LA GIORNATA DELLA MEMORIA
FIAT
Vescovo negazionista: «Camere a gas mai esistite» Potenza, premiati sette deportati in campi di lavoro Matera, Buccico incontra i sopravvissuti in prefettura
Tute blu a Roma per il vertice con il governo a pagina 16
a pagina 6 e nelle cronache
della Basilicata
ED Anno 7 - N. 27
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Internet www.ilquotidianodellabasilicata.it
Mercoledì 28 gennaio 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
Aumentano i distinguo e le astensioni critiche dopo la nascita della nuova giunta
La maggioranza che si frantuma Falotico forma un monogruppo. Lacorazza informa Veltroni dello strappo IL PD E IL VECCHIO CHE AVANZA
Neve e frane in Basilicata
di VITO BUBBICO
E' davvero sconcertante l'esito di questa crisi del centro sinistra regionale. Roba da far cascare le braccia anche ai più ben disposti. Ma come! Tutto qui? Davvero era necessario tutto questo baillame per procedere a qualche innesto d'annata? Davvero era questo che voleva Vincenzo Folino aprendo la crisi? Via lui e l'odiato Falotico per far posto a due giovanottoni pieni di energie e di idee innovative per una regione che guarda al futuro? Non c'è che dire, un bel tuffo nel passato, proprio quello che ci voleva per risollevare le sorti e le speranze di un centro sinistra, sempre più acciaccato. I timonieri, immaginiamo, si segue a pagina 13
La neve allo svincolo di Lagonegro sulla Sa/Rc e la frana sulla ex statale 19
GLI ARCHIVI SEGRETI
Genchi: «Vi spiego il mio metodo» Ecco cosa ha dichiarato il consulente di De Magistris ai magistrati di Salerno
Interruzioni a Lagonegro, abbondante nevicata sulla Basentana
Toghe lucane: Cannizzaro con due valige dal pm di Catanzaro
a pagina 15
a pagina 10
i servizi alle pagine 8 e 9
PETROLIO
De Filippo Quater: Largo ai giovani ! ORT NELLO SP
CALCIO
Potenza, continua l’epurazione Melfi: c’è Maisto CALCIO D
Il Matera fa reclamo contro il Bitonto
Estrazioni: Battaglia dei rumori al centro oli di Viggiano a confronto esperienze Il comune dalla parte dei cittadini internazionali Ma l’Eni vince e il municipio paga le spese a pagina 16
Il piano in consiglio regionale rimescola gli schieramenti dei partiti e lascia uno strascico di polemiche
Dimensionamento scolastico: tutti divisi e scontenti POTENZA - Il Piano di dimensionamento scolastico in Basilicata ha avuto più strascichi di quanti ne abbia avuti la Riforma Gelmini. Ma se per il ministro in piazza sono scesi gli studenti, contro il Piano si sono scagliati docenti, dirigenti scolastici, sindaci e consiglieri regionali. a pagina 17
BASKET
Luigi Gresta nuovo coach della Levoni
Spettacolo
Lutto nella canzone Muore Mino Reitano a pagina 53
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Mercoledì 28 gennaio 2009
Brevi dal mondo
Usa, uccide famiglia e si spara WASHINGTON – Disperato per aver perso il lavoro, un uomo di cui non è stata resa nota l’età avrebbe ucciso a colpi di pistola a Wilmington, un sobborgo di Los Angeles, la moglie e i suoi cinque figli, tra cui due coppie di gemelli, per poi suicidarsi. È quanto ritiene la polizia che ha scoperto la strage dopo essere stata avvisata da una televisione locale alla quale l’uomo aveva inviato una lettera in cui annunciava
In Italia e nel Mondo Clandestini, Lampedusa Oregon (Usa), ex studente spara scende in piazza contro Maroni all’impazzata: ferita ragazza italiana LAMPEDUSA - Una manifestazione corale, con oltre 1.500 lampedusani che sfilato nel corteo pacifico per protesta contro le politiche del governo sull'immigrazione e, in particolare, per opporsi al progetto del ministro Maroni di realizzare un Centro di identificazione e di espulsione sull'isola. Una manifestazione che si è conclusa al porto vecchio, con il lancio in mare di una corona in memoria degli immigrati clandestini scomparsi durante le traversate nel Canale di Sicilia. A guidare il corteo, il sindaco Bernardino De Rubeis che ha ribadito il suo "no" al Cie e ha parlato "politica scellerata di Maroni". "Il ministro di passeggiate all'estero ne ha fatte tante ma di risultati se ne sono visti ben pochi... spe-
Il sindaco Dino De Rubeis
riamo che questa volta sia il momento giusto per siglare un accordo", ha dichiarato parlando della trasferta di Maroni in Tunisia con l'obiettivo di siglare un accordo capace di frenare l'immigrazione clandestina.
WASHINGTON – Tragedia studentesca a Portland, in Oregon: un ex studente di 24 anni ha ucciso a colpi di pistola davanti a locale per teenager due studentesse di 16 e 17 anni, ne ha ferite in modo grave altre tre, tra cui ragazza di 18 anni di Roma, Susanna De Sousa, e ha continuato a far fuoco nel gruppo lasciando ferite sul marciapiede altre tre persone di passaggio. Poi si è sparato alla testa, nel tentativo –fallito –di suicidarsi. Si trova ora ricoverato in fin di vita in un ospedale della città. Susanna De Sousa è stata ricoverata al Legacy Emanuel Hospital & Health Center di Portland. Operata d’urgenza una prima volta sabato notte, è poi stata sottoposta ad un nuovo intervento chirurgico e, secondo
Il ministro: «Si torna a un’istruzione di rigore» l’intenzione di uccidere la sua famiglia per poi uccidersi.
Madagascar trovati 31 morti ANTANANARIVO – Almeno 31 cadaveri sono stati trovati nella capitale del Madagascar, Antananarivo, dopo le violente proteste di piazza dei sostenitori dell’opposizione. I pompieri hanno trovato 25 corpi carbonizzati tra le macerie di un centro commerciale devastato dalle fiamme. Altre sei persone sono morte nella calca dopo che i manifestanti avevano saccheggiato locale delle aziende del presidente Marc Ravalomanana.
Ps all’attacco Sarkozy resiste PARIGI – Il 'nuovo' partito socialista di Martine Aubry – più duro, più a 'gauche' – va all’attacco di Nicolas Sarkozy (nella foto), accusato di essere «immobile» e di aver «fallito» di fronte alla crisi economica. Ma, nell’Assemblea nazionale, la sua mozione di censura – l' equivalente di una mozione di sfiducia –
contro il governo non passa, anche se raccoglie il consenso del centrista Francois Bayrou, il terzo uomo delle presidenziali del 2007.
Sventato attacco di pirati ad Aden IL CAIRO – Una nave militare francese ha sventato ieri nel golfo di Aden, al largo della Somalia, un assalto contro un mercantile e nove presunti pirati somali sono stati arrestati. La fregata Le Floreal è intervenuta in seguito alla richiesta di aiuto di un mercantile, l’African Ruby, battente bandiera non immediatamente identificata. L’elicottero Panther in dotazioneha decollato e ha subito individuato due piccole imbarcazioni a motore a bordo delle quali c'erano nove pirati.
Susanna De Sousa
quanto riferito dal console generale di San Francisco, Fabrizio Marcelli, le sue condizioni sono serie, resta ricoverata in terapia intensiva e con prognosi riservata. Ma ci sono segni di concreto miglioramento.
Formigoni: «Disobbedisco»
o Scuola, la Gelmini precisa sul Scontr testamento «Il voto in condotta farà media» biologico ROMA – Il voto in condotta farà media con le altre materie. L’ha detto chiaramente ieri il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, ma non è detto che la sola affermazione sia sufficiente a spazzare i dubbi, visto che per ora non è scritto – nero su bianco – da nessuna parte. Nei giorni scorsi il dibattito sul tema è stato vivace. Nella circolare del 23 gennaio scorso (n. 10) il ministero non ha chiarito il senso della disposizione contenuta nell’articolo 2 della legge 169/2008 in base alla quale «la votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente». Se con il 5 in condotta la sorte dello studente sembra ormai scontata – bocciato – per il sei, il sette e gli altri voti la faccenda finora era meno chiara: il voto di condotta conta comunque? quanto? fa media per i crediti scolastici dell’ultimo triennio delle superiori? La scena certamente è stata rubata dal cinque al quale è stato dedicato un apposito provvedimento. Ma la condotta non dovrebbe essere solamente considerata in quel voto che può far perdere l’anno. «Se così fosse, se cioè la modifica normativa introdotta tre mesi fa ha davvero voluto ripristinare solamente uno strumento preventivo e repressivo contro gli atti di violenza oppure creare una deterrenza verso gli atteggiamenti di bullismo – fa notare l’ultimo numero di Tuttoscuola – dovremmo considerare il voto di condotta soltanto per la sua valenza negativa. Le
Il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini
sue espressioni di voto positivo, dal dieci decimi in giù, sarebbero simboliche e ininfluenti, non degne di alcuna considerazione. La nuova condotta conterebbe sostanzialmente solo per il suo valore negativo, alla stregua di una sanzione disciplinare, perchè, fuori dal cinque non avrebbe alcun effetto». Ieri il ministro Gelmini ha precisato: «il voto – ha dichiarato in un’intervista al Gt Ragazzi – farà media perchè sappiamo che l’aumento degli episodi di bullismo preoccupa molto genitori e insegnanti. Si torna a una scuola del rigore che fa del comportamento un elemento significativo per formare la personalità dei ragazzi». Intanto dovrebbe sciogliersi oggi il clima di rottura che, sui decreti Gelmini, si è aperto giovedì scorso tra il Governo da una
parte e le Regioni e gli enti locali dall’altra. Ieri pomeriggio è stato convocato – ed era ancora in corso a fine serata– un incontro tra rappresentanti delle Regioni e delle Autonomie locali. «Stiamo lavorando affinchè si possa giungere ad una intesa – ha spiegato il vicepresidente dell’Upi, l’Unione delle province italiane e presidente della Provincia di Brescia, Alberto Cavalli – e credo che ci possano essere i margini per arrivare ad un accordo accettabile sia per noi che per il Governo. Fino ad ora, in questa riunione, abbiamo discusso di edilizia scolastica, che deve essere considerata, a nostro parere, la prima priorità. Questa, d’altra parte, mi sembra - ha concluso - sia anche l’opinione dei ministri Gelmini (Istruzione) e Fitto (Affari Regionali)». Tiziana Caroselli
ROMA - Sul testamento biologico lo scontro continua. Al Senato è iniziata la discussione sui disegni di legge presentati, mentre è braccio di ferro tra il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni ed il Tar lombardo che ha annullato il provvedimento con cui la regione, accogliendo il ricorso di Beppino Englaro, aveva negato la possibilità alle strutture sanitarie lombarde di interrompere l'alimentazione forzata che tiene in vita Eluana. Il presidente del Tar, avvocato Piermaria Piacentini, ha sostenuto di aver applicato la legge "secondo scienza e coscienza". Ma il governatore Formigoni ha fatto sapere che per ora la regione Lombardia non intende applicare la sentenza su Eluana Englaro perché le valutazioni del Tar sarebbero "infondate". "Non possiamo essere obbligati - ha affermato - a fare noi quello che nessuna legge ci impone di fare". Se infatti fossimo noi ad eseguire la sentenza, ha aggiunto, potremmo essere chiamati a giudizio per rispondere di atti non conforme alla legge. La legge infatti non c'e', sostiene Formigoni. Di "vuoto legislativo" parla anche il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, che invita il Parlamento a varare al piu' presto una legge sul testamento biologico. Il governo, ha ricordato, non ha preso una sua posizione su questa materia, preferendo che se ne occupi il Parlamento. Il disegno di legge messo a punto dalla maggioranza è stato illustrato ieri in commissione al Senato dal relatore Raffaele Calabrò. Il provvedimento non include la possibilità del soggetto di pronunciarsi in merito ai trattamenti di nutrizione e idratazione artificiale. Il motivo, secondo il relatore, è che si tratta di "atti eticamente e deontologicamente dovuti, in quanto forme di sostegno vitale, la cui sospensione configurerebbe un'ipotesi di eutanasia passiva". Su questo principio cardine del disegno di legge è scontro con l'opposizione che è però divisa. e. s.
Camorra, arrestato in Spagna Superenalotto, nessun 6 né 5+1 il boss Caiazzo, era fuori per l’indulto ilLotto NAPOLI – L'ultima cena da latitante l’ha fatta nel ristorante 'Bella Napoli' di Maja Dahonda, in calle Romero De Torres, un sobborgo di Madrid. La precauzione di andar via da un’uscita posteriore, insieme con il suo fedelissimo luogotenente non gli è servita. Antonio Caiazzo, boss della camorra della zona collinare di Napoli, si era appena messo alla guida della sua Ford Focus, insieme con Francesco Simeoli, di 40 anni quando è stato bloccato dai poliziotti spagnoli, dell’Interpol e della Squadra Mobile della Questura di Napoli. Non era armato, si è arreso subito. Caiazzo era latitante dal marzo 2007 dopo una condanna a 12 anni per associazione a delinquere e nel 2006 era stato scarcerato grazie all’indulto. Il boss e Simeoli avevano cenato insieme con altre persone, non identificate, e godevano di una base logistica a Madrid, ancora da individuare. La Spagna,
oltre ad essere considerato un rifugio ottimale – nelle ultime settimane sono state diverse le operazioni che hanno portato all’arresto di camorristi latitanti - era anche, per Caiazzo, il posto giusto per tessere rapporti e stringere alleanze sul fronte del traffico internazionale degli stupefacenti. È in questo territorio che si muovono le organizzazioni criminali di mezzo mondo che hanno rapporti anche con i narcos sudamericani. Il nome di Antonio Caiazzo riporta alla mente quello di Silvia Ruotolo, una povera madre di famiglia che nel giugno '97, mentre stava camminando in strada tenendo per mano la figlioletta, alla salita Arenella, fu centrata dai proiettili dei sicari: in quel posto infatti ci fu un conflitto a fuoco tra gli uomini di Caiazzo e dell’allora suo alleato Luigi Cimmino, boss scarcerato di recente, contro il gruppo rivale capeggiato da Giovanni Alfano.
ROMA – Nessun 6, nè 5+1 al concorso di ieri sera (n. 12) del Superenalotto. I vincitori con 5 punti sono 17, ciascuno incassa 34.782,23 euro. Il jackpot per il 6 per il prossimo concorso sale a 38.300.000,00. Ai 1.400 vincitori con punti 4 vanno 422,35 euro. Ai 57.196 vincitori con punti 3 vanno 20,67 euro. QUOTE SUPERSTAR: Nessun vincitore con 5. Agli 11 vincitori con 4 42.235,00 euro. Ai 270 vincitori con 3 2.067,00 euro. Ai 4.284 vincitori con 2 100,00 euro. Ai 29.495 vincitori con 1 10,00 euro. Ai 65.747 vincitori con 0 5,00 euro.
estrazione del 27 gennaio 2009
Nazionale Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia
66 74 74 31 23 44 65 51 20 29 71
44 39 32 12 65 60 90 59 19 54 79
ilSuperEnalotto
30 44 29 64 86 1 29 82 18 79 25
22 78 23 46 52 39 35 77 68 66 2
38 31 56 49 53 35 24 42 54 30 83
Conc. n° 12
Montepremi 3.941.985,25 euro
20 - 31 - 44 - 51 - 65 - 74 numero jolly 71 punti 6 jackpot 37.166.399,85 punti 4 422,35 20,67 punti 5+1 - punti 3 punti 5 34.782,23 Num. Superstar 66
In Italia e nel Mondo
Mercoledì 28 gennaio 2009
Diventa evidente la crisi diplomatica per la mancata estradizione di Cesare Battisti
Brasile, l’Italia richiama l’ambasciatore Da Brasilia minimizzano: «Si tratta solo di una questione giuridica»
Franco Frattini
ROMA - Lo strappo diplomatico tra Italia e Brasile si fa sempre più lacerante. A poche ore dalla scelta del procuratore generale Antonio Fernando de Souza di archiviare la vicenda negando l'estradizione dell'ex terrorista Cesare Battisti, la Farnesina torna all'offensiva richiamando per consultazioni l'ambasciatore a Brasilia, Michele Valensise. «Battisti è un terrorista che non merita assolutamente lo status di rifugiato» è l'attacco del ministro degli Esteri, Franco Frattini, sorpreso per la rapidità
con la quale il procuratore ha risposto alla domanda che gli era stata posta la scorsa settimana dal presidente del Supremo Tribunale Federale (Stf), Gilmar Mendes: «Decidere in 48 ore ci sembra un non decidere e coprire pienamente e semplicemente la decisione politica del ministro della giustizia». La mossa della Farnesina - arrivata dopo quasi tre settimane di braccio di ferro e di inascoltati appelli come quello del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, «favorevole» a ogni strumento giuridico
utile a rovesciare la decisione - sancisce dunque una palese crisi diplomatica nonostante il Brasile, in evidente imbarazzo, annunci che non ritirerà il proprio ambasciatore a Roma in modo da salvaguardare le relazione con l'Italia: «Queste tensioni non influenzeranno i nostri rapporti con voi» ha fatto presente Itamaraty (il ministero degli esteri brasiliano) tenendo a precisare che si tratta di un tema giuridico e non diplomatico». Ma Frattini sembra deciso ad andare avanti. Luca Masotto
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Russia, la Chiesa ortodossa elegge il nuovo patriarca Kirill, 62 anni è il sedicesimo della storia, il primo postcomunista
Il nuovo patriarca
MOSCA – La chiesa ortodossa russa ha il suo primo patriarca postcomunista, il 16° della sua storia, come hanno ricordato i sedici rintocchi di campana che hanno annunciato la sua nomina: è il metropolita di Smolensk e Kaliningrad, Kirill, 62 anni, 'ministro' degli esteri del patriarcato di Mosca, grande comunicatore, considerato il campione dell’ala più moderna e aperta al dialogo, in particolare con la Chiesa cattolica. Lo ha eletto ieri nella cattedrale di Cristo Salvatore il Concilio nazionale nel primo dei suoi tre giorni di assemblea.
La prima intervista del presidente alla Tv del Dubai
Obama apre all’Islam «L’America non è il nemico» WASHINGTON – Barack Obama ha un messaggio per i paesi arabi e per i musulmani nel mondo: «Gli americani non sono il vostro nemico». Un concetto che il presidente degli Stati Uniti ha voluto accompagnare dalla scelta inedita di una Tv araba per la propria prima intervista alla Casa Bianca, ribadendo la promessa di recarsi presto in una capitale musulmana per parlare all’Islam e attirando l’attenzione sul fatto di avere parenti musulmani in famiglia. Nel giorno in cui in Medio Oriente è arrivato il nuovo inviato George Mitchell, l’intervista di Obama all network del Dubai AlArabiya ha fatto rumore, suscitando subito una raffica di reazioni nel mondo arabo. Il sito web dell’emittente si è riempito di commenti positivi, esortazioni al nuovo presidente a proseguire su questa strada, invocazioni di benedizioni di Allah su di lui e anche qualche critica, in particolare sulla posizione di Obama sul conflitto israelo-palestinese. Obama ha ribadito che Israele «continuerà a essere un alleato forte degli Stati Uniti e io continuerò a credere che la sicurezza di Israele è cruciale». Il nuovo presidente è convinto che alla fine dei conti gli Usa «non possono dire agli israeliani o ai palestinesi cosa è meglio per loro, dovranno prendere le loro decisioni». Nello stesso tempo, però, Obama si è detto convinto che i tempi «siano maturi perchè entrambe le parti si rendano conto che la strada che hanno intrapreso non porterà alla prosperità e sicurezza per i loro popoli». È quindi tempo, ha avvertito, «di tornare al tavolo dei negoziati» e la missione di Mitchell serve a questo scopo. Gli Stati Uniti non nascondono la preoccupazione per il clima in
Barack Obama durante l’intervista
Israele e Gaza. Dopo la violazione della tregua, il segretario di Stato Hillary Clinton ha avvertito che «i lanci di missili palestinesi, che si avvicinano sempre più alle aree più popolate di Israele, non possono essere ignorati: purtroppo i leader di Hamas – ha aggiunto – sembrano essere convinti che sia nel loro interesse provocare il diritto all’autodifesa piuttosto che creare un miglior futuro per la gente di Gaza». Ma Obama ha espresso fiducia sul fatto che uno stato palestinese alla fine possa vedere la luce, aggiungendo che gli Usa contribuiranno al cammino verso questo traguardo con un atteggiamento che sarà quello di chi «ascolta, senza imporre» e consul-
tando tutte le parti in causa. Una posizione che ha suscitato reazioni positive in molti paesi dove la Tv del Dubai è seguita con attenzione. Per esempio in Pakistan, da dove sono arrivati commenti entusiasti anche se nelle stesse ore, in Senato, il capo del Pentagono Robert Gates ribadiva che gli Usa continueranno a bombardare con aerei senza pilota le regioni pachistane al confine con l’Afghanistan dove l’intelligence ritiene si trovino i leader di Al Qaida. Quest’ultimi, secondo quanto ha detto Obama alla Tv araba, appaiono «nervosi», a giudicare dalle ultime esternazioni di Osama bin Laden e Ayman al Zawahri, e le loro idee «sono in bancarotta». Ma insieme ai taleban restano pericolosi in Afghanistan, un paese che secondo Gates è ormai diventato «la nostra più grande sfida militare». Obama ha usato toni di apertura nei confronti dell’Iran e le sue parole hanno avuto un’eco immediata in quelle della Clinton: «Come il presidente ha chiaramente detto nell’intervista – ha detto il segretario di Stato – c'è una chiara opportunità per gli iraniani di dimostrare segni di buona volontà per impegnarsi consapevolmente con la comunità internazionale». Seduto nella Sala delle Mappe della Casa Bianca, di fronte al capo della sede di Washington di AlArabiya, Hisham Melhem, Obama ha mandato un segnale al mondo arabo con la scelta stessa di accettare l’intervista. Il network del Dubai ha battuto Cnn, Abc, Nbc e gli altri colossi americani nella corsa alla prima intervista presidenziale. Una scelta che vuol essere una rottura con la linea di George W. Bush ed arriva a meno di una settimana dall’annuncio della chiusura della prigione di Guantanamo. Marco Bardazzi
I bordelli di Las Vegas chiedono di pagare le tasse, ma lo Stato dice “no” IN America non era mai accaduto che delle aziende chiedessero di pagare più tasse e lo Stato dicesse loro di no. Ora è successo nel Nevada, nell’ex selvaggio west, dove si trova Las Vegas, la capitale americana del gioco d’azzardo. Le aziende in questione sono i bordelli, che nelle contee del Nevada con meno di 400 mila abitanti sono perfettamente legali. I bordelli, 25 in totale con 10 ragazze l’uno in media, pagano le tasse alle contee, ma non allo Stato, che riscuote soltanto 100 dollari annuali per la licenza alla prostituzione. George Flint, il direttore della Associazione dei bordelli del Nevada, ha protestato: «In un momento di grave crisi finanziaria ed economica, noi vogliamo aiutare lo Stato: che ci tassi come meritiamo!».
L’inviato del presidente degli Stati Uniti in Medio Oriente, George Mitchell
Gaza, imboscata e rappresaglia mentre parte la missione Mitchell GERUSALEMME – Un’imboscata contro una pattuglia israeliana, seguita da una dura rappresaglia, ha scosso ieri la tregua nella Striscia di Gaza, con un bilancio provvisorio di tre morti (un soldato di Israele e due palestinesi), a poco più d’una settimana dalla fine delle azioni di guerra dell’operazione 'Piombo Fuso'. La fiammata di violenza è coincisa con l’arrivo nella regione del nuovo emissario americano George Mitchell, incaricato da Barack Obama di ridare vigore al processo di pace. A cominciare dal sostegno ai tentativi di mediazione indiretta dell’Egitto – fra Irsaele e Hamas – per un consolidamento del cessate il fuoco a Gaza. Cessate il fuoco che appare del resto appeso a un filo. Reso fragile più che mai dalle vampate riesplose sul terreno proprio nelle ore in cui Mitchell sbarcava al Cairo (prima tappa della sua missione d’esordio di ben otto giorni in Medio Oriente) e il responsabile della politica estera dell’Ue, Ja-
Sigourney ci casca, sotto il vestito niente
C'È cascata anche lei. Sigourney Weaver, quasi sessantenne attrice americana, diventata celebre con Alien di Ridley Scott è caduta nella stessa trappola che ha reso celebre una sua collega, Sharon Stone, nel film «Basic Istinct».
vier Solana, faceva spola fra la capitale egiziana e Tel Aviv. A reinnescare la miccia è stato, a quanto sembra, un attaccotrappola in stile ceceno perpetrato da un gruppetto di miliziani palestinesi di matrice ignota contro una jeep militare israeliana che pattugliava il fronte sud del confine con la Striscia di Gaza in prossimità del valico di Kissufin. Un ordigno (indicato a un certo punto come un razzo anticarro, ma che pare essere stata una mina comandata a distanza) è esploso al passaggio del veicolo, contro cui è poi partito il fuoco di un commando di aggressori (due o tre, secondo alcune testimonianze) appostato in attesa. Bilancio: un militare israeliano ucciso e tre feriti, uno dei quali in modo grave. La reazione è stata immediata. Dapprima con un’intensa sparatoria lungo la frontiera. Poi con la chiusura di tutti i varchi di confine aperti nell’ultima settimana. Alessandro Logroscino
California, partoriti otto gemelli: è un record GLI stessi medici sono rimasti sorpresi, perchè per quella gravidanza multigemellare avevano organizzato la sala parto per accogliere sette bambini. Invece, i neonati erano otto. E' successo in una clinica di Los Angeles e secondo quanto riferito dai medici del Kaiser Permanente Bellflower Medical Center si tratta del secondo parto otto-gemellare mai avvenuto negli Stati Uniti. Un caso analogo era avvenuto nel 1998 in un ospedale di Houston, in Texas. «Eravamo pronti per sette bambini. Poi ne abbiamo trovato un ottavo – ha ammesso
al Los Angeles Times la dottoressa Karen Maples, una delle 46 persone tra ginecologi, infermiere specializzate e personale medico che hanno assistito al parto -. Quando ho realizzato che erano otto non potevo crederci».
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Mercoledì 28 gennaio 2009
Il fatto del giorno: Obama, via libera all’auto ecologica Marchionne allarmato “60mila posti a rischio”
Ma l’idea di Barack era già venuta a Bush
Neanche la Germania si salva dall’emergenza
dall’articolo di Fabrizio Salvatori
dal commento di Glauco Maggi
dal servizio di Beda Romano
Senza interventi di sostegno sarebbero 60 mila in Italia i lavoratori a rischio nel settore auto. A due giorni dal vertice di palazzo Chigi sull’auto l’Ad della Fiat, Sergio Marchionne conferma la previsione fatta dalla Fim. «Non mi piace ha detto ieri - la parola aiuti, si tratta di far ripartire l’economia». Una uscita piuttosto forte messa lì per contrastare l’offensiva della Lega, che non ha nessuna intenzione di foraggiare la più grande impresa del paese. «In Italia - ha aggiunto Marchionne - c’è un settore come quello dell’auto che sta vendendo il 60% in meno rispetto allo scorso anno, per questo sono necessari interventi per l’intero comparto». [...]
Obama ha deciso come passare i primi 100 giorni: facendo annunci delle cose che ha promesso [...]. Ieri è stata la volta della «battaglia verde» e contro la «dipendenza dal petrolio estero», la settimana scorsa c’era stata la «chiusura di Guantanamo» e «il ritro dall’Iraq». [...] Diverso sarà il discorso per l’energia sostenibile, per salvare il pianeta, per liberarsi dal giogo della benzina araba. Su questo terreno l’ideologia è sovrana e per definizione i tempi sono lunghissimi, e soprattutto i risultati non sono misurabili in anni, ma in decenni. Basta vedere Kyoto, il trattato che è fallito quanto a livelli reali di inquinamento dell’aria globale ma che ha fatto sentire con la coscienza a posto la gente dei Paesi firmatari. [...]
Schaeffler e Continental sono alla disperata ricerca di aiuti pubblici (e di nuovi investitori). Oberate da un debito totale di circa 22 miliardi di euro, le due aziende fornitrici dell’industria automobilistica, ormai parte dello stesso gruppo dopo che la prima ha acquistato la seconda, sono vittime illustri della tempesta finanziaria. [...] Schaeffler, un produttore di cuscinetti a sfera, è vittima della crisi finanziaria. Ha acquistato il 90% di Continental al prezzo forte, prima del tracollo borsistico dell’anno scorso, quando voleva in origine fermarsi al 50% del capitale. Non solo Schaeffler, controllato dall’omonima famiglia, si è quindi indebitato, ma ha anche scalato un gruppo, quello di Hannover, in difficoltà economiche. [...]
La migliore di ieri
La tirannia del petrolio
La presidenza dei fatti: il “change” è già realtà
Rivoluzione copernicana
dall’articolo di Mariella Alberini
dall’analisi di Vittorio Zucconi
dal servizio di Marina Mastroluca
È stato il petrolio a creare una lucrosa pirateria dedita al sequestro di petroliere, e non solo, per riscatti miliardari. Come noto, l’arrembaggio più recente riguarda la super petroliera tenuta in scacco per settimane nelle mani di un manipolo somalo, il quale è riuscito a riscuotere ben 3 milioni di dollari. Ma il “denaro del demonio” è finito in fondo al mare insieme ad alcuni ricattatori: e sulla costa i beduini hanno raccolto parte delle banconote naufragate. Una storia di oggi nel Golfo di Aden che richiama le gesta dei Fratelli della Costa nelle Antille. [...]3
Non è passato un giorno, dei sette trascorsi dalla cerimonia di insediamento, senza che dalla Casa Bianca di Obama non sia arrivata una decisione che picconi un altro mattone dell’edificio politico costruito dal predecessore George Bush, culminata nella tremenda botta ai consumi di carburante annunciata ieri. Perché questa vuole essere una presidenza "basata sui fatti", dice il presidente, non sulle disquisizioni di chiese e circoli, e i fatti indicano l’ovvio, a chi lo vuol vedere. E cioè che il mondo, e l’America per prima, stanno bruciando troppo petrolio, con tutte le disastrose conseguenze politiche, economiche ed am-
bientali che questa orgia quotidiana provoca. Non tutto quello che il nuovo presidente ha annunciato può avere effetti esecutivi immediati, come nel caso del viluppo costituzionale e morale creato a Guantanamo e ora complicatissimo da dipanare, ma certamente è riuscito a dare l’impressione di voler demolire e ribaltare il passato, secondo il mandato elettorale ricevuto. Il che, nella nostra epoca della politica per immagini e per "breaking news", per notizie spacciate per ultim’ora anche quando non lo sono, è già realtà. Il messaggio è la sostanza. Mi avete eletto nel nome del "change", del cambiamento, e io cambio, sta dicendo da sette giorni Obama alla nazione e al mondo. [...]
Vincino sul Foglio
Sembrerebbero regole di buon senso. Anche Obama la vede così. «Il governo federale dovrebbe lavorare con gli Stati, non contro, per ridurre le emissioni di gas serra». Eppure gli annunci del settimo giorno della neo-presidenza hanno l’aria di una rivoluzione copernicana, guardando all’era Bush. L’obiettivo dichiarato dell’amministrazione americana d’ora in avanti non sarà quello di mettere la testa sotto la sabbia per non vedere i cambiamenti climatici e i rischi legati ai pozzi altrui,ma esattamente il contrario. «La politica della mia amministrazione sarà quella di abbandonare la nostra dipendenza dal petrolio [...]».
Il parere di Bombassei
Rifkin: “È una svolta ma non basta: serve fare di più”
dall’intervista di Roberto Bagnoli
dall’intervista di Antonio Cianciullo
«Proprio per uscire più velocemente dalla crisi occorre un modello contrattuale più moderno e legato alla produttività, il no della Cgil si spiega solo per motivi ideologici ». Alberto Bombassei, vicepresidente della Confindustria con delega alle relazioni industriali, non nasconde la sua amarezza per non aver visto coinvolto anche il più grande sindacato nell'intesa di giovedì. Non vede il rischio di caos, di accordi o piattaforme separate? «Direi di no. Abbiamo messo tutto l'impegno possibile per convincere anche la Cgil a firmare e direi che dopo 4 anni e mezzo di tentativi, dopo 17 incontri e un rush finale con tutte le sigle sindacali e datoriali d'accordo nel giudicare queste linee guida come un passo storico, non si spiega la scelta della Cgil». [...]
È un primo passo, un passo nella direzione giusta. Ma attenzione agli entusiasmi troppo facili: per vincere la sfida che abbiamo di fronte, per rallentare il cambiamento climatico rendendolo compatibile con la sopravvivenza della nostra società, bisogna fare di più". Jeremy Rifkin, il presidente della Foundation on Economic Trends, accoglie con prudente soddisfazione l’annuncio della nuova politica energetica di Obama. Il cambio di rotta è netto. Dopo otto anni di presidenza Bush si volta pagina. "Non ho dubbi sui disastri ambientali determinati dalla presidenza Bush. Ades-
so effettivamente quella pagina è stata voltata. Però bisogna andare avanti, bisogna sfogliare altre pagine per arrivare a concludere il processo di trasformazione epocale di cui vediamo solo l’inizio". [...] Quali dovrebbero essere i prossimi passi della Casa Bianca per sostenere questo processo di cambiamento? "Oltre alle centrali elettriche bisogna puntare sugli altri due pilastri della terza rivoluzione industriale. Prima di tutto intervenire sugli edifici non solo per limitare gli sprechi ma per compiere un salto tecnologico più impegnativo. Case e uffici devono produrre energia, non consumarla. [...]. Nascerà l’internet
La fotografia
Caterpillar futuro nero dall’articolo di Eugenio Fatigante
[...] Un altro maxi-licenziamento è quello previsto dall’azienda Usa Caterpillar, specializzata in macchine per la movimentazione della terra. Un settore cosiddetto 'ciclico', che non può non risentire della crisi: in ogni caso qui l’azienda si dice pronta a lasciare a casa ben 20mila lavoratori pur avendo ancora un cospicuo utile netto, calato però del 32% (a 661 milioni di dollari) nel quarto trimestre 2008. [...] E l’Italia? Fiat a parte, anche in questo caso spera di contenere quanto più possibile un grave 'contagio'. Comunque Confesercenti sostiene che sono a rischio 60mila imprese del commercio. Mentre una cassa integrazione per 13 settimane è stata annunciata ieri dal tubificio Tenaris Dalmine di Piombino. [...]
Gaza, una bambina davanti alle rovine di alcuni edifici (Ansa)
dell’energia: una rete elettrica interattiva e decentrata, capace di leggere l’offerta e i bisogni che vengono da ogni punto creando in ogni momento la migliore sinergia possibile. È un modello più affidabile perché riduce i rischi di black out, più sicuro perché l’energia è prodotta sul posto, più democratico perché sostituisce il potere di pochi con il contributo di milioni di persone". Per arrivare a questo salto bisogna però rendere più convenienti le fonti rinnovabili: è quello a cui punta Obama. "E infatti l’annuncio della Casa Bianca è un’ottima notizia. Ma, ripeto, è solo la premessa per un cambiamento che dovrà essere molto più radicale [...]". La sesta colonna di Francesco Zardo
Dispiace ripetersi: di aiuti all’industria automobilistica si è già parlato pochi giorni fa quando il nostro governo ha annunciato nuovi incentivi sulla rottamazione. Ora, in grande, il discorso lo fa Obama: sì all’auto ecologica, dice il presidente Usa. Tutto il mondo insomma è favorevole all’auto ecologica. Ma siamo anche impauriti che tutte queste misure finiscano per mettere fuori legge un’altra auto –quella che ci eravamo comprati tre anni fa – dichiarandola anti ecologica. Anche noi diciamo sì all’auto ecologica: se il discorso è però davvero ecologico consentiteci di non buttare quella vecchia, in qualche modo, magari incentivando una modifica che la renda, appunto “ecologica”, senza bisogno di ricomprare volante, sedili, carrozzeria e via dicendo: anche i rottami inquinano, ricordiamocelo.
Mercoledì 28 gennaio 2009
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Scelti per voi: commenti,inchieste, reportage La Stampa
Di Pietro chiese a Cecchi Gori di fare un film su di lui con De Niro protagonista. Il problema? Il doppiatore
Il potere concentrato e il suo esercizio solitario
dall’articolo di Filippo Facci
dall’analisi di Michele Ainis
Megalomane, dite? Ma no. Un Robert De Niro nelle vesti di Antonio Di Pietro in fondo andrebbe anche bene: è pur sempre l’interprete di Toro scatenato o del giovane Vito Corleone nel Padrino. Il problema sarebbe il doppiatore: perché in grado di imitare gli urletti e l’accento abruzzesemolisano nella variante di montagna (la variante marina, invece, ben la conosce Bruno Vespa) ci sono solamente l’insuperabile Neri Marcorè oppure indubbiamente lui, Lino Banfi. Il Tonino nazionale finirebbe ridimensionato come è sempre accaduto ogni qualvolta un comprensibile filo di megalomania l’abbia catturato. Il riscatto del nato umile ha derive imprevedibili, e ricordiamo che stiamo parlando di un uomo che è nato in una masseria dove il bagno interno l’hanno costruito solo nel 1987. Proprio in quegli anni, peraltro, un Di Pietro già milanese andò in crisi perché aveva in previsione una trentina d’invitati a cena (gente
Antonio Di Pietro ai tempi del tribunale
importante, politici e imprenditori democristiani e socialisti) ma a Curno aveva una stanza da pranzo troppo piccola. Il piccolo megalomane non si perse d’animo e chiese in prestito al suo amico Gianni Rizzo la villona di Medolago, nel Bergamasco: due piani con ala laterale, piscina, parco secolare, radar sul tetto, fotocellule dappertutto e due Ferrari Testarossa parcheggiate davanti al portone. Un capolavoro del
kitsch. Rizzo era un costruttore dalle attività soffuse, aveva una moglie di Bogotà e andava spesso in Colombia: lui e Tonino si erano conosciuti in una discoteca del Bergamasco. Quella sera, a casa sua, c’era anche un amico particolare, Giancarlo Gorrini, quello dei cento milioni, della Mercedes e di infiniti altri benefits. Stiamo parlando di un signore, Gorrini, che di megalomanie se ne intendeva: manteneva la sua
dall’articolo di Aldo Grasso
Tra una promozione e l’altra, Pippo Baudo ha indetto un referendum su Fiorello: ha fatto bene ad accettare l’invito di Sky? Che un collega si interessi pubblicamente alle vicende professionali di uno showman non è il massimo dell’eleganza. Cosa avrebbe detto Pippo se nel lontano 1987, quando è passato a Mediaset, Raffaella Carrà avesse indetto un sondaggio fra gli italiani: ha fatto bene l’uomoazienda Baudo ad accettare i soldi del Cavaliere? O se, nel 1996, quando è stato coinvolto in un’inchiesta sulle telepromozioni, Maurizio Costanzo avesse commissionato
Baudo critica Fiorello “Un gesto poco elegante” un sondaggio? Spiace che in questa diatriba siano state coinvolte persone come Nando Pagnoncelli, Laura Laurenzi, Aldo Cazzullo, Oscar Giannino. Ma fa enormemente piacere che i sondaggi di Pagnoncelli, sempre molto corretti, abbiano dato ragione a Fiorello. Ma la ragione ultima di Baudo era un’altra: si è servito del sondaggio per tessere un elogio della tv genera-
lista. Dicevate che era morta? Dicevate che il futuro è della tv tematica? Ebbene, con l’ingaggio di Fiorello, Sky scende sul terreno della generalista, cioè sul mio. Perché, se non fosse ancora chiaro (sto cercando di interpretare il pensiero di Pippo) la tv generalista sono io. A onor del vero, basta rileggersi le dichiarazioni di un dirigente Rai come Carlo Freccero per capire
scuderia di centocinquanta cavalli (allenati da Ubaldo Pandolfi, lo scudiero di Luchino Visconti) e spendeva dai quattro ai cinque miliardi l’anno,: sicché, nel giorno in cui disse che il megalomane era diventato Di Pietro, il discorso si fece perlomeno interessante. «Gli dissi: ma dove pensi di arrivare, vuoi fare il presidente del Consiglio?». E lui: «Ci sono incarichi istituzionali più importanti». Il presidente della Repubblica? «Ecco, quello è un incarico istituzionale». Gli replicai che era matto, che si era montato la testa. Lui imperterrito aggiunse: «Senti, oramai a me basta dare un semplice calcio, per spostare sette-otto milioni di voti». Il racconto di Gorrini, giudicato «attendibile» dalla procura di Brescia, fa risalire il suddetto colloquio all’estate 1994. Il punto è che Di Pietro, quando nel 1994 pensava di avere in pugno gli italiani, aveva ragione: il 90 per cento di essi, nel 1993, gli era favorevole, mentre l’anno dopo la percentuale salirà al 95 per cento. [...]
che la distinzione fra piattaforme non è una distinzione tra diversi modi di fare tv. Ma non importa, la battaglia che fra poco si scatenerà fra Sky e Mediaset-Rai non avrà certo per bottino finale il programma di Pippo Baudo. Cambiamo argomento. Per far invidia al bibliofilo Giampiero Mughini, ospite di Fabio Fazio, so dove si trova una bella rarità: «Il taccuino dell’aiuto regista» di Aldo Buzzi, Hoepli, 1944, con disegni di Bruno Munari. Mughini ha citato un altro splendido libro di Buzzi, «L’uovo alla kok» ma ha detto che si scrive «Cok». Tanto valeva, per la gioia di Buzzi, compitare «cock» o «coke».
Negli ultimi anni la produttività del lavoro in Italia è cresciuta 40 volte meno che in Estonia. Non sappiamo correre, fatichiamo persino a camminare. Ma è difficile tenersi in equilibrio quando hai una gamba zoppa e l’altra troppo muscolosa. Quando giorno dopo giorno si divarica la distanza fra i primi e gli ultimi della scala sociale, fra giovani e vecchi, precari e garantiti, meridionali e settentrionali, stranieri e cittadini. La disuguaglianza, ecco la più grande questione nazionale. Ma il nostro sguardo collettivo non la vede, la nostra voce pubblica rimane silenziosa. Con l’eccezione di qualche personalità fuori dal sistema dei partiti: Ciampi e Montezemolo, in questi ultimi tempi. Con l’ulteriore eccezione di Veltroni, le cui denunce vengono tuttavia ignorate dai suoi stessi compagni del Pd. E con l’indifferenza di un po’ tutti i partiti, assorbiti da faccende più serie, più pressanti: la presidenza della Vigilanza Rai, il figlio dell’onorevole Di Pietro, la poltrona di sindaco a Napoli o a Bologna. Nel frattempo siamo sempre più divisi. Perché crescono i poveri, come accade un po’ dovunque in tempi di crisi economica globale; però nella Penisola crescono più che altrove. Tanto che il Rapporto Euristat 2005 ne contava 11 milioni, il 15% dell’intera Europa; mentre nel 2008 la Caritas li ha misurati in 15 milioni. Perché in secondo luogo in Italia le retribuzioni medie sono più basse del 20% rispetto agli altri Paesi industrializzati, secondo una stima Ocse diffusa nel luglio scorso. Perché in terzo luogo c’è una faglia sotterranea a dividere l’Italia, dal momento che il Pil di Milano è 3 volte quello di Crotone. Ma soprattutto per-
ché la forbice tra gli uni e gli altri s’allarga fin dagli Anni 80, quando già l’1% della popolazione possedeva il 10,6% del patrimonio nazionale (oggi ne possiede il 17,2%). Col risultato che dopo Usa e Regno Unito la società italiana è la più ineguale di tutto l’Occidente, secondo l’Human Development Report 2006. Un dato ribadito dal Rapporto Growing Inequal? del 2008, dove s’attesta che in Italia la disuguaglianza tra le classi sociali è cresciuta del 33% dopo gli Anni 80, contro una media generale del 12%. Questa frattura non nuoce unicamente all’efficienza del sistema. Non si limita a offendere il nostro senso di giustizia, o almeno quel po’ che ne rimane. Reca altresì un effetto disgregante, arma i diseredati contro lorsignori, mina l’unità del popolo italiano. Infine tradisce la promessa più solenne conservata nella Carta del 1947: quella che assegna alla Repubblica il compito di rimuovere gli «ostacoli di fatto» verso l’eguaglianza. Ma la Repubblica è a sua volta sbilanciata, a sua volta disuguale. O meglio lo è diventata dopo gli Anni 80, e non è affatto un caso questa coincidenza temporale fra disuguaglianza sociale e istituzionale. Al sistema di pesi e contrappesi, alla separazione dei poteri disegnata 60 anni fa dai padri fondatori è via via subentrata la concentrazione del potere, il suo esercizio solitario. Le assemblee parlamentari hanno perso la capacità di rappresentare gli elettori; e infatti 15.546.289 italiani (il 33% dell’elettorato) non sono rappresentati da questo Parlamento, per una scelta astensionista o a causa della soglia di sbarramento. [...] Insomma l’eclissi delle Camere ha oscurato l’eguaglianza, e insieme ad essa la coesione e l'efficienza del Paese. La Stampa
Caso Englaro, la morale si confonde con il diritto
Festival di Sanremo, le scelte di Bonolis Dialogo si va da Mina alle conigliette di Playboy e itterizia
dal commento di Francesco Paolo Casavola
dal servizio di Massimo Gatto
dal corsivo di Massimo Gramellini
Sanremo, di tutto di più. Alla ricerca dell share perduto, la cinquantanovesima edizione del Festival della Canzone Italiana punta in alto su Mina e in basso (e che basso) sul fondatore della rivista erotica playboy, che arriverà in Riviera con tanto di Conigliette alla faccia del Codice tv e minori e del servizio pubblico. «Per le signore – ha spiegato il cinico Bonolis – ci sono i muscoli del marcantonio David Gandhi della pubblicità del profumo». Protesta Alessandra Mussolini, presidente della Commissione Bicamerale per l’infanzia, «la scelta della Rai di invitare a Sanremo le conigliette di Playboy è uno spot indegno del servizio pubblico». Questa babele mediatica messa in piedi da Bonolis – che sarà affiancato come valletta dalal modella Chiara Baschetti – punta a di rilanciare gli ascolti dopo la fallimentare edizione 2008 e scongiurare la chiusura della manifestazione, come ventilato ieri mattina dal direttore della prima rete Fabrizio Del Noce ammettendo di attendersi un’audience «compatibile con gli investimenti che la Rai fa sul Festival». Mina, che aprirà (e chiuderà) la rassegna cantando dal suo studio
Non mi capita spesso di condividere le battute del presidente del Consiglio, ma devo confessare che la parola «dialogo» fa venire l’itterizia anche a me. Già Carlo Fruttero l’aveva depennata dalla lista delle espressioni pronunciabili. Appartiene al dizionario dei sogni spolpati: quei vocaboli ricchi di suggestione, che a furia di venire sbrodolati in modo infingardo perdono consistenza [...]. La lista è infinita e nei ricordi della mia infanzia incomincia con lo «spirito di servizio» enunciato dai notabili democristiani ogni qual volta si catapultavano su qualche poltrona. Negli ultimi tempi c’è stato il ricorso sfrenato alla parola «squadra» da parte dei pescecani di Wall Street. L’hanno usata per incantare le maestranze e convincerle a dare il sangue per loro. Salvo poi sparire con il malloppo [...]. Adesso è il momento del dialogo, l’aspirina esistenziale che [...] favorisce l’armonia. E magari sarebbe davvero così, se chi parla di «dialogo» cominciasse a praticarne la prima regola: mettersi nei panni dell’altro. Il simbolo del «dialogo» non sono due lingue che si parlano addosso come nei talk show, ma due orecchie che ascoltano in silenzio le ragioni della controparte. [...]
La sentenza del Tar della Lombardia, che sembra porre termine alla vicenda dolorosa di Eluana Englaro e della sua famiglia, non mancherà di accendere nuove polemiche pro e contro. Chi si adopra di spegnerle deve guardarsi deve guardarsi dal ravviavarle, dal momento che ognuno da ogni parte ascolta le proprie ragioni e mai quelle altrui. E’ forte la tentazione di non entrare nella mischia e di attendere che in sedi proprie si metta un pò d’ordine nelle idee sinora in rotta di collisione se non proprio di colluttazione. Il Parlamento deve poter dire la sua con una legge sul testamento biologico, la scienza deve poter chiarire se alimentazione e idratazione sono sempre sostegno vitale e non anche trattamento sanitario e talora accanimento terapeutico, la religione riprendere a temperare principi generali con la misericordia che invocano casi di particolare drammaticità. Si ha invece l’impressione che si continui in uno scambio di ruoli, del diritto con la morale, della teologia con la medicina, della politica con le istanze delle coscienze personali. Posto il punto fermo che il nostro ordinamento non conosce altro diritto fondamentale alla sa-
lute che quello a vivere, non a morire, né con il suicidio né con l’eutanasia, [...] non si dovrebbe introdurre neppur l’ombra di queste ipotesi nei casi in cui si riconosca al malato il diritto di rifiutare o di rinunciare a trattamenti ch’egli non sia in grado di sopportare. [...] Il progresso biomedico paradossalmente può determinare negli esseri umani l’angoscia del subire come oggetti il dominio della tecnica. E’ sorprendente che le ragioni della tecnica siano su questo punto affidate più ad una morale religiosa che non alla sua antagonista laica, anzi laicista. E’ invece confortante che sia il diritto, equidistante da astrattezze ideologiche, a tutelare la sfera della persona, no nel suo inesistente diritto a morire, ma nella sua libertà ad andare incontro alla conclusione naturale della esistenza, senza subire l’invasione della tecnica, quando ad essa non si voglia consentire. Questa è la salvaguardia estrema alla libertà della persona apprestata dalla nostra Costituzione, cui i giudici hanno dato sinora [...] il sostegno di interpretazioni ragionevoli ed umane. Non vorremmo che coloro che sono animati da ispirazioni morali o spirituali [...] finiscono con il ferire quella dignità dell’uomo, di cui dovrebbero essere i supremi garanti.
Paolo Bonolis e, a destra, Luca Laurenti
di Lugano un omaggio alla storia della musica italiana (lirica compresa), è l’asso calato sul piatto da Paolo Bonolis. «Con Mina partiamo col botto» ha commentato il dg della Rai Cappon. «In un momento di allarme per l’economia mondiale sarebbe stato di cattivo gusto strafare» ammette Del Noce parlando dei bilanci stretti del suo festival low cost. Via Monica Bellucci, via Angelina Jolie, via i Queen, per lasciar spazio ad artisti in promozione come Jim Carrey, come Annie Lennox, o non troppo esosi tipo gli Easy Star Allstars, protagonisti di una rivisitazione della musica dei Pink Floyd in chiave giamaicana intitolata The dub side of the moon,
ma in trattativa c’è pure Giovanni Allevi (con un omaggio alla morriconiana colonna sonora del film La leggenda del pianista sull’oceano). Pure Tornano i comici, con Giorgio Panariello e Checco Zalone in pole position, ma Bonolis spera in Roberto Benigni, gestito dal suo stesso manager Lucio Presta (che però continua a smentire). E nel momento del bisogno si rifà vivo pure Pippo Baudo con un messaggio d’augurio. Ma finora a mettere la rassegna nell’occhio del ciclone ci hanno pensato soprattutto Bonolis e il responsabile musicale Gianmarco Mazzi con canzoni che parlano di aborto, omosessualità, di prostituzione o di generosi 'vaffa' al nostro paese. [...]
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Primo piano
Mercoledì 28 gennaio 2009
Allarme violenze Due fermati per favoreggiamento. Folla inferocita, i carabinieri sventano il linciaggio
Guidonia, preso il “branco” In manette 4 rumeni accusati di aver stuprato la 21enne e pestato il fidanzato La rabbia
Il tentato linciaggio
La rabbia della folla che si era radunata di fronte alla stazione dei carabinieri di Guidonia, dove all’arrivo dei rumeni arrestati per lo stupro della 21enne si è scatenato il putiferio. I militari hanno dovuto faticare non poco
di ANNALISA STURIALE ROMA - La fine dell’incubo arriva di notte. Ed era di notte quando giovedì scorso una coppia di fidanzati viene aggredita con una ferocia mai vista, lei 21 anni violentata a turno da un gruppo di rumeni che poco prima picchia selvaggiamente il suo fidanzato, e lo chiude nel portabagagli da dove sente tutto. Da quella notte Guidonia, alle porte di Roma, sprofonda nell’abisso della paura. C'è un misto di terrore e rabbia che sfocerà poi anche in raid razzisti. Ma la scorsa notte le indagini dei carabinieri pongono fine a quell'incubo che sembrava non averne mai più. In sei vengono fermati, tutti giovani rumeni. Il più piccolo del gruppo, 20 anni, alla fine confessa dopo una notte di interrogatori. Quattro di loro stavano tentando la fuga. Sembra che attraverso il nord d’Italia volessero raggiungere di nuovo il loro paese. La loro Bmw è stata bloccata ad un casello autostradale di Tivoli, da giovedì scorso presidiato
dai carabinieri. Da quel momento l’indagine ha subito una svolta decisiva. In mano ai carabinieri del Comando provinciale di Roma, c'erano già diversi elementi che portavano alla banda. A cominciare dalle tracce lasciate dai due cellulari rubati alle vittime dell’aggressione fino ad un paio di intercettazioni e ad elementi certi come il Dna di almeno uno dei violentatori. Sono state giornate di indagini febbrili e senza sosta: il generale Vittorio Tomasone, comandante provinciale dei carabinieri di Roma, ha più volte sottolineato come l’inchiesta partiva da zero e che doveva essere svolta necessariamente con metodi antichi come l’intuizione e, naturalmente, con apporti supertecnologici. Ecco allora che ai carabinieri del Ros sono state affidate le intercettazioni e le localizzazioni dei telefoni cellulari, che anche da spenti hanno dato i segnali che servivano. A quelli del Ris invece sono spettate le indagini di laboratorio che anche stasera erano in corso su tutti gli ele-
All’uscita dalla stazione dei carabinieri di Guidonia di uno dei sei rumeni fermati per lo stupro c’è stato un tentativo di linciaggio da parte della folla, al grido di «bastardi» e «consegnatelo al padre della ragazza»
LA REAZIONE
La ragazza in lacrime: «Giustizia è fatta, è la fine di un incubo» Uno dei sei fermati ieri per lo stupro di gruppo a Guidonia
menti e le armi sequestrate la scorsa notte negli appartamenti dove sono scattati i blitz. Che non si dovesse cercare nei campi nomadi e nelle baracche, il generale Tomasone e i suoi uomini lo hanno capito fin dal primo momento. Per questo è scattata la ricerca di chi, in quella zona tra Tivoli e Guidonia, poteva
Avellino: in manette un insegnante che perseguitava le allieve
Pesanti molestie, “prof”arrestato NAPOLI - Avances pesanti, sempre più frequenti, passava dall’attenzione morbosa all’abuso, un caso di stalking e violenza sessuale, a scuola. Un 'prof' di Avellino, era arrivato a raggiungere la sua 'pupilla', una ragazzina di 18 anni, perfino sotto casa, in un paesino della provincia. L’aveva puntata già da tre anni: le aveva fatto una 'corte' spietata. Ma non si fermava a questo: le saltava addosso, pretendeva di toccarla, si imponeva approfittando del suo ruolo di docente. È scattata così la denuncia per violenza sessuale e l’ordinanza di custodia cautelare, con l’attenuante, per ora, dei domiciliari, per un uomo di 61 anni, arrestato dai carabinieri di Monteforte Irpino, paese di origine e di residenza. Si tratta di un professionista noto dalle sue parti, oltre che insegnante era un avvocato penalista, che in passato aveva avuto pure il pallino della politica. E quella che lo ha colpito ieri, all’alba, non è che la prima ordinanza a suo carico: sono in corso indagini su altri casi di molestie, venuti fuori in questi mesi. Altre due o tre allieve avrebbero rac-
contato di essere state oggetto di attenzioni pesanti da parte del docente. Insegnava materie giuridiche all’istituto tecnico-commerciale di Avellino 'Giustino Fortunato': ma era assente per malattia dall’11 gennaio scorso. SCONCERTO - Il preside Pippo Michele ha manifestato sconcerto per l’accaduto: le uniche lamentele che aveva ricevuto a suo riguardo era il numero di assenze, che non andava giù a qualche genitore. Professore part-time, è descritto come un uomo gioviale, espansivo. L’ordinanza gli è arrivata a casa, gettando scompiglio in famiglia: ha una moglie, della sua età; e due figli, giovani, che vivono con lui. Da tre anni, secondo gli inquirenti, quella ragazzina era diventata la sua mania: l’ha tormentata dai 15 ai 18, sottoponendola a molestie pesanti, a scuola. Nel dicembre scorso però si era spinto oltre: era andato a trovarla nel suo paesino di origine, a pochi chilometri dal capoluogo: l’aveva raggiunta sotto casa, le aveva chiesto, con un pretesto, di scendere nell’androne del palazzo, dove aveva di nuovo abusato di lei.
commettere simili reati contando su appoggi di altre persone. Sono state giornate difficili soprattutto per contenere la rabbia degli abitanti dell’hinterland romano pronti «a farsi giustizia da soli». Soprattutto perchè lo stupro brutale era avvenuto in un’escalation di violenza che aveva visto prima una giovane barista violentata durante una festa di Capodanno a Roma e poi una donna di 41 anni stuprata da due stranieri, nella zona di Primavalle, a Roma, mentre tornava a casa ed era appena scesa da un autobus. E la giornata di ieri dopo la notizia del fermo dei sei rumeni, tutti incensurati e con un’età che varia dai 20 ai 23 anni, si è aperta con la dichiarazione in lacrime della ragazza stuprata a Guidonia: «E' la fine di un incubo, ringrazio i carabinieri». Per quattro dei sei rumeni fermati sono scattate le accuse di violenza sessuale e rapina aggravata mentre per gli altri due quelle di favoreggiamento. All’uscita della stazione dei Carabinieri una folla di cittadini ha tentato di linciarli. Un modo probabilmente per sfogare una rabbia trattenuta per giorni interi. Appelli alla calma arrivano allora dal sindaco di Roma Gianni Alemanno e dagli stessi carabinieri. «Adesso torni la ragione e il senso della misura – ha detto il generale Tomasone – si risponde ai reati con la forza del diritto e dello Stato».
di CHIARA CARENINI ROMA - «E' fatta giustizia, è finito un incubo»: parole pesanti, queste, perchè pronunciate da una ragazza di 21 anni stuprata dal branco a Guidonia, portatrici di un significato che oggi va ben oltre le parole stesse. Parole accompagnate dalle lacrime: perchè la notizia del fermo del branco è arrivata dritta al cuore e scioglie finalmente la rabbia. Una rabbia covata da quel terribile giovedì notte quando una tranquilla serata col suo fidanzato si trasforma in un incubo. «E' la fine di un incubo, ringrazio i carabinieri. È fatta giustizia: ora non faranno più male a nessuno, non faranno a un’altra donna quello che hanno fatto a me»: la giovane vittima dello stupro di Guidonia è ancora scossa quando viene a sapere dei fermi, ma trova il coraggio di ringraziare i carabinieri che hanno sottoposto a fermo i sei rumeni, quattro accusati di violenza sessuale aggravata e rapina e due di favoreggiamento. «Ha pianto quando ha saputo che li avevamo presi», dice il comandante provinciale dei carabinieri di Roma, il generale Vittorio Tomasone. Ma forse la speranza e la fiducia nella giustizia non avevano mai abbandonato questa giovane
impiegata, 21 anni, che ha visto la sua vita capovolta in una manciata di minuti. Perchè, seppure scossa, non ha mai perso la lucidità e le sue parole, il suo racconto hanno dato una grande mano ai carabinieri. «In questa indagine partivamo da zero – ha detto Tomasone –. Il racconto lucido della vittima ci è servito come punto di partenza per definire le caratteristiche fisiche dei violentatori e ci ha fornito informazioni sulla loro presunta nazionalità». LA VITTIMA DI CAPODANNO: «LASCIATEMI IN PACE ADESSO» - Parole, quelle di questa ragazza, diverse dai toni duri espressi da un’altra giovane vittima, la barista stuprata a Capodanno a Roma. «Mi farò giustizia da sola» ha detto quando ha saputo che il suo stupratore, un ragazzo italiano, era stato messo agli arresti domiciliari. Poi quasi si è giustificata e, dopo il clamore suscitato dalle sue parole di vendetta, quasi sommessamente ha detto: «E’ stato solo uno sfogo. Credo nella giustizia che deve fare il suo corso e ringrazio tutte le forze dell’ordine ed i magistrati per il lavoro svolto, ma chiedo a tutti di lasciarmi in pace ora». Un atto di fede nascosto dietro a parole sagge e dolorose insieme.
Primo piano
Mercoledì 28 gennaio 2009
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Giorno della memoria IL SITO HA TROPPE SPESE
ROMA - E’ stato un Giorno della Memoria in cui il ricordo della Shoah degli ebrei italiani si è intrecciato con la recente crisi a Gaza e con le polemiche per la revoca della scomunica ai prelati lefebvriani, tra cui il vescovo negazionista Williamson. In un tentativo di spegnere l’incendio delle polemiche del mondo ebraico verso la Chiesa cattolica, i lefebvriani della 'Fraternità di San Pio X' hanno chiesto ieri «perdono» al Papa a a tutti gli «uomini di buona volontà» per le dichiarazioni negazioniste sulla Shoah fatte da uno dei loro vescovi,il britannico Richard Williamson. Hanno avuto «conseguenze drammatiche», si legge nel testo, diffuso non a caso dalla Sala Stampa della Santa Sede, e firmato in data odierna dall’attuale superiore degli ultra-tradizionalisti, monsignor Bernard Fellay. «Le affermazioni di monsignor Williamson non riflettono in nessun caso la posizione della nostra Fraternità», ha dichiarato Fellay , il quale ha anche reso noto di aver proibito al suo confratello qualsiasi nuova dichiarazione pubblica su questioni politiche o storiche. L’ordine deve essere stato recepito perchè Williamson, dal suo blog, ha evitato effettivamente di ritornare sull'argomento dell’Olocausto, anche se ha denunciato una campagna mediatica orchestrata ad arte per impedire al Papa di firmare il decreto di riabilitazione dei vescovi consacrati illegittimamente dallo scissionista Marcel Lefebvre, il 30 giugno 1988. Ciò però non gli ha impedito di proclamare «i conciliaristi (il modo in cui definisce i sostenitori del Concilio Vaticano II ndr.) non hanno più il Papa solo dalla loro parte». In una intervista ad una televisione svedese registrata a novembre e mandata in onda alla vigilia della pubblicazione del decreto pontificio per la revoca della scomunica ai lefebvriani, Williamson aveva infatti affermato che non vi erano state camere a gas e che solo 200-300 mila ebrei erano morti nei lager nazisti e non sei milioni. Parole che avevano immediatamente riaperto antiche ferite e proiettato un’ombra oscura su tutta l'operazione voluta da Benedetto XVI per
Auschwitz nel degrado nonostante il “turismo” Deportati ebrei nei lager; nella foto piccola monsignor Williamson
Shoah, le scuse dei lefebvriani di ELISA PINNA ricomporre lo scisma con i tradizionalisti. Lo stesso Vaticano probabilmente non era pronto ad una simile bufera. Anche ieri, Giorno della Memoria, le accuse, le precisazioni, i mea culpa si sono accavallati. E se in alcuni blog della Germania, l’anti-semitismo di Williamson ha trovato subito seguaci tra i giovani neo-nazisti, gli episcopati cattolici di tutto il Continen-
te europeo si sono compattati nel condannare e riprovare il vescovo lefebvriano. La Conferenza episcopale tedesca ha chiesto che ritratti immediatamente le sue affermazioni, quella svizzera ha offerto direttamente le proprie scuse agli ebrei. I vescovi elvetici hanno anche avanzato l’ipotesi che i lefebvriani siano tuttora sospesi «a divinis», ovvero impossibilitati ad amministrare i sacramenti, an-
ROMA - «Michele Santoro è antisemita». Non usa mezzi termini il ministro degli Esteri Franco Frattini (nella foto), che ieri ha accusato il giornalista di fare televisione contro gli ebrei. Si riaccende così la polemica aperta la scorsa settimana dopo lo scontro in studio tra il giornalista e Lucia Annunziata che, nella puntata di "Annozero" sulla crisi israelo-palestinese, aveva accusato il collega di scarsa obiettività e poi abbandonato lo studio in segno di protesta. Poi in serata il ministro frena: «Non ho voluto offendere la persona, ma esprimere un giudizio sulla puntata. E' stato il contesto generale nel quale si è svolta ad evocare, anche al di là della volontà di Santoro, sentimenti ostili agli ebrei». Ieri, nel giorno della Memoria, Frattini aveva dunque attaccato frontalmente: «L'antisemitismo che oggi si registra in molti paesi, tra cui l'Italia è un virus per l'Europa ed è ormai entrato nel linguaggio corrente, addirittura nei mezzi di informazione e di alcuni attori politici. La trasmissione di Santoro è un esempio di quello che nessuna televisione democratica dovrebbe mai fare».
che se riammessi nella Chiesa cattolica. È una materia in discussione tra gli stessi canonisti, hanno affermato però in Vaticano, sottolineando come non vi siano pareri concordi. Dallo Yad Vashem è giunta la richiesta alla Santa Sede di cacciare il vescovo negazionista, mentre il rabbino di Roma, Riccardo Di Segni, ha espresso la preoccupazione che Williamson sia
solo la punta dell’iceberg di un sentimento antisemita diffuso in quella parte tradizionalista della Chiesa che non ha mai accettato le aperture del Concilio Vaticano II. Ieri sera, i lefebvriani hanno rotto un silenzio che stava cominciando a diventare assordante: resta da vedere se la loro lettera riuscirà ad acquietare le preoccupazioni e i sospetti del mondo ebraico.
SCOPPIA LA POLEMICA DOPO LE AFFERMAZIONI DEL MINISTRO
Per Frattini Santoro è antisemita «In Annozero sentimenti ostili agli ebrei» Pronta la replica della redazione. In una lettera pubblicata sul sito, il gruppo di giornalisti di Annozero guidati da Santoro, ha invitato il responsabile della Farnesina a chiedere scusa per la «grave accusa». «Egregio ministro - si legge nella lettera - lei ha affermato che l'antisemitismo umilia la persona umana. Accusare ingiustamente un giornalista di antisemitismo rappresenta, di conseguenza, un'insopportabile offesa per la dignità personale e professionale. Siamo sbigottiti per le sue dichiarazioni. Iscrivendoci tra gli esempi di antisemitismo dei media, ha dimenticato di essere un pubblico ufficiale che di fronte ad un
reato ha il dovere di denunciarlo alla magistratura. Ci auguriamo che lei si limiti a chiederci scusa, altrimenti saremo costretti a chiedere di essere processati, consegnando al giudice le sue parole per ottenere un giudizio imparziale». Anche l'azienda radiotelevisiva pubblica ha preso le distanze dalle affermazioni di Frattini. «La Rai hanno fatto sapere da Viale Mazzini - ha reso pubbliche in un documento approvato all'unanimità dal Cda nella sua ultima riunione, le proprie critiche alla puntata di Annozero dello scorso 15 gennaio. Se fossero stati ravvisati elementi di antisemitismo sarebbero stati duramente stigmatizzati».
