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GIOCO IN CAMPO Regole e decisioni
AREA di partenza
Corrado Graglia Davide Maria Lantos LA REGOLA 6.2B COPRE TUTTI I CASI IN CUI LA PALLA DEBBA ESSERE GIOCATA DAI BATTITORI. LE NOVITÀ INTRODOTTE NEL GENNAIO 2019 SONO STATE NUMEROSE E ALCUNE HANNO LASCIATO ADDETTI AI LAVORI E GIOCATORI A BOCCA APERTA
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L’ area di partenza è una delle cinque zone definite del campo dove il golfista inizia a giocare la buca. Tutte le altre “posizioni di partenza”, compresi i tee - come per esempio quello delle signore o dei senior - sono considerate area generale, quindi alla stessa stregua di un fairway o del rough.
Ciò significa che se dovessi fare un colpo e la mia palla finisse sul tee delle signore, non applico le regole dell’area di partenza ma le stesse che utilizzerei se fossi in fairway… Ma devo comunque pagare da bere!
Il golfista deve iniziare la buca giocando una palla dell’area di partenza; il disegno nella pagina accanto illustra chiaramente cosa significhi. Una palla è considerata all’interno dell’area di partenza quando la tocca o si trova al di sopra.
Se durante una gara stroke play (quindi medal o Stableford) si dovesse giocare il teeshot fuori da questa zona, il colpo non conta e, oltre a incorrere in due colpi di penalità, si deve correggere l’errore giocando una palla da dentro l’area di
partenza. Perché? Si tratta di un buon esercizio da fare, anche per capire bene lo “spirito” con cui le regole sono scritte, incrociando definizioni e regole.
La definizione di “palla in gioco” stabilisce, tra le altre cose, che una palla è considerata tale quando il colpo viene effettuato dall’interno dell’area di partenza. Quindi, se un golfista dovesse farlo dal di fuori di tale zona, sostanzialmente non l’avrebbe mai messa in gioco.
Per questo il colpo non conta, si incorre nella penalità per infrazione alla regola ma l’errore deve essere corretto, mettendo in gioco una palla dall’interno dell’area di partenza, altrimenti si potrebbe anche essere squalificati.
In match-play è un po’ diverso. Vi è sempre l’obbligo di effettuare il primo colpo dall’area di partenza, ma se si dovesse giocarlo da fuori, l’avversario è una sorta di “giudice” nel decidere se accettare il risultato di quel colpo – allorché la palla è in gioco – oppure richiedere di annullarlo, senza penalità, e rieffettuare questo dall’interno della zona corretta.
BROOKS KOEPKA SPAZZA CON IL SUO DRIVER LA PALLINA DAL TEE NELL’AREA DI PARTENZA, IN UNA GARA DEL PGA TOUR
Se l’avversario chiede al giocatore di annullare il colpo, questi non può rifiutarsi di procedere rigiocando una seconda palla.
Quando il giocatore inizia una buca, la palla può essere posizionata direttamente sul terreno, oppure può anche essere supportata da un “tee” (che deve essere conforme alle regole dell’equipaggiamento) o anche da un mucchietto di terra.
Vi sono anche situazioni in cui il giocatore sceglie oppure deve rigiocare dall’area di partenza (per esempio procedendo secondo la regola di “colpo e distanza”). La palla deve essere sempre giocata all’interno dell’area e, analogamente al primo colpo, può essere giocata da un tee posto dentro o sopra il terreno o dal terreno stesso. Il “terreno” include sabbia o altri materiali naturali sistemati per posare sopra la palla o il tee.
Prima di eseguire un colpo dall’area di partenza, il giocatore può fare delle azioni, non concesse nelle altre parti del campo, come per esempio: ucreare una depressione con il bastone o il piede (Laura Davies è famosa per non utilizzare un tee, ma creare una “montagnetta” colpendo il terreno col bastone); urimuovere rugiada, brina e acqua dalla superficie; urimuovere o schiacciare sabbia e terreno dalla superficie; umuovere, piegare o rompere erba o altri oggetti naturali attaccati e vegetanti nel terreno.
Il comma (5) della regola 6.2b spiega che la palla non è in gioco fino a quando il colpo non viene eseguito, a prescindere che questa sia supportata o che sia sul terreno. E questo è vero sia quando si inizia la buca sia quando si gioca nuovamente dall’area di partenza secondo una regola (per esempio la palla provvisoria oppure il terzo colpo dopo aver perso la palla fuori limite).
Altro passaggio importante e sicuramente particolare è ciò che può avvenire quando la palla in gioco si trova sull’area di partenza dopo un colpo (per esempio per aver colpito un albero che ha rimandato la palla indietro, oppure dopo aver mancato la palla con un air-shot).
La regola prevede la possibilità per il giocatore di alzare o muovere la palla oppure di giocare la palla originale o un’altra palla, come si trova o da qualsiasi parte all’interno dell’area di partenza, tutto ciò senza alcuna penalità.
Insomma, sull’area di partenza ci troviamo in una specie di “zona protetta” per il gioco della palla. Riceviamo molte domande da parte di giocatori e colleghi con richieste di chiarimento, in quanto si tende a pensare che le aree del campo abbiano tra loro parti in comune riguardo le procedure operative.
Non è così e il giocatore attento potrà utilizzare la regola 6.2b per rendere il suo gioco più semplice in questa particolare zona del campo.
