AcchiappaFilm Settembre 2010

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COPIA OMAGGIO

I film di SETTEMBRE

TARIFFA ROC: POSTE ITALIANE S.P.A. SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1 COMMA 1 - DCB - ROMA

S E T T E M B R E

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La solitudine dei numeri primi Somewhere Resident Evil: Afterlife The American Cani & Gatti: la vendetta di Kitty 3D Innocenti bugie Sharm El Sheikh - Un’estate indimenticabile Mangia, Prega, Ama L’ultimo dominatore dell’aria Inception

SPECIALE VENEZIA TUTTO SULLA MOSTRA CINEMATOGRAFICA

UN REMAKE girato in cina PER IL CLASSICO DEGLI ANNI ‘80 CHE fece amare le arti marziali ai ragazzini di tutto il mondo



SOMMARIO

La vostra guida al meglio del cinema e dello spettacolo CineCarnet Trame e schede dei film di settembre 04 Speciale Venezia Tutto sulla 67a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica 06

Cani & Gatti: la vendetta di Kitty 3D 28 Innocenti bugie 30 Sharm El Sheikh - Un’estate indimenticabile 33 Mangia, Prega, Ama 36 L’ultimo dominatore dell’aria 39

La horde 31 Fratelli in erba 31 DVD Intervista Gerard Butler, protagonista de Il cacciatotore di ex 44

COLOFON Direttore Responsabile Massimo Mostacci massimo@visioni-grafiche.it Direttore Editoriale Claudio Petrollo claudio@visioni-grafiche.it Relazioni Esterne Anna Calà anna@visioni-grafiche.it Art Direction Cristian Bifolco cristian@visioni-grafiche.it Redazione Grafica Giada Gargano In Redazione Maurizio Carta (caporedattore), Ombretta Petrollo Hanno collaborato Barbara Zorzoli, Luca Ticconi, Giuliano Tomassacci, Emanuela Andreocci, Andrea Sorge, Arianna Ramella Benna, Anna Medici, Maria Letizia Panerai, Alessandro Fresilli

Cover Story The Karate Kid: La Leggenda Continua 10 Prime visioni La solitudine dei numeri primi 14 Somewhere 17 Resident Evil: Afterlife 21 The American 25

Inception 42 Gli altri film Shrek e vissero felici e contenti 26 Letters to Juliet 19 Indovina chi sposa Sally 26 Giustizia privata 26 Amore a 1.000... miglia 31 Miral 31

Rumors Gossip e news dal mondo dello spettacolo 46 Sonoro Musica per le immagini 45 Lo scaffale Cinema e libri 46

Società Editrice Visioni Grafiche srl Via Padre S.F. Pifferi, 39 00126 Roma Tel. 06.52363798 - Fax 06.52363694 info@visioni-grafiche.it Stampa Arti Grafiche Agostini srl Distributore per cinema, teatri, università e bar M.G. Service Acchiappafilm Cinema + Spettacolo Reg. trib. di Roma n. 3/2010 del 19.1.2010

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n le date di uscita dei film possono subire variazioni

*CINECARNET

SHREK E VISSERO FELICI E CONTENTI

LONDON RIVER

25 AGOSTO

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27 AGOSTO

Dopo aver sfidato draghi, salvato una principessa e preso le redini del regno USA 2010 dei suoceri, cosa può fare un orco? Beh, Genere: Animazione diventare un ottimo uomo di casa. Colmo Regia: Kevin Greutert di nostalgia verso i giorni in cui si sentiva Dist.: Universal Pictures un “vero orco”, Shrek stringe un patto Durata: 93’ con il nano Tremolino e si ritrova in una folle versione di Molto Molto Lontano, dove Tremolino è re e Shrek e Fiona non si sono mai incontrati.

GB/Fra/Alg 2009 Genere: Drammatico Regia: Rachid Bouchareb Con: Brenda Blethyn, Sotigui Kouyaté Dist.: BIM Durata: 87’

NIGHTMARE 25 AGOSTO USA 2010 Genere: Horror Regia: Samuel Bayer Con: Jackie Earle Haley, Kyle Gallner, Rooney Mara Dist.: Warner Bros. Durata: 95’

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Il rifugio 27 AGOSTO

Nancy, Kris, Quentin, Jesse e Dean abitano, un gruppo di adolescenti, abitano a Springwood, in Elm Street. I ragazzi sono tormentati dal misterioso Freddy Krueger, un killer terribilmente sfigurato che appare e gli dà la caccia nei loro sogni. Quando uno di loro muore in modo violento, tutti si rendono immediatamente conto che quello che accade nei sogni, accade anche nella realtà.

Francia 2009 Genere: Drammatico Regia: François Ozon Con: Isabelle Carré, Louis-Ronan Choisy, Pierre Louis-Calixte Dist.: Teodora Film Durata: 90’

INDOVINA CHI SPOSA SALLY

NORTH FACE

25 AGOSTO

27 AGOSTO

Irlanda 2009 Genere: Commedia Regia: Stephen Burke Con: Sally Hawkins, Tom Riley, Jade Yourell, Ariyon Bakare Dist.: Lucky Red Durata: 104’

Freddie e Sally stanno per sposarsi, ma non l’uno con l’altra. Mentre Freddie è al suo secondo matrimonio con la nevrotica Sophie, i motivi di Sally per sposare Wilson sono più legati ai soldi che all’amore. Quando i due ricevimenti di nozze – che si tengono nello stesso luogo – si “scontrano”, il castello di carta inizierà a vacillare su sposi, invitati e tutto il resto.

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I mercenari - The Expendables 1 SETTEMBRE

Una giovane giornalista americana parte in viaggio per Verona e finisce per entraUSA 2010 re a fare parte di un gruppo di volontarie Genere: Commedia che rispondono alle lettere indirizzate a Regia: Gary Winick Giulietta Capuleti e scritte dai cuori travaCon: Amanda Seyfried, gliati di tutto il mondo. Rispondendo ad Christopher Egan, Gael una lettera datata 1957, convince la donGarcía Bernal na che l’aveva scritta cinquant’anni prima Dist.: Eagle Pictures a partire alla volta dell’Italia allo scopo di ritrovare il suo amore perduto da tempo. Durata: 105’

Clyde Shelton abbandona il suo lavoro alla CIA per dedicarsi alla famiglia. Una USA 2009 sera due malviventi lo aggrediscono, ucGenere: Thriller cidendo davanti a lui la moglie e la figlia. Regia: Gary Gray Nonostante Clyde li abbia denunciati, il Con: Jamie Foxx, Ge- processo non avrà luogo perché il Pubrard Butler, Leslie Bibb, blico Ministero patteggia una pena più leggera pur di vincere la causa. Clyde deBruce McGill cide allora di vendicarsi di chiunque abbia Dist.: Moviemax partecipato a quell’accordo. Durata: 109’

USA 2010 Genere: Azione Regia: Sylvester Stallone Con: Sylvester Stallone, Jason Statham, Jet Li Dist.: 01 Distribution Durata: 103’

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USA 2010 Genere: Commedia Regia: Nanette Burstein Con: Drew Barrymore, Justin Long, Christina Applegate Dist.: Warner Bros Durata: 107’

LA STRATEGIA DEGLI AFFETTI

SOMEWHERE 3 SETTEMBRE

Paolo, architetto romano, non si riconosce nel figlio adolescente Matteo. Non riuscendo a comunicare con lui, si ritrova a imporgli i suoi “valori”. Matteo, in nome del bisogno di attenzioni, lo asseconda in tutto. Ma l’imprevisto arrivo di un’estranea nella famiglia, innesca una catena di eventi che conducono Matteo a scoprire i segreti dei suoi genitori e a far emergere le sue emozioni.

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L’URLO 27 AGOSTO USA 2010 Genere: Drammatico Regia: Rob Epstein, Jeffrey Friedman Con: James Franco, Todd Rotondi Dist.: Fandango Durata: 90’

Barney Ross è un uomo che non ha niente da perdere. È coraggioso, privo di emozioni, è lui il capo, il saggio e lo stratega di una banda che vive ai margini della società, una banda di uomini uniti da un forte legame. Le uniche cose cui è legato sono un camioncino, un idrovolante e la sua squadra di mercenari moderni. Dei veri esperti nell’arte del combattimento.

AMORE A MILLE… MIGLIA 3 SETTEMBRE

27 AGOSTO Italia 2009 Genere: Drammatico Regia: Dodo Fiori Con: Paolo Sassanelli, Marta Iacopini, David Nebbia, Dist.: Cinecittà Luce Durata: 80’

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È il 1936, Toni e Andi sono due bavaresi appassionati di scalate. Sono di controvoglia nell’ esercito e il loro sogno è un altro: scalare la parete Nord dell’ Eiger, in quei tempi un’ ossessione per molti alpinisti. Loro ci provano con la propaganda nazista che li esalta come eroi sotto gli occhi dei media dell’epoca. Molti hanno già fallito, ma Toni ed Andi ci provano contro ogni avversità.

LETTERS TO JULIET

27 AGOSTO

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Ger/Svi/Aus 2008 Genere: Drammatico Regia: Philipp Stölzl Con: Benno Fürmann, Florian Lukas, Johanna Wokalek Dist.: Archibald Durata: 126’

Mousse ha perso il suo compagno, Louis, morto per overdose, e ha scoperto subito dopo di essere incinta. Decisa a tenere il bambino, lascia Parigi per rifugiarsi in una casa al mare. È lì che dopo qualche mese la raggiunge Paul, il fratello di Louis, rompendo l’isolamento della ragazza: tra i due si stabilirà un rapporto di grande intensità, diviso tra risentimento e attrazione.

25 AGOSTO

GIUSTIZIA PRIVATA

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Il film racconta la storia di due persone colpite dagli attentati del 7 luglio 2005 a Londra, sebbene in quel momento molto lontane dai luoghi delle esplosioni: Ousmane, musulmano, e la signora Sommers, cristiana. Il primo vive in Francia, la seconda su un’isola della Manica. Quando arrivano a Londra alla ricerca dei rispettivi figli, le loro strade sono destinate a incontrarsi.

USA 2010 Genere: Drammatico Regia: Sofia Coppola Con: Stephen Dorff, Elle Fanning, Chris Pontius Dist.: Medusa Durata: 98’

Erin e Garrett stanno bene insieme, nonostante vivino a distanza. Infatti Erin si è trasferita a San Francisco per terminare gli studi, e il fidanzato Garrett è rimasto a Manhattan per seguire le proprie ambizioni nell’attesa di una promozione. Con una webcam e una carta mille miglia, i due si trovano a dovere affrontare le insidie e le incomprensioni che accompagnano le storie a distanza.

Johnny vive a Hollywood nel leggendario hotel Chateau Marmont. Casa sua è un flusso continuo di ragazze e pasticche. L’uomo vive senza preoccupazioni, fino a quando arriva inaspettatamente la figlia undicenne, Cleo, nata dal suo matrimonio fallito. Il loro incontro spinge Johnny ad affrontare la questione che tutti dobbiamo affrontare: quale percorso scegliere nella nostra vita?

MIRAL Nel 1957 l’America puritana è scossa dalla pubblicazione di un’opera letteraria e l’esistenza del giovane Allen Ginsberg, futuro maestro della letteratura mondiale, è messa alla prova. In un processo pieno di colpi di scena, il procuratore Ralph McIntosh metterà Ginsberg e la sua vita dissoluta sotto gli occhi di tutti, mentre l’avvocato difensore proverà ad aprire gli occhi all’America.

3 SETTEMBRE

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Francia 2010 Genere: Drammatico Regia: Julian Schnabel Con: Willem Dafoe, Freida Pinto, Alexander Siddig Dist.: Eagle Pictures Durata: 112’

Miral, giovane palestinese che vive in Israele, viene accolta nel collegio-orfanotrofio fondato da Hind Husseini. Dopo che sua zia compie un attentato, suo padre le cambia cognome e la allontana dalla famiglia, per evitare che la sua vita sia segnata per sempre da questo episodio. Nel collegio la giovane manifesta a favore della causa palestinese, finchè decide di lasciare la sua terra.


I FILM DEL MESE

::di Arianna Ramella Benna

MANGIA PREGA AMA

THE KARATE KID. LA LEGGENDA CONTINUA 3 SETTEMBRE USA/Cina 2010 Genere: Azione Regia: Harald Zwart Con: Jaden Smith, Jackie Chan, Taraji P. Henson Dist.: Sony Pictures Durata: 140’

Il dodicenne Dre Parker è costretto a lasciare la sua casa e i suoi amici di Detroit per trasferirsi con la madre in Cina. Dre si sente completamente spaesato, ma un aiuto inatteso arriverà dal responsabile della manutenzione del suo condominio, Mr. Han. L’uomo, che in realtà è un maestro di kung fu, aiuterà Dre a superare le sue difficoltà e gli farà vivere un’emozionante avventura.

le date di uscita dei film possono subire variazioni N

17 SETTEMBRE

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USA 2010 Genere: Drammatico Regia: Ryan Murphy Con: Julia Roberts, James Franco, Richard Jenkins Dist.: Sony Pictures Durata: 133’

Liz Gilbert ha tutto ciò che una donna moderna può sognare – un marito, una casa e una carriera di successo – ma come tante altre donne è insoddisfatta, confusa e alla ricerca di cosa effettivamente desidera dalla vita. Appena divorziata, decide di allontanarsi dal suo mondo rischiando tutto e intraprende un viaggio intorno al mondo, in un percorso per ritrovare se stessa.

20 sigarette

FRATELLI IN ERBA

8 SETTEMBRE

17 SETTEMBRE

2003: Aureliano, un 28enne anarchico e antimilitarista, precario nel lavoro e nei Italia 2010 sentimenti, riceve all’improvviso l’offerta Genere: Drammatico di partire subito per lavorare come aiuto Regia: Aureliano Amadei regista alla preparazione di un film che Con: Vinicio Marchio- si svolge in Iraq, al seguito della missione ni, Carolina Crescenti- di pace dei militari italiani. Nonostante ni, Giorgio Colangeli le critiche degli amici e la preoccupazioDist.: Cinecittà Luce ne dei suoi familiari, tra cui soprattutto la madre Aureliano parte per l’Iraq. Durata: 94’

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USA 2009 Genere: Commedia Regia: Tim Blake Nelson Con: Edward Norton, Lucy DeVito, Kent Jude Bernard Dist.: Eagle Pictures Durata: 105’

Quando Bill Kincaid riceve la notizia dell’assassinio del suo gemello Brady, morto in un affare di droga andato male, lascia il suo posto di professore alla Brown University e torna al suo paese nativo, nel rurale Oklahoma. Al suo arrivo si rende conto che i racconti sulla morte di suo fratello sono alquanto esagerati e presto si trova coinvolto in uno dei complotti di Brady.

