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Martedì 6 gennaio 2009
Brevi dal mondo
Ratzinger, a Maputo una nuova missione ROMA - La Chiesa cattolica accresce la sua attivita' in Africa, dove il Papa si rechera' in visita in marzo, con tappe in Camerun e in Angola. Tra le tante iniziative, verra' aperta, l'8 gennaio a Maputo, in Mozambico, una nuova missione della Comunita' Missionaria di Villaregia (CMV), con l'arrivo di 8
missionari, in una situazione di grande emergenza, spiega una nota della CMV. La diocesi di Maputo, che conta quasi 4 milioni di abitanti, dispone solo di 20 sacerdoti diocesani e 130 religiosi.
Senato Usa, Minnesota «Vittoria di Franken» WASHINGTON - Le autorità elettorali dello Stato del Minnesota hanno certificato la vittoria del democratico Al Franken nelle elezioni per il Senato americano dello scorso 4 novembre, ma dopo due mesi di ricorsi e accuse incrociate l’esito del voto non è ancora definitivo. Il senatore repubblicano Norm Coleman ha a disposizione sette giorni, dopo la dichiarazione formale di ieri del 'Canvassing Board’ del Minnesota, per presentare un ricorso contro la decisione di dare la vittoria a Franken.
Niger, in ostaggio nave francese PARIGI - Una nave del gruppo francese Bourbon è stata attaccata e sequestrata con il suo equipaggio da sconosciuti armati al largo della coste della Nigeria, nei pressi di un importante terminale petrolifero e di gas. Lo ha reso noto la società stessa. Il Delta del Niger è regolarmente teatro di violenze ad opera di gruppi armati che dal 2006 hanno moltiplicato i sequestri di dipendenti del
settore petrolifero, gli attacchi alle installazioni petrolifere e i sabotaggi.
Su basi Pkk anche bombe irachene MONTI QANDIL (IRAQ) Oltre alle bombe sganciate dall’aviazione turca, sulle basi dei ribelli del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk) nell’Iraq del Nord sono piovuti ieri anche proiettili sparati dall’artiglieria iraniana. Lo ha affermato il responsabile delle relazioni esterne del Pkk, Ahmed Denis. Gli aerei turchi hanno colpito Akuwan, le bombe iraniane Maradu, entrambe località del Kurdistan iracheno, nella zona dei monti Qandil, secondo la fonte. Non ci sono notizie di eventuali vittime.
In Italia e nel Mondo Bimbo di 10 anni scivola in un burrone Pensionata muore nel Beneventano e muore sotto gli occhi della madre forse aggredita dai cani randagi CASTIGLIONE GARFAGNANA (LUCCA) - E' scivolato lungo un pendio ghiacciato, ha preso velocità senza trovare appigli, ed è finito contro un albero. Tutto è accaduto sotto lo sguardo atterrito della mamma con il quale era uscito, dopo il pranzo, per ammirare il panorama alpestre nella bella giornata di sole. È morto così, nel primo pomeriggio di ieri a San Pellegrino in Alpe, nel Comune di Castiglione Garfagnana, Umberto Iacomino, 10 anni. Una gita in montagna, in un piccolo borgo a 1500 metri d’altezza sull'appennino tosco-emiliano, si è trasformata in tragedia. Il piccolo, che viveva a Massarosa, era con i genitori, due agenti di polizia in servizio alla questura di Livorno, il padre, Luigi,
Un elicottero dei soccorsi
romano, e la madre, Silvia Nardini, di Viareggio. La coppia aveva scelto il piccolo paese in provincia di Lucca, antico passaggio obbligato dei pellegrini, per una giornata di vacanza con Umberto, il loro unico figlio.
BENEVENTO - Muore dopo essere stata aggredita dai cani randagi. Questa sarebbe la tragica fine di una donna di 68 anni, Maria Velora, trovata senza vita ieri mattina davanti alla sua casa di Montesarchio, in provincia di Benevento. Secondo i primi accertamenti, la donna sarebbe stata attaccata da uno o più cani randagi: sul suo corpo i medici hanno trovato ferite compatibili con morsi di animale. La salma è stata trasportata all'ospedale "Rummo" di Benevento. Dovrà essere effettuata l'autopsia per stabilire se siano stati effettivamente i morsi a causare il decesso oppure se la donna sia caduta e i cani l'abbiano morsa a morte avvenuta. La vittima era pensionata, nubile e abitava da sola in una casa fatiscente
Un branco di cani randagi
nella zona storica della cittadina campana, vicino a un castello. A trovarla davanti alla sua porta, riversa in una pozza di sangue, sono stati i vicini. All'arrivo, il personale del 118 non ha potuto che constatarne la morte.
La tragedia a Caltagirone. I due separati da tempo
Napoli, si rompe l’omertà
Spara e uccide il marito durante una lite sull’affidamento dei figli
Ucciso a Capodanno quartiere in lutto
CALTAGIRONE (CATANIA) Forti rancori da separazione, acuiti da denunce incrociate per minacce e ingiurie: sarebbe il quadro in cui è maturato l'assassinio di Ugo Alba, 30 anni, originario di Torino, ucciso a Caltagirone con un colpo di pistola all'addome dalla moglie coetanea, Zaira Ritrovato, di Asti, al culmine dell'ennesima lite sui loro due figli, una ragazza di 11 anni e un bambino di sei. La donna che si è costituita alla polizia dopo il delitto è stata fermata per omicidio su disposizione della locale Procura. La coppia da tempo era separata, lui aveva una relazione con una romena, che è incinta, e il giudice aveva affidato la custodia dei figli a entrambi. Nella tarda serata di ieri, Zaira Ritrovato era andata a prendere la figlia, in compagnia del suo nuovo compagno, che aveva trascorso la giornata nell'agriturismo Casale San Basilio con il padre, che vi gestisce un bed and breakfast. La ragazza voleva rimanere con il papà ma la madre si è opposta fermamente, visto che le toccava stare con lei. Ne é nata una violenta lite al culmine della quale la donna avrebbe estratto una pistola cal. 7,65 e sparato al marito, colpendolo all'addome. Poi è fuggita e si è costituita alla polizia, sostenendo di averlo soltanto ferito. Alla polizia prima e al sostituto procuratore di Caltagirone, Elina Dolce, poi, la donna ha confermato la dinamica della sparatoria. Il suo legale, l'avvocato Massimo Albergamo, ha rivelato che ha detto di "volere soltanto spaventare l'ex marito, e
I carabinieri e la folla radunata dopo la tragedia
non ammazzarlo: è partito un colpo e lei non si è resa conto di nulla". "La mia cliente - sottolinea il penalista - subito dopo si è dunque allontanata in macchina e si èrecata in commissariato per riferire di avere sparato, ma qui ha saputo della tragedia". L'udienza di convalida del fermo per omicidio disposto dalla Procura di Caltagirone è stata fissata per mercoledì prossimo. Alcuni particolari del delitto restano però ancora poco chiari. Tanto che il procuratore capo Francesco Paolo Giordano sottolinea che "ci sono ancora risvolti della vicenda che devono essere chiariti dall'inchiesta". Tra questi come mai la donna fosse armata e dove abbia buttato la pistola, particolare che ha detto di non ricorda-
Freddò i rapinatori in gioielleria per lui omicidio volontario ROMA - Deve rispondere in dibattimento di omicidio volontario e non di eccesso colposo di legittima difesa Massimo Mastrolorenzi, il gioielliere romano che il 9 maggio 2003, durante una rapina nel suo negozio a Roma, nel quartiere Testaccio, uccise due rapinatori. Lo ha stabilito il giudice monocratico Roberto Ranalli al quale era stato affidato il processo al gioielliere. La conseguenza di questa decisione è stata la restituzione del fascicolo processuale al pubblico ministero Erminio Amelio, affinchè formuli un nuovo capo di accusa e contesti il reato di omicidio volontario. Con questa imputazione sarà sottoposto a un nuovo processo. La vicenda è quella relativa alle uccisioni di Giampaolo Giampaoli e Roberto Marai. I due, secondo la ricostruzione della Procura, entrarono nell’esercizio commerciale di Mastrolorenzi con il pretesto di esaminare alcuni orologi. Di lì a poco, minacciarono l’uomo, lo immobilizzarono, gli legarono i polsi con alcune fascette e lo rinchiusero nel retrobottega. Il gioielliere riuscì a liberarsi, impugnò la sua pistola e sparò alcuni colpi che raggiunsero i due banditi. L’omicidio volontario è stato deciso perché Mastrolorenzi avrebbe sparato quando i due erano di spalle.
re. A soccorrere Ugo Alba ferito è stato il padre dell'uomo, che lavora con lui, intervenuto dopo avere sentito lo sparo, e che potrebbe fornire elementi utili alle indagini. L'uxoricidio non sorprende l'Associazione matrimonialisti italiani che rileva come "ogni due giorni in Italia si consuma una tragedia familiare e negli ultimi 6 mesi si è registrato un incremento di questi fatti di sangue". "Non è immaginabile - osserva l'avvocato Gian Ettore Gassani, presidente dell'Ami, parlando dell'affido condiviso pensare di imporre a due coniugi che si odiano la condivisione del progetto di crescita dei loro figli. Urge una riforma della giustizia familiare e minorile con il varo del Tribunale della famiglia".
NAPOLI - E' stato il giorno delle lacrime e del lutto per la gente dei Quartieri Spagnoli a Napoli che ieri ha accolto la salma di Nicola Sarpa, il giovane ucciso da una pallottola vagante nella notte di Capodanno, consapevole però che la rottura del muro di omertà potrebbe non rendere vana la morte del giovane del quale è accusata Manuela Terracciano, costituitasi sabato scorso nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. La salma del 25enne è stata infatti portata nel pomeriggio nella camera ardente allestita in una cappella della chiesa di San Matteo, nel cuore dei Quartieri Spagnoli, dove da circa due ore più di cento persone erano assiepate ad aspettare e dove oggi pomeriggio alle 15 si svolgeranno i funerali. Ma il quartiere sta già piangendo la sua vittima, stringendosi ai suoi parenti in un lungo abbraccio collettivo: negozianti, vicini di casa, hanno sorretto la madre del ragazzo, Velia Finizio, quando si è accasciata sulla bara in lacrime, invocando il nome del figlio. E intorno alla bara bianca si sono subito affollati gli amici di Nicola, quelli che lo chiamavano “ò doich”, il tedesco, per la sua riservatezza, e che oggi hanno ricoperto il suo feretro con maglie e sciarpe della Juventus, chiedendo anche a Del Piero, che era l’idolo di Nicola, di dedicargli il suo prossimo gol in maglia bianconera. Il legame con la sua passione per il calcio è testimoniata anche all’esterno della chiesa dove è stato affisso uno striscione da stadio con la scritta «Passeranno giorni, mesi, ore e anni ma resterai sempre nei nostri cuori. Ciao mitico Doich». Un ricordo che gli amici vogliono per Nicola ma anche perchè lo Stato non si dimentichi di un quartiere fortemente a rischio proprio nel cuore di Napoli: «Non vogliamo che tra qualche giorno si spengano i riflettori su questa vicenda e che tutto torni come sempre», dice un amico del giovane ucciso, mentre una ragazza testimonia la voglia di vivere, un giorno, in un quartiere diverso: «A scuola ci hanno insegnato che gli episodi della storia non accadono mai senza un perchè. La morte assurda di Nicola ha svegliato tante coscienze».
FLASH
“Obama jr”, primo giorno di scuola a Washington PRIMO giorno di scuola a Washington per le figlie di Obama. Sasha e Malia, 7 e 10 anni, ieri mattina hanno lasciato l'hotel di lusso dove stanno temporaneamente alloggiando con i genitori, per dirigersi insieme a mamma Michelle (e tra fotografi e cameramen) alla Sidwell Friends School, istituto privato che ha avuto tra i suoi allievi molti figli di presidenti Usa.
In Italia e nel Mondo
Martedì 6 gennaio 2009
Ex braccio destro di Clinton. I media Usa: «Quella di Obama è stata una scelta di rottura»
L’italo- americano Leon Panetta nuovo capo della Cia Barack ha avuto grandi difficoltà nel trovare un nome non collegato all’era Bush
LA “PARTITA” SULLA NUOVA ALITALIA
Leon Panetta
WASHINGTON - La Cia ha un nuovo capo. Il presidente eletto degli Stati Uniti Barack Obama ha scelto Leon Panetta, ex deputato ed ex capo di gabinetto di Bill Clinton, per guidare la Central Intelligence Agency. Lo hanno riferito i media statunitensi. Panetta non era nella rosa dei candidati per sostituire Michael Hayden. La scelta, rileva il New York Times, se confermata dal Senato sarebbe decisamente anomala visto che Panetta non vanta molta esperienza in tema di intelligence. E la Cia, in passato, ha mostrato di non gradire direttori venuti dall'esterno.
Ma, secondo il quotidiano, Obama punterebbe ad un'opzione di rottura, dopo le feroci polemiche che hanno accompagnato la gestione Bush, culminate con il caso del carcere di Guantanamo. Il NYT sottolinea come la scelta confermi le difficoltà che Obama ha avuto nel trovare un nome per dirigere la Cia che "non fosse collegato ai controversi programmi antiterrorismo dell'era di Bush". Proprio per questi legami, il presidente eletto nelle settimane scorse era stato costretto a rinunciare a nominare John Brennan, finito sotto accusa per il suo ruolo nei pro-
grammi di detenzione e interrogatori della Cia, così duramente criticati da Obama durante la campagna elettorale. E per le stesse ragioni è stata esclusa anche la deputata democratica della California, Jane Harman, già componente della commissione d'Intelligence, che in passato aveva sostenuto alcuni provvedimenti di Bush, come quelli sulle intercettazioni. Panetta, figlio di due emigranti italiani che gestivano un ristorante in California, e diventa il secondo italo-americano, dopo Janet Napolitano, con un ruolo di primo piano nell'amministrazione Obama.
Finti figli di Montezemolo e truffatori arrestati in Spagna Il commento del “padre” e presidente Ferrari: «Davvero due fenomeni»
Luca Cordero di Montezemolo
Supervertice a Milano. E domani il Senatur vede il premier
scalo varesino nel timore del fallimento totale della compagnia di bandiera e della sua definitiva scomparsa. "Riteniamo - ha aggiunto Cota - che il partner debba essere quello tedesco, che ha già detto di avere un piano industriale che punta su due hub" (Fiumicino e Malpensa) ed è in grado di garantire l'occupazione. Se Cai farà altre scelte, il Carroccio chiederà perciò al governo di liberalizzare i diritti di volo per consentire alla Lufthansa di operare sullo scalo varesino, che si colloca nel cuore di una delle roccaforti della Lega. Chiederà inoltre che siano garantiti ai lavoratori coinvolti il medesimo trattamento e gli stessi ammortizzatori sociali previsti per i dipendenti di Alitalia. Filippo Penati, presidente della Provincia di Milano, ieri
in una conferenza stampa ha fatto un appello alla Lega. E si è detto pronto a manifestare a Roma con il presidente della Provincia di Varese, che è leghista, "per esprimere al governo la nostra contrarietà" ma - ha avvertito - la Lega deve fare chiarezza". Ovvero, se la battaglia è per i diritti di volo va bene, "se è per qualche volo in più fatto da Lufthansa allora non si risolve il problema". La proposta di Lufthansa è migliore di Air France. È quel che sostiene anche Maurizio Lupi. Per il deputato del Pdl la proposta della compagnia aerea tedesca "resta fondamentale per salvare e rilanciare Alitalia". Invece l'ipotesi del colosso franco-olandese "è penalizzante non solo per il Nord, ma per l'intero Paese". Andrea Longo
NAPOLI - "Sono il figlio del presidente della Ferrari, una cubana mi ha rubato tremila euro dopo una notte di sesso, devo raggiungere il consolato italiano e non ho soldi per pagare la macchina in affitto e volare all'aeroporto verso Los Angeles". Più o meno è questa la storia, non molto credibile, che Luca e Danilo Rippa, napoletani di 22 e 28 anni, raccontavano a migliaia di persone truffate in Usa, Australia e in mezza Europa. La polizia li ha bloccati e arrestati a Barcellona. Il commento del “padre”: «Davvero due fenomeni».
E’ saltato il vertice con Lufthansa
La Lega e Bossi puntano i piedi «La difesa di Malpensa è prioritaria» ROMA - Su Malpensa la Lega punta i piedi. La sua difesa "è prioritaria". Lo scalo varesino deve essere "un hub internazionale" e il partner deve essere Lufthansa. Senza accordo con i tedeschi via libera alla liberalizzazione totale. È quanto ha chiesto il Carroccio, al termine del summit convocato da Umberto Bossi a Via Bellerio. Ed è quello che il senatur ribadirà domani a Silvio Berlusconi, con il quale è in programma un faccia a faccia sul nodo Alitalia. Con il premier il leader della Lega sosterrà che il partner ideale per Cai deve essere la Lufthansa. Alla riunione della segreteria politica leghista, convocata ieri per studiare una strategia che salvi lo scalo del Nord dal ridimensionamento in favore di Fiumicino prospettato dall'alleanza di Alitalia con il colosso Air France-Klm, ha partecipato anche il sindaco di Milano Letizia Moratti, che dalle colonne del Corsera aveva chiesto a Colaninno di scegliere Lufthansa, che risulta ancora in corsa e cerca di rilanciare. E riscuote un favore trasversale, che vede insieme la Moratti e il presidente della Provincia Penati passando per l'IdV. Presente al vertice anche il presidente della Sea, Giuseppe Bonomi, manager di area leghista ed ex presidente di Alitalia. "È chiaro che per noi la difesa dell'aeroporto di Malpensa è una priorità", ha detto il capogruppo alla Camera della Lega, Roberto Cota, al termine del super vertice. Lo scalo non si tocca: è la linea del Carroccio, che non ha usato finora il pugno di ferro per difendere lo
Umberto Bossi
ROMA - Entra nel vivo la partita per il partner estero di Alitalia. Lufthansa non scopre le carte ma prosegue i contatti con la compagnia guidata da Roberto Colaninno in vista dell'affondo finale. Intanto Air France-Klm prepara il rilancio: secondo il quotidiano Les Echos l'offerta per una quota del 25% salirà da 250 a 310 milioni di euro. Ieri non c'è stato l'atteso vertice tra Colaninno e il numero uno del gruppo tedesco Wolfgang Mayrhuber a Milano. I due non hanno avuto un faccia a faccia né una conference call telefonica ma il rilancio dei tedeschi potrebbe ancora rimescolare le carte. Sul piatto c'è un piano che prevede sinergie per 500 milioni di euro e lo sviluppo paritetico di Fiumicino e Malpensa giudicato particolarmente attraente dagli italiani. Da Francoforte un portavoce conferma che Lufthansa è "ancora in corsa" per la partnership con Alitalia e fa sapere che i contatti proseguiranno nei prossimi giorni. Da approfondire anche l'eventualità di una collaborazione su Malpensa, lo scalo principale dei tedeschi sul mercato italiano. Mentre studiano le mosse del competitore i franco-olandesi si preparano a chiudere la trattativa migliorando la propria offerta. Il gruppo guidato da Jean Cyril Spinetta e Pierre Henry Gourgeon pagherà 310 milioni di euro comprensivi di 275 milioni per la quota di minoranza e un sovrapprezzo. In cambio otterrà tre consiglieri di amministrazione, due posti nel comitato esecutivo e un vice-presidente. Restano da limare gli ultimi dettagli su governance, prezzo di vendita e divisioni dei profitti sulle rotte.tra Cai e i sindacati sugli esuberi. Restano da sciogliere i nodi del personale di terra, delle pulizie a bordo e delle biglietterie. Antonio Pennacchioni
Inghilterra, boom di divorzi per lo stress da festività
Compie 102 anni, attende ancora l’eredità del bisnonno
LONDRA - Boom dei divorzi in Gran Bretagna: secondo un sondaggio del Daily Mirror, complice la crisi economica che ha investito anche il Paese della Regina Elisabetta, il numero di persone che hanno contattato gli avvocati decise a divorziare nell'ultimo mese è aumentato del 50% rispetto allo scorso anno. Il record era previsto proprio nella giornata di ieri, quando gran parte della gente è tornata al lavoro dopo il Natale ed il Capodanno, festività che possono rivelarsi letali per le coppie già in crisi. Alcuni
MACERATA - Amalia Cuccioletti spegne oggi 102 candeline, con un desiderio: ottenere finalmente l'eredità del bisnonno, morto due secoli fa, che i tempi della giustizia italiana le negano ancora. Per le cronache, la vicenda della vegliarda maceratese, da anni residente a Roma con i figli, non è una novità. Correva l'anno 1997 quando la signora Cuccioletti, che gode tutt'ora di buona salute e volontà di ferro, fece causa ad alcuni parenti per la spartizione di terreni e immobili del trisavolo. Per colpa della cronica carenza di organi-
Sorpresa: l’Artico torna al ’79 non hanno aspettato nemmeno così a lungo: già il primo dell'anno il numero di persone che ha consultato Divorce Online, un sito dove si possono ricevere consulenze da parte di avvocati divorzisti, è quadruplicato.
IL livello dei ghiacci artici è tornato come nel 1979. Lo rivelano i dati, per certi versi sorprendenti, del Centro di Ricerca sul Clima Artico dell'Università dell'Illinois. Nei primi mesi del 2008 riferiscono gli studiosi - la superficie ghiacciata aveva
subito una forte riduzione, tanto che qualcuno aveva predetto la scomparsa totale dei ghiacci artici entro l'anno. Ma nei mesi invernali i territori ghiacciati sono aumentati velocemente invernali riportando i livelli a quelli di 30 anni fa.
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ci degli uffici giudiziari di Macerata, il procedimento venne rinviato al 25 marzo del 2010, poi altri rinvii, quindi di nuovo alla stessa data del 2010. Ma la signora Amalia, assicura il legale, non ha alcuna intenzione di arrendersi.
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Martedì 6 gennaio 2009
Il fatto del giorno: Gaza, è vera guerra La Stampa
Due divisioni israeliane per un’operazione mirata
Il primo giorno di attacchi La striscia divisa in due l’ultimo giorno di Sharon truppe intorno alle città
dall’analisi di Andrea Nativi
dal reportage di Francesca Paci
dal servizio di Guido Olimpio
[...] Secondo fonti militari Israele ha impegnato l’equivalente di due divisioni, mandando oltre confine elementi di quattro brigate, comprese le truppe delle brigate Givati e Golani e unità di parà, supportati da forze corazzate e genieri: abbastanza per condurre una operazione mirata, certo insufficienti per conquistare e occupare la Striscia di Gaza. Il successo militare israeliano è indubbio: in poco più di 24 ore i suoi soldati hanno occupato tutte le più importanti posizioni strategiche, hanno superato le difese statiche di Hamas, sono penetrati in aree urbane periferiche. Tutto questo subendo un morto e circa 40 feriti. Hamas dichiara di aver ucciso 5 soldati di Tsahal e di averne catturati due [...].
[...] Il primo giorno dell’invasione di Gaza coincide con l’ultimo di Ariel Sharon, l’uomo che dolorosamente intraprese il percorso opposto, mettendo fine a 38 anni di occupazione. Dal 4 gennaio di tre anni anni fa il più discusso premier israeliano giace in coma in un letto dell’ospedale di Tel Aviv. «Stanno tornando», dice Ghassan Hamdan, 39 anni, commerciante di Jawasat, quartiere centrale di Gaza City. I carri armati con la stella di David incalzano. Si combatte alla periferia Nord ma soprattutto a Sud della città, dove le forze israeliane hanno conquistato a colpi di cannone l’area di al Tafuach, l’ex colonia ebraica di Netzarim, uccidendo una famiglia di cinque persone che viaggiava a bordo di un’automobile. [...]
Nel secondo giorno di operazioni terrestri Israele stringe la morsa sulla “sacche” palestinesi. La striscia di Gaza, infatti, è ormai divisa in due –nord e sud –con le truppe attestate attorno ai principali centri urbani e alle aree usate dai palestinesi per lanciare i razzi. Questi i principali sviluppi sul campo. Scontri ravvicinati tra le forze di invasione e i militanti trincerati lungo una linea di difesa a tre chilometri dal confine. Movimenti di truppe verso Beit Hanoun, una delle roccaforti palaestinesi. Hamas punta a difendere con maggior vigore due suoi capisaldi: il campo profughi di Jabalya e Gaza City. Raid aerei e fuoco di artiglieria israeliani per neutralizzare i bunker: azioni che [...] hanno provocato vittime anche tra i civili. [...]
La migliore di ieri
La Stampa
Il silenzio di Obama
Quegli appelli ipocriti al “cessate il fuoco”
I due volti di Hamas
dall’articolo di Ennio Caretto
dall’articolo di Giovanni Sabbatucci
dall’articolo di Giuseppe Zaccaria
[...] La lezione non può sfuggire a Obama, il cui assordante – e imprudente – silenzio su Gaza segnala anche un profondo dissenso dalla sua strategia. Come sottolinea il New York Post, un giornale conservatore che appartiene al magnate Rupert Murdoch, Obama si opporrà a una soluzione militare della crisi, e ne caldeggerà una politica. Con ogni probabilità, farà il contrario di Bush: si dice che non presenterà piani, li farà presentare dalle due parti; che non indirà vertici, aprirà uffici sul campo; che dialogherà con tutti. Non è certo che abbia successo, ma almeno promuoverà la distensione.
Da quando, ormai più di una settimana fa, è scattato l’intervento militare israeliano contro Hamas nella striscia di Gaza, è stato tutto un susseguirsi di appelli al cessate il fuoco e di deplorazioni per le vittime civili da parte delle più alte autorità internazionali. E gli appelli si intensificano ora che, con l’inizio dell’offensiva di terra, il conflitto si manifesta nella sua forma più evidente e più cruda. Sono appelli scontati e in qualche misura doverosi (chi non auspicherebbe la fine di uno scontro in cui a soffrire e a morire sono anche donne e bambini innocenti?), ma certamente tardivi e leggermente ipocriti. [...]
I fatti del giorno prima a cura di Max Stèfani
A Gaza è un inferno. Guerra casa per casa. Tutto finirà quando Hamas sarà in ginocchio? Su Israele l’Europa si divide (Francia proIsraele e Germania pro-Palestinesi), gli americani si schierano con Israele e bloccano la risoluzione Onu per la tregua (ma il potere economico lì è nelle mani degli ebrei, è cosa risaputa) ma finalmente sulla crisi di Gaza si è registrata una piena sintonia tra Berlusconi e Veltroni: la sintonia del silenzio stampa. Tutti e due si sono ben guardati di dire la loro. Non si hanno notizie neanche di Frattini che, povero, aspetta sempre un’imbeccata dal suo capo, che questa volta non arriva. – Nell’inchiesta sugli appalti su misura per Romeo (“er meio gatto del Colosseo”), la verifica del riesame conferma l’arresto dell’imprenditore. Seccato Rutelli. Sul fronte politico, suor Iervolino vuole sostituire 5 assessori, ma il Pd vorrebbe azzerare la giunta. – Grande festa a Pescara per la liberazione del sindaco D’Alfonso. Magna tu che magno io. – Fallito il piano internazionale per la pace in Somalia. Gli etiopi lasciano Mogadiscio e arrivano gli islamisti. Sarà un nuovo Afghanistan? – Ennesimo anatema del Vaticano sulla pillola. Inquina la natura perché ci sono tonnellate di ormoni buttati nell’ambiente con l’urina delle donne. Patetici. Poi il Papa, sotto effetto di stupefacenti, afferma
che il Vangelo di Giovanni non fu scritto parecchi decenni dopo la morte di Gesù (cosa che si sa da anni) ma in diretta, come se fosse un testimone oculare. Patetico. –Altolà della Moratti all’accordo AirFrance-Alitalia: “Il Governo intervenga e blocchi tutto. Noi per salvare Malpensa preferiamo la Lufthansa”. Alitalia a terra il 12 e 13 gennaio. Continua la pagliacciata. – Caos a Catania. Si dimette il sovrintendente dell’Opera Antonio Fiumefreddo: “Clientele, sprechi, mafia… non ce la faccio più”. – Gabriele Muccino (grazie a Procacci) fa il sequel de L’Ultimo bacio con gli stessi protagonisti. Un incubo! – La crisi incide sui conti pubblici, il fabbisogno cresce a quota 52.9 miliardi di euro. Per le macchina, il 2008 segna un calo del 12%. – La Siremar taglia molti collegamenti non remunerativi dal continente verso le isole Eolie, Egadi e Ustica. Proteste dei sindaci. – Al Comune di Bologna il Pd sceglie nFlavbio Del Bono (ex-Margherita e ghà questo la dice tutta) e il PDL Alfredo Cazzola,, ex Motor Show, ex Virus, ex Lingotto etc. – Morto il figlio di 16 anni di John Travolta. Soffriva della sindrome di Kawasaki, indotta dall’eccesso di detersivi usati per disinfettare le case. Scientology (di cui Travolta è un fervente sostenitore) non riconosceva la malattia e il bambino non era mai stato curato con cure apposite.
Quando la parola passa alle armi, è inevitabile che ognuno dei contendenti usi quelle di cui dispone: il diritto internazionale può porre limiti a questa pratica (vietando ad esempio l’uso delle armi di distruzione di massa o del terrorismo indiscriminato contro la popolazione), ma non può impedire a chi combatte di mettere in atto le strategie necessarie per infliggere i maggiori danni ai suoi nemici e per proteggere i suoi concittadini, in divisa e non. Tanto più quando l’avversario mostra di non tenere in alcun conto la distinzione fra militari e civili, si tratti dei suoi o di quelli altrui. Né vale appellarsi alle logiche eterodosse di una “guerra di liberazione” [...].
Giannelli sul Corriere
Prima zeloti, poi terroristi e dopo l’attacco di queste ore magari anche forza di guerriglia, almeno agli occhi dei palestinesi. La sanguinosa parabola dei militanti di Hamas, finora è stata questa, storia di un movimento sunnita che come nella migliore tradizione araba mostra un volto duplice, equivoco, e proprio per questo particolarmente esasperato in ogni sua espressione. In Hamas [...] l’ala militare è stata sempre pronta a sovrastare la rappresentanza politica, le rare aperture negoziali puntualmente sono riaffondate nella palude dell’isolamento, gli accordi sono crollati producendo stragi e attentati. [...]
Molti governi europei danno ragione a Tel Aviv dall’editoriale di Angelo Panebianco
C’è una differenza fra la guerra del Libano del 2006 e l’attuale conflitto a Gaza. Questa volta, sono molti di più i governi disposti a riconoscere le ragioni di Tel Aviv. Per conseguenza, anche l’opinione pubblica internazionale, e occidentale in particolare, non si è compattamente e pregiudizialmente schierata contro Israele. I regimi arabi moderati, che temono più di ogni altra cosa le aspirazioni egemoniche dell’Iran (alleato e protettore di Hamas) mantengono, nonostante l’opposizione delle piazze, un atteggiamento prudente. La fazione palestinese moderata di Abu Mazen (sanguinosa-
mente cacciata da Gaza, nel 2007, dai miliziani di Hamas) considera Hamas l’unica responsabile dell’attacco israeliano. Anche in Europa il vento è in parte cambiato. I governi tedesco, italiano e dei Paesi dell’Europa orientale hanno preso chiare posizioni a favore del diritto di Israele a difendersi dai missili di Hamas. E i l Presidente Sarkozy, nonostante la tradizione francese (poco sensibile alle ragioni di Israele), sarà obbligato, nel suo prossimo tentativo di mediazione, a tenerne conto. Comincia a farsi strada la consapevolezza che fra le molte asimmetrie del conflitto c’è anche quella rappresentata dal diverso valore attribuito dai
La fotografia Lancio di lacrimogeni dell’esercito israeliano (Ansa)
contendenti alla vita umana. Per gli uomini di Hamas, come per Hezbollah in Libano, la vita (anche quella degli appartenenti al proprio popolo) vale talmente poco che essi non hanno alcun problema a usare i civili, compresi i bambini e le donne, come scudi umani. Per gli israeliani, le cose stanno differentemente. Cercano di limitare il più possibile le ingiurie alla popolazione civile anche se, naturalmente, la natura del conflitto esclude che essa non sia coinvolta. L’attacco dell’esercito, appena iniziato, volto a bloccare definitivamente Hamas, è stato a lungo ritardato. Tra le ragioni del ritardo c’era anche il timore per l’alto costo in vite di civili che l’attacco potrebbe comportare. [...] La sesta colonna di Francesco Zardo
Allora, c’è davvero da preoccuparsi per i fatti di Gaza, qui dalle nostre parti? A sfogliare i quotidiani si direbbe di sì: titoli tuonanti, pagine d’allarme, parole come “orrore”, “fuoco” e via dicendo che affollano le colonne dei giornali. Peccato che Berlusconi e Frattini siano ancora in vacanza: parte ogni tanto un laconico comunicato della Farnesina, altrettanto laconiche interviste al telefono, ma che volete che s’interrompa il sacro mese di riposo invernale per via della solita solfa d’Israele e Palestina? Ma andiamo! E così mentre Sarkozy rinuncia ad appendere le calze al caminetto e parte per il Medio Oriente con sprezzo della befana, qui in Italia si continuano a spizzicare quegli avanzi di torrone. Ora, la vita politica fra le altre cose dovrebbe essere un esempio. Possiamo permetterci la sonnolenza: che a Gaza aspettino, suvvia.
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage La Stampa
La crisi investe anche gli oligarchi russi dell’energia cento ricconi si presentano a Mosca a chiedere aiuto
Alitalia, arriva Air France e Malpensa si preoccupa
dal servizio di Ettore Livini
dall’articolo di Giuseppe Berta
Solo sei mesi fa sembravano i padroni del mondo: collezionavano ville da mille e una notte, yacht da sogno, squadre della Premier league e mogli sempre più giovani. Si strappavano a suon di milioni i quadri alle aste di Christie’s con la stessa naturalezza con cui scalavano aziende in ogni angolo del mondo. Oggi la ruota della fortuna è girata. E anche per i grandi oligarchi russi è arrivato all’improvviso il vento gelido della crisi. I prezzi di petrolio e materie prime, i principali ingredienti delle loro discusse fortune, sono andati a picco. L’economia di Mosca ha iniziato a scricchiolare. Il crollo della borsa, - 70% nel 2008, e del rublo, svalutato 12 volte tra ottobre e dicembre, ha drasticamente ridimensionato i loro conti in banca. E i grandi istituti di credito internazionali - che fino a ieri avevano riempito di coccole gli uomini d’oro nati sulle ceneri dell’ex-impero sovietico hanno cambiato atteggia-
Il magnate russo Roman Abramovich
mento: basta prestiti (il loro debito estero in scadenza 2009 è pari a 110 miliardi di dollari, il doppio di Brasile, India e Cina messe assieme). Anzi: a dieci dei 25 uomini più ricchi di Russia hanno chiesto di rientrare con urgenza della loro esposizione, spingendoli sull’orlo del crac. Il paese - che con quest’elite di 110 miliardari in dollari (il quadruplo del 2004) non ha mai avuto troppo feeling - non si è scompo-
sto più di tanto. "Non rimpiangeremo gli oligarchi - ha scritto l’Izvetzia - sono solo una banda di spilorci kitsch che si è arricchita portando all’estero i soldi dei russi". Ma la politica, che dall’epoca delle privatizzazioni della Perestrojka è legato con un ambiguo filo doppio a questa banda di "furbetti del Cremlino", non è rimasta con le mani in mano. Mosca ha provato a difendere il rublo bruciando un terzo (163 miliardi di dollari)
dall’articolo di Stefano Zurlo
Ha confessato davanti ai poliziotti il delitto dell’ex moglie. Ma non rischia niente e non passerà neanche un giorno in carcere: Denis Occhi infatti era già stato processato e assolto dall’accusa di omicidio. La sentenza è definitiva e il caso non può più essere riaperto. È una storia amara e paradossale quella che arriva da Ferrara. Occhi, un muratore di 33 anni, si presenta in Questura venerdì mattina e agli ispettori di turno svela la soluzione del giallo: «Ho ucciso io mia moglie». Lei si chiamava Giada Anteghini, aveva 27
Un delitto già giudicato e l’assassino resta libero anni e viveva con un nuovo compagno: l’aggressione scattò in casa il 25 novembre 2004. Qualcuno penetrò nell’abitazione e colpì selvaggiamente con un’accetta la giovane che stava dormendo. [...] E Occhi? Lì per lì confessò di essere il killer. E mise il proprio racconto nelle mani di alcuni carabinieri di Comacchio, suoi amici. Ma poi ritrattò e
la giustizia andò in testacoda: in primo grado l’ex marito venne condannato a 20 anni di carcere, con il rito abbreviato. In appello il colpo di scena: gli indizi furono riletti in altro modo e giudicati insufficienti; così il 27 febbraio 2008 l’ex marito fu assolto e rimesso in libertà. [...] La sentenza ormai è definitiva e non può più essere rimessa in di-
delle riserve valutarie accumulate grazie al boom del greggio. Poi ha alzato bandiera bianca, approvando in fretta e furia un piano di salvataggio da 200 miliardi per le imprese nazionali. A oggi già cento oligarchi, messo da parte l’orgoglio, hanno preso il cappello in mano e si sono presentati a Mosca chiedendo aiuti pubblici, come si faceva nell’ex-Urss. E Putin, conscio dell’occasione d’oro per riportare sotto il controllo dello stato i centri nevralgici dell’economia nazionale, ha dato il suo ok al salvataggio dei super-ricchi, affidandone la gestione alla Veb, banca di cui presiede il Consiglio di sorveglianza. Con l’obiettivo di approfittare dell’occasione, come era già successo nella crisi del ?98, per scremare i buoni dai cattivi. [...] "Questa crisi confinerà gli oligarchi ai libri di storia ha vaticinato in una profetica intervista dello scorso ottobre il numero uno della Norilsk, il maggior gruppo minerario del paese - Da qui a metà 2009 sarà un test di sopravvivenza per tutti". [...]
scussione. La revisione, istituto che il nostro codice contempla, funziona solo in una direzione: dalla colpevolezza all’innocenza. [...] Ma non c’è sentenza che tenga quando la coscienza preme. A quanto pare, il rimorso ha scavato l’uomo, anche se con un’altalena del genere di confessioni e ritrattazioni, conviene andare con i piedi di piombo. Il muratore, roso dal senso di colpa, ha ammesso per la seconda volta le proprie responsabilità [...]. In ogni caso, le nuove ricerche saranno solo un esercizio accademico: Occhi non tornerà più in cella. Protetto dalla legge che ha beffato.
Sono di nuovo alti i toni del confronto sull’aeroporto di Malpensa, a riprova che in Italia la questione delle infrastrutture è destinata ad accendere continui conflitti. Ieri ha levato la propria voce il sindaco di Milano, Letizia Moratti, per invitare il governo a ripensarci e a fare in modo che Cai non scelga l’alleanza con l’Air France, bensì con la Lufthansa. In gioco ci sarebbe, ancora una volta, la sorte dell’aeroporto lombardo, che da anni si dibatte fra le velleità di diventare un grande hub internazionale e la realtà dei ridimensionamenti, scanditi negli ultimi anni dalla vicenda Alitalia. L’appello di Letizia Moratti viene dopo giorni di polemiche intense, sollevate dalla Lega Nord fra le forze di governo (che di Malpensa ha fatto una delle proprie bandiere) e dal presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati, nel campo del centrosinistra. Penati ha puntato il dito contro l’Assolombarda, accusando la presidente Diana Bracco di appoggiare la cordata degli imprenditori di Cai, in palese contraddizione con gli interessi del territorio lombardo. Ma anche il sindaco Moratti non s’è tirata indietro, esortando il governo a non lasciar decidere da soli gli imprenditori guidati da Colaninno. Insomma, la soluzione Cai pensata per superare i contrasti che avrebbe suscitato la cessione dell’Alitalia ai francesi - sta provocando uno scontento radicale e diffuso sul territorio e fra le istituzioni della Lombardia. All’origine vi è la sospensione del servizio cargo, cioè del trasporto merci, a Malpensa, che diverrebbe operativa dal 13 gennaio, con l’avvio della nuova gestione dell’Alitalia e dell’alleanza
con l’Air France. Quest’ultima riconosce evidentemente un solo grande hub, quello di Parigi, dove convoglierebbe il traffico internazionale di passeggeri, ma anche di merci. Una ferita mortale per Malpensa, che si troverebbe spogliata di colpo del proprio ruolo commerciale. Sarebbe un guaio peggiore che la chiusura dell’Alfa di Arese, ha detto la Moratti: a Malpensa lavorano 4500 persone, con un fatturato di 400 milioni di euro. Ma il danno sarebbe irrimediabile, ha rincarato la dose Gianfredo Comazzi, presidente del Comitato Malpensa, perché penalizzerebbe l’intera area del Nord-Ovest, cioè la più robusta concentrazione economica del Paese, che realizza un export annuale del valore di 120 milioni di euro, privata di uno scalo merci essenziale. È certamente vero che, se si fosse guardato a questa logica, l’Alitalia avrebbe dovuto avere come proprio centro Milano e non Roma. Ma l’errore, nel passato, è stato quello di perseguire la strategia definita «multi-hub», cioè con più poli nazionali. La soluzione Lufthansa viene oggi indicata dalle forze locali della Lombardia perché multi-hub, ma si dimentica di aggiungere che in Germania questa non è stata una scelta, bensì una necessità: saturato l’aeroporto di Francoforte, è stato naturale rivolgersi a quello di Monaco per potenziarlo. Malpensa, al contrario, non è stata mai un vero hub, né per dimensioni né per volumi, come si accorge facilmente da sé ogni viaggiatore in transito nei maggiori scali europei. Si è creduto erroneamente che il suo destino dovesse essere legato a quello dell’Alitalia per rendersi malamente e tardivamente conto che non è così. [...]
Contro la recessione guardiamoci dentro
Paola molla Chiara e fa un cd da sola “Ma non è per sempre: ci riuniremo”
Il boom dei precari
dal corsivo di Francesco Alberoni
dall’articolo di Andrea Laffranchi
dal commento di Roberto Farneti
Paola senza Chiara. Dopo 12 anni di carriera in coppia, la più piccola delle sorelle Iezzi sceglie di andare da sola. Il 16 gennaio sarà nei negozi «Alone», un ep con l’omonimo singolo in inglese, la versione italiana «Io mi perdono» con un testo scritto da Niccolò Agliardi, due remix del brano e la cover di «Wrapped Around Your Finger» dei Police. Nessuna lite in famiglia. Le due sorelle erano assieme la notte di San Silvestro in diretta su Raiuno ospiti di Carlo Conti, ma ora Paola ci prova senza l’altra metà della sua vita. «È una separazione di cui sentivo il bisogno, una sana pausa. Quando ci tornerà la voglia di fare cose come Paola&Chiara le faremo. Abbiamo appena concluso la promozione dell’ultimo album e le ho detto che avrei approfittato del momento libero: è contenta», spiega la mora. Il titolo della canzone, la traduzione significa «sola», è un manifesto. «È un brano che ho scritto in un momento di crisi e angoscia due anni fa — ricorda —. Questo lavoro mi aveva stancato e mi chiedevo se continuare ancora. E poi stavo chiudendo una relazione durata 5 anni che mi aveva messo alla prova. Mi
Qualcuno nel governo l’ha presa male, ma l’allarme lanciato domenica scorsa da Papa Ratzinger, dopo l’Angelus, «per l’aumento di forme di lavoro precario» nel nostro paese non era per nulla infondato. Nell’occasione Benedetto XVI lanciò anche un appello «affinchè le condizioni lavorative siano sempre dignitose per tutti». Parole "sante", è proprio il caso di dire, visto che ormai in Italia è sempre più difficile trovare chi ti assume con un contratto a tempo indeterminato, soprattutto se sei giovane e vivi al Sud. L’ultima conferma di un fenomeno che da alcuni anni caratterizza il mercato del lavoro italiano arriva da uno studio condotto dalla Cgia di Mestre su dati Istat, reso noto ieri, da cui emerge che dal 2004 al settembre scorso i precari sono aumentati del 16,9%: «Ben cinque volte di più - sottolinea l’associazione degli artigiani - dell’incremento registrato dai lavoratori dipendenti a tempo indeterminato che sono cresciuti, nello stesso periodo, del 3,1%». In valori assoluti i precari sono diventati, afferma la Cgia, quasi tre milioni: alla fine del mese di settembre erano 2.812.700, pari al 12% del totale degli occupati in Italia. [...]
Che cosa dobbiamo fare noi italiani per superare la crisi economica? C’e una ricetta, una regola da seguire? Probabilmente ne esistono molte, e me ne viene in mente una che vale tanto per il singolo individuo come per un Paese. Sfruttare al massimo la tua vocazione, fare ciò che sai fare meglio, fare quello che più ti piace. Ogni individuo ha delle attitudini, una vocazione particolare. C’è chi sa comporre musica, chi ha una mentalità scientifica. Chi sa far ridere, chi recitare, chi narrare, chi dipingere, chi ha un talento sportivo e chi invece ne ha uno matematico. Se ciascuno di loro fa ciò per cui e più portato, lo fa bene, senza fatica e si diverte. Ma anche un popolo ha delle capacita particolari. Noi italiani ne abbiamo molte. A prima vista ci sembrano delle sciocchezze. Ne volete un esempio? A noi piace mangiare, siamo dei buongustai, ci piace cucinare in casa e poi mangiare tutti insieme a tavola. Parliamo di cibo come di sport. E la tavola deve essere apparecchiata. Perfino le donne single se l’apparecchiano. I genitori vogliono che i bambini vi mangino seduti insieme a loro. Gli inglesi e molti americani non ci pensano nemmeno. Non cucina-
no, ciascuno mangia quando ne ha voglia. Apre il frigorifero afferra qualcosa e lo ingurgita così com’e, anche freddo gelato. Il risultato è che gli italiani sono famosi in tutto il mondo per i loro prodotti gastronomici, per la loro cucina e per i loro ristoranti. Passiamo alla casa. Gli italiani ci tengono alla casa, adorano i pavimenti in cotto o in ceramiche di Vietri o di Sassuolo Appena possono comperano dei mobili belli. Orgogliosi della loro casa invitano gli amici a vederla, a mangiare da loro a pranzo e a cena. Gli inglesi, i tedeschi, gli spagnoli non lo fanno. Risultato: noi esportiamo piastrelle e mobili in tutto il mondo. Poi siamo vanitosi, amiamo vestire bene e ci scambiamo i complimenti: «Bello questo cappotto, stupendo questo vestito. Ma dove hai trovato queste scarpe?, Deliziosi i tuoi nuovi occhiali, che meraviglia il tuo bracciale!». Un inglese, un tedesco, uno svedese, un americano si vergognerebbero di tanta frivolezza. Risultato: la moda italiana domina incontrastata. E poiché per produrre tutti questi oggetti ci vogliono delle macchine, noi ce le inventiamo e poi le esportiamo in tutto il mondo. Conclusioni: per superare la crisi seguiamo il nostro gusto e tramutiamo in un affare ciò che ci piace.
Paola (a sinistra) e Chiara Iezzi
sentivo abbandonata e il testo è quasi una preghiera a qualcuno che ti possa aiutare a trovare una direzione. Ne è venuta una canzone molto personale e della quale ero molto gelosa». Lei e Chiara sempre assieme. Dalla gavetta come coriste degli 883, al debutto nel 1996, dalla vittoria di Sanremo Giovani ’97 con «Amici come prima» all’enorme successo di «Vamos a Bailar», tormentone dell’estate 2000, fino al deterioramento dei rapporti con la Sony, la loro casa discografica dalla quale si sono sentite trascurate («Nel Sanremo 2005 ci hanno abbandonate, preferivano impegnarsi su altri fronti ») che nel 2007 le ha portate a pubblicare con un’etichetta da loro stesse fondata il setti-
mo album «Win the Game». Quasi come tagliare il cordone ombelicale. Pro e contro? «In coppia hai il vantaggio di dividere i compiti, ma anche il fatto che in ogni decisione presa perché tu hai convinto l’altro ti fa sentire doppiamente responsabile. Da sola ti devi emancipare e maturare. Ho sempre fatto i conti con un personaggio doppio ora li devo fare con me stessa». Cosa le mancherà del binomio? «Sarà dura sul palco dove c’era sintonia e spesso scherzavamo e nei dopo concerti che, con la solitudine che ti coglie in albergo, sono momenti drammatici per molti artisti. In studio invece è più facile supplire alla mancanza di qualcuno». [...]
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Primo piano
Martedì 6 gennaio 2009
Primo piano
La linea Iervolino non piace a Nicolais
Commissariato il Pd napoletano
Dopo l’Istruzione tocca alla Giustizia e poi al federalismo fiscale Idv preannuncia una dura battaglia
Il decreto Gelmini sull’Università deve essere approvato entro il 9 gennaio di ALESSANDRA CHINI ROMA –Ripresa dei lavori anticipata in Parlamento. La Camera si è riunita ieri, con all’ordine del giorno il decreto Gelmini sull'università in scadenza il 9 gennaio e sul quale il governo ha posto la fiducia. Una scelta definita «indispensabile» dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, ma sulla quale l’opposizione ha polemizzato denunciando l’ennesima chiusura da parte della maggioranza alle sue proposte. La fiducia verrà così votata domani prossimo, mentre giovedì ci sarà il via libera al provvedimento nel suo complesso. Ma chiusa la partita dell’istruzione, il governo si troverà di fronte ad una serie di nodi, a partire dalla riforma della giustizia, tema sul quale potrebbe esserci già un primo giro di tavolo giovedì in un Consiglio dei ministri non ancora convocato ma che viene dato per probabile da fonti della maggioranza. Altri temi caldi quelli economici e delle riforme, a partire dal federalismo fiscale. Il tutto in un clima complicato dalla partita della partnership estera per Alitalia. Argomento che sarà al centro di un incontro, mercoledì prossimo, tra il premier
Silvio Berlusconi e il leader della Lega Nord Umberto Bossi che oggi ha riunito la sua segreteria e chiesto una partnership con Lufthansa in chiave di salvaguardia dell’hub di Malpensa. Per quanto riguarda il fronte economico questa settimana, a partire da mercoledì, le commissioni Bilancio e Finanze di Montecitorio torneranno a riunirsi per esaminare il decreto anti-crisi che approderà in Aula lunedì prossimo. E il 13 gen-
naio riapriranno i battenti anche a Palazzo Madama. La ripresa dei lavori del Senato sarà caratterizzata soprattutto dal ddl sul federalismo fiscale. Già questa settimana, tra giovedì e venerdì, infatti, il ministro della Semplificazione, Roberto Calderoli, dovrebbe far pervenire al Pd la bozza definitiva di testo base da votare in comitato ristretto che i democratici illustreranno in un’assemblea del gruppo convocata per lunedì prossimo. Il testo dovrebbe,
Una protesta contro la riforma Gelmini davanti al ministero dell’Istruzione Il sindaco Rosa Russo Iervolino e il governatore Antonio Bassolino
di CRISTINA FERRULLI
quindi, approdare in Aula il 20 gennaio dopo una settimana di votazioni nelle commissioni congiunte Bilancio, Finanze e Affari Costituzionali. Se sulle misure anti-crisi e sul federalismo fiscale il dialogo tra maggioranza e opposizione auspicato anche dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel suo discorso di fine anno, sembra avviato, più delicata è la questione della giustizia. A fronte di un Pd che mostra qualche segnale di apertu-
ra, infatti, l’Italia dei Valori resta sulle barricate e si prepara, mercoledì prossimo, a presentare in Cassazione le firme raccolte per il referendum contro il lodo Alfano. E le scintille su questo fronte sono destinate a crescere ulteriormente se, come fanno sapere fonti della maggioranza, il ministro Guardasigilli, Angelino Alfano, dovesse presentare, forse già giovedì prossimo in Cdm, una prima bozza, di riforma quantomeno sulla giustizia penale.
Ecco cosa cambierà negli atenei italiani dopo il voto alla Camera ROMA –Ecco le principali misure contenute nel decreto Gelmini. LE ASSUNZIONI. Sono bloccate nelle università che, al 31 dicembre di ciascun anno, sono in deficit. Gli atenei indebitati vengono esclusi per il 20082009 dai fondi straordinari per il reclutamento dei ricercatori. Gli atenei virtuosi, invece, avranno lo sblocco parziale del turn over (che passa dal 20% al 50%) a patto che il 60% dei soldi vada per reclutare i giovani. CONCORSI. Cambiano le regole per la composizione delle commissioni. Per la selezione dei docenti sono previsti un ordinario nominato dalla facoltà che bandisce il posto e quattro professori ordinari sorteggiati su una lista di dodici persone da cui sono esclusi i docenti dell’università che assume. Per i ricercatori la commissione è composta da un ordinario e un associato scelti dalla fa-
coltà che bandisce il posto e da due ordinari sorteggiati in una lista che contiene il triplo dei candidati necessari, esclusi sempre i docenti dell’ateneo che assume. Una commissione nazionale designata dal Cun (Consiglio universitario nazionale) supervisionerà le operazioni di sorteggio che saranno pubbliche. RIAPERTI TERMINI DEI CONCORSI. Le nuove commissioni valgono anche per i concorsi già banditi, ma sono riaperti i termini per I concorsi in atto fino al 31 gennaio 2009. NORME ANTI-BARONI e ANTIFANNULLONI. Nasce un’Anagrafe nazionale dei professori ordinari, associati e dei ricercatori, aggiornata annualmente che contiene, per ciascun nome, l’elenco delle pubblicazioni scientifiche. Per ottenere gli scatti biennali di stipendio i docenti dovranno provare di aver fatto attività di ricerca e pubblicazioni. Se per due anni non ce n'è traccia, lo scat-
to di stipendio è dimezzato e i docenti non possono far parte delle commissioni di concorso. Professori e ricercatori che non pubblicano per tre anni restano esclusi anche dai bandi Prin. TRASPARENZA. Gli atenei dovranno garantire trasparenza nei bilanci e far sapere agli studenti come vengono spesi i finanziamenti pubblici. I rettori in sede di approvazione del bilancio consuntivo dovranno anche pubblicare i risultati delle attività oltre che i finanziamenti ottenuti da soggetti pubblici e privati. PREMI PER UNIVERSITA' VIRTUOSE. Almeno il 7% del Fondo di finanziamento ordinario sarà distribuito già dal 2009 alle università virtuose per migliorarne la qualità della ricerca e dell’offerta formativa. DIRITTO ALLO STUDIO. Arrivano 65 milioni per nuovi alloggi e 135 milioni per le borse di studio destinate ai meritevoli.
