PIERATTELLI ARCHITETTURE > LA VARIAZIONE

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RIVISTA DI ARCHITETTURE, CITTà E ARCHITETTI

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PIERATTELLI ARCHITETTURE > LA VARIAZIONE

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e d i t r i c e

pierattelli architetture arval general electric cariprato platinhome hotel number nine hotel corte dei medici fosso bandito


AND Rivista quadrimestrale di architetture, città e architetti n°28 gennaio/aprile, 2015

distribuzione per l’Italia JOO Distribuzione via F. Argelati, 35 - 20143 Milano joodistribuzione@joodistribuzione.it

direttore responsabile Francesca Calonaci

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redazione Niccolò Antonielli, Tommaso Bertini, Simone Chietti, Lorenzo Saccomando, Luca Sgrilli coordinamento editoriale Simone Chietti

coordinamento redazionale Fabio Rosseti corrispondenti dalla Francia: Federico Masotto dalla Germania: Andreas Gerlsbeck traduzioni italiano-inglese, inglese-italiano Globe Group Srl, Wiki Trado Ltd. crediti fotografici le foto sono attribuite ai rispettivi autori come indicato sulle foto stesse. L’editore rimane a disposizione per eventuali diritti non assolti progetto grafico Davide Ciaroni impaginazione elettronica Simone Chietti, Niccolò Antonielli direzione e amministrazione via degli Artisti, 18/R - 50132 Firenze www.and-architettura.it redazione via degli Artisti, 18/R - 50132 Firenze redazione@and-architettura.it

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editore DNA Editrice via degli Artisti, 18/R - 50132 Firenze tel. +39 055 9755168 info@dnaeditrice.it comunicazione e pubblicità DNA Editrice via degli Artisti, 18/R - 50132 Firenze tel. +39 055 9755168 comunicazione@and-architettura.it

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ufficio stampa Complemento Oggetto www.complementoggetto.it

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coordinamento comitato scientifico Alessandro Melis

stampa Vanzi Industria Grafica, Colle di Val d'Elsa (SI)

RIVISTA DI ARCHITETTURE, CITTà E ARCHITETTI

comitato scientifico Giandomenico Amendola, Miranda Ferrara, Maurizio Nannucci, David Palterer, Sergio Risaliti, Giorgio Van Straten

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direttore editoriale Paolo Di Nardo

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in copertina/cover: sede ARVAL, Scandicci, Firenze, Italia/ ARVAL Headquarters, Scandicci, Florence, Italy foto di / photo by Alessandro Ciampi


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EDITORIALE, Paolo Di Nardo

lo spazio delle idee

saetta = energia

movimento natura

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EDITORIALE

4 "variazione" sul tema

forza motrice

scala di luce

la forma dell'energia, Filippo Cherubini

VARIAZIONE, di Paolo Di Nardo

Variazione di linee, Ingresso di Palazzo Levi a Firenze

panorami d'interni, Suite Platinhome Repubblica a Firenze

di-segni di spazi, Suite Platinhome Ricasoli a Firenze

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il lusso della tradizione, Hotel Number Nine Firenze

ambientamento, Hotel Corte dei Medici a Firenze

la natura costruita, Fosso Bandito, Parco delle Cascine Firenze

Variazione

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EDITORIALE

PAOLO DI NARDO

La “natura”, come elemento di espressione, di modello ideale per raggiungere una sintesi compositiva attraverso il “disegno”, è sicuramente l’inizio di un percorso pieno di sfumature e di sfaccettature creative interessanti. In molti progetti dello Studio Pierattelli la “natura” diventa lo spunto di un’idea, di una fascinazione legata al momento, al luogo, al committente, alla funzione fino a diventare linguaggio architettonico aperto a continue declinazioni semantiche. Ma la “natura”, come inizio espressivo è una certezza creativa per intraprendere un percorso non ancora definito, ma che troverà nel suo iter compositivo declinazioni e variabili capaci di disegnare l’immagine ogni volta da capo, senza una continuità di linguaggio decisa aprioristicamente e strategicamente a tavolino. In questo senso il significato latino di “natura” esprime quest’inizio creativo: "ciò che sta per nascere". Ma la “natura” è anche “spirito” ideale di ricerca, di un contatto e di un connubio con il mondo antropico in un rapporto sia immediato, che filtrato da sensazioni emotive: Schelling in “Introduzione alle Idee per una filosofia della Natura” esprime efficacemente questo rapporto scambievole fra Natura e Spirito affermando che « La Natura deve essere lo Spirito visibile, lo Spirito è Natura invisibile ». AND accoglie al suo interno il lavoro dello Studio Pierattelli che sul tema della natura imposta costantemente il lavoro compositivo a prescindere dal tema, dal luogo e dalla funzione: ne sono un esempio il « disegno delle facciate, nei progetti di Montecatini Terme ed Hera, che rappresentano l’energia dell’acqua o quella scaturita dal suolo; o dai sostegni della vite canadese sulle facciate, trasformate in una scultura, della nursery della G.E. Oil & Gas Nuovo Pignone. » La “natura” diventa, nella ricerca dello Studio, il vettore per dare inizio alla rappresentazione del “movimento, della dinamicità” ogni volta con declinazioni diverse. Questo atteggiamento culturale di continua “variazione” del risultato disegna un’appartenenza territoriale forte, come quella fiorentina, che rifugge la gestualità scontata alla ricerca ogni volta di una motivazione culturale a quello che pensa, come a quello che realizza. La “variazione” non è mai statica, ma fonda sul dinamismo ideativo il suo percorso creativo arrivando a declinazioni di linguaggio che in filigrana sono riconducibili all’identità dello Studio.


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As a means of expression and as an ideal model to achieve the essence of a composition through "drawing", "nature" is certainly the starting point of a journey characterised by a variety of undertones and interesting, creative aspects. In many projects by Studio Pierattelli, "nature" provides a hint for an idea, an enchantment linked to a specific time, place, client and function, thus becoming a form of architecture open to continuous semantic interpretations. However, as a starting point for expression, "nature" is a creative certainty that allows us to embark on a journey that has not yet been defined. Throughout the compositional process, it will include interpretations and variables that allow us to draw an image from scratch each time, and continuity of expression no longer needs to be established beforehand or strategically planned. In this sense, the Latin meaning of the word "nature" expresses this creative beginning: "what is about to be born." Yet, "nature" is also an ideal "spirit" for searching, making contact and merging with the human world in a relationship that is both spontaneous and filtered by emotional feelings: in "Ideas for a Philosophy of Nature: as Introduction to the Study of this Science", Schelling effectively

expresses this mutual relationship between Nature and Spirit, stating that "Nature must be the visible Spirit, the Spirit is invisible Nature." AND houses the works of Studio Pierattelli, which constantly bases its compositional process on nature, regardless of the theme, place and function: an example of this is the "design of the faรงades for the Montecatini Terme and Hera projects, which represent the energy of water or the one springing from the ground; or the Virginia creeper supports on the faรงades, turned into a sculpture, for the nursery at G.E. Oil & Gas Nuovo Pignone. Throughout the process carried out by the Studio, "nature" becomes the means to begin, to represent "movement and dynamism", each time with different interpretations. This cultural attitude of ongoing "variation" of a result stands for a strong sense of belonging to the local area, in this case around Florence, focused on avoiding predictability in order to seek, every time, cultural grounds for everything it conceives and creates. "Variation" is never static, in fact its creative process is based on dynamic concepts, achieving forms of expression that, just like a watermark, can be attributed to the identity of the Studio.



Gilda Bojardi

Direttrice di Interni e ideatrice del ‘Fuorisalone’ di Milano/ Editor of Interni and creator of ‘Fuorisalone’ in Milan

Architettura dinamica Quando si dice 'da cosa nasce cosa'. L'incontro con Massimo Pierattelli e il suo team è avvenuto nel 2011, in occasione dell’evento di INTERNI Mutant Architecture & Design svoltosi nei cortili dell’Università Statale di Milano Cà Granda. Nell’ambito di una sperimentazione corale declinata in una serie di installazioni tematiche, lo studio Pierattelli Architetture, con Arval in qualità di partner, proponeva una dinamica proposta chiamata "La Saetta fotovoltaica” che annunciava in chiave figurativa e programmatica dal punto di vista energetico gli intenti progettuali poi espressi nella nuova sede della Arval realizzata a Scandicci, nei pressi di Firenze. Le mostre-evento di INTERNI hanno permesso in molti casi ad architetti e designer internazionali di sperimentare e verificare in scala ridotta idee e soluzioni perfezionate poi alla misura dell’architettura costruita. Come vere e proprie ‘palestre della progettualità’, dove si sviluppa quel legame tra installazione temporanea e possibilità di traduzione più ampia. Così è stato anche per Massimo Pierattelli; ha trovato riscontro nel grande headquarter Arval, pubblicato nelle pagine di questo numero monografico di And dedicato al suo lavoro. L’energia, che era rappresentata quasi in chiave futurista, come forma architettonico-scultorea, nel cortile secentesco del Richini nel 2011, si ritrova come filo conduttore non solo nel dinamismo della sede di Scandicci, ma anche in altri progetti (spazi di lavoro, uffici, alberghi di alta gamma) dello studio Pierattelli. Quasi che il vento, il flusso dell’acqua, i raggi del sole, diventano soggetti-guida, riferimenti anche metaforici da restituire in figure non euclidee, avvolgenti, in bilico tra movimento ed equilibrio. Energia in senso lato, dunque, che, negli interni domestici, governati con gusto e misura, si traduce in primis nella valorizzazione della luce naturale, elemento di riferimento di un percorso progettuale che unisce, in un armonico confronto, segno contemporaneo e sapore più classico. Nella positiva tensione verso la definizione di un comfort che non è mai scontato.

Dynamic Architecture When it says 'one thing leads to another'. The meeting with Massimo Pierattelli and his team took place in 2011, on the occasion of the event promoted by INTERNI, Mutant Architecture & Design, held in the courtyards of the State University of Milano Cà Granda. In the range of a collective experimentation stated in a set of thematic installations, the Studio Pierattelli Architetture, with Arval as partner, submited a dynamic project called "The photovoltaic Lightning ". It announced, in a representational and programmatic way in terms of energy, the design intent then expressed in the new headquarters of Arval built in Scandicci, near Florence. Often the exhibitions and events made by INTERNI allowed architects and designers to experiment and verify, on a smaller scale, ideas and solutions refined then to the size of built architecture. As a real “school of designing”, where you develop that connection between temporary installation and a greater possibility of a realization. So it was also for Massimo Pierattelli; it was reflected in the large Arval Headquarters, published in the pages of this monographic issue of And dedicated to his work. The energy, which was represented in 2011, in the seventeenth century courtyard made by Richini, as architectural and sculptural form in an almost futurist installation, finds itself as the main theme not only in the dynamism of the office of Scandicci, but also in other projects (workspaces, offices, and high-end hotels) of the Studio Pierattelli Architetture. As if the wind, the flow of water, the rays of the sun, all of them become reference points, also metaphorical, to be returned in non-Euclidean figures, enveloping, balanced between movement and equilibrium. Energy in a broad sense, thus, that in the domestic interiors, governed with taste and constraint, results primarily in the exploitation of natural light that is reference element of a design process that combines, in an harmonic comparison, contemporary design and classic taste. In the positive tension to the definition of a comfort that is never assumed.

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Lo spazio delle idee Paolo Di Nardo intervista/interviews Massimo Pierattelli Paolo Di Nardo The late 1970s - early 1980s saw the construction of very different and innovative works, such as the Centre Pompidou by Piano

Paolo Di Nardo Nel decennio a cavallo del 1980 si sono viste nascere opere molto diverse e innovative, come il Centro Pompidou di Piano e Rogers. Hai iniziato il tuo percorso professionale in quel periodo, che ricordi hai?

and Rogers. Your professional career began at that time, what do you remember about it? Massimo Pierattelli The first time I saw the Centre Pompidou by Rogers and Piano, I was a young student of architecture, open to the world with the desire to see the great works of the past and present. This building influenced me greatly because it was so innovative and, at the same time, it was placed in a historical context where you would not have imagined to find it, which increased its originality. It looked like an alien spaceship that had landed on Earth. The impact this work had on me definitely convinced me that the chances of creating architecture were endless and that I had to think differently than in the recent past, which was still represented by rationalism in all its forms and, today, it is still admired by the academic world. My professional career began with small architectural works of different kinds, especially interior design. By being commissioned to build the headquarters of Credito Romagnolo, today part of the Unicredit Group, in Via Brunelleschi in Florence, from 1986 to 1990, I was able to implement a renovation project involving a major change of destination in the historic centre. The client made me study and apply the new work trends in large bank headquarters. In this way, I had the opportunity to implement a "tailor-made" project in its entirety: from the design of the floors to the furnishings and lighting, down to the smallest detail.

Massimo Pierattelli La prima volta che ho visto il Centro Pompidou di Rogers-Piano ero un giovane studente di architettura aperto al mondo con la voglia di vedere le grandi opere del passato e del presente. L’edificio mi segnò perché era talmente innovativo e al tempo stesso inserito in un contesto storico, dove non ti saresti immaginato di trovarlo, che ne accresceva l’originalità. Sembrava un'astronave aliena atterrata sulla terra. L’impatto con questa opera mi convinse definitivamente che le possibilità di fare architettura erano infinite e dovevo pensare in modo diverso rispetto al recente passato ancora rappresentato dal razionalismo in tutte le sue sfumature e ancora oggetto di ammirazione da parte del mondo accademico. Il mio percorso professionale è iniziato con piccoli lavori di architettura di tutti i generi, in particolar modo di interior design. Con l’incarico per la realizzazione della sede del Credito Romagnolo, oggi nel gruppo Unicredit, in via Brunelleschi a Firenze, 1986 -1990, ho avuto modo di realizzare un progetto di restauro con cambio di destinazione di grande dimensione nel Centro Storico. Il committente mi fece studiare e applicare quelle che erano le nuove tendenze del lavoro in una grande sede bancaria. Ho avuto così la possibilità di realizzare un progetto “sartoriale” in tutta la sua globalità: dal disegno dei pavimenti, agli arredi, ai corpi illuminanti, fino al più piccolo dettaglio. PDN Cosa è cambiato nel tuo mestiere di architetto in questi 35 anni di vita professionale? MP Dire cambiato mi sembra riduttivo, perché abbiamo avuto tali e tanti cambiamenti per cui possiamo parlare di una vera e propria rivoluzione. Il cambiamento più importante è rappresentato dalla diffusione dei computer nella progettazione architettonica e alla nascita dei programmi di modellazione tridimensionale. Questi con le realizzazioni dei progetti di Frank Ghery, che sono stati di esempio e stimolo, ci hanno dato la possibilità di esplorare nuovi mondi. Tutto è diventato possibile perché abbiamo potuto controllare le forme più complesse da ogni angolazione e avere la possibilità di trasformarle in progetti esecutivi. PDN Quali sono stati i tuoi interessi progettuali in quegli esordi? MP Negli anni '80 realizzavo opere all’insegna della razionalità, anche se erano già presenti gli spunti che poi ho elaborato in seguito. Infatti è complicato controllare l’opera nelle dimensioni spaziali, se prima non fai delle esperienze pratiche comprensive della realizzazione dell’opera. In questo modo puoi acquisire la sensibilità all’uso dello spazio tridimensionale, che in seguito ti permetterà di sperimentare spazi e forme complesse. PDN Il tuo linguaggio ruota attorno ai concetti di natura, movimento e organicità. Da cosa nasce questa ispirazione?

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Š Max Lisi

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In apertura ed in queste pagine, sopra/ opening page and these pages: Studio Pierattelli Architetture a Firenze/ Studio Pierattelli Architetture in Florence

A sinistra/ left: i componenti dello Studio Pierattelli Architetture/ the members of Studio Pierattelli Architetture Massimo Pierattelli, Antonio Saporito, Anna Paola Grieco, Claudio Pierattelli, Andrea Pierattelli, Andrea Seddaiu, Roberta Bencini, Daniele Canuti, Salvatore Spataro, Claudio Fabbri.


