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Romano Antonio Anna Paolo Torquato AMODEO AAAAAAA D E I L MM NNNNN OOOOOOOOOO P Q RR TTT U
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IN PRINCIPIO Poniamoci il problema da architetti: “poter stilare” il PROGETTO di un TUTTO, INFINITO E PRESENTE. Necessitiamo, nel principio di “tanta divina opera” di poter disporre di: SUPPORTO sul quale poter “stendere” l'opera... ma se siamo all'inizio ESSO ANCORA NON C'E'. SOLUZIONE unica possibile – in questo inizio – è che IN PRINCIPIO ci sia uno SPIRITO “IN POTENZA” “IN POTENZA” DI CHE COSA? Di un “possibile” CALCOLO POTENZIALE, che possa essere il SUPPORTO. CALCOLO MATEMATICO, perfetto ad ogni possibile grandezza, che si attui IN POTENZA e si ATTUI senza che esista “un tempo” nella sua ATTUAZIONE, insita in pure formule, come una FRAZIONE, o una POTENZA, che abbiano in esse stesse LA SOLUZIONE. Come se fosse posta in atto in una successione di TEMPI distinti e perfettamente enumerabili, uno dopo l'altro, in cui sia possibile anche contenere un modo INFINITO, e tuttavia già tutto definito, come in quel 10/9 che contiene un periodo 1,111... infinito. MODELLO MATEMATICO POSTO “IN PRINCIPIO” è quello basato totalmente su un 10^1 lineare che sia così l'unità dimensionale 01 (in potenza e nella dimensione del TEMPO) della base in atto uguale ma contrario di PRESENZA 10. Questa presenza base 10 è posta INFINITA dal rapporto di 100/90, il quale consente di avere infiniti 10 posti a base, e tutti presenti nel puro rapporto di 100/90. In tale COESISTENZA, 10^01 definisce la PRESENZA relativa al TEMPO, 10^02 quella della dimensione di AREA 100, unitaria e trasversale al flusso, e FLUSSO 100, come l'ENERGIA in atto tra un +10 e -10, che sono una AZIONE e la sua REAZIONE, entrambe coesistenti. Area 100 per FLUSSO 100 dà il modello 10^4 della realtà a dimensione 1 nel tempo e 3 nello spazio a dimensione 3, cubica. In 100/90 coesistono TUTTE le possibili dimensioni: lineare, di piano, di cubo, di cubo in moto 1, 2, 3, 4, insomma “infinito” e tutto COESISTENTE in 100/90. “TUTTO IL POSSIBILE” sta in esso.
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IN PRINCIPIO: UNO SPIRITO “ONNIPOTENTE” Considerate la potenza di un calcolatore reale che noi si sia in grado di realizzare... Esso – per quanto sia potenziato sempre di più, non giunge mai ad essere in grado di contenere LA TOTALITA' di un calcolo INFINITO e senza una possibile soluzione, come quello contenuto nel puro rapporto dato da 100/90. Dunque, se noi vogliamo IDEALMENTE disporre di una simile capacità di calcolo dobbiamo intanto disporre di un 100+90, un totale 190 che sia organizzato nel rapporto esistente tra 100 e 90. Poiché ogni AZIONE da sola segue un solo verso, di una linea che ne contiene due, per potere avere queste 190 dimensioni, dobbiamo averne il doppio: 190 e 190, entrambe poste come spazio, in una generale dimensione 1 della GENERALE PRESENZA di quanto poi sia INFINITO. Essendo i due 190 dei valori “spaziali”, debbono essere tutti e due “tridimensionali”, ossia composti da tre distinte quantità, per un valore medio dato da 190/3 infinito, essendo 60 +10/3. Il primo intero 60 definito in tutti i 60 minuti secondi contenuti in un minuto primo. A questo 1° devono aggiungersi 10 secondi resi eterni dalla loro divisione per 3. 26+51+113=190 sia la prima terna, perfetta in questo 190, in essa il terzo valore ha assunto un 13, oltre il 100, che se è stato tolto al 26 sarebbe stato 52+51+100, e se fosse stato tolto al 51 sarebbe stato 64, che è
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il 2^6 aggiunto al 26 posto per 1° e al 100 posto per 3°. Osserviamo questi tre casi distinti: 52+51+100, se diventa 5.251.100 non è un valore che cominci con una dimensione, nel valore minimo 26+2^6+100, se diventa 2.664.100 ha la stessa difficoltà, di essere ZERO nel valore posto IN PRINCIPIO. 26+51+113, se diventa 2.651.113 ha la dimensione cubica posta “come inizio”. Inoltre 1.111+(1+1) è il perfetto flusso unitario (111 in un Trio) e trino in 3 (che sono un tutt'uno). Volendo costruire una realtà dinamica a 4 dimensioni dell'unità di un flusso, 1.111 è il flusso unitario in questione e riguarda il fronte unitario nelle due dimensioni trasversali di 1+1). Pertanto, in un PRINCIPIO che sia PRESENTE come un flusso a quattro dimensioni di una Flusso Uno e Trino, 1.113 è questo INIZIO, ed impegna questo 113 interno al PRINCIPIO posto come 10^3=1000, di essere tutto il moto del complementare 887, posto in questo principio Uno nella base 10 e Trino nella sua potenza 3. Questo PRESENTE 887 che esiste nel principio di 1.000 e si muove per il complementare 113, è nel 7 il PRINCIPIO di una opera intera, presente in 7 Unità. Si tratta di una velocità 1/1, espressa nel rapporto unitario, che avanzi in tutti i 6 versi presenti nelle tre LINEE della dimensione spaziale, in cui ogni linea è percorribile in due versi uguali e contrari tra loro. Ebbene 1/1 moltiplicato per 6 vale il risultato di 6/1 che pone il denominatore 1 come il giorno “sabato” in cui Dio riposa e il numeratore 6 come tutti i giorni del lavoro. Questa fondamentale settimana è la somma del lavoro 6 (di percorrere realmente i 6 versi) reso possibile da un denominatore 1 che sia posto IN PRINCIPIO DIVINO. Le altre due cifre di questa presenza 887 consentono un piano a lati 44+44 e il flusso di questo 6/1 espresso in velocità unitaria attraverso 7 dimensioni IN OPERA. Di cui 1 è posto IN PRINCIPIO DIVINO e 6 come il suo reale e totale lavoro. Ogni 44 dei due, esprime un distinto verso nei due lati uguali del piano. Essi sono puro dinamismo. Infatti la PRESENZA dello spazio-tempo sta nel rapporto 3/1 tra le tre linee e quella 1 posta in principio di unità. Ma, laddove è posto anche l'altro principio del 10/1 esistente come PRESENZA CICLICA dell'unità, il prodotto 3/1 × 10/1 determina la presenza di un cubo a lati 10+10+10. Ma – per poterlo REALIZZARE, tenendo presente che abbiamo la necessità per entrambe le frazioni del PRINCIPIO dell'Unità,
