La
Metallurgia Italiana
International Journal of the Italian Association for Metallurgy
n. 01 gennaio 2024 Organo ufficiale dell’Associazione Italiana di Metallurgia. Rivista fondata nel 1909
La Metallurgia Italiana International Journal of the Italian Association for Metallurgy Organo ufficiale dell’Associazione Italiana di Metallurgia. House organ of AIM Italian Association for Metallurgy. Rivista fondata nel 1909
Direttore responsabile/Chief editor: Mario Cusolito Direttore vicario/Deputy director: Gianangelo Camona Comitato scientifico/Editorial panel: Marco Actis Grande, Silvia Barella, Paola Bassani, Christian Bernhard, Massimiliano Bestetti, Wolfgang Bleck, Franco Bonollo, Irene Calliari, Mariano Enrique Castrodeza, Emanuela Cerri, Vlatislav Deev, Andrea Di Schino, Donato Firrao, Bernd Kleimt, Carlo Mapelli, Denis Jean Mithieux, Roberto Montanari, Marco Ormellese, Mariapia Pedeferri, Massimo Pellizzari, Barbara Previtali, Evgeny S. Prusov, Dario Ripamonti, Dieter Senk Segreteria di redazione/Editorial secretary: Marta Verderi Comitato di redazione/Editorial committee: Federica Bassani, Gianangelo Camona, Mario Cusolito, Carlo Mapelli, Federico Mazzolari, Marta Verderi, Silvano Panza Direzione e redazione/Editorial and executive office: AIM - Via F. Turati 8 - 20121 Milano tel. 02 76 02 11 32 - fax 02 76 02 05 51 met@aimnet.it - www.aimnet.it Reg. Trib. Milano n. 499 del 18/9/1948. Sped. in abb. Post. - D.L.353/2003 (conv. L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB UD Immagine in copertina: Shutterstock
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Editoriale / Editorial
A cura di Silvano Panza ..................................................................................................................................... pag.05
La
Metallurgia Italiana
International Journal of the Italian Association for Metallurgy
n. 01 gennaio 2024 Organo ufficiale dell’Associazione Italiana di Metallurgia. Rivista fondata nel 1909
Memorie scientifiche / Scientific papers Corrosione / Corrosion
Procedura per la conduzione dell’esame di strutture sviluppate in altezza con l’uso di Unmanned Aerial Vehicles (UAVs)
F. Giacobbe, G. Asaro, R. Balistreri, G. Augugliaro, E. Artenio, O. Zirilli, A. Berton, T. Mullano, A. Gabbia ........... pag.10
Compatibilità dei materiali metallici in contatto con idrogeno gassoso ad alta pressione: normative vigenti e prove non standardizzate
L. Paterlini, L. Casanova, F.M. Bolzoni, M. Ormellese, G. Re .............................................................................. pag.16
Prove meccaniche su materiale API 5L Gr. X52 in ambiente H2 in condizioni di carica elettrochimica ed in ambiente gassoso
M. Palombo, M. De Marco, M. Mortello, D. Morando, C. Artini, R. Spotorno, F. Recanzone, F. Scaglione, M. Baricco .... pag.23
n.01 gennaio 2024
Anno 115 - ISSN 0026-0843
Verifica della passività su acciaio in protezione catodica mediante tecniche elettrochimiche e spettroscopiche in-situ
L. Casanova, M. Menegazzo, G. Bussetti, A. Brenna, M. Ormellese, F. Di Franco, M. Santamaria ......................... pag.30
Protezione catodica nell’eolico offshore: corrente impressa vs anodi galvanici
B. Refraschini, T. Caglioni, P. Marcassoli ............................................................................................................. pag.37
Simulazione di fenomeni corrosivi in componenti automotive
indice
A. Ferrarotti, R. Rocca, M. Baricco, R. Costa, C. Errigo, G. Marchiaro ................................................................... pag.45
Modello Tafel-Piontelli per la previsione della velocità di corrosione in ambiente acido: sviluppo teorico ed esempi di applicazione ingegneristica
E. Messinese, M. Ormellese, A. Brenna .............................................................................................................. pag.53
Effetto della microstruttura sul comportamento elettrochimico di acciaio 42CrMo4 QT
M. Zanocco, F. Andreatta, A. Lanzutti, L. Fedrizzi, S. Virgilio, P. Machetta, A. Silvonen ......................................... pag.61
Preparation methods and tests of SLIPS against drag
M. Delucchi, A. Lagazzo, J. E. Guerrero Rivas, A. Bottaro, F. De Luca, C. Pensa ................................................... pag.66
Corrosione in acqua di mare in spazi confinati
S. Chiaroni, V. Colombo, B. Bazzoni .................................................................................................................. pag.73
Studio della resistenza a corrosione di leghe di alluminio in sudore sintetico mediante tecniche di scansione di potenziale e corrosione libera
S. Caporali .......................................................................................................................................................... pag.81
Le aziende di AIM/AIM's companies
Dalla visione pionieristica di Marcegaglia, la rivoluzione colorata del coil
Marcegaglia ............................................................................................................................................................................. pag.86
Atti e notizie / AIM news
Eventi AIM / AIM events .......................................................................................................... pag.93 Comitati tecnici / Study groups ........................................................................................... pag.95 Normativa / Standards ......................................................................................................... pag.98
editoriale - editorial
Silvano Panza PRESIDENTE AIM
EDITORIALE
EDITORIAL
Cari associati,
Dear Associates,
mi sembra quasi incredibile dopo quasi due anni della
it seems almost unbelievable to me after almost two
mia presidenza che mi ritrovi ora ad aprire le danze del
years of my presidency that I now find myself getting the
nuovo anno che porterà al mio secondo mandato.
ball rolling for the new year leading up to my second
Eh sì, mi dovrete sopportare e supportare ancora.
term.
Nell’editoriale dello scorso anno non ho presentato i
Yes, you will have to stand me and sustain me again.
dati rappresentativi della nostra attività associativa, ma
In last year's editorial I did not present the representative
da neopresidente ho preferito mettere in relazione al-
data for our associational activities, but as a new
cuni caratteri distintivi del mio modo di essere anche
president I preferred to relate some distinctive traits
motociclista (visto che quelli di presidente erano anco-
in my way of being AS also a motorcyclist (since those
ra poco evidenti) con quelli della nostra associazione:
characteristics inherent to being a president were still
leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità, molteplicità
not very evident) like those relative to our association:
e coerenza.
lightness, rapidity, exactitude, visibility, multiplicity and consistency.
Quest’anno, però mi sento in dovere di dedicare qualche istante per significare quei risultati dello scorso
This year, however, I feel it my duty to take a few
esercizio che sono frutto di tanto lavoro di molti di voi e
moments to signify those achievements of the past
di tutti i dipendenti dell’Associazione.
fiscal year that are the result of much work by many of you and all the employees of the Association.
37 manifestazioni, di cui: - 9 corsi di formazione
37 events, including:
- 1 convegno nazionale
- 9 training courses
- 6 eventi internazionali
- 1 national conference
- 21 Giornate di Studio
- 6 international events - 21 Study Days.
Con partecipazione complessiva di oltre 2000 persone, con un’equilibrata ripartizione tra soci e non soci. Oltre
With a total participation of over 2000 people, with
il 10% dei partecipanti sono soci junior, ovvero giovani
a balanced distribution between members and non-
che studiano ancora e possono partecipare a titolo gra-
members. More than 10% of the participants are AIM
La Metallurgia Italiana - January 2024
pagina 5
editoriale - editorial
tuito alle nostre iniziative.
junior members, young people who are still studying and can participate in our initiatives free of charge.
Nel 2023 abbiamo inoltre consolidato il numero di soci, che ha superato i 1500 con oltre 100 soci aziendali.
In 2023 we also consolidated our membership, which exceeded 1,500 with over 100 corporate members.
Vorrei ora affrontare alcune tematiche che trovo ricorrenti nella società civile di oggi e che a mio avviso pos-
I would now like to address some issues that I find
sono interagire nella vita privata e lavorativa di ciascu-
recurring in today's civil society and that I believe
no di noi. Vorrei contestualmente mettere in evidenza
can interact in the private and working lives of each
come la nostra attività associativa possa agire in con-
of us. At the same time, I would like to highlight how
trapposizione positiva agli aspetti negativi insiti nei temi
our associational activity can operate as a positive
che ora elencherò.
counterpoint to the negative aspects inherent in the issues I will now list.
• • •
Fragilità dei giovani e loro formazione come rivalsa sociale
- Fragility of young people and their education as social
La carriera: fidanzamento con l’azienda
revenge
Intelligenza Artificiale nel lavoro e nella comunica-
- Career: commitment to the company
zione
- Artificial intelligence in work and communication
Sono certo vi domanderete cosa c’entri tutto questo
I am sure you wonder what any of this has to do with
con l’AIM e per essere franco anch’io, conversando di
AIM, and to be honest me too, speaking about these
essi, non avevo in un primo momento colto una qual-
issues i had not at first identified any connection, but
che relazione, ma poi ho ricordato a uno a uno i valori
then, i recalled the distinct values of our association one
distintivi della nostra associazione che si è così ripre-
by one, which thus came to mind being beautiful and
sentata nella mente bella e scevra dall’io ipertrofico
free of the ever-growing ego too often present in many
troppo spesso presente in molti componenti della so-
components of modern society.
cietà moderna.
Fragility of young people and education as social Fragilità dei giovani e formazione come rivalsa so-
revenge
ciale
Valuable sociologists and psychologists have pointed
Valenti sociologi e psicologi hanno evidenziato come
out that in recent years and particularly since the
in questi anni e in particolare dopo la pandemia, molti
pandemic, many young people have manifested fragility
giovani abbiano manifestato fragilità e sofferenza evo-
and developmental suffering, such that it affects their
lutiva, tale da ripercuotersi sulla loro crescita e sulla
growth and desire for tomorrow. These young people,
voglia del domani. Questi giovani uomini, che prima o
who sooner or later will face the world of work, will
poi si troveranno ad affrontare il mondo del lavoro, do-
have to overcome these fragilities and that's why they
vranno vincere queste fragilità e per questo necessitano
already need a model that will reinforce the pleasure of
già oggi di un modello che rafforzi in loro il piacere del
the future in them. if in some measure, someone has
futuro. Se in parte qualcuno lo ha trovato nella scuola e
found it in school and university, then, even more so,
nell’università, ancor più lo potrà far evolvere nella no-
will it be allowed to evolve it in our Association.
stra Associazione.
La Metallurgia Italiana - Gennaio 2024
pagina 6
editoriale - editorial
E noi in che modo possiamo contribuire, vi domande-
And how can we contribute, you may ask?
rete?
By encouraging the participation of these young people
Incentivando la partecipazione di questi giovani studen-
in some of our Study Groups, so that they can learn in
ti in alcuni dei nostri Centri di Studio, perché possano
advance about the world that awaits them, in lightness,
conoscere anticipatamente il mondo che li aspetta, in
and in consistency with those who already have more
leggerezza, e in coerenza con chi ha già esperienza e
experience and can help them grow and contrast any
può aiutarli a crescere e contrastare gli eventuali residui
residual fragility, through their gradual investment in
di fragilità, attraverso un loro graduale investimento sul
the future.
futuro.
Career: commitment to the company La carriera: fidanzamento con l’azienda
After COVID, an unexpected phenomenon emerged
Dopo il COVID si è manifestato un fenomeno inaspetta-
that surprised many large companies. indeed, if you are
to e che ha sorpreso molte aziende, quello delle grandi
not properly valued and are unable to move to higher
dimissioni. Infatti, se non sei adeguatamente valorizzato
positions within the organization, if you do not have
e non riesci a passare a ruoli lavorativi più elevati, se non
a better flexibility with working hours, if you are not
disponi di più flessibilità oraria, se non sei coinvolto in
involved in training that is useful for your professional
percorsi formativi utili alla tua crescita professionale ed
and economic growth, you either stay where you are
economica, o resti lì e aspetti, o dai le dimissioni e cer-
and wait, or you resign and look for something else. And
chi altro. E così è avvenuto.
this is what has happened.
Da recenti indagini fatte tra i dipendenti anche di gra-
Recent surveys done among even senior employees of
do elevato di molte imprese lombarde è emerso che tra
many companies in Lombardy have shown that out of
le diverse ragioni di insoddisfazione quella preminente
several reasons for dissatisfaction one of which being
non è la retribuzione, ma la carriera. Il 60% degli inter-
the prominent one, is not pay, but career. Sixty percent
vistati trova che le aziende siano disattente verso le op-
of interviewees find companies to be inattentive toward
portunità di crescita personale. È quasi banale scoprire
opportunities for personal growth. It is almost trivial to
che l’essere umano vuole essere sempre più valorizzato
find that human beings want to be increasingly valued,
e questo diventa necessario se si vuole portarlo a un fi-
and this becomes necessary if they are to be brought
danzamento con l’azienda. Di conseguenza quest’ulti-
into harmony with the company. Consequently, the
ma deve prendere atto che ormai e vorrei dire fortunata-
latter must take note that by now, and I would like to
mente per sé stessa e per il nostro paese, i collaboratori
say fortunately for itself and for our country, employees
stanno chiedendo di ampliare il fronte delle loro com-
are demanding to widen the front of their skills. The
petenze. L’azienda può farlo favorendo la partecipazio-
company can do this by encouraging participation in
ne ai corsi di specializzazione qualificante e dimostrare
qualifying specialization courses and thus demonstrate
così l’attenzione verso il dipendente e l’interesse a in-
its attention to the employee and interest in investing in
vestire su di lui.
him or her.
L’AIM attraverso la molteplicità di proposte formative e
AIM through the scores of training proposals and
attraverso la libera offerta a partecipare ai vari Centri di
through the free offer to participate in various Study
Studio, offre alle aziende l’opportunità di assecondare
Groups, offers companies the opportunity to support
i crescenti bisogni dei loro dipendenti, in particolare
the growing needs of their employees, especially by
favorendo quelli più giovani che di questa emergente
encouraging younger people who feel the need for this
forma di life style lavorativa ne sentono maggiormente
emerging form of work life style the most.
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editoriale - editorial il bisogno.
Artificial intelligence in work and communication The future is holding a great opportunity for us: the
Intelligenza Artificiale nel lavoro e nella comunica-
forward-looking use of artificial intelligence in the
zione
industrial world and in the world of communication,
Il futuro ci sta riservando una grande opportunità: l’uso
training, and job security.
lungimirante dell’intelligenza artificiale nel mondo in-
I personally believe that AI is not the path that turns
dustriale e in quello della comunicazione, formazione e
inexorably toward the post-human but gives support to
sicurezza del lavoro.
humans especially in the work environment. Its implicit
Personalmente ritengo che l’AI non sia la via che volge
accuracy can positively affect the digital transition
inesorabilmente verso il post-umano, ma dia supporto
of industry, also thanks to the emergence of many
all’uomo soprattutto nell’ambito lavorativo. L’implici-
innovative start-ups aimed at the evolution of production
ta sua esattezza può condizionare favorevolmente la
processes. Therefore, I believe it is important to break
transizione digitale dell’industria, grazie anche alla na-
many old patterns in a very short time and make use of
scita di molte start-up innovative volte all’evoluzione
AI as a Trojan horse to facilitate the transition of value
dei processi produttivi. Credo quindi che sia importante
chain dynamics to future challenges, making use of new
rompere in tempi brevissimi molti vecchi schemi e av-
organizational, training, and professional development
valersi dell’AI come cavallo di Troia per favorire la tran-
models.
sizione delle dinamiche della catena del valore verso le
Therefore, I would like to encourage each member of
sfide future, avvalendosi di nuovi modelli organizzativi,
our association and especially the speakers of our Study
formativi e di sviluppo professionale.
Days to seriously consider these issues and carefully
Mi sento quindi di spronare ciascun membro della no-
evaluate the real perspectives of the metaverse, where
stra associazione e in particolare i relatori delle nostre
immersivity and spatiality become distinctive factors
giornate a prendere in seria considerazione queste te-
capable of transversally facilitating production and
matiche e valutare con attenzione le prospettive reali
learning processes.
del metaverso, dove immersività e spazialità diventano
Rapidly applying all forms of innovative communication
fattori distintivi in grado di facilitare trasversalmente i
will once again put our association at the forefront of
processi produttivi e di apprendimento.
transferring new knowledge to its members, companies
Applicare con rapidità ogni forma di comunicazione in-
and people.
novativa porrà ancora una volta la nostra associazione all’avanguardia nel trasferire nuova conoscenza ai pro-
In conclusion, I would like to assure you that my
pri associati, aziende e persone.
commitment again this year will never fail, and I would like to bring to everyone my sincere wish that this new
In conclusione, desidero assicurarvi che il mio impe-
year will be full of satisfaction, new goals achieved in
gno anche quest’anno non verrà mai a mancare, e vorrei
private life and work, but above all, that happiness will
portare a tutti il mio sincero augurio che questo nuovo
be our life companion.
anno sia ricco di soddisfazioni, di nuove mete raggiunte nella vita privata e nel lavoro, ma soprattutto che la felicità sia la nostra compagna di vita.
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Corso
Forgiatori CS2402
Brescia, 6-7 marzo 2024 Mairano (BS), 13 marzo 2024 Mantova, 14 marzo 2024 V EDIZIONE | 6-7-13-14 MARZO 2024 Presentazione
Organizzato dal Centro di Studio
L’Associazione Italiana di Metallurgia propone nuovamente in modalità
Forgiatura della
itinerante il Corso Forgiatori, giunto alla quinta edizione. Il Corso sarà ospitato, dopo due giornate in aula, da due importanti realtà industriali: Franchini Acciai a Mairano e Belleli Energy CPE a Mantova. Le lezioni si concentreranno sia sulle parti base, dedicate alla preparazione dei giovani ingegneri neoassunti, con illustrazione dei processi produttivi e dei principali aspetti metallurgici e qualitativi ad essi legati, sia sugli strumenti per
C
M
Y
CM
MY
CY CMY
K
con il supporto di
il miglioramento del controllo processo e dell’efficienza e di conseguenza della competitività. Questo è un aspetto sempre più importante, poiché le aziende si confrontano su mercati internazionali.
ENERGY Critical Process Equipment
FOUN
L’impiego dei forgiati in vari settori industriali (oil & gas, nucleare, power DED 2014
con il patricinio di TALIANA PRESSURE NE I EQ ZIO UI IA
T EN PM
TALIANA PRESSURE NE I EQ ZIO UI IA
T EN PM
misura applicate sui forgiati durante la fabbricazione.
AS SO C
di forgiatura e di trattamento termico, saranno trattate alcune tecniche di
AS SO C
Oltre all’impiego della simulazione numerica per l’ottimizzazione dei processi
FOUN
DED 2014
generation, avio, ecc.) sarà discusso anche in relazione alle normative e alle problematiche qualitative. Il Corso sarà ulteriormente arricchito da una tavola rotonda, organizzata in
Coordinatore del Corso Gabriele Rampinini Forgiatura A.Vienna
collaborazione con AIPE (Associazione Italiana Pressure Equipments), che proporrà un confronto fra chi emette le specifiche, chi realizza il manufatto,
Segreteria organizzativa
chi lo certifica e chi lo utilizza per realizzare il prodotto finale.
IL PROGRAMMA COMPLETO E TUTTE LE INFORMAZIONI RELATIVE ALLE ISCRIZIONI SONO DISPONIBILI SUL SITO
www.aimnet.it
Via F. Turati, 8 20121 Milano Tel. +39 0276397770 e-mail: info@aimnet.it www.aimnet.it
Memorie scientifiche - Corrosione
Procedura per la conduzione dell’esame di strutture sviluppate in altezza con l’uso di Unmanned Aerial Vehicles (UAVs) F. Giacobbe, G. Asaro, R. Balistreri, G. Augugliaro, E. Artenio, O. Zirilli, A. Berton, T. Mullano, A. Gabbia
L’esame visivo è un metodo di ispezione, codificato come controllo non distruttivo (CND), che permette di effettuare la valutazione dell’eventuale stato di degrado superficiale di attrezzature ed impianti. Nei casi di strutture, caratterizzate da uno sviluppo in altezza, sorge dunque l’esigenza di utilizzare ponteggi o strutture aeree sollevabili, per poter accedere in sicurezza agli elementi oggetto di ispezione. Tali soluzioni richiedono costi e tempi tecnici di posa in opera significativi. Lo sviluppo tecnologico degli Unmanned Aerial Vehicles (UAVs), noti anche come droni, permette di ottenere ad oggi rilevanti risultati. Si ottimizzano infatti i tempi, i costi e le condizioni di sicurezza senza condizionare il livello qualitativo dell’ispezione. L’indagine permette di gestire in modo efficace e veloce una propedeutica analisi, individuando le superfici e i particolari che necessitano di successivi puntuali e specifici ulteriori controlli. Gli UAVs per poter svolgere queste attività devono essere corredati di appositi accessori che permettono l’acquisizione e registrazione di immagini ad alta risoluzione. L’esame visivo pertanto risulta effettuato in modalità “assistito” a seguito dell’impiego di videocamere che operano nella banda del visibile e/o dell’infrarosso. Una utile ed ulteriore tecnologia è il LiDAR (Light Detection And Ranging) che permette di restituire informazioni tridimensionali ad alta risoluzione sull’ambiente circostante. Questa nuova metodica di ispezione condotta con dispositivi di registrazione in HD offre, nei casi di rilievi in quota, un esame delle superfici con un soddisfacente livello di risoluzione dei dettagli.
PAROLE CHIAVE: ESAME VISIVO, UNMANNED AERIAL VEHICLES (UAVS), DRONE, ISPEZIONE SUPERFICIALE, VELIVOLO AEREO SENZA PILOTA, CORROSIONE, CONTROLLI NON DISTRUTTIVI (CND), ATTREZZATURE DI LAVORO, SISTEMA AEROMOBILE A PILOTAGGIO REMOTO, DEGRADO VERNICIATURA Risulta relativamente agevole rilevare e valutare condizioni di degrado (ad esempio lo stato di efficienza della verniciatura di protezione, dell’eventuale presenza e localizzazione di processi di corrosione generalizzata o cedimenti/distacchi/perdite negli accoppiamenti, ecc.). Tenendo conto delle suddette importanti potenzialità, emerge la necessità di definire e colmare un vuoto metodologico con la definizione di una procedura che indichi le modalità di conduzione delle attività ispettive. Tale documento ha lo scopo di proporre una buona prassi operativa per analizzare in forma preventiva i rischi ai fini della sicurezza collegati al
F. Giacobbe, G. Asaro, R. Balistreri, G. Augugliaro, E. Artenio INAIL
O. Zirilli, A. Berton CNR Area della Ricerca di Pisa
T. Mullano
Nexta; A. Gabbia - Saras
volo in funzione dei diversi scenari oggetto di intervento. La standardizzazione delle modalità di conduzione dell’esame visivo comporta vantaggi favorevoli in termini di uniformità, confronto e robustezza dei risultati offrendo agli
La Metallurgia Italiana - Gennaio 2024
pagina 10
Scientific papers - Corrosion operatori del settore e alla committenza una linea guida di riferimento. Il documento in particolare prende in esame
nosità; •
le fasi dello studio preventivo del piano di volo, le caratteristiche e la scelta degli accessori da utilizzare nonché le
esempio videocamera, ecc.); •
valutazioni del rischio correlate alle attività di ispezione. Nella presente memoria oltre alla struttura e ai contenuti
Limitazione del peso e delle dimensioni del carico (ad Possibilità di sovratemperatura del motore sotto eccessivo e prolungato sforzo;
•
Durata della batteria limitata.
della procedura viene presentato un caso studio sviluppato applicando tale metodica nel caso di attrezzatura di
PROCEDURA OPERATIVA
lavoro.
L'obiettivo degli autori della presente memoria è di elaborare una procedura avente la finalità di fornire indicazioni
INTRODUZIONE
operative utili per l’esecuzione dell’esame visivo delle
L'uso degli UAVs per le indagini e le ispezioni hanno as-
superfici esterne di attrezzature, componenti e impianti
sunto livelli di elevata significatività, estendendo l'appli-
outdoor per valutarne lo stato di conservazione, con l’au-
cazione a molteplici contesti industriali. Svariati sono gli
silio di un UAS.
esempi di campi di applicazione:
Le figure professionali coinvolte nelle attività ispettive
•
Ispezioni nel campo del visivo e dell’infrarosso di at-
sono diverse, ciascuna con mansioni, competenze e re-
trezzature di lavoro;
sponsabilità ben definite. Si distinguono gli addetti al pilo-
Ispezioni di componenti strutturali metallici ed in ce-
taggio del drone UAV, ovvero i piloti, e il personale quali-
mento armato quali pilastri, pareti, tralicci, strutture
ficato per le valutazioni dell’esame visivo. Talvolta queste
reticolari, ecc.;
figure possono essere ricoperte da stessa persona.
Georeferenziazione, rendering e modellazione 3D,
Il personale addetto al pilotaggio dell’UAV ha la respon-
ortofoto per cartografia;
sabilità di:
Telerilevamento con telecamera multispettrale.
•
•
• •
pilotare l’aeromobile impiegato per effettuare l’esame visivo;
Le suddette molteplici soluzioni innovative offrono solu-
•
Analizzare, in fase di prevolo, l’apparecchiatura da
zioni tecnicamente avanzate con costi relativamente ac-
ispezionare avendo cura di studiare il disegno costrut-
cessibili.
tivo e verificare che il volo del drone sia effettuato in
Di seguito sono riportati i punti di forza e di debolezza re-
sicurezza, in rispetto alle prescrizioni ENAC/EASA;
lativi all'utilizzo degli UAS (Unmanned Aerial System) per
•
eseguire le manovre secondo le indicazioni ricevute
le attività di monitoraggio e ispezione.
dal personale addetto all’esecuzione dell’esame visi-
vantaggi:
vo, in rispetto alle prescrizioni ENAC/EASA.
•
Ridotte dimensioni dei velivoli con conseguente faci-
Il personale addetto alla valutazione dell’esame visivo
lità di trasporto;
deve possedere requisiti conformi a quanto richiesto dal-
Riduzione di tempi e costi ed un miglioramento delle
le disposizioni di legge, norme, standard di prodotto, re-
condizioni di sicurezza;
gole tecniche, codici o specifiche tecniche applicabili al
•
Flessibilità e riproducibilità delle operazioni;
contesto applicativo.
•
Contatto diretto con il componente in esame non ri-
Inoltre tale personale deve:
chiesto;
•
•
essere dotato di una idonea capacità visiva (rif. UNI EN
•
Buona risoluzione dei dati;
•
Nessuna infrastruttura necessaria per le operazioni;
•
essere qualificato allo scopo (rif. UNI EN ISO 9712);
•
Conduzione delle attività con impianti e strutture in
•
essere a conoscenza delle procedure di fabbricazione
ISO 9712);
marcia;
utilizzate, nonché della funzione e delle condizioni
svantaggi: •
Risultati non soddisfacenti in caso di condizioni meteo avverse o in presenza di limitata o eccessiva lumi-
La Metallurgia Italiana - January 2024
operative dell’attrezzatura a pressione; •
disporre le indicazioni al personale addetto al pilotaggio dell’UAS; pagina 11
Memorie scientifiche - Corrosione •
analizzare i dati acquisiti dal UAS;
limitano il contatto visivo diretto operatore-UAS), la defi-
•
effettuare una valutazione oggettiva delle caratteristi-
nizione delle aree dove possono eventualmente sostare
che e/o anomalie in base a specifici parametri;
ulteriori persone non direttamente coinvolte nell’attività
verbalizzare l’esito dell’esame eseguito (da spostare
ispettiva. In questa fase, si esaminano inoltre le informa-
nel paragrafo sulle attività da svolgere).
zioni meteo aggiornate e le eventuali interferenze con
•
le attività lavorative presenti nelle adiacenze dell’area di Operativamente è prevista una fase preliminare dove si in-
ispezione opportunamente delimitata, nonché la verifica
dividuano le figure professionali coinvolte nel processo di
dello stato di ricarica delle batterie, efficienza dei comandi
ispezione che dovranno concordare gli obiettivi dell’atti-
in remoto e della qualità del segnale satellitare, qualora
vità di ispezione, le condizioni impiantistiche che concor-
si voli in modalità GPS. Viene altresì effettuato un test di
rano ad una ottimale riuscita dell’ispezione, o che possa-
acquisizione di video ed immagini.
no limitarla o condizionarla. Inoltre è imprescindibile, per la scelta appropriata dell’UAS e del sistema di cattura di
Durante il volo il pilota esegue:
immagini e video, l’esame delle specifiche tecniche, ov-
•
vero dei disegni generali e di dettaglio, elementi e componenti, vista planimetrica, della eventuale presenza di
volo per garantire in sicurezza il ritorno del UAV; •
infrastrutture e ostacoli nelle adiacenze. Si dovrà tener conto delle necessarie autorizzazioni pre-
il monitoraggio continuo dell’autonomia residua di • il monitoraggio dei parametri UAV (funzionalità drone);
•
la predisposizione di un atterraggio “di emergenza”,
viste a cura degli enti preposti e si dovranno esaminare
verificare lo stato funzionale del UAS ed eventual-
le ulteriori informazioni utili quali ad esempio rapporti di
mente interrompere la missione;
precedenti esami visivi o di altri controlli non distruttivi.
•
Un fondamentale aspetto per un’efficace gestione della
Il monitoraggio continuo dell’evoluzione delle condizioni meteo.
sicurezza del processo ispettivo riguarda l’individuazione e la valutazione dei rischi. Nello specifico, nel corso delle
Concluse le attività, tenuto conto dell’autonomia della
operazioni di volo possono manifestarsi condizioni di pe-
batteria, si procede con uno stazionamento a 1m da terra
ricolo che devono essere opportunamente determinate
(hovering) con finalità di verifica del comportamento del
al fine di effettuare un’attenta e dedicata valutazione del
UAS all’atterraggio.
rischio a tutela del personale coinvolto presente nell’area
Acquisite le informazioni nella forma di immagini e video
interessata. Si precisa che è propedeutico e significativo
il personale qualificato CND procederà alle valutazioni di
il rispetto delle indicazioni e prescrizioni presenti nel li-
merito che possono essere sintetizzate:
bretto d’uso dell’UAV nonché delle regolamentazioni vi-
•
Non sono rivelate indicazioni.
genti (es. ENAC, ecc) per singolo caso.
•
Indicazioni che non richiedono interventi. L’indica-
A carattere puramente indicativo si elencano alcune pos-
zione è assolutamente irrilevante ai fini della valuta-
sibili condizioni di pericolo correlate al volo dell’UAV:
zione del rischio o ha caratteristiche tali da non evol-
•
impatto con ostacoli con proiezione incontrollata di
vere, presumibilmente, verso condizioni di rischio
materiale;
significativo fino alla successiva ispezione program-
collisione con elementi critici (es. cavi elettrici, vetra-
mata.
•
te, materiale infiammabile o tossico, ecc.);
•
Indicazioni che non richiedono interventi nell’imme-
•
collisione con il personale presente nel sito;
diato. L’indicazione può evolvere verso condizioni di
•
proiezione di polveri e corpuscoli.
rischio non trascurabili che non richiedono, comun-
Prima delle operazioni di volo è raccomandato effettuare
que, interventi nell’immediato. È tuttavia obbligatorio
in forma propedeutica l’analisi in situ per l’individuazio-
il monitoraggio svolgendo specifiche Ispezioni stra-
ne delle aree di decollo e atterraggio, l’individuazione di
ordinarie anche eseguendo ulteriori controlli o parti-
eventuali altre possibili condizioni di pericolo che possa-
colari accertamenti con altri metodi PND.
no inficiare il volo ispettivo (ad esempio: ostacoli fissi che La Metallurgia Italiana - Gennaio 2024
•
Indicazioni che richiedono interventi nell’immediato. pagina 12
Scientific papers - Corrosion
L’indicazione (difetto) può evolvere verso condizioni
zatura, del componente o elemento.
di rischio non trascurabili che richiedono interventi nell’immediato. È obbligatorio eseguire ulteriori
Il processo di ispezione comprende in sintesi quattro ma-
controlli ed accertamenti con altri metodi PND. Può
cro fasi come rappresentato in figura 1.
rendersi necessario la messa fuori servizio dell’attrez-
Fig.1 - Flusso di lavoro dell'ispezione con il supporto del drone. CASO STUDIO
La sperimentazione mira ad evidenziare l’effettivo stato
Nella presente memoria vengono riportate le considera-
delle protezioni superficiali di verniciatura tramite visione
zioni conseguenti all’ispezione visiva di una gru a torre
delle immagini catturate da un drone dotato di videoca-
installata in un cantiere edile.
mera 4K.
