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Campagna VAICOLBUS Insieme, sicuri, sostenibili

VAICOLBUS:

Insieme, sicuri, sostenibili

In occasione di IBE Driving experience ANAV lancia la nuova campagna in favore del mezzo di trasporto autobus

“Vaicolbus: insieme, sicuri, sostenibili”. È questo lo slogan della nuova campagna ANAV di promozione del settore del trasporto collettivo di passeggeri su gomma, a tutti i livelli. L’autobus è infatti un mezzo di trasporto sostenibile, in tutte le accezioni che questo termine può avere e per questo motivo non deve essere visto come qualcosa da sostituire auspicabilmente nel tempo con altre modalità di trasporto considerate più nobili, come quella ferroviaria, ma piuttosto da promuovere. La campagna ha dunque come obiettivo quello di raccontare cos’è il trasporto passeggeri con autobus, in tutte le sue forme, per trasmettere il messaggio che l’utilizzo di questa modalità di trasporto deve essere incentivata piuttosto che limitata a favore di altre. La campagna dunque mirerà a raggiungere vaste aree di pubblico, potenziali utilizzatori dei posti-km prodotti dalle oltre 6.000 aziende di trasporto passeggeri con autobus presenti nel nostro Paese, nonché avrà come obiettivo anche soggetti istituzionali a vari livelli. Operativamente, la campagna punterà molto sulla diffusione di contenuti nelle principali piattaforme social, nonché su eventi specifici e mirati e si svilupperà a partire dal prossimo anno. Il trasporto passeggeri con autobus deve infatti arrivare ad avere la considerazione che merita. Obiettivo ambizioso, considerando quale invece era la situazione prima del Covid e quanto la pandemia, a torto, ha ulteriormente reso difficile. Promossa dall’Associazione, la campagna vedrà comunque coinvolti anche i costruttori di autobus, in quanto soggetti importanti e interessati in primis alla promozione del settore. La prima tappa dell’iniziativa ha avuto luogo a Misano Adriatico, lo scorso 30 settembre, all’interno dei lavori dell’IBE Driving Experience, l’edizione dell’International Bus Expo che dal 2019 si svolge nel circuito automobilistico di Misano, con l’intento non solo di mettere in mostra i veicoli, ma an-

[Francesco Romagnoli] Responsabile Servizio tecnico e ambiente

In alto, il vice presidente di ANAV, Nicola Biscotti. Gli altri due riquadri, alcuni momenti della presentazione.

che e soprattutto di effettuare delle prove, possibilità limitata nel centro fiere di Rimini, dove l’IBE tradizionalmente ha luogo. L’evento è stato dunque in particolare l’occasione di presentare la campagna, illustrando ai partecipanti i suoi obbiettivi, i suoi messaggi comunicativi nonché la strategia di comunicazione, come detto incentrata sull’utilizzo di piattaforme social ma anche su appositi eventi. Al convegno di Misano anche una tavola rotonda, che ha visto la partecipazione del vicepresidente Nicola Biscotti insieme ai principali costruttori del settore (EVOBUS, IVECO, Irizar e ISUZU). La presentazione iniziale della campagna ed in particolare i messaggi che verranno lanciati (da declinare a seconda della situazione e del contesto) è stata affidata al responsabile del Servizio Tecnico e Ambiente associativo, Francesco Romagnoli. Ciò che è emerso dalla presentazione e quindi ciò che si vorrà trasmettere nel corso della campagna è che la modalità di trasporto passeggeri con autobus è, da un lato, la più utilizzata nell’ambito dei trasporti collettivi e, dall’altro, è molto sostenibile. E a monte di questo vi sono le caratteristiche intrinseche della modalità di trasporto. Convenzionalmente si può sostanzialmente affermare che l’autobus è stato inventato nel 1821, quando un certo Julius Griffith decise di mettere un motore a vapore su una carrozza che aveva qualche posto in più del normale. Sono passati esattamente 200 anni da quell’intuizione e nel corso di questi due secoli l’autobus si è molto sviluppato, diversificandosi come sappiamo nei compiti e nelle esigenze da soddisfare. Oggi peraltro, la diversificazione dei veicoli non è solamente relativa alle tipologie di servizi che è chiamato a svolgere in ogni caso specifico, ma anche su altri aspetti quale per esempio quello delle alimentazioni, le cui nuove forme tenderanno a variare sempre di più le tipologie di veicoli in circolazione, almeno fino a quando, se succederà, una tecnologia di alimentazione prevarrà sulle altre,