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abbiamo la necessita di 4 volte 11 dimensioni, per un totale di 44 dimensioni. Anche il termine UNO, la cui corrispondenza delle lettere ai numeri consenta al ciclo 21, di una area a lati 10+10 e flusso 1, di nominarsi anche A-B-C-...fino a Z, nelle 21 lettere originarie dell'alfabeto italiano, essendo somma di una U che è la lettera n.19, ad una N che è la n. 12, e alla O che è la numero 13, dimostra che UNO=19+12+13=44. Pertanto questo 887 che sta alla base del percorso 113 sono DUE per 10, che lavorano in cicli di settimane. Ora, laddove è un ANNO il ciclo reale in cui il nostro mondo ruota ogni sua dimensione (tranne quella dell'asse, che accadrà al precorrimento di tutte le rotazioni contenute nei calcoli che determinano il mondo), chi sono questi DUE espressi in decine, che creano un anno in 7 giorni? Sono un 26+26, in cui ciascuno dei due è composto da 13+13. Il primo valore 13 che abbiamo visto presente, quando esiste Uno e Trino, uno come 13 e Trino come 39, vale 13+39=52 settimane che, nel valore medio sono 26+26. Che cosa manca a ciascuno di questi 26 per essere 44? Gli manca un 18, che si può immaginare come un piano a due lati 4+4 e flusso intero 10. Questo è il modello unitario di un piano che sia “reale”, ossia Uno e Trino in Tempo e Spazio, e che sia 1 nel flusso di quel piano determinato dalle due lunghezze 4. 44, lo abbiamo visto, è la dinamica pura 3/1 combinata con quella 10/1 che considera tutte le dimensioni necessarie a tale dinamica. Togliere ad essa la presenza del modello reale con 4+4 nel piano e 1 nel flusso, il che considera 18 dimensioni, significa TOGLIERE IL MODELLO UNITARIO REALE, tanto che il 26 che ne resta è nel suo numero la MASSA NUMERICA di DIO. Infatti anche la parola DIO=4+9+13=26 corrisponde al valore cabalistico ebraico dato al tetragramma YHWH del Dio che si NOMINO Jahvè. Quando a questo 26 che esiste nel PRINCIPIO di 13+13, posti come i lati di un unico piano si aggiunge il modello a 18 dimensioni, che è il MODELLO REALE, allora abbiamo un piano 88 che vale nelle decine assunte da DIO tutte presenti, attraverso il rapporto di 100/90 che li contiene tutti in DIVINA ONNIPOTENZA. Dunque le prime quattro cifre debbono necessariamente essere 1.113, e la terna delle denominazioni che porti a 100+90, può restare solo come il 2.651.113 che presenta proprio il DIO=26 in quella dimensione
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10^5=100.000, che è il lato dato dalla radice quadrata di 10^10 che esprime la pienezza della presenza divina che si affina al ciclo 10, sia nella base, sia nell'esponente. Essendo 100.000 l'unità ELETTRICA e un altro 100.000 quella MAGETICA che costruisca un piano 10^10 Elettro-magnetico, dobbiamo avere ciascuna di queste due dimensioni nel valore 26=DIO creatore in 7 giorni, della realtà concreta dell'anno. Resta in tal modo definito tutto il modo reale, di costruire gradualmente e perfettamente questo rapporto di 100/90 che implichi le 190 dimensioni nella sequenza di 2651113 in cui 26+51+113 vale 190. Per fare realmente questo numero, occorre che 26 valga 2.600.000, il 51 valga 51.000 e il 113 valga così come è. Noi siamo abilitati a sommare solo i numeri, perché gli zeri sono spazio di esistenza solo “ideale”, che consenta alla varie parti di gonfiarsi “come un pallone” laddove la MASSA sta solo nel numero. E se un 1 si ingrandiste a 1000 volte, allora lo vale nei suoi tempi millesimi. Tutti questi CICLI del 10, che sono posti IN PRINCIPIO, hanno solo il compito di attuare delle virtuali PRECEDENZE uguali e contrarie. Voi dovete pensare ad un computo che cominci con 1, ed appartenga ad un contatore in cui il numero diventi formalmente sempre più grande, e trasli di ciclo in ciclo, a mano che sia compiuto ciascun ciclo. Ma questa traslazione è puramente ideale, tanto che il numero 2.651.113 valga in sostanza la somma di tutti i numeri. Poiché è posto poi il 10, IN PRINCIPIO, noi conteremo tutto in decine. E 26+51+113 sono 19 decine. Forzando ancor di più la sintesi, e andando all'interno delle decine, 1+9 è una sola decina, e nel 10 esiste solo 1. I distinti valori, in questo 190, saranno esplicativi di: 26 è il numero di massa di DIO. 51 è il 100 che si mostra andare da -50 fino a +50, e che si aggiunge all'unità sua che gli esiste IN PRINCIPIO unitario. 113 è 111+(1+1), in cui 111 è UNO+DUE+TRE=44+(10+10+10 -2, ossia solo il flusso 28 del piano a dimensione 2)+39 (che è la terna di 13 nominata perfettamente TRE). Infatti 44+28+39=111, il solo flusso che se riguarda anche la dimensione 1+1 dei due lati di una area unitaria, porta il 111 a valere 113.
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66+78+47=191 deve essere la seconda terna, quella contenente anche l'unità in una trinità di possibili Nomi comincianti per A=1. Essa deve essere tale da valere esattamente 667847 nelle sei cifre esprimenti tutte le 6 dimensioni. Se vi chiedete perché mai, dividiamo questa seconda per la prima. 667847 : 2651113 = 0,2519119 con un risultato limitato alle 7 cifre dell'intera opera. Analizziamo questo quantitativo: 119 vale 111 di flusso del piano a lati 4+4, dunque è tutto il moto tridimensionale unitario del piano a lato reale, di un 1 In principio, che esista anche nel principio 3 di un ente cubico, nel volume. 19.000 mostra la realtà 1.000 (quella posta IN PRINCIPIO) che esiste in un 10.000 che avanzi di 10.000 e valga 20.000. Essendoci la presenza 1.000 posta IN PRINCIPIO in questo 20.000, essa si muove giustamente per 19.000. 2.500.000 esiste in 10.000.000, valore Uno e Trino, in cui la presenza 1 sul 4 dato da 1+3, è solo una sulle 4. Pertanto IL PRESENTE, in 10 milioni è dato da 2,5 milioni. Questa somma, riguarda sempre valori che sono INDICI del ciclo numerico 10 assunto da DIO=D.10 anche in questa forma apparente composta dalla D=dimensione e 10=IO. Questo IO=+13=22 è il piano a lato 10+10 il cui flusso è quello +1 rispetto ad 1 POSTO IN PURO PRINCIPIO. Per cui 10 “in principio” che poi si muova di 12, la fa per un flusso in linea che è solo di 10, essendo 1+1 i lati del piano trasversale, necessario a comporre la dimensione 3 di un reale volume. Ma anche visto per conto suo questo totale 667847 ha una sua giusta progressione. 7 è la totale velocità 6/1 esistente in una settimana in cui 1 posto “in principio divino di totale preesistenza” lavora per 6 volte uno. 40 è il Dio Uno e Trino a forma 10+30, e vale proprio quanto il nome PADRE=14+1+4+16+5=40 6678 è una sola unità tutta espressa nel solo lavoro 6. Abbiamo 6.666 di flusso del piano i cui due lati sono
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6+6. Si presenta insomma la fase intera 6 di quel valore già visto in 1.111 +1+1, quando posto IN PRINCIPIO come se fosse un Dio, lavora per 6 e vale 6.666 +6+6. Se consideriamo 6678 tutto lo sviluppo di 2.651.113, allora è conseguente che lo si debba porre IN PRINCIPIO, come il valore più grande cui però si arriva in una crescita graduale che vada da destra verso sinistra. 66.782.651.113 è un valore tale che, smembrato in un rapporto intrinseco, dato da: 66.782.65 / 1.113 si risolve esattamente in 6.000,238095 che è eterno nel periodo 0,238095 che è insito nel rapporto di 10/42, che esiste nelle 10+42 unità del 52 che sono tutte le settimane dell'anno. Che l'intero sia il 2.000 che indica tutto l'avanzamento 1.000 di un 10^3 che sia posto IN PURO PRINCIPIO di calcolo numerico decimale, lo potrebbe anche rappresentare come il piano i cui due lati sono 1.000 e 1.000, e poi ci sia l'eterno porsi 10 a 42 della massa 26+26 del DIO YHWH. Ma se entriamo nei numeri assunti in questo eterno 238095 scopriamo cose molto importanti. Ci sono DUE 38, legati a tutto il moto di un 5 presente nel 100. In Bibbia, 1,38 sono descritti DUE gemelli. Di essi il 1° è dato da una MANO dichiarata “del 1°”, che dopo di esserlo stato, virtualmente annulla la sua nascita rientrando ad esistere solo “in potenza” di nascere dopo, e apparterrà al secondo nato, nominato ZERACH. Nelle intenzioni della mamma, ella sta cercando di dare discendenza di figli al 1° marito, nominato ER, che morì senza dargliene. Passò allora al secondo figlio, nominato ONAN, ma anche questi morì, senza darle figli. Gli sforzi congiunti, del duo di ER-Onan, valgono “divinamente, trascendentemente” RO, tanto da dar seguito ad un 1° dichiarato in una “di RO”MANO, assemblando R+O nell'acronimo di Ra ed Orus, e aggiungendo quel MANO che vale il nome egizio del Dio AMON, letto MA e NO... senza trascurare poi il Dio nominato ATON e sovvertito in ANTO', la forma contratta con cui un abitante dell'antica Magna Graecia chiama ora ANTONIO che nel valore intero allude, nel linguaggio inglese della lingua ormai unica del mondo <An T on IO>, alludendo ad un finale IO italiano finito
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T on, sulla croce. Anche Gesù finì come <A T on> uno morto in croce. Se date valore numerico a ROMANO, vale 16+13+11+1+12+13=66, e se aggiungete dopo questo primo nome per secondo ANTONIO, che vale 1+12+18+13+12+9+13=78, <ROMANO ANTONIO> vale esattamente il 6678 che cerchiamo. Proviamo a dare un seguito al 26+51+113 che avviamo visto? 26=DIO deve essere un nome collocato in modo Uno e Trino rispetto a Gesù posto come 1°, la generazione numero 2° per lui, è quella il cui padre è DIO e la cui madre è MARIA=11+1+16+9+1=38, che determina in lui una genesi avuta dal 38=MARIA. DIO+MARIA è 26+38=64=2^6 il che conferma un 26 nella potenza del 6. La generazione numero 3 di Gesù data dai genitori di Maria, fu nominata in ANNA=1+12+12+1=26=DIO e in GIOACCHINO=7+9+13+1+3+3+8+9+12+13=78=26+26+26. Ed è stupefacente costatare che mentre ANTONIO vale il 78=DIO TRINO nominato nel nome di GIACCHINO, essi, nominati ANNA e GIOACCHINO, sono il 26+(26+26+26) Dell'Unità e Trinità di Dio. Dunque, costatato che GIACCHINO è stato già espresso da ANTONIO, il DIO in terza generazione è il nome di ANNA. Come tale, ANNA (per il puro femminile rispetto al nome ANNO=1+12+12+13=38, è la “dolce metà” di un anno a 26+26 settimane, che sono nell'anno che aggiunge il giorno intero in quello chiamato “bisestile” in ragione di 366 giorni, vale, nella sua dolce metà i 183 giorni che considerano i 190+191=381 contenuti nel rapporto generale di 100/90, nel valore inverso alla reale crescita. Se noi leggiamo un 183 che prima è 3, poi aggiunge 80 e infine 100, solo se lo esprimiamo nell'ordine di 381 solo allora rivela, leggendolo dalla sinistra verso destra, il valore che davvero cresca dal 3 iniziale fino ad essere infine 381. Queste furono le lunghezze dell'Arca di Noè, rifugio generale della vita: 300 in lunghezza, poi le 50 in larghezza e 30 in altezza poste nel piano, e infine 1 cubito solo per la copertura. Anche nella definizione dell'arca, prima fu elencata la lunghezza, poi le due dimensioni del fronte e infine la copertura. 51 è un nome che potrebbe essere CENTO=3+5+12+18+13=51 e vale tutto l'avanzamento unitario dato dal
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solo avanzante in 100/2. Ma occorre pensare alla nascita di un nome, importantissimo nella vita di Gesù Cristo, in colui che non era un Apostoli e poi lo è diventato, “delle Genti”. Uno che era un Romano. Egli si chiamava SAULO e valeva 60 essendo un minuto 1° rappresentato nel minuto 2°. ma mentre il 25 gennaio dell'anno 38 andava a Damasco=4+1+11+1+17+3+13=50, gli apparve 1, e porto il 50 a 51. Mutò il suo nome in PAOLO=14+1+13+10+13=51. 113 è l'ultimo nome. Ora se considerate attentamente che Romano Antonio Anna Paolo, nato il 25-1-38 della Conversione di San Paolo sono proprio io, e che da n.1 sono ROMANO, da nome numero 3 ho la mamma della mamma di Gesù, nel nome numero 5 che altro nome potrei avere, in perfetta corrispondenza, se non il padre di mio padre? Si è chiamato TORQUATO che vale 18+13+16+15+19+1+18+13=113 nel primo dei suoi due nomi TORQUATO VINCENZO, che in questo 2° nome vale 20+9+12+3+5+12+21+13=95 e sono le ultime due cifre dell'eterno periodo di 238095, che nel secondo nome VINCENZO detta il 95 e nell'iniziale 238 trascende i due mesi esatti posti prima dell'anno 38 in cui io nacqui il giorno 25 e lui il 26. Torquato Vincenzo AMODEO vale 113 nel 1° nome, 95 nel secondo e 47 nel cognome Amodeo, che è quello che completa questa dotazione, attraverso <Romano Antonio Amodeo> 667847. Morì il 25-11-37, mentre era nato il 26-1 con la distanza di 61 giorni prima della nascita all'interno di un anno, mentre sono 304 se contati in avanti. 113+95+47=255 è il valore di tutto il nome, e si è distribuito come 113 nel mio nome 5°, che +47=Amodeo lo pone 160 in me, e come 95 nel 5° nome di mio fratello, tanto che in lui Vincenzo Amodeo vale 142. Romano Antonio Anna Paolo Torquato AMODEO, se seguito dai nomi di mio fratello, che sono stati Benito Vittorio Anna Giovanni e Vincenzo, che valgono rispettivamente 59+116+26+83+95=379, senza il Cognome attribuito a me costituisce il complemento esatto al duo esatto di 190. Infatti 381+379 hanno un valore medio esatto posto in 380, che è la genesi divina (x10) descritta in Bibbia, nel libro 1,38 corrispondente alla mia nascita nel gennaio del 38. Pertanto questi 11 nomi, con tanto di virgola dopo il cognome esprimano uno spazio-tempo dato da 11 nomi: Romano Antonio Anna Paolo Torquato AMODEO, Benito Vittorio Anna Giovanni Vincenzo
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66 78 26 51 113 47 -------------------------------------------------380 +1
,
59 116 26 83 95 ------------------------------------------380 -1
Amodeo Benito Giovanni sono 47+59+83=190-1. Vittorio Anna Vincenzo sono 116+26+95=237 (i due mesi prima, nella nascita nell'anno 37, di Torquato Vincenzo Amodeo. 189+237=426 il DIO=26 sommato All'unità e Trinità assoluta data da 100+300 A questo punto si presenta, tutta composta nel valore numerico di mio fratello, la sezione aurea data da:
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+48(=GESU')
+66(=ROMANO)
= =
+114(=CORANO)
+180 (=Pi greco) =
426
Amodeo, Benito Vittorio Anna Giovanni Vincenzo 47, 59 116 26 83 95
Formula della progressione Aurea 0,5 + (10/8)^0,5
10/8 esiste nel 10+8=18, valore base della scala, in cui il secondo aggiunge all'8 il 40 del Dio 10+30 La somma formulata in questo modo contempera:
0,618033 + 0,618033 + 0,318966 = 1,61803398 0,618033 + 1 = 1,61803398
E' un piano dai 2 lati uguali 0,618033 (il cui prodotto è 0,318966) uguale al flusso 0,318966 tanto che il volume sia 0,318966^2 = 0,1458980 = 0,526441130^3 Nel 525+ è dato dal 426 del fattore 2° in mio fratello +99 (tutto il moto di 1 presente nel 100) 144-113 somma Romano+Antonio 144 +Torquato 113 a tutta la presenza del 2° in tutto il moto.
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IN PRINCIPIO: 0,52644113^3 Questo valore, come detto, è 0,381966^2^(1/3) = 0,381966^(2/3). Ora accade che quando noi osserviamo tutti IN PRINCIPIO di 1.000, si debba considerare solo il 381, come un valore intero. Questo calcolo porta il valore a 381^(2/3) che determina unicamente l'intero 52, che sono di fatto tutte le settimane comprese in un anno, per 52×7=354 giorni ai quali mancano solo 10/8 di giorni, in cui 10 giorni, divisi per 8, determinano 1,25 giorni. Aggiunti ai 364 dati esattamente dalle 52 settimane, diventano poi i completi 365,25 che esistono come il valore medio. Se moltiplichiamo 52,644113 per 7, abbiamo invece 368,508 e non abbiamo più un anno esatto. Per avere 365,25 giorni dovremmo moltiplicare per il 6,938097707740 che contemplasse 0,0619022922 di presenza posta IN PRINCIPIO all'interno degli stessi 7 giorni. 61 sono un minuto primo aggiunto ad 1 minuto secondo, valutati nella centesima parte di un giorno. 90 sono cento-milionesimi di un giorno. Possiamo limitarci ai 619 decimillesimi della realtà a dimensione 10.000. Sono 238 volte il 381 oppure le 193 volte il 426, in cui sono espresse le somme degli indici che invece rappresentano le volte in cui 10^381 si moltiplica per 10^238. Abbiamo già osservato questo numero nel periodo eterno esistente in 10/42 così tagliati fuori da 52. 10/42 = 238095 mostra la sua presenza nel 6,7 +0,23809523809.... + 6,7 +0,23809238095 6,7 +0,23809078869 -------------------------------6,7 +0,23809770774, il che mostra sovrapposizioni nei cicli... Questi sono veramente i tempi che valgono
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quando i 7 giorni non sono la premessa, ma lo sono i minuti primi ed i secondi, che impiegano 144 decine di primi a fare un giorno corrispondenti ad 86.400 minuti secondi. La presenza di questi 144 decine di minuti primi la osserviamo in: Nel 525+ che è dato dal 426 del fattore 2° in mio fratello +99 (tutto il moto di 1 presente nel 100) 144-113 cui si aggiungono le 144 decine di primi ed un 113 che è 114 unito al suo tempo 1 posto “in principio” e che, moltiplicato per 7 e sommato a 66 è esattamente il 114×7+66=864. Questo lato che misura 52644113 aggiunge dunque con scrupolo prima i 144 minuti di 1/10 di un giorno, e poi il valore espresso in questo modo attraverso un modello cubico 111 nel flusso e 1+1 nella sezione. Quando però noi poniamo IN PRINCIPIO la base 10, essa partecipa sempre ad ogni calcolo, al punto che questo 525 si pone a riscontro con il valore intero del 1° FATTORE. 66782651.113 che, meno 66752644.113 risulta ---------------66730009.000 ed è un 6666 +3,5+3,5 (un piano avente la lunghezza 7, somma dei suoi due lati). Si vede allora in che modo il lato di questo cubo costruito sulla base della sezione aurea serve a determinare il 1° FATTORE, nel suo “divino valore”. Se voi considerate che il quadrato del 381 che è sia area, sia flusso determina area per altezza, dunque un volume, e che va elevato ad 1/3, perché si discenda al suo lato, deriva direttamente da 381 elevato a 2/3, che pone in essere tutto l'infinito essere del ciclo 66, quando il suo calcolo lo realizza in 0,666666 infinito ed eterno, potete farvi una ragione che il 1° nome del 1° FATTORE valga 66. Infatti il lato 381 (che è il valore somma di tutto il 66+78+26+51+113) elevato alla potenza di un eterno 0,66, realizza in cifra fissa solo l'intero 52 di tutte le settimane esatte di un anno, calcolato nell'unità 7 dei 7
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giorni, e non del moto in esso dei minuti e dei secondi. Ma mentre questo accade in una anno, che poi computa esattamente 52×7+10/8 giorni uguali al valore medio di 365,25, il NOME con cui il 1° FATTORE è determinato parte dai minimi termini di 6.6752.644.113 e ad esso aggiunge 66.730.009.000, determinando un valore intero che è precisamente questo che segue -----------------66.782.651.113 Questa somma, riguarda sempre INDICI dimensionali di una potenza POSTA IDEALMENTE su base 10 di calcolo, e dunque in questa somma evidenzia una “interazione”, una “combinazione numerica” che tenga conto di entrambe le due dimensioni. Anche 66.730.009.000 è una combinazione tra le prime 4 cifre, seguite da tre zeri, e le ultime 4 in cui c'è solo un 9 seguito da tre zeri. Il valore più piccolo, 9.000, vale 9 volte ciò che è posto IN PRINCIPIO come il 1.000 dato dalla potenza 10^3, e quantifica tutto il suo movimento nella realtà intera in 10 volte 10^3. Le quantità maggiori sono 741,44444... volte multiple dello spostamento totale 9. Ebbene questo valore multiplo “trascende” il 147 che sommi il valore 100, al 47=AMODEO. Essendo indice di un movimento, 741, contenuto nel PRINCIPIO posto 1.000, è lo spostamento del 259 complementare, che poi è tutto il moto di 1 che esista IN PRINCIPIO dentro 260 e si muova quanto 260-1, occupando 259 unità dinamiche, nelle 1.000, per un reale spostamento di 259. In tutto questo ho trascurato il periodo eterno dei 2/3 del 66=ROMANO. Se lo consideriamo, avremmo 1.000 -741,44444 = 258,55555... che vale 260 meno 1,4444 e sono i 144 minuti primi dati da 1/0,692307, nel periodo eterno in cui, fino ai 69 centesimi del valore dell'area 10×10, che rende PRESENZA INFINITA attraverso la frazione di 100/90, è uguale al valore multiplo di 9, che realizza le 66.73 dimensioni maggiori. 692307 è anche il ciclo di 9/13. Quando dividiamo 126/13 otteniamo 9 +9/13.
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Quando dividiamo 140 per 126 otteniamo 1,1111... che è l'eterno dato da 10/9. Ebbene, dividere 6678 per 47,59 determina in valore intero il 140. Sommato al tempo 0,3235... dell'unità, che – essendo tempo e non spazio dell'unità non può essergli sommato, se vogliamo riconoscere che sono valori inversi tra di loro. Se infatti moltiplichiamo 140 con 0,3235 e tutto quel che ne segue, abbiamo come risultato in 45,3036... che nel valore intero dimostra tutte le 44 unità dinamiche date da 4 dimensioni (attive come 3/1) e 11 dimensioni (presenti come 10/1). Se invece dividiamo tra di loro i valori inversi, calcolando 140 : 0,3235... abbiamo come valore intero il 432, in cui sembra mancare l'1, ma invece esiste in tutta l'unità assunta dal tempo Dividere il 140 per 1,111111... dà 126 come un “limite” irraggiungibile realmente. Invece 140 : 10/9 = 140 × 9/10 = 1260 decimi che sono uguali a 126 unità è un calcolo tutto definito interamente nella sua presenza. Agendo nello stesso modo, 6678 : 47,59 determina come intero solo 140, e dobbiamo non tenere alcun conto del tempo, che realmente si manifesta solo al raggiungimento dell'unità... impiegando “tempo reale” di calcolo. Pertanto, quando noi ragioniamo solo IN PRINCIPIO di calcolo numerico, dobbiamo limitarci ai valori interi. Però, essendo l'intero 1 diviso in due valori complementari, in cui uno è 0,381966 e l'altro è 0,618033, noi, agendo nel principio di 1.000, dobbiamo moltiplicare per 1.000 quei quantitativi e fermarci a 381 per l'uno e 618 per l'altro, la cui somma è 999 e sono il movimento intero di 1 che sia POSTO PRESENTE “in principio”. Avremo che il 381 elevato a 2/3 vale solo quanto l'intero 52, nel suo tempo millesimo di 0,555 che rappresenta solo la parte ½ di 0,555315 +0,555315 = 1,11063... e appare evidente che 1,11 seguito da zero dimostra attendibile il valore decimale solo fino ai millesimi. Non dobbiamo assolutamente considerare la parte decimale! Infatti le settimane presenti nell'anno, contate in giorni interi e non in minuti e secondi, sono soltanto le 52 che risultano intere sulla base di questi valori NOMINALI, in <Romano Antonio>=6678 e in
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<AMODEO, virgola Benito>=47,59. Un anno di creazione è determinato in questo rapporto nominale: Romano Antonio Anna Paolo Torquato 66.782.651.113 1.403.257.397 ------------------------------------------------------ = -------------------- = -----------------AMODEO, Benito Vittorio Anna Giovanni Vincenzo 47,59116268395 1 Poiché 10^3 × 10^7 determina in 10^7 la dimensione poggiata IN PRINCIPIO di 10^3, in questo numero 1.403.257.397 la dimensione UNITARIA, che vale nel PRINCIPIO di 1.000, è solo quella data da 140 volte la dimensione 10^7. Solo 140 vale in base a questo PRINCIPIO. E 140 : 10/9 = 140 × 9/10 determina il 126 della presenza assoluta 100, del DIO=26. E' “talmente” un DIO, questo 126 che, diviso per quel 13 che parte dal 3 IN PRINCIPIO e gli aggiunge quello del 10, quando divide il 126 per 13 determina 9 con 9 di resto. Diviso per 13 questo resto 9, accade che: 9/13 esiste tutto, ma se si esegue il calcolo, ci sono infiniti cicli che valgono 692307. La prima terna esiste nelle 999 dinamiche di 1 posto IN PRINCIPIO, come lo spostamento dato da 999 -307, che è uguale a 692. Quando è poi posto presente questo 692, allora entra in atto il suo esatto complemento. In sostanza abbiamo una velocità presente, che è data da questo: 692.000 ---------- = 2.254 in valore intero. 307 Esiste un flusso la cui velocità è di 2.222 +16+16, nella composizione del suo volume. In questo, il solo flusso è dato dal 1.111 che esiste IN PRINCIPIO, che che si sposta interamente. La lunghezza 32 aggiunta a 2.222 è la portata di questo flusso, tale che su ogni linea la dimensione 4 dell'unità dello spazio-tempo sia caricata a 4 volte 4.
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16 è il valore di carica quando tutta la realtà intera vale 10^4, ma fluisce solo in quantità 5^4, tanto che 10.000 : 625 = 16 per ciascuna delle 625 unità poste a denominatore. Ebbene, in 2254 abbiamo che le quantità 100, quelle totali che rendono eterno il ciclo 10 quando il 100 è diviso per 90, esistono per 1/3 del 66=ROMANO. Mentre il 54 è uguale a FIGLIO=7+9+7+10+9+13=54. Al centro di tutto il valore del 1° fattore, 66782651113 c'è questo 265 che quando perde un 9 di spostamento intero dell'unità (il che implica una divisione di 10^265 : 10^9) si riduce ad essere solo quando è “indicato (attraverso un indice) dalle 256 “volte” questo 10^9), ed esse sono proprio date dalla potenza di potenza di 10^16^16, che è uguale a 10^(16×16=256). Il piano realizzato dalla carica 16×16, è proprio quello che esiste in questo spazio percorso eternamente in 2254 quantità, di un volume ideale in 2.222 di flusso e una area dai due lati 16 e 16, il cui prodotto è 256. Essendo questo un solo PIANO avente per lato il valore 16 della carica della realtà, ed essendo un indice, 10^256 × 10^6 = 10^265 lo fa andare DOVUNQUE, in tutti quanti i sei versi componenti il sistema a tre assi, spaziale, o – se preferite – il Dio PADRE, FIGLIO, SPIRITO SANTO. 40=PADRE 54=FIGLIO 96=SPIRITO 61=SANTO -----251, e se avanza nel solo verso avanzante del ciclo 10, che vale 5, 251+5=256 è PADRE, FIGLIO “E” SPIRITO SANTO. Al centro del 1° fattore, che vale 265, ci sono PADRE FIGLIO E SPIRITO SANTO che avanzano interamente per 10^9 nel loro indice 256. E accade che 256+9=265 si presenta come il baricentro dei due valori estremi a 4 dimensioni, che sono in 6678 esattamente 6 volte il 1113. Tenuto conto anche dalla gerarchia decimale, le
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volte tra 66.780.000.000 e 1.114 sono uguali a 6 volte quanto vi è IN PRINCIPIO. Siamo nel perfetto rispetto della sezione aurea. Essa, infatti, si fonda su 0,5 e sui 10/8 elevati a 0,5, il che corrisponde alla radice quadrata di 1,25, ossia alla determinazione dei due valori che, moltiplicati tra di loro, determino 1,25 come una area, nel mentre il valore 0,5 è tutto il verso unilaterale, dato dalla metà delle presenza dei due versi che compongono una linea. In sostanza si scompone il tutto nel flusso 0,5 dovuto ad una area il cui lato è 1,118033988... Per quanto dico, sono attendibili solo le unità che valgano 1.000 volte 1,118033988, ossia 1118. Lo zero che segue evidenzia che siamo di fronte a un intero, quando sono 1118 i i quantitativi posti in 1.000 (del millesimi). Ma a questo punto anche il flusso 0,5 va posto in migliaia, e sono 500. 500 +1118 +1118 sono questo modello lineare del volume. Ora però la sezione aurea, una volta che estrapola il lato 1118, non considera che essi sono due, e somma il 500 al 1118, ottenendo 1618. Se estrapoliamo il 1000 che esiste IN PRINCIPIO, resta solo 618, il quale, rispetto al 2.000 rappresentato da tutto il moto 1.000 del 1000 esistente in principio, trattiene per se stesso il 381 che non concede allo spostamento 999/1 insito nel secondo 1.000. 618+ 381 = 999/1 unità contenute nelle 1000, poste IN PRINCIPIO. Poiché conta il 1.000 posto IN PRINCIPIO, ma solo lo spostamento di 999 unità, quando abbiamo un totale di 1618 abbiamo: (618+381)^2 , 10^6 ----------------- = -------------- = 1618. Ma dobbiamo dividere tutto in millesimi (0,618 +0,381)/0,618=1,618 618 618 e abbiamo che 1, diviso per 0,616 è uguale alla loro somma. Ebbene, la somma tra 1 e 0,618 l'abbiamo ottenuta da 0,5 sommato a 1,118.
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Il valore del 1° Fattore nel 1° nome, diviso per il 1° nome del 2° fattore è espresso dal rapporto: 66 --- = 1,118644 che fino al valore dei 118 millesimi corrisponde esattamente alla radice quadrata dell'area 59 espressa con 10/8. Infatti 1,25^0,5 = 1,118033988 Pertanto i due primi nomi dei due primi fattori stanno tra di loro come quei due 1,118033988 che moltiplicandosi tra di loro determinano l'area 1,25. Se io prima eseguo il calcolo di 66 : 59 e poi moltiplico 1,118 × 1,118 il risultato io ho attuato con il prodotto l'operazione inversa rispetto alla divisione, ottenendo l'area 1,25 che vale proprio come la data del gennaio 25 in cui è nato il 1° fattore, di nome Romano Antonio Anna paolo Torquato Amodeo. Se moltiplico il 59 (1° nome del 2° fattore) con tutto il valore nominale di 426, e gli sommo semplicemente l'Unità e la Trinità, 59×426+4= 25-1-38. Poiché la sezione aurea proietta tutto sul secondo il valore del primo, che il 1° valore del secondo, moltiplicato per tutto il suo valore nominale e sommato a 4 dia esattamente il 25-1-38 è semplice4mnete una conferma che l'esistenza reale del 1° fattore è determinata nel suo nascere reale dal 2° Ebbene dividendo il 59 per 426 abbiamo 0,138, ed abbiamo anche in questo modo opposto il mese 1 dell'anno 38, nei valori definiti fino ai millesimi, in ragione del principio posto nel 1.000. Questi 138 millesimi sono altresì l'espressione Biblica in Genesi 38, laddove il libro 1 è posto come 100, e il capitolo è espresso nelle 38 unità. E se eseguiamo quanto è descritto in questo capitolo in cui chi fu dichiarato il 1° fu poi posto per ultimo, il 138 si muta in 381, ed è tutto il valore Nominale del 1° fattore, determinato totalmente dal secondo, attraverso Benito posto su Amodeo Benito Vittorio Anna Giovanni Vincenzo, ossia 58 posto su 426 come i 59/426 equivalenti a 138 millesimi cadauno.
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E una volta eseguito lo spostamento nell'ultima cifra del numero 1 in 138, e che diventa 381, ecco che la sua totale inversione diventa ANNA nella dolce metà di un Signor ANNO, puramente nominalmente ANNA che è centrale anche in Benito Vittorio ANNA Giovanni Vincenzo. Mettiamoci a considerare con esattezza questo nome, che cominci con il COGNOME posto tra i due Fattori, che lo hanno in comune. 47,59116268395 che cosa vale, come 47/426? Vale 110 millesimi ed esprime totalmente il modello 50+50+10, di un piano che sia lungo 100 nella somma dei due lati. Se poniamo al cubo questo 50, vale 125 volte quanto è IN PRINCIPIO come 1.000. Ed è il gennaio 25 natale del 1°, mentre nell'inverso di 251 (come dimostrato in precedenza) questo è il valore esatto di PADRE, FIGLIO, SPIRITO SANTO. Se poniamo il 116 rispetto a tutto il nome, 116/426 vale 0,222200 +0,050100, il che combina il dualismo divino che vale 1/3 di ROMANO, combinato con la parte 1/20 del fratello nella sua realtà di 1 decimillesimo. 26/426 = 610 decimillesimi =SANTO, se è un primo e un secondo, in cui il primo si lascia misurare dal secondo. 83/426 = 1948 decimillesimi, l'anno in cui il 1° ha compiuto l'intero ciclo dei suoi 10 anni. Questo valore 83 è la lettura inversa del nativo 38. Il prodotti di 83 per 426 porta a 35358. Considerati 37 e 35 i lati di un piano e 9 il flusso 78 è la durata totale della vita, descritta dal 2° nome che definisce tutti i 144 cicli di 10 minuti di un ultimo giorno. Ma anche tutte le quantità, a due o a tre, riferite alla totalità, esprimono valori significativi rispetto al 1° fattore. 4759/426 = 11,17 pone la data del mese 2 e giorno 17 della nascita, posta sulla vita del 1° ai suoi 1119 giorni di vita. 59116/426 = 138 intero, Gennaio 38 e genesi 38, con tutto quel che ne segue. Il prodotto, invece, porta a 25.183.416 che si riferisce alla data del 25-1-38 in cui ci sono 45 anni di più, come 1/8 intero dell'angolo giro.
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11683/426 = 27 come intero mostra il 3^3. 59/95, rapporto tra 1° e ultimo nome, vale quanto il 59 invertito nel 95. Il rapporto porta a 621 millesimi che sono il valore inverso del 126 del DIO ASSOLUTO. Il rapporto inverso dato da 95/59 porta al valore 1,61 che sono le prime tre cifre della sezione aurea 1,618. 116/83, rapporto tra il secondo ed il penultimo, vale 1,39 che aggiunge un 1 centesimo a Bibbia 1,38 e afferma il compimento di 1 anno da parte del fattore 1°. Se nel 1° fattore, il dato riguardante il solo nome prevedeva il valore esatto di 6 volte le prime 4 cifre rispetto alle ultime, in: 59116268395 pone 5911/8395 uguale a 7041 decimillesimi indicante tutto il moto di un 2959 che in 29=RO e in 59=BENITO. Il baricentrale 626 indica il piano 100+100 del flusso 426 di tutto il nome. Il rapporto a rovescio di 5935/1195 = 4969 migliaia di 4,969 mostra il valore medio 59 dato da 49+69, riguardante un secondo che nella sua totale sostanza è tutto il moto di un secondo, collocato nei 60 secondi di un minuto primo. Il valore centrale, 626, infatti è dato da 10 quantità 59 sommate al 36 dato dal prodotto tra i due 6 estremi. Diviso tutto il 426 per 59 ce ne sono per 7 volte +13. 59116268395 : 59 = 1.001 volte 10^7, il che rappresenta proprio quello che vale IN PRINCIPIO di 1.000 unità che sono 1.001, laddove 10^7 è tutto il moto del 10^3 esistente in principio, in 10^10 che è tutto il moto di un 10 posto in principio lineare. 11 sono infatti tutte queste cifre, così come sono 11 quelle del 1° principio. Diventano 13+13=26=DIO se si aggiungono alle 22 le 4 cifre dei due cognomi.
