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TARIFFA ROC: POSTE ITALIANE S.P.A. SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1 COMMA 1 - DCB - ROMA
S E T T E M B R E
COPIA OMAGGIO
2 0 1 1
I film di SETTEMBRE Contagion Terraferma Sex and Zen 3D Baciato dalla fortuna
Televisione su sky: Mildred Pierce la miniserie con kate winslet
TEATRO ALL’OLIMPICO IL FLauto MAGICO SECONDO L’ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO
SOMMARIO
La vostra guida al meglio del cinema e dello spettacolo CineCarnet Trame e schede dei film di settembre 04 Cover Story Tutta colpa della musica 11
Super 8 24 Box Office 3D - Il film dei film 25 Rumors Gossip e news dal mondo
dello spettacolo 26 Intervista Pasquale Pozzessere 29 Teatro
COLOFON Direttore Responsabile Massimo Mostacci massimo@visioni-grafiche.it Direttore Editoriale Claudio Petrollo claudio@visioni-grafiche.it Relazioni Esterne Anna Calà anna@visioni-grafiche.it Art Direction Cristian Bifolco cristian@visioni-grafiche.it Redazione Grafica Giada Gargano In Redazione Maurizio Carta (caporedattore), Ombretta Petrollo Hanno collaborato Luca Ticconi, Giuliano Tomassacci, Emanuela Andreocci, Arianna Ramella Benna, Barbara Zorzoli, Alessandro Fresilli, Pier Luigi Manieri
Società Editrice Visioni Grafiche srl Via Padre S.F. Pifferi, 39 00126 Roma Tel. 06.52363798 - Fax 06.52363694 info@visioni-grafiche.it Stampa Amadeus srl Distributore per cinema, teatri, università e bar M.G. Service
Speciale 68ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2011 06 Prime visioni Contagion 14 Terraferma 16 Sex and Zen 3D 19 Baciato dalla fortuna 22
All’Olimpico Il Flauto Magico secondo L’Orchestra di Piazza Vittorio 29 Televisione Mildred Pierce: la miniserie con Kate Winslet su Sky 31
Acchiappafilm Cinema + Spettacolo Reg. trib. di Roma n. 3/2010 del 19.1.2010
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ACCHIAPPAFILM 3
n le date di uscita dei film possono subire variazioni
*CINECARNET
Il signore dello zoo
Cose dell’altro mondo
2 settembre
3 settembre
Usa 2011 Genere: Commedia Regia: Frank Coraci Con: Kevin James, Rosario Dawson, Leslie Bibb Dist.: Warner Bros Durata: 101’
Per cercare di aiutare il loro amato e timido custode Griffin nella riconquista della sua ex-fidanzata Stephanie, gli animali dello zoo di Boston provano ad insegnargli i loro metodi di corteggiamento, naturalmente uno diverso dall’altro. Per fare questo sono costretti a rivelargli la loro capacità di parlare: un segreto che era sempre stato nascosto a tutti gli esseri umani.
Italia 2011 Genere: Commedia Regia: Francesco Patierno Con: Valerio Mastandrea, Diego Abatantuono, Valentina Lodovini Dist.: Medusa Durata: 90’
Solo per vendetta
Terraferma
2 settembre
7 settembre
Will è un insegnante d’inglese la cui vita viene sconvolta quando la moglie Laura Usa 2011 viene violentemente aggredita senza un Genere: Thriller apparente motivo. Nell’ospedale dove è Regia: Roger Donaldson ricoverata la moglie Will viene avvicinato Con: Nicolas Cage, da uno sconosciuto che gli propone di January Jones, Xander vendicarsi dell’accaduto immediatamenBerkeley, Guy Pearce te attraverso i suoi servizi. Provato, Will Dist.: Eagle Pictures accetta l’offerta, che purtroppo innescherà una spirale infernale di eventi.
PAG. 16
Pink Subaru 2 settembre Ita/Giap 2011 Genere: Commedia Regia: Kazuya Ogawa Con: Akram Tillawi, Nidal Badarneh, Nahd Bashir Dist.: Iris Film Durata: 96’
7 settembre Italia 2011 Genere: Documentario Regia: Alessandro Paris, Sibylle Righetti Con: Vasco Rossi Dist.: Lucky Red PAG. 08
Concerti, interviste, materiale inedito per raccontare il ritratto intimo ed inedito della grande rockstar italiana Vasco Rossi. Il film prima di arrivare in tutte le sale sarà presentato in anteprima il 5 settembre come evento speciale Fuori concorso alla Mostra del cinema di Venezia. Duecento cinema saranno collegati via satellite con il Lido per far vivere ai fan del Blasco l’emozione del tappeto rosso e della première.
Ruggine
Box office 3D: Il film dei film
2 settembre
9 settembre Italia 2011 Genere: Commedia Regia: Ezio Greggio Con: Ezio Greggio, Gigi Proietti, Antonello Fassari, Anna Falchi Dist.: Moviemax PAG. 25
Singolarità di una ragazza bionda
Contagion
Il giovane Macario lavora come contabile 2 settembre nell’azienda dello zio a Lisbona. Mentre è Portogallo 2009 in viaggio in treno, inizia a raccontare la sua Genere: Drammatico singolare storia d’amore alla compagna di Regia: Manoel de Oliveira viaggio. Ogni giorno dalla finestra del suo Con: Ricardo Trepa, ufficio scorge una giovane ragazza, della Catarina Wallenstein, quale si innamora perdutamente. I due si incontrano e Macario è intenzionato a spoDiogo Dória sarla ma senza alcuna ragione apparente, lo Dist.: Mediaplex zio lo invia nell’ isola di Capo Verde. Durata: 64’
9 settembre USA 2011 Genere: Thriller Regia: Steven Soderbergh Con: Matt Damon, Jude Law, Gwyneth Paltrow, Marion Cotillard Dist.: Warner Bros PAG. 14
Hollywood è pronta a fare uscire in sala ben 27 sequel: Ezio Greggio si diverte a prendere in giro questo fenomeno con una serie di irresistibili parodie di alcuni tra i generi cinematografici di maggior successo. Nella migliore tradizione parodistica imparata lavorando a fianco di Mel Brooks Greggio scherza su “Il Codice da Vinci”, “Il Gladiatore”, “Il Signore degli Anelli”, “Harry Potter”, “Avatar”.
Il rapido progresso di un virus mortale si trasmette nell’aria e uccide in pochi giorni. Mentre l’epidemia si propaga a macchia d’olio la comunità globale è impegnata in una corsa contro il tempo per trovare una cura e per tenere sotto controllo il panico che si dissemina ancora più velocemente del virus stesso. Allo stesso tempo la gente comune lotta per sopravvivere.
I segreti della mente
L’ultimo terrestre
2 settembre
9 settembre
Gran Bretagna 2011 Genere: Drammatico Regia: Hideo Nakata Con: Aaron Johnson, Imogen Poots, Matthew Beard Dist.: BIM Durata: 97’
Cinque adolescenti si incontrano online e diventano amici. Ma uno di loro è un ragazzo disturbato che, sempre più attratto dal lato oscuro del mondo virtuale, sceglierà il membro più fragile del gruppo per manipolarlo e guidarlo fino a un punto di non ritorno. Per i ragazzi il confine tra reale e virtuale si fa sempre più sottile…
Italia 2011 Genere: Fantascienza Regia: Gian Alfonso Pacinotti Con: Gabriele Spinelli, Anna Bellato, Teco Celio Dist.: Fandango
Bad teacher: una cattiva maestra
Super 8
2 settembre
9 settembre
USA 2011 Genere: Commedia Regia: Jake Kasdan Con: Cameron Diaz, Justin Timberlake, Jason Segel Dist.: Warner Bros Durata: 92’
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Una piccola isola siciliana viene investita dagli arrivi dei clandestini e dalla regola nuova del respingimento: la negazione stessa della cultura del mare, che obbliga al soccorso. Una famiglia di pescatori, una ragazza che vuole una vita migliore e un ragazzo che, nella confusione, cerca la sua strada morale. Tutti messi di fronte a una decisione da prendere, che segnerà la loro vita.
Questa storia qua Elzober, vedovo e padre di due bambini: un uomo semplice, modesto, cuoco in un ristorante di sushi a Tel Aviv. Dopo 20 anni di risparmi Elzobar può finalmente realizzare il suo sogno, comprare una Subaru nera metallizzata, nuova di zecca. Ma il giorno dopo il ritiro dal concessionario, la macchina viene rubata. Nella sua città, Tayibe, scoppia il finimondo, e tutti cercano di dare una mano organizzando le ricerche.
Una città del nord Italia, fine degli anni settanta. Durante una calda estate in un Italia 2011 quartiere di periferia abitato da immigrati Genere: Drammatico meridionali e del nord est, in una piccola Regia: Daniele Gaglianone babele linguistica, la banda capitanata dal Con: Valeria Solarino, siciliano Carmine passa il tempo tra giochi e Filippo Timi, Valerio scontri con altre piccole bande di ragazzini. Mastandrea Improvvisamente due bambine vengono Dist.: Fandango violentate e uccise e la banda di Carmine si troverà ad affrontare da sola il mostro. Durata: 109’
4 ACCHIAPPAFILM
Italia 2011 Genere: Drammatico Regia: Emanuela Crialese Con: Donatella Finocchiaro, Giuseppe Fiorello, Mimmo Cuticchio Dist.: 01 Distribution Durata: 88’
In una bella, civile e laboriosa città del Nord Est vivono molti lavoratori immigrati, tutti in regola e ben inseriti. Un industriale si diverta a mettere quotidianamente in scena un teatrino razzista: giochi di parole, battute sarcastiche, così politicamente scorrette da risultare esilaranti. Un bel giorno il teatrino si trasforma in realtà: gli immigrati, invitati a sloggiare, tolgono il disturbo. Per sempre.
Elizabeth è un’insegnante di letteratura dai metodi poco ortodossi: beve e fuma marijuana in classe. Quando è in procinto di lasciare il suo posto per sposarsi con un uomo ricco viene improvvisamente scaricata perchè il suo fidanzato scopre le sue cattve intenzioni così Elizabeth è costretta a ritornare a scuola dove incontra Scott un giovane ed agiato supplente, che decide di corteggiare per ri-sistemarsi.
PAG. 24
USA 2011 Genere: Fantascienza Regia: J.J. Abrams Con: Kyle Chandler, Elle Fanning, Ron Eldard Dist.: Universal Pictures Durata.: 112’
Luca spende la sua vita tra il lavoro, rari pranzi con il padre (che ogni volta rinnova il dolore per l’abbandono della moglie) e un attrazione segreta e inconfessabile per una vicina di casa. Un sentimento che il ragazzo non può e non vuole permettersi, e che cerca di reprimere in ogni modo. Ma l’arrivo degli extraterrestri che non ha cambiato la vita degli altri abitanti della Terra cambierà invece la vita di Luca.
1979, un gruppo di amici in una piccola città dell’Ohio assiste ad un catastrofico incidente durante le riprese di un film in Super 8 e sospettano che non sia capitato per caso. Ben presto, strane sparizioni e inspiegabili eventi cominciano a verificarsi, ed il deputato locale cerca di nascondere la verità, qualcosa di molto più terrificante di quanto ciascuno di essi avesse potuto immaginare.