come ha sostanzialmente fatto quella del motore diesel fino a oggi. Il futuro riserverà sicuramente altre novità: veicoli a guida a autonoma e sicuramente altro che oggi non riusciamo neanche a immaginare. Come detto, la modalità di trasporto con autobus è oggi quella maggiormente utilizzata nell’ambito dei trasporti collettivi. In termini di passeggeri-km nel 2019, nel nostro Paese, è stata utilizzata circa il doppio rispetto alla modalità ferroviaria nelle sue varie forme (treno, tram, metro). E questo non perché il nostro Paese sconta in alcune zone un certo tasso di sotto-infrastrutturazione. Se pensiamo per esempio a una città come Londra, della quale certo non si può dire che non abbia una linea metropolitana sviluppata, vedremo come comunque il trasporto passeggeri su gomma è di gran lunga più utilizzato. Ma la considerazione, evidentemente, ha ragion d’essere anche con riferimento a contesti diversi da quelli cittadini. E perché questo? Perché l’autobus dopo 200 anni, nelle sue varie forme è il mezzo di trasporto collettivo più utilizzato? Varie sono le motivazioni. Per esempio la possibilità di soddisfazione delle esigenze di mobilità più diversificata: mobilità urbana, extraurbana, scolastica nelle sue varie forme, turismo sono solo alcune (magari le principali e più diffuse) tipologie di mobilità che l’autobus può soddisfare. La modalità con autobus è inoltre molto flessibile: la pianificazione dei servizi non richiede un orizzonte temporale di lunghissimo termine, come ad esempio nel settore ferroviario, che tra tutte i suoi lati positivi sconta però una grande rigidità. La pianificazione dei servizi con autobus può essere più dinamica e adattarsi con maggiore velocità alle esigenze contingenti di mobilità. La modalità con autobus offre inoltre un’elevata capillarità. Se andiamo a vedere le reti di trasporto urbane nelle principali città europee (Londra, Parigi, Madrid) dove le reti su ferro sono comunque molto sviluppate, sarà facile constatare come il numero di stazioni della metropolitana sia di vari ordini di grandezza inferiore al numero di fermate di autobus. Se pensiamo poi a relazioni su percorrenze più lunghe, è facile constare come con un autobus si possano raggiungere località che il treno non potrebbe raggiungere o quantomeno non sarebbe assolutamente conveniente che lo facesse. La modalità con autobus poi è anche inclusiva dal punto di vista economico, in quanto, almeno sulle lunghe percorrenze, il titolo di viaggio ha un livello di costo mediamente inferiore rispetto a quello di altre modalità. Evidentemente i tempi di percorrenza sono diversi, soprattutto rispetto al treno ad alta velocità e all’aereo, ma è anche vero che questa peculia-

L’immagine del visual della campagna 2022.

rità economica permette di fornire la possibilità di viaggiare anche a fasce di popolazione che altrimenti non avrebbero potuto farlo. Per tutti questi motivi dunque la modalità di trasporto passeggeri con autobus risulta essere oggi quella maggiormente utilizzata nell’ambito del trasporto collettivo. Ciò non significa che in assoluto sia la migliore, non esiste in assoluto una modalità di trasporto migliore delle altre ma piuttosto una modalità di trasporto che a seconda delle varie esigenze (domanda di mobilità, costi, durata viaggio, ecc.) risulta essere più adatta e/o appetibile di altre, e per questo non è obiettivo della campagna raccontare questo. Ma se l’autobus risulta essere il mezzo più utilizzato, è perché presumibilmente risulta essere più adatto e appetibile in un numero maggiore di casi. E tutto questo garantendo e promuovendo la sostenibilità. È noto infatti nel settore che l’autobus è un mezzo di trasporto sostenibile, concetto anche questo relativo alla situazione e alle esigenze, ma che per l’autobus è vero nella maggior parte delle situazioni. Cosa nota nel settore, purtroppo molto meno fuori e sarà uno dei compiti della campagna trasmettere il messag-

gio. Se confrontato con l’automobile, l’autobus infatti emette per passeggero trasportato molte meno emissioni inquinanti e climalteranti. Se confrontato col treno e con le modalità ferroviarie in generale, da tutti oggi considerate molto sostenibili da punto di vista ecologico l’autobus ha livelli di sostenibilità per quanto riguarda le emissioni migliori per un certo range di passeggeri trasportati. Nel confronto con il treno, questo valore è (indicativamente) 300 passeggeri con riferimento alla CO2. Questo vuol dire che un treno che trasporta meno di 300 passeggeri a oggi, considerando l’attuale mix energetico per produrre l’energia elettrica, è meno sostenibile se la medesima quantità di passeggeri venisse trasportata con autobus. Peraltro l’autobus come sappiamo contribuisce notevolmente alla riduzione del traffico privato: è quantomai importante concentrarsi sulla qualità dell’offerta, perché da questa passa la riduzione di quote modali viaggianti con la vettura privata. Ed è questo, se ci pensiamo bene, il vero contributo che l’autobus può dare alla sostenibilità, che passa più da questo che dalla riduzione delle emissioni del parco rotabile, per quanto questa sia importante. L’autobus poi è sicuro: ha livelli di sicurezza paragonabili a quelli del treno e 30 volte superiori rispetto a quelli dell’auto. I livelli di tecnologia degli ultimi modelli sono sempre molto elevati. La professionalità dei conducenti e le regole che disciplinano gli orari di lavoro fanno poi davvero la differenza con la sicurezza del trasporto privato nelle sue varie forme. L’iniziativa di Misano, come detto, ha visto poi lo svolgersi di una interessante tavola rotonda, moderata da Roberto Sommariva, responsabile della comunicazione ANAV, con Associazioni, espositori e ospiti suscitando un interessante dibattito sulla strategia della campagna ANAV in termini promozionali “positivi” dell’autobus. In quest’ottica, gli interventi di Giorgio Zino, Direttore commerciale Iveco Bus che ha condiviso dal punto di vista dei costruttori l’esigenza di una strategia di sistema, anche puntando alla sostenibilità – altra key word centrale della campagna ANAV; Matteo Ferrari, Direttore Commerciale Evobus Italia che sul tema della sicurezza del viaggiare in autobus, nell’era Covid, ha illustrato le diverse tecnologie e misure applicate all’autobus che lo rendono un mezzo molto sicuro e a basso impatto. Sullo stesso tema, Roberto Caldini, Direttore Buses&Coaches Italscania S.p.A, ha richiamato l’attenzione sulla professionalità e formazione dei conducenti sui nuovi strumenti tecnologici necessariamente supportata dal sistema dell’assistenza come “catena della sicurezza” ; lo stesso Giuseppe Zulian Resp.Italia Isuzu Bus Italia, ha confermato questi principi, evidenziando come questi fattori connessi alla sicurezza siano prioritari e non prorogabili. Le conclusioni sono invece state affidate al Vice Presidente Nicola Biscotti che ha evidenziato come “la campagna ANAV punta a fare squadra con la produzione industriale dei veicoli del trasporto persone, per far capire al Paese che il sistema autobus è uno dei sistemi portanti della mobilità nazionale e l’approccio deve essere sistematico, necessariamente ricercando la condivisione progressiva di tutti gli ambiti istituzionali al fine di migliorare l’offerta e alimentare la domanda”. Biscotti ha, inoltre, ribadito come la sinergia con la produzione autobus, con tutte le peculiarità che la campagna ANAV rilancerà, è un punto fondamentale della strategia di rilancio della modalità trasporto che l’Associazione rappresenta: “Non è una campagna occasionale né di mero interesse commerciale, ma punta a fare pressing sulle istituzioni su questioni che non possono più essere rimandate come il tema delle infrastrutture, dell’intermodalità e interconnessione, aumentando l’offerta che porta con se’ un naturale incremento della domanda. E ciò in uno con la sfida energetica del futuro già iniziato. La campagna punta a garantire un servizio che ha come priorità la qualità della vita della collettività”. ■

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