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ALITALIA

DRAGHI SULLA CRISI

Cai ritira l’offerta Il fallimento ora è vicino

«Durerà fino a metà 2009» Banche al sicuro

a pagina 12

ORT NELLO SP

• CALCIO A 5 B

Avversarie calabresi per le materane

• BASKET

Anticipo a Latina per la Levoni

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della Basilicata

ED Anno 7 - N. 301

1,00

Internet www.ilquotidianodellabasilicata.it

Sabato 1 novembre 2008

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

INTERVISTA ESCLUSIVA AL “GENERALE” FILIPPO BUBBICO

«EGOISMO TERRITORIALE E CENTRALISMO SPACCIATI PER FEDERALISMO» Il petrolio, Scanzano, i silenzi della Gelmini Futuro e presente del PD e della Basilicata nelle riflessioni di un protagonista della politica alle pagine 10 e 11

L’AUTUNNO CALDO NATI SOTTO UNA CATTIVA (MARIA)STELLA

STUDENTI LA MEMORIA E IL PRESENTE

di Damiano Laterza

di Vincenzo Viti

IL decreto Gelmini è legge. Per esperienza personale vi dico che il maestro unico è un abominio. Per carità, la mia maestra era straordinaria. Ma tutti coloro che furono miei compagni di classe - e dunque anche il sottoscritto - sono sempre segue a pagina 19

CARO Direttore, credo che solo un contraddittore bolso e ottuso potrebbe obiettare al tuo Editoriale sui "brav uagliò" che contestano la Gelmini e soprattutto non condividere il giudizio sulla "diversità" della consegue a pagina 19

A Roma

A Potenza

La destra chiede la testa del Rettore Tamburro

All'onta di nuovi tagli alla ricerca risponde l'Onda.

Il governo accusa la sinistra per gli scontri

A Venosa mobilitazione Matera, una protesta non ben definita a favore del ministro alle pagine 8 e 9

Al salone del gusto

QUEI 1.200 KM PER FAR CONOSCERE IL NOSTRO SAMBUCO di FEDERICO VALICENTI

Io c'ero. C'ero non in rappresentanza di qualche Ente o Provincia o della Regione Basilicata , ma in quando cuoco scelto da Slow Food. C'ero perché ho fatto del mio lavoro un riferimento per chi crede che il cibo segue a pagina 19

Matera Si barricano per otto ore e solo l’impegno di tutta la giunta Buccico le convince ad uscire

Scade il contratto, asserragliati in municipio 104 Ok dell’Anas alla strada Potenza Salerno-Bari e al raccordo Murgia-Pollino

MATERA - I 22 ausiliari del traffico di Matera si sono asserragliati in municipio per sollecitare l'amministrazione comunale a effettuare la stabilizzazione del rapporto di lavoro, in scadenza al 31 ottobre 2008. In serata è arrivata la polizia perché il sindaco Buccico ha dichiarato di non potersi assumere la responsabilità di lasciarli in municipio.

a pagina 29

LAURIA

Il prefetto bacchetta Pisani Subito rinominati gli assessori a pagina 26


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Sabato 1 novembre 2008

Brevi dal mondo

Cuba, Lula incontra Fidel L'AVANA – Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva (nella foto) ha lasciato ieri L’Avana dove ha effettuato una visita ufficiale, la seconda di quest’anno, che è servita a firmare un accordo petrolifero fra le compagnie di Brasile e Cuba, e che gli ha permesso di incontrare l’ex presidente Fidel Castro.

In Italia e nel Mondo Bologna, sgominata la banda dell’A14 rapinò un furgone con 3 milioni BOLOGNA–E' una banda di rapinatori dall’elevato spessore criminale e dalla micidiale capacità di fuoco quella sgominata dalla squadra Mobile di Bologna e dallo Sco della Polizia, con dieci tra fermi e arresti eseguiti negli ultimi giorni e disposti dalla Procura di Bologna. Una caccia durata quattro mesi e iniziata dopo lo spettacolare colpo del 30 giugno sull'autostrada A14 all’altezza di Castel San Pietro, nel bolognese, quando i rapinatori assaltarono due furgoni portavalori a colpi di kalashnikov portandosi via tre milioni di euro. Durante l’azione, condotta con tecniche paramilitari, non esitarono a sparare 60-70 colpi ad altezza uomo sotto gli occhi degli automobilisti terrorizzati. Il grup-

Lo Sco durante l’operazione

po criminale, prevalentemente foggiano, apparentemente senza legami con la criminalità organizzata, si muoveva con estrema facilità anche in Emilia perchè poteva contare su fiancheggiatori e basi logistiche.

Maltempo al Centro-Nord pioggia, vento e perfino neve ROMA – Il centro-nord è sotto l’acqua ed il maltempo durerà ancora per qualche giorno, provocando disagi a chi intende spostarsi per il ponte di Ognissanti. La situazione più critica in Liguria, che ha chiesto lo stato d’emergenza per i danni provocati dalle violente mareggiate: oltre 13 milioni di danni solo per il porto. Pioggia anche in Lombardia, Toscana, Lazio, Veneto e Sardegna, dove è stato di massima allerta dopo la recente alluvione, e forti venti sulle regioni tirreniche, con mari molto mossi: una situazione che ha provocato lo stop di alcuni collegamenti per l’Isola d’Elba. Ci sono state nevicate intorno a 1.500 metri nelle zone alpine (ma nell’Alto Adige la neve è scesa an-

L’ex piduista andrà in onda su Odeon Tv e fa delle anticipazioni Congo, Michel vuole conferenza BRUXELLES - Il commissario Ue agli Aiuti umanitari Louis Michel ha proposto l’organizzazione di una conferenza di pace a Nairobi per cercare di risolvere la crisi nell’est della Repubblica del Congo. E’ quanto si legge in una nota diffusa a Bruxelles. Il summit 'Nairobi 2', nelle intenzioni di Michel, dovrebbe svolgersi nella capitale del Kenia sotto l’egida dell’Onu.

La Libia paga per Lockerbie WASHINGTON – Gli Stati Uniti hanno ricevuto il risarcimento di 1,5 miliardi di dollari di risarcimento per le vittime degli attentati di Lockerbie e della discoteca di Berlino. Lo ha reso noto il dipartimento di Stato specificando che la Casa Bianca farà avere al più presto le somme spettanti ai parenti delle vittime. Il versamento era uno dei punti dell’accordo per il ristabilimento di normali relazioni diplomatiche tra Tripoli e Washington. La somma è stata materialmente versata da Tripoli a un fondo per il risarcimento delle vittime dell’attentato di Lockerbie in Scozia dove si schiantò al suolo il 21 dicembre 1988 un Boeing 747 della Pan Am (270 vittime di cui 169 americani e 2 italiani) e della bomba piazzata il 5 aprile del 1986 nella discoteca 'La Belle' di Berlino.

Scotti: «Dalla crisi usciamo insieme»

Torna Gelli e tifa Berlusconi allarme nel Pd ma anche nel Pdl FIRENZE – Solo nell’ultima puntata di 'Venerabile Italia', talk show che andrà in onda da lunedì prossimo su Odeon Tv e che lo vede protagonista, Licio Gelli sarà, per la prima volta, presente in uno studio televisivo. Ma Gelli ha lasciato già ieri la sua villa Wanda nell’aretino per venire a Firenze, negli studi dell’emittente, per presentare il programma e rispondere come un fiume in piena alle domande dei giornalisti presenti. Suscitando reazioni preoccupate nel mondo politico: dal capogruppo Pd al Senato, Anna Finocchiaro, che sollecita una reazione di Berlusconi, indicato da Gelli come il suo erede, al vicepresidente Pdl alla Camera, Osvaldo Napoli, che respinge un «apprezzamento che si trasforma in veleno per chi lo riceve», fino al senatore Pd Vincenzo Vita che chiede l'intervento del Garante delle Comunicazioni perchè «la P2 non può andare in onda». Stessa richiesta dalla Federazione della Stampa che afferma: dargli spazio è insulto a storia italiana. Per l’Udc «i cattivi maestri in tv destabilizzano clima Paese Gelli, quasi 90 anni, completo scuro e piglio deciso, non si sottrae a domande sulla politica attuale e del passato: dalle caratteristiche principali del Piano di rinascita democratica alle stragi, dal fascismo («sono fascista e fascista morirò») alla massoneria, dagli aneddoti («una volta incontrai, in un hotel a Firenze, Tina Anselmi che aveva dato ordine di cercarmi in tutto il mondo e lei non mi riconobbe, ma la foto di quell'incontro è nell’archivio di Stato coperta da segreto») alle forze politiche attuali e alle manifestazioni studentesche.

Licio Gelli durante la presentazione del programma

Di Berlusconi Gelli dice che sul Piano di rinascita democratica è «l'unico che può andare avanti, non perchè era iscritto alla P2, ma perchè ha la tempra del grande uomo che ha saputo fare, anche se ora è in momento di debolezza perchè usa poco la maggioranza parlamentare». Poi attacca la magistratura, «potere forte e costituzionale», e lancia un assist a Marcello Dell’Utri, che è «una bravissima persona, onesto e non mafioso» e che tra l’altro sarà ospite della prima puntata del programma. Non nasconde poi il suo disappunto per le proteste studentesche: «le manifestazioni non ci dovrebbero essere, gli studenti dovrebbero essere in aula a studiare» e approva la legge Gelmini «perchè ripristina un pò di ordine». «Tornano i fantasmi del pas-

sato ed è inquietante che vada in onda l’autocelebrazione di Gelli e un nuovo tentativo di inquinare la vita pubblica», afferma Rosy Bindi (Pd) vicepresidente della Camera. Anna Finocchiaro, capogruppo Pd al Senato, e Marco Minniti, ministro ombra, si chiedono invece se «Berlusconi non abbia nulla da dire». Il portavoce di Articolo 21 Giuseppe Giulietti ed il senatore Pd Vincenzo Vita chiedono l'intervento del Garante delle comunicazioni perchè, messa fuori legge, «la P2 non può andare in onda». Dal Pdl interviene il vicepresidente dei deputati Osvaldo Napoli che precisa come «il sostegno di Gelli al Governo non è stato da nessuno richiesto. Chi gli dà credito pesca nel torbido». Daniela Navi

Livigno sotto la neve

che a mille metri), e il passo dello Stelvio è stato chiuso per il rischio di valanghe. A Livigno l’altezza della neve ha raggiunto il mezzo metro e nella notte la temperatura ha toccato i -8.

Novara, giovane uccide il padre e ferisce la madre NOVARA – È uscito di prima mattina per andare a comperare le sigarette e, tornato a casa, ha afferrato un coltello da caccia e ha colpito più volte il padre, uccidendolo, e poi la madre, riducendola in fin di vita. Un raptus, un momento di follia, ha colto Yari Vigorelli, 25 anni e in un attimo l’appartamento di piazza Manni, a Ghevio (una frazione di Meina, sul Lago Maggiore) si è trasformato in un mattatoio: quando, poco dopo le 7,30 di ieri, sono arrivati i soccorsi, con i carabinieri, Luigi Vigorelli, 67 anni, era ormai morto, mentre la moglie Franca respirava ancora. La donna è stata trasportata all’ospedale di Borgomanero e nel pomeriggio è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico: è in condizioni disperate. Cosa sia successo nella mente del giovane è impossibile scoprirlo. Stando a quanto raccontato dai vicini, Yari era un ragazzo chiuso, che parlava poco, ma non aveva mai dato segni di squilibrio. Lavorava in una officina meccanica di Paruzzaro e viveva con i genitori e il fratello Alessandro, di 3 anni più anziano. Ieri mattina Alessandro, operaio in una rubinetteria di Gargallo, non era in casa: volontario alle 'Autoambulanze del Vergante', aveva avuto il turno notturno e non era ancora rientrato. «Abbiamo sentito le urla – raccontano i vicini – e abbiamo dato l’allarme. In un primo tempo abbiamo pensato che provenissero da un appartamento i cui proprietari erano soliti litigare spesso ma poi ci siamo accorti che le grida e i lamenti arrivavano dall’alloggio dei Vigorelli. E siamo rimasti ancor più sorpresi». C'è però un fatto risalente alla scorsa settimana che può testimoniare un malessere di Yari: profondo conoscitore della zona ed esperto cercatore di funghi, si era perso nei boschi; i familiari avevano dato l’allarme e solo l’intervento del Soccorso alpino aveva permesso di ritrovarlo, in serata. Un fatto inspiegabile, ma forse il segnale che non tutto fosse a posto nella mente del giovane. L’assassino è stato interrogato per tutta la giornata negli uffici di Arona della Compagnia carabinieri ma non ha saputo dare alcuna spiegazione del gesto. Lunedì mattina è in programma l’autopsia sul corpo di Luigi Vigorelli.

IL CASO

Napoli, va in carcere per 3 anni chi abbandona rifiuti ingombranti SAN SALVADOR – Nel prossimo G8, a guida italiana, Roma vuole che non si discuta solo della crisi finanziaria ma anche dei problemi della povertà e dell’ alimentazione nel mondo: è il messaggio che il sottosegretario agli Esteri Vincenzo Scotti (nella foto) ha portato al 18° vertice iberoamericano chiuso ieri a San Salvador. «Dalla crisi usciremo tutti insieme o non ne usciremo», ha detto Scotti dopo aver firmato un accordo di cooperazione paria a 2,5 milioni di dollari.

NAPOLI - Carcere - da 6 mesi a 3 anni - per chi abbandona in strada i rifiuti ingombranti. Lo ha deciso il Consiglio dei ministri, approvando il decreto legge che completa il pacchetto di misure per superare l'emergenza in Campania, con la reclusione per chi sarà sorpreso ad abbandonare lavatrici, materassi, pensili da cucina o altro nelle aree di crisi (come la Campania) e il commissariamento dei Comuni che non rispetteranno le norme. Il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Guido Bertolaso hanno spiegato che il provvedimento contiene "misure più stringenti di vigi-

lanza degli enti locali e sanzioni per chi non osserva le misure previste in materia di difesa ambientale, prevedendo altresì strumenti sanzionatori (il possibile commissariamento, appunto) nei confronti dei comuni inadempienti". E non basta: l'articolo 1 della legge prevede un compenso riconosciuto a quanti riciclano. Oggi, quando si fa la raccolta differenziata, occorre consegnare il materiale alle municipalizzate che poi lo portano al Consorzio nazionale imballaggi. Con le nuove norme, invece, ogni cittadino potrà andare con la spazzatura alla mano alla più vicina piattaforma Conai e ricevere un "premio" economico per

L’annuncio in una conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri

i rifiuti riciclabili. "Solo quello prodotto a livello di famiglia potrà essere consegnato alle piattaforme che così riceveranno un piccolo compenso economico pari ai costi

previsti dalla legge in modo che alluminio, carta e vetro siano riciclati e tornino come materia prima per essere utilizzata". Elisabetta Martorelli


LE ELEZIONI USA

In Italia e nel Mondo

Sabato 1 novembre 2008

Obama fa scomparire la “linea” Mason-Dixon

Nel segno del senatore nero gli Stati del Sud cambiano volto di MARCO BARDAZZI WASHINGTON – La linea Mason Dixon, storico e simbolico punto di demarcazione tra il Nord e il Sud degli Stati Uniti, sta scomparendo dalla politica americana. Gli spostamenti demografici degli ultimi anni e i cambi d’umore dell’America stanno mandando segnali di una svolta in arrivo nell’Election Day del 4 novembre: trascinati dal loro primo candidato nero a un passo dalla Casa Bianca, i democratici sono pronti a tornare a far breccia negli Stati del Sud. Dalla Florida al Nevada, passando per tutta l’area del Mississippi e per il Texas, nel 2000 e nel 2004 il Sud è stato terra di conquista per George W.Bush. Più in generale, è dai tempi di Richard Nixon che i repubblicani hanno un sostanziale controllo su una parte del paese che ha voltato le spalle ai democratici quando il partito di John Kennedy e di Lyndon Johnson si è spostato – negli anni '70 – su posizioni più liberal e progressiste. L’animo conservatore del Sud ha fatto da bacino elettorale per anni ai repubblicani. Il governatore sudista della Georgia, Jimmy Carter, riuscì a riconquistarne larghe fette nel 1976, per poi vedersi portar via tutto quattro anni dopo da Ronald Reagan, pronto ad abbracciare i 'Reagan Democrats' del Sud scontenti dell’amministrazione democratica. Da allora, sotto la Mason-Dixon è riuscito a infiltrarsi qua e là solo Bill Clinton, ma è stata una parentesi prima del ritorno di fiamma dei repubblicani. Stavolta sembra essere in arrivo un cambio di scenario. «Queste saranno le elezioni del riallineamento», prevede il sondaggista John Zogby sul Boston Globe, immaginando una mappa futura dove Nord e Sud si confondono. Non è solo per la corsa presidenziale, che vede il democratico Barack Obama piazzato in posizione da strappare vari stati del Sud e del SudOvest: sull'onda dell’entusiasmo che lo accompagna e del malumore per gli otto anni di guida repubblicana, i democratici sembrano avviati a consolidare al Sud una forte rappresen-

tanza in Congresso, che già ave- pronti a dichiarare la resa. Gli va cominciato ad emergere nelle strateghi di John McCain sottoelezioni del 2006. Obama è in te- lineano come Stati che ai tempi sta nei sondaggi in Virginia, di Clinton e anche nel 2000 con uno stato sudista che vota re- Al Gore erano ondeggianti, copubblicano dagli anni Sessanta. me Tennessee e Arkansas, sono Perfino nella conservatrice Val- ora solidamente 'rossi' (il colore le dello Shenandoah nei giorni del partito di McCain sulle mapscorsi il candidato presidente è pe americane). Ma è chiaro che sta accadendo riuscito a raccoqualcosa: «La gliere 20.000 per- Ma i repubblicani portata storica sone per un comidella candidatura zio, nonostante il non demordono di Obama – ammaltempo. Piu a la rimonta di McCain mette Charlie Sud, la Florida è Black, uno strateun terreno di bat- parte da Tennessee ga repubblicano – taglia (ma lo Stato e Arkansas è il grande fattore da sempre fa un che influenza pò storia a parte). Ma a stupire gli osservatori è il questa campagna. L’affluenza fatto che Obama sembra avere degli afroamericani alle urne è possibilità di vittoria in luoghi la più alta di sempre e spinge come North Carolina e Georgia, Obama». Nello stesso tempo, gli che venivano ritenuti off-limits. strateghi democratici mettono Alcuni sondaggi lo mostrano in guardia che non solo i senticompetitivo in Arizona, lo stato menti conservatori nel Sud sodi John McCain, mentre nel vici- no ancora forti, ma lo sono anno New Mexico il candidato de- che i rigurgiti razzisti. Il fattore mocratico è avanti di quasi 10 razziale ha senza dubbio un pepunti. Candidati democratici al so maggiore sotto la linea MaSenato e alla Camera mostrano son-Dixon che negli Stati del di poter sfrattare dai seggi i re- Nord. Ma la vera novità della pubblicani in vari Stati dalla Lo- campagna elettorale del 2008 sembra essere il completo rimeuisiana all’Arkansas. I repubblicani però non sono scolamento delle carte.

Obama in Missouri. A sinistra, il servizio di sicurezza vigila

dall’inviato VITTORIO DELL'UVA

La Chiesa è dalla parte di Bush perché «pensa solo all’aborto»

CHICAGO - La little Italy, che dalle parti di Brooklyn ancora presenta residue venature grossolane, appare distante nel tempo dall'ufficio dell'avvocato Charles Bernardini italo-americano di terza generazione. Fa parte della cerchia degli amici di Obama, è stato tra gli amministratori della città andando oltre il pur largo e comodo scalino sociale che dava tranquillità alla middle class che ancora non avvertiva il pericolo. In anticamera lascia che le attese non si consumino sfogliando vecchie riviste. Meglio un volume con le foto di Carlo Pozzoni che illustrano il “Lario romantico” e le case del sedicesimo secolo che si affacciano sul lago di Como. Dal suo studio al 35° piano di un grattacielo di Madison Avenue cui si accede tra pass e controlli come accade ai posti di frontiera, domina i giardini pensili che il sindaco ha voluto sui tetti e il pinnacolo della più alta chiesa protestante che sia mai stata costruita negli Stati Uniti. Presidente della Camera di commercio italo-americana oltre che so-

«Gli italiani? Qui sono di destra» cio della Ungaretti e Harris che conta centodieci legali associati, Charles Bernardini ha, a sua volta, raggiunto a sessatuno anni una cima dalla quale si può permettere, da partisan dichiarato, qualche osservazione non priva di un certo distacco. «Mi chiedono in molti - dice - come voteranno gli italiani d'America che saranno circa venti milioni. Credo che sia opportuno qualche distinguo. Qui siamo in pochi, più o meno cinquecentomila ed anche un tantino diversi. Ho la sensazione che altrove, tra noi, la maggioranza sia tendenzialmente repubblicana. Il conservatorismo non è soltanto dei ricchi ma anche di chi non è riuscito a fare fortuna. Nella nostra comunità di Chicago che è formata soprattutto da professionisti e da manager quasi tutti tifano per Obama». È un modo delicato per dire che questa non è l'America delle pizzerie con

il tricolore. Ma l'analisi che coincide, fatte salve fisiologiche sfumature, con quella di altri connazionali insediatisi sulle rive del Michigan, non tarda a farsi un tantino severa. Per Charles Bernardini occorre non trascurare «un insieme di cose». «Ormai negli Stati Uniti non è importante l'appartenenza» più o meno sentita «ad un gruppo etnico stretto o allargato». «Contano il livello di istruzione e la posizione economica che sono stati raggiunti». Incidono «il contesto in cui si vive e l'infliuenza della religione» cui gli italiani sarebbero particolarmente sensibili. «Sono cattolico e come gli altri sento ciò che arriva da Roma. Ascolto i sacerdoti e il loro arcivescovo. Avverto che nei fatti sono ancora rimasti dalla parte di Bush e quindi del candidato McCain. Alla Chiesa importa soprattutto la battaglia per l'aborto. Anzi direi solo quella. Quasi non si accorge della man-

Tutti a rischio carie ma il chewing gum aiuta TUTTI a rischio carie: il doloroso nemico dei denti si combatte fin dai primi mesi di vita. Le prime linee guida nazionali per la promozione della salute orale in età evolutiva, preparate dal ministro del Welfare certificano l’utilità delle gomme da masticare, un aiuto che non deve però mai sostituire l’uso dello spazzolino. Tutta la popolazione italiana deve essere protetta vista l'alta incidenza di problemi ai denti. Per questo la necessità di mettere nero su bianco i consigli per famiglie, pediatri e dentisti. Alla stesura del documento ha

Germania, Marx torna nelle università

Dodici commesse senza veli partecipato una lunga lista di esperti e società scientifiche: pediatri, odontoiatri, igienisti, neonatologi e molte associazioni come quelle di genitori. La carie oggi colpisce il 44% dei bambini entro i 12 anni di età.

canza di servizi sociali, del persistere della pena di morte e della guerra in Iraq, alla quale partecipano da volontari ragazzi che vengono dalle campagne o da famiglie operaie. Indossano la divisa per mancanza di prospettive. Non hanno nemmeno la forza di fare pressione sulla politica». La Chicago “italiana” contesta con non meno fervore, l'idea che la redistribuzione della ricchezza sia vista tra i repubblicani come un peccato mortale. Bernardini, che della comunità si fa portavoce, si esprime con la foga di chi è chiamato in questa vigilia elettorale e rimuovere i dubbi degli indecisi. «I repubblicani sono stati bravi a convincere la gente che aiutare il vicino è una forma di comunismo. Persino i poveri ci sono caduti. Da venti anni l'deologia viene contrapposta alla realtà». Tra le incrostazioni di natura sociale difficili da rimuovere va naturalmente collocata la que-

stione razziale. Per prudenza o pudore all'interno di una società che “esporta” democrazia se ne è discusso poco dopo le fiammate della primissima ora che Barack Obama ha circoscritto affrontando apertamente il problema con quella che viene pomposamente definita una lectio magistralis. Al ricordo Bernardini sorride ma ammette che l'incognita pesa e permane. «Obama ha trattato gli americani da adulti. Noi italiani di Chicago lo siamo. Fino a martedì sera non sapremo. Alcuni dicono che almeno il dieci per cento dell'elettorato ha mentito ai sondaggisti. Il razzismo è indicativo di una permanente idiozia, ma ho l'impressione che la breccia si apra. La candidatura di Obama lo prova. Durante le primarie lo abbiamo visto trionfare negli Stati bianchi. Persino dove sembrava impossibile. Qualche speranza l'ho trovata ritrovata nelle cantine di questo palazzo, dove era stato allestito un seggio per il voto anticipato. Tanta gente in fila, come non si era mai vista, mi fa pensare che forse negli Stati Uniti cambiare davvero si può».

DODICI commesse senza veli. È il calendario sexy della costa toscana con dodici bellezze che si sono spogliate per beneficenza; parte dei proventi andranno infatti all'onlus Agbalt (Associazione genitori di

bambini ammalati di leucemia e tumore). Ma il calendario ha anche il patrocinio di tre club calcistici - Sporting Lucchese, Pisa calcio e As Livorno - in una sorta di gemellaggio in nome della bellezza.

I VENTIdella crisi spingono Karl Marx fin dentro le aule universitarie tedesche, dopo aver rilanciato nelle librerie del Paese la sua famosa opera contro gli eccessi del capitalismo: gli studenti sono entusiasti e il revival del grande filosofo colpisce in Germania anche la Chiesa cattolica, che produce una 'sua' versione de 'Il Capitale'. A riportare gli scritti di Marx negli atenei, è stata l'Associazione studentesca socialdemocratica di Sinistra (Sds), che ha introdotto 'Il Capitale' in 31 università, tra cui quella di Friburgo e la Humbolt di Berlino. Il testo del libro viene già letto

nelle aule e l’iniziativa durerà per due semestri. La risposta degli studenti è andata al di la di qualsiasi aspettativa. «Abbiamo lasciato per troppo tempo Marx sugli scaffali», ha detto Fritz Haug, docente di filosofia dell’Università di Friburgo.

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Sabato 1 novembre 2008

Il fatto del giorno: Italia, la scuola scende in piazza Numeri? Non importano tutta Roma è circondata

Occorre misurarsi con la protesta di massa

E ora anche l’Università è pronta a manifestare

dalla cronaca di Giuseppe D’Avanzo

dall’editoriale di Paolo Pombeni

dall’articolo di Raffaello Masci

[...] Quanti saranno? Importa davvero a qualcuno, se non al governo imbarazzato ("poche migliaia di persone"), avere un numero? È il giorno della realtà, questo, quale che siano i numeri. È il giorno della robusta e ostinatissima realtà. È il giorno della concretezza della vita quotidiana di studenti e insegnanti, delle compromesse speranze di futuro dei più giovani e delle loro famiglie. È il giorno della tangibilità di una sdegnata rabbia per il presente che - con la voce e il corpo di centinaia di migliaia di uomini e donne, ragazze e ragazzi che nella scuola e nelle università ci vivono, ci lavorano, ci studiano, ci sperano - mette finalmente in un canto, per un’intera mattinata, le formule vuote e le verità rovesciate che avvelenano il discorso pubblico. [...]

Quando una protesta assume una dimensione di massa bisogna per forza di cose misurarsi con essa. Non è né impossibile, né infrequente che proposte di cambiamento in sé ragionevoli abbiano trovato rigetto per paura verso un futuro, ma non si può per questo dare per scontato che ogni volta la spiegazione stia solo lì. La scuola italiana ha bisogno di cambiare e di razionalizzare il suo lavoro: certe difese dello status quo che si sentono in questi giorni sono più che sospette. Tuttavia anche certe proposte che vengono dal governo e dalla sua maggioranza sanno di partito preso e talora di ideologismo. Bisogna ritrovare la serenità di un confronto che non ci faccia nascondere la testa sotto la sabbia di fronte ai nostri ritardi [...].

Il rigore che il ministro Mariastella Gelmini intende introdurre nella gestione delle università, stando alle prime indiscrezioni sul ddl che si appresta a presentare, in linea di principio piace: il patto di stabilità finanziaria, la valutazione premiale, perfino (in buona parte) il blocco dei concorsi in atto. Questo dicono [...] i rettori [...]. Tuttavia il provvedimento rischia di nascere con lo stesso peccato originale che ha pesato sulla scuola e che ha scatenato la piazza in questi giorni: e cioè il fatto che a monte di tutto ci sia non una logica di intervento mirato contro i mali dell’università italiana, ma solo (o soprattutto) una esigenza di cassa che impone dei tagli. [...] Dopo quella scolastica potrebbe esplodere anche la piazza universitaria. [...]

La migliore di ieri

Confusione Trecento violenti e basta e disastro non diamo loro pubblicità

Finanziaria e discordia

dall’editoriale di Alberto Bisin

dall’editoriale di Pierluigi Battista

dall’articolo di Francesco Verderami

La scuola italiana è una tragedia. Se le elementari appaiono lacunose soprattutto in matematica e scienze (indagine Timms, 2003), le medie superiori sono ancora peggio, specie al Sud (indagine Pisa, 2006). L’università, infine, è fallimentare sia in termini di didattica che in termini di ricerca, come ampiamente documentato ad esempio da Roberto Perotti, L’Università truccata (Einaudi, 2008). A fronte della tragedia della scuola, le discussioni di questi giorni sono invece una commedia, surreale e cacofonica. Parlano tutti assieme, confusamente, incoerentemente, a voce alta [...].

La violenza politica è una bestia che si autoalimenta, che si dilata a dismisura quanto più riesce a occupare il centro della scena, quando riesce a imporsi con prepotenza nel cuore del discorso pubblico. L’escalation violenta è una profezia che si autoavvera se riesce a trasmettere con successo la sua atmosfera impastata di angoscia e di tensione. Perciò i trecento violenti che da opposte sponde, durante una manifestazione di migliaia e migliaia di studenti, si sono affrontati con le mazze e le spranghe a Piazza Navona, riuscirebbero a riscattare la loro miserabile minorità quantitativa se si rega-

I fatti del giorno prima a cura di Max Stèfani

Un milione, due milioni, tre milioni…. Tutti a contarsi ieri alla manifestazione contro la Gelmini. Come se il numero fosse l’unica cosa che conta. La scuola italiana è una tragedia, è cosa nota. Gli studenti in piazza lamentano essenzialmente che nessuno garantisce per loro un lavoro alla fine degli studi, ma ho l’impressione che tutti i vari attori della protesta, studenti-genitoriprofessori, non chiedono un sistema educativo di qualità, ma solo maggiori finanziamenti e nessun licenziamento. Un gran vociare, tutti che parlano assieme, confusamente, senza una logica. Nessuno degli attori principali della commedia che si sta svolgendo oggi sembra comprendere qualcosa di sensato. A Bologna fischi a Beppe Grillo. Il leghista Maroni promette carcere per gli studenti che occupano. Governo. Prestiti per le famiglie molto numerose. 5000 euro al 4% di interessi per i neonati. Così tutti a indebitarsi sempre di più. Smacco pr Berlusconi che non fa in tempo a cambiare la legge elettorale per le Elezioni Europee. Quindi niente sbarramento al 5%. Salvi tutti i vari partitini, l’Udc, Rifondazione, Verdi, Pdci, Agsr etc etc. La Chiesa contro i gay. Caccia ai seminaristi. Ci saranno esami psicologici per valutare patologie e “ferite psichiche”. Non basta più essere casti. E come la mettono con Ratzinger?

61 morti in India per 13 esplosioni di presunti secessionisti. Napolitano: “Gli italiani vi sono vicini”. Ndr. Pare che non ne possa più il nostro Presidente di far finta che gli italiani sono dispiaciuti per qualsiasi calamità. Finisce oggi la Festa del Cinema di Roma. Speriamo sia l’ultimo anno. Una baracconata inutile. Tra oggi o durante il week end esce il Mucchio di novembre. TERRY GILLIAM, MARIANNE FAITHFULL, COPYLEFT, GIPI,YOANI SANCHEZ, MARTA SUI TUBI, lo scandalo dell’OTTO PER MILLE al Vaticano, BETTINA RHEIMS, le RADIO A FIRENZE, TEATRO SOTTERRANEO, RABERT RAUSCHENBERG. E ancora...The Rascals, “Internazionale” a Ferrara, Cinema d’Africa, David Foster Wallace, Sonic Youth, Red Snapper, REM, Karel Music Expò di Cagliari, Ligabue, Alessandro Grazian, Mars Volta, The Who, David Benioff, Carmine Abate, La Classe, Domus Bokassa, Balloons e le rubriche di Riccardo Bertoncelli, Alberto Crespi, Max Stéfani, Alessandro Bolli… Da questo mese c’è il Mucchio IN PDF. Puoi leggere Mucchio direttamente sul tuo computer, sfogliando pagina per pagina la copia del giornale in formato pdf. È semplice, vai sul sito, paghi 4 euro (o ti abbuoni a 30 euro l’anno) e scarichi il numero.

lasse loro un supplemento di attenzione (e di apprensione) che non meritano. E raggiungerebbero un altro scopo: risvegliare i nostri fantasmi facendoci smarrire il senso della realtà. [...] Il lugubre armamentario dei violenti di piazza Navona (le solite spranghe, i soliti caschi, i soliti visi coperti, le solite agili movenze che teatralizzano lo scontro fisico, i soliti camioncini zeppi di armi contundenti) appare anch’esso come il canovaccio ossessivo di chi vuole recitare il remake degli eterni anni Settanta. [...] Trecento violenti non sono la prefigurazione di ciò che dovrà necessariamente accadere in dimensioni maggiori e più drammatiche: sono trecento violenti e basta. [...]

Giannelli sul Corriere

Berlusconi l’aveva promesso ai rappresentanti degli industriali e ai leader sindacali: «Qualcosa in Finanziaria andrà cambiato, perché la situazione è cambiata». Ma Tremonti non intende cedere alle pressioni, e la nota con cui ieri sera il portavoce di Palazzo Chigi ha smentito qualsiasi modifica rivela le tensioni e l’«aut aut» posto dal ministro dell’Economia. Se nel governo sia già iniziata la stagione degli ultimatum è tutto da vedere. Il paradosso è che a fronte di una stabilità politica senza precedenti, è la crisi finanziaria a provocare fibrillazioni nell’esecutivo e nella maggioranza. [...]

Elementari al corteo: contestatori col grembiulino dall’articolo di Fulvio Milone

Sarà pure che «il futuro dei bambini non fa rima con Gelmini». Ma loro, gli alunni delle elementari che si tengono per mano e indossano grembiuli a quadretti rosa, sembrano divertirsi un mondo. Battono le mani al passaggio della banda musicale di Falerna, ridono alla vista di un ragazzo rubicondo che gonfia le gote mentre soffia nel trombone, scandiscono i loro bravi slogan guidati dalle maestre che agitano le mani come a dirigere un coro. Non sono solo romani, vengono da Pescara, Teramo, Scandicci. E quando chiedi se sia giusto che anche i bambini sfilino nel corteo, e se la loro presenza

non possa suonare come una strumentalizzazione, le mamme e le insegnanti ti rispondono che «le prime vittime della Gelmini sono proprio i più piccoli, quindi è bene che imparino subito a far sentire la loro voce». La stazione Termini, Trinità dei Monti e Piazza del Popolo sono il gigantesco palcoscenico su cui si affacciano tutti i protagonisti dello psicodramma nazionale intitolato alla legge Gelmini: insegnanti, mamme, precari, studenti universitari e medi, bidelli, alunni delle materne e ricercatori formano un corteo-fiume da cui si leva una babele di slogan, manifesti e striscioni che esprimono di volta in volta rabbia, sarcasmo e invettiva. In cima alla top ten dei bersagli

La fotografia Roma, la manifestazione di professori e studenti (Ansa)

da colpire, sia pure metaforicamente, c’è lei, il ministro dell’Istruzione. E come potrebbe essere altrimenti? «Berlusconi, Tremonti, Brunetta: tre maestri per una sola alunna, Egìda Gelmini», hanno scritto i maestri delle elementari toscani che sfilano dietro il gonfalone del Comune di Firenze: evocando così la gaffe di quella parola pronunciata in Senato dal ministro dell’Istruzione con l’accento al posto sbagliato. L’hanno raffigurata in migliaia di «santini» su cui è gratificata con l’appellativo di «beata ignorante», la Gelmini che «ci vuole tutti cretini», che «con gioia e letizia mette la scuola nell’immondizia», che «di Tremonti è burattina». [...] La sesta colonna di Francesco Zardo

È un’Italia civile e importante quella della scuola che è scesa in piazza, è un’Italia che ha mostrato soprattutto il bisogno di un riconoscimento. Si tratta di un riconoscimento che altrimenti quest’Italia non trova: gli insegnanti non trovano riconoscimento prima di tutto nella loro retribuzione e poi nella coscienza politica e collettiva dell’importanza, sì, anche economica, che un Paese civile deve attribuire al proprio sistema di istruzione. Ci aspettano anni difficili: siamo un Occidente svuotato di energia e denaro, la cui più grande ricchezza, visto che petrolio e gas stanno da un’altra parte e la nostra capacità industriale è al tramonto, sta proprio nella sua storia e nella sua cultura. È un tesoro prezioso e dimenticato, dai giornali, dalle tv e dalla nostra politica. È stato importante mostrarlo in piazza, se non altro ricordare che c’è.


Sabato 1 novembre 2008

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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Svizzera, ricatto a luci rosse per la milionaria ma il colpevole, italiano, viene scoperto e arrestato

Lapidazione in Somalia sepoltura dei mass media

dall’articolo di Gian Marco Chiocci

dal commento di Igor Man

Sesso, bugie e videoricatti. Un film a luci rosse mai visto prima quello girato da due compari, uno svizzero e uno pescarese, tra Monaco di Baviera, St. Moritz, Montecarlo e Pescosansonesco, paesino del Gran Sasso dove nell’Ottocento dimorò il beato Nunzio Sulprizio. Uno corteggiava donne famose e facoltose, faceva loro perdere la testa, eppoi le ricattava minacciando di rendere pubblici i filmini che l’altro, nascosto dietro la parete della camera da letto, realizzava con minuscole telecamere. Un business da decine di milioni di euro, andato avanti per anni, con vittime illustri. Quattro di queste, stremate, alla fine hanno denunciato quel playboy elvetico «così gentile e premuroso, amabile nel suo modo di fare...» per dirla con una di loro. La più famosa, Susanne Klatten, azionista della Bmw, quinta donna più ricca al mondo, l’ha fatto pure arrestare dopo aver pagato 7 milioni di

Susanne Klatten, vittima del ricatto

euro. Tanto valeva il silenzio di Helg Sgarbi, il 43enne gigolò d’Oltralpe d’origini ebraiche, che a dar retta al socio in affari Ermanno Barretta, imprenditore abruzzese (in manette anch’esso), avrebbe agito per vendetta: il padre di una delle sue prede sarebbe stato uno stretto collaboratore di Hitler, mentre un’altra signora sarebbe invece figlia di un industriale che nella Seconda guerra mondiale faceva lavorare i

deportati dal Fuhrer, parenti di Sgarbi inclusi. Nonostante l’inchiesta della procura di Pescara sia ormai in fase avanzata (a giorni il pm Gennaro Varone chiederà il rinvio a giudizio) poco o nulla è trapelato. E in molti tremano. Per quei filmini che nessuno ha mai più trovato e perché gli atti, essendo diventati pubblici, rischiano di far detonare un’affaire dai risvolti politico-finanziari. Le carte della procura abruz-

dal corsivo di Roberto Beccantini

Un padre di famiglia, tifoso come tanti: per questo, temo che la notizia del suo vile ferimento non sazierà il sentimento popolare come, di solito, lo alimentano le risse fra ultrà, con l’immancabile strascico di tavole rotonde e seminari assortiti. I politici politicanti sono sempre pronti a scendere in campo in base a dove porta il saluto (romano) o il pugno (chiuso), ma stavolta? Mi auguro che gli attestati di solidarietà e impegno manifestati dalla presidentessa del Bologna e ribaditi dalle forze dell’ordine non calino d’intensità in coincidenza con la progressiva rimozione del

Se un padre di famiglia difende il figlio allo stadio caso da giornali e telegiornali. Era un padre, non un padrino: ha difeso il figlio, che portava una sciarpa bianconera, una sciarpa e basta. Era pensiero debole, non pensiero unico: nel senso che essere preso a sassate e soccorso a calci e insulti in quel punto lì, per quel motivo lì, in quel momento lì costituiva l’eventualità più eticamente remota, anche se lombrosianamente

possibile. Le dotte disquisizioni attorno all’imbarbarimento delle ideologie non c’entrano: ci troviamo di fronte a un «classico» ferito del calcio, con la maglia che sfratta la divisa del carabiniere o del poliziotto e si riappropria, in maniera trucida, del cuore del ring. Li hanno aggrediti perché «nemici» e, in quanto tali, soldati di uno stato avverso. Calciopoli ha contribuito a

zese, infatti, non contengono omissis. Fanno nomi e cognomi delle donne raggirate per amore. Ripercorrono la pruriginosa vicenda partendo da metà febbraio, quando i magistrati di Monaco depositano una richiesta di rogatoria relativamente «a un cittadino svizzero, Sgarbi Helg, ai danni di una cittadina tedesca, Ursula Susanna Klatten». A seguito della denuncia della donna viene ipotizzato il reato di truffa «poiché lo Sgarbi, con il quale la donna aveva intrapreso una relazione sentimentale - annota il gip Gabriella Tascone -, l’aveva indotta a consegnargli la somma di 7 milioni di euro rappresentando falsamente di averne bisogno per evitare le conseguenze di un procedimento penale a suo carico negli Usa». La realtà è che Sgarbi, per impietosirla, s’era inventato d’aver investito con la sua macchina un bambino la cui famiglia era vicina a un clan mafioso italoamericano, e che tutto quel denaro gli serviva per risarcire i genitori e tamponare l’ira dei boss. [...]

esacerbare gli animi: stiamo attenti, quando ne maneggiamo le sentenze. Dovremo resistere alla carenza di appigli (la partita era filata via liscia come l’olio), all’assenza di moventi sociologici (nessun estremismo di destra contro nessun estremismo di sinistra) e, soprattutto, all’aspetto più inquietante: «In fin dei conti, non è stata mica un’ecatombe, di mezzo ci è andata solo una persona, e non è manco morta». Ecco: se ci arrendiamo al tepore falso della quantità, non capiremo mai l’aberrante gelo della qualità del teppismo calcistico che, aizzato dall’odio diffuso [...], appena può ci mette, vergognosamente, una pietra sopra.

Aisha Ibraim Dhuhulow è stata lapidata perché «colpevole di fornicazione». Aveva ventitre anni, fino all’ultimo ha gridato la sua innocenza. È accaduto a Chisimaio, porto bananiero a Sud-Ovest di Mogadiscio, l’antica terra dei Bagiuni. Tradizionale velo verde sul capo, il volto coperto da un panno nero, Aisha è stata ficcata sino al collo in una buca per poi essere lapidata. «Sdegno» ha espresso L’Osservatore Romano, denunciando il supplizio di Chisimaio, ma già da ieri Aisha è passata nelle «brevi» mentre, pragmaticamente c’è chi sostiene che il dialogo cristianiislamici va continuato. Quelli che hanno mandato a morte la giovine adultera sono i miliziani delle deposte «Corti islamiche», battute col concorso dell’esercito etiopico. Codesti miliziani sono la versione somala dei talebani: ignoranti e facili da manipolare, essi hanno fatto della Somalia, di Mogadiscio in particolare, una sorta di ascesso di fissazione del terrorismo islamista. E quella che fu una torrida ma cordiale città africana altro non sarebbe, oggi, se non la centrale periferica di al Qaeda. Prima che il mondo democratico abbandonasse la Somalia al suo orrendo destino, il Vecchio Cronista fu più volte in quel Paese, sotto la Croce del Sud. A sera il suono lungo delle campane, la voce del muezzin, il sorriso delle ragazze altere nelle loro fute variopinte, erano una sorta di benefica flebo intrisa di speranza. Siad Barre, il dittatore detto «bocca larga», lui credeva nel «dialogo» cristiani-musulmani. Non sono poche le consonanze fra cristianesimo e islàm, molte sure del Corano riecheggiano gli Atti degli Apostoli, le cronache degli Evangelisti. Di più: il Corano esalta la verginità feconda di

Maria, riconosce in Gesù il santo profeta figlio di Dio. Però qui cala la prima mannaia. Eccola nelle parole di Raimondo Lullo evangelizzatore cristocentrico del XIII secolo: «I saracini credono che nostro Signore Gesù è figlio di Dio ma non credono ch’egli sia Dio». Per il cristiano Dio si è rivelato allorché il tempo fu compiuto manifestandosi nella persona di Cristo Gesù redentore dell’umanità. Per l’islàm Dio rivela la sua parola (al Quran) ma non se stesso. Rimane inaccessibile. L’unica mediazione fra Dio e l’uomo è il Corano. Maometto è solo un Profeta. Santo ma solamente uomo. Ed ecco la seconda mannaia: la sharia. È quell’insieme di regole e disposizioni di legge in forza delle quali i vari califfi venuti dopo Maometto hanno affermato il proprio potere. La sharia è un corpus legislativo che istruisce l’esercizio della quotidianità. Prescrive, fra l’altro, il taglio della mano per il ladro, la lapidazione per gli adulteri. Non pochi ulema ammettono il dogmatico anacronismo della sharia ma poiché essa attinge alla fonte divina (la Sunna, gli hadith: i detti del Profeta) è intoccabile. Certo, dicono gli ulema «modernisti», talune disposizioni andrebbero abrogate. Tuttavia occorrerebbero testi idonei, cioè appartenenti al Corano, alla Sunna. Ma poiché il Profeta è morto «sia la Rivelazione sia la Sunna sono cessate: sicché la sharia è immodificabile». Non confonderemo mai la sharia con l’islàm che predica la tolleranza. Attribuire a Maometto certe leggi crudeli, fuori del tempo presente come la lapidazione di Aisha sarebbe lo stesso che addossare a Gesù i misfatti della (santa) inquisizione. Ma la sharia attribuisce all’islàm valore di (unica) verità oggettiva. Che fare, dunque? Allah alam, Dio solo lo sa.

Contratti, Walter ricuce ma Guglielmo strappa

Che tristezza Youdem, la tv del Pd sembra un doppio speculare di Rete4

Via Abbate dall’Unità

dal “retroscena” di Maria Teresa Meli

dall’articolo di Davide Turrini

dall’articolo di Massimiliano Parente

Ehi tu, elettore democratico, guardati sta tv. La televisione interattiva del partito democratico lanciata lo scorso 14 ottobre, dopo una quindicina di giorni di programmazione, offre importanti spunti di riflessione sull’incrocio comunicativo tra tv e web. Youdem è stato ideato sia come canale satellitare della piattaforma Sky (canale 813) che, contemporaneamente, come sito web (www.youdem.tv). Dal versante internet ci si rifà al significato di quello "you", un tu informale e amichevole su cui il web ha spesso basato il suo successo per abbattere le distanze tra chi un qualsiasi servizio video l’ha ideato e realizzato e la sua universale trasmissione. Basti pensare ai parenti più fortunati di youdem in rete: youtube piuttosto che youporn. È qui lo snodo cruciale della tv di Veltroni. Perché il palinsesto prevede una mistura, ovviamente democratica, tra programmazione ufficiale e video provenienti dal web. Basta collegarsi sul sito di youdem e cliccare sul link "live 24 ore" per intercettare la diretta del canale tv. E tra le verdi pareti dello studiolo giornalistico di Youdem, in cui si fanno i soliti approfondimenti politici che sembra-

«Una cosa posso dire: il modello veltroniano non mi piace, non mi sembra un modello forte, non ha consistenza, è musica leggera per ceti medi. Condivido tutto delle cose scritte sull’Unità da Travaglio e Colombo su Veltroni». Terribile, chi l’ha detta? Chi si è permesso, a sinistra, di esprimere un pensiero del genere? Musica leggera per ceti medi? Veltroni? Ma scherziamo? Yes, we can? No, we can’t. Con questa frase atroce, proferita in un’intervista rilasciata a Pierluigi Diaco, lo scrittore Fulvio Abbate si è giocato la sua collaborazione all’Unità. I careun cazzo. Mercoledì scorso, infatti, molti lettori di Abbate, incluso il sottoscritto, si sono chiesti che fine ha fatto la rubrica “Sagome”, che dura da anni, e si saranno tranquillizzati ipotizzando un banale slittamento, come spesso succede. [...] Per scrupolo telefono a Abbate, e lui mi dice «Macché, mi hanno fatto fuori». «Scherzi?». «No». [...] Il fatto è semplice: la signora Concita De Gregorio ha pensato di cancellare Abbate senza se e senza ma, quello che in altri ambienti lavorativi sarebbe un “licenziamento in tronco”, e nonostante un contratto in vigore [...].

Sembrano passati anni luce dalla fine del ’98, quando Walter Veltroni, neoleader dei Ds, accarezzò l’idea di affidare l’organizzazione del partito a Guglielmo Epifani. Ora Veltroni è segretario del Pd, Epifani della Cgil, ma i rapporti tra i due non sono quelli di un tempo. È più di un mese che Veltroni tenta di ricucire ciò che Epifani strappa. Ma adesso che quel che il leader della Cgil ha rotto è l’unità sindacale, tutto diventa più difficile. «Questa vicenda — osserva Enrico Letta — presenta dei problemi per il nostro partito. Ma può anche servire da esame di maturità: il Pd non avrà un sindacato di riferimento e alla fine dovrà farsene una ragione». Aggiunge Fioroni: «Noi non possiamo stare dalla parte della conservazione». Già, i moderati del Pd, gli ex della Margherita e non soltanto loro, non possono seguire Epifani lungo questa china. E inevitabilmente finiscono per avere migliori rapporti con Raffaele Bonanni: «Sono più dentro il Pd io che Guglielmo», scherza il leader della Cisl con un collega. Non è un caso, del resto, che ieri le agenzie riportassero solo due dichiarazioni ufficiali di appoggio al segretario della Cgil: quelle di Ferrero e Dili-

berto. Questa è la situazione. Finora Veltroni è riuscito a gestirla, cercando di salvare il "compagno Guglielmo" a furia di mediazioni. La prima si è svolta nel salotto di casa sua: Colaninno e il leader della Cgil hanno stretto lì l’accordo sull’Alitalia. Il segretario Pd lo ha fatto poi sapere per respingere le critiche di chi lo dipingeva come il burattinaio di Epifani il massimalista. Ma tanta pubblicità non è piaciuta al leader della Cgil il quale ha confidato a un amico sindacalista di essere «arrabbiato». Poi è partita la storia della contrattazione con Confidustria. Ancora una volta Veltroni è stato costretto a intervenire. Con Emma Marcegaglia, per spiegarle che ci voleva del tempo ma che alla fine avrebbe cercato lui stesso di spingere per l’accordo. Con Cisl e Uil, chiedendo di aspettare prima di firmare senza la Cgil. Mediazioni e dichiarazioni: «Superate le divisioni sindacali»; «Gli statali non sono fannulloni, ma tutto quello che si può fare per l’efficienza e la produttività va bene» [...]. Parole che certo non spingevano alla rottura, anzi. Ma Epifani è andato avanti dritto come un treno: «[...] Il segretario della Cgil non ha firmato con Confindustria e ora non può firmare più niente», commenta la Pd Maria Paola Merloni. [...]

Veltroni e D’Alema alla manifestazione di sabato

no piuttosto un’adorazione incondizionata ai leader del Pd presenti, fa spesso capolino la rassicurazione da parte dei collegati via webcam che presto arriverà un loro filmato sull’avvenimento appena illustrato a voce. L’idea è che finalmente non ci perderemo nulla di quello che accade, che dentro youdem ci sarà tutto e forse di più: la verità che Berlusconi con le sue reti ci nasconde sempre. Certo, chi in questi giorni sceglie di seguire lo scheletro di programmazione ufficiale, non può che imbattersi nella reiterata proposta dei video sulle convention di Obama, i discorsi di Martin Luther King, di Jesse Jackson, dei loro figli e nipoti. Una sorta di mantra a senso unico (perché non qualche video di pit-

toreschi reverendi della destra religiosa tanto presente in Usa?) che si può scavalcare andando a comporsi un personale puzzle, democraticissimo sia mai, di youdem. Peccato che nel pescare i video caricati sul sito s’incocci in un magmatico e ancora sguarnito apporto di filmati dalla rete che di certo non diventano canale tv. Basti pensare che con dodicimila e quattrocento contatti il video più visto è il discorso di Veltroni al Circo Massimo. Il quale annovera soltanto un commento tra il pubblico della rete! Viene così a mancare l’approccio infinitamente rivoluzionario del web: quello dei commenti e del confronto continuo tra il pubblico che segue dal computer di casa. [...]


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Primo piano

Sabato 1 novembre 2008

La scuola nel caos Ma la versione governativa fa insorgere opposizione e movimento studentesco

«Scontri, colpa della sinistra» Nitto Palma, sottosegretario all’Interno, in Aula su Piazza Navona: «I collettivi primi ad agire» di MASSIMO NESTICO’ ROMA - Gli scontri di Piazza Navona sono stati innescati da giovani di sinistra che hanno attaccato quelli del Blocco studentesco (di destra). Certo, questi ultimi erano in piazza con un camioncino da cui sono saltate fuori spranghe, ma «è usuale» far entrare in piazza questi mezzi durante le manifestazioni e le spranghe «erano occultate». Il Governo – attraverso il sottosegretario all’Interno, Francesco Nitto Palma – riferisce su quanto accaduto due giorni fa alla manifestazione contro la legge Gelmini. Una versione dei fatti che assolve le forze dell’ordine e fa pendere a sinistra la bilancia delle responsabilità. Opposizione e movimenti contestano la ricostruzione. Questo lo svolgimento dei fatti, secondo il Governo. Mercoledì scorso a Piazza Navona sono convenuti circa 6.000 manifestanti: tra di essi un centinaio del Blocco Studentesco, con un camioncino. Ma, ha puntualizzato il sottosegretario, «è usuale che durante le manifestazioni mezzi con altoparlanti raggiungano la piazza». A vigilare, 334 agenti. Le prime tensioni alle 11 quando, dopo reciproche accuse di aggressione tra 'rossi' e 'neri', gli studenti si sono

fronteggiati, divisi da agenti in borghese. In questa fase, ha sottolineato Nitto Palma, «le forze dell’ordine non hanno udito cori apologetici del fascismo, ma slogan contrapposti. L’atteggiamento dei manifestanti, che urlavano slogan anche contro le forze di polizia, ha indotto a non impiegare queste ultime direttamente in piazza Navona per evitare di acuire la tensione». In seguito molti studenti hanno iniziato ad abbandonare la piazza. Ma il Blocco Stu-

dentesco si è fermato in piazza delle Cinque Lune. E sono iniziati i tumulti. Contemporaneamente infatti, ha spiegato il sottosegretario, «da Corso Vittorio sono giunti circa 400-500 persone dei collettivi universitari e della sinistra antagonista, alcuni con caschi da motociclista. Invece di attestarsi nella piazza a manifestare, il gruppo si è fatto largo tra i ragazzi e, arrivato all’altezza di piazza delle Cinque Lune si è dapprima schierato ur-

lando slogan contro i fascisti e poi ha iniziato un fitto lancio di oggetti, sedie e tavolini prelevati dai bar della piazza». Alcuni esponenti del Blocco, ha continuato, «ma in numero molto minore, si sono schierati ed hanno preso bastoni dal camioncino, dove evidentemente erano occultati, mentre i ragazzi dei Collettivi sono avanzati venendo a contatto. Le forze dell’ordine hanno quindi separato i contendenti». Nitto Palma ha poi contestato il

LA TESTIMONIANZE

«Noi, aggrediti prima dell’arrivo del corteo» ROMA - Una versione, quella presentata dal sottosegretario all’Interno Nitto Palma, che non combacerebbe, a sentire molti dei ragazzi, con i fatti. «Prima che a piazza Navona arrivasse il corteo degli universitari, tra le 10:45 e le 11:00 abbiamo subito il primo assalto da parte di esponenti di Blocco studentesco, con caschi cinghie e manganelli» (nella foto uno dei ragazzi aggrediti). È la ricostruzione fatta da studenti del liceo Albertelli della «prima fase degli scontri di piazza Navona, negata dal sottosegretario Palma». Nel corso di un’assemblea nella facoltà di Scienze Politiche della Sapienza, i liceali hanno raccontato le «aggressioni subite a piazza Navona». «Durante l’assalto di Blocco studentesco che è avvenuto all’improvviso e con modalità paramilitari – ha

detto Giuseppe, liceale IV anno – sono stati colpiti indiscriminatamente tutti. Solo nella nostra scuola ci sono stati 5 contusi e una ragazza ferita allo zigomo». «Io sono stato aggredito alle 11 – ha raccontato Maurizio, un universitario della Sapienza, che ha detto di non appartenere a nessun collettivo di sinistra – da quelli di Blocco Studentesco, che prima mi hanno colpito alla testa, poi rotto una bottiglia sulle gambe e infine per quattro-cinque volte mi hanno percosso con i caschi. Sono dovuto andare all’ospedale Santo Spirito e ho un referto che testimonia l’orario di arrivo alle 11:54, prima che il corteo degli universitari arrivasse a piazza Navona». Per gli studenti, «senza considerare questa prima fase degli scontri non si può risalire alle reali responsabilità».

filmato diffuso in rete in cui si parla di un infiltrato della polizia tra i ragazzi di destra. In realtà, ha spiegato, «si trattava di un giovane del Blocco Studentesco, fermato ed accompagnato in questura». Ha quindi concluso elogiando l’operato «equilibrato e prudente» delle forze di polizia. La versione governativa ha fatto insorgere opposizione e movimento studentesco. Antonio Di Pietro ha parlato di menzogne e di «bassezza mediatica legata al tentativo di attribuire la colpa dei tafferugli a giovani dei collettivi di sinistra». Per il segretario del Prc, Paolo Ferrero, «a piazza Navona c'era un camion di mazzieri che è arrivato a 100 metri dal Senato iniziando a picchiare gli studenti. Negare questa verità è il contrario del vero». Vincenzo Vita (Pd) ha definito «infondata» la ricostruzione. All’attacco anche gli studenti di sinistra. Gli scontri, secondo l’Uds, «non sono stati provocati dai manifestanti dei collettivi studenteschi, che peraltro non erano ancora arrivati in piazza, ma dal Blocco Studentesco senza alcuna provocazione». E i Collettivi studenteschi della Sapienza annunciano una controinchiesta. LE INDAGINI - Intanto, sul fronte delle indagini, è slittata ai prossimi giorni la consegna alla procura della seconda informativa della Digos sugli scontri. Finora sono stati identificati e segnalati all’autorità giudiziaria 21 giovani, 20 del Blocco Studentesco ed uno di Rifondazione Comunista. Di questi almeno 15 sono finiti nel registro degli indagati per detenzione di armi improprie e resistenza a pubblico ufficiale.

E la Gelmini diserterà il Politecnico di ELISABETTA MARTORELLI ROMA - Il ministro dell'Istruzione diserterà l'inaugurazione dell'anno accademico al Politecnico di Milano. L'invito previsto per lunedì a Milano Bovisa sarà disertato: non ci sarà dunque Mariastella Gelmini, ma non ci saranno neppure il presidente del Senato Renato Schifani e il sindaco di Milano Letizia Moratti, mentre ha confermato la sua presenza il presidente della Regione Roberto Formigoni. L'annuncio dell'invito al ministro da oltre una decina di giorni stava mobilitando tutte le reti e i coordinamenti studenteschi tanto che venerdì - conclusa la manifestazione a Milano - gli studenti avevano cominciato a darsi appuntamento, anche attraverso i blog, a lunedì prossimo. Il giorno dopo lo

sciopero generale della scuola e la mega-manifestazione che si è svolta a Roma con la coda di polemiche legate agli scontri di piazza Navona, il ministro fa un piccolo passo indietro e aspetta che la temperatura scenda un po'. Ma studenti, insegnanti, genitori non mollano. Ieri a Roma i ragazzi del liceo scientifico "Augusto Righi" hanno fatto lezione all'aperto vicino al Quirinale. Si sono presentati in un centinaio, di buon mattino, con l'intenzione di far lezione proprio sulla piazza ed esprimere la preoccupazione per il loro futuro. Le forze dell'ordine li hanno convinti a spostarsi, per motivi di sicurezza, davanti alle Scuderie del Quirinale. Qui seduti a terra, in circolo, gambe incrociate, hanno ascoltato tre lezioni: una di matematica, una di storia e una di geografia

astronomica. A terra hanno disteso uno striscione con su scritto "Gelmini dacci il 5". È iniziata un po' in ritardo, alle 11, l'iniziativa degli studenti universitari della Statale di Milano, che hanno organizzato un ciclo di lezioni all'aperto in centro città. Vista la pioggia i corsi sono stati spostati da piazza del Duomo alle vicine galleria Vittorio Emanuele e Loggia dei Mercanti. La rete degli Studenti Medi intnato ha sottolineato la "distanza che si è prodotta tra la gente comune e il Governo". "Studenti, genitori, docenti, presidi hanno fischiato il ministro Gelmini e la sua politica, oggi (ieri, ndr) il Consiglio dei ministri si stringe intorno a lei in un applauso contro la presunta ondata di falsità e disinformazione affrontata. Falsità e disinformazione non stanno dala par-

te dei manifestanti", hanno precisato. Ma intanto - oltre che negli istituti e nelle piazze - la protesta si organizza e si ingrossa, e lo fa anche online. Proliferano i blog, come quello di "Coordinamento 133", il movimento che aggrega studenti e personale dell'Università di Trieste nato "per difendere il sistema universitario dalle conseguenze della legge 133". O come quello del "No 133 Pavia", il blog per studenti, dottorandi, ricercatori e docenti dell'Università di Pavia. Il titolo annuncia una dispensa sulla Legge 133. Il testo recita: Slide preparate da "Studenti Indipendenti". Ed è appena una goccia dell'Onda studentesca che sta gonfiando la rete italiana. Solo nell'ultimo mese il volume di documenti pubblicati online sui siti studenteschi sarebbe aumentato del 30%.

Maria Stella Gelmini


Primo piano Le immagini scattate da alcuni studenti che dimostrano l’aggressione prima dell’arrivo del corteo

Sabato 1 novembre 2008

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LA MAPPA

Da Nord a Sud la protesta post manifestazione di Roma si placa, ma non si ferma

Roma, anche ieri lezioni all’aperto

Il presidente a Milano tra gli studenti della Statale e della Bocconi

Napolitano chiede al Governo di aprire il confronto di ALBERTO SPAMPINATO MILANO - Giorgio Napolitano (nella foto) è stato applaudito dagli studenti della Statale e accolto con calore da quelli della Bocconi. Molta attenzione ha suscitato anche il suo incontro con i rettori della Lombardia. Il presidente della Repubblica ne ha ricavato una chiara impressione: sia gli studenti che i rettori non vogliono soltanto dire dei «no», vogliono un confronto nel merito nelle proposte di riforma dell’università. Perciò Napolitano chiede «a chi ha responsabilità di governo in questo campo cruciale di essere pronto ad aprire una discussione». «E' necessario – aggiunge prima di lasciare Milano con un bilancio positivo della giornata – sentire le ragioni dell’università espresse nel modo più disinteressato e costruttivo come mi pare possa farsi con l’organismo rappresentativo dei rettori». Nell’incontro alla Statale, a guidare i rettori degli atenei lombardi, c'è il rettore Enrico Decleva che è anche presidente della Conferenza dei Rettori. Durante l’incontro, Napolitano ha colto una «volontà di aprirsi a una seria riflessione e ad un confronto concreto sulle proposte di cambiamento», con l'intenzione di spingere per una valorizzazione del ruolo dell’università e della ricerca ritenuti «insopprimibili». I rettori si sono lamentati di essere dipinti sui media come «baroni» e detentori di privilegi. Napolitano ha obiettato che per avere un’immagine pubblica diversa, bisogna cominciare a svolgere pubblicamente una parte diversa, non limitarsi a dire «no ai tagli» ma aggiungere quali gravi conseguenze pratiche ogni taglio determinerebbe sul funzionamento degli atenei, sarebbe un segno di cambiamento interessante. Agli studenti il capo dello stato, a caldo, ha fatto osservazioni analoghe, riservandosi di rispondere nel giro di qualche giorno più compiutamente in merito ai documenti-appello che gli sono stati consegnati alla Bocconi e alla Statale con la richiesta comune di svolgere un ruolo di

garanzia della tutela dei diritti fondamentali dell’insegnamento pubblico. «I rappresentanti degli studenti che ho incontrato mi hanno dato un’impressione molto confortante, di disponibilità al confronto. Naturalmente – ha aggiunto – so bene che quello che viene descritto come movimento degli studenti è qualcosa di molto più ampio e anche piuttosto tumultuoso, nel quale è abbastanza facile introdurre elementi devianti. Gli scontri di piazza Navona hanno avuto grandissimo rilievo e sono il segnale dei rischi che si corrono. Lo dico sapendo bene che non sono l'imma-

gine vera, rappresentativa di questa grande massa di studenti che si è messa in agitazione». Napolitano dunque continua a cercare una interlocuzione positiva con gli studenti che protestano contro alcuni aspetti della riforma dell’università. Lo fa evitando la demagogia, dicendo chiaramente che i tagli non possono essere esorcizzati con dei no nel momento in cui l’economia del Paese va male e si devono fare risparmi in tutti i settori. Dicendo che c'è taglio e taglio, e che quelli più giusti si possono scegliere attraverso il confronto con il mondo della scuola.