I FILM DEL MESE
::di Arianna Ramella Benna
le date di uscita dei film possono subire variazioni N
Tutta colpa della musica
L’alba del pianeta delle scimmie
Giuseppe 55 anni, è sposato, ha una figlia, ma non è felice. Grazia, la moglie, Italia 2011 presa dal suo radicalismo religioso, Genere: Commedia non ha praticamente dialogo con lui. Regia: Ricky Tognazzi Napoleone, l’amico di tutta una vita, Con: Ricky Tognazzi, lo convince a darsi una scrollata e a Elena Sofia Ricci, Stefa- provare a “vivere”, cioè ad andare con lui a cantare nel coro della città, dove nia Sandrelli i “ragazzi” della loro generazione posDist.: Medusa sono ancora provare a “rimorchiare”... Durata: 97’
23 settembre
7 settembre
PAG. 11
USA 2011 Genere: Fantascienza Regia: Rupert Wyatt Con: James Franco, Freida Pinto, John Lithgow Dist.: 20th Century Fox Durata: 105’
L’arroganza dell’uomo provoca una catena di eventi che è la causa di una nuova evoluzione evoluzione delle scimmie e di un cambiamento nel nostro ruolo di specie dominante il pianeta. Educata da un giovane scienziato, Caesar, una scimmia che lavora con i malati di Alzheimer, viene tradita dagli uomini e si ribella per condurre la propria spettacolare razza alla libertà e alla resa dei conti con l’Uomo.
Carnage
Ma come fa a far tutto?
La resa dei conti tra due ragazzini undicenni: labbra gonfie, denti rotti…I Ger/Fra 2011 genitori della vittima invitano i genitoGenere: Drammatico ri del teppista a casa loro per cercare di Regia: Roman Polanski risolvere la faccenda. Gli iniziali conveCon: Kate Winslet, nevoli scherzosi si trasformano presto Christoph Waltz, Jodie in battute al vetriolo che sfoceranno in un crescendo di rivelazioni sulle ridicoFoster le contraddizioni e i grotteschi pregiuDist.: Medusa dizi dei quattro genitori. Durata: 97’
23 settembre
Crazy, Stupid, Love
Mozzarella Stories
16 settembre
23 settembre
16 settembre
Cal, 40 anni, sta vivendo il suo sogno: ha un lavoro fantastico, una bella casa, dei USA 2011 figli eccezionali ed è sposato con il suo Genere: Commedia amore del liceo. Ma quando viene a saRegia: Glenn Ficarra, pere che sua moglie Emily lo ha tradito John Requa vuole divorziare. La sua vita perfetta si Con: Steve Carell, sgretola velocemente e piombato nel Ryan Gosling, Julianne mondo dei single Cal che non ha appunMoore tamenti con altre donne da decenni, si dimostra decisamente imbranato. Dist.: Warner Bros
USA 2011 Genere: Commedia Regia: Douglas McGrath Con: Sarah Jessica Parker, Greg Kinnear, Pierce Brosnan Dist.: Moviemax
Italia 2011 Genere: Commedia Regia: Edoardo De Angelis Con: Luisa Ranieri, Massimiliano Gallo, Andrea Renz Dist.: Eagle Pictures
Kate è una donna in carriera. 35 anni, newyorckese, mamma di due bambini e sposata con un marito che non è proprio alla sua altezza. L’agenda di Kate è piena di appuntamenti ed impegni per non parlare dei bambini, dei biscotti fatti incasa, delle le faccende domestiche, della sua nuova relazione “on-line”. La situazione potrebbe esplodere da un momento all’altro, ma Kate non molla mai.
Nel regno delle mozzarelle di bufala Ciccio DOP è il signore assoluto. Dopo anni di dominio incontrastato si trova ad affrontare una crisi senza precedenti che lo vede precipitare in una guerra di mercato contro dei misteriosi imprenditori cinesi che hanno invaso improvvisamente supermercati e ristoranti con una mozzarella di ottima qualità ma a metà prezzo…
I Puffi
Blood Story
16 settembre
Nel Medioevo, il mago malvagio Gargamella scopre il villaggio dei Puffi, piccole USA 2011 creature intelligenti del sottobosco, e li Genere: Fantasy costringe alla fuga. Sparpagliati nell’amRegia: Raja Gosnell biente gli omini blu si imbattono in una Con: Neil Patrick Harris, grotta “proibita” di un portale magico Jayma Mays, Hank che li teletrasporta al Central Park di New Azaria York. Aiutati da una giovane coppia spoDist.: Warner Bros sata, Grace e Patrick i puffi cercheranno una soluzione per tornare a casa. Durata: 90’
30 settembre
Il debito
Baciato dalla fortuna
1966. Rachel, David e Stephan, tre gio16 settembre vani agenti del Mossad israeliano, cattuUSA 2011 rano e uccidono un criminale di guerra Genere: Thriller nazista, tristemente noto come “il chiRegia: John Madden rurgo di Birkenau”. Giustizia è fatta i Con: Helen Mirren, tre vengono celebraticome eroi nel loro Jessica Chastain, Sam paese ma trent’anni dopo, un uomo che Worthington si spaccia per lo stesso nazista appare in Dist.: Universal Pictures Ucraina, costringendo uno degli agenti a riprendere le armi in mano. Durata: 114’
30 settembre
Italia 2011 Genere: Horror Regia: Matt Reeves Con: Chloe Moretz, Kodi Smit-McPhee, Richard Jenkins Dist.: Filmauro Durata: 115’
Italia 2011 Genere: Commedia Regia: Paolo Costella Con: Vincenzo Salemme, Asia Argento, Alessandro Gassman Dist.: Medusa
Tratto dal best seller di John Ajvide Lindqvist, il film racconta la storia di un’amicizia: quella tra la dodicenne Abby e il suo coetaneo Owen. Timido e schivo con i suoi compagni, il ragazzino stringe un forte legame con la nuova giovane vicina, ma non può fare a meno di notare che Abby è diversa da chiunque altro. Quello che non sa è che dietro quella ragazza dall’aspetto innocente si cela un vampiro.
La vita di Gaetano, vigile urbano a Parma, è caotica come il traffico cittadino nelle ore di punta e strozzata come il suo conto in banca. La sua bella compagna, Betty, lo costringe ad un tenore di vita ben alto. Poi c’è il mutuo , gli alimenti da pagare alla ex moglie. Da una vita Gaetano gioca al SuperEnalotto gli stessi sei numeri, al chiosco del suo amico Antonio, numeri così semplici che tutta la città conosce...
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Driver è un autista che di giorno lavora come stuntman per le produzioni cinematografiche, mentre di notte guida le auto nel corso delle rapine. Per natura è un lupo solitario, eppure non riesce a fare a meno di innamorarsi di Irene, la sua affascinante vicina, una giovane ed indifesa madre che dopo il ritorno del marito dal carcere, Standard, si ritrova invischiata in un pericoloso giro criminale.
PAG. 29
The Eagle
Drive
16 settembre
140 d.C., Marco Aquila giunge in Britannia deciso a riabilitare la reputazione di suo USA 2011 padre, Flavio. Vent’anni prima, la Nona Genere: Storico Legione romana, con i suoi cinquemila Regia: Kevin Macdonald uomini guidati da Flavio sotto l’insegna Con: Mark Strong, dorata dell’Aquila, era arrivata in CaledoChanning Tatum, Jamie nia. Non aveva più fatto ritorno: la legione Bell era svanita nel nulla. Marco intraprende Dist.: BIM una pericolosa missione che lo porterà a misurarsi con l’inganno e l’eroismo. Durata: 114’
30 settembre
La pelle che abito
Sex and Zen 3D
23 settembre
30 settembre
Da quando sua moglie si è suicidata in seguito alle gravissime ustioni che aveva Spagna 2011 riportato dopo un incidente, Il chirurgo Genere: Drammatico estetico Robert Ledgard ha messo tutto Regia: Pedro Almodovar il suo impegno di scienziato per costruCon: Antonio Banire una pelle sostitutiva, perfettamente deras, Elena Anaya, compatibile. Perfezionata l’invenzione, Marisa Paredes Robert ha avuto bisogno di una cavia e Dist.: Warner Bros l’ha trovata il ragazzo nel ragazzo che ha tentato di stuprargli la figlia... Durata: 120’
USA 2011 Genere: Azione Regia: Nicolas Winding Refn Con: Ryan Gosling, Carey Mulligan, Bryan Cranston Dist.: 01 Distibution
Hong Kong 2011 Genere: Erotico Regia: Christopher Sun Con: Saori Hara, Vonnie Lui, Hiro Hajama Dist.: Lucky Red Durata: 129’
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Studioso della dinastia Ming, Wei Yangshang ritiene che ogni uomo dovrebbe perseguire i piaceri sessuali. Wei Yangsheng incontra la figlia di Tie Fei un prete taoista, Tie Yuxiang, se innamora a prima vista e la sposa. Ma la passione della ragazza non è in grado di soddisfare i bisogni sessuali di Wei che diventa intanto un assiduo ospite della corte dove uomini e donne praticano orge e d’amore occasionale.
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ACCHIAPPAFILM 5
n dal 31 Agosto al 10 Settembre
MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA* ::di Maria Letizia Panerai
VENEZIA Il programma della 68esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, facendo perno sulla “contemporaneità”, promette fattori di dinamismo tali da generare più una serie di reazioni chimiche, che la solita alchimia di sempre. Lo scopo? Arrivare lontano ed imparare a guardare avanti, volgendo sempre uno sguardo al passato e mescolandosi con arte ed architettura.
Chi apre e chi chiude il Festival e una ragazza “al bacio” per madrina! Sono grandi le aspettative per The Ides of March, il thriller politico distribuito in Italia da Rai Cinema, che aprirà la 68 e che vedrà un “tagliente e critico” George Clooney nella duplice veste di regista ed interprete. Seppur sia recentemente salito alla ribalta più per la sua relazione con Elisabetta Canalis che per il suo ultimo film “The American”, Clooney ha al suo attivo ottime performance sia come interprete che come regista (In amore niente regole; Good Night and Good Luck). Per la Sezione Orizzonti sarà Cut di Amir Nadei il film di apertura, mentre per Controcampo Italiano Scialla! di F. Bruni seguito da Il maestro, corto della regista in erba Maria Grazia Cucinotta. La giuria del Concorso, che vanta tra i sei giurati internazionali il regista Mario Martone e la pluripremiata Alba Rohrwacher, sarà presieduta da Darren Aronofsky, Leone d’oro 2008 con The Wrestler, nonché Oscar per Black Swan (a Nicole Portman come miglior attrice protagonista), film di apertura per Venezia 2010. Non sarà invece il tanto atteso lungometraggio interattivo di Coppola a chiudere la Mostra ma Damsels in Distress di Stillman. Madrina della Manifestazione è Vittoria Puccini: molto amata dal pubblico televisivo per la popolarità ottenuta nel 2003 in Elisa di Rivombrosa, fama rafforzata successivamente con Le ragazze di San Frediano, Tutta la verità e lo splendido C’era una volta la città dei matti, l’attrice fiorentina aveva già mosso i suoi i primi passi nel cinema in un film di Rubini del 1999. Solo anni dopo tuttavia arriva la visibilità in Ma quando arrivano le ragazze? di Pupi Avati e poi con Colpo d’occhio sempre per la regia di Rubini; ma la vera consacrazione sarà con il sequel de L’ultimo bacio di Muccino nel ruolo che fu della Mezzogiorno ed accanto ad Accorsi e Favino ne La bella vita.
“N
on tutte le Mostre riescono con il buco: ma questa ce l’ha fatta”. Con questa battuta Marco Mueller aveva chiuso il suo intervento il 28 luglio durante la conferenza stampa di presentazione del programma della 68esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, alludendo ovviamente al buco di un’ipotetica ciambella ben fatta e non certo allo scavo transennato su cui avrebbe dovuto sorgere il tanto agognato nuovo Palazzo del Cinema. Poco prima, infatti, il Presidente della Biennale Paolo Baratta aveva detto: “mille energie e mille soggetti concorrono a formare un Festival” ed invece di “rimanere in attesa di un colossale monumento
2011: come il nuovo Palazzo del Cinema, abbiamo preferito ristrutturare le situazioni già esistenti”, chiedendo al Comune di Venezia la concessione degli spazi così che la Biennale potesse gestirli direttamente in favore della Mostra. Tali iniziative di restyling, sono state prevalentemente indirizzate al rifacimento del tetto del Casinò ed alla riqualificazione completa della Sala Grande del vecchio Palazzo del Cinema in termini di acustica, illuminazione ed arredi, allo scopo di restituire alla prima Sala del più antico Festival del mondo l’antica bellezza architettonica anni ‘30; è stato inoltre dato un volto nuovo allo storico Lion’s Bar, migliorato il trasporto pubblico e trasformata in favore del cinema la Caserma Pepe. Quanto al gemellaggio del Cinema con Arte ed Architettura, Mueller ha voluto che la 68 garantisse continuità tra di loro grazie all’inclusione di artisti di Video Art in Concorso e Fuori Concorso ed alla proiezione notturna, sui palazzi del Lido per tutto il periodo della Mostra, dell’opera Le Parole del Cinema che si va ad affiancare idealmente a The Clock, il film di 24 ore dell’artista Christian Marclay vincitore del Leone d’Oro Biennale Arte. ”Film belli che fanno sognare e pensare” è la linea guida promessa, frutto di una selezione di 5.208 tra lungo-medio e cortometraggi visionati contro i 4.251 dello scorso anno, toccando dal dopoguerra ad oggi il primato storico della Mostra con ben 65 lungometraggi in prima mondiale, articolati nelle tre consuete Sezioni, confermandosi “fabbrica” per chi il cinema lo fa, per chi lo fa circolare e per chi lo va a vedere. I paesi rappresentati sono
l’ultima scommessa di Mueller
Controcampo Italiano: raddoppia In una kermesse che promette un recupero notevole sul piano internazionale grazie alla presenza di grandi autori e grandi star quali Madonna, Clooney, Damon, Mortensen, Law, Winslet, Cotillard, Paltrow, Bellucci e Cassel, Firth, Oldman, Farrow, Defoe, il Direttore Marco Mueller si mostra molto attento alla cinematografia italiana. Ed infatti, dopo aver schierato ben 3 pellicole italiane in Concorso (Terra ferma, Quando la notte e L’ultimo terrestre) ed aver ospitato
4 grandi del nostro cinema come Olmi, Maselli, Lizzani e Gregoretti, dichiara che “la vivacità del cinema italiano è tale da aver portato al raddoppio delle pellicole di Controcampo Italiano”. Le proposte sono: il ritorno del film di genere con i Manetti Bros. (L’arrivo di Wang), le opere prime Cavalli con Asia Argento ed Andrea Occhipinti, attore e distributore per Lucky Red e Scialla! (che nel gergo giovanile romano significa “lascia stare”) con Bentivoglio e Bobulova, Maternity Blues con Andrea Osvart e Daniele Pecci (di ritorno sul grande schermo dopo il successo di Mine Vaganti), Cose dell’altro mondo con Abatantuono, Mastandrea e Lodovini, Qualche nuvola con la collaudata coppia Colangeli-Germano e Tutta colpa della musica di Ricky Tognazzi con la grande Stefania Sandrelli.
Orizzonti: sismografo e pantografo di nuovi cineasti La Sezione Orizzonti quest’anno registra il debutto di artisti visivi, grazie all’incrocio di linguaggi espressivi diversi che spaziano dall’animazione alla commedia, dal film di ricerca al documentario, dal thriller metafisico alla fiaba dell’orrore, con il precipuo scopo di abbattere le frontiere linguistiche ed espressive, grazie a maestri conosciuti e a nuove scoperte in “un dialogo con il concorso principale”, tuttavia turbato e sbilanciato dall’apertura di “squarci nella percezione e nel senso” che lasciano intravedere nuove direzioni. Tra le tante opere di questa interessante Sezione, segnaliamo la dimensione intima di un diario in Amore Carne di Pippo Delbono ed il progetto da regista, oltre che da interprete, di James Franco (Milk; Mangia Prega Ama; 127 ore), intitolato Sal, biopic di Sal Mineo, attore americano apparso in Gioventù bruciata accanto a James Dean e morto accoltellato nel 1976. Ed infine la Retrospettiva Orizzonti 1961-1978-quando il cinema italiano era espanso, è più che mai mirata all’intersezione tra il vecchio e il nuovo grazie ad una programmazione trasversale ed eccentrica di autori (quali Carmelo Bene, Alberto Grifi, Augusto Tretti, Mario Carbone e Paolo Brunatto) di un cinema aperto al dialogo con altre forme d’arte nonchè “contributo alla ricostruzione storica dello sguardo contemporaneo”.
34 ed 11 le opere prime, tra le quali il primo film proveniente da Samoa; imponente è la presenza Usa in Concorso (Clooney, Canaan Mann, Ferrara, Friedkin, Solondz), seguita da quella italiana con Comencini, Crialese ed il fumettista (alla sua prima esperienza cinematografica) Pacinotti, il cui finto video del TG3 tratto dal film in Concorso (in cui la giornalista M. Cuffaro parla dell’arrivo degli alieni in Italia) ha registrato durante il mese di agosto più di 650.000 visualizzazioni su Youtube. Incuriosisce molto W.E. di Madonna sulla storia d’amore tra W. Simpson e Edoardo VIII che per lei abdicò in favore del fratello (ndr, Il discorso del re), ma anche il ritorno di “coppie cinematografiche” come Cronenberg e Mortensen, Olmi e Hauer, o di autori come Polanski, Soderbergh e Abel Ferrara, nonché tra i documentari quello su Vasco Rossi.
Premio ad Al Pacino per la sua carriera come regista Al Pacino, grande attore e regista statunitense, riceverà a Venezia il premio Jaeger-Le Coultre Glory to the Filmmaker, assegnato precedentemente a personalità come Kitano, Kiarostami,Varda, Stallone e Mani Ratnam. Nella stessa serata verrà proiettato in prima mondiale il suo terzo lavoro da regista Wilde Salomè, sulla celebre opera di Oscar Wilde. Pur essendo dagli anni ‘60 una delle più significative personalità del cinema americano, vincitore di un Oscar per Scent of a Woman dopo ben sette candidature ed un premio alla carriera dell’American Film Institute, nonché co-Presidente di The Actor’s Studio di N.Y., Al Pacino in realtà nasce come attore di teatro: attento conoscitore delle opere di Shakespeare, può essere considerato una vera e propria icona culturale del nostro tempo.
Il Leone d’Oro alla carriera al “traghettatore di idee” Marco Bellocchio
Il Leone d’Oro alla Carriera quest’anno verrà assegnato al regista Marco Bellocchio; a seguire, sarà proiettata una nuova versione de Nel nome del padre, film del 1971 rivisitato dallo stesso regista partendo dai materiali in suo possesso: “in tutti questi anni mi è tornata in mente l’idea, la convinzione che Nel nome del padre non avesse ancora trovato la sua forma definitiva”. Il regista aveva già adattato per il teatro il suo film di esordio I pugni in tasca, che nel 1965 lo consacrò come uno degli autori di riferimento del Nuovo Cinema in quanto preannunciante il ‘68 e la rivolta contro le istituzioni, la famiglia, la scuola e la religione: la pellicola, nella versione teatrale, diviene dramma della sopravvivenza in una famiglia senza amore e priva di prospettive di guarigione o fuga. Tra i film più famosi del regista abbiamo Marcia Trionfale (1976), Diavolo in corpo (1986), La Balia (1999), L’ora di religione del 2002 con uno strepitoso Castellitto, Buongiorno, Notte del 2003 sul sequestro Moro, sino al pluripremiato Vincere (2009), sulla passionale e tormentata relazione che Ida Dalser ebbe con Benito Mussolini.
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8 ACCHIAPPAFILM
dal 9 Settembre nei cinema N
*COVER STORY ::di Luca Ticconi
Tutta colpa della musica Il riscatto di un uomo di provincia che ritrova l’amore cantando in un coro di adorabili cinquantenni. Diretto da Ricky Tognazzi e con protagonisti Stefania Sandrelli, Marco Messeri e la cantante Arisa alla sua prima prova cinematografica. Ricky Tognazzi
G
iuseppe (Marco Messeri) è un signore come tanti, un distinto padre di famiglia, un buon marito e un onesto lavoratore. Ma a sessant’anni suonati tutto questo forse non è abbastanza quando la pensione è alle porte e l’amore per la mogliettina Monica Scattini si è prima affievolito e poi del tutto spento. E la cosa è reciproca, visto che la consorte è tutta concentrata nell’assecondare la religiosità millenarista dei Testimoni di Geova trascurando completamente il marito. C’è poi la figlia Chiara, il debutto nel cinema della stralunata cantante Arisa, la quale condivide con la mamma il medesimo fervore religioso e con il papà nulla di rilevante. Insomma un quadretto non proprio perfetto, che forse assomiglia alla vita stantia di tanti uomini di mezza età che a fatica ammetterebbero la loro condizione. Il punto di partenza del nuovo film di Ricky Tognazzi, una commedia agrodolce che segue il precedente esotico de Il padre e lo straniero e sarà presentata alla Mostra del Cinema di Venezia nella sezione Controcampo italiano, è esattamente questa condizione. Dalla quale il film si distacca sognando un futuro possibile per questo omino un poco triste e per le persone che gli sono accanto, incapaci di esprimere le loro reali inclinazio-
CURIOSITÀ
• Questioni di titolo - Inizialmente il film doveva intitolarsi Mi dispiace devo andare, come la relativa strofa della canzone dei Pooh in Tanta voglia di lei. Ma è stato infine modificato forse anche in omaggio alla pellicola di Francesco Nuti Tutta colpa del paradiso del 1985. • La prima volta di Arisa - Riguardo il suo esordio sullo schermo l’artista, vincitrice a Sanremo con il brano Sincerità, ha dichiarato: “All’inizio ero molto emozionata, ma sono stati tutti comprensivi. Hanno aspettato i miei tempi, i primi giorni non ti senti mai pronta. Sto imparando, non sono entrata nel mondo del cinema urlando: Voglio un ruolo da protagonista!”. • La gelosia di Simona - Il film contiene due scene d’amore molto soft tra il maturo Tognazzi e la giovane diciannovenne Ronny Morena che hanno destato una divertita attenzione da parte di Simona Izzo, moglie del regista. Dando dei consigli alla ragazza si infatti è riferita al marito come al “nonno”. • Piemonte mon amour - Tipico esempio di recente virtuosismo regionale per quanto concerne i finanziamenti ai film, Tutta colpa della musica ha giovato del sostegno del territorio nelle figure della Film Commission Torino Piemonte e di FIP Film Investimenti Piemonte.