THE AMERICAN

CANI & GATTI: LA VENDETTA DI KITTY

10 SETTEMBRE

17 SETTEMBRE

Jack è un killer professionista che vuole abbandonare il crimine, ma prima deve USA 2010 compiere un’ultima missione. Grazie Genere: Drammatico all’aiuto dell’amico Larry, si nasconde Regia: Anton Corbijn in una cittadina abruzzese in attesa Con: George Clooney, di istruzioni. Fingendosi un fotografo, Bruce Altman, Thekla stringe amicizia con il prete del paese e Reuten si innamora di Clara. Tuttavia, mentre la Dist.: Universal Pictures vita di Jack sembra scorrere tranquilla, emerge il suo passato criminale. Durata: 97’

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USA 2010 Genere: Commedia Regia: Brad Peyton Con: Alec Baldwin, Michael Clarke Duncan, Chris O’Donnell Dist.: Warner Bros Durata: 88’

Kitty Galore, ex-agente segreto della MEOWS, un’organizzazione di spie feline, cova un piano per mettere in ginocchio i suoi nemici cani, per umiliare i suoi compagni gatti e fare del mondo il suo affilaunghie personale. Obbligati ad affrontare una minaccia senza precedenti, cani e gatti uniscono le proprie forze in un’alleanza inverosimile in modo da salvare se stessi e i propri padroni.

LA SOLITUDINE DEI NUMERI PRIMI

SHARM EL SHEIK-UN’ESTATE INDIMENTICABILE

10 SETTEMBRE

17 SETTEMBRE

Ita/Fra/Ger 2010 Genere: Drammatico Regia: Saverio Costanzo Con: Luca Marinelli, Alba Rohrwacher, Isabella Rossellini Dist.: Medusa Durata: 118’

1984, 1991, 1998, 2007. Lungo questi anni le vite di Mattia e Alice scorrono parallele senza riuscire a congiungersi. Due infanzie difficili, compromesse da un avvenimento che segnerà le loro fragili esistenze fino alla maturità. La consapevolezza di essere diversi dagli altri accresce le barriere che li separano dal mondo fino a portarli ad un isolamento inevitabile ma consapevole.

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Italia 2010 Genere: Commedia Regia: Ugo Fabrizio Giordani Con: Giorgio Panariello, Enrico Brignano, Maurizio Casagrande Dist.: Warner Bros

RESIDENT EVIL: AFTER LIFE

INCEPTION

10 SETTEMBRE

24 SETTEMBRE

USA/GB/Ger 2010 Genere: Azione Regia: Paul W.S. Anderson Con: Milla Jovovich, Ali Larter, Wentworth Miller Dist.: Sony Pictures

In un mondo devastato da un’epidemia che trasforma i cadaveri in zombie, Alice prosegue il suo viaggio nella speranza di trovare altri sopravvissuti al morbo. Un nuovo leader che promette salvezza dagli zombie in un paradiso sito in California, conduce i superstiti a Los Angeles, ma quando il gruppo arriva nella metropoli scopre di essere stato attirato in una trappola mortale.

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Fabio Romano è un agente assicurativo sull’orlo di una crisi di nervi: la sua famiglia è allo sbando e il suo posto di lavoro è a rischio. Angosciato dalla moglie, con cui il rapporto sembra finito, decide di tentare il tutto per tutto e, appreso che il suo principale è andato in vacanza a Sharm El Sheik, parte per il Mar Rosso insieme alla famiglia, per convincere il capo a non licenziarlo.

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Dom Cobb è il migliore ladro al mondo quando si tratta della pericolosa arte dell’estrazione, cioè il furto di preziosi segreti dal subconscio mentre si sogna. Le abilità di Cobb lo hanno reso un fuggitivo ricercato in tutto il mondo, ma ora Cobb ha una chance di redenzione: un ultimo lavoro potrebbe restituirgli la sua vita, ma solo se riuscirà a rendere possibile l’impossibile.

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Un poliziotto è stato torturato e ucciso e i suoi colleghi vogliono vendetta. Armati fino ai denti, raggiungono i gangster responsabili in una banlieue, ma durante il regolamento di conti si scatena l’Apocalisse. Quella vera. I morti ritornano, più feroci e affamati che mai. Poliziotti e criminali si ritrovano a dover contare l’uno sull’altro per sopravvivere.

24 SETTEMBRE

NIENTE PAURA

INNOCENTI BUGIE

10 SETTEMBRE

Film sull’identità nazionale nell’epoca delle “passioni spente”, nei tempi della Italia 2010 crisi radicale della politica. Il film racconta Genere: Documentario - in modo non ideologico, ma attraverso Regia: Piergiorgio Gay le storie personali di uomini e donne Con: Luciano Ligabue, comuni, di persone conosciute e dello Paolo Rossi, Fabio stesso Ligabue - colonna sonora del film Volo, Javier Zanetti e “narratore per eccellenza” - come siaDist.: BIM mo e come eravamo e quale Paese siamo diventati oggi. Durata: 85’

24 SETTEMBRE

Francia 2009 Genere: Horror Regia: Yannick Dahan, Benjamin Rocher Con: Claude Perron, Jean-Pierre Martins Dist.: Sony Pictures Durata: 90’

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L’ULTIMO DOMINATORE DELL’ARIA

LA HORDE 10 SETTEMBRE

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USA/GB 2010 Genere: Azione Regia: Ugo Fabrizio Giordani Con: Leonardo DiCaprio, Ken Watanabe Dist.: Warner Bros Durata: 142’

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USA 2010 Genere: Avventura Regia: M. Night Shyamalan Con: Noah Ringer, Nicola Peltz Dist.: Universal Pictures Durata: 103’

USA 2010 Genere: Azione Regia: James Mangold Con: Tom Cruise, Cameron Diaz, Maggie Grace Dist.: 20th Century Fox Durata: 110’

Aria, Acqua, Terra e Fuoco. Quattro nazioni coinvolte in una guerra brutale, inaugurata dalla Nazione del Fuoco. Dopo un secolo di combattimenti, si è persa ogni speranza di porre fine a questa ondata di distruzione. Ma il coraggioso Aang scopre di essere l’unico Avatar che può dominare tutti e quattro gli elementi e cercherà di ristabilire l’equilibrio in questo mondo dilaniato dalla guerra.

Quando June Havens nei corridoi di un aeroporto incontra Milner, non immagina cosa sta per accaderle. In procinto di fare da damigella alla sua amica April, June finisce in un intrigo con quella che si rivela una super-spia internazionale, che la conduce in un pericoloso viaggio intorno al mondo per proteggere un’invenzione che potrebbe rivelarsi la chiave dei problemi energetici del pianeta.

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ACCHIAPPAFILM 5


n dall’1

all’11 Settembre 2010 · Venezia

::di Maria Letizia Panerai

a m 7 6 Mostra Internazionale

S

i apre all’insegna del rinnovamento la 67ma Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia, con la presenza di 23 opere in prima mondiale. Bisogna dunque andare a Venezia per scoprire quei film ed anche una nuova generazione di registi, la cui età media

Roma in occasione della presentazione del programma lagunare; sono registi, ha aggiunto Muller, che quando fanno un nuovo film, non lo fanno somigliante al precedente ma rischiano tutto e, rischiando, fanno andare avanti loro stessi ed il cinema. Giovane è anche la madrina di questa edizione: Isabella Ragonese.

Paolo Baratta e Marco Mueller

è 47 anni: è quanto ha dichiarato Marco Muller, Direttore della Mostra dal 2004, durante la conferenza stampa di fine luglio a

CURIOSITÀ

tutti i numeri del Festival ed il Festival in numeri Nell’ottica del rinnovamento, non è stata solo la Sezione Orizzonti a reinventarsi, ma la Mostra tutta, facendo appello a registi che sperimentano tutto ciò che la cultura visiva di oggi può offrire, mettendo a confronto opere innovative negli stili e negli sguardi sul mondo, rispecchiando un modo di attingere alla contemporaneità. Sono 23 i film in Concorso, 27 Fuori Concorso, 21 nella Sezione Orizzonti e 12 in Controcampo Italiano; ciò è stato il risultato di

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6 ACCHIAPPAFILM

una selezione di 4.251 pellicole presentate da 102 paesi (contro i 74 del 2009). Venezia 67, dunque, non è soltanto cinema italiano: si contano infatti 34 paesi partecipanti alla Mostra (contro i 27 del 2009), con una forte presenza di film americani, francesi, spagnoli, cinesi e giapponesi, nonché una prima volta mondiale per la Repubblica Dominicana. Molti gli sponsor, alcuni storici, per un budget di spesa di 12 milioni di euro, di cui 7 di contributo statale.

L’attrice, appena ventinovenne, ha già alle spalle un’intensa attività di autrice e scrittrice teatrale, oltre ad essersi imposta nel 2008 in “Tutta la vita davanti” di P. Virzì e nel 2009 proprio a Venezia in “Dieci Inverni” di V. Mieli; quest’anno ha vinto due nastri d’argento per “La nostra Vita” di Luchetti e “Due vite per caso” di Amodio. E in un Festival che promette tanta innovazione, la Giuria Internazionale non poteva che essere presieduta dal grande Quentin Tarantino, affiancato da illustri giurati, tra i quali i nostri registi Luca Guadagnino (“Io sono l’amore” - Sezione Orizzonti 2009) e Gabriele Salvatores. Ma questa 67ma edizione del Festival si apre anche nel rispetto

Black Swan


d’Arte

Il Festival del cinema più antico del mondo resiste ai segni del tempo, perché Venezia rappresenta quel grande laboratorio di chi il cinema lo fa e non solo di chi il cinema lo vuole far vedere: parola di Marco Muller.

Cinematografica

della tradizione: è a Venezia che la forma - festival è nata nel 1932, dando vita alla prima vetrina mondiale d’arte cinematografica e di costume, che negli anni ha saputo mantenere intatto il suo grande fascino, per nulla intaccato dal clima di austerity di cui ha parlato Paolo Baratta, Presidente della biennale, annun-

La presenza ana itali È una dato sicuramente innegabile la massiccia presenza di film italiani al Festival. Il calendario prevede ben 41 pellicole italiane distribuite tra le varie Sezioni, di cui 4 in Concorso: “Noi credeLa pecora nera

Quentin Tarantino

ciando il mantenimento dello stesso allestimento scenografico, il rinvio al 2012 dell’inaugurazione del Nuovo Palazzo del cinema e la sostituzione in serata di apertura della lussuosa cena sulla spiaggia con un più sobrio buffet all’Excelsior. La Mostra si apre il 1 settembre con “Black Swan” di Aronofsky, Leone d’oro nel

La passione The Tempest

2008 per “The Wrestler”, e si chiuderà l’11 settembre con “The Tempest” di Julie Taymor; è stata inoltre annunciata una proiezione a sorpresa per il 6 settembre. Infine, per quanto riguarda la Sezione Orizzonti, quest’anno non premierà soltanto lungometraggi, avendo inglobato nel suo ambito anche le opere “fuori formato” alla luce di un più ampio e dinamico linguaggio verso le nuove vie espressive che confluiscono nel cinema.

vamo” di Martone, “La passione” di Mazzacurati; “La solitudine dei numeri primi” di Costanzo e “La pecora nera” di Celestini. Ma molti sono i nomi di illustri registi italiani che partecipano anche Fuori Concorso: da Placido a Bellocchio, da Incerti a Tornatore, da Greco a Salvatores. Infine, un’altra grande vetrina tricolore è rappresentata da Controcampo Italiano, alla sua seconda edizione (la prima fu vinta da “Cosmonauta” della Nicchiarelli, quest’anno in giuria): il film di apertura sarà “I baci rubati” di Roberta Torre. Presidente di giuria l’attore Valerio Mastandrea.

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tilde corsi e gianni romoli presentano

UNA STORIA VERA

RACCONTATA DA CHI l HA VISSUTA VINICIO MARCHIONI  CAROLINA CRESCENTINI GIORGIO COLANGELI

UN FILM DI

AURELIANO AMADEI

A SETTEMBRE AL CINEMA www.20sigarette.it

Regione Lazio


L’omaggio a Gassman,

“l’innovatore”

L

’omaggio che la Mostra tributa a Vittorio Gassman avviene a dieci anni dalla sua prematura scomparsa e nel giorno del suo genetliaco: il Festival apre infatti i battenti proiettando in anteprima di serata il film “Vittorio racconta Gassman, una vita da Mattatore”, ideato dal figlio Alessandro e diretto da Giancarlo Scarchilli. Il lungometraggio, grazie a materiali inediti, di repertorio e a filmini di famiglia, ci regala

un percorso oltre che professionale anche umano dell’attore, con una serie di testimonianze di colleghi ed amici che ne tracciano un profilo di artista poliedrico ed estremamente innovativo. La proiezione è preceduta il 31 agosto dalla versione restaurata di “Profumo di donna”, il film di Dino Risi del 1974 che ebbe una nomination all’Oscar e che valse a Gassman il premio come miglior attore a Cannes ed il David di Donatello. Ma Gassman fu innanzitutto un grande attore di teatro (celeberrimo il suo Amleto), oltre che un volto noto della nostra televisione. Il termine “mattatore”, usato in gergo teatrale per indicare quell’attore che riesce a convergere su di sé tutta l’attenzione del pubblico, è stato anche il nome di un programma televisivo

La situazione comica (1937-1988) Il nostro cinema comico, seppur abbia sempre influito in termini positivi sull’economia della produzione cinematografica del nostro paese, non è mai stato celebrato con il giusto peso dalla critica, anzi in certi casi decisamente etichettato come una sorta di cinema popolare di serie B. Il fatto che la Mostra dedichi a questo genere una retrospettiva, rappresenta sicuramente un omaggio se non addirittura il segno che i tempi stanno cambiando. “La situazione comica (1937-1988)” si divide in due programmi: il primo legato al cinema del passato con la proiezione di 17 pellicole che vanno dagli anni ‘30 sino alla Guardie e ladri metà degli anni ‘70, con attori del calibro di Macario, Scotti, i fratelli De Filippo, Taranto, Totò, Fabrizi, Chiari ed ovviamente Manfredi, Sordi, Vitti e tanti altri. L’altro programma, legato al decennio a cavallo tra la fine degli anni ‘70-‘80, include 7 lungometraggi che sono dei veri cult, da “Febbre da cavallo” di Steno (1976) a “Compagni di scuola” di Carlo Verdone (1988).

