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HANDICAP WHS: il nuovo vantaggio di gioco

Il nuovo VANTAGGIO di GIOCO

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SECONDA PUNTATA DEDICATA AL FUTURO SISTEMA DI CALCOLO MONDIALE. L’HA SCRITTA PER NOI IL VICEPRESIDENTE VICARIO DELLA FEDERGOLF, GRANDE ESPERTO DEI SISTEMI DI HANDICAP A LIVELLO INTERNAZIONALE. ECCO COME SI EVOLVERÀ LA SITUAZIONE A PARTIRE DELLA FINE DEL 2020

«L’ Average System, utilizzato non solo negli USA ma anche in tutti i paesi collegati alla USGA, sarà alla base del nuovo World Handicap System. Contrariamente a quanto avvenuto nell’adozione delle nuove Regole del Golf, introdotte in tutto il mondo alla stessa data - per il nuovo sistema di calcolo del vantaggio di gioco è stato concesso alle singole Federazioni di scegliere il momento più opportuno tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2020. Per l’Italia il passaggio avverrà verso l’autunno »

di Antonio Bozzi

Un primo articolo sul nuovo WHS è stato pubblicato sul numero di Professione Golf di Autunno-Inverno 2019. In quella prima puntata abbiamo esaminato i sistemi handicap attualmente in vigore, chiarito la differenza sostanziale fra quelli detti “incrementali” (come l’EGA da noi attualmente in vigore e il sistema CONGU dei paesi britannici e di molti altri collegati al R&A), e gli “Average Systems”, basati cioè sulla media di un certo numero fra i più recenti risultati riportati da un giocatore.

Come abbiamo visto il sistema “average”, già alla base del Sistema USGA (United States Golf Association), utilizzato non solo negli USA ma anche in tutti i paesi collegati alla USGA, sarà anche alla base del nuovo World Handicap System. Abbiamo anche già accennato al fatto che - contrariamente a quanto avvenuto per l’adozione delle nuove Regole del Golf, introdotte in tutto il mondo alla stessa data - per il WHS è stato concesso alle singole Federazioni di scegliere il momento più opportuno, purché fra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2020 - tenendo conto non solo del calendario dell’attività agonistica e sportiva, ma anche della necessità di aggiornare il sistema informatico.

Non sorprende pertanto il fatto che sia la Federazione USA che la maggior parte delle federazioni che adottavano il sistema USGA siano passate già da gennaio 2020 al WHS, mentre le nazioni legate ai sistemi EGA e CONGU abbiano deciso di attendere. In Europa la Finlandia e i paesi scandinavi sono pronti a passare al nuovo sistema, non appena si riapriranno i percorsi dopo la sosta forzata. Anche Francia, Spagna e Portogallo sono pronti alla conversione, mentre i paesi britannici (Gran Bretagna e Irlanda) hanno annunciato che passeranno solo in novembre, al termine della stagione golfistica.

La nostra posizione è stata sempre quella che un cambiamento così sostanziale non avrebbe potuto avvenire che a inizio o fine anno - non certamente nel corso dell’attività di gare. Quando ci siamo resi conto che difficilmente ce l’avremmo fatta per l’inizio anno - tenuto anche conto che è cambiata la società che gestisce il server federale - la inevitabile decisione è stata di rimandare il passaggio a fine anno, quando cambieranno oltre alla Germania anche Austria e Svizzera, due paesi con noi confinanti dai quali riceviamo visitatori e dove i nostri golfisti si recano spesso a giocare.

Nell’articolo precedente abbiamo poi spiegato come il calcolo della “media dei migliori 8 risultati fra gli ultimi 20” non venga fatto sul risultato Stableford, bensì sullo “Score Differential” calcolato in base a un risultato che potremmo chiamare “Medal plafonato a doppio bogey netto”. A ogni buca registriamo il risultato lordo ottenuto, con il limite superiore - per ciascuna buca - dato dal “Doppio Bogey Netto” (Net Double Bogey) - che corrisponde al punteggio più basso che ci avrebbe dato zero punti Stableford.

 NET DOUBLE BOGEY = PAR della buca + 2colpi + Eventuali colpi di Hcp ricevuti a quella buca

Sullo score continueremo a registrare il risultato lordo ottenuto sapendo che se dovessimo registrare a una buca un risultato superiore a “Doppio Bogey netto” (o anche una X in gara Stableford ) ai fini Hcp il sistema registrerà un “Doppio Bogey netto”.

Dal risultato lordo così ottenuto, sot

traendo l‘handicap di gioco si ottiene un risultato netto plafonato. Dal punto di vista pratico non cambia nulla: un risultato di 36 punti Stableford corrisponderà a un “medal plafonato netto” uguale al par del campo; 37 punti corrisponderanno a 1 sotto par plafonato; 40 punti a 4 sotto il par e così via.

Come già abbiamo visto la scorsa volta, in un sistema “average” non possiamo fare la media di risultati Stableford: infatti è ben diverso, ad esempio, un punteggio di 38 punti ottenuti giocando con un hcp di 16 rispetto allo stesso punteggio ottenuto ad esempio con hcp 12 - ci sono ben 4 colpi di differenza! Nel primo caso il giocatore ha giocato 14 sopra par, nel secondo 10 sopra par. Il punteggio lordo plafonato indica il numero di colpi totali giocati e, sottraendo il par del campo, si ha l’indicazione del numero di colpi giocati più del par.

Facciamo qualche esempio: su un per-

corso par 72 ho un risultato (plafonato) di 88 colpi: 88-72 = 16. Ai fini hcp si terrà conto di questo risultato di 16 sopra il par

E ciò indipendentemente dal mio Hcp di gioco: se ho ottenuto quel risultato con un hcp di gioco di 16 avrei fatto 36 punti Stableford; se lo avessi ottenuto con un hcp di gioco di 20, avrei fatto 40 punti Stableford, se lo avessi ottenuto con hcp 12, ne avrei fatti solo 32.

Mentre un risultato lordo plafonato mi dà un’indicazione di quanti colpi ho giocato sopra (o sotto!) par - e posso pertanto fare la media fra vari risultati - un risultato Stableford non può essere alla base di un sistema “average”.

Nel nuovo sistema allora si registra che il giocatore ha riportato, in questo caso, un risultato lordo di 16 sopra par? Non esattamente, in quanto il risultato va riportato non al Par del campo bensì al CR ( Course rating ) del campo, e poi anche aggiustato per la Slope. Come ben sappiamo è ben diverso giocare in par lordo su un campo Par 72 con CR=70 piuttosto che su un Par 72 con CR =73: ci sono ben 3 colpi di differenza. Analogamente una cosa è ottenere un risultato sopra par su un campo con Slope=120, e una cosa ben diversa lo stesso risultato su un campo con Slope =140. Il risultato sopra par, corretto al CR e alla Slope del campo, viene chiamato “Score Differential “.

Come già visto nel precedente articolo,

le formule per calcolare lo Score Differential in una gara su 18 buche sono: a) Se i risultati sono riportati su base “Medal plafonata”: Score Differential= ((113/Slope) x Adjusted Gross Score -CR-PCC)

Dove ”Adjusted Gross Score” è il risultato lordo plafonato e PCC (Playing Course Conditions) è il nuovo nome di quello che prima chiamavamo CBA. b) Se i risultati sono riportati su base Stableford: Score Differential =(113/Slope) x[Par + Hcp di gioco - (punti Stableford-36)- CR-PCC]

Quanto sopra è sostanzialmente una ripetizione di quello che abbiamo già indicato nell’articolo precedente (“repetita juvant” dicevano i nostri antichi), ma ora dobbiamo fare un passo avanti e affrontare alcuni altri aspetti e precisamente: Come gestire l’handicap di un giocatore che non ha (ancora) 20 score Come gestire risultati eccezionali

e aumenti o diminuzioni eccessivi/e di Hcp PCC (Playing Conditions Calculation), il nuovo nome del CBA

 CALCOLO DELL’HANDICAP INDEX’ con meno di 20 risultati

Come ben sappiamo, l’Handicap Index (quello che attualmente chiamiamo EGA Hcp, o Handicap esatto) si ottiene facendo la media dei migliori 8 “Score Differentials” fra gli ultimi 20.