ROMA - La protesta della scuola e dell’università si placa, dopo lo sciopero generale di giovedì che ha portato a Roma quasi un milione di persone, ma non si ferma. In attesa delle mobilitazioni per lo sciopero dell’università e della ricerca, proclamato per il 14 novembre, ma anche dalla «forma» e dall’iter che seguirà il piano che il ministro Mariastella Gelmini ha annunciato per l’università. In ogni caso, l’8 novembre ci sarà un’assemblea di atenei a Firenze Novoli e il 15 novembre è stata convocata alla Sapienza di Roma un’assemblea di tutti gli atenei d’Italia in mobilitazione contro la riforma Gelmini. Ecco la mappa delle maggiori iniziative di protesta della giornata di ieri, tra l’altro prefestiva del ponte di Ognissanti. MILANO Alle lezioni all’aperto organizzate dagli studenti della Statale, in Galleria Vittorio Emanuele e nella loggia dei mercanti, hanno partecipato anche un gruppo di universitari della Cattolica del Sacro Cuore. Gli studenti hanno preso parte alla lezione 'Baby Boomers' del docente di teoria e tecnica della comunicazione della facoltà di Scienze Politiche della Cattolica, Fausto Colombo. Solo volantini e striscioni fuori della nuova sede della Bocconi inaugurata dal presidente Giorgio Napolitano, accolto dagli applausi degli studenti alla Statale. FIRENZE - Un volantinaggio al mercato di Sant'Ambrogio sui tagli all’università e alla ricerca previsti dal Governo. Iniziativa organizzata dai dottorandi di Fiesole. ROMA - Lezioni all’aperto davanti al Quirinale per gli studenti del liceo scientifico 'Righi' un centinaio di primo

mattino si è presentato con i professori, con l’intenzione di far lezione proprio sulla piazza del Quirinale. Le forze dell’ordine li hanno persuasi a spostarsi, per motivi di sicurezza, davanti alle Scuderie del Quirinale. Qui seduti a terra hanno ascoltato tre lezioni di matematica, storia e geografia astronomica. L’AQUILA - Il Senato Accademico si è espresso «all’unanimità contro la legge di conversione del decreto 112/08» ed ha approvato una serie di azioni di protesta contro «la grave decisione del Governo di apportare tagli». Tra queste, lo stato di mobilitazione e due settimane di iniziative finalizzate alla discussione e sensibilizzazione sulla legge 133. NAPOLI - Giornata di assemblee nelle facoltà universitarie, sempre più orientate a bloccare la didattica in coincidenza con il prossimo sciopero degli Atenei. Lettere e Filosofia della “Federico II” è occupata da due giorni. Prosegue la mobilitazione dell’Università Orientale e l’agitazione della Facoltà di Sociologia, in assemblea permanente. Di segno opposto l’iniziativa annunciata su Facebook di una marcia sulla Facoltà di Lettere di Napoli per liberarla dall’occupazione. POTENZA - Una lezione sulla storia contemporanea italiana, con riferimento al '68 analizzato «da un punto di vista cronologico e analitico, non politico», è stata tenuta, all’università da docenti universitari e delle scuole superiori. CALABRIA - «'Ndrangheta university» e «Rapporto tra vivi e morti nella cultura meridionale»: sono due dei corsiprotesta ideati da docenti e studenti dell’Università di Cosenza che hanno scelto le «lezioni alternative» per dire no alla Gelmini. Protesta portata avanti con una «impronta culturale» a Reggio Calabria con lezioni all’aperto che hanno avuto anche un incontro interateneo con i loro colleghi di Messina. Hanno manifestato anche, gli studenti delle superiori di Catanzaro. PALERMO - I ragazzi del Liceo Classico Garibaldi di Palermo hanno occupato la succursale, con l’obiettivo di andare avanti fino a domenica: prevista la proiezione di Gomorra e una assemblea aperta, che si svolgerà davanti alla scuola.


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Primo piano

Sabato 1 novembre 2008

ANTONIO MARIO TAMBURRO

Autunno caldo

«SONO prima di tutto un docente, con idee precise, che ho sempre manifestato senza vergogna. Avrei apprezzato di più una critica ai contenuti della mia lezione. Io ho agito nel rispetto degli altri. E ora, nello stesso modo, lo pretendo. Io Candidato? Non mi fate ridere»

Il professore “rosso” dà lezioni sul’ 68 «Non mi hanno neanche ascoltato»

La destra lucana: «Rettore, si dimetta» L’attacco di Digilio, Lapenna e Tisci: «Ha strumentalizzato la protesta» DIARIO ROMANO Una protesta pacifica per difendere la Scuola Il giorno dopo lo sciopero è il giorno della stanchezza ma anche della grande soddisfazione per poter dire la classica frase «io c’ero». Ben 13 autobus sono partiti dalla provincia di Matera in rappresentanza di tutto il territorio provinciale (Stigliano, Tursi, Rotondella, Valsinni, Colobraro, Policoro, Marconia, Pisticci, Tricarico-Grassano, Garaguso, Bernalda, Matera) e di tutte le componenti scolastiche, compresi gli studenti universitari e quelli della scuola secondaria superiore. Una partecipazione così sentita nella provincia è stata determinata anche dalle numerose iniziative sindacali che hanno permesso di approfondire i contenuti e gli esiti negativi che i provvedimenti produrranno sul personale della scuola e, soprattutto, sulla qualità del servizio offerto alle famiglie. Piazza della Visitazione il giorno della partenza era gremita di partecipanti dove lo spirito di fattiva collaborazione ha unito i rappresentanti sindacali e gli aderenti alla Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal proprio come recitava lo striscione di apertura, “Uniti per la scuola di tutti”. Tutti i partecipanti lucani sono potuti arrivare in piazza del Popolo. La Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals della provincia di Matera si legge in una nota, «dichiarano la piena soddisfazione per aver pienamente contributo alla riuscita della manifestazione nazionale della Scuola. Si è trattato di una manifestazione storica, non solo per l’adesione numerica circa un milione, ma soprattutto per la sentita partecipazione di tutte le componenti appartenenti al mondo della scuola (dirigenti, docenti, personale Ata, genitori, studenti secondaria superiore e studenti universitari) che, per la prima volta, unitariamente, hanno espresso il loro totale dissenso nei confronti del piano Gelmini di dequalificazione della scuola pubblica e statale. Naturalmente, conclude il comunicato, viste le dichiarazioni espresse dal Governo Berlusconi circa la volontà di proseguire il percorso di destrutturazione della scuola pubblica e statale, le organizzazioni sindacali intendono mantenere alto il livello di mobilitazione attraverso iniziative che saranno al più presto divulgate». Il corteo è stato caratterizzato dalla compostezza e dal pacifico comportamento di tutti i partecipanti, ma anche dalla creatività e dall’allegria con cui sono stati espressi i contenuti, i sentimenti, gli umori di rifiuto del Decreto Legge n. 137/08 convertito in Legge il 29 Ottobre 2008. Una tale partecipazione ha permesso di esprimere i contenuti, i sentimenti e gli umori di rifiuto del piano governativo, tanto da coinvolgere i cittadini di Roma che, lungo il percorso, hanno applaudito ed esposto striscioni e cartelli di solidarietà. Una manifestazione bellissima e pacifica, graziata persino dal violento acquazzone che ha interessato la capitale subito dopo lo sciopero, mentre i manifestanti si affrettavano nel ritorno e casa. Nei pullman i racconti e le delizie degli striscioni il cui primato converge su cui erano disegnati quattro bimbi che si tengono per mano - un nero, un cinese, un indiano e un bianco - tra fiori e farfalle e la scritta “Lui è mio amico”. Proprio quell’amicizia che ha unito tutti i partecipanti. Michelangelo Ferrara

di MARIATERESA LABANCA LUI è il rettore che ha sempre preso posizione, che non ha nascosto in nessuna occasione le proprie idee, e che ha raccontato con orgoglio l’esperienza di chi «le contestazioni le ha fatte davvero». E quando, lo scorso giovedì, gli studenti riuniti in piazza Maria Pagano per protestare contro la riforma Gelimini, alla domanda «preferite una lezione di Scienze o sul '68”?» hanno praticamente acclamato alla seconda opzione, lui ha parlato a braccio in un discorso appassionato e coinvolgente. Ma Antonio Tamburo, etichettato come il “rettore rosso”, alla destra lucana non piace proprio. Ognuno è libero di professare le proprie idee, certo, ma «quando chi rappresenta l’istituzione - dice il senatore di An, Egidio Digilio, («un mio attento lettore», replica ironicamente Tamburo n.d.r.) - fa politica attiva contro il Governo» allora «c’è da preoccuparsi». Tanto che il parlamentare lucano ne ha chiesto le dimissioni. Tamburro è accusato di aver utilizzato, in maniera strumentale, la propria posizione per creare consenso politico. E quella di Digilio non è l’unica voce di protesta che si è sollevata ieri. La lezione sul ’68 del rettore dell’Unibas hanno immediatamente scatenato le reazioni dei consiglieri regionali Sergio Lapenna (Fi) e Antonio Tisci (An). La destra lucana sem-

bra essere scandalizzata da questo docente al vertice dell’ateneo di Basilicata che proprio non vuol stare al suo posto. Il precedente c’era già stato ed era arrivato in un’occasione più che ufficiale come l’inaugurazione dell’anno accademico 2007. Le parole del rettore che cita il “Che fare” di Lenin sono “insopportabili” per il senatore e sindaco di Matera Emilio Nicola Buccico che, preso dall’impeto, abbandona il posto in prima fila e va fuori. Lo seguono a ruota Cosimo Latronico e Vincenzo Taddei che già prima non avevano apprezzato i riferimenti «alla caduta del Governo di centro sinistra», l’ironia nei confronti del «presidente Berlusconi» e del quotidiano «Il Giornale». «Non potevamo con la nostra presenza avallare certe dichiarazioni faziose», avevano detto. Un vero e proprio incidente diplomatico, ma Antonio Mario Tamburo, che non disprezza di certo le provocazioni, non dà troppa importanza all’accaduto e va avanti per la sua strada. A distanza di un anno, però, la polemica si ripresenta. E questa volta la richiesta è ancora più netta: «Rettore, si dimetta!», dicono Digilio e Tisci. Lapenna condivide perché «non è accettabile che la massima autorità accademica abbia colto l’occasione per un comizio politico vero e proprio, strumentalizzando gli studenti e la Gemini». E’ il caso di dire aggiunge Digilio - che « “i

cattivi maestri”, nostalgici della stagione del 1968, ritornano pur ammettendo con un pizzico di onetà morale la sconfitta di quella stagione». Farebbe meglio, invece - incalza Tisci - «a occuparsi dei fatti di casa sua senza scendere in piazza». Magari «avviando una seria lotta al baronato» o trovando una ricetta per risolvere i problemi di un sistema universitario «nel quale non riescono a trovare collocazione i non garantiti». Soprattutto perché - spiega ancora Lapenna - «non ci sono motivazioni plausibili per la protesta contro un decreto che nulla ha a che fare con l’università». Ma insomma, “cosa si è messo in testa questo rettore”? Vuoi vedere che - è il dubbio di Digilio - «Tamburro ha deciso di dedicarsi alla politica», proponendosi come candidato «per una sinistra senza nomi da fare?». Liberissimo di farlo, «sì», «ma allora decida di abbandonare l’incarico da rettore. E, prima di farlo, renda conto di come sono stati utilizzati i fondi ministeriali, quelli ricevuti dalla Regione, anche attraverso le royalties del petrolio e i risultati didattici, di ricerca e a favore della formazione dei giovani lucani che non a caso preferiscono iscriversi in altri atenei».

Un attacco a tutto campo quello mosso al rettore lucano. Ma lui preferisce liquidare la polemiche con poco parole. Non prima di aver fatto alcune precisazioni: «Giovedì in piazza Mario Pagano, dopo che gli studenti lo hanno chiesto, ho tenuto una lezione da professore e non da rettore». Detto questo, va dritto al cuore del problema: «Nessuno di questi uomini è intervenuto sui contenuti del mio intervento. Una critica di questo genere l’avrei apprezzata di più. Sono sicuro che nessuno di loro ha letto quel che ho detto». In caso contrario qualcuno si sarebbe pure accorto «che non sono stato di certo tenero nell’analisi di quegli anni». E poi, «basta con questa storia del ruolo istituzionale. Sono prima di tutto un professore, con le idee precise, che ho sempre manifestato senza vergogna. Anche loro ricoprono incarichi istituzionali e non mi sembra che si pongano troppi limiti negli interventi». E continua: «Io ho agito nel rispetto degli altri. E ora nello stesso modo lo pretendo». La conclusione c’era da attendersela: «Io come candidato in politica? Ma non non mi fate ridere». m.labanca@luedi.it

Francesca D’Angelo dell’esecutivo di An spiega i “buoni motivi” della riforma

«Il decreto rende migliore la scuola» «IL decreto Gelmini è legge. La scuola cambia a vantaggio della cultura, del merito e dell’efficienza, a partire dall’organizzazione delle scuola primaria è in atto un processo di rivalutazione culturale dell’istituzione scolastica». E’ quanto dichiara Francesca D’Angelo, responsabile dell’esecutivo provinciale di An. «E’ una riforma assolutamente moderna aggiunge Francesca D’Angelo - a difesa dello studente e del diritto allo studio, salvaguardato da ogni forma di privilegio, corruzione, inefficienza dei servizi. Si assiste a un movimento di giovani disordinato e confuso, privo di una guida certa, in cui si esprime un ribellismo aspro, persino violento. Lo spazio entro cui affrontare e risolvere i problemi non deve essere la piazza ma il Parlamento, soprattutto in momenti di regressione economica mondiale, è un grave errore sollecitare le masse. Stupisce e preoccupa l’idea della sinistra di

sostenere un referendum contro la legge Gelmini, senza rendersi conto che le misure della scuola si intrecciano con le leggi di bilancio e che un referendum in materia di finanze non viene contemplato dalla nostra Costituzione. Disinformazione e incomprensione dilagano nelle manifestazione, ma ci sono ottimi motivi per riformare gli atenei e le scuole italiane. Il principio che informa l’impianto legislativo della riforma è quello della razionalizzazione delle risorse. Un principio semplice ma dirompente. I soldi devono andare ai migliori, e devono essere tolti senza pietà a chi fa cattiva ricerca e cattiva didattica». «Il dramma della scuola italiana – conclude D’Angelo - non è il decreto Gelmini, ma una massa di ragazzi privi di punti di riferimento ed impreparati, una classe docente malselezionata e malpagata, 150mila bidelli ridotti al ruolo di soprammobili . E’ ora di ripristinare serietà ,autorità, educazione».

Maria Stella Gelmini


Primo piano EGIDIO DIGILIO

Sabato 1 novembre 2008

SERGIO LAPENNA «UNA permormance di “tamburriata rossa”. si distingue dai suoi colleghi degli altri atenei perchE’ non si limita. preoccupa il comportamento di chi rappresenta l’istituzione e in questa veste non dovrebbe fare politica. decida se vuole misurare il suo consenso elettorale»

ANTONIO TISCI «NON e’ accettabile che la massima autorita’ accademica abbia colto l’occasione per un comizio politico vero e proprio, strumentalizzando gli studenti e la legge gelmini. i problemi dell’universita’ della basilicata sono ben altri. tamburro non ha avuto un comportamento corretto».

«SE IL rettore vuole ridare futuro alle nuove generazioni e vuole aiutare questa spinta di cambiamento, ha tutto il potere per farlo, senza fare comizi in piazza, senza mandare gente allo sbaraglio, senza raccontare la sua giovinezza. Basterebbe cominciare la lotta al baronato».

Il ritorno tra i banchi tra progetti ed errori POTENZA - «E adesso che facciamo?». Se lo chiedono da qualche giorno, consapevoli che, come nel resto del Paese, gli studenti devono tornare a scuola. Del resto - ribadiscono - «se noi protestiamo è proprio perché vogliamo studiare e crediamo in una scuola migliore». Finiti i cortei, forse anche le forze fisiche per la mobilitazione di strada quotidiana, gli studenti si trovano di fronte alla questione logistica (e alle divergenze interne sul percorso da intraprendere), in una città, nel caso del movimento potentino, che a una simile mobilitazione non era proprio abituata. Quale contenitore, quale iniziativa, cinema, volantini o dibattiti? Le idee circolano, «ma dobbiamo lavorare sull’organizzazione». Magari “insieme”, studenti delle superiori, docenti e universitari, senza “compartimenti” generazionali. I ragazzi più piccoli per giorni si sono incontrati, votando le decisioni, discutendo, sfilando senza eccessi, collaborando con le Forze dell’ordine. «Mancava - ammettono la collaborazione tra le “categorie della scuola”. Ma questo movimento «non è il '68 - dicono - e anche sulle capacità di or-

ganizzazione creativa dobbiamo lavorare». Allora, proprio i più grandi fanno un passo. Da alcuni docenti l’idea di una rassegna cinematografica sul movimento studentesco, sulla storia del Paese in quegli anni. Tanto per capire le differenze e magari «per non fare gli stessi errori». sa. lo.

Lezioni di storia all’aperto POTENZA - Sul prato del campus di Macchia Romana, ieri mattina, non erano certo tanti quanti si sono visti sfilare nei giorni scorsi. Ma alcune centinaia di ragazzi, studenti delle scuole superiori e universitari, hanno “affollato” l'erba per ascoltare seduti una lezione di storia. Una vera classe all’aperto, con tanto di cattedra inondata dai libri portati da Tonino Califano, docente del liceo scientifico Galilei: «Il professore non è mai depositario del sapere. Ecco perchè la presenza dei libri. Ai ragazzi va solo trasmessa la voglia di saperli scegliere, leggere, interpretare». «Stiamo studiando, non siamo qui per fare festa - dicono mentre ascoltano la lezione sugli anni che

dal boom economico hanno traghettato il Paese nel ‘68 e oltre - Abbiamo manifetstato per giorni contro il decreto Gelmini che tocca la scuola primaria e contro i tagli della Finanziaria». Il decreto è passato lo stesso, diventato legge due giorni fa a Palazzo Madama, «ma noi continuiamo». Erano molti di meno, una piccola parte del movimento “spontaneo e apartitico” sorto nel capoluogo lucano. Molti erano tornati in classe già ieri mattina (negli istituti in cui non era stato assegnato il ponte “lungo” a ridosso del primo novembre c’è stata, in alcuni casi, una presenza in aula anche del 50 per cento della popolazione scolastica), altri erano rimasti a casa. Da lunedì torneranno tutti a fare lezione regolarmente «perché qui non si tratta di fare “fi-

lone” - aggiungono gli studenti delle scuole superiori - Ma la scuola non si esaurisce dentro le aule e il diritto allo studio che stiamo difendendo tocca tutti». Da lunedì la protesta «cambierà modalità. Ma qui non si tratta di perdere le lezioni - dicono i ragazzi che invece hanno aderito all’iniziativa nel campus - il nostro movimento non è fatto né da facinorosi, né da perditempo». E, va detto, i presenti quella lezione di storia, l’hanno ascoltata in silenzio. Il Vietnam, le Black panther, Marcuse, il colpo di stato in Grecia. Ancora, l’alluvione di Firenze e «i giovani si riscoprirono in quel momento di solidarietà una forza grande e numerosa». Poi una delle prime proteste “vere” nel ‘68 italiano, proprio a Poten-

za, «con l’occupazione dell'istituto professionale sgomberato dalla Celere di Foggia». L’applauso parte con il richiamo a Pasolini, «autore che, allora, neanche noi - ammette - avevamo compreso». Così spiega «perché il ‘68 non è un fungo spuntato all’improvviso», richiama il movimento operaio, la primavera di Praga, il golpe Borghese, gli attentati. Poi la campanella suona (metaforicamente), interviene Paolo Fanti, un ricercatore del dipartimento di Biologia che quel periodo lo ha vissuto a Bologna. I ragazzi vanno via, si rivedranno presto. Per proseguire “in difesa del diritto allo studio” con la consapevolezza che «questo non è un nuovo ’68. A patto che questo nuovo movimento non sia strumentalizzato».

La deputata Frassinetti: «Le contestazioni sono tipiche dell’autunno»

A Venosa dibattito pro riforma VENOSA - Nel castello di Venosa si è svolto un importante convegno, nella sala del trono, promosso da An e Circolo “Nuova Italia”, sulla riforma Gelmini, tanto invocata in questi giorni, già diventata legge per la scuola italiana, ad iniziare dal prossimo anno scolastico. E’ intervenuta anche l’Onorevole Paola Frassinetti, vice presidente commissione Cultura e istruzione alla Camera dei Deputati. A portare i saluti sono stati: Luigi Manieri, presidente di AN e “Nuova Italia” di Venosa, Pierluigi Di Fazio, responsabile provinciale, dipartimento Trasporti, di Forza Italia. Vincenzo Laurita, componente assemblea nazionale di AN, Pasquale Pepe, sindaco di Tolve e responsabile provinciale di “Nuova Italia”. Sono poi intervenuti Nicola Pagliuca, capogruppo

regionale di Forza Italia, Antonio Tisci, presidente regionale Circoli Nuova Italia e presidente gruppo AN in consiglio regionale ha aggiunto. Interessanti gli interventi degli esperti del settore. Francesco Saverio Galgano, componente del consiglio nazionale della Pubblica istruzione e segretario regionale dello Snals, ha detto: «La riforma Gelmini prevede tagli finanziari ed al personale per 8 miliardi in 3 anni e 87 mila posti in meno, noi come Snals ci siamo opposti, chiedevamo l’abbattimento delle supplenze brevi e l’eliminazione dei progetti, il più delle volte, inutili, senza toccare gli organici, che incide sulla qualità e sulla crescita della scuola. Il taglio sui docenti, con un’operazione ragionieristica sulle scuole, è dolorosissimo come sul tempo scuola.

Lo sciopero di questi giorni è in difesa della scuola pubblica, non contro il Governo. Il Governo non ha accettato le nostre istanze, rifiutando il dialogo, tenete conto in un momento in cui si parla di federalismo fiscale solo quando si individuano e si condividono dei principi si possono migliorare le cose». L’onorevole Paola Frassinetti ha tracciato un rapido quadro della riforma: «Le contestazioni, fatte in modo anomalo, sono tipiche dell’autunno. C’è un sindacato che vuol mantenere lo status quo. Gelmini vuol invertire la rotta. Le spese della scuola italiana, negli ultimi 10 anni, sono aumentate del 30 per cento. Sul dimensionamento della rete scolastica condivido la criticità sulle piccole scuole e penso che il Governo porrà dei correttivi. Sul personale non ci sarà

Matera

PROTESTA IN SORDINA di ANTONELLA CIERVO

Nel verde del campus di Macchia Romana Califano parla agli studenti

di SARA LORUSSO

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Un momento del convegno

neanche un licenziamento, i 93 mila docenti di sostegno rimarranno. Le scuole di montagna subiranno solo la riduzione della presidenza e della segreteria. Il nostro è un modello di scuola che vede nel maestro unico la figura prevalente. Le classi non supere-

ranno i 26 alunni. Sull’Università, proprio oggi, abbiamo diramato un comunicato stampa nel quale non ci saranno d.l., né voti di fiducia, ma da una metodologia di dialogo, nelle commissioni, scaturiranno provvedimenti». Lorenzo Zolfo

MATERA La protesta che in questi giorni sta animando piazze ed entusiasmando ex sessantottini in vena di deja vu, ha lasciato Matera senza fiato. Non per l’affannoso e affannato rincorrersi di cortei, lezioni all’aperto e manifestazioni di protesta contro il Governo e il ministro Gelmini, ma per l’imbarazzante compostezza con cui gli studenti universitari hanno saputo protestare senza farsi sentire, dissentire senza farsi notare, essere presenti con la loro assenza in un momento in cui, invece, sarebbe stata la presenza a sottolineare il forte no di una piccola realtà che ogni giorno combatte per essere considerata “in vita”. Un atteggiamento che qualche esponente ha definito “un modo democratico di protestare”. La sordina che gli uiversitari materani hanno preferito mettere alla loro protesta, ha dato spazio invece a quella chiassosa dei liceali. Per qualche giorno i gruppi di studenti si sono mossi a frotte dalle sedi degli istituti verso il centro cittadino, verso quella piazza Vittorio Veneto abituata ad ospitare cortei, proteste, defilè di moda, rassegne di balli latino americani e comizi. Tra gli adolescenti con jeans a vita bassa e slip in bella mostra, i ragazzi ancora troppo assonnati alle 11 del mattino, non una frase, un riferimento alla ragione della protesta, a quel decreto Gelmini che li ha portati fuori dalle aule. Nel destino di Matera, in fondo, c’è sempre stato quello di non saper custodire la memoria. Il saldo attaccamento alle tradizioni si ferma, a volte, alle abitudini alimentari e non va oltre. Il 21 settembre di ogni anno, quando la città celebra i suoi martiri, uccisi dai nazisti nel 1943 per una delle innumerevoli rappresaglie contro gli italiani, la presenza dei giovani è una speranza, mai una certezza. Quella memoria è la stessa che, in queste ore, avrebbe dovuto renderli ingordi, vogliosi di conoscere, di comprendere il perché del loro gesto, la ragione per la quale la porta della loro aula non si è chiusa alle loro spalle ospitando le abituali ore di lezione. Davanti a loro, gli studenti materani hanno avuto pessimi esempi. Quelli di chi ha insegnato loro che un giorno senza scuola è solo un’occasione per non studiare e non una giornata persa senza ottenere risposte. Da piazza San Rocco, da dove la protesta degli universitari, invece, avrebbe dovuto raggiungere come un fiume in piena tutta la città, giunge il silenzio indolente di chi crede che la piccola realtà accademica materana non meriti l’onore della piazza. Un errore che, a futura memoria, qualcuno dovrà riparare. a.ciervo@luedi.it


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Sabato 1 novembre 2008

L’intervista Il senatore Bubbico intervistato dal Quotidiano parla delle emergenze nazionali e locali

«Berlusconi improvvisa» L’ex governatore esalta Lacorazza segretario ed esclude un suo ritorno alla Regione Il silenzio del ministro a Palazzo Madama

POTENZA -Bubbico e la riforma scolastica: «L’altro giorno in Senato abbiamo vissuto delle scene non gloriose per l’Italia. Il ministro, chiamato in causa, non dice una parola. Non ha aperto bocca alla domanda, “ministro ma dopo l’approvazione di questa legge poichè il presidente del consiglio dei ministri in una dichiarazione ha detto che non ci saranno problemi per la scuola a tempo pieno, può dirci in quest’aula in maniera ufficiale se il tempo pieno continuerà oppure no?”. Noi ci troviamo in una situazione che non produce una riforma, magari anche opinabile (è giusto che ci siano visioni politiche diverse). Siamo, invece a provvedimenti di natura estemporanea. C’è semplicemente la necessità di tagliare».

di SALVATORE SANTORO POTENZA - Puntualissimo. Anzi in anticipo. Il senatore Filippo Bubbico entra nella redazione del Quotidiano della Basilicata poco dopo le 15 di ieri. Ne esce quasi due ore dopo. In mezzo il tempo di un’intervista a tutto campo. Lei è stato presidente della giunta regionale proprio nella fase in cui si è iniziato a parlare di Federalismo. Cosa pensa del disegno di legge del ministro Calderoli? «E' da un po' che si parla di questo tema perché per il Popolo della libertà, e per la Lega in modo particolare, il federalismo rappresenta una priorità. Berlusconi ha dovuto assecondare questa richiesta che si è esplicitata attraverso le varie ipotesi che Calderoli ha tirato fuori». Non una sola idea... «Si era partiti con l'idea di assumere la proposta della Lombardia come base per varare la legge sul federalismo fiscale. Addirittura questa norma era annunciata nel programma elettorale di Silvio Berlusconi, ma dopo le prime battute hanno capito che quella proposta non era condivisa nemmeno dal Veneto e dalle Regioni di centrodestra e del Nord Italia». Perché? «Di fatto metteva la Regione più forte, in questo caso la Lombardia, in una situazione di supremazia rispetto alle altre e quindi hanno modificato quella posizione che è stata contrastata fortemente dalla Conferenza delle Regioni. E si è approdati all'ultima stesura che ora è stata sottoposta alla valutazione del Senato».

Ma di cosa si tratta? «Ci troviamo di fronte a un uso politico del federalismo fiscale. Cioè una questione seria; una questione che può cambiare l'Italia viene utilizzata in maniera strumentale. Questo emerge da alcune considerazioni». Quali? «Si è detto che con questo decreto le Regioni del Nord avranno più soldi; che le Regioni a statuto speciale avranno più soldi e più poteri; si è anche detto che le Regioni meridionali non perderanno nulla. E come corollario si è anche detto che non ci sarà un incremento della pressione fiscale. In buona sostanza è stato annunciato un miracolo». Possibile? «No. Al Sud possono essere garantite le stesse risorse solo sostituendo le risorse nazionali con le risorse comunitarie. C’è un piano secondo il quale si rinuncia a qualunque sforzo per poter utilizzare i fondi comunitari per modernizzare il Mezzogiorno e per rendere efficiente la pubblica amministrazione. In questi giorni si scopre che il fondo per le aree sottosviluppate si utilizza per “Roma capitale”. Siamo all'assurdo: le risorse attribuite per le realtà più povere vengono assegnate alla capitale. Non solo. I soldi per il Sud vengono dati al Nord e cioè alla Lombardia attraverso il disegno di legge approvato dal governo che prevede la reintroduzione della revisione prezzi sulle opere pubbliche. Siccome la stragrande maggioranza di opere pubbliche si realizza al Nord questo significa che con i soldi del Sud si pagheranno le variazioni prezzi per le

opere pubbliche realizzato nel Nord. C’è di più: con le risorse del Fas si finanziano anche i comuni in dissesto e si introduce per la prima volta il principio secondo il quale le risorse destinate agli investimenti possano essere utilizzate per le partite correnti e cioè per pagare le spese correnti». Il suo è un giudizio severo... «Il quadro è abbastanza chiaro. Mentre si discute di Federalismo fiscale si rinuncia a costruire un percorso ordinato ed equilibrato in modo che il Federalismo possa rappresentare uno strumento utile per migliorare la qualità della pubblica amministrazione, la politica e per alimentare quelle buone pratiche attraverso il principio della responsabilità. Ma con queste modalità questo buon principio viene assolutamente ignorato e abbandonato. Per questo io ritorno al concetto iniziale: il Federalismo fiscale viene utilizzato come strumento politico». Per cosa? «Si deve dare alla Lega la possibilità di affrontare i prossimi appuntamenti elettorali, le amministrative della primavera prossima e le europee con la vittoria Federalismo fiscale dicendo poi al Sud e alle isole “non vi preoccupa-

te”». Intanto quando si parla di Federalismo molti dei ragionamenti vanno a finire sul petrolio e quindi sulla Basilicata. Lei la materia petrolifera la conosce per essere stato protagonista, in qualità di allora presidente della giunta regionale, di alcuni accordi con le compagnie petrolifere. Cosa pensa dell’intera questione? «Con l’accordo Total abbiamo introdotto una nuova norma. Abbiamo rotto la trattativa con Total per ben due volte. Io addirittura strappai l’intesa dicendo loro “quando verrete la prossima volta sappiate che vi costerà molto, molto di più”. E quando vennero dopo l’accordo che non vollero firmare alcune settimane dopo gli costo 50 milioni di euro in più. Questo perchè abbiamo introdotto un meccanismo particolarmente virtuoso: noi abbiamo previsto in aggiunta alle royalties un contributo di 50 centesimi a barile calcolati sul costo del barile a 40 dollari al barile e dicemmo che con la variazione del prezzo cresce proproporzionalmente anche il contributo da dare alla Basilicata. Faccio un esempio: in questo momento il petrolio va a 60 dollari

QUESTIONE PETROLIO «IL governo saccheggia la Basilicata». Hanno questo in comune le dichiarazioni di ieri degli esponenti del Pd lucano. Il deputato Salvatore Margiotta: «In poche ore il governo Berlusconi e la maggioranza hanno inferto due gravi colpi alle esigenze di autodeterminazione della Regione Basilicata, e, in buona sostanza, agli interessi dei lucani. Ieri alla Camera, al termine di una dura battaglia che ho condotto con il sostegno dell’intero gruppo del Pd, è stato approvato l’articolo 16-bis del disegno di legge 1441-ter. Stabilisce che il permesso di ricerca, l’autorizzazione alla perforazione, la concessione di coltivazione degli idrocarburi, siano rilasciate a mezzo di un procedimento unico a cui partecipano le amministrazioni statali, regionali, e comunali. In pratica, si accentrano le procedure, e si espropria la regione della sacrosanta possibilità di avere l’ulti-

Continui conati di arrogante centralismo mentre si sbandiera una scintillante bandiera federalista. Con l’approvazione del Ddl il governo, voracemente, si appropria dell’iter autorizzativo espropriando la regione dello strumento per la salvaguardia ambientale e la difesa dei legittimi interessi dei territori. Da ultimo, la nomina di un commissario per il Parco della Val d’Agri-Lagonegrese in spregio alla doverosa concertazione istituzionale, una forzatura procedurale che complicherà non poco l’avvio del processo di implementazione dell’ente Parco. Fa bene il presidente De Filippo ad annunciare iniziative per contrastare l’azione arrogante del ministro dell’Ambiente. Formulo comunque i miei auguri al neocommissario, è un uomo fortunato, per una volta, in materia di nomina, il centrodestra ha superato la stretta cerchia dei fratelli e dei cugini».

Margiotta, Santochirico e Restaino commentano «il saccheggio della Basilicata»

Ddl Energia, il Pd attacca il governo ma parola in capitolo. Tutti i miei emendamenti tesi a ripristinare l’obbligatorietà del parere vincolante della regione interessata nell’ambito della procedura di autorizzazione sono stati respinti. Mentre si invoca il federalismo, e ad esso continuamente si inneggia, si privano le regioni della facoltà di decidere sul proprio territorio». Vincenzo Santochirico, assessore regionale all’Ambiente: «Con l’approvazione del disegno di legge sulle estrazioni di petrolio, il governo di centrodestra sta preparando il saccheggio della Basilicata. Si tratta di un provvedimento che espropria la Basilicata delle sue risorse e del suo futuro La Basilicata non può accettare di essere estromessa del tutto dalla possibilità di

compartecipare ai benefici conseguenti alle estrazioni, e di doverne al contempo pagare i costi ambientali e sociali. La svolta è tale che nemmeno i rappresentanti del centrodestra possono ancora far finta di ignorare quanto questa decisione ci riguardi da vicino. E invece, di fronte ad un fatto del genere, abbiamo assistito alla ‘resa’ dei parlamentari del centrodestra, che hanno dichiarato forfait su tutte le promesse elettorali». Erminio Restaino, capogruppo del Pd alla Regione: «Basta sfogliare la rassegna stampa degli ultimi giorni per constatare con preoccupazione i rapporti tra il governo e la Basilicata su importanti questioni vitali per il futuro della nostra comunità.


Primo piano Gover no

Sabato 1 novembre 2008

Petr olio

Pensano di essere arrivati al potere

La politica

Enorme risorsa ma da investire

SCORIE RADIOATTIVE

POTENZA -L’ex presidente della giunta regionale Filippo Bubbico, oggi al Senato, non dimentica i giorni della protesta a Scanzano contro il deposito unico nazionale delle scorie radioattive. Da llora è diventato “Bubbico il generale”. La questione però non sembra sepolta. Il pericolo che Scanzano possa di nuovo tornare nel centro delle cronache nazionali serpeggia. La domanda quindi è d’obbligo. Senatore, per Scanzano il pericolo di diventare la “pattumiera nucleare d’Italia è scongiurato oppure c’è da temere ancora per il futuro? «La verità è che c’è un riflesso condizionato. Abbiamo un nervo scoperto. Perchè a Scanzano questi hanno tentato di distruggerci. La minaccia era reale e per noi poteva rappresentare la fine di un esperienza virtuosa di rinascita di una regione che pur con tante difficoltà si era messa in evidenza. Alla fine abbiamo vinto la battaglia contro le scorie ma con uno sforzo e una sofferenza totalizzante e quindi tutte le volte ci viene l’ansia anche perchè questo governo ci sta abituando alle improvvisazioni. Abbiamo già visto quello ad esempio che hanno fatto sulla sicurezza o sulla scuola e quindi il fatto di dire che si torna al nucleare senza che si sia affrontato con serietà e impegno il problema spiegando anche come si vuole risolvere il problema dello smaltimento delle scorie. Non siamo tranquilli quindi e credo che l’attenzione manifestata al problema sia molto utile per tutelare e difendere le nostre prerogative per evitare che ci si possa trovare davanti a brutte sorprese». rappresentare una opportunità se noi riusciamo ad accendere il motore dello sviluppo e della crescita economica. Il problema che abbiamo è di riuscire a svincolarsi dall’ansia di ottenere il risultato domani mattina. Perchè nell’immediato possiamo raggiungere risultati solo di natura estemporanea e non saranno vantaggi strutturati. Noi dobbiamo gestire un ciclo di investimenti perchè le condizioni strutturali della regione possano avanzare per poter offrire risposte moderne. Tornando al federalismo. C’è un’altra ipotesi? «Il federalismo cooperativo che significare la capacità di tutti di mettersi in gioco e di dare il meglio di sè. Io penso che le visioni proprie dell’egoismo sociale e territoriale danneggino tutti. Da questo punto di vista la basilicata rappresenta un esempio. Noi abbiamo vinto una battaglia complicata e mi riferisco a quella sulle scorie nucleari a Scanzano su cui nessuno avrebbe scommesso un centesimo. E siamo riusciti a vincere quella battaglia perchè si sono combinati due fattori: da una parte la capacità della Regione Basilicata di mobilitare rispetto alla propria iniziativa le altre regioni italiane che un’ora dopo il decreto furono chiamate ad esprimersi dal presidente della Regione Basilicata perchè si dicesse no a quella bestialita e il presidente Ghigo allora a capo della conferenza delle regioni espresse immediatamente a nome di tutti. Dall’altro lato il popolo lucano che si mobilitò da Scanzano a Muro Lucano. Tutti i lucani non disserò non “ci frega nulla perchè Scanzano è lontano. Si mobilitarono invece perchè dissero questa minaccia è contro tutta la Basilicata». Ma il centrodestra lucano parla bene della proposta federalista. Perchè? «Gli amici del centrodestra quando fu presentata dal Pdl l’idea che si assumeva come modello la proposta lombarda dicevano, “eccellente la Basilicata ci guadagnerà”, poi arriva la prima proposta di Calderoli che rinnega la proposta lombarda e di nuovo i lucani del centrodestra ad applaudire e a dire “è una grande cosa”. Non basta, Calderoli è costretto a modificare radicalmente il proprio provvedimento e nuova-

mente quelli del Pdl lucano a dire “benissimo e va bene che ognuno può utilizzare le proprie risorse perchè abbiamo il petrolio”.Ma non è così. Ma allora perchè il governo si sta muovendo in questa direzione? «E’una questione non economica ma tutta di natura politica. Il federalismo fiscale se pur in maniera più articolata mette in evidenza la stessa improvvisazione della riforma taglia - scuola. L’ultimo caso della nomina del commissario del parco della Val d’Agri imposto dal governo nazionale. C’è un’azione punitiva del Pdl nazionali nei confronti della Basilicata? «No. Penso che da questo punto di vista la risposta più efficace l’abbia data Veltroni quando dice “questi signori hanno dimenticato che hanno vinto le elezioni e sono stati chiamati a governare il Paese solo per un periodo”. Loro secondo me molte volte danno l’impressione di aver conquistato il potere e cioè hanno l’idea che possono e devono fare quello che vogliono. E questo non va bene». Parliamo di politica. Come sta il Pd? «Ho la sensazione che il Pd oggi stia meglio rispetto a qualche giorno fa. Nel senso che ha vissuto dopo la sconfitta elettorale pesante delle scorse politiche una fase di sbandamento. E’ normale. Sbandamento però che ha riguardato più il livello nazionale che il livello regionale». Cioè? «In Basilicata il Pd ha un progetto, sta sulle questioni, ha una relazione diretta con i cittadini perchè bisogna sottolineare che il processo costitutivo del Pd lucano è stato più profondo e motivato. nel senso che non si è arrivati ad assumere una decisione senza aver un retroterra progettuale e un pensiero per il futuro della Basilicata». Nel resto del Paese? «A livello nazionale invece, ci sono state difficoltà. ma credo che la manifestazione del 25 è servita dal punto di vista psicologico a convincere il partito che ci sono tante persone che ci credono e quindi è stata una iniezione di fiducia importante. Credo che Il partito democratico debba mantenere il profilo riformista che coltiva un disegno di cambiamento del

La giunta sta lavorando bene Parco della Val D’Agri

«Hanno tentato di distruggerci una volta Bisogna continuare a vigilare»

quindi a circa il 50 per cento in più e quei 50 centesimi a barile sono diventati già 75. Abbiamo previsto anche in quell’accordo che qualora il petrolio scendesse sotto il costo di 40 dollari rimarrebbe sempre il contributo dei 50 centesimi. Poi da aggiungere c’è tutta la partita del gas che deve essere attribuito gratuitamente alla Regione Basilicata». Ma il governo nazionale sta accelerando verso la centralizzazione statale delle decisioni... «Il governo proprio in questi giorni sta cercando di accentrare le competente in capo allo Stato sia per quanto riguarda i permessi di ricerca e sia per quanto riguarda i permessi di coltivazione dei giacimenti. Io credo però che stiano facendo una grande sciocchezza di cui si renderanno conto nei fatti. Perchè sui temi ambientali e sulla tutela del territorio c’è una responsabilità concorrente tra Stato e Regioni e sulla difesa del suolo c’è una competenza esclusiva delle Regioni. Tentare di escludere le Regioni credo rapresenti un tentativo vano per segnalare una disponibilità del governo centrale a rendere possibili le estrazioni escludendo dai poteri decisionali le regioni ma io credo che non potranno mai farcela se non modificando la legge e modificando la Costituzione. Ma quanto vale la partita del petrolio per la Basilicata? «Vale un mucchio di soldi. Una quantità notevolissima di risorse finanziarie e per questo io apprezzo la decisione di velocizzare la costituzione della Sel che era stata avviata qualche anno fa perchè la Società energetica lucana potrà attivare quei circoli viziosi in grado di massimizzare il beneficio per il territorio. Il problema che noi abbiamo infatti, non è quello di trasferire risorse monetarie. Noi dobbiamo trasferire economia reale. Noi dobbiamo trasferire opportunità di lavoro per i giovani, opportunità di lavoro per le imprese» Ha parlato di enormi risorse dal petrolio. Questo nonostante l’accusa del centrodestra e di molti cittadini di non vedere benefici dal petrolio. Come mai? «Io parlo di enormi prospettive future. Sono tanti soldi visti nel ciclo dei venti anni di età media dei giacimenti. E in questa proiezione sono tanti soldi e possono

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Paese e che appoggia tutte le iniziative che vanno in quella direzione». Futuro. Possibile immaginare Filippo Bubbico di nuovo governatore della Basilicata? «Io penso che bisogna essere seri e bisogna stare alle questioni dell’oggi. Io osservo la frammentazioni delle componenti in consiglio regionale come espressive di un disagio anche nazionale. C’è dunque una situazione politica difficile. Ma credo che in questo passaggio politico complesso in Basilicata abbiamo un Pd strutturato e consapevole della propria forza. Non c’è alcun dubbio che Piero Lacorazza stia interpretrando il ruolo di segretario regionale in maniera efficace e non c’è alcun dubbio che rappresenti un punto di riferimento essenziale anche per i tratti di modernità che esprime. Così come non c’è alcun dubbio che la giunta regionale stia lavorando sulle partite. Certo è interessante e gradevole partecipare alle inaugurazioni e a tagliare i nastri ma è doveroso affrontare le crisi industriali cercando le soluzioni anche se difficili come l’assessore Folino sta facendo in una situazione nella quale l’intera manifattura italiana viene scossa da questa crisi profondissima. E anche negli altri settori, Quindi per me la giunta sta lavorando». E siamo al presente. Ma per il futuro, Bubbico potrà essere il futuro candidato del centrosinistra alle regionali? «Credo che avanzare l’ipotesi di un mio ritorno alla presidenza della Regione serva solo a introdurre nel dibattito politico ulteriori elementi di conflittualità. Io dico che il Pd ha un progetto solido, ha classi dirigenti robuste e non ha bisogno di pensare a funzioni già esercitate. io credo che ciascuno di noi debba confrontarsi con il nuovo. E poi aggiungo: noi abbiamo sempre praticato una regola: il ricambio anche quando non appariva motivato. Io credo che anche da questo punto di vista il Pd lucano esprima un tratto di consapevolezza e di modernità che incrocia il sentire dei cittadini. E bene dunque alimentare il ricambio. Mi sento dunque di escludere un mio ritorno alla Regione proprio in ragione della forza che il gruppo dirigente del Pd lucano esprime».

La nomina del commissario tra polemiche e difese d’ufficio La nomina dell’ingegnere Domenico Totaro a commissario del parco della Val D’Agri ha suscitato clamore e polemiche. Ma c’è anche chi è sceso in difesa di Totaro. Come Nicola Pagliuca, capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale, che rivolge le proprie «congratulazioni al neo commissario ricordando però, al tempo stesso alla Giunta regionale, che i tempi e i modi con cui i nostri governatori si muovono, sono ancor più discutibili». E’ invece «un atto irriguardoso», per il capogruppo del Partito democratico in consiglio provinciale Vito Di Lascio. Sostiene Di Lascio: «E’ un’iniziativa che mortifica le autonomie e le comunità locali e che rischia di comproDomenico Totaro mettere il rapporto democratico e istituzionale fra la nostra regione e il governo centrale». Per Italia dei Valori, invece, «è un duro colpo all’autonomia della Regione Basilicata e delle comunità locali e rischia di pregiudicare i programmi di sviluppo sui quali si registrano da tempo le legittime aspettative delle popolazioni dell’area e dell’intera comunità regionale. Pieno sostegno all’iniziativa annunciata dal Presidente della Regione De Filippo per contrastare in tutte le sedi competenti la nomina unilaterale effettuata». «E’ inaccettabile la nomina del Commissario da parte del Governo perché quando ci si dichiara federalisti, quando si pretende di sostenere che il governo del territorio e dei suoi beni deve essere cura principale degli Enti Locali non si può, poi, interferire. Qui, infatti, sembra si sia voluto sottrarre alla Regione Basilicata la nomina degli organi e la precostituzione di posizioni di vantaggio per una parte politica rispetto al governo del territorio». E’ quanto afferma in un comunicato il consigliere provinciale di Potenza di Società Civile-Psdi Antonio Caivano. Un’altro politico che scende in campo per difendere il neonominato commissario del Parco è Sergio Lapenna: «Ci lascia perplessi – afferma il consigliere regionale Sergio Lapenna – la presa di posizione del presidente De Filippo contro la decisione ‘unilaterale del ministro’, visto che ogni volta che in regione Basilicata, si è proceduti alla nomina di un commissario non vi è stato mai alcun coinvolgimento tra le parti compresa la minoranza, ma si è sempre trattato di un atto unilaterale. Il commissario Totaro, al di là delle mere polemiche, si è già detto pronto ad avviare un proficuo lavoro per tutti e con tutti, per instaurare un rapporto di sana e proficua collaborazione con gli Enti locali, con la Regione Basilicata, con le associazioni e con tutte le Istituzioni interessate al processo di crescita del territorio del Parco».


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Primo piano

Sabato 1 novembre 2008

Il caso Alitalia La svolta dopo che il lodo Letta era stato firmato solo da Cgil Cisl e Uil. Berlusconi: «Sono ottimista»

Cai avanti senza piloti e hostess Presentata l’offerta vincolante per l’acquisizione di beni e asset di ANTONIO PENNACCHIONI ROMA - Ad un passo dalla scadenza parte l'offerta definitiva per la parte buona di Alitalia. Lo ha deciso il cda della Compagnia Aerea Italiana, presieduto da Roberto Colaninno. Al termine una nota informa che "la nuova società raccoglierà oltre venti gruppi imprenditoriali, disposti ad investire oltre 1 miliardo di euro per ristrutturare e rilanciare il comparto aereo del Paese intorno ad Alitalia e Airone". La presentazione dell'offerta al commissario straordinario Augusto Fantozzi avviene con il consenso ai contratti e ai criteri di assunzione da parte di FiltCgil, Fit-Cisl, Uil-t e Ugl-t ma senza l'adesione di piloti ed assistenti di volo. Soddisfatto il premier Silvio Berlusconi: "Sono ottimista. Dopo la mezzanotte avremo di nuovo una compagnia aerea nazionale". I vertici della Cai, Colaninno e l'amministratore unico Rocco Sabelli, si sono recati a Palazzo Chigi dove li hanno raggiunti i leader confederali. La svolta è giunta in serata. È stata una telefonata di Berlusconi a indurre Colaninno a ritornare sulla decisione di non presentare l'offerta definitiva. Così in serata è ripartita la mediazione del sottosegretario Gianni Letta che ha inviato una lettera alle nove organizzazioni sindacali indicando le ore 22 come scadenza per il vertice conclusivo. Fino a quel momento l'intervento del sottosegretario non aveva sbloccato l'impasse su contratti ed assunzioni. Letta si era fatto garante dell'intesa con un documento, presentato durante il vertice

Gianni Letta e Claudio Scajola

convocato in mattinata a Palazzo Chigi, firmato dai confederali ma non dalle cinque sigle di categoria. Al termine della riunione il leader dell'Anpac Fabio Berti ha denunciato "il tentativo di stravolgere l'accordo quadro raggiunto alla fine di settembre" mentre il collega dell'Up, Massimo Notaro, ha bocciato il progetto definendolo "un nano da un punto di vista etico e morale". Anpac, Up, Anpav, Avia e Sdl motivano il loro dissenso con "la discrezionalità assoluta" dell'azienda sulle assunzioni e puntano il dito contro "le gravi esclusioni sociali a carico delle donne in maternità e di coloro che

assistono persone disabili". Nel mirino anche i confederali: Berti si chiede polemicamente come "abbiano fatto a dare l'ok". Ma Cgil, Cisl, Uil e Ugl respingono ogni accusa. Ad aprire la riunione governo-Cai-sindacati a Palazzo Chigi l'ultimatum di Colaninno. "Senza una firma sui contratti al tavolo la Cai è fuori da Alitalia" ha detto il capo della cordata italiana. L'estenuante muro contro muro ha portato ad una situazione senza via d'uscita ha aggiunto Letta: "A mezzanotte non c'è più Alitalia. Siamo vicini al baratro, non c'è più margine per trattativa, l'alternativa è il fallimento".

Anpac, Up, Avia, Anpav e Sdl non si sentono garantite dal documento presentato dal sottosegretario Letta

Resta l’incognita dei piloti e degli assistenti di volo ROMA - Alitalia appesa ad un filo. Il via libera in extremis all'offerta vincolante da parte della Cai, scongiura il rischio del fallimento. Ma resta l'incognita di piloti ed assistenti di volo che non hanno firmato lo schema dei nuovi contratti e delle relative assunzioni. Le cinque sigle di categoria (Anpac, Up, Avia, Anpav e Sdl) non si sentono garantite dal documento di premessa presentato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta in base al quale "le eventuali controversie sull'interpretazione non risolte in sede aziendale verranno sottoposte al giudizio insindacabile del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, garante dell'intesa". Ieri sera, le 5 sigle hanno confermato

Si discute a Fiumucino

di non essere intenzionate a tornare a Palazzo Chigi a firmare: "Anpac, Unione Piloti, SDL, Avia e Anpav in merito all'esito dell'incontro oggi tenuto presso la Presidenza del Consiglio dei ministri tra Governo, vertici Cai e organizza-

zioni sindacali confermano il giudizio negativo sul metodo del confronto odierno e sui contenuti dei documenti proposti per la firma", scrivono i cinque in una nota congiunta, nella quale si annuncia anche che "terranno nella giornata di lunedì prossimo una assemblea informativa di tutti i lavoratori coinvolti nel progetto Cai". La tabella di marcia è confermata. In ogni caso l'offerta rimarrà comunque sospesa fino al disco verde dell'Ue, previsto per metà novembre, e dell'Antitrust. Bruxelles, oltre a pronunciarsi sulla discontinuità dell'operazione, dovrebbe bocciare il prestitoponte che andrebbe restituito. I 300 milioni di euro dei debito andranno a carico della

bad company e sarà il governo a decidere se unirsi ai creditori ed ottenre un rimborso pro-quota. O rinunciare del tutto. Dopo scatterà l'acquisizione degli asset di Alitalia ed AirOne e delle relative licenze di volo. Sul socio straniero si deciderà entro fine mese: Air France-Klm resta in pole position. Di certo Cai non cederà più del 20% e non accetterà forme di cogestione. La compagnia dovrebbe decollare il 1° dicembre. Ieri il commissario straordinario Augusto Fantozzi, da sempre favorevole a chiudere l'operazione anche senza il raggiungimento dell'accordo sindacale, ha comunicato che ci sono "risorse per volare fino a fine novembre". Se la liquidità in cassa (245 milioni di euro a fi-

Secondo indiscrezioni il 12 novembre la Cai annuncerà la scelta

Aerei Alitalia parcheggiati all’aeroporto di Fiumicino. Ieri un’altra giornata di passione sul fronte della crisi

Ora tocca alla Ue e al partner straniero BRUXELLES - Ora tocca alla Ue e al partner straniero. Una volta superato lo scoglio del contratto e delle modalità di assunzione con i sindacati, il nuovo 'd-day' nel difficile percorso del piano Fenice per dare vita alla nuova Alitalia dovrebbe essere il 12 novembre. In quella data, infatti, si attende il responso della Ue sul prestito ponte da 300 milioni, varato ad aprile dal Tesoro, e alla discontinuità tra la vecchia e la nuova compagnia aerea. E secondo indiscrezioni riportate dai media francesi, il 12 novembre dovrebbe essere anche il giorno in cui Cai annuncerà la scelta del partner straniero: in corsa sempre Air France e Lufthansa, mentre sembra più lontana l’ipotesi di British Airways, con la quale però non sono stati sospesi i contatti. D’altro canto ora la Cai ha una trentina di giorni per mettere a punto tutto i dettagli della nuova compagnia aerea: il commissario straordinario, Augusto Fantozzi, ha infatti detto di avere liquidità fino al primo dicembre. Ma alcuni adempimenti sono già stati compiuti: è il caso della domanda per il certificato di operatore aereo che la società presieduta da Roberto Colaninno ha già presentato il 23 ottobre, e quello per la licenza di esercizio di vettore aereo consegnata all’Enac il giorno dopo.

Tutti i numeri della Compagnia guidata da Roberto Colaninno ROMA - Diciotto soci e un consiglio di amministrazione a tre per la società che nata alla fine di agosto qualche giorno dopo si è formalmente trasformata da Srl a Spa. È la Cai, la Compagnia Aerea Italiana, che ha raccolto la cordata di imprenditori italiani interessati al salvataggio di Alitalia. Dopo mesi di annunci e trattative su una possibile cordata italiana per Alitalia, la Cai è nata il 26 agosto e il 5 settembre si è tenuta la prima assemblea a Milano per la trasformazione in società per azioni. Poi ha presentato il Piano Fenice e ha fatto l’offerta di acDopo l’annuncio dell’offerta vincolante di Cai per l’acquisto degli asset Alitalia, la parola passa ora a Bruxelles dove la Commissione europea dovrebbe pronunciarsi in tempi rapidi sulla compatibilità con le norme Ue del piano messo a punto per rilanciare ciò che resterà dell’ex compagnia di bandiera dopo la prevista cura dimagrante. La prima scadenza per quest’altra tappa cru-

quisto per la Nuova Alitalia. Partita dunque con sedici soci a cui se ne sono aggiunti altri due, la società è guidata dal presidente Roberto Colaninno e dall’amministratore delegato Rocco Sabelli, un tandem affiatato ormai da una decina d’anni, insieme dalla Telecom all’Immsi, fino alla Piaggio. L'artefice della cordata è stato l’amministratore delegato di Intesa SanPaolo Corrado Passera che ha lavorato per mettere insieme il gruppo di imprenditori. Nell’assemblea del 5 settembre è stato nominato anche il consiglio di amministrazione. ciale per il futuro di Alitalia è fissata, salvo sorprese, per la prossima settimana, quando una prima riunione 'tecnica' di alti funzionari della Commissione esaminerà le carte del dossier preparate dalla direzione generale trasporti dell’esecutivo comunitario. Nei prossimi giorni dovrebbero anche essere acquisite da Bruxelles ulteriori informazioni sulle condizioni a cui passeranno di mano

ne settembre) dovesse esaurirsi prima Fantozzi dovrà attingere ad altre fonti: tra le ipotesi un prestito da restituire per primo nella procedura riservata ai creditori. Ieri Alitalia ha comunicato che a fine settembre l'indebitamento netto del gruppo era sceso a 1,2 miliardi di euro, rispetto agli 1,25 miliardi del mese precedente. È destinato a rientrare anche l'ultimatum lanciato dall'Enac. "Sulla base del regolamento, senza l'offerta vincolante di Cai verrebbe meno anche la licenza provvisoria di volo, che era stata concessa sulla base di un piano credibile in tempi ragionevoli" aveva ammonito il presidente dell'Enac Vito Riggio. a. p.

gli asset di Alitalia in base all’offerta definitiva presentata da Cai. La procedura andrà avanti a ritmo serrato per concludersi, secondo l’attuale calendario, il 12 novembre, quando il dossier Alitalia sarà presentato dal commissario Ue ai Trasporti, Antonio Tajani, per procedere all’esame collegiale. Secondo le indicazioni finora filtrate, la privatizzazione non conterrebbe di per sè elementi in contrasto con la normativa comunitaria. Ma sulla scia di quanto avvenuto recentemente nel caso della compagnia aerea greca Olympic, il via libera di Bruxelles sarà vincolato al rispetto degli impegni presi, rispetto sul quale sarà chiamato a vigilare da un 'trusteè indipendente nominato in accordo con le autorità italiane. Due in particolare gli aspetti che,

nell’ambito della realizzazione del piano, la Commissione Ue ritiene irrinunciabili: la cessione degli asset a prezzi di mercato e una chiara e netta discontinuità tra la vecchia e la nuova compagnia. C'è poi la questione del prestito ponte da 300 milioni di euro erogato lo scorso aprile e poi trasformato in capitale netto della società. Per i servizi del commissario Tajani l'intervento pubblico sarebbe da considerare un aiuto di Stato illegale, incompatibile con le norme europee sulla concorrenza. E proprio per questo Bruxelles dovrebbe chiederne la restituzione. Resta da capire da parte di chi: la società commissariata da Augusto Fantozzi o la nuova guidata dalla Cai, che però ha gia fatto sapere di non avere alcuna intenzione di farsi carico di questo onere.


Portafoglio Confcommercio: «Il problema è la decelerazione dell’economia mondiale»

L’inflazione rallenta A ottobre è al 3,5% sulla scia del calo dell’energia di LUCA MASOTTO ROMA - Il consistente calo del greggio frena ancora l'inflazione. Ad ottobre, secondo la stima diffusa dall'Istat, l'indice nazionale dei prezzi al consumo su base annua ha registrato un calo ad ottobre al 3,5% dal 3,8% di settembre mentre la variazione congiunturale è nulla rispetto al mese precedente, a dimostrazione di un totale congelamento dei consumi. L'Italia resta sopra la media di Eurolandia dopo che ad ottobre, come reso noto ieri da Eurostat nella stima flash nei 15 paesi della zona dell'euro - l'inflazione è scesa al 3,2% contro il 3,6% del mese precedente. Si tratta del secondo calo consecutivo e a determinare l'abbattimento drastico dei tassi di crescita tendenziale è risultata fondamentale la netta flessione dei prezzi dei carburanti ma non è affatto trascurabile la contrazione dei consumi. I listini della benzina sono diminuiti in un mese del 4,6%, quelli del gasolio al 5,1%. Per l'inflazione la benzina è infatti passata dall'11,5% di

Un momento della lavorazione della pasta, il cui prezzo è in aumento

settembre al 5,6% di ottobre mentre per il gasolio si è scesi al 10,6% rispetto al 19%. Il settore energetico regolamentato mostra invece un incremento del 2,7% rispetto al settembre 2007 e del 14,8% nella comparazione annua. In aumento le tariffe elettriche (+0,6% congiunturale, 11,3% tenden-

ziale) e soprattutto quelle del gas (3,7% su base mensile e addirittura 16,1% su base annua). Restano invece forti tensioni inflazionistiche nel settore alimentari. Se i prezzi del pane sono in calo dello 0,3% su base mensile (portando il tasso di inflazione al 5,7% contro l'8,6% di settembre), non si arresta la corsa del prezzo

della pasta di grano duro: +1,4% in un mese, che porta ad un eccezionale +32% rispetto all'ottobre 2007 ("uno scandalo" per la Coldiretti "dato il dimezzamento del prezzo del grano"). L'inflazione acquisita per il 2008, quella cioè che si otterrebbe se nei prossimi mesi la variazione dei prezzi fosse nulla, è pari al 3,4% mentre l'indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca), quello calcolato allo stesso modo in tutta la Ue, fa registrare ad ottobre una variazione di +0,5% rispetto al mese precedente e del +3,6% in riferimento ad ottobre 2007. "Il problema del nostro paese non è l'inflazione, ma la bassa crescita e, in particolare, i consumi delle famiglie sempre in forte difficoltà" è l'allarme lanciato da Confcommercio secondo cui il ridimensionamento dei tassi di crescita dei prezzi al consumo e alla produzione, "pur rappresentando un fenomeno certamente positivo riflette non solo la decelerazione in atto nell'economia mondiale, ma anche la stagnazione dei redditi".

Il presidente alla Bocconi

Napolitano «Misure urgenti»

Napolitano si intrattiene con alcuni studenti milanesi

di ELVIO SARROCCO ROMA - "Misure immediate" per fermare la crisi dei mercati, e "dialogo" e "confronto" sulle proposte di cambiamento della scuola. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e' intervenuto sui due temi al centro delle polemiche per indicare le possibili strade da seguire. In un messaggio inviato al presidente dell'Acri, Giuseppe Guzzetti, in occasione della giornata mondiale del risparmio, il Capo dello Stato ha avvertito che per affrontare l'attuale fase di eccezionale difficolta' dei mercati finanziari internazionali, occorre l'assunzione dei "provvedimenti piu' immediati" ed un "forte coordinamento" degli interventi dei governi e delle istituzioni preposte alla sorveglianza dei mercati. È anche indispensabile, ha aggiunto, "una maggiore integrazione a livello europeo delle regole ed un piu' efficace coordinamento delle politiche economiche". Per il presidente Napolitano la gravita' della crisi impone una approfondita riflessione sui meccanismi che hanno concorso a determinarla in modo da individuare i rimedi idonei a scongiurare il ripetersi di situazioni del genere. Occorre innanzitutto, ha sottolineato, un forte coordinamento che assicuri la stabilita' del sistema finanziario internazionalizzato. E si e' dimostrato indispensabile il ruolo dell'Unione Europea e segnatamente dell'Unione Monetaria, oltre ad una maggiore integrazione a livello europeo delle regole e delle istituzioni preposte al funzionamento della finanza e del credito.

Wall Street trascina l’Europa in positivo

Borse, boccata d’ossigeno di MARCO SANTILLO ROMA - Un'altra boccata d'ossigeno anche nell'ultima seduta. Il mese più nero della storia delle Borse mondiali si chiude in Europa con un finale di settimana in rialzo che lascia presagire ad una inversione di rotta ancora più consistente in vista dell'imminente taglio del costo del denaro annunciato dalla Bce. Nonostante il bilancio in rosso per quasi tutta la seduta le principali piazze continentali hanno sfruttato la spinta positiva di Wall Street che fluttuando al rialzo dopo appena un'ora di contrattazioni e in netto segno positivo a due ore dalla chiusura (Dow Jones a +2% e Nasdaq oltre l'1,50%) ha condizionato gli indici europei

spinti dalla caccia di buoni acquisti. Il Mibtel ha registrato un progresso del 2,57% (con l'S&P/Mib del 2,88%), così come Franforte (2,44%) protagonista della corsa al rialzo che ha portato al segno positivo sia Parigi (2,33%) che Londra (2%). A Piazza Affari, fra i comparti bene banche, chimici, farmaceutici, minerari, utilities ed energetici. Vendite invece su assicurativi, tecnologici, media e beni personali e per la casa. Fra le blue chip in forte rialzo Impregilo che ha guadagnato il 12,4% ma il balzo coinvolge anche Italcementi (+9,3%), Lottomatica (+9,2%) e i finanziari Ubi (+7,3%), Unicredit (+5,8%), Banco Popolare (+5,4%) e Mps (+5%).

