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Lunedì 29 dicembre 2008

Brevi dal mondo

Kabul, weekend cruento: 20 morti KABUL – Venti afghani, tra cui 14 scolari, sono morti vittime di un attentatore suicida nell’est dell’Afghanistan, mentre, tra sabato e domenica, sono stati uccisi due soldati canadesi. L’attentato più sanguinoso ha avuto luogo nella provincia orientale di Khost, dove un kamikaze al volante di una vet-

tura piena d’esplosivo si è fatto saltare in aria davanti alla sede delle autorità del distretto di Ismail Khail (Mando Zayi), vicino a un collegio dove numerosi scolari erano venuti per conoscere i risultati dei loro esami.

Kamikaze uccide trentasei persone PESHAWAR – E' di almeno 36 morti e 15 feriti il bilancio provvisorio di un attentato suicida in una scuola adibita a seggio elettorale nella turbolenta area della valle dello Swat nel nord-ovest del Pakistan. Lo riferisce la polizia specificando che un uomo a bordo di un’automobile imbottita di tritolo si è fatto saltare in aria nella città di Buner dove erano in corso le votazioni per un’elezione supplettiva.

Il principino picchia i cani LONDRA – «Un esempio ripugnante»: è quanto ha offerto ai sudditi di Sua Maestà il principe Edward (nella foto), il più giovane dei figli della regina Elisabetta, colto dal fotografo mentre si appresta a bastonare due cani da caccia che si azzuffano per la preda. Lo ha detto Barry Hugill, portavoce della Lega contro gli sport crudeli, le cui accorate parole sono riportate dalla stampa britannica. Tutte le associazioni del Regno impegnate nella difesa dei diritti degli animali sono insorte. Poco è servito a ammorbidire le loro lamentale la precisazione di Buckingham Palace, secondo cui non è affatto det-

In Italia e nel Mondo Era nell’elenco dei 30 più pericolosi. Sorpreso in una mansarda ha tentato la fuga in pigiama

Reggio Calabria, catturato Criaco latitante dal ’97 REGGIO CALABRIA – La cattura di Pietro Criaco, 36 anni, latitante dal 1997, è avvenuta poco dopo le 6 di ieri mattina in una mansarda rustica ad Africo Nuovo. Quando il giovane, inserito nell’elenco dei trenta più pericolosi ricercati italiani, è stato scoperto dei poliziotti, ha tentato di fuggire attraverso i tetti della costruzione dove aveva trovato rifugio. Ma è stato abbagliato dai fari degli agenti ed ammanettato. Ancora in pigiama è stato portato negli uffici del commissariato di Bovalino dove gli sono stati notificati due provvedimenti restrittivi per altrettante condanne definitive a 19 anni di carcere. Il pericoloso latitante, secondo la polizia, è uno degli elementi di spicco della consorteria dei Cordì di Locri, una delle 'ndrine egemoni della cittadina reggina, in lotta, per il

Pietro Criaco durante l’arresto

controllo del territorio e delle attività illecite ad esso collegate, con i rivali dei Cataldo. Alla cattura di Pietro Criaco hanno preso parte funzionari e poliziotti della Squadra mobile della questura di Reggio Calabria e dei commissariati di Siderno e Bovalino. Negli ultimi mesi la polizia aveva intensificato la ricerca del peri-

coloso elemento della mala locrese condannato a 5 anni per associazione mafiosa nel contesto del processo scaturito dall’operazione «Primavera» ed a 14 per tentato omicidio. Qualche giorno prima Natale, gli uomini della questura hanno stretto il cerchio attorno ai presunti favoreggiatori – assieme a Criaco sono finiti in carcere tre persone: padre e due figli – e ieri mattina, dopo essere penetrati ad Africo, hanno fatto irruzione nell’abitazione di Giovanni Mollica, 58 anni. La famiglia Mollica è stata colta nel sonno, ma nel loro appartamento tutto è sembrato normale. E' stato deciso di spostarsi in mansarda, ma i Mollica hanno riferito di non essere in possesso delle chiavi. A quel punto la polizia, dopo aver sfondato la porta, ha fatto irruzione nella mansarda. L’appartamento è ancora rustico e mentre veniva eseguita la

Tornavano dalla discoteca. Due dei ragazzi avevano 16 anni

Civitavecchia, automobile giù da un ponte muoiono 4 giovani, un ferito grave ROMA – La loro auto è precipitata nel vuoto, sfondando il parapetto del cavalcavia sulla bretella che collega Civitavecchia, sul litorale laziale, alla statale Aurelia. Sono morti così, ieri mattina, quattro ragazzi che tornavano da una discoteca, due delle vittime avevano solo 16 anni. Un quinto ragazzo, quello alla guida della Nissan, l’unico ad avere la cintura di sicurezza allacciata, lotta adesso tra la vita e la morte, ricoverato in coma farmacologico nel reparto di rianimazione dell’ospedale San Filippo Neri a Roma. In un altro incidente stradale in provincia di Cremona, invece, quattro persone sono rimaste ferite, due in modo gravissimo, nella tarda serata di sabato. A bordo di una Lancia Dedra finita in un campo ai margini di Corte Madama, frazione di Castelleone c'erano sei persone, quattro adulti, tra le quali una donna incinta, e due bambini. Tutti con passaporto romeno e residenza a Cremona. Alta velocità e asfalto ghiacciato sono, al momento, le ipotesi più accreditate. Mentre è stato denunciato anche per guida in stato di ebbrezza, oltre che per omicidio colposo, il medico che sabato ha travolto ed ucciso un pensionato a Livorno. Ancora incerte le cause che hanno causato la tragedia a Civitavecchia. Ma la polizia stradale è orientata a pensare che tra le ipotesi quella dell’alta velocità e dell’asfalto reso viscido dalla pioggia possano aver avuto un ruolo determinante nell’incidente. Al vaglio, comunque, anche l’ipotesi di un colpo di sonno. Non confermato, al momento, il sospetto che i cinque giovani possano aver as-

L’auto mentre viene portata via dal luogo dell’incidente

sunto alcol e droga prima di mettersi in auto. Lo diranno le analisi. La procura di Civitavecchia ha aperto un’inchiesta per accertare quale sia stata l’esatta dinamica dell’incidente dove hanno perso la vita Daniele Mercuri, di 16 anni e suo cugino Indro Mercuri, della stessa età, Giovanni Siena di 21 e Giancarlo Cocciolone, 20 anni. I genitori di quest’ultimo gestiscono una stazione di servizio sull'Aurelia. Ha 19 anni, Yuri Capparella, il giovane ferito gravemente al torace e alla testa. Per lui, dopo un intervento chirurgico all’ospedale di Civitavecchia per asportargli la milza, è stato necessario il trasporto con l’eliambulanza a Roma. Nel pomeriggio di ieri, invece, è andato avanti il penoso pellegrinaggio dei familiari e degli amici delle vittime all’obitorio di Civitavecchia.

L’amministrazione comunale sta valutando la possibilità di proclamare il lutto cittadino. I cinque ragazzi stavano tornando a casa dopo una notte trascorsa nella discoteca I Cigni di Ronciglione in provincia di Viterbo. L’auto è stata notata da alcuni operai dell’Etruria Servizi che attorno alle 7:30 di ieri mattina stavano andando al lavoro nella zona industriale e hanno dato subito l’allarme. E il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla droga, Carlo Giovanardi, ha lanciato un appello per una forte azione di controllo e di contrasto alle situazioni di rischio. «Davanti – ha detto – all’ennesima tragedia del sabato sera, questa volta complice la cocaina rivolgiamo un nuovo appello ai responsabili locali perchè non si perda altro tempo per un’efficace azione di controllo e di contrasto delle situazioni a rischio». Letizia Bianco

perquisizione dei vari locali è stato sentito un rumore proveniente dal terrazzino. Un attimo ancora ed è stato notato qualcuno che tentava di portarsi sul tetto della palazzina. A quel punto, con la costruzione circondata, il latitante si è arresto senza opporre resistenza. Pietro Criaco non era armato. Raffaele Grassi, responsabile della prima divisione del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, ricorda con soddisfazione gli ultimi positivi risultati nella caccia ai latitanti più pericolosi in circolazione. «L'arresto di Pietro Criaco ha detto Grassi - rappresenta l’ennesimo colpo inferto alla 'ndrangheta. Ultimamente - ha aggiunto diversi esponenti di spicco della mafia calabrese sono stati catturati come Antonio Pelle, Giuseppe Nirta e Peppe De Stefano. r. c.