Da Venezia a Roma Anche quest’anno, nell’ambito dell’evento “Da Venezia a Roma”, in diverse sale della capitale ed in anteprima assoluta, verrà proiettata una ricca selezione di pellicole in lingua originale con sottotitoli in italiano, presentate in occasione della 67ma Mostra Internazionale d’arte Cinematografica. La rassegna, arrivata alla XVI edizione e promossa da ANEC Lazio a partire dal 13 sino al 21 settembre, sarà per il

ro o ’ d e n o e L Il era i r r a c a l l a Il leone d’oro alla carriera sarà attribuito al regista e produttore asiaticohollywoodiano John Woo, alla sua quarta volta a Venezia, per il suo linguaggio innovativo, ricco di tensione figurativa ed energia, che ha saputo far coincidere Oriente ed Occidente accostando a valori classici della filmografia il ritmo e le coreografie delle arti marziali, rinnovando radicalmente lo stile dei film d’azione. Regista e produttore sia in Asia che ad Hollywood, Woo è anche noto autore di videogiochi e romanzi a fumetti. Tra i suoi film hollywoodiani più noti ricordiamo: “Nome in codice: Broken Arrow” (1996) con un cattivissimo John Travolta, “Face/ Off” (1997) sempre con Travolta e Nicolas Cage e “Mission Impossible II” (2000) con Tom Cruise.

a puntate del ‘59, in cui Gassman diede tali e variegate prove della sua incommensurabile bravura, che quel termine diventò il suo soprannome. “Il mattatore” fu anche il titolo di una commedia di Dino Risi del 1960, di cui Gassman ne fu l’istrionico protagonista e che seguì di poco la sua perfomance ne “I soliti ignoti” di Monicelli, consacrandolo nei ruoli comici della cosiddetta commedia all’italiana.

pubblico romano un consolidato appuntamento con la cultura e l’arte cinematografica del Festival lagunare, svolgendosi quasi in contemporanea con la magica atmosfera della premiazione del Leone d’Oro. Resta invariato il costo del biglietto. Per saperne di più consultate il sito: www.agisanec.lazio.it, oppure scrivete a anec@agisanec.lazio.it o telefonate allo 06 4451208.


n dal 3 Settembre nei cinema

COVER STORY*

K a r a La leggenda c

THE

::di Andrea Giovanni Sorge

A colpi di arti marziali il regista Harald Zwart riscrive la moderna favola metropolitana di formazione e riscatto che appassionò i giovanissimi degli anni ’80.

G

li esami non finiscono mai, recita un vecchio adagio. Deve valere lo stesso anche per i mitici anni ’80. Non si arresta infatti l’operazione-nostalgia che ne rispolvera i fasti, ne rilancia le mode, ne riscopre i miti. Il cinema, da sempre occhio sul mondo, non

può certo non tenerne conto, soprattutto in tempi di corsa al remake come questi. C’è una serie cinematografica che più di altre ha tenuto incollati agli schermi milioni di adolescenti: Karate Kid. Nel primo episodio l’allora adolescente timido Ralph Macchio trovava la propria strada e la propria forza scoprendo le arti marziali,


t e K i d continua imparando a gestire il proprio corpo attraverso la concentrazione e la disciplina, difendendosi da torti e sopraffazioni e scoprendo sé stesso. Ad aiutarlo nel difficile cammino di formazione sportiva ed esistenziale, un vecchio saggio, maestro severo ma paziente. Tutti elementi che ritroviamo in questo rifacimento in salsa black.

Dre ha dodici anni - l’età è stata abbassata per meglio accattivarsi le simpatie dei giovanissimi -, e si è da poco trasferito a Pechino dalla natia Detroit con sua madre. Spaesato, sradicato dalle vecchie abitudini, senza amici, alle prese con una nuova vita e una nuova scuola, Dre trova nella compagna di classe Mei Yin un’amica preziosa. La faccenda non va giù a Cheng, il bulletto della classe, che prende di mira Dre e lo manda letteralmente al tappeto a colpi di kung fu davanti a tutti . Il cammino di Dre verso l’ovvia rivalsa sarà tortuoso e costellato di difficoltà. Determinante sarà l’incontro con Mr Han - personaggio anch’esso ringiovanito rispetto al vecchio maestro -, portiere di condominio ma in realtà maestro esperto di Kung fu, che lo inizierà alle arti marziali e lo aiuterà a vivere la sua giovane vita senza più paure, prendendosi tutte le rivincite del caso. E, proprio come nell’originale, le interminabili e faticose sessioni di allenamento sono al centro del film. “Metti la cera, togli la cera” è stato sostituito dal più cool “Metti il giacchetto, togli il giacchetto”. Restano i vecchi cliché, efficaci perché aggiornati con un linguaggio più “urban” e verosimile: l’imperturbabilità del maestro, l’impazienza dell’allievo, la saggezza contro l’irruenza. Ed infine la muraglia cinese come gigantesca, suggestiva palestra dove provare e riprovare mosse segrete, colpi e parate. Scenograficamente impeccabile, la grande macchina di The Karate Kid - La leggenda continua funziona anche grazie al cast. Nei panni del ragazzino Jaden Smith, figlio di Will Smith E Jada Pinkett, già al fianco del padre nel toccante La ricerca della feli-

CURIOSITÀ • Tutto suo padre - Proprio come papà Will il piccolo Jaden vuole imporsi, oltre che come attore, come rapper. Suoi infatti i contributi rap nella canzone portante della colonna sonora “Never say never” al fianco di Justin Bieber, altra baby star. • Un po’ di confusione - A dispetto del titolo, l’arte marziale che il protagonista apprende in questo remake non è il karate - nato in Giappone - ma il kung fu, originario della Cina. • Dove l’ho già vista? - Taraji P. Henson, nel film la madre del piccolo protagonista ha preso parte a numerose serie televisive di successo quali Dr. House - Medical Division, CSI: Scena del crimine, Boston Legal. • Omaggi in musica - La canzone “You’re the Best” di Joe “Bean” Esposito, che nel primo Karate Kid era la canzone principale, è stata usata nel remake per promuovere il trailer .


Jackie Chan e Jaden Smith

cità del nostro Gabriele Muccino, si dimostra degno figlio di cotanti genitori, dando prova di un talento recitativo precoce e felicemente lontano da smancerie e carine-

EXTRA

CHE FINE HA FATTO RALPH MACCHIO?

È stato uno degli attori adolescenti simbolo degli anni ‘80. E non solo per Karate Kid. Giovanissimo, l’italoamericano Ralph Macchio debutta nella serie televisiva di successo La famiglia Bradford. La grandissima occasione per il cinema arriva con il cult I ragazzi della 56esima strada di Francis Ford Coppola. Dividendo la scena con Patrick Swayze, Matt Dillon, Emilio Estevez e Tom Cruise, Macchio raggiunge precocemente lo status di celebrità. Sarà Wenwen Han infatti il protagonista dei primi tre episodi di Karate Kid - come protagonista del quarto, di e Jaden Smith minor successo, verrà scelta una ragazza: Hillary Swank - ma anche di Mississippi Adventures. Qui, nei panni di un giovane chitarrie tipiche dei baby-attori. Pat Morita rista, in una scena rimasta famosa sfidava E non c’è neanche bisogno di rimarcare e Ralph Macchio a colpi di assolo - seppur “doppiato” dal quanto la scelta di Jackie Chan come tuchitarrista Ry Cooder - l’indiavolata legtor del ragazzo si dimostri vincente: basta genda del rock Steve Vai. Poi, come sucgettare uno sguardo sull’imponente filcede spesso nell’ambiente, la sua stella si mografia dell’attore cinese per accorgersi è un po’ offuscata. L’ultima apparizione di quanto sia una vera e propria autorità importante risale al 1992 con Mio cuginel campo dei “kung fu movies”. no Vincenzo, dove però già la scena gli Distanziandosi stilisticamente dall’originaveniva rubata da Marisa Tomei, vincitrile senza però tradirne l’edificante chiave di ce dell’Oscar. Da allora per Macchio solo lettura del sottotesto, questo nuovo Karafilm indipendenti, un po’ di televisione, il te Kid ha tutte le carte in regola per piacedebutto come regista di corti. Ora, in conre sia ai fans dell’originale, ormai cresciuti, comitanza col nuovo Karate Kid, è in uscita il documentario autobiografico “Wox off, fuck che ai nuovi. Si parla già di un sequel, e c’è off”, in cui Macchio, racconta della sua condizione di ex-famoso. Con grande autoironia. da scommetterci che non sarà l’unico.



n dal 10 Settembre nei cinema

PRIMA VISIONE* ::di Emanuela Andreocci

La solitudine dei Un po’ di stupore, (oppure di ingenua perplessità), forse l’hanno provato in molti di fronte alla copertina del romanzo di Paolo Giordano: cos’è La solitudine dei numeri primi? Chi ha affrontato la lettura ha sicuramente avuto una risposta, chi invece non ne ha ancora avuto l’occasione potrà spiegarselo vedendo l’omonimo film tratto dal libro che sarà presentato in concorso alla Mostra di Venezia. I due protagonisti sono esattamente come dei numeri primi, i numeri naturali che, maggiori di 1, sono divisibili soltanto per 1 e per se stessi. Alice e Mattia, infatti, i due protagonisti della storia interpretati, nel film di Saverio Costanzo, dalla bravissima Alba Rohrwacher e dall’esordiente Luca Marinelli, sono anime affini, con stesse caratteristiche, stesse problematiche, stesso passato da voler lasciare alle spalle e una vita davanti ma, ed ecco che si spiega la loro solitudine, le loro similitudini alla fine lasciano spazio al tremendo divario che li separa e alla fine le differenze e la distanza che intercorrono tra i due hanno la meglio. Alice da ragazzina frequentava svogliatamente una

Luca Marinelli, Isabella Rossellini e Alba Rohrwacher

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scuola di sci per far contento il padre. Un giorno nebbioso, senza voglia e stimoli, rimane sola e va fuori pista. Consumata dalla paura e terrorizzata, è vittima di un drammatico incidente che, pur non costandogli la vita, la segna per sempre, non solo per il trauma subito ma per la zoppia che non potrà essere curata e che la accompagnerà nel corso degli anni. Anche Mattia da piccolo subisce un trauma, dovuto ad una sua scelta irresponsabile. Mentre lui è un ragazzetto sveglio e intelligente, Michela, la sua sorella gemella, è ritardata e questo gli causa le prese in giro da parte dei compagni. Una sera, invece di portarla alla festa dove stava andando, la lascia in un parco, promettendole che sarebbe tornato a prenderla presto. In realtà, Michela non verrà più ritrovata. Come nel romanzo, anche nel film la città che fa da sfondo alla vicenda è Torino, città che non viene mai menzionata in modo esplicito ma a cui si può facilmente arrivare per la simmetria delle sue costruzioni e per alcuni particolari che vengono evidenziati. E sullo scenario della città della Mole le vite dei due bambini, che nel frattempo sono cresciuti e diventati prima adolescenti e poi adulti, ovviamente si incontrano. Da ragazza Alice porta ancora su di sé il peso di quel tremendo incidente ed è anoressica. Grazie però all’interesse dimostrato per lei da Viola, una sua compagna di classe

molto popolare, entra in un gruppo di amici e conosce Mattia, taciturno, introverso


Così simili eppure così diversi e soli: il paradossale incontro di due numeri primi di nome Alice e Mattia.

numeri primi ba e autolesionista. Tra i due nasce un’amicizia molto particolare e atipica: i due ragazzi, infatti, vivono autonomamente e autonomamente gestiscono la propria vita, ma nello stesso tempo, di tanto in tanto, tornano sempre a cercarsi. Il loro legame dura anche una volta finito il liceo, quando Mattia si iscrive a matematica e Alice coltiva la sua passione per la fotografia. Una lite e due avvenimenti importanti sconvolgono la loro relazione, che il tanto atteso bacio sembrava avere finalmente coronato: dopo un litigio, infatti, Mattia decide di accettare il posto di lavoro in Scandinavia, dove si trasferisce da solo, e Alice sposa Fabio, il medico conosciuto in ospedale durante le visite alla madre morente. Ma un altro evento li riavvicinerà, seppur momentaneamente: Alice in ospedale ha infatti intravisto una ragazza molto simile a Mattia, e pensa che possa essere sua sorella. Senza anticipargli nulla, chiede al ragazzo di rientrare in Italia e Mattia accorre al suo invito. Un altro bacio farà scoprire ai due che il loro amore non è ancora finito, ma la solitudine a cui sono destinati è sempre più forte e, proprio come due numeri primi gemelli (i numeri primi separati tra loro solo da uno), i ragazzi sono destinati ad essere attratti senza possibilità di unione definitiva.

L’Al di una nuova era La rapida ascesa della Rohrwacher

Alba Rohrwacher, di madre italiana e padre tedesco (il cognome ne è una prova!) è senza ombra di dubbio una delle rivelazioni degli ultimi anni del cinema italiano. Nata a Firenze nel 1979, il suo primo approc-

CURIOSITÀ

• Premi - La solitudine dei numeri primi, romanzo di esordio di Paolo Giordano, ha vinto il Premio Strega e il Premio Campiello Opera Prima nel 2008. • Torino - Anche la vita di Paolo Giordano, come quella dei due protagonisti, si svolge a Torino: nato a San Mauro Torinese, nella città della Mole ha frequentato prima il liceo e poi l’università. • Questioni di... fisica - La colonna sonora doveva inizialmente essere curata da Alan Silvestri. La produzione ha poi deciso di affidarla a John Debney. • Saverio Costanzo - Figlio del celebre volto televisivo Maurizio Costanzo, Saverio Co-

stanzo, classe ‘75, ha alle spalle già tre lungometraggi tra cui figura Private, che gli ha fatto conquistare il Pardo d’oro al Festival di Locarno nel 2004, il Nastro d’Argento e il David di Donatello nel 2005. Gemelli - Mattia da piccolo abbandona sua sorella gemella, ma la vita gli darà la possibilità di incontrare un’altra “gemella”, Alice: i due ragazzi, infatti, sono numeri primi gemelli, i numeri primi che, divisibili solo per uno e per se stessi, sono separati tra di loro solo da un unico numero. • Cast - Ad affiancare Alba Rorhwacher e Luca Marinelli ci saranno anche Filippo Timi e Isabella Rossellini.

cio allo spettacolo avviene in direzione del teatro, frequentando l’Accademia dei Piccoli di Firenze, poi nel 2003 passa al cinema e si diploma presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Dopo diversi progetti, tra cui anche la partecipazione ad un videoclip dei Tiromancino, nel 2004 esordisce sul grande schermo con L’amore ritrovato di Mazzacurati. Il successo non tarda ad arrivare e il 2007 costituisce un anno fondamentale per la sua carriera: viene infatti notata per il ruolo di sorella di Elio Germano e Riccardo Scamarcio in Mio fratello è figlio unico di Daniele Lucchetti e l’interpretazione della figlia di Antonio Albanese e Margherita Buy in Giorni e nuvole di Soldini le fa vincere il David di Donatello come migliore attrice non protagonista nel 2008. L’anno successivo vince nuovamente il David di Donatello, ma questa volta per il ruolo di protagonista nel film Il papà di Giovanna di Pupi Avati. Nel 2010 è tornata a lavorare con Soldini per Cosa voglio di più accanto a Pierfrancesco Favino e Giuseppe Battiston. Le sue notevoli capacità interpretative, unite ad un viso decisamente particolare e ai delicati colori che la contraddistinguono, la manterranno a lungo sulla cresta dell’onda e le permetteranno di accrescere sempre di più il suo già importante curriculum. Con lei, si può dire, è spuntata l’Alba di una nuova era.

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*PRIMA VISIONE

dal 3 Settembre nei cinema N

::di Andrea Giovanni Sorge

E R E H W E M

SO

La vita di un attore non è tutta rose e fiori. Sofia Coppola ci scorta nella solit udine di una star in cerca di sé, e di calore umano. Commuovendoc i.