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13 MP È impossibile dire da cosa viene l’ispirazione. Quando meno te lo aspetti arriva in un attimo ed è la visione del progetto che devi realizzare e così cominci a lavorare per trasformarla in realtà. Per me un'opera di architettura è un’opera d’arte e come tale deve rappresentare movimento, dinamicità, essere rispettosa della natura e offrire soluzioni razionali. La razionalità dell’opera architettonica è il fondamento del suo sviluppo, il progettista deve analizzare le necessità del committente e fornirne una risposta adeguata. Parallelamente va intuito lo sviluppo artistico dell’opera tridimensionale, nel quale inserire movimento, dinamicità e riferimenti alla natura. Questi elementi possono essere rappresentati dall’utilizzo di energie alternative, come per il progetto Arval, un edificio autosufficiente energeticamente; o dal disegno delle facciate, nei progetti di Montecatini Terme ed Hera, che rappresentano l’energia dell’acqua o quella scaturita dal suolo; o dai sostegni della vite canadese sulle facciate, trasformate in una scultura, della nursery della G.E. Oil & Gas Nuovo Pignone. PDN Nei tuoi progetti si trovano render 3D accanto allo schizzo a mano libera di studio, quasi rappresentazione artistica, dell'architettura. La tecnica del disegno a mano quanto incide sulla metodologia progettuale? MP Il disegno a mano per me è l’unica possibilità per sviluppare un progetto. Nella fase preliminare, quando si delineano le funzioni e gli spazi di cui necessita l’opera architettonica e hai maturato l’idea progettuale, non esistono metodi più efficaci e rapidi per poter verificare la tua idea se non gli schizzi fatti a mano. Questi devono essere proporzionati e pertinenti per avere la possibilità di riflettere e trovare il giusto equilibrio degli elementi che la compongono. Alla fine di questo percorso il lavoro viene presentato in preview alla committenza per capirne il gradimento e apportare insieme le prime modifiche. Terminata questa fase, che per me è la parte più bella del nostro lavoro, si comincia a mettere in scala ciò che è stato pensato e viene verificato in modo definitivo con la realizzazione di render 3D realistici, per avere l’approvazione definitiva della committenza. PDN Il rigore compositivo e la cura costruttiva, sono affiancati dall'attenzione al dettaglio. Da cosa nasce questa particolare cura? MP La Platinhome è sicuramente un'opera recente nella quale si manifesta l’attenzione nei dettagli, come sempre realizzati in forma artigianale. Firenze mi ha insegnato l’attenzione al bello e alla cura del dettaglio. Da molti anni vivo e lavoro nel Centro Storico, e osservo lavorare gli artigiani dell’Oltrarno che realizzano delle piccole opere d’arte. Ho imparato che qualsiasi idea tu possa avere in testa, qualcuno

PDN What has changed in your profession as an architect in these 35 years of professional life? MP To say that something has changed seems simplistic, since we had such changes, and so many of them, that we should really talk about an actual revolution. The main change is the application of computers to architectural design and the creation of three-dimensional programs, which was achieved thanks to the implementation of the projects by Frank Ghery, an example and stimulus that gave us the opportunity to explore new worlds. Everything became possible because we were able to control the most complex forms from every angle and we had the opportunity to turn them into final designs. PDN What were your project interests in those early days? MP In the 1980s, I created works inspired by rationality, even if I already had the ideas that I developed later. In fact, it is hard to control a project in terms of spatial dimensions, if first you have not had any practical experience, including the implementation of a project. In this way, you can acquire the sensitivity to use a three-dimensional space, which will later allow you to experiment with complex spaces and shapes. PDN Your approach revolves around the concepts of nature, movement and organic structure. Where does this inspiration come from?


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sarà in grado di realizzarla in un modo impeccabile. Questa consapevolezza ti aiuta ad affrontare, con lo stesso metodo, anche le sfide di innovazione tecnologica. PDN Come è articolato il tuo studio e con quali competenze? MP Dello sviluppo e l’organizzazione dello studio ce ne occupiamo io e mio figlio Andrea, anche lui architetto. Quando acquisiamo un nuovo lavoro io e Andrea lo sviluppiamo insieme all’architetto Antonio Saporito, che prepara gli schizzi iniziali da presentare ai committenti, in seguito la progettazione viene approfondita dall’architetto Salvatore Spataro, già presente anche nella fase iniziale; la modellazione tridimensionale e i render sono di competenza del dott. Daniele Canuti; l’architetto Claudio Fabbri pensa all’approfondimento degli esecutivi, la redazione dei computi metrici, dei contratti e alle gare di appalto; l’architetto Paola Grieco si occupa della parte tecnico amministrativa e di verifica di tutte le normative per le presentazioni dei progetti a tutte le amministrazioni interessate, per ottenerne le approvazioni. L’architetto Roberta Bencini, mia moglie, si occupa della parte urbanistica delle verifiche preliminari di fattibilità degli interventi e le proposte di adeguamenti agli strumenti urbanistici. L’arch. Claudio Pierattelli gestisce il gruppo di lavoro per i concorsi di architettura, mentre Andrea Seddaiu segue i lavori dello studio a Milano. Questo rappresenta il nucleo su cui si articola il lavoro dello studio. PDN In questi ultimi anni in Italia molti studi hanno cominciato a guardare all'estero vuoi per cercare nuove possibilità professionali ma credo anche per cercare nuovi stimoli e possibilità espressive. Anche il tuo studio si sta aprendo a questi nuovi orizzonti. A quali progetti stai lavorando all'estero? MP La crisi che stiamo vivendo nel nostro settore in Italia è stata devastante. Fra aspettare la ripresa in Italia o avventurarsi in esperienze internazionali, abbiamo deciso di aprirci ai nuovi orizzonti. I progetti internazionali che abbiamo elaborato sono stati diversi e in varie nazioni, fatti tramite concorsi a invito ricevuti da società private, o proposte progettuali dirette a soggetti interessati al nostro lavoro. Ad esempio in Azerbaijan abbiamo progettato il landscape per un Golf Club & Villas, e la sede di rappresentanza di una società nel centro di Baku; in Qatar abbiamo elaborato un progetto di due torri al cui interno abbiamo pensato di realizzare delle biosfere mediterranee verticali sulle quali si affacceranno uffici e appartamenti; a Dubai un progetto di arredamento per appartamenti; a Montecarlo la sede di una importante società, ed altri ancora. Attualmente il peso dell’ internazionalizzazione delle società italiane, grava quasi completamente sui soggetti che ne sono interessati. Contrariamente alle nazioni partners dell’Italia, che tramite il lavoro delle ambasciate, veri e propri uffici di promozione

a sinistra e a destra/ left and right: sede del Credito Romagnolo a Firenze, Italia (19861990)/ Credito Romagnolo Headquarters in Florence, Italy (1986-1990)


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MP It is impossible to say where this inspiration comes from. It just comes in an instant, when you least expect it, and it is the vision of the project that

more effective and rapid method to test your idea. This method should be proportionate and relevant in order to have the opportunity to reflect and bal-

you need to implement, and so you begin to work to turn it into reality. For me, a work of architecture is a work of art and, as such, it must represent movement and dynamism while respecting nature and offering rational solutions. The rationality of an architectural work is the basis for its development, since the designer must analyse the needs of the client and provide an adequate answer. Simultaneously, the artistic development of the three-dimensional work needs to be identified, in which movement, dynamism and references to nature are to be included. These elements can be represented by the use of alternative energy sources, as in the Arval project, an energetically self-sufficient building; or by the design of the façades, in the projects of Montecatini Terme and Hera, which represent the energy of water or that arising from the ground; or by the supports of Virginia creeper on the façades, turned into a sculpture, of the nursery school of G.E. Oil & Gas Nuovo Pignone. PDN Your projects include 3D renders and freehand architectural study sketches, almost an artistic representation. How much does the handdrawing technique affect design methodology? MP For me, hand-drawing is the only way to develop a project. In the preliminary phase, when the functions and spaces required by the architectural work are outlined and the project idea is developed, hand-made sketches are the best,

ance out the elements that compose it. At the end of this process, the client receives a preview of the work in order to see if it satisfies the requirements and the first changes can be made together. After this phase, which for me is the most wonderful part of our work, we start to put to scale what has been conceived and checked permanently by creating realistic 3D renders in order to obtain final approval from the client. PDN A rigorous composition and constructive care are accompanied by attention to detail. Where does this special care come from? MP The Platinhome is a recent work in which the attention to details, always hand-crafted, certainly manifests itself. Florence has taught me to pay attention to beauty and to focus on details. For many years, I have lived and worked in the historic centre. I watch the artisans of the Oltrarno area at work, making small works of art. I have learned that, regardless of the idea you may have in mind, someone will be able to achieve it in an impeccable way. This awareness also helps you to deal, by applying the same method, with technological innovation challenges. PDN How is your studio organised and which skills are needed? MP My son Andrea (also an architect) and I deal with the development and organisation of the studio. When we take on a new job, Andrea and

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commerciale, assistono le società interessate ad espandere le proprie attività, Le nostre ambasciate stanno iniziando adesso a cambiare la loro missione per l’assistenza e lo sviluppo delle attività degli italiani all’estero. Pertanto ci dobbiamo far carico del lavoro di ricerca e sviluppo e questa attività

I develop it together with the architect Antonio Saporito, who prepares the initial sketches to be presented to the clients. The design is then fur-

risulta complicata e costosa. PDN Puoi parlarci dei tuoi progetti futuri? MP I nostri progetti futuri sono molto stimolanti, negli ultimi anni mio figlio Andrea si è laureato in Architettura, come pure Claudio che è fresco di laurea sempre in Architettura, mia moglie Roberta è Architetto, in precedenza si è occupata di Urbanistica come funzionario della Regione Toscana. Oggi tutti e quattro siamo impegnati in questa nuova avventura rappresentata dallo sviluppo del nostro studio a livello internazionale, sia per uscire dalla dimensione italiana, che per accrescerne le possibilità di sviluppo. Inoltre il confronto generazionale e di diverse visioni di fare architettura, renderanno più stimolante e variegato il lavoro che insieme andremo a sviluppare. Le nostre attenzioni in questo momento si sono concentrate sul Sultanato dell’Oman, sia per i programmi di sviluppo nel settore dell’architettura, che per i criteri con cui vengono sviluppati i progetti stessi, tramite la verifica della sostenibilità dell’intervento, lo studio dell’impatto sull’ambiente e la ricerca di fonti energetiche naturali. Inoltre la collocazione dell’Oman nell’area geografica del golfo Persico offre possibilità di relazioni con tutti i vicini sultanati.

ther developed by the architect Salvatore Spataro, who is already present in the initial phase; Daniele Canuti is then in charge of three-dimensional modelling and renders; the architect Claudio Fabbri takes care of the details of the final design, the preparation of metric calculations, contracts and tenders; and the architect Paola Grieco is in charge of the technical/administrative part, checking all the regulations to present the projects to all the authorities concerned in order to obtain the related approvals. The architect Roberta Bencini, my wife, is in charge of the urban planning of the preliminary checks on the feasibility of interventions and the proposals for the adjustments to be made according to the urban planning tools. The architect Claudio Pierattelli manages the working group in charge of architectural competitions and Andrea Seddaiu manages the projects in our office in Milan. This is the core on which our work at the studio is based. PDN In recent years, many studios in Italy have started to look at the situation abroad in order to search for new professional opportunities abroad but also, in my opinion, to look for new ideas and expressive possibilities. Your studio is also opening up to these new horizons. What projects are you working on abroad? MP The crisis we are experiencing in our sector in Italy has been devastating. Between waiting for an

in alto e nella pagina seguente/ above and following page: disegni e render per una Torre a Doha, Qatar (2014)/ Drawings and digital rendering for a Tower in Doha, Qatar (2014)


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upturn in Italy or venturing into international expe-

which the projects are developed, by checking the

riences, we decided to open up to new horizons. We developed many international projects in vari-

sustainability of the intervention, the study of the environmental impact and researching natural en-

ous countries, implemented through competitions thanks to the invitations we received from private

ergy sources. Furthermore, the location of Oman in the geographical area of the Persian Gulf offers

companies, or project proposals aimed at parties

the chance to establish relations with all the neigh-

who were interested in our work. For example, in Azerbaijan, we designed the landscape for a Golf

bouring sultanates.

Club & Villas, and the representative office of a company in the centre of Baku; in Qatar, we devel-

oped a project for two towers, in which we decided to create several vertical Mediterranean biospheres overlooking offices and apartments; in Dubai, a furnishing project for apartments; in Montecarlo, the headquarters of a major company, and much more. Currently, the burden of the internationalisation of Italian companies rests almost entirely on the parties who are interested. As opposed to the countries partnered with Italy, which, through the work of embassies, which are actual trade promotion offices, assist the companies interested in expanding their activities, our embassies are now starting to change their mission in order to support and develop the activities of Italians abroad. Therefore, we need to be in charge of research and development, and this kind of activity is complicated and expensive. PDN Can you tell us about your future projects? MP Our future projects are very exciting. Over the last few years, my son Andrea graduated in Architecture, as well as Claudio, who also recently graduated in Architecture, whereas my wife Roberta is an Architect and previously dealt with Urban Planning as an official of the Tuscany Regional Administration. Today, we are all four engaged in this new adventure represented by the development of our studio at international level, not only to go beyond the Italian borders but also to increase our chances of development. Moreover, being able to put together different generations and views on architecture will make the work that we will develop together more challenging and varied. Right now, our attention is focused on the Sultanate of Oman, both for the development programmes in the field of architecture and for the criteria according to

in alto/ above: vista 3D dell'ingresso del Dreamland Golf Course,Baku, Azerbaigian (2013)/ Rendering 3D of the welcome way of the Dreamland Golf Course in Baku, Azerbaijan (2013) sotto/ below: progetto paesaggistico per il Dreamland Golf Course a Baku, Azerbaigian (2013)/ landscape project in Baku, Azerbaijan (2013)


in alto/ above: progetto per gli uffici di Marzocco Groupe, Monte Carlo, Principato di Monaco (2012)/ project for the Marzocco Groupe headquarters in Monte Carlo, Principality of Monaco (2012) in alto a destra/ above on right: progetto per una gelateria a Miami, Florida, USA/ project for an ice-cream parlour in Miami, Florida, USA in basso/ below: sede di rappresentanza a Baku, Azerbaigian (2013)/ headquarter boardroom in Baku, Azerbaijan (2013)

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© Max Lisi


SAETTA = energia Una forma ecosostenibile

testo di/text by

Paolo Di Nardo 22

Lightining bolt = energy The design of the new Arval headquarters at Scandicci, near Florence, is perhaps the paradigm of the architectural,

Il progetto della nuova sede Arval a Scandicci, vicino Firenze, rappresenta forse il paradigma dei princìpi architettonici e compositivi e, perché no, etici che hanno nel tempo, ed oggi più che mai, guidato la progettazione di Massimo Pierattelli. Forma architettonica, innovazione tecnologica, sostenibilità

compositional and - why not? - ethical principles which have always, now more than ever, guided the work of Massimo Pierattelli. Architectural form, technological innovation, environmental and social sustainability: besides the more "compositional" aspects of energy, movement and nature, these are the axes which define this building's design. In this project Massimo Pierattelli encountered an interlocutor which fully shared his approach, because it was already part of the company's DNA. Arval is a leading company in long-term vehicle leasing, and its new headquarters at Scandicci had to be in line with the sustainable philosophy which distinguishes a firm that is conscious of its social responsibility towards its employees and the environment, both social and natural, surrounding it. And so the "Saetta fotovoltaica" or "Photovoltaic lightning bolt" came into being: a building that gives a very strong message to the local area, not least thanks to the technological qualities and innovation encapsulated in the design. This is architecture where the term "sustainability" is not a mere word to hide behind. The "Saetta", or Lightning bolt, is a building which employs the most efficient and innovative sources of renewable energy, with photovoltaic and geothermal systems making it self-sufficient for energy. Furthermore, the building is Energy Class A and produces zero emissions; the technological and design features

ambientale e sociale del progetto, sono, oltre a quelli più 'compositivi' di energia, movimento e natura, i cardini attorno ai quali ruota il progetto per questo edificio. Massimo Pierattelli ha trovato, nel far questo, un interlocutore che ha condiviso in pieno le sue vedute, perché già facevano parte del suo DNA. Arval è una delle aziende più importanti nel settore del noleggio a lungo termine di vetture e la loro nuova sede di Scandicci doveva essere in linea con le tematiche di sostenibilità che contraddistinguono l’azienda, consapevole della propria responsabilità sociale nei confronti dei propri lavoratori e dell'ambiente, sociale e naturale, in cui si colloca. Nasce così la “Saetta fotovoltaica”, un edificio

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20 m

planimetria / site plan

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© Piero Pozzi

used to achieve this are in no way detrimental to the comfort and quality of the workplace - in fact they help to improve it. The large glazed strips which thrust outwards from the facade contribute to the creation of an internal greenhouse effect, which captures as much indirect light as possible. The 7000-plus square metres of offices and public space are arranged around a central axis running north to south, giving the various spaces optimum orientation. The entire structure is covered by large external photovoltaic sections, with a surface area of special flexible and highly efficient photovoltaic panels fixed on a light steel framework and integrated with the panels on the roof of the building. Installations and energy use are managed by an automated system which optimises results. The "Saetta" was a featured installation at Milan's Fuorisalone in 2011. A dynamic strip of steel and glass, traversed by a continuous illuminated passage, represents a lightning bolt created by an explosion of energy, which comes from the ground and returns to it, in a symbolic closure of the cycle of life. Monitors placed at the sides of the installation followed the progress of the project, from the initial idea to the completion of final details.

che rappresenta architettonicamente un segno molto forte sul territorio, pari almeno alla portata della capacità ed innovazione tecnologica che il progetto racchiude. Questa è una architettura dove la parola “sostenibilità” non è un semplice termine dietro cui nascondersi. La “Saetta” è un edificio che sfrutta le più innovative ed efficienti fonti di energia rinnovabile, tanto da renderlo energeticamente autosufficiente grazie all'impiego di impianti fotovoltaici e geotermici. Inoltre si tratta di un edificio in Classe Energetica A e privo di emissioni in cui gli accorgimenti tecnologici e formali necessari a raggiungere tali prestazioni non pregiudicano in alcun modo il comfort e la qualità ambientale del luogo di lavoro, anzi contribuiscono ad aumentarla. Le grandi vetrate a nastro che si estrudono dal piano della facciata contribuiscono alla creazione dell'effetto serra all'interno, catturando la maggior quantità di luce indiretta possibile. Gli oltre 7000 mq di uffici e spazi comuni sono articolati attorno ad una dorsale centrale sull'asse nord-sud che distribuisce gli spazi sulle direzioni est-ovest, garantendo un corretto orientamento. L'intero complesso è caratterizzato dalle grandi vele fotovoltaiche esterne realizzate utilizzando particolari pannelli fotovoltaici ad alta efficienza e flessibili collocati sopra una leggera struttura in acciaio, che si integrano con i pannelli presenti in copertura. Gli impianti e la gestione energetica dell'edificio sono gestiti da un sistema automatizzato che ne ottimizza il risultato. La “Saetta” divenne anche un'installazione al Fuorisalone milanese del 2011. Un dinamico nastro di acciaio e vetro, percorso da un passaggio luminoso continuo, rappresenta la Saetta generata da un’esplosione di energia che si sviluppa dal suolo ed al suolo ritorna, in una simbolica chiusura del ciclo vitale. Alcuni monitor, posti in posizione laterale rispetto all'installazione, permettevano di seguire l’evoluzione del progetto, dall’idea iniziale fino alla realizzazione dei particolari.