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La situazione per Bankitalia

Mario Draghi «La crisi durerà fino a metà 2009» di ANDREA LONGO ROMA - "La stagnazione durerà almeno fino a metà 2009". Nessun catastrofismo. Ma le previsioni negative purtroppo hanno trovato conferma. Pochi giorni fa aveva detto che i prossimi trimestri saranno negativi e ieri, con grande realismo il governatore di Bantikalia Mario Draghi ha radiografato la difficile situazione dell'economia italiana, sulla base dei sondaggi della Banca d'Italia e di altri istituti di ricerca. Secondo i quali l'accumulazione risulterà inferiore a quella programmata. Pertanto per uscire dal tunnel della stagnazione ci vorrà quasi un anno. Forse più. Per questo, nel suo intervento alla 84esima Giornata mondiale del risparmio incentrato sulla crisi internazionale e sui riflessi in Europa e in Italia, Draghi ha rivolto un avvertimento alle banche perché "stiano attente alle famiglie", soprattutto quelle finanziariamente più vulnerabili. E un invito al governo a riconsiderare il peso del fisco sui depositi bancari. Non solo. Secondo Draghi bisogna avviare subito politiche di sostegno all'economia reale per contrastare le tendenze recessive in atto, anche sfruttando la maggiore flessibilità sul Patto di stabilità europeo concordata in sede Ue.


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24 ore in Basilicata

Via libera dal CdA Anas ai progetti preliminari per la Salerno - Potenza - Bari e la Murgia - Matera - Pollino

Il futuro stradale da più di 2 miliardi Il prossimo passo è individuare le fonti di finanziamento POTENZA - Una giornata da evidenziare sul calendario quella di ieri. Da mettere in evidenza con un appunto: “Un buon inizio”, un inizio verso un cammino di miglioramento del sistema di viabilità lucano, quel sistema che negli ultimi tempi è stato al centro delle polemiche per aver dimostrato la sua vulnerabilità. Le buone notizie arrivano proprio dall’Anas. Ieri il consiglio di amministrazione della società, presieduto da Pietro Ciucci, ha approvato due importanti progetti preliminari: il collegamento mediano Murgia-Matera-Pollino, da Gioia del Colle (A14) a Lauria e quello relativo all'itinerario Salerno-PotenzaBari, nel tratto compreso tra la strada statale 407, bivio Vaglio Isca D'Ecclesia, in provincia di Potenza, e la Variante di Altamura, in provincia di Bari. Si accorciano dunque le distanze appulo lucane e non solo. Per quanto riguarda il primo progetto il collegamento viario prevede la realizzazione di un itinerario che dalla strada statale 653 Sinnica collega l'itinerario autostradale della A3 Salerno-Reggio Calabria con Matera, fino a Gioia del Colle (Bari), con un innesto sull'autostrada A14, al fine di potenziare il corridoio trasversale tra l'autostrada A3 in prossimità dello svincolo di Lauria sud e l'autostrada A14, in prossimità dello svincolo di Gioia del Colle. «Il CdA ha approvato il progetto preliminare in esame - ha affermato il presidente Ciucci - apprezzando l'impostazione ambientale ed economica della soluzione prescelta, la sua conformità alle norme vigenti,

nonché la capacità di conseguire gli obiettivi attesi. Siamo ben consci, infatti, dell'impatto sociale che quest'opera potrà avere sul territorio, che garantisce un importante accesso all'area del Parco del Pollino ed è definita “Strada dei Tre Mari” perché consente un miglior collegamento tra il Tirreno, l'Adriatico e il mare Jonio». L'intervento si compone di cinque tratte (da Gioia del Colle a Matera; tangenziale di Matera; dalla tangenziale di Matera a Pisticci; da Pisticci a Valsinni e da Valsinni a Lauria) e prevede, dove possibile, l'adeguamento delle strade esistenti. Tra le opere d'arte princi-

pali sono previste 5 gallerie naturali, 6 gallerie artificiali e 25 viadotti di nuova realizzazione. Le interconnessioni con i territori attraversati sono garantite da 31 svincoli. L'intera infrastruttura che rientra nel Piano degli Investimenti delle opere infrastrutturali “Legge Obiettivo”, è stata ratificata nell'Intesa Generale Quadro tra il governo e la Regione Basilicata, e richiede un investimento complessivo di oltre 1,4 miliardi di euro. Prevede, invece, un importo complessivo pari a circa 790 milioni di euro, il secondo progetto, quello relativo al collegamento Saler-

no - Potenza - Bari, un progetto che rientra fra le previsioni programmatiche di realizzazione delle infrastrutture strategiche individuate dalla “Legge Obiettivo” ed è prevista nel Piano degli Investimenti delle opere infrastrutturali 20072011, nella sezione relativa agli ulteriori interventi. L'intervento di sviluppo complessivo pari a circa 59 km, si compone di due parti, la prima, suddivisa in due tronchi, prevede un tratto di circa 21 km di nuova realizzazione, dalla strada statale 407 alla strada statale 96bis, ed uno di circa 25 km relativo all'adeguamento della strada statale 96bis fi-

no alla variante di Gravina, in provincia di Bari. La seconda parte prevede, invece, la realizzazione della nuova variante a Nord di Altamura che sarà lunga circa 13 km. Tra le opere d'arte principali sono previste 3 gallerie naturali, 6 gallerie artificiali, 28 viadotti di nuova realizzazione, 4 viadotti da adeguare e un ponte. «L'approvazione di questo progetto preliminare ha sottolineato ancora Ciucci - è un ulteriore passo in avanti verso un sistema integrato di viabilità per il Mezzogiorno. L'asse, a rilevanza interregionale, consente infatti di connettere aree interne, appartenenti a

E Loguercio propone una lettera a sei mani da inviare a Tremonti per Natale

L’assessore alle Infrastrutture, Innocenzo Loguercio

«Sotto l’albero una legge con i fondi» POTENZA - Contento a metà. Soddisfatto ma con l’amaro in bocca. L’assessore regionale Infrastrutture e Mobilità, Innocenzo Loguercio, promuove con riserva la notizia del via libera Anas ai progetti preliminari per la Salerno - Potenza - Bari e la Murgia - Matera - Pollino. Il perché nel timore di restare «nuovamente» deluso. Il plauso va all’Anas, le remore al governo e a una una Legge Obiettivo che per il Mezzogiorno, e la Basilicata in particolare, «ha una posta finanziaria pari a 0». In sostanza bene il primo step ma poi che succede se non ci sono i soldi per arrivare alla fine della scala? «Il via libera dell’Anas è una tappa sicuramente importante che merita attenzione ma sono meno fiducioso per il futuro perché quando si vanno a vedere le disponibilità economiche e si scopre che non ci sono fondi allora l’entusiasmo va a scemare» sottolinea l’assessore. «Sono scettico - continua - perché non voglio che ancora una volta venga tradita la fiducia, come è già successo». All’Anas il riconosci-

mento di aver accolto quanto più volte indicato e sollecitato dalla Regione, al governo l’invito a seguire l’esempio. Un invito che passa per una singolare proposta: «Visto che siamo prossimi al Natale chiederò a Franco Mattia e Sergio Lapenna di scrivere con me una lettera a sei mani da indirizzare al Governo affinché il ministro Tremonti si vesta da Babbo Natale e faccia alla Basilicata il regalo dei fondi che servono per la realizzazione di queste strade». La speranza è quella di trovare sotto l’albero una Legge Obiettivo con qualche soldo in più per permettere anche ai lucani di sperare che quei progetti approvati in linea teorica possano trasformarsi in qualcosa di concreto. Ai consiglieri Mattia e Lapenna l’invito ad unirsi alla stesura della missiva per farsi da tramite verso un governo del loro stesso colore politico nei confronti di una questione su cui i due consiglieri «hanno dimostrato particolare sensibilità» riconosce l’assessore. «Sulla Salerno - Bari ci sono ancora gli echi delle tante e ri-

petute interrogazioni che Mattia ha presentato chiedendo al governo regionale quale fosse l’atteggiamento nei confronti della questione». «Il via libera dell’Anas mi dà ora l’opportunità di rispondere con la prova che con le sollecitazioni della Regione giunge a compimento la prima fase della progettazione». In sostanza quello di Loguercio è un invito missionario a chi più volte si è interessato del problema affinché si unisca in uno sforzo parallelo per avere dal governo «un atto di generosità» nei confronti della Basilicata. Fondamentale per Loguercio poter finanziare almeno i 21 km della Salerno - Potenza - Bari compresi nel tratto tra la SS 407, all’altezza dello svincolo di Vaglio, e la SS 96, «un punto strategico per la vibilità lucana». Il regalo di Natale, invece, è già arrivato dall’Anas per i senatori Guido Viceconte e Cosimo Latronico (Pdl) che in una nota congiunta hanno sottolineato: «Si realizza in questo modo un altro fondamentale tassello di quel grande Piano de-

diverse province e caratterizzate da notevoli potenzialità di sviluppo, come, ad esempio, il collegamento tra i porti commerciali di Salerno e di Bari». Entrambi i progetti sono stati approvati in linea tecnica e verranno trasmessi al Cipe per l'approvazione e per l'individuazione delle fonti di finanziamento. A queste si aggiunge ancora una buona notizia che riguarda l’altra vicina di casa della Basilicata: la Calabria. Una notizia che tocca di riflesso la nostra regione ma in modo sostanziale per quanto riguarda il migioramento del traffico. Sempre ieri l'Anas ha dato il via libera a un nuovo tratto di circa 38 km della strada statale 106 “Jonica”. Infatti, il Consiglio di Amministrazione, ha approvato l'attivazione delle procedure di gara per l'affidamento a Contraente Generale dei lavori di costruzione del 1° e 2° stralcio funzionale del III megalotto, dall'innesto con la strada statale 534 “di Cammarata e degli Stombi” a Roseto Capo Spulico, in provincia di Cosenza. Un intervento che per noi diventa importante dal momento che il tratto in oggetto è particolarmente significativo in quanto, collegandosi ad inizio lotto alla strada statale 534, con cui si raggiunge il casello autostradale della A3 SalernoReggio Calabria (svincolo di Firmo), consentirà il completamento del collegamento trasversale tra le due arterie stradali ed il drenaggio del traffico da Reggio Calabria verso Taranto, attualmente gravante sulla autostrada A3 nel tratto lucano e campano. regione@luedi.it

gli Investimenti delle opere infrastrutturali denominato Legge Obiettivo, in quanto rappresenta un volano straordinario perché mette in comunicazione aree lontane tra di loro. Ma non solo: l’opera toglierà dall’isolamento Matera, in quanto il collegamento viario prevede la realizzazione di un itinerario che dalla statale Sinnica collega l’itinerario autostradale della A3 Salerno-Reggio Calabria con la cit-

tà dei sassi, fino a Gioia del Colle, con un innesto sull'autostrada A14. L’approvazione del progetto, frutto soprattutto delle sollecitazioni continue avanzate dai parlamentari lucani del Pdl – hanno concluso i parlamentari – rappresenta l’ennesima dimostrazione dell’interesse concreto del governo nei confronti del Mezzogiorno e della Basilicata in particolare». Manuela Boggia


24 Ore in Basilicata

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Crisi idricaL’assessore Falotico incontra le associazioni di settore POTENZA - Purtroppo le previsioni meteorologiche non portano ancora buone notizie agli agricoltori lucani. La pioggia caduta in questi giorni non ha infatti migliorato in alcun modo la situazione all’interno degli invasi. Nel tardo pomeriggio di ieri, Roberto Falotico, assessore all’agricoltura della regione Basilicata, ha indetto un incontro con numerose associazioni di categoria. La situazione è senza ombra di dubbio drammatica, oltre ad essere completamente vuote le dighe, anche le falde acqui-

Tempi duri per gli agricoltori fere sono all’asciutto. Proprio per questo anche le piogge non portano grandi miglioramenti all’interno degli invasi nell’immediato. Nel corso della riunione è stato espresso grande apprezzamento da parte dei rappresentanti delle diverse categorie per l’immediata convocazione da parte dell’assessorato all’agricoltura e da parte degli uffici tecnici. La tempestività con cui

già dall’estate scorsa sono stati messi a disposizione importanti risorse è ora accompagnata da un costante monitoraggio del quadro generale. «Ad oggi non c’è risorsa idrica sufficiente per pensare di poter seminare i campi degli agricoltori – queste sono le parole dell’assessore all’Agricoltura Roberto Falotico– per quanto i lavori della traversa del Sarmento e quelli del Sauro, inizieranno ora-

mai tra qualche giorno, non potranno portare nessun aumento nelle quantità di acqua disponibile, almeno fino all’autunno del prossimo anno. Non possiamo fare nulla se non pioverà abbondantemente in breve tempo». Al termine della riunione in tarda serata, tutti le parti convenute, hanno raggiunto un accordo nel rinviare alla seconda metà di novembre il nuovo piano di emergenza idrica.

Falotico ha inoltre sottolineato che : «Siamo pronti ad intraprendere qualsiasi nuova azione strategica per tutelare nel migliore dei modi i contadini della nostra regione, ma tra le soluzioni potrebbe anche esserci quella di invitarli a non seminare». Insomma più passano i giorni e più la situazione diventa drammatica, per una regione che ha sempre fatto dell’acqua e dei suoi bacini idrici un punto di

forza inamovibile. Pensare che l’agricoltura lucana debba subire un colpo così duro, in una situazione economica generale già molto difficile, dipinge un quadro veramente negativo per il futuro della nostra regione. Probabilmente iniziare a considerare l’acqua un bene naturale veramente prezioso, stimolando in ogni singolo cittadino comportamenti virtuosi, sarebbe già un buon inizio per affrontare strategicamente questa incredibile crisi. Alessandro Galella

Il ministro della giustizia dispone il carcere duro per l’indagato di “Arma letale”

41 bis per Carmine Campanella E’ sotto inchiesta dalla procura antimafia per traffico di coca POTENZA - Lui la cocaina la comprava a Boscoreale. E lì aveva stretto rapporti con don Raffaele Aquino. Ed è anche questo motivo, forse, che ha spinto il ministro della Giustizia Angelino Alfano a firmare il decreto che porta Carmine Campanella, 44 anni, dietro le sbarre del 41 bis, il regime di carcere duro previsto dall'ordinamento penitenziario. La procura antimafia di Potenza ritiene che sia «il promotore» di «un'associazione a delinquere» che spacciava droga a Potenza. Ora Campanella è a Spoleto. Il carcere è nella periferia della città. E' un istituto nuovo. L'hanno costruito nel 1982. Ci sono 3 padiglioni, di cui uno è riservato ai detenuti in 41 bis. E c'è anche una biblioteca con settemila libri schedati e disposti in scaffalature. C'è una palestra ben attrezzata, una sala per il teatro, una chiesetta dove vengono celebrati anche i riti di religione non cattolica. I colloqui per i detenuti in 41 bis si svolgono in piccole stanze provviste di vetro divisorio. «Tutto sommato - sostiene chi conosce l'ambiente - è un carcere vivibile, anche per chi è in 41 bis». Campanella è già lì. In attesa che a Potenza i giudici decidano la sua sorte. E' in carcere dal 12 febbraio dello scorso anno. L'operazione fu battezzata dai carabinieri “Arma letale”. Campanella rischia 13 anni di carcere. Secondo la procura antimafia era lui a impartire «le direttive entro le quali si muoveva l'organizzazione criminosa». Nella «struttura organizzativa indicava anche ai propri accoliti la particolare attenzione

Il consiglio dei ministri dà il via alle azioni per gli enti irrigui

Il palazzo di giustizia di Potenza

con cui devono curare il linguaggio al cellulare, al fine di mantenere il più alto grado di copertura». E sempre Campanella «aveva messo a disposizione un locale per gli incontri con gli associati». Era suo il «ruolo apicale» nell'organizzazione. fab. ame.

ROMA - Misure per ageolare il lavoro degli enti irrigui. C’è anche la Basilicata. «Oggi in Consiglio dei Ministri abbiamo dato via libera ad un complesso organico di azioni finalizzate a sostenere la nostra agricoltura in questo momento di difficoltà per l’economia mondiale». È quanto sottolinea, in una nota, il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia in merito al Decreto Legge approvato oggi in Consiglio dei Ministri. Il Dl prevede una serie di misure per il rilancio della competitività delle imprese nel settore agroalimentare. In particolare: Credito d’imposta alle imprese per la promozione del sistema agroalimentare italiano all’estero. Dopo un complesso negoziato con la Commissione Europea, la misura consente, ad alcune categorie di imprese, di beneficiare di un credito fino al 50 per cento delle spese ammissibili. Dal regime sono escluse le grandi imprese agroindustriali, con eccezione del regime de minimis e la pubblicità su prodotti specifici della singole imprese. Defiscalizzazione biodisel con attribuzione del beneficio per un contingente; «con questa misura – sottolinea Zaia – si dà attuazione ad un programma finalizzato ad incentivare la produzione di energia pulita di

All’Open Days l’annuncio dell’assessore Santochirico

Matera verso la «Città dello spazio» MATERA - La Regione Basilicata lavorerà a una integrazione del protocollo di intesa con l’Agenzia spaziale italiana e alla creazione di una «Città dello Spazio» presso il Centro di geodesia spaziale «Giuseppe Colombo» di Matera. Lo ha annunciato l’assessore regionale all’ambiente, Vincenzo Santochirico, a conclusione degli «Open Days 2008» sul tema “Osservazione della Terra e nuove tecnologie per il monitoraggio, la valutazione e la gestione dell’ambiente» , promosso dalla Commissione europea e dal Comitato delle Regioni. «Lavoreremo – ha proseguito Santochirico – a un aggiornamento dell’attuale protocollo di intesa con l’Asi alla luce delle opportunità aperte dal programma Cosmo Skymed nei settori formativo, della elaborazione dati e implementazione delle attività che è possibile attivare con le imprese che operano nella 'community' dello spazio. Vogliamo creare a Matera una sorta di 'Città dello Spaziò per potenziare le attività didattiche, di formazione, di conoscenza e promozione dei lavori prodotti, per

Un radar

un rapporto diretto tra ricerca, elaborazione dati e trasferimento tecnologico in settori, per esempio, come quello dei rischi ambientali. Riteniamo – ha concluso Santochirico – di poter raggiungere questi risultati alla luce degli apprezzamenti ricevuti da funziona-

ri dell’Unione Europea». Nel corso della giornata conclusiva, su iniziativa del Consorzio Innova, è stata presentata una delle possibili applicazioni dei dati del progetto Cosmo Skymed. Riguarda «la possibilità di individuare, calcolare la velocità e la direzione di ogget-

ti in movimento in condizioni diverse». L'opportunità è scaturita dalla individuazione e calcolo della velocità, di circa 200 chilometri orari, di un’auto sulla autostrada A1, tra Firenze e Roma. L’applicazione «potrà avere riscontri anche nelle calamità naturali»

derivazione agricola». Acqua: misure destinate a favorire l’attività degli enti irrigui, con particolare riferimento a quelli di Puglia e Basilicata, e di Toscana ed Umbria. In particolare, attraverso il provvedimento, si consente di far fronte agli impegni assunti per la gestione ordinaria fino a tutto il corrente anno, con particolare riferimento all’adduttore del Sinni. È prevista inoltre la proroga dell’attività dell’Ente irriguo Umbria – Toscana fino al novembre 2009. Pesca: previsto un finanziamento di 50 milioni di euro per consentire la chiusura della programmazione in pesca ed acquacoltura e, quindi, dei relativi interventi cofinanziati dall’Unione Europea relativi al periodo di programmazione 1994 – 1999. Il Decreto, composto da quattro articoli, nasce – si legge nello schema – «dalla straordinaria necessità ed urgenza di adottare misure idonee per il rilancio competitivo del settore agroalimentare attraversato da una grave crisi congiunturale, al fine di consentire agli operatori di settore di partecipare in modo concorrenziale alle dinamiche del mercato e di predisporre misure di intervento nel settore delle bioenergie e del finanziamento degli investimenti».

L’analisi del presidente De Filippo

L’impegno della Regione per la ricerca MATERA - «La politica regionale nel settore dello spazio è coerente e sinergica con le altre attività finalizzate a massimizzare i ritorni economici e sociali degli investimenti». Lo ha affermato il presidente della Giunta regionale della Basilicata, Vito De Filippo, intervenendo alla seconda giornata della conferenza “Osservazione della Terra e nuove tecnologie per il monitoraggio, la valutazione e la gestione dell’Ambiente”, in corso a Matera. «La Regione Basilicata – ha detto il presidente della Regione Vito De Filippo – sin dallo scorso mese di dicembre ha aderito alla rete Nereus, insieme ai rappresentanti di 30 regioni appartenenti ad 11 Paesi membri dell'Unione Europea: si tratta di una rete che potrà favorire contatti, partenariati, scambio di informazioni e di esperienze fra Regioni, imprese, centri di ricerca, università. Nel momento in cui la crisi economica globale produce effetti anche su una piccola regione come la Basilicata, è necessario immaginare percorsi per incre-

Vito De Filippo

mentare le iniziative economiche, che favoriscano le opportunità per soggetti pubblici e privati e attraverso i quali sia possibile sostenere l’occupazione. Il contesto della nostra regione – ha aggiunto -, con le sue infrastrutture di ricerca e le attività che ormai da anni si svolgono in questo settore, rende possibile ulteriori investimenti sul fronte delle applicazioni, dell'installazione, dello sviluppo e del mantenimento delle infrastrutture spaziali».


16 24 Ore in Basilicata Il Tribunale del Lazio ha respinto il ricorso dell’azienda Sabato 1 novembre 2008

Tar contro la Sinoro Dovrà restituire i finanziamenti TITO - Nuovo capitolo della vicenda Sinoro. Il Tribunale Amministrativo del Lazio, Sezione T3, ha deciso, nel corso dell’udienza svoltasi giovedì a Roma, di respingere il ricorso presentato dalla Sinoro avverso il decreto di revoca dei finanziamenti concessi a suo tempo per la realizzazione dello Stabilimento di Tito. La sentenza definitiva, di merito, viene dopo quella di sospensiva, altrettanto rigettata. La Direzione Generale per il Coordinamento degli Incentivi alle Imprese in data 6 novembre 2006 aveva decretato la decadenza dai benefici previsti dall'art. 21 della legge 219 la Sinoro per inadempienze contrattuali non avendo realizzato e messo in produzione lo Stabilimento di Tito nonostante siano trascorsi 19 anni dalla concessione di buona parte dei finanziamenti assegnati pari a 10.135.270,91 euro dei quali

L’ingresso della Sinoro

già incassati 5.557.504,45 euro. Dei 37 lavoratori assunti, dei quali 25 provenienti da un corso di formazione che ha visto la partecipazione di 60 unità, la stragrande maggioranza è stata messa in mobilità e l'attività produttiva non è mai iniziata mentre pendono presso il Tribunale di Potenza alcuni processi penali per

truffa e reati legati al fallimento Orop, una delle quattro denominazioni assunte nel tempo dall'azienda cinese. La decisone del TAR chiude una fase. La conferma della decisone assunta dal Ministero dello Sviluppo Economico durante il governo Prodi, impone al Governo e alla Regione di as-

sumere le dovute iniziative, in stretto raccordo con le parti sociali, tra l'altro, richieste ieri con una interrogazione, per un diverso riutilizzo del sito di Tito e per il recupero dei livelli occupazionali a partire dal personale ora in mobilità. A farlo sapere è la presidente del gruppo consiliare di Rifondazione Comunista - Sinistra Europea, Emilia Simonetti che già due giorni fa aveva presentato un’interrogazione al presidente della giunta regionale per conoscere: «quali provvedimenti ha inteso adottare o intende attivare per sostenere l’iniziativa assunta dal Ministero dello ‘Sviluppo Economico’ per il recupero delle risorse finanziarie erogate e per il riutilizzo produttivo e occupazionale del sito di Tito». Simonetti chiedeva, anche, di conoscere: «quali interventi ha inteso proporre per sostenere l’iniziativa della Magistratura penale e contabile che hanno aperto ulteriori inchieste».

A Rionero il direttivo Fismic dedicato alla Sata

«Il 2009 sarà molto difficile» Verso l’ incontro aziendale RIONERO IN VULTURE - Proseguono le settimane di cassa integrazione per gli operai del gruppo Fiat. A fare il punto della situazione, su tutte le novità del settore metalmeccanico, il direttivo Fismic tenutosi ieri in mattinata a Rionero presso il centro sociale Sacco. Numerosi i temi discussi in questo momento di grave crisi. Dall'ipotesi del turnino alla probabile chiusura dello stabilimento tra dicembre e gennaio, dalla votazione della piattaforma integrativa alle elezioni delle rsu. «La crisi si fa sentire sull'economia reale del paese - ha esordito Marco Roselli segretario regionale Fismic le fabbriche producono di meno, i consumi per le famiglie si sono limitati allo stretto indispensabile. La Fiat naviga a vista in balia del mercato ma la luce è ancora lontana». Poi per quanto riguarda le numerose settimane di cassa integrazione «non riguardano solo la Sata ma strutturalmente tutti gli stabilimenti italiani del gruppo». Per la prossima settimana è probabile un incontro con i vertici Fiat, dove, prosegue Roselli «chiederemo di limitare gli scompensi e ridistribuire queste settimane in modo che tutti i lavoratori paghino il meno possibile e soprattutto in maniera equa». La diseguale distribuzione si avver-

te soprattutto nell'assegnazione delle notti, più retribuite rispetto all'orario diurno, «altrimenti accade come in Sata dove alcuni turni svantaggiati stanno pagando più degli altri le settimane di cassa». Le previsioni per il futuro non sono rosee. Il 2009 si presenta come un anno difficile. La possibile risoluzione sembra rimandata al 2010. «Ci potrebbe essere una possibilità di chiusura dello stabilimento dal 22 dicembre fino all'11 gennaio - dice Roselli - non con cigo, ma un accordo con par e ferie, ma non è niente di definito». Definitive invece le settimane di cigo per novembre e dicembre. Nell'incontro con Fiat sarà anche affrontato il tema del turnino, ovvero lo sdoppiamento del turno A sugli altri due turni B e C. «E' una questione ancora sospesa. Solo quando capiremo le ragioni di merito di questa richiesta da parte di Fiat potremo esprimere veramente una opinione a riguardo». Altro tema la votazione sulla piattaforma integrativa del contratto di secondo livello. «Una piattaforma per la prima volta unitaria con Fim, Fiom, Uilm e Fismic, erano 12 anni che non si faceva». Le richieste salariali sulla piattaforma prevedono 2.100 euro in aggiunta ai 1.100 euro sul premio già percepiti quest'anno. Per gli ope-

Il tavolo dei relatori

rai della catena di montaggio un aggiunta di 85 euro mensili come parte salariale. Per quanto riguarda, invece, il referendum l'esito è stato favorevole ottenendo il sì del 92 per cento dei lavoratori. Meno positivi i dati sulla partecipazione con solo il 52 per cento dei votanti. Nel panorama delle elezioni Rsu tre nuovi delegati per Fismic, Arturo Aquilecchi e Fabio Valavano per TI Group ex Bundi e Antonio Brasile per Ceva. «Siamo contenti del risultato. Si è votato in due aziende dell'indotto uno dei più grandi ed uno dei più piccoli e due su tre sono delegati Fismic». Lucia Nardiello

Due Rsu ad entrambe le sigle sindacali

Assemblea nazionale della Fiom

I metalmeccanici verso lo sciopero Il 12 dicembre tutti in piazza POTENZA - Si va verso lo sciopero generale dei metalmeccanici. La decisione è emersa al termine dell’assemblea nazionale dei delegati della Fiom Cgil, che si è tenuta ieri a Roma e che ha registrato anche la presenza del segretario generale, Guglielmo Epifani. Alla riunione - che ha visto la partecipazione di circa 5.000 delegati provenienti da tutte le fabbriche d’Italia - anche una rappresentanza lucana. Trentasei rappresentanti delle diverse realtà industriali della regione, quelle stesse realtà industriali che negli ultimi mesi sono state profondamente colpite dalla crisi dei mercati e dell’economia. «Colpa dei finanzieri e delle banche - denuncia il segretario regionale della Fiom-Cgil, Giuseppe Cillis - e colpa anche delle scelte di questo governo che preferisce aiutare e sostenere chi questa crisi ha causato piuttosto che mettere in campo delle scelte politiche di sostegno alle fasce più deboli della popolazione». Cillis, presente all’assemblea romana, sottolinea la determinazione con cui, in queste ore, si sta organizzando la battaglia contro le scelte economiche del governo Berlusconi. «Che si può fare con un governo che pensa alla salvaguardia delle banche? Come lo stesso Epifani ha sottolineato nel suo discorso, la colpa di questa crisi è la loro, è della grande finanza è di quelli che, come faceva la Parmalat, vendono prodotti che neppure esistono». Se le responsabilità sfuggono, si ha una certezza: a pagare saranno i più deboli, quelli che in questi anni hanno assistito alla perdita del loro potere d’acquisto, quelli che hanno perso il posto di lavoro perché la fabbrica ha chiuso. Per questo il sindacato ha avanzato una prima concreta proposta: «la detassazione della tredicesima per tutti i lavoratori dipendenti, in considerazione del maggiore gettito dell’Irpef». Un primo gesto che potrebbe essere accolto positivamente dai metalmeccanici che, in assenza di qualsiasi apertura, si «vedranno costretti allo sciopero generale della categoria per il prossimo 12

Giuseppe Cillis

dicembre». Uno sciopero che - spiega Cillis - potrebbe anche ampliarsi, andando a includere tutte le categorie: il prossimo 5 novembre, infatti, è prevista un’assemblea della Cgil e, in quella sede, non è escluso che si decida di ricorrere alla mobilitazione. Nel corso della riunione non si è parlato, però, solo di crisi e delle scelte economiche del governo, ma anche delle proposte della Confindustria in tema di contratto nazionale del lavoro. Un impianto che, sottolinea Cillis, la Cisl e la Uil hanno sposato. «In questo momento continua - gli unici a difendere le posizioni dei lavoratori siamo noi della Fiom. La Confindustria propone una sorta di federalismo contrattuale, con posizioni che cambiano a seconda che la fabbrica sia del Nord o del Sud o addirittura si parla di contratti individuali. Respingiamo completamente questa logica, così come respingiamo e lottiamo contro il degrado industriale in cui siamo attualmente». L’assemblea di Roma ha visto sul tavolo soltanto temi più generali. Non si è parlato quindi di problemi locali come la situazione della Fiat o dell’ex Mondial Piston o di tutte le aziende della Valbasento che, come in un tragico domino, stanno cadendo sotto i colpi della crisi. Dei temi locali si parlerà in incontri che la Fiom sta ancora organizzando. Confronti che non vedranno dalla stessa parte l’intera triplice sindacale, profondamente divisa sulle scelte da compiere per sostenere i lavoratori. Antonella Giacummo a.giacummo@luedi.it

Corso per 20 laureati residenti in Basilicata

Ugl e Uilm primeggiano alla Ceva Logistic

Fondazione Mattei - Regione per l’Autumn School in Val d’Agri

MELFI - «Viene ampiamente ripagata la linea politica della Ugl da parte dei lavoratori dell’azienda Ceva Logistic, la più importante presenza industriale nell’indotto della Fiat di Melfi». Lo ha dichiarato il segretario regionale della Ugl di Basilicata, Giovanni Tancredi, il quale ha anche affermato che «i lavoratori, con il loro voto per la elezione della Rsu allo stabilimento della Ceva Logistic, hanno consentito alla Ugl di es- Area industriale di Melfi sere la prima organizzazione confederale avendo ottenuto il 27,6% dei voti e ben due seggi. La rinnovata fiducia riposta dai lavoratori - ha sottolineato - ha un significato enorme e testimonia il buon lavoro e l’impegno della Ugl Metalmeccanici, in un momento piuttosto difficile che attraversa il comparto dell’automotive nella nostra regione. La Ugl che ha sempre messo in primo piano gli interessi dei lavoratori e dell’economia lucana, continuerà ancora di più a farlo nel futuro, nella speranza che le istituzioni regionali e la stessa Fiat possano assicurare un maggiore impegno».

VAL D’AGRI - Autumn School sul tema “Conoscere e valorizzare il proprio territorio”. E’ promossa dalla Fondazione Eni Enrico Mattei in collaborazione con la Regione Basilicata. Il corso è riservato a 20 laureati residenti in un Comune della Basilicata. Autumn School fa parte di un più ampio progetto formativo che si pone l’obietti- La Val d’Agri vo di creare e facilitare occasioni di scambio, di conoscenze ed esperienze tra le persone e le realtà che agiscono sul territorio o che semplicemente lo vivono. Eventuali informazioni possono essere richieste alla Fondazione Eni Enrico Mattei di Viggiano (Via Umberto I, n. 10/12 – telefono 0975.350729). Un’iniziativa importante per giovani laureati residenti in Basilicata che potranno così seguire un corso dedicato al proprio territorio.

MELFI - «La Uilm, triplicando i consensi rispetto a tre anni fa, diventa la prima organizzazione confederale alla Ceva Logistic, azienda terziarizzata della Fiat di Melfi, dove lavorano quasi 500 dipendenti». A renderlo noto è la Uil di Basilicata. «Ottiene 110 voti, il 27,1 per cento e due Rsu, ad un passo dall’Ugl, prima organizzazione in assoluto con 112 voti, il 27, 6 per cento e Vincenzo Tortorelli due Rsu. Seguono poi la Fiom Cgil con 80 voti, il 19,7 per cento e una Rsu , quindi la Fismic con 52 voti, il 12, 8 per cento e una Rsu, la Failms con 32 voti, il 7,9 per cento e la Fim con 19 voti e il 4,7 per cento. «Un successo straordinario - ha commentato Vincenzo Tortorelli, segretario provinciale Uilm Potenza - apprendendo i risultati dello spoglio, che porto alla elezione di ben due Rsu e che premia la linea riformista della Uil, dando fiducia ai nostri candidati che, grazie al loro impegno e alla loro competenza, hanno ottenuto un così largo consenso dai lavoratori».


24 Ore in Basilicata 17 Lagopesole Presentato un volume che analizza i conti pubblici della Basilicata Sabato 1 novembre 2008

I lucani non sono spreconi De Filippo: «Abbiamo risultati lusinghieri in settori strategici» LAGOPESOLE - “L’ Italia secondo i Conti Pubblici Territoriali (CTP): i flussi finanziari pubblici nella regione Basilicata”, questo il titolo del volume presentato ieri nel castello di Lagopesole, dove si è svolo un convegno sul tema. Un’ iniziativa del Dipartimento Presidenza, in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico da cui è emerso che la Basilicata affronta con serenità la sfida del federalismo che reclama il superamento della spesa storica e costi standard. In sostanza i lucani non sono spreconi. La spesa pubblica non anticipa, ma sostiene e segue lo sviluppo in un quadro economico di autonomia crescente, supportato da tribuni propri e da trasferimenti dello Stato. A livello statistico, la Basilicata è allineata alle altre regioni del Mezzogiorno, mentre se ne differenzia avendo attuato un rivoluzionario processo di riforme che ha interessato Comunità Monta-

Il presidente Vito De Filippo

ne, Asl e di riduzione degli emolumenti percepiti dai vertici di diversi Enti. In merito all’argomento il presidente Vito De Filippo ha voluto ricordare che la Basilicata non ha conosciuto imbarazzanti disavanzi «La Basili-

cata ha già intrapreso un percorso di maggior rigore della spesa pubblica ottenendo lusinghieri risultati in diversi settori strategici come, ad esempio, quello della sanità». «Conoscere la quantità e la qualità delle risorse che si

hanno a disposizione – ha aggiunto De Filippo – è utile per impostare politiche pubbliche oculate. Nel nostro Paese c'è molta disinformazione sulla quantità delle risorse e, in considerazione del dibattito nazionale sul federalismo fiscale, tale lavoro diventa fondamentale per affrontare questa nuova sfida. Sui conti pubblici – ha concluso – è necessario fare chiarezza, attraverso banche dati condivise tra Stato, Regioni ed Enti locali». I lavori dell’incontro sono stati coordinati da Maria Grazia Delleani dirigente dell’ufficio risorse finanziarie e responsabile del nucleo CPT della Regione Basilicata, ed hanno registrato gli interventi di Mariella Volpe, Alessandra Campa, Carmela Buongermino e Massimo Scuderi. A seguire il dibattito sul tema “La banca dati CPT: una risorsa per il territorio lucano” moderato da Riccardo Achilli e concluso da Angelo

Nardozza dirigente generale della Presidenza della Giunta Regionale Basilicata. Hanno partecipato anche rappresentanti di altre Regioni italiane. La monografia presentata illustra i flussi di spesa e di entrata di tutto il settore pubblico allargato della regione Basilicata nell’ultimo decennio 1996-2006 evidenziandone le peculiarità in confronto al dato nazionale e a quello delle altre regioni del Mezzogiorno. Il volume si sviluppa in quattro capitoli. Il primo spiega il contesto socio-economico regionale con riferimento agli strumenti messi in campo dalla Regione, in particolare alla nuova programmazione 2007-2013. Il secondo capitolo approfondisce aspetti strutturali e congiunturali della spesa pubblica, con un’attenzione specifica al settore pubblico allargato in Basilicata. L’88 per cento della spesa corrente si riferisce al perso-

nale e acquisto di beni e servizi. Il terzo capitolo analizza le principali caratteristiche delle categorie economiche delle entrate. In particolare le entrate del settore pubblico allargato, evidenziano come in Basilicata, nel periodo 1996-2006, si presenta lievemente crescente. Il quarto capitolo è dedicato al tema delle estrazioni petrolifere in Basilicata. Tematica ritenuta cruciale per il territorio, al fine di potenziare l’occupazione locale e migliorare la qualità della vita delle popolazioni residenti nell’area. Con l’approvazione del “Programma Operativo per lo sviluppo economicoproduttivo del Comprensorio della Val d’Agri”si è inteso sostenere lo sviluppo delle attività economiche e industriali del comprensorio territoriale interessato, utilizzando le risorse finanziarie devolute alla Regione per lo sfruttamento dei giacimenti petroliferi.

Emergenza occupazione La posizione di Udc e Pdci

Chiedono di essere informati sui provvedimenti

Mancusi sollecita un modello di sviluppo Nardiello chiede unità d’azione

Agrobios, i lavoratori si appellano alle Istituzioni sul futuro della ricerca

POTENZA - In primo piano l’emergenza occupazionale lucana. Il consigliere regionale dell’Udc, Agatino Mancusi, ha espresso «forte preoccupazione per quanto sta accadendo in Basilicata», sottolineando che «alle già diverse aziende in crisi si aggiungono la Daramic di Tito Scalo, la Panasonic e la Mondial Piston, che vanno ad aumentare la già ampia criticità economico-occupazionale che caratterizza il quadro generale del settore produttivo lucano». «Tale situazione è stata più volte evidenziata in diverse circostanze – ha detto ancora Mancusi - con interventi e suggerimenti da adottare, con una totale disponibilità dell’Udc di Basilicata a sostenere atti concreti, ma il governo regionale non ha ritenuto prendere in considerazione tali suggerimenti. Ancora una volta ribadiamo che è necessario far emergere un nuovo modello per lo sviluppo della Basilicata, sicuramente più razionale ed attinente alle caratteristiche del territorio, basato sul rilancio delle attività produttive attraverso tavoli di studio e di concertazione con le

Por 2000-2006

Approvata la proroga POTENZA - C’è un’importante novità che riguarda i Por Basilicata 2000-2006: è stato concesso il differimento dei termini al 31 dicembre 2008 per l’ultimazione degli investimenti previsti, nell’ambito dell’asse sviluppo locale, dalla Misura IV.5 – Azione A “Aiuti al miglioramento della offerta ricettiva esistente”e Azione B “Nuove iniziative” – Bandi 2002. Il provvedimento è stato approvato dalla giunta regionale su proposta dell’assessore alle Attività produttive, Vincenzo Folino. Le ditte interessate alla proroga sono quelle finanziate sia con le Dgr 1162 e 1164 del 2004, che hanno ottenuto la concessione del contributo nel 2004 e i cui termini per l’ultimazione degli investimenti scadevano il 15 settembre 2008, che con le delibere 779 e 869 del 2005 i cui termini per l’ultimazione degli investimenti erano fissati nei mesi di luglio-ottobre 2008. Per le ditte che non faranno richiesta di proroga restano fermi i termini già previsti in precedenza.

parti sociali ed attraverso interventi mirati a combattere la disoccupazione, integrati in una strategia comune al resto delle regioni del Mezzogiorno». «Se tali provvedimenti – ha concluso Mancusi dovessero ancora tardare ad essere concretizzati con il contributo di tutti gli addetti ai lavori, se non si dovessero raccogliere le richieste d’aiuto dei disoccupati e dei tanti lavoratori in procinto di perdere il proprio posto di lavoro, non è escluso che in un futuro prossimo la già corposa lista delle realtà produttive in crisi si allunghi ulteriormente». A Mancusi fa eco il vice presidente del Consiglio regionale della Basilicata Giacomo Nardiello (Pdci) che in una nota ha sottolineato: «E’ necessaria una risposta di alto profilo costruendo un fronte unico, per nulla formale, con sindacati e lavoratori». «Va preso sul serio – dice Nardiello – l’allarme lanciato dal segretario generale della Cgil sul rischio che tra tre mesi non ci saranno più soldi per la cassa integrazione a causa dell’incalzare delle situazioni di crisi aziendale che ren-

deranno insufficienti i fondi non ancora tagliati dal Governo. Nel terzo trimestre di quest’anno solo in Basilicata le difficoltà aziendali sono aumentate del 18 per cento rispetto allo stesso periodo del 2007, mentre tra gennaio-giugno 2007 e gennaio-giugno 2008 le ore di cassa integrazione guadagni ordinaria sono aumentate del 205 per cento». «Come se non bastasse – continua il vice presidente del C.R. –alla Fiat di Melfi sono state preannunciate a breve altre giornate di cig. Di fronte a questo scenario produttivo ed occupazionale va adeguata la strategia di iniziativa della Regione, rispondendo all’appello che viene dal sindacato per uno sforzo ulteriore che presuppone unità di azioni e un tavolo unico di concertazione con gli imprenditori locali e nazionali». «Contemporaneamente – conclude Nardiello – occorre investire della questione i parlamentari della Basilicata perché ottengano presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri un “tavolo unico” per specificità e drammaticità lucana al quale valutare ogni singola vertenza».

METAPONTO - I lavoratori della Metapontum Agrobios esprimono – in una nota - la loro preoccupazione per la situazione ancora indefinita che li riguarda e chiedono di partecipare alla definizione del futuro del Centro di Ricerca Regionale. La legge votata in Consiglio Regionale il 6 agosto scorso – spiegano - non riguardava solo la ricapitalizzazione della Metapontum Agrobios, ma, giustamente ed opportunamente impegnava la giunta regionale a predisporre, entro 60 giorni, le linee guida per la stesura di un piano di sviluppo del Centro. In quella stessa sede è stato stabilito di avviare un’indagine conoscitiva utile alla comprensione del ruolo che la Metapontum Agrobios

può ricoprire nella ricerca, settore sicuramente strategico per lo sviluppo dell’economia e per la pianificazione degli interventi di innovazione sul territorio lucano. Ad oggi, però, i lavoratori non conoscono il grado di discussione che riguarda il futuro della Metapontum Agrobios. Pertanto, i lavoratori auspicano che nel dibattito regionale ci sia un’adeguata consapevolezza delle competenze multidisciplinari presenti nel Centro da utilizzare in un contesto più ampio ed in sinergia con tutti gli altri attori presenti in regione. E’ opportuno individuare strategie moderne ed innovative per consentire al Centro di esprimere al meglio le proprie competenze.

Centro servizi della Regione, contratti in scadenza Simonetti chiede l’inserimento della clausola sociale

Dogane di Puglia e Basilicata

tratta adesso di consolidare tale attività anche con ulteriori servizi legati anche al restyling del portale basilicatanet.it per erogare ulteriori servizi già in fase di progettazione». Fra queste a parere di Simonetti potrebbe figurare «il servizio di raccolta a domicilio delle richieste di esami di laboratorio o di quant’altro legato agli accertamenti. Oltre al ritiro delle stesse dovrebbe essere garantita la riconsegna dei risultati anche on line, costruendo una rete territoriale di raccolta nel territorio interessato allo scopo di evitare disagi agli utenti soprattutto agli anziani che ogni mattina sono costretti a recarsi personalmente presso le strutture che effettuano le analisi di laboratorio il che produrrà anche nuovi livelli occupazionali». Ulteriori iniziative «possono essere prese in direzione dell’uso multilingue del Contact center e dello stesso portale basilicatanet.it per erogare servizi agli immigrati ed emigrati». Per quanto concerne i servizi informativi assicurati dal radiogiornale di basilicatanet.it, «che già adesso raggiunge tramite internet anche l’utenza estera – conclude Simonetti - occorre rilevare che gli indici di ascolto sono buoni».

POTENZA - La Direzione Regionale delle Dogane per la Puglia e la Basilicata parteciperà a “Extra-Settimana internazionale dell’Olio Extravergine d’Oliva”, che si terrà a Bari dal 2 al 5 novembre. Promosso dalla Fiera del Levante, dall’assessorato alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, dalla Camera di Commercio di Bari e dalla Provincia di Bari, con il contributo del ministero per le Politiche agricole, alimentari e forestali, l’evento vuole valorizzare e promuovere, attraverso il coinvolgimento di organismi e istituzioni italiane ed internazionali, di società scientifiche, di associazioni di settore e del comparto produttivo, il consumo dell’olio extravergine di oliva di qualità e la diffusione nel mondo del modello alimentare mediterraneo. Come sottolinea il direttore regionale Gianfranco Brosco: «Un presidio tecnologicamente avanzato nel Sistema Qualità Italia al serviziodi produttori e consumatori.

POTENZA - IL prossimo 31 dicembre scadono i contratti di affidamento dei servizi erogati dal centro servizi della Regione Basilicata (Contact center, Supporto all’innovazione dipartimentale, Servizio di animazione del portale basilicatanet.it, Call center sanitario) e dal consorzio di radio che realizza in collaborazione con gli uffici stampa di giunta e consiglio regionale il radiogiornale di basilicatanet.it. A parere di Emilia Simonetti, capogruppo del Prc in consiglio regionale, si tratta di due strumenti che, nel corso degli ultimi anni, hanno assicurato servizi di qualità all’utenza del territorio regionale e non solo. Per questo nei bandi di gara per la concessione dei servizi di entrambe le strutture - dice Simonetti «occorre prevedere l’inclusione della clausola sociale richiesta anche dalle organizzazioni sindacali confederali (che ovviamente dovrà valere per tutti i bandi emanati per i servizi da erogare da parte della Regione) già attuata in altre regioni come la Puglia, per garantire la continuità dei livelli occupazionali e l’applicazione dei contratti di lavoro nonché delle norme previdenziali. Anche per evitare ribassi d’asta anomali con relativi subappalti che inciderebbero negativa-

mente sulla qualità dei servizi e sui livelli occupazionali”. «In questo quadro – afferma ancora Simonetti - nei prossimi giorni avanzeremo proposte volte ad affrontare il tema della telefonia nell’ente Regione e negli enti sub-regionali per migliorare la qualità e ridurre i costi». Simonetti ricorda in particolare che il Centro servizi ha effettuato nel 2007, a partire dalla componente socio - sanitaria, 670.820 prenotazioni ospedaliere, ambulatoriali, mentre il Contact center ha gestito attività di informazione per le varie attività della Regione, assicurando inoltre il servizio di animazione del portale basilicatanet.it». Una mole di lavoro molto ampia come testimonia il rapporto 2007 pubblicato dal Consuntivo del Centro. L’azienda che gestisce la struttura occupa circa 130 unità al netto di altre 40 che si occupano di attività legate ad altre regioni. «Attività e risorse estremamente importanti – prosegue ancora Simonetti - che hanno garantito all’utenza servizi altrimenti non disponibili e che ha evitato lungaggini nelle prenotazioni socio-sanitarie, ambulatoriali e nelle attività della Regione e degli enti sub-regionali. Si

A Bari per l’extra settimana d’olio


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LA TRIBUNA

Sabato 1 novembre 2008•

30 ANNI FA LA SVOLTA DI CRAXI IN NOME DI PROUDHOM di MICHELE RIBELLINO* BETTINO Craxi è morto il 19 gennaio 2000: l'ultimo gigante della prima Repubblica, un leader che ha saputo coniugare la inflessibile coerenza delle idee con i principi e i valori del Socialismo liberale. Trent'anni fa, il 27 agosto 1978, Craxi avviò una feroce polemica ideologica con il P.C.I. Berlinguer operava il suo strappo dall'Unione Sovietica e dalla tradizione comunista ortodossa, proponendo una terza via e Craxi gli rispose, buttando a mare, non solo Lenin, ma anche Marx, esaltando il pensiero del socialista riformista francese Proudhom. Trent'anni sono passati da un saggio su Proudhon che Bettino pubblicò sull'Espresso. L'articolo ebbe un effetto tellurico sul mondo politico italiano. Il saggio è una sfida frontale al P.C.I. e all'egemonia che esercitava sulla cultura italiana e ai suoi adepti, foraggiati dai rubli di Mosca. Il Pci reagì, come al solito, con insulti. Il nome di Craxi apparve, sui muri delle principali città italiane, scritto con la svastica! L'allora segretario socialista vi denunciava il totalitarismo presente, non solo nel comunismo sovietico, ma in una tradizione che partiva da Marx, passava da Lenin e approdava a Stalin. Ruppe definitivamente con la cultura politica comunista e ribadì che il Socialismo italiano, avrebbe, d'ora in poi, seguito un'altra strada: il socialismo liberale, di cui uno degli antesignani era stato, appunto, il francese Proudhon, uno dei primi critici di Marx. L'intuizione craxiana, modellata sui suggerimenti di quello che, allora, era un giovane e brillante sociologo, Luciano Pellicani, fu quella di introdurre nel dibattito, un pensiero squisitamente di sinistra, ma decisamente eterodosso. Pellicani collaborò con la rivista socialista Mondo Operaio, diretta a metà degli anni settanta, da Federico Coen. Raccolse attorno a sé gran parte degli intellettuali vicini al P.S.I.: il filosofo Norberto Bobbio, lo storico Furio Diaz, lo storico dell'economia Luciano Cafagna, il costituzionalista Giugliano Amato e, appunto, il filosofo Pellicani. Nel deciso conformismo gli intellettuali di area socialista, ebbero il coraggio di rompere alcuni tabù. Innanzitutto, spiegarono che l'intellettuale non doveva essere organico, come diceva ancora Berlinguer, ma autonomo e libero dai condizionamenti del Partito. Il riformismo è una valore né di destra, né di sinistra, ma laico-socialista. Il socialismo riformista è un'idea che, in un secolo (1892-1992) ha costruito, mattone su mattone, una società più libera e maggiormente equa. Tali conquiste, oggi, sono state, purtroppo, demolite in poco tempo da una classe politica della seconda repubblica senza qualità ed arroccata sul potere fine a se stesso. La sfida alla complessità è, nella società attuale, irta di ostacoli e non è possibile intenderla, né governare gli sviluppi senza richiamarsi e farsi guidare dagli ideali del riformismo laico-socialista, giacchè è l'unica idea incardinata sulla sintesi della libertà e della giustizia sociale. Il riformismo è, ripeto, un valore che appartiene soltanto al mondo laico-socialista. Il metodo riformista è, però, di difficile applicazione. Lo schieramento politico del Pd annovera, al suo interno, pochissimi riformisti. Domina un socialismo senza volto e un riformismo senza testa. Anzi, la società italiana è fortemente condizionata da due fattori, totalmente estranei agli ideali del socialismo e del riformismo, vale a dire del “giustizionalismo” e dal “girotondismo” di maniera. Onorevoli Veltroni giù le mani dal socialismo riformista! Si può predicare il cambiamento e il riformismo, da una parte, e essere alleati con il sig. Di Pietro disconoscendo i socialisti? Questa è la vera debolezza del Partito democratico del sig. Veltroni. Debolezza che si aggiunge alla mancanza di una identità ben definita e ad una totale incertezza sulla leadership. Una vera svolta, che non si limita ad essere tale nei nomi, ma che vuole esserlo anche e soprattutto nei fatti, avrebbe avuto bisogno di maggior coraggio e lungimiranza. Continuare a predicare bene ruzzolando male non porta da nessuna parte, anzi rafforza la linea politica di Berlusconi e dei ministri socialisti Brunetta, Sacconi e Tremonti. Veltroni ha definito la manifestazione di sabato scorso come l'atto di una “piazza riformista”. E' un falso storico e politico! E' soltanto un populismo di sinistra, come ha scritto Edmondo Berselli, direttore de “il Mulino”, su Repubblica. I riformisti veri, on. Veltroni, ebbero le piazze solo con Craxi a Milano e furono allora riunioni a favore del governo e non contro di esso. La piazza di Veltroni non era riformista anche se si sono aggiunti alcuni pseudosocialisti di Nencini benché avessero denunciato al loro congresso, il connubio Walter-Tonino alla stregua di un oltraggio premeditato. Misteri della politica! L'economista di area Pd il prof. Nicola Rossi, dice che il riformismo dei Ds è solo predicato e non praticato: «E' un riformismo di convegni». Dice che una forza riformista non si pone l'obiettivo di ridistribuire le risorse, ma punta ad allargare il campo delle opportunità, premia le possibilità, di chi è economicamente più debole, di far valere i propri meriti e diventare così più forte. Le argomentazioni dell'ex comunista Rossi hanno un solo difetto: arrivano in ritardo dopo circa trent'anni rispetto a Craxi e venticinque rispetto alla conferenza programmatica di Rimini del 1982, il punto più alto della progettualità riformista in Italia e in Europa. Barbara Spinelli, figlia di Altiero, tutt'altro che amica dei socialisti, nel suo bel libro “Il sonno della memoria” dice che non esiste alcun sbocco riformista degli ex comunisti senza Craxi “che, in Europa, ha anticipato Blair di quindici anni”. L'autrice del libro sostiene che senza una riflessione su ciò che Craxi ha rappresentato nella evoluzione del socialismo in Europa, i Ds. sono destinati al fallimento, attraverso una ricerca confusa di un patrimonio culturale e politico indistinto “à la carte”. I riformisti non sanno che farsene dei Travaglio, dei Di Pietro e dei Santoro, anzi ne hanno profonda disistima. I post-comunisti italiani hanno ereditato dal comunismo i vizi peggiori: la doppiezza di Togliatti, il trasformismo e la cultura giustizialista, la cultura del potere di Lenin, il falso moralismo di Berlinguer, la presunzione di sentirsi una razza superiore sul piano morale e culturale. *Responsabile provinciale Rifondazione Socialista Matera.

Il problema della scuola non è la Gelmini

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IL TRATTO

ilQuotidiano

di Giulio Laurenzi

di FRANCESCO D’ANGELO* IL decreto Gelmini è legge. La scuola cambia a vantaggio della cultura , del merito e dell'efficienza, a partire dall'organizzazione delle scuola primaria è in atto un processo di rivalutazione culturale dell'istituzione scolastica. E' un riforma assolutamente moderna a difesa dello studente e del diritto allo studio, salvaguardato da ogni forma di privilegio, corruzione, inefficienza dei servizi. Se si avesse cura di leggere con serietà gli articoli del decreto , si capirebbero le falsità portate in piazza in questi giorni da una massa fortemente ideologizzata, sindacalizzata, e che spesso ignora i principi fondamentali della legge, e protesta contro il nulla. Si assiste a un movimento di giovani disordinato e confuso, privo di una guida certa, in cui si esprime un ribellismo aspro, persino violento. Lo spazio entro cui affrontare e risolvere i problemi non deve essere la piazza ma il parlamento, soprattutto in momenti di regressione economica mondiale, è un grave errore sollecitare le masse. Stupisce e preoccupa l'idea della sinistra di sostenere un referendum contro la legge Gelmini, senza rendersi conto che le misure della scuola si intrecciano con le

@

leggi di bilancio e che un referendum in materia di finanze non viene contemplato dalla nostra Costituzione. Disinformazione e incomprensione dilagano nelle manifestazione, ma ci sono ottimi motivi per riformare gli atenei e le scuole italiane. Il principio che informa l'impianto legislativo della riforma è quello della razionalizzazione delle risorse ; un principio semplice ma dirompente: i soldi devono andare ai migliori, e devono essere tolti senza pietà a chi fa cattiva ricerca e cattiva didattica. Il maestro unico non peggiora la qualità dell'insegnamento; accanto al maestro unico rimangono un docente di inglese e uno di religione. La cultura dei moduli nelle scuole elementari ha

avuto l'esigenza di rispondere ai mille stimoli della società moderna, tuttavia la complessità non sempre viene assicurata da un sistema di comparse di docenti, spesso, mal selezionati e malpreparati, ma dalla qualità della didattica. Inoltre, nel piano del ministro sono previsti la riduzione e l'accorpamento degli istituti con un numero non adeguato di studenti; ma sono esplicitamente escluse le scuole delle piccole isole e di montagna. Non si comprende come mai molti studenti scendono in piazza per fare il gioco dei baroni locali degli atenei italiani. L'applicazione del decreto prevede il ridimensionamento o la chiusura dei corsi di laurea più scandalosi e inefficienti, un duro colpo al si-

stema di clientelismo e parentopoli nelle università, un docente su dieci ha legami consanguinei di primo grado con altri docenti. E' questo che stanno difendendo gli studenti nelle piazze?Oppure il sistema di corruzione dei docenti universitari che tende a sfociare in sudditanza da parte degli studenti? Il dramma della scuola italiana non è il decreto Gelmini, ma una massa di ragazzi privi di punti di riferimento ed impreparati, una classe docente malselezionata e malpagata, 150mila bidelli ridotti al ruolo di soprammobili . E' ora di ripristinare serietà, autorità, educazione. *Responsabile esecutivo provinciale an

SCUOLA: AL DANNO ANCHE LA BEFFA (DELLA RESIDENZA)

I tagli previsti dalla contestata “legge 137”, ormai prossima all'approvazione in senato, interesseranno la scuola per circa 8,3 miliardi di euro per i prossimi tre anni. Si parla di meno servizi per i ragazzi che frequentano la scuola pubblica, meno risorse per l'edilizia scolastica e soprattutto dell'eliminazione di oltre 130.000 fra docenti precari di scuola primaria e secondaria e personale Ata. Una riduzione del personale che porterà all'aumento della disoccupazione, un dettaglio non certo trascurabile che impoverirà sempre più la nostra spopolata Lucania. Si perderanno nella nostra regione migliaia di posti di lavoro! Lo spopolamento, già evidente in questi ultimi anni sarà devastante nell'immediato futuro e spingerà molti giovani ad andare via. Come si suol dire, poi, al danno si aggiunge la beffa. Infatti, la legge, che contiene l'eliminazione di una parte consistente del personale precario (il cosiddetto blocco del turn over di Berlusconi) ed una serie di proposte di pura retorica populista, è stata emendata nelle ultime settimane da alcune illuminanti trovate leghiste. Si è arrivati, così, al discusso provvedimento sulle innovative classi differenziali o di inserimento, sul criterio di residenza che sarà elemento determinante per i nuovi concorsi pubblici e punto cardine del nuovo sistema di reclutamento dei docenti; inoltre, negli ultimi giorni

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è venuta fuori la proposta di Bossi, il quale si è detto favorevole alla regionalizzazione del reclutamento perché a suo dire “non ci sono più insegnanti del nord”. La proposta suggerita dal leader leghista ha trovato consenso nelle parole del Ministro Gelmini che, pochi giorni fa partecipando all'incontro del Movimento studentesco padano, ha parlato della residenza come titolo preferenziale per l'arruolamento dei nuovi docenti e della costituzione di un albo regionale dei docenti con precedenza per i residenti. Insomma, per le assunzioni varrà come titolo preferenziale la residenza! Questa è, in sostanza, la meritocrazia promessa dal Presidente del consiglio e dal Governo! Va detto, inoltre, che il decreto è stato approvato alla Camera dopo che i deputati leghisti sono riusciti a far cancellare dallo stesso un emendamento che dava possibilità ai docenti delle Graduatorie ad esaurimento di potersi trasferire in un'altra provincia senza esserne penalizzati dal posizionamento in coda. Insomma, la lega nord ha dettato le regole, affermando i propri principi ideologici e nel resto della maggioranza non c'è stata alcuna opposizione. Di fronte a tagli nella scuola di tale consistenza, a provvedimenti e proposte a dir poco discutibili ci si chiede quale sia stato e quale sia il ruolo dei parlamentari lucani presenti nel-

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la maggioranza. Ebbene, pochi giorni fa si sono lette alcune loro dichiarazioni in difesa dei contenuti della legge, si è appreso che vi sarà addirittura una manifestazione che si svolgerà a Potenza, in cui sarà possibile spiegare ai cittadini lucani l'importanza di questa riforma. Mi chiedo come è possibile non capire, o meglio come sia possibile appiattirsi accettando tutto e il contrario di tutto. Credo sia dovere dei nostri parlamentari difendere i diritti dei cittadini lucani e gli interessi del territorio che rappresentano e che li ha eletti!! La riforma creerà nuova disoccupazione nella nostra regione con l'aggravante che i docenti, vittime dei tagli, saranno obbligati a restare disoccupati nelle proprie province a causa della politica leghista che a differenza di altre produce risultati concreti! Ecco…!! Nella prossima manifestazione di Potenza sarà opportuno che i nostri autorevoli senatori rispondano a tutto questo, che spieghino alla gente il perché di un sostegno cieco e assoluto! Per quanto ci riguarda, invece, sarà doveroso chiederci se è opportuno continuare ad accettare un sistema elettorale che assegna al territorio uomini che non lo rappresentano. Prof. Vincenzo Locilento ex assessore pubblica istruzione comune di Ferrandina".

correnze 28,00. Manchette prima pagina 155,00 cadauna; finestrella prima pagina 595,00. Festivi più 20%; posizioni di rigore più 20 %; colore più 20%. Abbonamenti: ITALIA ANNUO 7 giorni ¤ 290 6 giorni ¤ 250

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NATI SOTTO UNA CATTIVA (MARIA)STELLA segue dalla prima risultati inabili alla matematica. Condannati a carriere umanistiche. Per 5 anni abbiamo fatto tutti i giorni solo italiano e storia. L'Ariosto? Lo masticavamo assieme alle Big Babol. Garibaldi? Era il nostro ciccio-polenta quotidiano. Di numeri, invece, niente. Non sarebbero usciti ingegneri da quella classe. Ma solo letterati squattrinati. E l'educazione fisica? “Mens sana in corpore sano” dicevano quei pederasti dei romani. Noi, invece, niente. Tutti intellettuali ingobbiti che sognavano la palestra della scuola. Un locale mai visto, se non nei sogni o nei videogiochi in verde e nero dell'Atari. La maestra, poverina, non c'entrava niente. E' normale che una persona abbia delle inclinazioni tutte sue. Che l'insegnamento sia “dare” quello che si è. E uno non può essere “magister” di tutto. Sarebbe, come minimo, una persona sofferente di un disturbo delirante di onniscienza cronica. Dunque, il ritorno a questo processo pedagogico d'ispirazione tuttologica - tipico dell'idealismo relativo alla coscienza come fondamento del reale (pensiero d'inizio novecento) - pone seri problemi, di questi tempi. Tempi di vita «liquida», per dirla alla Baumann. Cioè che la velocità è un concetto che non si fa in tempo a definirlo e già cambia di significato. Figuriamoci il resto. Per cui diviene inconcepibile pensare che un bambino possa uscire dalle elementari ignorando la magia dei numeri o quella delle regole grammaticali. E che quindi non sia in grado di trasformare tali regole in una sequenza di numeri. Che è l'oggi, figuriamoci il domani. Questo “nuovo” maestro unico rischia di produrre intere generazioni affette dal retaggio dei saperi parziali, senza basi, senza la capacità di farsi un'idea che non sia quella propagandata coi crismi dell'ufficialità dal prime time televisivo. Dunque mi viene in mente che stando così le cose, uno arriva a premeditare di risolvere il problema alla radice. Quando può, è ovvio. Cioè: chi me la fa fare a mettere al mondo una creatura, se poi gli spetterà un destino d'ignoranza e soggezione intellettuale, visto che non potrò permettermi il collegio privato poichè che ho già la rata (a tasso avariato) del SUV, dell'elettromassaggiatrice thailandese, dello smartphone intelligente e dell'Agenzia delle entrate? E molte coppie di precari stanno già pensando di estinguersi così, precaria-mente. Impazza, come al tempo della rivoluzione sessuale e prima che l'AIDS castrasse gli istinti umani più bassi, il toto-contraccezione. Per continuare indisturbati a copulare, evitando di mettere al mondo creature innocenti destinate a una cultura mediocre e incompleta. Creature nate sotto una cattiva (maria)stella. Problema antico e con soluzioni tutte da verificare. La prima - e più significativa - risposta la fornisce la religione: il seme non si disperde. Ci pare giusto. Ma se uno volesse disperderlo? Cioè, se volesse farlo come gesto estremo di ribellione al sistema? Il fatto che il sistema non sia più in grado di garantire il presente, indi per cui neanche il futuro dei nostri figli, può essere considerato una “giusta causa”? Chissà. Per quanto riguarda i metodi da utilizzare, comunque, ognuno fa un po' come gli pare. Ci si basa sull'esperienza personale. Sulle leggende metropolitane. Come quaella che attribuisce al ginecologo giapponese Ogino (inventore dell'omonimo metodo che fu perfezionato, poi, dal collega austriaco

segue dalla prima non sia solo quello che si mangia, ma spinto da passione, professionalità, territorio. C'ero perché credo che nel cibo e nella sua somministrazione ci sia una universalità che poche persone con molto potere, vorrebbero distruggere, omogeneizzare, globalizzare. Ho incontrato a Torino, alla grande kermesse del Salone del Gusto, l'associazione Amici del Sambuco di Chiaromonte ( PZ).Giovani professionisti che fanno altro nella loro vita, prestati al cibo con tanta voglia di fare. Ci siamo incontrati nella grande piazza dei popoli, di fronte Terra Madre, abbandonati a se stessi ma caparbi nel portare alla gran vetrina del Gusto il loro prodotto di nicchia, il sambuco. Si sono fatti 1200 km in un furgone pur di far conoscere un prodotto della nostra terra, del territorio che racconta storie e desiderio di cre-