Corsa contro il tempo per l’approvazione del decreto anticrisi: per ora resta fuori la settimana corta
Ammortizzatori sociali e aiuti a chi è in affitto PARTE IL CONTO alla rovescia per l'approvazione del decreto legge anticrisi: il provvedimento, varato dal governo il 28 novembre, scade a fine gennaio e ancora deve ottenere il primo via libera delle commissioni Bilancio e Finanze della Camera. Il primo appuntamento è fissato per domani, al termine del voto di fiducia dell’Aula di Montecitorio sull'università. Molte le novità sul tavolo, in gran parte già concordate fra maggioranza e governo, e che dovranno essere approvate entro lunedì 12 gennaio quando il testo è previsto all’ordine del giorno dell’Aula della Camera. Ecco le misure principali. BONUS FAMIGLIE – La maggioranza punta ad approvare un
emendamento proposto da Alessandro Pagano (Pdl) che rimodula le sei soglie di accesso al bonus: l’importo complessivo della manovra non cambia, ma per le famiglie di single la soglia per accedere al bonus scenderà da 15.000 a 9.000 euro e per le famiglie con due componenti da 17.000 a 12.000 euro, mentre salirà quella per chi ha un figlio (da 17.000 a 20.000 euro) per chi ha 2 figli (da 20.000 a 25.000 euro), per chi ne ha tre e oltre (da 20.000 a 35.000 euro) o per chi ha a carico un parente disabile (da 22.000 a 45.000 euro). AMMORTIZZATORI SOCIALI – In arrivo l’annunciato incremento per combattere gli effetti della crisi sull'occupazione. Obiettivo: aumentare le risorse
messe a disposizione (fino a raddoppiare quelle già previste, pari a circa un miliardo) e allargare la platea dei beneficiari, includendo anche i precari. AIUTI PER CHI È IN AFFITTO – In arrivo un aiuto in favore degli inquilini a basso reddito: su di loro potrebbero essere dirottate le risorse – circa 200-250 milioni – attualmente previste dal provvedimento che mette una soglia per i mutui variabili. Risorse che visto la riduzione dei tassi di interesse rimarrebbero altrimenti inutilizzate. STUDI DI SETTORE – Per commercianti e artigiani arriva una norma che inverte l’onere della prova: sarà il fisco a dover provare l’evasione e non i contribuenti a dover dimostrare di es-
Elezioni a giugno. Il Pdl proclama il giorno dell’indignazione
Il sindaco ritira le dimissioni a Pescara niente commissario di ADAM HANZELEWICZ
FOCUS SULLA RIFORMA
di FRANCESCO BONGARRÀ
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BUFERA PARTENOPEA
Dibattito politico
Il Governo chiede la fiducia
Martedì 6 gennaio 2009
sere in regola. BONUS ENERGIA – Novità sono attese anche per gli incentivi energetici che danno diritto ad uno sconto del 55%: l’ipotesi che sembra prendere corpo è quella di una spalmatura in 10 anni dello sconto (ora invece può essere detratto in 3 anni) piuttosto che quella di ridurre la percentuale dello sconto al 40-45%. OPA OSTILI – Per evitare scalate ostili si ipotizza di ridurre dal 2 all’1%, per tutto il 2009, la soglia di partecipazione che fa scattare l’obbligo di comunicazione alla Consob. SETTIMANA CORTA – Difficile anche che nel decreto possa essere inserita una misura così importante come la settimana corta.
Giulio Tremonti
PESCARA – Con un coup de theatrè degno di una sceneggiatura da film giallo il sindaco di Pescara, Luciano D’Alfonso (nella foto) – indagato per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e alla concussione, oltre che per truffa, falso e peculato nell’inchiesta per presunte tangenti negli appalti pubblici – ha ritirato le dimissioni e, avvalendosi dell’articolo 53 del Testo unico degli enti locali, ha affidato la gestione del Comune al vicesindaco, Camillo D’Angelo, evitando il commissariamento del Comune. D’Alfonso – che ha presentato un certificato medico per sei mesi per giustificare l’impedimento – si era dimesso il 16 dicembre 2008, all’indomani della notifica degli arresti domiciliari, misura cautelare emessa nei suoi confronti dalla Procura pescarese. La decisione del ritiro delle dimissioni – che erano pronte già dal 9 dicembre – ha provocato violente polemiche da parte del Pdl locale e nazionale, mentre si attende anche l’eventuale reazione della stessa magistratura che aveva considerato le dimissioni come un «apprezzabile se-
DUE ORE davanti ai pm per chiarire soprattutto il contenuto di quelle telefonate con Alfredo Romeo. Conversazioni che hanno determinato il suo coinvolgimento nell’inchiesta sugli appalti al comune di Napoli e che i magistrati intendono utilizzare, con una istanza di autorizzazione al Parlamento, per porle eventualmente alla base di una richiesta cautelare. Alla fine della deposizione nella sede della procura al Centro Direzionale, il vicepresidente dei deputati del Pdl Italo Bocchino, che è assistito dagli avvocati Ettore Stravino e Leone Zeppieri, si concede ai giornalisti: «Sono estremamente fiducioso – commenta a caldo il parlamentare - che i riscontri di queste mie dichiarazioni spontanee possano portare ad un chiarimento definitivo». Nelle intercettazioni, secondo gli inquirenti, si faceva riferimento a un suo intervento sui consiglieri comunali di An per fare ritirare gli emendamenti relativi alla delibera Global servi-
gnale di sensibilità istituzionale» e il previsto commissariamento del Comune, come «un ulteriore indebolimento della rete di rapporti intessuti da D’Alfonso» nell’esercizio della “capacità di manipolare persone informate e documenti». Per la Procura – che a questo punto potrebbe anche valutare di ripristinare la misura cautelare – la posizione rimane quella scritta nei provvedimenti giudiziari. Nell’ordinanza con cui il gip del Tribunale pescarese, Luca De Ninis, alla vigilia di Natale aveva rimesso in libertà il sindaco, si leggeva che il quadro accusatorio, «già integralmente condiviso dal Gip» con l'adozione delle
misure cautelari, «rimane confermato (ed anzi sotto taluni aspetti rafforzato)». L’escamotage trovato dagli avvocati del primo cittadino – secondo quanto riferito dal vicesindaco D’Angelo il sindaco si è «autosospeso» in maniera «permanente», «in quanto non si conosce il tempo che sarà necessario per migliorare le sue condizioni di salute» – attende ora la verifica del Prefetto di Pescara, Paolo Orrei. Secondo il leader dell’opposizione cittadina di centrodestra Luigi Albore Mascia «c'è tempo fino al 24 febbraio prossimo per sciogliere il Comune di Pescara» e «il Ministero degli Interni può comunque operare in tempi stretti per sciogliere il Consiglio». Mentre il vicesindaco assicura che «l'amministrazione comunale continuerà la propria attività sino alle prossime scadenze elettorali», ovvero a giugno, incassando il sostegno della maggioranza consiliare e l’appoggio esterno dell’Idv, i consiglieri di centrodestra hanno proclamato per sabato prossimo, 10 gennaio, la «Giornata dell’indignazione» in municipio, in segno di protesta contro la decisione di ritirare le dimissioni.
ROMA – La «profonda innovazione», che il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino rivendica presentando la nuova giunta, non è quella che da circa un mese Walter Veltroni invocava e, con lui, i segretari locali Luigi Nicolais e Tino Iannuzzi. Il ciclo nuovo non si è aperto ieri a Napoli per i vertici democratici e per ciò se il segretario Luigi Nicolais si dimette, il leader democratico prende atto delle decisioni di Rosetta ma lancia un segnale preciso, inviando come commissario uno dei consiglieri più fidati, Enrico Morando, economista e dirigente noto per le sue posizioni ultrariformiste. La ripresa dopo la pausa natalizia si annuncia in salita per il Pd. A tenere banco sono ancora le grane locali, dalle elezioni in Sardegna, dove il commissario Achille Passoni tenta una difficile ricomposizione del partito, ai problemi in Abruzzo, dove ieri Luciano D’Alfonso ha ritirato le dimissioni per evitare il commissariamento del Comune ma non il voto nella prossima primavera. Ma è soprattutto a Napoli che le acque restano agitate. Il braccio di ferro tra Iervolino ed i vertici locali del partito si è chiuso con una vittoria del sindaco partenopeo, che ha tirato dritto nonostante il pressing del partito per un rinnovamento più simile ad un azzeramento della giunta che ad un semplice rimpasto. «Più di così non potevo fare», rivendica il sindaco di Napoli che difende «un rinnovamento vero e possibile». Ma non sufficiente per l’ex ministro Luigi Nicolais, che lascia la guida locale del partito
Il vicepresidente dei deputati del Pdl, Bocchino, si difende davanti ai giudici
«Mai parlato di sodalizio con Romeo» ce, l’affare al quale era interessato l’imprenditore Alfredo Romeo. «Abbiamo chiarito tutte le questioni che suscitavano dubbi investigativi contenute all’interno dell’ordinanza», è stata la laconica risposta del parlamentare. «Ho reso dichiarazioni spontanee alla procura di Napoli – ha spiegato Bocchino – spogliandomi delle mie prerogative di parlamentare. Ho trovato un clima molto attento e rispettoso dello status di parlamentare. Abbiamo affrontato tutti gli argomenti che mi riguardano e che sono contenuti nella ordinanza del gip Paola Russo». È una inchiesta fondata? «Non posso giudicare i giudici anche perchè, nonostante questa mia vicenda personale, ho grande fiducia nella magistratura. In
questa vicenda valuto e chiarisco esclusivamente le questioni che mi riguardano, sapendo di essere assolutamente estraneo agli addebiti che mi vengono mossi e certo che le verifiche dimostreranno la mia totale estraneità». Quanto alla frase contestata ai pm e estrapolata da una conversazione tra Bocchino e Romeo, (“siamo un sodalizio...“), Bocchino ha spiegato di non aver mai utilizzato quel termine (che sarebbe stato invece adoperato dall’imprenditore). «Ho chiarito anche il senso di quella conversazione: come ho già detto precedentemente parlavo di fusione di due gruppi, riferendomi al congresso che dopo qualche giorno An tenne a Napoli e che passò dalla divisione di due gruppi a un
congresso unitario all’unanimità». È stata dunque una intercettazione male interpretata? Bocchino spegne sul nascere qualsiasi accenno di polemica: «In un lavoro di migliaia e migliaia di pagine può anche accadere una cosa del genere. Abbiamo serenamente chiarito che io non ho detto questa frase e abbiamo chiarito anche il senso di quella telefonata che era di argomento interno di Alleanza Nazionale a Napoli». Intanto si annunciano le prossime tappe dell’inchiesta. Si terrà oggi al Palazzo di Giustizia l’udienza di convalida dei fermi nei confronti dell’ex assessore comunale Giuseppe Gambale e dell’ex provveditore alle Opere pubbliche Mario Mautone. I provvedimenti sono stati emessi dai
perchè, come scrive nella lettera inviata a Veltroni, «è mancata una svolta coraggiosa che consentisse di recuperare la fiducia dei cittadini». Ora Veltroni attende la nuova giunta alla prova dei fatti e per spingere verso scelte di discontinuità sul passato punta sul senatore Morando, nominato in tempi record commissario proprio in forza di quei poteri speciali che l’ultima direzione del Pd aveva conferito al segretario. E convinto della necessità di «un forte rinnovamento» a Napoli e in Campania è anche Massimo D’Alema, che però invita a rispettare «le prerogative istituzionali» di Iervolino «per evitare pasticci e ritorni al passato». Ma dall’ex vicepremier arriva l’invito ad un passo indietro per Antonio Bassolino: «Voglio bene a Bassolino ma a Napoli e in Campania c'è una classe dirigente che ha esaurito la carica propulsiva e serve un rinnovamento del quale lui stesso è consapevole». D’altra parte proprio D’Alema, parlando a Matrix del suo ruolo nel Pd, sostiene di aver fatto «in parte un passo indietro», convinto che per la vecchia guardia sia arrivato «il tempo nel quale bisogna preparare il terreno per altri» in nome di un «forte rinnovamento». Ricambio necessario anche per «restituire slancio» al Pd che «fatica a prendere quota» con la conseguenza che «l'opposizione è purtroppo debole». E critico verso i vertici «distanti e inadeguati» del partito è il sindaco di Torino Sergio Chiamparino, che prima di Natale aveva presentato e poi ritirato le dimissioni da ministro ombra e ora attende alla prova la riunione del coordinamento del nord.
pm sabato scorso poco dopo che il Tribunale del Riesame aveva annullato per un vizio di forma (le omesse notifiche ai difensori) le due ordinanze di custodia agli arresti domiciliari. L’udienza si terrà davanti al gip Paola Russo, lo stesso magistrato che firmò nei giorni scorsi tutti i provvedimenti restrittivi nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti al comune di Napoli. Contro la dichiarazione di inefficacia della misura cautelare per vizio di forma, i magistrati della procura hanno anche presentato oggi un ricorso in Cassazione. Intanto il 26 febbraio si terrà l’udienza davanti al Tribunale del Riesame chiamato a pronunciarsi sull'appello dei pm contro la concessione degli arresti domiciliari agli indagati dell’inchiesta sul Global Service: i magistrati della procura hanno infatti rinnovato la richiesta di detenzione in carcere per diversi indagati, una misura che avevano ottenuto dal gip per il solo Romeo.
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Inchieste di Woodcock Quasi sei milioni di euro per i macchinari della Arsan Srl Medici e imprenditori intercettati E’Il capitolo numero dieci dell’inchiesta sulla Sanità
Forniture sospette a Cardiologia pediatrica
Il 16 dicembre scoppia il caso Totalgate Il pm Woodcock ipotizza che dietro l’appalto del centro oli a Tempa Rossa ci sia un giro di mazzette
L’inchiesta sulla Sanità è un filone che si intreccia con il Totalgate. Sono indagati medici, imprenditori e politici. Secondo la procura ci sono appalti truccati e funzionari corrotti. Si indaga anche sulle forniture ospedaliere.
Il fascicolo della sanità comprende dieci capitoli Gli investigatori hanno intercettato medici, imprenditori e politici. L’inchiesta è ancora in corso ed è composta da numerosi faldoni
La rassegnazione degli avvocati
Indagini nel reparto di Medicina nucleare La polizia di Stato cerca importanti riscontri nelle telefonate
«Siamo stati intercettati per l’ennesima volta» I commenti di Camera penale e consiglio dell’ordine
di FABIO AMENDOLARA POTENZA - Gli investigatori sono usciti dall’ufficio ragioneria dell’ospedale San Carlo con il sospetto che «esistano rapporti di dubbia natura tra un imprenditore e il responsabile dell’Unità semplice di cardiologia pediatrica». C’è una società a Potenza che si occupa di commercio all’ingrosso di arredamenti di radiologia e forniture per laboratori di analisi. Tra il 2003 e il 2008 ha percepito dall’ospedale San Carlo quasi sei milioni di euro. E’ diventato il capitolo numero dieci dell’inchiesta sulla sanità condotta dal sostituto procuratore Henry John Woodcock, quello sull’Unità operativa di Medicina nucleare. La Arsan Srl è guidata da Carmela Bochicchio. E’ la moglie di un medico del Dipartimento di medicina nucleare. Gli agenti della Squadra mobile ascoltano le telefonate della donna e scoprono che a volte parla di «Ugo». Altre volte parla con Ugo. Secondo l’ispettore Pasquale Di Tolla, braccio destro del pm Woodcock, quel medico di nome Ugo è Vairo, responsabile dell’Unità semplice di cardiologia pediatrica del San Carlo. E il telefono della signora Bochicchio, secondo il poliziotto, bisogna continuare a intercettarlo. «In quanto le telefonate - si legge in una nota informativa - sono portatrici di preziose e indispensabili informazioni investigative, non altrimenti acquisibili, circa le modalità di perpetrazione dei reati». Il dottor Ugo Vairo, salernitano, 53 anni, è il medico delle missioni umanitarie in Albania. Non parla mai di lavoro nelle telefonate contenute nel fascicolo, ma per gli investigatori «dall’attività info-investigativa emergono rapporti di dubbia natura» con la signora Bochicchio. Nel corso di una telefonata Carmela Bochicchio, “B”, parla con un tale Rosario Strainese, “R”. B: «Hey Rosario». R: «Come stai?». B: «Tutto a posto?». R: «Sì». B: «Dimmi tutto». R: «Sei tornata o sei ancora in ferie?». B: «Sono tornata». R: «Senti, ma tu... hai... hai... mi confermi questa notizia: i casi che
Gli investigatori scoprono che c’è un giro di mazzette anche per scalare la lista d’attesa per i trapianti di rene. Domenica, in esclusiva, il Quotidiano ha svelato questo aspetto dell’indagine di Woodcock
di LEO AMATO
gli capitano di congeniti, li manda a Ugo oppure no? Che tu sappia». B: «Mah, io qualcosa gli mandavo un po’ di tempo fa... però non so se è ancora una cosa che segue. Mi posso informare». R: Senti, le cose dei no-
stri come vanno invece? Ugo sta lavorando, sì?». B: «Sì. Vabbe’ però mo’ abbiamo comprato...». R: «Mo’ avete finito? Eh... no, dico, mo’ lui ha interrotto o va ancora avanti con quello che può... sta usando un
po’ di roba?». B: «No, per adesso ancora no perché l’ospedale non acquista niente...». Poi si parla di un congresso. Di «fondi». Rosario Strainese dice: «Ma dimmi una cosa, ma tu pure gli dai dei... dei fondi op-
pure no?». Bochicchio risponde: «e certo. Contribuirò». Poi, forse, scopre dell’inchiesta di Woodcock. Ormai in ospedale ne parlano tutti. La signora Bochicchio
Scrive un sms a un suo collaboratore: «Se ci sono novità ti aggiorno. Sii reperibile. Eviterei di parlare al cell, in fondo i miei sospetti erano fondati...». f.amendolara@luedi.it
A sinistra il San Carlo Qui sopra poliziotti e carabinieri salutano il sostituto procuratore Henry John Woodcock
REPLICHE DALLA SANITA’
Lo annuncia al Quotidiano il direttore generale Roberto De Costanzo
Il direttore dell’ospedale San Carlo di Potenza Roberto De Costanzo
Il San Carlo apre un’inchiesta interna di GIANFRANCO GALLO POTENZA - Si voleva dare voce al dottor Vito Gaudiano, responsabile della rete trapianti del rene della Basilicata, per fargli replicare e precisare soprattutto i termini più squisitamente tecnici della questione. Ma ha preferito glissare l'invito, ricambiandolo a sua volta, ritenendo che la conferenza stampa che terrà sabato prossimo sarà chiarificatrice. Intanto si è appreso che l'infermiere Vito Romaniello, in forza al reparto di dialisi dell'ospedale San Carlo di Potenza all'epoca dei fatti contestati, che avrebbe intascato soldi per
far scalare ad alcuni le liste per il trapianto, ha ottenuto circa un mese fa il trasferimento nell'ambulatorio del reparto di dialisi. Giovanni De Costanzo, direttore dell'ospedale San Carlo di Potenza, ha manifestato stupore per l'accaduto è ha garantito che un'apposita commissione interna provvederà a verificare se i fatti contestati sono reali «anche se - dice De Costanzo - una lista regionale come quella che ha la Basilicata è un vanto ed è organizzata come in altre regioni molto evolute. Non tutte le regioni italiane ne hanno una.
Questo fa in modo che gli espianti fatti in Basilicata sono destinati prioritariamente ai lucani. Compatibilità permettendo. La lista è organizzata tenendo conto dei dettami che impone una legge nazionale e a mio parere - continua DeCostanzo - non può essere inficiata o manomessa. Se è vero quanto riportato dalle cronache, probabilmente chi ha ottenuto illeciti introiti di qualunque natura con promesse vane, ha millantato approfittandosi di persone deboli, soprattutto psicologicamente e bisognose». Se la sua ipotesi dovesse corrispondere a realtà, gli
viene domandato com'è possibile che sia potuto avvenire e come mai nessuno se ne sia accorto sia all'interno dell'ospedale che nello stesso centro regionale dei trapianti? «Noi non possiamo sostituirci alla magistratura - continua De Costanzo possiamo soltanto usare gli strumenti a nostra disposizione, in particolare quelli contrattuali previsti, per eventuali repressive e possiamo istituire la commissione che servirà proprio a verificare se quanto si dice in questi giorni è vero. Anche per capire se c'è e qual'è la maglia larga che ha permesso che i fatti
contestati poteessero accadere» Dalle voci raccolte tra vari medici credibili, ma daremo conferma nei prossimi giorni, coloro che sono nella lista in attesa di un trapianto di rene dovrebbero poter stare tranquilli. Le maglie del meccanismo della lista dei trapianti del rene dovrebbero essere piuttosto garantiste. Probabilmente, a prima vista, e la speranza è questa, si può dire che potrebbe trattarsi di un millantatore che ha approffittato di aspetti umani delicati di presone deboli e indifese. Forse è questa la cosa più grave di tutta la vicenda. Il problema più evidente
e più grave è la mancata difesa di coloro che avrebbero pagato per una improbabile scalata della lista di attesa. Un ospedale per un dializzato e per un aspirante
trapiantato rappresenta il luogo della protezione e della rinascita. Se questo aspetto venisse a mancare, la speranza di un futuro dignitoso sarebbe compromesso.
POTENZA - «Le conversazioni tra un avvocato e il suo assistito sono inutilizzabili in un aula giudiziaria, perciò non possono essere conservate, depositate in atti d'indagine né, tantomeno, finire sui giornali. Devono essere distrutte subito». Savino Murro, presidente della Camera penale di Potenza, è chiaramente contrariato. Fa scalpore la notizia che nelle carte della maxi inchiesta di Henry John Woodcock sulla sanità, il petrolio, e l'ennesimo comitato d'affari che avrebbe gestito la cosa pubblica in Basilicata, siano finite anche le trascrizioni di alcuni dialoghi tra l'avvocato Nicola Roccanova e un suo assistito, l'imprenditore potentino Francesco Basentini. E cominciano ad arrivare le prime reazioni dei maggiori organi rappresentativi della categoria. «Rapporti amicali», scrive in proposito il pm in data 28 dicembre, appena una settimana fa: segue un lungo stralcio del brogliaccio delle conversazioni telefoniche. 33 contatti, in tutto, dall'11 dicembre del 2007 al 9 ottobre del 2008, tra «dialoghi non attinenti», «il matrimonio del socio», «l'incontro in tribunale», «Maratea», e «l'aperitivo», per descrivere la storia di una presunta fuga di notizie sulle richieste di arresto per 52 persone depositate nel febbraio del 2008 dal pm anglonapoletano, e respinte in toto dall'ufficio del giudice per le indagini preliminari. «Una notizia», per il presidente dell'ordine degli avvocati di Potenza, Michele Valente. «Ma resta il fatto che per questo magistrato titolare di inchieste non ce n'è una che possa andare avanti senza la previsione di un arresto cautelare. È da sette, otto anni che è sempre così: appena c'è un'inchiesta poco poco eclatante non si può mai concludere senza che qualcuno venga ristretto agli arresti, o come minimo ai domiciliari. Andrebbe tutto compreso da un punto di vista più ampio, come un “modus operandi” costante, e sistematico, come nel caso del deputato del Pd Salvatore Margiotta. Ora, per quanto riguarda questa situazione, aspettiamo di sapere con certezza “chi chiama chi”, e in quale veste; se il soggetto l'avvocato o l'avvocato il soggetto; se come amico, difensore, op-
pure conoscente. Ci riuniremo, giovedì, e ne discuteremo, poi prenderemo una posizione ufficiale, anche se la cosa come al solito lascerà il tempo che trova». Giusto un anno fa i due presidenti, Murro e Valente, in occasione della cerimonia per l'inaugurazione dell'anno giudiziario di Potenza, avevano denunciato l'abuso delle intercettazioni telefoniche, e di aver scoperto essi stessi di avere i telefoni sotto controllo. «E’ stato come se niente fosse, quella denuncia non ha avuto nessun effetto - aggiunge Valente - e la cosa continua ad andare avanti imperterrita. Allora io vorrei capire - qui il tono si fa acceso se la gestione di tutte queste persone e questi “protagonisti” dipende dal Csm, come se non esistesse un capo dell'ufficio perchè mi sembra strano che qualunque cosa faccia un magistrato poi debba essere sottoposto a controllo e verifica solo dal Csm, allora a che cosa serve avere un Consiglio giudiziario? A che servono - sostiene il presidente del Cof di Potenza - il presidente, il procuratore generale, e il procuratore capo? C'è qualcuno che valuterà il fatto che per l'ennesima volta viene intercettato un avvocato?». L'avvocato Murro rincara la dose: «Ho saputo di essere intercettato e per questo ho fatto richieste a Potenza, a Salerno, a Catanzaro, per sapere se ci fossero indagini aperte sul mio conto. Per legge se si fa una richiesta scritta gli uffici sono obbligati a dirti la verità, ma non è risultato nulla sul mio conto, e oggi ci risiamo, anche se cambia il soggetto. Se le conversazioni di un avvocato - sostiene il presidente della Camera penale di Basilicata - vengono apprese per caso, indirettamente, o intercettando il telefono di un suo assistito, sono comunque inutilizzabili e perciò devono essere subito distrutte. Non cambia nulla, dev'essere tutto cestinato immediatamente. Non è una cosa bella che venga dato in pasto al pubblico tutto quello che riguarda la vita e l'attività di un collega. La cosa è grave, a prescindere dai fatti specifici, e mi riservo le azioni più opportune quale presidente della camera penale. Convocheremo il direttivo, e stilleremo un documento. E’ successa una cosa grave, riprovevole, e soprattutto - conclude il presidente del sindacato degli avvocati di Basilicata - vietata dalla legge».
TRAPIANTI E MAZZETTE
Parla l’infermiere indagato
«Aspetto che esca tutta la verità» POTENZA - Capitolo VI dell'inchiesta del pm Henry John Woodcock sulla sanità: Unità operativa di nefrologia e dialisi. Punto C: Il trapianto del rene (episodi di concussione perpetrata dall'infermiere Vito Romaniello nei confronti di alcuni pazienti in dialisi). «Malgrado tutto quello che sta succedendo, credo che quando le cose avranno fatto il loro decorso uscirà fuori tutta la verità». Vito Romaniello si dichiara innocente. Ci crede: risponde al telefono, e chiede di essere richiamato più tardi, perché ancora impegnato sul suo lavoro. Quindi si concede soltanto qualche battuta per replicare alle notizie sul suo conto pubblicate questa domenica dal Quotidiano. Respinge le accuse, per prima cosa, poi a mezza bocca rilancia verso l'alto, senza motivare, verso le alte sfere del suo vecchio reparto, e forse non solo. Del Centro emodialisi dell'ospedale San Carlo di Potenza l'anno scorso sono stati sentiti quasi tutti dagli investigatori di Woodcock. Tutti gli infermieri, e anche molti dei dottori. Qualcuno a distanza di giorni ha chiesto di essere risentito per precisare meglio le sue dichiarazioni. I telefoni del primario, invece, che è il dottor Mario Procida, sono stati messi direttamente sotto controllo. L'inchiesta sarebbe composta di undici capitoli, ognuno ulteriormente suddiviso in sottocapitoli, quindi centrato sui singoli episodi. Vito Romaniello è indagato, ad esempio, perché si dice che abbia intascato del denaro per far scalare la lista dei pazienti in attesa del trapianto del rene, sfruttando i suoi rapporti preferenziali con il dirigente del Centro regionale per i trapianti di Matera il dottor Vito Gaudiano, appena nominato direttore generale della Asl n4 di Matera. «Guardate altrove», è come se dicesse Romaniello, che poi precisa: «Da un anno ormai non presto più servizio nel Centro emodialisi, ma sia chiaro che ho fatto io stesso richiesta per motivi personali che non c'entrano niente con questa storia, motivi miei, familiari, anche gravi. Di questa storia posso dire che sono mortificato, assolutamente mortificato da quello che sta succedendo. Io faccio l'infermiere da trentacinque anni, o poco meno, non sono un professore». l. a.
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Il centrodestra in conferenza annuale
Politica lucana
«Governo inadeguato, si deve votare subito»
Il capogruppo dell’Idv al Senato rilancia il tema della moralità e chiede il chiarimento definitivo
Pd, non è il tempo dell’ottimismo, pessimi i presagi
Alcuni consiglieri regionali del centrodestra al lavoro Autilio e Belisario il giorno di Di Pietro a Potenza
di VINCENZO VITI Il giorno della Befana indurrebbe a coltivare il filone della favola, a battere il sentiero dei buoni sentimenti e ad innaffiare la tenera pianta della bugia. Ma la fine d'anno della politica lucana e gli inizi del nuovo non incoraggiano né all'ottimismo né alla speranza. Anzi inducono a presagi che spereremmo di vedere smentiti soprattutto per chi ha scelto di non chiudersi nelle piccole futili certezze, nell'ostinazione che i nodi non vengano mai al pettine e che prima o poi tutto si aggiusti nel segno di reciproche modeste convenienze. Ne scriviamo non a caso, interpretando e dando voce a valutazioni e sentimenti diffusi. Poiché siamo alla vigilia di alcune serie occasioni di verifica circa il gradimento o meno delle scelte che hanno portato al “De Filippo ter” e alle sue ultime “gemmazioni” in materia di sanità. La crisi regionale, che si era aperta con la dura requisitoria di Folino e che è approdata ad un “governo del presidente”, è tuttaltro che conclusa, poiché ancora aperta è la questione che l'ha generata. D'altra parte ancor oggi appare, attuale, drammaticamente attuale, la domanda del perché, nonostante che il dibattito l'abbia incoraggiata e il segretario del Pd l'abbia sostenuta, sia rimasta solo sullo sfondo l'unica soluzione (quella del rinnovamento) che in qualche modo avrebbe consentito di aprire un ciclo nuovo e di legittimare così tutte le eventuali successive scelte di rinnovamento (negli enti di gestione ed ai vertici della burocrazia regionale) che la delicatezza della condizione civile e morale della politica avrebbe suggerito. E ciò certo non per debolezza verso poteri altri, diversi da quelli della politica, ma per una assunzione esplicita di responsabilità verso la società e l'economia della regione, per riattivare un circuito emotivo in grado di rimettere in movimento energie e speranze, per definire obiettivi, metodi e strategie calibrati sulla crisi devastante che incombe. Potendo, fra l'altro, sicuramente contare su un consiglio regionale compreso
LA LETTERA DI BELISARIO
LE CRITICHE
LA STELLA COMETA
Fanelli: «De Filippo ha fallito è arrivata l’ora di dimettersi»
di FELICE BELISARIO Il disinteresse, il conformismo e, probabilmente, il qualunquismo, prendono sempre più corpo nella società lucana accomunando tutti in un calderone indistinto e, a volte, maleodorante: preparati e incapaci, decisionisti e ignavi, alchimisti e apprendisti stregoni, buoni e cattivi. Ma così non può essere! La crisi mondiale, le difficoltà del governo Berlusconi di affrontarne le ripercussioni in Italia in modo coerente ed efficace, i problemi del centrosinistra nazionale uscito ridimensionato e più diviso dalle elezioni politiche, la crisi della giunta regionale della Basilicata, le cicliche indagini giudiziarie che evidenziano un diffuso malaffare, la misera e strumentale riconferma di un esecutivo fotocopia (necessario più per nominare in modo affrettato i vertici del comparto sanità che per varare provvedimenti utili ai cittadini), rendono la nostra realtà ancora più complessa e difficile, quasi indecifrabile. L'Italia dei valori ha detto subito che la vecchia - nuova giunta è incompleta e traballante e, puntualmente, anche grazie alla chiara e determinata posizione del nostro partito, si è riaperta la crisi che, a dire il vero, non si era mai chiusa, come del resto affermato in modo esplici-
sia delle responsabilità del momento sia dei pericoli di un anticipato scioglimento. Si è preferita invece la strada di un approccio minimalista, si è scelta una soluzione di miope realpolitik che minaccia di riverberare effetti disastrosi non solo sulla vita regionale ma sulla credibilità stessa del Partito democratico. IL PD E LE SUE PROMESSE Il Pd era nato in forza di una promessa: costituirsi
to dallo stesso presidente Vito De Filippo. La disponibilità di Antonio Autilio a rimettere nelle mani del partito regionale il suo incarico assessorile non può essere considerato un rituale da vecchia politica, ma un altro atto di responsabilità per accelerare e favorire il chiarimento definitivo ormai indifferibile, anche per affrontare in modo più coerente i prossimi appuntamenti elettorali. Per questo, e non per effimera ricerca della diversità, l'Italia dei valori non può ragionare come altri partiti, ma si vede costretta a precisare le proprie posizioni nel metodo e nel merito. I lucani sanno da tempo che noi non corriamo dietro alle inchieste giudiziarie, né ci interessano per principio giudizi sommari e neppure una informazione di parte. Spesso anticipiamo quello che poi purtroppo si verifica perché sappiamo valutare in modo logico e conseguente quello che accade e che molti, troppi, fingono di non vedere. C'è un dato che tutti, soprattutto i molti distratti, devono sapere: per l'Italia dei valori quando la politica si sovrappone agli affari o, peggio, gli affari soverchiano la politica, il sistema è malato in modo endemico, perché non si riesce a comprendere se le azioni che scaturiscono da questo strano e per-
non come una batteria per la produzione di cloni, né come una galleria delle reliquie né all'opposto come una rutilante fiera dei prototipi (capace di stupire il mondo). Né come un ridotto delle vecchie “Case del Novecento”. Ma come un'esperienza pluralistica, perfino umana: rispettosa delle storie e delle diversità e pronta a rimescolarle nella sintesi che parlasse con un suo linguaggio reale al Paese. Si trattava di un procedimento (da realizzare in tutte le realtà e tenendo conto delle loro specificità) che
verso connubio siano determinate dagli interessi generali o da quelli privati, illeciti o meno che siano. La buona politica deve prendere le distanze da una prassi inquinante. Su questo tema si deve aprire il confronto, duro, serrato, senza finzioni, in cui deve prevalere il merito, superando le appartenenze che, peraltro, non vanno giudicate come un disonore. Se il centrosinistra lucano ha davvero voglia di un passaggio purificatore, riscoprirà la sua funzione di servizio alla società e quindi ai disoccupati, ai precari, alle imprese in difficoltà, alle famiglie. Per far questo non può bastare sostituire tutti o alcuni degli assessori regionali, è necessario cambiare lo stile di vita e i contenuti della politica del centrosinistra: più sobri, più profondi, più mirati, più lineari, più efficaci. Le riforme per i cittadini, non i cittadini che subiscono le riforme, questa deve essere la stella cometa che può guidarci per una sana e produttiva azione di governo. A queste condizioni, che sono condizioni di vera innovazione a cui dovrà seguire un conseguente rinnovamento degli organigrammi, l'Italia dei valori è pronta ad assumersi le proprie responsabilità e a dare una collaborazione incisiva, parita-
naturalmente escludeva che si cancellassero culture (se mai che si destrutturassero etnie) ed anzi se ne esaltassero originalità e fecondità così che esse concorressero con pari dignità alla sintesi. Operazione rischiosa poiché essa si affidava alla scommessa che fra il superstite aggregato dei postumi del Pci e il fatale disordine della galassia postdemocristiana si stabilisse un onesto sistema di regole arbitrato dall'intelligenza e dalla generosità : nella convinzione che la straordinarietà della pro-
ria, utile, trasparente e, per quanto ci riguarda, decisiva. Certo, lo sappiamo bene, la Basilicata non è l'Abruzzo o la Campania, o forse non lo è ancora visto che scricchiolii e crepe si avvertono in più direzioni. Dobbiamo però preservarne con ostinazione il nome, l'immagine e i risultati fin qui ottenuti che, a dire il vero, da qualche tempo si sono alquanto offuscati. In un passaggio davvero epocale per la nostra regione, tutto va profondamente e urgentemente rimeditato, a partire dalle scelte politiche, per coinvolgere, dopo avere individuato una strada condivisa, quelle economiche, quelle infrastrutturali, quelle ambientali e quelle energetiche. Ma il cambiamento non può essere aria fritta né un abito diverso che, approfittando di essere prossimi al carnevale, qualcuno può pensare di indossare sopra quello vecchio, già usato e consumato, senza un preliminare lavacro dei propri comportamenti. Diversamente l'Italia dei valori, senza acrimonia ma in modo convinto e responsabile, rilancerà le sue battaglie sui contenuti valoriali e politici. In questo caso, ovviamente, non avrebbe senso condividere una azione di governo qualsiasi, magari navigando a vista e senza obiettivi ambiziosi.
spettiva valesse a mondare da ogni pretesa di prevaricazione reciproca, più temibile ovviamente da parte di chi portava i geni resistenti di quel leninismo riflesso ch'è duro a morire e che funge da bolla assicurativa e da promessa di durata a tutela della specie (essendosi da tempo dissolto il genere). Quel che accade è sotto gli occhi di tutti. La precarietà della vita regionale è lo specchio di un sostanziale arretramento della mediazione all'interno del Pd. Ed è la spia di una ricerca tuttora
in corso di un compromesso che non guarda ai piani alti della politica ma alle carriere, alle filiere e alla combinazione fra piccoli potentati personali (talvolta intestati a superiori visioni ideali). E quando scriviamo che tutto sembra svolgersi secondo un copione consolidato dentro la “città murata”, non utilizziamo che la metafora dell'unico spazio che appare oggi decisivo nel tracciare il futuro della regione. Tutto il resto è appendice, puro contorno.
«Il governatore De Filippo deve dire ai lucani se intende continuare a svolgere le funzioni di governo che ha ricevuto dall'elettorato e quindi se la cosiddetta terza giunta di legislatura ha pieni poteri, vale a dire è legittimata a gestire, oppure se, come il Popolo della libertà sta chiedendo da settimane, non è più corretto prendere atto del fallimento e rimettere il mandato». Queste le considerazioni iniziali della nota a firma del segretario regionale del Nuovo Psi Michele Fanelli. Nella nota poi si legge ancora: «La situazione di irresponsabilità nel centrosinistra e in particolare nel Partito democratico ha toccato un punto di non ritorno. A pochi giorni dalla ricostituzione della giunta regionale, dopo la “sceneggiata” delle finte dimissioni collegiali, ci sono assessori che hanno un piede dentro l'esecutivo ed uno fuori. Come purtroppo temevano, la conflittualità tra le anime del Pd si è scaricata sulla massima istituzione regionale, mentre i suoi alleati sono preoccupati solo a conservare un posto di assessore o come nel caso degli “altri” socialisti a sopravvivere». «Condividiamo pertanto l'iniziativa politica dei gruppi del Pdl alla Regione perché si metta fine alla legislatura che -scrive Michele Fanelli - è l'unico modo per il governatore De Filippo per salvare la faccia. L'inadeguatezza della giunta regionale, evidenziata in occasione della manovra finanziaria di fine anno rischia infatti di produrre effetti ancora più devastanti perchè all'assenza di una strategia di reale discontinuità con il passato e alla carenza di programmazione si somma l'assenza di una squadra di governo nella pienezza delle sue funzioni». «Diventa quindi necessario - conclude Michele Fanelli - che l'opposizione del Pdl “dentro il Palazzo” sia sostenuta con una mobilitazione “fuori dal Palazzo” chiamando ad un sussulto di orgoglio le categorie economiche e sociali - agricoltori, artigiani, operai, liberi professionisti, commercianti - che pagano direttamente le conseguenze dei giochi di riassetto di potere nel centrosinistra lucano».
OLTRE IL LIMEN La politica sembra consumare (è il termine esatto) dentro il “limen” tutto il coraggio e la fantasia; insomma le risorse machiavelliche del “golpe e del lione”. Eppure il Pd era nato nel fuoco di una grande investitura (e speranza) popolare. Ed era nato sulla base di una dialettica che, sconfiggendo i fantasmi del vecchio centralismo democratico, aveva registrato a livello regionale il chiaro successo di Lacorazza (ciò che gli conferiva autorità e poteri di decisio-
ne) ma anche il significativo risultato di Chiurazzi che, con il 18 per cento nella regione e con il 40 per cento in provincia di Matera, lo proiettava alla presidenza del partito. Oggi la forza di quell'investitura e le stesse possibilità che l'unità del Pd regga alle difficoltà vengono poste in discussione dal quadro deteriorato che ogni giorno le cronache ci consegnano. Con l'accrescersi della “perifericità” (o, per i palati fini, per l'“insostenibile leggerezza”) di Matera e, dentro di essa, del tentativo di ignorare la
forza reale di una componente che una volta si chiamava Margherita e che non si è sciolta per effetto di reagenti chimici poiché ha ereditato e da voce alla parte più significativa dell'esperienza cattolico democratica. Una componente che oggi viene guardata con sufficienza mentre al suo interno (e nel suo largo intorno) monta una chiara insofferenza, una rivendicazione di ruolo e un forte impulso a declinare scelte che impediscano la rimozione di una realtà senza la quale non si vincono le battaglie politiche. Meno che mai le elezioni. Come certamente avverrà se ci si ostinerà a proseguire nella ricerca delle occasioni di sconfitta. Com'è avvenuto a Matera. E se, nella scelta delle candidature prossime venture, non si riterrà di rispettare il valore di tradizioni che sono tuttora forti e condivise, preferendo soluzioni destinate a scontrarsi “con il resto del mondo”, scontando debolezze che sono nel destino minoritario di chi insegue sogni impossibili di rivalsa. IL TEMPO DELLE RESPONSABILITA' Mi pare chiaro che così non può più andare. Sicchè quelle forti e diffuse espressioni di dissenso che fatalmente stanno montando non possono che portare il Pd nelle due direzioni obbligate: riconoscere al pluralismo interno una piena, visibile, riconosciuta legittimità (evitando surrettizie investiture); oppure prendere atto di una rottura che vuole rappresentare un atto di chiarezza ed un invito a gestire in via diretta, subito e senza alibi, le scelte che si ritengono più giuste per Matera (e per la Basilicata), ovviamente con meriti e responsabilità che ne deriveranno. Siamo perciò alla vigilia di una fase politica che, se vissuto con il coraggio, la lealtà e l'intelligenza che finora sono mancati, può perfino giovare al superamento delle angustie e dei problemi che con qualche crudezza nel giorno della Befana, abbiamo voluto sottolineare. Con chiarezza e lealtà, per chi voglia intendere.
POTENZA - «Basta con questo governo inadeguato. Vogliamo andare a votare». Questo il messaggio che i consiglieri regionale del centrodestra ieri hanno lanciato dalla conferenza di bilancio del 2008. All’incontro hanno partecipato il vicepresidente del consiglio di FI, Franco Mattia, il capogruppo forzista, Nicola Pagliuca, il presidente della Commissione consiliare di controllo, Sergio Lapenna e i consiglieri Pasquale Di Lorenzo (Pdl) e Michele Napoli (La Destra). I rappresentanti lucani dell’opposizione aprono il nuovo anno quindi, così come lo avevano chiuso: chiedendo le elezioni anticipate per il governo della Regione. E ieri non hanno mancato di attaccare l’attuale presidente della giunta, Vito De Filippo e le ultime decisioni assunte dalla maggioranza di centrosinistra. A margine della conferenza l’opposizione ha fatto sapere di attendere la prossima seduta di consiglio regionale per poter discutere la mozione di sfiducia presentata il 19 dicembre scorso in sede di dibattito sull'approvazione della Finanziaria 2009. Ma senza aspettare il dibattito, già ieri i 5 consiglieri di centrodestra presenti hanno auspicato il ritorno anticipato alle urne «per dare alla Basilicata una maggioranza stabile ed un governo adeguato». Senza appelli il giudizio di Mattia: «Il governo regionale ha tradito le aspettative della gente e deve andare a casa. La situazione politica regionale è penosa e pesante, con un quadro politico ridotto a brandelli e un governo regionale che offre uno spettacolo indecoroso, con una politica degli annunci che non è in grado di incidere positivamente sui settori produttivi rimasti privi di risorse per i limiti di una programmazione regionale incapace di reggere l'urto della crisi». Su un’opposizione «matura e responsabile» ha insistito Pagliuca che ha sottolineato: «Nel 2008 il centrodestra ha fatto una opposizione composta e seria, alzando la voce quando è stato necessario e dimostrando di non arrendersi alla logica dei numeri». «E il risultato più evidente di questa opposizione è la finanziaria regionale ha spiegato il capogruppo - che per la prima volta è stata approvata senza maxiemendamenti notturni e onnicomprensivi ma con una discussione alla luce del sole, alla fine della quale abbiamo presentato una mozione di sfiducia perché riteniamo comunque inadeguato il governo re-
gionale». Pagliuca poi, parlando dell’attività amministrativa messa in campo negli ultimi mesi dalla maggioranza, ha espresso «preoccupazione perché a due anni dall'avvio del Por 2007 - 2013, che rappresenta l'ultima occasione per avere fondi aggiuntivi dall'Unione europea, non ci sono adeguati programmi d'investimento e quelli passati non hanno prodotto i risultati attesi in termini di sviluppo». Pasquale Di Lorenzo nel proprio intervento ha ricordato le iniziative dei consiglieri di centrodestra e in particolare ha dichiarato: «Il fondo di garanzia per le piccole e medie imprese inizialmente aveva una dotazione di soli 2 milioni di euro. Solo dopo il nostro incessante intervento l’ammontare del fondo è passato a 20 milioni di euro. E sempre Di Lorenzo ha prima ricordato le iniziative per «liberare le nomine dei manager della sanità dalla cappa della politica» e poi ha aggiunto: «I tre presidenti del consiglio regionale che si sono avvicendati in questi anni (Filippo Bubbico, Maria Antezza e Prospero De Franchi ndr) non hanno ancora reso operativo l'avvio di un importante strumento di trasparenza quale il question time». E sulle prossime azioni, il consigliere del Pdl ha annunciato: «Chiederò che in un momento così difficile per l'economia regionale, l’interruzione dei viaggi all'estero, finanziati con i soldi dei lucani, di allegre comitive di consiglieri regionali». A concludere c’è stato l’intervento di Michele Napoli che ha evidenziato «le contraddizioni del governo regionale, che annuncia la necessità di una maggioranza coesa e fa invece un governo debole, non predispone un piano industriale e un piano energetico, e stranamente non ha ancora discusso in aula la relazione finale della Commissione d'indagine sul petrolio che fu istituita nella precedente legislatura. Si parla tanto di affrontare i problemi della Basilicata ma la maggioranza non è in grado di affrontare nessun problema». E sempre Napoli ha poi dichiarato: A pochi giorni dall’inizio del nuovo anno ci ritroviamo a commentare l’ennesimo fallimento del governo regionale. Poco importa se siamo al varo del De Filippo “quater” o “quintum”, ormai si è perso il conto perché a voler commentare i numeri del centrosinistra questi non tornano mai».
Mattia: «Il governo regionale di De Filippo ha tradito le aspettative della gente e deve andare a casa».
Di Lorenzo: «Interrompere i viaggi all’estero, finanziati con i soldi dei lucani, di allegre comitive di consiglieri regionali”
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Primo piano
Martedì 6 gennaio 2009
Guerra in Medio Oriente E’ iniziato con il buio il primo combattimento fra soldati israeliani e militanti islamici
Battaglia a Gaza City Uccisi 100 miliziani ma anche 50 civili, tra cui 12 bambini di CURLY AMERIN GERUSALEMME - Hamas ha scelto il campo di battaglia per lo scontro finale: Gaza City, il capoluogo della Striscia. Lì, da ieri pomeriggio, i miliziani del movimento integralista sfidano le truppe e i carri armati israeliani a una vera battaglia campale, su un terreno a loro favorevole: tra le case i carri armati si muovono male, i cannoni non possono sparare a distanza così ravvicinata e sono bersagli facili per i "commandos" islamici, che vantano di aver già colpito 7 mezzi corazzati. La battaglia si svolge principalmente nella zona orientale della città, nel quartiere popolare di Shujaiya. Ma gli strateghi dello Tsahal questo lo prevedevano già, e combattono a loro volta con piccoli gruppi di soldati dotati di armamenti e apparecchiature sofisticate, e con blindati potenti ma piccoli e maneggevoli, per non farsi intrappolare nei vicoli. E la città è ormai completamente accerchiata, per impedire ai miliziani di Hamas di ricevere rinforzi e rifornimenti. Del resto, l'offensiva impressionante delle forze armate ebraiche sta rendendo rapidamente impraticabile la resistenza in campo aperto: ieri i bombardamenti sono proseguiti su ogni obbiettivo militare di Hamas e delle altre milizie palestinesi nella Striscia. Israele colpisce con l'artiglieria, sia quella pesante piazzata sulle alture strategiche, sia quella dei potenti carri Merkava. Ma non rinuncia ai raid aerei, che proseguono incessanti con l'uso di razzi aria-terra e bombe tradizionali, e nemmeno ai bombardamenti dal mare, dalle cannoniere che incrociano lungo la costa a est della Striscia. Il numero delle vittime cresce, ovviamente. Ma è altamente controverso anche per l'obbiettiva impossibilità di controlli indipendenti delle notizie: è ancora negato a qualsiasi reporter straniero l'ingresso a Gaza. Secondo le
fonti palestinesi, i morti hanno raggiunto la cifra di 570, dei quali almeno un quarto sarebbero civili. Nella sola giornata di ieri Hamas denuncia 50 vittime, tra le quali 14 bambini: in un solo episodio, una bomba israeliana che ha colpito una palazzina nel quartiere di Shujaiya, nella parte orientale di Gaza City, ne sarebbero morti 5, con la loro madre e il padre. Cifre commentate con scetticismo dai militari israeliani: "È propaganda di guerra: a sentire Hamas sembra che nella Striscia ci siano solo donne e bambini, non si capisce chi è che lancia i razzi sulle nostre città". Quanto ai suoi caduti, Israele ammette un morto e 53 feriti, e proclama di aver ucciso oggi almeno 100 terroristi palestinesi e di averne catturati altrettanti che vengono portati in Israele per essere interrogati. L'offensiva, però, non ha ancora fermato il lancio di razzi palestinesi. Ieri sono addirittura aumentati rispetto al giorno precedente: colpite Ashdod (distrutto un asilo, ma le scuole sono chiuse) e Beersheva, entrambe a 40 chilometri dalla Striscia, e
anche Sderot, dove ci sono due feriti e una casa è stata distrutta. Hamas ufficialmente rifiuta ancora il negoziato, e con un comunicato di Mahmud Zahar su Al-Aqsa Tv promette anzi di "combattere fino alla liberazione di tutta la Palestina (compreso il territorio israeliano, ndr)". Posizioni retoriche, visto che la popolazione civile è già allo stremo nonostante Israele abbia consentito anche ieri l'ingresso di camion con i rifornimenti. Non si può sopravvivere con pochissimo cibo, senza acqua corrente, elettricità e gas, mentre i feriti non possono essere portati in ospedali nei quali, del resto, non ci sono più le condizioni per curarli. Di fatto, il milione e mezzo di cittadini della Striscia si trova ora nella condizione i ostaggio, quando non addirittura di scudo umano, di fronte all'avanzare dei soldati israeliani. Il ministro della Difesa Ehud Barak assicura che "le operazioni si svolgono come previsto" ma che "dureranno ancora a lungo" perché "non tutti gli obbiettivi sono stati raggiunti".
L’appello di Napolitano ROMA - "Tregua immediata a Gaza". Anche il presidente della repubblica Giorgio Napolitano torna a lanciare il suo appello e spera nel successo della diplomazia europea per arrivare ad un cessate il fuoco nella Striscia, primo passo per riaprire una prospettiva di pace tra israeliani e palestinesi. Napolitano si augura perciò che la missione 'impossibile' della troika guidata da Javier Solana dia risultati concreti. Anche se è consapevole che la situazione è 'molto dura', resa più complicata dalla presenza di Hamas che "ha segnato una spaccatura del mondo palestinese". E la difficoltà per Napolitano sta proprio "nel concentrare un'azione efficace sul piano politico e diplomatico". Il capo dello Stato ha cercato di ridimensionare i contrasti sulla risposta italiana alla crisi tra governo e opposizione, che nei giorni scorsi hanno assunto toni sempre più aspri. Soprattutto dopo l'attacco del leader del Pd Walter Veltroni al governo e al ministro degli Esteri Franco Frattini, per il ruolo 'inadeguato' dell'Italia sullo scacchiere internazionale di fronte alla gravità della situazione in Medio Oriente. "Non vedo grandi divergenze tra le forze politiche italiane", al di là della sollecitazione "perché il governo faccia di più", ha osservato l'inquilino del Quirinale.
DIPLOMAZIA AL LAVORO
Insuccesso della missione di pace La Livni dice no al cessate il fuoco preoccupazioni. Quanto all'Europa, è invedi LUCA RONDANINI ce attivissima, ma appare confusa e disuniGERUSALEMME - Hamas è "irresponsabi- ta. Ieri tra Egitto, Israele e Ramallah si sono le" e "imperdonabile" per aver rotto la tregua affastellati gli incontri del presidente Sarcon Israele e ripreso il lancio di razzi, anche kozy e della "trojka" Ue, guidata dalla nuova se l'azione militare su gaza è "eccessiva". Lo presidenza ceca. Praga, che ha iniziato il seafferma il presidente francese Nicolas Sar- mestre di presidenza con una serie di gaffe e kozy nella conferenza stampa congiunta, a di errori, appare troppo condizionata dalla Ramallah, con il presidente palestinese Abu stretta fedeltà all'amministrazione Bush, e Mazen, costretto a difendersi dal sospetto di ha scarsa credibilità in Medio Oriente. Così, voler approfittare dell'attacco israeliano la richiesta di tregua e dell'invio di osservatori internazionali, avanzata per ristabilire la sovranità senza troppa convinzione dal del'ANP su Gaza: "È impenministro degli esteri ceco, sabile che noi lavoriamo per Karel Schwarzenberg alla una sconfitta di Hamas, per guida della pletorica delegapoi rimpiazzarla. Non accetzione Ue (tre ministri degli teremo che la patria sia riuesteri, un Commissario Ue e nificata dalla forza delle arl'Alto Rappresentante Solami", assicura Abu Mazen. Dal na) è stata respinta senza esiquale Sarkozy ha raccolto la tazioni dal ministro degli richiesta di un immediato esteri israeliano Tzipi Livni. cessate il fuoco, che ha poi coUlteriore confusione l'ha municato personalmente creata da Praga il premier nella stessa nottata di ieri ai Mirek Topolanek, annunsuoi interlocutori israeliani: ciando a missione Ue ancora il presidente Shimon Peres, il in corso di avere "un piano premier Ehud Olmert, il miper la tregua" e di averne parnistro degli esteri Tzipi Livlato per telefono con il canni. Che, inflessibili, rifiutano celliere tedesco Angela Merl'idea di una tregua "umanikel, il premier turco Recep taria" che salverebbe Hamas Tayyip Erdogan, il presidendalla sconfitta militare per- Nicolas Sarkozy te Bush e il premier israeliamettendogli di riarmarsi e riorganizzarsi. Israele vuole la tregua, ma no Olmert. Nel frattempo, al Palazzo di Vetro dell'Osolo se "stabile" e "garantita" da un meccanismo internazionale che tuteli le città israe- nu i ministri della Lega araba hanno incontrato il segretario generale Bn Ki Moon liane finora esposte agli attacchi Hamas. Sia Ramallah sia a Tel Aviv, Sarkozy ha chiedendo al Consiglio di Sicurezza di richiesto con forza che "cessino tutte le violen- prendere l'iniziativa e fermare l'"aggressioze" a Gaza e ha criticato la "forza eccessiva" ne" israeliana. Un'ipotesi che sembra coinciusata dagli israeliani, ma senza occultare la dere con quella di Sarkozy, che nel colloqio primaria responsabilità degli integralisti di ieri mattina con il "raìs" egiziano Hosni Mubarak ha ipotizzato proprio un coinvolpalestinesi. La diplomazia internazionale, ed europea gimento maggiore del Consiglio di Sicurezin particolare, ha vissuto ieri una giornata za, del quale la Francia assumerà la presida dimenticare. L'America praticamente denza a fine mese. In realtà le poche speranze diplomatiche assente dalla scena ha parlato solo con il presidente Bush, a due settimane dal defini- di mettere fine alla crisi si accentrano sulla tivo addio alla Casa Bianca: "Qualsiasi ces- mediazione dell'Egitto, modesta ma credibisate il fuoco deve comportare una serie di le. Ieri sera è giunta al Cairo da Damasco condizioni, tra cui la fine dell'uso del territo- una delegazione di Hamas, composta da rio di Gaza per sparare missili di terra", ha Emad al Alami e Mohamed Nasr. A Mubaribadito Bush. Quanto a Barack Obama, il rak propongono una tregua basata sulla fipresidente letto continua a tacere sul con- ne dell'embargo a gaza e sulla riapertura dei flitto mediorientale, suscitando critiche e valichi.
