Doveva capitare proprio a me? E' SCRITTO !

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Questa domanda: “Possibile che dovesse capitare PROPRIO A ME?” è quella che io non posso evitare a me stesso. Infatti è la reazione che tutti voi avete: “Romano Amodeo, per qual mai ragione quello che ti riguarda dovrebbe essere così eccezionale? Per qual motivo tu ti giudichi TALMENTE UNICO da essere preannunciato in Bibbia, come l'AVVENTO del PRIMO, Primo “addirittura” a GESU', come colui che LO PRECEDE, nella veste divina di PADRE e SPIRITO SANTO? In questo breve fascicolo io vi rivelo IL PERCHE'


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Nella pagina 3 siamo descritti io, il 1°, nato il 25-1-38, e con morte “predetta” il 26-7-16 e mio fratello, nato 17-2-41 e morto 7, ufficializzato 8-4-14 ROMANO, che, dato alle lettere il numero d'ordine nell'alfabeto, è 16+13+11+1+12+13 =66 ANTONIO, che, dato alle lettere il numero d'ordine nell'alfabeto, è 1+12+18+13+12+9+13 =78 ANNA, che, dato alle lettere il numero d'ordine nell'alfabeto, è 1+12+12+1 =26 PAOLO, che, dato alle lettere il numero d'ordine nell'alfabeto, è 14+1+13+10+13 =51 TORQUATO, che, dato alle lettere il numero d'ordine nell'alfabeto, è 18+13+16+15+19+1+18+13 = 113 AMODEO, che, assegnate alle lettere il numero d'ordine nell'alfabeto, è 1+11+13+4+5+13 =47 ------381 BENITO, che, dato alle lettere il numero d'ordine nell'alfabeto, è 2+5+12+9+18+13 =59 VITTORIO, che, dato alle lettere il numero d'ordine nell'alfabeto, è 20+9+18+18+13+16+9+13 =116 ANNA, che, dato alle lettere il numero d'ordine nell'alfabeto, è 1+12+12+1 =26 GIOVANNI, che, dato alle lettere il numero d'ordine nell'alfabeto, è 7+9+13+20+1+12+12+9 =83 VINCENZO, che, dato alle lettere il numero d'ordine nell'alfabeto, è 20+9+12+3+5+12+21+13 =95 AMODEO, che, dato alle lettere il numero d'ordine nell'alfabeto, è 1+11+13+4+5+13 =47 ------426

Ebbene, concezione, nascita reale e morte sono definite dai nomi


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Manca nel riquadro solo la mia concezione datata sia da 462x10+277 = 4-5-37 sia da 381x12 -35 = 4-5-37

nel caso in cui deriva dal nome del 2°, vale la sua intera decina ed è il flusso di ROMANO=66+66/6, del piano a lati 100 e 100 . nel caso in cui deriva dal nome del 1°, vale a dimensione 12 in cui esiste un flusso 15 di un piano i cui due lati sono 10 e 10.

La mia data natale è data dal 1° nome del 2°, moltiplicata a tutto il suo valore e sommata all'Unità e alla Trinità di un Dio. La mia morte e resurrezione, del 4-6-40, corrispose alla “concezione” del 2° come il ciclo 10 del 2° sommato a genesi 38 x10. La nascita reale del 2° è data da tutto il suo nome, per il Dio 10 Uno e Trino sommato al flusso 1 del piano a lati assoluti 100 e 100. L'uscita di scena di Gesù, che accadde in me il 22 del 12-12, a Gerusalemme è data da 519 volte il nome del 2°, +118. in ciò, 519 è tutto il moto di un 1 in un 10 avanzante di 10, e in un 1000/2 di realtà posta in principio di 10^3=1.000 sempre in ciò, 118 sono le prime tre cifre di Bibbia 1,25 (dato da 10/8, elevato a 0,5 e uguale a 1,118033988... L'uscita reale di Gesù, accorpatosi nel 2°, è disgiunta nella morte reale accaduta nelle ultime ore del 7-4-14 e dichiarata 8-4-14. in ciò la prima reale è data da 17 volte (come il giorno natale) tutto il nome, sommato al 17-2, unitario nel 172. sempre in ciò, la morte nell'atto di morte, ha nel 19 tutto il moto di 1 in un 10 avanzante di 10 e somma il 320 che va a 0. La mia prevista morte considera il valore del 2° nel 62 che sovverte un DIO=26, e gli somma lo spazio assoluto 300 nell'1 e Trino. Costruite sul 381 del valore del nome di tutto il 1°, la nascita reale gli moltiplica il 66 del 1° nome, e toglie il 2^3, trattandosi di 1. La morte e resurrezione, nel giorno in cui Gesù fu concepito in mia madre, 381 moltiplica il Dio 10 e 3, e toglie il 300 e il 10 e 3. La nascita reale del 2° è data da 381 per il 10+30 che va nei 6 versi, e si fissa con il -285 che è tutto il moto di 5+5+5 in 300. L'uscita da me dello Spirito di Gesù viene dal 381 per il flusso 381 del piano 100+100, e si fissa con il -149 di un flusso 100 in 7x7. La morte reale di colui in cui Gesù si incarnò nel 2° deriva da tutto il 1° per il flusso 10 del 10, meno il flusso 10/2 di 100+100. La morte ufficiale è in positivo il valore del 1° per 66/3 (l'unità nella trinità del 66, 1°) sommato al 33 che definì la vita del Cristo. La morte prevista nel 1° dal valore del 1°, lo moltiplica per quel 71 che è tutto il moto di RO=29, nel 100. Lo FINISCE con 333+1+1.

I numeri sono questi, e sono eloquenti.

18 28 38 48 in cui 66 è il medio e 18+48=66 sono gli estremi è solo da COSTATARE laddove GESU=7+5+17+19=48 è costatato GESU' e 66 è costatato ROMANO

Che 8+10 sia la “premessa” di


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Che i 2 valori (1° e 2°) della Sezione aurea siano 1 e 1 meno 381 /1.000 = 0,6180339.... è solo da riconoscere, tanto che al 2° tocca 381 in meno, in 1000/1.000 Come pure è solo da riconoscere che: +18 +48 +66 +114 +180 = +426 siano in 426 (valore nominale del 2°) tutta la scala della sezione aurea In essa le somme tra indici, cono PRODOTTI tra le potenze in base 1. 10^180 : 10^114 = 10^114 : 10^66 = 10^66 : 10^48 = 10^48 : 10^18

E questi INDICI “indicano anche” NOMI. 48=GESU'=IS-RA-è..... ossia <IS=è R.A.>(El). Ove ISRAE=9+17+16+1+5=48, ed è il cap. 48 di Bibbia, in cui ISRAE' tiene n.2 MANasse=64, facendolo 66

66=MUHAMMAD=ROMANO è il cap. 47 del Corano e il 66 del Pentateuco 114=è il cap.114 del Pentateuco e tutti i capitoli del Co' R.ANO (e esiste Co' gli estremi del nome ROMANO, con OM “omesso” dal MA...ometto). Sono condizioni “oggettive” e non “opinioni”


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Doveva capitare proprio a me? Non vi sembra che questi 12 nomi, dal mio primo al primo di mio fratello, siano in tutto quanto vada da R u ben a Beniamino, in R+BEN, Romano + Benito. Nel contenuto u =19 di tutto il moto di un 1 che sia in un 10 avanzante di 10, e base, in 19+19=38, di ciò su cui si basa 1 giorno espresso da un 1° e un 2°? 38×38 = 1444, laddove 1440 volte un 1° è (Romano=66+Antonio=78) x 10, ed è 1 giorno. Oppure è il 2°, 426+426 +12 (che è Antonio=78 meno Romano=66) che sono 864 unità in 100 volte 1 secondo. GESU' sta a 18, (ove 48+18=66=ROMANO) come un DUO nell'eternità di Romano 48 : 18 = 2,66 periodico in Romano, e si tratta di un intero DUO 66 : 48 = 1 ,375 sono un 1°=1 e un 2°=0,375 che in 1 : 0,375 = 2,6666 eterno. Pertanto il ROMANO diviso GESU' è il PADRE di un 1° e un 2° come 48 e 18

Queste condizioni non sono “opinabili”, ma oggettive. Esistono tra me e mio fratello, e son descritte in Bibbia. 381 è la lunghezza dimensionante l'Arca di Noè e il diluvio Universale inizia il 17 del mese 2 di quando Noè ebbe 600 anni era era il 1.666 dal Principio, in cui 1600=Rx100 e 66=Romano. Con RO=29, e 6,66/3 terzi di Romano, è vero che 292,22 x 426 +(170+2x4 minuti secondi) = 17000+240= 17-2-41


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Bibbia ne ha raccontato nel libro che è il 10/2^3 Tutta la questione è stata “personalizzata” per come è leggibile in questi versetti di Bibbia 10/8 = 1,25 Genesi 25,19-26 19 Questa è la discendenza di Isacco, figlio di Abramo. Abramo aveva generato Isacco. 20 Isacco aveva quarant'anni quando si prese in moglie Rebecca, figlia di Betuèl l'Arameo, da Paddan-Aram, e sorella di Làbano l'Arameo. 21 Isacco supplicò il Signore per sua moglie, perché essa era sterile e il Signore lo esaudì, così che sua moglie Rebecca divenne incinta. 22 Ora i figli si urtavano nel suo seno ed essa esclamò: «Se è così, perché questo?». Andò a consultare il Signore. 23 Il Signore le rispose: «Due nazioni sono nel tuo seno e due popoli dal tuo grembo si disperderanno;

un popolo sarà più forte dell'altro e il maggiore servirà il più piccolo». 24 Quando poi si compì per lei il tempo di partorire, ecco due gemelli erano nel suo grembo. 25 Uscì il primo, rossiccio e tutto come un mantello di pelo, e fu chiamato Esaù. 26 Subito dopo, uscì il fratello e teneva in mano il calcagno di Esaù; fu chiamato Giacobbe. Isacco aveva sessant'anni quando essi nacquero.

Niente di questa narrazione esiste “a caso”. Pertanto dobbiamo considerarla con attenzione. ABRAMO=44 e rappresenta l'unità esistente in questo prodotto: 3/1 × 10/1, quando 1 si muove di 3, ma anche di 10. Allora vale 4 volte 11,

attraverso 44 componenti quarantaquattresime nel tempo. ISACCO=vale 46, e si avvalora come il flusso 44 della sezione unitaria a lati 1 e 1. Che avesse 40 anni, pone il 46 come la vita di 40 in tutto il suo lavoro 6, di percorrerla in tutti i 6 versi che esistono nello spazio a 3 linee, in cui ciascuna ha due opposti versi di percorrenza. Quando il 46 prende in moglie REBECCA=35, la coppia realizza 46+35=81 che è tutta la potenza 4 su base trinitaria. Il fatto che fosse figlia di Betuel l'Arameo =59+57=116, somma questa derivazione a 81, per un totale di 197. che mostra ora la Trinità esistente sulle due dimensioni assolute 100 e 100, e che si muove totalmente di 197. Il fatto che provenga da Paddan Aram aggiunge 36+29=65 e la definizione sale a 262, in cui c'è un lusso 62 del piano a lati 100 e 100, e il dettaglio della sorella di Labano L'Arameo dettaglia di 39+57=96 (tutto il moto di 4 nel 100) e porta il 262 a valere 358, un dato che è ancora STERILE, perché difetta di 22/1, che in totale sono 23 e rappresentano 1 in grado di muoversi di 11 in un verso e di 11 in quello opposto. Il Signore rende FERTILE Rebecca, aggiungendole esattamente 66/3 come il movimento totale di 1. Ora, accertato che il valore cui arriva una REECCA fertile è 381, ossia quello che somma 300 al 3^4 che sono i due sposi (44+35=81) bisogna stare attenti anche ai nomi per come essi sono espressi proprio in questa lingua italiana che è la lingua proprio di un Dio italiano che si Chiami Romano Antonio Anna paolo Torquato Amodeo. Mettiamo in evidenza tutti i nomi che abbiamo avuto descritti. ABRAMO, ISACCO, REBECCA, BETUEL L'ARAMEO, PADDAN ARAM, LABANO L'ARAMEO.


