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L’alimentazione che verrà
from Numero 61
Prof. Giorgio Maullu Specialista in Scienza dell’Alimentazione - Sassari Coordinatore e Docente Master di II Livello Università di Sassari - Membro CRISMENC Coordinatore regionale SIES Sardegna Docente CPMA - VALET - Bologna
Il boom del “bio” deve essere assecondato. Perché, come diceva Ippocrate, il cibo è medicina...
In un’epoca travagliata quale quella attuale per le molteplici avversità, colpisce - nel campo agroalimentare - la decisa svolta “verde”, che in tutto il mondo industrializzato sta prendendo sempre più piede. Infatti, tra le poche attività commerciali che crescono in maniera esponenziale dal punto di vista economico, quelle ortofrutticole “bio” sono senz’altro ai primi posti. In questo quadro, il fallimento della globalizzazione su larga scala basata solo sul profitto, che ha alterato i vari ecosistemi in tante parti del mondo, è sotto gli occhi di tutti. Un solo esempio che riassume l’entità e la pericolosità di quanto appena scritto: l’uso insensato di pesticidi in agricoltura ha falcidiato, nel corso degli ultimi 10/15 anni, oltre a tante specie di insetti utili, miliardi di api il cui lavoro, si sa, è indispensabile per la sopravvivenza del pianeta, in quanto favorendo l’impollinazione garantiscono la riproduzione del mondo vegetale. Ebbene, oltre a questo danno creato dall’uomo, sempre grazie alla sua smodata ingordigia, dai Paesi asiatici è stata importata la vespa cinese, che ha come pasto preferito proprio le api europee. Già agli inizi dell’anno 2019, la strage di api assumeva preoccupanti dimensioni, in quanto in Europa tale vespa non ha predatori naturali. Se si aggiunge a questo scenario il fatto che i repentini cambiamenti climatici stanno determinando alterazioni sostanziali sui prodotti dell’agricoltura con ingenti perdite quantitative, il quadro diventa tragico.
IL CIBO COME MEDICINA Il dato che dà speranza, e questa speranza deve essere sostenuta, è appunto l’aumento di attività biologiche in cui vi è la ricerca di preservare tutto il patrimonio agroalimentare che i Paesi soprattutto mediterranei hanno, Italia in primis. La riscoperta delle specie autoctone di ortaggi e cereali, il modo di prepararli, la coltivazione dei campi con fermentazioni naturali senza uso di additivi chimici, se non i casi selezionati come se si debbano usare i farmaci, sta riportando in auge la consapevolezza di ciò che si mangia non serve solo per riempire lo stomaco, ma soprattutto per nutrire il corpo e allargare la mente. Ritornare al concetto di Ippocrate, il cibo come medicina, non nella ristrettezza etmologica del termine, ma come rimedio ai mali fisici e mentali. È ridicolo, ma molti preparati multivitaminici hanno tra i loro eccipienti prodotti chimici che inibiscono processi cellulari fondamentali come il ciclo di Krebs. Quindi si assume una compressa di vitamina C sintetica addizionata a tanti altri prodotti tossici pensando di farsi del bene, quando sarebbe più semplice e più salutare mangiare un’arancia senza trattamenti, dove oltre la vitamina C ci sono tante altre sostanze benefiche. Da quanto sin qui esposto si evince che parlare di Alimentazione può avere un ampio spettro di problematiche, implicazioni e anche diversità di approccio metodologico e deontologico. Per questo motivo il modulo di Scienza dell’Alimentazione e Dietoterapia dell’Obesità della scuola di formazione post universitaria della VALET CPMA di Bologna rappresenta un’eccellenza nel panorama italiano e non solo. Infatti durante il corso verranno sviscerate le caratteristiche fisico-chimiche degli alimenti con le loro caratteristiche strutturali e funzionali, inserite però in un quadro molto più ampio, al fine di entrare nell’attualità del tempo presente, con le ripercussioni che possono avere sia sulla Medicina Tradizionale sia sulla Medicina Estetica. Per esempio, l’alimentazione da somministrare a pazienti con malattie croniche dell’intestino hanno anche effetti mirabolanti sulle alterazioni strutturali del pannicolo adiposo quali quello della cosiddetta “cellulite”.
