Buone Notizie AZERBAIJAN Il Segretariato Internazionale di Amnesty International il 17 marzo ha comunicato che il Presidente dell’Azerbaijan, Ilham Aliyev ha firmato un decreto che dispone il rilascio di 148 prigionieri, tra cui 10 prigionieri di coscienza. Denis Krivosheev, vice direttore di Amnesty International per l’Europa e l’Asia centrale, in merito ha dichiarato che il rilascio di 10 prigionieri di coscienza è sempre una buona notizia, ma va messo in rilievo che ne rimangono in carcere almeno altri 8. I prigionieri liberati oggi sono i membri del movimento giovanile pro-democrazia NIDA Rashadat Akundov, Rashad Hasanov, Omar Mammadov e Mammad Azizov; gli attivisti per i diritti umani Rasul Jafarov, Hilal Mammadov e Anar Mammadli; gli attivisti dell’opposizione Yadigar Sadigov, Siraj Karimov e Tofig Yagublu. Fra i liberati è compreso Rasul Jafarov per il quale la Corte Europea per i Diritti Umani nei giorni scorsi aveva sentenziato che la sua condanna ha violato la Convenzione Europea per i Diritti Umani, a cui l’Azerbaijan aderisce. Rimangono tuttora in carcere la giornalista Khadija Ismayilova, la cui persecuzione da parte delle autorità è stata documentata da Amnesty International, l’avvocato per i diritti umani Intigam Aliyev, la cui salute si sta rapidamente deteriorando a causa della mancanza di cure mediche adeguate, l’importante attivista d’opposizione Ilgar Mammadov, I blogger Rashad Ramanazov e Elvin Karimov, l’attivista politico Faraj Karimov, ed i membri del NIDA Abdul Abilov e Ilkin Rustamzadeh.
BANGLADESH Il 24 febbraio due uomini condannati a morte nel 2010 perché riconosciuti colpevoli dell’omicidio di Mohammad Yunus, un professore di economia della Rajshahi University, avvenuto nel 2004, hanno avuto commutate le loro condanne in ergastolo. I due sono militanti del JMB, movimento fuori legge che si pone l’obiettivo di trasformare il Bangladesh in uno stato islamico basato sulla sharia.
SUD SUDAN Il 19 febbraio è stato rilasciato il giornalista Joseph Afandi, arrestato il 29 dicembre 2015 dai servizi di sicurezza si ritiene in relazione alla pubblicazione, il 23 dicembre, di un suo articolo critico nei confronti del partito al governo. Per tutto il periodo del suo arresto Afandi è stato tenuto in isolamento, senza essere portato davanti un magistrato e senza possibilità di avvalersi di un difensore.
STATI UNITI – LOUISIANA Il 19 febbraio è stato liberato Albert Woodfox, rimasto in cella d’isolamento per ben 43 anni. Era stato condannato insieme altri due detenuti liberati nel 2001 e nel 2013, con l’accusa di aver ucciso una guardia del penitenziario di Stato della Louisiana, nel lontano 1972. Woodfox, che si è sempre dichiarato innocente, è stato liberato nel giorno del suo 69esimo compleanno, dopo aver accettato di non opporsi più all’accusa minore di omicidio colposo.
Voci - APRILE 2016 N. 2 / A.2
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