12 ABRAMO deriva AB R.Amo. ISACCO è un I.sacco (di rifiuti da eliminare), <RE 2 è cca> rimanda a due RE che sono presenti. BETUEL indicano che sono uguali al duo della lettera B. L'ARAMEO rimanda all'A.R. AM(od)EO e vale sia per Betuel sia per LABANO che rimanda a La B, il duo di 6 lettere definitive in ANO (dopo le prime altre 3 di ROM). PADDAN ARAM fissa A.R. Am(odeo) quando è presenta nella pianura PADANA, egli che è An PA D.D, <un padre Domine-iDDio. Con queste indicazioni, cominciate al versetto 19=U che indica tutto il moto di 1 che esiste in un 10 che avanza di 10 e si “incarna” nel secolo 19 che precede l'anno 38, si conclude al 21 di un 7+7+7 simile al Padre di Romano, nato in pianura Padana, Am padre di A.R.. Poiché alla sterile REBECCA si aggiunge 23 come DIO, per portare il suo numero al 381, è al versetto 22 che è indicato tutto il percorso. Si tratta di una CAUSA CAUSANTE che ha in essa un potenziale conflitto di cui ignora la ragione. E vuole che il Signore gliela dia. E il Signore è consultato, nel 22 che lo rivela essere 66/3, una terna di 22. Al versetto 23 sono le RAGIONI che fan FERTILE questa POTEZIALE MAMMA di un DUO DIVINO che sia QUA, ossia di una <RE-B-è-cca>. Il versetto 23 somma proprio il suo numero al precedente IGNARO e impotente 358. Riporto di nuovo questa RAGIONI. 23 Il Signore le rispose: «Due nazioni sono nel tuo seno e due popoli dal tuo grembo si disperderanno;

un popolo sarà più forte dell'altro e il maggiore servirà il più piccolo». 2 NAZIONI e 2 POPOLI, esprimono la differenza tra gli ASSETTI nazionali e gli ABITANTI in questi due STATI DELL'ESISTENZA GENERALE. E' un POPOLO ad essere più forte, il che rimanda ai viventi. Ne esistono DUE, di cui uno è più forte dell'altro per 381 millesimi e

9660 dieci-milionesimi, in cui – posto il principio di 10^3=1.000 – quando i 381 millesimi esistono in base a questo principio, sono 381 volte il secondo e 1.000 volte il primo. A quella dimensione 1.000 posta in principio, abbiamo poi 9660 decimillesimi come il tempo 10^-4 della realtà 10^3. Il maggiore (il Principio posto 1.000) “servirà” il più piccolo – che allora vale 618, nel tempo di 0,0399 decimillesimi – accettando di essere ripartito nell'unità del più piccolo, e ciascuna di esse quanto la somma tra il primo e il secondo, dunque 1618 migliaia di millesimi, nella stessa quantità del tempo decimale. Un Dio Unitario che è la CAUSA PRIMA 1,000, unitaria nel 1.000/1.000, ed è più forte della CAUSA SECONDARIA, si avvale di questa ultima per riproporre in questo modo eterno la gerarchia tra i due. Infatti il 1.000 (in millesimi) si è concesso al secondo con questo rapporto, tra il concesso e il non concesso che è di 618,0399/381,9660 = 1,6180339, il che evidenzia quella sorta di miracolo di un 1,6180339 che se divide la sua unità intera per la sua parte decimale, ha concesso a questa seconda di seguitare ad essere comprensiva anche del valore intero che si è diviso. Insomma questi due sono una cosa sola e indivisibile che, anche quando si divide in un intimo rapporto, si mantiene sempre invariato e semplicemente si presenta scalato nella dimensione del secondo. In questo modo il PRIMO si serve del SECONDO per riproiettare in questo solo secondo tutta la loro ben proporzionata relazione. Nel ciclo della decina esiste come invariante la relazione tra 1 e 9, tanto che 1, diviso per 9, riproietta la loro somma 1+9=10, in infiniti decimi aventi tutti la forma del numero 1, nella prosecuzione del calcolo e del 3×3 che diventa 33×33 nel secondo momento del calcolo. Con la Sezione Aurea abbiamo un altro modo di riproporre la stessa cosa, perché la divisione tra quanto si è concesso della propria unità e quanto non si è concesso ripropone – e stavolta solo nella dimensione


13 del secondo termine – quello che era il loro totale. La prima relazione, tra 1 e 9 interni al 10, esiste nelle decine, mentre quando esiste solo un rapporto a due, in una frazione, tanto che: 0,61803398874989484820... --------------------------------0,38196601125010515179... ha per somma lo 0,99999999 che è 1 all'infinito e ripropone il suo essere totale sempre asservito alla dimensione del secondo. Ebbene, come 10 è il DIO di un sistema di potere costruito solo ed interamente sul suo, allo stesso modo questo è il sistema di potere esistente solo tra due simili a un PADRE che si proietta in un FIGLIO che poi a sua volta si riproponga a padre del suo proprio figlio... quando l'unità esiste tra di loro... all'infinito. Infatti: 0,6180339+0,3819660 0,6180339 ------------------------- = ------------ = (0,6180339+0,3819660) , 6180339 0,6180339 0,3819660 Il rapporto inverso espresso in 0,6180339 ------------------------- = 0,6180339+0,3819660.

0,3819660... --------------= 0,6180339

0,6180339

Da ciò si ha che il MINORE diviso per il MAGGIORE, dà il MAGGIORE. Ed è vero anche che MAGGIORE x MAGGIORE = MINORE... ma solo quando il DIO 1 si “libera” dell'immutabilità delle relazioni intercorrenti tra 1 (la FORMA MATEMATICA dell'unità) e la sdoppia nel principio assunto in questi due unici numeri, di 381 e 618 in 1.000/1.000.

9+1 9 ----- = ------ è il NUMERO INVARIANTE nel DIO=D.10 9 1 così come: 618+381 618 PADRE PRIMO ----------- = ------ è l'INVARIANZA tra --------- = -----------618 318 FIGLIO SECONDO posti come CAUSA PRIMA nel PADRE e CAUSA SECONDA (che “asseconda” totalmente il Padre) nel FIGLIO. Il che è ottenuto dividendo l'unità in due 0,5. Di essi, uno (posto a sinistra) vale 0,5 in unità, mentre il secondo, posto a destra, vale 0,5 “in potenza” di 10/8. Essi sono un tutt'uno, tanto che dovranno essere sommati. 0,5 è quel primo che cederà sempre alla potenza del secondo, tanto che in Bibbia sarà ESALTATO sempre il secondogenito, nella sua POTENZA, di 0,5. La base, data da 10/8 parte dal DIO=D.10 (il Comandante a dimensione 10) che si sottomette alla potenza trinitaria di un duo gemellare. Immaginando questo 2 al cubo come gli 8 cubetti a lato 1, il valore DIO, che è il 10 si ripartisce tra questi 8, in modo da determinare quanta parte ne spetti al solo cubetto il cui lato sia 1. Poiché da 10/8 deriva 1,25, allora la “comunicazione divina” espressa attraverso il libro Bibbia, presenta questa relazione gemellare nel libro 1 e nel capitolo 25. In esso sarà poi divisa tra i versetti 25 e 26. Nel 1°=25 (gennaio, 25) è descritto nascere il primo (ESaù=SEI romano A. 38/(1+1) =19=U). Non è fortuito che Romano Amodeo nasca 1-25, nell'anno 38, che sta a U=19 come il suo duplo. Nel 2°=26 è descritto nascere il 2° che nel 26 è 17+(3+3+3), ossia nella sua trinità del 3 che, riferita a Noè, sarà descritta corrispondere ai 600 anni dati da 200+200+200, la trinità dell'Assoluto DUO. E non è


14 fortuito che il 2° a me 1°, nasca nel mese 2 e giorno 17 riferito alla mia vita. Non solo. Non per caso, io sarò anche Torquato Amodeo (nel nome del padre di mio Padre) nel mio 5° nome, nato il 26 gennaio. E non a caso, il primogenito del 2° a me, è nato il 26 gennaio. In tal modo io, nato nel segno del 1°-26, esisto come 5° nome in chi è nato il 26, e sono suo nipote, mentre ho un nipote, nato il 26 gennaio e che ha il mio 4° nome, anche se è Paola Amodeo, mentre io sono Paolo. Non è dunque un caso che, mentre io nella mia persona sia nato il 25 gennaio, risulti nato anche il 26 gennaio negli ultimi due nomi tra i 5 che ha avuti la mia persona, essendo il 4° un nipote a me, ed essendo io il nipote del 5° nome. Io PAOLO=51 e lei PAOLA=39=13+13+13, nel mentre il 51 sono quattro 13 meno 1. Quattro 13 meno 1 sono tre 13, ma in valore assoluto sono 13+13+13+13 -1=51. Pertanto è proprio il femminile di PAOLO che riduce a soli 3 i tredici, nel mentre nel maschile restano quattro e si riducono in assoluto di 1 e non di 13. Per converso, il padre di mio padre si chiamò TORQUATO VINCENZO Amodeo, ed ha “spalmato” il suo doppio nome, sull'ultimo di me posto 1° e sull'ultimo di mio fratello, che è stato 2° a me. TORQUATO+VINCENZO vale quanto 113+95=208, e configura in questo giorno 208 dell'anno bisestile 2.016 il giorno 26-7-16 della mia fine, un dì che celebra Sant'ANNA, la nonna materna di Gesù, che è il terzo nome sia dato a me 1°, sia a mio fratello posto 2° a me e che mi “asseconda” in tutto. Voi vedete nel 113 di TORQUATO quanto “assecondi” il 618, come il 113+113+113=339 esistente in 618,0339 migliaia di millesimi. Mentre PAOLA è 13+13+13 ed è nata 26 gennaio... TORQUATO è 113, è nato lo stesso 26 Gennaio e se è 113+113+113 ed è Trino come lo è PAOLA. Allora egli pure “asseconda” il SECONDO tra 1 e 0,6180339 coinvolgendo la terna tra un 1° vero che è 1 , un 2° che lo “asseconda” e vale 618 e un 3° che asseconda il 2° e vale 0339. Ciò è in un Dio Jahvè che dice che <è quello che è>, ed è un terzo del 339 nel 113=Torquato mentre nel 39 di Paola e triplo del 13.

Quando accade che UN DIO si ripropone pari-pari in uno che gli è secondo, allora non è un caso che – se Dio è veramente in me – allora si riproponga pari-pari in chi mi è secondo, ossia nella discendenza derivante da mio fratello. Che egli abbia generato una terna di figli, la primogenita il 26 gennaio e poi due gemelli il 20 dicembre, questa terna diventa l'espressione reale del divino disegno. Il 1° 26 entra in scena PAOLA=39, triplo di 13. Il 12° 20 nascono ANDREA e MARCO, 39 e 44, in cui il 1° vale come colei che ha assecondato chi era nato il giorno prima, mentre il rapporto tra 0,39 diviso per il 0,44 del secondo dei due gemelli porta a 0,88 il risultato nelle prime due cifre, e si ha il doppio del secondo nel terzo di questa terna, che è 39 nel 1°, 39+44= 1 in 83 (inverso di 381, ma mezzo anno esatto in 183 giorni di un anno bisestile), e 39+83=122 in tutta la terna. Questa generazione, avuta da chi è stato secondo a me, posto io 1° nel mio primo nome ROMANO=66, lo “asseconderebbe” in 66+66=132, ed accade come 122 che assecondi un 10, in me, divenendo due 66. Invece con la primogenita PAOLA ed il 1° dei due Gemelli, 39+39=78 asseconda il mio primo nome ROMANO come il mio secondo nome che è ANTONIO=78, come ai primi due Nomi avuti da mio fratello, che ebbe prima Paola=39 assecondata poi da Andrea=39. MARCO=44 asseconda ABRAMO=44, che è il capostipite che nel suo stesso nome “asseconda” ciò che “provenga” <da R.Amo>, ma che trattandosi della derivazione da un DA romano, allora è secondo tutti i “crismi” un AB-R.Amo, in cui R.Amo è la definizione Una in Romano e Trina in Amodeo. 122, la somma in sé di quanto ha “assecondato mio fratello, ha questa generale corrispondenza, nei confronti dell'unità: 1 : 122 = 819 che, rispetto a 618 lo legge da destra a sinistra e sovverte anche il primo 6 (di 618) in un 9 che lo incrementa di ½, ossia del suo tempo esatto. Di fatti, 1 sta a 122 come sta a 100+66/3.


