CATALOGO NARRATIVA- POESIA SETTEMBRE 201 6 - APRILE 2018
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Donne che amano troppo Le storie di Bianca e Dafne Quando si dice quanto l’amore faccia volare in alto e toccare il cielo con un dito, nessuno dice che poi, la probabile caduta, faccia arrivare giù, nell’abisso. E ferisca. Lo sanno bene Bianca e Dafne, donne che hanno amato troppo e ora portano sulla loro pelle, e nelle loro anime, i graffi di un amore che non ce l’ha fatta e, accompagnato alle altre difficoltà della vita, le ha portate a scendere sempre di più nel baratro. Fin dove non c’è più luce e bisogna rimboccarsi le maniche per trovare la via d’uscita, una preda della depressione e di una difficile malattia, l’altra vittima dell’ossessione sul controllo del suo corpo e del cibo. Ma a volte è difficile salvarsi da soli, e loro affidano il loro canto di dolore ad Andrea, uno psicoterapeuta gentile e paziente che le ascolta parlare e prepararsi a spiccare il volo verso una nuova vita.
Ali di farfalla • Pag. 156 • € 13
«Quello che ti frega della felicità è che poi ti pianta in asso e ti fa sentire tutto il gelo della sua assenza»
dicono del libro
Nadia Boccacci si siede di fronte a noi, prende una penna e inizia a scrivere utilizzando il cuore, non la mano. Ci narra due storie che potrebbero essere le nostre, o quelle di una persona a noi cara, magari una nostra amica… Storie brevi ma intense, storie che non resteranno chiuse tra le pagine di “Ali di farfalla”, storie che ci toccheranno nel profondo. Roberto Baldini, Sololibri
> NADIA BOCCACCI Nadia Boccacci è nata a Colle di Val d’Elsa (Si) nel 1968. Laureata in Lingue e Letterature Straniere Moderne presso l’università di Firenze, insegna italiano e inglese in una scuola primaria. Ama interagire con i giovani e tiene incontri letterari e corsi di scrittura creativa nelle scuole secondarie. Ha pubblicato Uno sguardo perso nel vuoto (2011), In viaggio con te (2012), I colori che ho dentro (2013), Con Les Flâneurs Edizioni ha già pubblicato il romanzo Non posso non guardarti negli occhi (2016). Ha scritto racconti e poesie che sono inseriti in antologie diverse. Attualmente sta scrivendo un libro didattico per la scuola primaria e il suo sesto romanzo.
Il dramma di via Giotto Dalla tragedia la speranza È l’11 novembre 1999 quando Foggia conosce uno dei risvegli più brutti che abbia mai vissuto. Nell’alba di quel nuovo giorno, che avrebbe potuto essere uno qualunque, in viale Giotto un palazzo crolla. Le vittime sono sessantasette. Vite sradicate con violenza dal fertile terreno del loro futuro, portate via dai sogni stipati ancora con fiducia nel cassetto, messi da parte per i giorni a venire. Tra i resti esanimi di quella tragedia, però, Ester grida ancora il suo disperato bisogno di vita, avvolta nel suo pigiamino rosa e nella fresca fragranza di shampoo del bagnetto della sera. Ritrovata dai soccorritori, viene affidata allo zio Massimo che se ne prenderà cura, cercando di farle condurre un’esistenza il più possibile normale. Giulia, una giovane giornalista di Capitanata, a dieci anni dalla tragedia intervista lo zio Massimo, suo vecchio amico. Insieme rievocano quei terribili momenti, misti ai ricordi di un tempo lontano in cui Ester era sola una bambina vivace ed entusiasta, entrambi consapevoli che il destino può cambiare in un attimo, crollarti addosso senza remora alcuna e che l’amore, di chi si prodiga per portare un raggio di sole anche dopo la più feroce delle tempeste, salva sempre.
A metà del sonno • Pag. 118 • € 11
«Perché le cose più importanti avvengono così, senza rumore»
dicono del libro
«A metà del sonno» parla quindi del dolore di ricordare, ma anche della catarsi che ne deriva con la condivisione. Bellissimo quindi il messaggio di speranza che dà Emiliana Erriquez con questa storia, dove il dolore e la rabbia vengono combattuti con l’amore. Cristina Biolcati, Sololibri
> EMILIANA ERRIQUEZ Emiliana Erriquez ha una laurea in Lingue e Letterature Straniere e un Master in Traduzione inglese-italiano. Con un passato da giornalista, ora si occupa a tempo pieno di traduzione dopo aver vissuto per un breve periodo negli Stati Uniti. Emiliana è membro di EWWA (European Writing Women Association) e autrice del saggio Oriana Fallaci: una vita vissuta in pienezza vincitore del premio Giuseppe Sciacca 2006, sezione saggistica. Moglie e mamma di due bambini, vive in un piccolo centro sulle sponde dell’Adriatico e si dedica alla scrittura con passione e costanza.
Contro ogni pregiudizio Storia di una mezzosangue Come è possibile considerarsi una straniera dopo essere cresciuta come cittadina dell’universo della letteratura? Amira si è sentita un ragazzino che giocava sulla via Pál e una delle piccole donne dell’America di metà Ottocento: per lei confini e nazionalità sono solo etichette. Eppure, da egiziana che si trasferisce a Bari per ritrovare la storia di suo padre, si scontra con l’intolleranza e la discriminazione. Amira è un ingegnere e aspira alla serenità, alla condivisione della vita con un ragazzo che abbia la forza di superare la disapprovazione altrui, che non si vergogni del suo velo e delle sue preghiere quotidiane, che comprenda il significato del ramadan. Non tutti, però, scoprirà Amira durante il suo soggiorno a Bari, sanno accettare la diversità e abbracciarla come portatrice di ricchezza. Le dediche di suo padre sui libri che le ha lasciato saranno una guida per affrontare le insidie della vita, degli insegnamenti veicolati attraverso i classici della letteratura che la aiuteranno a trovare la propria strada e la propria identità, al di là di ogni confine.
Amira • Pag. 164 • € 13
«Amira l’egiziana. Amira l’italiana. Amira»
dicono del libro
Una storia di discriminazione e intolleranza ma anche di riscatto in una Bari diffidente e, a tratti, chiusa nei confronti dell’altro. Antonio De Luigi, Quotidiano di Bari Un libro intenso. Stefano Donno, leccecronaca.it
> NICOLE CASCIONE Nicole Cascione (Bari, 1987). Ha conseguito la laurea in Lettere, curriculum “Editoria e Giornalismo” all’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari. È iscritta all’albo dei giornalisti pubblicisti da gennaio 2013 e, attualmente, lavora per l’emittente televisiva Trm Network, è direttore responsabile di «Voglio Vivere Così Magazine» ed è redattrice di «Radici Future Magazine». La sua passione più grande è la lettura di classici, attraverso cui ha imparato a conoscere se stessa e gli altri.
Un mito sfatato Una divertente parodia
Da quando sono scaduti i diritti di Il Piccolo Principe, celebre romanzo per bambini, in Italia abbiamo assistito al proliferare di nuove edizioni e merchandising dedicato, che hanno invaso librerie e non solo. Questo libro che per molti, a ragion veduta o meno, è stato fonte di grandi insegnamenti, viene parodiato da Adelmo Monachese per essere ribaltato e modernizzato, e vede nei panni del Piccolo Principe un Matthew McConaughey innamorato, che deciderà di vestire ancora una volta i panni di Rust Cohle di True Detective, alla ricerca del perché questo libro porta a un “deragliamento a lungo termine” in chiunque l’abbia letto. Perché forse è vero che «l’essenziale è invisibile agli occhi» e gli occhi sono lo specchio dell’anima e vogliono la loro parte, ma chi parte, sa quello che lascia ma non sa quello che trova... ma con questo libro lo saprà.
Attentato al Piccolo Principe • Pag. 122 • € 12
«Una parodia del classico di Antoine de Saint-Ex...Exalabar... Exansabar... Exuzzibur... Exanscamar... una parodia divertentissima!»
dicono del libro
Attentato al Piccolo Principe è un divertente ibrido, dove i dialoghi della serie cult americana si mescolano con le citazioni del capolavoro di Saint Exupéry. Luigi Gaetani, L’Espresso La scrittura si è fatta più matura e sagace, capace di districarsi tra veloci passaggi di genere che lanciano qualche stoccatina ad elementi di cronaca e attualità Enza Moscaritolo, La Gazzetta del Mezzogiorno
> ADELMO MONACHESE Ha collaborato con Lercio.it e Smemoranda.it. Collabora con Calciatoribrutti.com, Libreriamo.it e Acidolattico.org. Ha scritto dal 2014 al 2016 su Libero Veleno, l’inserto satirico domenicale del quotidiano Libero. Il suo sito personale e canale youtube è: Ofalo.it La sua pagina Facebook è: Mon.Ade Libri. È in libreria con: I cuochi TV sono puttane (Rogas edizioni, 2015). E’ all’interno della antologie: Almanacco Luttazzi della nuova satira italiana (Feltrinelli, 2010); Un anno Lercio (Rizzoli, 2014); Inchiostro di Puglia (Caracò, 2015); Lercio, Lo sporco che fa notizia (Shockdom edizioni).
Tra storia e mito Nove donne si raccontano
Figure di donne della storia e del mito si alternano in una carrellata di ritratti rivelatori dei loro più intimi sentimenti. Attraverso i loro monologhi, voci del passato – reale e di fantasia – reclamano il riscatto della loro memoria, spesso condannata dal tempo a una sorta di damnatio velata di misoginia. Donne come Maria Antonietta e Anna Bolena, ma anche Cassandra e Ifigenia, interloquiscono direttamente col lettore, raccontando la loro personale versione dei fatti. Un punto di vista privato ed esclusivamente femminile, solitamente trascurato dalla storia dei grandi eventi, che è quella fatta inesorabilmente dagli uomini.
Confessioni di donne • Pag. 104 • € 11
«Il mio corpo era diventato l’armatura più temibile. Il mio nome l’emblema della perdizione»
dicono del libro
Confessioni di donne è un esordio letterario ambizioso che oscilla tra storia e mito e regala al lettore una galleria di personaggi ostinatamente aggrappati a un filo rosso comune: la passione (per la vita, l’amore, il potere), fautrici di onori luccicanti e tragici destini in un tempo in cui alle donne non restava che «soccombere alla predominante cultura maschile e «giacere sullo sfondo degli eventi». Giuseppe Di Matteo, La Gazzetta del Mezzogiorno
> CHIARA PEPE Chiara Pepe (Polignano a Mare, 1990). Laureata in Scienze storiche, collabora con il Seminario di Storia della Scienza dell’Università degli Studi di Bari. Fino al 2014 è stata operatrice culturale per la Fondazione Pino Pascali, museo d’arte contemporanea. Tra i suoi interessi figurano la storia della scienza, la letteratura e la storia delle donne. Relatrice in convegni nazionali, collabora con diverse istituzioni e associazioni culturali del territorio. Ha al suo attivo pubblicazioni su riviste scientifiche nazionali. Da quattro edizioni è direttrice di produzione dell’International Campus Musica, che si tiene a Polignano a mare.
La forza dell’amore Chicca ed Enrico contro ogni avversità
Lei è una brillante, indomabile quarantenne con troppo cuore in testa e poca voglia di legami. Lui è un affascinante, irriducibile idealista che irrompe come un uragano nella sua vita, spazzandone via dubbi e incertezze: non le resta che piegarsi alla sua furia amorevole e costruirci insieme una favola, la più bella e inattesa. Anche le favole però vacillano dinanzi a quella realtà, chiamata spettro autistico, che entrambi dovrebbero conoscere bene per via del loro lavoro, ma che si rivela ben altra cosa quando a esserne toccati sono i loro stessi figli. Persino un amore dalle radici così solide viene travolto dalla burrasca. La sfida sarà quella di resisterle e tentare di ritrovare un lieto fine.
