6 minute read

Non mandate in fumo la bellezza

Dr.ssa Paola Molinari Specialista in Chirurgia Generale, Medico e Chirurgo Estetico - Modena Dr.ssa Chiara Faso Medico Chirurgo - Modena

L’abitudine alla sigaretta determina inestetismi che permangono anche dopo averla abbandonata, come per esempio la ruga del “codice a barre”

Eccoci giunti al terzo e ultimo dei tre appuntamenti che ci hanno portato ad analizzare più nel dettaglio lo smoker journey, cioè quali sono i danni provocati dal fumo di sigaretta sul benessere in generale e cutaneo in particolare, e come poter proporre ai fumatori valide alternative e strategie per migliorare il loro stato di salute e di bellezza. Da medico, credo che non smetterò mai di perseguire la lotta contro il fumo, così come contro altri fattori che influenzano costantemente l’aspetto fisico e in particolare quello del viso. Si spende tempo (oltre che denaro) a proporre e sottoporre i pazienti a trattamenti sempre più individualizzati e, come una battaglia senza fine, il fumo corrode di pari passo la riuscita del risultato finale. Non solo: l’abitudine al fumo determina inestetismi che permangono anche dopo aver abbandonato la sigaretta, come per esempio la ruga del “codice a barre” che mi conferma il sospetto anche ad anni di distanza [Rajagopalan P. et al. How Does Chronic Cigarette Smoke Exposure Affect Human Skin? A Global Proteomics Study in Primary Human Keratinocytes. OMICS: A Journal of Integrative Biology. Vol. 20, No. 11. 2016]. Sospendere completamente l’abitudine al fumo – o non iniziare mai a fumare addirittura... – sarebbe la scelta più sana, ma sempre più spesso mi trovo davanti fumatrici incallite, che non hanno assolutamente voglia di smettere. Che cosa proporre, quindi?

PEELING CHIMICO Uno dei primi trattamenti che consiglio a chi entra nel mio studio è un peeling chimico di viso, collo e

Principali costituenti in commercio e loro azione. HA = acido ialuronico; DMAE = dimetilaminoetanolo. décolleté: infatti, a causa della nicotina, la cute si presenta con un colorito tendente al grigio-giallastro, oltre a essere intrinsecamente più opaca, più secca e meno elastica. Preferisco trattamenti illuminanti a base di alfabetaidrossiacidi con effetto cheratolitico, stimolatore dermico, schiarente indiretto [Tang S-C and Yang J-H. Dual Effects of AlphaHydroxy Acids on the Skin. Molecules, 23, 863. 2018]; tendo ad associarli ad altri principi attivi schiarenti e antiossidanti, tra i quali acido tranexamico, vitamina C, tretinoina, e sempre faccio seguire una gestione domiciliare con idratazione e protezione solare.

BIOSTIMOLAZIONE INIETTIVA Un altro grande trattamento utile al fumatore è quello della biostimolazione iniettiva: il suo razionale è di riequilibrare la normale fisiologia cutanea con azione antiossidante, idratando e fornendo i costituenti necessari alla “ricostruzione” del derma [Iorizzo M. et al. Biorejuvenation: theory and practice. Clinics in Dermatology. 26, 177–181. 2008]. I nutrienti in commercio sono numerosissimi e ognuno contribuisce in modo complementare alla salute cutanea; tra gli altri, ad esempio, ricordo il glutatione, la N-acetil cisteina e l’acido alfa-lipoico, il primo con importante azione antiossidante, gli altri deputati alla sua sintesi e protezione [Monnier G., Chaudiere J. Metabolism and antioxidant function of glutathione. Pathol Biol. Jan;44(1):7785. 1996; Packer L. et al. Alpha-Lipoic acid as a biological antioxidant. Free Radical Biology & Medicine, Vol. 19, No. 2, pp. 227250. 1995]. Altri fattori biostimolanti sono aminoacidi essenziali, sali minerali e vitamine (la vitamina B6 è nota, per esempio, per il suo ruolo di attivatore metabolico), in grado di stimolare i fibroblasti. Le zone più trattate sono sicuramente il viso e il collo, ma anche le mani e il décolleté possono giovare di questo trattamento. Viene effettuata in genere una seduta ogni 15-20 giorni a seconda dell’età biologica, del danneggiamento cutaneo del paziente e sulla base del protocollo suggerito dalle varie aziende. Io personalmente tendo ad associare la biostimolazione con altri trattamenti, primo tra tutti il peeling chimico sopracitato, per sinergizzare le azioni benefiche e avere un risultato visibile in minor tempo. Sempre presente nei miei trattamenti biostimolanti è l’acido ialuronico, libero o blandamente cross-linkato, per la sua grande capacità idratante e per l’interessante azione stimolante sulla sintesi di collagene [Papakonstantinoua E. et al. Hyaluronic acid: A key molecu-

