantare oggi ben cinque episodi, dei quali i primi tre realizzati tra il 1984 e il 1989. In Italia abbiamo addirittura creato la serie clone, con una giovanissimo Kim Rossi Stuart: Il ragazzo dal kimono d’oro, con sei episodi alle spalle. Negli anni novanta è stata la volta della serie 3 ragazzi ninja. Più recentemente abbiamo visto l’adattamento di Dragon Ball e aspettiamo con ansia L’ultimo dominatore dell’aria nella versione di M. Night Shyamalan.
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ACCHIAPPAFILM 31
dal 25 Giugno nei cinema N
Poliziotti fuori
Due sbirri a piede libero, alla ricerca di una rarissima figurina di Andy Pafko del 1952. Kevin Smith (Clerks, Dogma) affida il suo nuovo film alla coppia Bruce Willis - Tracy Morgan: il primo interpreta un poliziotto veterano, divorziato e dal grilletto facile, intenzionato a vendere il prezioso cimelio per pagare le nozze della figlia; l’altro (stella del Saturday Night Live americano) veste i panni del collega imbranato ed idealista, tormentato e convinto di venire tradito dalla moglie. I due si imbatteranno in un boss ossessionato dal baseball e dalle memorabilia sportive, ed in Gabriela, affascinante messicana che li avvicinerà ad un traffico di riciclaggio di denaro sporco. Il talento poliedrico di Smith (regista, attore ed autore di fumetti) si cimenta per la prima volta con un action movie in cui Bruce Willis sembra prendere in giro la tipologia di eroe che lo ha reso una star. ::di G. Blandamura
dal 25 Giugno nei cinema
alice
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Alice è un film corale con un cast di nomi celebri, (Catherine Spaak, Fioretta Mari, Miriam Catania), ma anche con tanti attori emergenti locali (Elena Sinibaldi, Alice Visconti, Silvia Venturi). Opera prima per Oreste Crisostomi, la trama racconta il percorso di ricerca interiore della protagonista, Alice (Camilla Ferranti), alle prese con le turbolenze della sua realtà quotidiana: la famiglia, il lavoro, l’amore, l’amicizia. Alice si emancipa psicologicamente dalle figure che venera, scoprendole sole e impaurite dalla vita quanto lei. Il regista stesso parla del film come di una commedia articolata che affronta tematiche sociali come omosessualità, aborto, precariato e anzianità. Il tema predominante è quello della solitudine in città, dove si vive in gruppo ma si è isolati nel proprio guscio. La storia è incentrata sui rapporti umani, e su come possano cambiare ::di A. Ramella Benna la vita di una persona.
A proposito di steve
dal 25 Giugno nei cinema N
Mary, nonostante il suo brillante ed insolito lavoro di creatrice di cruciverba, ha una vita sociale quasi nulla. Per disperazione accetta un appuntamento al buio con Steve (Bradley Cooper), uomo inaspettatamente affascinante del quale si invaghisce all’istante. Non riuscendo a conquistarlo al primo incontro, Mary decide di seguire questo malcapitato cameraman della CNN nelle sue trasferte lavorative, nel tentativo di convincerlo, con ogni mezzo a sua disposizione, che sono fatti l’uno per l’altra. La brava ed ironica Sandra Bullock è l’eccentrica e goffa protagonista di questa divertente commedia dal titolo A proposito di Steve. Insignita quest’anno dell’Oscar per il suo primo ruolo drammatico in The Blind Side, ha contemporaneamente vinto come peggiore attrice il Razzie Award (l’anti-Oscar), proprio per l’interpretazione di Mary Horowitz. In realtà i Golden Raspberry Awards, arrivati alla 30esima edizione, sono premi cinematografici ironici molto ambiti ad Hollywood, quasi quanto gli Oscar ufficiali, e la Bullock, durante la premiazione, si è dimostrata all’altezza del riconoscimento! ::di M. L. Panerai
dal 2 Luglio nei cinema
Brotherhood
Marc’Aurelio d’Oro al Roma Film Festival 2009, Brotherhood, dell’esordiente regista danese Nicolo Donato, è una parabola sulla violenza contro le diverse attitudini sessuali, sull’omofobia, sulla persecuzione politica. Con una regia che prende spunto e dettami dal Dogma di Lars Von Trier, Donato realizza un’opera sorprendente e coraggiosa, che tanto ha entusiasmato pubblico e critica nostrani. La storia è presto detta: Lars (Thure Lindhardt) decide di lasciare l’esercito per unirsi a un gruppo di neonazisti avvezzi a spedizioni punitive di ogni genere. L’addestramento del protagonista è affidato a Jimmy (David Dencik), mentore nonché militante della filosofia applicata del razzismo e della violenza. Inevitabile che tra i due scoppi una passione contrastata e soprattutto celata per le ideologie abbracciate dal clan. La diversità combattuta diventa la stessa da difendere, ma a vantaggio dei sentimenti o del gruppo che ci accoglie? ::di G. Aversa
N
dal 14 Luglio nei cinema N
Solomon Kane
Realizzato nel 2009, Solomon Kane uscirà in Italia il 14 luglio. La pellicola, diretta da Michael J. Bassett, è interamente incentrata sull’omonimo personaggio letterario dello scrittore fantasy Robert Ervin Horward. La trama del film narra le vicende di Kane (James Purefoy), un pirata e guerriero vissuto durante il XVI secolo ed ora condannato alle pene degli inferi. Il duro percorso che il combattente è costretto ad affrontare nel mondo dell’aldilà viene, però, improvvisamente stravolto dall’incontro con il demone Reaper (Ian Whyte), che lo costringerà ad intraprendere un’arcigna e cruenta sfida contro le forze del male. Il protagonista Purefoy, durante la ripresa di una scena di combattimento, è rimasto ferito alla fronte riportando 5 punti di sutura. Il finanziamento della pellicola ammonta a circa 40.000.000 di dollari. Basset, nel suo blog, non ha escluso un’eventuale produzione della trilogia del personaggio di Kane.