Ma quando un golfista inizia a giocare, oppure riprende dopo una lunga sosta e non ha alcuno score registrato come si può assegnare un Hcp? In base al nuovo sistema è sufficiente avere anche un solo risultato - ma in tal caso il sistema impone una riduzione di due colpi rispetto all’unico risultato registrato. La tabella seguente indica come determinare il numero di Score Differentials da utilizzare nel calcolo della media e di eventuali aggiustamenti (riduzioni) necessari. Le medie ottenute vanno ovviamente arrotondate al più vicino decimale.

Mi è stato chiesto perché si applica la riduzione quando i risultati sono numericamente pochi? La vera ragione non la conosco ma, come ben sappiamo - anche dal sistema EGA - un giocatore gioca il proprio handicap o meglio solo all’incirca il 40% delle volte (ed è per questo che nel calcolo della media si tiene conto dei migliori 8 risultati su 20 - cioè del 40% ) Il che vuol dire che un risultato è probabilmente peggiore del proprio handicap, della propria abilità di gioco.

Si è ritenuto quindi – anche per prudenza nei confronti degli altri giocatori, quando la base di valutazione è molto scarsa, di ridurre l’Handicap Index così calcolato.

 AUMENTI ECCESSIVI

DI HANDICAP

Il sistema prevede che non si possano avere eccessivi aumenti di handicap nel corso di un anno introducendo dei limiti, detti cap.

Innanzitutto è necessario introdurre il

concetto di “Low Handicap Index” cioè il più basso Handicap Index di un giocatore nell’arco degli ultimi 365 giorni, prima dell’ultimo score rientrato.

Detto per inciso, può anche capitare - fra il rientro di uno score e il rientro di quello

successivo - che il Low Handicap Index risalga a più di 365giorni prima, in quanto esso resta fisso fino al prossimo score giocato. Al prossimo score, riparte il calcolo dei 365 giorni.

Con questa premessa, ci sono due casi

nei quali può scattare il cap: 1) Soft Cap: il soft cap scatta quando il nuovo Hcp Index calcolato dopo il nuovo score rientrato risulta superiore di più di 3.0 colpi rispetto al Low Hcp Index. In tal caso la parte di aumento che supera i 3.0 colpi viene applicata solo al 50%. Esempio: se l’aumento calcolato risultasse di 4,2 superiore al LHI, l’aumento viene limitato a 3,6 ( 3 + 0,5x1,2) 2) Hard Cap: l’ hard cap scatta quando il nuovo Hcp index calcolato dopo il nuovo score rientrato, risulti, dopo l’applicazione del soft cap, superiore di più di 5,0 colpi al Low Handicap Index. Esempio; se l’aumento calcolato risultasse di 6,0 colpi superiore al LHI, l’aumento viene limitato, applicando il soft cap, a 3 + (0,5 x 3,0) = 3+ 1,5 =4,5; ma se l’ aumento fosse superiore a 7,0, ad esempio 7,4, applicando il soft cap si otterrebbe un aumento di 5,2 colpi; in questo caso scatta l’hard cap in quanto un index non può essere superiore al Low Handicap Index di più di 5,0 colpi.