EXTRA Tre domande a
Ricky Tognazzi Cosa significa per te buttarti nell’impresa di un film? Lavoro sempre in team, dai tempi di Ultrà e La scorta, c’è mia moglie, Simona Izzo e altri collaboratori. Ci vuole sempre uno stato di innamoramento quando parti per un film, perché è come un lungo viaggio, come una crociera che attraversa gli oceani. Un lavoro che può durare anni. Quando arrivi in fondo ottieni qualcosa che prima non esisteva, ed è meraviglioso. Di nuovo, dopo il papà de Il padre e lo straniero, un uomo alle prese anche con la paternità è protagonista di un tuo film. La paternità è molto interessante, perché per la donna essere madre è biologico, naturale. Lei nasce già madre. Al contrario la paternità è una conquista, qualcosa che si deve imparare, conoscere. Noi maschi siamo tutti figli, ma diventiamo padri. Tutta colpa della musica mette in scena la riscossa di uomini e donne invecchiati troppo presto, cosa vuole dir loro il film? Il film è un invito a nascere, rinascere, a vivere a qualsiasi età uno abbia, senza timori, anche quando tutto sembra esserti avverso.
Ricky Tognazzi e Ronny Morena
Arisa e Ricky Tognazzi
ni. Il sogno è delicato e simpatico, e si esprime attraverso la scoperta della musica. La stessa che aveva travolto i protagonisti di Canone Inverso (2000), che stavolta il regista Tognazzi interpreta in modo assai differente, coadiuvato dalla moglie sceneggiatrice Simona Izzo, nel racconto di un riscatto. L’atto-
Elena Sofia Ricci, Ricky Tognazzi, Marco Misseri e Stefania Sandrelli
re Tognazzi si cala nel ruolo di Napoleone detto “Nappo”, un buontempone amico di vecchia data del protagonista che, un tempo asso del ciclismo, non ha rinunciato al divertimento e trascina il suo compare fuori da quella casa dall’aria pesante. La sonnacchiosa Biella, location del film, pare risvegliarsi al canto di questi attempati signori e signore che si fanno promotori di una bella iniziativa: la formazione di un coro di quartiere riunitosi sotto le navate di una chiesetta sconsacrata. Tra le tanti voci è quella di Elena in particolare, ovvero la bella gentildonna Stefania Sandrelli, a rapire l’animo gentile di Giuseppe. A farlo nuovamente innamorare. Quella musica colpevole del titolo, benedetta e dannata, stregherà sotto altre forme tutti i personaggi che costellano il film. Lo stesso Nappo, ammaliato da una ragazzina impertinente (l’esordio di Ronny Morena) finirà forse per mettere la testa a posto, e persino Chiara e sua madre si scioglieranno, senza dimenticare la preziosa parte della nevrotica Elena Sofia Ricci. “La musica - dice il regista - è il vero codice espressivo e narrativo delle passioni e delle peripezie dei nostri beniamini, il tappeto volante che pare sollevarli e illuderli portandoli verso nuove avventure, nuovi approdi...“. Certamente i temi in ballo sono anche scottanti, tra fallimenti e tradimenti, ma il film sa trattarli in modo leggero e frizzante, con un pizzico di passionalità che non guasta e non deve assolutamente essere considerata appannaggio dei soli adolescenti, come molto cinema recente vorrebbe farci intendere. Senza essere troppo utopistico e coi piedi aggrappati al reale quel tanto che basta per non mortificare la fantasia, Tutta colpa della musica vuole pervicacemente convincerci che un’altra vita, anche a sessant’anni, è possibile. È sufficiente non fingersi ragazzini, e accettare la propria età consapevoli di avere ancora molto da dare.
n dal 9 Settembre nei cinema
PRIMA VISIONE* ::di Luca Ticconi
Contagion Un cast di all stars per un thriller catastrofista diretto da Steven Soderbergh. Co-protagonista un virus che rischia di spazzare via l’umanità.
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n questo occidente pulito, asettico, ordinato almeno all’apparenza, lo spauracchio della malattia mortale, dell’organismo che viaggia nell’aria, si trasmette al tocco e penetra nel corpo distruggendolo, moltiplicandosi in ignari e infiniti ospiti, è fonte di terrore assoluto. Una paura che viene da lontano, da un passato anche recente di cui ci siamo presto dimenticati. L’idea della pandemia, epidemia capillare e diffusa nel globo porta con sé profezie sulla fine del mondo, visioni di apocalissi prossime venture. La sola idea tuttavia è peggiore dello stesso contagio, poiché, proprio come il morbo, si diffonde di bocca in bocca e scatena il panico incontrollato. Non è fantascienza, basta tornare con la memoria ai fatti recentissimi sulla contaminazione batterica dei cibi o sui vari virus influenzali dall’onomastica varia, ma sempre legata alle specie di animali domestici da cui il virus prende l’avvio che vanno a sostituire il suo freddo nome scientifico. Steven Soderbergh, il pluripremiato autore della serie di Ocean
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e di Traffic non è nuovo allo spunto fantascientifico (ad esempio il suo remake di Solaris con George Clooney, del 2002). Del resto il suo cinema algido e affilato, memore forse delle origini svedesi della sua famiglia, spazia usualmente di genere in genere e giunge con Contagion, presente fuori concorso alla Sessantottesima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, al purissimo disaster movie. L’abilità di alternare produzioni indipendenti a film dal grosso budget lo ha portato questa volta nel territorio privilegiato di altri registi come il veterano Roland Emmerich (Indipendence Day, 2012) e il piccolo epigono di Hitchcock M. Night Shyamalan (Signs, E venne il giorno). I paragoni non suonino impropri o forzati, gli elementi cardine del genere ci sono proprio tutti. A cominciare dal folto gruppo di personaggi, che qui si può fregiare di interpretazioni di altissimo calibro (come quasi sempre nel caso del regista di Atlanta), attori che solo a elencarli vengono i brividi: Matt Damon, Kate Winslet, Gwyneth Paltrow, Jude Law, Marion Cotillard, Laurence Fishburne. Matt Damon Tutte queste stelle di Hollywood per raccontare la storia di un contagio che si estende all’intero pianeta, e per ogni personaggio, come è tipico del film catastrofico recente, dal suo punto di vista strettamente personale. Da una parte gli scienziati e i dottori impegnati in una strenua lotta contro il tempo: quelli che afferiscono al CDC (center for desease control), la dottoressa Erin Mears (Kate Winslet) e il dottor Ellis Cheever (Laurence Fishburne), e la brillante specialista dell’Organizzazione mondiale della sanità Leonora Orantes (Marion Cotillard). Dall’altra la gente comune, a partire dai primissimi contagiati su un aereo in volo da Hong Kong, tra questi la sfortunata Beth Emhoff (Gwyneth Paltrow) moglie di Matt Damon, un marito premuroso distrutto dalla notizia. Ma c’è anche il blogger folle impersonato da Jude Law, che semina il panico tra la gente diffondendo capillarmente notizie fasulle. La psicosi collettiva indotta dal reale
Virus in sala Se vogliamo considerare quella sostanza gelatinosa chiamata Blob, nel film omonimo del 1958, una sorta di immenso virus, allora la scena in cui colonizza una sala cinematografica cibandosi degli spettatori diventa quasi la metafora di quello che per il cinema è il contagio: il terrore (e il piacere) del contatto alieno che in quegli anni era impersonato dall’est della guerra fredda. Ma i prodotti più rappresentativi del genere sono forse i letterari L’invasione degli Ultracorpi (1956) e L’ultimo uomo sulla Terra (1954), sottoposto al remake forzato con Io sono leggenda. Da citare è poi l’emozionante Andromeda (1971) di Robert Wise dove il morbo viene ancora dalla spazio, fino al primo Cronenberg di Il demone sotto la pelle (1975). L’idea di collegare la malattia alla condizione dello zombie non viene da Romero ma dal videogame, poi film, Resident Evil e ha portato a una serie innumerevoli di prodotti sul genere da 28 giorni dopo al recente REC. Microbi che devastano l’umanità sono presenti anche nello straordinario L’esercito delle 12 scimmie (1995) di Terry Gilliam e in Blindness - Cecità (2008) dal romanzo di Saramago.
Marion Cotillard
pericolo di contagio è il vero tema esplorato dal film. Sono infatti gli stati emotivi di questi esseri umani schiacciati da una crisi irreparabile che il regista indaga con la sua cinepresa leggera. Con uno sguardo che è al tempo stesso partecipe, ma pure simile a quello del biologo che scruta le sue creature attraverso il microscopio. Un’indagine dello sguardo che è la stessa dei protagonisti che cercano di sopravvivere studiando il loro microscopico nemico. Così l’America ricca e salutista torna ancora mostrarci i suoi fantasmi nell’ultimo camaleontico Soderbergh, e ci sembrano dannatamente reali.
CURIOSITÀ
• Imax che passione - In Italia non si è ancora diffuso a dovere ma negli States questo sistema di proiezioni immensamente più grandi dei normali schermi cinematografici spopola da anni, e si è rinvigorito grazie al 3D. Contagion non fa eccezione ed è la prima volta per Soderbergh. • CDC - L’acronimo evocato nel film sta per Centers for Disease Control and Prevention, questi centri statunitensi sono il massimo organismo di controllo e monitoraggio sulle epidemie. • Da quanto tempo, Matt - Matt Damon, Gwyneth Paltrow e Jude Law non recitavo assieme dai tempi de Il talento di Mr. Ripley (1999). • Scienziato per sempre - Sarà un caso, ma il ruolo di scienziato che Laurence Fishburne, attore celebre per il personaggio di Morpheus nella trilogia di Matrix, interpreta nel film è molto simile a quello svolto recentemente nella serie CSI - Scena del crimine.
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n dal 7 Settembre nei cinema
ANTEPRIMA*
::di Emanuela Andreocci
T er r a Un vecchio mondo per il nuovo film di Crialese, che torna a raccontare una Sicilia dai toni Verghiani.