LE CELEBRAZIONI di ALBERTO SPAMPINATO
DA QUEST’ANNO LA CONSEGNA DELLE MEDAGLIE D’ONORE AI SOPRAVVISSUTI AL LAGER
ROMA – Nelle celebrazioni solenni del Giorno della Memoria i vertici dello Stato hanno espresso tre allarmi: il negazionismo di chi nega l’evidenza e si ostina a dire che lo sterminio degli ebrei non è mai avvenuto; l’antisemitismo che risorge e si diffonde in varie forme; gli attacchi subdoli all’esistenza dello Stato di Israele. In Italia, ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, «dobbiamo ricordare anche che l’orrore cominciò nel 1938 con le vergognose leggi razziali». Nel discorso Di Gianfranco Fini si è avvertito il riferimento alla scelta del Papa, nel riaccogliere nella Chiesa gli scismatici lefrebviani, di tacere sulla presenza
Dalle istituzioni no compatto al negazionismo fra loro del vescovo Williamson. «Le teorie negazioniste sono sempre infami, ancor di più se ad esprimerle è un persona che ha un incarico religioso», ha detto Fini. Il leader del Pd Walter Veltroni ha commentato: «Condivido e mi associo a quanto ha detto il presidente della Camera. La Shoah è stata una grande tragedia. Nessuno può negare, quale che sia il suo vestito, la sua tonaca, il suo mestiere, ciò che non può essere negato». Netta anche la presa di posizione del presidente del Senato Renato
Schifani: «A partire da quel 27 gennaio 1945, di cui celebriamo la ricorrenza, nessuno potè più dire di non sapere o di non aver compreso». Giorgio Napolitano ha invece messo ancora una volta l'accento sull'antisemitismo che torna a manifestarsi in modo preoccupante. Occorre, ha detto, una «più forte vigilanza» e si deve «esprimere più nettamente la reazione contro il riprodursi del virus dell’antisemitismo». Quest’anno, per la prima volta, so-
no state consegnate delle medaglie d’onore agli italiani, militari e civili, sopravvissuti alla deportazione e all’internamento nei campo di concentramento nazisti. La cerimonia più solenne è stata ospitata al Quirinale, dove il sottosegretario Gianni Letta ha consegnato novanta onorificenze a reduci ormai ultraottantenni. Molte medaglie sono state assegnate alla memoria. «È un segno di gratitudine da parte della Repubblica, un atto dovuto, anche se giunge tardivo», ha ammesso Letta.
di MARTINO IANNONE OSWIECIM (AUSCHWITZ-POLONIA) – Spazi verdi lasciati incolti, fango, cantieri aperti da anni e lavori sospesi per mancanza di fondi, umidità alle pareti interne, poco personale addetto ai controlli, materiale per la visita vecchio e deteriorato, spazi per i visitatori non a norma per la sicurezza, abbandono. I due campi di concentramento di Oswiecim, Auschwitz come la località situata al sud della Polonia venne ribattezzata dai nazisti, versano in uno stato paradossalmente ancora più triste di quanto il luogo già lo sia. «Il flusso di visitatori non manca ma le spese sono tante. Ho timori per il mio lavoro», avverte una guida che ha accompagnato la comitiva toscana del Treno della Memoria che in questi giorni è qui. «Facciamo quel che possiamo per rendere il tour agevole ma non è facile. A parte lo stato di abbandono in cui versano i due campi e in particolare quello dove c'è anche il museo e la sala cinematografica, quello che mancano sono servizi moderni, più spazi per la ristorazione e sale dove collegarsi a Internet, cosa che tutti ormai ci chiedono». Nel campo Auschwitz I il problema è rappresentato soprattutto dai costi del personale del museo ma anche per la manutenzione edile ordinaria dei caseggiati, i cosiddetti blocchi. A questi vanno aggiunti anche i costi per la pulizia considerato il costante afflusso di “turisti” durante tutto l'arco dell’anno. Un simbolo del disfacimento del campo è proprio quella scritta “Il lavoro rende liberi” che campeggia all’ingresso del lager. È realizzata in metallo ed è visibilmente arrugginita e precaria. Stesso discorso per l’Alt dipinto ma ormai invisibile sulla barriera alzata. «In passato la manutenzione era più costante – continua la guida – Da una decina di anni, però, è tutto fermo. Servono soldi». Nel campo Auschwitz II, ovvero Birkenau, la situazione di degrado riguarda in particolare il verde considerato che l’area si estende per quasi 40 ettari. In più il legno con il quale sono state realizzate tutti i caseggiati cade a pezzi. Pur rappresentando un orrido paragone, per un turista entrare in uno di questi capannoni è un pericolo.
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Primo piano
Mercoledì 28 gennaio 2009
Primo piano 9 Sfiducia: De Filippo resiste con 17 voti a suo favore e 6 contro Mercoledì 28 gennaio 2009
Politica lucana
La maggioranza sbanda
Falotico entra nel monogruppo Lacorazza e Chiurazzi prendono le distanze e avvertono Veltroni
«Non parli più a nome del Partito democratico» Uniti nell’Ulivo “diverso” dal Pd POTENZA - Roberto Falotico lascia il gruppo del Pd in consiglio regionale e torna nel gruppo Uniti nell’Ulivo. Il soggetto politico che fu realizzato dai consiglieri regionali della Margherita e dei Ds nella fase pre costituente del Pd. Un passaggio nel passato quindi, che l’ex assessore Falotico ha motivato attraverso una nota in cui si legge: «Già in passato, avviando un percorso formativo destinato alle giovani espressioni politiche dell'allora Margherita, utilizzai lo slogan “Ripartiamo da noi, ripartiamo da voi”. Con questa frase intendevo dare continuità a 2 esperienze, generazionali e valoriali, conservando requisiti per me indispensabili all'impegno politico di ognuno: la coerenza e la linearità delle scelte. Secondo la stessa visione mi iscrivo, oggi, al gruppo consiliare Uniti nell'Ulivo: simbolo sotto il quale ho chiesto ai lucani nel 2005 e con il quale sono stato suffragato da quasi 10.000 elettori e dal quale intendo ripartire rimanendo nel Pd, consapevole che un lungo lavoro di ricostruzione di un progetto va fatto, con il contributo di tutti. Anche per questo, non mi sottrarrò al mio ruolo di voce alternativa, attenta alle questioni e vocata alle soluzioni coscienziose e propositive, in un partito dove, non sempre, le voci dissonanti sono state considerate una risorsa. Evidenzio che, alla luce della chiusura della crisi di giunta, la soluzione individuata ci è stata comunicata dalla stampa e non, come sarebbe auspicabile in un partito vero, dal suo segretario regionale. Non comprendo le ragioni che sottendono le scelte politiche individuate, valutazioni che non hanno niente a che vedere con il giudizio positivo sulle personalità serie e affidabili utilizzate. Dovremo affrontare con decisione questo ultimo periodo di governo regionale, sostenendo il presidente De Filippo, e facendo dimenticare ai lucani l'apertura di una crisi grave, motivata da futuri scenari organigrammatici e non programmatici. Il livello occupazionale, lo sviluppo di questa regione, ma soprattutto il raggiungimento, secondo i principi della solidarietà e del rispetto della dignità umana, di una giusta qualità di vita per tutti i lucani devono essere il metro di valutazione di ogni nostra azione politica: su questo mi ripiegherò da subito, facendo fino in fondo la mia parte».
POTENZA - Nuovo strappo tra Lacorazza e Falotico. Forse è quello decisivo. Ieri a margine della decisione dell’ex assessore regionale Roberto Falotico di lasciare il gruppo consiliare alla Regione Basilicata per iscriversi al gruppo Uniti nell’Ulivo, il segretario del Pd di Basilicata, Piero Lacorazza, insieme al presidente dell’assemblea regionale e senatore Carlo Chiurazzi hanno preso le distanze “politiche” da Falotico. I due dirigenti del Pd regionale in pratica, in una nota comune (diffusa subito dopo il voto consiliare che rinnova la fiducia al governatore De Filippo) hanno detto che «Falotico rappresenta Uniti nell’Ulivo e non il Partito democratico». E’ l’ennesimo atto di una convivenza difficile tra l’ex segretario regionale della Margherita e il leader lucano democratico Lacorazza. Ma questa volta potrebbe essere l’inizio della rottura definitiva. Perchè Falotico dopo la lettera inviata ai giornali (domenica 18 gennaio scorso), in cui metteva in discussione la leadership di partito, e i vari passaggi tra cui la riunione degli “autoconvocati” in cui le critiche a Lacorazza e agli ex diessini in primisi Vincenzo Folino, non sono state ritrattate ma acuite - ieri si è messo fuori dal gruppo consiliare del Pd. Il primo giorno ufficiale da non assessore regionale quindi, Falotico rompe
Mollica, Mastrosimone e Vita non ci stanno di SALVATORE SANTORO
La nuova Giunta (f A.M.)
Roberto Falotico
Piero Lacorazza
gli indugi e si differenzia dagli altri consiglieri regionali democratici. L’ex segretario diellino però, nella stessa nota in cui aderisce a Uniti nell’Ulivo, precisa di rimanere nel Pd. E’ evidente però, che al di là della precisazione, l’uscita dal gruppo consiliare è atto forte; di provocazione se non di rottura. Tanto che nel corridoio antistante alla sala del consiglio lo stesso Falotico al cronista spiega a caldo la propria decisione: «E’ evidente che il Pd è mal amalgato. Io parto da quello che dice D’Alema». E sulle questioni più strettamente
attuali aggiunge: «Non mi sta bene che si sia passato sopra a una crisi aperta dalla decisione di uno solo per questioni organigrammatiche. E non mi sta bene che al mio documento politico (la letterra ndr) non sia stata data importanza». Ma Falotico è assolutamente conscio delle possibili reazioni della segreteria al punto di affermare: «Io torno all’esperienza politica del 2005. Se questo non gli sta bene, possono cacciarmi dal partito. Ne hanno facoltà». Non si è a questo: Lacorazza come nessuno degli esponenti re-
gionali del Pd, per statuto, può espellere Falotico. Ma ci sono le immediate prese di distanza politiche. Distanze però comunicate un minuto dopo l’approvazione della fiducia a De Filippo. Prima la blindatura sul voto “pro governo” e poi lo strappo con Falotico. Insieme a quella di Lacorazza, c’è la firma anche di Carlo Chiurazzi ex diellino: non è un dettaglio. Tornando agli atti ufficiali, nella nota di Lacorazza e Chiurazzi si legge: «In questi mesi troppe sono state le tensioni alle quali il partito è stato sottoposto. Adesso non si può far finta di nulla e, quindi, per quanto ci riguarda abbiamo informato gli organi politici e di garanzia nazionali affinché a fronte di questo atto unilaterale ci sia una posizione chiara. Non sono solo le regole, ma anche il buon senso e la coerenza che fanno apparire contraddittoria e incompatibile la posizione assunta: fuori dal gruppo consiliare alla Regione e dentro il Pd». In sintesi dalla segreteria hanno comunicato: «Basta con i tatticismi, o dentro o fuori». Probabili gli sviluppi: Lacorazza ha immediatamente informato della questione il segretario nazionale Veltroni e il presidente della Commissione del garanti chiedendo di esprimere la propria posizione al riguardo. sal.san.
L’assemblea approva i bilanci Ater e dei parchi Non è stata una seduta consiliare in cui si è discusso solo della mozione di sfiducia del centrodestra nei confronti del governatore VitoDe Filippo. All’ordine del giorno erano tanti i punti anche se alla fine è stata rinviata a oggi la discussione sulla piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche nella Regione Basilicata e a prossima data la discussione sul petrolio e sulle concessioni estrattive. In apertura dei lavori invece il presidente del consiglio Prospero De Franchi ha informato che il consigliere Gaetano Fierro ha aderito al gruppo consiliare dell’Udc e il consigliere
Roberto Falotico ha aderito al gruppo consiliare “Uniti nell’Ulivo”. Subito dopo l’assemblea, ha approvato a maggioranza la variazione al bilancio di previsione per il 2008 del Parco naturale di Gallipoli Cognato – Piccole Dolomiti Lucane, e la variazione al bilancio di previsione 2008 dell’Ater di Potenza. All’unanimità, invece, è stata approvata la richiesta di chiarimenti in merito alla variazione di assestamento al bilancio di previsione 2008 e utilizzo dell’avanzo di amministrazione del Parco archeologico storico naturale delle chiese rupestri del Materano.
POTENZA - De Filippo resiste: il consiglio regionale ha respinto la mozione di sfiducia presentata il 18 dicembre scorso dal centrodestra nei confronti del presidente della giunta di Basilicata.ù Ma alla fine è stato un sollievo nel vero senso della parola. Perchè se è vero che la maggioranza ha mantenuto alla prova del voto è altrettanto vero che, prima di arrivare alla votazione, c’è stato un dibattito lungo e serrato che ha palesato un clima interno al Pd tutt’altro che sereno e una critica diffusa non solo dai banchi dell’opposizione nei confronti nei confronti del nuovo esecutivo e del maggiore partito del centrosinistra. Senza contare che Vito De Filippo al conteggio dei voti di fiducia nei propri confronti si è ritrovato con una maggioranza ben lontana dai numeri record del 2005 e dei “lifting” degli scorsi mesi. Hanno votato contro la sfiducia “solo” in 17 consiglieri. Uno solo in più del minino consentito (era richiesta la metà più uno dei consiglieri regionali che sono 30). Si sono astenuti in 4: Agatino Mancusi e Vincenzo Ruggiero dell’Udc, Franco Mollica della Federazione dei popolari di centro e lo stesso De Filippo. Non si sono proprio presentati al voto invece, Rocco Vita dei socialisti, Rosa Mastrosimone dell’Alleanza di centro (entrambi erano presenti in aula fino a pochi minuti prima) e Gaetano Fierro fresco di ingresso nell’Udc che è l’unico degli assenti a esserlo stato per tutta la giornata. A favore della sfiducia i consiglieri del centrodestra, Sergio Lapenna, Franco Mattia e Nicola Pagliuca di FI, Pasquale Di Lorenzo del Pdl, Antonio Tisci di An e Michele Napoli di La Destra. Emblematico che alla fine del voto la maggioranza non abbia nemmeno salutato il rinnovo della fiducia con il consueto applauso. Eppure era il giorno del De Filippo quater. E i nuovi assessori Vincenzo Viti e Gennaro Straziuso probabilmente si attendevano un esordio più festoso.
L’INTERVISTA
Il ritorno di Vincenzo Viti nella giunta regionale di Basilicata
Frutto della sintesi ritrovata tra Matera e Potenza di Piero Quarto
EFFETTI SUL TERRITORIO
Nel comune capoluogo, atteso oggi l’annuncio dell’abbandono di cinque consiglieri falotichiani
A Potenza, cambiano i numeri in assemblea POTENZA - Roberto Falotico lascia il gruppo del Pd per approdare - anzi, «ritornare» - in quello di Uniti nell’Ulivo in cui fu eletto nel 2005, quando Ds e Margherita ancora non erano un “tutt’uno”. Subito, i “suoi” uomini, sul territorio, replicano. A partire dal comune capoluogo. L’annuncio è piuttosto esplicito. La conferenza stampa di presentazione del gruppo Uniti nell’Ulivo è convocata per stamattina nella sala delle commissioni di Palazzo di città. La nota segue di poche ore l’annuncio che l’ex assessore all’Agricoltura affida all’assemblea regionale: fuori dal gruppo democratico, ma senza lasciare la tessera. Ma arriva prima che il segretario regionale del partito, Piero Lacorazza, e il presidente dell’assemblea regionale, Carlo Chiurazzi, prendano le distanze dal gesto «incoerente». Stamattina, secondo le previsioni affidate ai passaggi che si sono consumati nella lunga giornata di viale Verrastro, in comune, a Potenza, dovrebbe verificarsi un nuovo e analogo “strappo”. I “falotichiani”, nell’assemblea comunale, sono cinque e comprendono anche il capo-
gruppo del Pd (ormai ex) Angelo Laieta. Con lui i consiglieri Vito Mitro, Rocco Continolo, Paolo Galante, Rocco Ciriello. Già ieri mattina i consiglieri hanno ufficializzato l’addio al gruppo del Pd con una lettera inviata al presidente del consiglio comunale, Pietro Campagna. Si è così avviato l’iter procedurale per la costituzione del nuovo gruppo, Uniti nell’Ulivo appunto. Mentre al Pd toccherà eleggere un nuovo capogruppo. L’iter politico si è consumato, invece, con una lettera inviata segretario cittadino del Pd, Giampaolo Carretta, e al sindaco Santarsiero. Poche righe per spiegare le motivazioni della scelta, in cui sembra sia emerso ancora una volta quel “disagio” mai celato del non aver visto riconosciute posizioni e sollecitazioni portate avanti. Che poi sono quelle rese note più volte dallo stesso Falotico, assai critico contro quella che ritiene una politica “di apparato” e non per i cittadini. E’ quel “modo” di guardare alla politica e ai provvedimenti amministrativi che anche secondo i cinque consiglieri comunali non ha trovato riscontro nei comportamenti del partito e soprattutto - “bersaglio” interessato nella conduzione del segretario regionale.
Anche i cinque consiglieri comunali potrebbero, per adesso, abbandonare il gruppo del Pd, ma senza rinunciare alla tessera del partito. Come a voler lasciare “aperta” una porta, o forse lanciare un avvertimento. Perchè di qui a pochi giorni, l’assemblea comunale dovrà approvare importanti provvedimenti. Compreso il nuovo regolamento urbanistico della città che dell’intera amministrazione Santarsiero è “nodo” fondamentale e banco di prova. Quella che a lungo è stata definita “maggioranza bulgara”, con tanto di autosufficienza del Pd (prima della defezione, 21 consiglieri su 40) a Palazzo di città appare, oggi, meno blindata. Il punto è che adesso l’approvazione di provvedimenti tanto importanti per l’intera maggioranza di centrosinistra passa per una discussione quanto meno più complicata. Con “condizioni” meno univoche a cui dar conto. Questione di numeri. E poi in vista ci sono le prossime amministrative. Se la discussione non dovesse ri-comporre, non sarebbe cosa del tutto improbabile la presenza di liste extra-democratiche, di chi torna alla “partenza”, all’Ulivo del 2005. Sara Lorusso
Non è stato così. Anzi la nuova giunta è stata attaccata per questioni “anagrafiche” dei componenti sia dai banchi della minoranza che da alcuni scranni della maggioranza. Sono state significativo a tal senso, le parole di Donato Salvatore (Ps) che difendendo la nuova giunta ha definito “surreale” il dibattito consiliare. Si registra nel voto, la posizione di Vincenzo Folino del Pd, che di fatto ha votato a favore di De Filippo. E sulla situazione delicata della maggioranza regionale si è soffermato nel proprio intervento lo stesso De Filippo che ha dichiarato «Il campo è difficile ma non ancora impraticabile». Ma la replica del governatore al dibattito è stata densa. Questo l’esordio: «Vorrei partire con una battuta: speriamo di aver guadagnato almeno un giorno alla democrazia, con la discussione, non aver sprecato invece una lunga seduta». De Filippo dopo aver ringraziato per il lavoro svolto Roberto Falotico e salutato i nuovi assessori ha aggiunto sulla mozione di sfiducia: «Se la durata è uno dei fondamenti dei mandati della democrazia, mettere mano alla leggera a questo elemento è un incrinamento anche di quello democratico, cioè la chiamata alle urne che noi brandiamo nei dibattiti è un elemento di poca democrazia se non lo facciamo con serietà e con attenzione». E ancora: «Il giorno in cui il presidente della Regione sarà consapevole, ovviamente questa consapevolezza io spero che non venga alimentata così senza approfondimenti, ma che sia una consapevolezza istituzionale costituzionale vera, che non è più agibile il campo, in quel caso ha il dovere di interrompere». De Filippo infine ha fatto più volte riferimento al fatto che qualora decidesse di dimettersi non lo farebbe in consiglio ma recandosi semplicemente al Procollo «che sta nella stanza a fianco alla mia», ha chiuso in tono quasi minaccioso. s.santoro@luedi.it
Progetti, programmi, considerazioni dopo il ritorno “mai negoziato” in via Anzio. Tutto questo è l'intervista con Vincenzo Viti a poche ore dall'ingresso nella nuova giunta De Filippo come nuovo assessore all'Agricoltura al posto di Roberto Falotico. Viti parla anche degli equilibri politici ritrovati all'interno del Pd, del futuro con la prospettiva delle elezioni Provinciali. Una chiacchierata senza esitazioni o reticenze. Assessore Viti, innanzitutto auguri per questo nuovo compito che le viene affidato. Che risposta è questa nuova giunta rispetto alle questioni politiche che ci sono soprattutto all'interno del Pd? “E' una risposta che segna un punto di equilibrio tra le diverse istanze che si muovono all'interno del Pd che rimane una scommessa ardita e difficile. La sua missione è quella di mettere insieme l'esperienza più viva”. Alla fine il Partito Democratico ha trovato una sua sintesi, compattandosi proprio dopo le parole dell'ex assessore Roberto Falotico. Le sue critiche hanno avuto un effetto aggregante?
Vincenzo Viti
“E' la cosiddetta eterogenesi dei fini, un gesto che definirei generoso di rivendicazione identitaria e di recupero dell'esperienza cattolico-democratica può consentire un incentivo al recupero di uno sforzo unitario che è ora chiamato a dare prove convincenti. Credo che Falotico abbia quest'intenzione ma deve renderla operative e soprattutto e saper rispondere alla domanda di come debba il filone dei cattolici democratici vivere lealmente l'avventura del Pd. Ma credo tuttavia si possa ascrivere a suo merito questo effetto, tenendo conto che la politica ha memoria lunga nel tempo”. La soluzione della crisi segna
anche la definizione dei rapporti tra la segreteria regionale del Pd e la parte materana del Partito. La soluzione complessiva trovata ricompone le diverse parti? “Il risultato più importante che va ascritto a merito del segretario regionale Lacorazza ed anche dei senatori Antezza e Chiurazzi sta proprio nella capacità di difendere le ragioni del territorio, il valore di una contaminazione che è in atto e che ora occorre completare, nello stesso tempo dando prova di realismo politico e di servizio reso al partito, avendo la senatrice Antezza mostrato disponibilità a misurarsi nella sfida per la presidenza della Provincia di Matera”. Come nasce la scelta di un suo ritorno in giunta? “Si tratta di un ingresso che non è stato chiesto, né negoziato ma viene concepito in funzione di una ripresa unitaria dei rapporti tra la leadership materana e regionale. Se sono stato considerato una delle chiavi per recuperare situazioni di dialogo mi fa piacere, ora l'impegno è quello di servire il territorio in un settore che ha grandi difficoltà e che può tornare centrale nel modello di sviluppo di questa regione”.
Quali sono gli interventi più urgenti da portare avanti? “Innanzitutto c'è il tentativo di completare quell'itinerario di riforma legislativa che riguarda sia l'Alsia e sia i Consorzi di bonifica, si tratta poi di proseguire nell'opera avviata da Falotico contribuendo a riportare l'agricoltura al centro delle strategie di sviluppo regionale”. Che rapporto c'è con il presidente De Filippo e quando le ha spiegato questa scelta nei suoi confronti? “Con De Filippo c'è un rapporto di comune intelligenza, ha senso di autoironia e la capacità di valutare la qualità delle risorse in campo. Se aveva quest'intenzione (di nominarmi assessore, ndr) ha avuto il buon senso di non manifestarmela forse perché potessi io stesso apprezzarla alla resa dei conti. So che il compito che abbiamo è limitato nel tempo e molto complesso. Lo vivo con spirito di servizio di chi non intende prefigurare o ipotecare prospettive di natura elettorale. Voglio aggiungerlo perché apprezzo il lavoro e senso di responsabilità dei consiglieri regionali che in molti casi potevano aspirare ad occupare casella del governo regionale”. p.quarto@luedi.it
LA VOCE CONTRO
La maggioranza «che non regge» Parla l’opposizione FINISCE con Pasquale Di Lorenzo (Pdl) che ritira un’ordine del giorno presentato insieme al consigliere Antonio Tisci (An) in cui si chiedeva alla maggioranza di votare la fiducia per De Filippo. E’ lo stesso Di Lorenzo che spiega il “passo indietro”: «De Filippo nel proprio intervento, bisogna dargli atto, che è consapevole dei problemi della sua maggioranza». Poco prima aveva però richiamato quella «maggioranza priva di un minimo di progetto politico comune e in piena emergenza». Il resto della giornata è stata “presiduta” da una minoranza levata sugli scudi nel criticare il centrosinistra e la nuova squadra di governo regionale. Che poi è il risultato «di una crisi del Pd e non della maggioranza». Così Antonio Flovilla (Centro Popolare per la Rosa per la Basilicata) che al governatore De Filippo ricorda come «invece di accedere ad una purificazione», i democratici abbiano deciso di «rallentare la decomposizione senza arrestare il processo di corrosione». Allora con «il partito che si è smarrito», De Filippo «è solo». Paradossalmente è proprio questo il motivo per cui Flovilla non “negherà” il proprio voto al presidente, pur «nella libertà di iniziativa per il prossimo futuro». Il “patto” si è rotto, «non è più tale». Forse «sarebbe stato meglio per tutti se questa pantomima si fosse chiusa nel più breve tempo possibile». Michele Napoli (La Destra) spiega allora che non ha senso «prolungare il tempo di questa lunga agonia, atteso che dietro l’angolo, ad attenderci, ci sono questioni gigantesche da affrontare che certo la fragile, quanto litigiosa compagnia» del presidente De Filippo «non appare in grado di approfondire prima ancora che risolvere». Ma sia chiaro, «l’emergenza democratica, su cui si fonda la chiesta sfiducia - ha proseguito Napoli - non è l’ultima invenzione di una opposizione che cerca la scorciatoia per andare alle urne e magari vincere le elezioni». Piuttosto è «la conseguenza imposta dalla tragica realtà che vede una Regione intera, la nostra, scontare non un vuoto di potere ma la presenza al potere del vuoto: programmatico, legislativo, ideale e a questo punto di consenso». Ma l’opposizione parla anche oltre le sale del consiglio regionale. Guido Viceconte, senatore del Pdl, sa che mentre «nasce in Basilicata la quarta giunta De Filippo, quello che doveva essere il governo della risposta alla crisi politica e di governo all’origine dei precedenti fallimenti, si materializza come una soluzione fragile ed incoerente». Invece, «la Basilicata reale, quella che vive e lavora, che sente di attraversare un tempo difficile, aggravato ormai dall’assenza, per troppi anni, di un governo all’altezza delle sfide, è frastornata per le soluzioni adottate, figlie della volontà di mantenere un potere che esprime, ormai senza pudore, il suo disfacimento e la sua debolezza ideale». Questo mentre «sul piano programmatico si avvertono un vuoto e un silenzio profondo, mentre la regione precipita nelle sue contraddizioni». Ecco perchè «le forze del cambiamento hanno più che mai il dovere di unirsi e impedire che una deriva improduttiva continui a segnare negativamente il corso delle cose, aprendo invece un fronte di speranza che i lucani si aspettano e meritano davvero». E poi c’è chi vede nel De Filippo quater «il più patetico tentativo di rimettere insieme i cocci di un’alleanza in frantumi al punto che a contestare le scelte del presidente De Filippo sono i suoi stessi amici di partito che tentano, nel linguaggio, persino di “scavalcare” il centrodestra». Queste le parole del senatore Pdl Egidio Digilio. «L’epilogo della crisi - aggiunge è destinato a non risolvere il problema vero che è rappresentato dalla crisi di una classe dirigente e di un sistema di potere che non possono più reggere il governo della Regione perché non controllano più settori della società, mondo produttivo e territori come è accaduto in passato attraverso la rete dell’assistenzialismo clientelare». Secondo l’idea che, però, «più dannoso dei cattivi amministratori, è il silenzio di quelli buoni». Ecco il richiamo dell’opposizione.
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Primo piano
Mercoledì 28 gennaio 2009
Intercettazioni Il superconsulente Gioacchino Genchi si difende. Il verbale d’interrogatorio a Salerno
«Ho lavorato per la giustizia» Spiega il suo metodo di lavoro e racconta l’incontro con il pm POTENZA - «Ho lavorato solo per conto dello Stato e della giustizia». Il superconsulente della procura di Catanzaro si difende. Lo fa a Salerno. In procura. Il 28 novembre 2007. «Fra tutti magistrati di Catanzaro non conoscevo il pm Luigi de Magistris e, potrà sembrare pure strano, non ne avevo mai sentito parlare. Terrei al riguardo a sottolineare che il target del mio impegno professionale a Catanzaro ha riguardato per il 90 per cento incarichi in indagini di mafia e di criminalità organizzata. L’unico episodio non mafioso, almeno così lo ha ritenuto il pubblico ministero, di cui mi sono occupato è l’eccidio di Caraffa con l’uccisione di tutti e quattro i componenti della famiglia Pane... Dico questo per circostanziare quello che è stato il mio rapporto professionale con la procura di Catanzaro dal 2002 fino ai primi del 2006. Proprio ai primi del 2006, mentre ero impegnato in intense attività professionali con il pubblico ministero Sandro Dolce sugli omicidi e sulle stragi del Crotonese, il pm Dolce mi ha chiesto se potevo dare un aiuto in un’indagine importante di pubblica amministrazione a un magistrato di Catanzaro che, mi ha pure detto, era suo cognato. Nell’occasione mi disse che si trattava del pm Luigi De Magistris. A quel punto ho fatto mente locale che anche un dirigente della Squadra mobile, Francesco Rattà mi aveva parlato molto bene di Luigi de Magistris, con il quale avevano trattato delle indagini importanti. Fu cosi che io conobbi Luigi de Magistris che si è unito alla schiera degli altri magistrati con i quali da anni collaboravo con eccellenti risultati che sono sotto gli occhi di tutti. De Magistris mi ha conferito l’incarico nel procedimento Poseidone e sin da subito ho notato una certa ritrosia nei carabinieri, per questo innesto collaborativo in quell’indagine. Ricordo di grosse difficoltà per la sola trasmissione in informatico del file dell’informativa che ho dovuto addirittura prelevare personalmente. Può darsi si trattava solo di gelosia professionale dei militari che si sentivano forse defraudati di qualcosa per ii mio intervento a gamba tesa in quell’indagine... Quando ho iniziato a studiare l'indagine Poseidone e ad analizzare i tabulati e le intercettazioni che frattanto avevo pure acquisito, mi sono reso conto di un coacervo di elementi che non erano stati assolutamente presi in considerazione. Molte intercettazioni importanti non sono state considerate. Non sono strati intercettati dei telefoni importanti che emergevano già da quelle intercettazioni e ne sono stati intercettati altri. Gli aspetti di grossa sottovalutazione che mi hanno indotto il sospetto che non potesse trattarsi di mere distrazioni hanno riguardato il palese coinvolgimento nella vicenda di Annunziato Scordo e della Pianimpianti... Io ho lavorato e lavoro solo per conto dello Stato e della giustizia e salva la commissione di eventuali errori nel mio lavoro, che eventualmente vanno comunque contestati e dimostrati, non mi
Accordo sui reati al di sopra dei cinque anni di pena. Niente carcere per i cronisti
Intercettazioni, intesa nella maggioranza ROMA - Sulle intercettazioni la maggioranza trova un accordo: saranno autorizzate per i reati con pena superiore ai cinque anni, ma solo per 45 giorni, prorogabili di altri 15. La spiega il ministro della Giustizia Angelino Alfano, in Transatlantico dopo i toni drammatici usati nella relazione annuale sulla Giustizia: «Lenta e inefficiente». Rispetto al testo governativo attualmente all'esame della commissione Giustizia di Montecitorio che prevede le intercettazioni solo per i reati con pena superiore ai 10 anni - così come voluto da Berlusconi - l'accordo Lega-Pdl sulle intercettazioni riporta alla norma attuale prevista dal codice penale, ma impone il vincolo della durata: «Non più di 45 giorni, prorogabili di altri 15, fatta eccezione per i reati di mafia e terrorismo». Soddisfatto Alfano che annuncia la presentazione di un emendamento capace di esclude il carcere per i giornalisti colpevoli di pubblicazione delle intercettazioni coperte dal segreto: «Lasceremo invece il principio di responsabilità dell'editore». Analizzando poi lo
stato della giustizia, il Guardasigilli ha detto che «l'inefficienza del sistema giudiziario ha oltrepassato ogni limite di tollerabilità facendo perdere nei cittadini fiducia e credibilità». Il ministro propone quindi «un intervento articolato» e annuncia «norme antimafia, riforme del processo civile e penale, interventi sul sistema carcerario, sulle professioni e riforme della Costituzione». La questione giustizia, ha rilevato il ministro, «è diventata una vera e propria priorità nazionale, un'emergenza che riguarda sia il settore penale che quello civile». Fra gli obiettivi, ricorda il ministro, c'è quello di «ridare con urgenza dignità alla giustizia civile, individuando le opportune soluzioni per eliminare il gigantesco macigno dei procedimenti arretrati (oltre cinque milioni di cause). Non meno ambizioso - continua Alfano - è l'obiettivo di una nuova giustizia penale, un diritto processuale autenticamente giusto»'. Un sistema di controlli efficace avrà poi il compito di «verificare la professionalità dei magistrati».
Interrogatori per Toghe lucane
Genchi
Di Pietro difende il perito di De Magistris. Rutelli studia i documenti
Cannizzaro va a chiarire Superarchivio, divisi tra scandalo o montatura La procura di Catanzaro invia atti a Roma dal pm Capomolla CATANZARO - Si è presentato con due valige rosse zeppe di documenti. Prima di entrare nella stanza del pm che lo doveva interrogare si è fermato alla bouvette del tribunale dove, insieme ai suoi avvocati, si è lasciato andare: «Mi sento ostaggio di alcuni magistrati». L'indagato è Michele Cannizzaro, il pm è Vincenzo Capomolla, l'inchiesta è Toghe lucane, lasciata in eredità da De Magistris. L'interrogatorio è durato circa tre ore e, a momenti, la voce alta del medico (marito del magistrato Licia Genovese) è stata chiaramente avvertita nei corridoi. Capomolla è un ex gip del tribunale di Vibo Valentia che alla procura di Catanzaro in pratica si occupa esclusivamente delle migliaia di carte del processo Toghe lucane. Un altro bel malloppo glielo ha portato Cannizzaro (accusato di far parte del comitato d'affari che avrebbe condizionato la vita pubblica lucana). Il pm sta concludendo, a distanza di due anni, gli interrogatori degli indagati che hanno chiesto di essere sentiti per poi formulare l'eventuale richiesta di rinvio a giudizio. Toghe lucane è una delle indagini nelle quali Genchi, come consulente di De Magistris, ha raccolto centinaia di tabulati telefonici. l. s. pare di essere mai venuto meno ai miei doveri di lealtà e di correttezza nei confronti di nessuno. Le problematiche dell’ufficio giudiziario Catanzarese sono comunque assai più complesse e anche il contesto espositivo presuppone che si facciano diverse premesse prima di affrontare organicamente secondo quella che e stata la diretta percezione da parte mia di alcuni fatti e di alcuni dati. Ritorniamo quindi a trattare della collaborazione con Luigi De Magistris fino al conferimento dell’incarico di consulenza Why Not, nel procedimento avocato... Vi raccon-
ROMA - Scandalo o montatura? Cosa c'è davvero nel cosiddetto «archivio Genchi»? Di che parlano i rapporti dei carabinieri del Ros sul lavoro del consulente dell’ex pubblico ministero di Catanzaro Luigi De Magistris? Le carte sono in arrivo alla procura di Roma. La procura generale di Catanzaro, che aveva avocato le indagini di De Magistris e revocato gli incarichi al consulente, trasmetterà gli atti forse già domani. L’inchiesta dovrà accertare se nella raccolta e sviluppo di migliaia di tabulati telefonici sono stati commessi eventuali reati. Per adesso sarà un fascicolo intestato «atti relativi», cioè senza indagati. La competenza è stata individuata in base al luogo dove sono stati richiesti i dati dei traffici, quindi Roma, dove hanno sede le principali società telefoniche. Nel frattempo, il Comitato parlamentare sulla sicurezza presieduto da Francesco Rutelli ha avviato l’esame dei documenti. Venerdì le audi-
to io adesso il reale svolgersi di quegli accadimenti di cui sono testimoni tutti i miei collaboratori di studio presenti ed un fattorino della Tnt che si trovato in parte presente all’ingresso dello studio ad attendere l’arrivo dei miei collaboratori. Orbene, la mattina del trentuno ottobre 2007, mentre stavo preparando alcuni atti di intercettazione richiestimi dalla segreteria del pm di Roma Sergio Colaiocco su alcuni urgenti approfondimenti e ricerche di intercettazione delle indagini Why Not riguardanti 31 trascrizioni di cui mi erano stati for-
zioni sulla vicenda: convocati, tra gli altri, i due principali «imputati», cioè lo stesso Gioacchino Genchi e De Magistris; poi il garante della privacy e i vertici dei Servizi segreti. In serata riunione, a palazzo Chigi, tra il governo e i vertici dei servizi segreti. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, ha ricevuto i responsabili dell’intelligence, Gianni De Gennaro (alla guida del Dis), l’ammiraglio Bruno Branciforte (direttore dell’Aise) e il generale Giorgio Piccirillo (direttore dell’Aisi).«La furbata del finto scandalo è servita solo a creare le condizioni affinchè oggi si possa mettere in discussione l’utilizzo delle intercettazioni per scoprire i reati». Così il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. E il senatore Roberto Caforio, sempre dell’Idv e esponente del Copasir, addirittura suggerisce che delle carte non si occupi più il Comitato di cui fa parte ma solo la magistratura.
niti i riferimenti mi ha telefonato Maggiore Grazioli, con l’anonimo, dicendomi che si trovava a passare da Palermo e voleva parlarmi. In vero quella mattina, intorno alla sette e mezza, ho ricevuto, pure con l’anonimo alcune strane telefonate di utenti che non hanno risposto. Poi si e bloccato il cellulare e ho rilevato altre anomalie. Non so cosa sia accaduto alla mia scheda ma l’ho dovuta pure fare sostituire in quanto quella che avevo era andata fuori uso. Utilizzo questo numero dall’aprile del 1995 e non ho mai avuto problemi di questo genere. In giro si dice
pure che qualcosa di cellulari la dovrei pure capire anche se in questo caso, invero, non sono riuscito a capire cosa sia successo. Torniamo alla notifica delta revoca. Dopo la telefonata della mattina, alle 14.37 avanzate (nel senso che erano quasi le 14.38) il Maggiore Grazioli mi ha telefonato dicendomi che era arrivato nei pressi del mio studio. Io ero in casa. Stavo ancora pranzando con i miei familiari. Lo studio era chiuso, posto che i miei collaboratori e il personale della società di cui mi avvalgo (la Csi Srl centro servizi informatici che e pure proprietaria dei locali) ,
erano in pausa pranzo, come tutti i giorni, dalle 14 alle 15. Ho finito di pranzare velocemente, sono andato in bagno ed intorno alle 14.45 sono sceso dalla mia abitazione sita all'ultimo piano della scala C del palazzo che ospita lo studio ed ho aperto il portone dell’ingresso principale dello stabile, visto che a quell’ora non c’era nemmeno il portiere. Fuori ho visto numerosi Carabinieri con diversi equipaggi. Alcuni sono rimasti fuori, vicino le macchine, altri si sono premurati a entrare in tutta fretta. Davanti l’ingresso dello studio c’era pure ad attendere un fattorino della Tnt che doveva ritirare proprio una busta con la quale stavamo trasmettendo dei reperti dell’indagineWhy Not per la restituzione. Sull’uscio del palazzo il Maggiore Grazioli mi ha anticipato il tenore del provvedimento dell’avvocato generate tranquillizzandomi che non si trattava di una perquisizione. Lo studio era chiuso ed all’interno non vi era nessuno. Dopo aver atteso qualche minuto sull’uscio l’arrivo dei miei collaboratori che non sopraggiungevano abbiamo fatto ingresso da un accesso secondario. Il cancello in ferro e la porta con vetri blindati di quell’ingresso si apre dall’esterno solo attraverso una serie di codici segreti da inserirsi da una tastiera che si trova in una teca impermeabilizzata alternati con l’inserimento delle 614 impronte digitali delle dita delle mie mani. Solo così si apre quella porta. Il sistema di registrazione degli ingressi ha registrato accessi allo studio alle ore 14.56 come risulta pure dalla log della cronologia degli accessi dei dispositivi di video ripresa, dislocati su due impianti e su due server che dopo di me il mio collaboratore Massimo Sanfilippo si e procurato attentamente di rilevare e annotare. L’orario dei server del controllo accessi e dei dispositivi di video ripresa regolato in modo automatico dalla clock di sistema. Si dà il caso che ilfuso orario di Palermo è lo stesso di quello di Catanzaro come gli stessi sono i sistemi di regolazione e di registrazione degli orari dei cellulari mio e del maggiore Grazioli, come dei dispacci dell’agenzia Ansa e dei server dei sistemi di sicurezza e di controllo degli accessi dello Studio della Csi che mi ospita. Acceduti allo studio, mentre ancora stavo leggendo ii provvedimento di revoca della consulenza e la lettera con l’ordine di esibizione allegato, i carabinieri mi hanno chiesto di potere stampare la relata di notifica del provvedimento che avevano predisposto su un file su pen drive. Acceso il computer dello studio per stampare la relata di notifica ho letto ed ho fatto leggere ai presenti il dispaccio Ansa delle 15.10 che mi riguardava. Questo come altri sono la conferma dello stillicidio di fughe di notizie, indubbiamente provenienti da ambienti giudiziari con i quali è stato accompagnato il mio killeraggio e quello del giudice Luigi De Magistris per impedirci di portare avanti l’indagine che ci accennavamo solo ad intraprendere». fam. ame.
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Primo piano
Mercoledì 28 gennaio 2009
Oro nero, oro vero? Viggiano I tentativi dell’associazione Altrosud di sviluppare un dibattito allargato
Parlare di petrolio: la terza via A confronto esperienze internazionali e paure locali di ROCCO PEZZANO POTREBBE esserci una terza via per parlare di petrolio. E potrebbe essere quella indicata ieri, a Viggiano, nella sala convegni dell’hotel Arpa, dall’associazione Areasud. Potrebbe esserci una strada che devia da quella integralista-ambientalista che rifiuta il greggio senza se e senza ma, ma che non imbocca nemmeno l’accettazione acritica di ciò che le compagnie petrolifere vorrebbero imporre. Certo, l’esperienza dell’Associazione Ricerca Energia Ambiente per uno Sviluppo Umano Duraturo - appunto “Areasud” - è appena cominciata e delle sue intenzioni, oltre che della sua reale capacità d’incidere sulla realtà, si capirà strada facendo. Per adesso l’incontro di ieri a Viggiano - la sintesi nell’articolo qui a fianco - è un unicum nel panorama regionale e non solo. Per gli ospiti: a parte il sindaco e il direttore del Cnr Basilicata, sono venuti esperti internazionali dal Venezuela e dalla Norvegia. Per le modalità: collegamento in tempo reale via internet, con gli interlocutori che ascoltano le relazioni e possono porre domande (a cui verrà data risposta nei giorni a venire). Ma soprattutto per la finalità: aprire un dialogo a più voci, fra le compagnie petrolifere, le amministrazioni locali e, soprattutto, i cittadini. Il motivo è ovvio: c’è una perdita totale di fiducia da parte delle persone nei confronti delle parole. Troppe se ne sono sentite, troppe sono volate sopra la testa della gente, troppo poche sono diventate realtà. Basti dire che dieci anni fa si parlava di sviluppo e ricchezza per la Basilicata e soprattutto per la Val d’Agri. E che oggi la regione e soprattutto l’area si ritrovano senza l’uno né l’altra. Che la gente non voglia più sentire parole sull’argomento si capisce anche dal pubblico presente ieri all’incontro: non folto e composto in parte da studenti portati lì dalla propria scuola. La presenza
di giovani è sicuramente un fattore positivo. Meno positivo che gli abitanti di Viggiano non abbiano sentito la necessità di farsi un giro fuori dalla porta di casa, magari pigliandosi due fiocchi di neve in testa. C’era quasi più gente collegata in internet che in sala. E le persone che seguivano on line hanno scelto la versione tradotta simultaneamente in inglese. Una platea mondiale. Non c’era nemmeno il presidente della Regione Vito De Filippo. Il sindaco lo ha giustificato riferendo di cattive condizioni del tempo e «neve a Potenza». Ma ieri mattina sul capoluogo non è caduto nemmeno un cristallo di neve: ben altri erano i motivi (si votava una mozione di sfiducia ed era prevista la nomina della nuova giunta, vedere alle pagine 8 e 9). Il seminario di ieri è stato nelle intenzioni del presidente di Areasud Andrea Di Pierri - il primo di una lunga serie. Di Pierri è stato sindaco di Viggiano. Facile che venga il dubbio: ma la sua è una delle tante associazioni che nascono in periodi pre elettorali per lanciare uno o più candidati, o addirittura una lista? Di Pierri lo esclude per sé e per gli altri. C’era anche un personaggio che uno non si aspetta d’incontrare in un piccolo paese della Basilicata: Reinaldo Figueredo. E’ stato ministro degli Affari esteri del Venezuela. Oggi risiede in Basilicata, e anima Areasud con le sue conoscenze internazionali. Ad esempio, è riuscito a portare Arne Walther dalla Norvegia e Eduardo Praselj dal Venezuela sfruttando la propria appartenenza all’International Energy Forum e senza prosciugare le casse dell’associazione. Walther ha raccontato cosa ha portato il petrolio al Paese del Nord. Praselj - che ha dovuto rassegnarsi a una pronuncia sempre diversa del suo cognome: praselo, prassels, pasel eccetera - ha invece spiegato cosa accade nella sua nazione sudameri-
Concetti che vengono da zone lontane del mondo e che interessano anche i lucani
In cerca di fiducia e di trasparenza VIGGIANO - Fiducia e trasparenza per una visione condivisa della risorsa energetica. Poche parole chiave emerse nel secondo appuntamento organizzato dall'Associazione Area Sud dal tema “Le nuove sfide paradigmatiche: energia motore per lo sviluppo umano duraturo”, tenutosi ieri mattina presso l'hotel Arpa del paese. Linee d'indirizzo che, in una logica di confronto con tutti gli attori del territorio, potrebbero essere prese in considerazione per uno sviluppo sostenibile della Basilicata e della Val D'agri. «Questo patrimonio minerario - ha esplicitato Reinaldo Figueredo, ex Ministro degli Esteri di Venezuela questa risorsa, non solo è di tutta l'Italia ma soprattutto la vostra. E' necessario aggiungere valore aggiunto, dando la possibilità ai giovani di partecipare alla catena produttiva: quello che manca è un'economia della conoscenza». Lungo un viaggio nei paesi che dell'estrazione petrolifera hanno cercato
raggio come illustrato da Cuomo Vincenzo, direttore del Centro nazionale delle ricerche: «Credo sia necessario mettere in luce tre aspetti per il monitoraggio, l'operatività dei servizi e la qualità dei dati, l'accessibilità agli stessi da parte degli stessi cittadini, e la chiarezza istituzionale sulle misure impiegate e sul miglioramento tecnologico che può essere utile a chi fa monitoraggio». Sulla scia dell'imperativo di Figueredo che vede nella valle dell'Agri un motore per l'intera Europa e Mondo, chiude il sipario quando annunciato all'apertura dal primo cittadino di Viggiano, Giuseppe Alberti: «La valle dell'Agri per vocazione, ricchezza di risorse e dimensione si presta ad essere un possibile laboratorio nel quale affrontare le sfide che tale transizione pone». «Vorremmo andare incontro al futuro - aggiunge l’amministratore locale - facendo nostra la nuova filosofia di sviluppo, agire locale pensando al globale». Francesca Gresia
La piazzola dei pozzi petroliferi Monte Alpi W1 e Monte Enoc 4, sullo sfondo il Centro Oli di Viggiano
cana. La conoscenza può essere fondamentale per rivendicare i propri diritti e per imboccare la strada giusta. Ad esempio, la Norvegia ha saputo creare un fondo pensioni che assicura il futuro non solo di chi adesso smette di lavorare, ma dei suoi figli e dei
Rumori al Centro Oli, il Comune perde in giudizio con l’Eni. E paga IL COMUNE di Viggiano ha perso in giudizio con l’Eni. Per ben due gradi. E ha pagato anche le spese legali. E’ accaduto di recente. Alcuni cittadini hanno chiamato il sindaco Giuseppe Alberti, che racconta il fatto. «Non ce la facciamo più gli hanno detto - Ogni notte ci sono dei fracassi, provenienti dal Centro Oli, che non ci fanno dormire. Sindaco, faccia qualcosa». E lui si è attivato. Ha chiamato l’Arpab, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente. L’Arpab ha fatto le proprie verifiche. Suoi tecnici si sono recati sul posto. Hanno controllato i rumori, di notte e di giorno, con le finestre chiuse e con le finestre aperte. Alla fine hanno stilato una relazione. «Poi, informalmente - racconta il sindaco - mi hanno invitato a produrre un atto con cui chiedere all’Eni di fare il possibile di evitare il fastidio. In pratica, pannelli fonoassorbenti da apporre in lo-
di fare un motore di ricchezza, i convenuti hanno mediante le parole di Eduardo Praselj, ex vicepresidente della petrolchimica venezuelana, compreso come dall'altra parte dell'oceano, una nazione abbia trasformato un sistema di estrazione privato in nazionale. E abbia poi instaurato una serie di regole rigide che assicurano sostiene Praselj - che i cittadini sappiano sempre cosa accade, perché accade e cosa gliene viene realmente in tasca. Senza dimenticare il caso della Norvegia che come ha spiegato Arne Walther, ambasciatore di Norvegia: «Negli anni è riuscita con un dialogo attivo sul territorio a trasformare il petrolio in ricchezza. Ricchezza ottenuta mediante la trasparenza in campo economico e fiscale e la lotta alla corruzione nella gestione delle risorse. Opportunità che si concretizza in un fondo unitario pari a 400 milioni di dollari che potranno utilizzare le nuove generazioni». Trasparenza che diviene fondamentale anche nel campo del monito-
co». Detto, fatto: il sindaco emette un’ordinanza ad hoc. L’Eni la impugna davanti al Tribunale amministrativo regionale. E il Tar dà ragione all’Eni, annullando l’ordinanza. «L’avvocato del Comune - aggiunge Alberti - mi consigliò di fare ricorso al Consiglio di Stato». Ridetto, rifatto. Ma anche l’ultimo grado della giustizia amministrativa non va bene per il Municipio. Di nuovo, l’amministrazione ha torto. Le motivazioni? «Nella sentenza - ricorda il sindaco - è scritto che il rumore proviene dalla zona industriale, e dunque potrebbe essere prodotto anche da un’altra azienda. E poi sono stati contestati anche i criteri e i metodi seguiti dall’Arpab». Epilogo: il Comune di Viggiano è stato condannato a pagare anche le spese legali. «Diciottomila euro. Più o meno», chiosa Alberti. r. p.
suoi nipoti. In Venezuela invece s’incassano royalties del 30 % a fronte del 7% italiano. E ogni anno si stila una relazione sui volumi di estrazione garantito dal controllo quotidiano di funzionari governativi. Differenze fondamentali
con ciò che accade in Basilicata e in Italia. Poteva essere una buona occasione per le compagnie. Se ieri ci fosse stato anche un rappresentante delle società di estrazione, dell’Eni in particolare, sarebbe sicuramente stato un vantaggio per tutti.
Ma pare - questo spiegano gli organizzatori - che l’Eni non abbia gradito la relazione che accompagnava l’invito al convegno. Ci sarebbero state frasi troppo “cattive”. Frasi come questa: «La Basilicata può dare di più al paese Italia che ha prestato relativamente poca attenzione agli aspetti specifici ed allo studio delle interazioni del problema legato alla estrazione di idrocarburi e delle ricadute sullo sviluppo locale. Per iniziare un ragionamento su questi temi, per tentare di mettere a punto una procedura per dare risposte ad alcune delle domande che gli abitanti della Basilicata e ancor più i residenti della Val d'Agri si pongono, con il presente incontro vogliamo iniziare una serie di approfondimenti sui temi dell'ambiente, dell'acqua e dell'energia quali vettori di uno sviluppo umano duraturo». Frasi davvero cattive. r.pezzano@luedi.it
Nuovo reportage dalla terra del greggio Nick Meo del Sunday Telegraph. Con qualche goccia di sangue tricaricese TRE MESI fa ha rischiato la vita in Afghanistan. Nick Meo, inviato del britannico Sunday Telegraph, lo ha raccontato il 21 ottobre 2008 in un articolo intitolato «La notte che sono stato “ucciso in azione” da un agguato talebano». E’ sopravvissuto a una bomba esplosa mentre era su un mezzo militare. Ma non lo dice e non se ne vanta mentre, al tavolo con esponenti della Val d’Agri, cerca di capire questa terra che per lui è così affascinante. E’ stato mandato dal prestigioso inserto domenicale del Daily Telegraph per raccontare la Basilicata del petrolio e delle speranze di sviluppo. Non è un giornalista economico, gli piace narrare ciò che vede, anche i colori e gli odori. E’ qui dopo aver letto l’articolo del Financial Times scritto da Guy Dinmore il 17 novembre 2008. In quel reportage si diceva degli effetti del petrolio sulla na-
Nick Meo (a destra) mentre intervista il sindaco di Viggiano Giuseppe Alberti
tura lucana. Il Daily Telegraph è l’unico giornale del Regno Unito che ancora esce nel formato lenzuolo, non arresosi alla tendenza internazionale al più maneggevole tabloid. Meo è inglese, lo vedi e lo senti da come modula certe vocali, dalla cortesia dei modi, dal «please» aggiunto a ogni invito. Ma nelle
sue vene circola qualche goccia di sangue lucano: un tris-trisavolo, Gaetano Meo, era di Tricarico. Lui ha visitato il paese 24 anni fa. Pensa di farlo di nuovo quest’estate. Dinmore e Meo potrebbero essere i pionieri di una giornalistica “caccia all’oro nero” della Basilicata. Il greggio lucano va di moda. ro. pe.
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Mercoledì 28 gennaio 2009
GOLFO DI POLICASTRO TROPPI RITARDI PER IL RILANCIO di GAETANO FIERRO PER NEGLIGENZA della Regione Basilicata, nonostante gli impegni assunti direttamente da De Filippo, il Progetto Policastro non decolla. Il territorio del Golfo di Policastro riunisce una serie di elementi di attrazione che lo caratterizzano come un'area a forte vocazione turistica. Infatti la crescita delle presenze turistiche nella stagione estiva è documentata nelle analisi delle Amministrazioni regionali interessate (vedasi il “Primo rapporto sul turismo 2008” della Regione Campania nonché le indicazioni diffuse dall'Osservatorio Turistico dell'Assessorato alle Attività Produttive della Regione Calabria) a testimonianza di un riconoscimento dall'esterno delle ricchezze sussistenti. L'area dunque si presta ad essere considerata quale sistema organizzato di differenti risorse turistiche: -La balneabilità:Il mare costituisce senz'altro la principale risorsa turistica locale, infatti il tratto di mare del Tirreno che bagna le coste del Golfo di Policastro presenta una generale condizione di buona balneabilità. Come può evincersi dalla cartina relativa al monitoraggio annuale condotto dal Ministero sulle coste italiane (anno di riferimento 2006) l'assenza di gravi fenomeni di inquinamento e la qualità riscontrata delle acque fanno si che il tratto del Golfo di Policastro sia uno dei litoranei tra i più balenabili dell'intero paese. Questo dato è confermato per il 2007 dalle positive rilevazioni condotte a S. Giovanni a Piro, Sapri, Maratea e Scalea nel 2007 da “Goletta Verde”, campagna nazionale realizzata da Legambiente. Tuttavia non bisogna sottovalutare talune situazioni critiche, comunque, esistenti: oltre ai processi di arretramento ed erosione delle coste, nella cartina si evidenziano taluni tratti di mare esposti a processi di inquinamento. Tali casi si verificano in corrispondenza delle foci dei corsi di acqua interni e, dunque, il limitarsi di fenomeni gravi di degrado ambientale potrà essere collegabile ad azioni di intervento sugli scarichi urbani nelle acque interne. o Beni culturali e archeologici L'area del Golfo di Policastro presenta una buona concentrazione di beni culturali che rappresentano un elemento di attrazione permettendo la possibilità di costruire itinerari mirati di interesse turistico. Oltre alle risorse rappresentate dagli attrattori culturali specifici, la stessa sussistenza di centri storici di pregio può essere motivo di costruzione di percorsi culturali di scoperta dei patrimoni urbanistici. Va menzionata la presenza di diversi scavi archeologici che possono contribuire alla costruzione di un ventaglio di proposte turistiche di fruizione di luoghi di elevato interesse culturale. Sono presenti anche numerose costruzioni di valore architettonico, per lo più edifici a scopo militare quali torri di guardia, eretti a scopo strategico nel corso dei secoli. o Beni ambientali Il territorio appare ricco di siti incontaminati di interesse naturalistico ed in larga parte scarsamente antropizzato, soprattutto nella zona immediatamente interna. Parte dei comuni del Golfo sono partecipi del Parco del Cilento e del Vallo di Diano, a testimonianza della presenza di un ambito di particolare valore naturale e paesaggistico, nel quale la presenza di corsi d'acqua e le diverse esposizioni dei versanti determinano diverse condizioni di sviluppo della vegetazione con notevole interesse naturalistico. La conformazione del territorio e la scarsa antropizzazione delle aree interne ben si presta ad un suo utilizzo per un turismo escursionistico. A ridosso dei territori lucano e calabrese ricadenti sul Golfo, è inoltre facilmente raggiungibile il Parco del Pollino, altro sito ambientale di pregio. La natura del territorio del Golfo di Policastro, che alterna aree a vocazione turistica consolidata ad altre a vocazione potenziale, si presta ad una proposta turistica di respiro internazionale. La possibilità di profilare uno scenario nel quale il territorio possa essere considerato come unità di offerta connotata da qualità dei servizi, varietà di proposte di soggiorno, qualità ambientale e agevole raggiungibilità, rendono il Golfo di Policastro un potenziale competitore a livello europeo nella attrazione dei flussi di visitatori. Tanto premesso, considerato che dopo tante sollecitazioni, qualche anno fa, per iniziativa della Regione Campania si è tenuto a Scario un vertice con la Regione Calabria e Basilicata, con il fine di fare il punto della situazione sull'accordo sottoscritto il 10 dicembre 2004 presso la sede regionale di Napoli. Nonostante gli impegni assunti attraverso la sottoscrizione di un documento, le questioni in campo sono tutte aperte e rimangono inevase.
LA TRIBUNA IL TRATTO
tribuna@luedi.it - fax: 0971.601064 Via Nazario Sauro, 102 85100 Potenza
SIMONETTI SHOA MA ANCHE
di Giulio Laurenzi
PALESTINA
RAZZISMO E BAVAGLIO di LARA DALESSANDRI IL razzismo,che sembrava dimenticato almeno in Italia,abita di nuovo tra noi; in realtà non è mai andato via,forme di razzismo sotto traccaia,vi sono sempre state,espresse in modi diversi in tutte le società:Spesso si è manifestato con sporadici episodi di violenza,oggi con la scusa della sicurezza, è esploso contro i diversi,gli extracomunitari anche se non tutti gl'italiani sono "brava gente".Le guerre che si combattono in tanti paesi fra etnie diverse,gruppi religiosi,terrorismo,questo è anche "razzismo" in quanto non si considera e non si rispetta l'altro come persona avente uguali diritti. Il pericolo esiste,è presente; nel nuovo razzismo,nell"ego inconscio"continuano ad esistere i ricordi della schiavitù,dell'eredità coloniale, dello sterminio degl'indiani d'America, degli ebrei, dell'aparthaid, delle lotte tribali africane,delle lotte di religione.Molti intellettuali,i partiti,certa stampa,sostengono che il razzismo non esiste,è frutto dei pregiudizi. Il razzismo nasce dall'insicurezza e dalla paura e mai come in questo momento si sta cinicamente giocando sulla paura per approvare leggi che odorano o "puzzano" di dittatura. I cittadini ,pur quando sono tranquilli,se vedono arrivare nelle loro vie,nei loro quartieri"i diversi"subito si sentono minacciati,hanno paura per le loro case,per le loro famiglie,considerano il nuovo arrivato un "concorrente" nel lavoro:i signori italiani dimenticano di essere stati emigranti,dimenticano che certi lavori non sono loro confacenti e se non ci fossero tanti extracomunitari l'economia del Nord sarebbe andata in crisi anche prima nonostante le smancerie leghiste.Mai come in qusto periodo stanno accadendo episodi assurdi non solo a Lampedusa in tante altre città provocati anche dal "dire e contraddire" di Ministri che non sanno cosa fare tranne parlare a vuoto.In questo clima,non solo gli adulti anche i ragazzi,i bambini diventano cattivi con un compagno più
timido,grasso,taciturno,disabile. Questo dimostra che accettare la diversità,sentire compassione,manifestare solidarietà, comprendere,aiutare non sono sentimenti innati, sono frutto della cultura e dell'educazione.La scuola, la famiglia dovrebbero educare alla cultura e al rispetto dell'altro,troppo spesso questo non accade perchè vengono presentati modelli sbagliati di comportamento:è facile per i giovani subire il fascino delle opinioni degli adulti e seguirle in positivo o in negativo. Sui giovani si fondano le speranze dell'umanità, ma in questo momento i giovani stanno offrendo spettacoli davvero indegni:uno dei più assurdi, erano ragazzini,è accaduto a Patti dove otto "bulletti" per vincere venti euro hanno sottoposto ad angherie un povero disabile e la cosa peggiore è scoprire che,spesso,non appartengono a famiglie disagiate,ma sono "figli di papà". Diceva Martin Luther King"abbiamo conquistato il cielo come gli uccelli,ed il mare come i pesci, ma dobbiamo imparare di nuovo il semplice gesto di camminare sulla terra come fratelli""il fine ultimo dell'uomo, il suo ideale supremo è il passaggio dalla convivenza societaria alla libera comunità". L'elezione di Obama non ha insegnato nulla ai nostri governanti:Guantanamo chiude,da noi approfittando della violenza e del razzismo da combattere, si prepara un altro processo,dopo quelli ai giudici"cattivi"che hanno osato mettere il naso dove non dovevano-sembra di essere a Norimberga-contro un onesto servitore dello stato"Genchi":Destra e sinistra"all'unisono"fanno a gara a chi dà i numeri al lotto sicuramente vincenti.Balle, solo balle per approvare la legge sulle intercettazioni, mettere il "Bavaglio"alla stampa e continuare indisturbati a gestire i loro affari! I ladri e i delinquenti di tutte le specie non quelli politici ringraziano!
DE FRANCHI: SHOA COME INSEGNAMENTO “IL ricordo della memoria di un orrore non può di certo consumarsi in un sol giorno, ma deve riecheggiare quotidianamente affinché nella nostra anima prevalga sempre l'amore per il prossimo, lo spirito di coscienza e di umanità.” Questo è quanto ha dichiarato il Presidente del Consiglio regionale della basilicata, Prospero De Franchi, ricordando le vittime dell'Olocausto. “La Giornata della Memoria, che oggi celebriamo - ha aggiunto De Franchi - deve divenire, per tutti noi e per i nostri giovani, momento di riflessione e di profonda conoscenza storica per non dimenticare quanto è accaduto nel corso di una immane tragedia”. “L'impegno delle istituzioni, ma in generale di tutti gli uomini - ha concluso il Presidente del Consiglio regionale - è quello di custodire gelosamente gli insegnamenti della Shoah e di appassionarci al ricordo e alla ricerca della giustizia, sentimento quest'ultimo che può riscoprirsi esclusivamente con la pratica del bene e del perdono.
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II Giorno della Memoria si celebra in un quadro internazionale segnato dagli echi della guerra condotta da Israele contro i centri abitati della Striscia di Gaza, anche se non ci può essere alcun legame nei giudizi politici di oggi del rapporto fra ebrei e israeliani, fra ebrei come popolo del mondo e israeliani come cittadini, politici e militari del Paese contemporaneo. Richiamare l'orrore della Shoah, specie alle giovani generazioni, significa innanzitutto non chiudere mai gli occhi sui crimini compiuti dai nazi-fascisti contro un popolo ed alimentati dalla cultura della sopraffazione e della violenza. E proprio per comprendere quello che accade oggi nel martoriato Medioriente non si può prescindere dal ricordare cosa successe in Europa negli “Anni bui” tra il 1930 e il 1945. Facendo così le nuove generazioni non comprenderanno appieno le ragioni storiche della stessa Unità europea, della crisi mediorientale, del contrasto tra culture e religioni sempre più evidente, dei fenomeni migratori con la crescente intolleranza verso gli “extracomunitari”, gli islamici e il rinascere con sempre maggiore forza di un antisemitismo camuffato sotto nuove sembianze più subdole, ma non meno pericolose. Sono convinta che all'antisemitismo vecchio - sostiene Simonetti si è aggiunto uno nuovo. Il problema è complicato dai cambiamenti che stanno avvenendo nella stessa Europa, per la presenza sempre più ampia di immigrati di terza generazione di origine araba e islamica che proiettano sul conflitto mediorientale il senso di alienazione e di non appartenenza con cui vivono il loro nuovo rapporto con i paesi in cui genitori e i nonni si sono stabiliti. Vi è il rischio del trasferimento del conflitto mediorientale dentro, nel cuore dell'Europa, con tutti i pericoli che comporta rispetto alla prospettiva di un nuovo antisemitismo. ll pericolo più grande è che il sentimento di alienazione e di protesta contro il mondo occidentale, diffuso nelle periferie parigine e in settori della cosiddetta terza generazione dell'immigrazione, si saldi con una nuova ideologia antisemita. Su questo c'è un grave ritardo politico e culturale in tutt'Europa. Il messaggio invece - continua Simonetti - deve essere molto esplicito: il riconoscimento pieno di Israele di vivere in sicurezza e il riconoscimento dei diritti palestinesi, nell'ambito di una soluzione politica del conflitto che deve avere come fondamento il rifiuto di ogni logica terroristica. Quello odierno dunque non è solo un giorno per ricordare. Nell'Europa che continua a coltivare il seme dell'autoritarismo e un mondo colpito dagli integralismi, la denuncia e il ripudio della Shoah devono essere un antidoto per ricostruire una democrazia in comune”.
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COMMENTI
LE PALLE DI VELLUTO di MAURO ARMANDO TITA CARISSIMO Paride, Consentimi di sbollire gli animi tesi. E' difficile far leva su di una stampa in grado di far risorgere una vera politica quella con la P maiuscola. In un mondo dove abbandano gli egoismi e i personalismi è difficile individuare la buona politica. Il Quotidiano, caso molto strano , ripropone un refuso editoriale, non corretto, ma, "freudianamente" azzeccato. Si parla sempre di colazione...in questo momento di grande transumanza. Il consigliere Fierro entra nella colazione dell'UDC, nel recente passato il consigliere Di Sanza entrava nella colazione del PD ecc. Sembra lo stesso refuso editoriale utilizzato trent'anni fa dalla Gazzetta del Mezzogiorno in occasione della venuta del Vescovo Mons Franco nella diocesi di Melfi. Il refuso è consistito nel riportare volutamente una bella frase del Card Urso di Napoli. Il cardinale rivolto al Vescovo e a tutti i convenuti osava "tuonare": "... Sta ai Padri Spirituali e ai Vescovi portare sulle spalle il Vangelo di Cristo" . Per non essere tacciato di blasfemia... il buon tempone omise la S iniziale... La lettura si prestò a mollte dichiarazioni spiritose. La più riuscita è stata quella di un ateo socialista che definì il refuso una santa verità dopo duemila anni di cristianesimo. Pur volendo ironizzare o sdrammatizzare devo convenire che il momento politico che viviamo non è certamente foriero di speranze e di ottimismo. Tranne il nostro Presidente del Consiglio sempre frizzante e ottimista, tutto il resto è noia. Continuano però i toni aspri che avevano caratterizzato la caldissima estate ferragostiana ormai alle spalle. Sono polemiche che in questi giorni non sono, certamente, passate inosservate. Nel mio ricordo di osservatore attento dei "fatti politici"... un episodio simile ci fu negli anni ottanta. Un terribile scontro scaturito da contrasti di natura politico- finanziaria ed economica, tra due Ministri, che non potevano essere annoverati tra i peggiori, anzi.... La lite fu tra un certo Beniamino Andreatta e un altro osso duro chiamato Rino Formica. Tanti giornalisti dell'epoca definirono quella lite "una rissa tra comari". Quella rissa era determinata da visioni diametralmente oppposte, sia in termini di "Scuola di Pensiero" che di politica economica. Una lite per certi versi voleva essere esemplare per uomini politici dotati di veri attributi. Noi uomini lucani di buona volontà siamo stanchi di essere trattati da meri galoppini di turno. Le polemiche di questi giorni , almeno per me ,sono sale per la democrazia lucana. Un chiaro e manifesto obiettivo l'hanno raggiunto: Le accuse reciproche che sono rimbalzate sono state definite " senza ipocrisie, senza mezze verità e, soprattutto, senza veline. Qualche solone benpensante, forse, ha riso e si è goduto lo spettacolo, gratuitamente, alla finestra. Qualche altro non ha gradito. Quel solone ha creduto, inopportunamente, che tra i tanti litiganti potesse inopinatamente godere il terzo . Così non è stato. L'opinione pubblica lucana , quella reattiva, ha apprezzato nonostante i toni aspri e qualche caduta di stile. Da anni immemorabili siamo alla ricerca di uomini normali dotati di spirito critico e non di soverchiante e desueta sudditanza psicologica e politica. Da anni assistiamo a piccole e disgustose manovre di misero cabotaggio giornaliero. Da anni verifichiamo il nullismo e il nichilismo delle nuove generazioni. Forse ci siamo stancati di prendere le difese di una generazione di pavidi. La Generazione "Q". Forse siamo stanchi di assistere alle performances di giovani muti e furbi. Siamo profondamente delusi della maggioranza silenziosa di questa nuova generazione di opportunisti e di middlescents. Fra qualche anno ci saranno solo i figli della casta pronti ad assaltare la diligenza. Per questa serie di motivazione occorre lanciare un SOS che vada nella direzione giusta . Abbiamo bisogno di uomini e di giovani "bipallici", dotati di veri attributi e non di palle di velluto. Sono stato da sempre un " incursore " Amavo un nuovo tipo di giornalismo tutto lucano " forte" e" fuori contesto". Ho fatto accuse e denunce al vetriolo anticipando lo status quo di carriere politiche che si sono poi cementate con il tempo. Credevo, ingenuamente, che la vera espressione di libertà potesse, finalmente, far approdare alle leve di comando una nuova e moderna classe di governo. Non sono mai stato censurato. Dall'economia alla cultura, dalla politica alla quotidianità vissuta, con accenti non proprio sobri. Me ne scuso con "qualcuno" per il tono aspro usato in qualche occasione. Oggi , felice ed entusiasta del mio ruolo ritrovato continuo a collaborare da opinionista convinto con il caparbio Paride Leporace. Paride Leporace non ha bisogno di difensori . Credo che abbia dimostrato tutto il suo valore e il suo coraggio , misti a professionalità e dignità, in moltissime occasioni. Speravamo di aver introdotto quel lievito che potesse portare ad un rinnovamento della classe politica. Non è stato così. Ci siamo sbagliati. Fare leva su professionisti di indiscussa professionalità, ma di età avanzata significa vanificare il progetto del P. D. e del suo rinnovamento. Queste performances della nuova formazione politica del P. D. che fonda le sue basi ...su cattolicesimo democratico e sulle conquiste progressiste e laiche degli ultimi trent'anni sono evaporate . Riproporre questo scenario significherà rivedere un cammino di forte impronta culturale e politica. Lasciamo alle spalle le polemiche sulle figure prestigiose lucane non inserite nel Pantheon del P. D. . Sono stato oltremodo noioso. Non sono stato ascoltato. Arricchire il Pantheon lucano con riferimenti concreti significava non assistere alle polemiche al vetriolo tra ex DC ed ex PCI. Forse un obiettivo è stato raggiunto. Le polemiche aspre sono servite a dare una scrollata alla sonnacchiosa e pavida maggioranza silenziosa lucana del P. D. Il buon Antonio Papaleo e l'ottimo Aurelio Pace che sono miei " fedeli lettori" , hanno utilizzato il mio cavallo di battaglia ,cioè ... quello di Martin Luther King" Non sono gli uomini cattivi che fanno il male, ma, il silenzio di quelli buoni".(diritti di primogenitura da oltre cinque anni) Non è più possibile assistere a questa pantomima. Chi reagisce con forza deve essere premiato dall'opinione pubblica. Chi si nasconde dietro il dito del perbenismo e della furbizia deve essere punito. La" carta " giornale finalizzata a impacchettare pesce e altre vivande non ha più ragione di esistere in Basilicata Il giornalismo libero deve dare la possibilità di far risorgere la vera politica e i veri uomini con relativi attributi.
