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Sabato 20 dicembre 2008
Brevi dal mondo
Afghanistan uccisi 3 danesi COPENHAGEN – Tre militari danesi delle forze Nato in Afghanistan sono stati uccisi nella provincia di Helmand per l’esplosione di un ordigno piazzato sul ciglio della strada. Un altro soldato è rimasto ferito. Lo ha riferito l’esercito danese. Sono 21 i militari danesi rimasti uccisi in Afghanistan dall’inizio della missione Isaf nel 2001, uno dei bilanci più alti tra le forze di coalizione. La Danimarca ha attualmente 700 militari nel Paese, molti dei quali sono stanziati nella provincia di Helmand sotto il comando britannico.
Paraguay, pagava gli stipendi: ucciso BUENOS AIRES – L'ingegnere agronomo Esteban Andreoli, appartenente a una famiglia di origine italiana ritenuta una delle più grandi produttrici di soia in Argentina, è stato assassinato giovedì in Paraguay dove si era recato per pagare gli stipendi ai dipendenti di una fattoria situata a ridosso della frontiera con il Brasile.
Belgio, caduto il governo BRUXELLES – Lo scandalo Fortis travolge il governo belga di Yves Leterme. Mentre il titolo del colosso bancario continua ad andare a picco sul congelamento dell’operazione di fusione con Bnp Paribas arrivata dal Tribunale e mentre gli azionisti del gruppo votano quasi all’unanimità la continuità aziendale, il premier Yves Leterme consegna nelle mani del re Alberto II le sorti del suo governo. La Corte Suprema in giornata aveva certificato l'interferenza del premier nella vicenda della mancato operazione Fortis-Bnp. «Ci sono indubbie significati indicazioni» aveva scritto il giudice nella sentenza, che puntano verso un interferenza con la magistratura sul caso Fortis, anche se, ha aggiunto la Corte «non ci sono ancora prove legali». Parole scritte che hanno immediatamente fatto cadere le prime teste.
In Italia e nel Mondo Le famiglie italiane pagheranno 36 euro in meno all’anno
Protezione civile a rischio
Tariffe, a gennaio calano le bollette di luce e gas
Bertolaso «A gennaio mi dimetto»
ROMA – Le bollette della luce e del gas calano: dal primo gennaio le famiglie italiane pagheranno 36 euro in meno l’anno. E potranno contare sulla promessa di «ulteriori riduzioni» nel corso del 2009 che si profila «più leggero» riservando «buone notizie». Parola del presidente dell’Authority per l’Energia, Alessandro Ortis, che nell’aggiornare le tariffe per il primo trimestre del prossimo anno, sottolinea come «dopo le sofferenze per gli aumenti del 2008 inizia il percorso che porterà nel 2009 a bollette più leggere». Più di quanto sperato, gli fa eco il ministro per lo sviluppo economico Claudio Scajola ricordando che anche con il ribasso delle tariffe della luce e del gas si incrementa «il potere d’acquisto delle famiglie». «Dopo queste prime riduzioni per il primo trimestre dell’anno prossimo, possono prevedersi ulteriori riduzioni» precisa Ortis sottolineando che queste saranno «particolarmente importanti per il gas». Già dal prossimo aprile con «il prossimo aggiornamento trimestrale», previsto per fine marzo 2009. Si tratta di riduzioni, quelle che già scatteranno a gennaio quando la luce calerà del 5,1% ed il metano dell’1% con una minor spesa, rispettivamente di 25 e 11 euro l’anno a famiglia – «addirittura superiori alle previsioni comunicate alcune settimane fa», sottolinea Scajola parlando di «sollievo per i bilanci delle famiglie». Un sollievo che – rassicura anche il ministro – proseguirà anche in primavera» contribuendo insieme al calo dei carburanti, «dei prezzi e dei mutui» ad «aumentare il potere di acquisto» delle famiglie. Di certo, al momento, c'è che grazie al forte ridimensionamento del prezzo del petrolio la luce dal primo gennaio costerà il 5,1% in meno, il gas l’1% in meno mentre forti cali riguarderanno anche il gpl, il gas 'alternativo', che calerà di oltre il 14% facendo risparmiare alle famiglie che lo utilizzano già da gennaio 115 euro l’anno. Le tariffe dal primo trimestre gennaio-marzo 2009 invertiranno così tendenza, tornando a scendere dopo 5 trimestri consecutivi di rialzi che nel solo 2008 hanno visto la spesa annua delle famiglie 'lievitare' di oltre 220 euro. «Va inoltre ricordato – prose-
Bertolaso (a sinistra) e Berlusconi Alessandro Ortis