L’apparecchiatura di sollevamento in oggetto è una gru a
Nella tabella seguente si riportano le immagini registrate
torre girevole con rotazione in alto anno di fabbricazione
a tre diverse distanze di ripresa ovvero 10 m, 5 m e 2 m. Si
2006. La gru a torre è di tipo automontante con torre tele-
evidenzia che anche ad una distanza di 10 m è possibile
scopica, progettata secondo la norma tecnica DIN 15018
rilevare con un dettaglio apprezzabile, eseguendo un in-
con classe di sollevamento H1 e Gruppo di sollecitazione
grandimento digitale compreso tra il 150% ed il 300%, le
B3. Lo studio riguarda la ralla girevole di rotazione, dove
diverse zone che presentano alcune parti soggette ad un
risultano fulcrati il braccio e la controfreccia, posta ad una
degrado della verniciatura superficiale a protezione della
quota di 17,5 m rispetto al suolo.
struttura metallica da fenomeni di corrosione. Le immagi-
Dalla documentazione a corredo della macchina e dalle
ni riprese ad una distanza di 2 m permettono un’analisi più
condizioni di esercizio effettive di valutano circa 2.500 ci-
dettagliata consentendo il rilievo di anomalie dell’ordine
cli completi mediamente eseguiti per anno di funziona-
di grandezza di 5 mm.
mento, per un totale di circa 40.000 cicli eseguiti nel corso dell’intera vita dell’apparecchiatura.
distanza tra UAV e gru a torre 10 m
5m
2m
Dimensione file: 4,7 MP
Dimensione file: 4,8 MP
Dimensione file: 4,6 MP
a
La Metallurgia Italiana - January 2024
pagina 13
Memorie scientifiche - Corrosione
densità pixel: 72 DPI; distanza focale: 4,73 mm; apertura diaframma: f/2,2; tempo di esposizione: 1/400 sec; ISO: ISO 100; compensazione dell’esposizione: EXP 0
b
160%
200%
260%
Fig.2 - Particolare della verniciatura di protezione della struttura metallica a) immagine digitale con focale fissa 26 mm e risoluzione 3000x4000; b) crop da ingrandimento
La sperimentazione ha evidenziato altresì l’opportunità di
ispezionare parti dell’attrezzatura che non risultano essere
visibili a quota zero e pertanto non visionabili anche con strumenti ottici di ingrandimento.
L’operatore qualificato, EN 9712 di II livello metodo VT, visionate le immagini ha espresso il seguente giudizio:
“Indicazioni che non richiedono interventi” – La verniciatura di protezione è presente sulla quasi totalità della superficie ad esclusione di un’area circoscritta di forma allungata
(dimensione 3 cm x 20 cm) in corrispondenza dei dadi di serragggio in direzione NE. L’indicazione ha caratteristiche
tali da non evolvere, presumibilmente, verso condizioni di rischio significativo fino alla successiva ispezione
programmata prevista tra 12 mesi tenuto conto che tali componenti sono soggetti a possibili fenomeni di degrado
nel tempo a causa del guano depositato dagli uccelli e dalla salsedine marina. CONCLUSIONI
L'uso dei droni, per le relative potenzialità, dovrebbe essere considerato come valido strumento di supporto per le ispezioni, al fine di migliorare la qualità dell'indagine conoscitiva in quanto permette di ottenere informazioni e
dettagli che non possono essere determinati facilmente
senza metodi di accesso costosi e talvolta con la necessaria l’interruzione del servizio. Questa tecnologia
può aiutare gli operatori addetti alle valutazioni dello stato di conservazione ed efficienza di attrezzature e nella
pianificazione di eventuali interventi futuri per indagini di dettaglio.
In questo lavoro abbiamo presentato una procedura
operativa per la conduzione dell’esame visivo indiretto che
analizza i singoli processi e le singole fasi in successione temporale per ottenere risultati soddisfacenti nel caso di impiego di UAS per la conduzione dell’ispezione. Le
ispezioni
permettono
di
condotte
ottenere
utilizzando notevoli
tale
tecnologia
evidenze
positive
legate essenzialmente: alla possibilità di poter utilizzare
rapidamente questi dispositivi, all'ottima manovrabilità e flessibilità di manovra e di accessibilità in quota, la
possibilità di ridurre al minimo i costi legati alle operazioni, la mitigazione dei rischi operativi e valida qualità delle immagini.
Sebbene questo studio si riferisca principalmente all'uso di droni dotati di telecamere HD per l'ispezione visiva,
altre opportunità potrebbero eventualmente evolversi per accoppiare sensori o telecamere a infrarossi o scanner
3D, per utilizzare tecniche di fotogrammetria digitale o
anche per rendere possibile la raccolta e l'analisi di dati
quantitativi (campi di spostamento e deformazioni) che sono essenziali per la valutazione dell'affidabilità delle strutture sotto osservazione.
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Procedure for the examination of structures developed at height using Unmanned Aerial Vehicles (UAVs) Visual examination is an inspection method, codified as nondestructive testing (NDT), which allows the assessment of
the possible state of surface degradation of equipment and facilities to be carried out. In cases of structures, characterized
by height development, the need therefore arises to use scaffolding or liftable aerial structures, in order to safely access the elements being inspected. Such solutions require significant costs and technical time for installation. The techno-
logical development of Unmanned Aerial Vehicles (UAVs), also known as drones, allows for relevant results to date. Indeed, time and costs are optimized without affecting the quality level of the inspection. The survey makes it possible to effectively and quickly manage a preliminary analysis, identifying the surfaces and details that need subsequent punctual
and specific further inspections. UAVs in order to carry out these activities must be equipped with special accessories
that allow the acquisition and recording of high-resolution images. The visual examination therefore results in an "assisted" mode as a result of the use of cameras operating in the visible and/or infrared band. This new inspection method
conducted with HD recording devices offers, in cases of elevation surveys, an examination of surfaces with a satisfactory level of detail resolution. It turns out to be relatively easy to detect and assess degradation conditions (e.g., the state of
efficiency of the protective coating, of the possible presence and location of generalized corrosion processes or failu-
res/detachments/losses in the couplings, etc.). Taking into account the aforementioned important potentialities, there emerges the need to define and fill a methodological gap with the definition of a procedure with guideline value indicating the way of conducting inspection activities. The purpose of this document is to propose a good operational practice
for analyzing in a preventive form the risks for the purposes of flight-related safety according to the different scenarios
subject to intervention. The standardization of the way visual examination is conducted brings favorable advantages in terms of uniformity, comparison and robustness of results by offering practitioners and principals a reference guideline. The paper in particular examines the stages of the prior study of the flight plan, the characteristics and choice of accesso-
ries to be used as well as risk assessments related to inspection activities. Procedure for conducting the examination of structures developed at height using Unmanned Aerial Vehicles.
KEWORDS: VISUAL INSPECTION, UNMANNED AERIAL VEHICLES (UAVS), DRONE, SURFACE INSPECTION, UNMANNED AERIAL AIRCRAFT, CORROSION, NONDESTRUCTIVE TESTING (NDT), WORK EQUIPMENT, REMOTELY PILOTED AIRCRAFT SYSTEM, PAINT DEGRADATION TORNA ALL'INDICE >
La Metallurgia Italiana - January 2024
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Memorie scientifiche - Corrosione
Compatibilità dei materiali metallici in contatto con idrogeno gassoso ad alta pressione: normative vigenti e prove non standardizzate L. Paterlini, L. Casanova, F.M. Bolzoni, M. Ormellese, G. Re
L’inserimento di idrogeno gassoso all’interno della rete di trasporto e distribuzione del gas naturale (GN) sta diventando una realtà sempre più vicina, nel contesto più ampio della transizione ecologica verso le fonti rinnovabili. La compatibilità dei materiali che saranno impiegati nel trasporto di idrogeno gassoso ad alte pressioni necessita di essere valutata in maniera approfondita. Numerose norme e documenti esistenti attualmente trattano questo tema e saranno discusse brevemente e criticamente in questo articolo, evidenziandone punti di forza ma anche eventuali lacune. Successivamente viene affrontata la tematica delle prove di caratterizzazione non standardizzate per lo studio della suscettibilità degli acciai al fenomeno di HE (infragilimento da idrogeno), quali la precarica di idrogeno, le prove in polarizzazione catodica e il provino forato. Anche in questo caso i vantaggi e i limiti delle prove di caratterizzazione non standardizzate saranno discussi criticamente.
PAROLE CHIAVE: IDROGENO, COMPATIBILITÀ, METALLI, NORMATIVA, PROVE MECCANICHE, ACCIAIO INTRODUZIONE L’idrogeno vanta una lunga storia di utilizzazione come intermedio di numerose produzioni dell’industria chimica e petrolchimica o propellente nel settore aerospaziale. Di conseguenza, sono stati ormai da tempo redatti standard riguardanti la realizzazione di recipienti adibiti al contenimento e trasporto di idrogeno ad alta pressione o liquefatto. Tuttavia, le nuove frontiere che si stanno aprendo per l’impiego di idrogeno puro o in miscela con gas naturale (GN) come vettore energetico impongono la necessità di rivedere tutto il campo normativo al riguardo per quanto riguarda non solo il contenimento ed il trasporto ma anche la distribuzione capillare, la misura e la sua compatibilità con le apparecchiature domestiche, la
Fabio Maria Bolzoni, Luca Casanova, Luca Paterlini, Giorgio Re Politecnico di Milano, dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica, Italia
sicurezza nel suo utilizzo, ecc… Il seguente articolo riporta considerazioni relative ai materiali per contenimento, trasporto ed eventuale utilizzazione d’idrogeno a elevate pressioni e a temperature prossime a quella ambiente con un sintetico confronto fra le prove standardizzate dalle norme e quelle non standard per la valutazione della compatibilità dei materiali metallici con questo ambiente. Le norme e le linee guida attualmente più rilevanti riguarLa Metallurgia Italiana - Gennaio 2024
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Scientific papers - Corrosion do al contenimento e trasporto di idrogeno o miscele di
ma con l’obiettivo comune di simulare tre condizioni:
idrogeno/GN nelle condizioni descritte sono:
-
essere rappresentative del materiale finale eventualmente anche dopo saldatura (materiale base, ZTA,
-
ASME VIII Div. 3 “Rules for Construction of Pressure Vessels” in particolare l’Articolo KD10 “Special Re-
fuso) -
quirements for Vessels in Hydrogen Service” [1], -
ASME B31-12 “Hydrogen Piping and Pipelines” [2],
-
ISO 11114 “Gas Cylinders - Compatibility of Cylinder
applicare al materiale un carico simile a quello di esercizio
-
riprodurre quanto più possibile l’ambiente più critico atteso in esercizio
and Valve Materials with Gas Content Part 1 Metallic
-
-
materials [3], e Part 4 “Test methods for selecting ste-
PROVE STANDARDIZZATE
els resistant to hydrogen embrittlement” [4]
La norma ISO 11114-4 [4] riconosce tre metodi prova:
ANSI/AIAA G-095 “Guide to Safety of Hydrogen and Hydrogen Systems” [5] derivata dal rapporto NASA
-
Metodo A, Rottura su disco;
NSS 1740-16 [6] sulla sicurezza nei sistemi contenenti
-
Metodo B, Meccanica della frattura, per la determina-
idrogeno che la NASA usa come propellente,
zione di un valore di soglia del fattore d’intensità degli
ANSI/CSA CHMC 1-2014 “Test Methods for Evaluating
sforzi, KIH, in ambiente d’idrogeno;
Material Compatibility in Compressed Hydrogen Ap-
-
Metodo C, per la determinazione della resistenza di
plications – Metals” [7],
un materiale metallico alla frattura assistita dall’idro-
EIGA IGC Doc 100/03/E “Hydrogen Cylinders and
geno.
Transport Vessels” [8], -
EIGA IGC Doc 121/14 “Hydrogen Pipeline Systems”
Il metodo A in Fig.1, standardizzato anche dalla norma
[9].
ASTM F1459, misura e confronta le pressioni di rottura di un materiale in atmosfera inerte e in idrogeno. I gas impie-
SELEZIONE DEL MATERIALE
gati in prova necessitano un elevato livello di purezza (O 2
Tra le norme elencate, la EN ISO 11114-1 [3], la ASME VIII
< 1 mL/L e H2O < 3 mL/L). La norma ISO 11114-4 richiede
Div. 3 [1] e la ASME B31-12 [2] forniscono alcune linee
vengano condotti una serie di test di pressurizzazione in
guida per una prima selezione dei metalli da impiegare
elio e in idrogeno a diverse velocità di crescita della pres-
in ambiente contenente idrogeno gassoso in pressione.
sione, per individuare la condizione di carico di maggiore
Più nello specifico la norma EN ISO 11114-1 [3] evidenzia
sensibilità. È possibile dunque ottenere una valutazione
alcune macrocategorie di interesse, quali gli acciai al car-
della suscettibilità alle varie velocità di pressurizzazio-
bonio, acciai inossidabili, leghe di alluminio, etc… ; men-
ne della camera, e individuare il rapporto Pr’He/ P r’H2 tra
tre risultano invece molto più dettagliate nell’elencare le
la pressione di rottura della membrana in elio rispetto a
leghe metalliche ritenute compatibili le norme ASME VIII
quella in idrogeno. Perché il materiale sia compatibile con
Div. 3 [1] e ASME B31-12 [2].
l’idrogeno tale rapporto deve essere non superiore a 2.
VERIFICA DELLA COMPATIBILITÀ
La prova è condotta su un disco di spessore 0.75 mm,
Successivamente alla selezione, l’adeguatezza di un ma-
poco rappresentativo delle reali dimensioni dei compo-
teriale all’uso previsto va verificata attraverso prove con-
nenti che si intende analizzare generalmente, il provino è
dotte in un ambiente simulante quello d’esercizio con
privo di difetti e la prova non fornisce un parametro inge-
modalità standardizzate e valutate secondo i criteri fissati
gneristico usabile in progettazione ma solo un coefficien-
dalle norme.
te di infragilimento il cui valore critico (=2) è definito su basi empiriche.
Nei documenti citati sono proposte diverse prove di caratterizzazione meccanica con alla base logiche diverse,
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pagina 17
Memorie scientifiche - Corrosione
Fig.1 - Schema della prova di rottura su disco / Schematization of the disk rupture test.
Il metodo B si basa sulla meccanica della frattura e impie-
di tali prove sono molto costose e solo pochi laboratori
ga provini CT precriccati, e prevede che le prove di ca-
hanno le strutture e le competenze adeguate a realizzarle.
ratterizzazione meccanica siano condotte in autoclave a pressione di idrogeno pari o superiore a quella di eserci-
Il metodo C è di applicazione più semplice e prevede l’im-
zio, in condizioni di purezza di gas analoghe a quelle de-
posizione di una deformazione costante a provini di ge-
scritte per il metodo A. I provini devono avere uno spes-
ometria CT. Lo spessore, l’orientamento, il numero e le
sore pari all’85% del componente che si intende studiare,
modalità di precriccatura dei provini sono uguali a quelli
e nella norma è descritta una precisa modalità di prelievo.
del metodo B ma a differenza di questo i provini sono pre-
È prevista un’applicazione di un carico crescente a gradi-
caricati fino ad una deformazione finale, calcolata con una
ni di ampiezza pari a 1 MPa.m . Il valore di K I al quale la
formula fornita dalla specifica, in modo tale che il valore
cricca inizia a propagare è indicato come KIH, il materiale
di KI applicato all’inizio della prova sia KIAPP = 1,5x60/950 x
è accettabile se KIH è uguale o superiore al limite fissato
R m (MPa.m 0,5). La durata della prova è di almeno 1000 ore
dalla norma, pari a 60/950 x R m (MPa.m 0,5) dove R m è il ca-
per acciai ferritici o martensitici, e di almeno 5000 ore (208
rico di rottura medio misurato su due provini del materia-
giorni) per acciai austenitici. In questo caso, il materiale è
le in esame. In questo caso il parametro KIH è di rilevanza
ritenuto adeguato all’uso in idrogeno se:
ingegneristica e permette la successiva progettazione di
-
0,5
un recipiente in pressione. La realizzazione di prove meccaniche di questa complessità presenta notevoli difficoltà sperimentali quali la tenuta dei passanti della macchi-
la propagazione media della cricca non supera 0,25 mm;
-
la propagazione media supera 0,25 mm ma il KI finale è almeno pari a 60/950 x Rm (MPa.m0,5).
na di prova nell’autoclave, la misura dei parametri fisici e
Tuttavia, il metodo C risulta meno cautelativo del metodo
meccanici in un ambiente d’idrogeno ad alta pressione, e
B ed è da tempo in discussione una sua possibile revisio-
presenta anche notevoli problematiche di sicurezza quin-
ne [10].
La Metallurgia Italiana - Gennaio 2024
pagina 18
Scientific papers - Corrosion La norma ASME VIII Div. 3 [1] prevede la misura sia di un
successivamente test meccanici per fornire specifici pa-
valore del parametro K IH di tenacità dell’acciaio, sia della
rametri da applicare poi nella progettazione del compo-
sua resistenza a fatica attraverso lo studio della curva da/
nente.
dN-DK, utilizzando i metodi della meccanica della frattura secondo le modalità descritte nella norma. In questa
La norma ANSI/CSA CHMC 1 [7] prevede l’applicazio-
norma è evidenziata la necessità di ottenere i parametri
ne di una serie di modalità di prova per una valutazione
di interesse per ogni materiale, per ogni diverso procedi-
generale della compatibilità di un materiale metallico in
mento di saldatura e per le tre microstrutture di un giunto
idrogeno. Sono sempre richiesti, come dalle norme pre-
saldato: materiale base, zona fusa, zona termicamente al-
cedenti, elevati tenori di purezza di idrogeno in autoclave
terata.
ma la temperatura di prova, che in tutte le prove prece-
La misura di K IH deve essere condotta su almeno tre pro-
dentemente citate è quella ambiente, deve essere scelta
vini per tipo seguendo le indicazioni della norma ASTM E
in modo da realizzare le condizioni di massimo infragili-
1681 per quanto pertinente, il campione può essere solle-
mento da idrogeno (Temperature of Maximum Hydrogen
citato a carico o a deformazione costante ad un valore di
Embrittlement, TMHE), nella norma viene descritto come
KIAPP stabilito dall’utilizzatore in base ad una preventiva
individuare tale temperatura. Nel Cap. 5 sono descritte le
valutazione mediante la MF, la norma fornisce anche una
modalità di prova, mentre nel Cap. 6 è indicato il proces-
tabella di possibili valori di KIAPP adottabili per acciai fer-
so di qualifica (Fig.2) di un materiale. Inizialmente il me-
ritici.
tallo va caratterizzato mediante “slow strain rate test” su provini intagliati, solo per acciai inossidabili austenitici o
La misura del KIH avviene tramite modalità di prova molto
leghe di alluminio si possono usare provini lisci. Il crite-
simili a quelle descritte precedentemente, a carico o de-
rio di giudizio è basato sul valore del rapporto tra i valori
formazione costante su provini CT in autoclave con strin-
medi dei carichi di rottura nel caso di provini intagliati (o
genti limiti di purezza per l’idrogeno, con durata analoga.
il rapporto delle riduzioni delle aree di frattura per provini lisci) in idrogeno, ed in ambiente inerte. Se tale rapporto
Al termine della prova si misura l’eventuale propagazione
è superiore o uguale a 0.90 per acciai austenitici o leghe
della cricca di fatica se l’avanzamento medio non supera
di alluminio il materiale è ritenuto adeguato. Altrimenti, il
0,25 mm:
criterio generale per tutti gli altri materiali prevede che il
1. se la prova è stata condotta a carico costante KIH=KIAPP;
rapporto tra i carichi di rottura dei provini intagliati nei due
2. se la prova è stata condotta a deformazione costante
ambienti sia superiore a 0.50, e procedere in caso di esito
K IH=1/2 KIAPP.
positivo con ulteriori prove di fatica e di KI o JI per ottenere parametri di rilevanza ingegneristica da inserire nel calco-
Se l’avanzamento supera 0,25 mm K IH si calcola come pre-
lo delle strutture di interesse. Rispetto alla norma ASME
visto da ASTM E 1681 ai parr. 9.2.1 e 9.2.2. Si ottiene quin-
Div. VIII, la norma ANSI/CSA CHMC 1-2014 non considera
di in ogni caso un valore di KIH. La norma ASME prevede
giunzioni saldate, caratterizza invece il comportamento a
poi ulteriori test di velocità di propagazione della cricca
fatica dei materiali non solo con prove di MF (da/dN-∆K)
(da/dn-DK) secondo norma ASTM E 647, in ambiente ana-
ma anche con le tradizionali curve S-N e considera anche
logo a quello delle prove precedenti, con una frequenza
l’uso del parametro J IH come misura della tenacità in idro-
di prova inferiore a 0.1 Hz.
geno permettendo così la valutazione anche di materiali ad alto snervamento più moderni con elevati valori di te-
La logica della norma ASME è quindi diversa dalla norma
nacità in campo elasto-plastico.
ISO, in quanto quest’ultima è più generica nella selezione dei materiali compatibili, etichettandoli come tali solo in seguito a specifici test. La norma ASME invece, risulta più precisa per la scelta preventiva del materiale, e prevede
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pagina 19
Memorie scientifiche - Corrosione
Fig.2 - Schema di qualifica di un materiale metallico secondo ANSI/CSA CHMC 1 / Flow diagram of the qualification procedure of a metallic material according to ANSI/CSA CHMC 1.
PROVE NON STANDARDIZZATE
veleno di ricombinazione d’idrogeno, ad es. H2S o solfuri,
Nella letteratura scientifica sono state proposte nume-
composti di As (III), tiourea.
rose prove con modalità differenti da quelle fino ad ora illustrate. Tali prove sono generalmente meno onerose
Una volta precaricati i campioni possono essere sottopo-
in termini di strumentazione, di cautele per la sicurezza
sti alle usuali prove meccaniche senza il vincolo costituito
e di costo (stimato da 15 a 150 volte inferiore rispetto alle
dall’autoclave intorno al provino e si possono anche ese-
prove in idrogeno ad alta pressione [11]), non sono rico-
guire prove che sarebbero precluse in autoclave, come ad
nosciute come accettabili per determinare la compatibili-
es. le prove Charpy. Va tuttavia tenuto in considerazione
tà di un materiale con l’idrogeno, ma possono utilmente
che la durata delle prove deve essere compatibile con le
essere realizzate per scopi diversi quali ad esempio un
tempistiche di desorbimento di idrogeno dal campione
primo confronto comparativo di suscettibilità tra materiali
alla temperatura di prova. Con questo metodo di prova,
diversi.
le condizioni di afflusso di idrogeno alla zona di massima plasticizzazione all’apice della cricca sono sensibilmente
PROVE CON PRECARICA D’IDROGENO
differenti dalle prove simulate in ambiente, in quanto l’i-
A differenza delle prove standardizzate precedentemen-
drogeno fluisce dall’interno dalla massa del provino ver-
te, le prove di precarica prevedono un disaccoppiamento
so tali regioni e non dall’esterno. Prove con precarica e in
delle due fasi “esposizione ad un ambiente ricco di idro-
presenza di idrogeno non sono di conseguenza perfetta-
geno – prova meccanica”.
mente equivalenti. È complicato inoltre valutare in quali condizioni la concentrazione della precarica sia identifi-
I metodi più adottati nella pratica per precaricare campio-
cativa delle reali condizioni generate dall’ambiente che si
ni di acciaio da sottoporre a prova meccanica sono:
desidera simulare.
1. la carica in idrogeno gassoso ad alta pressione ed alta temperature (P fino a 100 MPa o superiori, T fino a 500°C);
PROVE IN POLARIZZAZIONE CATODICA
2. la polarizzazione catodica in presenza di un opportuno
Attrezzando una macchina per prove meccaniche con
La Metallurgia Italiana - Gennaio 2024
pagina 20
Scientific papers - Corrosion una cella elettrochimica a tenuta, risulta possibile anche
polarizzazione catodica con la pressione di idrogeno gas-
eseguire prove in condizioni di carica d’idrogeno per po-
soso è necessario conoscere la concentrazione superfi-
larizzazione catodica [12–18]. Tale metodologia di prova
ciale di idrogeno atomico CH in entrambe le condizioni,
è stata già nel passato ampiamente utilizzata per valutare
argomento di studio della letteratura contemporanea [19]
la suscettibilità di materiali metallici a fenomeni d’infragilimento indotto da sovraprotezione catodica o da am-
PROVINO FORATO
bienti “sour”. Rispetto alla pre-carica con la carica in-situ
Il metodo del provino forato consiste invece nel sotto-
si simula meglio l’afflusso diretto dell’idrogeno atomico
porre a prova un campione del materiale da valutare in
alla superficie del materiale e all’apice di una cricca avan-
forma di provino cilindrico cavo, Fig. 3 [20], pressurizzan-
zante, ma come prima detto per il metodo di pre-carica,
dolo internamente con idrogeno ad alta purezza ed alla
i parametri applicati durante la polarizzazione catodica
pressione prevista d’esercizio.
sono difficili da relazionare alle reali condizioni di interesse. Per poter confrontare correttamente le condizioni di
Fig.3 - Esempio di provino forato con intaglio esterno [20] / Hollow specimen with external notch [20].
Il provino tubulare permette di simulare correttamente
affrontano tale problema proponendo prove standardiz-
sulla superficie interna le condizioni ambientali di pres-
zate per la caratterizzazione della suscettibilità dei metalli
sione e temperature previste in esercizio ma impiegando
ad un ambiente ricco di idrogeno gassoso ad alta pressio-
una quantità molto limitata d’idrogeno (pochi ml), ridu-
ne. I metalli che rispettano i parametri imposti da queste
cendo di conseguenza anche i rischi che ne concernono.
norme risultano quindi atti all’impiego a contatto con
La geometria, tuttavia, rende onerosa la realizzazione di
idrogeno gassoso.
intagli o precriccature, e le prove meccaniche eseguite su
Esistono tuttavia anche una serie di prove di caratterizza-
tali provini possono essere solo di trazione o fatica in tra-
zione di metalli in idrogeno gassoso ad alta pressione non
zione e necessitano un’elaborazione del complesso stato
attualmente standardizzate, quali la precarica di idrogeno
di sollecitazione, che presenta sia la classica componente
e il metodo del provino forato. Le prove non standardiz-
di trazione assiale in combinazione con una componente
zate forniscono generalmente un minor numero di infor-
di sollecitazione circonferenziale dovuta alla pressione.
mazioni, a causa di limiti geometrici imposti o delle con-
La prova in oggetto è attualmente stata sottoposta all’at-
dizioni ambientali differenti da quelle reali, tuttavia i costi
tenzione dell’attività normativa del comitato dell’ISO [21].
risultano più contenuti, rendendole appetibili per test di caratterizzazione preliminari.
CONCLUSIONI Attualmente esistono numerose normative e report che affrontano almeno in parte il problema dell’idrogeno gassoso in pressione a contatto con materiali metallici. Le norme ISO 11114-4, ASME VIII Div. 3, ANSI/CSA CHMC 1
La Metallurgia Italiana - January 2024
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Memorie scientifiche - Corrosione
BIBLIOGRAFIA [1] [2] [3] [4] [5] [6] [7] [8] [9] [10] [11] [12] [13] [14] [15] [16] [17] [18] [19] [20] [21]
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Compatibility of metallic materials with high pressure gaseous hydrogen: applicable standards and non-standard tests The blending of hydrogen gas within the natural gas (NG) transportation and distribution network will be a reality soon, inside the wider picture of the ecological transition to renewable sources. The compatibility of materials that will be employed for the transport of high pressures gaseous hydrogen needs to be thoroughly evaluated. Numerous existing standards and documents currently address this issue and will be discussed briefly and critically in this article, highlighting their strengths but also any shortcomings. Next, the issue of non-standardized characterization tests to evaluate the susceptibility of steels to HE (hydrogen embrittlement), such as hydrogen pre-charge, tests under cathodic polarization, and hollow specimen, will be addressed. Again, the advantages and limitations of non-standardized characterization tests will be critically discussed.
KEYWORDS: HYDROGEN, COMPATIBILITY, METALS, STANDARD, MECHANICAL TESTS, STEEL TORNA ALL'INDICE >
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Scientific papers - Corrosion
Prove meccaniche su materiale API 5L Gr. X52 in ambiente H2 sia in condizioni di carica elettrochimica che in ambiente gassoso M. Palombo, M. De Marco, F. Recanzone, D. Morando
In questo periodo di transizione "verde" l'idrogeno può essere considerato un vettore per la sostituzione dei combustibili di origine fossile. Un suo eventuale impiego nelle linee di trasporto esistenti richiede uno studio di affidabilità dedicato. Per valutare l’effetto dell’infragilimento da idrogeno è possibile ricorrere sia a metodi di caricamento per via gassosa che per via elettrochimica. Questo lavoro confronta risultati ottenuti da prove slow strain rate (SSRT) con caricamento di idrogeno in-situ per via elettrochimica con risultati ottenuti da test di meccanica della frattura in H 2 gassoso (K IH a P=80 bar) su un acciaio per pipeline API 5L grado X52 prodotto nel 1970.
PAROLE CHIAVE: IDROGENO, TUBAZIONI, API 5L, GASSOSO, ELETTROCHIMICA, INFRAGILIMENTO INTRODUZIONE Il mondo di oggi sta affrontando una transizione in cui l’idrogeno trova un ruolo di rilevanza come nuovo vettore energetico; conseguentemente, occorre studiare l’effetto dell’infragilimento da idrogeno sulle tubazioni che potrebbero essere impiegate per il trasporto e la distribuzione sul territorio [1][2]. La rete di gasdotti ampiamente
distribuita
nel
territorio
nazionale
ed
europeo è caratterizzata da una forte disomogeneità dovuta all’utilizzo di materiali con designazioni differenti (p.e. grado X65 o X52) e con anno di fabbricazione diverso (p.e. tubi nuovi, prodotti nel 2022 e tubi prodotti negli ’70, ’80 ecc) [3]. Inoltre, tali tubi presentano saldature, milioni di saldature se si considera l’intera rete nazionale italiana, che pertanto richiedono attenzione particolare a
M. Palombo
H2 IIS SIDER, Castel San Giovanni (PC) - IIS, Genova
M. De Marco IIS, Genova
F. Recanzone Università di Torino
D. Morando
Università di Genova
causa dell’alterazione termica e tensionale tipicamente associata alla saldatura. Pertanto, diventa fondamentale conoscere l’interazione dell’idrogeno con materiali e saldature non accessibili (perché facenti parte della rete di trasporto) e dei quali non si hanno a disposizione informazioni a sufficienza per condurre una valutazione accurata dell’affidabilità in ambiente idrogeno.
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Memorie scientifiche - Corrosione l presente lavoro propone uno studio combinato di
il cestello contenente i provini KIH in fase di estrazione
caricamento di idrogeno nel materiale per via gassosa e
dall’autoclave dopo 1000 h di mantenimento a 80 bar di H 2.;
per via elettrochimica su un materiale X52 fabbricato negli
l’applicazione del displacement iniziale è stata compiuta
anni ’70. Con lo scopo di fornire una caratterizzazione più
in ambiente inerte (in camera a guanti con O 2 e H 2O < 1
completa dell’effetto della saldatura, sono stati realizzati
ppm) in modo da evitare la passivazione dell’apice della
trattamenti termici ad hoc per produrre sul materiale
cricca ed alterare l’interazione dell’idrogeno gassoso con
durezze maggiormente elevate, compatibili con quanto
il metallo.
potrebbe essere possibile rilevare su una saldatura.
Per comprendere meglio il meccanismo di interazione tra idrogeno e materiale, sono state eseguite prove
DESCRIZIONE DELLE PROVE
slow strain rate test (SSRT) [10] caricando idrogeno nel
Per verificare l’effetto della durezza sul materiale, sono
materiale per via elettrochimica. Per lo svolgimento
stati eseguiti trattamenti termici che hanno prodotto
di tali prove sono stati impiegati provini cilindrici con
durezze di 290 HV e 350 HV tali campioni sono stati
diametro 6 mm ed è stato applicato un caricamento
rinominati BM290 e BM350 rispettivamente, mentre il
galvanostatico in soluzione 0.01M H 2SO4 + 2g/l H2NCSNH2
materiale base, caratterizzato da una durezza di 180 HV, è
(tiourea, usata come veleno o poisoning) e -10 mA/cm2
stato rinominato BM. Da tali campioni sono stati prelevati
di densità di corrente applicata. Sono stati prelevati sia
provini di meccanica della frattura per l’esecuzione di
provini nel materiale base inalterato (provini MB) che
prove a lungo termine per la determinazione del valore
trasversalmente alla saldatura (provini W). Caricamento
di soglia del fattore di intensificazione delle tensioni
elettrolitico e applicazione del carico in trazione sono
in ambiente idrogeno gassoso a 80 bar (KIH). Tali prove
stati avviati simultaneamente. Tutte le prove sono state
hanno lo scopo di verificare l’effetto dell’idrogeno sulla
svolte con una velocità di deformazione pari a 1E-5 s -1. In
propagazione del difetto (cricca) in base al displacement
Fig. 2 è riportato il disegno di un provino SSRT a fianco a
inizialmente applicato al provino tramite il serraggio di
una immagine dello svolgimento di una prova all’interno
una vite [3-9]. In Fig. 1 è riportato uno schema che mostra
della cella elettrochimica con caricamento in-situ.
la posizione e l’orientazione di prelievo dei campioni
Infine, al termine delle prove SSRT e delle prove KIH, sono
KIH (provino bolt-load CT) insieme ai provini durante la
state compiute analisi TDA (thermal desorpion analysis)
lavorazione e a un disegno del provino con le dimensioni
per determinare il contenuto di idrogeno nei campioni
(estratto da [9]); infine, nella medesima figura, è riportato
testati.
Fig.1 - Posizione di prelievo dei provini dal tubo in API 5L X52 (a sinistra), provini durante la lavorazione (in alto al
centro) e schema del provino con le dimensioni (in basso al centro); provini KIH in fase di estrazione dall’autoclave dopo 1000 h di mantenimento a 80 bar di H 2 (a destra). / Position where the specimens were taken from the API 5L X52 tube (left), specimens during machining (top-centre) and sketch of the specimen with dimensions (bottomcentre); K IH specimens during the extraction from the autoclave after 1000 h of exposure at 80 bar of H2 (right).
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Scientific papers - Corrosion
Fig.2 - A sinistra: disegno di un provino SSRT (misure in mm); a destra: Cella elettrochimica con provino montato all’interno durante il caricamento galvanostatico. / Left: sketch of a SSRT specimen (measures in mm); right: electrochemical cell with specimen mounted on the inside during the galvanostatic charging.