Contro l’anno nero Berlusconi reintroduce il ministero del Turismo ROMA – Il 2009 aprirà con una novità importante per il turismo: la reintroduzione del ministero, che fu abrogato con referendum il 5 aprile 1993. Ieri sera infatti, il premier Berlusconi ha annunciato a breve la 'promozione' di due sottosegretari, Fazio e Brambilla, rispettivamente ai ministeri della Salute e del Turismo. Un ritorno, quello del ministero, da tempo auspicato dagli operatori del settore, che lamentano che la riforma del titolo V della Costituzione, che ha assegnato il Turismo come materia di competenza delle Regioni, abbia finito, in realtà, con il disperdere le politiche turistiche su 20 realtà territoriali differenti, facendo mancare una visione e una rappresentanza d’insieme. «Siamo soddisfatti per l’annuncio dato dal premier Berlusconi e lo ringraziamo: ponendo a capo del Turismo un ministro, ci dà una testimonianza concreta di attenzione, è un gesto di sensibilità molto importante», esulta il presidente di Federalberghi e di Confturismo-Confcommercio, Bernabò Bocca. Sulla stessa linea il presidente di Assoturismo-Confesercenti, Claudio Albonetti: «non è mai troppo presto per reintrodurre il ministero per le Politiche Turistiche». Per Edi Sommariva, direttore generale di Fipe Federazione italiani pubblici esercizi, «l'arrivo di due ministri, Fazio e Brambilla, rispettivamente per la Sanità e il Turismo, è molto positivo: apprezziamo il loro lavoro e crediamo possano portare l'interesse di consumatori e turisti all’interno di Palazzo Chigi. La loro assenza, finora, non ha consentito – ha aggiunto riferendosi in particolare al turismo – di svolgere una politica turistica degna di questo nome». L’unico ad apparire scettico sulle misure che potrà prendere il futuro ministro del Turismo per il settore, è il presidente di Assotravel Confindustria, Andrea Giannetti: «la reintroduzione del ministero – dice – non porta nessuna novità vera, cambia nulla, anzi, può portare ancora più lontano da dicasteri che contano, come quello allo Sviluppo Economico o dell’Economia». Valentina Roncati

IL CASO

Crolla il mercato dell’eroina e delle “canne” Ora il pericolo è rappresentato dalla cocaina to che il principe abbia effettivamente picchiato i cani.

Bus sbanda è una strage DACCA (BANGLADESH) , – Almeno 25 persone sono rimaste uccise ieri mattina in Bangladesh e altre 15 ferite, dopo che un camion sul quale viaggiavano è uscito di strada. Lo ha reso noto la polizia locale. L'incidente è avvenuto in mezzo a una spessa nebbia.

MILANO – All’ombra della Madonnina crolla il mercato dell’eroina e del 'fumo'. Almeno così appare dai dati comunicati proprio in questi giorni alla Dcsa (Direzione centrale servizi antidroga) dalle forze dell’ordine. Un dato rilevante, visto che la provincia di Milano è spesso una cartina di tornasole dei nuovi trend di spaccio e di assunzione. Nella città, più volte definita "il baricentro del traffico di tutto il paese", dove negli anni '70, al Giambellino, fece la sua prima apparizione il consumo largo di droga; dove per la prima volta, negli anni '90, si è diffusa la poliassunzione; dove so-

no stati lanciate nuove droghe come l'Mdma e lo shaboo, pare che canne e siringa siano sul viale del tramonto. E che ormai sia solo la cocaina a regnare sul mercato. Dal resoconto dell’attività di contrasto della questura di Milano, infatti, si registra, nel secondo semestre del 2008, una diminuzione dei sequestri di eroina del 42% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. E del 43% di cannabinoidi, ovvero hashish e marijuana. Una tendenza confermata anche su scala annuale, anche se leggermente meno netta. Ai due valori negativi corrisponde una diminuzione sensibi-

le anche dei sequestri della polizia, scesi a un -28%, con 400 arresti in meno, nel 2008, rispetto al 2007. Le operazioni antidroga, in particolare, sono state un quinto in meno. Numeri, questi, che "parrebbero confermare un calo della diffusione – spiega un investigatore – dato che non sono state le forze dell’ordine Un sequestro di pani di cocaina a mettere a segno operazioni tali da stroncare il mercato. Anzi, quasi 500 chili di polvere bianca sei colpi maggiori sono stati effettua- questrata solo dalla polizia in proti sul versante della cocaina (che vincia di Milano. conferma la sua diffusione), con Letizia Bianco


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QB081229 by Antonio Carlucci - Issuu