15 Certo voi protestate! Ma che ragionamenti sono mai questi? Sono che se questo è UN DISEGNO DIVINO, proprio niente vi è che sia accaduto “a caso” o per le “opinabili scelte” di coloro che vi sono disegnati. Io qui sto proprio mostrandovi tutte le condizioni INCREDIBILI che esistono a suffragio della domanda iniziale che io mi son fatto: MA PERCHE' PROPRIO A ME? La risposta che vi do è la seguente: “Io sono “assecondato” da tutte le persone della mia famiglia... quelle legate da vincoli di sangue e quelle legate dai sacramenti nuziali. Per come lo dimostrano – in modo oggettivo - i valori “nominali” delle persone. A voi potrebbe sembrare “un caso” che io sia ASSECONDATO dalla mia sposa nata il mese 11 e giorno 1, da cui un 111, e che il Fratello che mi ha assecondato in tutto sia sia legato ad una sposa nata 11.3? Forse che nel segno dell'Unità nella Trinità, 11.1 11.3 non assecondino 11 che è 1+1=2, nell'Unità e Trinità. La cosa strabiliante è che io, che sono Trino in tre 113 dati da Romano+Amodeo, dal solo Torquato e dall'acronimo dualistico RO AN AN PA TO AM, sia totalmente assecondato nel mio essere un 113 non tanto dalla mia sposa quanto da quella di chi mi abbia assecondato con il 2° nato dai nostri genitori?. Ed è un caso, secondo voli che: 54=LUIGI+ 84=MARIANNINA ----138 “assecondi” la lettura 381 di quanto il 1° asseconda il 38?

Nel mentre esso stesso “asseconda” il suo valore complementare al 1.000 che esiste “in principio” !!! E che senso io devo dare ai due gemelli che ha avuto nel mese 12 e nel giorno 20 che di fatto associa un 1220? 1+2+2=5, e 5 giorni dopo è il Natale! Quei 5 giorni prima, divisi tra due gemelli, sono 2,5+2,5 nel segno esatto di quel gemellaggio ricavato da 1,25, che – messo in relazione a questi due -2,5 rispetto a Natale – sono un tutt'uno, essendo due gemelli, che valgono 39+44=83, e sono le decine di 381, ma lette in senso inverso. Di fatto, mio Padre, Luigi Amodeo, ha avuto la sua ascensione in cielo nell'anno 83, che ha ribaltato in toto la genesi di me, il suo 1° figlio, nato nell'anno 38. Nel progetto nominale dei figli di chi mi ha “assecondato” in tutto il gemellaggio PADRE-FIGLIO espresso tra mio Padre e me, il “soggetto reale” è stato configurato dai due gemelli nati 5 giorni prima del Natale di Gesù Cristo. Essi hanno configurato quei due 5 che sono alla base della Sezione Aurea, allorché sono considerati in ogni gemello come quello 0,5 nato a -5 giorni del Natale, tanto che sono proprio quei due a porsi nella formula di: 0,5 + 10/8 elevato a 0,5. 39 l'uno, 44 il secondo che vale proprio UNO=19+12+13=44. L'83 dato dalla loro somma va “trasceso” in 38 e in 1, nell'unità proprio di un <ME...se>=38, allo stesso modo con cui ANNO=38. Il gemellaggio risultante 83 è la “controparte” di PAOLA=39 che – nata il giorno dopo il 25 – se è scalata di 1 diventa 38/1 ella pure, nel mentre sono quel totale 83 che – se ripartito nel valore ME=DIO dei due – diventa 41 con resto 1. Allo stesso modo, il nome MARIANNINA è “assecondato” da mia madre (il cui nome vale 84), e asseconda anche i due che valgono in 83/1 unità le 84 quantità non della loro diretta madre, ma del valore nominale della madre del padre.


16 MIRELLA BOSELLI, la loro madre, vale 62+66 e vedete che anche nel cognome della sposa che ha “assecondato” il 2° a me, lei asseconda il mio 66=ROMANO, del nome che mi è il 1°. 62+66=128 “asseconderebbe” anche il mio 1-38 aggiungendo a lei come sposo il mio 10. ma anche in 128, se il 1° asseconda” il 2°, e in tal modo abbiamo che 1+2=3, esso si muta in 38. E se alla sua prima nata, che vale 39 si aggiunge come primo tra due un altro 39, lei lo può solo quando il suo essere 1 si muove per 38, e ne genera due. Poiché tutto il nome di mio fratello vale 426, quando a lui si aggiunge la sua sposa, che vale 128, 426 (Benito Vittorio Anna Giovanni Vincenzo AMODEO) +128 (Mirella Boselli) ------=554 disegna segna tutto il moto di 1 che esiste in 555, che è tutto il flusso reale di 111 decine (quelle della mia sposa, nata 111). 554+ 122 (Paola, Andrea, Marco) 141 (Amodeo=47, x3)=Mariannina Baratta=Giancarla Scaglioni) -----817 equivale a 10 +807 (i 12 nomi di me 1° e mio fratello 2°) In questo totale ci sono 14 nomi, e la media è di 58 per ciascuno, con un 5 di indiviso riguardante le 5 persone, della famiglia ristretta di mio fratello. Questo 58 “asseconda” tutto il moto di ogni 1, nel 59=BENITO, il suo nome numero 1. Quando dividiamo questo valore nominale esistente nella famiglia per i suoi 5 componenti, a ciascuno spetta per 1634 decimi, scomponibili in 1300 +334, il cui primo valore “asseconda” un DIO=26, diviso per 2, mentre 334 è il valore intero di tutti e 5 i miei nomi, dati da 400 -66.

Ora io sono stato “assecondato” da due donne, nella mia stretta famiglia: Mariannina Baratta e Giancarla Scaglioni. Il loro valore nominale è esattamente 141 per ciascuna, ed è un valore che, come scritto in precedenza, riguarda una terna del cognome AMODEO. 381 (Romano Antonio Anna Paolo Torquato AMODEO) +141 (Mariannina Baratta) +141 (Giancarla Scaglioni) ------=663. Trattandosi di 3 persone, è 221 per ciascuna e uguaglia 66=Romano 78=Antonio 26=Anna 51=Paolo ----221. Trattandosi di 10 nomi, è 66=ROMANO per ogni nome con il resto di 3 per le 3 persone. Se aggiungo la madre di mia moglie, GIUSEPPINA BENEDETTI, che vale 107+78 = 185.. 663 (10 nomi) + 185 (Giuseppina Benedetti) --------= 848 ecco il solo nome di mia madre Mariannina=84 a dimensione DIO, ossia per 10, in tutta la potenza 3 del duo divino. Esprime il Dio Uno e Trino, Uno in me 381 e Trino in 3 donne che valgono per 467, mediamente 155,66 periodico ciascuna. E mediamente questo quartetto vale quanto l'uno e Trino 10+30=40, per tutto quanto esso si muove in quell'888 che in se stesso è il moto di 111 unità nelle 999 che esistono nelle 1.000 poste “in puro principio”.


17 E' l'888 che, in 112/1, sono poi le 113 data da 112+1, e formano un Trio nel mio nome (esistendovi per 3 volte, in Romano Amodeo, nel solo 5° nome Torquato e nell'acronimo a due iniziali). Se aggiungo come quarta donna la sposa del mio 2° in cui io “proietto” tutto il mio primato. 848 (12 nomi) +128 (Mirella Boselli) -------=976 Indica tutto il moto – nel 1.000 che esiste come “il principio” - di un 24 simile a tutte le ore di un giorno. Se si somma a questo 976 tutto il valore di 2^10, che è 1.024 abbiamo tutto il moto 1.000 del 1000 esistente in “puro principio”. 6 nomi per me, sommati agli 8 delle 4 donne, sono 14 nomi che valgono un 976 che, diviso per 14 nomi sono i 66=ROMANO +26/7 di periodo eterno in cui il DIO=26 si mette in esatta relazione ai singoli 7 giorni della sua creazione per darne solo quanto tocchi ad 1 giorno. POTENZA del mio nome intero e dei nomi esatti ed interi, di queste 4 donne! Essi sono 14, come le settimane che moltiplicate per 26 formano un anno, da sommarsi poi ai 10/8=1,25 di Bibbia 1,25, e valgono mediamente il 66 del 1° nome del 1° FATTORE divino, nel periodo eterno di un (26+26) /14 uguale a 26/7. Diviso per le 5 persone costituite da me e queste 4 donne, 976 (che – ripeto – è tutto il moto di 2^10 in un 1.000 che raddoppia quanto è IN PRINCIPIO), si valorizza quanto 195,2 a persona. Il che vale la presenza di un 4,8 (decima parte di GESU=48) che esiste in un 200 (che è tutto l'avanzamento 100 del PRINCIPIO 100) e si muove in tutto di quel valore 195,2 che gli resta di spazio libero in cui spostarsi.

Se aggiungo ora i due uomini, dati da mio Padre LUIGI AMODEO, che vale 54+47=101 e da mio suocero MARIO SCAGLIONI che vale 50+81=131, abbiamo che 976 (14 nomi, tra me e 4 donne) 101 (Luigi Amodeo) 131 (Mario Scaglioni) -------1.208 Un numero che si rivela come la somma dei tre principi dati da 10^3, da 26=DIO e da 2^3 potenza del Duo Divino. Coesistono come 1.000 +26×8, prodotto che determina il giorno 208 dell'anno Bisestile in cui si celebra Sant'Anna e San Gioacchino, nonni di Gesù e che sarà il giorno del corrente anno 2.016 in cui è prevista la fine della mia vita reale. 1.208, diviso tra 18 nomi è 66=ROMANO per ciascuno con l'aggiunta di un esatto 1,111111... a ciascuno, laddove 11 è il 66 di Romano ridotto all'eterno suo periodo di 1/6. Questo 11, è un indice che nel FATTORIALE di 10^11 porta a 10^66. Un circostanza veramente “sbalorditiva”. Diviso mediamente tra le 7 persone che sono, vi è un 172 +4/7 per ciascuno, il che rimanda al 17-2 natale del 2°, nel periodo di 4/7= 0,571428 che “spalma” (o “asseconda”) come 1° il 571 e come il 2°, che vale 999 -571=428, tutto il moto di 571 nelle 999 unità delle 1.000 esistenti “in principio”. Infatti la velocità del 1° rispetto al 2° (che è tutto il suo moto): 571 ----- = 1,33 è l'unità 1 del moto nei 66/2=vita reale di Gesù. 428 . Insomma è l'entrata in scena del 2° (Benito) nella sua vita cominciata il 17 del mese 2, e nel periodo eterno che definisce il 1°, unitario, nel tempo reale degli anni di vita di Gesù Cristo.