N

on luoghi. Avamposti sperduti, “somewhere”: da qualche parte, del mondo o della mente, in cui rifugiarsi e rinchiudersi, estraniandosi dalla realtà. Spesso perdendo il contatto con la stessa. E in una di queste zone-limbo che ritroviamo, sperduto e

annichilito, il protagonista di Somewhere, quarta regia della più talentuosa delle figlie d’arte di Hollywood, Sofia Coppola. Raffinato ed estetizzante ne Il giardino delle vergini suicide, intellettualistico e cerebrale in Lost in translation, storiograficamente impertinente nell’ultimo Marie Antoinette, lo sguardo

Stephen Dorff e Elle Fanning

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registico della Coppola prosegue la sua personale indagine sui moti dell’essere e dell’apparire. Nel mirino della sua ricognizione in Somewhere stavolta finisce il dorato mondo dello spettacolo con tutte le sue contraddizioni: luci ed ombre, strass e stress, pubbliche virtù e privati squallori, trash e glamour. Johnny Marco è un attore dalla vita controversa e rumorosa, paparazzata e instabile: sesso, droghe, alberghi come case, bagni di folla, stuoli di assistenti come surrogato di una famiglia, sregolatezze assortite, lusso, sfrenatezza e tanta, troppa solitudine. A mandare in corto circuito il circolo vizioso della sua noia, l’inaspettata visita della figlioletta dodicenne. Lo scapestrato attore sarà costretto ben presto ad interpretare un ruolo ben più difficile e complesso di quelli portati sul grande schermo: quello di padre. Di Somewhere la stampa italiana ha parlato soprattutto per le scene girate in Italia. Vuoi per la ricostruzione meticolosa, fra kitsch d’autore e satira venata di malinconia, della serata dei Telegatti, cui una spaesata Sofia assistette con l’augusto genitore Francis Ford nel 2004. Vuoi per le comparsate di tante star e starlettes italiane, da Simona Ventura a Valeria Marini. Ovviamente Somewhere è molto, molto di più. È il racconto intimo di un ricongiungimento, di una rinascita. Johnny esce dal suo limbo dorato e asettico di divo tormentato per scontrarsi con il lato emozionale di sé, troppo a lungo represso, e riscoprirsi padre affettuoso e quindi uomo vivo. Le scene di routine fra padre e figlia, la loro quotidianità sospesa fra i timori generazionali e la voglia di conoscersi meglio, la routine dei piccoli gesti e dei dialoghi importanti e necessari colpiscono il cuore dello spettatore stabilendo

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CURIOSITÀ • Chi si vede - Nei panni di se stessi, oltre alla Ventura e alla Marini, anche l’attore Nino Frassica e il regista Maurizio Nichetti. • Una location extralusso - Le scene in piscina sono state girate nella suite presidenziale dell’Hotel Principe di Savoia a Milano, dove Sofia e il padre hanno realmente soggiornato nel 2004. • Tutto in famiglia - La colonna sonora di Somewhere è affidata ai Phoneix, al cui leader Thomas Mars la Coppola è legata sentimentalmente. • Citazioni - Ad ispirare la Coppola per Somewhere sono stati Toby Dammit di Federico Fellini (un episodio di Tre passi nel delirio, un film collettivo del 1968) e Paper Moon di Peter Bogdanovich.


EXTRA L’ALTRA SOFIA Come regista non la ferma nessuno. L’Oscar per la migliore sceneggiatura originale vinto nel 2003 con Lost in translation ha definitivamente consacrato Sofia Coppola nell’olimpo dei nuovi registi hollywoodiani più amati dal pubblico, dagli addetti ai lavori e soprattutto dalla critica. E come attrice che Sofia Coppola non è riuscita ad imporsi, fino ad abbandonare, almeno per il momento, le scene e dedicarsi esclusivamente alla regia. Ha incominciato giovanissima ricoprendo minuscoli ruoli - spesso non accreditati - nei film del padre, il pluripremiato regista italoamericano Francio Ford Coppola: Il padrino, Il padrino - Parte II, I ragazzi della 56ª strada, Rusty il selvaggio, The Cotton Club, Peggy Sue si è sposata. Il ruolo più importante da lei ricoperto resta quello di Mary Corleone nell’ultimo capitolo della trilogia de Il padrino, sempre diretta dal padre. Chiamata all’ultimo secondo per sostituire Wynona Ryder che aveva abbandonato il set, Sofia ricevette critiche durissime per la sua interpretazione, tanto da meritare il temuto Razzie Award come peggior attrice del 1990. Da allora, salvo qualche cammeo in film indipendenti e un’apparizione come ginnasta nel video Elektrobank dei Chemical Brothers, ha praticamente smesso di recitare per inseguire la sua vera indiscutibile vocazione. Sofia, l’attrice è morta. Viva Sofia, la regista!

con esso un contatto emotivo prezioso. Stephen Dorff dopo anni di onoratissima gavetta ha azzeccato finalmente il ruolo della sua carriera. Forte di un’espressività naturalmente imbronciata e “maledetta”, regala un ritratto di star capricciosa e problematica efficacemente credibile come solo un giovanissimo Leonardo Di Caprio in Celebrity di Woody Allen era riuscito a fare. Quanto alla piccola Elle

Fanning, si dimostra degna sorellina dell’ormai adolescente Dakota: un talento di una precocità e di una professionalità quasi disarmanti. Sofia Coppola segue la sua creatura con dedizione e occhio vigile: ogni sentimentalismo o ridondanza è bandito così come snobistici interventi censori o facili moralismi. Tra riferimenti autobiografici e invenzioni narrative sempre anticonvenzionali, lo

star system di Sofia Coppola assurge al ruolo di grande metafora della vita. L’accendersi e lo spegnersi dei riflettori scandisce i tempi di maturazione dei suoi personaggi, tutto ci sembra più umano, più vero. E capiamo che il senso delle cose forse è da ricercarsi altrove. Somewhere, da qualche parte. Probabilmente dietro il sipario.


DAL 10 SETTEMBRE AL CINEMA


dal 10 Settembre nei cinema N

*PRIMA VISIONE ::di Luca Ticconi

Resident Evil: Afterlife

Il quarto episodio della saga tratta dal celebre videogame. Più ricco e spettacolare dei precedenti, si giova della stessa tecnologia 3D che ci ha regalato Avatar.

D

opo il primo incontro con il virus che trasforma ogni essere in uno zombie affamato (Resident Evil), è stata l’apocalisse a Raccoon

City (Resident Evil: Apocalypse), e poi lo spettro dell’estinzione per l’intera razza umana (Resident Evil: Extinction). Questo ultimo capitolo è pronto a spingersi nell’afterlife di un mondo senza più cre-

ature infette. A questo compito è votata l’eroina indistruttibile Alice (Milla Jovovich), che dovrà colpire al cuore la malefica multinazionale responsabile dello sfacelo, la Umbrella Corporation. Il quar-

Milla Jovovich

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to film comincia esattamente dove terminava il terzo, con Alice di ritorno in Alaska - l’unica zona sicura - dopo aver distrutto il distaccamento delle Umbrella del Nord America, e aver portato

CURIOSITÀ • Cani zombie - Anche in questo episodio non mancheranno gli orrendi dobermann non morti. Ma il regista assicura che il loro design sarà completamente rinnovato: le loro fauci aperte sapranno sorprenderci, come ben sa chi ha giocato a “Resident Evil 5”. • Questione di budget - Con i suoi 60 milioni di dollari di budget, Resident Evil: Afterlife risulta il capitolo più costoso della serie. Questo grazie anche all’implementazione della tecnologia 3D. • Riprese 3D - Il regista Paul W. S. Anderson ha parlato in maniera positiva dell’ingombro portato dalle nuove cineprese stereoscopiche. Sostenendo che l’uso di carrelli e gru, al posto delle oggi più comuni riprese con camera in spalla, sia una sorta di ritorno alla vecchia scuola cinematografica. • Un tocco alla Silent Hill - Il produttore degli effetti speciali Eric J. Robertson ha descritto il look del film come un contrasto tra i due estremi dell’oscurità e della luce, che potrebbe evocare le atmosfere di Silent Hill, la serie rivale di Resident Evil, giunta al cinema nel 2006 col film omonimo diretto da Cristophe Gans.

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con sé una serie di suoi efficientissimi cloni. Assieme alla fidata Claire Redfield (la stella del telefilm Heroes Ali Larter) in cerca del fratello disperso, e a un gruppo di improvvisati soldati, Alice muove in direzione di Los Angeles nella speranza di recuperare ulteriori sopravvissuti. La città mostra uno scenario infernale, di fuoco e distruzione, che rende illeggibile perfino la mastodontica scritta della un tempo potente industria cinematografica di Hollywood. Orde di zombie e altri mostri infestano le strade, ma c’è una piccolo frangia di non infetti, capeggiata dal temerario Luther West (Boris Kodjoe), un ex giocatore di basket che è riuscito a mantenersi vivo dalla propagazione del terribile T-virus. La brigata tenta allora di espugnare un carcere infestato da centinaia di creature assetate di sangue, dove sono intrappolati altri sopravvissuti, tra i quali anche il fratello di Claire, Chris Redfield, interpretato dal protagonista di Prison Break, Wentworth Miller. Mille trappole attendono Alice e i suoi compagni, insidiati dal supercattivo Albert Wesker, visto alla fine del primo film (ma questa volta gli presta il suo volto il ventiseienne Shawn Roberts). Non basterà l’aiuto della vecchia amica Jill Valentine (Sienna Guillory) per evitare il faccia a faccia con Wesker. Alice, privata dei poteri telecinetici del film precedente, avrà un’unica possibilità per sconfiggerlo. Resident Evil: Afterlife è diretto dal medesimo regista del capitolo numero uno, Paul W. S. Anderson, marito della stessa Milla Jovovic, nonché sceneggiatore degli altri episodi. Con questo film


EXTRA

I mille volti di Milla

Regina dell’action e della fantascienza cinematografica, potremmo definire Milla Jovovich l’erede di Sigourney Weaver, ma la sua bellezza ha ben poco di mascolino. Di origini ucraine, inizia la sua carriera come modella per le più grandi firme del fashion. Il suo primo ruolo importante risale al 1991 con Ritorno alla laguna blu. Parallelamente intraprende con discreto successo la carriera musicale, pubblicando il suo primo (e per ora unico) album The Divine Comedy. Il successo giunge in coppia con Bruce Willis nel fantascientifico Il quinto elemento per la regia di Luc Besson, e prosegue con Giovanna d’arco, affresco controverso dove spiccano le doti dell’attrice. Nel 2000 partecipa al film di Wim Wenders The Million Dollar Hotel. Straordinario il suo cameo in Zoolander l’anno successivo. Il 2002 dà l’avvio a Resident Evil, ma l’attrice si ritaglia il magnifico ruolo di rockettara punk nel delizioso Dummy. Ultimamente l’abbiamo vista in Ultraviolet e ne Il quarto tipo. I fan più accaniti possono seguirla su twitter.

la serie ci delizia dei suoi orrori in stereoscopia 3D, e lo fa attraverso la tecnologia più avanzata possibile. La stessa brevettata da James Cameron per Avatar, denominata Fusion Camera System. I debiti con la saga videoludica si fanno qui ancora più presenti, con evidenti richiami a Resident Evil 5, uscito nel 2008 per le console di nuova generazione. Assistiamo infatti a una mutazione del virus in tutto simile a quella del videogame, con tanto di bocche piene di mostruose pro-

Ali Larter, Wentworth Miller e Milla Jovovich

paggini. Fa inoltre la comparsa uno dei primi boss in cui ci si imbatte nel gioco, il poderoso omone incappucciato, armato di un’immensa ascia. Anche la presenza di Albert Wesker deriva direttamente dal videogame, dov’è il principale nemico, così come la comparsa di Chris Redfield, protagonista di quello. Ma le citazioni sono anche squisitamente cinematografiche: si notano parecchie rimandi alla saga di Matrix, con i cloni di Alice vestiti come dei ninja, con katana più taglienti

di quelle della Sposa in Kill Bill, che si lanciano da un grattacielo imitando “Trinity” di Carrie-Anne Moss. Il film promette di essere un salto in avanti rispetto al passato. Sin dal principio gli sforzi degli autori si sono concentrati nel rendere il film più grande e spettacolare, non solo grazie all’apporto delle tre dimensioni. “Questo è sicuramente, per me, uno dei più incredibili Resident Evil che abbiamo girato”, parola della protagonista Milla Jovovich.


FOCUSFEATURES PRESENTA UNA PRODUZIONE THISIS THAT/GREENLIT/SMOKEHOUSE ANTON CORBIJN GEORGE CLOONEY “THE AMERICAN”COSTUMIVIOLANTE PLACIDO CAST DI BEATRICE KRUGER DI SUTTIRAT ANNELARLABB THEKLA REUTEN PAOLO BONACELLI SCENOGRAFIE DIRETTORE DELLA MUSICHE MONTAGGIO DIMARK DIGBY FOTOGRAFIAMARTIN RUHE DIHERBERT GRÖNEMEYER DI ANDREW HULME PRODUTTORE PRODOTTO ESECUTIVOENZO SISTI DA ANNE CAREY JILLGREEN ANN WINGATE GRANT HESLOV GEORGE CLOONEY BASATO SUL ROMANZO SCENEGGIATURA DIRETTO “A VERY PRIVATE GENTLEMAN” DI MARTIN BOOTH DI ROWAN JOFFE DA ANTON CORBIJN UN FILM DI

TheAmerican-IlFilm.it

DAL 10 SETTEMBRE AL CINEMA INVIA UN SMS CON SCRITTO “FILM THE AMERICAN” AL 3404310022 E SCOPRI I CONTENUTI MOBILE* *Il costo applicato per l’invio di messaggi, per l’accesso e la navigazione al portale mobile è quello del piano tariffario del tuo gestore.


*PRIMA VISIONE

dal 10 Settembre nei cinema N

::di Andrea Giovanni Sorge

The American George Clooney killer in un thriller girato nella provincia aquilana. Un film prodotto ed interpretato dalla star hollywoodiana per tenere viva l’attenzione sulla terra devastata dal terremoto.

