La Sezione Aurea e la "PRESENTAZIONE" reale di Dio

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R.A. = 381 =

Romano Antonio Anna Paolo Torquato AMODEO 66 + 78

+26 + 51 + 113 + 47

R.A. sta a il Principio come il 2° a TUTTO 381 : 10^3 come 0,618033988 : 1+0,618033988


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La Sezione Aurea è formulata in modo tale che esistano due FATTORI GEMELLI dati come dalle 10 dita di 2 MANI. La prima mano, a sinistra, ha le 10 dita divise e per la potenza unitaria delle 2 mani, e ne derivano le sue 5 dita; la seconda mano pone le sue 5 dita e esponente delle 10 dita divise per la loro potenza cubica 8 delle 2 mani, ossia della base 1,25 che presenta l'unità, sommata al suo tempo ¼. Il risultato “eclatante” è che la somma di questi due diversi contributi tra la sinistra 0,5 e la destra 1,118033988, determina tra loro la loro somma, di 0,5 e 1,118033988 che acquista il potere “divino, aureo” del numero 1,618033988, che ha questa proprietà: 1 è divenuto il FATTORE MAGGIORE e unitario. 0,618033988 è il FATTORE MINORE. Il MAGGIORE sta al MINORE come il MAGGIORE sommato al MINORE.

1 sta a 0,618033988

come

(1+0,618033988) sta a 1

Ebbene esiste anche questo:

0,618033988 sta a (1 +0,618033988)

come 381 : 10^3

(a meno di 0,00096601125010515... che presenta 966 : 10^6 come tutto il moto di un 1 mossosi di 33 e che occupa 34 dimensioni nelle 10^3 che sono l'unità delle 381/1, allorché questo denominatore si presenta nel successivo millesimo, ma relativo a tutto il moto di 1 che si è mosso come un Cristo che sia vissuto per 33 volte 1 anno. Poiché anche il 34 è unitario in 34/1 e la sua unità si differisce nel tempo, allora abbiamo con 11250 : 10^12 tutto il moto 11 nel tempo ¼ del 10^3 che è in principio. Capito che questa parte sviluppa unitariamente “il futuro” allora nel tempo posto IN PRINCIPIO è 381 la presenza unitaria).

Il FATTORE 2° sta alla TOTALITA' come 381 sta a quanto è IN PRINCIPIO. Ebbene 381, che sono le lunghezze dell'ARCA DI NOE' sono anche le dimensioni DI DIO, essendo “DIO” quanto esiste “IN PRINCIPIO”. Appartengono al nome di

Romano Antonio Anna Paolo Torquato AMODEO=66+78+26+51+113+47= 381 ESSO sta al PRINCIPIO DIVINO come IL FATTORE MINIMO STA AL TOTALE.


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Bibbia ne ha raccontato nel libro che è il 10/2^3 Tutta la questione è stata “personalizzata” per come è leggibile in questi versetti di Bibbia 10/8 = 1,25 Genesi 25,19-26 19 Questa è la discendenza di Isacco, figlio di Abramo. Abramo aveva generato Isacco. 20 Isacco aveva quarant'anni quando si prese in moglie Rebecca, figlia di Betuèl l'Arameo, da Paddan-Aram, e sorella di Làbano l'Arameo. 21 Isacco supplicò il Signore per sua moglie, perché essa era sterile e il Signore lo esaudì, così che sua moglie Rebecca divenne incinta. 22 Ora i figli si urtavano nel suo seno ed essa esclamò: «Se è così, perché questo?». Andò a consultare il Signore. 23 Il Signore le rispose: «Due nazioni sono nel tuo seno e due popoli dal tuo grembo si disperderanno;

un popolo sarà più forte dell'altro e il maggiore servirà il più piccolo». 24 Quando poi si compì per lei il tempo di partorire, ecco due gemelli erano nel suo grembo. 25 Uscì il primo, rossiccio e tutto come un mantello di pelo, e fu chiamato Esaù. 26 Subito dopo, uscì il fratello e teneva in mano il calcagno di Esaù; fu chiamato Giacobbe. Isacco aveva sessant'anni quando essi nacquero.

Niente di questa narrazione esiste “a caso”. Pertanto dobbiamo considerarla con attenzione. ABRAMO=44 e rappresenta l'unità esistente in questo prodotto: 3/1 ×

