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A me gli occhi

Dr.ssa Adele Sparavigna Specialista in Dermatologia e Venereologia - Milano L’estetica del contorno degli occhi rappresenta una grande preoccupazione, in quanto le percezioni riguardanti il grado di stanchezza di una persona e l’età si basano principalmente sull’area periorbitale

L’estetica del contorno degli occhi rappresenta una grande preoccupazione, in quanto le percezioni riguardanti il grado di stanchezza di una persona e l’età si basano principalmente sull’area periorbitale. Le occhiaie periorbitali, le borse e le rughe contribuiscono a definire un aspetto stanco, invecchiato o persino malato. Le occhiaie svolgono un ruolo centrale nell’aspetto dell’invecchiamento e della stanchezza visiva sulla parte inferiore della palpebra e sono molto difficili da cancellare completamente. Sia i filler che le tecniche iniettive sono di fondamentale importanza per un trattamento di successo. La qualità della pelle infraorbitale contribuisce fortemente all’invecchiamento di questa zona. La pelle della palpebra inferiore è molto sottile e permette la visibilità di caratteristiche subdermiche sulla superficie. A questo livello, quando il tessuto sottocutaneo rappresentato è minimo, la pelle ha un intimo rapporto con il muscolo e i vasi orbicolari. Cambiamenti anatomici legati all’età nei tessuti molli includono atrofia del grasso sottocutaneo e perdita di volume nella zona malata, ipertrofia del muscolo degli orbicolari oculi, pseudoerniazione del tessuto fibro-adiposo di sub-orbicolaris oculi.

INIETTIVO PER OCCHIAIE E BORSE Particolari problemi dermici e anatomci nell’area periorbitale meritano prodotti iniettivi speciali. Il targeting della Matrice Extra cellulare (ECM) è una reale soluzione avanzata nel trattamento della zona periorbitale, in quanto è basato sulla bio-rigenerazione fisiologica della pelle perché stimola la produzione di nuovo collagene ed elastina insieme all’HA. SUNEKOS® 200 iniettivo è un trattamento mirato dell’ECM contenente HA a basso peso molecolare. ANATOMIA E TECNICHE INIETTIVE Poiché la pelle periorbitale è una zona difficile da trattare, una dettagliata comprensione dell’anatomia facciale è fondamentale per iniettare in maniera corretta questa zona (Fig. 1). Entrambe le palpebre possono essere suddivise in due parti: mobile e fissa. La parte mobile della pelle è molto sottile e il prodotto deve essere iniettato molto superficialmente, perché si trova sul setto orbitale (Zona A su Fig. 1). Poco oltre il setto orbitale c’è tessuto grasso, con bassa vascolarizzazione. La tecnica iniettiva proposta tiene conto della differenza tra la parte mobile e la parte fissa delle palpebre. La parte mobile viene iniettata con una tecnica lineare retrograda superficiale (Fig. 2). Un ago 30G deve essere inserito parallelamente alla superficie della pelle e deve essere visibile attraverso la pelle, mentre rilascia una piccola quantità del prodotto. La parte fissa è iniettata, rilasciando un bolo di 0,2 ml direttamente sulla superficie ossea sottostante. Un ago 30G deve essere inserito perpendicolarmente alla superficie della pelle per colpire l’osso e rilasciare il prodotto (Fig. 3).

