QB081231

Page 1

2

Mercoledì 31 dicembre 2008

Brevi dal mondo

Illinois, Burris al posto di Obama WASHINGTON – Con gesto di sfida, il governatore dell’Illinois Rod Blagojevich, accusato di avere tentato di vendere al miglior offerente il seggio di senatore lasciato libero dal presidente eletto Barack Obama, ha annunciato ieri in una conferenza stampa a Chicago la sua scelta: l’exprocuratore generale dell’Illinois Roland Burris, un afro-americano di 71 anni.

Terremoto in Indonesia GIAKARTA – Un terremoto di magnitudo 5,9 gradi sulla scala Richter è stato avvertito sull'isola indonesiana di Sumatra nelle prime ore di mercoledì, secondo quanto reso noto ieri sera dall’Istituto geofisico americano. Il sisma, registrato alle 02:49 ora locale del 31 dicembre (le 20:49 italiane di oggi), non sembra avere provocato nè vittime nè danni.

Dacca, un morto negli scontri DACCA . – E' di un morto e 150 feriti il bilancio degli scontri post-elettorali tra fazioni politiche in Bangladesh. A vincere le prime elezioni legislative da 7 anni, è stata l’ex premier Sheik Hasina, candidata del partito di centrosinistra. La 'Grande Alleanza' guidata dal suo partito, la Lega Awami, si è infatti aggiudicata 263 seggi sui 300 complessivi del Parlamento, pari a oltre il 70% dei voti. Solo 31 voti sono invece andati all’altra ex premier, Begum Khaleda Zia, che ha subito denunciato irregolarità nel voto. Subito dopo il verdetto delle urne, duri scontri si sono infiammati in tutto il Paese.

Azouz torna libero VIGEVANO (PAVIA) – Azouz Marzouk, 28 anni, tunisino, da ieri mattina è nuovamente un uomo libero. Azouz, ora, dice di volere «cercare di ricominciare a vivere», mentre esce dal carcere di Vigevano, dopo aver scontato 13 mesi ottenuti con il patteggiamento per la vicenda di droga che già l’aveva messo nei guai anni addietro.

In Italia e nel Mondo

Napoli, la Iervolino prepara il rimpasto di giunta per l’Epifania ROMA - Mentre stralci dei verbali di interrogatorio della Procura di Napoli, diffusi anche ieri, infiammavano le polemiche sull'inchiesta in cui è coinvolto l'imprenditore Alfredo Romeo, il sindaco Rosa Iervolino Russo ha deciso che è giunta l'ora di un rimpasto sostanziale della giunta comunale. Dopo l'incontro a Palazzo San Giacomo con il segretario provinciale del Pd Luigi Nicolais, secondo faccia a faccia sulla formazione della nuova giunta dopo quello della sera precedente, Iervolino e Nicolais hanno infatti assicurato che la nuova giunta sarà pronta prima del 6 gennaio e che prevederà non solo la sostituzione delle caselle rimaste vacanti nelle ultime settimane dopo il suicidio di Giorgio

Rosa Russo Iervolino

Nugnes, le dimissioni di Enrico Cardillo, poi arrestato, e gli arresti di Felice Laudadio e Ferdinando Di Mezza, tutti indagati nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti pilotati dall'imprenditore Romeo.

Il Vaticano: «Le leggi italiane non saranno più recepite» CITTA' DEL VATICANO – Dal primo gennaio 2009, l’ordinamento giuridico dello Stato del Vaticano non recepirà più automaticamente, come fonti del proprio diritto, le leggi italiane, sia per il loro «numero esorbitante», sia per la loro mutevolezza, sia perchè spesso sono in contrasto con la dottrina della Chiesa. Lo spiega l’Osservatore Romano, presentando la nuova legge della Santa Sede sulle «fonti del diritto», firmata lo scorso anno da Benedetto XVI, e che sostituirà tra due giorni la precedente normativa risalente al 1929 e a Pio XI. Il Vaticano si riserva inoltre di passare al vaglio morale anche i trattati internazionali, e di sancire l’«esplicita ammissione di conformità della

Il Papa Benedetto XVI

Santa Sede». La novità assoluta riguarda i rapporti tra legislazione italiana e legislazione dello Stato pontificio, che non saranno più regolati dagli automatismi del passato.