RISULTATI
lite disposta a bande (durezza media pari a 180 HV), la con-
Il materiale base del tubo (BM) è stato sottoposto a test di
dizione BM290 (durezza 290 HV) ha mostrato una micro-
caratterizzazione standard per definirne la composizione
struttura composta da ferrite aciculare e bainite, mentre la
chimica (Tab. 1) e le proprietà meccaniche (Tab. 2). In Fig.
condizione BM350 (durezza 350 HV) è risultata costituita
3 sono riportate le microstrutture del materiale successi-
da martensite rinvenuta.
vamente ai trattamenti termici; la condizione di fornitura (BM) ha mostrato una struttura composta da ferrite e per-
Tab.1 - Analisi chimica del materiale base del tubo, valori espressi in peso %. / Chemical analysis on the base materiale of the tube, values in weight %.
C
Si
Mn
P
S
V
Nb
Ti
Cu
Ni
Cr
Mo
Fe
0.246
0.268
1.356
0.108
0.189
0.0017
0.03
0.0056
0.007
0.027
0.023
0.004
bilancio
Tab.2 - Proprietà meccaniche del tubo misurate con la prova di trazione in aria, a temperatura ambiente. / Mechanical properties of the tube measured with the tensile test in air at room temperature. Modulo E/ E modulus
Rp0.2
Rt0.5
Rm
A
[GPa]
[MPa]
[MPa]
[MPa]
[%]
203
430
441
605
29
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Memorie scientifiche - Corrosione
Fig.3 - Microstrutture: BM (a sinistra) composto da ferrite e perlite disposta a bande; BM290 (al centro) ferrite
aciculare e bainite; BM350 (a destra) martensite rinvenuta. / Microstrucures: BM (left) composed by ferrite and
bands of pearlite; BM290 (centre) composed by acicular ferrite and bainite; BM 350 (right) composed by tempered martensite.
Le prove KIH sono state condotte a 80 bar di H2 e i provini
centrale duttile (vedere Fig. 6). inoltre, in prossimità della
1000 ore.
andamento preferenziale lungo le inclusioni contenute nel
sono stati mantenuti in esposizione a tale ambiente per Il grafico riportato in Fig. 5 mostra una suscettibilità
maggiore da parte del materiale con durezza maggiore (BM350) che infatti ha evidenziato propagazione del difetto anche a 75 MPa∙m0.5 mentre nel caso del BM290 tale limite
sale a circa 85-90 MPa∙m
0.5
e per il BM (inalterato) il valore
minimo al quale è stata misurata propagazione risulta maggiore di 100 MPa∙m . 0.5
Le prove SSRT (Tab. 3) sono state condotte sul materiale base inalterato (MB) hanno evidenziato una riduzione
della duttilità molto marcata (strizione e allungamento) mentre il carico di rottura è risultato lievemente inferiore
rispetto a quanto misurato in aria. Tutti i provini trasversali alla saldatura hanno riportato rotture nel materiale base. L’aspetto della superfice di frattura del provino ha
evidenziato un collare fragile associato ad una porzione
rottura, sono state osservate cricche secondarie con materiale.
Infine, è stato rilevato un contenuto di idrogeno nei provini
SSRT superiore rispetto ai provini KIH di circa un ordine di grandezza (vedere Tab. 4).
Inoltre, è stato possibile comprendere il meccanismo
preferenziale di danneggiamento in ambiente idrogeno; infatti, è stata osservata una rottura preferenziale lungo le
inclusioni del materiale nonostante la loro disposizione in direzione perpendicolare rispetto alla tensione applicata.
E’ stato osservato che le inclusioni agiscono da siti di accumulo dell’idrogeno e possono incrementare la suscettibilità all’infragilimento da idrogeno in acciai datati
(con tenore inclusionale superiore rispetto a un materiale nuovo).
Fig.4 - Curve Stress-Strain associate alle prove SSRT condotte in aria (in nero) e in soluzione con carica
elettrochimica del provino (H2 elettr., in blu); a sinistra i risultati per il materiale base (MB), a destra provini
trasversali alla saldatura (W) / Stress-Strain curves related to the SSRTs performed in air (black curves) and in
solution with electrochemical charging of the specimen (H2 elettr., blu curves); on the left the results for the base material specimens (MB), on the right the cross-weld (W).
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Scientific papers - Corrosion Tab.3 - Risultati associati alle SSRT in ambiente idrogeno caricato per via elettrochimica / Results of the SSRT in electrochemical hydrogen charging environment.
Ambiente di prova Test environment
Dettagli provino/ Details of the specimen
Tempo a rottura/ Time to rupture
Strizione/ Reduction of area
Allungamento a rottura/ Rupture elongation
Tensione a rottura/ Tensile strength
Velocità di deformazione/ Strain rate
[h]
[%]
[%]
[MPa]
[s-1]
Aria / Air
MB
2.5
70
29
605
1E-5
H2 (el.)
MB
1.7
18
14
595
1E-5
Rapporto H2/ aria Ratio H2/air
MB
0.68
0.26
0.48
0.98
-
Aria / Air
W
2.3
65
16
613
1E-5
H2 (el.)
W
1.6
15
8
596
1E-5
Rapporto H2/ aria. Ratio H2/air
W
0.68
0.23
0.5
0.97
-
Fig.5 - Confronto dei risultati KIH ottenuti tra i diversi campioni. / Comparison of the KIH results obtained from different samples.
Tab.4 - Contenuto di idrogeno in ppm misurato con TDA su provini KIH e SSRT / Hydrogen content in ppm measured with TDA on K IH and SSRT specimens.
Tipo di prova/ Type of test
Contenuto di idrogeno misurato con TDA/ Hydrogen content measured with TDA [ppm]
KIH
0.08÷0.1
SSRT
0.5÷1.2
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Memorie scientifiche - Corrosione
Fig.6 - Provino SSRT dopo la rottura; dettaglio della superficie di frattura; a destra: sezione micrografica in
corrispondenza delle cricche secondarie sulla superficie del provino. / SSRT specimen after the rupture; detail of the fracture surface; on the right: micrographic section on the secondary cracks on the surface of the specimen.
CONCLUSIONI
SSRT trasversali alla saldatura permette, qualitativamente,
I risultati ottenuti mostrano una suscettibilità maggiore
di evidenziare una maggiore suscettibilità di quest’ultimo
all’infragilimento
aventi
rispetto alla saldatura; inoltre, è stata osservata una
durezza maggiore; infatti, il K IH sotto il quale non si
posizione preferenziale delle rotture in corrispondenza
misura propagazione della cricca (Δa) decresce con
delle inclusioni nonostante la loro disposizione in
l’incrementare
direzione perpendicolare alla tensione applicata.
da
della
idrogeno
durezza.
in
campioni
Tuttavia,
Nonostante
l’incremento di durezza prodotto, nei provini dove è stata
Tuttavia,
è
possibile
osservare
che
l’effetto
delle
su 350
inclusioni sopra riportato è stato rilevato con contenuti di
HV), sono stati rilevati valori minimi superiori al requisito
H2 superiori di un ordine di grandezza rispetto ai provini
KIH > 55 MPa∙m , impiegato per la progettazione di piping
esposti all’ambiente gassoso.
e pipelines secondo ASME [4].
Infine, il materiale esaminato può essere considerato
La posizione della rottura in materiale base nei provini
compatibile con l’ambiente H2 gassoso a 80 bar.
misurata propagazione della cricca (72 MPa∙m
0.5
0.5
BIBLIOGRAFIA [1]
[2]
[3] [4] [5] [6] [7] [8] [9] [10]
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Scientific papers - Corrosion
Mechanical tests on material API 5L grade X52 under H2 electrochemical charging and gaseous environment In this period of "green" transition, hydrogen can be the vector for the replacement of fossil fuels. The use of this gas in existing transport pipelines requires a dedicated study for reliability. The assessment of the hydrogen embrittlement can be perfomed through electrochemical charging or in gaseous environment. This work compares the results obtained from slow strain rate tests (SSRT) with in-situ hydrogen electrochemical charging with fracture mechanics tests in gaseous H 2 (K IH a P=80 bar) on a pipeline steel API 5L grade X52 fabricated in 1970.
KEYWORDS: HYDROGEN, PIPELINE API 5L. GASEOUS, ELECTROCHEMICAL, EMBRITTELMENT
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pagina 29
Memorie scientifiche - Corrosione
Verifica della passività su acciaio in protezione catodica mediante tecniche elettrochimiche e spettroscopiche in-situ L. Casanova, M. Menegazzo, G. Bussetti, A. Brenna, M. Ormellese, F. Di Franco, M. Santamaria
La protezione catodica, in combinazione con i rivestimenti, è una tecnica di protezione dalla corrosione dell’acciaio am-
piamente consolidata e diffusa in molti settori. La protezione è garantita dalla circolazione di una corrente continua tra
un anodo e la struttura da proteggere; la corrente causa l’abbassamento del potenziale del metallo e conseguentemente della velocità di corrosione. La corrente catodica sul metallo ha come effetto secondario un locale aumento di alcalinità, fino anche a valori piuttosto elevati in funzione della densità di corrente applicata e dei moti diffusivi, influenzando e
modificando le condizioni superficiali dell’acciaio. Nello specifico, in accordo con i diagrammi di Pourbaix, l’alcalinità favorirebbe l’insorgere di condizioni di passività. In questa memoria sono riportati i risultati di prove di laboratorio il cui
obiettivo è lo studio delle condizioni di passività su acciaio in protezione catodica. La presenza di un film superficiale è stata dimostrata mediante prove di spettroscopia d’impedenza elettrochimica (EIS), di spettroscopia di fotocorrente e di spettroscopia Raman condotta in-situ.
PAROLA CHIAVE: PROTEZIONE CATODICA, ACCIAIO AL CARBONIO, SPETTROSCOPIA D’IMPEDENZA, RAMAN, SPETTROSCOPIA DI FOTOCORRENTE INTRODUZIONE
Le strutture e le infrastrutture interrate in acciaio al car-
bonio, come ad esempio le condotte per il trasporto e la
distribuzione del metano o i serbatoi, sono protette dalla corrosione dovuta al terreno da un sistema di protezione
catodica (a corrente impressa o, meno frequentemente, ad anodo galvanico) e da rivestimenti isolanti. In base alle
normative vigenti, una struttura interrata è in condizioni di protezione catodica se il suo potenziale al netto delle
Luca Casanova, Andrea Brenna, Marco Ormellese
cadute ohmiche nel terreno, detto potenziale IR-free, è
Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica “G. Natta”,
stività (CSE, elettrodo rame/solfato di rame saturo) [1]–[3].
Marco Menegazzo, Gianlorenzo Bussetti
rata trascurabile, cioè inferiore a 10 µm/anno. Un effetto
Francesco Di Franco, Monica Santamaria
inferiore a −0.85 V/CSE in terreni aerati a media-bassa resiIn queste condizioni la velocità di corrosione è conside-
secondario della protezione catodica è legato all’aumen-
Politecnico di Milano
Dipartimento di Fisica, Politecnico di Milano
Dipartimento di Ingegneria, Università degli Studi di Palermo
to di alcalinità sulla superficie del metallo; la corrente di protezione, oltre ad abbassare il potenziale e la velocità di corrosione del metallo, provoca infatti un aumento di
pH locale dovuto ai processi catodici che avvengono sulla
superficie (riduzione di ossigeno e sviluppo di idrogeno gassoso a bassi potenziali, nominalmente inferiori a -1.2
V/CSE – sovra protezione catodica). L’aumento di pH ha effetti ben noti ad esempio in acqua di mare, dove provoca
nel tempo la precipitazione sulla superficie e la crescita di uno strato di carbonato di calcio e magnesio. La Metallurgia Italiana - Gennaio 2024
pagina 30
Scientific papers - Corrosion In accordo al diagramma di Pourbaix del sistema ferro-acqua, l’aumento locale di pH provocherebbe la formazione
di condizioni di passività dell’acciaio. Sebbene l’effetto
ziale di libera corrosione (Ecorr) e al potenziale di protezione (−1.1 V/CSE), utilizzando una sinusoide eccitatrice avente
ampiezza di 10 mVrms in una finestra di frequenze compresa
“chimico” della protezione catodica sia ampiamente cono-
fra 105 e 10−2 Hz considerando una sola ripetizione e l’ac-
formati sull’acciaio in protezione catodica è ancora oggetto
le di protezione è stato applicato per una durata totale di
sciuto, attualmente la formazione degli ossidi di passività di studio e solo recentemente, grazie all’ausilio di tecniche elettrochimiche sempre più sofisticate, alcuni gruppi di ri-
quisizione di 10 punti per decade di frequenza. Il potenzia-
24 ore misurando correnti di protezione dell’ordine di 500 mA/m2.
cerca hanno proposto meccanismi di formazione e provato
Le misure Raman sono state effettuate mediante un siste-
In questo contesto, il presente lavoro ha lo scopo di inve-
troscopiche in-situ durante il controllo del potenziale tra-
ficiali attesi in seguito dell’applicazione di un potenziale
campione dalla sorgente luminosa (λ=532 nm) è stata limi-
ziale di protezione è stato scelto per due motivi principali:
rando un tempo di esposizione di 10 s e l’accumulazione
a definire la tipologia di tali ossidi di passività [4], [5].
ma commerciale in grado di effettuare acquisizioni spet-
stigare, mediante tecniche in-situ, la natura dei film super-
mite suddetta cella elettrochimica. La potenza trasmessa al
catodico di −1.1 V/CSE su acciaio al carbonio. Tale poten-
tata a 0.7 mW per non alterare le fasi presenti [7], conside-
1) perché utilizzato in applicazioni pratiche e 2) perché in
di 50 spettri.
rendo eventuali analisi superficiali utilizzando microscopia
Mediante misure di Spettroscopia a fotocorrente (PCS,
elaborato. La migliore comprensione delle condizioni di
informazioni sulle loro proprietà elettroniche in termi-
to importante sulla definizione, ad esempio, dei criteri di
di fotocorrente sono state registrate attraverso un set up
grado di mantenere la superficie dell’acciaio pulita, favo-
a scansione di sonda effettuata in studi paralleli al presente
Photocurrent Spectroscopy) è stato possibile ottenere
formazione di ossidi superficiali avrebbe anche un impat-
ni di band-gap (Eg) e sulla loro composizione. Le misure
protezione catodica in presenza di interferenza continua
sperimentale che prevede l’accoppiamento di una lampa-
stata investigata periodicamente mediante spettroscopia
irradiare l’elettrodo di lavoro con un flusso di fotoni a lun-
spettroscopia di fotocorrente.
cui è possibile isolare il valore della corrente fotogenerata
nico di Milano e Università degli Studi di Palermo, nell’am-
valore di modulo e fase della fotocorrente. In particolare,
Protezione dalle Corrosioni Elettrolitiche).
d’onda (registrando gli Spettri di Fotocorrente) in maniera
MATERIALI E METODI
Gli Spettri di Fotocorrente sono stati registrati subito dopo
non stazionaria [6]. L’attività superficiale dell’elettrodo è
da xenon e un monocromatore grazie al quale è possibile
d’impedenza elettrochimica (EIS), spettroscopia Raman e
ghezza d’onda variabile, un chopper meccanico attraverso
Il presente lavoro è frutto di una collaborazione tra Politec-
da quella di buio, e un lock-in che è in grado di fornire il
bito di un’attività finanziata da APCE (Associazione per la
è stata registrata la fotocorrente al variare della lunghezza tale da stimare il band gap dei film di passività.
L’attività sperimentale è stata condotta su dei dischetti di
la polarizzazione catodica, in una soluzione 0.1 M Ammo-
0.018 %Cu – 0.012 %Al) aventi diametro 10 mm e spessore
modo tale da non modificare il film di passività superficiale
diante lappatura a specchio mediante utilizzo di carte abra-
ta utilizzata una cella fotoelettrochimica con le finestre in
I test EIS sono stati eseguiti mediante un potenziostato/
Pt come controelettrodo ed Ag/AgCl come reference.
interamente costituita di PTFE, utilizzando un controelet-
RISULTATI
ro (SSC, +0.197 V/SHE). Gli esperimenti sono stati condotti
verificata mediante EIS al potenziale Ecorr (prossimo a −0.70
acciaio al carbonio (0.05 %C – 0.264 %Mn – 0.031 %Ni –
nio Biborato (ABE) al potenziale di circuito aperto (Uocp) in
1 mm; i campioni sono stati preparati superficialmente me-
formatosi. Per registrare gli Spettri di Fotocorrente è sta-
sive e polvere di allumina.
quarzo e una configurazione a tre elettrodi con una rete di
galvanostato Autolab PGSTAT in una cella a tre elettrodi,
trodo di Pt e un elettrodo di riferimento Ag/AgCl/KCl satuin una soluzione simulante il terreno costituita da 1000 ppm
SO4 − mantenuta alla temperatura di 21 °C (conduttività = 2
1207 µS/cm, pH = 7). L’analisi EIS è stata effettuata al poten-
La Metallurgia Italiana - January 2024
L’attività elettrochimica superficiale dell’elettrodo è stata V/CSE) e in condizioni di protezione (E = −1.1 V/CSE).
Nel primo caso, Fig. 1a, lo spettro presenta un singolo semicerchio i cui dati possono essere simulati mediante il
pagina 31
Memorie scientifiche - Corrosione circuito elettrochimico equivalente mostrato in Fig. 1c. Nei
Gli spettri d’impedenza sono sensibilmente modificati
fase costante (CPE) invece di capacità pure. In tal caso la
V/CSE). Fin dalle prime ore il semicerchio, presente nel-
circuiti di Fig. 1c e 1d sono stati utilizzati degli elementi a resistenza R1 descrive la resistenza di polarizzazione che
in condizioni di corrosione libera corrisponde a circa 934
Ω·cm pari ad una velocità di corrosione di circa 313 µm/ 2
anno. Data la vicinanza ad Ecorr tale quantità sarà descrittiva
sia della resistenza al circolare di un contributo di corrente anodica che catodica aventi presumibilmente ordini di grandezza simili. Mediante applicazione dell’equazione di
Brug [8], è possibile ricavare una capacità effettiva associata all’elemento a fase costante utilizzato per descrivere la ri-
sposta del doppio strato elettronico, formatosi all’interfaccia elettrodo-elettrolita, o alla presenza di eventuali ossidi/ idrossidi. I risultati sono raggruppati in Tab. 1 e un valore di 93 µF/cm2 è attribuito al rilassamento del doppio strato
elettronico.
durante l’applicazione del potenziale di protezione (−1.1 la rappresentazione di Nyquist, mostra un diametro mag-
giore rispetto al caso analizzato in corrosione libera, indicando una maggiore resistenza di polarizzazione quando
l’acciaio è sottoposto al potenziale catodico. Essendo la corrente prevalentemente catodica, è ragionevole attribuire la maggiore impedenza riscontrata alla modificazione
della superficie dell’elettrodo che rende più difficoltoso lo scambio faradico con i reagenti catodici. Considerando le due reazioni catodiche che possono avvenire sulla superficie dell’elettrodo, al progredire delle reazioni catodiche
un sensibile aumento del pH all’interfaccia elettrodo-elettrolita permetterebbe il raggiungimento delle condizioni di passività in accordo con il diagramma di Pourbaix [9]:
(1) (2) È quindi necessario aggiungere al circuito equivalente
1d. Tale circuito è generalmente utilizzato da Orazem et
un ulteriore parallelo R//C che permette di considerare
al. [10] per la descrizione di rivestimenti porosi su acciaio.
la presenza di un film superficiale, come mostrato in Fig.
Fig.1 - Rappresentazione di Nyquist a, di Bode b, circuito equivalente elettrochimico per il fitting dell’elettrodo ad E corr c e in condizioni di protezione d / Nyquist a and Bode b representations, electrochemical equivalent circuits used for the fitting of the EIS test performed at Ecorr c and in protection d.
La Metallurgia Italiana - Gennaio 2024
pagina 32
Scientific papers - Corrosion Dall’analisi circuitale si evince come il film, nelle 24 ore
mostra come l’applicazione di un potenziale di protezio-
analizzate, contribuisca all’aumento della protezione del-
ne permetta la comparsa di un’ulteriore costante di tem-
la superficie metallica con una diminuzione della corrente
po, presumibilmente dovuta alla presenza di un film pas-
di protezione da 555 a 403 mA/m 2 dopo 24 h di polariz-
sivo. Essendo le due costanti di tempo simili dal punto di
zazione a −1.1 V/CSE. La diminuzione della corrente di
vista della cinetica, il picco simmetrico presente ad Ecorr è
protezione è in parte causata dal consumo di ossigeno
sostituito da un’evidente asimmetria dovuta alla presenza
dovuto al progredire delle reazioni catodiche. La compa-
di due costanti di tempo con scala temporale simile.
razione dell’angolo di fase, fra le tre situazioni analizzate, Tab.1 - Parametri EIS estratti mediante i circuiti di Fig.1c e d / EIS parameters extracted using circuits of Fig. 1c and d.
Campione
Rs Ω·cm2
R1 Ω·cm2
C1 µF/ cm2
n
R2 Ω·cm2
C2 µF/ cm2
n
dox nm
χ2
Ecorr
34.12
934.17
93.72
0.84
/
/
/
/
6.1·10-2
5h
21.38
1064.01
32.42
0.90
2409.74
7.12
0.63
1.9
7.2·10-3
24 h
17.12
371.33
90.89
0.95
4596.25
3.96
0.63
3.6
3.5·10-2
L’utilizzo della spettroscopia Raman in-situ ha permes-
re negli spettri Raman un trend dei picchi delle maggiori
so il monitoraggio on-line dell’evoluzione della chimi-
fasi presenti sull’elettrodo all’aumentare del tempo di po-
ca superficiale dell’elettrodo, confermando le variazioni
larizzazione (Fig. 2a). In particolare, l’applicazione di un
osservate durante i test EIS. Fin dalla prima acquisizione
potenziale catodico sembra favorire la progressiva forma-
al potenziale di libera corrosione, la superficie dell’ac-
zione dei due ossi-idrossidi precedentemente descritti,
ciaio appare caratterizzata dalla presenza di lepidocrocite
mentre solo dopo 24 ore di protezione appaiono i modi
(γ-FeOOH) e goetite (α-FeOOH). La loro formazione è do-
vibrazionali relativi all’ematite (α-Fe2O3) [11] e alla magne-
vuta alla corrosione dei primi strati di ferro sotto forma di
tite (Fe3O4) [7], presenti a pH alcalino in accordo con il dia-
Fe e successiva ossidazione a Fe dovuta alle condizioni
gramma di Pourbaix del ferro.
2+
3+
aerobiche della prova. In condizioni di polarizzazione catodica, è possibile nota-
Fig.2 - Spettri Raman a raccolti in-situ durante la polarizzazione dell’elettrodo a −1.1 V/CSE e immagini al
microscopio ottico, immerso nella soluzione, acquisite al potenziale di libera corrosione b e dopo 24 h di
polarizzazione c / Raman spectra a collected in-situ during electrode polarisation at −1.1 V/CSE and optical microscope images collected at Ecorr b and after 24 h of polarisation c.
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Memorie scientifiche - Corrosione In base a questi primi risultati sperimentali, il prodotto di
da Fe3+. Assumendo l’ematite e la magnetite come com-
passivazione formato in seguito all’alcalinizzazione della
ponenti principali è ragionevole considerare una costante
superficie dell’elettrodo sembrerebbe essere costituito
dielettrica media pari a 16. A questo punto è possibile ap-
da una moltitudine di fasi principalmente caratterizzate
plicare l’equazione del condensatore
(3)
per ricavare lo spessore del dielettrico che, come da Tab.
strati in 0.1 M ABE al potenziale di circuito aperto sui cam-
1, corrisponde dopo 24 h di polarizzazione a −1.1 V/CSE a
pioni di acciaio al carbonio subito dopo la polarizzazione
circa 3.6 nm.
catodica della durata di 24 h a due differenti potenziale di
In Figura 3 sono riportati gli Spettri di Fotocorrente regi-
protezione: −0.8 V/CSE e −1.3 V/CSE.
Fig.3 - Spettro di Fotocorrente registrato in 0.1 M ABE al potenziale di circuito aperto (Uocp = −0.1 V/SSC), sul
campione di acciaio al carbonio subito dopo la polarizzazione catodica a −0.8 V/CSE della durata di 24 h. b Stima del band gap assumendo una transizione ottica non diretta / a Photocurrent spectrum collected in 0.1 M ABE at
open circuit potential (Uocp = −0.1 V/SSC), over a carbon steel sample previously polarised at −0.8 V/CSE for 24 h. b Band gap estimation assuming an indirect optical transition.
Fig.4 - a) Spettro di Fotocorrente registrato in 0.1 M ABE al potenziale di circuito aperto (Uocp = −0.1 V/SSC), sul campione di acciaio al carbonio subito dopo la polarizzazione catodica a −1.3 V vs. CSE della durata di 24 h. b)
Stima del band gap assumendo una transizione ottica non diretta / a Photocurrent spectrum collected in 0.1 M ABE at open circuit potential (Uocp = −0.1 V/SSC), over a carbon steel sample previously polarised at −1.3 V/CSE for 24 h. b Band gap estimation assuming an indirect optical transition.b Band gap estimation assuming an indirect optical transition.
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Scientific papers - Corrosion Gli Spettri di Fotocorrente confermano in entrambi i casi
non diretta, è possibile ottenere il valore di Eg come ripor-
la presenza di un film di passività fotoattivo e con pro-
tato di seguito:
prietà semiconduttrici. Assumendo una transizione ottica
(4)
dove Qph è il valore di fotocorrente corretto per il fattore
CONCLUSIONI
di efficenza del sistema lampada-monocromatore, α è il
Le analisi di caratterizzazione superficiale (spettrosco-
coefficiente di assorbimento, hν l’energia dei fotoni inci-
pia EIS e Raman condotte in-situ) effettuate su acciaio al
denti e E g il band gap.
carbonio polarizzato catodicamente a −1.1 V/CSE hanno
Per entrambi i campioni, quello polarizzato catodicamen-
mostrato la formazione di uno strato composto da ossidi
te a −0.8 V/SCE e a −1.3 V/CSE, si è stimato un band gap
e ossi-idrossidi di Fe3+, avente uno spessore di circa 4 nm
(vedi figura 3b, e 4b) pari a 2.6 eV. Questo valore di band
dopo un tempo di polarizzazione di 24 h.
gap è quello della γ-lepidocrocite [12], confermando i ri-
La presenza di un film passivo semiconduttore è confer-
sultati ottenuti dalle misure di Spettroscopia Raman regi-
mata dalle misure di Spettroscopia a Fotocorrente.
strate in-situ.
BIBLIOGRAFIA [1] [2] [3] [4] [5] [6] [7] [8] [9] [10] [11] [12]
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Memorie scientifiche - Corrosione
Verification of the passivity condition of cathodically protected carbon steel using in-situ electrochemical and spectroscopic techniques Cathodic protection, in combination with coatings, is a well consolidated and widely applied technique for the protection of metallic structures from electrolytic corrosion. The protection effect is guaranteed by the circulation of a direct cathodic current between an anode and the protected structure; the current has the thermodynamic effect of decreasing the potential of the metal thus decreasing the overall corrosion rate. However, the cathodic current has a secondary effect causing a local increase of alkalinity depending on the extent of the applied cathodic current density and the diffusional motion of the involved species, all factors that strongly affect the surface state of iron. Specifically, in agreement with Pourbaix diagrams, the alkalinity should favor the passivation of the metal. In this work, results of preliminary laboratory tests with the objective of demonstrating the presence of passivity on steel in cathodic protection condition are discussed. The presence of the passive film is demonstrated by means of electrochemical impedance spectroscopy (EIS), photocurrent spectroscopy and in-situ Raman spectroscopy tests.
KEYWORDS: CATHODIC PROTECTION, CARBON STEEL, ELECTROCHEMICAL IMPEDANCE SPECTROSCOPY, RAMAN, PHOTOCURRENT SPECTROSCOPY TORNA ALL'INDICE >
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Scientific papers - Corrosion
Protezione catodica nell’eolico offshore: corrente impressa vs anodi galvanici B. Refraschini, T. Caglioni, P. Marcassoli
L'esperienza maturata nel settore oil&gas in materia di ingegneria della corrosione e della protezione catodica vede le strutture offshore, ad esempio i jacket, protetti dalla corrosione soprattutto tramite anodi in lega di alluminio. Anche i sistemi di protezione catodica a corrente impressa sono talvolta utilizzati, sebbene siano più diffusi per scopi di retrofitting piuttosto che per applicazione su strutture nuove. Con lo sviluppo delle energie rinnovabili, e in particolare dei parchi eolici offshore, cresce anche l’attenzione verso l’impatto ambientale dei sistemi di protezione catodica: da un lato, gli anodi galvanici comportano il rilascio di ossidi metallici nell'acqua di mare che potrebbero impattare su flora e fauna marina, e dall'altro i sistemi a corrente impressa favoriscono l’evoluzione locale di cloro, che ha un effetto biocida. Viene qui presentato uno studio comparativo tra sistema di protezione catodica ad anodi galvanici e sistema di protezione catodica a corrente impressa, evidenziando vantaggi e svantaggi apportati alla protezione della struttura, e valutando il loro impatto sull'ambiente.
PAROLE CHIAVE: PROTEZIONE CATODICA, EOLICO OFFSHORE, AMBIENTE
INTRODUZIONE La protezione catodica (PC) delle strutture offshore nell’oil&gas è ben conosciuta e consolidata. I jacket delle piattaforme vengono solitamente protetti con anodi galvanici (GACP) in lega di alluminio, così come condotte, navi, etc. La protezione catodica a corrente impressa (ICCP) viene applicata soprattutto in contesti di retrofitting, quindi di estensione della vita di servizio. Negli ultimi anni, però, sta crescendo l’interesse verso fonti di energia “green”, e con lo sviluppo di campi eolici in mare sempre più spesso i sistemi ICCP vengono installati, si dice, per motivi ecologici. Questo articolo si propone di
B. Refraschini, T. Caglioni, P. Marcassoli Cescor Srl, Italia
analizzare le differenze tra i sistemi GACP e ICCP e il loro diverso impatto sull’ambiente. Diversi sono gli aspetti da tenere in considerazione nella scelta del sistema di PC per i campi eolici offshore. I fattori chiave sono: tipologia di struttura (prevalentemente monopalo), luogo di installazione, semplicità di gestione/ disponibilità di corrente, fattori ambientali. Per quanto riguarda la tipologia di struttura, le fondazioni possono essere di diverso tipo.
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pagina 37
Memorie scientifiche - Corrosione
Fig.1 - Tipologie di strutture eoliche offshore (rif.[1]) / Offshore wind structure types. La tipologia più diffusa al momento in Europa è quella
cessivi.
della turbina monopalo (rif. [4]), grazie alla semplicità di produzione, la scalabilità e il basso costo rispetto ad altre
PROTEZIONE CATODICA: CORRENTE IMPRESSA E
strutture.
ANODI GALVANICI
Inoltre, i campi eolici hanno la particolarità di avere mol-
La protezione catodica può essere applicata tramite due
te turbine (decine), e sono senza personale di bordo. La
metodi: corrente impressa o anodi galvanici.
scelta del sistema di PC deve tenere conto delle difficoltà
Nel caso degli anodi galvanici la protezione catodica vie-
nel caso sia necessaria manutenzione in loco, e deve es-
ne ottenuta accoppiando la struttura da proteggere ad
sere facilmente replicabile tra una turbina e l’altra, consi-
anodi in lega di alluminio, più raramente zinco. GACP è
derando sia fattori economici sia logistici (trasporto delle
un metodo noto e molto affidabile in ambienti offshore, è
strutture eoliche e installazione non devono essere intral-
molto semplice in termini tecnologici (non richiede sor-
ciate/complicate dal sistema di PC).
genti di energia esterne né monitoraggio), si auto-regola
I trend sembrano indicare un interesse ancora preponde-
a seconda delle attuali richieste di corrente della struttu-
rante nell’installazione di pale eoliche in acque non trop-
ra. Di contro, però, una struttura offshore, soprattutto se
po profonde (<60m circa). In alcuni casi i campi eolici ven-
non rivestita, può richiedere un numero particolarmente
gono installati al largo degli estuari dei grandi fiumi, per
elevato di anodi, con conseguente aumento di peso sulla
l’elevata disponibilità di vento in quelle zone. In altri casi
struttura.
vengono installate molto al largo dalla costa (anche per
Dall’altro lato, la protezione catodica a corrente impres-
evitare impatto visivo) e quindi in acque profonde, dove
sa è ottenuta mediante la circolazione di corrente forzata
strutture galleggianti vengono preferite rispetto a jacket
da un alimentatore, con il cavo positivo collegato ad un
o monopalo.
anodo insolubile (tipicamente titanio attivato) e il negati-
L’attenzione verso l’impatto ambientale della produzione
vo collegato alla struttura. I sistemi ICCP possono fornire
di energia è sempre più crescente, e ogni piccola riduzio-
condizioni di protezione della struttura con molti meno
ne dell’inquinamento può essere importante. Per la pro-
anodi, con conseguenti benefici anche in termini di stoc-
tezione catodica, da un lato gli anodi galvanici consuman-
caggio, trasporto e installazione. Dall’altro lato, ICCP per
dosi rilasciano ioni metallici nell’ambiente, e dall’altro la
funzionare ha bisogno di un alimentatore, di cavi elettrici,
corrente impressa genera cloro che idrolizza e ha effetto
e di un sistema di controllo e monitoraggio che possa fun-
biocida.
zionare da remoto.