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irata per lo più in Abruzzo, The American è la nuova pellicola interpretata da George Clooney (qui riveste anche il ruolo del produttore), che ha così mantenuto la promessa fatta più di un anno fa: conferire una risonanza internazionale a quelle terre devastate dal terremoto. “Il nostro scopo è quello di aiutare le persone ad uscire dalle tendopoli per trovare dei posti caldi. In America, dopo l’uragano Katrina, tutti quanti hanno voluto dare una mano. E lo hanno fatto davvero. Ma il vero problema è che in Abruzzo, dopo tutto questo tempo, l’attenzione mediatica va decisamente calanGeorge Clooney do ed è come se quella tragedia a poco a poco stesse scomparendo dai radar. Ecco perché abbiamo deciso di girare in quei posti. Non vuol dire soltanto dare lavoro alla gente e permettere ad alberghi, catering e altre società di lavorare, significa soprattutto mantenere l’attenzione viva su quel posto”, ha sostenuto la star hollywoodiana. Il film narra delle vicende di Jack, un assassino solitario specialista nel proprio mestiere di sicario, nonché nella fabbricazione di armi. È il migliore, ma anche a lui può capitare di fallire. E quando in Svezia uno dei suoi lavori finisce molto peggio di quanto era stato preventivato, egli si convincerà che è arrivato il momento di chiamarsi fuo-

CURIOSITÀ

• CONTROL - Nella filmografia di Anton Corbijn spicca Control, film che ha riscosso un buon successo di critica nonché di pubblico. • LOCATION - The American è stato girato, dal settembre 2009 ai primi mesi di quest’anno, prevalentemente nella provincia aquilana. Più precisamente a Castel del Monte, Castelvecchio Calvisio, Calascio e Sulmona. • USCITA USA- Negli Stati Uniti il film uscirà il primo giorno di setElio Germano tembre. In Italia il 10.

ri. Non prima di aver accettato un ultimo incarico. Nell’attesa Jack si nasconde nella campagna abruzzese, in un paesino isolato, dove, fingendosi artigiano, si dedica ad una vita serena, lontana dai ritmi frenetici a lui tanto consueti. E comincerà ad apprezzare questa nuova condizione, tanto da stringere inaspettatamente rapporti con gli abitanti locali. E innamorarsi. Ma il suo nuovo, ultimo lavoro, assegnatogli da una ragazza belga (Thekla Reuten), si fa sempre più imminente e ciò gli creerà degli scrupoli che non saranno accettati dalle persone che fanno parte del mondo che vuole lasciarsi alle spalle.

Diretto da Anton Corbijn, regista noto soprattutto per videoclip e film musicali, The American è un thriller che prende spunto dal romanzo A Very Private Gentleman di Martin Booth. Fra gli interpreti, oltre ai già citati Clooney e Reuten, troviamo Bruce Altman, Irina Björklund e gli italiani Filippo Timi, Paolo Bonacelli (nei panni di padre Benedetto) e Violante Placido.

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dal 25 Agosto nei cinema N

Shrek e vissero felici e contenti

È tempo di tirare le somme in quella che probabilmente sarà l’ultima incarnazione cinematografica del beniamino Shrek. Ormai è rimasto ben poco dell’orco sporcaccione che ricordavamo nel primo film, dopo le imprese dei capitoli precedenti il nostro è diventato una celebrità nel mondo di Molto Molto Lontano. Accettata pienamente la paternità, Shrek si guarda allo specchio rimpiangendo un pochino il passato. Così chiede al subdolo nano Tremontino di concedergli un giorno da vero orco. Questi fa ben di peggio, ruba il giorno in cui Shrek è nato, generando un universo che ha fatto a meno di lui. Ciuchino è un asinello schiavizzato e stanco, Gatto con gli stivali è diventato obeso, Fiona non è mai stata liberata dalla torre e ora è a capo di un esercito che si batte contro il nuovo sovrano Trementino. Shrek deve riconquistarsi la loro amicizia, e il vero amore di Fiona per sperare di rimettere le cose a posto.

::di L. Ticconi dal 27 Agosto nei cinema

LETTERS TO JULIET

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Sophia è una ragazza americana che sogna di fare la scrittrice. Un viaggio a Verona cambierà la sua vita per sempre, coinvolgendola in uno scambio di lettere d’amore che i fidanzati di ogni latitudine si lasciano come da antica tradizione nell’appartamento che, si dice, fu proprio di Giulietta. La giovane attrice americana Amanda Seyfiend, sull’onda del successo ottenuto con Dear John, tratto dal best seller di Nicholas Sparks “Ricordati di guardare la luna”, torna alla commedia romantica tradizionale. Il romanzo delle sorelle Friedman come spunto, Vanessa Redgrave come coprotagonista ed il fascino senza tempo di un’Italia tutta da scoprire come sfondo fanno il resto e candidano Letters to Juliet ad essere il C’è post@ per te del nuovo millennio.

::di A. G. Sorge

INDOVINA CHI SPOSA SALLY

dal 27 Agosto nei cinema N

Rivelatasi al grande pubblico con La felicità porta fortuna, dopo una breve apparizione in An Education, Sally Hawkins ritorna alla commedia all’inglese. In Indovina chi sposa Sally è Maura, promessa sposa non troppo innamorata ad un uomo ricco. Irromperà nella sua vita Freddy, anche lui ad un passo dall’altare - e non è neanche la prima volta - e anche lui decisamente riluttante. Galeotta in questo caso sarà la sala di un albergo, scelta da entrambe le coppie per il ricevimento nuziale. Partirà proprio da lì una girandola di equivoci, fraintendimenti, scontri e situazioni paradossali che cambierà in evitabilmente le carte in tavola nella vita dei protagonisti. Per la regia di Stephen Burke, Indovina chi sposa Sally mette alla berlina tutti i luoghi comuni sul ::di A. G. Sorge matrimonio, dandone una chiave di lettura originale e non omologata.

dal 27 Agosto nei cinema

GIUSTIZIA PRIVATA

Clyde Shelton aveva avuto molto dalla vita: una bella famiglia, il proprio lavoro di ingegnere. Perde tutto in una giornata di straordinaria follia, quando dei criminali si introducono in casa sua uccidendogli barbaramente moglie e figlia. Tradito dal suo stesso avvocato, che in tribunale sceglie di patteggiare anziché sostenere il suo cliente, Clyde decide di farsi giustizia da solo, perdendo la lucidità e seminando vendetta a Philadelphia. Giustizia privata vede alla regia Felix Gary Gray (The Italian job, Be Cool) e nel ruolo del protagonista, l’affascinante Gerard Butler, sempre più lanciato nei ruoli da duro come già dimostrato in Rock&Rolla di Guy Ritchie. Dopo Charles Bronson e Mel Gibson, con Giustizia privata Hollywood ci regala un’altro giustiziere solitario, costretto suo malgrado a porsi al di sopra della legge con tutte le conseguenze del caso.

::di A. G. Sorge

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n dal 17 Settembre nei cinema

PRIMA VISIONE*

Cani & la vendetta di ::di Emanuela Andreocci

Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco! Gli acerrimi nemici di sempre si tendono la zampa per debellare il pericolo rappresentato dalla tremenda Kitty Galore.

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uella tra cani e gatti, si sa, è una rivalità di vecchia data, già portata sul grande schermo nel 2000 con il film di Lawrence Guterman. Ma cosa succede se ora i migliori amici dell’uomo si devono alleare con i loro acerrimi nemici felini in quello che diventa il secondo episodio della serie? In Cani & Gatti: la vendetta di Kitty, infatti, l’inaspettata unione tra i due diversi mondi avviene per fronteggiare insieme il pericolo costituito proprio dal felino del titolo. Kitty Galore, l’ex agente del servizio segreto di spionaggio MEOWS (il cui nome, soprattutto se pronunciato ad alta voce, è a dir poco onomatopeico!) che sta portando avanti il suo personale piano di conquista del mondo. Nel progetto, però, non c’è solo la sottomissione degli odiati cani, ma anche quella dei suoi amici felini ed ex colleghi. La terribile micetta, infatti, vuole ribellarsi contro tutto e tutti per il terribile incidente che le è successo quando, in un laboratorio di cosmesi, per scappare ad alcuni cani che le davano la caccia è finita in una vasca depilatoria dove ha perso tutto il suo pelo. Come se il suo amor proprio non fosse già stato abbastanza ferito, irriconoscibile, è stata an-

EXTRA

che allontanata dai suoi padroni. Se i gatti sono già abbastanza fumentini di loro, cosa può combinare chi non ha più niente da perdere ma anzi si vuole solo vendicare? La situazione, quindi, è da codice rosso e richiede un tempestivo ed efficiente intervento per debellare il pericolo. A far da contraltare alle vicende di Kitty c’è la situazione di Diggs, un ultra zelante pastore tedesco che agisce con le migliori intenzioni ma che non fa altro che combinare guai. Durante l’ultima operazione nella quale, con il suo compagno umano Shane, deve risolvere la crisi di un venditore di auto che, impazzito, vuole far saltare in aria tutto il salone, nella foga del momento si scaglia contro l’umano, terrorizzandolo a tal punto da fargli cadere dalle mani il detonatore... le conseguenze sono catastrofiche. Appartenendo allo stato, il povero Diggs viene rinchiuso in gabbia. Ma è proprio qui che ha la sua seconda possibilità: viene infatti contattato della DOG, la prestigiosa agenzia di protezione canina, che lo vuole nella squadra. All’interno dell’associazione, infatti , ritengono che abbia tutte le carte in regola per diventare un buon agente e che gli manchi solo la pratica del lavoro di squadra. Per far fronte alla minaccia di Kitty si formerà un insolito ed ete-

Altro che animali: tra situazioni ed ambienti umani, la salvezza del mondo è nelle zampe di cani & gatti! I protagonisti del film, pur essendo animali, vengono coinvolti in azioni e complotti dai toni decisamente umani, degni di 007 e dei suoi più acerrimi nemici. Ad accentuare tale grado di “umanizzazione” di personaggi ed eventi troviamo i due diversi quartier generali, che potrebbero benissimo, per ambienti e configurazione, appartenere alla CIA o a qualsiasi altra agenzia segreta. La sede della DOG (il centro delle operazioni canine di tutto il mondo), infatti, si presenta agli occhi di Digs e Butch, ma anche a quelli dello spettatore estraneo all’ambiente che vi accede insieme a loro per la prima volta, come un complesso e ben articolato edificio: c’è la sala attrezzi dove i cani si allenano al tapis-roulant, i bagni costituiti da una fila di idranti, il laboratorio, i monitor per la supervisione e il

controllo, l’ufficio di Lou. Lo scenografo afferma come gli schermi di sorveglianza ricordino quelli della supervisione aerospaziale, mentre l’arredamento retrò quello stereotipato dei film di spionaggio. La sede della MEOWS, pur presentando caratteristiche umane, è stata progettata invece pensando alla curiosità dei gatti per il nascondiglio e la sua forma sferica trae ispirazione dalle strutture ideate per far giocare i piccoli felini. L’idea alla base del film, e che si riscontra nel suo svolgimento, è che i piccoli animali, teneri e innocenti agli occhi dei loro padroni, abbiano una vita segreta e fortemente movimentata e che la salvezza del mondo sia nelle loro piccole zampe.


Gatti: Kitty 3D rogeneo gruppo: Diggs deve far coppia con Butch, un agente alpha della DOG che non lo vede di buon occhio, e i due verranno aiutati dall’inaspettata presenza di Catherine, agente segreto della MEOWS che metterà a disposizione le sue nove vite per l’operazione, e il socievole piccione spia Seamus. Il quartier generale della DOG è costituito secondo i canoni standard degli uffici segreti delle varie organizzazioni che siamo abituati a vedere in tutti i film di spionaggio. L’intento della pellicola e del suo regista Brad Peyton è infatti quello di dar vita ad uno sfrenato action-spy-movie, pieno di tutte le componenti e le caratteristiche che il genere richiede, dove però i protagonisti principali sono proprio i tremendi e pelosi rivali a quattro zampe. Il quartier generale, gli allenamenti a cui sono sottoposti gli agenti, le storie che li vedono coinvolti e i macchinari a loro disposizione sono degni di un qualsiasi film di James Bond, e il regista si richiama all’illustre personaggio anche pensando alla straordinaria alleanza tra cani e gatti, che echeggia infatti quella tra Bond e i Russi durante la Guerra Fredda. Se i cani sono i migliori amici dell’uomo, possono esserlo anche i gatti? Ma soprattutto, possono essere improvvisati amici tra di loro se uniti da un fine comune? Lo scopriremo presto nella nuova, elettrizzante commedia che mette insieme azione, animazione e digital puppetry all’avanguardia permettendoci di gustare tutto al meglio grazie al 3D.

CURIOSITÀ • Zerozerogatto - Le allusioni al mondo di 007 si palesano nel cameo di Roger Moore che nella versione originale doppia Tab Lazenby, il gatto in giacca e cravatta a capo della MEOWS. • Lavoro... da cani1 - Gli sceneggiatori del film rivelano che, durante le loro lunghe conversazioni sulla pellicola, si sono spesso messi a quattro zampe per mimare l’azione. • Lavoro... da cani 2 - Il produttore Johnsen ha notato come uno dei cani che interpretava Diggs sembrasse dispiaciuto durante le pause della lavorazione. • Con bambini e animali - Chris O’Donnel ricorda il vecchio detto secondo cui è consigliabile ad un regista non lavorare con bambini e animali. Nel ruolo di Shane, la sua prima scena prevedeva proprio la presenza di entrambi: “Il cane doveva salire su una culla, coprire il bimbo con la copertina e andare via; io dovevo solo dire una battuta. Ho pensato: “Il bambino è perfetto, il cane è perfetto... se non azzecco questa scena farò una pessima figura!””. • Il silenzio degli innocenti - Mr. Tinkles, il contorto felino sorvegliato speciale ad Alcatraz, nel nuovo episodio viene presentato come Hannibal Lecter ne Il silenzio degli innocenti: dietro le sbarre, con una maschera sul muso mentre ripropone la famosa battuta del Chianti. • Scene di finto insieme - Gli animali che compaiono nel film eseguono azioni specifiche ed hanno il loro specifico addestratore. Per evitare distrazioni e ricreare un ambiente affollato come la sede della DOG, si sono girate molteplici riprese della stessa scena, con uno o due animali alla volta, che poi sono state unite in fase di montaggio.

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ACCHIAPPAFILM 29


n dal 24 Settembre nei cinema

PRIMA VISIONE* ::di Emanuela Andreocci

Innocenti bugie

Gli opposti non solo si attraggono, ma si scelgono, si inseguono e vengono inseguiti. È quello che succede alla tranquilla casalinga Cameron Diaz quando incontra l’affascinante spia Tom Cruise.

