SCIENZA DELL’ALIMENTAZIONE
Prof. Giorgio Maullu Specialista in Scienza dell’Alimentazione - Sassari Coordinatore e Docente Master di II Livello Università di Sassari - Membro CRISMENC Coordinatore regionale SIES Sardegna Docente CPMA - VALET - Bologna
L’ALIMENTAZIONE CHE VERRÀ Il boom del “bio” deve essere assecondato. Perché, come diceva Ippocrate, il cibo è medicina...
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n un’epoca travagliata quale quella attuale per le molteplici avversità, colpisce - nel campo agroalimentare - la decisa svolta “verde”, che in tutto il mondo industrializzato sta prendendo sempre più piede. Infatti, tra le poche attività commerciali che crescono in maniera esponenziale dal punto di vista economico, quelle ortofrutticole “bio” sono senz’altro ai primi posti. In questo quadro, il fallimento della globalizzazione su larga scala basata solo sul profitto, che ha alterato i vari ecosistemi in tante parti del mondo, è sotto gli occhi di tutti. Un solo esempio che riassume l’entità e la pericolosità di quanto appena scritto: l’uso insensato di pesticidi in agricoltura ha falcidiato, nel corso degli ultimi 10/15 anni, oltre a tante specie di insetti utili, miliardi di api il cui lavoro, si sa, è indispensabile per la sopravvivenza del pianeta, in quanto favorendo l’impollinazione garantiscono la riproduzione del mondo vegetale. Ebbene, oltre a questo danno creato dall’uomo, sempre grazie alla sua smodata ingordigia, dai Paesi asiatici è stata importata la vespa cinese, che ha come pasto preferito proprio le api europee. Già agli inizi dell’anno 2019, la strage di api assumeva preoccupanti dimensioni, in quanto in Europa tale vespa non ha predatori naturali. Se si aggiunge a questo scenario il fatto che i repentini cambiamenti climatici stanno determinando alterazioni sostanziali sui prodotti dell’agricoltura con ingenti perdite quantitative, il quadro diventa tragico.
IL CIBO COME MEDICINA
Il dato che dà speranza, e questa speranza deve essere sostenuta, è appunto l’aumento di attività biolo-
giche in cui vi è la ricerca di preservare tutto il patrimonio agroalimentare che i Paesi soprattutto mediterranei hanno, Italia in primis. La riscoperta delle specie autoctone di ortaggi e cereali, il modo di prepararli, la coltivazione dei campi con fermentazioni naturali senza uso di additivi chimici, se non i casi selezionati come se si debbano usare i farmaci, sta riportando in auge la consapevolezza di ciò che si mangia non serve solo per riempire lo stomaco, ma soprattutto per nutrire il corpo e allargare la mente. Ritornare al concetto di Ippocrate, il cibo come medicina, non nella ristrettezza etmologica del termine, ma come rimedio ai mali fisici e mentali. È ridicolo, ma molti preparati multivitaminici hanno tra i loro eccipienti prodotti chimici che inibiscono processi cellulari fondamentali come il ciclo di Krebs. Quindi si assume una compressa di vitamina C sintetica addizionata a tanti altri prodotti tossici pensando di farsi del bene, quando sarebbe più semplice e più salutare mangiare un’arancia senza trattamenti, dove
oltre la vitamina C ci sono tante altre sostanze benefiche. Da quanto sin qui esposto si evince che parlare di Alimentazione può avere un ampio spettro di problematiche, implicazioni e anche diversità di approccio metodologico e deontologico. Per questo motivo il modulo di Scienza dell’Alimentazione e Dietoterapia dell’Obesità della scuola di formazione post universitaria della VALET CPMA di Bologna rappresenta un’eccellenza nel panorama italiano e non solo. Infatti durante il corso verranno sviscerate le caratteristiche fisico-chimiche degli alimenti con le loro caratteristiche strutturali e funzionali, inserite però in un quadro molto più ampio, al fine di entrare nell’attualità del tempo presente, con le ripercussioni che possono avere sia sulla Medicina Tradizionale sia sulla Medicina Estetica. Per esempio, l’alimentazione da somministrare a pazienti con malattie croniche dell’intestino hanno anche effetti mirabolanti sulle alterazioni strutturali del pannicolo adiposo quali quello della cosiddetta “cellulite”.
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