Questi ed altri fattori vengono analizzati nei paragrafi suc-
È possibile fare un confronto tra le due tecniche in rela-
La Metallurgia Italiana - Gennaio 2024
pagina 38
Scientific papers - Corrosion zione ai campi eolici offshore (in particolare strutture mo-
oltre al peso degli anodi stessi, anche il peso aggiuntivo
nopalo) considerando: design life, richiesta di corrente,
della struttura di supporto. Tale posizionamento risulta
peso e drag force, uniformità di protezione, manutenzio-
essere un carico concentrato, che ha un impatto sia sui
ne e ispezioni, salute e sicurezza, impatto ambientale.
carichi a fatica della struttura che sulla drag-force dovuta alle correnti marine.
Design life Sia anodi galvanici che corrente impressa sono in genere
Uniformità di protezione
in grado di soddisfare vite di servizio di 25-30 anni.
Per quanto riguarda GACP, non è possibile avere situazio-
Gli anodi galvanici, progettati con un certo livello di con-
ne di sovraprotezione, dato che il potenziale inferiore è
servatività, solitamente arrivano a proteggere la struttura
intrinsecamente limitato dal potenziale a circuito chiuso
anche oltre il termine della vita di progetto.
degli anodi. Il potere penetrante degli anodi è limitato
La corrente impressa a livello teorico può avere una vita
dal lavoro motore, e dipende dalla resistività dell’acqua
di progetto molto lunga, anche oltre 30 anni, ma bisogna
di mare. È possibile che in alcuni casi, se la distribuzione
tenere conto dell’erogazione degli anodi, che diminuisce
non è adeguata, avere alcune zone della struttura in sot-
nel tempo. Inoltre i sistemi ICCP devono fare affidamen-
toprotezione.
to su diversi componenti (anodi, cavi, alimentatore) che
Nei sistemi a corrente impressa, invece, entrambi i limiti
sono soggetti a deterioramento (a volte rottura) nel tem-
superiore e inferiore di potenziale dipendono dalla cor-
po. In pratica, la design life dei sistemi ICCP è garantita
rente erogata, e quindi in principio sono possibili entram-
solamente dalla generale affidabilità dei componenti del
bi sovraprotezione e sottoprotezione. Se la struttura è
sistema, soprattutto considerando che la sostituzione dei
rivestita, la distribuzione delle condizioni di protezione
componenti è complessa.
è generalmente migliore. Se la struttura è nuda, al contrario, è più probabile che le zone immediatamente vicine
Necessità di corrente esterna
all’anodo siano sovraprotette, mentre quelle più lonta-
Gli anodi galvanici non dipendono dalla disponibilità di
ne siano in condizione di sottoprotezione. Per mitigare
una fonte di energia esterna. La corrente di protezione si
il problema, è necessario aumentare la ridondanza degli
esaurisce solo nel momento in cui l’anodo è completa-
anodi riducendo l’erogazione di corrente di ciascuno.
mente consumato.
La sovraprotezione causata dai sistemi a corrente impres-
La corrente impressa, al contrario, si basa esclusivamen-
sa può inoltre portare a conseguenti problemi, come “ca-
te sulla disponibilità di corrente esterna. La corrente di
thodic disbondment” nel caso di struttura rivestita, e in-
protezione è fornita da un alimentatore (trasformatore/
fragilimento da idrogeno, nei metalli suscettibili.
raddrizzatore, o “TR”). La sorgente di corrente può essere la sottostazione del campo eolico, ma in caso di tempora-
Manutenzione e ispezioni
nea interruzione, anche il sistema di protezione catodica
Per i sistemi a corrente impressa è necessario monitora-
sarebbe fuori uso.
re continuamente lo stato di protezione della struttura, oltre che effettuare ispezione periodiche ai componenti
Peso e drag force
fuori acqua (es. alimentatori e cassette di derivazione) e
In termini di peso i sistemi GACP e ICCP hanno una net-
immersi (anodi, cavi). I sistemi moderni sono ormai quasi
ta differenza e impatto sulle operazioni di installazione e
sempre dotati di monitoraggio remoto, per cui è possibile
sulle caratteristiche strutturali del monopalo. In particola-
verificare lo stato di protezione della struttura e regolare
re, gli anodi a corrente impressa sono molto più compatti
i parametri di output al TR da remoto, sulla terraferma. Le
e leggeri rispetto alla massa di anodi galvanici necessari a
ispezioni alle varie componenti fuori acqua richiede però
parità di corrente.
la presenza di personale sul posto.
Inoltre, spesso gli anodi galvanici possono essere instal-
Gli anodi galvanici, al contrario, non necessitano di ma-
lati solo in alcuni punti della struttura, e vengono installati
nutenzione e richiedono un minor numero di ispezioni ri-
in “gruppi” su supporti ad anello, quindi è da considerare,
spetto a ICCP, e il monitoraggio del potenziale della strut-
La Metallurgia Italiana - January 2024
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Memorie scientifiche - Corrosione tura può essere effettuato da remoto o in situ.
zialmente a: rilascio di metalli (GACP), evoluzione di cloro (ICCP), decommissioning e smaltimento del sistema.
Salute e sicurezza
In questo paragrafo viene preso in esame un monopalo di
Gli anodi galvanici non presentano praticamente alcun
circa 7 m di diametro e 35 m di profondità.
problema di sicurezza, se non durante le fasi di saldatura e di installazione. I sistemi a corrente impressa presentano
Impatto ambientale della protezione catodica a corrente
qualche rischio, come i danni da fulmini alle apparecchia-
impressa
ture fuori acqua; questo rischio è minimo considerando
I sistemi ICCP installati su strutture offshore producono
che nella maggior parte del tempo non è presente per-
principalmente cloro agli anodi.
sonale a bordo. Inoltre sussiste un rischio elettrico per
In corrispondenza dell’anodo in titanio attivato sono due
sommozzatori vicino agli anodi. In caso di ispezioni su-
le reazioni principali che avvengono:
bacquee, è necessario spegnere i sistemi di PC. IMPATTO AMBIENTALE DELLA PROTEZIONE CATODICA L’impatto ambientale delle due tecniche è legato essen-
Evoluzione di ossigeno
(Eq.1)
Evoluzione di ossigeno
(Eq.2)
Negli anodi commerciali di titanio attivato, l’evoluzione di ossigeno è predominante solo per densità di corrente fino
a 10 A/m . Per valori di densità di corrente maggiori, l’e-
all’anodo costituisce il 100% della reazione elettrochimica all’anodo.
2
voluzione di cloro diventa la reazione anodica principale.
Velocità di rilascio di cloro
razione, con migliorata composizione dei MMO. Per sem-
corrente come da rif.[1]) per i sistemi ICCP per fondazioni a
Questi limiti potrebbero variare negli anodi di nuova geneplicità e conservatività, la produzione di cloro all’anodo
viene qui calcolata considerando che l’evoluzione di cloro
Dati di corrente indicativi (sulla base di valori di densità di monopalo sono riassunte in tabella 1:
Tab.1 - Valori di corrente tipo per monopalo / example of current values for monopile. IP,INIZIALE (A)
IP,MEDIA (A)
Nudo
200
100
Rivestito
10
30
Assumendo che tutta la corrente viene supportata dall’e-
viene calcolata come:
voluzione di cloro, la velocità di rilascio di cloro, RCl2 (g/h),
(Eq.3)
Dove: pmCl2 è la massa molecolare del cloro (70.90 g/mol),
F è la costante di Faraday: 96’485 C/eq e n è il numero di
elettroni coinvolti nella reazione elettrochimica (2 eq/mol) La Metallurgia Italiana - Gennaio 2024
e 3’600 sono i secondi per ogni ora.
I risultati dei calcoli sono riportati in tabella 2.
pagina 40
Scientific papers - Corrosion Tab.2 - Velocità di rilascio di cloro / Chlorine discharge rate. RCl2-INITIAL (kg/giorno)
RCl2-MEAN (kg/giorno)
Nudo
6.3
3.3
Rivestito
0.3
0.9
Effetti del cloro
palo stesso; il ricambio di acqua avviene tramite flusso
Per tradurre le velocità di rilascio sopra calcolate in con-
orizzontale di acqua che occupa il volume in un tempo t.
centrazione in acqua viene seguito un approccio sempli-
Nell’ipotesi di correnti marine basse (intorno a 0,01 m/s,
cistico come suggerito anche nel rif.[5]: prendiamo un
quindi velocità molto basse), è possibile stimare la con-
volume di acqua intorno al palo ad una distanza di 5 m dal
centrazione residua come:
Nel caso in esame, il tempo t necessario a sostituire il
nel caso di campi eolici offshore composti da numerose
volume d’acqua (5'655 m 3) è di 0,14 ore (calcolato consi-
pale e site in acque poco profonde. Il cloro prodotto in
derando una distanza di 5 m dal palo, con una velocità di
principio può avere effetti ambientali negativi, come acca-
0,01 m/s), quindi la concentrazione residua varia da 0.0010
de a volte nei porti dove sono armeggiate navi con sistemi
ppm (caso rivestito) a 0.0065 ppm (caso nudo).
a corrente impressa permanentemente operativa. In quei casi è possibile che il cloro si accumuli fino a portare a
In molte industrie, il cloro viene intenzionalmente ag-
sterilizzazione di tutta l’area.
giunto all’acqua di mare per sterilizzarla. Il valore minimo di cloro aggiunto come biocida è intorno ai 0.5 ppm (rif.[6]
Impatto ambientale della protezione catodica ad anodi
e [7]). La quantità di cloro rilasciata dal sistema di protezio-
galvanici
ne catodica a corrente impressa di un singolo monopalo è
Reazioni degli anodi galvanici in acqua di mare
bassa, anche se dipende dalle dimensioni della struttura e
Le principali reazioni di ossidazione per quanto riguarda
dalla presenza o meno di rivestimento. La dispersione del
gli anodi Al-Zn-In sono la dissoluzione di Al e Zn:
cloro prodotto fa in modo che le concentrazioni prodotte siano minime. Possibili effetti negativi sono da valutare
(Eq.4)
In normali condizione di dissoluzione uniforme, il relati-
Velocità di rilascio di ioni metallici
vo contributo al processo anodico complessivo di ogni
La velocità di ioni metallici prodotti, RMn+ (g/h), come ri-
individuale reazione elettrochimica è proporzionale alla
sultato della dissoluzione dell’anodo galvanico è diretta-
percentuale di quell’elemento nella lega (formalmente la
mente proporzionale alla corrente di protezione, in ac-
frazione molare della lega, che può essere approssimata
cordo alla legge di Faraday:
alla percentuale in peso).
(Eq.5)
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Memorie scientifiche - Corrosione Dove I è la corrente proporzionale alla frazione molare
mica (eq/mol) e 3’600 sono i secondi per ogni ora.
dell’elemento xeq.M, awM è la massa atomica del metallo (g/
La velocità di produzione dei principali ioni metallici dagli
mol), F è la costante di Faraday (96’485 C/eq), n è il nume-
anodi galvanici installati su una generica struttura a mo-
ro di elettroni che partecipano nella reazione elettrochi-
nopalo di una corrente di 100 A sono riportati in tabella 3.
Tab.3 - Velocità di dissoluzione degli ioni metallici dell’anodo galvanico / Dissolution rate of galvanic anode metal ions
Elemento, M
peso atomico, M
Concentrazione in lega
n
eq.M/100 g
xeq.M
I
R
-
-
%
eq/mol
-
-
A
g/giorno
Al
26.98
95.6325
3
10.6331
0.9864
98.635
794.4
Zn
65.38
4.1250
2
0.1262
0.0117
1.171
34.265
In
114.82
0.0275
2
0.0005
0.0000
0.004
0.228
Fe
55.65
0.0900
2
0.0032
0.0003
0.030
0.748
Cd
112.41
0.0020
2
0.0000
0.0000
0.000
0.017
Si
28.09
0.1200
4
0.0171
0.0016
0.159
0.997
Cu
63.55
0.0030
2
0.0001
0.0000
0.001
0.025
10.7802
1.0000
100.000
Per valutare la concentrazione residua in acqua viene se-
tire sono più numerosi: anodi, cavi, elettrodi di riferimen-
guito lo stesso approccio presentato per il caso ICCP.
to, cassette, alimentatore. Conseguentemente, lo smalti-
Considerando una corrente di protezione di 100 A e una
mento è più delicato perché riguarda materiali diversi (e
corrente marina a 0,01 m/s, la concentrazione di Al attesa
potenzialmente inquinanti, come l’olio di raffreddamento
è di 0.00081 ppm e quella di Zn è di 0.00004 ppm.
dell’alimentatore, se di questa tipologia).
Dal punto di vista della salute umana, l’alluminio è considerato non-tossico; in acqua potabile viene dato un limite
DISCUSSIONE
alla concentrazione di alluminio di 0.1-0.2 ppm, ma solo
Date le considerazioni fatte nei paragrafi precedenti, en-
perché a concentrazioni maggiori è possibile la deposi-
trambi i sistemi di protezione catodica sono validi tecni-
zione di “fiocchi” di idrossido di alluminio. Simili conside-
camente e applicabili, con alcuni vantaggi e svantaggi per
razioni si applicano anche agli ioni di zinco, che è il secon-
ognuna delle due tipologie.
do materiale per peso presente nelle leghe di alluminio
Gli anodi galvanici sono in generale di pratico utilizzo, dal
per anodi galvanici.
momento che non richiedono nessuna manutenzione, e
Inoltre, la ISO 24656 (rif. [3]) riporta che non esistono stu-
garantiscono un’ottimale distribuzione di corrente per
di conclusivi sull’impatto degli anodi di alluminio in acque
tutta la durata di servizio della struttura.
aperte, mentre in zone relativamente riparate, come le
I sistemi a corrente impressa, dall’altro lato, sono in gra-
zone portuali, anche in caso di evidenza di maggiori con-
do di fornire un’elevata quantità di corrente a fronte di un
centrazioni di alluminio in acqua non sono state riportate
peso estremamente ridotto rispetto agli anodi galvanici,
conseguenze significative.
ma con maggiori problematiche di affidabilità. Il nodo dell’impatto ambientale, su cui spesso viene fat-
Decommissioning
ta leva per spingere verso sistemi a corrente impressa,
Nel caso degli anodi galvanici, solo gli anodi sono da
sembra non essere così rilevante: se da un lato è vero che
smaltire al decommissioning.
gli anodi galvanici rilasciano una elevata quantità di ioni
Nel caso della corrente impressa, i componenti da smal-
metallici, è anche vero che le correnti marine disperdo-
La Metallurgia Italiana - Gennaio 2024
pagina 42
Scientific papers - Corrosion no i metalli e le concentrazioni locali risultano contenute.
di creare effetti, data l’azione biocida, e generano diversi
Inoltre i sistemi a corrente impressa rischiano anch’essi
materiali da smaltire in fase di decommissioning.
Fig.2 - Diagramma a radar con confronto GACP vs ICCP / Radar diagram with GACP vs ICCP comparison. CONCLUSIONI
specifico, in termini di profondità del mare, correnti, ri-
Le considerazioni fatte indicano che entrambi GACP e
cambio di acqua, concentrazioni attese.
ICCP hanno un certo livello di impatto ambientale, che
In sintesi, la scelta del sistema di protezione catodica per
deve essere valutato volta per volta. Da un punto di vi-
strutture offshore dovrebbe essere fatta sulla base di con-
sta tecnico, a seconda delle condizioni di applicazione è
siderazioni di natura tecnica ed economica, sulla base del
possibile preferire l’una o l’altra tecnica. Calcoli ingegne-
caso specifico e delle sue condizioni, senza precludere
ristici e valutazioni possono in ogni caso essere svolti per
l’una o l’altra opzione sulla base di pregiudizievoli argo-
entrambe le condizioni, anche tenuto conto del contesto
mentazioni relative all’impatto ambientale.
BIBLIOGRAFIA [1] [2] [3] [4] [5]
[6] [7]
Deep water. The next step for offshore wind energy – A report by the European Wind Energy Association (2013) DNV-RP-B401:2021 General Principles of Cathodic Protection ISO 24656:2022 Cathodic Protection of Offshore Wind Structures Wind energy in Europe: 2022 Statistics and the outlook for 2023-2027 US Environmental Protection Agency. “Phase I Final Rule and Technical Development Document of Uniform National Discharge Standards (UNDS). Appendix A, Cathodic Protection: Nature of Discharge”, published in April 1999. Reference number: EPA842-R-99-001 World Health Organization. Guidelines for Drinking-water Quality. Fourth Edition. 2022 – pag.361 Council Directive 98/83/EC on the quality of water intended for human consumption
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Memorie scientifiche - Corrosione
Cathodic Protection in Offshore Wind: Impressed Current vs Galvanic Anodes The experience matured in the oil&gas industry concerning corrosion engineering has seen offshore structures, as for example jackets, protected from corrosion by aluminium alloy anodes. Impressed current cathodic protection systems are also frequently used, although they are more popular for retrofitting purposes rather than for application on new structures. The development of renewable energy, and in particular of offshore windfarms, is leading to new questions concerning the potential environment effects of cathodic protection: on one side, galvanic anodes imply the release of metallic oxides in seawater which affect both marine flora and fauna, and on the other hand impressed current implies evolution of chlorine, which can have a biocide effect. A comparative study between galvanic anodes and impressed current cathodic protection system is here presented, both in terms of advantages/disadvantages brought to the protection of the structure and in terms of impact on the environment.
KEYWORDS: CATHODIC PROTECTION, OFFSHORE WIND, ENVIRONMENT
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Scientific papers - Corrosion
Simulazione di fenomeni corrosivi in componenti automotive A. Ferrarotti, R. Rocca, M. Baricco, R. Costa, C. Errigo, G. Marchiaro
Lo studio dei fenomeni di corrosione è di primaria importanza nell’industria metallurgica e automotive. Con l’avvento e l’utilizzo di veicoli ad alimentazione e propulsione elettrica è cresciuto l’interesse verso la corrosione delle parti connesse con le batterie e con il loro sistema di ricarica. Da qui è nata la necessità di effettuare test di corrosione su componenti del pacco batterie, dette “busbars”. Inoltre, la simulazione di fenomeni fisici tramite software basati sugli elementi finiti, è divenuta recentemente largamente diffusa, offrendo la possibilità di risparmiare in termini di tempo e costi. Per questo studio è stata considerata una busbar di rame rivestita con uno strato di lega a base nichel (Alloy 600) di 2 µm di spessore medio iniziale. L’obiettivo del lavoro è valutare, tramite simulazione FEM e prove empiriche, il consumo nel tempo del rivestimento, esposto ad una nebbia salina (NaCl 5%wt). La simulazione oggetto di questo studio, effettuata utilizzando il software COMSOL Multiphysics, è stata condotta per un tempo di esposizione all’agente corrosivo fino a 1000 h, con intervalli di 100 h.
PAROLE CHIAVE: CORROSIONE, BUSBAR, SIMULAZIONE AGLI ELEMENTI FINITI
INTRODUZIONE Lo studio dei fenomeni di corrosione è di primaria importanza nell'industria manifatturiera, sia per quanto riguarda i componenti strutturali sia per quelli funzionali. In componenti metallici rivestiti, il fenomeno di corrosione si manifesta come deterioramento dei prodotti, causato dall'interazione con agenti esterni (suolo, atmosfera, acqua). La corrosione di componenti metallici può essere generale o localizzata, a seconda di quale parte dei prodotti è soggetta a deterioramento, rendendo il suo controllo e la prevenzione fondamentali per evitare il verificarsi di danni di grande entità. [1] Nel settore automotive, l'attenzione è rivolta principalmente alla prevenzione di
A. Ferrarotti, M. Baricco
Dipartimento di Chimica e NIS - INSTM, Università degli Studi di Torino
G. Marchiaro, C. Errigo, R. Costa Centro Ricerche Fiat, C.R.F. S.C.p.A, Torino
fenomeni corrosivi che interessano sia le parti dei veicoli esposte agli agenti atmosferici, sia quelle sottoposte ad altri tipi di aggressione, tra cui sollecitazioni termiche o meccaniche relativamente elevate. [2,3] Generalmente lo studio di questi fenomeni è condotto attraverso prove empiriche, tra cui trovano largo impiego le prove di corrosione accelerata, che simulano il meccanismo corrosivo cercando di avvicinarsi il più possibile a condizioni “reali”. Nello specifico, nell'industria automobilistica, i test di corrosione accelerata riguardano principalmente
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Memorie scientifiche - Corrosione l'analisi dei componenti sottoposti ad aggressione in neb-
sono quindi date dalla somma di tutti i singoli elementi
bia salina ed esposizione all'umidità. [4,5] Nelle prove in
finiti in cui l'oggetto è suddiviso, ciascuno caratterizzato
nebbia salina, eseguite in specifiche apparecchiature spe-
da uno specifico comportamento. [10]
rimentali, la soluzione viene nebulizzata sul componente,
Diversi software che si basano su FEM, per risolvere le
simulando le condizioni esterne di esposizione agli agen-
equazioni alle derivate parziali, sono attualmente distribu-
ti atmosferici, e viene misurata la degradazione del sub-
iti, e uno dei più popolari è COMSOL Multiphysics. [11] Il
strato in funzione del tempo. Durante l'esposizione alla
termine “multiphysics” indica che molti meccanismi fisici
nebbia salina, l'atmosfera di prova è statica, al fine di man-
possono essere combinati e implementati per descrivere
tenere un unico ambiente aggressivo, con precisi valori
accuratamente i complessi fenomeni reali. Il ‘workflow’
di temperatura e umidità. [4–6] L'interazione dell'umidità
di questo software inizia con la selezione del sistema di
viene anche studiata riflettendo le condizioni di servizio di
input su cui verrà effettuata l'analisi; si può importare un
un veicolo mediante l'applicazione, in specifiche camere
file preesistente, costruito con altri programmi di model-
sperimentali, di livelli di umidità controllati, tipicamente
lazione o disegno tecnico (ad esempio AutoCAD), op-
variabili dal 60% al 95%. Inoltre, i cicli di umidità vengono
pure si può disegnare il componente direttamente con
frequentemente alternati a cicli a secco e abbinati ad una
il software, utilizzando alcuni strumenti implementati. Il
variazione di temperatura, al fine di prevedere alterazio-
secondo step è la selezione dei materiali e dei fenomeni
ni del sistema in condizioni altamente critiche. Pertanto,
fisici coinvolti, con l'assegnazione di parametri adeguati a
lo scopo di queste prove è misurare o lo spessore dello
ciascun componente del sistema. Dopo questi passaggi
strato di ossido che si forma o l'assottigliamento, a diversi
preliminari, è necessaria la definizione della struttura in
intervalli di tempo, del rivestimento metallico applicato al
elementi finiti (la cosiddetta ‘mesh’ o griglia), per descri-
componente. Apparentemente, questi metodi sperimen-
vere il componente, ed in particolare il substrato protetti-
tali sono semplici e relativamente poco costosi, tuttavia
vo. La dimensione della mesh può essere stabilita dall'u-
richiedono molto tempo, poiché alcuni componenti de-
tente o definita automaticamente dal software. Più fine è la
vono essere testati per lunghi periodi. [4,5,7]
mesh, più accurata e puntuale sarà la simulazione, a disca-
Per i motivi sopra citati, la simulazione dei fenomeni di
pito però del tempo e delle risorse di calcolo necessarie.
corrosione basata su regole termodinamiche, elettro-
Infine, al termine dei calcoli di simulazione, il software re-
chimiche e proprietà intrinseche dei materiali, è diven-
stituirà grafici e tabelle che possono essere interpretati e
tata oggi sempre più importante e spesso impiegata in
analizzati direttamente o tramite altri programmi basati su
alternativa o a supporto delle prove sperimentali. La si-
fogli di calcolo (ad esempio Excel, Origin). [8–10,12]
mulazione dei fenomeni corrosivi risulta utile poiché, in
Lo scopo dell'attività svolta e presentata in questo lavoro
primo luogo, può essere utilizzata per effettuare valuta-
è quello di applicare il metodo degli elementi finiti, utiliz-
zioni preliminari sui materiali più adatti per l’applicazione
zando il software di simulazione COMSOL Multiphysics,
richiesta e, inoltre, perché può sostituire o coadiuvare le
per prevedere l'entità della corrosione nel tempo in una
prove empiriche per valutare la resistenza alla corrosione
busbar, componente essenziale dei veicoli a propulsione
dei manufatti. [8,9] Uno dei principali approcci per simu-
elettrica.
lare i fenomeni di corrosione è l’utilizzo del FEM (Finite Elements Method, metodo agli elementi finiti). [8,10] Le
MATERIALI E METODI
analisi basate su questo metodo sono costruite partendo
L’oggetto di studio è una busbar, componente interna al
dal presupposto che un componente complesso possa
pacco batteria di veicoli a propulsione elettrica. La bu-
essere suddiviso in tanti piccoli domini (i cosiddetti 'ele-
sbar, di dimensioni 40 mm x 100 mm, presenta al centro
menti finiti'), all'interno dei quali semplici equazioni, rela-
un foro di 10 mm ed è costituita da rame e rivestita con
tive alla termodinamica, cinetica o fenomeni di trasporto,
uno strato protettivo di lega a base nichel (Alloy 600) di 2
possono essere applicate per descriverne il comporta-
µm di spessore medio iniziale. La lega Alloy 600 è una lega
mento chimico-fisico. Le proprietà globali dell'oggetto
nichel-cromo-ferro utilizzata per applicazioni che richie-
La Metallurgia Italiana - Gennaio 2024
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Scientific papers - Corrosion dono sia resistenza a corrosione sia tolleranza a tempera-
polarizzazione del materiale di rivestimento della busbar,
ture elevate. Tale lega presenta una percentuale minima
richiesta in input dal software, è stata misurata sperimen-
di nichel del 72%, una di cromo compresa tra 14% e 17
talmente, allo scopo di valutare la densità di corrente in
%, una di ferro tra 6% e 10% e percentuali inferiori all’1%
funzione della tensione applicata. L’elettrodo di lavoro è
di altri elementi (Mn, Si, Cu, C, S). Questo costituisce il
stato accoppiato a un elettrodo di riferimento SCE (Satu-
rivestimento resistente alla corrosione, del quale occorre
rated Calomel Electrode - elettrodo a calomelano satu-
valutare il degrado al variare del tempo di esposizione ad
ro) contenente una soluzione satura di KCl. La velocità di
una nebbia salina all’interno di una camera sperimentale
scansione è stata impostata a 10 mV/s e la tensione è stata
SC/KWT 1000, prodotta da Weiss Technik. Gli standard
fatta variare da -1 V a +1 V. Il potenziale a circuito aperto
di riferimento per il corretto svolgimento del test e per la
(OCP) è stato misurato per 30 minuti prima di iniziare la
definizione dei parametri di prova sono: ISO 9227 e ASTM
misura potenziodinamica. Differenti ripetizioni indipen-
B117. Come elettrolita è stata utilizzata una soluzione ac-
denti della stessa misura su un set di campioni omogeneo
quosa di cloruro di sodio al 5% in peso, con conducibili-
hanno dato luogo a risultati riproducibili.
tà ionica (Sigma) pari a 7 S/m, una temperatura di 35 °C,
Lo spessore del rivestimento nel tempo è stato misura-
un’umidità relativa (RH) del 95% e un pH con valore 6.5.
to tramite analisi a fluorescenza a raggi-X (XRF). Esso è
I parametri sperimentali corrispondono alle condizioni
un metodo non distruttivo che permette di misurare con
di test aziendali standard presso il CRF (Centro Ricerche
elevata precisione lo spessore del rivestimento e la sua
Fiat) per la valutazione di fenomeni di corrosione su com-
composizione chimica, sia in caso di rivestimenti singo-
ponenti automotive.
li che multipli. Lo strumento utilizzato è X-STRATA 980
Le proprietà fisiche del materiale di rivestimento sono
di Oxford Instrument e gli standard di riferimento per la
state selezionate tra quelle disponibili nella libreria imple-
misura sono conformi alle norme DIN ISO 3497 e ASTM
mentata all’interno del software di simulazione. I parame-
B 568.
tri iniziali della simulazione sono stati selezionati in modo
La simulazione è stata effettuata per un tempo di esposi-
da rispecchiare fedelmente le condizioni sperimentali
zione della busbar all’agente corrosivo fino ad un massi-
(Sigma, RH) e da letteratura. [13] I parametri di input utiliz-
mo di 1000 h, raccogliendo i risultati ad intervalli regolari
zati nella simulazione sono riassunti in Tab. 1. La curva di
di 100 h.
Tab.1 - Parametri di input per la simulazione / Input parameters for the simulation. Parametro
Valore
Descrizione
Sigma
7 S/m
Conduttività dell’elettrolita
s_change
- 2.0·10 m
Spessore film nichel
RH
0.95
Umidità relativa
Eeq_Ni [13]
114.82
0.0275
- 0.25 V
Potenziale di equilibrio nichel
0.0900
Eeq_O2 [13]
112.41
0.0020
1.23 V
Potenziale di equilibrio ossigeno
Potenziale di equilibrio ossigeno
d_film
1.49·10-5 m
Spessore film elettrolita
-6
RISULTATI
tempo di esposizione alla nebbia salina, è mostrato in Fig.
Simulazione
1. Come è possibile osservare, l’andamento della corro-
Il risultato della simulazione della variazione dello spes-
sione nel tempo è progressivo. Lo spessore dello strato
sore del rivestimento in lega di nichel, in funzione del
superficiale tende a dimezzarsi approssimativamente in-
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Memorie scientifiche - Corrosione torno a 500-600 h, arrivando a consumarsi del tutto a circa
dotata di superfici esenti da difetti. Essendo dunque gli
900-1000 h. Riportando i medesimi risultati in scala rela-
spigoli, i vertici e i bordi del foro centrale i punti a energia
tiva di minore ampiezza (Fig. 1 b), è possibile apprezza-
superficiale maggiore, tali sono le zone di innesco prefe-
re in modo più evidente come la corrosione dello strato
renziali dei fenomeni di corrosione nella simulazione. È
superficiale non sia uniforme sulla superficie della busbar,
infatti possibile notare come il core della busbar, ovvero
ma si inneschi in via preferenziale sui bordi e attorno al
la zona del campione più lontana dai bordi del manufatto,
foro centrale. Ciò è dovuto al fatto che la simulazione è
sia l’area che presenta il minor livello di riduzione dello
effettuata su un modello tridimensionale della busbar la
spessore del film di rivestimento.
cui rugosità superficiale è considerata nulla, vale a dire
Fig.1 - Risultati della simulazione di corrosione su busbar partendo dalla situazione iniziale (pari a 0 h, corrispondenti a degrado del coating nullo) fino ad arrivare a 1000 h. a) variazione di spessore in
micrometri del rivestimento in scala assoluta (da degrado nullo fino al totale di 2 µm); b) variazione di spessore in micrometri del rivestimento in scala relativa; l’innesco dei fenomeni di corrosione a partire dai bordi della busbar e il diverso livello di degradazione nel tempo del rivestimento tra
bordi e core sono qui più evidenti / Results of the corrosion simulation on the busbar starting from the initial situation (equal to 0 h, corresponding to a coating degradation equal to zero, up to 1000
h. a) thickness variation in micrometres of the coating represented on an absolute scale (from zero degradation up to a total of 2 µm); b) thickness variation in micrometres of the coating on a relative
scale; the initiation of corrosion phenomena starting from the edges of the busbar and the different
level of degradation over time of the coating between the edges and the core are here more evident.
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Scientific papers - Corrosion Nel caso reale, tuttavia, bisogna considerare che, anche al
lizzati al centro, aspetto che la simulazione non è in grado
centro del componente, possono essere presenti difetti,
di prevedere.
spigoli e asperità legate alla rugosità superficiale, e pertanto non si possono escludere punti di corrosione loca-
Fig.2 - a) Ubicazione dei punti di interesse, in corrispondenza dei quali sono stati calcolati i valori di spes-
sore del film di rivestimento della busbar; b) variazione dello spessore del film di Ni calcolato in corrispondenza dei quattro punti di interesse e andamento sperimentale dopo test in nebbia salina / a) location of the points of interest at which the thickness values of the coating film of the busbar were calculated; b)
variation of the thickness of the Ni film calculated at the four points of interest and experimental trend after test in salt fog.