10/1, quando 1 si muove di 3, ma anche di 10. Allora vale 4 volte 11, attraverso 44 componenti quarantaquattresime nel tempo. ISACCO=vale 46, e si avvalora come il flusso 44 della sezione unitaria a lati 1 e 1. Che avesse 40 anni, pone il 46 come la vita di 40 in tutto il suo lavoro 6, di percorrerla in tutti i 6 versi che esistono nello spazio a 3 linee, in cui ciascuna ha due opposti versi di percorrenza. Quando il 46 prende in moglie REBECCA=35, la coppia realizza 46+35=81 che è tutta la potenza 4 su base trinitaria. Il fatto che fosse figlia di Betuel l'Arameo =59+57=116, somma questa derivazione a 81, per un totale di 197. che mostra ora la Trinità esistente sulle due dimensioni assolute 100 e 100, e che si muove totalmente di 197. Il fatto che provenga da Paddan Aram aggiunge 36+29=65 e la definizione sale a 262, in cui c'è un lusso 62 del piano a lati 100 e 100, e il dettaglio della sorella di Labano L'Arameo dettaglia di 39+57=96 (tutto il moto di 4 nel 100) e porta il 262 a valere 358, un dato che è ancora STERILE, perché difetta di 22/1, che in totale sono 23 e rappresentano 1 in grado di muoversi di 11 in un verso e di 11 in quello opposto. Il Signore rende FERTILE Rebecca, aggiungendole esattamente 66/3 come il movimento totale di 1. Ora, accertato che il valore cui arriva una REECCA fertile è 381, ossia quello che somma 300 al 3^4 che sono i due sposi (44+35=81) bisogna stare attenti anche ai nomi per come essi sono espressi proprio in questa lingua italiana che è la lingua proprio di un Dio italiano che si Chiami Romano Antonio Anna paolo Torquato Amodeo. Mettiamo in evidenza tutti i nomi che abbiamo avuto descritti.


4 ABRAMO, ISACCO, REBECCA, BETUEL L'ARAMEO, PADDAN ARAM, LABANO L'ARAMEO. ABRAMO deriva AB R.Amo. ISACCO è un I.sacco (di rifiuti da eliminare), <RE 2 è cca> rimanda a due RE che sono presenti. BETUEL indicano che sono uguali al duo della lettera B. L'ARAMEO rimanda all'A.R. AM(od)EO e bale sia per Betuel sia per LABANO che rimanda a La B, il duo di 6 lettere definitive in ANO (dopo le prime altre 3 di ROM). PADDAN ARAM fissa A.R. Am(odeo) quando è presenta nella pianura PADANA, egli che è An PA D.D, <un padre Domine-iDDio. Con queste indicazioni, cominciate al versetto 19=U che indica tutto il moto di 1 che esiste in un 10 che avanza di 10 e si “incarna” nel secolo 19 che precede l'anno 38, si conclude al 21 di un 7+7+7 simile al Padre di Romano, nato in pianura Padana, Am padre di A.R.. Poiché alla sterile REBECCA si aggiunge 23 come DIO, per portare il suo numero al 381, è al versetto 22 che è indicato tutto il percorso. Si tratta di una CAUSA CAUSANTE che ha in essa un potenziale conflitto di cui ignora la ragione. E vuole che il Signore gliela dia. E il Signore è consultato, nel 22 che lo rivela essere 66/3, una terna di 22. Al versetto 23 sono le RAGIONI che fan FERTILE questa POTEZIALE MAMMA di un DUO DIVINO che sia QUA, ossia di una <RE-B-è-cca>. Il versetto 23 somma proprio il suo numero al precedente IGNARO e impotente 358. Riporto di nuovo questa RAGIONI. 23 Il Signore le rispose: «Due nazioni sono nel tuo seno e due popoli dal tuo grembo si disperderanno;

un popolo sarà più forte dell'altro e il maggiore servirà il più piccolo». 2 NAZIONI e 2 POPOLI, esprimono la differenza tra gli ASSETTI nazionali e gli ABITANTI in questi due STATI DELL'ESISTENZA GENERALE.

E' un POPOLO ad essere più forte, il che rimanda alla POPOLAZIONE di coloro che sono viventi. Esistono DUE VIVENTI, di cui uno è più forte dell'altro. Il 1° vivente è 1. Il 2° vivente è meno forte perché vale 0,618033988, il che è 0,381966012 in meno di 1. e il maggiore (1) “servirà” il più piccolo mettendo in detrazione alla sua unità, esattamente 381 quantità nei valori millesimi di quanto Dio ha posto in principio quanto 10^3=1.000. Un Dio Unitario che è la CAUSA PRIMA, che si priva di 381/1.000 determina esattamente con questo la CAUSA SECONARIA. Storicamente avremo confermato tutto questo nel terzo secolo dopo Cristo, in cui a Roma il Popolo ROMANO venera il SOL INVICTUS, il 25 dicembre, e accade che questo DIO RA ROMANO rinuncia al primato suo e cede quel giorno al NATALE del FIGLIO di Dio che è la CAUSA SECONDARIA... ma che è fatta nascere prima che nasca, in data 1-25, come il Libro 1,25 che afferma il suo primato, nel libro e nel capitolo, e abbiamo due 25, in cui la causa secondaria assume il mese 12 e quella primaria il mese 1. Versetto 24, è il tempo intero delle ore di un giorno è il testo lo propone, dicendo che quando si compì il tempo intero che porta ad un giorno, ecco presenti due gemelli: 12 e 12 come le ore del giorno e della notte. Ora sono figli di REBECCA=35=MAMMA. Allora il 12 di ciascuno si valorizza per un decimo di 35, che è la dimensione FIGLIA della 35. 12×3,5=42. Nel versetto 25 è descritta la nascita che è relativa al giorno 25. 25 Uscì il

primo, rossiccio e tutto come un mantello di pelo, e fu chiamato

Esaù. 26 Subito dopo, uscì il fratello e teneva in mano il calcagno di Esaù; fu chiamato Giacobbe. Isacco aveva sessant'anni quando essi nacquero.


