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Venerdì 16 gennaio 2009

Brevi dal mondo

«L’America è più sicura» NEW YORK – Lascio un’America più sicura in un mondo migliore e con più democrazia. Si può riassumere così il bilancio tracciato dallo stesso presidente uscente degli Stati Uniti George W. Bush (nella foto) sul suo doppio mandato di otto anni, che si concluderà la prossima settimana. Bush, con accanto la moglie Laura, lo ha spiegato ieri al Dipartimento di Stato, prima di parlare agli americani

In Italia e nel Mondo Eluana, la clinica “Città di Udine” Lodi, tabaccaio ucciso, incassano oggi ufficializzerà il suo rifiuto il “gratta e vinci”: arrestati gli assassini UDINE–La casa di cura «Città di Udine» è giunta alla stretta finale e, con ogni probabilità, prenderà oggi una decisione sull'opportunità o meno di accogliere Eluana Englaro per attuare la sentenza che autorizza la sospensione del trattamento di alimentazione-idratazione artificiale della giovane donna, in stato vegetativo da 17 anni. Una posizione ufficiale ancora non c'è, ma secondo quanto trapela da fonti vicine alla struttura sanitaria, sembra che al momento la clinica, che nei mesi scorsi aveva dato la propria disponibilità e aveva definito anche procedure e tempi per l'interruzione dell’alimentazione, sia ora orientata a dire no alla richiesta della famiglia Englaro. La decisione è attesa dopo due mesi di appro-

La clinica “Città di Udine”

fondimenti di carattere tecnico e amministrativo svolti dalla clinica con il proprio staff legale, in seguito allo 'stop' giunto da Roma con un atto di indirizzo firmato dal ministro del Welfare, Maurizio Sacconi.

LODI – Sono stati traditi dai gratta e vinci rubati durante la rapina, quattro giovani extracomunitari fermati con l’accusa di aver ucciso la notte di fine anno Mario Girati, 75 anni, il tabaccaio di Sant'Angelo Lodigiano. I quattro, tre tunisini e un egiziano, non avrebbero infatti resistito alla tentazione di incassare le poche decine di euro dei tagliandi vincenti. Ma ad attenderli nella ricevitoria c'erano i carabinieri, che da giorni tenevano d’occhio tutte le rivendite di gratta e vinci della zona. Un’indagine pura, fatta con i vecchi sistemi, senza troppi apporti tecnici, a parte l’inevitabile intervento dei Ris per confrontare alcune tracce trovate. Così ha definito l'operazione Fabrizio Clemen-

Torino. Le telecamere entrano nell’Aula dall’East Room della Casa Bianca.

Russia, terremoto scatena tsunami MOSCA – Un forte terremoto, di magnitudo 7,3, registrato ad est delle isole Kurili, ha scatenato un allarme tsunami nella principale città del Kamchatka, nell’estremo oriente russo. Lo ha reso noto l’agenzia Ria Novsti citando il ministero della protezione civile.

Le Carmelitane su Youtube MADRID – Originale risposta alla crisi delle vocazioni dalle Carmelitane Scalze del Monastero di San Josè, vicino a Siviglia, che negli ultimi giorni hanno diffuso su Youtube un video invitando nuove adepte a raggiungerle nella vita di clausura. Il video, spiega El Correo de Andalucia, è stato realizzato da «amici e familiari» delle monache. Loro non hanno potuto vederlo, in quanto, naturalmente, in clausura non hanno un collegamento internet. Il video, di sette minuti, mostra in sequen-

za immagini 'acqua e sapone' del quotidiano della vita delle monache.

Polizia e studenti «No alla violenza» ATENE – Gli studenti greci sono scesi di nuovo in piazza oggi nel centro di Atene per protestare contro le riforme universitarie e le violenze poliziesche che causarono la morte di un giovane di 15 anni lo scorso dicembre. Quasi contemporaneamente gli agenti di polizia hanno manifestato davanti al parlamento con lo slogan «Dentro ogni uniforme c'è un essere umano» per denunciare le violenze da tutte le parti e chiedere sostegno politico alla loro difficile missione. Diverse centinaia di universitari e liceali hanno manifestato insieme agli agenti.

La conferenza stampa dopo gli arresti

ti, comandante provinciale di Lodi dei carabinieri. Un’indagine che si è basata sulle testimonianze raccolte (ma pare nessun supertestimone), attenti sopralluoghi, conoscenza del territorio e qualche intuizione.

Accreditati 140 giornalisti

Meredith Thyssen, processo al via Inizia sostituiti tre giudici popolari il dibattimento TORINO – Le telecamere entrano nel processo Thyssenkrupp perchè è un caso «di rilevante interesse sociale» ed è «doveroso» permettere ai cittadini di seguirlo nel modo più completo: dice questo la prima ordinanza pronunciata dalla Corte d’assise di Torino nella causa contro i sei dirigenti della multinazionale per i sette morti del rogo del 6 dicembre 2007. L’udienza si è aperta ieri mattina nella maxi-aula 1 del Palazzo di Giustizia, che a stento (nonostante la capienza ufficiale di 253 unità) è riuscita a contenere la folla di magistrati, penalisti e collaboratori, parti lese. Ognuno si è seduto dove capitava, tanto che la presidente della corte, Maria Iannibelli, non ha trattenuto un commento salace sulla «confusione». Ma dal prossimo appuntamento, fissato per il 22 gennaio, si cambia: il giudice ha assegnato un posto fisso per ciascuno (che sarà contrassegnato da un cartellino) e a udienza finita ha invitato gli avvocati a sistemarvisi per verificare l'effetto della nuova disposizione. In tanti hanno voluto seguire l’apertura del processo. C'erano i parenti delle vittime, con le solite t-shirt decorate dai volti dei loro cari e con il loro carico di rabbia e di dolore. C'erano i rappresentanti dell’associazione «Legami d’acciaio», i sindacalisti, gli ex colleghi, c'era il deputato del Pd Antonio Boccuzzi nella sua veste di sopravvissuto al disastro. C'erano anche, per la prima volta, due degli imputati, Cosimo Cafueri e Raffaele Salerno, accolti da sguardi gelidi. «Eccoli – ha detto Rosa De Masi, la mamma di Giuseppe – sono quelli che hanno uc-

Il pubblico in Aula

ciso i nostri ragazzi». E quando la Iannibelli ha chiesto loro se avessero dei figli, dal pubblico si è levato un rancoroso mormorio. «Non deve essere un processo esemplare ma un processo giusto», ha spiegato a fine udienza il pm Raffaele Guariniello, che sostiene l’accusa con le colleghe Francesca Traverso e Laura Longo e che con una mossa senza precedenti ha contestato l'omicidio volontario (al solo amministratore delegato dell’azienda, Harald Espenhahn; gli altri rispondono di omicidio con colpa cosciente) per un incidente sul lavoro. Anche per questo ha detto «sì» alle telecamere in aula. «A differenza di recenti casi di cronaca – ha spiegato la Traverso – qui da parte del pubblico non c'è un’attenzione morbosa verso gli imputati, ma un legittimo interesse sui temi della salute e della sicurezza sul lavoro». «Con il no-

stro 'no' – ha ribattuto l’avvocato Ezio Audisio, dello staff difensivo – volevamo solo evitare che le pressioni mediatiche prendessero il sopravvento. Comunque apprezziamo la Corte, perchè ha detto che prenderà degli accorgimenti opportuni». Il primo: tutte le telecamere saranno piazzate in un punto preciso dell’aula. Il processo Thyssenkrupp ha rischiato di saltare per le interviste fatte due giorni fa da quotidiano a tre giudici popolari. «Hanno letto il giornale con sorpresa», come ha sottolineato la Iannibelli, e si sono fatti da parte per «spirito di servizio e per evitare intralci processuali». Per esempio, la ricusazione dell’intero collegio. I tre si sono astenuti e, dopo una laboriosa procedura sono stati sostituiti. E a metà mattinata, finalmente, la causa ha mosso i primi passi. Mauro Barletta

Roma, scontro fra due tram ventisei feriti lievi, traffico in tilt ROMA – Ancora uno scontro a Roma, il quarto dall’inizio dell’anno, che ha coinvolto due mezzi pubblici. Bilancio, 26 passeggeri feriti, tutti lievi. Teatro del tamponamento tra un tram e un trenino urbano, avvenuto intorno alle 16.30, la zona di Porta Maggiore, nel centro della Capitale, ad alta densità di traffico e non nuova a simili incidenti tra mezzi pubblici. Ieri a scontrarsi sono stati un tram pieno di passeggeri e un trenino fuori servizio della linea RomaPantano: secondo la ricostruzione dei vigili urbani, il tram della linea 14 stava facendo una curva ed è stato urtato nella parte posteriore dal trenino. Dei ventisei feriti, tre in codice giallo, quindi non gravi, sono stati trasportati all’ospedale San Giovanni. Gli altri 23, tutti codici verdi, ancora meno gravi, sono stati smistati tra il policlinico Umberto I, l’ospedale Vannini, il Santo Spirito, il Sandro Pertini e il policlinico

Casilino. Il trenino era diretto verso la stazione Termini. I due convogli coinvolti nello scontro hanno bloccato completamente la circolazione, in uno snodo importante per il traffico. I vigili urbani hanno dovuto creare un corridoio tra le auto, per consentire il passaggio delle ambulanze. Una decina di passeggeri rimasti contusi hanno atteso di essere trasportati in ospedale seduti sul marciapiede. «Ho sentito un botto – ha detto Luca, uno dei passeggeri del tram linea 14 – mi sono girato e ho visto il trenino prenderci in pieno: abbiamo avuto paura». L’uomo, prima di essere trasferito in ospedale, ha raccontato che «il tram stava girando quando abbiamo notato il treno avvicinarsi: poi il botto e alcuni passeggeri sono caduti a terra». L’autista del trenino, L.P. di 30 anni, da otto alle dipendenze di Met.Ro, è ricoverato in condizioni non gravi: ha riportato ferite lievi ma resta sotto choc.

PERUGIA – Tanti giornalisti, teleoperatori e fotografi, ma poco pubblico, al massimo una decina di persone, seguiranno oggi a Perugia la prima udienza del processo a Raffaele Sollecito e ad Amanda Knox accusati di avere ucciso Meredith Kercher. Le esigenze legate alla gestione degli spazi destinati ai mezzi di informazione hanno fatto sì che alla fine venissero ridotti al minimo quelli per il pubblico. In pochi riusciranno quindi a seguire dal vivo il dibattimento davanti alla Corte d’assise del capoluogo umbro relativo a una delle vicende di cronaca che negli ultimi anni hanno avuto più risalto sui media di diversi Paesi del mondo. A raccontare cosa accadrà in aula oggi saranno 86 testate di Italia, Gran Bretagna (dieci), Germania, Usa (tra cui un quotidiano di Seattle), Francia e Svizzera che hanno accreditato 140 tra giornalisti, cineoperatori e fotografi. Originaria dell’Inghilterra era Meredith Kercher, uccisa con una coltellata alla gola all’età di 21 anni. È nata invece a Seattle (negli Usa) la Knox che compirà 22 anni il 9 luglio prossimo, mentre nato a Bari il 26 marzo del 1984 e residente a Giovinazzo è Sollecito (che proprio ieri ha ottenuto il permesso di seguire via Internet le lezioni universitarie alle quali si è iscritto a Verona). Almeno nella fase iniziale dell’udienza tutti i media accreditati potranno accedere all’aula. Quella chiamata degli Affreschi, per la presenza di dipinti alle pareti, al piano meno due del palazzo di giustizia di Perugia, nel centro della città. La Corte presieduta da Giancarlo Massei dovrà comunque subito pronunciarsi sulla presenza in aula delle telecamere e sulla richiesta dei familiari della vittima di far svolgere il processo a porte chiuse. Ieri, intanto, è stata completamente liberata dalle sedie la zona riservata al pubblico. Allestito anche un collegamento audio-video con un’altra aula di udienza attrezzata a sala stampa. Claudio Sebastiani

Superenalotto, nessun 6 né 5+1 ROMA – Nessun 6, nè 5+1 sono stati realizzati al concorso di ieri sera (n. 7) del Superenalotto. I 5 sono stati 13, ciascuno dei quali incassa 44.481,58 euro. Il jackpot per il 6 per il prossimo concorso sale a 32.000.000,00. Ai 2.3708 vincitori con punti 4 vanno 243,99 euro. Ai 86.362 vincitori con punti 3 vanno 13,39 euro. QUOTE SUPERSTAR: Nessun vincitore con 5. Ai 6 vincitori con 4 24.399,00 euro. Ai 317 vincitori con 3 1.339,00 euro. Ai 4.620 vincitori con 2 100,00 euro. Ai 28.186 vincitori con 1 10,00 euro. Ai 57.636 vincitori con 0 5,00 euro.

ilLotto Nazionale Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia

estrazione del 15 gennaio 2009

76 44 44 8 80 15 8 24 25 28 86

46 86 3 48 26 41 55 39 63 37 49

ilSuperEnalotto

3 5 82 29 66 65 90 45 42 54 18

90 85 9 53 18 30 80 63 3 70 32

89 82 15 33 7 51 85 9 64 82 14

Conc. n° 7

Montepremi 3.855.069,71 euro

8 - 15 - 24 - 25 - 44 - 55 numero jolly 86 punti 6 jackpot 30.689.491,19 punti 4 243,99 13,39 punti 5+1 - punti 3 punti 5 44.481,58 Num. Superstar 76


In Italia e nel Mondo

Venerdì 16 gennaio 2009

Il volo US 1549 costretto a un atterraggio di emergenza nel grande fiume

New York, aereo nell’Hudson: tutti salvi A causare l’incidente sarebbe stato un uccello risucchiato da uno dei motori

I soccorsi nell’Hudson

NEW YORK – Un aereo dell’Us Airways, decollato dall’aeroporto La Guardia, uno degli aeroporti newyorchesi, alla volta di Charlotte in North Carolina, è finito nell’Hudson, il fiume che costeggia New York ad ovest di Manhattan. Secondo le immagini che la Cnn sta trasmettendo in diretta, l’aereo sta galleggiando, ed intorno alla carlinga sono accorsi diversi traghetti. Si ignora al momento se ci sono vittime. A bordo dell’Airbus A 320 c'erano oltre 100 persone. Secondo la Faa, le autorità che regolano i cieli Usa, il

volo è il numero 1549 e a bordo c'erano complessivamente 164 passeggeri e 5 membri dell’equipaggio. A mettere l’aereo in difficoltà, che ha effettuato una sorta di soffice atterraggio d’emergenza sul fiume, potrebbe essere stato un uccello finito in uno dei reattori al momento del decollo. A New York ha appena nevicato e le acque dell’Hudson, molto profonde nel punto dell’impatto, sono gelide. Diverse persone sono state tratte in salvo dai traghetti accorsi immediatamente sul luogo, ma potrebbero esserci vittime, viste le difficili

condizioni climatiche. Uno dei passeggeri dell’aereo ha detto di ritenere che tutte le persone a bordo del velivolo di linea siano in salvo. «Sono sicuro che sono tutti in salvo», ha detto Alberto Panero, intervistato dalla Cnn in un edificio sulla 42ª Strada di Manhattan dove sono stati trasferiti i passeggeri già tratti in salvo dopo che l’aereo è finito nel fiume. Secondo Panero, i passeggeri sono riusciti a passare direttamente dall’aereo a scialuppe di salvataggio e non ci sarebbero persone finite nelle acque gelide del fiume.

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Francia, minirimpasto ma le ministre restano Il socialista Eric Besson diventa ministro dell’Immigrazione

Eric Besson

PARIGI – E' solo un mini rimpasto del governo quello deciso ieri dal presidente francese Nicolas Sarkozy. In periodo di crisi economica difficile il capo dello Stato ha scelto la stabilità, con aggiustamenti minimi nell’esecutivo. Al loro posto restano le due ministre che erano nel mirino: Rachida Dati, guardasigilli contestata dal mondo giudiziario, e Rama Yade, segretario di Stato ai diritti umani, che aveva irritato il presidente per aver rifiutato di candidarsi alle prossime elezioni europee. La novità è il socialista Eric Besson all’Immigrazione.

Fra loro anche un italiano, Eugenio Vagni di Montevarchi

Torna la paura nelle Filippine rapiti tre funzionari della Cri ROMA – Torna la paura rapimenti nelle Filippine. Tre funzionari della Croce Rossa internazionale – tra i quali l’italiano Eugenio Vagni, tecnico logistico originario di Montevarchi in Toscana – sono stati prelevati ieri mattina - probabilmente da un gruppo di ribelli mussulmani – su una strada provinciale dell’isola di Jolo, nel sud ovest delle Filippine. Un «commando di persone armate», ha spiegando l’unità di Crisi della Farnesina confermando il rapimento, che potrebbe appartenere al gruppo integralista 'Abu Sayyaf'. Quello stesso gruppo con collegamenti internazionali nato per creare uno stato islamico nelle Filippine meridionali, che due anni fa firmò il rapimento di Padre Bossi, il missionario rimasto per 39 giorni nella mani dei rapitori. Vagni, con i due colleghi della Croce Rossa internazionale – lo svizzero Andreas Notter e la filippina Mary-Jean Lacaba – avevano appena terminato una visita alla prigione provinciale di Sulu, nell’omonimo arcipelago a sud ovest delle Filippine, quando (erano le 11.30 ora locale, le cinque del mattino in Italia) sono stati fermati dal commando e prelevati dal veicolo sui cui viaggiavano, senza scorta, in compagnia dell’autista e di altri due filippini che sono stati rilasciati e hanno raccontato l’accaduto. L'Unità di crisi della Farnesina – ha riferito il responsabile, Fabrizio Romano – è in contatto con i familiari del connazionale. Il fratello di Eugenio Vagni, Francesco, ha chiesto il silenzio stampa per facilitare le trattative mentre la Croce Rossa avrebbe provveduto a informare la moglie di Vagni che con la figlioletta di 15 mesi del connazionale rapito stava rientrando in Italia dalle Filippine per un periodo di vacanza ed è stata informata

Eugenio Vagni

dell’accaduto nel corso del transito a Bangkok. L’Italia è in contatto con il governo filippino e si augura che le autorità locali facciano tutto il possibile per la liberazione dell’italiano ricordando come la priorità sia sempre la salvezza e l’integrità fisica dei rapiti, ha reso noto l’Unità di Crisi del Ministero degli Esteri. Anche la Croce Rossa internazionale ha fatto sapere di aver attivato i contatti con le autorità e le parti locali. E la procura di Roma ha annunciato che aprirà un indagine sul caso. Il Cicr, il Comitato internazionale della Croce Rossa, ha sottolineato di non disporre, al momento, di indicazioni sui responsabili nè sui

motivi del rapimento ma si ipotizza – come rilevato anche da Misna, l’agenzia dei missionari – lo scopo estorsivo. Il Vice Presidente della Croce Rossa Internazionale-Commissione Permanente, Massimo Barra parla intanto di «violazione del diritto internazionale umanitario». Vagni «sta pagando con un’esperienza dolorosa, che speriamo possa concludersi presto, l’impegno quotidiano di solidarietà», ha commentato il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, a margine della presentazione della campagna di sensibilizzazione presentata ieri a Roma dalle infermiere volontarie della Croce Rossa italiana. Sgomento e speranze a Montevarchi dopo il rapimento di Eugenio Vagni che proprio nella cittadina valdarnese è nato il 20 novembre del 1947. A Montevarchi risiedono ancora due fratelli ed una sorella ultraottantenne. E in città vive anche il figlio di 15 anni della compagna filippina di Vagni, Khwanruean Phuangket, 35 anni. La coppia ha una figlia, Letizia, di un anno e mezzo, che è insieme alla madre in volo verso l’Italia. Le speranze a Montevarchi arrivano proprio dalla Croce Rossa che, insieme all’unità di crisi della Farnesina si sta adoperando per la liberazione del suo tecnico. «Siamo in costante contatto – ha spiegato il commissario straordinario della Croce Rossa italiana Francesco Rocca – con l’unità di crisi della Farnesina ed il Comitato internazionale. Proprio in questi momenti stiamo raccogliendo informazioni. Speriamo di avere presto notizie positive». Rocca oggi ha avuto anche un colloquio telefonico con un fratello di Eugenio Vagni durante il quale ha espresso alla famiglia la solidarietà e il sostegno dell’istituzione. Marina Perna

Quattro notti di follia a Washington la capitale che non ha vita notturna NOTTI bianche a Washington per l'insediamento di Barack Obama alla Casa Bianca. La capitale americana, famosa per la sua mancanza di vita notturna, ha deciso di cambiare vita per quattro notti: tra il 17 e il 21 gennaio centinaia di bar, ristoranti e night resteranno aperti tutta la notte per festeggiare l’arrivo del nuovo presidente. Inoltre oltre 300 locali potranno servire alcolici, in via eccezionale, fino a tardi con una estensione delle ore normali: nelle quattro 'notti di follia' della capitale sarà possibile servire alcolici fino alle quattro di notte, fatto senza precedenti nella storia di Washington dove gli abitanti sono famosi per andare a letto presto. La decisione di estendere le ore di vendita degli alcolici ha creato immediatamente proteste e polemiche da parte di alcune comunità di quartiere e dei gruppi religiosi.

Le ultime truppe etiopiche in Somalia

Via gli etiopici, festa di popolo a Mogadiscio: la gente nelle strade NAIROBI – Festa di popolo ieri a Mogadiscio dopo la conclusione del ritiro delle truppe etiopiche, che per due anni avevano tenuto in piedi il debolissimo governo federale di transizione nazionale. La gente è scesa per le strade, molti sperano di poter rientrare nelle proprie case o di ricostruirle, ed avviare una vita più o meno normale, dopo che gli odiatissimi soldati di Addis Abeba, che avevano compiuto feroci repressioni, sono andati via. Il ritiro degli etiopici è stato un bagno di sangue: una trentina di civili uccisi ed almeno 50 feriti. E il quadro ora è molto fosco. Milizie islamiche di varie tendenze – ma non i 'puri e duri' di al Shabaab, ritenuti il braccio armato somalo di al Qaida –hanno occupato le principali postazioni lasciate dalla truppe di Addis Abeba. La parola d’ordine che gira, in linea di massima, è quella di abbassare armi e toni, e non attaccare le truppe di pace panafricane poichè, viene sostenuto, queste in alcun modo interverranno nelle di-

Cosce lunghe la sfida parte dalla Germania

GAMBE lunghissime e costumi scintillanti. Le ballerine del Friedrichstadtpalast di Berlino hanno deciso di battere il record della fila più lunga di danzatrici cha abbia mai solcato un palcoscenico.

namiche politiche della Somalia. Ma già mercoledì gli al Shabaab, che in arabo vuol dire «gioventù», avevano affermato che la loro battaglia contro i peaceakeeper africani continuerà, finchè non lasceranno il suolo del Paese. Anche se la situazione è sul filo del rasoio, l’impressione degli osservatori è che la componente integralista e terrorista non sia in grado di coalizzare tutta l’opposizione islamica, ed anche la popolazione potrebbe non seguirla più, ora che gli etiopici si sono ritirati. Era questo quanto si aspettava l’Onu, il cui rappresentante speciale per la Somalia, Ahmedou Ould Abdallah, la cui base operativa è a Nairobi, aveva dichiarato due giorni fa, quando era iniziato il ritiro: «La palla è ora nel campo dei somali, soprattutto di quelli che dicevano di combattere contro le truppe di Addis Abeba: è tempo che questo cortocircuito insensato di uccisioni e violenze si concluda». Yassir Abdull Kareem

Astronomi a caccia del Dna dell’Universo ASTRONOMI a caccia del Dna dell’ universo: cercano il codice che, come la molecola a doppia elica della vita, governa l’esistenza di mondi diversi e teoricamente infiniti. A disegnare le immagini dell’universo, come lo immaginano le teorie più recenti e come lo vedono i telescopi più sofisticati, sono due giganti dell’astronomia come l’americano Leonard Susskind, dell’università di Stanford, e Margherita Hack, di Trieste. Barba bianca, jeans, scarpe da ginnastica e un passato da idraulico, Susskind è

un fisico teorico e sa che la sua immagine di molteplici universi è controversa: «non tutti sono d’accordo», ha detto, «ma negli ultimi 15 anni è sempre più chiaro che un mondo a tre dimensioni ha dei limiti».


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Venerdì 16 gennaio 2009

Il fatto del giorno: Tassa agli stranieri, il no della Cei Il parere dei vescovi “Balzello inaccettabile”

Immigrazione clandestina La Caritas di Treviso quel reato che ritorna non è molto caritatevole

dall’articolo di Mimmo Muolo

dal commento di Concita De Gregorio

dall’articolo di Marino Smiderle

Italia Paese a rischio di inospitalità verso gli immigrati? A denunciare il pericolo è la Fondazione Migrantes della Cei che nella conferenza stampa di presentazione della Giornata mondiale delle Migrazioni (in programma domenica prossima), tramite i suoi massimi rappresentanti, ha fatto il punto della situazione sul pianeta immigrati nella Penisola. «Si registra –ha detto il direttore generale, monsignor Piergiorgio Saviola – fra le due ultime leggi sull’immigrazione, quella del 1998 e del 2002, un brusco passaggio, che fa scivolare verso posizioni ispirate al principio della indesiderabilità». Perciò viene definita «un balzello inaccettabile» la proposta di far pagare un contributo a chi chiede il permesso di soggiorno [...].

In attesa della pace. Ieri il governo tra varie altre cose ha fatto questo: nell’esultanza della Lega ha varato il reato di immigrazione clandestina. Chi entra in Italia senza permesso deve pagare da 5 a 10mila euro di multa. Sarà bello vedere gli esattori frugare nelle tasche dei disperati che sbarcano dai barconi: diecimila euro, prego. Si potrebbe anche istituire un ufficio recupero crediti, magari crea posti di lavoro. Secondo atto, è la copertina di oggi: accantonato per assenza di urgenza il punto del pacchetto sicurezza che definisce reato la consuetudine di perseguitare le donne. Si chiama stalking, in italiano non si è trovata una parola per dirlo. [...]

La Caritas di Vittorio Veneto sembra poco caritatevole. Addirittura qualcuno ha insinuato che ci sia una specie di parentela politica niente meno che con Giancarlo Gentilini, nato proprio da queste parti ma diventato sceriffo leghista a Treviso, dove faceva togliere le panchine perché non potessero sedersi gli immigrati fannulloni. «Cari stranieri disoccupati, tornate a casa». No, non è lo sceriffo Gentilini a parlare così, ma monsignor Ferruccio Sant, direttore della Caritas di Vittorio Veneto, che alla Tribuna di Treviso ha dichiarato la sua caritatevole resa di fronte alla recessione che sta spazzando via diverse piccole e medie imprese del Nordest. [...] La Stampa

La migliore di ieri

Maroni ci riprova

Il Pdl ora è impegnato in un braccio di ferro a tre

Falsa allegria

dall’articolo di Danilo Paolini

dall’editoriale di Massimo Franco

dal servizio di Amedeo La Mattina

Così fan tutti, in Europa, e senza scandalo. Il ministro Roberto Maroni è tornato a difendere l’idea di far pagare agli extracomunitari il permesso di soggiorno in Italia, norma contenuta nel disegno di legge sulla sicurezza che l’aula del Senato ha cominciato a esaminare ieri e che dovrebbe approvare il 3 febbraio. Tra gli articoli già votati figura anche una tassa di 200 euro per ottenere la cittadinanza italiana, da non confondere con il citato contributo per il permesso di soggiorno, il cui importo dovrebbe essere stabilito dal ministero dell’Interno e da quello dell’Economia e potrebbe variare tra 10 e 400 euro. [...]

Forse non succederà nulla. E, come ripete Silvio Berlusconi, il 27 marzo nascerà il partito unico del centrodestra. Eppure, le tensioni che affiorano a intermittenza sempre più frequente tra Gianfranco Fini ed il premier non promettono una metamorfosi indolore; né, forse, così scontata come appariva fino al 2008. Le impennate del presidente della Camera sulla riforma della giustizia e sulla fiducia chiesta dal governo al Parlamento riflettono il suo ruolo istituzionale; ma non solo. La sensazione è che vadano lette sullo sfondo del braccio di ferro in atto fra Palazzo Chigi ed An; e del disagio che le incursioni leghi-

I fatti del giorno prima a cura di Max Stèfani

La lega continua a sfidare il Governo. Dopo la concessione straordinaria al Comune di Roma di sforare il patto di stabilità, le amministrazioni leghiste non ci stanno.: “Come al solito si penalizzano gli onesti e si premiano i disonesti”. Su Malpensa e Linate, Berlusconi cincischia con Bossi e promette la liberalizzazione delle rotte anche se dovessero andare contro gli interessi della nuova Alitalia. Promette poi anche soldi alla Moratti sull’Expo. – Scontro lega-Vescovi sulla tassa sull’immigrazione. – Produzione italiana sempre più a picco. Anche le vendite di auto precipitano: -46%. La produzione a novembre è scesa di un altro 12,3% rispetto al 2007. Si consuma anche meno elettricità. Dati peggiori in Francia e Germania. E il peggio deve ancora venire. Intanto ieri borse a picco sull’onda lunga dei subprime e crisi dell’economia Usa. L’Europa ha bruciato ieri 207 miliardi. – Il Brasile concede a Cesare Battisti lo status di rifugiato. Ma che santi ha in paradiso quest’uomo? La Farnesina comunque convoca l’ambasciatore brasiliano che dà la colpa a Sarkozy. Una volta tanto uniti opposizione e maggioranza: “E’ una cosa ignobile”. Per me, a scanso di ecquivoci, resta un assassino. – Il boss Giuseppe Setola è caduto nella trappola te-

sagli dalle forze dell'ordine. L'arresto a Mignano Montelungo, ai confini tra le province di Caserta e Frosinone, tra Tucson e il confine con il Nuovo Messico. Nelle vicinanze del passo di Geronimo. Due giorni fa la fuga attraverso le fogne di Durango. – A proposito di mafia. Novantesimo compleanno di Giulio Andreotti. Marchette su tutti i Tg. Ci fosse uno che ha detto che è stato condannato per mafia e non è andato in galera solo per un cavillo giudiziario. Tutti d’accordo purtroppo. – Crac della sanità in america. Ospedali in bancarotta e pazienti allo sbando. Perplesso Obama. Intanto l’amministrazione Usa confessa che a Guantanamo c’è stata tortura e Bush che l’aggressione in Iraq era senza motivo. – La Endemol di Marco Bassetti ha comprato tutti i film di Cecchi Gori per 36 milioni. – 4 agenti della polizia municipale di Parma sono agli arresti domiciliari per l’aggressione al ragazzo ghanese. – Nuovo intervento della Cassazione: “Coltivare marijuana non è reato se le piante sono ancora acerbe”. Diventano proibite solo quando emettono il principio attivo. Mah. Ma questi dove vivono? – Subito Luciano Moggi a "Porta a Porta" con quel leccaculo di Bruno Vespa. Che paese l'Italia!

ste provocano nelle file alleate. Imponendo leggi contro gli immigrati, Umberto Bossi scava un fossato culturale scivoloso fra governo e Chiesa cattolica. E [...] crea nella maggioranza un’insofferenza cronica. La tensione strisciante fra Berlusconi e Fini rimanda al modo in cui i due maggiori partiti del Pdl vedono il proprio futuro. Per Berlusconi, al voto europeo si presenterà una sorta di FI allargata. Insomma, più che un’unificazione con il partito di Fini, si tratterà di un assorbimento della destra. D’altronde, dopo aver deciso un anno fa di puntare su un rapporto insieme strategico e subalterno col Cavaliere, in qualche modo An ha favorito questa lettura. [...]

Malgrado tutto quello che gli succede attorno, Silvio Berlusconi vuol far vedere che è di buon umore. Ieri invece ha dovuto registrare un’altra giornata di tensione che si è conclusa con il suo appello a 72 deputati sudisti che gli hanno scritto per protestare contro le continue penalizzazioni subite dalle Regioni meridionali. «Già ho le preoccupazioni della Lega - ha spiegato ad alcuni di loro nella sala del governo a Montecitorio - che cerca di intestarsi ogni vittoria per conquistare i nostri voti. Poi ci sono i problemi per la nascita del Pdl e si sta complicando tutto. Per favore, non vi ci mettete pure voi...». [...]

Staino sull’Unità

Lo chiamano “contributo”. Ma in realtà si paga già dall’articolo di Corrado Giustiniani

Un balzello iniquo e assurdo, quella tassa sul permesso di soggiorno, più pudicamente ribattezzata “contributo”, coriacemente voluta dalla Lega [...]. Per non parlare della proposta folle (al momento accantonata) di una garanzia da 10mila euro a carico degli extra-comunitari che vogliono aprire una partita Iva. Doppio, ignobile balzello. Per almeno quattro ragioni. La prima: gli immigrati pagano già una bella somma per il rilascio e il rinnovo del permesso, come da molti giorni cerchiamo inutilmente di far capire.

Per l’esattezza 72 euro e 12 centesimi, così articolati: 30 per l’assicurata da inoltrare alla posta, 27,50 come contributo al Poligrafico dello Stato che deve stampare il permesso elettronico, 14,62 come diritti di bollo. E poi, ovviamente, il costo delle foto e di tutti gli altri documenti da esibire. La tassa, o contributo come lo vogliamo chiamare, c’è dunque già, ma alte personalità del governo e della maggioranza sembrano ignorarlo, come quei ministri che ieri si sono detti stupiti delle critiche della Chiesa, dato che il contributo che si vuole inserire «somiglia molto a quello che paghiamo quando facciamo il passa-

porto o chiediamo una certificazione». Lo ignora Bossi, che ha ricordato che quest’imposta si paga in tutta Europa, lo ignora lo stesso ministro dell’Interno Maroni che ha ipotizzato già, tra i 200 euro proposti a novembre dalla Lega e i 50 di cui si è parlato qualche giorno fa, una misura intermedia, 100 euro (per un totale, dunque, di 172,12 euro) che servirebbe a finanziare un fondo per i rimpatri. Secondo. Il contributo ha un senso in funzione del servizio erogato. Ma qui, a differenza che in tutti gli altri Paesi d’Europa, più che un servizio c’è un disservizio. [...]

La fotografia Roma, parlamentari manifestano davanti Montecitorio a favore di Israele (Ansa)

La sesta colonna di Francesco Zardo

Ci si mette addirittura la Cei, l’Episcopato dunque, contro questi cinquanta euro che andrebbero pagati come tassa per il diritto di lavorare nel nostro Paese. E a questo punto c’è da credere che la stessa Lega sarà costretta a ripensarci: ubi maior... Non si può andare contro un’indicazione della Chiesa, non nel nostro Paese. Chiesa che si trova d’accordo con parte del governo, del resto, e con tutta l’opposizione. Già, l’opposizione, che sta vivendo il suo limbo nel quale l’unica linea di condotta è fare le pulci a questo governo. Un governo e una Lega che, prima o poi lo capiranno, tassando gli immigrati vanno contro una parte del mondo che rappresentano, cioè quello imprenditoriale. Quello che avrebbe dovuto pagare i cinquanta euro, visto che l’interesse di avere forza lavoro immigrata è soprattutto un interesse di chi l’impiega.


Venerdì 16 gennaio 2009

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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Allarme alla Apple computer, Steve Jobs sta male Superstagisti in Calabria e smette di lavorare fino a giugno: timone a Tim Cook scontro fra Bova e Ichino dall’articolo di Massimo Gaggi

Steve Jobs lascia, almeno per i prossimi sei mesi, la guida della Apple, la società da lui fondata: le sue condizioni di salute sono peggiorate e l’imprenditore ha spiegato, in una lettera diffusa ieri sera subito dopo la chiusura delle Borse americane, che i medici prevedono ora un percorso di cura più impegnativo di quello che gli era stato presentato solo pochi giorni fa. Fino al prossimo giugno i suoi poteri di amministratore delegato verranno esercitati dal direttore generale della società, Tim Cook. Poi si vedrà. Jobs era stato colpito nel 2004 da una forma rara ma curabile di cancro al pancreas dalla quale si era ripreso. Dopo quattro anni, nell’ estate scorsa, i segni di una nuova malattia erano stati esorcizzati dal creatore dell’iPod e del Macintosh che prima aveva rivendicato il diritto alla privacy sul suo stato di salute, poi aveva fatto circolare un’interpretazione abbastanza tranquillizzante: non un nuovo tumore, ma

Steve Jobs, l’inventore del Macintosh

un problema risolvibile di assimilazione delle proteine alimentari in qualche modo collegato alla patologia originaria. Adesso, però, è lui stesso a spiegare che la situazione «è più complicata di quanto pensassi». E si fa da parte. La notizia è esplosa come una bomba a Wall Street al termine di una giornata che era già stata nerissima per l’aggravamento della crisi bancaria e i nuovi dati negativi sulle vendite al detta-

glio. Nel dopoborsa il titolo Apple ha perso il 10 per cento del suo valore mentre le trasmissioni finanziarie serali hanno cominciato a riferire le dichiarazioni pessimistiche di alcuni, anonimi, manager dell’azienda californiana, secondo i quali Jobs «rifiuta di prendere atto della realtà delle sue condizioni che sono molto gravi». Con scarsa sensibilità per il dramma umano dell’im-

dal commento di Marco Bracconi

"Problemi tra di noi? Nessuno, abbiamo riso e scherzato su tutto. E poi, con l’opposizione ridotta in queste condizioni, come possiamo non essere allegri?". Siamo in Transatlantico, parla il presidente del Consiglio. Che allargando braccia e sorriso delle migliori occasioni confessa tutta la sua soddisfazione nell’avere una opposizione in crisi di identità e ripiegata su sé stessa. L’analisi è corretta, anzi cristallina. Da mesi, tranne qualche sussulto dei sindaci del Nord, il Pd non parla alle persone ma a sé stesso. È

Il Pd che parla a sé stesso e s’è scordato le persone scosso da divisioni, protagonismi, nodi politici irrisolti. E deve fare i conti con la crisi di quelle amministrazioni locali che un tempo furono il suo fiore all’occhiello e ora sono invece una spina nel fianco. Ma il problema non è l’analisi, ma i suoi effetti. Una opposizione in profonda crisi è un problema del Paese, esattamente come lo è Alitalia o

l’inefficenza dell’apparato giudiziario. Nelle moderne democrazie l’assenza di una opposizione forte e credibile significa, nel medio periodo, scarsa trasparenza, perdita di coesione nazionale e in ultimo, minore competitività del sistema paese. Immaginate il premier che si dice allegro per il caos a Fiumicino o per la lentezza delle cause civili. Impensabile.

prenditore, i conduttori hanno cominciato a chiedersi se Jobs si sia comportato correttamente con gli investitori negando per mesi che le sue condizioni fisiche potessero condizionare la sua attività professionale. Solo pochi giorni fa, quando aveva annunciato che per la prima volta non sarebbe stato presente alla Macworld Conference, la manifestazione- vetrina della Apple, Jobs aveva consegnato alla stampa un comunicato nel quale spiegava la causa della perdita di peso che lo fa apparire da mesi scheletrico e sofferente: «Uno squilibrio ormonale che ruba al mio corpo le proteine delle quali ho bisogno». Allora Jobs aveva assicurato che i medici sapevano come trattare questa patologia. Ora gli analisti si chiedono cosa può essere cambiato dal 5 gennaio per passare da quella versione rassicurante all’annuncio del momentaneo ritiro. Ma già allora diversi clinici avevano ipotizzato che lo squilibrio ormonale citato da Jobs potesse avere una natura tumorale.

L’unica spiegazione è che le parole del Cavaliere siano state pronunciate ad arte, per coprire le fibrillazioni che negli ultimi giorni hanno attaraversato la sua maggioranza. La strategia, però, suona almeno paradossale. Non si tratta di gridare al rischio di regime e alle velleità di dittatura dolce. Il nodo è la navigazione a vista del premier e l’assenza di prospettiva. Una opposizione che funzioni, con la crisi economica che morde, e un paese diviso e impaurito, non solo sfarina il Paese, ma alimenta le tensioni dentro la sua stessa compagine. Questo, che gli piaccia o no, non può che interessare anche lui.

dall’articolo di Giusi Fasano

Ci è rimasto male, il presidente del Consiglio regionale della Calabria Giuseppe Bova. Malissimo. Ma come? sembra chiedersi nella sua lettera aperta al senatore Pietro Ichino. «Noi tentiamo di offrire ai migliori giovani laureati un’opportunità per fare un’esperienza di alta formazione nella loro regione» e lei ci rema contro... La faccenda è questa: ci sono 423 laureati calabresi che, entro il 29 gennaio, saranno «abbinati» a vari enti pubblici della regione (170, dalla provincia di Reggio al comune di Roccabernarda) dove inizieranno quello che è ormai per tutti «il superstage»: due anni di formazione a 900 euro al mese netti per 1.500 ore di lavoro all’anno che, tolti i weekend, significa un impegno di 5,7 ore al giorno. La parte di apprendimento in aula (tre mesi) è finita ieri e adesso i superstagisti selezionati — tutti residenti in Calabria e laureati con almeno 110 — passeranno gli altri 21 mesi «sul campo», fra ruoli amministrativi, tecnici, contabili. Non sono ragazzini: l’età massima del bando è 36 anni e fra loro ci sono odontoiatri, archeologi, ingegneri, professori: qualcuno ha famiglia, ha già un lavoro e annuncia di volerselo tenere anche se ha passato il bando. La regione Calabria ha trovato i soldi in parte nei suoi bilanci (3 milioni di euro) e in parte nei fondi europei (altri 3). [...] Adesso tutta questa storia rischia di diventare un caso politico. Perché oltre che a molti dei frequentatori del blog, il «Programma stages» non piace per niente, appunto, anche al senatore e giuslavorista Pietro Ichino. «È uno scandalo su due fronti » premette il professor Ichino. «È scandalosa la durata di questi stage, doppia rispetto al limi-

te di legge, e lo è anche l’entità del compenso, decisamente abnorme rispetto a quel che accade normalmente. Ho organizzato decine di stage ogni anno, in passato, per i miei studenti: non duravano mai più di sei mesi e, di norma, il compenso andava dai 400 ai 600 euro». E, tanto per entrare nel merito della questione: «Per il modo in cui questa cosa è stata attivata il contenuto formativo mi sembra del tutto formale, non sostanziale». Il professore ha deciso di far arrivare tutto il suo dissenso al governatore della Calabria Agazio Loiero, al quale ha scritto una lettera pubblicata ieri sul suo sito. E ha preparato anche un’interrogazione parlamentare che presenterà nei prossimi giorni al ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, e che si può leggere, anche quella, sulle sue pagine web. Ha certamente letto ogni riga il presidente Bova. Per questo ha deciso di intervenire, pure lui, con la sua contro-lettera aperta indirizzata al senatore Ichino. «Ciascun partecipante avrà un credito formativo universitario analogo a quello di un master di secondo livello. Secondo lei dare ai migliori giovani calabresi una simile opportunità è uno spreco?» chiede con disappunto al collega diessino. E considera: «È disarmante e sconcertante che perfino lei cada nel classico luogo comune dei calabresi di manica larga che sperperano risorse pubbliche [...]». Non che il professor Ichino non sapesse di sollevare una questione politica: «Ammetto di aver violato la regola non scritta per cui i panni sporchi si lavano in famiglia» dice. «La giunta di centrosinistra calabrese probabilmente non si aspettava questa denuncia dall’interno dei ranghi del Pd. Io però ritengo che le cose che non vanno siano da denunciare [...]». La Stampa

Il terrorismo impunito Kakà non cede all’offerta di Manchester Libertà “Nessuno tocchi Battisti” “Ciò che voglio è invecchiare al Milan” apparenti dal corsivo di Michele Brambilla

Nel Paese del «nessuno tocchi Caino» ieri è nato un nuovo partito, quello del «nessuno tocchi Cesare Battisti», e la cosa sarebbe già di per sé sorprendente perché questo impunito terrorista - che ha cercato di riciclarsi in Francia come Simenon dei poveri - è francamente uno dei più indifendibili, e non solo per i reati commessi, ma anche per l’arroganza, la spocchia, la faccia da schiaffi. Ma la sorpresa è ancora più grande se si considera che a difendere l’indegno omonimo è un’organizzazione non di quell’estrema sinistra alla quale egli appartiene, ma di estrema destra. «Bisogna considerare gli anni difficilissimi in cui si protrasse la sua militanzapolitica. Sono pertanto felice che il Brasile non abbia concesso l’estradizione, lo status di rifugiato politico è più che opportuno», ha detto Paolo Caratossidis, coordinatore nazionale di Forza Nuova, il quale ha aggiunto che Battisti e i suoi pari (rossi o neri che fossero) erano «giovani che per un ideale andavano a morire o si rovinavano l’esistenza intera». In realtà c’è poco da essere sorpresi. La panzana degli «anni difficilissimi», della «militanza politica» e degli

«ideali» è molto più diffusa di quanto si possa credere. È innanzitutto il miserabile alibi con il quale gran parte dei terroristi, sia di destra sia di sinistra, cerca di alleviare, anzi di annullare le proprie colpe. E subito dopo è la falsificazione storica sulla quale si basa un ampio e trasversale fronte del colpo di spugna. Sono in molti a voler chiudere i conti, e soprattutto le pendenze giudiziarie, con la mitica «soluzione politica». Ieri ad esempio è stato il verde Paolo Cento a dire che si deve trovare «la forza di individuare una soluzione politico giudiziaria come l’amnistia». Il lettore obietterà che a un Caratossidis e a un Cento non si dovrebbe dar peso. È vero. Ma magari, si trattasse solo di un Caratossidis e di un Cento. Purtroppo l’idea malata che in quegli anni si fronteggiarono due avversari con simil dignità, e che i terroristi vanno comunque distinti dai criminali perché erano mossi da un ideale, è filtrata in gran parte delle nostre coscienze, e c’è da scommettere che parecchi dei politici che ieri hanno condannato la mancata estradizione di Battisti si direbbero più che disponibili, anche oggi stesso, ad «aprire un tavolo» (per usare il loro demenziale linguaggio).

dall’articolo di Franco Ordine

dal corsivo di Massimo Gramellini

Chi trova un amico-fuoriclasse trova un tesoro. Se questo amico-fuoriclasse poi si chiama Riccardino Kakà il tesoro diventa inestimabile per il Milan e per il suo popolo, mai seriamente in ansia per l’assalto del Manchester City e dei suoi petro-dollari. Basta guardarlo in faccia Kakà, in un radioso mercoledì a Milanello, per capire cosa batte nel suo cuore dopo l’esplosione incontrollata di cifre, 100 milioni, no 110, no 120, chi offre di più? «Non sono i soldi che mi fanno cambiare idea» è la prima attesa risposta apparecchiata con l’aria di un bocconiano al tavolo di lavoro, capelli corti, tuta fresca di lavenderia, reduce dalla palestra con un peso da 20 chili tra le mani con cui gioca mimando il lancio verso un cronista, prima di presentarsi al microfono di Carlo Pellegatti. «Ho già rinunciato ad altre offerte» è la postilla che testimonia la fedeltà a prova di rilancio come sanno bene dalle parti di Madrid e come puntualmente registra il suo contratto, allungato fino all’estate del 2013 aumentato fino al tetto dei 9,4 milioni l’anno secondo le ultime tabelle dei contabili di via Turati. «Il mio obiettivo è quello di diventare, in futuro, il capitano di

Ora che siamo rimasti in pochi, vuoterò il sacco. Ho letto l’inchiesta delle nostre Amabile e Ricotta sulla miriade di attività «parascolastiche» con cui gli istituti affamati di iscrizioni cercano di attrarre i ragazzi. Si va dalle diete agli oroscopi, fino alle lezioni di portamento e di musica tribale. Comprendo gli immensi benefici di questa svolta ludicopragmatica: la mia vita sarebbe stata diversa e probabilmente migliore se il prof di latino e greco [...] mi avesse permesso di frequentare seminari di subbuteo e un corso accelerato sull’arte del rimorchio durante le feste. [...] Se avessi potuto scegliere fra Omero e un corso di bonghi, non ho dubbi che avrei optato per i bonghi e oggi sarei una zucca, ma delizierei gli amici con degli splendidi assolo alle percussioni. Per fortuna non mi fu concesso di scegliere. Sono diventato una zucca lo stesso, ma un po’ meno. E questo lo devo a Omero, a Tacito e a chi me li piantò nella testa con bravura e passione, ma senza cercare di comprarsi la mia gratitudine attraverso forme apparenti di libertà che fanno rima soltanto con comodità.

Kakà con Ancelotti

questa squadra. So che ci sono delle gerarchie e prima ci sono Maldini e Ambrosini, ma dopo...» la frase con cui programma la sua carriera. Quella di diventare il capitano e il simbolo del Milan è una specie di chiodo fisso e a giugno, quando chiuderà Maldini e Ambrosini non rinnoverà l’intesa, sarà naturale passargli quella fascia. Perciò bisogna credergli sulla parola quando aggiunge che «quando sarò vecchio potrò andar via, se lo vorranno quelli del Milan, io mi auguro di restare sempre qui» che è la promessa di eterna fedeltà non richiesta espressamente da Adriano Galliani eppure arrivata come sviluppo più naturale al blitz del Manchester due. Persino la dichiarazione (so-

lo i siti brasiliani gli offrono credito) del suo portavoce (tale Diogo Kotscho), che si trova in Brasile non lascia tracce. «I miei obiettivi sono quelli di vincere e di divertirmi» ribadisce Kakà, pensiero arricchito dal chiarimento a proposito del malessere virtuale per la rivalità con Ronaldinho. «Io cerco di dare sempre il massimo, so di avere responsabilità e che devo dimostrarmi ancora più forte» la risposta non proprio neutra che dice e non dice. Kakà ha un solo cruccio: riguarda il potenziamento del Milan. L’arrivo di Thiago Silva è un bel passo avanti, l’interesse nei confronti di Hernanes (San Paolo, classe ’85, centrocampista offensivo) un altro snodo positivo. [...]


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Primo piano

Venerdì 16 gennaio 2009

Primo piano

Venerdì 16 gennaio 2009

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CONTRO LA CRISI

Dibattito politico

Tremonti difende la sua invenzione

Riaperto il termine per caricare le “social card” è polemica sulla copertura

Duro scontro sul patto di stabilità Confindustria giudica insufficienti le risorse messe a disposizione

Il Governo trema ma il decreto passa La Camera approva “l’anticrisi” La Lega si astiene e passa un odg del Pd di CHIARA SCALISE ROMA – Il pacchetto anticrisi incassa, con 283 sì, il via libera definitivo della Camera e ora passa all’esame del Senato, che dovrà convertirlo in legge entro il 28 gennaio. Nonostante il provvedimento viaggi blindato, l’Aula di Montecitorio è stata teatro di un nuovo atto delle tensioni Legagoverno. Complice l’astensione decisiva dei deputati del Carroccio, l’esecutivo è stato battuto su un ordine del giorno a firma del Pd, che consente ai comuni di derogare al patto di stabilità. Un segnale, spiega il presidente dei deputati della Lega Roberto Cota. Ma niente di più, assicura: «Noi non faremo cadere il governo». Le divisioni della maggioranza, ma soprattutto la timidezza del governo nell’affrontare la crisi sono nel mirino dell’opposizione. «Non hanno idea – attacca Walter Veltroni – di come portare il paese fuori dalla crisi e farlo rinascere». E che sia stato fatto poco, troppo poco, è anche quanto denuncia Confindustria: «I quattro miliardi del decreto sono insufficienti». Quello di cui l’Italia ha bisogno sono «riforme strutturali», avvertono dal Centro studi di Viale Astronomia. «Stiamo lasciando sole le famiglie», lamenta il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini, che sprona il governo «ad avere più coraggio: serve – dice – un intervento da 15 miliardi». Poco coraggio e molta ambiguità, soprattutto dal fronte leghista è l’accusa che arriva dal Pd. L’atteggiamento del Carroccio è «insostenibile», dice Pierluigi Ber-

sani. Lettura sbagliata, si difende il partito di Bossi: «Non ci fermiamo qui, le nostre battaglie continuano», assicura con tono determinato la vicepresidente dei deputati leghisti Manuela Dal Lago intervenendo in Aula. Roma è libera di sforare il patto di stabilita? E allora, ribadiscono in coro gli uomini di Bossi, anche tutti gli altri comuni, soprattut-

to quelli virtuosi, è «giusto che possano fare lo stesso». Voti leghisti, ma non solo: anche qualche deputato del Pdl e alcuni deputati del Movimento per l’Autonomia questa volta si sono messi di traverso. Il decreto legge anticrisi ha fatto venire alla luce il fronte del Nord, ma è sempre più nutrito anche quello del Sud. Non a caso il numero uno dei de-

Il ministro Giulio Tremonti alla presentazione della social card Fini con Bocchino durante la votazione alla Camera. A destra Bersani

putati del Pdl Fabrizio Cicchitto chiede a nome di tutto il partito «che il governo metta mano a un grande piano per il Mezzogiorno». E così le opposizioni hanno gioco facile nel dire che la fiducia posta dal governo sul pacchetto anticrisi è frutto delle «profonde divisioni» della maggioranza. Illazioni e poco più, è la replica: «Posso assicurare – dice il mini-

di FRANCESCO CARBONE

stro dell’Economia Giulio Tremonti – che i rapporti con la Lega sono straordinariamente buoni». E poi, aggiunge assumendosi l’onere del ruolo di mediazione, «tutti hanno le loro ragioni ma chi sta al Tesoro deve fare una media di tutte queste ragioni». E soprattutto, chiosa, «le misure per Roma capitale l’hanno votata tutti».

TENSIONI TRA ALLEATI

Dalla giustizia alla sicurezza, i nodi irrisolti della maggioranza di ELVIO SARROCCO ROMA - Il Senato ha sospeso l'esame degli emendamenti al disegno di legge sulla sicurezza per occuparsi del federalismo fiscale. La discussione riprenderà il 3 febbraio prossimo. È stato così rinviato a questa data l'esame di alcune norme “spinose” che hanno già provocato forti polemiche. Come quella che introduce una tassa sui permessi di soggiorno chiesti dagli immigrati, contestata dall'opposizione ed anche dai vescovi italiani. Un'altra norma che fa discutere è quella che prevede il carcere per i graffitari che imbrattano i muri delle città. La Lega è contraria e si cerca un accordo nella maggioranza. Se ne riparlerà dopo il varo del federalismo fiscale. Tra le norme del ddl sulla sicurezza rimaste sospese vi sono anche quelle sulla schedatura dei clochard, la legalizzazione delle ron-

Il ministro Angelino Alfano

de, l'inasprimento del 41 bis, le norme anticlandestini, l'utilizzo dei sistemi di video-sorveglianza nei locali pubblici e aperti al pubblico, lo scioglimento dei consigli comunali e provinciali per infiltrazioni mafiose. Ieri l'aula del Senato, prima

della sospensione, è stata impegnata a lungo sulla questione dei testimoni di giustizia, una norma proposta dal Pd per inserire nella pubblica amministrazione, al termine del programma di protezione, tutti i testimoni di giustizia che sono una sessantina. Il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano ha chiesto che l'emendamento venga trasformato in un ordine del giorno che sarà esaminato dal governo. La norma più delicata rimane quella che introduce la tassa sul permesso di soggiorno. La maggioranza intende approvarla lasciando al ministero dell'Interno ed a quello dell'Economia il compito di stabilire l'ammontare. Secondo il ministro Roberto Maroni non supererà la somma di 200 euro. L'opposizione è contraria. Walter Veltroni ha contestato la norma facendo presente che gli immigrati pagano già oggi 72 euro per la richiesta di

documenti. Questa tassa, sostiene il leader del Pd, non fa aumentare ma diminuire la sicurezza. A far discutere è anche la riforma della giustizia all'esame del ministro Angelino Alfano. Il Guardasigilli ha annunciato che il consiglio dei ministri se ne occuperà il 23 gennaio. Ed ha negato che ci siano contrasti nella maggioranza perché ci sarebbe «una condivisione di fondo». Ma per il capogruppo dei deputati della Lega, Roberto Cota, l'accordo «è prematuro» perché il testo della riforma non è stato ancora reso noto. Non c'è intesa nemmeno sulle norme sulle intercettazioni il cui esame alla Camera è slittato. Il ministro della Giustizia, Alfano, ha precisato che i reati contro la pubblica amministrazione (tra cui corruzione e concussione) continueranno ad essere intercettabili come previsto dal ddl presentato dal governo.

