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Sabato 21 febbraio 2009
Brevi dal mondo
Incidenti aerei a Luxor e Tokyo ROMA – Giornata nera per la sicurezza nei cieli. A una settimana dalla tragedia di Buffalo (Usa) dove ci furono cinquanta vittime, a Luxor, in Egitto, un cargo Antonov ucraino, ma di fabbricazione russa, ha preso fuoco provocando la morte dei cinque componenti dell’equipaggio. Panico anche nei cieli di Tokyo, dove forti turbolenze hanno causato il ferimento di 47 passeggeri, 10 in modo grave, a bordo di un Boeing 747 della compagnia americana Northwest Airlines, in volo tra Manila e la capitale giapponese, in fase di atterraggio.
Chavez: «Ci sarò fino al 2019» CARACAS – E' in vigore in Venezuela la nuova costituzione voluta dal presidente Hugo Chavez, testo che è stato approvato nel referendum la scorsa domenica con un 54,3% di 'si'. Il nuovo testo costituzionale, che prevede la rielezione indefinita del presidente e di altre cariche pubbliche, è entrato in vigore dopo un consiglio dei ministri presieduto dallo stesso Chavez, il quale ha salutato l’evento dichiarandosi pronto a continuare con la rivoluzione «bolivariana» da lui promossa fino all’anno 2019. Come aveva già anticipato più volte, Chavez si è detto intenzionato a ricandidarsi alle prossime elezioni del 2012 e di essere pronto a proseguire con la «rivoluzione».
In Italia e nel Mondo Europee, accordo fatto al 99% fra Rifondazione e Comunisti ROMA – «Un’altra Europa, un altro mondo»: con questo slogan il forum della nuova sinistra europea, su iniziativa del Pdci, ha organizzato un convegno internazionale sulla crisi e sul capitalismo. Orizzonti internazionali a parte, il convegno ha rappresentato la prove generale per la lista unitaria alle europee di Prc e Pdci. Per Oliviero Diliberto ci sono il 99% delle probabilità che il progetto vada in porto: «Questo forum di partiti comunisti e di sinistra - dice - ha dimostrato che le posizioni dei nostri due partiti in politica estera sono quasi coincidenti. È importante che ci sia una riunificazione delle nostre forze». Anche Paolo Ferrero dà il via libera alla lista unitaria anche se «è in corso una discussione aperta – sottolinea – con
Oliviero Diliberto
tutte le forze di sinistra, quasi sempre oggi percorse da grandi contrasti sulla linea politica». Per il leader di Prc, «punto fermo per chi aderisce alla nostra lista è l’impegno all’adesione al gruppo per la sinistra comunitaria europea».
Rapine in villa, presa la banda che terrorizzava il Salento LECCE – La rapina più cruenta avvenne esattamente un anno fa, il 20 febbraio 2008. Un commando armato entrò nella villa di Gisella Santoro, a Carmiano (Lecce), legò i sei componenti della famiglia e ne ferì uno. Quella volta i rapinatori non erano a caccia di danaro ma volevano terrorizzare l'imprenditrice per estrometterla definitivamente dal mercato del noleggio di videogiochi. Particolari di quell'assalto emergono dall’indagine che ha portato all’arresto di 17 dei 18 presunti componenti della banda della Lancia K, specializzata negli assalti alle ville nel nord del Salento. Agli arrestati – tra cui molti operai, un imprenditore agricolo, un autista, un commerciante e due casa-
La polizia durante le operazioni
linghe – vengono contestati i reati di associazione per delinquere finalizzata alle rapine, al sequestro di persona, traffico internazionale di auto rubate e detenzione di armi da guerra. Altre nove persone sono indagate a piede libero.
L’Assemblea costituente deciderà tra Franceschini e le primarie
Rutelli: «Rischio estinzione» Oggi il Partito Democratico alla resa dei conti ROMA - Dario Franceschini segretario pro tempore fino al congresso, o primarie per scegliere un nuovo vero leader. L'Assemblea costituente del Pd che si riunisce oggi alla Fiera di Roma dovrà sciogliere questo e molti altri nodi sul futuro del Pd. La vigilia della cruciale riunione dei quasi 3 mila componenti dell'Assemblea è ricca di tensione e di recriminazioni, di critiche e di preoccupazioni. Le dimissioni di Walter Veltroni hanno aperto uno scenario incerto e confuso. Toccherà alla presidente dei senatori Anna Finocchiaro governare la riunione e non sarà facile. La candidatura di Franceschini è appoggiata dai vertici del partito e
per questa soluzione sono schierati Marini, Fassino, D'Alema, i segretari regionali e diversi altri big. Ma il fronte di chi chiede un segnale forte, la scelta del segretario con le elezioni primarie, o il congresso, è piuttosto ampio e comprende i sindaci Cacciari e Cofferati, i presidenti delle Regioni e molti veltroniani. Il senatore Stefano Ceccanti, per esempio, è pronto a presentare una mozione perché si vada subito alla consultazione popolare. Circola anche la voce della candidatura di Nicola Zingaretti mentre Pier Luigi Bersani, che era sceso in campo prima delle dimissioni di Veltroni, è pronto alla battaglia ma al congresso alla scadenza prevista di otto-
bre. Massimo D'Alema, intanto, ha parlato per prima volta delle dimissioni di Veltroni e degli scenari che si aprono. L'ex ministro degli Esteri respinge le accuse di "complotti" e assicura che "non c'è niente di personale" tra lui e l'ex segretario. Ma non risparmia le critiche: per esempio, "si è creduto di andare avanti con la scorciatoia del rapporto taumaturgico tra un leader e le masse". E "non ha funzionato" anche perché non si è saputo scegliere per tempo se essere o meno un partito "leggero" e si sono date risposte "vaghe e indecise" su molti temi. D'Alema apre alla scelta di Franceschini ma gli chiede di illustrare le
sue "intenzioni politiche" perché politico è l'incarico di segretario. Arturo Parisi boccia l'idea di Franceschini segretario reggente anche perché era l'ex vicesegretario della linea che è stata sconfitta. Chiede le primarie per l'elezione del nuovo leader che deve a suo parere assolutamente essere legittimato dalla stessa larga base di cittadini che ha scelsero Veltroni. "Il tempo per fare le primarie è abbondante, la casa brucia e guai se quelli che la abitano non si accorgono dell'incendio, meritano di morire con essa", tuona l'ex ministro di Prodi confermando che oggi si candiderà alla guida del Pd. Marina Maresca
In Italia e nel Mondo
Sabato 21 febbraio 2009
Una bomba ha colpito un edificio governativo: due morti e 44 feriti
Sri Lanka, raid aereo Tamil sulla capitale I caccia governativi abbattono un velivolo ribelle. Chiuso l’aeroporto
L’edificio governativo colpito
COLOMBO – Improvvisa fiammata di guerra nei cieli della capitale dello Sri Lanka, Colombo. Due aerei dei separatisti Tamil hanno attaccato la capitale e, benchè fossero stati individuati dai radar, una bomba è stata sganciata e ha colpito un edificio governativo nella zona portuale, uccidendo due persone e ferendone almeno 44. La contraerea era entrata in azione quando ancora i due velivoli non erano visibili da terra. Poi si sono alzati in volo anche i caccia dell’aeronautica militare cingalese che hanno ingag-
giato una battaglia aerea. Poco dopo un portavoce del ministero della Difesa ha comunicato che uno degli aerei attaccanti era stato abbattuto e che si era schiantato nella zona dell’aeroporto internazionale, a due passi dalla capitale. Lo scalo è stato chiuso e tutti i voli in arrivo sono stati dirottati verso gli aeroporti della vicina India. Secondo il portavoce del ministero della Difesa, Kahelija Rambukwella, i rottami del velivolo sono stati individuati a Katunayake, nei pressi dello scalo, ed è stato trovato anche il corpo del pilota. Del secon-
do aereo non si hanno notizie certe: secondo una fonte anonima anche questo velivolo sarebbe stato abbattuto. La bomba sganciata dai separatisti del Ltte (Tigri per la liberazione dell’Eelam Tamil) intanto aveva provocato, oltre ai danni immediatamente evidenti, visto l’incendio di vaste proporzioni seguito all’esplosione, anche vittime e feriti. L'ordigno ha colpito un edificio governativo, sede del più importante ufficio per la riscossione delle imposte. Yassir Abdull Kareem
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Pakistan, kamikaze a un funerale: 35 vittime Strage di sciiti mentre una folla seguiva le esequie di Sher Zaman
La polizia sul luogo della strage
NEW DELHI – Ancora una strage di sciiti in Pakistan: un kamikaze si è fatto esplodere ieri mattina in mezzo alla gente che seguiva un funerale a Dera Ismail Khan, nel Pakistan nordoccidentale. Il bilancio – secondo fonti mediche – è di 35 morti e 85 feriti. L’attentato è avvenuto mentre nel centro storico della città della Provincia Frontaliera di Nord Ovest (Nwfp) stava passando un corteo funebre con centinaia di persone che accompagnavano alla sepoltura Sher Zaman, leader della comunità sciita, ucciso iri a colpi di pistola.
Il premier chiede a Livni e Barak di entrare
Peres incarica Netanyahu «Cercate una larga intesa» GERUSALEMME – Per il bene supremo di Israele è necessario che Likud, Kadima e il partito laburista diano vita ad un governo allargato: lo ha detto ieri il leader del Likud Benyamin Netanyahu, subito aver ricevuto dal capo dello stato Shimon Peres l’incarico di formare il nuovo esecutivo alla luce dei risultati delle elezioni politiche del 10 febbraio e dei nuovi rapporti di forza creatisi alla Knesset. Peres ha spiegato di aver scelto Netanyahu come futuro premier dopo aver sentito il parere di tutte le liste rappresentate in parlamento e aver stabilito che egli gode del sostegno di almeno 65 deputati su 120. A favore della leader di Kadima, Tzipi Livni, si erano espressi solo i 28 deputati del suo partito. Ma il capo dello Stato ha anche consigliato al leader del Likud di ricercare larghe intese con le principali forze politiche del Paese, allo scopo di garantire stabilità ad Israele. In precedenza Peres aveva cercato di convincere la Livni a sostenere un governo di unità nazionale guidato da Netanyahu. Ma la risposta era stata negativa. «Si è creata – aveva detto la Livni – una coalizione basata sulla assenza di una visione politica». Alludeva alla collaborazione già delineatasi fra il Likud ed altre liste di destra alla Knesset. «Un governo allargato – aveva aggiunto – non ha un valore, se è privo di una strada. Non potrò accreditare con la mia presenza la assenza di una strada». Il suo obiettivo, ha insistito la Livni, è quello di favorire il processo di pace con i palestinesi e la realizzazione della Road Map del Quartetto. In assenza di una staffetta alla carica
Benyamin Netanyahu
di premier, Kadima sarebbe dunque passato alla opposizione. Nel discorso di accettazione Netanyahu ha esordito affermando che per Israele il momento attuale ha un carattere «cruciale». Ricorrendo a tinte fosche il premier incaricato ha descritto le minacce che incombono sullo Stato ebraico: ha menzionato «l'Iran, che cerca di dotarsi di armi nucleari»; «la tenaglia terroristica manovrata dall’Iran che ci stringe a nord e a sud’', ossia gli Hezbollah libanesi e i palestinesi di Hamas a Gaza; e infine ha avvertito che in seguito alla crisi economica mondiale «il posto di lavoro di centinaia di migliaia di israeliani è adesso in pericolo». Di fronte a pericoli così formi-
dabili, ha proseguito, occorre liberarsi dalla stretta logica di partito e «lavorare spalla a spalla». Quindi ha fatto appello alla Livni e al leader laburista Ehud Barak affinchè uniscano con lui le forze per dar vita a un governo che assicuri «il futuro dei nostri figli, il futuro di Israele». Per placare le ansietà di Kadima ha precisato che cercherà di formularne la linea politica in primo luogo appunto con Kadima e con il labour. La destra nazionalista, per il momento, starà a guardare. Il suo intervento ha subito sortito un primo effetto. Netanyahu ha telefonato alla Livni e ha concordato che si incontreranno a quattr'occhi già domenica. «Tu conosci le mie posizioni. Se lo credi opportuno, possiamo comunque incontrarci» ha detto la Livni, lasciando intendere che innanzi tutto dovrà essere trovata una base comune sulle trattative con i palestinesi. Per legge Netanyahu dispone da oggi di 28 giorni per mettere a punto il suo nuovo governo. Se fosse necessario, potrebbe ricevere una estensione di altri 14 giorni. Nel frattempo, presumibilmente, cercherà di fare opera discreta di persuasione su altri dirigenti di Kadima che probabilmente sono meno decisi della Livni a passare alla opposizione. La stampa cita in particolare il n. 2 Shaul Mofaz e il presidente della Knesset Dalia Yitzik. La base del partito è invece più battagliera: secondo il sito YallaKadima, che ha condotto un sondaggio informale, tre quarti degli attivisti vorrebbero adesso ingaggiare battaglia contro il governo Netanyahu dai banchi della opposizione. Aldo Baquis
Hillary Clinton mentre parte per Pechino
Clinton minaccia Pyongyang e tende la mano a Pechino SEUL - Un severo monito alla Corea del Nord affinchè cessi le provocazioni e una mano tesa a Pechino sui temi della crisi economica mondiale, del cambiamento climatico e della sicurezza. Il segretario di Stato americano Hillary Clinton ha lasciato ieri Seul, penultima tappa del suo 'tour' in Asia dopo Giappone e Indonesia, per raggiungere Pechino dove oggi incontrerà il presidente cinese, Hu Jintao, il primo ministro, Wen Jiabao, e il suo collega, Yang Jiechi. Arrivata giovedì sera a Seul, la Clinton ha esortato la Corea del Nord ad interrompere ogni provocazione e rispondere alle offerte di dialogo di Seul. La Clinton ed il capo della diplomazia di Seul, Yu Myung-hwan, "sono concordi sul fatto che la Corea del Nord deve porre fine alle sue provocazioni e rispondere alle nostre offerte di dialogo senza condizioni", spiega il ministero in un comunicato. Il segretario di Stato americano ha anche avvertito il regime comuni-
sta che insulti contro la Corea del Sud non favoriranno una ripresa delle relazioni con Washington. La Clinton ha poi annunciato la nomina di Sthephen Bosworth come inviato americano per i negoziati sul disarmo nucleare della Corea del Nord, che l'esponente Usa non ha esitato a definire "una tirannia". I colloqui fra le due Coree, la Cina, il Giappone, la Russia e gli Usa sono ad un punto morto per il rifiuto della Corea del Nord di far portare all'estero materiale nucleare perché sia esaminato. Pyongyang ha poi inasprito i toni bellicosi contro Seul, minacciando attacchi missilistici. Minacce bollate come 'provocazione' dagli Usa. Il capo della diplomazia Usa è poi partita alla volta di Pechino ma con un altro spirito: "La futura cooperazione - ha detto - non metterà in secondo piano n le questioni relative a Taiwan e Tibet". Paolo Bellucci
Mediterraneo inquinato i molluschi cambiano sesso
Google Ocean trova Atlantide, ma era una bufala
IL Mediterraneo alle prese con inquinamento e cambiamenti climatici: il primo provoca mutazioni di sesso ai molluschi, che da femmine diventano maschi, i secondi hanno ridefinito la rosa dei venti, da una prevalenza di maestrale al più caldo scirocco proveniente da sud. E' quanto emerge da un incontro organizzato dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) per la presentazione dei risultati del progetto MonItaMal, sull' ambiente marino Mediterraneo, con particolare riferimento alle isole di
IN prima battuta sembra davvero la quadratura del cerchio: trovare Atlantide usando Google, con buona pace di generazioni di archeologi armati di vanga e conoscenza. Eppure è andata così. Bernie Banford, ingegnere aeronautico britannico, stava infatti esplorando il mondo con Google Ocean – la nuova applicazione di Google Earth, il mappamondo virtuale ideato dal colosso del web – quando al largo delle Canarie ha notato, sul fondale dell’Atlantico, un quadrato quasi perfetto con all’interno un reticolo. Come fossero strade. Ed
Tanzi riparte dai muffin Malta e Lampedusa. E' la dispersione nelle acque di un composto della vernice delle imbarcazioni (il tributilsragno, Tbt) il colpevole della “mascolinizzazione della popolazione» di murici (molluschi bioindicatori).
CALISTO Tanzi riparte dai muffin. L'uomo del crac Parmalat, condannato a dieci anni di reclusione per il reato di aggiotaggio e ostacolo all'attività di vigilanza, il patron dell'azienda di Collecchio da 14 miliardi di euro di buco. Da cinque
giorni il cavaliere mattina e pomeriggio va in ufficio in una azienda di dolciumi. Si torna in sella, sei anni dopo aver distrutto migliaia di risparmiatori, aver truffato intere famiglie e messo in ginocchio parte del sistema economico italiano.
eccitatissimo ha subito contattato il tabloid The Sun. E il Sun certo non si è tirato indietro. Anzi. Ha sparato la notizia in prima pagina: 'È Atlantide?', si è interrogato ieri il quotidiano britannico. Ma era solo una bufala.
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Sabato 21 febbraio 2009
Il fatto del giorno: Berlusconi esterna: nazionalizzare le banche La Stampa
Il Cavaliere e Brown contro il protezionismo
Il premier: interessi fissi Ipotesi non gradita e “stessi livelli di credito” a chi investe nei titoli
dalla cronaca di Rosario Dimito
dall’articolo di Augusto Minzolini
dal dossier di Andrea Greco
«Occorre trovare una risposta adeguata e definitiva alla crisi finanziaria: qualcosa di forte che vada al di là dei singoli piani nazionali e scongiuri trappole protezionistiche». Lo hanno ribadito ieri il premier Silvio Berlusconi ed il suo collega inglese, Gordon Brown, che - nelle loro vesti di presidenti, rispettivamente, del G8 e del G20 - si sono detti in «totale accordo nel delineare i temi» dei due vertici in programma nei prossimi mesi. Berlusconi in particolare ha fatto un accenno, tra le ipotesi di risposta globale alla crisi, anche alla possibile «nazionalizzazione delle banche» sottolineando che si tratta di un’ipotesi che non riguarda l’Italia. [...]
Qualche minuto prima davanti a Gordon Brown tra gli affreschi di Villa Madama Silvio Berlusconi aveva messo in discussione uno dei pilastri del libero mercato, annunciando che a livello internazionale gli sherpa che stanno lavorando al G20 e al G8 tra le tante ipotesi hanno immaginato anche quella di «una nazionalizzazione delle banche». [...] Poi lasciando la villa medicea, [...], il premier ha aperto un attimo la portiera dell’automobile per spiegare il vero scopo di quest’idea [...] «È un’ipotesi - ha fatto presente il Cavaliere - a cui stiamo pensando davvero a livello internazionale. L’obiettivo è quello di mantenere gli stessi livelli di credito con interessi fissati dallo Stato [...]».
Ma le banche italiane stanno tanto male da vedere la rinazionalizzazione in fondo al tunnel della crisi? Domanda pertinente, dopo che un presidente del Consiglio - anche se è Silvio Berlusconi, e non sempre esterna con le pinze - lo ha ipotizzato. Anche se parlava in ambiti europei il Cavaliere, sempre più il simbolo del paese, ha fatto pensare i più alle banche italiane. Anche gli operatori di Piazza Affari, quei superstiti che dopo la sortita hanno ripreso instancabili a vendere titoli di Unicredit e d’altro. Perché la nazionalizzazione non piace agli investitori: fiacca le prospettive di rischio e utile, a vantaggio degli obbligazionisti che hanno prestato denari e ne escono garantiti. [...]
La Stampa
La migliore di ieri
E Unicredit Silvio cambia le disgrazie è in ribasso in un’opportunità per sé dalla cronaca di Francesco Manacorda
dall’editoriale di Fausto Carioti
A fine giornata, nelle sale operative di Borsa, passano di mano i grafici «intraday», quelli che [...] segnalano i movimenti dei titoli ora per ora. E lì, dopo che alle 16 e 24 i primi flash di agenzia mettono assieme le parole «Berlusconi» e «nazionalizzazione», si vede netta la caduta del titolo Unicredit. Già sul filo teso dell’euro per tutta la giornata, la banca guidata da Alessandro Profumo perde il 4% solo nell’ultima ora di contrattazioni e finisce in ribasso del 6,39% a 0,98% euro. Smentite e precisazioni arriveranno mentre gli ordini di vendita ancora volano e [...] non serviranno a nulla. [...]
Silvio Berlusconi deve le sue fortune imprenditoriali e politiche alla capacità di trasformare le crisi degli altri in opportunità per lui. È sempre stato così. Quando gli altri editori privati uscivano con le ossa rotte dai primi tentativi di fare concorrenza alla Rai, lui intuì la possibilità di creare nientemeno che un nuovo polo televisivo per abbattere il monopolio pubblico. Nel 1986 il Milan di Giussy Farina era sull’orlo del fallimento: Berlusconi lo comprò, vinse lo scudetto due anni dopo e ne fece un eccezionale veicolo di autopromozione. Nel 1994 del vecchio pentapartito abbattuto dalle inchieste giudiziarie
Via libera da Scajola dall’editoriale di Fabio Sebastiani
restavano solo le macerie, su cui si preparavano a passare i cingoli della «gioiosa macchina da guerra» di Achille Occhetto. Ma dove tanti vedevano un Paese rassegnato a finire in mano allo stato maggiore del vecchio Pci, lui vide milioni di voti alla disperata ricerca di qualcuno che tendesse la mano per raccoglierli. Ecco, ora Berlusconi crede di trovarsi in una di quelle situazioni cruciali, e farà tutto quello che gli è possibile per volgerla a suo vantaggio. Lo ha fatto capire ieri, annunciando le sue prossime strategie per risollevare l’economia.[...] Gli istituti di credito tacciono, e se parlano lo fanno per mandare messaggi tranquillizzanti. Ma sono sempre meno credibili. [...]
Una proposta che «merita di essere approfondita». Così il ministro per le Attività produttive, Claudio Scajola, ha commentato l’idea lanciata dal presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, di lasciare per un anno alle aziende il Tfr "inpotato", ora destinato all’Inps. «Ogni proposta innovativa in questa fase merita attenzione», ha detto Scajola [...]. Semaforo verde alla fase istruttoria anche da parte della Confcommercio, e di altre organizzazioni come la Legacoop e associazioni come le Acli. «Sostenere liquidità, autofinanziamento ed accesso al credito da parte delle imprese è, in questa fase, certamente fondamentale. [...]».
Giannelli sul Corriere La Stampa
I fatti del giorno prima a cura di Max Stèfani
A Sanremo ieri prestazione più che buona degli Afterhours. Meno imbalsamati della penosa prima uscita. Comunque escono e il pezzo non è granchè. Almeno 14 milioni di pensionati e casalinghe sanno che esistono, sono brutti, sporchi e (forse) cattivi. Ieri sono scesi in campo i figli dei musicisti. Sigh. Liberate dopo mesi le due suore in Kenya. "Torneremo a fare del bene, abbiamo pregato tanto il nostro Gesù". Suonano a festa le campane a Cuneo. I banditi: "Se tornano questa volta ce le mangiamo. Bollite però che sono dure come il legno". Il padre di Eluana interviene sulla legge allo studio a proposito del "testamento biologico" : "Così come è annunciata è una barbaria". Gasparri: "Eluana o non Eluana se questo non sta zitto gli spezziamo le gambe". In rivolta la base e la periferia del Pd. Vogliono le primarie subito, non fra sei mesi come promesso. C'è un'Italia che si è stufata dei giochetti dei loro leader. Adesso si fa il nome di Parisi, ma Franceschini è subito dietro. Solidarietà a Veltroni da parte di Jovanotti: "Il problema è che Water è troppo buono". D'Alema: "Io non c'entro niente con la caduta di Water". Water prima di partire per l'Africa fa scalo a New York. Alloggerà nel loft comprato
alla figlia con i soldi pagati al Pd dai noi cittadini. Ha buon gioco Berlusconi: "In 15 anni di politica ho avuto a che fare con almeno 6-7 leader dell'opposizione. Passerà anche i prossimo. Sono inaffidabili". Dopo le critiche di Napolitano, il Governo corregge il testo. Le ronde saranno soft, niente pistole, solo manganelli, spray al peperoncino e super visione eventuale di sindaco e prefetto. I partiti hanno cominciato a contendersi i volontari. I discografici scendono in piazza. Vogliono che ristoranti e bar paghino per trasmettere le musica. Vale anche per chi tiene la radio o la tv accesa. Protesta la Confesercenti. Banche. Dopo le dichiarazioni di ieri del Caimano, ancora giù Unicredit. Scandalo in Russia: al processo nessuno ha ucciso la Politkovskaja. Tutti innocenti. Pare sia morta per un malore. Morto a 81 anni Oreste Lionello. Attore e comico famoso più che altro per le sue imitazioni di Andreotti e per aver dato la voce a Woody Allen. Ma anche a Peter Sellers, Gene Wilder etc.
Obiettivo, liberarsi dalle attività tossiche e rischiose dal commento di Franco Bruni
Al cuore della crisi economica internazionale rimane quella bancaria, che è stata tamponata ma è lontana dalla soluzione. Le difficoltà delle banche sono tali che, sia in America che in Europa, non si esclude di dover ricorrere a massicce nazionalizzazioni, come ha accennato ieri anche Berlusconi. Le banche hanno tre problemi: liberarsi dalle «attività tossiche», ridurre il rapporto fra debiti e capitale, ridisegnare il modello della loro attività. «Tossici» sono i crediti e i titoli che derivano da prestiti e investimenti troppo rischiosi e sbagliati. È improbabile che
siano rimborsati e non si riesce a venderli. [...] I tossici non hanno mercato: anche quando valgono più di zero, non c’è un prezzo per valutarli. Questa è una delle difficoltà che si incontrano quando si vorrebbe toglierli dal bilancio delle banche. E metterli in una sorta di contenitore di spazzatura [...]: ogni decisione su quanto pagarli, magari con soldi pubblici, alle banche che si vogliono ripulire, è arbitraria. Inoltre è difficile individuarli: anche ciò che non pare tossico potrebbe rivelarsi tale. Ma la difficoltà maggiore è che le banche che li hanno non vogliono dichiararli, per far finta, coi mercati e le autorità, di essere in condizioni migliori di quelle in cui si trovano. [...]
Il secondo problema delle banche rimarrebbe anche se si eliminassero i titoli tossici: è l’eccesso di debito, l’altra faccia della carenza di capitale. [...] Ed ecco il terzo problema. Chi compra azioni di una banca, anche di una good bank senza titoli tossici, vuole che abbia un progetto di sviluppo convincente, che oggi non c’è. [...] Nel complesso, sotto i colpi della crisi, i banchieri hanno un atteggiamento difensivo e conservatore. Ciò vorrebbe tranquillizzare; ma non è quel che serve per convincere i capitali a investirsi in banca, permettendole di tornare su una strada di sviluppo dove solo l’intraprendenza innovativa consente rendimenti proporzionati ai rischi. [...]
La fotografia San Remo, Gabriella Pession e Paolo Bonolis sul palco dell’Ariston (Ansa)
La sesta colonna di Francesco Zardo
Mannaggia alla miseria: è da una vita che questo governo e i suoi esponenti si schierano contro il cosiddetto “statalismo” e in favore di un processo di privatizzazione dei servizi e dei beni comuni. Vi ricordate quando si cominciò a sentir parlare di privatizzazioni, no? Alla fine ci avevano convinto, o quasi: privatizzare lo Stato (e dunque le infrastrutture, vedi energia e telefoni, le tv, la scuola e via dicendo) sembrava il processo virtuoso che avrebbe portato finalmente a un mondo efficiente e a misura di cittadino. Per un po’ è durata, poi con – ma diciamo pure “grazie a” – questa crisi, molti governi, fra cui ovviamente il nostro, si sono convinti che lo Stato doveva ricominciare a prendersi le cose. Guarda caso l’inversione a U avviene proprio quando la cosa pubblica è in mano a Berlusconi, che prima voleva privatizzare, ora statalizzare. Strano ma vero.
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Scimmiette, leoni, gazzelle, struzzi, allo zoo di Gaza la guerra ha fatto tante vittime tra i piccoli animali
Processo Politkovskaya l’Europa non può tacere
dall’articolo di Francesco Battistini
dall’editoriale di Franco Venturini
Non si uccidono così anche i cammelli? Nella conta dei morti di Gaza - quelli che alla fine contano davvero: vecchi, donne, bambini -, ci sono quattrocento carcasse che per un mese nessuno ha visto, raccolto, sepolto. Sono gli animali dello zoo di Zeitun, periferia settentrionale di Gaza City, uno dei sobborghi più colpiti nelle tre settimane dell’operazione Piombo Fuso. In molti erano arrivati nella Striscia dall’Egitto, fatti passare chissa come per i tunnel. Scimmiette, leoni, gazzelle, struzzi. Pochissimi di loro sono sopravvissuti alla guerra: Sabrina la leonessa, il suo spelacchiato compagno, qualche uccello, una decina in tutto… Gli altri, tutti lì a marcire fra le mosche: del cammello rimane quasi nulla; degli struzzi, meno ancora. Qualche bestia è morta sotto le bombe, altre hanno fori di proiettili. Ma la maggior parte se n’è andata per fame: «Per più di due settimane non siamo riusciti a portare cibo agli anima-
I leoncini dello zoo di Gaza
li – racconta alla Bbc il direttore dello zoo, Emad Passim -. Era troppo pericoloso avvicinarsi, c’erano i soldati israeliani e i carri armati». Com’è nella legge d’ogni guerra, solo i più forti hanno resistito. E a scoprire che i leoni ce l’avevano fatta, un mese fa, è stata proprio una squadra di soldati israeliani, riuscita ad entrare nello zoo dopo aver fatto detonare mine e bombe-trappola piazzate dagli uomini di Hamas (c’è un video dell’esercito
che mostra questi ordigni, sistemati fra le gabbie e una scuola che sta lì vicino). Sabrina e il suo re della savana, finiti in tv, hanno trovato perfino chi è disposto ad adottarli: allo zoo israeliano di Ramat Gan, vicino a Tel Aviv, durante la guerra sono nati due cuccioli di leoni, battezzati Salam e Shalom. Da Gaza però, da dove migliaia di palestinesi vorrebbero uscire ben prima dei felini, hanno risposto che la coppia resta dov’è.
dall’articolo di Michele Brambilla
Mi fa un certo effetto sentire come i bambini di oggi parlano della loro maestra, anzi delle loro maestre: «La Monica mi insegna questo, la Claudia quest’altro, poi c’è Giovanni che viene in classe il mercoledì». Quando li incontrano li salutano così: «Ciao Monica, ciao Claudia, ciao Giovanni». Ai nostri tempi c’era una sola maestra, anzi una sola «signora maestra», e ricordo il sacro terrore con cui ci rivolgevamo a lei. Il primo giorno di scuola fui buttato fuori dall’aula. Avevo fatto cadere per terra il calamaio pieno di inchiostro, che allora era fissato a ogni banco. La maestra
Quel maestro unico anzi, il “signor” maestro mi disse che ero brutto e cattivo, all’uscita assicurai a mia mamma che a scuola non ci sarei andato mai e arcimai più. Oggi partirebbe una denuncia alla procura e in sostegno del bambino si attiverebbe un pool di psicologi; ma quel giorno mi sentii rispondere dai miei genitori che avevo sbagliato io a smanettare con il calamaio avvitato sul banco, e che la maestra aveva
fatto benissimo a sbattermi fuori. Quando la signora maestra entrava in classe, noi bambini tutti in grembiule ci alzavamo in piedi, poi c’era la preghiera, ogni tanto dovevamo cantare la bandiera del tricolore, è sempre stata la più bella, noi vogliamo sempre quella, noi vogliam la libertà. La nostra libertà era stare cinque ore con le braccia incrociate dietro la sedia, in reli-
Gli animalisti israeliani non si sono scoraggiati: l’organizzazione Tnu lahaiot lihiot, “Lasciate vivere gli animali”, ha chiesto al ministero della Difesa di lasciar passare cibo, medicine e antiparassitari per i sopravvissuti dello zoo. Ci sono altre priorità, naturalmente, ma la colletta è partita e nei prossimi giorni la missione di soccorso si farà: trenta camion [...] dice Eli Altman, portavoce degli ambientalisti - e la collaborazione fra Israele e Hamas, almeno su questo, è un esempio che va oltre un semplice zoo». Anche nel sud d’Israele, dove cadono i Qassam, parecchi animali sono da soccorrere: «Molte famiglie li hanno abbandonati», racconta Altman: duecento cani e settanta gatti di Sderot, Beer Sheva, Ashdod aspettano nuovi padroni a Ramle, in un canile. Altman spera che le bestie, prima degli uomini, diventino un mezzo di scambio pacifico: un ippopotamo israeliano, lo scorso anno, è finito nello zoo palestinese di Kalkilya. Nelle gabbie di Gaza aspettano Salam e Shalom, i leoncini [...].
gioso silenzio, ad ascoltare la lezione. Invidiavo mio fratello perché la sua maestra, una sessantottina ante litteram, in una botta di anarchismo aveva lasciato ai bambini un’alternativa: le braccia conserte sul banco invece che dietro la schiena. Per la mia maestra quella era invece una posa da scansafatiche. E però mai, dico mai, l’ho percepita come un’aguzzina, anzi. Non di rado mi capitava, quando mi rivolgevo a lei precipitosamente, di chiamarla «mamma». Cercavo di recuperare immediatamente: «Mi scusi signora maestra»; lei fingeva di essere scocciata ma si capiva che era contenta del lapsus. [...]
Non è certo una sorpresa, l’assoluzione a Mosca dei tre simil-imputati per l’assassinio della giornalista Anna Politkovskaya. Clamorose carenze nell’indagine, misteri a ripetizione sul pur assodato legame tra uomini del FSB (il successore del KGB) e criminalità cecena. Testi che denunciano di essere stati invitati a mentire, e alla sbarra tre supposti «complici» del delitto con mandanti ed esecutori mai catturati. Cos’altro serve, per parlare di una tragica farsa? Tragica è il termine giusto, perché Anna Politkovskaja, con le sue denunce sugli abusi dei militari in Cecenia e sulla corruzione imperante nel potere post-sovietico, era diventata una delle ultime trincee della libertà di stampa e di critica in Russia. Fino a quei colpi di pistola in testa che il 7 ottobre 2006 l’hanno fatta tacere per sempre. Vendetta dei servizi russi, delitto di Stato tacitamente benedetto dal Cremlino, complotto di segno contrario per screditare Putin? Anche questo resterà un mistero. Ma è molto meno misterioso quel che in Russia è continuato e continua ad accadere. L’avvocato e attivista del movimento per i diritti umani Stanislav Markelov assassinato nel centro di Mosca assieme alla giornalista Anastassia Baburova (che lavorava nello stesso giornale della Politkovskaja) ; il dissidente ceceno Israilov raggiunto e ucciso a Vienna; il colonnello Budanov, reo confesso di aver strangolato una ragazza diciottenne dalle parti di Grozny, liberato in anticipo dal carcere; l’ex magnate del petrolio Khodorkovski portato invece a Mosca dopo quattro anni di car-
cere siberiano per subire un secondo processo politico quanto il primo. E da Putin come da Medvedev un assordante silenzio, non una parola per i morti, non un impegno a far luce. Fino al recentissimo scontro verbale tra Putin e Barroso soltanto perché il presidente della Commissione europea si era permesso di sollevare la questione dei diritti umani. Quanto basta e avanza per porre una questione che riguarda tutto l’Occidente e il governo italiano in particolare. Con l’arrivo di Barack Obama alla presidenza degli Stati Uniti, e potendo far leva sull’antica comprensione di qualche grande capitale europea, la Russia pare avviata ad ottenere il riconoscimento delle sue principali doglianze politico-strategiche. Difficilmente Georgia e Ucraina otterranno a breve il biglietto d’ingresso nella Nato, i tempi dello scudo antibalistico si allungheranno e il progetto coinvolgerà Mosca, non avrà luogo, insomma, la temuta «nuova guerra fredda» tra est e ovest. Ma se il dialogo politico con il Cremlino marcia verso un auspicato e auspicabile rilancio, e se l’Europa continua ad essere pesantemente condizionata dalle forniture energetiche provenienti da Mosca, l’Occidente può per questo rinunciare ai suoi valori e chiudere gli occhi davanti alla degenerazione delle libertà civili e legali in Russia? Non dovrebbero al contrario farsi sentire proprio i governi occidentali che hanno con Mosca i migliori rapporti, come quello italiano? L’episodio capitato a Barroso ci anticipa quale sarebbe la reazione del potere russo. Ma rinunciare a provarci significherebbe rinunciare alle propria identità democratica, e anche mostrare scarso coraggio politico.
Dopo Veltroni: il Pd, scenari e prospettive Il partito che fu comunista D’Alema si dice umanamente vicino Mancava in mano ai democristiani al leader uscente: “Questioni politiche” un progetto dall’articolo di Gianni Baget Bozzo
dall’intervista di Massimo Giannini
dall’articolo di Giorgio Galli
La lunga storia cominciata alla Bolognina con il cambiamento del nome del Pci conservandone intatte l’identità, la storia e la cultura, giunge al suo ultimo termine con le dimissioni di Veltroni da segretario del partito. Che un democristiano sia chiamato a reggere il partito che fu comunista dopo che Veltroni e D’Alema si sono autoeliminati, dice che l’operazione esprime nella sua realtà il suo significato. La soluzione finale era già implicita nella scelta del Pds di rifiutare l’offerta di collaborazione fatta allora da Bettino Craxi. Se i comunisti allora avessero accolto l’ingresso nella tradizione del riformismo italiano di Turati, Matteotti, Saragat, avrebbero dato forma compiuta alla democrazia italiana e sarebbe nata in Italia una socialdemocrazia europea. I comunisti vollero mantenere l’idea che essi fossero un partito nuovo, capace di mantenere l’identità rivoluzionaria in principio e praticare la democrazia in fatto. Per confermare questo stato di eccezione ricorsero all’altra eccezione della politica italiana: la Chiesa cattolica. Infine un partito rivoluzionario ma amico della Chiesa e non anticapitalista era già esistito in Italia ed aveva avuto consenso: il fascismo. Da Togliatti a Berlinguer la linea filo cattolica e antisocialista fu l’essenza del comunismo italiano, rivoluzionario senza rivoluzione, democratico senza liberalismo. Questa scelta ebbe successo perché accadde in Italia un evento imprevedibile: la fine del comunismo in Russia causò in Italia la fine dei partiti anticomunisti occidentali. La rivoluzione rimase in Italia e passò a sinistra dei postcomunisti, dal ’68 al terrorismo all’antagonismo. Il gruppo dirigente postcomunista ebbe la sua figura politica legata al rapporto con i «cattolici democratici», cioè quei cattolici per cui il cambiamento conciliare comportava in Italia la collaborazione senza alternative con i comunisti. L’operazione finale fu quella di unire postcomunisti e democristiani di sinistra in un solo partito. L’unica persona che poteva condurre in porto questa operazione era il cattolico dossettiano Romano Prodi. [...]
Onorevole D’Alema, adesso sarà contento. Veltroni si è dimesso. "Rispetto la sua decisione, come lui rispettò la mia quando mi dimisi da presidente del Consiglio. Tuttavia avrei preferito che si arrivasse a discutere tutti insieme in un congresso, senza questo trauma. Non c’è nulla di personale tra me e Veltroni. Le mie sono state osservazioni politiche. Umanamente sono vicino a Walter, e gliel’ho anche fatto sapere". Eppure lei non c’era alla conferenza stampa di addio, e la sua assenza è stata notata... "Quella conferenza stampa indetta al termine di una riunione del coordinamento hanno assistito i membri del coordinamento, del governo ombra, i collaboratori e i dirigenti del Pd. Io non ho nessuno di questi incarichi. E se mi fossi presentato dopo, sono sicuro che avreste scritto "ecco, D’Alema è venuto a godersi la fine del suo nemico". Mi creda, qualunque cosa avessi fatto, non avevo scampo". Il discorso di addio del segretario le è piaciuto?
Veltroni dice di essersi dimesso perché il progetto del Pd possa continuare. Ma è lecito chiedersi se proprio quel progetto non stia volgendo al termine. Avrebbe dovuto essere la sintesi di tutti i riformismi: quello socialista e poi comunista, quello liberale, quello cattolico. Ma il termine "riformismo" è molto logoro. Ha avuto la sua grande stagione nel partito socialista di Turati. Il Pci di Togliatti e Berlinguer è stato di fatto riformista, anche se aborriva il termine. Oggi è il Pdl che definisce "riforme" le sue pretese di modifica della scuola e della giustizia. Il Pd, lungi dall’avere un progetto riformista, nel senso che questo termine purtuttavia ha nella cultura della sinistra, non è neanche un partito laico, nel senso dei vecchi partiti liberali, che si opponevano alle pretese della Chiesa. Se non fosse imploso dopo la sconfitta in Sardegna [...], sarebbe probabilmente imploso prima in parlamento, dove molti rappresentanti [...] si accingevano a votare un disegno di legge che manometteva l’art. 32 della Costituzione [...].
Massimo D’Alema
"A Veltroni riconosco una profonda autenticità di ispirazione. D’altro canto non è affatto vero che io e Veltroni litighiamo da 20 anni. Abbiamo avuto momenti di dissenso politico, e fasi di intensa collaborazione. Eppure, da anni non si parla di noi se non in termini di duello personale". Tutta colpa solo dei giornalisti, secondo lei? Non c’è anche una vera "arte sicaria", come scrive Giuliano Ferrara, nel suo modo di incoronare e poi azzoppare i leader? "Fesserie. Ferrara è legato a Berlusconi. Quindi scrive contro di noi, com’è ovvio che
sia". Ora l’umore prevalente dei vostri elettori è il seguente: andatevene tutti a casa. Cosa risponde? "Rispondo che io me ne sono già andato da un pezzo. Vorrei che fosse chiaro a tutti un concetto definitivo: io non faccio parte di alcuna "struttura" dirigente del Pd, da quando il Pd è nato. Io non ho nessun incarico, nessuna poltrona da difendere. Dunque, se la richiesta è quella di uscire dagli organismi dirigenti del partito, rispondo "già fatto". Se invece la richiesta è quella di tacere, allora no, mi dispiace [...]»
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IL MONITO
Emergenza violenze
Fini: il rischio è «creare un mix esplosivo»
«Odiosa l’associazione immigrati-criminali»
Custodia cautelare in carcere obbligatoria aggravanti se l’aggressione è nei confronti di minori e se avviene in famiglia o a scuola
“Ronde” al via tra le polemiche L'esponente del Carroccio Borghezio con un cittadino delle ronde organizzate dalla Lega Nord in una immagine di repertorio
Dal Governo sì al decreto antistupri: i sindaci potranno ricorrere ai cittadini ma non armati di ROBERTO SULLA ROMA - Sì alle ronde, non armate e composte prevalentemente da ex agenti delle Forze armate. Con un emendamento voluto da Alleanza nazionale, il Consiglio dei ministri ha approvato all'unanimità il decreto legge antistupri, messo a punto dal ministro dell'Interno Roberto Maroni, in risposta alla serie di violenze degli ultimi giorni. Misure che hanno fatto insorgere le opposizioni, il Vaticano e che hanno “costretto” - dopo che Maroni aveva parlato di “accordo” con il Quirinale - il presidente della Repubblica Napolitano a precisare che si è tratta invece di iniziativa a esclusiva discrezione del Governo, specie in presenza di decretazione d’urgenza. Alle ronde, più che i semplici cittadini, dovranno partecipare soprattutto «ex agenti di polizia, dei carabinieri e delle forze armate: sono modifiche proposte da An e approvate da tutti», ha confermato il ministro della Difesa, Ignazio La Russa. Ma non basta: i membri di queste associazioni di volontari non dovranno essere armati e dovranno agire in coordinamento col prefetto. MODELLO “CITY ANGELS” - Il modello, ha aggiunto Maroni, è quello dei City Angels, che già agiscono a Milano in sintonia con il Comune. «Sono volontari per la sicurezza, non ronde fai da te - ha spiegato il responsabile del Viminale -, gli elenchi dei volontari verranno tenuti dalle Prefetture, il modello è quello dei volontari per i vigili del fuoco. Sarà data priorità alle forze dell'ordine in pensione. Devono essere persone che sanno
quello che fanno». Il provvedimento prevede inoltre una stretta contro chi è sospettato di violenze sessuali, prevedendo la custodia cautelare in carcere obbligatoria per chi è accusato di stupro (stop dunque agli arresti domiciliari), il no ai benefici della Gozzini per i condannati, aggravanti contro gli autori di violenza sessuale di gruppo, nei confronti di minori (il limite d'età della vittima prima del quale scatta l'aggravante viene portato
da 14 a 16 anni) e se a stuprare è un parente o un insegnante. Previsto anche l'ergastolo per coloro che si rendono responsabili di omicidio dopo la violenza sessuale, nonchè il gratuito patrocinio per le vittime. Il provvedimento accoglie inoltre il reato di “stalking” contenuto nel disegno di legge approvato alla Camera, che prevede il carcere da sei mesi a quattro anni. E come annunciato, il decreto contiene anche la norma che allunga
il periodo in cui gli immigrati clandestini possono essere trattenuti nei Centri di identificazione ed espulsione: non più due, ma sei mesi. «Noi abbiamo anticipato nel decreto una norma già approvata dal Parlamento europeo per quanto riguarda l'asilo e i rimpatri», ha commentato Maroni, aggiungendo che così si potrà garantire «il rimpatrio di tutti coloro che sono nei Centri per immigrati, in parti-
colari quelli provenienti dalla Tunisia, trattenuti in queste settimane a Lampedusa. Infine: il provvedimento stanzia risorse per 100 milioni di euro al Viminale per allestire un sistema più efficace di presidio del territorio, con un potenziamento delle pattuglie delle forze dell'ordine, e procedere entro il 31 marzo all'assunzione di 2.500 unità di forze dell'ordine da mettere per questo piano straordinario di controllo del territorio».
Maroni: tutto concordato con il Colle. E scatta la smentita
E’ di nuovo tensione tra Governo e Quirinale di FEDERICO GARIMBERTI
LA SCHEDA
ROMA - Dopo il disgelo ottenuto grazie al colloquio fra Giorgio Napolitano e Silvio Berlusconi, i rapporti governo-Quirinale tornano ad agitarsi. Il testo del decreto legge sulla sicurezza, contenente le controverse 'ronde', è stato «concordato» con il capo dello Stato. È bastata questa frase del ministro dell’Interno Roberto Maroni a provocare l’immediata presa di distanze del Colle, che in una nota ha sottolineato come in materia di decretazione d’urgenza resta «l'autonoma e esclusiva responsabilita» dell’esecutivo. Caso vuole che il nuovo attrito sia esploso poche ore dopo che lo stesso Berlusconi aveva confermato ai ministri come nei rapporti col Colle fosse tornato il sereno. Il clima è ottimo e mi auguro che resti tale, è stato il ragionamento del premier in Cdm secondo il resoconto di chi era presente. Non a caso, nel corso della riunione, è stata più volte richiamata l'attenzione dei presenti sulla necessità che al posto del termine 'ronde' fosse utilizzato quello di 'volontari'. Un riguardo proprio nei confronti del Quirinale che sul tema aveva espresso più di un dubbio. E se a spiegare i dettagli del testo ci hanno pensato i ministri cofirmatari del provvedimento, il Cavaliere ha aperto la conferenza stampa per ribadire la sua convinzione sulla necessità che il governo utilizzi la decretazione d’urgenza, defi-
Istat: 1,4 milioni di minori abusate ROMA - Un milione e 400 mila donne – il 6,6% delle italiane con età fra 16-70 anni – hanno subito violenza fisica e sessuale prima dei 16 anni. I parenti sono responsabili del 23,8% di queste violenze, quasi quante quelle commesse da sconosciuti, pari nel complesso al 24,8%. In testa parenti di vari gradi (12,2%); seguono, in particolare, gli zii (7%), i padri (1,6%), i nonni (1,4%). Sono gli ultimi dati dell’Istat (2007). Oltre 14 milioni le italiane oggetto di violenza fisica, sessuale, psicologica nel corso della vita. Circa il 30% di esse, pari ad oltre 6 milioni, hanno subito la violenza da un partner; 2.077.000 sono state oggetto dello stalking da parte di un ex partner. Per l’Istat, le violenze dei parenti sono anche le più gravi. Ma il numero delle denunce è molto più basso in quanto si stima che soltanto il 7% venga reso noto alle forze dell’ordine. Uno studio su immigrazione e sicurezza del sociologo Marzio Bargagli, Università di Bologna, ha rilevato che negli ultimi 20 anni la quota degli stranieri sul totale delle persone denunciate per stupro sono passate dal 9 al 40%. In testa alla classifica degli stupratori, i romeni (più che raddoppiati in tre anni). La classifica segue con i marocchini (243-296), gli albanesi (127-153), i tunisini (80-121), peruviani (22-40), equadoregni (30-35), indiani (25-42), algerini (23-19). È confermato che la gran parte delle violenze non sono denunciate dalle vittime, soprattutto se immigrate.
nendo i decreti uno strumento «essenziale» per consentire «interventi tempestivi». E nel farlo, si è lamentato delle lungaggini parlamentari. Posizione ribadita dal premier più volte, sia in pubblico che nel colloquio con Napolitano. Poi, però, quando Berlusconi era già risalito per un incontro con Kofi Annan, è stato Maroni a tornare sul tema dei rapporti con il Quirinale: dal presidente della Repubblica «non è arrivato nessun veto e nessun invito a non inserire norme che erano già state approvate da un ramo del Parlamento, compresi i volontari della sicurezza», ha detto il responsabile del Viminale. Per questo, ha aggiunto, «sono rimasto sorpreso» nel leggere i resoconti dei giornali sul parere del Colle. E nel ricordare di essere salito due volte al Quirinale per illustrare le intenzioni del governo, Maroni ha concluso: «Napolitano ha concordato sul testo, senza difficoltà, obiezioni o forzature». Parole che, evidentemente, non sono piaciute al Colle che a stretto giro di posta ha inviato una nota in cui si «puntualizza il carattere della consultazione informale intervenuta, secondo una prassi consolidata, tra il Governo e la Presidenza della Repubblica». Nel caso di decreti leggi, sottolinea il comunicato, «la Presidenza della Repubblica concorre a verificarne i profili di costituzionalità, oltre che la coerenza e correttezza legislativa nel rapporto con l'attività parlamentare».
