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Venerdì 12 dicembre 2008

Brevi dal mondo

Livni apre ai palestinesi GERUSALEMME – Il ministro degli Esteri israeliano e capo del partito Kadima, Tzipi Livni (nella foto), si è detta ieri favorevole alla sistemazione degli arabi-israeliani in uno Stato palestinese. «La mia soluzione per preservare il carattere ebraico e democratico di Israele è la formazione di due entità nazionali distinte», ha spiegato ad alcuni liceali Tzipi Livni, evocando una soluzione al conflitto israelo-pale-

stinese attraverso la costituzione di due Stati.

Nord Corea, Usa ci ripensano WASHINGTON – Gli Stati Uniti potrebbero «ripensare» l’approccio verso il disarmo nucleare della Corea del Nord. «E' troppo presto per dire quali saranno i prossimi passaggi», ha riferito la portavoce della Casa Bianca, Dana Perino dopo il fallimento dei negoziati su un meccanismo di verifica del programma nucleare nordcoreano.

Iran, Larijani attacca Obama TEHERAN – Alì Larijani (nella foto) ha attaccato Barack Obama per i suoi discorsi da «cowboy» a proposito del programma nucleare iraniano. I commenti del presidente eletto, ha osservato il presidente del Parlamento iraniano, «assomigliano a quelli di un vecchio cowboy americano». «Se uno ha qualcosa da dire sulla questione nucleare, basta che lo dica», ha aggiunto, in un discorso nella provincia di Qaz-

vin, «Perchè agitare il bastone?».

Estonia, si voterà col telefonino TALLINN – Dopo essere stata la prima nazione al mondo ad autorizzare il voto via Internet in una consultazione politica, l’Estonia lancia ora il telefonino. Il Parlamento estone, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa russa 'Ria Novosti', ha approvato ieri il relativo emendamento alla legge elettorale nazionale. A partire dalle elezioni parlamentari del 2011 i cittadini dell’Estonia potranno così eleggere i propri rappresentanti anche con il telefono cellulare, oltre che col metodo classico della scheda o quello del web. L’obiettivo è l’aumento dei votanti.

In Italia e nel Mondo Abruzzo, oggi gran finale Napoli, Bassolino all’attacco domenica si vota per la Regione «Sì a novità ma non sono logoro» PESCARA – Gran finale oggi in terra d’Abruzzo in vista delle elezioni regionali di fine settimana: saranno presenti molti leader politici: Silvio Berlusconi, Walter Veltroni, Antonio Di Pietro, Pier Ferdinando Casini, e poi anche Massimo D’Alema e diversi ministri. Il premier e Antonio Di Pietro rischiano addirittura di incrociarsi fisicamente a Chieti. Sarà questione di minuti e di percorsi, perchè il presidente del Consiglio sarà in Abruzzo a sostegno del candidato del Pdl, Gianni Chiodi, alle 18.30 al Palatricalle; un’ora e mezza dopo, due chilometri più sotto, ma lungo la strada, arriva Di Pietro, che terrà una manifestazione, a sostegno del candidato del centrosinistra, Carlo Costan-

Antonio Di Pietro

tini, al ristorante «da Caruso». Le elezioni abruzzesi hanno ormai una valenza politica nazionale e lo dimostrano i quattro viaggi abruzzesi del premier; la presenza quotidiana di, Di Pietro e i ritorni di Veltroni.

NAPOLI – Dice sì alle novità – aveva anticipato dal 2006, ricorda, che un ciclo politico e personale si stava per chiudere – ma lui non si sente affatto logoro. Piuttosto si considera uno che sta sul fronte, affronta i problemi, «butta il sangue» ogni giorno, mentre c'è chi giudica e parla. È un Antonio Bassolino al contrattacco, dopo le critiche rivoltegli dal segretario provinciale di Napoli del suo partito e già suo assessore, Luigi Nicolais, quello che parla a meno di 24 ore dal vertice del Pd a Roma che ha affrontato i casi spinosi di Napoli e Firenze. I protagonisti di una vicenda politica il cui finale appare ancora molto incerto si trovano assieme per un convegno, organizzato da tempo, sulla questio-

Antonio Bassolino

ne dei problemi di bilancio per gli enti locali. Leonardo Domenici, presidente dell’Anci e primo cittadino di Firenze, Rosa Russo Iervolino, sindaco di Napoli e lo stesso Bassolino hanno partecipato all’incontro.