Mercoledì 28 gennaio 2009
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NUOVA GIUNTA
PDCI: PROFILO CENTRISTA E MODERATO "IL profilo centrista e moderato della nuova giunta regionale e di contro l’esclusione della sinistra dalla responsabilità diretta di governo regionale sono elementi politici per i Comunisti Italiani non certo positivi". E' il commento congiunto del segretario e del capogruppo regionale del Pdci Giovanni Soave e Giacomo Nardiello per i quali "l'allargamento dell'esecutivo alla sinistra avrebbe avuto un doppio significato: controbilanciare un quadro politico di maggioranza eccessivamente spostato a centro e aprire a settori del mondo del lavoro e della società civile. Nel PD, invece - continuano - è prevalso un orientamento di involuzione moderata che anzi ci preoccupa in vista delle prossime elezioni amministrative provinciali e comunali. Evidentemente si avverte il “fiato sul collo” e spe-
cie per il Materano si fanno scelte che dovrebbero, sulla carta, consentire un recupero elettorale, senza invece puntare sull’unico strumento che può consentire di rinsaldare i legami con l’elettorato nel Materano come in provincia di Potenza: l’impegno su un programma di tutela sociale e per il lavoro. Non possiamo perciò che esprimere amarezza e delusione per le nuove nomine tutte autorevoli sostengono Soave e Nardiello - ma che non rispondono alla logica politica che avremmo voluto attraverso una marcata discontinuità con il passato, un marcato ricambio generazionale e l’avvio di un’autentica fase nuova di governo regionale. Purtroppo, continuiamo a registrare nelle ultime ore tra colleghi del PD ulteriori prese di distanza dalle scelte del Presidente De Filippo che insieme all’assem-
blea dei cosiddetti autoconvocati del PD contribuisce a dare un quadro di profonda divisione all’interno del primo partito della maggioranza. Il Pdci è stato dall’inizio della legislatura con coerenza per la responsabilità e continuerà ad esserlo, ritenendo che la drammatica fase economica, sociale e produttiva che vive la Basilicata non può consentire nel centrosinistra fughe di responsabilità. E tanto meno si può lasciare spazio aperto al centrodestra. Noi non chiediamo e non chiederemo alcunché che non sia già previsto nel programma che tutti abbiamo sottoscritto per rinnovare il patto con i lucani, facendo tesoro dei risultati dell’indagine del Censis specie sul “peso” della politica nell’incoerenza tra missione e obiettivi. Per questo nei Comunisti Italiani alleati leali ma che non conce-
dono “sconti” o “trattamenti di riguardo”. Valuteremo ogni giorno e per ciascun assessore vecchio e nuovo l’attuazione del programma e i risultati. Noi non chiediamo e non chiederemo alcunché che non sia già previsto nel programma che tutti abbiamo sottoscritto per rinnovare il patto con i lucani, facendo tesoro dei risultati dell’indagine del Censis specie sul “peso” della politica nell’incoerenza tra missione e obiettivi. Non sempre gli obiettivi da raggiungere fanno riferimento a principi guida coerenti con la missione delle strutture pubbliche. Buon lavoro alla nuova giunta: troverà nei Comunisti Italiani alleati leali ma che non concedono “sconti” o “trattamenti di riguardo”. Valuteremo ogni giorno e per ciascun assessore vecchio e nuovo l’attuazione del programma e i risultati.
PETRONE: SILENZIATORE SULLA CRISI “LA lunga crisi regionale si è chiusa con la semplice sostituzione dei due assessori dimissionari, Folino e Falotico. Dopo una lunghissima fase di scontro nel PD, si è giunti ad una conclusione che in apparenza può sembrare minimale, ma in realtà è la conseguenza delle forti divisioni interne che ormai caratterizzano tutta l'azione del PD, e di accordi, equilibri, assetti futuri a cominciare dalle prossime candidature per le elezioni amministrative. In realtà è stato posto un fragile silenziatore, così come dimostrano le dichiarazioni di alcuni consiglieri regionali di quel partito e il dibattito in Consiglio, ad una discussione lacerante che sicuramente da domani si riaprirà. La scelta che ha prevalso, ancora una volta, riguarda assetti di potere,individualismi esasperati, stanchi tentativi di imporre leadership di correnti o di gruppi sempre più evanescenti, nell'illusione che in
una crisi così grave, che pone realmente in pericolo il tessuto sociale e produttivo della Basilicata, si possano ancora affermare logiche che, responsabilmente, dovrebbero essere riposte in un angolo. Una crisi che richiederebbe innovazione e una nuova classe dirigente, soprattutto di amministratori pubblici, in grado di lavorare a fianco dei cittadini per una migliore qualità della vita e per sostenere con nette scelte di governo quelli più deboli. Una nuova classe dirigente autonoma e libera da condizionamenti di settori dell'economia e dell'impresa. Amministratori pubblici che abbiano come riferimento il bene comune e non concentrati solo sulle loro carriere. In questa situazione si allontana sempre più la possibilità di ricostruire un nuovo centro sinistra capace di cogliere i segnali che vengono dalla società lucana,sempre più delusa dall'azione di governo di questi
ultimi anni; mentre sullo sfondo rimane una questione morale tutta aperta, a cui la politica non fornisce risposte, che conferma i dubbi sulla possibilità di avviare una nuova fase della politica regionale. Solo su questo terreno potrà essere possibile riparlare di un qualificato centrosinistra lucano. C'è un altro aspetto di questa vicenda che appare incomprensibile: in tutti questi giorni abbiamo letto dichiarazioni roboanti dei partiti della maggioranza alla regione; dichiarazioni che andavano dalla denuncia di una questione morale aperta in Basilicata, alla necessità di dare qualità all'azione del governo regionale, al rifiuto di ogni pratica lottizzatrice, alla critica al PD di voler imporre a tutti le sue scelte. Come mai sono spariti questi argomenti e viene accettato acriticamente il debole compromesso raggiunto nel Pd? Carlo Petrone
IL PD E IL VECCHIO CHE AVANZA segue dalla prima I due fuoriusciti: uno per propria volontà (Folino) e l'altro perché costretto (Falotico) sono proprio coloro che rappresentavano il top delle due culture confluite nel PD che furono messi lì, insieme agli altri, proprio per dare maggiore spessore e lustro all'esecutivo. Al loro posto, ora, troviamo due attempati signori rispettabilissimi per carità, nulla di personale, ma che non sono esattamente la risposta energica e forte alla crisi che ci si aspettava e che era necessaria. Insomma, se era crisi politica (e lo è per davvero ed è profonda) di politica non se ne è vista molto. Solo all'inizio, in verità, si è registrata una qualche tensione, anche alta. Poi tutto è sprofondato nelle torbide acque paludose dei conciliaboli e sottratto alla pubblica comprensione. Sembra che tutto sia stato fatto per dare clamorosamente ragione a chi all'inizio “aveva pensato male” (e non eravamo certo noi tra questi). Come hanno trovato sostanziale conferma anche tutte le critiche dell'opposizione. Noi, illusi di altri tempi, auspicavamo che dopo lo shock di Folino ci fosse, finalmente, un salutare e sanguigno chiarimento “politico”. Poi, in base a tale esito, reso comprensibile a tutti noi mortali, si sarebbe potuto accettare qualsiasi rivoluzione e/o aggiustamento anche del governo regionale che andava reso, ovviamente, consono alla nuova “linea” definita. Nulla di tutto questo è accaduto. Solo e ancora prove muscolari. Almeno questo è quello che appare evidente, anche a chi non vorrebbe crederci. Siamo di fronte semplicemente alla faticosa quadratura possibile del cerchio, con la concessione di poltrone, rivendicate spesso in modo persino spudorato. Che dire. Nella seconda metà del novembre scorso
sulla prima pagina di questo giornale fu pubblicato un nostro editoriale in cui parlavamo del “PD e del nuovo che non avanza”. Mai avremmo potuto immaginato di indietreggiare al punto di dover assistere ad un PD in cui ad avanzare è addirittura il vecchio. Daltronte è arcinoto che in politica nessuno spazio rimane vuoto a lungo per cui, se il nuovo fatica a farsi avanti, inevitabilmente ad occupare la scena è qualcun altro, magari non tanto più giovane ma sicuramente più navigato. Non sappiamo cosa ci riserverà il futuro e se il centro sinistra lucano riuscirà a sopravvivere, nonostante tutto, a se stesso e alla sua grande capacità di farsi male. Certo è che i suoi dirigenti sembrano davvero essere impegnati a dare una mano all'opposizione che solo poche ore prima dell'annuncio della “nuova “ giunta DeFilippo, per bocca del consigliere Napoli (La Destra), sosteneva che “E' evidente che lo spazio temporale in cui vivono gli esponenti del partito democratico appartiene ad altre sfere. E' una crisi che ormai dura da più di due mesi, generata da bramosie politiche dei propri esponenti, che ha generato caos nelle istituzioni.” Arduo è dimostrare il contrario. E allo scopo, non risultano essere di grande aiuto le (in)tempestive dichiarazioni preventivamente negative del consigliere regionale del PD, Marcello Pittella, il quale lapidariamente ha (pre)detto che “La conclusione della crisi alla Regione Basilicata vede il concretizzarsi di una scelta non adeguata rispetto ad argomenti politici molto forti alla base di una crisi profonda che avrebbe richiesto risposte altrettanto forti. La soluzione è debole e non risponde, pur nel rispetto di legittimi equilibri interni al partito ed alla coalizione di governo, alle domande di innovazione, di compattezza politica e di autorevolezza che vengono dalla società lucana”. Ma
se di questo c'era davvero bisogno perché si è fatto altro, indebolendo di fatto, con queste sostituzioni, l'esecutivo regionale? A spiegarlo, in qualche modo, è lo stesso Piero Lacorazza quando dice che la Giunta che si è andata a costituire in effetti non è “la risposta” a questa delicata fase di passaggio, ma solo una tappa (obbligata ci pare di capire) che dovrebbe (nelle intenzioni) favorire un riapertura della discussione sulle scelte strategiche e di fondo per la Basilicata e su una nuova fase del centrosinistra lucano che per avere un futuro necessita di una nuova alleanza più credibile ed autorevole, ma ancora tutta da strutturare. Insomma ci sembra di capire che si è fatto un passo indietro, sperando di poterne fare dopo due in avanti. Un'opera titanica, quasi una “mission impossible”. Tenuto conto del coro dei delusi in crescita, dello scivolare impietoso verso la fine di una legislatura sempre più mesta e dell'improbabile possibilità di “restituire fiducia e speranza” ai lucani con scelte, così poco coraggiose. Scelte che, temiamo, si riveleranno poco utili anche alla auspicata ripartenza “da Matera e dalla sua Provincia per riannodare i fili di un cammino che nel 2007 si è interrotto”. Ci auguriamo davvero di sbagliare ed essere smentiti in questo nostro pessimismo. Chissà, se la politica -come si suol dire- è davvero lo specchio della società, alla fine le scelte fatte potrebbero rivelarsi più in sintonia con il mondo lucano di quanto si possa oggi immaginare. Ma sarà il tempo a dircelo, il lavoro dei singoli assessori, le scelte delle prossime candidature, il ritorno in campo (se mai vi sarà) della politica. L'incognita vera, però, rimane il giudizio che di tutto questo si stanno facendo gli elettori e magari, avendo presente sempre come monito l'Abruzzo. Vito Bubbico
Economia Italia / Mondo Al Senato il Governo incassa la fiducia: tutte le novità
Gennaio nero per l’industria
Il decreto anticrisi è legge misure per le famiglie e il lavoro
Ordini in calo continua il crollo della produzione
DALL’UNA tantum per le famiglie al sostegno al reddito per i negozianti costretti a chiudere per la crisi, dal pagamento dell’Iva per cassa ai pannolini gratis. Il pacchetto anticrisi varato dal governo il 28 novembre scorso, che vale 5 miliardi di euro, è legge. Il Senato ha infatti dato l'ok definitivo al testo con 158 sì, 126 no, 2 astensioni. Ecco tutte le misure. BONUS FAMIGLIA – È l’una tantum da 200 a 1.000 euro per lavoratori e pensionati con redditi bassi. Va ai nuclei familiari e solo nel caso dei pensionati anche a soggetti singoli. Il termine per la domanda è il 28 febbraio. ASSEGNI FAMILIARI – Arrivano 350 milioni di euro per dare un sostegno anche ai lavoratori autonomi e per rafforzare gli aiuti alle famiglie con disabili. La spesa potrà però essere decisa solo dopo una verifica su quanto non speso nel 2009 per garantire un tetto alla rata dei mutui variabili. MUTUI PRIMA CASA – Per i mutui in corso le rate variabili 2009 non possono superare il 4% grazie all’accollo da parte dello Stato dell’eventuale eccedenza; per i nuovi mutui, il saggio di base su cui si calcolano gli spread è quello Bce. PANNOLINI GRATIS – Per le famiglie che rientrano tra i beneficiari della social card ci sarà un aiuto per l’acquisto di pannolini e latte per i figli fino a 3 mesi di età. AFFITTI, MINI-FONDO – Arrivano 20 milioni in più. AMMORTIZZATORI – Il sostegno al reddito di coloro che perdono il lavoro sarà garantito dal nuovo Fondo sociale per l'occupazione e la formazione, nel quale confluisce anche il Fondo occupazione per gli ammortizzatori in deroga, finanziato per 1 miliardo e 26 milioni di euro. MASSIMO SCOPERTO – Se il saldo del cliente risulta a debito per un periodo inferiore a 30 giorni non si paga la commissione. BOLLETTA LUCE, AMPLIATA PLATEA TARIFFA SOCIALE – L'accesso alla tariffa elettrica agevolata è consentito anche a coloro che in famiglia hanno un malato che ha bisogno di apparecchiature medico-terapeutiche alimentate ad energia elettrica. Destinatarie delle tariffe agevolate anche le famiglie con almeno 4 figli a carico e
con Isee non superiore a 20.000 euro. FONDO CREDITI NUOVI NATI – Istituito un fondo per prestiti agevolati alle famiglie con nuovi nati. Accederà alle risorse anche chi ha un familiare affetto da una malattia rara. RIFORMA DEL MERCATO ELETTRICO – Tra le novità la futura divisione dell’Italia in tre macro-zone. PEDAGGI AUTOSTRADALI – Gli aumenti saranno congelati fino al 30 aprile 2009. DETASSAZIONE PRODUTTIVITA' – Prorogato al 2009 l'alleggerimento fiscale per i premi di produttività per i lavoratori dipendenti del settore privato. DEDUZIONE IRAP – Sarà possibile scontare ai fini Ires e Irpef il 10% dell’imposta regionale sulle attività produttive. IVA PER CASSA – Il pagamento dell’imposta non sarà più al momento dell’emissione della fattura ma all’effettivo incasso dei corrispettivi. STUDI DI SETTORE – Revisione legata alla congiuntura economica. Nes-
sun allentamento invece del loro valore probatorio. PAGAMENTI PA – Prevista una velocizzazione dei pagamenti dovuti dalla pubblica amministrazione e dei rimborsi fiscali ultradecennali. ACCONTI FISCALI – L'acconto Ires passa dal 100% al 97%, mentre quello Irap dal 99% al 96%. TREMONTI-BOND – Il Tesoro potrà sottoscrivere, su richiesta delle banche interessate, strumenti finanziari privi dei diritti di voto. ROTTAMAZIONE NEGOZI –Sostegno al reddito ai negozianti che sono costretti a chiudere. Equivarrà alla pensione minima e sarà concesso a chi ha più di 62 anni (57 se donne). INFRASTRUTTURE – Arriva norma che velocizza la realizzazione delle grandi opere. IVA SKY – Passa dall’aliquota ridotta del 10% al 20%. PORNOTAX E MAGHI – Tasse maggiorate per la produzione e vendita di materiale porno. Ritocco fiscale anche per i maghi.
Aiuti per affitti e mutui
Lingotto a quota 21% del mercato) non mettono in gioco soltanto l'occupazione ma anche un pezzo importante del sistema industriale e le prospettive di ripresa del pil. Se non si interviene tempestivamente sarà inevitabile un taglio della produzione che secondo le previsioni di Ihs Global Insight andrà ben oltre il 19% nel primo trimestre pari a 97 giorni lavorativi e 74.093 unità in meno. Il che significa due stabilimenti a rischio: Pomigliano e Termini Imerese. Il governo si presenta diviso all'appuntamento con le parti sociali: non è soltanto la Lega a dire no alla riedizione del bonus rottamazione. C'è anche il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, che parla di "un evidente problema dell'industria dei beni di consumo durevoli, non solo dell'auto". E costringe Scajola, titolare del dossier, a rassicurare sull'ampio raggio degli interventi: "I provvedimenti non saranno pro o contro la Fiat, ma dovranno interessare tutto il settore". Dal ministro dello Sviluppo, tra i pochi fa-
rati per il diverso numero di giornate lavorative, due in meno)». Quanto alla produzione grezza, la contrazione a gennaio sui 12 mesi è del 17,6%, contro il -9,3% di dicembre. Nel confronto mensile, prosegue la nota, l’attività diminuisce in gennaio dello 0,1% dopo la flessione di dicembre (-1,5% su novembre, dati destagionalizzati). Le aziende che lavorano su commessa rilevano in gennaio un calo degli ordini sia in termini mensili (8,7% su dicembre, dati destagionalizzati) sia sui dodici mesi (-7,9% su gennaio 2008, dato grezzo). In dicembre gli ordini sono scesi del 6,8% su novembre e del 7,6% su base annua. La prospettiva negativa, conclude il Csc, «è confermata anche dall’indagine Isae sulle imprese manifatturiere».
Spese sanitarie eccessive Molti si indebitano per pagare le medicine LA SPESA sanitaria rispetto al Pil continua a crescere, tanto che nel 2010 si rischia una voragine da 10 miliardi di euro, e anche i debiti delle famiglie aumentano. Gli italiani si impoveriscono perchè devono pagare di tasca propria un gran numero di prestazioni sanitarie. Sono infatti quasi 350mila (pari all’1,5% del totale) le famiglie che nel 2006 si sono impoverite per spese sanitarie impreviste, facendo vacillare il mito di un Ssn equo e solidale. A evidenziare questi nodi, è il VI Rapporto Sanità del Ceis presentato ieria Roma. Oltre ai 349.180 nuclei familiari impoveriti da spese
Giornata decisiva per l’auto Irrisolto il nodo rottamazioni di ANTONIO PENNACCHIONI
CONTINUA il crollo della produzione industriale, che a gennaio è caduta dell’11,8% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, dopo il -11,2% registrato a dicembre. Lo riferisce il Centro studi di Confindustria nella consueta indagine rapida, nella quale si afferma che “l'andamento degli ordini suggerisce che la profonda crisi che sta attraversando il settore industriale italiano sia destinata a protrarsi nei prossimi mesi». L'indagine di Confindustria conferma dunque «in avvio di 2009 la debolezza della produzione industriale, che cade in gennaio dell’11,8% sullo stesso mese del 2008. In dicembre è scesa dell’11,2%, variazione leggermente migliore del 12,4% registrato nella stima preliminare (dati depu-
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L’ANALISI DEL CEIS
Oggi le novità sul sostegno da parte dello Stato
ROMA - Vigilia di contatti serrati e incontri riservati per il tavolo sulla crisi dell'auto che si apre oggi a Palazzo Chigi. In serata l'amministratore delegato Sergio Marchionne ha fatto il punto con il sottosegretario Gianni Letta e i ministri interessati Giulio Tremonti (Economia) e Claudio Scajola (Sviluppo). Una verifica su tempi e modi degli aiuti di Stato, a partire dalla proroga degli eco-incentivi su cui pesa il no di Tremonti in nome dell'equilibrio dei conti pubblici, che stamattina saranno al centro della discussione con produttori di due e quattro ruote, concessionari, Confindustria e sindacati. Nel giorno in cui i dati confermano che il 2009 è iniziato peggio di come era finito il 2008, Marchionne incalza l'esecutivo. L'allarme sui 60 mila posti di lavoro a rischio nel settore va dritto al cuore del problema. Le vendite in picchiata (gennaio chiuderà con 170mila immatricolazioni pari al -27,3% con il
Mercoledì 28 gennaio 2009
L’ad Fiat Sergio Marchionne
vorevoli agli eco-incentivi, arriva anche uno stop all'ultima provocazione leghista che ipotizza l'ingresso del Tesoro nella Fiat nel quadro di un'eventuale ricapitalizzazione. Secondo le indiscrezioni, il piano messo a punto dagli esperti prevede il rilancio della rottamazione (con probabile ritocco del bonus di 800 euro erogato fino al 31 dicembre scorso), facilitazioni per il finanziamento degli acquisiti a rate, sgravi per le auto a gpl e metano e investimenti sulla mobilità. La copertura stimata è di 300 milioni di euro.
extra per la salute, ce ne sono altri 861.383 (3,7%) che sono stati soggetti a 'spese catastrofichè, per effetto dell’incidenza sui loro bilanci delle spese sanitarie 'out of pocket' che sono state costrette ad affrontare. La barriera tra nord e sud non scompare, come confermano i dati sulla spesa sanitaria nelle Regioni. Se la media nazionale pro-capite è di 1.744 euro, in Trentino Alto Adige, Lazio e Valle d’Aosta supera i 1.970 euro, mentre in Basilicata e Calabria la cifra scende a meno di 1.600 euro. E anche per quanto riguarda la specialistica ambulatoriale, nonostante una sostanziale omogeneità nei ticket, non è garantita l’equità. L’adozione di nomenclatori tariffari differenti comporta infatti una diversa incidenza di costi sui pazienti.
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24 ore in Basilicata
Codice rosso e traffico deviato da Sibari a Lagonegro Nord sulla Salerno-Reggio Calabria
A3 nella morsa della neve Tir di traverso. L’emergenza termina nel pomeriggio LAGONEGRO - Per qualche ora il timore è stato che potesse ripetersi il disastro del 2005, quando, a causa delle abbondanti nevicate sulla Salerno - Reggio Calabria, molti viaggiatori rimasero prigionieri per diverse ore sull’autostrada. E ieri mattina i disagi provocati dai fiocchi caduti fin dalla notte sul tratto autostradale si sono fatti sentire subito. All’altezza dell’uscita di Lagonegro alcuni mezzi pesanti si sono messi di traverso sulla carreggiata. Scatta il codice e rosso e la chiusura dell’autostrada allo svincolo di Sibari, in direzione Nord. L’A3 è stata chiusa allo svincolo di Lagonegro Nord e il traffico in direzione Sud è stato deviato lungo la SS 585 della Valle del Noce. In direzione Nord, invece, la A3 è stata chiusa dallo svincolo di Sibari fino a Lagonegro Nord. Tutto il traffico che percorreva l’autostrada al momento della chiusura dei due svincoli ha intasato i circa ottanta chilometri che separano Sibari da Lagonegro. Il deflusso è stato lento e ha provocato non pochi disagi agli automobilisti. Dopo la chiusura dello svincolo di Sibari il traffico è stato deviato lungo la ss 106 jonica e poi lungo la superstrada Basentana. Una giornata pessima per chi si trovava a percorrere la Salerno - Reggio. Il blocco per neve, infatti, si è aggiunto a quello disposto tra Cosenza e Falerna in conseguenza della frana che domenica sera ha provocato la morte di due persone ed il ferimento di altre cinque. Numerose frane di piccole dimensioni si sono verificate, in conseguenza delle forti piogge dei giorni scorsi, anche nella zona di Scigliano, distante pochi chilometri dalla A3, con conseguenti disagi alla circolazione sulla viabilità interna. Per tutta la mattinata è il personale Anas, la Polizia stradale e i volontari della Protezione civile sono stati in stato d’allerta per assicurare la massima fluidità e sicurezza della circolazione. L'allarme è rientrato nel prime ore del pomeriggio, con la revoca del codice rosso, quando la pioggia ha contribuito a ripulire le strade dalla neve, lavando via il rischio dell’ennesimo dramma.
La chiusura a Lagonegro Nord e la frana sulla ss19
EX SS 19, A LAGONEGRO FRANA SUL PERCORSO ALTERNATIVO LAGONEGRO - Ieri mattina una nevicata inaspettata ha imbiancato la città, calandola in un’atmosfera invernale che ha colto di sorpresa tutti coloro, studenti e lavoratori, che all’ultimo momento si sono dovuti attrezzare per la neve. Non molti i problemi per il traffico cittadino, ma la maggior parte degli autobus che quotidianamente portano a Lagonegro gli studenti provenienti da tutto l’hinterland sono stati costretti a tornare indietro per le cattive condizioni metereologiche. Da tutte le scuole, infatti, ci hanno fanno sapere che circa la metà della popolazione scolastica non ha potuto raggiunge-
re i rispettivi istituti. Un ostacolo per il traffico del lagonegrese è rappresentato dalle condizioni della ex statale 19 delle Calabrie, chiusa nella notte tra sabato e domenica scorsi a causa di uno smottamento provocato nei pressi dell’ingresso della galleria De Lorenzo dalle forti piogge della scorsa settimana. «I lavori di messa in sicurezza e di ripristino della viabilità sulla ex statale, che rappresenta il percorso alternativo in caso di chiusura dell’autostrada, sono iniziati l’altro ieri (domenica per chi legge ndr)», riferisce il consigliere provinciale Vito Di Lascio. A causa delle avverse con-
dizioni atmosferiche non è stata ancora effettuata la riapertura al traffico, prevista per ieri, del tratto interessato dalla frana. Unica alternativa per bypassare la galleria De Lorenzo è rimasta il vecchio tracciato della ex ss 19 che, nelle vicinanze della galleria, attraversa Lagonegro percorrendo un tratto più lungo e tortuoso. Nelle prime ore del pomeriggio la pioggia ha normalizzato la situazione e l’autostrada è stata riaperta al traffico lungo tutto il tratto tra gli svincoli di Sibari e quello di Lagonegro Nord. Giovanni De Noia
Cede la terra a Lauria Fiocchi sulla Basentana Smottamenti a Santo Iorio Imbiancati Tito, Picerno e Vietri LAURIA - Le abbondanti piogge di questi giorni hanno flagellato con particolare violenza l’area del lagonegrese provocando ingenti danni anche nel territorio comunale di Lauria. Ma la situazione che si presenta davvero drammatica perché potrebbe mettere a rischio l’incolumità delle persone, resta quella della frana verificatasi in località Santo Iorio. In seguito al sopralluogo eseguito è stato riscontrato un dissesto che coinvolge il piano viabile e le ripe della strada comunale Rosa-Mulino. Inoltre è stata rilevata la presenza di grave pericolo per la fruizione della strada comunale e per il
VITTORIO Bosone - descritto dal Giornale come la “gola profonda” che con le sue dichiarazioni avrebbe aperto uno squarcio sul marcio nel mondo corrotto delle intercettazioni - in realtà afferma che si tratta di un falso. «Confermo - dichiara Bosone a “Civonline”, giornale telematico dell’Etruria - che non sono io l’autore della denuncia menzionata dal Giornale. Come ho più volte precisato alle autorità competenti dalle quali venni sentito in merito già nella primavera dello scorso anno, ero assolutamente ignaro dell’esistenza della denuncia, che non ho mai redatto. Essa, infatti, consiste in due fogli dattiloscritti inviati per posta in modo anonimo, privi di firma manoscritta. In calce al se-
tratto interessato alla frana a cura del personale del Comune di Lauria e su indicazione dei vigili urbani, presenti al sopralluogo, è stata provvisoriamente posta in opera la segnaletica di chiusura del tratto stradale. Immediatamente, fino a quando non saranno ripristinate le normali condizioni di transito, è vietato il transito veicolare nel tratto della strada comunale Rosa-Mulino-Seta. Il percorso stradale alternativo è stato individuato sulla Ss 19 delle Calabrie a seguito di apposita ordinanza emessa dal Comune di Lauria. Emilia Manco regione@luedi.it
VIETRI - La pioggia di questi giorni, almeno nell’intera giornata di ieri, ha lasciato spazio alla fitta nevicata che è imperversata sul raccordo autostradale SicignanoPotenza. Già ieri, prima dell’ora di pranzo, la neve è cominciata a scendere sul raccordo, senza però creare inizialmente alcun problema al traffico tra Tito e gli svincoli di Vietri di Potenza e Buccino. Ma ieri pomeriggio, poco dopo le sedici e trenta, la neve è ritornata sul raccordo autostradale SicignanoPotenza e da Tito, passando per Picerno e per gli svincoli di VietriBalvano e Vietri San Vito, ha creato alcuni problemi al traffico. Una forte nevicata con bei fiocchi in-
Bosone smentisce di aver denunciato sul Giornale il mondo corrotto delle intercettazioni
«Non sono io la gola profonda» condo foglio c’era semplicemente inserito a macchina il mio nome». Spiega Bosone: «Già allora presi le distanze e ora non posso che ribadire la mia completa estraneità rispetto a quelle accuse totalmente calunniose e inventate, gravemente pregiudizievoli nei confronti miei e di una molteplicità di persone, che come me sono vittime di quello scritto anonimo». Il servizio pubblicato dal Giornale, diretto da Mario Giordano, coinvolgeva anche tale Santo, re-
sponsabile della sala intercettazioni della procura di Potenza e il colonnello Leonardo Rotondi, già comandante provinciale dei carabinieri di Potenza. «Ho già scritto anche al direttore del Giornale - spiega Bosone - per chiarire la mia posizione anche in merito ad altre vicende per le quali sono stato citato. Ma la storia di Civitavecchia davvero non avrei potuto scriverla, visto che di tutti quei nomi conosco solo quello di Mercurio Farino e di un tecnico, che avevano lavorato
per me alla Ies. Credo proprio che si tratti di una storia da inserire completamente in un contesto locale. Bisogna indagare sul territorio per capire chi possa aver avuto interesse a fare una cosa del genere». Bosone, riprende il giornale telematico, non dice altro, ma è chiaro che dietro una storia rispuntata dopo mesi in coincidenza con l'esame del ddl sulle intercettazioni, ci sia la regia che conosce e mette in relazione nomi del territorio apparentemente
tensi è caduta sul manto autostradale, e ha rallentato tanto il traffico in direzione Potenza e Salerno. Un piccolo ma fitto strato di neve si è raccolto sulla strada, creando un traffico intenso in entrambi le direzioni. Ad aggravare ancora di più la situazione, l’impianto semaforico posto sul viadotto di Picerno ormai da settimane, che ha ancora di più raccolto il traffico e rallentato la percorrenza del raccordo. La neve è continuata a scendere fino a tarda serata, anche se non si sono verificati incidenti o problemi eccessivi al traffico. Claudio Buono regione@luedi.it
del tutto slegati tra loro, fino a firmarsi Vittorio Bosone, un personaggio noto solo nel settore delle intercettazioni. Un settore avvolto in un alone di mistero, ma in grado, come dimostra la Igs, di mettere insieme politici, imprenditori, professionisti. Perché? «Perché i margini sono molto interessanti - spiega Roberto Marongiu, da imprenditore - nonostante ora i tempi di pagamento delle procure si siano molto dilatati». E proprio la crescita, in poco tempo, della Igs potrebbe aver dato fastidio a qualcuno, che magari dal business è uscito o non è riuscito ad entrare. fab. ame. f.amendolara@luedi.it
16 24 Ore in Basilicata Vertice a Palazzo Chigi tra Fiat, Governo e sindacati sugli aiuti statali al settore auto. Melfi trema Mercoledì 28 gennaio 2009
Tute blu lucane a piazza Colonna Uilm e Fiom di Basilicata partecipano al presidio romano MELFI - Senza aiuti da parte del Governo nazionale per le tute blu del gruppo Fiat e indotto si preannuncia un vero e proprio stillicidio. Le tragiche previsioni dell’ad della casa automobilistica torinese, Sergio Marchionne, che ha parlato di 60.000 posti che potrebbero perdersi, non lasciano spazio alla fantasia. L’intervento da parte dello Stato in aiuti al settore Auto, così come è avvenuto in latri paesi occidentali segnati dalla crisi del comparto, appare sempre più necessario. E per ribadirlo al Governo, sindacati e Confindustria saranno oggi Roma. In contemporanea, a partire dalla mattinata, davanti a Palazzo Chigi le sigle di categoria daranno vita a un presidio di lavoratori. Folte delegazioni della Fiom e della Uil di Basilicata si uniranno alla manifestazione. A guidare le tute blu lucane i due segretari di categoria, Giuseppe Cillis (Fiom), Vincenzo Tortorelli (Uilm). Dalla stazione di Melfi, partirà, alle ore 09,45, destinazione Roma, un pullman, messo a disposizione dalla Uilm. La Fiom, invece, motiva così la propria presenza al presidio di piazza Colonna: “a difesa dei livelli occupazionali e lo sviluppo del settore nel nostro Paese che passa attraverso scelte strategiche chiare per il futuro da parte di Fiat; per sostenere la richiesta al Governo
di intervenire con misure utili a ridurre i costi sociali per i lavoratori e per il mantenimento degli stabilimenti e dell’occupazione esistente in Italia». Solo due giorni fa la Lega Nord ha detto no alla possibilità di aiuti statali alla più grande casa automobilistica statale, ipotesi su cui il governo Berlusconi aveva lasciato intravedere un’apertura. Il segretario della Cgil, Epifani, ieri ha chiesto al Governo di “aprire gli occhi e decidere”. E subito dopo il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola ha replicato che i provvedimenti che prenderà il Governo italiano per la crisi dell’auto «non sono pro Fiat o contro Fiat ma devono interessare tutto il settore che produce l’11,4% del Pil nazionale, un gettito fiscale di 81 miliardi di euro ed è composto da 2.500 aziende che occupano 400 mila addetti». Da quanto si è appreso nel pomeriggio, l’incontro fissato per oggi, è stato preceduto, ieri sera, dall’apertura di un tavolo di confronto tra Confinsutria e Governo. Riunione alle 20, con la partecipazione, per l’Esecutivo del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, il ministro dell’economia Giulio Tremonti, il ministro dello sviluppo economico Claudio Scajola e il ministro del lavoro Maurizio Sacconi. Nel frattempo a Melfi crescono
Tute blu della Sata
le preoccupazioni per il futuro dello stabilimento. «Le affermazioni di Marchionne - ha dichiarato il consigliere regionale del gruppo misto, La destra, Michele Napoli gettano una sinistra ombra sullo stabilimento Sata che, sicuramente, se si dovessero avverare le previsioni dell’amministratore delegato, vedrebbe dimezzata la sua forza lavoro». Aziende come la Fiat, multinazionali con diversi
stabilimenti sparsi nel mondo, dotati di una struttura di marketing capace di elaborare piani economici prevedendo le indicazioni del mercato, con le sue inclinazioni in positivo o in negativo, «non sono capaci di attivare - continua - se non ricorrendo alla cassa integrazione e, in casi peggiori, al licenziamento, misure adeguate per contrastare le flessioni delle vendite». La continua ricerca di siti
Contratto, scontro tra Cisl e Cgil. Psdi: «La divisione che non giova»
Per Sarli «accordo di conquiste» Summa: «Così si svendono i diritti» POTENZA - Non sembrano volersi attenuare i toni della polemica sindacale che ha pre oggetto l’accordo sulla riforma dei contratti, siglata, nella scorsa settimana, da Cisl e Uil ma non dalla Cgil. Va così ingrandendosi la spaccatura tra le tre confederazioni che ha preso forma ormai da tempo. Una divisione che non ha risparmiato i sindacati locali, come dimostra i numero degli interventi che si sono susseguiti in questi giorni a sostegno della due opposte posizioni. Sulla questione si sono schierati, ieri, i segretari della Funzione pubblica di Cisl e Cgil, rispettivamente, Giovanni Sarli e Angelo Summa. Per il primo - che ha ripreso la posizione del segretrario generale, Nino Falotico l’accordo quadro sul nuovo modello contrattuale può essere definito «storico» per il lavoro pubblico. «Si pongono le basi - spiega - per favorire una equa remunerazione e valorizzazione delle tante professionalità della Pubblica Amministrazione». Per Sarli, alla pari dei lavoratori privati, quelli pubblici potranno beneficiare degli sgravi fiscali e contributivi sul salario accessorio e sulla produttività, la cui tassazione sarà del 10 per cento anziché del 30. «Al contrario, poi, di quanto va propagandando la Cgil - aggiunge - non solo viene confermato il contratto nazionale a garanzia dei trattamenti economici e normativi comuni di tutti i lavoratori, ma lo stesso contratto decentrato viene potenziato notevolmente facendo crescere il ruolo del sindacato territoriale e aziendale, delle Rsu in particolare». Altro aspetto importante è l’impegno sottoscritto dal Governo di stanziare nella Finanziaria, relativa alla prima decorrenza dei rinno-
Giovanni Sarli e Angelo Summa
vi, gli interi incrementi contrattuali, anziché la sola indennità di vacanza contrattuale. I rinnovi, inoltre, si faranno alle scadenze, senza attendere oltre 2 anni, come successo dal 1995 ad oggi. Insomma, dice: «Se otterremo migliori risultati, puntando a valorizzare, da un lato, le risorse umane e le loro professionalità, e, dall’altro, eliminando i tanti sprechi dovuti alle consulenze esterne inutili e alle esternalizzazioni, che spesso producono debiti a carico delle amministrazioni, il beneficio non sarà solo per i cittadini, ma anche per gli stessi lavoratori, a favore dei quali potremo rivendicare ed ottenere, in sede aziendale, in virtù di quest’accordo, premi economici per i migliori risultati ottenuti». Dice di non essere sorpreso dall’entusiasmo dei sindacati sottoscrittori dell’accordo, Mario Petrone, segreta-
rio regionale del Psdi. «I fatti stanno lì a dimostrare che ogni volta che i sindacati si dividono tutti i lavoratori perdono le piume e, quindi, anche ora i lavoratori ci rimetteranno all’ingrosso». La storia recente secondo Petrone dimostra che il Patto per l’Italia (altra questione che vide questi sindacati a firmare e la sola Cgil no) «non ha prodotto alcun risultato positivo per i lavoratori». «Infatti - aggiunge nel periodo 2001-2005, dati banda d’Italia, le retribuzioni dei lavoratori sono diminuite, in termini reali, del 15 per cento. Questa perdita reale di retribuzione dei lavoratori continua ancora oggi. Per il segretario della Fp Cgil, invece, «siamo al paradosso». E spiega: «alcuni dirigenti della Cisl lucana non sanno di cosa parlano. Cisl e Uil, dopo aver sottoscritto il peggior accordo nella storia delle relazioni sindacali, scardi-
nando il sistema di tutela dei diritti e dei salari dei lavoratori italiani, tentano di propagandare vantaggi inesistenti». Per Summa con l’accordo «sono stati svenduti i diritti dei lavoratori italiani, conquistati in tanti anni di lotte sindacali, in cambio di posti per i loro dirigenti sindacali nel sistema di enti bilaterali previsti dall’accordo per la gestione di importanti ambiti gli ammortizzatori sociali ed i servizi per l'’mpiego (gestione del collocamento)». E ancora, «si privano i lavoratori italiani del contratto collettivo nazionale e dei relativi aumenti contrattuali, adeguati al costo della vita». I i lavoratori italiani avrebbero avuto negli ultimi quattro anni una perdita di circa 1400 euro annui mentre il sistema delle imprese ne avrebbe avuto un vantaggio economico. «In particolare, per i lavoratori pubblici, oltre agli effetti negativi che si produrrebbero con l'accordo separato sulla riforma del modello contrattuale è in corso un processo che porterà alla “delegificazione” del rapporto di lavoro». L’accordo prevedrebbe inoltre la limitazione del diritto di sciopero. E, in fine, la provocazione: «se Cisl e Uil ritengono che l'accordo sottoscritto sia un buon accordo perché non sottoporlo al giudizio dei lavoratori? Si tratta di un semplice esercizio di democrazia». Incisivo l’intervento del segretario regionale della Cgil, Antonio Pepe: «l Governo ha palesato la strategia della divisione del fronte del sindacato, con la conseguenza di far pagare ai lavoratori i costi di una crisi che il sistema delle imprese non si prende la responsabilità di calmierare, magari diminuendo parte dei profitti».
vantaggiosi economicamente per produrre auto con costi più bassi e contrastare la concorrenza sembra essere l'unica ricetta possibile per continuare ad essere competitivi. «Crediamo - afferma Napoli che esista un’altra strada che passa attraverso il rinnovamento tecnologico e la capacità di immettere modelli innovativi anticipando gli altri concorrenti». Per Napoli, quello della Fiom al Governo, è un ricatto. «Da tempo - prosegue il consigliere regionale - stiamo sostenendo che le politiche del Lingotto, soprattutto per quanto riguarda lo stabilimento di Melfi, ci lasciano perplessi, qualche mese fa paventammo addirittura il rischio di chiusura dello stabilimento lucano, provocando la reazione di alcune fasce del sindacato». Rischio che, purtroppo, potrebbe diventare reale «se si continua a far finta di non capire e ritenere intoccabile lo stabilimento lucano che, se pur centrale, a detta dello stesso Marchionne, nello scacchiere Fiat, non verrebbe risparmiato e sicuramente penalizzato rispetto agli stabilimenti dell’est europeo, vedi Polonia». L’incontro di oggi servirà a capire le intenzioni del Governo sul futuro del settore auto in Italia, tanto vitale per l’economia lucana. Mariateresa Labanca m.labanca@luedi.it
Riunione dei comitati provinciali e regionale
Mancusi (Udc): «Dare ai lucani una speranza»
Il segretario dell’Udc, Agatino Mancusi
PICERNO - Si è svolta a Picerno la riunione congiunta del comitato provinciale di Potenza e di quello Regionale dell’Udc della Basilicata, sabato scorso a Piperno, per confrontarsi sulla difficile situazione di crisi che sta caratterizzando la vita delle famiglie lucane e lo stesso futuro della nostra Regione e per programmare l’attività del Partito in vista delle sfide della prossima primavera politica. «Il lungo ed appassionato dibattito – si legge in una nota diffusa alla stampa - interno ha toccato i diversi temi di criticità che stanno mettendo la nostra regione in ginocchio, dalla crisi industriale a quella morale, rese ancora più di difficile soluzione da parte di un governo regionale troppo distante dalla gente e dalle sue istanze». I quadri dirigenti periferici hanno poi aperto un ampio dibattito sulle relazioni politiche dei segretari provinciali di Potenza e Matera, Sacco e Ruggiero, e del segretario regionale, Agatino Mancusi. Da parte dei due comitati è stata ribadita la massima
fiducia per il difficile ed avvincente lavoro che i vertici del Partito stanno producendo sul territorio e il grande respiro che hanno dato al progetto centrista, approvando l’operato fin qui svolto dai segretari e invitandoli a continuare sulla strada dell’apertura a quanti, associazioni o singoli cittadini vorranno aderire all’Unione di Centro. «L’assemblea – continua la nota inviata agli organi di stampa - ha ribadito la ferma volontà di candidarsi ad essere forza di governo, presentando liste autonome alle provinciali e al Comune di Potenza. Occorre – ha sottolineato Mancusi – ridare ai lucani una speranza ed una politica che sappia farsi interprete vera dei problemi delle nostre genti, che con umiltà si presenti ai cittadini e insieme ad essi costruisca una rinascita lucana, che ci ridia quella speranza ormai smarrita. Il segretario regionale ha poi presentato l’amico Gaetano Fierro ai dirigenti provinciali e regionali del partito». regione@luedi.it
24 Ore Basilicata 17 E’ stata rinviata a stamattina la discussione sul Piano di dimensionamento scolastico MercoledÏ 28 gennaio 2009
Nato sotto una cattiva stella Le dure accuse del centrodestra: ÂŤPressioni su AutilioÂť POTENZA - Il Piano di dimensionamento scolastico in Basilicata ha avuto piĂš strascichi di quanti ne abbia avuti la Riforma Gelmini. Ma se per il ministro in piazza sono scesi gli studenti, contro il Piano si sono scagliati docenti, dirigenti scolastici, sindaci e consiglieri regionali. Ieri, dopo una lunga e tesa discussione, il documento è stato rinviato. Se ne dovrebbe discutere stamattina, anche perchĂŠ il tempo a disposizione è scaduto e si rischia l’intervento diretto del Ministero. Ma - è facile immaginarlo - la storia non terminerĂ con la decisione del consiglio, qualunque essa sia. Come giĂ preannunciato da qualche sindaco, se la Regione non dovesse ascoltare le ragioni delle comunitĂ locali, si metteranno in pratica nuove forme di protesta. Ma se il documento non dovesse essere approvato ci si dovrebbe confrontare con problemi, se possibile, ancora piĂš grossi. Una vicenda iniziata a metĂ dicembre e che ha raggiunto il suo apice ieri, prima con le accuse - anche molto pesanti - dei rappresentanti dell’opposizione di centrodestra, poi con il voto. Ma quanto accaduto sul Piano di dimensionamento scolastico ha avuto anche un’altra conseguenza: ha evidenziato ancora piĂš (sempre che ce ne fosse bisogno) la divisione all’interno del centrosinistra. Tanto che accanto a Nicola Pagliuca, Franco Mattia, Sergio Lapenna (Fi-Pdl), Pasquale Di Lorenzo (misto - Pdl), Antonio Tisci (An) e Michele Napoli (La Destra), era seduto anche un consigliere che fino a ieri mattina era “dall’altra parteâ€?: Francesco Mollica (Fpc). Cosa è accaduto? La goccia che ha fatto traboccare il vaso sarebbe stata la richie-
Oggi la Conferenza di Regioni e Province SCUOLA ancora in primo piano, anche a livello nazionale. Il presidente della Regione Vito De Filippo, infatti, dovrebbe partecipare oggi alla Conferenza straordinaria delle Regioni e delle Province autonome per l'esame delle questioni che saranno affrontate dalla Conferenza Unificata, che il ministro Fitto ha convocato nel pomeriggio di oggi alle 16.30 (presso la Sala riunioni del I piano di via della Stamperia, n. 8, in Roma). In particolare nel corso dell’Unificata dovranno essere espressi i pareri sui regolamenti relativi a: “Norme per la riorganizzazione della rete scolastica e il razionale ed efficace utilizzo delle risorse umane della scuolaâ€? (articolo 64, comma 4, del DL n. 112/2008, convertito, dalla legge n . 133/2008); “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione (articolo 64, comma 4, DL n.112/2008, convertito dalla legge n. 133/2008â€?. Infine all’ordine del giorno anche l’Intesa concernente indirizzi per prevenire e fronteggiare eventuali situazioni di rischio connesse alla vulnerabilitĂ di elementi non strutturali negli edifici scolastici. I consiglieri di opposizione
sta dell’assessore Antonio Autilio, in Quarta commissione consiliare, di approvare il testo presentato dalle Province (ma in particolare dalla Provincia di Potenza), esattamente cosÏ com’è. Senza alcuna modifica, nonostante un emendamento, in Commissione, fosse stato già approvato. Una richiesta - hanno spiegato i rappresentanti di opposizione - che non hanno appoggiato neppure i consiglieri di centrosinistra, tanto che al momento della votazione si sono allontanati in molti, facendo venir meno il numero legale. E quindi ieri in Consiglio il documento ci è arrivato, ma monco - ha sottolineato Napoli - venuti meno i passaggi fondamentali della concertazione. Un atteggiamento - quello della maggioranza - definito da Pagliuca arrogante e di-
Valluzzi: 40 scuole a rischio chiusura POTENZA - Sulla questione scuola è intervenuto anche Nicola Valluzzi, coordinatore della consulta regionale Anci dei piccoli comuni. ÂŤE’ necessario rimuovere - ha dichiarato - il vincolo finanziario posto alla base delle norme per la riorganizzazione della rete scolastica nazionale, per impedire nei prossimi 20 mesi la chiusura delle scuole in almeno 40 piccoli comuni lucani e con essa la limitazione del diritto all’istruzione e l’annullamento della proiezione futura delle comunitĂ di riferimento. Nella prossima settimana la Conferenza Stato-Regioni-Autonomie sarĂ chiamata a esprimere il parere sullo schema di regolamento recante “Norme per la riorganizzazione della rete scolastica e il razionale ed efficace utilizzo delle risorse umaneâ€?. La moratoria di un anno sul dimensionamento dei punti di erogazione del servizio, concessa a novembre, non ha modificato l’impostazione originaria del Governo, che ripropone integralmente un piano indiscriminato di tagli al personale e di chiusura dei plessi di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado che non raggiungano la consistenza minima prevista, rispettivamente individuata in
30, 50 e 45 alunni. Numeri implacabili per una quarantina di piccoli comuni lucani con una popolazione scolastica al di sotto dei limiti prescritti. NÊ potrà servire alla causa la fittizia previsione di deroghe in diminuizione per i comuni montani, pure contemplate dalla norma ma neutralizzate di fatto dalla precostituita definizione Ministeriale dell’organico regionale sulla base della popolazione scolastica annuale pre-iscritta. &RPXQH GL *5$66$12 3URYLQFLD GL 0$7(5$ (675$772 $99,62 5,68/7$72 ', *$5$ 67$=,21( $33$/7$17( &RPXQH GL *UDVVDQR $UHD 7HFQLFD 3LD]]D $ ,OYHQWR *UDVVDQR 07 WHO ID[ '(6&5,=,21( /DYRUL GL &RVWUX]LRQH GHOO HGLILFLR &RPXQDOH GL 9LD 1D]DULR 6DXUR VFXROD GHOO ,QIDQ]LD ' %RVFR 352&('85$ ', *$5$ SURFHGXUD DSHU WD FULWHULR GL DJJLXGLFD]LRQH DUW FRPPD OHWW E ' /JV ULEDVVR VXOO LPSRUWR GHL ODYRUL SRVWR D EDVH GL JDUD FRQ DSSOLFD]LR QH GHOO DUW FRPPD ' /JV '$7$ ', $**,8',&$=,21( '(// $3 3$/72 180(52 ', ',77( 3$57(&,3$17, ',77$ $**,8',&$7$5,$ /D 5LXVFLWD 6RF &RRS 3RPDULFR 07
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spotico, oltre che irrispettoso delle prerogative del consiglio regionale e della volontà delle tante comunità locali. In commissione - spiega Mollica - è stato ascoltato anche il presidente dell’Upi [del Mezzogiorno, ndr], Sabino Altobello, il quale ha ammesso che il Piano non è il migliore possibile. Ha ammesso che ci sono state delle forzature. In Commissione si voleva migliorare quel testo. Il punto è - ha incalzato Lapenna che la questione è tutta politica e la dimostrazione sta nel fatto che Autilio si era, nei giorni scorsi, detto disponibile a migliorare il Piano. Aveva assicurato ai consiglieri di essere disponibile a recepire le modifiche apportate, purchè non fossero stravolte le linee guida indicate alle Province. Poi lunedÏ sera han-
no cominciato ad aggirarsi qui in Regione rappresentanti della Provincia di Potenza [il riferimento è all’assessore Domenico Vita e al consigliere Rosaria Vicino, ndr] che sembrava volessero controllare quello che stavamo facendo. E Autilio ha allora cambiato idea, è rientrato in Commissione chiedendoci di approvare il piano esattamente cosÏ com’era, nonostante gli errori evidenti, anche tecnici, non sulle cattedre, ma su semplici accorpamenti. E dire che un emendamento era stato già approvato: l’accorpamento degli istituti per indirizzo di studio. Per esempio, i consiglieri si chiedono con quale criterio siano state accorpate le dirigenze del Liceo classico di Venosa - famoso anche a livello nazionale per il Certamen - con l’Ipias di Lavel-
lo. ÂŤMa non si poteva mettere insieme l’Ipias di Lavello con quello di Melfi, per esempio?Âť, si chiede Mollica. Ma i problemi sollevati dalle comunitĂ sono davvero tanti: scontenti del Piano sarebbero, infatti, almeno 25 amministrazioni comunali. ÂŤE’ un modo raffazzonato - ha commentato Tisci di gestire il dimensionamento scolastico in una regione non certo agevolata dal punto di vista orografico che vede il progressivo invecchiamento della popolazione e senza grandi agglomerati urbani di pianuraÂť. Meno difficile la situazione del Materano, dove come ha rilevato Di Lorenzo - l’unico “neoâ€? è che sembra siano stati adottati criteri diversi per Bernalda e Montescaglioso ÂŤdando la netta sensazione di voler agevolare le amministrazioni di centrosinistraÂť.
Il caso Camastra.Nell’occhio del ciclone c’è sicuramente l’area del Camastra. I sindaci di Calvello (Gallicchio), Laurenzana (Martoccia) e Anzi (Petruzzi), in incontri preliminari all’approvazione del Piano avevano avanzato delle precise proposte all’assessore provinciale Domenico Vita. Chiedevano l’accorpamento degli istituti dei tre Comuni per ragioni territoriali soprattutto, ma anche per nuove possibilità che si sarebbero potute aprire nei rapporti tra queste comunità . Quando il consiglio provinciale presenta il Piano arriva la sorpresa: Calvello si ritrova accorpata a Corleto Perticara. Il problema - ha spiegato il consigliere Rosaria Vicino, in piÚ occasioni tirata in ballo perchÊ considerata tra gli artefici di questa decisione (è espressione politica di Corleto Perticara) - è di numeri: la Riforma Gelmini chiede un minimo di 300 alunni per avere una dirigenza. Laurenzana e Anzi insieme raggiungono già questa cifra. Calvello no, cosÏ come anche Corleto Perticara. Unire questi due comuni significa salvare una dirigenza, quella di Corleto. Cosa accadrà ora? Il sindaco di Calvello, in una dichiarazione di qualche giorno fa, annunciava una dura lotta: ci rivolgeremo prima alla Gelmini direttamente e, poi, se non dovessero essere ascoltate le nostre richieste, iscriveremo direttamente i nostri ragazzi a Laurenzana o Anzi, facendo cosÏ crollare comunque tutti i loro progetti. Dopo l’onda anti-Gelmini, l’uragano anti-Piano anche se, nella confusione politica attuale, si tratta solo di una goccia nell’oceano. Antonella Giacummo a.giacummo@luedi.it
18 24 Ore in Basilicata Terza giornata di mobilitazione contro l’Arbea per la mancata erogazione degli aiuti di programmazione Mercoledì 28 gennaio 2009
Agricoltura in rivolta E la Cia annuncia nuove proteste per l’inefficienza del Governo POTENZA - Si sono dati appuntamento sotto la sede dell’Arbea, l’agenzia regionale per l’agricoltura, gli imprenditori agricoli giunti dal Sauro e dal Vulture che ieri hanno manifestato per il mancato pagamento, da parte dell’agenzia, degli aiuti comunitari. Si tratta della terza giornata di protesta per gli iscritti alla Coldiretti. L’associazione di categoria ha annunciato le contestazioni andranno avanti fino a quando non si provvederà alla materiale erogazione dei fondi. E anche la Cia ha ripreso la propria mobilitazione su tutto il territorio regionale. E a febbraio saranno diversi gli appuntamenti di lotta già in cantiere, come ha ribadito l’Ufficio di presidenza della Cia, per rispondere all’impellente necessità di dare immediate e concrete risposte agli imprenditori agricoli «che non possono continuare ad operare sotto il peso opprimente dei costi e degli oneri sociali e con la mancanza di reali supporti come quello dei finanziamenti contro le calamità naturali». A tutto questo si aggiungono i danni provocati dal maltempo di questi giorni, specie nel Metapontino, mentre - ricorda la Cia - il Governo non ha rifinanziato il fondo nazionale destinato
La protesta dei lavoratori della Coldiretti contro l’Arbea
alle calamità naturali.L’azienda agricola di contrada Calle di Tricarico e di San Giorgio di Pietragalla – a parere della Cia – non sono meno importanti di un’automobile Fiat in più da vendere o di un aereo Alitalia da riempire. Ma le richieste della Cia non riguardano solo la risoluzione dell’emergenza. Sollecita il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Luca Zaia, a essere coerente e mantenere l’impegno di avviare i lavori preparatori della Conferenza e al neo assessore regionale all’agricoltura di fare altrettanto. «I costi produttivi sono arrivati a livelli insostenibili, gli oneri sociali sono sempre più gravosi, mentre i prezzi sui campi continuano a scendere in maniera preoccupante e gli adempimenti burocratici creano non po-
che difficoltà. I redditi, nonostante la crescita del 2008, scontano i crolli registrati negli ultimi anni». Di fronte a tutto questo sostengono gli agricoltori le risposte del governo sono state parziali, riduttive o sbagliate. «La proroga di tre mesi degli sgravi contributivi Inps serve a poco. Non solo. Sul settore pende ancora la “spada di Damocle”dell’Ici per i fabbricati rurali che può divenire una pericolosa mina vagante per tantissimi imprenditori agricoli» Insomma – conclude la Cia lucana - siamo in presenza di molti problemi irrisolti e il governo non si è attivato per venire incontro alle esigenze degli agricoltori. «Mancano misure adeguate, coraggiose e mirate nei confronti di un’agricoltura che sta vivendo uno dei momenti più difficili della sua storia recente».
E Ismea chiede le rate
La senatrice del Pd attacca il Governo: «insensibile»
Tisci: rischio pignoramento
«Mancano aiuti al settore nel decreto anticrisi»
ALLA manifestazione della Coldiretti ha aderito anche il presidente del gruppo regionale di Alleanza nazionale, Antonio Tisci, che ha dichiarato: «Alla situazione gravissima dei ritardi nei pagamenti in agricoltura aggiunge la beffa delle rate di cui Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare) chiede immediatamente il pagamento». «C’è oggi il rischio che Ismea – continua Tisci avvii i pignoramenti delle aziende agricole, per cui è quanto mai opportuno che la Regione, inizi immediatamente un percorso di confronto con l’Ismea. Sarebbe alquanto paradossale – aggiunge il consigliere regionale, Antonio Tisci - se domani gli agricoltori, dovessero trovarsi oggetto di una procedura esecutiva non per le proprie incapacità imprenditoriali ma per le difficoltà burocratiche della Regione».
LA senatrice del Pd, Maria Antezza parla di «insensibilità» da parte del Governo. E annuncia: «Riproporremo gli emendamenti relativi all’avvio e al completamento delle opere previste dal Piano irriguo naazionale (100 milioni all’anno per il triennio 2009-2011); all’incremento del Fondo di Solidarietà Nazionale (200 milioni all’anno per il triennio 2009-2011); all’estensione del credito di imposta nel settore agroalimentare a tutto il territorio nazionale (era previsto dalla Finanziaria 2007 alle sole aree svantaggiate); alle incentivazioni per l’imprenditorialità femminile e giovanile; agli sgravi contributivi per le aziende agricole nei territori svantaggiati e nelle aree montane (20092011)». Antezza ritiene «inaccettabile dover constatare la totale assenza nel Decreto anticrisi all’esame del Senato di interventi finalizzati al rilancio competitivo del settore agroalimentare. Ancora una volta l’agroalimentare viene messo da parte da un
Governo che invece di dare ascolto alle segnalazioni sullo stato di crisi del comparto provenienti dal mondo produttivo e dei senatori del Pd ha deciso di intervenire operando vistosi tagli. Questi sono fatti, non critiche strumentali». L’unica certezza è che - aggiunge Antezza - il Decreto anti-crisi interviene su una sola questione che riguarda le competenze del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali e dunque delle Commissioni corrispondenti del Senato e della Camera e prevede il finanziamento dell’Unire e del Coni, con lo scopo di incrementare il montepremi e le provvidenze per l’allevamento dei cavalli e di destinare risorse al Coni e allo stesso Unire, in funzione del loro risanamento finanziario». «Non ci sembra - conclude Antezza - che il Governo intende assumersi la responsabilità di provvedere al sostegno e al rilancio competitivo dell’agricoltura italiana che, invece, necessita urgentemente di un progetto strategico».
Abitazione, «un diritto innegabile». Progetti Ater di Potenza e Matera
Prima conferenza della casa A Sasso il centro d’aggiornamento L'EMERGENZA casa è un tema molto sentito. A tal proposito l’Ater di Potenza e quella di Matera, domani, presso l’Università degli studi della Basilicata presenteranno la prima conferenza regionale sulla casa. La conferenza stampa che si è tenuta presso la sede Ater della città, altro non è che un’anteprima su questo importante appuntamento poiché l’argomento dell’edilizia risulta essere di fondamentale importanza soprattutto per discutere di consuntivi, fare quindi un bilancio delle attività che nel corso degli anni sono state realizzate e infine per discutere dell’attuazione di politiche strategiche e mirate, rendendo il concetto di “ casa” non più un fenomeno astratto ma un diritto di tutti. In particolare, per quelle fasce della popolazione ritenute più bisognose. L’assessore alle Infrastrutture, Innocenzo Loguercio, ritiene opportuno parlare di emergenza
abitativa, ed è convinto che le politiche regionali debbano farsi carico di questa problematica perché la comunità lucana ha il diritto di sapere. Il diritto di sapere che la regione Basilicata ha stanziato e dunque messo a disposizione circa 200 milioni di euro. E, d’altronde, si mostra anche più che soddisfatto quando dice «è un segnale positivo, nonchè di buona amministrazione, e questa conferenza serve anche per contrarre il cosiddetto patto di efficienza stabilito con le amministrazioni locali ». Che la casa sia «il bene primario per antonomasia», già si sapeva, ma Raffaele Vita - presidente dell’Ater e componente del direttivo nazionale Federcasa - ci tiene a ribadirlo, come tiene a precisare che questo è un «bisogno innegabile». Espone poi i progetti che l’Ater di Potenza intende realizzare. Dal triennio che va dal 2007 al 2009, e per quello che va dal
2010 al 2013 «siamo impeganti nella costruzione di 900 alloggi, di cui 180 sono stati già ultimati e 100 in corso d’opera». L’obiettivo che si intende perseguire, in realtà tocca sia l’edilizia sovvenzionata (alloggi destinati alle fasce più deboli) che l’edilizia agevolata (forma di edilizia che offre alle fasce disagiate condizioni più agevolate nell’acquisto delle abitazioni). Inoltre vengono esposti da Vita anche i passi avanti che si intendono fare. Innanzitutto maggiore attenzione ai temi sociali e la realizzazione di “residenze protette” , ovvero residenze destinate alle persone affette da grave disabilità. A concludere la presentazione di Angelo Sardone - presidente dell’Ater di Matera - il quale specifica il programma che l’Ater materano intende portare avanti, e cioè il recupero e quindi la ristrutturazione degli alloggi già esistenti. Saranno costruiti circa 320 alloggi nella provincia di
Un momento della conferenza stampa
Matera, ma soprattutto ci sarà una maggiore attenzione per lo sviluppo di tutto quello che concerne l’aggregazione di questi alloggi con il tessuto sociale circostante. A Policoro - dice - «è stato progettato un edificio con 18 alloggi , e in futuro porteremo avanti l’attività di riqualificazione del patrimonio esistente, con un progetto di 5 milioni di euro .
C’è una novità, e la annuncia Raffaele Vita: «In Basilicata stiamo valutando l’ubicazione di un centro permanente preposto all’aggiornamento dei quadri di Federcasa, con sede a Palazzo De Luca di Sasso di Castalda. Sarà previsto quindi il coinvolgimento sia a livello nazionale che europeo». Simona Grieco
Viaggio in Basilicata, 150 scatti POTENZA - Sono centocinquanta i lavori pervenuti per il premio internazionale di fotografia istituito dal Consiglio regionale della Basilicata, sotto l’alto patrocinio del Parlamento europeo dal titolo “Viaggio in Basilicata. Il dialogo interculturale: la percezione dell’altro”. «Nelle loro opere i partecipanti – sottolinea il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Prospero De
Franchi – sono riusciti a cogliere l’obiettivo del premio: interpretare, attraverso le immagini, il valore aggiunto della differenza e le paure e i pregiudizi che avvolgono l’“altro”». Il concorso, alla terza edizione, ha fatto registrare un interesse che si estende oltre i confini nazionali. Vi hanno aderito oltre che professionisti e amanti della fotografia di tutta Italia anche autori stranieri. «Una platea ampia e
qualificata per questa manifestazione – dichiara De Franchi – che ha l’obiettivo di proiettare la conoscenza della Basilicata in ambiti sempre più vasti e promuovere la fotografia come forma d’arte». La manifestazione di premiazione, che si terrà venerdì 30 gennaio, alle ore 18 e30, presso il Museo Archeologico provinciale di Potenza, in Via Cicciotti, si articola in due momenti, il primo dedicato ad un workshop rivolto a tutti i par-
tecipanti, agli amanti della fotografia e agli studenti delle scuole superiori, coordinato dal fotografo Franscesco Radino e da Roberto Mutti, giornalista e critico fotografico. I due esperti faranno degli approfondimenti sul tema della rappresentazione della propria identità attraverso l’immagine fotografica. Il secondo momento, programmato per le ore 18,30, sarà dedicato alla cerimonia di premiazione con i saluti del presidente del
Il concorso fotografico dell’anno scorso
Consiglio regionale della Basilicata, Prospero De Franchi, e dell’assessore alla Cultura della Provincia di Potenza, Giuseppe Telesca. Gli interventi saranno a cu-
ra di Francesco Radino, coordinatore del premio, e Roberto Mutti, presidente della Giuria. Le conclusioni saranno affidate al presidente della Regione, Vito De Filipppo.