LA MANIFESTAZIONE di ROSSELLA MANCUSI
Il sindaco di Potenza Santarsiero ha invitato gli ambasciatori nel capoluogo
«Non lasciate nulla di intentato per aiutare i palestinesi e gli israeliani ad uscire da questo vicolo cieco e non rassegnatevi alla logica perversa dello scontro e della violenza, ma fate che a privilegiare sia invece la via del dialogo e del negoziato». Queste le parole del papa Benedetto XVI che ha chiesto un “sussulto di umanità” per il ripristino della tregua nella striscia di Gaza. Parole che sembrano vane e inascoltate se si pensa che oggi, come ricorda Valeria che è la responsabile del CIS, in collegamento telefonico in piazza Mario Pagano, siamo al decimo giorno di combattimento. Questo significa che non bisogna dimenticare i 540 morti, i 2.500 feriti e tutti i civili coinvolti ingiustamente e con la sola colpa di vivere in una terra dove per la parola “dialogo” non c'è posto. Situazione resa ancora più grave dall'embargo e dall'assenza di tutte quelle medicine che dovrebbero
Il dialogo può ripartire da Potenza
esserci e che invece non ci sono. Da quei bambini a cui gli viene negata un'infanzia felice e normale, lontana dalle violenze e
dall'incapacità dei cosiddetti “adulti” di mettere fine ad una guerra che distrugge tutto ciò che incontra, dalle abitazioni al
ben più importante e sacrosanto diritto alla vita. Nella città di Potenza, sempre attenta e sensibile al disagio “altrui” che sente proprio, in piazza Mario Pagano, la Cgil Basilicata insieme all'Assessorato alla pace e alla Tavola rotonda per la pace del capoluogo, ha cercato di sensibilizzare ulteriormente la cittadinanza al fine di comprendere meglio la gravità del conflitto sulla striscia di Gaza. Il sindaco, Vito Santarsiero, nel suo intervento ha proposto di ospitare al Teatro Stabile, luogo di pace, l'ambasciatore israeliano e l'ambasciatore palestinese per invitarli al dialogo, o meglio per farli rendere conto dell'importanza di un dialogo dal quale dipende la vita di tanti esseri umani. La reazione del governo
israeliano conferma che la follia non sta facendo altro che provocare la morte di tanti innocenti e di innumerevoli bambini. Anche la CGIL si sta battendo attivamente affinché la crisi recessiva in atto, che sta coinvolgendo anche tanti lavoratori lucani, non sia tralasciata e ignorata. Per far questo bisogna eliminare le armi e aprirsi alla mediazione politica attraverso una iniziativa dell'ONU. Una piccola ma “grande” regione come la Basilicata deve e sta provando a dare un forte contributo affinché ci sia un risveglio della coscienza civile che parta dal singolo affinché nessuno più pensi alla guerra come soluzione dei problemi. E per riprendere il messaggio del Pontefice: «Affidiamo a Gesù, Principe della Pace, la nostra fervida preghiera per queste intenzioni e a Lui, a Maria e a Giuseppe, diciamo “O famiglia di Nazareth, esperta del soffrire, dona al mondo la pace”. Donala oggi soprattutto alla Terrasanta!»
Portafoglio 13 Leggera frenata per i prezzi della pasta, nell’ultimo mese dell’anno più bassi dello 0,2% Martedì 6 gennaio 2009
Inflazione, nel 2008 al 3,3% E’ il livello massimo dal ’96. Ma a dicembre valori in discesa di FLAVIO DENTICE ROMA - L'inflazione rallenta ancora. A dicembre è scesa al 2,2% dal 2,7% di novembre, confermando l'andamento al ribasso intrapreso già da qualche mese, dopo i picchi dell’estate scorsa. L’anno si chiude così in frenata, ma il 2008 resta un 'annus horribilis', caratterizzato da forti impennate che hanno portato la media dei dodici mesi al 3,3%, il valore più alto dal 1996. Il principale responsabile delle fiammate registrate nel corso dell’anno ed ora del raffreddamento di dicembre resta lo stesso: il petrolio. I prezzi al consumo hanno infatti seguito praticamente in automatico le quotazioni internazionali del greggio, che dai 150 dollari di luglio sono scese il mese scorso sotto i 40 dollari al barile, influenzate dai sempre più forti venti di crisi. Così dopo il 4,1% registrato a luglio e a agosto, con aumenti a due cifre per i carburanti e tariffe energetiche in piena corsa, l’inflazione ha invertito la marcia a partire dall’autunno, scendendo progressivamente e lasciando preve-
dere, – secondo l’Isae – un ulteriore rallentamento anche per inizio 2009, grazie soprattutto ai ribassi delle tariffe di luce e gas scattati a inizio gennaio. La frenata di dicembre è evidente guardando ai prezzi di benzina e gasolio che hanno segnato cali rispettivamente del 16,3% e 12,7%. Anche i generi alimentari, altri imputati dei rialzi estivi, sembrano inoltre ormai in discesa. Secondo i dati dell’Istat infatti gli aumenti del pane e soprattutto della pasta restano significativi, ma comunque in rallentamento: la pasta di semola di grano duro ha registrato il mese scorso un incremento del 28,2% dal +29,8% di novembre. In un mese i prezzi - le cui anomalie avevano richiamato anche l’attenzione del Garante Antonio Lirosi – sono diminuiti dello 0,2%. Rispetto a novembre i prezzi del pane sono invece scesi dello 0,1%, con un incremento su dicembre 2007 del 3,4% contro il +4,1% di novembre. Grazie alla leggera frenata anche di latte, formaggi, uova e carne, il carrello della spesa delle famiglie sembra dunque un pò più leggero. Il mini-
E in Europa previsioni nere
Auto, mercato giù si “tenta” con Detroit
stro Scajola parla di «un indubbio sollievo» per i bilanci famigliari e, di fronte al raffreddamento dei prezzi comune a tutta Europa, invoca un ulteriore taglio dei tassi
Proseguono gli incontri a Kiev. E oggi vertice con i dirigenti di Gazprom
Gas, l’Ue: «Per ora scorte ok» Bruxelles preoccupata però per l’arrivo del grande freddo di UGO CALTAGIRONE BRUXELLES - Nessun allarme gas nei Paesi dell’Ue: le forniture dalla Russia «non sono a rischio» e le scorte europee «restano più che sufficienti». Almeno per il momento. Ma di fronte all’ondata di freddo che già si sta abbattendo su gran parte del Vecchio Continente, la crisi Russia-Ucraina preoccupa Bruxelles. Tanto che una missione guidata dalla presidenza ceca dell’Unione europea è volata alla volta di Kiev per parlare con la autorità ucraine. E og-
Il parco auto di una casa produttrice
di GRAZIELLA MARINO ROMA - Come previsto il 2008 si profila un 'anno orribile' per il mercato mondiale dell’auto e il 2009 sarà ancora peggio. I primi segnali concreti cominciano ad arrivare dalle vendite di fine anno dei principali mercati. In Giappone, per esempio, nel 2008 le vendite di automobili si sono fermate a poco più di 3,2 milioni di vetture, in calo del 6,5%, segnando il livello più basso mai raggiunto negli ultimi 34 anni. E anche negli stati Uniti, in attesa del dato ufficiale che sarà diffuso stasera, il tam tam degli analisti prevede per il 2008 un crollo che non si vedeva da parecchi anni. Tutta colpa della crisi economica a cui i principali costruttori mondiali tenteranno di reagire presentando al prossimo Salone dell’auto di Detroit, il primo dell’anno, una carrellata di nuove citycar e vetture ecologiche, in produzione o sotto forma di concept, per ridare un pò di slancio al mercato. Al momento sono previste una cinquantina di novità, di cui circa l’85% sono debutti mondiali. Tra le primizie più attese ci sono la concept 'Blue zero' a motore elettrico della Mercedes, che dovrebbe prefigurare le nuove generazioni di Classe A e B, e due ibride, la terza generazione della Toyota Prius e la Honda Insight. Toyota svelerà invece il concept di una 'piccolà elettrica, che potrebbe essere la citycar iQ. Insomma, le auto protagoniste del 2009 saranno 'piccole' e 'verdi' anche in Usa dove il mercato, secondo le stime della Ford, in dicembre dovrebbe calare del 35-40%, facendo chiudere il 2008 a quota 13,2 milioni, cioè ai minimi dal 1992. Ma non è finita qui. Il 2009, secondo gli analisti di J. P. Morgan, dovrebbe addirittura crollare a 11 milioni di unità, segnando un catastrofico calo del 16% rispetto al 2008. Global Insight, invece, si produce in una serie di scenari possibili sul futuro del mercato mondiale. L’ipotesi che l’ istituto di analisi ritiene più plausibile (con il 50% delle probabilità) è quella di un declino delle vendite globali di veicoli nel 2009 a quota 63,5 milioni di unità, in calo cioè del 5% rispetto ad un 2008 stimato in flessione, rispetto al 2007, dell’8%. Meno probabile (con il 38-40% di possibilità) per Global Insight sarebbe invece un calo del mercato nel 2009 del 12,5%, con vendite globali a 58 milioni e, quasi per nulla probabile (con il 10-12% di probabilità), un mercato mondiale nel 2009 di 65 milioni di veicoli, con un calo di appena il 3% rispetto al 2008. Ma se Giappone ed Usa non se la passano bene anche in Europa lo scenario è 'nero': e ultime stime parlano di un calo nel 2008 dell’8,3% e nel 2009 dell’11,6%.
Bce per rilanciare l’economia in panne. Secondo le associazioni dei consumatori però, il calo di dicembre è solo una magra consolazione, visto che l’anno è stato «vera-
mente orribile». Adusbef e Federconsumatori calcolano infatti un’inflazione annua del 5,9% (e non del 3,3% come stimato dall’Istat) con un aggravio di 1.800 euro a famiglia. I sindacati e i commercianti evidenziano invece come del calo dei prezzi ci sia poco di cui andar fieri perchè, affermano, il rallentamento è in gran parte causato dalla crisi e dal calo della domanda. Proprio questo è infatti secondo Confcommercio «il vero nodo» dell’economia italiana. La frenata di dicembre, sottolinea Giorgio Santini, segretario confederale della Cisl, è stato determinato «dalla riduzione generale dei consumi e dalla diminuzione delle materie prime più che dalla correzione delle gravi distorsioni del nostro sistema distributivo. È necessario, pertanto, non abbassare la guardia ma aiutare i redditi bassi e medio-bassi di lavoratori e pensionati». Anche per Cristina Ricci dell’Ugl, «il calo registraTO a dicembre non deve indurre a facili entusiasmi e soprattutto non deve diventare un alibi per procrastinare interventi a sostegno dei redditi».
gi, in un’altra capitale europea tenuta segreta, incontrerà i vertici di Gazprom. Obiettivo: mettere le parti intorno a un tavolo per risolvere «in maniera veloce e definitiva» quella che l’Ue definisce una «disputa commerciale» nella quale non vuol prendere posizione. «L'Unione europea vuole continuare a importare gas russo dall’Ucraina e preme per una soluzione a questa controversia il più rapidamente possibile», ha detto Ferran Tarradellas, il portavoce del commissario Ue all’energia, Andris Piebalgs, ribadendo come ci si
trova di fronte a «un problema bilaterale», con i termini dell’auspicato accordo che “dovranno essere stabiliti dalle due parti». E questa è sostanzialmente la posizione espressa dai 27 Rappresentanti permanenti presso l’Ue, che nella loro prima riunione dell’anno hanno fatto il punto proprio sulla guerra del gas tra Mosca e Kiev. Guerra il cui ultimo atto è stata la decisione della Russia di tagliare, dal primo gennaio, il flusso di gas verso l'Ucraina, con conseguenze immediate nei Paesi balcani e dell’est europeo.
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Martedì 6 gennaio 2009
24 ore in Basilicata
La precarietà del presente e la paura del futuro nelle fabbriche colpite dalla crisi. Ferie forzate alla Moretti
La classe operaia va all’inferno Feste di Natale “povere” emblema delle ristrettezze economiche UN intervento per il settore Auto da parte dello Stato. Che sia immediato e mirato, per un comparto che ha chiuso un triste 2008 e che si appresta a vivere un terribile 2009. Lo chiede il capogruppo del Pdci in seno al consiglio provinciale, Raffaele Soave, nella consapevolezza che la situazione per le tute blu della Sata si fa sempre più difficile. Dopo più di un mese di ferie forzate, torneranno al lavoro il prossimo 12 gennaio. Ma solo per pochi giorni, poi, a partire dal 26, fino all’8 febbraio, di nuovo cassa integrazione ordinaria. Macchinari fermi e produzione bloccata: per il gigante di San Nicola di Melfi ci saranno ancora molte altre settimane di riposo forzato nel 2009. I buoni risultati di vendita della Grande Punto prodotta in Basilicata, diffusi nei giorni
scorsi, non sono sufficienti a dare certezza e fiducia agli operai lucani. I timori sono indirizzati verso un solo interrogativo: e se la Sata dovesse chiudere definitivamente? Il capogruppo del Pdci annuncia la richiesta una seduta straordinaria del consiglio provinciale da tenere, congiuntamente ai consigli comunali dei centri del Melfese. Ma non è certo agli enti locali che spettano le risposte agli interrogativi che dipendenti e sindacati pongono da tempo. Nel frattempo il “circuito” che gira intorno alla Sata e all’indotto prova a stare a galla. Alla Moretti, azienda di trasporto tra le più importanti della regione, che assicura il servizio agli operai Fiat nella zona del Vulture, per far fronte alla chiusura dello stabilimento di Melfi, da tempo si è fatto ri-
corso alle ferie forzate a rotazione per i dipendenti. Un’alternativa per evitare ammortizzatori sociali o, peggio ancora, licenziamenti. Questo nella speranza che la situazione possa ritornare al più presto alla normalità. Ma gli scenari prospettati dallo stesso ad del gruppo torinese, Sergio Marchionne, sono preoccupanti e di certo non scontati. Nel frattempo le tute blue fanno i conti con la precarietà. A molti colleghi di altre grandi aziende, come Daramic e Mahle, è andata anche peggio. Le feste natalizie sono state un primo banco di prova sui cui misurarsi, rispetto alle ristrettezze economiche, per chi è stato colpito i da blocchi di produzione, ridimensionamenti e chiusure. Come raccontano i due operai intervistati di seguito.
di MARIATERESA LABANCA
Le generazioni future staranno peggio di noi
Cosa dico a mia figlia che vuole studiare fuori? TITO - Non è servita la missione in Thailandia programmata dall’azienda per “esportare le loro professionalità” nello stabilimento asiatico della Daramic. Non è bastata a salvarli dalla improrogabile decisione di chiudere i battenti qui in Basilicata. Perché, alla multinazionale che produce separatori di batterie, il sito produttivo di Tito non interessa più. Punto e basta. Domenico Bochicchio, dopo più di 22 anni di onorato servizio come analista nell’azienda di Tito Scalo, per la prima volta ha atteso l’anno nuovo, non con la prospettiva della riapertura delle fabbrica, dopo le ferie natalizie. Il 2009 è iniziato con la cassa integrazione straordinaria. La cigs è arrivata il due gennaio scorso. E andrà avanti per due anni. Poi, anche quel debole e ultimo legame con la società verrà definitivamente spezzato. «Davanti a me vedo solo vuoto», racconta Domenico. Mentre parla, si prepara per andare in piazza Prefettura per prendere parte alla manifestazione organizzata per sensibilizzare alla tragedia che si sta consumando in Medio Oriente. Lì ci saranno anche i suoi colleghi, anzi ex. Da quando la fabbrica ha chiuso, la sfera della solidarietà ha acquistato un valore fondamentale. E poi stare insieme a chi è stato
vittima dello stesso infausto destino significa condividere paure e angosce. Quando si torna a casa, invece, «bisogna stare attenti, perché la famiglia ne ha già risentito. Il rendimento scolastico dei mie figli - racconta - in un mese è già calato. Sono estremamente sensibili e hanno capito di trovarsi di fronte a una situazione di difficoltà». Quella di Mimmo è una famiglia monoreddito. Il primo problema che si pone, il più immediato, è di natura economica. «Abbiamo trascorso delle feste di Natale molto diverse da quelle degli anni passati prosegue - Niente cenoni. Regali ridotti al minimo. Abbiamo fatto lo stretto necessario perché di questi tempi c’è da stare molto attenti». «In questi giorni a esempio - racconta ancora - un pensiero mi sta dilaniando. Mia figlia a febbraio compirà 18 anni. Vorrei darle la possibilità di festeggiare con i suoi amici questa tappa così importante della sua vita, nel migliore dei modi. Ma non sarà possibile. Non rinunceremo ai festeggiamenti ma li limiteremo al massimo». Ma non finisce qui perché, poi, bisognerà i fare i conti con i costi dell’università e con tutte le altre spese che si presenteranno in futuro. «Come faccio a dire di
no a mia figlia che mi chiede di studiare fuori». Qualcuno sostiene che i lavoratori della Daramic non dovrebbero lamentarsi per quanto è successo. Perché tra cassa integrazione e incentivi erogati per la chiusura dello stabilimento “porteranno soldi a casa senza lavorare”. Eppure, questo dipendente che per anni ha creduto di avere un lavoro sicuro e stabile racconta di giornate vuote, trascorse tra notti quasi insonni, e risvegli alle prime ore del mattino, nell’angoscia di trovare qualcosa da fare. «Al di là di tutto, è questa terribile sensazione di paura a bloccarmi». Un altro lavoro? Mimmo assicura che farà di tutto per trovarlo. «Non so se ci sono delle prospettive reali ma nutro delle speranze». Mimmo ha 44 anni, e sa bene che a questa età, in questo particolare momento di difficoltà economica e in una regione come la Basilicata, trovare un nuovo impiego non è semplice. «Alla politica - conclude - non ho da fare nessuna richiesta. A pochi giorni dalla chiusura dello stabilimento abbiamo assistito a una gara di solidarietà tra i vari sindaci e amministratori dell’area. Poi, quando abbiamo provato a chiedere qualcosa di più concreto, sono spariti tutti. E questo al dice lunga».
MELFI - Alle ultime elezioni politiche, molti di loro hanno preferito astenersi o anche votare a destra, in segno di contestazione. Da tempo hanno relegato solo al terzo posto la Fiom, il sindacato dei metalmeccanici per eccellenza, quello della “lotta dei 21 giorni”, che ha rappresentato il più grande stabilimento del gruppo torinese nel Mezzogiorno, per anni. Qualcuno sostiene che la classe operaia sia scomparsa da tempo. Ma le tute blu di Melfi, alle domande pressanti sugli effetti del crollo del mercato auto, rispondono: «Salari bassi e crisi della quarta settimana per noi non sono mica un novità. Ci facciamo i conti da anni, e il 2002, con l’introduzione dell’euro, ha segnato un punto di non ritorno». Ma ora, se è possibile, la situazione è anche peggiore. Antonio Salinardi a capo di una famiglia monoreddito, con tre figli, tra i 3 e i 10 anni, lo spiega bene: «La cassa integrazione non significa solo rinunciare al 20 per cento dello stipendio mensile. Non si riesce neanche a portare a casa quello che in più si riusciva a racimolare con turni notturni, premi e straordinari». Il bilancio economico di una famiglia ne viene fortemente ridimensionato.
«Natale? Lo abbiamo trascorso all’insegna delle restrizioni. Niente uscite, se non in famiglia, e regali solo ai bambini. Tutto il resto è stato eliminato». Il che non significa che prima le cose fossero molto diverse. «Gli acquisti in abbigliamento per me e mia moglie li abbiamo ridotti da tempo. Compriamo quasi eclusivamente per i bambini. Pizzerie e ristoranti li abbiamo tagliati da anni. Insomma, pensiamo solo all’indispensabile». Un segno di come le cose siano cambiate da quando la crisi economica internazionale ha costretto la casa automobilistica torinese a far ricorso in tutti gli stabilimenti alla cassa integrazione, per Antonio, potrebbe essere questo: «Prima, oltre a pagare le rata del mutuo della casa, facevamo ricorso a qualche finanziamento, che so, per comprare elettrodomestici e arredamento. Ora sarebbe impensabile. Ogni minima spesa fori bilancio ci mette in crisi. Adesso, a esempio dovrei mettere le gomme termiche alla macchina. Ma sto aspettando perché mettere da parte i soldi per portare la macchina dal gommista non è semplice». C’è precarietà e difficoltà ad affrontare il presente
ma c’è anche paura di guardare ai giorni a venire. «I timori sul futuro della Sata sono legittimi e comprensibili. Certo, mi conforta pensare agli investimenti che il gruppo torinese ha fatto a Melfi negli ultimi anni e a quelli che sono in programma. L’ipotesi di una chiusura definitiva della Sata sarebbe catastrofica». Dopo più di un mese di “riposo forzato” le tute blu di Melfi torneranno al lavoro il prossimo 12 gennaio. Ma solo per pochi giorni. Poi, di nuovo cassa integrazione, alla fine del mese, fino agli inizi di febbraio . E poi ancora chissà quanti altri peridoi ammortizzatori sociali e blocchi di produzione, per tutto il 2009. «Bisogna stringere i denti - continua - Ma una cosa mi fa particolarmente paura: prima si pensava che le generazioni a venire sarebbero state meglio. Una speranza che mio padre ha nutrito per me. Ma che io non riesco ad avere per i miei figli. Tutto lascia credere che le generazioni future staranno peggio. L’unica possibilità per loro, a mio avviso, è lo studio. Farò di tutto per dargli questa opportunità. Il resto è una scommessa».
24 Ore in Basilicata 15 I medici parlano di “rapporti a rischio”. Ma il ministero aveva modificato il concetto nel 2001 Martedì 6 gennaio 2009
Omosessuale? Non donerai mai più La storia di un lucano che non ha potuto dare il sangue a Milano DA TRE SETTIMANE Leonardo è inserito in un elenco. In compagnia di persone dal destino comune: non potere più donare il sangue. Il fatto è che Leonardo, lucano ventiduenne laureatosi in Filosofia a Milano e “ivi residente”, è omosessuale. E al Policlinico di Milano gli hanno detto di no. E dire che Leonardo (nome di fantasia) aveva preso la decisione di essere utile alla società, con entusiasmo, un mese fa circa. Un mattino, mentre fa la spesa alla Coop di via Lodi a Milano, viene fermato da alcuni volontari che promuovono la donazione di sangue. Lui lascia numero di telefono e nome. Lo ricontattano dopo qualche giorno e gli fissano un appuntamento. Un sabato. Leonardo quel sabato varca l’ingresso del Centro trasfusionale e di immunoematologia. Poi si sottopone alla prima parte della trafila di chi ancora non ha mai donato. Gli fanno l’analisi dell’emoglobina. In mano gli mettono un foglio informativo su tutte le limitazioni alla donazione. «Si parlava - ricorda oggi - di interventi chirurgici, di diabete eccetera. Assolutamente non di omosessualità». Poi, una dottoressa comincia una serie di domande. «Un quarto d’ora di interrogativi - racconta al telefono che entravano sempre più
Un’immagine dal sito internet del Centro trasfusionale del Policlinico di Milano
nel personale. Quando mi ha chiesto di una eventuale partner, io ho risposto: caso mai, un partner. Ah, lei è omosessuale, mi ha domandato. Io ho confermato. Lei ha sogghignato. E mi ha spiegato che era una discriminante». Il rischio sarebbe soprattutto il virus dell’Hiv, responsabile dell’Aids. Leonardo cerca di dimostrare il contrario. Di ricordare che il suo sangue deve ancora essere analizzato. E’ una regola interna al Policlinico, ribatte la dottoressa, nella ricostruzione di Leonardo. «Io mi arrabbio - continua - e dico che è una grande discriminazione. Chiedo come funzioni nel resto d’Europa. L’unica cosa che ottengo è la fotocopia di uno
studio americano che dimostrerebbe la tesi dell’ospedale. La mia domanda finale è: io avrei potuto mentire e non dire di essere omosessuale. La dottoressa non ha saputo cosa dirmi». Maurizio Marconi, direttore del Centro trasfusionale, non accetta le accusa di comportamento discriminatorio da parte dell’ospedale: «Essere omosessuale - dichiara al telefono - non è motivo di esclusione. Ciò che rappresenta un ostacolo insormontabile è che aveva avuto rapporti omosessuali fra maschi. Quelli fra donne non rappresentano un problema». E le analisi? Non danno certezze sull’assenza o meno di virus nel sangue? «Le ana-
lisi - risponde Marconi - anche le più sofisticate, non danno la sicurezza al cento per cento». Ma se le analisi non danno la certezza, e ci si basa solo sulle dichiarazioni del donatore che possono essere false, come si fa a stare tranquilli? «Noi possiamo solo fare le analisi e fare domande al donatore - dice il medico - non iniettare il siero della verità. La legge italiana lascia la decisione di cosa sia un comportamento a rischio al medico. E uno studio pubblicato sul Jama (il giornale dei medici Usa) nell’estate scorsa parla dei rapporti fra maschi un fattore di rischio». La questione è stata molto dibattuta negli anni scorsi (e
di vicende come quella di Leonardo se ne sono verificate altre al Policlinico di Milano). L’allora ministro della Sanità Francesco De Lorenzo, negli anni Novanta, in pieno tifone Aids, decise che fossero distinte alcune “categorie a rischio”: tossicodipedenti, omosessuali e poche altre. Nel 2001 il ministro Umberto Veronesi cambiò il punto di vista: a rischio erano casomai comportamenti, e non categorie. Ad esempio, un alto numero di partner alzava la probabilità di contrarre l’Hiv. A prescindere se si trattasse di rapporti omosessuali o eterosessuali. La norma non venne modificata da altri due ministri - peraltro del centrodestra, quindi di estrazione politica
non aperta alla questione come Girolamo Sirchia e Francesco Storace. Quest’ultimo addirittura, il 4 settembre del 2005, annunciò l’apertura di un’inchiesta amministrativa al Policlinico di Milano: era accaduto che un omosessuale avesse ricevuto le stesse risposte ottenute da Leonardo. Quanto dura il divieto a donare il sangue? «E’ permanente», risponde Marconi. Oggi Leonardo, mentre continua gli studi specializzandosi, decide se vuole fare il videoreporter o l’urbanista. Di sicuro - se la norma non cambia e resta la proscrizione - non farà mai il donatore. Rocco Pezzano r.pezzano@luedi.it
La regione che in Italia ha avuto il maggior incremento
Lotteria Italia, la Basilicata vende molti biglietti in più SARA’ un effetto della crisi di cui si parla continuamente, sarà che il lavoro scarseggia e bisogna sbarcare il lunario. Fatto sta che la Basilicata è la regione italiana in cui è più aumentato, in percentuale, il numero di biglietti di Lotteria Italia venduti. Lo fanno sapere dall’agenzia di settore Agipronews poco prima che Raffaella Carrà, stasera, dica al Paese chi siano i vincitori. Sono cinque, precisa la testata specializzata, le regioni italiane che nell'edizione 2007 hanno superato la soglia del 10 per cento di incremento nella vendita dei biglietti.
Al primo posto di questa speciale classifica si è piazzata appunto la Basilicata, in seconda posizione la Sardegna, terzo gradino per la Calabria; nella top five troviamo anche la Campania e il Molise. Tra le regioni italiane che nel 2007 hanno acquistato il maggior numero di tagliandi della Lotteria Italia, il Lazio figura al primo posto con oltre 3,3 milioni di biglietti, con Roma detentrice assoluta del record 2007: oltre 2,6 milioni di biglietti. Ma c’è un’altra questione a cui l’agenzia dedica un approfondimento: tra i milioni di euro distribuiti ogni anno dal-
Un tagliando della Lotteria. A sinistra, Raffaella Carrà
le lotterie, capita puntualmente che qualche biglietto non venga riscosso. I numeri parlano chiaro: secondo Agipronews, soltanto lo scorso anno i premi non riscossi sono stati di 780.000 euro, tra cui un premio da 200.000 euro. Nel 2007 la cifra era ben piu' con-
sistente: un milione 125.000 euro. I premi non riscossi entro 180 giorni dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale vengono incamerati dallo Stato e messi a disposizione della ricerca o destinati alla ristrutturazione di monumenti.
Il ministero approva la prosecuzione dell’iter per “Terra Alta Val d’Agri” e “Matera”
Per due vini parte il controllo Doc
Uva da vino
FINISCONO due vini a denominazione d’origine controllata nel paniere dei prodotti certificati dalla Camera di commercio di Potenza. In pratica, c’è stato il via libera dal ministero delle Politiche Agricole e Forestali per il controllo su “Terre dell'Alta val d'Agri” e “Matera”. La novità riguarda l’iter burocratico relativo alla concessione della Doc. In altre parole: il ministero ha autorizzato la Camera di Commercio di Potenza a svolgere le funzioni di controllo per le produzioni vinicole Doc “Terre dell'Alta Val D'agri” e “Matera”, nei con-
fronti di tutti i soggetti presenti nella filiera che intendano rivendicare le denominazioni. Adesso, la Camera di Commercio dovrà assicurare che i processi produttivi ed i prodotti certificati nelle denominazioni di origine rispondano ai requisiti stabiliti nei relativi disciplinari di produzione. Il tutto in conformità alle prescrizioni dei piani di controllo approvati in precedenza. Le prossime produzioni per le quali è previsto l'avvio delle procedure di controllo e di certificazione sono l'Igp (che significa “Indicazione
geografica protetta) Lucanica di Picerno e l'Igp Marroncino di Melfi (entrambe in iter di riconoscimento). Dice il presidente della Camera di commercio potentina, Pasquale Lamorte: «Il marchio non è un semplice segno distintivo ma l'espressione più complessiva di un sistema serio e affidabile, in grado di dare garanzie di identificazione e di qualità verso i consumatori ed il mercato. Ecco perché diventa sempre più importante esercitare un'attività qualificata che non sia di mero controllo ma anche di assistenza ai produttori e di supporto alle aziende, al fi-
ne di tutelare e valorizzare produzioni fortemente interconnesse con la cultura e le tradizioni del nostro territorio e di contribuire ad elevarne gli standard qualitativi». Un ruolo - aggiungono dall’ente - che la Camera di Commercio di Potenza svolge con successo ormai da tempo e che ha consentito all'Ente di certificare prodotti quali l'olio extravergine di oliva Vulture Dop, i fagioli bianchi di Rotonda Dop, l'agnello delle Dolomiti lucane e il cavolfiore della Valle dell'Ofanto (che possono fregiarsi di un marchio geografico collettivo).
16 24 ore in Basilicata Polizia stradale Illustrati da questore e comandante i dati dell’ultimo anno di attività Martedì 6 gennaio 2009
Lucani corridori ma non alticci Molte multe per eccesso di velocità, poche per alcool e droga POTENZA - Pare che i lucani al volante siano un po’ troppo veloci ma che non bevano molto: emerge dai dati illustrati ieri mattina dal questore di Potenza, Romolo Panico, e dal dirigente del Compartimento regionale della Polizia stradale, Andrea Spinello. Nel 2008, in Basilicata, la Polizia stradale ha contestato 35.542 infrazioni al Codice della strada, delle quali 9.471 per eccesso di velocità (tolti 24.135 punti dalle patenti). Al contempo, nello scorso anno sono stati anche effettuati 45.013 controlli, con 71 sanzioni per guida in stato di ebbrezza e otto per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Dopo l'entrata in vigore, lo scorso 27 maggio, delle nuove norme, sono stati sequestrati sei veicoli, quattro guidati da persone ubriache e due sotto l’effetto di droga. Nell’anno appena trascorso, la polstrada ha rilevato 520 incidenti stradali, con 14 morti e 387 feriti. Per evitare le cosiddette «stragi del sabato sera», sono stati effettuati 402 servizi di controllo. E con l’etilometro la macchinetta che verifica il livello di alcool nel sangue sono stati controllate 1.941 persone (1.735 uomini e 206 donne): circa il 2,2 per cento pari a 42 persone (39 uomini e tre donne) sono risultate positive e denunciate. Un’altra persona è stata denunciata per guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. Ma la polstrada fa anche da polizia giudiziaria: nel 2008 ha arrestato tre persone e ne ha denunciato altre 138.
Pittella, «via da Facebook gli inni al capo di Cosa nostra» «NON è vero che è impossibile distinguere tra libertà di espressione e censura. Le istituzioni e le forze dell’ordine possono e devono intervenire per rimuovere dalla rete, e quindi anche da un social network così ricco di potenzialità come Facebook, i gruppi che inneggiano al capo dei capi di Cosa Nostra perché questo è un dovere per la nostra democrazia». Così l’europarlamentare lucano, Gianni Pittella, che ricorda come già un paio di mesi fa aveva denunciato, insieme al presidente del gruppo Pse, Martin Schulz, la massiccia comparsa su Internet di gruppi di estrema destra e neonazisti, chiedendo al ministro dell’Interno di ristabilire la legalità.
Una pattuglia della Polizia stradale
«Di fronte a una crisi così grave come quella di questi mesi - ha aggiunto - dobbiamo scuotere le coscienze e restituire alla politica la sua capacità di rialimentare la speranza, anche presso i giovanissimi che si avvicinano alla rete. Servono proposte concrete su come combattere le mafie. Ma è anche assolutamente necessario difendere la memoria storica di una stagione straordinaria di lotta alla criminalità organizzata». «Proprio in questi giorni in cui ricorre il venticinquesimo anniversario dall’assassinio da parte della mafia del giornalista Giuseppe Fava, dobbiamo affermare che quella memoria storica deve stare alla base della nostra capacità di reagire alla crisi di oggi e non essere dimenticata o dileggiata».
L’intervento di Giansanti dopo l’appello del segretario del Partito socialista
Merito, inclusione e responsabilità nella Sinistra «L’APPELLO del segretario del Partito socialista, Riccardo Nencini, per il nuovo anno, rivolto a quanti - circoli, associazioni, fondazioni, partiti della sinistra non antagonista e non comunista - condividono il manifesto del Partito del socialismo europeo approvato a Madrid il 1 dicembre scorso, perché si metta fine a divisioni nocive per la presenza in Italia di una sinistra riformista fondata sui valori del merito, della inclusione, del rigore, della libertà, ha un forte significato politico nella realtà politica lucana ed è soprattutto una prima risposta ai seguaci lucani del senatore. Franco Marini che vanno ripetendo di non voler morire socialisti. Perchè in verità siamo noi che non abbiamo alcuna intenzione di morire democristiani». E’ quanto sostiene Antonio Giansanti, componen-
te della direzione nazionale del Ps, sottolineando che «lo sbocco dell’appello di Nencini, in vista delle elezioni europee del giugno 2009, è di agire per definire un progetto della sinistra del futuro i cui eletti al Parlamento Europeo siedano accanto ai rappresentanti laburisti, socialisti e socialdemocratici, presentando un’unica lista. Non singole bandiere, dunque, ma l’accettazione del manifesto del Pse quale segno di laicità, innovazione, investimento sulle giovani generazioni, valorizzazione dell’ambiente, parità di genere, ruolo dell’Europa per costruire la pace nel mondo. I socialisti lucani sono pronti a lavorare in questa direzione fino dai prossimi giorni nei quali è indispensabile, innanzitutto, fare chiarezza su cosa vuole dire essere di sinistra oggi e in particolare essere socialisti. A
un’Italia profondamente cambiata - continua Giansanti - deve corrispondere una sinistra in sintonia con il cambiamento, né prona verso la società appagata né accondiscendente verso consuetudini e tradizioni sconfitte dalla contemporaneità. La società italiana - prosegue - è bloccata da una contrapposizione feroce tra conservazione e innovazione. Entrambe tagliano destra e sinistra, allignano nel sindacato e nelle associazioni di categoria, si riproducono nei centri di potere disseminati nel Paese. Tra i principi cui dovrebbe ispirarsi la sinistra riformista ne indico tre, attorno ai quali non dovrebbe essere impossibile riconoscersi: “Merito, Inclusione, Responsabilità”. Aggiungo il termine 'Libertà', da strappare quanto prima alle mani della destra».
L’INTERVENTO UN FLEBILE lumicino si era acceso negli ultimi giorni. La vicenda dei Direttori generali della Sanità ci ha di nuovo rattristati. Le tante nostre denunce sono diventate mere “chiffons de papier”. Sembra che sia peggiorato su tutti i fronti. Le assunzioni nei Santuari che contano sono sempre meno trasparenti. Le “Mamme per il lavoro”, un’associazione che doveva tenere i fili scoperti per denunciare le continue e mai “tamponate” migrazioni giovanili si è del tutto arenata. Un nuovo approccio istituzionale è stato vanificato dal gioco dei quattro cantoni sul quale vanto un diritto di primogenitura da oltre cinque anni. La nuova domanda proveniente dalla società civile è stata abortita sul nascere. Le “cose buone” sulle quali conviene spendersi restano il volontariato e la solidarietà degli e agli ultimi . Sono queste alcune delle “ricadute positive” sulle quali le istituzioni regionali farebbero bene a riflettere . Sono queste alcune delle “buone prassi” sulle quali deve introdursi un nuovo modo di governare tanto agognato e mai praticato. I buoni propositi e le speranze per governare efficacemente sono del tutto evaporate . Ci vogliono progetti concreti, visibilità e trasparenza. Tutto ciò sembra scontato e lapalissiano. Da qualche settimana , purtroppo, le forze politiche di maggioranza sono nuovamente in subbuglio. Al consiglio regionale forse mancherà più volte il numero legale. E l’ulteriore sintomo di un gra-
La distanza tra le mogli vip e le madri faro vissimo disagio che viene molto avvertito dall’opinione pubblica lucana. Una opinione pubblica e una società, come quella lucana, che ama la stabilità e non accetta più la odierna “fibrillazione”. Non c’è stato accordo per le nomine nelle Asl. Non sono bastate le denunce dell’eccellente trasmissione di Rai 3 “Report” sui disgustosi privilegi ai boiardi di Stato. Anche noi siamo ricaduti nel vecchio vizietto . E’ inutile ritornare sulle vecchie denunce ormai trite e ritrite. La “sobrietà e l’equilibrio” nella nostra società politica lucana non sono più di casa . Appartengono ad un passato remoto che forse non esiste più. Ha ragione Daniele, studente dell’Università degli studi della Basilicata. E’ una lotta tra i “regnanti di sempre”. E’ inutile illudersi. In questi ultimi giorni anche le tombe dei padri della Costituzione, nata dalla Resistenza, si sono “rivoltate” di fronte a tanto degrado e a tanta ignoranza (vedi servizio delle Iene sui nostri parlamentari). Tanto degrado e tanta ignoranza non ci impediscono, però, di far rilevare che in Basilicata, con nostro grande stupore, aumentano a dismisura i boiardi. Oltre ventimila erano gli esperti, negli anni scorsi pronti a “governare” gli enti sub regionali. Tra i nuovi e vecchi boiardi sono presenti anche gli “incappucciati” denunciati da don Marcello Cozzi.? E’ una vera kermesse della presunzione o è qualcosa d’altro? Come si comporta una classe
politica regionale di fronte a ventimila “allupati” di incarichi e prebende? Come si tutelano i partiti di governo e dell’opposizione da simili “invasioni barbariche”?. Quale politico ha favorito la corsa alla poltrona? Quale politico ha “sbattuto” la porta in faccia a questo esercito di ingordi? Noi crediamo che siano pochi i politici che hanno fatto desistere i tanti presunti candidati/esperti . Una promessa non si nega a nessuno... Sono queste le serie motivazioni che ci avevano spinto, nel recente passato, a “scavare” in modo originale ed estemporaneo su di un “universo” della società lucana del tutto sconosciuto. Il primo motivo era dato da una profonda trasformazione del nostro cosiddetto “ceto medio”. E’ improprio definirlo tale, ma , al contrario, nessuno degli appartenenti a questa categoria sociale rinuncia, tanto facilmente, a un incarico in un qualsivoglia consiglio di amministrazione. Quali sono le vere cause che impongono questo nuovo status? La brama del potere o il modello lucano delle nuove famiglie, frutto delle complicità tra “caste politiche” e “imprenditoria garantita” tra alta borghesia parassitaria e alte sfere della pubblica amministrazione lucana. Esiste, a tal proposito un nuovo ruolo delle mogli? In questi ultimi tempi, ci siamo chiesti se essere una buona sposa in Basilicata comporta ancora, causa vincolo matrimoniale, “nella buona e nella cattiva sorte, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà, sino a che morte
non vi separi”, una pia e inflessibile fedeltà allo sposo o si preferisce un menage familiare accompagnato da un incarico ben retribuito in un cda. Perchè coinvolgere le mogli in questo nuovo modello di menage familiare? Cosa c’entrano le consorti in questo baillame? Chi ha scoperto questa nuova “categoria sociale” che si va affermando sempre più nelle coppie “vip” lucane? Natalia Aspesi ebbe a riferire qualche tempo fa che ormai la maggioranza delle donne sposate contemporanee seguono meno i doveri cristiani di moglie, preferendo ritrovarsi, pur nel disonore, cariche di allegro denaro con cui vivere alla grande. La Basilicata che si trasforma non si discosta neanche un po’ da questo clichè e da questa lucida analisi dell’Aspesi. Lo stereotipo della società matriarcale lucana “dura e pura” non esiste più. Molti sono i mariti “incoraggiati” dalle rispettive mogli a formulare le domande di partecipazione al bando dei cda o dei manager di alto bordo... E’ il nuovo status-symbol del “vip” lucano. Guai a rinunciare a un consiglio di amministrazione. Molte signore contemporanee lucane, amanti della mondanità , molto adulate e invidiate, hanno acquisito un ruolo determinante all’interno del proprio nucleo familiare. Siamo stati testimoni nel passato di un femminismo lucano troppo ingenuo e autoreferenziale, in cui si diceva per far pulizia dovrebbero dare più potere alle donne, che proprio per natura e per sorellanza sono più oneste; e
se capitava che oneste non fossero per niente, già si diceva, è colpa della società patriarcale lucana, del padre, del marito, del figlio, insomma del maschio. Poi, negli ultimi anni e dopo “mani pulite” e gli ultimi crac Parmalat, Cirio ecc. ci siamo accorti che le mogli riescono a nascondere pacchi di soldi nei pouf di casa o nei depositi in conti coperti. E’ inutile citare i tanti casi delle mogli di Poggiolini o Curtò. Questi casi sono emblematici di un menage familiare che in Basilicata non vorremmo che attecchisca, pur in presenza di tanta voglia di vivere alla Briatore. Quanti anni luce sono distanti le mogli vip lucane con le povere derelitte di Paterno e delle nostre aree interne? Questi esempi ci devono aiutare a prevenire un eventuale dilagare di nuove truffe e di falsi modelli familiari , “incoraggiati” dalle mogli . Questi esempi ci devono aiutare a recuperare il senso civico della famiglia lucana. Senso civico e rispetto per gli altri ormai caduto in disgrazia e del tutto assente da decenni nel modus operandi giornaliero delle famiglie lucane. Chiudere con le banalità dell’odierno edonismo e riacquistare quel ruolo consono di madre educatrice e di “faro” per i figli. Il relativismo denunciato da Benedetto XVI lo si combatte anche in questo modo. Noi auspichiamo infine per il prossimo futuro e per le nuove generazioni, madri e mogli, belle e seriamente determinate nel lavoro quotidiano, propositive nella società civile, lontane “dall’allegro denaro” e serie avversarie di un vivere lascivo, edonista e consumistico. Mauro Armando Tita
24 Ore in Basilicata 17 Delibera della Regione per il recupero degli abitati dei centri storici e la realizzazione di nuovi edifici Martedì 6 gennaio 2009
Casa, in arrivo 12 milioni Reinvestiti i fondi della gestione speciale disponibili al 2007 POTENZA - Fondi a sostegno dell’edilizia residenziale, per far fronte alla domanda crescente di casa. Sia che si tratti di recupero degli abitati del centro storico che di abitazioni realizzate ex novo. Sono quelli messi a disposizione dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore alle Infrastrutture-opere pubbliche e mobilità Innocenzo Loguercio, in sintonia con l’amministratore unico delle Ater di Matera. Si tratta di 12.371.149,55 euro. La delibera in questione è inerente a “un programma di reinvestimento” dei fondi rivenienti dalla gestione speciale disponibili al 31 dicembre 2007. Di queste risorse, 7.362.000 sono destinati a interventi di recupero di immobili ubicati nei centri storici, 4.050.000 per nuove costruzioni e 959.149,55 per interventi di manutenzione straordinaria sul patrimonio di Erp di Matera. La delibera segue la mozione approvata dal Consiglio regionale, con la quale si impegnava l’esecutivo a destinare prioritariamente le specifiche risorse a recupero del patrimonio immobiliare ubicato nei centri storici, al fine di ri-
Asl di Matera S’insedia il commissario Giuseppe Montagano
L’assessore Loguercio
Nuovi edifici in via di realizzazione
durre il processo di cementificazione territoriale ed attivare un meccanismo di valorizzazione e rivitalizzazione degli abitati. Con analogo provvedimento è stato adottata un’altra delibera per un importo pari a 1.696.675 euro, derivante dalla vendita degli alloggi ex legge 560/1993.
La delibera in questione è finalizzata alla copertura dei maggiori oneri relativi agli adeguamenti progettuali, ai maggiori oneri espropriativi e alla manutenzione straordinaria finalizzata al contenimento energetico. «Tutto ciò - ha dichiarato Loguercio - rappresenta una necessaria ed opportuna accele-
razione alla utilizzazione delle risorse che rappresenta una boccata di ossigeno per l’economia lucana in questo momento di particolare crisi che consentirà, altresì, di dare una risposta al fabbisogno abitativo ed alla domanda di una migliore qualità dell’abitare nella provincia». regione@luedi.it
IN attesa della decisione del dottor Vito Gaudiano, designato nei giorni scorsi dalla giunta regionale alla direzione generale dell’Azienda sanitaria di Matera, che dovrà scegliere se rinunciare all’attuale incarico di direttore dell’Unità Operativa del centro Trapianti di Basilicata o rimanere al suo posto, si è insediato ieri presso la nuova Asm il commissario pro tempore, Giuseppe Montagano, dirigente del Dipartimento Sanità della Regione Basilicata. Lo ha riferito l’ufficio stampa dell’Azienda sanitaria, spiegando che «Montagano, che è stato nominato dalla Giunta regionale, svolgerà funzioni di normale amministrazione in attesa che venga definita la posizione del dottor Vito Nicola Gaudiano». Con la nomina dei nuovi direttori generali si è dato concreto avvio al riassetto organizzativo e territoriale del servizio Sanitario regionale, in coerenza con gli indirizzi, gli obiettivi e gli equilibri di gestione stabiliti dalla programmazione regionale e nel quadro di un governo partecipato delle politiche della salute. La finalità è quella di riaffermare i caratteri del Servizio sanitario regionale quale sistema unitario e integrato. regione@luedi.it
Giansanti auspica collaborazione con Provincie e Regione
Formazione e lavoro, l’Apof-il scommette sull’intesa istituzionale IL 2009 sarà l’anno dell’intesa istituzionale tra Regione e Province di Potenza e di Matera nel settore dell’orientamento, della formazione professionale e delle politiche di accompagnamento al lavoro. Quello del presidente dell’Apof-Il (Agenzia provinciale per l’orientamento, la formazione e il lavoro) di Potenza, Antonio Giansanti, non è solo un auspicio. «Il confronto istituzionale, intensificato durante l’anno appena concluso - ha dichiarato Giansanti - è a buon punto e non resta che sottoscrivere l’intesa, in at-
tuazione della legge regionale 33/2003, che richiama il ruolo e le competenze delle Province in materia di delega delle funzioni amministrative». «Sarà dunque realizzata una svolta importante - precisa il presidente dell’ApofIl - per sostenere e rendere più efficace il sistema regionale di orientamento, di istruzione e formazione professionale e di politiche attive del lavoro». Mediante un’azione programmatica condivisa a livello di autonomie locali, improntata alla collaborazione operativa fra i sogget-
ti individuati nell’attuazione dei relativi programmi. Gli interventi che saranno quindi interamente trasferiti alla competenza delle Province riguardano alcuni servizi che l’Apof-Il e l’Ageforma di Matera svolgono da tempo con i risultati unanimemente giudicati positivi specie nell’apprendistato, nei servizi di inclusione sociale, per aumentare efficacia e qualità delle istituzioni provinciali del mercato del lavoro, per la formazione continua, oltre che l’affidamento di progetti speciali. «Le Province - sottolinea
ancora Giansanti - concorreranno alla individuazione delle attività formative da realizzare nel territorio ed alla redazione del Piano di indirizzo ienerale integrato (Pigi) delle azioni di orientamento, di istruzione e formazione professionale e dell’impiego nelle annualità 2008, 2009 e 2010. «L’approvazione da parte del consiglio provinciale di Potenza delle linee di intervento del Piano di formazione 2008-2010, avvenuta nelle scorse settimane - continua - è dunque la condizione prioritaria per dare efficacia all’intesa con la Regio-
NEVE LUCANA
Ecco le località dove si può sciare SULLE montagne lucane, finalmente lucane finalmente si intravede la prima neve. Tanto che in alcune località sciistiche lucane c’è abbastanza neve da consentire l’apertura delle piste. E infatti gli appassionati non hanno perso tempo, dedicando questo fine settimana di feste natalizie allo sport invernale per eccellenza. Nessuna difficoltà particolare per raggiungere le località sciistiche regionali. Le strade di accesso sono percorribili. E la scorsa domenica ha fatto registrare anche un boom di presenze la montagna di Sellata anche se qui gli impianti non sono stati ancora aperti. E chi si aspettava di poter trascorrere una giornata sulla neve a pochi chilometri dal
capoluogo è rimasto purtroppo deluco. Di seguito una selezione di piste sciistiche, con l’indicazione dell’altezza della neve e degli impianti in funzione sabato e domenica e nei giorni festivi (i dati sono stati forniti dall’Azienda di promozione turistica della Basilicata): sono Monte SirinoLagonegro 30 80 Aperti Conserva-Lauria 20 30 Aperti Monte Pollino-Terranova 10 30 (anello fondo) Monte Pollino Rotonda-Viggianello 15 40 (fondo) Montagna Grande-Viggiano 10 30 Aperti Monte PierfaoneSellata 10 50 (probabile parziale apertura 6 gennaio) Monte Arioso-Sasso di Castalda 10 50 Chiusi Monte Volturino-Marsicovetere 20 30 Aperti.
ne, che terrà conto proprio del programma triennale delle Province per la definizione del Pigi triennale, individuando la Provincia di Potenza e la Provincia di Matera quali Organismi di
gestione diretta degli interventi. Saranno dunque gli utenti finali a beneficiare delle profonde novità in vista già nel primo scorcio del nuovo anno».