18 Tutto questo tempo 1,33 espresso nelle sole tre cifre, trova differenti individui prontissimi ad opporre obiezioni, perché mai nessuno prima d'ora ha espresso i 4 dell'Unità e Trinità di Dio, che – quando sono divisi nell'opera intera in 7 giorni – attuano una sequenza prima di 0,571 in lunghezza e – poi – di tutto il suo percorso nel 999 con quel resto di un 1 che poi seguita ad essere diviso all'infinito nelle 1.000 assolute quantità poste esistenti IN PRINCIPIO! Il PERCORSO : lo SPAZIO da esso PERCORSO, cosa significa? 571 km : 428 km percorsi da 571 su 999, a che dimensione porta? Costituiscono un PER MILLE. Sono se vogliamo rispettare le dimensioni apparenti: 571000 --------- = 1.334,1121 428 Il che si rivela essere: in 1.000 il “principio” di riferimento a: 66=Romano 78=Antonio 26=Anna 51=Paolo 113=Torquato -------334 Come appare di una evidenza “strepitosa” nel suo silenzio, questi 7, costituiti da 3 uomini e 4 donne, sono quelli che “menano le danze”, quando associano i tre principi dati da 1.000, da 26 da 8, in quel 1.000 +26 per 8 che – esaminato per quello che esprimono veramente sono: 10^10^10^10 × 10^26^8 = 10^1000 × 10^(26×8). Si tratta del DIO <sono chi sono> Sono 10 in 3 potenze di potenze in base 10, che si combina così come i 12 mesi di un anno composto di 1200 giorni si combinano con 8.

E se a voi sembra “opinabile” che un anno possa contenere 1.200 giorni, io vi DIMOSTRO che i giorni sono davvero tanti, quando considerate che i 365,25 che esistono nella presenza ¼ posta corrispondente a 1 anno di puro tempo, nel contiene per tutti i 4/4 sono ne 4x365,25 = 1.461. Questi “indicati” giorni, di 4 anni, sono davvero un INDICE della base 10 che agisce simile ad una base divina. 10^1461 × 10^(3333+3+3) combina questo INDICE 1.461 di puro tempo espresso in giorni, con l'INDICE esatto in giorni appartenente al puro SPAZIO. Il modello=TEMPO corrisponde ad un 1111 (flusso) +175+175. Il modello=SPAZIO corrisponde ad un 3333 +3+3 (sez. del flusso). Il modello=TEMPO ha una sezione a due lati di 175 che sono dati da 100 +300/4 = 700/4 = 175, il che dimensiona il 100 nei suoi ¾ di presenza spaziale. Infatti la combinazione tra le potenza è data da 10^100 × 10^100^(3/4) = 10^100 × 10^75 = 10^175. Ebbene: 10^1461 × 10^3339 = 10^4800 INDICA con 4 volte 1.200 giorni tutta la dimensione TEMPO (1.461 in giorni) in tutta l'espansione sua Tridimensionale. Pertanto, quando un anno contiene veramente son solo il suo tempo, ma anche il suo ESATTO SPAZIO a 3 dimensioni, sia nel flusso, sia nell'area che ne detta la potenza, è composto di mesi che hanno tutti esattamente 100 giorni. Noi poi poniamo IN PRINCIPIO la quantità di 10 giorni in ciascuno, tanto che sia 90 il movimento tridimensionale, e lo rendiamo PRESENTE in una sola delle tre quantità 30+30+30. Ciò in un anno che contenga 10 quantità di 100 giorni (posti nella pura linea del flusso), e due traversali (fatte di 100 e 100 giorni) a completare 12 mesi di 100 giorni esatti in ciascuno.


19 1208 lo abbiamo visto essere il risultato “nominale” di tutti i nomi di 7 persone... 1200 = tutti i giorni di 1 anno 8 è il moto di 1 solo insieme “assecondato da” 7/1 persone. -------1.208 idealizza queste 7 unità come le 7+1 dello spazio-tempo. Succede realmente che anche le 208 giornate del 2.016 bisestile, tradotte in una data reale, diventano 0,0726, pur essendo 8×26. Queste 7 persone siamo io, 4 donne, e due genitori (il mio e di mia moglie) non è compreso il mio 2°, ma tutta la “condizione” che lega me come il 1°, seppure le 4 donne sono mia madre, la mia sposa e sua madre, e la “congiunta” al mio 2°. Aggiungiamo allora a tutto ciò, questo 2° a me, che mi “asseconda” in tutto. 1.208 (18 nomi, tra 7 persone) 426 (Benito Vittorio Anna Giovanni Vincenzo AMODEO) -------1.634 Questo numero associa a: 1.300 simile a un 100 giorni (un Centemeri) che si muova quanto tutti i 1200 giorni in un anno di spazio e tempo, + 334 che sono il valore di tutti e 5 i miei nomi, dati da 400 (Unità e Trinità nel 100) meno il 66 del valore del 1° nome esistente quanto 66 nel 400. 1634 : 24 nomi = 66=ROMANO in ciascuno +100/48. Riconosciuto in 100 un valore assoluto di Dio, e in 48 il valore di GESU, tutto il periodo eterno che si aggiunge al 66=ROMANO posseduto da ciascuno di questi 24 nomi è quanta parte del 100 tocca all'unità di GESU'. Sembra essere FANTA-RELIGIONE... ma non lo è. 1634 : 8 persone dà 200 a ciascuna +(4/1+1/4).

200 è tutto il moto 100 di un 100 che esista “in principio”. 4/1 +1/4 è l'unità della realtà Una e Trina, che vale 4 in intero, e vale ¼ nel suo tempo unitario. Poiché noi vediamo ogni realtà “assecondata” dal suo valore inverso visto dopo, si tratta di 4/4 visti uno dopo l'altro, prima 4 unità e poi ¼ di unità. Noi le sommiamo poiché sono INDICI DIMENSIONALI. In verità sono: 10^(4/1)^1 × 10^1^(1/4) = 10^4,25. Si tratta dell'Unità che combina tra di loro due perfetti valori contrapposti. Ho escluso da questo compito solo i valori CAUSATI dal 2°, che sono i 3 figli avuti da mio fratello, ossia gli effetti derivanti dalla causa del 2° causato dal 1° Sono in Paola Andrea e Marco 39+39+44=122. Sommati a 47+47+47=141 per i tre AMODEO. Se li considero, li aggiungo. 1.634 122+ 141 ------1.897

(24 nomi) (3 nomi) (3 cognomi)

I nomi sono 30. Le persone 11 1.897 : 30 sono 66=ROMANO meno 2,76666666... ciascuno. Cosa è questo “ammanco”? Romano=66 è uguale a Gesù =48 sommato a 18 Gesù=48 sta al 18 (che gli manca di 30) come 2,66666... Romano=66 sta al 48 di Gesù come 1,375 sta ad 1. In questo 1,375 il solo 1 sta al solo 0,375 come 2,6666...


20 Sono le relazioni esistenti nella serie Aurea divina data dai valori: 18 48 66 114 180 Mentre nella sola relazione intera tra Romano e Gesù è determinato un valore complesso, dato da: 1 è il quanto unitario (il tempo) corrispondente allo SPAZIO 0,375 che è SPAZIO 3 nei suoi ¾ di tempo. È tutto lo 0,625 che esiste nell'unità e vi si muove per quanto vi rimane come possibilità di avanzarvi nel tempo. Ebbene 625 è 5^4 ossia tutto il verso in positivo che esiste nel ciclo 10, allorché esiste nelle 4 dimensioni della realtà. Quando esso esiste come 625 millesimi riguardano la massa millesima di ciò che esiste nel principio delle 10^3 di segno opposto. Se la loro somma, di 0,625 e di 0,375 è uguale ad 1, abbiamo due valori “gemelli” ossia complementari. 66 0,625 + 0,375 48 + 18 2,76666... -0,1 ----------------------- = -------------- = --------------------0,375 48 1 Come vi ho dimostrato, l'ammanco di 2,7666666 che esiste rispetto al 66 che è la somma di 48+18 è quello chi risulta proprio quando nel denominatore vi è (rispetto al 66) un ammanco di 18.

straordinario, divino! 1897 : 30 = 66 con un ammanco di 2,766666 E' semplicemente

Si tratta di 11 persone e ciascuna riceve 1897 : 11 = 172,45 periodico. Ancora una volta, al valore di 66/6, tocca quanto l'entrata in campo della vita di mio fratello, nato il 17 del mese 2, e che nel 45 periodico è eternamente esistente nel 6×6 (del 66) diviso per 2^3.

Se io tolgo da questo totale quanto è legato a mio fratello, in tutto, sposalizio e discendenza, ma non la sua persona, il calcolo diventa: 1.897 meno la somma di 128 a 122 e 141 = 391, il che muove in avanti di 10 il mio 381. Senza di esso, resterò come “bloccato”. 1.897 (30 nomi) - 391 (8 nomi in 4 persone) --------1.506 e i 30 nomi, ridotti di 4 coppie, scendono a 22. Riguardano strettamente la mia famiglia, quella della mia sposa e mio fratello da solo, senza la sua sposa e i suoi tre figli. Allora il valore medio di ciascuno è 66=ROMANO +27/11 uguali a 162/66. Questo 162 è tutto lo spazio percorso da un 38 che esiste in un 100 che avanza totalmente di 100. Questo 38 sono esattamente e solo i cicli 10 esistenti nel valore 381 del nome intero di Romano. Pertanto possiamo affermare che a questi 22 nomi, che riguardano 66/3 del contenuto di Romano, dunque solo i due versi 11+11 che riguardano ciascuno dei tre assi della dimensione divina, abbiamo che ogni nome vale ROMANO=66 sommato al valore di tutti i nomi di romano, che valgono 381, considerati bloccati solo nel numero delle decine e divise per il 66 che è il 1° di tutti i 6 nomi. Tutto ciò è semplicemente divino! Trattandosi di sole 7 persone (le 4 della mia famiglia di origine, con il trio di mia moglie e i suoi due genitori) a ogni persona tocca un valore medio di 215 +1/7 di tempo eterno. Si tratta di un cubo a tre lati 5 avanzanti in un piano a lati 100 e 100. Oppure è uno nato nel segno di Genesi 25, ossia Bibbia 1,25 che, espresso nelle 125 centinaia assolute date da 1.000/8 si muova interamente di 90, nella sua decina e 125+90=215 è il percorso occupato . E'

semplicemente divino!


21 Tolto il valore aggiunto nei due suoceri, 185+131=316, 1.506 meno 316 -----sono 1.190

(22 nomi tra 7 persone) (4 nomi tra due persone) (in 18 nomi e 5 persone).

Ebbene 1.190 : 18 = 66,11... = 66 + 66/6 periodico cadauno, 1.190 : 5 = 238 a persona, un 138 (come il mese e l'anno di nascita) quale il flusso del piano unitario a lati 50+50. Queste 5 persone sono le 4 della mia famiglia unite a mia moglie. Se tolgo di mezzo anche lei, che vale 141... 1190 meno 141 = 1.049, quanto il 1.000 in principio e l'opera pianificata 7×7 1.049 : 16 nomi sono 655 decimi +5^4 reali decimillesimi. Indica il flusso reale di 555 decimi di un piano a lati 5 e 5 unità. 1,049 : 4 persone dà 262 a ciascuna nel tempo ¼ il che rappresenta il Dio a dimensione 10 moltiplicato per il DIO=26, che esiste nel piano a dimensioni 1 e 1. Se elimino la sola donna, che vale 141, e sommo i due gemelli, tanto da avere il valore dei 5 Amodeo maschi. 1.049 meno il 141 di mia madre e sommato 39+44+47+47 risulta 1.085. Sono 18 nomi posseduti da 5 persone. Ad ogni nome spettano 606 decimi e 7/90 di periodo eterno 7. Ad ogni persona spettano esattamente 217 unità che ribadiscono il febbraio 17 della nascita del 2°. Se consideriamo tutte le lettere dei nomi di queste 5 persone, esse sono 36 nel 1°, 40 nel 2°, 11 in Luigi Amodeo, e in Andrea Amodeo e Marco Amodeo sono altre 23. Sono esattamente 110 lettere! 1,085 : 110 =9 (il moto di 1 nel 10), con 95 di indiviso (tutto il moto di 5 nel 100) che è il “trascendente” 59=Benito, 1° nome.