EXTRA
Quattro film,
molti i festival e i riconoscimenti Emanuele Crialese, classe ‘65, ha esordito con il suo primo lungometraggio Once we were strangers nel 1997, e il film è stato in
concorso al Sundance Film Festival di Robert Redford. Nel 2002, con Respiro, sua opera seconda, vince entrambi i premi (Grand Prix e Prix de la Jeune Critique) della settimana internazionale della critica al 55° Festival di Cannes e viene nominato in molti festival internazionali ed italiani; la Golino, per la sua parte da protagonista, vince il Nastro D’argento, mentre Procacci, in quanto miglior produttore, il David di Donatello. Nel 2006, con NuovoMondo, Crialese si impone nuovamente all’attenzione dei media e della critica vincendo il Leone d’Argento rivelazione alla 63° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Nell’edizione 2011, Terraferma è tra i film in concorso per Venezia 68.
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S
i presta ad una duplice interpretazione il titolo del nuovo film di Emanuele Crialese: Terraferma, infatti, da una parte indica la meta agognata di qualsiasi viaggiatore, soprattutto di mare, che trova nella terra che scorge di fronte a lui, lontana ma ferma e solida, un porto sicuro dove rifugiarsi e trovare riparo dalle intemperie e dalle incertezze del viaggio; dall’altra parte, però, indica la condizione di stasi e di quasi totale immobilità dell’isola dove vivono i protagonisti della storia. Possiamo certamente individuare un percorso nell’opera del giovane regista che, nato a Roma ma formatosi a New York, ha un legame stretto e profondo con la Sicilia e con il tema dell’immigra-
zione: infatti nel suo primo lavoro Once we were strangers affrontava il sogno americano e nelle altre pellicole l’acqua e il suo stesso legame con la Sicilia sono diventati una presenza costante e simbolica. In Respiro, infatti, il regista mostra le vicende di Grazia, una donna fragile e depressa, moglie di un pescatore nell’isola di Lampedusa; in NuovoMondo, invece, narra la storia di Salvatore che, nella Sicilia all’inizio del Novecento, parte alla ricerca di fortuna in America, ricollegandosi dunque alla sua prima opera. Terraferma, che sarà in concorso al Festival di Venezia, altro non è che un ritorno al “vecchio nuovo mondo”, “un dramma simbolico, sul conflitto tra turismo e integrazione osservato attraverso il prisma delle mutazioni antropologi-
fe r m a che” secondo la definizione che ne dà lo stesso regista. Girato nella piccola e selvaggia isola di Linosa, non racconta la storia di una famiglia che emigra ma di una famiglia che viene in altri modi a contatto con il cambiamento e la novità e che oscilla tra voglia di nuovo e paure e incertezze. I Pucillo, come dei moderni Malavoglia, devono confrontarsi con l’immobilità del tempo che aleggia nel loro paese: Ernesto ha 70 anni, lotta quotidianamente contro il tempo che inesorabile fugge e non vuole rottamare il suo peschereccio; suo nipote Filippo, ventenne, ha perso il padre in mare e Nino, lo zio del ragazzo, ha abbandona-
to l’attività di pescatore per dedicarsi al turismo. Giulietta, la giovane vedova, madre di Filippo, è tormentata dall’assenza di una speranza per sé e per il ragazzo all’interno dell’isola, e intravede nel viaggio l’unica possibilità di creare un futuro migliore. Un giorno il mare sospinge sulla loro isola Sara e suo figlio: Ernesto, da buon uomo di mare, rispetta la sua cultura e offre loro soccorso e riparo e Giulietta, l’isolana, trova nella straniera l’altra faccia delle sua stessa medaglia: una madre che cerca un futuro migliore per se stessa e per il figlio. I tempi però sono cambiati, le regole del mare non si possono più far valere e i clandestini van-
no respinti, perché sull’isola per loro non c’è posto. La famiglia Pucillo viene quindi
sconvolta e dovrà scegliere la nuova rotta da seguire...
CURIOSITÀ • Regista e sceneggiatore - Crialese, oltre ad essere regista, è lo sceneggiatore di tutti i suoi lungometraggi per il grande schermo. Terraferma è stato scritto a due mani con Vittorio Moroni. • I fondi... della nonna Crialese ha prodotto il suo primo film con i soldi ricavati dalla vendita di un paio di orecchini ricevuti in eredità dalla bisnonna. • Ellis Island - L’immigrazione è un tema costante nelle opere di Crialese. Racconta il regista che la prima volta che
è stato al Museo di Ellis Island e ha visto quei famosi volti immortalati, ha avvertito una presenza dietro di sé e per le due notti successive ha sognato quelle facce. • Un attore... Amato - Vincenzo Amato, palermitano di nascita, scultore e attore, è stato il protagonista dei primi tre lungometraggi di Crialese, al quale è legato da una profonda amicizia, e Once we were strangers ha tratto ispirazione dalla loro esperienza di vita in America. L’attore non fa parte del cast di Terraferma.
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sexandzen3d.it
UNA NUOVA ESPERIENZA 3D RIVOLUZIONARIA
IL MISTERO VERRÀ SVELATO DAL 30 SETTEMBRE AL CINEMA
dal 30 Settembre nei cinema N
*PRIMA VISIONE ::di Luca Ticconi
Il 3D si fa esplicito in questa produzione basata su un classico della letteratura erotica cinese: sesso, action e fantasy made in Hong Kong
Sex and Zen 3D T ogliamoci subito dall’imbarazzo: Sex and Zen 3D non è certo la nuova versione stereoscopica di My Fair Lady. È un film erotico, questo sì, ma nemmeno può essere definito una pellicola volgarmente a luci rosse. In primo luogo perché ha una sua ben delineata trama, che non è soltanto un accessorio o un pretesto. Semmai un racconto tratto da un classico della letteratura erotica cinese, “La stuoia del fedele carnale”, molto efficace nel dipanare un percorso sulle gioie e sui dolori della passione sfrenata. In secondo luogo, e non è scontato a quanto pare, perché quello erotico non
è l’unico genere toccato dal film e forse nemmeno il più importante. Ci sono infatti molti momenti di pura azione e parecchie concessioni all’horror. Insomma questo particolarissimo oggetto filmico che arriverà dal 30 settembre sui nostri schermi è un prodotto di genere, proveniente da una cultura, quella orientale, ben più abile e navigata della nostra nel maneggiare i temi del sesso e più in generale della lussuria. E poi non sarebbe forse sciocco gridare allo scandalo per un film come questo, quando la critica di mezzo mondo incensa gli occidentali (Tarantino, Rodriguez) che proprio a questo tipo di cinema largamente
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EXTRA
Sex and Zen la serie Prima del 3D, o meglio del suo ritorno in auge, nel 1991 gli schermi d’oriente e occidente si infiammarono e risero grazie all’avvento del primo Sex and Zen. Diretto da Michael Mak il film, ispirato alla novella “Il tappeto da preghiera di carne”, vede uno studente di religione innamorarsi e poi sposare una ragazza convinta che il sesso sia sporco e peccaminoso. Il giovane lascia infine la consorte e parte per un viaggio di scoperta sessuale che lo porterà a impiantarsi un pene equino in grado di migliorare le sue prestazioni. Il film piace moltissimo al pubblico cinese, soprattutto per il forte lato comico e demenziale. Le storie dei tre episodi successivi sono del tutto scollegate. In Sex and Zen II del 1996 un ricco erotomane si innamora della sposa di suo figlio che scopre essere una sorta di demone ammaliatore. Nel terzo episodio uscito nel 1998 si passa alla protagonista femminile, una storia di vendetta tra prostitute al limite dell’assurdo.
si ispira? Non si può nemmeno negare come gran parte del battage pubblicitario del film, nonché il principale elemento catalizzatore di un pubblico smaliziato
e di sesso preferibilmente maschile, vertano sulle possibilità insite nella tecnologia tridimensionale. Con tutte le stereoscopiche promsse che essa, almeno sulla carta, dovrebbe produrre dai corpi non più piatti degli attori. Anzi meglio delle attrici, altro vanto del film che mette in mostra una sfilata di perfette e diafane bellezze orientali, le migliori performer
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CURIOSITÀ
• Censure - Nel territorio cinese il film è stato comprensibilmente vietato, tanto che si è parlato di esodo di massa del pubblico verso la città di Hong Kong. Il circuito IMAX invece l’ha rifiutato in tutto il mondo. • Meglio di Cameron - In patria il film ha esordito con incassi superiori a quelli di Titanic e di Avatar. • AV Idols - Molte delle attrici del film sono di origini nipponiche e vengono definite delle AV Idols, ovvero delle modelle specializzate nell’erotismo soft. • Il racconto del peccato - La storia del film è ispirata all’antico romanzo erotico Il tappeto da preghiera di carne scritto nel 1705 da Li Yu.
softcore di Cina e Giappone. “È proprio come essere un voyeur accanto al letto di qualcuno” afferma senza mezzi termine l’audace produttore Stephen Shiu Yeuk-
Yuen. Ispirato come i suoi tre predecessori (vedi box) a una ben conosciuta opera letteraria del diciottesimo secolo, Sex and Zen 3D segue le gesta del giovane studioso della dinastia Ming, Wei Yangsheng (Hayama Go). Incapace di sottomettersi fino in fondo alla ferrea disciplina dell’apprendimento Wei persegue uno stile di
vita edonistico tipico di chi vuole tutto e subito. L’incontro con la giovane di fede taoista Tie Yuxiang lo folgora, nonostante l’ombra pesante del padre di lei, un severo sacerdote. L’amore tra i due è però minato da ben altro problema, la frigidità della ragazza che risulta insop-
portabile al ragazzo. Wei dunque abbandona l’amata e si getta in un viaggio di follie in compagnia di un fedele amico, in una terra di impensate ricchezze, governata da un principe. Il nostro eroe entra nelle grazie del governante e viene condotto in una sala di divertimenti smodati. L’estasi orgiastica, però, è destinata a durare ben poco, ben presto il giovane realizza come non sia tutto oro quello che luccica. Il vizio si trasforma così in orrore e oltre la coltre spessa di sesso e violenza il film ci regala infine una, forse prevedibile, morale.
n dal 30 Settembre nei cinema
PRIMA VISIONE* ::di Luca Ticconi
Baciato dalla
l
Vincenzo Salemme è un vigile urbano col vizio del gioco deriso da amici e colleghi. Quando sbanca al SuperEnalotto tutti lo cercano, compresa la sexy Asia Argento.
nuovo, italianissimo, film comico firmato da Vincenzo Salemme doveva comparire sugli schermi già in quel di febbraio, ma la distribuzione è infine slittata a settembre. E c’è da sperare che il pubblico di estimatori dell’istrionico attore e commediografo partenopeo riempia le sale e apprezzi a dovere questo
sestina di numeri. Una ossessione che lo rende il giullare di mezza città. Gaetano, questo il nome del nostro protagonista, ha alle spalle un matrimonio infelice con Marisa (la brava Paola Minaccioni di Mine Vaganti) che lo tartassa con le continue richieste degli alimenti, mentre sta portando avanti una faticosissima relazione con
CURIOSITÀ • Caso Bonsu - Le sciocche e ignoranti malelingue hanno cercato dei collegamenti tra il film e gli orrendi fatti accaduti a Parma nel 2008 in cui un gruppo di vigili malmenarono senza ragione e vantandosene un inerme studente Ghanese. Su web circola persino una trama falsa del film che lo renderebbe una sorta di thriller. • Origine teatrale - Baciato dalla fortuna è direttamente ispirato a un atto unico per il teatro scritto e diretto da Salemme. • Asia e gli altri - L’attrice figlia del maestro dell’horror non lesina complimenti sul cast:
“Alle prove ci siamo divertiti come matti e speriamo di essere riusciti a trasportare questo divertimento nella pellicola. Mi piacciono le scelte che hanno fatto per il cast, con netti contrasti, tra me e Nicole, tra Vincenzo e Alessandro, e con tutti ruoli ben disegnati che rendono ancora più forte l’effetto comico”. • Salemme solo attore - Per questo film Vincenzo Salemme ha ceduto la sedia del direttore a Paolo Costella, al contrario dei suoi lavori precedenti come da L’amico del cuore a No problem.