Potenza Mercoledì 28 gennaio 2009
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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Durante un consiglio provinciale, consegnate le medaglie d’onore a sette prigionieri dei campi di lavoro
La memoria dei sopravvissuti Ai ragazzi presenti: «Che il ricordo serva a non replicare» «FATE in modo che non accada mai più». Si rivolgono così verso la platea di studenti che, con le autorità civili e militari, affolla la sala. Nel giorno della Memoria, ieri la presidenza del consiglio della Provincia di Potenza ha voluto celebrare di un consiglio provinciale solenne. Le cinque medaglie sul tavolo della sala consiliare sono per loro, sono per cinque uomini che hanno vissuto la tragedia dei campi di lavoro. Il Prefetto di Potenza, Luigi Riccio, le consegnerà «con onore». Antonio Di Lucchio e Michele Liberatore di Rionero, Michele Mennuti di Montemilone, Felice Enrico Rotondano di Potenza e Nicola Valinoti di Moliterno si commuovono e ammoniscono perché «quello che accaduto non si ripeta». Con loro, altri due reduci, Orlando Pezzano di Maratea e Donato Giuralarocca di Maschito (assenti per l’impossibilità di affrontare il peso del viaggio) riceveranno nelle proprie case la medaglia. Una legge del 2006 ha stabilito la consegna di medaglie d’onore ai cittadini italiani, militari e civili, e ai familiari dei deceduti che siano stati deportati o internati - spiegherà il prefetto - nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per Un momento del consiglio provinciale l’economia di guerra nelll’ultimo dedicato alla giornata della Memoria conflitto mondiale (è invece del 2000, la legge istitutiva della gior- della discriminazione e dell’intollenata della memoria (la data coinci- ranza che purtroppo talora riaffiode con la liberazione del lager di rano nel nostro Paese». Ci sono i nomi di 297 italiani nel Auschwitz), in ricordo delle vittime dello sterminio e delle persecu- Giardino dei giusti, il luogo della zioni del popolo ebraico e dei depor- Memoria a Gerusalemme. E’ il sintati militari e politici italiani nei daco di Potenza, Vito Santarsiero, in qualità di presidente Anci a ricampi nazisti). Prima la proiezione di un filma- cordarlo. Testimonianze di quanti to, poi le parole di Primo Levi lette hanno saputo dare ospitalità e prodall’attore Dino Becagli. «Celebria- tezione contro lo sterminio. Ancomo un’assemblea solenne - esordi- ra un richiamo, secondo le parole sce il presidente del consiglio pro- dell’ex presidente della Repubblivinciale, Antonio Salicone - perché ca, Carlo Azeglio Ciampi: “la forza sia ricordo, delle vittime e di quanti della memoria sta - riprende Sanper salvare altre vite hanno messo tarsiero - nella sua capacità di saa rischio la propria, ma soprattut- per cambiare il mondo”. Vale la peto, perché sia monito». In una so- na, però, di ricordare «che accanto cietà «in cui siamo tutti preoccupa- alla Shoah, tragicamente vera ti di rincorrere il futuro, non si affi- parlerà così il consigliere Vincenzo di all’oblio un passato troppo re- Giuliano a nome dell’opposizione cente». Il presidente del consiglio provinciale - ci sono altri massacri regionale, Prospero De Franchi ri- che il secolo scorso ha conosciuto. chiama quel compito del ricordo Accanto al genocidio di ebrei, rom, che affianca «il dovere di non repli- neri, omosessuali, anche quello che un’altra ideologi ha voluto concare». Allora, la narrazione - eppure tro i cristiani. Come il nazismo, punon basta - è «un dovere civico e mo- re il comunismo, due ideologie rale - fa eco il prefetto Riccio - ma è scellerate. Non è questione di fare anche lezione». Ecco la necessaria conteggi, ma di ricordare tutto». attenzione «ai valori fondanti della Per la maggioranza parla Vito Di Repubblica, nel garantire diritti ci- Lascio (Pd) che richiama «l’assenza vili e sociali dei cittadini in posizio- di libertà tracciata da un regime tone di completa uguaglianza», sen- talitario». Il primo trasporto verso za “mollare” la vigilanza «sui temi il campo di concentramento di Da-
I VOLTI DELL’ONORE
«Che brutta cosa è la guerra»
chau risale al 20 settembre 1943. L’ultimo treno, partito da Bolzano, arriverà lì il 22 marzo 1945. «La memoria di questo passato ci aiuti a vivere il presente e a costruire il futuro - prosegue - secondo tre principi da tenere a mente: rafforzare la civiltà, tutelare come patrimonio la varietà umana, ragionare sulla forza illimitata del dialogo». La verità è che «la storia del genere umano ha conosciuto innumerevoli eccidi e stermini - conclude il presidente della provincia, Sabino Altobello - Bisogna evitare di negare, comparare, sottovalutare». Eppure, «lo sterminio perpetuato nei lager nazisti differisce da altri per quella modalità scientifica con cui è stato realizzato». Così, «nel dialogo che costruisce la storia servono misura, equilibrio integrazione». Serve «un impegno autentico di tutti». Forse, anche «evitare la neutralità». Poi le lacrime di chi allora c’era e oggi racconta da «miracolato». E’ ai ragazzi che quei sopravvissuti chiedono di non dimenticare, di parlare e continuare a raccontare. Loro, lo hanno fatto già tante volte e proseguono quotidianamente. Ogni volta, «è una ferita nel cuore». sa.lo.
«E CHE le devo dire, è un dolore immenso». Michele Liberatore, classe 1924, era nel 74esimo reggimento Fanteria a Pola quando è stato catturato dopo l’armistizio del 8 settembre 1943. Tra le mani stringe alcune lettere che dal lager di Bezeichnung mandava a Rionero, alla madre. Numero di matricola 164746, le giornate trascorrevano agli altiforni, per lunghi periodi nei campi di Brema. Pochi metri più in là c’è Felice Enrico Rotondano. Di Potenza, classe 1923. Di campi ne ha attraversati parecchi, con un percorso terribile iniziato dopo la cattura in Albania. Da lì, fino in Serbia, impiegato nella riparazione delle piste di atterraggio, sfruttato anche per una cultura rara per quegli anni. Poi a Dachau, a Berlino. Ricorda di quell’ufficiale tedesco che parlava latino. Soprattutto ricorda, tra le lacrime di un pensiero amaro, quella donna, Anni Schaler, che «mi rese possibile sopravvivere lì». E «mia madre sapeva in cuor suo che sarei tornato, in tempo per l’onomastico». Preghiera e speranza. Michele Mennuti, da Montemilone, si stringe al bastone. Con l’età porta anche il peso di quegli anni. Catturato in Grecia da artigliere e mandato a Brandenburg. In Grecia era anche Antonio Di Lucchio (Rionero), prigioniero in un campo vicino a Berlino. Dopo un «bombardamento sparirono delle scarpe da un negozio. Un uomo, per evitare ripercussioni, le mise sulla mia branda». Accusato ingiustamente, il carcere, “salvato” dalla malaria: febbricitante, per ben due volte scampò al giudizio, poi «arrivarono i russi». Con loro c’è anche Nicola Valinoti, da Moliterno, ha una medaglia appuntata sulla giacca. «Che brutta cosa la guerra - dice semplicemente - Mi fermo qui. Sarebbe difficile spiegare». s.lorusso@luedi.it
Michele Liberatore premiato dal Prefetto
Michele Mennuti con il sindaco di Montemilone
Felice Enrico Rotondano con il sindaco di Potenza
Nicola Valinoti con il sindaco di Moliterno
Antonio Di Lucchio con il sindaco di Rionero e il Prefetto
L’assemblea di istituto del “Nitti”, tra immagini e parole sulla Shoah
Gli studenti di fronte alla storia
L’assemblea dell’istituto “Nitti” (foto Andrea Mattiacci)
NELLA giornata della Memoria, gli studenti dell’istituto tecnico commerciale per programmatori “Francesco Saverio Nitti” di Potenza, hanno cercato di porre attenzione alle problematiche di un tema tanto delicato come quello della Shoa. Shoa è una parola che in lingua ebraica significa “distruzione” e viene utilizzata per riferirsi all’olocausto, un termine attraverso il quale si cerca di indicare lo sterminio sistematico di milioni di ebrei che vivevano in Europa tra la prima e la seconda guerra mondiale, deportati nei campi di concentramento disseminati in tutto il territorio europeo. Sfruttati nei lavori forzati oppure uccisi nelle camere a gas. Come gli
ebrei, anche omosessuali, zingari, testimoni di Geova, pentecostali. Durante l’assemblea, gli studenti hanno letto alcune testimonianze riportate nel libro “Viaggio ad Auschwitz”. Poi, la visione del film “il Pianista”, la storia di un grande pianista ebreo che assiste alla deportazione di parenti e amici, ma che grazie all’aiuto di alcuni amici di famiglia riesce a salvarsi e a mettersi al riparo dal quel tragico destino. Promotrice dell’iniziativa, la professoressa Anna Zicca, insegnate di religione, vicina agli alunni e ai vecchi allievi dell’istituto. La docente ha illustrato i diversi progetti attuati sin dal 2000 pres-
so la scuola: giorno dopo giorno, un modo per sensibilizzare gli alunni a questi temi importanti, a questi eventi che hanno cambiato la storia dell’umanità e su cui sono state scritte milioni di pagine. Un nuovo modo di fare storia, ma che porta i ragazzi verso una coscienza di vita particolare. «Bisogna porre attenzione e valorizzare queste tematiche, per le quali inizialmente vi è tanta diffidenza - dice la professoressa Zicca - Si deve cercare in ogni modo di costruire un profondo discorso sulla vita e sulla persona». Questa giornata rimarrà per sempre nella “memoria” di ogni singolo uomo. Per non ripetere gli errori del passato. Sara Azzato
20 Potenza Il consigliere comunale Lomonaco (Pd) ha presentato un’interrogazione al sindaco Mercoledì 28 gennaio 2009
Tiera, una stazione pericolosa Per la messa in sicurezza bisogna realizzare il sottopasso «SONO trascorsi oltre tre anni da quanto le Ferrovie dello Stato, per motivi di sicurezza, vietarono l’attraversamento dei binari, con una recinzione, alla fermata Fal di Tiera con il casello ferroviario esistente». Parte da questa constatazione l’interrogazione urgente presentata dal consigliere comunale del Pd, Vito Lomonaco sul sottopassaggio della stazione di Tiera. «L’amministrazione comunale - spiega l’esponente politico -cercò anche di costruire il sottopasso ma con scarso risultato sia per la mancanza dei permessi, sia soprattutto per i pochi fondi disponibili». Il sottopassaggio è fondamentale per i cittadini delle contrade di San Francesco, Barrata, Tiera, Bosco Grande, Bosco Piccolo e Demanio San Gerardo «che devono usufruire del servizio di trasporto per arrivare a Potenza, Avigliano o usufruiscono della tratta per Bari, e così anche nel senso inverso». Il problema è costituito dal fatto che che questi cittadini per prendere il treno sono costretti a percorrere circa un chilometro e mezzo della Strada provinciale ex statale 9. Un percorso molto perico-
LO STATO IN CUI VERSA LA FERMATA DELLE FAL
loso, in quando sprovvisto di marciapiedi. «Constatato - ha spiegato Lomonaco nella sua interrogazione al sindaco Vito Aantarsiero - che la Regione Basilicata per il miglio-
ramento e la sicurezza del trasporto ferroviario, ha stanziato 30 milioni di euro da investire sul territorio, compreso il sottopasso pedonale per superare i binari Rfi e garantire il servizio al-
l'utenza Fal alla stazione di Avigliano scalo» è visto che «dopo le continue sollecitazioni dei cittadini e le varie assicurazioni da parte dell’amministrazione nessun riscontro ad oggi vi è
stato» l’esponente politico del Partito democratico ha deciso di chiedere lumi al primo cittadino del capoluogo di regione. E così Lomonaco vuole sapere da Santarsiero «se in
questi fondi è previsto anche il finanziamento e la costruzione del sottopasso pedonale per superare i binari Rfi e garantire il servizio all'utenza delle Fal alla Fermata di Tiera».
Confronto nella sala Inguscio della Regione Basilicata
Domani nella sala giunta della Provincia
Gestione dei rifiuti e differenziata Se ne è discusso in un convegno
Punto orientamento dei consumatori Bilancio di 3 anni
ANALIZZARE le norme ministeriali del 2008 in materia di gestione dei rifiuti e raccolta differenziata, per «fare chiarezza» sulle disposizioni e, in particolare, «sui centri comunali di raccolta», che «possono essere istituiti dai singoli Comuni o dall’unione di più istituzioni», in relazione «alla razionalizzazione del sistema». E’ questo l’obiettivo del convegno “Nuove norme per la gestione dei centri di raccolta comunali”, organizzato dall’Asmef (Associazione Mezzogiorno futuro), che si è svolto ieri a Potenza. In Italia sulla raccolta dei rifiuti e la gestione delle politiche di settore «esiste un’ampia normativa, spesso non facilmente comprensibile da parte dei cittadini - ha spiegato il presidente nazionale dell’Asmef, Salvo Iavarone - e delle istituzioni locali». Le norme ministeriali prevedono la realizzazione di centri di raccolta comunali, «lasciando poi al territorio e alla Regione la competenza organizzativa. Per questo stiamo riflettendo - ha concluso Iavarone - sul percorso più razionale, evitando sprechi futuri e campanilismi». E al convegno che si è tenuto ieri, nella Sala Inguscio della Regione, hanno partecipato in molti. L’incontro intitolato, appunto, “Nuove norme per la gestione dei centri di raccolta: cosa cambia?” è stato fortemente voluto dall’Asmef, con la collaborazione della cooperativa Pellicano Verde di Muro Lucano. Il convegno è servito come occasione di confronto e aggiornamento tra amministratori degli enti locali, operatori del settore e tecnici. A moderare l'incontro è stata la presidente dell’Asmef Basilicata Maria Martoccia che ha saputo passare in modo elegante la palla tra un relatore all’altro, introducendo con attenzione e semplicità ogni tematica e discussione. A rompere il ghiaccio e ad inaugurare gli interventi è stata Viviana Cappiello, direttore generale del dipartimento Ambiente della Regione Basilicata, che ha parlato dei rapporti tra il suo dipartimento e le strutture provinciali per regolamentare le attività nel settore.
A seguire, preciso e sintetico, l’intervento della dottoressa Pina Piccirilli, che ha ben sostituito il dottor Franco Gerardini dirigente del servizio “Gestione rifiuti” della Regione Abruzzo. La Piccirilli con l’ausilio dei lucidi ha ripercorso le linee guida del trattato normativo sull'argomento, differenziando i rifiuti in: conferibili, particolari e urbani, per poi parlare delle caratteristiche tecniche funzionali e della modalità di gestione delle stazioni ecologiche. Più corposo l'intervento di Antonio Imbrogno, presidente dell'Albo regionale dei gestori Ambientali, che ha messo a nudo alcune contraddizioni
delle normative e la necessità di rivedere in base alle segnalazioni e alle esigenze del territorio da trattare miglioramenti e correttivi alle norme vigenti. Eugenio Onori, presidente dell’albo nazionale dei Gestori ambientali si è soffermato sia sulla legge allo studio del convegno e sia sul deliberato del Comitato nazionale del 29 luglio del 2008. Interessante e molto tecnico anche l'intervento di Manuela Villacroce, presidente dell’Asm, che ha ripercorso tutto l'aspetto riguardante la progettazione e la realizzazione di una stazione ecologica con esempi video e l’ausilio di diapositive. All’intervento di Villacroce ha fatto seguito quello di Walter Canapini, assessore all’Ambiente della Regione Campania, e il vicesindaco di Potenza Massimo Molinari. Entrambi hanno parlato della loro esperienza quotidiana nell'’ttuare i piani previsti dalle norme. A concludere la mattinata di studio ci ha pensato il presidente nazionale dell'Asmef, Salvo Iavarone, che con meticolosità e precisione ha portato il suo contributo all'approfondimento sul tema. Carmine Pepe potenza@luedi.it
IL bilancio del terzo anno di attività del Punto informazione orientamento consumatori (Pioc) della Provincia di Potenza sarà illustrato domani nel corso di una conferenza stampa che avrà inizio alle 12.30, nella sala giunta di piazza Mario Pagano. Il Punto informazione orientamento consumatori, fortemente voluto dall’amministrazione provinciale di Potenza, una delle poche in Italia ad essersi dotata di una delega alla tutela dei consumatori, è un punto di riferimento stabile per i consumatori ed è gestito direttamente dalle organizzazioni che li tutelano. Un servizio particolarmente utile in un periodo, come quello che si sta attraversando, caratterizzato da aumenti e speculazioni. L’incontro in programma domani sarà l’occasio-
ne per fare un resoconto degli interventi effettuati dal Punto informazione e orientamento e delle iniziative svolte in alcuni comuni della Provincia di Potenza nei tre anni di attività. Saranno presenti il presidente della Provincia di Potenza Sabino Altobello, l'assessore provinciale alle Attività produttive e alla tutela dei consumatori Antonio Vitucci, la responsabile del Pioc Maria Luigia Pace e i presidenti regionali delle otto associazioni firmatarie del protocollo (Adiconsum, Adoc, Adusbef, Arco, Cittadonanzattiva, Federconsumatori, Tutor dei Consumatori, U.n.c.). Prima dell’inizio della conferenza sarà inaugurato lo sportello impresa, un presidio informativo completamente dedicato agli imprenditori.
L’istituto penale per i minori apre le porte agli studenti del “Giorgi” SI terrà oggi, nella sede dell’Istituto penale per i minorenni di Potenza e della Comunità pubblica per i minori, un incontro di socializzazione tra i minori ospitati nelle due strutture del capoluogo e gli studenti dell’Istituto professionale statale per l’industria e l’artigianato “Giovanni Giorgi” di Potenza per consolidare rapporti di collaborazione tra il mondo della scuola e i servizi minorili della Giustizia. L’iniziativa sarà anche l’occasione per partecipare alla giornata di commemorazione in ricordo delle vittime della Shoha. Un modo utile anche per aprire spazi di confronto tra i giovani al fine di riflettere sulle vicende che hanno caratterizzato la no-
stra storia. Durante l’incontro verrà presentata, anche, una performance - per voce e musicarealizzata dagli studenti dell’Ipsia sul tema dei Diritti umani - che trae spunto dalla “Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo”, della quale si sono celebrati i 60 anni. Verranno pure lette alcune poesie scritte dai ragazzi dell’Istituto penale per i minorenni e della Comunità relative ai percorsi di educazione alla legalità e alla cittadinanza effettuati nell’ambito del corso scolastico interno alla struttura. L’iniziativa costituisce, infine, il presupposto per concordare future progettualità congiunte mediante le quali offrire opportu-
L’emblema della reclusione
nità formative e di integrazione sociale ai ragazzi del circuito penale e realizzare percorsi di educazione alla legalità rivolte agli studenti dell’Ipsia per prevenire forme di disagio.
Potenza 21 Il prossimo tre febbraio sarà rievocata in piazza Matteotti la ricorrenza del 1799 Mercoledì 28 gennaio 2009
L’albero della libertà 210 anni dopo Tredicenni e discendenti della municipalità repubblicana «VIVA la Libertà», sulla scia di Giovanni Andrea Serrao. E sullo stesso “ritornello”, il prossimo 3 febbraio, a piazza matteotti si svolgerà una manifestazione celebrativa nell’anniversario della posa dell’albero della libertà. Con tanto di discendenti diretti. Era il 3 febbraio 1799, esattamente 210 anni fa, quando anche la città di Potenza, sulla scia e sull’esempio della Repubblica Partenopea al grido di «Francia dentro e Ferdinando fuora», sotto la direzione e gli auspici del vescovo Giovanni Andrea Serrao innalza a piazza del Seggio (l’attuale piazza Matteotti che per i potentini rimane ancora “piazza Sedile”) l’albero della libertà. Così, la rievocazione di quel 3 febbraio 1799 sarà il tema che l’amministrazione comunale di Potenza, in collaborazione con l’associazione Imago Historiae, porterà in scena proprio a piazza Matteotti, alle ore 18.30. Contemporaneamente, la rievocazione si affianca a un convegno organizzato per ricordare la figura di Giovanni Andrea Serrao. L’appuntamento dal titolo “…Viva la Libertà” prevede la presenza del sindaco di Potenza Vito Santarsiero, il professore Antonio Lerra, docent dell’Università degli studi di Basilicata e il vescovo della diocesi di Potenza, Agostino Superbo. E sempre il prossimo 3 febbraio, oltre ai rievocatori storici dell’associazione “Imago”, gli “ambasciatori lucani”, cureranno le musiche ricostruendo canti e inni del periodo. Alle ragazze dell’associazione culturale “Vita Mia” di Brienza spetterà indossare i costumi femminili del 1783 ricostruiti dal disegno di D’Anna e Della Gatta conservati al museo “Pitti” di Firenze. Completeranno il quadro, i figuranti della Civiltà contadina di contrada Cavalieri e gli attori Monica Palese e Peppino Santagata che racconteranno, sotto
La città tra rivolta, massacri e vendette
Una storia di 21 giorni E’ IL 3 febbraio 1799. Attorno all’albero della libertà, feste, grida, banchetti e musiche popolari. Inizia così la ricostruzione affidata a una nota del comune e realizzata con la collaborazione di Rosario Avigliano, dell’associazione Imago Historiae e appassionato di storia. Attorno a quell’albero, Bernardino Assisi e altri giacobini spiegano la teoria politica dei nuovi diritti con parole calde e seducenti promesse. Il vescovo Serrao presiede l’adunanza popolare per l’elezione dei membri della Municipalità. Don Domenico Vignola, vicario e arciprete della cattedrale di San Gerardo, viene eletto presidente. Ma durerà solo 21 giorni. E’ il 24 febbraio dello stesso anno, quando Antonio Capriglione aizzato e sorretto da realisti del destituito governo Borbonico, fra tutti il principe Francesco Loffredo, accorre a piazza del Sedile e abbatte l’albero della libertà. Risuona un grido inferocito: «Abasso la Repubblica, a morte i Giacobini». Poco dopo, si reca con i suoi compagni al vicino palazzo vescovile. Lì trova il vescovo Serrao ancora a letto e lo fredda con un colpo di pistola. Con l’aiuto dei suoi uomini ne recide il capo dal busto mettendolo
sulla punta di un palo. La stessa sorte toccherà al reggente del seminario Serra. I “trofei” del massacro saranno portati in giro per tutta via Pretoria e nella stessa piazza principale del borgo antico. Nello stesso giorno vengono barbaramente trucidati, dagli stessi facinorosi, i fratelli don Giovanni (sacerdote) e Nicola Siani nel loro palazzo in via Pretoria, al civico 188, dopo averlo saccheggiato e incendiato. La feroce vendetta dei giacobini sarà consumata per mano dei fratelli Basileo e Nicola Addone nel loro palazzo posto nell’attuale largo Pignatari, il 27 febbraio 1799: attirando Capriglione e gli altri con un raggiro per voce di un certo Gennaro Scolletto chiamato il “societto”, fanno sapere che gli Addone, per non creare scompiglio e ulteriori spargimenti di sangue in città, sono disponibili a elargire una grossa somma di denaro da ritirare proprio presso la casa di proprietà. Il primo a recarsi dai fratelli è Antonio Capriglione, freddato da don Basileo Addone con un colpo di pistola mentre i suoi vengono massacrati a colpi di scure nell’androne del portone dagli altri giacobini. Analoga sorte toccherà al figlio di Capriglione, Gennarino: sarà freddato con un colpo di pallettone sparatogli alla testa da Don Nicola Addone.
Divise spuntano tra le panelle La locandina dell’evento
l’Albero della Libertà, che cosa è accaduto in quel febbraio di duecentodieci anni fa. Allora, tra i rievocatori dell’associazione “Imago Historiae” saranno presenti due giovanissimi, Antonio Avigliano e Stefano Evangelista, pronipoti di decima generazione, rispettivamente di Carlantonio Avigliano e Daniele Carbone di Vaglio citati nel dizionario dei Patrioti Lucani. Entrambi tredicenni, discendono da due fra i promotori della Municipalità repubblicana del loro Paese. «Tutto è iniziato due anni fa - racconta emozionato Antonio - Mio zio è appas-
ISCRIZIONI SCUOLA
LA SOLLECITAZIONE
«Vie Blu? Siamo di nuovo a casa» LO SCORSO scorso 16 gennaio si è svolta presso la sala Mediafor di Potenza un’assemblea sindacale con i lavoratori tecnici e amministrativi della Provincia di Potenza impegnati nel progetto Vie Blu. L’unica novità emersa - ci fanno sapere - sono state le facce nuove dei nuovi delegati, rispettivamente di Flai-Cgil, Fai-Cisl e UilaUil. Nuove sigle stessa canzone, ripetutamente negli anni di precariato e “destabilizzazione morale” dove le classi dirigenti sono state la principale rovina dei lavoratori. Il ricatto con cui oggi impongono scelte, assumono proporzioni abnormi. Il bene placido che le organizzazioni sindacali ricercano dopo la “dormienza” per avvicinare maestraze in passato poco considerate, assume contorni di campagna elettorale in vista delle prossime elezioni provinciali, amministrative ed europee, con un occhio rivolto alle regionali. Nel frattempo gli stipendi e relativi conguagli promessi in sede provinciale tardano a giungere nelle tasche dei lavoratori sempre più vuote, ormai collocati in una deriva infernale: la mensilità di dicembre non è ancora
ECCO che in tempi di commemorazione accade anche che tra pane e farina, tra pizza e panelle di grano duro spuntino le divise. Nel noto esercizio commerciale di viale del Basento, il forno delle sorelle Palese. Tra gli scaffali sono spuntate alcune divise dell’età borbonica, cappelli e giubbe, camice e manichini. E’ il segno della celebrazione organizzata dal comune con la collaborazione dell’associazione Himago di cui uno dei figli delle titolari dell’attività fa parte. Buona ricorrenza.
sionato di storia, mi ha comunicato la scoperta». E poichè anche al ragazzo piace la materia, «subito ci siamo messi a studiare, a fare ricerche dettagliate, ricostruendo con testi storici l’albero genealogico». I due amici - Stefano e Antonio frequentano la terza media presso la scuola di Vaglio - si sono trovati a fare i conti con il passato. Ovvero, «Avigliano è il trisnonno del bisnonno di mio padre», prosegue Antonio. Così, continuano a preparare la manifestazione, in attesa di essere in scena, parte di una storia di cui fanno parte. Discendenza e appartenenza.
Un operaio impegnato in lavori di forestazione
Dibattito del Cidi Il Centro iniziativa democratica insegnanti (Cidi) ha convocato per il prossimo 30 gennaio, dalle 17 alle 19.30, presso la scuola media “Giacomo Leopardi” di rione Lucania del capoluogo un incontro-dibattito sul tema: “Iscrizioni, istruzioni per l’uso”. L’incontro è aperto da docenti, genitori, associazioni, dirigenti scolastici, amministratori locali e vuole essere uno spazio di discussione su un momento delicato come quello dell’iscrizione dei ragazzi nelle scuole di ogni ordine e grado. Nel corso dell’incontro sarà presentato il documento “Vademecum per le iscrizioni”, elaborato dal Cidi, dal coordinamento “Non rubateci il futuro” e dal Cgd (Coordinamento genitori democratici).
ORARI D’ESERCIZIO Estetisti e acconciatori stata erogata. Il 31 dicembre 2008, tutti i lavoratori della Provincia di Potenza hanno concluso le loro attività, a differenza della Provincia di Matera che ha concesso loro un mese di proroga per far fronte alla chiusura dei cantieri. Ci informano in particolar modo: contabilizzare e rendicontare il lavoro svolto presso i cantieri idraulico-forestali. I sindacati dal canto loro informano che nei prossimi giorni tutte le mastranze saranno chiamate a firmare
un contratto modificato in corso d’opera da una delibera della giunta regionale di Basilicata (del novembre scorso) in CCNL idrauilico forestale, sovvertendo in questo modo gli accordi precendenti che prevedevano la somministrazione di un contratto C1 del pubblico impiego. Di reale oggi vi è che le Vie Blu sono nuovamente a casa, dovranno percepire un sussidio di disoccupazione (di cui non si conoscono i tempi) e attendere la nuova primavera che verrà. Movimento “Collettivo 2012”
IL COMUNE di Potenza ha reso noti i nuovi orari che dovranno rispettare le attività di acconciatori ed estetisti. Le ordinanze emesse dal sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, recepiscono il regolamento per le attività commerciali approvato dal consiglio comunale, le istanze delle associazioni di categoria, gli indirizzi delle normative centrali. Per le attività di estetista, con decorrenza immediata e fino all’ordinanza per il 2010, dovranno rispettare l’orario continuato (9 - 19.30) dal lunedì al sabato. Chiusura per festivi e domeniche. Per i parrucchieri, invece, orario spezzato (8.30 - 13.30 e 15.30 - 20.30) dal lunedì al venerdì, continuato (8.30 - 20) il sabato, chiusura domenicale. Le eccezioni sono consultabili sul sito del comune di Potenza.
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Mercoledì 28 gennaio 2009
Potenza ANTICA OSTERIA
Viceconte ha in testa solo il popolo
MARCONI
0971-56900
AL DUOMO
0971-24848
MIMI’
0971-37592
DUE TORRI
0971-411661
FILO D’ORO
0971-59245
LA TETTOIA
0971-24123
TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO
0971-471312
AMBROSIA
0971-34501
LA PRIMULA
0971-58310
AL NORD
0971-480025
AL POGGIO
0971-472137
BACCO
0971-410220
FUORI LE MURA
0971-25409
LA FATTORIA
0971-34680
LE ARCATE
0971-51465
MOZART
0971-441295
NINFE
0971-51465
LE ARCATE
0971-51465
PANE E PEPERONCINO
FARMACIE TURNO FESTIVO Simona Milano di Tito che oggi compie 15 anni. Oggi potrebbe essere un giorno come tanti, ma c'è un piccolo particolare: è il compleanno della persona più speciale del mondo, alla quale vogliamo tanto bene.Tantissimi auguri di buon compleanno da mamma, papà, la sorella Laura e i nonni!
TURNO NOTTURNO 28 GENNAIO Marchesiello corso Garibaldi, 92 0971-21179 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San carlo
0971-310310 0971-612564
Piccole tragedie minimali “MAMMA - Piccole tragedie minimali”. Questo il titolo dello spettacolo che andrà in scena domani sera alle 21 al teatro Francesco Stabile. Sul palco Rino De Martino per la regia di Antonella Morea. “Mamma - Piccole tragedie minimali”, sono quattro monologhi dove mamme malefiche raccontano ancora fiabe e che poi via via si trasformano nei vari episodi in figure irrimediabilmente corrotte dai mass-media, una folla di donne attorniate da ragazzini che si chiamano Deborah, Samanta, Morgan, nelle cui conversazioni si confondono messaggi personali, echi televisivi, slogan di rotocalchi; dove la pubblicità si sovrappone alle confidenze – le telenovelas alla sfera privata e gli inni liturgici alle canzonette di Sanremo. Deliri verbali fondati sulla contaminazione e alterazione del linguaggio. La perdita di rituali propiziatori e liberatori usati nel mondo contadino come protezione e rivelazione dell’inconscio. La contaminazione cui tali rituali sono stati sottoposti dall’ingresso dei media con la conseguente perdita dell’identità collettiva. La ritualità e il mondo popolare saranno il motore di tutta la messinscena dove l’ambiguo maschile/femminile esprime al meglio il carattere tragicomico dei personaggi che verranno portati in scena domani.
AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa
0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510
0971-44462765
AL DRAGO
0971-445470
TOURIST
0971-411396
LA TRATTORIA
0971-53176
SARRICCHIO
0971-444072
TRIMINIEDD
0971-55746
TRE MARI
0971-56032
•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444 •FINO AL 15 FEBBRAIO Galleria Civica - Palazzo Loffredo “L’ENIGMA DEL VERO” Mostra a cura di Laura Gavioli
•Adiconsum
•IL 31 GENNAIO Potenza, Sot’Teatro, ore 21 e 22 “FATTO, RIFATTO E SFATTO” Con Agata Di Cecco e Martina Spalvieri
•Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308
•FINO AL 28 FEBBRAIO Potenza, Pinacoteca provinciale, ore 18 “GIACOMO DI CHIRICO” Mostra a cura di Isabella Valente
0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390
•Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico
•IL 29 GENNAIO Potenza, biblioteca provinciale, ore 18 “ARTE E DISABILITA’” Proiezione del film di “Stepping out”
199284284 •Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551
•DON BOSCO• Programmazione sospesa
Sala 5 Viaggio al centro... 17 - 19 - 21
•MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Italians 17 - 19.30 - 22
Sala 6 Beverly Hills chihuahua 16.30 - 18.30 - 20.30 Immago mortis 22.30 Sala 7 Tutti insieme..... 18 - 20 - 22 •DUE TORRI• Italians 19 - 21.15
Sala 2 Sette anime 16.30 - 19 - 21.30 Sala 3 Yes man 18 - 20.15 - 22.30 Sala 4 Australia 17.30 - 21
Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia
Mercoledì 28 gennaio 2009
23 Avigliano Un principio di incendio sul regionale Potenza-Melfi. A bordo 20 passeggeri
Fiamme sul convoglio, è panico Tempestivo l’intervento del capotreno. Viaggiatori illesi AVIGLIANO - Ieri mattina, verso le nove, un principio di incendio ha colpito il treno regionale 3514 - a bordo del quale viaggiavano 20 passeggeri - sulla linea Potenza - Melfi. Le fiamme sono divampate in corrispondenza dell’automotrice di coda. Tempestiva è stata l’azione del capotreno che accorgendosi di quanto stava accadendo ha provveduto con gli estintori a spegnere parte dell'incendio, e successivamente ha richiesto il soccorso dei vigili del fuoco, i quali giunti in stazione hanno rilevato una situazione gestibile, poiché gran parte dell'operazione di spegnimento era stata svolta dal personale delle ferrovie dello stato - e danni nella parte sottostante del veicolo, cioè nella parte meccanica del mezzo. I venti passeggeri del regionale 3514 hanno proseguito il viaggio su un altro treno, e fortunatamente non hanno riportato danni di alcun tipo. Il treno colpito dall'incendio è stato immediatamente soppresso, così come è stato anche cancellato il corrispettivo treno Melfi - Potenza. Simona Grieco potenza@luedi.it
L’Alsia scommette sulle tipologie di grano PIGNOLA - Scommettere sulla tipicità, sulla valorizzazione degli antichi sapori e puntare sulla biodiversità è uno degli scopi principali dell’azienda dimostrativa sperimentale Alsia di Pantano. Dopo l’iscrizione dei fagioli “ross scritt” nell’elenco dei prodotti tradizionali e la creazione di un consorzio dei produttori, ora l’impegno è rivolto al recupero di antiche varietà di frumento duro per la produzione di pane e pasta, insieme alla riscoperta di pratiche tradizionali di panificazione e pastificazione. L’Alsia, insieme alla comunità montana Alto Basento, ha messo in atto un progetto per sviluppare e valorizzare le produzioni agro alimentari del territorio della montagna potentina attraverso la promozione e il recupero di alcune colture e dei loro trasformati, principalmente cereali quali antiche varietà di grano duro, grano tenero, farro e mais (Cappelli, Saragolla, Carosella, Lucanica, Forenza, Carchiola) in modo da salvaguardare quei processi di interpretazione e di auto rappresentazione accumulati dalle persone nel corso della loro esperienza. «Nel progetto - spiegano i tecni-
ci dell'Alsia - è stata coinvolta l'intera filiera dall'individuazione delle vecchie varietà di grano farro e mais, selezionate in base alle loro caratteristiche agronomiche e qualitative, alla memoria storica della loro trasformazione artigianale fatta in base all'impiego di metodi legati al territorio, all'insegna della tipicità della gastronomia lucana. Tutto ciò coinvolgendo, in un azione di marketing territoriale, la comunità rurale locale utilizzando i prodotti enogastronomici per affermare la propria identità nel rispetto della pluralità e della diversità a cui si va incontro con la globalizzazione». A coordinare l’iniziativa, il dipartimento di Biologia agro-forestali dell’Università della Basilicata con il progetto di ricerca “Ricognizione, raccolta e moltiplicazione nell'areale lucano di vecchie varietà di frumento duro da utilizzare come materia per la produzione di prodotti tipici locali”. Al termine della sperimentazione, il prossimo anno, saranno individuate le varietà più promettenti, poi analizzate per individuare il frumento dalla miglior resa e con le qualità morfologi-
Un campo di frumento
che, genetiche e nutrizionali ideali per l'ottenimento di farine con elevate caratteristiche tecnologiche. Tra le antiche varietà di frumento particolare attenzione viene rivolta dall'Alsia al duro Cappelli, utilizzato per la produzione del pane tipico di Matera: il “cornetto”. Questo pane si fregia dell’Igp (indicazione geografica tipica) che garantisce che almeno una delle fasi del ciclo produttivo avvenga in una determinata area
geografica. L’Alsia dispone di circa 40 ettari di terreno, divisi quasi equamente tra la provincia di Potenza e quella di Matera. Recuperare il Cappelli vuol dire poter produrre semole da impiegare rispettivamente per la produzione di pasta e pane in loco e con varietà locali. E' evidente l'importanza di un progetto che può portare sviluppo sostenendo occupazione, ricerca e riscoperta delle tradizioni. Simona Brancati potenza@luedi.it
Avigliano Il direttore del “Corriere dei Piccoli” snobbato da Mieli
Avigliano Domani incontro al comprensivo
Silvio Spaventa Filippi ignorato dal quotidiano di via Solferino
I ragazzi impegnati per favorire la legalità e per contrastare i disagi
AVIGLIANO - Il “Corriere della Sera” ha dimenticato Silvio Spaventa Filippi. In una nota inviata al direttore del Corriere della Sera, il presidente della “Società di mutuo soccorso fra gli operai” di Avigliano (Soms), Luciano Sabia, ha evidenziato «l’assoluta assenza di riferimenti, nell’articolo pubblicato sul sito web della Fondazione del “Corriere della Sera” relativo all'inaugurazione della mostra “Corriere dei Piccoli storie, fumetto e illustrazione per ragazzi” (a Milano presso la Rotonda di via Besana), al suo primo e storico direttore, Sil-
Silvio Spaventa Filippi
vio Spaventa Filippi, insigne lucano di rilievo nazionale, nato ad Avigliano nel 1871». Una circostanza «a distanza di cento anni dalla nascita del primo settima-
nale illustrato per ragazzi ha proseguito Sabia - appare alquanto strana, non fosse altro perché è proprio il Corriere della Sera a dimenticare quanto scritto il 22 ottobre 1931 per la
Venerdì a Pietragalla “Il giorno della memoria” PIETRAGALLA - In Italia si è celebrata ieri la “Giornata della memoria” istituito con la legge 211 del 2000 che ha due soli articoli, il secondo dei quali stabilisce l’organizzazione di momenti di narrazione dei fatti e di riflessione in particolare nelle scuole in modo tale da conservare la memoria di un tragico ed oscuro periodo affinchè simili eventi non possano più accadere. A Pietragalla a tal proposito è in programma per venerdì prossimo un incontro dal titolo "Il giorno della memoria - alle radici dell’odio. Per non dimenticare". E’ un appuntamento organizzato dal circolo culturale “Mamma
de Bonis”, dal “Forum dei giovani”, dall'associazione “Music For”, dalla Regione Basilicata e dall'Istituto comprensivo di Pietragalla. Questa manifestazione si terrà a partire dalle 9.15 nella sala monsignor Zotta del Palazzo Ducale e il dibattito si incentrerà sul tema “Le radici dell’odio: le ragioni di un pregiudizio” al quale prenderà parte Angelo Lucano Larotonda, docente di Antropologia culturale dell’università degli studi della Basilicata ed inoltre sarà proiettato il film "L’Amico ritrovato". Antonio Bevilacqua potenza@luedi.it
morte dell’“illustre collega”, Silvio Spaventa Filippi». Proprio in quella data, infatti, la storica testata italiana così si esprimeva: “E il Corriere dei Piccoli, fin dall'origine, reca la sua impronta; è il prodotto delle sue convinzioni educative, delle sue ricerche, delle sue riflessioni, delle sue esperienze, del suo trepido affetto…”. «Aggiungere al comunicato diffuso sul sito web della Fondazione - conclude la nota - almeno un semplice accenno a Silvio Spaventa Filippi appare quanto mai opportuno».
AVIGLIANO - Prenderà il via domani, alle 10.30, con un incontro nell’Istituto comprensivo “Tommaso Morlino” di Avigliano il progetto “Noi giovani: quale impegno per la legalità” organizzato dal distretto scolastico 2 di Potenza in collaborazione con la Polizia di stato. Il progetto è finalizzato a favorire la diffusione della cultura della legalità tra i giovani, le cui problematiche sono spesso all’origine di disagi che possono degenerare in fenomeni di microcriminalità. Nume-
rosi gli istituti scolastici di Potenza e della provincia che hanno aderito all'iniziativa della professoressa Assunta Afflitto, promotrice del progetto insieme al questore di Potenza Romolo Panico. Funzionari e personale qualificato della questura di Potenza, nei prossimi mesi, terranno una serie di incontri presso le scuole medie inferiori e superiori per affrontare le problematiche più attuali che riguardano il mondo giovanile quali bullismo, droga. ed alcolismo.
Tito Dal 20 al 23 febbraio prossimi nei padiglione dell’Efab “BtoBe”
Un’occasione per le giovani imprese TITO - BtoBe, il salone dei prodotti e servizi per le imprese, che si terrà dal 20 al 23 febbraio prossimo nel quartiere fieristico dell’Efab, in questa seconda edizione propone il progetto Start up to business. Un’occasione unica per le giovani imprese per farsi conoscere all’interno di una manifestazione che vedrà la partecipazione di oltre 100 espositori, 5.000 visitatori e l’intervento di circa 50 relatori nazionali ai convegni, seminari e workshop che si terranno durante i quattro giorni di BtoBe. I partecipanti, per beneficiare appieno dell'iniziativa, potranno partecipare anche al “Forum degli investimenti”, in programma
il prossimo 21 febbraio. L'evento principale dell’intero salone è rappresentato da Meet, l'esclusivo servizio di appuntamenti “Business to business” che permette agli imprenditori di creare partnership e stringere relazioni commerciali con le imprese della Basilicata. Meet è rivolto a tutte le imprese che cercano fornitori, clienti, investitori o start-up: imprese esterne che cercano partner in Basilicata, imprese della Basili-cata che cercano partner esterni, imprese lucane che cercano partner nel medesimo territorio. Meet si occupa di ricercare, valutare e contattare le imprese più interessanti della regione, analizzando il pro-filo
di business e organizzando incontri efficaci. Il Salone offre quindi, ai giovani, l'opportunità di incontrarsi, confrontarsi ed avere a disposizione i mezzi per sviluppare la propria creatività e realizzare i propri progetti. Per queste sue peculiarità il progetto è stato riconosciuto dal Ministero della Gioventù che ha concesso il partenariato all'iniziativa. Per la seconda edizione, la manifestazione può vantare anche il patrocinio del ministero dello Svi-luppo Economico, ministero per i Rapporti con le Regioni e rapporti di partenariato con una lunga serie di enti e associazioni.
Mercoledì 28 gennaio 2009
24 Cancellara: si è concluso l’iter amministrativo per la seconda trance degli interventi
Ripartiranno i lavori per il castello Dalla Regione un finanziamento di 468.000 euro CANCELLARA - Con l’approvazione del progetto e l’affidamento degli incarichi si è concluso, nei giorni scorsi, l'iter amministrativo che consentirà, a breve, l'inizio della seconda trance dei lavori di ristrutturazione (il cui termine è previsto per la fine del 2009) del Castello di Cancellara, grazie al finanziamento di 468 mila euro erogato dalla Regione Basilicata. Attualmente è in fase di ultimazione la prima fase dei lavori, che ha previsto il consolidamento statico e la messa in sicurezza dell'intero immobile, a seguito di un primo finanziamento complessivo di 1.200.000,00 in parte erogato dal Ministero dei Beni Culturali e in parte dalla Regione Basilicata. Come ha spiegato il sindaco di Cancellara, Antonio Lo Re, «In questa prima fase si è provveduto alla pulizia manuale della struttura per permette di conservare intatto tutto ciò che è di valore storico e architettonico. Sono stati effettuati, inoltre, interventi di consolidamento strutturale che hanno riguardato le fondazioni, le volte e i solai del primo livello e le murature del primo e secondo livello, rimane da completare solo il consolidamento dei solai di copertura». Contestualmente a questi lavori è stata fatta una consulenza scientifica di studio e indagini conoscitive, condotta dall'Università degli studi di Basilicata/Dapit e l'Istituto per i Beni Archeologici e monumentali Ibam (sezione di Potenza), che ha visto anche la partecipazione dell'archeologa di Cancellara Marilisa Biscione che si è occupata delle analisi archeologiche del castello. Quest'indagine è stata fi-
Sopra il castello. In basso una scala scoperta durante i lavori
nalizzata all'acquisizione di quante più informazioni possibili, che hanno permesso di conoscere al meglio i materiali utilizzati, le tecniche e le fasi costruttive, analizzando, così, tutte
le problematiche di carattere statico. Questo secondo finanziamento consentirà di effettuare gli altri due interventi: il primo prevede il restauro architettonico del primo livello e
l'allestimento di un museo multimediale sulla storia del Castello di Cancellara e delle fortificazioni della Basilicata, ed il secondo la realizzazione di un percorso guidato, con l'allestimento di pannelli tematici per guidare il visitatore attraverso le stradine principali del borgo antico, che sia di supporto esplicativo e di approfondimento al visibile. Saranno predisposte aree con allestimenti museografici tradizionali, alternate ad altre con allestimenti scenografici e tecnologici. Durante il percorso sono previste riproposizioni scenografiche di scavi archeologici che si alterneranno alle scansie dei reperti. Tutto ciò grazie all'ausilio di soluzioni tecnologiche di avanguardia, immagini video su grandi schermi, ambientazioni sonore e luminose. Inoltre è stata prevista la realizzazione di uno spazio espositivo temporaneo nel cortile. Il percorso guidato partirà da largo Monastero adiacente al complesso della Santissima Annunziata e proseguirà lungo via Vittorio Emanuele III in direzione del Castello, e proseguire poi su via Quaglia, via S. Antonio, attraversare piazza Sedile, salire attraverso via Branca e ritornare in largo Monastero. «L'intento progettuale spiega infine il sindaco - è quello di concorrere e determinare un valore aggiunto rispetto alle caratteristiche di pregio dei siti e dei beni archeologici esistenti, di contribuire al rilancio economico e sociale del territorio comunale e determinare un riposizionamento del comune di Cancellara in ambito provinciale e regionale». Carmen Paradiso
Ancora impraticabile Fasce deboli Provincia la Vietri - Caggiano Aggiornamento elenchi VIETRI DI POTENZA - La strada comunale “Serra Arenosa”, anche se secondaria, che collega Vietri di Potenza alle contrade tra il territorio vietrese e Caggiano e lo stesso centro abitato campano, è ancora impraticabile. La causa che non permette al traffico, non intenso, di passare per la strada comunale di Serra Arenosa è dovuta alle violente precipitazioni di questi giorni, che hanno causato la cessione del manto stradale in un terreno agricolo sottostante, causando un vistoso restringimento della carreggiata, in un tratto di sei o sette metri. La cessione del manto stradale si è verificata qualche giorno fa, causando il pronto intervento del comune di Vietri di Potenza l'altro giorno. Ma nonostante ciò, la pioggia che ha continuato a cadere si è infiltrata nel materiale posto sul tratto stradale per sopperire alla frana, e ha continuato a cedere, rendendo ormai impraticabile, almeno per
La frana a Serra Arenosa
qualche giorno, la strada. La stessa strada che è usata in genere dai tanti vietresi che, per andare a lavorare a Polla ed Atena Lucana o per raggiungere Caggiano, diminuiscono il tempo di percorrenza. Ma purtroppo per loro e per gli abitanti della zona, in questi giorni di precipitazioni intense non è possibile. Claudio Buono
POTENZA - L'ufficio Fasce deboli del settore Lavoro, Formazione e Politiche sociali della provincia di Potenza sta effettuando l'aggiornamento della graduatoria degli iscritti negli elenchi della Legge n. 68 del 12 marzo 1999, ovvero “norme per il diritto al lavoro dei disabili”, validità 2009. I moduli relativi (disabili e non disabili) potranno essere ritirati presso gli uffici del lavoro o scaricati dal sito internet www.provincia.potenza.it. Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e il martedì e giovedì anche dalle 15 alle 17. I moduli dovranno essere riconsegnati, debitamente compilati, entro e non oltre il 28 febbraio 2009, agli uffici su menzionati o inviati a mezzo posta corredati da fotocopia del documento d'identità, al seguente indirizzo: Provincia di Potenza, settore lavoro formazione e politiche sociali, ufficio fasce deboli, piazza delle regioni, 85100 Potenza . La Provincia di Potenza informa, inoltre, che i lavoratori che non presenteranno
Undisabile
l'aggiornamento in questione, entro i termini stabiliti (28 febbraio 2009), pur mantenendo l'iscrizione nell'elenco previsto all'art. 8, comma 2 della legge 12.3.99, n. 68, non saranno inseriti nella graduatoria valida per gli avviamenti numerici presso i datori di lavoro, pubblici e privati. Per ulteriori informazioni contattare gli operatori dell' ufficio fasce deboli ai seguenti numeri telefonici: 0971/417445 - 417456.
«Cronaca di un disservizio annunciato»
Un ufficio postale
POTENZA - L’incontro tra i vertici di Poste italiane e Anci (Associazione nazionale piccoli comuni) Basilicata non sembra aver risolto tutti i problemi di piccoli e grandi comuni lucani. A notizie di corrispondenza consegnata in ritardo (a quanto sembra anche nel capoluogo di regione), si aggiunge ora un altro tema: nessun incremento del personale con contratto a termine per il periodo febbraio-marzo 2009. Le conseguenze di questa decisione sono facilmente prevedibili, soprattutto ricordando quelli che sono i casi già segnalati nei mesi precedenti. Ad Anzi - per fare un esempio più vicino nel tempo - l’influenza che ha costretto a casa l’unico portalettere ha, di fatto, bloccato la consegna delle lettere (e delle bollette) per diversi giorni. Nessuna sostituzione è stata prevista e a farne le spese sono stati i cittadini. A Moliterno, per lo stesso motivo, si è interrotto un pubblico servizio per giorni e la situazione si è fatta a tal punto difficile da costringere gli amministratori ad avvisare i carabinieri. Non è difficile prevedere, quindi, ulteriori problemi nei prossimi mesi, almeno secondo quanto denunciato dai sindacati di categoria che, allarmati, hanno scritto sia ai vertici di Poste italiane che all’Anci Basilicata. «Addirittura - denunciano Antonio Palermo (Cgil Slc), Canosa (Uil Post), Delle Cave (Sailp Confsal) e Cancellara (Ugl Comunicazioni) - sembrerebbe che l’Azienda abbia ridotto il numero delle assunzione a tempo determinato rispetto al precedente contingente, sia al servizio recapito che alle lavorazioni
interne, sia per il numero delle prestazioni part-time, portandole da 4 a 3 ore lavorative, costringendo i lavoratori a un turno orario a dir poco assurdo (0 407). Naturalmente, non c’è bisogno della sfera di cristallo nel prevedere, a partire dal mese di febbraio, un ulteriore abbassamento della qualità dei servizi e la reiterata violazione degli accordi sul recapito (lunghe assenze, ferie, abbinamenti, etc)». «Ma quel che più indispettisce - si legge ancora nella nota unitaria dei sindacati - è l’assoluta disinvoltura con la quale l’Azienda proceda - nonostante le assicurazioni di una diversa rinnovata attenzione ai problemi dei servizi postali in Basilicata, dichiarate a stampa e tv in occasione della riunione congiunta Anci, Istituzioni, Azienda e organizzazioni sindacali - nella sua incurante unilateralità». Per porre rimedio a quello che i segretari regionali di categoria definiscono “cronaca di un disservizio annunciato”, si chiede a Letizia Carbonari, country manager responsabile dell’area territoriale Sud 1, «che venga ampliato il contingente dei contratti a tempo determinato da assumere e una diversa modulazione oraria per le lavorazioni interne». Nonostante le rassicurazioni ufficiali dei vertici di Poste italiane, poco sembra essere mutato - denunciano i sindacati - nella quotidiana pratica. I problemi continuano, del resto a ripresentarsi: dalla posta non consegnata o consegnata con grande ritardo, fino agli uffici postali funzionanti a giorni alterni. a. giac. a.giacummo@luedi.it
Mercoledì 28 gennaio 2009
25 I ladri hanno agito nella notte tra lunedì e martedì. Analogo episodio nel 2003
Furto al Comune di Senise Rubate sei pistole, carte d’identità e pochi spiccioli SENISE - Dovrebbe essere di sei pistole, un numero imprecisato di carte di identità e una somma minima di denaro, il bottino dei ladri che hanno “visitato” la casa comunale a Senise. Il condizionale è naturalmente d’obbligo, anche perché, non ci sono assolutamente conferme dell’entità del furto. Anzi, il capitano della compagnia dei carabinieri, Biagio Simonetti, non ha rilasciato dichiarazioni di alcun genere, riservandosi di farlo a indagini concluse. Durante l’intera mattinata, gli uffici sono rimasti chiusi, i dipendenti mandati a casa (ieri, martedì, era giornata di rientro e neppure quello è stato possibile) per una giornata di riposo forzato e nessun’altra persona è entrata dentro la struttura. C’era infatti la concreta possibilità di inquinamento delle prove e la presenza subito dopo, in mattinata, di agenti della scientifica è stata la testimonianza. Il capitano Simonetti ha infatti chiesto ai suoi di analizzare centimetro su centimetro e di rilevare ogni minimo indizio, della presenza di estranei. La dinamica, delle finestre di-
Sopra Biagio Simonetti. Accanto il Municipio di Senise
velte con fiama ossidrica è più o meno uguale a quella messa in atto circa cinque anni fa, allorquando si verificò nella stessa struttura un furto mirato solamente alle carte di identità. Allora, anno 2003, era abituale questo tipo di furto in tutta Italia e furono tantissimi i comuni visitati dai ladri, pochissimi invece i successi delle indagini. Approfittando dunque
della copiosa pioggia che stava cadendo dell’intero abitato, nella notta tra lunedì e martedì, alcuni (si presume molti) hanno agito portandosi alle spalle del municipio che purtroppo è posizionato in un angolo piuttosto buio e isolato o quasi. Dopo aver divelto una rete di recinzione di un terreno privato adiacente, si sono portati poi a una finestra, dalla quale hanno
ancora una volta divelto la grata di protezione e sono entrati nella struttura. Entrati dentro, è stato facile poi sfondare la porta che dava sul salone centrale e poi raggiungere e sfondare la porta della stanza del comandante i vigili urbani Antonio Bruno, dove si trovava una cassaforte grande e una piccola. I ladri hanno trascinato la grande che non era però
murata ma solo appoggiata al muro. Pur essendo abbastanza ingombrante e pesante, sono riusciti a portarla per oltre venti metri, nel corridoio non facilmente visibile dall’esterno. Poi l’avrebbero aperta con flex o fiamma ossidrica. All’interno dell’ufficio del comandante i vigili - c’era come detto - anche una cassaforte più piccola, che avrebbe dovuto contenere
le carte di identità e che è ancora all’esame degli inquirenti. I ladri, approfittando della situazione, avrebbero anche aperto lo sportellino delle monete della macchinetta delle bevande, per racimolare anche gli spiccioli. Insomma un lavoro certamente non improvvisato da parte di chi sicuramente avrà conosciuto a menadito l’intera disposizione di ogni ufficio e di ogni angolo del municipio. Naturalmente la preoccupazione del piantone, Rocco Pennella e di un vigile - entrati per primi all’interno della struttura - è stata quella di avvertire il comandate e il capitano dei carabinieri che poi ha predisposto le indagini. Le verifiche ancora continuano e, per volontà di Simonetti, continueranno fino al raggiungimento di risultati concreti, visto che in questi ultimi anni non c’erano state queste azioni tanto eclatanti. Questo tipo di furto infatti, è tipico di delinquenti incalliti, che hanno bisogno sicuramente di armi e di carte di identità da sfruttare per azioni malavitose generalmente incontrollabili e sanguinarie. Gianni Costantino
Lagonegro Olocausto, per non dimenticare
Il consigliere del Pd: «La politica si assuma le proprie responsabilità»
Il valore della memoria per i giovani
Lavoratori comunità montane Pittella chiede chiarimenti
LAGONEGRO - Festeggiamenti per il giorno della memoria anche a Lagonegro. «In questa data che rievoca l’abbattimento dei cancelli del campo di sterminio di Auschwitz, ricordiamo con tristezza le persecuzioni e lo sterminio del popolo ebraico e dei deportati militari e politici nei campi nazisti». E’ quanto si legge in una lettera che il sindaco di Lagonegro, Domenico Mitidieri e il presidente del Consiglio comunale, Vito Di Lascio, hanno inviato agli istituti scolastici e alle associazioni di volontariato di Lagonegro. «Occorre riflettere - si legge nella nota - sull’eredità sociale, storica e civile lasciata dalla tragica esperienza della Shoah, sul sacrificio di donne e uomini che hanno saputo lottare per valori fondamentali come la libertà e la tolleranza». «È compito della politica e delle
istituzioni non dimenticare e non far dimenticare. Tutto questo è ancor più necessario quando, come oggi accade in varie parti del mondo, la memoria degli orrori del passato s’indebolisce e l’importanza di ricordare viene messa in discussione e definita un ostacolo alla riconciliazione o alla pacificazione. La condanna della discriminazione, da parte di tutti, deve essere costante e deve contribuire a far sì che tali nefandezze orribili non si ripetano. Il nostro auspicio – concludono Mitidieri e Di Lascio nella lettera - è che le nuove generazioni possano trarre un giusto insegnamento da questa giornata di riflessione e possano indirizzare il loro comportamento ai valori del dialogo, della pacifica convivenza e del rispetto della dignità umana!.
IL consigliere del Pd, Marcello Pittella, ha presentato una interrogazione urgente a risposta scritta sulla situazione dei dipendenti delle Comunità Montane che di recente si son mobilitati anche nel lagonegrese. «Da vari comunicati stampa delle organizzazioni sindacali – afferma il consigliere - si apprende che i dipendenti sono costretti a lavorare in una condizione di estrema incertezza per il loro futuro. I tagli del 50 per cento delle spese correnti, operati per effetto delle ultime leggi finanziarie nazionali, renderanno impossibile approvare i bilanci per l’anno 2009 e, quindi, potrebbero rimanere presto senza stipendio, già dai prossimi mesi, i lavoratori a vario titolo collocati
Il consigliere Marcello Pittella
nel mondo delle Comunità montane e in special modo i lavoratori forestali». I vertici politici sostiene Pittella - hanno garantito interventi finanziari a sostegno degli organismi, per
cui, ora, la Regione non può rimanere indifferente a tale problematica. «Allo stato attuale - continua l’esponente del Pd – quanto programmato si è realizzato solo parzialmente». Rivolgendosi al presidente della giunta regionale, Pittella chiede di sapere cosa intenda fare il Governo regionale se dovessero permanere le difficoltà ad approvare i bilanci, e se corrisponde al vero una ipotesi, al vaglio della Giunta, relativa ad una riduzione delle giornate lavorative e di un inizio posticipato dei cantieri forestali. Il consigliere chiede, altresì, di sapere “che intende fare il Governo regionale a fronte della proposta delle 151 giornate lavorative”.
Marsicovetere Protocollo d’intesa tra Fondazione Eni e Provincia per gli istituti superiori
Energia a sostegno della formazione MARSICOVETERE - Uniti per la crescita formativa nei campi dell’energia e dell’ambiente. Tutto pronto per la firma dell’accordo tra la Fondazione Eni Enrico Mattei e l’assessorato provinciale alla Pubblica Istruzione, Edilizia scolastica, Rapporti con Università ed enti di Ricerca, per potenziare le attività formative degli istituti superiori. E' prevista per questa mattina, alle ore 10 e 30 presso l’istituto tecnico Agrario di Marsicovetere,
alla presenza dell’assessore Domenico Vita, e del responsabile Feem progetto Basilicata, Cristiano Re, la firma dell’accordo. Si avvia un nuovo percorso per la crescita della cooperazione tra istituti e per favorire il confronto sul territorio mediante una serie di attività che diano un valore aggiunto ai ragazzi. Al centro delle tematiche da approfondire, quella ambientale ed energetica nella convinzione che solo un’adeguata formazione
possa determinare una reale crescita dello stesso territorio, partendo dalle nuove generazioni. Un’unione tra le istituzioni che possano essere sempre più presenti nelle scuole e la Fondazione Eni Enrico Mattei, da sempre dedita alla ricerca e alla divulgazione scientifica nel settore energetico ed ambientale. Volano della collaborazione la prima delle attività avviate, il progetto Energy school: un’iniziativa pilota che vede coinvolti alcuni
degli istituti superiori della Val D'agri in un’iniziativa pratica volta all’educazione alle buone pratiche energetiche. Lungo un percorso formativo nelle scuole, realizzato dalla Feem, i ragazzi saranno portati a produrre un effettivo risparmio delle spese sostenute, dai rispettivi istituti, per i consumi di energia elettrica e gas metano nell'anno 2009. Risparmio che la Provincia impegnerà per investire in infrastrutture tecno-
Seminario della Fondazione Eni
logiche e in impianti per la riduzione delle emissioni di CO2 negli istituti coinvolti nel progetto. Questo solo il primo passo verso una collaborazione che si speri possa dura-
re e crescere nel tempo. Così come auspicano Fondazione Eni ed enti istituzionali locali. A partire dal convegno che si svolgerà questa mattina.
Mercoledì 28 gennaio 2009
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Rionero è il primo Comune ad aver organizzato un seminario sulla nuova legge
Tante novità per il commercio Prevista una pianificazione per tutelare gli arredi urbani RIONERO IN VULTURE Ci sono novità per i comuni lucani. E' stata, infatti, introdotta una nuova normativa volta a regolamentare il commercio. Negozianti e amministrazioni dovranno confrontarsi con nuovi parametri. A parlarne l'assessore alle Attività Produttive e alla Vivibilità del comune di Rionero Giovanni Alfredo Chieppa. «Rionero è stato il primo comune in Basilicata ad aver organizzato un seminario sulla nuova legge regionale del 30 settembre 2008, la n° 23, in materia di commercio al dettaglio su aree pubbliche e private». La nuova legge regionale ha inserito delle modifiche e integrazioni alla precedente del luglio 1999 n°19. «Va inquadrata tenendo presente i principi generali del decreto legislativo del 31 marzo 1998 n°114 con cui lo Stato Italiano ha riformato l'intero settore del commercio al dettaglio», spiega Chieppa. Dalla lettura congiunta delle fonti «viene fuori un’idea di sviluppo economico produttivo attraverso la governace dei territori». Dunque strumenti e presupposti affinché co-
L’assessore Giovanni Alfredo Chieppa
muni e imprese possano avviare insieme una serie di progetti per migliorare i livelli del sistema economico produttivo lucano anche dal punto di vista turistico e culturale. In questo quadro il ruolo dei comuni è quello di «prevedere nella pianificazione urbanistica norme miranti a tutelare elementi di arredo urbano tali da conservare l'equilibrio ma soprattutto la bellezza storica dei nostri borghi». Essendo Rionero città turistica, come definito dalla legge 20 luglio 1999 n 19, c’è inoltre la possibi-
lità di candidare alla Regione un progetto di qualificazione urbanistica del centro storico sostenuto fino ad un contributo massimo del 75 per cento. Per quanto riguarda poi le filiere agricole e in particolare sulla necessità di avviare la filiera corta l'assessore risponde: «il Comune sulla scorta della legge 2008 provvederà quanto prima a individuare delle apposite aree per la filiera corta. Finché non ci saranno queste aree l'amministrazione provvederà tramite la polizia locale a far rispettare le norme vi-
genti allo scopo di garantire eque condizioni di vendita e parità di trattamento tra gli operatori del settore». L'altra sostanziale novità riguarda gli operatori itineranti. La nuova norma all'articolo 26 ha introdotto una modifica che prevede il divieto esplicito allo stesso operatore di tornare nel medesimo punto nell'arco della giornata. «Questo consentirà agli operatori di polizia locale di tenere sotto controllo il territorio di evitare forme di abusivismo commerciale e di trattare allo stesso modo gli operatori a posto fisso e gli itineranti. Credo che la volontà del legislatore regionale abbia tenuto conto che gli ambulanti anziché rispettare le norme si fermano per ore su siti pubblici e questo crea delle distorsioni delle disparità di trattamento rispetto a quelli a posto fisso su aree pubbliche o private». Il comune di Rionero intanto si è già adeguato alla nuova normativa. «Nessuno è contro gli operatori itineranti ma ognuno deve rispettare le norme di legge». Lucia Nardiello provincia.pz@luedi.it
Ginestra, triste addio a Fiorina Stante GINESTRA - Si sono svolti lunedì scorso i funerali di Fiorina Stante, scomparsa all'improvviso per una malattia. La comunità di Ginestra, dove risiedeva, e quella di Rapolla (centro di cui era originaria), si sono strette attorno ai familiari. Anche la Proloco, il figlio Massimo e la nuora Antonella fanno parte del direttivo e il Comitato per la solidarietà presieduto dall'altro figlio Antonio, ha espresso la propria solidarietà a questo triste evento. Fiorina Stante era ben voluta nel paese. Cordiale con tutti e generosa, la si vedeva spesso ripulire la cappella posta di fronte all'ingresso del paese o le aiuole nella nuova villetta comunale con accanto sempre un nipotino. Con la Pro-loco ha collaborato nella preparazione dei piatti tipici arbereshe. Il parroco don
Gilberto durante l’omelia ha detto: «quando muore una mamma, che è l’elemento di comunione, il centro unificatore di una famiglia, è una perdita rilevante. Fiorina è stata una donna speciale. Una donna che trascorreva il suo tempo non nell’ozio. Ha fatto meno parole e più azioni concrete. Tutti ne parlano bene. Si è fatta carico anche di situazioni che non le appartenevano. E’ andata, alcune volte, oltre la legge umana. In lei c’era questo istinto anche naturale. Ci mancherà la sua presenza, soprattutto a voi familiari. la vostra mamma si è solo allontanata, ma è sempre presente in voi». A dare le condoglianze alla famiglia anche il sindaco di Ginestra, Fabrizio Caputo e quello di Rapolla, Sonnessa. Lorenzo Zolfo provincia.pz@luedi.it
A Palazzo si punta A Venosa i ragazzi del Liceo ad “abbattere i cancelli” commemorano la Shoah PALAZZO SAN GERVASIO La Compagnia teatrale “Abito in scena” ha presentato, presso la Biblioteca comunale di Palazzo San Gervasio, la performance "L’abbattimento dei cancelli", con Monica Palese e la regia Leonardo Pietrafesa. Uno spettacolo che trova la collaborazione con il Comune di Palazzo S. Gervasio e la Biblioteca Comunale. Il titolo del lavoro teatrale, commenta il regista Leonardo Pietrafesa, è direttamente ispirato a ciò che accadde il 27 gennaio 1945, giorno in cui le truppe sovietiche dell’Armata Rossa abbatterono i cancelli di Au-
schwitz, rivelando al mondo intero l'orrore del genocidionazista. Il Parlamento italiano con la legge 211 del 20 luglio 2000 ha aderito alla proposta internazionale di dichiarare il 27 gennaio come giornata in commemorazione delle vittime dell'Olocausto e in onore di coloro che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati. Da tali premesse prende il via un viaggio nel passato, tra ricordi e speranze crudelmente disattese. L’abbattimento dei cancelli è una riflessione tanto amara quanto commossa sul genocidio nazista e le sue implicazioni storiche.
VENOSA - Anche a Venosa è stata commemorata la giornata della memoria. I ragazzi del Liceo Classico “Quinto Orazio Flacco”, nell'assemblea di istituto, tenutasi presso il Cinema Lovaglio, hanno ricordato e commemorato la giornata della memoria e dell'olocausto, con la visione del film: “Arrivederci Ragazzi” di Louis Malle, premiato al Concorso cinematografico di Venezia nel 1987 con il Leone D'Oro. Prima del film sono intervenuti Rocco Modello di terza C, che ha letto un brano in cui si parla delle storie che venivano raccontate ai bambini tedeschi per spingerli all'odio razziale e Maria Manieri di prima C, che ha letto la testimonianza scritta da un soldato alla fine della guerra. Subito dopo, visione
A Melfi un dvd tutto al femminile MELFI - E’ stato presentato ieri mattina nell’aula consiliare del Comune il lavoro multimediale che il Liceo scientifico Federico II di Melfi ha realizzato “per non dimenticare” l’Olocausto. La testimonianza di Fabrizio Roccas del centro culturale ebraico di Roma, gli interventi del dirigente del liceo Rigante e del sindaco Navazio, oltre a un intermezzo con grande musica, sono stati gli ingredienti di questo importante incontro, anche se, la parte più interessante è stata proprio la presentazione del dvd realizzato. Si intitola “Il rombo sordo del tempo” e consiste in un lavoro di mezzora: immagini, musiche, testimonianze, orrori da vedere e rivedere per metabolizzare la crudezza di un passato orrendo. Dopo la recente presentazione alla stampa (alla presenza della coordinatrice del progetto, Gioiosa e di alcune ragazze che vi hanno preso parte), ieri la visione del dvd. Un lavoro che fa riflettere, inorridire, vergognare. «Tutto parte da un progetto ministeriale sulla Shoah - ha affermato Gioiosa - e con i ragazzi abbiamo pre-
ferito privilegiare solo donne, visto che storicamente sono state emarginate perché donne e perché ebree. Il lavoro ha una prima parte con immagini anche crude in bianco e nero di campi di concentramento, mentre nella seconda parte si ripercorre il cammino delle donne stesse nella storia, con la Costituzione e, infine, i giorni nostri». «Il nostro progetto riprende nel suo titolo un’espressione dello scrittore russo ed ebreo Izrail Metter - ha aggiunto una delle ragazze protagoniste del progetto - e vuole essere stimolo per la riflessione, visto l’accostamento tra due parole diverse come il rombo che non si può evitare di sentire, e il sordo perché non si vuole sentire. E’ il caso delle donne e della loro voce che resta inascoltata, allora come spesso accade ancora oggi». Un lavoro che serve a scuotere le coscienze, «e a ridare dignità a chi non è rispettato, a chi è calpestato e violentato, nei campi di concentramento così come sotto un burka, che annulla femminilità e personalità». Antonio Baldinetti
del film "Arrivederci ragazzi" di Louis Malle, premiato a Venezia nel 1987 con il leone d'oro. Il film è ambientato nel gennaio 1944 in Francia, in un convento, in cui viene ospitato e protetto un ragazzo ebreo, Jean Bonnet, che stringe un forte legame d'amicizia con Julien Quentin, francese e all'oscuro dell'identità dell'amico. Nel convento la vita scorre normale, finchè, poi Joseph, un ragazzo zoppo che lavorava come inserviente, mandato via dal convento, racconta della protezione data a Jean e ad altri ebrei. E così fanno irruzione i tedeschi della “Gestapo”, che portano via Jean, gli altri ebrei e il direttore del collegio. Al film è seguito un breve dibattito in cui si è analizzato il film. lo. z.