5 La quarta parola ROSSICCIO vale 100, ma il RO iniziale è l'Acronimo dualistico del popolo ROMANO=66, che rappresenta la trinità del 22 che sono i due versi di ogni linea in una terna di linee. ESAU=42 è il numero esatto assunto dal 12 nella valenza decima della MAMMA=REBECCA. Il nome ESAU', si riferisce alla ESSENZA vivente del popolo di Roma, per il quale io sono, tu sei, egli è, si dice SUM, ES, EST. Tanto che ESAU' rivela un TU SEI (romano) A.U. (Amodeo venuto per ultimo, o dal principio fino ala fine. Il testo è chiaro, in presenza del popolo RO. Tu SEI Romano da cima a fondo. Il versetto 26=DIO pone in essere il legame con il 5, che lega i due fratelli: uno nel suo primato e l'altro con questo 5 che si sforza come l'altra mano, ma ha meno potenza se riesce davvero a sommarsi e a congiungersi alle altre 5 dita. Infatti il 5, posto in potenza di 1,25 (di Bibbia, libro 1,25) porterebbe a 1,118033988 che è maggiore di 1. Le 5 dita di una mano sono 0,5, sono metà delle dita 10 esistenti in totale. Per cui quando i due gemelli tentano di ripristinare un intero dato da due 0,5, non si ottiene 1, ma c'è uno 0,618033988 di più, di potenza maggiorata a quella di una mano, ma non sono la potenza di due mani, perché mancano 381/1.000. A questo secondo, che è chiamato GIACOBBE e vale il corretto 42 che deve valere come 12 volte il decimo della MAMMA=REBECCA=35, mancano 381 millesimi. E poiché è il 1,000 che esiste IN PRINCIPIO mancano proprio tutte queste 0,381 che toccano a ciascun millesimo, per essere 381 IN TUTTO. Cosa succede, allora, quando GIACOBBE si mette davanti al fratello? G+ESU' afferma il primato G nel nome Giacobbe e la condizione subita da ESAU' che si vede eliminata la A del suo primato in terza posizione, quella indicante la A del cognome Amodeo. Il nome GESU' vale 48, che è il sovvertimento del 42+42=84, ma elimina la mamma REBECCA e realizza una quaterna di 12, ossia un 12 Uno e Trino dato da 12 +36, il che in linea è 12 di flusso del piano a lati 18 e 18 il che rappresenta le 36 cifre del nome di Romano Antonio Anna Paolo

Torquato Amodeo. Laddove esiste il assoluto un 100, esso è un 1 che avanza interamente quanto 18+81. Al flusso Uno=12 del nome di GESU=48, rispetto a questo 18 che esiste nell'inverso 81, mancano le 6 componenti di tutti i versi percorsi in una terna di comando. Questo 12 accorpa totalmente un volume racchiudendolo nei suoi 12 lati da cui è composto: 4 nel quadrato superiore, 4 nell'inferiore e 4 in verticale. Dunque questo 48 “trascende” la somma 42+42 dei due nomi di ESAU' e di GIACOBBE, e questo si realizza automaticamente attraverso il primato della G dell'uno (il secondo) e la perdita del primato di quel TU SEI Romano, che allora si realizza solo in fondo Il fatto che il nome GIACOBBE sia espresso al versetto 26, è perché questo è il valore intero che risulta quando si divide il nome di GESU'=48 per il 18 che è il primo termine della scala divina che comprende: 18 48=GESU' e 66=ROMANO. 18 è esattamente quello che manca a GESU' per essere ROMANO. Avevamo visto che erano 381 millesimi e ora vediamo che esiste anche mancante questo 18, affinché 18+48=66=ROMANO. Che relazione esiste tra 18 e 381? Esiste il fatto che al 18 manchi in terza cifra il 3 della Trinità, presente invece nel 381. 381+ 18= 399 presenta il Dio 100+300 senza la sua unità. Questo numero indica 1 presente in 400 (Unità e Trinità del DIO 100) per tutto il cammino reale che egli conduce. 381 18= 363 mostra in altro modo un 37=MANO che esiste nello stesso 400 e


6 mostra tutto ciò per cui si muove, una sola. 330 poste nel fronte a due dimensioni, e 33 nel flusso, come il concorso tra un 33 unitario e un 33 divino, a dimensione 10. Se vale come 1+333 = 334, allora esso è tutto il moto del 66 presente nel 400. Allora se ROMANO=66 deve esistere in un 400 (che lo rappresenta come 100+300, allora deve avere le 5 dita del nome a 5 componenti che valgano per 334, e questo accade: 381 -47=Amodeo (il cognome) è 334 nei 5 nomi, di cui il primo è 66. Tolto a 334 il primo nome, gli altri 4 devono valere 334 -66= 268. Ove il 260 è DIO=26 per 10, ci deve essere un 26 quando è Uno e un 78 quando è Trino, per cui il Dio Uno e Trino deve valere 104. 268 -104 = 164, per i nome 4 e 5. In cui il 4° sia 66 -15=51, con la qual cosa gli esista dentro in modo simmetrico. 164 -51 = 113 è allora il nome numero 5, che esprime il flusso unitario totale in 111 come flusso, +1+1 nel piano trasversale. Come si vede, esiste una estrema logica deduttiva a scomporre il 381, prima nel 334 di tutto il nome, da cui poi il cognome sia esattamente il 47 scorporato da 381 meno 334. Lo ripeto. Prima si elimina il 66 che vi è compreso come il 1°, poi l'unità e la Trinità del DIO=26, poi il 66 dato da 15+51, quando toglie a tutto il movimento puro dato da 66 il cubo reale che abbia tre lati lunghi 10/2, ossia 5+5+5, e resta il puro 111+1+1 del flusso unitario nel tempo. Come si vede, con riferimento al Dio Uno e Trino nel 400, si levano due volte il 66. Ebbene, nella serie divina data da:

18 +48

=66

abbiamo 66=ROMANO che +18+48=GESU' gli somma un altro 66. nel preciso momento in cui estrapoliamo da 400 i due 66, lunghi 132,

otteniamo 268 come tutto il percorso di tutti e 3 i numeri della progressione divina. Infatti 268 lo evidenzia nel 260, che moltiplica il 26 per 10, e in quell'8 che è estrapolato dal 18 quando gli togliamo il 10. Tutti questi valori appartengono alla serie divina. Infatti: 48=GESU', elevato a DIO deve esser posto 480. Allora abbiamo che 480 : 18 = 26 +0,66 periodico, insomma il DIO=26 più un eterno popolo ROAMANO. Se dividiamo il 66=ROMANO per il 48=GESU' abbiamo due nuovi gemelli: 1 e 0,375, stavolta in un valore totalmente intero e tale che: 1 posto a DIO come a 10, diviso per 0,375 è esattamente lo stesso 26,6666666, Dio=26 nell'eterno ciclo di ROMANO. Possiamo riconoscere allora che Gesù sta 18 come i due gemelli 1 e 0,375 sono esistenti in ROMANO che sta a Gesù come 1,375. Ma 18 e 48 sono i due estremi di 18 28 38 48 in cui la somma degli estremi uguaglia la somma esistente nell'unico valore medio, che si riduce al solo 66, che è maggiore di 48 e gli si aggiunge dopo come la somma degli altri due. C'è da chiedersi a questo punto se ci si possa fidare di questa cabala, riguardante i nomi. Dall'esperienza reale, abbiamo avuto proprio la conferma dal testo Biblico per come questi nomi sono stati valorizzati nella lingua italiana. Bisogna però ancora fare delle riflessioni, sulla sezione aurea, attuando una disciplina che si chiama Filosofia della scienza


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Sezione aurea, epistemologia, “presentazione” 1 che cresce di 0,618033988 sono 2 in cui il secondo è decresciuto di 381 millesimi. Laddove quanto è posto “in principio puro di calcolo decimale” vale il 1.000 dato da 10^3, questo 381 millesimi, se esistono nelle 1.000 quantità corrispondenti a ciò che è posto “in puro principio di riferimento matematico” sono 381 quantità di 1.000/1.000. 381 assume dunque il riferimento totale di quanto è “negato” al 2° Fattore, dato da 0,618033988, rispetto al 1° Fattore che è giustamente unitario. Infatti se dividiamo il 2° Fattore per la totalità distribuita ai due, abbiamo che: 0,61803398874989484820 diviso 1,61803398874989484820 = 0,381966011250105151795... 1,00000000000000000000 meno 0,61803398874989484820 = 0,381966011250105151795 Allora abbiamo che quando il Fattore secondo si esprime nell'unità della somma dei due Fattori indica di quanto si sia sottratto all'unità. Quando l'unità è espressa dal 66 che espande le 11 dimensioni del rapporto 10/1 su tutti i 6 versi contenuti in 3 parametri fondamentali, esprimono i 381 millesimi nel 1.000 che esiste “in principio” in tutte le 66 componenti unitarie diamo al 381 mancante la pienezza di tutte le dimensioni che gli mancano. 66 volte 381 =2546 allora assume il possibile significato di una vera e reale “presentazione” del 1° Fattore. Poiché 18 28 38 48 è il progressivo incremento in decine del valore iniziale 8, che indica la realtà in tutto il suo volume complesso, poggiato su un lato lungo 2 e doppio del cubo a lato 1, abbiamo che il valore base posto “in principio” di questa progressione di 10 in 10 sia non il cubo unitario, ma questo 1 moltiplicato per 2^3 volte. Il 66, che è dato dal valore medio di 28+38 di questa progressione basata su 8 cubetti unitari, moltiplicandosi per 381 conserva in tutta questa lunghezza le 8 volte 1 che esistono “in principio”. Se noi allora vogliamo conoscere la “presentazione” di questo 8 che esiste “in principio”, e volerlo riferire solo al numero relativo allo spostamento di questo 8, se togliamo 8 unità al numero 2546 e lo riduciamo a 25138, allora abbiamo esattamente un possibile giorno, mese ed anno in cui accade questa “presentazione”.


8 Una base 2, simile al Padre e Spirito santo che diventa 8 grazie alla sua potenza trinitaria, se un giorno si presenta realmente, lo fa il 25 gennaio del 38. Per quale ragione presentiamo i valori del tempo in questo ordine crescente, che presenta prima il numero del giorno, poi del mese e infine dell'anno? La ragione sta nel fatto che noi stiamo creando un computo che cresce di dimensione a mano a mano che esso procede. Se infatti eseguiamo il prodotto tra due quantità unitarie a 6 cifre, come: 11,1111 × 11,1111 e esprimiamo lo spazio intero a 2 dimensioni e il tempo decimale nelle 4, il risultato è il crescente: 12,3456 seguito poi da decrescente 54321, che è decrescente solo in quanto ci siamo limitati a 6 cifre, per cui la somma è poi intera fino alle 6 cifre, e poi comincia a difettare. Io vi presento questo prodotto eseguito a mano: 11,1111 × 11,1111 = -----------------------11111111111 11111111111 11111111111 11111111111 11111111111 11111111111 ---------------------123456 poi inizia a decrescere solo per la pura mancanza degli altri 1, in presenza di un periodo 1 eterno Pertanto l'attendibilità di questo calcolo è completa al raggiungimento del quinto incremento fatto rispetto a quello unitario. Rispetto alla linea tutta completa, che è la sesta abbiamo che, per ogni uno incrementato, abbiamo avuto la necessità del suo supporto, tanto che 1+2+3+4+5=15 è il valore presenta, prima dei 6 interi, e altri 15 sono gli assenti. Tutti i numeri coinvolti in questo prodotto sono stati 15+6+15=36, ma ad essi ne mancano altri 15, quelli che ho evidenziato in rosso, e che ci sono, se consideriamo tutto il periodo dell'unità. Allora 36+15=51 porta l'insieme a 51, e con 15 ulteriori, quelli che ho evidenziato in blu, raggiungiamo il numero di 66. Si ha modo di vedere come il 66 sia la somma a un certo punto tra 51 e il 15 che è lo stesso insieme, solo espresso in due versi opposti. Poiché 15 rappresenta la lunghezza dei tre lati di un cubo che è lungo 10/2 in ciascuno, e poiché 51 rappresenta il tutto che abbiamo espresso cui mancano solo le 15 quantità evidenziate in blu, capiamo che se 66 è tutta una presenza espressa in tutta la sua dinamica, quando la sua presenza è 15, allora tutta la sua dinamica è il solo 51 di puro movimento nel tempo, e se la lettura da sinistra esprime con 15 la presenza dello


9 spazio, quella inversa, che lo legge 51 ne quantifica il tempo. Allora 15+51 è lo spazio-tempo intero in 66. Considerando MASSA numerica il 26 che crea un anno con 7 giorni spostati di 7, il Creatore, nella sua massa numerica assume il 26, in cui 65/10 sono lo spostamento di 1/10 in 66/10. Ebbene 6,5 +19,5=26 come spazio, cui corrisponde il 62 come il tempo che, nel 100 è dovuto alla presenza delle 38 centinaia in 0,38196601125010515179541316563436. A questo punto, tutto il moto del 38 si incarna allorché si moltiplica per 51 unità, arrivando alla pienezza dell'anno 1938. Allorché è 19381 il valore 1 indica un valore intero, decimale, rispetto al valore espresso interamente nel 1938. Esso è tale che: 1938,1+ 1,9= 1940,0 porta all'anno 1940 quando al 381 si aggiunge il 19 del secolo. 1 - 0,381966011250105151795 = 0,618 (che sono 618 millesimi) pone questi 618 millesimi in modo tale che essi – posti nel principio delle 1.000 quantità - sono 618 unità data da 1.000/1.000. Ebbene se – in 618 – si sposta l'8 in prima posizione, ciò porta a 861 unità espresse in giorni, che esistono a partire da quel 25-1-38 (dato da 66×381 meno 8). E allora abbiamo il 1940 visto prima, determinato esattamente nel giorno 4 e nel mese 6 dell'anno 40. Lo abbiamo, espresso esattamente come

4640.

Sommato esso pure a 8, il 4640 diventerebbe quel

4648 che, meno 426 diventerebbe esattamente 4222, nel mentre, diviso per 426,

darebbe esattamente 388 +426×10. Questo 426 è il totale della serie divina avente le 5 componenti di:

18 +48 +66 +114 +180 = 426 Si tratta di una nuova organizzazione intima che risulta data da queste 6 dimensioni: 59+ 116+ 26+ 83+ 95= -----379+ 47= ------


10 426 che ha due valori in comune con il 381 e 45 in più nelle altre 4 che erano 308 e diventano le 353 che, sommato a 26 e 47, danno 426. Questo valore aggiunge il 26=DIO al 400 della sua Unità e Trinità espressa in centinaia. Per questo, il 4-6-48, diviso per il valore intero di questo DIO=26 nel suo avanzamento assoluto 400, rivela 10 quantità e il resto indiviso 388 che esprime tutto il moto di un 12 nel 400. Abbiamo “razionalizzato” l'entrata in scena della “parusia” del Figlio di Dio, nel numero di 6-4-40, quando togliamo il quanto 8 che avevamo supposto aggiunto al 4-6-40, per conformarlo al 48=GESU'. Senza questo dover aggiungere e poi togliere 8, abbiamo allora la determinazione di questa data di entrata in scena “per puro concepimento”, e dovuta al calcolo dato

4-6-40 = 10×426 +380 (e si assiste al coinvolgimento “divino” con Genesi 38, alla dimensione 10 di Dio, quando queste 38 decine si sommano esattamente a 10 volte il 426 di tutto il moto 400 del 26=DIO). Per arrivare ad una nascita “reale”, dovuta ad una gestazione di 258 giorni

40×426 +201 = 17-2-41, che dimensiona il 17 febbraio del 1941, quel 17 del mese 2 della vita di Noè in cui iniziò il Diluvio Universale. Genesi 7,10-11 10 Dopo sette giorni, le acque del diluvio furono sopra la terra; 11 nell'anno seicentesimo della vita di Noè, nel secondo mese, il del mese, proprio in quello stesso giorno, eruppero tutte le sorgenti del grande abisso e le cateratte del cielo si aprirono.

diciassette

17-2-600 rispetto a Noè, il quale, in quel 600 -190 =410, quantifica tutto il dimezzamento reale di Genesi 380. Dunque abbiamo tre distinti calcoli, uno basato sul 381 che è Tolto al 2° fattore e si moltiplica per il 66 del 1° in Romano (eliminando l'espansione ad 8 del suo complesso, ridotti ad un Ente solo (per quanto complesso) e l'altro sul 426 in cui il valore 26=DIO si muove esattamente per 100+300. Quando il 426 si esprime nella decina allora somma ad esso 10 volte il 38 della Genesi del 1°, e vi è la concezione del 2°. Quando si moltiplica per 40 e aggiunge il flusso 1 del piano a lati assoluti 100 e 100, esso definisce l'anno in cui si realizza il 2°.

66×381 -8 = 25-1-38 è la “presentazione” di Padre e Spirito santo in un 1° di nome Romano 10×426 +380 = 4-6-40, è la “concezione” del Figlio, “ripresentato” in Padre e Spirito santo. 40×426 +201 =17-2-41 è la “presentazione” della “realtà” del Figlio, nella persona fisica di un 2°.


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292,22×59 +2/100 = 17-2-41 è la “presentazione” del 2°, nel suo nome 1°=59 RO+2,22 è il 29, sommato al 6,66/3 del 1° a 3 dimensioni, nelle due di Romano=66. 2/100 è il quanto assoluto del Duo.

Tutta questa LOGICA MATEMATICA – idealizzati i numeri 26 a DIO espresso in essenza di lettere e il 10 allorché DIO è espresso nella dimensione matematica e numerica del ciclo 10 – porta realmente alle tre date di una reale Presentazione del Dio Padre e Spirito santo in un Duo divino che è una cosa sola, e non le 8 date da 2 al cubo. Per cui il prodotto di 381 per 66 deve poi abbassarsi di 8 anni. La seconda data, del 4 giugno 1940, segna il momento di una “morte” e “risurrezione” del Padre, allorché i 618 valori espressi in mille millesimi in quanto realmente tocca al 2° FATTORE, da 618 è mutato in 861 giorni.