Knaus) la paternità di oltre cento figli avuti da oltre cento diverse donne, a nessuna delle quali interessava realmente diventare madre. Poi c'è il metodo della temperatura basale. Che ha la stessa possibilità di successo di quella che si ha guardando un qualsiasi meteo RAI per sapere la temperatura di Potenza: non pervenuta. Un tempo si rimaneva incinta per sposarsi. Oggi ci si sposa per non rimanerci. Incinta. Che il matrimonio addormenta i sensi, si sa. Come pure la pillola. Quella del giorno prima, ossia del giorno durante. Che una s'imbottisce di ormoni per potersi abbandonare tranquillamente alla lascivia e ottiene, come principale effetto collaterale, un abominevole calo del desiderio. Con alcune donne che diventano tutte ciccia e brufoli e altre con l'umore che pare la bandierina segnavento tra San Vittore e Caianello. Poi c'è il preservativo. Che oltre a sprigionare un odore sinistro di olio di fegato di merluzzo (a volte con un retrogusto di fragola o banana) ha il drammatico inconveniente di alzare una barriera fisica tra i partners. Ah, dimenticavo: il Coitus interruptus. L'inno alla frustrazione e all'impiastricciamento. A giudicare

DA diversi giorni sento molti politici ed opinionisti di centro destra sostenere che il taglio delle risorse all'università sia stato effettuato per obbligare i rettori ed i vertici di facoltà a ridurre sprechi, razionalizzare ed ottimizzare risorse. Ci vorrebbero dire che i vertici universitari, di fronte a tali tagli, d'improvviso, diventeranno “parsimoniosi” ed “oculati” e si sforzeranno di ridurre sprechi e modificare politiche errate del passato ? Non ci credo !!! E' una giustificazione senza alcun fondamento di merito. Credo sia molto più probabile che, i “baroni”, pur di tutelare i propri “interessi”, riverseranno sui docenti precari o peggio ancora sugli studenti, l'effetto negativo della miope politica del Governo nazionale. Questo è il rischio, altro che migliorare l'università italiana. Qualcuno ha il coraggio di sostenere, ancora, che la riduzione delle risorse faciliterà anche il ricambio generazionale nel corpo docente ? Certo con il blocco del turn-over avverrà di sicuro. Per farvi riflettere meglio, riporto, di seguito, alcuni passaggi del Direttore del settimanale “Panorama”, Maurizio Belpietro, che certo non si può definire di “centrosinistra” e che ben fotografa la realtà universitaria italiana: “Gli enti universitari hanno un'autonomia che consente loro di organizzare gli studi, creare nuovi insegnamenti e corsi di laurea, fare assunzioni e, ovviamente, spendere. Il risultato, ad oggi, è un disastro finanziario. Venti università su 94 sono sull'orlo della bancarotta, altre sono indebitate. In vent'anni si sono gonfiati gli organici e moltiplicate le sedi. Solo negli ultimi 7 anni sono stati banditi concorsi per assumere 13 mila professori, ma i promossi sono stati complessivamente 26 mila e ciò senza che, nella maggior parte dei casi, vi fossero nep-

da quanti rapporti s'interrompono, oggi, pare il metodo più usato. Per cui diviene una sorta di specchio delle relazioni sentimentali troncate. Ancora. L'anello vaginale al progesterone. E se poi si sposta? La spirale. «L'ho usata per la contraccezione delle zanzare e non ha funzionato» dice la mia edicolante, che è donna di mondo e di party in giardino. «Aspetto il chip sottocutaneo» sostiene una mia amica ipertecnologica che intanto si dedica al sesso orale. Alternativa valida ma che rischia di diventare un disturbo parafiliaco se praticata come esclusiva. Il rifugio dorato dei disattenti si chiama pillola del giorno dopo. Meglio evitare. Così come l'aborto. Meglio disperdere il seme che ricorrere all'eliminazione chirurgica del “danno”. Anche se, secondo le logiche del vaticanesimo, ogni eiaculazione equivarrebbe a milioni di aborti. Dunque, che fare? Astenetevi, se ci riuscite. Sublimate. Io, per esempio, mi faccio un sacco di seghe mentali. Lo so, è grazie alla cultura umanistica che riesco a farlo. Quindi grazie alla mia maestra. A volte penso che se avessi studiato solo la matematica sarei stato già cieco da un pezzo. Damiano Laterza

pure i posti disponibili.In due decenni si sono create più di 300 sedi distaccate, alcune in comuni di poche decine di migliaia di abitanti.In Italia esistono 5.500 corsi di laurea con 170 mila insegnamenti, il doppio che in altri paesi europei. Più di 300 facoltà non superano i 15 iscritti, molti corsi hanno meno di dieci alunni. In qualche caso si sono lanciati in avventure imprenditoriali assai discutibili, mettendosi a produrre bibite e a imbottigliare vino, oppure fondando radio che diffondono musica.Di fronte a un fallimento di tale proporzioni, invece di dimettersi, molti vertici universitari continuano a salire in cattedra”. Bene. Questa è la drammatica situazione universitaria e tutti gli studenti che sono in piazza la conoscono e sono lì a protestare perché la vogliono cambiare. Ma non la si migliora tagliando, in tronco, risorse pubbliche senza uno straccio di provvedimento di merito, così come ha fatto il Governo nazionale. La si cambia riformando nel complesso l'università italiana. E non in modo unilaterale ed arrogante, pensando di avere verità in tasca.Ma qualcuno ancora crede che chi ha gestito le università fino ad oggi, solo perché vengono tagliate risorse, si impegnerà a rendere il sistema universitario italiano tra i migliori al mondo ?Secondo Voi, questi personaggi, da un giorno all'altro, saranno capaci o avranno voglia di smantellare il “mostro” creato in questi venti anni ? Non ci credo. Quindi, amici, bene fanno gli studenti a scendere in piazza, a prendere coscienza del proprio futuro, in modo autonomo e soprattutto apolitico. Se saranno capaci di autogestirsi, nel rispetto dei diritti altrui e della legalità, di protestare sì ma anche di proporre al mondo politico il modello di Università e di Scuola che desiderano, avranno dato un grande contributo di democrazia e di crescita all'intero Paese.

segue dalla prima testazione del 2008 rispetto a quella omologa del sessantotto: segnata da quella che tu definisci "la fascinazione controculturale fatta di musica, film e libri" e da un percorso libero da detriti ideologici e quindi disponibile a vivere una nuova avventura della libertà. Non so se "un nuovo potere studentesco attraversa le nostre strade". So però che quello che accade non può essere ridotto, nella vulgata governativa, ad una increspatura di agitazioni e occupazioni manovrate da agenzie invisibili o eccitata da una lettura distorta e falsa dei provvedimenti ministeriali. E tutto ciò accade mentre un "guru" dell' opinione illuminata, Ernesto Galli della Loggia, segnala sul Corriere della Sera l' immobilità della società italiana che gli appare "composita, frammentata e priva di inquadramenti istituzionali forti" e di èlites che gli appaiono prigioniere di luoghi comuni, incatenate al passato, dominate da una sorta di "freudiana ritenzione infantile", "abbarbicate a ciò che hanno vissuto" e divorate da un narcisismo stucchevole, perciò incapaci di conflitti veri, soprattutto indifferenti al futuro. Leggendo un atto di accusa e una riflessione così espliciti sono tornato con la memoria alle due stagioni che ho prima evocato. E sono andato a rileggere uno dei discorsi più alti di Aldo Moro in un Consiglio Nazionale della D.C. del novembre 1968. La contestazione giovanile faceva sentire le sue ragioni e Moro dando voce, dopo le dimissioni di Leone, ad una sua autonoma collocazione politica nell' universo democristiano, affondava lo sguardo sulle tensioni di quella "società vibrante e inquieta", che gli appariva "più esigente e più veloce" e segnalava che "tempi nuovi si annunciano e avanzano in fretta come non mai". Comprendeva lucidamente che si imponeva "una grande opera di rinnovamento, di liberazione dell' uomo e di giustizia" poichè una "nuova umanità vuole farsi : è il moto irresistibile della storia". E vedeva in una scuola "invecchiata negli ordinamenti" il problema vero di un Paese che non riusciva a trovarvi compiutamente il luogo della "preparazione alla vita e all' attesa dell' avvenire" per le nuove generazioni. Oggi tornano vive quelle affermazioni fatte in una stagione di profondi cambiamenti nella quale la libertà facendosi individuale e assoluta tentò la scalata al cielo trascendendo il suo ordine naturale e aprendo così la strada a quel ripiegamento dentro le angustie del realismo contro il quale si sarebbe armata la disperazione intellettuale e morale del terrorismo. Mi chiedo: stiamo oggi per rivivere una stagione analoga? Galli della Loggia descrivendo il panorama di una società immobile inclinerebbe a confermare che le occupazioni e i cortei appartengono allo spartito di una recitazione che non promette nulla, se non la iterazione di un film già visto: una replica, come farsa, della "tragedia" vissuta ieri. La mia opinione è che la contestazione degli studenti (non importa se vissuta questa volta insieme con i genitori o con professori e presidi) nasca da una domanda reale, pretenda di porre il tema della centralità della scuola come "investimento" e del suo riposizionamento come "progetto educativo e formativo" aperto al futuro e quindi ad una prospettiva di libertà. E che quindi essa è destinata, nel tempo ad entrare in conflitto con una politica protesa a difendere il suo vecchio bozzolo e a coltivare il sogno faustiano della sua eternità. Si tratta di comprendere, e qui mi rivolgo non solo a te ma ai lettori del Quotidiano, se la prospettiva di libertà che si apre di fronte ad un sentimento collettivo di ricerca e di lotta così denso, ma anche confuso, saprà essere critico verso gli inganni di una cultura che ha scambiato i desideri per diritti, verso la competizione vissuta come corsa solitaria al successo, verso il consumo proiettato come orizzonte valoriale ed universale, verso la simulazione mediatica gabellata per realtà. E' bene essere chiari in un tempo nel quale per ragioni meramente dialettiche, torna ad essere mitizzata una società civile "migliore" di quella che elegge la maggioranza in Parlamento (quasi che essa non sia la stessa, come ci ricorda Ricolfi) ed emergono tesi, che mi paiono provocatorie, che sostengono la stravaganza di un "populismo di sinistra" in grado di "parlare alla pancia della nostra società e di battere la destra sul suo stesso terreno" (come scrive Berselli). Non scherziamo! Il nostro non potrebbe che essere un tempo diverso, nel quale la vita può riprendere il suo legame con la politica e con il progetto umano (nel segno foucoltiano della biopolitica). Un tempo che, fatte le debite distinzioni, richiama la stagione morotea (quella dell' ascolto). Nella quale Moro, di fronte ad una contestazione armata di temibili strumenti teorici e ispirata da un idealismo anarcoide e visionario, disegnava, come Emilio Colombo ha ricordato nel suo discorso al Senato, il profilo di un"ordine capace di ricomporre i conflitti sociali ad un livello sempre più alto di giustizia": un ideale cui Egli avrebbe poi immolato la vita e nel quale ognuno dovrebbe, in ogni stagione, veder condensata la missione della buona politica. Vincenzo Viti

QUEI 1200 KM PER FAR CONOSCERE IL SAMBUCO scere. Li ho visti smarriti, senza accoglienza, buttati in mezzo all'arena dove hanno combattuto come leoni per farsi spazio, farsi conoscere. Per farsi apprezzare. Un plauso enorme a chi si prodiga a chi si lancia senza paracadute ( istituzionale) nel gran cielo della conoscenza. Ho visto la provincia di Matera che si è data un gran da fare, ha portato le sue eccellenze, i prodotti in degustazione, assemblando cose apprezzate e meno apprezzate. Probabilmente con un tocco di professionalità in più avrebbe avuto maggior successo. A volte essere produttori non significa saper presentare o vendere i propri prodotti. E' stato meno nobile vedere nello stand della Provincia di Matera, assemblati in pochi metri quadrati, splendide proposte di panettone artigianale alla frutta di bosco

accanto a formaggi straordinari per mancanza di spazio. Oppure varie proposte di salumi, artigianali e non artigianali, messe accanto a gustosissime martellatine di albicocca alla buona birra di luppolo lucano. Birra prodotta in provincia di Potenza ma prestatasi, per l'occasione alla Provincia di Matera. Che dire dell'ormai introvabile, raro, ma prezioso cotto di fichi presentato in un angolino in fiera, il ficotto? L'ottimo olio sparso un pò qua e un pò là, in spazi risicatissimi dove ad una persona di corporatura robusta non sarebbe stato possibile poter entrare. E l'angolo del vino? Accanto alle brochure, magari versato con la mano sinistra a rovescio perché la destra era impegnata a reggere un panino e quindi a parlare con la bocca piena. Una brutta scena che ho

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STUDENTI, LA MEMORIA E IL PRESENTE

LA ROVINA DELL’UNIVERSITÀ di ANTONIO DI SANZA

•Sabato 1 novembre 2008

avuto modo di apprezzare assieme al mio carissimo amico Emanuele, presidente AIS. Bisogna, comunque, solo applaudire la Provincia di MATERA che avuto il coraggio di presentarsi ad un pubblico adulto nelle conoscenze, farsi apprezzare, farsi gustare , farsi visitare. Più di 600 mila persone hanno visitato il salone del Gusto, una vetrina internazionale dove il cibo diventa mezzo di comunione e di comunicazione tra popoli, nazioni, regioni, villaggi. Grande Regioni. grandi ristoratori, centinai di migliaia di pasti sono stati portati in degustazione da chef regionali con accanto alla propria Regione che illustrava le eccellenze. Centinaia di istituti alberghieri con i propri chef docenti hanno visitato le comunità del cibo, sicuramente apprezzandone il significato,

territoriali di un Italia che si snoda dal Trentino alla Sicila. Magari nessuno di questi si è accorto che la Regione Basilicata non c'era, che ha perso una grande occasione di farsi conoscere e di far conoscere le sue eccellenze, forse una Regione troppo impegnata a scrutare orizzonti lontani, quando, a volte, ai lucani basterebbero orizzonti più vicini magari impegnandosi in manifestazioni non autoreferenziali o camperiste.. Magari offrendosi alla grande massa che si muove alla ricerca di un cibo sano, giusto e pulito, che l' orizzonte lucano, fatto di trattorie, ristoranti, contadini, casari, macellai, mastri oleari, artigiani del gusto, allevatori sa e può offrire. Dietro il Salone, dietro Terra Madre c'e' una filosofia del cibo, usato come vetrina e comunicazione, che non tutti riescono ad afferrare. Federico Valicenti chef e gastronomo


Potenza Sabato 1 novembre 2008

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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Tra oggi e domani i potentini non mancheranno di recarsi a fare visita ai loro cari

Giorni di folla al cimitero E tra fiori e lumini bisognerà mettere mano al portafoglio PUNTUALE come la gita fuori porta del lunedì di Pasquetta tra oggi e domani non mancherà l’affollamento nel cimitero del capoluogo. E se oggi è la giornata dedicata al ricordo di tutti i santi, domani, invece, toccherà ai defunti. E così i potentini si riverseranno in massa a San Rocco e i vialetti, per lo più deserti e poco affollati per il resto dell’anno, saranno più intasati delle strade del capoluogo che in questi ultimi giorni ha dovuto fare i conti con i cortei degli studenti. E se la folla - tipo struscio in via Pretoria - non dovesse bastare c’è anche da fare i conti con quanto costerà “rifare il look” alle tombe. E visto che questa operazione - nella maggiore parte dei casi la si fa una volta all’anno ci saranno sempre quelli che non baderanno a spese. T ante di quelle volte qualcuno, sbirciando tra una tomba e un’altra, avesse da ridire. Tra fiori - per lo più crisantemi - e i lumini che non possono mancare i potentini metteranno mano al portafoglio. Stando ai dati diffusi dall’Adoc, che ha fatto i calcoli sugli incrementi di prezzo per chi si accinge a ricordare i propri cari estinti, il crisantemo costerà il 4,7 per cento in più rispetto al 2007; dai 2 euro e 10 centesimo di 12 mesi fa si arriva oggi ai 2 euro e 20 centesimi. Calcolatrice alla mano un mazzo di crisantemi passa da 13 euro e 50 centesimi a 14 e 70. Ma neanche le margheritine sono da meno: dagli 8 euro del 2007 si è passati agli 8 e 50 di oggi. Ma la maglia nera va al lumino, che fa registrare un aumento del 12,5 per cento: tradotto: da 4 a 4 euro e 50 centesimi. Il “set commemorativo”, composto da un mazzo di crisantemi e due lumini, se lo

Chi li ha visti Due le piste: pellicce o riti satanici

Scomparsi nel nulla 47 gatti neri

I primi acquisti, gli ultimi ritocchi, e quelli che sistemano le tombe (f.M.)

scorso anno costava circa 21 euro, quest’anno arriva a quota 23. Ma il due novembre è anche il giorno della commemorazione dei caduti di tutte le guerre. Nel capoluogo la cerimonia si

terrà al sacrario militare a partire dalla 10.45 quando l’arcivescovo del capoluogo, Agostino Superbo, celebrerà la santa messa. Poi verranno tributati gli onori militari.

A farlo sarà un reparto composto, tra gli altri, da uomini dell’Esercito, dei Carabinieri, della Guardia di finanza, dei Vigili del fuoco, della Croce rossa italiana e della Polizia municipale.

Shopping festivo tra scherzetti e dolcetti Due esercizi commerciali che oggi rimarranno aperti. A destra bimbi in maschera. In basso shopping prefestivo in vista della festa di Hallowenn

(foto Andrea Mattiacci)

L’AMMINISTRAZIONE comunale del capoluogo, in linea con quanto deciso da altri Comuni (Como, Ravenna, La Spezia tanto per citarne alcune), ha lasciato liberi i negozianti del capoluogo di decidere, per la giornata di oggi, se aprire o meno i propri

esercizi commerciali. E così chi ieri sera ha potuto fare due passi nel centro storico avrà notato cartelli esposti nelle vetrine degli esercizi commerciali che hanno deciso di approfittare dell’oportunità offerta loro dal Comune.

E i potentini che ieri sera passeggiavano in via Pretoria si sono imbattuti anche in ragazzini mascherati che chiedevano loro: «Scherzetto o dolcetto?». Oggi, in ogni caso, si terrà anche il mercato a viale del Basento

SONO 47 i gatti neri spariti, negli ultimi 4 giorni, dal capoluogo di regione. E se in altre città italiane simili sparizioni non sono una novità per la città di Potenza è la prima volta che accade un simili e perché no, inquietante, episodio. Magari rivolgersi a “Chi l’ha visto?” è un po’ azzardato, ma che in concomitanza con la notte di Hallowen, spariscano nel nulla quasi una cinquantina di gatti -per giunta tutti neri - è un particolare abbastanza inquietante soprattutto se si considera che il fenomeno delle sette sataniche, nonostante i media non ne parlino più come un tempo, è un fenomeno in costante crescita. Dei 47 gatti che mancano all’appello, una trentina sono spariti tra rione Francioso e Santa Maria, mentre gli altri 17 - numero che per gli scaramantici non porta affatto bene - sono scomparsi da contrada Dragonara e Masseria Viggiani. A lanciare l’allarme sulla scomparsa dei gatti è stata l’Associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa). E’ ancora presto per capire se queste sparizioni di gatti neri, quasi tutte femmine e per la maggior parte non randagi, siano da collegare a riti esoterici, oppure - come ipotizzano quelli dell’Associazione italiana difesa animali e ambiente - si tratta di rapimenti «su commissione per la realizzazione di pellicce e colli di pelliccia» che verranno realizzati «in qualche laboratorio clandestino». Non si esclude neanche la “pista culinaria”: i gatti spariti nel nulla potrebbero finire in padella. Maggiori indiziati potrebbero essere persone di origine orientale che ritengono i felini un cibo prelibato. Però nel capoluogo di ristoranti orientali non c’è ne è neanche l’ombra. L’Associazione italiana difesa animali e ambiente invita «tutti coloro che hanno perso, o si sono visti scomparire o un gatto (sia nero che di altro colore) a segnalare l’episodio alle forze dell’ordine o segnalarcelo sia telefonando al 39265520513478883546 oppure mandando una email a salviamoigattineri@tiscali.it o a emergenzamici@libero.it». «Francamente - ha spiegato Lorenzo Croce, presidente nazionale dell’Aidaa sono piuttosto sorpreso di questa nuova emergenza gatti neri nella città di Potenza. Ora stiamo cercando di ottenere, da coloro che in questi giorni hanno fatto le segnalazioni al servizio online dell’associazione, il maggiore numero di informazioni possibili, ma non avendo notizie di gruppi esoterici che operano a Potenza e dintorni, e visto il periodo invernale, sicuramente i gatti neri sono stati rubati per essere trasformati in pelliccia». Non che la pelliccia sia da meno del rito satanico. Il gatto nero, purtroppo, rappresenta ancora oggi per molti un pericolo, un portatore di jella.


Potenza 21 All’incontro di ieri nella scuola “Giovanni Bosco” oltre ai politici in sala non c’era quasi nessuno Sabato 1 novembre 2008

Il Pd parla, ma pochi ascoltano I presenti hanno criticato l’operato dell’amministrazione LA voce al megafono piazzato sul tettuccio dell’utilitaria lo annunciava già dal primo pomeriggio: “questa sera alle 18 nell’aula magna della scuola elementare San Giovanni Bosco il Pd incontra gli abitanti dei rioni Murate, Libertà, via Vaccaro e viale Marconi”. Eppure ieri i cittadini arrivati all’appuntamento erano a stento poche decine. «Colpa di una partecipazione promessa e mai attuata - dicono i presenti che si avvicendano al microfono - ormai i cittadini si sono davvero stancati». Dal canto loro, rappresentanti del Pd e dell’amministrazione comunale ce la stanno mettendo tutta, senza fini propagandistici - assicurano -perchè gli unici scopi della serie di incontri con la cittadinanza sono «spiegare cosa è stato fatto dal Pd e dall’amministrazione comunale per la città e per i suoi quartieri - spiega Gianpaolo Carretta coordinatore cittadino del partito -e registrare, con la metodologia del confronto diretto, le problematiche dei cittadini.

Fiore e Carretta. A destra la sala semivuota (f.Mattiacci)

L’iniziativa denominata Potenza dei quartieri andrà avanti fino alla fine di febbraio e toccherà altre zone della nostra città». Fino alla scadenza il copione degli incontri sarà lo stesso: ascoltare, dialogare e illustrare quanto messo in atto per i singoli rioni. «In questi anni abbia-

Servizio metropolitano

mo fatto tanto in termini di riqualificazione urbana e ristrutturazione: basti pensare alle opere per il miglioramento della viabilità o a quelle per la creazione di spazi verdi e di parchi. Il tutto per consentire ai cittadini di poter vivere nei propri quartieri e di non considerarli come semplici

dormitori», ha spiegato l’assessore comunale alle Opere pubbliche Giovanni Fiore che ha poi promesso: «Murate avrà presto la sua chiesa, abbiamo infatti già dato avvio alle operazioni per rendere disponibile l’area designata affinché in tempi brevi la curia depositi il progetto, e poi la stessa

rampa Pascoli sarà aperta tra 15 giorni per offrire ai giovani uno spazio di aggregazione» . Ancora poco per i comitati di quartiere e i loro portavoce. «La gente chiede vivibilità e questa dovrebbe essere la priorità - ha detto Albano Garriamone, presidente del comitato di

quartiere di Rione Murate - La logica dell’opera pubblica non ha mai risolto nulla se non chiamare altre opere pubbliche che finiscono solo per incentivare l’uso delle macchine. I disagi che viviamo si conoscono da tempo e il fatto che la partecipazione a questa assemblea sia davvero scarsa è il segno che ormai le persone hanno la sensazione di non poter più incidere sulle decisioni. La stessa opinione del comitato è rimasta inascoltata soprattutto nei momenti critici vissuti dal quartiere». Non difforme il parere riportato da Gianni Brienza, presidente dell’Arci Basilicata. «L’esiguo numero di persone presenti all’assemblea - ha detto - testimonia la stanchezza dei cittadini che non si sono sentiti coinvolti nel governo della città. L’ultimo nostro incontro con i rappresentanti dell’amministrazione risale a quattro anni fa. Non basta una scalinata ristrutturata per risolvere le esigenze della comunità». Anna Musacchio potenza@luedi.it

Iniziativa del circolo “Angila vecchia” per dare spazio ai cittadini

Aumentano le corse Un sito internet nuovo di zecca tra oggi e domani per fare sì che “Potenza” sia connessa LE Fal hanno deciso di potenziare il servizio metropolitano in vista del ponte di Ognisanti. «In collaborazione con il Comune di Potenza», oggi e domani, in occasione della ricorrenza dei defunti, le Fal (Ferrovie appulo-lucane) potenzieranno «il servizio di metropolitana con una sperimentazione che ribadisce l’impegno per la mobilità cittadina». Lo ha annunciato il presidente delle Ferrovie appulo lucane, Matteo Colamussi, che, in un comunicato, ha spiegato che «è prevedibile un aumento notevole del flusso di cittadini verso le zone coperte dalla linea Fal ed in particolare verso il cimitero cittadino, adiacente alla fermata San Rocco». Il servizio metropolitano, in coerenza con questa previsione, mira al potenziamento di un piano strategico di mobilità che incida favorevolmente sul traffico cittadino e sulla viabilità dell’hinterland del capoluogo. Il presidente della Fal ha evidenziato che «il progetto tende, inoltre, all’aumento della qualità e della quanti-

Uno dei treni delle Fal

tà del flusso di viaggiatori, in coerenza con il servizio di trasporto locale regionale». «Il management aziendale ha proseguito Colamussi - è impegnato, su proposta del consiglio di amministrazione, in una qualificazione sempre maggiore dei servizi offerti dalle Fal, nell’interesse dei cittadini della Basilicata e non solo». «Anche così - ha concluso - si creano le condizioni per far percepire il giusto valore che la nostra azienda ha, ma soprattutto quello che potrebbe avere per il territorio che copriamo».

Temperature in calo Si accendono i termosifoni SI abbassa la temperatura e da oggi anche a Potenza sarà consentito, negli stabili dotati di impianti centralizzati, di accendere i riscaldamenti. gli abitanti di 32 capoluoghi potranno accendere gli impianti di riscaldamento. Per la verità nel capoluogo di regione i termosifoni potevano, per legge, essere già accesi a partire dallo scorso 15 ottobre ma le temperature, soprattutto giornaliere, hanno fatto sì che i potentini i riscaldamenti li hanno accessi solo per qualche ora durante la notte. Potenza, infatti, rientra, insieme a città come Pavia, Perugia, Piacenza, Pordenone, Verona e Vicenza nella “Zona climatica” contraddistinta dalla lettera E.

“POTENZA città connessa”. Questo l’obiettivo che si propone il circolo “Angilla Vecchia” anche con l’ausilio di un moderno strumento di comunicazione, il sito internet www.circoloangillavecchia.it. Si tratta di un nuovo sito nato «per accrescere il dialogo - ha spiegato il presidente Enzo Fierro - per facilitare la comunicazione fra le varie parti della città, per riannodare i fili di una partecipazione sempre più rarefatta alla vita sociale, culturale e politica, per far esprime la gente sui vari provvedimenti amministrativi e avvicinarli alla responsabilità della cosa pubblica, per rendere la cultura accessibile a tutti». Sul blog del sito inoltre è

L’home page del sito del circolo

possibile partecipare a tutta una serie di dibattiti che vanno dall’attualità cittadi-

na, alla chiusura del centro storico, alle proposte per come fare a migliorare i servi-

zi pubblici (da tempo partito sul vecchio blog), al rinnovo dei comitati di quartiere. Tanto lo spazio dedicato ai giovani: sarà possibile difatti accedere all’area “Creatività” per potere dare libero sfogo alla propria inventiva presentando un’idea, un progetto, delle ricerche, una creazione artistica e culturale. Idee, progetti, ricerche, creazioni artistiche e culturali che «il circolo - ha proseguito Fierro - si impegna a pubblicizzare e a presentare alla città». Infine sarà anche possibile acquisire informazioni sulle iniziative, sugli appuntamenti culturali, scaricare file, vedere video, pubblicare news e tanto altro ancora.

BISOGNA VALORIZZARE QUELLO CHE C’E’ DI POSITIVO SBAGLIARE è insito nel genere umano, e tutti prima o poi hanno conosciuto questa circostanza non sempre nefasta. Avere l'umiltà di riconoscere l'errore è già una facoltà che riconosce intelligenza, e non tutti la possiedono. Sbagliare e far apparire l’inesattezza non propria ma imputabile ad altri, è probabilmente l' essenza più subdola ma molto in voga nei rapporti tra le persone e con la città. Potenza è una città in cui si sono fatti molti errori in passato e ahime si perdura nel presente. Una delle circostanze non interne nella cittadinanza locale è il non saper riconoscere e valorizzare le realtà positive. Questa estate, con amici, mi sono recato a Parigi, città dove sanno ottimizzare e rendere importante anche i tombini stradali. Mi chiedo come si possa lasciare nel limbo dell'anonimato forse l'unico capolavoro presente in città. Il ponte sul fiume Basento, progettato dall'ing. Sergio

Musmeci e realizzato tra il 1967 e il 1969, è una mirabile struttura in cemento armato dove confluiscono forma,struttura e forze statiche. Viadotto meraviglioso e plastico, in cui una membrana di circa 30 cm. di spessore si sviluppa in tutta la sua lunghezza dando origine ad una ossatura armonica e suggestiva. Mi reco spesso a visitare il ponte e lo percorro lungo l'estradosso della volta, rimanendo incantato e stupito di come un'opera del genere risieda nella mia città. Il Comune sbaglia, e molto, a non valorizzarlo con una adeguata illuminazione e con una manutenzione regolare. Farlo diventare luogo di attrattiva con un ingresso ed una uscita, lungo l'impalcato pedonale, potrebbe essere fonte di guadagno e di impiego. Non dimentichiamolo e non trattiamolo solo come un ponte, perché non è solo questo. Continua……. m.arch@email.it


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Potenza

Sabato 1 novembre 2008•

ilQuotidiano

RISTORANTI

CHE flash

di ANDREA MATTIACCI

Come setaccio la farina

T

ANTI

auguri a...

ANTICA OSTERIA MARCONI

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I gemelli Matteo (primo da sinistra)

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e Marco (a fianco) Soldo

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hanno compiuto 14 anni lo scorso 30 ottobre.

LA PRIMULA

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Nella foto ripresi con alcuni coetanei del Liceo classico di Venosa.

AL NORD

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TURNO FESTIVO Figliola via Pretoria, 285 Malvaccaro via Danzi, 29

Dalla allo Stabile per il Fai GRANDE appuntamento a Potenza con Lucio Dalla, che si esibirà in uno spettacolo straordinario a favore del Fai – Fondo per l’ambiente italiano. Martedì 4 novembre alle 21 l’artista bolognese salirà sul palco del teatro Francesco Stabile di Potenza per sostenere la Fondazione nella sua attività di salvaguardia del patrimonio artistico e ambientale italiano. Il ricavato dello spettacolo verrà infatti utilizzato per sostenere la gestione dei beni posti sotto la tutela del Fai.

0971-31031 0971-612564

CINEMA •DON BOSCO•

programmazione sospesa •DUE TORRI•

Giù al nord 19 - 21 •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito

Sala 1 High school musical 3 16.30 - 18.30 - 20.30- 22.30 Sala 2 Babylon A.D. 18 - 20 - 22 Sala 3 Giù al Nord 17 - 19 - 21

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Rigillo è “Romolo il grande” MARIANO Rigillo e Anna Teresa Rossini il prossimo 5 novembre porteranno in scena al teatro don Bosco, con sipario alle 21, “Romolo il grande” di Friedrich Dürrenmatt. Il Romolo di Dürrenmatt è un uomo di mezza età cui la storia attribuisce il compito di praticare l’eutanasia ad un Impero ormai agonizzante, perchè intrinsecamente minato dalla corruzione morale e politica, e perché reso inoffensivo dall’incapacità di resistere alla vigoria fisica e mentale di orde barbariche, cui certo non fa velo il ricordo della passata grandezza di Roma. l Romolo descritto dall’autore svizzero, è persona troppo lucida e responsabile per chiudere in un bagno di sangue la favola bella dell’impero che dominò il mondo. Gli uomini si illudono di determinare gli eventi storici; in realtà, sembra pensare Romolo, è la storia che si serve di loro per portare a compimento i suoi disegni. E per non essere strumento fino in fondo, Romolo decide che l’attività di pollicoltore debba prevalere sulla funzione di imperatore.

AL DRAGO

LA TRATTORIA

PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San Carlo

0971-44462765

•OGGI Potenza, teatro “Stabile”, ore 21 “LA MARCIA SINFONICA LUCANA” Concerto di chiusura del progetto “Bande&cori” •IL 17 NOVEMBRE Potenza, teatro Don Bosco, ore 21 “UN GIARDINO DI ARANCI FATTO IN CASA” Con Gianfranco D’Angelo e Ivana Monti •IL 6 DICEMBRE Potenza, teatro Stabile, ore 19 “LO SCHIACCIANOCI” Balletto del centro “Maeva”

UTILITA’ •Difensore civico comunale 0971-415150 •Difensore civico regionale 0971-274564 •Federconsumatori 0971-26474 •Adiconsum 0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390 •Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308 •Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico 199284284 •Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551 •Tutor dei consumatori 0971-443016

BIBLIOTECHE E MUSEI Sala 4 No problem 17.20 - 19.30 - 21.40 Sala 5 Il paassato è una terra.... 17 - 19.20 - 21.40 Sala 6 Wall-E 16.30 - 18.30 Vicky Cristina Barcellona 20.30 - 22.30 Sala 7 Tropic thunder 17.45 Albakiara 20 - 22.10

BIBLIOTECA NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 BIBLIOTECA PROVINCIALE 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "MUSEO DELLE ANTICHE GENTI DI LUCANIA" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia


Potenza

Sabato 1 novembre 2008

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Dopo la stipula degli 88 contratti chiedono di essere sistemati anche gli esclusi

«Stabilizzazione anche per altri precari» IL coordinamento dei lavoratori precari del Comune di Potenza ha appreso con soddisfazione la presa di posizione della Cisl che, all’indomani della firma degli 88 contratti di lavoro a tempo indeterminato, ha annunciato che ora si batterà anche per la loro stabilizzazione. «L’intesa sindacale - ha fatto sapere il segretario regionale Giovanni Sarli - siglata al Comune diPotenza per la stabilizzazione dei precari va rivista in quanto è necessario mettere in campo un

ulteriore e conclusivo programma di stabilizzazione, che comprenda tutti i lavoratori e le lavoratrici appartenenti alle categorie C e D, aventi i requisiti per la stabilizzazione. Come riconosciuto, in tante occasioni, dallo stesso sindaco e dall’intera amministrazione». In tutto dovrebbero potere essere stabilizzati tutti gli altri lavoratori «cha, da anni, addirittura da 20 in alcuni casi, sopperiscono con impegno e dedizione alla carenza della pianta organica co-

munale». Quanto dichiarato da Sarli è in «linea con quanto sempre chiesto dai componenti del coordinamento». Nella stabilizzazione dei precari del Comune di Potenza «è stata praticata una grave discriminazione e ingiustizia nei confronti dei precari delle cosiddette categorie C e D. Queste categorie al pari dei precari di A e B hanno maturato uguale diritto a essere assunti a tempo indeterminato, diritto che a oggi gli è stato negato».

Alcuni precari durante una protesta sotto il Comune (f.M.)

Anche nel capoluogo hanno preso il via i corsi di coaching mentale di Alessio Spataro

Come gestire le proprie ansie Una serie di tecniche per aiutare le persone a vivere meglio SI chiama coaching mentale, si legge aiuto a comprendere meglio i linguaggi del tempo. La nuova branca psico attitudinale è stata intrapresa a Potenza, presso la scuola Giovanni Bosco, sita in via Verdi, facente capo al terzo circolo didattico, da una società di Roma, la Spataro formazione che ha già svolto corsi e conferenze gratuite sul tema della comprensione mentale, a Pisa, Roma, Torino ed in particolare modo nelle Università Federico II di Pisa, La Sapienza di Roma, il Policlinico Universitario Agostino Gemelli, facente capo all'Università Cattolica del Sacro Cuore e nell'Ateneo di Torino. Ingegneri, medici, casalinghe, architetti, consulenti del lavoro e impiegati partecipano con interesse a Potenza ai nuovi percorsi formativi, avviati dalla società romana, gestita da Alessio Spataro che dispone di un sito internet, dove gli interessati potranno avere ulteriori informazioni, si tratta del sito www.coachingmentale.it. Ebbene a Potenza ogni mercoledì le massime espressioni delle categorie di lavoratori sopra citate si danno appuntamento per leggere nuovi linguaggi, migliorare l'apprendimento generale, sviluppare nuo-

ve conoscenze ed avere una migliore conoscenza personale. Metodologie al passo con i tempi e le mode del momento sono state sviluppate, grazie a corsi e conferenze formative partite da nove anni e ramificatesi anche presso l'Esercito Italiano, la Polizia le Accademie di Modena e Civitavecchia, la Tim, la Nokia e l'Ibm. Un modo nuovo di prendere conoscenza della propria situa-

Pochi debiti per i potentini

LE famiglie potentine sono quelle meno indebitate. Il dato è stato fornito dalla Cgia di Mestre e si riferisce allo scorso 30 giugno. Minore indebitamento forse dovuto anche alle minori possibilità di reddito dei potentini

zione cognitiva, legata a nuovi processi di formazione mentale. Il coaching mentale è stato sviluppato da Alessio Spataro anche nelle aziende e nelle società sportive che necessitano di una specifica formazione legata ad una situazione mentale sempre ottimale, per ottenere risultati positivi e di prestigio. Applicazione mentale, metodologie ricercate costituiscono di fatto il

punto di forza di un programma che sarà attuato anche a Potenza, grazie all'individuazione di una sede che garantirà per tutto l'anno corsi, formazione, conferenze tematiche, peraltro gratuite. Da Roma, ovvero dalla Spataro Formazione, sita in via Ricci Curbastro è partito un messaggio importante per conoscere la propria psicologia, migliorare in tempi brevissimi il proprio apprendimento e la propria memoria, facendo leva su impulsi di settore sempre affinati, grazie alla sapiente regia di Alessio Spataro. La conoscenza del linguaggio serve ad esprimersi al meglio in pubblico, nel corso delle conferenze, nei dibattiti e nelle cerimonie ufficiali. Un percorso attivo, figlio della metodologia e dell'impatto che tali conferenze riescono a far recepire. I corsi a Potenza, saranno sempre programmati a seconda delle conoscenze individuali e del progetto portato avanti da Alessio Spataro. La gestione delle emozioni, delle ansie e dei sentimenti rappresenta un ulteriore punto di svolta di un programma serio e scrupoloso costantemente seguito dai formatori romani. Francesco Menonna. f.menonna@luedi.it

“Affari tuoi”, Rosa porta a casa 30.000 euro

HA vinto 30.000 euro Rosa, una ragazza nata a Tricarico, ma residente a Potenza che ieri sera ha partecipato alla trasmissione condotta da Max Giusti “Affari tuoi”. La giovane potentina, accompagnata in studio dai familiari e da Donato, compagno di ballo ma anche e soprattutto di vita, ha tenuto con il fiato sospeso l’intera regione Basilicata.

Solo all’ultimo pacco Rosa tutta vestita di nero, con la passione per i balli latino americani, soprattutto salsa e merengue, dopo avere chiesto consiglio ai parenti e averli ringraziati per tutto quello che hanno fatto per lei, si è aggiudicata l’importo di 30.000 euro dopo avere rifiutato le offerte del notaio pari a 45.000, 65.000 e 6.000 euro.

Soddisfatto il presidente della Camera di Commercio, Pasquale Lamorte

Bando “Sepri”, 17 giovani in azienda GRAZIE al bando “Sepri 2008”, 17 giovani specialisti entrano in azienda, 51 le istanze ammesse e 23 quelle che verranno finanziate.. La giunta della Camera di Commercio di Potenza, nel corso della sua ultima seduta, ha approvato le graduatorie del bando” “Sepri - Servizi promozionali alle imprese”. Si tratta di una delle misure più efficaci del Fondo unico della Finanza innovativa, uno strumento che nel periodo 2002-2008 ha erogato contributi per oltre 3 milioni di euro con circa 1.000 imprese che ne hanno potuto beneficiare Delle 117 richieste pervenute per il Sepri 2008, 56 sono state inoltrate da imprese già in possesso delle certificazioni richieste dal bando e 61 da parte di aziende non certificate. Cinquantuno, invecem le imprese ammesse a contributo. «I dati del 2008 - ha spiegato il presidente dell’ente camerale potentino, Pasquale Lamorte - confermano il trend crescente di

Pasquale Lamorte (f.Mattiacci)

interesse da parte degli imprenditori, sollecitati da uno strumento che offre loro la possibilità di migliorare i processi organizzativi», ha sottolineato

il presidente della Camera di Commercio di Potenza, Pasquale Lamorte. Un’ulteriore soddisfazione per il presidente della Camera di Commercio è

costituita dal fatto che «dalle 23 domande che hanno previsto l’inserimento di giovani specialisti in azienda, ben 17 sono state ammesse a contributo». La distribuzione territoriale delle istanze ha coperto in modo pressochè omogeneo tutto il territorio provinciale. Un congruo numero delle domande ammesse è rappresentato da imprese giovanili, tre da aziende femminili e 2 per la forma giuridica di cooperative. Le cause di esclusione hanno riguardato la mancanza di requisiti formali (46 imprese), il non essere in regola con il pagamento del diritto annuale (10) e l'appartenenza a settori esclusi espressamente dal Bando (7). Con lo stanziamento di 250.000 euro, potranno essere finanziati solo 23 progetti (di cui 10 riservati alle imprese non certificate). La giunta della Camera di Commercio si è tuttavia riservata di verificare la possibilità di reperire ulteriori risorse.


Sabato 1 novembre 2008

24 Al Nitti di Avigliano le lezioni per una quarantina di persone

Da Avigliano a Potenza

Per imparare non c’è età: Riparte il “Progetto Sirio”

Le Fal assicurano più corse per oggi e domani

AVIGLIANO - E' l'altra faccia dell'istituto tecnico commerciale Nitti di Avigliano. Quella della sera, quando chiudono le aule dei più piccoli e aprono quelle dei grandi, dei lavoratori e dei disoccupati. Lo studente più giovane ha 23 anni, il più grande 52. Arrivano da Avigliano, Ruoti, Pietragalla, Filiano, Oppido, Abriola, Tolve, Pignola e Pontenza. Sono tutti insieme, circa quaranta iscritti, a recuperare la formazione scolastica che per un motivo o per un altro è stata arrestata. È cominciato, per il quarto anno di seguito, il corso “Sirio” ad indirizzo Igea di Avigliano, per i lavoratori che non hanno ancora il diploma. Lo fa sapere l'associazione L'Abete onlus, che per prima ha lavorato al corso serale per adulti ad Avigliano, inaugurando insieme all'Itc Nitti una realtà formativa importante per la cittadina. C'è ancora tempo per iscriversi al corso Sirio, fa sapere Carmine Ferrara, responsabile della onlus.

L’Istituto tecnico “Nitti” di Avigliano

Le iscrizioni al primo anno possono essere effettuate da adulti che hanno conseguito la licenza me-

dia inferiore, mentre per chi è in possesso di promozioni ad altre classi di istituti superiori di qualsiasi

indirizzo è possibile l'iscrizione alla classi II e IV. La tassa annua, irrisoria, è di 50 euro. I corsi si tengono durante i giorni feriali, escluso il sabato, negli orari 16.30-20.30. «Il progetto Sirio - spiega Ferrara - è nato grazie alla sollecitazioni di tanti che avevano voglia e volontà di darsi una seconda chance, di non arrendersi di fronte alle difficoltà che per una ragione qualunque hanno determinato l'interruzione gli studi superiori».E poi ci sono altri motivi, di ordine generale. «La crescita sociale ed economica delle nostre comunità - fanno sapere dall'Abete - dipende anche dal livello di istruzione delle nostre popolazioni. La statistica conferma che le percentuali di diplomati e laureati del meridione sono inferiori alla media dell'Italia. La Comunità europea - incoraggiano dall'Abete - ci sollecita al raggiungimento di alcuni traguardi minimi nei confronti dell'istruzione e della formazione permanente». gi.sil.

AVIGLIANO - Oggi e domani i treni delle Ferrovie appulo lucane effettueranno un servizio straordinario tra Avigliano Città e Potenza Inferiore Scalo e nell'ambito del tratto ferroviario urbano della città di Potenza. In occasione delle festività dedicate ai santi e ai defunti, giorni in cui tra Avigliano e Potenza si prevede un notevole scambio di flussi di visitatori nei due cimiteri, sono in vigore nuove corse (in tutto 44) e nuovi orari.

Fanno sapere dalle Fal e dal Comune di Potenza, in questa nuova iniziativa congiunta, che l'orario straordinario è valido per le sole festività dei giorni 1 e 2 novembre. Particolarmente fitto il numero delle corse tra le stazioni del capoluogo, a sostegno del servizio metropolitano. Nell'arco di tempo che va dalle 7.30 a poco oltre le 18 ci sono treni ogni mezzora. I nuovi orari sono scaricabili dal sito internet www.falsrl.it. gi.sil.

Le iniziative illustrate dal presidente, Valentino Pepe

Interrogazione

A Pietragalla un Forum... giovane ma ricco di idee

I Verdi e il traffico sulla strada statale 94

PIETRAGALLA - Il Forum Giovani di Pietragalla è una delle tante strutture associative che caratterizzano la comunità cittadina locale e pur essendo sorta soltanto nel corso del 2008 si è già ben radicata sul territorio attraverso tutta una serie di iniziative. Il responsabile del Forum è Valentino Pepe il quale evidenzia che «pur essendo nato soltanto nel mese di marzo del 2008 esso annovera tra le proprie fila già una trentina di associati così come diversi-

ficate sono le attività che a tutt'oggi si sono concretizzate: sportive, culturali, cinematografiche». Infatti è in pieno svolgimento il torneo di calcio a cinque al quale partecipano una decina di squadre mentre è in piena fase organizzativa il viaggio a Bologna in occasione del Motor Show per il prossimo mese di dicembre. La stessa sede del Forum - prosegue Pepe - ubicata nella centralissima Via Vittorio Emanuele III° del paese costituisce un punto di

ritrovo e di aggregazione. In tal senso nei prossimi giorni il Forum Giovani di Pietragalla attiverà una postazione internet proprio nella sede sociale e sarà totalmente gratuita, dove i giovani conclude Pepe - previa iscrizione, potranno usufruire di tutti i servizi che offre internet. «L'iniziativa rappresenta un punto di svolta per i servizi offerti ai giovani nell'ambito della nostra comunità». Antonio Bevilacqua

PICERNO - Un'interrogazione scritta all'assessore provinciale alla Viabilità, Robortella, in ordine all'esistenza di progetti di intervento sulla strada provinciale ex ss 94. E' quanto propone il capogruppo provinciale dei Verdi, Gianluca Manzi, in considerazione del fatto che la strada, dopo la chiusura del ponte di Picerno ha intensificato il traffico». Valentino Pepe

Nuova Italia e i luoghi della memoria AVIGLIANO - Renato Zaccagnino, presidente del Circolo Nuova Italia "A. I. Solshenitsyn" di Avigliano, annuncia la collaborazione con l’amministrazione comunale aviglianese. Ma a una condizione: che «l’amministrazione si adoperi a pianificare un progetto di recupero e riqualificazione di alcuni luoghi o monumenti, testimonianze e memoria della nostra storia, oramai abbandonati». I luoghi della memoria - afferma Zaccagnino - sono un patrimonio per ognuno di noi». Zaccagnino, nella nota, afferma che «se i cittadini richiedono decoro, igiene, recupero e sicurezza, è doveroso ascoltarli. Da più parti, giunge la richiesta del ripristino della vecchia fontana delle Civitelle, garantendone la funzionalità e l'antico aspetto architettonico. L'intervento ammonterebbe a poche migliaia d’euro, ma in tal modo, si restituirebbe il passato decoro alla fontana e all'area antistante e si permetterebbe all'acqua di tornare a scorrere». «Spero che l’amministrazione - conclude Zaccagnino - raccolga l’appello del circolo della Nuova Italia (a cui vorrei si unissero tante altre voci) e sappia restituire alla comunità aviglianese quella parte della sua storia e della cultura così

Piazza Gianturco dall’alto

brutalmente sottratta. L’orologio dell’amministrazione comunale ha avuto una battuta d’arresto per questo lembo di territorio, tutti insieme diamo una mano affinché ritorni a camminare. Poiché non sono incline alla mera denuncia, invito il sindaco Tripaldi affinché l'amministrazione si doti dell'Ufficio Decoro Urbano, come soggetto comunale al quale il Municipio si potrà, di volta in volta, rivolgere per attivare interventi di ripristino e recupero del decoro cittadino».

Celebrazioni per il 4 novembre PIETRAGALLA - Verrà celebrato martedì 4 novembre l'anniversario della fine della prima guerra mondiale, la giornata dell'unità nazionale e la festa delle Forze Armate a Pietragalla. Si tratta di un appuntamento di grande rilevanza umana per chi si è adoperato nel passato e si impegna quotidianamente a favore del tricolore e della patria. E' una manifestazione organizzata dalla locale amministrazione comunale la quale nei manifesti affisi pubblicamente sottolinea che «il ricordo dei caduti in guerra ci stimoli ogni giorno a lavorare per la pace». Questo appuntamento prenderà il via alle ore 15.30 presso la sede dell'associazione nazionale famiglie dei caduti e dispersi in guerra, sezione comunale di Pietragalla, la cui sede è ubicata in Via Municipio 4 e qui è previsto il raduno delle autorità e dei partecipanti e la composizione del corteo, con la partecipazione del "Concerto Bandistico G. Pafundi città di Pietragalla", il quale si snoderà fino alla chiesa madre. Successivamente ci sarà la funzione religiosa officiata da Don Tonino Cardillo e la bendizione della corona di alloro la quale verrà deposta dopo la conclusione della cerimonia religiosa presso il monu-

Il monumento ai caduti di Pietragalla

mento ai caduti in Piazza Principe Umberto I°. Sono previsti interventi delle autorità per ricordare e commemorare i caduti di tutte le guerre ma per evidenziare anche l'importanza della unità nazionale ed il ruolo importante rivestito dalle forze armate. Nel corso di questa manifestazione l'istituto comprensivo di Pietragalla parteciperà con le scolaresche di quinta classe della scuola primaria di Pietragalla e con le scolaresche di classe prima, seconda e terza della scuola secondaria a questo appuntamento. Le stesse scolaresche, accompagnate dai rispettivi docenti, si esibiranno con le attività didattiche progettate per l'occasione. ant. bev.


Sabato 1 novembre 2008

25 Vietri di Potenza Una ventina di persone vivono ancora qui dal terremoto del 1980

La tendopoli della vergogna Il degrado la fa da padrone in un’area non lontana dal paese VIETRI DI POTENZA – Quel che resta ancora di buono nella “Tendopoli” è una splendida casetta di legno costruita nell’ottanta dai friulani e la piccola chiesetta. Il resto, fabbricati senza copertura, distrutti o senza pareti, cumuli immondizia, vetri rotti, lavatrici, pneumatici e cumuli di sporcizia. C’è di tutto. Stiamo parlando della “Tendopoli”, zona che nel terremoto dell’ottanta è stata costruita (dai friulani, come ci dicono alcuni abitanti) per i terremotati di Vietri di Potenza. Ma sembra che il terremoto in quell’area ci sia stato in questi giorni. Un viaggio tra i terremotati che abitano lì e che vivono davvero in condizioni catastrofiche. Al nostro arrivo, incontriamo una signora anziana che esce dalla propria casetta per recarsi alla chiesa per farsi il segno della croce. Alle nostre domande su come si vive e quante persone ci sono lì, la signora ci dice: «Siamo nemmeno una ventina, e viviamo qui dall’ottanta, tra lo schifo che state vedendo con i vostri occhi. Altri se ne sono andati fortunatamente in paese». La zona della tendopoli si trova a pochissimi chilome-

Sopra la chiesetta della Tendopoli. Accanto foto della zona

tri dal paese, al centro tra la stazione ferroviaria e il paese. «Fino a due anni fa - ci racconta un signore - abitavano in questi fabbricati tantissimi croati e albanesi, ma ora non ci sono più». Ne sono appena una ventina, suddivisi in nove famiglie. L’area è in pieno degrado. Così come ci raccontano alcuni abitanti: «C’è gente che viene a buttare l’immondizia qui, scarica e poi addirittura c’è chi dà fuoco». «C’è chi invece viene a

prendersi il materiale del fabbricato, tutte le pareti, e poi lascia solamente la base con tutti i mobili dentro, una discarica a cielo aperto». Lo dimostrano le foto che vedete in questa pagina. Vero degrado. Sulla questione abbiamo interpellato il vicesindaco di Vietri, Rocco Carleo: «E’ stato fatto un recupero per gli eternit ed è stata fatta una pulizia della zona circa due mesi fa, però nonostante ciò, dovremo attivarci per rendere la zona

più pulita con una ulteriore bonifica». Una volta nell’area c’era un super-market e un ristorante pizzeria. Del primo resta solamente la base di cemento, del ristorante invece c’è solamente una base di ferro e una tabella coperta dall’erba. E, mentre la signora anziana ci dice quali zone visitare, notiamo che, dove abitavano prima alcuni croati, c’è una cassetta per le lettere con almeno cinquanta lettere, ancora da aprire. Quella della tendo-

poli è una zona molto ampia. In alcune parti mancano addirittura tutti i fabbricati, è rimasta solo la base sotto di cemento. Uno è fresco fresco. Infatti, un abitante ci dice che «qualche giorno fa, alcune persone si sono prese il fabbricato, lasciando la base con materassi e quant’altro sopra». C’è spazio anche per qualche scritta sui muri, come quella antichissima “Vota Colombo” oppure “Ode a Passannante”, scritta dopo lo spettaco-

lo teatrale fatto da Ulderico Pesce a Vietri lo scorso anno. Nella parte sud dell’area, di fronte la chiesetta, c’erano una volta tanti fabbricati, ma ora non c’è ne uno. Qualcuno accusa: «E paghiamo anche l’immondizia, per averla davanti agli occhi». Sperando che anche i pochi cittadini vietresi rimasti lì riescano a trascorrere il resto della loro vita in condizioni migliori e senza disagi. Claudio Buono

Sara Boerio è una studentessa di Baragiano

Per la commemorazione dei defunti

Alfieri del lavoro: c’è anche una lucana

Più corse dei bus per il cimitero

BARAGIANO - C’era anche una diciannovenne lucana alla cerimonia di premiazione - presieduta dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano - dei Maestri del lavoro. Il titolo di “Alfiere del Lavoro”, infatti, è stato conferito a Sara Boezio di Baragiano, alla cerimonia insieme ad altri 26 studenti premiati al Quirinale. Il titolo di “Alfiere del Lavoro Medaglia del Presidente della Repubblica” è stato ottenuto grazie ai risultati conseguiti nella sua carriera scolastica. La diciannovenne si è diplomata al Liceo Scientifico Statale “Galilei” di Potenza nel 2008 con 100 e lode, è iscritta alla facoltà di Lettere Moderne dell'Università sta-

tale di Pisa e frequenta la Scuola Normale Superiore sempre di Pisa. La cerimonia è stata organizzata dalla Federazione nazionale dei cavalieri del Lavoro con l'Alto Patrocinio della Presidenza della Repubblica e si è svolta al Palazzo del Quirinale. Sara Boezio con la media di 9,55 è tra i 26 migliori diplomati nelle scuole superiori italiane e ha ricevuto la medaglia e l'attestato d'onore dal capo dello Stato Giorgio Napolitano, in concomitanza al conferimento delle onorificenze ai 25 Cavalieri del Lavoro nominati il 2 giugno 2008. Ai giovani Alfieri è stato assegnato inoltre il premio “Migliavacca-Garavoglia promosso dalla società Campari. Alla cerimonia

Iniziativa delle Poste per la Giornata del risparmio BRIENZA - Un tema davvero attuale. Poste Italiane, in occasione della Giornata mondiale del risparmio, nella giornata di ieri ha organizzato eventi e incontri informativi con studenti e cittadini per parlare del valore del risparmio e della sua importanza nel sistema economico e sociale nazionale. Nella provincia di Potenza è stato scelto l'ufficio postale di Brienza, in Largo S. Giovanni Bosco, che ha ospitato in mattinata gli alunni dell'Istituto Comprensivo. L'incontro era mirato a educare i più giovani al risparmio e ad illustrare loro la storia di Poste Italiane e i suoi

prodotti tradizionali. Ai ragazzi, coinvolti nella preparazione di elaborati, pensieri e disegni sul tema, saranno donati gadget a ricordo della giornata. E’ stata anche l'occasione per presentare l'aumento dei tassi sui libretti di risparmio ordinari il cui rendimento passa al 2.20% a partire da oggi. Aumenta anche il tasso di interesse dei libretti dedicati ai minori che passerà infatti dall'attuale 2,65% al 2,85%. Il Libretto di risparmio ordinario è tuttora uno degli strumenti più diffusi e consolidati di investimento.

Sara Boerio

erano presenti: Claudio Scajola, ministro dello Sviluppo Economico, Benito Benedini, presidente della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro, e Gianfranco Fini, Presidente della Camera dei Deputati.

VIETRI DI POTENZA – La commemorazione dei defunti è una di quelle celebrazioni che non vengono dimenticate dalla cittadinanza e neppure dall’amministrazione che, per l’occasione, si organizza al fine di consentire anche a chi non ha l’auto di raggiungere il cimitero. Il Comune di Vietri di Potenza, infatti, ieri mattina, tramite alcuni manifesti affissi per le vie del paese, ha reso noto che, in occasione della commemorazione dei defunti e di tutti i Santi, sono state istituite per la popolazione, specie per le persone più anziane, nuove corse gratuite in pullman per raggiungere il cimitero, distante qualche chilometro dal paese. Tre corse al giorno gratuite per oggi e domani mattina. Delle tre corse, due si terranno di mattina e

una di pomeriggio. Gli orari sono stati così suddivisi: per la prima corsa, partenza dal paese alle ore otto e trenta, e arrivo cinque minuti più tardi. Tre quarti d’ora di tempo per fare il giro del cimitero e salutare i propri cari. Un'altra corsa si terrà un quarto d’ora prima delle dieci. Stesso programma e partenza dopo tre quarti d’ora, per ritornare in paese dieci minuti prima delle undici. Una corsa si terrà anche di pomeriggio, alle quindici e trenta. Un ora e dieci di tempo al cimitero e poi ritorno in paese dieci minuti prima delle diciassette. Stesso programma vale anche per domani, nel giorno della commemorazione dei defunti, dove la popolazione potrà salutare i propri cari. cl. bu.

A Muro Lucano si lavora per il Partito delle libertà MURO LUCANO - Una serie di incontri per arrivare alla costituzione di un coordinamento unitario: è quello che hanno fatto i rappresentanti cittadini di Alleanza nazionale e di Forza Italia di Muro Lucano. «I responsabili cittadini si legge in una nota - in piena sintonia con gli esponenti nazionali dei rispettivi partiti, hanno raggiunto l’intesa di andare ben oltre la programmata creazione di un coordinamento sintesi della semplice unione dei due già preesistenti. A Muro Lucano si è deciso, con unità d’intenti, finanche di procedere a una rinnovata apertura, condizionata solamente all’unanime e doppio gradimento da parte dei partiti fondatori, ver-

so tutti i soggetti espressione della società civile che ritengono di volersi fattivamente e propositivamente avvicinare al Progetto politico del Pdl». Secondo i rappresentanti dei due partiti, «un percorso innovativo, chiaro nelle regole e nelle già sancite quote di rappresentanza, che ha trovato la condivisione e il plauso anche degli organi provinciali e regionali di partito. A fine novembre, alla presenza dei segretari regionali, provinciali e dirigenti nazionali, si procederà all’inaugurazione della sede del nuovo circolo territoriale della Pdl e sarà quella la giusta, mediante una puntuale pubblicità dell’evento, per invitare quanti ri-

tengono di voler aderire all’iniziativa della nascita del nuovo soggetto politico che a Muro Lucano presenta già forti e solide fondamenta nella collaborazione storica di An e FI, cementatasi in quasi 15 anni di sacrifici e battaglie politiche comuni. Ripartiemo da questi dati, con questa classe dirigente che si apre nuovamente ad altri soggetti».