I ragazzi del Liceo al cinema
A Rionero “Le memorie smarrite” RIONERO - “La giornata della memoria” è stata celebrata anche a Rionero, per iniziativa dell’amministrazione comunale. Intento è quello di sensibilizzare alla pacifica convivenza, al recupero della memoria, all’apertura verso l’altro. Infatti - ricorda in una nota il vice sindaco Vito Giuseppe D’Angelo - nelle trascorse edizioni il Comune di Rionero, in collaborazione con l’associazione culturale Skenè, ha scelto di affrontare la tematica della Shoah accendendo i riflettori sulle zone del lager meno note come i triangoli rosa (Homocaust), quelle degli zingari (Porrajmos), il corto del regista Giuseppe Bellasalma, “Lo Show della Shoa”, per l’attualizzazione attraverso una riflessione sull’analogia tra la violenza di una folle ideologia di razza e di potere e la violenza, sottile, mascherata e subdola, di una società che calpesta l’intelligenza umana in nome del business. In quest’ottica è stato portato in scena al teatro “La Piccola” lo spettacolo “Le memorie smarrite”, diretto agli studenti delle superiori, al mondo della cultura, alle istituzioni e all’opinione pubblica con il preciso intento di aiutare a recupe-
rare una memoria che sembra smarrirsi. Lo spettacolo, un reading di brani verbali e musicali, si è avvalso dell’apporto di studenti del locale Istituto d’Arte “Carlo Levi” selezionati dal regista e attore Nanny Schifino, dell’attrice Lidia Trama, del gruppo musicale “Vioclabass”, del supporto di video-immagini e della recitazione dello stesso Nanny Schifino, da sempre impegnato in un teatro che egli definisce sociale. «Per i nostri ragazzi ha detto il dirigente scolastico del Levi, Vincenzo De Paolis - ha un alto valore didattico perché si appropriano di questa memoria smarrita, perché la shoah che è stato il male assoluto ci dovrebbe insegnare il rispetto della dignità dell’uomo, chiunque esso sia. Sembra che questa memoria sia stata smarrita. Guantanamo, Gaza, pedofilia, violenza sulle donne, sugli omosessuali, testimoniano che abbiamo dimenticato che le stesse violenze erano perpetrate dal nazismo». Lo spettacolo, articolato in cinque quadri (gli ebrei, i bambini, le donne, gli zingari e i gay), è stato un grosso successo. Michele Rizzo
Matera Mercoledì 28 gennaio 2009
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
L’Intervento
Matera
Grassano
Salotti
Varato il Magnante ter
Rinviato incontro per la Nicoletti
Nuova giunta “atipica” Due assessori ad An
a pag. 28
a pag. 33
In un locale nascondeva hashish e dosi di sostanza allucinogena
La tavernetta dello sballo In manette uno spacciatore ventinovenne di Ferrandina
FERRANDINA - Aveva allestito un autentico market della droga nella tavernetta di casa sua, dove i carabinieri della stazione di Ferrandina e i colleghi del comando provinciale, che da tempo lo pedinavano, hanno scoperto persino una boccetta di chetamina, anestetico per cavalli utilizzato come allucinogeno nei rave party. E poi hashish pronto per lo spaccio, circa 100 grammi per 440 dosi e 3.000 euro di potenziale guadagno, denaro in contanti, presumibile ricavato dello spaccio e files informatici sulle varie droghe. Sono scattate le manette per il ventinovenne di Ferrandina, Michele Panarella, già noto alle for-
ze dell’ordine per la sua attività di spaccio. I carabinieri lo hanno fermato mentre, insieme con un amico, era intento a fumare uno spinello nei pressi del campo sportivo. Immediata la perquisizione a casa e il rinvenimento dell’arsenale di spaccio, con tanto di bilancino di precisione e strumenti utilizzabili per il taglio in dosi della droga. L’uomo si trova ora associato alla Casa circondariale di Matera, a disposizione del sostituto procuratore della Repubblica, Valeria Farina Valaori. La sostanza stupefacente rinvenuta dai carabinieri, proviene presumibilmente da Taranto, piazza preferita dagli spacciatori della fascia jo-
nica lucana. Micidiale e inedito il ritrovamento della chetamina, piuttosto ignota in regione perchè utilizzata prevalentemente nei festini a base di droga pesante e musica ad alto volume, più tipici del Nord Italia. Il giovane ferrandinese era già noto alle forze dell’ordine perchè considerato assuntore e spacciatore abituale di droga. Ecco perchè il pedinamento disposto dal comando provinciale e il blitz, che ha portato alla perquisizione e all’arresto. La morsa dell’Arma sullo spaccio non si allenterà, visti i risultati lusinghieri degli ultimi due anni in tutta la provincia. a pagina 32
IL FATTO DEL GIORNO
Consorzio di bonifica: Moliterni, Fulco e Robertazzo Rsa della Fai Cisl Sono Franco Moliterni, Angelo Fulco e Mario Robertazzo i rappresentanti sindacali aziendali (rsa) della Fai Cisl eletti nel Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto. Su 130 iscritti, hanno partecipato all'assise congressuale, tenutasi nella sala convegni dell'Hotel degli Ulivi di Ferrandina, 125 lavoratori. Presenti ai lavori il segretario generale della Fai Cisl Antonio Lapadula, il segretario provinciale di Matera della Fai Cisl, Vincenzo Cavallo ed il segretario provinciale della Cisl, Giuseppe Amatulli. Nutrito è stato il dibattito tenutosi preliminarmente alle operazioni di voto. Il leader regionale di categoria Antonio Lapadula ha rimarcato “la necessità di addivenire al più presto alla legge di riordino dei Consorzi di bonifica, già prevista dalla Regione Basilicata nel mese di luglio dello scorso anno. La legge - ha detto alla platea durante il suo appassionato intervento - deve dare inoltre risposte
ai lavoratori avventizi dei tre Consorzi di bonifica lucani, di cui 36 unità solo nel Consorzio di Bradano e Metaponto”.Il segretario della Cisl di Matera, Giuseppe Amatulli, ha parlato più in generale del settore primario in cui gli enti consortili figurano come attori protagonisti. “Probabilmente - ha esordito - la crisi regionale ha rallentato il confronto tra istituzioni e parti sociali. L'augurio è che la soluzione della crisi, rilanci al più presto l'azione e lo sviluppo del settore primario, strategico ed imprescindibile per la Basilicata. Quindi una risorsa diversa della risorsa acqua, che rappresenta un autentico tesoro, ricchezza del nostro territorio. Inoltre ha concluso - è necessaria una fase di rilancio degli enti strumentali (Alsia, Arbea ed associazioni ortofrutticole, ecc) che possono dare una reale risposta lavorativa ai tanti disoccupati, nonché espletare sempre meglio il compito di supporto per ci sono preposti”.
La Cgil va all’attacco
«Il Comune sbaglia ma vogliamo dialogare» di MANUELA TARATUFOLO Dopo oltre 30 giorni di presidio sotto il Comune, la tenacia dei 21 parcheggiatori è stata premiata. Adesso bisogna accelerare la procedura perché i 21 possano effettivamente ritornare a lavoro. Hanno perso più di un mese di salario, ma la loro determinazione composta ha prodotto risultati. Sulla soluzione adottata dal Consiglio Comunale si potrebbero aprire molti fronti di discussione, ma vale la pena spendere una riflessione su uno in particolare: la vicenda dei parcheggiatori dimostra un certo modo di considerare il lavoro ed i lavoratori da parte del governo cittadino. Si potrebbero fare altri esempi di quanto precariato ha generato in questi mesi di governo questa Amministrazione Comunale: una vera ecatombe! Licenziati i 21 lavoratori ex SISAS, licenziati i 4 custodi del circuito urbano delle chiese rupestri (a proposito, che fine ha fatto quell'appalto?), a rischio riduzione i posti di lavoro degli addetti al Trasporto Pubblico Locale, a casa i 22 ausiliari del traffico, a rischio la conservazione del monte ore contrattuale per gli addetti alle pulizie degli Uffici Giudiziari. Licenziamenti e riduzioni di ore contrattuali che potevano essere evitate! Il tema della esternalizzazione dei servizi pubblici è certamente assai complesso da un punto di vista giuridico, ma la politica non può dimenticare che dietro ad un contratto di appalto ci sono lavoratori che quotidianamente prestano la propria opera nell'interesse collettivo e che fanno affidamento su un certo salario. Nella fase di predisposizione di un appalto, si deve dare un giusto rilievo alla questione occupazionale, al diritto di ciascun lavoratore di non perdere continuità o migliorare le proprie condizioni di lavoro. Sulla vertenza dei parcheggiatori, la CGIL ha sempre chiesto di accelerare, qualunque fosse la soluzione, perché l'obiettivo era quello di scongiurare la disoccupazione di persone che hanno salari mensili di 700 . È necessario avviare un serio e costruttivo confronto sugli appalti con la parte pubblica: soltanto attraverso il rispetto delle istanze di chi lavora è possibile garantire un servizio pubblico di qualità. SEGUE A PAG.28
28 Matera Restano giorni cruciali per definire le strada per la difesa e lo sviluppo del mobile imbottito Mercoledì 28 gennaio 2009
Nicoletti, stand by all’intesa Incontro rinviato al 5 febbraio per conoscere il futuro - L'incontro previsto in Confindustria Matera per questa mattina tra le rappresentanze della Nicoletti SpA e la Dottoressa Miaschi è stato rinviato al prossimo 5 febbraio 2009 alle ore 12, per indisponibilità personale della stessa Miaschi. Tale rinvio comunque darà la possibilità di allargare il tavolo di lavoro a cui - stando alle dichiarazioni della stessa Miaschi - parteciperà anche il Ministero della Attività Produttive con un proprio rappresentante. Una frenata insomma alla soluzione delle questioni che riguardano la Nicoletti e la destinazione di un sito produttivo che può impiegare centinaia di lavoratori. La strada tracciata prevede innanzitutto il superamento dei rischi di fallimento attraverso l’accettazione del concordato preventivo. Poi successivamente la definizione di un accordo di riutilizzo del sito destinandolo non solo al settore del mobile imbottito ma anche ad un’opera complessiva di reindustrializzazione che dovrebbe costituire un nuovo punto di partenza per il recupero delle unità lavorative. In questo senso speravano di poter lavorare le organizzazioni sindacali nell’incontro di oggi ed in quello successivo che si terrà appunto il 5 febbraio. Il tutto naturalmente in un contesto generale che non induce affatto all’ottimismo. Ieri il Gruppo Natuzzi ha attivato l’attività formativa, denominata «Riqualificare il futuro» per 300 lavoratori cassintegrati a zero ore presso le sedi del Formedil di Bari, dell’Ente Scuola edile (Esema) della provincia di Matera e l’Ente Scuola Edile di Taranto, che hanno attivato sei percorsi di formazione. Lo ha reso noto il vicepresidente dell’Esema di Matera, Mino Paolicelli. Le attività, che hanno una durata compresa tra le 24 e le 80 ore, riguardano le figure di disegnatore e arredatore di interni, di operatore delle fonti rinnovabili, di gestore dei rifiuti speciali, le attività del percorso di sicurezza e di autocad e l’informatica di base. I percorsi formativi sono finalizzati a riqualificare il personale in cassa integrazione a zero ore arricchendo le competenze professionali. Qualche ora prima è diventata realtà la mobilità ad Eurosofa e la cassa integrazione alla Fratelli Cornacchia.
La Provincia punta sulla figura del mediatore culturale
Alcuni lavoratori della Nicoletti
Venerdì a Roma si attende la definizione del protocollo d’intesa per la risalita del settore. «Si può risalire la china solo se si avvierà una politica unitaria» spiega Angelo Calculli, «condivisa e affidata alle mani di chi è in grado di dimostrare di avere capacità di
guardare al Distretto di Matera come uno strumento dalle infinite potenzialità, represse o implose fino a ieri ma pronte ad esplodere in una progettualità pregna di contenuti e sostanza: l'idea di consorziare le produzioni ne offre un significativo spunto».
L'ASSESSORATO alla Formazione provinciale è in piena attività. Tra i vari progetti in corso il team provinciale, guidato dall'assessore al ramo Pasquina Bona, ha già pubblicato i bandi sulla formazione di tre figure professionali: mediatore culturale, addetto alla lavorazione della ceramica e animatore turistico. «Tutti gli interventi formativi sono progettati e calibrati - ha dichiarato l'assessore provinciale alla Formazione Pasquina Bona - sulle esigenze di sviluppo del territorio. Un progresso economico, sociale e culturale che si muove lungo le direttrici dell'artigianato, patrimonio tradizionale di grande rilevanza storica per tutta la regione, del turismo, leva strategica per il successo del Materano, e, non ultimo, dell'integrazione, chiave di volta per la piena realizzazione di una comunità socio economica democratica. La presenza di numerosi immigrati nel nostro territorio - ha proseguito l'assessore - ha prodotto una urgenza da cui non possiamo più prescindere: la professionalizzazione del mediatore culturale. Proprio perché un lavoro di mediazione è un fenomeno dinamico e non statico, il mediatore culturale rivela le sue competenze solo se adeguatamente formato. C'è bisogno, infatti, di mediatori culturali professionisti che,
consapevoli del proprio ruolo, siano in grado di instaurare una fitta rete di relazioni e contatti con i vari enti che regolano lo svolgimento sociale, giuridico e lavorativo, di ogni cittadino. In questo modo potremo pensare a progetti per l'inserimento di mediatori culturali nelle scuole, negli ospedali e in tutti quei settori che ne rilevano l'esigenza». «Il ruolo del mediatore culturale - ha sottolineato il presidente dell'Ente Carmine Nigro - è particolarmente delicato; proprio perché deve impegnarsi per garantire che la comunicazione funzioni, così da evitare l'insorgere di conflitti dovuti alla non conoscenza della lingua e delle differenze culturali. I mediatori culturali devono contribuire, non per ultimo, a migliorare la partecipazione degli immigrati alla vita quotidiana. Molti di loro, infatti, apprendono la nostra lingua e la utilizzano soltanto per orientarsi meglio sul posto di lavoro, ma la conoscenza della lingua li pone nelle condizioni di partecipare anche alla vita sociale e di curare, quindi, i rapporti con la società di maggioranza. Da qui l'impegno di questa Amministrazione a volere formare dei mediatori culturali in grado di sostenere i cittadini immigrati lungo il non facile percorso di integrazione nella comunità». matera@luedi.it
Il consigliere Trombetta sui fondi per il decoro urbano
«L’amministrazione ha perso 47.000 euro« «PERCHE’ il Comune di Matera ha deliberatamente rinunciato a ben 47 mila euro destinati all'acquisto di materiale per il decoro urbano? La somma risultava nel Fondo incentivante dell'Aato 2, ma nessuno ha provveduto ad avanzare alcuna richiesta». Intorno ad un simile quesito si è attivato l'intervento del Consigliere comunale del Pd, Nicola Trombetta, che chiede ragione del comportamento tenuto dalla giunta, in merito alla somma destinata a Matera e chiaramente indicata nella ripartizione per comuni, dei fondi dell'ente gestore Aato. «La somma in realtà ha precisato il Consigliere comunale Trombetta - da utilizzare per l'acquisto e fornitura
di cassonetti e contenitori per la rimozione dei rifiuti, poteva esser richiesta sin dalla passata amministrazione, ma si sarebbe dovuto procedere ad un sua integrazione, per un valore pari alla metà dell'intero importo; si è così deciso, a causa delle ridotte disponibilità finanziarie della passata amministrazione, di non avanzare domanda; ma - ha proseguito Trombetta - la variazione apportata con un delibera dal Consiglio esecutivo dell'Aato2 ha proceduto alla concessione per intero del contributo ai singoli Comuni richiedenti, senza alcun obbligo da parte di questi. Ed allora - è tornato a chiedere Trombetta - per quali ragioni questa amministrazio-
ne non ha ritenuto di usufruire della somma disponibile? Superato con la delibera dell'8 febbraio 2008 l'impedimento del cofinanziamento, in passato necessario, quali altri ostacoli hanno proibito a questa amministrazione di funzionare? si è interrogato il Consigliere Comunale. «La verità è che si sarebbe dovuta fare una apertura di bilancio, per prendere quei denari; serviva riaprire il Capitolo di spesa, presentandosi, finalmente, in Consiglio comunale; occorreva - ha proseguito avere una precisa volontà politica che questa giunta - ha sottolineato Trombetta - non ha, impegnata com’è a reggersi su problemi di equilibrio nella sua maggioranza».
Duro attacco di Manuela Taratufolo segretario Cgil Matera: «Confronto senza diffidenze»
«Il Comune genera precariato, cambi» Segue da pag. 27 Non è accettabile che nei cambi di gestione si interrompano i servizi e, quindi, i rapporti di lavoro, ignorando le richieste dei lavoratori coinvolti e minimizzando l'assenza del servizio. Non solo nel caso dei parcheggi a pagamento, ma anche per l'appalto del circuito urbano delle chiese rupestri, l'Amministrazione Comunale sceglie di ignorare i lavoratori, che oggi sono a casa da 4 mesi. Così anche per gli appalti igiene ambientale e TPL, per i quali è necessario avviare un confronto con le parti sociali per mettere in campo insieme, preventivamente e concertativamente, un bando che coniughi la qualità del servizio con la qualità del lavoro, per rendere alla comunità materana un servizio ottimale, nel rispetto di chi quel servizio deve garantirlo ed espletarlo (i lavoratori appunto); da ultimo, l'appalto delle pulizie presso il Tribu-
nale di Matera dove il nuovo appalto, anzichè costituire un'occasione per migliorare le condizioni di chi ci lavora, rischia di rappresentare un momento in cui ai lavoratori vengono diminuite le ore di lavoro. Fa bene Buccico a richiamare tutti al rispetto dei ruoli: il sindacato ha il compito di rappresentare e difendere gli interessi dei lavoratori e, proprio per questo, alla politica istituzionale conviene ascoltarne le istanze. La CGIL, da oltre 100 anni, è al fianco dei lavoratori, per riequilibrare i rapporti di forza e restituire dignità al lavoro e, per questo, non starà alla finestra a guardare come la politica scardina certezze conquistate nel tempo. È quindi urgente che si attivino corrette relazioni sindacali e da questo punto di vista è apprezzabile la disponibilità manifestata a mezzo stampa dal Sindaco Buccico. Purtroppo tale disponibilità è condi-
zionata da troppe pregiudiziali che non facilitano il confronto: il Sindaco desidera agire indisturbato e non tollera “invasioni di campo”. Chiede, cioè, alla CGIL di farsi da parte su questioni che direttamente investono le condizioni di vita e di lavoro delle persone. L'auspicio è che il Sindaco si rivolga al Sindacato con un atteggiamento costruttivo e senza riserve o diffidenza: diversamente, rischierebbe di far peggiorare le condizioni sociali di una comunità, già fortemente afflitta dalla crisi e dall'assenza di lavoro. Il Sindacato è disponibile ad un dialogo costruttivo che porti a risultati coraggiosi e durevoli per la nostra comunità; perché questo possa concretizzarsi è necessario costruire un confronto continuo reale e non solo formale. Manuela Taratufolo segretario provinciale Cgil Matera
Il Comune avrebbe potuto usare il Fondo incentivante
Oggi la somma è ancora disponibile, ma figura, oramai, come residuo dello scorso anno; Matera è uno dei pochissimi Comuni che non ne ha usufruito». Resta da vedere la capacità di gestione di questa amministrazione, ancora
tutta da verificare; ma, purtroppo per la città, - ha proseguito Trombetta - i dubbi dell'inizio sono spariti, di fronte alla lontananza di questa giunta da ogni problema che investe i cittadini». matera@luedi.it
Soppresse corse Casam Adiconsum per il ripristino L’Adiconsum Cisl di Basilicata segnala con preoccupazioni «la soppressione di alcuni bus cittadini della CASAM, numero 6 A e 6 B, dalle ore 14,30 alle 15,30 che collegano Rione Cappuccini con il centro della città di Matera. A causa dell'annullamento di tali corse, sono molti i cittadini rimasti appiedati e senza la possibilità di usufruire di un servizio di trasporto per il quale hanno pagato abbonamento regolare» si legge in una nota dell’associazione dei consumatori. L'Adiconsum esprime il suo dissenso sulla decisione adottata di sopprimere le suindicate corse. Tale provvedimento non fa altro che diminuire la qualità del servizio pubblico, con ricadute negative sulle condizioni del traffico, che dovrebbe essere, al contrario, incentivato per migliorare la qualità dell'ambiente e tutelare il diritto alla salute dei cittadini». In conseguenza di questo tipo di situazioni che finiscono per creare un logico disagio ai cittadini l'Adiconsum chiede «il ripristino delle corse e fa presente che non è più dilazionabile un incontro fra le Associazioni dei Consumatori, l'Amministrazione Comunale e la Casam per approfondire i temi della mobilità urbana e per sottoscrivere concordamente la carta dei servizi del trasporto cittadino».
Matera 29 Presto un comitato per il riconoscimento della medaglia d’oro per il 21 settembre 1943 Mercoledì 28 gennaio 2009
«Una memoria che sia condivisa» Il sindaco parla agli studenti e loda chi salvò gli ebrei LA CELEBRAZIONE della giornata della memoria quest'anno irrompe in una quotidianità che la rende ancora più carica di significato. Celebrata dalle varie istituzioni con momenti più o meno formali, quest'anno la memoria collettiva su quello che è uno dei più importanti e tragici momenti della storia mondiale è stata oggetto di riflessione anche a parte degli studenti del Liceo Classico “E.R. Duni” di Matera in un incontro, svoltosi nella mattinata di ieri e che li ha visti esprimere opinioni e consapevolezze sul tema della persecuzione razziale. All'incontro ha partecipato anche il sindaco Nicola Buccico entusiasta di questa fruttuosa interazione tra storia e nuove generazioni. «Ci è sembrato giusto affrontare questo tema in una giornata così importante sia perché inerente agli obiettivi didattici sia perché è giusto che i ragazzi possano riflettere e confrontarsi su temi di rilevanza storica e che, purtroppo, si riflettono anche sulla realtà odierna - ha esordito la Preside del liceo classico Duni, Carmela Santoro. All'incontro è intervenuto anche il professor Domenico Calbi, insegnante di storia e filosofia, che ha fornito un escursus storico sull'ideologia della perfezione della raz-
Gli studenti del liceo classico Duni durante l’incontro
za, la struttura del delirio sfociata nella persecuzione degli ebrei dimostrando come i presupposti che hanno fondato questo delirio erano e sono ancora molto precari. Di conseguenza non sono mancate le riflessioni degli alunni, su come la conoscenza del passato sia fondamentale per interpretare il presente e capire il futuro, sulla coscienza collettiva e sul ruolo dell'informazione nel de-
Nota di Giuseppe Olivieri di Forza Italia
«Evitiamo il rischio di un triste ritorno al passato»
Prigionieri in un lager
IN occasione della Giornata della Memoria si sono susseguiti i messaggi e i contributi di forze politiche e istituzioni. Il ricordo della vittime di una fase storica che ha segnato le epoche successive e ancora oggi viene celebrato in onore dei milioni di vittime rinchiuse nei lager e spesso mai ritornate alle città e ai luoghi di origine. Il Coordinatore cittadino di Forza Italia di Matera, Giuseppe Olivieri, ha espresso in occasione della “ Giornata della Memoria “ la propria solidarietà e l'assoluta vicinanza al popolo di Israele,rispetto alle barbarie della Shoa. «L'Olocausto, consumatosi nei confronti degli Ebrei - ricorda Olivieri - è frutto di un assurdo artefatto storico, perorato dal Nazi-Fascismo, rispetto a pseudo-congetture di ca-
rattere ideologico e razziale, alimentate purtroppo da una cementata cultura antisemita presente in diverse zone del mondo ed accettato da diversi ambiti politici e culturali. Sono preoccupanti - prosegue Olivieri - le modalità di manifestare, ancora oggi, un sentimento di rigetto e di ripugnanza nei confronti di Israele, che lasciano aperte possibilità, seppur minime, del ritorno ad un triste passato. L'antisemitismo - conclude Olivieri - è un modo di vivere e di pensare; è un fantasma che serpeggia tuttora nella geografia politica d'oriente ed occidente, che si rianima e, di tanto in tanto, riprende la propria recrudescenza, causa l'ottusa resistenza mentale di un alveo sociale ancora proclive a certe persecuzioni». matera@luedi.it
terminare le strutture di dominio fino a chiedersi qual è la linea che separa l'obbedienza dalla voce della coscienza. «Voglio ringraziare la scuola per aver organizzato questo momento d'incontro e riflessione molto importante utile sia per verificare il livello di conoscenza storica che quello della reattività umana rispetto ad un evento così tragico come lo Shoa- ha dichiarato il sindaco -gli storici han-
no sempre cercato l'origine di questa emarginazione degli ebrei, una situazione che non ha fatto altro che fomentare il loro desiderio di unità sul una terra che li identifichi. L'anniversario della Shoah, quest'anno, si colloca in un momento particolare che ci offre una realtà ancora problematica a causa del conflitto israelo-palestinese e la spinosa questione del perdono dei vescovi ordinati da LeFevre.
Tutto ciò inasprisce questa giornata- ha continuato il sindaco -ma dobbiamo celebrarla, metabolizzare quest'epoca che non deve più ripetersi, dobbiamo ricordare la tragedia che ha investito questo popolo senza però dimenticare quegli sprazzi di umanità di coloro che sono comunque riusciti a salvare milioni di ebrei». Il Comune di Matera sta lavorando alla costituzione di un comitato per il rico-
noscimento della medaglia d’oro al valor civile per gli eventi del 21 settembre 1943, che portarono la città a ribellarsi. Ha annunciato Buccico. La costituzione del Comitato «intende favorire, con l'apporto dei lavori di ricerca compiuti da studiosi sulla insurrezione del 1943, all’ottenimento del riconoscimento dopo quello della medaglia d’argento». Milena Scalcione
Il presidente Nigro ha sottolineato l’importanza del ruolo del ricordo
«I danni della banalità del male» La Provincia ricorda lo sterminio con le parole di Arendt e Levi IL RICORDO dello sterminio degli ebrei e del drammatico effetto delle leggi razziali è stato richiamato ieri, anche prima dell'avvio dei lavori della II Commissione Consiliare della Provincia di Matera in una forma di partecipazione e solidarietà in occasione della Giornata della Memoria che si è celebrato con numerose iniziative a Matera. «l 27 gennaio 1945 furono abbattuti i cancelli del campo di sterminio di Auschwitz- ha esordito così il presidente del Consiglio provinciale Nicola Marino avviando la sua riflessione in occasione della Giornata della Memoria - migliaia di ebrei furono liberati, ma l'Olocausto si era già drammaticamente consumato. Sei milioni di ebrei erano stati trucidati. Credo che sia doveroso ricordare tutte le vittime della Shoah, la memoria si rende necessaria perché serve ad insegnarci quanto possa essere “banale il male” come diceva Hannah Arendt in un suo bellissimo libro. Voglio sperare che il ricordo delle persone soppresse a Buchenwald, ad Auschwitz e nei tanti campi di concentramento, possa aiutare l'uomo a non cadere nella rete della discriminazione e del razzismo» «Primo Levi, nel suo celeberrimo “Se questo è un uomo” - ha concluso il presidente della Provincia Carmine Nigro, sostenuto da tutti gli assessori della Giunta, ricordando lo scrittore-simbolo dell’Olocausto, morto suicida dopo il suo ritorno dal campo di
concentramento di Auschwitz - raccomandava ai suoi lettori di ricordare e scolpire nel proprio cuore il ricordo di tutti gli uomini e le donne la cui dignità era stata annientata. Voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a sera il cibo caldo e visi amici: considerate se questo è un uomo che lavora nel fango, che non conosce pace, che lotta per mezzo pane, che
muore per un sì o per un no. Considerate se questa è una donna, senza capelli e senza nome, senza più forza di ricordare … Meditate che questo è stato. Perché se tutto questo dolore non allarga i nostri orizzonti e non ci rende più umani, liberandoci dalle piccolezze e dalle cose superflue della vita, tutto è stato inutile». matera@luedi.it
Nicola Marino
Lo Stato premia l’eroismo di chi sopravvisse all’inferno
COMMOZIONE e ricordi ieri in occasione della consegna delle Medaglie d’onore che il Prefetto Giovanni Francesco Monteleone ha consegnato ieri ai cittadini deportati o internati nei lager nazisti. Le benemerenze sono state consegnate a:
Pancrazio Cataldo, Giuseppe Lapolla, Gioacchino Recchia (ritirata dal nipote) e Rocco Rivelli. Alla cerimonia hanno partecipato anche il Questore Carmelo Gugliotta e il sindaco Emilio Nicola Buccico.
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Matera
Mercoledì 28 gennaio 2009
Presentazione Matera 2019 Domani, alle ore 10.00 presso la Sala Giunta del Comune di Matera, avrà luogo la conferenza stampa di presentazione della Associazione culturale Matera2019. Matera 2019 è il risultato di una passione comune a tutti i suoi soci fondatori: l'amore per la propria città. Il desiderio di valorizzare gli immensi patrimoni storici, artistici e culturali della magnifica città dei Sassi, ha convinto un gruppo di persone, provenienti da esperienze e ambienti diversi, a cimentarsi in un progetto ambizioso: candidare Matera a Capitale Europea della Cultura nel 2019. La condivisione del prestigioso valore di questo progetto culturale dagli incredibili risvolti, sociali ed economici, ha già garantito a Matera2019 il sostegno di numerose realtà – associazioni culturali, professionali, enti pubblici e privati.
TAXI MATERA 3332685173
Michele
Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05.
Annamaria
Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
Salone del mobile a Pesaro Le opportunità di partecipazione a “Domo 360’’ il salone del Mobile di Pesaro, in programma dal 24 al 27 settembre 2009 saranno illustrate a Matera, giovedì 29 gennaio, alle 16.00, presso la Camera di Commercio, nel corso di un incontro che il presidente dell’ente camerale di Pesaro cavalier Alberto Drudi e i vertici della fiera pesarese avranno con gli imprenditori della provincia di Matera, che operano nel settore della produzione del mobile. Nel corso dell’incontro il direttore della Fiera, Antonella Maccarelli, e un rappresentante della Direzione artistica illustreranno la nuova mission della manifestazione, concepita in maniera differente dai classici saloni fieristici internazionali dedicati al mobile.
Dolce e tenero amore...mamma Donatella, papà Nico Trombetta ti augurano un fantastico 2° compleanno insieme ai nonni Maria e Michele e a zia Viviana
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).
Ad Anna Maria Buon compleanno dai nonni, dagli zii e dai cuginetti.
Scuola di archeologia Si terrà venerdì alle 17,30 nella sede dell’Università a Matera in via S. Rocco la cerimonia di inaugurazione delle attività dell’anno Accademico della scuola di specializzazione in Archeologia. Alla cerimonia interverranno il Magnifico rettore, prof. Antonio Mario Tamburro, il prof. Massimo Osanna della Scuola di specializzazione in Archeologia. La prolusione inaugurale sarà tenuta dalla prof.ssa Caterina Greco, soprintendente per i Beni archeologici della Basilicata e della Calabria.
Professione guida turistica
FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 MOTTA SILVIA via Ridola 16 - 0835333341
Cooperativa Associazione
“Jan
Patocka” 0835/333604 “Matera gioca” 0835/312005
emergenza sanitaria
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PRONTO SOCCORSO Guardia medica 0835/262260 Ambulanza 0835/336882 Croce Azzurra 0835/331314 SERVIZI SOCIALI Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704
Il 30 gennaio alle 16 nella Sala affrescata dell’Ente Parco della Murgia Materana, Giovanni Franco D’Ercole (dottore commercialista e revisore contabile) relazionerà su “Gli aspetti fiscali e previdenziali della professione di guida turistica, escursionistica e ambientale, guida del parco
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676
I cerchi delle fate •il cenacolo E' possibile visitare fino al 3 febbraio presso il laboratorio Materia, in via Bruno Buozzi n° 89, “I cerchi delle fate”. In esposizione una collezione di vasi in ceramica eseguiti con le tecniche raku dal laboratoio Ceramiche d'Arte di Maria Bruna Festa, e colliers in argento e pietre del Laboratorio di Arti Orafe e Lignee Materia. La mostra può essere visitata ogni giorno, fino al 3 febbraio, dalle 18 alle 21 o su richiesta telefonando al 334 3602038 o allo 0835 311136 in orari di lavoro. A margine dell’esposizione, sono previsti alcuni eventi.
Differenziata protagonista Sarà presentato il 29 gennaio alle 11 presso la sala consiliare della Camera di Commercio di Matera il progetto “Non rifiutiamo la raccolta differenziata”. Il 29 è convocata infatti la conferenza stampa per il progetto realizzato dalle Associazioni Confartigianato, CNA (Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa), Casartigiani, Confcommercio, Copnfesercenti ed API e patrocinato dal CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi). Durante la presentazione di “Non rifiutiamo la raccolta differenziata” sarà firmata la convenzione fra i presidenti delle sei associazioni partecipanti al progetto e un dirigente del CONAI.
0835/256309 IL 17 MARZO
•Le Botteghe
“Canto perché non so nuotare… da 40 anni” il titolo dello show che Massimo Ranieri porterà in scena martedì 17 marzo al Teatro Duni di Matera, città nella quale torna ancora una volta. Artista completo, cantante, ma anche attore, affabulatore ed istrione Massimo Ranieri, propone uno spettacolo straordinario e coinvolgente, canta i suoi brani piu' famosi e tanto amati dal pubblico ed esegue per la prima volta alcune fra le più belle canzoni d'autore degli ultimi decenni. Brani che appartengono ai repertori di grandi cantanti come Battisti, Battiato, Mina ed altri artisti italiani. Coreografie di Franco Miseria arricchite dagli splendidi costumi di Giovanni Ciacci che rendono ogni brano un quadro a se. Nello spettacolo scritto con Gualtiero Peirce, lo showman partenopeo canta, balla e recita raccontando tappe emozionanti della sua vita.
•orient express
0835/344072 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294
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208046 Italians 19-21,45 •CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Viaggio al centro della terra 17,00 - 19 - 21,30 •CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro Sette anime 21 •CINEMA MOJTO DRIVE IN• S.s.106Basentana0835-745439 Chiuso
•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137
31 Basket L’under 17 eccellenza comincia il ritorno. Decisivo match lunedì per l’under 19 regionale Mercoledì 28 gennaio 2009
Pielle condizionata dagli acciacchi Giovedì match con Corato con troppi dubbi di formazione NON SARÀ una gara facile quella che attende domani la Fondiaria Pielle Matera contro il Corato nel match inaugurale del girone di ritorno del campionato under 17 eccellenza. «Purtroppo siamo in un momento di grande difficoltà per le precarie condizioni di molti giocatori» ci racconta il tecnico materano Luciano Cotrufo, «abbiamo perso, forse per l’intera stagione, un uomo importante sotto i tabelloni come Carlo Latorre. Il giocatore si è infortunato al ginocchio e sembra si tratti di un guaio serio che lo terrà fermo per parecchio tempo. E’ un peccato perchè si trattava del nostro unico riferimento sotto i tabelloni. Ora ci toccherà cambiare gioco ma dobbiamo fare di necessità virtù». Ma i problemi della Fondiaria, con molti giocatori impegnati anche in serie D, dipendono anche dalla febbre che ha limitato uomini preziosi come D’Ercole, De Bartolo e Gaudiano tutti in non perfette condizioni di gioco. In un match difficile come quello contro Corato, Matera potrebbe risentire di questo tipo di difficoltà. Spostandoci invece nell’under 19 regionale è lunedì il giorno più importante con lo scontro diretto tra la Pielle e la Levoni,
Hockey, giovanili della Pattinomania un pari e una vittoria con Giovinazzo
Vignola della Pielle Matera
una sfida tra le prime due della classe che potrà definire la classifica e la formazione vittoriosa del torneo regionale. Fino a questo momento la formazione potentina si ritrova avanti di due punti rispetto ai ragazzi di Luciano Cotrufo che sembrano però determinati a colmare il gap esistente e provare ad imporsi anche in questa manifestazione che risulta certamente molto importante a livello regionale. Intanto il tecnico materano Luciano Cotrufo, recentemente confermato anche com e delegato provinciale della Federazione
Volley Frenata nel derby
Stop a testa alta per la Time MATERA - Niente da fare per la Time Volley. La formazione di Brunella Cristallo è uscita sconfitta dal confronto con la capolista Volley Group Pianeta Matera. Il match, valevole per la decima giornata del campionato di volley femminile under 18, ha visto trionfare le atlete del presidente Tulliani con il punteggio di tre set a zero. Una gara che alla vigilia si presentava dura per la Time Volley che comunque ha dimostrato di essere un ottimo sestetto al cospetto di una capolista ancora imbattuta (nove vittorie in altrettante gare giocate fino ad ora, ndr). Il primo set si è chiuso sul venticinque a venti, poi davvero combattuto è stato il secondo parziale: il Volley Group ha dovuto davvero fare gli straordinari prima di chiuderlo a proprio favore sul 27 a 25. Sul due a zero, poi, le padrone di casa hanno accusato il colpo facendosi superare nel terzo ed ultimo parziale sul 25 a 15. Al di là della sconfitta, coach Cristallo certamente non può rimproverare niente alle proprie atlete che hanno dato il massimo impegno dall'inizio alla fine del match. Con questo ko, le materane sono state superate in classifica dal Tricarico (che ha giocato una gara in più, ndr). Ottima vittoria, invece, per quanto riguarda la
Nuova Spes Matera. Le materane hanno ottenuto tre punti importantissimi sconfiggendo la Vis Saveriana Montescaglioso. Nella cittadina montese, le ragazze della città dei Sassi si sono imposte con un perentorio tre ad uno conquistando così la seconda vittoria del campionato dopo quella interna, della settima giornata, per tre set a due contro il Policoro. Vittoria forse inaspettata ma che ha un sapore importante proprio perché conquistata al cospetto di un Montescaglioso che ha necessità, quanto le materane, di uscire dai bassifondi della graduatoria. Nel primo set la Nuova Spes ha chiuso i conti sul 25 a 17. Nel secondo gioco, invece, il Montescaglioso ha reagito conquistando il pareggio (set terminato sul 26 a 24, ndr). Spettacolare è stato il terzo parziale chiuso dalle ragazze del presidente Modesto Incarbona sul 29 a 27. Sul due ad uno, la Spes non ha trovato difficoltà nel controllare anche il quarto parziale portato a casa con il punteggio di venticinque a sedici. Questo pomeriggio, alle 18.15, la Nuova Spes giocherà nuovamente lontano dalle mura amiche. L'avversario odierno sarà il Tricarico Volley. Una gara ardua ma, a questo punto, non impossibile per le materane. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
pallacanestro ci ricorda anche che domenica è in programma la consueta manifestazione annuale del Join The Game: «è assicurata la partecipazione di almeno una cinquantina di squadre che rappresentano le varie realtà materane, un grosso passo in avanti anche rispetto al recente passato in questo appuntamento. I prossimi passi» conclude ancora Luciano Cotrufo, «saranno poi l’organizzazione dei tornei esordienti ed aquilotti che cominceranno nelle prossime settimane con i ragazzi del 96, 97 e 98».. p.quarto@luedi.it
ANCORA applausi per le formazioni giovanili della Pattinomania Matera. Nello scorso weekend, a scendere in pista sono stati i ragazzi dell'under 15 e dell'under 20 che hanno affrontato i pari età del blasonato Giovinazzo. L'under 15 ha pareggiato tre a tre contro il quintetto pugliese grazie alle reti dei materani Gianluca Quatraro (capitano), Pamela Lapolla e Giovanni Antezza. Successo, invece, per quanto riguarda l'under 20 che ha battuto i giovinazzesi per 7 a 6. Ottima è stata la partenza dei biancazzurri che sono riusciti anche a portarsi in vantaggio per sei reti a tre. Successivamente una serie di errori difensivi, assolutamente da non ripetere, hanno permesso ai pugliesi di accorciare le distanze e limitare il passivo finale. In gol per la Pattinomania sono andati Michele Xiloyannis, Angelo Matera, poi una doppietta del capitano Antonello Reho e una tripletta di Alessandro Braia. Il momento magico che sta vivendo la prima squadra che milita in A2, che nelle ultime quattro gare ha raccolto altrettante vittorie, si sta riflettendo anche sulle categorie giovanili. Tre le squadre al top nei rispettivi gironi: l'under 13, 15 e 20, infatti, sono prime in classifica, mentre l'under 17 occupa la terza piazza. Un risultato che ha portato la società della Pattinomania a raggiungere alti e lusinghieri livelli per i settori giovanili, come non capitava da tanto tempo. Le vittorie e le belle prestazioni ripagano il duro e meticoloso lavoro che i tecnici della Pattinomania (anche loro frutto del vivaio locale, ndr) stanno svolgendo ormai da mesi ed invogliano e stimolano ancora
Il capitano Gianluca Quatraro
di più i giovani atleti che hanno voglia di crescere giorno dopo giorno. Infine, per quanto concerne la categoria under 13, tutto è pronto per l'impegno contro il Salerno, mentre l'under 17 si sta preparando per la prossima gara che sarà contro la formazione sarda del Carbonia che arriva nel "continente" già la prossima domenica per lo scontro con il Giovinazzo. l.t.
Calcio a 5 Tre vittorie e un pareggio per l’under 18 di Giampiero Andrisani
Bng corsaro col Five Putignano Alessio Gammariello fa grande l’under 21 materana
Alessio Gammariello e il tecnico della juniores Andrisani
NIGRO BNG Deportivo Matera corsaro sul campo della vice capolista Sport Five Putignano. Una grande prestazione che la squadra di mister Damiano Andrisani ha sfoggiato in casa dei temibili avversari, chiudendo il match con un categorico 0-2. Eroe di giornata il giovane Alessio Gammariello, in grado di segnare una doppietta e di portare con le sue marcature i tre pesantissimi punti in palio a casa. Una gara equilibrata tra due compagini molto ben messe in campo e capaci di giocare un ottimo calcio a cinque. Forza dei biancazzurri un gruppo plasmato alla perfezione dal tecnico materano, in grado di giostrare al meglio le forze a sua disposizione. Una vittoria di grande prestigio, se si considera anche che lo Sport Five Putignano disputa con la prima squadra il campionato di A2 ed ha mezzi anche economici maggiori rispetto ai materani. Comunque, è stata una grande prova di tutto il gruppo, che a parte le due reti realizzate da Alessio Gammariello, si è comportato in maniera egregia, sfoggiando sul campo pugliese una prestazione di altissimo livello, tornando ad essere la rivale
numero uno della capolista Pellegrino Sport Altamura. Ma, i motivi di soddisfazione per la dirigenza della Nigro Bng Deportivo Matera non terminano alla grande prestazione dell'under 21 a Putignano. Infatti, anche i più giovani calciatori dell'under 18 stanno dimostrando nel loro campionato di essere un'ottima compagine. Dopo quattro gare disputate nel campionato regionale under 18, infatti, la formazione allenata da Giampiero Andrisani ha raccolto ben dieci punti, frutto di tre vittorie ed un pareggio, quello ottenuto nel corso della prima giornata proprio contro i rivali diretti, anche in classifica, i pari età del Pisticci, anche loro fermi a dieci punti con lo stesso ruolino. A rendere però prima di diritto la formazione di Giampiero Andrisani, è la differenza reti, che vede un bel più 26, dovuto alle ben 42 reti realizzate ed alle sole 16 subite. Un percorso da schiacciasassi per la più giovane compagine della Nigro Bng, che si sta dimostrando degna del nome che portano avanti la prima squadra nel campionato di serie B e l'under 21 nel campionato nazionale di categoria. Con una so-
la gara ancora da disputare, l'under 18 del Deportivo ha la possibilità di chiudere il girone d'andata in testa, per poi puntare al successo finale continuando con questo ruolo da assoluta leader. Tornando ai ragazzi dell'under 21, invece, la classifica torna a sorridere ai ragazzi di Damiano Andrisani, dopo un periodo di Sali e scendi, infatti, la Nigro Bng Deportivo Matera under 21 ha ora 31 punti, alla pari con lo Sport Five Putignano ed a sole due lunghezze dalla capolista Pellegrino Sport Altamura. Alla prossima gara la possibilità di decretare chi, dal 1 febbraio in avanti, sarà la squadra da rincorrere, con la partitissima alla Tensostruttura di Matera tra la Nigro Bng e proprio la capolista Pellegrino Sport. Impegno meno delicato, ma non facile, per lo Sport Five, che giocherà a Potenza contro uno Shaolin Soccer in crescita. Dopo il successo di Putignano alla formazione di Andrisani non mancherà di certo lo slancio necessario per tentare il sorpasso, ma sarà come al solito il campo a decretare il migliore. Francesco Calia matera@luedi.it
Mercoledì 28 gennaio 2009
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Valbasento Il coordinatore del Gruppo di lavoro, Mario Murgia, scrive all’ex ministro Damiano
Nuovo Sos per gli operai esposti all’amianto VALBASENTO - La trafila per il riconoscimento dei benefici previdenziali ai lavoratori della Valbasento esposti all'amianto continua a essere interminabile e irta di ostacoli. Per smuovere la situazione il coordinatore del “Gruppo di lavoro per la tutela dei diritti dei lavoratori esposti” Mario Murgia si è rivolto all'ex ministro del Lavoro, Cesare Damiano, e all'onorevole Ludovico Vico, da tempo in prima linea «per risolvere l'attuale blocco delle certificazioni amianto che l'Inail sta facendo verso i lavoratori ex esposti dell'Ilva di Taranto. Purtroppo -scrive Murgia- anche nella lunga vertenza in oggetto, i sindacati stanno incontrando continue difficoltà e nonostante i diversi tavoli di trattative con l'Inail, spesso ottenuti per l'intervento del Prefetto di Matera, ad oggi sono diverse centinaia i casi di lavoratori ex esposti che ancora, ingiustamente, non possono usufruire dei benefici previdenziali. Vi chiediamo, data la continua sensibilità che riponete nelle azioni per risolvere le proble-
matiche che si manifestano nel mondo del lavoro, di aiutarci a risolvere anche la nostra vertenza». Il quadro generale? «A partire dal 2003/2004 -spiega Murgia- sono oltre un centinaio i contenziosi legali nei confronti dell'Iinps di Matera per il riconoscimento dei benefici previdenziali . A rendere ancora più lungo l'iter giudiziario la presenza di un solo magistrato giudicante presso il Tribunale di Matera per oltre 5.000 contenziosi di lavoro». Ma a incoraggiare all'ottimismo sono nel dicembre 2008 sono arrivate le prime due sentenze di condanna per l'Inps. E, proprio oggi, sono previste altre 40 udienze, che dovrebbero concludersi con altrettante sentenze favorevoli ai ricorrenti. «Troppe -dice il coordinatore del Gruppo di lavoro- le centinaia di domande, presentate entro il 2003 all'Inail di Matera, che hanno avuto risposta negativa, perché non sarebbe stata dimostrata l'esposizione “significativa” all'amianto, ovvero nella misura minima stabilita dalla normativa vigente». Eppure , dall'insediamento dello stabilimento ad oggi ,
sono oltre cento i dipendenti dell'ex EniChem Fibre di Pisticci deceduti per patologie tumorali (carcinomi polmonari, all'apparato urinario e gastrointestinale, mesotelioma pleurici); 33 i casi di patologie amianto-dipendenti e 14 i casi di decesso. Per scongiurare altre morti il Gruppo di lavoro ha elaborato un protocollo per l'estensione del monitoraggio sanitario preventivo a tutti i lavoratori dei siti industriali dove sia stata certificata la presenza di amianto. Il monitoraggio sanitario preventivo, è la tesi del Gruppo, deve interessare tutti i lavoratori come da libro matricola aziendale ed Inps e, non ai soli lavoratori a cui sono stati riconosciuti i benefici previdenziali. Ragion per cui, in attesa che venga definito e recepito dalla Regione il protocollo sanitario, il sindacato dei chimici sta già invitando i lavoratori esposti ed ex esposti alle fibre di amianto a compilare e trasmettere il modulo di adesione al monitoraggio . Margherita Agata m.agata@luedi.it
Snia Ricerche in crisi Si cerca una via d’uscita Oggi task force a Potenza VALBASENTO - Snia Ricerche a fine mese chiude definitivamente l'attività in Valbasento. Da gestire dieci esuberi, gli ultimi addetti, cioè, sopravvissuti al progressivo assottigliamento di organico dell'ultimo quinquennio. Azienda e sindacato si incontreranno, stamattina alle 10, presso la Task force per l'occupazione della Regione, con il neo assessore alle Attività produttive, Straziuso, per un'analisi congiunta degli strumenti di gestione della crisi. Data l'impossibilità di attivare le procedure ordinarie di Cassa integrazione straordinaria e/o mobilità, essendo Snia un'azienda con meno di 15 dipendenti, con ogni probabilità si dovrà concertare l'utilizzo degli ammortizzatori sociali in deroga. Uno strumento già utilizzato in passato, in sede di Ufficio Lavoro e Territorio delle Regione Basilicta , per altre realtà in crisi sotto i 15 dipendenti e che la Finanziaria nazionale ha finanziato nuovamente. Subito dopo, alle 12, in programma un incontro con Green Leather (ex Apelle) per formalizzare la richiesta del secondo anno di cassa integrazione straordinaria. Diversamente per i 55 dipendente dell'azienda scatteranno sin d'ora i licenziamenti per mobilità. m.agata@luedi.it
Ferrandina Nascondeva nella tavernetta hashish e anestetico per cavalli utilizzato come allucinogeno
Scoperto il market della droga In manette un ventinovenne pedinato dai carabinieri FERRANDINA - Due grammi di chetamina nel portafoglio, cartine singole sparse nella tavernetta in cui viveva, al piano inferiore della sua abitazione e files all'interno del computer sulle modalità di utilizzo delle diverse sostanze stupefacenti. Con molta probabilità, secondo i carabinieri della stazione dei Ferrandina, era proprio nella tavernetta che avveniva il consumo di droga. Il ventinovenne Michele Panarella, già noto alle forze dell'ordine, era tenuto da tempo sotto controllo dai militari dell'Arma. Lunedì pomeriggio, nell'ambito di un servizio di pedinamento su soggetti noti assuntori di sostanze stupefacenti, per Panarella sono scattate le manette. L’accusa è detenzione a fini di spaccio di circa 100 grammi di hashish. I dettagli dell'arresto sono stati illustrati ieri nel corso di una conferenza stampa dal maggiore Vito Di Girolamo, comandante del Reparto Operativo, dal capitano Pietro Mennone, comandante della Compagnia di Pisticci e dal maresciallo Vincenzo Zaltini, comandante della stazione di Ferrandina. Erano appostati i carabinieri quando Panarella, nel piazzale antistante lo stadio Santa Maria, con un amico stava tranquillamente fumando una canna. E’ stato vano il tentativo maldestro di disfarsi degli spinelli (uno ha tentato di occultarlo all'interno dell'automobile, l'altro lo ha infilato nel calzino). I militari li hanno sottoposti a controlli e, durante la perquisizione sul posto (vista la zona particolarmente esposta, è seguita quella in caserma), a suscitare ulteriore sospetto nei carabinieri, è stata la presenza, nel portafoglio di Panarella, di due grammi di chetamina. Quest'ultima (un anestetico per uso veterinario ed umano che, a dosi inferiori rispetto a quelle dell'anestesia, causa forti dissociazioni psichiche) è un potente allu-
La conferenza stampa dei carabinieri (foto Videouno)
cinogeno utilizzato durante i rave party (lo stesso Panarella avrebbe affermato di aver preso parte ad un rave). Quelli della chetamina sono effetti sul lungo periodo: induzione al suicidio, disfunzione sensoriale (luci e suoni dei rave amplificano l'effetto) e flashforward (stato in cui si immagina di vedere il proprio futuro). Avendo ormai certezza della non occasionalità dell'episodio i militari dell'Arma hanno eseguito una perquisizione domiciliare rinvenendo a casa dell'arrestato un vero e proprio market della droga. In una dispensa sono stati trovati circa 100 grammi di hashish suddiviso in numerose dosi (i militari hanno sottolineato che 100 grammi garantivano 440 dosi droganti, il principio attivo è particolarmente forte, pari all'11%) , oltre 30 grammi di semi di marijuana, la somma di 2.000 euro in banconote di vario taglio quale provento dell'attività di spaccio nonché una bilancia di precisione e materiale vario necessario al confezionamento dello stupefacente destinato al mercato dei ragazzi di Ferrandina. Lo stupefacente sequestrato, sul mercato avrebbe fruttato un
introito di circa 3.000 euro. L'arrestato è stato associato presso la casa circondariale di Matera a disposizione della dottoressa Valeria Farina Valaori, sostituto procura-
tore della Repubblica presso il Tribunale di Matera. L'altro fermato è stato segnalato alla Prefettura di Matera perchè assuntore di sostanze stupefacenti e quindi avviato ad un ulteriore programma terapeutico di recupero. La sostanza stupefacente rinvenuta proveniva da Taranto. Dal 2008 l'attività del Comando stazione carabinieri di Ferrandina e dei militari della compagnia di Pisticci è mirata a contrastare la diffusione e lo spaccio nel centro abitato. Numerosi i sequestri di droga operati, con conseguenti segnalazioni inoltrate alla Prefettura di Matera per violazione dell'articolo 75 del D.P.R. 309/90. Nel 2008 nel territorio di Ferrandina sono state arrestate e denunciate almeno venti persone, segnalate 2 e sequestrati oltre 650 grammi di sostanza stupefacente del tipo eroina e hashish. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
I NUMERI DI UN IMPEGNO COSTANTE PISTICCI - Bilancio in attivo nel 2008 per la Compagnia dei carabinieri di Pisticci. In merito di reati in materia di sostanze stupefacenti, sono 37 quelli scoperti a fronte dei 20 del 2007. Ventotto, tra Ferrandina e Bernalda, le persone arrestate rispetto alle 11 del 1007. Quindici le persone denunciate in stato di libertà a fronte delle undici dell'anno precedente. Sono 61, invece, le persone segnalate alla prefettura rispetto alle 38 del 2007. Nell'ambito dei sequestri di sostanze stupefacenti: 1,658 chilogrammi (tra hashish, eroina e chetamina) rispetto a 451 grammi; 85 dosi a fronte di 2 nel 2007 e sette piante rispetto all'assenza del fenomeno nel 2007. Il maggiore Vito Di Girolamo e il capitano Pietro Mennone hanno ricordato che proprio sabato scorso sono stati effettuati tre arresti: due per scippo e uno per droga. «Sono quei reati che la popolazione vorrebbe che fossero eliminati definitivamente dal luogo in cui vivono», hanno sottolineato gli ufficiali dell’Arma. Rimane alta la guardia della compagnia dei carabinieri di Pisticci e proseguono i servizi di controllo ad ampio raggio del territorio per arginate e, se possibile, soffocare un florido mercato che sta lasciando segni anche tragici nei giovani dei centri lucani, dove spesso la droga arriva seguendo i canali della vicina Puglia, soprattutto Taranto. r.montemurro@luedi.it
Itervento del prefetto Monteleone
Vertenza Soften parola alla Regione
Tavolo in prefettura sulla crisi della Soften
VALBASENTO - Il prefetto di Matera, Francesco Monteleone, convocherà l'assessore alle Attività produttive della Regione Basilicata, Gennaro Straziuso, per coinvolgere proprio la Regione nella vicenda della Soften, l'azienda della Valbasento che ha sospeso l'attività tempo fa. La decisione è stata presa nella serata di ieri, dopo una riunione fra Monteleone, i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil di settore e della Rappresentanza sindacale aziendale. I circa 40 lavoratori della Soften, che produce tessuto speciale, attendono il pagamento di tre stipendi: l'azienda doveva riprendere la produzione la scorsa settimana e aveva annunciato la presentazione del piano industriale. Il primo accordo era stato sottoscritto lo scorso 14 gennaio, in Prefettura, tra sindacati e dirigenti della Soften, per la ripresa produttiva e la corresponsione di spettanze arretrate. L'in-
tesa impegnava la Soften a riprendere la produzione entro il 26 gennaio e a corrispondere una mensilità arretrata entro il 31 gennaio, un'altra per il 28 febbraio e il saldo entro il 15 marzo. L'azienda, che diceva di aver risolto la questione delle forniture di energia, aveva annunciato ai sindacati la presentazione del piano industriale che dovrebbe favorire il rilancio delle attività. In quella sede, si eraconvenuto che qualora non si sarebbero rispettati gli impegni presi, la Soften avrebbe dovuto avviare le procedure per la collocazione in cassa integrazione straordinaria dei dipendenti. All'incontro, presieduto dal prefetto Francesco Monteleone, hanno partecipato il vicepresidente della Giunta regionale della Basilicata, Vincenzo Santochirico, in quanto la Soften è beneficiaria di risorse del bando Valbasento, e i sindacati di categoria. provinciamt@luedi.it
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Grassano Soluzione politica “atipica” dopo l’ennesima crisi e l’autosospensione del sindaco dal Pd
E’ ufficiale il matrimonio con An Magnante ter, 2 assessori di centrodestra in maggioranza GRASSANO - La crisi politica del Comune di Grassano finalmente si è chiusa, seppur con una maggioranza “atipica”, perchè formata da una squadra del Partito democratico che gode dell’appoggio di Alleanza nazionale. E’ stato, infatti, ufficializzato in queste ore il Magnante-ter, con la sorpresa dell'ultim'ora: Caterina Schiavone (ex Popolari Uniti che nei giorni scorsi si era distaccata dal gruppo ) nominata vice sindaco con delega all'Ambiente, Igiene e Urbanistica. Dunque, cala il sipario sulla crisi politico amministrativa che ha tenuto la comunità con il fiato sospeso per oltre sei mesi, trascorsi nel rincorrersi di voci, dichiarazioni, passaggi fino all'autosospensione proprio del sindaco Magnante dal Partito democratico, che ha trovato così il consenso dei consiglieri di An, i quali hanno permesso di “riformulare” la maggioranza da tempo spaccata. Vede la luce,, così la nuova giunta “tecnica”, che risulta così composta: la delega di assessore alla Pubblica istruzione, cultura, edilizia scolastica, servizi comunali, sport e politiche giovanili va a Nicola Bochicchio di An; a Domenico Zacchei, sempre An vanno le Attività produttive, l'artigianato, l'agricoltura, il commercio, le cooperazioni e il turismo; è di Inno-
Il sindaco Vito Magnante
cenzo Daraio, esterno dei Verdi la delega al bilancio, alla programmazione, ai tributi, alle finanze e al patrimonio; riconferma per Rocco Degiacomo del Pd, che resta alla Solidarietà sociale, sanità e società dell'informazione, mentre cambio per Filippo Luberto del Pd che passa a ricoprire la carica di assessore ai Lavori pubblici , alla Viabilità e al traffico; infine, come già detto, l'incarico a Caterina Schiavone (ex-popolari Uniti) che si
occuperà di urbanistica, igiene ed ambiente con l'aggiunta della carica di vice sindaco. La stessa Schiavone il 22 gennaio scorso aveva protocollato una lettera nella quale dichiarava la sua indipendenza in seno al consiglio comunale distaccandosi dal partito dei Popolari Uniti. «Dichiaro di avere deciso la mia indipendenza dai Popolari Uniti -aveva scritto Schiavone- in seguito a una condotta politica che contribuisce a procrastinare la condizione di stallo e di vuoto amministrativo nella nostra comunità e per l'insussistente coinvolgimento nelle scelte e nella strategia politica che vengono poste in essere da codesto partito. In virtù del rispetto della volontà degli elettori e del momento politico-amministrativo, dichiaro che la mia azione sarà indirizzata esclusivamente alla soluzione dei problemi dei cittadini al servizio della comunità». Lungo e travagliato è stato il percorso del sindaco per giungere alla soluzione definitiva a partire dal 17 luglio scorso, quando tutto ebbe inizio con le dimissioni dell’assessore al Bilancio del Pd Michele Marinelli, da allora è cominciato il tira e molla delle forze politiche della coalizione che si è risolto nella maniera meno “prevedibile”, ma che tutti sperano duri. Giovanni Spadafino provinciamt@luedi.it
Deve scontare una pena di 4 anni per i fatti del 2000
Giovane di Salandra arrestato per stupro SALANDRA - Quattro anni di reclusione. È la pena che deve scontare il cameriere di Livigno condannato per stupro di gruppo ai danni di una ragazza. Per questo Giuseppe Albano, originario di Salandra, dove è nato il 10 settembre del 1980, ma abitante di fatto a Livigno (So) lo scorso 17 gennaio è stato arrestato dalla polizia e condotto in una cella del carcere di Sondrio. Il giovane lavorava all'Hotel Victoria del Piccolo Tibet, al 391 di via Plan. L'arresto è stato effettuato dal personale della questura del capoluogo su ordine della Procura generale di Napoli. L'episodio
La piazza di Salandra
contestato si è verificato infatti in Campania, nella provincia di Avellino, dove Albano nel 2000 stava svolgendo il servizio militare. Secondo l'accusa della ma-
gistratura partenopea, Albano e due suoi commilitoni avevano aggredito una ragazza per poi stuprarla uno alla volta. provinciamt@luedi.it
Gorgoglione
Quindicenne in manette per droga GORGOGLIONE - I carabinieri di Gorgoglione con il personale del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Pisticci, lo hanno sorpreso mentre prelevava 75,86 grammi di hashish, suddiviso in dosi, opportunamente nascosto in un buco ricavato in un muro perimetrale di una casa abbandonata nel centro storico di Gorgoglione. Il quindicenne A.V., è stato arrestato la notte scorsa per detenzione a fine di spaccio. Il minore è stato associato al Centro di Prima Accoglienza di Potenza. r.montemurro@luedi.it
Pisano e Mazzarella sulle nomine
«Il centrodestra è all’opposizione» L'INGRESSO in giunta dei consiglieri di An Bochicchio e Zacchei, se da un lato non ha suscitato scalpore nei consiglieri Angelo Pisano (Partito Socialista) e Giacomo Mazzarella (Pdl), dall'altro ha fatto scaturire alcune riflessioni che i due all'opposizione hanno affidato ad un comunicato stampa diffuso ieri. «I due consiglieri comunali di Alleanza nazionale -si legge nel documento- dopo aver chiesto, con altri tre componenti della minoranza, la convocazione di un consiglio comunale su alcune questioni politico-amministrative scottanti contestualmente alla dichiarazione di indipendenza dal Pd fatta dal sindaco, Vito Magnante, hanno accordato allo stesso il loro pieno appoggio e la volontà di entrare in maggioranza informando i presenti che l'iniziativa avveniva con il pieno accordo e consenso degli organi provinciali e regionali di An». L'appoggio di Bochiccio e Zacchei, secondo Pisano e Mazzarella, si è subito manifestato nell'elezione del presidente del Consiglio, Pasquale Pascale. Nel comunicato Pisano e Mazzarella non mancano di toccare l'argomento “emigrazione dei defunti” commentando così: «Si registra nel nostro comune la mancanza di loculi disponibili; infatti vi è stato recentemente il “peregrinare” di una salma dal cimitero di Grassano a quello di Matera per poi ritornare a Grassano, e di sepolture in cimiteri dei comuni limitrofi. Eppure -continuano i due- è vigente a Grassano un Regolamento di Polizia Mortuaria che prevede al-
Angelo Pisano
l'art. 55 che “nel caso di loculi disponibili, qualora vi sia richiesta di tumulare un feretro e, a causa delle modifiche nei criteri di assegnazione succedutesi nel tempo, vi sono loculi comunali assegnati e non occupati, questo va temporaneamente collocato in loculo comunale non occupato”, di requisire il loculo per assegnarlo temporaneamente». Nell'attesa di ritornare sull'argomento Pisano e Mazzarella dichiarando la loro posizione in seno al consiglio comunale che è quella di restare all'opposizione, coerenti con il mandato ricevuto e concludono con frecciatine rivolgendosi ai due consiglieri di An: «Solamente alcuni mesi fa, in seguito al primo tentativo di accordo tra An e l'attuale maggioranza , tutti i giornali titolavano: Alleanza nazionale chiede la fine dell'esperienza Magnante; Alleanza nazionale chiede la testa del sindaco…..». gio.spa. provinciamt@luedi.it
L’originale interpretazione dei riti ancestrali ripercorsa in un convegno di esperti e artisti
Tricarico patria lucana della tradizione popolare TRICARICO - Ritmi intensi e frenetici, balli tradizionali dell'area meridionale, nonché un momento di riflessione su cosa debba intendersi oggi la musica popolare e, in senso più ampio, le tradizioni popolari, hanno caratterizzato una bella serata di cultura e di spettacolo. A giudicare dal numeroso pubblico, accorso sabato scorso presso l'auditorium comunale, e dai convinti applausi che hanno sottolineato le esibizioni dei musicisti e delle danzatrici, si può senza dubbio affermare che l'iniziativa ha avuto notevole successo. L'incontro su “Il rito, il corpo e la danza”, è stato presentato dal giornalista Vincenzo De Lillo, che con le sue pertinenti domande, ha dato un filo conduttore ai
diversi interventi. L'evento è stato patrocinato dal Comune di Tricarico in collaborazione con l'associazione culturale “Iatrida” ed Energy fitness center. «Tricarico -ha esordito Antonio Bruno, compositore, musicista e fondatore del gruppo “Antonio Bruno e bellitamburri”- è senza dubbio il paese più importante della Basilicata per la musica popolare. La musica popolare oggi e conosciuta attraverso quella del Salento, che in questo momento copre tutto il resto». Bruno ha poi spiegato che per poter elaborare nuove melodie occorre studiare i canti antichi che un po' ovunque, sostanzialmente , presentano gli stessi versi. Alla domandato se la musica popolare viene tutta dal Sa-
lento, il musicista ha risposto che oggi il Salento fa da cassa di risonanza. Delle difficoltà per mantenere viva una tradizione popolare come quella delle Maschere di Tricarico, ha parlato Antonio Guastamacchia, voce storica del gruppo de “I Tarantolati di Tricarico”. Ha anche ricordato che la passione per il canto popolare e le serenate del periodo carnevalesco, gli sono state trasmesse dal padre. Pur non essendo al meglio, Guastamacchia ha dato un saggio delle sua potente voce, cantando accompagnato dalla chitarra di Antonio Bruno e dal tamburo di Giorgio Brumo. Un'interessante e dotta dissertazione sulle origini, diffusione e differenze tra taranta, tarantelle pizziche ed
altre danze, è stata svolta da Maria Anna Nolè, studiosa ed esperta di danze della tradizione del Sud e presidente dell'Associazione Iatrida. «Alla radice di tutte -ha sottolineato la Nolé- c'è la taranta, che con i suoi ritmi frenetici punta al trans». Ha anche precisato che la famosa “pizzica” altro non è che “tarantella salentina”, e che non ha nulla a che fare con il mito del morso del ragno introdotto nel secondo dopoguerra dall'entnologo Ernesto De Martino. La Nolé, brillante danzatrice e maestra di danza, ha dato un saggio di bravura insieme alle sue giovanissime allieve tricaricesi. Molto apprezzata la proposizione di danze popolari del Sud a cura della compagnia di iatriche “Ia-
Un’esibizione durante il convegno
trida”. Il saluto dell'amministrazione comunale è stato portato dall'assessore Franco Lapata. Michele Santangelo provinciamt@luedi.it
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Il socio più anziano è Giuseppe Petrilli, entrato nell’associazione nel lontano 1950
L’Azione cattolica è protagonista Rinnovate le tessere dell’attiva sezione comunale di Tursi TURSI - Azione cattolica tursitana in prima linea. Domenica scorsa si è svolto il tesseramento degli iscritti. Il parroco, durante la messa, ha prima benedetto le settanta tessere, poi le ha consegnate al presidente Francesco De Biase. A fine messa, si sono ritrovati tutti, nella sala parrocchiale di via Roma. E' una bella sala luminosa, grande, ci si riuniscono i giovani, per gli incontri settimanali o per festeggiare qualche ricorrenza in allegria e musica. Prima ci sono stati i saluti del presidente, del consigliere diocesano Michele Tridente, di don Giovanni Lo Pinto assistente parrocchiale e di don Battista Di Santo, parroco della cattedrale. E' l'ultimo tesseramento nella diocesi. Don Giovanni Lo Pinto, ha incoraggiato i ragazzi affinché siano capaci di dire: “E' Gesù la nostra festa, perché la tessera deve essere un segno di piena appartenenza alla comunità
La festa dell’Azione cattolica a Tursi
parrocchiale e diocesana”. Per il presidente De Biase, si deve mantenere viva questa appartenenza a una missionarietà veramente vissuta nella nostra comunità, vivendo serenamente questi momenti. Poi il professor De Biase li ha chiamati uno per uno ed ha consegnato loro la tessera per l'anno
2008/2009. La tessera dei grandi ha per tema: “E voi chi dite che io sia?”, quella dell'Acr (Azione cattolica ragazzi) ha per tema: “Mi basti Tu”. Per don Battista: «Noi siamo diversi. Il nostro maestro è Gesù Cristo. Dovete essere dei testimoni. Dovete essere gioiosi di dare questa testimonianza». Poi rivolto
a quelli dell'Acr: «Dovete essere diversi. Non paragonatevi alla mentalità di questo mondo. Dovete mostrare un nuovo stile di vita». Ci sono state poi tre domande da parte dei più piccoli: Cosa significa essere tesserato? Qual è il ruolo dei ragazzi nell'azione cattolica? Come hai conosciuto l'azione cat-
Bernalda «Per gli ottimi risultati conseguiti nell’attività investigativa»
Renna elogia le forze dell’ordine Plauso del sindaco dopo il recente scippo scongiurato BERNALDA - “Oggetto: Controllo del territorio di Bernalda”. Inizia così la lettera di elogio, che il sindaco di Bernalda, Francesco Renna, ha indirizzato alle più alte cariche del mondo delle Forze dell'Ordine per il lavoro che fanno sul territorio metapontino e bernaldese. Lettera che giunge dopo l'episodio dello scippo ai danni di una signora di Bernalda. Un episodio che si è concluso con il tempestivo intervento dei carabinieri, che hanno bloccato gli scippatori. Naturalmente, il sindaco, all'interno del suo messaggio, parla non solo di questo, ma anche di tutte quelle operazioni che mettono al primo posto le forze dell'ordine, quando si parla di sicurezza e di controllo del territorio. Un plauso ai militari che giunge anche dalle tantissime persone cresidenti a Bernalda, a cui si aggiungono quelli dei tantissimi turisti che ogni anno giungono a Metaponto e, come riportato in un articolo pubblicato sul Quotidiano nell'agosto del
2008, si sentono sicuri, anzi sicurissimi; frase questa che è stata evidenziata da tutti i villeggianti intervistati sulla spiaggia metapontina. Ecco, questa è l'immagine sana del nostro territorio. Ed il tutto lo si deve alle forze dell'ordine e al continuo ed incessante lavoro nel segno della giustizia e del rispetto delle persone. La lettera scritta dal sindaco di Bernalda è stata indirizzata al Prefetto di Matera, Giovanni Francesco Monteleone, al questore di Matera, Carmelo Franco Maria Gugliotta, al Comandante della Regione carabinieri Basilicata, Generale “B” Tommaso Meli, al Comando Provinciale dei Carabinieri, Ten. Col. Domenico Punzi, al Comando Compagnia carabinieri di Pisticci, capitano Pietro Mennone, al Comando stazione carabinieri di Bernalda, maresciallo capo Giuseppe Scialpi e al Comando stazione carabinieri di Metaponto, maresciallo Giovanni Moscogiuri. Nella lettera si legge: “La presente è per esprimere tutto il plau-
so e il compiacimento mio personale, dell'Amministrazione comunale e di tutta la comunità di Bernalda e Metaponto per gli ottimi risultati conseguiti nell'azione investigativa e nel controllo del nostro territorio messo in campo dalle forze dell'ordine. Gli ultimi risultati - dice Renna - conseguiti nell'azione di contrasto alla criminalità locale e non, sono gli ennesimi frutti che si raccolgono da un'azione di coordinamento formidabile messa in campo. Tali esiti, fra cui l'eccellente e immediata risposta all'evento criminoso che ha interessato anche la mia persona, hanno infuso fiducia e riportato una certa serenità nella comunità di Bernalda e Metaponto. Di questo voglio ringraziare tutte le personalità in indirizzo confidando anche in risposte ancora più efficaci nella lotta al traffico di stupefacenti, purtroppo piaga del nostro territorio”. fa.si.