Enrico fatto di vento • Pag. 120 • € 12
«Lei voleva solo nuotare. Ritrovare il fiato e resuscitare dai pensieri morti, ché lui era fatto di vento: le aveva riempito la vita, ne aveva fatto tempesta e quando se n’era andato si era portato via anche l’aria per sopravvivere»
dicono del libro
Vi invito a scoprire una bravissima Teresa Antonacci. Il suo stile è limpido, immediato e spontaneo così tanto da sentirsi protagonisti del romanzo con grande naturalezza e quel tocco di grande sensibilità che la contraddistingue. Ilaria Grossi, Gushmag
> TERESA ANTONACCI Teresa Antonacci nasce nel 1964 in provincia di Bari, dove attualmente vive e lavora. È sposata, tre figli, un cane e un incarico dirigenziale che ricopre tuttora in Poste Italiane S.p.A. Una storia imperfetta è il suo settimo libro, il terzo edito da Les Flâneurs Edizioni. Ha pubblicato Lasciami sognare (2012), Rinascerò pesce (2014), C’è modo e modo (2015), La casa della domenica (2015), La dodicesima stanza (Les Flâneurs Edizioni 2016), Enrico fatto di vento (Les Flâneurs Edizioni 2017). Ha partecipato a numerosi premi internazionali ed è risultata vincitrice, tra gli altri, della prima edizione del Premio Internazionale Maria Cumani Quasimodo e della XI Edizione 2017 del Premio Giovane Holden. Dopo La dodicesima stanza, un’altra storia Asperger per la scrittrice che utilizza consapevolmente la scrittura per portare attenzione su un mondo, quello autistico, ancora sconosciuto a molti ma foriero di mille sfumature in bianco e nero. www.teresaantonacci.it
Destini imprevedibili Storie di ordinaria quotidianità
I falliti sono quelli che non ce la fanno, coloro i quali cercano di rimanere a galla durante la risacca e di resistere alle intemperie della vita, ma vanno a fondo. Alcuni provano a risalire in superficie, altri non ci pensano neanche. Gli ordinari falliti di questo libro si lasciano vincere dalla vita che, a volte, è talmente imprevedibile da avvolgerli in trame dalle tinte fosche, inimmaginabili nei loro risvolti. I racconti: Pagina bianca, L’ultima decisione, L’irritante gentiluomo, Nido di vespa, L’uomo con la cravatta e 269.
Falliti • Pag. 164 • € 13
«Che cosa ho perso? Che cosa ho ritrovato? Sono di nuovo vivo o non lo sono più?»
dicono del libro
Sei bei racconti – i cui protagonisti sono tutti talmente “solitari” da sfiorare l’asocialità – che, sebbene connotati in luoghi e momenti precisi, appaiono sospesi nel tempo e nello spazio, grazie a una scrittura asciutta e senza fronzoli. Ma solo in apparenza, non fatevi ingannare. Il giovane autore usa poche parole, è vero, ma lascia il segno, ve lo assicuriamo. Dino Cassone, slccgilpuglia.it Libro davvero superbo e con una scrittura moderna e frizzante che si lascia leggere che è un piacere. Antonio Rosato, rosatoeu.blogspot.it
> VITO MASELLI Vito Maselli (Bari, 1981). Specializzato in comunicazione multimediale, è esperto di promozione territoriale. Appassionato lettore, tra gli autori che hanno ispirato quest’opera ci sono: Stephen King, Nathaniel Hawthorne e Raymond Carver. Ha partecipato alla raccolta Macerie pubblicata con Les Flâneurs Edizioni.
Una storia di fantasmi Cosa accade ne L’Antro di Leo?
Due settimane a Natale. Sara Brera, ventitreenne che ha lasciato la famiglia per cercare la propria strada, si licenzia dall’ultimo di una lunga lista di lavoretti precari e indegni delle sue reali aspirazioni. Sull’orlo della disperazione e con gli ultimi spiccioli in tasca, si ritrova casualmente davanti a una vetrina polverosa: è L’Antro di Leo, libreria dall’aria antiquata che sembra quasi materializzarsi lì per lei. La ragazza si fa coraggio e chiede un lavoro al proprietario Ismaele, uno strambo vecchietto che la accoglie e la accetta in prova fino alla vigilia; con sommo disappunto dell’altro commesso, lo scontroso Gabriel. La ragazza sente finalmente di aver trovato il suo posto, ma da quel momento in poi iniziano a susseguirsi una serie di avvenimenti inspiegabili di cui l’Antro sembra essere il fulcro: l’invalicabile porta della cantina, quello scampanellio che sembra fermare il tempo e infine l’incontro con il piccolo Marco e la sua storia inquietante. Cos’è accaduto nelle ultime ore? Cosa nascondono i due librai? Sara sta per scoprire una realtà più grande di lei che la precipita nel bel mezzo di un’indagine investigativa a tinte sovrannaturali. E sta per compiere una scelta: sarà in grado di rinunciare ai suoi sogni in nome di un bene superiore?
I Giardini dell’Altrove • Pag. 466 • € 22
«Il suo sguardo vagò spontaneamente in giro per il negozio, per quell’affascinante libreria dove aveva iniziato a sentirsi a casa. “È questo posto” comprese, la voce ridotta a un bisbiglio incredulo e spaventato»
dicono del libro
Se c’è una caratteristica di cui mi stupisco ogni volta leggendo le storie di Loredana La Puma, è la capacità dell’autrice di introdurre elementi fantastici nella vita reale come fossero un fatto naturale. Grazia Ciavarella, Prenditrice nella segale Nel complesso credo sia una bella storia per tutti quelli che amano il genere e che voglio scoprire i romanzi di Loredana. Luce tra le pagine
> LOREDANA LA PUMA Loredana La Puma (Palermo, 1981). Da sempre appassionata di letteratura fantastica, esordisce come autrice nel 2008, pubblicando con la Penna Blu Edizioni di Barletta il primo romanzo della Saga dell’Averon, l’urban fantasy Il cerchio si è chiuso, a cui seguiranno La Città di Pietra (2010) e Il Mondo di Atlan – Parte Prima (2013). Sempre nel 2013 arriva finalista al concorso Chrysalide Mondadori col racconto La Notte del Destino, successivamente pubblicato nell’antologia Diari dal sottosuolo. Nel 2015 si trasferisce a Trani, in Puglia, dove apre la libreria a tema fantasy “Il Paiolo Magico”.
Mistero sulla Senna Un tuffo nella Parigi degli anni Trenta
Settembre 1933. Mentre nell’alta borghesia della Ville Lumière esplode la moda degli spettacoli di magia dell’enigmatico Monsieur Larnac, la scomparsa improvvisa di madame Géraldine getta la famiglia Lathune nella disperazione. La polizia annaspa, finché l’intervento di due investigatori privati – lo stravagante Renard e il più posato Tortue – non riesce a districare la fitta trama tessuta dalle menti criminali che si nascondo dietro le facciate maestose dei palazzi parigini. Fra cervellotiche sciarade e incursioni nell’occultismo, Il Maestro dei morti offre al lettore il gusto classico del romanzo poliziesco e una riflessione sulle inquietudini che si annidano nell’animo umano.
Il maestro dei morti • Pag. 160 • € 13
«Facciamo un mestiere da ratti, caro amico: dobbiamo andare dove la polizia ha paura di andare, strappare informazioni, oppure comprarne o scambiarne, avere a che fare con gente pericolosa»
dicono del libro
Ben scritto, scorrevole e ricco di elementi che mi hanno fatto fare un balzo indietro nel tempo, l’autore ha saputo costruire una trama originale che mi ha davvero colpito! Italians do it better • Books edition Il libro è molto carino, l’ambientazione è originale e gli argomenti trattati non sono quelli soliti del genere poliziesco. I personaggi sono descritti bene e anche quelli secondari sono interessanti. Book Lovers Italia
> YANNICK ROCH Yannick Roch è nato in Francia nel 1983. Appassionato da sempre di lettura, di scrittura e di viaggi, si è trasferito da una decina di anni in Italia, dove insegna la lingua francese e lavora come traduttore.
Hikikomori
Il ritiro sociale adolescenziale La perdita di un figlio è un evento innaturale con cui non si può scendere a patti, soprattutto se questo scompare senza lasciare traccia. Da quella domenica di temporale, la madre di Daniel non ha smesso di sperare nel suo ritorno, finché un file sul suo computer e il ricordo di una domanda («Perché?») non la convincono a riprendere personalmente le indagini. D’altra parte per Daniel «il tempo è un concetto inutile», quindi non importa che siano passati tre anni: deve tentare ogni strada per ritrovarlo.
Il tempo è un concetto inutile • Pag. 176 • € 14
«Voglio che il desiderio di lui mi allaghi tutta, che scorra dentro di me come sangue, come vita impetuosa, permeando ogni cellula del mio corpo, diventando desiderio il mio corpo stesso, perché è il luogo dove tutto ha avuto inizio. Dove tutto è contenuto»
dicono del libro
Carmen Nolasco con poche parole ben scelte, riesce a farti entrare nell’incubo che sta vivendo questa madre e farti percepire tutti i suoi stati d’animo. Il modo in cui l’autrice ha scelto di equilibrare le emozioni è molto interessante. I capitoli non seguono un ordine cronologico e sono molto brevi. Adesso leggiamo della vita quotidiana di Daniel e subito dopo passiamo al dramma di sua madre. Questi continui passaggi sono dosati con maestria, sia perché non interrompono il flusso delle emozioni date dalla lettura, sia perché ci aiutano a entrare ancora meglio dentro la storia. La doppia vita dei libri
> CARMEN NOLASCO Carmen Nolasco vive a Brindisi. È laureata in Sociologia e lavora per un’importante azienda nazionale. Autrice, con lo pseudonimo Consola Maria Armeni, di Io sto nel mezzo, romanzo d’esordio pubblicato nel 2016. Con Les Flâneurs Edizioni ha già pubblicato Il tempo è un concetto inutile (2017).
La mente oltre i confini Un libro fatto di libri
Ogni esistenza è un intreccio di storie vissute, lette, raccontate, e quella di Sergio ne è particolarmente ricca. Le lotte al fianco dei deboli, i viaggi al centro della terra e sulle navi dei pirati (non meno reali anche se solo immaginati nella lettura), l’avventura della vita, degli incontri e della paternità: tutte queste storie fanno parte di Sergio, che le rievoca negli anni trascorsi nel suo ritiro in campagna, in compagnia di libri e amici. Il tempo uguale è il racconto di queste storie, e poco importa dove si trovi la voce narrante: forse il tempo non scorre in maniera lineare, e ci consente di osservare anche il nostro lascito, di sorridere nel comprendere che l’esistenza continua nei ricordi che abbiamo abbandonato e nella vita dei nostri cari.
Il tempo uguale • Pag. 90 • € 10
«Perché così è la vita: siamo sempre protagonisti, anche dopo la nostra dipartita, se ce lo siamo meritato e grazie al fatto che il tempo non esiste»
dicono del libro
Ogni libro di Waldemaro Morgese è una tappa di una riflessione autobiografica, fatta attraverso episodi di vita familiare, professionale, affettiva o politica, ma anche di avventure strampalate, arrampicate sulle pagine della letteratura creativa e saggistica più amata dall’autore Daniele Maria Pegorari, La Gazzetta del Mezzogiorno Sulla possibilità della mente di navigare nei mondi virtuali, sta il significato del titolo del libro di Morgese, Il tempo uguale, dove il tempo non scorre in maniera lineare, per cui, forse, il tempo non esiste affatto, ma è solo una nostra percezione Mary Sellani, EPolis
> WALDEMARO MORGESE Waldemaro Morgese (Mola di Bari, 1945) è saggista, editorialista, scrittore. Dal 2011 è presidente dell’Associazione Italiana Biblioteche in Puglia. Ha fondato ecomusei e biblioteche rurali ed è autore di numerose opere. Ha raccontato la sua vita in Multitask (Edizioni dal Sud, 2014); nel 2015 ha esordito nella narrativa pubblicando Città buie (Il Grillo Editore) e Il discobolo (FaLvision Editore).