In apertura/ opening page: Sede ARVAL, Scandicci (FI), Italia/ ARVAL Headquarters in Scandicci, Florence, Italy


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Š Andres Otero / LUZ

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pagina precedente e a sinistra/ previous page and left: Installazione "Saetta", Salone del Mobile - Fuorisalone 2011, Milano, Italia/ artistic installation "Saetta" at the Salone del Mobile - Fuorisalone 2011 in Milan, Italy


Baraclit S.p.A.

Loc. Pianacci 19 52011 Bibbiena (AR) Tel. +39 0575 53961 Email: info@baraclit.it commerciale@baraclit.it www.baraclit.it

[Baraclit S.p.A] Baraclit dal 1946 è leader in Italia nel settore dei prefabbricati in cemento per l’edilizia industriale, commerciale e logistica, grazie all’impiego di sistemi prefiniti evoluti e di soluzioni costruttive adatte a ogni esigenza, dalle piccole realizzazioni agli edifici più complessi. Con una superficie produttiva di 300.000 mq e 350 dipendenti, l’azienda serve il territorio nazionale e i Paesi esteri limitrofi dallo stabilimento di Bibbiena (AR), il più grande centro di prefabbricazione italiano. Baraclit nel tempo ha acquisito un posto di rilievo nel panorama dell’architettura industriale lanciando sul mercato strutture rivoluzionarie per innovazione tecnologica, duttilità applicativa e pregio estetico come la copertura Aliant - il primo tegolo alare della storia, caratterizzato da un design unico e dall’esclusivo sistema di impermeabilizzazione. Dal 1946 ad oggi Baraclit ha all’attivo 15.000 edifici realizzati, oltre 22 milioni di mq coperti, 2 prestigiosi premi di architettura per le sedi di Prada (Montegranaro - FM) e di Maglificio Gran Sasso (Sant’Egidio alla Vibrata - TE) e il riconoscimento ‘Company to Watch 2012’ per la solidità economico-finanziaria, gli investimenti in nuove tecnologie e la costante attività di ricerca & sviluppo. Nel 2009, Baraclit ha creato la Divisione b.POWER che studia, progetta e realizza edifici industriali e direzionali autosufficienti grazie all’integrazione delle energie rinnovabili da fonte solare negli edifici prefabbricati. Modello eccellente di Energy Building, la nuova sede di Arval Service Lease Italia a Scandicci (FI) - la Saetta Fotovoltaica - è stata progettata dallo Studio Pierattelli Architetture e costruita in tempi record da Baraclit con moduli prefabbricati speciali ad alto contenuto tecnologico (pannelli a taglio termico serie KlimaWall® 30 Max con sporgenze “effetto diamante”) in grado di coniugare architettura industriale, ingegneria antisismica ed efficienza energetica.

[Baraclit S.p.A.]

Since 1946 Baraclit has been Italy's leading firm in prefabricated cement constructions for the industrial, commercial and logistics sectors, using advanced pre-built systems and construction solutions adapted for every requirement, from small buildings to complex structures. With production premises covering 300,000 square metres and 350 employees, the company serves the whole of Italy and nearby countries, operating out of its base in Bibbiena (AR), Italy's largest centre for prefabrication. Over the years Baraclit has earned a significant place in the panorama of industrial architecture, launching onto the market structures which are revolutionary in terms of technological innovation, versatility of application and aesthetic value, such the Aliant - the world's first wing-shaped roofing element, unique in design and featuring an exclusive waterproofing system. Between 1946 and the present day, Baraclit has built 15,000 buildings covering more than 22 million square metres; the company has won two prestigious architecture prizes for the Prada premises (Montegranaro - FM) and the Maglificio Gran Sasso headquarters (Sant’Egidio alla Vibrata - TE), and the ‘Company to Watch 2012’ award for its economic and financial stability, its investment in new technologies and its ongoing research and development activities. In 2009 Baraclit established the b.POWER Division, which designs, plans and constructs self-sufficient industrial and office premises, using renewable solar energy in prefabricated buildings. An example par excellence of Energy Building is the new headquarters of Arval Service Lease Italia in Scandicci (FI) - the Saetta Fotovoltaica, which was designed by Studio Pierattelli Architetture and built in record time by Baraclit using special high-technology prefabricated modules (KlimaWall® 30 Max insulated panels with "diamond effect" projections), thus combining industrial architecture, antiseismic engineering and energy efficiency.


© Max Lisi © Max Lisi

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© Max Lisi

in alto e a destra/ above and right: viste esterne della sede ARVAL a Scandicci, Firenze (Italia)/ external views of the ARVAL Headquarters in Scandicci, Florence (Italy)


© Max Lisi


Enecom Srl Via Odorico da Pordenone 28 50127 Firenze Tel. +39 055 333017 Fax. +39 055 3217162 Email: info@enecompower.com www.enecompower.com

[Enecom Srl] L’edilizia ecosostenibile di Pierattelli Architetture ha trovato in Enecom un nuovo alleato, grazie alla versatilità dei suoi pannelli solari flessibili e ultraleggeri. Lì dove sono richieste massime prestazioni unite a caratteristiche strutturali versatili, i moduli della fiorentina Enecom hanno sempre dato prova della loro tecnologia all’avanguardia al servizio di grattacieli, impianti industriali, centri commerciali e zone residenziali. Tecnologia, estetica e rispetto per l’ambiente creano il mix perfetto per dare vita a un nuovo concetto virtuoso di architettura sostenibile. Ed è così che si sta realizzando la sostenibilità energetica nella nuova sede Arval di Scandicci, a ovest di Firenze: la “Saetta Fotovoltaica”, questo il nome del progetto a firma dell’architetto fiorentino Massimo Pierattelli. Il progetto prevede l’utilizzo dei moduli PV Enecom per grandi opere di architettura e, grazie ad essi, può vantare la superficie fotovoltaica più estesa nell’edilizia industriale italiana, pari a 6.500 metri quadrati. Enecom fornirà i moduli HF 130 per oltre 130 kW, con l’obiettivo di soddisfare tutte le esigenze progettuali, rendendo l’edificio autosufficiente a livello energetico e perfettamente integrato con l’ambiente circostante. I costi delle strutture portanti dei pannelli solari sono ridotti grazie all’incredibile leggerezza e flessibilità dei moduli Enecom. Protagonista indiscusso del progetto è il Sole, che è fonte di energia pulita e fonte di luce, attraversando con i suoi raggi tutto l’edificio. Questo gioco di luci è reso possibile dall’utilizzo di moduli fotovoltaici flessibili in versione trasparente, in grado sia di adattarsi alle superfici curve sia di far passare la luce solare negli spazi fra le celle di silicio monocristallino. È evidente il richiamo alle forze della natura che spesso caratterizza i progetti dell’Architetto Pierattelli. Questa volta, con la sede di Arval, l’energia solare ne è protagonista: l’edificio è attraversato da una saetta che ne rappresenta, simbolicamente ma anche realmente, la totale sostenibilità energetica.

28 [Enecom Srl] The ecologically sustainable construction of Pierattelli Architetture has found a new ally in Enecom, thanks to the versatility of its flexible solar panels and ultralights. Where there are demands for maximum performance combined with versatile structural features, the modules of the Florentine company Enecom have always proved their cutting-edge technology at the service of skyscrapers, industrial facilities, shopping centres and residential areas. Technology, aesthetics and respect for the environment create the perfect mix to create a new concept of virtuous architectural sustainability. And that's how energy sustainability is being implemented in the new headquarters of Arval of Scandicci, west of Florence: the "Saetta Fotovoltaica"is the name of the project promoted by the Florentine architect Massimo Pierattelli. The project involves the use of Enecom PV modules for great works of architecture and thanks to these can boast the largest photovoltaic surface area in industrial Italy, totalling 6,500 square metres. Enecom will supply HF 130 modules for more than 130 kW, with the aim of meeting all design requirements, making the building self-sufficient in terms of energy and perfectly integrated with the surrounding environment. The costs of the solar panel supporting structures are reduced thanks to the incredible lightness and flexibility of the Enecom modules. Undisputed star of the project is the Sun, which is a clean energy source and a source of light, with its rays transfusing the whole building. This play of light is made possible by the use of flexible photovoltaic modules of a transparent version, able both to adapt to curved surfaces as well as to transfuse the sunlight in the spaces between the cells of monocrystalline silicon. There is a clear reference to the forces of nature that often characterise the projects of the architect Pierattelli. This time, with its headquarters at Arval, solar energy is the protagonist: the building is crossed by an arrow that represents both symbolically as well as in reality, total energy sustainability.

a sinistra e nelle pagine seguenti/ left and in the following pages: vista esterna della sede ARVAL a Scandicci, Firenze (Italia)/ external view of the ARVAL Headquarters in Scandicci, Florence (Italy)

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Davini Prefabbricati s.r.l. Via Provinciale 18 55060 Monsagrati Lucca Tel. +39 0583 38213 Fax. +39 0583 38301 Email: info@daviniprefabbricati.it www.daviniprefabbricati.it

[Davini Prefabbricati s.r.l.] Davini Prefabbricati srl operates in building envelope design, creating continuous facades, metal cladding and fixtures in aluminium and steel. All our projects are made to order. Close collaboration between the designer and our technical team of architects and surveyors results in the drafting of the executive plan, which is evaluated and approved before proceeding to the production phase at our premises in Lucca. The company is structured so that one department builds the steel framework, another produces the aluminium fixtures and yet another is responsible for manufacturing the prefabricated sheets, flashing and trims. For the follow-up, we have a team of four engineers who, as contract managers, act as mediators between the company and the project/client. We currently employ 35 people. Of these, ten workers with specific training and equipment are occupied solely in on-site assembly.

[Davini Prefabbricati s.r.l.] La Davini Prefabbricati srl opera nel settore dell'involucro edilizio, realizzando facciate continue, rivestimenti metallici, infissi in alluminio e acciaio. Tutte le realizzazioni sono a progetto. Grazie alla collaborazione fra il progettista e il nostro ufficio tecnico

Each project has a specific contract manager who deals with

composto da architetti e geometri, vengono prodotti gli esecutivi, che una volta vagliati e approvati, passano alla fase di produzione presso il nostro stabilimento di Lucca. Un reparto dedicato alle sottostrutture in acciaio, un altro dedicato alla produzione

of the project in collaboration with the Project Manager, and, depending on the scale of the project, an appropriate number

di infissi in alluminio ed uno dedicato alla produzione di lamiere, scossaline e rifiniture costituiscono l'insieme produttivo della

of workers to complete the project within the required time

azienda. Per il follow-up dei progetti, abbiamo un team di quattro tecnici che, con il ruolo di capo commessa, costituiscono l'interfaccia tra l'azienda e il progetto/cliente. Attualmente la nostra forza lavoro è di 35 unità. Di queste, dieci persone con

scale. For internal production, we are increasingly specialised in construction using systems from Schuco International Spa and have become an official partner company for both

formazione e attrezzatura specifica si occupano esclusivamente della posa esterna sui cantieri. Ciascuna commessa ha come referente un capocommessa che tiene i rapporti con la Committenza e Direzione Lavori; un responsabile di cantiere che coordina

windows and facades. To this end, compliance to regula-

le fasi di posa e gestisce lo svolgimento del progetto in sinergia con la Direzione di cantiere, e a seconda dell’ ampiezza e della

tions and construction standards in both the planning and

grandezza del cantiere stesso viene coinvolto un numero di posatori adeguato al rispetto delle tempistiche. Per quanto riguarda la produzione interna ci siamo sempre più specializzati nella costruzione con sistemi Schuco International Spa così da diven-

execution phases is overseen and checked by Schuco experts. The company holds both SOA certification and UNI 3834 for "steel processing workshops", as well as certification for the

tarne partner ufficiale, sia per le finestre che per le facciate. Tecnici Schuco, in tal modo, controllano e visionano, sia in fase di progettazione che di realizzazione, il rispetto delle normative e dei sistemi costruttivi. La società dispone sia della certificazione SOA, che UNI 3834 “officina trasformazione dell’ acciaio”, oltre a quella per la costruzione di uscite di sicurezza. Inoltre operiamo sotto la certificazione di qualità UNI EN 9001 che garantisce realizzazioni curate e documentate in tutti i particolari.

© Max Lisi

the Contractor and the Project Manager; a head of site who coordinates the assembly phases and manages the progress

manufacture of fire exits. Furthermore, we operate under UNI EN 9001 quality control, guaranteeing products which are well-finished and fully documented.


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© Max Lisi


© Max Lisi

Giulio Tanini Via Maragliano, 155 50144 Firenze Tel. +39 055 331700 Email: info@giuliotanini.com www.giuliotanini.com

[Giulio Tanini] Giulio Tanini è un gruppo imprenditoriale con 70 anni di storia e presenza nel settore dei materiali per l’architettura d’interni. Leader in Italia ed in forte crescita sui mercati internazionali offre una larga tipologia di prodotti e servizi a clienti privati e professionali. Dalle pavimentazioni ai rivestimenti sino agli arredi per la casa e per il bagno l’offerta è vastissima e frutto di una selezione che privilegia, sia nelle produzioni proprie che in quelle di selezionati partner del made in Italy, la qualità delle materie prime, il contenuto estetico del design classico e contemporaneo, il sistema produttivo caratterizzato sia dai valori della tradizione artigianale che dalle tecnologie più innovative e sostenibili. Particolare rilevanza per l’attività del gruppo hanno le divisioni tecniche e di contract: Tanini Lavori e Manifattura pietre alle quali è affidato il compito di assistere progettisti ed importanti committenze italiane e straniere nelle realizzazioni di progetti in ambito residenziale, direzionale e alberghiero.

[Giulio Tanini] Giulio Tanini is a business group with 70 years of history and a presence in the field of materials for interior architecture. A market leader in Italy and with strong growth in international markets it provides a large selection of products and services to business and private customers. From floor coatings to furnishings for the home and bathroom the choice is very wide and is the result of a selection that promotes through both in-house production and that of selected partners of Made in Italy, the quality of raw materials, the aesthetic content of classic and contemporary design, and a production system distinguished by the values of traditional craftsmanship as well as the most innovative and sustainable technologies. The technical and contract departments of Tanini Lavori e Manifattura pietre, which are entrusted with the task of assisting designers and important commissions in the realisation of Italian and foreign projects in the residential, office and hotel area have particular relevance for the activities of the group.

in alto/ above: sala riunioni della sede ARVAL a Scandicci, Firenze (Italia)/ meeting room of the ARVAL Headquarters in Scandicci, Florence (Italy)


© Alessandro Ciampi

Estel Group SRL Via Santa Rosa,70 36016 Thiene (VI) Tel. +39 0445 389611 Fax. +39 0445 808808 Email: estel@estel.com www.estel.com

[Estel Group SRL] Estel ha saputo realizzare una ricerca che non racchiude il complemento d'arredo in una sola destinazione d'uso, ma apre a trasversalità e naturalezza come princìpi centrali nell'arredo contemporaneo. Negli anni Trenta, quando Estel nasce come acronimo di Estensibile Stella per volere di Alfredo Stella, l'azienda interpreta la migliore definizione di armadio e contenitore per i bisogni dei nuovi interni delle famiglie italiane. Nel corso dei suoi quasi 90 anni di storia, Estel ha interpretato con competenza e rigore, tanto il calore e l'unicità di una casa quanto la funzionalità necessaria ai grandi progetti contract. Nei reparti di produzione Estel si sperimentano forme, si affinano le soluzioni, si ricercano i materiali più evoluti o più antichi. Passato e presente dialogano senza sosta, tra le passioni e la cura del dettaglio di ciascuna figura coinvolta: tanto la Direzione, nella figura di Alberto Stella, quanto i progettisti, la direzione commerciale, gli artigiani in area produzione. I progetti Estel portano la firma di alcuni dei maggiori nomi della storia del design internazionale.

[Estel Group SRL] Estel was able to finalise research that does not simply create a piece of furniture for one intended use, but opens up cross-sectorial opportunities and naturalness as central principles in contemporary furnishing. In the thirties, when Estel was born as an acronym for Extensible Stella following the wishes of Alfredo Stella, the Company interpreted the best definition of closet and storage for the needs of the new interior furniture of Italian families. During its nearly 90-year history, Estel has interpreted with skill and precision, both the warmth and uniqueness of a house as well as the functionality required for large contract projects. In the production departments of Estel structures are tested, solutions refined, and the most advanced or antique materials

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© Arval Srl

sought. Past and present talk together nonstop, between the passions and the attention to detail of each figure involved: both through Management, in the figure of Alberto Stella, as well as designers, sales management, and the artisans in the production area. Estel projects bear the signature of some of the biggest names in the history of international design.

in alto e a sinistra/ above and left: viste degli interni della sede ARVAL a Scandicci, Firenze (Italia)/ interiors of the ARVAL Headquarters in Scandicci, Florence (Italy)



Movimento natura Composizione della dinamicità

testo di/text by

Fabio Rosseti 34

Le architetture di Massimo Pierattelli, come abbiamo visto anche nel progetto della sede di Arval, nascono spesso dall'energia, che sia generata dall'uomo o dalla natura attraverso i suoi elementi primari come il vento e l'acqua. Questo legame è ancora più evidente ed esplicito in alcuni dei suoi progetti ancora non realizzati che, anche se sono già definiti con il rigore e la razionalità dell'esecutivo, conservano ancora nella loro rappresentazione grafica la libertà dell'immagine e dell'idea generatrice. Ecco che i flussi di energia che creano le architetture divengono espliciti ed immediatamente riconoscibili; ecco che vento ed acqua modellano le forme dei rivestimenti e delle pelli che celano l'edificio come gli stessi elementi modellano le componenti di un'auto da corsa. Solo uno stretto controllo e la capacità di gestire il processo costruttivo, come lo Studio Pierattelli Architetture è in grado di fare, permetteranno a queste architetture di trasformare quella che fino ad oggi è rimasta un'immagine in concreta realtà.