Il Low Handicap Index viene stabilito solo dopo che un giocatore ha rientrato almeno 20 scores; una volta che

per un giocatore è stato individuato un LHI, questo rimane inalterato fino al rientro del prossimo score; a quel punto riparte il calcolo dei 365 giorni e il LHI può rimanere invariato oppure cambiare. Nel caso che un giocatore stia più di un anno senza rientrare score, al momento che rientrerà il prossimo score, questo (dopo essere stato sottomesso alla verifica del Soft o Hard cap in base al vecchio LHI) costituirà anche il nuovo LHI. Anche la procedura dei Cap ovviamente viene applicata solo dopo che un giocatore ha rientrato almeno 20 score validi; in caso contrario non avrebbe un LHI sul quale basare l’esame.

 SCORE ECCEZIONALI

Il sistema prevede, oltre che un metodo per plafonare eccessivi aumenti di Handicap Index anche il modo di gestire i cosiddetti Score Eccezionali, e precisamente

Se lo Score Differential rientrato è più basso dell’Handicap Index del giocatore

fra 7,0 e 9,9 colpi, si applica una ulteriore diminuzione di 1,0 colpi Se lo Score Differential rientrato è più basso dell’Handicap Index del giocatore di 10,0 colpi o più, si applica una ulteriore riduzione di 2.0 colpi

La riduzione viene applicata anche in presenza di un solo Score Eccezionale e, nel caso di più Score Eccezionali, tali riduzioni vengono applicate cumulativamente.

La riduzione di 1,0 o 2,0 colpi dovuta a uno score eccezionale viene applicata a tutti gli ultimi 20 score differentials registrati sulla Score Card del giocatore, per poter far si che l’impatto della riduzione rimanga sulla media dei migliori otto, ma il suo effetto rimarrà via via diluito man mano che verranno inseriti nuovi risultati.

Contrariamente a quanto avviene per gli eccessivi aumenti di handicap, con la procedura di Soft e Hard Cap, che come abbiamo visto entra in vigore solo dopo aver raggiunto i 20 scores, la procedura degli Score Eccezionali viene applicata anche quando un giocatore ha meno di 20 scores. Alcuni neofiti registrano sostanziali miglioramenti in tempi molto brevi.  PCC (PLAYING CONDITIONS CALCULATION) in sostituzione del vecchio CBA

Come ben sappiamo la valutazione del Rating di un percorso viene fatta tenendo conto delle condizioni normali, prevalenti in un campo durante la stagione di più intensa attività di gioco, ma la difficoltà del percorso può variare da un giorno all’altro (o alcune volte anche nel corso della stessa giornata) a causa delle condizioni generali del campo, del suo set-up, e/o delle condizioni atmosferiche. Ben sappiamo come cambia la difficoltà del campo se il rough è alto nei confronti di quando è ben tagliato, oppure come il campo “giochi” più lungo nei giorni di pioggia, quando la pallina atterrando si ferma ( e magari si infossa) invece che correre in avanti di qualche decina di metri come avviene nelle giornate di bel tempo; come cambia il gioco nei giorni di vento, e anche come varia la difficoltà di una buca a se-

conda della posizione della bandiera sul green. Ne consegue che i risultati ottenuti dai giocatori sono certamente influenzati dalle condizioni prevalenti durante il gioco rispetto alla condizioni “normali” alla base del calcolo del Course Rating.

Sia il Sistema EGA (con il calcolo del CBA) che il sistema CONGU (con il calcolo del CSS- Competition Standard Score – che variava in su o in giù lo SSS del percorso) già prevedevano un aggiustamento per tener conto delle condizioni di gioco del giorno, mentre nel sistema USGA

questo non era previsto. L’introduzione del PCC è una delle maggiori modifiche accettate dagli americani nella messa a punto del nuovo WHS.

Anche se concettualmente analoghi, PCC e CBA non sono però esattamente la stessa cosa: innanzitutto il CBA spostava, in su o in giù, le Zone Neutre (Buffer Zones) delle varie categorie di handicap, e nel calcolo si teneva conto della percentuale di giocatori (fino a 18,4 di EGA Hcp) che rientravano uno score in Zona Neutra o meglio: nel WHS le Zone Neutre non esistono più, quindi cambiano molte cose.