Silvio Berlusconi torna a rivendicare il diritto dell’esecutivo all’uso della decretazione d’urgenza
«E’ un’abdicazione allo Stato di diritto», commenta la Santa Sede
«Decreti essenziali, viste le lungaggini del Parlamento»
Insorgono Vaticano e opposizione
ROMA - I decreti legge sono uno strumento «essenziale» per il governo, anche in considerazione delle lungaggini del Parlamento. Silvio Berlusconi torna a rivendicare il diritto dell’esecutivo all’uso della decretazione d’urgenza prendendo spunto dal varo del dl contente misure contro la violenza sessuale, parte delle quali – denuncia il premier – pur essendo state varate in uno dei primi Cdm, attendono ancora di superare l’iter legislativo. Dopo le tensioni con il Quirinale, in parte appianate grazie alla colloquio di qualche giorno fa con Giorgio Napolitano, il presidente del Consiglio dunque torna sul delicato tema dell’ equilibrio fra l’organo legislativo, il potere esecutivo e il Colle. Segno che, dopo la vittoria in Sardegna, il Ca-
valiere non intende cedere di un millimetro dalla sua linea. Il clima nel Paese verso il governo è positivo, ha spiegato ai ministri nel corso del Cdm, secondo quanto riferito da alcuni presenti. Dobbiamo continuare su questa strada, ha aggiunto, sottolineando che compito del governo è dare le risposte che i cittadini si attendono, e di farlo in tempi rapidi. Sul filo di questo ragionamento il premier si è lamentato per le assenze dei parlamentari: giovedì al voto sul milleproroghe ne mancavano una sessantina, ha ricordato, e non possiamo permetterci ritardi in un iter che è già abbastanza farraginoso. Da tempo Berlusconi insiste sulla necessità di modificare i regolamenti parlamentari per snellire la macchina legi-
slativa. E ora che sente il Paese dalla sua parte non vuole perdere consensi per colpa di quelli che più volte ha definito i lacci e laccioli della politica. Concetti che, in tono diverso, ha ripreso anche in conferenza stampa. Fedele alla linea di voler andare personalmente davanti alle telecamere per illustrare i provvedimenti del governo, ha premesso: «Vorrei sottolineare che il governo può utilizzare la decretazione di urgenza a seguito del clamore suscitato dai recenti episodi». Anche se, ha aggiunto difendendo l’operato del governo in materia di prevenzione e sicurezza, «vorrei anche dire che rispetto al 20062007, quest’anno i casi di violenza sono diminuiti del 10%». La linea del Quirinale in merito
è chiara: bisogna limitare l'uso della decretazione ai casi di necessità e urgenza. E la risposta del premier è altrettanto chiara: i dl sono indispensabili davanti alle lungaggini parlamentari. Alcune norme, ha detto infatti Berlusconi, sono state inserite nel decreto perchè erano state «consegnate al Parlamento, ma i tempi che le Camere impiegano per approvare queste norme si dichiarano da soli». Ecco perchè, ha concluso, la decretazione d’urgenza è uno strumento «essenziale» affinchè «un governo possa intervenire tempestivamente, legiferando con norme che immediatamente siano applicabili e quindi possano consentire dei risultati nelle situazioni che si manifestano e che richiedono provvedimenti tempestivi».
di ANNA LAURA BUSSA
Silvio Berlusconi
ROMA - Il governo legalizza le ronde e il Vaticano e l’opposizione insorgono. «E' un’abdicazione allo Stato di diritto», commenta il segretario del Pontificio Consiglio dei migranti monsignor Agostino Marchetto. Il pericolo che le ronde scatenino una incontrollabile caccia al clandestino e alimentino un clima di intolleranza preoccupa profondamente il Vaticano, secondo il quale – dice Marchetto – «è bene dare ai cittadini la possibilità di dare un contributo ad aumentare la sicurezza delle loro città, ma se questo serve ad alimentare un clima di crimi-
nalizzazione dei migranti, certamente questo non trova il consenso della Chiesa». «La sicurezza dei cittadini – rincara la dose Massimo D’Alema - la devono garantire le forze dell’ordine e queste iniziative rischiano di creare solo maggiore confusione». Anche il Quirinale prende le distanze e sottolinea come il contenuto dei decreti legge resti di «autonoma ed esclusiva responsabilità del governo». Il ministro dell’Interno Roberto Maroni prende le difese del decreto e soprattutto delle ronde che il leghista Mario Borghezio definisce una «storica conquista» del Carroccio. L’obiettivo, spiega
Maroni, è quello di passare «dalle ronde fai da te ai volontari per la sicurezza». Quindi tenta di rasserenare gli animi sostenendo che le ronde saranno composte per lo più da ex esponenti delle forze dell’ordine, 'armati' solo di cellulari e ricetrasmittenti e iscritti in appositi registri. Però Maroni, al contrario del premier, ci tiene a dire che si tratta di misure «prese non sull'onda dell’emotività». Ma lo sanno i cittadini, commenta il presidente dei senatori Pd Anna Finocchiaro, che lo stesso governo «che ha varato questa norma ha tagliato ingenti risorse alle forze dell’ordine?».
Gianfranco Fini
di ELVIO SARROCCO ROMA - Dal presidente della Camera, Gianfranco Fini, un monito che e' un grido d'allarme. Bisogna respingere, ha affermato presentando un rapporto del Cnel sull'integrazione degli immigrati, "l'odiosa associazione mentale tra criminalita' ed immigrazione che puo' diffondersi a macchia d'olio in diverse fasce della popolazione italiana". Questa associazione mentale, ha avvertito, se combinata alla crisi "puo' creare un mix di carattere esplosivo". Fini ha riconosciuto che i recenti gravi episodi di criminalita' di cui si sono resi responsabili gli immigrati ha provocato "allarme sociale". "I recenti, gravi episodi di violenza sessuale di cui sono rimaste vittime ragazze molto giovani - ha affermato hanno suscitato una legittima ondata di indignazione che non va sottaciuta ne' sottovalutata". Ma va affermato, ha aggiunto, che "la garanzia della sicurezza e della legalità, soprattutto nei quartieri e nei territori piu' esposti a rischio", e' condizione necessaria "affinche' i processi di integrazione possano svolgersi liberamente e senza ostacoli all'interno della societa'". Per Fini e' indispensabile ristabilire nei cittadini la percezione, "scossa dai troppi casi in cui al delitto non e' seguito il castigo", che l'Italia sa "garantire il rispetto rigoro-
so delle regole della convivenza civile, regole che valgono per tutti, senza eccezioni". Il presidente della Camera ha insistito sull'integrazione degli immigrati perche' l'unica alternativa possibile e' "la sconfitta e l'incapacita' della societa' italiana a guidare un processo. Senza l'integrazione, ha avvertito ancora Fini, il danno non sarebbe solo per gli immigrati ma anche per gli italiani. E l'alternativa sarebbe "l'aumento delle fobie , dele paure e dell'intolleranza". Fini, come aveva fatto in passato provocando polemiche anche nel suo partito, ha ribadito di essere favorevole del riconoscimento del voto amministrativo per gli immigrati, e di una nuova ridefinizione dello status di cittadinanza per gli immigrati. Per quanto riguarda le misure anti-crisi messe a punto dal governo, Fini ha precisato che saranno le stesse sia per i lavoratori italiani che per quelli stranieri. Ed ha concluso con l'auspicio che le istituzioni sappiano intervenire con determinazione per impedire che il difficile momento economico favorisca forme di xenofobia e di intolleranza, dove l'altro e' lo straniero, delle quali cominciano ad arrivare segnali preoccupanti da altre parti d'Europa". Il riferimento e' a quanto e' avvenuto in Gran Bretagna nelle scorse settimane e che ha avuto per protagonisti lavoratori italiani.
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Primo piano
Sabato 21 febbraio 2009
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Anno contabile Troppi enti, consulenze a go go, regali a finti invalidi Il procuratore regionale della Corte dei conti fotografa la pubblica amministrazione in Basilicata
«Così sperperano il denaro pubblico»
Il procuratore generale della Corte d’appello di Potenza Vincenzo Tufano (a destra) legge la relazione del presidente della Corte dei conti. Subito dietro di lui il comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Domenico Pagano
In prima fila da sinistra il sindaco di Potenza Vito Santarsiero, il presidente del consiglio regionale Prospero De Franchi e l’assessore all’Ambiente Vincenzo Santochirico
POTENZA - Troppi enti, «centri di clientela», costi «palesi e occulti», costruzione di opere pubbliche «inutilizzabili», regali ai falsi invalidi, consulenze a go go, «discutibili» procedure di assunzione». Il procuratore regionale contabile Michele Oricchio boccia chi amministra la pubblica amministrazione in Basilicata. E parla di «affievolimento del principio di legalità». Lo fa guardando in faccia proprio gli amministratori di cui parla. Ce ne sono tanti in sala, corsi lì per l’inaugurazione dell’anno contabile. Indossa la toga nera. La stessa toga che porta in udienza. Quella con la pettorina bianca. Abito blu e cravatta con nodo windsor. E’ appena passato davanti al picchetto di carabinieri in alta uniforme. Ha l’aria orgogliosa. Forse perché quest’anno la procura regionale ha intensificato l’attività di contrasto agli sprechi pubblici. Lui dice che «il livello di efficienza comincia a essere apprezzabile sotto il profilo quantitativo e qualitativo». E parte con le statistiche che dimostrano di quanto è cresciuto il contenzioso. «Le notizie di reato - spiega - arrivano in forma qualificata essenzialmente dalle procure, dall’avvocatura dello Stato e dai revisori dei conti». Poche però «le segnalazioni dalle forze dell’ordine». Poi ci sono le denunce delle associazioni e quelle dei cittadini. Qualche volta in forma anonima. «Deprecabile e diffusa concezione delatoria», la chiama il procuratore Oricchio. Definisce «stimolanti», invece, le sollecitazioni «che provengono dal mondo dell’informazione». «Mi riferisco - dice all’uso delle royalties del petrolio in Val d’Agri e all’indebita appropriazione di beni e suoli demaniali nelle zone fluviali». Il caso Marinagri. E ancora: «Gli ingenti finanziamenti dei corsi di formazione professionale, la gestione delle aree industriali, le progressioni orizzontali e verticali nel pubblico impiego». Il procuratore Oricchio ricorda «la proficua sinergia con la procura di Po-
tenza nelle indagini tecniche sul Ponte attrezzato». La procura contabile, per quell’inchiesta, ha emesso 40 «inviti a dedurre», l’equivalente dell’avviso di garanzia, per gli amministratori e i dipendenti del Comune di Potenza coinvolti. Il sospetto è che ci sia stato «un grosso danno per l’ente». Ma su tutte le attività istruttorie avviate, quella «statisticamente più rilevante - dice Oricchio - è costituita dal reiterato e ingiustificato ricorso a professionalità esterne agli enti». Dice il magistrato contabile: «Non c’è un ente locale che non sia stato interessato da questo fenomeno, dalla Regione al più piccolo Comune, passando per l’Università di Basilicata e il Parco nazionale del Pollino». A proposito di Parco: «Il procedimento 241/06 riguarda la realizzazione di una promozione, non avvenuta, dell’ente Parco nazionale del Pollino attraverso la stipula di una convenzione con una società privata avente come testimonial il calciatore Rino Gattuso». E’ solo uno dei casi. Perché le inchieste sono tante: quella sul conferimento incrociato di incarichi a professionalità esterne fra dipendenti dei Comuni di Pescopagano e Rapone, quella sulle progressioni economiche verticali dei dipendenti dell’Unibas, quella su una determina illegittima e dannosa dell’indennità di missione dell’amministratore unico dell’Alsia. E ancora: l’attribuzione a un professionista esterno al Comune di Matera dell’incarico di progettazione di una strada statale, l’irregolarità nella gestione del Patto territoriale di Matera, con riferimento alla mancata revoca dei finanziamenti concessi alla Cerere Srl a seguito della modifica dell’attività d’impresa finanziata, l’indebito affidamento di incarichi legali a professionisti esterni da parte del Consorzio di bonifica Bradano e Metaponto in sede di contenzioso tributario, il danno derivante all’amministrazione scolastica a seguito dell’operato di un dirigente scolastico, specie con riferimento alla gestione di fondi d’istituto. La pubblica amministrazione costa troppo ed è am-
ministrata male. Tanto che le 33 leggi emanate dalla Regione Basilicata nel 2008 sono costate 780 euro per contribuente. «Sono stati spesi nel 2008, per il solo funzionamento del consiglio regionale, quasi 26 milioni di euro», dice Oricchio. Anche se «sembra un’enormità - spiega il procuratore regionale - l’assemblea elettiva lucana è comunque tra le più parsimoniose». E la razionalizzazione degli enti subregionali? Parte male, secondo il procuratore Oricchio, che si sta occupando della «ricapitalizzazione per un importo di quasi quattro milioni di euro della società partecipata dalla Regione denominata Metapontum Agrobios, che opera secondo Oricchio - in un ambito sovrapponibile con quello in cui istituzionalmente opera già l’Arpab, fruente di contributi regionali per oltre sette milioni di euro». E i risultati? L’elenco è lungo. Ecco alcune condanne «significative». C’è quella che condanna un prorettore dell’Unibas a ri-
sarcire i danni derivati all’ente per gli oneri sostenuti a seguito di illegittimo affidamento di un incarico di consulenza. C’è quella che condanna un sindaco di Matera per illegittimo conferimento di un incarico dirigenziale. Quella che condanna alcuni dirigenti e funzionari della Provincia di Potenza per un danno conseguito a illegittimità connesse ad adempimenti fiscali per procedure espropriative. Quella che condanna un’intera giunta regionale per aver affidato a ex dirigenti da poco collocati in quiescenza illegittimi incarichi di consulenza. Quella che condanna una giunta comunale di Muro Lucano per aver conferito a un geometra l’incarico annuale di consulente tecnico per l’attività di indirizzo e di controllo. «Alcune di queste sentenza - sostiene Oricchio sono state gravate d’appello al solo fine di poter beneficiare di quello che è stato definito “condono contabile”». E tra i presenti c’è chi commenta: «Peggio
Il commento del senatore Digilio (Pdl)
«Nessuna sorpresa» POTENZA - «L'immagine di Regione sprecona che emerge con nitidezza dal Rapporto della Corte dei Conti specie nell'utilizzo delle risorse destinate ad opere pubbliche, alla gestione di società ed enti subregionali, ad attività ordinarie e di consulenza non ci sorprende. E' la stessa che da tempo abbiamo “fotografato” e denunciato ai cittadini». E' il commento del senatore Egidio Digilio (Pdl) secondo il quale «è fuorviante e del tutto inutile attardarsi in disquisizioni teoriche sulla buona o cattiva fede degli amministratori regionali in merito a scelte compiute specie in materia di consulenze e di collaborazioni professionali. La questione centrale è legata alla trasparenza degli atti amministrativi e al rapporto con i
Il presidente Ferrante racconta gli episodi A Policoro primario condannato, a Matera ex sindaco di LEO AMATO
dell’indulto». Comincia così il nuovo anno. Il presidente della Corte dei Conti Adriano Festa Ferrante si alza in piedi. Ha appena finito di leggere la sua rela-
zione piena di numeri, di statistiche, di leggi. Il timbro della voce è deciso. Dichiara aperto il nuovo anno contabile. f.amendolara@luedi.it
Il procuratore regionale della Corte dei conti Michele Oricchio passa davanti al picchetto d’onore di carabinieri in alta uniforme E’ accompagnato dal capitano Sabato D’Amico, comandante della compagnia di Viggiano
Il presidente dell’ordine dei giornalisti Lopomo
Dissipazione all’ente Parco del Pollino
«Necessario tornare al giornalismo d’inchiesta»
Aperta un’inchiesta sull’operazione Gattuso
Il presidente dell’ordine dei giornalisti di Basilicata Oreste Lopomo
benefici prodotti. Inoltre – aggiunge il senatore lucano del Popolo delle libertà Egidio Digilio – dalla Corte dei Conti viene una nuova conferma dell'esposizione debitoria che continua a mantenersi superiore alla media nazionale con il risultato di drenare risorse da accantonare negli anni a favore del sistema bancario».
Prima dell’inaugurazione dell’anno contabile, il procuratore regionale Michele Oricchio ha incontrato nel suo ufficio i giornalisti. «La Basilicata non è soggetta a particolari «picchi di criminalità», ma a un «tanto paga Pantalone».
Tour negli sprechi I casi e le sentenze
Dal caso Agrobios alle carriere universitarie Ecco come la procura controlla la spesa pubblica di FABIO AMENDOLARA
Il contenzioso è cresciuto negli ultimi anni, ma il personale scarseggia. Al Drappello della Guardia di finanza sono rimasti solo tre finanzieri. Anche il militari delle fiamme gialle assegnati alla sezione di controllo sono stati ridotti
POTENZA - Per il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Basilicata Oreste Lopomo (presente ieri mattina all’inaugurazione dell’anno contabile, nella sede della Corte dei conti di Potenza) nelle parole del procuratore regionale della Corte dei conti Michele Oricchio «c’è la conferma dell’esigenza di tornare a un giornalismo d’inchiesta basato sulla pluralità delle fonti e la completezza della notizia, in grado di offrire spunti ed indicazioni per scoprire, ad esempio, disfunzioni e sprechi nel rispetto della deontologia e della correttezza professionale, senza farsi tentare, come talvolta accade, dal giornalismo a tesi che non è patrimonio della grande tradizione del giornalismo italiano».
POTENZA - Il contratto pubblicitario era stato stipulato con la “Star management”. Con quel contratto l’ente Parco nazionale del Pollino, un paio di anni fa, ha comprato la possibilità di utilizzare il nome e l’immagine del calciatore della nazionale italiana di calcio Rino Gattuso per 300 mila euro. Doveva essere il testimonial di una campagna pubblicitaria per il Pollino. Così non è stato. All’epoca si occupò dell'operazione Gattuso anche il ministero dell’Ambiente: «Errata imputazione del capitolo di spesa, assenza di comunicazione all'autorità per le garanzie nelle comunicazioni, mancata applicazione delle penali, mancata risoluzione del contratto». Questo sostenevano i funzionari del ministero in una relazione che ha poi portato al commissariamento del
Parco. Il caso è elencato ora nella relazione per l’inaugurazione dell’anno contabile dal procuratore regionale Michele Oricchio. La procura regionale indaga «sulla realizzazione di un'azione di promozione, non avvenuta, dell'ente Parco nazionale del Pollino, attraverso la stipula di una convenzione con una società privata avente come testimonial il calciatore Gennaro Gattuso».
POTENZA - «Una significativa strisciante attenuazione del principio di legalità nella gestione dei fondi pubblici… un discutibile modo di fare amministrazione… la possibilità di disporre discrezionalmente di finanziamenti, spesso consistenti», che diventa «terreno favorevole per possibili abusi di potere… impunità», quindi «gratifiche non dovute, consulenze inutili, incarichi superflui, interventi arbitrari nella gestione del personale, assenteismo, retribuzioni indebite, eccetera». Il tutto sotto un unico comune denominatore: «Lo spreco di denaro pubblico». Il presidente della sezione lucana della Corte dei conti, Adriano Festa Ferrante, in occasione dell’inaugurazione del nuovo anno giudiziario, tira le somme di quello appena trascorso: 202 deliberazioni, 146 registrazioni, e 31 pareri. 326 sentenze emesse in sede giudicante: 15 di condanna e 5 miste. 831 mila euro complessivi da risarcire alle finanze pubbliche. Solo nel 2008 la Corte dei conti ha negato visto e registrazione per 20 diverse delibere di conferimento di incarichi dirigenziali. Ferrante nella sua relazione ha sottolineato diversi aspetti critici sulla gestione contabile delle pubbliche amministrazioni, e in particolare sul rendiconto del 2006 della Regione Basilicata, soffermandosi sulla «perdurante mancata approvazione» del documento annuale di programmazione economica, sul livello del debito a tasso variabile, superiore di quasi 40 punti percentuali rispetto alla media nazionale, e sulle operazioni finanziarie con i prodotti derivati. Ha denunciato la scarsa collaborazione da parte delle amministrazioni, le relazioni non esaustive, i ritardi, e l’episodio di Atella, che «nonostante vari solleciti, non ha mai fornito alcuna notizia in merito all’adozione delle enunciate misure» in materia di edilizia residenziale pubblica. Infine i casi emblematici, un excursus nella peggiore amministrazione lucana. C’è una fattura di 14 mila euro per «chiarimenti» sul conto del tecnico che ha svolto il collaudo della sede di Macchia Romana dell'Università di Basilicata. Per i giudici è «un’ingiusta ed inutile elargizione di denaro pubblico, alla quale non è possibile far corrispondere nessuna utilità per l’ente», anche perché si tratta di «chiarimenti» che potevano ricondursi all’attività già demandatagli in passato, e regolarmente pagata. C’è un dipendente del comune di Matera, che viene nominato dirigente fuori concorso, e manca dei requisiti imposti dalla legge.
Un momento dell’inaugurazione dell’anno contabile il Presidente Adriano Festa Ferrante legge la sua relazione
Svolge per due anni «gli stessi compiti agevolmente esplicati nella qualifica di provenienza», perciò l’incarico appare anche «inutile e ingiustificato», insomma «una progressione illegittima di carriera», e il sindaco di allora, Angelo Minieri, deve risarcire 35 mila euro al comune. «Numeri di protocollo inesistenti»; «importi di liquidazione fuori tariffario»; un esborso per espropriazioni di pubblica utilità, soltanto per la Provincia di Potenza, pari a 291 mila euro, contro 15 mila che sono stati effettivamente utilizzati. Un danno di 275 mila euro, tirate due somme, che è la «conseguenza della condotta infedele di due soggetti che operavano nell’ambito dell’ufficio espropri. Il geometra Luigi Zirpoli, all’epoca dei fatti responsabile dell’ufficio e titolare della posizione organizzativa «concessioni ed espropri», che gli conferiva la più ampia autonomia, e Rosa Lovaglio, titolare della ditta Tecno espropri consulting, con la quale era stata stipulata una convenzione per definire le procedure espropriative relative a pratiche rimaste sospese, l’assistenza e la formazione del personale». C’è la malasanità. Il primario del reparto di ostetricia della Asl di Policoro ha in cura una donna da diverso tempo, ma al momento del parto c’è solo un suo aiutante, e qualcosa va storto. Il bimbo soffre di uno stiramento dei tessuti tra il collo e la spalla sinistra, purtroppo compresi anche i nervi.
Resta con una paralisi dell’arto superiore sinistro. La Asl a titolo di risarcimento versa ai genitori 224 mila euro, poi si rivale sull’aiutante e sul primario, perché «avrebbe dovuto dare all’aiuto, per tempo, l’indicazione di praticare il parto cesareo, per non sottoporre la partoriente all’inutile e effimero rischio di complicanze». Gli assenteisti. Giuseppe Garzillo è un dipendente ministeriale comandato presso il Consiglio regionale, e incidentalmente il sindaco del comune di Banzi. «Si è assentato immotivatamente dal lavoro circa 165 giorni, e in altre occasioni ha ottenuto indennità per missioni non provate». Ai giudici fornisce una versione dei fatti in cui parla di riunioni della giunta andate deserte, che avrebbe verbalizzato di suo pugno. «Prove precostituite», secondo la motivazione, e viene condannano a risarcire comune e regione per un totale di 13 mila euro. Alla fine del tour negli sprechi, il commento di Ferrante «spiace dover confermare la percezione, nell’anno appena trascorso, di una diffusa gestione lesiva della finanza pubblica nell’ambito lucano, ma occorre considerare che alla magistratura contabile affluiscono solo aspetti patologici di gestione, per cui non si deve perdere fiducia nelle istituzioni, in cui massima parte degli amministratori e del personale svolge con correttezza e impegno le proprie funzioni».
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Primo piano
Sabato 21 febbraio 2009
Primo piano
POTENZA - «Si deve ritenere annullata la convocazione pervenuta». Il Partito democratico da Roma ci “ripensa” e chiarisce a Falotico che l’invito per l’Assemblea nazionale del Partito democratico che si svolge oggi a Roma non è valido. Insomma, il consigliere regionale Roberto Falotico è fuori dal partito: espulso. A scatenare tutto il titolo e le locandine del nostro giornale di ieri in cui si rendeva nota l’esistenza di un invito a Falotico a partecipare alla riunione nazionale del Partito democratico nella quale si decide il post Veltroni. Anzi gli inviti erano tre nei vari formati: sms, telegramma e
Politica lucana
L’assessore Telesca: «Un presidente non deve pensare a se stesso»
E’ caos nel Pd. Da Roma avvertono l’ex assessore: «Non venire all’assemblea, l’invito non è valido»
Alle critiche Bufano risponde: «Vulture patrimonio Unesco» Nessuna voglia di polemizzare da parte del presidente della Comunità montana del Vulture Tonio Bufano. «Io continuo ad amare il mio territorio, e la gente del Vulture che per 14 anni mi ha dimostrato fiducia», è il suo unico riferimento alla lettera con cui i componenti della “sua” giunta hanno presentato le dimissioni di fatto sfiduciandolo. Bufano preferisce parlare del lavoro: «La possibilità che il territorio del Vulture ricada sotto la tutela dell’Unesco costituirebbe una grande opportunità. Da tempo le
mail. E si è scatenato il caos in città e in Regione. I telefoni hanno iniziato a trillare e le reazioni sono state numerose. Poi da Roma i chiarimenti e il tentativo di buttare acqua sul fuoco della polemica. In mattinata infatti l’organizzazione nazionale del Partito democratico ha diffuso una nota stampa. Questo il telegrafico contenuto: «Dopo la decisione del Comitato Regionale dei Garanti della Basilicata, assunta nella riunione del 18 febbraio 2009 anche sulla base del parere del Comitato dei garanti nazionale, le comunichiamo la decadenza dall’Assemblea Nazionale del Partito Democratico. Di conseguenza si deve ritenere an-
nullata la convocazione pervenuta». Con questo almeno c’è il chiarimento definitivo: l’ex assessore regionale della Basilicata all’agricoltura, Roberto Falotico non potrà partecipare all’assemblea nazionale del Pd e anche a qualsiasi altra manifestazione del partito. Per effetto della decisione della Commissione regionale dei garanti che si è riunita giovedì scorso dopo il parere dell’organo di garanzia nazionale. La riunione e la decisione però, non erano state comunicate alla stampa. Anche perchè alcune ore prima c’erano state le dimissioni di Mauro Zinno dalla presidenza dello stesso organo regionale di garanzia.
Per evitare altre forme di polemiche e cercare di abbassare la temperatura della polemica all’interno del partito in una fase estremamente delicata. Ma a Roma c’è stato qualche disguido e l’invito per Falotico è partito lo stesso. Inutili quindi le precauzioni: la polemica è scoppiata lo stesso. Il tutto era partito nelle scorse settimane, dopo il rimpasto di giunta regionale quando Falotico, in divergenza con il segretario regionale, Piero Lacorazza, aveva annunciato di lasciare il gruppo consiliare del Pd per aderire a quello di “Uniti dell’Ulivo”, con il quale fu eletto nella primavera del 2005 con circa diecimila voti. s.santoro@luedi.it
Lavoro di qualità di ERMINIO RESTAINO
Erminio Restaino
garante di un centrosinistra che finora ha guidato egregiamente una regione complessa sotto tanti punti di vista: una sfida difficile, non c’è dubbio, che va perfezionata in una coalizione responsabilmente matura ad affrontare le sfide che ancora ci attendono. Non deve sfuggire a nessuno che il Partito democratico, già nei suoi prodromi, ha guidato i modelli di governo migliori che negli anni hanno costruito processi di cambiamento e di crescita importanti in Italia. La Basilicata è tra questi e ne è stata anche un validissimo laboratorio, che
continua a esprimere una classe dirigente capace di interpretare le complessità del momento. Il Pd, pertanto, anche in vista delle prossime elezioni, ha bisogno di un progetto solidale al suo interno che confermi la sua naturale vocazione all’innovazione e all’investitura di una classe dirigente responsabile, seria e capace. Piero Lacorazza, a conferma di ciò, sta lavorando con qualità e abnegazione per capitalizzare risorse umane e idee che fanno ben sperare per il futuro del partito. Ognuno di noi deve sentir proprio il richiamo alla responsabilità e alla volontà di alimentare un progetto politico che imbocchi la strada di un cambiamento reale a favore della gente e del Paese. Le premesse ci sono tutte. L’auspicio è che dalla contrapposizione fisiologica all’interno del partito, ad ogni livello, si esca più forti ed uniti di prima. Ce lo chiede il popolo delle primarie, ce lo chiede quella parte del Paese che continua a credere a un modello di politica sano e alternativo a quello del centrodestra».
Istituzioni locali sono impegnate a creare un gruppo di lavoro in grado di avanzare una candidatura credibile per ottenere l’ambito riconoscimento dell’Unesco a favore delle numerose emergenze naturalistiche, architettoniche e artistiche». «Va anche aggiunto - spiega lo stesso Bufano - che la candidatura Unesco potrebbe rappresentare l’occasione per coinvolgere le migliori professionalità del luogo a dare un contributo concreto per il rilancio territoriale. Occorre, dun-
que, fare gioco di squadra, essere impegnati in un moto armonico per fare gli interessi del territorio del Vulture». Il resto è «solo politica». Certo, il tempismo delle dimissioni della giunta della Comunità montana (che entro il 30 giugno in ogni caso deve sciogliersi in virtù del riassetto del enti montani in comunità locali come previsto dalla legge regionale sui riordino del subgoverno) offre spazi alle dietrologie politiche. sal.san.
di LUCIA NARDIELLO
In alto Roberto Falotico e in basso il simbolo del Pd
I ministri impugnano la Finanziaria
LE LETTERE
«La nuova fase che si appresta a vivere il Partito democratico dovrà essere un’occasione per capitalizzare la dote di idee e di partecipazione finora acquisita con il nuovo progetto politico nato dalle primarie del 2007 e, al contempo, spingere sull’acceleratore della coesione della classe dirigente e sulla omogeneità di un progetto politico solidale e meno rarefatto. Questo vale tanto per l’Italia, quanto per la Basilicata. È encomiabile la generosità personale e politica con la quale Walter Veltroni ha guidato il partito, ancora più lodevole il messaggio di attaccamento e lealtà ai valori che sorreggono il Pd che ci giunge all’indomani delle sue dimissioni. Ora è il momento di confermare, nel Paese, che il Pd è vera alternativa a un modello di governo del centrodestra che di fatto stenta a costruire una via d’uscita da una crisi economica e produttiva che ci attanaglia da mesi. Rispetto alla Basilicata, il Pd dovrà continuare a farsi
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DIMISSIONI GIUNTA VULTURE
Contrordine: Falotico è espulso, definitivamente di SALVATORE SANTORO
Sabato 21 febbraio 2009
La corrente dei ruffiani segue dalla prima «Per sentir dire che tutto va bene? Che il primato del PD di Basilicata nel costruire prima degli altri il suo contenitore è un primato da non revocare, sebbene al suo interno non vi siano regole chiare, rigide e uguali per tutti? Che le questioni serie della mia regione possono tranquillamente passare in secondo piano, se l’alternativa e discutere a fiume della mia sospensione dal partito vera o presunta che sia? Innanzi a tali premesse, non era proprio il caso. “Anche se devo ammettere che di caso si tratta. Voglio chiarire le ragioni di metodo e merito su questa vicenda, non perché le segreterie lo meritino, ma perché è doveroso nei confronti di chi mi ha seguito ed è giusto che continui a farlo nel solco della trasparenza e della genuinità di una visione condivisa. Solo per questo, rompo un silenzio che, diversamente, sarebbe d’obbligo e vengo al merito. E’ difficile, davanti a Collegi nazionali dei garanti che emettono pareri in assenza di una preventiva audizione, di regole certe, di un minimo di contraddittorio, di una posizione da parte del Collegio regionale, che la memoria non corra ai tribunali sovietici di appena qualche decennio fa: deliberanti senza aver necessità di ascoltare le parti, assolutisti fino al punto di ritenere superflua una qualsiasi forma di comunicazione agli inte-
ressati che abbia, non dico una logica, ma almeno una forma. Ognuno è portatore della cultura politica alla quale si è formato, mi direte. E’ difficile immaginare, in un partito così strutturato e così contraddittorio, che si possa essere davvero riformisti, che si possa essere reali difensori della democrazia. Eppure, in un tale stato di ambiguità è successo che un Collegio nazionale, completamente ignaro del contesto e dei fatti, si sia lasciato influenzare nell’esprimere un parere da una corrente nuova ed in forte crescita in seno al Pd: la corrente dei ruffiani. Ed è successo che un Collegio regionale, candidamente ignorato nelle prime fasi di questa vicenda e perciò orfano recente del suo presidente dimissionario, abbia ritenuto plausibile autoconvocarsi e deliberare. Persino io, che di autoconvocati me ne intendo, ho difficoltà a piegare questo modo di agire ad una qualche logica che non risponda ad una fretta sospetta ed al nervosismo di qualcuno, più impegnato a far passare me per guastatore e nemico e meno ripiegato sulla sostanza di un partito ormai volatile. In definitiva così è, se vi pare. Così è, se tutto questo fumo negli occhi serve a distrarre gli elettori dai veri nodi di questa regione. Da par mio, voglio troppo bene alla mia terra, per prestarmi a tali giochi. Ho un mandato da rispettare, ho risposte ai problemi veri da ricercare». Roberto Falotico
Il Consiglio dei Ministri, ieri, ha impugnato sei leggi regionali, tra le quali la Finanziaria della Regione Basilicata per l’esercizio 2009. E’ quanto è stato comunicato da un’agenzia di stampa nazionale. Nella nota si legge che «il Consiglio dei Ministri ha impugnato la leggi della Regione Basilicata numero 31 del 24 dicembre 2008 (legge finanziaria 2009)». La Basilicata però non è sola. Impugnate anche la legge della Regione Puglia numero 45 in materia di Sanità, la numero 42 della Calabria in materia di fonti energetiche rinnovabili, della Regione Lazio numero 26 e 27 del 2008 in materia di tutela dei minori, della Regione Liguria numero 44 (collegato alla legge finanziaria 2009) e della Regione Marche numero 37 (legge finanziaria 2009). Dai canali ufficiali della Regione Basilicata però, hanno fatto sapere che non si tratterebbe di nulla di grave ma solo di un percorso burocratico concordato per consentire al Consiglio dei ministri di “controllare” nei dettagli la Manovra finanziaria regionale 2009. Per legge infatti, il consiglio dei ministri avrebbe dovuto concludere tutti i lavori entro ieri. Data entro la quale però, non si sarebbe riuscito ad approvare tutte le varie leggi regionali. Impugnando le leggi invece, il Consiglio dei ministri si riserva la possibilità di far slittare i tempi dell’approvazione.
RIONERO - Con le dimissioni degli assessori cade la giunta della Comunità montana del Vulture. Un duro colpo per il presidente Tonio Bufano ormai costretto anch’esso alle dimissioni. Ed è proprio per «il lavoro proficuo messo in campo in questi anni dalla giunta e dalla coalizione di centro sinistra - si legge nella lettera - che rischia di essere compromesso per la poca costanza che è spesso manifestata dal suo modo di “fare” del presidente» che gli assessori della giunta comunitaria hanno deciso per l’abbandono delle cariche. Cinque i firmatari della lettera pubblicata ieri sul “Quotidiano”: Antonio Murano di Barile e vice presidente della Comunità montana, Angelo Cappiello di Rapone, Mauro Cerone di San Fele, Biagio Cristofaro di Rapolla e Gerardo Telesca di Atella. Focus comune l’utilità di «mettere in atto un avvicendamento nella guida dell’ente montano, se si vuole uscire da questa empasse». Telesca, assessore da pochi mesi ha aderito alla lettera di dimissioni. «Quello che ho trovato», racconta il neo assessore contattato telefonicamente, «è stato un esecutivo litigioso nel quale non si riusciva a sbloccare la situazio-
Il presidente della Comunità montana del Vulture, Tonio Bufano
ne». «Quando si ricopre un incarico del genere - ha spiegato Gerardo Telesca - non si rappresenta se stessi. Il ruolo di un politico è quello di fare gli interessi della comunità». Interessi che secondo lo stesso Telesca, non erano più tutelati. E l’assessore comunitario prosegue: «Abbiamo presentato le dimissioni per trovare un’alternati-
va, per cercare altre strade ad una situazione che si trascina da anni. Non è una presa di posizione contro Bufano ma occorre trovare una soluzione al più presto». Parla di mancanza di coesione il vice presidente dimissionario della Comunità montana, Antonio Murano che raggiunto telefonicamente precisa: «Non sono dimissioni pre costituite, c’è un ragionamento per governare in modo
più coeso un territorio come quello del Vulture che presenta molti problemi». Le dimissioni arrivano all’indomani del passaggio degli enti montani a Comunità locali. «Un ente che deve avvicinarsi alla Comunità locale ha bisogno di un impegno diverso. Questo è possibile ricercando attraverso ognuno di noi una nuova intesa di obiettivi che individuino i veri bisogni del territorio». Spiega sempre Murano che poi sul presidente aggiunge: «C’è la maturità politica oltre che istituzionale di Bufano, e della giunta, di trovare una soluzione concreta che guardi al futuro». La riformulazione del nuovo direttivo è in questi giorni già al vaglio delle forze politiche di maggioranza. Tra pochi giorni sarà portato in consiglio il documento contenente la nuova giunta per all’approvazione. «Secondo me prosegue Murano - la nuova giunta troverà consensi da tutti gli schieramenti politici e anche dal Pd». Le questioni tecnico - burocratiche: per ottenere l’approvazione occorre una maggioranza di 19 sì. Se eventualmente il documento non passasse l’approvazione dopo la convocazione di tre consigli, la procedura prevede che allo scadere di 60 giorni l’ente sarà sottoposto a commissariamento.
I centristi a Todi per il manifesto dell’Unione
«E’ il nostro turno» Si conclude oggi a Todi la kermesse promossa dalla Fondazione dei circoli Liuberal per il manifesto politico dell’Unione di centro. Presenti anche numerosi lucani tra cui il coordinatore dei circoli Liberal di Basilicata Gianluigi Laguardia, gli esponenti della Rosa bianca di Basilicata (Antonio Flovilla e Gianfranco Blasi) e quelli dell’Udc lucana (Agatino Mancusi e Gaetano Fierro). La locandina della manifestazione recita: «Quando, negli anni Novanta, crollò il vecchio sistema, quattro erano le grandi questioni che giustificavano la transizione verso un nuovo tempo della Repubblica: 1) La questione istituzionale. 2) La questione giudiziaria. 3) La questione dell’unità nazionale e del sistema delle autonomie. 4) La questione della modernizzazione economica. Ebbene, tutte queste questioni sono ancora davanti a noi, irrisolte; anzi, incancrenite dal tempo perduto. Abbiamo ormai alle spalle quasi un ventennio sprecato. La crisi economica rende ancora più drammatica questa
Agatino Mancusi
Gaetano Fierro
La locandina della manifestazione
fase storica e denuncia l’inadeguatezza del quadro politico. La cosiddetta Seconda Repubblica è fallita. Fingendo di costruire una “democrazia degli elettori” ha, in realtà, dato vita ad una soffocante “democrazia delle oligarchie”. Il finto bipartitismo non ha fatto che aggravare questo processo. È corretta questa analisi dalla quale parte il nuovo manifesto appello
dell’Unione di Centro? Si può dar vita ad una nuova casa politica che unisca quei popolari, liberali, moderati e riformisti che, sia nel Pdl che nel Pd, avvertono con preoccupazione il vuoto etico - politico e il deficit di governabilità su cui si basa l’attuale sistema dei partiti?». E per quanto riguarda le dichiarazioni, Agatino Mancusi e Gaetano Fierro hanno detto: «Il Paese sta cambiando. I risultati eletto-
rali in Sardegna, Abruzzo e Trentino, indicano che i voti moderati si spostano verso il centro. L'Ufficio politico dell'Udc attraverso l'analisi del voto, rileva che sta nascendo la consapevolezza di rafforzare un Centro equidistante dai Poli. Si ritiene che il popolo cristiano, e in particolare, quella parte di esso che esprime il desiderio di un soggetto (laicamente) cristiano, non si sente rappresentato nella politica italia-
na. Il 20 per cento dei cattolici vuole un nuovo Partito! Questa esigenza scaturisce da un recente sondaggio Ipsos che sta togliendo il sonno ai politologi italiani». «Parte da qui - sostengono Fierro e Mancusi - la sfida dell'Unione di Centro di Casini. Il primo dato che ha colpito e fa ancora riflettere è che, con questo Partito democratico, l'elettorato cattolico praticante si è spostato verso il Centrodestra».
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Primo piano
Sabato 21 febbraio 2009
Primo piano Sotto Arisa con Luttazzi durante la loro esibizione a ritmo di swing. A destra l’esibizione della prima serata con il suo look vintage
Rosalba Pippa conquista tutti anche il conduttore Bonolis: «L’ho trovata subito incantevole»
La giovane artista lucana ha fatto centro Apprezzata la canzone e il suo look vintage Vince il premio “Assomusica” TUTTI pazzi per Arisa. Tutti la vogliono. E lei si concede con il suo fare “timido”, stralunato e sbarazzino. Non sappiamo al momento in cui scriviamo come si classificherà (i risultati sono stati dati nella tarda serata di ieri, quando il giornale era andato già in stampa) ma il suo Festival Arisa lo ha già vinto. Prima di tutto perchè un riconoscimento nella giornata di ieri, è arrivato. Ha vinto, infatti, il premio “Assomusica Casa Sanremo” per la migliore esibizione dal vivo della categoria Prosposte 2009. Il presidente dell'Associazione dei produttori e organizzatori di eventi di musica dal vivo in Italia, Mauro Marino, lo ha così motivato: «La canzone “Semplicità” viene arricchita dal personaggio Arisa che abbina le proprie doti canore a una presenza scenica particolare e originale. Già dalla prima esibizione ha creato un rapporto immediato con il pubblico che ha scandito la sua esibizione battendo le mani a ritmo. Nell'esibizione con il Maestro Luttazzi, Arisa ha dimostrato di saper calcare il palco con semplicità e dimestichezza adattandosi perfettamente all'atmosfera dell'arrangiamento swing del brano». I motivi di soddisfazione non finiscono certo qui per l’artista lucana. Arisa, è riuscita a ricalcarsi uno spazio all’interno del calderone sanremese, tra nomi di alto profilo e ben più conclamate “colleghe” tra le nuove proposte (basti pensare allo spazio che giovedì scorso è stato dato alla figlia di Zucchero). Lei, invece, zitta, zitta quasi in punta di piedi, si è fatto largo. E non solo per la sua orecchiabile canzone. Arisa piace perchè è rimasta quella che è sempre stata: timida, ma allo stesso tempo tenace nel conseguire quello che era il suo sogno: cantare. Un’altra curiosità non da poco. In un festival di numeri dominato dalla febbre da auditel, il maggiore share si è registato mercoledì a mezzanotte e trentatré scorso con una percentuale del 53,09. Chi cantava? Una ventiseinne lucana al secolo Rosalba Pippa. E scusate se è poco. Giovanni Rosa
SANREMO- Ormai è Arisa mania. La figura esile e un po' retrò della ventiseienne di Pignola ha immediatamente conquistato non solo i lucani, ma tutti i telespettatori del 59° Festival di Sanremo. E persino il pubblico, solitamente mummificato, dell'Ariston. È bastato intonare le prime note di “Sincerità”, il brano con cui è in gara nella categoria “Nuove proposte”, per accendere l'entusiasmo della platea che ha accompagnato l'intera esibizione portando il tempo con le mani. «Un calore e un affetto che ho avvertito subito - conferma Arisa, nella ormai consueta telefonata mattutina con il Quotidiano un'accoglienza che mi ha dato molta carica e molta felicità». Paura dell'Ariston? «Non più - ci dice- ormai ho familiarizzato, mi sento molto a mio agio. Lelio Luttazzi in questo mi ha aiutato moltissimo, un vero maestro». E Bonolis? «Una persona affabile, dolce, umana nei confronti di tutti, si preoccupa di far star bene le per-
sone senza essere invadente». Un apprezzamento ricambiato. Il conduttore del Festival, infatti, nel consueto appuntamento con la stampa di ieri su Rai 1, ha speso parole di elogio per Arisa, l'unica ad essere citata tra le Nuove proposte. «Ho notato in lei una serie di potenzialità che, se proseguirà su questa strada, potranno dare ottimi risultati». Ad avvalorare l'impressione di super Paolo, il direttore del Festival Gianmarco Mazzi: «Lelio Luttazzi, quando gli abbiamo proposto il duetto con Arisa, non ha esitato un attimo ad accettare. L'ha trovata subito incantevole. E lui è uno che di talento se ne intende». Ma anche il popolo della rete non ha perso tempo ad adottare Arisa. Su Facebook, il social network più cliccato del momento, sono almeno una decina i gruppi a lei dedicati, circa quattromila i fan, oltre 500 i post di apprezzamento e sostegno. Un autentico fenomeno mediatico. Il refrain della canzone già si sente fischiettare in giro. È c'è già chi le chiede l'autografo. «Non avrei mai immaginato potesse accadere
Facebook la incorona regina Di SIMONA BRANCATI
Tutti pazzi per Arisa di MARGHERITA AGATA
proprio a me - confessa, stupita e divertita al tempo stesso - Più che a firmare autografi, ero abituata a strappare tanti peli…». Ma con l'improvvisa popolarità piovutale addosso, sa benissimo che la sua vita è cambiata. Difficilmente tornerà a fare l'estetista. «Per ora preferisco non pensarci. È così bello tutto quello che sta accadendo che voglio godermi il momen-
to». Della vittoria finale nemmeno a parlarne. « La mia vittoria - racconta - l'ho già ottenuta quando al mio ingresso in sala stampa i giornalisti delle radio private mi hanno accolto inneggiando al mio nome. Poi, tutto può accadere. Basta avere forza e coraggio». E ad Arisa di certo non mancano nè l'una nè l'altro. m.agata@luedi.it
La ventiseienne lucana, pignolese ha conquistato il pubblico della cinquantanovesima edizione del festival della canzone italiana. La giovane di contrada Pantano si è accaparrata le simpatie di tutti con la sua aria innocente e sbarazzina, con la sua genuinità e con il brano “Sincerità”, leggero e orecchiabile che ricorda un po' le sigle dei cartoni animati degli anni '80, mirabilmente eseguito e interpretato. Rosalba Pippa, questo il vero nome della giovane cantante, ha calcato il palco del teatro “Ariston” di Sanremo emozionata ma decisa, eccitata ma determinata. Ed è stato subito amore. Il pubblico l'ha acclamata con sincero affetto sia la prima che la seconda sera, in coppia con il suo mentore Lelio Luttazzi. Per non parlare delle manifestazioni di campanilismo dei giovani lucani e pignolesi soprattutto. La musica è comunicazione e per veicolare i messaggi e le emozioni si avvale di tutti gli strumenti della categoria. Quale miglior connubio dunque se non con la rete. Impazza su “Facebook” l'Arisa mania. “Arisa deve vincere Sanremo!” è l'imperativo nel nome di un gruppo di circa 150 fans, ma quello più popoloso è “Arisa, orgoglio lucano al festival di Sanremo”, creato da Rocco Spagnoletta, anima della band pignolese “Musicamanovella”. Il suo gruppo su “Facebook” conta per il momento ben 1.630 mem-
bri. La “fan page” di Arisa ha toccato quota 4.000 fans. Il numero dei fans si aggiorna in continuazione e i commenti entusiastici degli iscritti al social network si susseguono di minuto in minuto. Per la maggior parte le frasi sono di apprezzamento per la semplicità di Rosalba, per il suo look originale e stravagante e per il brano che resta subito in testa e piace già al primo ascolto, cosa rara per le canzoni solitamente presentate al festival. I giovani compaesani sono fieri di lei, invitano a votarla, ne elogiano la bravura e lo stile e ovviamente le rendono grazie perchè attraverso la sua partecipazione a Sanremo, il nome del comune di Pignola è balzato all'attenzione di tante persone. Una sorta di effetto promozionale. «Pignola è una fucina straordinaria di talenti scrive Spagnoletta - Arisa vince, ve lo sottoscrivo già da subito». Claudia Finizio commenta con un eloquente «fenomenale» e invita tutti ad acquistare il primo album di Arisa, uscito ieri. «La canzone è ottima - dice Alessandra Rosa - lei veramente meravigliosa, nessuna tensione, semplicissima; il brano in assoluto più bello tra le nuove proposte, sono certa che farà carriera, e onestamente glielo auguro di cuore, non perchè sia pignolese, ma perchè è vero talento». «Comunque vada per lei - afferma Toto Lauria, riprendendo in parte una frase spesso associata al festival per noi è già un successo».
“Bella Scoperta”
L’IDEA, probabilmente, è presa dal film: “Non ci resta che piangere”. La scena è quella in cui il duo Benigni -Troisi cerca di spiegare a un “ignorante” Leonardo/Bonacelli come funziona un treno. Lo spot “Basilicata Bella scoperta”, che è andato in onda nei giorni scorsi sulla Rai nella cornice del Festival (e che verrà trasmesso in radio e televisione nei prossimi giorni), riprende lo stesso tema: personaggi che vengono dal futuro e che spiegano a Leonardo “qualcosa”. Quel qualcosa è la Basilicata. La Ricotta, con il loro humor tutto lucano, fanno vedere in pochi secondi le bellezze più importanti della regione: Matera, Castelmezzano e Maratea. Leonardo/Ierace apprezza e lo spot si conclude con lo slogan: “Basilicata Bella Scoperta”. Non voluto ma azzeccatissimo, al di là della citazione dal film di Benigni/Troisi, è il riferimento a Leonardo. Il pensiero va al dipinto che lo ritrarrebbe, ritrovato da poco ad Acerenza. Quando lo spot sta sulla notizia.