807 il valore numerico del nome del 1° e del 2°, sta alle 76 lettere che compongono i due nomi interi come 10 di perfettamente diviso e con un 47=AMODEO di troppo. Per forza! Sono DUE AMODEO, e ne basta uno solo. Essi sono due, ma di fatto sono UNA COSA SOLA. Tolto infatti un 47=AMODEO a tutto il valore di 807, resta 760, su 760 cifre dei due nomi interi. Se eliminiamo anche le 6 cifre di Amodeo (quello che abbiamo eliminato, abbiamo un valore 760 con 70 lettere. Vediamo allora che cresce, di indiviso, il 60 e – ma è divino! - è eliminato tra i due IL PRIMO, quel “minuto primo” che vale 60 nel minuto secondo. La sezione Aurea PROIETTA interamente il valore del PRIMO, nel solo SECONDO, e tutto questo è totalmente verificato


22

Ciò che il Signore rispose a Rebecca in Bibbia 1, 25, è stato un reale evento accaduto di cui esistono autentiche testimonianze storiche. Fino al 3° secolo dopo Cristo il Cattolicesimo celebrava solo l'Epifania descritta – e “fantomatica” - nella narrazione non certo storica, dei primi anni della vita di Gesù, nata dall'esigenza che aveva mosso l'apostolo Levi (che aveva anche il nome romano di Matteo) di collocare l'avvento del Messia nel solco delle profezie più considerate.

Osea, nel capitolo 11 e versetto 1 aveva scritto quello che ho mostrato in 5 differenti traduzioni. 11-1 è il giorno in cui è venuta al mondo colei che mi ha consentito di avere genitori putativi aventi gli stessi nomi di Gesù, lei il cui acronimo è G.S. E che vale, nella denominazione di Giancarla Scaglioni lo stesso 141 del nome Mariannina Baratta di mia madre, che vale quanto una intera terna di AMODEO=47. Questa data dell'11-1 è stata anche quella in cui Carol Wojitila sposò Gesù Cristo divenendone un sacerdote. Il credito dato da MATTEO che ha una evidente assonanza con AMODEO, ma che vale esattamente lo stesso 66 di ROMANO, ha fatto di questo “pubblicano” che raccoglieva le imposte del popolo Romano uno straordinario PROFETA di tutto quanto storicamente avrebbe riguardato me e i miei legami... nel suo tentativo di descrivere l'avvento storico di Gesù di Nazareth. Lo “storico” dei primi anni della vita di Gesù è stato “dichiaratamente” Luca, il quale – rivolgendosi anche lui ad un “indecifrato e indecifrabile TEOFILO=74 – è stato pilotato dalla Divina provvidenza a rivolgersi a quel “trascendente” 47 (rispetto a Teofilo 74 – corrispondente al cognome AMODEO. Sia il suo vangelo, sia gli Atti sono rivolti a questo 74 che “trascende” l'AMODEO=47. Luca dichiara di scrivere il suo racconto sulla base delle testimonianze di coloro che furono gli attori degli eventi narrati. E si arguisce che la sua fonte è stata direttamente quella della Madre di Gesù. Ella racconta di avere trascorso a Gerusalemme, assieme a Gesù, tutti i 40 giorni necessari alla sua purificazione, e – immediatamente dopo – di essere tornata con Giuseppe e il bambino Gesù a Nazareth, da cui si sarebbe mossa poi solo in occasione dei pellegrinaggi annuali a Gerusalemme per celebrarvi la Pasqua. Pertanto quella Epifania, celebrata dai tre Re Magi, che erano venuti da Oriente e al seguito di una Stella che faceva loro da guida, non aveva mai riguardato la persona reale del bambino Gesù.


23 Parimenti la Strage degli Innocenti, e quel grido di Rachele che a Rama piange a ragione di quella strage, secondo l'interpretazione data alla profezia di Geremia. Geremia 31,15 Così dice il Signore: «Una voce si ode da Rama, lamento e pianto amaro: Rachele piange i suoi figli, rifiuta d'essere consolata perché non sono più».

La massima strage degli innocenti (italiani e mondiali) è accaduta in era moderna con la II Guerra Mondiale. In essa vi fu un capo che aspirava a non accettare altri Messia. Si tratta del tedesco Adolfo Hitler il cui valore numerico è il 113 che è Trino in tutto il mio nome. Egli decise di voler essere l'unico Messia alla fine del gennaio del 1930, sei giorni dopo la mia nascita. A Roma, lo sposo di Rachele non si fece coinvolgere. Ma quando gli parve che fosse imminente l'avvento di Hitler come il Messia cui aspirava, decise da parte sua di sacrificare anche un certo qual numero di Italiani, per porsi come il suo moderatore, all'imminente tavolo dei vincitori. Le cose storicamente non sarebbero andate in questo modo, e a Roma Rachele – Donna Rachele, sposa del Duce – avrebbe pianto i suoi figli, rifiutando d'essere consolata perché non erano più. Ebbene, esattamente 6 giorni prima del 10 giugno dell'entrata in guerra dell'Italia, io avevo vinto la mia personale lotta contro la morte di me Romano, e il mio 2° - in cui io avrei “riproiettato” tutta la mia vita – era stato concepito, come dal calcolo di 10×426 +38×10 = 4-6-'40, in cui 10 è la dimensione di DIO, 426 è il DIO=26 sommato al Dio 100+400 (ed è il totale della serie Divina corrispondente a tutto il nome di chi Dio ha voluto come il 2° a me), nella Genesi 38 interattiva con il DIO a dimensione 10. Dunque anche questa citazione che Matteo richiamò, e che non ha

portato “nulla” alla descrizione della reale infanzia di Gesù, ha riguardato me in tutte e due le fasi, della mia nascita il 25-1-38 e dalla mia “rinascita” il 4-6-40. Il vangelo di Matteo aveva anche citato una altra profezia, questa volta del profeta Michea Michea 5,1 E tu, Betlemme di Efrata così piccola per essere fra i capoluoghi di Giuda, da te mi uscirà colui che deve essere il dominatore in Israele; le sue origini sono dall'antichità, dai giorni più remoti.

In questo modo ne aveva scritto Matteo: Matteo 2,6 E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda: da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele».

Mentre il 5,1 di Michea allude al 51=PAOLO, e il 2,6 di Matteo allude al 26=Anna, il B-et-lemme, Ter-R.A. di LuiGI Amodeo, estremi congiunti che in GiudA sono veri e propri estremi, allude a quanto ha avuto inizio alla foce del LENTO fiume A-lento. A poche centinaia di metri dal suo sbocco a mare, sorgeva nel 500 e rotti avanti Cristo la cittadina di nome ELEA. Fu in essa, situata sotto al Monte Stella che qui di seguito vedete riprodotto proprio da quel luogo, che accadde l'EPIFANIA STORICA riguardante il Dio YHWH=26 e che consistette in questa ben nota affermazione fatta dai tre Grandi Maestri partiti dalla Orientale Grecia e giunti fin qui, a gioire sotto questa stella e a


24 dichiarare: <L'ESSERE di qualunque cosa o persona sia in ESSERE è il FONDAMENTO Unico dell'Esistenza>. Entrò come il FONDAMENTO su cui si basa la FILOSOFIA DELL'ESSERE, promossa a Elea da Parmenide, Zenone, ispirati da Senofane, personaggi storici e non “fumosi Re magi”. Essi – inseguendo la loro “buona stella” avevano viaggiato da Oriente fino alla Magna Graecia e giunti sotto Monte Stella avevano espresso la loro STORICA EPIFANIA.

Siamo nel luogo ove sorgeva l'antica Elea e – nello sfondo – c'è il monte STELLA che l'Apostolo Matteo riferì senza fare errori veri e propri, alla persona reale di Gesù, nella sola quale Dio ha voluto fosse visibile la capacità miracolosa di chi determinasse il mondo reale, comandandolo “a bacchetta”. Pertanto, quando Matteo, al capitolo 2,6 descrive il VERO, sta descrivendo il 26=YHWH, nella affermazione insita nel suo nome, che descriveva il lui <l'ESSERE di ogni possibilità posta IN ESSERE> secondo quanto accaduto in riva al fiume A-lento, e che poi – 5 secoli dopo – da A-lento – sarebbe divenuta ET=anche (romanamente) B. passando da un A-lento ad essere in un secondo tempo un B-etlemme, in una TERRA di GIUDA che avrebbe evocato il TRE romano, il TER, in R.A. acronimo di Romano Amodeo, di (figlio di) LuiGI Amodeo, estremi congiunti di GI ud A . Nato a pochi chilometri da questo monte Stella, e con la mamma e la nonna materna che si erano “illuminate” di Cristo a Lustra di Monte Stella (alla luce della stella di Gesù Cristo) questo TER R.A. che secondo il contenuto di un libro di Ester “avrebbe dato nome alla Terra”

Qui vedete a sinistra me, il 1°, e alla destra quel mio fratello che Dio ha voluto fosse quel 2° a me in cui io “riversassi realmente” tutto me stesso, per quella “divina realtà” totalmente invisibile in me e che poteva essere “umanamente vista” solo per interposta persona.

avrebbe rifondato i contenuti della Scuola Eleatica, ribadendo la verità che l'ESSERE e non IL DIVENIRE è il fondamento VERO.


25 Ma Matteo evoca anche un altro brano profetico, questa volta di Isaia , nello stesso capitolo 7,14 che è la lettura a rovescio del citato libro di Ester 4,17 Isaia 7,14 Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele.

Per Matteo è il capitolo 1,23, in un crescendo perfetto Matteo 1,23 Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele, che significa Dio con noi.

Una citazione che non è molto appropriata rispetto al nome Emmanuele, che significa Dio con noi, dal momento che il nome dato al bambino fu quello di Gioshua in Aramaico che significa Dio ci salva.

Come vedete, il fondamento posto in MAN, che in inglese significa UOMO, sta al centro di RoMANo. Il 1° figlio di Giuseppe si chiamò MAN asse, e fu costretto ad “assecondare” il secondogenito EΦRAHim (che trascende il messaggio di <è Spirito Φ di RA, lui>, nell'acronimo di di Romano Amodeo). MAN uh? Chiesero gli Israeliti nel deserto, quando vollero sapere che cosa mai fosse quel PANE DISCESO DAL CIELO, a cui poi fu dato il nome di MAN NA (che definisce un UOMO della regione di Napoli), che quando è poi un: SAL OMONE figlio reale di Davide e non come fu definito Gesù (figlio di Davide) e che è quel Re che edificò veramente il Tempio di Gerusalemme definisce in un <grand'uomo di SALerno> questo SAL OMONE. RE MAN asse fu un R o MAN dichiarato colpevole di ABOMINIO e ucciso, per una condanna simile a quella che avrebbe patito Gesù. Re AMON divenuto re a 22 anni fu tolto di mezzo 2 anni dopo in seguito alla stessa condanna patita dal Padre, e con questi due Re abbiamo un Padre e Figlio “assecondati” nella stessa accusa fatta dagli Ebrei poi al Cristo di Dio. Laddove però DIO ESALTA ciò che è ritenuto ABOMINIO... Ebbene il Romano Amodeo è a tutt'oggi giudicato allo stesso modo da tutti i cosiddetti “benpensanti” che sono un ABOMINIO agli occhi di Dio, in quanto essi pensano di se stessi e del mondo di essere gli ESECUTORI e non i semplici OSSERVATORI di una opera creata solo da Dio. Allo stesso modo e per la stessa colpa, il 26 luglio imminente, anche questa divina coppia regale anticipata in Bibbia dagli uccisi RE, padre e Figlio, sarà apparente vittima dello stesso atto delittuoso.


26 O dunque che anche questa citazione fatta da Matteo e da lui attribuita a Gesù lo è solo in quanto in Romano Amodeo esiste l'accorpamento di Dio padre e Spirito santo che non si dimostra in lui, ma si “estrinseca” pari-pari in tutta una serie di PROIEZIONI esteriori e reali.

Dopo ALLAH “assecondato” in LUI, segue la trinità GIA di Giacobbe e il nomignolo di EDOM.