Sabato 1 novembre 2008

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Lagonegro Ieri pomeriggio faccia a faccia tra i lavoratori e i sindacati

Ex Lucana, la speranza degli operai LAGONEGRO - Si torna a discutere la vertenza della ex Lucana Calzature di Maratea. Questa volta lo fanno le rappresentanze sindacali che ieri sera si sono incontrate a Lagonegro con gli operai. All'ordine del giorno un aggiornamento sugli ultimi passaggi che dovrebbero portare l'ex calzaturificio di Passo Colla, chiuso da sette anni, ad accedere alle agevolazioni previste dalla Legge Regionale n. 28 per il recupero di siti produttivi inattivi. Nei giorni scorsi, infatti, i sindacati si sono incontrati a Potenza con l'assessore regionale alle attività produttive Vincenzo Folino. In quella occasione, come hanno spiegato ieri sera Michele Sperduto della Cgil e Gerardo Casaletto della Cisl agli operai presenti all'incontro,

si è discusso delle procedure necessarie per l'emanazione del bando a cui potranno poi partecipare le imprese interessate ad investire nel sito. Un aspetto su cui sembrano essere tutti d'accordo, è la modifica necessari al punto che prevede per le ditte che partecipano al bando, assunzioni a tempo indeterminato per un numero di lavoratori non inferiore al 50 per cento di quello impegnato nella precedente attività. Ad inizio attività, gli operai della ex Lucana erano 274. Quindi secondo quanto previsto dal bando, l'azienda che verrebbe ad investire a Maratea, ne dovrebbe assumere 137. Un numero ritenuto da molti elevato. Per questo si è pensato di adeguare il numero delle assunzioni

a quelli che sono attualmente gli operai della platea, cioè 180 circa che porterebbe le assunzioni necessarie per avviare le attività a 90 unità lavorative. Questa modifica, secondo sindacati e regione Basilicata, dovrebbe invogliare più aziende a risponde al bando pubblico. Altro punto sollevato durante l'incontro, da Gerardo Casaletto della Femca Cisl di Basilicata, è stato quello di pubblicizzare al meglio l'avviso che si appresta a fare la regione Basilicata, coinvolgendo anche la Confindustria di Basilicata.«Questo - dice Casaletto - per non vanificare gli sforzi fatti fino ad ora e per catturare l'attenzione di un ampio numero di imprenditori interessati ad investire e recuperare la ex

Lucana Calzature». Casaletto poi ha spiegato che una volta raggiunto l'accordo con una ditta si potrà pensare anche al rientro dei 19 operai che oggi sono fuori dagli ammortizzatori sociali perché usciti dalla piattaforma in vista dell'accordo con la Espeko poi saltato. Così come si verrebbero a creare le condizioni per far ottenere un ulteriore proroga a quelle unità a cui mancano 1 o 2 anni per andare in pensione. Lavoratori coperti dagli ammortizzatori sociali fino a dicembre 2008 e che per l'eventuale rinnovo del 2009 dovrebbero invece contare sulla riduzione della platea del 10 per cento. Infine Casaletto riferendosi alle ultime vicende dell'Alitalia, ha parlato di la-

La ex Lucana Calzature

voratori di serie A e di serie B. «Anche se l'accordo l'ha firmato il sindacato - ha detto - siamo di fronte a due modi di applicare la legge». La mobilità dell'Alitalia prevede 7 anni all'80 per

cento. Mentre qui, conclude Casaletto, «è l'80 per cento il primo anno e dal secondo si riduce di un altro 80 per cento». Francesco Zaccara provinciapz@luedi.it

Lauria Altro capitolo dell’intricata vicenda che vede protagonista il primo cittadino

Il prefetto “bacchetta” Pisani Il sindaco corre ai ripari e rinomina gli assessori dimissionari LAURIA - Nuovi clamorosi sviluppi sulla crisi comunale in atto presso il Comune di Lauria. Nella giornata di ieri il sindaco Antonio Pisani ha emesso i decreti di nomina degli assessori della sua giunta senza aspettare l'esito della verifica politico amministrativa che i partiti della sua maggioranza avevano richiesto e per la quale si erano dati un termine entro la prima settimana del mese di novembre prossimo. Il sindaco sembrerebbe essere stato costretto a questa scelta da una lettera del prefetto che, giunta in Comune nella giornata di giovedì scorso, ha comunicato la esecutività delle dimissioni dei cinque assessori del Partito democratico sin dalla presentazione al protocollo, avvenuta lo scorso 15 ottobre. Tutti gli atti amministrativi posti in assessori dopo le dimissioni, a parere della Prefettura, avrebbero il carattere della nullità. Nei giorni successivi alle dimissioni, per gli affari correnti, su interpretazione degli uffici della segreteria generale del Comune, gli assessori avevano regolarmente partecipato a delle giunte. Nasce quindi, con le nomine di ieri, ufficialmente il governo Pisani Terzo. Lo scorso anno, a seguito della crisi estiva e delle dimissioni prima date e poi rientrate del primo cittadino, era nato il Pisani bis. Sempre nella mattinata di ieri, dopo la nomina, la giunta si è riunita per alcu-

Un Pisani “Veltroniano”

ne delibere urgenti. Queste le nomine riconfermate ieri da Pisani: Domenico Di Lascio, vice sindaco con delega alla ricostruzione e urbanistica. Giacomo Reale, assessore al bilancio, programmazione e tributi, Giuseppe Armentano assessore alle Politiche sociali e sanità, Nicola Caimo assessore all'Igiene del territorio, energie alternative e ambiente, Giacomo Palladino assessore esterno al Lavoro,

Noce Deviato il traffico per due ore

Camion perde il suo carico ed è caos sulla Fondovalle TRECCHINA - Camion perde il carico ed è caos sulla Ss 585 Fondovalle del Noce. Paura giovedì notte quando un camion pieno di bottiglie di acqua in vetro, nell'attraversare la Ss 585, giunto al km. 6+700 perde parte del carico. Non si è trattato di un incidente ma, dopo aver affrontato una serie di curve, forse a velocità un po sostenuta, l'autotrasportatore ha sentito un forte frastuono. Erano da poco passate le 23.30 quando l'autoarticolato che procedeva in direzione Sud, carico di bottiglie ha ribaltato parte del carico con ingenti danni per l'azienda. Le operazioni di recupero delle bottiglie rotte hanno costretto alla chiusura della

carreggiata per circa due ore, con la circolazione degli autoveicoli a senso alternato. Considerata l'ora, per fortuna, non si sono verificati grossi disagi per gli automobilisti che si trovavano in transito sulla statale. Solo per una circostanza estremamente fortunata al momento della perdita del carico non c'erano altri veicoli in prossimità dell'autoarticolato, evitando cosi conseguenze peggiori. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri del Norm della Compagnia di Lagonegro e il personale dell'Anas, che hanno dovuto lavorare a lungo per rimuovere i vetri dalla strada. Emilia Manco provinciapz@luedi.it

industrializzazione attività produttive e fondi Por. Riconfermate anche le deleghe per i due assessori non dimissionari dei Popolari Uniti: Mario Lamboglia al Turismo, allo sport, alla cultura, protezione civile ,commercio e Antonio Messuti alla Pubblica istruzione e trasporti. Sembrerebbe che gli stessi segretari dei partiti di maggioranza abbiano appreso la notizia a cose fatte. Non è la prima volta che la giunta Piani viene bacchettata dalla Prefettura. Già in occasione dell'approvazione del bilancio, nel mese di maggio dello scorso anno, era giunta al Comune una nota perentoria in cui il Prefetto aveva ricordato agli amministratori laurioti il mancato rispetto delle scadenze canoniche per l'approvazione del bilancio. Nel documento letto dal capogruppo del Pd in consiglio comunale Antonio Cosentino, firmato dai segretari politici, i partiti che appoggiano Pisani si erano impegnati a completare la verifica entro la prima settimana di novembre ed avevano impegnato gli amministratori ad un'azione di governo che si interessasse esclusivamente degli atti ritenuti urgenti ed indifferibili. Intanto nella giornata di lunedì è prevista una riunione del direttivo del Partito democratico, che si preannuncia dai toni forti. Pasquale Crecca provinciapz@luedi.it

Sorgente “Vattinieri” Problema risolto da Al PATERNO - Risolto il problema dell’acqua sporca a Paterno. Lo comunica in una nota lo stesso Acquedotto Lucana. «In riferimento articolo pubblicato circa l'intorpidimento dell'acqua della sorgente Vattinieri di Paterno che rifornisce la rete idrica di distribuzione del Comune, Acquedotto Lucano fa sapere che giovedì mattina 30 ottobre l'acqua della sorgente in questione è stata tempestivamente messa “allo scarico” e dunque non immessa nella rete». Dai controlli effettuati sempre il 30 ottobre sia sul campo che in laboratorio da parte della Vigilanza Igienica di Acquedotto Lu-

cano, i parametri dell'acqua della sorgente sono risultati essere perfettamente rispondenti alla normativa vigente e pertanto a partire dalle 7,30 di questa mattina 31 ottobre, si è provveduto a immettere nuovamente in rete l'acqua di sorgente». «Va precisato, inoltre, continua il comunicato di Acquedotto Lucano - che l'intorpidimento dell'acqua della sorgente (la cui natura superficiale la rende soggetta a simili episodi) è stato causato dalle abbondanti piogge dei giorni precedenti e non si è prolungato oltre il tempo tecnico necessario agli operatori della Società per la messa allo scarico dell'acqua».

Sarconi Atto del consiglio comunale

Incarichi esterni L’amministrazione detta le regole SARCONI - Determinati dall'amministrazione comunale i criteri per l'affidamento d'incarichi a figure professionali esterne all'ente. Nei giorni scorsi, con atto del consiglio comunale, è stato approvato il Regolamento che individua i limiti, i criteri e le modalità con cui possono essere affidati gli incarichi di collaborazione autonoma e che si applicano a tutte le tipologie di prestazioni. Tutto questo nel rispetto di particolari presupposti ed in attuazione dei principi di buon andamento ed imparzialità sanciti dall'articolo 97 Sarconi della Costituzione, nonché dei principi di non discriminazione, parità di trattamento, proporzionalità, trasparenza e della normativa in materia. E' necessario, inoltre, che il ricorso a tale forma contrattuale sia di carattere straordinario. I soggetti incaricati devono possedere particolare e comprovata specializzazione, anche universitaria, e l'incarico deve essere adeguatamente motivato, oltre la mancanza all'interno dell'ente, di una struttura in grado di espletarlo. Si prescinde dal possesso della specializzazione nell'ipotesi di stipula di contratti d'opera per attività che debbano essere svolte da professionisti iscritti in

ordini od albi professionali, o con soggetti che operino nel campo dell'arte, dello spettacolo o dei mestieri artigianali, permanendo comunque l'obbligo di accertare la maturata esperienza nel settore. L'esigenza, inoltre, deve essere temporanea e richiedere particolari competenze. Il compenso da corrispondere deve essere definito a priori e, in ogni caso, in rapporto all'utilità conseguente alla prestazione richiesta anche in relazione al mercato professionale. Agli incarichi da assegnare e quelli assegnati deve essere data idonea pubblicità, mentre il collaboratore deve essere individuato con procedure comparative pubbliche, salvo casi limitati ed eccezionali. L'adozione di tale regolamento si pone, quale obiettivo prioritario, sia il miglioramento dell'efficienza dell'azione amministrativa e della sua capacità di orientamento verso i bisogni dei cittadini., sia di avviare un processo di revisione della propria regolamentazione organizzativa ed adeguare le strutture a disposizione, e la loro azione, ai mutamenti prodotti dalla nuova normativa ed alla realtà amministrativa locale. Gerardo Tempone provinciapz@luedi.it


Sabato 1 novembre 2008

27 Lavello Pettorruso di “Primavera Lavellese” punta il dito contro l’azienda comunale

«Canale otturato dall’Astea» E’ ostruito da spazzatura, sterpaglie e materiale di risulta Il Pdci porta “Libera” a Venosa

I misteri lucani nella città di Orazio ANCHE a Venosa l'altra sera grande partecipazione alla presentazione del libro di don Marcello Cozzi organizzata dal Pdci locale nell'ambito di un'iniziativa denominata “Contro tutte le mafie”. Come in altri centri lucani, anche nella città oraziana parlare del libro che affronta la questione della criminalità in Basilicata significa schierarsi. Chi sceglie questo argomento resta in una tradizione che vuole la questione morale come bussola di riferimento del proprio pensare e agire. Non tutta la sinistra concorda. Quella di governo anzi avversa queste presentazioni, consiglia ai militanti e agli esponenti locali di non partecipare, ostacola l'affissione dei manifesti. Come è accaduto a Venosa dove questo servizio è gestito dall'Informagiovani locale al centro di dure polemiche per una gestione molto chiacchierata. A Venosa la vita pubblica locale è molto contestata. In particolar modo dal Pdci che da tempo ha scelto di rompere con il centrosinistra locale accusato di nepotismo e di politica clientelare. Non è un caso che il segretario della sezione, Rocco Pugliese, introducendo i lavori in vista delle prossime elezioni comunali ha chiesto liste di salute pubblica. Un concetto ripreso da Franco Castelgrande, segretario provinciale del partito di Diliberto, che da tempo conduce un'intensa campagna per la trasparenza a Venosa. Castelgrande ha detto che in tutte le liste provinciali non è disponibile a fare alleanze con partiti che hanno candidati inquisiti. Il dirigente del Pdci ha ricordato il processo contro la giunta Castelgrande inquisita per abuso d'ufficio con aggravante mafiosa per aver concesso una casa del comune ad un esponente dei clan locali, ma anche la recente richiesta di rinvio a giudizio per Jena 2 dove compare il nome del segretario provinciale del Pd. Antiche diversità che coinvolgono comunisti, preti d'assalto, e partigiani legalitari sono nello scacchiere dell'agire ricevendo l'ostilità di chi amministra. Alla serata ha partecipato anche l'ex sottosegretario Mario Lettieri. Un politico scomodo, accusato spesso di essere moralista. Che si trova a suo agio in questa discussione. Non è un caso che dalle colonne del Quotidiano in una recente intervista l'esponente ulivista abbia lanciato la proposta di aprire le liste

della amministrative alla società civile e di non blindarle agli uomini dell'apparato. Lettieri è uno dei pochi esponenti del Pd locale che simpatizza per don Cozzi. Ha una visione del fenomeno criminale lucano espressa in tempi non sospetti e riportata nel libro del sacerdote. Basata sul fatto che la civiltà contadina ha preservato la regione dai fenomeni criminali ma oggi il postmoderno ha permesso la contaminazione. Proprio per questo motivo oggi la Basilicata è diventata area utile ai clan calabresi e campani per il riciclaggio e l'usura. Lettieri sostiene che bisogna battersi per una riaffermazione della legalità e reclama un sistema di controlli necessari ad evitare certe degenerazioni. Don Marcello Cozzi ha parlato con serenità della recente citazione in giudizio civile che chiede risarcimenti milionari nei suoi confronti. Non la teme e la affronta con serenità anche perché ricevendo uno stipendio molto esiguo non è neanche nella condizione di poter pagare. Ha spiegato di aver scritto il libro per capire e meglio comprendere fatti che espone con oggettività. Don Marcello è una sentinella del fenomeno che molti vorrebbero celare. Incontra commercianti che pagano il pizzo. Gioiellieri sottoposti ad usura che diventano ad un tratto dipendenti di chi presta i soldi a strozzo. Continua a reclamare verità per quegli omicidi irrisolti che hanno segnato una pagina nera della storia locale. Va avanti nella sua battaglia raccogliendo tante minoranze attive. Cercano di discreditarlo ma lui va avanti per la sua strada. E sempre più cittadini comprano e discutono di questo libro militante. All'iniziativa di giovedì scorso aveva dato la sua adesione anche il presidente della Provincia, Sabino Altobello. Impegni fuori regione non gli hanno consentito di essere a Venosa. Sarebbe interessante conoscere il pensiero di questo big del Pd su don Cozzi e la battaglia legalitaria che altri leader hanno già affermato di non voler condividere temendo che sia solo antipolitica interessata. Un prete che parla tra comunisti ricordava stagioni passate di altre regioni meridionali. In Basilicata avanza un nuovo discrimine che affronta il crimine. Non tutti comprendono dov'è lo scandalo. Paride Leporace p.leporace@luedi.it

LAVELLO - E' ormai guerra aperta a disservizi e sprechi dell'amministrazione comunale di Lavello. Dopo l'archivio comunale, la situazione in cui versa l'area retrostante il palazzotto dello sport e chi più ne ha più ne metta , a finire nel mirino l'ormai tanto chiacchierata zona di Contrada Pupoli già in passato oggetto di numerose segnalazioni per la presenza di mini discariche a cielo aperto. La storia si ripete nonostante le denunce apparse sulle pagine del Quotidiano ed i numerosi appelli dell'amministrazione comunale contro il fai da te dei rifiuti . Questa volta però vi è di più. Si tratta di un vero e proprio tentativo di “otturazione” posto in essere in danno del canale che consente lo scolo delle acque piovane dall'adiacente strada a scorrimento veloce SS 655. Un ammasso di cespugli, sterpaglie e rifiuti che ostruisce il canale e rende pericolosa la zona in caso di piogge con conseguenti allagamenti del piano stradale dell'arteria comunale che conduce alla Diga del Rendina. A svelare l'arcano ed i dubbi di tutti i passanti , ancora una volta la lista della Primavera Lavellese con Antonio Pettorruso ormai in aperta polemica con le istituzioni locali. «La cosa grave - si legge in un comunicato - è che a

Genzano di Lucania

Rifondazione e Verdi sostengono gli studenti GENZANO DI LUCANIA Mentre gli studenti del liceo “Ettore Majorana” continuano i loro scioperi per manifestare, assieme a gran parte delle scuole italiane, contro l'adozione della “Riforma Gelmini”, Rifondazione Comunista e Verdi non restano indifferenti. Già da diversi giorni, infatti, hanno esposto al centro di Corso Vittorio Emanuele II - presso l'ingresso della loro sede condivisa - un esplicito cartellone che, in poche parole, riassume la forzatura costituzionale che sta dietro a questa ambigua manovra del Governo. “Il Ministro della pubblica (di)struzione”, è il significativo e pungente titolo che i leader locali Rocco Di Bono, Andrea Anobile e Salvatore Ventricelli hanno voluto dare alla loro riflessione. «Dalle cifre ai fatti - si legge nel manifesto -: meno risorse significa meno diritti, soprattutto per le scuole dei comuni con meno di 5mila abitanti. In Basilicata - continua il testo -, la situazione è particolarmente allarmante poiché potrebbe 'chiudere i battenti' l'86,6% delle scuole materne ed il 58% delle elementari». Naturalmente, fra le tante scuole che rischiano di essere penalizzate dai tagli vi è anche l'Istituto Comprensivo di Genzano, il quale - a quanto pare -, vedrebbe non solo ridotto il proprio organico, ma anche alterato l'andamento didattico. gia. gue.

Alcune immagini della zona

causare questo enorme disastro è stata l'Astea la quale da diversi giorni, con i propri mezzi scarica a valle le erbacce, le quali vanno ad ostruire il tubo di raccolta delle acque reflue sovrastanti la galleria”. “Se poi in caso di pioggia o di temporali assistiamo - si legge - agli allagamenti la colpa non è delle abbondanti acque, peraltro da noi scarsissime ma dell'in-

curia e della sciagurata azione degli uomini. Inoltre la cosa grave è che ha compiere tale scempio è l'Astea e cioè l'ente del comune che dovrebbe occuparsi di raccolta differenziata”. E' ormai diverso tempo che si fa un gran parlare dello stato di abbandono in cui versa l'intera area con piccole ma numerose discariche che spuntano dav-

vero come funghi giorno dopo giorno. Materiale di risulta edilizio e rifiuti di ogni genere tra cui anche, in questo periodo, scarti di lavorazione dell'uva. Incessanti e periodiche le opere di bonifica poste in essere nella zona da parte della stessa Astea ma questa volta pare che non tutto sia andato per il verso giusto. Daniele Masiello provinciapz@luedi.it


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Melfi Dibattito a più voci nella sala degli stemmi organizzato dalle Acli

Il lavoro come promozione dell’uomo MELFI - Una importante giornata di confronto ed analisi approfondita sul mondo del lavoro, quella che si è svolta presso l'incomparabile scenario della Sala degli Stemmi del Palazzo Vescovile grazie alla lodevole iniziativa delle Acli, presente il Presidente Nazionale Andrea Olivero. L'associazione che unisce i lavoratori di ispirazione cattolica, nel convegno in cui hanno avuto ruolo e ampio spazio anche istituzioni, sindacati ed interventi qualificati, ha puntato l'attenzione sul lavoro come “fattore di costruzione dell'identità di tipo sociale”. Il vescovo Todisco ha ricordato che “è sempre importante mettere l'uomo al centro di tutto, il suo valo-

re umano e sociale, in una società che spesso lo dimentica o pensa solo al profitto, alla finanza, alla centralità del lavoro in se e non considera che è proprio l'uomo il primo a dare profondamente del suo in tale aspetto della vita di tutti i giorni». Dal momento di spiritualità del vescovo di Melfi, e dopo i saluti di autorità ed istituzioni presenti sul territorio, si è dipanato l'intero incontro e un importante apporto alla discussione arrivato dall'introduzione ai lavori di Leonardo Braico e Giulio Sarli, rispettivamente Presidente Regionale delle Acli e Responsabile dell'Enaip Basilicata che cura la formazione professionale.

Il ruolo delle Acli in regione per il primo e la situazione legata al lavoro ed a tutte le difficoltà ad esso legate, sono stati gli argomenti da cui si è partiti per l'analisi generale sul tema, coi componenti delle Acli, intervenuti a più riprese, a ricordare «il ruolo della nostra associazione sul territorio per restare vicini alla gente, ai lavoratori, ai pensionati, a coloro che hanno problemi nel vivere il mondo del lavoro, perché il lavoro stesso c'è e si può perdere per vari motivi o manca, come spesso succede al sud e in Basilicata». «Il lavoro nel tempo è mutato, ma non si può dimenticare che l'identità sociale va riscoperta come il vero passo avanti in que-

sto campo, quello che, col contributo di tutti, ed in particolare di istituzioni e sindacati, deve divenire un modo reale per garantire lavoro, e soprattutto lavoro che non violenti il fattore umano» come ricordato da Maurizio Drezzadore, Presidente Nazionale Enaip, nel suo intervento, a cui sono seguite le opinioni esposte dai rappresentanti sindacali di Cisl e Cgil, e per la Uil dal Segretario Regionale Delicio. Tutti hanno indicato le tante crisi presenti, le aziende in fase di chiusura o cassa integrazione, quelle che spesso non hanno il “rapporto col territorio” e si allontanano da esso per crisi o problemi diversi.

Il presidente nazionale delle Acli, Olivero

A chiudere un ricco ed articolato dibattito e l'intervento di Prospero De Franchi Presidente del Consiglio Regionale che ha riferito di “tante cose

che non vanno nel mondo del lavoro lucano” invitando però alla speranza ed a non mollare mai! Antonio Baldinetti provinciapz@luedi.it

Sono 22 i Comuni che da quest’anno ricadono nel Gruppo di azione locale del Vulture

La città di Melfi entra nel Gal Il presidente: «Lunga la disputa con l’amministrazione» MELFI - La città di Melfi entra a pieno titolo nel Gal del Vulture. La notizia arriva direttamente dal presidente del Gruppo di azione locale territoriale. «Con la nostra prossima programmazione, riferita agli anni 20072013 – spiega il presidente del Gal Vulture alto Bradano, Franco Perillo - passeremo a ventidue comuni ricadenti in quest’area. Siamo riusciti ad avere Melfi dopo una lunghissima disputa con l’amministrazione comunale». La presenza della Fiat nella zona industriale di San Nicola di Melfi aveva portato alla classificazione del comune lucano con vocazione industriale. Ne scaturì l’esclusione dal Gal. «Melfi potrà dare un valido contributo – aggiunge il presidente, Perillo - non fosse altro perché la città raccoglie tante esperienze. Si va dall’industria al piccolo artigianato e ciò che più conta alla grande agricoltura Uno scorcio di Melfi multifunzionale già presente in questa città». L’esclusione dal Gruppo di azione locale aveva finito con il rallentare i processi di promozione e divulgazione della cultura rurale che comunque appartengono al comune federiciano. La città di Melfi ora potrà riprendersi un ruolo che le appartiene a pieno titolo e mettere in campo tutta una serie di

progettualità legate al patrimonio gastronomico, rurale, demologico più in generale. Sarà un rimettersi al lavoro per tutti quegli operatori che in passato non hanno potuto accedere ai fondi comunitari dei progetti leader. Sono stati tanti, negli anni scorsi, i progetti che invece hanno funzionato perfettamente. Basti l’esempio della Grancia. Ecco perché appare probabilmente poco lungimirante la scelta di giunte comunali passate che non avevano mai cercato concretamente di entrare a far parte del Gal «In questi termini – conclude il presidente del Gruppo di azione locale Vulture melfese alto Bradano, Franco Perillo – potremo crescere ancor di più ed avere un supporto maggiore anche sotto l’aspetto di una netta incentivazione del turismo, per il miglioramento della qualità della vita nelle aree rurali e per un sistema produttivo ancora più efficace ed efficiente. Il Gal del Vulture melfese diventerà così una società consortile pubblico privata più completa. D’ora in avanti riusciremo meglio ad affrontare le questioni in termini di sviluppo e valorizzazione delle aree rurali lucane». Vittorio Laviano provinciapz@luedi.it

Melfi, trasferta in Estonia per l’Alberghiero MELFI – Ancora una splendida esperienza e soprattutto un nuovo, importante confronto per i propri studenti a livello internazionale, per l’istituto alberghiero di Melfi, nella recente manifestazione che si è svolta in Estonia. Nel lontano paese dell’ex Unione Sovietica, la delegazione melfitana guidata dal dirigente scolastico Michele Corbo e composta dalla direttrice amministrativa Sassone ed anche dalla docente Lucia Santarsiero, si è confrontata grazie ai due studenti partecipanti, in competizioni serrate ed esaltanti, in campo cucina e pasticceria. Per il primo settore era presente Antonio Altieri, per il secondo invece protagonista Francesco Nigro, e per entrambi «è stata una esperienza davvero unica, indimenticabile, molto importante per la nostra crescita personale e soprattutto professionale, visto che vi erano qualcosa come 700 partecipanti, in rappresentanza di ben 32 nazioni diverse». Si è svolto il tutto presso il Kuressaare Regionale Training Centre e si è trattato della 21esima edizione del Confronto Internazionale tra scuole nei settori bar, cucina, ricevimento, sala e pasticceria, tutti i settori ad essere fondamentali anche per il futuro lavorativo dei ragazzi studenti che vi hanno preso parte con l’emozione forte del confronto tra stati diversi ma anche la consapevolezza, come è stato poi ricordato dalla professoressa Lu-

Premiato il miele di Ripacandida GRANDE successo dei Mieli Lucani al concorso nazionale “I Grandi Mieli d´Italia” premio Giulio Piana a Castel San Pietro Terme (BO). Il miele lucano, negli ultimi tempi, in Basilicata sta riscuotendo una vasta attenzione ed ha un ruolo fondamentale nell'alimentazione quotidiana, trovando la sua esaltazione e soddisfazione. Anche se è ancora sconosciuto alla massa ed in particolare ai ragazzi, l'imprenditoria agricola del miele, dal punto di vista del marketing, sta facendo passi da gigante e siamo una delle Regioni più attive in fatto di promozione e diffusione di questo prodotto in Italia. Una delle ultime strutture

del miele realizzate in Basilicata è stata la mellinoteca a Ripacandida di Franco Rondinella, presidente regionale degli Apicoltori e del Consorzio di Tutela del Miele Lucano, una struttura di 350 mq, ubicata in via Raffaele Ciriello e dotata di attrezzature all'avanguardia, dalla smielatura, cioè all'estrazione del miele dai favi, al controllo della qualità, passando, poi, nel reparto dell'invasamento e confezionamento del prodotto e giungere, infine, nel settore della mieloteca, l'area di degustazione e vendita del miele. Il taglio del tradizionale nastro è stato fatto lo scorso 9 febbraio alla presenza di autorità regionali,

provinciali e locali e del presidente delle Città del Miele, Giuseppe Mastantuono di Ripacandida. Le aziende lucane che hanno vinto al concorso nazionale di Castel San Pietro sono state: “L´oro dei Fiori” di Franco Rondinella di Ripacandida con due gocce d´oro sul miele di millefiori prodotto a Ripacandida, con due gocce d´oro sul miele di arancio prodotto a Tursi, una goccia d´oro sul miele di castagno prodotto sul monte Vulture, una goccia d´oro sul miele di millefiori prodotto a Lagopesole. Ben quattro riconoscimenti su quattro campioni di miele presentati. E' stata premiata anche l'Apicoltura Benevento Pan-

crazio di Calciano (Mt) con una goccia d´oro sul miele di castagno prodotto sul monte Vulture, una goccia d´oro sul miele di Eucalipto prodotto a Metaponto. Altre aziende premiate: l'Apicoltura Stefano Anastasia di Melfi una goccia d´oro sul miele di acacia prodotto a Melfi. L'Apicoltura Muro Alberto di Castelgrande una goccia d´oro sul miele di millefiori prodotto a Castelgrande. L'Apicoltura Zonno Maria di Cirigliano con una goccia d´oro sul miele di millefiori. L'Apicoltura Cappelletti Anna Maria di Pignola con una goccia d´oro sul miele di millefiori. lo. zo.

cia Santarsiero al rientro a scuola «che solo attraverso il costante e proficuo confronto con realtà diverse, i nostri ragazzi possono davvero mettere in pratica quello di cui vengono a conoscenza studiando ed attraverso la fase pratica a scuola, in vista di una crescita di tipo umano e professionale, in grado di garantire loro anche un futuro migliore, grazie ad occasioni in campo lavorativo». Inoltre la stessa docente ha aggiunto «attraverso momenti simili a quelli che i due nostri ragazzi hanno vissuto in Estonia, si creano e si cementano anche amicizie oltre che future possibili collaborazioni o partnerships, attraverso quella che si definisce interazione o anche forte cooperazione internazionale, importantissima nel campo della ristorazione, anche per poter offrire a clienti propri o altrui, anche altre possibilità per conoscere culture, metodologie, usanze e piatti non presenti in tutti i paesi». Quindi una grandissima occasione, questa, che l’alberghiero di Melfi offre a chi continua a dare il meglio nello studio, e che i due ragazzi hanno confermato «si conoscono dei posti bellissimi e si apprendono nel confronto tante cose positive che ti portano a tornare a casa con la voglia di migliorarti ulteriormente, oltre ad avere un bagaglio in più in termini di piatti, di sapori e di luoghi conosciuti». a. b.

Ginestra, in ricordo di Giuseppina Allamprese GINESTRA - A pochi giorni dal trigesimo dell' insegnante Giuseppina Caiati Allamprese, i figli prof.ssa Lilia e avv. Pasquale vogliono ricordarla a parenti ed amici che la stimarono e ne apprezzarono le doti umane e professionali. «Ha lasciato un vuoto incolmabile - dice la figlia, dirigente scolastico al Comprensivo di Forenza-Maschito -, ma anche una grande eredità morale per i suoi insegnamenti di vita, improntati al senso del dovere, al culto della famiglia e ad una profonda fede cristiana che ha costantemente guidato il suo percorso e l' ha sorretta nei momenti più difficili. Durante gli ultimi mesi di vita continua - la sofferenza fisica, vissuta con dignito-

so silenzio, ne fiaccò la volontà; ma mai spense la voglia di vivere per cui fino all'ultimo minuto lottò, pregando e incoraggiando quanti le erano vicino. A Ginestra ha vissuto per oltre vent'anni dedicandosi all'insegnamento con passione ed energia; la sua carriera è poi proseguita a Bari, dove la famiglia si trasferì e la "maestra" Giuseppina insegnò ancora per molti anni con lo stesso entusiasmo giovanile. A distanza di 3 mesi - conclude, la professoressa Allamprese, quasi in lacrime -, il dolore per la sua dipartita rinnova nei figli quello già provato per l'amato padre Armando, scomparso nel 2002». g. g.


Matera 29

Sabato 1 novembre 2008 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

Solo l’impegno della giunta a trovare una soluzione entro il 6, le convince ad abbandonare il Municipio

Ausiliarie, chiuse 8 ore in Comune Ventidue sono da oggi senza lavoro, il contratto è scaduto SONO rimaste otto ore al sesto piano del Municipio di via Moro le 22 ausiliarie del traffico che da oggi sono senza lavoro perchè il loro contratto è scaduto. Momenti di tensione con l’arrivo della Polizia ed il rischio, ad un certo punto, apparso concreto che la situazione potesse anche degenerare. Ci è voluta una lunga assemblea con i sindacati e l’intera giunta convocata in gran fretta, solo così intorno alle 22 di ieri sera è stata sbloccata la situazione. Il sindaco e tutta la giunta si sono impegnati ad affrontare la situazione e trovare una soluzione entro il prossimo 6 novembre quando è previsto un nuovo incontro con il Prefetto. «Noi riteniamo che vi siano gli spazi normativi per arrivare ad un risultato, ora la giunta provvederà ad un monitoraggio prima di arrivare ad una decisione. E’ solo un problema di interpretazioni di legge» ha spiegato Giorgio Casiello della Cisl-Fp mentre usciva con le lavoratrici. La giornata era iniziata con un altro incontro sempre in Comune con il sindaco, i sindacati e il prefetto Monteleone. Il risultato era già lì un rinvio al 6 novembre. Le 22 lavoratrici però non hanno accettato una decisione grave che le priva, da oggi, di un lavoro ed è subentrata la preoccupazione e la disperazione tanto da decidere di occupare il sesto piano del Comune. La situazione è diventata sempre più incandescente, una delle donne ha avuto anche un lieve malore. Ma poi tutto è ritornato nella normalità anche se la sfiducia ha preso il sopravvento e le forze dell’ordine hanno occupato il sesto piano per garantire

Le ausiliarie del traffico che rimangono in Comune per protesta, da oggi è scaduto il loro contratto con l’amministrazione (foto Videouno)

la tranquillità. La soluzione della vicenda è sembrata imminente di ora in ora ma non è mai arrivata ad una quadratura se non in tarda serata. IL sindaco Buccico,ha spiegato la posizione assunta dichiarando in un comunicato: «Questa Amministrazione ha stabilizzato tutti quei lavoratori che la legge consentiva, ed ora veri-

ficherà se dal punto di vista giuridico e normativo esistano i presupposti affinché il rapporto tra i ventidue ausiliari e il Comune possa proseguire. La volontà politica affinché questo accada c'è tutta, e di tanto ha dato atto anche il Prefetto, che ho ricevuto personalmente questa mattina al Palazzo Municipale insieme con i rappresentanti sindacali.

Con tutte le parti - ha concluso il Sindaco Buccico - ci siamo dati appuntamento per un nuovo incontro giovedì 6 novembre alle 16, mentre sin d'ora posso annunciare di aver convocato per lunedì mattina tutti i capigruppo in Consiglio Comunale per affrontare la questione». In Municipio ieri pomeriggio sono arrivati anche alcuni rappresentanti dell’opposizione per spiegare: «crediamo che ci sia la necessità di avvia-

re, attraverso una chiara scelta politica, un percorso di stabilizzazione per questi lavoratori» ha spiegato Francesco Bianchi consigliere del Partito Democratico arrivato a verificare quanto stava accadendo e dar sostegno alle lavoratrici. «Mi dicono che i presupposti ci sono e se questo è vero bisogna andare avanti senza indugi in questa direzione». Piero Quarto p.quarto@luedi.it

SPUNTI

Montemurro: «Le mie scelte sui rifiuti» di ANTONIO MONTEMURRO* L' INTERVENTO nella rubrica “Materville”, pubblicato sul Quotidiano della Basilicata del 29 scorso, mi induce ad alcune precisazioni. Per mio abito mentale ho sempre dialogato con tutte le persone, affrontando ogni genere di argomento con lealtà e rispetto, ma guardandole dritto negli occhi sapendo, però, con chi parlavo; questa volta mi riesce difficile discutere con qualcuno che, nascondendosi dietro uno pseudonimo, lancia incaute, ingiustificate e gratuite accuse nei miei confronti dalle colonne di un giornale, atteggiamento tipico di chi lancia il sasso e nasconde la mano. Ciò dovrebbe far riflettere i lettori sul sig. Ginko che volendo denunciare il problema della situazione igienica della città addebita la responsabilità a persone ben individuate, ma non ha il coraggio civile e morale di presentarsi con nome e cognome e questo la dice lunga sull'attendibilità delle sue affermazioni. Nel suo scritto mi definisce immotivatamente “uno dei maggiori colpevoli della situazione igienica attuale” e per di più fa riferimento ad un mio articolo “Matera: spettacolo indecoroso” che il suo giornale non ha mai pubblicato. La scorrettezza è evidente nel momento in cui non dà ai lettori compiutezza dell'informazione.

L'accusa infondata è tanto più provocatoria ed odiosa perché colpisce non solo la persona ma anche la dignità della carica istituzionale. Sono stato amministratore attento, corretto e libero , tanto da cozzare contro quel coacervo di interessi, commistioni, contiguità che legano la pubblica amministrazione a settori dell'imprenditoria, anche privata, che sulle politiche ambientali hanno fatto e continuano a fare profitti illeciti sulla pelle della gente. La politica da me impostata nell'anno dell'assessorato è stata completamente diversa ed i successi conseguiti ne hanno dimostrato la bontà e praticabilità: l'appalto per la raccolta dei rifiuti urbani ad evidenza europea poi non aggiudicato per carenza di fondi (il recente bando per l'igiene approvato dal consiglio comunale è ancora in fase preliminare perché trattasi di atti di indirizzo), realizzazione del quinto settore (la delibera prevede,a completamento del settore, la chiusura della discarica)), bando per la cura di tutte le zone verdi della città, chiusura del mattatoio Ortomat nella zona industriale, apertura porta posteriore nuovo cimitero (tanto invocata dai cittadini), costruzione dei loculi 3+3, acquisto di nuovi cassonetti per i rifiuti solidi per tutta la città, acquisto di attrezzature tecniche per lo spostamento delle ecoballe nell'impianto di compostaggio, procedura per l'acquisto di cassonetti a scom-

parsa (interrati), l'istituzione di incontri periodici con i cittadini per recepire i suggerimenti per la soluzione dei problemi quotidiani, la normale manutenzione del verde pubblico (sfalcio erba, potatura ecc.) e l'elenco potrebbe continuare. Sig. Ginko, una cosa è certa: non è ben informato sui fatti. Ho sempre assunto la responsabilità delle mie azioni, ma francamente sentirmi definire uno dei maggiori colpevoli della situazione igienica della città è troppo, nella considerazione che sono stato assessore dal marzo 2006 alla fine della scorsa consigliatura (maggio 2007). Durante la mia gestione Matera era al 50° posto nel rapporto Ecosistema Urbano di Legambiente e gli uffici comunali funzionavano correttamente; con questa gestione è passata al 97° posto: se questo è anche colpa mia faccia un po' lei… Se non fosse stato per l'affermazione della verità dei fatti, sinceramente l'avrei ignorato. Sono anche disposto ad incontrarla dove e quando riterrà opportuno per guardarla negli occhi come si fà tra persone leali, ma se decide di replicare a questa mia lo faccia firmandosi con nome e cognome, diversamente ne faccia a meno. *ex assessore comunale all’Igiene eurbana e ambiente

L’articolo pubblicato sul Quotidiano del 27 settembre

PER CHIARIRE quanto erroneamente sostenuto dal signor Antonio Montemurro precisiamo che non esiste alcuna scorrettezza del “Quotidiano” visto che l’articolo “Matera, spettacolo indecoroso” è stato regolarmente pubblicato a pagina 33 del numero del 27 settembre scorso come si vede nella foto in alto. L’intervento nella rubrica “Materville” rientra dunque nei commenti ad articoli ed argomenti già trattati ma evidentemente al signor Montemurro è sfuggito. Il signor Montemurro può sempre contare sul “Quotidiano” per fornire i propri chiarimenti e le proprie precisazioni che continueranno ad essere pubblicate, così come sempre avvenuto sinora, nel rispetto di una logica dialettica che fa riferimento ad argomenti e temi che sono di interesse generale.


30 Matera La palla passa a via Anzio ma i tempi stringono e la soluzione è appesa ad un filo Sabato 1 novembre 2008

Cciia, commissario più vicino Nuova richiesta di sospensiva dalle associazioni agricole ALTRO RICORSO per la Camera di Commercio. La richiesta di sospensiva è stata avanzata ieri mattina dalle organizzazioni agricole che chiedono al Tar di bloccare il provvedimento di nomina del nuovo cda. Una decisione del genere a pochi giorni dalla scadenza del mandato del presidente Bronzino significa con ogni probabilità l’inevitabile ricorso al commissariamento dell’ente. Un passaggio che sembrava essere stato evitato nei giorni passati con la decisione del Consiglio di Stato che ha ribaltato la decisione del Tribunale amministrativo regionale, dato ragione alle associazioni di artigiani e commercianti e dunque sottolineato il via libera alla nomina dei componenti dell’ente. Ieri invece quella che è sembrata una vera e propria doccia fredda che finisce ora per complicare ulteriormente la situazione e nei fatti sembra spalancare le porte all’arrivo del commissario. In teoria infatti tocca alla Regione Basilicata nominare i componenti dell’ente in virtù delle indicazioni già conosciute. La nomina renderebbe operativo la Camera di Commercio e porterebbe all’individuazione del

Il presidente di Confindustria Moramarco e quello dell’ente camerale Bronzino (a destra)

nuovo presidente. Il tutto prima del 10 novembre data nella quale è necessario far insediare la nuova gestione per non rendere operativo il ricorso al commissariamento. La Regione però di fronte ad un nuovo ricorso che mette ancora in discussio-

ne l’intera situazione, potrebbe decidere di aspettare ancora scegliendo così, nei fatti, di ricorrere al commissario. Un’eventualità che a questo punto diventa più che mai possibile e concreta. Eppure sembrava che tutto fosse stato capovolto.

L’Api ripropone un’opportunità di rilancio

La vittoria al Tar di Confindustria e del ricorso presentato è stata sovvertita dalla decisione del Consiglio di Stato. Insomma la lunga querelle di numeri, cifre sembrava superata ed invece ora torna nuovamente di moda.

La decisione del Consiglio di Stato non ha attenuato affatto i problemi che si sono scatenati A poche ore dalla sentenza emessa il presidente vicario di Confindustria, Giuseppe Moramarco ha spiegato al “Quotidiano”: «Il Tar aveva sospeso l'effica-

cia dell'ordinanza del presidente della Regione che attribuiva i seggi. Con la decisione del Consiglio di Stato, quell'ordinanza torna ad avere efficacia. A partire dalla data di esecutività di questa sentenza, i rappresentanti nominati dalla Regione devono adempiere alle funzioni a cui sono delegati, tra cui ovviamente c'è la nomina del nuovo presidente dell'ente camerale e tutto ciò che è previsto dalla legge 580. Nel merito - precisa comunque Moramarco - il giudizio prosegue. Il Consiglio di Stato non ha riconosciuto l'esigenza cautelare della sospensione. Le nomine ora sono efficaci e il prosieguo della vicenda riguarderà il giudizio del merito attraverso la valutazione del provvedimento assunto dal presidente della giunta. Se, cioè, merita di restare valido, con le nomine e gli atti consequenziali che verranno espletati». Ora questo nuovo colpo di scena che rimescola le carte e riaccende la polemica. La Camera di Commercio non trova pace. Il commissario è dietro l’angolo. p.quarto@luedi.it

Organizzato dall’Acat insieme con il Sert

La risorsa del project financing Corso contro l’alcolismo per le opere pubbliche con il metodo Hudolin Per cercare di superare la crisi economica in atto, rilanciando il comparto delle opere pubbliche nella città di Matera e migliorando, nel contempo, l'infrastrutturazione urbana e i servizi per i cittadini pur in carenza di fondi pubblici, l'API ripropone il project financing, la cui normativa è stata di recente modificata. Il periodo di difficoltà dell'economia, infatti, ha spinto diversi imprenditori locali a programmare una serie di investimenti per la realizzazione di opere pubbliche che l'Amministrazione non è in grado di attuare a causa della mancanza di idonee risorse finanziarie. Si tratta di interventi da realizzare con il ricorso alla “finanza di progetto” o alla concessione e, quindi, suscettibili di remuneratività per gli investitori privati. Per questo motivo, Il presidente dell'API Olivieri ha comunicato al sindaco di Matera Buccico che alcune imprese di primaria importanza nel sistema economico materano si propongono per realizzare, nel periodo di programmazione 2009-2011, degli interventi che chiedono sin d'ora siano inseriti nel Piano triennale delle opere pubbliche che il Comune si accinge ad approvare. A mero titolo esemplificativo, l'API cita 9 progetti che riguardano la pubblica illuminazione, i cimiteri, i parcheggi, i trasporti, strutture sociali e sportive, l'area mercatale. Non conoscendo le opere pubbliche inserite nel Piano triennale, Olivieri ha chiesto la convocazione di un tavolo per una discus-

Il direttore dell’Api di Matera, Franco Stella

sione sui temi proposti. Per il presidente dell'API l'impiego di capitali privati nel settore dei lavori pubblici può raggiungere il duplice scopo di sopperire alla carenza di fondi pubblici e di incentivare l'infrastrutturazione del territorio. La programmazione pubblica dovrebbe tenere conto dell'impiego di capitali privati per la realizzazione di lavori pubblici o di pubblica utilità, in quanto suscettibili di gestione economica. Ciò in quanto il project financing costituisce uno dei sistemi di affidamento dei lavori più validi per la realizzazione di opere di pubblica utilità con potenzialità di sviluppo, anche di minori dimensioni, spesso non procrastinabili e per le quali è difficile reperire le risorse finanziarie pubbliche.

MATERA - Contro l'alcolismo con il metodo Hudolin. Partirà oggi e termina il giorno 6 il corso di sensibilizzazione all'approccio ecologico sociale ai problemi alcolcorrelati e complessi a Matera. L'importante corso si svolgerà presso il Centro di salute mentale, ed è organizzato dall'Acat della Magna Grecia e Provincia di Matera con il Ser.T. materano, in coordinamento con l'Organizzazione mondiale della sanità. Gli appuntamenti sono predisposti per assistenti sociali, assistenti sanitari, cittadini, educatori, infermieri, insegnanti, medici, membri dei Club degli alcolisti in trattamento, operatori sanitari, psicologi, sacerdoti, volontari e “quanti al-

L’Asl 4 presenta alla Regione il progetto 2009 di servizio civile L'Asl 4 di Matera ha presentato alla Regione Basilicata il progetto di Servizio Civile per il 2009 denominato "SO.CI.D.A.Mente: Sostegno Civile al Disagio Adulto", rivolto all'assistenza a cittadini che vivono in condizioni di disagio dovuto a patologie psichiatriche. Il progetto riguarda i residenti di Bernalda, Ferrandina, Grassano, Matera e Tricarico sedi del programma. Il progetto, se approvato, prevederà interventi di sostegno e affiancamento nelle attività socio-sanitarie. Sono 10 i giovani volontari previsti dal progetto, due per ciascuna sede. La riduzione del numero (erano 20 i giovani selezionati nei due progetti precedenti) é stata necessaria a seguito di una delibera regionale circa i criteri aggiuntivi da considerare in fase di formulazione della graduatoria e che, nello specifico, prevedeva un punteggio aggiuntivo a quegli enti di 4° classe (come l'Azienda sanitaria locale) nel caso in cui i volontari richiesti non superassero le 10 unità. Il progetto, inoltre, riconosce i crediti che danno luogo ai tirocini formativi in seguito a un accordo stipulato con la Provincia di Matera. «La candidatura di un nuovo progetto di Servizio Civile -ha detto il commissario della Asl n.4, Domenico Maroscia - conferma l'attenzione della nostra Azienda verso i problemi dei cittadini che vivono in condizioni disagiate, coinvolgendo i giovani in un programma solidale di impegno verso il prossimo»

tri intendano approfondire il campo della protezione e della promozione della salute e del trattamento dei problemi alcolcorrelati”.Con gli incontri, fanno sapere gli organizzatori dell'idea, si intende “sensibilizzare i corsisti a mettere in discussione convinzioni e comportamenti del bere, dei problemi alcolcorrelati e complessi promuovendo il loro coinvolgimento personale”. Al centro dell'iniziativa il pensiero alla corretta informazione, innanzitutto, su questi problemi specifici, “in modo da cogliere il rapporto tra salute e ambiente, per tutto ciò che attiene a ogni aspetto biopsico-sociale”. Partendo, e questo fra le cose più importanti, secondo l'approccio ecologico e sociale su cui si fondano i Club degli alcolisti in trattamento. Per, ovviamente, “favorire la protezione e la promozione della salute nella comunità, affrontando anche la multidimensionalità della sofferenza e del disagio”. I contenuti del corso sono tanti. Si va, appunto, dalla protezione e la promozione della salute come indicano i principi dell'Oms, alla lettura delle situazione complesse. Nelle giornate, ancora, degli aspetti sociali, relazionali e sanitari dei problemi alcolcorrelati, fino all'approccio famigliare nel trattamento di tali problemi, passando per i programmi territoriali attualmente in campo in Italia. Il corso diventa strumento considerevole che può essere messo accanto alle altre iniziative pensate, per esempio, per le scuole. Dove gli operatori del Ser.T. entrano in contato soprattutto con gli insegnanti per fornire loro mezzi che dovrebbero aiutarli per un corretto rapporto e approccio alla prevenzione. Con l'intenzione di relazionarsi con i ragazzi che sono potenzialmente il punto debole, i cosiddetti soggetti a rischio. In favore sempre del futuro. Nunzio Festa matera@luedi.it


Matera 31 «La nostra funzione ha ragione d’essere solo se possiamo svolgere l’attività nella struttura» Sabato 1 novembre 2008

Cittadinanzattiva lascia il Comune Angelo Bianchi: «Un provvedimento ingiustificato» E’ iniziato ieri pomeriggio intorno alle 16 il trasloco di Cittadinanzattiva dalla sede del Comune di Matera. Un provvedimento che non ha mancato di scatenare accuse e proteste per la decisione presa dall’Amministrazione comunale che costringerà l’associazione a trasferirsi in una diversa sede per cercare di continuare il proprio lavoro. Il Presidente dell’Associazione “Cittadinanzattiva» di Matera, Angelo Bianchi ha giudicato «ingiustificato» il provvedimento adottato dalla Giunta comunale di revocare il protocollo di intesa, sottoscritto nel 2002, e l’uso di una sede all’interno della sede municipale di via Aldo Moro. La decisione del Comune è stata motivata con la necessità di rientrare in possesso di spazi da destinare a un presidio del comando dei Vigili urbani, a sede delle rappresentanze sindacali e per ampliare le attività del settore servizi sociali. Il Comune, che ha anche precisato come l’ente si sia avvalso nel frattempo delle funzioni del Difensore Civico, si è anche impegnato a trovare una sistemazione esterna per Cittadinanzattiva e a sottoscrivere un altro protocollo d’intesa. «Giudichiamo – ha aggiunto Bianchi – ingiustificato il provvedi-

BOX CRONACA Aato Rifiuti

Buccico con Giordano

Cittadinanzattiva manifesta la propria protesta per la scelta del Comune (Videouno)

mento. La nostra funzione ha ragion d’essere se possiamo svolgere l’attività per i cittadini all’interno della struttura, garantendo quella sussidiarietà prestata finora. Il nostro lavoro non si sovrappone con quello del Difensore civico, anzi lo integra. Del resto la nostra esperienza è

stata portata d’esempio in un convegno nazionale sul diritto di cittadinanza». L’'associazione, che continuerà ad operare in una nuova sede, ha annunciato inoltre di volersi impegnare, tra l’altro, per l’attivazione di un farmer market, dell’Osservatorio prezzi e per la tutela di beni culturali.

Superata la fase di stallo, si avvicina il completamento dei lavori

Mensa universitaria non pronta gli interventi sono quasi completati SONO IN dirittura d'arrivo i lavori di completamento della mensa universitaria di Matera, in vico XX Settembre. Situata in una zona strategica, l'attivazione della struttura colmerà una lacuna nella città dei Sassi: basti pensare che lo scorso anno sono stati 23075 i pasti consumati tramite convenzione dell'Ardsu con alcuni ristoranti materani. “A quanto è dato rilevare spiega Giovanni Di Pilato, direttore dell'Ardsu (Azienda regionale per il diritto allo studio universitario Basilicata) - per la mensa di Matera ci sono stati problemi tecnici che ora sono in fase di superamento. La situazione era ferma, ora è in movimento”. In effetti, il contratto di locazione di durata novennale per la sede della mensa è stato firmato il 21 settembre 2004, mentre lo scorso an-

no, il 13 settembre, è stato siglato il contratto di appalto tra l'Ardsu e la Vivenda (azienda che si è aggiudicata l'unica gara che riguardava le mense sia di Potenza sia di Matera). La mensa avrà cinquanta posti. Nel capitolato d'appalto è previsto che “la som-

ministrazione dei pasti agli utenti dovrà avvenire mediante il sistema self service. Il ritmo di distribuzione dovrà essere tale da consentire anche in caso di affollamento il servizio di almeno tre utenti al minuto”. “Questo è lo standard di riferimento che il soggetto

Cerimonia commemorativa con il Questore Carmelo Gugliotta

La polizia onora i suoi caduti SI È SVOLTA a Matera la solenne cerimonia commemorativa dei caduti della polizia di Stato. Dopo aver passato in rassegna un picchetto di rappresentanza, il Questore Carmelo Gugliotta, accompagnato dal Vicario del Questore Nicola Modarelli, ha deposto in memoria una corona d'alloro sul cippo eretto nel piazzale interno della Questura. Oltre al personale in servizio, ha partecipato alla cerimonia una folta rappresentanza dell'Anps, l'Associazione Nazionale della polizia di Stato e familiari. E' seguita la Santa Messa a suffragio dei defunti, che è stata celebrata dal Cappellano della Polizia di Stato don Giuseppe Tarasco nella Sala Palatucci,. La figura del questore Giovanni Palatucci, che durante la Seconda Guerra Mondiale salvò numerosi ebrei prima di morire vittima della persecuzione nazista, è stata ricordata durante l'omelia insieme a quella eroica di Francesco Paolo Conte, Guardia del disciolto Corpo delle Guardie di pubblica sicurezza, di cui ricorrono quest'anno gli ottanta anni dalla tragica scomparsa avvenuta durante un'alluvione per salvare alcuni concittadini materani in pericolo.

La corona deposta dal Questore Gugliotta

vincitore della gara dovrà assicurare. - sottolinea il direttore Di Pilato - Solo quando la mensa andrà a regime potremo verificare se il servizio è gradito dagli studenti ed è funzionale alle loro esigenze”. Entro la fine dell'anno, quindi, quanti sono iscritti alle Facoltà presenti nel polo materano dell'università degli studi della Basilicata, potranno beneficiare anche del servizio mensa. L'Ardsu, a Matera, ha sede in vico XX Settembre 42/46 ed è aperta il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle 9 alle 12,30 mentre il martedì e il giovedì anche dalle 15,30 alle 17,30. Tra gli altri servizi offerti dall'Ardsu: borse di studio, alloggi in residenze studentesche, esonero o riduzione delle tasse universitarie, convenzioni. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it

IL provvedimento adottato dal consiglio regionale che unificherà le Autorità d'Ambito Territoriale Aato 2 - Rifiuti, il Sindaco di Matera Emilio Nicola Buccico ha così dichiarato: “Anche se dovesse durare pochissimo la presidenza del Sindaco Leonardo Giordano, è stato dato un segnale politico di grande rilevanza. La nomina del prof. Giordano rappresenta infatti il frutto di una posizione comune che i Sindaci di centro destra, che costituiscono la maggioranza nel territorio provinciale, hanno espresso nel corso dell'Assemblea che si è tenuta mercoledì mattina, e sottolinea la volontà di superare la situazione di stallo sulla questione dei rifiuti che si trascina da anni. Chissà se, qualora non ci fosse stata questa nomina, la Regione avrebbe lo stesso accelerato l'iter per l'approvazione del disegno di legge!”.

Ex Upim

Via al recupero SONO cominciati a Matera i lavori per il progetto di recupero e di adeguamento funzionale dei locali di via del Corso, che fino al luglio del 2005 avevano ospitato un punto vendita della catena commerciale Upim. L’intervento, attivato dalla società Nisan srl proprietaria degli immobili, è L:1.7998cm finalizzato alla realizzazione di spazi destinati a ospitare attività commerciali, di incontro e a riqualificare alA:2.4071cm cuni ambiti di pertinenza e di collegamento con i Foto : Da rioni Sassi. trattare : 0111_QDC Lunedì la presentazione _BaBP31_A 009 F01*

Giornata del Franchising

IL 3 novembre alle ore 10 si terrà la Conferenza Stampa di presentazione del Franchising Day, presso la sede di Confesercenti. Il Franchising Day sarà una giornata dedicata al franchising, inteso come settore di potenziale sviluppo per l'affermazione della PMI. Un incontro per gli operatori di settore, franchisor e franchisee, per dialogare, analizzare, conoscere il settore alla luce della normativa in vigore. “L'idea con cui abbiamo organizzato il Franchising Day” spiega lo staff della manifestazione, “ è quella di lavorare, anche con forme innovative, per dare a tutti i partecipanti un'occasione di reale confronto».

Aggiudicati dalla Provincia

Lavori a Palazzo Malvezzi LA Provincia di Matera ha aggiudicato all’impresa Santovito di Andria (Bari) i lavori di “consolidamento e restauro» di Palazzo Malvezzi, ubicato a Matera, in piazza Duomo. Alla gara hanno partecipato 16 aziende. I lavori – che dureranno tre anni – riguardano il primo lotto funzionale, pari a 2,6 milioni di euro, su un progetto complessivo che prevede una spesa di 4,1 milioni di euro. Palazzo Malvezzi, un antico edificio nobiliare, è destinato ospitare funzioni culturali e attività di rappresentanza degli enti locali. Sull' edificio c'è un progetto di intervento della Soprintendenza ai Beni ambientali e del Paesaggio della Basilicata.


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Matera

Sabato 1 novembre 2008•

ilQuotidiano

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LISCIO Matera - Roma - ore 4 da lunedĂŹ a sabato. Roma - Matera-ore 15 da lunedĂŹ a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedĂŹ a sabato (Arnia). Matera-Pisticci ore 6.15 14 da lunedĂŹ a sabato. piazza Matteotti Pisticci-Matera : 14.15 20.05.

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CHIRUZZI Il venerdĂŹ ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50

Stage Kae e Bunkalt SI terrà oggi alle 9 nella palestro centro benessere Energy Light lo stage nazionale sugli aspetti pedagogici e metodologici nell’età scolare a cura del Comitato regionale della BAsilicata della federazione Italiana Judo lotta Karate Arti Marziali.

SERVIZI SITA Matera-Metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

Nuovi orari per i cimiteri

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

FINO al 3 novembre l’accesso ai cimiteri sarà continuato, dalle 7 alle 18. Domenica 2 novembre alle 11 presso il cimitero di Contrada Pantano, monsignor Salvatore Ligorio, vescovo di MateraIrsina celebrerà la Santa Messa in suffragio dei defunti. $XJXUL YLWR SHU L WXRL DQQL GDO WXR IUDWHOOLQR 0LFKHODQJHOR GDL WXRL FXJLQHWWL 'RPHQLFR H 0DULDQJHOD

Festa delle Forze Armate IL 4 novembre, dalle 10,30, con la deposizione delle corone al cippo di via Lucana, inizieranno le celebrazioni per la festa dell’Unità d’Italia e delle Forze Armate

Mostra Claudio Bonichi A Claudio Bonichi è dedicata la grande rassegna antologica patrocinata dal Ministero per i beni e le attivitĂ culturali promossa della soprintendenza pre i beni storici artistici della Basilicata e dal comune che si svolge al Museo Nazionale d’arte medievale e moderna della Basilicata di Palazzo Lanfranchi. Una cinquantin a le opere selezionate dla curatore della mostra, Giovanni Faccenda, appartenenti ad un arco cronologico compreso fra la fine degli anni Ottanta e i giorni piĂš recenti. L’esposizione è aperta al pubblico tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19 tranne il lunedĂŹ con ingresso libero. Per informazioni telefono: 0835.266262/ 0835.256262.256226. La mostra si chiude il prossimo 9 novembre

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Sport in cittĂ , oggi parte la Scherma

IL CENACOLO 0835/256309

OGGI alle ore 9 con la presenza del presidente della Federazione Italiana della Scherma, Giorgio Scarso, parte il primo “Trofeo CittĂ dei Sassiâ€?, prima prova di qualificazione di Fioretto e Sciabola al Palasassi. E' una due giorni importante per i migliori schermitori di tutto il Sud Italia, sulle dieci pedane si potranno ammirare gli assalti degli schermitori. Si comincia con la specialitĂ del Fioretto maschile e la Sciabola femminile. Nel fioretto maschile sei saranno gli atleti materani, che sicuramente contano sul tifo del pubblico. La kermesse si protrarrĂ anche domani mattina, con le gare sempre previste al palazzetto dello sport di viale delle nazioni unite. Per consentire il regolare svolgimento della manifestazione si è reso necessario lo spostamento della partita di volley femmine del campionato di serie B2 che interessava la formazione della Time Volley Matera. Per questo motivo la squadra cittadina di pallavolo giocherĂ domani al PalaSassi con inizio alle ore 18. Rimanendo in ambito sportivo, la squadra di Eccellenza del Forza Matera giocherĂ contro il Pisticci domani alle 14 e 30 allo stadio XXI Settembre Franco Salerno e non sul campo di borgo La Martella. Lo spostamento si è reso necessario vista l’ordinanza prefettizia che dispone di giocare a borgo La Martella a porte chiuse. Visto il seguito di tifosi che la societĂ del Pisticci ha, il club di Doriano Manuello ha preferito giocare al XXI Settembre per consentite un migliore controllo delle due tifoseria, al fine di evitare ogni spiacevole inconveniente.

&,1(0$ • COMUNALE • Matera 0835-334116 High school musical 3 17,30-19,35-21,40 • KENNEDY • Matera 0835-310016 Ilpassato è una terra straniera 17-19,15-21,30 CINETEATRO DUNI • Matera 0835-331812 “GiĂš al Nordâ€? 18-19,50-21,40 • PATRON ANTONIO Via XX Settembre, 14 Zohan 18-20 L’uomo che ama 22

87,/,7$¡

IL 4 NOVEMBRE Matera, teatro Duni, ore 21 “ROMOLO IL GRANDE� Mariano Rigillo e Annateresa Rossini sono gli interpreti di “una commedia storica che non si attiene alla storia�

Consultorio 800216916 Fondazione antiusura 0835-314616 Volontariato vincenziano 0835-314140 Unitalsi 0835-334383 Associazone Alba 0835-262899 Avis 0835-243253

IL 18 NOVEMBRE Matera, teatro Duni, ore 21 “UN GIARDINO DI ARANCI FATTO IN CASA� Spettacolo teatrale Gianfranco D'Angelo e Ivana Monti.

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7(/()21, •CINE TEATRO ANDRISANI • Montescaglioso 0835-208046 “Vicky Cristina Barcelonaâ€? “Sfida senza regoleâ€? orari al botteghino •CINEMA DELLA VALLE • Ferrandina 0835-755226 Mamma mia 19-21,30 •CINEMA HOLLYWOOD • Via Pitagora - Policoro Albakiara 21 CINEMA MOJTO DRIVE IN S.s. 106 Basentana 0835745439 Chiuso per ferie fino al 4 novembre

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0835-582939 0835-332862 0835-542250 0835-901443 0835-241369 0835-385728 117 0835-330538 0835-330062

800566600 800096496 0835-333803 182

BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedÏ al venerdÏ Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedÏ alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedÏ 0835/310058 PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137


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Pisticci Premio “Serto della Pace” per le politiche sociali

Un Comune attento a chi è meno fortunato PISTICCI - Il Comune di Pisticci ha ricevuto il “Serto della Pace” , assegnato ogni anno dall'Istituto Universitario Internazionale “Sapientia Mundi” di Roma. “Il “Serto della Pace” è una pergamena che vale quale riconoscimento per l'impegno svolto in tema di sviluppo e sostegno di politiche sociali ed è finalizzata a dare il giusto risalto ai progetti di qualità portati avanti dai Comuni nel settore. Il riconoscimento per l’amministrazione comunale lucana, è stato ritirato nella Capitale dall'Assessore alle Politiche Sociali, Mario Di Taranto, presso la sala Alessandrina dell'Accademia di Storia dell'Arte Sanitaria ed è stato conferito a quei Comuni che si sono distinti nel settore delle attività sociali dall'alto contenuto umano. Alla cerimonia, organizzata nell'ambito delle attività di Alta Formazione di “Sapientia Mundi”, erano presenti diverse autorità ed un numeroso pubblico, oltre agli ai rappresentanti istituzionali dei quattordici Comuni lucani interessati dall'iniziativa. A coordinare le attività dell'Istituto Universitario per la Basilicata e la Calabria ha provveduto l'ingegnere Rita Laurenzano, attraverso il cui ruolo è stato possibile monitorare le at-

Panasonic, per l’Ugl serve un’inversione di tendenza

Ferrandina

Il Comune e una panoramica di Pisticci

tività svolte nel settore sociale, in termini di presentazione di progetti ed attuazione degli stessi, per quanto riguarda la Lucania, Regione posta al centro delle attenzioni di “Sapientia Mundi” per questa edizione. L'Assessore Mario Di Taranto si è recato a Roma assieme al Segretario Generale, Giuseppe Borgia. «Ho portato innanzitutto - ha spiegato Di Taranto - i saluti del Sindaco, Michele Leone, che non è potuto essere presente per altri impegni istituzionali.