Riqualificazione urbana dell’area ferroviaria a Montecatini Terme (PT) La riqualificazione ambientale e la valorizzazione immobiliare delle vaste aree che saranno lasciate libere dall'interramento della ferrovia che attraversa Montecatini, e che attualmente rappresenta una linea di separazione, è l'obiettivo principale di questo progetto. Osservando la morfologia dei luoghi ed il rapporto di Montecatini, città termale, con l'acqua nasce l’idea progettuale di un evento naturale, un ciclone, che attraversa queste aree, incuneandosi e distruggendo i manufatti esistenti. Gli stessi elementi, vento e acqua, con i loro movimenti naturali, creano le nuove architetture. L’epicentro è rappresentato dalla grande goccia d’acqua, avvolta dai flussi di vento e d'acqua. Sarà uno degli elementi di spicco e simbolo del progetto architettonico, insieme alla copertura della piazza Italia e della stazione di testa e alle pelli di rivestimento degli edifici, tutte in vetro e maglia di acciaio, modellate dai flutti e dai flussi naturali.

in apertura/ opening page: Riqualificazione urbana dell’area ferroviaria a Montecatini Terme, Pistoia (Italia)/ Renewal project for the train station area of Montecatini Terme , Pistooia (Italy)

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Motion Nature The architectures of Massimo Pierattelli, as we saw in our review of the Arval project design, are often born of energy, whether manmade or natural, with its primary elements such as wind and water. This link is even more evident

and explicit in his upcoming designs which, while defined with the rigour and rationality of the execu tive specification, maintain in their drawings the freedom of the images and the originating concept. The flows of energy created by his architecture are explicit and immediately recognisable; wind and water model the forms of the coverings which conceal the underlying structure, just as they model the forms of a racing car. Only the most strict controls and ability to manage the construction process, characteristic of Studio Pierattelli Architetture, allow these architectures to transform the image into a concrete reality.

Renewal project for the train station area of Montecatini Terme (PT) The environmental renewal and real estate enhancement of the vast areas that will be vacated due to the filling in of the rail-road crossing Montecatini, which currently acts as a dividing line, is the main goal of this project. By observing the mowwrphology of the sites and the relationship of Montecatini, a spa town, with water, a project was developed regarding a natural event, a storm, which passes through these areas, wedging and destroying existing buildings. The elements of wind and water, with their natural movements, create new architectures. The epicentre is represented by a large drop of water, surrounded by the flow of the wind and water waves. It will be one of the prominent elements and a symbol of the architectural project, along with the covering of Piazza Italia and of the head station, as well as the external layers of the buildings, all in glass and steel mesh, modelled by the waves and natural flows.

in questa pagina e nella seguente/ in this page and following one: Riqualificazione urbana dell’area ferroviaria a Montecatini Terme, Pistoia (Italia)/ Renewal project for the train station area of Montecatini Terme , Pistooia (Italy)


Progetto/project: Riqualificazione urbana dell’area ferroviaria/ Renewal project for the train station area of Montecatini Terme Progetto Architettonico/architectural design: Pierattelli Architetture Ubicazione/place: Montecatini Terme Committente/client: Provveditorato per le Opere Pubbliche della Toscana, Ministero dei Lavori Pubblici Anno/year: 2004 Dimensione intervento/gross area: 62000 mq/sqm

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Sede di Hera Spa, Modena (MO)

La società Hera è una delle principali società multiutility in Italia. Il progetto prevede la realizzazione di una torre per uffici, aperto al pubblico e con aule polifunzionali ed un fabbricato per il magazzino-officina a completamento di quelli esistenti. La divisione tra le due zone avviene tramite la costruzione dell'edificio adibito ad officina, che serve da quinta grazie alla forma a semicerchio, senza aperture sulla zona prospiciente gli uffici. Il concept vuole dare all'edificio un’immagine dinamica, di movimento, come se nascesse dal terreno con una esplosione di energia amica, esaltando così la missione aziendale di Hera. Nel progetto preliminare è prevista la creazione di una piazza, ai cui lati saranno ricavati sia gli uffici di relazione al pubblico, che gli spazi polifunzionali, schermati dal resto del lotto, tramite la realizzazione di due colline artificiali sistemate a prato ed alberi. Queste mitigheranno la presenza dei volumi destinati a servizio, creando movimenti e scorci prospettici nelle zone adibite a giardino.

Hera's Headquarters The company Hera is one of the leading multi-utility companies in Italy. The project involves the construction of an office tower, open to the public with multi-purpose rooms and a building for the warehouse-workshop to complete the existing ones. The two areas will be divided through the construction of the building used as a workshop, which acts as a wing thanks to a semicircle shape, with no openings on the area facing the offices. The concept is to give the building a dynamic look, full of motion, as if it were born out of the ground with a burst of friendly energy, thus enhancing Hera's company mission. The preliminary project includes the construction of a square, on which sides both offices for public relations and the multi-purpose areas will be derived, shielded from the rest of the lot, by building two artificial hills with a lawn and trees. These will lighten the presence of the spaces used for service purposes, creating movement and perspective views in the garden areas.

in questa pagina e nella seguente, in alto/ in this page and following one, above: disegni di studio della sede HERA a Modena (Italia)/ Preliminary sketches of the Hera's Headquarters in Modena (Italy) nella pagina seguente, in basso/ next page, below: render 3D della sede HERA a Modena (Italia)/ 3D rendering pictures of the Hera's Headquarters in Modena (Italy)


Progetto/project: Sede di Hera/Hera's Headquarter Ubicazione/place: Modena, Italia/ Italy Progetto Architettonico/architectural design: Pierattelli Architetture Committente/client: HERA S.p.a. Anno/year: 2008 Dimensione intervento/gross area : 6240 mq/sqm

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Progetto/project: Realizzazione rivestimento esterno dell’impianto di Trigenerazione ubicato all’interno dello stabilimento Ferrari di Maranello, Modena (Italia)/ Construction of the external coating of the Trigeneration plant located inside the Ferrari factory in Maranello, Modena (Italy) Anno/Year: 2010 Committente/Client: Ferrari S.p.a Progetto di/Design by: Pierattelli Architetture Stato/Status: Concorso - Fase finale/ Contest – Final phase

Impianto di trigenerazione Ferrari Spa, Maranello (MO)

in questa pagina e nella seguente/ in this page and the following one: schizzi di studio e rendering del progetto finale/ Preliminary sketches and rendering of the final project


Il progetto nasce dall'idea che l'impianto di trigenerazione della Ferrari, che fornisce l'energia necessaria per la realizzazione delle auto più belle e famose al mondo, ne sia di fatto il “motore”. Questa identificazione, dal forte potere simbolico e comunicativo, ha spinto il progettista Massimo Pierattelli a pensare l'edificio che contiene l'impianto “motore” rivestito di una carenatura, dipinta nel classico “rosso Ferrari”, che lo racchiudesse come una delle carrozzerie dei bolidi di Formula1. Un involucro da plasmare con un tessuto di acciaio per imprimere in esso lo spirito Ferrari, dato da forme plastiche, morbide, sinuose, aerodinamiche, che esprimono senso di potenza e di movimento. Un edificio che è una scultura, nel quale i particolari delle auto diventano elementi di architettura. La parte anteriore, che simula il musetto di una F1 e i fianchi, su cui sono riproposte griglie di areazione ispirate ai vari modelli, incanalano l’aria per il raffreddamento del motore. Nella parte finale si leggono i collettori di scarico che si allungano fino ad abbracciare le ciminiere. The project stems from the idea that the trigeneration plant of Ferrari, which supplies the energy required to manufacture the most beautiful and famous cars in the world, is in fact its "engine". This identification, with a strong symbolic and communicative power, has lead the designer Massimo Pierattelli to design the building that contains the "engine" plant covered with a fairing, painted in the classic "Ferrari red", enclosing it as one of the bodyworks of Formula 1 racing cars. A shell to be moulded with a steel fabric in order to imprint in it the Ferrari spirit, given by plastic, soft, sinuous and aerodynamic shapes, expressing a sense of power and movement. This building is also a sculpture, in which the details of the cars become architectural elements. The front part, which simulates the front end of an F1, and the sides, featuring aeration grids inspired by the different models, channel the air to cool the engine. In the end part, the exhaust manifolds can be seen, which stretch to embrace the chimneys.

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© Max Lisi


"Variazione" sul tema Auditorium, Diagnostica remota Asilo presso GE oil & gas- Nuovo Pignone, Firenze

testo di/text by

Paolo Di Nardo 42

Il Florence Learning Center della Nuovo Pignone - General Electric oil & gas di Firenze è il più grande ed importante della Azienda americana in Europa. Nel corso degli anni la struttura ha subito diversi ammodernamenti ed integrazioni per renderlo sempre più funzionale alle esigenze aziendali. L’in-

centre in Europe owned by the US company. Over the years, the building has undergone several renovations and additions to make it increasingly more functional according to business needs. The interventions carried out by the studio of Massimo Pierattelli, from 2006 to 2009, have always aimed at combining architectural quality with the essential functionality of spaces and a high level of technology. The construction, in 2009, of the new Auditorium with 204 seats also involved the reorganisation of the entire ground floor of the Learning Center around the new space, suitable for hosting conferences, congresses and summits of the company's top management. The hallway, which had the only purpose of connecting the areas, has been transformed into a space that can be used as a Foyer and Reception area, by enlarging the initial section and almost entirely changing the finishes, in terms of type and quality. The flooring of the hall, the false ceilings and wall coverings are made of wood to create a cosy environment with a harmonious and exclusive atmosphere. For this purpose, great importance was also given to lighting, which

terventi portati avanti, dal 2006 al 2009, dallo studio di Massimo Pierattelli hanno sempre mirato a coniugare la qualità architettonica con la indispensabile funzionalità degli spazi e l’elevato livello tecnologico. La realizzazione, nel 2009, del nuovo Auditorium da 204 posti ha visto anche la riorganizzazione dell’intero piano terra del Learning Center attorno al nuovo spazio atto ad ospitare conferenze, congressi e summit dei vertici dirigenziali dell’azienda. Il corridoio che aveva la sola funzione connettiva è trasformato in uno spazio utilizzabile come Foyer e Reception, grazie all’allargamento del tratto iniziale e ad una sostanziale modifica delle finiture, sia tipologica che qualitativa. La pavimentazione della sala, i controsoffitti e i rivestimenti alle pareti sono realizzati in legno per creare un ambiente accogliente con una atmosfera armoniosa ed esclusiva. A tale scopo grande importanza

in apertura/ opening page: il corridoio trasformato in foyer e reception/ the hallway transformed in foyer and reception pagine seguenti/ following pages: la grande scala in marmo/ the sweeping marble covered staircase

© Max Lisi

Variation on the Theme The Florence Learning Center of Nuovo Pignone - General Electric oil & gas in Florence is the largest and most important

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© Max Lisi


sotto e a destra/ below and right: le aule del Florence Learning Center con le scrivanie ISY di Estel, progettate da Andrea Pierattelli/ the classrooms of the Florence Learning Center with the desk-system ISY manufactered by Estel and designed by Andrea Pierattelli


© Max Lisi

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Estel Group SRL Via Santa Rosa,70 36016 Thiene (VI) Tel. +39 0445 389611 Fax. +39 0445 808808 Email: estel@estel.com www.estel.com

[Estel Group SRL] L'arte del “fare” dell'azienda Estel si identifica nella convergenza tra il mondo domestico e l'efficienza professionale tipica dell'ufficio. Negli anni '70, quarantanni dopo che Alfredo Stella ha fondato l'azienda, nasce Progetto Ufficio, con il quale Estel ottiene la leadership nel mercato italiano, insieme alla divisione Contract, che si aggiunge negli anni Novanta. Estel ha creato e crea linee di arredo per ufficio sicuramente innovative nella loro semplicità, facilità di utilizzo e praticità. Queste sono le idee che sono alla base anche di ISY, il sistema progettato dall'architetto Andrea Pierattelli. Un sistema che non solo tiene conto delle esigenze dei lavoratori ma che viene incontro anche ai bisogni delle aziende. Con una serie di accorgimenti quali il mobile di servizio, il pannello divisorio trasparente e la gamba elettrificata si realizza quindi una scrivania ideata per aiutare l’utente a sentirsi a proprio agio durante tutta la giornata, dove ogni oggetto è pensato per il comfort e lo spazio così costruito semplifica il lavoro.

[Estel Group SRL] The manner of "operation" of the Estel Company is understood as the convergence between the domestic world and the professional efficiency typical of the office. In the 70's, forty years after Alfredo Stella founded the Company, the Project Office was born with which Estel took over leadership of the Italian market, together with the Contract division, which was added in the nineties. Estel has created and creates lines of office furniture decidedly innovative in their simplicity, ease to use and practical. These are the ideas that are also the basis of ISY, the system designed by the architect Andrea Pierattelli. A system that not only takes into account the needs of workers but also caters for the needs of companies. With a series of devices such as service furniture, the transparent partition panel and the electrified leg an ideal desk is created, designed to help the user feel comfortable throughout the day, where every item is designed for comfort and space constructed in such a way to simplify work.


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planimetria / site plan

© Max Lisi

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è stata data anche all’illuminazione che può rispondere a esigenze diverse secondo il tipo di evento che si svolge all’interno. L’illuminazione può essere diffusa in tutto l’ambiente o diretta solo sul podio del relatore od ancora si può avere un’illuminazione dall’alto lungo le pareti di fondo. Dal punto di vista acustico il rivestimento delle pareti e del controsoffitto garantisce le adeguate prestazioni fonoassorbenti grazie al materiale stesso e ad un trattamento a finitura superficiale fessurata. Completano l’auditorium una sala regia e uno studio che, grazie ad una vetrata oscurata, si manterranno sempre in contatto visivo con la sala dell’Auditorium. Gli ambienti dedicati a funzioni di ricezione del pubblico, il Foyer, la Reception e il Guardaroba si affacciano direttamente sul corridoio principale, dal quale si accede anche alla regia e studio. Nel 2006 fu invece realizzato, ristrutturando un edificio esistente, il “Centro di Controllo e Diagnostica Remoto”, dal quale l’Azienda può monitorare in tempo reale le turbine installate nel mondo. Oltre alla necessaria riorganizzazione tecnologica e funzionale degli ambienti era necessario creare una nuova immagine esterna che esaltasse l’alto contenuto tecnologico delle funzioni svolte all’interno. L’idea è stata trasformare in un disegno il flusso di vento creato dalla turbina. Il risultato è la forma particolare dello scalone di accesso al centro, rivestito di pannelli in acciaio sagomati e traforati, divisi in scaglie, alle cui spalle e di lato sono state aggiunte delle quinte di grande dimensione, sempre sagomate e rivestite in acciaio microforato, per creare l’illusione delle turbine e al tempo stesso schermare la facciata . Particolare attenzione è stata posta nell’illuminazione: durante le ore notturne, infatti, l’acciaio delle quinte, illuminate dal basso, aumenta la spettacolarità dell’ingresso.

in alto a sinistra/ above left: planimetria dell'Auditorium del Florence Learning Center/ site plan of the Florence Learning Center auditorium in basso a sinistra/ below left: veduta della sala dell'Auditorium del Florence Learning Center/ view of the Florence Learning Center auditorium


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Š Salvatore Spataro


© Max Lisi

ELLEGI SERVICE S.p.A. Via V. Emanuele, 40 50041 Calenzano (FI) Tel. +39 055 4476628 Fax. +39 055 4377292 Email: info@ellegiservice.com www.ellegiservice.com

[ELLEGI SERVICE S.p.A. ] ELLEGI SERVICE S.p.A. opera nel campo metalmeccanico e si occupa di progettazione e costruzione di carpenteria leggera e pesante, costruzioni di tubazioni industriali di vario tipo e calandratura. La società è attualmente dotata di un Sistema di Controllo Qualità interno redatto ai sensi della Norma UNI EN ISO 9001.2008 e Attestazione SOA Cat. OS18 CL V per la qualificazione all’esecuzione di lavori pubblici. La sede amministrativa e operativa si trova a Calenzano (FI) e si estende su una superficie di 48.000 mq di cui 18.000 mq coperti. La struttura organizzativa si avvale di tecnici esperti e maestranza altamente qualificate e specializzate con esperienza pluriennale nel settore, attenti alle nuove tecnologie e direttive e si avvale di mezzi e attrezzature sia fisse, in stabilimento, che mobili in cantiere.