Bossi d’accordo con Berlusconi: «Meno intercettazioni»

Famiglia Cristiana

Riforme, il dialogo non parte polemiche nel partito di Di Pietro

Affondo contro il governo

ROMA - La giustizia va riformata al più presto nell'interesse del paese, riconoscono sia la maggioranza che l'opposizione. Ma il dialogo non parte, anche a causa delle polemiche sulle intercettazioni telefoniche culminate nelle dimissioni dall'Italia dei Valori del figlio di Antonio Di Pietro, Cristiano, intercettato, ma non indagato. Il leader della Lega, Umberto Bossi, ha intanto chiarito la sua opinione sulle intercettazioni telefoniche. La pensa come Berlusconi ed è convinto che bisogna dire basta «all'uso politico che se ne fa». Bossi, riferendosi alla vicenda del figlio di Di Pietro, ha riconosciuto che il leader dell'Idv «si muove bene» anche se a volte «esagera». Però, ha aggiunto, «è preparato e conosce la magistratura». Nel Pdl sul caso Di Pietro non tutti la pensano alla stessa maniera. Per il capogruppo dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri, è «farsesca la via di finta uscita scelta da Cristiano Di Pietro che esce dal partito ma mantiene la poltrona di consigliere provinciale». L'Idv è solidale con il figlio di Di Pietro, ma per il deputato napoletano, Franco Barbato, le dimissioni sono una «pagliuzza» perchè, denuncia, nel partito «spuntano camorristi, strane facce, gente alla quale io nemmeno stringerei la mano». Perciò, avverte Barbato, «o facciamo pulizia o me ne vado». «Noi siamo un partito per bene», gli replica il capogruppo alla Camera, Massimo Donadi,

Cristiano (a sinistra) e Antonio Di Pietro

il quale annuncia che verrà allontanato dal partito chi non ha tenuto «comportamenti corretti». Nel Pd monta la rivolta contro Antonio Di Pietro e c'è chi, come il deputato Enzo Carra, condannato in passato per reticenti dichiarazioni rese all'allora pm Di Pietro, chiede a Veltroni a «non farsi dettare tutti i giorni la linea politica sulla giustizia» dal leader dell'Italia dei Valori. «Non ho il dente avvelenato - dice Carra - penso tuttavia che il Pd debba distinguere le proprie posizioni rispetto a quelle del leader dell'Idv». Noi «non inseguiamo Di Pietro - replica Lanfranco Tenaglia, ministro "ombra" del Pd - e non facciamo inciuci con la maggioranza» che, aggiunge, non imporrà i suoi diktat all'opposizione.

Si susseguono intanto gli appelli a trovare un accordo. Per il vice presidente della Camera, Antonio Leone (Pdl), è indispensabile fare la riforma della giustizia per riportare la serenità nella magistratura. Questo, ha affermato, chiedono i cittadini che vogliono che la giustizia sia riformata. Anche l'opposizione apprezza gli inviti al dialogo. Lo ha sottolineato la vice presidente della Camera, Rosy Bindi, che ha elogiato le iniziative prese sia dal presidente del Senato, Schifani, che della Camera, Fini, a favore del dialogo tra maggioranza ed opposizione. La riforma della giustizia si farà, assicura il ministro per l'attuazione del programma di governo, Gianfranco Rotondi, e sarà «condivisa». Elvio Sarrocco