::di L. Salustri dal 16 Luglio nei cinema
Un microfono per due
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Marc Pease (Jason Scwartzman) è uno studente di un liceo statunitense con la forte passione ed un discreto talento per la musica. La sera precedente lo spettacolo di chiusura dell’anno accademico, il giovane subisce all’improvviso un attacco di panico. Per tranquillizzarlo e farlo esibire al saggio, il suo professore di canto, il signor Gribble (Ben Stiller), promette di aiutarlo a produrre il suo primo disco e di fargli da manager nel tentativo di costruire un brillante futuro da musicista. Dietro il suo personaggio dai modi goliardici e dalla fama di uomo introdotto nell’ambiente dello spettacolo, l’insegnate cela, però, una realtà ben diversa che non lo ha mai portato ad avere il benché minimo contatto con quel mondo. Dieci anni dopo, Marc si mette alla ricerca del suo ex professore con l’intento di fargli concretizzare la fatidica promessa. Gribble eviterà con tutti i suoi sforzi l’incontro, soprattutto per il fatto che nel frattempo ha instaurato una relazione con Meg (Anna Kendrick), sua ex alunna ed attuale fidanzata di Marc. Il film, diretto da Todd Louiso, uscirà nelle sale italiane ::di L. Salustri il 16 luglio.
dal 23 Luglio nei cinema N
THE LOSERS
Ispirato all’omonimo fumetto di Diggle e Jock, The Losers racconta la vendetta di un gruppo d’elite delle forze speciali americane, inviato in Bolivia per una missione suicida. Il “Colonnello” Clay (Jeffrey Dean Morgan) guiderà questa compagine di sopravvissuti in una vera e propria guerra contro la CIA e contro Max, misterioso macchinatore artefice del tradimento ed intenzionato a scatenare una guerra globale per il proprio tornaconto. Zoe Saldana (Avatar) interpreta Aisha, una sorta di “scheggia impazzita” che unirà la propria forza a quella del team senza rivelare a nessuno i suoi reali obiettivi... Sylvain Withe (Stepping) dirige un film d’azione esplosivo, in cui niente è come sembra e nel quale gli agenti, ritenuti morti, dovranno guardarsi tanto dai loro nemici quanto dai loro compagni; riusciranno a salvare la terra e a far ricredere chi li aveva soprannominati “i perdenti”? ::di G. Blandamura
dal 27 Agosto nei cinema
Giustizia privata
Dopo il debutto negli Stati Uniti dello scorso ottobre, il prossimo 27 agosto uscirà anche in Italia Giustizia privata (Law abiding citizen), diretto da F. Gary Gray. Il signor Clyde Shelton (Gerard Butler), un tranquillo ed onesto ingegnere di Filadelfia, subisce una tragica rapina in casa dove vengono uccise la moglie e la figlia. A causa del prezioso contributo di Shelton, la polizia riesce in brevissimo tempo ad assicurare alla giustizia i due assassini. Durante il processo, però, complice la pressione dell’avvocato della difesa, il procuratore federale Nick Rice decide di ricorrere al patteggiamento, facendo evitare il carcere ad uno dei due imputati. L’ingegnere, fortemente deluso dall’esito del processo, non riesce ad accettare il verdetto dei giudici e decide così di intraprendere - in un’ottica di personale ed arbitraria vendetta - una dura lotta contro il sistema americano che lo porterà a distruggere l’intera città.
::di L. Salustri
N
QUATTRO NAZIONI, UN DESTINO
UN FILM DI
E
PRESENTANO UNA PRODUZIONE
“L’ULTIMO DOMINATORE DELL’EFFETTI ARIA”VISIVI (THE LAST AIRBENDER)
UN FILM DI COPRODUTTORE PRODUTTORI ESECUTIVI
COSTUMI DI
MONTAGGIO DI
& ANIMAZIONE DI
E E DAL 24 SETTEMBRE AL CINEMA
TRATTO DALLA SERIE “AVATAR: LA LEGGENDA DI AANG” CREATA DA
IN 3D IN CINEMA SELEZIONATI
SCENOGRAFIA DI
Lultimodominatoredellaria.it
MUSICA DI DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA PRODOTTO DA SCRITTO, PRODOTTO E DIRETTO DA
ANCHE IN D
dal 24 Settembre nei cinema N
*ANTEPRIMA
::di Alessandro Fresilli
L’ultimo dominatore
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dell’aria Tra slancio mistico e atmosfere fantasy, il talentuoso regista indiano ci propone la sua chiave di lettura della società contemporanea. E ci indica una possibile soluzione.
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l ritorno sugli schermi di M. Night Shyamalan, regista di pellicole come Il Sesto Senso, Signs e The Village, è caratterizzato dalla stessa curiosità che ha contraddistinto le sue opere precedenti. Contaminazione della realtà da parte di un soprannaturale quasi ammissibile e mescolanza di prospettive per un’analisi il più possibile esaustiva, sono le caratteristiche di questo nuovo lungo-
metraggio che parla di guerra e rancore, ma anche di armonia e speranza. “È il film con la maggior diversità culturale mai vista, ne sono fiero. È uno dei motivi del materiale originale che mi hanno attratto, poter vedere tutte le facce del nostro mondo in questo mondo. E solo il tempo placherà tutti quanti. Forse alcuni non vedranno i volti che si aspettavano di vedere, ma nel complesso è più di quello
che si sarebbe potuto fare. Siamo in una tenda e sembra di trovarsi alle Nazioni Unite”. Primo episodio di una trilogia che dovrebbe impegnare il regista per circa sei anni, L’ultimo dominatore dell’aria ci scaraventa in un universo affascinante, dove ognuna delle quattro nazioni che lo governano custodisce, attraverso le arti marziali e il misticismo, uno dei quattro principali elementi, Aria, Acqua, Terra e
Noah Ringer, Nicola Peltz e Jackson Rathbone
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ACCHIAPPAFILM 35
EXTRA
M. Night Shyamalan È uno dei registi più richiesti di Hollywood, fin da quando, nel 1999 (ma il suo esordio è del 1992), diresse Il sesto senso. Fu infatti proprio quella pellicola con quel finale travolgente (sei candidature
Dev Patel
agli Oscar), interpretata da Bruce Willis e da un giovanissimo Haley Joel Osment, a scagliarlo nell’olimpo del cinema mondiale. Da quel momento per il giovane regista indiano, è nato infatti nel sud dell’India il 6 agosto del 1970, la strada è stata tutta in discesa. Ed ecco quindi titoli come Unbreakable - Il predestinato (sempre con Willis), Signs (con Mel Gibson e Joaquin Phoenix), The Village, Lady In The Water e E venne il giorno, ed incassi che in tutto il mondo attualmente superano il miliardo e mezzo di dollari. Sempre mantenendosi sul confine fra reale e irreale, con scene conclusive che costringono a rivalutare le considerazioni maturate fino a quel momento. Simpatici, da fan di Alfred Hitchcock come si è sempre dichiarato, i suoi camei (ma a volte si tratta di vere e proprie partecipazioni) in ognuno dei film che ha diretto.
Fuoco. Naturalmente dove c’è l’uomo c’è anche l’ambizione, e accade quindi che la nazione del Fuoco dichiari guerra alle altre, per poter prendere il controllo definitivo di tutto il pianeta. Ma esiste un guardiano (l’Avatar), incarnazione dello spirito del pianeta, capace di dominare tutti e quattro gli elementi. Egli rivive di volta in volta in un neonato di una delle quattro nazioni, mantenendo l’equilibrio tra esse. L’unica speranza di porre fine al conflitto è perciò rappresentata da Aang (Noah Ringer), un piccolo monaco di dieci anni esperto in arti marziali: l’ultimo dominatore dell’aria, appunto. Toccherà a lui, costretto prematuramente ad abbandonare la propria infanzia, intraprendere un pericoloso viaggio attraverso i regni in guerra con lo scopo di riportarvi pace ed equilibrio. Basato su una serie animata trasmessa con successo in 61 episodi dall’emittente televisiva Nickelodeon fra il 2005 e il 2008, L’ultimo dominatore dell’aria rivela fin dall’inizio l’esigenza del regista di cercare una soluzione cinematografica alla tendenziale assenza di valori che sta colpendo il nostro tempo, affidando la salvezza del nostro futuro ad un bambino e quindi ad un essere ancora non corrotto dalle dinamiche invasive degli adulti. “La cosa bella del cartone animato è proprio l’ambiguità: i tratti somatici dei personaggi sono intenzionalmente un mix di razze diverse. È proprio questo il suo intento. Quindi quando guardiamo Katara, uno dei personaggi della serie, la mia figlia più grande sembra letteralmente la sua sosia, ciò dovrebbe significare che Katara è indiana. Ma questo vale solo nella nostra casa. E i suoi amici che guardano il cartone vedono sé stessi nel personaggio. È questa la cosa bella del cartoon” sostiene Shyamalan. Da segnalare che la Paramount Pictures e lo stesso Shyamalan hanno dato il via libera alla riconversione in 3D della pellicola: se ne occuperà la stessa compagnia che ha lavorato ad Avatar.
CURIOSITÀ • MUSICHE - Le musiche del film sono state curate da James Newton Howard, che ha composto tutte le colonne sonore dei film di Shyamalan, dal Sesto Senso in poi. • LOCATION - Le riprese della pellicola sono state effettuate in Groenlandia, Pennsylvania (presso la pagoda in stile giapponese, un ex hotel, che domina la città) e in enormi set nei dintorni di Filadelfia. • 3D - Per la riconversione in 3D della pellicola, la Paramount Pictures ha investito dai 5 ai 10 milioni di dollari. • ACTION FIGURE - In contemporanea all’uscita del film, sarà presentata la nuova collezione di giocattoli ispirati al lungometraggio, che comprenderà action figure ed accessori vari.
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36 ACCHIAPPAFILM
n dal 18 Agosto nei cinema
ANTEPRIMA*
L’ a p p r str ::di Luca Ticconi
Dal celebre cortometraggio Disney, lo stregone Nicolas Cage insegna il mestiere più cool di sempre all’imbranato Jay Baruchel.
A
ll’interno di quel capolavoro dell’animazione mondiale che è Fantasia, monumentale congerie di musica classica vista attraverso il disegno in movimento, il pezzo forse più rappresentativo dello stile Disney, non può che essere L’apprendista stregone. Fortemente voluto dal papà di topolino proprio per ridare smalto al suo personaggio prediletto, il segmento trae ispirazione dalle note di Dukas e dalla ballata di Goethe per raccontare la storia di un inetto apprendista che, con quella presunzione tipica dei giovani, utilizza a sproposito i suoi poteri e commette un pasticcio, per essere infine rimproverato dall’anziano stregone. Settant’anni dopo la stessa Disney produce un lungometraggio con attori in carne ossa, prendendo spunto dal quel meraviglioso episodio. L’idea è venuta
all’interprete dello stregone nel film odierno, Nicolas Cage, mentre era intento nelle riprese di Next qualche anno fa. Cage si è dichiarato un grandissimo fan di Fantasia e ha pensato bene di proporre il progetto al vero stregone di Hollywood, Jerry Bruckheimer, responsabile di successi quali la trilogie di Pirati dei Caraibi e de Il mistero dei templari, quest’ultima trainata dalla verve dello stesso Cage. La sceneggiatura è stata affidata a giovani talenti come Matt Lopez (Racconti incantati) e alla coppia di autori che si è già occupata del recente Prince of Persia: Le sabbie del tempo, Carlo Bernard e Doug Miro. Dietro la macchina da presa troviamo lo stesso regista della saga avventurosa de Il mistero dei templari, Jon Turtelab, che proprio ora è al lavoro su un terzo episodio. Il compito di rileggere un tale mito disneyano non era di certo facile, come spiega il regista:
Nicolas Cage e Alfred Molina
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38 ACCHIAPPAFILM
r e n d i s tA regone “essere chiamato a gestire un pezzo del pedigree Disney e a cercare di non rovinarlo, mi ha intimorito e spaventato”. Tuttavia nelle intenzioni degli autori il film rende omaggio alla sua fonte, cercando di installarsi nel solco della tradizione e al tempo stesso innovandola. In maniera non dissimile da come aveva fatto soli pochi anni fa il delizioso Come d’incanto. Non sarà certo un caso che i due film condividono le stesse
location, la Grande Mela, una New York sfavillante e notturna, festosa ma anche densa di insidie. Una città che, nonostante la sua modernità, accoglie l’oscuro fascino del medioevo, tra gargoyle e guglie gotiche. Lo stregone ha cambiato nome in Balthazar Blake (quello delle storie originali è Yen Sid, anagramma di Disney) ma c’è qualcosa nel suo sguardo che ci ricorda la sua controparte disegnata. Il cappello trapunto di stelle è
Nicolas Cage e Jay Baruchel
scomparso, ma i vestiti vecchi e logori mantengono la giusta aria di mistero. Da centinaia di anni Blake è in cerca di un apprendista, un ragazzo capace di ereditare i poteri del più grande stregone mai esistito: Merlino. Finalmente lo trova nelle vesti di Dave Stutle (Jay Baruchel) un mediocre studente del college, incapace di conquistare l’amata Becky (Teresa Palmer). Il povero apprendista avrà poco tempo per familiarizzare con la magia. Le forze del male infatti, capeggiate dal malefico Horvath (Alfred Molina) e dall’alleato Drake Stonea (Toby Kebbell), sono del tutto intenzionate a conquistare il mondo. Lo stregone sottopone il giovane a un corso accelerato di arti magiche, tra elementi, scudi e bolle di plasma. Niente bacchette come in Harry Potter, ma solo tanta buona volontà. Tra i due acerrimi nemici c’è di mezzo una delusione amorosa, nelle fattezze di Monica Bellucci, la suadente strega Veronica. Gli ingredienti del film nelle parole del giovane Jay Baruchel, oggi nella parte che fu di Mickey Mouse: “c’è un po’ di Indiana Jones e un po’ di Excalibur”.