Il PADRE e SPIRITO SANTO in lui è “assecondato” dalla persona reale di Luigi Amodeo, al punto che in Bibbia, 1, 25 mentre è annunciato nel grembo di una MAMMA di un nome che annuncia che <il RE DUALISTICO è qua> in <RE-B-è cca> e i due nomi sono in uno quello essenziale del popolo ROMANO=66, che non è persona, ma ESSENZA... mentre l'altro popolo è <IS-R.A. è>=48 solo questo ELE è : <sia un IS , sia un È > essendo R.A. l'acronimo di Romano che poi fa valere ISRAELE non il 63 di tutta la parola ma solo il 48 che poi vale il nome GESU' costruito da:

Ma – più in generale – essendo posto Romano Amodeo come il valor MEDIO di ogni possibile uomo, avremo che OGNI POSSIBILE UOMO “asseconderà” la sua pura ESSENZA del generale PADRE NOSTRO “che sta nei cieli” di una PURA ed invisibile ESSENZA, se essa non si “estrapola” e manifesta realmente in tutti gli altri uomini REALI.

G

iacobbe + ES a U' nella prima lettera del 2° e le tre del 1° senza più la a del suo primato.

L'ESSENZA FIGLIO sarà “assecondata” in due persone: quel fratello mandatogli come 2°, e quella G.S. Figlia di Mario e Giuseppina con la quale si unirà in nozze consacrate davanti a Dio.

La cosa infatti addirittura sorprendente è che Romano Amodeo è un uomo che non c'è, che è simile ad un vero e proprio uomo assente. E R ed O nan (congiunti nei loro estremi in RO ) sono due mariti MORTI a TAMAR , che è “assecondata” dagli estremi congiunti in... Barat TA MAR iannina, mia madre. Sono 2 ASSENTI. Poiché Tamar si fa rendere feconda dal loro padre ancora vivente, il figli reali saranno accreditati ad un PADRE TRASCENDENTE i due mariti morti di Tamar, che tuttavia si fece rendere feconda “per dare eredità di figli” a R+O e accade come parto trascendente (poi annullato) che a questi due, è accreditata una MANO come la di RO MANO ...

. Luigi Amodeo è infatti il nome che “asseconda” l'ESSENZA PATERNA INVISIBILE posta sul figlio suo primogenito ROMANO. Trascende l'Arabo nome di Allah letto in italiano, la stessa lingua che definisce Gioshua in GESU.

Un parto effettuato, in cui questa di RO MANO è dichiarata quella MANO di chi è il PRIMO, riceve un filo SCARLA TTO quale atto nuziale che si “proietta” in una S. CARLA (Scaglioni G.CARLA) che era stata già in precedenza GIA (in Giacobbe) in Bibbia 1,25. Resa questa vera e propria “proiezione” in un evento futuro, la mano rientra nel grembo materno e i gemelli escono in ordine inverso a questo “accreditato primato”: PEREZ e poi ZERACH.


27 Ma se noi li mettiamo nel giusto ordine, ecco “un unico contenitore”:

-------> ZER

à CH-P è

REZ <--------

Un sacco che letto da sinistra e da destra è sempre ZER Ma il suo contenuto congiunto ha ed è CH-P Cristo. Il vero I-SACCO da far fuori è questo RoMAN da rendere ZERO. Quando nella Serie Aurea esiste la CAUSA PRIMA, essa si PROIETTA eternamente nelle SUCCESSIVE. Il mondo è per ogni FIGLIO. Visto però che anche il VALORE MEDIO deve “presentarsi”, lo farà in questa sequenza: prima CONCEPITO, poi MOSTRATO.

10×426 +277=4-5-37, 4 maggio '37 Concezione 1° In tutto ciò, 10 è “a immagine e somiglianza” di DIO. 426 = 18 +48 +66 +114 +180 è la scala Aurea divina esposta in mio fratello Benito Vittorio Anna Giovanni Vincenzo AMODEO=426 che è 10^400 × 10^26 e somma gli indici 100+300 dell'Unità e Trinità di un Dio “a immagine e somiglianza” di 100 con quello “a immagine e somiglianza” di un DIO=26=YHWH. E' anche 6×6×10+66=Romano. 277 è il volume di un piano a lunghezze 100 e 100 col flusso 77 che è quello di un 66+66/6 che è ROMANO=66 nel suo moto di 66/6.

59×426 +1+3=21-1-38, 25 gennaio '38 Nascita 1° 59 è BENITO per tutto il suo nome, che si somma al Dio 1 e 3. In questo modo il 1° nome del 2° ha il reale compito di PRESENTARE DIO come tutto il valore della SCALA DIVINA, in tutte le fasi della vita.

La sezione aurea del 2° dà vita e morte di 1° e 2° in di, mese, anno.

10×426+380=4-6-40, 4 giugno '40 Concezione 2° E' stata la concezione del 2°, differente da quella del primo solo in ragione di una Genesi 38 “divina” (38 a dimensione 10). In essa il 1° è virtualmente morto e... risorto “realmente” nella concezione del 2°.

40×426+201=17-2-41. 17 febbraio 41 Nascita 2° 17×426+172=7-4-14.

7 aprile 15 Morte reale 2°

19×426+320=8-4-14. 8 aprile 15 Morte ufficiale 2° La nascita reale del 2° attua il 40 Uno e Trino in 10, nel flusso 1 di un piano a lati assoluti 100 e 100. La sua morte è stata sdoppiata in quella reale nell'ultima ora del 7 aprile e nella prima del giorno 8 in cui il medico ne ha stilato l'atto. In quella reale è il giorno natale 17 a comandare, sia nelle volte del 426 sia nelle decine 17 definite in tutto lo spazio unitario 3. Nella morte ufficiale è in atto la fine del 1900 nel conto a finire di 3210. In questo modo è definita la morte reale del 1°

62×426+304=26-7-16, 26 luglio '16 Morte 1° 62 è tutto il percorso in anni a partire dall'anno 38 della nascita. Il 304 aggiunge nel nuovo millennio tutto lo spazio 300 compatibile con l'Unità e Trinità di Dio. 62 indica anche la “sovversione” del DIO=26, quel “testa coda” che è previsto per tutti quanti alla fine della loro vita, quando sono solo giunti non al loro binario morto, ma in una STAZIONE DI TESTA, da cui partono tutti i treni che “sembrano ritornarvi” (quando sono osservati non nel moto dello Spirito che va verso l'alba, ma del corpo che appare in cammino verso il suo tramonto del giorno.


28

Ciò che il Signore rispose a Rebecca in Bibbia 1, 25, è stato un reale evento accaduto di cui esistono oggi autentiche presenze personali. Ritorno su questo tema, dopo di avervi mostrato come le previsioni

forzare agli eventi riguardanti la persona reale di Gesù gli abbiano “idilliache” che san Matteo aveva cercato di

consentito di porsi come un validissimo profeta in relazione a ciò che sarebbe stato a Gesù in occasione del suo ritorno annunciato. Tutti i richiami profetici appaiono riferirsi in modo molto evidente alla mia persona e non alla sua. E tutta quella Sezione Aurea descritta in Bibbia 1,25, che aveva portato all'unità data prima dai due valori 0,381 + 0,618 = 1, e poi dai due valori 0,625 +0,375 = 1 per cui poi era vero che:

Pertanto in Genesi 25 erano definite queste due presenze, in cui quella del 1° era 381 (nel valore nominale del suo intero nome), ed era 426 quella del 2° (chiamato Benito Vittorio Anna Giovanni Vincenzo Amodeo). Il valore nominale del secondo, valeva 1/8 del 360 (angolo giro che nel 1° era maggiorato solo di un volume a lati 10+10 e flusso 1, tanto da dare con 360+21 il 381), quei 360°/8 che sono 45° più del 1°. Infatti 381+45=426. In tal modo la maggiorazione del 2° rispetto al primo, contemperava quell'ottavo che è un volume a lato 1, rispetto ad un volume a lato 2 che vale 8. Le somme, sono vere e proprie “combinazioni” tra dimensioni, che sono tenute buone tutte e due e combinate tra loro da una moltiplicazione.

10^381 × 10^45° = 10^426. Questa combinazione tra potenza (che risulta una somma, nelle dimensioni indici, ma è un prodotto combinatorio) dimostra che il 2°, al cui nome è stato assegnato il 426 combina il valore nominale del 1° con quella condizione di 45° per cui il valore della

66 0,625 + 0,375 48 + 18 2,76666... -0,1 ----------------------- = -------------- = --------------------0,375 48 1

imponevano un 381 quand'era posto “in principio” per 1.000 volte, che corrispondeva al nome di Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo. Nel 66 del 1° nome (con 60+06 uguali e contrari) c'era (in potenza di potenza) il 60×06=360, l'angolo giro che aggiunto al 66 dava l'indice 246 del 10^246 dato da 10^60^06 × 10^66.

tgh(45) è 1.

Laddove senh(26) = cosh(26) = 97.864.804.714 , 419381+ Laddove senh(26) = cosh(26) = 97.864.804.714 , 41938113 Laddove senh(26) = cosh(26) = 97.864.804.714 , 41938213 Ciò “FISSA” il 48=Gesù, il 47=Amodeo, il 144=Romano+Antonio, il 1938.1 come l'anno 1938 in gennaio, e il 113 sovrapposto al 381, come sia il 5° nome Torquato, sia Romano+Amodeo, sia Ro+An +An +PA+TO+AM, acronimo a 2 di Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo, 381 nella sua somma. Ciò vi dimostra come il quanto del 381 al 1° e del 426 al 2° rispettino la geometria imposta dalla Sezione Aurea divina data da:

18

+48

+66

+114

+180 = 426


29

Ciò che il Signore rispose a Rebecca in Bibbia 1, 25, è stato un reale evento accaduto di cui esistono autentiche testimonianze storiche. Nel 3° secolo c'era a Roma la celebrazione del DIO SOLE ROMANO chiamato SOL INVICTUS e celebrato il 25 dicembre. Il POPOLO ROMANO (come affermato dal Signore a Rebecca) cedette e proiettò sulla figura di Gesù questa sua personale celebrazione, sicché lo stesso GIORNO NATALE del Cristo Signore fu determinato dal popolo ROMANO nella sua fede... e in quella di un “infallibile” Pietro. Pietro, il Papa che la riconobbe, confermò gli attributi profetici dati da Dio a Pietro: quelli di conoscere le verità del cielo, nascoste a tutti, al punto da rivelarle come un valido profeta. Quando Gesù chiese ai suoi apostoli CHI CREDEVANO che egli fosse, e il solo Pietro prese la parola per affermarlo FIGLIO DEL DIO VIVENTE Gesù gli riconobbe IL DONO di non averlo detto in virtù della capacità della sua persona. Gli disse: “Non lo hai detto da te, ma UN ALTRO te lo ha fatto dire... dunque tu sei un PROFETA in grado di fissare, qui nel mondo “reale” quelle verità che sono invisibili nel mondo reale ma tuttavia sono le sole verità che esistono. Pertanto – grazie al Popolo ROMANO nella sua Fede nel DIO SOLE di Roma, e grazie al DONO divino concesso ai vari Pietro della storia di Cristo – fu posto in atto quel SEVIZIO che il popolo maggiore avrebbe fatto al minore: quell' <IS-R.A.-è>=<GESU'==48, che è il 2° valore della scala divina essendo in lui (che è 18+48 nei suoi due estremi che lo rendono lo stesso 66 dei due medi successivi al 18 e dati da 28+38=66) mancante quel 18 che tuttavia ha, quando è in ROMANO, il valore medio uguale al valore degli estremi di 18+48. In GESU=48 manca ELE rispetto al popolo di ISRAELE, il minore dei

due popoli comandati dal quello ROMANO, che era il MAGGIORE. Come Gesù (rispetto al valore medio di Romano) mancava di 18 (che è il vero ELE=DIO posto a base del 100 come la somma degli opposti 18+81=99/1 che sono 100 in tutto), così ISRAELE era senza ELE, era solo quell' <IS-RA-è> che dice nella lingua del mondo e in quella dell'italiano Romano, che RA è ed è: l'acronimo di Romano Amodeo che in <IS-RA-è> vale 9+17+16+1+5=48, ed è senza 18.