Come ben sappiamo, nel Sistema EGA avevamo bloccato l’aggiunta della” virgola” per tutti i giocatori con EGA Hcp da 18,5 in su; la maggior parte di questi giocatori pertanto giocava con un Hcp non in linea con la loro “abilità di gioco” e solo a fine anno, con la Annual Review, avveniva un aggiustamento dell’Hcp per tener conto - entro certi limiti - dei risultati conseguiti. Per questa ragione, gli score dei giocatori con EGA Hcp da 18,5 in su NON venivano considerati nel calcolo del CBA.

FUOCHI D’ARTIFICIO DAVANTI ALLA CLUBHOUSE DELL’OLD COURSE DI ST ANDREWS, LA RICONOSCIUTA “CASA DEL GOLF” MONDIALE. A POCHI PASSI, LA SEDE DEL ROYAL & ANCIENT, MASSIMA ORGANIZZAZIONE GOLFISTICA CON LA USGA AMERICANA. INSIEME HANNO MESSO A PUNTO IL SISTEMA UNIVERSALE PER IL CALCOLO DEL HANDICAP

Con il nuovo sistema, al contrario, non c’è più questo blocco a 18,5, e pertanto gli score di tutti i giocatori con Hcp Index fino a 36,0 verranno considerati nel calcolo del PCC. Inoltre il PCC potrà essere calcolato anche per le gare su 9 buche.

Da ultimo non essendoci più le Zone Neutre, non si terrà più conto della percentuale dei giocatori che rientrano risultati in Zona Neutra; vengono determinati – secondo complessi calcoli statistici - le “expected standard deviations” - cioè i limiti entro i quali gli score dovrebbero rimanere in condizioni normali di gioco, e in base alle percentuali dei giocatori che rientrano score al di sopra ( o al disotto) di questi limiti viene calcolato il PCC.

Il calcolo potrà portare a un valore del PCC di -1.0, di ZERO, di +1.0,+2.0 o +3.0

Come già prima, in linea di massima si calcolerà un solo PCC al giorno.

CONCLUSIONE

Non ci rimane ora che da spiegare come si calcolano ai fini Hcp i risultati su 9 buche e come si tiene conto dei risultati di score non completi.

In base alla normativa, uno score con meno di 9 buche giocate non può mai avere valore ai fini handicap: ricordiamo che una buca è considerata “giocata” se si è tirato almeno il primo colpo. Una buca può non essere finita, e - come ormai ben sappiamo - in tal caso lo score che viene registrato è il “Nett Double Bogey”, cioè il risultato più basso al quale corrispondono zero punti Stableford. Ma il primo colpo deve essere stato “tirato”

Ne consegue che per la validità di uno score su 9 buche, tutte le 9 buche devono essere giocate, mentre in base all’opzione da noi prescelta per la validità di uno score 18 buche è sufficiente che siano state giocate almeno 10 buche o più, ma non necessariamente tutte e 18.

NB: Aggiungiamo per completezza che un numero limitato di Federazioni ha scelto anche per la validità degli score su 18 buche l’opzione che tutte le buche siano state giocate.

SCORE SU 9 BUCHE

Come ben sappiamo, in base al sistema handicap EGA che utilizziamo attualmente, al risultato in punti Stableford registrato sulle 9 buche giocate, vengono aggiunti 18 punti Stableford – quindi per tutte le buche non giocate si registra un risultato equivalente a 9 “ par netti”. La Zona Neutra però viene ridotta di un colpo.