In Fig. 2 è mostrato l’andamento della variazione dello
in corrispondenza del punto 4 la perdita in spessore dopo
spessore del rivestimento nel tempo, valutato in quattro
1000 h è di 1.20 μm (equivalente a uno spessore finale ri-
punti diversi della busbar. L’ubicazione esatta di tali punti
manente di 0.80 μm). Le velocità di corrosione sono tra
è mostrata in Fig. 2 a). Come è possibile notare dalla Fig. 2
loro confrontabili e pari a circa 1.5•10 -2μm/s per i punti 1,
b), la variazione di spessore nel tempo in corrispondenza
2, 3 (in prossimità dei bordi) e 1.3•10-2 μm/s per il punto 4.
dei punti 1 (in prossimità del foro centrale), 2 (in prossimità dello spigolo inferiore) e 3 (in prossimità del vertice)
Test sperimentali
è quantitativamente confrontabile. Coerentemente con
L’andamento della riduzione di spessore dello strato su-
quanto precedentemente riportato, si nota anche che la
perficiale simulato è stato confrontato con i dati speri-
degradazione in corrispondenza del punto 4, ovvero in
mentali ottenuti con prove di corrosione in nebbia salina.
prossimità del core della busbar, è più lenta. Il tempo di
A seguito del trattamento in nebbia salina per 1000 h, il
dimezzamento dello strato di nichel superficiale (ovvero
processo di corrosione è risultato non trascurabile dopo
il tempo al quale si ha degradazione dello strato di rivesti-
valutazione visiva (Fig. 3). I prodotti di corrosione sono
mento pari a 1 μm) si attesta infatti intorno a 670 h nei primi
presenti prevalentemente su un lato, ma risultano distri-
tre casi, mentre nel quarto si verifica a 825 h. Dopo 1000 h,
buiti in modo approssimativamente omogeneo lungo la
la simulazione prevede una degradazione del rivestimen-
dimensione maggiore della busbar. In Fig. 2 b) è mostrato
to di 1.43 μm (equivalente a uno spessore finale del film
l’andamento della riduzione dello spessore del film di ri-
pari a 0.57 μm) in corrispondenza dei punti 1, 2 e 3, mentre
vestimento misurato nei test sperimentali. I valori di spes-
La Metallurgia Italiana - January 2024
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Memorie scientifiche - Corrosione sore si riferiscono in questo caso a valori medi, avendo
spessore dello strato di Ni si attesta intorno a 1000 h, du-
valutato un livello di corrosione sufficientemente omoge-
rata totale del test, con una perdita di spessore di circa 1
neo su tutto il campione. Il tempo di dimezzamento dello
μm.
Fig.3 - Ispezione visiva di una busbar a seguito di test in nebbia salina dopo 1000 h / Visual inspection of a busbar after 1000 h salt fog tests.
Si può notare come i dati simulati e sperimentali concor-
nomeni di nucleazione, a cui farà seguito la crescita pro-
dino meglio tra loro quando si prende in considerazione
gressiva dei prodotti di corrosione. La nucleazione della
l’andamento calcolato in corrispondenza del core della
corrosione localizzata non è sempre facilmente prevedi-
busbar. Nonostante ciò, è possibile notare come speri-
bile, e può dipendere da molti fattori, quali la presenza di
mentalmente non si osservi un significativo assottiglia-
asperità superficiali, impurezze o inclusioni. [15] La cre-
mento del film di rivestimento prima di 400 h. Dopo 400
scita dei prodotti di corrosione, che determina la riduzio-
h, l’assottigliamento dello strato di Ni procede in modo
ne di spessore dello strato protettivo, è invece principal-
lineare nel tempo così come correttamente previsto dal-
mente legata a fenomeni diffusivi. I metodi di simulazione
la simulazione. La velocità di corrosione da 0 h a 400 h è
agli elementi finiti, che si basano sui parametri di input in-
pressoché nulla, mentre tra 400 h e 1000 h è stata misurata
seriti, non sono in grado di prevedere la presenza di difetti
essere pari a 1.7•10-2 μm/s. Tale velocità è confrontabile
di superficie, e trascurano pertanto il fenomeno della nu-
con quelle calcolate a partire dai dati simulati. Dal con-
cleazione. Per questa ragione, per tutti i punti considerati
fronto tra dati simulati e sperimentali si osserva che, seb-
sulla busbar, la riduzione di spessore inizia a 0 h. Al con-
bene vi sia discordanza sui tempi di dimezzamento e di
trario, nelle prove sperimentali, il fenomeno corrosivo ha
innesco del processo corrosivo, e quindi sullo spessore
richiesto il processo di nucleazione, ritardando in modo
finale raggiunto ad un determinato tempo, le velocità di
significativo il tempo di inizio a circa 400 h. Come già os-
corrosione è prevista in modo corretto. La discrepanza tra
servato, quando la corrosione è dominata dal processo di
i dati simulati e quelli sperimentali è principalmente do-
crescita, la simulazione è in grado di riprodurre in modo
vuta al tempo di incubazione. Infatti, nei test sperimentali,
adeguato i risultati sperimentali. Al fine di ottimizzare in
si osserva una velocità di corrosione prossima a zero per
futuro l’uso dei metodi di calcolo per lo studio dei feno-
circa 400 h, mentre nelle simulazioni i fenomeni corrosivi
meni di corrosione, risulta pertanto fondamentale l’intro-
si innescano immediatamente, a partire da 0 h.
duzione di una descrizione accurata dei processi di nucle-
Come è noto, i fenomeni di corrosione possono seguire
azione nei software di simulazione agli elementi finiti.
diversi meccanismi. [14] Nel caso della corrosione localizzata, per l’innesco del processo risultano necessari i fe-
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Scientific papers - Corrosion CONCLUSIONI
innesco preferenziale e maggiore velocità in prossimità di
Il processo di corrosione di una busbar, importante com-
vertici, spigoli e del foro centrale, corrispondenti a zone
ponente in veicoli ad alimentazione elettrica, è stato stu-
della superficie con energia più elevata. Dal confronto tra
diato confrontando un approccio computazionale, con
simulazione e test sperimentali, si evince che, nonostante
metodo agli elementi finiti utilizzando il software COMSOL
il calcolo non sia in grado di prevedere in modo accurato
Multiphysics, con un approccio sperimentale, con prove
il tempo di dimezzamento e lo spessore finale del coating,
di corrosione accelerata. Il principale parametro utilizzato
le velocità di degradazione sono invece state previste in
per valutare il tempo di vita del manufatto, sottoposto a
modo accurato. Questo aspetto può essere parzialmente
condizioni di corrosione accelerata (nebbia salina 5% in
spiegato dal fatto che la simulazione trascura gli effetti di
peso NaCl), è stata la variazione di spessore del coating
nucleazione, legati alla rugosità superficiale, alla presenza
protettivo in lega di Ni (Alloy 600) di spessore iniziale pari
di asperità e altri fattori non inclusi nel modello, che po-
a 2 μm. La simulazione del processo di assottigliamento,
trebbero alterare il processo corrosivo così come formu-
valutato in funzione del tempo, ha restituito dati che pre-
lato sul software di calcolo.
vedono una corrosione graduale e lineare nel tempo, con
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pagina 51
Memorie scientifiche - Corrosione
Simulation of corrosion phenomena in automotive components The study of corrosion phenomena is of primary importance in the metallurgical industry and in the automotive sector. With the advent and use of electric power and propulsion vehicles, industries become also interested in all aspects concerning the corrosion of the constituting parts connected to batteries and to their recharging system. So, there is a need to perform experimental corrosion tests on components called "busbars". Furthermore, the simulation of physical phenomena using software based on finite elements, has recently become largely widespread, because of time saving and costs reduction. In this paper, a Cu busbar coated with a Ni-based alloy film (Alloy 600) of 2 μm of initial average thickness has been investigated. The objective is to evaluate the thinning over time of the coating exposed to a salt fog (5%wt NaCl) through both FEM simulation and empirical tests. The simulation object of this study, carried out using COMSOL Multiphysics software, was conducted for a total time of exposure to corrosive agent up to 1000 h, with intervals of 100 h.
KEYWORDS: CORROSION, BUSBAR, FINITE ELEMENT SIMULATION
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Scientific papers - Corrosion
Modello Tafel-Piontelli per la previsione della velocità di corrosione in ambiente acido: sviluppo teorico ed esempi di applicazione ingegneristica E. Messinese, M. Ormellese, A. Brenna
Gli ambienti acidi possono causare gravi problemi di corrosione su molti metalli, primo fra tutti l'acciaio al carbonio, largamente impiegato industrialmente. L'implementazione di strumenti funzionali per la previsione della velocità di corrosione rappresenta un potente mezzo per la progettazione e per una efficiente strategia di gestione degli impianti. Il modello Tafel-Piontelli, introdotto nel 2017, è un modello meccanicistico sviluppato con questo scopo. Le sue basi teoriche derivano da una delle leggi fondamentali che caratterizzano la cinetica del processo di corrosione: la legge di Tafel. Il modello può essere facilmente applicato a qualsiasi metallo a comportamento attivo in ambiente acido in cui lo sviluppo di idrogeno è il processo catodico dominante. Le sue prestazioni sono testate tramite confronto con i dati sperimentali ottenuti con test di perdita di massa. I risultati sono promettenti: il modello è infatti in grado di prevedere con successo non solo l'ordine di grandezza della velocità di corrosione, ma anche il suo andamento esponenziale rispetto a temperatura e pH.
PAROLE CHIAVE: CORROSIONE ACIDA, MODELLAZIONE PREDITTIVA, LEGGE DI TAFEL
INTRODUZIONE L'interazione elettrochimica di un metallo con l'ambiente può causare corrosione e interferire significativamente con le sue proprietà strutturali [1,2]. Basti considerare, infatti, che la corrosione è responsabile in media del 10% delle perdite totali di metallo nel mondo. I problemi ambientali, economici e di sicurezza che ne conseguono in ogni ambito, da quello industriale a quello delle infrastrutture, devono quindi essere presi in considerazione durante la progettazione e la manutenzione di una struttura [3–7]. Grazie al suo buon rapporto tra proprietà meccaniche e
E. Messinese, M. Ormellese, A. Brenna Politecnico di Milano, Milano, Italia
costo, l'acciaio al carbonio è il metallo più largamente impiegato a livello industriale. Una stima affidabile della sua velocità di corrosione è un elemento fondamentale sia in fase di progetto che di manutenzione, soprattutto per strutture che operano nel settore chimico e petrolchimico. In quest’ultimo caso, nel corso degli ultimi decenni sono stati sviluppati modelli predittivi di tipo empirico [8,9], semiempirico [10] e meccanicistico [11,12] per la previsione della velocità di corrosione da La Metallurgia Italiana - January 2024
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Memorie scientifiche - Corrosione CO2 (sweet corrosion [13]), una forma di corrosione acida
al carbonio, a contatto con soluzioni debolmente e
che si sviluppa quando il metallo è a contatto appunto
fortemente acide a diverse temperature.
con acido carbonico [14]. In generale, quando un metallo si trova a contatto con una soluzione acida è soggetto al
MODELLO TAFEL-PIONTELLI
processo di corrosione che è caratterizzato da sviluppo
Il modello Tafel-Piontelli è un modello dalle solide basi
di idrogeno come reazione catodica dominante e può
meccanicistiche, sviluppato per stimare la velocità di
portare a velocità di corrosione generalmente molto
corrosione dell’acciaio al carbonio in ambienti acidi
elevate [2,15–17].
[20]. Il modello è applicabile a qualunque metallo dal
In questo lavoro viene descritto il modello Tafel-Pioltelli,
comportamento attivo (M→Mz++ze-) che si trovi in un
un modello elettrochimico di natura meccanicistica
ambiente acido in cui la reazione catodica dominante
basato sulla Legge di Tafel [18,19]. Il modello, proposto
è l’evoluzione di idrogeno (2H++2e-→H2). Si consideri
per la prima volta da Lazzari nella sua versione “base” nel
dunque una soluzione acida stagnante in cui le due semi-
2017 [2,20], è stato sviluppato per calcolare la velocità
reazioni anodica e catodica seguono la legge di Tafel
di corrosione dei metalli attivi esposti a diversi ambienti
[18,19]. Le due rette che le rappresentano nel diagramma
acidi ed è stato ampiamente sviluppato negli ultimi anni.
di Evans si intersecano in corrispondenza del potenziale
Viene qui convalidato nel caso più comune dell'acciaio
di corrosione libera:
(1) dove Eq,H2 e Eq,Fe sono i potenziali di equilibrio delle reazioni
potenziale di corrosione libera della reazione globale. Il
catodica e anodica, ottenibili tramite equazione di Nernst,
valore di i corr può essere facilmente calcolato a partire da
b H2 e bFe sono le pendenze di Tafel delle due reazioni, i0,H2
(1) e sostituito nella legge di Faraday, ottenendo così la
e i0,Fe sono le densità di corrente di scambio e icorr e Ecorr
formula base per il calcolo della velocità di corrosione:
rappresentano la densità di corrente di corrosione e il
(2)
in cui E q,Fe dipende dall’ attività degli ioni ferro disciolti in
temperatura e pH (T = 25°C; pH = 7), e due funzioni: una di
soluzione, [Fe 2+].
tipo Arrhenius della temperatura e una esponenziale del
La densità di corrente di scambio catodica è calcolata
pH della soluzione [21]:
come il prodotto tra il valore in condizioni standard di (3) L’attività degli ioni ferro in soluzione [Fe 2+] è stimata
derivano le formule generali per l’attività degli ioni ferro
tramite un approccio meccanicistico basato sull’equilibrio
in soluzioni non sature e sature che, nel caso generale di
chimico e di carica tra acido, metallo e sali metallici, come
un acido n-protico, risultano:
ricavato e dettagliato approfonditamente in [21]. Ne (4) (5)
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Scientific papers - Corrosion dove K a,j è la j-esima costante di dissociazione dell’aci-
luzione.
do, Kw è la costante di dissociazione dell’acqua, Ksp è la
Una rappresentazione schematica della cinetica del pro-
costante di equilibrio del prodotto di solubilità, [HnA] è la
cesso corrosivo nel modello Tafel-Piontelli è riportata nel
concentrazione iniziale di acido e [H+] è la concentrazione
diagramma di Evans in Fig. 1.
di ioni idrogeno stimata a partire dal pH iniziale della so-
Fig.1 - Diagramma di Evans di dissoluzione del ferro e evoluzione di idrogeno nel modello Tafel-Piontelli / Evans diagram of iron dissolution and hydrogen evolution in Tafel-Piontelli model.
MATERIALI E METODI
cilindrici di acciaio al carbonio (diametro 14 mm e spesso-
Le prove sperimentali sono state effettuate su campioni
re 5 mm) la cui composizione chimica è riportata in Tab. 1.
Tab.1 - Composizione chimica dei campioni in acciaio al carbonio (wt%) - Chemical composition of carbon steel samples (wt %).
Fe
C
N
Mn
Si
P
S
Cr
Ni
Mo
Cu
Al
97.81
0.18
<0.001
1.07
0.05
0.01
0.01
0.73
0.04
0.001
0.03
0.05
I campioni sono stati sottoposti a lappatura con carta
della corrosività della soluzione impiegata. La temperatu-
abrasiva di rugosità 320, poi pesati e posizionati all’inter-
ra della cella è stata mantenuta costante (± 1 °C) tramite
no di un porta-campioni necessario ad esporre solo 1 cm
2
un sistema di riscaldamento con vertex control. Misure di
di superficie all’ambiente circostante. Le soluzioni acide
pH sono state effettuate all’inizio e al termine di ogni pro-
impiegate sono di due tipi:
va tramite un pH-metro con accuratezza ±1. Un afflusso
• •
soluzioni di acido solforico (acido forte), con pH pari
costante di azoto ha permesso di conservare bassi livelli
a 1 e 3 e temperatura pari a 20 °C e 40 °C;
di ossigeno durante la prova, assicurando così che l’evo-
soluzioni di acido acetico (acido debole), con pH pari
luzione di idrogeno fosse la reazione catodica dominan-
a 3 e 4 e temperatura pari a 20 °C e 40 °C.
te. Al termine di ogni test, i prodotti di corrosione sono
Ogni test è stato effettuato almeno due volte, per garanti-
stati rimossi dalla superficie del campione tramite 4 cicli
re la ripetibilità dei risultati sperimentali. In particolare, si
di sonicazione in una soluzione di HCl al 50% in peso,
sono effettuate prove di perdita di massa tramite immer-
contenente 3,5 g/L di esametilentetrammina. Il campione
sione del campione metallico in soluzione acida per un
è stato pesato con una bilancia di risoluzione pari a 10 -2
periodo di tempo variabile tra le 48 e le 168 ore, a seconda
g. La perdita di massa è stata ottenuta in accordo con la
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Memorie scientifiche - Corrosione normativa ASTM G1-03 [22] e convertita in velocità di penetrazione in mm/y, come da normativa ASTM G-31 [23]:
(6)
dove ΔM [g] è la perdita di massa, S [m2] é la superficie del
dell’attività degli ioni di ferro in soluzione e della velocità
campione esposta alla soluzione, t [s] è il tempo di im-
di corrosione. L'obiettivo è valutare l’efficacia del modello
mersione e ρ [g/m ] è la densità del metallo.
Tafel-Piontelli nel determinare con precisione l'ordine di
2
grandezza della velocità di corrosione. Di seguito, i risulRISULTATI E DISCUSSIONE
tati per ciascun acido vengono valutati individualmente.
L'accuratezza del modello viene stabilita analizzando la sua capacità di stimare l’attività degli ioni di ferro e la velo-
Acido Solforico
cità di corrosione osservata in ciascuna condizione speri-
Il primo acido trattato è l’acido solforico, un acido forte.
mentale, nonché la loro tendenza generale rispetto al pH
Le stime dell’attività dello ione ferro in soluzioni di acido
e alla temperatura. Le prestazioni complessive vengono
solforico a 20°C e 40°C sono mostrate in
valutate calcolando l'errore relativo medio sulla stima
Fig. 2. I valori sperimentali mostrano una chiara dipenden-
dell’attività degli ioni di ferro in soluzione ([Fe ]TP) e della
za dell'attività dello ione ferro dal pH e dalla temperatura
velocità di corrosione uniforme (CRTP) tra tutti gli esperi-
della soluzione. Il modello Tafel-Piontelli stima un'attività
menti eseguiti a pH e temperature specifici. La valutazione
dello stesso ordine di grandezza del valore sperimentale
della cinetica della reazione rispetto ai parametri di prova,
in tutti gli scenari. In particolare, l'errore di stima relativo
invece, viene effettuata calcolando l'errore relativo medio
medio a 20°C e 40°C è del 2% e 5%, rispettivamente.
2+
sul parametro di decadimento esponenziale della stima a)
b)
Fig.2 - Confronto tra l’attività sperimentale e stimata degli ioni di ferro in soluzioni di H2SO4 rispetto al pH a a) 20°C e b) 40°C / Comparison between experimental and predicted iron ions activities in H2SO4 solutions w.r.t. pH at a) 20°C and b) 40°C.
Per quanto concerne la velocità di corrosione, i risulta-
e blu ed è valutato rispettivamente a 20°C e 40°C. Viene
ti sperimentali mostrano una dipendenza esponenziale
inoltre riportata la retta che rappresenta i valori stimati uti-
rispetto al pH della soluzione, come descritto in Fig. 3.
lizzando il modello Tafel-Piontelli.
Questo comportamento esponenziale è illustrato dalle li-
Si nota che in entrambe le condizioni il modello Ta-
nee di regressione approssimate tra pH e log 10CR in rosso
fel-Piontelli è in grado di descrivere correttamente la di-
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Scientific papers - Corrosion pendenza dal pH e dalla temperatura, fornendo una stima
indica che una diminuzione di 1 unità pH della soluzione
della velocità di corrosione molto simile al valore speri-
promuoverebbe un aumento rispettivamente del 1630%
mentale ottenuto. In particolare, l'errore relativo medio
e 1775% della velocità di corrosione. Il modello prevede
sulla stima della velocità di corrosione uniforme a 20°C
che una diminuzione di 1 unità pH della soluzione pro-
e 40°C è approssimativamente del 5% in entrambi casi.
muoverebbe un aumento rispettivamente del 1860% e
Il tasso di decadimento esponenziale della velocità di
del 1710% della velocità di corrosione a 20°C e 40°C, mo-
corrosione sperimentale (∆log10 CR⁄∆pH) a 20°C e 40°C
strando quindi un buon accordo con i dati sperimentali.
a)
b)
Fig.3 - Confronto tra la velocità di corrosione sperimentale e stimata in soluzioni di H2SO 4 rispetto al pH a a) 20°C e b) 40°C / Comparison between experimental and predicted corrosion rates in H2SO4 solutions w.r.t. pH at a) 20°C and b) 40°C.
Acido Acetico
so di corrosione dal pH e dalla temperatura, ma sovrasti-
Il secondo acido trattato è l’acido acetico, un acido debo-
ma leggermente la concentrazione di ioni in soluzione. In
le. Le attività stimate dello ione ferro in soluzioni di acido
particolare, l'errore di stima relativo medio a 20°C e 40°C
acetico a 20°C e 40°C sono mostrate in Fig. 4. Anche in
è del 30% e 40%, rispettivamente. Questo disallineamen-
questo caso, i valori sperimentali mostrano una chiara di-
to con i dati sperimentali può essere giustificato dalla for-
pendenza dell'attività dello ione ferro dal pH e dalla tem-
mazione di composti organometallici, attualmente non
peratura della soluzione. Il modello Tafel-Piontelli cattura
inclusi tra le reazioni di equilibrio chimico utilizzate per la
in modo accurato la dipendenza della cinetica del proces-
stima dello ione ferro [21].
a)
b)
Fig.4 - Confronto tra l’attività sperimentale e stimata degli ioni di ferro in soluzioni di CH3COOH rispetto al pH a a) 20°C
e b) 40°C / Comparison between experimental and predicted corrosion rates in CH3COOH solutions w.r.t. pH at a) 20°C and b) 40°C.
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Memorie scientifiche - Corrosione I risultati sperimentali della velocità di corrosione mostra-
In particolare, l'errore relativo medio sulla stima della
no anche in questo caso una dipendenza esponenziale
velocità di corrosione uniforme a 20°C e 40°C è rispet-
rispetto al pH della soluzione, come descritto in Fig. 5.
tivamente del 15% e del 10%. Il tasso di decadimento
Questo comportamento è visibile osservando i trend sia a
esponenziale della velocità di corrosione sperimentale
20 °C che a 40 °C delle linee di regressione approssimate
(∆log10CR⁄∆pH) a 20°C e 40°C indica che una diminuzione
tra pH e log10CR in verde e giallo. Si riporta anche la retta
di 1 unità pH della soluzione promuoverebbe un aumento
che rappresenta i valori stimati utilizzando il modello Ta-
del 500% e 860% della velocità di corrosione. Il modello
fel-Piontelli.
prevede che una diminuzione di 1 unità pH della soluzio-
Si nota che, in entrambe le condizioni di temperatura, il
ne promuoverebbe un aumento del 1860% e del 1815% in
modello è in grado di prevedere correttamente la dipen-
velocità di corrosione a 20°C e 40°C, mostrando un buon
denza da pH e temperatura, fornendo una stima della ve-
accordo con i dati sperimentali.
locità di corrosione molto simile al valore sperimentale. a)
b)
Fig.5 - Confronto tra la velocità di corrosione sperimentale e stimata in soluzioni di CH3COOH rispetto al pH a a) 20°C
e b) 40°C / Comparison between experimental and predicted corrosion rates in CH3COOH solutions w.r.t. pH at a) 20°C and b) 40°C.
CONCLUSIONI
sere arricchito per includere anche la presenza di feno-
Le prestazioni predittive del modello Tafel-Piontelli sono
meni di complessazione organometallica in acidi deboli,
state valutate rispetto ai dati sperimentali ottenuti in solu-
migliorando così ulteriormente la capacità predittiva del
zioni acide a diversi pH e temperature, mostrando risul-
modello. La sua natura meccanicistica consente di esten-
tati promettenti, specialmente per acidi forti. Lo schema
derne l'applicabilità a tutti i metalli a comportamento at-
di reazioni elettrochimiche considerate nella valutazione
tivo esposti ad ambienti acidi al di fuori della gamma di
dell’attività degli ioni ferro presenti in soluzione potrà es-
condizioni sperimentali fissate per la sua validazione.
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pagina 59
Memorie scientifiche - Corrosione
Tafel-Piontelli Model for the prediction of the corrosion rate in acidic environment: theoretical development and examples of engineering application Acidic environments can cause serious corrosion problems on many metals, first of all carbon steel, widely employed industrially. The implementation of functional instruments for the prediction of the corrosion rate represents a powerful tool for the design and for an efficient management strategy of the plants. The Tafel-Piontelli model, introduced in 2017, is a mechanistic model developed for this purpose. Its theoretical foundations derive from one of the fundamental laws that characterize the kinetics of the corrosion process: the Tafel's law. The model can be easily applied to any metal with active behavior in contact with an acidic environment where hydrogen evolution is the dominant cathodic process. Its performance is tested by comparison with the experimental data obtained via mass loss tests. The results are promising: the model is in fact able to successfully predict not only the order of magnitude of the corrosion rate, but also its exponential trend with respect to temperature and pH.
KEYWORDS: ACIDIC CORROSION, PREDICTIVE MODELLING, TAFEL’S LAW
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pagina 60
Scientific papers - Corrosion
Effetto della microstruttura sul comportamento elettrochimico di acciaio 42CrMo4 QT M. Zanocco, F. Andreatta, S. Virgilio, P. Machetta, A. Silvonen, A. Lanzutti, L. Fedrizzi
Questo lavoro studia il comportamento elettrochimico dell’acciaio 42CrMo4 QT, che viene usato come acciaio strutturale in diversi settori, come quello navale. Il trattamento di tempra e rinvenimento produce una microstruttura bainitica composta da ferrite e cementite aciculare. Inoltre, elementi in lega potrebbero segregare durante il processo produttivo dell’acciaio. Una caratterizzazione dettagliata della microstruttura dell’acciaio è stata eseguita con l’utilizzo di un microscopio a scansione elettronica e spettroscopia EDS in modo da valutare la morfologia e la composizione chimica delle inclusioni presenti nella microstruttura dell’acciaio. L’inizio di corrosione per pitting sui siti con presenza di inclusioni, è stata studiata con un approccio localizzato, studiando le morfologie di corrosione dopo immersione in elettrolita aggressivo. L’effetto di differenti tipi di inclusioni è stato discusso considerando l’accoppiamento galvanico con la matrice di acciaio e con la presenza di interstizi all’interfaccia inclusioni/matrice.
PAROLE CHIAVE: INCLUSIONI, ACCIAIO STRUTTURALE, CORROSIONE LOCALIZZATA
INTRODUZIONE
L’acciaio 42CrMo4 è un acciaio legato al cromo-molibde-
no. Questo acciaio mostra una alta resistenza a trazione
dopo tempra e rinvenimento (condizioni QT) combinate con una buona duttilità e durezza [1-4]. Il classico utilizzo di questa lega comprende impianti olio-gas, offshore
e settore navale. La qualità dell’acciaio, compreso quello
in considerazione, dipende molto dalla presenza di inclusioni [5-8]. Inclusioni non metalliche negli acciai, possono avere origine dal sistema di produzione o dipendere da fat-
tori esterni [7-8]. I fattori esterni possono essere l’erosione del materiale refrattario dello stampo, residui di scorie, o acciaio fuso che a contatto con l’aria si riossida [7]. Que-
ste inclusioni sono molto rare in acciai di alta qualità [8]. La maggior parte delle inclusioni sono generate durante il
processo di de-ossidazione, o dovute alla precipitazione durante il raffreddamento di componenti poco solubili [6].
Diversi tipi di inclusioni sono presenti in questi acciai,
M. Zanocco, F. Andreatta, A. Lanzutti, L. Fedrizzi
University of Udine, Polytechnic department of engineering and architecture, Via del Cotonificio 108, 33100 Udine, Italy
S. Virgilio, P. Machetta
Wärtsilä Italia S.p.A., Bagnoli della Rosandra 334, 34018 San Dorligo della Valle (TS), Italy
A. Silvonen,
Wärtsilä Finland Oy, Järvikatu 2-4, 65100 Vaasa - Finland
come inclusioni di allumina e silice e anche solfuri di man-
ganese. La formazione di inclusioni di MnS è legata alla riduzione della solubilità dello zolfo durante il processo di raffreddamento dell'acciaio fuso. I solfuri tendono a
nucleare sugli ossidi di alluminio o di silicio già presen-
ti nell'acciaio fuso e quindi sono spesso presenti in cluster di dimensioni inferiori a 10 μm [7]. Le inclusioni sono
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Memorie scientifiche - Corrosione
dannose per le proprietà meccaniche dell'acciaio, poiché
possono influire negativamente sulla duttilità e sulla tenacità alla frattura. In particolare, la resistenza alla fatica
può essere fortemente ridotta dalle inclusioni nell'acciaio
42CrMo4 [5,9-12]. Per migliorare la tenacità e la resistenza a carichi ciclici, è possibile applicare un trattamento al
Ca sugli acciai per trasformare le inclusioni di allumina di forma irregolare in alluminati di calcio globulari durante il processo di disossidazione [7,8,13,14]. A seconda dell'effi-
cacia del trattamento con Ca, nell'acciaio trattato possono essere presenti diversi tipi di inclusioni [8]. La trasformazione delle inclusioni di allumina spesso non è completa e
porta alla formazione di inclusioni composite complesse, costituite da un nucleo di allumina con un guscio esterno
di (Ca,Mn)S [7,13-17] . Oltre a influire sulle proprietà meccaniche, le inclusioni non metalliche possono influenzare significativamente il comportamento alla corrosione degli acciai. In particolare, l'attacco localizzato sotto forma
di pitting può essere indotto da inclusioni non metalliche [18,19]. Il ruolo delle inclusioni di ossidi non metallici (Mg, Al, Ca) non è completamente chiarito, poiché il loro contri-
buto all'accoppiamento galvanico è piuttosto complesso e fortemente dipendente dalla composizione della matrice dell'acciaio. Tuttavia, è stato generalmente osservato che
queste inclusioni possono promuovere l'attacco per pitting alla loro interfaccia con la matrice. Il contributo delle
inclusioni di ossido di (Mg,Al,Ca) all'insorgenza della corrosione localizzata attraverso l'accoppiamento galvanico è recentemente oggetto di discussione in letteratura [18,19].
L'accoppiamento galvanico tra le inclusioni e la matrice potrebbe essere influenzato dalla bassa conduttività delle inclusioni di ossido [19]. RISULTATI
La composizione dell’acciaio 42CrMo4 QT è riportata in Tabella 1.
Tab.1 - Composizione chimica dell’acciaio 42CrMo4 QT. - Chemical composition of 42CrMo4 QT steel.
42CrMo4 QT steel
C
Si
Mn
P
S
Cr
Mo
Al
0.380-0.450
max 0.400
0.600-0.900
max 0.035
max 0.035
0.900-1.200
0.150-0.300
0.380-0.450
Le inclusioni nell'acciaio 42CrMo4 QT sono state caratterizzate mediante microscopio elettronico a scansione a
emissione di campo (FE-SEM). La Fig. 1 mostra un esem-
pio di una tipica inclusione di ossi-solfuro con dimensioni di circa 5 μm. Come si può notare dalle mappe elementari ottenute con la spettroscopia a raggi X a dispersione di
energia (EDXS), il nucleo dell'inclusione è costituito da al-
lumina. La parte esterna dell'inclusione presenta segnali di Mn, S e Ca. Ciò è legato alla nucleazione di MnS sul nucleo
di allumina promossa dal trattamento con Ca dell'acciaio. Di conseguenza, la parte esterna di MnS delle inclusioni contiene Ca.
Fig.1 - Micrografia FE-SEM e mappe elementary di inclusion nell’acciaio 42CrMo4 QT. / FE-SEM micrograph and EDXS elemental maps for an inclusion in 42CrMo4 QT steel.
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Scientific papers - Corrosion
Fig.2 - Immagine SEM che mostra l’attacco superficiale dell’acciaio 42CrMo4 QT dopo polarizzazione galvanostatica in soluzione 0.1M NaCl + 3 g/l Na2SO4 / SEM micrograph showing pitting attack on the surface of 42CrMo4 QT steel after galvanostatic polarization in 0.1M NaCl solution + 3 g/l Na2SO4.
Successivamente, i campioni sono stati immersi in una so-
luzione di NaCl 0,1 M + 3 g/l di Na2SO4 e si può notare come sulla superficie dell'acciaio sono presenti diversi pit (Fig. 2 indicati dalle frecce). Inoltre, la matrice dell'acciaio appare
uniformemente corrosa a causa dell'attacco della matrice.
Tramite caratterizzazione FE-SEM è stato possibile studiare
la morfologia di corrosione in prossimità delle inclusioni. I campioni sono stati immersi in una soluzione di NaCl 0,1 M + 3 g/l di Na2SO4 e ispezionati a diversi tempi di immersione per osservare la morfologia dell'attacco. La Fig. 3 riporta le
immagini FE-SEM di una regione contenente un'inclusione di ossi-solfuro simile a quella mostrata in Fig. 1 prima e
dopo l'immersione per 3 h nell'elettrolita di prova. Prima dell'immersione, è possibile riconoscere chiaramente la struttura composita dell'inclusione e la lacuna alla sua periferia. Dopo 3 ore di immersione, nel sito dell'inclusione
si è formato un grande pit. Ciò dimostra chiaramente che l'attacco localizzato mostrato in Fig. 2 inizia preferenzial-
mente nei siti delle inclusioni di ossi-solfuro nell'acciaio
42CrMo4 QT. Il rapido inizio dell'attacco è dovuto alla differenza di potenziale tra l'inclusione e la matrice dell'acciaio,
che è probabilmente dovuta al guscio di MnS ricco di Ca
con comportamento catodico rispetto alla matrice dell'ac-
ciaio. Questa può essere considerata la forza trainante per l'inizio dell'attacco localizzato. Inoltre, la matrice di acciaio
che circonda la particella viene attaccata in modo unifor-
me. Questo è legato alla bassa resistenza alla corrosione della matrice nell'elettrolita di prova. Occorre inoltre con-
siderare il ruolo della lacuna alla periferia dell'inclusione. La lacuna può promuovere la corrosione interstiziale, che
molto probabilmente è responsabile del distacco dell'inclusione dalla matrice dell'acciaio. Pertanto, la morfologia dell'attacco mostrata nella Fig. 3 suggerisce un effetto si-
nergico tra l'accoppiamento galvanico tra l'inclusione e la
matrice e la corrosione interstiziale legata alla fessura alla sua periferia.