tolica? Tridente poi ha annunciato che domenica prossima il primo di febbraio nel cinema di Francavilla in Sinni, ci sarà la giornata diocesana per la vita, mentre l'otto ci sarà la giornata della pace a San Giorgio, per quelli dell'Acr. Vice presidente è la professoressa Rosa Mormando. Per il
professor De Biase questo è il quinto anno del suo mandato di presidente parrocchiale. Il segretario, nonché factotum è Michele Tridente. Il presidente ha annunciato che ci saranno degli incontri settimanali dopo la messa domenicale a partire dall'otto febbraio. Il socio con più anni di anzianità è Giuseppe Petrilli: la sua prima tessera risale al 1950, quando era vescovo monsignor Pasquale Quaremba. Dopo il tesseramento c'è stato un ricco buffet, con dolcetti, panettoni, torte e spumante. Hanno collaborato all'allestimento del buffet, anche le suore Figlie dell'Oratorio. Le signore Maria Rondinelli e Melina Angotti hanno poi cantato e suonato uno strumento antico: il cupa cupa. Tra gli ospiti, c'era Rocco Campese, presidente parrocchiale dell'Ac negli anni '90, che ora vive a Policoro. Salvatore Martire provinciamt@luedi.it
Nigro parla del futuro del partito
Popolari Uniti tra la gente HA parlato di valorizzazione del litorale con l'organizzazione dei lidi e dei servizi per i turisti, del sottopasso ferroviario e del progetto del viale per il mare oltre che della strada turistica detta “la litoranea”, che dovrebbe collegare tutti i lidi da Metaponto a Nova Siri, senza toccare la Statale 106, il presidente della Provincia, Carmine Nigro, intervenuto all’inaugurazione della sede comunale dei Popolari Uniti a Scanzano Jonico. Il presidente ha altresì sostenuto la ragione politica di un partito che si organizza sul territorio: «Lo facciamo per consentire il dibattito, per dar voce ai cittadini di periferia, per il
gusto della partecipazione democratica, per ascoltare le proposte, perché siamo contrari alla burocratizzazione della politica, per promuovere dal basso la nuova classe dirigente. In un momento così difficile come quello attuale, la distanza tra istituzioni, politica e cittadini è divenuta incolmabile, alcuni partiti si attardano ad assestare le postazioni di potere, evitano il confronto sui problemi; noi esercitiamo un ruolo di collante, di presenza, di speranza». Sono intervenuti anche l'assessore regionale Potenza; i consiglieri Bonelli, Tauro e Pantano, l'assessore comunale Boccarelli. provinciamt@luedi.it
Bernalda Il presidente Santorsola critico sulla partita contro il Pomarico
Un arbitraggio da dimenticare BERNALDA - «Questo arbitro è scarso». Questa la frase usata dal difensore milanista Kakhaber Kaladze, dopo alcuni errori arbitrali durante una partita di serie A; frase che si ripete anche in casa rossoblu e dal suo presidente, Nunzio Santorsola. Naturalmente, la frase “questo arbitro…” deve essere sostituita con: “questi arbitri”, visto che Santorsola fa il punto dell'intero campionato e delle tantissime direzioni disastrose degli uomini in nero durante il campionato di prima categoria lucana. Questo sfogo giunge all'indomani della partita persa 6 a 2 con il Pomarico e dagli errori arbitrali che Santorsola giudica troppo evidenti e continuati durante i 90 minuti di gioco. «Domenica -
dice il presidente rossoblu- abbiamo assistito all'ennesimo arbitraggio scandaloso. Arbitri che fanno di tutto per innervosire la partita -continua Santorsola- e che condizionano la gara, per non dire l'intero campionato. Ora noi diciamo basta! Lo dicono le società che credono nello sport, con la S maiuscola. E non è un caso che anche altre squadre si lamentino per i continui errori di questi che si definiscono o credono di essere onnipotenti. In tutto il campionato abbiamo avuto un solo arbitro che ci ha diretti da signore, mentre gli altri sono stati sempre da 4 in pagella; inoltre le loro gare, in molte occasioni, hanno registrato la presenza dei commissari, e questo la dice tutta sulla
loro esperienza. Ma chi ci perde? Di certo l'immagine dello sport, le società, ma ancor di più i ragazzi che vogliono giocare e credono nella sana competizione sportiva. Eppure si pensava che dopo calciopoli si sarebbe respirata aria nuova, invece no. E a supporto di questo vengono le parole del nostro difensore, Giandomenico Busco, il quale, dopo aver abbandonato il campo di gioco per dodici anni, al suo ritorno, ha affermato che nulla è cambiato, negli uomini, nei comportamenti degli arbitri e nella mancanza di fiducia dei ragazzi che non si avvicinano al mondo del calcio. Ecco, su queste parole si deve riflettere ed incominciare a ragionare secondo la logica del futuro dei nostri ra-
Nunzio Santorsola
gazzi e del calcio in Basilicata. Domenica i nostri ragazzi hanno giocato nonostante l'umiliazione della direzione; ecco, un comportamento da veri signori. E questo è possibile perché la nostra società
inculca loro un insegnamento che va dall'educazione al gioco. Allora bisogna apprezzare questo e non mortificare un progetto che dà tanto per questi giovani». Fabio Sirago
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Scanzano Giornata commemorativa con i ragazzi delle scuole e lo scrittore Raffaele Pinto
Un sentito ricordo della Shoah SCANZANO JONICO - Si è svolta ieri mattina, presso l'aula consigliare del municipio di Scanzano Jonico, la celebrazione della “Giornata della Memoria” alla quale hanno partecipato alunni e docenti delle scuole elementari e medie, oltre alle principali autorità politiche, religiose e militari del centro jonico. L'incontro, al quale hanno preso parte l'assessore provinciale all'Istruzione, Pasquina Bona, il sindaco di Scanzano, Salvatore Jacobellis e il parroco di Policoro, don Salvatore, è stato un momento di riflessione per ricordare la Shoah, ossia lo sterminio del popolo
ebraico con l'obiettivo di conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia del nostro Paese. A introdurre i lavori, coordinati dal giornalista Nunzio Festa, è stato il dirigente della scuola media, Giuseppe di Matteo, insieme alla dirigente della scuola primaria, Concetta Fichera, che hanno sottolineato come il dramma dell'Olocausto deve essere cancellato con l'esempio quotidiano, rispettando la dignità della persona. Grazie alle immagini e all'intervento del professor Raffaele Pinto, socio delle Deputazioni
di Storia Patria per la Puglia e la Basilicata, i ragazzi sono entrati maggiormente nel cuore di questa assurdità perpetrata a danno di milioni di innocenti. Il sindaco, Salvatore Iacobellis, ha ricordato «l'impegno attivo del Amministrazione comunale con l'istituzione di Scanzano Città della Pace per far si che mai si ripetano nella storia dell'umanità gli orrori dell'antisemitismo». Gli studenti della scuola media di Scanzano Jonico si sono cimentati nella drammatizzazione della Shoah proponendo: “Eppur ... sorrisero”, uno spaccato di vita nel campo di concen-
La Giornata della memoria a Scanzano Jonico
tramento di Auschwitz, coordinati dal professor Giorgio Pucciariello. Suc-
cessivamente sono state recitate alcune poesie ed eseguiti brani musicali in te-
ma con la Giornata del Ricordo. provinciamt@luedi.it
Nova Siri La presentazione ufficiale è prevista per il 7 febbraio, si potrà votare per corrispondenza
Pronta la squadra delle Primarie Cinque i candidati papabili, in forse l’ex sindaco Battafarano NOVA SIRI - Rinnovamento e apertura permanente al dialogo con i cittadini. Sono questi gli obiettivi dichiarati del Partito democratico di Nova Siri, che ha ultimato le operazioni consultive indicando, sia pure ancora non ufficialmente, i primi nomi dei candidati alle Primarie del prossimo 1 marzo. Esponenti ben noti negli ambienti politico-amministrativi cittadini, come Pasquale Favale, avvocato quarantenne, consigliere in carica di opposizione, con un passato di militanza politica che non ha vecchi radicamenti. A lui si affiancherà probabilmente (perché deve sciogliere ancora qualche riserva), Gino Battafarano, ingegnere trentaseienne con una partecipazione attiva nel sindacato, già iscritto ai Ds e attivo nel mondo dell'associazionismo locale. E' quasi certa anche la partecipazione del geometra quarantenne Domenico Tufaro, già noto all'elettorato cittadino, per la sua partecipazione come candidato di punta alle scorse Amministrative, nella lista civica capeggiata dal consigliere Michele Laddomata. Ma il Pd novasirese ha voluto scommettere anche su veri
Il municipio di Nova Siri
“homines novi”, perché completamente estranei alla partecipazione politica in ruoli di rappresentanza, come Mariangela Matteo, trentenne fresca di laurea e pronta a mettersi in gioco per la sua comunità, e Giuseppe Chiurazzi, 28 anni archeologo con rapporti di collaborazione al Consiglio nazionale per la ricerca. Cinque nomi ben rappresentativi dell'attuale realtà di partito, ai quali si potrebbe aggiungere, nelle prossime ore, anche quello dell'ex sindaco Pino Battafarano, impegnato a verificare l'effettiva condivisione interna di
una sua eventuale candidatura per le Primarie. Intanto, ieri sera, il direttivo del Pd novasirese si è riunito per approvare il regolamento delle consultazioni e predisporre il modulo di formale adesione dei potenziali candidati. Tra le novità, per certi versi rivoluzionarie, c'è la rinuncia a raccogliere le firme, basta la semplice sottoscrizione del candidato. «Questo perché spiega al Quotidiano il segretario cittadino del Pd, Carlo Guida- c'è un tesseramento in corso e non vogliamo vincolare i potenziali partecipanti a questa iniziativa di grande apertura democratica». Un'altra novità è quella del voto per corrispondenza: «Invieremo la scheda ai giovani novasiresi che sono domiciliati fuori per motivi di lavoro o studio -spiega ancora Guida- in modo da dare loro la possibilità di partecipare alle Primarie. Sulle eventuali alleanze, restiamo convinti che c'è mediazione politica solo se si continua a perseguire l'obiettivo di alimentare la nuova generazione, ovvero coloro che possiedono ancora il senso autentico delle istituzioni». A proposito di alleanze, è ancora indefinito l'orien-
tamento del consigliere Michele Laddomata, soprattutto dopo la sua ricusazione delle Primarie, mentre alcuni autorevoli candidati della sua lista si sarebbero avvicinati, con ruoli di responsabilità, alle fila dell'Udc, come Vincenzo Laddomata, figlio del consigliere. Nelle passate Amministrative, la scelta del combattivo commerciante, prima civico, oggi vicino al Pd, ha costituito un importante elemento di disturbo, distraendo voti preziosi proprio dal centrosinistra. I tempi per i prossimi passaggi formali saranno scanditi con una presentazione dei candidati ufficiali, prevista per il prossimo sabato 7 febbraio, quando si indicheranno anche i capisaldi del programma amministrativo, lasciandolo comunque aperto ad eventuali suggerimenti provenienti dai cittadini. La sera del primo marzo, infine, si conoscerà il nome del candidato sindaco del Pd. Resta, dunque, da attendere lo scioglimento di qualche riserva, ma i nomi dovrebbero essere questi, tranne defezioni o eventuali nuovi arrivi nei prossimi giorni. Antonio Corrado a.corrado@luedi.it
Incontro annunciato da un sms, è una bufala ROTONDELLA - Il messaggio sui telefonini parlava chiaro: Il comitato “pro Vito Agresti” si dava appuntamento per il 31 gennaio presso un agriturismo di nuova apertura. Scopo dell'incontro la presentazione della doppia candidatura del sindaco alla carica di primo cittadino e di consigliere provinciale. Appena un paio d'ore e la notizia era diffusa per tutto il paese, grazie a decine di sms inviate sui telefoni di tanti cittadini. In fondo, non c'era nulla di inverosimile nel contenuto del messaggio. L'ipotesi di una candidatura di Agresti al comune è piuttosto probabile, un po' più sorprendente quella alla provincia, ma comunque non impossibile. Il metodo sms, inoltre, era già stato utilizzato dal sindaco per annunciare gli eventi musicali organizzati dall'amministrazione, in occasione delle festività natalizie. Insomma,
nessun elemento per dubitare del messaggio, corredato anche dall'indicazione di un sito web per maggiori informazioni. E invece proprio di una bufala si è trattato. Lo ha svelato lo stesso Agresti, raggiunto telefonicamente dal Quotidiano: «Mi hanno comunicato da poco di questo sms -ha detto- smentisco ogni appuntamento di sostegno a una mia presunta candidatura. Per sabato, semmai, ho previsto un incontro pubblico per valutare insieme ai cittadini l'uso dei fondi per la compensazione ambientale, ma con tutto questo non c'entra assolutamente nulla». Ma allora, chi ha inviato questi misteriosi sms? Sembra azzardato pensare a un ripensamento del sindaco. Più probabile, come ha ipotizzato il sindaco, che si tratti “di uno scherzo di cattivo gusto”. Pino Suriano
Il team di Martino non molla la presa e smorza la polemica del Tursi
Ora la Promozione è più vicina ROTONDELLA - La squadra di mister Martino non molla la preda. Se la capolista Lagonegro continua a vincere (4-1 sul campo del Sirino Mercure, terzultimo in classifica), il Rotondella insegue e non sta certo a guardare. Ben più pesante, per la difficoltà dell'impresa, è infatti la vittoria conquistata dagli jonici sul campo del Paternicum per 0-1. A decidere il match di Paterno è stato un colpo di testa di Gaetano Galati, perfettamente imbeccato da un lancio di Mele. Adesso il Rotondella può crederci davvero. Dodici anni dopo l'ultimo campionato in Promozione, la squadra di mister Martino ha tutte le carte in regola per il salto di qualità. Decisivo, secondo il dirigente An-
tonio Divincenzo, sarebbe l'apporto dello “zoccolo duro” della squadra: quel gruppo di atleti, per la gran parte di Rotondella, che da almeno cinque anni ha scommesso sulle prospettive della società e che ora sta finalmente raccogliendo i frutti di un lavoro serio e paziente. «Penso in prima istanza a persone come Rubolino, Salerno e Tarantino -ha detto Divincenzo- ma davvero credo che tutti abbiano grandi meriti». E poi c'è il nuovo acquisto, Francesco Zuccarelli, proveniente dall'Atletico Marconia. Insomma, un mix vincente che fa guardare al futuro con ottimismo ben fondato. Alla società del Rotondella, però, non sono andate giù le recenti polemiche seguite alla
vittoria per 4-0 conquistata in casa ai danni dell'Aurora Tursi. Su diversi organi di stampa, la società e gli uomini di mister Martino hanno dovuto subire l'accusa di atteggiamenti antisportivi. Sotto la lente, inoltre, è finita la prestazione dell'arbitro, reo di aver favorito il Rotondella con la ripetizione di un calcio di rigore sbagliato (poi trasformato) e con l'annullamento di un presunto gol regolare dell'attaccante tursitano Digno. Gli eventi in questione hanno agitato un clima già particolare. Da Tursi, infatti, erano giunti più di cento tifosi per la sfida, molto sentita anche per la memoria di uno storico “scherzo” del Rotondella, che nel 1987 vinse proprio a Tursi una parti-
Il Rotondella
ta decisiva per l'accesso alla Promozione. Pur rispettando le proteste del Tursi, va detto che non si è certo trattato di una partita vinta sul filo. Un punteggio di 4-0 esprime un certo divario tra le due compagini, di-
vario che era già ben fotografato dalla posizione in classifica, con il Rotondella avanti di quattro punti (ora diventati sette) e reduce da ben sette vittorie consecutive. pi.su.
Sport Mercoledì 28 gennaio 2009
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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Serie A Serie A. Arbitri nel mirino e il calendario propone partite complicate da dirigere
E’ un turno ad alta tensione A Catania arriva l’Inter dopo le polemiche della gara d’andata di FRANCO ZUCCALA' MILANO - Altro turno ad alta tensione. Per Inter, Juve, Milan e Genoa (e non solo) partite molto difficili. La squadra in maggiore difficoltà sarà però quella degli arbitri. Mourinho aveva ragione, in senso lato: gli arbitri hanno paura di sbagliare, ergo sbagliano: troppe pressioni. Collina stavolta si è rivolto ai veterani (ma è di questa mattina il forfait di Rosetti che, in Chievo Lecce, verrà sostituito da Bergonzi), ma il problema, riassunto molto sinteticamente, è che fino a quando tutto il caravanserraglio del calcio sarà condizionato economicamente e televisivamente, i sospetti saranno all’ordine del giorno. Vale a dire: non c'è via d’uscita. Anche chi –come noi – vede lo strumento della moviola come il diavolo, comincia ad ammettere che, considerato tutto, prima o poi non ci sarà nulla da fare, come capita in altri sport. I «probabili» due arbitri dietro le porte, per esempio, a Torino avrebbero potuto aiutare Saccani a dare il rigore su Jovetic, non a «vedere» la regolarità del gol di di Gilardino, difficile da giudicare se non con la moviola. Troppo facile dire: allora, tv in campo. Tutto dipende dai parrucconi della Fifa: Blatter è contrario alla tecnologia e l'Italia non conta niente in campo internazionale. A Catania, malumori dell’andata a parte, per l’Inter sarà dura. Mou non è molto amato e starà in tribuna con Zenga. In casa i rossazzurri hanno fatto 22 punti su 26 e sono reduci dalla bella prestazione di Genova. L’Inter non gioca bene da prima di Natale. Recupererà Ibrahimovic, ma la squalifica a Adriano le toglierà uno dei giocatori più in forma. Per l’arbitro Rocchi non sarà una passeggiata. Nemmeno per gli inseguitori avranno vita facile: la Juventus sarà a Udine (fischierà Tagliavento), il Milan in casa contro il Genoa (Gervasoni). I bianconeri torinesi troveranno in Friuli un ambiente per un po’ depresso: ma il fatto che la squadra di Marino (Lukovic squalificato) non vince ormai da undici partite potrebbe dare una carica particolare. Certo, la Juventus sembra in ottimo momento e Ranieri potrà disporre di Molinaro e Sissoko, che hanno scontato la squalifica, mentre si rivedranno in panchina Chiellini e addirittura Trezeguet. Sarà una giornata complicata, che po-
Serie A. Genoa banco di prova
Nel Milan c’è aria nuova
trebbe dare una sterzata importante al campionato. Milan-Genoa può definirsi uno spareggio per il terzo posto: i rossoneri, con Kakà in gran forma, con Beckham bene integrato e con qualche recupero importante (Ronaldinho, ma al posto di chi?), potrebbe fare ulteriori passi avanti. Ma il Genoa sarà un osso duro. Da non sottovalutare Roma-Palermo (arbitro Pierpaoli) e soprattutto Fiorentina-Napoli (Rizzoli). I giallorossi sono in vista della Champions: Spalletti ha tanti problemi per le condizioni di Baptista e Pizarro e per il «caso» Panucci mentre sembra arrivato il momento di Totti. Non potrà perdere ancora la Fiorentina contro il decimato e ridimensionato Napoli. Sarà molto dura per l’arbitro Rizzoli dopo le polemiche recenti. Samp-
Serie A. Per la trasferta di Udine non c’è nemmeno Zanetti
Lazio (Ayroldi) metterà a confronto due squadre con parecchi problemi: la mediocre classifica, i tanti infortuni, le squalifiche di Pazzini e Sammarco verranno bilanciati dal ritorno di Cassano? La Lazio cambierà parecchio dopo il bagno preso contro il Cagliari: forse Rossi rinforzerà il centrocampo. I sardi saranno alle prese col Siena (arbitro Ciampi): si tratta di due squadre in salute. Il discorso salvezza passerà soprattutto dai campi di Verona, Torino e Bergamo. Umori difformi in Torino-Reggina (Farina): ottimismo in casa granata; i calabresi sono tornati nelle mani di Orlandi che avrà parecchi problemi di formazione (Carmona e Cirillo sospesi). In ogni caso, speriamo che nessuno perda la bussola: dalle Alpi a Capo Passero. E specialmente i fischietti.
CARNAGO – Con i quattro gol e la vittoria in trasferta a Bologna, il Milan ha ritrovato slancio per il lungo testa a testa verso lo scudetto con Inter e Juventus. Carlo Ancelotti cerca conferme domani contro il Genoa, ma ha il polso della situazione e sente «un’aria nuova: c'è qualcosa che sta crescendo, avverto molti stimoli da parte di tutti. Il Milan è cambiato, vuole aumentare i ritmi e migliorare la posizione in classifica». Pazienza se la retroguardia è ancora in balia di acciacchi vari e si attende Nesta come un messia. Finchè davanti tutto gira come domenica scorsa, Ancelotti è tranquillo. «In questo momento le nostre punte fanno la differenza: con il loro dinamismo negli spazi stretti ci permettono di aprire le difese avversarie», analizza il tecnico, che si coccola un Kakà di nuovo euforico e decisivo e un Pato in gran forma. E nella lista dei promossi trova spazio anche Beckham. Parecchio, perchè il suo rendimento superiore alle aspettative fa aumentare le possibilità che si trattenga a Milano oltre il limite del 9 marzo fissato con i Los Angeles Galaxy. È il timore del coach californiano Bruce Arena, che accusa via Turati di 'rubarglì il campio-
ne. Ed è la speranza di Ancelotti e Adriano Galliani. «Arena parla a vanvera – replica il primo -. Per quello che David ha fatto, saremmo contenti se restasse ma la decisione non spetta a noi e non vogliamo entrarci, nè io nè la società, perchè il Milan è un club serio». «Beckham deve rispettare gli impegni presi – ribadisce l’ad milanista -. Se poi lui chiede e i Galaxy accettano, l’accoglieremo a braccia aperte, e siamo disposti ad acquistarlo a titolo definitivo». Nel frattempo lo Spice Boy dovrebbe partire ancora da titolare domani sera, nella gara a cui forse tiene di più visto che in tribuna al Meazza ci sarà il ct dell’Inghilterra Fabio Capello, colui che gli aveva consigliato di svernare a Milanello per levarsi dall’ombra del Soccer made in Usa. D’altronde, contro un Genoa che corre a perdifiato e ha in Milito il pericolo pubblico numero uno, Ancelotti medita di fare qualche cambio per dosare le energie e «tenere tutti sulla corda» ora che si entra nel periodo chiave della stagione. Ecco allora che, dopo due panchine di fila, si potrebbe rivedere dal 1' Ronaldinho. «Ha avuto un calo legato al lavoro sostenuto in Dubai, ma – assicura il tecnico – è tranquillo e sereno».
Serie A. «Questa squadra sta facendo molto bene, nostro obiettivo è la Uefa»
Ranieri non convoca Del Piero Nella Juve c’è David Trezeguet
Napoli, Reja rifiuta le critiche esagerate
Camoranesi e TORINO - L'atTiago, oltre a taccante David Salihamidzic, Trezeguet figuZebina e Knezera nella lista dei vic. convocati per la Due i Primatrasferta di Udivera aggregati: ne. Con lui rienAriaudo e il portrano anche tiere Pinsoglio. Giorgio ChielliEcco l’elenco dei ni (per lui prima 20 bianconeri convocazione convocati: del 2009), che 1 Buffon, 3 ha recuperato Chiellini, 4 Meldal problema Alex Del Piero lberg, 8 Amaumuscolare, Cristian Molinaro e Momo ri, 9 Iaquinta, 11 Nedved, Sissoko che hanno sconta- 12 Chimenti, 17 Trezeguet, 18 Poulsen, 19 Marto il turno di squalifica. Per il Friuli non partono chisio, 20 Giovinco, 21 Grinvece Alessandro Del Pie- gyera, 22 Sissoko, 27 ro e Cristiano Zanetti a cui Ekdal, 28 Molinaro, 29 De viene concesso un turno di Ceglie, 32 Marchionni, 33 riposo precauzionale. An- Legrottaglie, 41 Ariaudo, cora assensi Manninger, 42 Pinsoglio.
NAPOLI - «Mi sembra che si stia esagerando con le critiche, questa squadra sta strabiliando da oltre un anno». Edy Reja, alla viglia del match con la Fiorentina parla del momento della sua squadra dopo le due sconfitte consecutive e difende i suoi ragazzi. «C'è delusione ma non certo depressione – continua – Una sconfitta lascia sempre il segno ma bisogna voltare pagina. Abbiamo un gruppo di notevoli qualità morali e tecniche che ha ancora tanto da esprimere in termini di gioco. Non abbiate mai dubbi su questi ragazzi. Il nostro obiettivo è la Uefa e ce lo giocheremo fino alla fine. Per quanto mi riguarda con le critiche si sta esagerando. Questa squadra è un anno che galoppa, che ot-
tiene risultati straordinari. Siamo una realtà che è cresciuta in maniera esponenziale. Siamo in una buonissima condizione di classifica ed intendiamo rimanere ancorati a queste posizioni fino alla fine per poi poter ambire a traguardi importanti. Diamoci tutti una regolata sui giudizi. Contro la Roma abbiamo giocato una mezzora eccellente, come poche volte avevamo fatto in passato. Poi abbiamo segnato. Il gol di Zala è stato annullato e quello della Roma è stato convalidato. Nel calcio ci stanno gli episodi decisivi. Ma io devo valutare la prestazione e sotto questo profilo ho detto chiaramente alla squadra che si è dimostrata ancora una volta all’altezza». La trasferta di Firenze non
arriva certo nel momento migliore tra l'altro contro una squadra altrettanto arrabbiata. «Si va con lo spirito alto di sempre. Vogliamo fare risultato. Poi si vinca o si perda a me interessa che la squadra mostri il cipiglio combattivo e la giusta determinazione. La condizione psico fisica? Buona. Questo è un gruppo unito. I ragazzi stanno insieme, hanno creato una sola anima. C'è rispetto e considerazione per i valori umani e tecnici. Stiamo calmi e guardiamo avanti con fiducia. Il campionato è lungo e possono esserci momenti di alti e bassi. Ciò che conta è l’identità del Napoli che non andrà mai smarrita. Ho una rosa valida ed ampia per poter proseguire in maniera eccellente il progetto
partito da tempo. Stiamo ottenendo risultati di prestigio, siamo in una condizione di classifica di rilievo. Ripeto: non esageriamo con le critiche e rimaniamo attaccati alla realtà».
Sport 37 Prima Dopo l’addio di Vianello saluteranno Potenza, Montesanto e Prevete Mercoledì 28 gennaio 2009
Cozzolino, un caso a metà Il centravanti, in rotta col club, deve restare IN BREVE DALLA LEGA PRO Squalificato Cammarota del Potenza QUESTE le decisioni del Giudice sportivo della Lega Pro. In prima girone B, per una giornata sono stati fermati Beati (Arezzo), Aquino, Favasuli (Cavese), Coletti, Lisuzzo, Pecchia (Foggia), Di Liso, Stella, Zeytulaev (Pescara), CAMMAROTA (POTENZA), Porpora (Real Marcianise), Morello (Ternana). Tra gli allenatori stop di un turno a Marini (Lanciano). In Seconda, girone C: stop per una giornata a Iennaco (Andria), Daleno (Barletta), Mucciarelli (Cassino), Ramora (Cosenza), Marinucci (Gela), Matrisciano (Isola Liri), Bortel (Manfredonia), Colella (Monopoli), Lucioni (Noicattaro), Curcio, Grillo (Val di Sangro), Clasadonte (Vigor Lamezia).
Lanciano: via Di Francesco arriva Pagliari LANCIANO – La Virtus Lanciano ha esonerato il tecnico Eusebio Di Francesco: al suo posto è stato chiamato Dino Pagliari. La decisione è stata presa dopo la sconfitta esterna a Potenza (2-0), la quinta consecutiva. Il Lanciano è quint'ultimo con 21 punti.
I numeri della Prima POCHI GOL 15 gol nella domenica calcistica, orfana di Foligno-Gallipoli (si gioca domenica prossima) e di Pistoiese-Paganese (giocata ieri). Quattro le reti segnate in trasferta. Il totale sale a 394 gol stagionali, di cui 145 fuori casa. L'anno scorso, dopo 20 turni, i gol erano 368, di cui 151 fuori casa (considerando anche uno 0-3 a tavolino). Un solo 0-0 Tra Juve Stabia e Arezzo l'unico pareggio senza reti. Il totale stagionale degli 0-0 sale a 23. L'anno scorso dopo 20 giornate erano 29. NESSUN 2 Domenica avara per le squadre impegnate in trasferta: 4 vittorie interne e 3 pareggi nei 7 incontri disputati. Il bilancio è ora di 89 segni “1”, 59 segni “X”, 31 segni “2”. Un anno fa, dopo 20 turni, si erano registrati 80 segni “1”, 70 segni “X” e 31 segni “2”. Invariato il numero dei successi fuori casa. L’AREZZO NON SEGNA Fa notizia lo 0-0 dell'Arezzo, che ha il miglior attacco del girone (39 gol in 20 partite). I toscani non restavano a secco dal 23 novembre (sconfitti a Perugia per 1-0). Nella classifica dei gol segnati, Gallipoli (32) e Benevento (31) restano sul podio. Peggior attacco per la Pistoiese (11). Arezzo leader dei gol interni (23) ed esterni (16), Pistoiese col peggior numero di gol interni (7), Potenza e Paganese col peggior numero di reti fuori casa (3). Non teniamo conto di Pistoiese-Paganese, giocata lunedì. PERUGIA MIGLIOR DIFESA Il Perugia incassa a Sorrento il gol numero 14 della sua stagione, ma conserva la miglior difesa davanti al Real Marcianise (16). Il Lanciano ne becca 2 a Potenza e va a 32 gol subiti. Il Real Marcianise incassa il quinto gol interno: ora divide il suo primato casalingo con il Foggia. Per il Perugia è il settimo gol subito fuori casa, ma conserva il primato in questa speciale voce. Lanciano e Foligno hanno la peggior difesa interna (11), il Lanciano, da solo, anche la peggior difesa esterna (21). FRENA IL CROTONE Si interrompe la serie positiva del Crotone, che
cade a Marcianise dopo tre vittorie consecutive (Foggia, Pescara, Pistoiese). BENEVENTO POKER Quarta vittoria consecutiva per il Benevento di Antonio Soda, che liquida il Taranto (2-0), dopo aver battuto Potenza (2-0), Perugia (1-0) e Lanciano (10). Per i giallorossi si tratta della quinta vittoria nelle ultime sei giornate: dopo il ko di Arezzo, hanno ottenuto 16 punti su 18. SANNITI, CHE PIENO Benevento a punteggio pieno nel ritorno: tre vittorie su tre. Solo il Gallipoli può fare altrettanto, se vincerà il recupero di domenica prossima a Foligno. Ecco la classifica: Benevento 9; Crotone, Gallipoli*, Sorrento 6; Arezzo, Foggia, Real Marcianise e Ternana 5; Juve Stabia e Potenza e Paganese 4; Cavese, Foligno* e Taranto 3; Perugia e Pescara 1; Pistoiese e Lanciano 0. *una gara in meno DUE ROSSI Due espulsi nella domenica calcistica: Pecchia del Foggia, dalla panchina, e Morello della Ternana. Il totale sale a 66 espulsioni in questa stagione. Per il Foggia è l'ottavo rosso. Questa la classifica di club: Foggia 8; Sorrento 6; Paganese, Pescara e Potenza 5; Cavese e Crotone 4; Arezzo, Benevento, Juve Stabia, Lanciano, Perugia, Pistoiese e Real Marcianise 3; Foligno, Gallipoli, Taranto e Ternana 2.i RIGORISTI Coletti del Foggia, Favasuli della Cavese, Zeytulaev del Pescara trasformano i tre rigori assegnati nel turno. Il totale sale a 57 penalty assegnati, di cui 40 realizzati. Questa la classifica dei rigori a favore: Foggia 7 (6 realizzati), Cavese 6 (4), Arezzo 6 (3), Potenza 6 (2), Juve Stabia 5 (4), Pistoiese 4 (3), Paganese 3 (3), Real Marcianise 3 (3), Lanciano 3 (2), Sorrento 3 (2), Gallipoli 2 (2), , Pescara 2 (2), Ternana 2 (2), Taranto 2 (1), Crotone 2 (0), Foligno 1 (1). Questa la classifica dei rigori contro: Juve Stabia 5 (5), Sorrento 5 (5), Ternana 5 (5), Benevento 5 (4), Arezzo 5 (1), Pistoiese 4 (4), Cavese 4 (3), Pescara 4 (3), Crotone 3 (3), Potenza 3 (3), Taranto 3 (2), Foggia 2 (1), Perugia 2 (1), Foligno 2 (0), Paganese 2 (0), Gallipoli 1 (0), Lanciano 1 (0), Real Marcianise 1 (0).
COME ANTICIPATO nella nostra edizione di ieri, quello relativo a Giuseppe Cozzolino, il centravanti del Potenza, diventa un vero e proprio caso. Da ieri è pressocchè ufficiale, avendolo confidato tanto il patron Postiglione, quanto il procuratore del giocatore Sidella, che Cozzolino non ha gradito l’uscita del dirigente, dopo la partita con il Lanciano. Il bersaglio era stato Montesanto, definito tra le altre cose anche una zavorra per la società, uno dei migliori amici dell’attaccante. Ebbene, Postiglione e Cozzolino si sono incontrati lunedì sera dalle parti di Napoli e hanno chiarito le rispettive posizioni. Fatto sta che ieri non era presente all’allenamento di ripresa della preparazione, per cui occorrerà attendere il suo ritorno in sede, per capirne di più. In altre circostanza, la rottura si sarebbe materializzata in misura ancora più netta e fragorosa: ossia con un addio. Ma adesso non si può fare nulla, innanzitutto perchè Cozzolino resta un patrimonio del Potenza, a detta del suo proprietario, in secondo luogo perchè non può giocare più da nessuna altra parte. Ovvero: Cozzolino ha già giocato quest’anno in Coppa Italia con la maglia della Cremonese, poi è stato tesserato dal Potenza. Nel corso di una stagione un calciatore può vestire al massimo due casacche. Di conseguenza deve restare lì, al suo posto, ferma restando, comunque, la possibilità della società potentina di valutarne effettivamente le intenzioni. Potrebbe finire fuori rosa se Postiglione dovesse rendersi conto che Cozzolino rema contro il Potenza: ossia se al centravanti possa essere mossa la stessa accusa fatta al suo amico del cuore, Montesanto, a cui è stato chiesto di andarsene in un’altra società (cosa assai probabile oggi), oppure di rescindere il contratto. E siccome ai due era legato anche il centrocampista Prevete, la mossa a
Cozzolino e, a sinistra Sarno
sorpresa è che anche quest’ultimo è dato in partenza. Tornerà ad Empoli, il Potenza non vuole più trattenerlo in prestito. Probabilmente già oggi sarà in Toscana. E alla lista dei partenti (è stata ufficializzata la cessione di Vianello al Cassino, come scrivevamo nella nostra edizione di ieri) andranno aggiunti anche Pires, il cui procuratore sembra avergli trovato una sistemazione in serie B della Scozia, e Berretti, anche se per queste ultime operazioni occorrerà attendere almeno 72 ore. Tempo utile per mandare anche in prestito al Chievo (con diritto di riscatto per la metà a favore della società veneta) il rumeno Radu. Essendo un classe ‘91 può andare a maturare in un settore giovanile assai importante.
Pires in Scozia Radu al Chievo
Ancora, è in fase di valutazione anche Roberto Delgado, che potrebbe essere ceduto, visto che sembra avere qualche estimatore anche in B (si è vociferato dell’Avellino, ma Postiglione ritiene l’offerta insufficiente). Liberandosi tutti questi posti, essendo scattata una vera e propria epurazione dei quadri tecnici, è chiaro che qualche intervento sarà fatto. Sicuramente nel reparto nevralgico del campo, in termini di qualità, non di quantità: quindi serve ad Arleo un vero e proprio regista e leader, anche in attesa di Mamede. Il portoghese deve restare, darà un apporto in termini di carisma nello spogliatoio, ma anche potrebbe affiancare Arleo nella conduzione tecnica, iniziando a studiare i primi rudimenti per il postcarriera. In difesa non dovrebbe arrivare nessuno, mentre per l’attacco, i prossimi giorni saranno fondamentali per valutare Cozzolino e capire se serve prendere un altro giocatore. Alfonso Pecoraro
Seconda Divisione Frasca resta. Falanga a Benevento con triennale
Melfi, è arrivato Maisto in prestito De Angelis, tempi di recupero incerti È terminata positivamente la querelle circa l'arrivo di Vincenzo Maisto, il centrocampista di qualità tanto atteso da Palumbo anche per aver maggiori scelte nella zona cruciale del campo, e ieri intorno alle 14 il team manager dei gialloverdi, Marco Moretti ha potuto confermare l'acquisizione proprio del giocatore classe 82. In arrivo (in prestito fino a giugno) dal Cassino e con documentazione già depositata in Lega in tempo utile, il centrocampista torna in Basilicata, dopo l’esperienza del 2005-2006 con 32 partite a Potenza, per dare il suo contributo alla rincorsa salvezza del Melfi e potrà esser disponibile già dal prossimo match al Valerio col Monopoli. Tra le sue precedenti esperienze anche Lamezia, Benevento e Gubbio. Una notizia, quella dell'arrivo di Maisto, che serve a galvanizzare ancora di più l'intero ambiente gialloverde. per la cronaca non si è concretizzato lo scambio con Frasca, che resta, per il momento in gialloverde, ma il Melfi valuterà possibilità di cessione. Intanto, Gianluca De Angelis ieri si è sottoposto ad una risonanza magnetica per capire anche i tempi di recupero, visto che domeni-
Vincenzo Maisto con la maglia del Lamezia
ca è rimasto fermo al palo proprio per non peggiorare la situazione. Per il bomber di Castellammare, dopo aver a lungo tirato la carretta ed in maniera del tutto positiva finora, con dieci reti che lo tengono insieme al catanzarese Caputo al secondo posto della speciale classifica dei bomber del girone, alle spalle di Ceccarelli che col Monopoli sarà ospite sul terreno del Valerio, un attimo per rifiatare. Intanto, in attesa di novità in questo senso, oltre a riavere totalmente disponile Nando Castaldo che, come confermato nei giorni scor-
si da mister Palumbo “era a far i conti con una infiammazione per aver lavorato molto su campi in sintetico in precedenza e si è dovuto preparare per lui un apposito programma di recupero che gli permettesse di esser pronto a rientrare totalmente nel gruppo” ieri pomeriggio si è ripreso a lavorare al Valerio e solita analisi del tecnico nel chiuso degli spogliatoi della gara precedente prima di dar il via al programma di lavoro e di avvicinamento alla gara di domenica in casa con il Monopoli. Dopo la coppia arrivata dal Benevento, Tufano e Ca-
staldo, dopo il successivo arrivo del portiere Russo e dell'attaccante classe 88 Giovanni Torre, anche lui disponibile per domenica dopo che sono state completate le formalità per il deposito del suo contratto che lo lega al Melfi fino a giugno, positiva la breve sua fase in prova a partire dallo scorso giovedì, e non dimentichiamo il recupero di Gilfone e il restare di Petagine, ora l'arrivo di Vincenzo Maisto sembra completar il quadro del nuovo Melfi per questa seconda fase di stagione. Un ritorno a caccia della salvezza che il Melfi vuole centrare, iniziato male con sconfitta a Scafati e per fortuna invertito coi due successi di fila che hanno portato un gruppo “decisamente in palla” a lasciare l'ultimo posto e ad essere ad un solo punto da salvezza diretta e reale possibilità di centrare il suo settimo anno tra i professionisti. A margine della serata arriva anche l’ufficialità del passaggio di Nino Falanga al Benevento. Assistito dall’avvocato Michele Riccio, il centrocampista del 1990 appena arrivato a Melfi dal Potenza, ha firmato un contratto triennale con i sanniti. Antonio Baldinetti
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Sport Dal centro pugliese: «Nessuna aggressione da parte di nostri tesserati»
Mercoledì 28 gennaio 2009
Matera-Bitonto: è querelle Inoltrato il ricorso avverso il risultato del campo Genzano Recuperano in tre SPORTING Genzano già concentrato alla delicata trasferta di domenica con la Gelbison. Domenica scorsa battuta d'arresto tutto sommato messa in preventivo perché affrontare la prima della classe, vuol dire chinarsi di fronte alla superiorità degli avversari. I pugliesi hanno dimostrato di essere superiore sotto tutti i punti di vista e la vittoria è stata più che meritata. Ormai, però, la sconfitta è archiviata e lo Sporting Genzano si concentra per la delicata sfida salvezza da giocare domenica in casa della Gelbison Cilento. I ragazzi di Mister Pirone credono fermamente nella salvezza e domenica dovranno dimostrare di volerla ottenere a tutti i costi; per poter dimostrare di esserci, i bianco rossi devono conquistare i tre punti. La vittoria sarebbe un toccasana per l'ambiente e per la classifica degli alto bradanici che, dopo due sconfitte consecutive rimediate contro Francavilla e Brindisi, devono ricominciare a vincere per continuare a sperare nella salvezza. Domenica saranno della partita anche Bacio Terracino, Pepe e Papagni, assenti domenica contro il Brindisi. Più che disponibile anche il rientrante Fiscina che ha mostrato di essere già in forma; l'infortunio è solo un brutto ricordo. Sicuro assente sarà Salbini, espulso domenica. Lo Sporting deve dimostrare di essere mentalmente presente. Non era la partita contro la capolista che avrebbe dovuto portare punti. La sfida di domenica rappresenta un bivio per i lucani perché con una vittoria i giochi per la permanenza in Serie D restano ancora aperti ma, d'altro canto, una sconfitta avvicinerebbe la Gelbison in classifica e la prima posizione utile per non affrontare i tanto temuti play off si potrebbe allontanare definitivamente. Dopo venti giornate di campionato la compagine alto bradanica ha totalizzato 19 punti, quasi uno a partita. Attualmente lo Sporting occupa la quartultima posizione in classifica con cinque lunghezze di vantaggio sulle penultime (Gelbison e Sant'Antonio Abate) e cinque punti di ritardo dall'Angri che, in questo momento del campionato occupa la prima posizione utile per la permanenza senza spareggi. L'attacco bianco rosso continua a non funzionare a dovere vista l'astinenza da gol che ormai dura da troppo tempo. Masturzo mise ha segno l'ultima rete bianco rossa (11 gennaio conto il Bacoli). Andando a ritroso il Genzano non segnava dal 7 dicembre contro il Pomigliano. In effetti due reti messe a segno e nove subite nelle ultime sei apparizioni sono numeri impietosi. Lo Sporting, però, è vivo e già da domenica si potrebbero vedere i frutti della cura Pirone. Rocco De Rosa
scia intuire che c'era tanta roba preparata. A Matera il prezzo in gradinata è di dieci euro da inizio stagione. Forse qualche bitontino all'andata è entrato in tribuna laterale dove è di dodici euro il prezzo d'ingresso. Oggi il giudice sportivo non omologherà il risultato, ma è una prassi perché non dovrebbe essere esaminato tutto entro questa settimana. Se verrà aperta un'inchiesta federale
le cose andranno per le lunghe, ma non è da escludere che ci siano due gradi di giudizio. Uno con il giudice sportivo e l'altro dopo la chiusura dell'inchiesta. Di certo, ma lo dicono le immagini, dire che non è successo nulla è come negare l'evidenza. Che la cosa sia sfuggita di mano alla dirigenza del Bitonto è un altro conto. Per il calcio giocato, ieri regolare ripresa degli allenamenti e con il resto del gruppo ha cominciato a lavorare anche Gaetano Lonardo. Anche La Fortezza è venuto al campo di via Sicilia ma è andato subito via. Probabilmente l'otite, che l'ha tento fermo domenica, non gli è ancora passata completamente. Oggi due sedute e ieri lavoro in palestra. Come dire che la gara di Bitonto deve esere messa da parte e riscattarsi sul campo contro l'Angri. I conti tra squadra e pubblico, ma anche società, sono in rosso ed è chiaro che solo una vittoria riporterà quella serenità che serve per continuare a portare avanti il progetto iniziato a luglio e modificato a dicembre ma solo in parte, perché i play off sono una bella porta per tornare comunque il calcio professionistico. Renato Carpentieri
Francavilla, problemi di organico in vista di domenica
Riceviamo e Pubblichiamo
Ancora guai per Lazic
Sono Diego Battilomo, vice presidente del Miglionico calcio, e vorrei precisare alcune cose scritte nell’articolo della partita Tolve-Miglionico di domenica scorsa, a firma di Gianluigi Armiento. Se il mister Camelia non capisce cosa abbiamo da recriminare glielo spiego io: il Miglionico calcio è venuto a Tolve per fare risultato, tanto è vero che nel primo tempo oltre al gol c'è stato un palo preso a porta vuota dal nostro capitano. Il mister Camelia ha visto un'altra partita, infatti il primo gol è stato viziato da un'azione di fuorigioco, e il rigore assegnatoal Tolve dal direttore di gara, è scandaloso, in una posizione estrema dell'area di rigore, e con un tuffo evidentissimo senza alcun contatto. Caro Camelia sai chi era il l’arbitro? Era il sig. Venutolo che tanto scandalo ha già fatto in passato, con un gol non assegnato per una rete rotta, con foto pubblicata su tutti i quotidiani regionali, e con una lettera aperta dell'allora presidente, pubblicata anch'essa su tutti i quotidiani regionali. Ma tutto questo al designatore degli arbitri non è bastato: infatti in una partita importate ed al vertice di un campionato di Promozione lucano, ha mandato allo sbaraglio un direttore di gara non all'altezza, e soprattutto già con precedenti molto compromettenti. Ma secondo voi si può fare un errore del genere? Probabilmente chi fa questa attività non è all'altezza. Pertanto il mister Camelia deve dire solo grazie all’arbitro e a chi erroneamente lo ha designato.
MATERA-Reclamo inoltrato. La società biancazzurra ha dato seguito alle parole del presidente Tommaso Perniola. “Quattro tesserati aggrediti nel recinto di gioco non è roba che può essere messa a tacere con tanta leggerezza. Noi abbiamo immagini che sono eloquenti”. Definibili anche agghiaccianti, visto che in fondo si parla di calcio ed è sempre uno sport. La società biancazzurra ha affidato la cosa al legale Edoardo Chiacchio, ma è chiaro che sarà importante avere immagini e filmati di quanto è avvenuto. Perché a Bitonto hanno tranquillamente affermato, per bocca del direttore sportivo De Santis che “non è successo nulla. Non c'è stata nessuna aggressione da parte dei nostri tesserati. Aspettiamo fiduciosi il comunicato del giudice”. Probabilmente non erano tesserati coloro che hanno colpito ed accerchiato dei calciatori del Matera, ma questo aggrava ancora di più la cosa perché sul recinto di gioco non può esserci gente iscritta in lista o riconosciuta dal direttore di gara. Probabilmente l'assenza di un commissario di campo (va richiesto dalla società ospitante o ospitata) avrebbe aiu-
Il parapiglia sul terreno di gioco di Bitonto
tato l'arbitro che è apparso molto traballante dal punto di vista emotivo in particolare nel secondo tempo. Ipotizzare pressioni o altro sarebbe troppo semplice, ma guardando il referto che viene consegnato quando si vanno a riprendere i documenti a fine gara si intuisce palese lo stato confusionale del direttore di gara. Scambiati alcuni giocatori, sanzioni invertite e foglio scara-
FRANCAVILLA – Dopo il pareggio ottenuto sul terreno di gioco del Grottaglie che ha lasciato tanto amaro in bocca, in casa sinnica proseguono gli allenamenti. Per quanto riguarda il centrocampista Fabio Pioggia, che per la gara di domenica scorsa, non è stato convocato a causa di una distorsione al ginocchio avvenuto in allenamento, dovrebbe recuperare la forma migliore. Ancora una volta il tecnico serbo Ranko Lazic, per il match in programma allo stadio “Nunzio Fittipaldi”, non potrà contare su tutti gli effettivi titolari, viste le squalifiche del centrocampista Marco Scarnato e del terzino di difesa Nicholas Nicolao, entrambi espulsi dal direttore di gara a Grottaglie. Purtroppo per l’ennesima volta, il team rossoblu ha dovuto terminare la gara in inferiorità numerica. Un Francavilla quindi, molto sfortunato in questa stagione, che oltre alle numerose squalifiche ha dovuto fare anche i conti con gli infortuni. Domenica prossima in riva al Sinni, arriveranno i brindisini del Francavilla Fontana, che nell’ultimo turno di campionato hanno pareggiato per 2-2 sul terreno contro il Bacoli Sibilla. Il presidente dei biancazzurri Mi-
bocchiato che lascia intuire tante cose. Il risultato della gara non dovrebbe essere in discussione, anche se un segnale forte da parte della Federazione non sarebbe male vista la campagna antiviolenza che la Lnd porta avanti da sempre, ma è chiaro che dare una lezione a gente già recidiva non sarebbe male. Inoltre, la querelle iniziata con il prezzo di dodici euro chiesti ai tifosi del Matera la-
Il centrocampista Pioggia, il cui impiego resta ancora in dubbio
no Distante, che domenica scorsa al termine del match era poco contento dell’arbitraggio è convinto che i suoi ragazzi si possano prontamente rifare nella cittadina sinnica. La gara, sarà molto importante per entrambe le formazioni, che non vorranno perdere posizioni in classifica, ed è per questo che mister Lazic insieme al suo staff tecnico, imposteranno la partita in modo intelligente e con molto pressing a centrocampo. Intanto a Fran-
cavilla in Sinni, sperano nel miglioramento delle condizioni meteorologiche, che rendono il terreno di gioco del Fittipaldi al limite della praticabilità, a causa delle abbondanti piogge che stanno flagellando il territorio del Senisese-Pollino, in questi giorni. Tant’è che, la squadra è costretta ad allenarsi al palazzetto “Gigetto Console”, riscontando non pochi problemi durante le sedute tattiche. Claudio Sole
Promozione Dopo due stop di fila, gli jonici recuperano la sfida con il Pescopagano
Il Borussia Pleiade si rimette a giocare QUESTO pomeriggio, alle 14,30, allo stadio allo stadio comunale di Rotondella, il Borussia affronterà il Paescopagano. Dopo il forfait dato dai dirigenti dello Scanzano, il Borussia, ha chiesto la disponibilità dello stadio, al comune e ai dirigenti sportivi del Rotondella che gentilmente hanno acconsentito a far disputare la gara sul proprio terreno di gioco. Partita che si sarebbe do-
vuta giocare l'undici gennaio e rinviata come ormai ben si sa, per impraticabilità di campo. L'altra gara contro il Bella, si recupererà giorno quattro febbraio. E' superfluo dire che oggi, gli ionici scenderanno in campo con un unico pensiero, quello di portare a casa i tre punti in palio per dare ossigeno alla propria classifica, che senza i due recuperi, li vede rele-
gati al quinto posto, posizione alla quale non sono abituati. Chiaramente, bisogna sempre fare i conti con la squadra avversaria, reduce da una sconfitta subita domenica in casa del Lagopesole. Mister Pinto, avrà a diposizione la squadra migliore per affrontare gli ionici, e non sarà sicuramente disponibile a farsi schiacciare. Scenderà in campo con una formazione certamente difen-
siva, ma pronta a ripartire in contropiede per mettere in difficoltà la retroguardia del Borussia. Invece mister Viola non potrà contare su tutti i suoi uomini, dovrà fare a meno di Schettino, Rusciani e Buongiorno, i primi due indispensabili in attacco. Certamente questo pomeriggio, assisteremo a una gara avvincente ed esaltante, sia sul piano fisico che tecnico
Sport
Mercoledì 28 gennaio 2009
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Frenano Murese e Oppido. Si accende la sfida play off
Pisticci, fuga decisiva di DONATO PAVESE
Il PUNTO
Il Fatto
LE PAGELLE DELLE 16 SQUADRE POTREBBE ESSERE la fuga decisiva. Il poker rifilato al Balvano ha regalato al Pisticci di Valente un buon margine di vantaggio in classifica sulle inseguitrici e, soprattutto, la dodicesima vittoria consecutiva virtuale (in attesa del pronunciamento della giustizia sportiva sul match della settimana scorsa contro il Ricigliano). Insomma, le premesse che i gialloble non perdano colpi sino al termine della stagione ci sono tutte. Alle spalle degli ionici si sono, invece, persi per strada sia la Murese che l'Angelo Cristofaro Oppido. Infatti, in questo quarto turno di ritorno di Eccellenza, la Murese di Lardo è crollata in casa dell'Irsinese, che ha messo a segno la vittoria con un gol per tempo (Sansone e Fiorino). Ritrovato il sorriso, la squadra di Patella si gode tre punti preziosi in ottica-salvezza. Ma il matchclou di giornata era in programma ad Oppido, dove era attesa la corazzata Valdiano di mister Masullo. Per la cronaca, l'Angelo Cristofaro è stato raggiunto sul tre pari nei minuti finali, mentre il solito Salamone ha siglato una doppietta (cinque gol in due gare), raggiungendo quota tredici marcature stagionali ed il gradino più alto della classifica marcatori. Niente male. Il Policoro è stato rincorso ed agguantato due volte sul campo dell'Atella Monticchio. Non ne ha minimamente approfittato l'Azzurra Tricarico, sovrastata nettamente dal Forza Matera, che ha rivisto nuovamente la luce dopo quattro gare senza vittorie. Ora a ridosso del Policoro si è proiettato il Ricigliano, a caccia dell'ultimo posto utile per entrare nei play-off. Mutarelli, Schiavo, Tomasiello e Bochicchio hanno travolto il Banzi, confezionando il successo all'esordio sulla panchina campana per mister Dente. Vittorie preziose per Avigliano e Picerno su Vultur e Ferrandina.
A.CRISTOFARO Vanificata nel finale la bella rimonta sul Valdiano. Sta mancando di solidità.
ATELLA M. Ha rincorso ed acciuffato per ben due volte il Policoro. Una prova di carattere.
AVIGLIANO Con i denti ha agguantato la vittoria nel finale di gara, grazie ad super Santopietro.
A. TRICARICO Qualche errore di troppo potrebbe costare caro nell'inseguimento ai play-off.
BALVANO Troppo fragile per impensierire la capolista. Con i cinque ko di fila si va giù.
BANZI Un vero calvario: la vittoria marca, ormai, da troppo tempo ed il fondo è sempre più vicino.
FERRANDINA Lo stop di misura non ha complicato i piani-salvezza.
F.MATERA Ha ritrovato finalmente il sorriso e tre punti preziosi per la salvezza.
IRSINESE
5.5
Già all'andata aveva fatto lo “scherzetto” alla Murese, pareggiando la gara. Ora l'ha affossata.
MURESE
6.5
Irriconoscibile. Ha subito passivamente le sfuriate avversarie.
7
PICERNO Con una grande ripresa è arrivata la vittoria-salvezza sul Ferrandina.
5.5
PISTICCI E' la regina in tutto: classifica, gioco e spettacolo. Virtualmente sono dodici i successi di seguito.
POLICORO
4.5
Doveva allungare sulla sesta piazza e non ci è riuscito a dovere.
RICIGLIANO
4.5
Esordio col botto per mister Dente che riporta la squadra a -2 dalla zona play-off.
5
R.VALDIANO E' la “bestia nera” del campionato. Ha bloccato anche l'Oppido.
VULTUR
7
Non ha demeritato ad Avigliano, ma ha sicuramente pesato l'uomo in meno.
Retrocessione una lotta tra tre “lumache”
8 4 7.5 9 6
IN TRE lotteranno sino alla fine del campionato per evitare lo spauracchio della retrocessione. Banzi, Balvano e Vultur Rionero hanno decisamente un passo “da lumaca” rispetto alle altre antagoniste. Il Banzi di Angelino, distante sette lunghezze dal Forza Matera, non vince addirittura dalla nona di andata (1-0 sulla Vultur). Poi ha rimediato otto cappotti (di cui sei consecutivi) ed appena due pareggi. Insomma, due punti nelle ultime dieci gare. Un disastro! Il Balvano le ha perse tutte in trasferta (dieci ko) ed è reduce da un ruolino di marcia catastrofico: cinque sconfitte di fila. Gli ultimi tre punti li ha raggranellati col Banzi alla dodicesima giornata. La Vultur Rionero ha ottenuto quattro punti negli ultimi tredici confronti.
I numeri
7 7 6
TURNO di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Ventotto gol messi a segno in questa diciannovesima giornata (405 marcature in totale in campionato), di cui 21 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 7, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 6 successi interni, nessuna vittoria esterna e 2 pareggi. Il migliore attacco del campionato lo detiene il Pisticci (41 reti), il peggiore è quello della Vultur Rionero (12 reti). La migliore difesa è quella del Pisticci (10 reti subite), mentre è del Balvano (40 reti subite) la retroguardia più perforata. Classifica marcatori: Salamone (Valdiano): 13 reti; Mels (Pisticci, 1), Grieco (Pisticci, 1), Bozzi (Azzurra Tricarico, 1): 12 reti; Messeri (Ferrandina, 1), Petilli (Avigliano, 1), Di Senso (Murese): 10 reti; Fiorino (Irsinese, 1): 9 reti.
TOP E FLOP DELLA DICIANNOVESIMA GIORNATA
P TO
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P O L F
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P TO
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Sport
Mercoledì 28 gennaio 2009
Tolve e Viggiano ristabiliscono le gerarchie
Il duello è servito di DONATO PAVESE
Il PUNTO
Il Fatto
LE PAGELLE DELLE 16 SQUADRE IL VECCHIO tandem di testa, formato dal Real Tolve e dal Viggiano, si è nuovamente catapultato sul gradino più alto della classifica di Promozione. Questo nuovo cambio della guardia al vertice si è avuto in seguito al successo minimo del Real Tolve sul Miglionico, in quello che possiamo definire il big-match della giornata calcistica. I centrocampisti della Camelia-band, Tolve e Postiglione, hanno ribaltato il vantaggio materano, firmato ad inizio gara da Di Tinco. Il Viggiano, nonostante le numerose assenze (in primis quella del capocannoniere Campisano), ha piegato la resistenza del fanalino di coda, Sporting Montalbano. Eppure la squadra di Diazenna aveva momentaneamente impattato la contesa, prima di subire la rete decisiva di Piscopia. La compagine di Villani ha inanellato, tra l'altro, il suo undicesimo risultato utile di fila (senza tralasciare il successo numero otto di seguito tra le mura domestiche). Ennesimo pari esterno per l'Atletico Scanzano (è il quinto) che non riesce ad essere continuo come lo è in casa. A Matera, Montemurro stava regalando i tre punti agli ionici, prima del pari del Varisius ad opera di Lozitiello. Per la seconda volta di fila a domicilio, il Borussia Pleiade non è sceso in campo col Bella (terreno di gioco impraticabile). Il primo dei due recuperi (contro il Pescopagano) è in programma questo pomeriggio a partire dalle ore 14.30. Neanche il Moliterno, per il medesimo motivo, ha fatto la sua comparsa sul rettangolo di Latronico. Il Real Irsina ha aggravato la crisi della Santarcangiolese. Con una cinquina, la squadra di Rizzi ha inflitto il sesto stop in sette gare alla formazione di Amendolara. Dopo 5 ,scoppole consecutive, è ritornato il sorriso al Lagopesole contro il Pescopagano. Infine, Grottole a valanga sul Vitalba.
A.SCANZANO Colleziona molti pareggi lontano da casa. I play-off sono alla sua portata
BELLA La gara contro il Borussia Pleiade non si è disputata per impraticabilità di campo.
B.PLEIADE Non ha giocato, come sopra.
GROTTOLE Una caterva di gol rifilati al Vitalba, grazie ad un secondo tempo di spessore.
LAGOPESOLE Ha rialzato finalmente la testa dopo cinque sonore lezioni consecutive.
LATRONICO Non ha giocato col Moliterno.
MIGLIONICO E' stato spodestato istantaneamente dal Tolve e dal Viggiano. Non ha punto a sufficienza.
MOLITERNO La gara contro il Latronico non si è disputata per impraticabilità di campo.
PESCOPAGANO
6
Non è riuscito a preservare l'iniziale vantaggio. Uno stop forse inatteso.
REAL IRSINA
sv
Sta attraversando un periodo d'oro. Con la Santarcangiolese una ripresa superba
sv
REAL TOLVE Ha largamente dominato l'incontro, senza commettere eccessive sbavature
7
SANTARCANGIOLESE Sta sprofondando sempre più giù: sei ko nelle ultime sette gare sono un campanello d'allarme.
MONTALBANO
7
Ha disputato una buona gara contro la capolista, ma è ritornato a casa a mani vuote.
VARISIUS
sv
Il punto conquistato non è da gettare via, anzi è utilissimo in chiave-permanenza.
5
VIGGIANO E' stato più arduo del previsto superare l'ostacolo-Montalbano. E' primo posto.
VITALBA
sv
Ha giocato soltanto per un tempo (il primo); poi si è completamente disgregato.
Il Real Irsina non finisce più di stupire
5.5 8 8 5 6
QUESTA SETTIMANA fari puntati sulla matricola Real Irsina che sta ben impressionando nel campionato di Promozione e, soprattutto, è ad un passo dalla zona play-off. Dopo una serie di alti e bassi, la squadra di Rizzi ha iniziato l'anno nuovo al massimo, mettendo in fila tre successi ed un pareggio (a cui ci aggiungiamo anche l'affermazione maturata nell'ultimo turno del 2008). Davvero niente male. Superato il periodo “buio” (tra la decima e la quattordicesima giornata collezionò 2 pari e 3 insuccessi), il Real Irsina è intenzionato a stupire ancora. Dieci giorni fa aveva strapazzato il Borussia e domenica la Santarcangiolese. Inoltre, Savino e soci vantano il pacchetto offensivo più esplosivo della categoria assieme al Real Tolve.
I numeri
6 7.5 5
TURNO di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Ventidue gol messi a segno in questa diciannovesima giornata (357 marcature in totale in campionato), di cui 12 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 10, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 4 successi interni, 1 esterno e 1 pari. I migliori attacchi del campionato sono quelli del Tolve e del Real Irsina (33 reti), il peggiore è quello dello Sporting Montalbano (7 reti). La migliore difesa è quella dell'Atletico Scanzano (8 reti subite), mentre la peggiore è quella dello Sporting Montalbano (53 reti subite). Classifica marcatori: Campisano (Viggiano): 13 reti; Lambertini (Borussia Pleiade): 11 reti; Rusciani (Borussia Pleiade), Savino (Real Irsina): 9 reti; Gonnella (Pescopagano), Tataranni (Miglionico): 8 reti.