Gli incroci del destino La storia avventurosa di due donne
Albana ha un talento innato per il disegno ma non potrà mai assecondarlo se rimane a Petrele, il suo paesino non lontano da Tirana, dove sembra destinata all’unico ruolo di moglie servile. Il talento di Gioia per la fotografia è stato messo da parte per motivi diversi, che risalgono alla sua adolescenza e al suo rapporto con il proprio corpo: conoscere Albana le farà aprire gli occhi sulla necessità, per entrambe, di assecondare le proprie inclinazioni e lottare per la propria realizzazione. Dall’incontro fortuito fra la giovane albanese e la donna salentina nasce un sodalizio basato sul reciproco stimolo a migliorarsi, a non adeguarsi a ciò che sembra già deciso per entrambe, a combattere contro il giogo della prostituzione e il peso della violenza. L’attrazione dei talenti è un confronto fra due voci femminili che provengono da contesti profondamente diversi ma che troveranno l’una nell’altra la forza per diventare padrone del proprio destino.
L’attrazione dei talenti • Pag. 260 • € 15
«È che in realtà i talenti si riconoscono tra loro. Si cercano tra le altre facce sconosciute come per vedersi in uno specchio»
dicono del libro
Un libro che però vuole veicolare soprattutto un messaggio intimo: le donne, messe insieme, rinascono, riscoprendo la luce dei propri talenti. E non c’è nulla di più bello da vedere di una donna in rinascita Valentina Nuzzaci, La Gazzetta del Mezzogiorno Lo stile di Dirce Scarpello è impeccabile, scava così in profondità con le sue parole da toccare le giuste corde dell’anima. Ilaria Grossi, Gushmag
> DIRCE SCARPELLO Dirce Scarpello, ha all’attivo diverse pubblicazioni dalla poesia, come l’ebook E non m’ami più (Delos Digital), alla prosa. Al romanzo di esordio Angulus ridet (2010), hanno fatto seguito molti racconti in varie antologie e in particolare Perdon pietà, un noir premiato nel concorso Nerodipuglia 2011, e il recente La Saponificatrice sempre per la Delos Digital per la quale scrive anche erotici e romance sotto pseudonimo. Da dieci anni per il suo lavoro da imprenditrice ha contatti con l’estero, soprattutto con i Balcani, e da sempre il tema del viaggio e le altre culture la affascinano e sono la sua fonte di ispirazione.
Andata e ritorno
Un viaggio da Santa Sofia al cuore dell’Africa Denis arriva in un piccolo paese di montagna in un caldo pomeriggio d’estate. Solo, con uno zaino semivuoto, viene accolto a braccia aperte dalla comunità e si sente subito a casa. Sfogliando le pagine della sua vita, alcune cancellate dal tempo, ritroverà affetti e verità a lui sconosciute. Raggiunta la tranquillità e una vita stabile, sente però il richiamo di una terra lontana, che lo porterà ad affrontare nuovamente sé stesso in un’avventura ai limiti della resistenza fisica e psicologica. In quella perenne ricerca di sé e dei propri limiti.
L’inferno non ha nuvole • Pag. 298 • € 16
«La lancia e il fuoco mi davano coraggio, ma ogni passo era doloroso e non sapevo se sarei riuscito ad arrivare a quella meta così difficile e così lontana»
dicono del libro
Federico Fabbri ha scritto un romanzo genuino, senza pretese letterarie dal punto di vista stilistico, capace però di far affezionare il lettore ai tanti personaggi, utilizzando luoghi reali e nomi veri che abilmente mescola nelle situazioni e nei ruoli. Una tenera dichiarazione d’amore alla gente di Santa Sofia, il suo paese di nascita. Firmino, Les Flâneurs Magazine
> FEDERICO FABBRI Nato nel 1978 a Santa Sofia, nel cuore della Romagna, si avvicina alla scrittura sin da ragazzo, quando inizia a fissare su carta pensieri ed emozioni. Quelle pagine vengono pubblicate, a distanza di anni, nella sua prima raccolta di poesie, Sino alla fine, dedicata al ricordo dell’amico fraterno Denis. Segue un secondo lavoro intitolato PerSino poesie. Nel 2014 lascia la poesia per cimentarsi in una autobiografia ironica nella quale i confini fra verità e finzione sono molto labili: La mia vita durata 90 anni, scritta a 36, finita di scrivere a 37, un’opera che sfugge alle regole della comprensione, che si beffa del tempo, che si riscatta in un finale inaspettato, profondamente radicato in sentimenti autentici e concreti.
Il dramma di Santina Una storia vera ambientata tra Italia e Germania
Ambientate negli anni Settanta tra la Germania e la Calabria, queste pagine accolgono due voci molto diverse, che si rincorrono una dopo l’altra per narrare una storia dura e dolorosa. La prima è quella di Francesco, un professionista in carriera, figlio di emigrati italiani a Bonn. Quest’uomo serio e sensibile è un interprete e riporta ai lettori in modo accorato una vicenda che lo ha visto protagonista. Si parte dal resoconto di un’esperienza di viaggio nel Sud Italia con i membri di una corte d’assise tedesca. La seconda voce narrante è Santina, una donna di Crotone, che racconta di sé e della sua disgraziata esistenza, fin dalla sua infanzia. Cresciuta nella miseria e nell’ignoranza, sposerà poco più che adolescente Michele, da cui avrà cinque figli, che tuttavia sarà costretta ad allevare da sola… Nel nucleo di questo romanzo c’è un omicidio, con un colpevole fin troppo facile da trovare e condannare. Ma a fare da contraltare c’è anche un’attenta, minuziosa e generosa ricerca della verità che restituisce speranza e fiducia nel tratteggiare un caso di reale ‘buona giustizia’.
L’interprete • Pag. 132 • € 12
«Quando aveva capito che ero italiano e che ero lì per lei, mi si era fatta incontro. Aveva chiuso la mia mano tra le sue e piangendo aveva detto: “Che vogliono da me? Io non ho fatto niente”»
dicono del libro
Intreccio letterario, sociologia, scandaglio psicologico, lettura e visione dei tempi in cui si dipanano le vicende narrate fanno de «L’interprete» un romanzo affascinante al pari di un giallo che con sapienza svela l’animo e i caratteri dei protagonisti. Antonio Tarsi, La Gazzetta del Mezzogiorno
> ANGELO PETTOFREZZA Angelo Pettofrezza nato in Salento nel 1947, trascorre l’infanzia a Campobasso e in seguito raggiunge i genitori emigrati in Germania a Bad Godesberg. Intraprende la carriera da interprete e lavora per diverse sedi diplomatico-consolari italiane in terra tedesca ed elvetica. Dal 2007 è tornato a Copertino, il suo paese natale, e si dedica alla campagna e alla scrittura. Nel 2005 ha pubblicato Jugendschwächen, una raccolta di poesie in lingua tedesca, e l’anno successivo (in italiano) i componimenti Sogni di gioventù; questi lavori gli sono valsi l’invito all’Incontro Poetico d’Europa di Cervara nel 2005 e nel 2006. Ha tradotto in tedesco la biografia di San Giuseppe da Copertino scritta da padre Bonaventura Danza (O.F.M. Conv., 2006). Per i tipi di Lupo Editore sono usciti i suoi romanzi Gast-Arbeiter-Intervista a un emigrante (2010), Il Cowboy di Calabria (2013) e Erna Dassal (2015). Col racconto Quel che resta ha contribuito all’antologia Delizie in punta di penna, pubblicata dal Gruppo Editoriale Tabula Fati (Chieti, 2017).
Misteri a Torino La vita segreta di Amedeo Gastaldi
Tenebroso e seducente, ma affetto da un male che gli impedisce di esporsi alla luce solare, lo scrittore torinese Amedeo Gastaldi è costretto a vivere nell’ombra, con tempi diversi da quelli dei suoi simili ma con un’irriducibile passione per la vita e la bellezza. Fine esteta ammirato e invidiato, quanto egocentrico e sprezzante, Amedeo ha un concetto di giustizia del tutto personale che lo porta a sopprimere ogni elemento perturbatore del suo quieto vivere. L’uomo dalle iridi a specchio ha un solo legame profondo ed esclusivo: quello con la sorella, scultrice afasica che vive in una sperduta villetta in collina e che reca ancora nell’animo i segni di una tragedia dell’infanzia. Sullo sfondo di una serie di circostanze scabrose e inconfessate dovranno entrambi fare i conti con i propri demoni, chi rimpossessandosi del proprio nome e chi espiando infine le proprie colpe.
L’uomo dalle iridi a specchio • Pag. 176 • € 13
«Il suo era uno sguardo tenebroso e beffardo al tempo stesso, che sapeva destabilizzare chiunque si arrischiasse a scrutarlo per sondargli l’animo, con l’unico risultato di ritrovarsi di fronte a una sorta di schermo riflettente che gli restituiva la propria immagine, senza nulla rivelare di Amedeo» dicono del libro
Questo libro mi ha davvero conquistata e soprattutto ha soddisfatto le mie aspettative, andando anche oltre. L’autrice ha saputo amalgamare bene il presente e il passato senza risultare noiosa anzi, con la sua narrazione, invoglia il lettore a proseguire la lettura. È un libro veramente eccezionale non ve lo potete perdere, leggetelo e vi conquisterà come ha fatto con me, io personalmente l’ho adorato. Gioia Assanagora, The book of writer Leggere “L’uomo dalle iridi a specchio” è stata un’esperienza davvero coinvolgente. Lo stile di Mariana Fujerof non delude mai! Monica Portiero, Non ordinary writers
> MARIANA FUJEROF Mariana Fujerof è l’autrice del controverso romanzo Il Veleno nell’Anima, pubblicato nel 2013. I suoi scritti spaziano dalla narrativa al teatro, attingendo ai suoi molteplici interessi fra cui la lirica, la danza e il cinema.
Il tema del doppio Da Carmelo Bene a Jacques Lacan
Andrea Bufi è uno stimato psicanalista barese, amante del bello ma con episodiche manifestazioni di una personalità duale. La sua routine famigliare è interrotta da un viaggio a Firenze, per assistere al Lorenzaccio del suo amato Carmelo Bene: il furto di una scultura e un omicidio rendono Bufi inquieto e mettono in pericolo lui e sua moglie Giorgia. Inizia così un viaggio che fa tappa in Salento per approdare a Bali, una fuga mascherata da vacanza prolungata. Nel teatro balinese, lo psicoanalista trova un contraltare all’effetto “Lorenzaccio” (la sensazione di non essere padrone delle proprie azioni) e intraprende il proprio cammino per espiare e ritrovarsi. L’uomo che cammina è un romanzo in cui l’introspezione si fa gesto concreto, in cui la ricerca di se stessi è un cammino effettivo, il viaggio non è solo metaforico e l’arte e il teatro condizionano le azioni del protagonista, vittima della bellezza.
L’uomo che cammina • Pag. 176 • € 14
«Scrutandomi allo specchio, non vedevo più il bravo professionista stimato, austero, educato. Ero entrato in una nuova categoria, quella dei criminali»
dicono del libro
Lo sdoppiamento è la regola. Senza, però, che il quadro si faccia così nebuloso da interdire la serena lettura del romanzo. Al contrario, la trama si rivela godibile, ben costruita, diligentemente dosata con fatti, episodi e colpi di scena da giallo classico sempre pronti a bilanciare le intemperanze dell’onirico e dello psicanalitico. Leonardo Petrocelli, La Gazzetta del Mezzogiorno Il romanzo di Andriani, evidente figlio della forte passione per l’arte in tutte le sue forme, è un bel viaggio introspettivo che con brevi soste attraversa i molteplici strati dell’animo umano. Valeria Mingolla, Il Quotidiano di Puglia
> FLAVIO ANDRIANI Flavio Andriani, nella vita precedente imprenditore, prima ancora scenografo, studioso di storia del teatro, oggi si occupa di scrittura e video produzioni. Nato nel 1964, vive e lavora a Bari.