le in skin aging. Dermato-Endocrinology 4:3, 253–258. 2012]. Con il trascorrere del tempo, infatti, la qualità dell’acido ialuronico della nostra pelle si modifica, le sue catene si frammentano, accorciandosi, ed è noto quanto questo giochi un ruolo cruciale nell’invecchiamento del viso [Longas MO et al. Evidence for structural changes in dermatan sulfate and hyaluronic acid with aging. Carbohydr Res. 159:127-36. 1987]. Riuscire a reintegrare questa carenza può certamente essere un interessante “punto di partenza”.

TOSSINA BOTULINICA Per le labbra, invece, e per le “rughe dei fumatori”, ovvero i segni che si formano in zona perilabiale a codice a barre, la tossina botulinica è un’eccellente soluzione temporanea. Andando a distendere in modo selettivo il muscolo orbicolare della bocca, si ottiene una riduzione dei solchi e un rilassamento dell’area trattata. Il trattamento del terzo inferiore del volto con tossina botulinica è considerato off-label, anche se numerosi studi sul farmaco ne dimostrano la sicurezza e l’efficacia [De Maio et al. Facial Assessment and Injection Guide for Botulinum Toxin and Injectable Hyaluronic Acid Fillers: Focus on the Lower Face. Cosmetic 2017]. ACIDO IALURONICO Sempre sul codice a barre si può proporre in modo sinergico e/o alternativo alla tossina botulinica una correzione con un filler di acido ialuronico, ideato in modo specifico per le labbra e l’area periorale. A differenza di quanto accade con l’acido ialuronico libero con effetto biostimolante, quello crosslinkato del filler viene utilizzato come riempitivo per le rughe, in particolare a partire dal vermiglio: se correttamente utilizzato restituirà turgore, senza però modificare l’espressività intrinseca del soggetto. L’area perilabiale è una delle aree più dinamiche e al contempo sottili del viso: per questo motivo sono ideali fillers morbidi, semi cross-linkati (o con cross-linkaggio basso), caratterizzati da un’ottima bio-integrazione tissutale e, soprattutto, da un’elevata capacità di “stretch”, senza il rischio di antiestetiche ipercorrezioni [Gold MH, et al. Clinical Interventions in Aging. 2(3):369–376. 2007; Breithaupt AD, et al. Cosmet Dermatol.25:184-19. 2012]. A tutto quello che possiamo fare all’interno dell’ambulatorio medico si aggiunge il trattamento domiciliare: è importante che la paziente fumatrice utilizzi principi attivi idratanti, eventualmente associati a blandi esfolianti; a volte vi è anche l’indicazione all’assunzione di integratori a base di sostanze antiossidanti – quali vitamine, polifenoli e carotenoidi – per contrastare la formazione dei radicali liberi favorita dal fumo. Fin qui il trattamento estetico dei danni provocati dal fumo di sigaretta, ma non dimentichiamoci che il gold standard dovrà essere sempre la disassuefazione; alcuni fumatori, però, come detto non vogliono proprio smettere di fumare. Per loro, dopo attenta valutazione personale e motivazionale, un’alternativa perseguibile potrà essere il suggerimento di iniziare l’utilizzazione di quello che viene definito “fumo digitale”, cioè la sigaretta elettronica o i prodotti a tabacco riscaldato, prodotti che in assenza di combustione producono una quantità nettamente inferiore di sostanze dannose o potenzialmente dannose. Degna di nota la notizia apparsa qualche settimana fa che la Food and Drug Administration, l’Agenzia statunitense responsabile della regolamentazione dei farmaci e dei prodotti del tabacco negli Stati Uniti, dopo un processo di valutazione durato oltre tre anni, ha riconosciuto che l’utilizzazione assidua del Tobacco Heating System (THS) induce una “esposizione ridotta” dell’organismo dell’utilizzatore rispetto al fumo di sigaretta [https://www.fda. gov/news-events/press-announcements/fda-authorizes-marketingiqos-tobacco-heating-systemreduced-exposure-information], classificandolo quindi come prodotto del tabacco a rischio modificato, confermandone la fondamentale differenza rispetto alla tradizionale sigaretta. Nel rilasciare questo riconoscimento, la FDA ha rilevato come il THS, seppur non privo di rischi, “sia appropriato per la promozione della salute pubblica e che possa giovare alla salute del popolazione nel suo complesso, considerando fumatori e non fumatori”. ◼︎

This article is from: