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Marco Tolla
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LA CRISI ECONOMICA COME OCCASIONE DI INFILTRAZIONE E PROFITTO DELLA CRIMINALITÀ, CHE SFRUTTA LA FASE PER INSINUARSI NELL’IMPRENDITORIA LEGALE, PER ACQUISIRE INDEBITAMENTE CONTRIBUTI PUBBLICI DESTINATI A SOSTENERE L’ECONOMIA O INSERIRSI NEL MERCATO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE E SANITARI. LA GUARDIA DI FINANZA DI BRESCIA HA SVOLTO INDAGINI INCISIVE PER LA TUTELA DEI CITTADINI E DELLA LEGALITÀ ECONOMICO FINANZIARIA. HA SEQUESTRATO CENTINAIA DI MIGLIAIA DI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE IRREGOLARI E DANNOSI PER LA SALUTE, E INDIVIDUATO NUMEROSE PERCEZIONI DI CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO, CON IL RECUPERO DI RISORSE PER GLI EFFETTIVI AVENTI DIRITTO.
di Adriano Baffelli
La Caserma Leonessa, sede del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Brescia, affaccia la sua torretta grigia e la parete principale gialla sulla dinamica via Milano, l’arteria che congiunge il centro storico (piazza Garibaldi da qui si intravede) con l’Ovest, il lago d’Iseo e la Valcamonica. Nella pietra prende forma l’appellativo attribuito da Giosuè Carducci alla città nell’ode Alla Vittoria, per il coraggio dimostrato durante l’insurrezione delle Dieci Giornate contro gli austriaci invasori. Varcando il cancello si percepisce il movimento di uomini e di mezzi destinati a una moderna, quanto antica battaglia: quella combattuta quotidianamente dalle donne e dagli uomini in divisa grigia con le mostrine giallo-verdi contro il malaffare e il crimine finanziario ed economico. Così come il traffico di stupefacenti, che fa impallidire il contrabbando dei decenni andati, e molte altre forme di comportamenti tutt’altro che onesti.
FOTOLIVE Colonnello Tolla, anzitutto da quando comanda la Guardia di Finanza di Brescia e provincia e qual è il suo rapporto con questo territorio? Ho preso il comando della Guardia di Finanza di Brescia il 3 agosto del 2020. L’intera provincia rappresenta un territorio di rilevantissimo valore, una delle aree portanti per l’intera economia nazionale, che, per questo, merita un’azione del Corpo indirizzata alla tutela del prosperoso sistema economico e produttivo sano e legale rispetto all’aggressività del crimine economico-finanziario, sempre più organizzato e capace di penetrare i mercati. Il mio rapporto con il territorio non può che essere quello di un legame, anche affettivo, che si va sempre più rafforzando. Sebbene non sia qui da lungo tempo, ho avuto modo di riscontrare la ricchezza del patrimonio culturale, storico, artistico e paesaggistico di Brescia e della sua provincia. Prima di operarci attivamente, cosa rappresentava per lei la nostra città? La mia idea di Brescia è sempre stata quella di una provincia laboriosa, con grandi capacità imprenditoriali, ma anche ricca di cultura, storia, arte e tradizioni. Il dinamismo economico, tuttavia, può costituire un indice di attrattività notevole per la criminalità economico-finanziaria ed organizzata, di qui il forte impegno della Guardia di Finanza a tutela dell’economia legale e dell’imprenditoria sana. Al termine, confidiamo tutti, di un lungo periodo, presumibilmente ancor più complesso e delicato per via della pandemia, quale bilancio stila la Guardia di Finanza nella provincia di Brescia? Gli ultimi due anni sono stati particolarmente complessi. La pandemia, oltre ad essere una terribile tragedia umana e sanitaria che ha comportato un costo altissimo in termini di vite umane, ha anche determinato gravi problematiche economiche e sociali. Nel bresciano sono state sviluppate importantissime iniziative di solidarietà, che hanno evidenziato la generosità e l’altruismo delle comunità del territorio di Brescia. L’imprenditoria, poi, ha fatto fronte alle difficoltà con grande capacità e determinazione. Tuttavia, è evidente come la crisi economica possa costituire un’occasione di infiltrazione e profitto da parte della criminalità, la quale può sfruttare la situazione per insinuarsi nell’imprenditoria legale, per acquisire indebitamente contributi o finanziamenti pubblici finalizzati al sostegno dell’economia o inserirsi nel mercato dei dispositivi di protezione e sanitari. Al riguardo, nel periodo in considerazione la Guardia di Finanza di Brescia ha svolto indagini particolarmente incisive in tutti i settori di competenza, per la tutela dei cittadini e della legalità economico finanziaria. Sono stati sottoposti a sequestro centinaia di migliaia di dispositivi di protezione individuale irregolari e dannosi per la salute, individuati numerosi casi di indebita percezione di contributi a fondo perduto e di finanziamenti garantiti dallo
Nato a Cagliari nel 1973, si è arruolato nella Guardia di Finanza il 14 ottobre 1993. Dopo la frequenza del corso di Accademia, ha svolto diversi incarichi operativi e di stato maggiore. Laureato in giurisprudenza, scienze politiche e scienze della sicurezza economico - finanziaria, ha frequentato il Corso superiore di polizia tributaria presso la Scuola di Polizia Economico Finanziaria del Corpo. Dall’estate 2020 è Comandante provinciale di Brescia.