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uello che in italiano è stato tradotto con il titolo di Innocenti bugie, nella versione originale ha un titolo molto più evocativo: Knight & Day, infatti, gioca sull’omofonia inglese fra “notte” e “cavaliere”, e si apre

a diverse interpretazioni e doppi sensi, riferendosi sia alla statuetta di un cavaliere che diventa il pretesto di frenetici inseguimenti in giro per il mondo, sia ai tempi di tali avvenimenti, che si succedono, per l’appunto, notte e giorno. Se June Havens, il personaggio interpre-

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30 ACCHIAPPAFILM

tato dalla bionda Cameron Diaz, potrebbe essere considerata una Cenerentola moderna, casalinga single e dalla vita priva del brio che desidererebbe ma che ha paura di ottenere, Roy Miller, le cui fattezze appartengono a Tom Cruise, non è certamente quello che potrebbe essere definito il principe azzurro, bello e integerrimo per antonomasia. Sulle qualità fisiche dell’attore, in realtà, non nutriamo nessun dubbio, e anche June è dello stesso parere. I due infatti prima si scontrano nell’aeroporto di Wichita, in Kansas, e poi si ritrovano nello stesso volo diretto a Boston, dove June ha la possibilità di apprezzare la sua figura e la sua prestanza. Quello che però la ragazza non sa è che quell’uomo così tanto affascinante e misterioso è una spia coinvolta in un intrigo internazionale in cui sono invischiati l’FBI e un ricco criminale spagnolo, tutti intenti a recuperare lo Zefiro, una nuova sorgente di energia perpetua che per le sue potenzialità attira l’attenzione dei potenti. A lei la scelta: quando i federali la verranno a

• Regista per donne da oscar - Due attrici di fama mondiale come Angelina Jolie e Reese Witherspoon hanno vinto il premio Oscar recitando in un film di Mangold, la prima per Ragazze interrotte, la seconda per Quando l’amore brucia l’anima. • Problemi di traduzione - Come spesso accade per i film che vengono importati nel nostro Paese, il senso originario del titolo si perde nella traduzione. Mentre infatti Knight & Day gioca sull’omofonia in inglese dei termini “notte” e “cavaliere”, l’italiano Innocenti bugie ci indirizza ad un genere di

cercare (cosa che succederà sicuramente vista l’entità della missione), potrà o negare di aver conosciuto Roy, per la sua sicurezza personale, oppure rischiare in prima persona e farsi coinvolgere nella frenetica e sregolata vita dell’uomo. In una pellicola di produzione hollywoodiana, con due protagonisti come Diaz e Cruise abituati, soprattutto il secondo, a missioni impossibili, non c’è neanche da domandarsi cosa sceglierà la bella casalinga, che in questo modo finalmente troverà il combustibile per accendere la sua spenta esistenza. Verrà quindi coinvolta in inseguimenti mozzafiato, giri intorno al mondo, fughe rocambolesche e sparatorie; tra Siviglia, gli Stati Uniti, Salisburgo, i due protagonisti si ritroveranno spesso a bivi dove la verità e la fiducia reciproca verranno messe a dura prova... James Mangold è il regista ideale per un action thriller di questo tipo in cui le romboanti vicende e le continue ellissi spazio-temporali non fanno altro che sottolineare l’avvenenza, la bravura e l’impegno, fisico e mentale, dei due protagonisti.

CURIOSITÀ

spionaggio “romantico”. • La coppia sullo schermo - la costruzione della coppia, sebbene con altro spirito, nuove dinamiche e accelerati tempi d’azione, richiama le passate coppie dello star system hollywoodiano come quelle presenti in molti film di Hitchcock o in Sciarada di Donen. • La coppia dietro lo schermo - James Mangold e la moglie Cathy Konrad sono inseparabili, nella vita e nel lavoro: lei ha infatti prodotto gran parte dei suoi film e gli fa anche da assistente personale.


Amore a 1000... miglia

dal 3 Settembre nei cinema N

Quella tra Erin (Drew Barrymore) e Garret (Justin Long) sembrava la classica storiella estiva, frizzante e piacevole quanto rapida e indolore. Invece i due ragazzi, dopo aver sperimentato la gioia dello stare insieme e aver capito che forse cercavano, e volevano, qualcosa di più l’uno dall’altro, si impegnano per abbattere le distanze che li separano. Erin, infatti, torna a San Francisco per terminare l’ultimo anno di scuola, mentre Garret resta a New York in attesa della tanto ambita promozione, ma i potenti mezzi tecnologici permettono ai due ragazzi di sentirsi continuamente: messaggi, webcam, aerei... tutto li aiuta a perseverare in quella che sta diventando una storia seria e importante. Quando sembra che tutto vada a gonfie vele e che niente possa ostacolare il loro amore ci si mette in mezzo il destino che, offrendo ad entrambi il lavoro dei proprio sogni, li divide ulteriormente: lei deve trasferirsi in California, mentre lui deve continuare a stare a New York... L’amore può superare mille miglia di distanza? ::di E. Andreocci

dal 3 Settembre nei cinema

Miral

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Il pittore-cineasta newyorkese Julian Schnabel, dopo il riuscito Lo scafandro e la farfalla, torna sul grande schermo con la drammatica storia di Miral, tratta dal romanzo La strada dei fiori di Miral della giornalista Rula Jebrea. La giovane palestinese interpretata da Freida Pinto, il noto volto di The millionaire, viene affidata dal padre, nel tentativo di preservarla dagli orrori della guerra e dalle possibili ripercussioni dell’attentato compiuto da sua zia, al collegio-orfanotrofio fondato da Hind Husseini. Qui la ragazzina ha la possibilità di crescere, studiare e seguire con passione le vicende del suo paese, ma, arrivata a diciassette anni, si rende conto che è giunto il momento delle decisioni importanti e di scelte che la potrebbero segnare a vita: continuare con l’istruzione, unico rimedio secondo Hind ai mali del mondo, o impegnarsi nella difesa del suo popolo?

::di E. Andreocci

dall’8 Settembre nei cinema N

20 sigarette

Tratto dall’omonimo libro scritto da Aureliano Amadei e prodotto dalla R&C Produzioni di Tilde Corsi e Gianni Romoli, 20 sigarette analizza da vicino la strage di Nassirya. Il film diretto dallo stesso Amadei non vuole essere una cronaca oggettiva di quello che successe, ma un racconto in soggettiva di quegli avvenimenti, fatto da colui che li ha vissuti in prima persona. Novembre 2003: Aureliano, un ventottenne anarchico e antimilitarista, precario nel lavoro e nei sentimenti, riceve all’improvviso l’offerta di partire per lavorare come aiuto regista alla preparazione di un film che si svolge in Iraq, al seguito della missione di pace dei militari italiani. Non farà in tempo a finire un pacchetto di sigarette che si ritroverà coinvolto nell’attentato alla caserma dei Carabinieri di stanza a Nassirya. Pur gravemente ferito, Amadei fu l’unico civile sopravvissuto di una strage che uccise ben 19 italiani. ::di A. Fresilli

dal 17 Settembre nei cinema

FRATELLI IN ERBA

Presentato in anteprima al Toronto Film Festival dello scorso anno, Fratelli in Erba racconta di due fratelli gemelli (interpretati entrambi da Edward Norton) dai caratteri opposti. Bill è un professore di filosofia stimato, colto nonché affascinante; Brady invece è un coltivatore di marijuana, come la madre, il padre e il nonno prima di lui, ha abbracciato ideali hippy. E si barcamena in affari più o meno leciti. Alla notizia della morte del fratello, Billy si vede costretto a tornare a casa, ritrovandosi così coinvolto in un piano escogitato dall’eccentrico congiunto per truffare un locale signore della droga. Diretto dall’attore e regista Tim Nelson Blake (che in questa pellicola interpreta anche un ruolo di contorno), Fratelli in Erba, il cui titolo originale è Leaves of Grass, oltre a Norton, annovera fra i suoi interpreti anche Richard Dreyfuss e Susan Sarandon.

::di A. Fresilli

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MARCO POCCIONI MARCO VALSANIA MEDUSA FILM presentano

GIORGIOPANARIELLO ENRICOBRIGNANO MAURIZIOCASAGRANDE CECILIADAZZI MICHELAQUATTROCIOCCHE LAURATORRISI FIORETTAMARI con la partecipazione di ELENARUSSO

Un film di

UGO FABRIZIO GIORDANI

DAL 17 SETTEMBRE AL CINEMA sharmelsheikh.msn.it


*ANTEPRIMA

dal 17 Settembre nei cinema N

::di Luca Ticconi

Sharm el Sheikh Un’estate indimenticabile

Una commedia sulla paura del licenziamento in tempi di crisi. Protagonista l’inedito duo Casagrande, Brignano, con un cattivissimo Panariello.

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opo aver realizzato un documentario di prossima uscita La questione nucleare, presentato allo scorso festival di Roma, il regista Ugo Fabrizio Giordani, in stretta collaborazione col fidato cosceneggiatore Alfredo Arciero, ha confezionato un film che racconta con i temi della commedia l’attuale crisi economica. In particolare gli ormai frequenti tagli di teste tra i lavoratori delle grandi aziende. Non è certo facile tirare avanti se si viene licenziati in età avanzata, senza più la sicurezza di un posto di lavoro. Questa è la situazione in cui si vengono a trovare Fabio Romano (Enrico Brignano) e il suo collega De Pascalis (Maurizio Casagrande), dirigenti di una società la cui Giorgio Panariello e Enrico Brignano

Enrico Brignano e Maurizio Casagrande

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ACCHIAPPAFILM 33


EXTRA

Il cinema italiano non è in crisi Ugo Fabrizio Giordani, autore di Teste di Cocco e Troppo Belli, riflette sulle contraddizioni del nostro cinema e ci parla del suo ultimo lavoro Quale pensi che sia l’attuale stato di salute del cinema italiano? Io credo che ci siano ottime idee ma manchino i soldi per fare prodotti diversi. La crisi del cinema italiano non esiste. Il problema è l’eccesso di offerta. Dovremmo espanderci al mercato internazionale con film di genere girati in inglese. Auspico che il nostro cinema si sprovincializzi e si parli di registi, non più di autori. Quindi largo ai giovani. Sì ma non a tutti. Ormai i finanziamenti sono quasi solo appannaggio delle opere prime, chiunque, con il giusto aiuto e le giuste conoscenze, può fare un film. Intanto il livello di disoccupazione nello spettacolo è elevatissimo, e le scuole di cinema nascono ovunque. Per questo io farei un albo professionale come per i giornalisti o i medici. Come ti trovi a lavorare per la televisione? E quali sono le differenze rispetto al cinema? Quando lavoro su soggetti miei mi considero anche autore del film, per il resto mi pongo unicamente come regista. In quel caso lavoro su commissione. Sono stato di recente al Roma Ficton Fest dove Andy Garcia ha ricordato che oggi i migliori prodotti americani sono quelli televisivi. La distinzione tra cinema e TV per me non ha senso. Nel 2004, l’anno prima di Troppo Belli, hai realizzato un film ancora inedito. Il film s’intitola Promessa d’amore. Finanziato interamente dallo stato, non è mai uscito per problemi legali tra la produzione e il ministero. Mi chiedo come non ci sia la buona volontà di recuperare i film non distribuiti, rientrando con i soldi delle trasmissioni TV. Parlaci del tuo film in uscita, Sharm el Sheikh - Un’estate indimenticabile. Non è un cinepanettone, e nemmeno un film alla Virzì. È una commedia sulla disoccupazione. Lo spunto viene da un mio amico che lavorava all’Alitalia, e dalla sera alla mattina è finito a casa. Questo fino a qualche anno fa era impensabile. Un tema piuttosto forte per una commedia. Il tema di fondo è serio. Ma gli elementi sono tanti, con una serie di personaggi che accontentano tutti i gusti. Alla base però c’è un film che cerca di raccontare, pur se in maniera lieve, la provvisorietà di questo momento, la perdita di punti di riferimento come il lavoro e la famiglia. Come ti sei trovato a gestire il mattatore Brignano? Forse dico un’assurdità, Alberto Sordi quest’anno avrebbe compiuto novant’anni e secondo me il suo vero erede è proprio Brignano. In questo film sarà una grande sorpresa, soprattutto in coppia con Maurizio Casagrande.

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34 ACCHIAPPAFILM

Laura Torrisi

gestione è passata nelle mani del cinico Saraceni, interpretato da Giorgio Panariello. Questo “furbetto del quartierino”, ha fatto strada grazie a denaro e conoscenze, e alla fine dell’estate deciderà chi licenziare tra i due poveri protagonisti. Entrambi, venuti a sapere della vacanza del furbetto nella bella Sharm

Michela Quattrociocche e Ludovica Bizzaglia

el Sheikh, lo raggiungono all’insaputa dell’altro, per pregarlo di mantenere il loro posto di lavoro. Perciò giungeranno alle più terribili ed esilaranti bassezze. Ma di mezzo ci sono le ripercussioni familiari. Da un lato la famiglia allargata di Fabio/ Brignano, composta dalla moglie Franca (Cecilia Dazzi), dalla figlia più grande Martina - interpretata dalla protagonista di Scusa ma ti chiamo amore, Michela Quattrociocche - alle prese con i tipici problemi dell’adolescenza, l’altra figlia Giulia, fidanzata con il figlioletto di Panariello. C’è anche una nonna sui generis, la dolce Camilla (Fioretta Mari) che invece di occuparsi di figli e nipoti preferisce giocare d’azzardo al casinò. Dall’altro lato, l’esilarante coppia formata da Casagrande ed Elena Russo, napoletani doc. Infine anche il cinico Panariello e la sua moglie bellissima, negli attraenti panni di Laura Torrisi (protagonista del film di Pieraccioni), stufa di essere trattata come un oggetto dal marito. La località egiziana teatro del film rappresenta perfettamente l’idea di paradiso a costo accessibile dell’italiano medio. La pellicola regala inoltre un omaggio esplicito a Una vita difficile di Dino Risi, film tra i più amati dal regista.


DAL 17 SETTEMBRE AL CINEMA


n dal 17 Settembre nei cinema

PRIMA VISIONE*

MANGIA, AMA ::di Andrea Giovanni Sorge

Dal regista della popolarissima serie tv Glee, Ryan Murphy, una storia vera raccontata coi toni di una favola dal retrogusto new age. Con una radiosa Julia Roberts.

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u avrai una lunga vita. Avrai molti amici. Farai molte esperienze. Perderai tutti i tuoi soldi... Stai tranquilla, riuscirai a riaverli tutti quanti, e un giorno tornerai a Bali e allora io ti insegnerò tutto quello che so”. Quante volte in un momento di sconforto avremmo voluto che qualcuno ci dicesse parole confortanti e piene di speranza sul nostro futuro? A pronunciare la profezia è un vecchio orientale dall’aria saggia di chi ha visto molte cose. Ad ascoltarlo, gli occhi attenti ed espressivi, i lunghi capelli lucenti ed il celeberrimo sorriso sfoderato davanti alla cinepresa, lei: Julia Roberts, che dopo il corale Appuntamento con l’amore ritorna protagonista assoluta - e attesa - di un film. Mangia Prega Ama è anche il titolo del libro autobiografico della scrittirice Elizabeth Gilbert dal quale il film è tratto. Importante il sottotitolo: Una donna cerca la felicità. Importante per capire lo spirito del film e meglio comprendere le ragioni che hanno spinto una donna apparentemente realizzata ad abbandonare tutto per inseguire in giro per il mondo... se stessa. Gli scettici rinuncino da subito alla caccia alle inverosimiglianze: la parola d’ordine “Tratto da una storia vera” spazza via ogni accusa di scarsa credibilità. Ma chi è Elizabeth Gilbert? È una donna come tante, sulla car-

CURIOSITÀ

Javier Bardem e Julia Roberts

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36 ACCHIAPPAFILM

• Locations di casa nostra - Le scene a Roma sono state girate a Piazza Navona, Piazza di Spagna, Campo De Fiori e a Villa Borghese. Quelle a Napoli sono invece state girate nel quartiere Forcella. • Un po’ di rock - Eddy Wedder, leader dei Pearl Jam, ha scritto per la colonna sonora di Mangia Prega Ama il brano Better Days. • Orgoglio italiano - Ar-

gentero non è l’unico italiano sul set. Le musiche originali sono infatti del compositore pisano Dario Marianelli, premio oscar nel 2008 per le musiche di Espiazione. • Cose fra amici - Fra i produttori di Mangia Prega Ama oltre alla stessa Julia Roberts figura anche Brad Pitt, amico dell’attrice e suo partner sui set di The Mexican e Ocean’s Eleven.