GOLF IN SICUREZZA
IL COVID-19 STA INFLUENZANDO ANCHE LE NORME DI COMPORTAMENTO DURANTE IL GIOCO. IL ROYAL & ANCIENT SUGGERISCE ALCUNE LINEE GUIDA PER CONTINUARE L’ATTIVITÀ MINIMIZZANDO I RISCHI DI CONTATTO
Quanto stiamo vivendo in questi giorni è qualcosa di assolutamente inusuale e, chi ha l’età per ricordarlo, sostiene sia paragonabile a ciò che accadde nel mondo tra il 1939 e il 1945. Siamo convinti che non appena possibile si tornerà a giocare le gare di golf ma sarà necessario, almeno per un primo periodo, mantenere alcune accortezze per garantire la sicurezza dei giocatori.
Il Royal & Ancient, a seguito di numerose richieste pervenute nella regione del Fife, dove si trova St Andrews, ha provveduto a stilare alcune linee guida temporanee per la gestione delle gare che ogni comitato di gara, o Commissione Sportiva, può decidere d’introdurre.
Prima di procedere vogliamo precisare che quanto spiegheremo è solo a titolo “informativo” e, per essere messo in pratica, necessita dell’approvazione della Federazione Italiana Golf, sia per l’applicazione delle regole del golf sia per il sistema di handicap in vigore. Ribadiamo che si tratta quindi di una possibilità molto teorica scrivendo regole locali specifiche temporanee. Interessante che, anche in questo caso, l’ultima volta che l’R&A si è trovato a dover redigere delle regole speciali fu proprio durante la Seconda Guerra Mondiale.
GESTIONE DEI PUNTEGGI NELLE GARE (REGOLA 3.3B)
Gli score, come previsto dalla regola, possono essere in formato cartaceo, ma è consentito anche il formato elettronico. Per evitare troppi contatti nello scambio dello score tra i giocatori, i Comitati possono scegliere di consentire metodi di punteggio nel gioco che non sono strettamente conformi alla Regola 3.3b (Registrare il punteggio in stroke play), o non rispettare i normali metodi utilizzati sempre secondo la stessa Regola.
Vediamo alcuni esempi:
u i giocatori possono inserire i propri punteggi delle buche sullo score (non è necessario che lo faccia un marcatore);
unon è necessario disporre di un marcatore che certifichi fisicamente i punteggi delle buche del giocatore, ma dovrebbe aver luogo una qualche forma di “certificazione verbale”.
unon è necessario restituire fisicamente lo score al comitato purché il comitato possa accettare i punteggi in un altro modo.
ASTA DELLA BANDIERA
I comitati possono scegliere di adottare le seguenti linee guida: urichiedere che i giocatori lascino sempre la bandiera nella buca. Spetta al comitato decidere se stabilire questa politica mediante un codice di condotta o una regola locale e se prevede una penalità, secondo il codice di condotta o un’infrazione della Regola locale. u non avere affatto l’asta della bandiera nella buca.
BUCA
La definizione di “buca” rimane in essere e non sono consentite modifiche (sappiamo che i golfisti avrebbero gradito una buca più grande, magari con un po’ di pendenza verso di essa, ma questo non è possibile).
Ma se un comitato dovesse decidere di non seguire i requisiti della definizione e quindi attivarsi per avere la buca di 20 cm anziché dei canonici 10,8, o di adottare altre linee guida sulla definizione di “palla imbucata”, per minimizzare o eliminare contatti fisici nel raccoglierla dalla buca, occorre valutare attentamente se tali punteggi siano accettabili ai fini dell’handicap.
BUNKER
È possibile che una commissione sportiva o la direzione del club abbia rimosso tutti i rastrelli dal campo oppure abbia espressamente proibito ai giocatori di toccare i rastrelli.
In tal caso si può accettare che i bunker non debbano per forza essere livellati, indipendentemente dalla presenza o meno dei rastrelli.
In tali circostanze al comitato di gara non è consigliato apportare modifiche alle regole del golf mentre ai giocatori è richiesto di livellare i bunker usando i piedi o un bastone, per ovvie ragioni di rispetto nei confronti degli altri giocatori e del campo.
Se, a causa dell’assenza di rastrelli, il comitato decidesse di introdurre una regola locale relativa ai bunker - per esempio come previsto nella definizione di “bunker” che permette al comitato di definire gli stessi bunker come “area generale”, perdendo il loro status originale - il comitato dovrebbe assicurarsi con il comitato handicap FIG sul fatto che i punteggi ottenuti a seguito dell’applicazione di tale regola locale siano accettabili ai fini dell’handicap.
CONCLUSIONI
Speriamo di essere stati chiari sul fatto che in un momento così particolare della nostra storia, le regole si sono dovute adattare, proponendo una variante. Come accennato all’inizio, un comitato non è obbligato a introdurre tali linee e soprattutto devono essere rispettate tutte le normative e le decisioni del Governo italiano, che hanno ovviamente la priorità.
Confidiamo sul fatto di non creare confusione ma di destare il vostro interesse. Riteniamo infatti importante portare a conoscenza degli appassionati che seguono la nostra rubrica la continua necessità di aggiornamento delle regole, per far fronte a ogni esigenza operativa nell’interesse di sviluppo e divulgazione moderni del gioco del golf.