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Una menzione particolare v a fatta alla lotta al riciclaggio di capitali illeciti, nell’ambito della quale sono stati investigati numerosi casi, di importo anche molto rilevante. Sul fronte del recupero delle risorse, oltre ai maggiori tributi scoperti, sono stati operati sul piano penale sequestri e confische molto ingenti
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Stato a sostegno dell’economia in relazione all’emergenza sanitaria, con il conseguente recupero di risorse per gli effettivi aventi diritto. Siete intervenuti anche a fronte di reati socialmente percepiti come più disdicevoli del solito in ragione del periodo vissuto? Attesa la contingenza economica, è stato dato particolare impulso al contrasto di reati particolarmente gravi e sgradevoli, quali quello dell’usura, ove sono stati segnalati all’Autorità giudiziaria diversi responsabili. Nel settore della spesa pubblica il Corpo ha operato importanti investigazioni che hanno fatto emergere ipotesi di reato e responsabilità erariali. Inoltre, con specifico riferimento al reddito di cittadinanza, sono stati scoperti e segnalati all’Autorità giudiziaria e all’Inps numerosi casi di indebita percezione, che hanno determinato la sottrazione di risorse alle famiglie meno abbienti. E, ancora, sono state svolte importanti indagini nel settore degli stupefacenti sequestrando notevoli quantitativi di droghe pesanti, evitandone così il consumo. In ambito tributario sono stati raggiunti rilevantissimi risultati nel contrasto dell’evasione fiscale nazionale e internazionale. Sono state scoperte imponenti frodi fiscali, nonché decine e decine di evasori totali del tutto sconosciuti al Fisco. Una menzione particolare va poi fatta alla lotta al riciclaggio di capitali illeciti, nell’ambito della quale sono stati investigati numerosi casi, di importo anche molto rilevante. Sul fronte del recupero delle risorse, oltre ai maggiori tributi scoperti, sono stati operati sul piano penale sequestri e confische molto ingenti. Da ultimo, la Guardia di Finanza ha condotto importanti operazioni a contrasto dell’infiltrazione e del radicamento della criminalità organizzata. Ci sono caratteristiche che rendono peculiare la nostra realtà territoriale in tema di rapporti con il Fisco e in generale con l’Amministrazione pubblica? La realtà produttiva ed imprenditoriale di Brescia è molto strutturata e dinamica. Per la grande maggioranza vige la regolarità e la trasparenza, in tutti i settori economici; inne-
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FOTOLIVE gabile comunque è l’esistenza di talune sacche di scarsa adesione ai principi di correttezza fiscale. In questi casi la scelta di violare le norme è esclusivamente del singolo. E nello specifico qual è la situazione nel settore edile in tema di rispetto delle normative fiscali? Come ho accennato in precedenza, la grande maggioranza delle imprese bresciane opera nella legalità, così avviene anche nel settore edile. Tuttavia, vi sono stati alcuni casi in cui le attività di indagine e ispettivo-tributarie hanno evidenziato la commissione di illeciti fiscali. Al di là degli aspetti professionali, che cosa rappresenta per lei il mondo della filiera del costruito? La filiera del costruito rappresenta, senza dubbio, un settore tradizionalmente trainante. Ne sono testimonianza i recenti provvedimenti legislativi emanati a sostegno del comparto, atti ad agevolarne la ripresa con le conseguenti positive ricadute sul mondo del lavoro. Tra i vari impegni di Ance Brescia, forse saprà che la promozione e l’applicazione della legalità, rappresenta una delle sue principali attività, condivisa con le istituzioni per mezzo di uno specifico accordo. Crede sia un aspetto sul quale sia possibile un confronto anche con la Guardia di Finanza? Certamente. La condivisione di esperienze e conoscenze su una tematica così importante non può che rappresentare un’importante occasione di confronto professionale. Le risulta vi siano situazioni particolarmente preoccupanti in tema di presenza di organizzazioni criminali in territorio bresciano? Il dinamismo economico del territorio bresciano costituisce una forte attrattiva per l’infiltrazione e il radicamento di sodalizi criminali interessati ad investire i propri proventi illeciti nell’economia legale. Sul fenomeno, tuttavia, vi è una grandissima attenzione della Magistratura e delle Forze di polizia, come anche evidenziato nell’ambito delle relazioni presentate in occasione dell’inaugurazione del corrente Anno Giudiziario. Quali sono i principali reati tributari commessi da bresciani e in terra bresciana?
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Le indagini hanno disvelato una certa ricorrenza di frodi fiscali realizzate mediante l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti di cui agli articoli 2 e 8 del decreto legislativo n. 74/2000, nonché indebite compensazioni di cui all’articolo 10-quater del medesimo provvedimento legislativo. Perché un giovane dovrebbe oggi essere invogliato ad indossare la divisa grigio scura con le Fiamme Gialle? Si sceglie di indossare la divisa e quindi di entrare nella grande famiglia della Guardia di Finanza se si è disposti a dedicare la propria vita all’Istituzione, sposandone gli ideali. Questo lavoro richiede spesso di anteporre il servizio alla propria vita privata. Tanti i sacrifici, ma ancora più numerose sono le soddisfazioni morali derivanti dalla consapevolezza che, nel contrastare ogni forma di criminalità economica e finanziaria, si assicura una effettiva giustizia sociale, consentendo, attraverso la tutela di un corretto prelievo fiscale e della spesa pubblica, la fruizione da parte di tutti i consociati di importantissimi servizi sociali, tra cui, in particolare, la sanità, l’istruzione, il welfare e la giustizia. Nei momenti in cui il colonnello Marco Tolla può dimenticare, almeno temporaneamente, le molte responsabilità insite nel ruolo, quali sono le attività che predilige praticare? Al di fuori dell’attiva lavorativa, dedico il tempo libero alla mia famiglia. Grazie a loro traggo la serenità necessaria per affrontare gli impegni quotidiani che il mio ruolo comporta.