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Martedì 6 gennaio 2009
LA RICONFERMA DELLA GIUNTA E’ IL VERO PROBLEMA
LA CRISI LA SFIDA DA VINCERE
di MARIO PETRONE*
di FEDERICO GUIGLIA LE MOTIVAZIONI delle dimissioni dell'Ass. Folino hanno reso chiaro ed evidente che è necessario riscrivere un progetto per la Basilicata e, per la verità, questa necessità la si avvertiva e segnalava da tempo quando si parlava di scuola, come quando si parlava di petrolio o quando si parlava di rifiuti come di acqua o di agricoltura o di chiusura di aziende o di disoccupazione come di emigrazione o di tariffe o di aumento delle povertà, insomma, era evidente la distanza tra i palazzi e la Gente come tra le politiche e le necessità. Ovvio appare che la riconferma della Giunta, pur motivata con le urgenze che impongono l'azione amministrativa, non risolve alcuno dei problemi messi sul tappeto, ed anzi, rischia di diventare un problema se non “il Problema”. Infatti ove mai l'azione politica e gestionale regionale fosse stata all'altezza delle situazioni la crisi non vi sarebbe stata e, dunque, si impone che oggi la si affronti e risolva. Ma ovviamente dall'esterno le cose possono, anche, apparire diversamente e può essere che sbagliamo Noi a vedere una cosa che non c'è. Però il Governatore afferma che la crisi è politica prima che di Governo: vuol dire che, anch'egli, l'avverte e si richiede una soluzione che non è la riconferma, tutto qua. Sarebbe necessario affrontare alcune questioni ed alcune priorità - e non si vede interesse o volontà di farlo - perché da gennaio ad oggi, politicamente, troppe cose sono cambiate e non serve fingere di non vedere che sono cadute granitiche certezze per tanti. La prima questione è,ovviamente, quella delle alleanze di Governo: si vuole applicare il sistema delle alleanze Nazionali “Veltroni “ o si vuole ricostruire un'alleanza plurale? Nel primo caso, è ovvio, che si imporrebbe un nuovo voto anche regionale perché è inimmaginabile che si dica ad uno o più partiti o gruppi o individui, associati e non, dell'attuale coalizione: alle comunali e provinciali andiamo soli con IDV e sperare che questi stiano a guardare ed a supportare un'azione politica amministrativa regionale che serve per eliminarli o ridurli ai minimi termini. Nel secondo caso s'impone di sedersi ad un tavolo per stabilire chi, come, dove, quando e perchè fa parte di un'alleanza di Governo e, soprattutto, per fare che si sta insieme oggi e si vuole stare insieme per domani e/o dopo domani. Insomma è necessario si chiarisca oggi qual è il copione, chi il regista e quali gli interpreti e i ruoli. Rimandare è atto irresponsabile anche quando fosse spiegato e giustificato con l'esigenza di portare a termine l'azione amministrativa, comunale piuttosto che provinciale o regionale fino alla scadenza naturale del mandato perché significa non prendere atto della rivoluzione innestata dalle alleanze elettorali politiche e dagli esiti elettorali. E significa non prendere atto delle modifiche, evidenti, nella dislocazione di consiglieri e gruppi in consiglio regionale come dei distinguo ai vari livelli di Governo locale cosa che obbliga a definire, da subito, la questione preliminare delle alleanze che ci si propone di fare: saranno libere da condizionamenti ovvero partiti e gruppi (oggi di Maggioranza di Centro Sinistra) senza riferimenti Nazionali sono a pieno titolo nella coalizione prossima ventura? Vi è spazio per l'associazionismo fuori dai partiti? E,comunque,se ne vuole parlare? E chi deve assumere l'iniziativa ? Insomma se non si apre, oggi, un luogo o un tavolo per ragionare vuol dire che si vive fuori dal mondo perché non esiste “il Governare” al di fuori di un progetto politico chiaro e condiviso. Troppe sono le persone bisognevoli di garanzie e troppo poche le certezze per tutti, uomini e organizzazioni per potersi crogiolare nell'immobilità coltivando la speranza che, alla fine, stando fermi sulla poltrona si finisca per essere più veloci. Ma naturalmente ognuno può coltivare l'illusione che meglio lo soddisfa come la speranza di, almeno, risedersi nella stessa o nella poltrona più vicina: nella realtà il problema oggi, volgarmente, è che le poltrone bisogna costruirle prima di potercisi sedere. Ma per costruire (in ogni campo) servono tante cose: un progetto realisticamente realizzabile, un Team di Progetto capace, coeso ed affidabile, poi servono i materiali che bisogna reperire, le competenze e disponibilità che bisogna assicurarsi ma, soprattutto, serve il tempo che, invece, si sta sprecando insieme alla fiducia della gente patrimonio che si va, rapidamente e colpevolmente, depauperando. *segretario regionale Psdi di Basilicata www.mariopetrone.ilcannocchiale.it
L’EPIFANIA LE FESTE NON PORTA PIU’ VIA di TOMANGELO CAPPELLI dalla prima come è possibile che un'eredità, per quanto eccezionale, possa veramente cambiare la vita e dissolvere un malessere diffuso che attanaglia un numero sempre maggiore di persone? La risposta è più semplice di quel che potrebbe apparire, perché l'eredità di cui parliamo fonda le sue radici nelle radici profonde dell'esistenza, ed è fatta di tesori tanto più preziosi perché rappresentano la tradizione, il carattere intimo e la storia stessa tua, della tua gente e della tua regione. Una regione piccola, la Basilicata, ma dalla grande storia, che deve tutto alla sua gente, che ha mostrato una fede inossidabile nei più alti valori etici, tanto da rialzarsi sempre a testa alta, anche nei momenti più difficili: carestie, terremoti, invasioni, malgoverni, ingiustizie, soprusi non hanno mai piegato il carattere dei lucani che con la loro tempra granitica, si spezzano ma non si piegano, e, sono riusciti, ogni volta, a ricostruire dalle macerie i loro monumenti e le loro case, a preservare i loro ideali e - il merito più indiscusso - a lasciare quell'eredità straordinaria costituita da un patrimonio culturale unico al mondo. Un patrimonio culturale che, sicuramente, è l'eredità più preziosa che potessimo ricevere in dono, perché non è un semplice lascito in vil danaro, ma è qualcosa di infinitamente più duraturo, oserei dire
eterno, perché è un'eredita di vita felicità amore. La cosa più bella del mondo è, senza alcun dubbio, innamorarsi, e attraverso la bellezza del patrimonio culturale è possibile accendere la scintilla dell'amore per la vita, spingere ognuno ad innamorarsi della vita, per provare il piacere epifanico in ogni istante e in ogni gesto che si compie, con la stessa gioia che affiora nello sguardo e nell'animo dei bambini quando, dopo tanta attesa, ricevono i doni dell'epifania, rivivendo l'incanto che i re magi crearono con l'oro, l'incenso e la mirra riconoscendo nel bambino bennato, la rivelazione della divinità all'umanità: è solo in quel momento di grazia, che l'apparire (epi-phainein) del dono soddisfa il desiderio di consapevolezza della propria identità e spalanca le porte della felicità, che i saggi di ogni tempo, definiscono la massima aspirazione umana. La gioia di ricevere un dono diventa immensamente grande davanti al dono di assoluta immensità che è la vita: la gioia di vivere trasforma i giorni nelle pagine magiche di un libro di sogni e lascia assaporare parola per parola, istante per istante, come stelle d'amore che brillano di felicità. E allora su, lasciati entusiasmare dalla bellezza della tua terra, prendi coscienza della potenza della sua energia e diventa protagonista del tuo tempo, nella convinzione che, davvero, da quest'anno l'epifania le feste non porta più via!!!
DUE STATI LIBERI E SOVRANI dalla prima lì in quel fazzoletto di terra il mondo globalizzato di questo tempo si sta giocando tutta la sua credibilità. Non rimanere in silenzio è un'incombenza della politica non rinviabile. Di fronte a tanto sangue umano è un dovere da parte delle Istituzioni Pubbliche, e in primis dei Consigli Comunali, far sentire la propria indignazione, perché questa indignazione possa arrivare alle scuole, alle parrocchie, al mondo delle associazioni, alla coscienza dei liberi cittadini. La crisi tra Palestina e Israele interessa tutti, per questo vanno certamente condannati gli attacchi di Hamas, ma è nettamente sproporzionata e vigliacca la reazione del governo di Israele contro l'inerme popolazione di Palestina. L'offesa ricevuta dal gover-
no di Olmert da Hamas non giustifica le aggressioni sulla striscia di Gaza, i bombardamenti dell'operazione “piombo fuso” sono così spietati che ci sarebbe da intimare l'espulsione di Israele da membro delle Nazioni Unite. Ma non sarebbe questa la soluzione per fermare la guerra e i consequenziali disastri. Chiedere una tregua degli attacchi è l'obiettivo immediato, ma va rilanciato un dialogo diplomatico con tutte le parti in causa (compreso Hamas così come afferma l'onorevole Massimo D'Alema), senza perdere di vista l'obiettivo finale del contendere di cui ormai i media non parlano più. Cioè la soluzione già prescritta molti anni fa in seno all'Onu che stabilisce accanto allo stato libero e sovrano di Israele un libero ed indipendente stato di Palestina. Mimmo Mastrangelo
BASTEREBBE ricordare tre soli e solidi appuntamenti del 2009 - la presidenza italiana del G8, l'insediamento di Barack Obama alla presidenza degli Stati Uniti e le elezioni europee - per capire quanto si farà sentire l'anno appena cominciato. Specialmente se, agli importanti incontri previsti, si aggiungerà il grande imprevisto: le conseguenze della crisi economica che dall'America ormai soffia sul mondo. Come uscire dalla recessione per riveder le stelle sarà la sfida autentica per il governo di Silvio Berlusconi. Non, dunque, le riforme della giustizia o il federalismo fiscale, che pure s'annunciano. Le tensioni autentiche e lo sforzo massimo verso il quale si concentreranno l'azione del governo e le discussioni in Parlamento si riverseranno, nonostante tutto, sull'economia. Anche qui non mancano le avvisaglie dall'estero. C'è, però, la necessità, e sull'onda della recessione addirittura l'urgenza, d'ammodernare il solido ma vecchio "modello italiano". E la preannunciata parificazione dell'età per andare in pensione, rendendo facoltativi i 65 anni per le donne com'è per gli uomini, va nella direzione del necessario rinnovamento. Così come l'annuncio di una battaglia a tutto campo, coinvolgendo i Comuni, contro l'evasione fiscale. Tutto, insomma, dovrà essere ripensato e messo in moto per stimolare i consumi, evitando il rischio del calo della produzione e della riduzione delle esportazioni. E l'ormai prossimo decollo della nuova Alitalia è, a suo modo, un segnale confortante. Certo, le polemiche del 2009 verteranno a lungo sulla parola giustizia e il ruolo di Antonio Di Pietro, prim'attore sul tema in forte difficoltà politica e personale. Poi il dibattito e il chiacchiericcio si sposteranno sull'abra-cadabra del "federalismo" e il ruolo di Umberto Bossi, anche lui protagonista della questione con pochi margini di manovra parlamentare. Ma il paravento delle riforme non inganni: sarà l'economia e l'indefinito ruolo di Walter Veltroni, ossia la parte di "responsabilità nazionale" che il Pd saprà o potrà assumersi, a tener banco nel 2009. Perché sulla crisi il governo Berlusconi gioca la propria credibilità davanti al Paese, non solamente al cospetto dei Grandi del G8 che, con l'Italia e in Italia, dovrà proprio valutare le soluzioni finora "inventate" per fronteggiare il ciclone finanziario più temibile del dopoguerra. Ma sulla crisi anche Veltroni gioca il profilo riformista del suo partito. E, in ultima analisi, la guida stessa del Pd sul banco di prova delle elezioni europee e amministrative.
Martedì 6 gennaio 2009
REGIONE, COME PRIMA PIU’ DI PRIMA di LEONARDO TRICARICO E’ INAUDITO, nessuno poteva immaginarlo e ancora oggi si stenta a crederlo che la Giunta De Filippo succedesse a se stessa. Non si può dire nemmeno che la montagna ha partorito il topolino, perché questa volta si tratta di pura clonazione. Lo scandalo petrolio non esiste, non è vero che le fabbriche chiudono e gli assessori avevano solo fatto finta di dimettersi, scherzavano. I giornali hanno fatto un sogno di mezzo inverno, hanno scambiato il loro desiderio di rinnovamento per la realtà, che invece è rimasta perfettamente immutata. Se la politica industriale e occupazionale presentava qualche crepa, la colpa era del solo Folino che giustamente è l'unico che non c'è più ed ora ci penserà il presidente che ha avocato l'incarico ad interim ed avendo la doppia personalità (De Filippo e Capoluongo) ha potuto assumere il doppio incarico e farà vedere lui come si fa a far riaprire le fabbriche, senza cambiare politica. Ne parliamo così perché, a parte le scelte discutibilissime, loro non sono proprio seri e nemmeno il risultato elettorale dell'Abruzzo li ha indotti a qualche riflessione. Hanno varato una Finanziaria berlusconiana, concedendo qualche elemosina ai meno ambienti, giusto per tentare di farli arrivare vivi al 2010, ma dimenticandosi puntualmente dei braccianti forestali, dei lavoratori della Valbasento, dei cassaintegrati, degli interinali, dei giovani disoccupati, come del Car, della Daramic, della Mahle, della Mister Day, della Standartela, dell'indotto di San Nicola ecc. ecc. ma possono vantare il consenso di Rifondazione e dei Comunisti Italiani che per manifestare il loro entusiasmo hanno dichiarato che è una “buona base per ripartire”. Per dove è scontato, verso il disastro occupazionale e della sinistra. All'indomani dell'indecente voto parlamentare che ha negato gli arresti domiciliari a Salvatò Margiotta, si sono proprio esaltati e hanno negato che in Basilicata esiste una questione morale (facendo rigirare Berlinguer nella tomba) che starebbe solo nella testa di Don Marcello Cozzi e nel fumus persecutorio di Woodcook che fra poco se ne andrà e li lascerà in pace. E su questo godono anche dell'appoggio dell'ineffabile Lapenna e di tutto il centrodestra a dimostrazione di quanto questo Consiglio Regionale, nella sua interezza, non rappresenti più il popolo lucano. Per Rifondazione lucana sembra che il Congresso di Chianciano non si sia mai svolto e che la Segreteria Nazionale abbia chiesto esplicitamente che in Basilicata fosse messa in atto la “discontinuità”, alla Simonetti poco importa e per difendere il posto di sottogoverno del fratello si è di nuovo prontamente allineata con De Filippo. Loro non aspettano che Vendola sciolga gli ormeggi, il nuovo partito socialdemocratico se lo sono già fatto insieme a Nardiello, collocandosi a destra di Vincenzo Folino, che almeno ha dimostrato di avere dignità.
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FRAGILITA’ DEMOCRATICA ACCADDE... IL RACCONTO
di LARA DALESSANDRI
di PAOLO ALBANO dalla prima
GLI SCANDALI che si scoprono nel potere politico e nella pubblica amministrazione confermano la fragilità del nostro sistema democratico; Churchill diceva che ogni democrazia contiene forme di corruzione, in Italia non è più un fenomeno isolato, sta diventando una malattia endemica. Questo accade perchè al vertice sono venuti meno i meccanismi di controllo sui politici e i pubblici amministratori, per cui la democrazia è incapace di difendersi dai disonesti che sono al suo interno. Scrive Zagrebelsky che la democrazia....è una classe politica scelta attraverso elezioni, che immettono nelle istituzioni istanze della società per trasformarle in leggi....è una sostituzione dei molti con i pochi, una classe politica al posto della società. La classe politica "pesca" dalla società le istanze che vuole rappresentare per ottenere i consensi necessari a mantenere o migliorare le proprie posizioni...". Si stabilisce in tal modo un rapporto tra oligarchie e società, tra i pochi e i molti. L'attuale legge elettorale ha spezzato il rapporto dei parlamentari con il popolo, in quanto essi rispondono a chi li ha messi in lista per cui devono obbedienza pena la prossima esclusione come candidato da rieleggere. In tal modo manca la possibilità di prevenire il crimine, solo quando interviene la Magistratura si riesce a scoprire qualche pentola; ai tempi di Mani Pulite i politici non osarono mettere in discussione l'operato dei giudici, in molti applaudirono, poi via via gli entusiasmi si sono spenti e sono iniziate prima manifestazioni di malcelata insofferenza, oggi di aperta ostilità, "sentirsi vittime perseguitate dai giudici" poichè si scopre una mentalità che concepisce il potere non più come un sevizio ma come un diritto acquisito ed intoccabile. Di qui la decisione unanime di una riforma della giustizia non a vantaggio dei cittadini ma della Casta. Gli ultimi scandali non impressionano più di tanto, fanno notizia per alcuni giorni poi cadono nell'oblio tanto l'opinione pubblica si è abituata a convivere con questi reati. Da apprezzare e condividere quanto scrive sul Quotidiano Mauro Armando "questo cinismo e questa insensibilità con tanta tanta indifferenza ha colpito la Basilicata e il Meridione preferibile dire tutti - in questo ultimo ventennio..
non possiamo certo contare solo su qualche episodico e brillante risultato di qualche giudice". Invece ci troviamo di fronte al paradosso di santificare i condannati di Tangentopoli di ritrovarli, riciclati, su qualche poltrona governativa e "dulcis in fundo" si annuncia una fiction su Craxi: dobbiamo pensare che sia un ringraziamento da chi gli deve la sua fortuna o siamo al culmine di una tragicommedia? Scrive Scarpinato nel suo bellissimo libro "Il ritorno del Principe" che la cultura democratica di questo Paese non è ancora abbastanza sviluppata per prendere coscienza e misurarsi con la parte oscura della propria storia...il risultato è la cronicizzazione della violenza, della corruzione.. il gattopardismo per cui tutto cambia perchè nulla cambi...". E' mutato anche il sistema della tangente: un tempo le mazzette venivano portate nei giornali o nelle valigette e lasciate nelle segreterie dei partiti, oggi su internet viaggiano sicuri miliardi verso le tante scatole cinesi dei paradisi fiscali, percorsi difficili da ricostruire, nessuno più viene pescato "con le mani nel sacco". Accanto a questi sistemi di corruzione se ne sono creati di nuovi" un sistema integrato di soggetti individuali e collettivi, una sorta di tavolo dove siedono figure diverse... il politico, l'alto dirigente pubblico, l'imprenditore, il finanziere, il faccendiere, esponenti delle istituzioni... le cronache offrono un vasto campionario della fitta rete di sistemi che dal Nord al Sud e viceversa come un esercito di termiti succhiano segretamente la linfa vitale del Paese" (Scarpinato). Queste forme vanno bloccate perchè sono sinonimo di una democrazia incompiuta che potrebbe portare verso difficoltà più gravi di quelle che stiamo vivendo.
Accettando il ritiro, dopo le scudisciate di Romualdo Coviello, dell'emendamento sulla moratoria dell'attività petrolifera (che era solo una sortita spiritosa per buttare fumo negli occhi) la Simonetti e Nardiello hanno dimostrato che il loro vero capogruppo è Erminio Restaino. Sinistra Democratica aveva chiesto un “nuovo centrosinistra” e visto che siamo di fronte alla riproposizione del vecchio e indagato centrosinistra, ora ne dovrebbe prendere le distanze ma dubitiamo seriamente che ciò avverrà perché resteranno accucciati buoni, buoni nell'attesa che qualche consigliere di maggioranza passi ad altro incarico affinché il loro coordinatore provinciale possa diventare Consigliere Regionale per qualche
mese, realizzando il sogno della sua vita. Noi riteniamo che per i comunisti è tempo di opposizione, nelle istituzioni e nelle piazze per dare forza e direzione politica al conflitto sociale che non può più ammettere ambiguità e finti appoggi a mezzo stampa da parte di chi si è schierato nuovamente con De Filippo. Debole ci appare il dissenso interno a Rifondazione, che crediamo esista e debba farsi sentire con forza, se non si ferma alla sola ex deputata Angela Lombardi. E' arrivato il momento di non distinguere con le tessere di partito e di riprendere a fare i fatti. Sono i lavoratori a chiedercelo. *segreteria regionale di Unità Popolare
Non c'è la strada che continua, ma paesaggio, mare, spiaggia, montagna, vie piegate, paese, palazzi, interni di case, cinema, ristoranti, stagioni che scorrono. La vita sguardata in un frattempo. Voci rubate, sospiri, affanni scoperti, chiacchiere, maldicenze, dolcezze immancabili, angoli soli, corridoi nervosi di uffici, falsi sorrisi, accademie, cene sperate, incontri affannati, racconti sbracciati, la testa per aria, il capo che si china, valori stracciati. Con le mani gira sipari e scorge le scene. Dietro, luci affievolite e tutti in attesa mentre lui sorvola, sbircia, sente. Le scene gli si fanno incontro come schiaffi, carezze, sberleffi. Sulla spiaggia il chiacchiericcio di quelli che si raccontano con le promesse di un “appena torniamo rifaremo così”. Di là in piazza un gruppo che si dimena sulle cose insopportabili che non vanno perché “non è possibile, non è possibile”. Un “non vanno” gridato per invidia perché loro vogliono stare al posto di chi comanda e ha soldi, di chi fa politica e amministra non importa come. Quelli non vogliono abbattere la casta, desiderano, desiderano con tutto l'ardore sapere come si fa per farvi parte. Lui si riaffaccia al di qua del muro e racconta “Accade che….” Poi subito morbosamente si rituffa. In quella casa c'è una cena importante con l'ospite d'onore che mentre parla tira sospiri e abbassa la testa. Eccolo lì il bravo compreso di sé, sottecchi controlla se tutti lo guardano e con la più toccante delle voci “Qui posso parlare, nessuno intercetta oppure no?” ammiccando e chiedendo sorrisi “Io credo io so che le cose stanno così” e giù banalità, banalità. Attorno avvocati, medici, commercialisti, servitori, cortigiani, sempre gioiosi, riflessivi, attenti e presenti e d'accordo. E poi quelli ammessi ad arrivare tardi, stanchi, avviliti per gli impegni. “Se non ci sono io”. “Non c'è mai” subito la moglie che ritualmente lo attende per sospirare. Scappa per stanze ancora lucenti. Una stanza importante, una stanza importante, una stanza importante: accordi di qua, negazioni di là, poste da alzare, porte sbattute, finzioni, bluff, annunci, discorsi roboanti, baffi leccati, accordi alle prime luci dell'alba. Meglio andar via. Lui volta lo sguardo per un salotto. C'è sempre qualche puntatina da fare nel salotto arrancato di qualche sottile signora (?) alla quale consegnare un vago sospetto, qualche pena, una voce, la vista di una macchina ferma in un posto assai strano. Ci penserà lei ad alzare la posta, fornire il dettaglio, aggiungere un particolare per farne un pettegolezzo importante. E lui “ Ed ecco a voi. Accade che…….” Rituffandosi ha poco tempo per spiare, le scene si dissolvono. Un pronto soccorso, medici che litigano, parenti indifesi che ascoltano, telefoni sbattuti, il paziente sta
in mezzo e non può stare lì. Niente da fare, non mi compete, compete a. Lui vigliacco volta la faccia. “Accade che..” e racconta stranito “Ti meravigli? E' la verità” Gli fa una donna approvata da tutti. E intanto le scene svaniscono. Al loro posto parole e frasi gli vengono incontro spaiate, confuse. Second life, mezzogiorno stufato cestinato, rifiuti rifiutati invadenti, le regole mancanti, menzogne, la legge e il nulla, vallettopolandia, pranzi eccellenti, la storia sfuggita, quella che mette giudizio, il pizzo del consenso, nessun dubbio. Accade Difendo il mio, gli altri chi se ne frega, chiedere scusa mai, vivere in bilico, pazzia, banalità, chiacchere, cacciatore solitario, sognatori piccoli piccoli sconfitti da un gratta e vinci, omissis, intercettati, antipolitica, girare l'angolo e tornare, solitudine o solitudine, facilità. Accade Credenze inutili di bottiglie, bicchieri spaiati, liquori, cristalli, portafiori, bomboniere, ti voglio bene, amore, chi giudica? Accade Il rischio che non prende, attese squagliate, suggestioni scordate, inquietitudine, il pensiero che si spezza, svestiti di nuovo, al margine, fantasmi, la fine dell'inizio, scandalo, ma che vita, fanatici, bastardi, precari, festini con strage. Accade Il diacono con paramenti solo ricchi, il ristorante che chiude, quelli con la griffe di un club, le gambe accavallate, una donna imbattuta, alle poste. Accade Contare i giorni, dare valore, merito, pudori, classe, vescovi pastori, d'un tratto un amico vero, avere paura, non abbiate paura, un volto da cercare sempre, una marcia in più, diversità, scampoli di gratitudine, chi possiede talento e scappa, briciole di tabacco, avere fiducia, essere disposti, preti, l'utopia che fa camminare. Accade Rappresentazioni, no fatti, sopraffazioni, cose dell'altro mondo, assedi, gesti ripetuti, memoria sfuggita interrogata, pietà, torni, mulini, nessun riconoscimento. Accade. Il muro dissolto, lui sul muretto racconta. Brusii. Silenzio. E tutti chinati ritornano alle loro macchine. Lui riaccende le luci, prende nervoso la pipa, cade sul tappetino, maledizione. E pensa a Giulia appena conosciuta nella sala di attesa del loro medico. Lei lo ha aspettato al portone, scese le scale. “Qualche problema” guardando il suo bastone. “Io ho la sclerosi multipla ma ce la farò”. Accade. E pensa al bambino che guarda estasiato l'organista: una mano sulla tastiera, un'altra per dirigere il coro, i piedi per sospirare note dal legno. Lui, piccolo piccolo, intontito, ogni tanto si volta e gli ride pieno di meraviglie. Felice. Accade. Cerca la pipa, la riaccende, si placa, E va.
I LAVORATORI VICENZI E IL DIFFICILE FUTURO di PIERLUIGI DI FAZIO* NON C’ERA peggior regalo di Natale che i lavoratori della Vicenzi di Atella, ex Parmalat, potessero ricevere, se non l'annunciata chiusura dello stabilimento di Vitalba. L'azienda dopo aver fatto shopping delle attività di prodotti da forno della Parmalat e dei suoi marchi industriali, nonostante il dichiarato impegno contenuto in un accordo sottoscritto al ministero dello sviluppo economico per rilanciare le attività produttive ed il marchio mister Day, ha deciso di chiudere lo stabilimento produttivo di Atella”, che conta circa 150 dipendenti. La Vicenzi rilevò gli stabilimenti dell' ex Parmalat. Lo stabilimento di Atella era indicato come fiore all'occhiello del gruppo per produttività e qualità. Tanti elogi soltanto per decretarne il fallimento. I lavoratori sono stanchi di ricevere elogi per poi perdere il posto di lavoro e la nostra regione è stanca di assistere a questa emorragia incontrollata. L'iniziativa assunta dalla Vicenzi è assolutamente inaccettabile in primo luogo perché in capo all'azienda ricadono delle responsabilità sociali pesanti e poi perché oggi si capisce quale era il vero intendimento iniziale: acquisizione del marchio industriale, business speculativo su alcune aree in cui sorgono stabilimenti nel nord Italia ed abbandono del sito di Atella. Insomma, una presa in giro nello stile di avventurieri di impresa che si fanno gioco della dignità dei lavoratori e di un intero territorio. È soltanto responsabilità di imprenditori senza scrupo-
li che ritengo comunque, incapaci di attivare produttivamente nuovi mercati o ci sono anche chiare responsabilità della nostra classe politica dirigente? L'Assessorato alle attività produttive ha mai effettuato una chiara mappatura delle aziende operanti sul territorio? Ha mai calcolato la loro incidenza sui mercati? Ha mai, periodicamente, attivato un tavolo di confronto serio con gli imprenditori e cercare soluzioni al momento giusto? Credo che una seria programmazione passi attraverso una altrettanto seria opera di prevenzione e, soprattutto, attraverso un'attenta conoscenza delle realtà produttive operanti sul nostro territorio. Su queste questioni che riguardano le crisi, mi sarei aspettato un diverso e più intenso coinvolgimento da parte della Regione per condividere percorsi e strategie da seguire ed evitare che dubbi come quello evidenziato possa permeare il già debole tessuto sociale lucano. Non possono essere ancora una volta i lavoratori a pagare per una crisi che arriva da lontano. Ho letto di disponibilità a trovare nuovi soggetti imprenditoriali. Questo è importante che sia trasparente e che metta le eventuali manifestazioni di interesse in condizioni di essere valutate in modo obiettivo. Ai lavoratori e alle loro famiglie esprimo tutta la solidarietà, pur consapevole del grave disagio che stanno vivendo. *responsabile provinciale trasporti Forza Italia verso il Pdl
Potenza Martedì 6 gennaio 2009
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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Una tragica mattinata a borgo San Rocco L’autista di un Suv perde il controllo dell’auto, si schianta contro una Panda e travolge una donna
Schiacciata contro una vetrina La signora ha riportato una serie di fratture alle gambe SI E’ abbattuto su una macchina parcheggiata di fianco alla carreggiata - una Panda di 700 chilogrammi appena - con una Land Rover nera modello Freelander, 1615 chilogrammi accelerati a chissà quanto, venendo giù diritto, probabilmente senza riuscire a frenare. L’uomo alla guida della Land Rover, secondo le prime ricostruzioni della Polizia municipale, proveniva dal centro storico, forse da via Acerenza, giù diritto. La piccola utilitaria è stata praticamente sbalzata sul marciapiede, in una carambola, di fronte alla chiesa di San Rocco, all’altezza dell’incrocio con corso Garibaldi. L’autovettura sbalzata ha, così, travolto una signora e si è fermata solo dopo aver impattato contro la vetrina di un negozio. La donna, S.A., di 69 anni, passava di lì per caso. Vive a Pietrapertosa con suo marito, ed era venuta a Potenza con l’autobus ieri mattina, soltanto per fare degli acquisti. La Land Rover, che in gergo si dice anche “sport utility vagon”, o “Suv”, più comunemente, è rimasta ferma con il motore acceso, praticamente intatta, solo con qualche graffio sul paraurti anteriore e il faro fendinebbia sinistro spaccato. L’autista è un uomo di Potenza, sui sessant’anni, titolare di un noto esercizio commerciale di informatica. È sceso dall’auto in stato confusionale, dicendo di aver avuto un malore, di essere letteralmente svenuto al volante, e di non essersi nemmeno accorto dell’impatto. Il rumore dello scontro, fortissimo, ha richiamato l’attenzione di tante persone che si trovavano nei paraggi: nei negozi lì affianco, e nel bar, appena dieci metri più sopra del luogo in cui è avvenuto l’incidente. Il primo intervento è stato quello delle persone che hanno assistito all’impatto e di un carabiniere fuori servi-
Le immagini del luogo dell’incidente poco dopo l’impatto del Suv contro la Panda (tutte le foto in pagina sono di Andrea Mattiacci)
zio che si trovava lì per caso. Hanno allontanato il fuoristrada in retromarcia e per liberare la signora, che era rimasta incastrata tra l’auto in sosta e la vetrina del negozio, hanno dovuto sollevare il muso della Panda, semi distrutta, e spostarla di peso. Poi sono intervenuti i Carabinieri, la Polizia e i Vigili
del Fuoco e la Polizia municipale che ha condotto i primi rilievi e che sta portando avanti le indagini per comprendere l’esatta dinamica dell’incidente. Per terra sangue e olio del motore, ghiaccio e sale, sparso di mattina presto per non scivolare. Pochi minuti prima un al-
tro signore un po’ più sopra era inciampato a sua volta finendo col ginocchio dentro una vetrina. Niente di grave, a parte il vetro lesionato. S.A. invece ha perso molto sangue e ha riportato fratture multiple alle gambe, ma è rimasta sempre cosciente durante tutte le operazioni di soccorso. Ha chiesto dei fi-
gli, emigrati in Svizzera entrambi, e poi dei nipoti. Oggi, giorno del suo settantesimo compleanno, la signora passerà la giornata ricoverata nell’ospedale San Carlo, nel reparto di traumatologia. «Perché ha fatto giorno oggi?» mormorava il marito, disperato, accorso nel no-
socomio potentino appena saputa la notizia. «Eravamo troppo felici, perché mia moglie si era appena sottoposta a un intervento, proprio a una gamba, ed era andato benissimo. Le avevano messo una protesi, e adesso dovremo cominciare da capo». Leo Amato potenza@luedi.it
Potenza 21 Tanti i bimbi che ieri sono saliti a bordo di antiche carrozze per incontrare la Befana MartedĂŹ 6 gennaio 2009
Un trenino carico di doni Quarto anno per l’iniziativa organizzata dalle Fal SARANNO state le carrozze d’epoca, tirate fuori dal deposito per l’occasione, o l’ospite davvero speciale; fatto sta che ieri mattina il treno che trasportava la Befana ha raggiunto il capoluogo con un giorno di anticipo. Il tutto per la gioia dei piĂš piccoli che, in barba all’orario di partenza del convoglio, fissato presso il deposito delle Fal di via del Gallitello per le 10.30, con tanto di mamma e papĂ al seguito avevano preso posto sul treno giĂ mezz’ora prima. ÂŤPer non fare aspettare la BefanaÂť, dice qualcuno, perchĂŠ, si sa, il rischio di ricevere cenere e carbone è sempre altissimo. ÂŤE’ sicuramente una manifestazione molto sentitaÂť, spiega invece Donato Telesca, presidente del Cral “la locomotivaâ€?, voluta dalla Fal per i figli dei suoi dipendenti ma aperta anche a tutta la cittadinanza. E’ il quarto anno consecutivo per questa iniziativa che prevede un giro in treno attraverso un percorso cittadino, con partenza da via del Gallitello arrivo alla stazione di Santa Maria e ritorno, con tanto di Befana a bordo che distribuisce i classici dolciumi. I bambini e le famiglie sono ospitati su carrozze d’epoca perfettamente restaurate e ben tenute. ÂŤIl nostro vuole essere soprattutto un modo per augurare alle giovani generazioni un futuro migliore senza dimenticare quello che è stato il nostro passatoÂť. Mentre ci si accomoda sulle carrozze datate 1915, ugualmente distribuiti tra i vagoni di prima e seconda classe, qualche piccolino si lascia andare a descrizioni fantasiose della famosa vecchina. ÂŤNoi la Bafana ce la immaginiamo bella ed elegante - è il parere unanime dei fratellini Simona , Andrea e Silvio - soprattutto perchĂŠ ci porta le cioccolate e regaliÂť. Altri, piĂš grandicelli, è il caso questo di Elisabetta e Giuliano, ne hanno un’idea completamente diversa, ma sicuramente piĂš classica. ÂŤLa befana io la immagino brutta e vestita di stracciÂť, dice Elisabetta, ÂŤanche con un grande brufolo sulla facciaÂť, aggiunge Giuliano. Rosa di 9 anni, Antonella di 12, Teresa di 4 e Vito di 7, sul treno ci sono invece saliti per ÂŤconoscere la Befana - spiegano - e per farle sapere, di persona, che si sono comportati beneÂť. Sperano ovviamente di ricevere la classica calza piena di caramelle perchĂŠ, dice Rosa: ÂŤil carbone, ma quello vero e nero, me lo ha giĂ portato lo scorso annoÂť. Caramelle che faranno la felicitĂ dei piccoli ma non dei grandi, eccetto qualcuno. ÂŤI dentisti saranno molto contentiÂť dice infatti nonno Saverio, ex dipendente Fal sul treno con i nipoti Giada e Arianna. A trainare i vagoni non c’è però stata locomotiva d’epoca. ÂŤQuella rimane in deposito spiga Armando Stola, macchinista da trent’anni e ieri promosso ad autista ufficiale della Befana - la locomotiva del 1930 non è piĂš funzionante e poi nessuno piĂš è capace di guidarla, servono ovviamente delle abilitazioni particolari delle quali nessuno piĂš è in possesso ma per trainare le carrozze d’epoca useremo una normale locomotiva dieselÂť. Anna Musacchio potenza@luedi.it
GLI SCATTI DI MATTIACCI
L’APPUNTAMENTO La Cavalcata dei magi I MAGI tornano, questa sera alle 20, a cavalcare in piazza Mario Pagano. Si rinnova cosĂŹ, per il dodicesimo anno consecutivo, il tradizionale appuntamento dell’Epifania con “La cavalcata dei Magiâ€? nella suggestiva cornice di piazza Mario Pagano. Torna dunque il significato profondo dell’Epifania, che sta a simboleggiare un lunghissimo viaggio, una missione di pace, di speranza, di caritĂ cristiana, di rispetto e di tolleranza tra popoli diversi. La novitĂ di questa edizione è costituita dall’Agripresepe vivente, che intende mettere in evidenza il forte legame tra il territorio e i suoi prodotti, tra la tradizione contadina (cosĂŹ fortemente presente nel presepe lucano) e le opportunitĂ di lavoro e di sviluppo che possono nascere dal comparto primario. Con inizio alle 19.30, l'Agripresepe si animerĂ con una esposizione su piĂš livelli mentre i “Magiâ€? dalle sontuose vesti, accom-
pagnati da un corposo corteo, sfileranno a partire dalle 20 lungo le antiche vie cittadine, da piazza Duomo fino a piazza Mario Pagano dove, dal balcone del Teatro Stabile, alla presenza delle massime autoritĂ , l’arcivescovo della cittĂ di Potenza, Agostino Superbo, indirizzerĂ la sua benedizione solenne e una riflessione per l’anno appena iniziato, mentre i Magi deporranno i doni davanti alla Sacra Capanna rendendo omaggio a GesĂš Bambino. La “Cavalcata dei magiâ€? e l’Agripresepe vivente vedono la partecipazione di oltre 300 persone tra volontari e addetti all’organizzazione. L’evento è patrocinato da Regione Basilicata Dipartimento Agricoltura, Comune di Potenza, Unione europea, Apt Basilicata, Alsia Basilicata, Associazione Provinciale Allevatori di Potenza e Matera. La Pro Loco Potenza dedica l’iniziativa 2008 a Gaetano Pergola, socio recentemente scomparso.
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Bimbi e befane pronti a partire con il treno per un viaggio particolare
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Potenza
Martedì 6 gennaio 2009
ANTICA OSTERIA
Quello che rimane del Natale
MARCONI
0971-56900
AL DUOMO
0971-24848
MIMI’
0971-37592
DUE TORRI
0971-411661
FILO D’ORO
0971-59245
LA TETTOIA
0971-24123
TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO
0971-471312
AMBROSIA
0971-34501
LA PRIMULA
0971-58310
AL NORD
0971-480025
AL POGGIO
0971-472137
BACCO
0971-410220
FUORI LE MURA
0971-25409
LA FATTORIA
0971-34680
LE ARCATE
0971-51465
MOZART
Caro Raffaele con l’affetto di papà, mamma e il tuo fratellino Giuseppe ti auguriamo, per il tuo nono compleanno, di vivere un futuro di serenità e di gioia, con una gran dose di buona salute
IL prossimo 12 gennaio, con sipario alle 21, al teatro Don Bosco, Benedicta Boccoli e Sebastiano Somma porteranno in scena “Sunshine” di William Mastrosimone per la regia di Giorgio Albertazzi. Sunshine è un testo trasgressivo e delicato al tempo stesso. In queste pagine William Mastrosimone ci racconta una favola postmoderna, l’incontro tra un principe azzurro in agrodolce e una giovane da salvare e redimere. Nel rincorrere questi due personaggi tra provocazioni e insulti, promesse e paure sbirceremo nelle pieghe del rapporto nato per caso tra un uomo e una donna. Le storie di vita di entrambi si definiranno nella Genova dei nostri giorni. Genova, città portuale di arrivi e partenze, con la sua anima malinconica e schiva, ma ricca e vivace.
I “Diritti dell’uomo” PROSEGUE la rassegna “Diritti dell’uomo”. L’appuntamento è per il prossimo 18 gennaio, alle 18.30, al cineteatro Don Bosco dove verrà proiettato il film “Rosso Malpelo”. Con Antonio Ciurca, Marcello Mazzarella, Omar Noto, Raffaella Esposito, Vincenzo Albanese e per la regia di Pasquale Scimeca. Alla proiezione parteciperanno il regista e l’autrice delle musiche, Miriam Meghnagi. Il film, tratto da una novella di Giovanni Verga, narra la storia di Rosso Malpelo, un bambino che vive in una famiglia talmente povera che il padre, per necessità, lo porta a lavorare in miniera. Un giorno il padre muore, schiacciato da una frana e Rosso Malpelo rimane solo, perché la madre se ne va dal paese con il suo nuovo marito e poi la sorella parte con il fidanzato.
NINFE
0971-51465
LE ARCATE
0971-51465
PANE E PEPERONCINO
FARMACIE TURNO FESTIVO Diamante via Pretoria, 165 0971-22532 Brienza piazza Europa, 12, 0971-444822 TURNO NOTTURNO 6 GENNAIO Brienza piazza Europa, 12, 0971-444822
Sunshine al Don Bosco
0971-441295
PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San carlo
0971-310310 0971-612564
AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa
0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510
0971-44462765
AL DRAGO
0971-445470
TOURIST
0971-411396
LA TRATTORIA
0971-53176
SARRICCHIO
0971-444072
TRIMINIEDD
0971-55746
TRE MARI
0971-56032
•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444 •FINO A OGGII Potenza, Santo Graal “NATALE SOLIDALE 2008” Quinta edizione
•Adiconsum
•FINO AL 15 FEBBRAIO Galleria Civica - Palazzo Loffredo “L’ENIGMA DEL VERO” Mostra a cura di Laura Gavioli
•Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308
•IL 14 GENNAIO Potenza, teatro Don Bosco, ore 21 “PROMEMORIA” Con Marco Travaglio •FINO AL 28 FEBBRAIO Potenza, Pinacoteca provinciale, ore 18 “GIACOMO DI CHIRICO” Mostra a cura di Isabella Valente
0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390
•Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico 199284284 •Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551
•DON BOSCO• Programmazione sospesa
Sala 5 Il cosmo sul comò 16 - 18.10 - 20.20 - 22.30
•MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Natale a Rio 15.45 - 18 - 20.15 - 22.30
Sala 6 The spirit 17.10 - 19.20 - 21.30 Sala 7 Ultimatum alla terra 18 - 20.10 - 22.20
Sala 2 Madagascar 2 16 - 18 - 20 - 22 Sala 3 Come Dio comanda 17.20 - 19.30 - 21.40 Sala 4 Come un uragano 17 - 19 - 21 - 23
•DUE TORRI• Natale a Rio 19 - 21
Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia
Potenza 23 La maggioranza del 1997 decide come replicare ai dubbi della Corte dei conti sul ponte attrezzato Martedì 6 gennaio 2009
I consiglieri su posizione comune Previsto per il 12 gennaio il prossimo controllo dell’Ustif HANNO deciso di stabilire una posizione comune. Del resto, i consiglieri che nel 1997 hanno approvato il progetto esecutivo del ponte attrezzato, nella struttura, ci «credevano davvero». Come ancora oggi trovano valido l’impianto che collega rione Cocuzzo con il centro storico, ancora in attesa di apertura al pubblico e la cui storia è iniziata nel lontano 1989. Così, hanno deciso di spiegare in modo unitario le proprie ragioni, il senso politico e istituzionale di quel voto positivo rilasciato nella seduta del 26 novembre 1997 al progetto esecutivo del collegamento contestato dalla Corte dei conti. Si sono riuniti per parlare e studiare gli atti, anche con l’aiuto di tecnici ed esperti del settore. Con animo sereno e con tranquillità. Pochi giorni fa, 46 persone, tra amministratori comunali dell’epoca, dirigenti del municipio e responsabili della società Consorzio Potenza 90 (il consorzio di imprese che con il comune costituirà poco dopo la società mista Ponte attrezzato spa per la realizzazione dell’intero progetto) hanno ricevuto un invito a dedurre. La Corte dei conti ha in corso un’istruttoria. Chiunque tra gli interessati potrà produrre dichiarazioni, memorie o spiegazioni relative ai fatti contestati. La magistratura contabile contesta un eventuale danno erariale perché nell’affidare il progetto esecutivo la somma versata dal comune al Consorzio per questo motivo è decisamente maggiore della cifra pagata poi dal consorzio al progettista. Ma per i consiglieri e gli assessori comunali dell’epoca, la contestazione riguarda una tempistica forse “troppo celere”: pochi giorni tra la delibera di giunta sull’affidamento del progetto e la sua presentazione, un giorno solo prima che il consiglio comunale dovesse ratificare quel progetto che - sostiene la ma-
Un’immagine del ponte attrezzato
(f. M.)
Gratis le scale mobili fino ad aprile IL dato fa sorridere l’amministrazione. Inaugurate pochi giorni prima di Natale, lo scorso 22 dicembre, le nuove scale mobili cittadine, quelle che mettono in collegamento via Armellini con via Due Torri, sono state utilizzate da 5.000 persone (il dato è stato fornito dagli addetti all’impianto meccanizzato). L’orario di apertura dell’impianto copre l’arco di tempo tra le 7 e le 22.15. L’impianto sarà gratuito per quattro mesi (a partire dal 22 dicembre), proprio come la scala mobile di viale Marconi che raggiunge piazza XVIII Agosto. Un modo per far abituare i cittadini alla nuova mobilità. Commentando i dati dell’affluenza alle nuove scale mobili (prese “d’assalto” nei giorni degli acquisti natalizi e all’apertura della stagione die saldi), il sindaco Santarsiero e l’assessore alla Mobilità Donato Cogistratura contabile - è solo preliminare, non esecutivo. Scorrendo il resoconto stenografico della seduta consiliare contestata, però, alle accuse dell’opposizione la maggioranza replicò spiegando che quell’incarico era stato affidato dal Consorzio al progettista tempo addietro e non solo pochi giorni prima. I giudici hanno spiegato che chiunque tra i consiglieri dimostrerà di aver votato “no” nella seduta sotto accusa (nel resoconto stenografico
viello si sono detti sicuri che «che i potentini avrebbero apprezzato e utilizzato questa grande opera, di grande pregio architettonico di grande importanza per la città ed il centro storico». Due rampe e una coppia di ascensori che coprono un dislivello di oltre 50 metri, diviso in due “step” di 22 metri il primo e 30 il secondo. Così, «si è avviata dunque - hanno aggiunto - la nuova stagione del trasporto pubblico locale che si attuerà completamente con il prossimo avvio del ponte attrezzato». Mobilità basata «su un sistema integrato di collegamenti tra mezzi su gomma, impianti verticali e servizio metropolitano». E’ atteso per il prossimo 12 gennaio un nuovo controllo da parte dell’Ustif sul Ponte attrezzato e «sicuramente nel giro di un mese la struttura potrebbe essere messa a disposizione della città».
non è riportata la votazione nominale, ma solo quella generale chiusasi a maggioranza con 23 voti favorevoli, 6 contrari e due astenuti) vedrà stralciata la propria posizione nell’istruttoria. Alla maggioranza dell’epoca (di cose, nel corso degli anni, ne sono cambiate parecchie) tocca ora fornire le proprie spiegazioni. Con una linea comune. Nel frattempo, mentre il ponte torna a far parlare di sè, l’attuale amministrazione spera di poterlo riaprire a bre-
ve. Mancano ancora alcune attestazioni per la sicurezza che tocca agli uffici ministeriali rilasciare. Sarà L’Ustif (un ufficio del ministero dei Trasporti) a fare un ultimo sopralluogo il prossimo 12 gennaio. Poi, incrociando le dita, dovrebbe essere questioni di giorni. Servono alcuni lavori di manutenzione perchè la lunga inattività dell’impianto ne ha rovinato “l’aspetto esteriore”. In attesa del taglio del nastro. sa.lo.
UNA NUOVA iniziativa è stata messa in campo dal comune di Potenza in collaborazione con Regione Basilicata Direzione Sanità ufficio Veterinario, Asl numero 2 per affrontare il problema del randagismo. Il programma di intervento prevede due attività principali: la campagna straordinaria di sterilizzazione chirurgica dei cani randagi e padronali e il progetto “Ho bisogno di te”. Così, l’amministrazione comunale vuole ridurre il disagio dei cittadini causato dal numero eccessivo di cani randagi e, contemporaneamente, attuare specifiche azioni volte a migliorare la qualità della vita degli animali. Gli interventi programmati sono finalizzati a «favorire la conoscenza di norme e regole relative alla giusta convivenza con gli animali, limitare l’abbandono dei cani e a promuoverne l’adozione, individuare referenti per ciascuna area cittadina, favorire l’acquisizione di competenze per i detenuti del carcere di Potenza (che dovrebbero educare i randagi per facilitarne l’adozione)». Per quanto riguarda l’adozione il comune, le associazioni Università Popolare Lucana e Dna e Key Service hanno organizzato la diffusione di manifesti e volantini di sensibilizzazione. L’iter prevede momenti di preadozione con consulenza veterinaria gratuita sulla scelta del cane idoneo (sul sito del comune è possibile avere informazioni sugli orari del servizio). Nel frattempo, l’amministrazione con l’apporto della Eco e delle altre associazioni ha predisposto un piano di interventi per fornire alimenti e cure o ricovero ai randagi che dovessero risultare in stato di bisogno.
ARRESTO Era evaso dai domiciliari UN PLURIPREGIUDICATO campano, N.G., è stato arrestato lo scorso 2 gennaio presso la stazione superiore delle Ferrovie dello stato di Potenza in rione Santa Maria (piazzale Istria) dagli uomini della squadra Volante. Era evaso dagli arresti domiciliari a cui si trovava in Campania. Gli agenti erano impegnati nell’attività di controllo e vigilanza del territorio intensificata nei giorni delle festività natalizie e di fine anno secondo le disposizioni del Questore. Proprio durante le attività di controllo delle persone che sostavano nel piazzale la polizia ha identificato il pluripregiudicato che era stato colpito da diversi provvedimenti di prevenzione, con numerosi precedenti penali e di polizia. L’uomo era evaso dagli arresti domiciliari a Torre Annunziata, misura a cui era stato sottoposto dal giudice per le indagini preliminari di Melfi lo scorso 3 luglio.
AVVISO AGLI UTENTI LA QUESTURA di Potenza ricorda che a partire dal 12 gennaio prossimo, i cittadini che sono in possesso di passaporto che consente l’accesso negli Stati Uniti d’America senza necessità di visto (Visa Waiver Program) e che intendono recarsi nello stato hanno un ulteriore obbligo. Sarà necessaria la registrazione sul sito web di Esta seguendo le indicazioni reperibili all’indirizzo https://esta.cbp.dhs.gov/
Tra Polonia e Germania con il cuore in città D’Acunti torna in Basilicata nelle festività natalizie e in estate, il suo cuore tutto lucano è un dato evidente. Polonia e Germania nel destino. Il giovane docente potentino percorre centocinquanta chilometri per raggiungere la città polacca. Tanti sacrifici, tanta caparbietà, l’impegno costante e rivolto al miglioramento didattico degli studenti tedeschi e polacchi. Luca D’Acunti racconta le sue impressioni e sensazioni in un pomeriggio di relax e svago. Quali sono le differenze tra Polonia e Germania? «Conosco poco la Polonia, mi reco solo a Stettino, stesso discorso vale per Berlino. L’occhio dello straniero mi porta a pensare che non ci sono differenze sostanziali. I polacchi sono stati colonizzati nel corso della storia. Berlino non sente l’identità tedesca». Come giudica la sua avventura professionale nei paesi di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI? «Bella domanda. Il nostro dipartimento dipende dalla facoltà di teologia. La struttura ha combattuto la repressione del regime nazista e la pro-
Asl e Comune per i cani soli
Passaporto per gli Usa
STORIA DI UN SUCCESSO
LE MENTI lucane fanno strada dappertutto. E’ il caso di Luca D’Acunti, giovane potentino, nato il 5 maggio 1978 a Potenza, laureato in lettere a Bologna, dove ha svolto un corso di specializzazione prima di partire alla volta della Germania. Lì vive tuttora con la famiglia. Sposato, interpreta al meglio in Germania e Polonia la cultura e la tradizione lucana nell’università di Stettino, dove insegna linguistica italiana, trasferendo agli studenti anche nozioni attinenti alla cultura lucana. A Berlino svolge attività di carattere interno, dando vita a lezioni private ai tanti giovani berlinesi che cercano di apprendere la lingua italiana. Inoltre ha avviato una serie di progetti e programmi sempre legati alla letteratura e lingua italiana. La caratteristica saliente dell’uomo lucano è quella di vivere quattro giorni a Berlino, dalla domenica al mercoledì e tre a Stettino dal giovedì al sabato dove appunto insegna nella facoltà di Lettere e Linguistica, che collabora da anni con il polo universitario di Bari. Luca
RANDAGISMO
CONTROLLI DOC La Cciaa e le produzioni Luca D’Acunti (foto Andrea Mattiacci)
paganda filo-sovietica. Stettino sente molto l’influenza americana». Quanti sono gli italiani presenti a Stettino? «Siamo in sei, un piccolo numero per una facoltà che vede la presenza di cento iscritti. Siamo legati al professore barese Angelo Rella che ha avviato la sua collaborazione tramite i protocolli d’intesa firmati tra le università di Stettino e Bari». A Berlino quali sono i suoi compiti? «Non insegno, dedico il mio tempo alle lezioni private e ai progetti della facoltà. La cultura italiana viene vista positivamente, l’esempio calzante è quello di Elio Vittorini. Cerco nel mio piccolo di favorire i collegamenti tra la Basilicata e la Puglia nel conte-
sto culturale e linguistico». Come giudica la preparazione degli alunni? «Abbiamo attivato i corsi di laurea 3+2, non abbiamo iniziato le lauree tradizionali. A Stettino vivono duecento studenti italiani che si dedicano alla storia dell’arte, alla letteratura e alle branche umanistiche. Tutto è collegato al diritto canonico, al diritto ecclesiastico e alla storia della Chiesa». E’ soddisfatto dell’attività svolta? «Sicuramente, consiglio ai giovani lucani di vivere tale esperienza professionale. Mi piace il rischio di non essere capito all’estero. I giovani devono capire le differenze culturali». Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
IL MINISTERO delle Politiche agricole e forestali ha autorizzato la Camera di commercio di Potenza a svolgere le funzioni di controllo per le produzioni vinicole Doc (di orgine controllata) “Terre dell’Alta Val D’agri” e “Matera”, nei confronti di tutti i soggetti presenti nella filiera che decideranno di rivendicare le denominazioni. La Camera di commercio dovrà assicurare che, conformemente alle prescrizioni dei piani di controllo approvati, i processi produttivi e i prodotti certificati nelle denominazioni di origine rispondano ai requisiti stabiliti nei relativi disciplinari di produzione. «Il marchio non è un semplice segno distintivo – spiega il presidente della Cciaa potentina, Pasquale Lamorte – ma l’espressione più complessiva di un sistema serio e affidabile, in grado di dare garanzie di identificazione e di qualità verso i consumatori ed il mercato. Ecco perché diventa sempre più importante esercitare un’attività qualificata che non sia di mero controllo ma anche di assistenza ai produttori e di supporto alle aziende, al fine di tutelare e valorizzare produzioni fortemente interconnesse con la cultura e le tradizioni del nostro territorio e di contribuire ad elevarne gli standard qualitativi». L’ente ha già certificato prodotti come l’olio extravergine di oliva Vulture Dop, i fagioli bianchi di Rotonda Dop, l’agnello delle Dolomiti lucane e il cavolfiore della Valle dell’Ofanto. Le prossime produzioni per le quali è previsto l’avvio delle procedure di controllo e di certificazione sono l’Igp Lucanica di Picerno e l’Igp Marroncino di Melfi.