corsi teorico-pratici
SCIENZA DELL’ALIMENTAZIONE PROPEDEUTICO A DIETOTERAPIA DELL’OBESITÀ Obiettivo del corso Fornire una preparazione completa nel campo della Scienza dell’Alimentazione, dalle nozioni di biochimica e di fisiologia della nutrizione alla digestione, assorbimento, trasporto e trasformazioni biochimiche dei nutrienti energetici, con particolare attenzione al reale fabbisogno energetico (basale e di riposo; di utilizzazione degli alimenti; di svolgimento delle comuni attività di vita, professionali e sportive), fino ad arrivare alla personalizzazione della dieta. DIDATTICA A CURA DI: DATA DEL CORSO: ECM: Prof. Giorgio Maullu aprile 2021 26,8 crediti
DIETOTERAPIA DELL’OBESITÀ Obiettivo del corso Far acquisire ai corsisti le conoscenze teorico-applicative di base per formulare diete personalizzate nei confronti di pazienti in eccesso ponderale. DIDATTICA A CURA DI: DATA DEL CORSO: ECM: Prof. Giorgio Maullu maggio 2021 27,8 crediti
RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna 051.6388334/051.0216405/051.320170 - www.valet.it - info@valet.it
VISIONE GLOBALE Quindi una visione globale del problema, dove la giusta alimentazione o la precisa assunzione di certi alimenti nella precisa quantità e volume hanno la stessa valenza di una terapia farmacologica. In Epoca Covid 19 è tornata di primaria importanza l’efficienza del sistema immunitario, per cui si è assistito a un aumento vertiginoso di integratori più o meno validi, che hanno tutti quanti il denominatore comune di aumentare le difese immunitarie. Facendo un salto indietro di 40/50 anni fa, si può vedere che lo stile di vita e l’alimentazione dei nostri nonni di fatto erano molto più protettive di quanto non lo siano le attuali. Anche la dieta del digiuno intermittente non è altro che una rivisitazione in chiave moderna di quello che vivevano appunto i nostri nonni. Un apporto giusto in termini quantitativi di nutrienti, mai eccessi, e con altrettanta variabilità di essi garantiti dalle molteplici varietà di frutta e verdura, senza mai eccedere in proteine. E per finire la giusta quantità di sonno, almeno sette ore, con modalità di andare a letto presto e alzarsi presto la mattina, in quanto le giornate lavorative erano molto intense. Ovviamente oggi le condizioni sono cambiate e bisogna adattarsi ai ritmi che impone la modernità, ma il sapersi riprendere gli atteggiamenti corretti nel mangiare e nel gestirsi sicuramente comporta benefici a tutto l’organismo. Durante lo svolgimento del corso verranno prese in esame le metodiche di indagine diagnostica (esempio, l’impedenzometria per la valutazione della composizione dell’organismo) e le modalità di indagine anamnestica al fine di capire le abitudini e/o gli atteggiamenti scorretti da modificare e per monitorare il risultato ottenuto. Valutazione degli atteggiamenti psicologici del medico nei confronti del paziente obeso, in quanto esso quasi sempre ha patologie associate. In questo caso, la richiesta di una dieta per dimagrire può essere la chiave di svolta per diagnosticare una sindrome plurimetabolica e/o un diabete mellito tipo II ancora misconosciuto. Il grande plauso che la VALET ha nel suo concept di formazione è quello di dare la possibilità al discente di integrare il suo bagaglio culturale e la sua specifica formazione con l’attualità del momento, seguendo le ultime linee guide ministeriali e mondiali al fine di avere una formazione il più completa e cosmopolita possibile. È superfluo aggiungere che il Corso di Nutrizione non è calcolare tramite una calcolatrice quante calorie ci sono in un piatto di pasta, ma capire se è necessario assumere quel piatto di pasta e come assumerlo, tenendo conto della composizione dell’organismo in quel momento, e quale sia il suo metabolismo. Più della quantità è importante la qualità del cibo, e soprattutto la qualità del nostro intestino che è deputato a trasformarlo. Per tale motivo, tra gli argomenti, c’è quello inerente al macrobiota e microbiota. La conoscenza della popolazione batterica del nostro intestino è fondamentale, per mantenere l’omeostasi funzionale di tutto l’organismo. La sua alterazione comporta sempre una disfunzione generalizzata, anche se spesso permangono sintomi localizzati. Per esempio, molte vulvovaginiti ricorrenti sono il frutto di una grave disbiosi intestinale che raramente viene indagata in quanto non sintomatologica. Invece si abbonda di trattamenti vaginali quasi sempre inefficaci nel garantire la guarigione nel lungo periodo. Alimentarsi bene vuol dire gratificare il corpo per nutrire l’anima. Vi aspettiamo per fare questo meraviglioso viaggio di conoscenza insieme. ◼︎