CURIOSITÀ • Incidenti - Durante la lavorazione del film si sono verificati, un giorno dietro l’altro, due spiacevoli incidenti automobilistici. Nel primo una Ferrari F430 protagonista di una scena d’inseguimento mozzafiato, ha perso il controllo e si è schiantata contro la vetrina di un ristorante a Times Square. • Una storia antica - Le origini della storia de L’apprendista stregone risalgono al secondo secolo. Una prima versione si trova infatti nel Filopseudès di Luciano di Samosata. Il racconto viene successivamente rielaborato da Goethe nel 1797 che inventa il titolo e le vicende come oggi le conosciamo, nell’omonima ballata. Un secolo dopo, Paul Dukas compone il poeta sinfonico da cui trae origine il segmento di Fantasia. • Scope impazzite - Il film omaggia il cartone Disney con una ver-
sione tutta sua delle scope magiche che trasportano litri di acqua, impossibili da fermare per lo sciocco apprendista. • Palazzo Disney - Lo sceneggiatore Matt Lopez ha dichiarato di aver scritto la storia del film nello stesso, storico edificio, nel quale furono realizzate le stupefacenti animazioni di Fantasia. • Jay l’imitatore - Per tutta la durata delle riprese il simpatico attore Jay Baruchel, che si è fatto notare in Million Dollar Baby e nel recente Tropic Thunder, si è divertito ad imitare il “maestro” Nicholas Cage, con tanto di voce e atteggiamenti particolari. • L’incantevole strega - Non è la prima volta che la bella attrice nostrana, Monica Bellucci, veste i panni di una strega. Già nel 2005 aveva interpretato una malefica fattucchiera nel film di Terry Gilliam I fratelli Grimm e l’incantevole strega.
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PROGR AMMA a c u r a e D i r e z i o n e A r t i s t i c a d i Pi e r Lu i g i M a n i e r i n i e r i
[film]
[documentari]
[intrattenimento]
Cinecittà chiama Hollywoood
L’analisi del fenomeno
Concerti
9 giugno ore 16.00, Ben-Hur (1959) di William Wyler 10 giugno ore 15.30, Cleopatra (1963) di Joseph L. Mankiewic
4 giugno ore 17.00, Hollywood sul Tevere di Marco Spagnoli. Alla conclusione del film dibattito con l’autore. Interviene Gabriele Antinolfi. Modera Pier Luigi Manieri
1 luglio ore 19.30, La musica al tempo della dolce vita. Concerto di Paola Canestrelli. Selezione di brani di grandi interpreti come Mina, Domenico Modugno, Shirley Bassey e delle più famose colonne sonore dell’epoca da Goldfinger a Moon river
Il genio made in Italy 16 giugno ore 17.00, Poveri ma belli (1957) di Dino Risi 17 giugno ore 16.00, Il Gattopardo (1963) di Luchino Visconti 18 giugno ore 16.00, La dolce vita (1960) di Federico Fellini
[mostra]
Sotto il segno del Leone. I peplum italiani 23 giugno ore 17.00, Il colosso di Rodi (1961) di Sergio Leone. 24 giugno ore 17.00, Le fatiche di Ercole (1959) di Pietro Francisci
Polvere di stelle 30 giugno ore 17.00, Pelle di serpente (1959) di Sidney Lumet 1 luglio ore 17.00, La baia di Napoli (1960) di Melville Shavelson
in collaborazione con
B A N C H E
T E S O R I E R E
11 giugno ore 17.00, Uomini Forti di Stefano Della Casa. Alla conclusione del film dibattito con l’autore. Interviene Sergio Giuffrida. Modera Pier Luigi Manieri
L’esposizione dell’epoca d’oro Dal 3 giugno al 4 luglio Locandine, foto buste, poster, foto, lobby card, affissi. Dipinti originali sul tema della manifestazione di Marina Cenci, Ilaria Piacenti e Massimo Raineri.
2 luglio ore 19.30, Concerto su temi di: Piero Umiliani, Armando Trovajoli, Nino Rota. Eseguono: Nicola Cantatore Trio
Recital 3 luglio ore 19.30, “Nannarella”. Interpretazioni da scene dei film di Anna Magnani a cura di Francesca Antonelli
INFO: 060608
www.museodiromaintrastevere.it
con il contributo tecnico di servizi museali
D E L
C O M U N E
D I
R O M A
News*
::di Paolo Baroni
LA NOTTE DEI BABBI NATALE
Iniziate le riprese del nuovo film di Aldo Giovanni e Giacomo
È
la notte della vigilia di Natale: cosa ci fanno Aldo Giovanni e Giacomo in questura? Tre amici, uniti dalla passione
delle bocce, sono finiti nei guai: quali storie racconteranno per scagionarsi dalla terribile accusa di essere una banda di ladri? L’interrogatorio con una severa e materna ispettore di polizia, interpretata da Angela Finocchiaro, diventa lo spunto per raccontare le loro vite complicate e il modo in cui vorrebbero cambiarle... o almeno renderle un po’ più semplici: Aldo, scommettitore incallito, è temporaneamente disoccupato; Giovanni, veterinario poco affidabile, si consuma in una vita sentimentale multipla; Giacomo, di
professione medico, vive da troppo tempo nel ricordo di una moglie scomparsa. Scocca la mezzanotte... saranno riusciti a dimostrare la loro innocenza o finiranno dietro le sbarre? In compagnia di Aldo Giovanni e Giacomo nel cast de La banda dei Babbi Natale oltre ad Angela Finocchiaro un nutrito gruppo di attori da Sara D’Amario, Silvana Fallisi, Lucia Ocone, Antonia Liskova a Giorgio Colangeli, Giovanni Esposito, Massimo Popolizio, Cochi Ponzoni, Remo Remotti, l’amichevole partecipazione di Mara Maionchi e tanti altri.