[ELLEGI SERVICE S.p.A. ] ELLEGI SERVICE S.p.A. operates in the field of mechanical engineering, specialising in the design and production of light and heavy metal structures and industrial tubing of various types and finishes. The company currently operates an internal Quality Control System compliant with UNI EN ISO 9001.2008 standards and SOA category OS18 CL V certification for the execution of public works. The head offices and production premises are located in Calenzano (FI) and cover a surface area of 48,000 square metres, of which 18,000 square metres is roofed. The company employs expert engineers and highly qualified specialised staff with many years of experience in the sector. It is always open to new technologies and regulations, and uses both fixed and mobile facilities and plant.

in alto e pagina seguente/ above and following page: vedute dell'Auditorium del Florence Learning Center/ views of the Florence Learning Center auditorium


Š Max Lisi

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meets different needs depending on the type of event hosted inside. Lighting can either be spread throughout the entire room or directed only onto the podium of the speaker. It can also be cast from above along the back walls. Acoustically speaking, the coverings of the walls and of the false ceiling ensure adequate sound absorbing performance thanks to the material itself and to a slotted surface finishing treatment. The auditorium includes a control room and a studio, which, thanks to a tinted glass window, always keep visual contact with the Auditorium hall. The rooms dedicated to public reception functions, the Foyer, the Reception area and the Cloakroom, overlook the main hallway, which also leads to the control room and studio. In 2006, instead, by restructuring an existing building, the "Remote Control and Diagnostics Centre" was built, from which the company can

monitor in real time the turbines installed worldwide. In addition to the required technological and functional reorganisation of the environments, it was necessary to create a new external image that would enhance the high technological content of the functions performed within. The idea was to transform into design the flow of wind created by the turbine. The result is the unique shape of the entrance staircase of the centre, covered in shaped and perforated steel panels, divided into scales. Behind these, and to their side, very large wings were added, shaped and coated in microperforated steel to create the illusion of turbines and, at the same time, to screen the façade. Special attention was paid to lighting: in fact, at night, the steel of the wings, when lit up from below, creates an even more spectacular effect at the entrance.


a sinistra/ left: veduta della scala di accesso del Centro di Diagnostica Remota/ views of the entrance staircase of the Remote Control and Diagnostics Centre

primo piano/first floor

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a sinistra e sopra/ left and above: planimetria e schizzi di dettaglio del rivestimento della scala in acciaio/ site plan and details sketches of the steel cover of the staircase


Asilo presso GE Oil & Gas- Nuovo Pignone, Firenze

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sopra/ above: concept dei tralci metallici che sostengono la vite canadese sulle facciata dell'asiilo/ concept drawing of the metal branches supporting the Porcelain Berry on the nursery faรงade



Progetto/project: Asilo ed uffici/nursery and officies Anno/year: 2007 Ubicazione/place: Firenze Progetto Architettonico/architectural design: Pierattelli Architetture Committente/client: GE Oil&Gas – Nuovo Pignone Superficie complessiva intervento/gross area: 3250mq/sqm

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Il nuovo edificio dell'Asilo di GE Oil & Gas - Nuovo Pignone avrà una forma ogivale, con un’ampia corte interna. Al piano terra si troverà l’asilo, mentre i due piani superiori ospiteranno uffici e la grande terrazza di copertura. Il progetto è improntato al risparmio energetico, integrando architettura ed elementi naturali. I volumi dell’edificio saranno avvolti da una pelle di vegetazione che servirà ad ottenere nei mesi estivi un elevato contenimento energetico. La facciata sarà parzialmente coperta dalla vite canadese che si allungherà su tralci metallici forgiati in modo da consentirne il naturale sviluppo. Durante primavera ed estate, le facciate continue dell’edificio saranno protette dall’irraggiamento solare dalle foglie verdi. In autunno le foglie cadranno, tingendo l’edificio di rosso e favorendo il massimo irraggiamento del sole, che mitigherà la temperatura interna e diminuirà il fabbisogno dell’illuminazione artificiale. Nei mesi invernali, sarà possibile avere la visione più artistica dell’edificio, in quanto saranno visibili i tralci metallici che sostengono la vite canadese.

pagina precedente/ previous page: uno dei tralci metallici che sostengono la vite canadese sulle facciata dell'asiilo/ one of the metal branches supporting the Porcelain Berry on the nursery façade sopra a destra/ above right: render 3D della vista esterna dell'asilo/ 3D rendering pictures of the nursery

Nursery Building The new Nursery building of GE Oil & Gas - Nuovo Pignone will have an ogival shape, with a large internal courtyard. On the ground floor, there will be a nursery school, whereas the two upper floors will house offices and the large roof terrace. The project is based on energy saving by integrating architecture and natural elements. The exterior of the building will be wrapped in a skin of vegetation to achieve high energy containment in the summer months. The façade will be partially covered in Porcelain Berry, which will grow out on forged metal branches in order to allow it to spread naturally. In the spring and summer, the curtain walls of the building will be protected from solar radiation by the green leaves. In the autumn, the leaves will fall, colouring the building in red and favouring maximum sun radiation, thus mitigating the internal temperature and reducing the need for artificial lighting. In the winter months, the more artistic look of the building will be noticeable, since the metal branches supporting the Porcelain Berry will become visible.



Forza motrice La turbina disegna lo spazio

testo di/text by

Fabio Rosseti 56

Tùrbine o Turbìne? Una questione di accenti ma il concept rimane identico: realizzare un edificio che esplicitamente richiami la forma di una turbìna, prodotta dalla committenza (General Electric – Nuovo Pignone), ma al tempo stesso rappresentare la forza e l'energia che il tùrbine di vento genera in natura. Ancora tecnologia e natura, movimento e forza, gli elementi compositivi ricorrenti per Massimo Pierattelli. La forma stessa dell'edificio è data dalla forza centrifuga che partendo dal cortile centrale spinge verso l'esterno lo spazio interno trattenuto a stento dalle facciate che si curvano sotto la spinta. Ognuno dei 4 piani è leggermente ruotato rispetto a quello sottostante, accentuando così il senso del movimento. In facciata sono presenti elementi composti da un telaio portante in acciaio satinato e una lastra di vetro, atti ad emulare e ricordare le migliaia di lamelle che compongono il cuore roteante della turbina mentre le finestre a nastro, correndo lungo tutto il perimetro dell’edificio, donano una grande luminosità agli ambienti interni. Questi sono open space od uffici più piccoli e riservati ai quali si accede dai tre gruppi scala e ascensori presenti in ognuno dei singoli bracci della turbina oppure dalla reception a doppio volume con il grande scalone centrale, elemento di forte impatto visivo e di rappresentanza realizzato in acciaio e vetro. Il progetto di questo edificio si attiene alle più stringenti norme e regole per il rispetto dell'ambiente e la sostenibilità dell'intervento. Grande attenzione è stata posta in particolare nel contenimento dei consumi energetici utilizzando materiali particolari con alto potere isolante ma assolutamente ecocompatibili o accorgimenti compositivi come l'installazione dei brise-soleil in vetro opaco che proteggono le lunghe finestre a nastro da un eccessivo irraggiamento nelle stagioni calde ma al tempo stesso contribuiscono a dare l'immagine di dinamicità che contraddistingue il progetto.

Anno/Year: 2012 Committente/Client: GE Oil&Gas – Nuovo Pignone Progetto di/Design by: Pierattelli Architetture Stato/State: In progress

pagina precedente, in alto/ previous page, above: disegno di studio per il concept del progetto/ concept drawing of the project a sinistra/ left: render 3D della vista esterna dell'edificio/ 3D rendering picture of the external view of the building

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in alto/ above: render 3D della vista esterna dell'edificio/ 3D rendering picture of the external view of the building

Motive Power Wind turbine or gas turbine? A question of choice but the concept is the same: a building which explicitly evokes the shape of a

tally friendly, and by intelligent compositions such as the installation of brise-soleil in opaque glass, which protect the long bands of windows from

turbine produced by the client (General Electric's Nuovo Pignone), but at the same time represents the power and energy generated in nature by wind turbines. Once again technology and nature, movement and power, are the recurring compositional elements used by Massimo Pierattelli. The very shape of the building is created by the centrifugal force which spins the space outwards from the central courtyard, barely contained by the outer walls, which curve under the strain. Each of the 4 floors is slightly rotated on the one below, accentuating the feeling of movement. The facade features a load-bearing structure in satinised steel and plate glass, emulating and evoking the thousands of blades which make up the rotating core of the turbine, while the band of windows running the length of the building's perimeter give the interior a wonderful brightness. These are open spaces or small private offices, accessed by three sets of stairs and lifts in each of the turbine's arms, or from the double-height reception area with its grand central staircase, a highly impactful feature constructed in steel and glass. The design of this building complies with the most rigorous regulations for the environment and for sustainability in construction. In particular, great attention was paid to limiting energy use by choosing special materials with optimum insulating properties yet completely environmen-

excessive sunlight in the summer months, while simultaneously contributing to the image of dynamism which distinguishes the whole project.


a sinistra e in basso/ left and below: render 3D della vista esterna dell'edificio/ 3D rendering picture of the external view of the building

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Scala di luce Prospettiva e intersezione

testo di/text by

Lapo Muratore 60

Stairway of light The design project for Palazzo Alberti, headquarters of the Banca Cariprato, now Banca Popolare di Vicenza, has given the build-

Il progetto per Palazzo Alberti, la Sede della Banca Cariprato, adesso Banca Popolare di Vicenza, è intervenuto sugli spazi interni con nuovi lay-out per meglio organizzare le funzioni. Lo studio dei flussi del personale ed della clientela ha fornito spunti interessanti che hanno condizionato le scelte progettuali.

ing's interior a new layout, in order to better organise its functions. Analysis of the movements of staff and clients provided useful insights which conditioned design choices. As a result the building has been divided into three distinct zones: the head offices of the bank, the operational section and the area dedicated to the Art Gallery, adjacent to the directors' and management offices. The reorganisation of the space into three homogeneous areas prevents functional interference and allows the art gallery to be managed independently, as it can be opened even when the bank is closed. The building's functional flexibility has been enhanced by the construction of a new staircase in an internal courtyard with little architectural interest, and its roofing in glass. The staircase, with flights of various shapes and slopes, is a feature which creates an unusual composition of pure volumes, topped by a sloping plate-glass window which highlights and amplifies the cascade of light that floods the entire space. In the Art Gallery, plays on perspective are emphasised, in order to increase the perceptual depth of the rooms, through lowered ceilings and slightly inclined lateral walls. The artworks appear to float in space, thanks to

L'edificio è stato infatti suddiviso in tre zone distinte: l’agenzia bancaria della sede, gli uffici operativi e l’area riservata alla Galleria-Pinacoteca, adiacente agli uffici presidenziali e di rappresentanza dell’istituto bancario. La riorganizzazione dello spazio in tre aree omogenee ha permesso di evitare interferenze funzionali permettendo così di gestire lo spazio della Pinacoteca in maniera indipendente garantendone l'apertura anche quando la Banca è chiusa. La realizzazione di una nuova scala, inserita in una corte interna di scarso interesse architettonico, coperta a vetri appositamente, ha permesso di aumentare la flessibilità funzionale dell'edificio. La scala rappresenta un elemento architettonico che, con rampe di forme e inclinazioni diverse, crea una inedita composizione di volumi puri sovrastati da un velario a scaglie che evidenzia e amplifica la cascata di luce che avvolge tutto l’ambiente. Nella realizzazione della Pinacoteca si è esaltato il gioco prospettico, per aumentare la percezione di profondità degli

in apertura/ opening page: la copertura vetrata della scala con i pannelli in vetro inclinati/ the glazed roofing staircase with the slooping plate-glass window a destra/ right: dettaglio della scala/ detail of the staircase

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the curving of certain walls and the suspension system using mobile steel rods anchored on rails. This solution allows modification of the position and dimension of the works displayed, and also facilitates temporary exhibitions or alternation of the bank's many artworks. The Gallery's main lighting is artificial, with lamps creating a uniform light which gives a natural aspect; supplemented by recessed spotlights to better highlight the artworks or create various scenic effects.

a destra/ right: concept della Pinacoteca/ concept sketch of the Art Gallery in alto/ above: dettaglio della scala/ detail of the staircase pagina seguente, in alto/ following page, above: la sala principale della Pinacoteca e dettaglio del plastico con la parete curva/ the main hall of the Art Gallery and detail of the maquette with the curving walls in basso / below: dettaglio della scala/ detail of the staircase

Progetto/project: Sede Banca Cariprato/ Banca Cariprato Headquarters Progetto Architettonico/architecture design: Pierattelli Architetture Committente/client: Banca Cariprato Ubicazione/place: Prato, Italia/ Prato, Italy Anno/year: 2004 Dimensione intervento/gross area: 10700 mq/sqm

ambienti, attraverso l’abbassamento dei soffitti e l’inclinazione delle pareti laterali. La opere d’arte sembrano galleggiare nello spazio grazie alla curvatura di alcune delle pareti espositive e al sistema di sospensione con tiranti acciaio movibili, ancorati su binari. Questa soluzione rende possibile modificare la posizione e la dimensione delle opere d’arte esposte e di realizzare anche mostre temporanee o avvicendare le numerose opere d’arte della banca. L’illuminazione principale della Galleria è assicurata da lucernai artificiali che diffondono in modo uniforme la luce creando un effetto naturale che può essere incrementato da faretti tecnici ad incasso per evidenziare maggiormente le opere d’arte o per creare


Š Antonio Quattrone

Progetto/project: Pinacoteca Cariprato/ Cariprato Art Gallery Progetto Architettonico/architecture design: Pierattelli Architetture Committente/client: Banca Cariprato Ubicazione/place: Prato, Italia/ Prato, Italy Anno/year: 2004 Dimensione intervento/gross area: 700 mq/sqm

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Ex cabina di trasformazione di energia elettrica 120/30 KV

La forma dell'energia

Former 120/30 KV electric energy transformation cabin

The shape of energy

testo di/text by

Filippo Cherubini


Gli edifici da sempre raccontano storie, le possiamo leggere sulla loro pelle, tra le crepe degli intonaci e i colori dei rivestimenti, le possiamo vivere nella loro carne, nella malta o nei materiali con cui è costruito. Ognuno di noi ha provato infatti quella particolare sensazione di sentirsi fortemente legato ad oggetti, edifici, luoghi: chi ad una chiesa o ad una città e chi come me, ad un edificio sconosciuto. Ed è proprio la storia di questo edificio sconosciuto quella che voglio raccontare. Dapprima guardavo questo manufatto denominato “Ex cabina di trasformazione di energia elettrica 120/30 KV” con uno strano senso d’incomprensione poiché era un’architettura molto distante dal rinascimento fiorentino che conoscevo. Successivamente crescendo e studiando, finalmente quest’architettura si è palesata per quello che realmente era: un’opera d’arte. Così quando il tempo giusto è arrivato, non ho potuto più resistere e un desiderio di conoscenza mi ha spronato a scoprire chi aveva pensato e realizzato quell’oggetto. Il mio viaggio di ricerca è iniziato con tappe dovute. Dapprima, senza successo, consultando il noto storico locale. Poi mi sono mosso verso l’archivio della città di Firenze dove è apparso il nome della società che lo aveva commissionato: la Società Elettrica Valdarno. Quindi mi sono recato a Napoli presso l’archivio della Società E.N.E.L (la quale aveva acquisito la S.E.V.); in questo archivio ho trovato una piccola cartolina di ringraziamento scritta a macchina che recitava: «intanto a ringraziarla della cordiale accoglienza data al mio progetto, che spero, ad opera ultimata, possa soddisfare le Loro aspettative e il vivo desiderio di fare cosa semplice ed interessante» (Bassano 17.4.1933) e firmata a mano in calce con matita blu “ing. F. Bonfanti”. Napoli così mi dato l’opportunità di informarmi su questo professionista, sconosciuto nei testi accademici ma che in realtà risulta essere un vero e proprio Maestro dell’architettura del 1900: l’ingegnere ed architetto Francesco Bonfanti. La mia ricerca mi ha portato così presso lo IUAV a Venezia dove da poco è nato l’archivio dell’ing. Bonfanti. Finalmente qui ho trovato piante, prospetti, sezioni, dettagli costruttivi e architettonici, lettere ecc. Ma oltre ai disegni quello che forse mi ha colpito di più sono state le lettere con le quali Bonfanti comunicava con il suo collega e sicuramente amico l’ing. Roberto Benetti che risulta essere infatti il punto focale per la sua presenza a Firenze. Queste lettere hanno inoltre ribadito come Bonfanti fosse un professionista dotato di una conoscenza infinita oltre che di una pregevole umiltà. Tali elementi si riscontrano in tutti i suoi scritti: « e ti assicuro che tutto quello che riceverò sarà un di più di quanto io contassi dal lavoro di quest’anno; non ho perduto dell’altro lavoro per accudire la tua cabina!» (Bassano 23.1.1933). Non mancano attenzioni alla realtà professionale « ritornando alle cabine, vedrai che ho scelto uno stile più rustico per le minori, che ritengo vadano più lontano dall’abitato» (Bassano 2.2.1933) ai materiali di costruzione e di rivestimento «per i materiali […] io direi un materiale scuro […] al basamento; materiale più chiaro […] al piano superiore. Oppure al piano inferiore mattoni, sopra intonaco bianco o quasi. Stipiti, spero, in pietra; così anche i gradini esterni» (Bassano 13.11.1932) ai colori « Io schiarirei un poco il color travertino; scurirei il grigio, in modo che grigio e travertino differiscano di più di tono. Anche il color marrone […] dovrebbe andar iscurito in proporzione del grigio, perché […] il basamento deve essere più scuro; e il grigio ed il travertino molto meno differenti fra loro. Per lo zoccolo della ringhiera […] il marron; per le colonne il

grigio; cornici e davanzale travertino. Per il ferro, io adotterei un color rosso […] per le parti comuni […] e minio puro […] per le parti decorative» (Bassano 2.5.1933)”. Ma ovviamente le proporzioni architettoniche sono sempre elemento di confronto con il collega « per equilibrio architettonico io non ho fatto altre finestre verso sud oltre quelle alte e quella della rotonda. Se tu temi poca luce, si potrà segnare una in posizione opposta a quella nord della sala centrale […]. Ma la composizione è più equilibrata così. Mi sembra inutile arricchire la facciata. Quella nord è meno importante ma è vista più da vicino; quella sud è vista solo da lontano e conta di più l’ampiezza e il ritmo delle aperture» (Bassano 1.11.1932)”. Ecco che in queste poche parole appena citate appare “il Maestro”: si spazia fra colori e materiali, tra luci e ombre terminando con una visione dell’insieme quale risultato perfetto di un’attenta progettazione. L’articolazione compositiva della progettazione è fatta di segni distinti e rigorosi, di linee pulite e di un’eccezionale qualità costruttiva. In quest’opera è facile riscontrare la carica del primi anni del 1900 tramutata e reinterpretata dal Maestro che impara a conoscere il movimento moderno, nella forma del primo razionalismo: così dalla fusione di questo splendido dualismo nasce l’opera d’arte. Sarebbe necessario soffermarsi su un’analisi più attenta del progetto ma è superfluo spendere fiumi di parole poiché le tavole di Bonfanti parlano da sole con parole non scritte ma disegnate. Ma cosa possiamo fare noi oggi come professionisti, cittadini ed amanti dell’arte per questo edificio? Innanzitutto rendere omaggio al grande architetto, vincolando l’opera in modo che venga preservata e che possa continuare a comunicare quei valori che il Maestro voleva trasmettere; in secondo luogo destinare il volume ad un utilizzo consono, per rispetto della storia che lo ha contraddistinto e che gli ha permesso di diventare da oggetto inanimato a vivo elemento; infine restituire quest’opera al territorio fiorentino e alla sua periferia che negli anni ha combattuto per la sua valorizzazione.