Martedì 6 gennaio 2009
24 Avigliano Il sindaco Tripaldi traccia il bilancio di un anno, tra cantieri, tasse e aspettative
Per il polivalente, «avanti i privati» L’annuncio: nessun aumento per i tributi comunali AVIGLIANO – Entra il “progetto Frusci” nella conferenza stampa di fine anno del sindaco Domenico Tripaldi. Nei mesi scorsi, l’Eni ha chiesto a una serie di comuni del Potentino il parere ambientale ai fini di ottenere il permesso di ricerca di idrocarburi. Il comune di Avigliano non si è espresso nei trenta giorni previsti per legge. «In una missiva (datata 31 dicembre, l’arrivo della richiesta dell’Eni è del 13 novembre, ndr) ho chiesto a Eni e Regione chiarezza su come saranno condotte le indagini per la ricerca di idrocarburi». Poi Tripaldi risponde alle accuse della Ola, l’Organizzazione lucana ambientalista che aveva definito il suo comportamento pilatesco: «Non c’è silenzio assenso, perché non è il comune a rilasciare la concessione». C’è anche spazio per una riflessione politica, nella casa comunale. Alla domanda se le elezioni provinciali potranno modificare l’assetto della coalizione di centrosinistra, il primo cittadino dice di no. La giunta attuale dovrà arrivare al 2010, «salvo eventuali singole scelte di partito» che vorranno puntare alle elezioni su candidati del governo comunale. «E comunque, in questa instabilità politica generale, è difficile dire cosa può accadere nei prossimi mesi. Ad ogni
Il sindaco Tripaldi durante la conferenza stampa di ieri
modo Avigliano non è mai stata la camera di compensazioni delle elezioni provinciali e regionali». All’incontro con il sindaco c’è la sensazione che Avigliano sia un cantiere aperto (infinito, per alcune opere): la bibliomediateca in fase di realizzazione da due mesi, il palazzetto dello sport in costruzione in contrada Civitelle, i lavori alla tensostruttura e al campo sportivo di contrada Cefalo, gli edifici scolastici di Possidente e Sant’Angelo, la materna del-
le suore betlemiti (scuola paritaria), l’itinerario religioso del monte Carmine con interventi del Comune e della Comunità montana Alto Basento. E poi i noti e sempre infiniti lavori al centro polivalente, che «sono ripresi a settembre e finiranno entro l’anno, per quanto riguarda la parte interna. Per la parte esterna, il bando sarà pubblicato nei prossimi mesi». E l’eventuale gestione, che prima di completarlo sembra già impensierire le teste degli amministratori? Si fac-
ciano avanti privati, perché «il comune non sarà in grado di gestirlo, ma può soltanto garantire un contributo annuo». Il 23 dicembre, dice Tripaldi, quest’anno non accompagnato nella conferenza dai colleghi di giunta, «abbiamo firmato il contratto di locazione con la società Patrimonio spa per l’ex Monastero francescano. Spero che ora con Regione e università possa andare avanti l’iter per la costituzione ad Avigliano del centro di neuroscienze». Nella consueta conferenza stampa di fine anno, anche se scivolata nei primi giorni del 2009, Tripaldi trova il tempo per parlare dei portafogli degli aviglianesi. Parla di tasse comunali, «che non aumenteranno per non intaccare il già minato equilibrio dei redditi medio e medio bassi», annuncia nuove esenzioni in aggiunta a quelle esistenti a favore degli anziani che hanno bisogno di cure domiciliari. Dopo il concorso per tre vigili urbani che «entro due mesi prenderanno servizio», e ai quali con molta probabilità seguiranno altri ingressi «facendo scorrere la graduatoria del concorso», saranno banditi altri nuovi concorsi per laureati nei settori economico-tributario, amministrativo e socio-assistenziale. Gianni Sileo
Pignola Il risultato del sondaggio di “100% Basilicata”
Le “Idee in movimento” puntano sull’agroalimentare PIGNOLA - Per il rilancio della Basilicata, puntare sull’agroalimentare. Questo il risultato del sondaggio “Su cosa punteresti per far crescere la Basilicata?” appena conclusosi sul blog Basilicata Idee dell’associazione “100%Basilicata-Idee in movimento”. Il 67 per cento dei lucani ha individuato nei prodotti tipici e nel turismo enogastronomico il perno su cui fare leva per risollevare l'economia della regione. «Questo - commentano i promotori del sondaggio - dimostra la necessità per gli enti pubblici competenti di investire maggiormente in risorse umane ed economiche a sostegno dei produttori locali, che a loro volta devono pun-
tare maggiormente in qualità e innovazione. E’ importante, cioè, creare aggregazioni di produttori per aree territoriali e una rete di partenariati tra pubblico e privato affinchè si persegua in maniera univoca e congiunta l'obiettivo da un lato, di attrarre maggiori flussi turistici, e dall'altro di incrementare le esportazioni dei prodotti made in Basilicata fuori dai confini regionali, per far conoscere maggiormente la nostra realtà a livello nazionale ed internazionale». «Agroalimentare - proseguono - vuol dire anche riscoperta delle tradizioni, del paesaggio e quindi della cultura e della storia di un territorio: un modo nuovo ed originale per promuovere la
Basilicata attraverso l'integrazione di diversi settori». “100% Basilicata - Idee in movimento” è un’associazione nata da pochi mesi che si pone l’obiettivo di promuovere e diffondere idee e prodotti della terra lucana e di valorizzare i nostri talenti. Ad essa è stato conferito nei giorni scorsi il premio internazionale “ProArte 2008”, un riconoscimento per i giovani che operano a favore di progetti mirati a promuovere cultura e identità del proprio territorio con prospettive di sviluppo connesse al turismo e alla riscoperta e tutela della storia, degli usi, dei costumi e delle tradizioni. Simona Brancati potenza@luedi.it
Pietragalla Tante le manifestazioni natalizie
Consuntivo positivo per le iniziative organizzate L’artista Arcangelo Palese
PIETRAGALLA - Sono state davvero tante le iniziative che si sono svolte a Pietragalla nel mese di dicembre, sia nel periodo antecendente alla fase natalizia che a ridosso con il mese di gennaio 2009. In pratica tutte le attività hanno avuto l'apprezzamento dei tanti visitatori e spettatori che hanno ammirato con senso costruttivo le singole iniziative. Infatti dall'8 al 22 dicembre 2008 la mostra del presepio ha avuto un numero ragguardevole di ammiratori così come le due mostre fotografiche, tenutesi in pieno periodo di vacanze natalizie, da parte del potentino Arcengelo Palese e del pietragallese Giovanni Lancellotti, che quest'ultimo ha organizzato anche avvalendosi delle immagini fotografiche di altri artisti locali, sono state visitate da tante persone. L'istituto comprensivo locale con le due manifestazioni del 13 dicembre e del 20 dicembre, che riguardavano rispettivamente la difesa di Pietragalla dall'assalto dei briganti nel 1861 e la riproposizione del presepe vivente, ha dato la possibilità a tanti cittadini locali di apprezzare l'impegno in particolare degli alunni e delle alunne, supportato dalla collaborazione dei docenti e dei genitori, nel-
l'agire all'interno di manifestazioni di notevole spessore culturale e religioso. Alla stessa maniera grande successo ha avuto il concerto dell'epifania svoltosi domenica 4 gennaio organizzato dall'associazione bandistica "G. Pafundi Città di Pietragalla" che insieme ad un coro di bambine e bambini ha eseguito un concerto in cui sono stati suonati e cantati numerosi brani anche del periodo natalizio. Inoltre tanti visitatori hanno avuto gli stessi presepi creati all'interno delle chiese pietragallesi e all'interno di alcune grotte costituenti i palmenti di Pietragalla, ognuno dei quali si è caratterizzato per un proprio stile. Quindi ci si trova al cospetto di un bilancio decisamente positivo di partecipazione di pubblico per quanto è stato organizzato sul territorio locale, grazie all'impegno, al sacrificio ed all'abnegazione di tante persone che si sono impegnate nel progettare queste iniziative secondo gruppi di lavoro indipendenti interagendo in maniera tale da non sovrapporsi nei propri progetti ma intersecandosi in modo efficace dando a tutti la possibilità di ammirare le singole manifestazioni. Antonio Bevilacqua potenza@luedi.it
L’INTERVENTO LEGGENDO l’articolo del 4 gennaio “Una storia di disagio e solitudine” riguardanteLeonardo Summa di Avigliano, sono rimasto sorpreso e indignato. Capisco che il cronista deve fare il suo lavoro e che il segretario della Fiamma deve tentare le sue strumentalizzazioni ma quello che ha dichiarato l’assessore Ivan Santoro del Comune di Avigliano non è ammissibile. Abitando ad Avigliano conosco bene Leonardo Summa, soprannominato da tutti benevolmente “il commissario”, e la sua condizione e va detto che lo stesso, che prima di ammalarsi era un bravo carrozziere, non ha problemi di sopravvivenza essendo un grande lavoratore che per arrotondare la pensione aiuta chiunque lo chiami per qualche lavoro e non ha nemmeno problemi di socialità avendo
«Pronti a mobilitarci a favore del “commissario” Leonardo Summa» rapporti di simpatia ed amicizia con tutti, in paese. C’è qualche cretino che vorrebbe burlarlo, ma lui con la sua superiorità intellettuale non se ne cura proseguendo nelle sue lunghe e veloci passeggiate. “Il commissario” Leonardo non è un barbone, come quasi si vorrebbe far credere, ed oltre alla casa ha anche altre proprietà insieme ad una sorella che vive a Potenza e che lo aiuta facendo tutto quello che può, tenendo conto che ha una famiglia ed è distante. Il problema di Leonardo è non avere una persona che gli sbrighi le faccende domestiche con continuità, ma il
chiacchierone assessore Santoro dice che non lo si riesce ad aiutare perché avrebbero «trovato un muro da parte sua» mentre lo hanno fatto per la madre anziana. Tutti in paese sanno che non è vero né l'uno né l'altro perché la madre per volere dei suoi familiari ed in cambio del versamento della pensione è ospite della Casa di riposo e il Comune non ha fatto proprio niente mentre l’aiuto che vorrebbero dare a Leonardo è quello di internarlo in qualche struttura. Il «muro» di cui parla l’assessore è il giusto rifiuto di Leonardo a perdere la sua amata libertà, di andare a
piedi alla sua campagna, di andare a dormire fuori orario, di prendere il primo caffè della giornata aspettando che apra il bar più mattutino, di dire a tutti che aspetta il lavoro al ministero dell’Interno, di ironizzare su imprenditori e speculatori falliti con la sua famosa frase «chi si è fatto i debiti se li deve pagare» seguito da una sua singolare risata quasi cavernicola. Ivan Santoro, che spende i soldi dell’assessorato in inutili e patinati opuscoli autopromozionali, non dice che il Comune non dispone di un servizio di assistenza domiciliare per gli anziani e i non autosuffi-
cienti, come lo hanno da anni tanti Comuni più piccoli, e che questo risolverebbe l’unico problema di Leonardo Summa che chiede solo, e giustamente, di poter rimanere libero e a casa sua. Ma questo l’assessore Santoro, a cui consiglio di andarsi a leggere qualche testo di Basaglia, proprio non riesce a comprenderlo. Ho scritto questo, perché con quell’articolo si è consentito solo vacua pubblicità al “dottorino” Mancusi e gratuita demagogia all’inconcludente assessore, montando un caso e mancando di rispetto al simpatico “commissario” Leonardo. Se qualche ottuso ce lo dovesse portar via, saremmo in molti a protestare. Vito Fernando Rosa Segretario di Alternativa sindacale
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Domani a Filiano un nuovo incontro. Santarsiero scrive ai vertici dell’azienda
Poste, un’accesa assemblea a Bella BELLA - Quale sarà il futuro degli uffici postali dei piccoli comuni? Se ne è parlato ieri sera a Bella, nel corso di un’accesa assemblea pubblica. Presenti all’incontro il presidente dell’Anci, Vito Santarsiero, i sindaci di Bella e Filiano, Salvatore Santorsa e Leonardo Santarsiero, sindacalisti e semplici cittadini. Tutti ovviamente preoccupati dalle «incomprensibili decisioni» prese da Poste italiane. In tutta la Basilicata sono otto gli uffici a rischio. A Sant’Antonio Casalini e San Cataldo (frazioni di Bella), così come a
Filiano, gli uffici aprono a giorni alterni. «Per sei giorni al mese - spiega il sindaco Santorsa - gli uffici sono aperti tutto il giorno. Il resto del mese, invece, a giorni alterni». Cosa fare allora per risolvere un problema che, nei piccoli comuni, colpisce soprattutto le fasce più deboli della popolazione, come gli anziani? Il sindaco dell’Anci, Vito Santarsiero, ha scritto ai vertici di Poste italiane chiedendo un incontro urgente. Ma per il momento nessuna risposta è stata data. Nel frattempo, per mantenere alta l’atten-
zione sul problema, un altro incontro è stato convocato domani a Scalera (frazione di Filiano). E nuove manifestazioni sono nell’aria nel caso in cui i vertici di Poste italiane non diano risposte. «Il fatto è - sottolinea Antonio Palermo, responsabile regionale del settore comunicazione della Cgil - che non si capisce chi ha i poteri sul territorio. La direzione è a Bari. E a noi non è che arrivino comunicazioni ufficiali su quello che l’azienda vuol fare del nostro territorio». In attesa di risposte si fan-
no delle proposte: se ci sono cittadini che propongono di chiudere in massa i libretti postali in segno di protesta come fatto i Liguria proprio in questi giorni - c’è chi propone di legare il problema servizi alle risorse del territorio. «Non è possibile - sottolinea Palermo - che si ricordino della Basilicata solo quando serve. La Regione dovrebbe pensare, per esempio, a legare la questione dell’offerta dei servizi a quella delle risorse come il petrolio. Il tutto in un’ottica di sviluppo». Per il momen-
Un ufficio postale
to la questione è aperta. E, putroppo, nessuna certezza c’è su quanto hanno intenzione di fare i vertici di un
servizio nato come pubblico, ma diventato sempre più un affare privato. ant. giac.
I tecnici di Acquedotto Lucano stanno lavorando per riportare tutto alla normalità
Baragiano scalo senz’acqua La violenza della fiumara ha portato via parte della condotta BARAGIANO - E’ paradossale, ma nonostante le abbondanti piogge delle ultime settimane, c’è chi in Basilicata si ritrova senz’acqua. A Baragiano scalo, infatti, ben 1.400 persone non hanno acqua nelle proprie abitazioni dallo scorso 3 gennaio. Da quando cioè, come spiega il sindaco di Baragiano, Giuseppe Galizia, la violenza dell’acqua ha portato via una parte della condotta. La fiumara si è ingrossata creando il gravissimo problema a cui stanno già lavorando i tecnici di Acquedotto lucano. Ma, per quanto si stia operando alacremente, l’acqua non ritornerà nelle case dei cittadini di Baragiano scalo neppure nella giornata di oggi. Domani - questa la speranza - si dovrebbe ritornare alla normalità. La questione non è di facile risoluzione. «Sarebbe necessario un intervento sostanziale - sottolinea Galizia - perchè il danno alla conduttura è piuttosto serio». La rottura della conduttura, sabato scorso, è stata tempestivamente segnalata, per competenza, dal Comune di Baragiano ad Acquedotto Lucano «i cui tecnici - racconta Galizia - sono
Bella, la casa evacuta sabato dovrà essere abbattuta BELLA - E’ stata dichiarata completamente inagibile l’abitazione - in contrada Fontana Melaggine di Bella - che sabato scorso è stata evacuata a causa di una frana. La decisione è stata presa ieri mattina dopo un ulteriore sopralluogo dei tecnici della Protezione civile di Potenza e quelli del dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata. Insieme al sindaco di Bella, Salvatore Santorsa, infatti, i tecnici hanno verificato la situazione dell’intera struttura, prendendo le conseguenti decisioni. Per il momento, quindi, i sette componenti della famiglia evacuata (due genitori e cinque figli, il più piccolo dei quali ha solo 10 anni) dovranno rimanere all’interno dell’agriturismo che li sta ospitando già da qualche giorno. Per loro, però, va trovata una soluzione e in tempi brevi. «La casa - ha spiegato Santorsa - non potrà essere recuperata in alcun modo, dointervenuti davvero in maniera tempestiva, lavorando anche di domenica». «La questione è - spiega Raffaele Pellettieri, direttore tecnico di Acquedotto Lucano - che non si riesce a trovare il punto di rottura della conduttura. Per questo ora stiamo provando a rea-
vrà essere abbattuta. Per questo va trovata da subito una soluzione, non possiamo lasciare una famiglia in mezzo alla strada». Proprio per risolvere il problema, ieri nel pomeriggio il sindaco Santorsa si è recato alla Regione. «Speriamo di trovare una soluzione - ha detto - non so quale possa essere ancora, ma qualcosa va fatta». Se per l’abitazione nulla si potrà fare - se non abbattere e ricostruire - nessun problema sembra esserci per il resto della struttura agricola. Le stalle - come già avevano evidenziato i tecnici del Comune di Bella - non presentano particolari problemi, anche se per i proprietari resta aperta la questione di come continuare a gestire l’azienda agricola di loro proprietà pur non vivendo più in zona. Certo, per il momento la priorità è sicuramente di tipo abitativo, ma non mancano i problemi legati al sostentamento. an. g.
lizzare delle condotte alternative. Ma non è una cosa semplice, poiché bisogna passare per terreni privati». Anche oggi comunque i tecnici lavoreranno. Per ora un po’ d’acqua arriva, ma la pressione è poca e, soprattutto nei piani alti, i disagi sono sentiti. Si è cercato, at-
Una raccolta firme per chiedere l’Adsl VAL CAMASTRA - Il dibattito aperto, poco più di un mese fa, dal Forum dei Giovani di Anzi sull'assenza dell'internet veloce in alcune realtà del comprensorio del Camastra (Anzi e Calvello) non finirà nel dimenticatoio. Al contrario, amministratori locali, associazioni e semplici cittadini hanno deciso di dire basta all'isolamento tecnologico ed al “digital divide” (ovvero la netta divisione tra chi vive in zone dove è attiva la banda larga e chi abita in aree remote). Pertanto, ciò che è stato evidenziato qualche tempo fa in un incontro tenutosi ad Anzi, con l'inizio del nuovo anno (e precisamente il giorno dell'Epifania) si concretiz-
za. Infatti, partirà una raccolta firme per sollecitare la Telecom ad avviare i lavori per l'installazione dell'Adsl nell'intera area della Val Camastra. L'internet veloce è già attivo a Laurenzana dallo scorso mese di agosto e ad Abriola da qualche settimana, mentre le comunità di Anzi e Calvello sono ancora sprovviste di questo importantissimo servizio. La raccolta firme partirà, questa mattina (è previsto intorno alle 12), da Anzi (nella centralissima piazza “Dante Alighieri”). Poi, nelle prossime settimane, sarà effettuata anche nella vicina Calvello. «Il movimento d'opinione che volevamo creare c'è stato - ha affermato il pre-
traverso delle autobotti, di venire incontro alle esigenze della popolazione, ma è chiaro che il problema c’è e si sente. Insomma, che piova o no il risultato sembra essere lo stesso: i rubinetti restano a secco. Antonella Giacummo a.giacummo@luedi.it
Giovanni Cafarella
sidente del Forum dei Giovani di Anzi, Antonio Cafarella - Nei giorni scorsi abbiamo avuto la solidarietà anche degli amici di Laurenzana (dove è attivo l'internet veloce, ndr) ed in particolare del presidente della Comunità Montana “Camastra Alto Sauro”, Domenico Urga, il quale si è reso disponibile a partecipare al prossimo convegno che si terrà ad Abriola. La
raccolta firme - ha poi aggiunto Cafarella - partirà simbolicamente il giorno della festa dell'Epifania, che nella nostra tradizione socio-culturale è nota con l'arrivo della Befana, portatrice di doni e regali nella calza appesa al camino. La speranza è quella di trovare nella nostra calza l'Adsl per tutti cittadini della zona». Donato Pavese
Ancora chiusa la strada del Pianello
La strada chiusa
MURO LUCANO - I cittadini di Muro Lucano rivivono l'incubo di oltre una decina di anni fa, quando raggiungere dal centro storico la zona di Capodigiano era davvero un'odissea. Nella popolosa frazione di Capodigiano vi è la presenza del presidio ospedaliero San Gerardo Maiella, l'Ufficio postale e la farmacia comunale. Tutto per un'enorme masso che dopo un volo di oltre venti metri si è abbattuto nello sterro adiacente la strada sottostante al Borgo del Pianello nella mattinata di sabato 3 gennaio 2009. La roccia di tipo sedimentaria, forse sotto l'effetto delle abbondanti piogge dello scorso weekend, si è distaccata precipitando in basso, dopo che altri piccoli frammenti l'avevano preceduta. Il masso si è staccato da una parte non consolidata, e dove non c'era la rete di conte-
nimento che era stata fissata dopo il medesimo fenomeno avvenuto agli inizi degli anni novanta. Il costone è di competenza del comune, mentre la strada d'interesse e ora chiusa al traffico è una strada provinciale. Quindi ora è scattato anche il gioco delle competenze. Ieri mattina il responsabile dell'ufficio tecnico del comune di Muro Lucano ha rassicurato sul fatto che si sta facendo il possibile per riaprire al traffico nei tempi più rapidi la strada. E’ stato già contattato, tra l’altro, l'Ufficio Tecnico della Provincia di Potenza. L'imperativo è categorico: accelerare i tempi, ma si tratta di mettere ulteriormente in sicurezza la strada. Una cosa è certa: anche questa volta per un caso accidentale non si è verificata la tragedia. Carmine Pepe
BARAGIANO Una nuova chiesa BARAGIANO - E’ stato presentato ieri sera, nel centro sociale di Baragiano, il progetto per la costruzione della nuova chiesa. Alla presentazione, oltre al primo cittadino, Giuseppe Galizia, ha partecipato anche il vescovo della diocesi di Potenza, Muro Lucano e Marsico Nuovo, Agostino Superbo. Un progetto imponente quello della chiesa di Baragiano scalo, per il quale ci sono già disponibili i fondi: sono stati già stanziati dal Vaticano, infatti, un milione e mezzo di euro.
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Asl 1 Venosa Plauso dal sindaco di Banzi e di Lavello e dai sindacati dalla Cisl e Uil
Punti salute, l’ora della soddisfazione VENOSA - In salute i punti salute. E le soddisfazioni da parte di amministratori e sindacati non si fanno attendere. Dopo la risoluzione e la proroga dei servizi, arriva anche la «vivissima soddisfazione ed apprezzamento per il provvedimento, adottato dal direttore generale dell'Asl della provincia di Potenza, Amendola, con il quale sono state prorogate le attività dei Punti Salute nei 10 Comuni dell'ASL n. 1 di Venosa» da parte della Cisl funzione pubblica, lo stesso sindacato che prima della proroga aveva tuonato anche dalle colonne
del nostro giornale a favore dei lavoratori. «E' un buon inizio di anno conclude la nota del sindacato - che fa sperare in positivo per il futuro. Per questo, la Cisl continuerà a lavorare per accompagnare, con spirito costruttivo e grande senso di responsabilità, il processo di riordino del sistema sanitario lucano. Siamo consapevoli che tale processo rappresenta un'occasione formidabile da non perdere per rendere attrattiva la scelta di vivere in Basilicata». D’accordo anche la Uil. «Tutto ciò si realizza anche se con
ritardo – sostiene in una nota - grazie all’impegno di tutto il Sindacato Confederale,che sin dal primo momento ha sempre lavorato nell’interesse di salvaguardare le attività e le legittime aspettative dei 19 lavoratori interessati». Al coro di soddisfazione si unisce anche il sindaco di Banzi Nicola Vertone e quello di Lavello, Antonio Annale, Secondo il primo«aver prorogato la gestione del servizio Punti Salute nel Vulture Melfese-Alto Bradano, nelle more dell'espletamento della gara di affidamento, è una straordinaria notizia
che un servizio importante ed indispensabile alle comunità locali». «Tale atto, - ha detto Annale - chiude per il momento una prima fase che è quella di consentire ai 19 operatori interessati di poter continuare nel proprio lavoro e quindi garantire i servizi essenziali a cui erano stati incaricati, ma ne apre una seconda, quella di affrontare con immediatezza la questione più generale che riguarda il progetto “Casa della Salute” a Lavello così come deliberato dalla Conferenza dei Sindaci della Asl di Venosa nel Luglio del 2008.
Lavello Fernando Di Giacomo punta il dito contro la giunta guidata da Antonio Annale
«Nessun atto amministrativo» L’opposizione analizza i primi 9 mesi di convegno LAVELLO - Con l'arrivo del nuovo anno ma soprattutto con la fine dell'anno 2008 è tempo di bilanci, riflessioni ma soprattutto di progetti e programmi per il futuro. Nel paese dove la politica è stato da sempre l'argomento principe di discussioni, capannelli, chiacchiere da marciapiede e improvvisati e caserecci “porta a porta” , non si fa attendere la voce dell'opposizione , in particolare del Partito Democratico con Fernando Di Giacomo. “Fare un bilancio positivo di questi primi nove mesi di amministrazione di destra a Lavello risulta molto difficile” esordisce Di Giacomo “ La maggioranza - prosegue - in tutti questi mesi non ha prodotto nessun atto amministrativo capace di produrre un minimo di sviluppo e/o di sostegno all'economia della nostra Città, del tanto sbandierato cambiamento e sviluppo promesso in campagna elettorale ai nostri concittadini non è rimasto che un ricordo sbiadito”. “Ci era stato raccontato in campagna elettorale - commenta che nei primi cento giorni di amministrazione sarebbe stato adottato il Regolamento Urbanistico. Sono passati nove mesi e tutto è fermo, ab-
Il comune di Lavello
biamo avuto notizia dal Sindaco in un Consiglio Comunale che se non si adotta il Regolamento Urbanistico è per colpa dei progettisti che vogliono essere pagati per il la-
voro fatto fin ora”. “Una cosa abbiamo capito prosegue il consigliere comunale PD - ed è che su questa materia mentre una parte della maggioranza ha fatto
Venosa, l’Aido fa il pieno di solidarietà VENOSA- Mentre a livello regionale si addensano nubi e dubbi sulle vicende relative ai trapianti, a Venosa c'è una vera e propria gara per sensibilizzare e mobilitare l'opinione pubblica sulla donazione degli organi. L'ultima iniziativa, in ordine di tempo, ha visto in prima fila la “Tabua Entertainment”, che ha devoluto all' Aido l'incasso delle vendite effettuate al bar nel corso del Cenone di fine anno. «Siamo stati contagiati dall'entusiasmo con il quale il nostro concittadino e pluritrapiantato Pietro Pitoia si sta muovendo per aprire le coscienze di tutti ai problemi di chi a bisogno di risposte concrete - ci dice Vito Leggieri, presidente dell'associazione culturale “Tabua Entertainment” - E così, anche quest'anno ad una serata dedicata al divertimento, quale quella della notte di San Silvestro, abbiamo voluto affiancare una tematica assolutamente rilevante, quale quella della donazione degli organi». Un obiettivo condiviso e fatto proprio da Antonella, Alessandra, Arturo, Michela, Gianpiero, Giovanni e Gianni, che, oltre a impegnarsi per la buona riuscita dell'evento-spettacolo, si sono prodi-
gati anche per la diffusione del messaggio della donazione degli organi. Coniugare spettacolo-divertimento con la solidarietà. Con questo obiettivo è nata nel 2004 la “Tabua Entertainment”. In pochi anni l'associazione ha già realizzato importanti e qualificate iniziative. Sprizza entusiasmo da tutti i pori per la donazione fatta dalla “Tabua Entertainment” Pietro Pitoia, che della sensibilizzazione alla donazione degli organi ne ha fatto un motivo di vita. “Si tratta di dati pazzeschi, incredibili, per il numero di persone avvicinate e sensibilizzate in questi giorni - ci dice visibilmente emozionato e come un fiume in piena Pietro - Ci sono tutti i presupposti per l'apertura di una sezione Aido comunale, che abbracci anche il comprensorio dei Comuni limitrofi come Montemilone, Maschito, Ginestra». Spinto da queste forti motivazioni, Pitoia si sta muovendo in tutte le direzioni per sensibilizzare alla donazione degli organi, anche con la consegna personale oltre 4.000 panettoncini (di cui abbiamo già dato notizia agli inizi del periodo natalizio). Giuseppe Orlando
promesse sapendo che non le avrebbe mantenute, un'altra parte, invece, non sa nemmeno di cosa si parli. Non a caso abbiamo appreso, per bocca del Vice Sindaco Capuano in
una recente manifestazione (organizzata dalla Cooperativa CIDIS), che il Regolamento Urbanistico deve contenere l'obbligo di costruire ascensori per portatori di handicap negli edifici pubblici. Francamente non si riesce a capire il senso di tali affermazioni. Primo perché l'obbligo dell'abbattimento delle barriere architettoniche esiste da vent'anni, secondo perché è ovvio che il R.U. è un atto di governo del territorio che disciplina l'insediamento e l'attività urbanistica più in generale”. “Noi ci aspettiamo - ribadisce Di Giacomo un'inversione di tendenza in materia da parte della maggioranza e la invitiamo a portare in Consiglio Comunale una proposta qualsiasi di R.U. purché lo si faccia. Le opere pubbliche iniziate con le amministrazioni di centrosinistra sono ancora ferme o non ancora iniziate, basti pensare al Convento Frati Zoccolanti o a Piazza Plebiscito dove non si sa per quale ragione “vera”, e non di facciata, i lavori non sono ancora iniziati. Sicuramente appena inizieranno ci sarà la rivalutazione dei prezzi a scapito delle tasche di pantalone”. “Passiamo alla vicenda Verdedomus. Tutte le opere
che la sociètà Verdedomus doveva fare per il Comune sono ferme, sarebbe opportuno, invece, convocare la società ed imporgli alla stessa l'adempimento degli obblighi contrattuali. La Verdedomus deve fare opere per il Comune di Lavello per la cifra di 480 mila euro. Si può pensare alla riqualificazione di alcune aree come il Serbatoio (aprendo l'area a verde) e Piazza Cristoforo Colombo». «In tema di politiche sanitarie abbiamo aspettato ben nove mesi che l'amministrazione facesse qualcosa di concreto, al di là di un fumoso ordine del giorno votato in Consiglio Comunale. Ci aspettiamo qualcosa di più e precisamente quello contenuto nel programma elettorale della maggioranza: potenziamento dei servizi di base dell'ambulatorio e un servizio di 118 con l'istituzione di un Psa di primo livello attrezzato». «Ci sarebbe molto ancora di cui parlare- commenta Di Giacomo - come per esempio: sul Pals dove tutto è fermo a scapito delle imprese insediate o che vorrebbero insediarsi; sull'Astea: oggetto spesso di denigrazioni miopi da parte di esponenti della Giunta». Daniele Masiello provinciapz@luedi.it
Banzi, successo per il concerto della pace BANZI - “Etoile de Betlemme” è il nome che quest'anno è stato assegnato al Concerto per la Pace tenutosi ieri sera a Banzi presso la Chiesa dedicata a Santa Maria. Un concerto che ha riscosso molto successo di pubblico. «L'evento, promosso dal Comune e dalla Parrocchia - dichiara il primo cittadino Nicola Vertone - rappresenta un messaggio di speranza e fratellanza che, partendo non solo da Banzi ma dall'intera Basilicata, mira a giungere fino a quello che è considerato il 'luogo sacrò per eccellenza dalle tre grandi religioni monoteiste, purtroppo, proprio in questi giorni, segnato da morte e distruzione». “Ciò che chiediamo ad voce alta - continua Vertone - e che i governi europei (ed occidentali in genere) lavorino prioritariamente e senza tregua al fine di giungere all'apertura di un ennesimo, e stavolta si spera risolutivo, tavolo di pace in Medio Oriente”.
Un ulteriore scopo di questo concerto di inizio 2009, diretto con entusiasmo dal noto Maestro Pasquale Menchise, è stato quello di andare a suggellare ulteriormente il legame fra le città di Banzi e Bettlemme, già consolidatosi il 22 dicembre scorso con l'incontro dei due rispettivi primi cittadini: Vertone, appunto, e Victor Batarseh. Alla serata musicale di ieri hanno partecipato il Prefetto della Provincia di Potenza Luigi Riccio, l'Arcivescovo di Acerenza Giovanni Ricchiuti, il Presidente della Provincia Sabino Altobello e Don Tonino Dell'Olio; quest'ultimo - ci dicono - già coordinatore di Pax Christi ed attualmente responsabile di Libera e di Mosaico per la Pace. “Il nostro auspicio - conclude il sindaco - è che la musica possa diventare un potente veicolo di pace: ne hanno bisogno non solo la Palestina ed Israele, ma il mondo intero”. Gianrocco Guerriero provinciapz@luedi.it
MartedĂŹ 6 gennaio 2009
27 Solo tanto spavento per i conducenti delle autovetture
Ginestra-Barile, ancora un incidente stradale GINESTRA-BARILE - Nella mattinata di ieri sulla strada Ginestra-Barile, famosa per non avere un proprietario e per questo considerata “strada di nessunoâ€?, due autovetture si sono scontrate, per fortuna senza gravi conseguenze per i guidatori, a causa del fondo stradale ghiacciato. Il tratto di strada dove si è verificato l'incidente, in prossimitĂ delle prime curve, appena usciti fuori l'abitato del centro arberesh, è lo stesso dove lo scorso 24 dicembre una panda 4x4 è uscita fuori strada, finendo la sua corsa in fondo ad un burrone. Gli automobilisti in transito su questa strada, indispensabile per raggiungere la superstrada Potenza-Melfi e l'ospedale di Rionero e Venosa, sono esasperati. In questo periodo di piogge e di temperature basse, gli automobilisti che transitano sulla Ginestra-Barile devono stare con gli occhi spalancati, altrimenti si trovano subito fuori strada o in mezzo ad un pantano. Le fa-
Tentato omicidio, oggi l’interrogatorio dell’uomo MELFI - Si saprà questa mattina se verrà confermato il fermo per il cinquantatreenne, accusato di tentato omicidio, lesioni personali e minacce, che sabato scorso ha tentato di colpire la propria figlia con un coltello da cucina. L'uomo, già noto tra l'altro alle forze dell'ordine, è finito per aver picchiato la figlia ventenne. Secondo la ricostruzione operata dagli inquirenti, la lite sarebbe scaturita per futili motivi ma che poi è degenerata. Il cinquantatreenne, infatti, dopo averla picchiata ha impugnatola. Il pronto intervento della mamma della ragazza che si è frapposta tra i due, e il successivo, operato dagli agenti del commissariato di Melfi diretti da Mario Russo, ha evitato che i colpi raggiungessero parti vitali. La giovane, infatti, è stata ferita alla mano sinistra e, salvo complicazioni, se la caverà in dieci giorni. mose curve non soleggiate, un paio della lunghezza di un centinaio di metri, sono una vera insidia per chi vi transita, anche a basse velocità . Per non parlare del ponte che divide i confini di Ginestra con Barile, che ad ogni pioggia diventa un pantano, preoccupando gli automobilisti, specialmente
quelle di sesso femminile, ad ogni passaggio. L'incidente che ha coinvolto due automobilisti di Ripacandida, uno alla guida di una Punto, raggiungeva Ginestra e l'altro alla guida di una Renault Kangoo 4x4, in direzione di Barile, non ha causato per fortuna, danni alle persone,
Rionero, grande successo per “Musicando live�
MELFI - La cena dei popoli è un appuntamento che la Caritas della diocesi di Melfi organizza annualmente presso i locali dell’ex ospedale San Giovanni di Dio. A tutti gli immigrati extracomunitari, che sono giunti nella cittĂ normanna per trovare lavoro, la diocesi che raggiunge anche le comunitĂ di Rapolla e Venosa offre una cena durante la quale si ritrovano attorno ad una tavola imbandita cittadini rumeni, polacchi, ucraini, eritrei, albanesi, marocchini. La cena si svolge tradizionalmente alla vigilia di una notte molto attesa soprattutto dai piĂš piccoli. Per questo motivo a tutti i bambini extra comunitari viene regalata una calza della befana, piena di leccornie di ogni genere. “Siamo contenti perchĂŠ an-
RIONERO - Nonostante la ne- la, gli spettatori hanno potuve ed il freddo intenso la se- to aiutare la conferenza San conda edizione di Musicando Vincenzo De Paolis. ÂŤDopo la Live ha avuto un buon succes- Caritas cui è stato devoluto il so. Oltre 250 le presenze che ricavato dello scorso annoâ€? sfidando le intemperie si sono commenta Andrea “abbiamo recate presso il Centro Sociale pensato, visto il periodo partiSacco a Rionero. Musicando colare di crisi, alla conferenza Live nell'edizione del 2009 ha San Vincenzo De Paolis che confermato il trend iniziato lo agisce nel nostro paese aiuscorso anno. Al timone, come tando concretamente le famiglie in diffisempre, la coltĂ con la neo associadistribuziozione giovane di vestitinile “Io ti e generi Amo Rionealimentari roâ€? che giĂ di prima nedal nome cessitĂ â€?. Un evidenzia pensiero ril'intento volto ai cofondamensiddetti tale di salnuovi povevaguardari, o poveri re il paese e grigi, ovveimpegnarsi ro le famiin prima glie purpersona per troppo semla sua crepre piĂš nuscita. 5 i merose che gruppi del anche nei luogo ad piccoli cenesibirsi sul tri non ce la palco, fanno piĂš a un'opporUn momento dell’iniziativa tirare avanti tunitĂ in fino alla fine piĂš per fardel mese. Un si conoscere ed apprezzare nel proprio plauso, dunque, all'associapaese. Si sono alternati me- zione composta da giovani scolando generi e sound i universitari e non, per l'impegruppi rioneresi “7 Rose piĂš gno sempre crescente rivolto tardiâ€?, i “Doppio sensoâ€?, gli al sociale. Presente in sala an“SNCâ€?, i “Liversideâ€? e i “Whi- che Leo Vitale presidente delsky a go-goâ€? di Venosa, tutto la conferenza De Paolis, che per il piacere del pubblico che dal palco ha ringraziato l'asha molto apprezzato le esibi- sociazione ed ha spiegato brezioni degli artisti.ÂŤCi tengo a vemente l'utilitĂ e la destinaprecisareâ€? ha detto Andrea zione del ricavato della seraGerardi presidente dell'asso- ta. “Il nostro obiettivoâ€? ha agciazione “ che i gruppi si sono giunto il presidente di Io Amo esibiti gratuitamente, il com- Rionero â€œĂ¨ di far muovere penso che avrebbero preso è qualcosa nel paese, pensando stato devoluto in beneficen- a manifestazioni che possano zaÂť. Infatti, come in ogni ini- piacere alla gente cercando di ziativa ideata dall'associazio- fare sempre meglio. L'unico ne anche in Musicando Live problema concreto è che la 2009 punto cardine è stato il crisi si sente davvero, c'è sempensiero rivolto alle persone pre piĂš difficoltĂ a reperire che vivono nel disagio. Con sponsor i negozianti sono saun contributo minimo di un turiÂť. euro a persona, per assistere Lucia Nardiello all'esibizione dei gruppi in saprovinciapz@luedi.it
ma solo le due autovetture hanno subito danni nella parte anteriore. Sembra che l'autista della kangoo 4x4, scendendo, abbia perso il controllo del proprio mezzo, a causa del fondo stradale ghiacciato, andando a finire addosso alla Punto, che saliva. Sul posto sono immediatamente giunti i Carabinieri della stazione di Ripacandida, in questo periodo tanto impegnati su questa strada pericolosa, per effettuare i rilievi dell'incidente. Farebbe bene il Comune di Ginestra a chiudere al transito questa strada, visto che la richiesta fatta dal Sindaco Caputo, lo scorso novembre alla Provincia per ottenere interventi di miglioramenti su questa strada in base ad un accordo stipulato in Prefettura nel lontano 2004, fino ad oggi è rimasta inascoltata. Chiudendo la strada al transito si creerebbe disagio agli automobilisti che dovessero raggiungere Venosa o la superstrada Potenza-Melfi,
Le macchine incidentate
ma si otterrebbe sicuramente qualche risposta dalla Provincia. Già qualche anno fa, l'ex Sindaco Pepice ordinò la chiusura della strada a causa di una frana in
atto, dopo poco tempo la frana venne rimossa dalla Provincia e l'ordinanza venne abolita. Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it
Melfi, una cena multietnica organizzata dalla Caritas
affezionata al Centro per immigrati che ho visto nascere qualche anno indietro. Oggi è una grande soddisfazione vedere che sono sempre piÚ numerosi. Qualche etnia fatica piÚ di altri ad integrarsi ma spero i prossimi anni di vederli tutti a questa cena�. Camerieri improvvisati tra i tavoli della Caritas, erano gli scout dell’Agesci di Melfi II con in testa Michele Montanarella. Con il loro leader anche i piÚ giovani, Simone Natale, Giovanni Pontolillo e molti altri. Indaffarati a servire tra i tavoli c’erano anche gli scout piÚ adulti con Nicola Serini, Marina Sinigaglia e Mario Catapano del Masci. Tutti insieme hanno contribuito a regalare una serata di grande festa a tante famiglie meno fortunate.
che quest’anno siamo riusciti a mettere insieme le comunità dell’est europeo e della zona nord africana che vivono a Melfi – spiega il direttore della Caritas, Giuseppe Grieco – ed è un occasione per dare a tutti questi stranieri la possibilità di socializzare e divertirsi. Ospitiamo anche una famiglia eritrea. Un nostro piccolo amico africano ha bisogno di fisioterapia che svolge quotidianamente presso il centro Aias. Qui non ci sono barriere, proprio come ci insegnano i bambini che provenienti da ogni nazione giocano assie-
me in perfetta armonia. Molto spesso siamo noi adulti che innalziamo sterili barriere. L’insegnamento che invece ci offrono questi piccoli amici è meravigliosoâ€?. In effetti il girotondo improvvisato durante la cena tra bambini di colore, albanesi di etnia curda, rumeni e ucraini aveva il sapore della festa multi razziale. Una serata di rara armonia e solidarietĂ . “In altri due punti della cittĂ si svolgono simili eventi – aggiunge l’assessore comunale, Mina Sassone – tutti sotto il segno della solidarietĂ . Sono particolarmente
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Martedì 6 gennaio 2009
28 Lauria L’uomo è originario della provincia di Cosenza
L’episodio risale al 31 dicembre scorso
Deteneva 570 grammi di hashish Arrestato dalla Guardia di finanza
Incendio sulla A 3 Denunciato quarantunenne
LAURIA - Maxi operazione della Guardia di Finanza di Lauria sul contrasto al traffico di sostanze stupefacenti. Sequestrato a Trecchina oltre mezzo chilogrammo di hashish che avrebbe fruttato al dettaglio diverse migliaia di euro. Con quest'ultimo sequestro, il secondo del nuovo anno, sono diversi i chili sottratti al mercato illegale del “fumo” dalle fiamme gialle lauriote. L'operazione, avviata nei giorni antecedenti il Capodanno è frutto di un'attenta e mirata attività di controllo del territorio, così come predisposto dal comando provinciale di Potenza a quanti scelgono la Lucania per trascorrere un periodo di vacanza. I militari del nucleo mobile hanno intercettato il carico di droga, proveniente dal nord Italia, lungo il tratto della Ss 585 Fondovalle del Noce nei pressi della Contrada Parrutta in agro del comune di Trecchina. I militari hanno intimato l'alt ad una Fiat Stilo con a bordo un giovane 29enne Vincenzo A. originario di Paola, in provincia di Cosenza. Il nervosismo, il tremolio delle mani e il rossore del volto ha tradito il giovane e il controllo dell'au-
I pacchetti di hashish sequestrati dalla Guardia di Finanza
to ha confermato le ipotesi investigative. Era sotto il sedile anteriore lato passeggero, una busta di plastica, contenente un involucro, ricoperto da cellophane e isolato con nastro adesivo, con all'interno 6 “panetti” di “hashish” pari a 570 grammi. Il corriere è stato tratto in arresto per il reato di illecita detenzione di sostanze stupefacenti e, il pubblico ministero presso la procura di Lagonegro ne ha disposto l'accompagnamento presso la
locale casa circondariale di Sala Consilina. I panetti di hashish si presentavano perfettamente suddivisi, pressati ed imballati con cura, stipati accuratamente per consentire ai corrieri di sfruttarne al massimo la capacità di trasporto e di occultamento. La droga avrebbe di certo alimentato il “mercato”, lucano e calabrese interessando i tanti giovani che risiedono nei paesi del lagonegrese e dell'alto Tirreno cosentino. Il giorno prece-
dente nel corso di un altro controllo, lungo l'A3 è stata individuata e bloccata una Mercedes-benz con a bordo un soggetto originario del milanese. A seguito di successivi controlli, il conducente dell'automezzo A.A. 45enne è stato trovato in possesso di 7 grammi di hashish e, pertanto, è stato segnalato all'autorità prefettizia di Milano con contestuale ritiro della patente di guida. Emilia Manco provinciapz@luedi.it
Un posto di blocco della Polizia
NEMOLI - Si temeva l'ombra del racket, più semplicemente invece si tratta di una questione legata all''esproprio di un terreno. Si è conclusa così la vicenda che ha visto protagonista S.A., quarantunenne di Nemoli che lo scorso 31 dicembre, ha incendiato una macchina operatrice in un cantiere sulla Salerno Reggio Calabria (macrolotto 2, altezza viadotto Panzanella, in agro di Nemoli, al km 134). L'uomo - che dovrà rispondere di danneggiamento e per questo denunciato dagli agenti della Polizia di Stato che hanno condotto e indaginiha appiccato il fuoco «ritenendo - recita la nota della polizia - di non aver avuto un
appropriato beneficio economico» da un esproprio. All'inizio dell'anno la questione aveva suscitato non poche preoccupazioni. L'ombra del racket era una pista, insieme alla vendetta legata ad esproprio, seguita fin da subito dagli agenti della polizia. Sulla natura dolosa dell'incendio non c'erano dubbi, perché nelle immediate vicinanze della macchina operatrice di proprietà della Soil Geo di Palerno, era stato ritrovato del liquido infiammabile. Per la cronaca l'incendio, comunque non è andato a buon fine, perché il pronto intervento dei vigili del fuoco, ha evitato che si incendiasse completamente.
Marsicovetere, tutto pronto per la raccolta differenziata MARSICOVETERE - “Il sacchetto rosso per l'organico, quello giallo per la plastica, il blu per il vetro e alluminio e il bianco per la carta e cartone”. Tutto o quasi per l'avvio della raccolta differenziata il 7 Gennaio a Marsicovetere. “Fioccano” le prime lamentale da parte di cittadini che non hanno ricevuto i sacchetti per differenziare il rifiuto. E' da tre giorni che è partita la task - force operativa sul territorio per dare l'avvio il 7 gennaio della raccolta differenziata nel Comune di Marsicovetere, comprendente la frazione popolosa Villa d'Agri e la località Barriccelle. Stand con gli operatori della “General Service”aggiudicataria dell'appalto per la gestione della differenziata, presenti già da due giorni in piazza Zecchetin a Villa d'Agri, per la distruzione dei vari sacchetti e dare informazioni in merito. Operatori che hanno iniziato il giro tra le varie famiglie a portare una parte dei sacchetti, non ancora terminato. Ed ecco pronte anche le polemiche e lamentale di cittadini “che non hanno ricevuto ancora gli appositi sacchetti per la differenziata”. Niente allarmismo - sottolinea il responsabile della società, Roberto Spina - prima del 7 Gennaio tutte le famiglie avranno i sacchetti di diverso colore per differenziare i rifiuti. Gli operatori stanno girando casa per casa - assicura il responsabile - e spiegano come funziona, oltre a rilasciare la brochure e calendario per i giorni previsti per la raccolta”. La “General
service” gestisce altri 14 Comuni, tra cui Montemurro che - riferisce sempre il responsabile - ha raggiunto già il 35% di differenziata, Castelsaraceno il 28% e Sarconi con il suo 25 per cento”. Oltre ai sacchetti arriverà nelle case di cittadini anche la guida, un vademecum contenente informazioni necessarie affinchè la raccolta venga realizzata nel modo migliore, con gli orari e giorni in cui devono essere depositati i materiali, ogni tipologia di rifiuto ha una sezione specifica dedicata al rifiuto da differenziare. Per la cenere, entro il 12 gen-
naio arrivano i contenitori stradali stagionali, appositi nel frattempo dovrà essere smaltita con l'organico.Contenitori stradali anche per i farmaci e le batterie, appositamente collocati vicino alle farmacie e alle attività commerciali. Mentre per i rifiuti ingombranti e Raee si chiama direttamente la ditta che a domicilio saranno prelevati e portati presso i siti autorizzati Massima collaborazione di tutti è la richiesta dell'assessore comunale all'Ambiente Lanfranco Novelli che “chiede un piccolo , ma importante gesto quotidiano per ottene-
Senise, si premia il presepe più bello SENISE - Si stringono i tempi per la premiazione del presepe più bello, tra quelli che hanno partecipato al “Borgo dei presepi”, edizione 2008/2009. Organizzato ancora una volta dalla proloco, dal museo etnografico e dalla parrocchia, con il patrocinio del comune e del parco nazionale del Pollino. Per quasi un mese, gli angoli più inconsueti dell’abitato di Senise, sono stati adobbati a festa, grazie ad singolare, a volte unico presepe. Con paglia, carta, legno, fascine ecc, in tanti hanno dato fondo alla propria creatività per poi proporre la rivisitazione del presepe. Una prova che lo scorso anno, suscitò grande interesse ed attirò tantissmi ospiti arrivati da tanti comuni limitrofi per ammirare la interpretazione del presepe. Quest’anno, pur non essendoci stati tantissimi concorrenti, la fantasia è volata comunque lontana ed ha scatenato una rincorsa alla scelta migliore. La premiazione avverrà domani sera, sei gennaio, giorno della Befana, nella chiesa S. Francesco. Ma la apposita giuria rigorosamente esterna, ha lavorato sodo, per trovare l’unanimità sulle opere che poi saranno premiate. La prima riguardante i presepi artistici e la seconda quelli dei ragazzi delle scuole. Il premio, lo ricordiamo, è intitolato a Carlo Fortunato, medico di nobile censo, morto prematuramente nel 1965, proprio il giorno di Natale. Un lutto che è rimasto indelebile nella comunità nonostante siano passati tanti anni. gia. cos.
re in tempi brevi risultati eclatanti. Dividere e riciclare ci consentirà - prosegue l'assessore comunale - di ridurre notevolmente il problema e, forse, si rivelerà una accorta scelta economica sia per le casse comunali che per voi cittadini. Se tutti i Comuni - aggiunge - della Valle facessero la raccolta la discarica avrebbe una vita lunghissima”. L?Addio , quindi, al vecchio bidone è previsto per mercoledì 7 con l'avvio di una raccolta che può diventare «efficace, efficiente ed economica». Angela Pepe provinciapz@luedi.it
I sacchetti distribuiti dal Comune
Moliterno, un’Epifania nel segno del calcio e della solidarietà MOLITERNO - Scende in campo la solidarietà questo pomeriggio. Alle ore 16, presso il campo sportivo “O. Venezia”, avrà luogo l'incontro di calcio femminile tra la Polisportiva Amazzoni di Sarconi, militante nel campionato regionale lucano di serie “C” e la società sportiva Francavilla Fontana, militante nel campionato di “A2”. La manifestazione, organizzata dalla società sarconese di concerto con l'amministrazione comunale di Moliterno ed il comitato regionale lucano della Figc, mira ad una racconta di fondi in favore dell'Associazione Nazionale Tumori Italia Onlus. L'incasso della gara, difatti, sarà totalmente devoluto in favore della sede dell'ANT di Villa d'Agri. L'associazione è stata fondata nel 1978 e si è trasformata in Fondazione nel dicembre del 2002. Il credo dell'ANT e “l'Eubiosia”, ossia buona vita, dal greco antico, nel significato di “la vita con dignità dal primo all'ultimo respiro”. L'associazione svolge assistenza nel domicilio del sofferente, in modo del tutto gratuito, trami-
te un'equipe costituita da medici, infermieri, psicologi, fisioterapisti e specialisti (oncologi, nutrizionisti, cardiologi, ecc..) garantendo, oltre alle visite programmate, una reperibilità per le urgenze ventiquattro ore su ventiquattro. Al domicilio del sofferente è resa possibile anche l'effettuazione di esami diagnostici-strumentali, quali prelievi ematochimici, elettrocardiogrammi, radiografie, ecografie, ecc… E' possibile, inoltre, eseguire prestazioni sanitarie quali visite, medicazioni, emotrasfusioni, catarismi, paracentesi, toracentesi, nutrizione artificiale, terapie del dolore e chemioterapia orale, ecc..). Donne in campo, dunque, e non a caso l'ANT ha promosso a Natale “il Mimosa day - un fiore per le donne che significa speranza”, per raccogliere fondi da destinare alla campagna contro il tumore dell'ovaio. Malattia, questa, che ha il triste primato di essere la prima causa di morte fra i tumori femminili. Gerardo Tempone provinciapz@luedi.it
Matera 30
Martedì 6 gennaio 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
Presidio dei dipendenti Sisas davanti a Comune e Prefettura. L’8 gennaio incontro per gli ausiliari
Una calza piena di disoccupazione Ancora senza soluzione le vertenze di parcheggiatori e ausiliari LA Befana del 2009 non avrebbe potuto essere più cattiva. La calza destinata a molti lavoratori materani, infatti, sarà vuota. Nè posti di lavoro nè certezze circa il futuro occupazionale. Ad impegnare l’amministrazione comunale, in queste ore, ci sono due vertenze: la prima riguarda i 21 dipendenti della Sisas impegnati come parcheggiatori. La seconda vicenda, invece, è quella dei 22 ausiliari del traffico ancora senza contratto. I 21 parcheggiatori, che da ieri hanno ripreso il presidio davanti alla sede del comune di Matera e alla Prefettura attendono risposte dal sindaco che, incontrandoli il 2 gennaio si era impegnato ad individuare una soluzione tecnico-giuridica in grado di superare l’impasse dell’attesa del nuovo gestore. Marcella Conese (FilcamsCgil) spiega: «Ogni giorno che passa è un giorno in più di disoccupazione per questi lavoratori che non hanno accesso agli ammortizzatori sociali. Vorremmo capire a quale soluzione si riferisce il sindaco. Si può rinnovare un contratto senza gestore? La vertenza, inoltre, dovrebbe approdare in consiglio comunale ma la nuova seduta non è stata ancora convocata». Più fiducioso è Eustachio Gaudiano (Fisascat-Cisl): «La certezza sta nei contenuti dell’incontro con il sindaco e i capigruppo di tutti i partiti che abbiamo incontrato. Siamo preoccupati, però, per i tempi tecnici anche se l’azienda si è detta disponibile all’affidamento temporaneo». Per Filippo Viggiano (Uiltucs-Uil) «La disponibilità del Comune ci consentirebbe di avere un quadro di riferimento meno nebuloso. Il presidio che abbiamo cominciato in queste ore davanti alla Prefettura e al Comune, sottolinea il disagio dei lavoratori e va nella direzione dell’accelerazione dei tempi delle decisioni».
Nomine Cciaa per Confindustria atto superficiale
L’8 gennaio incontro al Comune per le ausiliarie
I dipendenti Sisas davanti alla Prefettura
Sulla vertenza dei 22 ausiliari del traffico il sindaco spiega: «Nel corso di una giunta programmatica, abbiamo iniziato l'esame della situazione giuridica alla luce degli orientamenti della Funzione Pubblica ed, anche, per quanto utile, della Regione: naturalmente è stata ribadita la volontà di far lavorare, con utilità strategica per il Comune, le ausiliarie. I processi di stabilizzazione formale costituiscono non solo una facoltà dell'Ente, ma sono vincolati alla esistenza delle indispensabili fonti economiche». Elementi di chiarezza, dunque, potrebbero emergere nell’incontro fissato per giovedì 8 gennaio alle 15 con la delegazione trattante il cui punto all’ordine del giorno sarà
proprio quello della stabilizzazione. «Riteniamo di aver svolto l’attività giusta - spiega Giorgio Casiello della Funzione Pubblica Cisl - pur nelle difficoltà interpretative della norma e dei requisiti che si ritenevano persi o meno. Siamo riusciti a mettere insieme il Comune e l’ente regionale e a farli dialogare per far emergere la norma che consente di poter procedere alla stabilizzazione. I tempi - prosegue Casiello - sono strettissimi. Sarebbe delittuoso che nel frattempo emergesse una nuova norma che impedisca di farlo. Oggi i tempi e i modi ci sono e io sono fiducioso che si possa finalmente chiudere la partita». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
Un fiore per l’ex Teatro L'ASSOCIAZIONE «Teatro dei Sassi» di Matera ha rivolto un appello «a quanti ritengono ingiusto e pericoloso chiudere le porte di uno spazio culturale» affinchè l'8 gennaio venga lanciato un fiore sul tetto della ex sede del teatro, in piazza Garibaldi, nel Sasso Barisano, a un anno dallo sgombero dei luoghi disposto dal Comune. L’associazione, presieduta da Massimo Lanzetta, ha evidenziato che «nessun asilo potrà essere realizzato in quell'edificio, perchè ritenuto inadeguato dalla Regione Basilicata». Nel comunicato diffuso si legge, inoltre: «La città e i Sassi di Matera sono stati dunque privati dell'unico luogo di ricerca teatrale del territorio riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, senza peraltro provvedere ad alcuna altra utilizzazione. Gli unici due risultati concreti ottenuti dall'amministrazione sono stati :mettere in difficoltà il Teatro dei Sassi che però è vivo ed operoso in altra sede; e rendere sempre meno credibile agli occhi del resto del Paese la dicitura Città della Cultura che accompagna ovunque il nome della nostra città». Il Teatro dei Sassi ricorderà l’anno trascorso, offrendo vino e immagini, presso la nuova sede di Contrada Gavatina.