TOP E FLOP DELLA DICIANNOVESIMA GIORNATA
P TO
P TO
P O L F
P TO
P FLO
P TO
P O L F
FLO
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Sport 41 Doppietta decisiva del centravanti dell’Albatros a Montemilone Mercoledì 28 gennaio 2009
Pagano vale un blitz Oggi due partite: il Bln cerca il primato MONTEMILONE 0 ALBATROS 2 REAL MONTEMILONE: Caprioli, Vallario, Tursi (20'st Siconolfi), Di Nanni, Falcone, Tarricone, Bergamasco, Balice (30'st Piccolo), Altobello, Lucarelli, Catarinella (25'st Glionna); All. Tarricone. ALBATROS: Rienzi, Monaco, Calogero, Bosco, Gisonna, Giacinto (33'st Lancellotti C.), Calabrese, Lancellotti D., Lancellotti A. (35'st Giganti), Pagano, Pepe; All. Cancellara. ARBITRO: Stefania Muscatiello RETI: 25'pt e 18'st Pagano MONTEMILONE - L'Albatros va, il Real Montemilone frena. Prima sconfitta casalinga per i padroni di casa a favore di un Albatros in condizioni strepitose. Gli ospiti fatico ad entrare in partita e per i primi 20' di gioco i padroni di
casa fanno la partita sfiorando il gol in più di un occasione. La gara: già al sesto i padroni di casa vanno vicini al vantaggio grazie ad un cross perfetto di Bergamasco che pesca in area Altobelli ma Rienzi devia in angolo. Al 13' Monaco atterra l'avversario in area e per la Signorina Muscatiello non ci sono dubbi: è rigore. Dal dischetto Lucarelli viene neutralizzato da Rienzi, ancora provvidenziale a deviare in angolo. Pericolo scampato gli ospiti. Al 20' è Pepe che in area avversaria pasticcia e non riesce a concludere verso Caprioli. Il gol è nell'aria; al 25' Lancellotti D. scende sulla fascia, mette in mezzo un palla bassa che Pagano di piatto spinge in rete per la gioia rosa nero. Si riassume così la prima frazione di gioco. Le squadre tornano in campo con i padroni di casa che si sbilanciano in
Giacinto dell’Albatros
avanti nel tentativo di trovare la rete del pareggio concedendo, però, rapidi contropiedi agli avversari. Dopo pochi minuti, infatti,
l'Albatros riparte velocissima; Calabrese serve Pagano che stoppa di petto e trafigge Caprioli. Il gol, però, viene annul-
lato per sospetta posizione di off-side di Pagano. L'epilogo del mach arriva al minuto 18 quando Lancellotti A. batte una ri-
messa laterale per Pagano, abile a saltare l'uomo e battere ancora Caprioli. La partita è chiusa; il Real Montemilone prova a spingere ma la difesa ospite non concede nulla. L'Albatros continua a convincere anche fuori casa, peccato per il tonfo di dieci giorni fa contro la Fst Rionero. Intanto, oggi pomeriggio si recupera la sfida tra Albatros e San Chirico rinviata poche settimane fa causa nebbia. I pronostici dicono che sarà una partita pari visto le posizioni in classifiche delle due formazioni. Il San Chirico cercherà la vittoria per accorciare le distanze da Savoia e P3F Potenza. L'Albatros proverà a dare continuità ai risultati, vendicando la sconfitta nella gara di andata, quando il San Chirico espugnò il Comunale di Oppido con un sonoro 1-4. Rocco De Rosa sport@luedi.it
Il punto del campionato
Frenata del Pietragalla Testa a testa nel gruppo B DOPO DIECI vittorie di seguito è stata parzialmente rallentata la folle corsa al vertice del Pietragalla nel raggruppamento A di Prima Categoria. E' questa la notizia del terzo turno di ritorno. Il merito è da attribuire al Ruvo che ha imbavagliato la capolista con un pari “ad occhiali”. Così, in seconda posizione, il Bar La Notte Pignola avrà la possibilità di riprendersi la leadership nel match di recupero col Montemilone. Intanto, nell'ultima giornata, la squadra di Olita ha trafitto per ben due volte il fanalino di coda, San Cataldo. Nel girone B non è cambiata la musica al comando, dove il Lagonegro di Oliva ha demolito nel derby il Sirino Mercure con una quaterna. Vola sempre più
in alto anche il Rotondella, corsaro di misura a Paterno. GIRONE A Si è infranto proprio sul più bello il sogno del Pietragalla di raggiungere le dodici affermazioni di fila e, per ora, virtuali del Pisticci, capolista indiscussa di Eccellenza. La squadra di Potenza ha dovuto fare i conti con la caparbietà del RuvoVenosa, bravo ad imbrigliare la capoclasse. I ruvesi hanno così centrato il loro secondo pari stagionale. In piazza d'onore, questo pomeriggio il Bar La Notte Pignola avrà la possibilità di isolarsi al vertice della classifica, conquistando i tre punti nel match di recupero col Montemilone. Intanto, domenica scorsa, la formazione pignolese ha piegato il San Cataldo con il più classi-
co dei risultati. Successo pirotecnico per il Parco Tre Fontane Potenza, in gol con Armento (doppietta), Mollica e Lotano a Possidente. Gli aviglianesi hanno risposto con il doppio De Carlo e con Masi. Il San Chirico Nuovo ha inanellato la terza vittoria di fila a spese del Savoia e quest'oggi scenderà in campo nel recupero contro l'Albatros. Proprio l'undici oppidese, dopo la disfatta interna di dieci giorni fa con l'Fst Rionero, ha subito ritrovato la vittoria a Montemilone. L'Fst Rionero si è imposto con un gol di scarto sul Futura Potenza, mentre il Barrata ha strappato un punto prezioso al Sant'Angelo Avigliano. Infine l'Abriola, sotto di due gol contro il Pantano (Falce ed Eufemia), ha im-
pattato il confronto con Petraglia e Lorenzino. GIRONE B E' ritornata nuovamente a sorridere in trasferta la capolista Lagonegro di mister Oliva. Grazie al successo nel derby sul Sirino Mercure, la squadra leader della classifica ha mantenuto inalterato il margine di vantaggio di tre lunghezze sul Rotondella. L'undici di Martino, infatti, prosegue a passo spedito la sua lunga rincorsa al Lagonegro. Grazie alla rete di Galati, il Rotondella ha centrato la settima affermazione di seguito, interrompendo, nel contempo, l'imbattibilità casalinga del Paternicum dopo oltre un anno. Il Montescaglioso ha ritrovato il sorriso infliggendo l'ottavo ko stagionale (terzo di seguito) al Villa d'Agri, con le reti di Raddi, Bubbico e Mangia. Anche l'Aurora Tursi non è stata da meno ed ha costretto alla resa la Tramutolese, grazie ai guizzi di Iacovino, Pipino e Santamaria. A Satriano, la formazione ospite del Salandra si è ritirata dal campo, sotto di due reti, per contestare l'arbitraggio. A Roccanova,
D’Adamo del Pomarico
invece, si è assistito al tiro al bersaglio contro la malcapitata Rigamonti Matera. Il poker di Lemma, le triplette di Castronuovo e Pesce, e le reti di Borneo, Fortunato e Latronico (quest'ultimo per la Rigamonti) hanno fissato il risultato sul 12-1 per il
Roccanova. Tris del Fagnano Valsinni ai danni dell'Invicta Burgentia e sestina del Pomarico sul Bernalda. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Cinquantanove gol messi a segno (884 marcature in totale) in questa diciottesima giornata (19 nel girone A, 40 nel B), di cui 40 dalle formazioni che hanno giocato in casa (10 nel girone A, 30 nel B), 19, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta (9 nel girone A, 10 nel B). Si sono registrati 9 successi interni (3 nel raggruppamento A, 6 nel B), 4 vittorie esterne (2 A, 2 B) e 3 pareggi (3 nel girone A, 0 nel B). Il girone più prolifico è il raggruppamento A con 444 reti, seguito dal B con 440. Il migliore attacco del campionato è quello del Montescaglioso (50 reti, girone B), il peggiore è quello della Rigamonti Matera (10 reti, girone B). La migliore difesa è quella del Pietragalla (8 reti subite, girone A), mentre è della Rigamonti Matera (girone B) la retroguardia più perforata (61 reti subite). Donato Pavese
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Mercoledì 28 gennaio 2009
Sport Seconda Cancellara e Ginestra non mollano
Prime frenate nel gruppo C Metanauto viaggia spedito HANNO inaspettatamente fatto un pesante tonfo le due battistrada del terzo girone di Seconda Categoria. La capolista Fortitudo Moliterno si è inchinata al Nemus, mentre il Castelsaraceno ha rimediato quattro scoppole dalla Sanseverinese. Pertanto, dopo l'ultimo turno calcistico, in piazza d'onore si è insediato con prepotenza il Real Grumento, largamente vittorioso sul Real Agromonte. Nel raggruppamento A ha faticato un pochettino il Castelgrande, prima di spuntarla sul Palazzo, mentre il Ginestracandida ha piazzato l'acuto vincente in casa del San Giovanni. Nel B, la Metanauto Picerno ha trafitto con tre “ceffoni” l'Anzi; il Cancellara ha vestito, invece, i panni del corsaro a Grassano. GIRONE A Sono sempre sei le lunghezze di vantaggio che la capolista Castelgrande vanta attualmente sul Ginestracandida. La compagine guidata da mister Dereviziis ha vinto il pirotecnico incontro col Palazzo (4-3), grazie alle reti di Colucci (doppietta), Altieri e Lepore. Il Ginestracandida ha risposto abbattendo il San Giovanni con il più classico dei risultati. In terza posizione, oltre al Palazzo, male il Foggiano Melfi, caduto sul campo del Garnet Red Bella. Stesso discorso per l'Atletico Genzano, sconfitto dalla Fides Scalera. Delle prime sei della classe, hanno vinto soltanto le due squadre leader. Nella parte bassa della
CASTELGRANDE PALAZZO
graduatoria, il San Nicola ha mandato al tappeto il fanalino di coda, Casteldoria Lagopesole. Il Ruoti l'ha spuntata sul San Fele, mentre hanno pareggiato Sport Melfi e Rapolla. GIRONE B In attesa del confronto diretto di sabato prossimo, Metanauto Picerno e Cancellara continuano a duellare per la leadership della classifica. La capolista picernese non ha fatto sconti alla “cenerentola” Anzi, battuta con un tris; il Cancellara, invece, ha inanellato l'ottavo successo di seguito a Grassano, grazie ad Abruzzese e ad un'autorete. Sta perdendo colpi in terza posizione il Tricarico, in vantaggio sul Marsico con Benevento e raggiunto nel finale da Votta Gia. Il Potentia Santa Cecilia ha conquistato a Vietri la sua quinta vittoria nelle ultime sei partite, con Brancaccio allo scadere. L'Accettura ha ottenuto un punto sul campo del La Fiasca Oppido (Manzione per i materani). Pokerissimo dell'Atletico Albano sul Craco, mentre Laurenzana ed Atletico Balvano hanno impattato sul quattro pari (gol laurenzanesi di Marone 3 e Di Trinco). GIRONE C Non stanno sicuramente attraversando un buon momento la Fortitudo Moliterno ed il Castelsaraceno. La squadra leader del raggruppamento C ha perso tre punti preziosi in casa del Nemus, mentre il Castelsaraceno ha rimediato un pesante poker sul terreno del
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CASTELGRANDE: Traficante, Lisanti (85' Cianci) , Lepore, Federici D., Galizia, CeroneV., Colucci, Carlucci (70' Bochicchio), Cerone G. Altieri (25' Dereviziis A. ) Muro All: Dereviziis PALAZZO: Barcetta, Patruno, Sarino (5' Dacunti), Castrignano, Di Palo, Di Nardo, Manieri, Quatil, Rigato, Schiavone, Gatti All.: Di Palo ARBITRO: Aquino di Potenza RETI: 10' Altieri, 15' Colucci, 24' Colucci, 45' Schiavone (rig.) 51' Lepore (rig.) 70' Castrignano, 75' Schiavone (rig.) IL CASTELGRANDE di mister Dereviziis scende in campo priva di ben 5 elementi bloccati dall'influenza, ma nonostante tutto vince meritatamente. Partono subito all'attacco i locali e al 10' con Altieri si portano in vantaggio che supera il portiere ospite con un pallonetto. Continua a premere il Castelgrande e viene premiato dal raddoppio di Colucci con un bel tiro da fuori area, e ancora Colucci a siglare la terza rete che anticipa l'estremo ospite in uscita. Al 45' l'arbitro concede un rigore agli ospiti su un bel tuffo in area di Schiavone, che realizza. Nella ripresa al 51' su un incursione dalla sinistra Muro viene atterrato in area, rigore per il Castelgrande che Lepore trasforma. A questo punto l'undici di Dereviziis tira un pò i freni e controlla la gara ma al 70' su angolo battuto degli ospiti la palla finisce in rete su un colpo di testa di Castrignano, gol sicuramente viziato da un fallo su Carlucci che per l'occasione è costretto ad abbandonare il campo, ma il direttore di gara convalida. Al 75' l'errore più clamoroso dell'arbitro, calcio d'angolo in favore del Palazzo uscita di Traficante che para in due tempi, palla nelle mani ma l'arbitro tra lo stupore generale concede il calcio di rigore che Schiavone trasforma. I locali un pò innervositi sicuramente dall'atteggiamento dell'arbitro che rischia di complicare la gara, difendendo con forza il risultato. Un complimento va sicuramente al Palazzo per la gara disputata, nonostante un arbitraggio che ha lasciato perplessi.
VIETRI S. CECILIA
fanalino di coda, Sanseverinese. A tre lunghezze dal vertice si è così proiettato il Real Grumento che si è sbarazzato con un set tennistico del Real Agromonte. Tris esterno dell'Oratorio Lentini Maratea in quel di Chiaromonte. Il Castelluccio ha preso quattro sberle dai F.lli Cafaro, mentre il Trecchina ne ha rifilate altrettante al Sarconi. Senza reti si è concluso l'incontro tra il San Martino d'Agri e l'Episcopia. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Settantasette gol messi a segno (1034 marcature in totale) in questa quindicesima giornata (23 nel girone A, 25 nel B, 29 nel C), di cui 52 dalle formazioni che hanno giocato in casa (15 nel girone A, 15 nel B, 22 nel C), 25, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta (8 nel girone A, 10 nel B, 7 nel C). Si sono registrati 12 successi interni (5 nel raggruppamento A, 2 nel B, 5 nel C), 4 vittorie esterne (1 A, 2 B, 1 C) e 5 pareggi (1 nel girone A, 3 nel B, 1 nel C). Il girone più prolifico è il raggruppamento C con 366 reti, seguito dall'A con 337 e dal B con 331. Il migliore attacco del campionato lo detiene il Castelgrande (46 reti, girone A), il peggiore è quello dell'Anzi (12 reti, girone B). La migliore difesa è quella del Cancellara (9 reti subite, girone B), mentre la peggiore è quella del Sarconi (38 reti subite, girone C). Donato Pavese
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VIETRI: Calviello G., Calviello C., Iuorio, Cupolo, Grande, Di Carlo (70' Macellaro M.), Guagliardo, Giordano, Saccone, Russo, Gorga. All. Amodeo POTENTIA S.CECILIA: Donadio, Iovino, Coviello (32' Labella), Marino, Sannazzaro, Libonati, Brancaccio, Cuminiello, Colucci (70' Marcoppido), Palese, Pepe (57' Alfano). All. Macchia ARBITRO: Pugliese di Potenza RETI: 88' Brancaccio (PSC) NOTE: Spettatori 100. Ammoniti: Donadio, Marino, Libonati, Brancaccio, Cuminiello, Labella, Pepe (PSC), Macellaro M., Guagliardo, Giordano, Russo, Gorga. Espulsi: Marino (PSC), Grande, Giordano e Calviello C. (V). VIETRI - Mancano due minuti al termine della partita: Russo del Vietri viene atterrato, l'arbitro fischia la punizione per il Vietri. Ma ad un certo punto ammonisce Russo del Vietri, che era in possesso della palla e che ha subito fallo, invertendo, tra l'incredulità anche degli ospiti, la punizione. Dalla stessa punizione scaturisce il gol partita degli ospiti ad opera di Brancaccio. Quello che è successo a Vietri di Potenza sa dell'incredibile: alcune decisioni contestate del direttore di gara hanno trasformato il match corretto in una battaglia, con l'espulsione di ben quattro calciatori (di cui tre del Vietri) ed ammonizione per ben dodici volte ad altrettanti atleti. Ma partiamo subito da questo presupposto: le quattro espulsioni, tutte, erano inesistenti, nel vero senso della parola. Inventate, a danno del Vietri e del Potentia Santa Cecilia. Il tutto nella seconda parte del secondo tempo. Ciliegina sulla torta, dopo la terza espulsione per il Vietri, la partita si è conclusa qualche minuto prima senza recupero. Alla fine, dalla tribuna, è scattata l'ira dei sostenitori locali, stufi di questa situazione. Un pubblico tranquillo che domenica non ha digerito le decisioni arbitrali, davvero incredibili e contestate fino alla fine, quando i carabinieri hanno dovuto scortare l'arbitro fino all'uscita. Della partita, niente da dire: due tiri in porta nell'arco dei 90’: uno per il Vietri, con Giordano che ha sbagliato una buona occasione e l'altro da parte degli ospiti, che al 73' si sono visti respingere la palla da un ottimo intervento di Calviello G. Per il resto, rimane solamente la rabbia dei sostenitori, allenatore, dirigenza ed atleti del Vietri, che hanno visto davanti ai loro occhi consumarsi una ingiustizia. Una vera e propria condanna. Il nervosismo e la rabbia è tutta nelle parole del presidente del Vietri, Giuseppe Casciano, che si fa portavoce dei suoi: “I ragazzi non hanno fatto nulla di particolare, non c'è stato un intervento di rilievo o pericoloso, abbiamo subito tre espulsioni incredibili e discutibili, come anche l'espulsione di un atleta ospite, alquanto strana. Il nostro appello agli organi federali è quello di tutelarci, perché noi giochiamo, non solo per divertirci, ma anche per creare un gruppo, che però dopo queste brutte esperienze ne risente”. Claudio Buono
43 Sport I ragazzi di Colangelo festeggiano i tre punti grazie ad un gol di Colangelo Mercoledì 28 Gennaio 2009
Lagopesole, vittoria sofferta La Vultur si presenta in nove e tiene testa fino alla fine IL TABELLINO LAGOPESOLE VULTUR RIONERO
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LAGOPESOLE: Sabia, Coviello, Lovallo, Strammiello, R. Pace, G. Pace, D. Lucia, Gerardi, Zaccagnino, Mecca, C. Romaniello. In panchina: Romano, Sileo, Sinisi, V. Romaniello. Allenatore: N. Colangelo. VULTUR RIONERO: Sicuro, Filidoro, Di Tolve, Di Palma, De Bonis, Cassese, Cripezzi, Marmora, Lanotte. MARCATORE: 25’ st Sileo. LAGOPESOLE – Il risultato di per sé sarebbe clamoroso e lo è ancor di più se si da uno sguardo al tabellino. Guardando attentamente la formazione della Vultur si può notare che la squadra di Rionero si è presenta a questa trasferta con soli nove giocatori. Nonostante la buona volontà, la forza dei suoi elementi e l’ottima organizzazione di gioco, gli ospiti non sono riusciti ad evi-
Filidoro (Vultur Rionero)
Mazzucca (Vultur Rionero)
tare la sconfitta. Ci sono comunque andati vicini perché dopo novanta minuti il punteggio è di solo 1 – 0, che premia i padroni di casa a cui vanno i tre punti, ma anche gli ospiti a cui va dato atto di aver dimostrato una forza che è solo delle grandi squadre. Proprio il punteggio finale sarà il vero cruccio della compagine cara al dirigente Antonio Mazzucca che nel corso del primo tempo ha rischiato per due volte di segnare. I padroni di casa nei primi quarantacinque minuti hanno sbagliato azioni clamorose, come quella capitata, intorno alla mezz’ora, a Zaccagnino che a porta vuota ha calciato a lato. La ga-
ra si è decisa nella ripresa con un episodio nato da un calcio d’angolo battuto da Mecca: in area rionerse si è creata una mischia che il nuovo entrato Stefano Sileo ha risolto spedendo il pallone nella porta ospite per quello che resterà l’unico gol di una gara che il dirigente del Lagopesole, Domenico Lucia, commenta così: “Noi non abbiamo fatto una gran partita. Abbiamo giocato male perché bisogna sempre tenere conto che la Vultur si è presentata con soli nove giocatori. E’ però stata una gara equilibrata e corretta ed alla fine è arrivata pure una vittoria che attendevamo da tempo”.
Spicca nei marcatori la tripletta di Lanotte
Il gol del Foggiano Melfi porta la firma dal bravo Mairro
Il Vitalba sparisce davanti all’Atella M.
Il Ricigliano fa cinquina Raggiunto il primo posto
IL TABELLINO VITALBA 1 ATELLA MONTICCHIO 6 VITALBA: Mecca, Loffredo, Gambetta, Ferrarini, Martinelli, G. Pace, Pannullo, Grieco, Zaccagnino, Colangelo, Santarsiero. In panchina: Pace, A. Telesca, C. Telesca. Allenatore: Romaniello. ATELLA MONTICCHIO: Mascolo, Di Biase, Rondinella, Dannucci, Telesca, Leccese, Di Giovanni, Romaniello, Lanotte, Colangelo, Ricciardella. In panchina: Larotonda. Allenatore: Perchinelli. MARCATORI: 15’ pt Pannullo (aut.), 25’ pt Telesca, 40’ pt, 5’ st e 15’ st Lanotte, 20’ st Leccese, 35’ st Ferrarini. FILIANO – Il risultato non stupisce più di tanto perché tra l’Atella Monticchio di Roberto Perchinelli e il Vitalba di mister Romaniello la differenza la si conosceva bene prima che le due squadre facessero ingresso sul terreno di gioco dello stadio di Filiano. Questa gara dal pronostico scontato si gioca in un pomeriggio non molto freddo, con qualche goccia di pioggia che cade solo nel primo tempo e su di un campo in
Perchinelli (A. Monticchio)
perfette condizioni. Il match è molto corretto e alla fine dei novanta minuti ci saranno, lo anticipiamo, solo due ammoniti, uno per parte. La cronaca. L’Atella tiene in mano il gioco fin dall’inizio ma le conclusioni a rete degli avanti ospiti risultano tutte imprecisi. Il gol tanto cercato arriva al quarto d’ora e la squadra di Roberto Perchinelli passa in vantaggio con una sfortunata autorete di un difensore locale che nel rinviare un tiro con il pallone che rimbalza male mette la palla alle spalle del proprio portiere. Gli ospiti continuano a pressare e al 25’ l’Atella raddoppia con Telesca che dopo uno scambio con Leccese entra in area e segna. Cinque minuti prima della fine del primo tempo, Lanotte porta a tre le reti per gli ospiti che vanno al riposo già con i tre punti in tasca. Nella ripresa, Lanotte va a segno altre due volte, prima con un calcio di punizione direttamente in porta e poi con un colpo di testa su assist di Leccese. Lo stesso Leccese, segna, poi, la sesta rete di un’Atella Monticchio che concede poco agli avversari che trovano il gol della bandiera con un bel tiro dal limite dell’area scagliato da Ferrarini, unica gioia di una gara che termina con il punteggio “tennistico” di 6 – 1 per la squadra cara al dirigente Telesca, giustamente soddisfatto per questa bella vittoria esterna.
Lanotte (A. Monticchio)
MELFI – Decisamente passivo troppo pesante per questo Foggiano Melfi che gioca alla pari contro i primi della classe. Primo tempo equilibrato con capovolgimenti continui da ambo le parti. Al 10’ la prima azione della gara è dei padroni di casa: scambio fra Calabrese e Fontana con palla a quest’ultimo che a due passi dalla porta viene anticipato da un difensore ospite. Al 20’ passa il Ricigliano con Saracco che dalla sinistra batte il portiere locale con un gran diagonale. Il Foggiano Melfi reagisce e colleziona quattro calci d’angolo pericolosi ma la difesa ospite e attenta nel rinviare. Al 35’ ci prova
mezz’ora di gioco, è il Ricigliano a passare ancora al 32’ con Clemente che dalla destra batte Maiellare con un diagonale preciso. Al 39’ arriva la quarta rete sempre ad opera di Severino che raccoglie da due passi dalla porta una respinta del portiere e insacca tranquillamente per il 4 a 1 che non è però il punteggio finale ed, infatti, al 42’ arriva anche la quinta rete per merito di Serritella che direttamente su punizione beffa il portiere locale con il pallone che si insacca sotto la traversa. Il Ricigliano festeggia la vittoria e il primato che la squadra campana cercherà di non perdere più.
FOGGIANO MELFI RICIGLIANO
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FOGGIANO MELFI: Maiellare, Mairro, Tomasiello, Ricciardi, Lomio, Coppola, Telesca, Cerone, Finelli, Calabrese. In panchina: Fuschetto, Savino, DiGuglielmo, Mossucca, Tetta. Allenatore: Brescia. RICIGLIANO: Marcellino, Gaudioso, Annunziata, Caputo, Pietrafesa, Cozzi, Saracco, Verrone, Clemente, Serritella, Severino. Allenatore: Dente ARBITRO: Tomasulo di Venosa. MARCATORI: 20’ pt Saracco, 40’ pt Mairro, 42’ pt e 39’ st Severino, 32’ st Clemente, 45’ st Serritella.
Decisiva una rete di Camelia che condanna l’Az Picerno
IL TABELLINO AVIGLIANO AZ PICERNO
Finelli da fuori per i melfitani ma la palla si alza sopra la traversa. Al 40’ arriva il pareggio locale con Mairro che dal limite spalle alla porta si gira e batte il portiere ospite con palla che si insacca sotto l’incrocio. Al 42’ doccia fredda per i ragazzi cari al dirigente Lino Savino perché arriva il nuovo vantaggio ospite con Severino che sfrutta un lancio dalle retrovie e dopo essersi infilato fra portiere e difensore insacca di testa la rete che permette al Ricigliano di andare al riposo con il risultato di 2 – 1. Nella ripresa parte all’attacco il Foggiano Melfi volenteroso nel raggiungere il pareggio ma, dopo
IL TABELLINO
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AVIGLIANO: Chianese, Manna, Petraglia, Gia. Sileo, W. Carlucci, Potenza, Coviello, Ottati, Verrastro, Grieco, Vaccaro. In panchina: Somma, Camelia, Marra, D. Carlucci, Giu. Sileo. Allenatore: Filadelfia. AZ PICERNO: Notargiacomo, Albano, Fera, Di Bello, Pietrafesa, Germano, Galasso, Salvia, Lottino, Quagliata, Viggiano. In panchina: De Angelis, Sodo, Russo. Allenatore: Capece. ARBITRO: Passannante di Potenza. MARCATORE: 32’ st Camelia. AVIGLIANO – Nella tredicesima giornata si registra il cambio al vertice della classifica con l’Az Picerno che non è più la capolista del girone, scettro ora detenuto dal Ricigliano.
Il big match è dell’Avigliano Costa caro alla squadra di mister Capece la trasferta di Avigliano, gara di cartello di questo turno in cui la compagine allenata da Bartolo Filadelfia ha ottenuto il massimo risultato con un punteggio di misura. Alla formazione di casa basta una rete, segnata nella seconda frazione di gioco, da Biagio camelia con un gran tiro dal limite dell’area per ottenere i tre punti e dare uno scossone al torneo che rimane in equilibrio come del resto è stata la gara tra Avigliano e Az Picerno. Su questo ne concordano i due tecnici che sentiti telefonicamente, ci hanno così risposto: “E’ stata senza dubbio una gara equilibrata – ci dice Bartolo Filadelfia, allenatore dell’Avigliano – con una supremazia territoriale della mia squadra che ha avuto anche tre palle gol oltre al palo colpito nel secondo tempo da Grieco. Sapeva-
Potenza (Avigliano)
Verrastro (Avigliano)
mo della forza della prima della classe e abbiamo sfoderato una bella prestazione che ci ha regalato alla fine una grande vittoria”. Per Michele Capece, tecnico dell’Az Picerno, “La gara è stata degna della classifica delle due squadre. Noi sa-
pevamo del valore dei nostri avversari e abbiamo fatto di tutto per vincerla. Purtroppo loro hanno segnato un gol e noi no, ecco questa è stata la differenza tra due formazioni che stanno disputando un ottimo campionato”.
44
Sport GIRONE B - A Matera si continua a sperare nella prima posizione
Mercoledì 28 Gennaio 2009
Varisius, il poker è servito Contro il Rotondella doppiette di Moliterni e Dragonetti IL TABELLINO VARISIUS APD ROTONDELLA
4 0
VARISIUS: Vizziello, Miglio, Galetta, Fabiano, Olivieri, Scandiffio, Appio, Ricciardi, Dragonetti, Moliterni, Salerno. In panchina: Cristallo, Pesce, Velo, Dosti, Di Motta, Auletta. Allenatore: Bellomo APD ROTONDELLA: Crispino, Erdogmus, Tarantino, Cuccarese, Oriolo, Pastorelli, Franchino, Margiotta, Ricciardi, Divincenzo, Zampino. In panchina: Potenza, Chiurazzi, Vitale, Stigliano. Allenatore: Pitrelli ARBITRO: Collacola di Bernalda. MARCATORI: 30’ pt e 15’ st Moliterni, 10’ st e 38’ st Dragonetti. MATERA – Bella vittoria per il Varisius che riprende la corsa dopo il passo falso di lunedì, nonostante l’assenza di Domenichiello la squadra di mister Bellomo non ne ha risentito e dopo
Il Varisius
Pitrelli (Rotondella)
GIRONE A - Doppiette di Basile e Podano
IL TABELLINO P3F POTENZA FUTURA POTENZA
una mezz’ora di assestamento ha preso le misure e sbloccato il punteggio con Moliterno, bravo ad inserirsi e battere di giustezza il portiere. Al 5’ Salerno ha l’occasione per tirare in porta ma il suo colpo di testa è a lato. Al 15’ è Ricciardi a provarci ma il suo tiro è fuori. Al 21’ si vedono gli ospiti con il fraseggio tra Divincenzo e Franchino, ma senza impegnare più di tanto Vizziello. Al 24’ calcio d’angolo per gli ospiti di testa ci prova Potenza ma senza esito. Al 25’ corner di Moliterni di testa Ricciardi incrocia il tiro e maldestro intervento di un difensore che sfiora l’autorete. Al 30’ Galetta sorprende la difesa avversaria salita a centrocampo, con un lancio a scavalcare e serve Moliterni inseritosi in diagonale che si trova tutto solo davanti al portiere e lo supera con un tiro preciso nell’angolo. Al 32’ difficile parata di Vizzielo su tiro di Ricciardi deviato a pochi metri da lui ma mette in angolo d’istinto. Al 34’ ospiti vicini al pareggio con un gran tiro di Ricciardi, il più pericoloso dei suoi, che coglie il palo interno a portiere battuto, ma la palla esce e viene al-
5 0
P3F POTENZA: Sacco, Mastroberti, Marsico, Barba, Santarsiere, Marchese, Ottati, Annunziata, Podano, Spera, Basile. In panchina: Filardi, Arleo, Vignola, Pergola. Allenatore: Monaco. FUTURA POTENZA: Travagnini, Isoldi, Giuzio, Bonavoglia, Lucia, Iula, Restaino, Russillo, Rasola, Marcogiuseppe, Zondanini. In panchina: Barra. Allenatore: Zotta. MARCATORI: 5’ st e 10’ st Basile, 23’ st e 37’ st Podano, 30’ st Spera. POTENZA – Dopo la sconfitta di Picerno dove i ragazzi di Monaco (subentrato in settimana al dimissionario Rizzi), venivano puniti da una sfortunata autorete a tempo scaduto, ecco il pronto riscatto con
Il derby di Potenza è del Parco 3 Fontane goleada nel derby stracittadino contro il Futura. La cronaca. Dopo un primo tempo equilibrato con buone parate di Travaglini, nella ripresa si scatenano gli attaccanti del P3F con Basile che nel giro di cinque minuti realizza una doppietta raccogliendo un invitante passaggio filtrante in area di Santarsiere e successivamente su tiro di Podano la corta respinta del portiere ospite portava la palla sul piede dell’implacabile Basile che raddoppiava e spegneva ogni velleità avversaria. La partita diventata un monologo dei ragazzi di mister Monaco che andavano ancora a segno due volte con il guizzante Podano e poi con il bravo Spera. A fine gara questo il commento della società del P£F Potenza perve-
nutoci con una mail: “E’ da rimarcare la prestazione dell’intero collettivo che comincia a ritrovarsi dopo un periodo di brutti risultati dovuti alla mancanza di campo dove allenarsi, visto che il Comune di Potenza, privilegia dare orari a società con appena dodici elementi e partecipanti a campionati solo giovanili non guardando a società come il P3F impegnato in più tornei con oltre duecento tesserati. Ci chiediamo come mai in altre realtà i Comuni intervengano a sostegno delle società che operano per il bene comune mentre a Potenza si viene ostacolati in ogni modo (sia economicamente) che organizzativamente da coloro che dovrebbero agevolare e sostenere questi progetti”.
Allievi Regionali - Gara di recupero - Nuovo rinvio per nebbia
Nemmeno nel recupero giocano Vultur e Bella RIONERO IN VULTURE Ancora una volta la gara tra la Vultur Rionero e il Bella Calcio è stata sospesa e rinviata a data da destinarsi per le pessime condizioni meteorologiche, vista la fitta nebbia che si era abbattuta su Rionero, e le pessime condizioni del terreno di gioco. Al 36' del primo tempo vista l'impossibilità di proseguire per via dei motivi precedentemente elencati l'arbitro, il signor Campanella della sezione di Venosa, ha deciso di mandare tutti sotto la doccia fischiando anticipatamente la fine dell'incontro. Per quel poco che si è giocato, queste sono state le azioni degne di nota. Al 4' azione corale del Bella, palla a Maresca che da destra pennella un cross per
Parisi (Vultur Rionero)
la testa di El Khattabi che però non inquadra lo specchio della porta. Al 14' il vantaggio bellese: Mupo ruba palla nella metà campo avversaria e se ne va verso la porta, ma appena entra in
area è toccato in modo irregolare da un difensore rionerese; per l'arbitro è rigore che M. Parisi trasforma spiazzando Tomasulo. La Vultur, nonostante lo svantaggio, prova a proporsi in attacco e al 20' Calice riparte in contropiede e dal limite dell'area prova a sorprendere il portiere con un pallonetto, ma quest'ultimo blocca senza problemi. La Vultur fa le prove generali del gol che arriva al 33', quando Cassese dai trentacinque metri sfodera un tiro di rara potenza che il portiere, anche se in qualche modo tocca la sfera, non riesce a trattenerla e quest'ultima scivola in fondo al sacco. Poi ancora qualche altro minuto di gioco ed al 36' doccia anticipata per tutti.
lontanata. La ripresa si apre con l’occasione di Dragonetti che di testa da buona posizione manda alto. Al 10’ lanciato a rete Dragonetti supera il portiere con un preciso pallonetto. Al 15’ Dosti va in pressing sull’avversario ruba palla e serve Moliterni che non ha difficoltà a superare il portiere per la terza volta. Al 17’ Dragonetti sciupa un’ottima occasione, appena entrato in area dopo aver saltato due avversari tira invece di servire al centro Dosti, e si fa parare il tiro. Al 38’ quarta rete con l’attaccante materano, azione sulla sinistra di Miglio che dal fondo mette al centro e Dragonetti non ha difficoltà a superare Crispino. Nella ripresa gli ospiti spariscono dal campo e il Varisius potrebbe dilagare ma solo l’egoismo dei suoi avanti evita lo score più ampio. Non segna più nessuno e il punteggio resta inchiodato sul quattro a zero, che di per sé è un risultato che ripaga bene il lavoro svolto da Fabianmo e compagni che riprendono a marcaire verso traguardi importanti. A Matera non hanno perso la speranza di poter lottare per il titolo.
Domenichiello (Varisius)
La Rotondella
GIRONE A - Vittoria per 3 - 0 a tavolino
IL TABELLINO BALVANO 3 REAL MONTEMILONE 0 (Partita vinta a tavolino per la mancata presentazione della squadra ospite)
BALVANO – Sul campo di Balvano la gara tra la formazione di casa e il Real Montemilone, valevole per la tredicesima giornata del girone “A” del campionato regionale juniores, non si è giocata. Allo stadio comunale c’era, infatti, solo la compagine cara al dirigente Tonino Lecaldare, che, come da regolamento, ha atteso, insieme al direttore di gara, i quarantacinque minuti e poi ha lasciato la struttura sportiva certa, tranne clamorosi fatti, della vittoria a tavolino. I tre
Montemilone forfait a Balvano punti non dovrebbero sfuggire alla compagine di mister Valanzano e a decretarne l’ufficialità sarà il giudice sportivo una volta che questi avrà letto il referto arbitrale. Solo in caso in cui il Real Montemilone riuscisse a presentare una documentazione valida che ne attesti l’impossibilità a partecipare la gara, il giudice sportivo potrebbe adottare il provvedimento di ripetere il match, ma a questa eventualità a Balvano sono in pochissimi a crederlo. Turturiello e compagni sono già pronti per la prossima sfida di Vitalba, un’altra partita che la squadra di mister Valanzano può far sua in modo da incamerare altri tre punti e
BALVANO: Lecaldare, C. Turturiello I, M. Simone, Iannone, Casciano, C. Turturiello II, V. Turturiello, Lombardi, Turturiello, Bovino, N. Simone. Allenatore: Valanzano. REAL MONTEMILONE: Strazzella, Zampino, Vallone, Conte, Giordano, Lavista, Damiani, Cicoria, Tagliente, D’Amelio, Ruggiero, Ihssi, Saponara, Tarricone, Santosuosso. Allenatore: Labriola.
CONCORSO “BEST 22” I PIU’ VOTATI DEL 2008/2009
IL TABELLINO VULTUR RIONERO BELLA CALCIO
migliorare una classifica che va necessariamente arricchita. Qui di seguito riportiamo le due formazioni schierate in campo dai due tecnici nella passata giornata di campionato.
1 1
Riservato ai giovani calciatori lucani delle categorie Juniores, Allievi e Giovanissimi Provinciali, Regionali e Nazionali
Nome
(Sospesa sul risultato di 1-1 al 36’del primo tempo per nebbia e campo impraticabile )
Cognome
VULTUR RIONERO: Tomasulo, Di Sabato, Filidoro, Lamorte, Brescia, Di Palma, Romaniello, Cassese, Di Pietro, Rosiello, Calice. In panchina: M. Cloroformio, Cavallo, Di Lorenzo, Di Pasquale, C. Parisi, Callimo, Silvestri. Allenatore: Leggieri. BELLA CALCIO: G. Remollino, Zanfino, D. Parisi, Pacella, Campanella, Doino, Maresca, M. Parisi, El Khattabi, Mupo, A. Remollino. In panchina: Murano, Traficante, Golia. Allenatore: Del Pino. MARCATORI: 14’ pt M. Parisi, 33’ pt Cassese.
Indirizzo
Squadra Ruolo n° Telefono CAMPIONATO
Provinciale
Regionale
Nazionale
CATEGORIA
Juniores
Allievi
Giovanissimi
REGOLAMENTO: Ogni mese una classifica premierà il più votato tra i giovani che partecipano ad uno dei campionati Juniores, Allievi e Giovanissimi a livello Provinciale, Regionale e Nazionale. Il vincitore riceverà in premio la maglia originale della squadra del cuore. Al termine della stagione sportiva 2008/2009 si svolgerà una partita denominata “1° TROFEO IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA” dove i BEST 22 si scontreranno tra loro. Tutti i partecipanti alla fine della partita saranno premiati. I tagliandi, complitati in ogni sua voce, vanno inviati a: Agenzia Nigro, Piazza Italia, 8 - 88814 Torre Melissa (KR). N.B. NON SARANNO RITENUTE VALIDE LE SCHEDE VOTO FOTOCOPIATE.
45 Sport Partita vibrante e tra gli ospiti il gol è di Michele Viceconte dagli undici metri Mercoledì 28 Gennaio 2009
Viggiano, un buon risultato I padroni di casa passano con Robortella e Petrocelli IL TABELLINO VIGGIANO MOLITERNO
2 1
VIGGIANO: G. Nigro, M. Nigro, De Gregorio, Laterza, D’Andrea, De Maio, Scoglio, D’Ottavio, Petrocelli, Lavecchia, Robortella. In panchina: Lotta, La Neve, Lomanto, Mero, Amerena, Alberti. Allenatori: Friguglietti-Nigro. MOLITERNO: Castelluccio, Crisci, Galante, A. Fruguglietti, Fittipaldi, Schettino, Tempone, Sico, Gatta, Viceconte, Maffeo. In panchina: Lauria, Grieco, E. Fruguglietti, Carlomagno. Allenatore: Simone. MARCATORI: 15’ pt Robortella, 20’ st Petrocelli, 30’ st Viceconte (rig.).
VIGGIANO – Approfittando di una giornata non certo positiva degli avversari, il Viggiano riscatta la sconfitta del girone d’andata(5 3) battendo sul proprio terreno di gioco, con un pun-
Lomanto (Viggiano)
D’Andrea (Viggiano)
teggio di misura, il Moliterno di mister Simone. La gara è decisa da tre episodi: il primo è il gol del vantaggio locale segnato da Francesco Robortella dopo un quarto d’ora di gioco, nell’occasione è bravo il numero 11 locale a sferrare un tiro che si stampa contro il palo e che lo stesso Robortella è lesto a raccogliere per calciare il pallone dentro la porta difesa da Castelluccio. Il secondo episodio chiave è il raddoppio dei padroni di casa che avviene quando il cronometro segna il 20’ della secon-
da frazione di gioco; nell’occasione Vincenzo Petrocelli si fa trovare pronto a deviare in rete un pallone proveniente da un cross dalla fascia sinistra del bravo Di Maio. Alla mezz’ora il terzo episodio importante del match con Michele Viceconte che si procura un netto calcio di rigore che lo stesso numero 10 del Moliterno trasforma nel 2 – 1, risultato con cui si chiude un match che alla fine il Viaggiano allenato dal duo Friguglietti - Nigro ha ampiamente meritato di vincere.
Schettino segna 2 gol e sbaglia 2 penalty
La gara con il Lagonegro rinviata a data da destinarsi
Borussia a Forza 4 Il Rotonda costretta al riposo il Montescaglioso ko La pioggia ferma la capolista IL TABELLINO BORUSSIA PLEIADE 4 FORZA MATERA 1 BORUSSIA PLEIADE: Ant. Conte, Schettino, Gammino, I. Larocca, Manolio, Fittipaldi, Cospito, Martino, Bisignano, Monaco, Fracasso. Allenatore: Suriano. FORZA MATERA: Spano, Martinelli, N. Ditaranto, Artuso, Masciandaro, Matera, Cambio, F. Lacanfora, Moukhlis, A. Lacanfora, Cotugno. In panchina: Suglia, Musillo, G. Ditaranto. Allenatore: Menzano. MARCATORI: 20’ pt Manolio, 34’ pt e 38’ st Schettino, 38’ pt Lacanfora (rig.), 42’ st Monaco. POLICORO – Il campo di Policoro continua ad essere, nonostante ormai sia ridotto ad un vero e proprio pantano, teatro delle gesta delle squadre di Policoro, anche della juniores del Borussia Pleiade che contro il Forza Matera ottiene un bel successo. Diciamo subito che la squadra di Rocco Suriano presenta una distinta dove sopra ci sono scritti solo undici giocatori; pur senza riserve la compagine di casa non si risparmia e dopo circa un quarto d’ora di gioco potrebbe passare in vantaggio con Schettino che si incarica della battuta di un calcio di rigore concesso ai locali per un atterramento di Monaco all’interno dell’area. Il pallone calciato da Schettino trova la pronta reazione di Spano che neutralizza la sfera calciata dal fuori quota schierato da mister Suriano. Cinque minuti più tardi i padroni di casa trovano il gol grazie a Manolio, bravo a correggere in rete un pal-
Conte (Borussia Pleiade)
lone proveniente da un calcio d’angolo battuto da Martino. Poco dopo la mezz’ora Schettino si fa perdonare l’errore dagli undici metri segnando il 2 – 0 al termine di un’azione personale. Con il Borussia Pleiade ridotto in dieci per l’infortunio accorso a Fittipaldi, il Forza Matera riesce ad accorciare le distanze con la trasformazione di un penalty da parte di Angelo Lacanfora. Nemmeno nella ripresa ci si annoi perchè i padroni di casa sprecano un altro calcio di rigore concesso per un fallo su Schettino e sbagliato dallo stesso giocatore che poi, quando siamo, al 38’, realizza la terza rete sfruttando un calcio di punizione battuto da Gammino. Il Forza Matera non riesce ad evitare che i locali segnino, prima della fine, la loro quarta rete realizzata da Monaco su assist di Larocca. Soddisfatto a fine partita il tecnico del Borussia Pleiade, Rocco Suriano, che sentito telefonicamente dice: “Una buona prova su un campo al limite dell’impraticabilità dove mi è piaciuto molto la prova dell’esordienti Fracasso, un ragazzo classe 1993”.
ROTONDA - Nel pomeriggio di sabato 24 gennaio, una fitta pioggia battente, accompagnata anche da forti raffiche di vento, ha reso impraticabile il terreno di gioco del campo sportivo “Gianni Di Sanzo” di Rotonda. Il Comunale di Rotonda, pur essendo uno dei migliori campi per quanto riguarda il drenaggio dell’acqua nel terreno, si è dovuto arrendere all’abbondante pioggia che da più di 24 ore si abbatteva, quasi ininterrottamente, sul territorio del Pollino. L’arbitro Autieri, della sezione di Moliterno, non ha potuto fare altro che rinviare la gara tra il Rotonda Calcio e il Soccer Lagonegro. Il Rotonda per mantenere il primato inalterato e l’imbattibilità ca-
IL TABELLINO ROTUNDA MARIS 2 ATLETICO SCANZANO 9 ROTUNDA MARIS: Vampo, M. D’Ambrosio, Latronico, N. Laguardia I, N. Laguardia II, Fortunato, Guida, E. Santarcangelo, Mele. In panchina: P.N. Tito, Agresti. Allenatore: Rinaldi. ATLETICO SCANZANO: Lateana, Quintani, Pandolfi, Tamburrano, Dattoli, Parisi, Gualano, Cecere, Puppio, Frabetti, Santacroce. In panchina: Sabato. Allenatore: Valluzzi. MARCATORI: 2’ pt, 8’ pt e 30’ st Tamburrano, 12’ pt, 15’ pt, 25’ pt e 35’ st Santacroce, 42’ pt Frabetti, 15’ st Parisi, 20’ st Fortunato, 43’ st Mele.
IL TABELLINO ROTONDA S. LAGONEGRO
RINV.
ROTONDA CALCIO: Greco, Franzese, Aliberti, De Cristofaro, Fittipaldi, A. Jiritano, Vacchiano, Libonati, Mainieri, F. Jiritano, F. Propato. In panchina: De Luca, De Franco, Di Sanzo, Di Giano, De Marco, S. Propato. Allenatore: De Marco. SOCCER LAGONEGRO: Bevilacqua, Ciuffo, Picarella, Falabella, Catonio, A. Propato, Pagano, Verbena, Rizzo, De Leo, Cimino. In panchina: Allenatore: Oliva. ARBITRO: Autieri di Moliterno.
Il Rotonda Calcio
salinga, il Lagonegro per l’orgoglio e per continuare a raccogliere i troppi punti persi nel girone d’andata: queste le motivazioni delle
due compagini del lagonegrese che occupano rispettivamente la prima e l’ultima posizione della classifica del girone B.
Il team di Rocco Valluzzi segna nove gol al Rotunda Maris
Lo Scanzano balza in vetta
Il Rotunda Maris
ROTONDELLA – Con una vittoria netta e mai messa in discussione, l’Atletico Scanzano, approfittando della gara rinviata tra il Rotonda Calcio e il Soccer Lagonegro, balza in vetta alla classifica. Il primo posto la squadra di Rocco Valluzzi l’ottiene segnando nove gol a Rotondella dove batte il Rotunda Maris di mister Rinaldi grazie ad una tripletta di
Santarcangelo (Rotunda Maris)
Tamburrano, ad una quaterna di Santacroce e ai gol di Frabetti e Parisi, che dimostrano le netta superiorità della compagine ospite contro una squadra che concede poco o niente ai padroni di casa che riescono ad andare a segno solo quando si stava sul punteggio di sette a zero, il gol di Fortunato e poi quello a pochi minuti dalla fine di Mele, sono le
sole gioie per una compagine che nel prossimo turno andrà a fare visita al Forza Matera a Montescaglioso per un incontro difficile ma certamente meno proibitivo di questo perso contro la nuova capolista del girone, un Atletico Scanzano che nel prossimo turno si gioca molto contro il Policoro 2000, prossimo big match di un girone molto equilibrato.
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Sport
Mercoledì 28 gennaio 2009
B donne, alla Pink Bernalda è fatale l’ultimo quarto di gioco La Bawer senza Gergati E’ Francesco Gergati l’unico assente in casa della Bawer Matera alla ripresa degli allenamenti. Il play convocato con la Nazionale di categoria tornerà solamente tra qualche giorno, per cui Corà dovrà cominciare il lavoro verso Ostuni senza di lui. In casa materana molti gli aspetti da analizzare, approfondire e migliorare con il presidente Vizziello che nei prossimi giorni potrebbe riunire il Consiglio direttivo per arrivare a prendere delle decisioni di ordine disciplinare. L’ultimo stop maturato contro il Trapani ha prodotto uno strappo ulteriore anche con la tifoseria materana sempre meno disposta a sopportare prestazioni non all’altezza della situazione. In queste ore la dirigenza deciderà il da farsi, certo il calendario ora non dà affatto una mano alla formazione materana che sarà chiamata a rialzarsi in match difficili come Ostuni, la sfida casalinga all’Osimo e il derby con il Potenza. In queste gare una reazione in termini di gioco e di classifica si dovrà per forza vedere anche perchè la classifica non consente assolutamente di commettere altri passi falsi. p.quarto@luedi.it
NEWBASKETLECCE PINKBERNALDA
63 40
LECCE: Miccoli 17, Calò 14, Previdero 8, Dell'Anna 8, Giancane 7, Mellissano 7, Leucci 2, Vergallo, Racanati, Manca. All. Campanile PINK BERNALDA: Melchiorre 15, Mazzei 10, Montesano 7, Palmieri 3, D'Auria 2, Ponte, D'Amicis 2, Gallotta 1, Ninno. All. Torraco PARZIALI: 19-16, 31-24, 41-38, 63-40 IL PUNTEGGIO non inganni, perché la sfida tra la terza e l'ultima in classifica è stata partita vera, equilibrata fino al termine del terzo periodo e ben giocata (almeno sul piano dell'agonismo e della combattività) dalle “rosa” lucane nonostante la chiara differenza tecnica e atletica tra le due formazioni. Pesa sul risultato finale il brusco cedimento delle ioniche negli ultimi 10' quando le pugliesi, passate a zona, sono riuscite ad imbrigliare gli attacchi delle ragazze di coach Paradiso (sostituito per l'occasione da Vito Rocco Torraco) determinando a proprio favore un parziale di 22 a 2 piuttosto
Francesco Gergati
immeritato da parte delle giocatrici bernaldesi per come se l'erano cavata fino a quel momento. Fino al 30', infatti, la difesa a uomo ordinata dal tecnico salentino Campanile aveva lasciato buoni spazi di manovra alle ficcanti azioni offensive delle lucane che con Melchiorre, Mazzei e Montesano avevano messo in seria difficoltà le più quotate avversarie che forse avevano sottovalutato le bernaldesi vista la loro posizione in classifica; i vantaggi striminziti dei primi due quarti e la perdita della terza frazione da parte delle padrone di casa hanno fatto rizzare le antenne alla panchina leccese che ha dato la svolta al match cambiando difesa. Nessun dramma per Melchiorre e compagne, la sconfitta contro le forti avversarie di turno era in preventivo, come lo è anche la prossima al PalaCampagna contro la Futura Brindisi leader del campionato, poi cominceranno le sfide decisive con Santeramo, Mesagne e S.P. Vernotico che decideranno la composizione della griglia playout, e in queste tre gare la musica “rosa” dovrebbe essere tutta un'altra cosa. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
A Dilettanti Il coach ieri ha diretto il primo allenamento del nuovo corso
La Levoni ha scelto Gresta Il tecnico: «Voglio vedere entusiasmo e grinta» LA LEVONI Potenza ha raggiunto l'accordo di collaborazione tecnica con Luigi Gresta per la guida tecnica della squadra fino al termine di questo campionato. Gresta è nato a Pesaro nel 1971, laureato in economia e commercio, sposato con tre figli ha iniziato la propria carriera nel 1987 a Pesaro con la Scavolini. Dopo un'importante esperienza a Louisiana State (campionato NCAA), è tornato in Italia per ricoprire il ruolo di assistent coach a Rimini. Dopo una nuova annata da vice ad Avellino (A2), debutta da capo allenatore nel 1998/1999 a Fossombrone in B/2 per poi tornare in Irpinia dove ha assistito Luca Dal monte nella stagione della storica promozione di Avellino in serie A e in quella successiva nella massima serie. Successivamente è rimasto ancora in Legadue per due anni a Jesi dal 2001 al 2003, diventando capo allenatore nel 2003/2004 ottenendo una storica promozione in serie A ai danni della blasonata Virtus Bologna e portando in Italia giocatori del calibro di James Singleton e Richard Mason Rocca. Nel 2004/2005 è sempre a Jesi in serie A e ci resta fino a metà stagione, quando la squadra mar-
Il nuovo tecnico della Levoni, Luigi Gresta (foto Mattiacci)
chigiana in Legadue. Nel 2005/2006 Gresta approda a Trapani, in Legadue ma dopo un mese per motivi personali lascia la squadra siciliana. Nella stagione successiva viene scelto da Avellino in Legadue, ma al momento in cui gli irpini vengono ripescati in A, preferisce defilarsi, diventando il vice di Matteo Boniciolli. Nel 2007/2008 subentra a stagione in corso a Veroli, in Legadue portando la compagine laziale alla salvezza. A Gresta toccherà dunque condurre fi-
no al termine del campionato una squadra, reduce dalla sconfitta con il Fossombrone (città dove ironia della sorte il tecnico vive) a partire dal prossimo confronto che vedrà i lucani impegnati domenica a Barcellona Pozzo di Gotto. Visibilmente emozionato, Gresta ha seguito l'allenamento di ieri pomeriggio, diretto dal vice Sandro Losardo e ha salutato dirigenti e giocatori al Pala Pergola, intrattenendosi alcuni minuti nello spogliatoio con i cestisti della
Levoni. Stando alle indiscrezioni avrebbe avuto offerte anche dalla Lottomatica Roma. Il nuovo coach della Levoni Potenza ha parlato dei motivi che lo hanno spinto a scegliere Potenza affermando: “Tutte le squadre attraversano un periodo negativo durante la stagione. Questa società è stimata, apprezzata e ammirata in tutta Italia. In questa direzione è andata la mia volontà di accettare la proposta del presidente Petrullo”. Il tecnico pesarese parla del gruppo sostenendo: “I giocatori non si discutono. Tripodi ha fatto un buon lavoro. Chi non conosce Ruggeri non può parlare di basket, ho giocato contro Grasso, ho allenato a Veroli Giancarlo Palombita, la squadra merita una posizione di classifica differente”. Il tecnico chiude la sua disamina affermando: “Credo che la dea bendata non sia stata favorevole alla Levoni. Un pizzico di fortuna avrebbe facilitato il compito del gruppo. Voglio vedere entusiasmo e grinta, a partire dal prossimo impegno con il Barcellona. Da domani (oggi ndr) penserò ai siciliani”. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
Under 15 Eccellenza I ragazzi di Gianfranco Pace superano anche l’Angri
La Timberwolves continua a volare TIMBERWOLVES BASKET ANGRI
69 49
TIMBERWOLVES POTENZA: Chiriaco, Delle Donne, Santoro, Coviello 14, Pietrafesa 8, Scatorchia 6, Coviello L 4, Becce 2, Lorusso 23, Pace 8, Luise 8. All. Gianfranco Pace. BASKET ANGRI: Vicinanza 16, Santonicola 2, Salsano 3, Postiglione 5, Apicella, Bardella 6, Donnarumma 2, De Palo 4, Longobardi 10, Mocia, Adamo 4. All. Postiglione. ARBITRI: Giugliano e Bonifacio di Potenza. PARZIALI: 16-11, 39-24, 47-42, 6949. CONTINUA l'ottimo momento di forma della Timberwolves Potenza nel campionato under 15 eccellenza. La formazione di Gianfranco Pace ha superato in casa nel quinto turno il Basket Angri con il punteggio di 69 a 49.
La squadra della Timberwolves
Gara maiuscola, quella disputata alla Palestra Vito Lepore dagli atleti di Pace che hanno evidenziato sin dall'inizio una maggiore organizzazione e un tasso tecnico elevato. I campani non sono stati in grado di impensierire il team potentino, tanta è stata la differenza in campo tra le due squadre. La
notevole applicazione difensiva ha permesso ai lucani di viaggiare incontrastati verso un successo quanto mai importante in ottica futura. Tanti i mix difensivi praticati da una squadra ormai matura e pronta per misurarsi al cospetto delle migliori formazioni del panorama nazionale. La Timberwolves Potenza, sospinta da un Lorusso in grande spolvero e autore di ventitrè punti ha contenuto, specialmente nel terzo parziale l'arrembante forcing dei campani che hanno successivamente ceduto di schianto nel quarto periodo di gioco alla maggiore intraprendenza dei lucani. La Timberwolves Potenza ha confermato il suo buon momento di forma e continua la sua marcia in vetta alla classifica insieme all'Artus Maddaloni. Per gli atleti di Gianfranco Pace il prossimo appuntamento nella manifestazione under 15 è previsto per l'febbraio sul parquet partenopeo del Collana Napoli. f.menonna@luedi.it
Molto seguito il clinic a Potenza
Tutti a scuola da Capobianco E' STATO il protagonista del clinic organizzato dal CNA (Commissione Nazionale Allenatori) della Fip di Basilicata. E' l'allenatore di Bruno Cerella, ex talento della Mach 20 Potenza, negli ultimi anni ha fatto il salto più importante per un tecnico partito dalla provincia e arrivato in punta di piedi in serie A maschile. Andrea Capobianco, coach della Bancatercas Teramo, ha attirato su di se la curiosità degli allenatori lucani e dei tanti appassionati di basket lucano nel corso della serata potentina, tenutasi presso il Polifunzionale di Via Roma alla presenza del responsabile CNA di Basilicata, Gianfranco Pace e del presidente del Comitato Regionale Fip, Franco Liguori. Umile, modesto, dai sani principi morali ed etici. Queste doti rappresentano il punto di partenza principale per Andrea Capobianco che dal Molise ha scalato le vette del basket, passando da Salerno. Profondo conoscitore del settore giovanile (sotto la sua guida tecnica sono emersi talenti come Poeta e Amoroso) crede fortemente nel lavoro e nella programmazione con i giovani. Andrea Capobianco ha incontrato prima del clinic gli operatori dell'informazione parlando di Cerella, della serie A, dei suoi sogni e della sua vocazione per la pallacanestro. Su Cerella ha espresso la sua analisi: “Bruno è un giocatore molto completo, ora in allenamento affronta un certo Moss, non un cestista qualsiasi. Cerella è un giocatore che si sta inserendo bene nei nostri meccanismi di gioco. Il suo futuro sarà florido, ma dipende tutto da lui”. Capobianco parla della nomination a secondo migliore allenatore: “Ho allenato in tutti i campionati, fatta eccezione per la B/1, per arrivare ai massimi livelli serve tanto sacrificio, voglia di lavorare e rimettersi in
Andrea Capobianco
gioco. Ho avuto la fortuna di allenare giovani cestisti entrati nel giro della Nazionale, vedi Amoroso e Poeta. Un mese fa mi sono trovato a Roma per un clinic simile a quello di Potenza dove ho sviluppato tutte le tematiche difensive, non bisogna mai sentirsi arrivati ed essere paghi”. Nel suo passato, Potenza poteva essere più di un sogno, lui prima riflette e poi afferma: “Questo non si può dire, ho fatto le mie scelte, ho avuto diverse proposte dalla società ma non si è fatto nulla. Potenza ama la pallacanestro, la squadra pratica un basket eccellente”. Gli ultimi pensieri di Capobianco sono per il livello del campionato: “La Lega A è un torneo difficile, le sedici squadre sono tutte di categoria. Non credo ci siano delusioni ne sorprese. Il mio sogno? Continuare a lavorare seguendo le mie idee senza farmi influenzare da fattori esterni. Ho la fortuna di guidare una società, il Teramo, composta da persone squisite. Il sogno nel cassetto me lo tengo in pectore”. f.menonna@luedi.it
Sport 47 B1 Donne Resta la soddisfazione per la buona posizione in classifica Mercoledì 28 gennaio 2009
Lore Lei, scivolone inatteso Gagliardi: «Col Marsala si può anche perdere» DOPO quasi un mese di primato - condiviso o solitario in classifica, e a conclusione di uno sfavillante girone di andata in cui, dall'esordio in poi, non la si era mai trovata al di sotto della quarta posizione, aver visto la Lore Lei scivolare fino al sesto posto del girone D ha fatto decisamente specie. Ma questo è il bello (o il brutto) dell'estremo equilibrio che, lì in alto, sta caratterizzando questo torneo di B1: l'incertezza regna sovrana, e se le prime otto sono racchiuse in un fazzoletto di sette punti è naturale che con un paio di risultati negativi si faccia presto a perdere terreno. Quello che, dopo i due zero consecutivi delle ultime due sfide, è inesorabilmente accaduto a una PM che però, nonostante la brusca frenata interna di sabato scorso con il Marsala, non sembra avere alcuna intenzione di mollare la presa. Per Carrozzo e compagne, dopo la sosta, le occasioni per fare punti e riprendere con decisione la marcia non mancheranno, a partire dallo scontato match casalingo con il fanalino di coda
Nino Gagliardi
Montesilvano. E poi, con il morale, il gruppo biancorosso dovrebbe riuscire a recuperare anche il bel gioco che aveva quasi sempre messo in mostra nel corso della stagione. Come auspica Nino Gagliardi: «Vogliamo ripartire con la giusta serenità e convinzione, anche perché le ultime due gare non possono cancellare tutto quanto di buono abbiamo saputo fare nel girone di
andata». «Fino all'undicesimo turno - fa notare il tecnico barese della Lore Lei - abbiamo viaggiato su livelli stratosferici e, in fin dei conti, arriviamo al giro di boa di metà stagione nella posizione che ci potevamo augurare. Immediatamente a ridosso delle più forti, e con tutte le possibilità di continuare a dire la nostra». «Perdere con il Marsala prosegue Gagliardi - era assolutamente ammissibile, tanto più in considerazione dell'ottima prova offerta dalle siciliane al PalaPergola. Da parte nostra, in campo c'è sicuramente stata un po' più di confusione rispetto al solito, ma in fin dei conti se avessimo condotto in porto il terzo set avremmo probabilmente finito per vincere. Andare sotto 2-1, a causa poi di qualche errore di troppo, ci ha evidentemente tagliato le gambe. E con avversarie del calibro del Marsala, che arrivava a Potenza affamata di riscatto, non ci si può permettere disattenzioni del genere». Luca Carlone sport@luedi.it
C Uomini, vincono tutte le grandi
C Donne Ko la Tua Assicurazioni
VINCONO la Pallavolo Matera e il Ceramiche Alberti Lauria. Tre punti ad entrambe che confermano il duo di testa nel campionato maschile di volley di serie C. Nella gara giocata sabato scorso, la Pallavolo Matera ha battuto con un secco tre a zero (25-10; 25-21; 25-20) la Pallavolo Moliterno, conquistando la decima vittoria in undici gare. Niente da fare, dunque, per il team moliternese che ha dovuto cedere alla maggior forza dei ragazzi allenati da Rizzi e Lozowy. Con quest'affermazione, la Pallavolo Matera continua a tallonare la capolista Lauria che ha un punto in più in classifica. Per quanto riguarda il team lauriota, non molto facile è stata la vittoria esterna contro la Megacom Potenza. I pallavolisti tirrenici hanno vinto per tre ad uno non senza difficoltà; la Polisportiva nel primo set è, infatti, dovuta arrivare a trenta punti per chiudere il gioco (30-28, ndr). Sull'uno a zero la Megacom non si è rassegnata, riuscendo a vincere il secondo set sul 26 a 24. Sempre molto intensi sono stati gli ultimi due parziali vinti dal Lauria 25 a 21. Vittoria importante per il sestetto lauriota che ha garantito il primato in classifica con trenta lunghezze. Al terzo posto c'è il Callipo Maratea - Sapri che sabato scorso ha liquidato in trasferta l'Edil Loperfido Matera. La gara è terminata tre a zero (25-16; 25-13; 25-16) per i marateoti che a Matera non hanno incontrato serie difficoltà evidenziando palesemente il divario con i ragazzi della città dei Sassi che non sono riusciti a sfruttare il fattore campo. Un'affermazione utile per il Callipo che conquista nuovamente il terzo posto in solitaria dopo la sconfitta della concorrente Megacom Potenza, mentre l'Edil Loperfido resta fanalino di coda con soli due punti. L'undicesima giornata ha visto trionfare la Global Aism Potenza che ha sconfitto a domicilio la Co.Gil. Costruzioni Policoro. Il match è terminato sul tre ad uno a favore dei potentini che hanno sorpassato in classifica di un punto proprio il sestetto jonico, fermo ancora a quota otto. Gara entusiasmante tra due team “affamati” di punti utili per allontanarsi dalla zona calda. Il primo set è terminato sul 28 a 26. Nel secondo parziale c'è stato il ritorno del Policoro che ha conquistato la parità chiudendo il gioco sul 29 a 27. Il pareggio ha scosso i padroni di casa che hanno conquistato, poi, il terzo e quarto set chiudendoli rispettivamente sul 25 a 18 e 25 a 23. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
NULLA di nuovo sotto il sole della Serie C femminile di volley ad una settimana dallo scontro diretto che dovrà decidere chi al termine si potrà assicurare il primo posto che vale tanto in chiave play off. Come da pronostico le prime due della classe, ovvero Bata Livi Potenza ed Ascas Sapri, hanno fatto il proprio dovere, vincendo rispettivamente gli incontri con Tua Assicurazioni ed a Matera contro un Volley Group che appare in difficoltà. Ma mentre le salernitane sono state decise dall'inizio alla fine del match della Palestra Lanera e non si sono concesse distrazioni o cali di tensione, nel derby del capoluogo, la imbattuta capolista Bata Livi ha dovuto cedere un set alle cugine e faticar forse di più del preventivato per avere ragione di un match che, come tutti i derby, comporta dei pericoli per chiunque, anche se trattasi della vera dominatrice della stagione, finora sempre vincente. Proprio le ospiti della De Gasperi Tua Assicurazioni hanno messo a dura prova la determinazione e la forza della capolista, visto che si sono imposte nel primo set a 25, regolando il parziale ai vantaggi dopo una sfida punto a punto. La cosa ha galvanizzato la Tua ma ha permesso alla capolista di ritrovare forza e grinta, visto che il secondo ed il terzo set sono stati poco più che una formalità per la Bata che li ha portati a casa rispettivamente a 13 e 15. Sul punteggio di 2 set ad 1, il quarto e decisivo set è stato giocato a buon livello da entrambe e si è deciso sul 25 a 20 per la prima della classe, che con il 3 a 1 finale ha potuto tirare un respiro di sollievo in vista della ben più importante gara in cui a Sapri si giocherà la vetta. A rispondere alla capolista ci ha pensato al solito il Sapri, con eloquente, e relativamente facile 3 a 0 esterno a Matera, con le ragazze della Città dei Sassi a fare ben poco e a perdere anche il quarto posto, ora appannaggio della Ricci Costruzioni Bernalda che, battendo per 3 a 0 il Marcone Muro si è appunto insediata in quarta piazza, dietro le prime due ed il sempre più concreto Lavello. Joniche a dimostrare di voler sfruttare fino in fondo il buon momento e soprattutto le gare residue per puntar al quarto posto che vale i play off promozione, dopo una pessima partenza di stagione e l'aver vinto a 11, 19 ed ancora a 11 i tre set contro il Muro, seppur fanalino di coda, confermano questa tesi. Per il Muro, malinconicamente in fondo alla classifica quota 1, solo la speranza di cercare una reazione fino alla fine della stagione, anche se i play out, con il Bella che è la più prossima ed è a quota 6 ed altre due squadre era apparsa chiara già dall'avvio di stagione, essendo il Muro una neopromossa, al pari del Lavello che, però, sta facendo benissimo. L'ultimo successo per 3 a 0 sul Bella e parziali a 21, 8 e 23 sulla Dvd Moda Volley ed un quarto posto rafforzato a 22. Antonio Baldinetti sport@luedi.it
Derby alla Bata
48
Sport B2 Donne Time Volley rammaricato e il distacco dalla vetta aumenta
Mercoledì 28 gennaio 2009
L’opposto dopo-derby Grande soddisfazione in casa Giocoleria NON C'È che dire: l'aria di derby fa proprio bene alla Giocoleria. Dopo il 3-0 rifilato al Sala Consilina, Avena e compagne domenica sera alla Caizzo hanno sfoderato un'altra prestazione superba al cospetto della Time Volley, rispedendo a casa senza punti le attonite cugine materane. Che hanno confermato di non essere ancora riuscite a superare, nella testa e con il gioco, il momento più difficile della loro stagione, ma restano pur sempre avversarie toste, tra le principali indiziate per il salto di categoria. Tatticamente e agonisticamente perfetta la prestazione delle biancazzurre di casa al cospetto di Ristits e socie, arrivate a Potenza sicuramente consapevoli delle insidie che avrebbero trovato. Una ragione in più per dare ulteriore merito alla condotta di gara delle ragazze di Caliendo, brave a indirizzare la sfida dalla loro parte grazie a un recupero di carattere nel finale di primo set e capaci alla lunga di fiaccare la resistenza avversaria. «È per noi motivo di grande orgoglio e soddisfazione aver finalmente battuto il Matera, che per la nostra società ha sempre rappresentato una sorta di bestia nera spiega dopo il successo nel derby Rocco
Santangelo, direttore sportivo della Giocoleria -. E poi, al di là del campanilismo, era importante dimostrare di saper reggere il confronto con una delle migliori squadre del girone: compito riuscito alla grande alle ragazze, tutte da lodare per l'impegno e la volontà messa nei quattro set disputati. Il 3-1 conclusivo è il giusto premio per la notevole prova corale del gruppo, che ha finalmente dato fondo a tutte le sue risorse e dimostrato di avere le carte in regola dal punto di vista tecnico, in questo campionato, per giocarsela alla pari con chiunque». Nonostante l'assenza, che potrebbe essere più lunga di quanto inizialmente preventivato, di Adriana Carbonara - l'infortunio al ginocchio della schiacciatrice di Molfetta la terrà lontana dai campi forse per il resto della stagione -, al cui posto in banda ha giostrato capitan Avena, lasciando spazio in posto 2 all'ottima Caterina Di Lucchio. «Merito a lei conferma Santangelo -, ma anche a quanto hanno saputo fare le nostre giovani leve (Caramuta, Lancellotti, Di Camillo), per nulla intimorite dall'importanza del match quando, a più riprese, coach Caliendo ha deciso di buttarle nella mischia». l.c.