Il premio ricevuto rappresenta, per me e tutto lo staff del Comune che mi supporta lavorando ai nostri progetti sviluppati nel campo delle politiche del sociale, un motivo di gratificazione per l'impegno che tutti insieme profondiamo e l'abnegazione nel perseguire risultati il cui esito ci piace possa essere apprezzato da un Istituto Universitario Internazionale come Sapientia Mundi. La nostra missione è quella di aiutare la gente che ha bisogno, cercando

di attuare politiche di sostegno in grado di andare incontro alle esigenze di queste persone, nella speranza che si possa contribuire ad alleviare le loro difficoltà. In tal senso l'onorificenza ricevuta ci spinge a far sempre meglio - ha proseguito nel suo intervento l’assessore Di Taranto - ed a rinnovare anche per il futuro il nostro impegno nel senso di attivare altri progetti che possano essere di sostegno alle politiche sociali nella nostra cittadina». provinciamt@luedi.it

Rosa Mastrosimone invita alla partecipazione

«Un partito aperto» Inaugurata la sede Adc a Pomarico POMARICO - La consigliera regionale Rosa Mastrosimone ha inaugurato nel tardo pomeriggio di ieri la sede del partito politico Alleanza dei Democratici di Centro, (ADC). «E' una formazione politica e culturale aperta a tutti i cittadini - ha detto l'esponente politico durante il suo intervento - che ha attualmente una forte connotazione interregionale, avendo iniziato da poco la sua attività anche nella vicina Puglia. E' un partito aperto alla collaborazione ed adesione da parte di gruppi, movimenti civici e partiti politici che abbiano programmi e scopi compatibili con le finalità costitutive della Adc e con il suo statuto. Gli aderenti a questa organizzazione - ha continuato - si riconoscono negli ideali propri delle tradizioni democratiche, cattoliche e laico-riformistiche, tendenti a tutelare la centralità della persona in ogni sua espressione ed a stabilire un rapporto innovativo con la società contemporaMIGLIONICO - Pubblicato il regolamento per l'alienazione dei beni immobili di Miglionico. Approvato durante l'ultima riunione della massima assise cittadina miglionichese, il regolamento è uno strumento che permetterà al Comune di Miglionico di procedere in maniera più attenta sulle linee tracciate per fare quadrare i conti e rendere meno corposa la lista di proprietà dell'ente. «Nei beni compresi nel programma di vendita, figurano, tra gli altri: beni a bassa redditività o a gestione

D’Amico: «Serve protezione sociale»

nea, nel confronto con le sue problematiche di crescita, di sviluppo economico e di solidarietà sociale, libertà, uguaglianza e giustizia. La necessità di dare vita, circa un anno fa a questo partito, dopo la conclusione del ciclo dell'Udeur per le note vicende sulle quali non vale la pena di soffermarsi oltre, è nata dalla esigenza di non disperdere un grande patrimonio di partecipazione, in tutto il territorio regionale ed in particolare nella provincia di Matera e nello stesso tempo di offrire, in un momento coincidente con le ultime elezioni politiche, una alternativa a chi non si riconosceva in un bipartitismo che appariva talvolta eccessivamente prevaricatore nei confronti di specificità positive non omologabili in stereotipi preconfezionati. Fin dall'inizio della nostra attività abbiamo salvaguardato il lavoro svolto in passato, che aveva dato splendidi risultati dal punto di vista degli obiettivi previ-

Rosa Mastrosimone, leader dell’Adc

sti nel nostro programma, ma anche ha concluso - dal punto di vista del consenso elettorale che aveva realizzato, mantenendo in vita, certa che avrebbero costituito punto di riferimento importante, tutte le sezioni del partito già presenti sul territorio e gran parte dei quadri dirigenti, senza inopportuni e inutili stravolgimenti, essendo cambiata in realtà solo la sigla ma non lo spirito di partecipazione sociale che animava il gruppo». Pierantonio Lutrelli

IL segretario provinciale dell’Ugl interviene con una nota sulla vicenda che in queste ore sta riguardando i lavoratori della Panasonic. «Il balletto che si sta consumando in Confindustria a Matera in relazione alla chiusura dello stabilimento della Panasonic di Pisticci Scalo, con la perdita secca di 80 posti di lavoro, è da ascrivere alla vergogna di un territorio che, nel perdere pezzi importanti dell'economia locale, si rileva essere capace di gestire gli effetti negativi della perdita di centinaia di posti di lavoro solo ed unicamente attraverso una miserevole contrattazione sugli ammortizzatori sociali. Quando tutti i soggetti in campo, forze sociali ed istituzioni in primis, si attardano a discutere solo ed unicamente sugli ammortizzatori sociali, che pure hanno la loro importanza sull'immediatezza degli effetti negativi derivanti dalla perdita dei posti di lavoro, significa che il territorio è rassegnato a non avere più futuro». E' quanto ha dichiarato il Segretario Provinciale della Ugl di Matera Luigi D'Amico il quale ha anche affermato che «Occorre una inversione di tendenza sul confronto sindacale che si dovrà tenere sia con gli imprenditori che con le istituzioni, in primo luogo con la Regione, allo scopo di affrontare quella che è oramai diventata una vera e propria emergenza sociale. Quando si discute di una situazione come quella che purtroppo attraversa la Basilicata non basta più il rituale legato agli incontri con la Regione su come affrontare di volta in volta le singole chiusure di azien-

de. Occorre anche iniziare ad attivare una solida rete di protezione sociale per le tante famiglie che si vedono costrette ad affrontare un disagio economico - aggiunge D’Amico - ma soprattutto a come pensare di attivare una politica industriale che serva finalmente a dare risposte ad una economia regionale sempre più in profonda crisi e ad una concreta politica di interventi che serva a reindustrializzare seriamente le aree industriali in crisi, allo scopo di ridare un posto di lavoro ai tanti lavoratori che lo hanno perso e che si vedono costretti ad affrontare un futuro incerto assieme alle proprie famiglie. D'Amico ha inoltre dichiarato che un ruolo importante, in questo contesto, lo possono e lo devono giocare tutte le amministrazioni locali che possono e devono rappresentare, assieme alle forze sociali ed alle intere popolazioni, le istanze di un intero territorio, oramai messo allo sbando dalla incapacità delle istituzioni locali di saper affrontare i problemi del lavoro e dello sviluppo nella nostra regione». Infine D'Amico rileva che «Sono cinque anni che è stato istituito un Osservatorio Territoriale chimico presso la Provincia di Matera, ma sebbene più volte sollecitato, non è stato mai fatto funzionare ed è rimasto, quindi, nel dimenticatoio per la incapacità e la negligenza della Provincia che non riesce a capire che quest'organismo, se utilizzato a dovere, può dare, così come è avvenuto in altre province, un significativo impulso per lo sviluppo di aree industriali come la Val Basento». provinciamt@luedi.it

Miglionico Pubblicato il regolamento per l’alienazione degli immobili del paese

Il Comune vende i beni non redditizi particolarmente onerosa, beni che richiedano interventi manutentivi onerosi, nonché ruderi con originaria destinazione abitativa, unità immobiliari facenti parte di immobili di proprietà non esclusiva del Comune di Miglionico per i quali non permanga l'interesse del Comune al

mantenimento in proprietà o regime di condominio o comunione». All'alienazione si provvederà, ovviamente, mediante asta pubblica. Dal punto di vista politico, l'atto è semplicemente un pezzo della polemica che giorni scorsi ha tenuto vivo la comunità.

Un primo momento che ha fatto sentire l'odore della vicina campagna elettorale, dove il campo sarà aperto sia a maggioranza che a opposizione. Prima della riunione del consiglio comunale del 13 ottobre, durante e dopo l'appuntamento, il sindaco Borelli e il Partito democratico miglio-

nichese hanno fatto intendere che il clima sarà abbastanza caldo. D'altronde, per esempio, grazie proprio all'alienazione dei beni comunali, Barelli - come tra l'altro ha più volte spiegato e confermato - è riuscito a tenere in equilibrio i conti del Comune. Nunzio Festa

Miglionico


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Infopoint più ricco con il coinvolgimento degli operatori

Irsina punta sulla promozione di qualità e sulle sinergie

IRSINA - Prende sempre più corpo l'idea di realizzare nella sede dell'infopoint turistico di Irsina, un vero e proprio forum turistico, formato dall' assessore comunale al turi-

smo, per l'amministrazione comunale, da operatori turistici del posto, rappresentanti di associazioni culturali e soprattutto tra i soggetti maggiormente interessati

ovvero coloro che si dovrebbero interessare dell'ospitalità ed accoglienza dei turisti che arrivano in visita alla città. Oggi si assiste ad un evidente moltiplicarsi del fenomeno turistico nelle aree interne alla Basilicata, il cosiddetto turismo di “ nicchia” . Negli ultimi anni infatti, ad Irsina, si sta lavorando molto in questa direzione. Con la costituzione di questo gruppo operativo che non è altro che l'evoluzione del neo centro “ Infopoint turistico” inaugurato solo alcuni mesi fa, si vuole accentuare l'impegno nei confronti del progetto, da tempo in essere, sulla concreta possibilità della cittadina irsinese di entrare a pieno titolo nel circuito turi-

stico regionale. Abbiamo chiesto al sindaco Domenico Amenta, gli sviluppi del progetto relativo al forum turistico: «Si tratta di un progetto che fa seguito a quelle che sono le nostre idee ed ambizioni rispetto al progetto turistico per Irsina spiega - dopo la riunione della settimana scorsa sulla costituzione del forum turistico che troverà la sua naturale sede presso il neo infopoint turistico, insediatosi da poco nello storico “palazzo Romano” nel centro storico di Irsina. Bisogna passare alla fase esecutiva del progetto -ribadisce Amenta- e presto lo faremo in occasione del prossimo consiglio comunale». Il sindaco Amenta, fa inten-

dere che si andrà a costituire un vero e proprio team di lavoro che si occuperà attivamente, dei turisti. «Adesso è giunto il momento -afferma Amenta- che ognuno faccia la propria parte, mi riferisco soprattutto agli operatori turistici, ristoratori, associazioni culturali e di servizio, allo scopo di intercettare non solo il turista ma anche le sue aspettative e le sue esigenze. Infatti, la formazione di questo gruppo di lavoro, servirà a dare risposte concrete a tutte le persone che sceglieranno di venire a visitare le ricchezze culturali e gastronomiche della nostra città. Intanto, negli ultimi giorni -comunica Amenta- abbiamo ricevuto la visita della troupe

del programma “Sereno variabile” che ha realizzato un servizio, appunto sulla nostra città che andrà in onda il prossimo 9 novembre su Raidue. Mentre invece a fine novembre , avremo ospite ad Irsina, una delegazione della società “borsa del turismo” allo scopo di poter valutare l'effettiva possibilità, di poter inserire nei loro pacchetti turistici, anche la nostra città. Ecco - conclude il Sindaco Domenico Amenta - questi in futuro saranno tutti argomenti di competenza del forum turistico. Le condizioni ci sono tutte, a patto che l'importante che ognuno faccia,bene, la propria parte». Mimmo Donvito

Sottoscritto un patto d’amicizia con il Comune di Guardia Perticara

Il Piemonte è più vicino Festeggiati a Rivoli i tre anni di Lucania Viva NELLE scorse settimane l'associazione “Lucania Viva -Centro culturale Scotellaro” di Rivoli, con una serie d'iniziative ha festeggiato i primi tre anni di vita. Un anniversario importante per i nostri corregionali, ormai ben inseriti nel tessuto socio-economico dell'accogliente cittadina dell'hintherland torinese, che attraverso l'Associazione si propongono di far rivivere i valori culturali, sociali e storici della propria terra d'origine, “per offrire un contributo insostituibile al futuro del nuovo Piemonte”. L'Associazione, inoltre, ha operato in questi anni per rafforzare i vincoli d'amicizia tra la comunità lucana e tutta la cittadinanza rivolese, nonché per mantenere vivo il rapporto con la terra d'origine, la Basilicata. Lo spirito che anima il sodalizio fin dalla nascita si richiama alla figura del sindaco-poeta Rocco Scotellaro, che nell'immaginario di tanti emigrati meridionali rappresenta ormai la voce più autentica del mondo dal quale partirono tanti anni fa.

Domenico Laurenzana * EGREGIO Consigliere Vincenzo Ruggiero, non riesco a capire quali siano state le motivazioni che l'hanno spinta ad inoltrare l'azione di querela nei miei confronti per l'articolo pubblicato sul Quotidiano nell’edizione del 12 luglio 2008, circa la nomina del Sig. Lauria Antonio quale “componente” Udc in seno al Consiglio di Amministrazione dell'Acquedotto lucano. Nella predetta querela, Lei si ritiene parte offesa dalle mie dichiarazioni rese unicamente per spingerla ad aprire un dibattito politico interno sulla questione, visto che Lei si è sempre sottratto dall'incontrare, nelle opportune sedi di partito, me e gli altri Segretari cittadini dell'area Materana. L'azione più logica da parte sua sarebbe stata quella di rispondere con un comunicato stampa atto a chiarire le modalità con le quali si è pervenuti alla nomina del Sig. Lauria Antonio, cosa che Lei non

Tre anni d'intensa attività durante i quali, grazie alla caparbietà del presidente di “Lucania Viva”Gino Lavista, originario di Tricarico, e del comitato direttivo, sono state realizzate iniziative di notevole spessore culturale che hanno richiamato l'attenzione non solo dell'Amministrazione comunale di Rivoli, ma anche di esponenti di livello provinciale e regionale piemontesi. Un percorso durante il quale il sindaco di Rivoli, Guido Tallone e l'assessore alla cultura Giuseppe Misuraca, non hanno mai fatto mancare il loro appoggio alle iniziative dell'Associazione. Molti i momenti di promozione della cultura (presentazione di libri, dibattiti, mostre) e dei prodotti tipici lucani, nonostante la innata riottosità delle aziende agro-alimentari di Basilicata ad uscire dai propri confini regionali. Tra le attività di rilievo promosse dall'associazione, vanno ricordate la mostra di 41 dipinti di Carlo Levi presso il palazzo del “Conte Verde”, insieme all'espo-

sizione delle foto di Mario Carbone del 1960 (scattate durante la visita in Lucania del pittore torinese prima di dipingere il grande telero, ora a Matera). In occasione della mostra leviana, da novembre del 2007 a gennaio 2008, furono realizzati una serie convegni, dibatti (anche nelle scuole di Rivoli), sulla figura e l'opera di Carlo Levi e del suo impegno per il riscatto del Mezzogiorno, a cui parteciparano tra gli altri, Guido Sacerdoti, Francesco Poli, Nicola Tranfaglia, Mario Trufelli, Carmela Biscaglia. Con la mediazione di “Lucania Viva” sono nati, inoltre, i patti d'amicizia tra Rivoli ed i comuni di Tricarico e Campomaggiore, e per l'occasione anche di Guardia Perticara. I festeggiamenti per il terzo anniversario di vita del sodalizio si sono svolte all'interno delle “Giornate lucane in Piemonte”, con momenti di socializzazione, di degustazione dei prodotti più genuini provenienti dalla Basilicata, come quelli della

Un momento della manifestazione a Rivoli

“Forneria dei sapori di Rionero”, o quelli dell'azienda agricola di Felice Pandolfo di Gallicchio che ha anche fornito una dimostrazione “dal vivo” di come si produce la ricotta. Nel municipio della cittadina piemontese è stato sottoscritto dal sindaco di Guardia Perticara Massimo Caporeale e dal primo cittadino di Rivoli Guido Tallone, un patto d'amicizia. Durante i festeggiamenti si sono esibiti il gruppo “La Lucania della Taranta” di Tricarico ed il gruppo

“Folcklortistico lucano” di Settimo Torinese. Festeggiato anche il gemellaggio tra l'Associazione dei lucani di Rivoli e la “Famiglia Lucana” di Winterthur, (Svizzera). Soddisfazione per la nutrita partecipazione di pubblico alle manifestazioni è stata espressa dal presidente Lavista, nonostante il rammarico per la mancata presenza delle autorità di Basilicata che avevano aderito alle giornate lucane in Piemonte. Michele Santangelo

Stigliano Il segretario cittadino dell’Ud risponde alle accuse mosse dal consigliere Ruggiero

«La politica non ha padri né padroni» ha fatto, perché sa benissimo che a tale scelta siete pervenuti solo in poche persone ed in modo piuttosto autoritario e personalistico, ovvero tenendo fuori quei segretari cittadini che non avrebbero condiviso la scelta di un “suo uomo”. Io, al Suo posto mi preoccuperei di portare a conoscenza dell'autorità giudiziaria il verbale dell’assembleare dal quale scaturisce il nominativo di Lauria Antonio, egregio sconosciuto alla maggior parte dei Componenti del Direttivo Provinciale Udc. Laddove Lei non dimostri la collegialità con la quale si è pervenuti a tale scelta, appare più che logico, anche all'uomo di strada, supporre che fra Lei ed il Sig. Lauria Antonio ci possono essere interessi che vanno oltre, qualcuno li potrebbe additare come “voto di scambio o di con-

traccambio”, ma questo non tocca a me definirlo, ma bensì all'Autorità Giudiziaria, ben più titolata a far luce sulla questione, lì dove lo volesse fare. Tornando alle questioni interne dell'Udc materano, egregio Consigliere Ruggiero, come recita un detto: “chi è senza peccato scagli la prima pietra”, e Lei certamente non è il soggetto che può scagliare la prima pietra (in senso puramente politico), visto che. Lei, snobbando la campagna elettorale per le Politiche del 2008, solo perché il suo nome non compariva nelle liste elettorali, ha avuto la capacità di far precipitare dal 12% al 5% il consenso elettorale verso l'Udc materano, mettendo in difficoltà tutti quei Segretari cittadini che tanto hanno tanto, ma tanto, dato al partito in termini di tempo e relazioni personali.

Lei, ha fatto sì che la campagna di tesseramento 2008 fosse condotta solo a suo uso e consumo, visto che non è stata condotta secondo le regole statutarie ecc. ecc.. Mi spieghi, o meglio spieghi a tutti i tesserati dell’Udc come mai è stato indetto il Congresso Provinciale l'8 agosto 2008, ancor prima della chiusura del tesseramento fissato alla data del 30 ottobre 2008? Lei ha posto in essere tutte quelle strategie atte ad evitare l'espressione del voto da parte di quei Segretari cittadini che di certo non l'avrebbero appoggiata, o meglio, quella maggioranza che avrebbe fatto si che al suo posto fosse stata nominata un'altra persona. Egregio Consigliere Vincenzo Ruggiero, la politica è fatta di dialettica e di confronto con chi la pen-

sa anche in modo diverso dal proprio, ma a quanto pare questo linguaggio non Le appartiene. Lei preferisce bloccare l'espressione dei pensieri altrui a mezzo di querele, non potendo... e ne sono certo, adottare diversi altri metodi molto in voga nei regimi dittatoriali. Egregio Consigliere Vincenzo Ruggiero, mi spieghi, o meglio ci spieghi il motivo per cui ha commissariato alcune delle Segreterie materane a Lei ostili, gliene cito solo alcune delle più importanti: Tursi, Stigliano, Montescaglioso, Pisticci, Craco ed Accettura, i cui Segretari hanno lavorato fin dal lontano 2002 per la costituzione e crescita dell'Udc materano, giusto per farle mente locale, quando lei navigava nei lidi di altri partiti, forse in cerca di facili approdi. Egregio Consigliere

Vincenzo Ruggiero, a me piace pensare che Lei nel suo intimo, ogni tanto rifletta sulla sua ascesa all'interno dell'Udc materano e soprattutto sull'ingratitudine che ha mostrato nei confronti di chi le ha aperto le porte in questo partito. Egregio Consigliere Vincenzo Ruggiero, la politica non è fatta di padri padroni ma bensì di consensi e Lei, in questo istante, consensi non ne ha e non ne avrà, anche facendo il padre padrone politicamente parlando, di strada Lei ne farà poca poiché con eguale moneta probabilmente la ripagheranno gli elettori facenti capo alle Segreterie che hai trombato. Egregio Consigliere Vincenzo Ruggiero, se Lei pensa di estromettermi dall'Udc a mezzo di querele, lo faccia pure è nel suo diritto farlo, ma sappia che ciò non servirà a farmi desistere dall'impegno preso nei confronti di chi ha riposto in me la sua fiducia. Segretario Cittadino dell’Udc di Stigliano


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Bernalda Le nozze furono celebrate l’11 ottobre 1948. Oggi si amano come allora

Francesco e Maria, 60 anni insieme BERNALDA - Era l'11 ottobre 1948 quando Francesco Di Candia e Maria Carmela di Biase convogliavano a nozze, e dopo sessanta anni il loro matrimonio è saldo e pieno d'amore. Ebbene sì, i due bernaldesi, sposatisi all'età di 26 anni nel lontano 1948, oggi sono ancora uniti nel sacro vincolo del matrimonio. E, noi che li abbiamo visti, possiamo confermare che l'amore non ha età anzi, si rafforza con il passare del tempo e Francesco e Maria Carmela sono l'esempio che noi, ma anche i meno giovani, devono tenere presente. I due sposini hanno entrambi 86 anni, ma non li dimostrano ed ancora vo-

gliono dire la loro. «Era l'11 ottobre del 1948 - ci dice Maria Carmela - quando, nella mattinata, abbiamo pronunciato il nostro sì davanti a Dio. Io e mio marito - ha continuato la signora ci eravamo conosciuti l'anno prima. Poi abbiamo deciso di sposarci e oggi, come allora, sono contenta perché abbiamo messo al mondo tre figli, due donne e un maschio che ha intrapreso la strada del sacerdozio. Le due figlie invece ci hanno reso dapprima nonni con sei nipotini e poi bisnonni con tre pronipoti. La storia non è stata sempre facile da affrontare, infatti ci sono stati momenti duri e quelli felici. Per anni

abbiamo gestito un esercizio di vendita di liquori al dettaglio e all'ingrosso. Io e mio marito abbiamo affrontato questo lavoro con tanto impegno per crescere, nel miglior modo possibile la famiglia; questo conclude Maria Carmela ricordiamo soprattutto della nostra giovinezza coniugale». Subito dopo le parole piene di esperienza e di consigli per i giovani, abbiamo parlato con Francesco, il quale ogni volta che parlava e ricordava le tante avventure vissute, guardava sempre la propria moglie, quasi a volerla invitare a chiudere gli occhi e a rivivere insieme quei momenti che li hanno condotti

a festeggiare le nozze di diamante. «Ci siamo sposati subito dopo la grande guerra - ci ha detto Francesco - e la vita non era facile. Bisognava lavorare - ha continuato Di Candia - senza pensare al divertimento perché si veniva fuori da un periodo nero. Comunque siamo cresciuti; e la nostra Nazione, il nostro paese, e noi stessi ne abbiamo fatta di strada. Anche se vorrei rivolgere un invito alle coppie affinchè non prendano per gioco il matrimonio ma lo considerino un vincolo sacro dove ad essere risaltati sono l'amore e il rispetto reciproco. E proprio questo - conclude un emozionato Francesco -

I coniugi De Candia hanno festeggiato 60 anni di matrimonio

ci ha fatto arrivare a festeggiare il sessantesimo anno di matrimonio; naturalmente senza dimenticare la mano di Dio che ci ha dato la fortuna di essere ancora oggi uniti sulla terra». Quindi l'augurio va a que-

sto esempio per tutti rimandandoci all'appuntamento per i settanta anni per rivivere insieme un altro decennio in compagnia di questa splendida coppia. f.s.

Bernalda Gli studenti gestiscono il tempo studiando e mantenendo puliti gli istituti

Confermato il no alla Gelmini Prosegue la protesta al Parisi e all’Olivetti, fra lezioni e pulizia BERNALDA - Si è conclusa la seconda settimana di proteste nelle scuole bernaldesi. Precisamente, la seconda per il Liceo Scientifico “M. Parisi” e la prima per l'Itcg “A. Olivetti”. E da lunedì prossimo, cosa faranno gli alunni? Ebbene, il Quotidiano sta seguendo le varie fasi e i progetti che i ragazzi metteranno in atto al ritorno dopo il ponte dei Santi. Di certo si sa che le lezioni, a sentire i rappresentanti che guidano la protesta, devono riprendere però con forme da loro decise in modo che il contributo al no alla riforma Gelmini sia sempre attuale e non che cada nel dimenticatoio. Ieri, per par condicio, ci siamo recati presso l'Itcg di Bernalda, dove siamo stati accolti con il sorriso pieno di speranza anche per l’attenzione rivolta alla protesta. Arrivati nell'istituto abbiamo trovato i ragazzi in gruppi di studio, mentre gli altri, nel pieno esercizio della civiltà ed educazione, si occupavano della cura del verde e dell'istituto. Infatti, oltre ai soliti gruppi di studio, anche quelli di lavoro tra cui quello per la pulizia dei bagni e dello spazio da loro occupato. Proprio dei bravi ragazzi? Sì, possiamo confermare che gli alunni dell'Itcg di Bernalda, anche sotto l'occhio vigile degli insegnanti, stanno meritando il tanto e più volte scritto appellativo di “Civili e Democratici”. Quindi, come anche i ragazzi del Liceo Scientifico, sono un esempio da seguire, non solo nelle attività di pulizia, ma anche nel modo di pensare e di agire giorno per giorno. «La scuola resta occupata - questa la vo-

Firme contro la nuova piazza del Popolo

ce dei ragazzi, anche se si sta pensando ad altre forme di protesta che siano più costruttive e che naturalmente vadano a garantire lo studio soprattutto per i ragazzi che a giugno saranno alla prova della maturità». Oltre ai ragazzi intervistati nell'istituto, abbiamo incontrato molti ragazzi per la strada che non vogliono questa riforma ma soprattutto tanti genitori con i propri figli che hanno paura per il futuro della scuola. Noi continueremo a seguire i ragazzi e le loro iniziative, in modo, da portare a conoscenza dei tanti le iniziative e le decisioni che saranno prese a partire da lunedì. Fabio Sirago

BERNALDA - La domenica del Forum Democratico vissuta all'insegna del no alle modifiche a Piazza del Popolo. Gazebo e sede del Forum Democratico allestito per la raccolta firme per dire no al cambiamento della piazza ottocentesca. Circa 100 le firme raccolte; numero che tenderà a salire visto che il trio, Avantaggiato-Pizzolla-Leone, continua a portare gente a firmare il documento che dice no alle modifiche sulla piazza in questione. A dire no, oltre ai membri del Forum Democratico, anche Rifondazione Comunista, rappresentato per l'occasione da Rocco Avantaggiato e Italia dei Valori, con la presenza femminile dell'Ing. Rosaria Pizzolla, in veste di coordinatrice del movimento bernaldese. In un comunicato congiunto, le tre forze politiche, parlano di appello per il mantenimento della Piazza del Popolo nello stato di fatto attuale; invito che è rivolto in primo luogo ai consiglieri comunali. «Se le manifestazioni - si legge nel comunicato - sono un contributo al confronto così come cavallerescamente ha riconosciuto Fini a Veltroni, non vediamo perchè non dovrebbero farlo i consiglieri di maggioranza con noi che siamo

dello stesso partito, ovvero: Forum Democratico, o dello stesso schieramento come Rifondazione Comunista e Italia dei Valori. Perchè con questo spirito continuano Pizzolla e gli amici leader noi invitiamo i consiglieri di maggioranza a incontrare i cittadini insieme a noi ai tavoli delle firme; luogo nel quale vedrebbero un'adesione spontanea e diffusa anche da parte degli stessi elettori di centrosinistra. Sentirebbero lo sconcerto per una decisione assurda, dannosa e peraltro costosa. C'è stato chi ha detto che: "se proprio debiti dovevano farsi, sarebbe stato prioritario riparare la pavimentazione dei marciapiedi di Corso Umberto diventati una vera emergenza che provoca continue cadute a donne ed a cittadini anziani". Noi aggiungiamo che ci avvilisce essere irretiti in fatti che, se proposti con buon senso, sarebbero ordinarie prerogative degli uffici comunali. Purtroppo conclude la voce della protesta - alla fine di questa consiliatura, oltre ai soliti fatti insignificanti siamo addirittura imbarazzati ad assistere alle gravi accuse rivolte agli amministratori anche sulle stessa Piazza del Popolo». f.s.

Tursi Quarto appuntamento con gli incontri del corso di Bioetica promossi dalla Caritas diocesana

Dignità dell’individuo al centro della vita TURSI - Quarto incontro del corso di aggiornamento sulle tematiche della bioetica, organizzato dall'Azione Cattolica diocesana. Nel corridoio delle scuole elementari ha parlato il dottor Giuseppe Grieco, sociologo e docente di bioetica presso la sezione dell'Università Cattolica all'Ospedale San Carlo di Potenza. Tema dell'ultimo incontro: "Come promuovere il Vangelo della Vita, esercitando le opere di carità a sostegno della vita dall'inizio alla fine”. Il dottor Grieco ha parlato anche della donazione di organi, che la Chiesa giudica «Moralmente accettabile col consenso del donatore e senza rischi eccessivi per

lui». Dopo la sua relazione c'è stato il dibattito con gli interventi di don Giovanni Lippolis, parroco di Colobraro ed assistente diocesano sezione adulti e di don Giovanni Lo Pinto neo parroco a Tursi. Moderatore e presentatore dell'incontro il giovane Michele Tridente consigliere diocesano. Erano presenti i gruppi parrocchiali di Valsinni, Colobraro e Tursi. C'erano anche coppie di giovani fidanzati e le suore. Ecco alcuni passaggi di questa ultima conferenza sulla bioetica: " Oggi c'è la povertà di chi rimane solo, come i malati di Aids ed i malati di Alzheimer. Debbo amare anche il vicino di casa. Noi siamo

corresponsabili insieme ai parroci. Nella parrocchia ci deve essere accoglienza. Deve essere una parrocchia in cui i poveri contano. Oggi c'è tanto bisogno di testimoni. La parrocchia deve aiutare l'intera comunità a mettere la carità al centro della testimonianza cristiana e deve conoscere le nuove povertà: i bambini che non vanno a scuola, i vecchi a letto. Bisogna vivere la pedagogia dei fatti. Agire nel quotidiano e sporcarsi le mani con i poveri. Tenere sempre presente la salvaguardia ed il mantenimento della dignità dell'individuo». Il relatore ha utilizzato lo schermo ed il computer per proiettare immagi-

ni che hanno aiutato meglio a comprendere la lezione. Poi ha parlato della donazione degli organi e della differenza tra morte cerebrale e coma. «Ci vuole una dichiarazione scritta consegnata alle Asl quando si vogliono donare gli organi - ha continuato. Tutti (sanitari, filosofi, giuristi e volontari) devono farsi carico dei bisogni dei poveri in modo non caritatevole, ma professionale, logico, garante degli ultimi frammenti di vita». Michele Tridente ha ringraziato tutti quelli che per quattro domeniche consecutive sono stati presenti a queste lezioni di bioetica. Salvatore Martire

Bioetica al centro degli incontri promossi dalla Caritas


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«L’amore per l’Arma è una molla interna, che fa parte di noi. Al liceo mi colpirono le storie sui carabinieri»

Volto nuovo al nucleo radiomobile Annalisa Pomidoro coordina la struttura a Policoro POLICORO - Da dieci giorni è al comando dei ventotto uomini (tra loro militari dell'aliquota operativa, del nucleo radiomobile e della centrale operativa) del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia carabinieri di Policoro. E' il primo ufficiale donna in servizio nella provincia di Matera, il tenente Annalisa Pomidoro che ieri, nel comando provinciale dei carabinieri della città dei Sassi, è stata presentata ai giornalisti dal colonnello Domenico Punzi, comandante provinciale dei carabinieri di Matera, e dal capitano Fernando Carbone, comandante della Compagnia di Policoro. Trentatre anni, laureata in Economia e commercio, il tenente Pomidoro è entrata nell'Arma cinque anni fa. La passione per la divisa, però, è innata: «La mia famiglia mi ha trasmesso sani principi. L'amore per l'Arma credo che sia una molla interna, qualcosa che fa parte di noi. spiega - Quando frequentavo il Liceo scientifico, ho assistito ad alcuni incontri con rappresentanti delle forze armate. In particolare, sono rimasta colpita dai racconti sulla vita nell'Arma». Nel 1993, anno in cui il tenente si è diplomato, non era ancora previsto l'arruolamento delle donne: «C'era però un disegno di legge. Per tutto il percorso universitario ho sperato che fosse approvato e ho terminato gli stu-

Annalisa Pomidoro e un momento della presentazione

di universitari nella speranza che fosse bandito il concorso confida. Anche se, per questioni d'età, non ha potuto fare il concorso per l'ammissione in Accademia, il tenente ha partecipato al concorso per ufficiali in ferma prefissata. Prima di entrare nell'Arma, ha lavorato in banca come promotore finanziario. Poi, l'avventura nel mondo militare.

«Dopo aver vinto il concorso spiega - ho frequentato il corso di formazione e, nel 2003, sono stata destinata al Comando della Regione Carabinieri Campania come applicata al servizio amministrativo». Nel 2007 il tenente ha vinto il concorso per il corso applicativo Scuola Ufficiali. «Non vedevo l'ora di lavorare al Nor - afferma - L'esperienza fatta in questi cinque anni mi è

servita. Adesso spero di fare del mio meglio. Quello dell'Arma è ancora uno dei pochi ambienti in cui c'è tanto rispetto per l'altro e tanta disciplina». Contentissima della destinazione lucana e, soprattutto, di essere «Riuscita ad entrare in una bella famiglia come l'Arma», nel futuro del tenente c'è anche l'auspicio di crearsi una propria famiglia: «Ormai le donne lavorano in molti ambiti, un lavoro co-

me il mio non esclude la possibilità di realizzarsi anche nel privato». Il tenente Pomidoro, nata a Cava dei Tirreni, subentra al tenente Guglielmi, trasferito al Comando Regione Basilicata. La Compagnia di Policoro, tra gli 85 militari, ha in organico un'altra donna, il maresciallo Annamaria Lacriola. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it

Policoro Manifestazione contro la proprietà Policoro Festeggiati i 25 anni della Comunità di Gesù

Nessun aumento in busta protesta al Consorzio POLICORO - Non solo gli studenti scioperano. In questo autunno caldo anche i dipendenti del Consorzio di Bonifica Bradano Metaponto (CbBM) sono sul piede di guerra. E lo hanno manifestato nello sciopero di giovedì scorso a Matera, indetto già da settembre, e anticipato da due assemblee, una delle quali tenutasi presso l'Hermes di Policoro nei giorni scorsi. A differenza degli studenti, però, le loro rivendicazioni non sono contro il Governo, garante nella contrattazione, ma contro il loro datore di lavoro: lo Snebi (Sindacato nazionale che rappresenta i Consorzi di bonifica). Secondo le sigle sindacali maggiormente rappresentative di categoria (Cgil, Cisl, Uil) all'origine dello sciopero ci sarebbe il mancato rinnovo della contrattazione collettiva di categoria sulla base di un aumento graduale biennale di 84 euro, e di come lo Snebi non tenga conto delle modifiche legislative della legge del 1981 più favorevoli a chi lavora a stretto contatto con l'amianto. I sindacati dei lavoratori non si spiegano come mai quell'accordo economico così faticosamente raggiunto sia stato successivamente disatteso dallo Snebi. Inoltre i dipendenti lamentano una serie di carenze di servizi. Secondo Franco Moliterni dalla Rsa Fai-Cisl, «Le professionalità sono poche e ci sarebbe bisogno di più tecnici. In aggiunta manca il management dell'Ente consortile: aspettano da due anni la nomina del Direttore generale e del Direttore di servizio con i centri operativi che sono alla deriva per mancanza del capocentro; e tra le altre richieste formulate al presidente del CbBM, Angelo Carriero, c'è anche la stabilizzazione dei 36 precari della struttura che Moliterni si augura avvenga nel più breve tempo possibile con fondi da inserire già nel prossimo bilancio di previsione consortile». Sulla stessa falsariga anche Rocco Zito, delegato della Cgil nella Rappresentanza sindacale aziendale, il quale dopo l'audizione nella III commissione regio-

La sede di Matera del Consorzio

nale che sta discutendo le modifiche alla legge del settore, chiede che la riforma dei Consorzi sia accompagnata da risorse economiche che possano dare più risposte e servizi al mondo agricolo. Giovanni Paolicelli della Filbi Uil sollecita la Regione a licenziare nel più breve tempo possibile la nuova normativa, che andrebbe così ad aggiornare quella vecchia, confidando nel buon senso del legislatore regionale nel riempire di contenuti la legge: a partire dal personale, oggi carente, e dalle professionalità, poche e demotivate, oggi presenti nel CbBM. La riforma del settore deve mettere al centro l'agricoltura e la risoluzione dei problemi del comparto più produttivo dell'economia regionale. Parlare solo di tagli, sempre secondo il sindacalista, significa generare preoccupazione e psicosi tra gli addetti ai lavori. Per concludere la triplice esprime soddisfazione per l'alta adesione allo sciopero del 30 ottobre (80%) e ringraziano tutti i partecipanti che per aderire hanno rinunciato ad una giornata di retribuzione. Gabriele Elia

Cristiani tra realtà e impegno concreto POLICORO - Esiste ancora un cristianesimo? Sicuramente sì. Se ne vedono i segni di domenica nelle Chiese o quando si tratta di trovare consolazione per fatti drammatici. E magari vanno per la maggiore anche tanti valori cristiani. Eppure, nonostante ciò, non sempre si incontra un cristianesimo capace di incidere nella realtà e di trasformarla, capace di comunicare una speranza autentica per un mondo sempre più arroccato nell'angustia dell'interesse privato. Insomma, esiste un cristianesimo che sia bello e interessante anche fuori dalle Chiese? Una risposta affermativa è arrivata venerdì pomeriggio, in occasione della celebrazione per il 25esimo anniversario della nascita della comunità di Gesù a Policoro, legata al carisma del Rinnovamento nello Spirito e all'impegno di tanti uomini del posto, non ultimo l'ex sindaco di Policoro Guido Vicino, assente per malattia ma ricordato da tutti come se ci fosse. C'era da festeggiare una storia: una storia fatta di rapporti, di trame umane capaci di rinnovare la vita di decine di famiglie e del tessuto sociale locale. Chi fosse andato all'incontro in attesa di qualche predica con belle idee è rimasto deluso. Questo perché, quando un incontro è il frutto di una storia, si parte dai fatti e non dalle idee. Ne ha narrato i contorni, con

profonda gratitudine, Alessandra Vicino, coordinatrice della comunità Rns di Policoro: «Siamo qui per testimoniare il bene che ci ha raggiunti, un bene che ha investito tutto, fino a caratterizzare i rapporti con il coniuge, i figli e gli amici». Poi, ricordando una bellissima metafora di Ignazio Silone, “Il seme sotto la neve”, ha descritto la lieta sorpresa di una storia che ha voluto farsi attendere per rendere visibili i suoi frutti, i cui semi erano già tutti presenti all'origine. Alcuni di questi frutti si sono visti nella serietà e nell'attenzione del ricco pubblico presente all'incontro, tenutosi presso la sala consiliare del comune di Policoro. Per l'occasione è giunto in terra lucana anche il leader nazionale del Rns, Salvatore Martinez. Con lui, al tavolo dei relatori, c'erano l'onorevole Luca Marconi (responsabile Udc per il Mondo Cattolico, già direttore nazionale del Rns) e S.E. monsignor Francescantonio Nolè (vescovo della diocesi di Tursi-Lagonegro). Tutti e tre hanno posto l'accento su una questione di fondo: l'urgenza di una presenza cristiana consapevole, capace di incidere sulla società e di rinnovarla. Non ha usato mezzi termini Luca Marconi: «Economia, cultura e formazione sono campi in cui dobbiamo esserci, per rinnovare il tessuto sociale alla luce dell'e-

sperienza cristiana. Noi cristiani, invece, spesso ci attestiamo sul livello della denuncia, mai della presenza». Ha toccato il cuore della questione Salvatore Martinez, che ha commosso il pubblico con il suo lungo intervento sul tema della speranza: «La speranza cristiana è creatrice, produce, genera ricchezza e un nuovo stile di vita. Permette di guardare la realtà con occhi realistici, per quello che è, senza dover censurare nulla». Ha concluso il vescovo Nolè, che non ha risparmiato giudizi affilati: «Spesso, noi cristiani ci facciamo del male quando ci autoescludiamo dalla politica e dall'amministrazione, e poi, magari, critichiamo gli altri senza fare nulla di meglio. Devo constatare - ha detto - che oggi abbiamo difficoltà a identificarci con alcuni nostri rappresentanti politici locali e nazionali». Insomma, c'è bisogno di un cristiano che vada nel mondo senza paura di “sporcarsi le mani”. Lontano da tentazioni di potere personale, ma ugualmente lontano da una concezione privata di questa “novità cristiana”. Una novità che è per tutti e, per questo, non può che essere testimoniata pubblicamente. Proprio come è avvenuto venerdì sera, e in questi 25 anni di piccola-grande storia della comunità di Gesù. Pino Suriano


Sport Sabato 1 novembre 2008

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Calcio Giallorossi senza Totti (non convocato). I bianconeri ritrovano Alex Del Piero

La Juve tenta il salto triplo Con la Roma per continuare l’ultima scia positiva TORINO - All’Olimpico di Torino contro la Juventus. Torino è di scena questa se- Il numero 10 giallorosso ra alle 20:30 una classica non è stato inserito nella lide calcio italiano. La Roma sta dei convocati. Ieri ha prova a sfidare una Juven- sostenuto un lavoro diffetus reduce da due successi renziato, ma il ginocchio consecutivi in campionato fa ancora male e contro la (nel derby con il Torino e Juventus mancherà uno mercoledì a Bologna). dei protagonisti più attesi. Bianconeri che hanno in «Stiamo facendo di tutto mente di provare il salto per cercare di recuperarlo triplo delle tre vittorie con- bene – ha spiegato li tecnisecutive, obiettivo che da- co giallorosso nella conferebbe fiato alla rimonta in renza stampa di rito – si è classifica verso zone alte visto in quel periodo dove si è fermato, che profumano poi ha fatto di scudetto. Judue buonissiventus che, me prestazioman mano, rini. In seguito vede in organinon ha potuto co giocatori di allenarsi per qualità che questa infiamrientrano damazione. Avegli infortuni. va dolore al giRientri che nocchio, ha danno a Ranieprovato ad acri opportunità celerare ma per rimodellanon ce la facere la squadra . va. Sarebbe anLa Juve ritrova che dannoso Del Piero, Le- Alex Del Piero per la squadra grottaglie e Grygera, tutti al rientro farlo giocare in queste condopo uno stop per proble- dizioni. Quando gli sale il mi fisici. Grygera aveva dolore deve abbassare l’inaccusato un infortunio du- tensità. Non può forzare». rante il primo tempo del E inevitabilmente s'innederby di sabato scorso, sca il discorso sulla necesmentre i due italiani non sità di prendere un viceerano stati convocati da Totti, un giocatore in graRanieri per la sfida del do di sopperire all’eventuaDall’Ara di mercoledì sera. le assenza del capitano che I tre ieri mattina erano re- quest’anno sta faticando golarmente in campo con ad uscire dal lungo tunnel il resto del gruppo, così co- dell’infortunio. «Da un me Zanetti che prosegue la certo punto di vista può eslunga convalescenza ini- sere così, ma può darsi che ziata in estate dopo l’ami- il vice-Totti ci sia già e sia chevole contro l’Amburgo. Vucinic. Poi c'è Baptista Ieri, inoltre, Buffon e Sa- che ha già ricoperto quel lihamidzic sono rimasti in ruolo. È uno di movimento palestra, mentre hanno svolto un lavoro differenziato prima De Ceglie, quindi Poulsen e Tiago: solo il danese non sarà della partita, al contrario di De Ceglie che rientra, pure lui dopo lo stop successivo al derby, e di Tiago, che insieme a Sissoko verrà provato ROMA - Dopo il turno infranella rifinitura questa settimanale, la serie B torna mattina visto che entrambi in campo oggi con le due caaccusano qualche acciac- poliste Grosseto ed Empoli co. A bordo campo ieri era che proseguono il duello a presente anche il ds Ales- distanza senza però smettesio Secco. Venti in tutto i re di guardarsi alle spalle. convocati. Gli uomini di Baldini, dopo il LA SFIDA VISTA DAL- travolgente successo in casa LA CAPITALE. Mentre la Sassuolo che ha allontanato Juventus coccola il rientro lo spettro di una possibile di Alex Del Piero, al secolo crisi, hanno sulla carta l’imPinturicchio, il capitano pegno più facile, ospitando della Roma, Francesco quell'Ancona che in trasferTotti, non sarà in campo a ta fin qui non ha mai vinto. Il Grosseto, tre vittorie nelle ultime quattro uscite, farà invece visita al Mantova di Billy Costacurta, che dopo la sconfitta al debutto ha voglia di conquistare i suoi primi punti da allenatore. A sperare in un passo falso delle due toscane sono le prime dirette inseguitrici, Vicenza, Sassuolo e Brescia, tutte a quota 19, a due lunghezze dal primo posto. I biancorossi sono reduci da sette risultati utili di fila, martedì si sono fatti bloccare in casa dal Modena ma do-

Parla il presidente juventino

Cobolli Gigli «Inter favorita»

che ha anche forza fisica. Siamo stati attenti a questo discorso». Poi Spalletti suona la carica per la classica tra Juve e Roma. «I ragazzi sono carichi e vogliono fare il risultato. Sanno che stanno vivendo un momento negativo e questo è un rischio che bisogna correre e bisogna fare molta attenzione. Un pareggio? Noi

andiamo in campo per vincere e per fare risultato. Se dovessimo giocare a Torino per ottenere solo il pareggio sbaglieremmo e andremmo incontro a brutte situazioni. Noi conosciamo le potenzialità del gruppo e dei ragazzi e sappiamo che possono vincere, snaturalizzarli adesso sarebbe ridicolo e farebbe solo peggio».

Serie B. Il Parma chiede strada per completare la rimonta

Derby emiliano a Piacenza

Lucarelli del Parma

mani saranno di scena sul campo di una Salernitana che fatica a ritrovarsi e che non riesce a dare continuità alle sue prestazioni. Impegno fuori casa anche per il Brescia, rinato sotto la guida di Nedo Sonetti. Le Rondinelle hanno vinto le ultime tre partite, risalendo fino al terzo posto, ma in uno dei due posticipi di lunedì (l'altro è la sfida tra deluse Ascoli-Rimini) avrà di fronte un

osso duro come il Livorno. Gli amaranto non sono ancora riusciti a ingranare la marcia giusta ma la sfida di martedì contro l’Ancona ha restituito ad Acori un super Diamanti e un’eventuale vittoria contro il Brescia potrebbe rilanciare le ambizioni toscane. Cerca risposte anche il Sassuolo, rivelazione di inizio stagione che negli ultimi tempi ha però dimostrato tutti i suoi limiti. I ragazzi di Mandorlini sono finiti al tappeto in tre delle ultime quattro partite, unica eccezione la vittoria nel recupero contro il Bari, e la trasferta di domani sul campo dell’Avellino è meno facile di quel che si può pensare. Gli irpini sono in netta ripresa dopo l’arrivo in panchina di Campilongo e i quattro risultati utili di fila conseguiti ne sono la dimostrazione. E sta bene anche il Parma, che ha vinto le ultime tre gare disputate e andrà alla ricerca del poker sul campo del Piacenza.

TORINO - «Con la Roma sarà una partita difficile, ma da vincere, per non vanificare tutto quello di buono che abbiamo fatto nelle ultime gare. Sì, sono d’accordo con quanto ha detto Chiellini dopo il match con il Bologna». Così Giovanni Cobolli Gigli, presidente della Juventus, al suo arrivo in Lega Calcio per il Consiglio di oggi. Questa sera a Torino arrivano i giallorossi di Spalletti per l’anticipo della decima giornata. «Immagino che troveremo una Roma davvero carica – riprende il numero 1 del club bianconero -. Mi risulta che Spalletti stia facendo una giusta terapia sui giocatori. Il fatto, poi, che non abbia giocato mercoledì, naturalmente, dà ai giallorossi un vantaggio fisico. Ma anche Ranieri sta lavorando allo stesso modo sui nostri giocatori più stanchi». Per quanto riguarda la lotta allo scudetto, Cobolli continua a considerare l’Inter «la squadra favorita, credo che abbia sempre qualcosa in più dell’altre in merito all’organico. Napoli e Udinese? Penso siano due bellissime squadre. I friulani già da molti anni navigano sempre nelle zone medio-alte della classifica, mentre i partenopei hanno fatto un ottimo lavoro, visto che

qualche anno fa erano in serie C. Ma da qui a pensare che possano vincere lo scudetto è presto, ci sono ancora molte giornate. Normalmente c'è sempre un momento di crisi, anche se non gleilo auguro». «Galliani ha molto da insegnare a tutti quanti: se ha preso Beckham, avrà avuto le sue buone ragioni». Giovanni Cobolli Gigli plaude anche al colpo del Milan, che ha ufficializzato l’arrivo, in prestito, dello Spice Boy, a partire dal prossimo 7 gennaio e fino a fine stagione, dai Los Angeles Galaxy. Il numero uno bianconero spera che il «nuovo» acquisto del club torinese si chiami, invece, Tiago: «ha dimostrato in passato di essere un grande campione e un grande centrocampista. L’anno scorso ha avuto delle difficoltà, ma ci auguriamo di poterlo sfruttare come Ranieri ha dimostrato di saper fare, perchè diventi un patrimonio per la società». Il presidente, poi, non smentisce un ritorno sul mercato a gennaio: «Ci affacceremo alla finestra e vedremo. Se ci saranno delle opportunità, le valuteremo con Blanc e con il Cda e cercheremo di coglierle». Non è infine escluso un rinnovo del contratto per Pavel Nedved.


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Sport Serie A. Cozza e Brienza in campo. Orlandi: «Aggressività e contropiede»

Sabato 1 novembre 2008

Reggina, esame Internazionale Gli amaranto sfidano i neroazzurri al Granillo di RINO TEBALA REGGIO CALABRIA. Nevio Orlandi, dopo la batosta di Napoli, si rimbocca le maniche e si concentra sulla gara contro l'Inter. Il tecnico amaranto ha giudicato insufficiente la prestazione di mercoledì scorso, ma presenta la partita di stasera con la convinzione che la sua squadra saprà riscattarsi, perlomeno sul piano del gioco e dell'aggressività:”Contro il Napoli è mancata quell'attenzione che serve per non subire gol e alla fine ci siamo lasciati sopraffare da un Napoli sicuramente forte, ma che andava fermato a centrocampo e subito aggredito. Coi vogliono altre motivazioni e più determinazione per vincere e per salvarsi e se contro la squadra partenopea la Reggina non è stata a tal punto reattiva, qualcosa sarà successo, ma non credo sia stato timore del Napoli. Pertanto, questa squadra può riprendersi in fretta ne abbiamo già parlato in famiglia”. Cosa vi siete detti? “Ci siamo incontrati ieri sera ed abbiamo parlato a trecentosessanta gradi, non ci siamo riuniti solo per motivi tecnici. Qui c'è in ballo la salvezza della Reggina ed anche l'onore della società che vuole mantenere appunto, la categoria. Non perché è andata male a Napoli, ci riuniamo sempre per preparare le partite, è una nostra abitudine vederci tutte le settimane, ma considerato l'atteggiamento non positivo di Napoli e poiché dobbiamo cambiarlo in fretta, abbiamo deciso di parlarne più a lungo per incidere nella mentalità dei singoli giocatori”. Certi moduli, come quello di Napoli, possono indurre la squadra a pensare che si adotti una tattica più difensiva? “Non è così, perché al di la del modulo, vengono assegnati dei compiti ai giocatori che devono essere bravi a

L’unico stop interista

Quando a Reggio cadde anche Lippi

mantenere la posizione ed a svolgere quel lavoro. Contro il Napoli, al di la della formazione e del modulo, a centrocampo bisognava essere più aggressivi, levare palla agli avversari e ripartire con i tre centrali per sviluppare il gioco in contropiede, anche sulle fasce, per i cross a Corradi. Questo non è avvenuto e inoltre, subito il primo gol, i nostri piano iniziali sono falliti anche perché il loro movimento continuo ci ha condizionati e nel secondo tempo abbiamo anche dovuto cambiare leggermente la nostra tattica”. Contro l'Inter? “Intanto i nostri migliori elementi sono tutti recuperati. Brienza ha svolto un lavoro particolare per ritrovare la migliore condizione fisica ed ha approfittato della giornata in cui si è fermato. Cozza è pure disponibile, come tutti gli

altri elementi, Santos è l'unico che, ancora infortunato, non ce la farà a rientrare. Ci saranno delle modifiche tattiche ed anche nella formazione rispetto a Napoli, questo è certo, ho le idee abbastanza chiare ed ho trasferito le mie idee sul modo di affrontare l'Inter, ieri in allenamento, alla mia squadra. La formazione di Mourinho ha buone capacità di aggirare le difese sulle fasce con elementi come Maicon e Chivu. Inoltre, ha tre attaccanti di qualità e spessore, come Ibra, Mancini e Qauresma, che non mi consentiranno di giocare con la difesa a tre. Pertanto, dovrò tornare con quattro marcatori, altrimenti sarebbe rischioso. Noi dobbiamo affidarci al contropiede ed essere molto aggressivi nei loro confronti”. Il presidente Foti è convinto che contro l'Inter ve-

dremo una Reggina molto motivata, si può essere d'accordo? “Ne sono convinto anche io. Bisogna essere aggressivi non perché bisogna farlo, deve essere così sempre. E' stato questo il motivo principale della salvezza dello scorso anno”. Qualcuno afferma che Orlandi vive con i fantasmi di Papadopulo e Novellino, è vero? “Non vedo fantasmi, non posso avere paura, devo solo continuare ad essere convinto di me stesso come lo sono sempre stato”. Nella Reggina rientra l'ex Cirillo che contro la squadra nerazzurra venderà cara la pelle. Per Ciccio Cozza è un derby, per Brienza un'occasione per dimostrare di essere tornato il giocatore dello scorso anno. Per Corradi di essere sempre più leader.

REGGIO CALABRIA L'unica vittoria della Reggina sull'Inter nei 10 precedenti ufficiali al 'Granillò costò la panchina nerazzurra a Marcello Lippi: fu 2-1, in serie A, l’1 ottobre 2000. Erano altri tempi e la squadra neroazzurra si barcamenava in una lunga crisi d’identità che vide l’attuale ct azzurro pagare dazio per un inizio di campionato assolutamente incolore. La Reggina sogna di ripetere l’impresa. La Reggina segna consecutivamente in casa da 11 gare ufficiali, dove ha realizzato in totale 22 marcature. L’ultimo stop amaranto risale al 2 marzo scorso, 0-0 con il Palermo in campionato. La Reggina ha perduto solo una delle ultime 13 gare casalinghe ufficiali disputate: è accaduto lo scorso 24 settembre quando, in serie A, il Milan si impose per 2-1. Nelle altre 12 partite interne prese in esame i calabresi hanno ottenuto 8 successi e 4 pareggi. L’Inter non subisce gol in gare ufficiali da 394', ovvero dal 56' di Inter-Bologna 2-1 di campionato, 4 ottobre scorso, punto di Moras. Da allora si sommano i restanti 34' di quella gara, più le intere gare contro Roma (4-0 esterno in campionato), Anorthosis (1-0 casalingo in Champions League), Genoa e Fiorentina (doppio 0-0 in serie A, rispettivamente

Ciccio Cozza

in casa ed in trasferta). L’ultimo gol segnato in gare ufficiali dall’Inter risale al 22 ottobre scorso quando, in Champions League, si impose 1-0 in casa contro l’Anorthosis. L’autore del gol nerazzurro fu Adriano al 44': da allora sono trascorsi i restanti 46' di quel match, più le intere gare di campionato pareggiate entrambe per 0-0 contro Genoa (in casa) e Fiorentina (in trasferta), per un totale di 226' di digiuno assoluto. Mario Balotelli ha nella Reggina una delle due squadre, assieme alla Juventus, contro cui ha segnato il maggior numero di gol da professionista: sono 2, sugli 8 totali, i centri dell’attaccante nerazzurro contro i calabresi.

Campioni d’Italia con 20 convocati Poi sulla mancata convocazione di Adriano: «Penso alla squadra»

Resta a casa anche Cruz REGGIO CALABRIA - Mourinho ha convocato 20 giocatori per la partita in programma questa sera a Reggo Calabria. Nella lista non sono inseriti Adrianoe Julio Cruz. L’elenco: Francesco Toldo, Julio Cesar, Vid Belec; Ivan Ramiro Cordoba, Maxwell, Maicon, Nicolas Burdisso, Walter Samuel, Marco Materazzi, Cristian Chivu, Davide Santon; Javier Zanetti, Dejan Stankovic, Patrick Vieira, Amantino Mancini, Ricardo Quaresma; Zlatan Ibrahimovic, Hernan Crespo, Victor Obinna, Mario Balotelli. ADRIANO PUNITO e CRUZ INDISPONIBILE. Nell’Inter che deve ritrovare il gol della vittoria per non perdere il passo delle tre squadre che le sono davanti in classifica non ci sarà dunque ancora Adriano, che Mourinho non ritiene ancora pronto al rientro nel gruppo. Niente da fare anche per Cruz, prima “vittima” della sfuriata di Mourinho nella gara col Genoa. Ma l’argentino si è allenato a parte per risentimento muscolare, e la sua mancata convocazione è dovuta, al-

meno ufficialmente, a indisponibilità. Quello che appare evidente è che il tecnico portoghese viaggia in trasferta senza due pedine importanti del suo scacchier tattico sul fronte offensivo. SPECIAL ONE TEME LA PARTITA. «Al Granillo sarà difficile – ha detto Mourinho sulla partita -. La Reggina non perde spesso in casa, ha bisogno di punti ed è una squadra che si organizza in diversi modi, con quattro oppure cinque difensori e moduli diversi davanti». Tra i 20 convocati solo tre centrocampisti – Stankovic, Vieira e Zanetti – mentre il tecnico ha a disposizione tutti i difensori, tranne Rivas, per cui potrebbe attuare in questo reparto un 'leggerò turnover in vista della gara di Champions di martedì a Cipro. Sei gli attaccanti tra i quali Mourinho sceglierà i compagni per Ibrahimovic. Comunque vada, il potenziale offensivo resta comunque notevole e mette sul chi va là qualunque avversario. Figurarsi una Reggina alla ricerca di punti pesanti per la salvezza.

Mourinho: «Paragoni a maggio» Il portoghese rimanda i confronti con Mancini REGGIO CALABRIA - L’Inter che si presenta a Reggio Calabria è una squadra che vive un momento particolare. da una parte l’entusiasmo per l’arrivo di Mourinho e i discreti risultati in avvio di Champions League, dall’altro un momento di break in campionato con due pareggi consecutivi. Il primo in casa con il Genoa, il secondo a Firenze rischiando anche il ko. MA MOURINHO NON SI FERMA. «E' impossibile fare paragoni ma se li vogliamo fare, facciamoli in modo onesto, io torno davanti a voi a maggio e ne riparliamo». Così ha risposto il tecnico dell’Inter, Josè Mourinho a chi critica il rendimento della sua Inter dopo i due 0-0 di fila contro Genoa e Fiorentina. «Se mi limitassi – ha continuato – a leggere le critiche, dovrei pensare che siamo in grande difficoltà in Champions, che abbiamo perso la Supercoppa, che siamo noni in classifica a 20 punti dal primo posto, una situazione orribile, drammatica. Ma non lo è. La nostra situazione è migliore rispetto a quasi tutti gli altri».

Josè Mourinho

«Non sono mai contento ma una cosa è essere contenti, un’altra essere preoccupati – ha sottolineato – Se c'è qualcuno che nei momenti difficili degli altri ha detto sempre 'questo è il calcio, questo non sarà per sempre, questo cambià, quel qualcuno sono io. Quando il Milan

era in difficoltà e non aveva questi rigori per vincere dicevo che era una grandissima squadra che presto o tardi arrivava al successo, quando la Juve era in una situazione difficile ho detto sempre che era una questione di tempo. Non ho mai detto 'siamo davanti, siamo

campioni, gli altri sono mortì, sono sempre stato equilibrato con gli altri, lo sono anche con la mia squadra». Il tecnico portoghese ha ribadito che l’Inter «non segna ma non fa fatica a costruire, non gioca con 8 difensori, con 10 dietro la palla, nemmeno se questo fosse l’unico modo per vincere». CAPITOLO ADRIANO. Poi Mourinho entra nel vivo della questione delle scelte. «Se c'è qualcuno che ha dedicato molto tempo ad Adriano sono io, ma io sono poi l’allenatore e devo curare gli interessi del gruppo che ha delle regole. Regole che vanno rispettate». Chiaro il messaggio di Josè il portoghese all’Imperatore, che anche in vista della sfida di questo pomeriggio contro la Reggina non è stato convocato. Alla vigilia della gara di Firenze, il tecnico portoghese, a proposito di chi aveva “tradito” la sua fiducia, aveva detto che la strada per recuperarla era molto lunga. «Ma non c'è bisogno di molto tempo – aggiunge – devo capire io se il giocatore è pronto ad adattarsi al modo di pensare che abbiamo».