Un amore clandestino Tratto da una storia vera ambientata a Bologna
All’indomani della Prima guerra mondiale, a Bologna, una donna dà alla luce la sua bambina. Proprio come lei, Luisa è figlia dell’amore: cresce cullata dall’affetto dei genitori e dal pensiero di essere destinata a grandi, romantiche avventure. Questa certezza però muore prematuramente insieme alla sua mamma, quando lei ha appena nove anni. Da quel momento in poi le sue giornate sono scandite dagli impegni parrocchiali e dai lunghi pomeriggi con nonna Leonilde, tra odori di antiche ricette e poetici racconti del passato. È proprio la nonna paterna a far germogliare nella giovane il sogno di quei “baci saporiti” che solo un amore puro e senza limiti può dare. Divisa così tra la ferrea disciplina cattolica e l’indole di inguaribile romantica, Luisa finisce per trovare quei baci in una relazione proibita. Un vortice di menzogne distruggerà pian piano ogni suo equilibrio e sistema di valori, portandola alla deriva. La bugiarda è una storia in bianco e nero come una vecchia foto, fatta di passione e peccato, vendetta e rimpianto.
La bugiarda • Pag. 160 • € 13
«Lei non sarebbe mai stata sola. Il suo destino era trovare quell’amore: non lo avrebbe mai allontanato se si fosse presentato alla sua porta, non lo avrebbe evitato. Senza amore la sua vita sarebbe stata senza meta, senza un cammino preciso. L’amore l’avrebbe accompagnata per sempre, a ogni costo» dicono del libro
Ma, inutile precisarlo, sarà una corsa lunga, dolorosa, faticosa. Una discesa negli inferi in cerca del paradiso, così come lascia presagire il titolo dell’ultimo romanzo del giornalista Dino Cassone, «La bugiarda», appassionante narrazione delle vicende borderline di una “figlia dell’amore”. Leonardo Petrocelli, La Gazzetta del Mezzogiorno Le riflessioni che conseguono la lettura del testo di Cassone sono innumerevoli e pungolano il sé più intimo, lo piegano a chiedersi di sé. Federica Marangio, La Gazzetta del Mezzogiorno
> DINO CASSONE Dino Cassone è un giornalista pubblicista e collabora con varie testate on-line. All’attivo ha quattro pubblicazioni: I miei compagni di casa e bestie varie (Edizioni Il Filo, 2008); La radio. Storia di fantasmi e misteri (Schena Editore, 2013); Delitto nella bottega del droghiere (Schena Editore, 2016); Sorrisi e veleni (in formato e-book per Les Flâneurs Edizioni, nella collana “Petit”, 2016). Ha inoltre curato il libro Ho fatto 13! Una vincita negata e trentaquattro anni di menzogne del Coni (Schena Editore, 2015) di Martino Scialpi.
Qual è il vero amore? Il testamento letterario di Ludovica Castelli
Come in una lunga improvvisazione jazz, ogni nota in apparenza disordinata è invece al suo posto e riga dopo riga delinea la vita di Bianca, fioraia trentenne. La perdita prematura del padre ha aperto in lei una voragine, un vuoto di sentimenti nei confronti di una madre sin troppo presa dal suo dolore per poter pensare ad altro. Bianca è cinica, insoddisfatta. Innamorata. Ma qual è il vero amore? Come fare a riconoscerlo, a distinguerlo dalla passione tossica o dall’amicizia? Nella sua ricerca la protagonista compie un sofferto percorso di consapevolezza, impara a rapportarsi al desiderio e al senso di colpa. Conoscerà la sua ora più buia solo per uscirne fortificata, pronta ad affrontare un nuovo nemico. La geometria dei fiori è una poesia strappata e restituita a frammenti, una storia fatta di sottrazioni che profuma di vita, che può accarezzare o pungere e che in ogni sua piega custodisce il talento di Ludovica Castelli.
La geometria dei fiori • Pag. 200 • € 15
«Alcuni amori profumano e non possono essere fermati. Vorrebbero, dovrebbero, ma non ci riescono, stringono i denti, vanno avanti, sono gli amori in equilibrio. Il baratro si sta per aprire, i confini si allargano e io non oppongo resistenza. I miei fiori sono puliti, il mio cuore non più» dicono del libro
Ludovica Castelli ha inaugurato un nuovo sound narrativo, fragilmente sorbitico, amaro e mordace. Ludovica Castelli è una scrittrice che mastica poesia per gusto, attitudine e vocazione. Emanuela Chiriacò, Zest “La geometria dei fiori” rappresenta un faro che prova ad indicare la strada, mai sufficientemente battuta, della parola scritta, talmente potente da imprimere nell’animo pensieri, sensazioni, emozioni. Marta Principato, Live UniCt
> LUDOVICA CASTELLI Ludovica Castelli (Catania, 1978). È stata una giornalista pubblicista e scrittrice con la passione per la poesia e il teatro. Dopo la maturità linguistica ha svolto diverse attività nel campo della comunicazione, collaborato con numerose testate e frequentato diverse scuole di recitazione e cinematografia, tra cui il Conservatorio teatrale di Roma. Ha esordito nel 2008 con il romanzo Fumiamoci una sigaretta, edito da Il Filo. La geometria dei fiori è il suo secondo romanzo.
L’umanità in pericolo Il thriller mozzafiato dell’autore torinese
Un virus sconosciuto ha colpito il pianeta e minaccia di rendere gli esseri umani dei contenitori vuoti, privi di emozioni e raziocinio. Uccide senza uccidere, mentre forze misteriose lavorano nell’ombra per portare a pieno regime la peggior arma mai conosciuta e cambiare per sempre le sorti del mondo. Una sola persona possiede la chiave per fermare la follia, ma potrà farlo solo se sarà in grado di cogliere e decifrare gli indizi disseminati per lui nella storia, nell’arte, nelle sue visioni. Cosa si nasconde realmente nei dipinti di Gustav Klimt? Qual è il vero compito della Secessione Viennese? Che cos’è l’archivio? Da Washington alla Siria, da Berlino al mare del Nord, un intricato tessuto di ramificazioni nasconde la verità; e se spazio e tempo collidono, se reale e virtuale si confondono, i protagonisti dovranno scoprirla orientandosi nel labirinto, in una lotta contro il tempo per salvare l’umanità dal silenzio.
La macchina del silenzio • Pag. 162 • € 13
«Il virus riduceva i pazienti in larve senza alcuna capacità di arbitrio, lasciava i loro corpi come contenitori vuoti. Alcuni definivano tale condizione simile a un coma, ma tutti sapevano che si trattava di qualcosa di mai visto. Qualcosa che uccideva senza uccidere»
dicono del libro
Daniele Mosca ci porta attraverso una scrittura brillante e scorrevole in giro per il globo alla scoperta di un vero e proprio intrigo internazionale, dove la lotta è contro il tempo che scorre inesorabile. S’intuisce nelle pagine di questo intrigante romanzo che il nostro ha studiato bene e il risultato è una piacevolissima lettura. Consigliato a tutti gli amanti delle cospirazioni. . Firmino, Les Flâneurs Magazine
> DANIELE MOSCA Daniele Mosca (Torino, 1977). È ingegnere per l’ambiente e il territorio. Blogger e cantautore, scrive racconti e testi poetici. Con Les Flâneurs Edizioni ha già pubblicato il romanzo L’equazione (2016).
Più forte dei bulli La storia di Minerva la “pazza”
Minerva ha diciassette anni, gli occhi grigi di suo padre e un’ombra di capelli che pochi ricordano come fossero. Veste abiti più grandi di lei, ormai fuori moda, e cammina nei suoi consunti stivali bordeaux, ai margini di un paese e di una vita con cui non è più in sintonia. Come la Minerva Jones di Lee Masters è assetata di amore e di vita, ma niente sembra essere adatto a lei, tranne le beffe che si fanno gli altri, William e Albert primi fra tutti. Quando, dopo l’estate, torna a casa da suo padre, però, qualcosa cambia e il destino diventa imprevedibile e scostante. Tenace come un fiore che affonda le radici nel terreno più ostile, e si nutre delle gocce di rugiada che può rubare a dispetto del mattino grigio e freddo, Minerva ha un’importante lezione di vita da dare a tutti, stipata nei suoi silenzi: se «le persone sanno soltanto quello a cui vogliono credere», l’amore è più forte di tutto. E lo merita anche lei.
La stagione arida di Minerva... • Pag. 226 • € 15
«Nessuna maschera può ingannare lo sguardo di un cuore puro»
dicono del libro
La Borrione ha uno stile tutto suo, evocativo, delicato, capace però di sondare gli abissi dell’animo umano e di affrontare il destino avverso. Sveva, LaFeltrinelli.it
> FRANCESCA BORRIONE Francesca Borrione (1978), ricercatrice e scrittrice, è dottore di ricerca in Scienze Umane e dell’Educazione (Università degli Studi di Perugia), ed è attualmente impegnata nel conseguimento del suo secondo PhD in Inglese presso la University of Rhode Island, Stati Uniti, dove studia il cinema e la letteratura italoamericani. È autrice di diversi articoli accademici e quattro monografie, e dei romanzi L’uomo che attraversò il tempo per me (2013), L’amore è un rito (2013) e Il richiamo delle onde (2015).
La regina viarum
Il diario di viaggio di Valentina e Federica Sono scoppiettanti e amano viaggiare. Dunque, si definiscono per gioco “minevaganti”. Valentina e Federica – fotoreporter la prima e organizzatrice di eventi culturali la seconda – non resistono alla tentazione di fare un percorso in piena estate, per ritrovare una maggiore consapevolezza di se stesse. Partono la mattina del 6 luglio a bordo di una fiestina zero comfort, unite da un filo invisibile fatto di complicità e pazienza. Davanti a loro, le viuzze tortuose della regina viarium: la via Appia. Un tuffo in un universo troppo dimenticato. Ma che cosa le attende lungo una delle strade più mitiche dell’antichità? Tra viuzze, fuori rotta, incontri e imprevisti, le due protagoniste conducono il lettore da Roma fino alle colonne romane di Brindisi, ultima tappa del viaggio. Sul cruscotto, a guidare Vale e Fede in questi scenari, l’Appia del maestro Rumiz. Mentre, dallo stereo, si diffonde tutt’intorno la voce di Vinicio Capossela…
#mineviandanti sull’Appia antica • Pag. 176 • € 12
«Ogni minuto si riempie di universo. Di parole dette nel modo giusto, di segnali, di stimoli. Di punti, di stradine, di fuori rotta. Di storia. Di persone. Sono le genti che cerchiamo lungo questa via, l’umanità»
dicono del libro
Quello di Valentina Barile è un libro che apre il cuore e la mente del lettore, lasciandolo alla fine con la voglia irrefrenabile di abbandonare ogni cosa e partire. Partire senza troppi pesi sulle spalle, con l’unico scopo di scoprire se stesso e le meraviglie che lo circondano. Elvira Petrarca, Terre di Campania I colori che tingono la regina viarum persistono nella mente dopo aver terminato la lettura di #mineviandanti sull’Appia Antica. È il giallo a primeggiare, che talvolta si imbrunisce e altre si schiarisce, durante il percorso da Roma a Brindisi intrapreso da Valentina e Federica a bordo di una vecchia auto. Amalia Panella, Zeugma
> VALENTINA BARILE Valentina Barile è narratrice di viaggio, tra gli scrittori emergenti de “Il libro che non c’è 2016” di Rai Eri. È organizzatore della Fiera del Libro di Napoli, Ricomincio dai libri, insegnante di scrittura creativa, ufficio stampa, editor, ghostwriter. Finalista al Premio Passaggi 2015, Festival della Letteratura di Viaggio.