Da Oppido Lucano alla capitale della musica italiana
Il parrucchiere delle star è Michele Lucadamo, di origini melfitane
Ribalta ligure anche per i Red Fire
C’è chi prende il Festival...per i capelli
TOLVE - Da Oppido a Tolve e da qui prendere il treno diretto per San Remo. Si, proprio la città del festival. E chi di festival colpisce…!! I Red Fire sono la band che si è aggiudicata l'edizione 2008 del Music Festival TolveLIVE nella categoria brani originali. Vengono da Oppido Lucano ed a Tolve hanno stupito per la voglia di fare musica e per la brillante voce del cantante solista, Teodoro Langellotti. Il fatto che dopo i Marasma, i Red Fire siano i secondi a varcare i confini regionali verso manifestazioni di prestigio, dopo aver sbaragliato il TolveLIVE, riempie d'orgoglio gli organizzatori della kermesse tolvese. Così Luciana Infantino, vice presidente della Pro Loco: «E' più che mai evidente che la giuria del TolveLIVE sia composta da esperti conoscitori di musica, che da subito riescono a cogliere la preparazione e la capacità artistica dei gruppi che partecipano a tale manifestazione. E questo non può che riempirci di orgoglio». Da subito hanno colpito la platea con la loro voglia di imparare, di mettersi in gioco e di trasmettere le proprie emozioni attraverso la musica. Proprio questi sono i dettami che rendono i Red Fire una compagine musicale di tutto rispetto che con il passare del tempo raccoglie sempre più consensi. Si sono formati nel febbraio 2006 ed è proprio a due anni dalla loro nascita artistica che il “progetto” prende forma in maniera sempre più prorompente. E' la voglia di emulare i propri idoli che li porta a dare vita a questo
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Si moltiplicano sul social network i gruppi dedicati alla cantante
Talenti lucana
E’ già Arisamania
Sabato 21 febbraio 2009
A sinistra il parrucchiere con Bonolis. Sopra con uno dei cantanti più chiacchierati: Povia
Alcune immagini della band di Oppido Lucano
gruppo musicale, composto da ragazzi che non hanno compiuto la maggiore età. Questa la formazione tipo del gruppo: Gerardo Leone alla batteria; Gianni Basilio alla chitarra; Antonio Lancellotti al basso; Nicola Manniello alle tastiere e Teodoro Langellotti alla voce. In principio si dilettano con cover dei Pink Floyd, Pfm , Guns'n Roses e tanti altri. Ma un tassello importante del grande “progetto” è quello di creare qualcosa di proprio e di dare libero sfogo alla creatività e all'anima rock della band, e così na-
scono i primi brani di propria composizione. L'anno scorso nasce la prima demo ufficiale della band contenente 3 brani: "cosa siamo noi?", "qui con te" e "fiore di primavera", che si possono ascoltare su: www.myspace.com/redfireband . Si esibiranno sul palco del Casinò Municipale della Città dei Fiori sabato 21 febbraio alla presenza degli artisti che nel frattempo si saranno dati sana battaglia musicale sul palco dell'Ariston. Gianluigi Armiento
DIETRO le quinte nel variegato mondo del festival della canzone italiana si parla anche lucano. A Sanremo, infatti, lavora un parrucchiere di Melfi che vive e lavora a Torino da ormai circa quaranta anni. «Sono partito dalla Basilicata nel 1967 – spiega Michele Lucadamo – per riuscire a perfezionare il mio lavoro ed anche perché, da giovane, l’euforia del divertimento ha avuto la meglio. Oggi che posso permettermelo appena posso torno nella mia città natale dove ritrovo amici e parenti di una vita”. L’esperienza sanremese è comin-
ciata nel 1979 grazie al compianto Mino Reitano. «Mino era una grande persona – aggiunge Lucadamo – che non dimenticherò mai per umanità e sensibilità sempre dimostrate. Anche grazie a lui oggi proseguo in una magnifica esperienza che mi consente di crescere professionalmente». Il lavoro nella città dei fiori comincia alle undici del mattino. «In tv si finisce sempre tardi, sovente dopo la mezzanotte – prosegue il parrucchiere di Melfi – poi fino alle undici del mattino successivo ci tocca aspettare artisti, giornalisti ed
accreditati prima che riprendano i collegamenti con tutte le trasmissioni collegate. Presso l’hotel Londra di Sanremo abbiamo a disposizione un’enorme sala attrezzata dove ci arrivano in ogni momento personaggi pronti per andare davanti le telecamere. Si tratta di un lavoro febbrile ma appassionante». Il parrucchiere ha un’altra grande passione. «Sono tifoso del Melfi calcio –aggiunge Lucadamo – e spesso riesco a seguire le partite dei giallo verdi grazie alla Tv satellitare. Quando ho più tempo a disposizione riesco anche a prendere il pullman per seguire il Melfi allo stadio. A Torino abbiamo costituito un club composto da altri appassionati di calcio della Basilicata che con me si sobbarcano trasferte faticose per stare vicino alla squadra del cuore ed alla terra di origine». Del club “Federico II” , Michele Lucadamo è vice presidente ma in questi giorni il lavoro non concede distrazioni. «Marco Masini, Pupo, Albano – rivela Michele Lucadamo – dall’hotel Londra sono già passati in tanti. Devo dire che ha lasciato sorpresi un po’ tutti l’eliminazione proprio di Albano giunta inattesa». Il festival con il nuovo conduttore. «Bonolis sta facendo benissimo – conclude Lucadamo - e del resto gli ascolti stanno premiando il grande professionista che lavora con passione. Bonolis è proprio bravo». Anche l’estroso conduttore romano è passato dalla sala attrezzata per le acconciature dove trova spazio un abilissimo parrucchiere lucano. Non poteva essere altrimenti. Vittorio Laviano
Ottimi giudizi dalla stampa specializzata
E i media nazionali si sono accorti di lei IL FATTO che Marinella Venegoni, storica critica musicale de “La Stampa”di Torino, abbia dato il voto più alto tra le pagelle di ieri, la dice lunga su quanto Arisa stia lasciando un’impronta profonda su questo festival. Per la giovane cantante lucana ha avuto parole entusiastiche: «Si son chiesti da dove spuntasse, quando l'hanno incontrata la prima volta. - ha scritto nell’edizione di ieri del giornale piemontese - Ma con i suoi occhialoni rossi e la buffa frangetta, la parlantina sciolta e una certa facilità a sdraiarsi sul pavimento per farsi una foto un po' originale, Arisa si sta rivelando l'outsider in tanti successi annunciati. I fotografi la adorano, è piaciuta pure a Lelio Luttazzi che l'ha accompagnata in Sincerità». Un abbaglio per la pungente penna de “La Stampa”? Assolutamente. Lo stesso giudizio - “8” per intenderci - è stato espresso anche dal giornale “La Repubblica”. Il giornalista Gino Castaldo ha scritto nel suo giudizio: «Una piacevole sorpresa da una deliziosa bambola pop arguta e sincera». Che sia diventata un personaggio lo testimoniano anche i diversi passaggi televisivi di ieri. A lei, la finestra sul festival del Tg2 delle 13, ha dedicato molto spazio. Sui siti internet e nelle radio, soprattutto dopo la notizia del premio “Assomusica”, imperversavano le sue interviste e le sue fotografie. Niente male per una ragazza venuta dal sud con tanta voglia...di cantare. gio. ros.
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Sabato 21 febbraio 2009
PD, LA MANCANZA DI CORAGGIO
IL FALLIMENTO POLITICO DEL PD
di VITO BUBBICO
di SAVERIO D’AMELIO IL CARRETTO passava e quell'uomo gridava: gelati! Ma erano altri i tempi in cui Walter Veltroni, veniva a Potenza e, nel definire la sua impresa di riavvicinare, con il PD, gli italiani alla politica attiva, si dipingeva come un gelataio che avrebbe provato a convincere gli abitanti del polo Nord a comprare ghiaccioli da lui. Ci credeva davvero in questa scommessa e ne ha convinto davvero tanti altri a guardare come lui con fiducia all'esperimento. Ha acceso passioni sopite e speranze che davvero si potesse fare un partito nuovo. Classi dirigenti poco attente ed atte alla politica vera, quella che fa anche cultura oltre che risolvere i problemi della gente, tutte ripiegate su se stesse e intente -per la maggior parte del proprio tempo- a tutelare in primis il proprio orticello e a guardarsi in cagnesco l'uno con l'altro. Classi dirigenti abituate ad usare, per sistemare partite interne di equilibri di potere, in modo spregiudicato le istituzioni che sono state chiamate invece a governare, facendone mera merce di scambio. Era evidente che il perpetuarsi di tale situazione, antecedente al PD ogni oltre ragionevole limite, senza l'introduzione di correttivi che spingessero verso una graduale inversione di rotta, non poteva certo produrre quel cambiamento sperato e tanto pomposamente annunciato. Sono stati in tanti, con lo scorrere del tempo, a rilevare questa semplice verità. E noi tra questi. A ciò si è aggiunta la opacità di fronte a talune situazioni che hanno fatto percepire il nuovo partito, non diciamo senza una identità che era troppo pretendere in così poco tempo, ma sicuramente senza posizioni chiare e nette (quindi poco aggreganti e tanto meno punto di riferimento per spezzoni della società che invece li attendeva). Invece, ci si è sempre tenuti in equilibrio, con il risultato di scontentare tutti. Ebbene tutto questo è durato troppo. Al di là del tempo che la situazione potesse concedere ad un leader che si appresta ad una impresa simile. Ecco, se c'è qualcosa che ci sentiamo di contestare a Veltroni e ai suoi omologhi regionali, compreso il nostro Lacorazza, è questa sostanziale mancanza di coraggio di osare di più e la sottovaluzione del fatto che il tempo a disposizione era poco. Che occorreva ed occorre spingere di più sull'accelleratore per la realizzazione del progetto PD. Errori a cui si aggiunge anche quello plateale dell'abbandono odierno. Un errore, oltre che un atto di profonda ingenerosità nei confronti dei tanti che gli hanno creduto e l'hanno seguito nell'avventura. Non ci sembra davvero serio questo mollare tutto e lasciare chi ci ha creduto in braghe di tela. Troppo comodo scrollarsi così sbrigativamente la giacchetta dalle spalle. E non basta certo dire “Scusate, non ce l'ho fatta” e, persino, “Non sono stato capace”. Oppure comunicarci che “Forse sono più portato ad altri incarichi che non alla vita di partito.” Bravo, bravo direbbero due note comiche. E ce lo vieni a dire adesso? Non potevi accorgertene prima di metterti a ballare che non eri portato per la danza? Capiamo che per lui la misura era colma. Ma da Veltroni molti si sarebbero aspettato più correttezza e senso di responsabilità. Tanti avrebbero gradito che Veltroni, invece di mollare facendo felici i suoi detrattori, continuasse con maggiore energia nel suo impegno, almeno sino al congresso già previsto in autunno. Fino ad allora avrebbe potuto provare a fare quello che non gli era riuscito a fare sino ad ora. Abbandonando quell'ecumenismo che lo ha tanto danneggiato e introducendo quelle azioni necessarie a realizzare la cifra innovativa del partito promesso. Certo sarebbe andato contro resistenze inevitabili. Certo avrebbe scontentando più di qualcuno. Ma a quel punto avrebbe costretto, chi nei fatti è contrario affinché il PD si faccia per davvero, di venire allo scoperto. Avrebbero dovuto essere loro provare a cacciarlo. In questa azione avrebbe incrociato tanto popolo a tuo sostegno. Quel popolo che invece piano piano e disilluso si è allontanato e si allontana. Tanti sarebbero andati via da un PD più definito, ma altrettanti -certamente di più- sarebbero venuti. Tanti equivoci si sarebbero sciolti, finalmente. Certo per fare tutto questo ci voleva tanta "pazienza e fiducia", proprio le virtù che lo stesso Veltroni ha ricordato nel suo commiato ma che dimostrato di non possedere, mollando proprio nel momento meno adatto. Un abbandono che rischia di essere la prova che quello da lui fantasticato e a noi venduto per reale non era altro che un “sogno”, un suo sogno irrealizzabile. Ora tutto diventa più difficile. Il terreno è libero per quella parte di nomenclatura che ha concepito il PD solo come una nuova palazzina in cui traslocare armi e bagagli, conservando le vecchie e (in)sane abitudini. Quella parte di nomenclatura che vede come fumo negli occhi il solo ragionare di un proprio superamento e che sta portando dritto nel baratro quel poco che rimane oramai del centro sinistra italiano e dei partiti che lo componevano. Certo dal PD non c'è ritorno, ma se ora non ci dsarà un capo cantiere capace di riavviare rapidamente i lavori di realizzare a breve questo progetto, esso rimarrà una delle tante incompiute italiche. E se fosse un affare solo di qualcuno non ci sarebbe nulla di tragico. Il dramma è che da questo fallimento hanno da perdere tutti. Anche coloro che oggi sembrano gioirne. E' la democrazia italiana che perderebbe l'unica vera alternativa alla egemonia berlusconiana, considerato lo stato comatoso e la inconsistenza della parte rimanete della galassia delle tante altre minoranze. Il Paese attende qualcuno che si rimbocchi le mani e che cominci a seminare con forza, coraggio e chiarezza cultura, valori e buona politica da opporre alla deriva qualunquistica e ai tanti disvalori che stanno appestando la nostra società. Ora le redini del PD sembra le prenderà in mano Dario Franceschini, un uomo che ha vissuto in simbiosi con Veltroni e che quindi è indubbio che creda per davvero nel progetto. C'è solo da augurarsi che a lui riesca di fare quello che a Veltroni non è riuscito. Che abbia il necessario coraggio per osare di più. Molti se lo aspettano, per guardare con un po' di fiducia al futuro ed evitare di rassegnarsi ad una lunga stagione con l'orizzonte popolato solo da nani e ballerine.
SOLLIEVO PER L’ABDICAZIONE DI WALTER VELTRONI di ANTONIO GALIZIA NON SONO ancora convinto della nomina di Veltroni alla carica di segretario del PD e ancora mi domando, perché proprio lui, proveniente da un trasformismo impudente e pericoloso che non aveva mai palesato alla sua gente, anche se tutti lo conoscevano. Il dubbio di quanta valenza di un simile politico, anche se sindaco di Roma, poteva mostrare per affrontare le responsabilità di un grande Partito, quale dai suoi più autorevoli componenti, è ritenuto il Partito Democratico, sostanzioso nell'appellativo, ma fragile nella sostanza. Dopo le sfuriate di critica politica e anche molto riprovevoli e vergognose contro il centro destra e particolarmente contro Berlusconi, il suo odiato nemico, ieri, Veltroni con l'ironico e intrigante sorriso, scusandosi di aver fallito, ha ammainato la bandiera auto eliminandosi dal posto scomodo che i suoi denigratori interpartito, furbi e volpini gli avevano attribuito, forse prediligendolo come capro espiatorio di una politica ancora incerta, dopo la caduta di Prodi, ma sicuramente con l'intento più certo di bruciarlo nelle elezioni a Presidente del Consiglio di circa un anno fa, quando con quel pullman lussuoso e immodesto e il seguito scarabocchioso girò l'Italia raccogliendo i falsi applausi di quella popolazione che poi lo tradì scegliendo Berlusconi più quotato, più sicuro e più capace a suo confronto. Fu quella sconfitta che sicuramente non si aspettava a umiliarlo intimamente, e soprattutto a esorcizzandolo, in una irruenza inaudita contro l'avversario Berlusconi, facendosi scudo della sua maldestra arroganza, ma soprattutto della sua innata stupidità a non saper ponderare le proprie attitudini. Dopo un anno circa di querelle improntate ad un antiberlusconismo sciocco, esuberante e disonorevole, Veltroni, ieri è arrivato al capolinea della intorpidita e abitudinaria scorrettezza e chiedendo scusa di aver sbagliato e soprattutto di non essere riuscito nell'intento di crocifiggere Berlusconi, il suo dente amaro e celebre nemico, si è ritirato in panne, col sorriso ironico, trapunto di immodesta malinconia. Tutto questo mi ha fatto pensare che se il PD, fu affidato a tale “Statista” di mediocre statura politica, non sarebbe andato lontano e il suo reggente successore, fradicio di tradizionale facinorosità, non porterà bene a quello che è stato finora indicato a grande partito di opposizione. La facinorosità
larvata di Veltroni prima e quella sfrontata di Franceschini poi, hanno portato e coniugando le due responsabilità, porteranno a uno scompenso morale, scissionistico e psicologicamente bruciato il grande Partito auspicato e fondato da Prodi. Per l'abdicazione di Veltroni ho fatto un sospiro di sollievo, a significare che le mezze culture e la zavorra si autoeliminano da quel Partito a scadenza complicata e la stessa fine, ritualmente faranno tutti gli altri facinorosi. Così Soru, ben sconfitto in Sardegna, Bindi, sempre tra i piedi nella sua nullità e nella sua scompostezza verbale, da grande e piccola Statista ex democristiana comunistizzata, la Finocchiaro che stimo moltissimo, ma che si è squalificata in quell'arringa turbolenta sulla morte della povera Eluana Englaro. Anche lei nel linguaggio e nei gesti faceva riferimento a Berlusconi. Ne rimangono molti, ma non val la pena nominarli. Sarebbe una umiliazione maggiore. Di antiberlusconismo soffrono pesantemente anche molti malati arroganti della Basilicata. Mi riferisco a quella tale della provincia di Matera o di Matera, non so, che facinorosa al pari di Veltroni, Franceschini ed altri “rutilanti e immodesti” della sinistra PD o sinistra estrema, come Fazio della TV, scalpitano, animati dal pensiero fisso di Berlusconi e del suo conflitto di interessi e chiamano a raccolta gli italiani per scagliarli contro. Ma come, questi apatici dalla coscienza sbagliata, non si accorgono che vincendo sempre, Berlusconi, acquisisce più carisma e sconfigge le apologie dei politicanti che usano con facinorosità l'arroganza del fallimento? Si ravveda quella signora dal velenoso spurgo e faccia lei riflessione per correggere il suo tiro. Gli uomini probi ci sono anche nel PD ed Enrico Letta, Fassino e il filosofo Cacciari, sindaco di Venezia fra i tanti, col loro galantomismo fanno insegnamento. Io sono di centro destra e smentisco a pieni poteri le calunnie e le dicerie contro Berlusconi, perché sento la differenza, della ultralaica e scialba Anna col “problema Berlusconi”. Invito, perciò la tormentata signora a rileggere il suo articolo verso la fine e se avrà capito il vero significato delle sue parole, consideri il grave errore psicologico e politico commesso ad imitazione veltroniana. 19/2/09 dott.antoniogalizia@libero.it
LE DIMISSIONI dell'onorevole Veltroni da segretario del Partito Democratico sono la dimostrazione incontrovertibile del fallimento, sul piano politico e programmatico, della colazione” tra ex PCI ed ex DC”, nata da un calcolo strumentale, più che da affinità identitarie. Del resto, in poco più di un anno di vita. il PD , non poche volte ha evidenziato visioni differenti sui temi in discussione e, soprattutto stridenti contrasti si temi di vitale importanza , come sono quelli della bioetica che attengono alla concezione che si ha della vita e della morte, come il caso Eluana drammaticamente ha mostrato. Si tratta di temi decisivi per i cattolici, non sempre per gli eredi del Partito comunista. Insomma, le dimissioni di Veltroni sono, per tanta parte, anche il frutto della incompatibilità di fondo tra ex Democristiani ed ex Comunisti. Se così è, non c'è che da prenderne atto, dal momento che la decisione di stare insieme risponde soltanto ad opportunistici calcoli che, perciò hanno il respiro corto. Del resto, come recentemente ha ammesso lo stesso Franco Marini che di quel connubio porta gran parte la responsabilità, gli ex comunisti e gli ex democratici cristiani si sono messi insieme, di fatto rinunciando a “portarsi dietro le proprie storie, sino a ripudiarle, qualche volta. Queste semplici riflessioni li indussero, alcuni giorni fa a porre l'interrogativo circa la permanenza degli ex democristiani nel PD, una presenza che si è fatta, di giorno in giorno, sempre più incompatibile, per il trattamento che gli ex PCI riservano agli ex Democratici cristiani in Basilicata; per non parlare del possibile spostamento a sinistra del PD, come già annunziato dal possibile nuovo segretario Bersani.
Sabato 21 febbraio 2009
PD, PARTITO DESTINATO A IMPLODERE di MAURO A. TITA CARO Paride, Non è mio costume "ritornare sul luogo del delitto". Mutuando uno spot pubblicitario di successo avevamo lanciato il famoso slogan: "No riforme No voto". Forse l'evidenza di una intera pagina interna di Primo Piano non era stata tanto digerita nè da ambienti politici vicini al PD nè tra i tanti e improvvisati opinionisti del giornale. Vorrei solo riproporla con una riflessione postuma. Non era il primo approfondimento, ve ne erano stati altri e più "carichi" che avevano suscitato una vasta eco per la mancanza di riferimento di personaggi illustri da imitare e da inserire nel Pantheon del PD nazionale e lucano in particolare. Un PD che nasce senza storia politica e senza buon esempio implode. Quello che è avvenuto successivamente anche in Basilicata è il riflesso normale di una situazione intollerabile. Le teorie di Grillo, di Travaglio, Santoro e Vauro sono state terribilmente confermate (non amo nè l'arroganza di Santoro nè la "saccenza" di Travaglio). PD e PDL "pari" sono. Per un partito che non apre alle nuove generazioni in forma concreta e trasparente, come hanno fatto i Conservatori inglesi è un Partito destinato all'estinzione. E' aumentata a dismisura il tasso di Goffaggine e di Ipocrisia. Il popolo italiano non sopporta i "surrogati democratici". La maggioranza silenziosa del Rag Amerio o dell'Avv. Adamo Degli Occhi (quella dei quarantamila dei cancelli Fiat) sempre presente non tollera ibridi. Quello che da tanti giovani conformisti e arrampicatori e da tanto popolo bue risulta scontato, Scontato non lo è. Faccio una premessa. Nel lontano '79 fui espulso dal PCI. Non avevo seguito pedissequamente i diktat della Federazione comunista lucana. Non avevo votato Calice e avevo osato votare il PSIUP (Partito Socialista di Unità Proletaria) poi ribattezzato come "Partito Scomparso In Un Pomeriggio". Oggi aspetto dal PD una chiara e univoca "riabilitazione" visto che il Partito è formato da "bonsai democristiani e da ex della nomenclatura comunista". Qualche giorno fa ho ribadito in un approfondimento sul nostro amato giornale che gli iscritti ai Partiti non sono "Arredi Umani" sono Uomini e Donne che pulsano che si indignano e che meritano rispetto. Quello che è mancato negli ultimi anni. Per rispondere alla brava e reattiva Anna Rivelli dico e ribadisco che il problema in Italia non è Berlusconi, ma chi tenta goffamente di imitarlo senza riuscirci, pagando un fìo dovuto alla totale disattenzione esercitata dal PD in questi ultimi tempi al territorio e alle sue dignitose popolazioni. Quella maggioranza silenziosa ti giudica e ti punisce. Speriamo che queste salutari batoste siano l'incipit di una nuova forma partito radicata sul territorio, formata da veri giovani anticonformisti e liberi possibilmente "non arrampicatori". Al caro Veltroni e al caro Prodi confermiamo l'onore delle Armi. Vi siete dimessi che Dio sia ringraziato. Speriamo che D'Alema e tutti gli altri burosauri e tromboni vari li seguano. Abbiano il pudore dopo decine di mandati parlamentari di fare finalmente un passo indietro. La Libertà e la Democrazia pretendono rinnovamento serio fatto da uomini liberi e non da guitti del Potere.
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MALTEMPO, 13 FEBBRAIO SCIOPERO RIUSCITO TERRORISMO MEDIATICO di ALTERNATIVA SINDACALE
PER PROTESTARE contro il governo che non si decide a mettere in atto provvedimenti anticrisi in aiuto ai lavoratori dipendenti e ai cittadini non garantiti e per dire NO al Nuovo Modello Contrattuale firmato il 22 gennaio nonostante l'opposizione del più grande sindacato nazionale, il 13 febbraio c'è stato un riuscito sciopero generale dei metalmeccanici e degli impiegati indetto dalle organizzazioni di categoria della Cgil . Sono scesi in piazza a Roma, da tutta l'Italia oltre mezzo milione di operai, impiegati, precari e disoccupati anche se la Questura, per far contento Berlusconi, ne ha contati solo 50 mila e la Stampa non amica è arrivata a stimarne 200 mila . Più operai che impiegati, più al Nord che al Sud, più nell'indotto che alla Fiat, ma lo sciopero è pienamente riuscito soprattutto nei suoi obiettivi. Con l'aperto boicottaggio della CISL, della UIL e della neoconcertativa UGL non si poteva sperare in un risultato migliore di quello raggiunto . La Confindustria con Bonbassei, il Governo con l'ineffabile Sacconi ed i sindacati filopadronali hanno detto che si è trattato di uno sciopero politico con cui la Cgil ha cercato di rispondere al proprio isolamento. Noi riteniamo che la Cgil si sarebbe isolata dai lavoratori, che le chiedono azioni più incisive, se avesse firmato il famigerato accordo del 22 gennaio e se non avesse proclamato questa prima protesta . Ora il secondo passo è l'indizione del Referendum sui posti di lavoro per far decidere i lavoratori se accettano o no il Nuovo Modello Contrattuale che svuota il Contratto Nazionale che ridurrà i salari di ben 1.357 Euro e fa rimanere senza garanzie ed aumenti salariali più dell'80 % dei lavoratori del settore privato che non hanno un Contratto Aziendale . CISL e UIL se sono sindacati democratici non si devono opporre, come sembra sono intenzionati, al pronunciamento degli interessati e se i lavoratori lo bocceranno l'accordo dovrà essere invalidato . Poiché il salario si difende scioperando, il passo successivo è lo Sciopero Generale Nazionale di tutte le categorie previsto per il 4 Aprile, se entro tale data il governo non avrà rivisto la sua politica di selvaggio liberismo antioperaio . Una delle cose da fare, ed in tempi celeri è aumentare l'indennità della Cassa Integrazione al 90 % del salario ed estenderla ai lavoratori precari poiché il ricorso alla cassa integrazione conti-
nuerà, colpendo pesantemente il reddito delle famiglie dei lavoratori dipendenti, visto che il Governo dice di voler aiutare le famiglie colpite gravemente dalla crisi economica che non li si aiuta con la propaganda e con bonus ridicoli solo per i poverissimi . Circa gli ulteriori finanziamenti all'industria dell'auto, noi non siamo contrari che lo Stato dia altri soldi alla Fiat, dopo tutti quelli che ha dato nel corso degli anni e che superano lo stesso valore dell'intera azienda, ma riteniamo che questo si debba fare in cambio di chiare contropartite quali l'ingresso dello Stato nel capitale societario e con diritto di veto sulle scelte industriali come la delocalizzazione di produzioni all'estero, l' impegno a mantenere gli attuali livelli occupazionali e l'assunzione di tutti i precari oltre alla produzione di auto ecologiche. nel rispetto della salute e dell'ambiente . La situazione di crisi non deve impedire il rinnovo del Contratto Aziendale alla Fiat-SATA, fermo al 1996, perché oggi più che mai serve l'adeguamento del salario sia per la riduzione del reddito, per il carovita e la cassa integrazione, subito dagli operai che con il loro lavoro - soprattutto a Melfi, hanno risanato il Bilancio e fatto ritornare gli utili, e sia per il famigerato Nuovo Modello Contrattuale che demanda quasi tutto ai Contratti integrativi, pertanto crisi o non crisi noi chiediamo che si riapra subito il tavolo di trattative sul Contratto Aziendale . Poiché la Fiat ha chiuso il Bilancio 2008 con un aumento dell'1,5 % rispetto al 2007 e con oltre 2 miliardi di Euro di utili netti, non può continuare a negare ai dipendenti, colpiti da settimane e settimane di cassa integrazione, l'indennizzo per il mancato rinnovo del contratto aziendale dal 1996, che secondo noi dovrebbe essere di almeno 2.000 euro netti e non di 1.100 lordi come chiesto dai sindacati confederali e che andrebbe pagato subito . Diversamente si fanno solo chiacchiere ed anche inutilmente . Concludendo, vorremmo invitare alcuni sindacalisti di smettere di fare gli uccelli del malaugurio e di spaventare gli operai, perché la SATA non è interessata da pericoli di tagli, che purtroppo interessano gli stabilimenti Fiat di Pomigliano e Termini Imerese, ai cui operai esprimiamo la nostra piena solidarietà che non mancherà di manifestarsi in azioni concrete come avvenne nel novembre 2003 con il blocco della SATA insieme agli operai siciliani .
di FEDERICO VALICENTI AD ASCOLTARE i mezzi di comunicazione in questi giorni sembra che in Basilicata sia successo il finimondo. Protezione civile allertata, scuole chiuse, 118 in posizione, polizia, carabinieri, guardia di finanza, vigili urbani, guardie forestali, guardie carcerarie, guardie ecologiche, operai dei cantieri forestali in tuta (da combattimento?) personale Anas, personale delle Province e chi più ne ha più ne metta, tutti in allerta! La televisione, con visi ansiosi, sforna notizie piene di interrogativi. Oddio! che sta succedendo nella nostra Regione? Gli agriturismi ed i ristoranti di montagna si svuotano, la gente scappa, fugge, rifugge, riscappa, in un tourbillon di ansie, paure che affiorano, tragedie greche alla porta. Oddio, quanto durerà? Sapremo far fronte a questa evenienza? Città svuotate. I paesini si richiudono dietro gli usci, tutti ad attendere la “ catastrofe” annunciata dalla televisione. Telefoni bollenti che suonano, squillano, gracidano, se succede, cosa succede? Possiamo arrivare? Possiamo tornare? Cosa dice la vostra amministrazione? In quante ore è previsto il ritorno alla normalità? Ci sono alberghi vicini da raggiungere in caso di bisogno? Non è che va via la luce? Oddio! Senza luce io impazzisco, a proposito quanto durano le batterie dei telefoni? E se restiamo senza luce, quante ore possiamo sopravvivere? Interrogativi senza risposte, cosa può succedere, cosa accadrà. Bisogna solo rimanere incollati ai mezzi di informazione, mantenere la calma e pregare di uscirne indenni. Ma cosa sta succedendo di così grave in Basilicata? Oltre ai colpi di cannone che ogni tanto sparano dalle Procure del capoluogo, per “fortuna” senza fare morti, solo qualche ferito e a dir la verità anche lieve, anzi spesso sembra che sparano a
salve. Cosa adombra l'azzurro cielo della Basilicata? (azzurro come il colore/stemma della Regione) Cos' è che fa stare così male, in ansia, cos' è che provoca malori ed insonnia? Oddio, nevica. Sta nevicando!!!!!!!! Quello che dovrebbe essere un evento naturale in una stagione tutto considerato anche normale, in Basilicata diventa quasi catastrofico. Invece di giocare a palle di neve, se davvero ne facesse tanta, di arrostire salsicce, peperoni cruschi, cucinare fagioli e cotica in pignata. Bere un buon bicchiere di vino in cantina, per festeggiare Madre Terra che si ricopre di neve salutistica e salutare, che riempie di acqua i fiumi, i laghi, le dighe e rubinetti. Dico, invece di raccogliere benevolmente quello che la natura con le sue stagioni ci offre, diventiamo insolenti, arroganti. La neve crea disagi, la neve non permette di muoverci, la neve ci rinchiude nelle case. Pochi centimetri di neve creano scompiglio e panico nel quotidiano, nella normalità concessa e non rivendicata. Forse è giusto fermarsi un attimo, riflettere e chiedersi, ma ne vale la pena? Dove stiamo andando? Quale imbarbarimento stiamo attuando? Se pochi centimetri di neve fanno chiudere le scuole per giorni, vuol dire che non siamo disposti ad accettare i sani problemi quotidiani, rifuggiamo dalle responsabilità. E diventa sempre più comodo chiudere l'albergo d'inverno che andare alla ricerca di clienti da portare. Certo signori, il problema è che nel ricco Triveneto ogni fiocco di neve è un euro, nella nostra Basilicata un fiocco di neve diventa una tragedia, un dramma, una bestemmia. Ci rinchiudiamo nelle case, sempre più tele idioti! Vale davvero la pena di restare?
PRESENTEREMO IL CONTO DELLE COSE FATTE di GIOVANNI ALFREDO CHIEPPA* SUL QUOTIDIANO del 17 febbraio scorso è apparso un articolo dal titolo: “Il torpore del PD a Rionero”, a firma di Antonio Spadola. Rispondo perché non accetto la disamina elaborata da quest'ultimo che va giudicata carente, illogica e pretestuosa, nonché espressione del pregiudizio ideologico più becero. Da tempo non più visibile sulle colonne di questo giornale, l'autore offre il meglio di sé affrontando due temi apparentemente impegnativi: le presunte difficoltà del partito democratico e l'incapacità dell'attuale esecutivo che governa Rionero. Entrambe le questioni, rispetto alle intenzioni dell'autore, non trovano alcun riscontro nella realtà. Va detto, in sintesi, che preso dal furore di esternare veleno contro i governanti di Rionero, dimentica di trattare la prima, su cui non mi risulta che all'interno del PD di Rionero ci siano particolari problemi. Saranno, in ogni caso, gli esponenti di quel partito a dargli una risposta se riterranno di farlo. Per quanto attiene la seconda, invece, va riferito che l'amministrazione comunale è coesa e che la stessa sta portando avanti il programma elettorale del 2006 ed è vicina ai cittadini. Tutta la Giunta comunale è alle prese con problemi strutturali che hanno radici lontane ed è impegnata tutti i giorni ad ascoltare la voce dei cittadini verso i quali garantisce vicinanza e disponibilità di qualsiasi tipo. In modo capzioso, strumentalizza l'intervista di Mastroddi , esponente del PD locale, per reclutare consensi sul territorio e screditare l'attuale giunta comunale. Vecchia tecnica ormai in desuetudine come quella di impressionare in modo terroristico i cittadini con argomenti subdoli e privi di fondamento. Finora di risposte alla gente ne abbiamo dato tante e ne daremo fino al 2011. Quello sarà il momento in cui presenteremo ai rioneresi “il conto delle cose fatte” ed in base a cui chiederemo la fiducia ai cittadini. Quando egli era consigliere comunale con la passata amministrazione di centrodestra, non ricordo che abbia detto o “fatto” qualcosa di utile per la comunità di Rionero. La caserma dei carabinieri, sopra la quale ogni tanto torna con enfasi come se l'aves-
se costruita lui, va rimarcato che è stata realizzata dal Ministero delle Opere pubbliche con fondi nazionali. Ragion per cui né l'illustre interlocutore e né la precedente Giunta possono vantare alcun credito politico e sociale sul punto. Nella nostra maggioranza è garantita ampia partecipazione, discussione e dialettica su tutti gli argomenti di cui ci occupiamo, pur nella diversità delle opinioni. Da ultimo anche quella sul famoso “ex consorzio agrario” che ha visto diverse posizioni in campo e sopra quale io personalmente non ho mai condiviso da oltre un anno l'impostazione tecnica e giuridica data dall'Ufficio Urbanistica. Rappresentando una forza civica all'interno della medesima non ho alcun timore a riconoscerlo e spiegarlo in qualsiasi sede, anche in piazza Fortunato. Vi è capacità di confronto e non stupido e sterile “unanimismo” di indirizzo che ,ove regnasse, sarebbe in grado di annichilire le coscienze e di inceppare i processi di crescita culturale degli individui. Siamo, infine, un gruppo di persone oneste al servizio del pubblico bene e dico ai rioneresi non vi fate ingannare da “predicatori senza vangelo” abituati a divulgare nelle piazze, davanti ai bar e nelle ville odio sociale contro la Giunta comunale senza conoscere tecnicamente i problemi e solo perché hanno perso lo scettro prima del tempo nel lontano 2 novembre 2005. Noi rispetteremo il mandato elettorale che i cittadini ci hanno conferito e poi si vedrà. Da ultimo voglio dare un consiglio all'insigne stratega del PDl locale: cambia il repertorio delle cose da raccontare in giro e guarda la realtà per quella che è e non secondo gli schematismi ideologici del tuo partito, ammesso che sia giusto parlare di “idee” circolanti nello stesso. Un'ultima cosa voglio sottolineare che nessuno ha mai impedito ad altri di parlare o di esporre critiche o pensieri. La democrazia è bella per questo, l'importante è sapere di cosa si parla. Sovente molti aprono bocca e non sanno quello che dicono. Rinvio alla prossima puntata con riserva di argomenti più stimolanti. *assessore alle Attività produttive e Vivibilità del Comune di Rionero in Vulture
16 Economia Italia / Mondo Bruxelles vuole chiarimenti sul Piano incentivi da 1,2 miliardi
Bruciati 154 miliardi di euro
Crolla il fatturato dell’auto e l’Ue chiede lumi sugli aiuti
Un venerdì nero per le Borse mondiali Panico sulle banche
Sabato 21 febbraio 2009
di ANTONIO PENNACCHIONI
di ALFONSO NERI
ROMA - L'Ue vuol veder chiaro sul sostegno al settore auto e per questo ha inviato un memorandum scritto al governo italiano. Nel mirino è finito il piano di incentivi da 1,2 miliardi di euro varato all'inizio del mese che subordina la concessione di aiuti e sgravi fiscali alla firma di un protocollo da parte dei costruttori. La Commissione di Bruxelles ha espresso «qualche preoccupazione» al riguardo perché - ha precisato il portavoce Jontahan Todd - la misura «sarebbe discriminatoria» nei confronti delle case automobilistiche, che, eventualmente, non aderissero all'iniziativa creando un corto circuito nella normativa sulla libera circolazione dei beni. Il governo ha cinque giorni di tempo per rispondere ai quesiti e fugare i dubbi di una violazione delle norme sugli aiuti di Stato. Ma il ministro per le Politiche Europee, Andrea Ronchi, rassicura che l'intervento a sostegno dell'auto «non è assolutamente discriminatorio ma è perfettamente conforme alla linea europea» compresi gli impegni sul mantenimento delle attività produttive in Italia, definiti in un protocollo con le parti sociali. La stessa procedura è già stata avviata per la Francia, il cui dossier è attualmente sotto esame delle autorità comunitarie. E per la Spagna che invece dovrà inviare a Bruxelles la relativa documentazione entro martedì 24 febbraio. Per il ministro per le Politiche europee, Andrea Ronchi «Sarebbe opportuno che in un momento di crisi così profonda, la Commissione europea aiutasse gli Stati membri nel sostegno alle loro economie piuttosto che ostacolarne l’azione». «Il governo italiano non comprende la preoccupazione espressa dalla Commissione europea in merito al piano italiano di incentivi per il settore automobilistico. L'Italia - ha aggiunto Ronchi - si è sempre mossa nel pieno rispetto delle norme sulla libera circolazione delle merci nell’Ue e le misure recentemente approvate non fanno eccezione a questa regola». Il pressing dell'Ue scatta nel giorno in cui l'Istat certifica un nuovo picco della recessione industriale che a dicembre ha registrato -3,8% rispetto a novembre e -10,3% su base annua. A pesare è soprattutto la contrazione
MILANO – Il crollo delle Borse europee e mondiali non si ferma: nell’ennesimo venerdì nero, nel quale sono stati bruciati 154 miliardi di euro di capitalizzazione, i listini continentali sono scesi ai minimi degli ultimi sei anni. L’indice Dow Jones Stoxx 600, che fotografa l’andamento dei principali titoli quotati sul Vecchio Continente, ha infatti perso il 3,52%, tornando sui livelli della primavera del 2003. E quella che si è chiusa con una giornata contraddistinta da vendite da panico è stata una settimana di scivoloni simili a quelli di novembre, uno dei periodi più neri per le piazze di ogni parte del mondo, con Milano che si è mostrata particolarmente debole e ha ceduto con l’indice S&P quasi il 6%. Ribassi di oltre quattro punti per Parigi e Francoforte, di oltre tre per Londra, Amsterdam, Madrid e Stoccolma. Tra i listini europei principali, si è tenuto sotto questa soglia solo quello di Zurigo, che comunque ha chiuso in perdita di oltre due punti e mezzo. Solo leggermente più contenuto il pessimismo degli operatori statunitensi: nella prima metà di seduta, il Dow Jones ha ceduto due punti e mezzo, mentre il Nasdaq circa un punto e mezzo. Le prime avvisaglie dell’ennesimo venerdì nero sono arrivate dalle Borse asiatiche, con Tokyo che ha ceduto quasi due punti anche a causa di alcuni titoli industriali, come Bridgestone, in chiaro affanno. Ma sono state le voci di una possibile nazionalizzazione di colossi del credito statunitensi a far partire la girandola delle vendite sulle banche, le assicurazioni e i titoli europei dei servizi finanziari.
Bank of America ha detto di «non vedere motivo per una nazionalizzazione» e Citigroup non avrebbe discusso con il governo di Washington l’ipotesi di essere nazionalizzata, ribadendo che il proprio capitale è solido. Ma ormai nelle Borse europee tutti alleggerivano i portafogli, anche per il timore di un weekend che potrebbe portare annunci inattesi. Gli operatori affermano di non volersi tenere in tasca titoli ritenuti a rischio durante il fine settimana e hanno venduto in massa, ancora una volta. Il risultato è stato che l’indice Dow Jones dei titoli assicurativi europei è crollato in un giorno di oltre il 6%, con Axa scesa del 18,41%, Ing il 12,39%, Allianz l’8,98%. Pesanti anche gli italiani Alleanza (-8,96%), Unipol (7,21%) e Generali (-6,26%). Simile la chiusura dell’indice Dow Jones stoxx dei titoli bancari ed è stato il comparto del credito, con i suoi ingenti volumi, a trascinare al ribasso la generalità dei listini. Oltre allo scivolone di oltre il 15% di Intesa SanPaolo, spiccano i cali di Ubs (-14,06%) per l’azione legale dell’amministrazione Usa contro l’evasione fiscale dei clienti del gruppo, Deutsche bank (9,58%), Credit Agricole (9,23%) e Commerzbank (8,55%). In difficoltà inoltre il settore delle costruzioni e dell’automobile: in quest’ultimo comparto Porsche ha perso il 7,90%, Daimler il 6,79%, Peugeot il 5,76% e Renault il 5,74%. Tra i titoli principali del settore auto il calo minore è stato accusato da Bmw, che ha pur lasciato sul terreno il 3,14% del suo valore. Fiat, scesa del 3,65%, non ha potuto beneficiare della notizia dell’avvio di una linea di credito da un miliardo, uscita a mercati chiusi.
Scivolone anche per Bmw e Intesa-S.Paolo
del mercato interno (-11,4%) ma anche quello estero aiuta con un -7,6%. Quanto agli ordinativi sono calati rispettivamente del 2% e del 15,4%. Risultato: il 2008 si chiude con un fatturato dell'industria in calo dello 0,3% sul 2007. Per il settore auto arrivano numeri da profondo rosso. A dicembre il fatturato è crollato del 29,6% su base annua, gli ordinativi del 33,3% precipitando al livello minimo dal '92. Nel 2008 il fatturato, che comprende auto, furgoni e mezzi pesanti, è diminuito del 7,6%, il calo più significativo dal '93. Malgrado i primi timidi segnali di ripresa, la situazione preoccupa i sindacati. «La picchiata dell'industria conferma la necessità di ulteriori interventi da parte del governo» avverte la segretaria dell'Ugl, Renata Polverini.
Secondo Sergio D’Antoni, responsabile Mezzogiorno del Pd e vicepresidente della commissione Finanze della Camera, «i dati diffusi dall’Istat sullo stallo dell’industria italiana mettono in evidenza la gravità della crisi e l’inadeguatezza delle misure messe in campo dal governo Berlusconi» . «L'esecutivo – aggiunge – deve cambiare subito registro. Per uscire dalla bufera il Paese ha bisogno di riforme concertate con le parti sociali e discusse dall’intero arco parlamentare. Una formula che ha già permesso all’Italia di uscire dalle secche nel '93». «Servono maggiori aiuti agli imprenditori, specialmente nelle piccole e medie imprese del Sud. Il decreto salva-auto appare giusto nelle intenzioni, ma decisamente insufficiente e ingiusto sotto il profilo della copertura.
Gli operatori finanziari riuniti al Forex
Decreto anticrisi
Rischio di nazionalizzazione per gli istituti di credito Oggi Draghi svela la sua ricetta
Dall’Europa via libera ai “Tremonti bond”
RISCHIO nazionalizzazione delle banche, Tremontibond, solidità del sistema industriale e finanziario sono i temi di fondo del 15esimo congresso degli operatori finanziari, Forex, che ha aperto i battenti a Milano. Un appuntamento significativo per la comunità finanziaria in attesa di rassicurazioni e di segnali di ripresa. Per oggi è atteso il discorso ufficiale dell’anno del governatore di Bankitalia, Mario Draghi, al suo quarto appuntamento con il Forex. A una settimana esatta dalla chiusura dei lavori del G7 di Roma, durante i quali i ministri finanziari e i governatori dei sette Grandi hanno ribadito il loro impegno forte contro la crisi, l’attenzione è proprio rivolta a Draghi. Di stretta attualità per il mondo bancario sono i “Tremontibond”, gli strumenti messi a punto dal Governo per rafforzare il patrimonio degli istituti in favore delle imprese, che proprio ieri hanno incassato il via libera dalla Commissione Ue. Oltre alla questione dell’esposizione
verso le banche dell’Est Europa dopo la raffica di studi delle agenzie di rating, tra cui Moody's, che hanno indicato come il rapido deterioramento del quadro macroeconomico in quest’area possa mettere sotto pressione diverse banche e le rispettive controllanti occidentali. , La mattinata si chiuderà poi con il discorso di Draghi e ad ascoltarlo nelle prime file sono previsti, oltre ai vertici di Unicredit con Dieter Rampl e Profumo, il presidente di Mediobanca, Cesare Geronzi e i numeri uno dei consigli di sorveglianza e gestione di Intesa Sanpaolo, rispettivamente, Giovanni Bazoli ed Enrico Salza. Seguirà poi una colazione di lavoro, rigorosamente a porte chiuse, su invito del governatore alla quale sono attese circa duecento invitati. Intanto, ieri sera Unicredit, in qualità di padrona di casa del Forex, ha invitato per una cena di gala numerosi esponenti del gotha della finanza presso la Fondazione Arnaldo Pomodoro, di cui Piazza Cordusio è principale sostenitrice.
VIA LIBERA della Commissione europea ai Tremonti bond. Gli strumenti, previsti dal Governo, sono in linea con le norme Ue le modifiche al regime di ricapitalizzazione delle banche già approvato il 23 dicembre. Le autorità italiane hanno chiesto il permesso di modificare l’impianto del loro regime per renderlo più interessante per le banche sane che intendono utilizzare capitali statali soltanto per un periodo molto breve. Il regime modificato garantisce una remunerazione adeguata per lo Stato e incoraggia l’uscita anticipata. I TremontiBond, previsti dal decreto anticrisi, sono obbligazioni emesse dalle sole banche quotate e sottoscritte dal Tesoro per sostenere la capitalizzazione degli istituti di credito. La cifra complessiva messa a disposizione dell’operazione, simile a quella già effettuata o in corso d’opera da parte di diversi paesi europei, è pari a 10 miliardi di euro. Il rendimento assicurato dalle obbligazioni, secondo quanto prescrive l’Unione europea, è del 7,5%.
Sabato 21 febbraio 2009
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24 ore in Basilicata
Formalizzata anche la rinuncia del sindaco che è ai domiciliari. Atteso il responso degli Interni
Gorgoglione senza governo Dimessa la maggioranza di Tornetta, si torna al voto GORGOGLIONE - E' durato tre mesi esatti il “governo di responsabilità” voluto con forza dalla maggioranza che sosteneva il sindaco di Gorgoglione Ignazio Tornetta, oggi agli arresti domiciliari con ipotesi di reato piuttosto pesanti, maturate in seguito all'operazione “Totalgate”, che ha portato recentemente anche al fermo delle estrazioni petrolifere, su disposizione dell'autorità inquirente. Alle 11.30 di ieri, a novanta giorni esatti da quell'assise del 20 dicembre 2008, quando si decise di andare avanti nonostante il ciclone giudiziario in atto, sette consiglieri comunali (sei di maggioranza: Vincenzo Vetere, Giuseppe Filippo, Anna Caterina Gagliardi, Anna Maria Bruno, Francesco Lauria, Venturino Capalbi più Venturino Lauria della minoranza), hanno formalizzato le loro dimissioni, dando seguito alle procedure previste per lo scioglimento dell'organo di governo nel piccolo centro materano. Mancano solo due consiglieri di maggioranza (Teresa De Rosa e Antonio Berardi) assenti per motivi di lavoro e studio, oltre ai tre restanti tre della minoranza Pd (Carmine Di Crisci, Giuseppe Bartolomeo e Vincenzo Pica), che hanno annunciato l’atto formale entro lunedì. Comunque, i numeri già disponibili giustificano lo scioglimento dell’assise. L'auspicio dichiarato dai dimissionari di maggioranza, tutti eletti in una lista Udeur e oggi indipendenti, è che a giugno prossimo si possa
andare al voto per il rinnovo dell'Amministrazione, usufruendo della legge 187 del 1991, riveduta nel 1999, che stabilisce le dimissioni entro il termine massimo di cento gorni prima della tornata elettorale, già fissata per il 7 giugno. La comunicazione di rito è stata inoltrata alla prefettura di Matera, che su disposizione del ministero dell'Interno notificherà il provvedimento ufficiale di scioglimento e stabilirà il commissariamento dell'ente fino a giugno, se si conferma la disposizione di legge, o fino alla primavera del 2010, qualora non ci fossero i termini per votare subito. L'assise si era riunita giovedì sera con importanti argomenti all'ordine del giorno, tutti approvati a maggioranza, poiché la minoranza del Pd ha sistematicamente abbandonato l'aula. Il sindaco, Vincenzo Vetere, subentrato in dicembre a Tornetta, ha introdotto i lavori che hanno portato all'approvazione degli equilibri di bilancio con una manovra da 1.560.000 euro, più la conferma dell'aliquota Irpef e il via libera al Programma triennale delle opere pubbliche. Provvedimenti importanti, usuali per un'Amministrazione che vuole procedere nel suo lavoro, allora perché poi le dimissioni? «Per dare un governo stabile e sicuro al paese, senza tradire la volontà dell'elettorato -ci spiega il sindaco Vincenzo Vetere- anche perché noi abbiamo preso i nostri voti, ma il sindaco eletto restava comunque Ignazio Tornetta, che ha fatto reca-
DIBATTITO PUBBLICO Monitoraggio ambientale GORGOGLIONE - E’ in programma per oggi alle 16 presso “Palazzo Laviani” un’ assemblea pubblica dedicata al tema: “Monitoraggio ambientale, tutela della salute e vocazione agro-zootecnica nelle aree dell' estrazione petrolifera”. Organizza: Venturino Lauria, consigliere Comunale. Tra gli interventi previsti quello di Giambattista Mele, del “Laboratorio per Viggiano”; dell’architetto Vito Mazzilli, presidente Wwf Basilicata; di Felice Santarcangelo, di “No scorie Trisaia”e di Miko Somma, “Comitato No Oil. Vincenzo Vetere
Carmine Di Crisci
pitare stamane (ieri per chi legge ndr) anche le sue formali dimissioni». Quindi un gesto di correttezza nei confronti dei cittadini, per non prolungare gli effetti di un'Amministrazione “salvagente”, dopo la ferma autodeterminazione della prima ora, confermata dalle parole dello stesso Vetere nell'assise del 20 dicembre: «Non abbiamo legami politici e dobbiamo amministrare finché ce lo consente la legge, chiediamo alla minoranza collaborazione eproposte costruttive». Oggi, evidentemente, la realtà è cambiata, Tornetta non è stato scagionato dalle accuse e si trova ancora agli arresti. «In questi tre mesi abbiamo lavorato bene, lo dimostrano le 15 delibere di giunta concepite per dare avvio ad alcuni lavori pubblici im-
portanti. Abbiamo avuto il coraggio di andare avanti in un periodo così delicato; oggi abbiamo visto che ci sono i tempi per andare al voto subito, pertanto abbiamo deciso di procedere alle dimissioni. Ringrazio tutti i dipendenti comunali, i consiglieri e gli assessori per l’appoggio concreto che mi hanno garantito in questi tre mesi di mandato». Si ricandirerà nella prossima tornata? «E’ troppo presto per dirlo», la laconica risposta di Vetere. Sull’altro fronte, abbiamo sentito Carmine Di Crisci, già candidato sindaco antagonista a Tornetta: «Avremmo preferito sciogliere l’assise già il 20 dicembre, perchè ci sarebbe stato più tempo per organizzare una valida alternativa di governo, facendo una lista solo di persone nuove e fuori da
vecchie logiche. Oggi ci potrebbero comunque essere le condizioni per concepire una lista unica di centrosinistra; nei prossimi giorni mi consulterò con i vertici del mio partito per stabilire la strada da percorrere». Lei è disposto a candidarsi? «Io sarei contrario a farlo -precisa Di Crisci- ma sono uomo di partito, quindi mi adeguerò a eventuali decisioni prese in sede provinciale. Di certo non si può nascondere che il panorama politico a Gorgoglione è piuttosto difficile, soprattutto in previsione di una eventuale lista unica, visti i tempi, le modalità e i personaggi con cui si dovrà dialogare. Difficile, ma non impossibile, si vedrà nei prossimi giorni». Antonio Corrado a.corrado@luedi.it
Massaro contrario alla decisione della III Commissione Corleto Niente Rafanata ma lumi accessi in tutte le case
Royalties, no del Csail Dalla Pro - Loco notte solidale a più comuni beneficiari per i lavoratori del petrolio POTENZA - «Continuare ad estendere ad Enti Locali i benefici della legge regionale 40/95 (quella che ripartisce le royalties del petrolio tra i Comuni) risponde ad una doppia logica di natura clientelare-politica e di frantumazione di fondi che, proprio perché la “torta” è continuamente suddivisa, si riduce a “fettine” che non sfamano nessuno». E' questo il commento del presidente del Csail, Filippo Massaro, alla decisione della terza Commissione consiliare permanente del Consiglio regionale di favorire l' inclusione nell'elenco dei Comuni che ricevono le royalties anche dei Comuni di Accettura, Castelmezzano, Pietrapertosa, Stigliano e Cirigliano. «E' inoltre - aggiunge Massaro - quanto meno di “cattivo gusto” l'atteggiamento dell'ex assessore Folino di far approvare un provvedimento in piena bufera giudiziaria per la nota vicenda della sospensione della Total dall'attività della concessione “Gorgoglione” da cui dovrebbero ottenere le royalties che allo stato attuale anche i Comuni già inseriti da anni nell'elenco rischiano di non ottenere se non si arri-
va ad una soluzione dettata dal buon senso. Sarebbe stato pertanto più utile concentrare ogni sforzo per sbloccare la situazione di stallo che ha già prodotto l'invio delle prime decine di lettere di licenziamento di operai edili e una nuova crescente tensione sociale nel Sauro. Ma è evidente leggere specie nella scelta dei Comuni di Pietrapertosa e Castelmezzano una motivazione clientelare legata al collegio di elettori di Folino, il quale dovrebbe giustificare come mai da assessore regionale alle Atti-
vità Produttive e quindi al Turismo non è stato capace di garantire fondi adeguati al decollo del turismo, a parte il decollo del volo dell'Angelo, per qualche centinaio di appassionati con un costo investimenti-beneficio per l'economia locale sicuramente svantaggioso. E' invece più facile - afferma il presidente del Csail Massaro- mettere le mani nel “pozzo delle royalties” tanto lì ci sono soldi per tutti, persino per finanziare manifestazioni culturali ed enogastronomiche».