PREGA,

IL BELLO DELLA TV Luca Argentero, un italiano per Julia

ta appagata da un lavoro gratificante e da un solido matrimonio. Ma nulla è per sempre: il matrimonio naufraga, un altro amore complicato lo segue a ruota... Elizabeth si ritrova sola e delusa dagli eventi, incapace di ritrovare la strada della felicità. Decide così di mollare tutto e tutti per fare quello che non ha mai avuto tempo, o modo, o voglia di fare: viaggiare. Un viaggio di scoperta da un emisfero all’altro del globo, un anno sabbatico, un temporaneo ma deciso arrivederci ai guai sentimentali alla madre, al lavoro. India, Italia, Bali: per ogni tappa nuove esperienze, nuovi incontri, nuovi sapori da appuntare scrupolosamente sul suo taccuino. Elizabeth ritornerà cambiata per sempre da quest’incredibile avventura. Inutile dire che sul cammino, prima dell’agognato happy ending, gliene succederanno di tutti i colori. Ed anche il suo cuore ferito, ricomincerà a palpitare per qualcuno... Mangia Prega Ama è molto più che una commedia turistica: è una festa per gli occhi, un’esplosione di colori, una grande cartolina illustrata che sprizza ottimismo e positività da ogni angolatura. È l’odis-

sea rosa - a piedi, in aereo o in bicicletta - di una donna sull’orlo della depressione che riscopre quanto possa essere bella la vita. A far da sfondo, alcuni fra i luoghi più belli e suggestivi della terra. Bellezze archittettoniche e bellezze naturali che danno un senso alla storia di questo romanzo di formazione in immagini, irresistibilmente ruffiano ma al contempo semplice e privo di inutili orpelli narrativi. Julia Roberts incanta e si fa di anno in anno più bella e luminosa, conferendo al suo personaggio uno spessore che i toni della commedia teoricamente non concederebbero. Ben nutrito anche il cast di uomini che le ruotano intorno, da Javier Bardem a James Franco a Billy Crudup fino al nostro Luca Argentero: il pubblico femminile non potrà che apprezzare. Tutti quanti comunque seguiranno con piacere Elizabeth/Julia nel suo percorso turistico-esistenziale fino alla suggestiva cascata di petali di rosa, in una delle scene meglio riuscite del film. Ridendo, piangendo crescendo ma soprattutto mangiando, pregando e amando con lei. In altre parole, vivendo. Dentro e fuori lo schermo.

Quello in Mangia, Prega, Ama nei panni di una guida turistica è un piccolo ruolo, certo. Ma in una produzione targata Hollywood. E dire che era poco più di un ragazzo quando entro nella casa più famosa d’Italia: quella del Grande Fratello. Una volta uscito però, Luca Argentero dimostrò subito di avere le idee chiare, limitando al minimo ospitate televisive e serate in discoteca - senza però privare le fans di un calendario hot realizzato per Max - per dedicarsi alla recitazione. Il primo ingaggio è nella fiction televisiva Carabinieri, sul set della quale conosce la futura moglie Myriam Catania. Il cinema, solitamente sospettoso nei riguardi dei personaggi di estrazione televisiva, gli apre le porte. Sarà per l’indubbia avvenenza, sibilano i maligni. Sbagliato. Con tenacia ed impegno, Argentero ha dimostrato film dopo film di avere talento. Francesca Comencini l’ha voluto per A casa nostra, Ozpetek ha puntato su di lui per Saturno contro. Nei successivi Lezioni di cioccolata, Diverso da chi? Solo un padre e Il grande sogno Luca da ottima prova di versatilità, passando con disinvoltura dalla commedia spumeggiante a quella agrodolce. Nel suo futuro immediato ci sono C’è chi dice no con Paola Cortellesi per il cinema e una fiction biografica sul pugile Tiberio Mitri per la tv. Bravo Luca!

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ACCHIAPPAFILM 37


QUATTRO NAZIONI, UN DESTINO

UN FILM DI

E

PRESENTANO UNA PRODUZIONE

“L’ULTIMO DOMINATORE DELL’EFFETTI ARIA”VISIVI (THE LAST AIRBENDER)

UN FILM DI COPRODUTTORE PRODUTTORI ESECUTIVI

COSTUMI DI

TRATTO DALLA SERIE “AVATAR: LA LEGGENDA DI AANG” CREATA DA

IN 3D IN CINEMA SELEZIONATI

MONTAGGIO DI

& ANIMAZIONE DI

SCENOGRAFIA DI

E E Lultimodominatoredellaria.it

MUSICA DI DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA PRODOTTO DA SCRITTO, PRODOTTO E DIRETTO DA

ANCHE IN D

DAL 24 SETTEMBRE AL CINEMA


dal 24 Settembre nei cinema N

*PRIMA VISIONE ::di Alessandro Fresilli

L’ultimo dominatore

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dell’aria Cambio di genere per Shyamalan, che dai thriller passa al fantasy. Strizzando l’occhio alle filosofie orientali e ai combattimenti spettacolari.

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a sempre le storie che sento realmente mie sono quelle che riguardano i temi psicologici e i film di arti marziali. Dopo avere girato molti lungometraggi di un certo tipo volevo provare a fare qualcos’altro, perché è bene cambiare, insegnare a me stesso cose nuove e fare qualcosa di completamente diverso. Quindi la scelta era obbligata: sono uno di quei tipi che hanno una statua di Bruce Lee in ufficio e hanno visto Operazione Drago dozzine

di volte”. Così M. Night Shyamalan ha annunciato la sua pausa dalle dinamiche che lo hanno reso famoso in tutto il mondo, per potersi dedicare a questa nuova pellicola, che non si limita solo a dirigere, ma anche a sceneggiare (l’idea è stata presa da una serie animata) e produrre. La storia è ambientata in tempo lontanissimo, in un pianeta diviso fra quattro nazioni: le tribù dell’acqua, il regno della terra, i nomadi dell’aria e la nazione del fuoco. Ognuno degli abitanti delle varie tribù è in grado di dominare uno dei quattro elementi attraverso le arti marziali e il misticismo. L’equilibrio che dura da secoli, viene però ben presto

Noah Ringer, Nicola Peltz e Jackson Rathbone

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Dev Patel

sconvolto dalle ambizioni della nazione del fuoco che, approfittando dell’assenza dell’Avatar, l’unico guerriero in grado di dominare tutti gli elementi contemporaneamente, decide di dare sfogo alla propria ambizione. L’Ultimo Dominatore dell’Aria si svilupperà intorno alla rivelazione dell’eroe, un bambino spaventato, la sua presa di coscienza, la scoperta e il controllo del potere e la sua crociata contro gli invasori per poter così ristabilire l’antica armonia. “Nel film ho cercato di enfatizzare elementi da opera che nella serie tv erano appena accennati. In un adattamento cinematografico di una serie televisiva di successo, hai degli obblighi verso i fan e devi stare attento a non deludere le loro aspettative ma allo stesso tempo, dovevo tenere presente il linguaggio cinematografico. Per questo, dopo aver letto la sceneggiatura del cartone animato, ho imposto subito le miei condizioni: il film, avrebbe ripercorso la storia originale, ma la trasposizione cinematografica avrebbe dovuto esprimere la mia visione”. Che, tradotto, significa combattimenti spettacolari, scene mozzafiato ed effetti speciali enfatizzati dalla realizzazione in 3D (“volevamo che lo spettatore

si sentisse interamente parte di questo mondo primordiale in cui gli elementi naturali hanno la stessa importanza narrativa dei personaggi. Ma non è stato girato in 3D per via delle difficoltà che le location scelte presentavano, lo abbiamo adattato dopo”), filosofie orientali che fanno capolino in ogni fotogramma (il nostro è un tempo che sente forte l’esigenza di dover mettere fine agli egoismi che lo condizionano), un pizzico (ma anche di più) di misticismo e una deriva soprannaturale. Perché questa è la caratteristica che da sempre attraversa le opere di Shyamalan: il piano reale non è l’unico, ci sono ulteriori dimensioni, inquietanti e suggestive, che lo permeano e lo contaminano : “In tutti i miei film c’è un elemento che mi riconnette al bambino che è in me, anche se presentato in una versione per adulti. La storia tocca questa mia corda emotiva, mi ha colpito l’elemento filosofico e religioso della trama”. Prima puntata di una narrazione in tre episodi,per L’Ultimo Dominatore dell’Aria il regista si è avvalso della recitazione di una nuova, promettente generazione di attori, tra cui citiamo Dev Patel, Jackson Rathbone, Nicola Pez e l’Avatar Noah Ringer.

CURIOSITÀ • INCASSI - Costato 150 milioni di dollari, L’Ultimo Dominatore dell’Aria ne ha incassati solo negli Stati Uniti, nei primi cinque giorni di programmazione, 70 milioni. • LUCAS - Per la conversione in 3D delle pellicola, è stata ingaggiata la Industrial Light & Magic, società di realizzazione degli effetti speciali e visivi di proprietà di George Lucas. • CARTONI - La serie di cartoni animati (vincitrice di un Emmy) da cui è tratta la storia è stata trasmessa dall’emittente televisiva Nickelodeon dal 2005 al 2008, per un totale di ben 61 episodi. • DEVIL- M. Night Shyamalan ha fondato una casa di produzione. La prima pellicola ad essere finanziata sarà Devil, thriller sovrannaturale scritto da Brian Nelson (già autore di 30 giorni di buio). Film che molto probabilmente verrà diretto da John e Drew Dowdle (Quarantine). • TWILIGHT - Gran parte delle riprese sono state effettuate in Groenlandia e a Reading, in Pennsylvania. Jackson Rathbone, che nel film interpreta Sokka, uno degli amici dell’Avatar, è reduce dal successo globale della saga di Twilight.

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40 ACCHIAPPAFILM


LA TUA MENTE è LA SCENA DEL CRIMINE.

D A L R E G I S TA D E I L C AVA L I E R E O S C U R O

24 SETTEMBRE


Ince

n dal 24 Settembre nei cinema

PRIMA VISIONE* ::di Luca Ticconi

EXTRA

Leonardo DiCaprio ladro dei sogni nell’ultima pellicola del regista di Memento e Il cavaliere oscuro.

Il cinema è sogno Si pensa che l’avvento della settima arte abbia fortemente influenzato il nostro modo di sognare. Molto sono i film che ci parlano di

sogni, e della confusione tra sogno e realtà. Dalle fantasie di Georges Méliès a capolavori dell’espressionismo tedesco come Il gabinetto del dottor Caligari. Spesso i mondi del fantastico non sono altro che il prodotto dei nostri sogni, come ne Il mago di OZ di Victor Fleming, oppure sognare ad occhi aperti genera la narrazione del cinema come nella commedia Sogni proibiti. Sin dagli albori i grandi maestri del cinema si sono cimentati col sogno, da Hitchcock con la straordinaria sequenza di Io ti salverò (stenografata da Dalì), a Fellini e Kubrick, fino al testamento di Kurosawa Sogni. Negli ultimi anni il sogno confluisce nella realtà virtuale, con EXistenZ, Dark City, Il tredicesimo piano, Matrix, The Cell. Onirico è tutto il cinema di David Lynch e quello dell’autore nipponico Kon Satoshi.

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L’

idea alla base del film ronzava nella testa del regista Christopher Nolan, autore del campione di incassi Il cavaliere oscuro, da almeno dieci anni. Ciò che più lo intrigava: il presupposto fantascientifico che sia possibile controllare i proprio sogni. Di più, la possibilità di poterli condividere con gli altri. In un mondo digitalizzato nel quale ogni cosa può essere rubata o contraffatta, ci si sente al sicuro pensando che la nostra mente non potrà mai essere violata. Custodiamo gelosamente le idee più segrete, come anche una quantità di informazioni inattingibili persino a noi stessi - se non tramite la simbologia dei sogni nelle profondità del nostro inconscio. Nel mondo immaginato da Nolan, l’uomo ha sviluppato una tecnologia che permette di accedere illegalmente al paesaggio onirico di una persona, e di ricrearlo da zero, mescolandolo con quello dell’aggressore, il quale diventa un vero e proprio ladro dei

sogni. Come il protagonista della vicenda Dominique “Dom” Cobb (Leondardo DiCaprio), un estrattore di idee celate nella mente delle sue vittime. Dom è il migliore nel suo campo, lavora a stretto contatto con l’assistente Arthur (Joseph Gordon-Levitt) e con l’architetto dei sogni Nash (Lucas Haas). All’inizio del film siamo catapultati nell’azione di un loro tipico “colpo”, ai danni dell’uomo d’affari Saito (Ken Watanabe). Questa volta però la vittima si dimostra più furba di loro, e mette Dom e gli altri in guai seri. Ma l’obiettivo di Saito non è denunciarli, ha infatti scopi ben più loschi in mente. Intende utilizzare le straordinarie capacità di Dom in un’operazione mai tentata prima. L’esatto opposto dell’estrazione di un’idea da un sogno, ovvero il suo impianto dentro l’inconscio di un soggetto, quel che significa “inception”. Da questo momento il film diventa un’emozionante e intricato thriller su una rapina “al contrario”, giocato interamente nel cer-


eption vello di un individuo, Robert Fisher (il talentuoso Cillian Murphy, già visto in Batman Begins dello stesso Nolan). Fisher è un giovane rampollo di una ricca famiglia, l’unico in grado di porre fine al monopolio assoluto del padre Maurice, che ha messo all’an-

golo l’azienda del giapponese Saito. Nuove reclute si uniscono alla banda di malfattori. L’esperto di identità fittizie Eames (Tom Hardy), il chimico in grado sintetizzare le complesse sostanze scatenanti l’attività onirica Yusuf, (Dileep Rao) infine il nuovo geniale

Ellen Page e Leonardo Di Caprio

architetto Ariadne (Ellen Page) per la prima volta alle prese con l’attività criminosa. Non mancano certo i pericoli mortali in un’operazione ad alto rischio, che si sviluppa su più livelli onirici (sogni dentro sogni), nel tentativo di raggiungere le profondità della mente di Fisher. Il gruppo teme di non riuscire più a svegliarsi e di restare intrappolato nel limbo onirico dai suoi stessi membri, mentre Fisher li attacca inconsapevolmente con le difese del proprio inconscio. Come se non bastasse, Dom è perseguitato dalla sua vecchia fiamma Mal (Marion Cotillard), disposta a tutto pur di mettergli i bastoni fra le ruote. Per Dom c’è in gioco molto di più di una semplice ricompensa in denaro, bensì l’opportunità di fare ritorno negli States, dov’è ricercato come criminale internazionale, e riabbracciare così i suoi amati figli. Nolan mette a frutto le sue indiscusse capacità di regista e narratore, e costruisce un mondo escheriano, fatto di panorami in perenne mutamento (da montagne innevate a città semidistrutte) nel quale è impossibile distinguere la veglia dal sonno.