Nel profondo Sud
Il secondo viaggio di Valentina e Federica Dopo aver attraversato la regina viarum, l’Appia Antica, Valentina e Federica sono di nuovo in viaggio. Questa volta percorrono la via Popilia-Annia, una strada minore che da Capua porta giù in Calabria, nel profondo Sud. Un viaggio più consapevole del precedente, ma che ben presto si rivela un “boccone indigesto” per le emozioni che trasmette. Che cosa cercano le due mineviandanti sulla via Popilia? I resti della storia, quello che siamo stati e che ora non siamo più, ma anche tutto ciò che a quel passato ci unisce, inesorabilmente. Questo libro di Valentina Barile è un diario di viaggio intenso, capace di portare il lettore nell’anima dei luoghi attraversati e descritti con sensibilità. Un invito a riflettere sull’esperienza del viaggio, sulla dimensione dell’homo viator, e non ultimo, sulla condizione dolceamara del nostro Sud.
#mineviandanti sulla via Popilia • Pag. 96 • € 10
«Ognuno di noi quando si mette in viaggio ha qualcosa da cui allontanarsi e qualcosa da cui ritornare, o non ritornare. Ognuno di noi quando si mette in viaggio è carico di macigni che deve sgretolare lungo il cammino»
dicono del libro
Scritto con uno stile molto personale, questo diario di viaggio offre al lettore la cruda realtà che ti si para davanti in certi luoghi, così come le visioni che fanno sognare, che riportano ad altri viaggiatori o ad altri mondi; non mancano le nostalgie, le assurdità che fanno arrabbiare, lo stupore dei paesaggi scorti per la prima volta. Pina Bertoli, Il mestiere di leggere blog
> VALENTINA BARILE Valentina Barile è narratrice di viaggio, tra gli scrittori emergenti de “Il libro che non c’è 2016” di Rai Eri. È organizzatore della Fiera del Libro di Napoli, Ricomincio dai libri, insegnante di scrittura creativa, ufficio stampa, editor, ghostwriter. Finalista al Premio Passaggi 2015, Festival della Letteratura di Viaggio.
Cluj maledetta Sangue e mistero in Transilvania
Cluj, dicembre 1780. In una fredda e sinistra giornata d’inverno, piazza Unirii è stracolma per assistere all’ennesimo spettacolo di morte. Ad alzare il sipario su questa nuova esecuzione, è stato il neo ispettore Ljudevit Alecsandri, il cui nome è sulla bocca di tutti i cittadini per le vicende che l’hanno visto protagonista nei mesi precedenti a quel momento. La vita apparentemente tranquilla di un remoto paese della Transilvania sta per conoscere terribili vicende. Le sue vie e le sue genti, intrise di superstizione e mistero, saranno invase da un’ombra oscura che porta con sé una scia di paura e morte. Sarà il giovane ispettore a dover far fronte a questa situazione che, però, nasconde una terribile minaccia: riuscirà il suo lato oscuro, quel secondo Ljudevit Alecsandri, a non riemergere ed essere associato lui stesso al demone che abita Cluj?
Omicidi in si minore • Pag. 280 • € 16
«Intanto la notte scendeva su Cluj con il suo solito violento languore. Chi era in vantaggio e chi, invece, stava perdendo?»
dicono del libro
Un linguaggio pregiato si mescola ad una scrittura gotica tra il romantico e il tenebroso, e accompagna il lettore tra buio e luce a fianco dell’assassino e dell’inseguitore. Marianna Di Felice, Thriller Nord Bottiglieri usa abilmente la sua capacità descrittiva per caratterizzare i personaggi in un modo unico. L’autore ha un suo stile, riconoscibile, preciso, musicale e avvolgente. Angy C. Argent, Word Shine Blog
> DAVIDE BOTTIGLIERI Davide Bottiglieri (Salerno, 1992). Nel 2015 pubblica con Les Flâneurs Edizioni, attraverso pseudonimo, una raccolta di racconti fantasy per ragazzi dal titolo Le Cronache di Teseo. È vincitore del Premio Letteratura Italiana Contemporanea 2014 e del Premio Adriana Paulon 2016 (Sezione Giovani del Premio Letterario Internazionale “Un Solo Mondo”; 2016). Il suo romanzo d’esordio Dio suona il pianoforte del Diavolo si qualifica finalista del concorso Lampi di Giallo 2016. Nello stesso anno gli viene affidata la gestione della rubrica letteraria del web magazine «L’Espressione».
La storia non raccontata Donne di briganti nel profondo Sud
Al fianco di popolari capobriganti come il leggendario Sergente Romano c’erano donne molto giovani, appassionate, innamorate, idealiste e sognatrici nondimeno abili, scaltre, maliziose, impulsive e talora crudeli. Vittime e carnefici. In questa raccolta, dove storia e finzione letteraria si mescolano in maniera sapiente, Mario Gianfrate ci offre l’occasione di conoscere le tormentate vicende di cinque brigantesse pugliesi che mettono in luce le atroci difficoltà di vite spesso disperate, alla macchia, braccate dal ‘nemico’ liberale nella stagione molto complessa che il Meridione ha vissuto negli anni immediatamente successivi all’unità d’Italia.
Per forza o per amore • Pag. 104 • € 10
«La vita da brigantessa la catapultò in una nuova dimensione, fatta di ruberie, d’imboscate a truppe in perlustrazione, di massacri. Non fu più la semplice ragazza di campagna di prima…»
dicono del libro
Al centro del lavoro di Mario Gianfrate la storia del brigantaggio vista con gli occhi delle donne, quelle che scelsero di seguire i loro uomini, per forza o per amore, in quel momento storico che coincise con gli anni dell’unità d’Italia. Federica Porcelli, IlSudEst
> MARIO GIANFRATE Mario Gianfrate è direttore della rivista on-line IlSudEst. Negli anni ’80 ha collaborato con l’Avanti! Nell’ambito della sua attività di storico, è ricercatore presso la “Fondazione Di Vagno”. Ha pubblicato i saggi Nel Regno del Sud, dalla Monarchia alla Repubblica (2002), Neutralisti e interventisti a Locorotondo nella prima Guerra Mondiale (2005), Delitto Matteotti – Il Mandante (2012), Le elezioni politiche del 1924 e i riflessi del delitto Matteotti in puglia (2014) e, dalla collaborazione con gli storici americani Jennifer Guglielmo e Kenion Zimmer Elvira Catello e la “Lux” tra utopia e libertà (2011) e Michele Centrone – Dal vecchio al nuovo mondo – Anarchici pugliesi in difesa della libertà spagnola (2012), Adolescenti inquieti (2017). Per la narrativa ha, inoltre, pubblicato: Sogno di un aquilone (1989), L’elmo di Scipio (2009), Occhi di sabbia (2010) e Ali di vento (2011), Per forza o per amore (2016).
Dal web alla carta
Alla scoperta degli Alieni Metropolitani Sospese tra realismo magico, fantascienza e distopia, le quindici storie contenute in questi Racconti di sale, polvere e cemento sono accomunate da uno sguardo visionario, ancorché luci do, sulla nostra epoca. Con eleganza e senza mai cadere nel malcontento fine a se stesso, gli Alieni Metropolitani ritraggono – in modo talvolta ironico, talaltro malinconico, ma sempre obliquo – i vizi della società contemporanea e dell’io edonista e narcisista. A trasparire da ciascun racconto sarà una concezione critica del destino, tecnologico e morale, dell’uomo postmoderno.
Racconti di sale, polvere e cemento Pag. 162 • € 13
«Non riesco mai a capire dove finisce il sogno e dove comincia il mondo reale»
dicono del libro
Leggere questo libro è come mandar giù un boccone appetitoso che lascia un retrogusto amaro: la piacevolezza della lettura fa i conti con la crudezza della vita che racconta. È un viaggio nell’uomo moderno, alla ricerca del suo inconscio attraverso l’analisi dei suoi vizi. Fabiana Stornaiuolo, Mar dei Sargassi
> ALIENI METROPOLITANI
> ANDREA CORONA
Alieni Metropolitani. La corrente letteraria è nata nel 2011 con l’intento di favorire un dibattito sulla letteratura postmoderna. Dopo essersi espressi per molti anni attraverso il web, gli Alieni hanno ora deciso di uscire allo scoperto con pubblicazioni cartacee ed eventi pubblici. Tra i loro autori di riferimento: James G. Ballard, John Barth, Don DeLillo, Philip K. Dick, Thomas Pynchon, David Foster Wallace e, tra gli scrittori nostrani, Dino Buzzati, Italo Calvino, Carlo Emilio Gadda, Antonio Moresco, Pier Paolo Pasolini. Andrea Corona. Nato a Napoli nel 1982. Laureato in Filosofia col massimo dei voti presso l’Università L’Orientale di Napoli, lavora in campo editoriale. È autore di vari saggi di argomento filosofico e letterario. Suoi scritti su Milan Kundera, Samuel Beckett, Victor Hugo, Saul Bellow, William Faulkner e George Orwell sono apparsi su numerose riviste. Collabora con svariati magazine online.
Mito rivisitato Ritorno all’Olimpo
Quando Zeus, dopo la Titanomachia, decide di spartire il dominio del mondo con i suoi fratelli, sceglie per Poseidone il mare, per sé il cielo e per Ade gli inferi, condannandolo alla solitudine. Il monarca infernale, però, viene conquistato dagli occhi della bella Persefone, figlia prediletta di Zeus, e un giorno, grazie all’aiuto di Afrodite, riesce a rapirla e portarla con sé nel suo regno di tenebra. Il suo è un gesto clamoroso che porta nuovamente gli dei a una battaglia feroce, tanto quanto lo è il sentimento che la muove e Zeus vuole contrastare: l’amore. Contro ogni previsione, i due riescono a coronare il proprio sogno, riportando a nuova vita il rapporto fra i due fratelli, divisi dall’ambizione e dalla potenza. Col passare dei millenni, il matrimonio di Afrodite e Ares è l’occasione per il loro ritorno sull’Olimpo, ma una giornata apparentemente lieta viene bruscamente interrotta da un ospite indesiderato. Il cielo e gli inferi sono chiamati ad allearsi per sconfiggere un nuovo nemico che porta a galla un passato dimenticato, sepolto nella parte più profonda del Tartaro.
Portami nel tuo inferno • Pag. 400 • € 20
«Proprio tu, Persefone, dovresti capirmi più di chiunque altro. Hai deciso di stare con mio figlio Ade nonostante la sua natura maligna, nonostante fosse il signore dell’Oltretomba»
dicono del libro
Portami nel tuo inferno è un romanzo originale frutto dell’indovinata scelta da parte dei due scrittori di proporre ai lettori un mito classico in chiave psicologicamente moderna dove a spiccare è sí la fantasia, ma anche, e maggiormente, la realtà. Francesca Melis, Eroica Fenice
> YVAN ARGEADI Yvan Argeadi (Torino, 1987). Prima di Portami nel tuo inferno ha già autopubblicato alcuni romanzi e racconti, ancora disponibili, utilizzando gli pseudonimi Argeadi e Pendragon.
> DILETTA BRIZZI Diletta Brizzi (Pisa, 1989). Ha già autopubblicato racconti urban fantasy dedicati agli angeli caduti. Portami nel tuo inferno, prima autopubblicato su Amazon con il titolo Take me into your Hell, è stato il primo romanzo scritto a quattro mani con Yvan Argeadi.
Le vite parallele e le parole non dette La storia di tre esistenze scombinate
Un volo verso Praga. Una coppia conflittuale. Una sequenza di sensazioni grottesche che riempie il tragitto verso la fiabesca capitale. Ma Mattia non è un tipo da fiaba: lui, giornalista precario, consuma la propria vita in una realtà metropolitana fatta di crisi e disillusione. E Veronica, la sua fidanzata dal temperamento leggero e a tratti frivolo, è spesso divisa tra l’amore che prova per lui e la noia che il loro rapporto le provoca. A Praga Mattia viene lasciato all’improvviso e senza un motivo apparente. Vagando per la città con pochi soldi e tante domande incontra Alberto, enigmatico cinquantenne legato alla capitale ceca e ai suoi trascorsi storici da un trauma giovanile. Tra flashback drammatici e digressioni dal taglio ironico verrà infine a delinearsi un triello fatto di sguardi, sogni e speranze. Qual è il fil rouge che unisce tre figure così distanti?