GUARDIA PERTICARA - Annullata la sagra della Rafanata prevista per oggi, in segno di solidarietà per le famiglie dei lavoratori del petrolio dopo la sospensione dell'attività estrattiva imposta dalla magistratura e questa sera lumi accesi in segno di augurio. Queste le importanti decisioni prese dalla Pro Loco di Guardia Perticara che in una nota ha espresso la propria vicinanza ai lavoratori della zona e alle loro famiglie, in riferimento alle note vicende giudiziarie che hanno condotto alla sospensione dell'attività estrattiva petrolifera e al suo indotto, nonché alla conseguente interruzione dei rapporti di lavoro, nella speranza che questi ultimi possano al più presto riprendere corso. «Lo svolgimento dell'annuale Sagra della “rafanata” - si legge nella nota della
Pro Loco - prevista per il 21 febbraio, viene pertanto annullata in segno di solidarietà nei confronti di tutti i concittadini che ad oggi, si trovano in grave stato di difficoltà morale ed economica. Nella speranza - continua la nota - che la provvidenza divina possa accordare agli uomini che governano questo nostro territorio la saggezza di comprendere come il lavoro sia l'unica fonte di vita di ogni uomo e di ogni famiglia e l'unica strada possibile da percorrere per garantire agli stessi un'esistenza libera e dignitosa, in segno di augurio e di speranza di un futuro migliore per la nostra Terra e per i suoi figl - conclude la nota della Pro Loco di Corleto Perticara -, mai domi di fronte alla difficoltà della vita loro concessa, si invitano tutti i cittadini ad accendere un lume per questa sera».
CONSIGLIO REGIONALE
Viggiano Il sindacato chiede un incontro sulla situazione del personale
Si parla di estrazioni
Centro Oli, la Cgil scrive a De Filippo
Il Consiglio regionale della Basilicata è convocato, in seduta straordinaria la prossima settimana, alle ore 10,30 di martedì 24 febbraio, nel palazzo della Giunta regionale (Viale Vincenzo Verrastro, 4 - Potenza). Tra i punti all’ordine del giorno anche una discussione dedicata al petrolio. Dopo l'analisi della proposta di modifica di una delibera del Consiglio regionale sul trasporto pubblico locale di interesse comunale (su richiesta dell'assessore alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità, Innocenzo Loguercio), la seduta sarà dedicata, infatti, alla discussione strettamente attuale dedicata al tema delle estrazioni petrolifere sul territorio della Basilicata.
POTENZA - La Cgil ha chiesto ufficialmente al presidente della Regione, Vito De Filippo, e all'assessore alle Attività produttive Gennaro Straziuso la convocazione di un incontro per affrontare le problematiche che riguardano i lavoratori del centro oli di Viggiano e le prospettive occupazionali. Il sindacato ricorda, in una nota al presidente De Filippo che «già in occasione della vicenda che ha riguardato i lavoratori del-
la SudElettra, azienda che gestisce appalti per conto dell'Eni, all'interno dell'attività del centro oli, si era impegnato a convocare un incontro con la partecipazione dei rappresentanti dell'Eni, per affrontare in modo specifico le problematiche, riguardanti i lavoratori impiegati nel processo produttivo, con le imprese appaltatrici». La proposta della Cgil è nota e concerne «la definizione di un
contratto di secondo livello che regolamenti l'intero sito industriale e contenga, in maniera puntuale ed organica, norme relative ai i diritti dei lavoratori, al salario e alla continuità occupazionale nonché a tutte le tutele che riguardano la prevenzione alla salute e la sicurezza sul sito interessato». La Cgil sollecita la convocazione del tavolo per l'avvio del confronto.
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24 Ore in Basilicata
Sabato 21 febbraio 2009
Bene l’assistenza. Punti dolenti: invecchiamento e mobilità
Il Ceis premia la sanità lucana progetto di collaborazione scientifica tra il Dipartimento Salute della Regione Basilicata e il Centro di Studi Economici ed Internazionali dell’Università Tor Vergata di Roma. La Ricerca per la Basilicata costituisce «un esame per individuare situazioni virtuose ed aspetti critici su cui impostare le prossime scelte della programmazione socio-sanitaria regionale. I cambiamenti in atto come il riassetto organizzaIl tavolo dei relatori. A sinistra l’assessore Potenza (Mattiacci) tivo e territoriale, che ha ridotto il numero delle Asl lucane da 5 a 2, rappresentano una POTENZA - «Il dossier che presentiamo evi- sfida – ha continuato Potenza - per mantenere denzia come in Basilicata i “piccoli numeri” una sanità virtuosa e delineano un’importansiano diventati punti di forza fondati su soste- te prospettiva di modernizzazione dei servizi nibilità e innovazione, i cui effetti si riversano in sintonia con le esigenze del territorio, di elesu uno scenario in cambiamento». A dichia- vazione delle condizioni di qualità dei servizi, rarlo ieri mattina è stato l’assessore alla Salu- di maggiore sicurezza degli stessi attraverso te Antonio Potenza che ha introdotto i lavori logiche di razionalizzazione dei fattori prodi presentazione del “Rapporto Ceis sul Siste- duttivi e della spesa. Con la riforma, le Azienma Sanitario lucano 2008”, risultato di un de sanitarie sono chiamate a fronteggiare le
sfide dei prossimi anni, che richiederanno di coniugare la razionalizzazione della spesa pubblica con le specificità derivanti da mutati bisogni della collettività derivanti soprattutto dall’invecchiamento della popolazione, dalle condizioni di bassa autosufficienza nonché dalle opportunità offerte dalle nuove tecnologie biomediche e dagli strumenti della società dell’informazione su cui la Regione ha investito negli anni». Dal rapporto è emerso che in Basilicata i livelli di mortalità "evitabile" sono inferiori alla media nazionale (le malattie dell'apparato cardiocircolatorio sono la prima causa di morte, seguite dai tumori) ma si registra una forte presenza di disabilità e di cronicità, in particolare per le donne, a cui si aggiunge un elevato tasso di invecchiamento della popolazione (78 anni la speranza di vita nel 2006, rispetto ai 75 del 1995). La persistente flessione demografica causata anche dalla scarsa natalità registra un progressivo fenomeno di invecchiamento; la Basilicata fronteggia i problemi socio-economici tipici delle regioni del Sud ma “primeggia” per invecchiamento rapido. Il tasso di disoccupazione, per età pur rimanendo al di sotto del livello
nazionale registra valori confortanti rispetto al Meridione. C’è da lavorare sull’ospedalizzazione diurna ma l’offerta erogata per le discipline di riabilitazione e lungodegenza è, comunque, in sensibile crescita. Per via delle caratteristiche morfologiche della regione, inoltre, è presente una forte mobilità passiva, ma dalla Campania, Puglia e Calabria ci si rivolge alle strutture sanitarie lucane. La Basilicata, inoltre, tra il 2001 e il 2006 è al di sotto della media nazionale per i finanziamenti ricevuti (con un'assegnazione di 1.681 euro pro capite): la spesa pubblica lucana è passata da 701 milioni di euro nel 2001 a 901 del 2007, in linea con la media italiana. La spesa sanitaria assorbe in Basilicata l’11% del Pil regionale. Plauso per i dati Ceis è arrivato dal vice presidente della terza Commissione Consiliare, Luigi Scaglione. «Nel contesto generale l’analisi sullo scenario di cambiamento avviato con la riforma delle Asl – ha aggiunto e–è il più incoraggiante rispetto ad un quadro meridionale segnato da precarietà, poca qualità, spese esagerate e servizi in picchiata. Qui c’è tutta la capacità della Regione di distinguersi».
L’Intervista Dopo le proposte dei giorni scorsi Marcello Pittella analizza la realtà sanitaria della regione
«Il futuro è la specializzazione» Ai sindaci del Vulture-Melfese rassicurazioni sul ruolo del Crob di GIANFRANCO GALLO POTENZA - È vivo più che mai il dibattito sulla sanità lucana, Marcello Pittella, neo presidente della quarta commissione regionale della Sanità, ha dato altri spunti chiarificatori nell'intervista che segue, questa volta rivolti principalmente ai cittadini, in relazione alla sua “sortita” di ieri con una lettera zeppa di considerazioni e proposte su dove va la sanità lucana, rivolta soprattutto agli addetti ai lavori. I commenti sono stati molti, per lo più positivi, e sono stati molti soprattutto in considerazione della linea politica comune con l'assessore alla Sanità, Antonio Potenza. Finalmente s'intravede un'unica posizione delle massime autorità regionali della sanità. Questo dato è stato colto positivamente da molti esponenti politici e dagli stessi operatori. A Pittella è stato chiesto cosa pensa dell'affermazione fatta dall'assessore Potenza, nell'intervista in esclusiva al Quotidiano, quando ha sollecitato i direttori generali delle Asl e dei principali ospedali regionali a lasciare perdere iniziative se non in linea con le indicazioni del Consiglio regionale. «I direttori generali - dice
Marcello Pittella
Pittella - in più occasioni hanno mostrato la volontà di voler collaborare in un piano regionale che individui compiti e ruoli precisi e inconfondibili. Purtroppo, devo constatare che la volontà fa fatica a diventare realtà» Quale potrebbe essere, a suo parere, lo strumento adatto a rendere obbigatoriamente operativo il famoso tavolo di coordinamento dei direttori generali delle Asl, di Potenza e Matera, dell'Ospedale San Carlo di Potenza e del Crob
di Rionero? I quattro direttori sono stati nominati anche perché sono profondi conoscitori della sanità lucana e tanto già dovrebbe bastare perché si coordinino da soli. Ma se questo non basta è la politica che deve creare le condizioni perché accada. L'assessore Potenza deve proseguire il suo approccio positivo, facendo quanto ha comunicato e deve impegnarsi per ottenere questo obbiettivo primario per la nostra sanità» Pare siano in tanti del-
l'ambiente della sanità a “tirare le giacche” degli uomini politici a loro favore, cosa risponde? È il consiglio regionale che deve programmare scevro da tentazioni e tentennamenti. Pur se la politica di centro sinistra in tutta Italia oggi è in crisi, e questo potrebbe incidere negativamente sulla programmazione, oggi più che mai, con le ristrettezze economiche, il federalismo e le votazioni alle porte, dobbiamo creare le condizioni che rendano la sanità autonoma e in grado di andare avanti efficientemente da sola nel rispetto delle indicazioni della politica. Poi deve valere la regola del “chi non raggiunge gli obiettivi deve andare a casa”. Quali sono gli strumenti per realizzare i suoi propositi? Dobbiamo proseguire con la razionalizzazione delle risorse. Ad esempio: la riforma delle Asl dovrebbe far risparmiare il 2 per cento l'anno che può essere speso nei distretti che dovranno garantire una maggiore vicinanza dei servizi ai cittadini. Poi, utilizzare la centrale acquisti è un ottimo sistema per altri risparmi, come pure la riduzione della spesa farmaceutica che abbiamo fatto rientrare da poco nella media nazionale.
Con la sua lettera ha chiesto che il livello della sanità lucana venga tenuto alto a cominciare dalle specializzazioni. Risparmio e qualità possono convivere? Se programmiamo correttamente, se i direttori generali si coordinano intorno a un tavolo, se attiviamo i dovuti controlli, eviteremmo inutili doppioni di reparti e sprechi come i ricoveri impropri che incidono molto sui costi e soprattutto sottraggono risorse da investire più appropriatamente. La specializzazione è il futuro della sanità per affrontare la profonda crisi economica. Si parla spesso di piano sanitario, pensando alla sanità del futuro, ma il presente come va gestito? Il presente della sanità lucana è di buon livello e la gestione va fatta con obietività, operatività, operosità e senso di responsabilità da parte di tutti coloro che ne sono coinvolti. Questo è il metodo migliore per affrontare il presente. L'ho sperimentato quando ero sindaco di Lauria. Abbiamo dato un ruolo specifico a ognuna delle quattro strutture della zona senza chiudere alcun ospedale. Vuole chiarire cosa pensa della conferenza dei sindaci del Vulture-Melfese
contro la radioterapia al San Carlo di Potenza? Quel territorio va tranquillizzato. Il ruolo che il Crob deve avere nella sanità lucana è di garantire soprattutto la qualità. Si devono specializzare in quelle branche della medicina che in Basilicata sono deficitarie. Come istituto di ricerca va incoraggiato e finanziato. Del resto è nei programmi della regione. Ma deve essere fruttuoso per la ricerca. I sindaci della conferenza, commettono un grave errore a pensare che la radioterapia al San Carlo possa condizionare il Crob in quanto Istituto di ricerca che deve coordinare le attività oncologiche di tutta la regione. È la mission di quell'ospedale. Diversamente sarebbe uno spreco di risorse per l'intera sanità regionale. Forse va chiarito meglio cosa bisogna intendere per ricerca e coordinamento? Il Crob deve essere il fiore all'occhiello della ricerca in Baslicata. Deve garantire ai suoi pazienti il massimo possibile proprio perché dovrà essere la punta avanzata nella strategia oncologica della sanità regionale. La struttura così com'è non può svolgere con pienezza il suo mandato. regione@luedi.it
SANITÀ/IL COMMENTO POTENZA - «Il dibattito sulla sanità regionale è ricco ed articolato, ma bisogna rispettare la programmazione decisa in questi anni». E’ questa la posizione del presidente della Prima Commissione consiliare permanente della Regione, Antonio Flovilla. «In particolare - ricorda Flovilla - si sono susseguiti gli interventi del sindaco di Potenza, dei rappresentanti del Comitato civico che ha raccolto quarantaduemila firme, dell'assessore alla Sanità, del presidente della IV Commissione consiliare, Marcello Pittella, del Comitato pro radio - terapia di Matera e, da ultimo, del consigliere Vincenzo Folino. Il confronto, sviluppatosi a partire dalla decisione di istituire presso il San Carlo di Potenza il servizio di radio terapia ha finito per investire in maniera più ampia l'intero settore». «Nel merito - secondo Flovilla il confronto evidenzia aspetti condivisibili ed altri che hanno la necessità di una più attenta valutazio-
Il dibattito visto da Antonio Flovilla e dall’Ordine dei Medici di Potenza
Quando collaborazione significa salute ne. Il tutto, mentre il processo di riforma avanza ed i modelli organizzativi si vanno ulteriormente definendo. Appare evidente che il Sistema sanitario lucano offre una qualità dei servizi buona, con risultati gestionali apprezzabili, in quanto è l'unica regione italiana a non aver prodotto un deficit di settore. In questo contesto emergono anche delle punte di eccellenza che non sono riscontrabili esclusivamente presso le strutture ospedaliere di Potenza e Matera e, nel caso dell'oncologia, di Rionero. Bensì, sono anche riferibili alle altre realtà ospedaliere presenti sul territorio che, quotidianamente, danno risposta alla crescente domanda di salute che viene dai cittadini lucani». Il
consigliere Flovilla sottolinea poi che «rischia di apparire inutile e fuorviante un dibattito finalizzato solo a spostare una “bandierina identificativa” da un ospedale ad un altro o, addirittura, da un territorio ad un altro, soprattutto, quando le scelte, le opzioni, la programmazione e gli indirizzi sono già stati definiti ed i modelli gestionali e organizzativi sono in fase avanzata di consolidamento. Condivido - dichiara Flovilla - le considerazioni di quanti richiamano alla necessità di dotarsi di una cabina di regia istituzionale che faccia il punto della situazione e governi scelte e processi decisionali, rispettando i ruoli definiti e assegnati dal legislatore regionale come nel caso
del Crob - Irccs di Rionero e del San Carlo di Potenza. Ciò aiuta ad individuare le competenze senza confusione e stabilendo una volta e per tutte “chi deve fare cosa”. Comprendo - continua - le buone ragioni di chi ritiene che il servizio di radio terapia debba essere fruibile in maniera omogenea sul territorio regionale. Da Rionero a Potenza fino a Matera, mantenendo il parametro ottimale di un acceleratore lineare ogni 150.000 abitante. In questa prospettiva ci aiutano i piccoli numeri della nostra regione. Non sempre ciò è nemico dell'ottimo. Anzi, i servizi sanitari possono perseguire l'eccellenza». «Senza campanilismo, ma restando coerente alle scelte che l'intero Consi-
glio regionale ha assunto in questi anni - conclude Flovilla - ritiengo che l'Irccs - Crob di Rionero debba rimane il riferimento prioritario in termini di ricerca, prevenzione, diagnosi e cura dei tumori. E' necessario risolvere le ambiguità ancora presenti con chiarezza e determinazione. Altre scelte risulterebbero in contraddizione con gli investimenti fatti e snaturerebbero ruolo e missione del Crob». Plauso anche dall’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della Provincia di Potenza che per voce del presidente Enrico Mazzeo hanno espresso vivo apprezzamento per la nota diramata dal presidente della IV° Commissione Regionale, Marcello Pittella. «Il richiamo ai diversi livelli di responsabilità per una discussione serena e, soprattutto, più costruttiva, sui problemi che riguardano la sanità lucana è stato quanto mai opportuno. Per Cicchetti occorre il massimo impegno da parte di tutti.
24 Ore in Basilicata 19 Alla Bit di Milano operatori e istituzioni presentano i risultati dell’ultimo anno e i progetti futuri Sabato 21 febbraio 2009
La Lucania fa i conti col turismo In controtendenza aumentano sia gli arrivi sia le presenze di FRANCESCA GRESIA MILANO - Tante immagini per parlare di lei, della Basilicata, della “Bella Scoperta” da troppo tempo ignorata. Ad accogliere gli operatori e, da oggi, i visitatori nel Padiglione 5L, il verde cristallino delle acque di Maratea o l’affascinante spettacolo dei calanchi. «Un insieme di piccole perle - sottolinea Perri, direttore dell’Apt, nell’apertura della conferenza stampa, tenutasi ieri mattina - che compongono uno scrigno capace di emozionare i grandi del cinema. Del resto non bisogna essere grandi per emozionare, per quello possono bastare anche i suoni e i silenzi della Basilicata». Sulla scia dei riscontri positivi che lo scorso anno la regione ha ottenuto alla Bit 2008, premiata dalla stampa estera che aveva giudicato la piccola Basilicata come la sorpresa maggiore, l’Apt vuole raccogliere la sfida per il potenziamento del turismo. Ed è così che sulla scia della meraviglia, “Bella scoperta” diviene lo slogan per una campagna di comunicazione ad ampio respiro che porta la regione sugli schermi nazionali e non solo, mediante il trio “la Ricotta”. La scoperta del particolare, dell’incontaminato ma anche un modo, spiega Amodio Parmentola presidente del CK Associati: «Per ricordare in maniera ironica che la Basilicata esiste da millenni e che conserva numerose meraviglie storiche». Del resto, nonostante la piccola regione abbia da poco mosso i passi nel settore, le cifre registrano un aumento nell’offerta ricettiva che raggiunge circa 40.000 posti letto e anche un timido 4% di aumento sugli arrivi e uno 0,5 % sulle presenze, dati in netta controtendenza rispetto all’andamento negativo delle altre regioni. «Una possibilità - commenta l’assessore regionale Gennaro Straziuso - che deve essere meglio sfruttata per una crescita economica della Regione, perché il
Il tavolo dei relatori con al centro il presidente De Filippo
turismo deve essere anche economia, derivante dall’azione congiunta tra gli enti pubblici e gli agenti privati, come ben illustrato nel Piano Turistico Regionale, da poco approvato. Un’economia che può ridare fiducia perché senza fiducia non si va da nessuna parte». Sforzi comuni per un solo obiettivo, dalle province rappresentate dall’assessore Vitucci e da Carmine Nigro fino alla Regione, perché la Bit vuole essere “un invito”. Sulla scia della semplicità del popolo lucano, il presidente della giunta, Vito De Filippo, come un temporaneo padrone di casa, esordisce proprio con: «Un invito a visitare la Basilicata, a vedere con i propri occhi questa bella scoperta. La Re-
gione aveva promesso una nuova prospettiva delle sue meraviglie e quest’anno abbiamo presentato il volume con le foto della Regione vista dall’alto. Senza considerare gli attrattori, quale potrebbe essere il nuovo Arte Pollino». Numerosi i giornalisti presenti, da chi si complimenta perché non si parla di strutture ma di risorse presenti, a chi ripropone l’ennesima questione sulla convivenza petrolio e bellezze naturalistiche. Una sfida che la Regione vuole cogliere anche sul piano turistico «con progetti quali il parco dell’energia» perché come chiude il presidente De Filippo: «La Basilicata è una e molteplice, può essere piccola ma ha una grandezza inedita».
In un libro le immagini dall’alto «UNA porta che divide l’Italia» commenta il fotografo Guido Alberto Rossi. Con una serata mondana, la Regione presenta al pubblico milanese il testo “La Basilicata vista del cielo”, edito dalla Mondadori con l’introduzione della vincitrice del Premio Campiello, Mariolina Venezia. 2000 scatti che immortalano un volto nuovo della Basilicata e anche dello stesso petrolio perché aggiunge il presidente De Filippo: «Il testo è stato finanziato dalla Total e Exon Mobile, per una volta coloro che estraggono dal basso della nostra terra, capovolgono la visione». f. g.
E al Certicibit protagonisti i prodotti tipici Lo stand della Basilicata
“ORIZZONTI Lucani” sbarca a Milano e presenta al pubblico il paniere dei prodotti lucani. Con l’apertura ufficiale del Certicibit, avvenuta ieri mattina alle 11 con la conferenza stampa inaugurale, l’enogastronomia conquista uno spazio nella Borsa Internazionale del turismo. Una novità che la Bit ha voluto presentare al suo pubblico perché come ha spiegato Adalberto Corsi, presidente Fiera Milano Expo: «Il Certicibit vuole essere un modo per valorizzare il cibo quale elemento determinante per il sistema turistico e per lo stesso territorio dove il cibo viene prodotto, evitando le contraffazioni che continuano a rappresentare un vero problema». Dal cibo al territorio il legame si infittisce perché diversi sono i casi in cui zone a scarsa vocazione turistica, hanno attratto nuove presenze grazie a percorsi enogastronomici. E non poche le possibilità anche per la piccola Basilicata perché come spiegato da Roberto Ruozi, presidente del Touring Club Italiano: «Nonostante il periodo non sia molto felice per il turismo, c’è da sottolineare che una diversificazione dell’offerta potrebbe far fronte alla crisi, e
per diversificazione si intende anche l’offerta di itinerari enogastronomici, quali quelli del vino o dell’olio che in questo momento stanno conquistando diverse fette di mercato». Ed è cosi che con l’obiettivo di promuovere un nuovo turismo consapevole e sostenibile, la CertiCibit s’incammina lungo una serie di appuntamenti firmati “Il Gastronauta”, nome d'arte del noto giornalista enogastronomico Davide Paolini, rivolti a turisti del gusto e visitatori che si vogliono incamminare sulle tracce di prodotti enogastronomici, non per moda, ma per curiosità verso i territori e gli ambienti di produzione. Nuova possibilità che la Basilicata non ha voluto perdere, portando sulla piazza quell’insieme di prodotti caseari e zootecnici che tanto la contraddistinguono. Con uno stand, realizzato dal dipartimento regionale e dall’Apa, il passaggio dall’astratto al concreto è breve con la presentazione al pubblico della Bit, prevista per questa mattina alle ore 13.30, del case study del marchio Orizzonti Lucani e la possibilità di degustare le tante prelibatezze presentate. fra. gre.
20 24 Ore in Basilicata Melfi L’azienda decide lo straordinario di 3 giorni per la Sata: 3.000 vetture in più. Soddisfatti i sindacati Sabato 21 febbraio 2009
La Grande Punto mette il turbo Il gpl piace al mercato tedesco e la produzione cresce MELFI - Quasi tremila vetture in più. La Grande Punto riporta in alto Melfi, e conquista il mercato tedesco, soprattutto. Il che basta per far tornare il sorriso alle tute blu della Sata. Sono queste le cifre dell’aumento di produzione che hanno spinto il management torinese a decidere nello stabilimento di Melfi tre sabato di straordinari, su due turni, il 28, il 7 e il 14 marzo. Si lavorerà così per un totale di 17 turni settimanali nel periodo interessato. Risultati tanto positivi non si vedevano da tempo da queste parti. La comunicazione degli straordinari segue di un solo giorno la notizia sull’annullamento della settimana di cigo. Ma questa volta l’impennata di produzione riguarda solo Melfi. Segno che incentivi dello Stato stanno facendo bene al settore. Ma a tirare di più sembrano essere proprio gpl e diesel. Un fattore che premia Melfi. E che ieri ha fatto esultare i segretari di categoria. Ma c’è un però: è notizia di ieri quella per la quale la commissione europea nutrirebbe “qualche preoccupazione” sugli aiuti previsti dall’Italia al settore dell’auto. L’intervento del Governo sarebbe “discriminatorio, selettivo, e contrario alla libera circolazione dei beni”, nei confronti delle aziende che non hanno firmato il protocollo. E potrebbe “violare le normative comunitarie in materia di aiuti di stato”. Gli aiuti che in pochi giorni tanto hanno fatto nel rilancio del settore sono già sul banco degli imputati. Ma dopo un periodo nero come questo i segretari lucani ora pensano soprattutto agli ottimi risultati raggiun-
ti dalla Grande Punto. Il segretario del primo sindacato alla Sata, Vincenzo Tortorelli parla di «una vera e propria inversione di tendenza che rappresenta una grande iniezione di fiducia nel settore dell’automotive. Per la Basilicata, malgrado la crisi continui ad essere acuta, questa novità rappresenta una grande opportunità per lo sviluppo industriale e la tenuta occupazionale del territorio regionale. Basti pensare ai tanti addetti del settore che per mesi hanno avuto il loro salario ridotto dagli effetti della cassa integrazione». La delegazione della Fiom ha chiarito
che la decisione dell’azienda è in linea con il contratto nazionale, e ha ribadito la necessità di arrivare in tempi rapidi alla definizione del nuovo piano industriale. Affinché al seguito della congiuntura favorevole determinata dagli incentivi si possa continuare su un percorso di crescita. Per il segretario generale della Fim Cisl Basilicata, Antonio Zenga, «l’annuncio della Fiat rappresenta un segnale incoraggiante per una rapida ripresa del mercato grazie anche ai primi effetti degli incentivi varati dal governo. «Questo ci induce ad essere ancora più vigili sugli sviluppi generali
ECONOMIA E CRISI
del mercato dell’auto», ha aggiunto il segretario regionale dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi. «Da parte nostra aggiunge - continueremo a fare fronte comune sugli sviluppi di questa crisi nel nostro e negli altri stabilimenti per la salvaguardia del posto di migliaia di lavoratori». Soddisfazione è stata espressa anche dal segretario della Fismic di Basilicata che si augura però «che ora il gruppo sia in grado di programmare la produzione. Non vorremmo che si facesse ora ricorso allo straordinario e poi di nuovo alla cigo». m.labanca@luedi.it
FUNZIONE PUBBLICA
La Uil chiede misure concrete
Bagarre Cisl - Cgil
POTENZA - La Uil condivide l'appello dei comuni italiani, ma al contempo chiede che gli stessi diano risposte concrete per la difesa del potere d'acquisto di salari e pensioni. «E’ condivisibile - dichiara Carmine Vaccaro, segretario provinciale della Uil di Potenza l’appello rivolto dai Comuni Italiani alle Istituzioni, alle forze Sociali ed Economiche di rivedere i parametri del Patto di Stabilità interno per i Comuni, consentendo a questi di mettere in campo azioni concrete in chiave anticrisi. Convince, soprattutto, la possibilità di escludere, dal Patto di stabilità, la spesa per gli investimenti. In questo modo, si possono far ripartire opere pubbliche urbane, immediatamente cantierabili, utili - continua Vaccaro - a far ripartire la competitività del sistema Paese, dando così anche una boccata di ossigeno ad un settore, quale quello dell’edilizia, che sta iniziando a registrare forti contraccolpi occupazionali. D’altronde, queste proposte, sono da tempo patrimonio della Uil. Al tempo stesso, però chiediamo ai Comuni di mettere in campo azioni concrete per la salvaguardia del potere di acquisto dei salari e delle pensioni e di chi perde il lavoro». «Si tratta di evitare incrementi delle tariffe dei servizi locali e di prevedere la riduzione o l’esenzione delle rette per gli asili nido e della refezione scolastica per quei lavoratori che sono in cassa integrazione o che hanno perso il posto».
POTENZA - «La scelta della Cisl di firmare i contratti nazionali di lavoro “paga” porta risultati concreti ai tanti lavoratori del pubblico Impiego. Per la prima volta dopo 15 anni, i lavoratori hanno visto rinnovati i propri contratti di lavoro dopo solo 12 mesi dalla loro scadenza, anziché 27 mesi come avveniva in passato». E’qunato afferma il segretario generale regionale della Cisl, Giovanni Sarli. Per Sarli «La Cisl è stata lungimirante, al contrario di qualche sindacato, nel firmare i contratti nazionali di lavoro, poiché in un momento di grave crisi economica italiana e mondiale si incrementano gli stipendi dei lavoratori pubblici così da affrontare più serenamente la congiuntura economica sfavorevole». Di parere contrario il segretario regionale della Fp Cgil, Angelo Summa che afferma: «È alquanto singolare che il segretario generale della Cisl Fp continui ad affannarsi nel ricercare argomentazioni a sostegno della bontà dell’accordo separato per il rinnovo dei contratti pubblici». L’esponente della Cgil parla di «un accordo che, prevedendo un incremento mensile di 8 euro lordi per il 2008 e di 60 euro mensili lordi per il 2009 ha impoverito i lavoratori pubblici facendo diminuire il potere di acquisto dei salari». «È singolare inoltre che il rappresentante della Cisl, per mettere in evidenza le positività dell’accordo esalti i tempi di rinnovo dell’accordo».
Ciccolella - Flai salta l’incontro MELFI - «Il 16 febbraio presso la sede nazionale Flai è stato recapitato un telegramma, con cui la Floricola Ciccolella comunicava, inaspettatamente, il rinvio a data da destinarsi dell’incontro con la Flai nazionale, programmato prima telefonicamente e poi con comunicazione scritta dello stesso Gruppo il 19 gennaio». A renderlo noto è Vincenzo Esposito, segretario regionale della Flai Cgil. Per l’esponente sindacale «mentre si dichiara di voler “intrattenere sempre ottimi rapporti con le organizzazioni sindacali”, si praticano iniziative contro gli iscritti alla Flai, con atti vistosamente discriminatori». «Noi - continua Esposito - abbiamo sempre cercato di instaurare normali relazioni sindacali con il Gruppo Ciccolella, cercando di coinvolgere, peraltro, anche Fai e Uila. La nostra attività sindacale è basata sul reciproco riconoscimento del ruolo e degli interessi diversi delle due parti, finalizzate a produrre risultati positivi anche per il settore e per il territorio. L'azienda Ciccolella, ed i suoi amministratori, devono essere consapevoli che la Flai continuerà ad opporsi
Coltivazione di fiori
e a denunciare tutte le scelte del Gruppo che palesemente la discriminano». La Flai Cgil nazionale e di Basilicata, «sostengono con forza la necessità di realizzare l’incontro richiesto, per aprire un confronto effettivo sulle problematiche in questione. In tutti i modi siamo e continueremo ad essere impegnati a tutelare i diritti dei lavoratori del gruppo Ciccolella, senza farci assolutamente intimidire dai comportamenti poco consoni dell'azienda. Il giorno 24 febbraio, infatti, si riunisce il coordinamento Flai Cgil dei rappresentanti impegnati negli stabilimenti di Foggia, Terlizzi, Molfetta, Melfi, in cui si decideranno le iniziative da prendere nei confronti dell'azienda, che saranno comunicate con un'apposita conferenza stampa».
Mattia (Pdl) invita a valorizzare l’opera scoperta a Acerenza
Maltempo Ancora scuole chiuse
POTENZA - Dopo la scoperta del ritratto rappresentante Leonardo, avvenuta nei giorni scorsi ad Acerenza ad opera di Nicola Barbatelli, il dibattito sull’opera ha conquistato la ribalta non solo nazionale ma anche politica tanto che il consigliere regionale di Forza Italia verso il Pdl, Franco Mattia, ha presentato ieri un’interrogazione all’assessore Autilio in merito alle iniziative da intraprendere dopo la scoperta del quadro. «L'eccezionale scoperta – sottolinea Mattia - ha fatto parlare studiosi ed esperti della possibilità che si tratti di un autoritratto leonardiano, oppure di un'opera di Cristofano dell'Altissimo, autore di un “Profilo di Leonardo” che si conserva agli Uffizi a Firenze e c’è bisogno di esami scientifici puntuali per accertarne la datazione e l'eventuale autore e il professor Vezzosi ha annunciato che sono già in corso le analisi storico - artistiche e presto prenderanno avvio le indagini scientifiche sul dipinto». Il consigliere chiede pertanto di interrogare l’assessore alla Formazione – Lavoro – Cultura per sapere «quali iniziative intende assumere per sostenere la mostra promossa dal Comune di Vaglio e quali ulteriori azioni intende attuare per valorizzare l’importante scoperta culturale che può sicuramente rappresentare un forte richiamo di visitatori e turisti in Basilicata».
POTENZA - La neve dà tregua alla regione ma si porta dietro una scia di danni e in alcuni paesi le scuole resteranno chiuse anche oggi: San Fele, Francavilla, Armento, Brienza, Ripacandida, Episcopia, Ruoti, San Martino d’Agri, Sasso di Castalda, Latronico e Pescopagano. E intanto la Cia conta i danni. «Le gelate di questi ultimi giorni hanno messo in ginocchio l’agricoltura lucana. Gravi le conseguenze per le coltivazioni orticole in campo aperto e per molti alberi da frutta che hanno cominciato a mettere i primi fiori. Pesanti le ripercussioni anche per serre e strutture aziendali, come le stalle nelle aree rurali
Dopo le nevicate L’occasione del Leonardo la Cia conta i danni
Nicola Barbatelli A destra il quadro originale
Per scuole
Concorso
Sciare
Alimentazione
Personale Al
Gli impianti
POTENZA - E’ fissata al prossimo 6 aprile la data di scadenza per partecipare al Concorso di educazione alimentare “Che gusto c’è”, organizzato di concerto tra Regioni, Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Ismea (Istituto servizi mercato agricolo e alimentare) ed Edizioni Giunti. Il Concorso è aperto alla scuola primaria. Il regolamento prevede la scelta da parte di ogni classe che vi parteciperà di una produzione tipica regionale. La classe dovrà raccontare un viaggio avventuroso attraverso il tempo passato e futuro alla scoperta del prodotto scelto.
POTENZA - Acquedotto Lucano prosegue l’attività di selezione pubblica per l’assunzione di personale. Dal sito internet www.acquedottolucano.it possono essere scaricati sia il bando integrale che la domanda di partecipazione per la selezione pubblica, per titoli ed esami, finalizzata all’assunzione a tempo pieno e indeterminato di un perito chimico da inserire nella sede di Matera di Acquedotto Lucano. Il titolo di accesso richiesto per la selezione è il diploma di Perito Industriale con indirizzo Chimico (votazione non inferiore a 54/60 ovvero 90/100). Domande entro il 24 marzo 2009.
POTENZA – Le montagne lucane dopo le precipitazioni degli ultimi giorni sono ora abbastanza innevate da permettere lo sci e varie località sciistiche hanno gli impianti in funzione. Tra i vari presenti in regione sono quattro quelli dove è possibile sciare. L’elenco conta: Monte Sirino-Lagonegro; Conserva-Lauria; Montagna Grande-Viggiano; Monte Volturino - Marsicovetere. Per quanto riguarda l’impianto di Monte Pierfaone-Sellata è aperta solo la seggiovia.
più difficili da raggiungere con i furgoni di trasporto latte» evidenzia laConfederazione italiana agricoltori che si dice «preoccupata per le continue perturbazioni che in questi ultimi mesi hanno avuto riflessi fortemente negativi per le campagne, con danni di centinaia di milioni di euro. Gli uffici zonali della Confederazione sono alle prese con l’attività di assistenza tecnica agli agricoltori e di prima verifica dei danni. Tra i danni più preoccupanti – riferisce la nota - si segnalano i campi di cereali appena seminati che sono stati devastati. E così è compromessa la prossima produzione. Le previsioni parlano di un 30 per cento in meno per il grano duro e di un 25 per cento in meno per il grano tenero. L’ondata di freddo ha fatto lievitare anche i consumi di gasolio agricolo soprattutto per il riscaldamento delle serre, delle stalle e aziende zootecniche e questo ha aumento i già alti costi di produzione che sono costretti a sopportare gli agricoltori. Su tutto ciò aleggia, però, il rischio che gli agricoltori non possano essere risarciti per la mancanza – sostiene la Cia - di finanziamenti per il Fondo di solidarietà nazionale per le calamità naturali. Anche le aziende agrituristiche sono fortemente penalizzate dalla riduzione sensibile di ospiti».
Potenza 21
Sabato 21 febbraio 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
La lunga vicenda amministrativa del ponte attrezzato si intreccia a vecchi ricorsi e denunce
Lettera mai aperta, eppure nota Nel 2000 il mistero dell’interpretazione autentica del progetto IL Ponte attrezzato fa sempre notizia. E’ stato il procuratore regionale della Corte dei conti di Basilicata, Michele Oricchio, a segnalare «la proficua sinergia realizzata con la procura della repubblica di Potenza in ordine alle indagini tecniche relative al ponte attrezzato» la cui realizzazione «ha attirato l’attenzione di questo ufficio che è giunto all’emissione di un provvedimento formale di contestazione di irregolarità» sull’approvazione del progetto del 1997. Ma sulla struttura sta indagando anche la Procura delle repubblica, con un’inchiesta coordinata dai sostituti procuratori, Henry John Woodcock e Anna Gloria Piccininni, che hanno ipotizzato un danno erariale a causa della posa a terra di materiale di qualità inferiore rispetto a quanto previsto dal capitolato d’appalto. Alla diffusione della notizia, il sindaco Santarsiero ha convocato un sopralluogo per provare a rassicurare sulla “solidità” della struttura: bisognerà attendere alcuni giorni per il responso definitivo perchè il primo cittadino ha chiesto un ulteriore approfondimento. E mentre le indagini vanno avanti, si intrecciano anche i riscontri del passato. Probabilmente le varie inchieste cominciano tutte con una “sollecitazione” precisa. Nel 2004, l’Autorità di vigilanza, in seguito ad alcuni quesiti sottoposti dall’allora direttore dei lavori, l’inge-
Il ponte attrezzato
gnere Nicola Volonnino, emana la delibera 171 in cui, tra l’altro, spiega che «nell’ambito del quadro normativo di riferimento emergono diverse irregolarità che hanno caratterizzato l’iter del procedimento fin dalle sue origini». Quella delibera sarà trasmessa tanto alla Procura che alla Corte dei conti, in relazione «alle ipotesi di possibili aspetti di natura penale e di maggiori costi per il pubblico erario». La notizia, all’epoca, ci impiega poco a fare clamo-
re. Tanto che la questione viene ripresa in una seduta apposita di consiglio comunale, del gennaio 2005. Alla gara d’appalto concorso, nel 2000, avevano partecipato due imprese. Nella ricostruzione fatta all’assemblea, la società mista spiega che «durante i lavori Volonnino fece pervenire» alla commissione aggiudicatrice (per l’esame dei progetti in gara, ndr) una “interpretazione autentica” del suo progetto che «venne utilizzata dall’ati seconda classificata
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per redigere ricorso al Tar Basilicata». Quel ricorso arriva fino al Consiglio di Stato (che non darà ragione all’impresa seconda classificata). E proprio in una memoria difensiva della Ponte attrezzato spa contro il ricorso in Consiglio di stato da parte della Schindler (la ditta non vincitrice, appunto) ritorna l’interpretazione autentica del progetto. L’impresa, in quel grado di ricorso, infatti, introduce «un argomento nuovo», ovvero «una relazione redatta
EX BIBLIOTECA PROVINCIALE
dall’ingegnere Volonnino, progettista dell’opera oggetto di appalto - dice la Ponte attrezzato per mezzo dei suoi legali - con la quale lo stesso esprimeva il suo parere circa la portata delle clausole del capitolato speciale di appalto». Infatti, Volonnino «subito dopo l’apertura delle buste conteneti i progetti dei concorrenti, presentò, di sua iniziativa autonoma, la predetta relazione» al Consorzio Potenza ‘90, che la consegna alla commissione esaminatrice. Ma la commissione decide di non acquisire la relazione che non apre, ma sigilla controfirmando la busta, «per evitare» “influenze” nel giudizio. Allora, prosegue la memoria, «viene spontaneo chiedersi come l’ati Schindler sia venuta in possesso di tale relazione, visto che questa non è stata resa ufficiale dalla commissione, ma è a tutt’oggi chiusa in una busta sigillata e controfirmata». Così la Ponte attrezzato, chiede al Consiglio di Stato di non tenerne conto nel giudicare il ricorso prodotto dall’impresa non vincitrice dell’appalto. Oggi, l’ingegnere Voloninno, ormai non più direttore dei lavori dell’opera e in contenzioso con l’amministrazione, specifica solo che «la relazione con l’interpretazione autentica di un articolo del capitolato d’appalto, in qualità di progettista, mi fu chiesta dal Consorzio Potenza ‘90, e allo stesso la ho consegnata». Sara Lorusso
URBANISTICA
Regolamento previsto in consiglio E’ FORSE il provvedimento più importante che un consiglio comunale possa “trattare”. Il regolamento urbanistico torna in consiglio comunale, dopo l’adozione e l’esame delle osservazioni arrivate al provvedimento in commissione. E si prevede un lavoro non poco “impegnativo”. L’assemblea è stata convocata nella sala del consiglio provinciale, per il giorno 26 febbraio. La giornata sarà completamente assorbita, tanto che è stata prevista solo una pausa dalle 13.30 alle ore 15.30. E analogo crono programma per il giorno successivo. All’ordine del giorno dei lavori, dunque, il regolamento urbanistico di Potenza: “contro-deduzioni alle osservazioni e approvazione definitiva”. Poi, il regolamento edilizio. In chiusura, anche il piano operativo che ai primi due è legato.
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Si chiude il contenzioso che aveva bloccato i fondi del restauro dal 2004
Restyling anche grazie al Lotto
L’ingresso dell’ex Biblioteca provinciale (foto A. M.)
LA NOTIZIA è di quelle che fanno piacere. Forse anche un po’ sorridere. Un pezzo di storia cittadina dovrebbe essere pronto al restyling: ci sono voluti oltre tre anni per chiudere un contenzioso in atto, nonostante le risorse fossero già state trovate. Così, sono state sbloccate le risorse per lo stabile dell’ex Biblioteca provincia-
le. Due giorni fa, in un incontro tra la Provincia di Potenza e l’Archivio di Stato del capoluogo (ente del Ministero per i beni e le attività culturali) hanno discusso del contratto di comodato sottoscritto tra l’ente locale e lo stesso ministero, per l’utilizzo dell’ex Biblioteca provinciale di corso Gari-
baldi, a Potenza, quale nuova sede dell’Archivio di Stato, che ora si trova - in fitto in uno stabile di rione Francioso. La comunicazione arriva con una nota ufficiale (all’incontro erano presenti il presidente Sabino Altobello, l’assessore provinciale al Bilancio Vito Summa e il direttore dell’Archivio di Stato di Potenza e soprintendente archivistico per la Basilicata Donato Tamblè): Tamblè ha annunciato che «a seguito di pronuncia del Consiglio di Stato, i lavori di recupero strutturale e funzionale dell’immobile, per un finanziamento di circa 7,5 milioni di euro, potranno riprendere, in accordo con la Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Basilicata, in tempi celeri». Nel frattempo, le due istituzioni hanno deciso di “esplorare” in tempi brevi la possibilità di un trasferimento a titolo definitivo dei locali della ex Biblioteca provinciale all’Archivio di Stato di Potenza. Così si mette la parola fine a una storia vecchia di anni. Il palazzo dell’ex Biblioteca
provinciale e dell’Archivio di Stato, nel centro storico di Potenza ormai è un vecchio rudere. Eppure, «è - come scritto nella brochure dell’Archivio di stato - una delle più pregevoli testimonianze dell’architettura del novecento a Potenza». O meglio, era. Visto quello che ne rimane, quantificabile in una struttura portante ornata di vetri rotti, portoni sfondati, graffiti “contemporanei” e parte della pavimentazione crollata. Sorto nel 1939, due anni dopo ospitava gli uffici della Biblioteca provinciale e dell’Archivio di Stato (l’ente sarà centralizzato nel 1963) Incuria da abbandono in cui lo stabile versa dal 1990, quando, dopo i danni dei terremoti dell’80 e del 90, fu dichiarato inagibile e svuotato degli uffici. La Provincia, proprietaria dell’ente, non ha le risorse economiche per ristrutturare lo stabile. La prima bozza di soluzione arriva nel 2002 con un contratto di comodato d’uso decennale, finalizzato all’eventuale acquisto, con l’Archivio di Stato. I soldi per il restauro
e il recupero dello storico palazzo sono stati messi a disposizione con un Accordo di programma quadro tra Regione Basilicata e ministero per i Beni e le attività culturali, che aveva recuperato i finanziamenti con il Monopolio. Parte di quelle risorse erano il frutto del progetto sostenuto dallo slogan “chi gioca al lotto sostiene l’arte”. In poco, viene bandito l’appalto concorso, al ribasso, con un progetto preliminare, parte integrante del bando, a cui gli aspiranti devono attenersi, per un valore di circa 7 milioni e 500.000 euro. Alla gara si iscrivono 20 imprese. Ne vengono ammesse 19. Ma, poi solo 4 presentano il progetto definitivo. La commissione aggiudicatrice, il cui presidente è un’archivista di fama internazionale, Isabella Ricci, il 20 ottobre del 2004, decreta un vincitore, l’associazione temporanea di imprese che ha per capofila la ditta Pouchain srl. Le altre due ati, guidate da Costruzioni generali Gsvmd di D’Auria Luigi e dall’Impresa Edilerica srl, si classificano con
un punteggio inferiore ai 70/centesimi come minimo indicato dal bando. La quarta Ati viene esclusa perchè priva dei requisiti. Pochi giorni dopo, però, il 16 novembre, il Tribunale di Roma decreta il fallimento della Pouchain. Con la prima classificata fallita e le altre due ati prive del minimo punteggio richiesto, il rischio è di dover ribandire nuova gara. Di concerto con il ministero, allora, l’Archivio accetta una sostituzione, secondo quanto reso possibile dalla legge Merloni, con l’impresa Izzo Mario costruzioni srl di Afragola. Non passano molti giorni, solo tre, che si apre la stagione dei ricorsi. Il primo, al Tar di Basilicata, di una delle due non vincenti è datato 18 dicembre. Seguono controricorsi, passaggi tra Tar e Consiglio di Stato che il 27 aprile 2007 rimanda al Tar di Basilicata tutta la questione. Alla fine, la pronuncia definitiva sarà del Consiglio di Stato che a novembre scorso sancisce l’aggiudicazione alla D’Auria. sa.lo.