Tutti al mare con Marco Giallini ed un cast alla “Casotto”
IL CINEMA ITALIANO AL TEMPO DELLA DOLCE VITA
P
I
er il suo debutto alla macchina da presa Matteo Cerami, figlio di Vincenzo si è misurato a trentatré anni di distanza con un classico della commedia, Casotto di Sergio Citti, un vero e proprio cult del nostro cinema. Il film, che si intitolerà Tutti al mare, uscirà il prossimo autunno e si sta girando esattamente nella stessa spiaggia di Castelporziano dove lavorò il regista romano, collaboratore e amico fraterno di Pasolini. Con Tutti al mare - spiega il giovane Cerami - ho cercato di rovesciare la prospettiva di Casotto, strappando ai personaggi ogni possibilità di spogliarsi, sottraendo loro ogni possibile riparo. Anche Tutti al mare è una commedia amara, corale che si svolge dall’alba al tramonto intorno ad un chiosco dove si incontrano casualmente personaggi di varia umanità che appaiono la mattina e scompaiono la sera. Ma mentre in Casotto la macchina da presa veniva intrappolata tra le quattro pareti di uno spogliatoio, qui, per la maggior parte del film, l’occhio indiscreto dell’obiettivo si muove all’interno di un parallelepipedo che per metà è di vetro: due facce invisibili che danno sul mare e conferiscono al chioschetto sulla spiaggia di una zattera portata a riva dalle onde del destino. Il film è stato prodotto da Gianfranco Piccioli (che mise in piedi il progetto miracoloso di Citti, Gianluca De Marchi e Rai Cinema. Nel cast - che vede come punto di riferimento il proprietario del chiosco un inconfondibile Marco Giallini - una ricca sfilata di protagonisti della scena italiana: Gigi Proietti, Ilaria Occhini, Anna Bonaiuto, Ambra Angiolini, Sergio Fiorentini, Ennio Fantastichini, Claudia Zanella, Libero De Rienzo e Vincenzo Cerami che oltre a curare la sceneggiatura insieme al figlio, si è ritagliato un piccolo ma significativo cameo.
l Museo di Roma in Trastevere ospiterà fino al 4 luglio la manifestazione Il cinema Italiano al tempo della Dolce Vita. Un percorso interdisciplinare che attraverso immagini, quadri, musica, film, recital, vuole far rivivere un’epoca entrata ormai nell’immaginario collettivo, un’epoca che ha celebrato Roma come la Capitale del cinema internazionale, facendo della nostra città una Hollywood sul Tevere. Si parte con una doppia Mostra: una iconografica con un centinaio di locandine, poster, foto, articoli di quegli anni ed una Mostra pittorica con alcuni dipinti originali Ava Gardner in una delle foto esposte realizzati per l’occaesposte sione dagli artisti Marina Cenci, Ilaria Piacentini e Massimo Raineri. Si prosegue quindi con un programma ricco di film, documentari, concerti, recital, incontri, dibattiti per celebrare e festeggiare i 50 anni di un mito su celluloide: La Dolce Vita di Federico Fellini. L’evento è stato realizzato con il sostegno dell’Assessorato alle Politiche Culturali ed ideato dal Direttore Artistico Pier Luigi Manieri dell’Associazione Culturale Mediterraneo, da sempre molto attiva per salvaguardare il cinema di qualità.
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Rumors ::di Barbara Zorzoli
Il monopattino di Hugh Jackman
dicendo che si tratta di inutili fantasie e che lui non ha mai al-
Quello con la piccola Ava,
zato un dito contro il figlio. James e la Bullock si erano sposati
4 anni, è un appuntamen-
nel 2005 e avevano appena adottato un bambino, portato via
to quotidiano. Hugh Jackman, 41, porta e va a prendere la figlia all’asilo. Per gli abitanti di New York è facile vederli a spasso insieme: a volte a piedi, a volte, invece, in monopattino, sì, avete capito bene.
Succede
quando
l’attore australiano non è impegnato sui set. In questo momento, infatti, per qualche giorno è libero dalla lavorazione di due film: Butter e Untitled Comedy, e per questo motivo si dedica completamente alla famiglia: la moglie Deborra-Lee Furness, e i figli adottivi Ava e Oscar. Un tesoro d’uomo... James, ex della Bullock: “Mio padre mi picchiava, per questo tradivo Sandra” “Ho perso ciò che più amavo al mondo, Sandra e mio figlio”.
dall’attrice al momento della separazione. “Vederla nel ruolo
Queste le parole di Jesse James, 40 anni, presentatore ameri-
di madre”, ha detto James, “è stata una delle cose più straor-
cano ed ex marito dell’attrice Sandra Bullock, 46, accusato di
dinarie mai provate. Era come un pesce nell’acqua”. In merito
averla più volte tradita. Ora Jesse dopo mesi di silenzio, in un’in-
alla foto in cui fa il saluto nazista pubblicata su tutti i giornali
tervista allo show televisivo Nightline sulla ABC, è scoppiato in
americani, invece, Jesse ha affermato che “è stato un gioco,
lacrime e ha raccontato che da piccolo è stato vittima di abusi e
allora anche divertente. Ma guardando ora la mia vita non lo
che questo sarebbe il motivo che l’avrebbe portato a tradire la
è più”. Dopo i tradimenti, comunque, si era fatto ricoverare in
moglie: “Avevo il terrore di mio padre, potevo ritrovami all’im-
Rehab. Forse si sta impegnando... forse si salva solo la faccia.