suo ultimo lavoro. Prodotto dalla bella signora del cinema Rita Rusic, Baciato dalla fortuna si inscrive con continuità nel segno delle precedenti opere di Salemme, contraddistinte dal sempre riconoscibile impianto scenico e dalla comicità chiaramente più classica e molto meno “caciarona” rispetto ai ben noti campioni di incassi natalizi. La vicenda si svolge integralmente nella città di Parma, ed è incentrata su una delle “fisse” più tipiche - forse proprio la più tipica - del popolo italiano. Stiamo parlando della febbre del gioco. E che gioco! Il più remunerativo dell’intera storia del Bel Paese, quello che in occasione dei montepremi più alti porta nella penisola avventati giocatori da tutto il mondo: il SuperEnalotto, naturalmente. La febbre da giocata contagia in particolare il vigile urbano Salemme, trasferitosi al nord dalla natia Campania, talmente ostinato nel voler vincere da scommettere da sempre sulla stessa “magica”
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Vincenzo Salemme e Dario Bandiera
una donna le cui richieste superano di gran lunghe le sue povere tasche. Si chiama Betty e possiede tutto il fascino e la sregolatezza della sua interprete, Asia Argento in un ruolo davvero inedito, una cuoca amata e corteggiata da tutti. Per rimanere con il suo uomo la bambola esige una vita agiata, e porta il povero Gaetano a indebitarsi ripetutamente. Come se non bastasse, a mettere zizzania tra i due ci pensa il bel comandante della polizia municipale Alessandro Gassman, che impunito fa il filo a Betty. Questo capo donnaiolo e insolente sembra cucito addosso al figlio del grande Vittorio, che ormai sa rendere irresistibili i personaggi delle sue commedie. La vita di Gaetano prosegue tra il nodo alla gola della continua ricerca di denaro (gli amici Dario Bandiera e Giuseppe Giacobazzi non lo possono aiutare visto che son messi peggio di lui) e i caotici ingorghi del traffico. Tutti intanto si fanno beffe del suo vano tentativo di sbancare al gioco che sembra la mossa di un disperato.
fortuna
Alessandro Gassman e Valeria Graci
Un giorno, inaspettatamente, la vincita arriva. E si porta dietro non solo un infarto scampato e un’inconcepibile felicità, ma pure tutta una serie di assurdi e squallidi cambiamenti. Ecco la trovata comica
Giuseppe Giacobazzi, Vincenzo Salemme e Nicole Grimaudo
Vincenzo Salemme e Asia Argento
che regge il film: l’osservare come davanti a questo meraviglioso bacio della dea bendata vengano a galla tutte le peggiori meschinità delle persone. Amici, semplici conoscenti e persino le amanti di Gaetano cambiano di colpo il loro comportamento nei suoi confronti. Quei 120 milioni di euro portano persino lo strafottente capo ad abbassarsi al più viscido servilismo. Le gag dalla vena teatrale si moltiplicano: “Con il cast - ha dichiarato Salemme - abbiamo improvvisato molto e poi, in fase di riprese, si è lavorato sempre di più sulla precisione, in maniera maniacale. E questo è tipico di chi fa teatro.” Il cast comprende inoltre la ineguagliabile spalla di Salemme, Maurizio Casagrande, affiancato da altre interpreti femminili di tutto rispetto quali Elena Santarelli e Nicole Grimaudo.
Milionari alla riscossa!
Soprattutto in tempi di crisi come questi gli italiani continuano a sperare nella fortunata vincita, tra un gratta e vinci, una lotteria o un qualunque gioco a premi. Il cinema guarda a questi incredibili colpi di fortuna con ironia e malizia, spesso punendo coloro i quali hanno ottenuto un premio in fondo immeritato. Se parliamo del nostrano Lotto il primo film che viene in mente è Non ti pago del lontano 1942, tratto dall’omonima commedia di Eduardo, col suo scottante e sempre vivo tema dell’invidia. Indimenticabili sono le astruse dissertazioni su numeri e sogni nel film di Luciano De Crescenzo Così parlò Bellavista. Nel 2000 è uscita invece la simpatica commedia Il grande botto, su una vincita multimilionaria di un gruppo di amici. Nel campo delle scommesse non si possono non citare il mitico Febbre da cavallo (1976) e il capolavoro del ‘73 La stangata, che è incentrato sulla truffa come il recente 21 dove un gruppo di studenti usa la matematica per sbancare con le carte nei casinò. Guardando alla TV vengono in mente Totò, lascia o raddoppia? (1956) e l’Oscar di The Millionaire. Senza dimenticare lo spassosissimo sfigato fantozziano di Paolo Villaggio in Ho vinto la lotteria di capodanno (1989).
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n dal 9 Settembre nei cinema
PRIMA VISIONE* ::di Alessandro Fresilli
Super 8
Come rievocare una meravigliosa stagione del cinema senza rimanerci impigliati ma anzi adattandola alle dinamiche attuali.
“C
ome tanti della mia generazione, anche io sono stato influenzato da Steven Spielberg. Ma Super 8 non è mai stato inteso come un omaggio a lui o ai miei esordi. È stato più che altro un tornare a un periodo che ho amato e che non tornerà più. Dovevi essere uno un po’ strano per fare un film, ci voleva uno sforzo notevole, dovevi fare delle scelte su cosa filmare perché avevi dei limiti. Non come adesso”. Con questa dichiarazione J.J. Abrams, una delle menti più dinamiche e creative del panorama cinematografico attuale, elimina ogni possibile dubbio sulla natura di Super 8, la terza pellicola, dopo Mission Impossibile 3 e Star Trek, che vede l’autore di Lost (e di parecchie altre opere di successo) nei panni di regista. Ed eccoci quindi catapultati nelle atmosfere adolescenziali dei film realizzati a cavallo fra gli anni ‘70 e gli ‘80, quelle create ad arte da Spielberg e Lucas tanto per intenderci. Film come E.T., Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo, Ritorno al Futuro in cui la provincia americana, alcuni ragazzi in bicicletta con problemi familiari e persone (e non solo) da salvare dalla furia distruttiva degli adulti, erano le fondamenta su cui poi sviluppare tutta la storia. Libera ispirazione, si diceva, perché Abrams (“il tono di Incontri Ravvicinati è quello da cui sono stato maggiormente influenzato”) è da sempre un fan dichiarato di Spielberg (che qui compare nei panni del produttore), ma è anche un autore ben radicato nel suo tempo e conosce benissimo le dinamiche necessarie affinché un film sappia colpire lo spettatore.
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Nell’estate del 1979, in una piccola cittadina dell’Ohio, un gruppo di ragazzini impegna le vacanze estive girando un filmino in Super 8 (ecco il titolo) sugli zombie. Una sera, mentre stanno girando con la cinepresa nella location designata, una stazione ferroviaria ab-
cittadina sarà sconvolta dai militari, ma anche da una creatura che seminerà il panico. E che spetterà ai ragazzi salvare tutti gli altri e, al tempo stesso, maturare: “È una visione fantasy della perdita dell’infanzia e dell’innocenza. Un sentimento angosciante come quello provo-
bandonata, i giovani assistono ad un incidente ferroviario che coinvolge un treno, proveniente dalla segreta Area 51 in Nevada. Il treno esplode all’impatto con un camion fermo sulle rotaie e dalle lamiere emergono misteriose scatole, e una strana sagoma che l’esercito rivuole a tutti i costi. È quasi inutile aggiungere che la tranquilla normalità della
cato dalla perdita di un genitore. Volevo mettere a nudo il cuore di un bambino, sono partito da qui quando ho iniziato a scrivere il copione. Con E.T. Spielberg narrava attraverso la metafora dell’alieno il rapporto di un bambino col padre, il bisogno del padre, la paura di perdere il padre. Credo che tutto il genere fantasy ruoti intorno a questa idea”.
CURIOSITÀ • 3D - Super 8 non uscirà nella versione 3D, per decisione di Abrams, perché “gli occhialetti rendono sfocate le cose, per quanto provi a sistemarli all’inizio, non ottieni mai un buon risultato. Non sono un grande fan del 3D”. • INCONTRI - La prima volta che Abrams incontrò Spielberg, fu quando era ancora al college: venne chiamato dal regista per riparargli due suoi vecchi super 8, guadagnando 300 dollari. • LOCARNO- Super 8 ha aperto la 64ma edizione del Festival di Locarno. • INCASSI - La pellicola, che è costata 50 milioni di dollari, nel primo weekend di programmazione IN USA ha incassato 37 milioni di dollari.
dal 9 Settembre nei cinema N
*PRIMA VISIONE ::di Alessandro Fresilli
Box Office
3D
Il Film dei Film
Ad Ezio Greggio il compito di portare nel nostro paese il 3D con una commedia dissacrante e demenziale che ironizza su alcuni dei successi cinematografici degli ultimi anni.
È
il primo film italiano in 3D (“nativo, non come alcuni film americani girati in 2D e poi corretti in post-produzione”) ed Ezio Greggio, che torna a dirigere una pellicola sul grande schermo dodici anni dopo Svitati, ci tiene a sottolinearlo. Un’opera importante costata cinque milioni di euro, in cui, come spiega lo stesso Greggio, “ci sono parodie di tanti film, da Il signore degli Anelli ad Avatar, da Il Gladiatore a tutta la saga di Harry Potter, e tanti altri titoli americani che in questi anni hanno allietato i fine settimana di milioni di italiani: noi ne raccontiamo i retroscena mettendoli alla berlina, consapevoli che quel tipo di cinema rimarrà per sempre, nel bene e nel male, nel nostro immaginario collettivo”. Le trame dei vari episodi, naturalmente, descrivono alla perfezione il registro del film: il professor Frank Strong e la giovane hacker Liz Salamander che, sulle tracce Ezio Greggio e Gigi Proietti
del Codice Teomondo Scrofalo, saranno costretti ad affrontare la setta dei Lacryma Christi, l’avvenente Bellabimba contesa da un vampiro e un lupo mannaro, il gladiatore che preferisce affrontare il rischio dell’arena piuttosto che la moglie, i Viagratar del pianeta Panduro che ogni sera praticano il rito sacro del Bunga Bunga dopo aver ingerito pillole azzurre, uno 007 ormai nell’età della pensione, il maghetto Erry Sfotter che avrà come antagonista Frodolo, il Signorino degli Anelli, e per servo lo juventino Gobbum, sono alcune delle rivisitazioni presenti in questa “opera comica per famiglie e per chi ama il cinema, perché si ride del cinema, si ride dei film americani e... si ride di questa nostra Italia, anche se è difficile battere la comicità naturale del nostro Paese”. Del cast fanno parte Anna Falchi, Antonello Fassari, Maurizio Mattioli, Enzo Salvi, Gianfranco Iannuzzo, Dario Bandiera e Giorgia Wurth; oltre a Gina Lollobrigida e Gigi Pro-
ietti: “l’idea di avere la Lollo in un film del 2011 mi faceva impazzire, quando gliel’ho proposto ha preso un aereo da New York ed è arrivata. Gigi Proietti è un mito, una forza della natura; nel film interpreta il Mago Silenzio, uno stereotipo di tutti i maghi che popolano il cinema contemporaneo, un mago napoletano e tirapacchi”.