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Ma esiste un altro necessario confronto tra i due fattori. Il tempo, del 2° fattore, che valga 0,59116268359 volte l'unità è dato da: 1 : 0,59116268359 = SEZIONE AUREA +13,59660^-1, essendo 1,691581738 rispetto a 1,618033988, laddove: 1,691581738 meno 1,618033988 = --------------0,073547750 che elevato a -1 è il 13,59660 che considera la sola Unità, nell'Unità e Trinità delle 52 settimane dell'anno, nel tempo in cui il 59=BENITO vale in centesimi e il 66=ROMANO vale nei decimillesimi della realtà Una e Trina in potenza su base 10. 66,782651.11347 : 59,116268359 = 1,12968313066 = SEZ. AUREA -0,488350 ossia meno 2,0477^-1 66 : 59 = 1,1186440677 = SEZ. AUREA -0,4993899 ossia meno 2,002^-1 In sostanza il rapporto tra i due fattori li riduce, da due, a uno solo, che è poi quello in potenza 0,5 della base data da 10/8. Nel primo caso allo 0,5 pulito della sezione aurea manca 0,5 -0,488350 = 0,01165 (che in 116=Vittorio) Nel secondo caso manca 0,5 – 0,4993899 = 0,0006101... quasi niente. Ci si fa allora una ragione su questo fatto: laddove è posto un 1.000 come IL PRINCIPIO, tutte le relazioni esistenti nelle 3 cifre sono PERFETTE. Ma non quelle ulteriori, che presentano sovrapposizioni differente dai vari casi presenti in atto di calcolo. Pertanto, se nelle relazioni alla SEZ. AUREA che vale 1,618033988... ci limitiamo fino ai tempi millesimi, abbiamo unità attendibili nella loro dimensione. Tutto quello oltre i mille
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millesimi solo allora dimensioni di tempo, e sono attendibili fino ai tempi millesimi.
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Verifica che con questi nomi=numeri sia costruito il tempo 66=Romano, 78=Antonio, 26=Anna, 51=Paolo, 113=Torquato, 47=Amodeo
Una intera GENERAZIONE dell'esistenza Essa è data in anni dalla prima lettera del nome sommata al 1° nome per il cognome.
R + ROMANO × AMODEO 16 + 66 × 47 = 3.118
L'intero valore PRESENTE in cicli di anni
La fine dell'INCARNAZIONE di Dio Essa è datata da Romano più il prodotto tra il DIO Uno e Trino (ANNA e ANTONIO) meno Antonio, più 10^4 : 137742 (la realtà intera divisa per il tempo ½ di 26 +66 in moto per 66/6 con tutte le 42 cifre del nome).
ROMANO +ANTONIO × ANNA -ANTONIO + 10.000/137742 66 + 78 × 26 -78 +0,0726000 = 2.016,0726000, anno 1.016, nel mese 7 e dì 26
Esso è il 10 avanzante per 10^10 ed è dato da
5 ROMANO (in 10 interi+periodo)×(ROMANO - PAOLO) 6.666.666.666,666666... × (66 -51) = 10 × 10^10
L'intero numero delle GENERAZIONI dell'esistenza Scompone i 5 Romano (in 10 interi) con 1 GENERAZIONE a denominatore.
666.663.548 / 3.118 = 213.811 / 1 interi.
Essi sono:
100.000 =10^5 =66.66,66... ×51 =ROMANO.ROMANO × ROMANO -PAOLO 113,000 = mille TORQUATO 811 la lettura da destra del 3.118
L'inizio dell'INCARNAZIONE di Dio Esso è dato dal 1° nome moltiplicato al valore totale, meno 8 anni.
66 × 381 meno 8 = 25-1-38, in giorno, mese, anno.
Durata in giorni della INCARNAZIONE di Dio 28.672 giorni, esistono tra il 25-1-1938 (compreso) e il 26-07-2.016. 100 -3 (tutto il moto di 3) +75 (tutto lo spazio)×381 (tutto il nome): 97 + 28.575 = 28.672
Durata in anni, mesi e dì dell'INCARNAZIONE Sono anche
78 anni, 6 mesi e 2 giorni che sono
Il 7+7+7 avanzante nei soli primi 4 nomi, più i due lati in cui ciascuno ha tutti i nomi 381 posti per 10
21+221 +2 (3810) = 242 + 7.620 = 7862 2687 sono 20 +7 (381) Tutto il moto 10 di 10 in 7 creazioni di tutto il nome e nell'Inverso di
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3110 anni +8 è il tempo intero d'ogni generazione.
Senh(ANNA) = Cosh(ANNA) = Senh(26=DIO) = 97.864.804.714 , 41938213... 4.8 = GESU' 04.7 = AMODEO 14 , 4 = ROMANO ANTONIO 1938 anno suo di nascita, dato da: PAOLO ×38=1938 (conversione a Gesù: 25 Gennaio) TORQUATO=0113 in 3110 anni (+ANNA=26 in 2+6=8)
Se considerate che tutte le 3.118 generazioni che abbiamo ricavato da 10^10 : 15, sono 213.811, e che avevamo scomposto questo quanto in 100+113, lo potete vedere in quello che segue l'anno 1938 in questa equivalenza tra Senh e Cosh quando il numero è quello di ANNA, alias di DIO. Questa equivalenza posta nel valore di ANNA, è quella che, partendo dal DIO PADRE =26+40, toglie di mezzo il 40 dell'espansione una e trina e lo ammassa nel puro valore numerico. Il 66, dato da 28+38, quando si rende uguale a due volte il valore medio 33 attua in un certo modo questa stessa equivalenza essenziale, rispetto a quando si abbia il Senh e il Cosh espresso a valori diversi. Accade allora che si passi dal NOME di GESU' a due volte la sua VITA.