Fig.3 - Immagine SEM della regione contenente l’inclusione prima e dopo 3h di immersione in soluzione 0.1M NaCl +
3 g/l Na 2SO4. / SEM images of a region containing an inclusion before and after 3h immersion in 0.1M NaCl solution + 3 g/l Na2SO4.
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Memorie scientifiche - Corrosione CONCLUSIONI
inclusioni durante la lavorazione termomeccanica dell'ac-
siti di inclusioni complesse di ossi-solfuro. Un mecca-
accompagnato da una marcata corrosione uniforme della
L'attacco localizzato dell'acciaio 42CrMo4 QT avviene nei nismo di corrosione interstiziale è molto probabilmente associato all'accoppiamento galvanico a causa della formazione di lacune strette e profonde alla periferia delle
ciaio. L'attacco per pitting nei siti delle inclusioni è sempre
matrice dell'acciaio, a causa della bassa resistenza alla corrosione della matrice nell'acciaio 42CrMo4 QT.
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Scientific papers - Corrosion
Effect of microstructure on electrochemical behavior of 42CrMo4 QT steel This paper studies the electrochemical behavior of 42CrMo4 QT steel, which is used as structural steel in various industries, such as shipbuilding. The quenching and tempering treatment produces a bainitic microstructure composed of ferrite and acicular cementite. In addition, alloying elements may segregate during the steelmaking process. Detailed characterization of the steel microstructure was performed using a scanning electron microscope and EDS spectroscopy so as to evaluate the morphology and chemical composition of inclusions present in the steel microstructure. The initiation of pitting corrosion on sites with the presence of inclusions was studied using a localized approach by studying the corrosion morphologies after immersion in aggressive electrolyte. The effect of different types of inclusions was discussed by considering galvanic coupling with the steel matrix and with the presence of crevices at the inclusion/matrix interface.
KEYWORDS: INCLUSIONS, STRUCTURAL STEEL, LOCALIZED CORROSION
TORNA ALL'INDICE >
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Memorie scientifiche - Corrosione
Preparation methods and tests of SLIPS against drag M. Delucchi, A. Lagazzo, J. E. Guerrero Rivas, A. Bottaro, F. De Luca, C. Pensa
Slippery-liquid infused porous surfaces (SLIPS) have provided a new research direction in bioinspired materials. These composite materials are done starting from a micro/nanostructured surface, metallic or polymeric, in which an appropriate liquid is infused. The liquid penetrates into the surface pores and it is trapped by the surface morphology. In the present study SLIPS are examined in light of their possible use for drag reduction in naval applications; in fact, the interface with the seawater is mainly due to the infused liquid, inducing a relevant drag reduction. The paper reports a method for the preparation of a SLIPS starting from 1000 series aluminum plates of about 20 cm 2, i.e., in lab scale; then it is reported its characterization in terms of anticorrosion properties by EIS and anti-drag performances by rheometric tests. In addition, the attempt to realize the SLIPS in a bigger scale was done; the specimen was a 3 m2 panel, analyzed to determine its anti-drag performance in a towing tank. In lab scale the SLIPS did not result a protective treatment, but the drag reduction was about 14%. In the towing tank it was possible to discriminate the drag resistance of the SLIPS with respect to a standard aluminum plate, generally used for mega yacht hulls, and a painted steel plate, generally used for ships, but the SLIPS did not reduce the drag as in the lab experiments.
KEYWORDS: SLIPS, EIS, DRAG REDUCTION INTRODUCTION The resistance to motion of ships is due to two main effects: friction and wave-making. The relative importance of the two phenomena depends on the hull geometry, the characteristics of the ship motion and the sea state. For a large cargo ship advancing at a relatively low speed on a strait course in still water, frictional effects can exceed 90% of the total resistance, percentage decreasing for higher relative speed, motion complexity and sea roughness. For a few decades empirical formulations have been available to account for hull roughness when scaling experiments carried out on smooth, small scale hull models to rougher full scale technical surfaces in ‘as
M. Delucchi, A. Lagazzo, Joel Enrique Guerrero Rivas, A. Bottaro Università di Genova, DICCA
Fabio De Luca, Claudio Pensa Università di Napoli - “Federico II”
built’ conditions. These conditions include the standard surface finishing of rolled plates used in shipbuilding, but also the contribution to roughness from out of planeness of the hull plates, welds or lap joints always present in the hull plating. The same formulations can be adopted to predict the further increase in resistance due to degradation effects like corrosion and wearing or to fouling, all implying an increase of the surface roughness of the hull. La Metallurgia Italiana - Gennaio 2024
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Scientific papers - Corrosion It is important to note that the direct relation between
properties
friction coefficient and surface roughness applies to
rheometric tests. The novelty of the paper is the attempt
what could be defined as ‘macro-roughness’. Within
to realize the SLIPS in a bigger scale; the specimen was a
this range, the leading concept for the control of surface
3 m2 panel. The antidrag performances were evaluated in
characteristics can be summarized as ‘the smoother, the
a towing tank.
by
EIS
and
anti-drag
performances
by
better’. In recent years the controlled presence of microor nano-metric protrusions in the wall surfaces seems to
MATERIALS
offer, on the contrary, new possibilities for drag reduction,
The SLIPS for lab scale experiments was obtained starting
superhydrophobic
composite
from high-purity aluminum plates (Al > 99.99%). They were
materials done starting from a micro/nanostructured
immersed in hydrochloric acid 10 wt.% solution for 30
surface (metallic or polymeric) in which an appropriate
minutes. The chemical etching produced a micro-step like
liquid is infused (the liquid penetrates the surface pores,
texture or a labyrinth like structure formed by a network
and it is trapped by the surface morphology) can induce a
of connected pits (Fig. 1a). This structure is obtained by
relevant drag reduction, but also an effective anti-fouling
initial pits that spill over the surface, and progressively
action; slippery liquid infused porous surface, SLIPS [1-4].
interconnect them, producing a homogeneous micro-
In the present work it is reported the method for the
step like roughness. Then the surface was impregnated
preparation of a SLIPS starting from series 1000 aluminum
with paraffin oil. The excess was removed maintaining the
alloy plates of about 20 cm , i.e., in the lab scale; then it is
sample in vertical position for 24 hours.
surface.
In
addition,
2
reported their characterization in terms of anticorrosion
Fig.1 - a) Structure of the etched aluminium plate in: a) lab scale; b) towing tank scale. The specimen for the towing tank, 3 square meters
out on a computer-controlled electrochemical system
panel, was an AA1050 H24 alloy; it was immersed for 30
(Gamry) in 3% NaCl aqueous solution at room temperature.
minutes in an opportunely designed tank containing HCl
The tests were carried out in a three-electrode system: a
10%, then it was washed with tap water. The SEM analysis
saturated calomel electrode, SCE, was used as reference
after corrosion showed a microstructure like that of the
electrode, a platinum electrode was used as counter
lab alloy, but the dimensions of the interconnected pits
electrode and the prepared sample was used as working
were bigger (Fig. 1b). Despite this difference, the sheet
electrode. The area of the working electrode was 5 cm2.
was painted with paraffin oil in the Naples University. The
EIS tests were performed at frequencies ranging from 105
excess of oil was removed keeping the sheet vertical for a
Hz to 0.1 Hz at open circuit potential with an amplitude of
night. An AA 5754 H111 alloy was used as reference, being
perturbation voltage of 20 mV.
generally used for mega yacht hulls.
Rheometric tests were performed using a rheometer Anton Paar MCR 301 equipped with a rotor of 50 mm in
METHODS
diameter and 1.5 mm in thickness (Fig. 2, one layer).
Laboratory tests
In this experimental setup, the rotor was immersed
Electrochemical impedance spectra (EIS) were carried
in a rectangular vessel filled with distilled water. The
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Memorie scientifiche - Corrosione dimensions of the rectangular vessel, the location of the
the rotating shaft to the total torque is negligible with
free surface (reference plane), and the dimensions of
respect to that of the disk, and inferior to the error bar in
the disk rotors are given at the following link [3], where
the experimental data.
the interested reader can access complete details of the geometry. All measurements were performed at a
The Reynolds number Re and the moment coefficient C m
rotor’s immersion depth of 40 mm. The contribution of
are defined as [5]: (1)
(2) where ω is the angular velocity (rad/s), R is the rotor radius
configuration (Fig. 2, two layers), in which only the lower
(m),ν is the cinematic viscosity of water (m 2/s), M is the
surface was SLIPS, while the lateral and the top surfaces,
measured torque (Nm), and ρ is the density of water (kg/
as well as the rod, were of the same non treated aluminum
m3).
used as reference. For this reason, the SLIPS sample is
The SLIPS was prepared on a separated disk of aluminum
not available with the one-layer configuration. Also, a
with the same rotor's diameter and a thickness equal to
three layers configuration (5.1 mm in thickness), in which
1.5 mm. Subsequently, the SLIPS support was attached
a second SLIPS support disk was applied on the top of the
to the bottom of the rotor, obtaining a rotating device
rotor was prepared. In this case, only the lateral surface
with a total thickness of 3.3 mm (considering 0.3 mm
and the rod were not treated (Fig. 2, three layers).
of silicone gel used for the bonding), named two layers
Fig.2 - Different rotors configuration used for the rheological tests in immersion. In the last two cases the SLIPS results have always been
Napoli “Federico II” Towing Tank at the Department of
compared to untreated disks of equivalent thickness.
Industrial Engineering (Fig. 3a). The tank measurements
Tests in towing tank
are length of 136.0 m, width of 9.0 m and depth of 4.5 m,
The sheets were tested in the Università degli Studi di
the carriage maximum speed is 10.0 m/s.
a)
b)
Fig.3 - Towing tank of the University of Naples: a) General view; b) the dynamometer connection and a tested plate.
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Scientific papers - Corrosion Surveys with towing tank are carried out by means of a carriage moving on rails placed on the longitudinal walls of a rectangular basin.
In resistance tests, the carriage tows the model in uniform
and rectilinear motion. The models are constrained to the carriage with load cells that provide the necessary data. For
cause additional resistance components. The dimensions
of the plates tested in the Towing Tank allow to reach Re close to the typical values of full-scale ships (~108). In the
specific case, the length of the plates - 3.00 m - and the speed - 5.0 m/s - allowed to reach Re = 1.4 x 107.
testing the plate, the dynamometer shown in Fig. 3b was
RESULTS AND DISCUSSION
optimal alignment of the plate with the direction of motion
reported in Fig. 4. Reliability of the results was verified with
designed and built. The device has been designed to obtain minimizing the angles of incidence of the flow which would
Impedance data for the SLIPS prepared in the lab are three replicas of the test.
Fig.4 -EIS diagrams (Bode plots) for the SLIPS at 0 hours (LIS3-0h), 1 hour (LIS3-1h), 1 day (LIS3-1d) and 2 days (LIS32d) of exposure to the 3% NaCl solution.
The diagrams show that the infusion of paraffin oil does
against the Reynolds number Re for the smooth aluminum
impedance data at 0.1 Hz are about 103 ohm cm2, similar to
three different configurations are depicted, namely, the
not isolate the metal, but only fills the porosities: the that of bare aluminum and do not vary during the first two
days of immersion. On the other hand, the reproducibility is verified.
Fig. 5 shows the trends of the moment coefficient Cm
disc rotor used as reference. In the figure, the results of one-layer configuration (thickness 1.5 mm), the two-layers configuration (thickness 3.3 mm), and the three-layers configuration (thickness 5.1 mm).
Fig.5 - Comparison of moment coefficient Cm versus Reynolds number Re for smooth aluminum rotors in three different configurations; Ref-1L (one layer), Ref-2L (two layers), and Ref-3L (three layers). The error bars were computed using the standard deviation.
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Memorie scientifiche - Corrosione The trends of the moment coefficient C m as a function
Fig. 6 shows the moment coefficient C m against Reynolds
of the Reynolds number Re are similar for all disk
number Re for the LIS treatment [1] and the bare aluminum
thicknesses (Fig. 5), and, not unexpectedly, Cm increases
surface corresponding to the two- and three-layer.
monotonically, at each Re, with the thickness of the disk rotor. This is related with the extra drag occurring along
The values of moment coefficient Cm are consistently
the lateral surface of thicker disks.
lower than in the reference cases, demonstrating the SLIPS treatment's effect in reducing Cm, and hence drag.
Fig.6 - Moment coefficient, Cm, versus Reynolds number, Re, plots for the reference and SLIPS samples in the twoand three-layer configuration, Ref-2L, LIS-2L, Ref-3L and LIS-3L, respectively.
Defining the efficiency η of the SLIPS as, (3) at low Re (from zero to about 105), the efficiency is an
case, has been applied on one side of the disk only. For the
increasing function of the Reynolds number; beyond Re
three-disk configuration, the efficiency η is approximately
=10 ,η seems to level off, and it slowly decreases for the
constant and equal to about 14%, as shown in Fig. 7.
5
double layer disk, possibly because the treatment, in this
Fig.7 - Efficiency of the SLIPS for the two-layer configuration, LIS-2L (aluminum treated only on the bottom surface), and the three-layers configuration, LIS-3L (aluminum treated on top and bottom surface).
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Scientific papers - Corrosion Fig. 8 shows the results of the resistance tests carried out
4. no. 3 painted with vaseline oil subsequently tested after
in the towing tank. Tests were performed for Reynolds
48 hours of immersion in water, LIS (AA 1050 H24).
numbers between 1.7 10 and 1.4 10 , in four different 6
7
configurations:
Comparing the rough plate, on the other hand, it is noted
1. painted steel (smooth) through standard laboratory
that the performances are clearly worse. Nonetheless, the
procedures, Painted steel,
effects of the lubrication are evident from the comparison
2. smooth 5754 H111 aluminium, AA 5754 H111
of the plate tested after 48h for which the effect of the
3. AA 1050 H24 aluminium made rough through immersion
lubrication is clearly reduced due to the permanence in
in acid, free of surface treatment, AA 1050 H24
the water.
Fig.8 - Comparison of friction coefficient CF versus Reynolds number Re for the different configurations tested. CONCLUSIONS
the performance behaviours of samples with only minor
A method able to evaluate the frictional resistance of
differences, rendering this technique ideally suited for
different surface treatments on lab scale specimens has
further tests.
been described. The advantage of this experimental procedure, based on rotating disk immersed in water, lies
ACKNOWLEDGEMENTS
mainly in its capacity to assess well even minor differences
This research was funded by the Italian Ministry of
in the performance of different treatments. Furthermore,
University and Research, program PRIN 2017, project
this apparatus is designed to attain high shear stresses
2017X7Z8S3 LUBRI-SMOOTH.
that, although lower than those of full- scale ships (the maximum Re reached for discs of 11 cm in diameter is 4 105 against 109 for full scale ship), are however beyond the transitional regime. The tested SLIPS showed a 14% drag reduction by this method. On the other hand, the bigger scale SLIPS prepared and tested in the towing tank did not demonstrate the drag reduction found in laboratory experiments, a possible consequence of the difference in base materials and treatments. Nonetheless, the comparison of the behavior of this plate with respect to others demonstrated that the carriage that tows the plates in uniform and rectilinear motion could discriminate well
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Memorie scientifiche - Corrosione
REFERENCES [1] [2] [3] [4] [5]
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SLIPS per la riduzione d’attrito SLIPS against drag
Le superfici porose infuse di liquido, SLIPS, costituiscono un nuovo campo di ricercar nell’ambito della biomimetica. Questi materiali compositi sono costituiti da una superficie, metallica o polimerica, micro/nano strutturata, in cui è infuso un opportuno liquido. Quest’ultimo penetra attraverso i pori superficiali ed è intrappolato dalla morfologia superficiale. Nel presente lavoro le SLIPSs sono analizzate come possibili trattamenti per la riduzione d’attrito in applicazioni navali; infatti, l’interfaccia con l’acqua di mare è dovuta essenzialmente al liquido infuso, che induce una rilevante riduzione d’attrito. Lo studio riporta, quindi, un metodo per la preparazione di una SLIPS a partire da piastre di alluminio serie 1000 di circa 20 cm2, cioè su scala di laboratorio, la sua caratterizzazione in termini di proprietà anticorrosive tramite misure di impedenza elettrochimica e di resistenza di attrito tramite prove reometriche. Inoltre, è riportato il tentativo di realizzare una SLIPS in una scala maggiore; il campione, costituito da una lastra di circa 3 m2, è stato analizzato in termini di resistenza d’attrito in una vasca navale. Nella scala di laboratorio la SLIPS non ha dimostrato proprietà anticorrosive, ma un abbassamento della resistenza di attrito del 14%. Nella vasca navale è stato possibile discriminare il comportamento, in termini di resistenza al rimorchio della lastra, della SLIPS rispetto a una lastra di alluminio standard, generalmente utilizzato per carene di megayacht, e una lastra d’acciaio rivestita, generalmente utilizzata per carene di navi, ma la SLIPS non ha ridotto la resistenza come nell’esperimento di laboratorio.
PAROLE CHIAVE: SLIPS, EIS, RIDUZIONE D’ATTRITO
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Scientific papers - Corrosion
Corrosione in acqua di mare in spazi confinati S. Chiaroni, V. Colombo, B. Bazzoni
L’acqua di mare rappresenta un ambiente corrosivo per gli acciai al carbonio. Il meccanismo prevalente è la corrosione da ossigeno, sia in forma generalizzata che localizzata, che dipende dalle condizioni geografiche e di esposizione. La protezione è conseguita mediante rivestimenti, o protezione catodica, o trattamenti dell’acqua, dove fattibile. Esistono, tuttavia, condizioni particolari in cui l’acciaio si trova a contatto con acqua di mare all’interno di spazi chiusi, definiti spazi confinati, dove non vi sia ricircolo di fluido o dove questo sia minimo. L’entità della corrosione da ossigeno risulta controllata dalla disponibilità e dal trasporto del reagente catodico, ovvero l’ossigeno disciolto nell’acqua. Per contro, l’assenza di ricambio di ossigeno potrebbe generare condizioni favorevoli alla corrosione microbiologica. La presente memoria analizza le condizioni di corrosività in spazi confinati formulando modelli previsionali dei fenomeni. Sono anche presentati alcuni casi industriali in cui tipicamente si verificano le condizioni di spazi confinati.
PAROLE CHIAVE: ACQUA MARE, SPAZI CONFINATI, CORROSIONE DA OSSIGENO, DIFFUSIONE
INTRODUZIONE
L’acqua di mare rappresenta un ambiente corrosivo per gli acciai al carbonio: la riduzione dell’ossigeno disciolto
nell’acqua, in equilibrio con l’ossigeno nell’atmosfera, costituisce il processo catodico associato al processo anodi-
co di ossidazione del metallo. La solubilità dell’ossigeno nell’acqua è nell’ordine di pochi mg/l, o ppm, e diminuisce
all’aumentare della temperatura e della salinità dell’acqua. La scarsa solubilità dell’ossigeno atmosferico nell’acqua
controlla la velocità di corrosione limitando il trasferimento di massa per diffusione nello strato limite ([1]).
La corrosione da ossigeno avviene nelle condizioni di
esposizione naturale dell’acciaio all’acqua di mare, dove
l’equilibrio con l’atmosfera assicura il costante ricambio di ossigeno. In condizioni particolari in cui elementi in
S. Chiaroni, V. Colombo, B. Bazzoni Cescor Srl, Milano
acciaio si trovano a contatto con acqua di mare all’interno di spazi chiusi, nei quali non vi sia ricambio di acqua, o dove questo sia minimo, l’entità e gli effetti della corro-
sione da ossigeno sono limitati, in quanto controllati dalla disponibilità e dal trasporto del reagente catodico, ovvero
l’ossigeno disciolto nell’acqua. Per contro, l’assenza di ricambio di ossigeno può generare condizioni favorevoli alla corrosione microbiologica da specie anaerobiche, tra cui i batteri solfato-riduttori (SRB).
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Memorie scientifiche - Corrosione CORROSIONE IN ACQUA DI MARE IN SPAZI
canismi di corrosione ritenuti pertinenti al caso in esame,
Si consideri il caso di acqua di mare contenuta all’interno
microbiologica (MIC).
CONFINATI
di strutture in acciaio al carbonio che costituiscono spazi
e precisamente: la corrosione da ossigeno e la corrosione
chiusi, dove l’acqua si trova in condizioni stagnanti e non
Corrosione da ossigeno generalizzata uniforme
mamente marginale), e dunque è assente (o minimo) il ri-
sociata alla corrosione da ossigeno in forma generalizza-
è in contatto con l’ambiente esterno (o lo è in modo estrecambio di acqua. Questi spazi vengono qui definiti spazi confinati. Queste condizioni si incontrano in molte strutture industriali completamente riempiete con acqua di mare: ad esempio palificazioni di strutture e pontili costieri; fon-
dazioni di pale eoliche offshore; gambe di piattaforme of-
fshore; pipeline in condizioni non operative, ad esempio nel corso di prova idraulica. Di seguito sono discussi i mec-
Un calcolo relativo alla massima perdita di spessore asta può essere effettuato assumendo che non vi sia rifor-
nimento di ossigeno che possa disciogliersi nell’acqua di mare. In queste condizioni l’ossigeno presente nel fluido
inizialmente aerato viene consumato nella reazione di corrosione che avviene all’interfaccia tra acciaio al carbonio e acqua di mare ([1]):
2Fe + 2H2O + O2 → 2Fe2+ + 4OH−
Considerato un elemento cilindrico, come ad esempio un
prenda parte alla reazione sopra riportata, sulla base di cal-
lunghezza L, volume V e superficie interna S, supponen-
sione generalizzata uniforme, Pc, è:
palo riempito con acqua di mare, di diametro interno D, do che tutto l’ossigeno disponibile (disciolto) nell’acqua
coli stechiometrici, la penetrazione cumulativa della corro-
(Eq.1) (Eq.2) (Eq.3) Dove: [O2]
concentrazione di ossigeno (mg/l)
PA(Fe) peso atomico del Fe (55,8 g/mol)
PM(O2) peso molecolare di O2 (32,0 g/mol)
2
d(Fe)
equivalente di Fe per mole di O2 (si veda reazione sopra riportata)
densità del ferro (7870 kg/m3).
Sostituendo i valori noti all’interno dell’(Eq. 3) si ottiene la forma sintetica (Eq.4) In condizioni di fluido stagnante, l’ossigeno può essere
disciolto nell’acqua si consumi attraverso la reazione di
trasportato dal bulk verso la superficie del metallo per
corrosione dell’acciaio, tMAX (s), può essere stimato con la
diffusione. Assumendo solamente questo meccanismo
seguente formula, corrispondente ad una soluzione sem-
di trasporto, il tempo affinché tutto l’ossigeno disponibile
plificata della seconda legge di Fick: 1
(Eq.5) 1 L. Lazzari, comunicazione privata. La Metallurgia Italiana - Gennaio 2024
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Scientific papers - Corrosion Dove: [O2]
concentrazione di ossigeno nel bulk (mg/l)
[O2]0
concentrazione di ossigeno all’interfaccia acciaio-acqua (mg/l)
x
cammino radiale di diffusione dell’ossigeno (m) (xMAX=D/2 per tubatura completamente piena d’acqua)
dO2
coefficiente di diffusione dell’ossigeno (m2/s), assunto pari a 2·10-9 m2/s.
È opportuno precisare che il trasporto per diffusione è qui
vamente stimata di alcune volte (indicativamente 3-5 volte)
geno nell’acqua verso la parete metallica. Il trasporto può,
ta uniforme sulla superficie del metallo.
assunto come unico meccanismo di trasporto dell’ossi-
tuttavia, avvenire anche per convezione causata, ad esem-
superiore a quella che avviene per corrosione generalizza-
pio, da gradienti termici. In questo caso, il tempo di consu-
Corrosione microbiologica (MIC)
con l’(Eq. 5) rappresenta, pertanto, una stima del tempo
si instaurano condizioni anaerobiche, favorevoli alla corro-
mo dell’ossigeno risulterà più breve. Il risultato ottenuto massimo necessario affinché tutto l’ossigeno presente
nell’acqua di mare al momento del riempimento dello spazio confinato si consumi reagendo con il ferro. Corrosione da ossigeno localizzata
In caso di disponibilità disuniforme del reagente catodi-
co sulla superficie dell’acciaio, si ha un effetto di localizzazione della perdita di spessore dovuta a corrosione da
ossigeno con la formazione di macrocoppie e l’insorgenza di cavità circolari. Per il processo catodico di riduzione
dell’ossigeno, tuttavia, valgono le stesse considerazioni
già riportate nel paragrafo precedente, e si può assumere che all’interno di spazi confinati la progressiva diminuzione della concentrazione di ossigeno in combinazione con il trasporto per sola diffusione limitino la velocità di corro-
sione. La penetrazione localizzata può essere conservati-
Negli spazi confinati, con ossigeno assente o trascurabile, sione microbiologica (MIC) ad opera soprattutto di batteri
solfato-riduttori (SRB). La velocità di corrosione causata da SRB coincide con la velocità con cui avviene la reazione catodica, ovvero la riduzione dei solfati disciolti nell’acqua
a solfuri, catalizzata dall’enzima idrogenasi che i SRB rila-
sciano. Da letteratura, la velocità di corrosione è massima quando i microorganismi si trovano intorno alla temperatura di 40°C. Al di sopra e al di sotto di questo intervallo
di temperatura, la velocità di corrosione decresce velocemente, come illustrato nella Fig. 1, ripresa dalla norma
DNVGL-RP-G101:2017, che descrive la probabilità di MIC in funzione della temperatura. L’intervallo di temperature favorevoli all’insorgenza di MIC è riportato nella Table B-2
della più recente DNV-RP-G101:2021 ([2]) per diverse specie di microorganismi.
Fig.1 - Probabilità di rottura (PoF) vs. temperatura per corrosione microbiologica (DNVGL-RP-G101:2017) / Probability of failure (PoF) against temperature for microbial corrosion (DNVGL-RP-G101:2017).
L’andamento descritto nella Fig. 1 è ripreso nel volume
velocità di corrosione localizzata da SRB, CRSRB, in funzio-
Engineering Tools for Corrosion di L. Lazzari ([3]) da una
ne di concentrazione di solfati, [SO42-] (in g/l), e tempera-
semplice formula empirica per il calcolo della massima
tura, T (in °C):
(Eq.6)
La Metallurgia Italiana - January 2024
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Memorie scientifiche - Corrosione La formula, valida per [SO42-] = 0.05÷2 g/l e T = 10÷70 °C,
tecnica ad ultrasuoni (UT). Le misure acquisite possono
applicata al caso di acqua con 2 g/l di solfati, prevede una
essere analizzate applicando metodi statistici. Quando
velocità di corrosione di 0,16 mm/anno alla temperatura di
l’integrità di una struttura è controllata dai valori estremi di
10 °C e di 1,18 mm/anno a 50°C, valori che trovano riscon-
un fenomeno, come avviene, ad esempio, per la massima
tro in casi reali di esposizione a condizioni di corrosione
profondità di un attacco localizzato rispetto alla perfora-
microbiologica.
zione di una parete, sono applicabili proficuamente le distribuzioni dette dei valori estremi, quale la distribuzione
Analisi statistica dei dati di perdita di spessore localizzata
di Gumbel ([3]). Si tratta di una distribuzione di probabilità
Nel caso di strutture già in opera, per le quali sia richiesta
con doppio esponenziale, funzione di due parametri, α e
la verifica dello stato di integrità, la corrosione può essere
λ, rispettivamente “parametro di scala” e “parametro di
misurata mediante esecuzione di ispezioni periodiche. Ad
posizione” ([3]; [4]). La funzione di densità di probabilità è
esempio, la perdita di spessore può essere valutata local-
data dalla seguente equazione:
mente tramite misurazione dello spessore di parete con
(Eq.7)
Questa funzione di densità di probabilità presenta forma
normalizzata [(x - λ)/α]. La funzione cumulativa, FG(x) è la
asimmetrica, spostata verso i valori positivi della variabile
seguente:
(Eq.8)
I parametri α e λ sono funzioni del valore medio, o valore atteso, μ, e della deviazione standard, σ:
(Eq.9)
(Eq.10) Dove il coefficiente 0,58 corrisponde alla costante di Eu-
minato livello di confidenza, o “return period”, 1/T, attra-
lero. Il valore massimo può essere calcolato per un deter-
verso la seguente equazione:
(Eq.11)
In cui il coefficiente 4,6 è associato a 1/T = 101, corrispon-
- Le condizioni non cambiano nel tempo, dunque il para-
dente ad un valore di funzione di probabilità cumulativa di
metro di scala α, che rappresenta la dispersione dei dati,
0,99. In sintesi, se solo i valori estremi sono di interesse,
è costante per ogni set di campioni, anche considerando
lo studio può essere ristretto a questi; inoltre, se valori di-
tempi diversi.
stribuiti in intervalli definiti risultano indipendenti tra loro,
- I dati sono raccolti da eventi indipendenti, e ogni cam-
l’andamento della distribuzione dei valori estremi può es-
pione è assunto indipendente se considerato in tempi di-
sere dedotto a prescindere dalla distribuzione della varia-
versi. Il parametro di posizione λ, che dipende dal tempo,
bile. Ciò risulta applicabile se:
aumenta al procedere del fenomeno.
La Metallurgia Italiana - Gennaio 2024
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Scientific papers - Corrosion In particolare, la distribuzione Gumbel può essere ap-
se disponibili e sufficientemente numerosi. La deviazione
plicata per simulare le condizioni peggiori di corrosione
standard, σ, può essere calcolata a partire dal coefficiente
localizzata attesa. Il valore medio può essere calcolato
di variazione, CV:
come media dei dati raccolti tramite ispezioni in campo, (Eq.12)
Il CV indica l’ampiezza di una distribuzione. Il CV riflette
protetta, pertanto il contributo della corrosione esterna
il grado di variabilità rispetto alla media: maggiore è il CV,
è ritenuto trascurabile. Durante l’installazione ogni palo
più ampia è la distribuzione, pertanto maggiore è l’incer-
è stato completamente riempito con acqua di mare. L’in-
tezza di ogni valore nella distribuzione. La maggior parte
terno del palo risulta completamente separato dall’am-
dei dati presenta CV < 1. Tipicamente la corrosione gene-
biente esterno, in quanto sigillato al fondo dal fango del
ralizzata uniforme è associata a un CV nell’ordine di 0,2 ÷
fondale e alla sommità dalla piattaforma in calcestruzzo.
0,4 (bassa varianza). Per la corrosione localizzata, invece,
Limitando l’analisi alla sezione internamente in contatto
il valore tipico è 0,6 ÷ 0,8 (varianza alta) ([3]); conservativa-
con acqua di mare, i meccanismi di corrosione attesi sul-
mente può essere assunto un valore pari a 1.
la superficie metallica all’interno del palo sono la corrosione da ossigeno, fino al totale consumo del reagente
ESEMPI INDUSTRIALI
catodico, e la MIC da microorganismi anaerobici, dopo
Numerose infrastrutture in acciaio in acqua di mare com-
il consumo dell’ossigeno. Sulla base dei dati raccolti nel
prendono elementi strutturali nei quali si realizzano le
corso di diversi anni, il profilo medio della temperatura tra
condizioni di spazio confinato. I casi reali dimostrano che
la superficie del mare e il fondale può essere stimato tra
questo tipo di elementi strutturali mantiene la propria in-
i 15 °C (superficie) e i 10 °C (fondale a circa -20 m dalla
tegrità per decenni senza manifestare significative proble-
superficie). La corrosione microbiologica in queste con-
matiche legate alla corrosione. Ad esempio, sono nume-
dizioni di temperatura è prevista essere molto bassa, se
rosi anche in Italia i casi di piattaforme offshore e pontili
non trascurabile ([1]; [3]).
costruiti negli anni Sessanta e tuttora in opera.