10^1 × 10^18^81 = 10^1 × 10^99 = 10^10^10 Questo è:

<SONO COLUI CHE SONO>

10, in potenza di 10, in potenza di 10 E 18, il primo valore della Sezione aurea divina, si attua nelle decine di giorni relativi al ciclo avanzante di mezzo anno, quando questo 180 in unità (che poi sono 180°) si combinino con la dimensione 3 dello spazio. 183+183=366 impone il 66 alla dimensione assoluta 300, e realizza l'anno bisestile esatto che contiene anche il giorno in più degli altri 3 che non lo contengono. E' tanto legato al valore “trascendente” questo 183 che nella sua lettura “reale” è poi stimato come il 381 posto a base della sezione aurea della matematica, quando impone l'unità sia del 381 sia del suo valore complementare al 1.000, dato da 618. 381+618 ----------- = nella somma, 1 e 618 millesimi perché appaiono 618 381+618 , 618033 che in questo 033 è il complemento a 966 che segue al 381, laddove 381966+618033=999999 con resto 1 che poi procede in modo poco riconoscibile a ragione di altre sovrapposizioni. In sostanza abbiamo le prime sei cifre che poi procedono e si


30 definiscono nello spazio percorso dalla prime sei nel valore assoluto dato da 10 cicli mille di mille. Tutto questo, nel libro scritto da Dio che è la Bibbia, è posto in atto attraverso la definizione dei nomi dati alle persone. Ma quello che è sorprendente (e potrebbe sembrare una stupidaggine, perché la Bibbia fu scritta in Ebraico) è che i numeri contano in modo esatto se sono computati per come sono stati espressi nell'Italiano posto come la lingua numero 1, tra tutte. E lo verificheremo nel testo Biblico, visto che stiamo per metterci a verificarlo. Si comincia con il versetto 24, che è il tempo intero delle ore di un giorno.... è il testo lo propone, dicendo che quando si compì il tempo intero che porta ad un giorno, ecco presenti due gemelli. Quali mai?

12 e 12 come le ore del giorno e della notte. Ora sono figli di REBECCA=35=MAMMA. Allora il 12 di ciascuno si valorizza nelle unità del DIO=10, dunque per 35/10 = 3,5, che è la dimensione FIGLIA della 35. 12×3,5=42. Eccoli:

25 è descritta la nascita che è relativa al 1° nato il giorno 25, mentre nel 26 c'è il secondo. Nascono due 42 Nel versetto

25 Uscì il primo, rossiccio e tutto come un mantello di pelo, e fu chiamato Esaù=42. 26 Subito dopo, uscì il fratello e teneva in mano il calcagno di Esaù; fu chiamato Giacobbe=42. Isacco aveva sessant'anni quando essi nacquero.

La quarta parola ROSSICCIO vale 100, ma il RO iniziale è l'Acronimo dualistico del popolo ROMANO=66, che rappresenta la trinità del 22 che sono i due versi di ogni linea in una terna di linee. ESAU= 42 è il numero esatto assunto dal 12 nella valenza decima della MAMMA=REBECCA. Il nome ESAU', si riferisce alla ESSENZA vivente del popolo di Roma, per il quale io sono, tu sei, egli è, si dice SUM, ES, EST. Tanto che ESAU' rivela un TU SEI (romano) A.U. (Amodeo venuto per ultimo, o dal principio fino ala fine. Il testo è chiaro, in presenza del popolo RO. Tu SEI Romano da cima a fondo. Il versetto 26=DIO pone in essere il legame con il 5, che lega i due fratelli: uno nel suo primato e l'altro con questo 5 che si sforza come l'altra mano, ma ha meno potenza se riesce davvero a sommarsi e a congiungersi alle altre 5 dita. Infatti il 5, posto in potenza di 1,25 (di Bibbia, libro 1,25) porterebbe a 1,118033988 che è maggiore di 1. Le 5 dita di una mano sono 0,5, sono metà delle dita 10 esistenti in totale. Per cui quando i due gemelli tentano di ripristinare un intero dato da due 0,5, non si ottiene 1, ma c'è uno 0,618033988 di più, di potenza maggiorata a quella di una mano, ma non sono la potenza di due mani, perché mancano 381/1.000. A questo secondo, che è chiamato GIACOBBE e vale il corretto 42 che deve valere come 12 volte il decimo della MAMMA=REBECCA=35, mancano 381 millesimi. E poiché è il 1,000 che esiste IN PRINCIPIO mancano proprio tutte queste 0,381 che toccano a ciascun millesimo, per essere 381 IN TUTTO. Cosa succede, allora, quando GIACOBBE si mette davanti al fratello?

G

iacobbe + ES a U' combina GESU' in modo Uno e Trino. Afferma il primato G nel nome Giacobbe e la condizione subita da ESAU' che si vede eliminata la A del suo primato in terza posizione.


31 Il nome GESU' vale 48, che è il sovvertimento del 42+42=84, ma elimina la mamma REBECCA e realizza una quaterna di 12, ossia un 12 Uno e Trino dato da 12 +36, il che in linea è 12 di flusso del piano a lati 18 e 18 il che rappresenta le 36 cifre del nome di Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo. Laddove esiste il assoluto un 100, esso è un 1 che avanza interamente quanto 18+81. Al flusso Uno=12 del nome di GESU=48, rispetto a questo 18 che esiste nell'inverso 81, mancano le 6 componenti di tutti i versi percorsi in una terna di comando. Questo 12 accorpa totalmente un volume racchiudendolo nei suoi 12 lati da cui è composto: 4 nel quadrato superiore, 4 nell'inferiore e 4 in verticale. Dunque questo 48 “trascende” la somma 42+42 dei due nomi di ESAU' e di GIACOBBE, e questo si realizza automaticamente attraverso il primato della G dell'uno (il secondo) e la perdita del primato di quel TU SEI Romano, che allora si realizza solo in fondo Il fatto che il nome GIACOBBE sia espresso al versetto 26, è perché questo è il valore intero che risulta quando si divide il nome di GESU'=48 per il 18 che è il primo termine della scala divina che comprende:

18

+48(=GESU') = 66(=ROMANO).

18 è esattamente quello che manca a GESU' per essere ROMANO. Avevamo visto che erano 381 millesimi e ora vediamo che esiste anche mancante questo 18, affinché 18+48=66=ROMANO. Che relazione esiste tra 18 e 381? Esiste il fatto che al 18 manchi in terza cifra il 3 della Trinità, presente invece nel 381. 381+ 18= 399 presenta il Dio 100+300 senza la sua unità. Questo numero

indica 1 presente in 400 (Unità e Trinità del DIO 100) per tutto il cammino reale che egli conduce. 381 18= 363 mostra in altro modo un 37=MANO che esiste nello stesso 400 e mostra tutto ciò per cui si muove, una sola. 330 poste nel fronte a due dimensioni, e 33 nel flusso, come il concorso tra un 33 unitario e un 33 divino, a dimensione 10. Se vale come 1+333 = 334, allora esso è tutto il moto del 66 presente nel 400. Allora se ROMANO=66 deve esistere in un 400 (che lo rappresenta come 100+300, allora deve avere le 5 dita del nome a 5 componenti che valgano per 334, e questo accade: 381 -47=Amodeo (il cognome) è 334 nei 5 nomi, di cui il primo è 66. Tolto a 334 il primo nome, gli altri 4 devono valere 334 -66= 268. Ove il 260 è DIO=26 per 10, ci deve essere un 26 quando è Uno e un 78 quando è Trino, per cui il Dio Uno e Trino deve valere 104. 268 -104 = 164, per i nome 4 e 5. In cui il 4° sia 66 -15=51, con la qual cosa gli esista dentro in modo simmetrico. 164 -51 = 113 è allora il nome numero 5, che esprime il flusso unitario totale in 111 come flusso, +1+1 nel piano trasversale. Come si vede, esiste una estrema logica deduttiva a scomporre il 381, prima nel 334 di tutto il nome, da cui poi il cognome sia esattamente il 47 scorporato da 381 meno 334. Lo ripeto. 100 -66 = 334, il valore medio su 5 è 66 +8/10 1° Si impone 2° il

66 come il valore medio del 334, nel tempo di 8/10 -

78 = 66+12 (lo spazio 3 nei 4 tempi in quarti) dà il DIO Trino


32 nel FATTORIALE di 10^12 = 10^78, 3° si impone

26, il terzo di ciò, e si ha l'unità 26 nel Dio Uno che crea ½ anno in 26 volte i 7 giorni di creazione

51 è il 26 +1 ventisei, meno 1

(è tutto il moto reale di 1 settimana di reale creazione nelle totali 52). 5° 111+1+1 è il flusso unitario nel tempo. Come si vede, con riferimento al Dio Uno e Trino nel 400, si levano due volte il 66. Ebbene, nella serie divina data in progressione da:

18 18 18 18

+48 abbiamo un solo 66 +48 +66 abbiamo due 66 +48 +66 +114 abbiamo tre 66 -48 +48 +66 +114 +180 abbiamo sei 66 -30

per cui tutta la serie (espressa dal valore nominale di Benito Vittorio Anna Giovanni Vincenzo Amodeo) è il movimento di 10+10+10 (il Dio trino) esistente in un SEI 66 alias ES A-U (sei tutto, da 1 a 19). Al livello in cui si è raggiunti i 114 capitoli del Corano, abbiamo che manca Gesù all'appello di una Trinità Divina nel 66... il che però significa che esiste una Trinità di 66 in cui esiste Gesù, occupa 48 e si muove solo quanto tre 66 dedotto 48. Al livello del 66 abbiamo l'esatto mediatore Il Figlio) dei due 66 che siano Padre e Spirito santo. Al livello 48 abbiamo un solo DIO= il Figlio che vale il Padre. abbiamo 66=ROMANO che +18+48=GESU' gli somma un altro 66. nel preciso momento in cui estrapoliamo da 400 i due 66, lunghi 132,

otteniamo 268 come tutto il percorso di tutti e 3 i numeri della progressione divina. Infatti 268 lo evidenzia nel 260, che moltiplica il 26 per 10, e in quell'8 che è estrapolato dal 18 quando gli togliamo il 10. Tutti questi valori appartengono alla serie divina. Infatti: 48=GESU', elevato a DIO deve esser posto 480. Allora abbiamo che 480 : 18 = 26 +0,66 periodico, insomma il DIO=26 più un eterno popolo ROMANO. Se dividiamo il 66=ROMANO per il 48=GESU' abbiamo due nuovi gemelli: 1 e 0,375, stavolta in un valore totalmente intero e tale che: 1 posto a DIO come a 10, diviso per 0,375 è esattamente lo stesso 26,6666666, Dio=26 nell'eterno ciclo di ROMANO. Possiamo riconoscere allora che Gesù sta 18 come i due gemelli 1 e 0,375 sono esistenti in ROMANO che sta a Gesù come 1,375. Ma 18 e 48 sono i due estremi di 18 28 38 48 in cui la somma degli estremi uguaglia la somma esistente nell'unico valore medio, che si riduce al solo 66, che è maggiore di 48 e gli si aggiunge dopo come la somma degli altri due. C'è da chiedersi a questo punto se ci si possa fidare di questa cabala, riguardante i nomi. Pertanto riconsideriamo nuovamente il testo di Bibbia, 1,25, ed osserviamo che cosa succede ad ogni introduzione dei nomi che il testo ci presenta. Ma lo abbiamo già fatto, solo che quasi certamente con tutti questi calcoli abbiam perso il filo del discorso iniziale, così qui di seguito io vi ripropongo pari pari l'inizio di tutto questo studio, in modo da riconsiderare attentamente tutte le considerazione da cui eravamo partiti.