22 Potenza Ha preso il via all’Efab di Tito scalo l’edizione 2009 del “BtoBe”, la kermesse dedicata al business Sabato 21 febbraio 2009
L’innovazione per superare la crisi Affrontato anche il tema del “Sud alla prova del Federalismo” ORE 10, si parte. E così si è avviata ieri la kermesse dedicata al business, agli affari, più semplicemente all’incontro di professionalità. BToBe da ieri al nastro di partenza, con un totale di circa 12 espositori e un migliaio di presenze di pubblico già nella tarda mattinata di ieri. All’evento organizzato da Scai comunicazione il tema è “Superare la crisi”, non a caso leit motive del primo appuntamento dopo la cerimonia inaugurale. E se per l’affluenza delle scuole bisognerà attendere lunedì mattina, già dalle prime ore dopo l’apertura nel salone hanno fatto capolino i veri protagonisti dell’iniziativa: professionisti, imprenditori, ricercatori, giovani dal curriculum “niente male”. Fin da ieri mattina, negli spazio di esposizione, soprattutto nel’area “Meet” (l’area destinata all’incontro tra aziende e tra giovani talenti), sono stati depositati numerosi start-up e molti spin off (brevetti, ricerche, risultati) che i giovani possono presentare alla fiera del business incrociando direttamente così le necessità e l’eventuale giudizio delle imprese lucane. Tra il pubblico, da subito è stata evidente la tendenza alla presenza “massiccia” di under 40. Ovviamente, non sono mancate le presenze istituzionali e in rappresentanza di organismi di categoria (tra le partnership e i patrocini dell’evento anche numerose organizzazioni sindacali, istituzioni ed enti, compresa la regione Basilicata). Patrocini illustri per questa edizione (la prima risale al 2006, con circa 3 mila visitatori) Conoscere la crisi, governare la crisi, superare la crisi. Lo slogan dell’edizione 2009 di Btobe chiarisce subito l’approccio che si vuole adottare verso l'attuale situazione di crisi: un approccio reattivo, ottimista, positivo. C’è crisi, è vero. Ma c’è anche voglia di crescere, voglia di migliorarsi, voglia di creare relazioni con il territorio nazionale ed internazionale, voglia di dialogare di più e meglio con la pubblica amministrazione per ricostruire un sistema economico sostenibile, che tenga conto dei nuovi scenari globali ma anche delle singole real-
OGGI
Convegni e stand al primo giorno di “BtoBe”
09.00 La nostra Energia per R-Innovare 09.30 Il CNR crea impresa 09.30 INAIL e INPS al servizio delle imprese 10.30 Il Business Plan 11.00 Il Franchising: opportunità di sviluppo per le PMI 11.30 Rinnovare le energie 11.30 Forum degli investimenti 15.00 Investire nel fotovoltaico 15.00 Un Caffè con la Nuova Tv 15.00 Consulenza per l' Internazionalizzazione 15.30 L' agriturismo: cultura del territorio 15.30 Controllo, analisi e aumento dell' efficienza... 16.00 Politiche di Welfare: sviluppo locale 17.30 Gestione del risparmio - nuove polizze vita 18.00 Nuovi scenari dell'internazionalizzazione... 18.30 Cocktail party Delta Servizi 19.30 Innovazione nell'impresa Ict 20.00 Campari Lounge Party
tà locali. Temi questi al centro anche del dibattito che si è tenuto ieri pomeriggio alle 18 sul tema “Innovazione e dinamismo per un nuovo Mezzogiorno”. Ovvero il Sud alla prova del Federalismo. Convegno a cui ha partecipato, tra gli altri, il parlamentare Filippo Bubbico. Insomma in Basilicata «c’è voglia di fare impresa. Ed è solo la voglia di fare impresa che può risollevare le sorti del Paese, attraverso singoli e aziende che desiderano creare relazioni, unire le forze e mettere in condivisione capacità e conoscenze per superare la crisi. Attori sociali che hanno bisogno soltanto di una piazza in cui incontrarsi per progettare il futuro». Il primo e unico Salone del
Business to Business nel Sud Italia, è nato con l’obiettivo di stimolare le relazioni e lo sviluppo fra le Piccole e medie imprese. La prima edizione di BtoBe si è svolta nel 2006 e ha annoverato 77 espositori appartenenti ai più interessanti settori commerciali, ha attirato più di 3.000 visitatori del mondo del business e dell’università e ha stimolato più di 1.000 incontri. BtoBe è un salone ricco di eventi, workshop, convegni e forum dedicati al mondo dell’impresa e arricchiti dalla presenza di ospiti internazionali; è un’occasione per creare relazioni commerciali attraverso il servizio Meet; è un modo per di conoscere da vicino il settore dell’agroalimentare lucano,
PAURA A VIA DEL GALLITELLO
Furgoncino della frutta si schianta contro i bidoni Nessuno era alla guida INSOLITO incidente ieri pomeriggio in via del Gallitello. Erano circa le 15 quando un furgoncino carico di frutta, fermo nei pressi del parcheggio di un noto esercizio commerciale, si è improvvisamente andato a schiantare contro i bidoni della spazzatura posti al ciglio della strada. Nessuno era alla guida. Surreale la scena che si è presentata agli occhi dei primi passanti che hanno immediatamente chiamato i soccorsi. Sembra che il furgoncino, parcheggiato lì poco tempo prima dal proprietario, abbia improvvisamente preso fuoco e si sia altrettanto inspiegabilmente messo in moto andando a finire appunto contro i bidoni della spazzatura trascinandoli in avanti per pochi metri. Un muretto ha per fortuna bloccato la corsa. Sul posto sono immediatamente intervenuti la polizia municipale e i Vigili del Fuoco. Allibito anche il proprietario arrivato sul posto una ventina di minuti dopo.
nell’area AgriBe; è la possibilità di interagire con la pubblica amministrazione; è un’occasione di formazione; è l’opportunità che aspettavi. I partecipanti di BtoBe sono investitori, imprenditori e businessman interessati a conoscere nuove realtà e a creare relazioni commerciali, con tutta la voglia di crescere insieme. E «l'innovazione deve rappresentare la fonte e la base per rilanciare la competitività della Basilicata: gli investimenti nella ricerca e nell'economia della conoscenza, accompagnati ad un sistema efficiente di imprese locali, può consentire di trasformare nuove idee in business di successo». Così il vicepresidente della giunta re-
gionale, Vincenzo Santochirico. «I giovani lucani - ha affermato Santochirico nel corso della sua visita al salone rappresentano l’elemento chiave per il presente e il futuro della nostra regione, che deve puntare ad accrescere il proprio capitale di conoscenza e di innovazione. A questa finalità risponde la legge “Per lo sviluppo e la competitività del sistema produttivo lucano” approvato nei giorni scorsi dal consiglio regionale, che contiene gli strumenti e le opportunità per tradurre le idee in progetti di impresa, nonché il documento per la strategia regionale per la ricerca e l'innovazione e la società della conoscenza, approvato di recente dalla giunta regionale
. Gli sforzi di competitività della Basilicata intendono anche adeguare l'economia regionale alle mutazioni strutturali, grazie ad una strumentazione normativa rivolta a costruire politiche industriali capaci di dare risposte efficaci, trasparenti e rapide all'economia lucana, al sistema delle imprese locali e al fabbisogno occupazionale». In un quadro congiunturale difficile e complesso che interessa l'economia internazionale, nazionale e locale «la Regione Basilicata, si è attivata per mettere in piedi un sistema orientato sempre di più ad assicurare misure efficaci che possano essere sempre più redditizie in termini di ricerca e di innovazione».
Potenza Dopo le polemiche tra cittadini e “Consulta degli stranieri”
L’appello del consigliere Lapenna
Atti sacrileghi a Chianchetta Don Peppino fa da paciere
«Va scongiurata la soppressione del Lucania»
ANCORA polemiche per il caso del giovane magrebino, che la sera del 17 febbraio scorso ha gettato, in preda ai fumi dell’alcool, il crocifisso - che si trova nella nicchia posta sul sagrato della chiesa di San Giuseppe, a Rione Lucania - nella spazzatura. Le chiacchiere forse si sarebbero arrestate se non fosse stato per la statua di Padre Pio, sempre presso la comunità di San Giuseppe, trovata il giorno dopo l’accaduto spogliata del saio e delle sette corone del rosario offerte al Santo dai fedeli. Forse la notizia non avrebbe creato nemmeno tanto scalpore se l'atto non fosse coinciso con l'ordinanza del Comune che, senza interpellare i cittadini, ha deciso di donare l’ex campo di bocce del quartiere al centro di accoglienza immigrati, profughi e rifugiati “Città dei colori”. La reazione degli abitanti
Il crocifisso rimesso a posto
del quartiere è stata immediata; alcuni hanno, infatti, proposto una raccolta di firme per opporsi all’ordinanza suscitando, a sua volta, reazioni della “Consulta degli stranieri” a difesa non solo della “Città dei Colori” ma dell'immagine di tutti gli stranieri presen-
ti sul terittorio. In questo botta e risposta, accuse e controaccuse tra alcuni residenti di Rione Lucania da un lato e la Consulta degli stranieri dall'altra, a far da paciere è don Peppino Nolè, collaboratore del parroco. Questi, pur comprendendo il risentimento della comunità cristiana per gli oltraggi commessi, affermando che «l'atto compiuto nei confronti del crocifisso e di Padre Pio è atto deplorevole che ha offeso la coscienza religiosa e civile del quartiere e della città», giustifica l'atto in sé ritenendolo causato «più dai fumi dell'alcool padrone dell'autore del gesto che da una sua specifica volontà antireligiosa e anticristiana». Don Peppino Nolè non giustifica, invece, «questa presa di posizione contro gli stranieri anche perché il rione Lucania e la Comunità di S. Giuseppe - continua - sono stati da sempre estranei a qualsiasi sentimento
Sessanta gli iscritti
Pietro Campagna
Tante iniziative all’Istituto teologico
Soddisfazione per lo statuto comunale
TANTE attività, mille idee, un vero e proprio bagaglio di esperienze vocazionali e liturgiche. E’ il quadro d'insieme dell'Istituto teologico di Potenza, afferente alla Diocesi di Potenza, Muro Lucano e Marsico Nuovo. Tutto questo grazie alla supervisione di Antonia Campanella che ha deciso di dare impulso alle iniziative dell'Istituto rendendosi disponibile nella pratica quotidiana. Sessanta gli iscritti provenienti da Potenza, Muro Lucano, Tricarico, Melfi e Picerno. L'Istituto teologico è nato due anni fa sotto il placet della “Congregazione della dottrina della fede”. Un primo segnale dei programmi di rilancio dell'Istituto che ha avviato nel corso del 2008 l'Anno Paolino che ha visto i religiosi esprimersi in un primo dibattito nel mese di novembre e che vedrà una seconda tavola rotonda in programma il prossimo mese di marzo. La sede è in via Raffaele Acerenza, 37 ma gli incontri si svolgono regolarmente presso il Seminario Maggiore di Potenza. Antonia Campanella è coordinatrice dell'istituto superiore di Scienze Religiose. L'Anno Paolino ha rappresentato per l'entità religiosa ed ecumenica del capoluogo solo una prima tappa di una serie di iniziative incessanti che vedranno gli iscritti confrontarsi su varie tematiche. In primis è in programma una serie di incontri legati alla formazione dei giovani che operano negli oratori. Gli incontri vedono protagonisti i membri della Pastorale giovanile giocesana, spinti dalla volontà di rendere sempre presente la passione e la smania verso le istanze religiose. Le attività puntano a dare ulteriore dinamismo e nuove spinte vocazionali agli iscritti con il chiaro intento di implementare e innalzare la qualità e la professionalità degli stessi. Animazione, liturgia, fede, sono queste le prerogative del programma portato avanti da Antonia Campanella che ha deciso di rivolgersi ai giovani per irrobustire le istanze di fede e carità cristiana. Inoltre l'Istituto Teologico di Potenza ha già avviato una serie di contatti con l'Università degli Studi della Basilicata e il Circolo culturale Maritain, diretto da don Giuseppe Gennaro Curcio dando vita ad una serie di incontri e dibattiti con scadenza bimestrale. Tante le iniziative, tanti i punti di riferimento di una piccola ma importante fetta di testimoni della liturgia e della fede cattolica. Programmi seri, tanto impegno, caratteristiche salienti dell'impegno profuso finora dai rappresentanti dell'Istituto Teologico di Potenza. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
IL presidente del consiglio comunale Pietro Campagna, nell’esprimere la sua personale soddisfazione, al’'indomani dell'approvazione del nuovo Regolamento del principale consesso cittadino, ringrazia «sentitamente tutti i consiglieri comunali per aver licenziato all'unanimità l'importante provvedimento, che rappresenta un altro grande risultato per il quale la massima Assise municipale può essere fiera e orgogliosa». Un ringraziamento particolare, il presidente Campagna, lo ha voluto rivolgere al consigliere Luciano Petrullo, presidente della commissione speciale Statuto, «per il suo notevole contributo personale e per l’alto senso delle istituzioni di cui si è fatto interprete, tutti i consiglieri comunali componenti Pietro Campagna della medesima commissione, il segretario generale Luigi Martino e il dirigente dell'unità di direzione Affari generali, Giuseppe Pace, per il loro costruttivo apporto al conseguimento di questo rilevante obiettivo». L’aver definito regole «tese a garantire la trasparenza degli atti e la loro conoscenza e conoscibilità, il pieno e consapevole coinvolgimento dei consiglieri comunali, ma anche degli organismi di partecipazione democratica e dell'intera cittadinanza nelle attività del consiglio, una più puntuale organizzazione dei lavori dello stesso consiglio, così come una migliore e più omogenea definizione delle funzioni e delle competenze delle commissioni consiliari permanenti, rappresentano certamente elementi di assoluto pregio del nuovo Regolamento». «Ma - ha concluso il presidente Campagna - ciò che rende questo Regolamento assolutamente innovativo, ponendolo certamente nel novero di quelli più avanzati a livello nazionale, è la piena e convinta affermazione dell'autonomia funzionale e organizzativa del Consiglio comunale medesimo, che va ben al di là della sola e vuota enunciazione di principio, ma si sostanzia, in maniera forte e determinata nell'autodeterminazione dell'organizzazione e delle risorse necessarie al suo funzionamento, così da affermarne l'autonomia e l'indipendenza rispetto agli altri organi dell'ente e da rendere effettivo e libero da condizionamenti esterni l'esercizio di quelle funzioni di indirizzo e di controllo che il legislatore gli assegna».
di razzismo. Gli stranieri sono stati accolti in questa comunità fin dal 1999 e hanno sempre trovato spirito di accoglienza e di fraternità». Per quanto riguarda, poi, la proposta della raccolta di firme dichiara il completo dissenso sia da parte sua che dei suoi collaboratori. «E’ importante sottolinea il sacerdote - che non si attribuisca l'opposizione all'affidamento della struttura sportiva dell'ex campo di bocce alla Città dei colori a motivi di carattere razzista, strumentalizzando così lo spiacevole evento accaduto, del tutto sporadico». Un intervento importante questo di Don Peppino, sopratutto in un periodo in cui, a causa dei drammatici avvenimenti letti su tutte le pagine di cronaca nazionale, l'odio razziale è sempre più spesso fomentato. Anna Martino potenza@luedi.it
Sabato 21 febbraio 2009
«BIOSOGNA attivarsi in tempi rapidi per scongiurare il pericolo che venga definitivamente soppresso il Novantunesimo battaglione “Lucania”». Questo l’invito lanciato dal consigliere regionale Sergio Lapenna: «Il pericolo di soppressione del Novantunesimo battaglione - ha fatto sapere Lapenna - sarà inevitabile se continua il disinteressamento delle autorità locali, in vista dei tagli previsti per il settore». È quanto riferisce in una nota il consigliere regionale di Forza Italia verso il Pdl, Sergio Lapenna, in merito alla risposta ad un’interrogazione presentata al presidente della Giunta regionale, con la quale si chiedeva di conoscere le misure che la Regione Basilicata intendesse adoperare per scongiurare il pericolo di soppressione del Novantunesimo. «Il ministero della Difesa ricorda Lapenna - già aveva sollecitato una rivisitazione
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innovativa dello strumento militare, infatti entro il 2007 doveva essere presentato un progetto di ristrutturazione definito in ogni sua parte, ma di tutto ciò nulla è stato fatto. Attualmente si registra una fase di stallo, anche in vista delle difficoltà oggettive e degli oneri previsti per la conversione. Infatti, come si evince dalla risposta all'interrogazione, si è in attesa di un incontro tra le autorità competenti per definire la questione». La struttura «rappresenta parte integrante della città capoluogo e volano economico della stessa, svolgendo da sempre un ruolo attivo e partecipativo nel contesto urbano e regionale, è opportuno, a questo punto, sollecitare le autorità competenti a partecipare ad un tavolo tecnico, finalizzato alla ricerca di una soluzione comune che eviti un’ennesima e ingiusta spoliazione».
Un premio agli autori “Ale+Ale”
Il “Bambino di colore” trionfa tra i più giovani ALE+Ale sono Alessandro Lecis e Alessandra Panzeri , gli autori dell'albo illustrato “Bambino di colore”, Edizioni Arka, e sono arrivati a Bella nella serata di ieri, nonostante la neve, accompagnati dai vigili urbani, messi a disposizione dall’amministrazione comunale. Giovani, cordiali ,subito curiosi di conoscere questo paese della Basilicata e la sua scuola che profuma di libri. In mattinata hanno incontrato a Vietri gli alunni dell'Istituto comprensivo, i docenti e il dirigente scolastico Vito Papa. Vietri è una delle quindici scuole che fa parte della rete per la promozione della lettura di qualità tra i ragazzi. Sono pronti con i loro cartelloni, le matite i collages per un viaggio nel mondo della fantasia, per raccontare storie, inventare, divertire. Una delle loro ultime creazioni è la copertina dei tre gialli di Stieg Larsson, editi nella collana farfalle di Marsilio, che sono ai primi posti nelle classifiche di vendita in Italia e nel mondo. Lavorano in coppia e con successo curano nella parte la grafica gli inserti culturali del Sole 24 ore e l'inserto libri di Repubblica. Sono stati premiati, quali vincitori della sezione albi illustrati, nel salone dell'Istituto Comprensivo di Bella dal professor Livio Sossi, docente di letteratura per l'infanzia dell'Università di Udine, e presidente del premio, ieri pomeriggio nel corso di una cerimonia che ha preso il via alle 17. Alla cerimonia hanno partecipato i 187 bambini dai 7 ai 9 anni della giuria delle quindici scuole in rete, che lo hanno scelto tra gli albi illustrati finalisti. li autori collaborano con case editrici italia-
ne ed estere: Mondadori, Feltrinelli, Einaudi, Laterza e con riviste: Internazionale, Rolling Stone, Elle… e lavorano in campo pubblicitario. Hanno anche pubblicato il libro “ Ti prendo, ti prendo” con l'editore Orecchio Acerbo, che ha vinto il Premio Bordano nel 2004, e illustrato il libro di Giorgio Celli “L'avvocato degli animali “, Alberto Perdisa Editore. Possono vantare importanti riconoscimenti in concorsi internazionali : -selezione alla mostra di Bologna per la Fiera del Libro Illustrato nel 2002 e nel 2003, selezione alla biennale d'illustrazione di Barreiro in Portogallo nel 2003. Hanno anche ricevuto menzioni e premi al concorso “Sulle ali delle Farfalle” e al concorso Scarpetta. Il loro albo illustrato “Bambino di colore” è un libro fantastico che, nella sua semplicità, dimostra l'ingenuità e le contraddizioni di noi uomini bianchi e civilizzati nel considerare l'altro e il diverso e che con simpatia sbeffeggia l'assurdità del razzismo. Il testo è tratto dalla tradizione orale africana, ed è piuttosto famoso. Racconta di come il popolo africano, nero, si vede attribuire con stupore l'etichetta di popolo di colore, quando noi bianchi nella rappresentazione immaginaria e fisica delle nostre emozioni siamo molto più complicati di loro ! Questi temi sono ancora più importanti oggi perché i nostri ragazzi continuano a sentire di stranieri che giovani ubriachi bruciano sulle panchine, di ragazze straniere violentate. Con il premio nazionale “Città di Bella” i ragazzi della giuria vogliono invitarci a credere in un mondo di vera integrazione e amicizia tra i popoli.
Una missione a Budapest per la Camera di commercio LA Camera di commercio di Potenza e la sua azienda Forim organizzano una missione commerciale multisettoriale a Budapest. «Come è noto - spiega il presidente dell’ente camerale potentina, Pasquale Lamorte - l’Ungheria occupa una posizione geoeconomica di grande centralità nell'Europa che si sta sempre più allargando verso l'Est, ed in particolare verso i Balcani. La stabilità politica ed economica la rendono uno dei Paesi maggiormente interessanti per gli investimenti delle aziende lucane,
come abbiamo avuto modo di testare direttamente nel corso degli ultimi anni organizzando missioni istituzionali e commerciali». Le aziende potenzialmente interessate sono quelle dell'agro-alimentare, farmaceutico, chimico-plastico, costruzioni, immobiliare, automotive, meccanica, elettronica, logistica-trasporti, turismo, informatica, energie rinnovabili, telecomunicazioni. Innovative le modalità operative, che vedranno la Camera di commercio di Potenza - supportata dalla Ca-
mera di commercio Italiana di Budapest - realizzare gratuitamente uno studio di prefattibilità sul profilo di cooperazione che le Pmi sono chiamate a compilare e inviare entro il 25 febbraio. Qualora tale analisi desse esito positivo, verrà accettata la partecipazione, con la Cciaa Italiana a Budapest che si attiverà per la ricerca di partner e la predisposizione di un'agenda di incontri d'affari. Tutti i dettagli sono scaricabili dai siti Internet www.pz.camcom.it e www.forimpz.it
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Potenza
Sabato 21 febbraio 2009
ANTICA OSTERIA
Lavoratori in mezzo a una strada
MARCONI
0971-56900
AL DUOMO
0971-24848
MIMI’
0971-37592
DUE TORRI
0971-411661
FILO D’ORO
0971-59245
LA TETTOIA
0971-24123
TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO
Michele e Vittoria Il comune, due promesse e vestiti eleganti per giurarsi amore eterno! Sono solo piccoli particolari: ciliegine sulla torta... perché del vostro splendido amore già tutti ne sono a conoscenza. Un piccolo pensiero per il vostro grande passo! AUGURI DI CUORE Ps. Ciccio non ho pubblicato la foto! ti ho graziato
0971-471312
AMBROSIA
0971-34501
LA PRIMULA
0971-58310
AL NORD
“Gomorra” al Don Bosco
0971-480025
AL POGGIO
0971-472137
BACCO
0971-410220
FUORI LE MURA
0971-25409
LA FATTORIA
0971-34680
LE ARCATE
0971-51465
MOZART
SARA’ l’attore Ivan Castiglione a portare in scena, il prossimo 24 febbraio, al teatro Don Bosco - sipario alle 21 - “Gomorra” tratto dal celebre libro di Roberto Saviano. In questo caso sono stati scelti due livelli di racconto, quello più istintivo, animalesco, violento, costituito dal braccio armato della camorra e quello imprenditoriale, che non si sporca mai le mani direttamente, che coordina a distanza che ha interessi in tutto il mondo. Ed è anche chiaro che dopo aver venduto quasi un milione di copie, lo scopo è di andare oltre il libro, di creare uno spettacolo assolutamente indipendente con caratteristiche proprie ma, che non tradisse le atmosfere così ben raccontate dal Roberto scrittore. Nello stesso tempo si è cercato di raccontare il Roberto Saviano uomo, quello distante dall’immaginario collettivo che ne fa o un eroe o un furbo. Il Saviano che torna a Casal di Principe a parlare in piazza, in quella piazza ostile, in cui ci sono gli uomini che lo vorrebbero “altrove”, che vorrebbero chiudergli la bocca, lui è li, con la forza delle sue parole, con la forza delle sue idee: “Sapere, capire diviene una necessità. L’unica possibile per considerarsi ancora uomini degni di respirare”.
NINFE
0971-51465
LE ARCATE
0971-51465
PANE E PEPERONCINO
FARMACIE TURNO FESTIVO Perri piazza Matteotti, 25 0971-211449 Savino via Petrarca, 5 0971-25447 Caiazza via Tirreno, 3/11 0971-53430 TURNO NOTTURNO 20 FEBBRAIO Savino via Petrarca, 5 0971-25447
“Zittotu” con la Scuccimarra IL prossimo 28 febbraio sul palco del Teatro Nuovo del Seminario maggiore. Mariagrazia Scucimarra porterà in scena - sipario alle 21 - lo spettacolo “Zittotu”. Polemica, sagace, comica, irriverente..ma soprattutto vera: Grazia Scuccimarra torna in scena al Teatro Nuovo del CDE con la sua specialissima lente d'ingrandimento puntata sul mondo. Come ogni anno ci informa su tutto ciò che avviene, meglio di un Tg o di un quotidiano. Mai scontata, la Scuccimarra questa volta vuole un pò di silenzio essenzialmente da chi lei ritiene corresponsabile del disastro politico, culturale e sociale che è sotto gli occhi di tutti e dui tuttologi, politologi, opinionisti e psicanalisti continuano imperterriti a discettare a "Porta a Porta". La nostra società, dice Grazia, sta vivendo un grande equivoco in cuo valori e disvalori si scambiano di ruolo, confondendo le idee a chi non ha tempo ne' voglia per decodificare i subdoli messaggi che giungono da quel potere che tutto manipola e adatta a se stesso. Ecco allora che scaglia il suo nuovo grido "Zittotu" e che, come una scarica di energia, indirizza la sua satira verso i tanti e tanti problemi oggi di attualità: sicurezza, crolli bancari, immigrazione, scuola, diversità e chi più ne ha più ne metta. Problemi su cui si potrebbe discutere per ore e ore e che la Scuccimarra si diverte ad affrontare lanciando battute come frecce infuocate a "destra e a manca", anzi...più a "manca che a destra", non risparmiando proprio nessuno. E allora "Zittotu" e zitti tutti perchè, pur ridendo, questa società l'abbiamo fatta noi.
0971-441295
PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San carlo
0971-310310 0971-612564
0971-44462765
AL DRAGO
0971-445470
TOURIST
0971-411396
LA TRATTORIA
AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa
0971-53176
SARRICCHIO
0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510
0971-444072
TRIMINIEDD
0971-55746
C’ERA UNA VOLTA
0971-601217
•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444 •OGGI Potenza, Teatro F. Stabile, ore 21.00 “LU DIVORZIE” III edizione “Leon d’oro - Gigino La Bella” •DOMANI Potenza, Conservatorio, ore 19.30 “STAGIONE CONCERTISTICA” Esibizione del trio “Duende” •FINO AL 28 FEBBRAIO Potenza, Pinacoteca provinciale, ore 18 “GIACOMO DI CHIRICO” Mostra a cura di Isabella Valente
•Adiconsum 0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390 •Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308 •Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico
•IL 26 FEBBRAIO Potenza, Biblioteca Provinciale, ore 18 “ARTE DISABILITA” Proiezione film “Lo scafandro e la farfalla”
199284284 •Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551
•DON BOSCO• Programmazione sospesa •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Ex 17 - 19.30 - 22 Sala 2 The reader 17.30 - 20 - 22.30 Sala 3 Questo piccolo... 16.30 - 19 - 21.30 Sala 4 La leggenda di un cuore.. 16.30 - 18.40 - 21
Sala 5 Il curioso caso di Benjamin Button 18 - 21.15 Sala 6 La mia miglior nemica 18 - 20 - 22 Sala 7 Underworld 18.30 - 20.30 - 22.30 •DUE TORRI• Il bambino con il pigiama a righe 19 - 21
Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia
Sabato 21 febbraio 2009
25 Pignola La neve impedisce al personale non docente di aprire la scuola e ci pensa Vignola
Assessore bidello per un giorno Tranne questo disguido il Comune è stato efficiente PIGNOLA - Un giorno e mezzo di abbondanti nevicate, nessuna meraviglia visto che ci troviamo in una zona montuosa. Che abbia nevicato in febbraio neppure desta stupore, non si tratta della prima volta. Tutto nella normalità come normale dovrebbe essere la risposta dei comuni nel far fronte ai disagi che la neve e il ghiaccio comportano. A Potenza, per l’appunto, scuole chiuse per due giorni e cittadini di alcune contrade in grandi difficoltà a causa degli interventi non tempestivi o non risolutivi dei mezzi spartineve e spargisale. Ancora una volta Pignola si distingue nel riuscire a far fronte all’emergenza. Il piano neve è come sempre scattato immediatamente e ha funzionato in maniera impeccabile, anche perchè già da giorni si attendeva la perturbazione a carattere nevoso, ampiamente annunciata dalle previsioni meteorologiche. Non si sono registrate particolari difficoltà in nes-
La zona di Pignola innevata ma le strade sono pulite
suna delle numerose contrade del comune. Sia ieri che mercoledi gli oltre dieci mezzi adibiti alla liberazione delle strade hanno percorso tutte le vie, permettendo ai residenti di
uscire di casa e raggiungere le arterie principali. Eventuali difficoltà non sono dipese da inefficienze della macchina organizzativa. «Le scuole sono rimaste aperte - afferma il sindaco
Pietragalla A oggi sono 35 i componenti
Nasce un comitato per il rilancio del paese PIETRAGALLA - Si è formalmente costituito a Pietragalla l’organismo di approfondimento sociale denominato “Comitato proposte ed idee per Pietragalla”. I componenti, all'incirca trentacinque, la maggior parte dei quali sono giovani del posto, hanno individuato in Valentino Pepe, un giovane impegnato da tempo nel sociale, con esperienze accumulate anche nel contesto politico, il portavoce di questo comitato. Il neo portavoce Pepe sottolinea che «questo comitato si prefigge la finalità di rappresentare un luogo per l’esame di tematiche a carattere sociale e per redigere una serie di proposte programmatiche da sottoporre all'attenzione di quanti, in occasione del prossimo rinnovo del consiglio comunale di Pietragalla previsto con le elezioni amministrative del 6 e 7 giugno prossimo, si candideranno al predetto appuntamento elettorale». L’organismo rappresenta uno strumento di approfondimento per quanto concerne le argomentazioni riguardanti la vita
PICERNO - E’ tutto pronto per il “Carnevale da guinnes” che prenderà il via oggi per terminare il prossimo 24 febbraio. Si va dal megapanino per mille salsicce, alla sfilata di carri e maschere fino ai concerti folcloristici. Alla manifestazione parteciperà una delegazione del comune di Pabillonis e del Gal Monte Limas della Provincia del Medio Campidano della Sardegna. Il carnevale prenderà il via con l'incoronazione di “Re Carnevalone”, una specie di fantoccio di cartapesta di 2 metri e mezzo di altrezza a metà strada tra l'uomo e il maiale che sarà poi sottoposto al processo del popolo che parteciperà alla manifestazione. La kermesse ripropone le tradizioni carnevalesche lucane collegate al rito del maiale alla cui tematica è
dei cittadini pietragallesi e del territorio municipale. La selezione delle proposte, delle idee e delle tematiche di interesse pubblico verrà effettuata sia nel corso degli incontri programmati presso la sede del comitato, ubicata nella centrale via Gaetano Gallucci, sia tramite la distribuzione di questionari, modelli da compilare, nonchè mediante l'organizzazione di assemblee pubbliche nelle quali verranno illustrati i dati analizzati. «Inoltre - continua il portavoce Pepe - sarà possibile partecipare all'attività del comitato anche attraverso la posta elettronica (propostepietragalla@libero.it)». Infine il comitato rivolge l’invito a «prendere parte agli incontri auspicando di suscitare interesse per i temi pubblici della comunità, per non giungere in sordina all'appuntamento elettorale amministrativo del prossimo mese di giugno». Antonio Bevilacqua potenza@luedi.it
Ignazio Petrone - in accordo anche con la dirigente scolastica. Ad alcuni insegnanti che si sono lamentati ho risposto che è necessario, in situazioni come queste tenere, conto delle esigenze dei
cittadini. Molti residenti, infatti, non sono originari di Pignola e avrebbero, in caso di scuole chiuse, grossi problemi nel trovare a chi affidare i propri figli per l'intera mattinata».
Pietragalla
Avigliano Domani nella “Sala Claps”
Si torna a scuola dopo due giorni
Società operaia Il giorno della consegna delle borse di studio
PIETRAGALLA - Riapriranno oggi tutte le scuole presenti sull'intero territorio comunale di Pietragalla dopo la chiusura deliberata, nei giorni di giovedì e venerdì, a causa delle abbondanti nevicate di questa settimana, dall’amministraziobe comunale cittadina d'intesa con il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo cittadino. Quindi gli alunni che frequentano i siti scolastici ubicati a Pietragalla e nelle frazioni San Giorgio, Lolla e Cappelluccia ritornano ad occupare i banchi di scuola dopo due giorni dedicati al divertimento inaspettato grazie alle nevicate an.be. potenza@luedi.it
AVIGLIANO - Domani, alle 10.30, si svolgerà nella sala “Andrea Claps”, di corso Garibaldi, l’ultracentenaria premiazione scolastica della “Società di mutuo soccorso fra gli operai di Avigliano” che erogherà riconoscimenti e borse di studio ai soci, ai loro figli e agli orfani di soci, meritevoli negli studi, per la frequenza di scuole ed istituti che rilasciano titoli di studio aventi valore legale. A renderlo noto Luciano Sabia, presidente dell’ultracentenario sodalizio aviglianese, fondato nel 1874, che conta attualmente quasi 2.600 iscritti. All’importante evento prenderanno parte il presidente del Sodalizio aviglianese, il sindaco della città di Avigliano, Domenico Tripaldi, i dirigenti scolastici, Peppina Arlotto (Istituto Comprensivo “G. Carducci - T. Morlino”) e Giuseppina Prostamo (Circolo didattico “Silvio Spaventa Filippi”) e Valeria Verrastro, figlia diVincenzo, primo presidente della Regione Basilicata. «L’edizione 2009 - si precisa infine nel comunicato stampa - assume un particolare significato per l’intera comunità regionale in quanto, nel corso della manifestazione, sarà ricordata la figura e l'opera del presidente Vincenzo Verrastro nel novantesimo anniversario della nascita e nel primo quinquennio della sua scomparsa».
Picerno Prenderà il via oggi la kermesse che terminerà il prossimo 24 febbraio
Un “Carnevale da guinnes” agganciata, in particolare, la collaborazione e lo scambio culturale con il comune sardo di Pabillonis della provincia del Medio Campidano. Sarà presente a Picerno, infatti, una delegazione composta dal sindaco della cittadina isolana, Marco Dessì, da esponenti della Provincia e dal presidente del Gal Monte Limas, Antonio Marrocu, dal pubblicitario-giornalista Aldo Brigaglia, nonché dal gruppo folcloristico di Pabillonis che si esibirà questa sera e domani pomeriggio. Domani mattina è previsto lo svolgimento del convegno “Ti dico che il maiale
fa bene - Come comunicare tra tradizioni e salute” a cui prenderanno parte esperti, operatori e rappresentanti istituzionali, nonché il nutrizionista Massimo Cocchi, dell'Università di Bologna e presidente dell'Associazione ricercatori nutrizione alimenti (Arna) e del Centro ricerche nutrizione del Mediterraneo (Crnm). Nella stessa giornata si svolgerà il tradizionale guinnes, che quest’anno prevede la preparazione di un megapanino sufficiente per mille salsicce che potranno essere degustate da parte dei visitatori durante il pomeriggio e la serata che si concluderà con lo
La solerzia dell’amministrazione questa volta è stata particolarmente rilevante e vale la pena di raccontare un simpatico aneddoto riferito dal primo cittadino. Nella scuola di contrada Pantano mercoledi mattina i bidelli non erano riusciti ad arrivare. Non sono di Pignola e uno dei due è rimasto bloccato sulla Tito-Brienza, dove un camion si era girato per il ghiaccio bloccando la strada. «Gli scolari e i maestri c’erano - racconta Petrone mancava soltanto il personale non docente, allora per permettere il corretto svolgimento delle attività didattiche, il nostro assessore alla Pubblica istruzione, Vincenzo Vignola, ha preso le chiavi della scuola ed è andato ad aprire. Ha fatto per un giorno le veci dei bidelli». Brutta storia per chi sperava di saltare la scuola, e non ci riferiamo soltanto ai ragazzi. Simona Brancati potenza@luedi.it
spettacolo di musica latino-americana “Ramon Y l'Explosion Latina”. Infine, nella giornata del martedì grasso, appuntamento con la Bassa musica di Molfetta fin dalla mattina per proseguire, nel pomeriggio, con il raduno dei “riavulicch”, caratteristiche maschere dal colore rosso e dai cappelli appuntiti che richiamano la figura dei tradizionali “munaciedd” e concludere con il concerto de “I Musicamanovella”. Il “Carnevale da guinnes”, giunto alla sua quinta edizione, «rappresenta oramai uno dei più importanti appuntamenti promozionali del Melandro
configurandosi - tengono a precisare il sindaco di Picerno, Mario Salvia e il presidente del Gal Csr Marmo Melandro, Nicola Manfredell - come uno dei principali eventi culturali e turistici dell’area che rinnova e rafforza l’impegno per la valorizzazione del patrimonio culturale e produttivo locale, ed in particolare dei salumi e della salsiccia “lucanica di Picerno” in attesa del riconoscimento europeo Igp (Indicazione geografica protetta)». La manifestazione del “Carnevale da guinness” è realizzata con l'impegno e la collaborazione del Comune di Picerno, del Gal Csr marmo Melandro, del-
la Pro Loco, del Consorzio dei Salumifici, di Regione, Provincia, Apt (azienda di promozione turistica) e Camera di commercio, del Comitato tutela e promozione tradizioni picernesi e delle varie Associazioni culturali che operano nel comune di Picerno. Il Carnevale di Picerno e il suo stretto legame con il rito del maiale non è sfuggito neanche agli iscritti del famoso social network Facebook che su internet hanno creato uno specifico gruppo, curiosamente denomianto “Pork-Book. Per tutti quelli che hanno deciso di aderire al gruppo l’appuntamento per il primo raduno degli appassionati di tali iniziative si terrà domani pomeriggio a Picerno e sarà l’occasione per festeggiare il carnevale e degustare le specialità enogastronomiche locali.
Sabato 21 febbraio 2009
26 Il nonno della piccola Maria Antonietta parla del tragico viaggio in cui è morta la nipotina
«I tabulati dimostrano i ritardi» Diverse chiamate al 118, poi la paura di un’aggresione OPPIDO LUCANO - A Oppido si continua a piangere la scomparsa di Maria Antonietta e i parenti continuano la loro battaglia per mettere a nudo le verità di ciò che è successo nella triste mattinata di lunedì scorso. Il viaggio della speranza si è trasformato in un dramma per una famiglia. Da Oppido a Roma erano partiti i genitori e i nonni della piccola. La tragica fatalità è avvenuta sul tratto autostradale A1 Capua - Caianello intorno al km 700. Il nonno della piccola racconta, con un’email, i tragici minuti prima dell'arrivo dell'ambulanza, i fatti che ne sono seguiti e il dolore della famiglia colpita da un lutto inatteso: «Mio genero, Mario, quando è arrivata l'ambulanza voleva aprire lo sportello per far sì che vedessero subito la bambina; l'infermiera ha chiuso la sicura dello sportello pensando a una aggressione, io, allontanando mio genero, ho convinto la dottoressa a scendere, poi mio genero ha preso un titolo di plastica posto sul ciglio dell'autostrada per infierire su di loro, ma l'aggressione non è mai avvenuta. Vi rendete conto che è morta una bambina? Avremmo voluto essere contenti all'arrivo dei sanitari, ma come avremmo potuto se tutte le telefonate per sollecitare il loro
Nuovo comandante più multe ai trasgressori
Oppido Lucano, il paese di origine della piccola Maria Antonietta
arrivo erano vane? La prima telefonata è stata fatta con il mio cellulare alle 4.57, alle 5.04 la seconda, poi, mio genero ha chiamato con il suo cellulare fino alle 5.25, vedi tabulati telefonici. Come ha fatto l'autoambulanza ad arrivare in 16 minuti? Con chi pensate di avere a che fare? Il nostro pensiero, visto che la bambina aveva rimesso tutto il latte ingerito poco prima, va al fatto che se i sanitari fos-
sero arrivati davvero in 16 minuti, ovvero alle 5.15, la bimba potrebbe essere stata intubata per tempo e magari sarebbe potuta essere ancora con noi. Non voglio fare una colpa al ritardo dell'ambulanza, ma voglio che sia detta la verità. Ci eravamo fermati all'area di servizio San Nicola per far mangiare Maria Antonietta, non al seno della madre ma con il biberon, poi è stata cambiata e dopo tutte le
attenzioni che hanno messo madre e nonna siamo partiti con calma, io faccio l'autista di autobus, avevamo tutto il tempo avendo l'appuntamento al Bambin Gesù alle 8, poco dopo è successo il rigurgito, ma il traffico non ha subito caos o tilt». Parole che mettono in risalto i fatti accaduti tra le cinque e le sei di quel tragico lunedì mattina. Rocco De Rosa
Il provvedimento approvato in giunta sta creando problemi
Piano dimensionamento scolastico Il Camastra esulta, ma Bella protesta BELLA - Piano di dimensionamento scolastico: c’è chi esulta e chi, invece, protesta. Esultano Anzi, Calvello e laurenzana, dal momento che il nuovo piano approvato dalla giunta «ha recepito l’unanime volontà dei consigli comunali di Anzi, Calvello e Laurenzana - spiega il sindaco di Anzi, Giovanni Petruzzi - riunitisi in seduta congiunta il 10 gennaio scorso per protestare contro l’inopinata aggregazione dell'istituto scolastico di Calvello a quello di Corleto Perticara, unilateralmente decisa dal consiglio provinciale di Potenza, in spregio a quanto preventivamente concertato nelle propedeutiche riunioni dell’ambito scolastico n. 2 del Potentino e della Conferenza delle Autonomie Locali della Provincia di Potenza». Petruzzi parla di atto “riparatore” compiuto dalla giunta regionale, «che restituisce cre-
dibilità alle istituzioni ed al metodo democratico e partecipativo della concertazione». Meno soddisfatta l’amministrazione di Bella, per la quale «rompere l’integrità territoriale per salvare una dirigenza e non la scuola, questo è il miope obiettivo che la delibera in oggetto ha evidenziato contro l’Istituto Comprensivo di Bella». Nella delibera, infatti, il plesso di San Cataldo di Bella viene accorpato a Ruoti. «La Provincia di Potenza - continua la nota - aveva garantito la permanenza della scuola di San Cataldo nell’Istituto Comprensivo di Bella, come è da sempre nel rispetto dell’unità territoriale. Lo sforzo pluriennale di amalgama delle comunità di Bella e San Cataldo da parte dell’amministrazione e della Direzione scolastica viene vanificato da una scelta irresponsabile che
Pescopagano senza postino Si minaccia l’occupazione PESCOPAGANO - Ancora problemi per i cittadini lucani a causa delle Poste. Questa volta a segnalare un nuovo disservizio è Donato Di Pasca, rappresentante della Camera del lavoro di Pescopagano. Il problema è dato dall’assenza del portalettere presso l'ufficio postale di Pescopagano, che «sta determinando notevoli difficoltà e disservizi». «Da oltre venti giorni, infatti segnala Di Pasca - la posta non viene recapitata ai cittadini e ciò può essere causa anche di aggravio di spesa a carico dell'utenza, che potrebbe essere destinataria di addebiti di interessi e indennità di mora. Infatti, in questo momento so-
no in scadenza pagamenti di utenze periodiche (quale gas, energia elettrica, telefonia etc)». Un problema segnalato, tra l’altro, in diversi comuni. Si fa pertanto «richiesta urgente intervento, anche con l'assunzione straordinaria di personale idoneo, al fine di mettere fine a questa incresciosa situazione ed evitare l'instaurarsi di un notevole contenzioso, giacchè le eventuali responsabilità non possono ricadere sugli utenti. In mancanza di concreti provvedimenti, si attiveranno tutte le azioni democratiche possibili di protesta, non escludendo anche l'eventuale occupazione dell'ufficio postale».
vorrebbe affidare l’educazione delle giovani generazioni ad un’altra realtà comunale, che non ha mai avuto rapporti con quella di San Cataldo». Per l’amministrazione comunale, quindi, «la decisione della giunta regionale non rispetta i criteri deliberati, anche dall’Anci, in relazione ai piani di riorganizzazione della rete scolastica che sottolineano la necessità di garantire che la popolazione di un territorio comunale venga diretta da un’unica direzione didattica». L’amministrazione comunale di Bella, il consiglio d’Istituto e il Collegio dei Docenti dell’Istituto Comprensivo di Bella, le famiglie di San Cataldo, «si riservano di mettere in atto tutte le forme di protesta affinché la Scuola dell’Infanzia e Primaria di San Cataldo, continui a far parte dell’Istituto Comprensivo di Bella».
Soccorsi della Polizia locale
VIETRI DI POTENZA - Aumento vertiginoso delle multe, più controlli su tutto il territorio, posti di blocco, punti sulle patenti che cominciano a diminuire e contatto e informazioni alla cittadinanza tramite il sito internet del comune di Vietri, oltre ai soccorsi e vigilanza di questi giorni sulla SS 94 invasa dalla neve: è questo quanto attuato ormai da più di un mese, dal neo-comandante della Polizia locale di Vietri di Potenza, Lorenzo Renna, proveniente dal bresciano (dal comune di Moniga del Garda, dove in Lombardia era anche vice-commissario aggiunto), ma originario della provincia di Brindisi. A partire dagli ausiliari del traffico fino agli agenti del comando di Polizia Municipale, le multe arrivano ormai da diverse settimane ai tanti vietresi “indisciplinati” in materia. E a dire la verità, come sostengono in tanti, ci voleva proprio una “decisione”del genere. Un cambiamento sulla questione “multe” e parcheggi in divieto di sosta. Troppe le macchine parcheggiate di qua e di là delle vie del paese. Troppi i problemi che creano gli automobilisti indisciplinati al traffico veicolare nel centro abitato. Si cambia
metodo quindi. Anzi, si è cambiato metodo. Mentre prima si tendeva più a tollerare e magari ad avvisare il cittadino del problema auto, parcheggiata in divieto di sosta, ora si passa col “nero su bianco”. Multe a tutti coloro che sostano in divieto o che trasgrediscono la legge. Attenzione anche alla cintura di sicurezza. Sì, proprio così, anche nel centro abitato. Infatti lo stesso comandante della polizia locale vietrese diversi giorni fa ha effettuato vari controlli tramite posti di blocco. E non sono mancate multe e punti “tagliati” sulle patenti. Poi, riguardo al sito internet del comune vietrese (www.comune.vietridipotenza.pz.it), nella sezione dedicata al “Comune Informa”, sono varie le “news” che la polizia locale mette a disposizione della cittadinanza. E a proposito della neve di questi giorni, la polizia locale ha vigilato la statale 94 nei pressi del raccordo autostradale e ha soccorso diverse autovetture in pericolo, come una maestra del comprensivo di Vietri, rimasta bloccata sulla strada ed accompagnata dagli agenti della polizia locale per raggiungere il raccordo. Claudio Buono
Servizio Adsl, Giuliano “interroga” la Provincia POTENZA - Sono ancora molti i comuni della Provincia di Potenza che non possono usufruire del servizio di Asdl, linea veloce promesso da anni dai gestori delle linee, ma finora sempre e inspiegabilmente rinviato. E’ quanto ha denunciato il consigliere capogruppo dell’Unione di Centro alla Provincia di Potenza, Vincenzo Giuliano con una interrogazione rivolta al Presidente Altobello. «Questo servizio - sostiene Giuliano - offrirebbe la possibilità di accedere alla rete telematica più facilmente non solo ai privati, ma anche agli uffici pubblici, poste e banche consentendo maggiore comodità e qualità di servizio al cittadino. La linea Adsl è un sevi-
zio indispensabile alla pari di altre infrastrutture, che non va trascurato, perché garanzia di crescita sociale, economica e culturale. Fanno bene i cittadini a prendere iniziative, così come hanno fatto a Vietri di Potenza, di sensibilizzazione delle istituzioni». Per questi motivi Giuliano ha chiesto con urgenza di conoscere le iniziative che l’Esecutivo Provinciale intende prendere «onde assicurare medesimi diritti ai cittadini dei paesi più piccoli, già vittime del preoccupante fenomeno dello spopolamento dovuto non solo alla mancanza di lavoro ma anche, come in specie, ad una carente qualità della vita».
Il consigliere provinciale Vincenzo Giuliano
Sabato 21 febbraio 2009
27 Parco Val d’Agri L’annuncio dei senatori del Pdl: notificata l’ordinanza al Ministero
Totaro ritorna al suo posto Ribaltata l’interpretazione della sentenza del Consiglio di Stato VAL D’AGRI - E’ una guerra senza esclusioni di colpi quella che centrosinistra e centrodestra lucani stanno combattendo per il Parco Val D’Agri. E dopo le precisazione del governatore De Filippo alla sentenza del Consiglio di Stato, che pur ribaltando la decisione del Tar Basilicata, dava di tempo fino a maggio per il raggiungimento di un’intesa tra Regione e ministero, il Pdl dà l’ultima zampata e annuncia, nella giornata di ieri: il commissario straordinario Domenico Totaro ha ripreso appieno le sue funzioni. La nota congiunta, inviata ieri dai parlamentari del Pdl Guido Viceconte, Vincenzo Taddei, Cosimo Latronico ed Egidio Digilio non lascia dubbi. Infatti, oggi (ieri per chi legge ndr) – hanno scritto i quattro parlamentari – l’avvocatura generale dello Stato ha inviato al ministero dell’Ambiente la notifica
Lagonegrese Domenico Totaro
dell’ordinanza del Consiglio di Stato e la sua interpretazione che smentisce, in modo categorico, quanto affermato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale della Basilicata. In pratica, secondo quanto sostenuto dai parlamentari lucani, la lettura della sentenza del Consiglio di Stato da parte degli avvoca-
ti dell’ufficio di presidenza regionale sarebbe errata. Nessun ulteriore tentativo di conciliazione, dunque: il commissario del parco Lagonegrese - Val d’Agri - sarebbe già tornato ufficialmente al suo posto. ma.la. m.labanca@luedi.it
Marsico Nuovo Pubblico incontro per il sindaco
Pronto a dirottare i fondi se i cittadini lo vorranno MARSICO NUOVO - Questa sera (ieri per chi legge ndr) ascolterò i cittadini di Pergola e se non c’è un unanimità per l’intervento sul luogo di aggregazione, l’opera non si farà piÚ ed eventualmente i fondi saranno dirottati su qualche altro sito. Il primo cittadino di Marsico Nuovo, Domenico Vita, contattato telefonicamente, in attesa dell’esito dell’incontro organizzato nella tarda serata di ieri nella scuola elementare della frazione di Pergola con l’intera comunità , chiarisce alcuni aspetti sulla polemica innescata per la riqualificazione dell’opera della contrada. Innanzitutto - sottolinea il primo cittadino di Marsico Nuovo, Domenico Vita - è un piccolo intervento di 28 mila euro lordi, per migliorare e riqualificare un luogo aperto adibito ad aggregazione sociale ma anche ad attività sportive, utilizzato un po’ da tutti, giovani e adulti. Non è che - puntualizza il primo cittadino di Marsico - l’amministrazione da un giorno all’altro ha deciso di fare l’opera. Anzi. All’incirca un anno fa prosegue Vita - c’è stato un incontro dove la cittadinanza è stata messa al corrente di questo contributo, per dare alla frazione di Pergola un’opportunità per i giovani e non solo. I presenti a quella riunione, un centinaio circa, espressero il desiderio di fare l’intervento sul suddetto luogo. Ma non solo l’amministrazione il giorno seguente l’incontro fece ulteriori avvisi con manifestini su quello che si voleva realizzare. Oggi, sono partiti i primi
Domenico Vita
lavori, sospesi immediatamente da parte nostra, per prendere atto che se l’intervento non si vuole piÚ, non si farà . Infatti nell’incontro di questa sera (sempre ieri per chi legge ndr) si deciderà ad unanimità se c’è la volontà di proseguire o meno, nel caso contrario se ne prenderà atto e l’opera non si farà piÚ ed eventualmen-
te i fondi saranno dirottati su qualche altro sito. Come sindaco di tutti conclude cosÏ il primo cittadino Vita - non c’è volontà di mortificare nessuno. Nel frattempo l'incontro, iniziato alle otto di sera è andato avanti fino a tarda serata. Angela Pepe provinciapz@luedi.it
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Trema la terra ma senza danni
Lauria, oggi l’inaugurazione ufficiale di Casangelica
LAGONEGRESE - Una lieve scossa di terremoto di magnitudo 1.6 è stata registrata dagli strumenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia poco dopo le 14.30 in provincia di Potenza. Ma per fortuna non si è trattato di nulla di grave. In molti non lo hanno neanche sentito. L’epicentro del sisma, rende noto il dipartimento della Protezione Civile, è stato localizzato tra i comuni di Viggianello, San Severino Lucano e Castelluccio Inferiore. Dalle verifiche effettuate dalla sala situazione Italia del Dipartimento, non risultano danni a persone o cose.
