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QUALI SONO LE PROSSIME FRONTIERE DELLA MEDICINA ESTETICA?
from Numero 68
La medicina rigenerativa potrebbe essere il prossimo salto di qualità...
Maurizio Priori: «Le prossime frontiere sono naturalmente sia elettromedicali che presidi medici, nel senso che stanno nascendo diversi tipi di tossina botulinica con maggior durata di azione, vengono proposti filler sempre più competitivi, biocompatibili e a lunga durata anche questi e stanno uscendo metodiche di elettromedicali che hanno un’azione meno cruenta sulla pelle e quindi danno ottimi risultati, essendo molto meno visibili le tracce lasciate»
Paola Molinari: «Non te lo so proprio dire. Quello che posso dire è che io e tutti i colleghi con i quali mi confronto e con cui ho la fortuna di lavorare cerchiamo sempre di più di arrivare a una Medicina Estetica basata sulle evidenze, quindi anche le tecniche e i trattamenti che noi già facciamo in maniera purtroppo basata solo e soltanto sull’empirismo, adesso sempre di più saranno fatti basandosi su evidenze scientifiche che vogliamo valorizzare. Vogliamo la Medicina Estetica legata all’evidenza scientifica, insomma»
Nicolò Scuderi: «Le frontiere sono tante e sempre di più si tende a dare un risultato rapido, in assenza di effetti collaterali e con il raggiungimento di un’aspettativa che molte volte è ideale nel nostro paziente. Il cliente del medico estetico vorrebbe raggiungere un ideale di perfezione, di bellezza, di immagine. Io direi che il futuro è trovare un punto d’incontro che renda felici i nostri pazienti e tranquilli i nostri medici, diciamo quelli che poi devono rispondere alle aspettative della società prima ancora che del singolo»
Carlo Giuseppe Bonuccelli: «Prossima frontiera della Medicina Estetica? Bella domanda. Io credo si debba puntare sempre di più sull’importanza di quelli che sono i trattamenti combinati, perché in Medicina Estetica 1+1 non fa 2, spesso fa 3...»
Lucia Calvisi: «Sempre di più i nostri pazienti chiedono la naturalezza del risultato. Questo penso che sia assolutamente indispensabile. Per cui, se in passato si tendeva magari a esasperare certi tipi di trattamento, ora invece si tende sempre di più a rispettare la naturalezza del volto. E in questo, va detto, moltissime aziende ci accompagnano»
Maria Cristina D’Aloiso: «La Medicina Estetica è in continua evoluzione. In questi ultimi vent’anni, i miei personali di esperienza, davvero moltissime cose si sono evolute anche molto velocemente. Si è sempre più attenti a mantenere inalterato l’aspetto del paziente, quindi si vuole davvero arrivare ad avere una Medicina Estetica che porti all’armonia, al refresh piuttosto che agli stravolgimenti che grazie a Dio non sono più di moda. In questo Congresso abbiamo presentato tutta la parte dell’ecografia del volto, a dimostrazione che è possibile davvero essere più precisi, più puntuali e avere anche nei nostri studi dei device più performanti e sicuramente utili per il nostro lavoro»
Domenico D’Angelo: «L’interesse sulle terapie laser mi porta a pensare che proprio questa sia la prossima frontiera della Medicina Estetica. Spero che si arrivi al più presto a terapie meno invasive e soprattutto cercare di rientrare nei canoni della bellezza senza vedere più donne e uomini stravolti da queste terapie»
Dora Intagliata: «La tecnologia la sta facendo da padrona, in Medicina Estetica. Quindi mi aspetto che verrà sempre di più adoperata tecnologia all’interno dei nostri ambulatori»
Maurizio Cavallini: «Io credo che la prossima frontiera sarà la medicina rigenerativa, perché sicuramente il processo di rigenerazione tissutale, nelle sue capacità di riattivazione, sarà non solo nell’ambito della Medicina Estetica, ma anche nell’ambito della medicina in generale»
Giuseppe Maria Izzo: «Assisteremo al boom della medicina rigenerativa e vi dico che per esempio adesso stanno venendo fuori gli ex sogni, come ad esempio la possibilità di rigenerazione del nostro corpo. Ne parleremo meglio l’anno prossimo, quando avremo più esperienza diretta di questa nuova disciplina»
Fabio Marini: «La prossima frontiera della Medicina Estetica è sicuramente l’altissima tecnologia e la robotica, che ci apriranno strade terapeutiche infinite. Sarà un approccio più preciso e sicuramente più tecnologico, anche se dietro ci sarà sempre la mano umana»
Giorgio Maullu: «Io penso che la frontiera più vicina sia la medicina rigenerativa. I tanti studi che stiamo facendo in collaborazione con varie università italiane, che sono sempre un fiore all’occhiello del supporto scientifico, si stanno spostando sempre di più verso una medicina rigenerativa che diventa estetico-rigenerativa. Questo sarà il piatto forte da qui ai prossimi dieci anni» ◼