Il Patrizino - il Giornale della Sede Patrizi

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IL PATRIZINO

APRILE 2022

Il giornalino della scuola

LA STORIA DELLA SCUOLA Dalla nascita di Ugo Patrizi al nostro Istituto

CHIEDILO A MAURINO Tutti i segreti per coltivare la cultura

INTERVISTA AI RAGAZZI DELL'ERASMUS Cosa significa andare all'estero così presto



contenuti 3

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DAL PATRIZINO

LA MIA GIORNATA A SCUOLA

IL MARCHESE PATRIZI E LA SCUOLA

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CHIEDILO A MAURINO

INTERVISTA A ALESSIO CELESCHI

INTERVISTA AI RAGAZZI DELL'ERASMUS

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GIORNATE DI PRIMAVERA DEL FAI

CRUCIPROF


dal patrizino

Il progetto di realizzare un giornalino della nostra scuola nasce durante l’anno scolastico in corso perché i nostri insegnanti si sono accorti che, dopo i due difficili anni trascorsi in DAD e rinunciando a molte occasioni di svago e socialità, noi ragazzi avevamo bisogno di incanalare le nostre energie in un progetto concreto. Per questo motivo è stata convocata la prima riunione di redazione de “Il Patrizino”, il giornale ufficiale della nostra scuola, attraverso il quale alunni, genitori, insegnanti e tutta la comunità scolastica e non, potranno essere informati sulle attività, i personaggi e la storia della scuola. Come studenti, ma sopratutto nel ruolo di giornalisti, abbiamo scelto degli argomenti che speriamo vi possano interessare ed accendere la curiosità di conoscere meglio la nostra scuola. Vi auguriamo una piacevole lettura! La redazione del Patrizino

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LA MIA GIORNATA A SCUOLA Testo di

EL FADLI MARWA EL FADLI SAFAA

Noi siamo Safaa e Marwa e frequentiamo la classe 2AT dell’Istituto Patrizi, indirizzo tecnico. Vogliamo raccontarvi un po’ della nostra scuola per illustrarvi le principali attività che quotidianamente fanno parte del nostro percorso scolastico.

La scuola inizia tutti i giorni alle 8:10 e termina alle 13:30, ma in alcuni giorni gli orari sono diversi. Il lunedì ad esempio si esce alle 15:30 e pranziamo a scuola, insieme ai compagni e agli insegnanti, questo orario prolungato lo facciamo per avere il sabato libero. Il mercoledì usciamo alle 14:30 ma solo le classi seconde del tecnico lo fanno. Ci piacciono molto le attività fuori dell’aula, per esempio a scienze applicate si va in serra, a

"Cosa siamo venute a fare qui? Imparare la bellezza della nostra terra."

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chimica e fisica si va in laboratorio. Ogni tanto andiamo al frutteto con qualche prof, oppure nell’aula verde sotto i gazebo che sono montati nel grande giardino. Di solito a ginnastica si va al palazzetto con il pullman e questa cosa ci piace molto perché abbiamo molto spazio e una palestra intera tutta per noi. A causa del covid dobbiamo rispettare alcune regole: andare alla macchinetta e al bagno uno alla volta, stare a ricreazione ognuno con la propria classe, indossare sempre la mascherina, rimanere nella propria zona a ricreazione e durante il pranzo. Ogni tanto la nostra classe partecipa ad alcuni progetti: per esempio un giorno abbiamo venduto le arance, il miele e la marmellata al banchetto della scuola ed il ricavato è stato donato alla ricerca contro il cancro. Questa attività ci è piaciuta perché siamo stati all’aria aperta.

"La scuola partecipa a tanti progetti che hanno un risvolto anche per la città"

Panchina dipinta per la giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne 5


IL MARCHESE PATRIZI E LA SCUOLA Giustolisi Cristiano Elmehdi Wahib

Un viaggio alla ricerca di una delle figure più influenti del panorama agricolo altotiberino di fine Ottocento a cui è stata intitolata la nostra scuola 6


Il Marchese Patrizi Il marchese Ugo Patrizi nasce il 13 marzo 1865. Laureato, a 27 anni insegnava italiano nella Scuola Tecnica tifernate. Risale a quell’epoca un suo lavoro edito per i tipi di Scipione Lapi: Il lavoro e la civiltà. V giugno MDCCCLXXXVII. Nel 1892 il Comune lo nominò insegnante di italiano storia e geografia al ginnasio e direttore dello stesso. Intanto era pure iniziata la vita pubblica di Patrizi. Eletto in consiglio comunale nel 1890, fu per qualche mese assessore nella giunta del sindaco Antonio Gnoni e membro della commissione municipale di vigilanza per la biblioteca. Prese subito molto a cuore l’economia locale, con particolare riguardo alle questioni agricole e ai problemi delle comunicazioni e dell’isolamento della valle. Nel 1893 fu tra i principali promotori dell'Esposizione Agricola di Città di Castello; due anni dopo era già ai vertici del Comizio Agrario dell’Alta Valle del Tevere. Il periodico “L’Umbria Agricola. Giornale di economia rurale e delle industrie campestri” nel 1896 gli riconosceva competenza in merito alla cooperazione agricola e alle casse di prestito rurali.