All the buildings are able to tell their stories, we can read them on their skin, their clapboards and in their flesh, the materials used to build them. Each one of us felt a particular bond to an objects, a places or a building, maybe an unknown building. Here’s the story of an unknown building called “Former 120/30 KV electric energy transformation cabin”. I used to look at this building with an odd feeling because it looked far from the florentine typical renaissance architecture, but later after growing and learning I saw this building as a piece of art. So I began searching information about the client of the building and found out it was Società Elettrica Valdarno, acquired by E.N.E.L. so I went to Neaples to search their archive, and found a postcard “[…] showing gratitude for accepting my project that, I hope, will satisfy your expectations […] (Bassano 4.17.1933)” signed by Engr. F. Bonfanti. That’s how I discovered in Neaples this master of 20th century’s architecture Francesco Bonfanti. Recently the IUAV in Venice created an archive of his works and there I could find more information about the building, but more than drawings and technical details my attention was caught by the letters he used to communicate with Engr. Roberto Benetti. Benetti is undoubtedly the key to Bonfanti’s presence and activity in Florence, and those letters showed me their reciprocal respect and friendship after high professional consideration, Bonfanti’s knowledge and humility are evident from all those documents, attention to details, materials, colours and proportions, lights and shadows, concluding a perfect result of a precise design. It’s easy to notice the characteristics of the first years of the century in this building mixed with modern details, shapes heading to the early rationalism, it would be worth to make an accurate analysis of the project but the tables speak for themselves. What can we do nowadays as citizens, professionals, experts, art lovers for this

in alto/ above: foto storica della cabina/ historic picture of the cabin sotto/ below: disegni tecnici originali (1932)/ original technical drawing (1932) ASCFi CF 21390 - Progetti. "1971. 1208 - 1217" su concessione dell’Archivio Storico del Comune di Firenze/ courtesy Historic Archive of the Municipality of Florence

building? First of all it would be important to secure this piece of art to preserve it, and after that maybe allocate the building to a well-suited use, to show respect to its story, last but not least return the building to the florentine district that tried to endorse it.

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Francesco Bonfanti, ingegnere (1898-1959)

L’ingegnere Francesco Bonfanti (1898-1959), professionista ancora sconosciuto nei testi accademici, è in realtà un vero e proprio Maestro dell’architettura del 1900. Si laurea a Roma in ingegneria civile nel 1920. Inizia la sua attività professionale nel 1922 a Bassano del Grappa insieme all’ing. Zardini con il quale realizza la città sociale a Valdagno (VI) per gli illuminati imprenditori Marzotto. Instaura rapporti di lavoro, che si trasformeranno in amicizia, con l’arch. Wenter Marini e l’arch. Gio Ponti. Nel 1940 si laurea anche in architettura presso l’Università di Venezia. Nel 1948 si conclude il rapporto lavorativo con i Marzotto ma continua la sua attività professionale sino al 1959.

The Engineer Francesco Bonfanti (1898-1959), unknown professional on academic books, is actually a real master of 20th century’s architecture. Graduated in Rome in Civil Engeneering in 1920,

in alto/ above: foto attuale della cabina/ currently picture of the cabin sotto/ below: disegni tecnici originali (1932)/ original technical drawing (1932) ASCFi CF 21390 - Progetti. "1971. 1208 - 1217" su concessione dell’Archivio Storico del Comune di Firenze/ courtesy Historic Archive of the Municipality of Florence

he began his professional activity in 1922 in Bassano del Grappa with Engr. Zardini working on the Valdagno social city (VI) for great Marzotto businessmen. Works with architect Wenter Marini and Gio Ponti. He graduated in Architecture in 1940 at the Venice University. In 1948 his working relationship with Marzotto reaches an end but he continues his activity as a professional until 1959.


Variazione

di/by

Paolo Di Nardo

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Il modo di rappresentare, non solo lo schizzo iniziale di un concept, bensì anche l’esito finale di un percorso progettuale, si fonda sempre sullo stesso strumento ideale, con tratti stimolanti di utopia: il “disegno a mano”. Questo mezzo di trasmissione dell’idea è per lo Studio Pierattelli « l’unica possibilità per sviluppare un progetto » proprio perché come nella tradizione fiorentina « non esistono metodi più efficaci e rapidi per poter verificare la tua idea se non gli schizzi fatti a mano ». Il disegno inoltre non ha mai limiti di scala o di rappresentazione del tema come dimostrano i disegni preparatori di alcune architetture, idee progettuali alcune volte in fase embrionale, di spazi interni. Il disegno nello Studio Pierattelli, seguendo tutte queste distinzioni, si adatta alle variabili espressive passando dalla fascinazione di una pianta al dettaglio di un interno in cui il singolo oggetto è capace di far sognare il cliente in modo molto più efficace di una rappresentazione renderizzata o post prodotta. I progetti pubblicati in questa seconda parte raccontano meglio delle parole attraverso un verismo immediato e verificabile dalle realizzazioni a confronto. Secondo Heidegger il termine greco riferito alla parola “disegno” è collegato alla parola phàos, phòs che vuol dire luce, volendo così significare come la rappresentazione dello spazio non possa essere scisso dalla sensazioni di profondità che solo questo mezzo sensitivo sa esprimere con poesia ed efficacia.

The way of representing not only the initial sketch of a concept but also the outcome of a design process is always based on the same ideal tool, with challenging idealistic aspects: "hand drawing". For the Studio, this way of conveying an idea is "the only chance to develop a project", since, according to Florentine tradition, "the most effective and quickest way of testing your idea is to use hand-drawn sketches." Furthermore, drawings never have limits of scale or of representation of a theme, as seen in the preparatory drawings of several buildings, design ideas that are sometimes still being developed, and of interior spaces. Taking all these distinctions into account, the design process at Studio Pierattelli adapts to the variables of expression, from the fascinating details of a plant to those of the interior, in which a single object allows a client to dream in a much more effective way than by using a rendered or post-produced representation. The projects published in this second part narrate better than words, since they immediately become realistic, and this becomes evident by comparing works. According to Heidegger, the Greek term referred to the word "drawing" is linked to the word phàos, phòs, which means light. This means that the representation of space goes hand in hand with the strong feelings that only this sensitive tool is able to express poetically and efficiently.


© Max Lisi


Variazione di linee Ingresso di Palazzo Levi, Piazza della Repubblica Firenze

testo di/text by

Fabio Rosseti

Variations of lines Palazzo Levi, in Piazza della Re-

Palazzo Levi, in Piazza della Repubblica a Firenze rappresenta con la sua imponenza la quinta edilizia

pubblica, Florence, delimits the large square which has taken the place of the old Jewish ghetto on

che delimita, sul lato verso Piazza Duomo, la grande piazza che prese il posto del vecchio ghetto ebraico. Lo Studio Pierattelli Architetture, oltre a realizzare gli appartamenti Platinhome, ha dato nuova

the side towards Piazza Duomo. Studio Pierattelli Architetture, in addition to its project for the Plat-

vita ed immagine anche all’ingresso principale dell’intero Palazzo Levi. Si è trattato di intervenire in una hall di rappresentanza a doppio volume caratterizzata dal tipico gusto nobiliare ed eclettico di

inhome apartments, has also renovated the main

fine secolo ‘800, con pesanti lesene, cornici e mensole in stucco, intonaci a gesso e marmi preziosi.

entrance to Palazzo Levi. The project concerned the two-storey entrance hall featuring the charac-

Lo Studio Pierattelli Architetture è riuscito ad inserire nuovi elementi contemporanei fondendoli con la struttura storica preesistente. Il centro della hall è adesso il banco di reception in legno, realizzato

teristic noble, eclectic taste of the late 19th century, with heavy pilasters, cornices and shelves in

su disegno da abili artigiani. Un elemento curvilineo, carico di movimento ed energia accentuato dalla presenza di una cascata alle spalle del desk, che rompe (in senso positivo) la rigidità dell’ambiente

plaster, plaster based paint and precious marble. Studio Pierattelli Architetture has integrated into

esistente caratterizzato solo da linee rette e riquadri. Il colore del legno, così come i tessuti dei grandi lampadari appesi e dei lunghi tendaggi, che ridimensionano l’alto spazio verticale, virano su tonalità di

this setting a number of contemporary elements

rosso e arancio, senza contrapporsi ai tenui colori esistenti delle pareti, ma anzi dando loro nuova luce.

which meld perfectly with the existing historical structures. The centre of the hall is now the wood-

Subito dietro alla reception, e protetto da questa, è stato quindi ricavato un piccolo salotto di attesa per gli ospiti o gli utenti del palazzo caratterizzato sempre da uno stile sobrio e funzionale.

en reception counter, made to measure by hand. A curved element, fully of energy and movements accentuated by the presence of a waterfall behind

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Data progetto/Project date: 2011 Luogo/Place: Piazza della Repubblica 6, Firenze Committente/Client: La Fondiaria S.p.a. Progetto/ Project: Pierattelli Architetture Fotografie/ Photography: Max Lisi Superficie/area: 85 mq/ sqm

© Max Lisi

the reception desk, breaks up the rigidity of the setting with its straight lines and right angles. The colour of the wood, along with the fabrics of the large hanging lamps and long curtains, which reduce the vast vertical space, change towards red and orange hues, and gives the pale colours of the walls greater vitality without overwhelming them. Just behind the reception counter, and protected by it, is a small waiting room for guests and visitors, also furnished and decorated in a sober, functional style.


Š Roberto Quagli


Panorami d'interni Suite Platinhome Piazza della Repubblica Firenze

testo di/text by

Paolo Di Nardo

In questi ultimi anni il turismo, in particolare in città come Firenze, sembra aver estremizzato le

pecially in towns like Florence, has taken a turn towards the extremes of its range. The bottom ex-

proprie caratteristiche. All'estremo inferiore si assiste sempre più ad una forma “mordi e fuggi” di fruizione della città, con una massificazione e standardizzazione dei servizi richiesti ed offerti. All'estremo

treme is that of a touch-and-go way of seeing the city, with standardised services for mass tourism.

opposto si assiste all'affermazione di una innovativa idea di soggiorno, dedicato al relax, in ambienti raffinati e con servizi esclusivi che permettano di assaporare il calore di casa in ambienti prestigiosi

The other extreme consists in an innovative con-

e circondati da viste mozzafiato. Il progetto che Massimo Pierattelli, con il suo studio, ha realizzato

cept of relaxation, in refined facilities with exclusive services which allow the visitor to enjoy the com-

per la società Platinhome a Firenze, riguarda la creazione di alcune suite localizzate nel centro storico fiorentino, a pochi passi da Piazza del Duomo. Sono unità abitative che variano dai 40 agli 80 mq,

fort of home in a prestigious setting surrounded by breathtaking views. Massimo Pierattelli and his

contraddistinte da un design moderno e raffinato che unisce sapientemente materiali naturali come legno, marmo e tessuti pregiati con vetro e acciaio, grazie ad una avanzata ricerca tecnologica e alla

studio have designed a set of suites for Platinhome in Florence, located in the town centre just a few

particolare attenzione ai dettagli che lo Studio Pierattelli dedica a tutti i progetti. Basta un esempio: ogni suite ha un caminetto a gas che contribuisce a creare quella atmosfera di familiarità e calore

steps from Piazza del Duomo. The suites vary from

desiderata. In uno degli appartamenti più suggestivi di quelli ubicati in Piazza della Repubblica il

40 to 80 sqm and stand out for their modern, refined design featuring wood, marble and precious

basso braciere del caminetto è posto di fronte alla finestra dalla quale si ha la vista mozzafiato verso la cupola brunelleschiana del Duomo ed il suo Campanile. Pierattelli ha disegnato e fatto realizzare

fabrics in combination with steel and glass, the outcome of an advanced study of technologies with the attention to detail characteristic of Studio

appositamente per questo camino una canna fumaria sospesa realizzata in ceramica tirata a lucido, e quindi completamente trasparente, che lascia libera la vista. Le boiserie in mogano che rivestono le pareti dialogano con i preziosi tessuti dei tendaggi mentre particolari tecnologici come la doccia

Pierattelli. Just one example: each suite has a gas fireplace to create that warmth and comfort typical of a family home. One of the most evocative apartments in Piazza della Repubblica has a fireplace in front of the window facing onto Brunelleschi's Duomo and its Bell. Pierattelli has designed a suspended flue specifically for this fireplace. The flue is made by a higly transparent ceramics that does not obstruct the view towards the Dome. The mahogany wall panels set off the refined fabrics of the curtains to perfection, while technological details like the two-person glass shower cabinet with colour therapy, Turkish bath and Irish mist functions are sure to make the user's holiday even more enjoyable and unique.

doppia in cristallo con cromo-terapia, bagno turco e nebbia irlandese, completano e rendono ancora più accogliente e confortevole la vacanza.

in apertura/ opening page: il camino con la cappa per i fumi in ceramica trasparente/ the fireplace with the flue made of transparent ceramics a destra/ right: dettaglio della camera da letto/ detail of the sleeping room

© Roberto Quagli

Interiors landscapes In recent years, tourism, es-

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Š Massimo Listri

in alto/ above: la zona soggiorno/ living room area a destra / right: la cabina doccia doppia in cristallo/ two-person glass shower cabinet a sinistra/ left: disegno a mano libera della pianta della camera/ freehand drawing of the room plan


S.I.R.E. Società Italiana Restauri Edili S.p.A. via Kassel n° 17 int. 8 50126 Firenze Tel. +39 055 6533110 / 6533055 Fax. +39 055 6530140 Email: sire@sire.firenze.it / sire@sirecostruzioni.it www.sirecostruzioni.it

[SIRE Costruzioni s.p.a.] SIRE Costruzioni, è il risultato della trasformazione, avvenuta nel 1986 dell’Impresa Familiare Umberto Fani, operante a Firenze ed in Toscana nel settore dei restauri monumentali e delle ristrutturazioni, fin dal 1960. SIRE Costruzioni è specializzata in interventi di restauro e recupero di edifici monumentali, nella costruzione e ristrutturazione di edifici civili, industriali, commerciali ed a destinazione alberghiera ed ha come ambito territoriale la Toscana e le regioni limitrofe. Per il conseguimento di tali scopi l’Impresa è dotata di un proprio staff tecnico, in grado di progettare gli interventi avvalendosi di know-how specialistico e di personale altamente qualificato da anni di lavoro nel difficile campo del restauro e delle costruzioni edili. Fra gli interventi di maggior prestigio eseguiti, oltre all’intervento di restauro della fiorentina Basilica di San Marco, sono da citare il restauro di Villa La Pietra ( sec. XV° ) a Firenze di proprietà della New York University, il restauro della Biblioteca Magliabechiana all’interno del complesso monumentale degli Uffizi.

[Sire Costruzioni s.p.a.] SIRE Costruzioni, is the result of the transformation, in 1986 of the Impresa Familiare Umberto Fani, operating in Florence and Tuscany in the field of monumental restoration and renovation, since 1960. SIRE Costruzioni specialises in the restoration and recovery of monumental buildings, in the construction and reconstruction of civil, industrial, and commercial buildings as well as those designed to become hotels both in the area of Tuscany as well as neighbouring regions. To achieve these goals, the company has its own technical staff, able to design restoration work making use of specialised know-how and highly qualified personnel with years of work experience in the difficult field of restoration and construction. Among the most prestigious restoration work performed, in addition to the restoration of the Basilica di San Marco in Florence, should be mentioned the restoration of the Villa La Pietra (15th Century) in Florence owned by the New York University, and the restoration of the Biblioteca Magliabechiana inside the monumental complex of the Uffizi.

