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TURIMO IN PERICOLO Proposta di rilancio

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Salvatore Brancati

Salvatore Brancati

Turismo IN PERICOLO

ECCO LA RELAZIONE CHE ITALY GOLF & MORE HA PRESENTATO DI RECENTE ALLE REGIONI, CHE SI SONO IMPEGNATE A INOLTRARLA AL MINISTRO DARIO FRANCESCHINI. IN BALLO LA SOPRAVVIVENZA STESSA DI MOLTE STRUTTURE DEL NOSTRO GOLF

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L’ITALIA VISTA DAL CIELO, IN QUESTA SPLENDIDA IMMAGINE NOTTURNA DIFFUSA DALLA NASA

«In Italia esistono 234 impianti da golf con vocazione turistica e il valore del mercato del turismo golfistico è stato a fine 2019 di circa di 180-200 milioni di euro. Sono oltre 25 milioni i viaggi di golf in un anno e per questi spostamenti nel 2019 sono stati spesi quasi 40 miliardi di dollari »

NELLA FOTOGRAFIA QUI ACCANTO, LA BUCA 18 DEL RESORT LOMBARDO DI PALAZZO ARZAGA

di Maurizio de Vito Piscicelli

Dopo tanti anni di intenso lavoro la pandemia ha azzerato i numeri del turismo golfistico italiano. La consapevolezza di noi addetti ai lavori è che senza il supporto di risorse pubbliche questo settore non si risolleverà e rischiamo seriamente di arrivare alla Ryder Cup del 2022 senza una concreta e reale offerta turistico - golfistica nazionale. Il 17 marzo 2020 ho inviato alla Federazione Italiana Golf e all’Enit una proposta di rilancio del settore della quale qui di seguito trovate un estratto. Il 22 aprile 2020 le Regioni che fanno parte del progetto Italy Golf & More hanno esaminato questa proposta e l’hanno condivisa promettendo di inoltrarla quanto prima al Ministro Franceschini. Oltre alla crisi finanziaria dei campi da golf, in questione ci sono 6.000 posti di lavoro in grave pericolo. Aiutate il turismo golfistico italiano!

STATO DI CRISI DEL COMPARTO DEL TURISMO GOLFISTICO IN ITALIA Urgenti proposte di rilancio del settore

In Italia ci sono 234 impianti da golf con vocazione turistica e il valore del mercato del turismo golfistico in Italia a fine 2019 era circa di 180-200 milioni di euro. La presenza dei campi golf italiani è una grande fonte di entrate soprattutto per il territorio nel quale i campi insistono più che per i campi da golf stessi. Sono oltre 25 milioni i viaggi di golf in un anno e per questo tipo di spostamenti nel 2019 sono stati spesi quasi 40 miliardi di dollari, circa 35 miliardi di Euro!

In seguito all’emergenza corona virus l’attività dei 234 campi da golf italiani è al momento completamente azzerata dopo la totale cancellazione di tutte le prenotazioni straniere previste per il 2020. E questo fatto ha messo tutti i campi da golf in una situazione drammatica che, senza interventi di sostegno pubblici, porterà molti i campi alla chiusura e alla perdita di numerosi posti di lavoro.

Ospitare la Ryder Cup del 2022 senza poter contare su campi da golf turistici vanificherebbe lo sforzo economico fatto dal nostro Governo per permetterci di organizzare questa manifestazione.

Come già sperimentato in tanti anni di attività molto difficilmente il nostro Governo, le Regioni o l’Enit stanzieranno di propria iniziativa fondi o misure a favore di questo comparto, che viene comunemente etichettato come un settore legato a gente con grande disponibilità economica e che non ha quindi bisogno di aiuti di nessun tipo. In realtà i nostri

muovere in massa. Per avere un’importante visibilità le risorse da investire non potranno essere poche.

Piano di promozione e rilancio del settore del turismo golfistico italiano

La tradizionale ospitalità italiana, l’immagine positiva del nostro Paese da sempre leader nel mercato del turismo, un’offerta golfistica seria e professionale e la possibilità di accogliere i turisti - golfisti su percorsi di golf adatti alle loro esigenze e a differenza dell’offerta spagnola o portoghese, largamente disponibili, sono carte importanti da giocare e sulle quali contare per il rilancio del settore del turismo golfistico italiano

Lo scenario che prevediamo sarà molto competitivo. Oltre alle tradizionali offerte spagnole e portoghesi, nuovi attraenti proposte di altre nazioni quali Francia, Irlanda, Turchia, Cipro, Egitto, Grecia, Marocco, Scozia, Bulgaria e Tunisia

LE BUCHE CONCLUSIVE DEI PERCORSI DI CASTELFALFI (A SINISTRA) E DI UNO DEI DUE 18 BUCHE DI VERDURA, RIPRESO DALLLA TERRAZZA DEL RISTORANTE NELLA CLUBHOUSE

impianti rappresentano un’eccellenza del territorio, lo qualificano e attirano un turismo di fascia alta, che spende molto e soprattutto aiuta la destagionalizzazione di un’area, in quanto i viaggi di golf vengono organizzati in periodi di nostra bassa stagione.