Nel 1899, nell’assemblea dei soci della Cassa di Risparmio tifernate, fu "forbito" relatore della proposta di regolamento per prestiti a favore della piccola proprietà agraria. Nella stessa sede, due anni prima, Patrizi aveva perorato la causa dell’insediamento in città del Collegio-Convitto Serafini, chiedendo di sostenerlo finanziariamente. Nei primi anni ’90 del XIX secolo, si calcolava in L. 150.000 il valore approssimativo dei suoi beni stabili. Nel settembre del 1894 acquistò dai Pierleoni il palazzo nell’odierna piazza Raffaello Sanzio, tra la chiesa di San Francesco e l’attuale via Angeloni. Da Storia tifernate di Alvaro Tacchini

Nel 1893 fu tra i principali promotori dell'Esposizione Agricola di Città di Castello; due anni dopo era già ai vertici del Comizio Agrario dell’Alta Valle del Tevere. 7


La nostra scuola L’Istituto “U. Patrizi” è sorto nel lontano 1910 come Scuola di Agricoltura; nel 1942 venne annesso alla Scuola Tecnica Agraria e intitolato al marchese Patrizi; nel 1959 con decreto N° 1437 venne trasformato in Istituto Professionale per l’Agricoltura. Attualmente l’Istituto è una scuola moderna nelle strutture e attrezzature didattiche in quanto gran parte degli edifici scolastici è stata ammodernata grazie ai finanziamenti ottenuti con la legge 430/91. La scuola è dotata di supporti tecnici e didattici necessari al raggiungimento degli obiettivi formativi propri dell’istruzione professionale agraria: laboratorio di chimica e di micropropagazione, laboratorio linguistico, scientifico-tecnologico, multimediale, topografico, laboratorio informatica, meteorologico, e di meccanica agraria.

Nato nel 1910 come Scuola di Agricoltura, oggi è una scuola moderna nelle strutture e attrezzature didattiche. 8


L’Istituto è dotato inoltre di azienda agraria dove vengono coltivate specie erbacee ed arboree rappresentative della zona; una serra divisa in due parti: piante ornamentali e settore orto-floricolo e una piccola cantina dove gli alunni delle classi terze vinificano l’uva raccolta nel vigneto della Scuola. Dall’anno scolastico 2010-2011 è iniziata un nuovo progetto sperimentale di produzione della birra.

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Chiedilo a Maurino... Testo di GIUSTOLISI CRISTIANO ELMEHDI WAHIB

Siamo andati fuori in serra a cercare Mauro, uno degli assistenti tecnici della mostra scuola, per fargli qualche domanda. S: Che scuola hai frequentato? M: Mi sono diplomato qui all’Agraria. S: Da quanto tempo lavori in questa scuola? M: Io lavoro qua da ben 23 anni, dal 1998. S: Di che cosa ti occupi? M: Io sono responsabile dell'azienda agraria. I lavori con il trattore nei campi li gestisco io come anche della vigna. S: Cosa si pianta in questo periodo? M: Le patate. Ancora è presto per le piantine da ortaggi all'aperto per via delle gelate della mattina. In serra, dato che è un ambiente riscaldato, si può piantare quello che si vuole, in particolare ortaggi. In questo periodo abbiamo fatto la potatura della vigna e dei frutteti.

S: Quanti ettari di campo possiede la scuola? M: Un ettaro di orzo distico (utilizzato per far birra e malto), 4,5 ha di grano duro e 2 ha di medicaio. Il grano duro serve per ricavare la semola con cui si fa la pasta, mentre il grano tenero serve per produrre la farina adatta per fare biscotti, il pane e altri prodotti da forno. S: Quanto è cambiato il mondo dell'agricoltura? M: Tanto. Adesso una persona con i mezzi che ha a disposizione riesce a produrre molto. Si risparmia di manodopera che è molto difficile trovare, anche se le macchine agricole hanno un costo elevato. 10


Intervista a

ALESSIO

CELESCHI Ex studente della scuola Testo di GIUSTOLISI CRISTIANO

S: Con quanto sei uscito?

PAIARDINI CAMILLO

A: Sono uscito con 100, la

D'ALESSANDRO GABRIELE

preparazione dell'esame è stata un po' difficile a causa della dad.

