IL BATTESIMO DI GESÙ RACCONTI EVANGELICI I vangeli sinottici narrano il battesimo di Gesù nel fiume Giordano da parte di Giovanni Battista, mentre il Vangelo secondo Giovanni presenta la testimonianza da parte di Giovanni Battista della discesa dello Spirito Santo su Gesù, ma non parla del suo battesimo. Nel Vangelo secondo Marco Gesù si reca da Nazaret (in Galilea) sulle rive del Giordano, dove viene battezzato da Giovanni Battista. Uscendo dall’acqua, vede i cieli aprirsi e lo Spirito scendere su di lui sotto forma di colomba, mentre si sente una «voce dal cielo» che dice «Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto». Anche nel Vangelo secondo Matteo Gesù va dalla Galilea alle rive del Giordano per farsi battezzare da Giovanni; in questo vangelo, però, si racconta anche di come Giovanni Battista cerchi di impedirglielo dicendogli «Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me», ma Gesù lo convince rispondendogli «Lascia fare per ora, poiché conviene che così adempiamo ogni giustizia». Anche in Matteo Gesù, uscendo dalle acque, vede il cielo aprirsi e discendere lo Spirito di Dio sotto forma di colomba, mentre una voce dal cielo afferma «Questo è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto». Nel Vangelo secondo Luca «tutto il popolo» è battezzato e anche Gesù si fa battezzare; mentre è raccolto in preghiera, il cielo si apre e scende su di lui lo Spirito sotto forma di colomba, mentre si sente una voce cdal cielo che dice «Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto». Nel Vangelo secondo Giovanni non si parla di battesimo, ma solo di discesa dello Spirito sotto forma di colomba. Giovanni Battista rende infatti testimonianza dicendo che colui il quale lo aveva mandato a battezzare con acqua lo aveva avvisato che colui sul quale avrebbe visto scendere lo Spirito per rimanervi sarebbe stato colui che avrebbe battezzato nello Spirito (invece che in acqua come Giovanni), e che aveva visto lo Spirito discendere dal cielo sotto forma di colomba su Gesù e di averlo riconosciuto come figlio di Dio. INTERPRETAZIONE Le differenze importanti tra i tre racconti dei Vangeli indicano una diversa comprensione di Gesù. Se il motivo del battesimo impartito da Giovanni Battista era la remissione dei peccati, il battesimo di Gesù ha un significato e uno scopo ben diversi. Gesù era senza peccato; si legge infatti nella Prima lettera di Pietro: «Non commise peccato, né fu trovato inganno nella sua bocca». Nel Vangelo secondo Matteo, Gesù disse a Giovanni, che non voleva battezzarlo: «Lascia fare, questa volta, poiché conviene che in questo modo adempiamo tutto ciò che è giusto. Allora Giovanni acconsentì». Anche nella dottrina cattolica, il battesimo di Gesù è diverso dall’attuale sacramento cristiano cattolico che ha soprattutto il significato di rendere il battezzato figlio di Dio e membro della Chiesa e inoltre di purificarlo del peccato originale. In Atti 10:37–43, San Paolo apostolo afferma che chiunque crede in Gesù Cristo ottiene il perdono dei peccati per mediazione del suo Nome. Aggiunge che questa verità è stata testimoniata da tutte le creature prescelte da Dio per essere suoi profeti e testimoni di verità. Ciò equivale a dire che esiste una perfetta concordanza fra
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Vecchio e Nuovo Testamento soprattutto riguardo alla profezia storica e al giudizio di Dio. La formula sacramentale che rende efficace il Battesimo afferma il Nome di Cristo e il Suo essere il Figlio di Dio, causando la remissione di tutti peccati.
CRITICA TESTUALE Nel Vangelo secondo Luca, le parole dette dalla «voce dal cielo» sono le stesse dette nel Vangelo secondo Marco: «Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto». In un manoscritto greco (Codex Bezae) e in alcuni manoscritti latini conservatisi, invece, le parole della voce celeste sono «Tu sei mio Figlio, oggi ti ho generato». Il brano fu citato molto dai Padri della Chiesa tra il II e il III secolo, cosa che costituisce una testimonianza importante in quanto la maggior parte dei manoscritti del Nuovo Testamento conservatisi è posteriore a queste testimonianze; ebbene, in quasi tutti i casi, in testimonianze che vengono dalla Spagna alla Palestina e dalla Gallia al Nordafrica, è la forma «Oggi ti ho generato» ad essere attestata. Depone inoltre a favore dell’autenticità di questa versione il fatto che l’altra è identica a quella riportata in Marco e quello che gli scribi tendevano ad uniformare i testi, invece che a introdurvi discostamenti. La ragione della modifica del testo da «Tu sei mio Figlio, oggi ti ho generato», la versione originale di Luca, a «Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto» sarebbero da ricondurre a un tentativo degli scribi di rimuovere ogni possibile appiglio agli adozionisti, una corrente delle origini del cristianesimo per la quale Gesù non era nato Figlio del Padre ma era stato da lui adottato all’atto del battesimo nel Giordano. CELEBRAZIONE LITURGICA Esiste una festa dedicata al battesimo di Gesù nei riti di quasi tutte le Chiese. Nel rito romano la festa del Battesimo del Signore ricorre nella domenica dopo l’Epifania del Signore e conclude il Tempo di Natale; il giorno successivo inizia il Tempo ordinario. Dove l’Epifania cade il 6 gennaio, la festa del Battesimo cade nella domenica compresa tra il 7 gennaio e il 13 gennaio; dove invece l’Epifania non è festa di precetto e si celebra la domenica tra il 2 e l’8 gennaio, quando questa cade il 7 o l’8, la festa del Battesimo del Signore si celebra il lunedì seguente 8 o 9 gennaio. Prima della riforma liturgica il Messale del 1962 prevedeva la «commemorazione del Battesimo del Signore» come festa di seconda classe da celebrare il 13 gennaio; quando però questo giorno cadeva di domenica, prevaleva la festa della Sacra Famiglia, che ricorreva nella domenica dopo l’Epifania. Più anticamente, nel calendario tridentino tale commemorazione non esisteva, ma si leggeva il Vangelo del Battesimo del Signore nel giorno dell’ottava dell’Epifania. Nelle Chiese ortodosse che seguono il nuovo calendario ortodosso, il battesimo del Signore viene celebrato il 6 gennaio; quelle Chiese che seguono il calendario giuliano, celebrano la stessa festa il 19 gennaio. Nelle Chiese protestanti dove esiste questa festa, come quelle luterane e metodiste, essa generalmente cade la domenica che segue l’Epifania. In particolare nella Chiesa anglicana, il Battesimo del Signore cade la domenica dopo l’Epifania quando questa è il 6 gennaio (la maggioranza dei casi) oppure una domenica non oltre il 6 gennaio; dove l’Epifania si celebra in domenica e questa cade il 7 o l’8 gennaio, il Battesimo del Signore si celebra il lunedì seguente.