gue Ortis – che le famiglie meno abbienti potranno beneficiare, nel 2009, anche del bonus per l'energia elettrica e per il gas con riduzioni aggiuntive del 15% circa». Degli sconti, fino ad oltre 130 euro, previsti cioè per le famiglie con bassi redditi, numerose o per quei nuclei con persone che necessitano di apparecchiature elettriche sanitarie. Il calo annunciato per il prossimo trimestre «è certamente una buona notizia per i consumatori» ma «pur apprezzando i ribassi» Adusbef e Federconsumatori «senza alcuna polemica con l'Autorità, fanno notare che come al solito, i rincari derivanti dagli aumenti delle materie prime sono fulminanti e
marciano come lepri, mentre le diminuzioni camminano con il passo lento delle tartarughe». Sulla stessa linea i consumatori del Codacons secondo i quali si tratta di «una ottima notizia» ma «ora – dicono – ci attendiamo cali ulteriori per tutto il 2009» puntando il dito sui prezzi dei carburanti. «Il prezzo della benzina è ancora troppo elevato: nonostante le quotazioni in picchiata del petrolio, sceso a 33 dollari al barile, non si registrano variazioni significative dei prezzi alla pompa». Come l’Adoc per la quale « con un costo di 27 euro a barile, benzina e gasolio non devono superare 1 euro al litro». Marina Perna
Bergamo, la madre gli fa fare il test dell’alcol, sedicenne si impicca BERGAMO – Si è impiccato a un albero nel cortile della scuola, dopo essere stato portato dalla madre a fare un’alcoltest perchè si era presentato in classe ubriaco. E' la drammatica storia di un ragazzino di 16 anni che nel primo pomeriggio di ieri si è tolto la vita a Torre Boldone, un piccolo centro alle porte di Bergamo. Il giovane era nato in Russia, ma viveva in Italia da anni, grazie a una famiglia di Albino (Bergamo) che lo aveva adottato. Ancora non si conoscono le ragioni per cui ieri mattina sia arrivato a scuola sotto l’effetto dell’alcol, ma pare che all’origine del suo malessere ci fosse una recente delusione amorosa. La direttrice dell’istituto, avvertita da un insegnante, ha subito chiamato la madre del ragazzo. La donna è arrivata a scuola e ha rimproverato il figlio davanti alla dirigente. Poi, forse per intimorirlo o soltanto per fargli capire la gravità di ciò che aveva fatto, lo ha accompagnato al comando della polizia locale per sottoporlo al test dell’etilometro, al quale è risultato positivo.
ROMA - "I primi di gennaio me ne vado perché i tagli della finanziaria sono davvero inaccettabili". La dichiarazione di Guido Bertolaso è arrivata come un fulmine a ciel sereno, ieri mattina, durante un'audizione alla commissione Ambiente della Camera. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla Protezione civile, secondo chi partecipava alla riunione, è stato categorico. E ha voluto fare il suo annuncio dopo aver chiesto che fossero spenti i microfoni che trasmettevano in diretta il suo intervento. A stretto giro la risposta del premier, Silvio Berlusconi, che ha detto di credere che Bertolaso tornerà sui suoi passi, "perché ci saranno i fondi necessari. Ci mancherebbe altro". Ma stando ai dati della finanziaria triennale varata dal governo tra il 2009 e il 2011, i tagli al settore saranno pesantissimi. Dai 196 milioni a disposizione del Dipartimento della Protezione civile nel 2008, si scenderà gradualmente fino a soli 50 milioni previsti per il 2011, con una differenza di 146 milioni, il 74% in meno. Per il 2009 sono previsti 118,2 milioni, per il 2010 circa 111 milioni. Comunque pochi, se si considera che nel 2007, per la sola lotta agli incendi estivi dei boschi, per il mantenimento della flotta dei Canadair, si sono spesi 124 milioni di euro. Non solo, ma la stessa finanziaria non ha previsto il rifinanziamento del Fondo regionale di protezione civile, risorse utilizzate per le emergenze di competenza regionale e che erano pari, per il 2008, a 138 milioni. L'annuncio choc di Bertolaso arriva peraltro subito dopo la grave emergenza maltempo che ha messo in ginocchio una parte del Paese e che ha visto lo stesso capo della Protezione civile impegnato in prima linea su più fronti, dalla piena del Tevere a Roma alle eccezionali nevicate che hanno investito il Nord Ovest, in particolare il Piemonte. L'opposizione si schiera compatta sulle posizioni del sottosegretario. Secondo Marco Minniti, ministro dell'Interno del governo ombra, "la notizia" delle dimissioni di Bertolaso "sconcerta e preoccupa.stro territorio e per i cittadini". Claudio Maddaloni