Le superiori partono dal 2010. Il maestro unico a richiesta

E Berlusconi apre

Scuola, riforma rinviata accordo governo-sindacati

Giustizia Fini e Bossi frenano

ROMA – Rinvio della riforma delle superiori al 2010/2011, introduzione del maestro unico a richiesta delle famiglie, congelamento del numero di studenti per classe. Sono alcune delle novità del pacchetto scuola, fissate dal verbale dell’incontro che si è svolto ieri a Palazzo Chigi tra governo e sindacati. Ecco i principali contenuti. - SCUOLA D’INFANZIA A 40 ORE: l’orario obbligatorio delle attività didattiche della scuola dell’infanzia garantirà prioritariamente il tempo di 40 ore con l’assegnazione di due insegnanti per sezione e prevederà soltanto come modello organizzativo residuale lo svolgimento delle attività didattiche nella fascia antimeridiana, sulla base della esplicita richiesta delle famiglie. Scongiurata quindi l’ipotesi di un asilo solo mattutino. - MAESTRO UNICO SU RICHIESTA FAMIGLIE: il tempo scuola della primaria sarà svolto, in relazione anche alla esigenza di riorganizzazione didattica, secondo le differenti articolazioni dell’orario scolastico a 24 (prime classi per il 2009-10), 27, 30 e 40 ore. In particolare, per l’orario a 24 (solo prime classi per il 2009-2010) e 27 ore, si terrà conto delle specifiche richieste delle famiglie. - PER IL TEMPO PIENO DUE MAESTRI: nelle classi funzionanti a tempo pieno saranno assegnati due docenti per classe. - ORARIO DELLE MEDIE: nella scuola secondaria di primo grado, sarà previsto un orario obbligatorio da 29 a 30 ore, secondo i piani dell’offerta forma-

Mariastella Gelmini

tiva delle scuole autonome. - TEMPO PROLUNGATO ALLE MEDIE: nella scuola secondaria di primo grado le classi con il tempo prolungato, ferma restando l'esigenza che si raggiunga il previsto numero di alunni frequentanti, funzioneranno con non meno di 36 e fino a un massimo di 40 ore; - CONGELATO L’INCREMENTO DEL NUMERO DI ALUNNI PER CLASSE: ferma restando l’adozione di misure compensative idonee a garantire i complessivi obiettivi di riduzione dell’art.64 del Piano Programmatico sarà previsto il congelamento per l’anno scolastico 2009/2010 dell’incremento del numero massimo di alunni per classe in connessione con l’attivazione dei piani di riqualificazione dell'edilizia scolastica. - TUTELATI ALUNNI DISABI-

LI: sarà tutelato il rapporto di un docente ogni due alunni disabili; - RIFORMA DAL 2009 SOLO PER IL PRIMO CICLO: dall’anno scolastico 2009/2010 troveranno attuazione i soli Regolamenti relativi al riordino del primo ciclo e al dimensionamento delle rete scolastica e l’ottimale utilizzo delle risorse umane della scuola, con la contemporanea rimodulazione delle economie da realizzare per tale anno scolastico; - PER LE SUPERIORI LA RIFORMA PARTE DAL 2010: i regolamenti relativi al secondo ciclo si attueranno dall’anno scolastico 2010/2011. Si svolgeranno fin dal gennaio 2009 le iniziative e le attività di informazione al fine di far conoscere, diffondere e approfondire i contenuti dei nuovi percorsi di studio. Daniela Navi

ROMA – Il giorno dopo l’affondo di Silvio Berlusconi sulla giustizia («cambio la Costituzione da solo»), tocca agli alleati buttare acqua sul fuoco. «Quello che penso l'ho già detto 48 ore fa – risponde nella mattinata di ieri il presidente della Camera Gianfranco Fini ai cronisti che gli chiedono un commento – e non cambio idea». Resta cioè l’invito a una riforma «condivisa» anche con l’opposizione. Poi ci pensa Umberto Bossi a tentare di spegnere l’incendio, usando anche le maniere forti per ricordare al Cavaliere che la priorità della Lega è di portare a casa il federalismo. E che se si continua ad alzare la voce sulla giustizia, sarà sempre più difficile andare avanti con l’esame del provvedimento al Senato. «Berlusconi ora è in Europa – racconta, dopo una telefonata con il premier all’inizio del pomeriggio – e ho provato a spiegargli che abbiamo qualche difficoltà in commissione, perchè le opposizioni vogliono evidentemente una correzione del tiro. Abbiamo bisogno di fare il federalismo e invece sembra che il governo abbia perso l’intenzione di sostenerlo: meglio togliere di mezzo questi dubbi». «Lui dice che lo hanno attaccato, ma a volte – è l’invito del Senatur – bisogna saper mandare giù, bisogna saper inghiottire». E così dicendo, avvalora l’ipotesi che a far saltare la mosca al naso al Cavaliere siano stati davvero i commenti del segretario del Pd Walter Veltroni e del suo vice Dario Franceschini sulla questione morale («Berlusconi è l'ultimo a poterne parlare»). Un motivo che, per Bossi, non è certo sufficiente a mettere a repentaglio il federalismo. Bisogna saper ingoiare il rospo se si vuole ottenere il risultato, è il suo commento. «Al resto ci penseremo», afferma, riferendosi alla riforma della giustizia. Berlusconi prova a rimediare e, a metà pomeriggio di ieri, apre al tavolo «parlamentare» sulla giustizia e conferma che la riforma andrà avanti «insieme al federalismo». Anna Laura Bussa