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La COSTITUZIONE DI DIO ROMANO ANTONIO ANNA PAOLO TORQUATO AMODEO 1 2 34 567
8
9
10
AAAAAAA 7
D 4
E 5
I 9
11
16
25
11
12 13
L MM 10 22 35
57
14
16
18
NNNNN 60
19
21
23
25
28
29
OOOOOOOOOO P 130 14
117
Co sono 7 inizi ripetuti e 7 lettere isolate. L'Opera 7 è di 3 DEI EL=11 Dopo il ciclo lineare esattamente dato da 7+4, ci sono altre due 11 in MM. Le dimensioni 12 sono le 5 che portano a tutto il ciclo dei 60 minuti. Ci sono 10 O, in forma di Ciclo e come il ciclo 10. Con la ultima O che è la lettera numero 28, si sono aggiunti ai 7 inizi la terna dei 7 che ci doveva essere. Si arriva alla fine di questo andamento tutto lineare con il 247 che è il piano assoluto a lati 100+100 con flusso 47=AMODEO. Sono 28 cifre in linea che sono 14+14 e segue la lettera che vale 14, e porta al 261 che è il terzo valore incrementale, dopo 100, 180, c'è infatti il 261. La lettera Q che è la numero 30 esiste nel valore dimezzato del tempo. Le due R, che valgono 16+16=32 sono la 31 e la 31. la terna delle T che valgono il 18 che è il primo numero della serie Divina valgono il 54=FIGLIO mentre hanno la rappresentazione formale del Calvario trinitario di Dio. L'ultima è la U=19 che è tutto il percorso di 1 che è in un 10 che avanza totalmente, di 10. Esiste anche la rappresentazione legata a Roma. Quando inizia la condizione complessa, finita quella lineare delle prime 28 lettere, ci sarebbe il SPQR, il
247
261
30
31 32
33 35
36
Q 15
RR 32
TTT 54
U 19
276
308
362
381
36, su 6 parole Tot 381
Senatus PolulusQue Romanus. Ma Gesù non fu ucciso dal Senato ma dal rappresentante del PQR (il PopulusQue Romanus). Inoltre SE NATUS mette in dubbio che sia nato. No, il Romano per eccellenza (Gesù Cristo, altro che Ebreo settario! Gesù è stato il Romano più convinto della logica superiore di CESARE... “Dai A cesare quel che è di Cesare... e a Dio quel che è di Dio”. Per cui Al posto del Senatus c'è il secondo R, del Iesus Romanus. Perché quelle tre croci non furono patite solo dal Figlio, ma dal Cristo Re dei Re, nelle due persone del Padre e del Figlio. Una delle due R infatti è del Romano che sta su di me, ed è venuto in croce nella mia persona di carne e di limite. Insomma è la R TTT RU, dell'Ultimo Romano in RU-BEN, Romano Unito a BEN come gli interi 12 da Ruben fino a BENiamino. Questo dispositivo è veramente perfetto nei nomi. Le 10 vocali O in forma di ciclo, sono presenti a due a due in ogni nome, perché OO=26. Solo il terzo nome ANNA ne è privo, ma vale 26 in tutte le lettere.
Chi non mi conosce resterà molto sbalordito da questo che vi sto scrivendo. Ma ci sono tutti i segni, nelle sacre scritture che descrivono questa persona che voi credete che io voglia vendere come la mia “personalità”. Si tratta di un valore talmente essenziale e trascendente ogni grandezza che è esattamente uno ZERO. Questo ZERO che cavalca me come un asino è tanto zero che non riuscite a vedere che l'asino. E' un valore di PURA VERITA', quella annunciata che avrebbe liberato tutti e liberato per davvero. In che modo vi libera la libertà di cui io vi do notizia?
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“Sarete liberi e liberi davvero” E' parola di Gesù E' questa la Verità che vi libera davvero: Voi non state vedendo la vera azione, ma solo quelle Uguale e contraria al Vero. Dio ha fatto un progetto di Esistenza, infinito, proprio lanciando il calcolo di 10 : 9. Nel rapporto di 10/9 voi vedete già tutto. Solo se vi mettete a calcolarlo esso diventa infinito. Ora in esso non esistono differenze di tempo, tra un primo tempo e uno estremo. Non esistono, come non ci sono in 10/9. Quando le possibilità insite in questo rapporto si risolvono in toto, tutto un N è simultaneo, tutto nel tempo 1, ad esempio di 10^10 / 1. Ma se vedete in modo uguale e contrario tutto questo, e lo vedete dunque come 1 / 10^10, ecco che per una pura esigenza di verità vi si pone un quadrato tipo N^2 che, moltiplicato per 1/N valga sempre N/q. Ma in questo modo vedrete fotogrammi quadrati a dimensione 10×10, nel mentre il tempo sarà espressi in 1/10. La sequenza dei fotogrammi ve l'ho mostrata, essa muta di tempo in tempo di calcolo. Esiste una inflazione per 10 nel fronte e che diventa decima nella profondità. Vedendo in questo modo un disegno mandato a destra verso sinistra, voi lo osserverete FATTO DA VOI verso destra, e sarete coinvolti come SPETTATORI che si credono PROGETTISTI e persone che lo decidono, come se esso fosse DAVVERIO FATTO a poco a poco e non esistesse invece tutto simultaneamente. Se dunque Dio manda tutto a zero, vi salva dalle azioni che credete di fare, ma vi dono una reale immedesimazione, perché assumerete la logica fattiva nel calcolo matematico per tradurla in azione. La vita nasce da zero, dalla polvere del sepolcro. Per puro disegno, quello zero è simile ad una stazione di testa, in cui vi sono treni in arrivo e partenza. Non potete tornare al binario morto se non siete prima discesi da lì. Ora siete già tutti risorti e andate sempre più verso la vera origine... e per effetto di questo dinamismo vedete l'ambiente farsi rea e finire il vostro
giorno. Ma se assistete a questo spettacolo è perché vi muovete verso il luogo da cui appare nascere l'alba. Se dunque andate verso il principio, e vedete arrivare la fine, essa è solo del corpo e non di voi che siete spirito immateriale, come l'antimateria degli stessi corpi. Se vedete una esplosione tipo Big Bang, è perché state andando proprio in quel punto, in modo centripeto, con il magnetismo e l'antimateria e lo vedete con le realtà che sono opposte e si muovono bel verso opposto. Noi siamo puro spirito. Il corpo stesso nostro fa parte della oggettività esteriore e partecipa all'apparente dinamica che appare, tutte le volte che andiamo a sinistra e l'ambiente si sposta a destra. Dunque siamo già risorti, e la morte è solo la fine della visione del solo primo tempo di una vita che è vai e vieni come tutti i movimenti periodici. Oggi vediamo alternare tutto, ma in un solo verso dell'esistenza, arrivato alla sua fine, lo vedremo sovvertirsi di sana pianta e vedremo un nostro reale ritorno al tempo di quando eravamo bambini. Gesù già lo disse a Nicodemo: Se non scendi dall'alto non entri nel regno dei cieli. Noi stiamo già scendendo, ma per ora lo stiamo vedendo nell'inverso di quello che è. Poi, visto tutto il lato dell'errore di questa visione maligna, vederemo davvero il verso della definitiva salvezza che ci riporterà nel grembo materno e a essere presenti in atto laddove tutti siamo stati solo nella possibilità di essere in un lontano futuro. Diverremo padroni di tutta la vita e vivremo scegliendola fior da fiore, sfruttando l'infinita possibilità che esiste di vedere queste vite, che esistono come film e che vivremo come vorremo, superando il confinamento nella nostra povera persona.
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Finito di scrivere il venerdì 17 giugno 2.016 a 39 giorni dalla mia salita in cielo, ma a 25 soltanto da quel 12 luglio in cui dovrei esse “bloccato” come dalla paralisi vista in mio padre, per i suoi (e miei) 14 giorni di Via Crucis.