3 minute read

Salvatore Brancati

Grandi novità a LE MADONIE e DONNAFUGATA

I DUE GIOIELLI IN PROVINCIA DI PALERMO E RAGUSA SONO STATI COINVOLTI IN COMPLESSE VICENDE GIUDIZIARIE. ENTRAMBI VENDUTI ALL’ASTA DI RECENTE, SI SPERA POSSANO PRESTO OSPITARE DI NUOVO I GOLFISTI SUI LORO CAMPI

Advertisement

di Salvatore Brancati

Nel corso di questa primavera il panorama golfistico siciliano ha offerto due piacevoli novità. E cioè la vendita dei gioielli rimasti senza padrone fino a poco tempo fa: il Donnafugata Golf Resort & SPA a Ragusa e le Madonie Golf Resort a Cefalù. Entrambi complessi turistici di grandissimo profilo, hanno avuto una triste sorte negli ultimi anni. Per diversi motivi, sono pervenuti a una vendita giudiziale, dopo un lungo e articolato iter contrattuale, soprattutto per le Madonie Golf Resort. Ma alla fine hanno visto siglati gli accordi per il cambio di proprietà e la conclusione di un lungo incubo giudiziario.

In particolare Le Madonie, dopo l’apertura del campo nel 2004 e il fallimento del 2012, era andato all’asta ben nove volte e solo quest’inverno aveva finalmente ricevuto un’offerta congrua. Dopo i dovuti adempimenti burocratici, è stata finalmente assegnata nel corso della primavera ed entrata in una nuova fase. Inutile dire che il periodo attuale non è assolutamente indicato per il rilancio turistico. Nonostante ciò le attività di pianificazione e management sembra non manchino, anche se ufficialmente non si hanno notizie confermate.

Le Madonie è un complesso che dista circa 15 minuti da Cefalù e mezz’ora da Palermo. È vicinissimo al mare e ha un percorso firmato da Luigi Rota Caremoli, un par 72 di 6.004 metri. Vi risiedono 3.000 ulivi e 2.000 aranci, sono stati realizzati cinque invasi artificiali, un hotel con 90 camere (mai aperto), SPA, centro congressi, ristoranti, bar, piscine, 32 villette, clubhouse, due campi da tennis e un oleificio. Insomma, non manca nulla per attivare una vera e propria meta turistico / golfistica, nonché una bella sede per tante gare nazionali e internazionali.

Buone notizie anche da Ragusa. Stavolta l’iter giudiziario è stato molto più breve e, sembra, con ottimi risultati. Il Donnafugata Golf Resort & SPA era chiuso dal novembre 2018 e alla fine ha trovato un nuovo proprietario, anche se ancora non si conosce il suo nome. Quello che sembra filtrare è che si tratti un consolidato fondo d’investimento. Molto probabilmente asiatico. Qualora tali voci siano in seguito confermate, ci troveremo di fronte la SC Lowy di Hong Kong.

QUI SOTTO, IL BELLISSIMO PANORAMA SU UNO DEI DUE PERCORSI DI DONNAFUGATA, CHIUSI A FINE 2018. NELLA FOTO IL 18 BUCHE FIRMATO DA GARY PLAYER. IN ALTO, IL PUTTING GREEN DE LE MADONIE, RESORT RIMASTO BLOCCATO DAL 2012. ALL’INTERNO UN ALBERGO A CINQUE STELLE CHE NON È MAI STATO APERTO AI TURISTI

Questo soggetto è approdato in Italia da pochi anni, ma già nel 2018 aveva preso il controllo del Credito di Romagna, per indirizzarsi con più decisione nel mercato delle proprietà immobiliari. Tra le principali operazioni si annovera quella relativa all’Acaya Golf Resort & SPA, il meraviglioso complesso salentino, oggetto di un virtuoso rilancio manageriale.

Chiunque si riveli in seguito, in ogni caso il nuovo proprietario ha acquistato in realtà una parte di tutto il complesso ragusano: solo quello che era all’asta. Si tratta di molti dei manufatti turistici (come le camere, la hal,l ecc…) e dei relativi mobili ed attrezzature.

Ma non di tutto. In realtà i campi e altri manufatti rimangono saldamente di proprietà della famiglia Arezzo, che “dovrebbe” cederli in affitto. Al di la delle specifiche dinamiche contrattuali tra questi due soggetti che troveranno sicuramente una soluzione, è certo che il complesso si trovi in ottimo stato di conservazione. Sia gli immobili, che i campi hanno goduto di una squadra di manutentori della curatela che ne ha preservato il decadimento.

Stiamo parlando di in totale di una reception da 2.123 metri quadrati, clubhouse da 1.843 metri quadrati, sala riunioni, 194 camere per 11.170 metri quadri, due campi da golf da 18 buche (uno dei quali firmato dal leggendario Gary Player e l’altro da Franco Piras), piscina esterna, quattro ristoranti ed una meravigliosa SPA. Il Resort non ha mai risentito di crisi turistica e anche nel 2018, in piena crisi societaria, ha fatturato oltre 8 milioni di euro. Per il 2019 le previsioni si presentavano più che incoraggianti, con tante prenotazioni e vendite già effettuate. Alla fine è stato aggiudicato per 19.427.732 euro. Si prevede non siano necessarie folli spese per riattivarlo e che stavolta sia veramente destinato a un futuro radioso e stabile nel mercato del lusso. Confidando naturalmente nel superamento della triste pandemia mondiale.

This article is from: