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Partì nell’anno accademico 2019/2020 la sperimentazione di un nuovo corso di laurea professionalizzante triennale in Tecniche dell’Edilizia (Ted), nato dalla stretta collaborazione tra Università degli studi di Brescia e Collegio dei Geometri di Brescia, insieme con Ance Brescia ed Ente sistema edilizia Brescia. Ospitato negli spazi del Dicatam (Dipartimento di Ingegneria civile, architettura, territorio, ambiente), il corso ha l’obiettivo di formare figure tecnico-professionali altamente specializzate, intermedie tra il geometra e l’ingegnere civile, in grado di rispondere alle esigenze del settore e di soddisfare le offerte di lavoro avanzate dal mercato. A completare il ciclo di studi di tre anni, diventando il primo geometra laureato Ted dell’Università di Brescia, è Giovanni Melotti, che abbiamo il piacere di intervistare per raccontare il percorso vissuto all’interno dell’Università e i momenti successivi alla consegna della pergamena.
Geometra Melotti, ora che ha portato a termine il suo percorso di studi al Dicatam, come valuta alla fine dei tre anni l’esperienza accademica vissuta?
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In modo assolutamente positivo. Mi ha permesso di acquisire conoscenze e competenze che potranno aiutarmi nel corso della professione e che difficilmente sarei riuscito a ottenere in altro modo. Tornassi indietro, rifarei questa scelta, anche perché mi ha permesso di incontrare persone con cui oggi collaboro. Ha saputo darmi anche un immediato sbocco lavorativo. Inoltre, la combinazione tra giovani studenti neodiplomati e professionisti già avviati ha creato dinamiche interessanti durante le lezioni.
Quali aspetti del corso ha ritenuto più interessanti per lo sviluppo di una carriera professionale nel settore edile?
Il corso di laurea affronta temi che la scuola superiore classica non tratta o sviluppa in modo superficiale. Ho potuto conoscere più a fondo la fisica tecnica, ovvero tutto ciò che ri-
Corso in Tecniche dell’edilizia: il primo laureato è Giovanni Melotti
Diplomato all’istituto superiore Olivelli-Putelli di Darfo Boario Terme, Melotti ha conseguito la laurea triennale presentando uno studio sulla riqualificazione strutturale ed energetica di un edificio polifunzionale per persone con disabilità. La tesi si articola su un progetto, seguito nel corso del tirocinio curriculare, che parte dalla richiesta della Cooperativa Arcobaleno Onlus di Breno di ampliare i propri spazi. Terminato il praticantato e superato l’esame di stato per l’abilitazione, Melotti si è iscritto all’Albo, ha aperto partita iva e collabora con uno studio d’ingegneria di Darfo Boario Terme.
nnn Nell’immagine il neolaureato Giovanni Melotti (al centro), il relatore e associato di Tecniche delle costruzioni professor Antonio Conforti (a sinistra) e il presidente del Consiglio del corso di studio in Tecniche dell’edilizia professor Giovanni Plizzari (a destra).
Deldossi presidente Ance
Come Ance Brescia salutiamo con particolare soddisfazione il primo laureato del corso in Tecniche dell’edilizia. L’edilizia del nostro territorio vive una stagione di grande sviluppo e necessita di giovani tecnici altamente specializzati per rispondere alle richieste delle nostre imprese. Nel nostro settore sono sempre più rilevanti i processi e parallelamente tecnici che li sappiano gestire. Per questo sosteniamo convinti il corso Ted.
Bettoni presidente Eseb
Il raggiungimento del significativo traguardo dei giovani tecnici dell’edilizia è un’ottima notizia per l’intero Sistema dell’edilizia bresciana che si arricchisce di figure adeguatamente preparate a raccogliere le nuove sfide. Il costruito bresciano è all’avanguardia anche grazie alla specifica formazione dei suoi addetti, per questo supportiamo convinti l’Ateneo bresciano in questa ottima iniziativa. guarda le trasmittanze dei materiali, le caratteristiche dei climatizzatori, delle pompe di calore, come scegliere i materiali in base alle loro caratteristiche e alle esi genze dell’edificio. Tutti aspetti che, con i vari incentivi riguardanti l’efficientamento energetico, sono basilari per chi vuole intraprendere la professione. Un altro esempio riguarda le lezioni di topografia, non incentrate sulle classiche metodologie di rilievo, ma sulla fotogrammetria e sul laser scanner. Anche l’introduzione al Bim è stata fondamentale, così come le lezioni di idraulica.
Cosa l’ha spinta ad iscriversi al corso in Tecniche dell’Edilizia?
Innanzitutto, questa possibilità mi è stata data dalla mia famiglia, che ringrazierò sempre. Da oltre 70 anni porta avanti un’azienda operante nel settore edile e questo mi ha permesso fin da piccolo di entrare nel vivo delle tematiche del cantiere, che mi sono sempre piaciute.
E, in generale, perché un diplomato Cat dovrebbe frequentare un corso di laurea professionalizzante?
Una volta finita la scuola superiore bisogna fare comunque 18 mesi di praticantato. Essendo poi che l’esame di stato per l’abilitazione si tiene solo una volta all’anno a novembre, cominciando il praticantato a settembre (post diploma) si finirebbe a marzo / aprile dell’anno successivo, ma bisognerebbe comunque aspettare fino a novembre per potersi abilitare. Di conseguenza diventano due anni. Il corso Ted permette a un geometra neodiplomato, con un anno in più rispetto al tempo ordinario, di ottenere una laurea e tutte le conoscenze e competenze che ne conseguono. Inoltre, il terzo anno è composto solamente da un’esperienza di tirocinio, ben diversa dagli stage delle superiori, e insegna molto bene a lavorare in gruppo. Sono dell’idea che se uno studente vuol fare l’ingegnere o l’architetto le strade siano altre, probabilmente più lunghe e faticose, ma se vuole fare il geometra il futuro della professione è questo.
Quale contributo ritiene possano dare i giovani laureati al settore delle costruzioni e alla rigenerazione dei territori?
I giovani laureati possono portare innovazione nel mondo delle costruzioni. Il mercato corre e anche l’edilizia sta vivendo l’evoluzione degli altri settori. Ritengo si debba entrare nell’ottica del riutilizzo dei materiali, della scelta di componenti riciclabili, della creazione di un’edilizia sempre più sostenibile, puntando alla rigenerazione del patrimonio immobiliare esistente. In questo contesto, il neolaureato può portare nuove conoscenze tecnologiche relative sia ai materiali, sia soprattutto alla strumentazione, sempre più all’avanguardia, che va saputa utilizzare nel modo migliore. Il passo più importante, a mio avviso, sarà proprio quello riguardante la gestione dei cantieri con il Bim. Se verrà sviluppato e utilizzato da tutti nel modo corretto potrà ridurre a monte le problematiche del cantiere.
Pensando al futuro, dove pensa sarà il Geometra Melotti tra cinque/dieci anni?
Fino ad ora la professione del geometra mi sta piacendo molto e nello studio con cui collaboro mi trovo benissimo, c’è un bel rapporto. Dall’altro lato, però, c’è l’azienda di famiglia (la Melotti Ceramiche srl) che avrebbe bisogno dell’ingresso di giovani per evolversi. Fortunatamente sono due attività che parlano la stessa lingua e che hanno bisogno tante volte l’una dell’altra. Mi piacerebbe poter entrare nell’azienda continuando a svolgere la professione del geometra.