Successo del progetto “Ospedale amico” che ha coinvolto gli alunni delle scuole Primarie e dell’Infanzia
Un naso rosso e tanti piccoli sorrisi in Pediatria AMICIZIA, solidarietà e un sorriso nel periodo natalizio tra mondo della scuola e bambini del reparto di pediatria dell'Ospedale di Matera. Un risultato nel solco del progetto “Ospedale Amico: insieme per un sorriso”, un ponte con l'esterno per aiutare a “crescere imparando a condividere'', che ha coinvolto gli alunni impegnati in attività svolte nella Scuola in Ospedale, nella Scuola Primaria e dell'Infanzia del II Circolo di Matera, nella Scuola Primaria del I Circolo di Matera classi III A e B del plesso Francesco Saverio Nitti. «Il progetto -ha evidenziato l'insegnante della scuola in Ospedale Lina Marcosano - si pone l'obiettivo di far conoscere al territorio la realtà “Ospedale” per offrirne una visione reale, più ampia e più positiva possibile». Intenso è stato il programma di iniziative che continueranno anche per i prossimi mesi. Nelle scuole dell'Infanzia di via Meucci e nella terza B di via Cosenza del II Circolo di Matera i
Musica e canti per la Befana Festa della Befana con musica, poesia e doni per i bambini ospiti dell'Ospedale “ Madonna delle Grazie ” di Matera. Oggi, a partire dalle 11.30, presso il reparto di Pediatria (4 Piano, scala C), è in programma la manifestazione “Musica e poesia in... reparto'' promossa dall'Azienda sanitaria locale e dalla società Allmeetings,che gestisce nel nosocomio i servizi di accoglienza, a conclusione del programma di iniziative “Un natale per l'ospedale''. Si esibiranno il duo Sara Madio (pianoforte) e Livia Pompeo (canto) con la partecipazione di Lello Chiacchio, dell'associazione culturale Skenè, Petra Santilio e Monica Petrara che proporranno un repertorio vario di poesie. Per i piccoli del reparto nel corso della mattinata arriverà la calza della Befana. matera@luedi.it Giochi e sorrisi in corsia
piccoli alunni hanno ricevuto la visita dei Babbo Natale-clown (interpretati dall'insegnante della scuola in ospedale insieme ad alcune volontarie),
che hanno portato i loro elaborati ai piccoli della Pediatria che hanno ricevuto la visita degli alunni delle classi terze del plesso Francesco Saverio Nit-
ti del I° Circolo di Matera. Durante la visita è stata rappresentata la fiaba “L'e-mail di Babbo Natale”. matera@luedi.it
PROFONDO disappunto è stato espresso in una nota da Confindustria Basilicata «In ordine al Decreto 295 del 27/12/2008 emanato dal Presidente della Giunta Regionale di Basilicata, con il quale sono stati nominati 16 componenti - su un totale di 22 - del Consiglio della Camera di Commercio di Matera, pur in mancanza della designazione dei rappresentanti di Confindustria Basilicata e dell'intero comparto agricolo». Nella nota dell’associazione che riunisce gli imprenditori si legge ancora: «Tale provvedimento, intempestivo ed anomalo, condiziona pesantemente le dinamiche ed i percorsi della reale rappresentanza democratica dell'ente camerale, che passa attraverso il rispetto rigoroso di procedure tecniche ed amministrative». I«l provvedimento assunto - ha dichiarato Giuseppe Moramarco, Presidente Vicario - si palesa come atto amministrativo emanato con inammissibile superficialità, in quanto non tiene conto di un elemento incontestabile costituito dalla profonda discrasia tra i dati ufficiali, desumibili dal DM 26/07/2007 e dagli elaborati della Infocamere della Cciia di Matera , ed i dati relativi al numero complessivo delle imprese e degli occupati, dichiarati ai sensi dell'art. 47 Dpr n° 455/2000 dalla altre organizzazioni imprenditoriali. Tale discrasia, oltretutto - prosegue nel suo intervento Moramarco - è stata rilevata dal Tar Basilicata (ordinanza 285/2008) e, in punto di fatto, non è superata dalla successiva decisione cautelare del Consiglio di Stato. Il provvedimento assunto contiene in sé - ha concluso Moramarco - una rappresentazione assolutamente falsata della geografia economica e produttiva del territorio e, per questa stessa ragione, auspichiamo che la Regione Basilicata possa rivedere la propria posizione, fermo restando che Confindustria Basilicata tutelerà i propri legittimi diritti ed interessi in tutte le sedi opportune».
Matera
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Via Casalnuovo. Danneggiata da un camion che ha aperto uno squarcio in cui si potrebbe cadere
Cisterna d’acqua trasformata in trappola RAPPRESENTA un vero e proprio pericolo il pozzo danneggiato in via Casalnuovo. Da diversi giorni la bocca di una profonda cisterna di raccolta delle acque presente sul marciapiede dell'antica strada dei “Mulini a vento” è stata danneggiata da un camion in manovra ed è pericolante. Si tratta di un cubo in muratura di tufi sul quale c'è l'accesso al pozzo. È una di quelle cisterne che si
usavano per immagazzinare l'acqua piovana, dunque abbastanza profonda e ancora piena d'acqua. Ma gran parte del muro che ne costituisce l'accesso è crollato dopo essere stato urtato da un camion in retromarcia durante i giorni di pioggia eccezionale delle scorse settimane. I vigili del fuoco erano intervenuti cercando di ricomporre alla meglio quel cubo di tufi alto circa un metro e segnalando il pericolo con il
nastro bianco e rosso. Ma il rischio di caduta per i bambini è concreto dal momento che ci sono grandi aperture nel muro costituito ornai solo da tufi appoggiati l'uno sull'altro: facilmente i più piccoli potrebbero affacciarsi per curiosità o per gioco. Tutta la struttura di tufi è incoerente e si muove vistosamente anche semplicemente toccandola con le mani, con il rischio che i grossi tufi potrebbero ca-
dere alla minima sollecitazione. In più, negli ultimi giorni diversi residenti hanno segnalato l'uscita di topi da quel pozzo pieno d'acqua stagnante ed ormai inutilizzato. Insomma è necessario mettere subito in sicurezza la bocca della cisterna per evitare il pericolo di cadute accidentali, ripristinando contemporaneamente le condizioni di igiene minime. Giovanni Martemucci
La cisterna distrutta dal camion in via Casalnuovo
Tra i teenager spopolano soprattutto i “pacchetti promozionali” e le lampade abbronzanti
Centri estetici, il boom maschile I quarantenni preferiscono massaggi, sauna e pulizia del viso Provate a mettervi nei panni di una ragazza che entra in un centro estetico e, nella sala d'attesa, trova solo uomini. Accade a Matera, dove la prova costume sembra non appartenere più al gentil sesso, così come i trattamenti estetici per rendere più piacevole il proprio aspetto fisico. Lo confermano i dati sempre più crescenti dei maschietti che si recano nei centri estetici alla ricerca del benessere e non solo. Nella città dei Sassi nuotatori, palestrati, impiegati, barman e liberi professionisti rappresentano il target di una clientela che risulta più esigente di quella femminile e che affolla sempre più di frequente i centri specializzati. La cura del corpo sembra essere diventata un'esigenza fondamentale e, se una volta erano le donne a non resistere alla chiamata di massaggi, trattamenti di bellezza, bagno turco e sauna, oggi sono i maschietti a rifugiarsi nei centri estetici alla ricerca di relax o altro. «Ad essere sempre più legati ai centri di benessere sono gli uomini ovviamente per vanità e non per necessità con aspettative talvolta anche piccanti - ci conferma un'estetista che preferisce rimanere in anonimato. Per soddisfare le richieste sempre più esigenti, i centri benessere con operatrici specializzate e tecnologie all'avanguardia si sono adeguati andando incontro alle richieste di persone di ogni età, che pare tengano molto alla cura del proprio corpo. «I maschi spendono più facilmente - dichiara Rosanna Di Pede - e in percentuale sono alla pari delle donne tra la nostra clientela. Gli uomini, però - continua Di Pede - spendono con più facilità, le donne sono più parsimoniose. Dicembre, maggio e giugno sono i periodi di maggiore affluenza». Fino a poco tempo fa, a molti di noi sarebbe sembrato strano sentire che qualcuno si permetteva massaggi con una certa frequenza, oppure, approfittando della pausa pranzo, di
Tribunale crolla un pezzo di controsoffitto
Il palazzo di Giustizia
La sala di un centro estetico
un solarium o una manicure. Oggi, invece, tutto questo è diventato normale, anzi ci si sente forse fuori dal comune se non si ha un centro estetico di fiducia, dove andare con cadenza settimanale. «La clientela è eterogenea ed è aumentata nell'arco di alcuni mesi - dichiara Genny Porcari del Beautiful Center - Abbiamo i teen ager che richiedono cerette e trattamenti alle sopracciglia, mentre dai trenta a quarant'anni preferiscono la pulizia del viso, massaggi, bagno turco e docce solari. Le donne rimangono le più esigenti, gli uomini si lasciano consigliare e coccolare. Sono molto puntuali, tuttavia la clientela è selezionata». Per essere competitivi sul mercato ci sono i pacchetti promozionali, di moda tra i giovani. I servizi più gettonati sono i massaggi e i solarium e pare proprio che
siano tanti quelli che non vogliono rinunciare alla tintarella neanche durante il lungo inverno. Ci si accontenta di ottenere in soli pochi minuti un'abbronzatura artificiale, pur di essere belli ed in forma in vista del fine settimana. Gli uomini si recano nei centri con gran disinvoltura e non mancano le richieste extra a suon di mance e regalini che poco si sposano con la professionalità delle operatrici. Tra i “retroscena” più frequenti la classica mano morta durante un massaggio o la scelta della stessa ragazza: sono i “ vizzietti” più ricorrenti degli uomini che da teneroni si lasciano andare a confidenze familiari che solo un parroco potrebbe perdonare. E non è raro che nel box accanto, ignara delle “confessioni” del compagno, alle prese con una fastidiosa ceretta, ci sia la moglie. Michelangelo Ferrara matera@luedi.it
Circa cinque metri quadrati di controsoffittatura del casellario giudiziale del Palazzo di Giustizia di Matera sono crollati nello scorso fine settimana senza provocare danni a persone. Lo si è appreso ieri a Matera. Sul posto stanno operando anche in queste ore i Vigili del Fuoco per valutare l’entità del danno e se l’area possa essere sottoposta a sequestro per effettuare ulteriori verifiche. Sui disagi che vive da tempo il Palazzo di Giustizia di Matera si erano espressi alcuni avvocati che frequentano quotidianamente la struttura. E’ probabile che il crollo che si è verificato possa essere il risultato di alcune infiltrazioni che hanno influito sulla controsoffittatura.
Nuovo Psi pronto alla sfida delle Provinciali Il responsabile materano del nuovo Psi, Francesco Ambrico scrive: «Il nuovo Psi di Matera, considerata l'eccezionale crisi economica del materano e convinto di essere un partito che, elemento costitutivo della Casa delle Libertà, ne rappresenta lo spirito socialista liberale e riformista, si sente impegnato a partecipare alla formazione nella provincia di Matera di un grande movimento democratico finalizzato alla rinascita economica e occupazionale di Matera e del suo territorio. Le amministrative del 2009 - prosegue - e in particolare quelle provinciali, rappresentano l'occasione per attuare tale progetto politico il cui fine e superare l'attuale immobilismo, causato dalle continue beghe interne alla coalizione di centrosinistra, come dimostrato anche dalle attuali vicende regionali. Pertanto il nuovo Psi propone una candidatura alla guida della Provincia di Matera che sia espressione della città capoluogo, considerato che la stessa esprime un terzo dell'elettorato e che abbia una forte appartenenza politica a garanzia della continuità programmatica dei partiti della Casa delle Libertà. Fiduciosi che altre forze politiche aderiscano a questo progetto che al di là di sterili e datati campanilismi rilanciando il ruolo di Matera a livello territoriale contribuirà a superare l'infausto paradigma della Città-regione che ha portato l'intera Basilicata ad un declino demografico, economico e occupazionale».
I consiglieri Pedicini e Arfò spiegano al giornalista Oliviero Beha lo spirito del riconoscimento
Premio a Plasmati. Polemica a distanza
Adriano Pedicini e Oliviero Beha
PROVOCANO reazioni le dichiarazioni del giornalista Oliviero Beha in merito al riconoscimento che l’amministrazione comunale di Matera
ha tributato recentemente al calciatore Gianvito Plasmati. Sulla vicenda interviene il consigliere comunale Adriano Pedicini, promotore
dell’iniziativa. «Il giornalista parla del sindaco Buccico che ha premiato Gianvito Plasmati per l'episodio che tutte le Tv ed i media hanno riportato non appena il calciatore si cala i calzoncini nella partita Catania-Torino. Si meraviglia che un personaggio che ha ricoperto incarichi di governo, (e li elenca), possa ridursi a tali scadimenti; da buon cronista sportivo, non può far a meno, né si trattiene dall'aggiungere che si tratta di un sindaco inquisito nella fantomatica attività giudiziaria denominata toghe lucane. Sento il dovere morale, quale promotore ed organizzatore della consegna del premio, di dare una risposta e simili fan-
donie, per il sol motivo che nella conferenza stampa tenuta quella mattina, è stato ben spiegato l'intento della premiazione. La consegna del premio a Plasmati è avvenuta in tutta fretta, solo il giorno prima ne avevo dato notizia al Sindaco, grande tifoso del Torino che comunque considerava il gesto di Plasmati antisportivo soprattutto perché rivolto alla sua squadra. Ho dovuto faticare non poco per dimostrare che piccoli colpi bassi nello sport ci posson stare. Noi materani - prosegue Pedicini - non abbiamo molti campioni, quei pochi cerchiamo di farli sentire più vicini alla città, il sindaco non ha fatto di Plasmati un eroe citta-
dino, come dice Beha, ha semplicemente gratificato l'unico calciatore di serie A che la città possiede. Lasciamo allo sport quel briciolo di malizia e di improvvisazione fuori dalle righe che, (Zidane insegna), tutto sommato sono una componente del gioco più bello del mondo, ma continuiamo a parlare di sport e dei suoi contorni, non mescoliamo cose che non inquadrano il significato ma, dimenticavo, per far ciò c'è bisogno di bravi opinionisti sportivi che forse scarseggiano». Anche il consigliere Corrado Arfò interviene: «Gianvito Plasmati è stato premiato esclusivamente per i suoi me-
riti sportivi raggiunti da giovanissimo , con tantissimi sacrifici e dopo aver fatto tanta gavetta nelle serie minori di calcio. Con l'auspicio che lo sport materano possa al più presto crescere raggiungendo quei livelli di eccellenza che competono alla nostra città ed in sintonia con i programmi di promozione sportiva di questa Amministrazione, proporrò prossimamente l'istituzione di un riconoscimento annuale quale “Miglior Atleta dell'Anno” dedicato esclusivamente ai nostri concittadini che si contraddistinguono per i loro meriti in tutte le discipline del mondo dello sport». matera@luedi.it
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Martedì 6 gennaio 2009
Matera TAXI MATERA 3332685173
Natale è presepe
Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05.
Fabio
E’ in corso “Natale è presepe”, a cura di Gruppo Teatro Matera. La Mostra concorso dei presepi rimarrà aperta fino ad oggi in vico Solitario, 14 nel Sasso Caveoso. Nel suggestivo scenario del Sasso Caveoso di Matera si potranno ammirare le opere originali delle varie sezioni in concorso: artigiani e artisti, amatori e presepisti, sezione scuole. La rassegna consente, ogni anno, di offrire espressioni diverse del Natale, visto con gli occhi dei presepisti.
Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
Epifania coi vigili del fuoco Oggi, a partire dalle ore 10 alle 10 nel piazzale interno della sede centrale del Comando avranno luogo i festeggiamenti in occasione della ricorrenza della Epifania. Tutti i bambini che vorranno intervenire con lo sguardo rivolto verso il cielo, attenderanno fiduciosi l’arrivo della befana. E’ una grande occasione di festa ma non ci saranno regali per tutti. Il Vigile del Fuoco e il personale amministrativo consegneranno simbolicamente dei doni a due ragazzi ospiti dell’Istituto Sacro Cuore di Matera. Interverrà alla manifestazione il Vescovo di Matera, monsignor Salvatore Ligorio.
Mamma Marinella Cipolla e papà Domenico Porzia ( e zia Grazia con tutti gli altri parenti) salutano la nascita del piccolo Fabio
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).
Supernatura di Bianco PROSEGUE fino al 12 gennaio alla Fondazione Southeritage la mostra Supernatura di Angelo Bianco, dal martedì al sabato dalle 17 alle 20 (ingresso libero). L’artista riscopre il paesaggio e i legami con la storia e le tradizioni di coloro che lo abitano e proprio sul concetto di giardino e paesaggio (naturale, antropizzato, agricolo), a latere della mostra dedicata all'artista presentata negli spazi della Fondazione SoutHeritage, un progetto urbano coinvolge alcune aree verdi della città di Matera. Qui l’attenzione si sposta non solo nel paesaggio naturale, ma soprattutto in quello culturale in cui il consumo del territorio induce l'artista a comprendere la logica della struttura del paesaggio urbano per operare scelte di permanenza e/o di trasformazione in grado di modificarne l'evoluzione.
“La vera eredità” a teatro
FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 Dinnella via Cappuccini 72 0835/314308
Cooperativa Associazione
“Jan
Patocka” 0835/333604 “Matera gioca” 0835/312005
emergenza sanitaria
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PRONTO SOCCORSO Guardia medica 0835/262260 Ambulanza 0835/336882 Croce Azzurra 0835/331314 SERVIZI SOCIALI Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704
E’ prevista anche oggi all'auditorio della parrocchia di San Giuseppe la Compagnia del teatro fatto in Casa porta in scena "La vera eredità". L'incasso servirà a sostenere le spese per sei bambini di Paesi poveri adottati a distanza. Il lavoro scritto e diretto da Massimiliano Burgi, è ambientato negli anni 60, al rione Spine Bianche.
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676
I cerchi delle fate •il cenacolo E' possibile visitare fino al 3 febbraio presso il laboratorio Materia, in via Bruno Buozzi n° 89, “I cerchi delle fate”. In esposizione una collezione di vasi in ceramica eseguiti con le tecniche raku dal laboratoio Ceramiche d'Arte di Maria Bruna Festa, e colliers in argento e pietre del Laboratorio di Arti Orafe e Lignee Materia. La mostra può essere visitata ogni giorno, fino al 3 febbraio, dalle 18 alle 21 o su richiesta telefonando al 334 3602038 o allo 0835 311136 in orari di lavoro. A margine dell’esposizione, sono previsti alcuni eventi.
Mostra di Sciandivasci PROSEGUE fino al 10 gennaio nella Mediateca Provinciale di Matera la mostra di sculture “Volti della Memoria” di Domenico Sciandivasci. E’ una collezione di 16 opere in terracotta. «L’interrogativo era, e rimane, il seguente - spiega Sciandivasci - è possibile servirsi ancora delle idee e degli ideali di tantissimi spiriti eletti come strumenti operativi, per la ricerca di mondi migliori? E ancora: il pensiero umano, nella sua accezione più generale, è costretto, a perdersi nei meandri dell’oblio». La mostra è aperta dal lunedì al giovedì dalle ore 8,30 alle ore 18,30; venerdì e sabato dalle ore 8,30 alle ore 13,30. L’ingresso è gratuito.
0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072 •orient express
DA VEDERE Fino al 10 gennaio nella Mediateca provinciale Ribecco è possibile visitare la mostra mostra fotografica “Il matrimonio: dalle immagini, la nostra storia”. Orari: dal lunedì al giovedì dalle ore 8.30 alle ore 18,30 venerdì e sabato dalle ore 8,30 alle ore 13,30. L’ingressoè gratuito.
0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
FINO AL 15 GENNAIO 2009 Matera, Museo Ridola, orari di apertura: martedìdomenica (dalle 9 alle 20), lunedì (dalle 14 alle 20) "Lo sguardo di Eros. Gesti, simboli e immagini della seduzione tra Grecia e Magna Grecia" "Ceramica artistica Cappelluti-Annunziata. Matera 1922-1953", organizzata dall'Unitep
•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294
•COMUNALE• Matera 0835-334116 Madagascar 2 17,30 - 19,30-21.30 •KENNEDY• Matera 0835-310016 Natale a Rio 17.30-19.15-21.30 •CINE TEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Il cosmo sul comò ore 18 - 19,45 Arrivano i mostri 21.30 •PATRON ANTONIO• Matera Via XX Settembre Come un uragano 18
The Spirit 19,45-21,40 •CINEMA ANDRISANI• Montescaglioso 0835-208046 Il cosmo sul comò 19.00- 21,45 •CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Il cosmo sul comò 17-19 - 21,30 •CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro Il cosmo sul comò ore 18,30-21 •CINEMAMOJTODRIVEIN• S.s.106Basentana0835-745439 Chiuso
•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137
33 Calcio Eccellenza La classifica resta invariata dopo il primo turno del girone di ritorno Martedì 6 gennaio 2009
Forza Matera a bocca asciutta Orsi: «Non abbiamo sfruttato la superiorità numerica» MATERA - Come nella gara di andata, il Policoro è un avversario indigesto al Forza Matera. Ancora una volta il risultato è una sconfitta. Ancora una volta con il punteggio di 2-0. E dire che l'undici di Liuzzi avrebbe potuto sfruttare la superiorità numerica, ed invece non c'è stata la possibilità di superare la difesa jonica. A guardare la classifica, però, non ci si può lamentare più di tanto dopo la sconfitta. Le distanze sono rimaste pressochè invariate, eccezion fatta per il Ferrandina, che ha battuto nettamente l'Avigliano. Per il resto c'è da commentare quella che è stata la decima sconfitta stagionale. «Era difficile giocare su quel campo commenta l'attaccante Francesco Orsi, tornato a Matera e a vestire la maglia del Forza Matera dopo un periodo di inattività legato a ragioni di studio, che lo hanno portato ad Urbino per seguire i corsi universitari - perché era al limite della praticabilità. Poi anche la temperatura rigida ha contribuito a rendere la partita una “non-partita”. Quella di domenica, in pratica, era una gara che si sarebbe decisa solo su azioni di palle inattive. E alla fine così è stato. Bravo il Policoro che ha sfruttato le occasioni che ha avuto, Un po' ingenui noi a non mettere a frutto la superiorità numerica». Quello di Francesco Orsi è stato un nuovo esordio con la maglia del Forza Matera dopo aver giocato con la squadra del
Cosa va NONOSTANTE la sconfitta la classifica della formazione materana è pur sempre discreta. Al momento si è in piena zona play out, ma la parte tranquilla della graduatoria non dista molto e c’è ancora da giocate l’intro girone di ritorno. Adesso c’è la possibilità di lavorare ancora intensamente per mettere a frutto i richiami di preparazione fatti durante la sosta del campionato per le festività natalizie. Fa sorridere anche il ritorno in campo di Emanuele Di Cecca che ha smaltito l’infortunio che lo ha costretto a saltare le ultime due partite del girone di andata. Adesso bisogna ritornare a fare punti. Per la salvezza sarà decisivo il fattore campo. presidente Doriano Manuello due stagioni fa. Suo fu il gol a Ferrandina che in pratica garanti la permanenza nel massimo torneo regionale senza l'appendice dei play out. Adesso, però, potrà giocare al massimo un'altra gara con la maglia del Forza Matera, per poi tornare a disposizione del tecnico Liuzzi a marzo, dopo aver espletato alcuni obblighi universitari. «Spero di poter dare il mio contributo alla squadra. Domenica prossima, nella gara contro la Murese terza forza del campionato, ci mancherà Antonello Farinola, un giocatore importante per noi, visto che a Policoro è stato sanzionato con un
Cosa non va TRA LE NOTE negative della gara di Policor c’è l’incapacità di sfruttare la superiorità numerica. La formazione di Rocco Labriola ha giocato con un uomo in meno dal 15’ del primo tempo per l’espulsione rimediata da Cicchelli. Il Policoro era già in vantaggio, per la rete realizzata dopo 6’ da Fumarola, ma il Forza Matera non è stato in grado di impensierire il portiere Maida. Anzi nonostante la superiorità numeri i materani hanno subito addirittura il raddoppio ad opera di De Stradis. E’ maturata così la decima sconfitta stagionale. E alle porte c’è la sfida contro la forte Murese.
cartellino giallo ed era sotto diffida. Poi dovrò partire, ma spero di poter essere utile per il rush finale verso la salvezza in primavera». Dopo un periodo di inattività è sempre difficile tornare in campo. Come giudica la sua prestazione. «A dire il vero non mi aspettavo di cavarmela così. A livello fisico sono stato molto bene. Ero reattivo, nonostante un campo pesante e su quale era precario anche l'equilibrio. Per quanto riguarda il mio contributo alla squadra, credo di aver dato il massimo. Ho cercato di guadagnare quante più punizioni possibili per far salire la squadra, anche perché non era possibile gio-
care con scambi veloci e ravvicinati e non si poteva neppure provare l'azione personale in dribbling. Resta ovviamente il rammarico per la sconfitta, ma credo che riusciremo a trovare subito la via del riscatto». Ieri il Forza Matera era già in campo per allenarsi e preparare la gara di domenica contro la Murese di mister Lardo. Anche perché oggi, vista la festività dell'Epifania, la società ha lasciato alla squadra una giornata di riposo. Per domenica è previsto il rientro di Piercito Di Cecca che ha scontato contro il Policoro la giornata di squalifica. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it
Orsi in azione con la maglia del Forza Matera
PromozioneVarisius in preparazione Prima categoria Mister Mancini «Lotteremo fino all’ultimo»
Pausa sotto la neve ora si pensa a risalire
La panchina della formazione (tratta da www.miglionicocalcio.it)
IL GIRONE di ritorno inizia senza giocare per la squadra di mister Tucci, infatti nella giornata di ieri, forse come tanti altri sciatori della domenica, la trasferta di Rapone per i nero-verdi si è trasformata in occasione per giocare a palle di neve. Alle 13,30 si è giunti sul campo di calcio, trasformato in una distesa di neve alta più di 15 centimetri. E’ stata l'occasione per diversi calciatori di entrambe le squadre per divertirsi con la neve. «Il Pescopagano è stato fin troppo zelante - afferma il presidente Montemurro - il mister Toscano ha continuamente aggiornato delle condizioni atmosferiche il nostro dirigente, purtroppo il regolamento ce lo impone e ci siamo fatti questa gita, il rammarico è che è stata l'unica gara che non si è giocata, ha nevicato solo in quella zona». Durante le vacanze natalizie il Varisius ha continuato ad alle-
narsi, più o meno a ranghi completi, le maggiori defezioni si sono avute nella settimana precedente di Capodanno, quindi il rinvio della gara per certi motivi non è stata male. Il girone di ritorno sarà duro, ogni gara per il Varisius è come una finale. Tirarsi fuori dalle zone basse della classifica non sarà facile, Grottole e Santarcangiolese potrebbero essere coinvolte nella bagarre della salvezza, e questo può agevolare il compito della formazione materana. Nonostante la gara in meno nella parte bassa della classifica non è cambiato nulla tutte le squadre coinvolte non hanno fatto punti, vantaggio in più in caso di risultato positivo con il Pescopagano. Questa settimana si prevede un buon lavoro a ranghi completi per la gara interna con il Real Irsina, si cercherà di recuperare Albano per domenica. p.l
Condannati dai due ex D’Adamo e Nasca mandano ko la Rigamonti
ANCORA una sconfitta alla 15ma giornata del campionato per la Rigamonti, una sconfitta che sa di resa; durante l'incontro non c'è stata nessuna reazione. Scesi in campo con gli uomini contati e con il mister Mancini in porta, il risultato non poteva che essere quello acquisito sul campo. Brucia il fatto che a condannare la Rigamonti siano stati due ex giocatori che fino allo scorso anno militavano nella formazione e che erano considerati punti inamovibili della squadra. Parliamo di D'Adamo e Nasca due elementi che forse sarebbero rimasti volentieri, ma da questo punto di vista è la società che decide gli arrivi e le partenze. E’ giunta voce che nella giornata di oggi ci possano essere degli sviluppi in seno alla squadra con altri arrivi e partenze ma anche dal punto di vista della conduzione tecnica ci possanno essere novità. Si deve pensare solo ad un miracolo per la salvezza, anche se nel calcio nulla è dato per scontato. Mister Mancini parla di una gara con pochi elementi a disposizione e senza portiere in cui si è dovuta difendere la porta. Ma non si lamenta della gara che hanno fornito i suoi ragazzi compresa l’occasione con Buongermino che su punizione avrebbe potuto avere altra sorte se il portiere con una gran parata non fosse riuscito ad evitare il gol. «Ricordo che sul risultato di zero a zero, siamo andati vicino alla segnatura con Nuzzolese che ha scagliato un tiro da fuori area sfiorando il palo. Il Pomarico è passato in vantaggio nei minuti finali del primo tempo con Nasca, ma le altre due reti sono il risultato della difesa disattenta che sulle mie re-
La formazione della Rigamonti
spinte non è intervenuta e ha lasciato spazio a D'Adamo che ha potuto indisturbato siglare la sua doppietta. Non sono d'accordo con quello che il cronista ha scritto sulla lezione di calcio del Pomarico. Nella ripresa hanno avuto una sola occasione pericolosa per segnare, poi niente più. Il cronista non ha considerato che eravamo in formazione profondamente rimaneggiata, a stento è stato sostituito il calciatore infortunato, Larotonda con l'unico elemento in panchina. Quindi abbiamo molte attenuanti dalla nostra parte anche
se non condivido l'atteggiamento di alcuni elementi che in trasferta non si presentano per motivi vari, costringendomi ad adattare la formazione da schierare ». Si aspetta qualche intervento dalla società? « No. Ormai so che devo lottare con questa squadra e fino a che la matematica non ci condanna, siamo tenuti a credere che prima o poi le cose cambieranno ». La prossima gara sarà ancora una trasferta per la Rigamonti, che si recherà sul campo del Satriano. Vincenzo Bochicchio
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Valbasento L’8 gennaio il giorno della verità per i lavoratori lasciati senza lavoro e senza Cigo
Alla Soften quelli che aspettano In 32 davanti ai cancelli finchè la fabbrica non riapre VALBASENTO - La cassa integrazione è finita, le ferie anche. Ma la Soften continua a essere chiusa. Per i lavoratori non c’è che la via della protesta per accendere i riflettori su una situazione ai limiti dell’assurdo. In origine fu la corrente a saltare, per via delle troppe bollette non pagate a Tecnoparco, ieri è stata la pazienza dei lavoratori. Senza stipendio da agosto, i 32 attualmente in organico presso lo stabilimento di Pisticci scalo hanno presidiato per l'intera giornata i cancelli dell'area industriale. «Dipendesse dalla nostra volontà - spiegano, mentre radunati davanti alla fabbrica sfidano il freddo polare di questi giorni - saremmo regolarmente al nostro posto». Un disponibilità non solo simbolica. Gli operai assicurano che non si muoveranno dai cancelli fino a quando qualcuno non gli consentirà di varcare la soglia della fabbrica. Intanto, sempre nella giornata di ieri, hanno spedito, con raccomandata con ricevuta di ritorno, una lettera di messa a disposizione all’azienda, non trascurando di ricordare il saldo delle spettanze arretrate. All’incirca 5-6 mila euro a testa. Un’enormità con la crisi che
incombe. E sono pronti ad adire le vie legali nel caso in cui Soften dovesse tardare ancora i pagamenti. «I lavoratori, al termine della cassa integrazione ordinaria, a prescindere dalla loro volontà non hanno potuto riprendere l’attività produttiva a causa dei ritardi dell’azienda» - ha spiegato il segretario organizzativo della Filcem Cgil, Maurizio Girasole, che nei giorni scorsi aveva segnalato alla Prefettura di Matera, insieme ai segretari della Femca Cisl, Eustachio Nicoletti e della Uiltucs Uil, Filippo Viggiano, «i problemi di natura logistica e aziendali che avrebbero potuto ritardare la ripresa». «Attendiamo ora – ha spiegato Girasole – l'incontro dell’8 gennaio in Prefettura, al quale abbiamo chiesto la partecipazione dell’azienda, di Regione Basilicata e Confindustria. Quello sarà il giorno della verità. Non ci sono più
I lavoratori della Soften e uno striscione davanti all’azienda (Videouno)
prove d’appello. Troppi gli incontri, i tavoli e le promesse non mantenute. Soften de-
ve dire con chiarezza cosa intende fare. In ballo è il futuro di 32 lavoratori. Se non è nel-
le condizioni di far ripartire la produzione, allora che dichiari lo stato di crisi. Alme-
no consente ai dipendenti di beneficiare della mobilità». La Soften aveva denunciato difficoltà in passato per la contrazione del mercato di tessuto non tessuto, a causa della crisi del settore del mobile imbottito e dell’auto. Ieri, sarebbe dovuta arrivare la materia prima. Ma nessun carico ha varcato i cancelli. E per i lavoratori l'unica possibilità per vederci chiaro, prima che sia troppo tardi, è stata quella della protesta. Soften, di fronte alla legittima richiesta di pagamento degli stipendi avanzata dai dipendenti, ha puntualmente eluso la questione, lasciando intravedere la possibilità di un passaggio di gestione (un'operazione, per giunta né semplice né scontata, dal momento che Soften è beneficiaria di un finanziamento pubblico, ottenuto con il Bando Valbasento). In realtà, finora, di nuovi acquirenti neanche l'ombra, di creditori più d'uno. Solo l'incontro di giovedì, forse, potrà chiarire le reali intenzioni di Soften. Intanto, secondo quanto riferito da sindacati e lavoratori, lo stabilimento continua a essere senza energia elettrica e la produzione ferma. Margherita Agata m.agata@luedi.it
Domenica Tricase aveva 105 anni Pomarico Sono stati approvati all’unanimità due ordini del giorno
Muore la nonnina di Montescaglioso
Richieste l’abolizione del bollo e la riduzione dell’Irap POMARICO - I sindaci contro le tasse. Durante l’ultima riunione del consiglio comunale sono stati approvati all'unanimità (Bonavista, Musillo e Cetera, ovvero i tre quarti di quel che rimane dell'opposizione non erano presenti) due ordini del giorno con i quali si chiede di eliminare alcune spese fisse delle comunità. I primi cittadini quindi pensano di muoversi in questa direzione. La prima richiesta riguarda, e le proposte sono state condivise da diversi sindaci, l'abolizione del bollo auto e riduzione Irap; semplicemente, perché «la pressione fiscale ha raggiunto limiti di intollerabilità», per esempio. Oppure perché: «molte famiglie non riescono ad arrivare alla fine del mese». Cose, ovviamente, tutt'altro che nuove. Seguendo, poi, l'esempio della lon-
Domenica Tricase
MONTESCAGLIOSO - La signora Domenica Tricasi, che il 22 Agosto scorso aveva festeggiato il suo 105° compleanno, si è spenta nella notte tra domenica e lunedì. Era la donna più anziana di Montescaglioso, una delle più longeve della penisola. Era nata nel 1903 da Francesco Tricasi e Maria Nobile, aveva due fratelli e due sorelle ed era rimasta vedova venti anni fa di Rocco Racamato, agricoltore che lei aiutava nei campi. Madre di 9 figli (sette dei quali viventi), era conosciuta come «la nonnina di tutti i montesi». I funerali avranno luogo nel pomeriggio di oggi alle 15,30 nella chiesa madre. Al suo ultimo compleanno, come consolidata abitudine, oltre ai tanti familiari (Domenica aveva 20 nipoti che, con i rispettivi coniugi diventano 40 e ben 30 pronipoti) erano presenti per gli auguri anche gli Amministratori comunali. mic.mar.
Il Consiglio contro le tasse tana Regione Toscana. Per il consiglio comunale, «la Regione Basilicata può fronteggiare la riduzione delle entrate con le Accise provenienti dall'estrazione di prodotti energetici, destinata sempre di più ad aumentare secondo fondate notizie di stampa». Quindi, il messaggio è spedito alla Regione. L'altro argomento è il vetusto canone Rai. Balzello residuo di regio decreto inventato nel '38: «E’ previsto il pagamento del canone da chiunque sia in possesso di apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle Radio TV trasmissioni». Per il consiglio comunale pomaricano, compresa la minoranza rappresentata in qualche modo dal solo Tristano, «da indagini è emersa la totale incertezza da parte delle Autorità preposte alla riscossione di questa tassa, derivando da
ciò la totale inadeguatezza al ventunesimo secolo con conseguente arbitraria applicabilità». Ancora, il testo approvato racconta che «si è a conoscenza che sono state depositate diverse interrogazioni parlamentari alla Camera ed al Senato, rivolte ai Ministeri competenti, affinché chiariscano quegli aspetti che oggi fanno di milioni di cittadini destinatari impositori del canone laddove non dovuto». Le righe non sono sempre chiare e, tra le altre cose, spunta il carattere di una sommarietà abbastanza sconfortante. Ma le intenzioni potrebbero essere ben valutate dai cittadini. Si tratta di piccole provocazioni, forse, eppure su questioni che appartengono quasi ad ogni persona. Nunzio Festa provinciamt@luedi.it
Montescaglioso La direzione didattica ha collaborato con l’associazione “Quelli che... la Musica”
Concerto natalizio alla “Don Liborio Palazzo” MONTESCAGLIOSO - Il periodo natalizio rappresenta, da sempre, un momento dell'anno caratterizzato dalle esibizioni musicali e di cori. Una delle attività ha visto protagonista la direzione didattica “Don Liborio Palazzo”, insieme all'associazione artistica e culturale “Quelli che…la Musica”, il cui direttore artistico è il maestro Rocco Eletto, con il patrocinio dell'Amministrazione comunale di Montescaglioso, assessorato alla Cultura e Pubblica Istruzione, i quali, nella Pprrocchia di Santa Lucia, hanno presentato il concerto di Natale per coro di voci Bianche e orchestra di fiati “L'Albero che canta”. Prota-
gonisti gli alunni delle classi quarte della stessa scuola, diretto dalle sorelle, professoressem Ilaria e Livia Pompeo. Dopo gli interventi di saluto dell'assessore comunale alla Cultura Michele Zaccaro, del presidente dell'associazione “Quelli che…la Musica” Giulio Danuzzo, di Giovanni Pizzolla e di Ilaria Pompeo, ha avuto inizio l'esibizione, con l'esecuzione di “Gioia nel Mondo” di G.F. Handel; “La canzone di Natale” di P. Tombolato/A. Di Mario; “la Vergine egli Angeli” di Giuseppe Verdi; “White Christmas” di I. Berlin; la tradizionale “Jingle Bells”. Dopo la strumentale Fantasia natalizia, è stata la volta di “Ninna
nanna” di F. Schubert; di “Astro del Ciel / Silent Night” di F. Gruber; “Babbo Natale” di P. Tombolato/A. Di Mario; della tradizionale tedesca “Oh Tannenbaum” e della bellissima “Happy Xmas (War is over)” di Yoko Ono e John Lennon. Le professoresse Pompeo vantano importanti esperienze artistiche: la prima, Livia, si è diplomata in canto lirico, nel 2004, presso il Conservatorio di Musica “E. R. Duni” di Matera, partecipando a diversi concerti e numerosi concorsi, nazionali ed internazionali, come l'XI° Concorso internazionale “Tito Schipa” per giovani cantanti lirici e l'VIII° Premio nazionale “Valerio
Gentile”. Ha seguito corsi di perfezionamento e seminari. E' attualmente docente della classe di Solfeggio e Teoria Musicale presso la scuola di musica dell'associazione artistico-culturale “Quelli che…la musica” di Montescaglioso e sta frequentando il corso di laurea Specialistica in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio presso l'Università degli Studi della Basilicata. Ilaria Pompeo, sin dalla tenera età, ha iniziato attività di disegno e ballo, diplomandosi in canto lirico nel 2005, presso il Conservatorio di Musica “E. R. Duni” di Matera, senza trascurare gli impegni universitari, come confermato dal
conseguimento della laurea di primo livello in Operatore dei Beni Culturali, con indirizzo Archeologico, presso l'università degli studi della Basilicata. Ha già partecipato a numerosi concerti, anche come voce solista, oltre che a diversi concorsi. E' cantante solista del gruppo musicale “Alcanices”, col quale è impegnata in numerose esibizioni concertistiche sia in Basilicata che in Puglia. Come la sorella maggiore, è docente presso la scuola di musica dell'associazione artistico-culturale “Quelli che… la musica”, nella quale si occupa della classe di Canto. Michele Marchitelli
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Stigliano Tra le emergenze manutenzione straordinaria e assegnazione di nuove case
Sunia, altri alloggi tra le priorità Edilizia residenziale, interviene il segretario Casertano STIGLIANO - «Interventi di manutenzione straordinaria ed assegnazione di altri alloggi: sono questi i due assi principali di azione su cui è necessario incidere per arginare i problemi dell'edilizia residenziale pubblica nell'area della Montagna Materana». Non ha dubbi circa le priorità da perseguire per affrontare i problemi dell'edilizia residenziale pubblica il segretario provinciale del Sunia, il sindacato degli inquilini ed affittuari, Franco Casertano. Le stesse priorità Casertano, come ci racconta lui stesso, le ha illustrate qualche settimana fa in un incontro pubblico tenutosi a Stigliano al quale hanno preso parte, fra gli altri, anche il primo cittadino stiglianese Leonardo Digilio e l'amministratore dell'Ater, l'agenzia territoriale per l'edilizia residenziale di Matera, Angelo Sardone. «Come Sunia -ci ha detto Casertano- abbiamo sempre posto l'attenzione su un aspetto fondamentale nella soluzione dei problemi legati alla situazione abitativa: la necessità di stanziamenti importanti, di fondi e di risorse per intervenire sul patrimonio esistente e sulla realizzazione di nuovi alloggi». «Nel caso di Stigliano -ag-
Grassano Incontro dei Socialisti
Moralità e politica Dibattito a più voci Stigliano, a destra Casertano
giunge il segretario provinciale del Sunia - come del resto in tutti i comuni della Montagna Materana e della Provincia, la necessità più impellente è quella di dare corso nel minor tempo possibile ad interventi di manutenzione straordinaria sull'intero patrimonio esistente. Così come è necessario procedere ad espletare le procedure per l'assegnazione di altri alloggi. Anche il censimento degli alloggi di risulta, conseguentemente, è pertanto prioritario». «Su questo - ci dice ancora l'esponente sindacale - abbiamo incontrato la condivi-
sione da parte dei dirigenti dell'Ater e delle amministrazioni locali, come emerso anche durante l'incontro di Stigliano. E su tale strada si muove pure la Regione Basilicata. Quello che noi chiediamo ora è di fare di più e prima». «In un momento di crisi come quello che stiamo vivendo -conclude Franco Casertano- l'edilizia residenziale può rappresentare anche una risposta ai problemi delle famiglie. Sono però necessari più fondi, e maggiore velocità nella realizzazione degli interventi di manutenzione degli alloggi, sia
strutturale sia legata ad altri interventi ormai non più rinviabili, come la sostituzione delle caldaie. Ed è necessario, poi, accelerare anche le pratiche legate al censimento degli alloggi presenti sul territorio e non abitati, per renderli disponibili nel minor tempo possibile e procedere, quindi, alla loro assegnazione. Un insieme di interventi, quindi, che potrebbero dare risposte concrete a bisogni reali e pressanti e che, se affrontati di concerto fra tutti i soggetti interessati, possono trovare risposta in tempi brevi». r.o.
San Mauro Forte Il 15 la presentazione ufficiale del dipinto
E’ firmata da Nunzia Grassano la riproduzione del Campanaccio SAN MAURO FORTE - E' oramai consuetudine che il manifesto ufficiale che viene affisso su tutti i muri dei comuni lucani per pubblicizzare l'annuale appuntamento sanmaurese di metà gennaio de “Il Campanaccio”, non sia altro che la riproduzione di un dipinto appositamente commissionato per l'occasione dall'Amministrazione comunale. Anche per la imminente edizione 2009, che si terrà dal 14 al 17 gennaio, si è mantenuta questa sana tradizione che sta contribuendo a far emergere, a valorizzare e ad incoraggiare competenze giovanili locali nel settore della pittura che altrimenti rimarrebbero sottotraccia e, quindi sconosciuti. Il dipinto su tela che sarà l'immagine della edizione 2009 della più importante manifestazione sanmaurese è opera della giovane Nunzia Grassano, studentessa dell'ultimo anno del Liceo Artistico Carlo Levi di Matera. Sebbene la presentazione ufficiale del dipinto, nel cartellone sia previsto per la mattinata di venerdì 15 gennaio, l'opera è stata già illustrata in pompa magna a Melpignano (Lecce) dall'autrice e dal sindaco, a metà dicembre scorso in occasione della visita ufficiale di una delegazione di amministratori, cittadini e associazioni. All'artista in erba (che ci confessa prediligere la tecnica del carboncino per disegnare nudi femminili) abbiamo chiesto come ha “visto” e voluto interpretare su tela questo accadimento che fa parte della cultura e della tradizione più profonda della sua comunità. Ed ecco la sua descrizione del lavoro: «Il quadro è stato realizzato con tecnica mista: la parte inferiore con colori ad olio, il paesaggio urbanistico (in bianco e nero) è stato realizzato con la graffite, mentre la parte superiore è stata realizzata con colori a pastello morbidi. Ho scelto di usare varie tecniche per dare diversi significati al dipinto. Ho voluto rappresentare uno scorcio del paese in bianco e nero per da-
Nunzia Grassano
re il senso dell'antico, quindi della tradizione che continua e che si afferma sempre di più, mentre nella parte inferiore tramite i colori ho inteso raffigurante la natura. Colori forti per rappresentare il risveglio della natura al suono dei campanacci portati da suonatori vestiti con i costumi umili della tradizione contadina. Sul lato destro del dipinto vi è un giovane seduto su un muretto che ha in mano una bottiglia di vino, che sebbene dalla postura del corpo ci può apparire stanco, nel volto ha una espressione di felicità e guarda l' osservatore del quadro quasi ad invitarlo al suo fianco, dove non a caso vi sono due campane, per condividere e partecipare al rito che si consuma. E questo rappresenta il futuro ottimistico della vita e di una tradizione che continua. Infine, nella parte superiore sinistra del dipinto, si intravede, come se fosse una nuvola , il volto del santo (Sant'Antonio Abate) a cui è dedicata la parte sacra della manifesta-
zione, che guarda orgoglioso i suonatori. Anche questa parte è stata realizzata a colori perché nell' aria si sente e si diffonde, con tutte le sue sfumature, il ritmo dei campanacci». Insomma, questo è il Campanaccio visto con gli occhi della giovane Nunzia. Un punto di vista particolare ed originale per la lettura di un avvenimento che continua ad appassionare e coinvolgere una intera popolazione, senza distinzione di fascia di età, sesso o di censo. Un classico appuntamento di metà gennaio a cui accorrono sempre più numerosi i tanti sanmauresi sparsi per l'Italia e per il mondo per ragioni di studio o di lavoro, quasi a voler ribadire una identità ed una appartenenza ad una comunità. In una società sempre più parcellizzata è consolatorio che almeno l'antico, coltivato e rinnovato, rimanga un sano punto di riferimento aggregativo. Vito Bubbico provinciamt@luedi.it
GRASSANO - “Moralità e politica” questo il tema, quanto mai attuale, discusso sabato scorso nel corso di un incontro pubblico a Grassano promosso dal gruppo dirigenziale del Partito Socialista . Tra i relatori, oltre al segretario regionale del partito organizzatore Rocco Vita, il segretario provinciale di Matera Raucci e il consigliere comunale di Grassano Angelo Pisano, il senatore Cosimo Latronico, il sindaco di Albano Franco Adamo e Angelo Minieri docente universitario. A moderare l'incontro Pietro Calciano che ha introdotto l'argomento asserendo che chi fa politica deve avere una certa etica e poi non solo passione ma anche virtù, competenze, onestà e capacità di relazione con l'accento posto all'ascolto. Poi gli interventi di Raucci e Pisano, il primo partendo dalla difficile crisi economica e sociale ha insistito sulla necessità di cambiare il sistema elettorale per dare agli elettori la possibilità di scegliere direttamente i propri rappresentanti; il secondo, collocando storicamente il tema della questione morale , si è soffermato sulla necessità di dare agli elettori la possibilità di scegliere persone che abbiano un'etica consona al ruolo per dare nuova linfa alla politica. Inoltre, secondo Pisano, va ripristinato un meccanismo di controllo democratico che non esiste più nella seconda Repubblica si eviterebbero così teorie personalistiche. «Sembra vero - ha concluso Angelo Pisano - che dopo le inchieste varie (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Toscana, ecc.) la seconda Repubblica, con le sue stesse riforme, sta vivendo la fase più difficile della sua giovane vita. I problemi esplosi sembrano evidenziare sia un ritorno accentuato, rispetto al passato, di un confine labile e critico tra politica e lobby che la necessità di una forte risposta ai problemi che emergono, affidata alla politica». Secondo Il senatore Cosimo Latronico «la politica e la morale non sono elementi contraddittori, ma esprimo positività se si pensa alla loro origine. La politica - sempre secondo il senatore di Forza Italia ha per una comunità un ruolo importante che è quello di perseguire il bene della collettività , e se l'obiettivo non viene tradito si raggiunge la moralità». Nel concludere il suo in-
tervento Latronico ha poi specificato: «La questione morale non è questione giudiziale, la magistratura deve assolvere al suo compito e reprimere il reato, ma la politica deve considerare semplicemente il fenomeno e avere la capacità di rinnovamento. La sfida del rilancio è quella di chiamare la persone a poter giudicare è quindi arrivato il tempo che le classi sociali, ecclesiali e civili si riapproprino della politica». Significativo il dibattito che è scaturito dopo gli interventi dei relatori, primo fra tutti l'intervento dell'assessore regionale Innocenzo Loguercio che ha esordito dicendo che se avesse saputo prima del convegno gli avrebbe dato un titolo diverso, “Politica e Antipolitica”. «Per me - ha continuato l'assessore - la politica se è tale ha la struttura dell'etica, già dal 40 d.c. per politica s'intendeva la capacità di creare un progetto per il bene comune. Oggi non esistono i partiti ma gli individui che ritengono di potersi sostituire ai partiti assolvendone la funzione così la gente interpreta la politica come il luogo di “un intrigo”. Io ritengo - ha proseguito nel suo intervento Loguercio - che bisogna ritornare all'ascolto della gente. La sfida che dobbiamo portare avanti è che noi socialisti all'interno del centro sinistra dobbiamo essere veri innovatori e portavoce di quella politica che lavora per il bene comune dando a tutti pari opportunità sostenendo in particolar modo il principio della meritocrazia». Tra gli altri interventi dal pubblico quello di Innocenzo Bronzino che ha evidenziato come la politica, soprattutto quella regionale, in questi ultimi 15 anni sia stata poco attenta all'esodo dei tanti giovani che ogni anno lasciano la Basilicata impoverendola ancora di più e chiudendo in modo duro «tanti politici forse hanno pensato che meno si è … meglio si riesce a governare». A Rocco Vita, segretario regionale dei socialisti, sono state affidate le conclusioni: «Noi socialisti ha chiuso Vita - non godiamo della situazione critica che stanno attraversando gli altri partiti, ma riteniamo che come forza politica all'interno di questo cento sinistra possiamo essere una forza di stimolo e progettualità in questo contesto sociale diventando punto di riferimento dei cittadini». Giovanni Spadafino provinciamt@luedi.it
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Bernalda Cultura e politica tra gli intenti della neonata associazione costituita da universitari
La sfida dei Giovani Orizzonti Ragazzi che desiderano essere «protagonisti del territorio» BERNALDA - I “Giovani Orizzonti” trovano casa nella cittadina bernaldese. La neoassociazione, che in questi giorni si è costituita, si pone come punto di riferimento per tutti i giovani di Bernalda. E questo sta alla base delle parole di alcuni dei fondatori, infatti, gli stessi hanno sottolineato che l'associazione nasce per dialogare con tutti i giovani e con tutte le altre associazioni presenti sul territorio, in modo da poter costruire un percorso nella più perfetta sintonia che sia punto di riferimento e modello da seguire. Questo il pensiero dei “Giovani Orizzonti” i quali, con le loro parole, stanno dimostrando grande attenzione e voglia di crescere. Nicola Caputi, tra i fondatori dell’associazione bernaldese, parla di grande entusiasmo e di tantissimi giovani che si stanno avvicinando a questo progetto.
Bernalda; a sinistra i Giovani Orizzonti
«Abbiamo già tenuto delle riunioni - ha detto Caputi nelle quali è emerso, in tutti noi, la voglia di essere protagonisti del nostro territorio. Ultimo degli incontri - ha continuato il giovane universitario - si è tenuto presso la Sala Consiliare di Bernalda, dove a farla da padro-
Tursi Istituto Albino Pierro
ne è stato il gran numero di giovani che vi ha partecipato. Vogliamo creare un gruppo di ragazzi che sia consapevole delle grandi capacità produttive, sia a livello politico sia a livello culturale, che ognuno di noi ha, e quindi metterle a disposizione per la nostra città. Noi
vogliamo essere un punto di riferimento per tutti quei giovani che non si sentono rappresentati da partiti, e che pertanto, vogliono essere parte attiva di questo progetto. Quindi - ha concluso Caputi - l'invito è rivolto a tutti i giovani, sottolineando ancora una volta che noi vo-
gliamo essere un punto di forza della nostra città». Alle parole di Nicola Caputi, si sono aggiunte quelle di Silvia Lacanfora, la quale parla della neoassociazione e della parte culturale che essa andrà a rappresentare. «Tutti noi - ha detto Lacanfora - siamo convinti che
“Giovani Orizzonti” nei prossimi anni sarà al centro della vita culturale della nostra città. Personalmente - ha continuato Lacanfora - ho già avuto esperienze nel mondo della cultura con il giornale “Artefatto”, il quale, in tutte le sue edizioni, ha avuto un gran successo tra i miei concittadini. Quindi, il mio impegno per la cultura sarà sempre alto, sapendo che con questo splendido gruppo si potranno pensare e mettere su delle idee nuove. Come donna - conclude Lacanfora - invito tutte le ragazze ad aderire per essere protagoniste». A concludere sull'associazione, sono le parole di Fabrizio Coppola che parla di “Giovani Orizzonti” nel senso di un arricchimento del territorio bernaldese e spinta per avvicinare alla vita politica e culturale ragazzi e ragazze. Fabio Sirago
Tursi Sarà possibile ammirarlo fino al 10 in piazza Plebiscito
Ecco il presepe della Soms Studenti promossi in recitazione all’ombra della chiesa di San Filippo
Un momento dello spettacolo
TURSI - Spettacolo teatral - musicale, in occasione delle festività natalizie, nell'Auditorium "Nicola Marrese" dell'Itcg, ad opera degli alunni dell'Istituto Comprensivo “Albino Pierro”, organizzato di pomeriggio dalle maestre Rosanna Ragazzo e Maria Pina Spadafora. Nel pubblico, i genitori “armati” di videocamere digitali e i nonni, sempre in aumento. Per l'occasione c’erano cinquanta bambini della scuola primaria Umberto Zanotti Bianco di Roccanova, giunti a visitare, con le insegnanti, la Rabatana. Era presente il vicario professor Antonio Rondinelli, che ha salutato tutti compreso gli ospiti. Tra gli alunni che avevano recitato sul palco, anche un bambino rumeno. "Un Natale Magico", farsa in musica scritta da Oreste De Santis, è stato recitato dai ragazzi della seconda B a tempo pieno. Sulla scena 10 bambini hanno indossato un pigiama, fingendo di dormire su alcuni cuscini variopinti.