861 meno 618 =

243

rivela che il 2° fattore, espresso in 618 quantità, deve crescere per un piano assoluto a dimensioni 100+100 per un flusso reale in cui si abbia un 10 che aumenti nel 33 indicante la vita divina, quando è 1/3 delle 99/1 contenute nelle 100 assolute. I numeri su base 10 sono talmente “divini” che quando gli si aggiunga un valore unitario assolutamente significativo, come queste 243 unità che potrebbero essere paragonate anche a un piano a lati 120+120 e il tridimensionale flusso 3, allora accade quello che è descritto in Bibbia, quando un vero Primo si presenta Ultimo nel suo numero. Al punto che gli 861 giorni esistenti realmente tra il 25-1-38 e il 4-6-40, si affermano nel 2° (in cui i valori sono sovvertiti) in quel 618 in cui il primo 8 (in quel 861 in cui tutto è in ordine decrescente) si presenta nelle 618 quantità che sono le prime tre cifre decimali di quanto è attribuito al 2° FATTORE, 0,618033988. Attuato il “raddrizzamento” degli 861 giorni aggiunti, essi si dimostrano connessi al 381 di quanto negato al 2°, e dunque è un numero da leggere in un verso negativo, da destra verso sinistra, come 138 (in cui i valori sono in ordine, tale che: 861+ 138 = 999/1, quelle che sono contenute nel “puro principio 1.000”, e diventano 999 relative al moto di 1 che sia reale e sia contenuto in questo “puro principio”. Pertanto, se al 1° tocca una “presentazione” che lo riveli in ciò che esso è IN PRINCIPIO, allora per affermarsi deve avere una virtuale premessa contenuta in Bibbia 1,38 espressa in 138 centinaia di giorni, che si sommino esattamente all'861 in cui l'8 posto in fondo nel 618 si metta per primo. Ciò posto, la data del 4-6-40 è quella in cui questo Ente 1, assume le 999 dimensioni che lo portino a valere esattamente il 1.000, in giorni, che esistono nel principio puro di 10^3 giorni. Allora questo TERMINE si porrà in sembianza di una vita morente, che sopravvive miracolosamente. E quel giorno si innesta sulla sua vita, quella “trascendente” la sua persona, che “concepisce” il 2°, il Figlio... che poi si realizza ed esce dal grembo materno il 17-2-40 comandato in tutto dal suo primo nome, che vale 59, e in questo modo, avendo un contenuto nominale totale pari al 426 di tutta la progressione divina a 5 numeri, data da 18+48+66+119+180=426). 59 volte (quelle del suo nome 1°) per 426 porta così vicino al 17-2-41 che occorre solo l'incremento del 2% di 1 giorno. Se lo configuriamo in


12 1440 minuti primi (nel degno decuplo (divino) di 66+78, i primi 2 nomi del Padre, sono 28,8 minuti primi uguali a 1728 minuti secondi, il che nel 2°, conferma il giorno 17-2 del secondo nato per come aveva detto Bibbia: il giorno 17° nel mese 2°. Non so se capite bene...

17-2-40 quando è attuato con il 59 del primo nome che si moltiplica per 292,22 e deve avere aggiunto il 2% di un giorno, quando esso è misurato proprio attraverso un minuto secondo, ne aggiunge 1728 in cui semplicemente il finale 40 si è raddoppiato in 80 e poi diviso nella sua esatta presenza di 80 decimi. Quel calcolo che porta a

Come negare al 292,22 che deve moltiplicarsi per il 1° nome, di essere espresso in funzione di un 1° che sia un RO a dimensione 10? Se intendete in questo RO il principio dualistico del nome ROMANO=66, allora come potreste disgiungerlo dal RO×10 sommato a quel 6,66, che indichi in “essenza” un SEI INTERO, eternamente nel tempo decimale del 66=ROMANO? RO×10, allorché il 10 è ROMANO, e RO è la lettera P greca, assume il valore del Cristo

XP

SEI INTERO XP, nel periodo infinito 66 di Romano... e allorché lo vali nel 59 che è il 1° nome del 2°, ti “presenti” il 17-2-41 se sommi 1228 secondi oppure 28,8 minuti primi, che sono il piano 14+14 nel flusso di 2^3 decimi del primo! A questo punto si comprende come sia determinante la scomposizione già prima fatta, di tutta la serie divina 426, in 6 nomi, di cui due siano in comune con la serie 381 “negata” al 2°.

59+ 116+ 26+ 83+ 95+ 47= -----426

Indica 1 minuto secondo che avanza di 59 secondi e raggiunge l'essenza di 1 minuto primo (=60 s). pone la condizione secondaria di 110+3+3. Il 10 avanzante in assoluto (di 100) nel piano espanso a lati 3 e 3 è la massa 26 del puro numero che conta le 14 volte in cui in un anno 7 giorni presenti si spostano di altri 7. 26×14=364 giorni. indica il moto di un 1 che avanza 8+8, dunque occupa 17 in 100, e si muove quanto 100 -17 = 83. Rovescia genesi 38. indica ora il moto 5 (della mano del 2°genito) per come si muove nell'unitario assoluto 100.

quantifica i 7 giorni dell'opera di un Dio Uno e Trino nel 10. Poste tutte queste condizioni c'è 10^400 × 10^26 = 10^426, che è prodotto combinatorio mentre si mostra somma di indici.