Enzo Salvi, Ezio Greggio e Maurizio Mattioli
CURIOSITÀ • .VENEZIA - Box Office 3D è stato scelto dalla Biennale come film di pre-apertura della Mostra del Cinema di Venezia inaugurando il 30 agosto, la Sala Grande del Palazzo del Cinema del Lido, completamente restaurata. • LOCATION - Il film è stato girato in Bulgaria. • REGIE - Oltre a questa pellicola, Greggio ha diretto per il grande schermo anche Il silenzio dei prosciutti (1994), Killer per caso (1997) e Svitati (1999). • VOLTI DA TG - Nella pellicola, in un piccolo cameo, compare anche la giornalista Cesara Buonamici.
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Rumors ::di Barbara Zorzoli
Lenny Kravitz, interior designer per un hotel di
diventato papà da pochi
Miami
mesi, ha deciso di portarsi
In tempi di crisi meglio reinventarsi e aprire nuove strade pro-
via dal set e di conserva-
fessionali. Lo sa molto bene Lenny Kravitz che da cantante
re l’intero guardaroba del
ha pensato di improvvisarsi interior designer per un hotel a 5
17esimo secolo utilizzato per le riprese del film con l’intenzione,
sembra,
di
passarlo in eredità a suo figlio Flynn. Peccato che il piccolo abbia solo pochi mesi e per arrivare a poter indossare i vestiti del padre dovrò passarne del tempo. Insomma, per il prossimo Carnevale Orlando Bloom dovrà rivedere i suoi piani e trovare un costume di taglia adeguata per il piccolo primogenito. E intanto gli consigliamo di conservare i “cimeli” del set in tanta naftalina. Lady Gaga scoppia in lacrime Quale toccante evento è riuscito a portare Lady Gaga alle lacrime? Non la morte di Amy Winehouse, stelle di Miami. In realtà non sarà la prima volta che il nostro
non
si cimenterà con questa professione visto che in passato si è
della legge che con-
occupato del restyling del Florida Room Bar e della lounge del
sente
Delano Hotel sempre a Miami e già nel 2003 aveva fondato la
gay a New York ma...
Kravitz Design, la sua società di interior design. Ma l’incarico
una puntata di So
stavolta sarà ancora più importante visto che Lenny Kravitz do-
You Think You Can
vrà progettare sia l’arredamento dei bungalow sia quello delle
Dance.
lussuose suites dell’attico dell’SLS Hotel, la cui apertura è previ-
Miss Born This Way
sta per il prossimo autunno.
ha perso il controllo
l’approvazione i
matrimoni
Ebbene
sì,
dei propri condotOrlando Bloom e il suo costume da moschettiere:
ti lacrimali mentre
un binomio indissolubile
presenziava al reali-
Anche le star hanno i loro feticci e si affezionano spesso alle
ty show americano
cose più strane. Come Orlando Bloom, per esempio, che pro-
in qualità di giudice
prio non riesce a staccarsi dal suo costume utilizzato nel film
d’onore, con imman-
I tre moschettieri per vestire i panni del Duca di Buckingham.
cabile mise firmata
“Lavorando sul set mi sono completamente immerso nel ruo-
Versace. La perfor-
lo e penso che i costumi aiutino moltissimo in questo”, ha di-
mance incriminata è
chiarato l’attore. Fatta questa considerazione Orlando Bloom,
stata quella dei con-
*Rumors Voci dal mondo dello spettacolo
correnti Marko e Allison, che si sono esibiti in un balletto commovente, almeno per Gaga: “Ho commesso tanti errori da giovane e ci sono cose che non rifarei più e il vostro balletto di stasera mi ha comunicato proprio queste emozioni”, ha dichiarato la pop star. Le lacrime della regina del pop, ovviamente, hanno contagiato il pubblico in sala, che si è lasciato commuovere dall’esibizione non tanto dei due ballerini ma di Gaga, concludendo la puntata con un grande pianto collettivo!
*Intervista
::di Massimo Mostacci
ANTONIO MERONE
PROTAGONISTA A VENEZIA CON GIOCHI D’ESTATE Abbiamo incontrato Antonio Merone protagonista con Armando Condolucci, Fiorella Campanella e Alessia Barela del film Giochi d’Estate del regista italo-svizzero Rolando Colla che approderà alla Selezione Ufficiale-Fuori Concorso della 68° Mostra Interna-
James Franco torna single dopo 5 anni Incredibile ma vero: a far crollare un amore tra le star di Hollywood - a volte - non è la troppa celebrità ma l’università. È quello che è accaduto a uno dei giovani attori più amati del
zionale del Cinema di Venezia. La pellicola racconta la storia di due dodicenni che trascorrono l’estate al mare, in Toscana, con le loro famiglie e i loro destini di “gente semplice”: una vacanza di crescita che cambierà per sempre la loro vita. Merone, attore e sceneggiatore napoletano, ci ha raccontato come è entrato nel suo personaggio
momento, James Franco, che è tornato single dopo essere stato mollato da Ahna O’Reilly. I due erano fidanzati da ben 5 anni e si erano trasferiti assieme a New York proprio per consentire a James di partecipare le lezioni all’università di Yale. Ma la sua eccessiva passione per lo studio, a quanto pare, ha cominciato a pesare all’interno della coppia. E quando il protagonista di Milk ha fatto sapere ad Ahna che arricchire la sua cultura lo faceva stare davvero bene tanto da aver pensato di incrementare il numero di corsi da seguire, lei non l’ha presa tanto bene e ha deciso di mollarlo. “Essere trascurata per la carriera sì, ma per i libri è un affronto bello e buono” deve aver pensato la ragazza! In ogni caso a fornire questa versione dei fatti è stato lo stesso James Franco che durante un’intervista ha spiegato così la rottura del legame quinquennale. Studente e burlone modello? Poco conta, tanto le fan festeggiano lo stesso.
Quando Rolando Colla, il regista, mi ha inviato il copione del film l’ho trovato bellissimo. I personaggi mi sembravano pieni di umanità ed erano alla sofferta e disperata ricerca di una via. Soprattutto il mio personaggio Vincenzo, mi è apparso molto vero, forse perché ispirato dal padre del regista. Ho sentito immediatamente di volerlo interpretare e per farlo ho dovuto imparare a suonare due pezzi alla chitarra e sono ingrassato di una decina di chili. Prenderli è stato anche piacevole e mi ha aiutato anche con la costruzione del mio personaggio ma dimagrire è stato molto duro. Vincenzo, precario con difficoltà economiche, padre incompreso e marito tradito, è un uomo semplice, ignorante, emotivamente alterato. La mia scommessa era quella di riuscire a far si che il pubblico entrasse in empatia con il personaggio e alla fine, invece di giudicarlo, provasse compassione per lui. In fondo si tratta di un uomo molto insicuro e infelice. Che effetto ti fa tornare a Venezia? Sono molto contento di aver dato il mio contributo a un film che merita una vetrina così prestigiosa. Ero stato qui nel 2008 con Un altro pianeta alle Giornate degli autori, un film dal costo bassissimo che fece però il giro del mondo. Giochi d’state può vantare un altro tipo di budget e spero che la Selezione Ufficiale sia una grande occasione per Rolando Colla. Mi auguro che il film possa trovare anche una distribuzione italiana, avendo già un’ uscita programmata in Svizzera, Francia, Spagna, Germania e altri paesi. In più questo sarà il mio primo Tappeto rosso e la cosa mi diverte molto.
(
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*Rumors . Voci dal mondo dello spettacolo
Alexander Skarsgård e Kate Bosworth si sono la-
aver mostrato felice il
sciati
suo anello di fidan-
Ecco che altre due star di Hollywood hanno deciso di lasciar-
zamento in giro, a
si. Stiamo parlando di Alexander Skarsgård e Kate Bosworth,
parenti e amici, si
che si sono detti addio
aspetta solo che la
dopo 2 anni di relazio-
“gola profonda” di
ne.
turno spifferi la data
Tra il protagonista di
delle nozze. Secondo
True Blood (candidato
alcuni insiders, po-
ai Teen Choice Awards
trebbero
come miglior vampi-
già entro l’anno vista
ro) e l’attrice il colpo
l’attrazione
di fulmine era scoc-
che c’è tra i due.
celebrarsi fatale
cato nel 2009, dopo una serata nel famoso
Leighton Meester fa causa a sua madre
Chateau Marmont. Da
Leighton Meester, l’attrice di Gossip Girl, ha appena fatto
quel momento i due
causa a sua madre per essersi appropriata indebitamente del
sono stati visti molto
denaro che la star inviava al fratello. Ecco cosa sarebbe suc-
spesso
an-
cesso: Leighton Meester aiutava la sua famiglia, destinando
che se entrambi negavano la loro relazione, definendosi solo
assieme,
ogni mese 7500 dollari per pagare le spese mediche di suo fra-
buoni amici. Eppure, i soliti ben informati scommettevano su
tello Lex, affetto da una grave malattia, ma a quanto pare la
qualcosa di più che una semplice amicizia: scommessa vinta nel
“cara mammina” avrebbe utilizzato quei soldi per pagarsi il
maggio 2010, quando Alexander e Kate vennero paparazzi in
botox e altri trattamenti di bellezza. Si è
atteggiamenti intimi al Coachella Festival. Entrambi, sempre
aperta così una battaglia legale in casa
molto restii ad apparire davanti alle telecamere, non hanno
Meester con tanto di contromossa da
reso pubblica la ragione della rottura: quel che è certo è che
parte della donna, la quale non solo
Alexander Skarsgård e Kate Bosworth si incontreranno molto
ha affermato che sua figlia avreb-
presto. Dove? Sul set del film Straw Dog, che stanno girando
be acconsentito con un contratto
assieme. Che la scintilla possa scoccare ancora una volta?
verbale a passarle un vitalizio di 10mila dollari al mese ma l’ha
Per Carey Mulligan l’aria profuma di fiori d’a-
anche denunciata a sua
rancio
volta. Constance Meester
Grandi sorprese in quel di Hollywood, che profumano di fiori
ha accusato Leighton di
d’arancio! Una insospettabile potrebbe correre presto all’alta-
averla picchiata e ha ribadito
re. Si tratta di Carey Mulligan che ha perso letteralmente la
che i soldi da lei promessi erano
testa per Marcus Mumford. La protagonista di An Education
la ricompensa per i tanti sacrifici
aveva cominciato a frequentare il frontman dei Mumford &
fatti dalla donna più materna del
Sons da marzo, a distanza di pochi mesi dalla fine della storia
pianeta per far diventare la ra-
con Shia LaBoeuf, ma ha pensato bene di premere sull’accele-
gazza una star. L’accaduto lascia
ratore per trasformare subito la storia in qualcosa di più serio.
letteralmente senza parole per
Ebbene sì, Carey Mulligan si è fidanzata ufficialmente e dopo
squallore e tristezza.