Da Marini a D’Alema: bocciata la linea del leader

Pd, Veltroni in difficoltà i “big” sollecitano decisioni di CRISTINA FERRULLI ROMA – Un passo avanti tra i parlamentari nella mediazione sul testamento biologico, due indietro tra i big dopo la riunione sulla legge elettorale europea, nella quale Walter Veltroni si è di fatto trovato in minoranza rispetto a chi, da Massimo D’Alema a Franco Marini, da Enrico Letta a Pierluigi Bersani fino a Francesco Rutelli, ha bocciato l'ipotesi di una modifica in salsa “belga”. Uno stop pesante ma prevedibile al punto che, si racconta in ambienti parlamentari, ieri D’Alema avrebbe consigliato a Veltroni di non convocare il “caminetto” e, oggi, nell’intenzione del leader di tirare dritto, in molti ipotizzano che il segretario voglia mettere agli atti i responsabili in caso di sconfitta alle europee. Veltroni torna a chiedere, incontrando gli iscritti nella sezione che fu di Enrico Berlinguer, unità mettendo in guardia da uno dei difetti della sinistra di «consumare più leader che canottiere». Un nuovo appello alla coesione che l’ex presidente del Senato Franco

Marini condivide, ma chiede al segretario di darsi una mossa. «È un pezzo – osserva Marini – che Veltroni dice di fare una sorta di “governo di salute pubblica” e di coinvolgere tutti ed io ritengo saggia la sua preoccupazione, ma l'iniziativa chi la deve prendere? Se mi dà il mandato, la prendo io». Affermazioni che sintetizzano lo stato d’animo diffuso tra molti dirigenti del partito, allibiti dal fatto che, nonostante fossero chiare le contrarietà ad un sistema misto liste bloccate-preferenze e vista l’aria che da tempo tira nel partito, il leader abbia voluto andare avanti. Con la conseguenza che ad essere messa in discussione non è stato solo il modello belga ma un’idea di partito visto che, a quanto si apprende, i critici, D’Alema in primis, hanno criticato anche l'idea di uno sbarramento, dichiarando di fatto fallita la vocazione maggioritaria del Pd alla base del progetto veltroniano. «La realtà – spiega un dirigente vicino al segretario – è che c'è gente che guarda già al dopo Veltroni e torna ad immaginare ritorni allo

schema dell’Unione». Schema che, finché sarà in sella, il leader democratico non ha intenzione di rispolverare: «Il Pd – scandisce oggi Veltroni – è il sogno politico della mia vita perchè l’Italia ha bisogno di un bagno riformista e non del ritorno a logiche del passato, alle alleanze per le alleanze, al minimalismo programmatico». E rinnovando l’invito ad evitare distinguo e polemiche, aggiunge: «La verità è che ci sono dirigenti che sanno fare bei discorsi ma fanno fatica a parlare con i cittadini». Per questo Veltroni tornerà in vista delle europee a fare un nuovo giro d’Italia mentre già lunedì sarà a Napoli per cercare di riconquistare al Pd la fiducia dei cittadini. La mission veltroniana in Campania resta il rinnovamento: il segretario avrebbe ribadito ieri l’intenzione a Bassolino, che però intende restare al vertice della Regione fino al 2010, non ostacolando, sarebbero i termini della 'treguà siglata ieri, il percorso per un ciclo nuovo che il commissario Morando inaugurerà a partire dalla scelta dei candidati alle prossime elezioni.

ROMA – Ci sono già in circolazione 423.000 “carte acquisti”: un buon risultato considerando che è uno strumento in circolazione da pochissimo tempo. Ne è convinto il ministro dell’Economia Giulio Tremonti che, durante una conferenza stampa convocata al Tesoro, rigetta le critiche arrivate nei giorni scorsi dall’opposizione ma oggi anche dalla Cgil e dai consumatori pur scusandosi per i casi nei quali, come riporta oggi un quotidiano, ci siano stati malfunzionamenti o problemi di comprensione nell’utilizzo della carta. «Si può dire tutto su un Governo. Ma polemizzare sulla povertà non mi sembra proprio il caso», dice il ministro. Il Tesoro fornisce poi i numeri delle carte ed emerge che una richiesta su 4 non è stata accolta perchè i richiedenti avevano posizioni economiche più congrue di quelle richieste dalla legge. E mentre il ministro dell’Economia difende la social-card, il suo collega ai Rapporti con il parlamento Elio Vito ricorda: le social card si attivano, se non ci sono problemi, dopo 48 ore dalla richiesta. Quindi non funzionano per due giorni. Inoltre sarà riaperto il termine per ricaricare le carte rimaste all’'asciuttò perchè la richiesta non è arrivata in tempo. Il primo ad attaccare è stato il leader del Pd, Walter Veltroni: la social card è «umiliante» per quanti la usano, perchè nei supermercati li identifica come bisognosi «quelli della socialcard». Gli fa eco Livia Turco che parla di «una iniziativa del tutto inefficace e umiliante per an-

Le misure anticrisi varate dalla squadra di Berlusconi diventeranno legge dopo il voto del Senato

In tre alla riunione della commissione. I presidenti di Camera e Senato chiedono al presidente di lasciare

Bonus famiglia e pornotax: tutti i volti del dl

Appello a Villari per la Vigilanza: «Si dimetta»

BONUS famiglia, ammortizzatori sociali, ma anche norme salva Malpensa: le misure anticrisi varate dal governo a fine novembre si avvicinano a diventare legge dello Stato. La Camera ha dato il via libera e ora il testo passa all’esame del Senato, che dovrà dare l’ok definitivo entro la fine del mese. Ecco di seguito alcuni dei capitoli principali. BONUS FAMIGLIA – È l’una tantum da 200 a 1.000 euro per lavoratori e pensionati con redditi bassi. Va ai nuclei familiari e solo nel caso dei pensionati anche a soggetti singoli. Il termine per la domanda è il 28 febbraio. ASSEGNI FAMILIARI – Arrivano 350 milioni di euro per dare un sostegno anche ai lavoratori autonomi e per rafforzare gli aiuti alle famiglie con disabili. La spesa

potrà però essere decisa solo dopo una verifica su quanto non speso nel 2009 per garantire un tetto alla rata dei mutui variabili. MUTUI PRIMA CASA – Per i mutui in corso le rate variabili 2009 non possono superare il 4% grazie all’accollo da parte dello Stato dell’eventuale eccedenza; per i nuovi mutui, il saggio di base su cui si calcolano gli spread è quello Bce. PANNOLINI GRATIS – Per le famiglie che rientrano tra i beneficiari della social card ci sarà un aiuto per l’acquisto di pannolini e latte per i figli fino a 3 mesi di età. AFFITTI, MINI-FONDO – Arrivano 20 milioni in più. AMMORTIZZATORI – Il sostegno al reddito di coloro che perdono il lavoro sarà garantito dal nuo-

vo Fondo sociale per l'occupazione e la formazione. MASSIMO SCOPERTO – Se il saldo del cliente risulta a debito per un periodo inferiore a 30 giorni non si paga la commissione. FONDO CREDITI NUOVI NATI – Istituito un fondo per prestiti agevolati alle famiglie con nuovi nati. Accederà alle risorse anche chi ha un familiare affetto da una malattia rara. PEDAGGI AUTOSTRADALI – Gli aumenti saranno congelati fino al 30 aprile 2009. DETASSAZIONE PRODUTTIVITA' – Prorogato al 2009 l'alleggerimento fiscale per i premi di produttività per i lavoratori dipendenti del settore privato. IVA PER CASSA – Il pagamento dell’imposta non sarà più al mo-

mento dell’emissione della fattura ma all’effettivo incasso dei corrispettivi. ROMA – Investimenti per il trasporto pubblico fuori dal patto di stabilità. MALPENSA – Norme a tutela dell’hub milanese, considerato il via della nuova Alitalia. ROTTAMAZIONE NEGOZI – Sostegno al reddito ai negozianti che sono costretti a chiudere. Equivarrà alla pensione minima e sarà concesso a chi ha più di 62 anni (57 se donne). INFRASTRUTTURE – Arriva norma che velocizza la realizzazione delle grandi opere. PORNOTAX E MAGHI – Tasse maggiorate per la produzione e vendita di materiale porno. Ritocco fiscale anche per i maghi.

Il premier Berlusconi

NUOVO pressing dei presidenti delle Camere, Schifani e Fini, sul presidente della Vigilanza Rai, Riccardo Villari, perchè si dimetta e consenta alla commissione di funzionare. L’appello, subito condiviso da Walter Veltroni, arriva dopo una surreale riunione della bicamerale: assenti Pd e Pdl, presenti solo il radicale Marco Beltrandi e il segretario Luciano Sardelli (Mpa), oltre a Villari, che imperterrito ha aggiornato la seduta a martedì 20 gennaio con lo stesso ordine del giorno (rinnovo del cda Rai compreso). «Senza voler entrare nel merito di valutazioni di ordine giuridico, che sono attualmente all’attenzione di altri organi delle Camere – scrivono Schifani e Fini a Villari –non possiamo non ribadire la nostra più forte preoccupazione

per una situazione che vede in uno stato di oggettiva paralisi uno degli organismi di garanzia più rilevanti del nostro sistema istituzionale, il cui mancato funzionamento impedisce di dar corso ad adempimenti significativi che incidono in maniera profonda sul delicato nodo della informazione pubblica e della comunicazione in generale, a cominciare da quello, sopra ricordato, relativo all’elezione del consiglio di amministrazione della Rai, ma che non può non estendersi anche agli atti di ordinaria amministrazione». I presidenti di Camera e Senato si rimettono perciò alla “sensibilità istituzionale» di Villari, «affinchè voglia valutare con serenità la situazione che si è determinata e, mettendo a disposizione il suo incarico, consentire un avvi-

cendamento nella presidenza che permetta alla commissione di proseguire nella sua attività». Un appello condiviso da Veltroni: «Penso che qualsiasi persona dotata di un minimo di senso istituzionale non possa che accoglierlo». «Una lettera delle più alte cariche istituzionali merita il massimo rispetto e considerazione e nessun commento da parte mia», si limita invece ad affermare Villari, spiegando di non aver ancora letto la missiva. Nel pomeriggio, dopo aver constatato per due volte l’assenza del numero legale a San Macuto, il presidente 'che resistè senza batter ciglio aveva aggiornato la seduta, in nome dei suoi «obblighi istituzionali» e di provvedimenti urgenti da assumere: in particolare. All’ordine del giorno, anche la creazione della

sottocommissione per l’accesso e le risoluzioni su question time e tribune tematiche. Accanto a Villari, resiste anche Beltrandi, annunciando l’occupazione della commissione e lo sciopero della fame, iniziativa appoggiata (con lo sciopero della sete) anche da Marco Pannella. Resta da vedere se, entro martedì, Villari decida stavolta di ascoltare Schifani e Fini e dimettersi. Altrimenti il 22 gennaio la parola tornerà alla Giunta per il regolamento del Senato, che potrebbe decidere la revoca di Villari in base all’alterazione del criterio della rappresentanza proporzionale in commissione (visto il suo passaggio al gruppo Misto dopo l'espulsione dal Pd). Come extrema ratio, resta sullo sfondo anche l’ipotesi dello scioglimento della Vigilanza.

ziani e poveri, molti dei quali non possono neanche utilizzarle perchè non caricate». Anche il segretario confederale della Cgil, Morena Piccinini parte all’attacco: «Dai primi risultati della fase di avvio della social card si prefigura il fallimento della misura, sul quale il governo farebbe bene a riflettere». E i consumatori si spingono ancora più in là: Adusbef e Federconsumatori stanno valutando azioni legali per «risarcimento per danno morale» a tutela dei consumatori in possesso di social card senza soldi. Ed Elio Lannutti (Adusbef e Idv) ironizza e parla di «umilia-card». Insomma una «via crucis infinita» dice il ministro della Semplificazione del governo ombra, Beatrice Magnolfi. Sul fronte opposto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti, che spiega: «La sinistra si è espressa in maniera retrograda. È un principio eccellente, adottato anche in altri paesi e solo un atteggiamento radical-chic lo ha definito elemosina». Intanto il Tesoro fornisce i numeri: le richieste arrivate sono oltre 500.000 e ammontano a 157 mila quelle non accettate: per 9 mila casi a causa di anomalie nella richiesta mentre in 148 mila casi per motivazioni diverse; tra queste il fatto di avere una pensione superiore ai requisiti imposti oppure un indicatore Isee superiore ai requisiti. Sono invece 423 mila le social card già caricate per un totale di 680 mila transazioni effettuate per un importo medio di 33 euro. E l’Inps spiega: in Campania e Sicilia sono andate quasi la metà delle ricariche effettuate.

Beltrandi occupa la sede della vigilanza Rai in segno di protesta


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Venerdì 16 gennaio 2009

Venerdì 16 gennaio 2009

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Inchieste di Woodcock Gli investigatori del Totalgate ipotizzano che le promesse di assunzioni erano finalizzate a un tornaconto elettorale

«Voto di scambio» nella Gorgoglione di Tornetta

SOLO DC - Strada provinciale che porta a Gorgoglione. Sui vecchi guard rail resistono gli slogan elettorali della prima Repubblica. La maggior parte è per Carmine Nigro, da oltre 20 anni politico di riferimento del paese

CITTA’ DELLA PIETRA - 800 metri sul mare, mille abitanti e 700 votanti. Erano 1.880 nel 1941. Poi è cominciata la migrazione che non si è più interrotta L’edicola vende una sola copia del quotidiano LaRepubblica

L’INDAGINE - Le intercettazioni fotografano uno spaccato “particolare” in cui «emerge - sostengono gli investigatori una riedizione del caporalato». L’Ad Total Lionel Levha sostiene che la compagnia si è dovuta adattare all’ambiente

Viaggio nel feudo del “presidente” Le voci della gente che da vent’anni vota Nigro senza badare al partito

dall’inviato FABIO AMENDOLARA GORGOGLIONE - Qui i giovani «campano» con lo stipendio dei genitori o con la pensione dei nonni. «Quei pochi che sono rimasti». In tanti vanno via ogni anno. Studiano fuori e non tornano più. Poi ci sono quelli che ce l’hanno fatta: gli imprenditori della pietra. «Danno lavoro a un centinaio di persone», dicono a Gorgoglione. Ma molti sono extracomunitari. Perché il lavoro in cava è duro. Dieci ragazzi fortunati sono stati assunti al Parco eolico. E poi c’era la Total. Una speranza per tanti disoccupati e un affare per il sindaco. C’era chi si accontentava di «un posto da operaio», chi stava facendo «pratica da un consulente per arricchire il curriculum» e chiedeva al sindaco di «metterci una buona parola», chi si è «dimenticato di mettere il numero di telefono nel curriculum» e ha paura di non essere richiamato, chi il curriculum l’ha «già mandato», chi ha «bisogno di indicazioni per il colloquio», chi chiede «se si può fare qualcosa per un ragazzo di Stigliano», chi ha «le carte già firmate», chi non ha «un curriculum presentabile per quel settore», chi «fa il nome di Carmine Nigro», chi gli «ricorda del curriculum», chi si ritiene «un privilegiato» e pensa a trovare un lavoro alla moglie, chi vuole sapere se «oltre a mandare il curriculum all'agenzia di lavoro interinale lo deve mandare» anche al sindaco, chi raccomanda il figlio, chi la figlia, chi l’impresa o la società. «L’ampio elenco di postulati sembra suggerire una riedizione del caporalato di infausta memoria, che trova terreno fertile in una

ZANARDELLI - Il telefono pubblico è all’ingresso del paese. Di fronte alla Chiesa di Santa Maria Assunta e alla targa dedicata a Zanardelli, che passò per Gorgoglione nel corso del suo viaggio del 1902: «Promise e mantenne»

di LEO AMATO

Qui sopra il sostituto procuratore della Repubblica di Potenza Henry John Woodcock In basso a sinistra il palazzo di giustizia di Potenza A destra il sindaco di Gorgoglione Giovanni Ignazio Tornetta

terra in cui la disoccupazione è endemica e dove il merito dei più capaci o le reali necessità dei bisognosi devono soggiacere al potente di turno, senza il cui intervento, opportunamente ricompensato in termini di voti e di soldi, non si trova lavoro». Non è l’analisi di un sociologo. E’ l’introduzione a un'informativa di polizia giudiziaria. «Mercimonio delle funzioni pubbliche», lo chiamano gli investigatori. Dare e ave-

re. L’ufficio di collocamento occulto era la stanza del sindaco Giovanni Ignazio Tornetta. Era a lui che si rivolgevano i disoccupati. In cambio del voto, sospettano gli investigatori. «Violazione dell'articolo 96 del Dpr 361/57», la chiamano gli ufficiali di polizia giudiziaria che stanno indagando su questa insolita ipotesi di reato. E’ il voto di scambio. Alle ultime elezioni politiche, secondo i detective guidati dal sostituto procurato-

re Henry John Woodcock, il sindaco di Gorgoglione avrebbe «fatto fruttare in termini di peso e prestigio elettorale numerose raccomandazioni con gli imprenditori». E con la Total. Chi aveva già avuto e chi doveva ancora avere non poteva che votare Popolari uniti. C’è una telefonata che per gli investigatori è «significativa». Il sindaco parla con una delle persone «sistemate» poco prima delle elezioni. Dice: «Poi fagli capire a

Qui sotto il presidente della Provincia di Matera Carmine Nigro

L’INTERCETTAZIONE «Mandami il curriculum della persona che ti interessa» TORNETTA: Sì? CALBI: Pronto, Giovanni? T: Sì C: Ciao, cono Tonino T: Sì, dimmi C: Senti, ho parlatto con Pinuccio e mi ha detto di mettermi in contatto con te per avere il modello della domanda Total T: Non ci sono modelli, mi serve solo il curriculum, a me C: Ah, e poi fai tutto tu? T: Sì, sì. Mi serve un curriculum trasferito via email C: Perché lui mi ha detto... dice... lui ha il modello per fare la domanda... T: Non ce ne sono modelli. Non se ne fanno domande alla Total C: Ah... dice... poi una volta che hai fatto la domanda, la mandi a me che poi con Carmine la seguiamo per farlo chiamare... mo’ che ti devo dire? T: Mi devi mandare il curriculum della persona che ti interessa C: Sì... T: Me la mandi sulla posta elettronica C: Oh, una volta che te l’ho mandata sei tu che te ne occupi? T: Provvedo io a inoltrarlo C: E va bene. Poi informi tu Carmine T: E’ cura mia seguirla

quella gente che c’è un solo simbolo da votare... non mi far fare brutte figure, se no poi io perdo il potere e ve ne andate a quel paese». Secondo l’accusa «Tornetta ha fatto campagna elettorale per la sua formazione politica prefigurando a un nutrito gruppo di persone in cerca di lavoro un’eventuale assunzione alla Total in cambio dei loro voti». «Mi devi fa’ una cortesia - dice il sindaco a una sua collaboratrice - devi piglia’ tutti i numeri di te-

lefono su quei curriculum e li devi chiamare... devi fargli una telefonatina per dirgli che al Senato ci siamo pure noi». La corazzata Popolari uniti prende il 40 per cento dei voti. Otto persone mettono la croce sulla Fiamma Tricolore e 13 sulla Sinistra arcobaleno. «E’ già tanto», commenta uno storico oppositore della Dc. «Fino a non molto tempo fa uscivano tre voti alla Fiamma e sette al Partito comunista». E i partiti di centrodestra? «I

voti escono - conferma - ma quelli che militano in Forza Italia li conosciamo tutti e cinque». «E’ alla Provincia che il sistema è blindato», dicono. E anche al Comune. Tornetta raccoglie e convoglia tanti voti. E non solo per i “piaceri” e le assunzioni. C'è chi sostiene che è un sindaco che lavora tanto e che qualche risultato amministrativo lo ottiene. «I proventi delle roialty sono stati investiti bene». C’è una nuova struttura scolastica per

materne, elementari e medie, e una bella palestra comunale. Progetti per un poliambulatorio e per una casa di accoglienza per disagiati. Il sindaco è ancora agli arresti domiciliari, accusato di far parte di un intrigo politico-affaristico «costituito dal mercimonio delle funzioni pubbliche rivestite, nel caso specifico, dal sindaco Giovanni Tornetta e dal presidente della Provincia Carmine Nigro». f.amendolara@luedi.it

GORGOGLIONE -Quando il presidente torna da Matera per andare a trovare l’anziana madre, in paese è una specie di processione. Si ferma davanti al bar o cammina lentamente per il corso, e tutti gli si fanno incontro per porgergli di persona il tradizionale saluto. Se qualcosa non va in Provincia, oppure se il capo in settimana ha ricevuto pubblicamente delle critiche, sui giornali o alla televisione, gli abitanti di Gorgoglione preferiscono restare in casa. Come bambini in cuor loro imbarazzati davanti alle incertezze di un padre padrone, che fino a poco prima credevano infallibile. Anche se c’è da giurarci che quelli più discoli, in fondo in fondo, se la stiano ridendo. «E non la mettiamo che succede solo a Gorgoglione, perché nei paesi qui attorno è la stessa cosa. Guardate a Sant’Arcangelo per esempio». Il paese, guarda un po’, del presidente della regione. Allora se 50 anni fa c’era Chiaromonte, e un sociologo americano l’ha ribattezzata Montegrano, si prenderà Gorgoglione e si chiamerà Roccasperina. Si prenderà il presidente della provincia di Matera Carmine Nigro, e si chiamerà “Salvatore La Cava”. Tanto la sostanza non cambia, sono sempre due ore per arrivare da Potenza. Una serie di tornanti in mezzo al bosco e alla fine di un breve rettilineo una scritta con lo spray sul vecchio guard rail: «Alla regione vota “La Cava” Dc n3». Pezzi d’archeologia dell’antica stagione del proporzionale, riveduta e corretta negli anni novanta, proprio per evitare il proliferare di basse pratiche clientelari. Almeno nelle intenzioni. «Invece qui è da vent’anni che sono sempre gli stessi. Prima La Cava, poi tutti i suoi delfini». L’ultimo tra gli eredi politici del presidente La Cava, si chiama Ignazio Tornetta, il sindaco rimasto invischiato nell’inchiesta del pm Henry John Woodcock. Per coerenza, d’ora in poi, si dirà “Giovanni D’Andretta”. «D’Andretta» è stato eletto con il 97 per cento di consensi, a capo di una lista civica intitolata all’Autonomia della montagna materana. L’opposizione in consiglio comunale è rappresentata dal Partito democratico, anche se fuori su circa novecento elettori si contano anche quattro o cinque voti per Forza Italia. «Ma li sappiamo tutti», dicono fonti bene informate, nome e cognome. Il meccanismo è semplice in un paese molto piccolo, diviso in tre distinte sezioni elettorali. In pratica, quando esce la scheda dall’urna, si sa già da chi è stata votata. Tutto sotto controllo, sia alle amministrative che alle provinciali. Qui il problema non è che il voto sia conosciuto da tutti, ma al massimo come viene conosciuto. Mettiamo che per una volta ne

Il signor Giuseppe Filippo da Gorgoglione Lo si incontra in centro, mentre ritorna dai campi Possiede 700 piante di ulivo, ma non trova nessuno che gliele curi «So tutt’ laureat’», ripete sconfortato Abita vicino u’ furgiaro e offre ai forestieri un bicchiere di vino

manchi qualcuno all’appello. Allora sì che in paese si scatenano sospetti e insinuazioni, una specie di caccia all’elettore infedele. E bisogna correre ai ripari se si finisce in mezzo a questo tipo di dicerie: chiamare le persone giuste, andare di persona dal sindaco, dal presidente, fare una dichiarazione pubblica di fede nella causa del carismatico leader. Alle regionali e alle politiche invece, il dato ritorna nella media, e ricompaiono voti per i Verdi, Alleanza nazionale, il movimento della Fiamma tricolore. Una volta in paese c’erano sette comunisti, e tutte le volte alle elezioni si contavano sempre quei sette voti. Uno era del padre di D’Andretta, che poi per conto suo ha scelto una diversa collocazione politica. Ma se seguirà le orme del suo presidente, niente di più probabile che un domani D’Andretta cambi casacca, come si suol dire. La Cava in gioventù militava per il Fronte universitario di azione nazionale, poi è passato alla Dc, il Partito popolare, i Democratici di centro, nel 1995 era tra i primi con Forza Italia nella Valle del Sauro, poi con una lista di apparentamento tra l’Unione dei democratici per l'Europa e il Rinnovamento italiano di Dini, per finire, solo cinque anni fa, con la più ampia coalizione di centrosinistra mai vista: dai comunisti alla Margherita, passando per l’Italia dei valori e i Socialdemocratici. «Il presidente di tutti e per tutte le stagioni», qualcuno ironizza. La Cava è stato anche il fondatore della prima banca del paese, e del principale centro di assistenza fiscale per la popolazione di Roccasperina. Ecco due pilastri fondamentali per la formazione del consenso quasi assoluto di cui

gode da tanti anni. E poi c’è il potere, e come diceva Giustino Fortunato: «La glorificazione della forza e del successo è l’unico e solo credo morale della gente meridionale», con tutto quello che ne viene. Il Maresciallo presta servizio nella caserma dei carabinieri di Roccaspina da 13 anni. E’ pugliese, ma nell’accento si porta anche qualcosa di un’esperienza importante in Sicilia. Risponde al telefono, e pure al citofono. Oltre a lui in ufficio non è rimasto nessuno. I suoi uomini sono in giro. Lo chiamano «controllo del territorio», ma Roccaspina è un paese tranquillo, che sopravvive delle pensioni dei più anziani, e di quei pochi che lavorano nell’industria della pietra, a parte gli extracomunitari. Sembra che il maggior crimine commesso negli ultimi anni sia stato il furto del cane di San Rocco dalla chiesa principale del paese che è dedicata alla Vergine Assunta. Una statua di legno del XIV secolo privata del suo fedele segugio d’argento. Quindi soltanto episodi secondari, generalmente legati all’abuso di alcol. Giuseppe Filippo ha ragioni per cui rimpiangere i bei tempi: «Quann c’er Mussolin’ alle cantin’ s’entrav sol a diciuott’ann». Ma per le altre questioni l’autorità è il sindaco, poi i carabinieri. Liti tra vicini, ma anche problemi coniugali, si risolvono tutti i giorni in massima parte grazie ai suoi esclusivi buoni uffici. A qualcuno sfugge che personalità come D’Andretta, con questo modo di fare a dir poco accentratore, assomiglino più che a sindaci all’immagine in bianco e nero dei vecchi “podestà” di epoca fascista. Il podestà e il federale, se li si guarda in coppia, senza l’orbace, ma con il vestito di frescolana.


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Primo piano

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Primo piano

«Decisione concordata con gli enti»

L’amministrazione sta valutando l’ipotesi di ricorrere al Tar Levata di scudi contro l’ordinanza dell’opposizione dei sindacati di zona e della popolazione moliternese

«Moliterno non è un paese spazzatura» chiudere la discarica. Vi era stata la richiesta per un'isola di trasferenza nell'area di Viggiano, per poi, da lì, portare i rifiuti nella discarica di Sant'Arcangelo. Poiché il Piano provinciale dei rifiuti non poteva trovare immediata attuazione, i sindaci trovandosi nella difficoltà di portare i rifiuti a Sant'arcangelo con un costo maggiore, avevano ipotizzato l'ampliamento». Un ampliamento di cui, secondo l'amministrazione, non si sapeva niente fino a novembre : «Il 19 dicembre siamo stati convocati da un giorno all'altro per una conferenza dei sindaci del 22-23 dicembre, tra l'altro con un ampliamento di 40.000 metri cubici. Solo nell'ordinanza del 29 poi ci si specificava che 10.000 da subito e 30.000 da mettere nel progetto più ampio di 40.000, sottoposto alla valutazione d'impatto ambientale».

A lato il sindaco di Moliterno, Angela Latorraca

Con un consiglio comunale straordinario del 30 dicembre, l'amministrazione all'unisono, manifesta il suo disappunto all'ampliamento della discarica da cui il paese non ha mai avuto benefici. «Il nostro capogruppo di minoranza - continua La Torraca - ha anche parlato di ristoro perché negli anni questo comune non ha avuto niente dalla presenza della discarica».

Al tanto discusso ampliamento, si associa la notizia del conferimento dei rifiuti dall'area di Lauria, e le cose si complicano perché il sindaco commenta: «Nell'ordinanza del 29 si intravvede questa ipotesi che esce allo scoperto nell'incontro dell'8 alla Provincia. Non è una questione di solidarietà ad un territorio limitrofo, è un discorso proprio di chiusura netta a qualsiasi possibili-

Palermo: «Lo avevamo detto da tempo» UN NO che pretende chiarezza e chiarimenti in merito all'ordinanza e a quello che sarà il futuro della discarica di Moliterno. No che vuole differenziarsi da quello espresso dalla maggioranza perché il Capogruppo di minoranza di centrodestra, Giuseppina Palermo, illustra ciò che vi è dietro ad un no proclamato da tempo. Diverse le richieste avanzate, da un'ordinanza che espliciti i tempi per l'effettiva chiusura della discarica e chiarisca chi effettuerà i monitoraggi al seguito della stessa, alla necessità di un incontro pubblico dove la maggioranza possa dare informazioni ai cittadini. Come spiega Giuseppina Palermo: «Il 23 marzo 2007, abbiamo presentato un'interrogazione comunale in merito alla chiusura della discarica, quindi già quasi due anni fa. Un mese dopo il 24 aprile 2007, nella seduta del consiglio comunale, il sindaco e il vicesindaco affermavano che entro il 30 giugno 2008 la discarica sarebbe stata chiusa definitivamente . In quell'occasione avevamo anche chiesto chiarimenti in merito ai costi di bonifica, e tutto il monitoraggio ambientale che secondo la legge è obbligatorio effettuare dopo i 30 anni della chiusura, si disse che era tutto a carico della comunità montana e che erano stata già trovati i fondi per tali operazioni». Pian piano si arriva a giugno 2008 e continua Palermo: «Veniamo a sa-

A lato il consigliere di opposizione in comune Giuseppina Palermo

pere da fonti informali, non ufficiali, che il presidente della comunità montana aveva fatto una richiesta per un ulteriore ampliamento di 6 mesi perché non si poteva garantire né il monitoraggio né tanto meno si potevano conferire altrove i rifiuti, perché i costi sarebbero aumentati». E poi la notizia dell'allargamento diviene realtà. «A dicembre-spiega Palermo- premesso che l'ordinanza è immediata e irrevocabile, ci si chiede di votare un no pro forma. Anche noi ci siamo uniti al no ma chiediamo perché si arriva ad oggi con questa emergenza, si sa qual è la portata di una discarica?Maggiore responsabilità la imputiamo alla Provincia che nel Piano provinciale dei rifiuti, presente sul sito della Provincia da due anni, si

indicano solo le linee guida. Perché fin ora nessuno si è mosso? Tutto dipende da una cattiva programmazione fatta a monte, regionale, provinciale e comunale, e sul fatto che il comune si è adagiato sull'ipotetica chiusura. Del resto se si fosse partiti con la differenziata, la situazione sarebbe stata migliore». E non mancano i riferimenti al primo cittadino: «Come mai un sindaco che vince con l'84% dei consensi, con i vertici di tutti gli schieramenti dello stesso partito, non riesce a far valere gli interessi di una comunità e del territorio, che non ha mai avuto ristori». «Se proprio - conclude - dobbiamo ospitare i rifiuti, almeno si ipotizzi un ristoro come accaduto per i comuni della Campania».

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Parla Francesco Ricciardi del Dipartimento ambiente della Regione

Monnezza lucana

UNA SOLA rivendicazione, la chiusura della discarica di Tempa La Guarella. Dopo l'espressione di un parere negativo, il sindaco di Moliterno, Angela La Torraca, non ha dubbi sulla questione: «il paese non può essere solo destinatario di spazzatura». A seguito dell'ordinanza, l'amministrazione sta valutando come comportarsi perché spiega il primo cittadino: «Noi non siamo stati ascoltati fin ora, dovevamo essere ricevuti alla Provincia ma non abbiamo ancora notizia, né tanto meno dalla Regione. Aspettiamo di essere convocati, mentre le due ordinanze sono in mano ad un legale per comprendere la migliore strada da percorrere, quale un ricorso al Tar». Una storia che ha radici molto lontane, perché «Veniamo da oltre un anno commenta La Torraca - di conferenza dei sindaci a seguito della decisione di

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tà». In attesa che si decisa il percorso da intraprendere, il comune avvia la raccolta differenziata in due rioni del paese, quelli con più giovani. Tre cassonetti per ogni famiglia, uno per il multi materiale, l'indifferenziato e umido che saranno smaltiti presso la piattaforma più vicina da una società a partecipazione del comune dove vi lavorano 5 persone. E a chi ac-

cusa l'amministrazione di ritardo in seno alla differenziata, il primo cittadino replica: «Abbiamo un progetto con la Comunità Montana che impiegherà per noi 56.000 euro. Se ci sono stati ritardi sono di natura tecnica e legati al fatto che il primo progetto non contemplava il porta a porta, ma abbiamo capito dalle esperienze altrui che altri esperimenti erano fallimentari».

LA STORIA Tra ipotetica chiusura e continue proroghe I BALLETTI della discarica di Moliterno, tra un ipotetica chiusura e una continua proroga di vita per la discarica dell'emergenza. All'inizio doveva avere una durata di cinque anni, invece poi ci fu un ampliamento, un ulteriore proroga e ancora…, fino ad arrivare ai giorni nostri con l'ultimo atto istituzionale: l'ordinanza fatta dal presidente della giunta regionale di aumento della volumetria del sito di 40 mila metri cubi di rifiuti. La storia incomincia nel 1992 quando, all'epoca fu fatta la scelta di individuare il sito della discarica, nel comprensorio della Valle, non per caso a Moliterno, in località Tempa La Guarrella, ai confini con i comuni Grumento Nova e Tramutola, nei pressi anche dell'oasi ambientale. Una scelta non casuale, nonostante in apparenza, fu fatto credere che il sito individuato fosse stato scelto tramite un sorteggio all'interno di un urna, tra i dodici comuni appartenenti al comprensorio valdagrino. Doveva avere una durata di cinque anni con l'individuazione in seguitodi un altro sito per una nuova discarica, ma ciò non fu mai fatto.L'idea era anche quella di essere gestita dal comune di Moliterno. Epoca in cui c'era l'amministrazione a guida socialista, con il Sindaco Rocco Orlando, ma poi per vicissitudine interne, l'amministrazione Orlando finì prima del previsto, subentrò l'altra amministrazione di Nicola Orlando, il quale alla prima occasione demandò la gestione della discarica alla Comunità Montana Alto Agri. Nel frattempo iniziarono a trascorrere i primi cinque anni e consequenziale venne anche la proroga con il primo ampliamento. In qualche modo saltarono già i patti iniziali, come quello della “vita” iniziale, 5 anni. Tra l'altro tra i patti c'era anche quello che a ristoro della discarica si doveva costruire tra nel territorio di Moliterno un mattatoio comprensoriale che doveva servire a tutti i paesi della Comunità Montana Alto agri, ma anche questo saltò, quel ristoro previsto non si ebbe più. Nel 2001 arrivò la protesta contro l'impedimento dell'arrivo dei rifiuti provenienti della Regione Campania - 30 mila tonnellate di rifiuti (Rsu) erano stati consenti tramite accordo tra i presidenti della regione Campania, Bassolino e regione Basilicata, allora Filippo Bubbico nella discarica di Moliterno - Protesta partecipata in massa dai cittadini e dalle istituzioni locali, impedendo l'arrivo dei rifiuti. Crisi affrontata e superata. Successivamente ci fu anche il breve periodo in cui la discarica fu chiusa, per sversamento del pergolato. Pochi giorni per mettere in atto le necessarie azioni e tutto ritorna come prima. La “vita” della discarica continua, fino ad arrivare a Giugno 2008: la discarica di Moliterno è satura, la tanta auspicata chiusura sembra essere alle porte, invece niente da fare: giunge l'ordinanza fatta dalla Regione, per l'ampliamento non in espansione ma in altezza, con l'aumento in volumetria di 40 mila metri cubi e con la probabilità di un ricevimento di rifiuti da altri territori.

I testi delle due pagine sono stati curati da Francesca Gresia e Angela Pepe

Una decisione concordata e discussa con gli enti correlati. Questo quanto emerge dalle dichiarazioni dal responsabile dell'ufficio Prevenzione e controllo ambientale, del Dipartimento regionale ambiente, territorio e politiche della sostenibilità, Ricciardi Francesco. Con una nuova ordinanza di apertura, la Regione ha comunicato l'espansione della discarica di Moliterno. Secondo molti un'imposizione dall'alto, quali le ragioni che hanno portato a questa scelta? «Allora mi preme precisare che il dipartimento non ha mai imposto nulla dall'alto, da diversi mesi abbiamo tenuto incontri di concertazione con la Comunità Montana Alto Agri e lo stesso comune di Moliterno, che nel bene dei cittadini, avevano invocato un allargamento per evitare costi maggiori agli utenti. Questo perché la chiusura della discarica di Moliterno avrebbe comportato il conferimento dei rifiuti presso un'altra discarica, con un'inevitabile aumento della tassa per il conferimento dei rifiuti. Si è quindi deciso di ampliare di 10.000 metri cubici per un immediato utilizzo, per poi procedere con altri 30.000 che deriveranno da un obbligatorio progetto di espansione redatto dal'ente gestore, in questo caso la Comunità Montana Alto Agri. Un processo quindi partecipato». I cittadini si dicono stanchi di un'ordinanza che definiscono “il preludio per una successiva con rispettivo allargamento”. Quale l'effettivo futuro della discarica? «La discarica di Moliterno è destinata alla chiusura perché, rispetto alle altre, non ha alcun impianto di tratta-

A lato il palazzo della Regione

mento dei rifiuti. Come si può evincere dal Piano Provinciale dei Trasporti che la Provincia ha presentato e che i nostri dipartimenti stanno vagliando, il sito di Moliterno non viene contemplato tra quelli che saranno impiegati per la smaltimento dei rifiuti. Quella discarica non subirà altri ampliamenti, è destinata alla chiusura». A proposito della Provincia, nella conferenza stampa della Provincia e nella pubblicazione presentata, il presidente Altobello parla di chiusura della discarica. Com'è possibile ciò se si era già concordato un ampliamento? «Come le dicevo il piano provinciale dei rifiuti non contempla la possibilità di nuovi ampliamenti della discarica. Il documento è stato predisposto alla fine 2007, ora siamo già nelle fasi delle osservazioni. E' solo una questione di

tempi tra i vari uffici». Negli ultimi giorni, in particolare dopo quello che sta accadendo a Lauria, si è aggiunta la notizia di un'eventuale riversamento di rifiuti derivanti anche da altre aree. Era già stato prevista questa possibilità, nell'individuare 40.000 metri cubici l'allargamento della discarica? «Nell'individuare l'allargamento della discarica, si è deciso di provvedere ad un primo allargamento di 10.000 metri cubici. Poi si è ipotizzato che, qualora Lauria, dove vi è un lavoro di 7, 5 milioni di euro che dovrebbe essere realizzato, dovesse avere delle necessità, si potrebbe ipotizzare, come fatto eccezionale e temporaneo, il conferimento presso la discarica di Moliterno. Questo è l'unico punto sul quale fin dal principio, l'amministrazione ha manifestato il suo disaccordo».

I COMMENTI

«No all’ampliamento del sito» MOLITERNO - No all'ampliamento della discarica. I cittadini di Moliterno non ci stanno e sono pronti nuovamente a un ritorno di protesta di piazza e di un comitato come fu fatto all'epoca dell'impedimento dell'arrivo dei rifiuti dal territorio campano. Non voglio essere il territorio dell'immondizia, oltretutto, una discarica che non ha portato nessun beneficio, ne sotto il profilo occupazionale e ne altro, solo una piccolo riduzione della tassa Tarsu. Troppo poco per pagare un prezzo così alto a livello territoriale. Una mobilitazione alle porte e una chiarezza di informazioni e sulle azioni ndell'amministrazione comuanle. Per Raffaele Rotondaro segretario della Fillea - Cgil «il primo errore fatto negli anni addietro, l'amministrazione comunale dell'epoca, affidò alla Comunità Montana Alto Agri, la gestione della discarica. Noi abbiamo avuto solo danno, nessun benefico, sia per quanto riguarda l'occupazione, tranne qualche euro in meno di tasse. Per quanto riguarda l'occupazione c'è un unica figura esistente a tutt'oggi e che lavora all'interno della discarica dal

A sinistra un altro particolare della discarica. A destra il sindacalista Rotondaro

2001, con un contratto a termine, oltretutto qualche mese fa fu pure licenziato e poi reintegrato forse hanno capito l'errore madornale e si sono tirati indietro. Dopo il danno viene la beffa. Come sappiamo tutti questa discarica doveva essere chiusa e quindi Moliterno era tranquillo. L'ultima decisione noi l'abbiamo appresa dai giornali e dall'ultimo consiglio comunale che la discarica serviva anche ai comuni di Lauria e qualche altro Comune. Quello che mi meraviglia

che non è stato fatto un consiglio straordinario sull'argomento. Dopo questa decisione del consiglio di votare contro, il quale ha fatto bene, mi sarei aspettato che la battaglia continuasse a colpi sempre istituzionalmente rivolgendosi agli enti preposti, non ultima al Tar come ha fatto Rotonda». In prima fila contro l'ampliamento della discarica anche il fondatore del comitato all'epoca dell'emergenza rifiuti in Campania, il dottor Latorraca, pronto nuovamente a rifondare il

comitato contro l'ampliamento della discarica «all'epoca raccogliemmo ben 1800 firme per impedire l'arrivo dei rifiuti dalla campania e oggi siamo pronti per dare nuovamente battaglia anche perché Moliterno non ha nessun ristoro in merito». Più chiarezza sulla discarica è stata chiesta dal commerciante Raffaele Acquafredda «non da tecnico - ci dice - quello che ci chiediamo e se la predisposizione dell'inguainamento che c'era all'inizio discarica sia sufficiente. Una

delle perplissità è questa, anche perché un danno per sversamento da pergolato avrebbe una ricaduta negativo e parlo anche in termini di attività produttive, su quelli che sono i prodotti sul nostro territorio che tanto spende la politica per valorizzare. L'altra perplessità è quella inerente la programmazione. Gia nel 2001, si parlava di criticità e se da allora non è stato predisposto nulla e ci troviamo con un ordinanza della regione che parla di un ampliamento obbligatorio, 10 mila

tonnellate, altrimenti si va in emergenza, ci chiediamo se invece il Piano provinciale prevedeva la chiusura per il 31 Dicembre, le cose non quadrano». Gli fa eco Mario Spina (Sdi) che afferma «moliterno non ha mai trovato mai un ristoro sulla discarica». Per il segretario della Camera del Lavoro, Nicola Casentino«i moliternesi hanno dato sempre solidarietà e contributo e non si può chiedere ancora sacrifici. Moliterno deve puntare sullo sviluppo economico tradizionale».


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Venerdì 16 gennaio 2009

L’estradizione di Battisti La prima vittima di Cesare Battisti, Antonio Santoro, era originario del comune lucano

Il giorno in cui Avigliano si fermò Parla la cugina: «La casa era piena di giornalisti» di ANTONELLA GIACUMMO DA AVIGLIANO Antonio Santoro era partito bambino, seguendo il padre, anch’egli maresciallo delle Guardie penitenziarie. Il lavoro del genitore, che poi era diventato anche il suo lavoro, lo aveva portato via, in terre lontane. Ad Ariano Irpino prima, a Roma poi. L'ultimo approdo Udine, dove Antonio si era stabilito. «Una persona onesta e precisa nel suo lavoro - lo ricorda oggi, a trent'anni di distanza dal suo omicidio, la cugina Maria Rosa Anna Sabia Colucci che vive ancora ad Avigliano - ed è forse per questo che l'hanno ucciso». Antonio Santoro è nell'elenco delle vittime di Cesare Battisti, membro del Pac (Proletari armati per il Comunismo), condannato all'ergastolo dallo Stato italiano. Dal Brasile, dove Battisti ora vive, è arrivato proprio in questi giorni il rifiuto alla richiesta di estradizione. E per i familiari delle vittime una ferita, mai chiusa, si riapre ancora una volta. Profondamente rammaricato anche il sindaco di Avigliano, Domenico Tripaldi, che ha chiesto, infatti, «che il Governo e il Parlamento italiano facciano quanto necessario per rendere finalmente giustizia alle vittime del terrorista Battisti». Santoro era il comandante della Casa circondariale di Udine. Oggi la nuova caserma della Polizia penitenziaria di Udine porta il suo nome, alla famiglia è stata consegnata la Medaglia d'Oro al merito civile alla memoria e anche Avigliano gli ha intitolato una strada. Ma è la giustizia - secondo i familiari - che non ha ancora dato pace alla memoria di un uomo morto sul lavoro. Non si tratta di una morte qualsiasi: Antonio Santoro è caduto vittima di un attentato il cui autore «è ora libero - commenta la signora Sabia Colucci - e questo non è giusto. Qualche anno fa al figlio, invitato alla trasmissione “Porta a Porta”, è stato chiesto se avrebbe perdonato l’assassino di suo padre. Ma come si può perdonare un individuo che non ha ucciso solo una persona? Ne ha uccise quattro. E poi non si è mai pentito, non ha mai chiesto scusa e ora vive pure lontano e tranquillo. Mio cugino era una persona

VICEMINISTRO BRASILE Sarà libero entro giorni

Una foto segnaletica di Cesare Battisti

Cesare Battisti dovrebbe uscire dal carcere «oggi o nei prossimi quattro giorni, dipende dal Tribunale supremo federale brasiliano»: lo ha detto all’Ansa il viceministro della giustizia, Romeo Tuma jr., escludendo in modo fermo che sulla decisione possano aver influito «intenzioni non amichevoli nei confronti dello Stato democratico dell’Italia». È però «ovvio» che tale decisione possa in Italia suscitare «qualche disagio politico», ha ammesso il viceministro, ricordando che Brasilia ha dato via libera all’asilo politico per ragioni umanitarie. Tuma jr. ha inoltre smentito di essersi incontrato con il presidente francese Nicolas Sarkozy, come scritto da alcuni media brasiliani, per esaminare il 'dossier Battistì: «è una bugia», ha detto, aggiungendo che a dicembre ha ricevuto «nel ministero della giustizia una scrittrice francese» che da tempo segue la vicenda Battisti.

Quattro omicidi e l’ergastolo per lo scrittore noir Un maresciallo degli agenti di custodia di Udine; un gioielliere milanese e un macellaio mestrino iscritto all’Msi che in comune avevano soltanto l’aver sparato ad un rapinatore; un agente della Digos di Milano: sono le vittime per le quali la giustizia italiana ha condannato all’ergastolo Cesare Battisti, l’ex militante dei Proletari Armati per il Comunismo (Pac) a cui il Brasile ha concesso lo status di rifugiato politico contro la richiesta di estradizione dell’Italia. A Rio de Janeiro Battisti fuggì nel 2004, poco prima del pronunciamento definitivo del Consiglio di Stato francese che l’avrebbe estradato in Italia da Parigi, città dove l’ex militante dei Pac, così come altri terroristi coperti dallo 'scudò della dottrina Mitterand, si era rifatto una vita come affermato scrittore noir. L’arresto in Brasile, nel marzo del 2007, mette fine alla sua latitanza. Le vittime di Battisti tra loro non si conoscevano, unite nel destino da un terrorismo che in quegli anni lasciava morti sulle strade ad un ritmo impressionante. Andrea Santoro fu buona, tranquilla, onesta e che amava il suo lavoro. E dire che gli mancavano pochi mesi prima di andare in pensione». Un antieroe lo definisce Lello Colangelo, che abitava allora vicino alla famiglia della moglie di Santoro. «Sicuramente mi ricordo di una persona squisita, edu-

IL PRESIDENTE del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, ha detto che l’Italia «deve rispettare la decisione sovrana» del Brasile di concedere l'asilo politico a Cesare Battisti, precisando di «non credere che la situazione di un cittadino esule possa creare problemi in un rapporto storico come quello che hanno Italia e Brasile». ELISEO SMENTISCE INTERVENTO PRESSO BRASILE L'Eliseo ha smentito ieri qualsiasi intervento presso il governo del Brasile in favore della concessione a Battisti dell'asilo politico. ''L'Eliseo - ha detto all'ANSA il portavoce Pierre-Jerome Henin smentisce qualsiasi intervento presso il governo brasiliano su Battisti''. Dopo la smentita gia' fatta ieri dal portavoce Luc Chatel, l'Eliseo oggi ribadisce le sue posizioni, ''nonostante quello che afferma l'avvo-

il primo a cadere sotto i colpi dei Pac. A 52 anni viveva una vita tranquilla con la moglie e i tre figli, a Udine, dove comandava con il grado di maresciallo il carcere di via Spalato. Il 6 giugno del '78, quando lo uccisero, non era ancora passato un mese dal ritrovamento del cadavere di Aldo Moro in via Caetani e l’Italia era ancora sotto choc. Lo attesero sotto il carcere e quando arrivò lo freddarono con una pistola militare. A sparare, secondo gli inquirenti furono proprio Battisti e una complice, con la quale si scambiò false carezze fino al momento di colpire. I due, fu ricostruito poi, fecero perdere le loro tracce confondendosi tra i turisti: a bordo di una '2 cavallì con tanto di gommone sul tetto, si allontanarono verso Grado. Per i Pac quello fu il battesimo del fuoco. E il '79 ne fu il triste prosieguo: tre omicidi, due a Milano e uno ancora nel nord est, a Mestre. Il 16 febbraio la prima, duplice azione: a Milano fu ucciso il gioielliere Pierluigi Torregiani; a Mestre il macellaio Lino Sabbadin. Nella rivendicazione fu scritto che

cata. Si respirava, a casa loro, un clima idilliaco, ovattato. Una di quelle persone per cui non potresti immaginare una morte violenta come quella che invece gli è toccata». Il 6 giugno 1978, è l’ultimo giorno di vita di Antonio Santoro. «Mi ricordo quel giorno - racconta la cugina -

«era stata posta fine» alla loro «squallida esistenza». Il gioielliere e il macellaio avevano in comune una cosa: spararono e uccisero un rapinatore. E per questo furono puniti; una vendetta insomma. Torregiani fu ammazzato poco prima delle 16, davanti alla sua gioielleria nel rione Bovisa. Gli spararono mentre usciva dal negozio assieme al figlio: il gioielliere fece in tempo ad estrarre la pistola e a far fuoco, ma non a salvarsi. Suo figlio, poco più che adolescente, invece si salvò. Ma fu ferito alla spina dorsale e rimase paralizzato. Due ore dopo, alle 18 fu la volta di Lino Sabbadin. Due giovani entrarono nella sua macelleria a Santa Maria di Sala e gli spa-

arrivarono a casa di mamma (la zia di Antonio) tanti giornalisti. L’abbiamo saputo così, da loro. I vicini di casa avevano cercato di tenere fuori tutti, volevano proteggere i familiari». Ma quella fu una notizia terribile per tutta una comunità. Ad Avigliano Antonio e sua moglie erano mol-

rarono con una calibro 6,35. La colpa di Sabbadin era quella di aver ucciso un rapinatore che due mesi prima era entrato nella macelleria. Il '79 dei Pac non era ancora finito: il 19 aprile fu la volta di Andrea Campagna, agente della Digos milanese, uno 'sbirrò. Uno sconosciuto si avvicinò al poliziotto appena 25/enne in via Modica, nel quartiere della Barona, e sparò. Cinque colpi di pistola calibro 375 magnum lo colpirono nella zona sinistra del torace, in corrispondenza del cuore. Per lui non ci fu nulla da fare. Poco dopo una telefonata al 'Secolo XIX' e a 'Vità rivendicò l’omicidio a nome dei Proletari Armati per il comunismo.

to conosciuti. Tornavano spesso e c’è ancora chi li ricorda mentre passeggiavano per il paese. Antonio, nonostante Avigliano l’avesse lasciata da piccolo, aveva trovato qui l’amore della sua vita e poi l’aveva sposato. «Una ragazza bellissima», ricorda Colangelo. Da quella ragazza bellissima

E su Facebook c’è chi se la prende con Carla Bruni

Lula: l’Italia rispetti una decisione sovrana cato Turcon'', aggiunge Henin. Eric Turcon, avvocato dell'ex terrorista, afferma - secondo citazioni della stampa brasiliana - che il presidente francese, Nicolas Sarkozy, sarebbe intervenuto in favore di Battisti presso il governo brasiliano. ALFANO: PRESENTEREMO ISTANZA RIPENSAMENTO A BRASILE ''Stiamo pensando di predisporre una istanza di ripensamento al ministro della Giustizia del Brasile'' affinche' riveda la sua decisione rispetto al no all' estradizione di Cesare Battisti, e contemporaneamente ''intendiamo proporre un ricorso al-

la Corte di Cassazione del Brasile''. Lo ha annunciato il ministro della Giustizia Angelino Alfano, in merito alla vicenda della concessione dello status di rifugiato politico all'ex militante dei Pac Cesare Battisti. Guardasigilli - ospite di Radio anch'io - ha ribadito che contattera' personalmente il ministro della Giustizia brasiliana per ''esprimergli le ragioni di indignazione delle vittime del terrorismo e delle vittime di Battisti, che e' stato condannato in Italia con criteri di assoluta garanzia e che sconterebbe la sua pena secondo i criteri che si convengono ad una democrazia''.

FARNESINA: POSSIBILITA' RICORSO A CORTE SUPREMA Esiste la possibilita' che la Procura generale possa fare un ricorso alla Corte suprema brasiliana per annullare la sentenza che ha dato a Cesare Battisti lo status di rifugiato politico. Lo ha indicato il capo del servizio stampa della Farnesina Pasquale Ferrara, nel consueto briefing settimanale. ''In queste ore - ha spiegato - stiamo studiando in stretto coordinamento con l'ambasciata italiana in Brasile, tutte le strategie tecniche e politiche per fare in modo che la decisione venga riconsiderata''.

Antonio ha avuto tre figli che ormai ad Avigliano non tornano più. «La mamma dice la cugina - non sta molto bene e i figli ormai vanno avanti con le loro vite». Ma il passato, quel doloroso passato, spezza continuamente il naturale trascorrere dei giorni. a.giacummo@luedi.it

LA RUSSA: A RISCHIO AMICIZIA ITALIA-BRASILE La ''incredibile'' decisione brasiliana, di concedere lo status di rifugiato politico a Cesare Battisti, ''mette seriamente a repentaglio l'amicizia tra Italia e Brasile''. Lo ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, intervenendo a SkyTg24. RABBIA SU FACEBOOK C'è chi minaccia di non andare mai più in Brasile, chi si offre volontario per andare a prendere quel «vigliacIl co» e chi invade i computer dell’ambasciata brasiliana di mail di sdegno nei confronti di Tarso Genro: su Facebook sono nati diversi gruppi di discussione per cercare di fare pressione sul Brasile. Al gruppo “Cesare Battisti deve tornare in Italia per scontare l’ergastolo” sono iscritti in 1.448. E c’è chi pensa che all’ergastolo dovrebbe andare anche la sua amica Carla Bruni.