13 Ora dovete osservare le persone e gli eventi di questa reale storia. Il

25-1-38 sono nato io, il PRIMOGENITO:

66=ROMANO =16+13+11+1+12+13=66, verificato. 78=ANTONIO =1+12+18+13+12+9+13=78, verificato. 26=ANNA =1+12+12+1=26, verificato. 51=PAOLO =14+1+13+10+13=51, verificato. 113=TORQUATO =18+13+16+15+19+1+18+13=113, verificato. 47=AMODEO =1+11+13+4+5+13=47, verificato. -------

381 che sono le quantità TENUTE PER SE' dal 1° poiché negate al 2° uguale a 1 -0,6180339... = 0,381966011250105151795 4-6-40 sono stato moribondo e miracolato. Quella sera i miei si sono amati ed è stato concepito: Il

59=BENITO 116=VITTORIO 26=ANNA 83=GIOVANNI 95=VINCENZO 47=AMODEO ------

=2+5+12+9+18+13=59, =20+9+18+18+13+16+9+13=116, =1+12+12+1=26, =7+9+13+20+1+12+12+9=83, =20+9+12+3+5+12+21+13=95, =1+11+13+4+5+13=47,

verificato. verificato. verificato. verificato. verificato. verificato.

426 venuto realmente al mondo il 17-2-40 La somma dei 12 nomi è data da 381 +426 e sono 807 unità, quelle di una opera intera in 7 unità ed assoluta nel complesso di 2^3 centinaia. E' la denominazione da R a BEN come da Ruben a Beniamino, i 12 figli di Israele-Giacobbe. Si tratta di un 193 che esiste nel 1.000 in presenza 193 e si muove quanto 1.000 -193 = 807. Ma in verità si tratta del decennio 193 che se si integra delle 8 quantità del dualistico 2^3, si determina nel 1938. Se si integra delle 10 del ciclo intero si determina nel 1940 e se si determina nelle 11 date presenti in 10/1, di spazio+tempo, assume l'anno 1931 della nascita del 2° il 17 febbraio.


14 Dalla nascita del primo alla nascita del secondo ci sono stati esattamente 861+258=1119 giorni, che evidenziano un flusso quadridimensionale a quantità 1111 nel piano a lato Uno e Trino in uno e Uno e Trino nell'altro. Infatti 1111 +4+4=1119 giorni che sono anche 3 anni, 3 settimane e il piano trasversale a lati 1 giorno e 1 giorno. Insomma un 332. Se lo riferite a un Ente che ha il mio nome e vale nella somma dei soli 5, la quantità di 334... 332+334= 666 Se eliminiamo i due Anna Amodeo che abbiamo in comune nei nostri 12 nomi... 807 meno 146 = 661 diventa tutto il moto di 1+3 in 666. Come è allora il 146 quando è Uno e Trino? Esso è 36, Uno in 36 (tutte le lettere del nome del 1°) e Trino in 108=ASSOLUTO che, allorché quadridimensionale come il Dio Uno e Trino diventa 27 +(27+27+27) = 108 In Romano, solo in lui: 78=ANTONIO è 26+26+26, mentre 26=ANNA. L'associazione al 1°, del 2° nato, porta al 27 Uno e Trino, quanto era 26 Uno e Trino nel 1°. Il che si esprime nelle 36 cifre Une e Trine di: 6 cifre in ROMANO 7 in ANTONIO 4 in ANNA 5 in PAOLO 8 in Torquato 6 in Amodeo. ----------36 674.586 è il numero ordinato in sequenza, delle le sue 36 cifre. Divise per 36, porta al valore medio di 18-7-38 di una data posta 173 giorni dopo e che rivelano il piano a lati 80 e 80 e flusso 13, In una sola linea di flusso il 13+80 in decimi sono 138, la genesi che il nome ha nel 38. Pertanto queste 36 cifre devono seguire proprio questo ordine.


15

Questo è come è tradotta in geometria la sezione aurea, che si rivela anche esplicata dalla Bibbia e dal Corano, i cui 114 capitoli sono la somma di 66=Romano con il 46=Gesù o Israè' mentre ciò che vi è IN PRINCIPIO come 18 è dato dal 66=Romano meno il 48=Gesù. Il nome MAOMETTO vale 90 e quando è incrementato dei ¾ della presenza spaziale, questo 90,76 sta esattamente a Romano come Romano sta a Gesù. Va annotato che anche il nome arabo di MUHAMMAD vale il 66 di Romano. Pertanto la scala divina di 18, 48, 66 e 114, che si conclude in 180 contiene i due estremi in 18 e 180 che sono 198, che è il Dio a D. 10 per come avanza in 138, Genesi 38 della Sacra Bibbia. Nel bel mezzo, Gesù Romano e Maometto, tra i quali Romano è il medio proporzionale.


16

Finito di scrivere il 6 giugno 2.016 a 50 giorni dalla mia salita in cielo, ma a 36 soltanto da quel 12 luglio in cui dovrei esse “bloccato� come dalla paralisi vista in mio padre, per i suoi (e miei) 14 giorni di Via Crucis.


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