OBIETTIVO DELLO STUDIO L’endpoint primario è stato quello di valutare clinicamente e attraverso strumenti e misurazioni non invasive le performances estetiche sull’area intorno agli occhi del trattamento iniettivo con SUNEKOS® 200. Sono state effettuate tre sessioni di microiniezioni con un intervallo di quindici giorni l’una dall’altra utilizzando tecniche iniettive periosteali e subepidermiche: utilizzo di un micro-siero da 0,2 ml appena sopra il periostio e un microsiero da 0,1 ml molto superficiale, proprio sotto l’epidermide. La quantità di

Figg. 2 e 3: tecninca iniettiva

prodotto da iniettare era di 3 ml (1 fiala) per ogni sessione di iniezione (1,5 ml per ogni lato del viso). Le valutazioni mono-laterali sono le seguenti: - Baseline (T0). - T3+1d - 1 giorno dopo l’ultimo trattamento iniettivo. - T2M - 2 mesi dalla prima iniezione. - T3M - 3 mesi dalla prima iniezione. Sono state effettuate cinque visite: una visita basale, due visite intermedie e due visite successive (dopo la fine del protocollo di trattamento).

VALUTAZIONI CLINICHE La valutazione clinica è stata eseguita come segue: Un voto clinico assegnato all’area circostante gli occhi (zampe di gallina). Valutazione eseguita secondo una scala fotografica interna di riferimento (punteggio visivo da 0 - nessuna ruga, a 7 - rughe molto marcate). Occhiaie e sacchetti infraorbitali sono stati valutati secondo un punteggio visivo da 0 (assente) a 4 (molto marcato). Valutazione strumentale non invasiva: Profilometria delle rughe utilizzando un dispositivo portatile compatto Primos, Gfmesstechnik, Germania. Valutazione del colore della pelle dell’area perioculare per colorimetria ottica (Chroma Meter CR-200®). RISULTATI Le variazioni percentuali ottenute rispetto al T0 per ogni valutazione clinica, sono riassunte nei e hanno evidenziato: - Un’importante riduzione nel punteggio visivo delle zampe di gallina (almeno di 1 grado) in 48% dei soggetti a T3i+1d, in 71% a T2M e nel 76% a T3M. - A partire da T2M, una significativa riduzione delle occhiaie (di almeno 1 grado nel punteggio visivo) si è vista nel 52% dei soggetti a T2M e nel 71% a T3M. Questi risultati confermano l’efficacia del prodotto dopo il trattamento e un miglioramento progressivo con il tempo fino a 3 mesi dopo nella zona intorno agli occhi.

VALUTAZIONI STRUMENTALI Profilometria cutanea: L’analisi dell’immagine dell’area intorno agli occhi (zampe di gallina) ha confermato i risultati della valutazione clinica: è stata dimostrata, a partire da T3i+1d, un’importante e progressiva attività “antirughe”. Si è notata anche una riduzione del Ra (rugosità media dell’analisi profilo) del 15,4% a T3i+1d, del 24,6% a T2M e del 26,8% a T3M (figura 6). Misurazione del colore della pelle: I risultati del trattamento evidenziano un aumento statisticamente significativo del parametro L*, che indirettamente rappresenta la luminosità della pelle, a partire da T3i+1d (Holm-Sidak - Wilcoxon Corretto rank test P0.05, T3i+1d, T2M e T3M vs T0); la luminosità della pelle risulta migliorata del 4,2% a T3i+1d, del 7,7% a T2M e del 7,8% a T3M. Inoltre, è stato dimostrato un aumento clinicamente/statisticamente significativo di un parametro* (rossore della pelle) corrispondente a 16,4% a T2M (HolmSidak - Wilcoxon corretta P0.05 vs T0) e a 10.9% a T3M: è un indice di miglioramento del microcircolo cutaneo e una riduzione della stasi vascolare.

DISCUSSIONE E CONCLUSIONI I risultati clinici e strumentali hanno mostrato chiaramente importanti performance estetiche di SUNEKOS® 200 come trattamento iniettivo sulla zona intorno agli occhi.

PRIMA

DOPO

La tollerabilità finale del prodotto è stata giudicata buona/eccellente; nessuna reazione avversa inattesa si è verificata durante lo studio. Il risultato più interessante è il progressivo miglioramento dei risultati nel tempo (fino a tre mesi). Questo è il primo trial clinico sull’uso di un protocollo con AA e HA naturale a basso peso molecolare. ◼︎

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