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La guerra in Medio Oriente Gli israeliani attaccano in profondità, colpita la sede Onu dell’Unrwa

Gaza City, il fronte brucia Crescono le speranze di tregua, ma i morti aumentano di ALESSANDRO LOGROSCINO TEL AVIV – La speranza di un cessate il fuoco che comincia a materializzarsi, dopo tre settimane di attacchi contro Hamas e più di mille morti, sotto la cappa di fumo nero che s'addensa sui cieli di Gaza City: colpita ieri per la prima volta in profondità dalle forze israeliane. Sono le immagini contradditorie di questa ventesima giornata di guerra nella Striscia di Gaza. Accompagnata nelle stanze della diplomazia da un lavorio non privo di segnali positivi – a cominciare dagli spiragli aperti dalla mediazione egiziana e dalle garanzie promesse parallelamente dagli Usa al governo di Gerusalemme per evitare un riarmo di Hamas a tregua raggiunta -, ma scandita sul terreno da nuovi lampi di scontro: forse gli estremi fuochi del conflitto, a prestar fede a chi vede Israele impegnato a segnare i suoi ultimi 'punti' prima dello stop; di certo i più intensi dall’inizio delle ostilità. Il bollettino militare dell’operazione 'Piombo Fuso' racconta di un offensiva giunta a ridosso dei sancta sanctorum di Hamas Land, tra gli edifici e le strade popolatissime di Gaza City, al suono dei cingoli dei tank oltre che dei raid aerei. Con colpi che hanno ucciso fra gli altri Said Siam, ras riconosciuto dell’ala ultraradicale di Hamas e ministro dell’interno nel governo de facto del movimento fondamentalista islamico, annientato in casa sua dall’ordigno di un F16 insieme con un figlio, un fratello e altri familiari. E hanno centrato qualche altro bersaglio grosso dell’organizzazione (pronta a immancabilmente a giurare vendetta) come il responsabile degli apparati di sicurezza, Salah Abu Shreh, o il capo della piazzaforte cittadina, Mahmud Watfah. Ma non hanno risparmiato la sede dell’Unrwa, l’agenzia

Onu per l’assistenza ai rifugiati, dove un portavoce denuncia l'uso di bombe al fosforo e dove si contano devastazioni e tre dipendenti feriti. Nè l’ospedale periferico di Al Quds (500 i pazienti intrappolati per ore) o lo stabile che ospita gli uffici di Reuters, Mbc e altri media arabi e occidentali (feriti un giornalista e un tecnico della tv di Abu Dhabi). Condanne per l’attacco all’Unrwa sono arrivate dal Consiglio di Sicurezza e da molti governi e istituzioni europee, mentre anche Washington esprimeva inquietudine e il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon – in visita ieri stesso in Israele – si diceva «scandalizzato» pretendendo chiarimenti e

Pompieri palestinesi tentano di spegnere il fuoco in un edificio

Inferno e terrore all’ospedale al Quds «Attaccati mentre salvavamo i malati» GAZA – Un inferno la situazione all’interno dell’ospedale al Quds di Gaza City bombardato ieri da Israele: lo denuncia un medico della Mezzaluna Rossa, in una testimonianza raccolta dall’agenzia Misna. «Sono qui da ieri sera alle sette, nessuno da allora è più riuscito ad uscire dalla struttura, circondata dai carri armati israeliani», riferisce il medico Kalil abu Foul. «L'ospedale è stato centrato da diversi ordigni e due palazzine sono andate a fuoco», ha aggiunto, spiegando di essere riuscito con altri a «trarre in salvo centinaia di persone, ma mentre venivamo attaccati è giunta la notizia che anche la sede dell’Unrwa era stata centrata dalle bombe e i feriti continuavano a confluire nel pronto soccorso: un delirio». Abu Foul denuncia che «tutto il materiale contenuto nei reparti e nelle infermerie è andato distrutto. Garze, medicinali, guanti sterili, ossigeno resi ancora più preziosi dalla mancanza di aiuti umanitari, una perdita incalcolabile». Il medico ha poi raccontato di poter confermare con certezza la notizia circolata finora su media palestinesi della presenza di cecchini israeliani nell’area dell’ospedale che avrebbero sparato contro civili che cerca-

vano rifugio nelle strutture di Mezzaluna rossa. « È vero – ha detto – cecchini appostati sui tetti dei palazzi sparavano sui civili. È accaduto poco dopo il bombardamento, mentre ancora i pompieri cercavano di spegnere le fiamme». Israele ha messo a segno anche un “colpo” grosso uccidendo Said Siam, ministro dell’Interno di Hamas, in un raid dell’aviazione israeliana. Siam è stato il regista del colpo di mano a Gaza condotto dal movimento integralista contro le forze rivali di Fatah nel giugno 2007. Aveva 49 anni. Siam aveva creato la Forza esecutiva di Hamas, poi trasformatasi nel corpo di polizia. Membro dell’ala radicale del movimento integralista, Siam fu accusato da Fatah di aver condotto una feroce repressione contro i partigiani del presidente Abu Mazen (Mahmud Abbas) dopo che Hamas aveva assunto il controllo nella Striscia. Nel marzo del 2006 era stato nominato ministro dell’Interno nel governo di unità palestinese sostenuto sia da Hamas sia da Fatah. Nato nel campo profughi di Chatti a Gaza nel 1959, padre di sei figli, entrò ufficialmente in politica nel 2003, dopo una lunga attività come professore. Nel 1992 era stato espulso da Israele verso il sud Libano.

scuse. Scuse affidate più tardi al ministro della Difesa, Ehud Barak, ma alle quali il premier, Ehud Olmert, non ha fatto poi mancare la precisazione, smentita seccamente dall’Unrwa, secondo cui proprio dal quartier generale dell’agenzia sarebbero partiti i primi spari. Il tutto sullo sfondo di una un’atmosfera generale di panico - raccontano i testimoni – vissuta dalla gente comune di Gaza fra accaparramenti e tentativi di fuga verso ripari incerti. «La giornata peggiore dall’inizio della guerra», nella sintesi di Filippo Grandi, numero 2 italiano della missione Unrwa nei territori palestinesi. Una giornata segnata da non meno di 40

morti, riferiscono fonti mediche sul posto, cui si contrappongono i 10 feriti causati sull'altro fronte dall’ultimo lancio di razzi Grad e Qassan scagliati dalla Striscia verso il territorio israeliano: 23 nel giro di 12 ore, tre dei quali capaci di lasciare scie di sangue a Beer Sheva. Il bilancio aggiornato delle vittime, intanto, sfiora ormai la quota complessiva di 1100 morti solo fra i palestinesi, almeno 670 dei quali civili. E per la metà bambini. Una macabra contabilità che la condanne e lo sconcerto delle cancellerie non possono attenuare. E che tuttavia sembra lasciare spazio in queste ore a un’azione più efficace della diplomazia.

Hamas: «Nessuno stop senza il cessate il fuoco» DAMASCO – Hamas non accetterà nessun accordo che non contempli il cessate il fuoco immediato, il ritiro immediato delle forze israeliane da Gaza e l’apertura di tutti i blocchi ai valichi delle frontiere: è quanto ribadisce il capo di Hamas in esilio a Damasco, Khaled Meshaal, alla televisione satellitare 'Al Jazira'. Dopo aver definito «eroi» i combattenti che stanno resistendo a Gaza, Meshaal lancia un nuovo appello perché oggi sia la «giornata della collera», contro l’offensiva israeliana a Gaza. Intanto a 24 ore di distanza dall’ annuncio dato mercoledì da fonti egiziane al Cairo su una presunta «accettazione» da parte del movimento integralista di Hamas del piano egiziano per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, altre fonti, sempre cairote, hanno fatto sapere che anche Israele ha mostrato «un atteggiamento positivo e comprensivo» verso il piano, ma con «alcune riserve». «L'Egitto ha chiesto ad Amos Gilad (il consigliere politico del ministro della difesa, Ehud Barak, che ieri è andato al Cairo, dopo una prima visita la settimana scorsa, ndr) di fissare un’ora 'zero' per il cessate il fuoco a Gaza», e per la fine dell’operazione 'Piombo Fuso' cominciata 20 giorni fa. Lo ha dichiarato all’Ansa una fonte della sicurezza vicina ai negoziati svolti dal capo dei servizi segreti, Omar Suleiman. «Gilad, dal canto suo – ha detto la fonte – ha chiesto all’Egitto garanzie sui tunnel attraverso i quali si svolgerebbe il contrabbando di armi verso la Striscia di Gaza». Inoltre l’Egitto ha trasmesso a Gilad le osservazioni fatte da Hamas perchè le trasmetta ai dirigenti israeliani.

Monsignor Celestino Migliore denuncia il disprezzo «per la dignità e i diritti di civili e comunità»

Il Vaticano: «Negato l’accesso agli aiuti umanitari» di GIOVANNA CHIRRI CITTA' DEL VATICANO , – A Gaza è stato «negato l’accesso agli aiuti umanitari» e le persone sono state usate come «scudi per i combattimenti». C'è stato il «fallimento del rispetto della distinzione tra obiettivi militari e civili». E disprezzo per «dignità e diritti di civili e comunità»: ci sono andati di mezzo soprattutto donne e bambini. È la denuncia dell’osservatore permanente della Santa Sede all’Onu, Celestino Migliore, intervenuto al Consiglio di Sicurezza dell’Onu sul tema della protezione dei civili nei conflitti armati. Mentre venivano pubblicate le parole del diplomatico, la cui denuncia sulla situazione dei civili riguardava anche Darfur e Congo, il patriarca latino di Gerusalemme, mons. Fouad Twal, rimarcava amaramente come lo «sforzo diplomatico» per Gaza

Un neonato viene soccorso da un medico e da un’infermiera Il piccolo è stato trovato vivo all’interno di un edificio colpito da un carro armato israeliano. Non si sa chi siano i genitori. Nessuno, fino a ieri sera, si è fatto avanti. Ed è uno dei fortunati tanti altri hanno trovato la morte

sia stato avviato «solo dopo tre settimane di morti». Nella Striscia intanto continuava la offensiva dell’artiglieria israeliana, il che faceva sperare in un avvicinarsi di una tregua. Le affermazioni di mons. Mi-

gliore relative al Medio Oriente sono in linea con i recenti appelli del Papa e con la linea della diplomazia vaticana: forte denuncia della violenza da qualsiasi parte provenga, richiesta di tregua e di aiuti umanitari e, per il futuro, disarmo e un progetto orga-

nico di convivenza tra israeliani e palestinesi; appello alla «buona volontà e azione politica». Quanto sta succedendo a Gaza, in Darfur e nella Repubblica Democratica del Congo, ha rilevato dunque mons. Migliore, dimostra che «la sicurezza dei civili in aree di guerra sta diventando sempre più critica». Migliore ha indicato «tre pilastri» per garantire la sicurezza della popolazione civile: «accesso degli aiuti umanitari, protezione speciale di donne e bambini e disarmo». D’altro canto, ha sottolineato Migliore, le violazioni a danno della popolazione civile in molte parti del mondo non sono soltanto un effetto della guerra. Continuiamo, ha constatato con amarezza, a vedere civili «utilizzati deliberatamente come strumenti per ottenere risultati politici o militari». In questi ultimi giorni, ha aggiunto, abbiamo visto «un fallimento totale nel distinguere i civili dagli obiettivi

militari: quando le armi sono utilizzate senza adottare misure ragionevoli per evitare di colpire i civili, quando donne e bambini sono usati come scudi umani, quando, ha avvertito ancora, è negato l'accesso degli aiuti umanitari a Gaza, vengono distrutti i villaggi nel Darfur e la violenza sessuale devasta la vita di donne e bambini nel Congo, risulta tristemente chiaro che le ragioni politiche e militari passano sopra al rispetto basilare della dignità e dei diritti delle persone e delle comunità. Il presule ha ricordato che l’aumento delle vittime civili nei conflitti è anche conseguenza della produzione massiccia di nuovi e sofisticati armamenti. Ha quindi ribadito l’urgenza di un Trattato per il controllo del commercio e delle armi ed ha incoraggiato tutti gli Stati a ratificare la Convenzione sulle bombe a grappolo, adottata recentemente.


16 Portafoglio Tremonti: «Siamo impegnati a contenere l’indebitamento» Venerdì 16 gennaio 2009

Pil in caduta libera Bankitalia segnala l’imminente calo del 2% BANKITALIA vede nero per il 2009. Il pil italiano, secondo Via Nazionale, calerà quest’anno del 2% confermando una recessione dura e duratura per l’anno appena iniziato. Un livello non stimato finora neanche dai più pessimisti previsori, ma, avverte Palazzo Koch, il dato di ieri sul crollo della produzione industriale a novembre (-12%) ha modificato il quadro congiunturale, che, come ammette la stessa banca centrale, resta fondamentalmente incerto. Dopo la forte contrazione della scorsa estate, si legge nel Bollettino, l’indice della produzione corretto per il numero di giornate lavorative e per la stagionalità, sarebbe caduto ancor più pesantemente nel quarto trimestre, di circa il 6%; nella media del 2008 il calo sarebbe stato intorno al 4%. Si tratterebbe – spiega Bankitalia – di uno dei peggiori risultati dal dopoguerra; l’intensità del calo è sin qui simile a quella registrata nella crisi del 1974-75 in cui, dopo un anno e mezzo, la contrazione dell’attività superò cumulativamente il

20%. Il dato sul calo del pil arriva nelle mani del ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, mentre è in conferenza stampa: «E allora? – dice – Vuol dire che torniamo come nel 20052006. È così grave? Non mi sembra il Medioevo». Ma la situazione internazionale e la crisi globale sono davvero di portata storica, sottolinea il ministro: «troppi non hanno capito la criticità in atto nel mondo. Guardano il dito e non il cielo». Poco prima Tremonti aveva definito «esercizi congetturali» l'elaborazione delle stime di crescita ritenendo comunque «dati realistici» quelli diffusi da Bankitalia subito dopo. Oltre all’industria, le cause di questo andamento negativo individuate dalla Banca d’Italia sono la caduta della domanda interna, un rallentamento dei salari quest’anno dopo un ultimo periodo più positivo e un freno consistente dell’export (-5% la stima per il 2009). «Una fase ciclica eccezionalmente avversa» la definisce l’istituto guidato da Mario Draghi, a cui si può fare fronte con

Il governatore di Bankitalia Draghi

«ogni possibile iniziativa per attenuare e abbreviare la recessione». A patto però che così facendo non venga «compromessa la sostenibilità nel medio e lungo periodo delle finanze pubbliche. Questa poggia in ultima analisi – avverte Bankitalia – sulla prospettiva di riattivare il processo di crescita dell’economia». È ne-

cessario intervenire subito, e Bankitalia riconosce che “anche in Italia sono state predisposte misure in grado di evitare la paralisi dei mercati finanziari», perchè la dinamica «del prodotto potrebbe essere ancora più negativa se prendessero corpo i rischi di un ulteriore indebolimento dell’economia mondiale». Del resto la stessa banca centrale italiana ha visto mutare lo scenario in sei mesi con una previsione che passa da un +0,4% di luglio ad un severo 2%. L'analisi di Bankitalia pone l’accento anche sulla situazione generale delle famiglie italiane. «Tenendo conto anche dell’erosione monetaria delle attività finanziarie nette riconducibili all’aumento dell’inflazione, il reddito disponibile reale si sarebbe ridotto». Non roseo neanche il quadro sulle imprese, in specie le Pmi: «Il credito bancario cresce a tassi ancora sostenuti ma è in rallentamento». Si registra inoltre un inasprimento da parte delle banche dei criteri adottati per l’erogazione dei prestiti alle imprese.

Previsto un ulteriore calo dei consumi: ma gli italiani non rinunciano al telefonino

Nel 2009 due milioni di disoccupati Per Confcommercio e Confindustria il fenomeno aumenterà CI SARÀ anche la crisi ma al nuovo modello di smart-phone non si può proprio rinunciare. Pur disposti a fare sacrifici su moltissime cose, gli italiani per il 2009 hanno le idee chiare: telefonia, elettronica e tempo libero non si toccano. Ma nonostante questa tendenza «godereccia», in realtà, in Europa, gli italiani sono tra quelli meno soddisfatti, nel senso di rapporto tra le spese per piacere e quelle obbligate, dei propri consumi. Solo i paesi dell’Est Europa guardano con meno allegria al loro bilancio familiare. Sono alcuni degli spunti che emergono dal rapporto del centro studi di Confcommercio in cui l’associazione rivede al ribasso le sue stime per il 2009, con il pil a -0,6% e i consumi complessivi a -0,7%, e guarda con preoccupazione al mercato del lavoro che dovrebbe registrare 1,9 milioni di disoccupati. Il dato sull'occupazione è più di una stima, rappresenta una soglia massima: «Se dovessimo superare questo numero – dice l'associazione – dovremo rivedere ulteriormente al ribasso le stime, perchè, sopra i due milioni di disoccupati, le possibilità di crescita diminuiscono». L’associazione prevede dunque per il 2009 e il 2010 un incremento inferiore all’8%. Se il dato dovesse però superare la soglia dell’8%, questo «implicherebbe una riduzione del reddito disponibile reale che impatterebbe sui consumi e questo

potrebbe indurre a rivedere al ribasso le previsioni». Il calcolo del QQB, il quoziente qualitativo del benessere elaborato da Confcommercio, vede l’Italia in una posizione mediana. Il Belpaese è davanti, non di molto, a tutti i paesi delle EstEuropa ma dietro a tutti quelli occidentali con un pil pro-capite maggiore, ad eccezione dell’Olanda. Questo significa che un consumatore irlandese (cioè del primo Paese in classifica) spende poco più di metà del suo reddito per spese accessorie, mentre un italiano, in media, poco più di un quarto. «Questo dipende – spiegano da Confcommercio – dalle dinamiche del reddito e dalle condizioni dei mercati. Nel nostro Paese pesano infatti gli alti costi dell’energia e dei servizi pubblici locali, come riflesso delle liberalizzazioni incompiute». Se anche in Italia si spende meno per il tempo libero rispetto a Paesi come Spagna e Inghilterra, questo non vuol dire che gli italiani siano disposti a fare rinunce: le poche voci positive delle stime dei consumi tra 2008 e 2010 saranno infatti i telefoni, che addirittura cresceranno del 3,6%, le vacanze +1,1% e il tempo libero +1,5%. Per tirare la cinghia invece si rinuncerà ai vizi, con bacco e tabacco in calo quasi del 2%, si risparmierà sulle spese per la casa (-1,6%) e sarà vietato pensare di cambiare auto (-5,5%). La crisi invece non

Produzione di auto scesa ai livelli degli anni ’60 NEL 2008 la produzione di autovetture in Italia è scesa ai livelli degli anni '60, segnando una quota intorno alle 650 mila unità, che corrisponde ad un calo di circa il 28% rispetto alle 910.860 unità prodotte nel 2007. La stima è dell’Anfia, che sottolinea il determinante contributo del mese di dicembre al calo della produzione. Infatti, con il prolungamento della chiusura degli stabilimenti per le festività di Natale e la cassa integrazione adottata nell’ulti-

mo mese del 2008, la produzione in Italia è scesa, sempre secondo stime Anfia, a circa 15.000 unità rispetto alle 45.410 del dicembre 2008, il che segna un calo a dicembre del 66,9%. L’ultima volta che la produzione di auto in Italia è scesa sotto le 700 mila unità è stato nel 1961 quando sono state costruite 693.695 unità. Anche il calo annuale del 28% è il più basso che sia mai stato registrato dagli anni '60.

esiste quando si parla di salute: in farmacia i consumi cresceranno nel triennio del 2,8%. Se rappresenta una sorpresa la flessione dell’1,57% per pane e pasta, era già quasi annunciato il calo dei servizi finanziari che perderanno infatti il 2,7%, a causa della sfiducia che in questo periodo regna sovrana. Leggero miglioramento invece nel 2010, quando la spesa delle famiglie resterà ferma allo 0%. Confcommercio ha reso no-

to che la stazionarietà dei consumi durerà per i primi due trimestri del 2010. Dal confronto dei primi dieci mesi del 2008 con lo stesso periodo del 2007, spiega il responsabile uffici studi Confcommercio Mariano Bella, «non c'è un settore che tiene e il 2008 sarà uno degli anni peggiori». Per il futuro molto dipenderà dal clima di fiducia: Proprio la fiducia è uno dei temi che preme di più all’associazione dei commercianti.

Per combattere l’inflazione

La Bce taglia i tassi portandoli al 2% Si abbassa il costo del denaro di DOMENICO CONTI FRANCOFORTE – I tassi di interesse di Eurolandia, che la Bce ha tagliato al 2%, scenderanno ancora già a marzo e si preparano a bruciare il record del 2003. Ma, nonostante la recessione in peggioramento, la Banca centrale europea non si appresta a seguire la Fed portandoli allo zero, per tenersi alla larga dalla «trappola della liquidità». Al consiglio direttivo di ieri la Bce ha tagliato il costo del denaro di mezzo punto riportando le lancette dei tassi indietro al minimo record segnato nel giugno 2003. Una decisione “unanime» del board, come ha spiegato Trichet, oltre che attesa dai mercati. Ma la riduzione di oggi, la quarta consecutiva da ottobre (-2,25 punti percentuali in tutto) sarà presto seguita da nuovi tagli: «non abbiamo detto che il 2% sia il limite minimo e che non andremo oltre», ha anticipato Trichet. Il minimo record toccato quasi sei anni fa si appresta ad essere bruciato: era una soglia coerente con la Bce immaginata dai suoi «Padri Fondatori», ha spiegato Trichet. Oggi può essere abbattuta visto che la crisi attuale non si era mai vista nell’era dell’Euro. Per trovare qualcosa di simile bisogna risalire agli anni Trenta. L’economia di Eurolandia – ha spiegato il banchiere francese - è alle prese con un «forte rallentamento» che rischia di «durare a lungo». Del resto anche il Fondo monetario internazionale ha detto oggi di attendersi un «ulteriore peggioramento della crisi in atto» in Europa, nell’ambito di una «recessione globale prolungata e che si sta intensificando». Basti pensare che l’inizio del 2009 ha accolto Eurolandia con due tegole come l’entrata in recessione della Germania e la caduta della fiducia dei consumatori europei a minimi record. Se le proiezioni degli economisti interni della Bce, a dicembre, puntavano su una crescita intorno all’1,4% nel 2009, ad appena un mese di distanza da quelle previsioni sono già da rifare. Le nuove staff projections verranno presentate al consiglio Bce del 5 marzo, che si delinea quindi come il più probabile per un nuovo colpo di forbice sui tassi da parte dell’Eurotower, alla luce anche del Pil di Eurolandia del quarto trimestre in arrivo a metà febbraio. Da qui a giugno la Bce potrebbe quindi portare i tassi anche sotto l’1%.


Venerdì 16 gennaio 2009

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24 ore in Basilicata

«Il Partito Democratico deve offrire la sua leadership per la Provincia di Matera»

Lacorazza candida la Antezza La replica: «Il Pd ha tanti esponenti validi, mi onora il Senato» «Penso che un partito grande come il nostro, nel rispetto dell’alleanza e riconoscendo il lavoro di chi ha operato nel corso di questi anni, deve accettare la sfida e offrire la sua leadership, autorevole e vincente, per la guida della Provincia di Matera». Sono le parole ufficiali che segnano l’investitura di Piero Lacorazza a Maria Antezza per la presidenza della Provincia di Matera. Il segretario regionale del Pd le ha pronunciate al termine di un’articolata intervista televisiva. «Penso, inoltre, che ci sia la necessità di porre le basi nelle prossime settimane per dare forza e credibilità ad una nuova fase della nostra regione. Penso, per esempio, che per fare questo è necessario ripartire da Matera città e dalla sua provincia. Ripartire proprio da dove questo processo si è inceppato con la sconfitta al Comune. Partire da quel territorio e da quella città che hanno dato un contributo decisivo al dinamismo di questa regione e che oggi vive, come tutta la regione, una difficoltà». Insomma Matera diventa un punto di riferimento importante in un’ottica nella quale il Pd materano continua a spingere con tutte le proprie forze per un ruolo di primo piano nelle scelte e nelle decisioni regionali. L’annuncio di Lacorazza è stato accolto con prudenza dalla senatrice Maria Antezza che ha spiegato: «non conosco il

contesto in cui il segretario ha pronunciato queste parole, io posso dire di essere onorata dell’impegno in Senato che è alquanto rilevante ed impegnativo. Credo poi che il Pd abbia l’energia e i personaggi di spicco per potersi presentare a questo tipo di appuntamento». Insomma una dichiarazione diplomatica che non chiude la vicenda visto che il nodo sarebbe quello del doppio incarico SenatoProvincia. La Antezza vorrebbe andare avanti visto che non c’è incompatibilità, il partito sembra orientato invece a chierderle di assumere a pieno titolo la presidenza della Provincia. Anche perchè ad attendere ci potrebbe essere anche il presidente della Regione Vito de Filippo. Proprio di crisi regionale Lacorazza non ha mancato di parlare nella sua intervista ribadendo a proposito delle differenti visioni tra il Presidente De Filippo e il Pd, che «non è in discussione la fiducia al Presidente De Filippo, semmai il “come” questa crisi, che si è aperta con le dimissioni di Folino e con l’azzeramento della Giunta da parte di De Filippo, restituisca ai lucani la costruzione di un progetto per la Basilicata del futuro e la credibilità della politica e l’autorevolezza delle istituzioni per realizzarlo. Innanzitutto un progetto che faccia diventare questa regione più connessa (infrastrutture materiali ed immateriali), più competitiva (imprese che pos-

All’incontro non hanno partecipato Molinari e Flovilla

Nasce l’Unione di centro con due defezioni pesanti I PROMOTORI della Costituente di centro di Basilicata (Agatino Mancusi, Vincenzo Ruggiero, Gaetano Fierro, che sono consiglieri regionali, Palmiro Sacco, Domenico Cervellino e Gianluigi Laguardia) hanno deciso di «dare vita a un nuovo soggetto politico, l’Unione di Centro (Casini)», che sarà «popolare e liberale». In un documento approvato ieri, al termine di una riunione, hanno indicato come traguardo «un nuovo patto politico e sociale pluralista» e un partito che non sia «una piccola forza d’interposizione tra i due soggetti del finto bipartitismo. Intendiamo cominciare insieme il cammino di un soggetto capace di modificare il sistema politico attuale. Il Centro è unico ed equidistante dai due poli», la Costituente di centro ha chiesto ai suoi aderenti «una linea di discontinuità di comportamenti con il recente passato, al fine di evitare la confusione e la frantumazione del centro stesso che tante perplessità crea nell’opinione pubblica la quale, anche in vista delle prossime competizioni elettorali, chiede coerenza e chiarezza della posizioni dei partiti». I politici Giuseppe Molinari e Antonio Flovilla fanno sapere di non essere stati presenti all’incontro.

Maria Antezza e Piero Lacorazza

sano reggere alla sfida del mercato), più accogliente (lavoro e maggiore qualità della vita) e più giovane (in cui competenze, merito e sapere possano essere un tratto riconoscibile della Basilicata del futuro). (Per questo, a partire dalla riunione di maggioranza di lunedì, il confronto deve partire sul Documento Unico di Programmazione 2007/2013, sulle risorse naturali, sul sistema produttivo, sul welfare regionale e su un più virtuoso rapporto tra centro e periferia). I tempi, che spero siano brevi, e la formazione della Giunta scaturiranno anche dal confronto tra i partiti e nei partiti». p.quarto@luedi.it

Il Pdl si candida a succedere al centrosinistra Il Nuovo Psi batte un colpo

L’indicazione dal segretario Casaletto

COMMENTI dal centrodestra alla vita politica regionale. Per il senatore Egidio Digilio «anche il Parlamento e il governo non possono attendere che il governatore De Filippo e il centrosinistra si decidano a nominare una giunta regionale legittimata a rilanciare il confronto istituzionale». Il consigliere regionale del Pdl Pasquale Di Lorenzo si dice d’accordo: «Le responsabilità sono di chi ha governato da 15 anni questa Regione e noi ci prepariamo a succedervi». Vi si candida anche il Nuovo Psi: «La componente laico-liberal Socialista è un elemento indispensabile per la formazione di un nuovo soggetto politico, moderato, innovatore e aperto quale è il Pdl».

IL SEGRETARIO regionale dei Giovani democratici di Basilicata, Giovanni Casaletto, ha indicato Luca Vitarella (di Bernalda) “responsabile organizzativo regionale”. «L’indicazione di Luca - afferma - sta dentro un lungo percorso di impegno in questi anni, apprezzato da tutti, e nell'aver dato un contributo sostanziale nella fase delle primarie come componente del Comitato Promotore». «Questa organizzazione - aggiunge - dovrà caratterizzarsi, già dentro la fase organizzativa, per la capacità di aprire un dibattito ed una riflessione costante su tutte le questioni che toccano i giovani, e non solo, di questa regione».

Vitarella responsabile organizzativo Giovani Pd

dalla prima Averli descritti come una"fuga" dai suoi doveri istituzionali mi è apparsa più l' invettiva, per altro legittima, di un partito di opposizione che non il racconto che un giornale stimato e seguito come il Quotidiano ha l' ufficio di proporre ai suoi lettori. Piuttosto sarebbe stato utile ( e ancora può darsi che lo sia) comprendere e far comprendere da cosa e da chi "fugga" o intenda "fuggire" il Governatore, se la tesi della fuga ha un qualche senso ed una qualche corrispondenza nella realtà. Sicchè, senza ricorrere a futili congetture o ad esercizi di fantasia, sarà bene ricostruire sul piano delle ipotesi più realistiche, il groviglio, anzi la tela di ragno che in queste ore sta rendendo irresolubile ( e prossima all' implosione ) la situazione politica in Basilicata. Una situazione che non ha nulla a che vedere con le inchieste giudiziarie (pur se esse, in qualche modo, possono essere considerate funzionali all' accelerazione di disegni politici, estranei in ogni caso al lavoro che compiono i magistrati). I magistrati istruiranno, avvieranno procedure, "avvi-

De Filippo smarrito, non in fuga seranno" ed esprimeranno valutazioni probatorie e assumeranno decisioni che ognuno ha il dovere di rispettare nel vivo di dialettiche processuali nelle quali le difese sono chiamate a far valere le loro ragioni. Ma la politica ha una autonomia e, direi, una "superiore" responsabilità, poichè la sua missione è sovraintendere al funzionamento delle istituzioni e alla ricerca delle soluzioni migliori ai problemi civili, economici e sociali, propri di una così drammatica stagione. Per queste sue peculiari virtù alla politica si chiedono coraggio, visione generale e soprattutto trasparenza di obiettivi e di metodi. Perchè la questione morale, se non produce necessariamente riflessi nella questione penale (che evoca responsabilità personali) è tuttavia, per la sua natura, alla radice dei modi e delle forme con i quali la politica è indotta ad esprimere la sua ragione civile e ad esercitare le sue prassi.

Sarà allora utile chiedersi perchè una crisi regionale innescata da una denuncia così forte di un esponente di punta della nomenclatura politica e di governo non si chiuda nel segno dell' auspicato rinnovamento e di un rilancio quali la situazione reclama, se non a patto di regolare, secondo gli schemi del risiko, un complesso di avvicendamenti (e di forzature) mirati a preordinare le filiere di un potere sempre più prossimo all' estenuazione. Qual è insomma la ragione per la quale si continua a chiudere dentro un recinto l' intero orizzonte della politica lucana quasi che il mondo si fermi alle soglie della "città murata" (insistiamo su una metafora che ci appare efficace). Scaricando poi su territori considerati deboli, marginali o peggio subalterni tutte le tensioni, insoddisfazioni, pretese e risarcimenti che derivano da spartizioni che risultano complicate o incomponibili? La verità è, probabilmente,

assai semplice da raccontare. E sta nella debolezza congenita di un' esperienza politica quale quella che ha portato al P.D., nella quale si scontano difficoltà di integrazione, sopravvivenze genetiche quando non lobbismi mascherati che inducano a trasversalismi disinvolti o a rigurgiti identitari mirati alla conservazione della specie. E poichè tutto accade ( o sembra accadere) dentro la città murata, diviene del tutto naturale che le società e i territori esclusi si attrezzino, elevino legittime difese e si preparino alla fatale implosione di un progetto che, fallendo, segnerebbe la fine di una intera significativa esperienza politica. Ecco, caro Direttore (non ti chiamo Paride per non incorrere in rischiose incursioni mitologiche) da dove "fugge" ( o si illude di fuggire) il Governatore lucano, pur se la fuga non sembra appartenere al suo dna: meglio sarebbe stato parlare di riserbo, di difficoltà politica e umana, di smarrimento (che, per chi

legge i giornali, sono più semplici da spiegare). Di qui, e non scherziamo, presto potremmo invece "fuggire" noi, se si insisterà nell' ignorare la chiave dei problemi: che sta nel considerare la ricchezza di un mondo che non può essere più compresso negli angusti schemi di gioco finora prescelti e che non potrebbe più essere mortificato senza che maturino scelte autenticamente libere: naturalmente eversive verso "l' ordine" costituito. Sappiamo di scrivere cose dure. Tuttavia esse nella loro sincerità vogliono essere rispettose non solo verso l'intelligenza di chi legge, ma anche ( speriamo) di chi si appresta ad assumersi responsabilità che possono essere un possibile punto di risalita o la fine invece di una ingloriosa avventura. Vincenzo Viti Caro Vincenzo Nessuna invettiva. Solo un titolo giornalistico per sinte-

tizzare la giornata politica secondo il racconto del nostro cronista sul campo. Il presidente che è di buona lettura filosifiche avrà voluto praticare il suo personale percorso di esodo. Ed è noto che le potenze che costituiscono l'esodo diventano irriducibili. Modi spinoziani di una passione irrefrenabile e assoluta. Forse questo è “il riserbo”, “la difficoltà umana” e “lo smarrimento”? Filosofia. La politica ci indica un Pd ammaccato e confuso, una classe dirigente in vacanza, uno scarto con il suo popolo. Non è questione giudiziaria. Ma sociologica. Il popolo del Pd non si vede più rappresentato da eletti e leader nelle forme in cui ha vissuto la sua passione e appartenenza. La politica è diventata mestiere, gli uomini di affari il principale gruppo di riferimento della politica. De Filippo oggi festeggia il certificato di buona condotta economica redatto dai signori della City globalizzata. I meriti sono suoi. Mi auguro di cuore che quella certificazione possa essere utile alla collettività. La politica riformista invece caro Vincenzo, credo che abbia bisogno di cure da cavallo. Paride Leporace


18 24 Ore in Basilicata L’agenzia di rating conferma per la regione un merito di credito “Aa3”, fra i più alti Venerdì 16 gennaio 2009

Moody’s ridà credito alla Basilicata De Filippo: «Premiati l’equilibrio, il controllo, la trasparenza» L'AGENZIA Moody's conferma per la Regione Basilicata il rating Aa3 in prospettiva stabile, uno dei più elevati meriti di credito. «La valutazione di Moody’s - ha commentato il presidente della Regione, Vito De Filippo - premia il grande lavoro di equilibrio, di controllo e di trasparenza che si è raggiunto sui conti pubblici e rafforza di fatto il patrimonio di credibilità istituzionale e di affidabilità economica con la quale la Basilicata si vuole presentare a nuovi imprenditori ed investitori, avendo maggiore accesso al mercato internazionale dei capitali e migliore fiducia nelle sue possibilità di successo». «La Basilicata - ha aggiunto - si conferma regione virtuosa nel controllo della spesa, anche quella sanitaria, capace di aumentare i ricavi e le sue entrate, garantendo servizi e prestazioni affidabili e non comuni in altre realtà del Paese». Non a caso la razionaliz-

La pagina principale del sito della prestigiosa agenzia di rating Moody’s

zazione della spesa sanitaria ha ridotto al 60 per cento l’incidenza sulle uscite correnti della Basilicata, rispetto all’80 per cento delle altre regioni a statuto ordinario. «Moody’s», ha proseguito De Filippo, «ci ha premiato anche per tutte le

Agricoltura Incontro della Cia

azioni di una “governance” evoluta fatta di riforme, di efficienze e di rigore, che ha saputo misurarsi con le ambizioni di crescita e di miglioramento della società lucana. Ora occorre concentrarsi sulla dotazione infrastrutturale e sulla diversifi-

cazione dei settori produttivi per evitare che il probabile rallentamento dell’economia possa avere un impatto diretto sulla Basilicata, dove, negli ultimi anni, la crescita è stata più sostenuta delle altre regioni del Mezzogiorno».

Napoli (La Destra): ricambio istituzionale

Il governatore soddisfatto anche per la Fiat a gpl MENTRE il presidente De Filippo gongola grazie a Moody’s, c’è che a causa dello stesso soggetto ieri ha masticato amaro: l'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne ha dovuto commentare la decisione di Moody's di porre sotto osservazione il rating della Fiat per possibile declassamento. «E’ dovuta - afferma - al momento di difficoltà che il settore dell'auto sta attraversando a livello mondiale» Nel frattempo la Fiat ieri ha annunciatoo che il 24 e 25 novembre prossimi presenterà al mondo i suoi nuovi modelli a benzina e gpl insieme, fra cui la Grande Punto che verrà realizzata a Melfi. La decisione di produrre questa versione innovativa ha reso contento De Filippo che ha dichiarato: «I cento nuovi posti di lavoro che sono stati creati per supportare Fiat nella nuova linea produttiva sono un primo segnale positivo sulla strada del recupero di un'economia fortemente provata dalla congiuntura dell'ultimo anno. Ciò che più conta però è la riconsiderazione che Fiat ha fatto dello stabilimento Sata nella propria strategia industriale. L’auspicio è che si possano ora creare ulteriori programmi di sviluppo in grado di potenziare lo stabilimento, mettendo a regime anche le iniziative sostenute dalla Regione Basilicata». Più prudente il consigliere regionale della Destra Michele Napoli, secondo cui comunque «è necessario un ricambio della nostra classe politica».

Confindustria sul bando: assumere chi ha perso il posto

Mattia (Pdl) vuole Norme troppo complesse per avviare più trasparenza le “Generazioni verso il lavoro”

TRASPARENZA sulla commercializzazione e la promozione dei prodotti agricoli: questo il senso dell’interrogazione del consigliere regionale Franco Mattia del Pdl. Mattia chiede «che «l'Assessore all'Agricoltura Falotico riferisca in Consiglio Regionale o alla Commissione Consiliare competente lo stato degli adempimenti soprarichiamati attraverso un'informativa esauriente sulla spesa sostenuta specie nell'attività della campagna “Orizzonti Lucani” dei Programmi Por 2000/2006 e sui tempi di definizione della più volte annunciata legge di riordino delle strutture sub-regionali a servizio del

mondo agricolo, compreso l'Arbea e l'Alsia». In tema di agricoltura, la Cia della Basilicata ieri ha presentato l’incontro della direzione che si terrà domani alla nella sala riunioni della Cia, in via dell'Edilizia a Potenza sul tema “Il futuro che vogliamo: più agricoltura. L’ordine del giorno: mobilitazioni della Cia di Basilicata; analisi sullo stato del comparto agricolo in Basilicata, le proposte della CIia; servizi sistema Cia, modalità organizzative e metodologie di lavoro; apertura tesseramento del sistema Cia anno 2009; tariffe servizi erogati dal sistema Cia; programma delle iniziative Confederali annualità 2009».

MAGARI è un buon progetto, ma i possibili effetti positivi del bando regionale “Generazioni verso il lavoro” rischiano di essere vanificati da una applicazione complessa degli aspetti normativi, che sta mettendo in seria difficoltà le aziende interessate ad offrire nuove opportunità di lavoro: se ne dice convinto Attitlio Martorano, presidente di Confindustria Basilicata. Spiega Martorano: «Numerose aziende ci hanno segnalato particolari difficoltà connesse alla interpretazione dei contenuti del bando. Per questa ragione, in attesa di chiarire i dubbi applicativi generati dal bando, chiediamo all'Assessore regionale alla Formazione una proroga del termine di scadenza, fissato per il 18 gennaio, per l'espletamento, da parte delle imprese beneficiarie, dei necessari adempimenti amministrativi. Occorre evidenziare, inoltre, che, nei mesi

Attilio Martorano

successivi alla pubblicazione del bando, si sono registrate in Basilicata numerose crisi aziendali». Le soluzioni proposte dall’indu-

striale sono contenute in un semplice concetto: concedere l’opportunità di contrattualizzare chi ha perso il posto. Dice Martorano: «Sarebbe opportuno offrire alle aziende la possibilità di assumere quei lavoratori che hanno perso il lavoro in questi mesi, magari utilizzando proprio le opportunità contenute nel bando “Generazioni per il lavoro” che, al contrario, non offre, allo stato attuale, questa possibilità». La richiesta esplicita e ufficiale che, date le premesse, Confindustria Basilicata rivolge alla Regione Basilicata è che possano essere accolte le indicazioni espresse, per offrire un segnale di attenzione. «In un contesto congiunturale conclude il presidente degli industriali della Basilicata - che vede il sistema produttivo lucano in forte difficoltà».

Strade, mancava solo la pioggia

Itrec, Di Sanza (Pd): fare chiarezza sulle assunzioni a Rotondella

LE STRADE ERANO GIA’ ai minimi termin. La pioggia di questi giorni ha finito per renderle precarie: lo dice Francesco Mollica, presidente della terza commissione regionale. Dice Mollica: «Da più parti del territorio infatti giungono notizie, anche nefaste, di incidenti occorsi ai fruitori di tali infrastrutture che, in questo momento, necessitano di un intervento e di una attenzione particolare da parte degli Enti gestori, con il coordinamento e l'intervento anche della stessa Regione. I già gravi ritardi che si verificano nell'attuazione delle opere di messa in sicurezza approvate dalle Province ai sensi della Legge n. 13 del 2004 e che prelevano risorse dal Prv (Piano Regionale della Viabilità), sono ancora più colpevoli in momento in cui dette infrastrutture peggiorano di giorno in giorno sotto l'aspetto della sicurezza a causa del maltempo». «Non è più possibile - aggiunge - ritardare gli interventi previsti, a solo titolo esemplificativo, sulla provinciale n. 18 o la presa in carico per rendere più sicura la Barile -Ginestra, acnhe con una semplice striscia di mezzeria. Ma anche per la Regione e per l'Anas non sono più rinviabili interventi come quello sulla S.S. n. 92, dove le piogge rischiano di aggravare la situazione della frana e quindi la percorribilità della stessa con il conseguente isolamento della Val Calastra da quella del Sauro e, per quanto attiene il Comune di Laurenzana, anche dalla Val D'Agri». Mollica poi chiama in causa il presidente

COSA STA accadendo alla Sogin? E’ vero che ci sono state assunzioni poco chiare? Il consigliere regionale del Pd, Antonio Di Sanza, si riferisce a un’inchiesta del Quotidiano della Basilicata per la sua interrogazione. Dice Di Sanza: «La Sogin (e sue collegate), società per azioni incaricata dal Governo allo smantellamento degli impianti nucleari e partecipata dal Ministero dell'Economia, sta operando diverse assunzioni presso l'Itrec del Centro Enea di Rotondella, dove svolge la sua opera; alcune di dette assunzioni sarebbero state fatte preferendo personale legato direttamente all'amministrazione comunale di Rotondella o indirettamente ad essa, facendo aggiudicare lavori in favore di famigliari di amministratori comunali in società cooperative legate a quest'ultima o agevolandone l'avvio al lavoro». «Il Comune di Rotondella aggiunge - è tenuto al controllo sulle attività della Sogin presso il centro Itrec dell'E-

Maltempo Mollica della terza commissione sulla viabilità

Il consigliere regionale Francesco Mollica

della giunta regionale e l'assessore alle Infrastrutture: «Mettano in campo - afferma - un coordinamento di direzione per affrontare, accelerare e risolvere i tanti problemi che abbiamo sul nostro territorio. La velocità dell'utilizzo di risorse già esistenti, tra l'altro aiuterebbero ad immettere sul territorio nel momento più drammatico della crisi in Regione ed anche qui, a solo titolo esemplificativo, non si riesce a comprendere perché dopo sette mesi dall'aggiudicazione della gara del IV Lotto della c.d. “Oraziana”i lavori non abbiano ancora inizio anzi, da quanto è dato sapere, non si è ancora firmato il contratto».

La Trisaia di Rotondella

nea; inoltre, sarà chiamato al voto per il rinnovo dell'amministrazione nel turno elettorale del 2009. Se si considera - continua Di Sanza - che il codice etico del consiglio di amministrazione della suddetta società, al punto 4.3 vieta di “accordare vantaggi di qualsiasi natura in favore di rappresentati della Pubblica Amministrazione da cui possono scaturite vantaggi a favore della Società;”che la Sogin, intervenuta sul caso ha assicurato: “selezioni rigorose, nessun favori-

tismo”». Di Sanza ha chiesto al presidente della Regione Vito De Filippo Presidente della Giunta Regionale la questione che accerti le procedure adottate dalla Sogin per l'assunzione di personale presso l'Itrec di Rotondella e se soprattutto che non siano state assunte persone incompatibili per le funzioni svolte; che assicuri un corretto esercizio del diritto al voto; e che verifichi l'uso dei fondi assegnati al comune di Rotondella per la compensazione ambientale».


24 Ore in Basilicata 19 Parte una striscia mattutina per i tg regionali, fra cui quello lucano. Nuove assunzioni VenerdĂŹ 16 gennaio 2009

Il buongiorno si vede dalla Rai Quotidianamente ci sarĂ anche una “buona notiziaâ€? I TANTI “voltiâ€? dell'informazione televisiva pubblica: locale, linguaggi moderni, vicino al cittadino, con giovani giornalisti e l'utilizzo di nuove tecnologie. Sintonizzarsi su Rai tre lunedĂŹ 19 dalle 7.30 alle 8 per credere. Da lunedĂŹ, infatti, andrĂ in onda “Buongiorno, Regioneâ€?, il programma di informazione della Tgr. Ieri, la presentazione ufficiale alla stampa nella sala riunioni della sede Rai di Potenza. In collegamento con le 21 sedi regionali, il direttore della Tgr, Angela Buttiglione, in videoconferenza dalla sede romana di viale Mazzini, ha illustrato il progetto. “L'informazione vicino casaâ€? è lo spot per sottolineare un'informazione che cambia, al fianco dei cittadini. ÂŤE' un nuovo format giornalistico - ha detto la Buttiglione - All'interno ci sono due telegiornali. Il resto è fatto con informazioni di servizio come la viabilitĂ , il meteo, il traffico, la rassegna dei giornali locali, l'agenda dei principali appuntamenti e la rubrica “Ditelo al Tgrâ€?Âť. Via e-mail, fax, con foto o video i telespettatori potranno segnalare argomenti da trattare in trasmissione. L'obiettivo, come spiegato dalla Buttiglione, è quello ÂŤdi aiutare a risolvere i micro-problemi. Ăˆ un'informazione di prossimitĂ . Da una ricerca, la Tgr è la testata televisiva con maggiore credibilitĂ presso il pubblicoÂť. Durante la mezz'ora ci sa-

Immagini proiettate ieri: l’ora “x� e il nuovo studio

ranno collegamenti in diretta, una finestra sul territorio. Ogni puntata sarĂ conclusa con la “buona notiziaâ€?, una curiositĂ in positivo per iniziare bene la giornata. Dal 20 ottobre è iniziata la sperimentazione nei quattro centri di produzione: Lombardia, Piemonte, Lazio e Campania. Buoni i risultati in queste regioni-pilota dove l'ascolto è raddoppiato raggiungendo una media dell'11% di share. Risultati che confermano l'audacia dei vertici aziendali che hanno scommesso su questo prodotto innovativo. ÂŤI risultati - ha aggiunto Buttiglione - oltre allo share, sono le nuove relazioni con il territorio, con le associazioni, con un'informazione capillare e precisaÂť.

Il pubblico ministero chiede 30 e 12 anni

Due fratelli di Ferrandina accusati dell’omicidio di un cuoco in Liguria TRENT'ANNI di carcere per l’esecutore materiale e 12 per il complice che avrebbe concorso nell’assassinio: sono le richieste fatte dal sostituto procuratore della Repubblica di Chiavari Francesco Brancaccio nei confronti dei due imputati accusati di aver ucciso il 63enne Adriano Costa, ex cuoco, residente a Lavagna. Si tratta dei due fratelli Vulcano, originari di Ferrandina L’omicidio avvenne nel luglio del 2007 e la vittima venne raggiunta da due colpi di una calibro 7,65 poco lontano dalla sua auto, parcheggiata in una via nella perife-

ria di Lavagna, nel levante genovese. La richiesta di condanna è stata avanzata davanti alla Corte di Assise di Genova, presieduta da Vittorio Frascheroli, nei confronti di Egidio e Franco Vulcano rispettivamente di 44 e 41 anni, due fratelli lucani; il primo ha precedenti penali e sarebbe stato lui a premere il grilletto, il secondo, Franco, è incensurato. Movente dell’omicidio, a quanto sembra, un debito non pagato. I due imputati sono difesi dai legali Andrea Vernazza e Claudio Zadra che prenderanno la parola giovedĂŹ prossimo.

Un accenno anche alle nuove tecnologie tramite web e videoconferenze e un nuovo modo di fare grafica. ÂŤAbbiamo dovuto cambiare la mentalitĂ . Ci abbiamo creduto tutti e questo prodotto sarĂ di grande arricchimento per le testate nazionaliÂť. Non è mancata una piccola rivalsa sui tg nazionali. ÂŤPiĂš del 50% del lavoro viene svolto dalle sedi regionaliÂť, ha detto. Presentata una clip con i “numeri zeroâ€? dalle varie sedi per dare un'idea di quello che si potrĂ vedere. E' emerso soprattutto un dato: un'informazione al femminile. ÂŤLe donne sono piĂš sveglie dei maschi - ha commentato Claudio Petruccioli, presidente del consiglio

di amministrazione della Rai. Ha parlato di un'azienda in movimento che si proietta al futuro: dal passaggio al digitale terrestre in Sardegna, al potenziamenti di Rai 4, al bouquet di canali satellitari, alla sperimentazione dell'alta definizione e al potenziamento del web. Il direttore generale dell'azienda, Claudio Cappon ha evidenziato come il rapporto con il territorio è uno dei temi strategici del futuro, condizione essenziale della stessa esistenza del servizio pubblico. Buongiorno regione è un luogo di accesso nuovo al mondo televisivo per interfacciare i cittadini. Il caporedattore del Tg3 Basilicata, Renato Cantore, emozio-

Programma spaziale anche a Matera

Due tirocinii al centro Asi CI SONO anche due posti a Matera, al Centro di geodesia spaziale, due posti del programma di tirocinio voluti dall’Asi e dalla Fondazione Crui. Si offrono 12 opportunità per studenti universitari e laureati che vorranno mettersi alla prova con un periodo di formazione presso le sedi dell'Agenzia Spaziale Italiana. Laureati e laureandi di primo livello, di laurea specialistica e di vecchio ordinamento, hanno infatti tempo fino al 3 febbraio per candidarsi on-line alla prima edizione 2009 del pro-

gramma Asi -Fondazione Crui, alla quale aderiscono 41 atenei italiani. I tirocinanti verranno ospitati da tutte le sedi dell'ASI: 8 a Roma, 2 a Matera e 2 a Trapani. Possono accedere al bando universitari provenienti da diverse facoltĂ e con una buona conoscenza dell'inglese. Le fasi della selezione prevedono una prima verifica da parte dell'UniversitĂ di provenienza, seguita da una valutazione da parte di Asi e della Fondazione Crui. Il periodo di stage ha una durata 6 mesi, con inizio previsto per il 16 marzo.

La degenerazione maculare in Basilicata

“Dopo di noi� in commissione

Vista, un male pericoloso

Una mano a chi vive con difficoltĂ la casa

La Dmle costituisce la causa di oltre il 50% dei casi di grave handicap visivo, raggiungendo, nei paesi industrializzati, il vertice di questa particolare classifica. In ogni caso rappresenta un'insidia pericolosa per la vista degli over 50, una malattia cronica che arriva a compromettere attività quotidiane come leggere, guardare la televisione, prendersi cura di sʝ, dice Francesco Bandello, Direttore della Clinica Oculistica, Università degli Studi di Udine. Si calcola che in Basilicata la degenerazione maculare colpisca circa 4.500 persone edil suo impatto è destinato ad aumentare per l'incremento dell'aspettativa di vita: nsi registrano circa 600 nuovi casi ogni anno.

IERI in Quarta Commissione regionale, presieduta dal consigliere Straziuso, l'audizione dell'Associazione Onlus “Dopo di noiâ€?. Presente per la Regione Adriano Abiusi. L'audizione, che ha visto la partecipazione delle forze politiche presenti in Consiglio regionale, ha avuto per oggetto l'istanza avanzata dalla citata Associazione di realizzare un intervento di natura socio assistenziale denominato “Casa famiglia domoticaâ€?. ÂŤL'impegno - ha detto il presidente Straziuso - è quello di dotare la Regione Basilicata di uno strumento normativo in grado di dare risposte concrete alle legittime aspettative di coloro i quali vivono una situazione di disagio con grande dignitĂ e con spirito di abnegazioneÂť.