Dalla sorpresa di un bambino che si è accorto che è un giorno di festa, inizia la recita con i canti e le poesie. Tra liriche dedicate alla mamma, canzoni ("Sale un canto", Canzone di Natale, "Io sono... un egiziano; io sono un africano; io sono un marocchino, algerino, un cubano, un americano"; "E' Natale in tutto il mondo"; "Se io fossi un re" (i bambini cantano intonati ed hanno una buona memoria); canto finale in inglese "Jngle Bells"). Il professor Rondinelli ha sottolineato la bravura e la spigliatezza dei bambini a muoversi sul palco ed a recitare senza timidezza. «Magari qualcuno non ha ancora imparato bene a leggere, ma sono promossi in recitazione», ha concluso. Le maestre di Roccanova che erano ospiti con i loro alunni, hanno donato un piccolo presepe in pietra al professor Rondinelli ed un altro alla proffessoressa Cassavia vice preside dell'Itcg "Manlio Capitolo". sal.mar. provinciamt@luedi.it
TURSI - C'e' un presepe all'aperto, si trova in piazza Plebiscito, nel centro storico e si potrà ammirare fino al 10 gennaio. E' stato realizzato da Angelo Cipolla e dai collaboratori della Soms (Società operaia di mutuo soccorso), per festeggiare il Natale all'ombra della chiesa di San Filippo. C'e' una grande capanna di frasche con i Re Magi che si apprestano ad entrare. Dentro si vede la grotta con le statuette di San Giuseppe, la Madonna e il Bambinello e si intravede uno scorcio del paese tursitano. I componenti della Società Operaia avevano organizzato, tempo fa una “Serata sotto le stelle” con tanto di suonatori di cornamusa, arrivati da Viggiano, una “crispellata” ed offrendo ai visitatori, focacce, dolcetti ed un bicchiere di vino paesano. Era stato acceso un falò nel centro della piazza, teatro negli anni '50 dei comizi elettorali, quando il Municipio e le scuole erano tutte sopra. I turisti hanno respirato l'atmosfera del “tempo che fu”. La serata era stata animata dalla discoteca volante di Francesco D'Elia. Tra i visitatori anche tursitani che vivono fuori e che ritornano volentieri per ritrovare le loro radici. Come un signore di Roma che ogni anno ritorna a visitare i luoghi della sua infanzia. La Soms ha compiuto cento anni, la sede è stata sempre la stessa e lo statuto era stato scritto da Giambattista Conte (che ne è stato anche il primo presidente) e da Andrea Ferrara un giudice che negli anni '50 è stato primo presidente della Cassazione a Roma. Dopo Conte si sono succeduti alla presidenza della Soms: Peppino De Mare e Peppino Giampietro. Da quasi vent'anni, il presidente attuale è Antonio Romano. Ad organizzare la serata ed a tenere aperta la sede della Società Operaia, ci hanno pensato Teresa Cipolla e Natalina Romano, mentre la crispellata era stata preparata dalle signore
Zampognari e alcuni scatti del presepe
Bernalda, il Comune affida i lavori per cinque ecocentri
Melina Angotti e Rosa Mango. Molti universitari sono venuti a trascorrere una serata in una piazza, che nei tempi passati era animata dai giochi dei bambini, dal salone del barbiere - musicista, da un bar, da un tabacchino, un negozio di scarpe e dalla postazione della prima linea telefonica arrivata in paese negli anni '60. Adesso piazza Plebiscito è semplicemente un parcheggio macchine. Dallla Soms un ringraziamento agli abitanti del centro storico, all'amministrazione comunale e ai vari sponsor che hanno finanziato la manifestazione. Salvatore Martire provinciamt@luedi.it
Il Comune di Bernalda ha affidato alla ditta Giovanna De Biase, che ha presentato un ribasso del 26.866 per cento, i lavori per la costruzione di cinque piattaforme ecologiche (ecocentri) per la raccolta differenziata di rifiuti solidi urbani e assimilati nei comuni della fascia jonica. L’importo a base d’asta è di 927.424 euro. Gli ecocentri dovranno essere realizzati dalla impresa aggiudicataria, in cento giorni, nei comuni di Bernalda, Montalbano, Montescaglioso, Pisticci e Policoro. I lavori consistono in scavi, riporti e massicciate per la realizzazione delle piattaforme attrezzate, opere in calcestruzzo per la costruzione dei muretti di recinzione, delle rampe di manovra per lo scarico di automezzi, platee di fondazione per le pensiline metalliche e di un fabbricato.
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Policoro, la maggioranza approva il piano dei beni immobiliari comunali da dismettere POLICORO - La maggioranza di centro destra che amministra la città dallo scorso 14 aprile ha votato il punto all'ordine del giorno relativo al piano dei beni immobiliari comunali da dismettere nella seduta della massima assise comunale tenutasi nella serata di ieri. In base alle legge nazionale 133/2008 tutti gli Enti territoriali, dunque anche le Province e le Regioni, devono approvare l'atto ricognitivo dei beni patrimoniali da vendere. Nella sua relazione il sindaco, Nicola Lopatriello, ha sostenuto che: «Al di là della legge il piano delle dismissioni era già pronto nel 2003, come da delibera di Consiglio comunale; poi nel 2004 abbia-
mo presentato l'elenco di nove beni (per un totale di 16 milioni di euro) di cui solo uno, il Diurno, è stato alienato. L'elenco però può essere soggetto di variazioni in quanto non è rigido». Nel suo intervento il consigliere di opposizione del Partito democratico (Pd), Fabiano Montesano, ha sostenuto come questo punto all'ordine del giorno sia un artifizio finanziario per ridurre le spese in mancanza di fondi, invitando poi la maggioranza ad essere più lungimirante su questi temi così delicati. Carmine Vetere, dello stesso partito, ha affermato come l'elenco sia datato in quanto alcune aree sarebbe-
ro oggetto di intervento di riqualificazione del Contratto di Quartiere II. Invece Franco Labriola, sempre Pd, ha definito il piano: «Approssimativo in quanto contiene beni, tipo piazza Roma, essenziali per la comunità e dunque patrimonio indisponibile per la città di Policoro». Di tutt'altro avviso il capogruppo di Fi verso il Pdl, Domenico Bianco, secondo cui l'Ente dismette i beni improduttivi e costosi per le casse comunali, soprattutto in termini di manutenzione, e il cui ricavato servirà per le opere pubbliche e servizi, oltre che per valorizzare tutto il patrimonio pubblico non alienabile.
Il sindaco, nella sua replica conclusiva, ha risposto: «Nel bilancio che andiamo ad approvare non c'è un solo euro rientrante nella voce delle dismissioni; e oggi approviamo un piano flessibile di beni che possiamo comunque modificare. Tali beni non sono funzionali alle esigenze delle attività dell'Ente, e le entrate saranno reinvestite per le esigenze della comunità». All'atto della votazione la minoranza del Pd ha abbandonato l'aula poiché, come ha osservato il capogruppo Gianluca Marrese: «Anche se non siamo contrari in quanto c'è una legge nazionale che disciplina tale materia, non
Il Comune di Policoro
partecipiamo alle operazioni di voto in quanto ci sono incompatibilità tra alcuni consiglieri della maggioranza e i beni rientranti nel piano», chiedendo lumi anche al direttore generale, Felice Latronico, il quale dal
canto suo ha risposto: «L'incompatibilità non sussiste poiché oggi si approva il piano dei beni da dismettere e non l'assegnazione che avverrà in un secondo momento con il pubblico incanto». Gabriele Elia
Il consigliere del Partito Democratico Franco Labriola affronta la questione urbanistica
«Si rischia il sacco di Policoro» «Criticità sul contratto di quartiere e piano di dismissione» POLICORO - «A Policoro manca un piano strategico di sviluppo della città». La denuncia è del consigliere comunale di opposizione, Franco Labriola (nella foto), noto esponente politico del Pd policorese con una decennale esperienza amministrativa nella giunta provinciale di Matera. Il Quotidiano lo ha incontrato per parlare della questione urbanistica locale ereditata dal passato e dei programmi futuri. Non mancano forti critiche sull'idea dell'Amministrazione comunale riguardo il Contratto di Quartiere che secondo l'intervistato rischia di essere il “sacco di Policoro”, ma anche al Piano di dismissione definito «Una svendita totale». Labriola, in che modo è cresciuta la città negli ultimi anni? «Abbiamo attraversato due legislature di governo delle destre e tutte e due hanno avuto un comune denominatore: la “politica del mattone”. Questo ha segnato, da un lato, una spinta alla costruzione della seconda casa e dall'altro un decadimento socio-produttivo. Tutti i programmi urbanistici messi in campo erano determinati da logiche imprenditoriali e non strategiche, tanto che contrariamente alla naturale crescita urbanistica verso il mare è stato sviluppato un Piano regolatore che allunga la città parallelamente alla 106 e verso Panevino. Non a caso il Piano d'Ambito “Policoro Lido” è stato, per anni, accantonato volutamente, al sol fine di praticare la politica delle varianti». Cosa pensa invece delle ultime iniziative urbanistiche della giunta Lopatriello? «Vanno nella stessa direzione. Esprimo una forte critica al Contratto di Quartiere, uno strumento nato per riqualificare un'area degradata che oggi diventa, invece, uno strumento di mera speculazione edilizia. Se quel
Montalbano Concorso per titoli ed esami
Bando per cinque posti Il Comune cerca autisti vigili e un bibliotecario
contratto dovesse essere attuato per quella che è l'idea progettuale, si determinerebbe il “sacco di Policoro”. Tutto per le solite logiche imprenditoriali, senza una lettura attenta delle esigenze vere della città. Così come esprimo una forte critica al Piano di dismissione approvato dalla giunta che di fatto mette in “svendita totale” il patrimonio della città per le solite logiche di speculazione imprenditoriale. Come si può pensare di svendere il patrimonio per alimentare opere inutili e feste da “paese dei balocchi”? Tutto questo è incomprensibile. Come incomprensibile è la stesura del Regolamento urbanistico. Tutto mentre il Piano d'ambito è stato svuotato e a nulla servirà la sua approvazione se mai ci sarà». Insomma secondo lei si starebbe continuando a navigare a vista? «Sì, basti pensare che all'ufficio tecnico di Policoro, un cittadino per avere notizia della propria pratica deve rivolgersi all'assessore, pur avendo
strombazzato l'apertura dello sportello unico. Questo non è possibile, come non è possibile applicare due pesi e due misure. Il protocollo delle pratiche va rispettato e non modificato da celate urgenze. Mi auguro che il sindaco Lopatriello sappia porre rimedio rifuggendo da logiche di parte e guardando di più all'interesse collettivo della città». Per concludere, cosa chiede al sindaco ed alla giunta? «Di lavorare alla redazione di un Piano strategico di sviluppo, frutto di un'analisi attenta delle caratteristiche socio economiche della città. Non possiamo permetterci approssimazione, la fase è delicata e va affrontata con serietà e collegialità. Non si può strombazzare la costituzione delle commissioni consiliari e poi non farle funzionare. Auspico una dialettica vera, senza trasversalismi, ma nell'interesse della città che tutti amiamo». Pierantonio Lutrelli
Montalbano Chiesa Santa Maria dell’Episcopio, concerto dell’Epifania
Festività, chiusura in musica MONTALBANO - Si conclude così, anche a Montalbano Jonico, con il tradizionale concerto dell'Epifania, il periodo delle festività natalizie. Questa sera, infatti, nella parrocchia Santa Maria dell'Episcopio, chiesa matrice della comunità jonica, alle ore 20, sarà il neocostituito coro “Euterpe”, diretto dal maestro Michele Giordano, a chiudere il più lungo periodo di festività religiose e civile dell'anno. Il coro, sarà
accompagnato al pianoforte dal maestro Giovanni Bellusci, mentre, le voci soliste sono i due bravi cantanti lirici montalbanesi: il soprano Silvia Barletta e il basso Giuseppe Ranoia. Saranno, naturalmente, presenti gli amministratori locali, e con essi, anche l'Assessore Regionale alla Formazione, lavoro, cultura e sport dott. Antonio Autilio. Oggi, inoltre, ultimo giorno per poter visitare anche la mostra dei presepi ar-
tistici realizzati dal pittorescultore montalbanese, Domenico Casalnuovo e aperta presso il locale che ospita il Comitato feste di San Maurizio in corso Carlo Alberto. Circa una ventina le opere del bravo Mimmo Casalnuovo che per tutto il periodo delle festività natalizie sono state a disposizione di quanti amano l'arte dei presepi in miniatura; delle vere e proprie opere d'arti, realizzate con materiale povero, dal sughero al cartone com-
presso, ma arricchito dalla fantasia e dall'estrosità dell'artista che ha, con dovizie di particolari, elaborato uno studio di movimento, attribuendo quasi la parola, a dei veri simulacri della natività. an.ca.
Montalbano
MONTALBANO - Sembra quasi una controtendenza rispetto alla situazione generale italiana, quanto accade a Montalbano Jonico, comune in cui sono stati banditi ben cinque posti a concorso per esami e titoli, al fine di occupare ruoli da autista, vigili urbani e bibliotecario. Per un posto da autista di scuolabus, tipologia tempo indeterminato e a tempo pieno, i requisiti essenziali, oltre a quelli standard previsti per ogni tipo di concorso pubblico, sono: l'assolvimento dell'obbligo scolastico, la patente di guida di categoria “D” e foglio “CAP” . Per il concorso mirante alla copertura di tre posti di agente di Polizia Municipale- area vigilanza- “ Cat. C - posizione economica C1”, tipologia tempo indeterminato con orario parttime 50% con riserva del 35% al personale in servizio a tempo indeterminato; i requisiti sono: il diploma di istruzione Secondaria di secondo grado, il possesso della patente di guida Categoria “B”. La necessità di rinforzare il numero degli agenti di Polizia Municipale si era sentita, a Montalbano, già
durante la scorsa estate quando, per far fronte alle maggiori esigenze legate al periodo estivo, l'amministrazione comunale, ha bandito un concorso per soli titoli per avere a disposizione tre agenti per alcuni mesi. Altro posto a concorso è, infine quello da istruttore direttivo bibliotecario, categoria D1, con contratto a tempo indeterminato e a tempo pieno. Requisiti necessari di accesso sono: il diploma di Laurea in lettere o equipollente, o laurea breve, purchè abilitante nelle materie corrispondenti. Una buona notizia, dunque, in tempi in cui è più facile sentire parlare di fabbriche o di attività commerciali che chiudono e di posti di lavoro che si perdono. Tutti i cittadini interessati possono chiedere ulteriori informazioni all'Ufficio relazioni con il pubblico presso la casa municipale o visitare il sito del comune: www.comune.montalbano.mt.it, dove è possibile accedere al bando e valutare per bene tutti i requisiti necessari di accesso, nonché i termini e i modi con cui la prova sarà espletata. Anna Carone
Sport Martedì 6 gennaio 2009
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Serie A Ranieri possibilista sull’invito a cena di Mourinho: «Penso di accettare volentieri»
Juventus, Befana alla francese Amichevole di rodaggio a Messina con il Monaco VINOVO - Oggi si torna in campo. Sarà solo per un’amichevole, a Messina contro i francesi del Monaco, ma il test sarà fondamentale per dire in quali condizioni la Juve si ripresenterà al via della stagione agonistica dopo la sosta natalizia: «Quando le cose vanno bene e c'è la sosta un pò ti dispiace, ma la sosta non la temo - ha detto Ranieri alla vigilia della gara con i monegaschi -. Adesso dobbiamo essere concentrati per far ripartire la macchina. Per questo abbiamo organizzato la partita, per riportare la mentalità alla giusta temperatura. Giocheranno più o meno tutti. Non mi aspetto niente in particolare. Sarà una partita che guarderò con la giusta attenzione». Anno nuovo, vita nuova e soprattutto buoni propositi. «Credo che da quando è finita la prima parte e abbiamo fatto un consuntivo, di buoni propositi ne abbiamo fatti tanti. Adesso dobbiamo metterli in pratica e pedalare. Speriamo di aver pagato il conto con gli infortuni e poter finalmente lavorare tranquillamente». A proposito di ex infortunati, molti sono pronti a tornare in campo: «Zanetti, Buffon, Poulsen e Salihamidzic sono pienamente recuperati. Tiago è sulla via della guarigione. Camoranesi non vogliamo forzarlo per un risentimento al polpaccio, ma la spalla è a posto. Chiellini, invece, è fermo solo precauzionalmente». Tempi lontani, al contrario per David Trezeguet: «Da parte sua c'è entusiasmo. È molto di buon umore. Sta anticipando i tempi e adesso gli esperti valuteranno. Non so quando potrà rientrare. Prima lo dovranno visitare i dottori. Quando il chirurgo che l’ha operato ci darà l’ok, lo inseriremo gradatamente in gruppo». La prima parte della stagione si
Oriali parla del futuro dell’Inter
Niente Milito Adriano resta
Alessandro Del Piero e Claudio Ranieri mentre discutono durante una gara
è chiusa positivamente per la Juve e dopo gli scivoloni iniziali i bianconeri hanno perso una sola gara, quella di San Siro contro l’Inter: «Quello che volevamo ottenere è già stato evidenziato in maniera positiva. Sono mancati alcuni grossi campioni ma gli altri che hanno preso il posto non hanno fatto sentire la loro mancanza. Hanno permesso alla Juventus di rimanere in una buona posizione di classifica. Se sono sorpreso? No, perchè quando avevamo fatto i programmi, avevamo valutato bene i giocatori che la stagione richiedeva». L'obiettivo è ora quello di fare ancora meglio: «Credo che tutto il gruppo possa dare quel qualcosa in più. Dopo Napoli sono state tante le par-
Torna il furetto Papin in campo a 45 anni non come allenaFRANCIA - Chi lo tore, bensì come ha conosciuto lo centravanti. Ruricorda come un scirà a rinvedire i giocatore potenfasti d’inizio anni te, reattivo, fulmi'90, quando riuneo. Tutta tecnica scì a vincere il e velocità. QuanPallone d’Oro di do arrivò al Milan, France Football? nell’estate del Difficile dirlo. 1992, Jean-Pierre Certo è che le Papin, detto Jpp, grandi sfide gli accettò una delle hanno sempre sfide più dure delportato bene. In la sua straordina- Jean Pierre Papin Francia è consiria carriera di centravanti: entrare in competi- derato un vincente, nonozione con Marco Van Basten, stante non si sia fregiato di per giocarsi la maglia da tito- molti titoli, e i tifosi lare davanti agli occhi di don dell’Olympique Marsiglia lo Fabio Capello, campione ricordano ancora per quel d’Italia in carica per la prima magico triennio, sotto la gevolta alla guida dal Milan. stione di Bernard Tapie, che Adesso l’ingaggio dei dilet- culminò con la conquista deltanti del Facture Biganos, ma la Coppa dei Campioni.
tite che abbiamo giocato e ne abbiamo persa solo una. Abbiamo margini di crescita e abbiamo l’obbligo di mantenere questo ritmo. E con il rientro degli infortunati, chi dovrà tirare il fiato avrà la possibilità di farlo». Molti i «gregari» che in questo inizio di annata calcistica hanno dato un contributo fondamentale alla causa bianconera: «L'ho sempre detto – ha aggiunto Ranieri – il campionato non è fatto tanto di quelli che giocano sempre, ma è fatto di quelli che giocano meno e nel momento in cui vengono chiamati all’appello rispondono con altissime prestazioni. La rosa è in grado di giocare su tre fronti, l’abbiamo dimostrato e adesso dobbiamo metterlo in pratica».
Dopo Napoli, 10 partite 9 vittorie. Poche squadre in Europa hanno mantenuto un ruolino di marcia così alto, eppure l'Inter è ancora là davanti con 6 punti di vantaggio: «Nel nostro momento nò, abbiamo perso alcune partite. Loro invece quando hanno avuto problemi sono riusciti a non perdere. Questo dà morale. Tanto di cappello a loro». Juve a -6 . Sarà dura giocare in notturna a gennaio: «Vedremo di riscaldarci bene - ha scherzato Ranieri». Tra due giorni riaprirà anche il mercato: «Ho ancora quest’anno e il prossimo. Pensiamo a fare bene, per me firmare o meno non è un problema in questo momento». Infine la risposta all’invito a cena di Mourinho: «Lo accetto volentieri».
MILANO - Le ultime sul mercato dell'Inter segnano un passo indietro relativamente ad arrivi e partenze illustri. Ma si sa, in questi casi bisogno attendere l'ultimo giorno per avere certezze, anche se le parole di Gabriele Oriali sono chiare. TUTTO FERMO? Adriano resta, Milito non arriverà. Il consulente di mercato dell'Inter, spiega ai microfoni di Sky Sport 24 quali saranno le prossime mosse nerazzurre, a partire dal futuro dell'Imperatore, da molti dato in partenza. "La Diego Milito convinzione da parte di tutti è quella di tenercelo, dipende solo da lui, lui sa cosa deve fare, come si deve comportare - spiega Oriali - L'idea nostra è quella di trattenerlo e se riesce a tornare a fare quello che faceva i primi anni non sarebbe male, darebbe un contributo al-
la nostra causa visto che abbiamo obiettivi importanti e di conseguenza non deve fare altro che fare quello che faceva prima". MILITO, CHE AFFARE - Esclusi altri movimenti perché "l'intenzione della società e del tecnico è continuare col gruppo che abbiamo, di cui siamo molto contenti. Quindi, se la fortuna ci assiste in relazione agli infortuni, l'idea è quella di confermare tutti". Niente Milito, dunque? "È un grandissimo giocatore, abbiamo trattato col presidente Preziosi a cui avevamo fatto i complimenti per l'acquisto di Milito due-tre anni fa, prima che andasse al Saragozza - rivela l’interista Lele Oriali - ma siamo contenti di quello che abbiamo e non interverremo sul mercato di gennaio".
Problemi muscolari per il rossonero per l’amichevole con l’Amburgo
Dubai, Beckham in forse per l’esordio DUBAI - Sembrava tutto pronto per il debutto di David Beckham in maglia rossonera nel test di oggi contro i tedeschi dell'Amburgo alle ore 16 italiane (con diretta su Mediaset Premium). Invece un indurimento muscolare mette in forse la presenza dell'inglese nel test che chiude la parentesi rossonera a Dubai. L'ex dei Los Angeles Galaxy si è fermato al termine dell'allenamento di ieri: le sue condizioni verranno valutate domani, ma dovrebbe essere in grado di scendere in campo, anche se non al meglio. E dire che Carlo Ancelotti voleva schierarlo dall'inizio, con l'intenzione di far ruotare tutti i giocatori disponibili, a parte gli infortunati Bonera e Borriello e Kakà e Seedorf che
stanno seguendo un programma speciale di recupero in vista della Roma di domenica sera. Questa la formazione annunciata da Ancelotti: Abbiati; Zambrotta, Maldini, Kaladze, Jankulovski; Beckham, Pirlo, Flamini; Ronaldinho, Pato, Shevckenko. PARLA ANCELOTTI - Intanto il tecnico anche stamattina si è detto assai soddisfatto del lavoro svolto nel ritiro di Dubai, cominciato lo scorso 29 dicembre: "I programmi e i carichi di lavoro sono stati rispettati. Sono rimasti un po' indietro solo Bonera e Borriello, attardati da problemi fisici". L'attaccante anche ieri ha svolto esercizi fisici con un preparatore, corsa a bordo campo e fisioterapia, mentre il difensore ha lavorato a par-
te. Passando ai singoli, l'allenatore rossonero ha spiegato che "Shevchenko ci sarà molto utile dalla ripresa al termine della stagione". LA CLAUSOLA - Quanto a Beckham, esiste una clausola nel contratto quinquiennale fra Beckham e i Galaxy che l’inglese potrebbe usare per liberarsi a fine 2009. Il giocatore continua a specificare di considerare quella con i rossoneri solo una esperienza a tempo, ma la sensazione è che possa anche rappresentare un periodo di prova per decidere se per lui valga la pena di divorziare dal club di Los Angeles e per il Milan di fargli firmare un contratto più lungo alla bella età di 34 anni (quasi 35, visto che Beckham è nato nell’aprile 1975). "Sono
stato bene a Los Angeles e in California passerò altri momenti bellissimi quando tornerò da Milano", ha ripetuto l’inglese. Eppure la simpatia fra lui e il Milan è profonda e ha vecchie radici.
Sport 39 Prima Pellegrino e Postiglione al lavoro: uno per l’attacco, l’altro per il centrocampo Martedì 6 gennaio 2009
Potenza, compiti divisi Mamede ancora assente senza giustificazioni MERCATO LE NEWS IL PISA HA ufficializzato la cessione a titolo definitivo del difensore argentino Gabriel Raimondi al Perugia. Il centrocampista Andrea Bussi ha lasciato la Ternana e si sta già allenando con i nuovi compagni dell'Olbia in vista della ripresa dei campionati dopo la sosta natalizia. Sono parecchi i giocatori della Pistoiese sul piede di partenza. Su tutti spiccano Fanasca, Carozza e Falomi. Per gli ultimi due c'è già qualche offerta. Carozza è seguito infatti dal Lanciano di mister Di Francesco; per Falomi offerte dalla seconda divisione e in particolare Val di Sangro. Manca poco all'ufficializzazione del passaggio dal Foggia al Lecco del portiere Massimo Zappino. I lombardi stanno per chiudere anche per l’attaccante francese della Paganese Mendil. I difensori Francesco Rossi e Domenico Maietta hanno salutato il Crotone. Rossi lascia la maglia rossoblu e la fascia di capitano dopo sette stagioni e si accasa al Pergocrema. Scafatese: De Luca e Ramora dovrebbero lasciare Scafati e le offerte non mancano. L’attaccante di Salerno, oltre ad attirare l’attenzione del Potenza, sembra nel mirino di Vigor Lamezia, Melfi e Val di Sangro. Per Ramora, invece, c’è sempre il Melfi ma anche il Cassino. I campani tengono d’occhio il centravanti del Guidonia Michele Gallaccio, ch il tecnico Maurizi conosce molto bene. Il Catanzaro sta tentando di riportare in Calabria l’argentino Bueno che a Benevento è chiuso da Clemente, Castaldo e Evacuo. La società campana, però, si è affrettata a dichiarare incedibili sia Bueno che Castaldo. sport@luedi.it
AL DI LA’ DI quella che è l’impostazione generale della campagna acquisti del Potenza (“prima vendere, poi comprare”), almeno stando a quanto dichiarato dal patron Postiglione, il duo composto dal presidente Pellegrino e dal proprietario sta intavolando trattative per portare in rossoblù due rinforzi di spessore in un raggio di tempo relativamente breve. I due, sostanzialmente, si sono divisi i compiti, ossia, Pellegrino si sta guardando in giro per un attaccante, il proprietario per un centrocampista. Entrambi potrebbero avere risposte abbastanza immediate, anche per la giornata di domani, entro le 12, al fine di perfezionare un tesseramento che consentirebbe ad Arleo di avere a disposizione i nuovi arrivati fin dalla gara con il Foggia. Pellegrino punta in alto, a nomi importanti per la categoria. Inutile tornare su una lista ormai abbastanza conosciuta e composta dai nomi di Turienzo della Salernitana, Bueno del Benevento, Morante del Lanciano, Ascenzi dell’Avellino, ai quali potrebbero essere aggiunti anche Cantoro del Cosenza, De Luca della scafatese o Ceccarelli del Mono-
Rosario Pellegrino
Sarno cresce. Inizia la settimana-tipo SEGNALI incoraggianti arrivano da Vincenzino Sarno. Il suo debutto dal primo minuto, stante anche le condizioni fisiche non proprio ottimali di Vianello (reduce da un pesantissimo virus intestinale) me il doppio turno di stop per Delgado, sembra sempre più vicino. Va apprezzato comunque il grosso sforzo che il napoletano ha fatto in questi giorni sotto la cura di Andrea Santarsiero per incamerare quella “benzina” giusta per dare un pesantissimo e determinante contributo in ottica salvezza. Addirittura, nonostante Arleo gli avesse concesso una giornata di riposo, ieri Sarno era in palestra al Viviani per continuare il suo lavoro fisico atletico.
Per il resto, l’unico rammarico dello staff è relativo a qualche defezione di troppo per l’influenza (mancava ieri il solo Montesanto) dei giorni scorsi, ma da oggi, con il rientro anche di Nolè si potrà iniziare a ragionare in “ottica-Foggia”. Quindi il programma è quello tipico di una settimana tradizionale: oggi seduta pomeridiana, domani doppio allenamento, giovedì amichevole a Picerno, venerdì seduta pomeridiana e sabato mattina la rifinitura. A proposito del test di Picerno, Arleo ha intenzione di preservare anche in seguito il manto erboso del Viviani, tanto che prima di Gallipoli ci sarà un’altra amichevole a Oppido. a.p.
poli. Postiglione ha stretto invece il raggio a qualche centrocampista di categoria, attualmente impegnato in Seconda Divisione o in serie D (Cordua della Nocerina, ma anche Giannusa del Cassino e Iennaco dell’Andria). qualche risposta potrebbe arrivare in tal senso anche nella giornata odierna. Intanto resta in stand by la situazione di Mamede e Pires. Il secondo ha un certificato medico che lo copre fino al giorno 9, il primo, invece, era atteso in sede già nella giornata del 3 gennaio. per di più, Mamede non ha dato nessuna comunicazione alla società che, dal canto suo, si sta muovendo per verificare quanto possibile possa essere una rescissione unilaterale del contratto. L’unica incertezza è legata al fatto che per i calciatori stranieri le norme sono un po’ più elastiche e, al massimo, si potrebbe arrivare alla multa per un’assenza o un ritardo ingiustificato. Certo è che tra validità fisica dell’atleta e ritardi, l’acquisto estivo è diventato un clamoroso flop. Alfonso Pecoraro PAGANESE-J. STABIA La partita Paganese-Juve Stabia verrà recuperata mercoledì 14 gennaio alle 14,30.
Seconda Il Melfi lavora col Benevento. Voci su Ramora e De Luca. Serve un portiere
Possibile scambio Petagine-Tufano TANTO LAVORO per il Melfi anche ieri, sul terreno della Sata di Melfi, dove si è rivisto anche Fummo, solo pochi giri del campo, prima della doccia, e questo appare come segno di una quasi certa separazione dal Melfi. Un lavoro che proseguirà anche oggi in attesa delle novità di mercato che, a sentire i bene informati, dovrebbero concretizzare tra oggi e domani. In vista del ritorno, un uomo nuovo potrebbe esser il giovane Davide Petagine, con lo stesso nei giorni scorsi dettosi “speranzoso di poter fare e dare di più alla squadra, facendomi trovare pronto ad ogni chiamata del mister, impegnandomi sempre più nel lavoro settimanale in vista delle sue scelte, visto il contributo che ognuno di noi dovrà dare, da qui alla fine, per arrivare alla sal-
vezza che vogliamo e per risalire in fretta la penultima posizione che non meritiamo affatto”. Ma nelle ultime ore sono di fatto cresciute le voci che porterebbero il Melfi a concretizzare un possibile scambio di prestiti tra il baby Petagine e il richiestissimo Tufano, 24enne laterale destro del Benevento che i gialloverdi hanno identificato come l'elemento necessario per il prosieguo di stagione. Uno scambio che si potrebbe fare a breve, nel giro di un paio di giorni, dopo che le insistenze del Melfi hanno convinto giocatore e società sannita di Prima Divisione, e con Benevento che avrebbe a sua volta identificato nel baby di Ginestra, proveniente dal vivaio melfitano, il centrale di centrocampo giovane da inserire e poter far crescere in questa se-
conda parte di stagione. Uno scambio che appare possibilissimo, per poter dare al Melfi l'esterno che Palumbo attende, e che è proprio quel Tufano ormai in partenza certa dal Sannio di cui si dice un gran bene in prospettiva futura, e anche per permettere a Petagine di poter mostrare definitivamente tutto il suo valore, in una squadra forte, di categoria maggiore e pronta a lottare fino in fondo per la vittoria del campionato, in modo da far il definitivo salto di qualità che a Melfi non potrebbe fare, avendo avuto poco spazio finora, anche se impegnato a destra e a sinistra, o come appoggio ad una punta “cosa che non mi è certo pesata ma che dipende molto da me, col lavoro ed il mettermi sempre a disposizione delle scelte del tecni-
co”, come ricordato dallo stesso Petagine. La conferma si potrebbe avere a breve, con scambio che potrebbe raddoppiare, a sentire le voci del radiomercato, con Melfi ad ottener anche un altro elemento in uscita da Benevento, come il centrale Castaldo, altro ruolo necessario da coprire al meglio con elemento esperto in questa fase, mentre in giallorosso finirebbe il giovane attaccante Marco Pellicoro. Anche se restano sempre vive le voci di arrivo a Melfi di gente come Pastore e Filippi, per coprire con maggiore esperienza la difesa e si è ancora in attesa del portiere, Castelli che ha rescisso a Pagani in pole position, insieme ad altri e i nomi validi restan sempre quelli di D'Urso del Monopoli, Russo del Lanciano e Leacche della Valdisangro. Infine, ap-
Petagine
pare forte e crescente l'interessamento del Melfi per altri due elementi della Scafatese, il centrocampista Ramora e l'attaccante De Luca ma, anche per loro, da verificare se dal team salernitano, come avvenuto già per Izzo, vi sarà il “niet” prima della sfida di domenica, che darà il via al girone di ritorno. Intanto, per giovedì al Valerio, amichevole contro l'Avigliano. Antonio Baldinetti
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Sport
Martedì 6 gennaio 2009
Domenica al Simpatia arriva la capolista Brindisi
Pianura lancia la sfida di RENATO CARPENTIERI
Il PUNTO
Il Fatto
LE PAGELLE DELLE 18 SQUADRE Brindisi chiude il girone di andata con un + 7 sulla seconda. La Nocerina piega il Sant’Antonio Abate, mentre il Pianura risale e il Matera da’ segni di vitalità agguantando l’Ischia. Brindisi campione d’inverno consolidato, ma tre punti importantissimi per i pugliesi di Silva perché conquistati in condizioni in cui giocare con la palla a terra era impossibile. Tre punti pesanti come il fondo di gioco del Fanuzzi. In questa diciassettesima giornata c'è da registrare la perdita di terreno del Pomigliano che a Grottaglie è riuscito a recuperare il gol di svantaggio chiudendo la gara 1-1 e scivolando ad undici punti dalla capolista (terza posizione con 32 punti), mentre il Pianura, prossimo avversario del Football Brindisi, approfittando del turno casalingo, ha strapazzato il Francavilla in Sinni (4-1) portandosi a 31 punti. Domenica il Pianura ospiterà al Simpatia una squadra che nella gara d’andata gli confezionò la prima sconfitta stagionale. La gara è aperta a qualsiasi risultato anche se il potenziale tecnico fa pendere l'ago della bilancia in favore dei ragazzi allenati da Massimo Silva. "Abbiamo sofferto - ha sottolineato nel dopo-partita - ma se dobbiamo stare al numero delle occasioni create, hanno sofferto molto di più i nostri avversari". Vittoria in casa dopo tanti pareggi per la Turris che piega un Gelbison Cilento caricato dal pareggio imposto al Brindisi sette gioni prima. Buono il pareggio del Bitonto di Ruisi ad Angri, mentre il derby pugliese è terminato con un punto a testa nonostante il Fasano abbia giocato a lungo in dieci per l’espulsione di Pisano. In coda il Venafro è appaiato al Sant’Antonio e la coppia è destinata a soffrire.
ANGRI
E’ incappato nella voglia di punti del Bitonto di Ruisi BACOLI
Una sconfitta che può starci visto che di fronte c’era il Brindisi. BRINDISI
Doveva vincere e l’ha fatto. La classifica parla chiaro: è leader. BITONTO
Portare via un punto dal Novi era l’obiettivo minimo ed è stato centrato. FASANO
Nonostante l’inferiorità numerica raggiunge il Francavilla.
FRANCAVILLA F. L’amaro in bocca per aver sciupato una ghiotta occasione. FRANCAVILLA S.
Perdere ci stava, ma le proporzioni sono da analisi attenta. GELBISON
Interrotta una buona serie ed è tornata la paura del baratro. GROTTAGLIE
Tutto sommato il pareggio con il Pomigliano non è male.
5,5
MATERA
Non era facile bissare la vittoria con la Nocerina in un derby. NOCERINA
5,5
Ha fatto il suo dovere e resta nella scia del Brindisi. PIANURA
7
Annichilita la squadra di Lazic e ora tocca al Brindisi. POMIGLIANO
6
Un pareggio che non è proprio da buttare via.
S.GENZANO
6,5
Aveva promesso ferro e fuoco, ma Malagnino l’ha spento.
S. ANTONIO
5,5
Difficile pronosticare che avrebbe fatto punti a Nocera.
TURRIS
5
Vittoria in casa e rilancio al vertice verso i play off.
US. ISCHIA
5
Un pari a Venafro non è proprio il massimo.
VENAFRO
5,5
Difficile ipotizzare che il punto gli possa servire.
8 7 7,5 6,5 5 5 7 5,5 5
Nocerina vincente e seconda, ma resta ancora senza tifosi LA COSA più importante in assoluto Pino Rigoli l’ha detta al termine della conferenza stampa: «Il pubblico di Nocera fa la differenza. Ma adesso dov’è? Vorrei i tifosi presenti in numero diverso». Gli fanno notare che in curva, come da striscione, vige la protesta con diserzione. Lui ribatte: «Ma ora c’è un discorso nuovo, una squadra che gioca e lotta. Nel calcio si deve guardare avanti». Poi l’esame del match: «Potevamo fare qualche gol in più, ma la squadra mi è piaciuta per come ha interpretato la partita. Lo spirito di sacrificio è notevole, i ragazzi hanno accettato ad esempio di venire in ritiro il 31 sera per evitare festeggiamenti eccessivi». Debutto con gol per il difensore centrale Maurizio De Pascale: «Ne segno un paio all’anno, con la Nocerina ho iniziato subito. La mia prestazione ? Posso far meglio, nel primo tempo il terreno di gioco mi ha indotto ad un errore da matita blù. Ho lasciato il Siracusa, squadra che nell’altro girone ha giá ipotecato la vittoria di campionato per rimettermi in gioco». Sponda Sant’Antonio, comincia mister Salvatore Nastri: «Ho visto una Nocerina diversa da come me l’avevano descritta. Questa è una squadra che può sperare di avvicinarsi al Brindisi. Pressa, fa la partita, ha individualitá. Noi? Troppo passivi, anche se non era preventivabile far punti qui. Ho chiesto alla societá un attaccante importante. Speriamo in qualche rescissione tra i professionisti». A ruota Giovanni Piemonte, neo capitano, tornato a Nocera dopo poche settimane dall’esibizione con l’Angri. Stavolta non è andato in tilt da uomo piazzato su palo per i corner avversari, anzi è stato bravo ad opporsi ad un tentativo di Palumbo. Le sue parole: «Nocerina diversa, in meglio, rispetto alla squadra che ho affrontato con l’Angri».
TOP E FLOP DELLA DICIASSETTESIMA GIORNATA
P TO
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P O L F
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Sport
Martedì 6 gennaio 2009
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Girone H Inutile o quasi il pareggio interno del fanalino Venafro contro l’Ischia
Unica vittoria esterna nel derby lucano INIZIANO bene il Nuovo Anno Brindisi, Nocerina, Pianura, Turris e soprattutto il Matera, unica squadra vittoriosa in trasferta. Giornata amara per Francavilla in Sinni, Genzano, Bacoli e Sant'Antonio Abate. Così e così Pomigliano e Bitonto. Altro piccolo passo in avanti del Grottaglie. Inutile pareggio del Venafro. Questi, in estrema sintesi, i fatti salienti della diciassettesima giornata del girone H della serie D che ha fatto registrare cinque vittorie, una sola in trasferta e quattro pareggi. I gol sono stati 19, di cui 12 realizzati dalle squadre che hanno giocato in casa e 7 da quelle che hanno viaggiato. Complessivamente, nelle 153 gare sinora disputate, sono state messe a
segno 386 reti, contro le 394 della passata stagione. Nella diciassettesima giornata del campionato 2007/08 le vittorie furono 6 (due esterne). I gol furono 18. Brindisi e Pianura sono le uniche due squadre che hanno concluso la prima tornata del campionato imbattute sul campo amico. In più, la capolista, dinanzi ai propri sostenitori, ha collezionato soltanto vittorie; mentre la compagine partenopea, in due occasioni (contro Grottaglie, 2 a 2 e Matera, 1 a 1) ha dovuto dividere la posta con l'avversaria. Il Sant'Antonio Abate non segna da circa 500 minuti, il Genzano da circa 300. Sempre a segno, invece, il Pianura che vanta il miglior attacco del girone con 41 reti. Tra gli altri dati
statistici di fine girone d'andata vi è da segnalare che non hanno mai vinto in casa Genzano (5 pareggi), Sant'Antonio Abate (4 pareggi) e Venafro (4 pareggi). Il Cilento non ha mai vinto in trasferta (3 pareggi). Complessivamente, le vittorie sono state 104 con il prevalente risultato di 1 a 0 (29 gare), seguito dal 2 a 1 (22) e dal 2 a 0 (20). I pareggi sono stati 49, di cui trenta per 1 a 1, tredici per 0 a 0, quattro per 2 a 2, uno per 3 a 3 e uno per 4 a 4. La prima del 2009 non ha modificato più di tanto la parte alta della graduatoria. L'unica novità di rilievo è rappresentata dal ritorno del Matera in zona playoff che ha agguantato, in quinta posizione, l'Ischia, impantanatasi a Venafro.
Nella parte bassa della graduatoria, il Bitonto, la cui situazione non è delle migliori, ad Angri, ha conquistato il quarto pareggio esterno di seguito. Il Grottaglie, contro la terza forza del torneo, è riuscito a non interrompere la serie di risultati utili consecutivi (2 vittorie e 3 pareggi), ottenendo un bene augurante 1 a 1. I tarantini hanno raggiunto, in quattordicesima posizione, il Genzano che, come due stagioni addietro, si è arreso nel derby di Basilicata contro un Matera in netta ripresa. Brutta batosta del Francavilla in Sinni sul campo del Pianura. I sinnici, con molta probabilità, hanno pagato, in termini di gol, qualche fetta di panettone in più. Adolfo Sarra
Tiene banco l’assenza di La Fortezza nella gara con gli altobradanici
Il Matera ritrova i tifosi Prima vittoria esterna per Foglia Manzillo SECONDA vittoria di fila, la prima esterna della gestione Foglia Manzillo. Una vittoria che ha sancito la pace tra i tifosi e la squadra. “Vogliamo gente che lotta” oltre a essere uno degli slogan più gettonati come coro allo stadio, ci fu uno striscione eloquente alcune gare fa. A Genzano il Matera l’ha fatto. Tutte chiacchiere quelle che sminuiscono la cosa, perchè non era certo semplice e alla luce di quanto è successo poco prima della gara (la mancata presenza di La Fortezza.ndr) e delle difficoltà che un fondo di gioco al limite della praticabilità poteva creare. Un derby è sempre particolare e in mattinata a Genzano circolava un auto che richiamava i cittadini allo stadio ad incitare la squadra del cuore. Segno di una gara sentita e non facile. Inoltre i precedenti di Lavello insegnano che certe gare vanno oltre le valutazioni tecniche, perchè dal punto di vista del potenziale il Matera avrebbe dovuto fare un solo boccone di un nugolo di ragazzini. Invece, ci fu un pareggio che difficilmente i tifosi dimenticheranno. Altro capitolo a Genzano. In campo una squadra da battaglia e così è stata. Senza risparmio e averla vinta per il Matera significa essere tornato
Ancora e Malagnino sotto i tifosi accorsi a Genzano
nella zona play off, seppure a pari punti con l’Ischia. Tornando ai tifosi, è bastata una vittoria convincente contro la Nocerina a muovere, in un clima non certo invitante, verso Genzano almeno 250 tifosi e non ragazzini ma soprattutto gente adulta che ha riassaporato il piacere dei tre punti fuori casa che mancavano dalla gara di Sant’Antonio Abate (vittoria con gol di Naglieri al 90’ con una prestazione censurabile) del 26 ottobre 2008.