Storia di un amore all’anatra • Pag. 184 • € 14
«L’amore è un esercizio di autolesionismo, una reiterazione ossessiva di abitudini. L’idealizzazione del partner è solo una tecnica di autodifesa: le coppie, nella maggioranza delle circostanze, si detestano»
dicono del libro
Un dramma della quotidianità, una tesissima storia di non detti che cattura proprio per la sua normalità, per la capacità di prendere per mano il lettore e trascinarlo nel dolce baratro dell’immedesimazione. Pietro Salvatori, Huffington Post Tratti di umorismo alla Ionesco si rinnovano nella modernità di Iannaccone che ci porta nella romantica Praga all’inseguimento di un amore poco romantico, o romantico a modo suo. Letizia Strambi, Target Magazine
> STEFANO IANNACCONE Stefano Iannaccone (Avellino, 1981) è giornalista professionista. Scrive per diverse testate, collabora con Ilfattoquotidiano.it e Gli Stati Generali. In precedenza ha pubblicato Andrà tutto bene e Fuori Tempo Massimo.
Storia di una rinascita Contro ogni violenza
Anna e Gloria vivono di silenzi. Entrambe conoscono i vari volti della violenza: quella che lascia lividi, quella che toglie il respiro, quella che strappa l’innocenza e trattiene il futuro. Solo il silenzio ha raccolto le loro storie, ha coperto le loro ferite quando ogni parola e ogni gesto infliggevano invece nuovi colpi. E da quando si sono incontrate per la prima volta in una corsia di un ospedale, e si sono vicendevolmente scelte, il silenzio è diventato il tramite fra i loro cuori, permettendo loro di darsi una possibilità, di aprirsi all’amicizia dopo una vita fatta di lacrime e terrore. Mano nella mano, le due giovani iniziano un cammino che le porterà faccia a faccia con i propri demoni e che le renderà consapevoli della grande forza insita nella fragilità. Tulipani a dicembre è la storia di una rinascita. Una speranza che sboccia nella neve, laddove nessuno lo avrebbe mai creduto possibile.
Tulipani a dicembre • Pag. 222 • € 15
«Aveva la sensazione che soltanto continuando a parlare non avrebbe perso quel filo invisibile che poteva condurla fuori dal labirinto in cui si trovava. Stavolta era diverso. Era proprio il silenzio tra loro a renderle così vicine»
dicono del libro
Alessia Maineri ci racconta di un tema, purtroppo, sempre attuale: la violenza contro le donne. Una violenza sia fisica che psichica, una violenza che porta dietro strascichi di dolori, ricordi e sottomissioni ma ci parla anche di forza di volontà nel ricominciare. Una forza sovrumana che, però, non arriva solo da sé stesse ma arriva soprattutto dall’unione, dall’amicizia e dalla condivisione. Giovanna Perna, Hobby Book Un racconto molto toccante, sofferto ma ricco anche di speranza. Le letture di Anya
> ALESSIA MAINERI Alessia Maineri vive a Varese. Laureata in Scienze Biologiche, lavora come insegnante di sostegno e sta per laurearsi in Psicologia. Da sempre molto sensibile alla condizione femminile, toccata con mano la realtà dei Centri Antiviolenza ha deciso di scrivere e raccontare delle donne, della loro sofferenza, ma anche del loro coraggio e della loro forza.
Uno speciale punto di vista Protagonista del libro di Teresa Antonacci non è la storia narrata ma la sindrome di Asperger Un omicidio. Bari sullo sfondo. Due donne: da una parte l’assassina colta in flagranza di reato, condannata a prescindere; dall’altra, l’avvocatessa decisa a difenderla a prescindere dalle apparenze. Giulia e Chiara non si conoscono ma sono legate da un filo strettissimo, rosso come il quaderno che, con i suoi segreti indicibili, sarà il primo tassello del puzzle da comporre per tornare a essere protagoniste della propria esistenza. Fra indagini, tragedie famigliari e sintonie ritrovate, le due donne dovranno imparare a comprendere il non detto e a rileggere le certezze di una vita. Una storia imperfetta è un romanzo in grado di rallentare il tempo, piegarlo e dilatarlo a piacimento per raccontare il doppio binario su cui potrebbe correre la vita di un Asperger: dalla consapevolezza di chi ha avuto una diagnosi alla sofferenza di chi invece non sa spiegarsi il proprio speciale punto di vista.
Una storia imperfetta • Pag. 184 • € 14
«Era di una bellezza disarmante. Aveva quello strano modo di piegare il tempo, di fermarlo e renderlo impermeabile al vorticare del mondo. Restare sola, in quei momenti, non era attesa di qualcuno o qualcosa, ma piuttosto una condizione scelta, un bastarsi, nonostante tutto» dicono del libro
Teresa ci racconta questa storia in maniera fiabesca, come a volerci dimostrare che bene e male esistono nella vita e non si può fare niente per evitare di affrontarli, però possiamo decidere da che parte stare, chi vogliamo essere, se accettati per come siamo o per come gli altri ci vogliono. Luisa Di Stefano, I sussurri delle muse
> TERESA ANTONACCI Teresa Antonacci nasce nel 1964 in provincia di Bari, dove attualmente vive e lavora. È sposata, tre figli, un cane e un incarico dirigenziale che ricopre tuttora in Poste Italiane S.p.A. Una storia imperfetta è il suo settimo libro, il terzo edito da Les Flâneurs Edizioni. Ha pubblicato Lasciami sognare (2012), Rinascerò pesce (2014), C’è modo e modo (2015), La casa della domenica (2015), La dodicesima stanza (Les Flâneurs Edizioni 2016), Enrico fatto di vento (Les Flâneurs Edizioni 2017). Ha partecipato a numerosi premi internazionali ed è risultata vincitrice, tra gli altri, della prima edizione del Premio Internazionale Maria Cumani Quasimodo e della XI Edizione 2017 del Premio Giovane Holden. Dopo La dodicesima stanza, un’altra storia Asperger per la scrittrice che utilizza consapevolmente la scrittura per portare attenzione su un mondo, quello autistico, ancora sconosciuto a molti ma foriero di mille sfumature in bianco e nero. www.teresaantonacci.it
Eros e thanatos Due volti di una stessa medaglia
Una madre troppo assente e un rifiuto d’amore subito in gioventù condizionano tutta l’esistenza di Federico. Comincia per lui una vita di perdizione, tra fantasmi di antiche memorie e la ricerca spasmodica di una resa dei conti. Un percorso costellato d’incontri fatali, fino a quello definitivo e ineluttabile con l’affascinante Marlene. Fra le crepe dell’anima prende le mosse da una vicenda di amore e morte per arrivare a scandagliare tutti i sentimenti più neri dell’animo umano: l’ossessione, la solitudine, il rimpianto, l’assenza. È una storia corale che si svolge tra Sanremo e Parigi, con al centro un’umanità dannata e perdente. Così, nel tradizionale gioco tra vittima e carnefice, le carte in tavola sono puntualmente scombinate e alla fine nessun personaggio ne esce purificato.
Fra le crepe dell’anima • Pag. 90 • € 10
«D’istinto uscì a sbirciare il cielo e scrutò le stelle del primo mattino. La profondità di quel blu gli diede un senso di vuoto. Lento si avviò verso il mare, barcollando»
dicono del libro
Una prova letteraria che molto dice delle capacità di immedesimazione dell’autrice, empatica interprete ogni giorno di intelligente lettura del mondo degli altri, partendo dagli occhi e finendo negli occhi, alla ricerca di un tracciato comune. “Fra le crepe dell’anima”, certo. Marino Pagano, Bitonto Live
> ANGELA ANIELLO Angela Aniello (Bitonto, 1973). Insegnante. Ha già pubblicato il racconto “Un figlio diverso” con Arti Grafiche Savarese (1997) e la raccolta di poesie “Piccoli sussurri” con Editrice Internazionale Libro Italiano (2005). Ha vinto diversi concorsi letterari e ha ricevuto numerose segnalazioni. Molte poesie e racconti compaiono in varie antologie, blog ed ebook.
Da Venezia a Napoli Tra passione e avventura
Venezia, 1758. Dopo la morte di suo padre, ucciso di notte in circostanze oscure, la vita della contessina Maria Teresa Spina è a un bivio: sposare un uomo che non ama o partire per Napoli alla ricerca del prezioso tesoro di famiglia? La giovane donna non ci pensa due volte. Viaggia da Venezia fino a Napoli, in compagnia dell’unico uomo per cui arde di passione: Marco, un affascinante soldato. Trovano ospitalità nel palazzo dei Filangieri, ma imprevisti e colpi di scena mettono in serio pericolo la vita della contessina e portano alla luce uno squallido complotto. Anche il rapporto con Marco sembra essere compromesso per sempre, a causa di un doloroso equivoco... Il tesoro delle meraviglie è una storia d’amore d’altri tempi, tra sguardi rubati e baci mancati, ma con le sfumature di un racconto d’avventura. Mentre i protagonisti si struggono di passione, la ricerca dello scrigno, i travestimenti carnascialeschi e le cospirazioni rendono il ritmo della narrazione vorticoso e avvincente.
Il tesoro delle meraviglie • Pag. 104 • € 11
«Lei restò immobile. La felicità esplose nel suo cuore e sul suo viso sbocciò un sorriso. Lo baciò con immensa passione, e ancora una volta e poi ancora e ancora, fino a quando si fermò stremata. Guardò il cielo sereno e ripensò a suo padre, che probabilmente dal paradiso le stava dando la sua benedizione» dicono del libro
Devo dire che l’autrice ha fatto un buon lavoro, mescolando generi diversi tra loro, decisamente in perfetta sintonia se messi l’uno accanto all’altro; si parla di romanticismo settecentesco, quindi un genere storico, mescolato con suspense e giallo. Tre generi diversi, con la quale la nostra autrice è riuscita a scrivere una storia ben strutturata. Lo scrigno delle letture Un romanzo per scoprire ancora una volta la vita dei bei tempi, dove l’amore vero e passionale era alla base di tutto. La Fenice Magazine
> IMMA D’ANIELLO Imma D’Aniello è nata e vive a Napoli. Ha pubblicato racconti, poesie e aforismi in numerose antologie. I suoi ultimi ebook sono Sotto il cielo di Parigi, Non ti dimentico, Levigo il vento e ti vengo a cercare (Delos Digital).
Uno straordinario successo editoriale Matching Scars Series, una trilogia ambientata fra la Florida e il Canada, è la storia d’amore fra Caterina Zanetti, una giovane ragazza italiana appena sbarcata a Orlando, e Benjamin Carter, il suo vicino di casa, anche lui studente alla University of Central Florida e cantante della rock-band “Matching Scars”. Un solo sguardo fra i due, appena scesa dal taxi, sarà sufficiente per stravolgere la vita di entrambi. La loro storia d’amore sarà turbolenta come un viaggio sulle montagne russe, una corsa contro il tempo e contro tutte le persone che cercheranno di mettersi fra loro nel corso degli anni. Si feriranno in ogni modo possibile pur di non cedere di un passo, cercheranno di dimenticare quei caldi pomeriggi passati insieme lontani dal mondo in Florida, si butteranno a capofitto in nuove storie pur di non pensare, ma il loro legame sarà più forte di tutto. Complice un concerto a New York City e un matrimonio al quale nessuno dei due può mancare, si ritroveranno l’uno davanti all’altra per la resa dei conti. Questa volta non basteranno promesse vuote e muri invalicabili per difendersi: quando si troveranno davanti al bivio più importante della loro vita, dovranno decidere da che parte andare consapevoli che, una volta imboccata una strada, non si potrà più tornare indietro.