SONO circa 4.500 i lucani che convivono con la Degenerazione maculare legata all'etĂ (Dmle), prima causa di gravi danni alla vista e di handicap visivo nel mondo occidentale, e che dovrebbero “nutrire la vistaâ€?. Può infatti sembrare un nonsenso ma, invece, anche l'occhio vuole la sua parte di nutrienti. Lo fa sapere un’azienda del settore farmaceutico, la Thea. ÂŤL'occhio, in particolare la retina, è un organo estremamente sensibile, che necessita di un corretto apporto vascolare e nutritivo. I fotorecettori e il tessuto retinico hanno bisogno di vitamine e molti altri nutrientiÂť, spiega Laura Tonini, medico oculista, dottorato di ricerca in scienze cliniche UniversitĂ di Torino.

nato per il lancio, ha fornito alcuni elementi di carattere regionale. ÂŤLa rubrica ospiterĂ ogni giorno dei collegamenti con la polizia stradale e con la sala della protezione civile - ha detto - Previsti due edizioni di telegiornali per permettere ai telespettatori che si sono persi parte della trasmissione di avere il quadro delle notizie della giornataÂť. Il comandante della polizia stradale, Andrea Spinello e l'ingegnere della protezione civile, Giuseppe Basile hanno affermato che si tratta di uno strumento importante per il loro lavoro. Il buongiorno si aprirĂ lunedĂŹ 19 con le immagini dei due capoluoghi che si sveglieranno. Conduttrice della prima

settimana sarĂ Cinzia Grenci. Previsto un collegamento dallo studio di Matera e quelli dalla redazione. Spazio alle “new entryâ€? selezionate appositamente per il progetto: Manuela Mele, Valentina Dellorusso, Isabella Romano e Antonio Coronato. ÂŤTre dei quattro giornalisti - ha detto Cantore - vengono dalla scuola di giornalismo di PotenzaÂť. Una bella soddisfazione per il presidente dell'ordine regionale, Oreste Lopomo che è stato tra i promotori della scuola. Collegamenti leggeri con webcam e un ponte con le associazioni dei lucani nel mondo. Cantore non esclude in una fase successiva collegamenti con le redazioni delle testate locali. Mostrato in anteprima il nuovo studio dove sono state installate 5 telecamere. Lo studio sarĂ unico per tutte le edizioni, ma a differenziare un'edizione da un'altra sarĂ il cambio di colore. Le pareti si illumineranno di blu o di rosso. NovitĂ anche per le prossime edizioni dei tg: conduzioni in piedi come in quelli nazionali. Quattro tv a schermo piatto sono posizionati alle spalle del conduttore, mentre uno è posizionato a terra. Per qualche minuto è stato mandato in visione la puntata di ieri. Tanta attesa per una rubrica che si preannuncia dinamica, dai toni frizzanti, giovanile e tecnologica, che parla diversi linguaggi e vicina ai cittadini. Iranna De Meo

Il Centro di geodesia spaziale di Matera

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Potenza Venerdì 16 gennaio 2009

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Redazione: via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza Tel. 0971 69309

Al Don Bosco il giornalista più pungente d’Italia ha portato in scena “Promemoria”

Il Travaglio della politica Saluti a don Marcello e invito a partecipare alla sua iniziativa Prima di uscire di scena, Marco Travaglio, ha salutato don Marcello Cozzi che non era presente in sala e ha invitato a partecipare alla manifestazione “Un’altra città possibile” organizzata domani a Potenza al Don bosco (ore 17) per essere cittadini attivi. «La prima Repubblica muore affogata nelle tangenti, la seconda esce dal sangue delle stragi. La storia è maestra, ma nessuno impara mai niente». Esordisce così Marco Travaglio, giornalista e scrittore di libri sul palco del teatro Don Bosco. Sala stracolma, ma qualcuno pur di non perdersi lo spettacolo preferisce restare in piedi per tre ore. Di scena “Promemoria”, una chiacchierata teatrale sulla storia d’Italia negli ultimi 15 anni. Il Travaglio teatrale non è stato diverso da quello dello schermo televisivo: pungente, ironico, sarcastico. Essenziale la scenografia dove a dominare è stato il colore bianco: sullo sfondo un dj set che intervalla le parti narrate in modo ritmato e tre pouf su cui Travaglio si è seduto di volta in volta nel presentare i vari capitoli. Le musiche di Corvino sono servite da cornice proponendosi come cassa di risonanza alle parole di Travaglio, come evocazione, suggestione o provocazione. Dalle ceneri della prima Repubblica, passando per ‘'ascesa di Berlusconi, “il nuovo miracolo italiano”, “l'unto dal Signore”, per arrivare sino ai nostri giorni, un’epoca politica piena di contraddizioni e disincanto. Monocorde la narrazione inframmezzata da toni taglienti fino a quelli della farsa, del grottesco e della tragicommedia, lasciando spazi di riflessione al pubblico che applaude e acconsen-

Il pm Montemurro

Travaglio

Il Questore Panico

Due momenti dello spettacolo (foto Andrea Mattiacci)

te. Sette i quadri, intervallati da musiche eseguite dal vivo. Parte dalle tangenti, dalla storia di Antonio Natali che nel 1985 dà il via a Tangentopoli e al sistema di spartizione della torta tra i cartelli di imprese nella provincia di Milano. Claudio Martelli, delfino di Craxi era il “manovratore degli appalti di tutta la city”, quello che una volta indagato, si dimise dalla carica di ministro della Giustizia. «Oggi sarebbe barbaro - ha commentato ironico lo scrittore. E infatti,

oggi conduce programmi di storia per Rai e Mediaset ed è editorialista sui giornali». E poi De Michelis («che oggi fa l’europarlamentare»), Forlani, Pomicino e la storia dei 100 milioni al prete cui si era rivolto con un voto alla Madonna, affinchè l’operazione andasse a buon fine. Citazioni di atti processuali, interrogatori, intercettazioni telefoniche, snocciolando cifre e facendo nomi. Alcuni stralci sono presi dai suoi libri e trapianti nello spettacolo. Poi i riflettori puntano su

Poggiolini, ex ministro della Sanità a cui vennero sequestrati oltre 15 miliardi di lire su un conto svizzero intestato alla moglie, oltre a diversi miliardi di lire in lingotti d'oro, gioielli, dipinti e monete antiche e moderne sequestrati nella casa di Napoli. «E pensare che vogliono metter Craxi nel pantheon dei padri nobili della sinistra, invece di dedicargli vie, bisognerebbe dedicargli una tangenziale». Nella seconda parte il personaggio chiave è lui: il Cavaliere, la sua ascesa

al potere. «Un giorno arriva chi chiude i rubinetti dell’informazione e apre quelli della disinformazione. Così i giudici sono i colpevoli e i tangentari innocenti». Attorno a Berlusconi ruotano personaggi chiave: Marcello Dell'Utri, il capo-mafia Vittorio Mangano, “testa di ponte delle organizzazioni criminali” che nella villa di Arcore svolge la mansione di stalliere. Si passa poi alle bombe di mafia a Roma, Milano e Firenze, la strage di Capaci, l'omicidio Borselli-

no, la P2 di Licio Gelli, le leggi ad personam, il cimicione, la Bicamerale dei ricatti. E poi a quello che definisce “regime berlusconiano” basato su bugie, gaffes come quella dei saluti in inglese (“I give you the salutation of my president of Republic”), vergogne, epurazioni, leggi ad personam, impunità fino al ritorno del centrosinistra e poi ancora il Messia. E’ la storia dei nostri giorni, delle social card, «con un solo uomo al comando o meglio al telecomando». E qual è stata la missione della sinistra? «Salvare Berlusconi. Come siamo, come eravamo e come saremo. Avanti il prossimo: se non vi son bastati Andreotti, Craxi, Berlusconi e D'Alema, ora magari arrivano Lele Mora, Fabrizio Corona, Flavio Briatore e Luca di Montezemolo. Eppure L'Italia ha conosciuto anche grandi momenti, grandi cambiamenti e grandi uomini». Non è mancato il rimpianto finale per gente onesta come Ambrosoli e Berlinguer, «che da morto è più vivo di molti morti viventi». Iranna De Meo potenza@luedi.it

Il consigliere Di Lascio opta per la continuità alla Provincia

Elezioni amministrative «Sì a una nuova giunta Altobello» «IL centrosinistra dovrà presentarsi con un nuovo programma, in continuità con l'attuale». Ovvero, in termini più espliciti, «crediamo che il presidente della Provincia di Potenza uscente, Sabino Altobello, sia la scelta più autorevole come candidato alla guida dell'ente intermedio». La sollecitazione di Vito Di Lascio, capogruppo del Pd a piazza Mario Pagano, arriva dopo un «percorso di approfondimento dei consiglieri democratici che all'unanimità hanno sottoscritto il documento finale e, dunque, questo indirizzo». Pochi giorni fa, Altobello, durante la conferenza stampa di fine anno si era detto a disposizione del partito, anche per eventuali primarie. «Il regolamento del Pd dice che, salvo casi rari, per le cariche istituzionali uscenti non c'è bisogno di primarie - puntualizza Di Lascio, nel dettagliare il “sostegno” al presidente - Diversa è la condizione per cui dovesse esserci la necessità di fare primarie di coalizione. Se non altro perché è

evidente la richiesta di Italia dei valori a competere per una delle cariche di vertice alle prossime elezioni». Se così fosse, «le primarie non ci spaventano, sarebbero un passaggio in più. Né possono diventare uno strumento per dividere la coalizione. Basta stabilire regole certe a cui poi i partiti devono attenersi». Ma la definizione delle candidature ha bisogno ancora di alcune settimane di relazioni tra le segreterie di partito. A monte c'è anche il “nodo” coalizione. In Provincia il quadro è diverso da quello regionale o cittadino. L'attuale maggioranza che sostiene Altobello è molto “ampia”, con il Pd sia i moderati che la sinistra radicale, passando per l'Idv. «E' vero, nel corso degli anni, questa legislatura pure ha dovuto affrontare alcune crisi, ma la coalizione ha retto, anche grazie a un sistema di relazioni basato sulle persone. Non è un caso se molti consiglieri provinciali, nei rispettivi partiti, hanno ottenuto in seguito

posti di rilievo nella dirigenza, a testimonianza di un personale valore». Ci sono «i risultati ottenuti da questa amministrazione a parlare per tutti». E' andato tutto bene? «In tema di amministrazione, credo che il Pd, tra il livello regionale e quello provinciale, non abbia dialogato abbastanza sulla riforma dell'Ato unico rifiuti. Avevamo chiesto che anziché accorpare due enti in uno, semplicemente fossero cancellati per affidare la delega della gestione dei rifiuti alle Province che già ne detengono la programmazione. Il punto è sempre quello, nel rapporto istituzionale tra i due enti, c'è ancora un ritardo nel trasferimento delle deleghe». Dal punto di vista politico, in cinque anni, «qualche difficoltà di dialogo in una coalizione così ampia è normale. Abbiamo avuto qualche frizione con il Prc. Ma la condizione generale di partenza per il futuro è che il centrosinistra ha bisogno anche della sinistra radicale, che deve poter dare il proprio contributo.

Certo, se poi le scelte di Rifondazione a livello centrale stabiliranno che il Prc deve lasciare le coalizioni di centrosinistra anche a livello locale, non potremo che prenderne atto». Resta il tema dei volti nuovi: «Lo “svecchiamento” del partito è un tema che soprattutto dal 2010, in tutto il Paese, in concomitanza con le prossime elezioni regionali non sarà più rinviabile. Da subito, però, il Pd dovrà stabilire nuove e diverse relazioni di collaborazione con gli altri partiti del centrosinistra, ma in un contesto di assoluta chiarezza e di un dibattito politico tutto

orientato al merito delle questioni. Soprattutto, non condizionato dalle provocazioni di quella parte politica che chiede il rinnovamento pretendendolo in casa d'altri ma non è disponibile a farlo in casa propria». L'ultimo passaggio è piuttosto un auspicio. «Qualche donna in più - conclude Di Lascio - dovrebbe essere eletta. Non è un problema di candidature che, come da regolamento, sono garantite. Il punto è fare in modo che siano presenti anche nei collegi “non blindati”, in cui c'è davvero possibilità di elezione». Sara Lorusso potenza@luedi.it


Potenza

Venerdì 16 gennaio 2009

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ANTICA OSTERIA

Chi “trama” alle spalle del sindaco?

MARCONI

0971-56900

AL DUOMO

0971-24848

MIMI’

0971-37592

DUE TORRI

0971-411661

FILO D’ORO

0971-59245

LA TETTOIA

0971-24123

TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO

0971-471312

AMBROSIA

0971-34501

LA PRIMULA

0971-58310

AL NORD

Tantissimi auguri alla famiglia Chiarito per la nascita della piccola Sofia

0971-480025

AL POGGIO

0971-472137

BACCO

0971-410220

FUORI LE MURA

0971-25409

LA FATTORIA

0971-34680

LE ARCATE

0971-51465

MOZART

Al “brontolone” Don Vito Forlenza per gli 82 anni del suo compleanno i migliori auguri da Tommaso Marcantonio e famiglia

NINFE

0971-51465

LE ARCATE

0971-51465

PANE E PEPERONCINO

FARMACIE TURNO NOTTURNO 16 GENNAIO Marchesiello corso Garibaldi, 92 0971-21179 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San carlo

0971-310310 0971-612564

CONTINUANO fino al 5 maggio prossimo gli appuntamenti della dodicesima stagione concertistica del 2009, organizzata da Ateneo Musica Basilicata al Conservatorio “Gesualdo Da Venosa” di Potenza. Tra i prossimi appuntamenti, il 18 gennaio è la volta di “Le ricorrenze… omaggio a F. J. Haydn” con i solisti di Perugia: Massimo Polidori, violoncello (primo violoncello del Teatro alla Scala) e Maurizio Moretti, direttore. Poi, il 25 gennaio, sarà la volta di “La dance”, il duo pianistico Maria Sbeglia e Umberto Zamuner. Ancora, il 1 febbraio il conservatorio ospiterà “Buon Compleanno Felix!” dell’orchestra del teatro “U. Giordano” di Foggia con Franco Mezzena, violino e Vito Clemente, direttore. L’8 febbraio ci sarà “Aromas de Siviglia” con il duo Francisco e Josè M. Cuenca. Il 15 febbraio, invece, “Musica senza confini” con Jugens Stutgard Chamber Orchestra (Alberto Cesaraccio, oboe, Alexander Adiarte, direttore).

•DON BOSCO• Programmazione sospesa •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Sette anime 17 - 19.30 - 22 Sala 2 Viaggio al centro della terra 17.30 - 19.30 - 21.30 Sala 3 Yes man 18 - 20.15 - 22.30 Sala 4 Madagascar 2

AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa

0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510

0971-44462765

AL DRAGO

0971-445470

TOURIST

0971-411396

LA TRATTORIA

0971-53176

SARRICCHIO

0971-444072

TRIMINIEDD

0971-55746

TRE MARI

0971-56032

•Difensore civico comunale 0971-415150

Cara Zia Maria, forse non saremo le prime perlomeno lo facciamo con le rime e con un mezzo virtuale alla nostra zietta auguriamo un compleanno speciale!!! auguri di buon compleanno"

Concertistica al conservatorio

0971-441295

•Federconsumatori 0971-34444 •IL 22 GENNAIO Potenza, Aula magna, ore 20.30 “LA CITTA’ DI DIO” Proiezione del film di F. Meirelles

•Adiconsum

•IL 18 GENNAIO Potenza, Cineteatro Don Bosco, ore 18.30 “ROSSO MALPELO” Rassegna cinematografica Diritti dell’uomo

•Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308

•IL 18 GENNAIO Potenza, conservatorio, ore 19.30 “LE RICORRENZE” Omaggio ad Haydn •FINO AL 28 FEBBRAIO Potenza, Pinacoteca provinciale, ore 18 “GIACOMO DI CHIRICO” Mostra a cura di Isabella Valente

0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390

•Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico 199284284 •Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551

16.30 Natale e Rio 19 - 21.30 Sala 5 Australia 17.30 - 21 Sala 6 Beverly Hills chihuahua 16.30 - 18.30 - 20.30 22.30 Sala 7 Immago mortis 18 - 20 -22 •DUE TORRI• Sette anime 19 - 21.15

Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia


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Potenza

Venerdì 16 gennaio 2009

Potenza

«Stop al progetto di Gae Aulenti

Venerdì 16 gennaio 2009

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COME SARA’

Giovanni De Marco propone una petizione per non stravolgere piazza Mario Pagano GIOVANNI De Marco è il primo firmatario e autore della petizione che chiede al consiglio comunale di fermare la realizzazione del progetto di Gae Aulenti per la riqualificazione di piazza prefettura. Più che di una petizione bisognerebbe forse parlare di un trattato, visto che all'interno delle sue quaranta pagine e dei suoi oltre centocinquanta allegati, praticamente si affronta tutta la storia della piazza, dalla sua nascita ad oggi, con inoltre tutti gli articoli di giornale che hanno trattato l'argomento negli ultimi dieci anni. Proprietario e titolare di uno dei primi ingrossi e forse l'ultimo rimasto nel centro storico, in via Due Torri, ha finalmente ultimato tutti gli strumenti per la sua battaglia. I banconi della sua attività sono completamente invasi da ritagli di giornale, foto del centro storico e delle ultime opere pubbliche edificate in città. Una parte del suo deposito è diventata un vero e proprio archivio storico. Da dove viene tutta questa voglia e questo impegno per la piazza del Prefetto? «Non ho nessun interesse da difendere se non quello della memoria storica di una città che per troppo tempo ha permesso la distruzione sistematica senza alcun rispetto per quella che era la storia urbanistica del capoluogo. Hanno lasciato intatti pochissimi edifici storici e scarsissime zone del centro, ma la piazza principale della città è di tutti, è un pò il simbolo di questa città. Il mio primo intento è quello di offrire ai potentini finalmente la possibilità di esprimere il proprio parere. Quando i lavori della piazza saranno avviati, questa volta nessuno potrà lamentarsi perché adesso ha la possibilità di farsi sentire». La sua petizione affronta un argomento complesso e un tema che difficilmente può riuscire a mettere tutti d'accordo, dove pensa che possa portare? «Il principio di tutta questa iniziativa è quello che vuole i cittadini protagonisti di scelte importanti come questa. La piazza è di noi tutti, non è del consiglio comunale. E' un pezzo di storia, è così da oltre cento cinquanta anni, adesso vogliono trasformarla completamente, forse dovrebbero prima chiedere ai cittadini, ai residenti, a chi la utilizza, che cosa ne pensano. Gli scempi a cui abbiamo assistito inermi in questi anni, come la nave costruita a via Tirreno, il parco dei capitelli di via Delle Regioni, lo storpiamento della gradinata Leopardi, l'abbattimento della storica stazione di Posta, solo guardando al recente passato, ma soprattutto nei loro progetti non tengono mai in considera-

Dal 1838 a oggi Cosa è cambiato Il primo architetto fu Zurlo Capece L’inaugurazione toccò al Duca della Verdura Giovanni De Marco tra i manifesti che ha realizzato (foto Andrea Mattiacci)

zione l'utilizzo che viene fatto dai cittadini. A loro serva solo chiudere appalti e far consumare più cemento possibile alle imprese». Una piazza sostanzialmente uguale ma con un grande parcheggio interrato, perché pensa che sia meglio? «La piazza deve necessariamente mantenere un legame con la sua storia, deve continuare a raccontare quello che ha vissuto, non può essere completamente trasformata, significherebbe cancellare un altro tassello tra i pochissimi rimasti. La città e il centro non hanno nessuno spazio grande come questa piazza, sarebbe una follia ridimensionarla così tanto, vorrebbe dire limitare tantissimo

gli utilizzi per concerti, feste, raduni, comizi. Il progetto del parcheggio darebbe invece grandissimi vantaggi a tutti senza comprometterne la sua storia né tanto meno il suo utilizzo. Anzi libererebbe dal passaggio delle macchine la zona antistante la prefettura, spostando il passaggio sottoterra , libererebbe la zona interna alla prefettura e quella antistante la chiesa quasi millenaria di San Francesco, ridando lustro alla parte rimasta del monastero, con giardini e panchine. La piazza quindi diventerebbe più grande, oltre ad ospitarne una sotterranea, avveniristica e che darebbe il vantaggio in una città come la nostra dove l'inverno è lungo di svol-

gere iniziative al coperto. Per non parlare dei 600 posti macchina che rivoluzionerebbe la vita dei residenti, dei turisti e di tutti quelli che devono usufruire dei pochi servizi rimasti in centro». Un progetto molto ambizioso e certamente molto costoso? «Dagli studi di fattibilità si parla di 15 milioni di euro, di cui però almeno la metà sarebbero investiti da privati che gestirebbero i parcheggi. Ne sono stati spesi più del doppio per il nuovo snodo del Gallitello, non vedo perché non possano essere spesi per la zona più importante e storica della città. In tutte le città di Italia, Torino, Ascoli, Rieti, Bologna, nei centri storici con

carenza di posti macchina, le piazze sono state convertita in parcheggi sotterranei. Qui che il problema è cronico, nonostante tutti gli studi di fattibilità abbiamo dimostrato la possibilità, non capisco proprio perché non si dovrebbe realizzare». Quale è il suo invito ai cittadini? «Purtroppo la raccolta di

firma potrebbe non bastare a fermare questo progetto, c'è bisogno di uno scossone popolare, di cittadini che hanno voglia di tornare protagonisti nelle scelte importanti e non solo di vittime che subiscono le scelte dall'alto. Questo è il momento di farsi sentire, o adesso, o mai più». Alessandro Galella potenza@luedi.it

IL CARDO E IL DECUMANO QUESTO progetto ha i seguenti capisaldi: costruzione di una sala sotterranea di 4.000 metri quadrati, per attività culturali ed espositive che prende luce ed aria da un grandissimo oculo di vetro che coprirebbe la parte centrale della piazza. Questa sala determinerebbe un ampliamento del teatro Stabile, che diventerebbe sotto il suolo un edificio polifunzionale in grado di ospitare mostre ed esposizioni. Ripavimentazione della restante piazza e dell'atrio di fronte la chiesa di San Francesco con lo stesso tipo di pietra esistente, per un totale di 3000 metri quadri. Realizzazione di un parcheggio interrato con ingresso da via del Popolo per 57 posti macchina per i residenti. Edificazione di opere di arredo urbano, quali il muro curvo di via del Popolo, un sistema di pensili-

ne frangivento su via Petruccelli, l'apertura di una nuova porta cittadina, che consente di passare, direttamente, da piazza Mario Pagano, nella villa del Prefetto, con annesse pensiline e rampa di accesso alla villa stessa. Realizzazione di un parcheggio per gli uffici provinciali e per la Prefettura, per complessivi 26 posti auto, per liberare dalle macchine il largo del chiostro della chiesa di San Francesco, realizzando una nuova via extra murale verso porta San Giovanni. Il limite di spesa definito dal bando di concorso era di 5 miliardi di lire, ricordando che il parcheggio progettato per i residenti su via del popolo potrà essere realizzato e gestito con il concorso di imprenditori privati così come il parcheggio per gli uffici provinciali potrebbe essere finanziato dallo stesso ente. al.ga. potenza@luedi.it

Cosa, invece, prevede questo progetto

Ci sono le soluzioni ma un «No» secco alla Ztl

IL primo progettista della attuale piazza Mario Pagano fu Zurlo Capece che nel 1838 realizzò una piazza più grande di quella attuale su un unico livello. Il suo primo intento era quello di dare maggiore decoro e respiro al Palazzo dell'Intendenza e dei tribunali. Così veniva chiamato all'epoca l'enorme attuale palazzo della prefettura che ospitava nella zona di fronte la chiesa di San Francesco il tribunale cittadino. Così viene riportato dallo storico Raffaele Riviello nel suo libro Cronaca Potentina del 1799. I lavori per la realizzazione della piazza grande come quella attuale vengono avviati dal Comune nel 1839, su sollecitazione dell'Intendente, Edoardo Winspeare e saranno completati già nel 1844, sotto la direzione dell'architetto Giuseppe D'Errico. Ad inaugurarla sarà però l'Intendente successivo, Francesco Benso, Duca della Verdura, nobile palermitano, dotato di grande umanità e larghe vedute, che fece realizzare numerosi lavori nel centro del capoluogo. Il nome che prenderà inizialmente è proprio largo dell'Intendenza, successivamente largo del Mercato perché vi si trasferisce il mercato della domenica che prima si teneva nella parte bassa di piazza del Sedile. Nel 1860, con l'unità d'Italia, gli intendenti vengono sostituiti con i prefetti ed è proprio il primo Prefetto, Giulio de Rolland, che nel maggio del 1861, le dà il nome di piazza della Prefettura. Il Teatro viene inaugurato invece il 26 gennaio del 1881 che viene anche ornato successivamente con una grande fontana che viene ultimata nel 1886 e rimossa poi soltanto otto anni dopo. Il 29 ottobre del 1899 in occasione del centenario dalla morte di Mario Pagano, un lucano nato a Brienza, impiccato a Napoli per le sue idee liberali, il consiglio comunale decide di dedicare a lui il nome della piazza. A partire dagli inizi del novecento, questa piazza entra lentamente nelle simpatie dei potentini sempre molto più legati alla più piccola piazza Sedile. Fino al 1938 la parte più centrale della zona vecchia della città mantiene il suo equilibrio architettonico tra la chiesa quasi millenaria di S.Francesco, ex monastero, il teatro e la prefettura. Con l'avvento del fascismo viene completamente abbattuto il vecchio isolato di Porta Amendola, per fare spazio alla grande struttura residenziale e commerciale, in perfetto stile fascista, del palazzo dell'Ina con i suoi

Alcuni dei faldoni, custoditi da De Marco nel retrobottega del suo negozio, che contengono i progetti degli ultimi decenni che riguardanno il capoluogo di regione

(foto Andrea Mattiacci)

porticati. I vicoli di Porta Amendola proteggevano la piazza dai venti, con questi lavori invece non esiste più alcuna barriera. Lo stravolgimento dell'originale equilibrio architettonico non si arresta. Negli anni sessanta vengono realizzati gli edifici delle Assicurazioni Generali e quello della Cassa di Risparmio, che solo per pochi metri non entra nella chiesa millenaria che è situata nell'angolo della piazza. Nel 1992 l'amministrazione comunale indice un concorso di primo livello per la redazione del progetto di risistemazione, riqualificazione ed arredo urbano di questa zona. Vengono presentati 21 progetti e nel 1993 vengono segnalati 10 progetti. Nel 1995 si passa al concorso di secondo livello che sarà vinto nel 1997 dal progetto “Il cardo e il decumano”, redatto dagli architetti, Ciro Gentile, Marinella Gerardi e Mario Pisani coordinati dall'architetto Valerio Giambersio. Nel 1997 gli alunni dell'istituto per geometri di Potenza sotto la guida del professore Vito Grimaldi hanno realizzato un progetto che prevede un ampliamento del parcheggio fino a 240 posti macchina, con ingresso in via del Popolo e uscita in via IV novembre. Nel 2002 un dibattito organizzato

dai gruppi consiliari del Partito Popolare e dal Partito per il Rinnovamento italiano, dal titolo: “Il parcheggio multipiano sotterraneoe il campetto multifunzionale della Villa del Prefetto. Proposte per una migliore qualità della vita”. Nel 2007 Rosario Cantisani, presidente della Convenzione Comunale della Margherita e Paolo Galante, capogruppo della Margherita al consiglio comunale chiedono la realizzazione di un garage miltipiano per un totale di 600 posti macchina. Nel corso dello stesso anno il comitato cittadino del partito dell'Udeur presenta uno studio di fattibilità per la realizzazione della riqualificazione e del parcheggio multipiano. L'architetto Gianluigi Barbato Padovani, presenta un progetto che prevede un garage di otto piani sotterranei per oltre 600 macchine più due paini, quelli più direttamente sotto la piazza, che danno origine ad una piazza sotterranea che prende luce dall'esterno e con servizi commerciali, aree pubbliche, punto informazioni e turismo ed intrattenimento. Il 9 ottobre 2007 la giunta comunale approva il progetto di riqualificazione dell’architetto Antonio Maroscia e di Gae Aulenti. al.ga. potenza@luedi.it


Potenza

Venerdì 16 gennaio 2009

23

ANTICA OSTERIA

Chi “trama” alle spalle del sindaco?

MARCONI

0971-56900

AL DUOMO

0971-24848

MIMI’

0971-37592

DUE TORRI

0971-411661

FILO D’ORO

0971-59245

LA TETTOIA

0971-24123

TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO

0971-471312

AMBROSIA

0971-34501

LA PRIMULA

0971-58310

AL NORD

Tantissimi auguri alla famiglia Chiarito per la nascita della piccola Sofia

0971-480025

AL POGGIO

0971-472137

BACCO

0971-410220

FUORI LE MURA

0971-25409

LA FATTORIA

0971-34680

LE ARCATE

0971-51465

MOZART

Al “brontolone” Don Vito Forlenza per gli 82 anni del suo compleanno i migliori auguri da Tommaso Marcantonio e famiglia

NINFE

0971-51465

LE ARCATE

0971-51465

PANE E PEPERONCINO

FARMACIE TURNO NOTTURNO 16 GENNAIO Marchesiello corso Garibaldi, 92 0971-21179 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San carlo

0971-310310 0971-612564

CONTINUANO fino al 5 maggio prossimo gli appuntamenti della dodicesima stagione concertistica del 2009, organizzata da Ateneo Musica Basilicata al Conservatorio “Gesualdo Da Venosa” di Potenza. Tra i prossimi appuntamenti, il 18 gennaio è la volta di “Le ricorrenze… omaggio a F. J. Haydn” con i solisti di Perugia: Massimo Polidori, violoncello (primo violoncello del Teatro alla Scala) e Maurizio Moretti, direttore. Poi, il 25 gennaio, sarà la volta di “La dance”, il duo pianistico Maria Sbeglia e Umberto Zamuner. Ancora, il 1 febbraio il conservatorio ospiterà “Buon Compleanno Felix!” dell’orchestra del teatro “U. Giordano” di Foggia con Franco Mezzena, violino e Vito Clemente, direttore. L’8 febbraio ci sarà “Aromas de Siviglia” con il duo Francisco e Josè M. Cuenca. Il 15 febbraio, invece, “Musica senza confini” con Jugens Stutgard Chamber Orchestra (Alberto Cesaraccio, oboe, Alexander Adiarte, direttore).

•DON BOSCO• Programmazione sospesa •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Sette anime 17 - 19.30 - 22 Sala 2 Viaggio al centro della terra 17.30 - 19.30 - 21.30 Sala 3 Yes man 18 - 20.15 - 22.30 Sala 4 Madagascar 2

AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa

0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510

0971-44462765

AL DRAGO

0971-445470

TOURIST

0971-411396

LA TRATTORIA

0971-53176

SARRICCHIO

0971-444072

TRIMINIEDD

0971-55746

TRE MARI

0971-56032

•Difensore civico comunale 0971-415150

Cara Zia Maria, forse non saremo le prime perlomeno lo facciamo con le rime e con un mezzo virtuale alla nostra zietta auguriamo un compleanno speciale!!! auguri di buon compleanno"

Concertistica al conservatorio

0971-441295

•Federconsumatori 0971-34444 •IL 22 GENNAIO Potenza, Aula magna, ore 20.30 “LA CITTA’ DI DIO” Proiezione del film di F. Meirelles

•Adiconsum

•IL 18 GENNAIO Potenza, Cineteatro Don Bosco, ore 18.30 “ROSSO MALPELO” Rassegna cinematografica Diritti dell’uomo

•Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308

•IL 18 GENNAIO Potenza, conservatorio, ore 19.30 “LE RICORRENZE” Omaggio ad Haydn •FINO AL 28 FEBBRAIO Potenza, Pinacoteca provinciale, ore 18 “GIACOMO DI CHIRICO” Mostra a cura di Isabella Valente

0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390

•Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico 199284284 •Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551

16.30 Natale e Rio 19 - 21.30 Sala 5 Australia 17.30 - 21 Sala 6 Beverly Hills chihuahua 16.30 - 18.30 - 20.30 22.30 Sala 7 Immago mortis 18 - 20 -22 •DUE TORRI• Sette anime 19 - 21.15

Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia


Venerdì 16 gennaio 2009

24 Incontro a Potenza convocato dall’Anci e a cui ha partecipato il responsabile dell’area Sud 1

Poste, riaperto il dialogo «Verificheremo le situazioni critiche evidenziate» POTENZA - Il tavolo della sala dell’Arco del Comune di Potenza era molto affollato ieri mattina. Seduti l’uno accanto all’altro, per cercare di risolvere il “problema poste” in Basilicata, c’erano i sindaci - anche quelli non direttamente interessati dalla questione - i rappresentanti dell’Anci (Associazione comuni italiani) e dell’Upi (Unione province italiane), sindacalisti e i rappresentanti di Poste italiane (è rimasta fuori la stampa, a cui un imbarazzato e sicuramente incolpevole Santarsiero ha chiesto un temporaneo allontanamento per poter discutere del problema). Letizia Carbonari, responsabile dell’area territoriale Sud 1 (Basilicata, Puglia e Molise), ha risposto quindi all’appello del presidente lucano dell’Anci, Vito Santarsiero dopo le manifestazioni e le assemblee pubbliche di protesta. «L’Azienda ha consapevolezza di svolgere un servizio pubblico importante - ha detto Carbonari - e ha come obiettivo primario quello di migliorarne la qualità sul territorio. In Basilicata si è investito molto attraverso la crescita di 15 unità di personale avvenuta in tre anni, l'ammodernamento di molti uffici, l'attivazione di 44 nuovi Atm (bancomat e pagamento automatico), il ripristino di due nuovi uffici a San Costantino di Rivello e Missanello». Ma è chiaro che c’è qualcosa che non va se i sindaci di

Moliterno, esposto ai carabinieri per interruzione di servizio MOLITERNO - Dura posizione dell'amministrazione nei confronti di Poste Italiane. Continuano i disagi derivanti dall'assenza del postino che serve due dei rioni più popolosi del paese. A seguito della paralisi del servizio, il sindaco Angela Latorraca non vuole più tollerare tale atteggiamento di indifferenza nei confronti della sua comunità e dopo, vani tentativi di contattare l'ente, si giunge all'esposto presso i carabinieri per interruzione di servizio pubblico. Come ha commentato lo stesso sindaco: «Il postino che generalmente serve le aree del centro storico e quelle di Petrosello e Valicello, ha richiesto un'astensione volontaria per motivi personali. Da oltre il mese le poste non hanno provveduto ad inviare un sostituto, lasciando il paese in balia del disordine». Così la situazione peggiora di giorno in giorno: «mentre il cumulo di posta aumenta, un telegramma viene consegnato dopo 4 giorni e per le raccomandate viene richiesto ai cittadini di recarsi in ufficio a

ritirarle. Non ne parliamo della posta ordinaria, che giace in attesa che qualcuno possa distribuirla». E sui contatti con Poste Italiane, il fronte è tutt'altro che positivo. Spiega il sindaco Latorraca: «Abbiamo scritto alle Poste Italiane, chiedendo chiarimenti in merito a quanto stesse accadendo, ma nessuna risposta è pervenuta. Al che, stanchi della situazione, abbiamo cercato di avere un contatto telefonico e abbiamo ottenuto un'unica risposta che vi sono delle leggi da rispettare e che a causa dei ricorsi per le assunzioni, vi erano problemi per inviare un sostituto. Ma com'è possibile, mi chiedo, poter lasciare una popolazione scoperta da un servizio così importante?». Senza considerare che nel paese vi sono diverse attività commerciali, che certamente subiscono anche danni materiali dal mancato recapito della corrispondenza. L'esposto resta, quindi, solo il primo passo per una risoluzione che si spera possa essere rapida. Francesca Gresia

Da sinistra Golia, Carbonari, Santarsiero e Summa (Mattiacci)

Marsico Nuovo, Tramutola, Castelgrande, Moliterno, San Fele, Filiano, Bella e Nova Siri sono seduti a quel tavolo. Per questo l’impegno assunto dalle Poste è quello di «verificare le situazioni di criticità, evidenziate sia nella distribuzione che presso gli uffici». Riguardo al capitolo chiusure a giorni alterni - questione questa che ha portato alla “rivolta” dei cittadini di Filiano e di Bella in particolare - Letizia Carbonari ha

assicurato «l’apertura tutti i giorni per la prima settimana del mese presso gli otto sportelli interessati dal servizio a giorni alterni nonché di incontrare gli otto sindaci per un approfondimento delle esigenze e per una puntuale verifica delle utenze». La questione - come spiega il sindaco di Castelgrande, Alberto Muro - è che l’Azienda è arrivata al tavolo di discussione con dei grafici che mostrano come, in diversi piccoli comuni, c’è un

picco di utenti all’inizio del mese, quando cioè bisogna ritirare le pensioni. Il flusso, poi, diminuisce. Pertanto, in un’ottica di riorganizzazione del servizio, appare giustificato chiudere a giorni alterni. Ma i problemi sono relativi anche alla corrispondenza, come sottolineato dai sindaci non direttamente coinvolti dai “tagli”. Ed è anche su questi «disguidi» che l’azienda dovrà intervenire nei prossimi mesi. «Poste Italiane - ha

confermato Carbonari - è pronta a ripristinare il tavolo tecnico istituzionale già attivato nel 2005 dove affrontare le varie problematiche e questioni programmatiche connesse al servizio». Confermata anche la disponibilità a ridefinire una specifica collaborazione sulla base della convenzione già firmata con la Provincia di Potenza ed i Comuni. Alla fine di un incontro durato diverse ore, gli intervenuti hanno espresso un giudizio

in linea di massima positivo. che entro sette giorni Poste Italiane indicherà il proprio rappresentante in seno al comitato tecnico istituzionale e nei successivi dieci giorni il Presidente dell'Anci Basilicata convocherà lo stesso tavolo. Entro i prossimi venti giorni una rappresentanza delle Poste incontrerà gli otto sindaci interessati e con loro si cercherà di mettere a punto un programma più soddisfacente. a.giacummo@luedi.it

La situazione, a quattro anni dalla prima frana, è andata peggiorando

Il precario equilibrio della ss 92 Le precipitazioni minacciano i collegamenti della Val Camastra LAURENZANA - Continua a farsi sempre più precario il triste bilancio legato alla viabilità interna nell'area della Val Camastra. Sono trascorsi, ormai, quasi quattro anni dall'avvio del vasto movimento franoso in contrada “Fosso Scaranfone” a Laurenzana, in prossimità del quarantaduesimo chilometro della strada statale 92 (tra il centro abitato di Laurenzana e Corleto Perticara), ma la situazione non è mai migliorata, anzi è peggiorata. “Alimentato” dalle recentissime precipitazioni piovose, lo smottamento sta minacciando pericolosamente un tratto di strada lungo qualche centinaia di metri della Ss 92 in direzione di Corleto Perticara. Il movimento franoso, però, si estende per diverse centinaia di metri, costeggiando rischiosamente due chilometri della Ss 92, compresi tra il quarantesimo ed il quarantaduesimo. Ed è proprio in questo ultimo punto della strada interessata, all'altezza del quarantaduesimo chilometro, che lo smottamento ha portato con sé buona parte di una curva del tratto viario, già interessata dalla stessa frana negli anni addietro. Occorre ricordare, infatti, che questo smottamento ha origini ben lontane nel tempo. Infatti, la frana ha “inghiotti-

La frana di Fosso “Scaranfone” e le richieste del sindaco Martoccia LAURENZANA - Era l'inizio del mese di marzo di quattro anni fa, quando una frana davvero sconvolgente inghiottì nell'arco di breve tempo una parte della carreggiata della strada statale 92 al chilometro 42. La località in questione era “Fosso Scaranfone”, a neppure due chilometri dal centro abitato di Laurenzana. Immediatamente si mise in moto la macchina organizzativa del Comune del centro della Val Camastra e l'Anas. L'ente preposto alla manutenzione delle strade statali transennò l'intera zona, chiudendo al traffico anche una corsia della Ss 92 per una cinquantina di metri. Il sindaco di Laurenzana, Rocco Martoccia, sollecitò prima la Prefettura di Potenza ad attuare un tavolo di concertazione e poi si rivolse direttamente al Ministero dell'Ambiente, in quanto la frana di contrada “Fosso Scaranfone” era stata inserita dalla Regione negli interventi strategici che avrebbe dovuto finanziare lo stesso Ministero. Ma nessuna risposta. Infatti, secondo il sindaco Martoccia, solo alcuni progetti erano stati finanziati dal to” parte della carreggiata della statale 92 nel lontano marzo del 2005 e continua a causare numerosi disagi agli automobilisti tutt'oggi. Si tratta di una delle più antiche strade che collega il capoluogo potentino con la Ca-

ministero dell'Ambiente e tra questi non risultava esserci quello presentato per il torrente “Scaranfone”. Successivamente è stata realizzata una strada soprelevata nelle immediate vicinanze dello smottamento. Ma non è finita. Infatti la frana, dopo aver letteralmente inghiottito una parte della carreggiata della strada statale 92, ha addirittura raggiunto il centro abitato di Laurenzana. Nell'agosto del 2007, il movimento franoso ha lesionato le prime abitazioni del rione più alto del paese (contrada “San Vito”). Di conseguenza il sindaco Martoccia, in seguito al sopralluogo effettuato dai responsabili dell'ufficio tecnico del Comune, ha emesso due ordinanze di sgombero per le abitazioni danneggiate dal movimento franoso. Nel marzo del 2008, in seguito alle ennesime precipitazioni atmosferiche, lo smottamento si è del tutto aggravato, determinando così la chiusura della strada statale 92, per alcuni giorni, sia in direzione di Corleto Perticara che del capoluogo di regione. Il resto è storia recente. don. pav.

labria. Ed ora, invece, rischia di isolare un'intera area. Infatti, nulla è stato fatto sinora per ripristinare con regolarità la circolazione. E' stata realizzata soltanto una soprelevata sul tratto stradale franato per consentire, con

lentezza, la circolazione. Due semafori permettono il movimento dei veicoli in transito a senso unico alternato. Di percorsi alternativi non ve ne sono per nulla, a parte un tratto comunale, risistemato un anno fa dall'amministrazione

Il vasto movimento franoso in contrada “Scaranfone”

comunale laurenzanese, che congiunge il valico di “Sella Lata” al centro abitato di Laurenzana, costeggiando la contrada rurale di “San Michele” ed il cimitero cittadino. Naturalmente, questo tratto viario può essere preso in considerazione soltanto dai veicoli leggeri, mentre, in caso di totale chiusura dell'arteria, i mezzi pesanti dovranno percorrere un tratto della statale “Val d'Agri” e in seguito la Tito-Brienza per raggiungere il capoluogo lucano. Ciò che ha preoccupato e che preoccupa tuttora, è l'immobilismo delle istituzioni che, per quattro anni, non sono intervenute in modo vigile e costante su questo dissesto

franoso. L'entroterra lucano continua così a pagare un prezzo altissimo per l'assenza di strade degne di questo nome e soprattutto per la mancanza di lavori di adeguamento dei tratti viari preesistenti. Intanto, il Comune di Laurenzana ha fatto sapere che anche nel centro abitato alcune frane interessano diversi rioni. E' sotto controllo una frana sviluppatasi in contrada “San Giacomo”, mentre potrebbe destare qualche preoccupazione quella formatasi in contrada “Braida”, sempre sulla strada statale 92 ed al chilometro 37 (per ora è soltanto crollato un muretto). Donato Pavese


Venerdì 16 gennaio 2009

25 Pignola Tutto pronto per il tradizionale appuntamento con la festa di “Sant’Antonio abate”

I fuochi precedono la corsa Un evento che attira pubblico anche dai comuni limitrofi PIGNOLA - Il paese è in fermento. Ricorre la festività di Sant’Antonio Abate, fortemente sentita dalla comunità pignolese, che celebra il Santo col bastone, protettore degli animali domestici con liturgie, pire ardenti e l’oramai celebre corsa degli asini, muli e cavalli. L’evento ogni anno è seguito da un foltissimo pubblico che giunge numeroso anche dai comuni limitrofi e che, accalcato dietro le transenne, segue con interesse e partecipazione, a volte trepidazione, i giri dei quadrupedi lungo l'anello del percorso nel centro storico di Pignola. Simbolo del Santo il fuoco, dal “fuoco di Sant’Antonio” (herpes zoster), nome che fu dato all’ergotismo canceroso di cui ci si ammalava a causa di un fungo della segale usata per fare il pane. Nell'XI secolo le reliquie del Santo vennero spostate da Alessandria d'Egitto in Francia nella chiesa di Motte Saint Didier, a lui dedicata dove si recavano in pellegrinaggio molti fedeli affetti dalla malattia. Il grasso del maiale curava il morbo e per questo nella religiosità popolare, il maiale cominciò ad essere associato al grande eremita egiziano, poi considerato il Santo patrono dei maiali e per estensione di tutti gli animali domestici e della stalla. Ecco dunque il perchè del binomio fuoco-animali domestici legato a Sant'Antonio Abate. Pignola festeggia il Santo

Alcuni momenti dell’edizione 2008 della “Festa di Sant’Antonio”

e onora le proprie origini contadine. Le celebrazioni iniziano oggi pomeriggio alle 15 con la tradizionale raccolta della legna, a cui fa seguito l'accensione dei falò di fanoia, la legna benedetta, la Santa Messa e la processione. In serata, dopo la benedizione del fuoco, musica popolare e balli tradizionali gustando un piatto caldo intorno al rogo acceso in piazza Vittorio Emanuele.

Domani, invece, il clou della festa con la corsa, prevista per mezzogiorno preceduta dalla benedizione degli animali. A seguire, le gag del gruppo teatrale “Addams” che danno inizio al carnevale e la premiazione dei fantini. Come da tradizione la competizione è divisa in tre momenti dedicati alle tre diverse specie animali in gara. Gli asini compiono un solo giro. Si tratta di una specie

in via di estinzione e soltanto due esemplari dovrebbero partecipare alla manifestazione. Tre invece i giri previsti per muli e cavalli, circa venticinque in tutto. Il percorso è di circa ottocento metri, denso di insidie tra curve e discese sul ciottolato ricoperto di paglia che impone il divieto di ferrare gli zoccoli dei cavalli. Dopo prime prove tecniche di aggregazione avviate nel 2007, lo scorso anno l'evento si è ar-

ricchito della presenza dei rappresentanti del comune sardo di Ollolai, provincia di Nuoro, dove si svolge in agosto del palio degli asinelli. Il piccolo paesino della Barbagia e Pignola si sono poi formalmente gemellati l'anno scorso. Il sodalizio è stato ufficializzato con un gemellaggio tra i Comuni e le pro loco. Gli amici sardi presero parte alla gara e i migliori cavalieri pignolesi parteciparono poi in estate al palio

di Ollolai. Purtroppo quest'anno, più che altro per ridotte dotazioni economiche, il connubio non avrà luogo. Per l'edizione 2009 delle festività, previsto invece l'apporto dell'azienda agraria sperimentale Alsia di Pantano che, in collaborazione con gli studenti dell'istituto agrario di Lagopesole, allestirà una mostra della civiltà contadina. Simona Brancati potenza@luedi.it

Pietragalla I giovani contro la strage in corso a Gaza

Gallicchio Il sindaco revoca la licenza a un bar

Guerra in Medio oriente Il “Forum” si schiera per la pace

Non si vendono più alimenti e bevande in un esercizio pubblico

PIETRAGALLA - Il “Forum dei giovani” di Pietragalla si schiera per la pace. Nata da circa un anno fa in questo centro abitato opera sul territorio cittadino esplicando tutta una serie di iniziative culturali, sociali e sportive. Il massimo responsabile dela struttra cittadina Valentino Pepe sottolinea in questa fase che «il Forum dei giovani di Pietragalla guarda con viva preoccupazione all’evolversi della situazione militare in Medio oriente. Il Forum, pur essendo una associazione a carattere istituzionale non vicina a nessun partito è nata per ag-

gregare in attività culturali, ludico-artistiche e ricreative i giovani di ogni comune, non può fare a meno di schierarsi per la pace. Premesso che è sempre difficile se non impossibile o quantomeno secondario individuare le reali responsabilità in

ogni azione di guerra, il Forum dei Giovani di Pietragalla, pur condannando il lancio di razzi da parte degli estremisti palestinesi, non può giustificare l’offensiva militare israeliana nei territori di Gaza, tenendo conto anche dell’approvazione di

una risoluzione del Consiglio dei diritti umani dell’Onu del 12 gennaio 2008 che ha condannato l'attacco di Israele il quale ha causato enormi violazioni dei diritti umani dei palestinesi e la distruzione sistematica delle infrastrutture palestinesi». Il Forum «consapevole che la violenza porta solo altra violenza, si augura che dei mediatori superpartes intervengano fra palestinesi ed israeliani per trovare una possibile soluzione equa e definitiva per questo conflitto infinito". Antonio Bevilacqua potenza@luedi.it

Lagopesole Oggi nella sala convegni del castello riunione del sindacato

La Polizia ambientale a congresso LAGOPESOLE - Avrà luogo questa mattina presso la sala convegni del castello Federiciano di Lagopesole, il quarto Congresso Regionale “Sapaf Sindacato Autonomo di Polizia Ambientale e Forestale”. A farlo sapere Domenico Carlucci, segretario regionale Sapaf per la Basilicata il quale precisa “i lavori saranno così articolati, nella prima mattinata verranno rinnovate le cariche statutarie della Segreteria Regionale, mentre a partire dalle ore 12, si aprirà la seconda

parte pubblica, alla quale parteciperanno il Segretario Generale Marco Moroni, i Segretari Regionali del “Sap - Sindacato Autonomo della Polizia di Stato” e del “Sappe - Sindacato Autonomo della Polizia Penitenziaria, i sindaci dei Comuni di Avigliano, Domenico Tripaldi e di Filiano, Leonardo Santarsiero, inoltre, hanno dato la loro adesione anche autorità politicoistituzionali della Regione Basilicata. Nel corso della seconda parte pubblica, che inizierà alle 12, verranno af-

frontate tematiche di carattere ambientale per la protezione del nostro patrimonio naturalistico, con particolare riferimento alle aree protette, alla sicurezza agro-ambientale per i cittadini, alla distribuzione del personale del Corpo forestale dello Stato in Basilicata per lo svolgimento dei servizi d'istituto e problematiche di carattere sindacale riferite al comparto sicurezza. Rocco Franciosa potenza@luedi.it

GALLICCHIO - Emessa ordinanza di revoca di autorizzazione amministrativa relativa ad un’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande. Il sindaco di Gallicchio, Gaetano Pandolfi, ha emesso, nelle scorse settimane, un'ordinanza di revoca immediata di un'autorizzazione amministrativa rilasciata circa venti anni fa per la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande in un esercizio pubblico ubicato in via San Rocco. La decisione è stata presa sulla base di varie richieste avanzate da diverse forze di polizia in quanto la titolare del bar avrebbe violato più volte un articolo del Tulps (testo unico di pubblica sicurezza) in merito all'uso di apparecchi e congegni automatici da intrattenimento sprovvisti di autorizzazioni. Sembrerebbe che, negli ultimi anni, sono state accertate da varie forze di polizia violazioni a carico della titolare del bar, con le quali si chiedeva la sospensione dell'attività per un determinato periodo. La procura generale della repubblica di Potenza ha emesso anche una sentenza di condanna nei confronti della proprieta-

ria e tra l'esecuzione di pene accessorie era prevista la “sospensione della licenza d'esercizio del commercio per un mese”. Il sindaco al fine di prevenire la consumazione di attività illecite o di fatti più gravi, tali da garantire l'ordine e la sicurezza pubblica, ha emesso la revoca immediata dell'autorizzazione con conseguente cessazione in via definitiva dell'attività di bar. L'attività strategica di controllo su l'uso di apparecchi e congegni automatici da intrattenimento sviluppata dalle forze di polizia è in continuo aumento e mira a mettere in crisi la rete dell'illegalità attaccandola nelle sue potenzialità economiche e nella capacità di controllo del territorio. Soprattutto attraverso l'aggressione apparentemente normale e proprio per questo più insidiosa e difficile da individuare, ma che una volta venuta alla luce rende chiaro come il rischio di essere scoperti sia alto e come i vantaggi ottenuti pericolosamente, attraverso il disprezzo delle regole, possa essere annullato d'un colpo. em.ma. potenza@luedi.it


Venerdì 16 gennaio 2009

26 L’opposizione getta acqua sul fuoco. Il sindaco Pisani l’ha definita una “goliardata”

Lauria, continuano le indagini I carabinieri di Lagonegro stanno vagliando diverse ipotesi LAURIA - Resta in primo piano a Lauria la bottiglia di plastica contenente liquido infiammabile trovata mercoledì mattina davanti al portone principale del Comune. E mentre sono in corso le indagine dei carabinieri dei carabinieri della compagnia di Lagonegro, nella cittadina si continua a parlare della vicenda. L'opinione pubblica è divisa tra chi pensa si possa trattare solo di un gesto goliardico e chi invece come ha dichiarato anche ieri il sindaco Pisani di un atto intimidatorio “da ridimensionare nella sua portata”. La bottiglia di plastica trovata la mattina presto dalla donna delle pulizie, secondo Pisani e i carabinieri, infatti, per come era confezionata (con dentro circa un quarto di benzina e una miccia legata al tappo) e per come era posizionata non era in grado di creare nessun danno. Che la bottiglia lasciata mercoledì mattina davanti al Comune possa essere più una goliardata che un atto intimidatorio lo sostengono anche alcuni rappresentanti della minoranza. Francesco Osnato, consigliere comunale di Alleanza nazionale, è uno di questi.

L’ingresso del municipio

«Le ultime vicende hanno fatto saltare alcuni equilibri, ma dire che questa azione possa derivare da una delle decisioni prese dall'amministrazione comunale è troppo» ha dichiarato

Osnato. Per Osnato, insomma, la situazione amministrativa “non è bella e forse qualcuno ha voluto sottolineare il momento con un gesto simile”. Ma il gesto, così come aveva affermato

Gallicchio Ordinanza emessa dal sindaco

ieri il sindaco Antonio Pisani, e da “ridimensionare come una goliardata”. «L'intimidazione è generica» conclude il consigliere Osnato. «Non fa capire a chi è diretta, se al palazzo municipale in generale o chi altro». Diversi i pareri dei cittadini di Lauria che ieri discutevano dell'accaduto. «Per me si tratta di un tentativo di destabilizzazione più generale che di sostanza visto il clima politico che c'è a Palazzo - dice un uomo che preferisce restare anonimo - Un gesto per screditare l'operato dell'amministrazione». «Per me invece - dice un altro - è solo il gesto di un bontempone che non aveva niente di meglio da fare». Che sia una goliardata o una intimidazione, quella di mercoledì mattina è il primo gesto simile fatto registrare nei confronti dell'amministrazione guidata dal sindaco Antonio Piani, ma non il primo che si verifica ai danni del Palazzo municipale. Quattro anni fa, sotto la precedente amministrazione, sempre il portone principale fu imbrattato con olio bruciato e vernice. Francesco Zaccara provinciapz@luedi.it

Sant’Arcangelo

«Macchinette non a norma» Licenza sospesa per un mese

Guidava ubriaco Denunciato imprenditore

condanna nei confronti della proprietaria e tra l'esecuzione di pene accessorie era prevista la “sospensione della licenza d'esercizio del commercio per un mese”. Il sindaco al fine di prevenire la consumazione di attività illecite o di fatti più gravi, tali da garantire l'ordine e la sicurezza pubblica, ha emesso la revoca immediata dell'autorizzazione con conseguente «cessazione in via definitiva dell'attività di bar». L'attività strategica di controllo su l'uso di apparecchi e congegni automatici da intrattenimento sviluppata dalle forze di polizia è in continuo aumento e mira a mettere in crisi la rete dell'illegalità attaccandola nelle sue potenzialità economiche e nella capacità di controllo del territorio. Emilia Manco provinciapz@luedi.it

SANT'ARCANGELO - Denunciato un imprenditore 50enne di Sant'Arcangelo perché trovato al volante sotto l'effetto di alcool e sostanze stupefacenti. E' accaduto a Lavagna, in provincia di Genova, e protagonista è un imprenditore edile lucano originario di Sant'Arcangelo ma residente da diverso tempo a Chiavari. L'uomo al quale durante il mese di dicembre era stata ritirata la patente guidava la propria autovettura sotto l'effetto dell'alcool e dopo aver fatto uso di cannabinoidi. A scoprirlo gli agenti del commissariato di Chiavari. e. m.

GALLICCHIO - Emessa ordinanza di revoca di autorizzazione amministrativa relativa ad un'attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande. Il sindaco di Gallicchio, Gaetano Pandolfi, ha emesso, nelle scorse settimane, La decisione è stata presa sulla base di varie richieste avanzate da diverse forze di polizia in quanto la titolare del bar avrebbe violato più volte un articolo del Tulps (testo unico di pubblica sicurezza) in merito all'uso di apparecchi e congegni automatici da intrattenimento sprovvisti di autorizzazioni. Sembrerebbe che, negli ultimi anni, sono state accertate da varie forze di polizia violazioni a carico della titolare del bar, con le quali si chiedeva la sospensione dell'attività per un determinato periodo. La procura generale della repubblica di Potenza ha emesso anche una sentenza di

Francavilla, bambini e anziani “insieme per un sorriso” FRANCAVILLA - “I bambini guardano al mondo degli adulti, mentre gli anziani cercano di trasferire in loro l'amore e l'esperienza di una vita. Due mondi che si incontrano e insieme si uniscono in un sorriso”. E' questo il tema dell'iniziativa che si terrà sabato 17 alle 17,00 presso il “Centro Colleverde” di Francavilla in Sinni dove sono ospitati all'incirca una quarantina di anziani. L'evento è stato realizzato dalla Parrocchia locale in collaborazione con alcuni volontari. A coordinare il tutto Maddalena Stalfieri, medico oculista dell'ospedale di Chiaromonte.

Saranno presenti fra gli altri i sindaci dell'area del Senisese-Lagonegrese, il vescovo della diocesi di Tursi-Lagonegro, mons. Antonio Nolè (foto in alto). Prevista inoltre la partecipazione dell'assessore regionale alla Sanità, Antonio Potenza.

Questo pomeriggio incontro nel palazzo del Municipio

Grumento, bollette di Al Adusbef convoca un’assemblea

Grumento Nova

«Tra la fine dello scorso anno e l'inizio del nuovo gli utenti di Acquedotto Lucano di Grumento Nova hanno ricevuto bollette di pagamento per l'adeguamento tariffario relativo all'ultimo quinquennio con una modalità quanto meno discutibile e nel merito risultato di inadempienze proprie di Acquedotto Lucano che adesso ricadono sulle tasche dei cittadini». A sostenerlo è l'Adusbef che ha promosso a Grumento Nova per questo pomeriggio presso il Municipio, con inizio alle ore 16,00 un'assemblea cittadina. «Una giungla di tariffe, regole, contenziosi, con aumenti. incontrollati, investimenti non adeguati, cittadini insoddisfatti, parliamo - sottolinea la presidente dell'Adusbef Vittoria Marzioni - sempre del servizio che ci offre l'acquedotto lucano s.p.a. Un problema ancora aperto quello del servizio idrico, a quattordici anni dalla legge Galli che avrebbe dovuto riordinare il settore, aprendo le

porte ai privati,oggi, più che mai, a mettere il dito sulla piaga, sono le numerose proteste che ci giungono da vari cittadini consumatori che con l'occhio attento sui rubinetti e sulle fatture, si sono visti recapitare delle bollette più che salate, dilazionate solo in due rate. E' più che giusto pagare per un servizio ricevuto, ma alla base vi è un problema. Il dilemma - sottolinea Marzioni - è presto svelato, i cittadini devono pagare un arretrato di cinque anni per una differenza dovuta ad uno sbaglio dell'acquedotto lucano che ha conteggiato una tariffa errata e di costo inferiore rispetto alla tariffa TA (Utenze domestiche). Non ci meravigliamo poi se scopriamo dei Comuni ribelli, pronti a sganciarsi dai gestori privati, decisi a tutto pur di tornare al vecchio sistema. Ecco perché - conclude - noi dell'Adusbef riteniamo di occuparci delle ragioni dei cittadini di Grumento Nova. Una rivoluzione con serenità».