PROTESTA PER GLI 8 EURO- Ieri pomeriggio una email, arrivata in redazione a nome del gruppo del “amici del bar”, si lamentava del fatto che il presidente dello Sporting Genzano dalle colonne del Quotidiano aveva dichiarato che il prezzo del biglietto per gli ospiti era di sette euro, mentre ai botteghini del Comunale il prezzo è stato di otto euro “corretto a penna” si evince nella predetta email. FOGLIA MANZILLO COR-
SARO- Dopo aver sfatato il tabù interno della prima vittoria della sua gestione, il tecnico di Posillipo ha assaporato l’ebrezza di tornare a casa con tre punti nel carniere dopo esserci andato vicino a Pianura, dove un tiro di Naglieri si stampò sul palo. «Non era facile. Queste partite sono trappole-afferma il tecnico- e noi siamo stati bravi a venirne fuori sbloccandoci alla grande dopo il gol di Malagnino. Perchè in precedenza abbiamo sofferto». ASSENZA DI LA FORTEZZA-La mancata presenza in campo e in panchina di Antonio La Fortezza è un dato di fatto già evidenziato ieri nel commento alla gara dal Quotidiano. Chiaramente la questione della cosa è di competenza tecnica, ma anche della società. Tutto partendo da una vittoria. Un segnale di forza di un gruppo che ha fatto molto bene nonostante la mancanza di un giocatore del calibro di La Fortezza che il tecnico Foglia Manzillo a Genzano non ha schierato dall’inizio e si è assunto tutte la responsabilità che una cosa del genere conteneva dimostrando grande personalità. I fatti gli hanno dato ragione. La cosa è materiale da spogliatoio dove sarà, giustamente, dibattuta oggi. Renato Carpentieri
Del Prete: «Dopo il colpo non ricordo più niente, prima sì. Ora però sto bene»
Francavilla, inizio anno poco felice FRANCAVILLA – La prima partita dell’anno è cominciata come peggio non poteva per il Francavilla di Ranko Lazic. Una pesante sconfitta e attimi di paura per l’infortunio accorso al bomber Del Prete. Due episodi, che hanno segnato non poco la gara dei sinnici. Il primo, con quattro reti incassate malamente, il secondo, ha coinvolto il capitano Del Prete che, al 23’ del secondo tempo, nel tentativo di colpire di testa davanti alla porta, rovina malamente sul palo, colpendolo con la testa. Attimi di paura, con il giocatore a terra. Per lui, subito il trasporto in ambulanza all’ospedale per accertamenti. «Ricordo tutto – dice Del Prete – fino al momento dell’impatto con il palo, subito dopo non ricordo più nulla. E stata un’esperienza bruttissima. Mi sono risvegliato in ospedale a letto con le flebo, dopo che mi avevano messo l’ossigeno. Mi hanno fatto una TAC – dice - per verificare le mie condizioni fisiche, ed ho passato la notte in ospedale per precauzione, tutto è risultato negativo, per fortuna». Dopo il racconto della brutta esperienza, abbiamo discusso con l’attaccante napo-
letano, della gara disputata dalla sua squadra. «Per quanto riguarda la partita – afferma il bomber – devo dire che ieri non siamo stati per niente brillanti, abbiamo rinunciato a giocare, con una brutta prestazione di tutti noi». I ragazzi di mister Lazic, hanno subito quattro reti, dopo che i napoletani hanno sciupato l’occasione del rigore al 16’ con Manzo, con il portiere De Blasio abile a deviare la palla sul palo. Il vantaggio dei padroni di casa, arriva nel finale di tempo, protagonista ancora l’attaccante Manzo, che questa volta non perdona, sbloccando il risultato quasi allo scadere del primo tempo, su calcio di punizione indirizzato nell’angolo alto alla destra di De Blasio. «Il primo tempo – dice Del Prete – non è stato giocato bene da entrambe le squadre, loro hanno avuto soltanto l’occasione del rigore, noi invece a tratti abbiamo avuto il possesso della palla». Il Francavilla, sfiora la rete, al 38’ con Del Prete, che manda la palla di poco a lato. Il primo tempo, si conclude con il vantaggio dei napoletani. La seconda frazione di gioco è all’insegna del Pianura che al 9’ rad-
doppia ancora con Manzo, per lui doppietta e al 21’ piazza il tris con Contino. Per il Francavilla, non resta che cercare il gol della bandiera, che arriva al 44’ con Zagaria, dopo che al 33’ i biancazzurri avevano messo a segno la quarta rete con Manzi. «Abbiamo perso malamente – prosegue Del Prete – ci è mancata la reazione nel momento in cui dovevamo averla, giocando senza idee e voglia di lottare, concedendo a loro il beneficio di fare altre reti. Purtroppo, da parte nostra non resta che accettare la sconfitta e andare avanti, però in modo diverso, perché continuando così, non otterremo niente. Sia io che tutta la squadra – conclude – non abbiamo digerito questa sconfitta e speriamo di rifarci a Nocera». Adesso, per i sinnici un’altra trasferta impegnativa, in casa della vice capolista Nocerina. Per quella partita il tecnico Lazic, recupererà Pioggia, ma dovrà fare a meno di altre due pedine, il centrale difensivo Zangla ed il laterale Milella, ammoniti, ed erano in diffida, oltre a Nicolao, che dovrà scontare ancora una giornata. Claudio Sole
Aria pesante per i biancorossi
Genzano, pesa molto lo stop
Lo Sporting Genzano
IL DERBY lucano che si è giocato domenica scorsa in quel di Genzano, che ha visto di fronte lo Sporting e il Matera, ha rilanciato gli ospiti in zona play-off mentre costringe il Genzano al quintultimo posto in classifica, in concomitanza con il Grottaglie. Se per i materani ora la situazione sta diventando molto tranquilla per gli alto bradanici si comincia a fare davvero dura. Il nuovo anno comincia col botto e i bianco rossi subiscono la seconda sconfitta consecutiva. La vittoria casalinga ancora non è arrivata e questo sta diventando un problema sempre più grande. Come sottolinea lo stesso presidente, Donato Nei, fino a qualche settimana almeno tra le mura amiche la sua squadra riusciva ad ottenere almeno un punticino, ma ora i problemi si stanno intensificando perché arrivano anche le sconfitte. “Sull'unica palla gol che gli abbiamo concesso durante la prima frazione di gioco esordisce Donato Nei - ci hanno fattobucato e di conseguenza hanno cambiato gli equilibri della partita. Il secondo tempo, su un campo al limite della praticabilità, l'uscita di Impagliazzo ci ha penalizzato ulteriormente. Dopo sono saltati tutti gli equilibri della squadra - continua il Presidente - ed è stata una partita mediocre, ma
comunque da lodare i ragazzi che si sono impegnati al massimo. Teoricamente la squadra c'è e ha fatto quello che ha potuto e il due a zero non è il frutto di una supremazia territoriale dei nostri avversari ma dei due episodi che poi hanno portato le reti. Ci manca un qualcosa e forse con Impagliazzo in campo sino alla fine avremo potuto fare meglio e il risultato poteva anche essere diverso. Per salvarsi bisogna vincere e dobbiamo farlo anche di fronte al nostro pubblico. Fino a qualche tempo fa - conclude il presidente Nei - arrivavano almeno i pareggi ma ora che iniziamo anche a perdere i problemi diventano maggiori.” Sicuramente lo Sporting Genzano ha messo in campo tutto quello che aveva per cercare di uscire da questa triste situazione che vede i bianco rossi navigare nella zona bassa della classifica con soli sedici punti frutto delle tre vittorie e i due pareggi esterni e i cinque pareggi casalinghi. Il girone di andata si conclude con lo Sporting Genzano sempre più impegnato nella lotta salvezza. Mister Bardi, dal canto suo, afferma che ha visto il miglior Genzano dall'inizio della stagione, ma la sua posizione non è più robusta come qualche tempo fa. Rocco De Rosa
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Sport
Martedì 6 gennaio 2009
A Dilettanti La Levoni si lecca le ferite dopo il ko subito a Trapani
Metz non cerca scuse «Dopo tre quarti buoni siamo “scoppiati”» UN VIAGGIO lungo e massacrante, una trasferta incredibile segnata dalla sconfitta al Pala Ilio di Trapani. La Levoni Potenza recita il mea culpa per aver mancato il terzo blitz esterno stagionale. Eppure le premesse c'erano tutte in casa potentina. La buona partenza, il controllo delle operazioni nella fase centrale del match e la grinta messa in campo da Antonino Rato e compagni sono state le chiavi di lettura di un match che ha visto la Levoni Potenza giocare da pari a pari contro una signora squadra quale si è dimostrata la Banca Nuova Trapani di Marco Calvani. Il ko rimediato nella splendida città siciliana è tutto da digerire come gli oltre duemila chilometri percorsi dai giocatori e dallo staff tecnico e dirigenziale della Levoni Potenza. Neppure il docile mare dello Stretto di Messina è servito ad addolcire la pillola della sconfitta maturata al termine di una partita disputata senza l'apporto indiscutibilmente indispensabile di Massimo Ruggeri. La defezione del lungo si è fatta sentire nel gioco e negli schemi della squadra potentina che ha pagato dazio ad un forfait molto pesante sul piano del ritmo di gara e dell'intensità tattica. La prova fornita dalla compagine potentina è stata dunque condizionata in negativo dall'assenza di Massimo Rug-
Matteo Metz e accanto Sebastiano Grasso della Levoni (foto Mattiacci)
geri. La gestione dei possessi alla lunga ne ha risentito con il risultato che la squadra non è stata capace di selezionare le conclusioni al tiro e anche in difesa pian piano qualcosa non è andato per il verso giusto. In questi termini si spiegano gli undici punti di scarto tra le due squadre. La Levoni promette il riscatto a partire dalla prossima delicata sfida in programma domenica al Pala Pergola di Contrada Rossellino quando
sarà la volta della capolista del campionato il Ferentino far visita alla squadra di Gianni Tripodi. Matteo Metz ha parlato della sconfitta patita a Trapani affermando quanto segue: “Per tre quarti di gara abbiamo tenuto botta ai siciliani, poi siamo scoppiati il succo della sconfitta è questo purtroppo. Abbiamo comunque giocato una buona partita”. Metz prosegue nella sua analisi sottolineando: “Non ho rimpianti par-
ticolari per questa sconfitta. Piuttosto sono state altre le partite perse che hanno lasciato il segno nella nostra squadra”. Il giocatore di Tripodi si è soffermato anche sull'assenza di Massimo Ruggeri: “E' stato un peccato non poter disporre di un giocatore forte ed esperto come Massimo in una partita del genere. In questo periodo ci siamo allenati a ranghi ridotti, le vacanze di Natale non ci hanno permesso di svolgere
gli allenamenti con regolarità e non abbiamo eseguito il cinque contro cinque per noi determinante”. Metz guarda al prossimo impegno in programma domenica contro il Ferentino: “E' una squadra forte. Dobbiamo vincere per tenere botta alle altre antagoniste del campionato. Non sarà facile, la vittoria in casa non deve sfuggirci”. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
B Dilettanti Russo: «Importante prendere i due punti anche se non abbiamo giocato al meglio»
Continua il momento magico del Bernalda BERNALDA - Nemmeno il più ostinato sostenitore dei famosi “corsi e ricorsi storici”, di cui il filosofo Vico fece il suo cavallo di battaglia, avrebbe potuto immaginare che le vicende cestistiche tra Massafra e Bernalda al Pala Giovanni Paolo II si sarebbero ripetute a distanza di una decina di mesi appena: meno di un anno fa l'incredibile canestro del rossoblu Galiazzo, con un tiro a 2'' dal termine dalla propria metà campo abbondante, diede la vittoria agli ionici in un match che sembrava ormai destinato all'over time, l'altro ieri addirittura la fiondata di Filloy da dodici metri, ad 1'' solo dalla sirena conclusiva, ha capovolto a favore dei lucani una gara che i pugliesi avevano fin lì sempre condotto e che già pensavano di aver vinto sia pure con un misero punti-
cino dopo vantaggi cospicui anche di 19. La sintesi della gara, che proietta i ragazzi di coach Brogialdi al secondo posto in classifica in condominio con il Maddaloni, nelle parole di capitan Russo: “Loro avevano preparato molto bene la gara e hanno prodotto una grande difesa contro la quale non siamo riusciti ad avere la meglio per larghi tratti della gara; alla fine, però, hanno fatto di tutto per perdere, commettendo negli ultimi minuti falli incredibili, perdendo diversi palloni, sbagliando improvvisamente al tiro e lasciando solo Filloy nel vincente tentativo finale. Certo noi non abbiamo fatto una partita bellissima, a partire da me che ho fatto qualcosa di buono solo in difesa, ma prendere due punti importanti anche nelle serate storte è un bel segnale per
tutti noi”. Ovviamente è del tutto impossibile per il cronista analizzare una sfida del genere sulla base della logica e dei principi della scienza cestistica, e l'assurdità consiste nel fatto che per Massafra il risultato finale è stato un'autentica beffa ma che Bernalda non ha rubato nulla perché in una serata poco brillante dal punto di vista tecnico e tattico ha tirato fuori gli attributi necessari per non mollare mai la presa neanche nei momenti in cui gli avversari si esaltavano al massimo senza sbagliare nulla, dimostrando che il gruppo è di solidissimo calcestruzzo e disposto sempre a seguire le indicazioni della panchina. La gioia della vittoria, prestigiosa e pesantissima per la classifica, non deve però nascondere quanto di negativo c'è stato nella prestazione dei
rossoblu: la non ottimale condizione fisica determinata probabilmente dagli inevitabili eccessi delle festività (da ripristinare con il grande impegno nel training di questa settimana), un non felice impatto psicologico alla gara (senza quel disastroso primo quarto la sfida avrebbe preso un'altra piega) da curare con un bel bagno d'umiltà in vista anche dei prossimi impegnativi scontri (Ruvo fuori casa e Maddaloni al PalaCampagna), mentre gli acciacchi individuali (vedi Faggiano che ha giocato in condizioni menomate) saranno di competenza del bravo terapista. Fatto ciò si potrebbe anche cominciare a sognare, ma (non sembri un paradosso) restando sempre con i piedi per terra. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
Russo, capitano della “Terme di Abano” Bernalda
Sport 47 A Dilettanti Sottana: «Traditi dalla stanchezza e da alcuni errori nel finale» Martedì 6 gennaio 2009
Bawer, grande amarezza Brucia la sconfitta in casa della capolista Ferentino FERMATA dalla capolista con onore, la Bawer Matera torna a casa guardando ad una classifica sempre più deficitaria. Migliora il gioco della squadra e la qualità dello stesso, con gli amari complimenti da parte degli addetti ai lavori che Claudio Corà ha potuto solamente mandare giù, senza però portare a casa qualcosa di più importante, cioè i due punti. Sicuramente la gara contro la capolista non si presentava come la più facile da affrontare, ma i giocatori di coach Corà hanno messo in campo per due quarti il massimo, mettendo alle corde la prima della classe, finita sotto persino di quindici punti. Poi, la strada si è fatta improvvisamente in salita con il Ferentino che ha iniziato a sfruttare al meglio il cambio di difesa, passata a zona e alcuni errori in serie dei materani, che hanno così ceduto il passo e infine perso la gara. “Sicuramente andare a Ferentino sapevamo che era una missione difficile -spiega Luca Sottana, guardia della Bawer- ma avevamo preparato la gara nel miglior modo possibile, iniziando a lavorare dal 28 e andando in palestra anche il primo gennaio. E nonostante la sconfitta, comunque, abbiamo giocato e dominato per tre quarti. Nel finale, probabilmente la stanchezza ed alcuni errori nostri hanno permesso ai nostri avversari di prendere il sopravvento”. Infatti, sono tanti gli spunti che la gara ha portato alla Bawer. “Si è potuta notare -continua Sottana- una voglia maggiore della squadra di cercarsi e fare gruppo, ed essere pericolosi sfruttando tutte le peculiarità dei singoli. Senza il calo finale potevamo certamente portare a casa i due punti”. C'è ancora tanto da lavorare, ma l'ala della squadra materana inizia a vedere la luce. “Dobbiamo ancora lavorare tanto, ma c'è tanta voglia da parte di tutti. Il presupposto è quello di migliorare la fase difensiva, che è fondamentale per poter vincere le gare, sforzandoci tutti per ottenere il miglior risultato. In attacco va molto meglio avendo ora trovato un buon gioco e una linea da seguire”. Il cambiamento in corsa deciso dal-
la società sembra essere stato azzeccato, almeno per quanto riguarda il gioco. “Il cambiamento ci ha portati a capire i ruoli che ognuno ha nella squadra, definiti nelle ultime quattro o cinque gare. Inoltre, abbiamo in roster giocatori del calibro e dell'esperienza di Longobardi, Corvino e Maggioni, che stanno venendo fuori e che diverranno un fattore fondamentale per il proseguo del campionato e soprattutto per trovare il giusto equilibrio”. Tanta, quindi, la fiducia nella squadra per tornare a fare risultato il prima possibile. “Sicuramente il lavoro quotidiano portrerà al più presto i risultati che ci servono. Abbiamo tanta fiducia e anche l'approccio agli allenamenti è miglirato. Bisogna continuare -conclude Sottana- a stringere i denti”. Francesco Calia sport@luedi,it
Aquilotti Al torneo di Aosta
Pielle in finale contro Brescia Lorenzo D’Ercole
Luca Sottana (foto Videouno)
B Donne Il play: «Servono i due punti a Battipaglia»
La Filograsso lancia Basilia LA LUNGA pausa, il recupero di Laura Gambardella, l'operazione al ginocchio di Stefania D'Arenzo. Sono questi gli elementi nevralgici del momento in casa Basilia Codra Mediterranea Potenza attesa dalla seconda e decisiva fase del campionato femminile di serie B/1 femminile. La squadra potentina, si allena agli ordini del coach Marilia Sanza che ha continuato a torchiare le sue atlete. Sabato le biancocelesti affronteranno per la prima giornata della poule promozione la difficile trasferta di Battipaglia al cospetto di una squadra molto competitiva e attrezzata per il salto di categoria. Dunque la Basilia dovrà mantenere i nervi saldi e la giusta consapevolezza di poter giocare da pari a pari contro tutte le formazioni del campionato. Ne conviene che questo periodo sarà particolarmente intenso per Sonia Crovatto e compagne che dovranno capitalizzare gli errori compiuti durante la prima fase e cercare di risolvere i tanti problemi di ordine tattico che hanno assillato la formazione potentina nel corso della prima parte della stagione regolare. Il complesso lucano ha dunque tanta birra in corpo e dovrà lavorare per ridurre il gap in termini di classifica che la divide con altre realtà del campionato cercando, ove possibile di vincere gare difficili e dare sempre il massimo in ogni partita. Le ragazze di Marilia Sanza si stanno allenando regolarmente, la pausa natalizia non ha scompagni-
Il play della Bawer Matera, Valerio Corvino (foto Videouno)
nato i piani tecnici della squadra del capoluogo, fermamente intenzionata a recitare la sua parte nel corso della seconda fase del campionato. Tutte le atlete sembrano rispondere alla perfezione ai diktat di Marilia Sanza che sta lavorando duramente con la squadra nel tentativo di limare le differenze emerse nel corso della prima fase del torneo. Stefania Filograsso ha analizzato il momento di forma della squadra, partendo dal match di sabato pomeriggio a Battipaglia: “Giocheremo su un campo difficile. Dobbiamo portare a casa i due punti. Bisogna marciare a ritmo sostenuto nel corso della seconda fase del campionato. Il Battipaglia è una buona squadra che pratica una pallacanestro efficace”. Filograsso affronta il tasto delle condizioni fisiche della squadra: “Laura Gambardella è in recupero, Stefania D'Arenzo si è operata domenica per la pulizia al ginocchio. L'intervento è andato bene. Speriamo di migliorare le nostre condizioni fisiche”. Il play maker di Marilia Sanza affronta altri temi: “In questo momento alla nostra squadra servono tutte le componenti per fare bene e dare soddisfazioni ai nostri tifosi. Tutte dobbiamo giocare positivamente in questo momento”. La Filograsso fa una riflessione importante: “Sarà necessario avere sicurezza nei nostri mezzi e migliorarci ancora, capendo gli errori commessi durante la stagione regolare”. f.menonna@luedi.it
CONTINUANO a sorprendere i bambini della Pielle Matera impegnati nella 16esima edizione del torneo “La Befana del Minibasket” riservato alla categoria “Aquilotti” (nati negli anni 1998 e 1999) in corso di svolgimento ad Aosta. I bambini al seguito dell'istruttore nazionale Giovanni Papapietro e dell'istruttore Natale Peragine, arrivati in Val d'Aosta dopo un viaggio lungo ma gioioso, hanno avuto l'occasione di apprezzare un paesaggio a molti di loro nuovo, con le montagne completamente coperte di neve. I piccoli “Aquilotti” materani, oltre al lato ludico hanno affrontato le gare sportive con impegno ed ottenendo risultati di tutto rilievo. Infatti nonostante la compagine materana fosse inserita in un “girone di ferro” assieme ai centri minibasket di Firenze, Alba (Cuneo) ed i padroni di casa di Aosta, hanno superato tutte le gare qualificandosi per il girone che consente l'accesso alla finale. Infatti le vincenti degli otto gironi sono state raggruppate in due gironi da quattro squadre. Le vin-
centi dei rispettivi gironi si affronteranno in finale per l'assegnazione del trofeo 2009. Anche nel girone che conduce alla finalissima la squadra materana ha sorpreso gli addetti ai lavori superando nell'ordine il Kolbe Torino (Finalista nel 2007 a “Minibasket in Piazza”) il Codroipo (UD) e per ultimo il Venezia Dolo. Oggi quindi i bambini materani affronteranno alle ore 15 nella finalissima il Brescia. Ovvio l'entusiasmo in casa Pielle, che dopo la vittoria sul Venezia sono partiti in escursione alla volta di Courmayeur. “La cosa che più mi appaga - asserisce l'istruttore Giovanni Papapietro - non è il solo fatto di aver raggiunto la finale, ma quella di aver ricevuto i complimenti da tutte le squadre incontrate sul comportamento dei nostri bambini sia in campo che fuori e quello dei genitori sugli spalti. L'educazione ad un comportamento leale e sportivo è uno dei primi obiettivi della Pielle. Chi semina bene, prima o poi raccoglie i frutti”. Intanto i bambini si godono i piaceri della Valle d'Aosta. sport@luedi.it
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Sport C Dilettanti Pellegrini: «Stiamo concedendo qualcosa di troppo in difesa»
Martedì 6 gennaio 2009
Corporelle, Sicilia fatale Ad Acireale è arriva la seconda sconfitta stagionale LA LUNGA trasferta di Acireale è stata fatale alla Centre Corporelle Potenza. Il quintetto di Dino De Angelis è stato sconfitto dalla Nike Group Acireale incappando nel secondo ko stagionale dopo quello rimediato a Siracusa contro il Prativerdi. La prestazione offerta da Mimmo Castellitto e compagni non è stata all'altezza della situazione, nulla di allarmante beninteso ma la sensazione che emerge dagli umori e dalle impressioni generali è che la squadra di De Angelis non attraversi un periodo positivo sul piano fisico e della qualità individuale. Un momento reso difficile dall'assenza di Antonello Marchese, uomo essenziale negli equilibri tattici della squadra potentina e delle non perfette condizioni fisiche di Stefano Marino, sceso in campo influenzato ad Acireale. Due situazioni che di certo non hanno favorito la gestione del match di De Angelis, costretto a dover fare i conti con un principio di emergenza. Il risultato non fa una grinza, a nulla serve appellarsi alle uscite per raggiunto limite di falli di alcuni uomini chiave del complesso potentino. La squadra biancoceleste non ha convinto contro il team allenato da Giuseppe Foti che ha avuto il merito di tenere sempre in mano la partita e controllare nel caotico finale i velleitari assalti del quintetto lucano. Onore e merito ai catanesi che hanno sfoderato una prestazione tutto cuore e sostanza
Marco Pellegrini (foto Andrea Mattiacci)
pur di superare la Centre Corporelle Potenza. Sul piano tattico il quintetto potentino ha sofferto l'aggressività dei padroni di casa, bravi ad arpionare palloni vaganti e dare il massimo nei giochi in transizione. Tanti gli errori commessi dai lucani, ovvia la sconfitta. A parlare delle ragioni del secondo ko stagionale è il lungo Marco Pellegrini che dichiara: “Penso che in questo momento siamo giù di tono, non giochiamo come nella prima fase del campionato. Peraltro abbiamo patito enormemente l'assenza di Antonello Marchese, mentre Stefano Marino è sceso in campo in extremis”. Il lungo della Corporelle si sofferma su un particolare aspetto della gara: “Abbiamo affrontato un cliente scomodo. Il campo di Acireale è troppo grande, siamo rimasti senza fiato nei momenti decisivi della par-
tita, la nostra panchina per la prima volta in questa stagione è stata corta”. Pellegrini parla anche dell'applicazione difensiva: “In difesa stiamo concedendo qualcosa di troppo ai nostri avversari. Fino ad un mese fa le nostre rivali non superavano i settanta punti, ora vanno ben oltre, credo che il dato sia tutto da evidenziare. Ci sta a perdere fuori casa, non mi sento di drammatizzare tale aspetto”. L'ultimo aspetto dell'analisi di Pellegrini appare logico: “Dobbiamo riprendere la nostra condizione normale. Mi auguro già da domenica a Napoli contro il Pontano di rivedere in campo Antonello Marchese, per noi indispensabile e cambio in più per gli esterni. Durante le feste di Natale abbiamo accentuato i ritmi in allenamento, puntando tutto sul fondo in prospettiva dei play-off”. sport@luedi.it
D I potentini raggiungono il primo posto
Aggancio Ciumnera LA SERIE D regionale di basket maschile ha visto la disputa del nono turno d'andata. Gare tutto sommato tranquille quelle disputate nel corso dell'ultimo fine settimana. Il match tra la Levoni Potenza e la Climacontact Datacenter Pielle Matera non si è giocato a causa dell'impegno dei potentini a Cesenatico con la Timberwolves nel Poz Nike Contest. La giornata ha visto i successi della Co.Re.Ma Virtus Matera al Palasassi contro la Cestistica Renudo Vito Lepore Potenza. I materani si sono aggiudicati la posta in palio superando i potentini con il punteggio di 78 a 72. Decisivo super Merletto autore di ventinove punti che hanno trascinato la compagine di Michele Di Gioia verso il successo a scapito dei bianconeri, guidati in panchina da Carlo Gilio che hanno avuto il Giuseppe Cerverizzo il faro nel gioco d'attacco con venticinque punti. Tra i materani bene anche Grassani con sedici punti, tra i bianconeri invece in evidenza Ricotta con dodici punti. Successo importante in trasferta della Cestistica Bernalda al Pala Pastore di Melfi contro la New Olimpia Pallacanestro Melfi. I bernaldesi si sono imposti con il punteggio di 88 a 80 al termine di una partita movimentata soprattutto in fase offensiva. Tra i melfitani bene Sibilano con ventotto punti, seguito da Martino fermo a quota venti. Gli jonici sono stati sospinti da Valerio, a quota diciotto e da Di Giorgio che ha
imitato il compagno di squadra. Bene anche il Basket Zagaria Salandra di Angelo Potenza, impostasi a domicilio al Pala Montagnola contro l'Aics Pallacanestro Varlotta Rionero in Vulture con il netto punteggio di 82 a 56. E' Lauria con trentuno punti a fare la voce grossa in campo. Il cecchino salandrese si mette in luce e da spettacolo al cospetto dei vulturini dell'ottimo Falaguerra bravo a segnare venti punti. Successo esterno nel posticipo domeni-
cale del Ciumnera Basket Potenza sulla Lucana Salumi Picerno. Al Pala Itis i potentini si sono imposti con autorità per 71 a 49. Ottima la prova di Urciuoli che ha realizzato diciotto punti seguito a ruota dal solito, incontenibile Salvatore Molinari che “dice” quindici. Tra i padroni di casa è Conte con diciannove punti a fare il diavolo a quattro. Ha riposato il Cus La Cartotecnica Potenza di Antonio Luongo. f.menonna@luedi.it
Urcioli fa la parte del leone
E’ Merletto a piegare la Vito Lepore
PICERNO 49 CIUMNERA 71 LUCANA SALUMI PICERNO 95: Amelia 6, Russo 2, Curcio 4, Ripepi 2, Conte D 19, Tisci 16. All. Donato Conte. CIUMNERA BASKET POTENZA: Fanelli D, Urciuoli 18, Auletta 3, Guglielmi, Molinari 15, Meccariello 5, Paggi 16, Tricarico 3, Cilumbriello 11. All. Michele Montemurro. ARBITRI: Campisano e Imbrenda di Potenza.
VIRTUS MT LEPORE PZ
Al Rionero non basta Falaguerra
78 72
SALANDRA RIONERO
CO.RE.MA. VIRTUS MATERA: Merletto 29, Martino, Di Cuia 11, Elettrico 6, Farinola, Vizziello 6, Grassani 16, Carlucci, Zunino 10, Zielli. All. Michele Di Gioia. RENUDO VITO LEPORE POTENZA: Ricotta 12, Albano 4, Maio, Cerverizzo 25, Rinaldi 6, Cataldo, Rongo, De Angelis 8, Santoro. All. Carlo Gilio. ARBITRI: Racanelli e Nicoletti di Matera.
82 56
BASKET ZAGARIA SALANDRA: Lauria 31, Villano 5, Stigliano, Forcillo L 18, Di Leo 5, Forcillo G, Tosti 14, De Marinis, Melillo 9. All. Michele Danzi. AICS PALLACANESTRO VARLOTTA RIONERO IN VULTURE: Falaguerra 20, D'Angelo 10, Archetti 18, Colangelo 4, Bencivenga 2, Russo 2, Zandolino. All. Salvatore Brenna. ARBITRI: Venezia di Montescaglioso e Grieco di Matera. Merletto della Virtus Matera
Cinque uomini in doppia cifra per il Bernalda MELFI 80 BERNALDA 88 NEW OLIMPIA PALLACANESTRO MELFI: Navazio 4, Loconsolo, Sinigallia 18, Nigro 9, Martino 20, Gliaschera, Sibilani 28, La Tocca. CESTISTICA BERNALDA: Rondinone 12, Valerio 18, Le Penne 16, Bortone 6, Lorito 12, Gallotta 6, De Palma, Di Giorgio 18. All. Busco. ARBITRI: Loscalzo e Quaratino di Potenza.
Sport 49 Calcio a 5 C1 Montefusco aveva illuso la formazione del tecnico Vaccaro Martedì 6 gennaio 2009
Vigor, Mancini firma il pari I materani annullano il vantaggio del Rossellino VIGORMATERA ROSSELLINOPOTENZA
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VIGOR MATERA: Tralli, Natuzzi, Pisciotta, Di Leo, Lamacchia, Mancini, Smaldone, D'Oppido, Lo giudice, Marasco, Laperchia, Morelli. All. Marchitelli. ROSSELLINO POTENZA: Gallo, Catalano, Di Franco, Caggiano, Ricci, Dapoto, Montefusco, Nolè, Laranga, Pirrone, Di Giuseppe. All. Vaccaro ARBITRI: Alagia di Bernalda e Pallotta di Matera. RETI: 10'st Montefusco(P), 18'st Mancini (M). NOTE: ammonito D'Oppido (M). MATERA - Nulla di fatto tra Vigor Matera e Rossellino Potenza. Un risultato di parità tutto sommato giusto considerato il fatto che nella prima parte della gara i materani hanno sciupato numerose palle gol ma che poi, nella ripresa, erano stati i potentini a passare in vantaggio. Alla fine, dunque, un punto per uno che, purtroppo per la Rossellino, significa la perdita della piazza d'onore a beneficio dei concittadini dello Sport Village, mentre la Vigor si vede superata dallo Scanzano e agganciata dal Bernalda. Resta la consolazione, tuttavia, di un bellissimo campionato quanto mai incerto, con una classifica praticamente spaccata in due e con tutte le squadre di testa che possono aspirare a qualcosa di concreto. Naturalmente, per fare ciò, occorrerà maggiore concentrazione e, soprattutto, maggiore impegno anche fuori dal campo, dal momento che le distrazioni natalizie si sono viste eccome sul rettangolo di gioco della tensostruttura. Squadre sicuramente encomiabili per quanto riguarda la voglia di vincere, ma abbastanza
lente e impacciate, con i materani che, tuttavia, con un po' di precisione in più avrebbero potuto chiudere il primo tempo con almeno un paio di gol di vantaggio. Al 9' la prima vera occasione della gara ma il tiro di Lamacchia all'incrocio dei pali veniva deviato dal bravissimo Gallo. La risposta potentina al 12', ma questa volta era bravo Logiudice ad alzare sulla traversa un tiro improvviso ma centrale di Pirrone. Due minuti dopo la più grossa e nitida occasione della gara capita sui piedi di Smaldone che, in azione di contropiede, con la porta completamente sguarnita colpiva incredibilmente il palo da non più di un paio di metri. Al quarto d'ora bella punizione calciata da Montefusco, ma anche questa volta Logiudice era prontissimo a intercettare la palla deviata da un difensore. Scampato il pericolo tornavano alla carica i biancoazzurri che però fallivano ancora due ottime palle gol con Michele Pisciotta, troppo lento a concludere un bel passaggio di Smaldone, e con Lamacchia che, solo d'avanti al portiere, non trova di meglio che tirargli addosso. Prima del fischio di fine primo tempo, su azione di calcio d'angolo, ancora l'estremo difensore biancorosso Gallo in bella evidenza con un volo all'incrocio dei pali per deviare un preciso tiro di Di Leo. Nella ripresa, al 10', il vantaggio ospite per merito di Montefusco, bravo a mettere in rete un pallone svirgolato da Morelli su lancio del portiere Gallo. Otto minuti dopo il pareggio ottenuto da Vito Mancini con un preciso tiro a fil di palo su assist di Lamacchia. Ottenuto il pareggio la Vigor cercava il risultato pieno così al 26' il gol sembrava cosa fatta ma era ancora Gallo ad opporsi e a deviare una palla scagliata all'incrocio dei pali da Lamacchia. Annibale Sacco sport@luedi.it
Calcio a 5 C1 Disco rosso per il Rionero
Il Real Peppino Campagna mette al sicuro i tre punti Doppio Scardillo, poi Plati e Gallitelli R.BERNALDA RIONERO
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REAL P. CAMPAGNA: Carella, Calabrese, Scardillo, Plati, Gallitelli D., Di Biase, Malvasi, Basile, Braico, Stabile, Gallitelli G., D'Ascanio. All. Gallitelli R. C. RIONERO: Carnevale, Montedoro, Brienza, Rosiello, Capobianco, D'Urso, Archetti. All. Rosiello ARBITRI: De Caro-Acito. RETI: Plati, Scardillo 2, Gallitelli D. (B); Rosiello, D'Urso (R). BERNALDA - I rossoblu portano a casa i tre punti. Ma quanta paura per gli uomini di mister Gallitelli quanto il Rionero si fa sotto di uno. Il primo tempo è tutto a favore dei padrini di casa, poi un buon Rionero si rialza ma Gallitelli D. da il colpo di grazia al 59'. Quindi parte bene il nuovo anno per il presidente Giuseppe Braico, con i suoi ragazzi che si impongono con un buon 4 a 2. Il primo tempo, anzi i primi secondi si aprono con il palo il gran gol dalla distanza di Scardillo. Solo tre minuti più tardi dal primo gol, Scardillo raddoppia; il difensore si libera e conclude alle spalle di dell'estremo difensore ospite. Passano altri tre minuti e Plati, al 9', firma il terzo gol per i suoi; il bottino potrebbe essere più tondo se Braico al 14' avesse spedito la palla di qualche centimetro più in basso rispetto alla traversa. Poi per i restanti 15' quasi nulla, con i rossoblu a controllare. La seconda parte di gara
si apre con il gol del Rionero che fa 3 a 1 con D'Urso. Un minuto più tardi, all'8', seconda traversa per il Bernalda con Andrea Stabile. Minuto 42', Gallitelli D. sfiora il gol dopo una splendida azione PlatiMalvasi. Al 45' ancora il Bernalda avanti con due tiri, il primo di Plati e il secondo di Malvasi, ma in entrambe le occasioni il portiere ci mette una pezza. Il tandem Plati-Gallitelli si produce in un'azione spettacolare al minuto 49', ma la stessa, dopo il tiro di Gallitelli D., produce solo effetti speciali senza nessun risultato. Un minuto dopo il Rionero si riaffaccia in avanti con Rosiello che porta a due il bottino per la sua squadra e fa tremare il Bernalda. Ultimi dieci da cardiopalma. Al 53', ci prova ancora Plati, ma la sua conclusione viene parata. Minuto 55' Malvasi si vede respingere il gol-ossigeno. Plati ci prova ancora al 57', ma la rete non si gonfia. 59' minuto: il grande urlo di Gallitelli libera tutta la tensione e la paura accumulata negli ultimi dieci minuti. E qui il Rionero si spegne, mentre sugli spalti si accendono i sorrisi dei tifosi. La partita termina con il risultato finale di 4 a 2 per il Bernalda. Alla fine tanti sorrisi tra i rossoblu e tra questi, quello di Scardillo, autore di due gol con dedica speciale alla figlia che compie gli anni. Fabio Sirago sport@luedi.it
Calcio a 5 C1 Doppietta per Dipinto
Antonietta Covino la presidentessa
La Libertas Scanzano ha messo alle corde il Comitato Santa Maria
E’ nata la società Bushido Karate
SCANZANO C.S. MARIA
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SCANZANO: Vampo, Masella, Epifania, Delorenzo, Ditinto, Cospito, Dartizio, Santarsiero, Amendolara, Prezioso, Cosentino. All Todaro C.SANTA MARIA: Passarella, Tramutola, Bonansegna, Calvello, Pecora, Amodeo, Tolla, Lorusso, Di Noia, Pace. All. Lovito ARBITRI: Papapietro e Sisto di Matera RETI: per lo Scanzano 2 Ditinto, Santrsiero, Masella, Delorenzo, Dartizio. Per il C.S.Maria Tramutola, Lorusso NOTE: Spettatori 250 circa SCANZANO - Una grande vittoria per lo Scanzano, è stata una bella gara quella disputata dalle due formazioni scese in campo. Nonostante il risultato il Comitato Santa Maria non ha sfigurato, anzi ha fatto una bella gara ma non ha potuto contrastare i padroni di casa che in campo scendono sempre concentrati e determinati, un merito che va al mister, segno che in settimana si lavora bene. Ma veniamo alla gara che comincia subito con i padroni di casa che fanno capire agli ospiti che sarà dura vincere sul loro campo. Dopo solo dieci minuti di gioco si va sul due a zero con le reti di Ditinto e il solito Santarsiero, ma la replica degli ospiti arriva poco dopo con una rete segnata da Tramutola, anche se vi è una piccola deviazione di Delorenzo e partita riaperta. I padroni di casa continuano a pres-
sare gli ospiti, con tante occasioni sbagliate, sia per imprecisione e anche per le parate del bravo portiere Passarella. Ma la rete è nell'aria, è arriva al 21' con Ditinto. La prima parte della gara termina sul 3 a 1. La ripresa vede il Santa Maria che riapre la gara con la rete messa a segno da Lorusso. Gli uomini di mister Todaro a questo punto fanno ricorso a tutte le loro energie e mettono una tale pressione che i frutti non tardano ad arrivare, con due bellissime reti siglate , la prima da Delorenzo, seguita dalla rete di Dartizio che mettono in ginocchio gli avversari che non riescono più a reagire alle folate dei padroni di casa che arrotondano il risultato con la sesta rete messa a segno su tiro libero da Masella. Poi non succede più niente se non qualche azione di alleggerimento per far trascorrere il tempo rimasto, alla fine vittoria dei padroni di casa per 6 a 2. Con questo risultato la squadra di mister Todaro aggancia al terzo posto il Rossellino, e distanzia di un punto la Vigor Matera, ma rimane sempre lontano con distacco invariato dalla prima in classifica. Prossimo incontro fuori casa sul campo del Grassano che occupa posizioni di centro classifica ma che mister Todaro non sottovaluta chiedendo ai suoi ragazzi di tenere sempre alta la tensione agonistica per non incappare in brutte sorprese. Bisogna rimanere sempre concentrati perché il pericolo è sempre in agguato. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
E' NATA da poco ma fa già tanto parlare di se. Il riferimento va alla nuova società di karate che ha avviato iniziative sportive a Pignola. Si tratta della Bushido Karate, presieduta da Antonietta Covino e diretta dai maestri Donato Pastore e Domenico Vignola che hanno avviato corsi e programmi legati al miglioramento agonistico degli atleti in funzione delle prossime gare agonistiche. Gli atleti svolgono le proprie attività presso la palestra della scuola media “Giovanni Pascoli” del centro alle porte di Potenza. Tanto impegno, una guida sempre costante, quella di Donato Pastore e tanta passione per il karate hanno spinto in poco tempo i dirigenti della nuova società lucana ad affrontare una suggestiva avventura agonistica. Il 21 dicembre gli atleti hanno svolto corsi di perfezionamento tecnico e agonistico riguardanti le cinture bianche, gialle, azzurre e nera. Tutti gli atleti si sono distinti per preparazione tecnica e basi agonistiche solide. Va detto che Domenico Vignola non ha ancora conseguito il patentino da tecnico e ha deciso di chiedere a Pastore un supporto operativo valido e costante. I ragazzi che hanno superato gli esami il 21 dicembre sono i seguenti: Arianna Ferretti, Giammaria Ferretti, Donato Vignola, Saverio Vignola, Rocco Carleo, Giovanni Carleo, Alessia Perone, Emanuela Perito, Michele Loscalzo, Antonio Ciani, Domenico Ferrante, per quanto riguarda la cintura blu Andrea Uras e Matteo Vignola, la cintura nera invece è Benito Petraglia. Durante gli esami i talenti della Bushido hanno esaltato le proprie doti
tecniche attraverso test di libera composizione tecnica. Da segnalare le ottime performance alle applicazioni tecniche di Luca Zito, Alessandro Dolce e Paolo Dolce, mentre Antonello Uras si è distinto nel combattimento insieme al compagno di squadra Franco Giacomo. I talenti della Bushido saranno impegnati nelle gare agonistiche giovanili a partire dal mese di febbraio, nella speranza di poter subito confrontarsi sul piano tecnico e atletico con le giovani leve della penisola. Un banco di prova importante per la crescita strutturale e tecnica della società lucana che punta tutte le sue risorse tecniche e agonistiche sulla proverbiale esperienza di Donato Pastore che opera da anni con efficacia e professionalità nel settore nevralgico del karate lucano e internazionale. f.menonna@luedi.it
Martedì 6 gennaio 2009
LOTTO&CONCORSI
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DAMA
Rubriche
Domani l’estrazione: il 63 di Torino è l’unico centenario
Genova e la cadenza 1 di GIOIA GASPARINI NELLA seconda estrazione dell’anno è uscito di scena il 41 (il coltello), capolista di Torino e massimo ritardatario del tabellone dopo 116 assenze. Poiché sul ritardatario piemontese venivano mediamente giocati oltre tre milioni di euro le vincite dovrebbero aggirarsi fra i 30 e i 40 milioni di euro. Al comando dei ritardatari è passato l’unico “centenario” superstite, il 68 (la minestra) di Torino con 103 assenze. Fra i numeri più attesi si sono rivisti l’81 (i fiori) secondo di Venezia dopo 76 assenze, il 12 (il soldato) secondo di Firenze dopo 57 turni, il 55 (la musica) quarto di Genova dopo 55 mancati riscontri e il 12 (il medico) ottavo di Bari dopo 47 ritardi. Tre gli ambi a valenza doppia propiziati dalla ripetizione di diversi numeri su due o più ruote: 17-41 uscito a Roma e Torino, 25-89 estratto a Firenze e Napoli, 55-68 sortito a Genova e Roma. Nei raggruppamenti numerici segnaliamo il terno di cadenza 4 (4-14-84) a Cagliari, il terno della sessantina (66-6870) a Genova, il terno della decina del 40 (40-43-46) a Palermo, l’ambo gemello 55-66 a Genova, l’ambo simmetrico 39-52 a Venezia. La prossima estrazione è posticipata a domani a causa della festività della Epifania. NAZIONALE. I numeri di figura 3 sono attesi da 44 estrazioni, combinate ambi e terni nella serie 3-30-57-75-84. Per i medesimi giochi segnaliamo la cadenza 9 con la serie 39-49-69-79-89. Previsione speciale 10-72 per estratto ed ambo. BARI. Avevamo segnalato la cadenza 1 ed è uscito l’ambo 11-41. Per ambo e terno sono in fase evolutiva la controfigura del 9 con la serie 20-3142-53-64 e la figura 1 con la cinquina 10-28-55-64-73. Previsione speciale 54-63 per estratto ed ambo. CAGLIARI. Per ambo segnaliamo la controfigura 10 con la serie 10-21-3243-54. Buona anche la figura 1 con la serie 10-28-37-55-82. Previsione speciale 4-59 per estratto ed ambo. FIRENZE. Per ambo e terno i numeretti offrono ottimi spunti con la serie 2-3-4-8-10. Interessante anche la cadenza 7 con la serie 7-17-37-67-77. Previsione speciale 7-69 per estratto ed ambo GENOVA. Da 64 estrazioni la cadenza 1 non sviluppa giochi, combinate ambi e terni nella serie 21-41-51-71-81. In alternativa considerate la decina 81/90 con la serie 82-83-86-88-89. Previsione speciale 59-76 per estratto
2 59 37 30 83 33 9 1 77 68 40 ed ambo. MILANO. Per ambo e terno la decina del 30 con la serie 30-33-35-36-38 e la cadenza 2 con la serie 2-22-32-42-62. Previsione speciale 9-38 per estratto ed ambo NAPOLI. Per ambo e terno tenete presente la cadenza del 6 con la serie 1646-56-66-86. Interessante anche quartina radicale 1-10-11-19 che non sviluppa ambi da 245 estrazioni. Previsione speciale 18-54 per estratto ed ambo. PALERMO. Vinto l’estratto con il 6 della previsione speciale. La controfigura 2 con la serie 2-13-24-35-57 e la cadenza 7 con la cinquina 7-17-37-5777 sono interessanti per ambo. Previsione speciale 10-52 per estratto ed ambo. ROMA. Per ambo e terno sono in evidenza sulla ruota capitolina la controfigura del 10 con la serie 10-21-32-4354 e la cadenza 7 con la combinazione 27-37-57-67-77. Previsione speciale 38-44 per estratto ed ambo. TORINO. Vinto l’estratto con il 41 della previsione speciale. La controfigura 8 dovrebbe presto sviluppare degli ambi, combinateli nella serie 819-30-41-63. Buona anche la cadenza 7 con la cinquina 17-47-57-77-87. Previsione speciale 68-74 per estratto ed ambo. VENEZIA. La cadenza 0 è attesa da 91
86 86 54 61 66 65 71 86 88 103 83
3 64 26 44 10 25 56 79 38 32 29
82 84 53 51 62 61 68 79 55 72 71
69 1 19 79 60 60 63 45 19 21 25
89 78 9 37 30 27 73 70 57 49 38
51 61 42 39 52 58 48 64 46 59 61
estrazioni, per ambo e terno date fiducia alla serie 10-30-40-60-70. In alternativa considerate la figura 5 con la serie 14-23-32-41-50. Previsione speciale 26-66 per ambo e ambata. TUTTE. Le terzine da giocare prevalentemente per ambo: 22-34-55, 1013-85, 6-20-90, 8-32-61, 10-29-72.
Pronostico concorso n. 3 (del 07/01/2009) 14 21 25 38 45 59 67 81 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero Frequenza Numero 81 128 18 88 127 36 85 125 77 90 123 35 80 121 11 82 121 78 86 121 88 3 120 41 55 120 42 64 120 57
PREVISIONI
ESTRAZIONE DI MERCOLEDI’ 7 gennaio 2009 Roma e Tutte 41, 61, 28, 60, 24, 86 Napoli, Firenze e Tutte 39, 59, 26, 58, 22, 84 ESTRAZIONE DI GIOVEDI’ 8 gennaio 2009 Roma e Tutte 43, 63, 30, 62, 26, 88 Napoli, Firenze e Tutte 41, 61, 28, 60, 24, 86
UNIDICI RUOTE
Una dedica speciale per il compianto maestro Condemi Diagramma: Bianco muove e vince (Luigi Condemi)
di PASQUALE GRANDE
Le previsioni sono state ricavate utilizzando le 19 Tavole del lotto ideate da Rutilio Benincasa, astrologo e cabalista cosentino vissuto a cavallo dei secoli XVI e XVII, e autore del famoso Almanacco perpetuo. Le sestine di numeri che proponiamo possono essere giocate tali e quali, sulle ruote indicate, oppure sviluppate con sistemi a piacimento dei lettori. Consigliamo, inoltre, di tentare la sorte anche al SuperEnalotto, gioco direttamente connesso alle estrazioni del Lotto. Buona fortuna!
di MARIA D’AUTUNNO
Gli ambi di Gennaio IL gioco dell’ambo secco risulta essere il più seguito da parte di tutti gli appasionati del gioco del Lotto. Nel “Magico” mondo dei 90 numeri del lotto esistono delle combinazioni particolarmente “fortunate” abbinate ai vari mesi dell’anno. Le coppie di ambi più uscite nei vari mesi di Gennaio, si possono giocare su tutte le ruote, o su ruota di preferenza per ambo e sorti superiori, per tutto il corso del mese MESE DI GENNAIO 28 - 34 90 - 14 62 - 85
Luigi Condemi
57 - 27 64 - 51 39 - 89 35 - 43 51 - 27
Soluzione dama: 21-18 29-26 (migliore); 18x9 26-22 (minaccia tiro); 10-6!! 22x15; 14-11 15-20 (o 15-19); 9-13 17x3; 11-7 3x12; 8x22 (o 8x24) e bianco vince
Dopo un controllo rapido della “situazione” la soluzione sembra scontata con la dama bianca in 21 che si appresta a fagocitare indisturbata la pedina nera in 13. Ma il nero ha un'ottima contromossa. Ecco allora il genio dell'autore che costringe il colore destinato a soccombere a una manovra forzata che porta effettivamente al recupero del pezzo, ma allo stesso tempo alla sconfitta, inaspettata e nascosta dietro un diabolico trabocchetto preparato ad arte dal Maestro Condemi. Provare per credere.
Ritardo 46 45 43 36 35 30 29 28 27 26
Le Tavole di Rutilio Benincasa
di FRANCESCO SENATORE
PER diversi anni ha offerto, su questa rubrica, il suo contributo per la divulgazione del gioco della dama. Ora a pochi mesi dalla sua dipartita, chi scrive ha voluto dedicargli la prima puntata del 2009. Stiamo parlando del compianto Maestro Luigi Condemi, compositore dalla produzione inesauribile, che negli anni, con i suoi pregevoli lavori, ha dato lustro e notorietà allo sport del cervello. Le sue composizioni non sono mai banali. E i tanti lavori pubblicati sul Quotidiano nel corso degli anni ne sono una chiara dimostrazione. Finali e problemi erano il suo piatto forte. Gli esperti del settore ormai lo sanno benissimo: se nella didascalia di un diagramma compare come autore il Maestro Luigi Condemi, allora non c'è dubbio che la soluzione al quesito è molto nascosta, celata sovente dietro una combinazione elegante e allo stesso tempo imprevedibile. Questa settimana vogliamo regalare agli appassionati della dama due cose: una foto che rivela il volto di Condemi (persona nella vita riservata e schiva) e un suo pregevole lavoro che racchiude in sé gli aspetti più affascinanti e spettacolari del gioco della dama. Nel diagramma a lato è raffigurato un finale di partita a pari pezzi nel quale il bianco muove e vince.
58 65 46 41 58 59 63 70 51 60 69
Per informazioni e chiarimenti telefonare 348-8024342 da martedì a sabato dalle 17 alle 18.30 o dopo le 21,30. Troverete le mie tecniche su BancoLotto di gennaio.
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Rubriche
Martedì 6 gennaio 2009
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Non lasciatevi prendere dalla smania di arrivare nel lavoro: potreste fare qualche passo falso. Cuore in subbuglio.
TORO 21/4 - 20/5
Non perdete mai di vista il vostro obiettivo finale nella professione: evitate perciò iniziative inutili. In amore imparate ad aspettare.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Una nuova via sta per aprirsi per la vostra attività: attendete con fiducia e pazienza. In amore cogliete l'attimo.
CANCRO 22/6 - 22/7
Nel lavoro rinviate le decisioni fino a che non avrete recuperato la lucidità mentale e la serenità. Amore instabile.
LEONE 23/7 - 23/8
Non abbiate fretta di agire nel lavoro: assicuratevi di avere fatto la valutazione giusta della situazione. Batticuore improvviso.
VERGINE 24/8 - 22/9
Giornata particolarmente importante per la vostra attività: dovrete prendere decisioni improvvise. Attenzione alle cotte.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
Nelle discussioni di lavoro fate prevalere il vostro punto di vista ma anche il buon senso. Tira e molla snervante in amore.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Cambiamenti in vista nel settore delle collaborazioni di lavoro. Imparate ad esprimere le vostre emozioni.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Nelle battaglie di lavoro vi difendete bene e i superiori vi apprezzeranno di più. Non abbiate paura di rischiare in amore.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Avete avuto un'ottima intuizione, ma nel lavoro non è ancora il momento di concretizzarla. In amore non lasciate nulla di intentato.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Con i superiori è arrivato il momento di dire chiaramente a cosa puntate. In amore la situazione sta lentamente migliorando.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
B, E fanali, ET à = Befana lieta
Fate buon uso di una preziosa informazione di lavoro che otterrete quasi per caso. In amore fate autocritica.
Televisioni
21.10
SHOW
19.35
PRIMA SERATA
Raffaella Carrà
TELEFILM
FILM
21.10
Squadra speciale cobra 11
QUIZ
18.50
Il padrino parte III
Gerry Scotti
Martedì 6 gennaio 2009
21.10
FILM
19.00
Il ragazzo di campagna
FILM
16.05
Dragonheart
55
TELEFILM MacGyver
06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 09.35 -RubricaAppuntamento al cinema 09.40 -MusicaleConcerto dell'Epifania 2009 10.30 -RubricaA sua immagine 10.55 -ReligioneSanta Messa 12.00 -ReligioneRecita dell'Angelus 12.20 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 17.00 -Telegiornale Tg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale
06.10 -RubricaAgenzia RiparaTorti 06.25 -Real TvX Factor - I casting 06.40 -RubricaTg 2 Eat Parade 06.50 -RubricaAgenzia RiparaTorti 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.45 -RubricaTracy & Polpetta 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.55 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -Film TvJump In! - Commedia 15.30 -FilmInnamorarsi a Manhattan con Josh Hutcherson, Charlie Ray, Tonye Patano, Cynthia Nixon, Bradley Whitford - regia di Mark Levin (USA) - 2005 17.00 -CartoniPippo nel pallone 17.50 -CartoniI classici Disney 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 19.00 -Real TvX Factor - I casting 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11
06.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -DocumentarioL'augellin Belverde 09.45 -FilmKirikù e gli animali selvaggi 10.50 -FilmPimpi, piccolo grande eroe 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTg 3 Punto donna 12.45 -FilmUn principe chiamato Totò 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis - di media e comunicazione 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.15 -RubricaTrebisonda 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -Telegiornale Tg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce 20.35 -TeleromanzoUn posto al sole
06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 08.40 -Film Tv Il quarto re 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Soap Opera Beautiful 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -TelefilmLa famiglia Bradford 15.45 -Sit ComIl mammo 16.15 -Real TvAmici 17.00 -TelegiornaleTg5 minuti 17.05 -FilmC'è post@ per te con Tom Hanks, Meg Ryan, Greg Kinnear, Parker Posey, Heather Burns, Steve Zahn, Jean Stapleton, Dave Chapelle - regia di Nora Ephron (USA) - 1998 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -TelegiornaleTg 5
07.05 -TelefilmQuincy 08.05 -TelefilmHunter 08.55 -TelefilmNash Bridges 10.10 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TELENOVELA Bianca 11.30 -TelegiornaleTg 4 11.40 -Soap OperaMy Life 12.40 -TelefilmUn detective in corsia 13.30 -TelegiornaleTg 4 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.00 -ComicheLe comiche di Stanlio e Ollio 15.25 -FilmStanlio e Ollio nel paese delle meraviglie 17.05 -Film Zanna Bianca alla riscossa con H. Silva, M. Merli - regia di Tonino Ricci (Ger/Ita) - 1974 18.35 -Soap OperaTempesta d'amore 18.50 -ShowPomeriggio con Retequattro 18.55 -TelegiornaleTg 4 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore 20.20 -TelefilmWalker Texas Ranger
06.50 -Sit ComPrima o poi divorzio! 07.25 -Cartoni 08.55 -Film TvBarbie Raperonzolo 10.25 -FilmIl club delle baby-sitter con S. Fisk, Bre Blair, R. Leigh Cook - regia di Melanie Mayron (USA) - 1995 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniWhat's My Destiny Dragon Ball 14.05 -FilmPleasantville con T. Maguire, J. Daniels - regia di Gary Ross (USA) - 1998 16.30 -Film Wallace & Gromit - La maledizione del coniglio mannaro - regia di Steve Box, Nick Park (GB) - 2005 18.00 -Sit ComLa tata 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.00 -Film Dragonheart con D. Quaid, D. Thewlis - regia di Rob Cohen (USA) - 1996
06.00 -TelegiornaleTg La7 07.30 -AttualitàOmnibus - Live 08.00 -AttualitàOmnibus - Rewind 09.25 -RubricaDue minuti un libro 09.35 -DocumentarioGli straordinari viaggi di Tippi 10.30 -Telefilm Il tocco di un angelo 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -Documentario 10 L'avventura dell'Italia nel 6 Nazioni 14.00 -Film Splash - Una sirena a Manhattan con Daryl Hannah, Tom Hanks, John Candy - regia di Ron Howard (USA) - 1984 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -TelefilmStreghe 19.05 -TelefilmStargate SG-1 20.00 -TelegiornaleTg La7
20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Show Carràmba! Che fortuna
20.30 -TelegiornaleTg 2 20.30 21.05 -FilmToday You Die con S. Seagal, S. Buxton - regia di Don E. FauntLeRoy (USA) - 2005 22.35 -FilmInto the Sun con S. Seagal, M. Davis - regia di Mink (USA) - 2005
21.05 -TelegiornaleTg 3 21.10 -FilmIl padrino - Parte III con Diane Keaton, Al Pacino, Andy Garcia, Talia Shire, Eli Wallach, Joe Mantegna - regia di Francis Ford Coppola (USA) - 1990 00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte
20.30 -Tg satiricoStriscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -FilmMatrimonio a quattro mani con Mary-Kate Olsen, Ashley Olsen, Jane Sibbett, Kirstie Alley, Steve Guttenberg - regia di Andy Tennant (USA) - 1995
21.10 -Film Il ragazzo di campagna con R. Pozzetto, M. Boldi, - regia di Castellano e Pipolo (Ita) - 1984 23.15 -FilmInsieme per forza con M. J. Fox, J. Woods - regia di John Badham (USA) - 1991
21.10 -Serie Tv Merlin 23.00 -Telefilm Journeyman
20.30 -Talk Show Le interviste barbariche 21.10 -Miniserie Jack Hunter 23.15 -Telefilm Sex and the City
00.35 -TelegiornaleTg 1 01.15 -RubricaSottovoce 01.45 -RubricaScrittori per un anno 02.15 -VideoframmentiSuperStar 02.50 -FilmAquile d'acciaio IV 04.20 -FilmIl mondo di Yor 05.15 -VideoframmentiSuperStar
00.10 -TelegiornaleTg 2 00.25 -FilmDouble Take con O. Jones, E. Griffin - regia di George Gallo (USA) - 2001 01.45 -TelefilmWeeds 02.30 -RubricaTg 2 Costume e società 02.50 -MiniserieA che punto è la notte
00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.00 -RubricaAppuntamento al cinema 01.10 -RubricaUn mondo a colori 01.40 -MusicalePrima della Prima 02.10 -AttualitàFuori orario 02.15 -AttualitàRai News 24
23.20 -FilmPrigione di vetro con D. Lane, L. Sobieski - regia di Daniel Sackheim (USA) - 2001 01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.45 -Real TvAmici 03.40 -TelegiornaleTg 5 Notte
01.00 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 01.25 -DocumentarioStorie di confine 02.20 -FilmDogville con N. Kidman - regia di Lars von Trier (Ola/Nor/Sve) - 2003 04.35 -RubricaPeste e corna e gocce... 04.40 -Soap OperaFebbre d'amore
00.50 -SportOktagon - Arti marziali 01.55 -NewsStudio Sport 02.25 -MusicaleTalent 1 Player 03.00 -Serie TvRescue Me 04.10 -FilmThe Ogre - L'orco 05.35 -NewsStudio Sport
23.50 -TelefilmDirt 00.50 -TelegiornaleTg La7 01.15 -TelefilmStar Trek: Deep Space Nine 02.15 -TelefilmAlla corte di Alice 03.15 -RubricaDue minuti un libro 03.20 -AttualitàCNN News
leTrame
LA 7
ORE 14.00
RAI 2
SPLASH - UNA SIRENA A MANHATTAN con T. Hanks, D. Hannah, J. Candy - regia di Ron Howard (Usa) - 1984 Una fanciulla emerge dall'acqua sotto la Statua della Libertà e, poichè è vestita della sua sola pelle, finisce al più vicino posto di polizia. La incontra Allen e se la porta a casa, senza potersi ricordare che lei, sirena, tempo prima gli aveva salvato la vita. Ci si mette di mezzo un ittiologo, convinto di aver fatto una scoperta clamorosa...
CANALE 5
ORE 21.10
MATRIMONIO A QUATTRO MANI con K. Alley, S. Guttenberg, A. Olsen regia di Andy Tennant (Usa) - 1995 Amanda, una ragazzina abbandonata dai genitori, si è molto affezionata a Diane, l'assistente sociale che si è presa cura di lei e vorrebbe tanto farsi adottare, ma c'è un problema: Diane non è sposata e dunque non può diventare la "mamma" di Amanda. Rapido cambio di scena: Alyssa è la figlia di un magnate dell'industria...
ORE 21.05
RAI 3
ORE 21.10
TODAY YOU DIE
IL PADRINO - PARTE III
con S. Seagal, S. Buxton -regia di Don E. FauntLeRoy (Usa) - 2005
con A. Pacino, D. Keaton - regia di Francis Ford Coppola (Usa) - 1990
Harlan è una sorta di moderno Robin Hood: opera con strumenti altamente tecnologici e "ruba" ai ricchi per "dare" ai poveri. Ma quando il suo ultimo colpo va male e termina in tragedia, l'uomo fugge a Las Vegas. Lì lo attende la fidanzata Jada, che lo persuade a trovarsi un vero lavoro onesto. E così si mette a guidare un'auto blindata per conto del losco Max. Ma un giorno Harlan...
Siamo nel 1979 e Michael Corleone, ormai settantenne, è riuscito a darsi un'immagine di rispettabilità tanto da ottenere, tramite un compiacente arcivescovo, perfino un'onorificenza dalla Santa Sede. Ora s'impegna in grosse operazioni finanziarie lecite, ma le altre "famiglie" cercano d'intromettersi...
RAI 2
ORE 22.35
RETE 4
ORE 23.15
INTO THE SUN
INSIEME PER FORZA
con S. Seagal, M. Davis, T. Osawa, E. George - regia di Mink (Usa) - 2005
con M. J. Fox, J. Woods, A. Sciorra, L. Guzman - regia di John Badham (Usa) 1991
Un gruppo di yakuza ha assassinato il sindaco di Tokyo. L'agente della Cia Travis Hunter, allevato in giappone da un ex-yakuza e fratellastro del politico ucciso, viene inviato ad indagare sull'accaduto. Si trova a fronteggiare una guerra tra la vecchia guardia della malavita organizzata del Sol Levante e i "giovani rampanti" e senza scrupoli capeggiati dal folle Kuroda...
Nick Lange è un giovane attore che deve interpretare sullo schermo la parte di un poliziotto. Per calarsi meglio nei panni del personaggio riesce a farsi mettere al fianco di un vero agente, il detective John Moss, impegnato in una rischiosa indagine sulle tracce di un maniaco omicida. Moss è taciturno e orso quanto l'altro è fatuo e logorroico...
House battuto per un soffio da Tutti pazzi per amore RAI UNO Affari tuoi Tutti pazzi per amore Tutti pazzi per amore Domenica in l'arena
ora 20.42 22.34 21.37 14.01
ascolto 6.602 5.227 5.154 4.627
RAI DUE Criminal minds Tg2-motori N.c.i.s. Unita' Law & order:i due
21.47 13.25 21.02 22.36
3.172 2.764 2.338 2.336
RAI TRE Che tempo che fa Blob di tutto di piu' Elisir Pres.che tempo che fa
20.31 19.58 21.33 20.09
3.776 2.466 2.286 2.224
CANALE 5 Paperissima sprint Dr.house medical Dr.house medical Chi vuol essere
20.43 21.33 22.24 19.05
6.229 5.055 4.618 4.170
ITALIA 1 Il dottor dolittle 2 Pluto nash Il principe delle donne La leggenda di earthsea
21.27 23.09 19.10 13.33
2.143 2.062 1.848 1.496
RETE 4 Siska Colombo Melaverde Yado
21.30 19.59 12.12 17.08
2.104 1.947 1.920 1.295