Con il nuovo sistema si sfrutta lo stesso concetto: lo score ottenuto sulle 9 buche viene trasformato in un equivalente “Score Differential” su 18 buche, aggiungendo 8 par netti +1 bogey netto, o - giocando Stableford - aggiungendo 17 colpi Stableford. Il “Nett Bogey” viene registrato alla prima buca non giocata. Se ragioniamo in punti Stableford aggiungiamo 17 punti e non 18, per compensare il fatto che con il precedente sistema la Zona neutra era ristretta di un colpo; ragionando in Medal, aggiungere 9 par netti equivale a 18 punti Stableford; aggiungendo 8 par netti e un bogey netto equivale a togliere un colpo Stableford, scendendo a 17. In altre parole, il calcolo riporta tutto esattamente a come si faceva nel vecchio sistema. Come già avviene oggi, le seconde 9 buche per riportare a 18 uno score di 9 buche sono sempre le stesse 9 buche che sono state giocate. Capita spesso che la difficoltà di 9 buche sia molto diversa da quella delle altre 9 – cioè che 9 buche abbiano un rating ben diverso da quello delle altre 9; il calcolo viene fatto come se si trattasse di un campo di 9 buche da giocare due volte. Ricordiamo però che per la validità di uno score su 9 buche tutte le buche devono essere state giocate.

Nell’articolo precedente abbiamo già visto, come vengono gestiti gli score per una gara su 18 buche, ma come detto più sopra, per la validità ai fini handicap di uno score su 18 buche nel nuovo sistema non è necessario giocare tutte le 18 buche, ma è sufficiente che ne siano state giocate almeno 10.

GESTIONE DI SCORE INCOMPLETI

La clausola che specifica che è sufficiente che siano state giocate anche solo 10 buche e non tutte le 18 buche ci permette fra l’altro la gestione dei cosiddetti NR.

Nelle nostre gare di Circolo capita che alcuni giocatori interrompano il gioco prima di avere concluso le 18 buche; se la ragione è valida (una emergenza, oppure il giocatore si è sentito male, ecc.) è previsto ovviamente il “Ritiro” – che deve essere

giustificato dal Comitato di Gara: in tal caso sullo score si indica RIT, e lo Score non ha validità ai fini handicap (questo caso è previsto ovviamente anche per le gare su 9 buche). Ma attualmente capita - purtroppo anche con una certa frequenza - che un giocatore decida, per ragioni non giustificate dal Comitato di gara, di non voler che il suo score abbia valore ai fini handicap e scriva pertanto NR. Questa prassi non sarà più possibile.

Ricordiamo che prendendo parte alla gara il giocatore si impegna fra l’altro a consegnare lo score; una eventuale indicazione di NR - con il nuovo sistema - vorrà solamente significare che il giocatore vuole ritirarsi dalla classifica della gara e il risultato ottenuto non verrà pubblicato sulla classifica, ma il suo score verrà tenuto valido ai fini handicap. Se il giocatore ha giocato tutte le buche, si terrà conto ovviamente dei risultati ottenuti in ciascuna di esse, ma se il giocatore non dovesse aver più giocato – dopo aver completato almeno 10 buche – lo score verrà integrato, per le buche non giocate, con lo stesso criterio utilizzato per portare a 18 buche gli score su 9 buche - aggiungendo cioè alla prima buca non giocata uno score equivalente a un “bogey netto” e uno score uguale a “par netto” per tutte le altre buche non giocate. Nel caso che le buche giocate siano 14 o più, si tralascia il “bogey netto” e si registrano tutti “par netti”. Nel caso di gara Stableford si aggiunge 1 punto alla prima buca non giocata e 2 punti a tutte le altre; sempre 2 punti se le buche giocate sono 14 o più.

Ricordiamo inoltre che nel prender parte a una gara il giocatore non solo si impegna a consegnare lo score, ma ci si aspetta anche che agisca con integrità, che cerchi a ogni buca di realizzare il miglior risultato possibile seguendo le “regole del golf”, e altresì che si impegni a seguire le “regole dell’Handicapping” evitando di utilizzarle o aggirarle allo scopo di ottenere un “unfair advantage”. Sacrosante parole, riportate nelle prime pagine del nuovo Sistema Handicap dove si parla appunto anche delle responsabilità del giocatore.