Soddisfatto il presidente Christian Merli

Il Gal consegna il Psl LAGONEGRESE - Con grande soddisfazione il Gal Allba ha consegnato il proprio Piano di Sviluppo Locale (PSL). Nei giorni scorsi il neo eletto Presidente Christian Merli ha protocollato il progetto “Da patrimonio a risorsa”, smentendo così, le voci false e tendendenziose diffuse in queste ultime settimane secondo cui la società non avrebbe avuto i requisiti necessari per poter competere al “Bando Asse IV Leader Del programma di sviluppo Rurale della Regione Basilicata 20072013”. Soddisfatto, il presidente, anche, per le numerose manifestazioni di stima ottenute dal territorio, un territorio che ha creduto nell'operato dell'agenzia di

sviluppo locale a cui ha consegnato ben 103 manifestazioni di interesse. Manifestazioni che sono diventate il filo conduttore o meglio l'anima del nuovo Psl costruito con la filosofia di uno sviluppo che parte dal basso e che ha come attori coloro che abitano quel lembo di terra denominato Basilicata Sud Occidentale. Con particolare entusiasmo, i soci di Allba, hanno appreso la notizia che ha aderito al proprio partenariato anche la provincia di Potenza. «Il presidente - si spiega in una nota - ringrazia inoltre tutto lo staff di Allba, in questi giorni martellato da centinaia di telefonate e richieste di spiegazioni e

che volontariamente si è unito al gruppo di progettazione e contribuito ad assemblare progetto e documentazione varia. «Persone - conclude Merli - che in questi anni hanno lavorato e acquisito delle competenze e professionalità specifiche e che per strane logiche non si sentono più garantite nel ruolo che hanno assunto fin'ora».


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Sulla questione è intervenuto anche Di Fazio di Forza Italia

Bilancio del sindaco e dell’assessore

Strade dissestate del Vulture Mollica: «Bisogna intervenire»

Genzano di Lucania Quasi 5 milioni di euro investiti in 3 anni

tà». Sulla questione è intervenuto anche il responsabile provinciale di Fi verso il Pdl, dei trasporti, Pierluigi Di Fazio. «L'assurdo - spiega in una nota - è che, pur disponendo di somme consistenti, non si riesce ad utilizzarle al meglio e produttivamente. Tutto ciò avviene poiché, per la realizzazione di nuovi interventi e di nuove strategie di sviluppo, manca una attività di programmazione per gli interventi tecnici, ma si registra anche una inefficienza nelle fasi di progettazione ed in quella di attuazione dei programmi. Preme ricordare al Presidente della Provincia ed a tutta la maggioranza che le strade non svolgono solo per le comunità il fondamentale compito di mezzo di comunicazione, bensì anche quello di volano dello sviluppo. Senza non possono esservi né crescita economica né progresso culturale. Ne sono un esempio la Sp 10, la Ss 168, la Ginestra-Barile, la Sp 48. Lo stato pietoso della strada che da Rionero porta a Venosa è sicuramente il caso limite della grave carenza infrastrutturale che si continua a registrare in provincia di Potenza».

GENZANO DI LUCANIA - nistica: opere di urbanizA poco meno di un anno e zazione di edilizia residenmezzo dalla scadenza del ziale, interventi di riqualisuo mandato, l'Ammini- ficazione dell'ambito urstrazione comunale gui- bano (come quello relativo data da Rocco Cancellara ai marciapiedi in fondo a comincia a tirare le som- C.so V. Emanuele); e poi me. Nel senso letterale del c'è l'adeguamento alle termine: facendo il com- norme di sicurezza del puto di quanto già spesi in campo sportivo comunale opere pubbliche e di ciò (costato 400mila euro) e la che resta da spendere en- verifica di vulnerabilità tro la fine del quinquen- sismica per quanto riguarda gli edifici scolastinio. «Quasi tutti soldi fatti ci. Sono invece in procinto fluire da fondi regionali, provinciali o comunitari, di partire, l'intervento atgrazie ad un'attenzione to a restituire estetica e funziocostannalità a temenPiazza te preMarghestata alrita (lo la disastorico mina di ritrovo bandi e delle leggi massaie che pointente a tessero 'fare spepresa') e starsi quello utili ai volto a nostri valorizscopi», zare il precisa Santuail vicerio di sindaco Maria IacoveSS. Delle ra. Grazie, Il toche cotale vesterà nuto 558mila fuori Il sindaco Cancellara euro. amInfine, monta a quasi 4milioni e 700mila fra i lavori ancora da apeuro; oltre due quinti del paltare, si legge della siquale già convertito in stemazione di strade ed opere, un quinto in lavori aree urbane necessitanti ormai giunti al termine di manutenzione, della co(750mila euro per il Mo- struzione di nuovi loculi nastero dell'Annunziate e cimiteriali e della messa sottostanti costoni, altri in sicurezza della scuola 100mila per il restauro media “Angelo Roncalli”. «Il resoconto dettagliadella vicina Chiesa Madre), una ulteriore quinta to (in sostanza, quello che parte in interventi già ap- ieri ci ha mostrato) - agpaltati che partiranno a giunge il sindaco - può nabreve, e la parte restante turalmente essere consul(giusto un altro quinto) da tato da chiunque fosse indestinare ai lavori di urba- teressato ai particolari renizzazione dell'area Pip lativi alle opere e agli im(400mila euro) ed a quelli porti». «Ciò che tengo a sottolidi completamento della viabilità per l'accesso al neare - conclude, concorCentro Storico (500mila de con quanto già palesato dal suo 'vice' - è che il lavoeuro). Tra gli obiettivi già con- ro di amministrazione seguiti, più di 15, alcuni non lascia alternative: o si fondamentali per la ri- lavora producendo 'fatti' o messa in sesto del Territo- si spreca il tempo in prorio, quali la sistemazione pagande autoreferenziali. del Vallone Pietrale e la Noi abbiamo scelto di perrealizzazione (o recupero) correre la prima strada». di strade ed acquedotti ruGianrocco Guerriero rali; altri di natura urbaprovinciapz@luedi.it

Venosa - Il maltempo nella giornata di ieri ha dato un po' di tregua. Certo è che l'ondata di freddo ha lasciato il segno soprattutto sulle strade provinciali del Vulture-Melfese. A sollecitare un intervento è intervenuto il consigliere regionale e presidente della Terza Commissione consiliare, Francesco Mollica. Quest'ultimo in una nota pone l'accento sui «gravi ritardi che si verificano nell'attuazione delle opere di messa in sicurezza approvate dalle Province ai sensi della Legge n. 13 del 2004 e che prelevano risorse dal P.V.R. (Piano Regionale della Viabilità), sono ancora più colpevoli in momento in cui dette infrastrutture peggiorano di giorno in giorno sotto l'aspetto della sicurezza a causa del maltempo. Non è più possibile ritardare gli interventi previsti, a solo titolo esemplificativo, sulla S.P. n. 18 o la presa in carico per rendere più sicura la Barile -Ginestra, anche con una semplice striscia di mezzeria». Altre strade che secondo il consigliere regionale hanno bisogno di urgenti interventi sono la statale 92. «Il Presidente della Giunta Regionale e l'Assessore alle Infrastrutture - spiega MolLAVELLO - Casa della Salute, Punti Salute, servizi ospedalieri decentrati, ospedale unico e chi più ne ha più ne metta. Questo il panorama della sanità lavellese che sconta da sempre ritardi e disservizi . I cittadini lavellesi da sempre hanno chiesto più servizi sanitari territoriali, richiesta peraltro legittima ed in linea con le linee guida regionali che prevedono più servizi sul territorio. Richieste che hanno fatto registrare segnali positivi. Dopo il raggiungimento del primo obiettivo, quello dell'attivazione del 118, e il servizio ecografico presso il punto salute , resta tuttavia ancora molto da fare. Problemi vecchi e nuovi della sanità lavellese attendono ancora un soluzione definitiva. Particolarmente sentito il problema da parte del primo cittadino, Antonio Annale, intevenuto più volte sull'argomento “casa della salute” e sui servizi sanitari erogati dal punto salute della cittadina

La Barile - Ginestra

lica - mettano in campo un coordinamento di direzione per affrontare, accelerare e risolvere i tanti problemi che abbiamo sul nostro territorio. La velocità dell'utilizzo di risorse già esistenti, tra l'altro aiuterebbero ad immettere sul territorio nel momento più drammatico della crisi in Regione ed anche qui, a solo titolo esemplificativo, non si riesce a comprende-

re perché dopo sette mesi dall'aggiudicazione della gara del IV Lotto della c.d. “Oraziana” i lavori non abbiano ancora inizio anzi, da quanto è dato sapere, non si è ancora firmato il contratto. La fiducia dei cittadini va recuperata rispetto alle istituzioni anche attraverso modalità che prevedano l'accelerazione degli interventi e quindi l'eliminazione dei disagi alle Comuni-

Le problematiche e le aspettative

Sanità a Lavello Luci e ombre dauna. L'accorpamento della Asl con la nomina dei direttori generali chiude un'epoca che ha condizionato non poco la vita sociale e sanitaria della comunità lavellese. La percezione che al momento si avverte è quella che restano ancora tanti i progetti annunciati e da realizzare, come tanti sono i ritardi gestionali. Tra questi l'abbattimento del dato patologico della emigrazione sanitaria passiva, l'efficiente organizzazione della medicina territoriale ed altro. Il soddisfacimento del fabbisogno territoriale da parte di strutture di altri paesi ha, in passato, impoverito ancor più la cittadina dauna

VENOSA - C' è “Voglia di Teatro” nella cittadina oraziana. A testimoniarlo il notevole successo fatto registrare da “Caro Bugiardo”, con Corrado Tedeschi e Anna Mazzamauro”, che ha dato l'avvio alla stagione teatrale 2009, organizzata dal Comune di Venosa in collaborazione con Cose di Teatro e Musica. “Abbiamo voluto proporre ai venosini una rassegna teatrale di qualità, all'altezza della tradizione e dell'esperienza maturata in quasi 30 anni - ci dice Roberto Preite, assessore comunale al turismo- Il teatro è un elemento fondamentale per la crescita culturale di una comunità e può rappresentare anche un volano di sviluppo per il territorio” Questi gli altri appuntamenti di “Voglia di Teatro”, in programma al Teatro Lovaglio, che, ancora una volta, conferma la sua capacità di attrazione di un pubblico non solo venosino ma anche dai

e, come dentro ad una spirale viziosa, si sono creati altri gravi problemi tra cui quello occupazionale per i giovani. Attende ancora in qualche cassetto un progetto pilota di un polo sanitario di medicina territoriale con sede di riferimento presso il distretto sanitario di Lavello, che prevede l'istituzione di servizi di ecografia internistica, il potenziamento e la riorganizzaizone delle prestazioni specialistiche in loco. Dietro l'istituzione dei tanto ribattezzati mini orticelli c'è ancora del vuoto, c'è tra le popolazione lavellese la percezione che nulla è cambiato per la soluzione dei tanti problemi sani-

tari che interessano il territorio. Lavello è uno dei più grandi centri del vulture ed è quello noto per il triste primato di non avere una struttura ospedaliera. Poco male se tale mancanza venisse compensata dall'esistenza di strutture sanitarie, pubbliche o private, che garantiscano assistenza sanitaria. Spesso il fabbisogno dei cittadini di Lavello è soddisfatto in altri comuni o fuori regione. Dopo la vittoria della prima battaglia per l'insedimento del servizio 118 a Lavello, la guerra, in materia di sanità, continua su altri fronti. Il bilancio del soddisfacimento della salute dei lavellesi, per quanto è dato sapere, si chiude con un forte tendenza verso il segno meno. Una perdita in termini di servizi, perdita in termini di miglioramento della vita, perdita in termini di attenzione verso i loro bisogni. Daniele Masiello provinciapz@luedi.it

Tanti i progetti dell’amministrazione dopo il grande successo di “Caro bugiardo”

Teatro a Venosa: buona la prima comuni limitrofi. Ad anticiparci il programma 2009 di “Voglia di Teatro” è la direttrice del teatro, Lidia Lovaglio, che dal 1978 segue tutte le edizioni della rassegna teatrale venosina. Il 28 gennaio “Miseria e nobiltà”, regia di Giacomo Pugliese, con Francesco Paolantoni e Nando Paone “E' una farsa che descrive una situazione ferma nel tempo.Una Napoli del 1888 rivista nel 2007-ci dice la Lovaglio Raimonda Gaetani ha voluto rispettare con precisione l'epoca, Bruno Garofalo ha costruito con linearità i due interni. Siamo noi che viviamo un secolo dopo”. Il 10 febbraio “Le voci di Sally” con Iole Cermina-

ra e Marina Lo russo. “In scena storie di donne di ieri e di oggi, donne protagoniste in molte canzoni di Fabrizio De Andrè- evidenzia Lidia- Il grande cantautore genovese ha saputo cogliere l'essenza femminile e descriverne in maniera mirabile e con profondo realismo i dettagli e le sfumature, senza ipocrisie né pregiudizi ma sempre con grande sensibilità e comprensione umana delle debolezze”. Il 26 febbraio “Onesto ma non troppo” con Dado, che, ispirandosi al Teatro Canzone di Giorgio Gaber, rivisitandolo e reinterpretandolo, affronta i temi di tutti i giorni. “E' un supereroe stralunato, onesto..ma

non troppo, che lotta contro le stranezze e le barriere della vita quotidiana-precisa la Lovagliodalla difficoltà di approccio con le donne,alla difficoltà economiche causate dall'euro e dalla nuova finanziaria, dalle incongruenze della politica italiana e di quella estera, alla religione cristiana,all'antisemitismo,alla burocrazia anticittadino”. Il 10 marzo “Libertà è partecipazione” regia di Domenico Laddaga, con la Compagnia Le vinacce. “Un tributo ad un grande del nostro tempo come Gaber, ben orchestrato e messo in scena da due giovani attori, Gianni D'Addario e Domenico Laddaga, accom-

pagnati da quattro bravissimi ed intensi musicisti: Gianluca Vecchio (chitarra), Simone Iraci (tastiere), Dario Iacovelli (basso), Daniele Sergio (Batteria)- ci dice ancora Lidia Lovaglio-. Un viaggio all'interno di un animo che non ha più avuto la forza di volare “perché il sogno si è rattrappito”, per riscoprire i messaggi, i moniti, e le tante sconfitte che Gaber, vivendo le tappe più buie e strane della storia ci ha lasciato in eredità”. Il 16marzo “L'ultima radio”, regia di Marcello Cotugno, con Tullio Solinghi. “E' un viaggio a ritroso nel tempo, attraverso l'Italia degli ultimi 30 anni., quando la radio era un mezzo di comunicazione, una voce «libera» essenzialmente giovanile - ci anticipa la Lovaglio -. Vengono rivissute le varie tappe che evidenziano l'evoluzione del gusto musicale nazional-popolare». Giuseppe Orlando


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Ex Filatura di Vitalba Oggi nuovo incontro ATELLA - Questa mattina in regione si scriverà un altro capitolo della intricatata vicenda sulla reindustializzazione della ex Filatura di Vitalba. A seguito dell'avviso pubblico di cui alla Dgr n.69/08. il piano di reindustrializzazione del sito produttivo inattivo presentato dalle società “Adler group holding” in indirizzo, è stato giudicato ammissibile dalla Task Force occupazione. L'articolo 8 del disciplinare che regolamenta le agevolazioni prevede la sottoscrizione dell'accordo di reindustrializzazione da parte della Task Force Occupazione, dagli enti locali interessati, dalle parti sociali e dal soggetto proponente il

Incontro in Regione

programma degli investimenti. La sottoscrizione di tale accordo è convocato per questa mattina alle 10 presso la sala riunioni del dipartimento attività produttive, politiche dell'impresa, innovazione tecnologica - Viale Vincenzo Verrastro, numero Potenza.

Melfi La donna è morta precipitando da un’altezza di 15 metri mentre lavava i vetri

Ieri l’ultimo saluto a Teresa Faruolo MELFI - La comunità del Sacro cuore di Melfi nella giornata di ieri si è stretta attorno alla famiglia di Teresa Faruolo, la donna morta martedì scorso precipitando da un’altezza di 15 metri. Una morte che ha fatto clamore e discutere tutta la città. Il Comune dovrà dovrà fare delle verifiche sullo stabile di via Bologna e accertare se ci sono o meno anomalie sulla struttura. Sono in agenda degli ulteriori sopralluoghi da parte dei tecnici comunale per stabilire, anche per mettere a tacere eventuali timori di altri inquilini, l’effettiva “stabilità” delle palazzine di via Bologna. Zona “macchiata” dalla fatalità capitata alla signo-

Sopra un momento del funerale, a lato Teresa Faruolo

ra Faruolo. Quest’ultima, infatti, sporgendosi oltremodo dalla finestra per pulire una ve-

trata, facendo leva su una ringhiera “alla romana” è precipitata dal terzo piano morendo sul colpo. A nulla

è valso l’intervento dei sanitari del 118 e degli agenti del Commissariato di Melfi guidati da Mario Russo.

Melfi I soldi consegnati saranno donati a una famiglia eritrea

Solidarietà targata Pro loco Donati 1.000 euro alla Caritas MELFI - Durante il concerto di musica classica che tradizionalmente la Pro Loco di Melfi “Federico II” organizza per celebrare la fine dell’anno, sono stati raccolti mille euro, ieri mattina donati al vescovo della diocesi, Gianfranco Todisco. L’incontro si è tenuto presso la sala delle udienze nel magnifico palazzo vescovile. Il presidente della Pro Loco Tommaso Bufano, accompagnato da alcuni componenti del direttivo, ha così consegnato l’assegno al prelato, non prima di averlo omaggiato con due libri di storia medievale. L’incontro è stato breve ma intenso. Padre Gianfranco Todisco, come il vescovo ama farsi chiamare dai suoi fedeli piuttosto che

eccellenza, ha poi destinato l’intero importo della somma raccolta alla Caritas diocesana. Durante la riunione si è parlato dell’importanza di insegnare ai giovani la storia passata, indispensabile conoscenza per vivere in ar-

monia il presente ed il futuro di tutte le generazioni. Il vescovo ha pure confermato che subito dopo la fine delle prossime vacanze estive conta di inaugurare le stanze che ospiteranno il museo vescovile molto atteso.

Vulture, integrazione e territorio grazie al progetto “Di pari passo” VULTURE - E’ partito ufficialmente il progetto “di pari passo - il cammino multietnico” che ha l’obiettivo di promuovere una più fattibile sinergia tra il territorio del vulture e gli immigrati. I comuni interessati sono 10 (Rapone, Atella, Barile, Melfi, Pescopagano, Rionero, Ripacandida, Ruvo del Monte e San Fele). In pratica ogni comune in giorni e orari stabiliti avrà un mediatore linguistico a disposizione degli immigrati. Presso gli sportelli, aperti con funzioni di informazione, segretariato sociale, attività di integrazione socio-culturale, operano due mediatrici culturali/linguistiche: la dr.ssa Shvets Svitlana, cittadina Ucraina, e la dr.ssa Antonella Frino, cittadina italiana. « L'esigenza di attuare il progetto - si spiega in una nota - di che trattasi scaturisce in

seguito al forte processo di cambiamento che sta caratterizzando il fenomeno dell'immigrazione negli ultimi anni per la progressiva crescita numerica delle presenze di persone straniere a cui si associano crescenti problemi di accoglienza, legalità e integrazione sociale». «A tale cambiamento - riprende la nota - è connesso un forte processo di innovazione a partire dalla emanazione del Decreto Legislativo n.286/98 che, all'art.42, invita lo Stato, le Regioni, le Province ed i Comuni, nell'ambito delle proprie competenze, anche in collaborazione con le associazioni di stranieri e con le organizzazioni stabilmente operanti in loro favore, ad assumere iniziative nei confronti degli stranieri per favorire al massimo la loro integrazione».

«Accolgo con grande piacere il contributo offerto dalla Pro Loco – spiega il presidente della Caritas diocesana di Melfi, Rapolla e Venosa, Giuseppe Grieco – e ringrazio il vescovo Todisco per aver pensato a noi. Intendo destinare gran parte di questa somma ad una mamma eritrea che proprio qui a Melfi ospitiamo già da diversi mesi. La donna è madre di un bellissimo bambino, purtroppo disabile, che ha bisogno di cure mediche fornite dall’Aias. Il padre del bimbo è rimasto in patria così come prevede la legge che non gli consente, perché al di sopra dei quaranta anni, di emigrare. Questa giornata di solidarietà mi riempie il cuore di gioia». Il concerto di musica classica, durante il quale

La sede della Pro loco di Melfi, a sinistra il vescovo

sono stati raccolti i fondi, si era svolto durante le festività natalizie presso il teatro Ruggiero II. «Ringrazio tutti i cittadini di Melfi che hanno voluto partecipare a questa raccolta – conclude il presidente della Pro Loco, Tommaso Bufano – un ulteriore esempio della civiltà estrema di questa comunità. Prima del concerto non pensavo di raccogliere tanto denaro e mi ero impegnato con la Caritas per un contributo sensibilmente minore. Il cuore

dei melfitani ha fatto il resto e questi mille euro, benché poca cosa rispetto al lavoro infaticabile svolto dalla Caritas diocesana, restano un segno tangibile del nostro rapporto con loro che intendiamo proseguire anche in futuro». Con questo gesto d’amore, Il piccolo bambino di colore e la sua mamma coraggiosa potranno ancora di più legarsi alla terra di Basilicata. Vittorio Laviano provinciapz@luedi.it

L’iniziativa sarà dedicata a Cecilia Salvia dirigente regionale scomparsa pochi giorni fa

Melfi, riprende “Ospitalità nei borghi” MELFI - Dopo la pausa natalizia, riprende il progetto interregionale “Ospitalità nei borghi” coordinato dall'architetto Tomangelo Cappelli. Da oggi e fino alla prossima settimana, protagonisti del grande evento multimediale saranno tre grandi centri del potentino: Melfi, Venosa e Potenza. Le ultime tre tappe del progetto lucano sono dedicate a Cecilia Salvia, prematuramente scomparsa. «Attraverso la sua sensibilità - ha precisato Cappelli - Cecilia è riuscita a creare le basi solide per il programma di Rinascenza Culturale, in cui si inserisce Ospitalità nei Borghi, lasciando un esempio di insuperata umanità nel sostenere con entusiasmo le attività di ricerca sui tesori della nostra regione e illuminando di luce propria il difficile percorso che porta alla più alta considerazione dei significati profondi dell'esistenza, lasciando ben sperare che, così come la Storia sopravvive a se stessa nel respiro poetico di testimonianze e memorie, ogni vita che si spegne, non scompare nel nulla, ma si trasforma in una Stella splen-

Il castello di Melfi

dente, scintillante che brilla il firmamento». Ed alle Donne il progetto Ospitalità nei Borghi deve molto. «A loro, tutte - dice ancora Cappelli - porgiamo il più accorato ringraziamento. Citarle tutte sarebbe davvero difficile, ma non possiamo non ricordare alcuni nomi che hanno contribuito ai risultati raggiunti e saranno determinanti per il successo dei prossimi eventi e che simbolicamente rappresentano

tutte le donne lucane: Elena Iacoviello, coordinatrice del Progetto Ospitalità nei Borghi, Giuseppina Carbone, assessore del comune di Melfi, Elisabetta Pescura dirigente del Comune di Venosa, Maria Anna Fanelli Laguardia consigliera Regionale di Parità, Filomena Sileo, funzionaria del comune di Potenza». Anche i bambini hanno avuto un ruolo importante nella fruizione del progetto, mostrando con tutto il proprio candore la meraviglia per quanto loro raccontato e mostrato. Anche loro, sebbene piccini, hanno imparato a guardare il proprio territorio con occhi diversi, comprendendo che la bellezza dell'arte è l'autentica rivelatrice della bellezza della vita. A Melfi l'intero evento con proiezioni, presentazione del profumato codice d'estetica, degustazione di deliziosi profitterol alla crema, si svolgerà nella Sala del trono del Castello federiciano. Ospitalità visiterà Venosa il prossimo 19 gennaio, mentre nel capoluogo sosterà ben due giorni, il 22 e il 23 presso il Teatro “Francesco Stabile”.


Matera 29

Venerdì 16 gennaio 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera

Policoro

Matera

Afghanistan

Compleanno

Cittadinanza onoraria per il maresciallo Russo

Oggi i 100 anni di Nonna Angela

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Il parroco don Luciano: «Era un ragazzo solare e in gamba, di una famiglia di lavoratori»

Dolore per la morte di Roberto Oggi alle 15 a Ferrandina si terranno i funerali del giovane

E' sgomento a Ferrandina per la morte improvvisa del ventisettenne Roberto Scalese. Una morte inattesa proprio quando l’uomo si avvicinava a vivere uno dei momenti più importanti della sua giovane vita. L’incidente, tanto imprevedibile quanto tragico, ha lasciato senza parole e nel dolore più assoluto i familiari e gli amici del giovane ferrandinese. Erano quasi una ventina quelli che hanno atteso con ansia e poi hanno appreso la notizia della morte del ragazzo di Ferrandina. E' terribile quanto accaduto e tutti ancora non sanno darsi una spiegazione. Roberto era salito sul terrazzo di quella che avrebbe dovuta essere la sua abitazione per regolare l'antenna, quando improvvisamente forse a causa del pavimento reso viscido dalla pioggia è caduto nel vuoto. Un volo fatale di oltre quindici metri che nonostante la corsa disperata nell'ospedale di Potenza ha portato al decesso del giovane ferrandinese. Il giovane era giunto in condizioni disperate all’Ospedale di Potenza. In poche ore il tragico epilogo che continua a lasciare senza parole i familiari del ragazzo che stava lavorando per la sua casa in vista delle nozze previste per la prossima estate.

L'ispezione cadaverica esterna effettuata sul corpo del ragazzo ha confermato la compatibilità con la dinamica accertata dai carabinieri di Ferrandina subito dopo l'accaduto e con quanto dichiarato dall'unica testimone presente sul posto. Un terribile incidente che ha funestato nel pomeriggio di due giorni fa la quiete della comunità ferrandinese ancora incredula e incapace di darsi una risposta per una morte assurda e inaspettata. Di Roberto mantengono tutti lo stesso positivo ricordo che rende ancora più tragica questa vicenda: “ Roberto ha detto Luciano Micheli parroco della chiesa Madre era un ragazzo solare e molto in gamba. Una famiglia per bene, di lavoratori molto conosciuta e stimata in paese”. La notizia del decesso ha fatto il giro del paese in brevissimo tempo e la gente si è da subito radunata nell'abitazione della famiglia Scalese in attesa che la salma facesse rientro dall'ospedale San Carlo di Potenza. Tanti gli amici e i colleghi di lavoro che hanno voluto rendere l'ultimo saluto a Roberto. Il rito funebre sarà celebrato oggi alle ore 15 nella Chiesa Madre. Michelangelo Ferrara matera@luedi.it

Fatale un volo di quindici metri dal terrazzo


30 Matera Sostituirà la Tarsu con parametri più equi, ma non potrà essere applicata entro il 2009 Venerdì 16 gennaio 2009

Anche Matera aspetta la Tia La Tariffa di Igiene Ambientale è stata “congelata” dal Ministero POTREBBE essere rinviata al 2010 l’applicazione della Tia, la nuova tariffa sui rifiuti che sostituirà la Tarsu. Questa tassa avrebbe dovuto scomparire per lasciare spazio ad un nuovo strumento di contribuzione fiscale. Anche il servizio di igiene urbana del Comune di Matera si dovrebbe adeguare come molti altri italiani alle norme previste a livello nazionale ma che, per ora, sono “congelate” dal Ministero competente. Probabilmente per effetto del riordino della Finanza locale o per il federalismo fiscale, la Tariffa di Igiene Ambientale rischia di non vedere la luce nemmeno quest’anno. La Tia entrerà in funzione a discrezione delle singole amministrazioni locali e verrà applicata in base a parametri differenti rispetto ai precedenti. La tariffa è diretta conseguenza del Decreto Legislativo 22/97 che disciplina la gestione, il recupero e lo smaltimento di ogni tipo di rifiuto. Meglio conosciuto come "Decreto Ronchi", ha come finalità la creazione di un sistema integrato di gestione dei rifiuti con la riduzione della produzione, il riciclo attraverso la raccolta differenziata, il recupero energetico e la minimizzazione dell'uso delle discariche. La tariffa è lo strumento attraverso il quale coprire tutti i costi sostenuti per la gestione del ciclo dei rifiuti urbani e assimilati (raccolta, trattamento, trasporto e smaltimento), compresa la pulizia delle strade e delle aree pubbliche. Di questo nuovo strumento contributivo e della situazione della discarica si parlerà lunedì nel corso della riunione della commissione igiene che è stata convocata su richiesta di una decina di consiglieri comunali di maggioranza e opposizione. La Tia risponde a tre principi fondamentali: sostenibilità ambientale, perché auspica comportamenti virtuosi rispetto all'ambiente, sostenibilità economica, con un equilibrio fra entrate ed uscite, ed equità contributiva, poiché si paga solo per il servizio effettivamente fornito; per raggiungere questi obiettivi, è stato stabilito un metodo unico a livello nazionale e sono state elaborate e definite tabelle da applicarsi per la determinazione

Braia: «Eliminate i rifiuti dal Paip»

La Tia non entrerà in funzione probabilmente nemmeno nel 2009, come negli altri Comuni italiani

La finalità è la gestione di un sistema integrato che preveda la riduzione dell’uso di discariche nei singoli Comuni dei rifiuti prodotti nelle abitazioni e nelle imprese. La tariffa è composta da una parte fissa, determinata in relazione alle componenti essenziali del costo del servizio, riferite in particolare agli investimenti per le opere e dai relativi ammortamenti e allo spazzamento, e da una parte variabile, rapportata alle quantità di rifiuti raccolti, al servizio fornito e all'entità dei costi di gestione. La tariffa di riferimento è determinata dagli Enti locali, anche in relazione al pia-

In via Ascanio Persio il servizio della Asl4

Comodo e veloce successo del Punto Sanità CON 20.345 contatti in un anno e mezzo di attività, il Punto servizi di piazza Ascanio Persio di Matera «Ha confermato il pieno gradimento dei cittadini e di utenti di altre province che fruiscono, senza doversi recare presso i presidi sanitari, dei servizi cassa e prenotazione». Lo ha riferito l’ufficio stampa dell’Azienda sanitaria Vito Gaudiano di Matera (Asm). Secondo il Direttore generale dell’Asm, Vito Gaudiano, «Il continuo successo del Punto Servizi è legato alla collocazione in centro della struttura e alla sua praticità nella fornitura di servizi, supportata dalla cortesia e dalla disponibilità del personale. Una soluzione, che ha risposto in pieno a una precisa scelta della Azienda di venire incontro alle esigenze dei cittadini utenti, in particolare di alcune categorie, come nel caso di anziani o diversamente abili. È una ulteriore conferma della Asm di voler rafforzare i servizi territoriali, investendo - ha concluso Gaudiano – nell’innovazione e nella organizzazione». matera@luedi.it

Il costo è articolato in fasce di utenza domestica e non domestica oltre che a livello territoriale

no finanziario degli interventi relativi al servizio ed è applicata e riscossa dai soggetti gestori. Il costo è articolato in fasce di utenza domestica e non domestica oltre che a livello territoriale sulla base delle caratteristiche delle diverse zone del territorio comunale, ed in particolare alla loro destinazione a livello di pianificazione urbanistica e territoriale, alla densità abitativa, alla frequenza e alla qualità dei servizi da fornire.

A pieno regime, dunque, la Tia consentirà di applicare tariffe commisurate ad elementi in grado di far pagare in modo differente. Un equiparazione che eviterebbe così costi alti anche per fasce sociali e di reddito non in grado di permettersi costi alti per la gestione dei rifiuti. La nuova tariffa, inoltre, dovrebbe migliorare la raccolta differenziata e di ottimizzare i costi per la gestione dei rifiuti. Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it

«E' deprimente per chi quotidianamente va a lavorare nel proprio ufficio come dipendente o come imprenditore, o si reca come cliente o semplice passante, ogni mattina trovarsi di fronte ad uno spettacolo di questo tipo che sa tanto di degrado e di abbandono e fa tanto assomigliare Matera ai quei quartieri campani le cui immagini la tv di qualche mese fa ci trasmetteva continuamente». Esordisce così il consigliere del Partito Democratico Luca Braia in una nota diffusa. «Non è la prima volta e non sarà neanche l'ultima credo, che faccio notare le numerose piccole discariche che si formano nei pressi degli ormai pochissimi cassonetti per la raccolta dei rifiuti che ci sono in queste aree così importanti per l'economia cittadina . (Intere aree sono totalmente sprovviste come nei pressi della pizzeria stand up alla zona paip 2 ) - aggiunge Braia emblematici sono i “siti” che si possono ormai definire di vero e proprio stoccaggio di materiali di ogni tipo (gomme, frigoriferi, lavatrici,scarti vegetali e di abbigliamento…) localizzati in via dei mestieri e via delle arti alla zona paip». Braia si sofferma, inoltre, sulle difficoltà degli abitanti e di chi lavora ogni giorno. «I residenti e gli imprenditori delle zone industriali ed in particolare della zona artigianale Paip 1 e Paip 2 chiedono inutilmente da mesi all'amministrazione di mantenere decorosa la viabilità, di organizzare una efficace azione di prevenzione e vigilanza al fine di evitare l'abbandono da parte di incoscienti di rifiuti di ogni tipo che andrebbero invece conferiti in maniera opportuna in discarica. Lo stato di abbandono della segnaletica orizzontale e verticale e soprattutto quello di manutenzione delle aiuole , degli spazi pubblici e di alcune strade importanti come “Via delle arti” (sembra una strada di kKbul dopo un bombardamento) dove hanno sede importantissime aziende materane si può definire, usando un eufemismo, imbarazzante . Creare le condizioni di decoro igienico, estetico e funzionale, in tutta la città ed in particolare nelle aree produttive , è un dovere per un'amministrazione che se come dichiara “non guarda alle classifiche” e' giusto che guardi agli interessi dei cittadini che si sappia in qualche modo la determinano». matera@luedi.it

L’Unitep di Matera ha celebrato in un incontro i cento anni dalla morte del celebre scrittore

L’eredità storica di Edmondo De Amicis PER celebrare il centenario della morte dello scrittore Edmondo De Amicis, avvenuto nel 2008, l'Unitep, Università della Terza Età e dell'Educazione Permanente, ha dedicato il primo degli appuntamenti del mercoledì, che consistono in conferenze periodiche tenute da personalità della cultura sui temi o su personaggi illustri della società e della cultura regionale e nazionale, proprio a questo importante scrittore e pedagogo. Dopo l'intervento del presidente dell'Unitep Antonio Pellecchia, che ha evidenziato come sia importante rivolgere una particolare attenzione al mondo della cultura e della scuola, è seguita la relazione del professore Giovanni Caserta, che ha illustrato a grandi linee i momenti essenziali della vita di Edmondo De Amicis”. «L'obiettivo principale di questo incontro - ha detto Caserta - è quello di mostrare come certi valori, non tramontino mai; ancora oggi, infatti, i valori trasmessi nelle opere di questo scrittore, quali la solidarietà, l'altruismo, l'amor di patria, la morale del sacrificio, l'istruzione come strumento di promozione culturale e di riscatto sociale, sono validi e condivisibili a livello pedagogico in ogni tipo di cultura». Non è possibile parlare di letteratura per l'infanzia, tralasciando il libro più conosciuto di Edmondo De Amicis, un testo immancabile nella

Lo storico Giovanni Caserta

formazione di intere generazioni. Con il libro “Cuore” si tentò, a venticinque anni dalla nascita del Regno d'Italia (il romanzo risale infatti al 1886), un'impresa di unificazione nazionale attraverso un'opera letteraria, con la ricerca di un linguaggio accessibile a tutti e di un sistema di valori comune, facilmente assimilabile, ma nello

stesso tempo in grado di farsi carico di quella carica ideale necessaria al costituirsi di una nuova nazione. E anche se il nome di De Amicis, nella mente del lettore comune, è legato quasi esclusivamente al famigerato libro “Cuore”, lo scrittore, così come ha ricordato il professore Caserta, svolse anche una lunga e prolifica attività giornalistica, che lo portò ad analizzare con occhio attento e critico la realtà contemporanea; un lavoro di analisi che, tra l'altro, lo avvicinerà agli ideali socialisti». Ritengo che De Amicis - ha proseguito Caserta - abbia saputo darci un ottimo spaccato di quella realtà, dura, limitata e spesso ingiusta, ma anche ricca di valori forti. Egli aveva a cuore il tema dei meno abbienti, degli italiani più sfortunati e attraverso la pedagogia difendeva la necessità di promuovere un'educazione civile e umana, fondata sul rispetto e sull'idea di un insegnamento democratico, alla portata di tutti. Contribuì con i suoi scritti a formare le coscienze degli italiani e rivolse sempre grande attenzione alla scuola e all'opera missionaria del docente; pertanto, celebrando, oggi, questa grande personalità, vogliamo riscoprire il ruolo educativo del sistema scolastico». Mariangela Lisanti matera@luedi.it


Matera

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Festeggerà oggi il compleanno con i sette figli, i diciassette nipoti e i nove pronipoti

Nonna Angela spegne cento candeline SPEGNE cento candeline, oggi, la signora Angela Altieri. Materana, madre di sette figli, festeggerà insieme ai diciassette nipoti e ai nove pronipoti. Un traguardo molto atteso che costituisce anche un bel successo per una signora che ha fatto della famiglia la sua prima vera e grande preoccupazione. La sua vita, come ricorda la figlia Grazia, l'ha dedicata sempre alla famiglia:

“Non usciva mai, era una casalinga perfetta. Si prodigava nel fare servizi”. Angela ha vissuto per molti anni nei pressi della Cattedrale, in zona Castelvecchio. Il suo è stato il primo nucleo familiare del vicinato ad acquistare un televisore: la sera, Angela metteva a disposizione dei ragazzini della zona i banchetti per vedere insieme la tv. Non si trattava di eventi episodici ma abituali: i fa-

miliari di Angela hanno detto che quei ragazzini che ospitava, sono andati recentemente a trovarla. Altruista e sempre disponibile, non negava l'ospitalità anche quando riceveva a casa visite inattese. Vedova (il marito, Emanuele Montemurro, usciere al Consorzio di bonifica, nel 1933 fu ricevuto dal prefetto: sua eccellenza voleva conoscerlo perché a Carnevale Emanuele si ve-

stì da Charlie Chaplin, un travestimento così verosimile da aver stupito tutta Matera), di Angela i familiari lodano le qualità di casalinga e mamma esemplare. Attualmente, ha problemi di memoria e di deambulazione. “Quando mia figlia, sua nipote, faceva tardi la sera, era mia madre che la aspettava preoccupata alla finestra”, ha ricordato Grazia. r.montemurro@luedi.it

Nonna Angela Altieri compie cento anni

Di Pede si appella alla Curia: «Si devono riprendere e completare al più presto i lavori»

La Scordata restaurata a metà La piccola chiesa necessita di interventi anche all’interno UN nome un destino. Della piccola chiesa della Scordata, conosciuta anche con la denominazione di Madonna della Croce, sembra che si sia perso il ricordo. Chiusa nel recente passato per diverso tempo a causa delle precarie condizioni della struttura, la chiesa è stata ristrutturata pochi anni fa grazie ai fondi provenienti dall'otto per mille. Il risultato resta però, è il caso di dire, puramente di facciata. Infatti i lavori si sono fermati al restauro delle pareti esterne, mentre l'interno necessita ancora di interventi indispensabili per l'agibilità dell'immobile, dove attualmente la porta resta perennemente chiusa e di celebrazione della Santa Messa non se ne parla. Una situazione vissuta molto a malincuore dai residenti della zona di via Cererie e di via Santo Stefano, dove la chiesa è ubicata, i quali, soprattutto gli anziani, sono particolarmente legati a quel luogo sacro. “Sono diverse le persone di una certa età - ha dichiarato lo scultore Franco Di Pede - che mi fermano per strada sollecitando un mio intervento a sostegno dell'apertura della chiesa della Scordata, alla quale sono particolarmente affezionati. Emanuele Colella era uno dei più grandi sostenitori della sua riapertura, dove gli sarebbe piaciuto tornare ad assistere alla celebrazione della Santa Messa. Purtroppo Colella non potrà più esaudire questo desiderio. Ci ha lasciati poche settimane fa, all'età di novantanove anni, senza essere riuscito a vedere nuovamente aperta la porta della sua chiesetta preferita. Ritengo - ha proseguito Di Pede che la Curia si debba attivare in ogni modo per riprendere i lavori di recupero della parte interna, restituendo così ai fedeli ed alla città la possibilità di tornare ad usufruire di questa chiesa davvero particolare, che sicuramente è anche di forte richiamo turistico. Le facciate esterne, tuttavia, nonostante i lavori di recupero, andrebbero rese più presentabili, in quanto sono ancora attraversate da

Iniziativa dell’ente di via Ridola

Mille tetti fotovoltaici in tutta la provincia per l’energia pulita

Un impianto fotovoltaico

La chiesa materana della Scordata

alcuni fili di corrente elettrica”. Sulla porta d'ingresso della chiesa della Scordata si può leggere un'antica iscrizione che ricorda che quella chiesa, a differenza di tutte le altre, non offriva rifugio al suo interno a coloro che avevano infranto la legge. Anticamente davanti ad essa avvenivano le esecuzioni dei condannati a morte, che vi giungevano incappucciati, dopo avere percorso a piedi, seguendo il ritmo di una lugubre processione, il loro ultimo tratto di vita, che passava da via San Biagio, via Santa Cesarea e via Santo Stefano.

Al termine del quale erano attesi dalla morte e da una folla di spettatori. Una storia, tutto sommato, di impiccagioni e di anime dannate. Una storia che i materani hanno voluto cancellare dalla loro memoria, “scordare”, ricordandola vagamente solo con un nome. Quello della chiesa della Scordata, sfondo involontario di un antico luogo di morte, di cui sono in pochi oggi a ricordarsi. Biagio Tarasco matera@luedi.it

Soddisfatti il presidente del sindacato edicolanti Schiuma e il capogruppo di FI Stella Brienza

Camera di Commercio, gli auguri a Tortorelli IL PRESIDENTE del sindacato edicolanti Snag Confcommercio della provincia di Matera, Francesco Paolo Schiuma, esprime ''soddisfazione '' e formula gli auguri di ''buon lavoro” , a nome degli iscritti, al presidente Angelo Tortorelli, eletto alla guida della Camera di Commercio di Matera. «L'elezione di Tortorelli ha detto Schiuma - ha un valore importante per tutto il settore commerciale e dei servizi della provincia di Matera. Gli edicolanti non faranno mancare l'apporto propositivo per contribuire alla crescita di un settore im-

Franco Schiuma

portante della comunicazione e della promozione turistica del territorio. Siamo certi che la Camera di

Commercio saprà coinvolgere nei tempi e nei modi opportuni quanti operano, a vari livelli, per divulgare e promuovere l'immagine della provincia di Matera e le diverse opportunità del sistema produttivo locale». Commenti positivi anche dal capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, Pasquale Stella Brienza che esprime grande soddisfazione per l'elezione dell'amico Angelo Tortorelli a Presidente della Camera di Commercio. é stata un'elezione che ha raggiunto un'espressione unanime dei consensi, il che significa che oggi c'è

una forte unità che si raccoglie intorno al Presidente neo eletto che rappresenta per le comunità materane un forte punto di riferimento. Angelo Tortorelli ha rappresentato e rappresenta una espressione che è forte della comunità produttiva e siamo sicuri che questa forza sarà al servizio dell'intera comunità pronta a far decollare tutte quelle potenzialità economiche in essa contenute. Siamo pronti, conclude Stella Brienza, a fare ogni sforzo per supportare l'azione del neo presidente con pieno sostegno politico.

CON Mille tetti fotovoltaici anche i cittadini privati potranno usufruire di energia pulita a costo zero, limitandosi a concedere l'utilizzo dei tetti per l'allocazione degli impianti, per una durata di venti anni, con un vantaggio straordinario a tutto beneficio dei bilanci familiari e della tutela dell'ambiente. L'ente gestore si occuperà della progettazione, della realizzazione e della manutenzione degli impianti, recuperando il proprio investimento dal conto energia dei cittadini. Conto Energia è il nome comune assunto dal programma europeo di incentivazione per la produzione di elettricità mediante impianti fotovoltaici permanentemente connessi alla rete elettrica. In Italia, secondo la Finanziaria 2007, il Conto Energia prevede il riconoscimento, per un periodo di 20 anni, di una tariffa incentivante per ogni kWh prodotto da sistemi solari fotovoltaici operanti in regime di scambio sul posto. Mille tetti fotovoltaci, per la cui attuazione la Provincia ha demandato l'Agenzia Provincia per l'Energia e l'Ambiente, consentirà a ogni cittadino residente nella provincia di Matera di realizzare, a costo zero, un impianto fotovoltaico da 3 kWb. Grazie a un apposito contatore installato nel proprio edificio, ogni utente potrà immettere l'energia prodotta nella rete di distribuzione nazionale, prelevando quella necessaria a coprire il proprio fabbisogno, e “con-

servare” l'energia prodotta, ma non consumata, per circa tre anni e usufruirne nei periodi in cui l'impianto non è in funzione (notte, manutenzione…) o quando la produzione risulta minore del fabbisogno (maltempo). Il ricavo derivante dal riconoscimento della tariffa incentivante verrà ceduto dal cittadino, per un periodo di 20 anni, all' ente gestore, mentre potrà disporre del risparmio effettivo sulla bolletta della corrente. Al termine dei 20 anni il cittadino continuerà a prelevare gratuitamente l'energia prodotta, pagando eventualmente la sola parte di energia utilizzata e non prodotta. «Con questa iniziativa ha dichiarato con soddisfazione l'assessore provinciale Labriola - riusciremo a ridurre le emissioni di anidride carbonica e non altereremo il paesaggio, perché l'intero progetto è basato sullo sfruttamento di superfici già occupate da costruzioni esistenti. Dunque un segno ulteriore dell'impegno di questa Amministrazione nel campo della promozione dello sviluppo sostenibile di questo territorio». «Con Mille tetti fotovoltaici - ha concluso il presidente della Provincia Carmine Nigro - la Provincia di Matera continua a farsi portavoce dell'eccellenza e della innovazione in campo energetico. Il progetto messo in campo riveste importanza a livello nazionale e, nello stesso tempo, mette al centro del nostro impegno il cittadino e la tutela della sua salute».


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Venerdì 16 gennaio 2009

Stacchicc i B’rnett

Matera TAXI MATERA 3332685173

Il tifo non è una malattia

Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05.

Oggi alle ore 20,30 presso il teatro “Duni” di Matera la Compagnia teatrale Sipario presenterà “Stacchicc i B'rnett”, una tragicommedia in tre atti impunemente tratta da “Romeo e Giulietta” di William Shakespeare. Il ricavato sarà destinato alla sezione Materail e utilizzato per i fini istituzionali dell'Associazione. Il Consiglio d'Amministrazione esprime, anche in questa sede, i più sinceri ringraziamenti per la prova di sensibilità offerta da tutti i componenti della Compagnia a favore dei malati leucemici della provincia di Matera.

Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

Settimana di preghiera Si apre lunedì 19 gennaio alle 19 nella chiesa Evangelica Battista in via Gravina la celebrazione ecumenica della Parola di Dio, una riflessione di mons. Salvatore Ligorio, arcivescovo di Matera-Irsina. L’incontro rientra nell’ambito della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani promossa dall’Arcidiocesi di Matera-Irsina, dalla Chiesa Evangelica Battista di Matera e dalla Chiesa Ortodossa Rumena. Il desiderio di ristabilire l’unione di tutti i cristiani è unirsi alla preghiera alla preghiera del Signore Gesù che tutti siano una cosa sola. L’ecumenismo si fonda sulla fede comune tra i cristiani.

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

“Miseria e nobiltà” il 27 Il 27 gennaio per la stagione teatrale 2009 alle 21 al teatro Duni di Matera Francesco Paolantoni e Nando Paone saranno sul palco per interpretare “Miseria e nobiltà” di Eduardo Scarpetta per la regia di Giacomo Pugliese. «Miseria e nobiltà, racconta di una situazione ferma nel tempo. - si legge nelle note dello spettacolo. Si porta bene la sua età, ha più di un secolo: Napoli 1888-Napoli 2007. E’ una farsa, e così viene raccontata». Per i biglietti dello spettacolo (compreso nella rassegna ma fuori abbonamento) è possibile rivolgersi a Incongress. La sede è in via Don Minzoni, 38. Per contatti telefonici 0835/337220, e-mail info@incongressmatera.it.Sito internet www.incongressmatera.it.

L’arte di San Pietro Caveoso

FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 D’Aria Claudio via XX Settembre - 0835332282

Cooperativa Associazione

“Jan

Patocka” 0835/333604 “Matera gioca” 0835/312005

emergenza sanitaria

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PRONTO SOCCORSO Guardia medica 0835/262260 Ambulanza 0835/336882 Croce Azzurra 0835/331314 SERVIZI SOCIALI Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704

Il 20 gennaio alle 18,30 nella parrocchia dei Santi Pietro e Paolo nel Sasso Caveoso di Matera sarà presentata la nuova edizione del libro sulla storia e l’arte di San Pietro Caveoso. Il volume, firmato da Mauro Padula e Camilla Motta si intitola “San Pietro Caveoso. Note storiche”.

•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676

I cerchi delle fate •il cenacolo E' possibile visitare fino al 3 febbraio presso il laboratorio Materia, in via Bruno Buozzi n° 89, “I cerchi delle fate”. In esposizione una collezione di vasi in ceramica eseguiti con le tecniche raku dal laboratoio Ceramiche d'Arte di Maria Bruna Festa, e colliers in argento e pietre del Laboratorio di Arti Orafe e Lignee Materia. La mostra può essere visitata ogni giorno, fino al 3 febbraio, dalle 18 alle 21 o su richiesta telefonando al 334 3602038 o allo 0835 311136 in orari di lavoro. A margine dell’esposizione, sono previsti alcuni eventi.

Don Mazzi, “Stop ai bulli” Sarà a Matera domani Don Antonio Mazzi per presentare il suo ultimo libro, "Stop ai bulli, la violenza giovanile e le responsabilità dei genitori", pubblicato da Mondadori nell'aprile dello scorso anno. L'evento è promosso dalle sezioni di Matera e Policoro della FI.DA.PA., associazione che favorisce l’aggiornamento continuo delle donne, in modo che esse possano realmente accedere alle pari opportunità nella vita economica, sociale, professionale e politica. L'incontro si terrà a partire dalle ore 18 presso l'Auditorium Comunale "Gervasio Duni" in Piazza Sedile. E’ Prevista la presenza di numerose autorità civili e religiose del tessuto sociale materano.

0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072 •orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491

IL 17 MARZO “Canto perché non so nuotare… da 40 anni” il titolo dello show che Massimo Ranieri porterà in scena martedì 17 marzo al Teatro Duni di Matera, città nella quale torna ancora una volta. Artista completo, cantante, ma anche attore, affabulatore ed istrione Massimo Ranieri, propone uno spettacolo straordinario e coinvolgente, canta i suoi brani piu' famosi e tanto amati dal pubblico ed esegue per la prima volta alcune fra le più belle canzoni d'autore degli ultimi decenni. Brani che appartengono ai repertori di grandi cantanti come Battisti, Battiato, Mina ed altri artisti italiani. Coreografie di Franco Miseria arricchite dagli splendidi costumi di Giovanni Ciacci che rendono ogni brano un quadro a se. Nello spettacolo scritto con Gualtiero Peirce, lo showman partenopeo canta, balla e recita raccontando tappe emozionanti della sua vita.

•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294

•COMUNALE• Matera 0835-334116 Viaggio al centro della terra 17,30 - 19,30 - 21,30 •KENNEDY• Matera 0835-310016 Australia 18,00 - 21,15 •CINE TEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Sette anime ore 17,15 - 19,25 - 21,40 •PATRON ANTONIO• Matera Via XX Settembre Yes Man 18,15 - 20 - 21,45 Sechiudigliocchi18,45-20,15

•CINEMA ANDRISANI• Montescaglioso 0835208046 Madagascar 2 ore 18 Sette anime ore 19,30 - 21,45 •CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Come Dio comanda 19 - 21,30 •CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro Come un uragano ore 21 •CINEMAMOJTODRIVEIN• S.s. 106 Basentana 0835-745439 Chiuso

•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137


Matera 33 Contraffazione e lavoro nero gli altri interventi del 2008 della Gdf guidata dal colonnello Luongo Venerdì 16 gennaio 2009

La Finanza contro gli evasori Quasi cinquecento verifiche fiscali e sommerso nel 2008 NESSUN allarme nella città dei Sassi sul versante della criminalità organizzata. Lo ha ribadito ieri il colonnello Salvatore Luongo, comandante del Comando provinciale della Guardia di finanza, nel corso della presentazione del bilancio 2008 delle attività del Corpo. “Possiamo dire in maniera chiara che non abbiamo riscontrato fenomeni di riciclaggio o racket. - ha affermato il colonnello Luongo - L'attività del Corpo si è estrinsecata mediante approfondimenti investigativi su operazioni finanziarie sospette e ispezioni antiriciclaggio. In nessun caso sono stati acquisisti elementi riconducibili a possibili infiltrazioni della criminalità organizzata. Nella maggior parte dei casi si è trattato di passaggio di denaro frutto di transazioni commerciali verosimilmente in nero”. Nel complesso, i reparti del Comando provinciale della Guardia di finanza di Matera al 31 dicembre hanno completato brillantemente il programma operativo con il raggiungimento di tutti gli obiettivi assegnati dalla autorità politica per il 2008. Anche nel decorso anno l'impegno maggiore delle Fiamme Gialle materane è stato rivolto alla evasione

La conferenza stampa

fiscale e al sommerso sia di azienda che da lavoro. Sono stati 430 gli interventi portati a termine, tra verifiche fiscali e controlli. Cinquantuno, invece, gli evasori totali e paratotali scoperti lo scorso anno e 20 le persone per violazioni fiscali di natura penale, accertati elementi di reddito sottratti a tassazione per 38.118.653 euro, violazioni all'Iva per 9.093.321 euro e ritenute non operate per 329.389 euro. Le Fiamme Gialle hanno scoperto anche 153 lavoratori in nero o irregolari. Sul versante della lotta alla contraffazione, sono stati sequestrati 15 mila articoli e sono state denunciate per

questo tipo di reato 45 persone. Tre sono state le persone arrestate e 18 quelle denunciate nel settore del traffico di sostanze stupefacenti e tre le discariche di rifiuti sequestrate. Tra le operazioni di rilievo va segnalata la scoperta di una truffa da 109 milioni di euro nell'ambito dell'inchiesta “Ghost Vigilance” sulla mancata realizzazione di 15 aziende, che ha portato nel settembre scorso alla emissione di 12 ordinanze cautelari. Per quanto riguarda le segnalazioni al 117, il colonnello ha dichiarato che “la gente telefona, reagisce: quando ritiene di aver

subito un torto reclama”. “In merito al contrabbando dei tabacchi dove, pur in presenza di alcuni sequestri per complessivi 46 kg di sigarette, si ritiene di non dover attribuire al fenomeno una particolare valenza, trattandosi, per lo più, di cittadini dell'Europa dell'est che le detenevano o trasportavano per uso personale. - ha affermato Luongo Uno di questi, comunque, è stato tratto in arresto perché trovato in possesso anche di una pistola”. Il commercio di prodotti contraffatti o non in regola con la normativa Cee, tranne sporadici casi, è praticato da cittadini extracomunitari, tra cui occupano un posto di rilievo quelli di etnia cinese. Sono stati sequestrati oltre 15.000 articoli tra cui spiccano 74 console multimediali di ultima generazione e denunciati 45 soggetti all'autorità giudiziaria. In ambito informatico, infine, non è stata segnalata attività di phishing (in italiano "spillaggio” di dati sensibili). Infine, in materia di ordine e sicurezza pubblica sono state impiegate 1.500 pattuglie che hanno controllato 16.500 automezzi ed identificato 25.000 persone. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it

Allarme dell’Api su salotti e turismo LA grave situazione socioeconomica in cui versa la provincia di Matera è continuamente aggravata da fatti, situazioni, azioni ed omissioni che si riversano sul territorio minando ulteriormente la fiducia degli imprenditori, già indebolita. In particolare, la decisione della nuova Alitalia di sopprimere alcuni voli dall'aeroporto di Bari-Palese per Roma e Milano, cioè le principali destinazioni in Italia, penalizza l'intera provincia di Matera che conta molto sui collegamenti aerei da Bari non solo per i flussi turistici, ma in generale per ogni attività antropica, soprattutto se con effetti economici e di sviluppo. Un altro esempio emblematico è dato dalla mancanza di strategie di prevenzione per il dissesto idrogeologico del territorio. La calamità atmosferica dei giorni 11 e 12 dicembre 2008 si è ripetuta in queste ore, mentre le previsioni meteorologiche non promettono nulla di buono e le aziende attendono ancora il risarcimento dei danni degli eventi alluvionali del 2004. Gli imprenditori turistici

CONCESSIONARIA RENAULT FUTURA 3000

del metapontino sono in grossa difficoltà per gli allagamenti di questi giorni; l'API ha segnalato al prefetto e al presidente della Regione la necessità di intervenire per ottenere dal governo centrale il ristoro dei danni subiti da parte delle aziende, tenendo conto anche del fermo produttivo conseguente all'evento atmosferico. Numerose, infatti, sono le segnalazioni che provengono non solo dagli operatori di Metaponto, ma anche da quelli di Matera e dell'area industriale di Macchia di Ferrandina, e altre ancora si prevede sopraggiungeranno nei prossimi giorni. Naturalmente, a questi esempi dell'ultim'ora bisogna aggiungere altre situazioni note, come la difficoltà di ottenere aiuti dal governo per la crisi del mobile imbottito, per la quale il ministero dello Sviluppo Economico ha convocato un incontro per il prossimo 29 gennaio e il lodevole tentativo della Provincia di portare la questione della Valbasento all'attenzione del tavolo nazionale della chimica, che dovrebbe riunirsi entro la fine di gennaio. matera@luedi.it

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Valbasento Inattiva da circa un anno la struttura chiuderà entro fine gennaio

Getta la spugna anche Snia Ricerche VALBASENTO - Non c'è tregua in Valbasento. A gettare la spugna adesso è Snia ricerche. A fine gennaio si chiude. Il centro di ricerca non ha più ragione di esistere. Le difficoltà da congiunturali sono diventate strutturali. E non poteva essere altrimenti per una struttura che ha fatto della ricerca nel campo dei polimeri il suo punto di forza, ora che, una dopo l'altra, le aziende del settore hanno quasi tutte abbandonato l'area industriale di Pisticci scalo. Nessuna via d'uscita al-

la progressiva perdita di mercato. Di fatto Snia richerce è già inattiva da circa un anno. Ma prima di decretare la fine definitiva di un'esperienza produttiva, per molti versi all'avanguardia in Valbasento, bisognerà trovare una soluzione che renda il più indolore possibile la cessazione dell'attività per i dieci dipendenti, sopravvissuti ai tagli dell'ultimo quinquennio. Un'impresa non facile, considerato che di tratta di una azienda sotto i 15 dipendenti per cui non è possibile attivare le proce-

dure ordinarie di cassa integrazione straordinaria e/o mobilità. Ed è per questa ragione che i segretari della Fulc territoriale hanno sollecitato la Regione ad attivare un tavolo presso la Task Force per l'Occupazione Regionale per concertare l'utilizzo degli ammortizzatori sociali in deroga. «Lo stesso strumento ricorda il segretario organizzativo della Filcem Cgil Maurizio Girasole - è stato utilizzato nel 2008, in sede di Ufficio Lavoro e Territorio delle Regione Basilicata , per altre realtà in crisi e sotto i 15 dipendenti del potentino».