LAURIA - Si terrĂ oggi a Lauria la cerimonia di inaugurazione “Casangelicaâ€?. La piccola comunitĂ residenziale per il “Dopodinoiâ€? durante noi “Casangelicaâ€?, nel centro abitato di Lauria sarĂ inaugurata con una santa messa presso la chiesa dell’immacolata Concezione di Piazza Sanseverino presieduta dal vescovo Francesco Nolè, vescovo della Diocesi Tursi-Lagonegro e concelebrata dai parroci di Lauria. Al termine della celebrazione eucaristica ci sarĂ la consegna delle benemerenze da parte dell'Associazione di Volontariato per i disabili - Onlus “Angelo Custodeâ€?, guidata dal presidente Emidio Lamboglia. Hanno aderito all'i-
niziativa il presidente del consiglio comunale di Lauria, i consiglieri comunali, i sindaci del lagonegrese, i consiglieri provinciali del collegio di Lauria, il presidente della comunitĂ montana del lagonegrese, il commissario dell'ex asl n° 3 di Lagonegro, i parroci di Lauria, la congregazione delle figlie della caritĂ di S. Vincenzo de Paoli e la rete del volontariato sociale. Dopo la celebrazione della messa, intorno alle ore 11, nel salone del refettorio all'interno del Chiostro, ci sarĂ il convegno “Dopodinoiâ€? la prima realizzazione in Basilicata ed al termine del convegno il taglio del nastro e la benedizione. Emilia Manco
Sabato 21 febbraio 2009
28 Genzano Il maltempo blocca gli operai della Sata. Insorge il gruppo “Sinistra per Genzano”
Neve e viabilità, «prevenire i disagi» E chiede all’amministrazione di adottare misure adeguate GENZANO DI LUCANIA Giovedì mattina, alcuni pullman carichi di operai, rientranti dal turno di notte, sono rimasti bloccati in prossimità del cosiddetto “bivio di Banzi”, il punto più alto e esposto alle correnti nella zona, sito fra i due comuni dell’Alto Bradano, e transito d’obbligo sulla via del Vulture-melfese. Sulla questione, ieri, è intervenuto il gruppo “Sinistra per Genzano”. «Oltre tre anni fa - si legge nella nota stampa inviata - in occasione della nevicata del 23/11/2005, proponemmo un’interrogazione consiliare con cui chiedevamo all’amministrazione comunale di adottare, di concerto con Regione e Provincia, misure adeguate al fine di prevenire disagi del genere causa della neve, e che hanno interessato tanti lavoratori pendolari: in particolare quelli dello stabilimento Sata di Melfi». «Ci sono paesi del nord Europa (ma anche regioni del Nord Italia) - continuano i firmatari Rocco di Bono e Salvatore Venticelli che convivono con la neve non per pochi giorni all’anno, bensì per molti mesi, senza che questo provochi, come puntualmente accade da noi, un blocco del traffico e delle attività lavorative (che si tratti di fabbriche, scuole o
L’autobus coinvolto nell’incidente e il minimaket contro cui è finito il mezzo.
uffici pubblici)». «L’unica spiegazione che riusciamo a darci - continua il testo - è che il nostro territorio sia considerato e trattato come marginale dalle Istituzioni regionali e provinciali, le quali si ricordano di Genzano (e dintorni) solo quando c’è da raccogliere voti o realizzare discariche. E che la “sudditanza” dei nostri
amministratori comunali verso i propri “padrini” politici, impedisca loro di riuscire ad “alzare la voce” e di rappresentare al meglio le esigenze dei nostri concittadini». «Infatti - concludono i capi-gruppo della coalizione all'opposizione - la stessa situazione si è riproposta ieri (giovedì, appunto), allorché i lavoratori della
Sata, dopo aver concluso il turno notturno (alle ore 5 e 30), a causa delle strade piene di neve e ghiaccio, hanno potuto far rientro alle proprie abitazioni solamente nella tarda mattinata. Sono dunque trascorsi oltre tre anni, ma nulla sembra essere cambiato». Gianrocco Guerriero provinciapz@luedi.it
E protestano anche i titolari del supermarket investito dal bus
Il sindaco: «Il piano neve è stata attivato nell’immediato»
GENZANO - ll pullman finito contro un’abitazione a causa della neve ha fatto da classica goccia che fa traboccare il vaso, per i titolari del Mini Market contro il quale il grosso autoveicolo è andato a schiantarsi. «Non è la prima volta che in questa curva molto pericolosa degli autoveicoli sbandino, rischiando di causare seri
danni a cose e/o persone», dice il marito della titolare del negozio, anch’egli autista di scuolabus. «Alle passate amministrazioni - continua - abbiamo più volte chiesto di installare dei paletti di protezione lungo il tracciato stradale, ma inutilmente. Poi ci eravamo arresi - conclude - ma dopo quest'ennesimo incidente, solo per benevolenza del caso, risoltosi senza danni irreparabili, speriamo che il Comune si renda finalmente conto dell’entità del rischio e provveda a dar corso alla nostra richiesta, finora rimasta disattesa». In merito al problema, il sindaco, Rocco Cancellara, commenta: «Abbiamo fatto subito scattare il piano “neve”, spargendo sale lungo le strade principali e attivando tutti i mezzi. Naturalmente - tiene a precisare - ci siamo occupati anche della provinciale per Banzi, dove è accaduto l’incidente, ma la temperatura era troppo bassa e su quella curva il ghiaccio ci mette poco a riformarsi. Ad allarme cessato e con calma - rassicura valuteremo una qualche forma di protezione per le abitazioni attigue». gia. gu.
Lavello La struttura era già stata duramente segnata da un incendio Gli infissi divelti del centro sociale di Lavello
Vento e usura minacciano il centro sociale cittadino LAVELLO - A circa 6 anni dalla sua inaugurazione , il centro sociale Di Gilio inizia ad accusare i primi sintomi del trascorrere del tempo. A denunciare lo stato di fatiscenza di alcuni servizi , gli stessi avventori della struttura che ospita , ormai da tempo anche un centro per anziani ed alcuni uffici comunali. Il forte vento dei giorni scorsi ha fatto accendere i riflettori sullo stato di pericolosità degli infissi in legno della struttura. Alcuni si reggono davvero per miracolo e si teme per l'incolumità dei passanti. Il vento, infatti, contribuisce a scardinare le persiane
VENOSA- Problema cani randagi nella cittadina oraziana. A segnalare i disagi e i rischi che il fenomeno crea a cittadini e a esercizi pubblici è Vito Latorraca, segretario della locale sezione del Partito Socialista. «Il fenomeno si verificava soprattutto nella stagione estiva. - denuncia Latorraca - Da qualche anno si registra tutto l’anno e soprattutto nel centro storico». Una delle possibili cause potrebbe essere la mancanza di un canile comunale. «In contrada Bosco Monte nel 2005 era prevista la costruzione di un canile, appaltato e aggiudicato ad una ditta di Lavello - ci racconta Latorraca - Iniziati i lavori, ci si è accorti che ve-
già, in parte divelte. Una situazione che si trascina già da tempo mentre a nulla sono servite le segnalazioni agli uffici competenti. Qualche mese fa il centro sociale, in particolar modo i piani interrati, subirono un devastante incendio. Ora a farne le spese sono gli infissi del piano superiore della struttura. Nel luglio del 2002 la sua inaugurazione dopo circa 20 anni di lavori . Tanto infatti, è il tempo trascorso dalla progettazione del Centro fino all’effettivo completamento dei lavori. Il centro sociale di Lavello è un edificio di millecinquecento
metri quadrati, suddiviso in due piani, più uno rialzato. Nel seminterrato è stato realizzato il Teatro Cineforum, con novanta posti a sedere, che utilizzato dalle associazioni lavellesi, per rassegne cinematografiche, convegni e manifestazioni di carattere culturale. Gli altri locali, sono destinati alla Biblioteca Comunale, all’associazione bandistica comuanale e allo Sportello remoto dell’Università di Basilicata, istituito a Lavello. Il piano rialzato, ospita invece il Centro diurno per gli anziani, con annesso laboratorio per le attività ricreative culturali (tra cui fotogra-
fia, ceramica, artigianato) ed il laboratorio per l'infanzia, rivolto ai ragazzi fino a tredici anni. Alcune stanze sono state destinate ad associazioni che operano nel sociale, tra cui l'Eracle, associazione rivolta ai portatori di handicap e
l'Unitre, l'Università delle Terze età. Insediato inoltre, un centro di aggregazione giovanile, destinato appunto al Forum per le politiche giovanili, appena istituito a Lavello. Daniele Masiello
La denuncia del segretario del partito socialista, Vito Latorraca
Una soluzione contro il randagismo nivano realizzati su un sito geologicamente instabile, per cui sono stati bloccati e non più eseguiti». Convinto della esigenza e della necessità di dotare la città di tale struttura, l’amministrazione comunale ha tentato di acquistare un altro suolo sulla strada Venosa-Maschito. «Le pressanti lamentele degli agricoltori che avevano i terreni confinanti hanno obbligato il sindaco a desistere dal tentativo - racconta ancora Latorraca - Successivamente il Comune ha tentato di ac-
quistare un terreno, il cui prezzo, a giudicare dalle trattative lunghe e difficili, è aumentato più volte fino a quando nel mese di luglio 2008 è stato deciso di ubicare il canile comunale a Boreano con una spesa di 99.000 euro a carico delle casse comunali». Indicazione recepita anche dal regolamento urbanistico in discussione. Quella in località Boreano sarà una struttura di accoglienza che servirà non solo Venosa ma anche Montemilone, Ginestra e Ripa-
candida. Ed è stata già siglata una convenzione con i rappresentanti della lega nazionale per la difesa del cane, che si occupa della cura di 165 cani. Rimane, però, il problema del fenomeno del randagismo che si registra in città. «Intanto i cani randagi sono aumentati nella città e in periferia fino a spingere i cittadini, anche cinofili, a richiamare l'attenzione degli amministratori per ricoverare nel canile quelli più sporchi, pieni di zecche e pulci - sottolinea Vito Latorraca - Per
gli abitanti di Piazza Castello è stato un sollievo sapere che “Nerone” e altri cani che dormivano e scorazzavano sotto i portici, erano stati allontanati. Sollievo durato poco, visto che sono ritornati subito a bivaccare nei soliti posti. Capita che persone sensibili provvedono a rifocillarli, lasciando in giro scodelle varie, mai, però. vicino alle proprie abitazioni. E sono una cinquantina i cani, che stazionano e si muovono in maniera diversificata anche nel centro storico. Preoccu-
pazione ha destato, infine,a gennaio la notizia del sequestro per motivi igienici da parte dei Nas del canile di Boreano». Sul fenomeno del randagismo e sul funzionamento del canile sentiremo nei prossimi giorni gli operatori della Lega nazionale per la Difesa del Cane. «La presenza di cani randagi su tutto il territorio comunale e spesso sotto i portici, che con i suoi quattro bar, con sedie e tavolini all’aperto, sono il salotto di Venosa - conclude Latorraca- non si concilia con gli investimenti che Venosa fa per mantenere le strade pulite e per realizzare la raccolta differenziata». Giuseppe Orlando
Sabato 21 febbraio 2009
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Melfi Ritrovata la busta nel bagno del Comune. Minacce al primo cittadino e a 2 assessori
Due proiettili al sindaco Navazio La Polizia esclude che si tratti di un episodo a stampo mafioso MELFI - Una busta gialla contenente due proiettili di pistola, molto probabilmente calibro 7,65. Questo è il contenuto rinvenuto sul davanzale del bagno del Comune di Melfi, situato di fronte alla stazione dei vigili urbani. Si tratta di un luogo dove è consentito l’accesso al pubblico. Nella busta una lettera minatoria indirizzata al sindaco di Melfi, Ernesto Navazio. Stando a quanto si è appreso in questa lettera vi sono dei passaggi e dei riferimenti all’assessore ai lavori pubblici del Comune federiciano e l’altro assessore Castaldi. Un particolare importante, che, unito al fatto che la lettera fosse indirizzata al sindaco di Melfi porterebbe gli inquirenti a valutare concretamente che le minacce siano relative all’opera di Navazio in qualità di sindaco e non in veste di commissario straordinario dell’Asi. La busta è stata rinvenuta dagli stessi vigili urbani intorno alle ore 13. Immediatamente è stato avvertito il commissariato di Melfi che prontamente si è messo a lavoro per le indagini preliminari del caso. Lo stesso sindaco Navazio è stato ascoltato dal commissario Russo che sta indagando su questo increscioso
IL COMMENTO
Il sindaco di Melfi, Alfonso Ernesto Navazio
episodio. Bisogna ricordare che già nel 1999 l'attuale sindaco di Melfi, già allora primo cittadino, rinvenÏ sul parabrezza della sua automobile due bossoli. Anche allora l’episodio suscitò molto scalpore in città . Si dovrà verificare se tra i due episodi possa esistere un parallelismo ed una certa correlazione. Una decina di giorni fa lo stesso sindaco di Melfi Ernesto Navazio fu minacciato platealmente da una persona che fu immediatamente
arrestata. In questi casi non ci dovrebbe essere correlazione con l’ultimo episodio accaduto. Escludo categoricamente che si possa parlare di episodio di stampo mafioso. Questa è l'unica e perentoria dichiarazione ufficiale del commissario di Polizia di Melfi Russo che sta già alacremente selezionando le diverse ipotesi per poter giungere alla individuazione dell’autore del malsano gesto. Emilio Fidanzio provinciapz@luedi.it
L’ENNESIMO atto intimidatorio che ha raggiunto il sindaco di Melfi ed esponenti della sua Giunta, richiede la piÚ ferma presa di posizione volta a condannare comportamenti di tale specie. Lo dichiara il presidente del gruppo Forza Italia verso il Pdl, Nicola Pagliuca il quale in una nota sottolinea che amministrare nell’interesse delle popolazioni è sempre cosa difficile ed è per questo motivo che comportamenti intimidatori vanno sanzionati in modo fermo e deciso. Sono sicuro – afferma il consigliere - che le forze dell’ordine, quelle stesse che sono riuscite in questi mesi a ridare serenità alla popolazione di Melfi con la scoperta dell’omicida dell’avvocato Lanera, sapranno recuperare ogni elemento utile ad individuare gli autori di un gesto cosÏ vigliacco. Al Sindaco di Melfi ed ai componenti della sua Giunta – conclude Pagliuca - va tutta la mia solidarietà .
Melfi Sospese ieri le udienze civili e penali
Tribunale a lutto per l’inaspettata perdita dell’avvocato D’Angelo
Il Tribunale di Melfi
MELFI - Le udienze civili e penali che si sarebbero dovute svolgere ieri presso il tribunale di Melfi sono state sospese per l’improvvisa e inattesa scomparsa del giovane avvocato di Rionero, Giulio D’Angelo. In segno di lutto il foro competente ha interrotto ogni attività . Il giurista lucano aveva solo quarantasei anni. Sposato con due figli piccoli, l’avvocato D’Angelo era tra i piÚ giovani professionisti del foro. Di fronte a tragedie cosÏ grandi – commenta il
Melfi Hanno funzionato alla perfezione gli interventi dell’amministrazione Strada di nessuno
Commissione provinciale E le scuole rimangono aperte nonostante le precipitazioni aggiornata
Piano antineve, no limits
MELFI - Il piano anti neve predisposto dall’amministrazione comunale di Melfi ha funzionato al punto che le scuole della cittĂ sono rimaste aperte anche nei giorni di mercoledĂŹ, giovedĂŹ, venerdĂŹ, diciotto, diciannove e venti febbraio. Studenti in classe per un caso unico in tutta l’area del Vulture dove gli istituti scolastici di ogni ordine e grado sono rimasti chiusi, cosĂŹ come disposto dai sindaci alle prese con strade innevate e le basse temperature dei giorni scorsi. Il sole riapparso nelle ultime ore sta lentamente sciogliendo il ghiaccio che si era formato su strade e vicoli meno esposti alla luce. Il tradizionale punto di raccolta del sale, in città è posizionato alle spalle del palasport di via Foggia, negli ultimi giorni è stato un continuo via vai di mezzi adibiti allo spargimento della bianca sostanza granulare che favorisce lo sciogliersi delle pericolose lastre di ghiaccio. ÂŤSe la nevicata non fosse stata abbonMELFI - Arriva anche a Melfi l’iniziativa della Confesercenti “lanciataâ€? a novembre 2008 a Potenza, denominata “MenĂš quarta settimanaâ€?: in pratica un menĂš base per una famiglia di quattro persone in vendita a 5 euro. E ieri una conferenza stampa sull’iniziativa si terrĂ presso lo stand Confesercenti nel salone del business BtoBe all’Efab di Tito Scalo nel corso della quale sono state illustrare le novitĂ a partire dall’organizzazione dell’iniziativa a Melfi per l’adesione di alcuni esercenti della cittĂ federiciana che sono associati
dante – commenta l’assessore , Vincenzo Castaldi – sapevamo invece che le temperature sarebbero rimaste molto basse. CosÏ abbiamo fatto scattare in tempo utile il nostro piano anti neve con tutto il sale pronto nei depositi. Abbiamo un unico referente, in questo caso si tratta di un appaltatore, al quale già da qualche anno abbiamo affidato il compito di liberare le strade. Devo dire che il lavoro svolto è stato pressochÊ perfetto. Il primo cittadino ha altri consigli da dare ai melfitani. In centro storico – spiega il sindaco, Ernesto Navazio – ci sono diverse abitazioni al piano terra. Se ognuno provvedesse a liberare dal ghiaccio solo lo spazio antistante il portone di casa, interi marciapiedi sarebbero ripuliti dalla neve senza grossi sforzi e rimarrebbero del tutto sicuri. Uno spiccato senso civico tornerebbe utile a noi tutti. Per le strade del centro cittadino e nel popoloso quartiere di Valle-
verde le principali vie di comunicazioni sono sempre rimaste transitabili. In periferia, al contrario, qualcuno si lamenta. In particolare i residenti nella zona che va dalla chiesa dell’Incoronata fino al primo stralcio della 167, in contrada Bicocca, evidenziano che mai nessun mezzo spargi sale del comune è passato davanti le abitazioni. Qualcuno si sarebbe anche recato presso l’ufficio tecnico municipale per chiedere spiegazioni. Come sovente accade in questi casi, quando è difficile mantenere la calma per lo stress dell’emergenza neve, alcune risposte fornite non sarebbero state esaurienti. Lo sgombero della neve dalle strade piÚ centrali, rispetto alle periferiche, genera tensioni. Per fortuna il sole delle ultime ore sta contribuendo a sciogliere il ghiaccio. Magari adesso che l’emergenza sembra essere passata il sale potrebbe arrivare piÚ comodamente anche nei pressi dell’Incoronata. Vittorio Laviano
Gli esercenti aderiscono all’iniziativa di Confesercenti
Menu della quarta settimana a Melfi contro il caro vita all’associazione di via “CentroStoricoMelfiâ€?. Contro la crisi e il carovita che frenano gli acquisti delle famiglie, i commercianti del centro storico, aderenti all’associazione di via “Centro Storico Potenzaâ€?, in collaborazione con la Confesercenti, lanciano l’iniziativa “MenĂš della quarta settimanaâ€?. Si tratta di una tre giorni in cui i negozi alimentari
che aderiscono propongono un sacchetto della spesa ad un valore commerciale di 5 euro per una famiglia di quattro persone. Sono inclusi pasta, pane, carne e frutta. Alla conferenza stampa di ieri hanno partecipato Prospero Cassino, presidente Confesercenti; il presidente della associazione di via "centro storico Potenza" Salvatore Groia, il presi-
dente dell’associazione di via “CentroStoricoMelfiâ€?, Michele Camardella, la portavoce dei consumatori aderenti al Pioc (Sportello del Consumatore istituito dalla Provincia), Vittoria Marzioni, il presidente della Fipac Pietro Pace, l’assessore comunale di Potenza ai Servizi Sociali, Franco Casella. Il tema è stato l’adesione all’iniziativa degli esercenti di Melfi e l’ipotesi di incrementare il numero di esercenti aderenti all’iniziativa che fino ora ha datto ottimi frutti, coinvolgendo un largo numero di persone. provinciapz@luedi.it
GINESTRA - E’ stata aggiornata a venerdĂŹ 27 febbraio la terza commissione consiliare della Provincia di Potenza per discutere sullo stato della strada Barile-Ginestra. Dopo essersi riunita ieri mattina, la commissione ha deciso di aggiornarsi alla prossima settimana, considerata la volontĂ del presidente della Provincia di Potenza, Sabino Altobello, di partecipare all’incontro, a cui ierii è stato impossibilitato a prendere parte per altri improrogabili impegni istituzionali. La strada Ginestra-Barile di soli 5 km, importante arteria di collegamento per la superstrada Potenza-Melfi e per raggiungere Venosa. Costruita agli inizi degli anni ‘70 dall’ente di Irrigazione non è stata mai consegnata a nessun ente, nonostante abbia i requisiti di una strada piĂš sicura i altre. Unico neo l’eccessiva esposizione a pioggia e ghiaccio che ne rendono meno sicura la percorrenza. Proprio su quest’arteria, dallo scorso 24 dicembre, e fino a pochi giorni fa, si sono verificati numerosi incidenti. La riunione della commissione provinciale, ci si augura, dovrĂ mettere fine a questa annosa questione sulla proprietĂ della strada che ne rende difficile la manutenzione e gli interventi di messa in sicurezza.
presidente degli avvocati di Melfi, Gerardo Di Ciommo non ci sono parole per spiegare il dolore che ci assale. Giulio affrontava i casi studiando approfonditamente. Ricordo che non amava rischiare brutte figure professionali ed ogni sua causa era studiata nei minimi particolari. Appassionato di computer era referente informatico per il nostro foro. Ci mancherĂ tantissimo. Siamo vicini alla moglie e collega, Floridea ed ai piccoli Aurelio e SimoneÂť.
PRECISAZIONE Per un errore di trascrizione nel titolo di un articolo apparso ieri a pagina 25, “Monticchio candidato a patrimonio dell’Unescoâ€? è stato scritto “Pasquale Lamorteâ€? e non “D onato Lamorteâ€?. Il parlamentare del Pdl è stato confuso con il presidente della Camera di Commercio di Potenza. Ce ne scusiamo con i lettori e con i diretti interessati.
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Matera 30
Sabato 21 febbraio 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera
Nova Siri
Bernalda
Rapina
Truffa per La Felandina
Sottratti 14.000 euro ad un benzinaio
Richiesti dal Pm 24 rinvii a giudizio
a pag. 38
a pag. 37
Qualità dell’aria e tumori, la difficoltà di avere riscontri certi ribadita in un incontro
Legambiente e il giallo sui dati Ad aprile in Regione un “tavolo di garanzia” per fare chiarezza La replica
Prefettura il perchè no al ricorso della Guasco
COSA ci fanno respirare a Matera? Legambiente prova a discutere sull'aria che si respira da queste parti. E, ancora, «cosa mangiamo?». Gli interrogativi potrebbero essere tanti, e i più diversi. Intanto, all'incontro pubblico organizzato ieri dall'associazione ambientalista ha partecipato, tra gli altri Vincenzo Esposito, dell'Arpa della Regione Puglia che ha ricordato come da tempo ormai è certa l’alta quantità di diossina che si può rintracciare nei tessuti degli animali allevati nella zona di Taranto. «L'acqua dei rubinetti non passa da quelle valli e da quelle montagne che sventriamo con le trivelle dove abbiamo messo i nostri siti di stoccaggio per l'oro nero e dove di tanto in tanto ci sta un incidente e si sversa qualcosa o percola qualche altra cosa o magari brucia?», ci si chiede anche. Con la certezza, per giunta, che nella città dei Sassi stanno «per iniziare i lavori di ampliamento dell'impianto Italcementi». Fino alla denuncia, dove Legambiente, per esempio, sottolinea che il controllo manca da oltre dieci giorni, a causa di un guasto alla centralina del monitoraggio. Fra i relatori, Pietro Fedeli, del gruppo tecnico del-
l'Osservatorio Ambiente e Legalità istituito ormai anni or sono dalla Regione Basilicata, aveva provato a tranquillizzare. Fedeli, ovviamente, non se la sente comunque di smentire la possibilità di interessi legati all'ecomafia. Eppure, Fedeli, ha provato ad affermare che «in Val d'Agri il tasso di tumori è basso, anche più basso di quello che possiamo registrare in altre zone d'Italia». Fino a far scivolare la domanda sui problemi riscontrabili dalle parti della Trisaia di Rotondella e dintorni. Sappiamo giustamente che la Basilicata non è un'isola felice. Lo stesso Fedeli, che è socio Legambiente, ha confidato di aver avuto qualche difficoltà a reperire tutti i dati dalle istituzioni per controllare la questione dei tumori. Entro aprile, comunque, la Regione Basilicata sarà in grado di mettere in piedi “un tavolo di garanzia” per fare chiarezza su tutti i dati presenti in regione al quale siederanno soggetti istituzionali e associazioni. Qualcosa, forse, si dovrebbe riuscire a capire meglio. Eppure i numeri sono tutt'altro che facilmente leggibili. Nunzio Festa matera@luedi.it
IL CLICK SULLA CITTA’
Scampato il pericolo ghiaccio Il tempo è migliorato nelle ultime ora ma nei giorni scorsi si sono verificati parecchi disagi causati soprattutto dal ghiaccio. Durante la serata di mercoledì in diverse strade cittadine si sono verificati anche molti tamponamenti. L'unico mezzo spargisale del Comune ha impiegato molto tempo per girare tutte le strade anche perché in molti punti lo stesso mezzo non riusciva a procedere perché non dotato di catene. In alcune strade non interessate dal passaggio si sono verificate diverse situazioni di difficoltà per gli automobilisti. In via Passarelli tra le 18 e 19 si sono verificati ben tre tamponamenti causati dall'estesa presnza di ghiaccio sulla strada proprio all'incrocio con via Cappelluti. Gli scontri, per fortuna senza conseguenze fisiche per le persone, hanno coinvolto in totale 6 vetture nello stesso punto, mentre almeno 7 auto sono andate in testacoda proprio a causa del fondo stradale scivolosissimo. Alcune sono rovinosamente finite contro il bordo del marciapiede senza nessun proble-
ma per gli occupanti le vetture. Per circa un'ora e mezza, dalle 19 e 30 alle 21, i vigili urbani hanno dovuto chiudere al traffico Via Passarelli dopo che un autobus della Casam si è messo di traverso a causa della estesa presenza di ghiaccio sulla strada. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco che hanno aiutato gli autisti degli autobus (se ne erano fermati altri due nel frattempo) a spostare l'autobus in difficoltà che in diverse occasioni ha sfiorato
le auto in sosta durante le manovre sulla strada ghiacciata. Dopo aver atteso invano l'arrivo del mezzo spargisale comunale, sollecitato sia dai vigili urbani che dai pompieri, la situazione si è risolta, poco prima delle ore 21, grazie all'intervento di alcuni volontari della Protezione Civile che hanno sparso sul posto il sale agevolando lo spostamento dell'autobus che aveva bloccato la carreggiata. Giovanni Martemucci matera@luedi.it
Ecco perchè è stato respinto il ricorso della signora Elena Guasco, la turista romana, con una figlia disabile, multata a Matera la scorsa estate per aver posteggiato la sua auto nell’area di parcheggio a pagamento senza aver corrisposto la tariffa prevista. La turista, il 6 febbraio, ha espresso le sue rimostranze in una lettera pubblicata dalla stampa. «Le disposizioni di legge vigenti, da Lei stessa richiamate, art. 11 D.P.R. 24 luglio 1996 n. 503, - afferma il viceprefetto vicario Alberico Gentile in una lettera inviata alla signora Guasco - non hanno consentito a quest'ufficio di poter accogliere la richiesta in quanto il riferito articolo 11 al comma 50 testualmente recita: "Nell'ambito dei parcheggi o delle attrezzature per la sosta, muniti di dispositivo di controllo della durata della sosta ovvero con custodia dei veicoli, devono essere riservati gratuitamente ai detentori del contrassegno almeno 1 posto ogni 50 o frazione di 50 posti disponibili". Al riguardo il Comando d'appartenenza, opportunamente interessato, ha qui assicurato il rispetto della citata normativa da parte del Comune di Matera. Peraltro, pur considerando le indicazioni fornite con circolare n. 107 del 6 febbraio 2006 del Ministero Infrastrutture concernenti la gratuità dei parcheggi a pagamento per i veicoli al servizio di persone invalide detentrici dell'apposito contrassegno, si è appurata l'insussistenza dei presupposti per l'accoglimento del ricorso, giacché Lei non avrebbe manifestato alcuna situazione che potesse essere riconducibile ad uno stato di necessità ai fini dell'esclusione della responsabilità ai sensi dell'art. 4 della Legge 689/81, così come suggerito dall'ultimo punto della circolare».
Matera 31 Il piano di dimensionamento scolastico approvato dalla giunta regionale non unifica Classico e Artistico Sabato 21 febbraio 2009
Nessun pericolo di accorpamento Autilio: «Sulle superiori accolte tutte le richieste della Provincia» L’INTERVISTA
La preside del Liceo Classico Santoro sottolinea il valore di una storia
Il “Duni”, una vera istituzione Tante generazioni di materani si sono seduti su questi banchi
L’assessore regionale Antonio Autilio
Non ci sono pericoli per il Liceo Classico “Duni” di Matera. Nessuna ipotesi di accorpamento con il Liceo Artistico è stata vagliata dalla Regione Basilicata che ha invece confermato in toto per gli istituti superiori le proposte che sono arrivate dal piano di dimensionamento scolastico provinciale. La conferma ufficiale al termine di ventiquattrore di voci e supposizioni è arrivata dall'assessore regionale Antonio Autilio che ha spiegato al “Quotidiano”: “non abbiamo messo mano ad alcun istituto superiore e comunque ci siamo mossi nell'ambito di quelle proposte che ci sono state prospettate dalle due Province. Se la Provincia di Matera ha chiesto la deroga per l'Artistico noi abbiamo seguito quella proposta, certo bisogna considerare che in base a quelle che sono le richieste arrivate dal Ministero bisogna provvedere in tre anni a rientrare nell'ambito di parametri ben stabiliti anche attraverso un'operazione di accorpamento che però va valutata e sulla quale” ha aggiunto ancora Autilio, “la Regione si riserva di far valere per intero la propria discrezionalità nelle scelte da fare e in qualche caso può provvedere a definire un percorso che riesca comunque a rispettare, nei tre anni, i parametri che ci vengono richiesti da parte del Ministero”. In sostanza il problema che per il prossimo anno non si andrà a porre direttamente rimarrà comunque sul tavolo e dovrà essere affrontato attraverso una serie di interventi anche nei prossimi anni perché attualmente il dimensionamento dell'Artistico non rende possibili l'autonomia della scuola per la quale viene richiesta una platea di studenti che va da un minimo di 500 ad un massimo di 900 studenti. “In questo senso bisogna lavorare per cercare delle soluzioni che attraverso la costituzione di istituti comprensivi o di altre soluzioni diverse possano consentirci di garantire l'autonomia delle scuole ed in questo senso si tratta di un percorso che sugli istituti superiori noi abbiamo solamente tracciato rispettando le indicazioni delle Province”. Se poi ci saranno modifiche complessive del sistema di istruzione superiore ed allora anche le Regioni avranno una materia più chiara sulla quale poi intervenire. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
«Per un ex studente come nio che quest'istituzione me sarebbe un dispiacere che ha visto passare tante veder scomparire un'istitu- generazioni di cittadini mazione come il Liceo Classico terani ha acquisito nel cor“Duni”». A dirlo è Maria so degli anni. Credo che in Concetta Santoro preside questo senso anche il sindadel Liceo materano con la co Buccico abbia inteso inquale abbiamo analizzato tervenire. Il Liceo Duni è ieri mattina gli umori e le un'istituzione con una sua prospettive di fronte all'ipo- storia a cui molti con orgotesi di una perdita di auto- glio hanno legato il proprio nomia dell'istituto per ac- nome». La preside poi spiega gli corparlo con il Liceo Artistiumori e le preoccupazioni co. delle ultiIpotesi me ore che rimache hanne, fortuno colpinatamento anche te, puragli stumente teodenti che rica visto solo indiche la delirettabera sul mente dimensiopatirebnamento bero di regionale una simiapprovata le scelta dalla Rema che gione resono stacepisce la ti messi proposta La preside Maria Concetta Santoro in allardella Prome da vincia di Matera e dunque garanti- una simile eventualità: «le sce l'autonomia del Liceo voci di corridoio sono di Duni e chiede la deroga per preoccupazione ma aspetil Liceo Artistico vista l'uni- tiamo la decisione della Recità di quell'istituto pur sot- gione (a lato la posizione uftodimensionato rispetto ai ficiale dell'assessore Autinumeri richiesti dal Mini- lio, ndr), le voci non sono suffragate da alcuna constero. «Siamo in attesa di notizie ferma certo dovrebbero sicure», ci ha spiegato nella cambiare una posizione, mattinata di ieri la preside quella presa dall'assessore Santoro, «certo non mi pia- provinciale Bona, che giucerebbe, ma ripeto lo dico da dico molto saggia e che va ex alunna e non da dirigen- nella direzione di confermate scolastico, veder relegato re l'autonomia al Liceo Clasil Liceo Classico Duni a sem- sico che, del resto, conta 660 plice istituto di istruzione studenti e di derogare invesecondaria superiore insie- ce all'Artistico vista l'unicime al Liceo Artistico. Si per- tà di quell'istituto a livello derebbe così quel patrimo- regionale». L'accorpamen-
Aspre critiche da Socialisti e Sinistra Democratica. Lunedì conferenza stampa in Provincia
«Calpestata la volontà dei territori» «ALTRO CHE condivisione delle scelte con i territori! Questa Giunta Regionale dimostra una totale disattenzione delle volontà locali, e il caso del piano di dimensionamento scolastico approvato nella seduta del 17 febbraio 2009, con deliberazione n. 529, è la riprova ultima». E’ la considerazione che i gruppi di Sinistra Democratica e dei Socialisti in Consiglio provinciale fanno unanimemente dopo l’approvazione del nuovo piano di dimensionamento scolastico approvato dalla giunta regionale. «Il Consiglio provinciale, infatti, aveva deliberato la propria proposta intercettando e recependo la volontà dei sindaci, delle popolazioni interessate e degli addetti ai lavori. Non ritenevamo pensabile, fino a ieri, che si potesse non tener in nessun conto le indicazioni espresse dai territori e recepite nella proposta provinciale. La Giunta Regionale ha totalmente calpestato le aspettative e le volontà dei territori, come dimostrano anche le forti prese di posizione di sindaci ed amministratori locali. L'esecutivo regionale non ha mirato a risolvere i problemi dei territori, ma li ha creati nel tentativo, vano, di risolvere quelli derivanti da logiche ed equilibri interni alla politica politicante. Ora verrebbe da chiedere ai vari assessori come faranno a spiegare le scelte
Antonio Santochirico di Sd
perpetuate in palese contrasto con il parere espresso dai territori. Sembra di assistere “all'ennesima spartizione lottizzatoria”, per usare le stesse parole di Di Pietro (ieri, sul caso Rai), applicata al sistema scuola, che per sua natura dovrebbe essere avulso da simili meccanismi: solo
che questa volta è un'assessore dell'Idv, Autilio, ad aver proposto la “spartonzola”, ad una Giunta che l'ha approvata senza indugi, e dubitiamo che i vertici locali del partito di Di Pietro seguiranno il leader nazionale nella denuncia del metodo lottizzatorio. Ci dispiace notare che la Giunta ha recepito la proposta di piano redatta dall'assessore provinciale di Matera Pasquina Bona (PD), bocciata, però, dal consiglio provinciale, che ha approvato un emendamento proposto da diversi consiglieri del centro sinistra, e supportato dai sindaci del territorio (anche da quelli espressione del PD). Ci auguriamo pertanto che i consiglieri regionali, nella commissione competente e nel consiglio, possano rivedere il piano approvato dalla Giunta, recependo quelle che sono le indicazione e volontà dei territori. Non è pensabile, infatti, che queste vengano disattese e ignorate proprio da chi dovrebbe rappresentarle nella massima istituzione regionale. Su questo argomento, lunedì 23 febbraio, alle ore 10, presso la Sala Riunioni del Consiglio Provinciale si terrà una conferenza stampa alla quale sono invitati a partecipare anche i Sindaci interessati al problema».
Gli studenti del Liceo Classico “Duni” (foto Videouno)
to del resto non sarebbe un vantaggio per nessuno e finirebbe per penalizzare proprio gli studenti: «si tratta spesso di fatti traumatici che portano con sé non poche difficoltà fisiologiche, spesso ci vogliono almeno 10 anni per riuscire a superare questa situazione e comunque la presenza di una doppia sede porta il dirigente scolastico a doversi concentrare soprattutto sugli aspetti amministrativi e non avendo la possibilità con due scuole di quasi mille studenti di poter contribuire con un contatto quotidiano alle scelte di ordine didattico ed ai rapporti con studenti, docenti e persona-
le amministrativo. Rapporti che finirebbero inevitabilmente per essere sacrificati». La preside Santoro conclude così la sua appassionata ma al tempo stesso serena chiacchierata con il “Quotidiano”, le parole chiarificatrici dell'assessore Autilio e i contenuti della delibera regionale sgombrano, ad ora, il campo da dubbi. Certo il Liceo Classico “Duni” rimane un punto di riferimento per tanti e per molti. Anche di questo in futuro bisognerà tener conto anche se questi aspetti spesso non si ritrovano nella crudezza delle decisioni ministeriali. p.q.
Mastrosimone, sì al Piano «Difesi molti presidi» «Il nuovo Piano regionale di dimensionamento scolastico 2009/10 proposto dall'Assessore Autilio salvaguarda la stabilità di molte istituzioni scolastiche esistenti». Così il consigliere regionale Rosa Mastrosimone plaude alle proposte della giunta. «La proposta, in linea con i criteri generali fissati dalla Giunta e con i parametri minimi previsti dalla normativa nazionale vigente, consente, dove ci sono i numeri, di conservare i presidi scolastici e di discostarsi Rosa Mastrosimone da tali parametri, utilizzando le “deroghe automatiche”, nei comuni classificati montani. Sono tanti gli istituti che vedono riconfermato il diritto ad esistere, garantito dalla popolazione scolastica presente, come ad esempio la 1^ Direzione Didattica “Don Liborio Palazzo” (circa 600 alunni) e l'Istituto comprensivo “C. Salinari” entrambe di Montescaglioso, che erano esclusi dal precedente Piano. Sono tante, soprattutto, le comunità cittadine che gravitano in aree interne, a più alto rischio di perdita demografica, che vedono scongiurato il pericolo della chiusura di scuole che rappresentano gli unici centri di promozione culturale e di crescita sociale per la popolazione esistente».
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Matera
Sabato 21 febbraio 2009
Inchiesta sulla Bpmat, il Gup Onorati chiede il non luogo a procedere per 34 imputati IL PM DI MATERA, Annunziata Cazzetta, ha chiesto nel corso dell’udienza preliminare davanti al gup Angelo Onorati il «non luogo a procedere» per insussistenza dei fatti contestati a 34 delle 35 persone imputate in un’inchiesta sulla Banca popolare del Materano. Tra le 35 persone vi sono dirigenti della Bpm, in ca-
rica tra il 2001 e il 2004, professionisti e imprenditori, alcuni dei quali accusati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata, in danno della Banca, nella concessione di mutui a privati sulla base di garanzie sopravalutate o di singoli episodi nei quali si contesta la sola truffa. La richiesta è stata mo-
tivata, oltre che dalla perizia eseguita dal consulente della Procura, anche dai dati riscontrati dalle procedure, che non danneggiarono l’attività dell’istituto di credito che ne trasse giovamento. Il pm ha invece chiesto il rinvio a giudizio per una imprenditrice, Maria Grieco, in relazione a due episodi contestati.
La Banca Popolare
Una nuova udienza, per concludere le arringhe dei difensori, è stata fissata per il 6 marzo. La richiesta di rinvio a giudizio era stata firmata dal PM Annunziata Cazzetta nel settembre 2007 dopo un lungo iter d’indagini preliminari. Il procedimento era “nato” nel 2003 in seguito alcu-ne denunce di fatti. Ieri la decisione del giudice per
le indagini preliminari Angelo Onorati e quindi la decisione di non luogo a procedere nei confronti di 34 dei 35 imputati tra cui l’allora presidente dell’istitu-
to di credito Masciandaro, l’attuale direttore generale della neonata Banca Popolare del Mezzogiorno Maruggi ed una serie di alti funzionari.
Nigro, Tandoi, Cocci e Di Taranto indagati insieme a funzionari pubblici e forse una banca
L’indagine Tandoi solo l’apripista Si potrebbe presto allargare ad altre società ormai “decotte” Tanto tuonò finchè piovve, sarà banale ma rende l'idea. . Si apre un capitolo delicato, molto delicato sulla vicenda del Pastificio di Matera sequestrato dalla guardia di finanza. Ma la storia è molto più complicata di quello che sembra. Storia di passaggi di pacchetti di quote da una maggioranza all'altra, storie di stravolgimenti degli obiettivi prefissati, storie di “ Strane Sponsorizzazioni” da parte di politici, banche, amici degli amici e compari dei compari, storie di sei milioni di euro con frode ai danni della comunità economica europea, scusate se è poco. C'è di tutto in questa vicenda, un accadimento che potrebbe diventare come le ciliegie, una tira l'altra e così Tandoi tira Cerere, Cerere tira Il Consorzio Agrario e ancora Fata Assicurazioni, Siao srl, Olearia del Basento, Tipica, di tutto di più. Da qui a qualche tempo potrebbero succedere cose incredibili.Ci sono decine e decine di miliardi delle vecchie lire svaniti come neve al sole, Ci sono i soldi dello Stato (40 miliardi) per il servizio sui conferimenti resi dal Consorzio Agrario, moneta contante pervenute nelle casse di Car Lucania che non si capisce da chi e come siano stati gestiti. Per non parlare dei rimborsi Iva, trascurando anche tutta una serie di operazioni di vendita degli immobili una volta di proprietà del Consorzio, prima di tutti la ex sede di Matera in via Cererie che stentiamo a capire che direzione abbiano preso. Insomma un colossale giro di soldi, una voragine dentro alla quale è finita la storia di un grande patrimonio regionale che era appunto il Consorzio Agrario. Per questo Cerere, diventa fatto di minore importanza rispetto al resto. Ma anche su questo patrimonio che apparteneva a uomini di animo nobile, come il compianto Prof. Valicenti, è stato scritto di tutto e di più.. Andiamo con ordine per capirci meglio. Prima di prendere il nome di Pastificio Tandoi, questa attività sito in Contrada la Martella a Matera e precisamente Località Monacelle, si chiamava Cerere srl. La società si costituisce nel 1995 per volontà di un gruppo di Cerealicoltori che desideravano realizzare la filiera “cerealicola corta” esclusivamente con grano di qualità Cappelli, tipico della Collina Materana e della zona di Stigliano. Il ERA stata una grande vittoria dei consumatori sui miopi carrozzoni fiscali che troppo spesso non badano affatto all'equità, ma oggi il governo l'ha parzialmente spazzata via. Parliamo della sentenza emessa dalla Corte costituzionale, che dichiarava illegittima l'imposizione della tassa di depurazione nei comuni dove non ci sono impianti funzionanti. In quei contesti, secondo il dettato della sentenza numero 335 del 10 ottobre 2008, il canone di depurazione era (giustamente) incostituzionale. La vittoria di una battaglia combattuta per mesi, in seguito all'e-
Un momento della produzione di pasta in stabilimento
capitale sociale della società ammonta a quasi 4milioni di euro. Fra i soci una quota pari al 36,12 per cento appartiene alla società Consorzio Agrario (fallita il 25 maggio del 2006), le quote restanti sono suddivise fra vari produttori, fra i quali spicca il Prof. Valicenti punto di riferimento dei soci di minoranza. Ai vertici della Cerere srl, si ritrovano volti noti e meno noti del mondo agricolo lucano. Spiccano in particolare due personaggi che con la Basilicata hanno poco a che fare: il dott. Antonio Cocci da Ascoli Piceno, attualmente nel consiglio direttivo della Confindustria del Capoluogo Marchigiano e già impropriamente direttore del Consorzio Agrario che in Cerere veste il ruolo di presidente, il rag. Pietro Chialli è invece il presidente del Collegio Sindacale: entrambi hanno un comune denominatore, prendono soldi, tanti soldi, in cambio di consulenze tanto dal Consorzio Agrario, quanto da Cerere srl. Oltre ai “due luminari” della finanza nazionale, troviamo il sig. Giuseppe Di Taranto ex presidente della Coldiretti Regionale, e del Consorzio Agrario per il quale dalla corte dei conti di Potenza è stata
formulata la richiesta di citazione a giudizio, che si terrà il prossimo 23 giugno, in relazione alla irregolare cessione delle quote detenute (35%) pur sapendo, scrive la Corte dei Conti, che mai i fratelli Tandoi avrebbero conservato lo scopo principale della Cerere, quello cioè di produrre esclusivamente grano Cappelli. Un'altra storia tutta da seguire con estremo interesse è come e in che modo le quote detenute dal Consorzio Agrario, passano direttamente nelle mani dei fratelli Tandoi, nonostante il diritto di prelazione vantato dal gruppo Valicenti. Siamo a luglio 2005, Consorzio e Gruppo Valicenti si danno appuntamento presso uno studio notarile a Matera, per la sottoscrizione dell'atto di passaggio delle quote Car Lucania al gruppo di minoranza, in quella circostanza però il Consorzio fa sapere di non essere pronto a sottoscrivere l'accordo per mancanza di alcuni documenti. Si rinvia di qualche giorno, ma alla data stabilita nell'ufficio del notaio sono presenti solo i soci di minoranza, del Consorzio si sono perse le tracce. Clamoroso al Cibali, il nove di settembre del 2005, al canto del gallo, ore 7,30 il Presi-
dente di Cerere Srl Antonio Cocci contemporaneamente direttore di Car Lucania autorizza la cessione delle quote Consorzio alla ditta Tandoi. Questa l'origine di una operazione impugnata dal gruppo Valicenti. Lo stesso Valicenti prima di morire, scrive addirittura alla procura di Catanzaro e invia al Dott. De Magistris, come dal nostro giornale ampiamente documentato oltre un anno fa, una corposa documentazione relativa alla vicenda Cerere. Per questo, la notizia relativa al sequestro del pastificio Tandoi, non ci ha colti di sorpresa. Anzi rileviamo che le fiamme gialle hanno inviato informativa di garanzia ad un numero di persone superiore a quello che avevamo codificato. A parte Cocci e Ditaranto per i quali scatta in automatico l'informazione di garanzia, per i rilevanti ruoli che ricoprivano in questa vicenda, l'operazione della fiamme gialle, sotto l'attenta regia della dottoressa Rosanna De Fraia, coinvolgono anche Carmine Nigro attuale presidente della Provincia di Matera, al quale viene contestato il mancato controllo sul corretto utilizzo dei fondi relativi ai Patti Territoriali e Filippo Tandoi. Ma non è tutto, sembra da fonti accreditate che siano coinvolti anche un numero imprecisato di funzionari pubblici oltre che una società (banca?) per responsabilità amministrativa. Per tutti solo informazioni di garanzia che non significa prova di colpevolezza, per tutti c'è come è giusto che sia, la presunzione di innocenza, ma per tutti l'accusa è pesante: frode ai danni del bilancio nazionale e comunitario. Ripetiamo, potrebbe la vicenda “Cerere - Tandoi” essere l'apripista di tutta una serie di indagini che riguardano altre società quasi tutte decotte. Prima fra tutte il Consorzio Agrario regionale della Lucania, le cui deduzioni relative a dubbie operazioni contabili sono sotto la lente di ingrandimento di tre consulenti finanziari di Roma. Tutta una serie di valutazioni che dovrebbero a breve finire sulla scrivania della Dottoressa Piccininni presso il tribunale di Potenza, che cura l'inchiesta. Nei prossimi giorni nuovi scossoni potrebbero investire il mondo agricolo lucano, questione solo di tempo. Francesco La Regina matera@luedi.it
Salotti
Cig alla Mid c’è il via libera ma solo per 120
Lo stabilimento Mid di Valbasento
E' stato sottoscritto ieri a Potenza, presso l’ufficio del lavoro della Regione Basilicata, l'accordo tra azienda e sindacati per un ulteriore anno di cassa integrazione straordinaria alla Manifattura italiana divani (Mid) di Ferrandina (Matera). Il provvedimento, operativo da lunedì prossimo, 23 febbraio, riguarda 120 adetti sui 350 addetti ed è motivato dalla crisi e dalla riorganizzazione aziendale. L’azienda potrà attivare nel frattempo una mobilità su base volontaria e senza opposizioni fino a un massimo di 100 addetti. Per il momento non si è provveduto a ricorrere alla cassa integrazione straordinaria per i 220 lavoratori su 350 così come aveva annunciato inizialmente l’azienda. E’ stato scongiurato il ricorso agli esuberi e si verificherà nelle prossime settimane il prosieguo della situazione.
Il canone sarà dovuto dagli utenti a decorrere dall’avvio della progettazione
Depurazione, Senato blocca incostituzionalità sposto di un comitato civico di Salandra, che ha dato la stura al contenzioso legale sfociato nel dispositivo della Suprema corte. Erano già scattate le trattative per il rimborso degli utenti da parte di Acquedotto lucano, che aveva subito manifestato la volontà di calendarizzare la restituzione del credito maturato dagli utenti. Nei giorni scorsi il sogno di giustizia è svanito, perchè il Go-
verno, con una disposizione approvata dal Senato il 4 febbraio, ha ripristinato la situazione precedente, mettendo in forse anche i rimborsi. La norma, infatti, stabilisce che dove i gestori degli impianti hanno avviato le opere necessarie o le attività di progettazione il canone di depurazione dovrà essere pagato e chi ha pagato non avrà il diritto al rimborso, o se dovuto sarà comunque par-
ziale. «Questa nuova disposizione (articolo 8 bis disposizioni in materia di servizio idrico integrato, passato al Senato) - spiega Angelo Festa, segretario regionale dell'Adiconsum di Basilicata- prevede che la tariffa di depurazione sia dovuta dagli utenti, a decorrere dall'avvio delle attività di progettazione o di completamento delle opere necessarie alla attivazione del servizio di de-
purazione. La stessa normativa prevede, altresì, che in attuazione delle sentenza i gestori possano provvedere, anche in forma rateizzata, entro il termine massimo di 5 anni, a decorrere dal 1 luglio 2009, alla restituzione della quota di tariffa, dedotti gli oneri derivanti dalle attività di progettazione, di realizzazione o completamento avviate. In poche parole là dove si
sono avviate le opere necessarie o le attività di progettazione dei depuratori il canone di depurazione andrà pagato e non si avrà il diritto al rimborso, o se dovuto sarà comunque parziale». L'Adiconsum consiglia comunque ai cittadini che non hanno il depuratore o se questo non funziona, di fare la raccomandata di messa in mora all'Acquedotto Lucano per la restituzione dei canoni di depurazione e/o all'Acquedotto Pugliese per importi pagati precedentemente al 1 gennaio 2003. Antonio Corrado a.corrado@luedi.it
Matera 33 Il segreto dei suoi cento anni è la passione per il ballo. Ha vissuto tanto tempo nel Sasso Caveoso Sabato 21 febbraio 2009
Cento candeline per Maria Bruna La signora Bongermino ricordata come “Brnett la Schper” IL segreto dei suoi cento anni? La passione per il ballo che ha coltivato fino a qualche giorno fa, prima che un forte raffreddore la costringesse temporaneamente al riposo. Spegnerà oggi cento candeline la signora Maria Bruna Buongermino, materana doc, che per anni ha vissuto nel Sasso Caveoso. Dai suoi vicini era soprannominata “Brnett la Schper”: lei, infatti, vendeva carbone e doveva spazzare spesso l'atrio della sua abitazione a causa della fuliggine che si creava. Il marito aveva una cava di pietra sulla strada per Ginosa e si occupava dell'estrazione dell'argilla. Maria Bruna ha avuto cinque figli ed è nonna di undici nipoti. «Mia nonna è sempre stata bene, non ha mai avuto problemi. E' arrivata a cento anni grazie alla mano di Dio. afferma il nipote Giuseppe Flace - E' sempre stata una donna forte, non si è mai abbattuta. Con noi nipoti è sempre disponibile, una nonna generosa, molto paziente. Negli ultimi giorni ha avuto qualche acciacco, purtroppo è a letto». La signora Maria Bruna Buongermino vive nel rione San Giacomo: «Fin quando ha potuto ha dato una mano a don Franco, nella chiesa di San Giaco-
Convenzione Aato- Consorzio di bonifica per le somme al servizio idrico
La signora Maria Bruna Buongermino
mo. - aggiunge Giuseppe In casa, quando era più giovane, si prodigava nei lavori domestici e, nel giardino, piantava i pomodori». Amante della buona cucina, il suo piatto preferito è pasta e rape: «Gli spaghetti alla San Giovannino con pomodoro, capperi e basilico, invece, era il piatto che le riusciva meglio confida Giuseppe - quello che mi preparava perchè conosceva le mie preferenze. Era ottimo».