Matching Scars Series
Scegli me Pag. 400 • € 12
Quanto dura per sempre Pag. 400 • € 15
Fino alla fine del mondo Pag. 360 • € 15
«È sempre tutto così per te, vero? Tutto o niente. Dentro o fuori. Bene o male. Bianco o nero» OLTRE 10MILA COPIE VENDUTE > VALENTINA FERRARO Valentina Ferraro, classe 1981, è nata a Roma ma, per esigenze lavorative del padre, ha vissuto tutta la sua vita in giro per il mondo. Si è laureata in Giurisprudenza a Roma per poi trasferirsi di nuovo all’estero alla volta di nuove esperienze lavorative. Da tre anni vive a Verona con il marito Francesco, che ha conosciuto a Dubai e sposato nel 2013. Collabora con il blog Romance & Fantasy for Cosmopolitan Girls da un anno e ha pubblicato, con Les Flâneurs Edizioni la trilogia Matching Scars Series, un New Adult ambientato fra gli Stati Uniti e il Canada.
Passionale, ironico, divertente Mason e Nikky non potrebbero essere più diversi. Lei, originaria di un paesino del Delaware, proviene da una famiglia umile e ha costruito sulle parole “sacrificio” e “indipendenza” tutta la sua vita. Lui è la pecora nera di una delle famiglie più in vista del Rhode Island, ripudiato per aver scelto di seguire i propri sogni. Lei è la “brava ragazza della porta accanto”, studentessa modello alla NYU e senza grilli per la testa; lui incarna alla lettera la definizione di “bello, tatuato e inaffidabile”. Eppure, complice una notte brava ad Atlantic City, Mason e Nikky si ritrovano a desiderare di cambiare le carte in tavola, di lasciarsi andare, di oltrepassare il limite e di mischiare le loro vite come gli ingredienti di un cocktail improbabile ma incredibilmente irresistibile. Perché la nuda e cruda verità è che di fronte alla passione nessuno è immune...
Naked truth • Pag. 258 • € 14
«Mason è la prova vivente che un bel vestito e un profumo costoso non cambiano chi sei: se sei uno stronzo patentato rimani uno stronzo patentato!»
dicono del libro
Una trama, intrisa da momenti epici di ironia e di intensa passione. Una storia che snocciola energia, coraggio e soprattutto amore. Tiziana Matarrese, Vaniti Romance Valentina Ferraro è riuscita a tirar fuori una storia davvero fantastica. Una lettura piacevole, fresca e frizzante. Marianna Pucci, Passion for books
> VALENTINA FERRARO Valentina Ferraro, classe 1981, è nata a Roma ma, per esigenze lavorative del padre, ha vissuto tutta la sua vita in giro per il mondo. Si è laureata in Giurisprudenza a Roma per poi trasferirsi di nuovo all’estero alla volta di nuove esperienze lavorative. Da tre anni vive a Verona con il marito Francesco, che ha conosciuto a Dubai e sposato nel 2013. Collabora con il blog Romance & Fantasy for Cosmopolitan Girls da un anno e ha pubblicato, con Les Flâneurs Edizioni la trilogia Matching Scars Series, un New Adult ambientato fra gli Stati Uniti e il Canada.
In ogni tuo segno Faccia da schiaffi, corpo tatuato da cima a fondo, il più grande talento musicale che l’Alabama abbia mai partorito. Red Jackal, all’anagrafe Jackson Caleb Myers, ha un unico obiettivo nella vita: far sì che la sua demo venga notata da una grossa etichetta discografica e sfondare nel mondo del Rap. Per questo affida la realizzazione della copertina allo studio del suo migliore amico, chiedendo che venga creata dal miglior grafico del team. Di sicuro Jax non immagina che dietro quella figura si nasconda Alyssa Jones, un sogno dai lunghi capelli biondi intrecciati come quelli di una guerriera del ring e dallo sguardo tagliente, incastonato su un viso da bambola. Sebbene la fama di Jackson gli abbia sempre garantito libero accesso alle donne, questa sfida pare essere molto più dura del previsto. Che cosa cela lo sguardo fiero e determinato della ragazza più bella che abbia mai conosciuto? È un segreto che nessuno conosce ma che lui ha tutta l’intenzione di scoprire. E quando Jackson avrà ottenuto quello che vuole, saprà preservare con tutte le sue forze l’inaspettato e raro sentimento che ha travolto lui e Lys o manderà tutto all’aria non appena i fantasmi del passato torneranno a mettergli i bastoni fra le ruote?
Di tutti quegli occhi Emma Craft non ha più sogni nel cassetto, li ha abbandonati tanti anni prima, sostituendoli con una regola ferrea: niente relazioni importanti, niente progetti a lungo termine. Quando la sua coinquilina si trasferisce a casa del proprio ragazzo, a lei non resta che traslocare dall’amica Madison e dal suo gemello, William Dale. La convivenza sembra procedere alla grande, almeno finché Emma non riceve l’invito di un corteggiatore. Amore o possessività? Gelosia o invidia? Per scoprirlo, Will dovrà restare a guardare da lontano, ma un impulso indecifrabile lo metterà di fronte alla prova più ardua della sua vita. Razionale, benevolo, presente, lui ha sempre la soluzione a portata di mano, ma forse questa volta non sarà così semplice... La città di Gadsden, Alabama, è pronta a ospitare una nuova storia d’amore, romantica e intensa.
In ogni tuo segno Pag. 214 € 13
Di tutti quegli occhi Pag. 218 € 13
> VERONICA PIGOZZO Veronica Pigozzo, classe 1983. Vive in provincia di Milano con il compagno Jonatan e il gatto Boo. Giocatrice di pallavolo in una squadra di seconda divisione femminile e co-adim del lit-blog Romance and Fantasy for Cosmopolitan Girls. Nel 2017 è uscito Solo un desiderio, il suo primo libro edito Rizzoli (Youfeel).
Come rette parallele Quando la vita che stai vivendo non ti offre più nulla, hai un’unica possibilità: cambiare. Isabella sogna un lavoro migliore, un riscatto in campo sentimentale, una vita sociale più dinamica. È con questi propositi che vola alla volta di Londra, città che le è sempre rimasta nel cuore. Durante la prima uscita con i suoi nuovi amici, Isabella si imbatte in Christopher, giovane avvocato in cerca di indipendenza. Complice un drink di troppo, i due ragazzi vivranno una notte di passione che li segnerà profondamente. Sebbene Isabella e Christopher decidano di dimenticare quell’episodio e continuare i propri percorsi su binari differenti, il destino si metterà in mezzo per farli incontrare di nuovo. Ma quanto vale una passione? E se in gioco ci fosse il vero amore? Christopher sarebbe disposto a rinunciare alla stabilità tanto agognata per una sconosciuta? E Isabella si precluderebbe davvero la possibilità di vivere una vera favola, con tanto di principe azzurro, per una storia che forse non ha futuro? Due rette parallele non possono incrociarsi, ma è davvero così semplice smettere di provarci?
Come un’eclissi «Ho incrociato le nostre rette parallele». È con quel pensiero rassicurante e la promessa di stare insieme per sempre che Christopher saluta Isabella in aeroporto e la guarda partire alla volta di Roma, senza rendersi conto che la felicità ha un prezzo e quello che dovrà pagare lui sarà molto alto. Matt è un uomo distrutto dal dolore per aver perso la donna che ama. Cerca in tutti i modi di andare avanti e lo fa rifugiandosi tra altre braccia, per non pensare, per non crollare. Isabella ha preso la sua decisione, sofferta ma necessaria. Ha deciso di affrontare i suoi demoni, chiudere con il passato e ricominciare da capo. Ma quando ritroverà quegli occhi davanti a sé, sarà costretta a rimettere in discussione tutte le sue scelte e ammettere che forse, solo forse, la vita è troppo imprevedibile per poterla pianificare a tavolino. Perché certe volte l’amore ha la stessa durata di un’eclissi: un brevissimo istante per riconoscersi e un lungo e doloroso addio prima di ritrovarsi di nuovo. Il secondo volume della «Uncrossed Series».
Come rette parallele Pag. 272 € 14
Come un’eclissi Pag. 258 € 14
> ALESSIA D’AMBROSIO Alessia D’Ambrosio nasce a Roma il 10 marzo 1982, cittá in cui attualmente vive con il marito e i suoi due figli. Consegue la laurea in Lettere e Filosofia e un master in Giornalismo e critica musicale. Studia canto e teatro per 10 anni collaborando con vari gruppi musicali. Attualmente scrive sul suo blog Ci Sto Dentro Ma Non Troppo.
Questa non è una storia d’amore Milano, una notte come tante altre, la solita discoteca e una folla di infinite persone. Quando Veronica esce con le sue amiche, ancora non sa che quella serata segnerà l’inizio della storia che sconvolgerà la sua vita. Non sa che quel cambiamento ha un nome: G. Una sola lettera che diventa una maledizione, un ragazzo dalle mani calde e il cuore di ghiaccio che le fa spazio tra le sue lenzuola ma non nella sua vita. Veronica lo cerca disperatamente, anche quando sembra irraggiungibile, anche quando fa più male che bene. Non ne può fare a meno, perché in lui vede l’amore che ha sempre desiderato. Riuscirà G. a darle quello di cui ha bisogno, oppure lei dovrà trovare il vero amore dentro se stessa?
Tra mille baci d’addio • Pag. 258 • € 14
«Era sola colpa mia se avevo confuso l’amore con la vita e il sesso con l’amore. Se soffrivo era solo colpa mia»
dicono del libro
Un romanzo moderno e leggero, rispecchia molto la realtà dei nostri giorni... gli incontri casuali in discoteca, l’innamoramento virtuale, illusione ed egoismo ben nascosti dietro a messaggi e notifiche. Scrittura scorrevole. Il rumore dei libri Immedesimarsi in Veronica è tremendamente facile. Ognuna di noi ha avuto un G. nella propria vita, un uragano che in un attimo ha spazzato via l’illusione delle fiabe. Sapore d’inchiostro
> VANESSA SOBRERO Vanessa Sobrero nasce in provincia di Milano con un nome diverso, nel marzo del 1993. È cresciuta a suon di rock and roll e Barbera ed è da sempre appassionata di arte e fotografia. Ha viaggiato per gran parte dell’Europa, con qualche salto in America e India, ma Milano detiene un posto speciale nel suo cuore. Dopo aver conseguito il diploma al liceo linguistico, ha deciso di stravolgere la sua vita e ora sta studiando per conseguire la laurea in Ingegneria Chimica al Politecnico di Milano, sebbene il suo sogno sia quello di continuare a scrivere e viaggiare.
Al di là dei pregiudizi Aimeric è un sensibile e talentuoso liceale. Bersaglio dei bulli, salta spesso la scuola e si rifugia in uno splendido orto botanico dove trascorre il tempo coltivando la sua grande passione: il disegno. In quel cuore verde lavora come custode e giardiniere Aliseo, schietto e pragmatico laureato in fisioterapia, appassionato di sport estremi. Un ritratto rubato, un’insolita neve primaverile e un accento francese li faranno incontrare, segnando l’inizio di un amore che sboccerà spontaneo, metterà radici profonde e sfiorerà il cielo. L’amore può mozzarti il fiato come un tuffo da un precipizio. Sorprenderti come neve d’aprile. Essere delicato come un fiore e arduo come una scalata. Dolce come una poesia e colorato come una risata. L’amore è il ritratto di Aliseo e Aimeric.