A far ben sperare in un esito positivo anche per Snia Ricerche è la Finanziaria nazionale, che ha finanziato nuovamente gli ammortizzatori sociali in deroga (Cigs sino a 24 mesi e proroga della mobilità in deroga). «Ma - avverte Girasole bisogna fare presto nell'attivare tutte le procedure necessarie per rendere queste dotazioni finanziare, la cui gestione è di competenza delle Regioni, esigibili immediatamente». In ogni caso per il centro ricerche si tratta di una fine mesta e ingloriosa, considerato che nato con Eni e rilevato da Snia, la Snia ri-

La Valbasento

cerche ha vissuto un periodo tra il 1990 e il 2000 di grande valore con l'impiego di circa 100 unità di cui 70 laureati. Il personale ha svolto prevalentemente attività di ricerca di alto profilo per tutto il

grupppo Snia. Poi, con il passaggio al gruppo Cimminelli prima e a Magneti Marelli dopo, il lento e inarrestabile declino. Fino alla chiusura. Margherita Agata m.agata@libero.it

Il Partito Democratico potrebbe affidarsi con molte probabilità alla candidatura di Giuliva

Si affilano le armi per le urne Pomarico si prepara al voto . Il Ppl sceglie il riserbo POMARICO - I partiti pomaricani affilano le piccole armi e tengono al sicuro le informazioni. Non è più tempo di grandi annunci pubblici, forse, né tanto più di coinvolgimento della cittadinanza nelle dinamiche che porteranno alle prossime elezioni amministrative. E in tutto ciò, il centrodestra è perfettamente in sintonia con questa considerazione di dominio pubblico. In quanto, per esempio, oltre alla possibilità di rigiocare la carta Giuseppe Casolaro, attualmente primo cittadino, il Ppl non fa uscire praticamente nulla dalle proprie stanze. Tranne l'abbandono - ormai più che acclarato - dell'Udc dalla compagine di maggioranza. L'Udc cittadino si muove infatti, oltre che senza fare troppe polemiche con l'attuale gruppo di maggioranza politica al Comune, pensando a guardare orientamenti regionali e nazionali, ma senza necessariamente ricopiarne le movenze. Dunque, come noto, l'Udc è passato dall'altra parte. Fi, invece, potrebbe provare appunto nuovamente la carta Casolaro o giocare su un fattore sorpresa, che se non fosse il dirigente Gurrado o l'altra papabile Rosa Fiore, sarebbe quindi veramente riuscita. Ma non si sottovaluti la piccola An o l'attuale assessore Martino come l'altro, Antonio Amore. Però niente di niente si può confermare ne smentire, al momento. Più al centro, invece, l'unica cosa certa e la candidatura annunciata e presentata con Addc e lista civica di Francesco Mancini più la voglia di

Il Comune di Pomarico

tempo addietro del molto più giovane Domenico Martino della Dc. Dall'altro lato, facile tornare sul centrosinistra. In quanto un paio di riunione almeno, è più o meno significative, ci sono state e dalle quali è possibile trarre qualche spunto o qualche ana-

lisi. Certamente, anche se si è in qualche caso restii ad ammetterlo, la possibilità più gettonata e più discussa è senza dubbio quella di Domenico Giuliva, che nonostante le sue idee di unione di tutte le forze presenti sul territorio è iscritto comunque al Pd. Non certamente a quello cittadino, comunque, capeggiato da Giuseppe Pellegrino. Pd locale che prova a dettar legge. Lo stesso Pellegrino, molto probabilmente, ha velleità di candidatura. Da quello che è potuto scappare dalle stanze del Pd possiamo sottolineare come sembra che il Pd comunque voglia far passare l'ipotesi Giuliva tra maglie e maglioni delle primarie interne, per esempio. In quanto, allora, il Giuliva dovrebbe essere a tutti gli effetti rispondente agli ordini di scuderia e scudieri. Nel frattempo, sono attese le mosse degli altri esponenti di centrosinistra. Del centrosinistra partitico più vario e variegato. Un giorno, per esempio, si dovrà pur comprendere realmente che così questo Cavallo di Troia, e ancora cosa significa in verità la sigla Centro popolare. Incognite da segnalare in quanto in un quadro dove gli stessi partiti decidono di dare peso sigle - siglette - siglone evidentemente è giusto non prendere per il giro di qualche cosa nessuna e nessuno. La gente che di sigle non né vuole sapere e che spesso queste contesta, aspetta chiarezza e reale partecipazione. Nunzio Festa provinciamt@luedi.it

Montescaglioso Destinati alla missione di Suor Francesca

Il cuore grande di un paese 1500 euro raccolti per l’Uganda

Bimbi africani

MONTESCAGLIOSO - Prosegue l'azione di aiuto sostenuta dai coniugi Franco e Nunzia Scarciofalo, raccolta dalla cittadinanza montese oltre che dai parrocchiani di S. Lucia, in aiuto dell'opera missionaria nella quale è impegnata suor Francesca Lo Iacona, suora combonia-

na in Uganda, cugina di Franco, da diversi anni impegnata nella sua opera missionaria nello stato dell'Africa centrorientale. Prima delle festività natalizie la religiosa aveva comunicato, tramite una lettera dalla località di Arua, capoluogo dell'omonimo Distretto del-

lo stato africano, che è a buon punto la costruzione della scuola e che per il mese di Febbraio prossimo, quando è previsto l'inizio dell'anno scolastico, dovrebbe essere agibile. Nel periodo natalizio, come consuetudine iniziata nel Natale 2006 è proseguita nel corso degli anni, presso l'abitazione Scarciofalo ha avuto inizio la raccolta, volontaria, di offerte da destinare alla missione africana. Al progetto benefico hanno aderito non solo i residenti in Via Napoli ma anche cittadini di diverse altre zone di Montescaglioso. In totale sono stati raccolti 1500 Euro, già inviati in terra africana, come confermato dalla fotocopia

del versamento consegnato a tutti i benefattori. Lo stesso Franco Sciarciofalo, nel recente periodo natalizio, ha avuto modo di vedere ancora una volta apprezzate la sua creatività ed abilità artigianale. Il piccolo presepe, da lui realizzato e visibile al pianterreno della sua abitazione, infatti, si è collocato al primo posto nel concorso indetto dalla parrocchia di S. Lucia di Matera nella categoria “presepi mini”. Un alloro è stato raccolto anche dalla parrocchia di S. Lucia di Montescaglioso: il presepe esposto nel periodo natalizio, a sua volta, ha vinto il primo premio nella categoria “presepi medi”. Michele Marchitelli

Pisticci Interrogazione di Mastronardi

«Il Comune intervenga contro lo stato disastroso della scuola media Flacco»

L’interno della scuola

PISTICCI - «In questi giorni siamo stati interessati da molti genitori di alunni che frequentano la scuola media di Marconia per il mancato funzionamento del riscaldamento e per lo stato disastroso in cui versa l'intero edificio della scuola media che rappresenta un pericolo reale per gli alunni e per il personale docente e non docente che vi lavora». Lo sostiene il consigliere Domenico Mastronardi in un’interrogazione. «Da una visita effettuata in data 14 gennaio mi sono reso conto di persona della gravissima situazione, infatti, oltre a verificare che i locali tecnici dov'è ubicato l'impianto di riscaldamento completamente allagati con rischi evidenti di corto circuito ho potuto verificare l'allagamento del laboratorio multimediale per infiltrazioni dal solaio, la chiusura di una scala che porta al piano superiore e la chiusura di alcuni bagni per impraticabilità. Lo stesso locale del bagno in funzione, unico locale per 350 alunni - aggiunge Mastronardi - versa in condizioni igieniche sanitarie precarie poiché anch'esso è interessato da infiltrazioni di acqua». Il consigliere, ha chiesto al sindaco di sapere come sia possibile che i locali della scuola media, frequentati da 350 alunni, siano ridotti all'impraticabilità per mancanza evidente di manutenzione. Mastronardi chiede inoltre se l'amministrazione comunale intende fare un programma di interventi di manutenzione serio ed efficace per tutti gli edifici scolastici del nostro comune. Infine il consigliere del Pd chiede al sindaco quando si intende intervenire presso l'edificio della scuola media”Orazio Flacco” di Marconia per porre rimedio alla situazione di pericolo e di antigienicità esistente e per garantire sicurezza agli alunni ed al personale che lo frequentano». provinciamt@luedi.it


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Irsina Al via una serie di iniziative per festeggiare il ritorno della statua dal Louvre

Sant’Eufemia, il giorno del ritorno Oggi annullo filatelico in uno stand di Poste Italiane IRSINA - Ritorna finalmente ad Irsina, la statua di Sant’Eufemia. L’opera ha fatto tanto discutere: non a caso proprio Clara Gelao ha di recente comunicato che appena possibile si recherà ad Irsina per continuare i suoi studi e le sue ricerche sulla statua di Sant’Eufemia. Oggi alle ore 14 circa, la scultura di Sant'Eufemia di Andrea Mantegna, esposta al museo del Louvre di Parigi, dal 22 settembre 2008 al 5 gennaio, farà rientro nella Concattedrale di Irsina. In un comunicato congiunto dell’arcidiocesi Matera –Irsina e dell’Amministrazione comunale, si sottolinea che er l'occasione, l'Amministrazione Comunale di Irsina, in collaborazione con Poste Italiane, ha predisposto uno speciale annullo filatelico celebrati-

La studiosa Maria Antonicelli e la statua di Sant’Eufemia

vo. In largo Cattedrale sarà allestito dalle 15 alle 21, uno stand di Poste italiane presso il quale si potrà ottenere

l'annullo filatelico. Per esprimere l'esultanza di tutta la comunità irsinese, domenica prossima alle ore 17,30, nella Concatte-

drale di Irsina sua eccellenza monsignor Salvatore Ligorio, arcivescovo della Diocesi di Matera-Irsina, presiederà una messa solenne.

Nella stessa giornata, sarà presente ad Irsina Clara Gelao, direttrice della Pinacoteca Provinciale di Bari, alla quale si deve l'attribu-

zione della scultura di Sant'Eufemia ad Andrea Mantegna. «L'annullo filatelico è una vetrina importante per far conoscere la nostra cittadina con tutte le sue bellezze non solo ai cultori di arte e di storia, che sono vicini alla filatelia – ha affermato la giovane studiosa Maria Antonicelli che sicuramente non mancheranno di partecipare. Oltre a far annullare le cartoline il giorno della celebrazione – conclude Maria Antonicelli - il l'annullo sarà conservato nel museo delle poste italiane di Roma, per essere a disposizione dei numerosi collezionisti di annulli filatelici che conserveranno per sempre il ricordo di Irsina e della scultura di Sant'Eufemia al Louvre di Parigi». Mimmo Donvito

Accettura Il Ricettario sarà presentato nel Comune Garaguso Inoltrata dal sindaco Auletta

Un volume per scoprire il pregio e le qualità delle carni podoliche

ACCETTURA - Sarà presentato oggi alle 16 presso la sala consiliare del Comune di Accettura, in un incontro durante il quale è prevista la presenza, fra gli altri, del presidente del Parco di Gallipoli Cognato, Rocco Rivelli, del presidente dell'Associazione Sistema Podolico, Rocco Di Tommaso, degli assessori all'agricoltura della Regione Basilicata, Roberto Falotico, e della Provincia di Matera, Nicola Buonanova, e del direttore dell'Associazione Provinciale degli Allevatori, Augusto Calbi, il “Ricettario di Carni Podoliche”. Nato dal lavoro degli studenti dell'Istituto Alberghiero “Turi” guidati dai docenti Ferrara, Incarbona e Soranno che hanno sperimentato nuove tecniche di cottura e preparazione delle carni podoliche, il Ricettario rientra nell'ambito delle iniziative del progetto “Podolica, valorizzarla a tavola”, messo a punto dal Parco Regionale di Gallipoli Cognato e delle Piccole Dolomiti Lucane, dall'Associazione per la Tutela e la Valorizzazione

del Sistema Podolico Lucano e dall'Associazione Culturale Amici del Parco della Murgia Materana. Il Ricettario, inoltre, contiene delle rivisitazioni delle tradizioni gastronomiche locali tese alla valorizzazione ed all'esaltazione delle qualità organolettiche e nutrizionali della carne podolica. Una carne pregiatissima, di ottima qualità e proveniente da animali allevati al pascolo in ambienti sani e naturali e senza l'impiego di farmaci. Le ultime ricerche condotte su queste carni, tengono a far sapere i partner del progetto di valorizzazione, hanno dimostrato che le carni di questi animali presentano un contenuto di colesterolo inferiori rispetto ad altre razze bovine. «Il 'Ricettario di Carni Podoliche' -ci dice Rocco Rivelli- rientra in un più ampio ventaglio di azioni che il Parco ha messo in atto sulla valorizzazione e per la realizzazione di un sistema di filiera delle carni podoliche, che vada dai produttori ai consumatori. Siamo riusciti a mettere insieme in questi anni un cen-

tinaio di soggetti, da produttori a commercianti fino agli enti e le istituzioni, impegnati nel garantire la qualità del prodotto attraverso processi di tracciabilità. Ora ci vogliamo rivolgere al segmento riguardante i metodi del consumo e farne apprezzare ai consumatori le caratteristiche. Da qui l'idea del Ricettario realizzato con il supporto dell'Istituto Alberghiero». «Attraverso iniziative di valorizzazione come questa -continua il Presidente dell'ente Parco- vogliamo contribuire alla diffusione della cultura del consumo di carne podolica, per migliorare le possibilità di integrazione del reddito degli allevatori. E' poi importante anche il binomio che si viene a creare fra il prodotto carne podolica e la natura incontaminata del territorio. I bovini di razza podolica rappresentano un importante valore per la biodiversità nel panorama lucano, e il loro allevamento è anche un importante presidio di tutela e controllo del territorio». Rocco Olita

Prima interrogazione al consiglio regionale GARAGUSO - Per la prima volta un Consiglio Comunale, quello di Garaguso, in data 29 dicembre 2008 ha rivolto un’interrogazione al Consiglio Regionale. E’ stata inoltrata dal sindaco protempore del Comune di Garaguso Francesco Auletta un’"Interrogazione al Consiglio Regionale di Basilicata concernente il regolamento per l'incremento del livello occupazionale nel settore forestale d.c.r n.98 del 2006 - turnover - articolo 57 dello Statuto Regionale articolo 107 del Regolamento Consiglio Regionale”. Il sindaco Francesco Auletta ha fatto rilevare che «nel 2006 con l'aggiornamento per il calcolo dell'indice del Turn over, il Comune di Garaguso è stato fortemente penalizzato in quanto ha perso tredici unità lavorative a causa dei documenti smarriti presso l'assessorato all'Ambiente della Regione e anche quando sono stati rispediti in data 13 dicembre 2006 con tutte le informazioni riguardanti il

territorio comunale, e cioè: "Popolazione residente, superficie boschiva, superfici rientranti nelle zone SIC e ZPS, superfici interessate dal vincolo idrogeologico", che avrebbero dovuto produrre una rivisitazione del numero delle unità lavorative da impiegare. Si è invece perpetrata - specifica il sindaco di Garaguso Francesco Auletta - una sana ingiustizia nei confronti dei cittadini. Alla luce di quanto in passato è accaduto con l'applicazione dei parametri precedentemente applicati, il rischio concreto è la non disponibilità di operai da assumere nei vari Comuni e la non possibilità di recuperare le 13 unità lavorative perdute con l'applicazione del primo Bando del Turnover». L’auspicio del sindaco di Garaguso Francesco Auletta è che venga ristabilita la giusta applicazione dei criteri e la reintegra dei tredici lavoratori. provinciamt@luedi.it

Irsina Pareggio sul campo materano dopo due vittorie consecutive

Il Varisius blocca la Real IRSINA - Dopo due vittorie consecutive la Real Irsina è stata bloccata sul pari sul campo del Varisius Matera, e al gol del giovane gioiello materano, Domenichiello, risponde il gialloblu Savino, con un gol di ottima fattura. La squadra allenata da Mister Rizzi, procede con il suo solito standard. Tutti nell'ambiente sono convinti che la squadra gialloblu, con qualche altro innesto di qualità avrebbe condotto tutto un altro campionato. La squadra c'è, è piena di talenti e di buoni giocatori di categoria, ma mister Giacomo Rizzi queste considerazioni nemmeno le ascolta, per lui il calcio è fatto di passione, non

di numeri. Per ora, la Real Irsina continua a interpretare il ruolo della terribile matricola, con gli uomini contati ma con un vivaio sempre disponibile a fornire giovani promesse. La Real, quindi, continua passo dopo passo il suo campionato di Promozione. Abbiamo intervistato mister Giacomo Rizzi, per approfondire meglio i contenuti della partita di domenica scorsa: «E’ stata una bella gara quella di domenica contro il Varisius. esordisce Rizzi - Nel primo tempo sono emersi loro, nel secondo siamo usciti anche noi abbastanza bene costruendo numerose occasioni di gol.

Il pareggio ci può stare, il risultato è giusto, in base a quelle che erano le nostre forze in campo, la squadra ha fatto quello che ha potuto. E’ pur vero che abbiamo sbagliato un paio di gol, non ne faccio un dramma, se non altro la partita è servita a mettere un po' di forza nelle gambe. Forse la differenza l’ha fatta il campo sintetico, al quale noi non siamo abituati. Sono tuttavia contento del punto ottenuto - ha aggiunto Rizzi - l'importante per noi in questo momento è non spezzare il trend positivo che stiamo portando avanti, e soprattutto approfittare del rientro in squadra di alcuni giocatori

Nicola Potenza

che aspettavamo da tempo. Intanto la prossima settimana sarà una settimana importante, poiché capita al momento giusto la visita del Policoro.

Servirà a ritrovare nuovi stimoli, indispensabili per il proseguo del campionato». m.d. provinciamt@luedi.it


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Bernalda Il progetto verrà sviluppato con la collaborazione dei volontari di Tolbà

La parola d’ordine è integrazione Nasce lo sportello per informazione e assistenza agli immigrati BERNALDA - Apre a Bernalda lo sportello informativo per gli immigrati. Il nodo legato al dito dell'Assessore bernaldese, Dino Paradiso, si può sciogliere visto che, quella che era una promessa è diventata realtà per tutti gli immigrati che si trovano sul territorio bernaldese e metapontino. L'annuncio dell'Assessore Paradiso, che abbiamo pubblicato nell'ottobre 2008, dall'8 gennaio è diventato terreno fertile per coloro che sono alle prese con i permessi di soggiorno e non solo. Paradiso, ci spiegò che questo progetto si affacciava sul nostro territorio e che sarebbe diventato pilota per gli altri comuni del territorio lucano. Ma che funzione avrà il neo-sportello all'interno della casa comunale? Ebbene, esso si farà capo nella funzione di dare informazioni, e di rispondere principalmente all'esigenza di offrire agli utenti un'organizzazione efficiente in merito a comunicazioni utili e rilevanti riferite alle loro necessità. Quindi, un modo, questo, per far sentire più vicini gli immigrati al no-

Il Comune di Bernalda ha attivato lo sportello per gli immigrati

stro sistema di vita attraverso un'integrazione più facile e con l'eliminazione della burocrazia e delle lunghe attese. Lo sportello quindi, per rendere effettivo quanto detto, fornirà informazioni sui rilasci di permessi di soggiorno, sui

ricongiungimenti familiari, sull'assistenza e previdenza sanitaria, su consulenza legale e sul segretariato sociale. Ecco, informazioni, consulenza e assistenza gratuita che di fatto regalerà sorrisi e soluzioni ai problemi che saranno po-

sti all'interno dello sportello bernaldese. Questa che l'Amministrazione bernaldese ha messo in campo va nella direzione che tende una mano a nostri fratelli che giunti in Italia si sentono disorientati; e a questo disorientamento sarà il neo-

sportello a porre rimedio. Il perché creare questo sportello sul territorio bernaldese e metapontino lo fornì già Paradiso nella prima intervista, dove lo stesso, parlò di numero degli immigrati che risiedono nel nostro territorio; numeri che

si possono comprendere nella percentuale del 60% di quello presente in tutta la provincia. Inoltre, a coadiuvare il tutto sarà anche l'associazione materana “Tolbà” che già opera nel settore e che ha realizzato molti progetti importanti nelle varie parti del mondo. Tra i volontari della Tolbà bisogna sottolineare che si annovera gente esperta. Quindi anche grazie al loro contributo il tutto sarà gestito con molta più professionalità, la quale è fondamentale quando si parla di persone che hanno bisogno di aiuto. L'orario dello sportello sarà la mattina del lunedì dalle ore 08,30 alle ore 13,30, il martedì dalle ore 15,30 alle ore 18,30, mentre giovedì si potrà ricevere aiuto sia la mattina dalle ore 08,30 alle ore 13,30 e sia il pomeriggio dalle 15,30 alle ore 18,30. Inoltre, per rendere il servizio efficiente al massimo, sono stati diramati anche i due numeri dell'Ufficio Servizi Sociali di Bernalda: 0835-540233 e 0835540266; ed uno a Metaponto: 0835-745121. Fabio Sirago

Riqualificazione del primo lotto

Tursi«Se sarà confermato lo smaltimento, bisognerà prevedere la bonifica»

Bernalda si prepara al suo nuovo volto entro quattro mesi

«Non vogliamo acqua tossica»

BERNALDA - Bernalda si appresta a realizzare opere per delineare il suo nuovo volto. Il Comune di Bernalda ha pubblicato, infatti, il bando per l'aggiudicazione dei lavori di riqualificazione urbana primo lotto. Gli interventi riguardano il rifacimento di via del Concilio Vaticano II, con realizzazione della rete di raccolta delle acque meteoriche, di piazza del Popolo con rifacimento delle strade lastricate e il rifacimento di marciapiedi e sedi stradali di altre vie cittadine.

L'importo complessivo dei lavori a base di appalto è di 486.952 euro. Le opere dovranno essere realizzate entro 120 giorni. I lavori consistono in scavi e demolizioni, in particolare demolizione e rifacimento di marciapiedi, realizzazione di rete di raccolta delle acque bianche, arredo urbano, pavimentazione in pietra e opere varie. Le domande di partecipazione dovranno pervenire entro il 26 gennaio 2009. provinciamt@luedi.it

No Scorie interviene sulla discarica a Pane e Vino TURSI - «Le recenti notizie di stampa su una indagine della magistratura sulla discarica nei pressi dell'abitato di Pane e Vino nel comune di Tursi, poco distante dall'abitato di Policoro, destano molta preoccupazione tra i cittadini». Si apre così la nota diffusa dall’associazione No Scorie. «Qualora sarà confermato lo smaltimento in discarica di rifiuti tossici e pericolosi tramite opportune analisi - prosegue - è necessario già prevedere una bonifica , controllare la falda e l'acqua dei pozzi di tutte le abitazioni rurali e civili della località Pane e Vino fino a raggiungere le aree limitrofe di Policoro che emungono acqua per uso potabile, sanitario e agricolo. Le falde dell'abitato di Pane e Vino nel comune di Tursi - si legge ancora - dovrebbero altresì essere già controllate per via del pozzo petroli-

fero vicino alla frazione e trivellato pochi mesi fa (ma questa è un'altra storia) Le falde superficiali e sub superficiali dell'altopiano di Pane e Vino sfociano, infatti, verso il mare e nella città di Policoro .Non desideriamo assolutamente che dalle fontane dei giardini murati dell'antica Eraclea sgorghi acqua contaminata da inquinanti tossici precisano i componenti di No scorie Fanno bene i cittadini ad opporsi alle richieste di discariche che pervengono dalle società dei rifiuti, perché una regione che non produce rifiuti non deve in nessun modo smaltire quelli degli altri per il business di pochi soggetti. La regione Basilicata farebbe meglio a non concedere autorizzazioni e V.I.A. (Valutazioni di Impatto Ambientale) sulle discariche di qualsiasi tipo e a tutelare meglio il suo territorio che ha

altre potenzialità ed economie. Ci riferiamo alle numerose richieste di discariche pericolose e simili che si vogliono aprire sul territorio, vedasi quelle di Colobraro, di contrada Venita a Ferrandina e alle altre in itinere nell'attesa di essere autorizzate dal Dipartimento Ambiente e territorio della Regione Basilicata. Abbiamo già troppe discariche abusive da bonificare come la discarica di cromo sulla foce del Sinni o quelle nella Val Basento e non possiamo tollerare un traffico di rifiuti legalizzato che fa affluire in Regione altri rifiuti della peggiore specie. No Scorie Trisaia chiede ai sindaci di Policoro e Tursi di convocare una conferenza di servizio sulla questione per meglio tutelare l'ambiente e salute dei residenti». provinciamt@luedi.it

La Nicola Russo batte il Bernalda e si prepara alla partita storica a Rotondella

Aurora verso la salvezza matematica TURSI - L'Aurora "Nicola Russo" ha vinto in casa il confronto con il Bernalda. La squadra ospite si presentava con dei giocatori buoni, di qualità, come Margoleo che ha militato in serie D, con Busco, il portiere Figliuolo e Forcillo che hanno giocato in Eccellenza. Quindi la vittoria, ottenuta con le reti segnate da Digno (che l’ha dedicata alle due nipotine, nate in questi giorni) acquista maggior valore. A fine partita i tifosi hanno applaudito i giocatori, che hanno centrato la quinta affermazione consecutiva ed il nono risultato utile: due pareggi e sette vittorie. Con i suoi 31 punti, si trova quarta, dietro al Montescaglioso ed al Roton-

della. «Siamo la seconda migliore difesa del campionato. Abbiamo incassato una rete in più della capolista Lagonegro - ci ha detto capitan Marra, che assieme al fratello Nicola, Viceconte, Vitale, Santamaria, Adduci Trupo, costituiscono uno sbarramento difensivo che non concede spazi agli avversari - con i punti conquistati fino ad ora, abbiamo acquisito la salvezza matematica - ha esclamato a fine partita Benito Policarpo, dirigente storico, mentre ci offriva un bicchiere di the caldo. La squadra ormai tiene bene il campo ed affronta le partite non più con il timore reverenziale che hanno le matricole, ma con la maturità e la consa-

pevolezza dei propri mezzi. C'è il ritorno della passione dei tifosi per i colori della squadra. Domenica si va a giocare a Rotondella, squadra forte, che non nasconde la sua intenzione di vincere il campionato, visto che si trova a sole tre lunghezze dal vertice. Sarà una partita storica. Domenica prossima si respirerà una atmosfera da altri tempi. Molti ricordano la sfida per vincere il campionato, negli anni Ottanta, quando si giocò l'ultima di campionato (le due squadre erano in seconda categoria e combattevano per andare in prima). Il Rotondella era al primo posto con un punto di vantaggio sul Tursi. Si giocava in casa e più di mille

L’Aurora Tursi si prepara ad affrontare, domenica, il Rotondella

persone si recarono al vecchio campo “Angelo Cuccarese” per assistere a quella sfida. Se il Tursi vince o pareggia può ancora fare un pensierino alla classifica di vertice. La squadra è motivata, si allenerà ancora, ed il giovane mister Giusepe Policarco è tranquillo per il lavoro svolto finora. Per gli

attaccanti Iacovino e Valinoti sarà una occasione buona per segnare dei gol decisivi per la vittoria fuori casa. L'importante comunque è che non si verifichino incidenti di sorta in campo e fuori e poi che vinca il migliore. Salvatore Martire provinciamt@luedi.it


Venerdì 16 gennaio 2009

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Rotondella Interrogazione del consigliere regionale Antonio Di Sanza sul caso-Sogin

«Controlli rigorosi su quelle assunzioni» ROTONDELLA - Fa discutere, negli ambienti politici regionali, il caso sollevato dal Quotidiano, raccogliendo l'allarme lanciato da Mario Cucari, ex sindaco di Rotondella, sulle assunzioni di consiglieri comunali in carica, o loro parenti, direttamente nella Sogin, o in coop che lavorano per conto della società governativa incaricata dello smantellamento di impianti nucleari all'interno dell'Itrec, presso il Centro Enea della Trisaia. E' di ieri, infatti, un'interrogazione presentata dal consigliere regionale Antonio Di Sanza (Pd) al presidente della giunta regionale, Vito De Filippo, per chiedere la garanzia di «Un corretto rapporto della società con la comunità locale interessata -scrive Di Sanzaevitando ogni e qualsiasi dubbio sulla condotta della Sogin e delle società ad essa collegate anche in ragione della sua natura pub-

blica. É indispensabile, quindi, che il ruolo di controllo sulle attività della Sogin in un settore così delicato qual è il nucleare, e per di più dopo le vicende del 2003, siano le più rigorose possibili da parte del Comune e degli altri soggetti coinvolti in dette operazioni. Per tutte queste ragioni prosegue Di Sanza- attraverso l'interrogazione, ho sottoposto all'attenzione del presidente della Giunta regionale la questione, affinché accerti le procedure adottate dalla Sogin per l'assunzione di personale presso l'Itrec del Centro Enea di Rotondella e se, soprattutto, non siano state assunte persone incompatibili per le funzioni svolte; verifichi l'uso dei fondi assegnati al Comune di Rotondella, per la compensazione ambientale; assicuri, altresì, un corretto esercizio del diritto al voto”. Secondo il consigliere, infatti, alcune as-

sunzioni potrebbero essere state fatte “preferendo personale legato direttamente all'amministrazione comunale di Rotondella o indirettamente ad essa, facendo aggiudicare lavori in favore di familiari di amministratori comunali in società cooperative legate a quest'ultima o agevolandone l'avvio al lavoro. Il Comune di Rotondella è tenuto al controllo sulle attività della Sogin presso il centro Itrec dell'Enea -chiarisce Di Sanza, riferendo una conclusione anticipata dal Quotidiano- e sarà chiamato al voto per il rinnovo dell'amministrazione nel turno elettorale del 2009”. Il consigliere fa poi riferimento al codice etico di cui si è dotata la Sogin, che al punto 4.3 vieta di «Accordare vantaggi di qualsiasi natura (per esempio promesse di assunzioni locazione di immobili a prezzi irrisori), in favore di rappresentati della

Pubblica amministrazione da cui possono scaturite vantaggi a favore della Società». La società romana, attraverso le colonne del Quotidiano, è già intervenuta sul caso, assicurando che le selezioni sono rigorose, «Senza rispondere -puntualizza Di Sanza- all'interrogativo rivolto se vi erano tra i suoi assunti o in società collegate amministratori comunali e, soprattutto, senza garantire terzietà dinanzi all'evento elettorale smentendo quanti in questi giorni millantano relazioni con la società per finalità legate a possibili assunzioni». Intanto stamane la Sogin e il Comune di Rotondella inaugureranno un Infopoint presso la sede del municipio jonico, che dovrà garantire massima trasparenza e informazione sull'attività presso l'Itrec. Antonio Corrado a.corrado@luedi.it

Il consigliere regionale Antonio Di Sanza

Policoro In forza alla missione della Polizia europea insieme ad altri due baschi verdi

Cittadino onorario di Herat Riconoscimento in Afghanistan per il maresciallo capo Russo POLICORO - William Russo, 34 anni, maresciallo capo della Guardia di Finanza, originario di Agropoli e residente a Policoro dal 1997, attualmente in servizio a Napoli presso il Gruppo Pronto Impiego "Baschi Verdi" è stato insignito della cittadinanza onoraria della città di Herat, nell'ovest dell'Afghanistan, lo scorso dicembre dal sindaco Mohammad Rafiq Mojaddadi, insieme ad altri due rappresentanti della Guardia di finanza in forza alla missione della Polizia Europea (EuPol). La Guardia di Finanza, oltre alla presenza in EuPol, è rappresentata in Afghanistan dal 2006 con una dozzina di militari grigio-verdi inquadrati nella missione della Nato Isaf con compiti di assistenza alla sicurezza dei confini. Dallo scorso aprile Russo è impiegato ininterrottamente nella missione "Eupol Afghanistan" in qualità di "Border Police Advisor" unitamente ad altri due ispettori della Guardia di Finanza per quella che è la prima missione in Afghanistan del Corpo sotto l'egida dell'Unione Europea. «Abbiamo competenza su tutto il territorio

Riceviamo e pubblichiamo dal segretario comunale Prc di Policoro Ottavio Frammartino: «Leggendo l'articolo del 14 gennaio “Assemblea unita in difesa di Marinagri” del vostro corrispondente sul consiglio comunale di Policoro (l'ottimo Gabriele Elia) ho avuto la sensazione che io e il vostro giornalista abbiamo seguito due consigli comunali diversi. Dire che il consiglio comunale abbia approvato un documento modificando leggermente da quello licenziato dalla commissione, è un’affermazione del tutto inesatta. La indicazioni licenziate dalla commissione presieduta dal consigliere Vigorito, conteneva delle proposte che chiamarle scandalose è un eufemismo se non fossero state eliminate dall'assise comunale, come quello al comma 4 della delibera che ritenendo valide tutte le autorizzazioni fin qui rilascia-

Il maresciallo capo della Guardia di Finanza William Russo

Afghano - ha detto Russo al Quotidiano - ed in particolare sulla regione Nord-Ovest (Herat), ove abbiamo le incombenze delle frontiere con il Turkmenistan (Thourgoundì) a nord e dell'Iran (Islam

qala) ad ovest, nonche' il delicatissimo compito di mettere in sicurezza ed adeguare agli standards internazionali l'aeroporto civile di Herat. Per motivi di lavoro e di opportunità siamo stati a Kabul per

qualche mese dove c'è il Quartier Generale di Eupol, che ovviamente è legato comunque e sempre alle decisioni di Bruxelles. I compiti istituzionali sono quelli di monitorare e supervisionare sulla "Af-

ghan Border Police" che è l'equivalente della polizia-militare della Guardia di Finanza che opera ai confini ed in aeroporto. Prima di partire per questa esperienza - ha raccontato - ho fatto un piccolo corso di magia con la speranza di poter avere la possibilità di far fare un sorriso a qualche bambino, ma senza grosse pretese, invece, i casi della vita hanno voluto che la base ove stazioniamo sia proprio in città (ad Herat) e sia la sede del PRT (Provincial Recostruction Team) e del Cimic (che è la componente militare che si occupa della ricostruzione di scuole, edifici pubblici, orfanotrofi, ospedali, pozzi, ponti, strade ecc.) quindi con il loro ausilio e con gli aiuti umanitari che ci giungono dall'Italia per tramite di Enti come il Sovrano Militare Ordine di Malta ed il Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio abbiamo potuto donare tantissime cose tra cui - ha concluso - viveri, medicinali, abiti, scarpe, coperte, stufe, materiale medico di consumo, e tanto altro ancora». Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it

Policoro, due punti di vista sul consiglio comunale te dall'amministrazione escludeva la possibilità che il comune divenisse titolare delle aree e dei beni della società, questo anche in caso di confisca dovuta a una eventuale sentenza penale così come prevede la legge. Oppure come la bocciatura del punto dove nelle motivazioni cercava di dare un interpretazione coattiva del deliberato dell'autorità di bacino, tentando di dare una giustificazione delle concessioni edilizie rilasciate dal comune, dicendo che UTC avrebbe interpretato il provvedimento dell'autorità come immediatamente esecutiva senza tenere conto dell'ottemperanze alla prescrizione in essa contenuta. Evidente che era un tentativo grossolano di dare una giustificazione ad una delle prove utilizzata dal magistrato per sostenere i

motivi del sequestro. Grossolana anche perché fu propri l'ufficio tecnico del comune di Policoro , nel 2007 a far rilevare all'autorità di bacino che sulla cartografia dell' area su cui sorge Marinagri risultava ancora inondabile , con la conseguente risposta della stessa, che scriveva di non aver potuto fare la variante in quando la società non aveva ottemperato ancora alle prescrizioni. Cosa dire poi della premessa del deliberato proposto dalla commissione è cancellato dal consiglio, che tale delibera era necessaria perchè vi era una nota della Marinagri che minacciava azioni legali “risarcitorie e subenti che dovessero derivare dalla denegata ipotesi di accertamento di eventuali atti illegittimi invalidanti riferiti al progetto” quasi a voler legittimare in futuro

tale posizione. Le modifiche non sono state insignificanti, ma sostanziali, tanto, secondo il nostro modesto punto di vista, in questa delibera è rimasta solo l'ennesima difesa d'ufficio (importanza dell'insediamento per l'economia della città, ecc..), del tutto insignificante e ripetitiva, essendosi i consiglieri comunali all'unanimità già espressa in questo senso in altri due consigli precedenti. Anche lo stesso aggetto della delibera che parla di “Approvazione di un atto di significazione” mentre poteva essere “ sostegno di Marinagri” le fa capire come si è voluto dire tutto e il contrario di tutto, tanto da farci dire che il consiglio comunale di Policoro ha rifilato una “sola” a Marinagri., non avendo avuto il coraggio di dire di no ad un atto fortemente voluto dalla

società su un testo originario che si dice da voci autorevoli, elaborato da un professionista vicino a Marinagri. Frammartino Ottavio Segretario Provinciale PRC Risponde l’autore dell’articolo Gabriele Elia: L'amico Ottavio Frammartino doveva spedire la missiva non a “il Quotidiano”, bensì ai consiglieri comunali che in commissione hanno deliberato un documento e poi, legittimamente, in aula ne hanno approvato un altro con opportune modifiche. Se poi ritiene che le modifiche apportate abbiano evitato la votazione di un documento scandaloso, tutto sbilanciato a favore di “Marinagri”, è un suo legittimo e rispettabilissimo parere. Ho scritto nell'articolo che il secondo documento, quello ufficiale, l'atto rico-

gnitivo o di significazione pro-turismo e “Marinagri”, è stato approvato all'unanimità pur se nel dibattito ci sono stati alcuni distinguo tipo l'intervento del consigliere di minoranza del Pd, Franco Labriola, che ha difeso solo la destinazione turistica dell'area del P.P.E. “Foce Agri”. Per quanto riguarda la Sua affermazione su un professionista vicino alla società di Vitale che avrebbe suggerito il documento originario, io non ho le prove e, dunque, non posso scrivere cose figlie della mia immaginazione che con l'articolo, per giunta, non hanno nulla a che spartire. Così come non capisco cosa centri l'articolo apparso mercoledì con la Sua personale valutazione di “sola” rifilata dal Consiglio comunale a “Marinagri”. Io ho preso atto di una votazione, il resto sono spunti di riflessione che possono essere oggetto di approfondimenti. g.e.


Sport 38

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Calcio Il padre del milanista incontrerà gli emissari inglesi. La conferma di Milan Channel

L’ultima tentazione del City L’offerta faraonica per Kakà ora è di 150 milioni MILANO - Le parole pronunciate da Ricardo Kakà ("voglio invecchiare al Milan") non mettono fine alle voci sul suo futuro perchè in Inghilterra ribadiscono che la possibilità di vederlo con la maglia del Manchester City resta concreta. «Crediamo che il suo ingaggio sia molto vicino», le parole alla «BBC Sport Wales» di Mark Bowen, braccio destro di Hughes ai Citizens. «Ho letto del suo amore per il Milan ma anche se tutti dicono che l’operazione è morta non è quello che ci è stato fatto intendere», aggiunge Bowen che rivela anche: «stiamo convincendo il giocatore di quelli che sono i futuri programmi del club». Il Manchester City, insomma, ci crede in serata arriva anche la dichiarazione sul canale satellitare Milan Channel, dove la società di via Turatti dichiara di avere ricevuto un'offerta ufficiale dal Manchester Cityper Ricardo Kakà e di "stare ponderando" la stessa. Che, in termini economici, è colossale: fonti italiane e inglesi confermano (al rialzo) che sul piatto ci sono 150 milioni per la società rossonera e 15 netti all'anno per il giocatore. E i "rumours" portano nella direzione di un accordo in realtà già raggiunto. Il giallo è sempre più colorato. "E' un momento delicato. C'e' un'offerta del Manchester City per Kaka' e viene ponderata dal Milan -ha annunciato con tono accurato Mauro Suma, direttore della rete tematica rossonera. Ponderata non significa decisa o accettata. Non siamo di fronte a una decisione presa o a un fatto compiuto. Ci sono ancora ore e giorni davanti". Parole inoppugnabili, ma è altrettanto vero che se il Milan, sempre maestro nella comunicazione, decide di mettere alla luce del sole la trattativa,è segno che la stessa è in stato molto avanzato. ARRIVA KAKA' SENIOR A rinforzare il pessimismo dei milanisti c'è anche la notizia che Bosco Leite, padre e procuratore di Ricardo, sarebbe diretto in Inghilterra per discutere con i dirigenti dei "Citizens" i particolari del mega-contratto pronto per il figlio. Anche se al sito brasiliano "Terra" ha dichiarato che "non esiste nessuna trattativa". Bugia scardinata dallo stesso Milan.

Arrigo Sacchi è critico con via Turati Rivera: «Questa è la vittoria del denaro» PRIMO SONDAGGIO Il primo contatto con papà Bosco c’è già stato via telefono. Ma bisogna aspettare lunedì per capire quante possibilità ha il Manchester City di strappare il sì di Kakà. E della sua famiglia. Kia Joorabchian, l’agente che rappresenta il City, ha già preso contatto con il papà-agente. Presto si vedranno. E alla luce del sole visto che il Milan martedì ha autorizzato il club dello sceicco Mansour a prendere contatti con la sua stella brasiliana. Del resto il Manchester City s’è presentato a Milano con una proposta fuori dalla norma sotto tutti i punti di vista. Innanzitutto l’offerta è per un cambio di maglia immediato: cioé al mercato di gennaio. La realtà è che in via Turati sono tutti sul chi va là. Gli spasimanti per Kakà abbondano e lui lo sa da tempo. Il Manchester City gli offre l’opportunità di sorpassare Ibrahimovic (ora a 12) e diventare il calciatore più pagato al mondo con 15 milioni all’anno. E di costruire attorno a lui una super-squadra. Intanto gli spiffe-

ri dalla Spagna preannunciano un ritorno di fiamma del Real Madrid. Stavolta dalla sponda Florentino Perez. In questo caso, però, lo scenario sarebbe per luglio. Anche al Milan che con questa nuova opzione potrebbe aspettare con calma il ritorno alla base di Joann Gourcuff. A 22 anni ha raccolto il posto di Zidane in nazionale e il Milan conta di poterlo riprendere dal Bordeaux dandogli la possibilità d’imporsi anche a San Siro. MASSA CONSIGLIA Consigli preziosi a Ricardo Kakà arrivano da un suo illustre connazionale, Felipe Massa. Anche il brasiliano della Ferrari commenta, dalle nevi di Madonna di Campiglio (Tn), la maxiofferta giunta al Milan per il suo fuoriclasse, che gli sceicchi del Manchester City ricoprirebbero d’oro con un ingaggio di 15 milioni di euro all’anno. «Quando arrivano offerte così – ha detto Massa,

vice-campione del mondo di F1 – si riflette se accettare o meno. Poi però si pensa se vale la pena, se si è felici in un ambiente dove tutti hanno il massimo della fiducia in te, che bisogna cambiare Paese. Lo stipendio attuale di Kakà non è basso: l’importante è che sia felice, magari si cambia quando si hanno dubbi ma non se si sta bene con un buon salario». I COMMENTI DI SACCHI E RIVERA Di natura più squisitamente tecnica i commenti di Arrigo Sacchi. «So per certo che il Manchester City ha fatto un’offerta importante. Non so cosa farà il Milan, quello che per me è importante è che la società riprenda la strada del passato». «Il Milan ha sempre dimostrato di avere competenze e conoscenze e di sapersi organizzare – spiega Sacchi – quasi mai ha sbagliato acquisti giovani. Quando si è avventurata nell’acquisto di non giovani quasi sempre i conti non sono tornati. È importante che ci sia un progetto tecnico. A parer mio il Milan fa fatica a vincere, anche con il forte Kakà. Torno sul Milan che conoscevo io, innovatore, anticipava i tempi, che vedeva i giocatori prima degli altri». Gianni Rivera, bandiera dei rossoneri, non si sorprende più di tanto. «E' la conferma che il mondo del calcio è entrato nella logica di tutta la civiltà moderna che punta sul materialismo piuttosto che su sentimentalismi e sui valori sportivi e non. Il denaro ha vinto la sua battaglia e non ha neanche dovuto fare fatica. C'è da tenere conto – aggiunge Gianni Rivera - anche del parere di Kakà e delle prospettive d’ingaggio».

Kakà in attesa

Balotelli verso il Chelsea?

Drogba tentato dall’Inter Didier Drogba del Chelsea: ci sono sirene interiste

LONDRA (Gb)- La voglia interista di Didier Drogba potrebbe finalmente essere soddisfatta, o almeno di questo sono convinti molti giornali inglesi, che non nascondono il loro fastidio per le continue bizze comportamentali dell’attaccante del Chelsea fra l’altro fermato spesso quest’anno dagli infortuni e in gol appena una volta in Premier League (contro il West Bromwich). BENSERVITO - E a spianare la strada al trasferimento meno segreto del calciomercato sarebbe stato il violento battibecco del giocatore con l’allenatore Luiz Felipe Scolari di martedì, dopo le accuse di quest’ultimo di scarso rendimento nella sfida persa (malissimo) contro il Manchester United domenica scorsa. E dalle parole, il tecnico è passato poi ai fatti non solo eliminandolo dalla squadra che doveva affrontare il Southend per il terzo turno di FA Cup il giorno successivo (al suo posto, ha schierato Anelka, fra l’altro a segno nel poker Blues), ma spedendolo anche ad allenarsi con le riserve. Uno sgarbo che l’ivoriano non ha gradito,

confidando ai soliti amici di sentirsi una vittima in questa situazione e di essere stato deliberatamente fatto fuori dai compagni e dai dirigenti. ALTERNATIVE - Logico che, stando così le cose, il suo futuro a Stamford Bridge sembra ormai segnato, anche se l’idea della società sarebbe quella di cederlo a fine stagione e di prendere Luis Fabiano del Siviglia al suo posto. Ma in questo caso Drogba e Scolari dovrebbero trovare il modo di convivere fino a giugno senza mandarsi reciprocamente a quel paese ad ogni occasione. Un’eventualità, questa ipotizzata anche dal "Daily Express", che appare, quindi, di difficile attuazione, visti i pessimi rapporti fra i due. Da qui, la soluzione più logica: ovvero, l’addio dell’attaccante, che sarebbe così libero di riabbracciare finalmente il suo mentore José Mourinho e avrebbe già pronta un’offerta di 22 milioni di euro per convincere il Chelsea a mollargli subito Drogba. BALOTELLI - Chelsea che, fra l’altro, stando al "Daily Telegraph", avrebbe messo gli occhi addosso a Mario Balotelli.

PRESENTATO PAZZINI

MATTIONI IN ROSSONERO

STANKOVIC VERSO IL RECUPERO

Entusiasmo doriano per il bomber

Soffiato alla Juventus

Mourinho può sorridere

GENOVA - Se il buon giorno si vede dal mattino il futuro è più che promettente. Giampaolo Pazzini ha iniziato oggi la sua nuova avventura con la maglia della Sampdoria e ha trovato la sponda blucerchiata di Genova impazzita d’entusiasmo per lui. . E già perchè Pazzini aveva tante altre offerte, in particolare Bologna e Palermo avevano fatto passi importanti per mettere le mani sul suo cartellino. «Ci sono state altre voci, ma era la Samp la mia prima scelta»,

MILANO - E’ arrivata l’ufficialità da via Turati per Felipe Mattioni che è un nuovo giocatore rossonero (in prestito con diritto di riscatto). Mattioni arriva dal Gremio, 20enne esterno difensivo, che nei giorni scorsi sembrava invece vicino alla Juventus. Il suo procuratore, Mino Raiola, conferma. «Arriverà da subito, si metterà a disposizione della squadra già la prossima settimana E' un ragazzo veloce, rapido, tecnicamente molto bravo e come tutti i brasiliani molto offensivo, ricorda Cafu».

MILANO - L'Intersi è allenata ieri mattina in vista del match di domenica pomeriggio a Bergamo contro l’Atalanta. Josè Mourinho ha suddiviso la squadra in due gruppi di lavoro. Lavoro di scarico in palestra per i giocatori che sono scesi in campo martedì sera in Coppa Italia contro il Genoa. Per il resto della squadra, compreso Stankovic, programma iniziato con il riscaldamento proseguito con gli esercizi sul possesso palla e conclusasi con le partitelle finali. Il giocatore serbo dovrebbe farcela per domenica .


Sport 39 «Antonio non si muove dalla Samp: è felice. La Reggina cerca giovani motivati» Venerdì 16 gennaio 2009

«L’affare Kakà io lo farei subito» Parla Beppe Bozzo: nella sua scuderia Cassano e Quagliarella

Antonio Cassano: fuoriclasse della Samp

di ALESSANDRO RUSSO COSENZA - Nella sua scuderia è entrato da poco anche Fabio Quagliarella, talento dell'Udinese e della nazionale, un calciatore che negli ultimi anni ha dato prova di sé con numeri d'alta scuola e grandissime soluzioni tecniche. Beppe Bozzo è una sorta di istituzione tra i procuratori italiani e il “numero uno” in Calabria; dalla sua Cosenza è svettato diventando un asso. Dall'affare Cassano, che è il suo enfant prodige, fino a Simone Perrotta, Francesco Modesto, Rosina, Palladino e per ultimo il promettente Danti (detto Dantinho) oramai nelle sue cure. Proprio dal fuoriclasse barese Cassano, autore del libro “scandalo” uscito di recente nelle librerie, inizia la discussione nei giorni del mercato di gennaio, quello dei pruriti e delle trattative. Cassano, questo è certo, non si muoverà nel mercato invernale. Bozzo spiega i motivi e ne fa un discorso di vita, quasi di filosofia extrapallonara. «Antonio non si muove nel mercato di gennaio, è un giocatore che tutti vorrebbero, ma i discorsi sono rimandati a giugno. Bisogna però fare una premessa, siamo felici e lo è anche Antonio. Siamo onorati che la grande Inter sia interessata a lui, ma la premessa è che Antonio ha la necessità di stare bene, e di giocare con continuità. Altrimenti avrebbe potuto mettersi in riga già a Madrid e restare lì. Invece ora vive bene e noi siamo molto riconoscenti alla Sampdoria e all'ambiente sampdoriano. Se dovesse andare via, si dovrebbe partire da queste considerazioni preliminari: la felicità del calciatore e l'equilibrio che ha trovato ora a Genova». Bozzo ricorda il momento nel quale Cassano poteva passare all'Inter. «C'è stato un momento, durante le ore frenetiche del trasferimento alla Samp che ho incontrato Moratti e Branca all'aeroporto di Madrid, ma erano in ritardo rispetto ad una operazione che doveva concretizzarsi alla velocità della luce». E La Juve? «La Juventus è stata sempre una simpatizzante. Guardi, pensando ai bianconeri è evidente che in questo momento ci sono moltissimi calciatori di valore in ruoli simili a quelli di Antonio; considerazione che mi induce a pensare difficile ad un interessa-

Fabio Quagliarella e Simone Perrotta: altre due stelle della scuderia di Beppe Bozzo

mento serio. Credo che la Juventus abbia interesse ad investire in un altro ruolo. E poi vorrei dirlo ancora: Cassano non cerca una squadra, ha trovato la Sampdoria, l'amore, una vita felice; qualsiasi cosa deve essere dello stesso livello, è inutile fare un salto nel buio». Inter perennemente sul mercato. Una stranezza vedendo i campioni che ha in organico. «I neroazzurri hanno cambiato modulo, passando al 4-4-2 e lasciando a casa il 43-3 iniziale con gli annessi in-

«I neroazzurri hanno cambiato modulo»

vestimenti su Quaresma e Mancini, Insomma mi sembra che abbia fatto retrofront e gli serva una punta da affiancare a Ibrahimovic, visto che Balotelli deve ancora crescere e che Cruz e Crespo sono abbastanza grandi. Sono di sicuro alla ricerca di un bomber e se alla squadra di Moratti vengono accostati nomi del calibro di Aguero, Drogba, Tevez, Milito o altri un motivo ci sarà...». Capitolo Reggina, tra le squadre leader del calcio del

Rosina con la maglia del Torino

sud. Si sono fatti tanti nomi, alcuni dei quali altisonanti come Balotelli o Obinna. «L'ambiente della Reggina e di Reggio è abituata con gente come Pirlo, Bonazzoli, Bianchi e Amoruso, a rilanciare giovani calciatori. Foti che è un presidente molto capace, sta cercando di ottenere un feedback dal quale trovare qualche giocatore che abbia gli stimoli giusti per sposare la causa della Reggina e conseguire la salvezza. Penso che sia difficile arrivare a Balotelli oppure Obinna, ma si cerca un

«L’Inter cerca una punta di qualità»

Palladino con la maglia del Genoa

giocatore con queste caratteristiche. Credo che la squadra amaranto interverrà in tutti e tre i reparti con calciatori giovani pieni di stimoli». Finale dedicato a questo mercato di riparazione dove volano nomi e suggestioni di grandi manovre. «Il grande colpo è stato fatto ed quello di Pazzini che è passato alla Samp. La Juventus potrebbe prendere un giovane difensore, il Milan non farà grandissimi colpi, ma potrebbe virare su Agger del Liverpool. Per i rossoneri un

colpo importante sarebbe quello in uscita. Questa faraonica offerta del Manchester City, i nuovi ricchi del calcio, mi sembra un opzione da valutare. Sul piano manageriale è un affare e poi il Milan cederebbe un grande giocatore non a una rivale diretta, ma ad una che si sta facendo le ossa. E poi il sostituto naturale lo ha già in casa , si tratta del francese Gourguff ora al Bordeaux. Se fossi il Milan questa operazione la prenderei in seria considerazione».