Da circa una decina d’anni vengono effettuate regolar-
A questo riguardo, si illustra qui il caso di una struttura
mente su campioni di pali campagne di misure di spes-
portuale costruita tra gli anni Sessanta e Settanta e tuttora
sore con tecnica ad ultrasuoni (UT). Le misure sono state
operativa, sostenuta da alcune centinaia di pali in accia-
effettuate lungo una serie di circonferenze posizionate a
io al carbonio infissi nel fondale marino, i quali sono stati
livelli differenti rispetto al livello medio del mare rappre-
oggetto di un’ampia campagna ispettiva mediante misure
sentativi di zone diverse di esposizione esterna (zona de-
spessimetriche. Ogni palo comprende un tratto inferiore
gli spruzzi, zona immersa). Per ogni palo è stata calcolata
a contatto con il fondale, un tratto intermedio immerso
la velocità di corrosione media (CRMED) considerando lo
in acqua di mare e una parte superiore in atmosfera; sulla
spessore minimo misurato rispetto al nominale e il tempo
parte aerea e nella zona degli spruzzi è applicato un rive-
di esposizione (inteso come differenza tra l’anno dell’i-
stimento protettivo anticorrosivo sino alla quota di -1,2
spezione e quello di installazione):
m rispetto al livello medio del mare, mentre alla parte immersa è applicato un sistema di protezione catodica. L’intera superficie esterna dei pali risulta adeguatamente
(Eq.13)
La Metallurgia Italiana - January 2024
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Memorie scientifiche - Corrosione Applicando questa procedura ad un ampio insieme di mi-
di perdita di spessore significativi. Sullo stesso insieme
sure effettuate sui pali ispezionati negli ultimi due anni,
di dati è stata, dunque, condotta una serie di elaborazio-
sono stati calcolati i seguenti valori significativi per la ve-
ni statistiche applicando la distribuzione di Gumbel per
locità di corrosione, espressa in mm/anno, in un periodo
stimare la massima perdita di spessore attesa. Per ogni
di esposizione rispettivamente di 56 e 57 anni, conside-
circonferenza sono stati individuati il valore medio, il va-
rando il 1965 come anno di installazione:
lore massimo e il valore minimo di spessore misurato. La
- Velocità di corrosione media, CRMED 0,044 mm/anno
penetrazione per corrosione localizzata può essere con-
- Velocità di corrosione massima, CRMAX 0,100 mm/anno.
siderata come differenza tra lo spessore medio calcolato
I valori calcolati, che rappresentano una media sul periodo
utilizzando tutte le misure di spessore sullo stesso palo e
di esposizione, descrivono il massimo attacco localizzato
lo spessore minimo della circonferenza di riferimento. Il
nell’area ispezionata. I valori di velocità di corrosione cal-
valore medio delle penetrazioni localizzate su tutti i pali
colati includono sia il contributo della corrosione interna
è stato assunto come valore medio della distribuzione.
che esterna, in quanto le misure di spessore UT non per-
Conservativamente è stato considerato un coefficiente di
mettono di discriminare se la perdita di spessore sia av-
variazione pari a 1. Sono stati poi calcolati la deviazione
venuta internamente oppure esternamente. Come sopra
standard, moltiplicando il valore medio per il coefficiente
riportato, la corrosione esterna può essere considerata
di variazione, i parametri α e λ, tramite (Eq. 9) e (Eq. 10),
trascurabile grazie al sistema di protezione efficacemente
il valore di penetrazione massima associata a probabilità
applicato. Le velocità di corrosione medie calcolate pos-
cumulativa di 0,99, mediante (Eq. 11). Infine, dividendo
sono, dunque, essere attribuite esclusivamente alla cor-
la penetrazione massima per la vita operativa fino all’an-
rosione interna, che comprende il contributo dell’iniziale
no dell’ispezione (considerando il 1965 come anno di in-
corrosione da ossigeno (fino al totale consumo dell’ossi-
stallazione dei pali) è stato ottenuto il valore di velocità di
geno disciolto
corrosione localizzata massima.
nell’acqua di mare usata per riempire i pali) e della MIC (in
I risultati in Tab. 1 riportano valori di velocità di corrosio-
condizioni anaerobiche). I calcoli a partire dai dati spes-
ne non compatibili con quelli tipici della MIC nelle condi-
simetrici restituiscono valori massimi intorno a 100 μm/
zioni ad essa favorevoli e confermano l’entità trascurabile
anno, confermando che l’effetto della MIC su periodi di
della stessa per T = 10-15 °C. La Fig. 2 mostra l’andamento
esposizione lunghi è trascurabile in relazione alla bassa
della densità di probabilità e della probabilità cumulativa
temperatura.
secondo la distribuzione di Gumbel.
Le misure, per quanto numerose, non possono coprire la totalità della superficie, con rischio di escludere dati Tab.1 - Parametri calcolati per il caso studio (pali di pontile costiero) / Calculated parameters for the case study (piles of a coastal pier).
Parametro
Simbolo
Formula
Valore
Valore medio di penetrazione localizzata
µ
Media penetrazione pali (ispezione 2022)
2,31 mm
Coefficiente di variazione
CV
(-)
1
Deviazione standard
σ
μ∙CV
2,31 mm
Parametro di scala
α
σ⁄1,28
1,80 mm
Parametro di posizione
λ
μ-0,58∙α
1,26 mm
Valore massimo di penetrazione attesa
xmax
λ+4,6∙α (per F(x) = 0,99)
9,5 mm
Vita operativa
tOP
2022 - 1965
57 anni
Velocità di corrosione massima attesa
CRMAX
(xMAX⁄(tOP)∙1000
168µm/anno
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Scientific papers - Corrosion
Fig.2 - Distribuzione di Gumbel: densità di probabilità f(x) e della probabilità cumulativa F(x) / Gumbel distribution: probability density f(x) and cumulative probability F(x)
CONCLUSIONI
robiche. La letteratura in merito riporta che la probabilità
Generalmente l’acqua di mare (aerata) rappresenta un
di MIC è massima intorno a 40 °C, mentre risulta significa-
ambiente corrosivo per gli acciai al carbonio ad essa
tivamente più bassa al di sotto di 10-15 °C. I dati ispettivi
esposti. Oltre alla corrosione da ossigeno (proveniente
di un caso studio con pali infissi e riempiti con acqua di
dall’atmosfera e disciolto nell’acqua) ha luogo la corro-
mare confermano l’effetto modesto, se non trascurabile,
sione microbiologica causata dai microorganismi presen-
della corrosione microbiologica dopo periodi di esposi-
ti naturalmente nell’acqua di mare, in particolare i batteri
zione anche molto lunghi in condizioni anaerobiche. Ap-
solfato-riduttori (SRB), che proliferano in condizioni ana-
plicando la statistica dei valori estremi alle misure ispet-
erobiche. In condizioni particolari in cui l’acqua di mare
tive acquisite si estrapola un valore massimo atteso per
è in contatto con l’acciaio al carbonio all’interno di spazi
la velocità della corrosione localizzata di 170 µm/anno,
chiusi, definiti spazi confinati, nei quali non vi sia ricirco-
a conferma di quanto previsto dai modelli considerati in
lo di fluido o dove questo sia minimo, l’entità e gli effetti
questa memoria.
della corrosione da ossigeno sono limitati da disponibilità e trasporto del reagente catodico, ovvero l’ossigeno disciolto nell’acqua. Note le dimensioni della struttura e l’iniziale concentrazione di ossigeno nell’acqua, si possono stimare, a partire da considerazioni stechiometriche, la penetrazione massima da corrosione uniforme e il tempo per il consumo dell’ossigeno, assumendo per questo il solo trasporto per diffusione. L’assenza di ricambio di ossigeno negli spazi confinati potrebbe generare condizioni favorevoli alla corrosione microbiologica da specie anae-
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Memorie scientifiche - Corrosione
Seawater corrosion in confined spaces Seawater is reasonably considered as a corrosive environment for carbon steel. Oxygen corrosion is the main associated corrosion threat, both as general and localized form, and depends on geographic location and exposure conditions. Protection is obtained by coating, or cathodic protection, or water treatments, where applicable. A different situation is represented by carbon steel in contact with seawater in closed and stagnant spaces, hereinafter reported as confined spaces, where contacts with the external environment and fluid exchanges do not occur. The extent of oxygen corrosion is controlled by availability and transport of cathodic reagent, i.e., oxygen dissolved into water. On the other hand, the absence of oxygen renewal could contribute to the onset of favourable conditions for microbiologically influenced corrosion. In the present study, conditions for corrosion in confined spaces are analysed, also showing predictive models for corrosion development, where possible. Moreover, some industrial cases typically matching described conditions are reported.
KEYWORDS: SEAWATER, CONFINED SPACES, OXYGEN CORROSION, DIFFUSION
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La Metallurgia Italiana - Gennaio 2024
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Scientific papers - Corrosion
Studio della resistenza a corrosione di leghe di alluminio in sudore sintetico mediante tecniche di scansione di potenziale e corrosione libera L. Gabellini, P. Paoli, S. Caporali
La resistenza a corrosione di 4 leghe commerciali di alluminio (AA1200A, AA5182-O, AA6008-O e AA6351-T6) è stata testata in sudore sintetico mediante prove elettrochimiche e di corrosione libera. Entrambe le tipologie di indagine hanno evidenziato differente suscettibilità alla corrosione localizzata per le 4 leghe. La valutazione di parametri elettrochimici, quali ΔEps ed il ΔE pspe precedentemente proposti in letteratura come indici della suscettibilità alla corrosione localizzata, in ambienti però diversi da quello in oggetto, ha comunque permesso di evidenziare correlazioni dirette tra le prove elettrochimiche e quelle di corrosione libera, anche in questo particolare ambiente.
PAROLE CHIAVE: CORROSIONE, LEGHE ALLUMINIO, SUDORE ARTIFICIALE, PITTING SCAN, CORROSIONE LOCALIZZATA INTRODUZIONE Le leghe di alluminio sono caratterizzate da una buona resistenza alla corrosione ad umido grazie alla formazione spontanea di uno strato di passivazione costituito da ossidi/idrossidi di alluminio, il quale protegge il metallo sottostante dagli agenti aggressivi. I materiali che presentano tale caratteristica (passività), seppur intrinsecamente resistenti alla corrosione generalizzata, soffrono talvolta in maniera severa fenomeni di corrosione localizzata [1]. Crevice, pitting, esfogliazione o corrosione intergranulare (IGC) possono infatti interessare porzioni della superficie del manufatto, limitatamente per estensione ma significativamente in quanto ad entità, potendo,
L. Gabellini, P. Paoli, S. Caporali
INSTM - Università di Firenze, Dipartimento Ingegneria Industriale
potenzialmente, comprometterne l’integrità strutturale. L’importanza di questi fenomeni è tale che sono stati sviluppati, e proposti, numerosi test normati volti alla valutazione della resistenza alla corrosione localizzata di materiali metallici [2,3]. Alcuni di questi test prevedono l’uso di tecniche elettrochimiche ed, in particolare, quella della scansione potenziodinamica ciclica. Tale metodica elettrochimica si basa sul polarizzare il campione da valori catodici verso regioni anodiche per poi invertire la scansione una volta che la regione di stabilità del film
La Metallurgia Italiana - January 2024
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Memorie scientifiche - Corrosione passivante è stata superata. Con tale tecnica è possibile
Sono state pertanto scelte 4 diverse leghe di alluminio e
determinare quei parametri caratteristici legati sia alla sta-
testate sia con metodiche elettrochimiche che con test di
bilità del film passivante ma anche all’eventuale possibilità
corrosione libera in sudore sintetico. I risultati delle in-
di questo di riformarsi e/o autoripararsi nell’ambiente in
dagini elettrochimiche svolte sono stati comparati con
studio. Conseguentemente, diversi autori hanno appli-
i dati delle prove di corrosione libera permettendo così
cato la polarizzazione ciclica per individuare parametri
di individuare alcuni delta elettrochimici che, all’interno
idonei a stimare la suscettibilità ai fenomeni di corrosione
del gruppo di leghe investigate, hanno mostrato diretta
localizzata di materiali passivanti in soluzioni saline neutre
proporzionalità tra il valore numerico e all’entità stimata
[3,4] ed è stata anche redatta una norma dedicata (ASTM
dei fenomeni di corrosione localizzata indotti dal contatto
G61), mentre è più limitato il numero di articoli che hanno
con una soluzione acidica e composizionalmente com-
cercato di mettere in relazione i dati elettrochimici così
plessa quale il sudore sintetico.
ottenuti con quelli delle prove di corrosione libera [5,6]. La presente ricerca, che si inserisce in un più ampio pro-
PROCEDURA SPERIMENTALE
getto volto alla realizzazione di un apparato medicale per
Da barre di 4 differenti leghe di alluminio commerciali,
la riabilitazione robot-assistita di pazienti con disfunzioni
la cui denominazione, composizione chimica e durezza
neurocognitive e motorie, si pone come obiettivo l’indi-
sono riportate in Tab 1, sono stati ricavati mediante tron-
viduazione di quali, tra le leghe di alluminio comunemen-
catura a freddo, campioni sotto forma di lamine (spesse 1
te utilizzate per la fabbricazione di ausili robotici e tutori
mm), e la cui superficie è stata lucidata con carta abrasiva
meccanici impiegati in ambito biomedico, possano, risul-
fino a P1200, lavata con acqua deionizzata ed acetone ed
tare idonee anche al contatto diretto con la pelle e quin-
infine, asciugata mediante aria compressa disoleata, alme-
di all’esposizione, seppur occasionale, a sudore umano.
no 24 ore prima dei test.
Tab.1 - Denominazione, composizione chimica e durezza delle leghe di alluminio investigate. / Designation, chemical composition and hardness of the aluminum alloy investigated.
AA
Si
Fe
Mn
Mg
Cu
Zn
Cr
Ti
V
Durezza (HV)
1200A
0.46
0.29
n.d.
0.25
n.d.
n.d.
n.d.
n.d.
n.d.
93±1
5182-O
0.13
0.26
0.39
4.4
0.06
0.01
0.01
0.02
0.01
80±1
6008-O
0.64
0.2
0.12
0.47
0.18
n.d.
n.d.
n.d.
0.07
81±1
6351-T6
0.85
0.27
0.71
0.45
0.04
0.07
n.d.
n.d.
n.d.
108±2
I provini sono stati quindi testati in sudore sintetico se-
equilibrazione ad una velocità di 0.1667mV/s, partendo da
condo la norma UNI ISO 3160-2, la cui formulazione è
-0.2V rispetto all’OCP. Non appena raggiunta una corren-
la seguente: 5g/L di Urea, 20g/LNaCl, 17.5g/L NH 4Cl,
te di 15 mA, la scansione viene invertita e la curva di ritor-
2.5mL/L acido acetico, 15mL/L (S)-acido lattico in acqua
no viene terminata al raggiungimento dell’inversione del
deionizzata, ed il pH aggiustato a 4.7 mediante soluzione
segno della corrente.
di NaOH. Per le prove elettrochimiche si è utilizzato un
Il test di corrosione libera è stato eseguito usando una
potenziostato (Autolab, Metrohm) controllato dal softwa-
camera climatica autocostruita, capace di mantenere la
re NOVA (v. 2.1) ed una cella di corrosione (modello EG&G
temperatura 50±2 °C ed umidità relativa del 100% in cui i
Parr Flat Cell) in cui il provino (area esposta 1 cm ) costi-
campioni vengono posti all’interno di una capsula di Pe-
tuisce l’elettrodo di lavoro mentre, una reticella di platino
tri su di uno strato di cotone imbevuto della soluzione di
ed un elettrodo calomelano saturo, costituiscono rispet-
prova. Il controllo visivo dei campioni è stato realizzato a
tivamente, il controelettrodo e l’elettrodo di riferimento.
24 e 48 ore (fine test). Al termine della prova, i campioni
La scansione di potenziale è stata eseguita dopo 600s di
sono stati lavati con acqua deionizzata, acetone ed asciu-
2
La Metallurgia Italiana - Gennaio 2024
pagina 82
Scientific papers - Corrosion gati all’aria. La valutazione dei fenomeni di corrosione è
chimica sui provini si è realizzata mediante la registrazio-
stata realizzata mediante ispezione visiva dei provini con
ne delle curve di polarizzazione ciclica come descritto nel
ingranditore digitale (Oculux Macro Zoom, Microconsult)
precedente paragrafo. Da tali curve, di cui in Fig. 1 si ripor-
e, previa metallizzazione dei medesimi, con microscopia
tano esempi rappresentativi per ognuna delle leghe inve-
elettronica a scansione (SEM 2300, Hitachi).
stigate, sono stati ricavati i valori dei parametri: Ecorr, Eptp, Erp, E seccorr. Tali valori sono poi stati impiegati per il calcolo
RISULTATI E DISCUSSIONE
dei valori di ΔE, ovvero: Ec orr-Eptp, Ecorr-Erp ed Ecorr - E seccorr i
Oltre alla registrazione del potenziale di circuito aperto
quali sono riportati in tabella 2.
durante la fase di equilibratura (1ora) , l’indagine elettro-
Fig.1 - Curve di polarizzazione ciclica in sudore artificiale ottenute, a temperatura ambiente, sulle leghe in studio, le
frecce indicano la direzione di scansione / Cyclic potentiodynamic polarisation curves of the investigated aluminium alloys in artificial sweat solution at room temperature, arrows indicates scan directions.
Sebbene sia noto come i singoli valori di potenziale, da
ne localizzata, i relativi ΔE sono stati proposti come tali
soli, non risultino indicativi della suscettibilità a corrosio-
per materiali metallici passivanti [2,3,5].
Tab.2 - Risultati dei parametri elettrochimici in sudore sintetico / Summary of electrochemical results in artificial sweat.
Lega alluminio
∆E= Ecorr-Eptp (mV)
∆E= Ecorr-Erp (mV)
∆E= Ecorr - Eseccorr (mV)
Segno dell’isteresi
AA1200A
+15 ± 1
+29 ± 1
+30 ± 1
+
AA5182-O
-10 ± 3
-10 ± 3
+30 ± 3
-
AA6008-O
+41 ± 1
+46 ± 5
+63 ± 2
+
AA6351-T6
+28 ± 2
+27 ± 3
+39 ± 2
+
I valori ottenuti sulle 4 leghe metalliche sono quindi stati
AA6351 (figura 2C) presenta invece ampie zone di corro-
comparati con il danneggiamento osservato sui campio-
sione anche se non così estese come la lega AA6008 (figu-
ni esposti al test di corrosione libera. La superficie della
ra 2D). Pertanto, da una stima dell’entità dei fenomeni di
lega AA1200A (figura 2A) presenta un grado di corrosione
corrosione osservati sulla superficie dei campioni, il grado
sostanzialmente modesto, ma comunque una resisten-
di suscettibilità al sudore sintetico cresce secondo il se-
za alla corrosione localizzata minore di quella presentata
guente ordine: AA6008>AA6351>AA1200A>AA5182.
dalla lega AA5182 (figura 2B) che invece mostra soltanto qualche piccolo fenomeno di corrosione isolato. La lega
La Metallurgia Italiana - January 2024
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Memorie scientifiche - Corrosione
Fig.2 - Immagini relative alle 4 superfici a seguito del test di corrosione libera (48h). A) AA1200A, B) AA5182, C)
AA6351, D) AA6008. Nei riquadri dettagli della superficie osservata / Images of 4 samples surfaces after 48h of exposure to artificial sweat. A) AA1200A, B) AA5182, C) AA6351, D) AA6008. Inset depicts magnification of the sample.
In figura 3 sono riportati alcuni parametri elettrochimici proposti in letteratura [3,4,5] per identificare una maggiore
o una minore suscettibilità alla corrosione confrontati con l’entità dei fenomeni di corrosione (istogrammi rossi) stimati attraverso l’osservazione microscopica dei campioni
in oggetto. Risulta evidente come la maggior parte di questi parametri, specialmente i valori di OCP ed Ecorr non risultino
correlabili con il risultato delle prove di corrosione libera,
cosa che invece si osserva nel caso del ΔEps (ΔEps = Ebd-Eptp
). Tale occorrenza è in accordo con quanto già proposto
in passato, anche se il fatto che risulti l’unico parametro che
correla con le prove di corrosione libera è da identificare nella complessa, e forse molteplice, natura dei meccanismi che operano in questo ambiente rispetto a quello di NaCl
neutro sulle quali la validità di tali parametri elettrochimici è stata precedentemente valutata [3,5].
Fig.3 - Confronto dei parametri elettrochimici (grafico a sinistra) e i delta calcolati (grafico a destra) con il grado di
corrosione libera stimato (istogrammi tratteggiati rossi) per le 4 leghe investigate / representation of electrochemical parameters (left graph) and calculated deltas (right graph) compared with the estimated free corrosion degree (red bars) for the 4 tested alloys.
Tra le leghe di alluminio commericiale investigate quel-
porterebbe alla formazione di Mg(OH)2 e SiO2•n(H2O) poco
la che è risultata più performante, in questo tipo di sudo-
solubili ed in grado di occludere gli inneschi del processo
una significativa quantità di magnesio. In precedenti studi
pensare che la presenza di una isteresi negativa osservata
re sintetico, è risultata essere la AA5182, lega contenente su leghe della serie 4XXX [7], è stato notato come quelle
più ricche in magnesio presentino una spiccata resistenza alla corrosione in ambienti acidici. Tale condizione è attri-
buita alla presenza dell’intermetallico Mg2Si, anodico nei
confronti della matrice di alluminio e quindi più reattivo
e facilmente corrodibile. La dissoluzione di tali precipitati
La Metallurgia Italiana - Gennaio 2024
di corrosione rallentandone quindi l’entità. E’ ragionevole nella curva di polarizzazione ciclica della lega AA5182 (Fig 1 e tabella 2), conseguenza di un valore di pit transition potential (Eptp) più anodico rispetto al potenziale di brea-
kdown (Ebd), sia riconducibile ad un meccanismo analogo
ove gli intermetallici ricchi in Mg presenti (il contenuto di magnesio in questa lega è superiore rispetto alla solubili-
pagina 84
Scientific papers - Corrosion tà nell’alluminio) si corrodano preferenzialmente rispetto
alla matrice portando alla formazione del poco solubile Mg(OH)2 .
glio correlare la sensibilità alla corrosione localizzata del
materiale è risultato il delta tra il potenziale di break down e quello di pit transition, già proposto da Comotti, Trueba e Trasatti [4] per soluzioni neutre contenenti cloruri.
CONCLUSIONI
I. Le polarizzazioni cicliche realizzate sulle 4 leghe di allu-
minio hanno mostrato minime differenze nelle scansioni di andata, ma significative differenze in quelle di ritorno.
II. Le prove di corrosione libera hanno evidenziano signifi-
cative differenze con la lega AA5182 che è risultata la meno soggetta a fenomeni di corrosione.
III. Tra i parametri elettrochimici proposti in letteratura, quello che, in questo particolare ambiente, è risultato me-
RINGRAZIAMENTI
La presente ricerca è stata parzialmente finanziata da Fon-
dazione CR Firenze attraverso il progetto R3COVER - Riabilitazione Robot-assistita per il Recupero di funzioni
neurocognitive e motorie e l’unità interdipartimentale MatchLab dell’Università degli Studi di Firenze, per gli spazi e le strumentazioni messi a disposizione.
BIBLIOGRAFIA [1] [2] [3]
J. Soltis, Passivity breakdown, pit initiation and propagation of pits in metallic materials–review, Corrosion Science, 90, (2015), 5-22. ASTM G5-14, Standard Reference Test Method for Making Potentiodynamic Anodic Polarization Measurements ASTM G61-86, Standard Test Method for Conducting Cyclic Potentiodynamic Polarization Measurements for Localized Corrosion Susceptibility of Iron-, Nickel-, or Cobalt-Based Alloys E. Melilli, M. Trueba, S. P. Trasatti, Effect of chloride concentration on the repassivation behavior of structural Al alloys, La Metallurgia Italiana (2014). I. Comotti, M. Trueba, S. Trasatti, The pit transition potential in the repassivation of aluminium alloys, Surface and interface analysis, 45(10), (2013), 1575-1584. Q. Sun, K. Chen, Potential Difference of Cyclic Polarization Curve of an Aircraft Al Alloy: ∆E (E sec, corr-E corr). Journal of Electrochemical Science and Technology, 11(2), (2020), 140-147 B.C. Syrett, S.S. Wing, Pitting resistance of new and conventional orthopedic implant materials—effect of metallurgical condition, Corrosion, 34(4), (1978), 138-148. K. A. Yasakau, M. L. Zheludkevich, S.V. Lamaka, M.G. Ferreira, Role of intermetallic phases in localized corrosion of AA5083, Electrochimica Acta, 52(27), (2007), 7651-7659.
[3] [4] [5] [6] [7]
Study on corrosion resistance of aluminium alloys in artificial sweat solution using potential scanning and free corrosion techniques
The corrosion resistance of four different commercial aluminium alloys (AA1200A, AA5182-O, AA6008-O e AA6351-T6) was evaluated in artificial sweat solution by means of cyclic potentiodynamic polarisation scans and free corrosion tests. Among the four aluminium alloys both the investigation methodologies returns different corrosion behaviours. Electrochemical parameters, such as ΔEps ed il ΔEpspe, already proposed in literature for corrosion prediction in neutral saline environment, were evaluated and compared with the results of the free corrosion tests finding a direct relationships.
KEYWORDS: CORROSION, ALUMINIUM ALLOYS, ARTIFICIAL SWEAT, PITTING SCAN, CORROSION, INTERGRANULAR CORROSION TORNA ALL'INDICE >
La Metallurgia Italiana - January 2024
pagina 85
AIM's companies - Le aziende di AIM
LE AZIENDE DI AIM
Dalla visione pionieristica di Marcegaglia, la rivoluzione colorata del coil Marcegaglia è il gruppo industriale italiano leader nello scenario siderur-
gico nazionale e internazionale, attivo da oltre sessant’anni nella trasforma-
zione dell’acciaio. Fondata da Steno Marcegaglia nel 1959, l’azienda vanta un modello produttivo e di business
unico, capace di coniugare la flessibilità operativa con la grande presenza sui mercati, tipica delle multinazionali. La costante innovazione e l'alto stan-
dard qualitativo sono i pilastri su cui si fonda l'azienda, impegnata nello svi-
luppo di soluzioni e prodotti all'avanguardia per il settore siderurgico.
In questo contesto di continua spinta
verso la novità che nasce CROMATICA, l'ultima evoluzione all’interno
della gamma COATEEL® della divisione Preverniciato e il risultato di anni di
una nuova frontiera dalle infinite po-
tenzialità per gli architetti, i progettisti e le imprese di costruzione.
ricerca e sviluppo nonché di partner-
«Volevamo consegnare al mondo
nella produzione di vernici, Università
ponesse limiti alla creatività applicata
ship con alcune delle aziende leader e studi di design.
CROMATICA Marcegaglia Steel per-
mette di stampare trame e immagini personalizzate sulle superfici di acciaio e metallo, con una gamma pres-
soché infinita di colori, sfumature,
una tecnologia sostenibile che non
all’acciaio. Un materiale notoriamente duttile, versatile, resistente, riciclabile all’infinito, ma che difficilmente veni-
va accostato al design. Oggi l’acciaio
diventa anche un elemento di design a disposizione della creatività di desi-
gner, architetti, aziende» sottolinea
opacità e lavorazioni. Una rivoluzione
Andrea Brotini, Sales Director di CRO-
radicalmente il modo in cui sono visti
divisione Preverniciato di Marcegaglia.
nell’industria dell’acciaio che cambia
MATICA e direttore commerciale della
e utilizzati i materiali di costruzione e
CROMATICA: UNA VERSATILITÀ RICCA DI OPPORTUNITÀ
CROMATICA rappresenta una libertà
di categorie, scelti con cura da art di-
collaborazione con designer e artisti.
ti, designer, progettisti, facciatisti e per
dei clienti ed essere allineati con le ten-
«Le possibilità di stampa sono vera-
anche di domani.
digitale possiamo utilizzare qualsiasi
creativa senza precedenti per architet-
tutti coloro che ricercano soluzioni di rivestimento innovative, durevoli ed esteticamente belle.
È possibile scegliere da un catalogo di oltre 300 diversi pattern in una dozzina
La Metallurgia Italiana - Gennaio 2024
rector italiani per soddisfare i desideri denze del mercato non solo di oggi ma È inoltre possibile stampare immagini
e trame proprie, per ottenere superfici totalmente personalizzate, oppure
creare collezioni in edizione limitata in
mente infinite. Sfruttando la tecnologia immagine proveniente da fonti diverse
e riprodurla su coils a base acciaio, al-
luminio e inox» precisa Salvatore Pisani, Marketing Director di CROMATICA.
pagina 86
AIM's companies - Le aziende di AIM
LE AZIENDE DI AIM La versatilità applicativa di CROMATICA unita alla tecnologia all’avanguardia
sviluppata dal team R&D di Marcegaglia consentono di rispondere alle tendenze di un mercato - quello dell’acciaio - in continua evoluzione:
2. Sostenibilità: la riduzione dell’im-
patto ambientale è parte integrante del processo produttivo di CROMATICA a partire dal fatto che l’acciaio è un ma-
teriale riciclabile all’infinito. L’accurata selezione delle materie prime, la cate-
1. Design ed innovazione: la capacità di CROMATICA di stampare trame e immagini personalizzate su molte-
plici superfici permette di offrire soluzioni innovative capaci di cambiare radicalmente la percezione delle strutture usate quotidianamente come edifici commerciali e residenziali, re-
sidenze private, infrastrutture, spazi urbani, elettrodomestici, negozi, navi, auto e trasporti in generale.
na di produzione controllata e la filiera produttiva corta di Marcegaglia sono
sinonimo di garanzia e attenzione alla tematica green. Infine la modalità di
stampa "coil to coil" che permette di ridurre lo spreco di materiali e energia.
3. Capacità industriale e flessibilità: CROMATICA è in grado di lavorare a ritmi industriali con la massima flessibili-
tà, velocità esecutiva e capillarità distri-
butiva. Grazie a una linea di produzione
agile e altamente meccanizzata - più simile a un atelier che a una fabbrica e con un team dalle skill e know-how
specifici- è in grado di mantenere la sua capacità di offrire una vasta gamma di
opzioni in termini di colori, sfumature, opacità e lavorazioni
4. Durabilità e funzionalità: grazie
all’l'utilizzo di un mix testato di vernici organiche e inorganiche e l’atten-
ta selezione dei fornitori nella filiera controllata di Marcegaglia assicurano la massima qualità delle materie prime
utilizzate e garantiscono la durata delle immagini stampate su superfici esterne e interne.
I SETTORI DI APPLICAZIONE DI CROMATICA IN DETTAGLIO
Fig.1 - Facciata di edificio effetto edera realizzata con la tecnologia Edifici Residenziali e Commerciali
strutture come centri sportivi, centri
Steel trova un'ampia gamma di appli-
e uffici. Inoltre, è idoneo per l'applica-
Il sistema di rivestimento Marcegaglia cazioni in edifici residenziali e com-
merciali. Si può utilizzare su facciate ventilate e pareti esterne di diverse
La Metallurgia Italiana - January 2024
congressi, centri commerciali, palazzi zione su tetti di magazzini.
Progettisti, architetti e designer possono contare sulla durabilità della ver-
nice, che viene garantita sia all’interno
che all’esterno. Un ulteriore beneficio
è la capacità di replicare lo stesso design su diversi edifici appartenenti alla stessa azienda o marchio, assicurando così una coerenza visuale.
pagina 87
AIM's companies - Le aziende di AIM
LE AZIENDE DI AIM Residenze Private
Nell'ambito residenziale, le applicazio-
ni spaziano dalle pareti esterne delle case ai portoni dei garage, dalle tettoie e verande ai mobili da giardino.
I proprietari possono godere di un ampio margine di creatività nel definire
l'aspetto della loro proprietà nonché di un prodotto duraturo nel tempo. Infrastrutture
Il prodotto è applicabile a una varietà di infrastrutture, tra cui stazioni ferroviarie e aeroporti, strade, ponti e cantieri edili. Durabilità eccezionale, adattamento
alle specifiche esigenze del progetto e sostenibilità sono caratteristiche che rendono CROMATICA perfetta per questo settore di applicazione. Design Urbano
In termini di design urbano, CROMA-
TICA può essere utilizzata per l’arredo urbano di parchi gioco, segnaletica,
stazioni di ricarica per veicoli elettrici e panchine.
Gli spazi comuni possono acquisire
Retail Design
Negozi, distributori automatici personalizzati e banchi frigo promozionali acquistano carattere con CROMATICA.
Una caratteristica particolarmente utile
per le catene di negozi e per i franchising è la possibilità di replicare la stessa texture in più punti vendita. Le possibi-
lità di design e installazione sono quasi illimitate, offrendo un elevato grado di flessibilità.
Automotive e trasporti
CROMATICA permette di rivestire au-
tomobili e veicoli elettrici, camion e container, treni con un'alta personalizzazione resistente all’esterno e dal peso ridotto.
UNO SGUARDO PROIETTATO AL FUTURO
Se l’immaginazione è l’unico limite alla customizzazione offerta da CROMATI-
CA, il 2024 sarà l’anno in cui si vedrà la realizzazione un progetto tanto impo-
Nautica
In ambiente nautico, la tecnologia CROMATICA è ideale per gli interni di
yacht privati, navi da crociera e traghet-
nente quanto meraviglioso. La città è Milano e l'obiettivo è quello di garanti-
re ai passanti e ai turisti di poter godere della bellezza unica del Duomo. «Per
ti.
noi la sfida di raggiungere l’eccellenza
tore cruciale nell'industria nautica. Il
renti è un obiettivo costante» afferma
Il materiale utilizzato è leggero, un fat-
di categorie merceologiche tanto diffe-
design di alta qualità aggiunge un toc-
Salvatore Pisani «in futuro prevediamo
care lo stesso design su diverse navi e
ramento costante della nostra offerta
standardizzazione e scalabilità.
stiamo realizzando con importanti Enti
co di lusso, mentre la capacità di repli-
nuovi investimenti in ricerca e il miglio-
dimensioni offre vantaggi in termini di
forti anche dei progetti ambiziosi che e Aziende in tutto il mondo».
una rinnovata e duratura bellezza nel
rispetto delle crescenti esigenze di re-
sponsabilità ambientale nelle scelte di progettazione urbana. Design d'Interni
CROMATICA è la soluzione adatta per
il rivestimento di elettrodomestici da cucina, mobili, pareti divisorie e carte da parati in acciaio e metallo.
Il design "Made in Italy" è un importante fattore distintivo, rappresentando un
valore aggiunto in termini di estetica e qualità. Inoltre, le finiture possono essere personalizzate per ottenere effetti tattili specifici, migliorando l'esperienza sensoriale degli utenti.
La Metallurgia Italiana - Gennaio 2024
Fig.2 - (da sx) Salvatore Pisani, Andrea Brotini e Antonio Bonoli pagina 88
AIM's companies - Le aziende di AIM
LE AZIENDE DI AIM
«CROMATICA rappresenta il DNA di Marcegaglia». Così Salvatore
design, è una soluzione completa che soddisfa le esigenze tanto
Pisani, Marketing Director di CROMATICA, definisce questo proget-
degli architetti e dei progettisti quanto delle aziende costruttrici
to rivoluzionario nato in seno alla divisione Preverniciati del Gruppo.
perchè è altamente personalizzabile e sostenibile e progettato per
Lo abbiamo intervistato.
adattarsi a una vasta gamma di applicazioni senza compromettere la qualità o l'ambiente.