ROMA - Nuovo affondo contro il governo di Famiglia cristiana che lancia l'allarme per le famiglie schiacciate dalla crisi mentre la politica "si trastulla tra federalismo e presidenzialismo". Nel numero di Capodanno Beppe del Colle, autore del consueto editoriale, attacca direttamente il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Tutto il potere sostanziale è "nelle mani di una sola persona", ma a questo non corrispondono scelte "altrettanto decisive". Il premier, spiega l'editorialista di Famiglia cristiana, "non solo ha vinto democraticamente le elezioni del 13 aprile 2008, ma dispone di una maggioranza ampia e solida, come nessun altro premier dal 1948". "Di fronte a questo, il nulla, o quasi", conclude però Del Colle rimpiangendo politici come De Gasperi o Colombo che seppero trasformare e modernizzare il paese nonostante i governi sempre instabili e "soggetti all'opposizione del più forte partito comunista dell'Occidente". Ma sono soprattutto le famiglie, a fare le spese dell'inerzia della politica, alle prese con una povertà crescente, con un lavoro precario o inesistente. Centrodestra e centrosinistra sono accomunate nelle responsabilità. "Si è parlato tanto di famiglie", scrive Del Colle, "ma per dire 'Dico' o Pacs. Per illuderle prima con vuote promesse elettorali, per deluderle poi quando la montagna ha partorito striminziti topolini: bonus, social card, una tantum. Provvedimenti tampone, che non tamponano un bel niente". Ma quella di Famiglia cristiana non è l'unica polemica tra cattolici e politici. Nel mirino della Cei c'è infatti il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta, "politico in cerca di applausi". E anche il quotidiano dei vescovi Avvenire, non sempre in sintonia con il settimanale dei paolini, invita lo Stato a fare la sua parte per aiutare le persone in difficoltà. È la risposta al ministro che nei giorni scorsi aveva invitato la Chiesa "a fare di più" per i poveri criticandola perché qualche volta "svolge funzioni di immagine che poco si raccordano con le funzioni sociali". Marina Maresca

Trova 160.000 euro Superenalotto, nessun 6 né 5+1 e li porta ai carabinieri ilLotto CAGLIARI – Fine anno di notorietà e ammirazione per la cassiera di un supermarket di Cagliari: ha trovato, nella filiale del Monte dei Paschi di Siena di via Tuveri, e restituito un bussolotto per la cassa continua che conteneva 160 mila euro tra assegni e contanti. Tra sguardi incuriositi, strette di mano dei clienti e interviste dei giornalisti, Tiziana Concu, responsabile del punto vendita di via Sonnino in cui lavora da 21 anni, liquida il fatto con un semplice commento: «Non erano soldi miei, qualcun altro li ha guadagnati e uno che perde tutti quei soldi può rischiare il posto di lavoro». Sabato sera la donna aveva ritrovato la cassetta ed aveva provato a contattare i titolari della società 'Servizi stampa' di Cagliari, ma senza esito. L’indomani, dopo il suo turno antimeridiano nel supermarket, si è recata alla Stazione di Cagliari-Villanova dei Carabinieri ed ha consegnato il «ricco» bussolotto ai militari. Le indagini hanno permesso di risalire ad Andrea Petretto, responsabile amministrativo della società. L’uomo è letteralmente cascato dalla nuvole, raccontando ai Carabinieri della Compagnia di Cagliari di aver provveduto, come di consueto, al deposito della cassetta.

ROMA – Nessun 6, nè 5+1 è stato realizzato al concorso di ieri sera (n.157) del Superenalotto. I 5 sono 22, ciascuno dei quali incassa 29.897,29 euro. Nel concorso Superstar sono stati realizzate 7 vincite con 4 punti, ciascuna delle quali riceverà 30.937,00 euro. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 24.200.000,00. Ai 2.126 vincitori con punti 4 vanno 309,37 euro. Ai 71.565 vincitori con punti 3 vanni 18,38 euro. QUOTE SUPERSTAR: Nessun vincitore con 5. Ai 7 vincitori con 4 30.937,00 euro. Ai 326 vincitori con 3 1.838,00 euro.

estrazione del 30 dicembre 2008

Nazionale Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia

52 51 18 71 28 40 32 38 23 89 32

44 40 45 90 66 74 39 34 68 29 48

ilSuperEnalotto

9 49 58 23 64 18 88 25 36 76 67

10 29 10 8 33 89 69 52 80 18 74

40 34 3 60 2 53 12 29 51 69 9

Conc. n° 157

Montepremi 4.384.935,33 euro

23 - 32 - 38 - 40 - 51 - 71 numero jolly 48 punti 6 jackpot 24.200.000 punti 4 309,37 18,38 punti 5+1 - punti 3 punti 5 29.897,2 Num. Superstar 52


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.