CURIOSITÀ • Corridoio rotante - Una delle scene più spettacolari del film vede la fisica della gravità spingersi ai limiti, con il lungo corridoio di un albergo che annulla le differenze tra sotto e sopra. Il set originale prevedeva una lunghezza di 12 metri, ma la complessità della scena l’ha fatto diventare di 30. Una struttura formata da anelli concentrici mossi da un motore elettrico, ha permesso al corridoio di ruotare fino a 360 gradi. L’attore Joseph Gordon-Levitt, l’ha paragonata a una gigantesca ruota per criceti. • Location da sogno - Le riprese del film si sono svolte nei posti più belli del mondo, solo in parte ricostruiti nei teatri di posa. Tra le location spiccano Tokyo, Londra, Parigi, Tangeri, le foreste del Nord America e Los Angeles. • Édith Piaf - La colonna sonora del film contiene la celebre can-

zone-testamento dell’artista francese “Non, je ne regrette rien”, più di un semplice accompagnamento nelle sequenze finali. Per pura coincidenza, Marion Cotillard, l’interprete di Mal, è stata la Piaf nel film del 2007 La Vie En Rose. • Marketing virale - Inception si è giovato di una imponente campagna di viral marketing, di cui Nolan si era già servito per i suoi Batman. Strani manuali di istruzione per congegni onirici, sono stati inviati a diverse compagnie. Sulla rete sono apparsi siti internet fittizi, con contenuti riconducibili al film. È stato addirittura creato un videogame online, dal titolo Mind Crime, nel quale giocatori di tutto il mondo hanno potuto modificare i propri universi di sogno, interagendo con quelli degli altri.

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Intervista*

::di Massimo Mostacci

Gerard Butler: dopo la caccia alla Aniston sarò Coriolano

I

n occasione dell’uscita del DVD Il Cacciatore di Ex prevista per fine agosto abbiamo incontrato Gerard Butler, il protagonista di questa irresistibile eatipica commedia sentimentale ma ricca d’azione che ve de l’eroe di 300 dividere la scena con Jennifer Aniston. Negli ultimi anni Butler ha lavorato con alcune delle protagoniste più belle e di maggiore talento di Hollywood ma l’attore scozzese ritiene che la Aniston sia stata la migliore per quanto riguarda il fatto di dar vita a quell’ingrediente imponderabile conosciuto come sintonia sullo schermo. “Normalmente, ho una buona sintonia con le mie colleghe, ma credo che la più forte si sia creata proprio con Jennifer. Sce-

na dopo scena, quando eravamo impegnati nelle riprese, ho pensato che fosse un sogno, visto quanto era divertente. Non bisognava sforzarsi o litigare, abbiamo lavorato benissimo insieme. Devo dire poi che a mio avviso la sua recitazione è stata sorprendente: estrema, fastidiosa e forte, non la solita dolce Jennifer a cui è abituata la gente. Non l’avevo mai vista così prima d’ora”. Butler nel film incarna Milo Boyd, un ex poliziotto che attraversa un momento difficile e che accetta l’incarico di rintracciare una cronista che ha problemi con la legge, e guarda caso, è anche la sua ex moglie, Nicole Hurly (Aniston). “Interpreto un ex poliziotto che ha perso il lavoro perché la sua vita è andata in malora, e si ritrova per caso impegnato come cacciatore di taglie. Tra me e mia moglie ci sono stati tanti litigi e siamo impazziti a vicenda, le nostre carriere hanno creato dei problemi nella relazione, che a sua volta ha portato a un crollo nella mia vita. Anche se mi dispiace ammettere che tutto dipenda dalla fine del rapporto, senza dubbio lei mi ha lasciato molto amareggiato”. “Così arriva l’opportunità di arrestare Nicole, un’occasione fantastica! Il problema è che dei miei creditori mi danno la caccia, mentre dei poliziotti corrotti la cercano perché ha scoperto delle informazioni delicate. Tutto questo avviene mentre cerco di riportarla a Los Angeles e lei cerca di coinvolgermi nel caso a cui sta lavorando. Il film a mio avviso è come un mix tra Prima di mezzanotte e La guerra dei Roses”. Lei sembra portare avanti una carriera molto variegata, con pellicole come 300, l’attualissimo Giustizia privata e poi una commedia come Il cacciatore di ex. Fa tutto parte di una strategia più ampia? Non penso di avere una strategia globale per la mia carriera, ma in generale l’idea è di spostarsi sempre in direzioni nuove e originali quando possibile. Ovviamente c’è un numero limitato di direzioni nuove e originali che puoi percorrere quando sei nell’industria del cinema, per cui alla fine devi ripetere qualche genere già fatto. Io comunque mi sono sempre sforzato di rendere tutto interessante per me e anche per chi va a vedere i miei film, suscitando le domande del pubblico e continuando a mettermi alla prova. Come ci riesce? Beh, ora è più difficile, perché la dieta regolare per gli spettatori sono questi film ad alto budget. Ci sono tante pellicole drammatiche e a medio budget in meno, una cosa veramente


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In uscita il Dvd de Il cacciatore di ex, una commedia tutto sentimento e azione in cui l’attore scozzese divide la scena con Jennifer Aniston. Butler racconta il suo rapporto con l’attrice americana e ci parla dei suoi nuovi progetti triste. Quindi, devo lottare anche maggiormente per fare qualcosa di più interessante. Ma il mio prossimo progetto è girare un film shakespeariano con Ralph Fiennes, si tratta di Coriolano, in cui interpreto Tullo Aufidio. Poi passerò a collaborare con Marc Forster a Machine Gun Preacher, una pellicola veramente interessante su un trafficante di droga che diventa un benefattore, si reca in Africa e finisce per costruire un orfanotrofio lottando contro i ribelli nel Sudan martoriato dalla guerra. Ancora una volta, è una bella svolta per me, una sfida per lavorare con del materiale più maturo e impegnativo. Sam Childers è un uomo incredibile e la sua storia è una delle più affascinanti che abbia mai sentito. D’altronde, lui è sicuramente una delle persone più affascinanti che abbia mai incontrato. Anche in questo caso, quelli di Machine Gun Preacher e Coriolano non sono dei ruoli comuni per me. La mia strategia generale è di continuare a mischiare le cose e allo stesso tempo sentire che c’è una direzione comune nel mio percorso. Mi ricordo che, diversi anni fa, lei mi disse che adorava viaggiare. Ora è più difficile viaggiare senza essere riconosciuto ovunque vada? No, lo posso ancora fare, anche se sicuramente ci sono stati dei cambiamenti. L’anno scorso, ho fatto un lungo viaggio in India e quando stai in luoghi come Jaitapur, nessuno è interessato alla tua identità. Io sono rimasto in questa nazione per cinque settimane, ma nelle tre in cui ero lontano dalle grandi città, non credo di essere mai stato riconosciuto e questo rende la vita molto più semplice. Viaggiare è ancora una cosa importante per me e io prenderò delle lezioni di volo. Mi piace tuffarmi in un’avventura strana ogni tanto, che si tratti di andare in campeggio o di salire su un aereo da combattimento. Ma a essere onesti, talvolta quando non lavoro mi dico che dovrei rilassarmi e non fare nulla. Sarebbe bello concentrarsi soltanto sulle cose semplici della vita. Si vede padre di famiglia un giorno? Sì, credo che sarei un buon padre. Spero che sia così, mio fratello lo è, anche se io ho sempre pensato che sarebbe stato terribile (risate). La mia idea, quando lui stava per diventare padre di due gemelle, è che sarebbe diventato un circo. In realtà, si è dimostrato il miglior padre del mondo e adora le sue figlie.

*Sonoro musiche per immagini ::di Giuliano Tomassacci

A Nightmare on Elm Street Sony Classical

Steve Jablonsky, alunno della Remote Control (la factory musicale che fa capo a Hans Zimmer e alla sue direttive estetiche), si fece notare con l’interessante Steamboy per poi adagiarsi su lavori meno vividi e articolati, nei quali rientra anche il dittico di Transformers. Ora prende in consegna le musiche del nuovo Nightmare votandosi quasi esclusivamente all’atmosfera. Dello score di Charles Bernstein per l’originale rimane solo la nenia “Jump Rope”.

The Twilight Saga: Eclipse - The Score E1 Entertainment/Summit/Warner

Non è l’Howard Shore che ci si aspetterebbe quello del commento originale a Eclipse. Tra vampiri e licantropi in lotta per l’amore, lo smalto del tre volte premio Oscar per Il signore degli anelli non brilla come d’abitudine. Il compositore di Cronenberg si muove tra la contemporaneità delle chitarre elettriche e le solenni scritture orchestrali, che funzionano debitamente ma non entusiasmo. Forse mancante della necessaria ispirazione, è la prova meno riuscita della saga.

Shrek Forever After DGC/Interscope

Clima festoso per Shrek e vissero felici e contenti, tradotto in una serie di divertenti tracce che attingono tra i grandi del passato e di oggi, mixando generi e sonorità. Si va dai Beastie Boys ai Carpenters a Carole King, dai Weezer a Lionel Richie, passando per i Scissor Sisters e un inedito Antonio Banderas (il Gatto con gli stivali) alle prese con un classico di Bob Marley: “One love”. Lo score originale è dell’inglese Henry Gregson-Williams, già apprezzato per aver musicato diversi cartoon. CULT

Exodus

Tadlow Music

Rivive la sontuosa partitura di Ernest Gold per Exodus (1960), il classico di Preminger con Paul Newman. Per la prima volta, l’orchestra di Praga diretta da Nic Raine ne registra la versione integrale, che trova posto su due CD. L’opera, che valse l’Oscar al compositore, è accompagnata da altri estratti della sua filmografia e da classici come Schindler’s List di Williams e QB VII di Goldsmith.

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Rumors

Voci dal mondo dello spettacolo ::di Barbara Zorzoli

Victoria Beckham in dol-

mentre presentava al pubblico

ce attesa?

il suo nuovo profumo “Tease”. La descrizione della nuova creazione della Hilton parla di una fragranza contenente “mela fuji, pesca bianca, bergamotto, fiori bianchi, ambra, legno biondo e sabbia”. Prima della serata Paris aveva già rivelato il suo look ai suoi followers di

Questa è la domanda che si

Twitter: “Sono a casa e mi sto

pone oggi il mondo del gossip.

preparando per il lancio del

A rivelare quella che sarebbe la

mio profumo Tease. Mi sto ve-

quarta gravidanza della Posh

stendo come il mio idolo e la

Spice è la rivista Famous, la cui

mia icona Marylin. Adoro!”

ultima copertina è dedicata a questo scoop.

Taylor Lautner in un fu-

Ecco l’annuncio del giorna-

metto?

le: “Posh e Becks stanno per espandere la famiglia. Romeo, Brooklyn e Cruz avranno un fratellino o una sorellina, ma Posh spererà sicuramente in una femminuccia questa volta!

*Lo scaffale . Cinema e libri ::di Anna Medici

‘Cattivissimo Me’

“La Storia con le immagini del film” “Il libro con gli adesivi” • Autore: Cristina Comencini • Editore: Mondadori Ragazzi In attesa dell’arrivo nelle sale del film d’animazione in 3D ‘CATTIVISSIMO ME’ previsto ad ottobre, Mondadori Ragazzi poco prima dell’uscita, piazzerà sugli scaffali delle librerie due simpatici volumi per scoprire in anteprima la storia del personaggio Gru, il più cattivo dei cattivi che sta progettando il più grande furto della storia: rubare la luna! (si, proprio la luna). Gru adora ogni tipo di misfatti e trova piacere nel fare cose deliziosamente malvagie alle altre persone. È armato di un arsenale di razzi capaci di rimpicciolire o congelare ogni cosa; di veicoli da combattimento sofisticati che lo rendono in grado di conquistare tutto ciò che vuole. Ma tutto questo cambia il giorno in cui si imbatte in tre orfanelle molto determinate, che gli daranno filo da torcere e che vedono in lui qualcosa che nessun altro ha mai visto prima: un potenziale papà. L’avventura di Gru e delle tre bambine, Margo, Edith e Agnes, viene raccontata in un libro con le immagini a colori tratte dal film e in un album con tanti adesivi stacca-attacca per giocare con i personaggi e inventare nuove versioni di questa divertente storia. Il film è diretto dal candidato all’Oscar Chris Renaud e Pierre Coffin nonché prodotto tra gli altri da Chris Meledandri (L’Era Glaciale, Ortone e il Mondo dei Chi) ed è già campione di incassi in America.

È un nuovo inizio per la coppia, questa settimana vi riveliamo il patto che ha salvato il loro ma-

Dopo Robert Pattinson e Kri-

trimonio.”

sten Stewart è la volta di Tay-

Sarà vero? Non crediamoci

lor Lautner a diventare un

troppo. Se tutte le voci sulle

fumetto.

possibili gravidanze di Victoria

Il titolo è coinciso: “Fame: Tay-

fossero state vere, ora avrebbe

lor Lautner” e in una trentina

qualcosa come venti bambini!

di pagine intende raccontare la vita del giovane protagonista

Paris

Hilton,

Marylin

del recente “Eclipse“, da attore

Monroe per un giorno

sconosciuto a superstar di fama

Paris Hilton si è messa in ghin-

mondiale.

gheri per l’evento promozio-

Il libro sarà disponibile dal 2 set-

nale tenutosi al My House di

tembre. Effettivamente dopo il

Hollywood.

libro e il film su Justin Bieber, un

Vestita a immagine e somiglian-

fumetto sulla vita del 18enne

za di Marylin Monroe, l’eredi-

Lautner non poteva mancare...

tiera ha posato per i fotografi

*Rewind: il DVD del mese ::di Massimo Mostacci

IL PICCOLO NICOLAS E I SUOI GENITORI Nella Francia degli anni ’50, lo sguardo ironico di un bambino registra la vita nell’ambiente borghese parigino e contagia lo spettatore di una spensieratezza minata soltanto da piccole marachelle. Nicolas è felice, ama i suoi genitori, pur con le loro incomprensibili bizzarrie, e spera che nulla cambi. Fino a quando non arriva un fratellino. Laurent Tirard propone un riadattamento cinematografico di una fortunata serie francese, tratta dai testi di René Goscinny e illustrati da Jean Jacques Sempé.

(01 Distribution Home Video)


MEDUSA FILM

Ph: Gianni Fiorito

PRESENTA

Un Film di Luca Miniero

Claud dio Bisio Alessandro Siani Angela Finocchiiaro Valentina Lodovin ni Nando Paone e con la a partecipazione di Giacomo Rizzo

virgilio.it/benvenutialsud

www.medusa.it



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