MATERA - La sconfitta di Potenza lancia brutti segnali e forse segna le ragazze di coach Galtieri. Il distacco dal Trani va aumentando, ora le Tranesi hanno sette punti di vantaggio, ma cosa più importante è il secondo posto perso, ceduto al Salerno e la Nati a Taranto che si fa sotto a soli tre punti di distacco. E' pur vero che ad inizio campionato la società era partita con ben altri programmi, puntando ad una tranquilla salvezza. Ma visto l'andamento del girone di andata ci si domanda, perché rinunciare al salto di qualità? I misteri dello sport sono molteplici, quando credi di avere tutto sotto controllo, si entra in un meccanismo, che, per cercar di capire cosa sia successo è difficile, rimangono solo supposizioni ed interpretazioni. Proprio questo sta accadendo alla Time Volley, una macchina che nella prima parte di campionato non sbagliava un colpo, undici vittorie consecutive, prima sconfitta alla dodicesima giornata. Da quel momento la squadra, un qualcosa a leso la mentalità vincente delle ragazze di Tommaso Galtieri. E proprio ad una materna verace come Roberta Calculli, chiediamo cosa succede e che fare per uscirne fuori. Cosa vi sta succe-
Roberta Calculli
dendo, non si vede più l'ottima squadra di inizio campionato.« Allora per quanto riguarda la gara il Potenza ha fatto una gran partita, erano irriconoscibili rispetto all'andata, ci hanno difeso l'impossibile, ogni attacco della Ristits veniva preso, anche delle bordate allucinanti prendevano tutto, il palazzetto piccolo, gradinate piene e forse giocavamo con 40-50 gradi, un gran caldo. Forse un problema è che noi dipendiamo da lei, il nostro gioco prevalentemente spostato su Ristits. Poi noi all'andata abbiamo giocato a carte coperte, ora
B2 Donne Montescaglioso pronto a ripartire
Planitalia, niente drammi dopo il ko con il Salerno MONTESCAGLIOSO- Il pronostico che vedeva l'Autoluna Nissan Salerno, prima della gara montese terza in classifica, favorita rispetto alla Planitalia Montescaglioso è stato rispettato: le salernitane, nel giro di poco meno di un'ora e mezza vincendo per 3-0 (14- 25; 22 - 25; 22 -25) hanno portato via dal Palauditorium “Karol Wojtyla” tre punti d'oro che, collegati con la sconfitta accusata dalla Time Volley Matera nel derby con la Giocoleria Potenza, proiettano la Nissan Salerno al secondo posto solitario con 40 punti, dietro il Trani primo con 45. La formazione campana allenata dal tecnico Castillo non era certo l'avversaria più abbordabile per le atlete montesi, ma deve essere sottolineato che la squadra lucana, per la quasi totalità della gara ha saputo ostacolare le più quotate avversarie. Alle ragazze allenate dal tecnico Adolfo Rampino, infatti, non si può certo rimproverare l'impegno di fronte ad atlete potenti come la Campolo, alla fine autrice di 20 punti o dalla grande esperienza e sagacia tattica come la Ruggiero e la Vincenti, a loro volta sempre incisive in zona d'attacco. Tranne che nel primo set, che le salernitana hanno subito indirizzato dalla loro parte, la Planitalia, giunta alla quinta sconfitta consecutiva, che la fa rimanere in penultima posizione davanti al solo Ostuni (1 punto), sino a metà del gioco ha contrastato punto a punto le avversarie. L'equilibrio in campo si è però spezzato sul 15 pari: da quel momento in poi le avversarie campane hanno iniziato a sfruttare qualche errore di misura e in entrambi i casi hanno chiuso con un margine di vantaggio
di tre punti (22-25). Nella squadra montese è stata in campo per l'intera durata della gara l'esperta Regiane Falsarella, la quale, oltre ad aver messo a segno sei punti, in alcune occasioni ha sbrogliato situazioni difensive poco facili. La squadra montese potrà sfruttare la sosta
di campionato per migliorare l'intesa tra le atlete: prossimo impegno, nuovamente in casa, l'08 febbraio, alle 18: a Montescaglioso si presenterà la Cofimar Battipaglia, squadra superata per 3-1 nella gara di andata. Michele Marchitelli sport@luedi.it
Sospensione di 30 mesi per la Boyadzhieva MONTESCAGLIOSO- Come apparso sul sito www.montescaglioso.net, che ha ripreso il comunicato apparso sul sito della FIPAV, la vicenda che aveva interessato l'atleta Zdravka Boyadzhieva si è conclusa con una sentenza poco favorevole alla società montese: l'atleta ha ricevuto una sospensione per 30 mesi, mentre il Presidente ha ricevuto un anno di sospensione e la società 1000 euro di multa. Dalla società nessun commento è sinora pervenuto. Nella riunione del 17 dicembre scorso della Commissione Giudicante Nazionale, il cui esito è stato reso noto tramite il comunicato numero 30, l'organo di giudizio, composto dal Presidente Fabrizio Filippucci, dai componenti Gian Roberto Caldara e Antonio Amato, oltre che dalla segretaria Sandra D'Alessandro, esaminata la documentazione prodotta e preso atto delle memorie difensive, ha rilevato ed accertato la violazione dell'obbligo di lealtà sportiva: come si legge nel comunicato ufficiale pubblicato il 21 gennaio scorso, la Boyadzhieva “essendosi iscritta alla Federazione Bulgara senza aver comunicato a quest'ultima la sua iscrizione alla Fipav ed ancora di più, partecipando a gare ufficiali di quel campionato, ha perfezionato la sua illegittima condotta che ha prodotto effetti reali”. L'atleta ha, inoltre, omesso di informare la Fipav della sua iscrizione alla Federazione Bulgara, rendendo ancora più grave la sua condotta ritenuta, per questo, illegittima. Nell'illecito contestato all'atleta rientra anche la società montese “per non avere dato esecuzione al provvedimento cautelativo di sospensione dell'atleta di fatto aggravando gli effetti dell'illecito comportamento tenuto dall'atleta Boyadzhieva”. Preso atto di tutto questo, la commissione ha deliberato, a carico dell'atleta bulgara, “la sospensione da ogni attività federale per mesi 30”. Inoltre è stata inflitta a carico della società Azzurra Volley Montescaglioso la sanzione della multa di 1.000 euro ed inflitta al presidente “la sanzione della sospensione per anni uno”. m.m.
I tifosi del Montescaglioso e accanto la Boyadzhieva
abbiamo scoperto il nostro gioco e le nostre avversarie ci studiano scoprendo che è basato sulla Ristits. Ora il nostro coach sta studiando di cambiare un po' il gioco.» Rispetto alla Amati, il suo gioco è più veloce, a Trani la Vecerkova con lei in campo ha fatto 20 punti, non è il caso che il coach vi alterni per non dare riferimento alle avversarie? « Io penso che la somma vincete potrà essere l'alternanza delle alzatici per variare il gioco, da palla alta a palla veloce, e non dare riferimenti alle avversarie, e consideriamo anche che in squadra noi abbiamo due centrali che nessuno possiede, la Vecerkova e reputo fortissima anche Emanuela Romano, è dobbiamo sfruttarle.» Ho notato che il coach ti impiega solo a gara già decisa, come ti senti moralmente per questa situazione.« In effetti mi sento un po' demoralizzata, io voglio vincere sempre, sia se sono in campo o no. Ma quando entro e siamo sotto con un punteggio non recuperabile mi sento impotente, comunque rispetto le scelte.» Ora il campionato è fermo e Venerdì la Time disputerà un amichevole contro la Lore Lei Potenza formazione di B1, ore 19 al Palesassi. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
Sport 49 Volley B2 Uomini Le ultime due sconfitte fanno perdere contatto dalla vetta Mercoledì 28 gennaio 2009
Passi indietro della Virtus Crichigno: «Non ho visto la solita Medical Center» LE ULTIME due giornate del girone di andata hanno finito per abbassare, oltre che la media punti, anche il morale e la notevole fiducia nei propri mezzi che si respirava fino a poco tempo fa in casa Medical Center. Se la terza posizione - seppure con un distacco dilatatosi a sette lunghezze dalla vetta, e il pericoloso avvicinamento del Catona fino a -2 - è ancora una realtà al giro di boa del campionato, per i rossoblù di Giorgio Draganov urge però una seria riflessione dopo i due stop consecutivi al tie-break con Reggio Calabria e Vibo. Sconfitte maturate in circostanze diverse, ma accomunate da un atteggiamento mentale non proprio ideale e di certo non gradito dalla dirigenza del club di via Vespucci. Come testimoniano le parole del direttore sportivo virtussino Piero Crichigno: «In queste ultime due partite non ho visto la Medical Center che sono abituato a vedere. Abbiamo fatto fatica a portare a termine una rimonta e a vincere vantaggi o tie-break: questo vuol dire che forse non abbiamo raggiunto ancora quella maturità necessaria a cui dobbiamo puntare se vo-
Volley B2 Uomini
La Sidel Lagonegro al giro di boa con amarezza TURNO di stop per la Sidel, che per questo sabato osserva la pausa prevista al giro di boa del campionato nazionale di serie B2. Dopo la pesante sconfitta dello scorso sabato contro i calabresi del forte Catona, gli uomini di Stigliano riorganizzano le idee ed il gioco per affrontare il girone di ritorno, sperando di mettere a frutto l'esperienza fin ora acquisita, che ha visto la formazione lagonegrese lasciare sul campo numerosi punti fondamentali in chiave salvezza. La nona posizione, di tutto rispetto per la matricola della Sidel, lascia l'amaro in bocca per non aver portato a casa bottino pieno contro formazioni quali il Mazara, il Salerno e il Vibo Valentia. Sabato 7 febbraio si ricomincia subito con il Castellamare, formazione che è cresciuta nelle ultime giornate ma che la Sidel ha battuto in terra campana. Non staranno lontani dal gioco gli atleti di Stigliano, sono infatti previsti una serie di intensi e faticosi allenamenti in settimana, in cui è stata programmata , per venerdì prossimo, un'amichevole contro il Lauria, formazione capolista del campionato regionale di serie C. L'attenzione della società in questa settimana è anche rivolta ai campionati minori di Under 18 Maschile e Under 16 maschile, che disputeranno le gare previste dal relativo calendario. I campionati minori e il settore giovanile sono da sempre il fiore all'occhiello della società lagonegrese che è una fucina di giovani che ogni anno si avvicinano a questo sport. Questo infatti è confermato dai giovani presenti nella prima squadra, quali Riccio Leonardo, Manzolillo Domenico, Carlomagno Gino e Antonio Vita, che quest'anno stanno vivendo un importante esperienza in B2 maschile.
Il dirigente Piero Crichigno
gliamo giocarci i play-off. Certo, niente è ancora compromesso e abbiamo tutto un girone di ritorno ancora da affrontare, ma in campo voglio vedere un altro atteggiamento. Voglio vedere energia, convinzione, gruppo e soprattutto attaccamento alla maglia». Un messaggio chiaro e forte alla squadra in vista della seconda metà della stagione, che per Zuccaro e soci - dopo il turno di riposo - scatterà sabato 7 febbraio da Ragusa. Nella sfida, a questo punto da prendere con i piedi di piombo, alla terzultima forza del girone, in evidente ripresa però nelle ul-
time giornate. «Adesso arriva la sosta. I ragazzi continueranno a fare allenamento in modo regolare. Mi aspetto una reazione da parte di tutti. Abbiamo davanti altre 13 importanti partite. Non possiamo più permetterci di giocare in modo mediocre. Se vogliamo “volare alto”, ognuno deve tirare fuori il meglio. Per vincere bisogna essere motivati ed esprimersi con grinta e cattiveria agonistica. Solo con tanta voglia si può sopperire alle sbavature. Nel girone di ritorno dovremo metterci “qualcosa in più”». lu.ca.
Volley Giovanile Ospiti forti a muro
Arti Marziali Secondo posto per Mecca e Amodio
La Pallandia Melfi è messa al tappeto l’Asci Potenza
Korea Taekwondo Potenza protagonista a Monterotondo
PALLANDIA ASCIPOTENZA
0 3
18-25; 21-25; 21-25
PALLANDIA VOLLEY MELFI: Caruso F, Caruso S., Rosa, Calabrese, Foligno, Grasso, Santangelo, Patrissi, Moscaritolo, Galluccio. All. Urbino. ASCI POTENZA: Albini, Camelia, D'Alessandro, Di Camillo, Gobetti, Lancellotti, Loperte, Pocchiari, Prete, Russillo. All. Telesca. ARBITRI: Di Biase e Rus- nate. Santagelo in palla, le gemelle Caruso poco conso. crete, errori sia in difesa MELFI - E' una sconfitta ma soprattutto in attacco, che ci sta tutta per le ragaz- contro un'Asci alta a muro ze di Urbino. Già alle prime si doveva giocare diversabattute si vedeva la squa- mente e con un pizzico di dra melfitana non brillante furbizia in più,abbiamo un dal punto di vista tattico, alzatrice bassa e paghiamo poi errori su errori la squa- in zona 2. Infatti gli attacdra melfitana nel primo chi efficaci dell'Asci sono parziale arrivava sotto a 11 partiti tutti dalla loro zona a 2 per l'Asci. Rincorrere 4. Alternando in centro in una squadra con questo primo tempo contro una parziale e' difficile, infatti Caruso poco efficace a muchiude l'Asci il primo set su ro. Ottima invece la prova 25 a 18. Il secondo set è più di Irene che praticamente equilibrato sul 9-15 per l'A- non ha sbagliato niente,ma sci Pz il tecnico melfitano una persona non può farti prova ad incoraggiare le vincere una gara come queragazze che arrivano 20 a sta. Siamo secondi e visto 18. Punto su punto e con che le prime 4 classificate qualche cambio si arriva 21 andranno a disputare i a 20 poi tre errori in attacco play-off dobbiamo vincere e difesa del Melfi fanno assolutamente le te restanchiudere il secondo set 25 a ti partite. Poi vedremo co21 per le potentine. Nel ter- me fare. Comunque giocazo set, le ragazze di casa ini- re contro l'Asci è un emoziato bene, conquistano zione bellissima, una squapunto su punto con una Ire- dra cheè al primo posto e lo ne in campo a dir poco fan- merita tutto. Veramente tastica e con belle giocate brave le potentine. Noi lada entrambe le squadre si voreremo più intensamenarriva a 21-22 per l'Asci. te in palestra e vedremo di Bastano tre attacchi di Ca- migliorare un po' le nostre ruso F. andati male ed ecco negatività. Prossimo apaggiudicarsi la gara l'Asci puntamento per il Melfi doper tre set a zero. “La gara- menica a Matera, l'obbiettiafferma Urbino - è stata bel- vo è vincere assolutamenla da vedere, purtroppo an- te”. cora una volta le mie ragazLorenzo Zolfo ze sono state poco determisport@luedi.it
OTTIMI risultati sono giunti dal Palazzo dello Sport di Monterotondo in provincia di Roma per gli atleti della Korea Taekwondo Potenza. La società del presidente Rosanna Carritiello e del maestro Massimo Fabrizio ha conseguito in terra capitolina nel corso dei campionati regionali del Lazio tre medaglie d'argento nel corso di una gara che ha visto impegnati oltre quattrocento atleti in rappresentanza di tutte le regioni italiane. Una gara di cartello per i potentini che hanno sfoderato grinta e determinazione nel corso di una gara molto importante e sentita sotto ogni punto di vista. A produrre soddisfazioni e allori per i colori potentini sono stati Emanuel Mecca e Aldo Amodio, nei cadetti B cintura verdeblu, giunti al secondo posto al termine di una prova tutta sostanza e determinazione. La gara dei due atleti è stata davvero positiva, basti pensare che entrambi oltre agli avversari hanno dovuto fare i conti con alcune decisioni dei giudici di gara che avrebbero penalizzato oltre misura il risultato finale. Nella medesima categoria Davide Losasso è giunto ai quarti di finale, sconfitto da un atleta laziale. Nei quarti Losasso è stato costretto ad arrendersi nel golden point (il golden gol del calcio) sul 9 a 9 pur mostrando migliore efficacia nei colpi. Nella categoria cadetti cinture rosse e nere Giuseppe Landi ha ottenuto l'argento mettendo in risalto eccellenti doti tecniche e atletiche. Anche Landi stando alle indiscrezioni ha svolto una gara brillan-
I ragazzi della Korea Taekwondo Potenza
te e tonica, inficiata da alcuni errori arbitrali. Per la spedizione di Massimo Fabrizio quella capitolina è stata una trasferta positiva, considerato soprattutto il tasso tecnico degli atleti in pedana. I prossimi appuntamenti sono previ-
sti per il mese di giugno con i campionati italiani juniores, e i campionati nazionali cadetti dove sarà Landi l'alfiere della società che parteciperà anche al campionato Kim e Liu e ai tornei giovanili. f.menonna@luedi.it
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Sport
Mercoledì 28 gennaio 2009
Ciclismo Il direttore tecnico Fusto Scotti lascia a casa il talento lucano
Papaleo, niente chiamata azzurra POTENZA - Niente mondiali di ciclocross per Domenico Papaleo (Loco Bikers), in programma sabato 31 gennaio e domenica 1 febbraio a Hoogerheide (Olanda). Nonostante un'ottima prestazione coronata dal settimo posto conquistato alla nona, ed ultima, prova di Coppa del Mondo svolta domenica all'idroscalo di Milano, il talento lucano non farà parte della spedizione azzurra. Unico lucano in lizza per una maglia azzurra era solo Papaleo. Il Direttore Tecnico della nazionale italiana, Fausto Scotti, ha preso le sue decisioni convocando, nella categoria juniores, i due gemelli Braidot, Falaschi,
Tatto, Dell'Oste e Lorenzon. Non sono bastati i risultati del talento lucano ha convincere Scotti per una convocazione in azzurro. D'altronde, appena dieci giorni fa, Papaleo ha vinto l'ultima prova dei Campionati Intersud, aggiudicandosi anche la maglia che ne contraddistingue il vincitore finale del medesimo campionato. Non è bastata neanche la quinta posizione conquistata ai campionati italiani dove, dopo una partenza davvero sfortunata il talento lucano ha rimontato posizioni su posizioni arrivando a ridosso dei primissimi. Non è bastata neanche l'ottava posizione conqui-
stata all'ottava prova di Coppa del Mondo a Nommay (Francia) quando il D.T. Scotti convocò Papaleo, che ricambiò alla grande la fiducia data da Scotti. Dopo le numerose vittorie e gli innumerevoli piazzamenti Domenico Papaleo avrebbe meritato questo azzurro. Restano, comunque, i risultati a favore del lucano. In effetti vincere il Campionato Intersud non è da tutti; Papaleo ha vinto alla grande anche l'ultima prova corsa dieci giorni fa a Viggiano, ben figurando nelle altre apparizioni e mettendosi sempre in evidenza conquistando risultati di prestigio. Anche domenica scorsa, l'alfiere lucano, nel diffici-
lissimo circuito lombardo ha fatto bene. La settima posizione finale, conquistata con un ritardo 1'45” dal vincitore, Falaschi Fryan (Selle Italia), è servita solo al morale. Un po' di rammarico resta per l'atleta di Lagonegro che, dopo una stagione vissuta tra i primissimi piani delle classifiche avrebbe meritato la possibilità di partecipare ai mondiali. Alcune volte, però, non basta vincere ma bisogna convincere. Le qualità per fare bene ci sono tutte e ci saranno altre occasioni per mettere in mostra tutto il suo valore. Rocco De Rosa sport@luedi.it
Calcio a 5 B Paolinho il valore aggiunto
Il giovane ciclista Domenico Papaleo
Calcio a 5 B E’ tornato l’entusiasmo
Volpe Il Deportivo Nigro Bng Il portiere tesse le lodi ha ripreso a correre dello Spazio Relax MATERA - Riprende a correre la Nigro BNG Matera. L'affermazione, che il ragazzi allenati da Bommino hanno ottenuto sulla Mazarese, una vittoria il cui valore è doppio dal momento che la squadra siciliana è una diretta concorrente alla fase play off, ha consentito loro di scalare immediatamente la classifica e di sistemarsi in quarta posizione ad un solo punto, dunque, dalla prima posizione immediatamente utile alla coda di campionato che deciderà chi potrà accedere alla serie A2. Sicuramente una situazione impensabile all'inizio di campionato, ma che si è progressivamente concretizzato a suon di vittorie nonché a suon di prestazioni dall'indiscutibile ottimo valore tecnico ed agonistico. Contro la Mazarese è stato subito evidente la voglia di riscatto dopo l'inopinata battuta d'arresto subita sul campo di Vico Equense contro il Gragnano, un segnale importante per una squadra che, evidentemente, è in piena salute fisica e mentale e che punta a traguardi del tutto consoni. Ma, nonostante l'ottima classifica sin qui ottenuta, ha qualche rammarico il dirigente della squadra biancoazzurra Francesco Tortorelli: “Tenendo presente l'obiettivo di partenza, ovvero ottenere una
Paolinho Santos in azione e accanto il tecnico Bommino
comoda salvezza, per come poi è andato il campionato resta qualche rammarico per i punti persi fuori casa. Nella gare casalinghe mostriamo tutto il nostro valore, con gare spesso superlative, ma poi fuori casa non riusciamo a mantenere lo stesso standard. Adesso ci aspettano tre gare: le trasferte a Pagani e a Messina e la gara interna con il Cosenza, che potrebbero matematicamente dire qualcosa in più, poi vedremo. Nel frattempo attendiamo le risoluzioni che saranno prese per
quello che riguarda l'estromissione del Catanzaro. È molto probabile che saranno tolti tutti i punti relativi alle gare con la squadra calabrese, nel qual caso noi perderemmo un punto, cioè il pareggio ottenuto all'andata a Catanzaro, mentre a beneficiarne sarebbero lo Spazio Relax ed il Gragnano che, appunto, sul campo catanzarese hanno perso. Ad ogni modo, al di là di tutto, resta la soddisfazione di un ottimo campionato, e la soddisfazione di avere costruito un'ottima squadra
Il portiere dello Spazio Relax, Fabio Volpe
con un Paoliño autentico valore aggiunto ed autore, sino ad oggi, di ben 29 reti. Una volta ottenuta la matematica certezza della permanenza potremo dare maggiore spazio ai ragazzi più giovani quale giusto premio a tanto impegno e tanto attaccamento ai nostri colori. Adesso il campionato si ferma per una settimana, sarà proficua per noi per recuperare appieno Verrone che, come sappiamo, si era fatto male ad un ginocchio”. Annibale Sacco sport@luedi.it
Calcio a 5 D La squadra allenata da Colonna si sbarazza anche del Genzano
Il Tolve serve la cinquina di successi ASD GENZANO CSEN T.C. TOLVE
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ASD GENZANO: Baldini, Grillo, Gallo, Quagliara, Tripani, Anobile, Menchise, Logrippo, Marcoppido. All. Garruti. CSEN T.C .TOLVE: Moliterno, Moliterni Rob. , Potenza A. , Lancellotti, Moliterni Roc. , Potenza M., Innella, Saracino, Santorsa, Armilio. All. Colonna RETI: 6' p.t. Potenza M. (T), 9' p.t. Moliterni Roc. (T), 16' p.t. Moliterni Roc. (T) , 18' p.t. Potenza A. (T), 23' p.t. Marcoppido (G), 1' s.t. Innella (T), 14' s.t. Potenza A. (T), 15' s.t. Potenza M. , 17' s.t. Potenza M. (T), 20' s.t. Potenza A. , 23' s.t. Anobile (G), 25' s.t. Innella (T), 31' s.t. Marcoppido (G) GENZANO DI LUCANIA - Oramai non è più una sorpresa. Alla quinta affermazione consecutiva il Tolve di
La squadra del Tolve
calcio a 5 si conferma come autentica outsider del campionato. Dopo le prime scoppole patite dal quintetto bradanico il ruolino di marcia, e di conseguenza la classifica, si fanno più interessanti. Mattatori dell'incontro sono stati i fratelli Potenza, Marco e Alessandro, che con una tripletta ca-
dauno hanno incanalato da subito la partita sui giusti binari. Il primo tempo si è chiuso sul punteggio di 1-4 con Moliterni Rocco a segnare una doppietta. Marcoppido ha addolcito il passivo con il suo gol al 23'. La ripresa si riapre con il gol al 1' dello “straniero” del Tolve, Innella. I fratelli Potenza salgono in cattedra e con una doppia doppietta nel giro di 6 minuti chiudono il match. In gol Anobile al 23' per i padroni di casa. Ancora Innella per il Tolve al 25' e Marcoppido per il Genzano al 31' chiudono definitivamente la partita. Quinta affermazione per il Tolve che non perde dalla seconda giornata di Venosa. I ragazzi di mister Colonna si portano ad un solo punto dalla seconda piazza occupata dalla Real Murese che sabato prossimo sarà ospite nella Tensostruttura di via Alcide De Gasperi a Tolve. Gianluigi Armiento sport@luedi.it
MATERA - Visi soddisfatti in casa materana al termine della gara il Real Matera, alias Apulia Altamura. Fabio Volpe è sicuramente tra i più soddisfatti tra i giocatori materani: "Stiamo attraversando un buon momento. Giochiamo con semplicità, rischiando poco e concretizzando di più in attacco. Il merito è del gruppo del lavoro nuovo che stiamo facendo e della tranquillità ritrovata che credo ci permetterà di toglierci altre soddisfazioni. Il mister continua a richiamarci alla realtà ed alla concentrazione, penso che non lo stiamo deludendo. Mi spiace per mister Eustachio Rondinone e per Klainhans Kauè ma sono certo che non avranno nessun problema a salvarsi, sono una buona squadra ma oggi hanno solo trovato sulla loro squadra un grande Spazio Relax". Ha giocato davvero bene lo Spazio Relax Matera, ha dimostrato sul campo di possedere una cifra tecnica sicuramente superiore rispetto ai cugini di Altamura. Se poi a questo aggiungiamo il fatto che la squadra sta applicando una tattica di gioco molto semplice fatta spesso di passaggi elementari e di improvvise verticalizzazioni, nonché di continui rilanci del portiere nel tentativo di sorprendere gli avversari ma anche costringerli a precipitose ritirate, allora si può comprendere il trend più che positivo di queste ultime gare e, in particolare, di questa nuova gestione tecnica della squadra. Una nota particolare la
merita Gustavo Arribas, autore di una gara magistrale sia in fase difensiva che in quella offensiva, sua la progressione sulla fascia in occasione della terza rete, insomma una piacevole sorpresa ed un'autentica sicurezza. Stesso discorso anche per Rodolfo Ximenes, un giocatore davvero ritrovato e che, oltretutto, considerata la giovane età ha ampi margini di miglioramento: sarebbe stato davvero un peccato se fosse stato ceduto alla Roma. Naturalmente i senatori della squadra, Gasparetto e Stigliano, non hanno bisogno di molti commenti dal momento che è sulle loro spalle che si poggia il peso della formazione. Il tecnico materano, Nino Crapulli, e i dirigenti della società, gettano acqua sul fuoco e continuano a predicare umiltà e ad indicare nella salvezza l'obiettivo di questa stagione, e questo è sicuramente giusto se l'intento è quello di mantenere alta la tensione e la concentrazione, ma è altrettanto vero che in questo momento lo Spazio Relax è al quarto posto di classifica ad un solo punto dai play off. Il prossimo turno, in programma il sette febbraio, prevede lo scontro al vertice tra la capolista Licogest Vibo e la seconda forza del campionato Aequa Gragnano, qualsiasi sia il risultato sabato prossimo la classifica sarà inevitabilmente più corta e, a quel punto, in caso di vittoria sul Siracusa, diventerà davvero difficile nascondersi dietro obiettivi minimi. a.s.
Cultura&Spettacoli Mercoledì 28 gennaio 2009
di LUCIA NARDIELLO RIONERO - Tutto esaurito per la doppia piece teatrale composta dall'atto unico “Pericolosamente” e la commedia in due atti “Ditegli sempre di sì” in scena al cine teatro Vorrasi di Rionero. Il pubblico è stato quello delle grandi occasioni per salutare il ritorno sul palcoscenico della compagnia “Amici di Eduardo”. «E' stata una sorpresa sempre gradita ma non proprio inaspettata - racconta Mario Bulso attore nonché regista delle piece - già dalle prevendite avevamo intuito il pienone». Una compagnia nata tra amici con la passione per la recitazione. Tutti autodidatti hanno dato il meglio di sè ed il pubblico ha pagato tanto lavoro. Un ritorno attesa dopo il grande successo dello scorso anno ottenuto con la rappresentazione di “Filumena Maturano” che la compagnia ha portato in diversi teatri lucani e non. Le commedie scelte per quest'anno sono decisamente più leggere rispetto si drammi di De Filippo come la Filumena ma proprio per questo cambio di stile la reazione è stata paradossalmente contraria. Anziché essere più semplice il lavoro si è rivelato più difficoltoso. A raccontarlo è Giovanna Salcone, interprete lo scorso anno del personaggio di Filumena. «E' stato più difficile entrare in contatto con un personaggio tanto svagato, sbadato come
Teatro
Tutto esaurito per gli Amici di Eduardo Doppia piece a Rionero
I protagonisti
quello di Teresina che si esprime con l'espressione del viso, con i gesti. Molto più leggero rispetto a Filumena, non me lo sentivo addosso quindi ho dovuto fare più fatica per riuscire
a trovare in me la Teresina». Visto il risultato si può ritenere la prova pienamente riuscita. Negli altri ruoli: Incoronata Nardozza, Antonio Di Lucchio, Michele Paolino, Giusep-
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pe Bilotti, Tatiana Romaniello, Gaetano Nicolaio, Giuseppe Larotonda, Milena Manfreda, Emanuela Nardozza, Giovanni Martinese, Marco Pepe e Pasquale Lamorte. Uno spettacolo che ha fatto il bis anche come esibizioni. Due giorni di fila, mattina e sera, cui hanno assistito le delegazioni di tutte le scuole rioneresi. Dalle elementari al liceo. Nella serata finale presenti le autorità, dal sindaco agli assessori essendo lo spettacolo patrocinato dal comune. Come ogni rappresentazione degli Amici di Eduardo non è mancata la beneficenza. Parte del ricavato è stata infatti devoluta per il terzo anno di seguito all'associazione Airo, Associazione Italiana Rionero Onlus che si occupa della gestione della casa famiglia in cui possono alloggiare i parenti degli ammalati ricoverati al Crob. «In questi cinque anni - dice Bulso - la cifra raccolta si attesta sui diecimila euro, è una soddisfazione». Tra il primo ed il secondo atto di “Ditegli sempre di sì” sul palco Mauro Di Lonardo presidente Airo insieme agli attori ed a Mons. Francesco Lacanna Vescovo della diocesi di Tursi e Lagonegro per la consegna di targhe di ringraziamento ai collaboratori residenti nei paesi di Acertenza, Rapolla, Calitri e Francevilla sul Sinni. I prossimi impegni della compagnia saranno nei centri di Lavello e Melfi dove porteranno la bravura ed il genio di Eduardo nella rappresentazione delle due opere previste per il 2009. cultura@luedi.it
Danza La diciannovenne Bozza, sulle punte da Lavello all’English National School di Londra
Roberta balla per il principe Harry con sfumature comiche hanno di GIUSEPPE CATARINELLA assistito con interesse alcune LAVELLO - A volte i sogni si av- icone inglesi della comicità coverano. Basta soltanto crederci me Rowan Atkinson (Mister con caparbietà supportata da Bean) e Robin Wiliam. Roberta una buona dose di lavoro e di era tra le sedici allieve, selezionate tra sessantaquattro della ambizione. E quello che è capitato alla la- prestigiosa accademia londinevellese Roberta Bozza può ben se per esibirsi in un estratto dal dirsi che l'aspirazione di diven- Lago dei Cigni” con musiche di Tchaikovstare una ballesky. «E' stata rina di tutto una grande rispetto e faemozione - ha ma sta procedichiarato Rodendo sulla berta Bozza strada giusta. aver danzato Partita da Lain una circovello con un stanza così bagaglio di importante e genuinità, poi aver conospontaneità sciuto i reali ma anche di di Inghilterra tanta grinta per me è stato trasmesso da davvero esalpapà Livio e tante». mamma GiuOra all'età lia, Roberta è di 19 anni Roapprodata tre berta ha daanni fa a Lonvanti a sé una dra all'Engliluminosa carsh National riera costellaSchool per ta da successi perfezionarsi nella danza Roberta (a sinistra) con il principino che dovrebbero ripagare atclassica. Di retraverso tanti cente con altre sue colleghe si è esibita per fe- sacrifici un percorso iniziata steggiare i sessant'anni del nella palestra lavellese e proseprincipe Carlo d'Inghilterra. guita su tanti altri palcoscenici. Alla cerimonia naturalmente In pratica a passo di danza e con c'erano tanti personaggi di l'armamentario di un tutù e delspicco, tra cui Camilla Parker le scarpette a punta la fiaba Bowles, moglie di Carlo e il “principesca” di Roberta non è principino Harry. L'iniziativa che agli inizi e i sipari più presi è svolta al Wimbledon Thea- stigiosi ed autorevoli non potre in occasione di uno spettaco- tranno che inchinarsi alla sua lo di beneficenza, cioè il Prince grazia felpata e leggiadra. Trust. Allo spettacolo anche cultura@luedi.it
Il Teatr Libroo “Labbra serrate” nella Capitale fino al prossimo 10 febbraio E' tutto pronto a Roma per la kermesse teatrale dal titolo “Labbra Serrate”, del regista Renato Giordano prodotta dal CDE (Centro Europeo di Drammaturgia) di Potenza. Labbra Serrate, andrà in scena da oggi fino al 10 febbraio presso il Teatro Tordinona, sita in via degli Acquasparta. Le produzioni teatrali saranno messe in scena presso la Sala Pirandello tutti i giorni alle 21 e la domenica alle 17:30. Il prezzo è di tredici euro per il biglietto intero, dieci per il ridotto. Labbra Serrate è stata scritta nei primi anni novanta è per la prima volta in scena in Italia, anche se ha avuto diverse edizioni all'estero ed in particolar modo una di notevole successo a New York nel 1995 quando venne interpretata con il titolo suggestivo “Sealed lips”. Lo spettacolo è stato fortemente apprezzato e più volte citato in interviste da Quentin Tarantino. La storia anche se ricorda un evento tragico, come ad esempio la strage di Capaci, è sviluppata in puro stile Pulp, tanto amato dal regista americano. Due killer, Gino e Tony, sono costretti a convivere per alcuni giorni in attesa di far «saltare in aria un certo giudice». Ma i due sono di tipologia completamente diversa, uno è professionista italo americano, gelido, razionale e preciso, l'altro è siciliano, emotivo, spaccone, disordinato, un mafioso irrazionale e ingestibile. Uno dei due uccide perché è il suo mestiere, l'altro
perché lo fa sotto la molla dell'emotività o per imporsi nel clan. Tra i due inevitabilmente scoppiano scintille, poi arriva anche una donna, Lucia e le cose precipitano subito dopo la realizzazione dell'incarico ricevuto. Labbra Serrate ha vinto il prestigioso premio teatrale “Vallecorsi” nel 1994. Questa la motivazione della giuria: «Labbra Serrate di Renato Giordano è una vera, attuale tragedia senza eroi, e senza riscatto: un asettico trionfo del male perseguito e voluto come demoniaca figurazione del nulla. Il lavoro d'introspezione si risolve in una forte sintesi drammaturgia, aggressiva e raggelante. Linguaggio essenziale, dialogo secco, e vigoroso, emozioni concentrate. Repressa od esplosiva la violenza sta dentro tutti noi, ma per insana mutazione genetica, ha smarrito i codici del dolore e della passionalità, straniandosi in gretto subbuglio intellettuale. L'opera di Giordano-secondo le regole del buon teatro-non offre conclusioni né sentenze: suscita domande. Ognuno risponda per sè». Gli interpreti sono Veronica Rega, Cesare Biondolillo, Marco Feo ed hanno vinto un premio speciale per la loro interpretazione corale. In Labbra Serrate al “Festival Schegge d'autore” edizione 2008. La piece ad aprile debutterà in Basilicata per le scuole superiori, dal mese di febbraio andrà in scena nei teatri della Lombardia e della Sicilia. cultura@luedi.it
IlCar Libro net “Lezioni di cinema” in biblioteca POTENZA - Prosegue l'ormai consolidata iniziativa “Lezioni di Cinema in Biblioteca” con il ciclo dedicato ai grandi maestri dei cinema europeo. Il prossimo incontro è in programma oggi alle 18 con la proiezione del film vincitore del Leone d'oro al Festival di Venezia L'infanzia di Ivan di Andrei Tarkovskij, introdotto dal dottor Giacomo Martini. Ecco il programma completo dei film che saranno proiettati presso la Biblioteca Provinciale di Potenza (l'inizio dei film è alle 18). Mercoledì 4 febbraio “Tacchi a spillo” di Pedro Almodovar. Mercoledì 18 febbraio “Il matrimonio di Maria Braun” di Rainer Werner Fassbinder. Mercoledì 4 marzo “L'orgia del potere” di Constantin Costa Gavras. Mercoledì 18 marzo “Terra e libertà” di Ken Loach. cultura@luedi.it
A Potenza “Arrivano i mostri” POTENZA - Dopo il grande successo riscosso in occasione delle proiezioni presso il teatro Duni di Matera (oltre 3500 spettatori), “Arrivano i mostri”, il film a episodi interamente prodotto, scritto e girato in Basilicata, giunge ,nel mese di Febbraio 2009, al cine teatro Don Bosco di Potenza, per una due giorni di messa in onda. Un modo per permettere al pubblico potentino di poter gustare un prodotto di arte cinematografica tutta lucana, per far conoscere i talenti della nostra terra e per omaggiare la nostra regione. Prodotto da Quadrun srl, RVM Produzioni cinematografiche e Associazione 31, “Arrivano i mostri” è il frutto dell'ultimo progetto del talentuoso attore materano Antonio Andrisani ed è ispirato al celebre film di Dino Risi. Quindici episodi, dai forti ed incisivi contenuti volti a descrivere i vizi e i lati scabrosi della società di oggi, con un cast di tutto rispetto che, oltre allo stesso Antonio Andrisani e ad altri volti lucani. Per la presentazione ufficiale della prima proiezione a Potenza di “Arrivano i mostri”, si terrà una conferenza stampa, prevista per venerdì prossimo alle ore 11 presso il “Cube” in via Isca del Pioppo.
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Cultura e Spettacoli
Mercoledì 28 gennaio 2009
ANTEPRIMA MATERA - In esclusiva per la Basilicata, domani alle 18.30, nella Sala Levi di Palazzo Lanfranchi di Matera, Stefano Benni presenterà l' opera: "La Grammatica di Dio" (Giangiacomo Feltrinelli Editore). Ad introdurre i lavori sarà Luciano Aprile. L'evento è promosso dall'associazione Women's Fiction Festival e da Le Monacelle Cultura, patrocinato dall'Amministrazione Comunale di Matera e dalla Soprintendenza Psae, con la collaborazione di MTCom e della Libreria dell'Arco. «L'iniziativa - dichiara Giovanni Moliterni, socio del WFF- è stata organizzata coinvolgendo le scuole e gli studenti della Scuola Media "N. Festa" e del Liceo ginnasio "E. Duni" di Matera. Gli allievi, guidati dagli insegnanti, hanno affrontato letture guidate delle opere dell'autore e prodotto recensioni e interventi da sottoporre allo scrittore. In questo modo, dando agli studenti l'opportunità di leggere e poi incontrare l'autore, crediamo che l'efficacia e il beneficio della lettura siano maggiori perchè facilitano il coinvolgimento e la partecipazione ad un'esperienza che ricorde-
Domani nella Sala Levi di Palazzo Lanfranchi “La grammatica di Dio”
Benni a Matera in esclusiva per la regione
Stefano Benni; a destra la copertina del libro
ranno sempre». Un cane troppo fedele che torna sempre come un boomerang dal padrone che lo vuole abbandonare; un arrogante e irredimibile uomo d'affari; una perfida vecchietta divorata dall'invidia e dal livore sono solo alcuni dei protagonisti di questa raccolta di racconti, nella quale Benni mostra il lato più curioso, imprevedibile e misterioso della vita. La copertina del libro di Stefano Benni sono curate dell'artista materano, Giuseppe Palumbo. Benni è nato a Bologna nel 1947. Giornalista, scrittore e poeta, collabora con numerose testate. Ha diretto per Feltrinelli la collana "Ossigeno". Ha curato la regia e la sceneggiatura del film “Musica per vecchi animali” (1989), scrive per il teatro e ha allestito col musicista Paolo Damiani uno spettacolo di poesia e jazz, Sconcerto (1998). Ideatore della Pluriversità dell'Immaginazione, autore di numerosi romanzi di successo. A Stefano Benni e al suo mondo letterario è dedicata la Bennilogia, un'enciclopedia online interamente e liberamente costruita dai suoi lettori.
Il libro Presentazione a Rionero del volume di Emanuele Vernavà
CINEMA
Essere educatori oggi
“Sguardo sul mondo” in serata a Rionero
Il testo è rivolto al mondo della scuola di MICHELE RIZZO RIONERO - Presso l'atrio della scuola elementare di Piano Regolatore con l'introduzione del dirigente scolastico Gerardo Antonio Pinto e gli interventi di Francesco Nacci dell'università di Salerno, di Franco Casale, Giuseppe Coviello e Raffaele Tedesca, dirigenti scolastici, alle ore 17,30, presenti l'autore e l'editore, verrà presentato il libro, pubblicato dal Centro Studi Leone XIII, “La responsabilità di essere educatori”, di Emanuele Vernavà. «Il lavoro di Vernavà - scrive in copertina il direttore editoriale Pasquale Tucciariello - agile, felice e ben riuscito, non può ascriversi entro lo scontro in atto nel mondo politico tra le differenti concezioni del mondo e della vita, semmai è una somma di problemi che la scuola vive. Emerge - continua il professore Tucciariello la necessità di una riforma della scuola che non dichiari soltanto la centralità dell'alunno, ma che la realizzi invece attraverso un rinnovato atteggiamento didattico entro una consapevolezza e responsabilità della delicata professione di educatori. Il lavoro di Vernavà - continua il direttore editoriale - non si presenta come una proposta puramente militante od accademica. Certo è un lavoro di contenuti culturali. Ma è anche occasione di riflessione, è apertura al dibattito, è disposizione all'ascolto. L'autore non vuole pontificare - sostiene Tucciariello - piuttosto chiama le componenti della scuola a far valere la dignità dei rispettivi compiti, dell'educatore, del genitore, del dirigente scolastico, in una visione positiva della vita, gradevole, sorridente. Chi leggerà, troverà non didattiche indiscutibili o dogmi pedagogici intoccabili. Troverà invece conclude il direttore editoriale Tucciariello - lo sforzo
La copertina
di ricerca da parte di chi ha dedicato la sua vita ed il meglio delle sue energie intellettuali per l'insegnamento e per la scuola, troverà la certezza di una possibilità educativa e poi percorsi, e riflessioni, e strategie, e argomentazioni, e sofferenze, e impeto, tutte condizioni rese possibili per chi, insegnante, si lascia trascinare dalla sua natura di persona volta verso la persona>. «“La responsabilità di essere educatori” è - come dice lo stesso autore - una specie di sintesi dei problemi che la scuola vive, un
piccolo manuale che non dà soluzioni, perché non ne ho la capacità giuridica, ma nel quale ognuno potrebbe trovare quantomeno conforto ai problemi, che vive nella scuola, in quanto condivisi da molti». Il libro, scritto - come lo stesso autore afferma - per aiutare chi ne ha bisogno, è rivolto soprattutto a chi sta nella scuola, dai collaboratori agli amministrativi, al personale tecnico, agli operatori socio-sanitari, ai docenti, ai capi d'istituo, ai genitori. «Vorrei, inoltre scrive Vernavà - che questa
voce arrivasse anche ai dirigenti tecnici ed alla direzione regionale di Basilicata, regione dove la scuola, alle problematiche di carattere tecnico-educativo comuni, deve aggiungere quelle derivanti da un territorio difficile e che isola le culture locali, i piccoli campanili. Tutti - conclude l'autore - dobbiamo essere consapevoli, che fare educazione configura una grande responsabilità, la più grande, quella appunto che ha il compito di preparare persone e cittadini. Il futuro, proprio, della società. E senza retorica».
PREMIAZIONE VENERDÌ PROSSIMO A POTENZA
“Viaggio in Basilicata”, in 150 si contendono il premio di fotografia POTENZA - Sono centocinquanta i lavori pervenuti per il premio internazionale di fotografia istituito dal Consiglio regionale della Basilicata, sotto l’alto patrocinio del Parlamento europeo dal titolo “Viaggio in Basilicata. Il dialogo interculturale: la percezione dell’altro”. «I partecipanti – sottolinea il Presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Prospero De Franchi – sono riusciti a cogliere l’obiettivo del premio: interpretare, attraverso le immagini, il valore aggiunto della differenza e le paure e i pregiudizi che avvolgono l’“altro”». Il concorso, alla terza edizione, ha fatto registrare un interesse che si estende oltre i confini nazionali. Vi hanno aderito oltre che professionisti e amanti della fotografia di tutta Italia anche autori stranieri. «Una platea ampia e qualificata per questa manifestazione – dichiara De Franchi – che ha l’obiettivo di proiettare la conoscenza della Basilicata in ambiti sempre più vasti e promuovere la fotografia come forma d’arte». La manifestazione di premiazione, che si terrà venerdì prossimo,
Il logo dell’iniziativa
alle ore 18,30, presso il Museo Archeologico provinciale di Potenza, in via Ciccotti, si articola in due momenti, il primo dedicato ad un workshop rivolto a tutti i parteci-
panti, agli amanti della fotografia e agli studenti delle scuole superiori, coordinato dal fotografo Francesco Radino e da Roberto Mutti, giornalista e critico fotografico. I due esperti faranno degli approfondimenti sul tema della rappresentazione della propria identità attraverso l’immagine fotografica. Il secondo momento, programmato per le ore 18,30, sarà dedicato alla cerimonia di premiazione con i saluti del presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Prospero De Franchi, e dell’assessore alla Cultura della Provincia di Potenza, Giuseppe Telesca. Gli interventi saranno a cura di Francesco Radino, coordinatore del premio, e Roberto Mutti, presidente della Giuria. Le conclusioni saranno affidate al presidente della Regione, Vito De Filipppo. La mostra resterà aperta fino al 20 febbraio prossimo con i seguenti orari: dal martedì al sabato dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19. Mentre la domenica, il lunedì e i festivi l’ingresso, sarà consentito dalle ore 9 alle ore 13. cultura@luedi.it
Pa-ra-da
RIONERO - Questa sera alle ore 20,30 quinto appuntamento con il cinema d'arte organizzato, nell'ambito della XII Mostra Cinematografica “Cineteca 2008-2009” sul tema “Il Cinema Sguardo sul Mondo”, dal CineClub “Vittorio De Sica” di Rionero in collaborazione con Cinit-Cineforum Italiano e Associazione Culturale “Pasquale Sacco”. L'iniziativa cinematografica per gli amanti del cinema d'arte che il cineclub rionerese porta avanti da oltre dieci anni è sostenuta dall'Amministrazione provinciale di Potenza perché - come sostenuto dall'assessore provinciale alla cultura Giuseppe Tedesca è una delle iniziative importanti che si è affermata sul territorio, di cui si «apprezza l'impegno culturale del cineclub De Sica che da oltre quindici anni porta un contributo di valori mediante lo sguardo carezzevole e talvolta inquietante del cinema». “Pa - ra - da” del regista Marco Pontecorvo è il film che questa sera sarà posto all'attenzione dei numerosi cinefili che giungono anche dai paesi limitrofi. Il film di Pontecorvo, che ha come protagonisti Jalil Lespert, Evita Ciri, Daniele Formica, è sorprendente e al tempo stesso coraggioso, costruito attorno alla caparbia volontà del suo protagonista, Miloud Oukili, noto clown franco algerino che negli anni '90, lasciata Parigi, si trasferisce a Bucarest, nella Romania del dopo Ceausescu, dove tenta, con ogni mezzo, di salvare la vita a tantissimi ragazzi che, orfani e sbandati, vivono nel sottosuolo cittadino, tra i tombini fognari, in condizioni di spaventoso degrado umano. Miloud - è detto in brochure - crede nell'ottimismo, nell'arte del sorriso, che ogni clown possiede e si mette all'opera. Entra anche lui nei tombini per vedere, capire, conoscere la realtà di questi ragazzi, la cui unica vita consiste nell'accattonaggio, piccoli furti o la prostituzione per le giovani ragazze. mic.riz.
Spettacoli & televisione
Mercoledì 28 gennaio 2009
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E’ morto, sconfitto da un tumore, il cantautore calabrese
Addio Mino, se ne va la voce del Sud HA lottato con la tenacia e la forza tipiche della sua Calabria. Ha combattuto senza riserve la sua battaglia contro il male che ieri sera lo ha vinto. Mino Reitano è morto e ha lasciato un grandissimo vuoto nel mondo della musica leggera di cui è stato un’icona. Il cantante, 64 anni, si è spento nella sua abitazione di Agrate Brianza, assistito dalla moglie Patrizia e dalla figlia Giuseppina Elena. Reitano era malato da due anni, ed era stato sottoposto a un intervento chirurgico un anno e mezzo fa e, successivamente, nello scorso novembre. I funerali del cantante, che lascia anche un’altra figlia, Grazia Benedetta, si svolgeranno domani alle 15 nella chiesa di Agrate Brianza. La vicenda di Mino Reitano è una tipica storia degli anni '60, un ragazzo povero del Sud che comincia a cantare in Germania insieme ai Beatles quando non erano ancora i Beatles, diventa ricco e famoso negli anni del boom e dei milioni di 45 giri, e resta sempre un bravo ragazzo del Sud. Nella seconda parte della sua carriera per tornare al successo e fare la tv, da bravo ragazzo, era diventato il personaggio di se stesso, un inconsapevole simbolo del trash, digiuno di certi meccanismi che però gli permettevano di restare alla ribalta, tornare a San Remo e andare in America a cantare negli stadi pieni di italiani. Persino la sua spietata malattia è diventata una di quelle storie che non mancano mai in quei rotocalchi televisivi dove è corsa la sua seconda giovinezza professionale, un episodio brutale che lui ha affrontato con la solita ingenuità di bravo ragazzo. Mino in Germania c'era andato da emigrante ma con i fratelli suona rock'n roll, così ad Amburgo si trovò a dividere il palco con i Quarrymen, che, tornati a Liverpool, diventeranno i Beatles.
Poi è diventato un protagonista della canzone italiana degli anni '60: prima Castrocaro, poi nel '67 San Remo con un brano di Mogol e Battisti, Non prego per me. Nel 1968 arriva al primo posto della hit parade con Avevo un cuore che ti amava tanto, seguito da un altro grande successo, Una chitarra cento illusioni. Nel 1971 vice un Disco per l’estate con Era il tempo delle more. È il suo periodo più felice, partecipa a tutti i festival più importanti, vende tantissimi dischi, è un protagonista fisso di Canzonissima, scrive pure canzoni per Mina e Ornella Vanoni. Il tutto con un fare tra l’impacciato e il dinoccolato e un modo di cantare che sta tra Paul Anka e Luciano Tajoli. La sua è la biografia perfetta per l’uomo legato alla famiglia che con i primi veri soldi si è comprato una sorta di ranch in Brianza dove ha vissuto con le famiglie dei fratelli fino alla fine. Questo appezzamento di terreno si è velocemente trasformato in un quartiere, che oggi è conosciuto ad Agrate Brianza col nome di "Reitanopoli" o appunto "Quartiere Reitano". Oltre alle abitazioni ha fatto anche costruire un campetto da calcio, dove spesso Mino esercitava una delle sue passioni, il calcetto appunto. Dopo un periodo di oscurità, negli anni '80 Mino Reitano è entrato nella sua esistenza televisiva, della quale la carriera di cantante è stata l’appendice musicale. Da quel momento diventa un personaggio da rotocalco e ogni sua partecipazione al Festival di Sanremo, soprattutto quella del 1988 con Italia, è stata nel segno della più ingenua popolarità, anche se poi, proprio grazie a San Remo, ha trovato altri ingaggi per programmi tv e tourneè per gli italiani all’estero. La malattia raccontata in pubblico ha riservato un’eco immeritata al suo triste finale.
Famoso negli anni del boom italiano poi fenomeno tv
Mino Reitano in due immagini della sua carriera
La sua malattia era diventata materia di gossip
«MINO Reitano era un bravissimo ragazzo, ostinato, il classico emigrante con grande voglia di arrivare, esuberante, simpatico». Così Pippo Baudo ricorda commosso il cantante, scomparso questa sera a 64 anni. «Nonostante il finale tragico e la sofferenza che durava da parecchi anni – sottolinea Baudo – Mino è stato fortunato, perchè ha avuto dalla vita quello che voleva, passando dall’anonimato della provincia meridionale ai palcoscenici più importanti del mondo dello spettacolo, del quale è diventato a pieno titolo un protagonista». Di Reitano, Baudo cita «i grandi successi a San Remo, ma soprattutto a Canzonissima, con la sua capacità di coinvolgere centinaia di migliaia di persone, che da casa lo votavano senza esitazione, e di farsi notare, con esibizioni che a qualcuno talvolta sembravano eccessive. Ma aveva anche l’animo del compositore:
LE REAZIONI E IL CORDOGLIO DEI COLLEGHI
Baudo: «Un ostinato bravo ragazzo» Ranieri: «Era la purezza in persona» ha scritto, tra l’altro, Una ragione di più, uno dei brani più belli del repertorio di Ornella Vanoni, che considerava il suo piccolo capolavoro». «Finchè ha avuto la forza – dice ancora Baudo – non si è mai risparmiato nei suoi spettacoli, che duravano anche tre ore, grazie alla sua grande voglia di farsi amare. Mino – conclude Pippo – lascerà un ricordo piacevole e simpatico, e questa è la cosa più bella per un artista». Massimo Ranieri avrebbe dovuto parlare con Mino Reitano qualche ora fa. Ma la notizia della scomparsa del collega gli è giunta in una pausa di un
Little Tony «Perdo un amico prezioso»
concerto che sta tenendo a Novara. «Avrei dovuto chiamarlo proprio oggi – racconta – per me era come un fratello maggiore. Eravamo tutti e due del Sud e per lui provavo grande stima e un affetto sincero. Era la purezza in persona e questo colpiva il pubblico, quella sua bontà e modestia. Era partito dalla Calabria ed era andato in Germania per cantare le nostre canzoni». «Ci avevo parlato un mese fa – conclude – e avevo capito che stava molto male. Mi mancherà molto». «Era un collega e un amico speciale, prezioso, da 40 anni»: Little Tony si dice «molto addolorato» per la scomparsa di Mino Reitano, al quale era stato vicino in questi ultimi due anni di malattia. «Ci siamo sentiti ogni
settimana, io cercavo di incoraggiarlo in tutti i modi. Lui viveva la malattia con grande entusiasmo – aggiunge – mi diceva sempre che voleva fare un programma in cui io facevo Dean Martin e lui Frank Sinatra. L'anno scorso a Sanremo avrebbe voluto cantare in coppia con me, ma era già malato». Per Little Tony, evidentemente commosso per la scomparsa del cantautore, Reitano, insieme a Celentano, Morandi, Al Bano e Bobby Solo, faceva parte di quel gruppo di artisti con cui ha sempre vissuto la sfida canora negli anni Sessanta, ma precisa: «Con Mino e Bobby ci siamo frequentati anche fuori dal lavoro, in tutti questi anni. Con lui c'era un’amicizia forte. Era dolce, modesto e si comportava sempre nel modo giusto. Era una per-
sona speciale, particolare. Sua moglie Patrizia gli è stata vicina in questo calvario». «L'unico rimpianto – conclude Little Tony – è che dovevamo vederci dopo la sua ultima operazione, dopo le feste. Invece, sono stato male io, con un’influenza da cui sono uscito solo quattro o cinque giorni fa. Ora sono in albergo a Milano, dove ero in attesa di incontrarlo. Ma sua moglie, mezz'ora fa, mi ha dato la notizia della sua scomparsa. Siamo tutti molto addolorati». E lutto per la scomparsa di Reitano ha espresso anche il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Scopel-
liti. Sempre legato alla sua città, il cantante si esibiva spesso a Reggio con grande e affettuoso seguito della sua gente, che faceva dei suoi concerti sempre eventi da tutto esaurito. Dunque il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti, ha espresso il cordoglio suo personale e di tutta la comunità reggina: «Mino Reitano era un amico e un artista di Reggio Calabria che ha dato lustro alla città e all’intera regione». «Ogni volta che avevamo occasione di incontrarci o sentirci - racconta il sindaco di Reggio Calabria - faceva sempre menzione del suo attaccamento a questa terra e al suo modo di esportare la calabresità nel mondo. Sono vicino -conclude Scopelliti - alla moglie Patrizia e ai due figli per questa grave perdita che noi come calabresi, ma soprattutto come reggini, piangiamo in maniera veramente dolorosa».
Il sindaco Scopelliti «Era molto legato alla sua città»
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Rubriche
Mercoledì 28 gennaio 2009
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
C'è un grande fermento nel vostro ambiente di lavoro: si preparano grandi novità e opportunità. In amore avete una grande fortuna.
TORO 21/4 - 20/5
Nel lavoro non è il momento di agire: prendetevi ancora un po' di tempo per riflettere. In amore date segni di insofferenza.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Il vostro rinnovato entusiasmo porterà nuova linfa alla vostra professione. In amore si profilano importanti cambiamenti…
CANCRO 22/6 - 22/7
Nel lavoro riceverete i complimenti dei superiori per il vostro sangue freddo nell'emergenza. In amore le difficoltà non vi faranno mollare.
LEONE 23/7 - 23/8
In questo periodo nel lavoro siete troppo distratti: potrebbe sfuggirvi qualche buona occasione. In amore siete molto coinvolti.
VERGINE 24/8 - 22/9
Oggi nel lavoro sarà un susseguirsi di eventi che richiederanno decisioni rapide. In amore siete u po' distratti.
ilCruciverba
BILANCIA 23/9 - 22/10
Grazie alla determinazione e alla costanza siete vicini alla conclusione di un ottimo affare. In amore dosate le parole.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
L'insoddisfazione nel lavoro non giustifica decisioni e iniziative affrettate. In amore non sapete bene cosa volete.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Dovete avere maggiore fiducia in voi stessi: la svolta nella professione sta per arrivare. In amore non siate precipitosi.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Nel settore professionale le felici intuizioni non vi mancano e vanno sfruttate al meglio. Finalmente un amore rilassante.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Nel lavoro dovete avere sempre la situazione sotto controllo se volete fare carriera. Incertezza nei sentimenti.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
ALMANACCO Mercole-
REBUS:
PAN ciot¬tolo; Goro = Panciotto logoro.
Il pessimismo nel lavoro rischia di farvi credere insormontabili anche gli ostacoli di poco conto. In amore frenate la gelosia.
Televisioni
21.10
FILM
21.05
PRIMA SERATA
Mr.& Mrs. Smith
RUBRICA
RUBRICA
17.50
SHOW
21.10
21.10
FILM
21.10
Miami Supercops
Mercoledì 28 gennaio 2009
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TELEFILM
FILM
21.10
Roberto Giacobbo
Geo&Geo
Maria De Filippi
CSI:Miami
Amore mio aiutami
07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -RubricaTg 1 Turbo - di motori 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 09.35 -Previsioni del tempoLinea verde 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.55 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.00 -RubricaUdienza straordinaria della Corte Costituzionale Prof. Giovanni Maria Flick alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.55 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale
06.20 -RubricaTg 2 Medicina 33 06.25 -Real TvX Factor - I casting 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.45 -RubricaUn mondo a colori - Files 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.55 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -Real TvX Factor 14.40 -RubricaPiloti 15.00- Diretta dalla Camera dei Deputati 15.40- RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk Show Ricomincio da qui 17.20 -Telefilm Law & Order - I due volti della giustizia 18.05 -Telegiornale Tg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -Telegiornale Tg 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -Telefilm Squadra speciale Cobra 11
08.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene 10.00 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.10 -TelegiornaleTG3 13.10 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis - di media e comunicazione 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.15 -RubricaTrebisonda 15.20 -TelefilmIl tesoro delle Fiji 16.00 -NewsGT Ragazzi 16.30 -RubricaMelevisione 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce
06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -Attualità Mattino Cinque 09.55 -Real Tv Grande Fratello 10.00 -Telegiornale Tg 5 10.05 -Attualità Mattino Cinque 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -TelegiornaleTg 5 13.40 -Soap OperaBeautiful 14.05 -Real TvGrande Fratello 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -Talk ShowUomini e donne 16.15 -Real TvAmici 16.55 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 minuti 18.05 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -TelegiornaleTg 5
07.10 -TelefilmQuincy 08.05 -TelefilmHunter 09.00 -TelefilmNash Bridges 10.10 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TELENOVELA Bianca 11.30 -TelegiornaleTg 4 11.40 -Soap OperaMy Life 12.40 -TelefilmUn detective in corsia 13.30 -TelegiornaleTg 4 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.00 -TelefilmWolff un poliziotto a Berlino 15.55 -Film Salvo D' acquisto con Massimo Ranieri, Lina Polito, Massimo Serato - regia di Romolo Guerrieri (Italia) - 1975 16.50 -NewsTgcom - Attualità 16.55 -NewsVie d'Italia 18.35 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -Telegiornale Tg 4 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore 20.20 -TelefilmWalker Texas Ranger
06.50 -Cartoni 09.00 -Sit ComLa tata 09.30 -TelefilmAlly McBeal 10.20 -Sit ComWill & Grace 10.50 -Sit ComE alla fine arriva mamma! 11.20 -TelefilmFriends 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniWhat's My Destiny... 14.05 -CartoniNaruto Shippuden 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmPaso Adelante 15.50 -TelefilmSmallville 16.40 -Sit ComDrake & Josh 17.30 -CartoniMy Melody sogni di... 17.40 -CartoniSpiders riders 18.00 -CartoniTwin princess - Principesse gemelle 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.00 -NewsStudio Sport 19.30 -CartoniI Simpson 19.50 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.05 -Sit ComCamera Café
06.00 -TelegiornaleTg La 7 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -Attualità Omnibus Life 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -Rubrica Movie Flash 10.25 -TelefilmIl tocco di un angelo 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -Film Rappresaglia con Richard Burton, Marcello Mastroianni, Leo McKern, John Steiner - regia di George P. Cosmatos (Italia/Francia) - 1973 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -Rubrica Atlantide, Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmCold Squad 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -GiocoAffari tuoi 21.10 -FilmMr. & Mrs. Smith con Brad Pitt, Angelina Jolie, Adam Brody, Keith David, William Fichtner - regia di Doug Liman (USA) - 2005 23.20 -TelegiornaleTg 1
20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Rubrica Voyager - Ai confini della conoscenza 23.05 -NewsRai Sport Speciale Domenica Sportiva
20.35 -Teleromanzo Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -Telefilm Un caso per due 23.15 -Talk ShowParla con me
20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Show Amici
21.10 -FilmMiami Supercops con Bud Spencer, Terence Hill regia di Bruno Corbucci (Italia) 1985 22.40 -NewsTgcom - Attualità 22.45 -Previsioni del tempoMeteo 23.05 -RubricaControcampo
20.30 -Gioco La ruota della fortuna 21.10 -Telefilm CSI: Miami 22.05 -Telefilm CSI: New York 23.05 -TelefilmThe Closer
20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -FilmAmore mio aiutami con Alberto Sordi, Monica Vitti, Silvano Tranquilli, Laura Adani - regia di Alberto Sordi (Italia) - 1969 23.20 -TelefilmSex and the city
23.25 -AttualitàPorta a Porta 01.00 -TelegiornaleTg 1 01.40 -RubricaSottovoce 02.10 -RubricaMagazzini Einstein 02.45 -VideoframmentiSuperStar 03.15 -Film TvIl Maresciallo Rocca Morte Di Una Ragazza Polacca
01.00 -Telegiornale Tg 2 01.15 -RubricaTg Parlamento 01.25 -RubricaReparto corse 02.15 -RubricaTg 2 Costume e società 02.30 -Telefilm Attenti a quei tre 03.00 -RubricaMedicina per voi 03.35 -VideoframmentiCercando...
00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.00 -RubricaAppuntamento al cinema 01.10 -RubricaLa storia siamo noi 02.10 -DocumentiFuori orario 02.15 -AttualitàRai News 24 02.50 -RubricaNext
00.00 -AttualitàMatrix 01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.45 -Real TvAmici 03.40 -Reality ShowGrande Fratello 04.15 -TelefilmSquadra emergenza 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte
01.15 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 01.40 -FilmNotte d'essai - A 008 Operazione Sterminio con A. Lupo, D. De Santis - regia di Umberto Lenzi (Ita) - 1965 03.10 -FilmNotte d'essai - Mamma 04.30 -RubricaPeste e corna e gocce...
23.55 -ShowChiambretti Night - Solo per numeri uno 01.30 -NewsStudio Sport 01.55 -TelegiornaleStudio Aperto 02.10 -MusicaleTalent 1 Player 02.50 -Serie TvRescue Me 03.55 -FilmPerché si uccide un...
23.55 -TelefilmL world 01.15 -RubricaMovie Flash 01.20 -AttualitàOtto e mezzo 02.00 -TelefilmStar Trek: Deep Space Nine 03.00 -TelefilmAlla corte di Alice 03.45 -RubricaDue minuti un libro
leTrame
LA 7
ORE 14.00
RETE 4
ORE 15.55
LA 7
ORE 21.10
RAPPRESAGLIA
SALVO D’ACQUISTO
AMORE MIO AIUTAMI
con R. Burton, M. Mastroianni - regia di George P. Cosmatos (Ita/Fra) - 1973
con M. Ranieri, L. Polito, I. Danieli, E. M. Salerno - regia di Romolo Guerrieri (Ita) - 1975
con A. Sordi, M. Vitti, S. Tranquilli - regia di Alberto Sordi (Ita) - 1969
Nel marzo del 1944, Roma è sotto il dominio dei tedeschi e controllata dalle spietate Ss. Mentre si tenta di mettere in salvo il patrimonio artistico minacciato dai nazisti, si sta anche organizzando un attentato a un compagnia delle Ss. Il piano va a buon segno e a via Rasella restano sul terreno una trentina di soldati tedeschi. Il comandante Maelzer, dopo aver informato i propri superiori..
RETE 4
ORE 21.10
Il vicebrigadiere Salvo D'Acquisto si offre volontariamente ed eroicamente al plotone d'esecuzione tedesco per impedire un massacro di civili...
RAI 1
ORE 21.10
MIAMI SUPERCOPS
MR. & MRS. SMITH
con T. Hill, B. Spencer, J. Castellano regia di Bruno Corbucci (Ita) - 1985
con B. Pitt, A. Jolie, V. Vaughn, A. Brody - regia di Doug Liman (Usa) - 2005
Doug e Steve sono amici da lungo tempo. Il primo lavora per l'Fbi, il secondo ha lasciato la polizia perché non ha fiducia nei superiori. Un giorno viene rilasciato un malvivente, ex poliziotto, detenuto dopo una rapina della quale non era stato rinvenuto il bottino. Dell'indagine viene incaricato Doug, che con Steve aveva arrestato l'uomo. In un primo tempo Steve non accetta di collaborare...
John e Jane Smith sono sposati da anni e stanno attraversando l'inevitabile crisi. Ognuno dei due in realtà nasconde qualcosa all'altro: Mr. e Mrs. Smith sono in realtà due spietati killer che lavorano per organizzazioni rivali. Quando ricevono l'incarico di uccidersi a vicenda, i due scoprono una nuova fonte di emozione nel loro rapporto...
Giovanni è solo all'apparenza un uomo spregiudicato e anticonformista; in realtà è innamorato pazzo della moglie. Quando lei gli rivela di essere innamorata di un altro, lui fa di tutto per dissuaderla. Scopre poi che Valerio, l'uomo di cui si è invaghita, non la contraccambia. Tutto contento parte allora per una seconda luna di miele con la donna, ma sulla nave c'è proprio Valerio...
RETE 4
ORE 1.40
A 008 OPERAZIONE STERMINIO con A. Lupo, I. Schoeller, D. De Santis regia di Umberto Lenzi (Ita) -1965 I servizi segreti britannici mandano in missione al Cairo l'agente 006. In collaborazione con un collega americano dovrà mettere le mani su una nuova invenzione: l'antiradar. Arrivato sul posto l'agente prende contatto con A 008, un'avvenente ragazza. I due insieme diventano, in breve tempo, oggetto degli attentati degli uomini di Kemp...
Grande Fratello pigliatutto non c’è storia con X Factor RAI UNO L'eredita' Affari tuoi L'eredita' la sfida Il bene e il male
ora 19.49 20.41 18.51 21.18
ascolto 7.397 7.253 5.288 4.804
RAI DUE X factor Ante-factor Tg2-costume e societa' Squadra speciale cobra
21.14 21.03 13.31 19.38
3.177 2.272 2.144 2.083
RAI TRE Un posto al sole Chi l'ha visto ? Geo & geo Blob di tutto di piu'
20.36 21.09 17.44 19.57
2.905 2.565 1.831 1.738
CANALE 5 Striscia la notizia Grande fratello Chi vuol essere Beautiful
20.46 21.15 19.05 13.41
8.250 6.633 4.765 3.988
ITALIA 1 I simpson Miami vice Mai dire grande La ruota della fortuna
14.27 21.12 23.56 20.29
2.853 2.731 2.685 2.147
RETE 4 Walker texas ranger Il comandante florent Tempesta d'amore Sessione pomeridiana
20.29 21.14 19.42 14.08
2.847 2.453 2.192 1.898