provviso con un braccio rotto o riempito di botte senza motivo, avevo sempre paura che ciò potesse ripetersi. Ciò mi ha lasciato
Tale padre tale figlio
un senso di insicurezza, ho sempre avuto paura che Sandra po-
Lo stile si eredita? Sì, almeno in casa Beckham. Brooklyn Beck-
tesse scoprire come sono realmente, la parte negativa di me:
ham, 11 anni, sembra la fotocopia di papà David Beckham, 35.
così ho cercato ogni mezzo per lasciarla prima che lo potesse
Nel suo quasi debutto in società hollywoodiana, il primogenito
fare lei e ho attuato il tradimento”. Ha continuato dicendo:
dei Becks, sulla passerella di Lg Fashion Touch a Los Angeles,
“Ho speso tutta la mia vita a cercare di proteggere Sandra ep-
ha mostrato lo stesso look del padre. Camicia dai colori chiari
pure i maggiori dolori le sono arrivati proprio da me”. Il padre
sul rosa, portata aperta, cardigan bianco, jeans, un taglio di
di James, Larry ha inviato subito un e-mail all’ABC News per
capelli, ovviamente biondi, praticamente identico a quello del
controbattere alle dichiarazioni fatte dal figlio sul suo conto,
famoso calciatore del Milan, al quale assomiglia come una goc-
*Rumors Voci dal mondo dello spettacolo
*Sonoro musiche per immagini ::di Giuliano Tomassacci
The Twilight Saga: Eclipse Chop Shop/Atlantic
cia di acqua. Unica eccezione, le sneakers che Brooklyn mette colorate. Per nulla intimorito dai flash dei fotografi, Beckham
Immancabile e attesissimo, il soundtrack di Eclipse non deluderà certo la vasta schiera di fan della saga di Twilight. Anche per questo terzo episodio una raccolta intonata al pop più contemporaneo, stavolta costellata di soli inediti su cui spiccano i Muse con “Neutron Star Collision (Love is Forever)”. Si aggiungono, tra i molti, Metric, Dead Weather, Fanfarlo, Beck e Bat For Lashes, più un estratto dallo score originale di Howard Shore.
Prince of Persia: Le sabbie del tempo Walt Disney Records
junior sembrava tranquillo, anche perché ad accompagnarlo c’era mamma Victoria Adams, 35, con il suo nuovo taglio di capelli e un vestito lungo di colore grigio. Una famiglia davvero elegante! Michelle Obama ha il pallino dell’obesità Michelle Obama, 46 anni, incita tutti a combattere l’obesità. La
Scorre proprio come le sabbie del titolo il lavoro musicale di Harry Gregson-Williams per Prince of Persia: liscio e inarrestabile. Un fiume in piena di tribalismi, esotismi strumentali e ostinato ritmici, continuamente variati per assicurare il minimo garantito. Impeccabile su schermo, fragoroso ma vuoto su disco. Sembrano lontanissimi i tempi in cui il compositore strabiliava con Sinbad: La leggenda dei sette mari. Alanis Morissette canta la conclusiva “I Remain”.
The Vampire’s Assistant
moglie del presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha chia-
Varèse Sarabande/Audioglobe
mato alcune scolaresche di Washington nei giardini della Casa
Un fischio accompagnato dal banjo fende l’aria nel primo estratto dalla partitura di Aiuto vampiro. Non si pensi però all’ennesimo spartito in chiave morriconiana. Al contrario, Stephen Trask svolge un lavoro a dir poco eclettico e variopinto, una vera cornucopia di stili cinemusicali che ben si adattano all’atmosfera circense del soggetto. Un disco di notevole livello, da scoprire traccia dopo traccia.
Bianca e lo ha fatto per aiutare i bambini grassi a tornare in forma. “Bisogna allenarsi 60 minuti ogni giorno”, ha detto Michelle, che per questo ha fondato il movimento Let’s Move. La first lady americana però ha due bambine magrissime, Talia e Sasha: hanno preso il fisico snello da papà. Ah... fortunella!
Batman – The Movie La-La Land Records
Arriva su disco, grazie alla specializzata La-La Land, la colonna musicale completa del lungometraggio di Batman tratto dal famoso telefilm anni ’60. Tra combattimenti al suono di ‘Pow!’, ‘Bap!’, ‘Zok!’ e l’indimenticato tema blues di Neal Hefti (al coro di Bat-man!), s’inserisce l’ironico e jazzistico commento di Nelson Riddle, in perfetta assonanza con le coloratissime scenografie e la calzamaglia di Adam West. Edizione limitata a 2000 copie.
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*Rumors . Voci dal mondo dello spettacolo
I Cruise, una famiglia da favola
“Perché succede questo? Quelli sono cattivi? E tu sei buono,
Sembrano proprio una famiglia felice. Tom Cruise, 47 anni, con
vero?”. Suri mi sta facendo migliorare moltissimo”, ha detto
la moglie Katie Holmes, 31, e la piccola Suri, 4, sono stati fo-
la star al magazine Esquire. Tom Cruise sta infatti per tornare
tografati a Manhattan, tra una cena al ristorante Il Cantinori
nelle sale con il film d’azione Knight and Day del regista James
e un giro di shopping e un gelato da Sundaes and Cones. Per
Mangold (Ragazze interrotte, Quel treno per Yuma), dove re-
i Cruise è un periodo di grande affiatamento, come hanno di-
cita con Cameron Diaz, e a quanto pare la figlioletta gli è di
mostrato con una recente ballo hot di beneficenza. Del resto
grande conforto. Lindsay Lohan costretta a portare il braccialetto anti-alcol Il giudice Marsha Revel di Beverly Hills ha imposto a Lindsay Lohan, 23 anni, l’uso del braccialetto per poterla rintracciare e sottometterla a test antidroga da farle all’improvviso. La gio-
vane attrice, a soli 23 anni, è già stata sottoposta a regime di libertà vigilata per guida in stato di ubriachezza nel 2007, e ha dovuto pagare una cauzione di 100mila dollari per non esTom non perde occasione per sottolineare le gioie della pater-
sere arrestata all’arrivo negli Stati Uniti. L’avvocato di Lindsay,
nità: “Metto Suri sull’altalena e le racconto il copione al quale
Chapman Holley, ha tentato di opporsi alla decisione del giu-
sto lavorando. Parto dall’inizio del film e le racconto tutta la
dice per il braccialetto, perché la Lohan è impegnata sul set di
storia. Naturalmente adatto il copione alla sua età: in fondo
un film in Texas e non vorrebbe essere ripresa con il “laccio”
ha solo quattro anni. Ma lei mi fa tutte le domande giuste:
elettronico al polso. Chi la spunterà?