Maestra di vita, nonna Maria Bruna ripete proverbi, scioglilingua e massime in vernacolo. «Con la sua saggezza ha sempre ragione. - dice Giuseppe - Me ne accorgo ogni volta che mi dice qualcosa e, puntualmente, si avvera». A nonna Maria Bruna vanno anche gli auguri di un personaggio storico del calcio materano, mister Mimmo De Lucia. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
DOPO l’incontro con i dipendenti del Consorzio di bonifica Bradano e Metaponto, nel quale era stata sottolineata la necessità di recuperare risorse sostitutive del tributo 660 abrogato per gli immobili urbani, si è svolto ieri mattina un incontro, presieduto dal dirigente generale del Dipartimento Agricoltura Pietro Quinto, per la firma di una convenzione tra Aato e Consorzio relativa al trasferimento delle somme dovute dal Servizio idrico integrato per l’utilizzo delle infrastrutture di bonifica. Alla riunione Il dirigente Pietro Quinto hanno partecipato i presidenti dell’Aato, Angelo Nardozza, e del Consorzio di bonifica di Bradano e Metaponto, Angelo Carriero. Si è trattato di un’occasione importante nella quale si è riusciti a concordare un procedimento comune per arrivare a risolvere la situazione.
Le parti hanno convenuto di apportare alla bozza della convenzione modifiche non sostanziali, che attengono, tra l’altro, alla tempistica dei pagamenti di quanto dovuto al Consorzio da parte del Servizio idrico integrato, le cui corresponsioni avverranno in due distinti periodi dell’anno di riferimento: entro il 30 maggio ed entro il 30 settembre. Queste modalità di pagamento consentiranno al Consorzio di bonifica di poter alleggerire la delicata situazione finanziaria, in quanto avrà la possibilità di inserire nei propri bilanci i crediti maturati nei confronti del Servizio idrico integrato. Le parti, inoltre, si sono impegnate a sottoscrivere la convenzione nei prossimi giorni, subito dopo il recepimento delle modifiche concordate. matera@luedi.it
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Sabato 21 febbraio 2009
Matera Agenda
Tiziana
Swami
Assemblea provinciale Cna DOMANI presso la sala conferenze della Parrocchia San Giuseppe Artigiano in Matera a partire dalle ore 9.30 avrà luogo l'Assemblea provinciale Cna che oltre ad assolvere ad alcuni adempimenti statutari si interrogherà su come gli artigiani e le piccole e medie imprese possono costruire risposte reali e durature all'attuale situazione. Si sono infatti avviati gli incontri della Cna Matera con la propria base associativa per discutere le linee strategiche ed operative del Piano Strategico 2009/2011. |«Nella scorsa settimana –comunica Leo Montemurro segretario provinciale Cna – abbiamo incontrato le imprese nostre iscritte operanti nei vari comparti produttivi: alimentare, comunicazione e terziario, costruzioni e installazione impianti, produzione, servizi alla comunità, turismo, federmoda e trasporti. In questa settimana chiudiamo il ciclo degli incontri con l’artigianato artistico e con le imprese del settore benessere e sanità».
Futurismo il 28 al Musma A causa delle avverse condizioni climatiche , l'inaugurazione sulla mostra didattica e il pubblico incontro sul Futurismo al Musma sono stati rinviati a sabato 28 febbraio alle ore 18. Per ricordare questi cento anni di avanguardia l'articolato programma della manifestazione vedrà l'inaugurazione della mostra didattica nella Biblioteca Scheiwiller e successivamente la celebrazione dell'evento con gli interventi di Giuseppe Appella, storico dell'arte, Luigi Sansone, storico dell'arte, Francesco Bolzoni, storico del cinema.
Auguri, auguri e in bocca al lupo super Tiziana! Una marea di affetto e stima dal tuo futuro marito Silvio, dai tuoi genitori e da tutti gli amici. Tieni duro, a tutti i costi, noi siamo con te!
Tanti auguri alla piccola Swami da mamma Imma e papà Franceso. Un augurio speciale dalla zia Rossella.
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Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005
emergenza sanitaria
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“Gomorra” al teatro Duni Andrà in scena lunedì 23 febbraio alle 21 al teatro Duni “Gomorra” di Roberto Saviano e Mario Gelardi, una produzione del "Mercadante Teatro Stabile di Napoli" per la regia di Mario Gelardi. Lo spettacolo è tratto dall'omonimo romanzo di Roberto Saviano (Arnoldo Mondadori Editore) e da un'idea di Ivan Castiglione e Mario Gelardi. La criminalità ed in maniera specifica la camorra, è stata già raccontata, e non si pensa quindi di svelare squarci di verità inediti. In questo caso sono stati scelti due livelli di racconto, quello più istintivo, animalesco, violento, costituito dal braccio armato della camorra e quello imprenditoriale, che non si sporca mai le mani direttamente, che coordina a distanza che ha interessi in tutto il mondo.
Formazione Fidas SI svolgerà a Matera questa mattina, presso la Parrocchia Maria Madre della Chiesa, via dei Dauni, una giornata di formazione sul Primo Soccorso organizzata dalla Fidas Basilicata in collaborazione con Basilicata Soccorso. Il corso prevede la partecipazione di 20 volontari dell'Associazione Donatori Sangue che si avvicenderanno in due sessioni della durata di cinque ore ciascuna, la prima fissata a partire dalle ore 9 fino alle 14, la seconda dalle ore 15 alle 20. «Esprimo grande apprezzamento per la collaborazione offerta da Basilicata Soccorso - ha dichiarato Francesco Salvatore, presidente della Fidas Basilicata - con cui avvieremo una serie di azioni per dare maggiore specificità al network sociale a cui la Fidas Basilicata sta lavorando da oltre due anni, al fine di fornire un reale sostegno solidaristico alle categorie svantaggiate lucane».
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676
•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072
IL 17 MARZO “Canto perché non so nuotare… da 40 anni” il titolo dello show che Massimo Ranieri porterà in scena martedì 17 marzo al Teatro Duni di Matera, città nella quale torna ancora una volta. Artista completo, cantante, ma anche attore, affabulatore ed istrione Massimo Ranieri, propone uno spettacolo straordinario e coinvolgente, canta i suoi brani più famosi e tanto amati dal pubblico ed esegue per la prima volta alcune fra le più belle canzoni d'autore degli ultimi decenni. Brani che appartengono ai repertori di grandi cantanti come Battisti, Battiato, Mina ed altri artisti italiani. Coreografie di Franco Miseria arricchite dagli splendidi costumi di Giovanni Ciacci che rendono ogni brano un quadro a sè. Nello spettacolo scritto con Gualtiero Peirce, lo showman partenopeo canta, balla e recita raccontando tappe emozionanti della sua vita.
•orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294
•COMUNALE• Matera 0835-334116 Inkheart - La leggenda di cuore d’inchiostro 17,30-19,30-21,30 KENNEDY• Matera 0835-310016 Il dubbio 17,30-19,30-21,30 •CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Il curioso caso di Benjamin Button 18,15-21,05 PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Questo piccolo grande amore
17,30-19,30-21,30 •CINETEATROANDRISANI• Monescaglioso 0835-208046 Australia 19 Operazione Valchiria 21,45 •CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Ex 19-21,30 •CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro Ex 21 •CINEMA MOJTO DRIVE IN• S.s.106Basentana0835-745439 Chiuso
•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137
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Tinchi di Pisticci Tragedia sfiorata per l’ostacolo rialzato in seguito ai lavori di ristrutturazione in corso
Cantiere killer all’ospedale Pensionato 77enne inciampa su un tombino, ferito seriamente TINCHI DI PISTICCI - Accompagna la moglie all'ospedale di Tinchi per sottoporla a cure riabilitative, presso l'ambulatorio di Fisiatria ed a momenti ci resta secco. E' accaduto, lo scorso 17 febbraio a Giuseppe Viggiani, un pensionato di 77 anni di Pisticci. L'uomo si era recato come ogni giorno presso il nosocomio cittadino con la consorte, Maria Carmela D'Alessandro di 73 anni, sottoposta a un ciclo di terapia riabilitativa della durata di dodici giorni. A raccontare la vicenda al Quotidiano è il figlio Nicola. «Mio padre ha spiegato- come ogni giorno entrava con la sua auto all'interno dell'ospedale, con il permesso dei sanitari, vicino la porta del Centro riabilitativo. Scendendo a piedi, una volta parcheggiato, intorno alle ore 11 di martedì scorso, mio padre è inciampato in un pozzetto di cemento rialzato, andando a sbattere in un al-
La posa della prima pietra ai lavori dell’ospedale di Tinchi
tro tombino sollevato, distante mezzo metro dall'altro. Ce ne sono diversi in quel punto, tutti equidistanti. Probabilmente ci sono dei lavori in corso. Intanto lì non esiste un marciapiede. Non è
pertanto un accesso idoneo ai malati che si recano a fare cure riabilitative. Sono delle trappole vere e proprie. Ci sono anche dei pozzetti della messa a terra scoperti». Poi il racconto nei dettagli. La grande paura: «Mio padre ha continuato- cadendo ha battuto la testa su un tombino e si è sfigurato in volto. Inoltre si è tagliato sul cranio e riportato, escoriazioni sulle mani. Dopodiché sono intervenuti alcuni sanitari presenti nel nosocomio, il dottor Giannasio ed il dottor Vena, i quali si sono immediatamente prodigati nel soccorrerlo. Li ringrazio perché si sono adoperati in maniera professionale e con scrupolo, evitando il peggio. Per prima cosa hanno tamponato l'emorragia, poi hanno disposto una Tac urgente presso l'ospedale di Policoro. Dall'esame radiografico per fortuna non è stato riscontrato nulla di grave. Mio padre è stato
medicato e il chirurgo gli ha apposto diversi punti di sutura. Ringrazio anche tutte le infermiere per la sensibilità mostrata nei confronti di mia madre, che ignara di tutto, è stata successivamente messa al corrente dell'accaduto, ma in maniera tale da non spaventarla». Poi il monito finale: «Non mi sembra giusto -ha concluso- che l'accesso al reparto sia senza manutenzione. Ci stiamo adoperando tramite un legale per ottenere il risarcimento danni. E' il minimo che possiamo fare. Tengo a evidenziare che oggi è capitato a mio padre, ma se gli ostacoli non saranno rimossi in tempi celeri, il problema potrebbe riproporsi ad altri, anche con più gravi conseguenze. Si parla tanto di sicurezza sui luoghi di lavoro e poi proprio in un luogo di cura poi, si verifica tutto ciò». Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it
Montescaglioso Previsto il rifacimento dell’illuminazione e del manto stradale
Viale Magna Grecia, c’è il bando Cospicuo investimento dell’Amministrazione per il restyling MONTESCAGLIOSO - L'Ufficio tecnico comunale, settore Lavori pubblici, ha bandito una gara a procedura aperta per il I lotto funzionale di viale Magna Grecia. Si procederà in base al prezzo più basso determinato mediante massimo ribasso sull'importo dei lavori. La forma dell'appalto è “a misura” e la natura dei lavori previsti riguarda la parte stradale e la pubblica illuminazione, con un importo complessivo dell'appalto (compresivi di oneri per la sicurezza) con corrispettivo a corpo di 83.574 euro. Gli oneri per l'attuazione dei Piani di sicurezza non soggetti a ribasso è di 2.658 euro, mentre l'importo complessivo dei lavori al netto degli oneri di sicurezza è di 80.916 euro. Il termine ultimo fissato per la realizzazione dei lavori è di 90 giorni “naturali e consecutivi decorrenti dalla data di consegna” e non sono ammesse varianti. Nel bando si informa che la data ultima utile per la ricezione delle offerte è fissata alle ore 13,00 del prossimo 02 marzo 2009. Le offerte dovranno essere trasmesse al se-
guente indirizzo: Comune di Montescaglioso - Settore Lavori Pubblici - Piazza Aldo Moro n. 1 - 75024 Montescaglioso, in lingua italiana. L'apertura delle offerte è fissata alle ore 10,00 del 03 marzo prossimo presso l'Ufficio Tecnico del Comune di Montescaglioso - Settore Lavori Pubblici e sarà aperta al pubblico. Nell'offerta, tra le cauzioni e garanzie richieste, dovrà essere contenuta una cauzione provvisoria di 1.671,48 pari al 2% dell'importo complessivo dell'appalto (importo dei lavori comprensivo degli oneri di sicurezza), costituita con le modalità e nel rispetto delle prescrizioni vigenti. L'importo della garanzia è, invece, ridotto del 50% per gli operatori economici in possesso delle certificazioni previste dalle norme. L'aggiudicatario dovrà poi prestare cauzione definitiva nella misura e nei modi previsti. L'esecutore dei lavori dovrà stipulare una polizza assicurativa che garantisca l'indennità della stazione appaltante da tutti i rischi di esecuzione da qualsiasi causa determinati per un importo
garantito di 250.000,00. Deve essere inoltre prevista una garanzia di responsabilità civile per danni a terzi nella esecuzione dei lavori, per un massimale di 500.000,00, sino alla data di emissione del certificato di collaudo provvisorio o di regolare esecuzione. Sono ammessi alla partecipazione coloro i quali siano in possesso dei requisiti di ordine generale, di idoneità professionale e di qualificazione. Il periodo di tempo durante il quale l'offerente è vincolato alla propria offerta è di 180 giorni dalla scadenza fissata per la ricezione delle offerte. Il disciplinare di gara contenente le norme integrative del bando relative al possesso dei requisiti richiesti per l'ammissione, alle modalità di partecipazione alla gara e di compilazione e presentazione dell'offerta, ai documenti da presentare a corredo della stessa ed alle procedure di aggiudicazione dell'appalto, nonché gli elaborati di progetto, sono visibili e ritirabili presso l'Ufficio Tecnico. mic.mar.
Montescaglioso Eventi e concerti
Inizia la festa del Carnevale MONTESCAGLIOSO - La cinquantesima edizione del “Carnevale montese”, evento che coinvolge la popolazione locale e costituisce un forte richiamo verso le località vicine, è ai nastri di partenza. Nei giorni scorsi il Sindaco, Mario Venezia, ha evidenziato la crescita della manifestazione carnevalesca montese dovuta anche al miglioramento delle capacità artigianali dei cartapestai locali, mentre l'assessore alla Cultura, Michele Zaccaro, ha sottolineato il forte richiamo esercitato dal Carnevale montese nei confronti delle località confinanti. Ha poi comunicato l'inserimento del Carnevale montese, giunto al mezzo secolo di vita, nella short list degli eventi regionali e la nascita di un apposito Comitato per portare a compimento, nel migliore dei modi, l'attività. L’assessore al Turismo, Fabio Disabato, ha affermato la valenza sempre più turistica del carnevale montese ed è ormai secondo solo alle festività patronali. Ha quindi annunciato la partecipazione al Bit (Borsa Internazionale del Turismo) di Milano, dove sarà presentato un dvd che intende promuovere le risorse e le bellezze del territorio montese. Tonino Oliva, coordinatore del Comitato Carnevale montese, ha spiegato la sua accettazione dell'incarico di direttore artistico propostagli dall'Amministrazione comunale per mettere a disposizione la sua esperienza nel coordinamento di un team composto da circa 200 persone. Sono poi state ricordate le date del carnevale montese: dopo la sfilata di domani, nel pomeriggi di lunedì 23 sarà
festeggiato il Carnevale dei bambini presso il teatro della parrocchia di S. Lucia; infine il gran finale di martedì 24 febbraio. Quest'ultima giornata avrà inizio alle 6, con il raduno di gruppi spontanei in tutta Montescaglioso per la sfilata del Carnevalone tradizionale, mentre dalle 18, in viale Aldo Moro, partirà la sfilata dei carri allegorici e dei gruppi mascherati. Dalle 22, in piazza Roma, sarà il momento di “Aspettando il carnevale” in compagnia di ToMMy_Dj e Rocco Delicio dj, per attendere le ore 22.30, quando a Montescaglioso si esibirà il dj torinese, ex degli Eiffel65, Gabry Ponte, autore di diversi album, remix e hits di grande successo. Gabry Ponte è un nome conosciuto nel mondo discografico italiano e si presenterà a Montescaglioso a un anno di distanza dall'esibizione di un altro nome importante nella musica dance come Gigi D'Agostino. La prima delle tre serate, nonostante il freddo pungente, ha fatto registrare la consueta e grande partecipazione: dopo la partenza, da Viale Aldo Moro, i carri allegorici dai nomi “Non tengo dinero”;“Il naufragio della politica”, “L'Imperatore del male”; “Monte in progress” e i gruppi mascherati sono giunti in Viale Giovanni XIII dove si sono esibiti, nel loro spettacolo musicale, i dj locali Kecco Dj, Ravilo Dj, Flyjay e Konfucio Voice. Tra i carri in particolare evidenza quello chiamato “Monte in progress”, che riproduceva l'immagine dell'Abbazia con alcune figure “universitarie”, chiaro riferimento all'imminente apertura di corsi. Michele Marchitelli
SPUNTI Ferrandina Il comitato cittadino denuncia la politica dell’assenso: «Sta producendo solo scelte sbagliate»
Ora basta dire sempre sì a questa Amministrazione di ADRIANO NUBILE* FERRANDINA - Ditegli sempre di sì. Non è solo un'opera teatrale del grande Eduardo, ma anche l'atteggiamento politico che va di moda nel nostro paese. I partiti, gli assessori, i consiglieri, che sostengono la maggioranza amministrativa, e anche qualche consigliere della minoranza, sembrano oppiati di fronte alle scelte, in alcuni casi scellerate, (vedi vicenda Ecoil) che l'attuale amministrazione ha adottato nel corso del suo mandato. Gioco forza, rimane alle associazioni, (elogiamo Ambiente e Legalità) a qualche ex consigliere/assessore di maggioranza e ai comitati di liberi cittadi-
ni, come il nostro, il compito di porre l'attenzione su problematiche d'interesse collettivo al fine di sensibilizzare tutta la maggioranza politica affinché s'incominci da subito a dire qualche volta di no, e adoperarsi fattivamente affinché i danni, fino a questo momento provocati, non si moltiplichino fino a diventare irreparabili. Chiariamo subito un aspetto: Noi non vogliamo la testa di nessuno. Questa maggioranza, eletta democraticamente dai cittadini di Ferrandina, ha il diritto ma soprattutto il dovere di governare nell'interesse comune di tutti. Purtroppo questo non sta acca-
dendo. Che fine ha fatto la sbandierata “Partecipazione Popolare” alle scelte amministrative decantata in tutte le piazze durante la campagna elettorale? Al contrario, assistiamo all'immotivata necessità di ricorrere alla nomina di un assessore esterno, non di Ferrandina, e di tre saggi a sostegno non sappiamo ancora di cosa e di chi, annullando nei fatti lo sterile tentativo da parte di qualche assessore nel cercare di arginare le feritoie aperte della diga dei problemi della nostra cittadina. Intanto il paese muore. Muore per la mancanza di idee, per il degrado di vie e spazi cittadini, per la non gestione dei par-
cheggi, per i dossi non regolamentari, per la mancanza di un piano per l'installazione di antenne per la telefonia mobile, per gli spazi sportivi non recuperati, per i marciapiedi non rifatti, per le bollette dell'immondizia, per i costi alti del suolo pubblico, per la mancanza della raccolta differenziata, per la mancanza di un'isola ecologica, per lo stato d'abbandono di piazza De Gasperi, per il Mercato coperto abbandonato a se stesso, per la sbagliata ubicazione del mercato quindicinale, per le lamentele sulla mensa scolastica, per la mancanza di un Piano del traffico, per le risposte non date ai cittadini, per l'adozione di provvedimenti contro la tutela della qua-
lità dell'ambiente, per lo spopolamento del paese, per la scarsa gestione amministrativa. Non si può insegnare agli altri quello che non si sa. Facciamo appello ai partiti politici, alle associazioni, ai comitati e a tutti i cittadini che hanno a cuore il futuro di questo nostro paese, affinché siano da stimolo propositivo nei confronti di quest'amministrazione, per dare un valore alla vittoria elettorale del 2007 e lasciare un segno positivo da qui alla fine della legislatura. Per fare questo bisogna abbandonare l'esercizio politico del Ditegli sempre di sì. *Comitato cittadino per il ripristino della buona amministrazione
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Salandra «Mi auguro che l’opera sia presto cantierizzata per dare occupazione al territorio»
Deposito di gas, l’entusiasmo di Soranno SALANDRA - Salandra polo energetico? A giustificare l'euforia mostrata dal sindaco Giuseppe Soranno sembrerebbe di sì. Motivo di tale euforia è il decreto di giudizio positivo del ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare di concerto con il ministero per i Beni e le Attività Culturali circa la compatibilità ambientale del progetto di riconversione in campo di stoccaggio di gas naturale dei giacimenti di Salandra e paesi limitrofi presentato dalla società Geogastock. «Si tratta della riattivazione del campo di stoccaggio Salandra,Ferrandina,Grottole - inizia Soranno - e mi auguro che per l'anno in corso l'opera venga cantierizzata in mo-
do da creare uno sfogo occupazionale sul territorio. Il progetto - prosegue Soranno - è stato seguito con entusiasmo da questa amministrazione sin dal 2007, interpretando un sentimento popolare, che l'opera possa servire da volano anche ad altre iniziative contribuendo a frenare lo spopolamento in atto, che da diversi anni registriamo nelle nostre comunità. Difatti il nostro paese si candida sempre più a diventare un polo d'eccellenza nel settore energetico, con progetti d'avanguardia. Abbiamo già registrato l'interessamento di una società israeliana nel settore della produzione di energia elettrica con pannelli fotovoltaici; un'altra società italia-
na è interessata a costruire un campo eolico con una potenzialità di circa 50 megawatt; c'è già pronta una società a produrre biodiesel sul nostro territorio; infine attendiamo la determinazione di una importante società europea che intende costruire una centrale a turbogas nell'area dismessa della ex raffineria Agip. Con l'auspicio che tali iniziative possano contribuire a generare sviluppo economico, mentre la serietà delle aziende interessate ci rassicura per la tutela dell'ambiente. D'altra parte- si avvia a concludere Soranno - Salandra ha da sempre avuto una vocazione energetica, sin dagli anni '60. Abbiamo sopportato l'inquinamento prodotto da
una raffineria dell'Agip, allo Scalo di Salandra e si era contenti (pur andando a volte con le mascherine) perché ciò produceva una ricaduta occupazionale di 120 unità, tutti operai della zona che lavoravano all'interno della raffineria. Negli anni '70 è iniziata la fase di stoccaggio da parte della Snam nei pozzi dimessi del territorio Salandra-Grottole, Ferrandina e lo stoccaggio avveniva mediante un sistema di compressione con una centrale, già costruita dalla stessa Snam, allo scalo di Salandra. Tali operazioni non hanno prodotto difficoltà, ma hanno generato una modesta occupazione sul territorio. Oggi quei pozzi dismessi vengono rimessi in circui-
Il sindaco Giuseppe Soranno
to per la compressione del gas anche con maggiore sicurezza ambientale in con-
siderazione delle tecnologie più avanzate». Costantino Di Cunto
Da oggi, per quattro giorni, la kermesse animerà il paese della montagna materana
Stigliano piccola Viareggio Sfilata dei carri per la venticinquesima edizione del Carnevale STIGLIANO - Pronti, via. Parte oggi la quattro giorni della venticinquesima edizione del Carnevale Stiglianese. Fino al 24 febbraio il centro cittadino sarà invaso dai colori e dall'allegria delle maschere e dei grandi carri in cartapesta, dai profumi dei prodotti tipici e dal sapore delle prelibatezze della tradizione culinaria locale. I carri in cartapesta, principale attrazione della manifestazione, sfileranno domani e martedì 24. Realizzati da esperti maestri, i carri di Stigliano vantano ormai una tradizione lunga un quarto di secolo. Un evento che si ripete annualmente, e che ad ogni edizione registra un grande successo di pubblico. I carri in concorso in questa edizione sono tre e sfileranno oggi, domani e martedì: “Gli insetti del potere”, satira politica realizzata dal Liceo Scientifico e dal Liceo Pedagogico, “One Piece. Ciurma all'arrembaggio!”, carro realizzato da un gruppo libero di carristi che si ispira ad un noto cartoon nipponico, e “I Ricordi”, carro memorial, realizzato dagli indirizzi Professionale, Turistico e Aziendale dell'Istituto d'Istruzione Superiore “Felice Alderisio”, che, riprendendo i personaggi più riusciti della tradizione cartapestaia locale, ripercorre i 25 anni di storia della manifestazione stiglianese. A questi si aggiunge un quarto più piccolo, fuori gara, “Alitalia”, ispirato alle vicissitudini della compagnia aerea di bandiera nel corso degli ultimi mesi. A giudicarli sarà una giuria tecnica composta da esperti, alla quale si affiancherà il voto del pubblico. Ma, come si accennava, la XXV edizione del Carnevale Stiglianese, per la cui organizzazione il Comune si è avvalso della collaborazione dell'associazione senza fini di lucro “Su la Maschera!”, non sarà solo carri allegorici. E' infatti stato organizzato un ricco cartellone di iniziative, che vanno dalla sfilata di gruppi di masche-
Una maschera tipica del carnevale della Montagna materana
re tradizionali dei paesi dell'entroterra lucano, all'esibizione di ballerine brasiliane con le tradizionali samba del carnevale carioca e l'allestimento di vari stand con prodotti dell'enogastrono-
mia locale, fra cui non mancheranno le tradizionali specialità carnascialesche. E grazie alla collaborazione di alcuni ristoratori del luogo, che hanno aderito all'iniziativa di presentare un
menu tradizionale fisso a prezzi contenuti, sarà possibile gustare queste specialità anche a tavola, nel massimo comfort: una gustosa pausa, al caldo, in cui assaporare le prelibatezze del luogo e ristorarsi nel corso delle serate di festa. Altro appuntamento di rilievo, che gli organizzatori hanno inteso realizzare è quello dedicato ai più giovani e previsto per la mattinata di lunedì. Nel corso, infatti, sarà allestito in una tenda uno spettacolo per bambini, in cui coinvolgenti artisti, coadiuvati da esperti ecologisti, metteranno in scena uno spettacolo incentrato sui temi dell'educazione all'ecologia ed al rispetto della natura. A conclusione della kermesse, martedì sera in piazza Monumento, si terrà la tradizionale premiazione dei carri, con annessa estrazione dei premi della lotteria, e si terrà il classico ballo in maschera all'aperto. Rocco Olita provinciamt@luedi.it
Rappresentazione teatrale all’aperto con i giovani
La “Frase” in scena ad Aliano ALIANO - Ad Aliano va in scena la “Frase”, originale rappresentazione teatrale all'aperto che vede come interpreti un gruppo di giovani del posto. Abili nell'abbandonare temporaneamene la propria identità per assumerne una nuova, differente, indossando i cauzenitt. Semel in anno licet insanire (almeno una volta è lecito impazzire ndr). Con il risultato di una sferzante pantomima. Tant'è. Visitare per credere. Allusioni, battute a doppio senso, espressioni mordaci sono l'armamentario “artistico” di cui si servono per deridere la realtà in tutte le sue innumerevoli sfaccettature. Fatti e personaggi della vita cittadina nel mirino della satira. Impossibile sfuggire. Parola d'ordine : trasgredire. Fino all'inverosimile. Ree confesse le “maschere cornute”. Realizzate con una tecnica rudimentale (un impasto di argilla e cartapesta), raffigurano i “volti” animali più variegati : dal bue alla volpe, dal caprone al cane, dal maiale al falco all'ariete, ecc.. Astrazioni simboliche e fantastiche.
Elemento caratterizzante è il copricapo - per la sua dimensione detto “cappellone” - ottenuto con canne a forma di cono e ricoperto da fili di carta multicolore e lunghe penne di gallo che scendono a guisa di criniera. Mentre una fascia di crine circonda la vita. E dal petto pendono tanti campanelli di bronzo e finimenti di muli e cavalli. Maschere dall'aspetto mozzafiato, “demoni scatenati, pieni di entusiasmo feroce per quel solo momento di follia ed impunità - li descrive Carlo Levi nel suo “Cristo si è fermato ad Eboli”(Einaudi, 1945) - desiderosi di ripagarsi dagli stenti e dalla schiavitù con un simulacro di libertà”, scorazzano per i vicoli dell'abitato come fantasmi. Sovrani di transizione. Appaiono e scompaiono fulmineamente, lanciando al cielo urla disumane. Da paura. “Venivano a grandi salti -ricorda ancora don Carlo nel pagine del Cristo- Portavano in mano delle pelli di pecora secche arrotolate come bastoni, e li bandivano minacciosi”. provinciamt@luedi.it
Il culto ancestrale de l’urs’ e de lu ‘rumit in Collina “TRE sò le feste principali: lo Natale, la Pasqua e lo Santissimo Carnevale”. In questo popolare adagio di estrazione contadina tutta la “sacralità” della ricorrenza. A testimonianza dell'elevato valore simbolico nel vissuto della plebe. Affrancata, per l'occasione, dal suo status di quotidiana subalternità. Così da sancire il proprio riscatto sociale, ben impersonato da uno dei due protagonisti (solitamente separati) della scena carnascialesca satrianese : l'orso e il romita. Il primo (l'urs'), rappresentante nell'immaginario collettivo l'emigrante “arricchito”, ritornato nel borgo natio ricoperto di pelli preziose ma privo della propria identità socio culturale. E perciò incapace di comunicare con i compaesani. Il secondo (u' rumit), invece, è il satrianese rimasto povero. Colui che conserva, saldamente, i legami con la propria terra. L'uomo albero rivestito da cascami di foglie di edere ed agrifoglio, raffigurante la condizione dell'uomo dopo la follia. Silvestre ma con parvenza rassicurante, esso incede - nei giorni della settimana “Grassa” “strusciando” di porta in porta col suo caratteristico rusco. Con la gente che - alla sola vista - gli offre volentieri le pietanze del periodo, sperando - in tal modo - di accaparrarsi la benevolenza di “Sua Maestà” la Natura che si cela nel romita. Chiara la invocazione a potenze occulte, divinità sotterranee giacenti al fianco di quei semi da cui dipenderà l'esito della stagione agraria. E' dalla distruzione della vecchia Satriano (anno domini 1421) che si origi-
narono le due “specie”. Ed altrettante sono le versioni. La prima, più antica e viscerale, a cui è legata lo stesso Carnevale satrianese narra che “…al tempo della regina Giovanna II di Napoli, Antonio De Ricciardis e Meluzio Guerrieri (suo cognato) accompagnando da Terlizzi - come prefetti della real milizia - una bella, nobile e leggiadra donzella, destinata al servizio della regina, avevano fatto sosta a Satriano di Lucania per trascorrervi la nottata. Alcuni giovani del paese, coperti da pelli di capra e pecora (urs'), attratta dalla di lei bellezza saccheggiarono e distrussero il carro. Vi trascinarono la donzella nel castello, usandole violenza. I due cavalieri non avendo forze sufficienti per difenderla riuscirono con le preghiere a difenderla. Ma Dio solo sa in quali condizioni…A seguito dell'onta ricevuta, la regina ordinò di distruggere Satriano, mettendola a ferro e fuoco. Il popolo fu così - ridotto in miseria e costretto a vivere di elemosina e a cibarsi di sole radici (rumit), perché privato delle terre da coltivare”. Dalla leggenda alla storia. Dalla memoria contadina alle maschere. Archetipo di un arcaico rituale, il Carnevale di Tricarico inizia ufficialmente all'alba del 17 gennaio. “Il paese era svegliato, a notte ancora fonda, da un rumore arcaico di battiti su strumenti cavi di legno, come campane fessurate : un rumore di foresta primitiva che entrava nelle viscere” (Carlo Levi, Prefazione a Chi è devoto, Edizioni Scientifiche Italiane - Napoli 1974). provinciamt@luedi.it
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Bernalda Operazione “Ghost vigilance” per associazione a delinquere finalizzata alla truffa
Il pm chiede 24 rinvii a giudizio Istanza al gip per gli indagati del consorzio “La Felandina” BERNALDA - Il pubblico ministero di Matera, Rosanna De Fraia, ha chiesto al giudice per le udienze preliminari il rinvio a giudizio di 24 persone, accusate, a vario titolo, nell’inchiesta sul consorzio “La Felandina” di truffa aggravata e malversazione in danno dello Stato, oltre a reati fiscali e associativi. L’inchiesta denominata “Ghost vigilance’' (vigilanza fantasma) portò, il 18 settembre del 2008, la Guardia di Finanza a eseguire 12 ordinanze di custodia cautelare in carcere. Il Consorzio era nato nel 2003 per realizzare nel Materano, con 109 milioni di investimento, circa 15 aziende che avrebbero dato lavoro a 630 persone. Un blitz della Guardia di finanza di Matera portò all'arresto di Giuseppe An-
L’area industriale tra Bernalda e Metaponto dove doveva sorgere l’insediamento produttivo de “La Felandina”
necca, Innocenzo Soldo e Antonio Tobia, rispettivamente presidente, direttore e progettista de La Felandina, con sede legale a Bernalda. In particolare, gli indagati sono accusati a vario ti-
tolo, insieme ad altre otto persone, di truffa aggravata e malversazione a danno dello Stato, oltre che di associazione a delinquere e altri reati fiscali. L'operazione è maturata al termine di una
lunga indagine iniziata nel 2001 e condotta dalla Procura della Repubblica di Matera. Sono state in tutto dodici le ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal pubblico ministero De Fraia, oltre a 17 indagati. La Procura ha disposto anche il sequestro dei terreni nell'area industriale di Bernalda (all'incrocio tra le Statali 106 Jonica e Basentana), oltre a quelli di rapporti bancari, stabilimenti industriali e beni immobili. Insieme agli arrestati lucani, anche diversi imprenditori operanti fuori regione. Tra gli indagati: Ottone Armando Vittorio, già vicepresidente del Consorzio; Stigliano Achille, amministratore di fatto della Progetto Insieme Sri, con sede in Ferrandina; Selvaggi
Laura, titolare della ditta individuale Progetto Insieme; Filippi Maurizio, amministratore unico della Grafiche Filippi Srl con sede in Vicenza; Zaccaria Maurizio, legale rappresentante della Biofiber Srl, con sede a Potenza, misura cautelare degli arresti domiciliari; Ciambezi Giorgio, legale rappresentante della Le Marche Fashion Srl, con sede in Potenza; Morini Carlo Angelo, legale rappresentante della Felix SI. Srl, con sede a Potenza, misura cautelare degli arresti domiciliari; Innocenti Pierangelo, amministratore unico della Micronix Computer Spa con sede in Montecatini e Raiola Raffaele, presidente comitato direttivo del Consorzio Goi con sede a Napoli. Il presidente dimissionario Annecca e il progettista Tobia
si sono detti subito estranei alle accuse. L’obiettivo dichiarato del Consorzio “La Felandina”, nato formalmente il 2 febbraio del 2000, era quello di realizzare un Distretto industriale completo, con quindici diverse attività e una serie di supporti alle iniziative e servizi per le maestranze. La proposta è stata accolta dal Comitato interministeriale per la programmazione economica, maturando nell'ambito dei sette Accordi di programma finanziati il 15 giugno 2002, tra i quali c'è anche la realizzazione di un Polo turisticoreligioso inizialmente localizzato nell’area tra i comuni di Ferrandina e Pomarico, rientra nella consistente fetta di accordi varati per lo sviluppo del Mezzogiorno. a.corrado@luedi.it
Bernalda Avantaggiato (Rc): «Un gesto deprecabile che non scoraggerà la nostra protesta»
Tursi
Striscioni strappati in piazza del Popolo
Restyling di via Oliva C’è il bando
I manifestanti si erano allontanati per qualche ora a causa del freddo BERNALDA - «Striscioni strappati in piazza del Popolo: opera degli oppositori alla protesta di piazza del Popolo o semplice bravata?». Una domanda, questa, che si è posta il segretario di Rifondazione comunista, sigla appartenente alla protesta contro lo “stravolgimento della piazza”, Rocco Avantaggiato, il quale parla di atto che non fermerà il malcontento, anzi, come lo stesso ha evidenziato, lo alimenterà ancora di più. «Questa mattina (ieri per chi legge ndr) -ha detto Avantaggiato- abbiamo trovato tutti i paletti che mantenevano gli striscioni spezzati. Oltre a questo -ha continuato ancora il segretario di Rc- abbiamo notato, con nostro grande rammarico, che lo slogan sulla circoncisione degli alberi, non solo è stato rimosso, ma bensì anche sparito. Di questo ne abbiamo dato subito notizia ai carabinieri di Bernalda e a tutti i leader che non sono d'accordo alle modifiche della piazza; ed ora con questo comunicato vogliamo portare a conoscenza del fatto anche i cittadini bernaldesi e a coloro che hanno firmato la petizione. A chi ha commesso questo ignobile atto vo-
Gli striscioni strappati
glio dire che noi non ci fermeremo. Andremo avanti con la protesta nel suo pieno senso pacifico e democratico; parole, queste, che non rientrano nel gesto di chi ha strappato gli striscioni. Il tutto si è verificato nel cuore della notte, visto che noi siamo andati via intorno alle 22 e siamo ritornati alle ore 7 circa della mattina. In altre occasioni siamo rimasti a fare i tur-
ni, ma in questi giorni, visto il gran freddo, abbiamo deciso di rientrare la notte e di riprendere il sit-in la mattina presto. E proprio in queste ore queste persone hanno pensato bene di offendere la protesta e i cittadini che non vogliono lo stravolgimento di piazza del Popolo. A questa gente ha concluso Avantaggiato- io dico di mettere su un confronto e non di na-
scondersi dietro questi atti vandalici e poco democratici». Dopo lo sfogo per questi atti, Avantaggiato, ci ha portato a conoscenza della nuova iniziativa che li vedrà, causa il freddo, nei quartieri a raccogliere le firme, le quali, come ci ha confermato il segretario di Rc, sono alla soglia delle 3.000. Alle parole del segretario di Rc, si aggiungono quelle più dure del Forum democratico che, all'interno di una nota condivisa da Fd, Rc e Cittadini Attivi e Rosaria Pizzolla di Idv, dice: «Le paure degli amministratori a non far degenerare un legittima e civile protesta contro la chiusura della strada per Matera in piazza del Popolo erano fondate. Noi del Comitato Popolare ci vediamo prima scagliati contro la Cgil, dopo subiamo degli attacchi squadristici che volevano far piazza pulita della protesta tagliandoci le aste e strappandoci gli striscioni. Se lo levino dalla mente, non c'è nulla che potrà fermare l'opposizione popolare contro modifiche fuori da ogni grazia di Dio e rigettate da tutta una città». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
TURSI - Il Comune di Tursi ha pubblicato il bando per il risanamento e la riqualificazione di via Oliva. L'importo a base d'asta è di circa 97mila euro. Gli interventi consistono in scavi, demolizioni, realizzazione di condotte e reti, pavimentazioni e opere di finitura. L'azienda aggiudicataria dovrà realizzare le opere entro 120 giorni. Le domande di partecipazione vanno presentate entro il 9 marzo. provinciamt@luedi.it
L’Aurora “Nicola Russo” rifocillata dalla vittoria contro il Satriano
Tursi dimezzato e trionfante TURSI - L'Aurora “Nicola Russo” ha meritatamente vinto il difficile confronto contro il Satriano. Si era presentata in campo, senza Adduci e Pipino e con capitan Marra, non al meglio della condizione fisica (forse un attacco influenzale). Nel primo tempo aveva addirittura subito un gol. E di solito, quando il Tursi perde all'inizio del gioco, difficilmente recupera. Ma stavolta ce l'ha fatta. Nella ripresa un Fittipaldi entusiasta di fare bella figura davanti ai numerosi amici che erano venuti a vedere la partita, ha segnato il gol del pareggio. Poi il raddoppio di Valinoti, a digiuno da qualche tempo, aveva portato i compagni in vantaggio. Dopo il gol si
è messo a correre in campo verso la panchina come un ragazzino, felice di essersi sbloccato. C'è stato poi il gol del pareggio che riportava la partita in gioco. E Valinoti segnando il terzo gol ha riportato in vantaggio la squadra del Tursi. Poi ci sono state le due strane espulsioni di due giocatori: Nicola Marra e Giuseppe Policarpo, che di solito sono corretti in campo e mai rissosi. Forse l'arbitro, in due occasioni ha visto dei giocatori a terra ed ha alzato in tutti e due i casi il cartellino rosso. Ora loro dovranno scontare due giornate di squalifica e non saranno presenti domenica prossima, nel difficile confronto contro la squadra del Valsinni, che con i suoi
35 punti sta in quinta posizione in classifica. L'Aurora Tursi di punti ne ha 38 e resta fermo al quarto posto. Ma domenica prossima ci potrà essere la possibilità di ritrovarsi di nuovo appaiati in classifica. E considerato che proprio loro hanno vinto la partita di andata, al Tursi ci vorrà un miracolo, per vincere fuori casa. La formazione della squadra tursitana parte un pochino rimaneggiata, la panchina si accorcerà ancora. C'era una partita in casa contro il Paternicum, da recuperare nel vecchio campo “ Angelo Cuccarese” mercoledì scorso alle ore 15. Non si è giocata, causa neve in tutta la Basilicata. Così la squadra si presenterà domenica a Valsin-
L’Aurora “Nicola Russo” di Tursi
ni, forse con un solo allenamento nelle gambe, e con Mario Iacovino assente anche lui per squalifica. Fortuna che rientrano Adduci e Pipino. I dirigenti ed i numerosi tifosi che seguiranno
la squadra domenica, sull'altra sponda del fiume Sinni, sperano comunque in una vittoria della loro squadra del cuore. Salvatore Martire provinciamt@luedi.it
Sabato 21 febbraio 2009
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Nova Siri Il titolare della stazione Agip era davanti alla banca per depositare 14mila euro
Benzinaio scippato dell’incasso giornaliero NOVA SIRI - Lo hanno avvicinato in due, a bordo di una moto, e gli hanno strappato dalle mani il borsello contenente 14.000 euro. E' accaduto in pieno centro, in via Gramsci, nei pressi della banca del Mezzogiorno. A subire il furto, giovedì scorso intorno alle 12.30, Giovanni Stigliano, il titolare del distributore di carburanti Agip, situato lungo la Ss 106, mentre, come ogni giorno, si stava recando presso la propria banca per versare l'incasso del giorno prima e parte di quello della mattinata. L'azione dei due giovani, che avevano in testa un berretto di lana, è stata fulmi-
nea: «Avevo appena parcheggiato -spiega Stigliano- stavo attraversando la strada per andare in banca quando su una moto si sono avvicinate due persone e mi hanno letteralmente strappato dalle mani il borsello. Sulle prime, per la rapidità del gesto, non mi sono reso conto. E' stato un danno enorme. Sono dodici anni che faccio questo percorso, ogni giorno in orari diversi, e non mi era mai accaduta una cosa del genere. Solo alcuni anni fa, quando ancora c'era la lira, avevo subito un altro furto». Con molta probabilità, i ladri hanno approfittato della confusione del mercato che si stava svolgendo in zona, fug-
gendo senza problemi. Il titolare del distributore di carburanti, nel borsello, oltre ai 14.000 euro, aveva anche effetti personali, documenti, carte di credito e l'assegno di un cliente. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del posto e i colleghi della Compagnia di Policoro per i primi accertamenti e le ricerche dei due individui. Le indagini sono ancora in corso e seguono diverse piste. Secondo i carabinieri, i due, nel loro proposito criminoso, sono stati sicuramente agevolati dall'abitualità e puntualità con cui la vittima effettuava i versamenti: sarebbero bastati anche pochi
appostamenti per “studiarne” le abitudini. I militari dell'Arma non escludono che tale procedura quotidiana e puntuale abbia attirato l'attenzione dei delinquenti, che, di fatto, non hanno avuto grosse difficoltà a studiare le mosse della vittima e stabilire il momento giusto per l'azione. Dal comando provinciale dei carabinieri di Matera, giungono alcuni consigli per fare in modo simili episodi possano essere evitati. In particolare, sia gli altri gestori di carburante sia i commercianti che hanno necessità di recarsi quotidianamente in banca sono invitati ad evitare, se possibile, di depositare il de-
Nova Siri
naro secondo procedure e orari consolidati e consuetudinari. Nel caso in cui le somme da depositare siano alte, è
consigliabile rivolgersi ai carabinieri chiamando il 112. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
Policoro Sindaci e associazioni di categoria contro l’aggravio previsto dal primo aprile
No all’aumento dei tributi agricoli La richiesta del comitato istituzionale del Metapontino POLICORO - In una affollatissima sala consiliare il mondo agricolo si è interrogato ieri sera per affrontare i problemi seri del futuro, soprattutto alla luce della possibilità, dal primo aprile in poi, che il carico contributivo sugli imprenditori che assumono manodopera possa aumentare di più del 100%, passando dall'attuale 8,5 euro ai 19. Così, dopo la costituzione, a Policoro, del tavolo di coordinamento dei sindaci e degli amministratori, voluto dall'Amministrazione comunale di Policoro, che aveva anticipato la protesta, ieri è stato fatto il punto della situazione. Ad aprire i lavori dell'assemblea è stato il primo cittadino di Policoro, Nicola Lopatriello: «Riteniamo che questo aumento sia da scongiurare poiché il comparto agricolo ha già dato tanto e soprattutto in un momento congiunturale negativo come questo non ci possiamo permettere il lusso di colpire sempre lo stesso settore, grazie al quale il Metapontino è diventata l'area più dinamica della regione trainando anche il turismo, i
servizi, l'industria il commercio. Anzi, dobbiamo mettere in campo tutte quelle iniziative che possano aiutare l'agricoltura ad uscire dalla crisi nella quale è piombata magari utilizzando le royalties del petrolio o studiare forme di incentivi che non debbano andare sempre e solo alla grande industria, ma pensare anche a chi assume come fanno gli imprenditori nell'arco dell'anno». Erano presenti anche i parlamentari di centrodestra, Viceconte, Taddei e Latronico. E proprio que-
st'ultimo ha tranquillizzato la platea desiderosa di sapere il proprio destino lavorativo: «Nel decreto legge sulle quote latte -spiega Latronico- in collaborazione con altri colleghi abbiamo presentato un emendamento con cui chiediamo la proroga del regime agevolativo (quello che termina a fine marzo e per il quale gli agricoltori sono sul piede di guerra ndr), per il settore agricolo fino al 31 dicembre e siamo fiduciosi che porteremo a casa il risultato». Ma tra i provvedimenti messi in cantiere
in Parlamento, il senatore di Forza Italia aggiunge: «Vogliamo far riaprire i termini per poter presentare l'istanza di condono previdenziale a chi in passato non ha potuto farlo, e anche qui c'è una convergenza ampia in Parlamento; ma poi sulla scorta della crisi generale e più specificatamente di settore, un altro impegno preso dal Pdl è quello di rimpinguare con 230 milioni di euro il fondo di solidarietà nazionale contro le calamità naturali che ogni anno devastano interi territori». E per finire anticipa che nel decreto milleproroghe c'è l'abolizione dell'Ici anche per le case rurali e che il Governo è impegnato sul fronte europeo nel chiedere altri partner dell'Ue di rivedere la Pac, Politica agricola comunitaria che molti svantaggi ha causato agli agricoltori del Sud. Gianni Fabbris di “Altra Agricoltura” ha sostenuto di abbattere i costi, non solo previdenziali, che gravano sul mondo della produzione per evitare il ripetersi di quello che sta accadendo in Grecia sullo stesso problema. g.e.