«Sarà Gourguff la nuova stella dei rossoneri»

Modesto (a sinistra) dopo un allenamento

Moggi chiama a testimoniare cinque calabresi di EUGENIO SPADAFORA LA CARICA dei 450 è servita. Tanti ne chiamerà a testimoniare Luciano Moggi nel processo ordinario incentrato sulla vicenda “Calciopoli”. E fra i tanti nomi inseriti in lista, spiccano quelli di alcuni calabresi. Cinque in tutto, più uno di adozione. Si tratta di Giuseppe Bozzo, Mario Palmieri, Antonio Dattilo, Francesco Ceravolo e Francesco Squillace. E poi Gianni Di Marzio, che, sebbene calabrese non è, sulla punta dello stivale ha costruito, fra le panchine di Cosenza e Catanzaro, un’importante fetta della propria carriera da allenatore. 450 persone le cui versioni in aula, almeno secondo le intenzioni (o le speranze) dell’ex dg della Juve e dei suoi avvocati, dovrebbero essere favorevoli alla causa di Big Luciano. Sfavorevoli, dunque, al filone accusatorio che racconta di una “cupola” tutta al bianconero. Sarà davvero così? Dal 20 gennaio in poi

sapremo. I CALABRESI. Tre di essi, curiosamente, vista la vicenda, sono arbitri. Si tratta di Mario Palmieri, Francesco Squillace e Antonio Dattilo. Il primo cosentino, con poche presenze in A prima di essere dismesso. Stessa sorte per il secondo, quest’estate, dopo una buona carriera, per lo più in serie B. Per quanto concerne Antonio Dattilo di Gioiosa Jonica (sezione di Locri), il suo nome è certamente più conosciuto. Ha arbitrato per molti anni in serie A, restando coinvolto nella vicenda ed imputato in questo stesso processo che ormai è al via. E’ uno degli arbitri rinviati a giudizio. Dal banco degli imputati a quello dei testimoni passerà Francesco Ceravolo, attuale ds del Livorno. Originario di Crotone e da sempre indicato come un fedelissimo di Moggi, Ceravolo è appena uscito indenne dal processo Gea. Infine l’avvocato Giuseppe

Bozzo, cosentino e re dei procuratori. Gestisce, fra gli altri Antonio Cassano. Oltre a questi nomi, e a quello di Di Marzio, ce ne sono altri di “fama” calabrese. Su tutti Renzo Castagnini, attuale dirigente della Juventus ed ex bandiera del Cosenza. GLI ALTRI. Fra i tanti testi citati, alcuni destano quanto meno curiosità. A parte quello del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, vanno segnalati i nomi di alcuni nemici giurati di Luciano Moggi. Chi? Roberto Mancini, Massimo Moratti, Marco Tronchetti Provera, Franco Baldini e Rosella Sensi. E poi l’anti Moggi per eccellenza: Zdenek Zeman. Fu lui il primo, a fine anni 90’, a puntare il dito. Ad insinuare. Le male lingue dicono che la sua carriera, a partire da allora, abbia subito un declino. Che, da testimone della difesa, le aule giudiziarie diventino luogo di rivincita per il boemo?

Dattilo: uno dei testimoni di Moggi


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Sport Ex Benevento, gioca nella Giacomense in Seconda: sarebbe l’ideale

Venerdì 16 gennaio 2009

Vagnati, un’idea rossoblù La prima scelta è Romondini. Spunta anche Del Nevo

PROVE anti- Gallipoli per il Potenza che ha giocato a Oppido, sul terreno sintetico, contro la squadra seconda in Eccellenza. 2-0 il finale (Cantoro e Vianello nel primo tempo). Arleo ha sperimentato una squadra schierata tatticamente con il 3-4-3, come descritto in questo grafico, per sopperire all’assenza di Lolaico a sinistra. Cozzolino ha male a una caviglia e resta seriamente in dubbio per la gara con la capolista, ma Cantoro è pronto al suo debutto dal primo minuto.

DAVIDE VAGNATI, 30 anni compiuti a maggio, potrebbe essere il nome nuovo per il centrocampo del Potenza. L’interno genovese, fresco vincitore della C2 con la maglia del Benevento (e avversario del Potenza l’anno precedente, quando i lucani vinsero il campionato) ha le caratteristiche di esperienza e fisiche adatte per rappresentare l’uomo nuovo della linea mediana di Arleo. Attualmente gioca nella seconda Divisione, con la maglia della Giacomense, società della provincia di Ferrara (15 partite e già 6 reti), ed è lecito credere che accetterebbe quantomeno di parlare con la società rossoblù per un ritorno in una categoria lasciata a giugno del 2006, dopo aver totalizzato 26 partite con la maglia della Massese. Le caratteristiche del giocatore, che ha vestito anche la maglia di Casale in D e Biellese in C2, sono quelle che potrebbero far dir di sì ad Arleo e che ben si sposerebbero con quanto il Potenza sta cercando in giro, ormai da un mesetto. Per il giocatore non ci sarebbero nemmeno problemi al trasferimento al Sud,

Vagnati in azione

dove ha già giocato, appunto, per due anni, con il Benevento. Restano comunque da valutare le possibilità che la società ferrarese lo liberi facilmente, dal momento che è impelagata nella lotta per non retrocedere e Vagnati rappresenta sicuramente un esponente di primissimo piano. Il giocatore resta così un’ipotesi, ma che potrebbe concretizzarsi nel breve lasso di tempo di un paio di giorni, anche se nella giornata di ieri

radiomercato dava per assai concreto l’interesse del Potenza per Fabrizio Romondini dell’Avellino. L’unica certezza è che, per giocatori in esubero nelle liste di società di Serie B, occorrerà attendere almeno fino agli ultimi giorni del calciomercato. Ipotesi, comunque, da non scartare a priori, visto che, fermandosi il campionato l’1 febbraio, al Potenza resterebbero da giocare, con l’attuale organico, solo le partite di Gallipoli e interna con il Lanciano. Di Romondini (il cui ostacolo principale sembra essere l’ingaggio) si sa tutto, compreso il fatto che l’anno scorso, quando era a Venezia, fu davvero a un passo dal Potenza. Nell’ultimissimo minuto di giornata, poi, fonti ben informate di calciomercato disegnavano le caratteristiche del giocatore che serve ad Arleo addosso a Loris Del Nevo (33 anni), con un passato glorioso tra B e A con Cagliari e Triestina solo per citare alcune sue squadre, attualmente non impiegato dal Perugia. Ma è una voce che merita conferme. Alfonso Pecoraro

Pochi hanno grandi possibilità economiche

C’è chi fa il mercato NON C'È CRISI CHE possa fermare il vento e le enormi possibilità economiche della famiglia Vigorito. E non c'è recessione che possa “impoverire” chi vive e contratta col petrolio, come Vincenzo Barba. Figurarsi poi se, coi tempi che corrono, di professione si fa l'immobiliarista (è il caso di Covarelli) o se si ha a disposizione una catena alberghiera di lusso ed addirittura un enorme villaggio turistico a Santo Domingo (vedi Giglio). Altro che ridimensionamento e paura del futuro: la crisi fa un baffo a magnati di tale portata, che muovono l'economia e fanno la fortuna delle banche. C'è un campionato che ride e non conosce il brivido della recessione, che investe senza tregua e non ha problemi di spesa. È il campionato dei quattro magnati, degli uomini d'oro, di chi si rincorre e rincorre la B con spese faraoniche. Non c'è limite alla Provvidenza ed al portafogli. E nemmeno alla fantasia popolare perché con presidenti così è più facile sognare. Gallipoli è l'oasi felice per antonomasia: navigava nell'anonimato del dilettantismo pugliese prima che subentrasse Barba e desse il via alla lunga scalata con la forza dei suoi “petrol-euro”. Dall'Eccellenza alla Prima divisione e la cadetteria a portata di mano con un organico di fenomeni, costato (facendo calcoli approssimativi) intorno ai sei milioni di euro. Cifre vertiginose, numeri da far girar la testa: Benevento è come Gallipoli. Da quando la proprietà è gestita dai fratelli Vigorito, leader nel settore dell'energia alternativa (installazione e gestione delle pale eoliche), non c'è spesa impossibile: soltanto per il cartellino di Evacuo sono

stati sborsati 1,2 milioni di euro ed i contratti sono faraonici. Caso identico a Castellammare di Stabia. Da quando Giglio è diventato presidente il lusso è diventato normalità: Biancolino ha un triennale (guadagna oltre 300mila euro a stagione), Capparella e Grieco sono “mostri” per la categoria, l'organico è stellare per nomi e guadagni e sul libro paga ci sono anche gli esonerati Costantini e Morgia, predecessori di Bonetti. Magari, in caso di risalita e promozione, regalerà una vacanza a Santo Domingo a tutti i tesserati. Ma il vero Moratti della Prima Divisione è Covarelli, presidente del Perugia: s'è messo in testa la serie B e non bada a spese pur di rendere la missione possibile. Ha licenziato Indiani e Pagliari, si è affidato poi a

Sarri, ha acquistato calciatori di prestigio, firmato contratti onerosi per i vari Gatti, Cudini, Pagani, De Giorgio, Cutolo, Passiglia, Stamilla, Raimondi; insegue addirittura Re Giorgio Corona ed è pronto a “bucarlo” il portafogli pur di restituire la cadetteria a Perugia. Non c'è crisi che possa fermare i magnifici quattro della Prima divisione. E pensare che c'è chi a stento paga gli stipendi (Crotone), chi è in mano al curatore fallimentare (Pescara), chi è costretto a vendere per rientrare nei conti (Paganese e Pistoiese), chi con un decimo di quanto speso dai magnati ci farebbe almeno cinque campionati. Paradossi di un'Italia sempre più spaccata in due e segnali di crisi autentica per quanto i magnati non l'avvertano. Filippo Zenna

Si terranno le elezioni per la nomina del nuovo consiglio direttivo: un unico candidato presidente

Figc Basilicata: da oggi al via il Rinaldi-Bis SI TERRANNO questo pomeriggio, con inizio alle ore 15 i lavori dell’assemblea elettiva del Comitato regionale della Figc Lnd di Basilicata, presso il Park Hotel di Potenza. L’ordine del giorno prevede l’elezione del nuovo consiglio direttivo e del presidente del Comitato, oltre ai delegati assembleari, chiamati a eleggere il presidente nazionale a marzo. Quello uscente, ma ancora una volta candidato è Carlo Tavecchio che, assieme a tutti i vertici del calcio dilettantistico incontrerà la stampa alle ore 14.45. Sul fronte lucano, ricapitolando, questi sono i candidati Presidente RINALDI Pietro Consiglieri CARRIERO Donato FITTIPALDI Emilio MAGLIA Carlo PICERNO Fernando Fortunato QUINTO Filippo TUBITO Gianfranco SECCAFICO Pasquale Romolo Collegio dei Revisori dei ContiALTOBELLO Antonio DARAIO Pietro LABANCA Antonio Angelo VALENTE Antonio TRAMUTOLA Rocco Delegati AssembleariARRIGOSI LucianoCONTE Giuseppe

Saranno premiate le società vincitrici dell’anno scorso Venanzio PANETTA Donato TELESCA Pino Responsabile Calcio a Cinque PALAZZO Rocco Giuseppe Responsabile Calcio Femminile FORESE Gianfranco. Nel corso della sera saranno anche premiate tutte le società risultanti vincitrici dei rispettivi tornei di Calcio a 11 della scorsa stagione e che qui di seguito riportiamo: Eccellenza SPORTING GENZANO Promozione COMPRENS. SPORT PISTICCI 1^ Categoria REAL IRSINA

ATLETICO SCANZANO Seconda CategoriaSAVOIA INVICTA BURGENTIA AURORA NICOLA RUSSO TURSI Juniores Regionali FUTURA POTENZA MURESE 2000 AURORA RUGGIERO DI LAURIA POLICORO FORZA MATERA Terza Categoria -GIARROSSA SAN GIOVANNI GARNET RED BELLA CRACO Per il a 5 C1 DEPORTIVO MATERA C2 REAL LAVELLO PROMO 5 VAL D AGRI Serie C Femminile Calcio a 5 SALANDRA Juniores Reg. Calcio a 5 REAL NOVA SIRI Serie D SILENZIOSI POTENTINI PENTACALCIO AVIS VIETRI IL GRIFO VENOSA 3P VALLE DEL NOCE CIRIGLIANO P r il Calcio giovanile Allievi Regionali P.MINOZZI Giovanissimi Regionali VERDERUOLO ASSO POTENZA Allievi Prov. ROTONDA CALCIO VILLA D AGRI CALCIO ANGELO CRISTOFARO TRICARICO Giovanissimi Prov. F.LLI CAFARO TOLVE JUNIOR CALCIO LAVELLO REAL IRSINA STIGLIANO.


Sport

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Seconda Divisione Melfi, Merini-De Angelis in attacco

Palumbo torna all’antico È STATO IL campo Sata di San Nicola, dove il Melfi continua ad allenarsi per risparmiare il terreno del Valerio inzuppato da tre giorni di pioggia incessante, ad ospitare l'intero gruppo che si è sottoposto al solito test in famiglia del giovedì. Assente il solo Giorgio Merlano, pare per smaltire la febbre, e con Petagine ancora in gruppo nonostante fosse per lui pronto l'approdo a Benevento con Pellicoro che è già da due giorni alla corte del team sannita, il resto dei gialloverdi sono stati divisi in due squadre affrontatesi senza risparmio su un campo un po' allentato. De Angelis ha impegnato molto la retroguardia, dimostrando di essere in gra forma. Suo il secondo gol dei titolari, con tiro dai 40 metri che ha scavalcato Russo. L’estremo varesino al termine della seduta è sta-

to avvicinato dal cronista per le sue prime impressioni da gialloverde: “Conosco le grosse potenzialità del nostro capitano, e sul quel gol mi ha superato alla grande, ma lui gioca con noi e sono contento abbia ritrovato la via della rete che gli manca da un po', nella speranza che domenica possa realizzare quello vincente, per i tre punti da ottenere a tutti i costi per ripartire verso la salvezza”. Anche Merini, al rientro domenica dopo la squalifica di due turni, è stato bravo a mettere a segno il primo gol in diagonale. A rispondere ai due, ci ha pensato Gilfone, con un gran sinistro che ha superato il giovane Della Luna comunque bravo in almeno tre occasioni ed una sulla gran botta su punizione di un concreto e determinato Sciannamè, che il giovane estremo ha alzato in volo all'incrocio.

Proprio Claudio Sciannamè, buona la sua prova ieri, si candida come il possibile subentrante nel quartetto di difesa per domenica, visto che ha giocato esterno a sinistra spingendo molto, oltre a tre conclusioni, una delle quali fermata dalla traversa. Proprio la difesa, diversamente dal solito, non è stata impiegata da Palumbo col resto dei presunti titolari visto che ieri il tecnico ha preferito provare il nuovo portiere Francesco Russo insieme ai quattro difensori, e questi opposti all'attacco formato dal duo Merini - De Angelis, supportati dal centrocampo, a sua volta a quattro. Quindi, con Russo tra i pali, in difesa Gabrieli e Castaldo centrali, con Fumai a destra e Sciannamè a sinistra, mentre dalla parte opposta, come detto, i due attaccanti ed un centrocampo imperniato al solito su Mitra e Bacchiocchi in

mediana, Frasca a sinistra e Tufano a destra, con dietro di loro la difesa di riserva e quartetto composto da Ferrato e Rizzo centrali, Bizzarri a destra Gambi a sinistra. Il resto della seconda formazione vedeva in mezzo al

campo giostrare Gilfone a destra e Petagine a sinistra e in mezzo Maio ed un ottimo Falanga, con due della Berretti in avanti. Nel corso del test in famiglia, Palumbo ha provato altre soluzioni, mantenendo fede al suo credo del 4 - 4

- 2 come modulo, cambiando tra i titolari solo in mezzo al campo, con Tufano poi spostato a sinistra ed al suo posto a destra Maio, con Frasca e Mitra ad agire come centrali. Antonio Baldinetti sport@luedi.it

D In vista dello scontro play off con il Francavilla Fontana test con la Juniores

Malagnino verso il recupero Allo Scirea c’è il Bari non più il Noicattaro MALAGNINO potrebbe farcela per domenica. Dopo due turni esterni consecutivi che hanno fruttato al Matera una vittoria e una sconfitta, l’undici biancazzurro sarà di nuovo di scena al XXI Settembre - Franco Salerno per incontrare il Francavilla Fontana. Per mister Foglia Manzillo sarà una gara importante, considerata l’alta posta in palio anche se l’ assenza dello squalificato Diego Albano e degli infortunati Tonio Chisena, Gaetano Lonardo e Rocco Malagnino preoccupano non poco. L’ex genzananese, però, potrebbe recuperare in extremis ed essere, dunque, utilizzato dal tecnico materano. «Il ginocchio si è sgonfiato e non provo più dolore - ha spie-

gato Malagnino. Spero di recuperare per domenica contro il Francavilla, perché ho ed abbiamo tanta voglia di riscattare la brutta prestazione di domenica scorsa a Grottaglie. Certo è che in due giorni possono succedere tante cose. Mercoledì ho calciato e ho sentito dolore, forse si tratta di un’infiammazione al menisco laterale. Oggi, comunque, effettuerò degli esami più specifici, ma sono molto ottimista; se in un giorno il miglioramento è stato notevole fino a domenica penso di poter tornare disponibile. Voglio esserci a tutti i costi. Per noi, per il gruppo, la società e i tifosi questa gara è troppo importante. E' uno scontro play-off e non

possiamo lasciare punti per strada maggiormente se giochiamo in casa». Nella lista degli assenti è stato cancellato il nome di Antonio La Fortezza che sembra aver smaltito i postumi dell’influenza. La sua condizione non è al top anche perchè non si allena da più dieci giorni, ma sicuramente potrà essere uno dei convocati per la gara di domenica. Intanto, ieri pomeriggio il tecnico materano ha fatto disputare una partitella in famiglia con qualche ragazzo della Juniores. «E’ stato un test “leggero” ha spiegato Foglia Manzillo proprio per non rischiare ulteriori infortuni. Ci stiamo preparando con attenzione al

Presenza certa nelle file del Genzano in riva al sinni

Buonocore-Impagliazzo, sì GENZANO DI LUCANIA - Buone notizie in casa Sporting. Impagliazzo e Bonocore hanno lavorato insieme al gruppo e tutto fa pensare al loro impiego nella gara con il Francavilla. Dopo i rispettivi infortuni, i neo acquisti bianco rossi dovrebbero essere in campo domenica prossima. A Papagni, si aggiunge l'assenza di Fiscina, ancora in infermeria dopo il grave infortunio cui è stato vittima. Malito è ancora in forte dubbio, mentre per Castelgrande e Gilio le condizioni migliorano sensibilmente e dovrebbero essere a disposizione di Mister Pirone già da domenica. Intanto la squadra alto bradanica continua la preparazione in vista del derby. La vittoria per lo Sporting significherebbe aggancio in classifica al Francavilla e ulteriori possibilità per lasciare questa scomoda posizione in classifica. La situazione dell'infermeria bianco rossa non è delle migliori e per domenica le incognite sono ancora tante. In difesa e in attacco ci saranno alcuni rientri, mentre per il centrocampo Mister Pirone dovrà inventare un nuovo reparto. Arrivi importanti sono previsti per la fine di questa settima e l'inizio della prossima. Si respira un'aria diversa in casa Sporting; parte del merito è da attribuire a Mister Pirone che ha ridato sorriso sia ai giocatori in campo, sia al Presidente Nei e a tutta la dirigenza bianco rossa, sia a tutti i tifosi che

seguono sempre la squadra dell'Alto Bradano. Un'altra nota stonata, come sottolinea il Presidente Nei sono le troppe espulsioni della sua squadra in questa stagione: “L'espulsione di Papagni, rimediata domenica, secondo il mio punto di vista era evitabile. Soprattutto il secondo giallo è stato troppo severo. Purtroppo - continua il Presidente Nei - da inizio stagione difficilmente concludiamo una gara in undici. Siamo sempre sfortunati e la squadra risente sempre delle assenze degli squalificati.” Squalifiche, infortuni e un pizzico di sfortuna in alcune circostanze sembravano aver destinato la compagine alto bradanica a rinunciare alla salvezza senza dover affrontare le temute sfide dei play-off. La situazione ora è visibilmente migliorata e le ambizioni salvezza sono a portata di mano. Bisogna, però, trovare continuità di risultati e portare a casa il maggior numero possibile di punti per raggiungere l'obiettivo che la società si è prefissa sin dall'inizio del torneo. Mister Pirone, che ha già dato una svolta alla squadra, arriva a disputare il suo primo derby lucano con una formazione da reinventare ma con l'intenzione di prendersi una bella rivincita rispetto alla seconda giornata di campionato quando il Francavilla espugnò il Comunale di Genzano. Rocco De Rosa

prossimo impegno interno. Sappiamo bene che il Francavilla Fontana è una squadra discreta e che sta attraversando un buon momento. Questo aspetto ci impensierisce relativamente perchè la mia squadra vuole assolutamente riscattare la prestazione di domenica scorsa al D'Amuri di Grottaglie». SCIREA, C’E’ IL BARI Gli organizzatori della Coppa Scirea, in programma dal 5 al 12 giugno 2009 a Matera, informano che non sarà il Noicattaro ma il Bari a giocare nel torneo assieme a Juventus, Sparta Praga, Inter, Sampdoria, Real Madrid, Los Angeles e Fc Matera. Lorenzo Tortorellisport@luedi.it

Il Francavilla per il derby con il dubbio di Pioggia

Cupparo tiene alta la tensione «Un ko sarebbe pericoloso» FRANCAVILLA – Continuano gli allenamenti della squadra sinnica in vista dell’impegno di domenica prossima contro i corregionali dello Sporting Genzano. La squadra guidata dal mister Ranko Lazic e dal suo vice Salvatore Marino, si sono ritrovati ieri pomeriggio presso il “G.B. Rossi” di Senise, per la consueta seduta tecnico-tattica. I rossoblu saranno attesi domenica prossima da una gara molto delicata e fondamentale per il prosieguo del campionato. «Mi auguro – dice il presidente Cupparo - che contro il Genzano i ragazzi facciano una buona partita, per conquistare tre punti molto fondamentali per noi». Il Francavilla è reduce da due sconfitte di fila, contro Pianura e Nocerina, cominciando un 2009 davvero magro di risultati. «Un eventuale sconfitta –prosegue Cupparo – sarebbe una cosa antipatica e per niente salutare a tutto il gruppo, che collezionerebbe così un tris di sconfitte per niente positivo per il cammino in campionato. Una prova deludente inoltre, potrebbe compromettere la fiducia e la consapevolezza di poter centrare l’obiettivo salvezza, insomma diventerebbe tutto pericoloso». Un

eventuale sconfitta dei sinnici, potrebbe compromettere seriamente la classifica di Del Prete e compagni, che rischiano di essere risucchiati nella zona “calda”. «Spero – commenta Cupparo – di vedere domenica sugli spalti molta gente ad incitare la squadra, che merita il sostegno dei propri sostenitori». Ed infine un appello per i tifosi ospiti: «Spero –conclude il patron – che vengano numerosi ad assistere ad una bella partita, per festeggiare tutti insieme una giornata di sport. E naturalmente, che vinca il migliore». Invece, i ragazzi della compagine altobradanica, allenati dal mister Claudio Pirone, giungeranno nella cittadina in riva al Sinni con l’idea di fare ritorno a casa con dei punti importanti per la propria classifica. Il match di andata, vide il Francavilla trionfare con il risultato di 0-1, con la rete di Fabio Pioggia, anche se con non pochi rammarichi da parte dei biancorossi, che ebbero diverse occasioni favorevoli. A proposito del match-winner dell’andata, per il centrocampista senisese, problemi ad una spalla, dopo uno scontro avvenuto in allenamento. Claudio Sole

NESSUNA SLEALTÀ SPORTIVA Egregio Direttore, riscontro a pag. 40 del suo giornale di mercoledì, una lettera di un non meglio identificato genitore di un giovane calciatore del Genzano Juniores, che denuncia "slealtà sportiva" da parte del sottoscritto a ragione della sconfitta subita da quella squadra contro la F.C. Francavilla Juniores, squadra che alleno, con il risultato di 13-1 L'estensore, pur dando atto che li Genzano Juniores" ha gravi problemi di natura tecnico-tattico e anche societario", sottolinea che la mia squadra sarebbe stata troppo agguerrita e, per il risultato numerico conseguito, "sleale". A suo dire io avrei ottenuto la vittoria sul campo e una doppia sconfitta a livello morale: la prima, in quanto non avrei comunicato ai miei giovani calciatori di non interferire, la seconda, (evidentemente alternativa alla prima) che ove lo avessi fatto, gli stessi non mi avrebbero ascoltato e, pertanto, il sottoscritto non conterebbe nulla. In verità lo sfogo del genitore può risultare comprensibile e sarebbe anche giustificabile, ove in campo io avessi schierato,come afferma, molti giocatori di 1^squadra o avessi incitato i ragazzi ad umiliare gli avversari irridendoli. In realtà, nell'occasione, c'è stata la presenza in squadra del solo giovane Nicolao squalificato e inutilizzabile dalla squadra maggiore: per il resto le squadre juniores ricomprendono giovani calciatori, che in una sana competizione sportiva spesso eccedono in impegno per proporsi in visibilità, ben sapendo che tale circostanza può creare loro l'opportunità per essere utilizzati in prima squadra. E' evidente che i miei ragazzi avrebbero potuto contenere il risultato in termini più accettabili, io stesso alla fine ho avuto modo di evidenziarlo e di lamentarmi, ma, per amore di verità, devo precisare che durante la partita nessun avversario è stato mai irriso, nè è stato oggetto di atteggiamenti irriguardosi. All'allenatore in vantaggio, purtroppo, pena la sconfita a tavolino, non è consentito ritirare la propria squadra, nè attuare meccanismi tali da far venir meno il numero minimo dei giocatori in campo previsto dai regolamenti per legittimare la continuazione dell'incontro fino al 90° minuto Concordo con lui sulla opportunità che il risultato maturato in campo poteva essere contenuto, ma devo ribadire, in tutta sincerità, che esso è solo il frutto di un sano agonismo sportivo dettato dalla volontà di ben figurare davanti al pubblico amico, piuttosto che da quella di offendere gli avversari, che ci auguriamo possano, invece, raggiungere in breve risultati importanti. Vincenzo De Benedictis all. Francavilla-Juniores


42 Sport Parla il presidente della capolista, Panetta ECCELLENZA Venerdì 16 gennaio 2009

CLASSIFICA

Il Pisticci crede nel grande salto CON UNA CAVALCATA di dieci vittorie consecutive il Pisticci ha eliminato il gap con le prime della classe ed è balzato in vetta alla classifica, seppur con uno scarto minimo di un solo punto sull'A. Cristofaro e due sulla Murese. Nonostante le distanze determinino una situazione di incertezza e sostanziale equilibrio è il Pisticci ad aver impressionato di più nell'ultima fase del torneo. La squadra del presidente Panetta ha vinto tutti gli incontri di novembre e dicembre: miglior attacco del campionato, seconda miglior difesa, 13 turni senza sconfitte, due uomini in vetta alla classifica cannonieri. Un ruolino che legittima il primato. Il presidente del sodalizio jonico, Donato Panetta, non nasconde di essere in parte sorpreso dal rendimento della sua squadra. “Dopo le prime uscite ufficiali - dichiara - non mi aspettavo che questa squadra potesse vincere dieci partite consecutive e, soprattutto, giocare così bene. Nei progetti della società c'era l'intenzione di allestire una squadra in grado di farci divertire in Eccellenza, ma onestamente non pensavamo di poter essere così competitivi”. Il presidente individua le ragioni di un rendimento così soddisfacente: “La squadra è cresciuta tanto di settimana in settimana. Rispetto a quando abbiamo

esordito a settembre è cambiata la sua fisionomia, ma soprattutto è cambiato l'atteggiamento. Potendo fare anche dei paragoni con le squadre avute in precedenza posso dire con certezza che il Pisticci è squadra che sa giocare a calcio. Ed il merito è del tecnico Antonio Valente che sa come far crescere i suoi uomini e nello stesso tempo ha la capacità di tenere tutti in continua tensione. L'aspetto gestionale è molto importante ed in tal senso, oltre ai meriti del tecnico, ci sono anche quelli di una società che lavora alacremente e non fa mancare nulla ai suoi tesserati, poi il resto lo fanno i giocatori”. E pensare che dopo il mercato di dicembre qualcuno sembrava deluso per il mancato arrivo di un attaccante di peso. “Ho detto sin da subito - incalza un soddisfatto Panetta - che con quel tipo di mercato, sia per le scelte in uscita che in entrata, ci siamo rinforzati dando al tecnico quelle alternative nei settori giusti, in grado di far rifiatare uomini chiave. Sicuramente non abbiamo un organico molto ampio, ma ritengo che gli innesti di Cozzolino e Farinola, alcune cessioni e qualche altro intervento nel parco under siano stati azzeccati e risultino frutto di scelte oculate”. Un segnale importante per il Pisticci è arrivato domenica scorsa dalla difficile

Il presidente Panetta

trasferta di Marsico Nuovo, dove i gialloble hanno battuto la Ruggiero Valdiano. “Quello di Marsico - commenta Panetta - è un successo che significa molto. Ritengo che questi tre punti siano molto importanti alla luce della vittoria del torneo sia perché abbiamo vinto contro una delle squadre più forti dell'Eccellenza lucana sia perché non so in quanti riusciranno a ripetere il nostro risultato su quel campo”. A questo punto, dunque, come anticipato anche la settimana scorsa dal vice presidente Domenico Albano, la dirigenza del Pisticci non si nasconde più pur non facendo mistero che nei programmi societari la promo-

zione in serie D non era stata messa in preventivo, almeno per l'immediato. Una riflessione in tal senso risulta inevitabile. L'entusiasmo per i risultati che il Pisticci sta ottenendo sul campo deve necessariamente fare i conti con la capacità di spesa della dirigenza nella consapevolezza che un campionato di D ha dei costi elevati che non è ancora chiaro se è possibile sobbarcarsi. “E' una decisione - spiega Panetta - da prendere dopo un'attenta riflessione di tutto il gruppo. Non abbiamo problemi di liquidità per quest'anno, ma affrontare la serie D non è cosa semplice. Certo è che adesso siamo primi e non ci tireremo indietro, anche se sappiamo

che serve una soluzione soprattutto in prospettiva. Posso solo dire che stiamo lavorando già da adesso, a prescindere da come andrà a finire. Personalmente ho già avuto degli incontri e ne avremo altri al fine di capire se la società potrà sostenere questo sforzo. In ogni caso, se sotto certi punti di vista è corretto ragionarci già da ora, sotto altri bisogna tenere ben a mente che le distanze rimangono minime e tutto può ancora succedere in un campionato molto equilibrato e lungo. Non credo, pertanto, che il Pisticci abbia la vittoria in tasca, ma ribadisco che la nostra squadra ha colto tre punti veramente fondamentali domenica scorsa. Certo, riman-

gono ancora tredici gare da giocare. Bisognerà vedere se saremo capaci di mantenere questi livelli di rendimento e come ci troveremo in termini di infortuni e squalifiche nei momenti clou che dovremo affrontare di qui sino alla fine. Ma sono abituato a pensare una cosa alla volta e pertanto non ci resta che concentrarci sulla prossima trasferta. A tal proposito consentitemi di chiudere con appello, invitando tutti i sostenitori del Pisticci a far quadrato intorno alla squadra soprattutto in questo momento ed a recarsi in gran numero a Ricigliano, dove ci attende un altro test molto impegnativo”. Roberto D’Alessandro

Protagonista di domenica il figlio del tecnico Manniello, Francesco

L’Oppido ha un pupillo OPPIDO LUCANO - Centrocampista centrale, figlio d'arte, Francesco Manniello (figlio di Mister Manniello) domenica scorsa ha realizzato uno dei gol più belli dell'intero torneo di Eccellenza. Classe 1991, Manniello F. frequenta il Liceo Scientifico di Genzano e, grazie alla passione per il calcio, si allena con l'Angelo Cristofaro Oppido. La gioia del gol non è ancora smaltita e il piccolo Manniello continua a godersi questo momento. A 17 anni, è il più giovane marcatore oppidese in questa edizione del massimo Campionato Regionale. Con un enorme sorriso sulle labbra e con un pizzico di timidezza adolescen-

ziale Francesco Manniello: “Domenica, contro la Vultur, ho realizzato quanto sia bello segnare in Eccellenza. Per me è stata la prima rete e spero di farne altre. Quando avevo la palla tra i piedi non ci ho pensato due volte a tirare in porta perché davanti a me non c'era praticamente nessuno. Ho visto la rete muoversi - continua Francesco - e il pubblico gridare e il mio pensiero è andato subito a mio padre; infatti, sono corso da lui ad abbracciarlo. É stato un abbraccio che ha il significato di un grazie per l'opportunità e la fiducia che mi sta dando. Dopo ho visto tutti gli altri che mi saltavano addosso e ora posso essere fe-

lice della mia prestazione e del mio gol. Questo gol lo dedico alla mia ragazza - conclude Manniello junior - che è la mia prima sostenitrice e a mio padre che mi da sempre fiducia. L'obiettivo della squadra è quello di arrivare tra le prime della classe per approdare in Serie D. Il salto diretto sarebbe la migliore delle ipotesi e noi ci impegneremo al massimo, fino alla fine del campionato, per ottenere il miglior risultato possibile. Il mio sogno è quello di vincere questo campionato grazie ad un altro mio gol. Sarebbe bellissimo.” Intanto, l'Angelo Cristofaro Oppido, continua la preparazione

in vista della trasferta di domenica prossima che vedrà i bianco verdi impegnati a Tricarico contro l'Azzurra. L'obiettivo resta la vittoria per continuare a stare col fiato sul collo al Pisticci. Continuano a lavorare a parte Leone A., fermo domenica a Oppido per una contrattura, Astudillo e Santagata per stiramento ma, se per Astudillo potrebbero bastare altre due settimane di stop per il centrale difensivo alto bradanico il tempo di recupero sarà più lungo. L'unico che potrebbe farcela per Tricarico è Leone A.; le sue condizioni saranno valutate durante l'arco di questa settimana. Francesco Manniello Rocco De Rosa

Ha fatto scalpore la goleada dei granata al Policoro. Bene il nuovo Magliarella AVIGLIANO - Decisamente senza vie di mezzo. Capace di passare da una sconfitta pesante (ma solo nel punteggio) come quella di Ferrandina ad una vittoria franca e larga come quella sul Policoro. Che piaccia o no, è l'Avigliano 20082009. Ed è piaciuto, quello che ha travolto gli ionici. Squadra che non è quella dell'avvio di campionato, ma che rimane formazione da playoff. E che, ad Avigliano, praticamente non è mai scesa in campo. I tre gol segnati sono venuti nei momenti (rari, peraltro) in cui gli uomini di Filadelfia hanno tirato il fiato, giocando sul velluto di un risultato sempre sotto controllo. Il resto, un monologo. Che ha rischiato di trasformarsi, per gli uomini di

Avigliano, sette reti per il nuovo corso Labriola, in una sconfitta addirittura umiliante. La traversa di Petilli, con palla che aveva forse superato la linea di porta; le due clamorose occasioni divorate da Verrastro nel primo tempo; le uscite provvidenziali di Maida su Damiano e Petilli; per tacere dell'altra traversa, quella di Fiorino, ma solo perché sul prosieguo dell'azione è arrivato il gol di Grieco. E questo, in aggiunta ai sette gol. In fondo, anche se può sembrare paradossale, niente di diverso da quello che si era viso sette giorni prima a Ferrandina. La differenza? Lì tante palle gol costruite e tutte

sprecate, salvo, nella fase di recupero con la squadra sbilanciata a cercare il pareggio, subire in contropiede le altre due reti aragonesi. Stavolta, la capacità di finalizzare la mole di gioco creata. Da un Avigliano diverso, rispetto a quello visto fino al giro di boa del girone di andata. Che ha presentato la novità Magliarella, esterno destro difensivo con esperienze a Sapri e Castrovillari, ma sempre nella piena filosofia della società: puntare su elementi giovani (il nuovo arrivato è della classe 1988). Assolutamente positiva l'impressione lasciata dal

difensore al suo esordio, sia nella fase difensiva, che nella capacità di proporsi sulla corsia laterale in quella d'attacco. Non era certo una novità Tonino Damiano. E non era una novità la sua capacità di dialogare con Petilli e con Santopietro, con i quali aveva già giocato, sempre in maglia granata. Magari ci si aspettava che occorresse un po' di tempo in più per recuperare certi automatismi e crearne di nuovi con gli altri elementi del centrocampo, in particolare con Di Pietro; e invece, Damiano si è subito inserito nei meccanismi della squadra.

Di Pietro, l'altra novità. Proposto da Filadelfia a sinistra, ha saputo interpretare al meglio il ruolo, aprendo spazi in cui gli uomini del settore avanzato sono stati bravi ad inserirsi e cercando, e trovando con una vera perla, anche la porta (e in più, il merito di aver sbloccato la gara dopo appena 6 minuti). “Ho provato la soluzione Di Pietro a sinistra perché spiega Filadelfia- avendo corsa e qualità era in grado anche di far bene la fase difensiva. Damiano, invece, è quello ovviamente più indietro quanto a condizione, se gli avessi affidato compiti di copertura non avrebbe po-

tuto dare quanto è nel suo bagaglio di giocatore forte tecnicamente e bravo a dare profondità al gioco. Credo che così la squadra sia stata più equilibrata”. Si gode la vittoria, Filadelfia, ma si guarda alle spalle: “Abbiamo 8 squadre sotto di noi, è a quelle che guardiamo essendo nostro obbiettivo la salvezza. Qualità e condizione per fare bene ci sono, ma occorre anche rapportarsi alle altre squadre”. Domenica prossima c'è la Murese. Partita che l'Avigliano può affrontare con animo sereno, sapendo di non aver nulla da perdere. Quel che conta davvero, sarà confermare il buon momento nella condizione e nel gioco. Giancarlo Tedeschi sport@luedi.it


Sport

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Un derby vulturino per il recupero di campionato

Carriero beffa il Barile illuso da Anastasia BARILE REALATELLA

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ASD BARILE: Salvatore,Lapenna (20'Rosa), Rabasco, Malanga, Grimolizzi, Volonnino, Sorrenti (85'Palese), Barbaro (15'Anastasia), Grieco (80'Vucci), Caselle, Sigillito. A disp. Strozza REAL ATELLA: Lovito, Posa, Caldararo, Venezia, Carriero, Tomasulo, Grieco, Di lonardo, Aiuola, Fasanella,Vodola. A disp.: Liccione,Coviello,Telesca. RETI 20' Anastasia(rig),80' Carriero BARILE- Un pareggio su un campo al limite della praticabilità. Si sono dati battaglia nel recupero della prima giornata tra il Barile e l'Atella, già dalle prime battute si vede un Barile caricato e deciso a fare sua la gara, l'occassione si presenta sui piedi di

Barbaro che solo davanti al portiere manda la palla fuori al 10' minuto. Al 13' Grieco per il Barile in piena area calcia male la palla e la consegna alle mani di Lovito. Viene espulso giustamente per il Barile al 14' Malanga per un intervento da dietro su Di lonardo, il Barile rimasto in 10 domina lo stesso la gara. Al 15' brutto intervento sulla caviglia di Barbaro che è costretto ad uscire per lasciare il posto ad un febbricitante Anastasia, si arriva intorno al 20' Anastasia scende sulla fascia e con un dribbling ubriacante entra in area, per fermarlo lo devono atterrare, l'arbitro concede il rigore che lo stesso Anastasia segna. Real Atella perde palla ancora una volta, Anastasia scende sulla fascia ed entrato in area crossa per l'accorrente Grieco che per poco manca l'impatto con il pallone. Sostituzione per il Barile, esce La-

penna per infortunio e lo sostituisce il giovanissimo Rosa. Ancora il Barile in attacco con Grieco che fallisce un'altra facile occasione l'ultima del primo tempo. La ripresa comincia con lo stesso motivo con un Barile proteso in avanti ma oggi gli attaccanti hanno le polveri bagnate fallendo l'incredibile. Intorno al 75' viene espulso Anastasia per doppia ammonizione lasciando così la squadra in nove uomini, neanche con la doppia l'inferiorità numerica il Barile non si perde d'animo e cerca di contenere gli avversari. Ma la legge del calcio è crudele: su una ripartenza dell'Atella indecisione della difesa del Barile che regala un calcio d'angolo, battuto da Fasanella sul primo palo per l'accorrente Carriero lasciato inspiegabilmente libero e l'Atella raggiunge un immeritato pareggio. vi.bo.


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Sport A Dilettanti Il dg della Levoni, Blasone, analizza il momento potentino e non solo

Venerdì 16 gennaio 2009

«Un torneo indecifrabile» Ruggeri verso il recupero: domenica ci sarà UN MOMENTO importante, un periodo particolarmente intenso per il campionato di serie A Dilettanti. Se la Levoni Potenza ha conosciuto l'onta del secondo ko casalingo in altre piazze gli allenatori sono stati i protagonisti della settimana. A Palestrina Steffè ha sostituito Cecconi sulla panchina dei laziali, a Barcellona Pozzo di Gotto, Sidoti ha lasciato la squadra salutando i dirigenti e i giocatori. Fatti di cronaca sportiva che lasciano il segno in realtà ambiziose e sempre pronte a programmare stagioni interessanti. La Levoni Potenza dovrebbe recuperare il lungo Massimo Ruggeri per la gara di domenica ad Ostuni contro i pugliesi che hanno un rendimento altalenante. Il team di Gianni Tripodi sembra avere un compito difficile, al cospetto di una squadra, quella di coach Putignano che almeno sulla carta appare imbattibile, visti i nomi inseriti nel roster dei pugliesi. I vari Negri, Della Corte, Avenia, Bonessio, Camata e Avenia sono almeno sul piano tecnico una garanzia per il tecnico salentino, ma finora non hanno sviluppato il gioco delle occasioni migliori, sbagliando spesso partite importanti. La squadra potentina ha dal canto suo l'occasione del riscatto. Giovedì duro di allenamento proprio per queste motivazioni per tutti i giocatori della compagine potentina chiamati a dare una risposta

Il dg Valentino Blasone

concreta alle sollecitazioni degli addetti ai lavori, delusi dal ko rimediato domenica al Pala Pergola contro la capolista FMC Ferentino, dell'ex Diego Zivic. Il complesso potentino si allena instancabilmente alla ricerca delle migliori condizioni di forma e ha tutta l'intenzione di dare una svolta al cam-

pionato. In seno alla dirigenza è il direttore generale Valentino Blasone ad analizzare lo stato dell'arte affermando quanto segue: “Il periodo del campionato è sicuramente intenso. Tutte le società sono in difficoltà. A Barcellona sono andati via Gizzi e Sidoti, Palestrina ha cambiato allenatore. Trapani e Ostuni sono in crisi, davvero un campionato tutto da decifrare”. Il dirigente potentino parla del prossimo impegno, quello di domenica sul parquet di Ostuni: “La partita è delicata ma non importante a me interessa ritornare alla tranquillità, il risutato viene di conseguenza. Bisogna ripredere anche Ruggeri, giocatore che da un tocco di classe al nostro gioco”. Il direttore generale di via Ponte Nove Luci parla dei fattori psicologici: “Bisogna andare avanti, quello che viene è sempre positivo. Siamo in una posizione di classifica accettabile, il settimo posto ci mette nelle condizioni di guardare con rinnovato interesse al futuro del torneo”. Blasone chiude la sua riflessione con un dato: “Tutte le squadre hanno un momento di crisi, dal canto nostro è necessario fare dell'applicazione un punto di forza costante della programmazione. Le aspettative sono tante, un passaggio a vuoto può capitare a tutti”. Francesco Menonna

B donne Roberto Sanza: «A Battipaglia gran partita»

Basilia, morale alto REDUCE dalla squillante affermazione di sabato sera a Battipaglia contro la corazzata Carpedil la Basilia Codra Mediterranea Potenza prepara meticolosamente il confronto in programma domenica pomeriggio al Pala Pergola con inizio alle 15:15 contro il Termini Imerese. La squadra biancoceleste, con il morale a mille punta senza mezzi termini al successo e per ottenere i due punti dovrà lavorare ancora tanto in palestra. Il team guidato da Marilia Sanza dovrà fare ancora a meno del lungo Stefania D'Arenzo, giocatrice indispensabile per gli equilibri tecnici e tattici del complesso potentino. La squadra è alle prese con le sedute di al-

lenamento in palestra che serviranno a determinare le reali condizioni di forma del gruppo lucano prima del match di domenica. L'exploit di Battipaglia ha creato entusiasmo e linfa in casa potentina. Il gruppo biancoceleste ha tanta voglia di mantenere fede all'ambizioso programma elaborato in estate dal presidente Niccolò Martellotta e dal fattivo gruppo dirigente. Per Marilia Sanza e compagne, il momento appare quanto mai positivo, ci sono tutte le condizioni per ben figurare anche nel delicato confronto di domenica contro le siciliane, avversarie da non sottovalutare, onde evitare ricadute e condizionamenti in classifica. La squadra po-

tentina viaggia sulle ali dell'entusiasmo, l'ambiente, dopo la bella prova di Battipaglia è consapevole di aver ritrovato d'incanto unità d'intenti e interessi ben definiti. L'assistent coach Roberto Sanza ha parlato del momento in casa potentina affermando: “La partita di Battipaglia era difficile, noi siamo stati bravi a vincere, non ci aspettavamo una simile prestazione. Vincere contro le battipagliesi non era affatto facile”. Il tecnico della Basilia Codra Mediterranea Potenza si sofferma su aspetti nevralgici: “La squadra ha giocato una gran partita, non bisogna negare l'evidenza. In maniera simile abbiamo giocato soltanto contro il Latina in

C1 Dopo il successo a Patti, Corporelle prima e in Coppa Italia

Importante era vincere UN SUCCESSO sofferto, due punti molto importanti, la presenza costante a suon di canestri di Luigi Delli Carri. Sono stati questi gli ingredienti che hanno consentito alla Centro Corporelle Potenza nel match vinto dai lucani contro la Confcommercio Patti nel recupero del tredicesimo turno del torneo di serie C Dilettanti maschile. Il 76 a 71 è la fotografia di un match equilibrato, che ha visto il team potentino condurre le danze sin dalle prime battute per poi soffrire il gioco e le incursioni della compagine messinese. Una vittoria importante solo per la classifica, visto che il gioco spesso ha lasciato a desiderare. I quaranta minuti disputati dai potentini in terra siciliana sono stati un condensato di errori, amnesie e incertezze, solo la netta differenza di classifica ha consentito ai lucani di vincere il match, che ha consegnato agli uomini di Dino De Angelis il titolo di campione d'inverno e la possibilità di giocare la fase decisiva della Coppa Italia. La Centre Corporelle Potenza ha raggiunto l'obiettivo minimo prefissato ad inizio stagione. Ora anche dopo il successo colto dai giocatori a Napoli contro il Pontano non resta che guardare con fiducia ai prossimi impegni, in primis quello di domani quando i lucani affronteranno al Pa-

la Pergola con inizio alle 18 il complesso dell'Isocasa Cosenza. Una vittoria sofferta, un confrono intenso e combattuto che ha visto tra i potentini Ernesto Savarese, convocato per l'ultima volta da De Angelis prima di ritornare nella sua Comiso. La scelta di De Angelis è stata dettata da una pesante multa rimediata dalla società, rea di non aver schierato a referto a Napoli tre under come previsto dal regolamento. Dino Viggiano, direttore generale dei biancocelesti ha parlato del match affermando: “Abbiamo vinto, questo è il dato che ci interessa maggiormente. Non ci siamo espressi bene sul piano della qualità degli schemi. La nostra squadra ha avuto difficoltà in tutto il match”. Viggiano si soffera su dati importanti emersi dalconfronto: “Siamo stati capaci di far ritornare spesso in partita i siciliani. Abbiamo condotto con margini di 10-12 punti di vantaggio, ma non siamo stati capaci di ammazzare la partita come accaduto a Napoli sabato scorso”. Viggiano sostiene ancora: “L'importante era vincere e ci siamo riusciti. Ora siamo consapevoli di potere continuare a lavorare per il bene della squadra, con l'unione e la compattezza che ci ha contraddistinti finora”. sport@luedi.it

casa, quella gara è stata per noi l'apice della stagione. Le nostre atlete conoscono questo sport, sanno perfettamente che per vincere non bisogna mai mollare e sottovalutare gli avversari”. Sanza aggiunge: “Domenica in casa ci attende una gara difficile. Abbiamo avuto la fortuna di visionare il Termini Imerese, in occasione della gara disputata dalle siciliane contro il Battipaglia. Il team siculo è completo, compatto molto equilibrato sotto ogni punto di vista”. Sanza parla anche degli aspetti tattici del match: “Avremo di fronte una squadra estremamente aggressiva che fa della pressione il suo punto di forza”. f.menonna@luedi.it

Big match a Bernalda

Ostuni-Latina spauracchi lucani di Donatello VIGGIANO In serie A dilettanti, dopo aver subito la seconda sconfitta casalinga stagionale, trasferta salentina per la Levoni Potenza, sul campo della matricola Ostuni. La squadra di Putignano ha gli stessi punti della Levoni (14) ed è reduce dalla sconfitta di misura di Palestrina, attendendo Potenza in un autentico scontro playoff, visto che dopo le rispettive ultime sconfitte, pugliesi e lucani occupano l’ultima piazza utile per l’accesso momentaneo ai giochi promozione. All’andata, al termine di una partita bella e combattuta, prevalse la Levoni (86-81), quindi importanza rilevante la assumerà anche la differenza canestri. Difficile trasferta sul cammino della Bawer Matera. I biancazzurri, dopo la sofferta ma quanto mai importante vittoria interna contro Fossombrone, viaggiano di nuovo alla volta del Lazio, proprio come la precedente trasferta e dopo la capolista Ferentino, recano visita alla seconda della classe, il Basket Latina. Dopo un inizio fulminante, la squadra di coach Benedetto ha un po’ segnato il passo, complice anche una sfortuna tramutatasi in sconfitte allo scadere sia a Barcellona che a Molfetta, tuttavia i laziali restano roster quotatissimo e ancora in piena lotta per la promozione, guidati dal fromboliere Muro e dalla concretezza di Ochoa e Pilotti. La Bawer, dal canto suo, ha poco da perdere ed è di fronte ad un nuovo possibile tentativo di centrare la prima vittoria esterna del campionato. Difficilissimo scon-

tro interno sulla strada della Abano Terme Bernalda. Gli jonici, dopo la beffarda sconfitta di Ruvo, hanno dovuto momentaneamente salutare la seconda posizione, ora occupata in solitaria proprio dal prossimo avversario di scena al Pala Campagna: la Cementir Maddaloni. I campani di coach Scotto, reduci dalla vittoria casalinga sul Bari, hanno collezionato ben nove vittorie finora, risultando di certo tra le sorprese positive di questo campionato. In cabina di regia opera l’esperto play argentino Albertinazzi, mentre tra gli esterni occhio alla concretezza di Saccoccio e dell’under Di Lauro e al “lavoro operaio” di Cei. Nel pitturato si dividono i minuti l’ex Potenza e Matera Mainoldi e Serino e Bazzucchi, visti in passato a Melfi. Obiettivo vittoria per riacciuffare la seconda piazza. Dopo essere riuscita nell’impresa di espugnare l’inviolato campo della capolista Battipaglia, centrando la prima vittoria esterna stagionale in uno “scontro diretto”, fa il suo esordio casalingo nella poule promozione della B d’eccellenza la Basilia Potenza. La squadra di Marilia Sanza riceve infatti domani sera (palla a due ore 20.30) il Termini Imerese, seconda in classifica a quota 14. Le siciliane sono squadra assai temibile, avendo chiuso la prima fase dell’altro girone in seconda posizione e iniziando con una sofferta ma importante vittoria(5451)sul Città Futura Roma la seconda fase. Ne va da sé che un’ulteriore vittoria farebbe proseguire prepotentemente la corsa delle lucane per un posto nei playoff.