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© Roberto Quagli

Data progetto/Project date: 2009 Luogo/Place: Piazza della Repubblica 6, Firenze Committente/Client: Platinhome Srl Progetto/ Project: Pierattelli Architetture Numero Appartamenti/ Flat number: 4 Superficie/area: 320 mq/ sqm


Š Roberto Quagli

in queste pagine/ in these pages: altri particolari delle suite Platinhome in Piazza della Repubblica/ more details from Platinhome Suites in Piazza della Repubblica, Florence


Š Roberto Quagli

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Š Massimo Listri


di-Segni di spazi Suite Platinhome via Ricasoli Firenze

testo di/ text by

Paolo Di Nardo

De-Sign of the Spaces One of the features of

Una delle caratteristiche del progetto di Massimo Pierattelli per Platinhome è quella di aver realiz-

Massimo Pierattelli's work for Platinhome is that he has created each suite according to an origi-

zato ogni suite secondo un disegno originale, come se si trattasse di disegnare e cucire addosso alle diverse persone un abito, il “loro” abito. L'architetto stesso definisce il suo approccio progettuale

nal design, as if it was tailor-made for its user. He himself calls his approach to design as be-

come “sartoriale”. Ogni spazio, con le sue caratteristiche planimetriche e dimensionali, con la sua luce, la sua natura più intrinseca è studiato attentamente e da questo studio nasce il progetto spe-

ing "tailor-like". Each space, with its layout and

cifico. Ciò che lega però indissolubilmente tutte le suite è la cura della loro realizzazione, la scelta

dimensions, lighting and essential nature, is the outcome of a careful and detailed study. What all

dei materiali, che impreziosiscono l'architettura, e degli arredi realizzati su disegno da alcuni dei più abili artigiani toscani. Platinhome ubicato in via Ricasoli, in uno storico palazzo fiorentino,

the suites have in common is the care taken in their realisation, the materials chosen to add val-

situato tra l'Accademia che custodisce il David di Michelangelo ed il Duomo di Firenze, accoglie sette lussuose suite finemente arredate con un elegante design contemporaneo. Gli appartamenti,

ue to the architectural design, and the furnishings made to measure by top Tuscan craftsmen. Plat-

distribuiti su 4 livelli, si caratterizzano per arredi e complementi interni interamente progettati su misura e realizzati da artigiani locali che con la loro competenza hanno contribuito a renderli unici.

inhome is located in Via Ricasoli, in an old Floren-

Il colore e le essenze dei materiali utilizzati si differenziano nei vari livelli, caratterizzando gli am-

tine building, between the Accademia - home to Michelangelo's David - and the Duomo, with

bienti con un tono "classic", "fifty" e "contemporary". Si alternano finiture in Teak, Zebrano, Mogano e Wengè, sia per le boiserie, i pavimenti ed i mobili. Tutti gli appartamenti sono dotati di camino,

seven luxury suites furnished in an elegant contemporary style. The apartments, on four floors, stand out for their custom furnishings and interior

doppi servizi igienici e sistemi di condizionamento in maniera tale offrire i comfort di una suite a 5 stelle in un ambiente unico, riservato e rilassante, dove si può veramente rigenerarsi e sentirsi come a casa propria.

in apertura/ opening page: la camera con alle spalle la grande cabina doccia/ the sleeping room and the wide glass shower cabinet behind a destra/ right: dettaglio del soggiorno/ detail of the living room

© Nathalie Krag

design, one-off creations by local craftsmen. The colours and materials vary between floors, to distinguish their "classic", "fifty" and "contemporary" styles. The panelling, floors and furniture are finished in a variety of woods: teak, zebrawood, mahogany and wenge. Each apartment has its own fireplace, two bathrooms and air conditioning, to ensure the comfort of a 5-star suite in a unique, discreet and relaxing setting, where you can really feel you've found a new home away from home.

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Data progetto/Project date: 2010 Luogo/Place: via Ricasoli, Firenze Committente/Client: Platinhome Srl Progetto/ Project: Pierattelli Architetture

in basso/ below: la zona cucina ed il soggiorno con la scala in vetro/ the kitchen area and the living room with the glass staircase a destra/ right: dettaglio del soggiorno/ detail of the living room

Š Nathalie Krag


© Nathalie Krag

© Massimo Listri

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Tappezzeria Ciolini Aldo via della Pergola, 43/R 50121 Firenze Tel. +39 055 2479560 Fax. +39 055 2479560 Email: info@tappezzeriaciolinialdo.it www.tappezzeriaciolinialdo.it

[Tappezzeria Ciolini Aldo] La nostra azienda, fondata nel 1890, è specializzata nell’alto artigianato della tappezzeria (divani, poltrone, letti, tendaggi, etc.) e fin dalla sua nascita produce manualmente arredamenti su misura soddisfacendo progetti e disegni di architetti ed arredatori. La ditta Ciolini è anche accreditata presso la Sovrintendenza ai Beni Artistici e Storici di Firenze per interventi di tappezzeria in ambienti di notevole pregio storico ed artistico.

[Tappezzeria Ciolini Aldo] Founded in 1890, our company specialises in exquisitely hand-crafted upholstery (sofas, armchairs, beds, curtains etc.), and since the outset has produced hand-made, bespoke home furnishings to the designs of architects and interior decorators. Ciolini is also accredited by the Superintendency for Florence's Artistic and Historic Heritage, for its upholstery projects in notable historic and cultural settings.


Š Alessandro Michelazzi

sopra/ above: il corridoio di ingresso al ristorante dell'Hotel/ the hallway to the Hotel's Restaurant a destra/ right: la zona lounge-biblioteca/ the lounge-library space


Il Lusso della Tradizione Luxury Hotel Number Nine a Firenze

Fabio Rosseti

Luxury of Traditions Occupying a noble 17th

Ricavato all'interno di una nobile residenza del ‘600 nel cuore più antico di Firenze, a due passi dalle

century residence in the oldest part of Florence, a stone's throw from the Medici Chapels and the

Cappelle Medicee e dal Duomo, Firenze Number Nine coniuga arte, bellezza ed eleganza all’insegna dei più alti standard dell’ospitalità. Lo Studio Pierattelli Architetture, con la sua consueta attenzione

Cathedral, Firenze Number Nine combines art, beauty and elegance with the highest standards of

e cura dei dettagli ha realizzato un restauro conservativo che salvaguardasse la natura del luogo rendendolo accogliente ed ospitale. Secondo Massimo Pierattelli gli spazi alberghieri e la loro fruizione

hospitality. With its usual care and attention to de-

devono avere al centro il visitatore e la sua sensazione di “sentirsi a casa” e anche l’Hotel Firenze

tail, the Pierattelli Architetture Studio implemented a conservation and restoration project which

Number Nine nasce con questo spirito. Gli spazi dell'hotel comprendono attualmente quarantadue camere, una reception, una zona lounge-biblioteca, un ampio ristorante. La zona d’ingresso/reception

retained the character of the venue and made it cosy and welcoming. According to Massimo Pier-

e tutti gli ambienti al piano terra sono stati resi volutamente ospitali come se fossero degli spazi privati, piacevoli e confortevoli, aumentando il senso di familiarità del luogo per il visitatore. La presenza di un

attelli, hotels and their use must give a central role to the visitor and his or her experience of "feeling

camino sempre acceso, del soffitto a vela e la presenza degli archi perimetrali donano a questo volume un sapore distinto ed elegante, tipico degli ambienti aristocratici fiorentini. Adiacente alla reception

at home", and the Hotel Firenze Number Nine

si trova un'area più riservata e tranquilla, arricchita dalla presenza di una biblioteca con molti libri su

also takes this approach. Currently the hotel has fortytwo rooms, a reception area, a lounge-library

Firenze e la sua storia e consultabili dagli ospiti. L'accesso al ristorante avviene, sempre al piano terra, attraverso uno spazio, un vuoto, illuminato da un grande lucernario in vetro che porta la luce naturale

space and an extensive restaurant. The entrance hall/reception and all the ground floor rooms were deliberately given the welcoming look of a private

anche agli ambienti del piano primo che vi si affacciano. Le camere, distribuite ai 3 piani superiori si differenziano tra loro per i servizi offerti, per le dimensioni ma soprattutto per le finiture e le tonalità cromatiche dei componenti d’arredo, dei materiali di rivestimento e della pavimentazione in parquet.

home, pleasant and comfortable, to heighten the visitor's sense of intimacy in the space. An open fire, a sloping ceiling and arches around the walls give the space a distinctive and elegant feel, typical of aristocratic Florentine homes. Next to the reception is a more private, quiet area, enhanced by a library containing many books on Florence and its history, for the use of guests. Still on the ground floor, access to the restaurant is through a space, empty but lit by a large glass skylight which also brings natural light to the first floor rooms facing it. The rooms, on the three upper floors, vary in terms of size and services offered, but above all by the detail of their décor and the colour schemes of furnishings, materials and parquet flooring. The wooden panelling, essentially a new interpretation of Florence's typical "bugnato" stonework, the large leather headboards, the quality of fabrics and cur-

La boiserie alle pareti, che ripropone in fondo una rilettura originale del tema del "bugnato" fiorentino, le grandi testate realizzate in pelle, la qualità dei tessuti e dei tendaggi, la scelta degli arredi, rappresentano un elemento distintivo che sottolinea la storicità del luogo e contribuisce a creare una atmosfera ricca di fascino e richiami rinascimentali. La cura del dettaglio è massima, niente è lasciato al caso, grazie anche al lavoro sapiente degli artigiani fiorentini con cui Massimo Pierattelli collabora

Data progetto/Project date: 2012-2013 Luogo/Place: Via Dei Conti 7-9, Firenze Committente/Client: KONTACT S.R.L. Progetto/ Project: Pierattelli Architetture Numero Camere/ Rooms number: 42 Superficie/area: 3500 mq/ sqm

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© Max Lisi

testo di/text by



© Alessandro Michelazzi

Decobel Via Dell'Industria 50 59013 Montemurlo (PO) Tel. +39 0573 55539 Fax. +39 0573 954176 Email: comunicazione@decobel.it commerciale@decobel.it www.decobel.it

[Decobel] Decobel è un editore tessile innovativo, capace di unire la freschezza di idee sempre nuove con l’esperienza acquisita in anni di contesto internazionale. Decobel si distingue dalla figura classica dell’editore tessile trasformando il dialogo produttore/editore in dialogo interno all’azienda, eliminando la figura del fornitore e riuscendo a controllare e garantire personalmente ogni fase di produzione e edizione. La ricerca creativa e l’innovazione tecnica sono continue, amalgamate nella realizzazione di un prodotto unico, assolutamente originale, nel solco della tradizione e in linea con le ultime tendenze. Ogni collezione si distingue per la capacità di creare nuove possibilità di abbinamento con coordinati curati nel dettaglio, esaltando un’idea di lusso capace di attraversare il tempo, impareggiabile nella qualità e con varie fasce di prezzo capaci di soddisfare diverse esigenze. Tradizione e creatività ricercano l’eccellenza tecnica e estetica e una reinterpretazione continua del classicismo più raffinato, riconosciuto in tutto il mondo, esalta quel gusto “classico di tendenza” che caratterizza da sempre l’azienda.

[Decobel]

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Decobel is a designer of innovative textiles, a company which succeeds in blending the freshness of constantly new ideas with the experience of many years on the international scene. Decobel stands out from ordinary textile designers by bringing the classic producer - designer dialogue within the firm itself, eliminating the supplier and thus personally overseeing and guaranteeing every phase of design and production. Creative research and technical innovation are ongoing and inherent in the creation of a unique product, totally original, which has its roots in tradition, yet is in line with the latest trends. Every collection is distinct in its ability to create new possibilities for matching with meticulously detailed accessories, highlighting a concept of luxury which can cut through time, offers unparalleled quality and is available at varying price ranges for different requirements. Tradition and creativity seek technical and aesthetic excellence; and a continual reinterpretation of classic elegance, recognised worldwide, underlines that "classic taste" which has always been the company's style.

a sinistra/ left: una delle camere con il soffitto affrescato/ one of the room with the frescoed ceiling


© Massimo Listri

© Alessandro Michelazzi

costantemente. Alcuni ambienti presentano affreschi e decorazioni murali, in particolare tre stanze presentano soffitti decorati "a mezzo fresco" databili alla fine del Settecento. Una delle particolarità dell'hotel è l'aver trasformato alcuni spazi in una vera e propria galleria d'Arte, che ospita a rotazione opere di pittura, scultura, grafica, e fotografia firmate da grandi artisti capaci di legare l'hotel Firenze Number Nine alla sua città attraverso l'arte, la cui esperienza e fruizione è integrata negli interni dell’hotel, come lo è nel tessuto storico urbano di Firenze.

tains and the choice of furniture: all these combine in a refined look which underlines the building's historic character and creates a charming atmosphere with a Renaissance flavour. Attention to detail is meticulous: nothing is left to chance, thanks to the skilled work of the Florentine craftsmen with whom Massimo Pierattelli worked closely. Some rooms feature frescoes and murals; three rooms in particular have "mezzo fresco" painted ceilings which date back to the late eighteenth century. One of the hotel's unique features is the transformation of certain rooms into a veritable art gallery, hosting in rotation paintings, sculpture, graphic art and photography by well-known artists whose work links Firenze Number Nine to its city through their art, which can be experienced and enjoyed as an integral part of the hotel's interior, just as it is in the urban fabric of Florence.

in alto/ above: la reception con il camino/ the reception with the fireplace a sinistra e a destra/ left and right: dettagli di altre camere/ details of some other rooms


D&D Design srl via Tiziano,7 59100 Prato (PO) Email: info@dd-design-italia.it www.dd-design-italia.it

[D&D Design srl] La D&D Design è una giovane azienda pratese di mobili e complementi d’arredo di alta gamma. La ventennale esperienza dei tre proprietari offre agli addetti ai lavori una produzione raffinata e all’insegna di una assoluta qualità: legni pregiati, acciaio, ottone e cristallo accostati a tessuti di cotone, lini, seta e velluti. Tavoli da pranzo e scrivanie, librerie e side tables, ampi tavoli da fumo, testiere, divani, poltrone, sedie e boiserie di ogni forma e dimensione. D&D Design ripropone lo stile neo classico di stampo francese in chiave moderna e personale. L’azienda collabora con famosi studi di architettura, producendo anche su disegno. Da non dimenticare anche mobili da esterno realizzati in rattan sintetico e naturale.

[D&D Design srl] D&D Design is a young firm based in Prato, specialising in high quality furniture and accessories. The twenty-year experience of the firm's three owners offers professionals an elegant product range focusing on absolute quality: precious woods, steel, brass and crystal, combined with cotton, linen, silk and velvet fabrics. Dining tables and writing desks, bookcases and side tables, large coffee tables, headboards, sofas, armchairs, chairs and boiserie, in any shape and size. D&D Design reinterprets French neoclassical style with an intimate and modern twist. The firm collaborates with well-known architecture studios as well as

© Max Lisi

creating bespoke pieces. It also produces outdoor furniture in synthetic and natural rattan.

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© Max Max Lisi Lisi ©

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Firenze Number Nine Hotel Via dei Conti, 9 50123 Firenze Tel. +39 055 293777 Fax. +39 055 287199 Email: reception@firenzenumbernine.com www.firenzenumbernine.com

[Firenze Number Nine Hotel] Nel cuore di Firenze, vicino alle Cappelle Medicee e al Duomo, si trova Firenze Number Nine, un boutique hotel che coniuga lusso, arte e design. Situato in un palazzo del '600, il Number Nine offre ai propri ospiti il massimo comfort ed una calda ospitalità: ogni camera è unica nel suo genere ed arredata secondo uno stile sobrio ed elegante, dalle nuance delicate e dal design moderno. Piacere e relax si incontrano nel Klab Fitness Center & SPA, un’oasi di benessere ed energia adiacente all’hotel e a Le Muse, lounge bar e ristorante creativo dove la tradizione culinaria locale è rivisitata in chiave contemporanea.

[Firenze Number Nine Hotel] In the heart of Florence, near the Medici Chapels and the Duomo, is Florence Number Nine, a boutique hotel that combines luxury, art and design. Located in a 17th Century building, Number Nine offers guests maximum comfort and warm hospitality: each room is unique of its kind and furnished in a sober and elegant style, from delicate shades and modern design. Pleasure and relaxation come together in the Klab Fitness Center & SPA, an oasis of well-being and energy adjacent to the hotel and Le Muse, lounge bar and a creative restaurant where local culinary tradition is revisited in a contemporary way.