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Prima Potenza-Sorrento intrigante. Nolè recupera

Un crocevia per due LA CONCRETA speranza è che Raffaele Nolè possa essere in campo fin dal primo minuto domani contro il Sorrento. Gli staff medico e tecnico, infatti, puntano sul recupero dell’attaccante, reduce dal durissimo colpo alla caviglia destra, patito nell’amichevole contro la Murese di giovedì. I dubbi saranno comunque sciolti nella seduta di rifinitura di oggi che si disputerà a porte chiuse, proprio come l’allenamento del venerdì. Gauteri, in questo modo, cerca di far lavorare i suoi nella massima concentrazione proprio negli ultimi due giorni prima del match domenicale. Scelta assolutamente condivisibile, anche se non molto apprezzata da quanti quotidianamente trascorrono il pomeriggio al Viviani. Fatto sta che l’ultimo allenamento odierno scioglierà le riserve, oltre che sul partner d’attacco di Cozzolino (Berretti potrebbe essere il candidato, fermo restando che anche Masini negli ultimi giorni si è mosso con disinvoltura), anche sulla composizione del pacchetto di centrocampo rossoblù, nel quale potrebbe trovare spazio Montesanto. L’ex del Napoli era già candidato a ricoprire un ruolo da titolare nella trasferta di Castellammare, poi il manca-

Cammarota in azione contro il Sorrento nella scorsa stagione. A destra Pagni, ds dei costieri

to arrivo del transfert ha di fatto rimandato l’appuntamento. Montesanto ha dato ampie assicurazioni a Gautieri sia dal punto di vista fisico che caratteriale e potrebbe debuttare accanto a Cammarota. Per quanto riguarda debutti interni, anche quello di Dei potrebbe essere possibile, sull’out destro di difesa, con Lolaico dirottato dal lato opposto o davanti a lui. E’ fin troppo evidente, comunque, che

la carenza di un giocatore che possa stare tranquillamente sull’out di sinistra complica i piani tattici e costringe Gautieri ad adattare calciatori su quel versante. Uno di questi potrebbe essere lo stesso Patarini, che può dirsi pienamente recuperato anche in considerazione dell’assenza forzata di Parisi, per problemi di carattere virale. L’unico rischio, con l’inserimento di Dei e di Montesanto, po-

trebbe essere quello di cambiare abbastanza radicalmente l’undici che ha giocato a Castellammare e ha preso un buon punto. Certo è che con i due in campo si potrà avere a che fare con un Potenza diverso e più forte del recente passato. E di questo in definitiva si ha bisogno per dare continuità ai due risultati colti con Pistoiese e Juve Stabia. Passa, insomma, dai tre punti in palio domani una buona fetta di credibilità per il Po-

tenza La trasferta del Viviani, sulla sponda campana, rischia invece di diventare lo spartiacque del campionato per Simonelli. Dopo questo impegno, infatti, i costieri avranno la Juve Stabia in casa, andranno a Gallipoli e Crotone e poi ospiteranno il Pescara. Un mese fondamentale per coltivare le ambizioni play off, affidandosi alle quali è stato allestito dal buon Danilo Pagni (artefice del miracolo Gallipoli) un organico assolutamente competitivo. Ragione questa che ci spinge a credere che il Sorrento proverà a non accontentarsi al Viviani, dando vita a una gara a viso aperto, nonostante in trasferta il ruolino non sia del tutto positivo (vittoria a Perugia, pari a Foligno, sconfitte a Lanciano e Foggia). Gautieri, come dicevamo, rispetta, ma non teme una squadra che per grandi linee conosce abbastanza bene, per averci giocato nella passata stagione. In tutta obiettività penserà esclusivamente alla sua squadra cercando, dopo la rifinitura di oggi, di presentare il miglior Potenza possibile per trovare tre punti che “rischiano” di diventare fondamentali nel cammino verso la salvezza. Alfonso Pecoraro a.pecoraro@luedi.it

Seconda Divisione Cassino sempre battuto al Valerio

Il Melfi si affida alla cabala CERCHERÀ punti importanti per la sua classifica in chiave salvezza nel match di domani col Cassino, il Melfi di Palumbo che punta alla continuità di risultati. Il pari ottenuto in casa del Val di Sangro ha portato un punto importante, il morale alto per il lavoro della settimana e soprattutto ha permesso di invertire la rotta dopo le sconfitte con Manfredonia e le due in casa con Pescina e Gela ma ora, è chiaro, come richiesto in questi giorni anche dal tecnico e dalla società “necessita continuare su questa strada, cercando un nuovo risultato positivo e se possibile la vittoria contro una squadra comunque forte, come il Cassino, che è terzo in classifica”. Una volontà comune, dimostrata ampiamente in

questi giorni anche da tutto il gruppo gialloverde che ha lavorato sodo e con grande applicazione, soprattutto sulla fase tattica, in considerazione del fatto di non lasciare spazi agli avversari che potrebbero approfittarne. A dare ulteriore spinta al Melfi Calcio, una tradizione positiva contro i laziali, in quello che normalmente è considerato “il derby dell’auto” per i due stabilimenti automobilistici del Gruppo Fiat che si trovano proprio a Melfi e Cassino. Infatti, i due precedenti match al Valerio, lo scorso anno e nel 2006 – 2007 parlano entrambi a favore di quel Melfi che, come detto, anche domani è pronto a scendere in campo per far bene e provare a vincere. Insomma si andrà a caccia di un prezioso tris di successi di fila contro la

formazione di Alessandro Grossi, sempre battuto sul green di Melfi, per 3 a 1 lo scorso anno e per 1 a 0 l’anno precedente. Un qualcosa che galvanizza ulteriormente la squadra, la società e tutto l’ambiente, anche se nessuno per ora si monta la testa e si preferisce tutti restare con i piedi per terra, visto anche il valore dei laziali, terzi dietro Cosenza e Gela a quota 18 punti. Ripensando alla tradizione e alla cabala: “Non c’è due senza tre….” recita un antico adagio e chi più di un Melfi fortemente intenzionato a fare punti ed a cercare un prezioso successo in questa fase, pare ricordarlo con una sensazione particolare. Lo scorso anno furono Gaeta e un doppio Albano a dare un dispiacere ai laziali, l’anno precedente fu invece la

precisa trasformazione di un penalty da parte di De Angelis a regalare tre punti. Si spera il tutto possa ripetersi domani, magari ancora con De Angelis, capocannoniere a secco da tre turni, e che si ritroverà di fronte, in una sfida nella sfida, l’avversario Cunzi, attaccante napoletano del 1984, che finora ha realizzato sette marcature, con cui è in lotta per il titolo di bomber principe del girone meridionale. Sul fronte formazione, resta qualche dubbio in mezzo al campo, con il rientro di Mitra, mentre in difesa, dove ci sarà nuovamente Gabrieli, che ha scontato la squalifica, potrebbe toccare a Bizzarri giocare a destra. In attacco conferma per la coppia Merini-De Angelis. Antonio Baldinetti sport@luedi.it

De Angelis prova a far sorridere il Melfi (Zenti)


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Agli squalificati Gioia e Nicolao si aggiungono gli infortunati Palo e De Palo

Francavilla, sono quattro le defezioni FRANCAVILLA – Domani per il Francavilla potrebbe essere la partita della svolta, la squadra allenata da mister Lazic, si trova ad un bivio. Se si imbocca quello giusto, con una vittoria nel derby, allora ci sarà aria di serenità e con il morale alto. Nel caso contrario, i sinnici daranno inizio ad una crisi di risultati. Naturalmente in casa Francavilla, si augurano di ritornare alla vittoria, per fare felici i propri tifosi e scalare posizioni importanti in classifica. L’allenamento svolto ieri pomeriggio, allo stadio “Gian Battista Rossi” di Senise, ha evi-

denziato come tutto lo staff, ha una voglia matta di conquistare l’intera posta in palio. I ragazzi durante la seduta, sono apparsi molto caricati e con la giusta rabbia agonistica. Il tecnico serbo è fiducioso per la gara, nonostante le assenze importanti nell’undici titolare. «La mia squadra la vedo in ripresa – dice Lazic – non stiamo bene in classifica, sicuramente abbiamo dei punti in meno, rispetto alle prestazioni fatte fino ad ora. In vista del derby, ci sono delle assenze importanti, però nonostante tutto, come è accaduto in altre occa-

sioni, siamo scesi sempre in campo facendo delle belle partite». Il Francavilla, affronterà una squadra che nelle ultime partite, ha sempre disputato delle ottime prestazioni, dimostrando tutto il suo valore. «Sappiamo – prosegue il tecnico – che giochiamo contro una ottima squadra, ma siamo consapevoli che possiamo vincere. Si sa, i derby sono sempre particolari, non bisogna mai fare pronostici». Il Francavilla, si presenta a questo appuntamento con sei reti all’attivo e sette subite. I biancazzurri invece, con il secondo miglio-

re attacco del campionato con diciassette reti e la migliore difesa, assieme alla capolista Brindisi e la Turris, con sole sei reti subite. Nelle fila rossoblu, assenti oltre agli squalificati Gioia e Nicolao, anche il difensore Palo e l’attaccante De Palo. Per quando riguarda mister Corino, sembra pienamente recuperato Manuel Garcia, da verificare invece, le condizioni di Marsico, che naturalmente se non in condizione, non verrà rischiato per la gara. Intanto, dalla società materana fanno sapere che, a seguito della squadra ci saranno circa duecento so-

L’ex Zangla in azione

stenitori, che verranno sistemati nel settore ospite dello stadio Fittipaldi. Quindi, c’è tanta attesa per questo derby,

i sostenitori francavillesi sono pronti ad affollare gli spalti con cori e coreografie. Claudio Sole

La Fortezza potrebbe partire dall’inizio. Garcia è a disposizione di Corino

Matera, c’è il piglio giusto Naglieri: «Dobbiamo conquistare i 3 punti» LA Fortezza candidato a giocare dal primo minuto. In primo piano in casa biancazurra c’è il derby a Francavilla in Sinni. In effetti la designazione dell’avversaria degli ottavi di Coppa Italia, la neo promossa Vico Equense, località poco distante da Castellammare di Stabia, passa in second’ordine. E’ chiaro che è il derby a tenere banco. Una gara da prendere come il primo gradino utile per aprire un nuovo capitolo. Il Matera deve tornare ad essere quello di inizio campionato, spavaldo e sicuro di se. Certamente dall’inserimento di un giocatore del calibro di Antonio la Fortezza tutto il gruppo non può che beneficiarne. Un talento di altra categoria che si fa rispettare in campo dove spicca la sia forte personalità. Un punto di riferimento. Almeno da quanto fatto vedere a Francavilla Fontana in Coppa Italia è questo il ruolo che si è già ritagliato l’atleta barese. Non è certo il tipo, Antonio La Fortezza, di temere il carico da portare sulle spalle. perchè conosce bene Albano, Lonardo e in quindi giorni tutto il resto del gruppo ha legato con lui in maniera eccellen-

JUNIORES NAZIONALI LE TRE LUCANE GIOCANO IN CASA IL CAMPIONATO nazionale Juniores è giunto alla settima giornata. Tutte e tre le lucane impegnate nel girone M saranno di scena lontano dalle mura amiche. Il Matera sarà impegnato nella difficile trasferta di San Giuseppe Vesuviano. Match ostico per i ragazzi allenati da Vito Roberti che si confronteranno con la terza forza del torneo, reduce dalla prestigiosa vittoria esterna sul campo del Brindisi per due a zero. Per il Matera, invece, dopo due pareggi beffardi contro il Bitonto e l’Angri è giunto il momento di ritornare alla vittoria.Trasferta anche per quanto riguara il Francavilla sul Sinni. Il team rossoblù sarà di scena a Torre del Greco per incontrare la Turris che sabato scorso ha pareggiato sul campo del Fasano. I campani occupano la terzultima posizione in classifica con tre punti, un po’ meglio sono posizionati i sinnici che sono quint’ultimi a quota cinque.Infine, per quanto riguarda lo Sporting Genzano ci sarà il match esterno contro l’Angri. I biancorossi del presidente Nei sono il fanalino di coda del girone M con un solo punto guadagnato fino ad ora. La gara di questo pomeriggio non si presenta molto facile per mister Conversano e company che dovranno affrontare un Angri che a Matera, la settimana scorsa, ha dimostrato di essere davvero una buona squadra. Ai biancorossi lucani serve una svolta sia per salire in classifica . Lorenzo Tortorelli Pasquale Naglieri in azione

te. «Chiaramente siamo carichi al punto giusto-afferma l’esterno di Trebisacce, Pasquale Naglieri- e non lo dico solo per me. Infatti, potrebbe sembrare solo il mio momento, ma non è così. Dobbiamo portare a casa la missione dei tre punti. Il momento critico è solo un ricordo. Perchè quando giochi bene e non vengono i

risultati, c’è qualcosa che ti schiaccia in termini di aspirazioni da parte della piazza. Come giudico l’innesto di La Fortezza? E’ un tassello in più. Uno di qualità e quantità. Credo che ci possa dare una grande mano». In casa biancazzurra è certo il recupero di Manuel Garcia, infatti l’attaccante ieri si è regolarmente allenato

con il resto dei compagni. Una buona notizia per il tecnico Corino che potrà contare su di una pedina importante se dovesse esserci la necessità di schierare una seconda punta di ruolo. In città c’è fermento per la trasferta e ieri sera c’è stata la consegna dei tagliandi a disposizione dei tifosi del Matera.

STADIO AL FORZA MATERA-I buoni rapporti con la società di Doriano Manuello con il Matera (per l’esigenza di tifosi gialloblè a seguito) hanno permesso la disputa del derby d’Eccellenza tra Forza Matera e Pisticci al “XXI settembreFranco Salerno” con inizio alle 14,30. Renato Carpentieri

Il 12 ottobre a Vico Equense in Coppa Italia Il programma gare relativo agli ottavi di finale di Coppa Italia Serie D. Andata - ottavi di finale il 12 novembre 2008 - ore 14.30 Girone “1” Biellese - Renate. Girone “2” Sacilese - Albignasego. Girone “3” Mobilieri Ponsacco - Sestri Levante Girone “4” Pontedera Carpi. Girone “5” Comacchio Lidi - Renato Curi Angolana. Girone “6” Villacidrese Gaeta. Girone “7” Vico Equense Matera. Girone “8” Rosarno - Sapri. Il ritorno, a campi invertiti, è previsto per il prossimo 26 novembre, sempre nello stesso orario. Già la qualificazione ai quarti dovrebbe assicurare la partecipazione alla coppa Italia Semipro.

Prima categoria, per il Paternicum Nocerina, assalto al Brindisi c’è un inizio di torneo balbettante

Anticipo tv La squadra di Giugno riceve il Francavilla Fontana

IN cerca della serenità necessaria per raggiungere traguardi importanti. Difficile trovarla in un ambiente caldo ma il tecnico ci prova. La tranquillità prima di tutto: tenere lontano dalla squadra tensioni di alcun genere. È questo il primo passo verso una continuità di risultati che rappresenta la base della rincorsa rossonera: «Non possiamo più sbagliare - afferma Franco Giugno - Tuttavia credo che non dobbiamo trasmettere tensione eccessiva alla squadra che, alla lunga, paga queste pressioni». La caccia è aperta, il Brindisi capolista si sente moderatamente al sicuro con i suoi quattro punti di vantaggio in classifica. Intanto domenica riceve il Pomigliano, una squadra scorbutica. La Nocerina oggi alle 14,30 (differita su raisport più alle 17), in attesa del match della capolista, potrebbe portarsi a

meno uno, temperatura decisamente sopportabile anche in pieno autunno: «Noi non vogliamo pensare al Brindisi ed ai suoi risultati - continua il tecnico - Battiamo il Francavilla e poi vediamo cosa diranno le altre partite». Il Francavilla Fontana di sponda pugliese, reduce da tre risultati utili consecutivi: «Il Francavilla è un avversario da prendere con le molle, è una squadra che conosce benissimo le insidie di categoria. Ripeto, voglio che la mia squadra scenda in campo serena. Dover vincere a tutti i costi certamente non aiuta, mi aspetto dunque che l'intero ambiente si compatti intorno alla squadra per favorirla nella corsa all'obiettivo». Battere il Francavilla per non perdere il passo delle concorrenti. Le sconfitte di Pianura e con il Brindisi rappresentano un bonus fiduciario già bruciato in partenza. Non sono

ammessi errori, soprattutto in casa. Ne è cosciente Giugno che infatti non cerca alibi. Alla squadra ha trasmesso questa mentalità: ridurre all'osso gli errori, da evitare i passi falsi durante il cammino. Può farlo la squadra che può contare sulla massima fiducia del tecnico: «Fortunatamente posso contare su una squadra che mi segue coon la massima attenzione. Dai miei ragazzi pretendo un calcio offensivo, aggressivo e veloce. Ci vorrà ancora un po’ di tempo per vedere la miglior Nocerina, ma già noto progressi». Sull'undici che scenderà in campo peseranno alcune defezioni. Magliocco è squalificato, Riolo e De Giosa sono infortunati. In difesa c'è il dubbio Iossa per un piccolo problema fisico. In attacco il tecnico consegna le chiavi del reparto a Moro: «Sta crescendo tantissimo».

PATERNO - E' un inizio di campionato in chiaroscuro per il Paternicum. La nuova avventura dei ragazzi di Caso in Prima Categoria si sta rivelando difficile, piena di insidie ma all'insegna della speranza e dell'ottimismo. Molti gli spunti di riflessione da dover analizzare ed affrontare per poter comprendere in pieno il percorso tracciato fin qui dalla compagine valligiana. Nell'ultimo turno di campionato il Paternicum, impegnato sul campo del Pomarico, non ha certo demeritato, cedendo, come al solito, di misura e pagando a caro prezzo una cronica sterilità offensiva ed il solito, inspiegabile arbitraggio ostile. Da qualche turno a questa parte, infatti, il team di Caso è incappato, suo malgrado, in una direzione di gara infelice, inefficace e chiaramente condizionata da fattori ambientali che ha contribuito a delineare un risultato finale poco felice e poco rispondente ai valori espressi in campo. La società, come sempre, in nome del grande fair play, della grande cultura sportiva e degli alti valori che ne hanno da sempre contraddistinto il cammino, ha risposto in silenzio, incassando torti, sviste ed atteggiamenti al limite della tollerabilità e che sempre più mortificano il senso del calcio e dello sport. Lo stesso mister Caso, da sempre esempio di misura e compostezza, è stato squalificato per due turni senza aver dato vita ad alcun comportamento irriguardoso o offensivo nei confronti di un direttore di gara la cui direzione di gara ha rasentato, a tratti, il grottesco. Sarebbe il caso che qualcuno comincias-

se a vigilare e sorvegliare perché la regolarità di episodi decisivi in negativo comincia ad infastidire e non poco giocatori e supporter. Che dire, poi, dello straordinario pubblico che, chiassoso, caloroso e sicuramente colorito ma mai violento, accompagna e scandisce le prestazioni del Paternicum tra le mura amiche e nelle trasferte più lontane. Gli encomiabili simpatizzanti della matricola valligiana hanno causato una multa alla società per aver indirizzato cori, sinceramente ma non comprensibilmente, goliardici avverso una direttrice di gara e si sono, crediamo da allora e dalla massiccia presenza nella felice trasferta derby con la Tramutolese, conquistati l'etichetta di tifoseria da tenere sotto controllo. Questa deduzione nasce anche dalla consistente presenza di agenti della forza dell'ordine presenti a Pomarico in assetto quantomeno allarmato a giudicare dall'equipaggiamento. Tutto ciò sembra stridere con le ambizioni calcistiche di una squadra che, al di là di pregi e difetti squisitamente tecnico-tattici, ha vinto i due ultimi premi disciplina di Seconda Categoria e che adesso, nonostante accetti e subisca in silenzio decisioni sfortunate, sembra essere divenuta una squadra piantagrane. Questo, chiaramente, non può e non deve costituire un alibi per i ragazzi di Caso che, nonostante i numerosi infortuni e nonostante l'età acerba, stanno dimostrando di poter stare in un campionato dove, finora, hanno sempre giocato alla pari e, spesso, anche meglio. Nuario Fortunato


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Manera al Viviani Melfi, un abruzzese D, il derby va a La Penna di Roma

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L’anticipo di Eccellenza C’è il Ferrandina. Si gioca al “Rocco Perriello” alle 17

Il Policoro prova la fuga in attesa della Murese POLICORO -Festa di Ognissanti all'insegna del campionato per la capolista Policoro 2000 che, questo pomeriggio, davanti al pubblico amico del “Rocco Perriello”, affronterà il Ferrandina, nell'unico anticipo dell'ottava giornata del torneo d'Eccellenza. Una gara pronta a regalare tanti spunti interessanti, con due compagini a caccia di risultati utili per rimodellare la classifica della massima competizione regionale. Il Policoro, con diciassette punti all'attivo e il miglior attacco (tredici reti fatte e quattro subite),

Manniello dell’Oppido

CHI SARA' l'antagonista del tandem di testa del campionato di Eccellenza? Chi proverà a scalfire l'attuale primato in classifica della Murese e del Policoro? L'ottava giornata del massimo torneo regionale potrebbe fornirci già le prime risposte. Infatti, è in programma un esplosivo confronto per la zona-podio tra l'Angelo Cristofaro Oppido e l'Avigliano. Il match-clou della domenica calcistica di Eccellenza potrebbe proiettare sempre più in alto la formazione di Manniello e, nel contempo, in caso di ko dell'Oppido, potrebbe rilanciare alla grande le quotazioni di un Avigliano in crescita, sia sul piano del gioco che soprattutto dei risultati. Insomma, sarà sfida vera tra due big del campionato. L'Angelo Cristofaro, tra le mura amiche, a parte il ko all'esordio con la capolista Murese, ha sempre fatto grandi risultati (due successi ed un pareggio). L'Avigliano, invece, è reduce da due ko ed una vittoria lontano da casa. Stando alle statistiche, i tre punti in palio dovrebbero pendere a favore dei padroni di casa, ma occhio ai granata che, recuperati diversi calciatori (tra cui Petilli), potrebbero diventare una mina vagante in alta

capolista insieme alla Murese, cercherà di allungare il passo e distaccare le dirette inseguitrici, mandando definitivamente in archivio la difficile trasferta di domenica scorsa contro il Banzi (uno a uno il risultato finale, con gol del momentaneo vantaggio dello jonico Russo e successivo pareggio del bantino Lanciano). Fondamentale sarà conservare l'imbattibilità stagionale, primato che i ragazzi di mister Labriola condividono, come la testa della classifica, con la Murese di mister Lardo. Ma il Ferran-

dina, squadra che naviga a metà classifica con nove punti, sicuramente non resterà a guardare e darà filo da torcere agli avversari, anche alla luce della buona trasferta giocata la scorsa giornata di campionato contro il Pisticci nel derby del Basento, terminato, anche in questo caso, con un pareggio per uno a uno. Tante ipotesi, a cui darà risposte il campo; l'appuntamento è per questo pomeriggio al “Rocco Perriello”, con fischio d'inizio alle ore 17. e.c.

Rocco Labriola

Eccellenza Murese col Banzi

Promozione Moliterno-Santarcangiolese da brividi

Fari puntati su Oppido

Scanzano, grande attesa per il big-match contro la capolista Real Tolve

quota. Le emozioni dell'ottavo turno di Eccellenza non si limiteranno soltanto a questo big-match, ma spazieranno anche nei piani più alti della classifica. A domicilio giocheranno le due battistrada del torneo. La Murese riceverà sul proprio campo il Banzi, che in trasferta non sta attraversando un momento felice. L'innesto del neo-acquisto Lanciano potrebbe cambiare un pochettino le cose? Staremo a vedere. La compagine di Lardo, invece, punterà ai tre punti per rilanciarsi ulteriormente in graduatoria ed avrà sicuramente un vantaggio. Conoscerà già il risultato del Policoro che anticiperà il suo confronto questo pomeriggio alle ore 17. L'avversario di turno è il rognoso Ferrandina che di questi tempi non lascia molti punti agli avversari. In casa, gli ionici di Labriola non possono concedersi passi falsi. Anche i numeri dimostrano il grande predominio interno del Policoro: sono tre le vittorie di seguito fin qui conseguite, subendo appena una marcatura (segnandone sei). A Matera, il Pisticci andrà a caccia del suo primo sorriso esterno della stagione. Gli ionici di Valente hanno fatto punti quasi

esclusivamente tra le mura amiche. Ora bisognerà fare risultato anche in esterna per opporre resistenza alle big del campionato. Il Pisticci giocherà contro un Forza Matera che dovrà reagire al passo falso di domenica scorsa con l'Angelo Cristofaro. Una grande chance per rimettersi sulla strada giusta l'avrà l'Azzurra Tricarico che, reduce da tre flop di fila, ospiterà il Picerno (tre sconfitte consecutive esterne sinora). Il Valdiano Lauria riceverà sul campo di Marsico Nuovo la visita dell'Atella Monticchio. Toccherà al bomber Salamone spingere sempre più su la squadra di Masullo. A Ricigliano, l'Irsinese chiederà i tre punti al fanalino di coda, Balvano. La Vultur Rionero proverà ad uscire dalla crisi contro il Ricigliano. I match in programma domani pomeriggio avranno inizio alle 14.30. Questi sono i calciatori squalificati nel precedente turno di campionato: Carlo Montano (Pisticci): 3 giornate; Sabato Peluso (Azzurra Tricarico), Antonio Mele (Ricigliano), Rocco Lamorte (Vultur Rionero), Domenico Piscitelli (Irsinese), Michele Sansone (Irsinese): 1 giornata. Donato Pavese

L'OTTAVA GIORNATA del campionato di Promozione promette scintille sia in testa che in coda. Sono diversi i big-match d'alta quota e gli scontri-salvezza per non retrocedere. Tutte le gare in calendario domani pomeriggio avranno inizio alle ore 14.30. Con la rassegna di presentazione del turno del torneo cadetto, partiamo dai quartieri alti della classifica. Sono almeno due i confronti diretti tra squadre che vivono “nell'Olimpo” del campionato. La capolista Real Tolve, dopo essere uscita indenne dal campo del Real Irsina, incontrerà in trasferta una nuova matricola terribile: quell'Atletico Scanzano che nel precedente torneo di Prima Categoria le ha soffiato il primo piazzamento in graduatoria. Riuscirà, anche questa volta, la squadra di Calone a mantenere a bada l'undici di Romano? Le risposte potrà darle soltanto il terreno di gioco. Di sicuro sarà una sfida avvincente tra due sicure protagoniste del campionato di Promozione. Il Real Tolve ha la fortuna di dover affrontare tutte le grandi in trasferta in questo girone di andata; nel ritorno avrà l'appoggio del pubblico di casa. L'Atletico Scanzano, invece, si esalta sul proprio campo, avendo già fermato squadre di valore (vittoria con la Santarcangiolese e pari con il Moliterno). L'altro match-clou d'alta quota riguarderà proprio il Moliterno e la Santarcangiolese, che si affronteranno in una sfida valida sicuramente per i play-off. I numeri e le statistiche dicono Moliterno, ma bisognerà fare particolarmente attenzione al trio d'attacco della squadra di Amendolara. Di sicuro non ci si annoierà. Intanto, sul secondo gradino del podio, si è formato un bel

terzetto, costituito dal Viggiano, dal Miglionico e del Borussia Pleiade di Policoro. La formazione valligiana di Villani sarà ospite del Bella che, nel recupero infrasettimanale con il Borussia Pleiade, ha conosciuto il suo primo ko interno della stagione. Il Viggiano, invece, è reduce da una lunga striscia positiva: tre affermazioni e due pareggi negli ultimi cinque confronti disputati. Il Miglionico si recherà a Rapone, dove troverà un agguerrito Pescopagano per via dell'ottima prestazione, con vittoria annessa, ottenuta sei giorni fa a Montalbano. L'undici di Pinto è intenzionato a sbloccarsi anche in casa per cercare di abbandonare le “sabbie mobili” della classifica. La sorpresa di questa prima parte del campionato regionale cadetto si chiama, però, Borussia Pleiade. Il team di mister Viola, grazie a tre successi consecutivi, si è proiettato in piena zona play-off e ci vuol restare. Domani pomeriggio affronterà, però, una squadra in salute come il Grottole, anch'esso reduce da tre affermazioni di fila. Il Real Irsina potrebbe rilanciarsi in graduatoria vincendo con lo Sporting Montalbano. Il Varisius Matera, invece, deve superare una piccola crisi, ricevendo la visita del Latronico, fanalino di coda del campionato. Infine sarà derby, ma soprattutto sarà un match per la permanenza quello che si disputerà a Filiano tra il Vitalba ed il Lagopesole. Questi sono i calciatori squalificati nel precedente turno di campionato: Antonello Tucci (allenatore del Varisius Matera) fino al 18 novembre; Luigi La Salvia (Moliterno), Giuseppe Messuti (Latronico): 1 giornata. Donato Pavese


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Allievi regionali Quinta giornata

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Giovanissimi Regionali Quinta giornata

Chi ferma il Minozzi? Un turno per testare le ambizioni delle prime Invicta e S. Maria fuori Per la salvezza spicca Avigliano-Policoro MATERA – Davanti ai propri sostenitori l’Invicta ha dimostrato che se il Melfi avesse dato punti, la squadra di Michele Fontana sarebbe stata ancora insieme al Padre Minozzi. Invece a Matera si sono dovuti accontentare della solita grande prova di un gruppo che in questo fine settimana si recherà a Bella per ricominciare a muovere la propria classifica. L’obiettivo è uno solo: continuare a vincere, come sta facendo il Padre Minozzi, vittorioso, nell’ultimo turno, sull’ostica Dedalo. I policoresi di Michele De Pietro passano da una squadra di Potenza all’altra e dopo la Dedalo ora tocca alla Don Bosco che in classifica ha sei punti. Non sono pochi per stare tranquilli e questo il presidente Filippo Quinto lo sa bene ecco perché dovrebbe seguire la squadra nella trasferta di Potenza dove ha sede un’altra delle grandi, quel Santamaria che quasi sette giorni fa ha fatto valere la sua forza sullo Sporting Genzano. L’entusiasmo nella società di Nicola Galantucci è molto alto ma si resta con i piedi ben piantati per terra, soprattutto in

vista della quinta giornata in cui i ragazzi di Piero Pronesti sono attesi sulle rive dello Ionio dal Policoro 2000. Il match è il più interessante della giornata perché si affrontano due formazioni che stanno vivendo un buon momento; il Santamaria ha fatto tris, il Policoro 2000, sotto la guida del ritrovato Sante Bruno, è alla sua seconda vittoria consecutiva. Sulla carta è una gara equilibrata, quasi da pareggio potendo azzardare, ma siccome di pareggi in queste prime quattro giornate non ce ne sono stati, azzardiamo ancora che il match potrebbe essere deciso dalla giocata di un singolo calciatore. Le due squadre hanno ragazzi molto bravi e tutti e due i tecnici si aspettano il “colpo da campione”. Dopo le prime c’è un folto gruppo di squadre che hanno ottenuto due vittorie e di cui fanno parte, oltre alla Dedalo e al Don Bosco, anche la Vultur, l’Assopotenza e il Lauria. Proprio dalla squadra di Ambrogio Pesce iniziamo dicendo quello che abbiamo sempre detto quando si incontra il Melfi; i punti rimarranno gli stessi. Po-

trebbero invece cambiare quelli della squadra di Rionero che ospita la Pro Murese, che ha fatto il suo primo passo in avanti, ma potrebbero cambiare anche quelli dell’Assopotenza di scena a Genzano; campo difficile quello dello Sporting dove potrebbe esserci qualche sorpresa. Chiudiamo con Deportivo-Picerno: un match che vale molto per queste due squadre che ancora, purtroppo, devono iniziare a correre.

POTENZA – Se la classifica oggi ci dà tra le prime a nove punti il Real Peppino Campagna e lo Scanzano, è solo perché sia l’Invicta che l’Assopotenza hanno già affrontato il Melfi, con la squadra di Leo Albano che ha addirittura osservato il turno di riposo. La quinta giornata dovrebbe darci un segnale concreto delle amzioni delle prime quattro perché il calendario offre sia InvictaPeppino Campagna che As-

Torneo Berretti Le lucane sfidano il Sorrento in casa e la Val di Sangro fuori

Potenza per rialzarsi, Melfi per le conferme POTENZA - Archiviata la sconfitta con la Cavese, che per certi versi ci può anche stare perché ottenuta in trasferta contro la capolista del girone “G”, il Potenza cerca il riscatto sul proprio campo contro il Sorrento (la coincidenza vuole che anche la prima squadra domani sia impegnata con il sorrento in Prima Divisione). I campani hanno nove punti, che sono abbastanza per far capire a Bracale e compagni che si tratta di una gara che può essere vinta solo se si gioca con determinazione e nervi saldi. I tre punti servono e si possono ottenere se tutti danno il giusto contributo per riprendere a correre in un girone dove il Potenza ha dimostrato di non essere inferiore a nessuno. Anche il Melfi, nel girone “F”, ha dimostrato, pareggiando con il Gallipoli, capolista del girone,

di essere un buon team che contro il Val di Sangro può far buone cose. “Dopo la bella prova interna contro la capolista - sostiene Natale Iorio – ai ragazzi è stato chiesto di non abbassare la guardia”. “Questa di Val di Sangro - continua il responsabile del settore giovanile dell’As Melfi - è per la squadra un occasione buona per confermare quanto espresso nell’ultima gara, una partita affrontata con impegno, concentrazione e sacrificio, ricetta indispensabile per cogliere altre soddisfazioni e per continuare a crescere lavorando con il sorriso sulle labbra. “Nella settimana conclude Natale Iorio - la squadra, diretta da mister Gerardo Natale, si è allenata con la testa rivolta alla gara in programma, nella quale chiedo di capitalizzare al massimo gioco e risultato”.

sopotenza-Scanzano. Due big match nello stesso turno non li si vedeva da parecchio. E’ il banco di prova per tutte e quattro anche se i pronostici solo tutti per i materani e i potentini che hanno dalla loro parte il fatto di poter giocare davanti al loro pubblico. Non è cosa da poco se è vero che proprio in trasferta, a Potenza per l’esattezza, le squadre dei presidenti Narciso e Carlomagno hanno conosciuto la loro prima sconfitta. E’, invece, alla seconda battuta d’arresto il Padre Minozzi, sconfitto dal sorprendente Doria che lo ha raggiunto a quota 6. Il gruppetto delle squadre che hanno ottenuto due vittorie è folto e comprende anche Santamaria e Varisius. I risultati ottenuti dalle squadre del presidente Galantucci e da quella del presidente Montemurro hanno fatto lievitare parecchio le quotazioni di queste due società impegnate, nel prossimo turno, tra le mura amiche, rispettivamente contro il Doria e la Don Bosco. I ragazzi di Renato Mar-

chitiello, che arrivano da due vittorie consecutive, cercano in tris; quelli di mister Trani vogliono riscattare la sconfitta patita per mano di una Dedalo che cerca conferme ulteriori in casa di un Padre Minozzi che non sembra più lo stesso. Per il team di mister Prete è il momento di rialzare la testa anche se l’avversario non è dei più facili visto che la formazione di mister Porretti ha perso solo con l’Invicta. Con il Deportivo alla finestra per il turno di riposo, nella parte bassa della classifica c’è una gara che può essere molto importante per chi la gioca: Aviglianese-Policoro 2000 mette di fronte due compagini che non hanno fatto punti. Entrambe hanno necessità di togliersi quello “0” da dosso e l’occasione è più favorevole ai ragazzi di mister Zaccagnino che a quelli di Vito Leone. Il campo ci darà la risposta, così come il campo ci dirà se i miglioramenti che il Picerno sta facendo nelle ultime due giornate continuano; il Melfi, a tal proposito, rappresenta un buon test.

CONCORSO “BEST 22” I PIU’ VOTATI DEL 2008/2009 Riservato ai giovani calciatori lucani delle categorie Juniores, Allievi e Giovanissimi Provinciali, Regionali e Nazionali

Nome

LA SITUAZIONE GIRONE F: tre in testa LE PARTITE: Aversa Normanna – Manfredonia; Foggia – Andria Bat; Gallipoli – Taranto; Monopoli – Napoli; Real Marcianise – Barletta; Val Di Sangro – Melfi; Virtus Lanciano - Noicattaro LA CLASSIFICA: Gallipoli 11 Noicattaro 11 Barletta 11 Monopoli 10 Taranto 9 Aversa Normanna 7 Manfredonia 7 Napoli 6 Virtus Lanciano 6 Real Marcianise 5 Andria Bat 4 MELFI 4 Foggia 2 Val Di Sangro 0

GIRONE G: Cavese e Vibonese leader LE PARTITE Benevento – Paganese; Catanzaro – Vigor Lamezia; Cosenza – Scafatese, Crotone – Vibonese; Gela – Cavese; Juve Stabia – Igea Virtus; Potenza – Sorrento LA CLASSIFICA: Cavese 13 Vibonese 13 Benevento 12 Juve Stabia 10 Gela 10 Sorrento 9 Crotone 7 Igea Virtus 7 Cosenza 4 POTENZA 4 Catanzaro 4 Paganese 4 Vigor Lamezia 1 Scafatese (-1) 0

Cognome Squadra Ruolo Indirizzo n° Telefono CAMPIONATO

Provinciale

Regionale

Nazionale

Allievi

Giovanissimi

CATEGORIA

Juniores

REGOLAMENTO: Ogni mese una classifica premierà il più votato tra i giovani che partecipano ad uno dei campionati Juniores, Allievi e Giovanissimi a livello Provinciale, Regionale e Nazionale. Il vincitore riceverà in premio la maglia originale della squadra del cuore. Al termine della stagione sportiva 2008/2009 si svolgerà una partita denominata “1° TROFEO IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA” dove i BEST 22 si scontreranno tra loro. Tutti i partecipanti alla fine della partita saranno premiati. I tagliandi, complitati in ogni sua voce, vanno inviati a: Agenzia Nigro, Piazza Italia, 8 - 88814 Torre Melissa (KR). N.B. NON SARANNO RITENUTE VALIDE LE SCHEDE VOTO FOTOCOPIATE.


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Sport B Tutti disponibili per mister Incerto. L’unico dubbio riguarda Latorre

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Calcio a 5

Spazio Relax cerca conferme Trasferta a Reggio Calabria per la continuità MATERA - Sesta di campionato: questa volta si va a Reggio Calabria per affrontare il Real Tremulini. Incamerati i tre punti faticosamente guadagnati nel turno scorso a spese dello Scafati, lo Spazio Relax si accinge questo pomeriggio a sostenere una nuova prova che, ci si augura, oltre apportare nuova linfa alla classifica, fughi tutti i dubbi e tute le perplessità sino ad oggi accumulate. La squadra calabrese, seppure reduce da una pesante rovescio subito in terra campana ad opera del Gragnano, a prima vista appare essere una squadra molto equilibrata poiché sino ad oggi ha ottenuto due vittorie, due sconfitte ed un pareggio, tutte, prima dell'ultima gara, con punteggi molto contenuti. Insomma una squadra in perfetta sintonia con le altre di questo girone F così ostico.

Lo Spazio Relax del presidente Nino Crapulli, sino ad oggi, ha alternato prove maiuscole a prove altrettanto disarmanti, un altalenare di prestazioni che certo non si confanno ad una squadra che punta a vincere il campionato. Di fronte a questa situazione il massimo dirigente materano è molto esauriente: “E' chiaro che se i risultati non arrivano cambieranno i programmi. Insomma quest'anno non faremo quello che abbiamo fatto l'anno scorso: non siamo disposti ad inseguire sogni. Se la squadra è in linea con i programmi della società allora siamo disposti a continuare a fare sacrifici, altrimenti si cambia. Posso capire chi deve conciliare lavoro e sport, ma da gente che non fa altro che allenarsi e giocare al calcio è lecito aspettarsi di più. La risposta che volevo dalla squadra è arrivata soltan-

to nel secondo tempo della gara giocata con lo Scafati, mentre nella prima parte della partita siamo stati leziosi. Questo atteggiamento lo voglio sin dal primo secondo di gioco. Disponiamo di giocatori che possono fare la differenza, però è chiaro che l'impegno deve essere costante. Ad esempio il Reggio Calabria dispone di tre giocatori provenienti dalla serie A1 e sabato scorso ha perso 10 a 1 a Gragnano: è evidente che se si scende in campo con la presunzione di avere già vinto il rischio è di fare figure del genere”. Contro il Tremulini Reggio Calabria dovrebbero essere tutti a disposizione di mister Stefano Incerto, unico dubbio riguarda Nico Latorre che potrebbe non essere della partita a causa di impegni di lavoro. Annibale Sacco sport@luedi.it

B Il tecnico del Deportivo: «Guai a sottovalutare il Cosenza»

Bommino mette tutti sugli attenti MATERA - Torna di fronte al proprio pubblico la Nigro BNG Deportivo Matera. Questo pomeriggio, infatti, alle ore 14, la squadra biancoazzurra affronterà il Città di Cosenza. Ancora a digiuno di vittorie, la squadra calabrese ha ottenuto sino ad oggi soltanto due pareggi, entrambi in gare casalinghe e precisamente con il Messina e l'Eden di Acerra. Sulla carta, dunque, un impegno abbastanza agevole a condizione, però, di affrontare la gara con la dovuta concentrazione ed umiltà così come ci ha detto l'allenatore Angelo Bommino: “Da quello che ci dice la classifica sembrerebbe una gara facile, ma guai a scendere in campo con la convinzione di avere già i tre punti in tasca. Queste gare sono sempre a doppio taglio, dobbiamo stare attenti a non andare scriteriatamente all'assalto e a non concedere loro molti spazi. Abbiamo visto come ha giocato con noi la Paganese: tutti dietro e pronti a ripartire in contropiede. In questo girone non esistono squadre 'materasso' per cui ogni gara è una finale. In settimana abbiamo lavorato molto

proprio per scongiurare cali di concentrazione e mantenere la tensione al massimo livello”. Alla luce dei risultati sin qui ottenuti, abbiamo cercato di capire quali sono, a questo punto i reali obiettivi della società biancoazzurra: “È chiaro che l'intento è quello di ottenere più punti possibile poi, al giro di boa, tireremo le somme. Il mercato di dicembre potrebbe cambiare completamente gli scenari del girone e dunque fare troppi conti in questo momento è del tutto inutile. Sono ad ogni modo soddisfatto dell'evidente impegno dei ragazzi e mi rassicura il fatto che piano piano, con un lavoro certosino, stiamo portando al top Cesare Rispoli, un giocatore su cui conto molto e che sono sicuro alla fine sarà determinante. Del resto è un leader, un trascinatore e dunque è molto importante averlo al massimo della condizione. Confido molto in lui ma anche sugli 'italiani'da cui mi aspetto molto, e mi riferisco a Vincenzo Martemucci, che ha giocato molto bene sabato scorso, e a Michele Miriello.“ a.s.


Sport

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Cammini paralleli MATERA - Nella quinta giornata di campionato la Bawer Matera, che affronterà in trasferta l’Osimo di Giuffrida e Basanisi, sarà arbitrata dalla coppia formata da Alberto Maria Scrima di Catanzaro e Marco Ce’di Cassina de’Picchi, località in provincia di Milano. Una gara che mette a confronto due squadre che hanno avuto un cammino, fino a questo momento, parallelo. Una vittoria a testa, alla quarta giornata, in casa. In precedenza tre sconfitte con l’ultima della serie che però ha mostrato dei netti miglioramenti. La Bawer portò a casa zero punti ma una buona prestazione da Trapani, mentre l’Osimo ebbe la stessa sorte a Ferentino, dove dopo aver controllato la gara per gran parte del tempo, si è fatta rimontare e superare nel finale lasciando per strada altri due punti. Questa volta però entrambi i quintetto sono reduci da una vittoria, che ha dato sicuramente maggiore fiducia ai due roster. Chi però ha più da perdere è l’Osimo perchè gioca dinanzi al pubblico amico. Questa variante potrebbe giocare a favore della Bawer. L’Osimo non può sbagliare. Questa tensione potrebbe far commettere errori al team di Ciani ed è qui che la Bawer deve essere brava a sfruttare il momento. a.mutasci@luedi.it

Roberto Miriello

A Dilettanti Anticipo in terra laziale per il quintetto allenato da Tripodi

Potenza medita lo sgambetto La Levoni prova a bloccare la capolista Latina SARANNO i signori Scudiero di Milano e De Rosas di Sassari a dirigere l'atteso anticipo della quinta giornata del campionato maschile di serie A Dilettanti tra il Basket Latina e la Levoni Potenza. La gara avrà inizio alle 18 al Pala Bianchini di Latina. I laziali, reduci dal blitz di Sant'Antimo, viaggiano con il vento in poppa e puntano al quinto successo consecutivo. Coach Benedetto avrà tutti gli uomini a sua disposizione. Anche la Levoni non dovrebbe avere particolari patemi, visti i ritorni in squadra dopo una settimana difficile di Metz, Palombita, Ruggeri e Vetrone, quest'ultimo al debutto stagionale. I biancorossi di Gianni Tripodi saranno dunque opposti alla capolista del campionato che ha ottenuto l'ein plein di affermazioni, facendo leva sulle doti indubbie di Pilotti, Ochoa, Muro, Bisconti e Coronini. Una gara difficile, quella che attende i ragazzi di Gianni Tripodi, attesi da una formazione difficile da affrontare. La settimana è stata vissuta con intensità dal clan potentino, consapevole più che mai di poter giocare le sue carte contro tutte le formazioni avversarie. Ne deriva che l'appuntamento di questo pomeriggio sarà vissuto con trepidazione e interesse vista l'importanza della posta in palio. La squadra potentina ha ultimato la preparazione ieri pomeriggio al Pala Pergola dovendo fare i conti con il piccolo infortunio alla spalla patito da Massimo Ruggeri, comunque arruolato per la trasferta di Latina, dove capitan Rato e compagni non saranno seguiti dai tifosi, visto l'annullamento del torpedone, organizzato dai gruppi organizzati. Ad ogni buon conto, la sfida del Pala Bianchini si preannuncia quanto mai incerta e tutta da seguire, come del resto quelle che hanno accompagnato il cammino dei biancorossi finora. In casa potentina è Sandro Lo Sardo a fare il punto della situazione parlando del match di questo pomeriggio, l'assistent coach lucano ha affermato: “Affronteremo una delle compagini favorite al salto di categoria. Sono convinto che la partita sarà dura ed incerta”. Parla dei laziali elencando pregi e difetti: “Latina è compagine forte in

B Donne C’è il Latina da battere

La Codra Basilia cerca conferme

Sonia Crovatto della Basilia Codra Mediterranea

Ruggieri può essere decisivo nella gara contro i pontini. Sopra l’assistente coach Lo Sardo

ogni reparto. La società ha fatto ingenti investimenti pur di allestire un complesso capace di esaltare le doti dei singoli. Il difetto? Spero possano sottovalutarci….”. Lo Sardo parla dell'atteggiamento complessivo della Levoni: “Scenderemo in campo determinati, abbiamo voglia di vincere, saremo tranquilli, spero tanto in una prestazione all'altez-

za della situazione”. Il tecnico potentino parla della difesa: “Sarà l'arma in più per noi, abbiamo lavorato tanto in settimana, basando tutto sugli accorgimenti tattici e giochi particolari”. Raggiunto telefonicamente, l'ex coach della Potenza 84 e attuale head coach del Latina, Giovanni Benedetto ha affermato: “A mio avviso sarà una grande partita. Ho vo-

glia di abbracciare Gianni Tripodi, uomo dalla lavagna preziosa e i due giocatori reggini Grasso e Rato, sempre affettuosi nei miei confronti. Potenza? E' una squadra capace di esprimere una buona pallacanestro. I suoi elementi sono dotati tecnicamente, va temuta tantissimo”. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

GARA casalinga per la Basilia Codra Mediterranea Potenza, impegnata questa sera al Pala Pergola di Contrada Rossellino, contro la Pallacanestro Latina, allenata dal coach Nevio Ciarielli. La formazione potentina affronta le laziali, alle ore 20:30 nella gara valida per il sesto turno d'andata del campionato femminile di serie B/1. La potentine sono al completo, le laziali devono fare i conti con le pesanti assenze di Eleonora Morgagni e Eleonora Picchio, infortunate. Le atlete del Latina però possono contare sull'estro di Marcella Varricchio, apparsa in ottime condizioni di forma nelle ultime gare disputate. La Basilia, reduce dal colpo di mercoledì sera a Portici contro il Pegaso ha tutta l'intenzione di allungare la serie positiva, facendo leva sulla forza delle ragazze a disposizione di Marilia Sanza. L'impegno si preannuncia difficile, le laziali formano ugualmente un complesso da rispettare e temere. Il complesso lucano questa sera non ha alternative, un successo, infatti darebbe ulteriori garanzie tecniche alla compagine di Marilia Sanza. La squadra nel corso delle ultime sedute di allenamento ha mostrato convinzione dei propri mezzi e grande determinazione, figlie entrambe della qualità individuale che regna nel team caro al presidente Niccolò Martellotta. La formazio-

ne potentina, nella gara di questa sera (arbitri Silvestro di Napoli e Marra di Caserta) è chiamata ad una prova di maturità in vista dei prossimi impegni di campionato. Nel clan lucano è necessaria una sterzata per uscire da un periodo complesso culminato con la scoppola patita sette giorni fa a Roma. Nel clan potentino è Sonia Crovatto, capitana della Codra ad analizzare le chiavi di lettura del match. Crovatto ha dichiarato: “La partita è difficile, come tutte le gare di questo campionato. Devo ammettere che non riusciamo ad essere continue, dopo la bella prova fornita contro la Nipar Roma abbiamo patito una scoppola tremenda sette giorni fa. Ora dobbiamo dare una risposta a tutto l'ambiente, soprattutto facendo leva sulla nostra responsabilità”. Crovatto parla delle avversarie: “Latina è formazione giovane solo sulla carta d'identità, le cestiste laziali sono esperte, vantano giocatrici che calcano il parquet da anni. Dobbiamo fare della concentrazione il nostro punto di forza per superare il Latina”. Crovatto si sofferma su altri aspetti: “Sarà una gara difficile, al di là della sconfitta patita a Roma il turno infrasettimanale è stato positivo”. La capitana chiude con una riflessione: “Dobbiamo mostrare fiducia e credere nelle nostre possibilità”. f.menonna@luedi.it


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Sport Volley B1 Donne Lamezia cliente non facile

La Lore Lei prepara la tripletta di successi FORTE DEI suoi 6 punti in classifica, che le assicurano il primato in coabitazione con Pontecagnano e Napoli, la Lore Lei si reca in Calabria per il terzo turno di campionato. Nella loro seconda trasferta dell'anno Carrozzo e compagne rendono visita alla neopromossa Engeco Lamezia - si gioca al Palasparti di Nicastro dalle 18 -, ancora al palo dopo le prime due giornate. Anche se in effetti la formazione catanzarese ha finora giocato una sola volta, esordendo domenica scorsa sul quasi impossibile campo di Pontecagnano (partita persa con un nemmeno troppo disonorevole 3-0), dopo aver dovuto giocoforza saltare il turno inaugurale (di riposo, dopo la rinuncia al campionato da parte del Brindisi). Non inganni dunque la differenza in graduatoria tra la PM e la compagine allenata dal tecnico Guzzo, che vanta tra le sue file giocatrici di categoria: a partire dall'esperta opposta brasiliana Ericleia Bodziak Filò, l'anno scorso a Mercato San Severino (da cui è arrivata anche Aprea, a far coppia in banda con la ex Soverato Mezzera). Al centro, insieme con Salvi, l'Engeco schiera la ex biancorossa

Nino Gagliardi

Irene Pichierri, che tanto bene fece (stagione 20052006) nella sua unica annata potentina, culminata con la promozione in B1 della formazione allora allenata da Marotta. Mentre a dare solidità alla ricezione e alla difesa delle calabresi è arrivata nell'estate Tetty Gentile, che ha deciso di salutare la A2 e San Vito dei Normanni. Un organico dunque degno del massimo rispetto quello lametino, destinato sicuramente a crescere e affinare la sua intesa nel corso del campionato. Anche (ma non solo) su questo aspetto potrà cercare di fare leva questo pomeriggio la Lore Lei, pure lei alla ricerca dell'amalgama ideale nella prima fase della nuova B1, ma che sulla carta do-

vrebbe essere più squadra rispetto alla sua avversaria di giornata. «Non sarà assolutamente un impegno agevole quello di Lamezia - fa notare coach Nino Gagliardi alla vigilia del match -. Noi siamo fisicamente a posto e in fiducia, ma sul loro campo dovremo giocare con molta attenzione per pensare di portare via un buon risultato. A Pontecagnano le calabresi hanno tenuto botta per due set alla Cogemal, in quello che era il loro esordio stagionale. Penso che sul parquet di casa venderanno carissima la pelle. E a noi servirà una prova di grande concentrazione e applicazione per tornare a casa con la vittoria». Luca Carlone sport@luedi.it

C Uomini, trasferta per le due potentine

C Donne La Bata Livi va a Muro Lucano

TUTTO pronto per la seconda giornata del campionato di pallavolo maschile di serie C. Il calendario prevede due anticipi. Questa sera si giocherà, infatti, la gara tra l'Edil Loperfido Matera e la Global Srl Aism Potenza. Entrambe le formazioni vengono dalla sconfitta della prima giornata: la formazione materana è stata battuta dalla Pallavolo Matera, mentre il team potentino dalla Pallavolo Moliterno. L'incontro di oggi, dunque, offre un'occasione di riscatto per entrambi i team che sono desiderosi di mettere in classifica i primi punti della stagione. La gara si giocherà alle ore 20 presso il Pala Lanera di Matera. Sempre quest'oggi a Moliterno sarà di scena la partita tra la formazione locale e la Ceramiche Alberti Polisportiva Lauria. Sarà una gara importante per tutti e due i sestetti che nella prima di campionato hanno conquistato la vittoria piena. Nessuna delle due formazioni vorrà perdere il primato in graduatoria quindi sicuramente si assisterà ad una gara bella ed intensa. Il match avrà ini- Enzo Santomassimo zio alle ore 19 presso la palestra dell'Istituto tecnico di Moliterno. Domani pomeriggio, invece, si giocherà la gara tra il Gruppo Callipo Maratea - Sapri e la Megacom Amatori Potenza. La formazione marateota proverà a sfruttare il fattore campo per mettere a segno la prima vittoria della stagione 2008/09 e lasciare quota zero in classifica dopo il ko rimediato in trasferta a Lauria. La gara inizierà alle ore alle 18 e si disputerà al Polifunzionale della cittadina tirrenica. Infine sempre domani, chiuderà la seconda giornata il “derby” materano tra la Vis Severiana Montescaglioso e la Pallavolo Matera. Il team del Volley Group sarà, dunque, impegnato nella prima trasferta stagionale dopo l'esordio casalingo nell'altro derby contro vinto contro l'Edil Loperfido Matera. I ragazzi allenati da Lozowy e Rizzi si presentano alla gara contro la formazione montese carichi e pronti a conqusitare un'altra vittoria che garantirebbe loro il primato in classifica. Fischio d'inizio alle ore 19 presso il PalaVojtila di Montescaglioso. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

MESSO da parte il debutto della scorsa settimana, per il volley femminile di Serie C è già il tempo di tornare sottorete, per la disputa della seconda di andata che dovrà confermare o smentire quanto si è visto nel primo turno. A dover far comprendere il suo vero volto, dopo il karakiri interno del primo match contro la Tua Assicurazioni Potenza, è di certo la Ricci Costruzioni Bernalda, con il patron e presidente a cui certo non è andato giù il capitombolo al cospetto di una diretta avversaria, e che ora chiede a Sabrina Acito e socie di invertire subito la rotta, cercando il successo a Lavello. Per il team del Vulture, invece, dopo il pesante 3 a 0 al debutto, la necessità di presentarsi al meglio al pubblico di casa, che già pregusta, visto l'entusiasmo esistente, la prima sfida al Palasport proprio contro una delle favoritissime al salto in B/2 a fine stagione. Decisamente bella ed accattivante si preannuncia la sfida di Potenza tra il De Gasperi di Concetta Ostuni ed il forte Volley Sapri, due squadre che son partite col piede giusto e con il successo alla prima, e che ora, l'una contro l'altra divise da una rete, sono pronte a dare il massimo per proseguire la propria marcia con un nuovo successo. Appare alla portata della Volleu Group Matera la sfida esterna sul campo della Dvd Moda Volley Bella, se certo si pensa al diverso valore delle due formazioni ed agli obiettivi delle stesse, anche se, è chiaro, per il Matera non è il caso di dare tutto per scontato soprattutto in considerazione del fatto che il Bella si è dovuto inchinare 3 a 0 al Sapri ed ho ha voglia di fare bene nella prima sfida interna stagionale della Serie C. A chiudere il programma della seconda giornata di andata, il match derby di Muro Lucano tra il Marcone Volley e la Bata Livi Potenza, altra sfida che vede la squadra viaggiante protagonista per il successo finale, e quindi a sua volta favorita nella gara, rispetto al Muro che è reduce dal ko di Matera ma ha voglia di rialzarsi subito, sfruttando il turno interno e il sostegno del proprio pubblico. Quattro sfide tutte da seguire, per gli appassionati, e che potrebbero dare subito un volto diverso alla classifica della Serie C femminile di volley, visto che solo una squadra potrebbe essere a punteggio pieno, tra Potenza e Sapri, e le altre, Bata e Matera poter realmente rischiare su dei campi dove è necessario fare molta attenzione alla voglia di reagire subito e vincere di squadre battute al debutto. Anche se poi, sottorete si sa, spesso i valori diversi si fanno sentire lo stesso, per arrivare a vincere e a proseguire verso i propri obiettivi di vertice stagionali. Antonio Baldinetti sport@luedi.it

La Tua Assicurazioni testa le ambizioni del Sapri


Sport

Hockey A2 Barbano e soci a Sarzana

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Volley B uomini Trasferta a Messina

La Medical Center trova sulla strada Massari sprona la Raro un’altra siciliana

Serve l’exploit MATERA - Match in terra ligure per la Raro Pattinomania. Per il team materano ci sarà l'ennesima e lunga trasferta nel nord Italia. Capitan Barbano e company questa sera, infatti, saranno di scena a Sarzana in un match non certo facile proprio perché avranno di fronte la prima della classe in condominio con il Thiene e il Montebello. I ragazzi allenati da mister Massari sono reduci dalla vittoria contro lo Sporting Lodi, un'affermazione che ha regalato ai ragazzi della città dei Sassi la tranquillità giusta per poter affrontare questa difficile gara con la grinta e la concentrazione giusta. Inoltre la formazione materana a differenza del team ligure, che sarà costretto a vincere per mantenere la testa della classifica, non avrà nulla da perdere. Una chance in più per Barbano e company che non dovranno farsi sfuggire. “A Sarzana sarà difficile commenta Michele Barbano - sia per la forza della

Michele Barbano della Raro Matera

squadra, che fino ad ora non ha mai perso, che per la pista che ricordo essere molto scivolosa. Non dobbiamo farci influenzare o impaurire dalla forza della formazione ligure, dobbiamo dimostrare di essere

una squadra da play - off, quindi dovremo dare il massimo per ottenere un buon risultato”. Parole importanti quelle del capitano materano che non esclude la possibilità di poter tornare a Matera con un risultato

positivo. Dello stesso parere è Roberto Vivilecchia che sogna di tornare in Basilicata con un risultato importante anche alla luce di due assenze pesanti nel club ligure. “Non sarà un match facile. La pista ligure è una delle più difficili del campionato, noi però non ci diamo per spacciati anche alla luce della squalifica di Bossi e dell'infortunio di Gianassi. Per questo motivo sognare di tornare con il bottino pieno non costa nulla. A parte gli scherzi, noi andremo a Sarzana per fare la nostra gara, alla fine anche il pareggio diventerebbe un risultato più che positivo. Siamo fiduciosi anche perchè in settimana ci siamo allenati molto bene, abbiamo stdiato degli schemi precisi per scardinare la difesa locale. Inoltre non avremo problemi di formazione, il mister ha tutti gli atleti a disposizione. Con il bel gioco dovremo dimostrare di poter competere per un posto nei play-off”. Lorenzo Tortoelli sport@luedi.it

Scherma, oggi al via la due giorni materana MATERA - Oggi alle ore 9 con la presenza del Presidente della Federazione Italiana della Scherma Giorgio Scarso. Parte il primo” Trofeo Città dei Sassi “. Prima prova di qualificazione di Fioretto e Sciabola al Palasassi. E' una due giorni importante per i migliori schermitori di tutto il Sud Italia, sulle dieci pedane si potranno ammirare gli assalti degli schermitori. Si comincia con la specialità del Fioretto maschile e la Sciabola femminile. Nel fioretto maschile sei saranno gli atleti materani, che sicuramente contano sul tifo del pubblico. Gli atleti che scenderanno in pedana sono: Gianni De Rosa, Gaetano Danzi che il 19 ottobre a Busto Arsizio in una prova Nazionale Open ha conquistato un ottimo secondo posto, Mimmo Di Giorgio, Flavio Papapietro,

Antonio Sarcuni e Bartolomeo Tardi. Schermitori sul quale si conta per dei buoni risultati e tenere alto il blasone della scherma materana. Le finali e le premiazioni sono previste dalle ore 15 alle ore 17.La seconda giornata di incontri domenica 2 inizia alle ore 9 con le gare di Fioretto femminile e Sciabola maschile. Nella prima delle due gare saliranno in pedana le giovani e promettenti fiorettiste Marianna Di Ruvo e Rossella Bruno. Finali e premiazioni di entrambe le armi sono previste a partire dalle ore 14.00 per terminare alle ore 16. I qualificati di questo trofeo andranno alla prima delle tre prove del campionato italiano assoluti, che si svolgeranno a Ravenna in Emilia Romagna. Saranno circa 200 i partecipanti, una occasione per la

La conferenza stampa di presentazione dell’evento

promozione turistica della città, visto che ci saranno molti accompagnatori e famiglie degli atleti ospiti nelle strutture alberghiere di Matera. Con il Centro di Educazione Ambientale di Matera, sono state organizzate visite guidate nell'incantevole scenario dei Sassi. La manifestazione ha avuto il patrocinio del Comune di Matera e

della Regione Basilicata, nonché diverse sponsorizzazioni private. Il Presidente Avv. Mariano Agresti si augura che il pubblico corra in massa per apprezzare questa nobile arte di sport, che tante soddisfazioni da all'Italia ponendoci nei primi posti in tutte le manifestazioni di livello mondiale e olimpicoI. Vincenzo Bochicchio

Il tecnico Draganov

NUOVO IMPEGNO in terra siciliana, a una settimana dalla vittoriosa trasferta sul campo dell'Acireale, per la Medical Center. La compagine potentina, capolista a punteggio pieno - con Catona e Nicosia - del girone I della B2, è di scena stasera al Palatracuzzi di Messina (dalle 18.30) contro la Pgs Domenico Savio: attestata, in virtù di una vittoria e di una sconfitta (entrambe al tie-break) nei primi due turni, a quota tre punti in classifica. Dopo l'esordio casalingo col botto, quindici giorni fa, al cospetto del forte Reggio Calabria, la formazione messinese allenata da coach Pirrottina sabato scorso si è fatta sorprendere dal non trascendentale Ragusa. «Non so cosa sia successo nell'ultima partita, ma analizzando il match contro il Reggio Calabria ho visto un'ottima squadra: il Messina si è davvero guadagnato il successo, e nel suo palazzetto sarà un osso duro per molte avversarie nel corso di questa stagione», il commento di coach Giorgio Draganov sull'avversaria odierna della Virtus. «Dovremo sfoderare - ha proseguito il tecnico bulgaro - una prestazione super per pensare di imporci, ma andiamo lì convinti delle nostre possibilità e pronti a giocarci a vi-

so aperto la gara». Con l'evidente obiettivo di dare continuità alla bella prestazione di Acireale, quando Zuccaro e soci seppero ribaltare l'iniziale svantaggio di un set e fare loro l'intera posta in palio. «Dovremo scendere in campo - ha insistito Draganov - con il migliore atteggiamento fin dall'avvio, per non concedere nulla al Messina e riuscire a imporre il nostro gioco. Sappiamo che loro sanno esaltarsi in casa, ma sarà fondamentale mantenere la calma e la tranquillità per non congedergli alcun vantaggio. E puntare poi su quelle che sono le nostre armi». L'entusiasmo e la fiducia, del resto, non sembrano mancare ai rossoblù potentini, supportati anche da una condizione fisica complessivamente buona. Segnali incoraggianti a tal proposito sono arrivati a coach Draganov anche dall'amichevole infrasettimanale disputata a Lucera (chiusa sul 2-2), dove Di Tommaso e compagni hanno confermato il loro momento “sì”. In un test che ha evidenziato pure l'ottimo stato di forma dei ragazzi della panchina (Bacca, Galante, Cavaccini), su cui l'allenatore della Medical Center sa di poter contare in qualsiasi momento. l.c.