*Lo scaffale . Cinema e libri ::di Anna Medici
QUANDO LA NOTTE • Autore: Cristina Comencini • Editore: Feltrinelli
Milla Jovovich vende casa di New York Mamma, supermodel, stilista e attrice di action-movie Milla Jovovich, 34 anni, ha anche un certo fiuto immobiliare. La protagonista de Il quinto elemento e Resident Evil ha ritoccato, giocando al rialzo, il prezzo con cui ha messo in vendita il suo palazzetto, in stile greco, nel West Village, a New York. La residenza: 3mila metri quadri, quattro camere da letto e quattro bagni. All’inizio, vista la crisi, gli agenti immobiliari della Jovovich avevano scelto di darla in affitto per 20mila dollari al mese. Poi l’hanno messa sul mercato per 7milioni di dollari. E adesso per 7 milioni e mezzo. Una bella cifra considerando che Milla, sposata con il regista Paul W.S. Anderson dal quale, nel 2007 ha avuto la piccola Ever Gabo, aveva acquistato l’immobile, nel 2005, per 6.375.000 dollari. Curiosi di sapere com’è la casa? È composta da quattro piani: il terzo è dedicato ad appartamento privato, con cabina armadio gigante rivestita di specchiere francesi, camera da letto con copriletto di Hermés realizzato su misura, caminetto di pietra e una piccola terrazza con balaustre di pietra. Tra le particolarità dell’immobile, una grande scalinata che porta fino al tetto dell’abitazione dove è stata disposta una grande terrazza con doccia panoramica con vista sulla città. La Jovovich, che vive a cavallo tra New York e Los Angeles, avrebbe deciso di mettere in vendita la proprietà, secondo i ben informati, dato che il marito ne ha già una, di uguale metratura, a pochi metri, nella stessa strada. Della serie... piove sul bagnato!
Cristina Comencini ritorna dietro la macchina da presa per preparare il suo nuovo film, Quando la notte, tratto dal suo omonimo romanzo, uscito lo scorso anno, pubblicato da Feltrinelli. Le riprese inizieranno in agosto e c’è già una certa attesa di vedere la trasposizione cinematografica della travolgente storia d’amore raccontata dalla regista nel libro prima ancora che sullo schermo. La lettura del romanzo può dunque colmare questa attesa e permetterci di entrare subito nella storia di Marina, una giovane donna sola incapace di vivere il suo rapporto con il figlio piccolo in mezzo a tutte le difficoltà del quotidiano. In una calda estate di agosto, Marina è in montagna con Marco, suo figlio, e cerca di mostrarsi sicura di sé e del suo ruolo di madre provando a superare tutte le sue paure. Il suo padrone di casa, Manfred, è un montanaro rude e silenzioso, che nasconde con la ruvidezza il trauma di un doppio abbandono: quello della madre e quello della moglie, che gli ha portato via anche i figli. Una notte il piccolo Marco cade accidentalmente facendosi male e Manfred dopo aver udito un rumore forte seguito da un lungo silenzio, insospettito, decide di correre a casa di Marina per prestare soccorso. Accanto al bambino ferito ed immobile, vede la madre incapace di reagire. Insospettito, inizia a dubitare del racconto della donna, mostrando nel contempo anche lui un certo disagio che ha a che fare con il suo segreto. Dall’iniziale indifferenza, tra i due si crea una sorta di complicità, desiderio che sembra avere un comune denominatore: un passato doloroso.
*Rewind: il DVD del mese ::di Massimo Mostacci
WOLFMAN
Regia: Joe Johnston Cast: Anthony Hopkins, Benicio del Toro, Emily Blunt Genere: Fantasy/Horror Formato: DVD & Bluray Dischi: 1 Trama: Lawrence Talbot (Benicio Del Toro), giovane nobile tormentato dal suo passato, dopo anni trascorsi negli Stati Uniti fa ritorno al paese di Blackmoor in seguito alla scomparsa del fratello. Ritrovato un padre (Anthony Hopkins) che conosce appena, Talbot inizia subito la ricerca del fratello che lo porterà a scoprire qualcosa di terribile. Una creatura di incredibile forza e di insaziabile sete di sangue sta uccidendo gli abitanti del piccolo paese mentre un sospettoso e sinistro ispettore di Scotland Yard ha preso in mano le indagini. Note: Oltre a due infallibili premi Oscar come Benicio Del Toro e Anthony Hopkins, segnaliamo agli effetti speciali dei ::di Annauno Medici grandi artigiani del cinema: Rick Baker, noto per aver curato il trucco del cult-movie Un lupo mannaro americano a Londra.
Musica*
::di Paolo Baroni
E N E B A N O U S O I L G LU
A
ALL’AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA
utentici miti della storia musicale, in rapida successione con recenti rivelazioni della scena mondiale, consacrano l’ottava edizione di Luglio Suona Bene, la manife-
stazione estiva all’aperto che conclude la stagione 2009 - 2010 della Fondazione Musica per Roma all’Auditorium. Sul grande palco allestito nella maestosa cavea disegnata da Renzo Piano al centro del Parco della Musica, la parata di “stelle sotto le stelle” realizzata con la consulenza di Flavio Severini
vedrà un susseguirsi di più di 30 proposte forti e sorprendenti, comprendenti diversi concerti inediti, uniche date o prime date nazionali. Nel parterre di artisti - provenienti da Stati Uniti, Cuba, India, Armenia, Islanda, Norvegia, Inghilterra, Scozia, Francia, Italia - alcuni autentici monumenti del pop-rock, del jazz, del funk, della world music: Herbie Hancock, Buena Vista Social Club, Chick Corea (con Stefano Bollani), Jeff Beck, Mark Knopfler, Earth Wind & Fire (nella formazione originaria), Pat Metheny, Keith Jarrett - Gary Peacock - Jack Dejohnette, Norah Jones, Simply Red, Crosby, Stills and Nash. Si alterneranno con loro le migliori proposte della scena contemporanea, da Serj Tankian agli XX, da Erykah Badu a Jonsi, da Florence & The Machine ai Tinariwen, da Paolo Nutini ai Kings of Convenience. Il nutrito drappello degli artisti italiani rispecchia le tendenze musicali, le sperimentazioni e le collaborazioni dispiegate dai colleghi stranieri, con una più marcata sensibilità nei confronti della canzone d’autore. Tra gli ospiti: Elio e Le Storie Tese, PMJO - Parco della Musica Jazz Orchestra con Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e Petra Magoni, Stefano Bollani (con Chick Corea), Mario Biondi, Carmen Consoli, Paolo Fresu (in trio con Omar Sosa e Trilok Gurtu), Tinariwen, Neffa, Ludovico Einaudi, Cristiano De André, Alessandro Mannarino, Giovanni Allevi. La rassegna stagionale La Chitarra raggiunge l’apoteosi nel corso di questa ottava edizione del Luglio con i virtuosissimi Jeff Beck, Marc Knopfler, Pat Metheny. Ma saranno in molti i protagonisti che imbracceranno la sei corde nel corso delle performance: Jonsi, Tinariwen, Norah Jones, Carmen Consoli, Cristiano De André. Altro strumento che dominerà la scena, il pianoforte. Sontuosa anche la rappresentativa dei grandi interpreti della tastiera. Tra gli altri: Keith Jarrett, Herbie Hancock, Chick Corea, Stefano Bollani, Ludovico Einaudi, Giovanni Allevi.