33 Tutta la questione è stata “personalizzata” per come è leggibile in questi versetti di Bibbia 10/8 = 1,25

tutto il suo lavoro 6, di percorrerla in tutti i 6 versi che esistono nello spazio a 3 linee, in cui ciascuna ha due opposti versi di percorrenza.

Genesi 25,19-26

Quando il 46 prende in moglie REBECCA=35, la coppia realizza 46+35=81 che è tutta la potenza 4 su base trinitaria.

19 Questa è la discendenza di Isacco, figlio di Abramo. Abramo aveva generato Isacco. 20 Isacco aveva quarant'anni quando si prese in moglie Rebecca, figlia di Betuèl l'Arameo, da Paddan-Aram, e sorella di Làbano l'Arameo. 21 Isacco supplicò il Signore per sua moglie, perché essa era sterile e il Signore lo esaudì, così che sua moglie Rebecca divenne incinta. 22 Ora i figli si urtavano nel suo seno ed essa esclamò: «Se è così, perché questo?». Andò a consultare il Signore. 23 Il Signore le rispose: «Due nazioni sono nel tuo seno e due popoli dal tuo grembo si disperderanno;

un popolo sarà più forte dell'altro e il maggiore servirà il più piccolo». 24 Quando poi si compì per lei il tempo di partorire, ecco due gemelli erano nel suo grembo. 25 Uscì il primo, rossiccio e tutto come un mantello di pelo, e fu chiamato Esaù. 26 Subito dopo, uscì il fratello e teneva in mano il calcagno di Esaù; fu chiamato Giacobbe. Isacco aveva sessant'anni quando essi nacquero.

Niente di questa narrazione esiste “a caso”. Pertanto dobbiamo considerarla con attenzione. ABRAMO=44 e rappresenta l'unità esistente in questo prodotto: 3/1 × 10/1, quando 1 si muove di 3, ma anche di 10. Allora vale 4 volte 11, attraverso 44 componenti quarantaquattresime nel tempo. ISACCO=vale 46, e si avvalora come il flusso 44 della sezione unitaria a lati 1 e 1. Che avesse 40 anni, pone il 46 come la vita di 40 in

Il fatto che fosse figlia di Betuel l'Arameo =59+57=116, somma questa derivazione a 81, per un totale di 197. che mostra ora la Trinità esistente sulle due dimensioni assolute 100 e 100, e che si muove totalmente di 197. Il fatto che provenga da Paddan Aram aggiunge 36+29=65 e la definizione sale a 262, in cui c'è un lusso 62 del piano a lati 100 e 100, e il dettaglio della sorella di Labano L'Arameo dettaglia di 39+57=96 (tutto il moto di 4 nel 100) e porta il 262 a valere 358, un dato che è ancora STERILE, perché difetta di 22/1, che in totale sono 23 e rappresentano 1 in grado di muoversi di 11 in un verso e di 11 in quello opposto. Il Signore rende FERTILE Rebecca, aggiungendole esattamente 66/3 come il movimento totale di 1. Ora, accertato che il valore cui arriva una REECCA fertile è 381, ossia quello che somma 300 al 3^4 che sono i due sposi (44+35=81) bisogna stare attenti anche ai nomi per come essi sono espressi proprio in questa lingua italiana che è la lingua proprio di un Dio italiano che si Chiami Romano Antonio Anna paolo Torquato Amodeo. Questo che è descritto dunque in Bibbia 1,25 si “concatena” al successivo capitolo 38 del libro 1 della Bibbia. E dobbiamo cominciare a leggerlo dal versetto 27 come il seguito di questi 8 versetti che abbiamo visto essere definitivi della discendenza di Isacco.


34 Genesi 38,27-30 27 Quand'essa fu giunta al momento di partorire, ecco aveva nel grembo due gemelli. 28 Durante il parto, uno di essi mise fuori una mano e la levatrice prese un filo scarlatto e lo legò attorno a quella mano, dicendo: «Questi è uscito per primo». 29 Ma, quando questi ritirò la mano, ecco uscì suo fratello. Allora essa disse: «Come ti sei aperta una breccia?» e lo si chiamò Perez. 30 Poi uscì suo fratello, che aveva il filo scarlatto alla mano, e lo si chiamò Zerach.

Ora io elenco tutti i 13 che appaiono in Bibbia 38-1 2×40=GIUDA ha le due funzioni di Padre e Sposo, 40+40 56=ADULLAM indica come ADAMO, che si va in un Ultimo Lamech 96 che se somma 40 lo ha nel 136 del solo flusso in Bibbia 138 37=CHIRA è il valore della MANO 36=SUA è 6volte 6 e negli estremi congiunti di Gesù Amodeo 21=ER indica che <è R.> 38=ONAN indica 1 OMAN in genesi 38 33=SELA indica il S. EL A vissuto 33 anni 48=CHEZIB indica CH (Cristo) è infine IBI 47=TAMAR AMODEO negli estremi di BaratTA MARiannina 51=TIMNA Paolo T, MI-NA 39=ENALM Paola ALMEN 62=PEREZ DIO=26 controverso 54=ZERACH il FIGLIO ------466 è il Dio 100+300 +66=Romano = Dio Padre=26+40 -40 senza ER (=Romano) perché il vero Padre è Giuda ------426 Ha tolto a 466+96=562 il solo flusso 136 di Bibbia 138 In tal modo il 138 in Genesi, 1.38 si proietta nel 2° GENITO

Togliendo tutto il piano dualistico del padre, ossia 80, che indica tutta la realtà decupla di 2^3 e togliendo il primo nome ADULLAM, il valore si riduce esattamente al 426 espresso dagli 11 nomi che valgono 466, come il Dio Uno e Trino nel 100 nella fattispecie di 66=ROMANO uguale anche a DIO PADRE, 26+40, che resta solo 426 quando il padre descritto in Genesi 30 non è ER, ma suo Padre. . Si comincia dunque con un CHI? R.A. GIUDA GIU DA'... AD ULLAM fino ad UL L'AM, l'ultimo Lamech). CHI? R.A. (Chi? Romano Amodeo). Su A, è Ronan (Gesù Amodeo. È 1 Roman) S. EL A. ch'è Z. (Santo Dio Alfa a modo di Z, A-mode-O) ib. T ' AMARTI (ibi T'AMARTI) M-NA (Milano Napoli) èn Alm (nell'Alma) ZERACH PEREZ (di chi ha ed è ZER, ma ha ed è CH-P, Cristo) Se unite a CHIRA la MANO che vale il 37 di CIRA, questo CH-I. È RA MANO, alias AMON RA. Per essere RO MANO deve usare l'acronimo di RA e del Dio ORUS, un Dio che è SU-RO, estremi congiunti di GeSU Romano. Mentre SUA sono quelli congiunti di GeSU AmoR, con il valore 36 che esiste tra le due sei di 66, e sono tutte le 36 cifre al lavoro in Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo. 21=ER è il Padre di Romano, Luigi Amodeo nato 7+7+7, ma anche il L'AM è CH vissuto 777 anni e padre di Noè che è come SET, il terzo figlio di Adamo. Caino Abele SET si afferma nel 3° allo stesso modo con ciò RO - MA – NO NO è, nel terzo, essendo 22 il flusso 11+11 che riguarda solo una linea delle tre azioni divine di Padre Figlio e Spirito santo. 38=ONAN trascende AN (uno) ON (su) nato 38 , che poi trascende lo


35 stesso <NO è> del TERMINE di Romano. Che seguano i valori di 33, vita di Gesù, 48=GESU' nel nome, 47=Amodeo=Tamar (che trascende gli estremi congiunti di Barat TA MAR iannina, e poi il 51=PAOLO e il 39=PAOLA, nati 25 gennaio in me e 26 gennaio in Paola Amodeo non è assolutamente casuale. Tutto batte, in Genesi 38, sui miei estremi natali. GI U DA il padre vero ha gli estremi congiunti di Lui GI A modeo. TAMAR la madre ha quelli esatti di Barat TA MAR iannina. Filo SCARLA tto ha gli estremi di S. CARLA questo è il secondo nome, perché il primo, GIA nCARLA è stato definito dalle prime tre lettere di GIA cobbe. E R O NAN (i due mariti morti) sono estremi congiunti in RO Se il padre congiunto a cui si assegna la MANO è dato da questi estremi, allora quella mano è la (quella) di RO MANO . Il Codice Fiscale dei miei primi tre nomi, Romano Antonio Anna lo estrale come la terna di RNN che sono tutte le consonanti in E R ed O NAN Invece per il cognome AMODEO il CF estrapola MDA che è proprio in questo ordine il nome ebraico di ADAMO rappresentato da queste tre sole lettere. Mentre Bibbia 1,38 presenta chiaramente gli estremi di Gennaio e dell'anno 38 in cui io sono nato, e la mano allude ai 5 nomi che io ho come fossero le sue 5 dita, la mano in unità è il cognome. Ebbene tutto il nome e il cognome è il 381 che esegue quello che è descritto nel testo, quando il primo nato riconosciuto il primo, e come tale vale 1, da primo che era in 138, si pone in ultimo e muta il numero in 381. 38 A 25 le lettere del Codice Fiscale che trattano dei dati natali, ribadiscono i due capitoli 38 e 25 di Bibbia, entrambi nel libro 1, e che sono in toto la descrizione della mia nascita, di me di sesso maschile. Le ultime 5 cifre del mio codice Fiscale sono, come potete vederle dal tesserino che vi mostro qui riprodotto, le lettere e numeri che sono così contraddistinti da D 527 I

D 5 è la dimensione 5 che sta a base della Sezione aurea, data da 5/10 (indicante le 5 dita di una mano nei confronti delle 10 totali) che una volta valgono per intero (nella sinistra) mentre sono IN POTENZA nella mano destra, posta in potenza su Bibbia 1,25 numero dato dal 10/8 che ripartisce il valore DIO su cui poggia la matematica decimale, sugli 8 cubetti a lato 1 che esistono rispetto ad uno che abbia il lato doppio, essendo di 1 Padre e di 1 Spirito santo. 27 il numero che viene dopo lo mostra nella potenza di 3 elevato a 3. I come I esus, o come la lettera iniziale di ogni IO simile al 10, e simile anche all'IO in Inglese, è l'unità in retromarcia da quel 10 che coincida con lo 0, inizio del ciclo da 0 a 10 in cui i due valori coincidono. Segnato un solo verso di riferimento, sia 1, sia 9 sono semplicemente simmetrici, uno meno 1 da 0=10 e l'altro +1 avanzante da 0=10. Questo 9 è l'iniziale di I ESUS, il nome Romano di Gesù.


36 Nel mio caso, in cui chi qui procrea realmente è il Padre di Romano, ma abbiamo un Romano che essendo un degno primo si proietta sul fratello che gli è secondo e lo asseconda, ecco che 426, il valore del nome di tutto il fratello, sommato al valore 101 del padre LUIGI AMODEO (54+47) porta il 426+101 a valere esattamente 527. Ma queste dita cinque, nel 27 uguale a 3×3×3 è assimilabile, con la somma di quell'1 corrispondente alla I, al valore di tutti e 5 i nomi, rappresentati dalle Dita 5. Infatti il loro valore è: 3 3 3 +1 = 334 delle D 5 (dita 5) è assimilabile a 3×3×3 +1 è corrispondente al 27 + I nelle ultima 5 cifre di D 5 27 I

Quando in due collegati capitoli di Bibbia sono descritti: TUTTI I DATI DEL CODICE FISCALE. Nomi, cognomi, date di nascita e località Estremi del Padre Estremi della Madre Estremi della Sposa Numero dei nomi e valore di tutti i nomi...

potete avere dei dubbi sul fatto che in quei brani si parli di me?


37

Finito di scrivere il 10 giugno 2.016 a 46 giorni dalla mia salita in cielo, ma a 32 soltanto da quel 12 luglio in cui dovrei esse “bloccato� come dalla paralisi vista in mio padre, per i suoi (e miei) 14 giorni di Via Crucis.


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