La neve che accarezza... • Pag. 188 • € 13
«Stringo Ali in un abbraccio che concentra spazio e tempo in un istante»
dicono del libro
La neve che accarezza le camelie ci racconta una romantica storia d’amore e d’amicizia che vale assolutamente la pena di essere letta. Non ve ne pentirete! M&M e dintorni
> LISA ARSANI Lisa Arsani (Bologna,1977). Perito agrario e laureanda in lingue all’Università di Bologna. Dopo diversi anni passati all’estero dove ha insegnato italiano, è tornata a vivere nella città natale con il marito Luca, tre gatti e un cane. Lavora come educatrice per l’infanzia e, quando ne ha l’occasione, come tecnico vivaista. Sincera e autoironica. Una persona semplice e allo stesso tempo piena di contraddizioni. Pignola e disordinata. Sognatrice e pragmatica. Pigra e sportiva, estroversa e amante della solitudine. Pantofolaia e giramondo. Pronta a partire da un giorno all’altro, zaino e gatti in spalla, per l’Amazzonia e contemporaneamente incapace di dormire per l’ansia di un colloquio. Ha molte passioni e hobby: la corsa, le escursioni, il giardinaggio, il volontariato in un’oasi felina, il cinema, la lettura e la musica. Di sé dice: “La scrittura per me è stata una scoperta, un dono di questa mia età più matura”.
L’essenza lieve delle emozioni Ally, Elettra e Maia Corvini sono sorelle. Portano il nome di tre stelle e sono legate da un affetto istintivo, possessivo e profondo. Nulla sembra poter alterare la loro quotidianità, ma la morte del loro padre Orione, improvvisa e lacerante, modifica tutto. Specie dopo l’arrivo di Theo, affascinante ricercatore, al quale la Facoltà universitaria in cui Orione Corvini ha lavorato per anni ha deciso di affidare un compito molto importante. In una spasmodica e struggente ricerca della felicità, le tre ragazze intraprendono un percorso in cui rischieranno di perdersi e confondersi. Ally, idealizzando l’amore; Maia, ostinandosi a mentire a sé stessa; Elettra, convincendosi di non poter amare. In un susseguirsi di eventi accidentato e difficile, in cui anche l’affetto e la lealtà fraterne saranno messi in gioco e ogni certezza sembrerà sgretolarsi, un segreto custodito per anni verrà finalmente alla luce. E, allora, sarà tutto chiaro. Perché la felicità risiede nelle piccole cose e nell’essenza lieve delle emozioni che appaiono scontate. Una lezione di vita che le cambierà per sempre.
Il posto delle lucciole • Pag. 356 • € 15
«La felicità risiedeva nella normalità, nel dare valore alle piccole cose, a una carezza, alle parole d’amore sussurrate in una notte d’autunno, come se fossero eterne»
dicono del libro
Faccio i complimenti all’autrice per come ha saputo narrare tutto, ho letto ogni pagina con curiosità per riuscire a scoprire come andava a finire. Un libro che merita veramente, personaggi ben caratterizzati e contestualizzati. Libri magnetici
> VERA DEMES Vera Demes ama definirsi una bookhaolic convinta con il vizio della scrittura. Ricercatrice per un’organizzazione no profit, che la porta a viaggiare per il mondo e a interagire con diverse e multiformi culture, scrive romanzi sentimentali contemporanei dal retrogusto malinconico. Vive nelle nebbie della pianura padana ma appena può scappa nel suo piccolo rifugio in riva al mare dimenticando tutto. Ha un marito paziente, un figlio innamorato e poche amiche ma fidate. È solitaria, sognatrice e un po’ schiva. Ama visceralmente la natura e la sua contemplazione. Ha pubblicato undici romanzi: La nebbia, le torte, il ricordo, Molto lontano da qui, Il perfetto angelo custode, Il mondo coi tuoi occhi (parte I e II), Il colore dell’alba, L’autunno dentro, L’incantatrice di serpenti, L’Impossibile, Un cielo pieno di stelle (parte I e II), Andante con moto. Il posto delle lucciole è il primo romanzo pubblicato con Les Flâneurs Edizioni.
La ricetta per la felicità È una sera d’ottobre, fredda e buia, quando April incontra Colton per la prima volta. Forse è destino, forse è solo fortuna ma, quando due uomini tentano di violentare April, è proprio Colton a salvarla. Quell’incontro inaspettato è solo l’inizio di qualcosa che stravolgerà radicalmente le loro vite. Colton conosce fin troppo bene il dolore e lo vede riflesso negli occhi di April, la quale cerca invano di nascondere una profonda ferita che il ragazzo è determinato a rimarginare. Per questo le propone uno strano patto, un “programma” fatto di sette punti, che ha come unico scopo la ricerca della felicità. Sette desideri mai realizzati, sette sfide da affrontare insieme. April dovrà imparare a superare i propri limiti, mentre Colton capirà presto che reprimere i sentimenti a volte diventa impossibile. Ma quando il passato del ragazzo si ripresenterà alla sua porta minacciando di distruggere una seconda volta il suo mondo e quello di April, Colton sarà in grado di mettere in partica i suoi stessi insegnamenti e affrontare i propri demoni?
A sette passi da te • Pag. 308 • € 15
«Ci spogliamo e non solo dei vestiti perché è questo che fa l’amore: ti spoglia delle tue insicurezze e ti fa amare le tue imperfezioni»
dicono del libro
Devo fare i miei più sinceri complimenti a Bianca Povolo perché, nonostante la sua giovane età, è riuscita a costruire e a sviluppare una storia nuova e molto matura, incentrata su sentimenti che tutti noi proviamo, spiegandoli in modo delicato ma incisivo. Esmeralda Viaggi e libri A sette passi da te è una specie di viaggio alla conquista dei propri sogni. Esmeralda Viaggi e libri
> BIANCA POVOLO Bianca Povolo, classe 1996. Vive con i suoi genitori e un gatto in provincia di Varese. Frequenta il terzo anno di Scienze della Comunicazione presso l’Università degli Studi dell’Insubria. È una divoratrice di libri, soprattutto contemporary romance e fantasy, e amante delle serie TV con un unico punto debole: i dolci. È l’autrice del sesto capitolo del romanzo collettivo La perfezione di due note stonate pubblicato da Giunti Editore (2014) e del racconto Stolen night, finalista del concorso Racconti Chrysalide indetto da Mondadori (2013).
«La mia era una lotta impari: lottavo contro il Mostro d’acciaio, armato solo di penna e di rabbia»
Il Mostro Pag. 112 • € 10
Il poeta operaio
La sua battaglia per un mondo migliore La fabbrica, le polveri, l’acciaio: squarci sul lavoro quotidiano all’Ilva, che si alternano a riflessioni sulla vita, a rasserenanti immagini di evasione. Il mondo rassicurante degli affetti, la Puglia e la sua bellezza incontaminata, vista da un operaio che, suo malgrado, contribuisce a inquinarla. Tutto questo anima le poesie di Vincenzo De Marco, poeta operaio e cantore di una contraddizione esistenziale tra lavoro e vita: due elementi normalmente in simbiosi, ma che nella Taranto dei veleni finiscono col trovarsi in una tragica dicotomia.
> VINCENZO DE MARCO Vincenzo De Marco (Grottaglie, 1976). Operaio e poeta. Con Les Flâneurs Edizioni ha partecipato all’antologia di racconti Macerie, il cui ricavato è stato devoluto alle popolazioni terremotate del Centro Italia.
«Incontrarti è stato come il bacio dell’onda con il bagnasciuga un caso ma che si ripete all’infinito perché è lì che il mare ama morire e rinascere» osarelamore Pag. 104 • € 10
L’amore è un rischio Alla scoperta del sentimento universale
Che cos’è l’amore? Un fiume in piena irrefrenabile, capace di travolgere con sé tutto quello che incontra. È libertà, un cavallo selvaggio impossibile da domare, desideroso di correre nelle sterminate praterie del cuore. Ma l’amore è anche passione, struggimento e dolore. Un rischio che solo chi è capace di osare è in grado di affrontare, in un viaggio senza confini oltre ogni paura. In questa raccolta Roberta Calò lascia scorrere con impeto parole che prendono vita, superando i limiti formali della scrittura in una corsa a perdifiato verso l’infinito.
> ROBERTA CALÒ Roberta Calò (Bari, 1984). Ha pubblicato la raccolta scavamilanima (Edizioni Giuseppe Laterza, 2009). Alcune sue poesie sono inserite in diverse antologie. Ha ricevuto numerosi premi nazionali e internazionali.
L’aria di neve fuori, il calore delle luci natalizie dentro. Una combriccola di nipotini e una nonna cantastorie. La fiaba comincia e la magia ha inizio… Benvenuti a Ghiandaquercia, il paese del Piccolo Popolo, di cui Ciottolina fa parte. Lei è una bimba speciale che ci condurrà nei boschi incantati tra folletti, streghe, animali parlanti, elfi malvagi, doni prodigiosi e funghi magici. In questa sua prima avventura la nostra piccola amica si caccerà in un brutto guaio per tentare di salvare il suo scoiattolino. Ma fortunatamente…
A Ghiandaquercia, nel bel mezzo dei preparativi per il Natale, la famiglia Ciop non se la passa tanto bene. Il papà di Ciottolina, infatti, ha un gran mal di testa e Mastro Cerusico, il medico del villaggio, dopo averlo visitato afferma che è stato intossicato da un legno velenoso. Tutti temono per la vita di Mastro Ciop, ma sua figlia non si dà per vinta e, grazie ai consigli dello Spirito della Vecchia Quercia, si mette in cammino alla ricerca di un fungo molto speciale.
A Ghiandaquercia è estate. Ciottolina è cresciuta e si dà da fare per aiutare Mamma Ciop. Di ritorno dal frutteto riceve una sorpresa dal lupetto Grigiotto: un velo scintillante, scovato chissà dove dal cucciolo. Poco dopo i suoi quattro fratellini scompaiono misteriosamente. Tutto il villaggio si attiva per le ricerche che, purtroppo, si rivelano vane. Ma in una notte di insonnia e sconforto si presenta da Ciottolina uno strano gnomo, di nome Scuff…
Un folletto di nome Ciottolina Pag. 54 • € 9
Ciottolina e il fungo d’oro Pag. 60 • € 9
Ciottolina e la regina delle fate Pag. 60 • € 9
> CONCETTA ANTONELLI Concetta Antonelli è nata in Puglia, a Monopoli, ma ha vissuto un po’ dappertutto in Italia. È una lettrice appassionata sin da bambina e ha letto così tanti libri che alla fine le è venuta una gran voglia di scrivere! È autrice di racconti, fiabe e poesie. Per lei scrivere è «dar voce alle cose di dentro, è comunicare e scoprire che negli altri, molto spesso, c’è un mondo davvero simile al proprio: basta rivelarlo!». Se siete curiosi, potete scoprire qualcosa in più sul suo conto (o chissà magari scambiarci quattro chiacchiere virtuali), digitando il suo nome e cognome sul web. Se volete incontrarla di persona, invece, non dovete perdere le presentazioni dei suoi libri… in libreria, ovviamente!
Priscilla e Fiammetta, nipote e nonna, sono due formidabili compagne di gioco. Un giorno accade loro qualcosa di davvero straordinario. Le due provano a giocare insieme con l’iPad e… in un etciù vengono risucchiate dentro! Tra scenari incantati, sfide, corse a perdifiato e capitomboli, le eroine di questo racconto incontreranno animali poco ordinari e non sempre simpatici! E se capiterà loro di perdersi, canzoni e filastrocche verranno in aiuto… fino a che non sarà l’ora di compiere la scelta più importante. Priscilla e Fiammetta nel paese dell’iPad • Pag. 54 • € 9 > ANNA MARIA DI TERLIZZI È nata e vive a Bari da sempre. È una scultrice da oltre cinquant’anni e negli ultimi tempi si è dedicata anche alla scrittura di libri per ragazzi, la cui protagonista principale è appunto la ‘nostra Priscilla’, una bambina vivace e curiosa che s’ispira alla dolce nipotina dell’autrice. Il suo primo libro è Priscilla e il bell’anatroccolo, una favola poetica edita nel 2015. Se vi capita di visitare qualche mostra di opere scultoree o di adocchiare in qualche chiesa fonti battesimali, bassorilievi e statue di particolare bellezza, fateci caso, potrebbe trattarsi proprio di un lavoro di questa artista pugliese.