*Intervista
::di Pier Luigi Manieri
PASQUALE POZZESSERE torna in sala con Cocapop: tre storie per raccontare l’aspetto privato della cocaina, che da droga d’elite è diventata lo stupefacente di tutti
P
eriodicamente si riaffaccia sul grande schermo. Non lo cerca con ossessiva insistenza, anzi. Dopo una prima fase in cui ha realizzato alcuni dei titoli più significativi del
Pasquale Pozzessere
nuovo cinema italiano (Verso sud e Padre e figlio), dirada le sue opere che alterna a serial televisivi di grande impatto (Lucia con la Ferilli), scegliendo di dedicarsi ad una esplorazione dell’individuo che ha generato pellicole interessantissime ancorché controverse come La porta delle sette stelle. Parliamo di Pasquale Pozzessere, mite e rigoroso allo stesso tempo. Caratteristiche che ritroviamo nel suo solido stile narrativo che coniuga minimalismo e universalità.Lo incontriamo per l’uscita in sala di Cocapop, presentato all’ultima edizione del Festival di Roma. Perchè Cocapop: Perchè credo che rispetto al consumo di cocaina, la questione non sia stata ancora mediaticamente inquadrata nel modo più corretto. Ovvero? La coca negli ultimi anni è passata dall’essere una droga d’elite, ad uno stupefacente da consumo di massa che attrae persone di ogni classe e di ogni età. Costa meno ed è più facilmente reperibile. È divenuta una droga accessibile. Da queste considerazioni viene anche il titolo “Cocapop”. Condividi l’opinione che il tuo film più che una lezione, sia un affresco? Non do nessuna lezione morale. Non spetta a me darne. Ho voluto raccontare tre storie, tre individui e la loro dipendenza. Ho esaminato le reazioni, gli effetti che la loro condizione ha sulle persone vicine. L’isolamento fisico e mentale in cui sprofondano. Ho svolto ricer-
che sui danni che la cocaina procura al fisico e al cervello. Ho raccolto statistiche, i numeri sono terribili. Dopo Testimone a rischio, ritorni all’opera di impegno civile. Trovo interessante utilizzare il linguaggio aperto del cinema per raccontare il nostro mondo e certe distorsioni del nostro tempo. La mafia, la cocaina, sono fenomeni che vanno osservati in profondità, perché sono radicati in noi. Possiamo parlare di pellicola letteralmente fatta in casa... Si, in tutti i sensi. Dato il tema, avevo l’esigenza di punti di riferimento che mi dessero sicurezza. Perciò ho deciso di girare in casa mia, inoltre essendo un film interamente autoprodotto... C’è ancora chi rischia in proprio nel nostro cinema? Nel mio caso è stato inevitabile, altrimenti non sarei riuscito a farlo. Non ho alcun contributo pubblico, non ho trovato finanziatori. L’ho fatto anche grazie agli attori, che hanno lavorato gratis. Con te, i tuoi attori feticcio: Arnaldo Ninchi e Stefano Dionisi. Due persone bellissime e due formidabili inAnita Caprioli
terpreti. Stefano lo conosco da sempre, l’ho visto crescere. Ha acquisito maturità film dopo film ed è rimasta inalterata quella sua aria giovanile che da sempre lo caratterizza e lo rende unico. Hai cominciato come aiuto regista con Pupi Avati: come si coniugano due personalità come le vostre? Direi molto bene. Forse proprio per le nostre differenze. È un maestro. Mi ha dato moltissimo, sotto ogni punto di vista. L’ho conosciuto perché eravamo sullo stesso aereo. Avevo vent’anni, ero timido ma volevo fare cinema. Durante il volo non ho detto una parola, poi mi sono fatto coraggio...
TANTO CINEMA ALL’ELSA MORANTE Cocapop di Pozzessere ha esordito il 24 agosto al Cinema Aquila mentre il 4 settembre alle 21,00 sarà al Centro Culturale Elsa Morante che continua a proporre una interessante offerta cinematografica: il 5 settembre appuntamento con Noi credevamo di Martone, l’11 è la volta del documentario Hollywood sul Tevere, imperdibile lavoro di ricerca eseguito da Marco Spagnoli che presenzierà all’incontro con il pubblico. Il 21 l’happening con gli audiovisivi di KYK Pictures, Solo Buio produzioni, Flavio Talamonti, Marco Ricci, Andrea Falbo, Anonima Filmaggi e l’incontro con Pier Luigi Manieri autore della monografia “La regia di Frontiera di John Carpenter”. Il 25 Harry Potter e la pietra filosofale e infine, il 28, incontro con Marco Manetti ed il cult poliziesco Piano17.
Teatro*
IL FLauto magico
::di Paolo Baroni
L’Orchestra di piazza Vittorio rilegge Il Flauto Magico di Mozart. Al Teatro Olimpico dal 22 settembre
R
iletto, smontato, reinventato, rielaborato in sei lingue e a ritmo di jazz, rap, mambo, pop, come se l’opera in due atti di Wolfgang Amadeus Mozart facesse parte di tutte le culture musicali della internazionale Piazza Vittorio, come se fosse una favola tramandata in forma orale e giunta in modi diversi a ciascuno dei nostri musicisti. Come accade ogni volta che una storia viene trasmessa di bocca in bocca, le vicende e i personaggi si trasformano, e anche la musica si allontana dall’originale, in questo caso diventando “Il flauto magico secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio”. Gli arrangiamenti di Mario Tronco e Leandro Piccioni rivelano ed
esaltano le potenzialità ed il bagaglio interculturale dell’Orchestra nata in seno all’Associazione Apollo 11 e ideata e creata da Mario Tronco ed Agostino Ferrente. Ciascun musicista porta la testimonianza di musiche, culture e religioni diverse, che si trovano riunite in questo progetto. Un Flauto contemporaneo, dunque, ambientato in una moderna società multirazziale. Non c’è da stupirsi allora se Tamino e Pamina, Papageno, Sarastro e gli altri personaggi cantano in wolof (senegalese), spagnolo, arabo, tedesco, portoghese e inglese. Le originali scenografie fatte di acquerelli che richiamano l’idea della favola e le didascalie disegnate su pannelli per i recitativi (come per la tecnica dei fotoromanzi), sono realizzate dal pittore e scenografo Lino Fiorito . L’atmosfera magica e sognante, viene contrapposta al lato concreto dei musicisti che, per entrare nella parte, indossano i costumi disegnati da Ortensia De Francesco, e rompono il tradizionale confine tra la buca d’orchestra e il palcoscenico, inventando un nuovo rapporto tra pubblico e scena. I temi e le armonie di Mozart stringeranno la mano alla musica etnica e a quel particolare melange di pop, reggae, rock e jazz che contraddistingue l’Orchestra romana. Il Teatro Olimpico ospiterà lo spettacolo che è stato apprezzato nei più grandi teatri europei dal 22 settembre al 2 ottobre.
L’ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO nasce da un’idea di Mario Tronco, pianista, tastierista, e autore della Piccola Orchestra Avion Travel, e del documentarista Agostino Ferrente. Tronco e Ferrente trovarono nell’Esquilino, quartiere multietnico per eccellenza, che ha il suo centro a piazza Vittorio, una grande ricchezza di suoni e musicisti provenienti dai quattro angoli del mondo. Sorse così nel 2002 il progetto di riunire alcuni di questi musicisti in un gruppo, o meglio un’orchestra che era in grado di fondere i suoni caratteristici di ognuno. Agostino Ferrente realizza nel 2006 il documentario L’orchestra di piazza Vittorio, che racconta la storia di questa inconsueta formazione musicale, vincitore di numerosi premi tra cui il Nastro d’Argento e il Globo d’Oro come migliore documentario. L’Orchestra di piazza Vittorio vanta circa trecento concerti realizzati nei cinque continenti, e tre album, il primo dei quali ha ottenuto il “German Record Critics’ Award” 2005 per la sezione Wordlmusic.
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30 ACCHIAPPAFILM
*Televisione ::di Paolo Baroni
MILDRED PIERCE
A Venezia la mini-serie della HBO con Kate Winslet che vedremo a ottobre su Sky Cinema
“U
na lezione su come il passato possa essere utilizzato per illuminare il presente” così il New York Times ha accolto la mini-serie Mildred Pierce diretta da Todd Hines, splendido dramma in 5 parti prodotto da HBO, che segna il ritorno di Kate Winslet sul piccolo schermo con un nuovo, memorabile personaggio. La serie, in onda a ottobre su Sky Cinema, sarà presentata il 2 settembre alla Mostra di Venezia, come omaggio a Todd Haynes, membro della giuria internazionale, a consacrazione della qualità produttiva di questa trasposizione del romanzo di James M. Cain. La storia, scritta nel 1941 dall’autore de “Il Postino suona sempre due volte”, è ambientata a Los Angeles durante la Grande Depressione ed è il ritratto di Mildred, donna di umili origini, ma dotata di grande coraggio e indipendenza, che in uno dei periodi più difficili della storia americana affronta la separazione dal marito e il complicato rapporto con la figlia Veda, arrogante e narcisista, verso la quale nutre una insana devozione. La serie ha avuto un’accoglienza eccellente negli USA ed ha ottenuto 21 nomination agli Emmy. Accanto alla straordinaria Kate Winslet - Oscar come protagonista per The Reader - un
Kate Winslet
cast di grandi attori: Guy Pearce, Melissa Leo (Oscar 2011 come Attrice non protagonista per The Fighter e Evan Rachel Wood (The Wrestler) che interpreta Veda. Per Todd Haynes, chiamato quest’anno a giudicare le opere della Mostra, non si tratta della prima volta a Venezia: nel 2007 ha partecipato al Concorso con Io non sono qui, (Premio Speciale della Giuria e Coppa Volpi a Cate Blanchett) e nel 2002 con Lontano dal Paradiso (Coppa Volpi a Julianne Moore). Il regista ha individuato nel romanzo di Cain il ritratto di una figura femminile affascinante ed estremamente moderna, una storia ambientata in un periodo molto simile a quello attuale: “Il romanzo è ambientato all’epoca della Grande Depressione ma si tratta di una crisi non immediatamente visibile. Un dramma dal quale solo alcuni sapranno sollevarsi, lottando con tenacia e intraprendenza per riconquistare la propria posizione ed emergere. Questo rende la storia di Mildred molto simile a tante della recente crisi economica”. Nel 1945 è stata prodotta una trasposizione cinematografica del romanzo con l’omonima pellicola diretta da Michael Curtiz e interpretata da Joan Crawford (Oscar come Miglior Attrice per questo sofferto ruolo).