Taranto, muore un operaio all’Ilva Superenalotto, nessun 6 né 5+1 precipitato dall’impalcatura ilLotto TARANTO – Era il suo ultimo giorno di lavoro: è morto precipitando da una piattaforma posta a 14 metri d’altezza. Jan Zygmuntjan Paurowicz aveva 54 anni, era polacco e dipendente della società 'Pirson Contractors', a cui la ditta 'Paul Wurth Italia' aveva subappaltato i lavori di rifacimento dell’altoforno 4 dello stabilimento siderurgico Ilva di Taranto. Paurowicz è la terza vittima sul lavoro dell’anno all’Ilva; anche le due precedenti dipendevano da aziende dell’appalto. La risposta dei sindacati metalmeccanici si è tradotta in uno sciopero immediato di 24 ore delle aziende d’appalto operanti all’altoforno 4, e altre 24 ore di sciopero a partire dalle 7 di oggi per tutti i lavoratori diretti dell’Ilva e quelli dell’appalto. Da una prima ricostruzione, pare che l'operaio, carpentiere specializzato, sia stato colpito dal gancio di una gru sulla quale stava caricando delle attrez-

zature, scivolando all’indietro e precipitando nel vuoto. Paurowicz, che non indossava l’imbracatura di protezione, è morto durante il tragitto verso l’ospedale 'Santissima Annunziata' di Taranto. Sul luogo dell’incidente si è recato il procuratore della Repubblica di Taranto, Franco Sebastio, che ha disposto l’apertura di un’inchiesta per omicidio colposo e il sequestro dell’impianto. La ditta 'Pirson Contractors' aveva ultimato la manutenzione dell’impianto e, quando è accaduto l’incidente, i lavoratori stavano smontando le attrezzature nell’area dell’altoforno 4, fermo da luglio in manutenzione programmata. Paurowicz nell’ultimo decennio aveva partecipato in tutta Europa a numerosi interventi di ricostruzione di impianti analoghi. Domani il magistrato inquirente deciderà se disporre o meno l'autopsia sul corpo dell’operaio.

ROMA – Nessun 6, nè 5+1 è stato centrato al concorso di ieri sera (n. 149) del Superenalotto. I 5 sono stati 17, ognuno dei quali vince 34.915,75 euro. Il jackpot a disposizione del 6 per il prossimo concorso sale a 14.300.000,00 euro. Ai 1.655 vincitori con punti 4 vanno 358,65 euro. Ai 58.519 vincitori con punti 3 vanno 20,28 euro. QUOTE SUPERSTAR: Nessun vincitore con 5. Ai 15 vincitori con 4 35.865,00 euro. Ai 248 vincitori con 3 2.028,00 euro. Ai 3.874 vincitori con 2 100,00 euro. Ai 25.984 vincitori con 1 10,00 euro. Ai 63.609 vincitori con 0 5,00 euro.

estrazione del 11 dicembre 2008

Nazionale Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia

65 40 58 72 59 68 84 89 60 24 90

43 63 60 53 89 64 87 28 87 90 69

12 33 41 75 3 75 66 2 2 70 32

31 61 47 76 48 54 2 20 4 42 22

85 46 82 50 27 40 53 61 5 74 61

ilSuperEnalotto conc. 149 Montepremi 3.957.118,11 euro

40- 60 - 68 - 72 - 84 - 89 numero jolly 90 punti 6 jackpot 12.892.330,14 punti 4 358,65 20,28 punti 5+1 - punti 3 punti 5 34.915,75 Num. Superstar 65


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