PLANUM. The Journal of Urbanism
Figura 5. Land Surface Temperature: media della T° dei 3 giorni misurati nell’estate 2017. Sovrapposizione dell’analisi dei venti (16.08.2017); dati sulla velocità (m/s) e direzione suddivisi per fascia oraria. Fonte: elaborazioni a cura di G. Caprari
della Regione Marche e, non disponendo di anemometri in situ, sono stati utilizzati quelli misurati dalla stazione di Mozzano che è posta ad un altitudine simile e a pochi chilometri da Monticelli. I dati sull'intensità e sulla direzione dei venti sono stati poi divisi per fasce orarie e associati spazialmente a delle frecce geolocalizzate in ambiente GIS per poterle visualizzare e leggere in relazione ai vari indici prodotti in chiave bio-climatica; un’analisi della ventilazione non esaustiva ma che getta le basi metodologiche per future elaborazioni.
Figura 6. Global Radiation (estratto); simulazione dell’l’irraggiamento solare (diretto e diffuso) sul quartiere nel giorno del solstizio d’estate e d’inverno. Fonte: elaborazioni a cura di G. Caprari .
2.3 Prodotti finali Terminati i processi di produzione degli indicatori morfo-climatici, la ricerca si è concentrata sulla realizzazione di due output principali: l’Atlante del Verde e la Carta del Rischio. Dalla relazione tra il DSM normalizzato e riclassificato in categorie di altezza e l’Atlante delle Superfici permeabili è stata generata una prima distinzione tipologica del verde urbano: verde “alto” (dai 2,5 ai 30m) e “basso” (da valori inferiori al piano di campagna a 1,5m di altezza). In seguito le presenze arboree, come tutti gli altri parametri della vulnerabilità, sono state stimate all’interno di una maglia esagonale per calcolarne altezza media e copertura fogliare da cui si può ottenere una prima informazione sulla qualità dello spazio aperto che, in relazione al comfort bioclimatico, dipende molto dalla presenza del verde e soprattutto degli alberi. Ultimato l’Atlante del Verde (fig. 7) l’intero dataset prodotto, come
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