S: Che lavoro fai? A: Da novembre a gennaio ho lavorato ad Agro Coop e ho fornito assistenze ad altre cooperative. Ora lavoro in "Ceramiche Noi" e svolgo vari compiti ma quello principale è la gestione del forno.

S: Quanto ci hai messo per trovare lavoro? A: Il primo lavoro l’ho trovato appena uscito da scuola, il secondo a febbraio.

S: Come ti sei trovato a scuola? A: Mi sono trovato bene

S: Se tornassi indietro sceglieresti di nuovo questa scuola? A: Se tornassi indietro rifarei questo Istituto per gli insegnanti che mi hanno trasmesso molte cose non solo di scuola.

S: Prof con cui ti sei trovato meglio, peggio? A: Non ci sono insegnati buoni o cattivi, ci sono insegnanti che mi hanno dato di più e altri di meno.

S: Come ti sei trovato con la classe?

A: Con la classe mi sono trovato bene, durante il covid abbiamo legato molto più.

S: Nell’ azienda ci sono tuoi coetanei oppure persone più anziane? A: Nella mia azienda ci sono persone più anziane e con più esperienza che ti formano.

S: Com'è organizzata la tua giornata lavorativa? A: Lavoro 8/9 ore al giorno, cambio turni ogni settimana: mattina, pomeriggio, notte. E ho una settimana di riposo al mese.

S: Cosa indossi per lavorare? A: Indosso tute termo regolatrici perchè i forni possono arrivare fino a 1200 gradi.

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SE TORNASSI INDIETRO RIFAREI QUESTO ISTITUTO PER GLI INSEGNANTI CHE MI HANNO TRASMESSO MOLTE COSE NON SOLO DI SCUOLA ALESSIO CELESCHI

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La Patrizina BIRRA RED ALE

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INTERVISTA AI RAGAZZI DELL'

ERASMUS

PIETRO MUTO E LEONARDO BERRETTONI (5GAT) CI RACCONTANO LA LORO ESPERIENZA NEI PAESI EUROPEI

TESTO DI EL FADLI SAFAA EL FADLI MARWA S: Dove siete stati?

S: Cosa hai imparato?

P: Berlino

P: Spostamento con mezzi

L: Maribor (slovenia)

L: Autonomia, interazione sociale

S: Com’è stata l’esperienza?

e potenziamento della lingua

P: Ottima ma l’azienda era molto

inglese

distante

S: Dove dormivate?

L: Ottima esperienza costruttiva

P: In un appartamento

S: In quale azienda lavoravi?

L: In un dormitorio per studenti

L: Fattoria turistica

S: Quale cibo vi è piaciuto di più?

S: Cosa facevi?

P: Hot dog

P: Pulizia delle stalle mangime

L: Bograc

P: Fattoria didattica

L: Setacciatura semi di tè, pulizia

S: Cosa facevate nel tempo libero?

dagli infestanti ed

P e L: Ballare, escursioni, museo e

imbottigliamento di olio di

visita ai monumenti

per gli animali

canapa e miele

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S: Vi siete mai persi? P: Si L: No

S: Dovevate rispettare orari? P: Si. In azienda dovevamo arrivare puntuali L: No. Avevamo la chiave per entrare in dormitorio quando volevamo

S: Ci torneresti? P: Si ma in un altro posto L: Si ma in un altro posto

S: La popolazione era accogliente? P: Non molto L: Si soprattutto le ragazze!!!

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PRESENTI ANCHE NOI ALLE GIORNATE DI PRIMAVERA DEL FAI Sabato 26 e domenica 27 marzo ci sono state le Giornate Fai di primavera che soprattutto per questa edizione 2022, festeggiano ben trenta primavere! Un’occasione speciale anche per i nostri studenti per sostenere questa iniziativa e dare il proprio contributo con le conoscenze acquisite. Ed ecco che, come apprendisti Ciceroni, alcuni studenti del nostro International Campus, della sede agraria Patrizi, hanno fatto da guide speciali ai tanti visitatori accorsi nelle due giornate, assieme ai "colleghi" del liceo Plinio.

Protagonisti dell’itinerario esterno nella suggestiva cornice del Castello Bufalini di San Giustino, i nostri studenti hanno illustrato il bel giardino all’italiana e le sue trasformazioni nel tempo, grazie alla formazione del FAI e dei nostri dicenti delle materie tecniche. Questo hanno detto dei nostri studenti: “spigliati, decisi, e... verdi come il giardino che con tanta freschezza hanno descritto “

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CRUCIPROF

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IL PATRIZINO è a cura di:

Alunni: D'alessandro Gabriele El Fadli Marwa El Fadli Safaa Giustolisi Cristiano Paiardini Camillo Taoutenna Nidal Wahib Elmehdi

Prof: Baldicchi Alessandro Bonatti Marco Mambrini Francesca Pelli Serena


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