Molti dei 234 percorsi non basano i propri bilanci sulle entrate provenienti dai Soci del Circolo ma contano unicamente sulle entrate provenienti dai golfisti stranieri. Nell’ultimo decennio tanti avevano scoperto l’Italia come una nuova destinazione golfistica internazionale.

I Circoli che lavorano nel turismo golfistico non hanno bisogno di aiuti diretti, aggrediranno il mercato non appena la situazione si sarà risolta. Tutte queste nazioni potranno contare su importanti investimenti che verranno pianificati dai locali Enti del Turismo e dalle Amministrazioni Locali, che da sempre destinano una quota del proprio budget annuale per il supporto alla promozione dei singoli operatori privati.

L’offerta golfistica italiana ha un grave problema di “brand awareness” in quanto la propria offerta in questo settore è stata storicamente comunicata con limitatissime risorse e quasi sempre negli stessi mercati di prossimità (Germania, Austria e Svizzera).

Nelle nazioni del Nord Europa e in Gran Bretagna i nostri campi da golf sono molto poco conosciuti a causa della scarsità della comunicazione negli ultimi 20 anni. Al di fuori dell’Europa l’attività di promozione e comunicazione della nostra offerta golfistica deve purtroppo ancora incominciare. In questo senso la Ryder Cup del 2022 e le recenti imprese del nostro Francesco Molinari hanno contribuito a inserire anche la nostra nazione nel grande scacchiere del turismo golfistico mondiale. Ma l’offerta golfistica italiana risulta ancora indefinita, non de

ma hanno disperata necessità di un importante Piano di promozione e rilancio del settore del turismo golfistico italiano, da lanciare sui mercati internazionali non appena l’emergenza sarà finita e i campi da golf potranno riaprire.

Questo Piano potrebbe essere gestito da Enit e dal gruppo Italy Golf & More con la supervisione tecnica della Federazione Italiana Golf. Non potrà essere inferiore a un valore di 5 milioni di euro, per poter garantire una reale ripresa ed efficacia al settore del turismo golfistico italiano. Occorre infatti ricordare bene che quando sarà finita questa emergenza l’intero settore del turismo si inizierà a clinata e misteriosissima per i tantissimi giocatori di golf al di fuori dell’Europa.

Se verranno stanziati gli investimenti corretti e se la comunicazione verrà declinata in maniera puntuale e professionale, l’offerta golf italiana ha tutte le carte in regola per risollevarsi da questo nefasto 2020. Possiamo diventare nel giro di pochi anni una riconosciuta, nuova e interessante destinazione golfistica internazionale, portando benessere e turismo in tutte le aree nelle quali i campi sono posizionati.

I PUNTI DI FORZA

I plus del piano di rilancio del settore del turismo golfistico italiano saranno i seguenti:  Organizzazione della Ryder Cup in Italia nel 2022 (o 2023, se dovesse essere rinviata quella in America del prossimo settembre)  Una promozione internazionale dei campi da golf italiani già avviata nel corso degli ultimi anni, grazie agli interventi di Enit, Italy Golf & More e dei vari singoli operatori presenti sul mercato internazionale del golf.  Collegamenti internazionali diretti con tutti i principali aeroporti del mondo.  Localizzazione dei campi da golf in tutto il territorio italiano, terra di grandi attrazioni di sicuro interesse per viaggiatori singoli e per famiglie e con grande appeal per i turisti di tutto il mondo.  Stagione lunga e possibilità di proporsi come destinazione turistico – golfistica invernale (destagionalizzazione)  Percorsi recentemente inaugurati e golf hotel situati nelle immediate prossimità dei campi da golf. I resort inoltre sono di altissimo livello e in possesso di tutte le caratteristiche fortemente richieste dai turisti – golfisti di fascia alta, medio – alta.  Esistenza di tanti percorsi da golf a 18 buche nelle vicinanze raggiungibili in giornata pernottando nello stesso albergo.  Un’offerta culturale di primissimo livello da proporre in abbinamento all’offerta golfistica.  La possibilità di legare la vacanza golfistica vera e propria alle differenti valenze turistiche italiane

 Potenzialità future di promozione sui mercati statunitensi e giapponesi  I magnifici contesti in cui sono inseriti i campi da golf e gli alberghi.