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Sport Atletica Il “fuori le Mura” è organizzato dalla Scotellaro di Matera

Sabato 1 novembre 2008

Città di Melfi: una classica Mezza maratona tra le bellezze federiciane SARÀ un primo novembre davvero speciale in città, quello che vedrà svolgersi la seconda edizione di una “Mezza Maratona fuori le mura Città di Melfi” che punta a divenire appuntamento fisso con ciò che è atletica allo stato puro, corsa su strada per campioni ed appassionati, oltre che gran momento di confronto tra atleti africani con alle spalle successi e piazzamenti in tutto il mondo. Il merito tutto è della Polisportiva Rocco Scotellaro di Matera dell'infaticabile presidente Emanuele Vizziello, che continua a proporre manifestazione di grande valenza sportiva e che ha creato questo evento che poi è stato recepito e fatto proprio dall'Amministrazione Comunale, attraverso il lavoro dell'Assessore allo Sport Giuseppe Quaranta. Un binomio vincente, tra l'esperienza del primo e la voglia di offrire una manifestazione di gran pregio in ambito sportivo del secondo, per farne appuntamento davvero da non perdere,

Un momento della scorsa edizione e a sinistra Leryn Franco

per promuovere lo sport per tutti ed il territorio in ambito turistico, e dopo “la prima dello scorso anno”, ecco il bis con una start list di tutto rispetto, che annovera una dozzina di atleti di primissimo piano nel

panorama della mezza maratona, delle corse su strada, dei 10000 in ambito internazionale. Tra essi l'etiope Slimani Kaddour, i keniani Eric Chirchir e Abhram Talam, il forte marocchino Hajji Moha-

med grande amico e compagno di squadra di Stefano Baldini oltre a Hakim Redouane, nazionale del Marocco ed agli agguerriti algerini Lachcen ed El Barouki, tutti pronti alla battaglia per scrollarsi di dos-

Atletica Il club di Pafundi da nove atleti

corso che attraversa New York, partendo da State Island, vicino al Ponte di Verrazzano-Narrows fino a completare i quarantadue chilometri del tracciato che copre integralmente i cinque distretti newyorkesi. Il percorso si presenta quanto mai selettivo e ricco di insidie che saranno testate dal tecnico Orlando Pizzolato, il quale verificherà le condizioni tecniche e atletiche degli atleti in gara. Pizzolato ha trionfato in due occasioni nella maratona di New York. La società potentina, già protagonista domenica nella maratona di Venezia ha tutta l'intenzione di migliorare i primati personali e i risultati conseguiti nel corso delle precedenti esibizioni. Alla gara statunitense prenderanno parte anche due atleti lavellesi, si tratta di Michele Petrarulo e Giovanni Di Chirico. I lucani hanno lavorato duramente in tutta la settimana, cercando di affinare le proprie qualità durante i sette giorni di allenamento. Per i componenti della Po-

Luigi Cappucci brilla alla maratona d’Italia memorial “Enzo Ferrari”

distica Amatori Potenza si tratta di un banco di prova di grande prestigio. La comitiva del capoluogo sarà dunque protagonista nella classica dell'atletica leggera che vedrà la partecipazione di trentasettemila iscritti. f.menonna@luedi.it

Atletica I due materani si preparano per la maratona nella “Grande Mela”

Sacco e Romano potranno dire: «Io c’ero» MATERA - Anche due materani parteciperanno alla storica maratona di new York. Si tratta di Angelo Sacco titolare di una tabaccheria in Via Gattini e di Giuseppe Romano medico otorinolaringoiatra. I due veterani si uniranno ai tanti partecipanti in cerca di un'esperienza agonistica o semplicemente del classico "Io c'ero". Quasi quarantamila gli atleti che parteciperanno all'edizione 2008 tra i quali gli oltre tremila italiani che non hanno voluto esser da meno. Sono questi i numeri della Maratona di New York che tutti gli anni, la prima domenica di novembre, attira nella Grande Mela masse di podisti in arrivo da tutto il mondo. Materani dunque ai nastri di partenza per l'evento podistico più importante del mondo che si articola in una corsa di 42.195 metri che si snoda attraverso i cinque

grandi distretti di New York City. È la maratona più numerosa al mondo e insieme a quella di Boston e Chicago, è una delle più importanti corse degli Stati Uniti e fa parte delle World Marathon Majors. A causa della sua popolarità, la partecipazione è ora limitata a soli 37.000 podisti che almeno per una volta avranno pensato di prendere parte alla maratona la cui partecipazione massiccia e la suggestione di un percorso che attraversa cinque quartieri ne hanno fatto un fenomeno di costume. Domani scatta l'ora x per una manifestazione la cui popolarità è un crescente annuale. Ma lo spettacolo non è solo per chi corre, ma anche per le tante persone che affollano le strade per guardare, sostenere e applaudire gli atleti. Michelangelo Ferrara sport@luedi.it

no di 5,250 km, con partenza prevista alle 10,30, dal Duomo di Melfi, dopo che ritrovo di atleti e giurie e consegna di pettorali e pacco gara con prodotti tipici e la maglia della manifestazione, avverrà intorno alle 9 del mattino. Per la sfida amatoriale saranno tanti i giovani e gli appassionati in arrivo da tutta la zona, dalla regione e da quelle vicine di Campania e Puglia, ma anche da Molise e Calabria, con cerimonia di premiazione prevista sempre in Piazza del Duomo alla presenza delle autorità e con la madrina dell'evento, la giavellottista paraguaiana Leryn Franco, bella e brava, visto che oltre a partecipare alle recenti Olimpiadi di Pechino è stata nominata Miss Olimpiade 2008. Un pretesto in più per non mancare, in gara o come spettatori, per esserci sul percorso o per ammirare la sfida tutta africana che decreterà il vincitore di questa seconda edizione. Antonio Baldinetti sport@luedi.it

Atletica Il policorese è quindicesimo nella M60

La Podistica Amatori sarà presente a New York UNA RAPPRESENTANZA di atleti della Podistica Amatori Potenza sarà impegnata domani a New York alla Maratona di New York, classico e prestigioso appuntamento che raccoglie il meglio dell'atletica leggera mondiale. Una tappa importante, affascinante e perché no ricca di spunti interessanti, quella che attende i talenti della società presieduta da Antonio Pafundi che ha deciso di gareggiare a proprie spese nella grande kermesse della metropoli statunitense. Ebbene sotto la Statua della Libertà il gruppo lucano guidato da Antonio Pafundi e composto da Giovanni Bilancia, Luigi Buonansegna, Giancarlo Fierro, Rocco Statuto, Antonio Di Franco, Mario Ferraro e Vincenzo Viggiano manterrà alto il gonfalone dell'atletica lucana in una manifestazione da sempre affascinante e suggestiva. La gara avrà inizio alle 10 di mattina, le 16 in Italia e vedrà i tanti atleti gareggiare sullo storico per-

so gli avversari e provare a vincere la classifica assoluta senza però che si dimentichi la presenza di due lucani di grande valore, come Donato Becce e Giuseppe Francolino che ci metteranno anche l'entusiasmo di correre in casa, per tentare il successo. Alla gara saranno di fatto ammesse le categorie assoluti maschili, junior, promesse e senior, oltre ai master maschili e al gentil sesso rappresentato dalle categorie assoluti e master, e si correrà su di un anello cittadino che è stato ricavata tra Piazza Duomo, sede della partenza e dell'arrivo, ed attraverso il centro storico di Melfi, davvero suggestivo tra monumenti, strade strette e lastricate di porfido, piazzette e vicoli, coi palazzi antichi e sicuramente due ali di folla a fare da corona ai 4 passaggi dei concorrenti, per poter compiere i 21,097 km della gara assoluta. Prevista anche una gara amatoriale di 10,500 km, due soli i giri da percorrere dell'anello cittadi-

GINNASTICA Trorneo Allievi organizzato a Matera dalla Play Life DOMANI alle 10 in via Primo Maggio (Zona Paip 1), l'A.S.D. Play Life organizza il Torneo Allievi, di Categoria e di Specialità di Ginnastica artistica maschile. I ragazzi che si qualificheranno nei primi tre posti potranno accedere alla gara Interregionale che si svolgerà a Monopoli il 15 Novembre. Evento importante, in quanto sarà la prima volta che i ragazzi dell'attività agonistica gareggeranno nel nuovo centro federale regionale di ginnastica artistica. Sarà ospite il presidente della Delegazione Regionale Basilicata Lorenzo Cellamare. Alla gara prenderanno parte tutte le società affiliate alla Federazione Ginnastica Italiana. Nei giorni scorsi, la rappresentativa femminile di Play Life e Dinamic Center si è qualificata alle gare interregionali di ginnastica artistica che si svolgeranno il 15 novembre a Napoli. r.montemurro@luedi.it

POLICORO - Nel suo ufficio di via Macerata 11, Luigi Cappucci tra una pausa corsa e un'altra si gode, con tanto di foto, le sue medaglie e i suoi trofei. Tutte le sue maratone sono ben raffigurate con gigantografie, ben incorniciate, che lo ritraggono festante e allegro, non solo per i risultati che ha ottenuto ma anche per il significato che ogni corsa su strada lascia gli lascia. Come l'ultima: “Maratona d'Italia Memorial Enzo Ferrari”, disputatasi in Emilia Romagna il 12 ottobre. Non una gara come tutte le altre. Perché oltre a ricordare il mito di Enzo Ferrari, l'edizione di quest'anno è stata intitolata al corridore di Carpi, Dorando Pietri, che alle Olimpiadi di Londra del 1908 commosse tutti per aver tagliato il traguardo per primo dopo una lunga ed estenuate corsa. Solo che agli ultimi metri cadde per la stanchezza e fu aiutato da un giudice di gara. La giuria però fu fiscale e lo squalificò. Ma le sua gesta non sono un lontano ricordo per chi è un amante dell'atletica come Luigi Cappucci, fondatore dell'associazione podistica amatori Policoro, che insieme ad altri quattro corridori hanno voluto così omaggiare Dorando Pietri. E lo hanno fatto con i medesimi tempi: Cappucci nella categoria M60 (fino a 64 anni) su 45 iscritti è arrivato 15 con il seguente tempo 3h-52 min; Eduardo Viviani M40 su 253 partecipanti è arrivato 115 con 3h-33min; nella stessa categoria Filippo Favale 98 con 3h-98 min; Pietro Dinardi 37 su 108 iscritti nella M55 dopo 3 ore e 50 minuti di maratona; mentre il più giovane della comitiva, Giovanni Chiaromonte è arrivato 14 su 17 atleti della M20 dopo 3h-51 min. Tutti sono arrivati fino in fondo alla maratona che contava la bellezza di 2700 corridori complessivi pro-

venienti da tutta Italia, a testimonianza dell'importanza di questa corsa su strada e del significato che rappresentava l'edizione del 2008, con partenza da Maranello, quartier generale della Ferrari, per poi arrivare fino a Carpi, città che ha dato i natali a Dorando Pietri passando per Modena dove sono stati accolti tra scroscianti applausi dai militari dell'Accademia: “il risultato sportivo -commenta Cappucci- in questo caso conta poco. La nostra partecipazione, così come quella di tanti altri appassionati di atletica, era finalizzata al ricordo di questo straordinario atleta che rappresentò degnamente l'Italia alla più importante manifestazione sportiva del mondo dell'epoca e attuale. Vedere tantissimi colleghi mi ha fatto piacere e credo che da lassù abbia fatto piacere allo stesso Dorando Pietri: lo sport non è soltanto successo, fama, business, ma è anche uno straordinario collettore di vita. Io partecipai anche tre anni fa, ma la sensazione di quest'anno è indescrivibile”. Gabriele Elia sport@luedi.it


LOTTO&CONCORSI

Rubriche

Sabato 1 novembre 2008

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Grazie alle nostre previsioni vinto l’estratto anche a Milano

Ambi a Bari, Cagliari e Tutte ROMA – Il 48 (il morto che parla), capolista sulla ruota di Milano con 76 assenze, è stato il numero più vecchio dell'estrazione dello scorso giovedì sera. Gli altri ritardatari usciti di scena sono in ordine di anzianità: il 40 (la neve) sesto di Palermo dopo 56 turni, il 60 (il pianto) quarto di Cagliari dopo 47 mancati riscontri, il 76 (la fontana) settimo di Bari dopo 46 turni, il 25 (Natale) ottavo di Napoli dopo 37 ritardi e il 66 (le due zitelle) nono della Nazionale dopo 34 turni di assenza. Nonostante la ripetizione di diversi numeri fra i cinquanta estratti sulle dieci ruote tradizionali, non si sono sviluppate combinazioni a valenza doppia. Il 28 (le tette) capolista di Napoli ha superato indenne anche l'ultima estrazione di ottobre portandosi a quota 101, al secondo posto il 43 (la donna sul balcone) di Venezia con 97 assenze e al terzo posto il 74 (la grotta) ancora di Napoli con 96 ritardi. Nei raggruppamenti numerici segnaliamo il terno di cadenza 5 (5-2575) a Firenze, il terno della decina del 40 (41-46-49) a Bari e della decina del 60 (63-65-70) a Genova, il terno di figura 2 (2-56-65) a Milano, gli ambi complementari (di somma 90) 41-49 a Bari, 22-68 a Cagliari, 35-55 a Palermo, 14-76 a Torino e 11-79 a Venezia. NAZIONALE - Per ambo segnaliamo la cadenza 2 con la serie 12-2242-62-82 e la figura 5 con la serie 1432-50-77-86. Previsione speciale 1250 per estratto ed ambo. BARI - Avevamo consigliato ambi con la cadenza 6 ed è uscita la coppia 46-76. Per ambo la cadenza 9 con la serie 19-29-39-59-69 e la decina 51/60 con la cinquina 53-54-5556-58. Previsione speciale 22-90 per estratto ed ambo. CAGLIARI - Avevamo proposto la figura 3 ed è uscito l'ambo 12-75. La figura 7 con la serie 16-34-52-6179 e la decina 31/40 con la combinazione 32-33-34-37-38 sono interessanti per ambo. Previsione speciale 47-84 per estratto ed ambo. FIRENZE - La cadenza 4 con la serie 14-24-34-64-74 e la controfigura 8 con la cinquina 8-19-30-41-52 dovrebbero presto mettersi in luce con qualche ambo. Previsione speciale 22-53 per estratto ed ambo GENOVA - La cadenza 1 con la serie 21-41-51-71-81 e la decina del 70 con la serie 71-72-73-74-75 sono at-

37 29 3 51 18 64 28 49 3 41 43 tese al varco con qualche ambo. Previsione speciale 5-72 per estratto ed ambo. MILANO - Vinto l'estratto con il 47 della previsione speciale. La cadenza 0 con la serie 20-30-50-60-80 e decina 70/79 con la serie 70-73-7577-78 sono attese al varco con qualche ambo. Previsione speciale 60-74 per estratto ed ambo NAPOLI - La cadenza 9 con la serie 19-29-49-69-89 e la controfigura 3 con la serie 14-47-58-69-80 dovrebbero mettersi in luce con qualche ambo. Previsione speciale 28-56 per estratto ed ambo. PALERMO - La controfigura 4 con la serie 4-15-26-37-48 e la decina 51/60 con la cinquina 54-55-57-5960 sono interessanti per ambo. Previsione speciale 13-26 per estratto ed ambo. ROMA - Per ambo segnaliamo la cadenza 2 con la serie 22-32-52-6272 e la figura 3 con la serie 3-12-2139-66. Previsione speciale 18-36 per estratto ed ambo. TORINO - La controfigura 6 con la serie 17-39-61-72-83 e la cadenza 2 con la cinquina 12-42-52-72-82 sono in fase evolutiva per ambo. Previsione speciale 13-84 per estratto ed ambo. VENEZIA - Per ambo consigliamo la cadenza 0 con la serie 10-30-40-

60 82 71 82 73 72 101 83 89 89 96

12 62 88 13 23 11 74 46 14 68 14

59 82 53 56 72 62 95 66 75 75 84

2 4 36 68 89 74 11 17 49 24 40

57 61 52 56 55 49 81 61 71 57 55

3 59 56 8 48 28 54 34 30 52 16

54 58 47 47 52 42 52 59 64 56 50

60-90 e figura 9 con la serie 27-3645-63-72. Previsione speciale 28-63 per ambo e ambata. TUTTE - Vinto sulla ruota di Palermo l'ambo 40-55. Le terzine da giocare prevalentemente per ambo 21-36-37, 7-10-43, 8-74-85, 17-2480, 19-22-68.

Pronostico concorso n. 132 (del 03/11/2008) 33 44 57 66 69 72 73 82 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero Frequenza Numero 88 127 40 81 125 56 85 122 17 82 120 69 90 120 10 55 119 84 1 118 62 64 118 37 86 118 64 87 118 87

PREVISIONI

Ritardo 46 43 42 34 32 31 30 29 29 28

di PASQUALE GRANDE

Le Tavole di Rutilio Benincasa ESTRAZIONE DI SABATO 1 novembre 2008 Roma e Tutte 42, 46, 4, 19, 26, 11 Napoli, Firenze e Tutte 40, 44, 2, 17, 24, 9 ESTRAZIONE DI MARTEDI’ 4 novembre 2008 Roma e Tutte 45, 49, 7, 22, 29, 14 Napoli, Firenze e Tutte 43, 47, 5, 20, 27, 12

UNDICI RUOTE

Le previsioni sono state ricavate utilizzando le 19 Tavole del lotto ideate da Rutilio Benincasa, astrologo e cabalista cosentino vissuto a cavallo dei secoli XVI e XVII, e autore del famoso Almanacco perpetuo. Le sestine di numeri che proponiamo possono essere giocate tali e quali, sulle ruote indicate, oppure sviluppate con sistemi a piacimento dei lettori. Consigliamo, inoltre, di tentare la sorte anche al SuperEnalotto, gioco direttamente connesso alle estrazioni del Lotto. Buona fortuna!

di MARIA D’AUTUNNO

Gli ambi di Novembre Il gioco dell’ambo secco risulta essere il più seguito da parte di tutti gli appassionati del gioco del lotto. Nel “magico” mondo dei 90 numeri del lotto esistono delle combinazioni particolarmente “fortunate” abbinate ai vari mesi dell’anno. Le coppie di ambi più uscite nei vari mesi di Novembre si possono giocare su tutte le ruote, o su ruota di preferenza per tutto il corso del mese. MESE DI NOVEMBRE 63-83 11-56 73-42 8-83 64-7 40-4 53-84 5-85 Per informazioni e chiarimenti telefonare 348-8024342 da martedì a sabato dalle 17 alle 18.30 o dopo le 21,30. Troverete le mie tecniche su BancoLotto di NOVEMBRE.


Cultura&Spettacoli 50

ilQuotidiano

Sabato 1 novembre 2008•

Bande&Cori Sul palcoscenico dello stabile il debutto dell’ensemble “Metissi “di Tolve

Sinfonie lucane a teatro

Carnet CastKartuga ricorda Simone

di GIANLUIGI ARMIENTO

TOLVE - L'Associazione musicale “Mentissi” di Tolve continua nella marcia di allargamento dei propri confini ed esporta la propria musica nel capoluogo. Stasera, presso il teatro “Stabile” di Potenza si terrà il concerto conclusivo del progetto “Bande & Cori in formazione”. L'avviso pubblico all'interno del quale è stato candidato il progetto è il numero 12-2006 , emanato dall'ufficio Formazione lavoro cultura e sport, Dipartimento Progettazione Strategica ed Assistenza Tecnica. Il titolo del progetto è “La marcia sinfonica lucana”. Il progetto della durata di 80 ore ha vissuto una fase di formazione e l'evento conclusivo. Ha curato il progetto la società Risorse, mentre i destinatari dell'intervento formativo sono stati 20 iscritti dell'Associazione musicale di Tolve. L'idea dell'evento concertistico a suggellare il percorso formativo, nasce dalla volontà di esportare il modello già sperimentato con ottimi risultati con l'avviso pubblico Culture In Loco. L'evento concertistico servirà per mettere a frutto le competenze e le abilità artistiche e musicali dei 20 allievi impegnati nelle 80 ore di formazione previste dal progetto. Gran concertatore nonché coordinatore e maestro della banda di Tolve è il professor Rocco Mentissi, che proprio sulla marcia sinfonica

di EMILIA MANCO

Una banda musicale, a destra la locandina del concerto

lucana ha realizzato la sua tesi. Eccone alcuni significativi passaggi: «Nelle indimenticabili pagine delle marce sinfoniche si respira l'inconfondibile humus della terra del Sud, che, quale cuore del Mediterraneo, risulta essere il frutto della secolare dialettica, culturale ed artistica, tra mondo occidentale e mondo orientale. Il carattere cantabile dei temi, ispirati ora al lirismo del melodramma ora agli stessi suggestivi canti processionali, fanno di questa forma musicale un prodotto creativo sui generis, che ben traduce musicalmente i colori, i suoni, gli stati e le visioni dell'anima del popolo, da cui

nasce e a cui è dedicato. Queste musiche svolgono una funzione rituale, per questo, a buon diritto, potrebbero essere annoverate in quel filone che prende il nome di musique du monde; sono per il Sud, infatti, ciò che il valzer è per Vienna o ciò che il samba è per il Brasile. Se la marcia militare, infatti, ben scandisce i passi fieri e decisi dei soldati, non può certo accompagnare il passo lento, mesto e meditabondo dei pellegrini che sfilano durante una processione; da questa riflessione e da una sensibilità, profondamente colta, di far scaturire la musica dalla terra e dallo stesso popolo, a cui es-

sa è indirizzata, nasce l'esigenza di creare un nuovo repertorio per banda, il quale possa, appunto, essere espressione sonora del sentimento religioso di un popolo che prega e, al contempo, festeggia il proprio Santo Patrono». L'amministratore dell'ente Risorse, Berardino Frontuto, ci tiene a ringraziare l'Ufficio Cultura del comune di Potenza nella persona del sindaco Vito Santarsiero, per aver concesso la disponibilità del Teatro Stabile; all'amministrazione del Comune di Tolve nella persona del sindaco Pepe; al direttore d'orchestra Rocco Mentissi per la sensibilità dimostrata all'iniziativa e ai com-

ponenti della sua banda. Il sipario si alzerà alle ore 21 , questi i brani in scaletta: Indimenticabile Maestro (R. Mentissi); Intermezzo (P. Mascagni); Squinzano (M. Lufrano) ; Secondo Valzer (D. Shostakovitch); Regione Abbruzzo (M. Lufrano); La Danza (G. Rossini) ; A.T.A.N. (G. Lanaro) ; Preludio E Brindisi -Traviata (G. Verdi) ; Cuore Abbruzzese (G. Orsomando) ; Bolero (M. Ravel); Festa Gitana (G. Mascolo) ; Morricone A Portrait (E. Morricone) ; Sempre Con Te (R. Mentissi) ; Il Piave (E. A. Mario) ; L'inno D'italia (Novaro). Il concerto verrà registrato per incidere un cd. cultura@luedi.it

L’intervista di ANGELA PEPE VIGGIANO - Una giornata di musica, seminari, mostre, incontri e Confronti sulla“Salvaguardia e rivitalizzazione del patrimonio culturale immateriale italiano, con approfondimenti sui beni culturali intangibili della Basilicata”, in occasione dell'inaugurazione ufficiale della scuola di Arpa popolare della Val d'Agri . Prenderà il via, oggi 1 novembre, a Viggiano presso l'hotel Hotel Theotokos, la manifestazione dedicata alla “Salvaguardia rivitalizzazione del patrimonio immateriale: l'approccio Community-based”, organizzata dall' associazione “Gli Amarimai” ed il “Comitato per la promozione del patrimonio immateriale” con il supporto di Salvi: Maestri liutai italiani, con il Patrocinio dell'Istituto Centrale di Demoetnoantropologia (Ministero per i beni e le attività culturali) e della Fondazione Eni Enrico Mattei, la partnership del Conservatorio di musica di Sidi bu Said (Tunisia) e la Scuola di percussioni “Ivano Torre” di Bellinzona. Il programma prevede, nella mattinata, dalle ore 11 alle 13, una tavola rotonda finalizzata ad affrontare le “tematiche connesse alla salvaguardia del patrimonio immateriale ed al ruolo delle Comunità, dei gruppi dei singoli in tale azione di custodia”. Un dibattito mirato a “definire e pianificare azioni concrete da intraprendere sul territorio per migliorare la capacità della società civile non solo nel salvaguardare i beni

A scuola di arpa popolare tra storia e musica Si inaugura oggi a Viggiano il centro di salvaguardia

Giuliana De Donno

“viventi”, ma anche nel “fare cultura dal basso” finalizzata allo sviluppo sostenibile culturale, sociale ed economico del territorio”. Tra i temi che verranno affrontati : “Quali sono le

sfide che le associazioni, le Istituzioni culturali e i policy maker devono affrontare per salvaguardare e rivitalizzare il patrimonio immateriale, nel rispetto della “Convenzione per

la salvaguardia del patrimonio immateriale” dell'Unesco recentemente ratificata dal nostro Paese?, Come si conciliano turismo e attività economiche con la salvaguardia dei “beni viventi”? Come arginare la trasformazione della cultura in semplice strumento di “animazione sociale” e la tendenza a svuotarla del suo ruolo nella costruzione dell'identità e della diversità culturale, della creatività e dell'innovazione? Quali approcci e quali politiche culturali possono favorire lo sviluppo sostenibile del territorio?”. Mentre il resto della giornata, dalle 16 alle 21, è rivolto alla presentazione della “Scuola di Arpa Popolare”: la storia, la finalità, il metodo, gli allievi”, seguito da mostre, seminari e concerti. La Scuola di Arpa Popolare della Val d'Agri è un'iniziativa dell'associazione “Gli Amarimai”, che ne ha affidato la direzione didattica al Maestro Giuliana De Donno, del “Comitato per la promozione del patrimonio immateriale” ed è sostenuta da Victor Salvi e dalla sua azienda: “Salvi, Maestri liutai italiani”. La Scuola fa parte del progetto nazionale del “Comitato per la promozione del patrimonio immateriale” per la salvaguardia, la trasmissione del patrimonio immateriale o per la sua rivitalizzazione nei contesti in cui esso rischia di estinguersi. Progetto a cui partecipano Associazioni, cultori della materia e portatori di tradizione.

CASTELLUCCIO INFERIORE - Oggi riflettori puntati sull'autodromo di Castelluccio Inferiore per la seconda edizione della corsa dei carretti “CastKartuga”.Sarà una giornata interamente dedicata al ricordo di Simone Prince, il 17enne di Castelluccio scomparso tragicamente pochi giorni fa in seguito ad un incidente stradale. In occasione della seconda edizione della gara di carretti artistici-artigianali, “CastKartuga”, a Castelluccio Inferiore, gli amici ricorderanno quel ragazzo che “aveva solo 17 anni ma che costruiva carretti all'altezza di un capo meccanico. Nella foto è ripreso con gli amici mentre tiene tra le mani la coppa durante la prima edizione della manifestazione. L'iniziativa è organizzata dall'Associazione InFusi Lucani, in collaborazione con il Comune di Castelluccio Inferiore, la locale ProLoco e le altre Associazioni locali. CastKartuga è una manifestazione che coniuga sport e creatività. Non a caso lo slogan dell'evento è “Spegnete i motori, accendete la creatività”. “Lo spirito di chi si cimenta in questa competizione - spiegano gli organizzatori - non è solo rivolto alla progettazione del carretto più veloce, ma anche di quello più bello e fantasioso. Tradizionalmente i significati di questa iniziativa si perdono in abitudini lontane, perché costruire un carretto era più o meno alla portata di tutti e bastava utilizzare anche materiali poveri della civiltà contadina. Fedeli a questa tradizione e con un occhio particolare rivolto all'arte, abbiamo messo come prerogativa importante quella di costruire manualmente i propri mezzi”. La gara prenderà il via a partire dalle ore 11 con le prove libere. Alle 12 si terrà la prova cronometrica e alle 15 inizierà la corsa vera e propria. Alle 19 al podio con le premiazioni del carretto più veloce e di quello più creativo. cultura@luedi.it


Cultura e Spettacoli Arte sacra Santa Margherita visitata da un’équipe di studiosi danesi

ilQuotidiano

I tesori della cripta di FRANCO CACCIATORE

MELFI - E' davvero un crescendo l'interesse verso la locale chiesa rupestre di Santa Margherita. Ai tanti turisti italiani, che da qualche anno si sono aggiunti, ai numerosi visitatori esteri, provenienti, spesso dalle Università della Germania, dell'Austria e dell'Olanda, nel mese di ottobre gli arrivi hanno superato ogni aspettativa. Il primo a giungere è stato un gruppo di professori danesi proprio alla ricerca dell'habitat rupestre in Basilicata. La duecentesca chiesa rupestre di Santa Margherita è stata per loro un'autentica sorpresa. Gli affreschi quanto mai legibili li hanno letteralmente affascinati Ovviamente l'attenzione maggiore è stata rivolta all'immagine di Federico II e la sua famiglia in abiti da falconiere. Dopo essersi a lungo soffermati sull'affresco ne hanno riscontrato tutti gli elementi da individuare il grande imperatore. Altrettanto interesse per la chiesa rupestre di Santa Lucia. Qui si è unita l'attenzione verso la natura. Per loro novità assoluta il castagno ed i ciclamini. Le basse temperature della Danimarca non permettono che tali piante e libri allignino. Da loro cresce un castagno selvatico, una specie di ippocastano. Altra visita di grande interesse, quella di Axel Kruse, prestigioso docente del "English Department University" di Sidney, giunto a Melfi su segnalazione dell'Apt di Basilicata e raccomandato dall'ente nazionale del turismo, l'Enit. Scopo del suo viaggio individuare località di particolare interesse culturale e turistico da inserire in un suo tour australiano in Italia. La sua visita si è incentrata sul Museo Archeologico “Pallottino” di Melfi, che dopo averlo letteralmente visionato vetrina per vetrina, ha mostrato tutto il suo interesse, definendolo di altissimo prestigio.

Un affresco della cripta di Santa Margherita

Quindi la chiesa rupestre di Santa Margherita, per lui di grande fascino.

Un autentico incanto anche per il docente Axel, l'affresco con l'immagine di Fe-

derico II, per il quale ha mostrato una particolare attenzione e competenza. Al termine ha assicurato che Melfi, soprattutto per la sua cripta, rivestirà un posto centrale nel suo viaggio culturale dall'Australia. Infine a visitare la cripta un gruppo di ben sessanta funzionari Rai, alcuni in servizio ed altri in pensione. Anche per loro la cripta ha sprigionato tutto il suo fascino, incentrato in particolare sull'affresco del "monito dei morti" con la rappresentazione del grande imperatore, in abiti da falconiere. La visita per alcuni è stato, in un certo senso un sopralluogo, e quindi non è da escludere ancora un servizio sulla chiesa rupestre, dove è possibile rivivere la misticità di un tempo e trovare l'inedita immagine di Federico II. cultura@luedi.it

Letteratura

Valicenti e l’inedito di Leopardi Il manoscritto sarà presentato a Torre del Greco dal saggista lucano di PINO SURIANO

TORRE DEL GRECO - Ci sarà anche vettiva da parte del “poeta in fasce”. Il componimento è stato rinvenuto Antonio Valicenti, poeta e saggista grazie all'impelucano, a presengno dello storico tare a Torre del leopardiano NicoGreco un manola Ruggiero, che scritto dell'infanha già provveduto zia di Giacomo a conservarlo nelLeopardi rinvenula sua immensa to di recente. biblioteca persoSi tratta di un nale di Torre del componimento, Greco, costituita scritto da Leopardi tra gli undici e i da circa 6 mila vododici anni di età.. lumi sul poeta di Lo stesso Leopardi Recanati. ebbe a definirla E' grande l'atteuna Lettera Bersa per la presentanesca” (giocosa e zione in programsatirica, alla mama a dicembre. niera del Berni) inValicenti si è detAntonio Valicenti e Nicola Ruggiero dirizzata al suo peto onorato per dagogo don Sebal'invito del più ilstiano Sanchini, che gli aveva pro- lustre storico leopardiano, possessolungato di tre ore la consueta lezione re di una delle biblioteche personali serale. Nel testo il sacerdote diveniva più ricche e valide d'Europa. bersaglio di ogni possibile ironia e incultura@luedi.it

A Matera e Potenza Il 4 e il 5 novembre con Mariano Rigillo in “Romolo il grande”, si apre la stagione Teatrale dei Comuni di Potenza e Matera, organizzata da Cose di Teatro e Musica. Una proposta innovativa che porterà nei due capoluoghi grandi compagnie e nomi di assoluto richiamo del panorama teatrale nazionale, grazie ad una programmazione ideata per soddisfare le esigenze di un pubblico vario, folto e attento, con spettacoli di genere diverso, ma sempre di qualità. La Stagione teatrale rappresenta un'occasione unica per lo sviluppo e la promozione del territorio e in quest'ottica, si inserisce la sinergia creatasi fra le due Amministrazioni Comunali, che hanno deciso di presentare un unico cartellone, unificandosi sul terreno della cultura e schierandosi in prima fila nel dare il segnale a tutti gli altri Comuni lucani per intraprendere un percorso fruttuoso e lungimirante nel tempo. La stagione teatrale 2008-2009 muove da un presupposto semplice: offrire un ventaglio, il più ampio possibile, del mondo del teatro, senza imprigionare l'offerta in “categorie” ed invitare il pubblico ad

Due teatri per Rigillo “Romolo il grande” apre la stagione

essere altrettanto semplice, liberarsi di ogni sapere, di ogni sicumera, di ogni preconcetto culturale che determina, inevitabilmente, un pre-

giudizio che non predispone né all'ascolto e tanto meno al “vivere” e al “sentire“ l'altro e le ragioni dell'altro. Quando si è liberi, semplici, ingenui, curiosi e maliziosi come i bambini, allora il teatro diventa davvero il luogo delle emozioni, delle sensazioni, delle intuizioni, che colpiscono l'anima e sollecitano il sottile e raffinato piacere speculativo della mente; diventa il luogo del sentire comune, dell'osmosi tra chi rappresenta e racconta e chi ascolta e vede; diventa il luogo della magia, del mistero, il luogo dello spirito, dell'intelletto. Il teatro così ritorna ad essere il luogo dove si può vedere e gustare tutto quello che non si può vedere, tutto quello che non si può gustare nella nostra cara e vecchia tv e in una qualsiasi sala cinematografica, non solo perché, come è di facile intuizione, il linguaggio teatrale è cosa diversa dal linguaggio cinematografico e dal linguaggio televisivo, ma per una ragione più profonda, più sostanziale, il teatro senza il pubblico non si può fare, non si fa, non esiste.

•Sabato 1 novembre 2008

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Giornalismo Iniziativa dell’Ordine di Basilicata

Un Premio dedicato ad Alessandra POTENZA L'Ordine dei giornalisti della Basilicata ha istituito il premio "Alessandra Bisceglia" - dedicato all'autrice lucana della Rai scomparsa lo scorso 3 settembre - e rivolto "ai cronisti che hanno portato alla ribalta le diverse questioni in cui, nella vita Al centro Alessandra Bisceglia quotidiana, molte persone disabili sono dio che enti pubblici e pricostrette a combattere, con- vati intenderanno concedetro l'indifferenza e i ritardi re. Bisceglia, prima che si aggravassero le sue condio cavilli della burocrazia". L'Ordine dei giornalisti zioni di salute, stava colladella Basilicata, è scritto in borando alla preparazione una nota, ha accolto la pro- della nuova edizione di "Doposta del consigliere luca- menica In". no Gianluigi Laguardia: Nel corso della sua carriera nei prossimi giorni si riu- è stata autrice e collaboranirà a Roma, presso la sede trice di diversi programmi nazionale dell'Ordine, il Co- della Rai, tra cui "Ragazzi mitato istitutore del pre- c'é Voyager", "Uno mattina mio per definire il regola- estate", "Mi manda RaiTre" mento, la giuria e i termini e della redazione cultura di assegnazione dei ricono- del Tg2. cultura@luedi.it scimenti con borse di stu-

A Matera I Sassi invasi dai cicloamatori di GIOVANNI MARTEMUCCI MATERA - Si è svolto a Matera, durante lo scorso fine settimana il 1° Cicloraduno Appulo-Lucano. Nella città dei Sassi si sono date appuntamento le associazioni FIAB di Puglia e Basilicata a cui si sono aggiunti i soci di FIABSannio, della vicina Campania. I percorsi cicloturistici proposti da Francesco Venezia, presidente della locale associazione FIAB “il Ciclamino”, hanno valorizzato gli aspetti storici, culturali e paesaggistici del territorio grazie anche alle proposte del CEA (Centro educazione ambientale). Soddisfatti dell'accoglienza i partecipanti che hanno apprezzato le sistemazioni sia in ostello sia alberghiere. Unico neo l'impossibilità di arrivare a Matera con mezzi ferroviari utilizzando la formula bici+treno che consentirebbe di sviluppare una forma di turismo alternativo ecosostenibile che contribuirebbe a ridurre il traffico automobilistico. Andando in bici tra le bellezze lucane i partecipanti hanno apprezzato i percorsi immersi nella natura e i borghi in cui la vita scorre ancora lenta. La bella giornata ha favorito una buona partecipazione di cicloturisti che hanno approfittato dell'occasione per promuovere le attività del Fiab, un'organizzazione di 100 associazioni ciclo-ambientaliste che promuovono l'uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano e come forma di turismo ecosostenibile. cultura@luedi.it

La sagra Sapori autunnali da gustare

SAN SEVERINO LUCANO - “I sapori autunnali” è il titolo della manifestazione gastronomica che si terrà oggi a San Severino Lucano. Come ormai da tradizione consolidata ritorna in piazza a San Severino Lucano la “Sagra dei sapori autunnali” con la degustazione dei prodotti tipici della stagione a base di castagne. Dalle caldarroste ai panzerotti, dalle castagne al forno alle crostate di funghi, ravioli e vellutata di zucca gialla. Il tutto si svolge in piazza Marconi e lungo Corso Garibaldi in appositi stand. Sono ormai 13 anni che la locale ProLoco organizza, il 31 ottobre la festa dei gusti della stagione che cambia il colore ai boschi ma li arricchisce con i suoi doni. Castagne e funghi in prima linea sulla tavola allestita in piazza oltre a prodotti da forno, dolci e salumi tipici prodotti dai sanseverinesi. La Proloco con il patrocinio dell'Amministrazione comunale e con la collaborazione di ristoranti e strutture alberghiere, delizierà i palati dei partecipanti alla manifestazione con caldarroste, polpette, castagne al forno, dolci a base di farina di castagne, porcini preparati a crema, la famosa vellutata, in zuppa e in tanti altri modi, zucca e fagioli e tutto ciò che rientra nel menù autunnale, oltre al nettare di Bacco, si potrà degustare il fragolino prodotto con le fragole che crescono nei Boschi del Pollino. Emilia Manco cultura@luedi.it


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Sabato 1 novembre 2008•

Cultura e Spettacoli

ilQuotidiano

IN UNO STAGE IN VAL D’AGRI SVELA I SEGRETI PER DIVENTARE UN BRAVO BALLERINO

Baiocchi il missionario della danza di ANGELA PEPE

VILLA D'AGRI - “Missionario della danza” così si definisce il ballerino internazionale Roberto Baiocchi, in Val d'Agri per uno stage organizzato dalla scuola di danza “Ariadne”, presente sul territorio da oltre 25 anni e gestita dagli insegnanti, Attilio Ruoppoli, maestro-coreografo, ballerino solista, con eccellente carriera artistica legata al teatro San Carlo di Napoli con ballerine di fama internazionale come Carla Fracci e Monica Moraldo, coreografa e solista. Baiocchi all'età di 6 anni ha iniziato a fare danza, prima in Italia poi tramite una borsa di studio in Francia al “Centre de Dance International Rosella Hightower” di Cannes,una tra le più prestigiose scuole del mondo. Agli studi accademici classici affianca una formazione nelle discipline moderne, contemporanee, canto, recitazione, musical. Ha vissuto a lungo in Francia dove ha lavorato con il “Ballet de l'Opera”- “Ballet Classique de Paris“ - “Jeune Ballet International de Cannes. «Ha reso omaggio al celebre regista Federico Fellini nel balletto “Otto e Mezzo”. Autore delle pubblicazioni “Il Grande Libro della Danza“ e “Io Ballerina Speciale”, è la prima volta che viene nel territorio valdagrino e alla scuola “Ariadne”, dove ha trovato «un ambiente sereno e propenso allo studio della danza con allievi molto attenti e desiderosi di migliorarsi». Le cose fondamentali per avviarsi verso il mondo della danza? Innanzitutto, è nascere con una buona predisposizione fisica che porta poi a raggiungere quegli obiettivi professionali. Obiettivo primario è quello di incamminare verso le scuole ragazzi e ragazze che hanno una predisposizione diciamo, naturale verso la danza, una certa elasticità, propensione anche al sacrificio, perché la danza comunque richiede “molto molto sacrificio”. Non è poi come tanti la raccontano in televisione: si arriva a diventare ballerini studiando due o tre mesi..». Si riferisce al programma di “Amici” di Maria De Filippi? «Sì, programmi che vedo anche in Francia, quando accendo la tv. Illudono i giovani e trattano la danza, in una maniera tale, che fanno una certa diseducazione, questo è sbagliato come principio di base». In Italia come sono le scuole? «Tutte le scuole possono essere qualificate dal momento in cui gli insegnanti sono qualificati. Un messaggio che voglio lanciare ai genitori: attenzione a dove mandate i vostri figli, perché purtroppo le scuole, come ho scritto anche nel mio libro, nascono come le lumache quando piove e questo non va bene, perché per insegnare bisogna avere una certa preparazione e competenza. Anche in una scuo-

Nelle immagini Roberto Baiocchi con gli allievi dello stage a Villa d’Agri

la privata se c'è un insegnate qualificato si riesce ad ottenere poi un risultato prefissato». La versatilità è importante per un ballerino? «La versatilità nasce dal fatto che le grandi scuole studiano il moderno e il jazz che non è altro che una fusione tra la danza classica, il contemporaneo il moderno e il primitivo. E' giusto che una scuola proponga corsi di classico per partire dalla radice e affiancare delle discipline come danza moderna, jazz, contemporaneo e perché

non anche l'hip-pop». Chi è oggi Roberto Baiocchi? «Mi ritengo un missionario della danza, dico sempre che chi fa questo di professione o è una suora o un missionario. Un vero artista o un vero maestro che ha delle competenze deve sempre lasciare qualcosa al suo passaggio e quel qualcosa deve rimanere per sempre. L'allievo quando viene in classe con me a studiare deve tornare a casa con la valigia pesante e non vuota, deve arricchirsi di quello che io certamente cerco

di trasmettere passo dopo passo, questo è l'importante. Ecco perché comunque il mio essere free-lance in giro per l'Europa e le scuole che mi invitano a portare il mio messaggio, perché ho appreso bene la danza e voglio trasmetterla bene». Cosa non deve mai mancare in questa professione? «Non deve mai mancare lo spi-

rito di sacrifico, la dedizione perché senza quello non si ottiene nulla. Fare le cose con amore e con la consapevolezza che senza sacrificio on si ottiene. Ballare è una professione difficilissima, la si può raggiungere solo ed esclusivamente con un certo impegno e diligenza». cultura@luedi.it

Protagonista della rievocazione in costume l’associazione Himago di Potenza

Storie di briganti a Geo & Geo I BRIGANTI sono stati raccontati dal professor Romano su Geo & Geo in un servizio di Andrea Cherubini, in uno speciale della durata di oltre 40 minuti, protagonisti nella parte della rievocazione l'associazione Himago Historiae di Potenza, il video è fruibile cliccando su http://video.libero.it/app/play?id=34a7d1cd5725223fb3fe8a55b3aa2 6fb. E' una Basilicata di qualità quella che questa associazione porta in giro per l'Italia. La rievocazione per far vedere e raccontare la storia, con forte valenza didattica, teatrale e rappresentativa, chi rievoca lo fa immedesimandosi nel ruolo, consapevole che indossa un'uniforme, che in quel momento racconta la storia, attraverso un'approfondita conoscenza di regole, codici, e comportamenti militari. Gli attestati di stima e attività di gemellaggio con associazioni sparse in tutta Italia sono numerose e la partecipazione alla trasmissione di Geo & Geo ne è la riprova. Paradossalmente però, l'associazione Imago è più conosciuta fuori dei confini regionali, dove vi è una più elevata sensibilità al recupero della memoria, che nella nostra regione. «In Basilicata - sottolinea l’associazione - le difficoltà a promuovere attraverso la rievocazione le bellissime pagine di storia locale, sono indicibili perché slegate a logiche di finanziamento poco mirate; un quadro deprimente e demoralizzante per chi, come noi, senza interessi economici e solo per passione, tenta invano di mettere con piccoli contributi la nostra Città al centro di importanti eventi, uno fra tutti quello della ricorrenza del 150° Anniversario dell'U-

nità d'Italia, alla pari di comunità e territori che da anni si stanno preparando alle celebrazioni». cultura@luedi.it


Spettacoli & televisione IL PUBBLICO PREMIA “RESOLUTION 819” E L’ATTRICE DI “GALANTUOMINI”

Sabato 1 novembre 2008

Battiato e Finocchiaro vittoria in tricolore ROMA – «Opium War» di Siddiq Barmak vince a sorpresa il Marc'Aurelio d’Oro al Festival Internazionale del film di Roma assegnato dai critici. Il film di Giacomo Battiato «Resolution 819» si aggiudica il premio per il miglior film assegnato dal pubblico. L’Italia torna a casa anche con un altro riconoscimento importante, il premio per la migliore attrice protagonista, ampiamente previsto, a Donatella Finocchiaro per «Galantuomini». Il miglior attore è Bohdan Stupka per «Serce na dloni» (With a Warm Heat) di Krzysztof Zanussi. Menzioni speciali al film «A corte do Norte» di Joao Botelho e «Aide toi, le ciel t'aidera» di Francois Dupeyron. Ed è Michele Riondino, attore di “Il passato è una terra straniera” di Daniele Vicari, la vera rivelazione di questa terza edizione del Festival di Roma. Premiato dalla Libera Associazione Rappresentanza Artisti (L.A.R.A.) per la sua interpretazione era tanto emozionato da inciampare salendo sul palco. Il riconoscimento, deciso da una giuria di 35 agenti, è stato attribuito al giovane attore «per la sua misura interpretativa e la sua versatilità raffinata» ha detto Moira Mazzantini, leggendo la motivazione. «Questo è il primo premio della mia vita – ha spiegato Riondino -. Non ci sono abituato. Comunque è un premio che non sento solo mio, ma che voglio condividere con tutti

PREMIO ALLA CARRIERA

Lollobrigida «Tornare al cinema? Perché no» di FRANCESCO GALLO ROMA – Ha fatto cinema grazie a Vittorio De Sica, ama come una pazza la vita e, oltre ad essere una delle attrici italiane più famose al mondo, è scultrice, fotografa e documentarista oltre che ambasciatrice della Fao. E potrebbe a 81 anni anche accettare la sfida di tornare davanti alla macchina da presa. Gina Lollo-

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Papaveri e papere LITE CAPITOLINA

Bondi loda Alemanno e Zingaretti insorge

I premi dei critici e gli altri riconoscimenti

Il regista Giacomo Battiato con il Marc’Aurelio d’oro

quelli che hanno lavorato a questo film». Opium War di Siddiq Barmak,il film vincitore del premio assegnato dalla critica, racconta con tono surreale e ironico, la storia di due soldati americani (interpretati da Peter Bussian e Joe Suba) persi in una landa afghana, tra i campi di oppio, dove il loro elicottero è precipitato. Feriti e allucinati dal sole e dal continuo ricorso ai papaveri, i due si imbattono in bande di omoni prestasoldi in burqa scambiandoli per

affascinanti ventenni e in una famiglia allargata (formata da un capofamiglia anziano, tre mogli e una nidiata di figli) per cui la coltivazione dello stupefacente è lo strumento della propria sopravvivenza. Tutto da copione alla ceriminonia di premiazione del festival, con Alemanno che ha dichiarato: «Questo festival è diventato un patrimonio di Roma, siamo convinti diventerà l’evento cinematografico più importante d’Italia.

brigida ieri al Festival internazionale del film di Roma dove riceverà il Marco Aurelio alla carriera parla così alla stampa dopo aver presentato un filmato autobiografico “Gina Lollobrigida – Un simbolo italiano nel mondo”, diretto e montato da lei stessa. Meglio del documentario a cui non mancano toni davvero troppo autoreferenziali (si viene a sapere in circa venti minuti che l'attrice parla tre lingue, è amatissima in tutto il mondo ed è davvero maledettamente poliedrica) la donna Gina Lollobrigida. Nell’incontro stampa l’attrice mostra tutta la sua autenticità e si commuove anche. «Questo premio mi commuove – dice a un certo

punto – perchè è un apprezzamento a tutto quello che ho fatto nella vita e che auguro a tutti di poter fare». Tra le rivelazioni dell’incontro, i suoi inizi nel mondo del cinema. «Studiavo all’Accademia delle Belle arti scultura – dice – quando sono stata fermata per ben due volte da un signore che mi ha chiesto se volevo fare cinema. Rifiutavo sempre, ma poi dopo dieci giorni questa persona ha cercato di convincere mia madre senza molto successo. Alla fine decisi di chiudergli la bocca chiedendogli una cifra impossibile, un milione. Ma incredibilmente accettò». L’incontro con De Sica dice ancora la Lollobrigida è stato del tutto diverso:

ECCO i premi ufficiali del- gique! di Philippe Muyl – la terza edizione del Festi- Alice nella città (13 – 17 val internazionale del film anni): Summer di Kennedi Roma. Premio Mar- th Glenaan. Menzioni speciali: A c'Aurelio d’Oro del pubblico al miglior film: Resolu- corte do norte (La tenuta tion 819 di Giacomo Bat- al nord) di Jo o Botelho; tiato. Il premio di 75,000 Aide Toi, le ciel t'aidera di euro è offerto da Bnl- Fran‡ois Dupeyron. - I premi alla carriera: PreGruppo Bnp Paribas. Premi assegnati dalla mio Marc'Aurelio d’Oro giuria di critici composta alla carriera all’Actors Studio, ritida Edoardo rato da Al Bruno, MiPacino. chel CiPremio ment, Marc'AureTahar Ben lio d’Oro alJelloun, la carriera a Emanuel Gina LolloLevy e Robrigida. man Gutek: La scultuPremio ra dei premi Marc'AureMarc'Aurelio d’Oro al lio d’oro e miglior d’argento film Opium della terza War di Sidedizione del diq Bar- Donatella Finocchiaro Festival Inmak; Premio Marc'Aurelio d’Ar- ternazionale del Film di gento alla migliore inter- Roma è stata espressaprete femminile Donatella mente realizzata da SiniFinocchiaro per Galan- sca (artista riconosciuto a tuomini di Edoardo Win- livello internazionale), in speare; Premio Marc'Au- 9 esemplari. La personalizzazione relio d’Argento al miglior interprete maschile Bo- delle statuette è stata readhan Stupka per Serce na lizzata con un inserto dloni (Il cuore in mano) di d’oro e d’argento da DaKrzysztof Zanussi. - Alice miani, la famosa maison nella città (8-12 anni): Ma- italiana.

«Lui era un’artista e devo a Vittorio la mia carriera». Poi arriva un ricordo della Lollo, per lei che ha lavorato con tutti i grandi divi da Humprey Bogart a Frank Sinatra, del suo incontro con Sean Connery: «A quei tempi ero molto viziata – dice -. Potevo scegliermi regista, attori e film. Così quando mi proposero di fare La donna di paglia con lui, allora ancora sconosciuto, ci pensai un pò su. Poi mi dissero che era un vero uomo e questo mi convinse». La scultura resta comunque il sogno della sua vita, anche se grazie al cinema confessa, «ho potuto coltivare questa arte». E alla sua età sembra disposta anche a tornare davanti la macchina da pre-

Gina Lollobrigida

sa: «Tornare al cinema? Sarebbe una impresa difficile – dice subito -, ma non si può mai dire quello che sarà. Credo che se trovassi un regista intelligente che riuscisse a convincermi, lo farei, perchè no?».

Gianni Alemanno

ROMA – Polemica finale tra le istituzioni romane sul festival. Il ministro Bondi si complimenta con il direttore artistico Rondi e con il sindaco Alemanno per la buona riuscita dell’evento. Ma la cosa non va giù al presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti. «Vedo che ancora una volta la destra per bocca del ministro Bondi considera la Festa del Cinema di Roma come mera appartenenza del sindaco Alemanno. La Festa non è di nessuno, è di Roma»: ha detto Zingaretti. «In questi giorni – ha proseguito – abbiamo taciuto per il bene della Festa sull'insopportabile arroganza di molti esponenti della destra nazionale e romana che hanno dimostrato sulla manifestazione una ossessione proprietaria. A mio giudizio troppe invasioni da parte della politica, in un evento che dovrebbe essere libero, culturale e di tutti». «Ora – ha concluso – è il turno anche del ministro. Ne prendo atto, ricordando che la Fondazione Cinema per Roma ha come soci paritari, oltre al Comune di Roma, anche la Regione Lazio, la Provincia di Roma e la Camera di Commercio. Davanti a questi atteggiamenti arroganti, ci comporteremo di conseguenza». Pronta la replica di Alemanno: «Come politico non ho mai invaso il campo del festival, semmai ho fatto un passo indietro: non sono mai andato sul red carpet proprio perchè questa è una festa di tutti», ha detto il sindaco.

SIPARIO di ISABELLA MARCHIOLO IL FESTIVAL è salvo. Promosso Rondi nonostante il calo di presenze nel primo festival senza festa. E poi, calcolatore alla mano, dal solerte ufficio stampa della manifestazione si precisa che, è vero, i visitatori a spasso nella cinecittadella dell’Auditorium si sono assottigliati, ma l’incasso è lievitato (non per numero di spettatori paganti ma per aumento del costo del biglietto). Rondi e Alemanno incassano i complimenti del ministro (il quale crea un mezzo putiferio estromettendo la Provincia e Zingaretti ad appannaggio della destra di governo) e, insomma, il grande cinema è tornato a Roma e nessuno ha voglia di toglierglielo. Poco importa che a inventarsi tutto sia stato Veltroni, basta prendere le opportune distanze cassando quel modaiolo

VIVA L’ITALIA, IL FESTIVAL SENZA FESTA È SALVO epiteto di “festa”. Ecco perché nell’entourage si fanno spallucce contando le defezioni su un red carpet miserello. Nessuna diva da sogno, i forfait di Keira Knightley, Sophie Marceau, la recidiva Isabella Huppert e Guy Ritchie. Che poi, diciamolo, qualcuno ha pure un po’ gufato se l’unico pezzo da novanta, lo smagliante Al Pacino, si è quasi beccato una cartellonata dai frichettoni dei centri sociali in rivolta (ma, ha spiegato tempestivo il sindaco, della protesta l’ignara star non ha capito nulla). Il red carpet non è tutto e ormai fa tanto volgare, specialmente in una Roma che odia l’etichetta cafona di una Cinecittà decaduta e popolata solo di vippetti da reality show. Non per niente il morigerato Ale-

manno ha disertato le sfilate, apparendo però ossessivamente in altre occasioni collaterali, e tra una stretta di mano e una posa con Pacino era quasi un photocall. Per le teenager orfane di Zac Efron c’erano comunque gli splendidi adolescenti di “Twilight”, e per le più grandicelle lo scarmigliato Colin Farrell, l’ombroso Viggo Mortensen e persino un cerebrale Cronenberg non erano affatto male. Intanto, attorno alle assenze eccellenti fiorisce il gossip malevolo: Di Caprio, protagonista di “Nessuna verità” di Ridley Scott ha preferito rispettare il calendario del tour europeo e sarà a Roma il 4 novembre, e neanche il nuovo 007 di Craig, atteso il 5, ha voluto antici-

pare. La Knightley avrebbe declinato l’invito per colpa di un volo non pagato, per non dire di Oliver Stone, che con il suo “W” su Bush ha azzardato l’onta di rifiutare Roma per la Torino di Moretti. Pure malignità. Il festival di Rondi ha puntato, piuttosto, sul rilancio del cinema italiano, anche se non si capisce, solo per fare un esempio, come si possa mandare in concorso l’opera prima in famiglia di Brando De Sica e non “Si può fare” di Manfredonia sulla riforma Basaglia. Le polemiche il terzo festival romano le snobba: ci hanno provato i diabolici Fasanella e Pannone con “Il sol dell’avvenire”, sbattuto sonoramente fuori dal programma ufficiale, e per fortuna è passato inosservato il riferimento

all’omicidio di Meredith Kercher per promuovere la commedia fintotrasgressiva “Un gioco da ragazze”. Per tappare la bocca ai pettegoli, nel segno della coerenza arrivano premi tutti italiani: la vittoria di “Resolution 819” di Giacomo Battiato, che insieme a “Galantuomini” di Winspeare (premiato per l’attrice Donatella Finocchiaro) e al revisionismo del “Sangue dei vinti” aveva animato l’impegno del festival rondiano. Piange la passerella, ride il mercato. Cifre con segno più per gli scambi commerciali, l’altra grande vocazione dell’ex festa di Roma insieme al target popolare. Un successo che ha puntellato la baracca pericolante, spianando la strada alla quarta edizione. Postilla politica: gli sparuti americani al festival hanno parlato pochissimo di Obama. Vuoi vedere che stavolta gli porta bene e vince?


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Rubriche

Sabato 1 novembre 2008

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Avete superato la fase più difficile nel vostro lavoro e ora potete progettare il futuro. In amore state perdendo colpi.

TORO 21/4 - 20/5

Non rimandate le nuove iniziative professionali: avete perso fin troppo tempo. Cercate di vivere un amore senza arrovellarvi.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Nel settore professionale cominciate a smuovere le acque per trovare nuove strade. In amore l'orgoglio è deleterio.

CANCRO 22/6 - 22/7

Preparate con calma e lungimiranza un nuovo progetto professionale. Dovrà essere un successo. In amore impegnatevi di più.

LEONE 23/7 - 23/8

Per fare carriera nel lavoro dovete mettere nel conto di correre qualche rischio. In amore siete sempre più coinvolti.

VERGINE 24/8 - 22/9

Date più spazio alla creatività e nel lavoro raccoglierete maggiori soddisfazioni. In amore a che serve temporeggiare?

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Nel lavoro state vivendo un periodo molto delicato in cui la tempestività sarà fondamentale. Tira e molla frustrante in amore.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Per fare passi avanti nel lavoro dovete imparare a cogliere al volo le occasioni. Più coraggio in amore.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Cercate di superare in fretta contrasti ed equivoci con i vostri collaboratori. In amore non accontentatevi delle parole.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Dovete prendere con maggiore serietà gli sviluppi della situazione nel lavoro. In amore state facendo veloci passi avanti.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Siete impazienti di arrivare alla meta professionale, ma proprio ora dovete pazientare. L'amore merita un maggiore impegno.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS: VI sitar; LUO ghiro; manti CI = Visitar luoghi romantici;

Cercate di sfruttare nel modo migliore un'informazione di lavoro avuta per caso. L'amore o c'è o non c'è, non serve riflettere.


Televisioni

21.30

SHOW

11.35

PRIMA SERATA

Pupo

VARIETÀ

20.10

TALKSHOW

Tiberio Timperi

21.10

Fabio Fazio

Sabato 1 novembre 2008

SHOW

21.15

Maria De Filippi

FILM

FILM

14.15

Assassins

21.10

Dragon: La storia di Bruce Lee

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FILM Doppio delitto

06.30 -RubricaSabato & domenica 09.25 -RubricaSettegiorni 10.15 -RubricaApriRai - di media e comunicazione 10.25 -RubricaAppuntamento al cinema 10.30 -RubricaA sua immagine 10.55 -ReligioneSanta Messa 12.00 -ReligioneRecita dell'Angelus 12.20 -Gioco La prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaEasy Driver - di motori 14.30 -RubricaLineablu 16.15 -RubricaDreams Road 17.00 -Telegiornale Tg 1 17.10 -RubricaA sua immagine 17.40 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 17.45 -Rubrica Passaggio a Nord Ovest 18.50 -Quiz L'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale

06.45 -VarietàMattina in famiglia 07.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 08.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.30 -TelegiornaleTg 2 Mattina L.I.S. 10.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 10.15 -RubricaSulla via di Damasco 10.45 -RubricaQuello che 11.25 -RubricaApriRai - di media e comunicazione 11.35 -VarietàMezzogiorno in famiglia 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.25 -RubricaDribbling 14.00 -MusicaleScalo 76 16.30 -RubricaPit Lane 17.00 -Sport Gran Premio del Brasile di Formula 1 - Automobilismo 18.15 -Telegiornale Tg 2 18.25 -TelefilmThe District 18.50 -Real TvL'Isola dei famosi - La settimana 19.35 -Real TvL'isola dei famosi

08.00 -RubricaIl videogiornale del.. 08.45 -CartoniIl mondo di Stefi 09.00 -RubricaCult Book 09.30 -RubricaLa storia siamo noi 10.30 -RubricaArt News 11.00 -RubricaTGR I nostri soldi 11.30 -RubricaTGR Levante 11.45 -RubricaTGR Italia Agricoltura 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RotocalcoTGR - L'Italia de... 12.55 -RubricaTGR Bell'Italia 13.20 -ReportageTGR Mediterraneo 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Ambiente Italia 15.50 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.55 -RubricaSabato Sport 17.25 -RubricaMagazine C. League 17.50 -SportSpeciale: Marat. di N. York 18.10 -Rubrica90° minuto Serie B 18.55 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -Talk ShowChe tempo che fa

06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.50 -Musicale Loggione 09.30 -Rubrica Amici libri 10.00 -Attualità Speciale Tg 5 11.00 -Talk Show Maurizio Costanzo Show 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Sit Com Il supermercato 14.10 -Reality Show Amici 15.30 -Rotocalco Verissimo - Tutti i colori della cronaca 18.50 -Quiz Chi vuol essere milionario? 20.00 -Telegiornale Tg 5

06.00 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 06.15 -Sit ComVita da strega 07.20 -Serie TvLe stagioni del cuore 09.30 -RubricaVivere meglio 10.50 -Rubrica Fornelli d'Italia 11.30 -Telegiornale Tg 4 11.40 -RubricaFornelli d'Italia 12.40 -Rubrica Pianeta mare 13.30 -Telegiornale Tg 4 14.00 -Rubrica Forum: Sessione pomeridiana del sabato 15.00 -Film TvPerry Mason - L'ospite d'onore - Giallo 17.00 -Telefilm Detective Monk 18.00 -Documentario Il grande squalo bianco 18.55 -Telegiornale Tg 4 19.35 -Telefilm Walker Texas Ranger

06.55 -Cartoni 10.45 -Sit Com Una pupa in libreria 11.20 -Telefilm V.I.P. 12.25 -Telegiornale Studio Aperto 13.00 -News Studio Sport 13.35 -NewsTgcom - Attualità 13.40 -Real Tv La talpa 14.15 -Film Dragon: la storia di Bruce Lee con Jason Scott Lee, Lauren Holly, Robert Wagner, Nancy Kwan regia di Rob Cohen (USA) - 1993 16.45 -Film TvBeethoven 4 - Commedia 18.15 -CartoniFrog 18.30 -Telegiornale Studio Aperto 19.05 -Film Barbie e il castello di diamanti - regia di Gino Nichele (USA) 2008

06.00 -TelegiornaleTg La7 07.00 -AttualitàOmnibus Weekend 09.20 -RubricaL'intervista 09.55 -Film Che cavolo mi combini papà?! con Yves Montand, Isabelle Adjani, Lauren Hutton, Jean-Luc Bideau - regia di Jean-Paul Rappeneau (Francia) - 1981 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmIn tribunale con Lynn 14.00 -TelefilmJack Frost 16.00 -SportWSBK 2008 - Motociclismo 17.05 -DocumentarioDogs with Job 17.40 -Film La notte dell'aquila con Donald Sutherland, Michael Caine, Robert Duvall, Jenny Agutter, Anthony Quayle, Donald Pleasence, Treat Williams, Larry Hagman - regia di John Sturges (GB/USA) - 1977 20.00 -TelegiornaleTg La7

20.30 -News Rai Tg Sport 20.35 -Gioco Affari tuoi 21.30 -Show Volami nel cuore

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Telefilm Cold Case - Delitti irrisolti 22.40 -Rubrica Sabato sprint 23.20 -TelegiornaleTg 2

21.30 -Rubrica Ulisse: il piacere della scoperta 23.20 -Telegiornale Tg 3

20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Show C'è posta per te

21.15 -FilmAssassins con Sylvester Stallone, Antonio Banderas, Julianne Moore - regia di Richard Donner (USA) - 1995

20.40 -FilmHarry Potter e la pietra filosofale con Daniel Radcliffe, Rupert Grint, Emma Watson, Maggie Smith, Alan Rickman, Robbie Coltrane, Fiona Shaw, Ian Hart - regia di Chris Columbus (USA) - 2001

20.30 -RubricaLa valigia dei sogni 21.10 -FilmDoppio delitto con Marcello Mastroianni, Agostina Belli, Ursula Andress, JeanClaude Brialy, Mario Scaccia - regia di Steno (Stefano Vanzina) (Italia) - 1977

23.50 -TelegiornaleTg 1 23.55 -RubricaApplausi 00.25 -TelegiornaleTg 1 00.40 -GiocoEstrazioni del Lotto 00.50 -FilmPer favore... non mordermi sul collo 02.30 -AttualitàPioggia sporca

23.30 -RubricaTg 2 Dossier 01.50 -Real TvL'isola dei famosi 02.25 -Previsioni del tempoMeteo 2 02.30 -RubricaAppuntamento al cinema 02.40 -DocumentiIl mio 68 02.55 -Talk ShowIl caffè 03.55 -VarietàCercando cercando

23.35 -TelegiornaleTg Regione 23.40 -AttualitàUn giorno in pretura 00.40 -Previsioni del tempoMeteo 3 00.45 -TelegiornaleTg 3 00.55 -RubricaTg 3 Agenda del mondo 01.10 -RubricaTg 3 Sabato notte 01.25 -RubricaAppuntamento al cinema

00.30 -RubricaNonsolomoda - Globish News 01.10 -TelegiornaleTg 5 Notte 01.40 -Tg satiricoStriscia la notizia - La voce della supplenza 02.25 -Film TvHitched - Senza via di scampo - Thriller

23.50 -RubricaGuida al campionato 00.35 -NewsSipario notte 01.35 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 01.50 -ShowIeri e oggi in Tv special 03.45 -TelefilmBlue Murder 04.35 -TELENOVELA Terra nostra 2 - La speranza

23.40 -Film Tv8mm 2 - Inferno di velluto - Thriller 01.40 -NewsStudio Sport 02.30 -FilmSud 03.55 -FilmBesame mucho 05.35 -NewsStudio Sport

23.20 -ShowCrozza Italia 01.15 -TelegiornaleTg La7 01.45 -RubricaM.O.D.A. 02.20 -Rubrica25ª ora - Il cinema espanso 04.20 -AttualitàCNN News

leTrame

LA 7

ORE 9.55

CHE CAVOLO MI COMBINI PAPÀ? con Y. Montand, I. Adjani, L. Hutton regia di Jean-Paul Rappeneau (Fra) 1981 Pauline è abituata a prendersi cura di tutta la famiglia: quando suo padre combina l'ennesimo guaio, è lei che si preoccupa di intervenire. Sarà così che i due impareranno a conoscersi...

ITALIA 1

ORE 20.40

HARRY POTTER E LA PIETRA FILOSOFALE con D. Radcliffe, R. Grint, R. Coltrane regia di Chris Columbus (Usa) - 2001 L'orfanello Harry Potter è stato allevato dagli zii, che lo detestano. Un giorno, il gigantesco Rubeus Hagrid gli rivela che entrambi i suoi scomparsi genitori erano due potenti maghi, e che lui stesso possiede dei poteri soprannaturali. Harry accetta perciò con gioia di frequentare i corsi di magia nella scuola di Hogwarts, dove vivrà esperienze...

ITALIA 1

ORE 14.15

DRAGON: LA STORIA DI BRUCE LEE

LA 7

ORE 17.40

LA NOTTE DELL’AQUILA

con J. Scott Lee, L. Holly, R. Wagner regia di Rob Cohen (Usa) - 1993

con M. Caine, D. Sutherland, R. Duvall, - regia di John Sturges (G.B./Usa) 1977

Bruce è un ragazzo appassionato di arti marziali. Spesso si mette nei guai e non è ben visto dalla polizia di Hong Kong. Per questo si trasferisce a San Francisco come istruttore di karate. Nel frattempo però il cinema si accorge di lui ne fa un vero e proprio idolo. Ma Lee, ossessionato da strane visioni, va incontro al suo tragico destino...

Liberato Mussolini dal Gran Sasso, Hitler si propone un progetto ancora più ambizioso: uccidere il primo ministro britannico Winston Churchill. Alcuni uomini vengono selezionati per l'impresa e paracadutati in Inghilterra. Scoperti, sono decimati e i superstiti si disperdono, ma uno di loro tenta egualmente di scovare l'uomo politico...

LA 7

ORE 21.10

RETE 4

ORE 21.15

DOPPIO DELITTO

ASSASSINS

con M. Mastroianni, A. Belli, U. Andress - regia di Steno (Ita) - 1977

con S. Stallone, A. Banderas, J. Moore - regia di Richard Donner (Usa) - 1995

Dopo un periodo di quarantena per non essere riuscito a impedire la fuga di un assassino, il commissario Bruno si vede assegnato un nuovo caso: la morte del principe Dell'Orso e dell'elettrotecnico Colasanti. I sospettati sono tanti e tutti basati su un possibile movente. Ma la chiave del delitto sta nella nipote del Colasanti, la femminista Teresa, depositaria di un inaspettato segreto familiare...

Un misterioso committente assegna, via computer, missioni omicide a due killer di professione: Robert, specialista fin dai tempi della Guerra Fredda ormai nauseato dal mestiere; e Miguel, ambizioso appassionato di storia e deciso a rimpiazzare il primo. Electra, esperta di sistemi di vigilanza, è imbattibile nell'appropriazione di informazioni topsecret. I tre destini si incrociano...

La superprof Pivetti va meglio di Santoro RAI UNO L'eredita' Affari tuoi Provaci ancora prof 3 L'eredita' la sfida

ora 19.48 20.41 21.18 18.48

ascolto 6.490 6.460 5.898 4.426

RAI DUE Annozero L'isola dei famosi 6 L'isola dei famosi 6 Tg2-costume e societa'

21.02 19.09 18.51 13.32

4.983 2.906 2.517 2.268

RAI TRE Un posto al sole The manchurian Blob di tutto di piu' Geo & geo

20.37 21.08 19.57 17.41

2.892 2.203 2.043 1.657

CANALE 5 Striscia la notizia Distretto di polizia 8 Beautiful Chi vuol essere

20.45 21.14 13.42 19.02

7.070 4.626 4.267 4.193

ITALIA 1 La talpa Pres.la talpa I simpson La ruota della fortuna

21.15 21.09 14.32 20.29

3.211 3.025 2.305 2.194

RETE 4 Walker texas ranger Don camillo Tempesta d'amore Tempesta d'amore

20.26 21.13 19.39 18.44

2.843 2.045 1.972 1.581



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