Sport 45 A Dilettanti Filazzola: «Contro Fossombrone ci siamo scrollati di dosso i timori» Venerdì 16 gennaio 2009

Bawer, è l’ora della svolta Matera ha bisogno di un successo in trasferta B2 Bernalda attende Maddaloni

La Terme Abano medita vendetta MESSA DA PARTE la delusione per la conquista mancata d'un soffio della fortezza rubastina, ma nello stesso tempo con la convinzione nelle proprie possibilità per quanto di buono fatto al PalaColombo, la Terme di Abano ha ripreso in serenità la preparazione in vista dell'ennesimo impegnativo confronto di domenica al PalaCampagna con la seconda in classifica, ovvero l'Artus Maddaloni che all'andata inflisse al team di coach Brogialdi una delle sconfitte più pesanti di questo campionato. Allora finì 80/57 per i biancorossi di coach Manuel Scotto e il +23 conclusivo a favore dei campani suonò come un minaccioso campanello d'allarme per i lucani che pure erano giunti al PalaAngioniCaliendo sull'onda di un notevole entusiasmo dopo la bella vittoria nella prima giornata contro il super gettonato Ruvo. La gara, equilibrata nel primo e nell'ultimo quarto, si rivelò un'autentica débacle per i rossoblu nei due periodi intermedi chiusi entrambi con un passivo di 8 punti al quale diedero il proprio notevole contributo un indiavolato Serino (ventottenne ala atipica di 197 cm.) che contro gli ionici sfodera sempre prestazioni esaltanti e che in quella occasione chiuse con 21 punti di bottino e 30 di valutazione, e i soliti Bazzucchi (pivot di 205 cm., '78), Mainoldi (ala di 203 cm., '78) e la guardia Di Lauro ('86). Quel campanello d'allarme, che è risuonato inutilmente anche in altre trasferte della prima metà del girone d'andata, è stato poi abbondantemente zittito dalle ottime prestazioni successive di S. Severo, Massafra

e Ruvo, il trittico terribile fuori casa di quest'ultimo scorcio di torneo che la Cestistica ha affrontato spavaldamente con due vittorie (quasi tre) su tre partite. Ora si tratta di non rovinare quanto di buono si sta facendo da un pò di tempo con un non augurabile harakiri casalingo che sarebbe ben più dannoso della dignitosa sconfitta esterna di domenica; ecco perché l'intensità e l'impegno nella preparazione della sfida con i casertani sono stati particolarmente curati anche ignorando alcuni piccoli acciacchi. Del resto la forza della compagine del presidente Ragnino è dimostrata non solo dagli altri componenti il roster, come il play Albertinazzi, trentunenne argentino proveniente dal Corato, la guardia Saccoccio ('82, dall'Olbia di B2), e l'ala Cei (195 cm., '79, dalla B2 di Genova), ma anche dall'attuale posizione nella graduatoria del girone che la vede solitaria su quel secondo gradino che due domeniche fa condivideva proprio con i bernaldesi e che questi ultimi possono agguantare nuovamente vincendo la gara al PalaCampagna. Quando dopodomani gli arbitri dell'incontro, i signori Curri di Taranto e Stoppa di Bari, daranno inizio alle ostilità sarà bene per Russo e compagni cancellare dall'hard disc dei propri ricordi il file del film di Ruvo, salvandone la rabbia e la voglia di riscatto ma non la deprimente frustrazione, e sostituirlo con un ritornello che deve ronzare continuamente nella testa a mo' di tormentone, cioè la certezza di avere le carte in regola per farcela. Giovanni Palmieri sport@luedi.it

«LA vittoria con Fossombrone ci ha tolto di dosso molte scorie, ora però ci manca un successo in trasferta per svoltare definitivamente». L’auspicio è di Nicola Filazzola, direttore tecnico della formazione materana che analizza il momento della Bawer. Non un Matera in grandissimo spolvero ma comunque in crescita, una squadra con la necessità di fare un ulteriore e necessario passo in avanti: «abbiamo la voglia di fare bene anche perchè la classifica non ci aiuta. Ci mancano purtroppo alcuni punti che forse, visto il cammino, avremmo meritato. A pesare oggi» aggiunge ancora Filazzola, «sono soprattutto i due punti lasciati in casa contro il Molfetta che ci darebbero una diversa prospettiva. Ora però è inutile guardare indietro, bisogna insistere ed andare avanti partita dopo partita. Domenica ci tocca il Latina, non è un avversario semplice ma costruito per i primissimi posti della classifica. Noi vogliamo provarci sapendo anche che il PalaBianchini in passato ci ha portato decisamente fortuna. Magari potrebbe essere arrivata l’occasione giusta per ripeterci». La Bawer però a Latina non potrà giocare una partita con troppe amnesie come quella vista contro Fossombrone. Dovrà sbagliare il meno possibile ed essere concreta e determinata: «speriamo di ripetere la prova, molto positiva, che si è vista contro Ferentino. In quel caso abbiamo giocato una buona partita in attacco con percentuali di assoluto rispetto. Se poi riusciremo anche ad essere più concreti e determinati ed allora potremo giocarci le nostre chance. Certo poi bisogna sempre ricordarsi che avremo di fronte una signora squadra che ha ambizioni di altissima classifica in questo campionato di serie A Dilettanti. La difesa? E’ vero che resta il nostro grande problema ma sono convinto abbiamo la possibilità di lavorare per riuscire a miglio-

Il play della Bawer Gergati

rare anche sotto questo profilo. Del resto le caratteristiche dei nostri giocatori sono inevitabilmente più portate verso l’attacco e non il contrario». La Bawer ieri sera ha giocato un’amichevole contro il Bari per testare lo stato di salute della squadra in vista della partita

Il direttore tecnico Filazzola

contro il Latina. E’ stato tenuto ancora a riposo per un piccolo problema di infiammazione ad un orecchio il play Francesco Gergati che comunque si conta di poter recuperare in vista della sfida di domenica. Il resto della truppa era invece a disposizione del tecnico Claudio Corà che

conta di vedere dei progressi tangibili anche nella prossima partita per poter risollevare il morale ed anche la classifica della formazione materana molto al di sotto di quelle che erano le attese della vigilia. Ma adesso conta solo cambiar marcia. Piero Quarto p.quarto@luedi.it

Volley D donne Dopo l’ottima prestazione di Tricarico: «Non era facile, ma abbiamo fatto molto bene»

Volley C donne

La Pallandia fa felice il coach Urbino

La Tua Assicurazioni guarda al derby

AVEVA chiesto una prova di grande carattere e soprattutto la vittoria alla sua squadra nella non facile trasferta a Tricarico, coach Enzo Urbino ed il suo Pallandia Volley lo ha prontamente assecondato e il successo netto, per 3 a 0, è la migliore conferma di una buona stagione che può migliorare ancora. “Sono davvero molto soddisfatto della prova delle mie ragazze a Tricarico - ha commentato felice il coach melfitano ma è chiaro che questa importante prova superata a pieni voti, col successo nel match esterno per 3 a 0, non deve farci rilassare ma con il lavoro e la voglia di fare ancora meglio di tutto il gruppo, possiamo crescere ulteriormente e provare sabato, con il nuovo successo, a cercare il primo posto in classi-

fica, seppur in condominio”. Tornando alla gara vinta a Tricarico, netto è parso il crescendo di forma e convinzione di tutto il gruppo gialloverde, stante anche la conferma arrivata dai tre parziali, chiusi dal Pallandia Melfi a proprio favore rispettivamente a 19, 17 e 13. “Certo non era facile - ha ammesso Urbino - ma noi abbiamo vinto e giocato bene, cosa non da poco ma si può fare ancora di più continuando a lavorare bene e intensamente in palestra, per arrivar con attenzione massima alla prossima sfida, in cui riceveremo il fanalino di coda del girone, per cercare un nuovo e convincente successo, per noi ed il nostro morale, oltre che per la classifica che può portarci anche in vetta, da qui a poco”. Proprio il primo posto, è chiaro, appare

l'obbiettivo da inseguire in questa fase dal Pallandia Volley Melfi, visto che è distante solo tre punti, in una Serie D che dopo quattro turni è sempre comandata dal Caminvest Asci 91 Potenza a quota 9, con Melfi e Matera ad inseguir a quota 6. Per ora una buona prima parte di stagione, che deve continuare ad essere tale, in vista del crescere di condizione e convinzione del gruppo affiatato di cui Enzo Urbino dispone e che, con una gara sulla carta alla propria portata, come quella interna con il Lions Service Erra Vg Matera, che è a quota uno in classifica, può davvero puntare in alto, come da pronostico di inizio stagione. “Per il nostro gruppo importante è restare con i piedi per terra e continuare a lavorare bene, tutte, anche se, è chia-

ro, l'entusiasmo è crescente e sappiamo di poter migliorare ancora, da qui in avanti - ha detto Urbino in conclusione - e dobbiamo provare a fare quel salto di qualità che è importante per noi e il nostro futuro nella pallavolo, vista anche la giovane età di gran parte delle mie atlete”. Tricarico e il successo esterno per 3 a 0 hanno detto a chiare lettere che il Pallandia Melfi c'è, in Serie D, ma ora è fondamentale continuare a far bene, visto che l'obiettivo è chiaro, cercare quel primo posto lontan solo tre punti, evitando inutili passi falsi, anche per non avvantaggiare Nuova Spes Matera a 6 punti e Tricarico a 2 che restano avversari sempre pericolosi per le melfitane. Antonio Baldinetti

POTENZA - Guarda avanti la Tua Assicurazioni dopo il match di domenica scorsa giocato in trasferta contro l'Ascs Volley Sapri e vinto dalle padrone di casa per 3-0. Il sestetto lucano ha già lo sguardo puntato al confronto di domenica prossima al PalaSinisgalli contro la Volley Group Matera e le premesse per una gara ricca di colpi di scena ci sono tutti. Nessun dramma dopo la battuta d'arresto in terra campana per le ragazze di Davide Claps. Sulla gara contro il Sapri interviene il ds del sodalizio lucano, Mario Filiani: “Ora la squadra è chiamata ad una grande prova di carattere già a partire dalla prossima gara. Giocheremo per la vittoria e il match è assolutamente alla nostra portata. Certo, anche la vittoria del Bernalda contro il Lavello in casa non ha reso facili le cose sul piano della classifica. Ma questo non ci impedirà di dare il massimo in campo domenica prossima”.


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Sport

Venerdì 16 gennaio 2009

Punta a consolidare i rapporti con le società. Montemurro è il suo nuovo vice

Cronometristi, Di Bari confermato presidente MATERA - Mercoledì scorso, presso la sede provinciale del Coni, si è svolta l'assemblea ordinaria elettiva dell'Associazione Cronometristi di Matera che ha avuto all'ordine del giorno la nomina del nuovo consiglio direttivo. Confermato presidente all'unanimità Piergiorgio Di Bari. Francesco Montemurro è invece il nuovo vice presidente, Francesco Antezza segretario, Antonio Biscaglia e Giusy Quintano componenti, mentre Sergio Cicchetti è stato confermato revisore del Fondo comune. All'as-

semblea erano presenti il presidente regionale del Coni, Eustachio Tortorelli, il presidente nazionale della Federazione Italiana Cronometristi, Michele Bonante, il presidente dell'associazione di Potenza Mario Petraglia e quello dell'associazione di Bari, Gianni Pupilla. “Per i prossimi quattro anni del mio mandato - ha spiegato Piergiorgio Di Bari - mi auguro di saldare ulteriormente quella fattiva collaborazione instaurata negli anni con le società sportive del nostro territorio. Il nostro è un lavoro pre-

zioso e indispensabile per una buona parte delle discipline sportive come il nuoto, l'hockey, l'atletica, sport motoristici e concorsi ippici, per questa ragione è fondamentale collaborare e creare un'unica e forte sinergia”. Prima di procedere all'elezione del nuovo consiglio direttivo, sono stati premiati con le Stelle al merito sportivo, le più alte onorificenze che il Coni assegna ai dirigenti sportivi, i cronometristi Elio Di Bari, con la medaglia d'oro, Sergio Cicchetti, con la medaglia d'argento

sia per la sua attività di cronometrista che per quella di giudice di gara Fidal e Mario Petraglia per l'Associazione Cronometristi di Potenza. “Lo sport è portatore di seri valori. Per questa ragione, sempre maggiore deve essere l'impegno verso i giovani con il fine di educarli al rispetto dell'avversario e alla sana competizione che non deve essere il raggiungimento della vittoria a tutti i costi - ha spiegato Michele Bonante. E' stato un onore premiare Elio Di Bari, Sergio Cicchetti e l'Associazio-

Elio Di Bari premiato da Michele Bonante

ne di Potenza con le Stelle al merito, la più alta onorificenza che il Coni assegna ai dirigenti sportivi e che gra-

tifica l'impegno profuso nel mondo dello sport”. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

A Policoro, 4 appuntamenti con i campionati regionali e provinciali

Domeniche di corsa Cappucci: «C’è grande entusiasmo per la disciplina» POLICORO - Domenica prossima, e per quattro festività (le altre date sono 01 febbraio; 22 dello stesso mese e 08 marzo), Luigi Cappucci ripresenta il tradizionale appuntamento invernale con le gare di atletica leggera valevoli per il campionato provinciale e regionale rispettivamente di Società Cross Promozionale e Società Cross Assoluto, che poi porterà i migliori atleti a correre per le fasi nazionali in altre località d'Italia. Teatro delle corse è il “Parco della Cicogna”, piazzale antistante il Municipio, immerso nel verde e di prossima riqualificazione in parco giochi e tempo libero. Le gare si disputeranno in mattinata sotto l'egida della Federazione italiana atletica leggera (Fial). Gli altri anni le gare hanno riscosso un grande successo di pubblico e di partecipanti tanto da ripetere la manifestazione sportiva anche per quest'anno nel centro jonico, trovando l'apprezzamento anche della stessa federazione a cui l'associazione podistica amatori Policoro, di cui

Amatori in competizione

Luigi Cappucci è il presidente, è affiliata nonché organizzatrice dell'evento che parte domenica: “siamo partiti in sordina qual-

Anche l’Ondoyo Lagai tra le vette di Barba MISSIONE compiuta per l'alpinista potentino Pierfrancesco Barba che ha scalato insieme ad altri cinque compagni d'avventura una delle vette più affascinanti del sud Africa, si tratta dell'Ondoyo Lagai cima vulcanica tra le più belle e apprezzate del pianeta. I sei componenti della Machame Road, è stato questo il nome della spedizione, hanno deciso di modificare l'originario percorso che avrebbe dovuto condurre i membri sulla cima del Kilimangiaro a causa delle pessime perturbazioni atmosferiche che hanno condizionato il percorso. Il sestetto si è ben comportato sulla cima della Tanzania che presenta frequenti eruzioni laviche di colore bianco, aspetto questo che rende affascinante le scalate degli alpinisti. I sei alpinisti originariamente avrebbero dovuto scalare le vette dell'Aconcagua, rese tragicamente note alla cronaca dalla scomparsa degli alpinisti italiani, avvenuta nel corso del fine settimana appena trascorso. Sul tema Pierfrancesco Barba è stato categorico: “Non posso crederci,

sull'Aconcagua ci saremmo dovuti andare noi, mi vengono i brividi solo a pensare ai nostri poveri colleghi morti in quella zona”. Un presagio, quasi un presentimento di una scalata, quella dell'Aconcagua annullata a causa di problemi logistici. Il vulcano Ondoyo Lagai è stato superato con destrezza dalla comitiva, guidata da Pierfrancesco Barba, ormai diventato leader indiscusso delle spedizioni sulle vette di tutto il mondo. L'arrampicata sulle vette vulcaniche sopra citate è stata nel complesso più difficile rispetto a quella del Kilimangiaro dove i sentieri e le asperità sono sicuramente inferiori alle attese. Il gruppo ha festeggiato l'approdo sull'Ondoyo Lagai. La comitiva partita il 27 dicembre ha chiuso la sua lunga e massacrante cacalcata in Tanzania lo scorso 11 gennaio. L'alpinista potentino ha dichiarato: “E' stato più bello del previsto per noi. La scalata ci ha fatto provare emozioni davvero speciali. Siamo contenti per aver raggiunto una delle vette più difficili al mondo”. f.menonna@luedi.it

che anno fa con la StraHerakleia -commenta il corridore Cappucci-, gara amatoriale, e non eravamo tanti. Poi con il tempo la pas-

sione per questa disciplina sportiva ha assalito tante persone, giovani e meno giovani, tanto che anche inverno sono tanti coloro che si dilettano a correre nella pineta del Bosco Pantano o più semplicemente nelle vie cittadine. La StraHerakleia, gara non agonistica, ha fatto da apripista e col tempo è cresciuta di pari passo con l'entusiasmo che ha contagiato la gente per l'atletica. E' anche grazie a questo movimento spontaneo di cittadini se nei prossimi giorni Policoro ospita gare di corsa su strada, riconosciute dalla federazione e con valenza agonistica, che danno anche lustro a tutta la città ormai divenuta il riferimento naturale della fascia jonica per quel che concerne l'atletica leggera. Mi auguro che queste manifestazioni invoglino i cittadini ad avvicinarsi allo sport, indipendentemente dalla disciplina, e che un domani a Policoro si possano disputare gare di sempre maggiore importanza”. Gabriele Elia

Pesca sportiva Si riunisce a Pietragalla l’Alto Bradano PIETRAGALLA - Un importante incontro istituzionale per gli amanti della disciplina della pesca sportiva pietragallese è in programma per questo pomeriggio a partire dalle ore 18.00. Presso le sede sociale di Via Municipio, 8 si terrà l'assemblea dei soci dell'Associazione Pesca Sportiva Alto Bradano affiliata alla Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee per discutere tutta una serie di argomenti di rilevante importanza. Innanzitutto sarà posto in discussione per la sua approvazione il bilancio relativo all'anno 2008 inerente tutte le spese sostenute nel corso dell'anno appena trascorso mentre successivamente si analizzeranno le modalità di iscrizione e tesseramento alla F.I.P.S.A.S.. Al terzo punto invece sarà posta all'attenzione dei soci l'attuazione del regolamento relativo alle gare di pesca. Nello specifico il presidente dell'Associazione pietragallese Lucio Sabina sottolinea l'importanza di questo incontro ragion per cui invita tutti i soci a prendere parte all'incontro in quanto essa è una occasione per delineare le strategie di miglioramento della stessa associazione. Al momento sono iscritti all'associazione sportiva cittadina poco meno di cento persone tra giovanissimi, giovani ed adulti, un numero certamente importante per una piccola comunità. Antonio Bevilacqua sport@luedi.it

Una giornata per gli appassionati della montagna. Meta il santuario del Monte Avvocata

Il Cai lucano in escursione sui Lattari I RESPONSABILI del CAI (Club Alpino Italiano) Sezione di Potenza hanno promosso per la giornata di domenica un escursione presso i monti Lattari, in Campania. La carovana di appassionati di questo genere di iniziative, guidata da Giuseppe Ferrara e Vincenzo Maffucci partirà in auto da Potenza, presso Hobby Centro alle 7. Dopo circa un'ora e mezzo di tragitto e centoventicinque chilometri i componenti raggiungeranno Cava dei Tirreni, transitando presso il raccordo stradale Potenza-Sicignano. Dopo aver svolto una breve sosta a Sicignano i “gitanti” si muoveranno alla volta della Badia della Santissima Trinità, scendendo nel vicino torrente Selano che verrà superato dopo aver attraversato un piccolo ponte sito a 310 metri sul livello del mare. Sul lato sinistro i partecipanti incontreranno la fontana della Fresola, dopo aver superato il ponte voltando a destra il gruppo inizierà l'ascesa graduale lungo un sentiero ben visibile attraverso un paesaggio boscoso, formato da giovani castagni, aceri, lecci e frassini. A quota 566 metri i partecipanti (il numero potrebbe oscillare dalle dieci alle cinquanta unità come nelle precedenti escursioni), incontreran-

no la fonte Capodacqua. Lungo il sentiero, di tanto in tanto sarà possibile osservare le edicole di legno con immagini di sacro e qualche fiore di plastica, inchiodate su tronchi degli alberi, segno tangibile della devozione popolare che marca il cammino verso il Santuario Maria Santissima Avvocata, ubicato a ridosso del monte omonimo, meta dell'escursione del Cai. Dopo alcune centinaia di metri gli escursionisti raggiungeranno un valico da cui si apre all'orizzonte un panorama incantevole, a sinistra sarà possibile osservare il mare di Salerno, adagiata ai piedi dei monti Picentini, sullo sfondo gli Alburni, di fronte il mare, si perde all'orizzonte, a destra si potranno scorgere le creste dei monti Lattari. Nei pressi del valico i gitanti potranno ammirare una croce vecchia di ferra su un cippo a memoria di Bettina Ferrara, moglie di un capraio che un tremendo mattino del 1926, mentre portava il latte da vendere a Cava dei Tirreni rimase vittima di un giovane pastore, familiare che la stava accompagnando. Poco più avanti si giunge a Cappella Vecchia, a 683 metri sul livello del mare, muniscola e spartana costruzione che domina il sottostante Monte Falerio, o Falerzio. Il luogo percorribile anche da un

sentiero che si snoda a sud, è meta tradizionale degli abitanti di Cava dei Tirreni, amanti delle passeggiate domenicali all'aria aperta. L'amenità e serenità del posto induce a pensare e osservare le bellezze naturali del posto, che placa gli affanni e rende tutti più generosi. Gli escursionisti proseguiranno a mezza costa in direzione nord ovest con dislivelli poco impegnativi, il Sentiero, per un ampio tratto è simile ad una Via Crucis, con ai margini dei manufatti con maioliche, che richiamano i misteri gaudiosi. A sinistra si scorge il Vallone Grande sino allo sbocco a mare e su Cetara. Il percorso consentirà agli alpini di giungere alla fonte di Acquafredda a 790 metri sul livello del mare conosciuta anche come “Scetate ca è journo”, tradotto in italiano, svegliatevi che è giorno, frase pronunciata da antichi monaci diretti al Santuario scuotendo un loro confratello che dormiva supino nei presso della fontana, ipotizzando che fosse alle prese con la pennichella, in realtà era morto. Dopo aver superato altri sentieri, i partecipanti giungeranno sul Monte Avvocata, sito a 1014 metri sul livello del mare e il Santuario, meta della gita. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it


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Pacifica nei Sassi Le magie di Iatrida Viva la bachata Comic Festival Voci in gioco

Anche a Matera la proiezione del film "Se chiudi gli occhi". Da venerdì 16 fino a giovedì 22 è in programmazione al Cinema Piccolo - Circolo di Cultura cinematografica - Patron Antonio. L' opera è stato prodotto dalla produttrice lucana della “Matrix film” Pacifica Artuso. Nel cast il duetto d'attrici, Giovanna di Rauso e Anna Foglietta e lo straordinario Nino Frassica.

Presso il Palageo di Picerno, stasera, per iniziativa dell'associazione Iatrida, per la prima volta in Basilicata, le antiche sonorità popolari e le arcaiche e suggestive movenze della tradizione si mescoleranno agli ipnotici ritmi della notte. Antichi rituali pagani, danze dionisiache, teatro danza, per un evento artistico indimenticabile.

Domenica all'insegna della musica caraibica con “Kaos Latino”, al Bowling Center di Metaponto. Questa settimana straordinaria esibizione di bachata della scuola: “Kings Dance Club 2” di Montalbano Jonico del maestro Michele Canta . A coinvolgere i presenti a Nino dj, Domingo, e il maestro e animatore Andrea. Impossibile non divertirsi.

Ritorna a Potenza l’appuntamento con la comicità. Si terrà stamattina, alle ore 11, presso il Ridotto del Teatro Stabile la conferenza stampa di presentazione del Comic Festival, rassegna di cabaret e comicità. Saranno presenti il Sindaco di Potenza, Vito Santarsiero e Dino Quaratino, responsabile di Cose di Teatro e Musica.

“Voce in gioco” e tecniche di utilizzo della voce. Il laboratorio si terrà il 31 gennaio e il 1 febbraio grazie all'associazione “Cinefabrica”. Location Le Monacelle. Costi: 65 euro per 10 ore, massimo 15 partecipanti. Conduttori Le “Faraualla”, gruppo pugliese impegnato nella ricerca sull' uso della voce come "strumento".

E c’è anche chi gioca ai pacchi di “Affari tuoi”

Nei Sassi e dintorni tra musica, sapori e danza di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - Terzo venerdì sera per il nuovo anno. Cosa offrono i locali materani? La notte più attesa della settimana, che vede il suo inizio a partire dalle 22 come si può trascorrere restando in città? Musica nei Sassi. I coniugi Per chi ama il jazz ecco l'ultiAresta mo appuntamento per il carmaestri di tellone “MiFaJazz! Winter tango 08/09” con il Jazz Collective saranno gli "Sunday" presso il ristorante animatori di “Sant'Agostino” via D'Addozio una serata a 6/8. La formazione, interaritmo del mente materana, ha ultimapassionale e intramontabile mente accompagnato il grande flautista Nicola Stilo (già ballo noto al pubblico per essere staargentino to il flautista per tanti anni di

Chet Baker) presenterà l'ultimo disco: "Sunday", prodotto per l'etichetta Farelive. I componenti? Marco Sinno alla tromba, Dino Plasmati alla chitarra, Pasquale Mega al piano, Franco Fossanova al contrabbasso e Vito Plasmati alla batteria. Quali gli ingredienti che li caratterizzano? Musica ricercata e armonica, ricca di atmosfere contemporanee, sonorità rarefatte e grande melodicità. Andando oltre, sabato 17 come vivere la notte? Tango e caraibico. Ebbene sì, in città due le proposte per ballare e divertirsi con due maestri che hanno segnato e segnano la storia del ballo in città e non solo. Il maestro Franco Aresta,

propone la Milonga, ingresso 5 euro dalle 21.30 alle 2. Tango argentino dalle 21.30 per i veri appassionati di questo ballo travolgente. Location la scuola di ballo “Club Si Balla” “Matera tango” in Via dei Mestieri - zona Paip. Serata latino caraibica con la scuola di ballo “Pielmorena”, del maestro Antonio Farina e animazione “Piel morena dance company” presso “Tenuta la volpe”- Contrada Petrolla, nei pressi della Diga di San Giuliano -, start ore 22.00. Per gli amanti della balera, buona pizza e intrattenimento? La “Villa della Palomba” in contrada Palomba SS.7 direzione Taranto - di Luciano Carenza propone un “menù fisso: 12.50 euro a persona per pizza a scelta - o antipasto - e bevanda”, con musica di DY Vincenzo. La serata del “Keiv Cafè” in via Buozzi, 184 (piazza San Pietro Caveoso) propone dalle ore 22.30 la messa beat secondo "Gli illuminati". La formazione propone una moderna miscellanea di ritmo, armonia e messaggio evangelico, nel solco tracciato dal Concilio Vaticano II. Sono giovani che cantano al Signore in letizia e danno una voce moderna alla preghiera del mondo contem-

Dino Plasmati

poraneo. Propongono il loro repertorio di musica religiosa arrangiata secondo i moderni canoni della moda 'Beat'. Sono guidati da Pier Paolo De Juliis e dal polistrumentista Tiziano Tarli. Completano la formazione Alessandro Palermo alla batteria ed Emanuele Sterbini al basso. Per il prosieguo della settimana segnaliamo anche “Affari tuoi”. Ecco il gioco dei pacchi del giovedì sera, proposto dal pub “Wunsch” in Via Catanzaro 18/22 di Carmine Iacovone, gestore materano da

ben due anni. «Mentre il martedì e il giovedì partite di calcio con saletta fumatori a norma. Affari tuoi è un momento aggregativo e sociale che ho ideato da dicembre scorso e porterò avanti anche per la prossima estate. Inizio alle 21 con dj Domenico Salluce alias “Dodo Dj”, al costo di 2 euro, per una durata di un paio d'ore. La nostra è una classica locanda tedesca con un menù vario, da cocktail anche analcolici a prelibatezze nostrane». cultura@luedi.it

MUSICA DA BERE

Luca al Vulcano Wines Jazz club LAVELLO - “In lui il jazz vive e non muore. Perchè si muove incessantemente alla ricerca di ciò che questa musica può offrire tra passato e presente. Swing, belle note e suoni digitali, uniti al timbro del suo strumento ed a quello dei suoi magnifici compagni di viaggio, sono la giovane speranza della nostra musica". Ad esprimersi così è Paolo Fresu in riferimento a Luca Aquino, protagonista domani, a partire dalle 21.30, al Vulcano Wines Jazz Club presso la Cantina Bisceglia a Lavello - della quarta serata di una rasse-

gna jazz che continua a mietere consensi di pubblico e di critica. Luca Aquino, autodidatta, inizia lo studio della tromba a 20 anni, partecipando ai seminari di Fresu in Benevento Città Spettacolo per poi frequentare i seminari di jazz senesi; si laurea alla Federico II in Economia e Commercio, ottiene la borsa di studio a Nuoro jazz per Time in Jazz ed inizia la sua attività professionale incontrando l'olandese Hub Van laar, costruttore di trombe e flicorni; diventa suo endorser ufficiale ed i due intraprendo-

no una fitta collaborazione tra concerti e dimostrazioni in scuole e festival in Europa e in Usa. Nel 2008, dopo alcune partecipazioni in lavori discografici altrui, pubblica il suo primo album da solista “Sopra le Nuvole” per l'Emarcy/Universal riscuotendo ampi consensi in Italia e all'estero. «Sarà un altro appuntamento da non perdere - dichiara Mario Bisceglia, ideatore della rassegna -. I concerti di Luca Aquino miscelano con rara sapienza ed ineguagliabile eleganza jazz ed elettronica, lasciando emergere le sue doti da

solista ma anche l'assoluto affiatamento del quartetto». L'ingresso è alle ore 21, il concerto inizia alle 21.30; dalle 23.30 l'after jazz. I posti ai tavoli vanno obbligatoriamente prenotati telefonando allo 0972 88543 0972 88409 (interno 48), 346-0006990. Tutti i dettagli sul sito Internet www.vulcanowines.com Prossimi appuntamenti: il 31 gennaio Barbara Casini Trio (serata brasiliana), il 14 febbraio Antonello Salis; il 28 febbraio Roberto Gatto Quartet. cultura@luedi.it


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il VIP

senza segreti

Weekend

Ecco le prime rivelazioni all’interno della Casa di Cinecittà

Gf, per Siria solo passioni “rosa”

GRANDE Fratello 9 è appena iniziato. Prima puntata scoppiettante, tra super maggiorate, mangiatrici di fuoco con pitoni annessi, farmaciste pazze, maggiordomi di Casa Savoia, un surfista, un incrocio tra il bidello Capponi e Lou Ferrigno. Ma ecco arrivare le prime confessioni scottanti nella casa più spiata d’Italia. Siria De Fazio, la trentunenne mangiafuoco, ha sussurrato a Gianluca, un altro concorrente che gli ometti proprio non le piacciono: “Solo donne!”. Gianluca, infatti, durante il pranzo, ha infatti espressamente chiesto a Siria se a lei piacessero sia le donne che gli uomini e lei, con fa-

re scandalizzato, ha tranquillamente risposto che si sente attratta solo da donne”. A confermare il tutto un tatuaggio, presente sul suo corpo, che rappresenta due angeli, per l’appunto donne. Prima del via, infatti, si parlava di un gay a Cinecittà ed ecco svelato subito l’arcano. Ma non finisce qui. Ecco un’altra chicca. La pasionaria dell’Alitalia Daniela Martani per entrare nello show ha lasciato solo soletto Massimo Giletti, con cui s’intratteneva ultimamente. A testimoniarlo gli scatti pubblicati dalla nota rivista “Di Più”. Un inizio più scoppiettante di questo, proprio non si poteva sperare.

Passione ad alta quota

Intanto studia recitazione

Tra Ludmilla e Luca è amore

La Fico attende il principe

AMORE sotto zero per Ludmilla Radchenko e Luca Dorigo. Tra l’ex tronista e l’ex Letterina l’eros è scoppiato ad alta quota, dove la strana coppia è stata immortalata. Baci bollenti, abbracci e coccole hanno travolto i due durante questa prima uscita pubblica. A San Martino di Castrozza, in provincia di Trento, hanno passato qualche giorno di sport e... non solo. La Radchenko per Dorigo pare abbia scaricato Frankin Santana dopo due anni d’amore. Il motivo erano le continue litigate. Ma qualcuno sostiene che sin dall’estate il suo cuore sarebbe stato turbato dall’ex di Melita. Il quale, a sua volta, ha detto addio a Jackie Navarro. Fra loro si era addirittura parlato di fiori d’arancio e per la prima volta lui aveva deciso di convivere. Evidentemente qualcosa non deve essere andato per il verso giusto. E dopo l’addio a Jackie, si consola fra le braccia della bella Ludimilla.

ASPETTA ancora l’uomo giusto Raffaella Fico. Ma l’anno nuovo potrebbe portarle più di qualche sorpresa. A desiderarlo è la stessa ex gieffina: “Spero che il 2009 mi porti il principe azzurro, al quale potrò finalmente donare me stessa”. E aspettando il ragazzo che riuscirà a conquistarla, la napoletana dagli occhi felini si è messa a studiare seriamente recitazione. Ha girato un film insieme al tronista Fernando Vitale (con il quale, si vocifera, ci sarebbe stato un flirt, subito smentito) ed è pronta al debutto cinematografico con il film “Storia di un amore”. Dopo i 12 scatti bollenti per il calendario 2009 allegato a Matrix, la bella ventenne si mostra in tutto il suo splendore, in un posato dal sapore assolutamente esotico che farà, di sicuro, girare la testa a molti lettori.

Il compagno è Giovanni Dell’Aquila D’Aragona

La “simpatia” scoppiata al Tocqueville di Milano

L’ex tronista lasciato da Cristina Buccino poco tempo fa

Ginevra Elkann è incinta e presto seguiranno le nozze

Tra Costanza Caracciolo e Alessandro Matri è love story

Cristiano Angelucci si consola con una nuova “amica”

EBBENE si, anche gli Elkann - Agnelli da oggi in poi avranno i matrimoni che seguono le gravidanze, e la futura mammina è Ginevra Elkann, sorella di Jaki e Lapo Elkann, e figlia di John Elkann e Margherita Agnelli. Il responsabile maschile e futuro padre è Giovanni Gaetani Dell'Aquila D'Aragona, blasonato rampollo di una famiglia imparentata alla lontana con gli Agnelli. Pare che comunque un matrimonio sarà velocemente organizzato entro aprile o maggio, in modo che tra nove mesi tutto vada come deve andare, e già che ci siamo pare che la cerimonia avrà luogo in un paesino sperduto e poco noto dell'alta Italia: Marrakesh.

DOPO il flirt vero o presunto con il giocatore dell'Inter Mario Balotelli che le era stato attribuito dalla stampa, sembra che questa volta la bella velina bionda Costanza Caracciolo si sia veramente innamorata di un calciatore. Il fortunato è l’attaccante del Cagliari Alessandro Matri, conosciuto qualche set-

timana fa nel privè della discoteca Tocqueville di Milano. A rivelarlo è il noto settimanale diretto da Alfonso Signorini. Un copione di love story che si ripete, quello tra velina e calciatore. Questa volta tocca al giocatore Alessandro Matri, non troppo “popolare” in fatto di gossip.

d’amore? MENO male che aveva detto di essere inconsolabile dopo l’addio della sua Cristina Buccino. L’ex tronista Cristiano Angelucci non ha perso tempo e, dopo aver versato qualche lacrima, è ripartito all’attacco. Questa volta con una sconosciuta moretta. “Dopo la mia partecipazione a La Talpa qualcosa in lei è mutato – aveva detto l’ex tronista - era diversa”. Inutili gli sms inviati e i tentativi di chiarimento: Cristina non ne ha voluto sapere. Lui l’ha rincorsa, l’ha raggiunta persino dai suoi, in Calabria. Poi ha cercato di rifarsi. Questa moretta riuscirà a fargli dimenticare la storica fidanzata, che lo ha lasciato dopo più di quindici mesi


Spettacoli & televisione

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TANTI FILM SUL TEMA, KIDMAN E THERON NEI PANNI DI DUE ARTISTE “MARITO E MOGLIE”

Cinema, una lunga stagione gay di FRANCESCO GALLO NON solo Milk di Gus Van Sant con Sean Penn nei panni del primo politico gay dichiarato Usa (Harvey Milk) – biopic che sarà nelle sale distribuita da Bim dal 23 gennaio in 180 copie -, il 2009 si annuncia un anno dove le tematiche gay saranno oggetto di un onda lunga quanto autorevole. Insomma tanti film e con grandi star. Intanto, tra i film più attesi cì sarà I love you Philip Morris di Glenn Ficarra e John Requa con Jim Carrey e Ewan McGregor (distribuito da Lucky Red). C'è un Carrey, prima felicemente sposato, e poi che scopre di essere omosessuale. Sempre dagli Usa arriverà Little Ashes di Paul Morrison. Siamo nella Spagna fascista dove si incrociano i destini del regista Luis Bu¤uel (Matthew McNulty), del pittore Salvador Dalì (Robert Pattinson, il bel vampiro di Twilight) e del poeta Federico Garcia Lorca (Javier Beltran). L’amicizia tra Dalì e Lorca si trasformerà ben presto in un’insolita storia BERLINO quasi al completo, e senza italiani. Con i 14 film in concorso e non - annunciati oggi dall'ufficio stampa della Berlinale salgono a 25 i titoli della selezione ufficiale già confermati, all'appello ne manca ancora uno. In concorso ci sarà Stephen Frears con Cheri, un melodramma tratto dal romanzo della scrittrice francese Sidonie-Gabrielle Colette e incentrato sulla tormentata storia d'amore tra un'affascinante signora di mezza età (interpretata da Michelle Pfeiffer), e Fred Peloux detto "Chéri" (Rupert Friend, l'attuale fidanzato di Keira Knightley), un giovane rampollo dell'alta società. Torna, tre anni dopo il suo ultimo Cacciatore di teste, Costa-Gravas, fuori competizione con Eden à l'ouest, protagonista Riccardo Scamarcio nel ruolo di un giovane migrante che dalla Grecia sogna di approdare a Parigi, sorta di valle dell'Eden europea. Fuori concorso - insieme ai già annunciati The Reader di Stephen Daldry (Golden Globe a Kate Winslet come miglior attrice protagonista), The Dust of Time di Theo Angelopoulos, The Private Lives of Pippa Lee di Rebecca Miller e il comico Pink Panther 2 di Harald Zwart, con Steve Martin e Jean Reno - anche il film collettivo tedesco Deutschland 09 Germany, sull'attuale situazione politica e sociale in Germania e Notorius di George Tillman Jr., sull'ascesa di Christopher Wallace. Un altro maestro torna dopo anni di assenza e mira all'Orso d'oro: è Bertrand Tavernier, che presenterà In the Electric Mist, adattamento del romanzo L'occhio del ciclone di James Lee Burke, l'inventore del tenente americano Robicheaux, che nel film sarà impersonato da Tommy Lee Jones. Attesa sul red carpet anche Demi Moo-

d’amore. Sarà curioso poi vedere Sasha Baron Cohen passare dai panni del dissacrante giornalista kazako, Borat, a quelli di Bruno ancora giornalista, ma austriaco e di moda. Baby Love di Vincent Garenq con nel cast Pilar Lopez de Ayala è ispirato a un fatto vero; quella di una coppia gay che vuole un figlio e si rivolge a delle coppie lesbiche, contattate su internet, cercando un utero in affitto. Ritorno a Brideshead di Julian Jarrold è invece l’adattamento del romanzo di Evelyn Waugh dopo la serie tv del 1981 con Jeremy Irons. Siamo a Oxford nel 1925 dove Charles Ryder (Matthew Goode) fa amicizia con l'aristocratico Sebastian Flyte (Ben Whishaw). Charles viene subito sedotto dai modi di Sebastian, ma ben presto le sue attenzioni saranno tutte per Julia, sorella maggiore di Sebastian. To each her own di Heather Tobin, è invece la storia del coming out di Jessica Sutterland (Hannah Hogan), ventenne sposata che va in cri-

Charlize Theron

si dopo l’incontro con Casey (Tracy Rae), lesbica dichiarata. Nicole Kidman interpreterà invece un transessuale in un film degli anni Venti. L’attrice, affiancherà Charlize The-

ron, in The danish girl, la storia delle artiste danesi Einar e Greta Wegener, normalissima coppia eterosessuale, sposata e famosa nell’ambiente artistico di Copenhagen.

IL PROGRAMMA DEL FESTIVAL DEL CINEMA, DAL 5 FEBBRAIO

Berlinale al completo e gli italiani non ci sono

Madonna a scuola di gentilezza

MADONNA è alla ricerca del lato più gentile di sè stessa. Secondo il Daily Mirror, la regina del pop sta seguendo una sorta di terapia presso il centro della Cabala di New York per imparare ad essere meno autoritaria e dispotica nelle sue relazioni sentimentali. Incaricato della trasformazione della pop star 50enne è il rabbino Philip Berg, l’uomo che ha guidato la riscoperta del pensiero mistico ebraico.

Penelope e gli occhiali di Woody

Clint: «Gomorra escluso ma Hollywood vi ama» GOMORRA di Matteo Garrone non ha ricevuto nessun premio agli ultimi Golden Globe, è stato scartato dagli Oscar, ma il cinema italiano rimane nel cuore dei grandi di Hollywood. Suonano come un piccola rivincita le parole di apprezzamento del regista e attore americano Clint Eastwood (nella foto), il cui ultimo film Gran Torino uscirà in Italia nelle prossime settimane, dopo avere ottenuto ottime recen-

sioni negli Stati Uniti. «Sono cresciuto guardando quei pochi film italiani che arrivavano negli Stati Uniti – ha affermato – e adoro Vittorio De Sica, un personaggio carismatico». Nel corso di un incontro con il pubblico, avvenuto in un Apple Store di New York, Eastwood, che per anni ha lavorato con Sergio Leone, considera quell’epoca come uno dei fiori all’occhiello del cinema italiano.

NONOSTANTE sia lontano dagli standard dei belli hollywoodiani, Woody Allen conferma le sue doti di seduttore. Vittima di turno è stata Penelope Cruz, attrice del suo ultimo «Vicky Cristina Barcelona». A colpire l'affascinante attrice spagnola è stato un regalo molto singolare che il regista le ha fatto in ricordo del film: un paio dei suoi occhiali. «Adesso sono una sorta di tesoro per me», dice.

Demi Moore

re, protagonista insieme a Parker Posey ed Ellen Barkin del dramma in concorso Happy Tears, diretto Mitchell Lichtenstein, figlio di uno degli esponenti della Pop Art (Roy Lichtenstein) e regista del controverso Denti. Affezionato a Berlino è il francese François Ozon che, due anni dopo Angel - La vita, il romanzo, torna in competizione con Ricky, storia di un bambino dotato di poteri molto speciali. Nel cast Alexandra Lamy e Sergi Lopez.

Il già Orso d'oro alla carriera (nel 2006) Andrzej Wajda che era stato alla berlinale anche lo scorso anno con Katyn - presenterà invece in competizione Tatarak, tratto dal libro dello scrittore polacco Jaroslaw Iwaszkiewicz, mentre il tedesco Hans-Christian Schmid (autore dell'acclamato Requiem) presenterà Storm, sorta di Witness-Il testimone ambientato nelle aule del tribunale di guerra per l'ex Jugoslavia. Annunciati in concorso an-

che l'iraniano Darbareye Elly di Asghar Farhadi (autore di Fireworks Wednesday), Gigante di Adrián Biniez, Katalin Varga dell'esordiente Peter Strickland, La Teta Asustada di Claudia Llosa e Lille Soldat di Annette K. Olesen. A questi vanno aggiunti i titoli precedentemente annunciati: Rage di Sally Potter, con Judi Dench, Jude Law e Dianne West, il tedesco Alle Anderen di Maren Ade con Birgit Minichmayr e Lars Eidinger, l'opera prima USA The Mes-

senger di Oren Moverman, con Ben Foster, Woody Harrelson e Samantha Morton, la coproduzione svedese, tedesca e danese Mammoth di Lukas Moodysson con Gael Garcia Bernal, Michelle Williams e Tom McCarthy, Mei Lanfang di Chen Kaige, con Leon Lai, Zhang Ziyi e London River Algeria di Rachid Bouchareb, con Brenda Blethyn e Sotigui Kouyate. Il festival di Berlino è in programma dal 5 al 15 febbraio.

Addio all’attore di Fantasilandia Montalban

REALITY SHOW

Su “Vanity” gigolò rivela: «I più richiesti sono i tronisti» TUTTO nasce da un'intervista pubblicata dalla rivista Vanity Fair: una chiacchierata con un ragazzo romano che fa lo gigolò e che ha chiesto di restare anonimo. Papà di un bimbo, ha avuto problemi di lavoro e quindi di denaro e per mantenersi e avere i soldi per allevare il figlio, ha cominciato a farsi pagare dalle signore. Poi si parla di tariffe e qui scatta la rivelzione choc: «Io chiedo 200 euro a incontro, ma adesso vanno di moda itronisti, loro chiedono fino a 500 euro per notte». Nel mercato degli

gigolò, dunque, ci sarebbero i tronisti della trasmissione della De Filippi. E così casca un'altra tegola sulla testa di Maria e sul suo contestatissimo talk/reality show, "Uomini e donne". Il programma è da anni al centro di feroci critiche, perché - dicono i detrattori - promuove modelli sbagliati ai giovani, perché gli amori sbandierati in tv non sono veri, perché in studio si litiga, si urla e si sbraita. E infine perché i ragazzi che partecipavano allo show dicendo di essere in cerca el vero amore, in real-

tà guadagnavano migliaia di euro a serata, andando nelle discoteche a fare ospitate, sfruttando al notorietà data dalla trasmissione. Così Maria quest'anno ha stabilito una nuova regola: chi va in tv a "Uomini e donne" non deve essere legato ad agenti o agenzie e non deve fare serate a pagamento in giro per locali. Dopo il tronista stupratore e il pornoattore Trentalance che si propone per lo show, un'alta gatta da pelare per Maria.

L’ATTORE messicano Ricardo Montalban (nella foto), già protagonista della fortunata serie tv Fantasilandia, è morto a Los Angeles all'età di 88 anni. Nato a Città del Messico nel 1920, Montalban si trasferì giovanissimo a Hollywood per cercare fortuna nel cinema. La trovò dopo essere stato scritturato dalla MGM per film, che l'avrebbero visto indossare i panni dell’amante latino o del duro. Uomini e donne


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Rubriche

Venerdì 16 gennaio 2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

L'ottimismo ritrovato vi aiuterà molto per fare ambiziosi progetti di lavoro. In amore siete sempre vincenti.

TORO 21/4 - 20/5

Tralasciate i sogni e fate progetti professionali tenendo i piedi per terra. In amore avete parecchie chances.

GEMELLI 21/5 - 21/6

La vostra ambizione professionale, troppe volte frustrata, sarà premiata a breve. In amore non fate mai scelte sensate.

CANCRO 22/6 - 22/7

Per il momento non è possibile avventurarsi in progetti di lavoro esaltanti: accontentatevi del possibile. Venere è dalla vostra parte.

LEONE 23/7 - 23/8

Influssi positivi nella professione potrebbero aprirvi nuovi stimolanti orizzonti. In amore fate autocritica.

VERGINE 24/8 - 22/9

Dopo un periodo difficile nella professione potrete ripartire alla grande. In amore siete troppo indipendenti.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Cercate di tenere sotto controllo la situazione nel lavoro: è un momento delicato. Il amore il coraggio sarà premiato.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Prima di prendere qualsiasi nuova iniziativa nel lavoro chiaritevi l'obiettivo. Vivete l'amore sempre più intensamente.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Nel lavoro non accontentatevi dei risultati immediati: pensate al futuro. Un amore in crescita.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Siete perfettamente in grado di gestire al meglio qualsiasi improvvisa tempesta nel lavoro. Sentimenti da riscoprire.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Usate un po' di diplomazia se volete evitare conflitti deleteri con i collaboratori. L'amore va alla grande.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

polla N; cane RA = Pollanca nera;

Il vostro intuito svilupperà idee esaltanti per la vostra attività: continuate così. In amore non siate voi a fare il primo passo.


Televisioni

SHOW

21.10

16.15

PRIMA SERATA

Eleonora Daniele

TALKSHOW

RUBRICA

21.10

Alda D’Eusanio

21.10

SHOW

Andrea Vianello

Vanessa Incontrada

Venerdì 16 gennaio 2009

23.25

FILM

23.10

La morte ti fa bella

FILM

FILM

21.10

Cobra

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Il giorno della civetta

06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale

06.00 -AttualitàFocus 06.05 -RubricaCaro amore caro, scene da un matrimonio 06.20 -RubricaTg 2 Medicina 33 06.25 -Real TvX Factor 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.15 -RubricaTGR Montagne 09.45 -RubricaUn mondo a colori - Files 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.50 -RubricaTg 2 Sì, viaggiare 14.00 -Real TvX Factor 14.45 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -TelefilmLaw & Order - I due volti della giustizia 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11

06.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene - Prima 10.00 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTg 3 Cifre in chiaro 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis - di media e comunicazione 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.15 -RubricaTrebisonda 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -Telegiornale Tg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce

06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -Attualità Mattino Cinque 09.55 -Real Tv Grande Fratello 10.00 -Telegiornale Tg 5 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Soap Opera Beautiful 14.05 -Real TvGrande Fratello 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -Talk ShowUomini e donne 16.15 -Real TvAmici 16.55 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 minuti 18.05 -Real TvGrande Fratello 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -TelegiornaleTg 5

07.05 -TelefilmQuincy 08.05 -TelefilmHunter 08.55 -TelefilmNash Bridges 10.10 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TELENOVELA Bianca 11.30 -TelegiornaleTg 4 11.40 -Soap OperaMy Life 12.40 -TelefilmUn detective in corsia 13.30 -TelegiornaleTg 4 14.00 -ShowPomeriggio con Retequattro 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.00 -TelefilmWolff - Un poliziotto a Berlino 15.55 -FilmI due invincibili con J. Wayne, R. Hudson, T. Aguilar, R. Gabriel, M. McCargo- regia di Andrew V. McLaglen (USA) 1969 18.35 -Soap OperaTempesta d'amore 18.50 -ShowPomeriggio con Rete4 18.55 -TelegiornaleTg 4 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore 20.20 -TelefilmWalker Texas Ranger

06.50 -Cartoni 09.00 -Sit ComLa tata 09.30 -TelefilmAlly McBeal 10.20 -Sit ComWill & Grace 10.50 -Sit ComE alla fine arriva mamma! 11.20 -TelefilmFriends 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniWhat's My Destiny... 14.05 -CartoniNaruto Shippuden 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmPaso Adelante 15.50 -TelefilmSmallville 16.40 -Sit ComDrake & Josh 17.10 -CartoniSpiders riders 17.30 -CartoniMy Melody sogni di... 18.05 -CartoniHolly e Benji due fuoriclasse 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.00 -NewsStudio Sport 19.35 -Sit ComLove Bugs 3 20.05 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.15 -Sit ComCamera Café

06.00 -TelegiornaleTg La7 07.00 -AttualitàOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.05 -TelegiornalePunto Tg 10.20 -RubricaDue minuti un libro 10.30 -TelefilmIl tocco di un angelo 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -News Sport 7 13.00 -TelefilmCuore e batticuore 14.00 -Film I 3 dell'operazione Drago con Bruce Lee, John Saxon, Ahna Capri, Shih Kien, Bob Wall, Angela Mao, Samo Hung - regia di Robert Clouse (Hong Kong/USA) 1974 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -Telefilm Streghe 19.00 -TelefilmCold Squad 20.00 -Telegiornale Tg La7

20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Show Ciak... si canta! 23.15 -Telegiornale Tg 1 23.20 -AttualitàTv7

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Telefilm Private Practice 21.50 -Telefilm Desperate Housewives

20.35 -Teleromanzo Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -Rubrica Mi manda Raitre 23.10 -Talk ShowParla con me

20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Show Arcizelig

21.10 -Soap OperaTempesta d'amore 23.20 -RubricaI bellissimi di Rete 4 23.25 -FilmLa morte ti fa bella con Meryl Streep, Goldie Hawn, Bruce Willis, Isabella Rossellini regia di Robert Zemeckis (USA) 1992

20.30 -GiocoLa ruota della fortuna 21.10 -Film TvBlack Thunder sfida ad alta quota - Azione 23.10 -FilmCobra con Sylvester Stallone, Brigitte Nielsen - regia di George Pan Cosmatos (USA) - 1986

20.30 -AttualitàOtto e mezzo 21.10 -FilmIl giorno della civetta con F. Nero, C. Cardinale - regia di Damiano Damiani (Ita) - 1968 23.10 -FilmPorte aperte con G. M. Volonté, E. Fantastichini - regia di Gianni Amelio (Ita) - 1990

00.20 -RubricaL'appuntamento 00.50 -TelegiornaleTg 1 01.30 -RubricaSottovoce 02.00 -DocumentiRewind 02.35 -VideoframmentiSuperStar 03.05 -DocumentarioOverland 8 03.55 -Film TvPericolo nell'ombra

23.30 -TelegiornaleTg 2 23.45 -FilmDanny the Dog con M. Freeman - regia di Louis Leterrier (Fra/USA) - 2005 01.20 -RubricaTg Parlamento 01.30 -Real TvX Factor 02.10 -RubricaTg 2 Costume e società

00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.00 -RubricaAppuntamento al cinema 01.10 -RubricaEconomix 01.40 -RubricaApriRai - di media e comunicazione 01.50 -RubricaFuori orario

23.30 -AttualitàMatrix 01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.45 -Real TvAmici 03.40 -Reality ShowGrande Fratello 04.15 -TelefilmSquadra emergenza 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte

01.35 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 02.00 -MusicaleClip Parade 03.30 -FilmLa Pica sul Pacifico con U. Tognazzi - regia di Roberto Bianchi Montero (Ita) - 1959 04.55 -RubricaPeste e corna e gocce di storia

01.00 -ShowPoker1mania 02.00 -NewsStudio Sport 02.25 -TelegiornaleStudio Aperto 02.40 -MusicaleTalent 1 Player 03.15 -Serie TvRescue Me 04.15 -FilmFratello homo sorella bona Nel Boccaccio superproibito

01.05 -TelegiornaleTg La7 01.30 -AttualitàOtto e mezzo 02.10 -TelefilmStar Trek: Deep Space Nine 03.10 -TelefilmAlla corte di Alice 04.10 -RubricaDue minuti un libro 04.15 -AttualitàCNN News

leTrame

LA 7

ORE 14.00

I 3 DELL’OPERAZIONE DRAGO con B. Lee, J. Saxon, S. Kien, J. Kelly, A. Capri - regia di Robert Clouse (Hong Kong/Usa) - 1974 Esperto di arti marziali agente degli inglesi, Bruce Lee è incaricato di indagare su un pericoloso contrabbandiere di oppio. L'agente deve quindi infiltrarsi nel quartier generale del nemico penetrando sull'isola al largo di Hong Kong, dove questi regna come un despota assoluto...

ITALIA 1

ORE 23.10

RETE 4

ORE 15.55

LA 7

ORE 21.10

I DUE INVINCIBILI

IL GIORNO DELLA CIVETTA

con J. Wayne, R. Hudson, B. Cabot, B. Johnson - regia di Andrew V. McLaglen (Usa) - 1969

con F. Nero, C. Cardinale, L. J. Cobb, S. Reggiani - regia di Damiano Damiani (Ita) - 1968

Finita la guerra di Secessione, il colonnello sudista Jim Landon si dirige verso il Messico con alcuni compagni e le loro famiglie. La sua strada si incrocia con quella di John Henry, ex colonnello nordista che si sta dirigendo a Durango con una mandria di cavalli. Henry e suo figlio salvano i sudisti da una banda di fuorilegge...

Delitto di mafia in Sicilia: il capitano Bellodi, comandante dei carabinieri locali, viene dall’Italia settentrionale e si oppone cocciutamente all’omertà, fronteggiando apertamente i capi mafiosi della città. Otterrà qualche successo, grazie anche alla collaborazione della fiera popolana Rosa Nicolosi...

RETE 4

ORE 23.25

RAI 2

ORE 23.45

COBRA

LA MORTE TI FA BELLA

DANNY THE DOG

con S. Stallone, B. Nielsen -regia di George P. Cosmatos (Usa) - 1986

con M. Streep, G. Hawn, B. Willis - regia di Robert Zemeckis (Usa) - 1992

con Jet Li, M. Freeman, B. Hoskins, K. Condon - regia di Louis Leterrier (Fra/Usa) - 2005

Mario Cobretti, detto "Cobra", è un agente antiterrorismo abbonato alle missioni più folli e pericolose. Gli viene affidata la sicurezza di una modella scampata all'ennesima strage portata a termine da una banda di efferati criminali. La ragazza è inseguita dal capo dei killer, ma può stare tranquilla: Cobra è un vero duro e alla fine sgomina la gang...

Madeleine e Helen vivono e lavorano a Beverly Hills. Le due donne, pericolosamente vicine alla fatidica soglia del mezzo secolo, sono due ex amiche ora acerrime rivali, nonostante ostentino ancora sorrisi e affettata simpatia l'una per l'altra. Entrambe, sono in crisi anche dal punto di vista sentimentale. Una moderna fattucchiera propone loro un filtro che ridona la giovinezza...

Danny è stato addestrato fin dalla più tenera età come un cane da attacco tanto da diventare l'arma per eccellenza di Bart, un uomo senza scrupoli. Ma quando Danny incontra Sam, accordatore di pianoforti cieco e sua nipote Victoria, scopre un mondo fino a quel momento sconosciuto...

Gli “Amici” di Maria non hanno rivali RAI UNO L'eredita' L'eredita' la sfida Calcio coppa italia Rai sport

ora 19.49 18.51 20.46 20.36

ascolto 6.688 5.139 4.961 3.393

RAI DUE Voyager ai confini Tg2-costume e societa' Pres.voyager Squadra speciale cobra

21.09 13.32 21.03 19.38

2.781 2.207 1.812 1.742

RAI TRE Un posto al sole Un caso per due Geo & geo Un caso per due

20.38 21.11 17.43 22.10

2.699 2.254 2.071 2.054

CANALE 5 Striscia la notizia Amici di maria de Chi vuol essere Beautiful

20.45 21.14 19.04 13.42

8.011 5.627 4.502 4.162

ITALIA 1 Csi:miami Csi:ny I simpson La ruota della fortuna

21.14 22.08 14.33 20.31

3.367 2.986 2.602 2.528

RETE 4 altrimenti ci Walker texas ranger Tempesta d'amore Sessione pomeridiana

21.14 20.30 19.41 14.08

2.846 2.595 2.098 1.559



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