FESTIVAL DI VILLA ADRIANA
U
n sorprendente incrocio di culture e stili diversi caratterizzerà la quarta edizione di festiVAl - Festival Internazionale di Villa Adriana - Lazio, promosso dalla Regione Lazio e prodotto dalla Fondazione Musica per Roma in collaborazione con MIBAC - Direzione Regionale Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio e con il Comune di Tivoli. Il grande palcoscenico all’aperto che accoglierà gli spettacoli - dal 15 giugno al 18 luglio - sarà allestito anche quest’anno nell’area delle Grandi Terme di Villa Adriana, uno dei più grandi siti archeologici a cielo aperto del mondo, riconosciuto dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità.
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Il programma offrirà panoramiche inedite sulle novità più raffinate della scena internazionale. Da Taiwan a Londra, da Parigi a Tel Aviv, da Roma a Bruxelles, un giro del mondo in 14 tappe, attraverso le suggestioni e i talenti delle più disparate espressioni artistiche: la danza di Akram Khan e Sidi Larbi Cherkaoui, del Cloud Gate Dance Theatre of Taiwan e della Vertigo Dance Company; la musica di Elvis Costello, dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e di Enrico Rava con la PMJL - Parco della Musica Jazz Lab; il teatro “cuntista” di Mimmo Cuticchio e quello “circense” di Aurélia Thiérrée.
Teatro India fino al 20 giugno
Teatro*
::di Chiara Rovan
Finale di partita
Massimo Castri, per la prima volta nella sua lunga ed eccellente carriera, si cimenta in un testo di Samuel Beckett, ed in particolare nel capolavoro il cui titolo deriva da una mossa del gioco degli scacchi. Con questa coproduzione del Teatro di Roma continua e si rinnova con successo la collaborazione tra il grande maestro toscano e lo stabile capitolino.
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rotagonisti in scena Hamm, cieco e condannato a trascorrere i suoi giorni su una sedia a rotelle e Clov,
il suo servo. I due hanno un rapporto conflittuale in cui si consumano litigi ma anche una reciproca dipendenza. Clov vive
nell’eterna tentazione di andarsene ma pare non esserne capace. L’incalzante botta e risposta tra Hamm e il suo servitore, che costituiscono l’ordito più evidente della trama del testo, sembrano un infinito alternarsi di mossa e contromossa scacchistica. In scena incombe la presenza degli anziani genitori di Hamm, Negga e Nell entrambi privi degli arti inferiori costretti a trascorrere la loro esistenza nei bidoni della spazzatura. Lo stesso Beckett, nel corso di alcune prove dello spettacolo allo Schiller Theatre di Berlino disse: “Hamm è il re in questa partita a scacchi persa sin dal’inizio. Nel finale fa delle mosse senza senso che soltanto un cattivo giocatore farebbe. Un bravo giocatore avrebbe già rinunciato da tempo. Sta soltanto cercan-
TEATRO INDIA dal 22 AL 27 GIUGNO
O
AMLETO A PRANZO E A CENA
scar De Summa si cimenta nella regia di questo spettacolo delicato e gradevole che nasce con lo scopo di aprire il più possibile il teatro al pubblico. Come accadeva nel 1600, nella Commedia dell’arte, gli attori decidono in loco cosa mettere in scena, una semplice trovata che svela come si realizza uno spettacolo e cosa si nasconde dietro la pura fantasia. Le relazioni umane si confrontano con i ruoli degli attori: la verità e la finzione della realtà e del teatro sono due facce della stessa medaglia che si mescolano continuamente l’una nell’altra. Nel cast: Oscar De Summa, Armando Iovino, Roberto Rustioni, Angelo Romagnoli.
do di rinviare l’inevitabile fine”. Se in Aspettando Godot si riesce a intravedere un’ambientazione quasi realistica - un albero, una strada di campagna - Finale di partita si svolge in uno scenario che oggi potremo definire post-atomico: tutto lascia presagire che sia avvenuta una catastrofe che ha cancellato pressoché ogni traccia di vita sulla terra. La stanza in cui si consuma è stata paragonata all’interno di una cavità cranica, per le altre due finestre centrali che potrebbero ricordare le cavità oculari. Altre letture hanno lasciato intendere che la scena sia in realtà l’interno di una grande arca che sta solcando il pianeta all’indomani di un nuovo esiziale diluvio.
TEATRO SAN PAOLO FINO AL 25 GIUGNO
LA CAROVANA DI SHAKESPEARE
S
pettacolo itinerante, è un viaggio nel grande universo delle opere shakespeariane, un itinerario che porta lo spettatore a riscoprire i brani più famosi del bardo elisabettiano infrangen-
do la quarta parete per osservare di nascosto dietro le quinte. Il delicato compito di rievocare l’atmosfera shakespeariana è tutto affidato agli attori che condurranno il pubblico per mano attraverso varie stanze, nelle quali ogni volta si ritroverà un pezzo della memoria del teatro. Diretto da Ester Cantoni, il cast è composto da: Patrizia Grossi, Giuseppe Renzo, Daniele Bigini, Anna Tognetti.
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