Come Cromatica incarna l'approccio "industriale ma sartoriale" di Marcegaglia?
Può spiegarci la sostenibilità di Cromatica?
R: CROMATICA è un prodotto che nasce dall'unione delle com-
R: Una delle caratteristiche più notevoli di CROMATICA è la sua
petenze industriali con la flessibilità dell'approccio tailor-made.
filiera produttiva estremamente corta e tracciabile. Il prodotto è
Con un team di ingegneri e tecnici esperti, in collaborazione con
sostenibile, resistente a condizioni ambientali estreme e progettato
istituzioni e università, abbiamo creato un prodotto che può essere
per durare 30 anni, riducendo così l'impact ambientale legato alla
personalizzato all’infinito in base alle esigenze del cliente.
sostituzione e alla manutenzione.
Cromatica è descritto come un prodotto "vincente". In che modo si differenzia dalla concorrenza? R: CROMATICA è vincente perché unisce tre fattori chiave: personalizzazione, sostenibilità e resistenza. Non è solo un prodotto di
Andrea Brotini, Sales Director di CROMATICA, ha le idee chiare sul potenziale di vendita di CROMATICA. «Siamo pronti a sfide enor-
mi» dichiara in questa intervista.
Come CROMATICA può influenzare il settore dell'urbanistica e dell'abbellimento degli ambienti esterni? R: CROMATICA ha un grande potenziale nel migliorare il panorama urbano. Immaginate facciate di edifici che non solo sono attraenti
Cos’è CROMATICA e come si distingue dai prodotti preverni-
ma che resistono anche agli agenti atmosferici, o a spazi pubblici
ciati tradizionali?
che mantengono la loro bellezza per anni. Tutto questo è realtà.
R: CROMATICA è un prodotto che va oltre i confini dei prodotti preverniciati tradizionali. Il nostro obiettivo è di estendere l'uso
Come pensate di distribuire CROMATICA? Avete piani per
del preverniciato a settori che finora non potevano beneficiare di
l'espansione globale?
questa tecnologia. Cromatica offre non solo una gamma di colori
R: Il piano di distribuzione di CROMATICA è ben definito. Iniziere-
e finiture esteticamente gradevoli, ma anche elevate prestazioni in
mo con il mercato italiano, per poi espanderci in Europa e successi-
termini di durabilità e resistenza.
vamente a livello globale. Siamo anche molto interessati ai mercati emergenti che non eravamo in grado di servire con la nostra
Qual è l'obiettivo principale di CROMATICA?
gamma di prodotti tradizionali.
R: Il core business di CROMATICA è indirizzato verso il mondo del design e dell'architettura. Vogliamo contribuire all'abbellimento sia di prodotti finiti che di ambienti. Ma non ci fermiamo qui: il nostro prodotto è versatile e applicabile in tantissimi settori, comprese le soluzioni ambientali sia interne che esterne.
La Metallurgia Italiana - January 2024
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AIM's companies - Le aziende di AIM
LE AZIENDE DI AIM «Nel variegato universo dei materiali da costruzione, pochi prodotti
modalità "coil to coil" ci permette di ridurre lo spreco di materiali e
riescono a fondere innovazione tecnologica, sostenibilità e possi-
energia, e la filiera produttiva corta e tracciabile contribuisce ulte-
bilità di personalizzazione come CROMATICA». Antonio Bonoli,
riormente a minimizzare l'impatto ambientale.
responsabile delle linee del coil coating di CROMATICA, svela la tecnologia sviluppata dal team R&D di Marcegaglia. Lo abbiamo
La quadricromia è una tecnologia spesso associata alla stampa.
intervistato.
Come si inserisce nel processo produttivo di Cromatica? R: La sezione del processo di stampa digitale è equipaggiata con la
L'impianto di CROMATICA è progettato per lavorare in modali-
tecnologia della quadricromia. Grazie ai quattro colori fondamen-
tà coil to coil. Potete spiegarci meglio questo concetto?
tali — ciano, magenta, giallo e nero — possiamo ottenere un'infinita
R: La modalità "coil to coil" ci permette di lavorare con efficienza e
gamma cromatica. Questo ci dà la libertà di personalizzare il prodot-
precisione. In pratica, per un coil delle massime dimensioni, pos-
to secondo le esigenze specifiche di ogni cliente, senza limiti pratici.
siamo avere uno sviluppo del nastro fino a dieci chilometri. Questo significa che possiamo produrre grandi quantità di materiale senza
Ci sono altri aspetti tecnologici di rilievo che contribuiscono
compromettere la qualità, e al contempo mantenere una filiera pro-
alla qualità finale del prodotto?
duttiva più corta e sostenibile.
R: Assolutamente, la sezione di stampa è dotata di un ultimo bridge che applica un prodotto trasparente al nastro. Questo non solo pro-
Con tanta enfasi sulla tecnologia avanzata, come mantenere
tegge il prodotto finito, ma ci consente anche di controllare l'opacità
l'equilibrio con la sostenibilità?
e la finitura superficiale. Questo dettaglio tecnologico è fondamen-
R: La sostenibilità è integrata nel nostro processo fin dall'inizio. La
tale per garantire che il prodotto sia tanto durevole quanto attraente.
Fig.3 - Coil personalizzato con pattern legno ad effetto tridimensionale TORNA ALL'INDICE >
La Metallurgia Italiana - Gennaio 2024
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4th Mediterranean Conference on Lecce . Italy . 17-19 April 2024
Heat Treatment and Surface Engineering
4th Mediterranean Conference on Heat Treatment and Surface Engineering
pm 5
International Conference on
Thermal Process Modeling and Simulation
LECCE . ITALY . 17-19 APRIL 2024 Organised by
Sponsored by
Media partners
AIM is pleased to announce the 5th International Conference on Thermal Process Modeling and Simulation (TPMS-5) and the 4th Mediterranean Conference on Heat Treatment and Surface Engineering (MCHTSE 2024). The two IFHTSE Conferences will be held together in Lecce - Italy, on 17-19 April 2024. The two conferences aim at providing a forum within which engineers, scientists, researchers and production managers can review and discuss fundamentals, new challenges, recent progress and emerging topics in the fields of advanced heat treatment and surface engineering technology.
Registrations are open on
www.aimnet.it/mc-tpm.htm AICHELIN YOUNG SPEAKERS AWARD The award will be given at these conferences for the best talk: - by a speaker under 35 years of age - on an issue of high scientific or commercial relevance - with implication for the industrial practice - in a clear and comprehensible fashion - accompanied by concise and plausible visualization - with poised and competent answers to any questions from the audience - at an IFHTSE Conference in Europe. The award is endowed with the sum of 1500 €. With the abstracts submission to the conference, please indicate your date of birth, and if you are eligible...
...take the chance!
Corso - VII edizione
CS2402
Igiene delle leghe da fonderia 17-18 APRILE 2024 | CEREGNANO (RO) - TMB SPA Nello sviluppo tecnico dei getti in lega leggera, e non solo nel settore automobilistico, si va affermando la tendenza di associare gruppi di particolari in un unico getto più grande e complesso, ottenuto anche con l’impiego di anime. Parallelamente, le prestazioni richieste ai getti aumentano in relazione ad applicazioni vieppiù gravose e alla riduzione degli spessori medi, derivante dalla necessità di alleggerimento. Inoltre, ai particolari colati vengono oggi richieste finiture “estetiche” anche per applicazioni “sotto cofano”. In questo scenario l’effetto dei difetti derivanti da una cattiva igiene della lega impiegata (con questa espressione intendiamo le attività volte a limitare la formazione e a rimuovere inclusioni, assorbimento di gas, ecc., oltre ai trattamenti per migliorare le caratteristiche delle leghe) diventa ancora più evidente che in passato. La risposta più convincente da parte delle fonderie operanti nel settore dei getti in lega leggera è, allora, la capacità di associare sempre meglio elevati livelli qualitativi e incremento delle prestazioni.
Organizzato dai Centro di Studio Metalli Leggeri e Pressocolata della
in collaborazione con
Coordinatore del Corso Giorgio Muneratti
Per poter rispondere a questa sfida, è indubbiamente necessaria una approfondita conoscenza del processo di fonderia, a partire dai trattamenti da effettuare sulla lega liquida. I Centri di Studio Metalli Leggeri e Pressocolata dell’Associazione Italiana di Metallurgia, con la settima edizione del Corso “Igiene delle leghe di alluminio da fonderia” intendono offrire, su questi aspetti, un mezzo di formazione ed aggiornamento adeguato ed efficace.
Segreteria organizzativa II Corso prevede infatti la presenza di docenti con esperienza scientifica e tecnica, in grado di proporre i vari argomenti con un taglio applicativo, focalizzato sulle esigenze e sulle problematiche delle fonderie. Inoltre, il luogo scelto per il corso porta a diretto contatto con il sistema produttivo delle leghe e dei getti, in una sede prestigiosa e ricca di tradizione, e pur sempre tra le maggiori a livello mondiale. Il Corso è rivolto ad un vasto uditorio, che comprende non solo i tecnici direttamente interessati alla produzione ma anche e soprattutto i progettisti e gli utilizzatori finali dei getti, affinché possano conoscere appieno i pregi e i limiti, sia dei materiali, sia delle tecnologie; tali conoscenze saranno preziose da un lato per migliorare e ottimizzare la progettazione, dall’altro per sapere quanto è lecito pretendere dai getti. L’articolazione del Corso è prevista su due giornate, secondo il programma di seguito riportato, che offre una indubbia opportunità di arricchimento tecnico e professionale a tutti i partecipanti.
Via F. Turati, 8 20121 Milano Tel. +39 0276397770 e-mail: spedizioni@aimnet.it www.aimnet.it
IL PROGRAMMA COMPLETO E TUTTE LE INFORMAZIONI RELATIVE ALLE ISCRIZIONI SONO DISPONIBILI SUL SITO
www.aimnet.it
Atti e notizie - AIM news
Eventi AIM / AIM events
CONVEGNI MCHTSE-4 & TPMS-5 - 4th Mediterranean Conference on Heat Treatment and Surface Engineering + 5th International Conference on Thermal Process Modeling and Simulation – Lecce, 17-19 aprile 2024 IFM 2024 - INTERNATIONAL FORGEMASTERS MEETING – Milano, 27-30 maggio 2024 ESOMAT 2024 - 12th European Symposium on Martensitic Transformations – Lecco, 26-30 agosto 2024 40° CONVEGNO NAZIONALE AIM – Napoli, 11-13 settembre 2024
International Meeting on CIRCULAR METALLURGY - Raw Materials, By-products & Recycling – Bergamo (Italy), 28-29 November 2024
CORSI E GIORNATE DI STUDIO Corso modulare CORROSIONE – 14-15-29 febbraio, 1-14-15 marzo 2024 Giornata di Studio SUPERLEGHE BASE NICHEL: Metallurgia, fabbricazione ed utilizzi del prodotto forgiato Milano, 22 febbraio 2024 Corso FORGIATORI – Brescia, 6-7 marzo, Mairano BS c/o Franchini Acciai, 13 marzo, Mantova c/o Belleli Energy CPE, 14 marzo 2024 Giornata di Studio EVOLUZIONE DEGLI ACCIAI NELLA STORIA DELL’AUTOMOBILE – Ferrara, 22 marzo 2024 Corso IGIENE DELLE LEGHE DA FONDERIA – Rovigo c/o TMB, 17-18 aprile 2024 Corso modulare TRATTAMENTI TERMICI – Milano, 8-9-15-16 maggio, Avigliana TO c/o Motivexlab, 22-23 maggio, Campogalliano MO c/o Tec Eurolab, 5-6 giugno 2024 Corso PROVE MECCANICHE - Miano, 12-13-19-20 giugno 2024 Giornata di Studio FUTURO SOSTENIBILE E COMPETITIVO DELLA METALLURGIA DELLE POLVERI – 13 giugno Corso MICROSCOPIA ELETTRONICA IN SCANSIONE - Milano, 19-20 giugno 2024 Corso RIVESTIMENTI – II MODULO: RIVESTIMENTI SPESSI – Milano, 25-26 giugno FaReTra (Fair Remote Training) - FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO A DISTANZA Modalità Asincrona (registrazioni) Giornata di Studio STATO DI SERVIZIO DEGLI IMPIANTI, CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLA METALLURGIA E AGLI ESAMI UTILIZZATI Giornata di Studio LA NORMATIVA: GLI ACCIAI E I TRATTAMENTI TERMICI NELL'INDUSTRIA AUTOMOTIVE Corso PROVE NON DISTRUTTIVE
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Per ulteriori informazioni rivolgersi alla Segreteria AIM, e-mail: info@aimnet.it, oppure visitare il sito internet www.aimnet.it
ECIC 2024 - 9TH EUROPEAN COKE AND IRONMAKING CONGRESS – Peschiera del Garda, 16-18 ottobre 2024
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Atti e notizie - AIM news
Giornata di Studio TRATTAMENTI SUPERFICIALI DELL’ALLUMINIO A SCOPO DECORATIVO E PROTETTIVO Corso Modulare METALLOGRAFIA – I MODULO, II MODULO “METALLI NON FERROSI” Corso modulare FONDERIA PER NON FONDITORI Corso DIFETTOLOGIA NEI GETTI PRESSOCOLATI: METALLIZZAZIONI Corso ADDITIVE METALLURGY
www.aimnet.it
Corso METALLURGIA PER NON METALLURGISTI Giornata di Studio PRESSOCOLATA DELLE LEGHE DI ZINCO Giornata di Studio LA SFIDA DELLA NEUTRALITÀ CARBONICA Corso modulare TRATTAMENTI TERMICI Corso modulare I REFRATTARI SIDERURGICI E LE LORO APPLICAZIONI Corso GLI ACCIAI INOSSIDABILI 11ª edizione Corso FAILURE ANALYSIS 11a edizione
L’elenco completo delle iniziative è disponibile sul sito: www.aimnet.it
(*) In caso non sia possibile svolgere la manifestazione in presenza, la stessa verrà erogata a distanza in modalità webinar
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Atti e notizie - AIM news
Comitati tecnici / Study groups CT ACCIAIERIA (A) CT FORGIATURA (F)
(riunione congiunta del 26 ottobre 2023) Consuntivo di attività svolte •
Rampinini riferisce sulla GdS “Nucleare: prospettive e criticità” (Milano, 12 ottobre 2023) con il CT Materiali per l’energia.
Manifestazioni in corso di organizzazione •
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Rampinini informa che è prevista una GdS per il 22 febbraio 2024 dal titolo “Superleghe base Nichel: metallurgia, fabbricazione ed utilizzi del prodotto forgiato” con interventi teorici e applicativi. I coordinatori sono Marten-Perolino, Ripamonti e Saleri, e la sede è il museo Leonardo da Vinci di Milano.
Rampinini ricorda anche l’International Forgemasters Meeting, organizzato dalla Segreteria AIM a Milano (NH Hotel di Assago) per i giorni 27-30 maggio 2024.
Il programma del Corso “Forgiatori”, in modalità itinerante, è quasi pronto e sarà distribuito a breve. Il corso si svolgerà a Brescia (6-7 marzo), Mairano (BS) (13 marzo), Mantova (14 marzo).
La GdS “Stesura specifiche tecniche dei materiali”, organizzata dal CT Forgiatura insieme al CT Materiali per l’energia, è prevista a Milano il 25 gennaio 2024.
Iniziative future •
Mapelli segnala che il prossimo corso itinerante del CT Acciaieria dovrebbe riguardare “Metallurgia secondaria e affinazione”: si comin-
•
Mapelli ricorda che è in programmazione una GdS sulla “Manutenzione per acciaieria e forgia” nel primo semestre 2024.
•
cerà la programmazione alla prossima riunione.
Rampinini suggerisce come tema per una prossima GdS le misure in campo nella forgia libera.
CT CONTROLLO E CARATTERIZZAZIONE PRODOTTI (CCP) (riunione del 13 dicembre 2023)
Notizie dal Comitato •
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Rinnovo cariche del CT CCP: Giantonio Toldo presiede la sua ultima riunione e i presenti lo ringraziano per il lavoro svolto. Per le nuove cariche si propongono e vengono accettati all’unanimità: Igor Giroletti per il ruolo di Presidente, Luca Bertolini per il ruolo di Vice- Presidente e Francesca Bisaglia per il ruolo di Segretario.
La Segreteria provvederà a cancellare dalla lista dei membri del Comitato Tecnico, coloro che non hanno dato riscontro alla lettera di sollecito di partecipazione.
Il Comitato approva e ufficializza i seguenti nuovi ingressi: Giuliano Casati (Oxford Instruments), Michele Sale (TEC Eurolab), Luigi Pisani (G.N.R. in sostituzione di Amedeo Cinosi dimissionario), Marialaura Tocci (Università degli Studi di Brescia in sostituzione di Marcello Gelfi dimissionario).
Manifestazioni in corso di organizzazione •
Corso “Prove meccaniche”: i coordinatori saranno Trentini e Bertolini; per sede è stata scelta Milano nelle date 12/13 giugno 2024 e
19/20 giugno 2024. Il corso si terrà in presenza con possibilità di partecipazione da remoto ed è organizzato in due moduli, base e avanzato, con la possibilità di partecipare anche ad uno solo dei due moduli. Si valuta il programma proposto da Trentini, già condiviso con un gruppo ristretto di partecipanti al comitato. È stata inserita nuovamente la Tavola Rotonda, tolta nell’ultima edizione perché difficile condurla da remoto. A fine corso base è prevista una visita ai Laboratori di Omeco, mentre a fine corso avanzato si organizzerà una seconda visita al altro laboratorio in via di definizione.
Iniziative future •
Corso “Controlli non distruttivi”: si decide di rivedere il corso con delle modifiche in modo da rinnovarlo, visto lo scarso successo delle ultime edizioni. I coordinatori saranno Trentini e Bertolini. Dal corso precedente vengono riprese le valutazioni e i suggerimenti emersi sulle tematiche da aggiungere. Si discute su possibili miglioramenti con introduzione di nuovi argomenti (tomografia, aspetto normati-
•
vo, esame visivo). I dettagli saranno definiti alla prossima riunione.
Nel 2024 il CT riproporrà una giornata sui casi pratici di Failure Analysis esaminati al SEM.
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Atti e notizie - AIM news •
Tra gli argomenti per nuove GdS si parla di idrogeno e prove meccaniche e di tensioni residue, da estendere a Raggi X (XRD, XRF, ten-
sioni residue, EDX, tomografia, radiografia, EBSD...)
CT METALLURGIA FISICA E SCIENZA DEI MATERIALI (MFM) (riunione del 05 dicembre 2023)
Manifestazioni in corso di organizzazione •
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Di Schino introduce la GdS “Materiali metallici per applicazioni aeronautiche ed aerospaziali” che si svolgerà a Terni il 31/01/2024. Il
programma è definito e tutte le presentazioni sono state confermate dai relatori. L’evento si terrà presso l’azienda “Fucine Umbre srl”, ma la sala ha una capienza limitata e sarà confermata sulla base del numero di iscrizioni.
“Corso di solidificazione”: i coordinatori Varone e Montanari aggiornano il CT sulla situazione e, al fine di evitare sovrapposizioni con altre iniziative, propongono di collocarlo nel mese di Novembre 2024.
Iniziative future •
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La Presidente Bassani informa il CT che l’azienda Brembo ha avanzato la disponibilità ad ospitare presso la sua sede la GdS “Orienta-
zioni cristallografiche nei materiali metallici” prevista nella primavera 2024. La bozza di programma è ad uno stadio avanzato con alcuni interventi già confermati.
Corso “Additive Metallurgy”: i coordinatori Casati, Vedani e Tuissi (insieme a Biffi) presentano i contenuti dell’iniziativa che privilegerà gli aspetti metallurgici dei materiali prodotti per additive manufacturing rispetto agli aspetti di processo, trattati approfonditamente in
altri eventi. Verranno inclusi anche interventi sul modelling, post-processing e finishing. Rispetto alle edizioni precedenti, per la nuova
edizione propongono di abbinare un workshop con presentazioni ad invito, Per una migliore organizzazione ed evitare sovrapposizioni con eventi che trattano argomenti simili l’evento sarà proposto nel 2025, distribuendolo su due mezze giornate o anche due giornate in • •
funzione dei dettagli organizzativi successivi.
Montanari ricorda che la scuola estiva COMET si terrà a Bertinoro dal 30/6/2024 al 2/7/2024. Il tema sarà l’Additive Manufacturing di ma-
teriali metallici, con la presentazione di casi studio su diversi tipi di leghe (Al, Ti, Ni). Il programma è pronto e verrà ufficializzato a breve.
Corso SEM: Bassani presenta la bozza di programma secondo uno schema innovativo rispetto alle scorse edizioni. La distribuzione sarà ancora in due giornate, ma presso un’unica sede (CNR di Milano), anziché due (Lecco e Milano). Inoltre, la parte di trattazione teorica
sarà alleggerita inserendo dei Virtual Lab in cui, da remoto, verranno presentati tutorials su preparazione campioni, utilizzo di diversi detectors, alta risoluzione, EBSD, etc. Rimarrà la parte di dimostrazioni dal vivo da parte degli espositori. Questa nuova versione è ancora in fase di rifinitura e la lista degli oratori rimane da confermare. Come settimana di svolgimento si ipotizza la terza settimana di giugno (settimana dal 17 al 21 giugno).
CT PRESSOCOLATA (P) (riunione del 13 dicembre 2023)
Consuntivo di attività svolte •
Pillola “Difetti: giunti freddi” (coordinatore Valente). La manifestazione si è svolta in presenza nella mattinata del 23 novembre 2023 con
una ventina di partecipanti provenienti da fonderie anche del centro e sud Italia. Le presentazioni sono state propedeutiche alla analisi e visione di un caso di studio. Non sono stati compilati questionari di gradimento.
Manifestazioni in corso di organizzazione •
Master “Progettazione Stampi” (coordinatori Timelli, Citterio, Garlet e Martina): il corso non è stato avviato a causa dell’insufficiente numero di iscritti. Bisogna ripensare alla modalità di comunicazione, soprattutto con i giovani, cercando di rendere più attraente la manifestazione. Per ora non viene ridefinita una data.
Iniziative future •
GdS “L’ecosostenibilità e le emissioni di CO2” in compartecipazione con il CT Metalli Leggeri: la manifestazione è prevista per la prima-
•
Corso “Igiene delle leghe dentali” (coordinatori Muneratti e Timelli), in compartecipazione con il CT Metalli Leggeri: la azienda ospitante
•
vera 2024, restano da definire i coordinatori e la possibilità di aggiungere presentazioni da parte del CT pressocolata. TBM ha dato disponibilità. Ulteriori dettagli e la locandina saranno forniti in seguito dai coordinatori.
Parona propone di analizzare la possibilità di riproporre la GdS “Foundry 4.0” e la GdS “Dallo stampo alla qualità del pressocolato”, ovviamente aggiornando argomenti e casi di studio. Se ne discuterà alla prossima riunione.
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CT AMBIENTE E SICUREZZA (AS) (riunione ibrida del 14 dicembre 2023)
Notizie dal Comitato •
Il CT accoglie due nuovi membri: Filippo Cirilli del RINA Consulting, in sostituzione del dimissionario Michele De Santis, e Valerio Leone di Vesuvius.
Consuntivo di attività svolte •
Sicurezza
Si discute degli esiti della giornata su forno elettrico e green steel: sia la tavola rotonda che la parte espositiva sono state ritenute
interessanti, ma bisogna trovare modo per avere più riscontri e rendere più attuale il tema di discussione, magari coinvolgendo i clienti. Ulteriori approfondimenti nella prossima riunione quando saranno presenti i coordinatori della giornata.
Iniziative future •
• •
Sicurezza
La riunione si apre con una ampia discussione sull’individuazione del DL nelle organizzazioni complesse, analizzando una sentenza
della cassazione penale su “responsabilità DL apicale e DL sotto-ordinati. Al termine della discussione si decide di creare un gruppo di lavoro di cinque membri per valutare la possibilità di organizzare una GdS in merito a questa tematica.
Si valuta anche la possibilità di organizzare una mezza giornata nel convegno nazionale AIM di Napoli sul tema infortuni. Ambiente
Un comitato ristretto di quattro membri valuterà la possibilità di una manifestazione specifica per il green steel.
CT METALLURGIA DELLE POLVERI E TECNOLOGIE ADDITIVE (MP) (riunione del 12 dicembre 2023)
Iniziative future •
Si discute di possibili manifestazioni per il 2024 con focus su press & sinter e MIM. o
Una GdS dal titolo “Futuro sostenibile e competitivo della metallurgia delle polveri tradizionali”, nella prima metà di giugno 2024,
o
Una GdS su additive o HIP come post-processing dell’additive o come processo per compattazione. Si tratta di un argomento
o
Una GdS “Nuovi sviluppi dell’additive per il settore medicale (ortopedico e dentale)”, tematica su settore biomedicale, da ospitare
con 4-6 interventi al mattino seguiti da una visita ad impianti produttivi nel pomeriggio.
emerso dai questionari della GdS su “Post-processing dei componenti realizzati in additive”.
•
al Politecnico di Milano, con interventi di aziende, ospedali ed enti pubblici.
Per il 2025 si pensa ad una GdS sugli usi dell’additive nel settore moda e lusso Nichel free.
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Normativa / Standards Norme pubblicate e progetti in inchiesta (aggiornamento 31 dicembre 2023) Norme UNSIDER pubblicate da UNI nel mese di dicembre 2023 UNI EN ISO 19905-1:2023 Industrie del petrolio e del gas, compresa l'energia a basse emissioni di CO2 - Valutazione dei siti per il posizionamento di unità offshore - Parte 1: Piattaforme auto-sollevanti (Jack Up) UNI EN ISO 19901-8:2023 Industrie del petrolio e del gas, compresa l'energia a basse emissioni di CO2 - Strutture marine - Parte 8: indagini dei fondali marini UNI EN ISO 13703-3:2023 Industrie del petrolio e del gas, compresa l'energia a basse emissioni di CO2 - Sistemi di tubazioni sulle piattaforme marine e impianti a terra - Parte 3: Fabbricazione UNI EN ISO 13703-2:2023 Industrie del petrolio e del gas, compresa l'energia a basse emissioni di CO2 - Sistemi di tubazioni sulle piattaforme marine e impianti a terra - Parte 2: Materiali UNI EN ISO 15551:2023 Industrie del petrolio e del gas naturale Attrezzature di perforazione e di produzione - Sistemi di pompaggio elettrico sommergibili per sollevamento artificiale
Norme UNSIDER ritirate con sostituzione da UNI nel mese di dicembre 2023
UNI EN ISO 15551-1:2015 Industrie del petrolio e del gas naturale Attrezzature di perforazione e di produ-
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zione - Parte 1: Sistemi di pompaggio
test - Part 1: Test method (ISO 6508-
elettrico sommergibili per sollevamento
1:2023)
artificiale EN 10088-1:2023 UNI EN ISO 19901-8:2015
Stainless steels - Part 1: List of stainless
Industrie del petrolio e del gas naturale -
steels
Requisiti specifici per strutture offshore - Parte 8: Indagini dei fondali marini
EN 10088-3:2023 Stainless steels - Part 3: Technical
UNI EN ISO 19905-1:2016
delivery conditions for semi-finished
Industrie del petrolio e del gas naturale -
products, bars, rods, wire, sections and
Valutazione dei siti per il posizionamento
bright products of corrosion resistant
di unità offshore - Parte 1: Piattaforme
steels for general purposes
auto-sollevanti (Jack Up) EN 10264-3:2023
Norme UNSIDER pubblicate da CEN
Steel wire and wire products - Steel wire
e ISO nel mese di dicembre 2023
for ropes - Part 3: Round and shaped non
EN 253:2019+A1:2023
tions
alloyed steel wire for high duty applicaDistrict heating pipes - Bonded single pipe systems for directly buried hot water
EN 10305-3:2023
networks - Factory made pipe assembly
Steel tubes for precision applications -
of steel service pipe, polyurethane ther-
Technical delivery conditions - Part 3:
mal insulation and a casing of polyethy-
Welded cold sized tubes
lene ISO 6508-1:2023 EN 1561:2023
Metallic materials — Rockwell hardness
Founding - Grey cast irons
test — Part 1: Test method
EN 16079:2023
ISO 6508-2:2023
Founding - Compacted (vermicular)
Metallic materials — Rockwell hardness
graphite cast irons
test — Part 2: Verification and calibration of testing machines and indenters
EN ISO 6508-2:2023 Metallic materials - Rockwell hardness
ISO 6508-3:2023
test - Part 2: Verification and calibration
Metallic materials — Rockwell hardness
of testing machines and indenters (ISO
test — Part 3: Calibration of reference
6508-2:2023)
blocks
EN ISO 6508-3:2023
ISO 630-5:2023
Metallic materials - Rockwell hardness
Structural steels — Part 5: Technical
test - Part 3: Calibration of reference
delivery conditions for structural steels
blocks (ISO 6508-3:2023)
with improved atmospheric corrosion resistance
EN ISO 6508-1:2023 Metallic materials - Rockwell hardness pagina 98
Atti e notizie - AIM news
Progetti UNSIDER in inchiesta prEN
ISO/DIS 13628-1
e ISO/DIS – gennaio 2024
Oil and gas industries including low
prEN – progetti di norma europei
of subsea production systems — Part 1:
prEN ISO19901-5
tions
Petroleum and natural gas industries - Specific requirements for offshore structures - Part 3: Topsides structure (ISO/DIS 19901-3:2022)
carbon energy — Design and operation General requirements and recommenda-
Progetti UNSIDER al voto FprEN e ISO/FDIS – gennaio 2024
FprEN – progetti di norma europei
prEN ISO 20182 Refractory test-piece preparation - Gun-
FprEN ISO 10426-4
ning refractory panels by the pneuma-
Petroleum and natural gas industries -
tic-nozzle mixing type guns (ISO/DIS
Cements and materials for well cemen-
20182:2023)
ting - Part 4: Preparation and testing of foamed cement slurries at atmospheric
prEN 10284
pressure (ISO/FDIS 10426-4:2019)
Malleable cast iron fittings with compression ends for polyethylene (PE) piping
FprEN ISO 10113
systems
Metallic materials - Sheet and strip Determination of plastic strain ratio (ISO/
ISO/DIS – progetti di norma internazionali
ISO/DIS 14404-1
FDIS 10113:2019)
ISO/FDIS – progetti di norma internazionali
Calculation method of carbon dioxide emission intensity from iron and steel
ISO/FDIS 16132
production — Part 1: Steel plant with blast
Ductile iron pipes and fittings — Seal
furnace
coats for cement mortar linings
ISO/DIS 14404-2
ISO/FDIS 13702
Calculation method of carbon dioxide
Oil and gas industries — Control and miti-
emission intensity from iron and steel
gation of fires and explosions on offshore
production — Part 2: Steel plant with
production installations — Requirements
electric arc furnace (EAF)
and guidelines
ISO/DIS 14404-3
ISO/FDIS 6435
Calculation method of carbon dioxide
Stainless steel bars for the reinforcement
emission intensity from iron and steel
of concrete
production — Part 3: Steel plant with electric arc furnace (EAF) and coal-based
ISO/FDIS 4993
or gas-based direct reduction iron (DRI)
Steel and iron castings — Radiographic
facility
testing
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9th ECIC
2024
European Coke and Ironmaking Congress COAL, COKE, BIOCOAL, BIOCOKE, BIOCHAR AND IRON REDUCTION
Bardolino . Italy . 16-18 October 2024
9th ECIC European Coke and Ironmaking Congress Bardolino . Italy 16 - 18 October 2024
AIM is glad to announce the 9th European Coke and Ironmaking Congress (ECIC) to be held in Bardolino, Italy, on 16-18 October 2024. ECIC 2024 will focus on the newest technologies in coke making, sintering, pelletizing, pyrolizing the biomasses and ironmaking (blast furnaces, direct reduction and carbon-based smelting processes). The 2025 goal of carbon neutrality and the related intensive efforts of the steel industry will significantly affect the technologies for iron ore reduction. In this perspective, the shortage of iron ores matching the requirement for direct reduction by gas and for melting in electric arc furnace makes important proposal of new technologies and devices that can ensure the carbon neutrality even for the coal based routes. This Congress will focus on technologies that can achieve such a goal improving the efficiency of the existing process, applying the devices that avoid a net emission of green house gases and to point out new routes based on exploitation of biomasses whose net emission is intrinsically neutral.
SCOPE AND TOPICS The 9th ECIC will address both fundamental research work and evaluation and plant operational results and plant construction. The Congress will bring together a wide range of experts, coming from plant operation, plant suppliers, universities and research institutes, who share expertise in: • Cokemaking • Production of Biocoal/biochar • Industry 4.0 in ironmaking • Sintering, pelletising, briquette production • Direct reduction and Smelting reduction • Blast furnace ironmaking The event will provide a forum for best practise and state-of-the-art technology, new developments, new ideas and research results. CONGRESS CHAIRMEN Prof. Carlo Mapelli - Politecnico di Milano, Italy Prof. Johannes Schenk - Montanuniversität Leoben, Austria SUBMISSION OF PAPERS AND DEADLINE All paper proposals must be submitted online, at www.aimnet.it/ecic, by 29 February 2024. All abstracts will be refereed by the scientific international experts. In the case of too many submissions, abstracts of equal quality will be accepted on a first come, first serve basis. To submit an abstract, please proceed as follows: 1. Write your abstract (max. 300 words). 2. Submit your abstract online at: www.aimnet.it/ecic > Call for Papers section (please fill out all fields). 3. Papers must be submitted in English. ORGANIZING SECRETARIAT
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