GLI OBIETTIVI

 Riposizionare i campi da golf italiani nella mappa del turismo golfistico internazionale comunicando una immagine di tranquillità e di normalità.  Far conoscere e rilanciare l’offerta italiana di campi da golf italiani sui mercati golfistici – turistici internazionali e posizionarla in termini di immagine per un target medio – alto.  Proporre in maniera continuativa le offerte golfistico - turistiche italiane per la primavera e l’estate del 2021  Comunicare l’idea dell’Italia e dei suoi campi da golf come una moderna integrazione di golf – cultura – enogastronomia – wellness - mare. In particolare dovranno essere comunicati e veicolati i vari pacchetti tematici che leghino l’offer

ta golfistica italiana alle varie eccellenze regionali.  Inoltre, sarà possibile realizzare pacchetti tematici diversificati per aree e tipicità.  Bisognerà dare particolare cura all’organizzazione e al servizio prestato, in modo da generare quell’importante “passaparola positivo” molto efficace nei mercati fortemente tematici quale è il golf, soprattutto nel periodo di rilancio. Facendo leva su questi aspetti, la campagna promozionale assumerà una maggiore efficacia.  Presentare, far conoscere e commercializzare l’immagine dei campi da golf italiani nei confronti dei professionisti della comunicazione e del golf e degli opinion maker esistenti all’interno dei singoli mercati.  Inserire la proposta golf in Italia all’interno dei cataloghi dei più importanti Operatori Turistici europei specializzati nel golf privilegiando quelli in possesso di una clientela di medio - alto livello.  Organizzare specifiche azioni di familiarizzazione nei confronti dei maggiori Tour Operator specializzati e verso i giornalisti delle principali testate golfistiche europee, privilegiando quelli in possesso di una clientela e di un target di medio - alto livello.  Intraprendere azioni spot economica

mente non impegnative sugli interessanti mercati americani e giapponese che raggruppano il 70% dei giocatori di golf (42 milioni di giocatori sui 60 milioni esistenti).L’Italia potrà essere divisa in tre macrozone (Nord, Centro e Sud / Isole) e per ognuna di esse verranno creati momenti promozionali legati a pacchetti. Ogni pacchetto prevederà i green fee settimanali, il soggiorno, tutte le attività tradizionali della settimana in zona (sagre, feste, fiere e quant’altro), le manifestazioni culturali, le attrazioni paesaggistiche e artistiche presenti tutto l’anno.

Ogni Regione dovrà selezionare uno o più Tour Operator regionali, con conoscenza del mercato golfistico internazionale e dei mercati esteri, che si occuperà della ricezione e gestione commerciale delle prenotazioni. I contatti con i Tour Operator internazionali saranno facilitati e promossi grazie alla presenza a fiere e Open internazionali o in altre manifestazioni comprese in questo progetto. Saranno valutate dirette collaborazioni con le Federazioni Golf dei paesi turisticamente interessanti, e con le relative associazioni di categorie. Particolare attenzione verrà dedicata alle forme promozionali legate a internet. Gli attori coinvolti in questo progetto saranno il Ministero per i beni e per le attività culturali e per il turismo, Enit, Federazione Italiana Golf, Italy Golf & More, le Regioni italiane, gli operatori locali (agenzie di incoming), i Tour Operator stranieri e infine ovviamente i campi da golf e le strutture ricettive legate al turismo golfistico. L’obiettivo a due anni sarà quello di riacquisire almeno i 500.000 green fee stranieri sui quali i campi da golf nazionali potevano contare prima dell’emergenza corona virus.

BUDGET COSTI PROMOZIONE PER IL TURISMO GOLFISTICO Progetto biennale 2021-2022

Una formulazione più precisa del preventivo potrà essere fatta in una fase più esecutiva del progetto ma, in linea generale, una prima stima dei costi può essere semplificata come segue: Costi partecipazione a fiere, Open e workshop 2021 e 2022 1,5 milioni di Euro Advertising sulle riviste specializzate internazionali 750.000 Euro Stampati e audiovisivi 250.000 Euro Utilizzo immagine Francesco Molinari 100.000 Euro Advertising TV 500.000 Euro Sito internet, social media e web marketing 500.000 Euro Co-marketing tour operator, azioni di ospitalità 500.000 Euro Fam trip giornalisti del settore, azioni di ospitalità 500.000 Euro Azioni di direct mailing 150.000 Euro Costi organizzativi 250.000 Euro

TOTALE COSTI PIANO DI RILANCIO DEL SETTORE 5 milioni di Euro

NELLA PAGINA ACCANTO, IL RESORT DI BORGO EGNAZIA, COLLEGATO AL PERCORSO DI SAN DOMENICO. QUI SOTTO, UN’ALTRA GRANDE STRUTTURA TURISTICA DI GOLF IN ITALIA, CHERVÒ SAN VIGILIO

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