Nel caso che i Comitati Handicap di Circolo, dovessero notare che un giocatore utilizzi questo stratagemma per ottenere variazioni - in su o in giù - del proprio handicap, o che comunque abusi dell’uso degli NR, la Commissione Handicap Nazionale potrà intervenire, inserendo nella scheda Handicap dei “penalty scores” o nei casi più gravi anche arrivando alla sospensione dell’Handicap per un periodo più o meno lungo.

GARE SU 12 BUCHE?

Lo stesso criterio sopra descritto potrebbe portarci a rendere valide ai fini handicap anche gare su 12 buche – cosa questa che nel sistema EGA non era possibile in quanto la clausola che prevede la validità di uno score su 18 buche, anche quando se ne fossero giocate solo 10 o più, non

era prevista. Una decisione finale in tal senso non è ancora stata presa a livello WHS, ma la nostra Federazione – insieme ad altre Federazioni europee - è fra quelle che hanno richiesto una chiara posizione al riguardo. Nel caso che - come auspichiamo - tale possibilità verrà confermata, ovviamente ai fini gara sarà necessario completare le 12 buche previste e in base ai risultati ottenuti verrà stilata la classifica. Ai fini handicap - per le 6 buche non giocate - verranno aggiunti 1 “nett bogey “ 5 “nett par” (o 11 punti Stableford). Bisognerà mettere a punto anche il sistema informatico, in modo che - come già avviene per le gare su 9 buche - anche per le

eventuali gare su 12 buche il calcolo possa essere automatizzato. Ma dobbiamo fare attenzione ad alcuni dettagli: le 12 buche devono essere parte di un percorso ben definito di 18 buche; solo sul percorso di 18 buche è definito un rating - in base al quale si assegna l’handicap di gioco - e sono indicate le buche ove si ricevono i colpi di handicap.

Pertanto: a) Su un campo di 9 buche – andrà bene specificato quali saranno le tre buche che si giocheranno quali buche 10-11-12. Non necessariamente la 1, 2 e 3 perché potreb

bero portare lontano dalla clubhouse, e si potrebbe magari definirne altre buche. Cosa questa però che potrebbe complicare lo svolgimento della gara, in quanto i giocatori che giocano queste buche supplementari potrebbero intralciarsi con quelli che stanno finendo le prime 9 buche. Ogni Circolo dovrà pensarci bene! b) Sui campi a 18 buche valgono le stesse considerazioni. Un Circolo potrà definire che si giocheranno le prime 9 e poi diciamo magari 10, 11 e 18; oppure le seconde 9 e poi la 1, la 2 e la 9. Tutto dipende dal layout del campo. Ma anche qui bisognerà

pensarci a fondo. c) Sui campi di 12 buche (e in Italia ne abbiamo al momento tre o quattro) si potrà fare la gara giocando tutte le 12 buche - ma bisognerà ben stabilire quali sono le restanti 6 buche che dovranno essere ritenute a complemento delle 18 ai fini “rating”, del calcolo dei colpi ricevuti ecc.

In linea di massima quindi sembra che la cosa potrà essere possibile, ma andiamoci piano a cantar vittoria, e ogni circolo dovrà ben pensare a quali buche individuare a tal fine.

Con questo articolo abbiamo finito la presentazione del nuovo WHS. Ovviamente non abbiamo toccato ogni dettaglio, ma riteniamo di aver dato a tutti i golfisti una visione abbastanza completa del nuovo sistema. Per gli addetti ai lavori rimandiamo alle riunioni che verranno organizzate a tal fine nelle varie Zone. E fino a fine anno - quando entrerà in vigore il WHS - rimarrà valido l’attuale sistema EGA e a esso dovremo continuare ad attenerci!

DA SINISTRA, MIKE DAVIS E MARTIN SLUMBERS, CEO RISPETTIVAMENTE DELLA UNITED STATES GOLF ASSOCIATION E DEL ROYAL & ANCIENT, LE DUE PRINCIPALI ORGANIZZAZIONI GOLFISTICHE MONDIALI

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