© Max Lisi


Âą 0,00

primo piano/first floor

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Š Alessandro Michelazzi

Š Alessandro Michelazzi

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in queste pagine/ in these pages: dettagli di alcune delle altre camere/ details of some of the other rooms



Ambientamento Hotel Corte dei Medici Firenze

testo di/text by Lapo Muratore foto di /photo by Max Lisi

Adaptation A concept very similar to that devel-

Un concept molto simile a quello sviluppato da Pierattelli Architetture per altri Hotel di lusso, perva-

oped by Pierattelli Architetture for other luxury hotel designs pervades the renovation and restyl-

de l’intervento per la ristrutturazione e il restyling di un albergo nel pieno centro storico di Firenze, di fronte le Cappelle Medicee in Piazza San Lorenzo. Questo nuovo e recente progetto pone al suo

ing of a hotel in the town centre of Florence facing the Cappelle Medicee in Piazza San Lorenzo. This

centro, come nell’altri casi, il visitatore e la sua percezione dell’ambiente che lo ospita. Questo deve essere il più possibile “domestico” senza tuttavia sacrificare l’esperienza, sicuramente affascinante,

new, recent project, just like the previous ones,

di trovarsi in una delle più belle e famose città del mondo, culla del Rinascimento. Per questo il

has placed the guest and his perception of his setting at its centre. The setting must be as home-

concept dell’albergo prevede la rivisitazione moderna in chiave retrò del tema del viaggio. Anche nel caso dell’Hotel Corte dei Medici la scelta dei materiali, la cura della realizzazione e del particolare

ly as possible, without however compromising the fascinating experience of being, if only for a short

hanno permesso allo Studio Pierattelli Architetture di raggiungere l’obiettivo. L’intervento ha previsto la riconfigurazione di 40 camere e la progettazione di una nuova reception, salotti, biblioteca

time, in one of the most beautiful and famous cities in the world, the cradle of the Italian Renais-

e sala colazioni al piano terra dell’edificio, dove gli elementi distintivi sono rappresentati dalle boiserie delle pareti realizzate artigianalmente e recanti una composizione, con elementi geometrici

sance. The hotel has taken the idea of "journey"

a rombi. Le camere, distribuite ai piani superiori, primo secondo e terzo, si differenziano tra loro

- reviewed in a modern but still retro key - as its core concept. The choice of materials and atten-

per le dimensioni, ma anche per le tonalità cromatiche dei componenti d’arredo, dei materiali di rivestimento e della pavimentazione in parquet di tipo industriale. I letti hanno imponenti testate

tion to every detail of the project - as always, the hallmarks of Studio Pierattelli's work - have ensured the result. The project required around 40

rivestite in pelle ed ovviamente una grande attenzione è stata riservata anche alla qualità dei tendaggi che contribuiscono a definire gli spazi all’interno delle camere e delle suite. Tutte le camere sono arredate con eleganza, seguendo l'ispirazione del progetto, grazie anche alla scelta dei singoli

rooms to be reconfigured, along with the design of a new reception area, a library and breakfast room on the ground floor. Here the distinctive elements are the handmade wooden wall panelling featuring a rhomboidal design. The rooms on the upper floors of the hotel (first to third) are of different sizes, but are also distinguished by the varied colours of the furnishings, coverings and flooring (in this case, industrial parquet). The beds have robust head panels covered in leather, and great attention has been paid to the quality of the curtains, which also differentiate the spaces inside the bedrooms and suites. All rooms will be furnished in an elegant style, in accordance with the originating idea of the project, thanks in part to the use of evocative design accessories, such as an old Olivetti Lettera 22 typewriter, a jewel of Italian design from the Fifties.

complementi od oggetti di design altamente evocativi, come ad esempio una storica macchina da scrivere Olivetti Lettera 22, gioiello del design italiano degli anni ’50.

in apertura/ opening page: dettaglio di una camera con la macchina da scrivere Olivetti Lettera 22/ detail of a room with the old Olivetti Lettera 22 typewriter a destra/ right: schizzo a mano libera di un salotto/ freehand sketch of one of the living room

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C.M.M. Srl zona industriale località Cusona 53037 San Gimignano (SI) Tel. +39 0577 940702 Fax. +39 0577 950007 Email: info.cmm@alice.it

[C.M.M. Srl] CMM srl realizza dal1982 arredamenti su misura e collabora con architetti e arredatori grazie alla sua capacità e competenza che gli permettono di affrontare anche i lavori più impegnativi. L'Azienda, ampliata e rinnovata, raccoglie nuovi stimoli e promuove una attenta ricerca della qualità. Il ricambio generazionale della proprietà e l’inserimento di nuove maestranze e dotazioni tecniche all'avanguardia le permettono di realizzare qualsiasi manufatto in legno e derivati, ampliandone la capacità produttiva. CMM ha effettuato interventi articolati in molteplici campi; strutture alberghiere, residence, ristoranti, uffici, ville e appartamenti privati.

[C.M.M. Srl] CMM srl has been creating bespoke furnishings and working with architects and interior designers since 1982, with an expertise and know-how that allows it to tackle even the most demanding projects. Now expanded and refurbished, the company is constantly seeking new inspiration and higher quality standards. The new generation running the business, and the introduction of new skills and state-of-the-art technologies, mean that production has increased, and any item can be made in wood or its derivatives. CMM has completed complex projects in numerous spheres: hotels, private homes, restaurants, offices, villas and apartments.


in queste pagine/ these pages: dettagli di altre camere/ details of some other rooms

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CIEM srl Via di Scandicci Alto, 28 50018 Scandicci (FI) Tel. +39 055 253498 Email: info@ciem-impianti.it www.ciem-impianti.it

[CIEM srl] CIEM srl, azienda di costruzioni ed installazioni tecnologiche unisce l’esperienza di oltre cinquantanni ad un giovane e dinamico management. La Società, guidata dall’Ing. Simone Vagaggini, opera sia nel settore privato che in quello pubblico tramite attestazione SOA nelle categorie OG10 class. II; OS30 class. IV; ed OG11 class. III, oltre ad essere certificata ISO 9001:2000. Attiva sia in ambito civile che industriale, opera anche nell’installazione di impianti di Cogenerazione e Fotovoltaici. La strategia del prossimo triennio, è rivolta al mantenimento del Core Business e ad un maggiore sviluppo nella realizzazione di impianti di efficientamento energetico.

[CIEM srl] CIEM srl constructs and installs technological solutions, combining experience gained over more than fifty years with a young and dynamic management team. Led by engineer Simone Vagaggini, the company operates in both public and private sectors, and holds SOA certification in OG10 class II; OS30 class IV and OG11 class III categories, as well as ISO 9001:2000. Active in both civil and industrial fields, CIEM also installs Cogeneration and Photovoltaic systems. The company's strategy for the next three years is to maintain its Core Business while further developing systems for increasing energy efficiency.


Š Fosso Bandito


La natura costruita Fosso Bandito, Parco delle Cascine Firenze

testo di/text by

Paolo Di Nardo

Il Parco Monumentale delle Cascine, a Firenze, ha spesso, nel passato, rappresentato un punto di

Cascine, Florence, is known to be a problematic area of the city, in part due to the difficulty of main-

criticità urbanistica e sociale della città, sia per le difficoltà oggettive di mantenimento e sorveglianza dei 160 ettari, sia per il degrado che se ne appropria in particolare nelle ore serali e notturne. È iniziato

taining and policing 160 hectares of open space, and in part due to the social degradation typical

così da qualche tempo un processo di recupero e riqualificazione che passa anche attraverso la concessione di spazi a privati per creare dei poli qualificati di attrazione del pubblico. È il caso dell’intervento

of the area at night. For some time now a project

chiamato “Fosso Bandito”, che dove una volta c’era una discoteca aperta solo la notte, ha visto la

to recover and rehabilitate the area has been under way, including the transfer of some areas to

creazione di un luogo di ritrovo per la popolazione, ai margini del parco, con numerosi servizi offerti, dal ristorante al noleggio delle biciclette. Lo Studio Pierattelli Architetture ha realizzato il progetto di

private ownership to create points of attraction for the public. This is the case of the Fosso Bandito

riorganizzazione e riqualificazione di un area di circa 4500 mq, il cui punto focale è rappresentato dall’elegante ristorante. Anche in questo progetto Massimo Pierattelli ha lavorato partendo dai suoi

project: where once there was a discotheque, open only at night, there is now a meeting place for the

punti cardine: sostenibilità, rapporto con l’ambiente naturale (qui forse l’elemento più importante), movimento come simbolo di una nuova energia creativa, attenzione ai dettagli. Il ristorante, caratteriz-

public at large at the edge of the park, with nu-

zato da una struttura a pianta centrale sottolineata da un grande tavolo circolare continuo, che sembra

merous services from a restaurant to bicycle hire. Studio Pierattelli Architetture was contracted to

invitare alla socializzazione, posto sotto il grande lucernario centrale, definisce il concept generale. L’obiettivo è creare una connessione concettuale e materica tra il paesaggio in cui si è immersi e la

rehabilitate an area of 4500 square metres, the focal point of which is the elegant restaurant. In this project, once more, Massimo Pierattelli was

nuova struttura edilizia: ecco quindi che si privilegia l’uso di materiali naturali, in particolare pietra e marmo ma anche legno, sia per il pavimento che per il rivestimento di ogni ambiente, dalla sala pranzo ai bagni. All’esterno i servizi che il parco di Fosso Bandito offre sono all’insegna dello svago e del relax

guided by the cardinal points of his philosophy: sustainability, relationship with the natural setting (probably the most important factor in this case), movement as a symbol of new creative energy, and attention to detail. The restaurant, with its large space focussed on the continuous circular table inviting guests to socialise under the large central skylight, sets the tone for the whole. The objective is to create a conceptual and material connection between the new building and its natural setting: this is achieved by using natural materials (stone and marble as well as wood) for the floors and wall coverings of all rooms, from the dining room itself to the bathrooms. Outside the restaurant the Fosso Bandito park offers relaxation for all, a play area for children and an events area, while the sinuous layout of the park creates a very natural atmosphere in which all materials and furnishings are characterised by their close link, once more, to nature.

(dai giochi per bambini allo spazio spettacoli), ma un disegno sinuoso del parco crea un’atmosfera per niente artificiale e anche qui, sia nei materiali che negli arredi, si è cercato di sottolineare il legame naturalistico piuttosto che negarlo.

in apertura/ opening page: dettaglio del parco/ detail of the park a destra/ right: spazio della caffetteria/ the cafeteria space

© Max Lisi

Assembled Nature The Parco Monumentale delle

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© Fosso Bandito

Linoleum Gomma Zanaga srl Via Baccio da Montelupo 14/16 C 50142 Firenze Tel. +39 055 7323713 Fax. +39 055 7323006 Email: negozio@zanaga.org www.zanaga.it

Data progetto/Project date: 2013 Luogo/Place: Parco delle Cascine, Firenze Committente/Client: A.R.K. Srl Progetto/ Project: Pierattelli Architetture

[Linoleum Gomma Zanaga srl] Nella Firenze storica degli anni ’50, nella centrale Via de’ Benci, nasce la bottega “Linoleum Gomma Zanaga”, fiore all’occhiello della città per il settore delle pavimentazioni resilienti, dei rivestimenti ed altri articoli per il decoro della casa. A seguire negli anni ’70, la società cambierà sede ed affiancherà all’attività già in corso, la vendita all’ingrosso in tutto il territorio nazionale; attività proseguita ancora oggi dalla consociata KOBEL. Nel 2005, nelle persone di Zanaga Marco e Barbara, alla terza generazione di gestione, la Linoleum Gomma Zanaga veste di nuovo l’attuale sede di Via Baccio da Montelupo 14, a Firenze, con una totale ristrutturazione dello Showroom. Con i suoi 1000 mq. di superficie offre interessanti opportunità nel settore residenziale e contract. Ancora oggi si inserisce tra le prime aziende per l’assortimento di pavimenti e rivestimenti plastici, caldi parquet, pregiate moquette, tappeti moderni ed artigianali, colorati tessuti, carte da parati e tanto ancora per l’arredamento, oltre a ceramica, sanitari e rubinetterie.

[Linoleum Gomma Zanaga srl] In historic Florence in the 50s, in the central Via de' Benci, the workshop "Linoleum Gomma Zanaga "was founded, the flagship of the city in the business sector of ​​flexible flooring, coatings and other articles for home decoration. Following on in the 70s, the company changed its location adding to its already current operations, wholesale activities throughout Italy; activities still continued today through the subsidiary KOBEL. In 2005, represented by Marco and Barbara Zanaga, the third generation of management, Linoleum Gomma Zanaga is once again renovating its current headquarters at Via Baccio da Montelupo 14, in Florence, with a total restructuring of the Showroom. With its 1000 square metre surface area it offers interesting opportunities in the residential and contract business areas. Still today it is part of the leading companies for the selection of floors and plastic coatings, warm parquet flooring, exquisite carpets, modern and artisan rugs, colourful fabrics and wallpapers, elegant linen and much more for home decoration.

in alto/ above: allestimento dell'area esterna/ equipment of the outdoor area a destra/ right: render dell'ombrellone a forma di albero/ rendering picture of the tree-like parasol element nelle pagine seguenti/ following pages: il ristorante con il tavolo circolare; l'area esterna; particolare del bagno/ the circular table in the restaurant; the outdoor space; detail of the restroom


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© Max Lisi


© Max Lisi

Stone International Via L. Da Vinci, 81 00015 Monterotondo –Roma Tel. +39 06 9060985 Fax. +39 06 9069801 Email: info@stonesystem.it www.stonesystem.it

[Stone International] Stone International è una azienda italiana che opera nel settore dei pavimenti, dei rivestimenti e dei decorativi. Esperienza, tradizione, ricerca tecnologica e controllo di qualità, supportati da oltre 20 anni di presenza sul mercato, fanno sì che l'azienda sia riconosciuta come leader nel proprio settore. Innovazione e ricerca spingono a sviluppare sempre nuovi prodotti e sistemi per la decorazione, il ripristinino e la riqualificazioni di ambienti civili, urbani ed industriali. Stone International oltre a fornire supporto tecnico a progettisti ed applicatori, provvede anche alla formazione di posatori in grado di applicare i propri prodotti con professionalità, velocità e affidabilità.

[Stone International] Stone International is an Italian company that operates in the field of flooring, coatings and decoration. Experience, tradition, technological research and quality control, supported by over 20 years of market presence, means that the company is recognised as a leader in its field. Innovation and research are always pushing to develop new products and systems for decoration, renovation and redevelopment of civil, urban and industrial environments. Stone International, besides providing technical support to designers and installers, also provides training so that their products can be applied with professionalism, speed and reliability.


Via F.lli Buricchi, 31 59021, Vaiano(PO) Tel. +39 0574 946501 Fax. +39 0574 988753 Email: info@travertiniepietre.it info@pec.travertiniepietre.it www.travertiniepietre.it

© Alessandro Michelazzi

Travertini e Pietre S.a.s.

[Travertini e Pietre S.a.s.] Travertini e Pietre è una azienda specializzata nel commercio, lavorazione e posa in opera di manufatti, pavimentazioni, rivestimenti ed elementi unici in marmo, pietra e granito. I nostri prodotti spaziano dai pavimenti e rivestimenti in marmo, pietra e granito, al gres porcellanato, al parquet, fino alle resine e seminati alla veneziana. L'Azienda, da sempre alla ricerca di nuove tendenze di mercato, è un punto di riferimento per gli architetti e i designers, come per i clienti privati, ai quali può offrire, grazie al proprio studio di progettazione e alle proprie maestranze, un servizio chiavi in mano per la realizzazione e posa di opere su misura e secondo le esigenze della committenza, garantendo flessibilità e qualità produttiva. Travertini e Pietre, si propone oggi anche come partner commerciale della ditta Sainte Claire, una delle aziende leader in Italia nella progettazione e realizzazione dei centri benessere, SPA e private SPA, anche per superfici molto ridotte, come quelli delle abitazioni private.

[Travertini e Pietre S.a.s.] Travertini e Pietre is a company specialising in trading, manufacturing and installation of manufactured products, flooring, panelling and unique elements in marble, stone and granite. Our products range from floors and coatings in

according to the needs of the client, ensuring flexibility and production quality. Today Travertini e Pietre, as a trading partner together with the firm Sainte Claire, aims to be one of the leading companies in Italy for the design and construction of health centres, private spas and spas, even for very small areas, such as private homes.

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© Fosso Bandito

marble, stone and granite, to porcelain tiles, wooden floors, and finally resins and Venetian terrazzo. The company, always on the look-out for new market trends, is a reference point for architects and designers, as well as for private clients, to whom it can offer, thanks to its own design studio and workers, a key practical service for the realisation of custom-made construction and installation works


Hanno collaborato a questo numero / Contributions to this issue

Paolo Di Nardo

architetto/ architect

Firenze, 1958. Fondatore e direttore editoriale della rivista And, nel 2002 fonda lo studio ARX che si occupa di progettazione e ricerca architettonica; lavora con Coophimmelb(l)au, Diener & Diener, Obermayer Planen + Beraten con cui partecipa a concorsi e progetti internazionali. è professore a contratto di progettazione presso la Facoltà di Architettura di Firenze e autore di numerosi articoli e saggi sull’architettura contemporanea/Florence, 1958. Founder and editor of And magazine. In 2002 Di Nardo founded studio ARX, which is concerned with architectural research and design; he works with Coophimmelb(l)au, Diener & Diener, Obermayer Planen + Beraten partecipating to competitions and international projects. He is a temporary professor of Design at the Faculty of Architecture in Florence and has written many articles and essays on contemporary architecture

Fabio Rosseti

architetto/ architect

Viareggio (LU), 1961. Vive e lavora a Firenze, rivolgendo la sua attenzione al rapporto fra architettura e tecnologie dell’informazione. è coordinatore della redazione di And con cui ha collaborato fin dal primo numero. Ha scritto vari articoli per And e per altre testate/Viareggio (LU), 1961. Lives and works in Florence, focusing on the relationship between architecture and information technologies. Editorial staff coordinator of And, he has worked with the magazine since its very first issue, writing various articles for And and for other publications

Lapo Muratore

architetto/architect

Bagno a Ripoli (FI), 1964. Dopo la laurea svolge numerosi programmi di ricerca in prestigiose università straniere. Da sempre interessato alla pubblicistica, scrive abitualmente per le riviste di settore, sia italiane che straniere. Vive e lavora a Siena/After earning his degree he participated in many research programmes at prestigious universities abroad. He has always been interested in activities of the publicist and often writes for national and international magazines of the sector. He lives and works in Siena

Filippo Cherubini

architetto/ architect

Firenze, 1982. Nato e cresciuto nel capoluogo fiorentino dove ha conseguito la Laurea in Architettura è attualmente specializzando della Scuola di Beni Architettonici e del Paesaggio presso la medesima Università fiorentina. In attività sin dal 2005 ha sviluppato una particolare attenzione per il recupero ambientale, il verde ur bano e il colore in architettura./ Born in Florence, 1982. He lives in the city of Florence and works since 2005. After achieving Bachelor of Science degree in Architecture he’s now attending a postgraduate course at the University of Florence. During his years of work he focused on urban green design, environmental restoration and architectural color design.


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