Policoro In quattro giorni due gare di successo rinforzano la squadra
Borussia saldo a tre punti dalla vetta POLICORO - Quattro punti in due gare e saldamente al secondo posto in classifica, a tre punti dalla capolista Tolve. Questa è la fotografia del Borussia alla settima di ritorno del campionato di promozione lucana. Infatti, la compagine jonica, in quattro giorni ha disputato due gare fuori casa, conquistando punti preziosi. Domenica ha giocato in casa del Moliterno e ha disputato una gara superlativa. Alla vigilia questa gara era molto sentita dai ragazzi di mister Viola, ma il campo ha dato loro ragione, ha affrontato i temibili avversari a viso aperto e non si è fatta mai schiacciare nella propria retroguardia e non appena ha potuto ha colpito in contropiede, trafiggendo per ben tre volte l'avversario. Per la verità, ai padroni di casa
mancavano alcune pedine importanti che hanno pesato non di poco sulla gara, comunque, il Borussia aveva preparato al meglio la gara, aveva lavorato alacremente tutta la settimana, affinché, si potesse presentare di fronte agli avversari in condizioni ottimali. Così è stato. Mercoledì, invece, si è disputata la gara contro lo Scanzano, recupero del primo febbraio. Partita ricca di motivazioni, sia per i molti ex, a iniziare da mister Viola, sia per la risaputa rivalità sportiva fra le due cittadine, un pareggio ha accontentato tutti, identico risultato della gara d'andata. Per questa sfida, nonostante si giocasse di mercoledì, si aspettava il pubblico delle grandi occasioni, poiché questo è un derby molto sentito, ma così non è stato, il freddo pungente ha
tenuto lontano dagli spalti i tifosi. Alcuni coraggiosi e parliamo di poche decine, hanno sfidato il gelo, assistendo all'evento. La partita si è disputata su un terreno molto scivoloso a causa della pioggia caduta prima e durante la gara. Nonostante la forte rivalità e l'agonismo dei ragazzi, la partita è stata molto corretta, infatti, si segnalano solo due ammoniti, uno per parte, ciò fa onore alle due compagini. Archiviate queste due sfide, per il Borussia è tempo di pensare alla gara di domenica prossima contro il Grottole, non dovrebbe rappresentare un grande ostacolo, ma ogni partita ha una storia a sé, quindi sarebbe un grave errore sottovalutare l'avversario. Roberto Martino provinciamt@luedi.it
Scanzano Non ha versato i tributi
Il comune chiude con l’agenzia Arit SCANZANO JONICO «L'Arit (Agenzia riscossione tributi) di Scanzano Jonico, una società mista con socio privato Tributitalia ex Sangiorgio, insediatasi nel 2000, decade nel rapporto con il Comune di Scanzano Jonico». A dichiararlo è il sindaco Salvatore Iacobellis. Il Quotidiano lo ha incontrato per per comprendere i motivi che porteranno all'interruzione del rapporto privatistico ventennale voluto dalle Amministrazioni precedenti guidate dall'ex sindaco Mario Altieri. Sindaco può spiegarci il motivo? «Non avendo riversato nelle casse comunali i tributi riscossi, per due trimestri consecutivi, ci siamo avvalsi della clausola contrattuale che ne dichiara la decadenza, inadempienza rilevata dagli uffici e fatta propria dalla giunta municipale e proposta al consiglio comunale che si terrà il prossimo 20 marzo per la “dichiarazione di decadenza”. Dopo nove anni dal suo insediamento, può dirsi concluso il nostro rapporto con il socio riscossore». Secondo lei l'Arit impugnerà la vostra azione? «Sicuramente. La battaglia legale sarà lunga, ma in virtù di tale inadempienza, abbiamo ottime possibilità di spuntarla». Se non erro, già in passato avevate cercato di interrompere il rapporto che vi lega, perché? «L'aggio per noi è particolarmente oneroso, il 24 per cento; inoltre, l'Amministrazione ha bisogno di un flusso costante di cassa, cosa che Sangiorgio non sempre ha garantito. Solo negli ultimi due trimestri però, si sono verificate le condizioni per una deca-
Salvatore Iacobellis
denza che per i motivi suddetti sarà un vantaggio per l'ente e che ci consente di guardare con ottimismo al futuro, avendo la certezza di avere ragione nei tribunali e di far correre così minori rischi possibili al Comune di Scanzano. Se non ci fossero state queste due inadempienze, sarebbe stato troppo rischioso per noi imbarcarci in un'azione legale, mirata all'interruzione del rapporto, che avrebbe tra l'altro, visto scarse possibilità di riuscita. I sindaci passano ma le loro azioni restano. Questa è la dimostrazione». In caso di decadenza dell'Arit, ripristinerete l'Ufficio Tributi? «Certo, gestiremo in house i nostri tributi (Ici, Tarsu ecc) direttamente». L'Arit ha come soci oltre al Comune di Scanzano, Senise, Francavilla in Sinni e Terranova del Pollino, si è raccordato con gli altri sindaci? «Sì. Non solo con loro, ma abbiamo contatti con i sindaci di Puglia, Lazio, Sardegna ed Emilia -Romagna che lamentano le nostre stesse perplessità». Pierantonio Lutrelli
Sport 39
Sabato 21 febbraio 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Calcio Mourinho guarda al campionato, ma anche alla sfida di Champions League
L’Inter contro il suo passato Neroazzurri a Bologna contro l’ex Mihajlovic MILANO - Per il Manchester, Josè Mourinho dà appuntamento a tutti a lunedì prossimo alle 14 in punto. «Tenetevi da parte delle belle domande» suggerisce il tecnico portoghese a chi ha fretta di far salire la febbre d’Europa per gli ottavi di Champions con i Red Devils di sir Ferguson e di Cristiano Ronaldo. Per la verità Mourinho, magari per dovere di ospitalità verso i numerosi giornalisti inglesi, qualcosa che vagamente giri intorno alla partitissima di Champions la dice pure. “Anche il Manchester United avrà visto il derby, e saranno rimasti sicuramente impressionati». «Martedì sera – aggiunge - ci saranno 80mila persone allo stadio. Immagino una grande atmosfera, con tutti i tifosi dell’Inter legati alla squadra per vincere insieme. Come in occasione dell’ultimo derby. Ci saranno anche i tifosi dello United che faranno un sacco di rumore, come sempre. Sarà quindi un grandissimo match’'. L’avversario che però Mourinho vuole sia ben inquadrato oggi dai suoi è invece il Bologna del 'super ex' Sinisa Mihajlovic. “Non è vero che mercoledì la squadra si è allenata allo stadio 'Meazzà per preparare la partita contro il Manchester. Siamo andati a S. Siro perchè i campi di Appiano sono 'stanchì per il gelo dell’inverno. D’altra parte fino alle 18 di oggi sarà più importante il campionato». E comunque, anche dopo la conclusione della gara di Bologna Mourinho ha anticipato che quella col Manchester non sarà la partita più importante della stagione. «La più importante è sempre e solo quella nella quale la squadra gioca per un titolo - sottolinea il tecnico portoghese -. Se vinciamo contro il Manchester e poi perdiamo, magari anche in finale, non avrà nessun significato. L’ho detto pure per il derby della settimana scorsa: importante è vincere la competizione». A Bologna invece ci sono in palio dei punti e Mourinho ha fame di punti. «Ne abbiamo bisogno: sicuramente abbiamo bisogno di più di 25 punti per lo scudetto». Difficile pensare quindi a una qualche forma di turn over al Dall’Ara. Mourinho anzi ammonisce i suoi a non risparmiarsi: «Nessun giocatore deve pensare che si può scherzare col Bologna. Chi lo fa scherza con me, e chi scherza con me sa che non giocherà martedì». Sarà quindi domani più o meno la stessa Inter del derby e gran parte di quella che giocherà col Manchester. Al massimo si potrebbe vedere una staffetta tra Ma-
Juventus stasera al Barbera
A Palermo con Trezeguet
xwell e Santon a sinistra e una tra Figo e Stankovic dietro le due punte che saranno ancora Ibrahimovic e Adriano passato indenne stavolta dall’esame della prova-tv. «Mi sembra ovvia la ragione per la quale non è stato squalificato», commenta Mourinho. A seconda del risultato potrebbe esserci un pò di spazio anche per Balotelli, mentre Vieira è destinato a giocare qualcosa di più dei 15' del derby. Con Mihajlovic, Mourinho chiude il duello. «Da parte mia, passo e chiudo la polemica. Ho la stessa opinione di prima: mi sembra un allenatore che, anche se lavora come titolare da appena tre-quattro mesi, ha grandi possibilità di fare una carriera importante. Io glielo auguro». Una gara che mette di fronte il passato dell’Inter e il suo futuro che guarda dritto in faccia allo scudetto e alla Champions League. Due obiettivi di grido.
PALERMO - 'T' come Trezeguet e turnover. Claudio Ranieri ha deciso: via al francese dal primo minuto a Palermo e spazio, seppure limitato, alle seconde linee. La partita è un punto strategico della stagione, come lo saranno i prossimi cento giorni, con 18 match pressochè decisivi da giocare. È in questo momento che si definisce l’annata bianconera e Ranieri ne è conscio: «L'Inter è lontana e sappiamo che deve fermarsi lei perchè noi la possiamo avvicinare. Sappiamo quale trattamento ci riserverà il Palermo, lo scoprimmo all’andata. Non vogliamo lasciare altri punti e ci rendiamo conto che la partita sarà anche una prova gene- Trezeguet rale per Londra, ma sarebbe un grave errore pensare già al Chelsea». «La squadra sta bene, è in salute – sottolinea – ma abbiamo bisogno di uno slancio in più per fare bene i prossimi sette giorni, slancio che può dare solo una vittoria». Il tecnico, insolitamente rispetto alle proprie abitudini di vigilia, fa altri due nomi sicuri fra i titolari, Chiellini e Camoranesi. Per loro, in pratica, è già turnover, perchè a causa dei lunghi infortuni, hanno giocato molto meno Josè Mourinho, tecnico dell’Internazionale
Serie B. Labronici a Grosseto. I pugliesi in casa con l’Ascoli. Posticipo a Parma
Livorno e Bari a difesa del primato ROMA - Il campionato di serie B torna in campo oggi pomeriggio (ore 16) per la disputa della sesta giornata di ritorno. Fari puntati ancora sulla coppia di squadre al vertice, Livorno e Bari, appaiate al primo posto con 46 punti. Il club labronico giocherà in trasferta nel derby toscano sul campo del Grosseto (possibile un leggero turnover nell’undici di Acori). La formazione di Ezio Rossi, al debutto in panchina, è al completo e si affida al tandem offensivo composto da Sansovini e Pichlmann. Il Bari torna a giocare in casa nel match contro l’Ascoli. Il pronostico sembra pendere decisamente verso il club pugliese anche se i bianconeri marchigiani, recuperati due punti in classifica dopo la riduzione della penalizzazione (-4), po-
degli altri. Dunque, riposa sicuro Legrottaglie e poi l’altra alternativa in attacco potrebbe essere Iaquinta. Un dubbio, però, sorge quando si chiede a Ranieri se la squadra è pronta a riabituarsi a un gioco d’attacco differente da quello che ha svolto per tutta la stagione, con Amauri assai diverso dal francese per caratteristiche, accanto a Del Piero: “Credo che i compagni sappiano benissimo come servire David, perchè ci giocano da tanto tempo». Tra questi, Camoranesi, Nedved, ma soprattutto Del Piero: potrebbe essere quindi un indizio della presenza in campo di Alex. Ranieri dedica anche una risposta a Tiago, che in una intervista a Sky si è assunto in toto la responsabilità dello scarso rendimento dello scorso anno: «Io non ho fatto niente di particolare per il giocatore, se non dirgli che ho sempre creduto in lui. Ho solo cercato di fare il bene della società, visto l’investimento che avevamo fatto. Ma è stata soprattutto la squadra, che stravede per Tiago, a convincerlo a rimanere, cosa di cui sono molto contento».
trebbero proseguire il buon rendimento dall’arrivo della nuova guida tecnica. Domani l’insolito posticipo serale in programma allo stadio «Tardini»: Il Parma di Guidolin è pronto ad ospitare il Brescia di Sonetti nell’autentico match-clou di giornata. L'Empoli cerca un pronto riscatto al pesante ko di Modena e proverà a tornare alla vittoria nella gara casalinga contro il Cittadella. Baldini potrebbe tornare al modulo con una sola punta (Corvia), gli ospiti devono risolvere il dubbio sull'utilizzo di Iori. L’Avellino, fanalino di coda della categoria, non può permettersi ulteriori passi falsi ed è deciso a portar via l’intera posta in palio dal match del «Partenio» contro il Vicenza.
CLASSIFICA SERIE B Bari
46
Mantova
32
Livorno
46
Rimini
32
Parma
44
Pisa
32
Brescia
43
Piacenza
31
Sassuolo
42
Ascoli
31
Grosseto
41
Cittadella
29
Empoli
40
Frosinone
29
Triestina
39
Salernitana
29
Vicenza
37
Treviso
23
Albinoleffe
35
Modena
21
Ancona
32
Avellino
21
40
Sabato 21 febbraio 2009
Sport
Potenza: Donati A Melfi arriva Paoloemilio Matera a Vitulano
Sport 41 Prima Solo oggi, nella rifinitura di Scafati, scioglierà i dubbi di formazione Sabato 21 febbraio 2009
Arleo prova il Potenza Di Bella e Cozzolino non sono stati convocati PARTENZA di prima mattina per la comitiva rossoblu, che arriverà a pomeriggio inoltrato in Umbria. Una fondamentale tappa intermedia sarà l’allenamento di rifinitura in programma, strada facendo, a Scafati. In questa sede infatti Arleo scioglierà gli ultimi dubbi, ma soprattutto potrà provare alcuni schemi e movimenti - soprattutto sui calci piazzati - impossibili da mettere in atto durante la settimana per la neve che ha costretto il gruppo a spostarsi sui campi di calcetto al coperto di contrada Rossellino. Date per certe le assenze degli infortunati Cozzolino e Di Bella, i principali dubi da sciogliere per il tecnico sono legati a Tommaso Dei e Benedetto Mangiapane, entrambi da testare proprio nella sgambatura di stamani sul terreno di gioco campano. L’ex della Nocerina avverte ancora dolore alla caviglia malconcia ma raggiungerà i compagni direttamente a Scafati. Infatti fino a ieri pomeriggio è rimasto a curarsi a Salerno, nel centro fisioterapico gestito dallo storico massaggiatore del Napoli Salvatore Carmando. Sicuramente sarà dei 18 ma con tutta probabilità partendo dalla panchina, offrendo ad Arleo la possibilità di usufruire delle sue doti balistiche a gara in corso. Magari, chissà, per sbloccare la partita. Chi invece ha dovuto rimandare le cure già programmate è Matteo Berretti, che
Pasquale Arleo
soffre di pubalgia da qualche tempo. In settimana il toscano si è allenato senza forzare, ma è stato aggregato al gruppo in mancnza di alternative. Arleo gli ha chiesto un ultimo sforzo vista l’emergen-
za: Berretti parte per Perugia con forti probabilità di giocare, stringendo i denti, probabilmente in quella posizione più avanzata che gli ha consentito l’anno scorso di esplodere. Poi da lunedi’ si rivolgerà ad una struttura specialistica, questa volta a Cesenatico. I ballottaggi per la definizione dell’undici iniziale potrebbero riguardare Patarini e Pires per una maglia in difesa, Berretti e Cantoro per il ruolo di prima punta, Sarno e Nolè sull’out di destra. In forte ascesa le quotazioni di Gianluca Scardini, visto in ascesa durante la settimana nonostante gli allenamenti a scartamento ridotto. Una maschera protettiva dovrebbe consentire la regolare presenza in campo di Alessandro Sabatino, che soffre dei postumi di un intervento ai denti. Innegabilmente il ritorno sulla panchina del Perugia di Giovanni Pagliari darà nuovo entusiasmo all’ambiente biancorosso, quanto meno è lecito attendersi la scossa legata al cambio della guida tecnica. Ma il Perugia soffre storicamente l’impatto con il campo amico, visto anche l’atteggiamento quasi ostile che il pubblico sta avendo negli ultimi tempi verso i grifoni. E’ negli intenti di Arleo approcciarsi in modo propositivo alla gara, ricordando anche quanto è successo un anno fa. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it
Seconda Campo spalato: con il Manfredonia si gioca all’attacco
Melfi pronto alla sfida-verità E’ INIZIATA l’opera di pulutira dalla neve dell’Arturo Valerio, da parte della società melfitana. Con un pod cast e alcune pale si è provveduto ad eliminare la coltre bianca che ricopriva il manto erboso. Al termine dell’operazione una buona notizia. Il terreno di gioco si presentava in buone condizioni, se non ci dovessero essere altre precipitazioni nevose, la gara con il Manfredonia si giocherà tranquillamente e soprattutto su di un campo che ha tenuto bene. D’altronde non è la prima volta che il manto del Valerio è capace di assorbire al meglio gli eventi atmosferici avversi. Un particolare importante, specie in considerazione del fatto che contro il Manfredonia il Melfi dovrà impostare una gara d’attacco. “Vogliamo i tre
punti-sottolinea Emanuele Gabrieli-siamo coscienti della rilevanza di una partita così. Si tratta di uno scontro diretto, giochiamo davanti al nostro pubblico e non possiamo fallire. Inoltre vogliamo anche vendicare la sconfitta dell’andata. Una partita particolare, in cui di certo non meritavamo di perdere. Ora la situazione è cambiata, ma guai a distrarsi. Dovermo essere attenti e concentrati. Loro hanno cambiato allenatore ed avranno maggiori stimoli. Ma ripeto noi vogliamo la vittoria”. Suona la carica Gabrieli, alla vigilia di un match fondamentale per il Melfi. Si tratta di un crocevia importante e centrare i tre punti significherebbe effettuare un ulteriore salto in avanti in classifica. Palumbo anche in virtù delle
condizioni del campo, alquanto rassicuranti ha provato un undici offensivo. Contati gli uomini in difesa e in attacco restano i soliti dubbi a centrocampo. Salgono le quotazioni di Giffuni, provato alto a sinistra con Bufano sulla corsia opposta. In mezzo Mitra sembra avvantaggiato su Pacchiotti come partner di Maisto. Queste le ultime indicazioni emerse dal lavoro del campo, ma si sa che Palumbo vuol tenere tutti sulla corda e comunicherà le sue scelte solamente poco prima del match. L’intenzione sembra però quella di schierare un Melfi con una più alta propulsione offensiva, in grado di fare la partita e mettere in difficoltà il Manfredonia che si preannuncia con un inedito 4/3/3. Mitra per caratteristiche è in gra-
Mitra al rientro
do di impostare l’azione, qualora gli avversari dovessero riuscire a limitare Maisto, con il Melfi che avrebbe sia sul centro destra che sul centro sinistra due validi costruttori di gioco. Il compito di Giffoni, invece sarà quello di rifornire adeguatamente il tandem offensivo. Un banco di prova importante per il giovane tornante gialloverde alla ricerca della definitiva consacrazione. Emilio Fidanzio
Prima Divisione Il Foggia segna dalle retrovie e si candida ai play off
Vola, Colombaretti rossonero vola FOGGIA. L'han paragonato a Pippo Inzaghi per l'astuzia ed il fiuto con cui s'è presentato puntuale per ben due volte all'appuntamento con il gol. C'è chi, invece, ha azzardato l'illustre parallelo con Gianluca Zambrotta valutando i progressi sontuosi compiuti dopo la “trasformazione”. Tommaso Colombaretti, il nuovo idolo di Foggia, il risolutore della sfida con la Juve Stabia, l'uomo della svolta (i rossoneri non avevano mai vinto in trasferta), schernisce, sorride e sottovoce confessa: “Non facciamo questo tipo di paragoni. Zambrotta è un mio punto di riferimento, è un calciatore eccezionale, probabilmente unico per versatilità, dinamismo, qualità e spinta, ma accostarmi a lui non è proprio il caso. Corro il serio rischio di essere preso in giro dai compagni per chissà quanto tempo”. Eppure le analogie non mancano perché Tommaso Colombaretti nasce proprio come Zambrotta - esterno alto di centrocampo, è un destro puro (anche se ha quasi sempre giocato a sinistra) e da mezz'ala d'attacco s'è ritrovato ad agire da terzino sinistro. Non tanto per intuizione geniale (come fu quella di Lippi con Zambrotta), ma per chiare esigenze di natura tattica: “Già avevo ricoperto questo ruolo nel girone di ritorno della passata stagione spiega Colombaretti - Galderisi gioca-
va con un 4-2-3-1 che richiedeva la presenza di due mediani statici. Io avevo caratteristiche diverse, sono più portato ad inserirmi ed accettai di buon grado l'arretramento sulla linea dei difensori”. Pur preferendo agire in posizione più avanzata - “Con Campilongo mi trovavo meravigliosamente perché mi lasciava giocare da interno destro nel 4-3-3 in un ruolo che si sposa benissimo con le mie caratteristiche” - non ha accennato nemmeno una smorfia quando Novelli gli ha richiesto il sacrificio: “Ho dato la mia piena disponibilità perché volevo giocare e mi sentivo pronto per la trasformazione. Se avessi avuto timore mi sarei tirato indietro. In principio ho giocato a destra, soffrendo un pochettino perché con uno come Troianiello davanti bisogna soltanto occuparsi della fase difensiva. Con l'arrivo di Pedrelli ed il mio spostamento a sinistra le cose sono cambiate. Posso attaccare molto di più e partecipare con insistenza alla manovra”. Merito chiaramente di Novelli e delle sue idee molto offensive: “Mi chiede sempre di spingere per creare superiorità sulla fascia. Il mister è uno in gamba: testardo, cocciuto e legato profondamente alle proprie convinzioni calcistiche. È riuscito a metabolizzare la pressione forte della piazza di Foggia, a proporre sempre le proprie idee e a
lanciare la squadra in piena zona playoff nonostante il ridimensionamento d'organico. Ha dato una svolta decisa: l'anno scorso si vinceva coi grandi nomi, adesso siamo in alto con la forza del gioco e la serenità del gruppo. Nello spogliatoio non esistono antipatie, tra tutti noi ci sono rapporti franchi e sinceri che portano ognuno a sacrificarsi per il bene del compagno”. La doppietta realizzata contro la Juve Stabia ha convinto ulteriormente il jolly di Fano che anche partendo da dietro si può essere incisivi se inseriti in un contesto di gioco brillante: “Magari rispetto al passato ho minori opportunità, non gioco tanti palloni in una partita, cerco di rendermi pericoloso soprattutto sulle palle inattive. Ma l'importante è attaccare e soprattutto segnare”. Perché il gol - inutile nasconderlo - mancava eccome a Tommaso Colombaretti: “Non c'è mai stata una stagione in cui non ho centrato il bersaglio e quest'astinenza un po' mi pesava. In una sola volta ne sono arrivati due (terza doppietta in carriera dopo quella di Benevento in coppa Italia 2006/07 - e quella di Pisa - 2005/06 con la maglia del Martina) ed è stato stupendo, soprattutto perché sono serviti a vincere la prima gara in trasferta della stagione”. Filippo Zenna
Finale di campionato con tre obiettivi CERCHIAMO di fare un resoconto della situazione dopo la quinta giornata di ritorno, a dodici incontri dalla fine del torneo regolare, senza l'appendice dei play off/out, e alla vigilia di una delicatissima trasferta quale quella di Perugia. Di queste dodici gare il Potenza ne dovrà disputare perfettamente la metà fra le mura amiche e le altre in campo avverso . Facciamo un po' di conti. Per raggiungere la permanenza, evitando la disputa dei play-out, la compagine rossoblu, che attualmente ha conquistato 16 punti, ne dovrebbe, verosimilmente, ottenere altri 24, ritenendo la quota salvezza posta a 40 punti, come da statistica degli anni passati. Quindi dovrebbe vincere sei gare interne totalizzando quindi 18 punti ed acquisire gli ulteriori 6 punti in campo esterno: frutto di tre vittorie, ovvero sei pareggi oppure altre combinazioni a seconda dei punti - diversamente dai 18- che si dovessero conquistare in casa. L'obiettivo più alla portata, allo stato attuale, è quello di arrivare penultimi, evitando in tal modo la retrocessione diretta. Basilare per raggiungere questo risultato è l'ottenimento di punti importanti e determinanti (1 o ancora meglio 3) sul campo della Pistoiese. Un risultato soddisfacente si avrebbe con la possibilità di collocarsi in modo utile in griglia playout, che vuol dire arrivare almeno quartultimi (15°) e che darebbe la possibilità di giocare l'incontro di ritorno in casa, con il non trascurabile vantaggio di conservare la permanenza nella categoria, non so-
lo con la vittoria, ma anche in caso di parità di punteggio nei due scontri diretti. Qual è, a questo punto, realisticamente, l'opzione più probabile per il Potenza S.C.? Noi sommessamente riteniamo che la percentuale di salvarsi direttamente sia minima. Quella di evitare la retrocessione diretta, di rimando, molto alta anche in considerazione delle potenzialità dell'organico a disposizione di mister Arleo. Infine le probabilità di raggiungere un posto soddisfacente in griglia play-out (14° o 15° posto ), al momento, sembrano inferiori al 50% - diciamo il 40% - tenendo presente gli 8 punti che separano i rossoblu dalla squadra che è collocata attualmente in quindicesima posizione. Si è certi che si è pianificato di impostare la preparazione fisica dei giocatori, con i richiami della fase invernale, in prospettiva di dover mantenere la condizione ancora per almeno 20 giorni, dopo il termine della stagione regolare prevista il 17 maggio, ricordando che gli incontri play-out si svolgeranno con gara di andata il 31 maggio e di ritorno il 7 giugno. I numeri asettici indicano che il Potenza dovrebbe disputare gli spareggi per evitare la retrocessione in 2^ Divisione, con una posizione - non ottimale - nella griglia, ma la speranza da parte della dirigenza e della tifoseria è che la fortuna, che finora è stata estranea ai colori rossoblu, possa invertire la tendenza ed arridere, finalmente, nel rush finale. Giuseppe Rita sport@luedi.it
IN BREVE Le limitazioni per Potenza-Crotone IN OCCASIONE della gara Potenza-Crotone (Prima divisione, girone B), in programma domenica 1 marzo, il prefetto del capoluogo lucano ha disposto la vendita per ciascuno tifoso calabrese di un solo biglietto, che non potrà essere ceduto. La decisione è stata presa dal prefetto «in considerazione delle analisi fatte dal Comitato di analisi per la sicurezza dalle manifestazioni sportive (Casms)». I biglietti per i tifosi del Crotone potranno essere venduti «esclusivamente presso le rivendite individuate di intesa tra le Questure interessate e la società del Potenza sport club. La vendita dovrà avvenire – è spiegato nella nota della prefettura – sotto la diretta responsabilità della stessa società, che dovrà garantire il riscontro dei documenti di identità degli acquirenti e fornire l’elenco degli stessi». dovrà avvenire – è spiegato nella nota della prefettura – sotto la diretta responsabilità della stessa società, che dovrà garantire il riscontro dei documenti di identità degli acquirenti e fornire l’elenco degli stessi».
Arezzo, Giordano e Colonnese in panchina? Clamorosi gli sviluppi che potrebbero esserci ad Arezzo dopo la sconfitta di Taranto. Il ko non è sceso giù al presidente Mancini che aveva pensato di mandare la squadra in ritiro, prima di far rientare il provvedimento. Ma nel mirino a questo punto si trova la panchina di Marco Cari, che affronta la gara interna con il Lanciano con una spada di Damocle sulla testa. Nei giorni scorsi pare il patron si sia incontrato con Bruno Giordano, che già un anno fa, di questi tempi, era in predicato per rimpiazzare Cuoghi. Insieme all’ex bomber della Lazio arriverebbe in amaranto anche Francesco Colonnese, attualmente impegnato come opinionista con Mediaset Premium ma , eventualmente, pronto ad intraprendere una nuova carriera. Considerando anche il fatto che vive in Toscana da tempo. Cari l'altro ieri è stato lì lì per essere esonerato. Adesso ha una sorta di ultima possibilità. Una situazione difficile ma dalla quale può venire fuori con l'aiuto dei giocatori, come accaduto col Benevento, e magari anche dell'ambiente che pare gradire il tecnico assai più della società aretina.
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Sport
Sabato 21 febbraio 2009
Tornei regionali In giornata possibili altri rinvii per il maltempo
In regione saltano 17 gare I PRIMI EFFETTI del maltempo degli ultimi giorni sulla regione si ripercuoteranno direttamente sulla disputa delle partite dei campionati di calcio. In via del tutto preventiva, il Comitato regionale di Basilicata, diretto da Piero rinaldi, ha effettuato un giro di controlli telefonici per monitorare la situazione dei campi sulle quali si deve giocare, sia in giornata (per qualche anticipo) sia domani. Ebbene, al momento di andare in stampa, la situazione era abbastanza critica, tanto che la Figc lucana ha già preso la decisione di rinviare a data da destinarsi 17 partite. Non si può escludere a priori che nella giornata di oggi si effettuino altri controlli per evitare alle squadre che devono viaggiare inutili e costosi spostamenti. E così, in Eccellenza saltano due sfide: quella di Avigliano, dove era di scena l’Oppido, e quella di Banzi, dove arrivava la Murese. Nel campionato di Promozione, niente da fare sui terreni di gioco di Lagopesole (era
in programma il sentitissimo derby con il Vitalba), di Latronico (dove arrivava il Varisius Matera) e di Viggiano, dove c’era il Bella. In Prima Categoria, girone A, alla Figc di Potenza Barrata e Pantano si daranno appuntamento in altra data, così come non si disputeranno le sfide di San Cataldo e di San Chirico Nuovo. su quest’ultimo campo mancava ancora l’ufficialità che dovrebbe arrivare in giornata. Nel raggruppamento B non si gioca Satriano-Paternicum, mentre è asai probabile il rinvio di Lagonegro-Burgentia, anche se la società di casa si stava muovendo per trovare un campo alternativo. Nel girone C di Seconda categoria non dovrebbero esserci problemi su nessun campo, mentre sono quattro le gare che saltano nel gruppo A. Si tratta di quelle di Scalera, Bella, San Fele e Avigliano (dove avrebbe dovuto giocare in anticipo il San Giovanni). Nel secondo girone niente da fare a Anzi e Albano, mentre per il Metanauto Picerno si attende l’ufficialità odierna.
Malagnino: «Rivisti gli errori di Fasano per non commetterli più»
Matera: prove di play-off Il Pomigliano è in salute. Magliocco a disposizione GLI ALLENAMENTI del F.C. Matera continuano in vista dell'importante match casalingo contro il Pomigliano di domenica. La seduta del venerdì, che si è svolta ancora sul campo della zona Paip, per l'indisponibilità del XXI Settembre a causa del rizollamento di alcune zone, ha visto tra i principali assenti Marsico, Lonardo e Cilumbriello, quest'ultimo affetto da influenza. Non si è allenato con il resto della squadra anche Marco Conte, che ha svolto lavoro di corsa, a parte, e non potrà essere schierato domenica dal mister. Quella di domenica sarà una sfida importantissima contro una formazione in salute, quella napoletana, reduce dalla vittoria sull'Ischia per 4 a 1 della scorsa giornata, e vittoriosa nel girone di andata proprio anche contro i biancazzurri, allora guidati da Corino. I campani occupano attualmente la terza posizione in classifica a 39 punti, in condominio con il Pianura; letali tra le mura amiche, ma altalenanti nelle gare esterne, vantano solo tre successi in trasferta, fra cui spicca però il colpo fatto a Nocera. Mister Antonio Foglia Manzillo dovrebbe sicuramente fare a meno per domenica di Cilumbriello, il quale
Malagnino
potrebbe essere sostituito da Gatti o Mirabelli, mentre nell'allenamento di ieri pomeriggio, in grande forma sono apparsi sia La Fortezza che il giovane Alessio Montingelli. Ritorna a disposizione del tecnico biancazzurro, dopo il turno di squalifica appena scontato, anche Rocco Malagnino, il
quale vede determinata la squadra: “Domenica bisogna vincere assolutamente. Se il mister vorrà schierarmi mi farò trovare sicuramente pronto; fra l'altro sto bene fisicamente e ho anche recuperato l'infortunio al ginocchio” Poi, a proposito della settimana di allenamenti in vista della sfida con il Pomigliano, ci dice: “Abbiamo trascorso una settimana buona sotto il profilo dell'allenamento, e abbiamo rivisto gli errori fatti a Fasano, per non ripeterli più”. La seduta del venerdì pomeriggio si è conclusa con la partitella in famiglia, in cui sono spiccate le buonissime condizioni di Albano, Naglieri, La Fortezza, Montingelli e Porzio, e non è escludibile di vedere questi atleti tutti in campo domenica dall'inizio. Migliora, dal punto di vista della forma fisica, anche Roberto Magliocco, il quale sarà sicuramente tenuto in considerazione dal mister per la sfida del XXI Settembre di domenica. Importanti quindi le assenze di Alberto Marsico e Gaetano Lonardo, ma in ogni caso il tecnico materano avrà altre validissime scelte per cercare di fare bottino pieno contro il Pomigliano. p.o.
Juniores Francavilla e Genzano in Puglia Francavilla Preoccupano neve e l’influenza
Matera ad Angri Lazic, molti dubbi TRE trasferte per le tre lucane impegnate nel girone M del campionato nazionale Juniores. Per quanto riguarda il Matera ci sarà la trasferta sul campo dell'Angri; una gara impegnativa per capitan Eletti e compagni che incontreranno sul proprio cammino un team campano “arrabbiato” dopo la pesante sconfitta subita una settimana fa sul campo del Francavilla in Sinni. Il Matera, invece, gode di ottima salute dopo la vittoria contro il Bitonto per due a zero. Una prestazione maiuscola per i ragazzi allenati dal tecnico Danza che hanno superato senza affanni un arcigno Bitonto conquistando il ventottesimo posto in classifica. Nelle fila angresi sarà assente l'atleta Noto che è stato appiedato dal giudice sportivo per due turni. Trasferta anche per il Francavilla in Sinni che sarà di scena in quel di Grottaglie. Si prospetta una gara ad alti livelli tra due formazioni che occupano i piani alti della graduatoria: il Grottaglie è quarto con trentadue punti, mentre il team sinnico è sesto con quattro lunghezze in meno. I ragazzi allenati da
mister De Benedictis sono reduci dal poker di reti rifilato all'Angri, mentre i tarantini dallo scialbo pareggio esterno sul rettangolo di gioco della penultima, Gelbison. Un pari che potrebbe aver abbassato il morale degli atleti grottagliesi e che potrebbe avvantaggiare il Francavilla che dovrà fare a meno dell'atleta, Daniele Bruno, squalificato per due turni. Infine, lontano dal campo amico sarà impegnato anche lo Sporting Genzano. I ragazzi allenati da mister Conversano saranno ospitati dal team del Francavilla Fontana. Altra gara da prendere con le pinze per i biancorossi che di fronte troveranno una compagine forte e ben organizzata. Il Genzano, però, nelle ultime gare sta mostrando piccoli miglioramenti; sabato scorso, infatti, contro la Nocerina che è capolista del girone, i biancorossi hanno perso ma, a differenza delle altre gare, con un passivo di un solo gol giocando una buona gara. Miglioramenti che fanno ben sperare per il futuro. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
FRANCAVILLA – La compagine sinnica continua nelle sue sedute di allenamenti in vista del match casalingo contro il salernitani dell’Angri. Tutto il gruppo si allena al completo e con la convinzione di poter conquistare la vittoria, che sarebbe davvero di vitale importanza per proseguire la scalata verso una classifica più tranquilla. Nemmeno il freddo e la neve hanno fermato il Francavilla che ieri ha lavorato regolarmente al Gian Battista Rossi di Senise. La speranza in casa sinnica è quella di poter giocare regolarmente il match, senza che ci siano intoppi legati alle condizioni climatiche, che per domenica, dovrebbero ritornare a fare le bizze con delle nevicate previste su tutta l’area del Senisese-Pollino. Questo è quanto dicono i bollettini meteo. Anche in questo caso dunque, il condizionale rimane d’obbligo. In ogni modo, la squadra lavorerà con impegno nella vicina Senise, per preservare il manto erboso del Fittipaldi, in vista della sfida di domenica contro l’Angri. I rossoblu infatti, tenteranno di
sfruttare nel migliore dei modi il fattore campo. E proprio per questo, le condizioni del Fittipaldi dovranno essere se non ottimali, vista la neve che è caduta nei giorni scorsi, almeno dignitose. La squadra, dicevamo, ha lavorato incessantemente e con tutta la rosa al completo, con i rientri del portiere De Blasio, dei centrocampisti Romaniello e Di Senso, assenti nell’impegno di Bitonto per squalifica. Una squadra quindi, che salvo imprevisti dell’ultim’ora dovrebbe schierarsi al gran completo con l’undici titolare a scendere in campo. In casa grigiorossa invece, si fanno i conti con i malanni di stagione, con alcuni giocatori alle prese con la febbre. Si tratta di Galdi, Fabbricatore, Manzo, De Rosa, Zerillo e Radicchio. Però, per tutti non dovrebbero esserci particolari problemi di impiego in squadra. Intanto, la società del presidente Claudio Palumbo ha ricevuto le dimissioni del direttore generale Ferdinando Elefante, per sopravvenuti impegni di lavoro. Claudio Sole
Genzano Prove sul sintetico
Pirone a Pianura a viso aperto
Claudio Pirone
GENZANO DI LUCANIA Tensione e convinzione nei propri mezzi. Questa la vigilia dello Sporting Genzano prima del delicatissimo match contro il Pianura. Giovedì scorso la compagine bianco rossa ha giocato un'amichevole a Oppido, contro l'Angelo Cristofaro per saggiare ed abituarsi al manto sintetico. In effetti, gli uomini alla corte di Mister Pirone, a Pianura dovranno giocare su un campo con condizioni identiche a quello del Comunale di Oppido. Il risultato finale maturato tra A. Cristofaro e Sporting è stato di parità (1-1). Il risultato, tuttavia, ha dato indicazioni importati ad entrambi gli allenatori. Mister Pirone ha dovuto fare a meno di Buonocore, tenuto a riposo cautelare in vista di domenica. Mister Pirone dovrà fare a meno di Fiore, messo fuori squadra dal giudice sportivo per la doppia ammonizione, e quindi l'espulsione, rimediata domenica scorsa. Al suo posto, Autiero, sembra il favorito a sostituire il neo acquisto genzanese. Intanto, la squadra che domani scenderà in campo sembra già fatta con Borrelli tra i pali; Fiscina e Trifone centrali, Autiero e Shiavone sulle fasce; il centrocampo d'acciaio con Papagni, Buonocore, Bacio Terracino e Rega; in attacco l'unico dubbio per chi affiancare ad Impagliazzo tra Murano e Compierchio. Entrambi i ragazzi bianco rossi hanno di-
mostrato di meritare un posto in squadra e solo all'ultimo Mister Pirone scioglierà il dubbio. Entrambe le squadre, Sporting Genzano e Pianura, hanno bisogno di punti. La prima per uscire fuori dal pericolo retrocessione; la seconda per continuare a lottare per uno posto tra le prime della classe. Dopo la vittoria di domenica scorsa, lo Sporting Genzano proverà ad allungare la striscia positiva di questo 2009 cercando di portare a casa un risultato utile. D'altronde lo Sporting che si vede in trasferta ha creato non pochi grattacapi alle grandi del torneo ed è per questo che a Genzano si respira aria di ottimismo. Il Pianura, fermo ormai da due settimane ritorna in campo contro una squadra che ha urgente bisogno di punti. Benché la classifica dice che le due squadre occupano posizioni in classifica diametralmente opposte con i padroni di casa fortemente favoriti, i bianco rossi lucani proveranno a dare il massimo per contrastare la superiorità degli avversarsi. Il Pianura, invece, cercherà di continuare l'inseguimento impossibile al Brindisi e l'aggancio al secondo posto sulla Nocerina, sperando in un passo falso dei cugini campani. La partita si preannuncia interessante con due squadre alla ricerca di un risultato positivo. Rocco De Rosa
Sport
Allievi regionali 20ª giornata
Sabato 21 febbraio 2009
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Giovanissimi regionali 20ª giornata
Campagna all’assalto Per le capolista dell’Invicta Matera impegni a domicilio L’Asso Potenza prova ad accorciare MATERA - Il maltempo condiziona anche la diciannovesima giornata in cui non si giocano ben quattro partite sulle otto previste. Tra le sfide rinviate c'è anche Dedalo-Padre Minozzi, la gara che mette di fronte una delle due capolista alla terza della classe. Il Padre Minozzi, pur non giocando, non perde la prima posizione perchè l'Invicta Matera pareggia a Rapolla contro un Melfi che regge bene il confronto con la compagine di Michele Fontana, ora pronta ad ospitare il Bella. Non sarà una sfida facile, l'undici di mister Del Pino sta attraversando un buon momento, e l'intenzione è quella di migliorare ulteriormente i propri ottimi risultati. A Matera nessuno osa immaginare un risultato diverso dalla vittoria perché sanno che il Padre Minozzi ne potrebbe subito approfittare. Gli ionici ospitano la Don Bosco e la vittoria appare certa. I potentini di Antonello Coviello hanno poche chance di cambiare i pronostici di un match a cui guardano con attenzione anche le dirette avversarie della PGS, impegnate nella
corsa per non retrocedere. Prima fra tutte il Varisius che, dopo aver vinto il “posticipo” di mercoledì in casa del Policoro 2000 con il punteggio di 2 - 1, ospita la Dedalo, avversario di spessore e intenzionato a non concedere nulla alla compagine del presidente Montemurro che continua a tener d'occhio il Santamaria che se dovesse battere pure il Policoro 2000 aumenterebbe la propria classifica che non è molto diversa da quella della Vultur. A Rionero c'è fiducia che si possa fare risultato pure a Muro Lucano e continuare in quella ascesa che dovrebbe portare, queste sono le intenzione dei dirigenti vulturini, a far divenire la squadra di Pascal Leggieri la terza forza del torneo. Sembra che al gradino più basso del podio tengano in parecchi, tra questi l'Assopotenza che dopo la vittoria di Montescaglioso dovrà vedersela con lo Sporting Genzano. Quest'ultima è una sfida delicata e molto incerta, un pò come quella di Picerno dove va a giocare il Deportivo. Il pronostico è per i locali che si stanno impegnando per evitare la retrocessione.
Torneo Berretti 19ª giornata
Melfi, turno proibitivo Il Potenza ospita la Cavese MELFI - Dopo la pausa di una settimana si prospettano gare difficili per le squadre lucane impegnate nel campionato Berretti. Proibitivo appare il compito del Melfi che va a fare visita alla prima della classe. Contro il Gallipoli ci vorrà il miglior Melfi per evitare una sonora sconfitta visto che la società pugliese sta dominando, insieme al Napoli, dalla quale la separa solo un punto, questo girone dove, purtroppo, la società federiciana occupa invece l'ultima posizione. Un “testa-coda” dal verdetto quasi scontato da cui tutto l’mabiente del settore giovanile gialloverde si aspetta una grande prova
di carattere. L'importante è uscire a testa alta dal campo della squadra salentina e siamo sicuri che l'undici di Gino Mattei non deluderà i propri sostenitori. Difficile ma non proibitivo invece il compito che attende il Potenza che ospita la Cavese, terza forza del torneo. I quindici punti che separano le due squadre, a Potenza si augurano possano diminuire perché i potentini hanno già dimostrato di poter tenere testa a chiunque. E poi c'è da cancellare la brutta sconfitta contro la Vibonese. Una bella gara è l'unico modo per farlo. sport@luedi.it
POTENZA - Superato il Deportivo, il Real Peppino Campagna si prepara ad ospitare l'Invicta Matera. E' la gara più affascinante e speriamo bella della prossima giornata. Un big match che può cambiare e anche di molto il corso del campionato. Se ragionassimo come fa qualcuno a Bernalda dovremmo dire che se la formazione di Salvatore De Biase dovesse vincere salirebbe in prima posizione affiancando l'Invicta Matera e non avrebbe più, eccezion fatta per la sfida interna con il Padre Minozzi, avversari di grido sulla sua strada. In otto giornate, escludendo la prossima, la squadra cara a Mario Narciso dovrebbe fare filotto e sperare che Assopotenza e Invicta Matera, che s'incontrano anche tra di loro, possano ostacolarsi a vicenda e quindi favorire la compagine bernaldese che, però, a differenza dell'Assopotenza, gioca due partite in meno, il turno di riposo e la sfida con il Melfi. Tutto ci sembra molto difficile, realizzabile ma difficile perché in dieci giornate, quindi in tre mesi, possono accadere molte cose. Potrebbe accadere che il Padre Minozzi vincendo a Potenza contro la Dedalo rafforzerebbe la propria posizione e
quindi si avvicinerebbe ad una delle prime tre. Per farlo la squadra di Giovanni Prete “chiede aiuto” allo Scanzano che attende l'Assopotenza. Per l'undici di massimo Lerose un compito molto arduo visto la forza della squadra di Leo Albano che sa quanto sia importante questa sfida soprattutto sotto l'aspetto caratteriale. Alla società del presidente Paolo Santarsiero andrebbe bene che il big match si chiudesse in parità per avvicinarsi ulteriormente alla vetta riconquistando la seconda posizione. I prossimi sessanta minuti appaiono dunque molto importanti e ci auguriamo che siano occasione per i giovanissimi protagonisti delle sfide sopra citate, per divertirsi ancora e mettere in mostra le loro potenzialità che sono tante. Ci si aspetta molto anche dalla sfida di Policoro, dov'è di scena l'Aviglianese, e dalla sfida di Possidente dove il Santamaria cerca punti per allontanarsi dalla zona “nera” della classifica da dove sta facendo di tutto per uscire pure la Don Bosco che contro il Varisius proverà a sovvertire i pronostici che la vedono sconfitta come il Picerno contro il Melfi, ma questa è tutta un'altra partita.
TORNEO BERRETTI GIRONE F
CONCORSO “BEST 22” I PIU’ VOTATI DEL 2008/2009
Un derby da quartieri alti a Noicattaro
Riservato ai giovani calciatori lucani delle categorie Juniores, Allievi e Giovanissimi Provinciali, Regionali e Nazionali
LE GARE Foggia – Aversa Normanna; Val Di Sangro – Barletta; Real Marcianise – Manfredonia; Gallipoli – MELFI; Monopoli – Noicattaro; Andria Bat – Taranto; Napoli – Virtus Lanciano LA CLASSIFICA: Gallipoli 36 Napoli 35 Noicattaro 29 Monopoli 28 Barletta 27 Andria Bat 27 Aversa Normanna 23 Taranto 22 Real Marcianise 21 Manfredonia 20 Foggia 17 Virtus Lanciano 15 Val Di Sangro 13 Melfi 9
Nome Cognome Squadra Ruolo Indirizzo n° Telefono
TORNEO BERRETTI GIRONE G La capolista a Cosenza LE GARE Cosenza – Benevento; POTENZA – Cavese; Crotone – Igea Virtus; Paganese – Scafatese; Catanzaro – Sorrento; Gela – Vibonese, Juve Stabia – Vigor Lamezia LA CLASSIFICA:Benevento 41 Juve Stabia 34 Cavese 31 Sorrento 29 Vibonese 25 Cosenza 25 Catanzaro 24 Paganese 23 Igea Virtus 21 Gela 17 Scafatese (-1) 17 POTENZA 16 Crotone 15 Vigor Lamezia 12
CAMPIONATO
Provinciale
Regionale
Nazionale
Allievi
Giovanissimi
CATEGORIA
Juniores
REGOLAMENTO: Ogni mese una classifica premierà il più votato tra i giovani che partecipano ad uno dei campionati Juniores, Allievi e Giovanissimi a livello Provinciale, Regionale e Nazionale. Il vincitore riceverà in premio la maglia originale della squadra del cuore. Al termine della stagione sportiva 2008/2009 si svolgerà una partita denominata “1° TROFEO IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA” dove i BEST 22 si scontreranno tra loro. Tutti i partecipanti alla fine della partita saranno premiati. I tagliandi, complitati in ogni sua voce, vanno inviati a: Agenzia Nigro, Piazza Italia, 8 - 88814 Torre Melissa (KR). N.B. NON SARANNO RITENUTE VALIDE LE SCHEDE VOTO FOTOCOPIATE.
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Sport B La squadra di Taratufolo può consolidare il suo secondo posto in classifica
Sabato 21 febbraio 2009
Calcio a 5
Bng, trasferta abbordabile Deportivo di scena in casa della Cenerentola Cosenza MATERA - Forte della seconda posizione di classifica appena conquistata, la Nigro BNG Deportivo Matera affronta, questo pomeriggio in terra di Calabria, il Cosenza C5. Una partita in apparenza ampiamente alla portata dei ragazzi allenati da Angelo Bommino i quali, sul piano tecnico, sicuramente sovrastano gli avversari odierni. Le insidie, dunque, possono arrivare dall'approccio che i materani avranno nei confronti della gara: un atteggiamento sufficiente potrebbe, infatti, avere effetti davvero imprevisti e davvero poco graditi come, del resto, è capitato nel turno appena passato contro lo Sporting Peloro Messina. Contro i siciliani, infatti, la Nigro BNG ha sicuramente faticato più del dovuto per assicurarsi i tre
punti in palio, a riprova della importanza della concentrazione e dell'umiltà con cui occorre affrontare tutti gli impegni. Importante dunque non sottovalutare gli avversari anche se il Cosenza in questa stagione ha realizzato davvero poco. Una sola vittoria, ottenuta peraltro proprio contro il Messina, e due pareggi, questo il magrissimo bottino dei calabresi i quali sono ormai rassegnati alla diretta retrocessione in serie C1. Il presidente della società sportiva materana, Nico Taratufolo, ha le idee molto chiare in merito a questa gara: “Occorre rispettare sempre gli avversari perché altrimenti questi ti puniscono. È la storia del calcio, ma anche degli altri sport, che insegna questo. E del resto la dimostrazione l'abbiamo avuta proprio
sabato scorso contro il Messina. In questo momento siamo al secondo posto in classifica, i ragazzi sanno che abbiamo l'opportunità di ottenere qualcosa d'importante, tocca soltanto a loro non sprecare l'occasione. Il calendario, tutto sommato, è abbastanza agevole, tuttavia dovremo lavorare e giocare sempre con il massimo impegno perché anche le gare sulla carte più semplici nascondono sempre delle insidie. Abbiamo la consapevolezza delle nostre capacità e sappiamo che possiamo fare ancora di più di quanto fatto sino ad oggi”. Contro il Cosenza rientra nei ranghi Paolinho Santos mentre dovrà scontare un turno di squalifica Alex Cavalcante. L'inizio della gara è previsto per le ore 15. Annibale Sacco sport@luedi.it
B Contro il reggio Calabria c’è lo spettro del forfait di Stigliano
Spazio Relax incerottato MATERA - Torna tra le mura amiche lo Spazio Relax. La squadra materana affronta infatti, questo pomeriggio alle ore 16 sulle mattonelle della frigo struttura di viale dei sanniti, il forte Real Reggio Calabria Tremulini. La squadra calabrese, che attualmente occupa la terza posizione in classifica, è reduce da una bella vittoria ottenuta a spese del Gragnano, e dunque viaggia, in questo momento, sulle ali dell'entusiasmo. Un avversario di tutto rispetto, dunque, per la squadra allenata da mister Nino Crapulli la quale, a propria volta, al di là dei risultati negativi, due sconfitte consecutive nelle ultime gare, sta comunque fornendo prove sicuramente positive sul piano del gioco. Con questi presupposti si prospetta una bella partita tra le due contendenti con i materani che non hanno particolari esigenze di classifica, e che dunque potranno giocare in maniera molto tranquilla, ed i calabresi che invece non devono commettere passi falsi se non vogliono allontanarsi dal gruppo di testa. “Affrontiamo una squadra forte ed at-
trezzata - ci ha detto il vice presidente della società materana Gianni Crapulli - una squadra convinta delle proprie possibilità. Del resto il Tremulini è stato costruito con diversi elementi del vecchio Reggio Calabria che, come sappiamo, militava in serie A1 prima del fallimento societario. Non ho visto la gara di andata, però mi hanno detto che loro giocarono molto bene anche se poi riuscimmo ad imporci con il minimo scarto. Certo all'epoca avevamo una rosa di giocatori più ampia, adesso quello che ci aiuta è l'agonismo, una vittoria ci darebbe motivazioni in più. Ad ogni modo siamo molto tranquilli e non vogliamo caricare i ragazzi di inutili tensioni. Stiamo giocando bene, quello che ci manca è forse un pizzico di esperienza in più”. Assente il portiere Laviola che ha subito un cartellino rosso nella gara contro lo Scafati e dovrebbe essere sostituito da Carlo Picerno, c'è qualche dubbio sulla presenza di capitan Osvaldo Stigliano, non al meglio a causa di una fastidiosa febbre. a.s.
Sport 45 B1 Donne La Lore Lei deve riscattare l’ultimo inatteso ko di Rossano Sabato 21 febbraio 2009
Ultimo treno per i play off Bisogna battere il Lamezia per sperare ancora SE NON È l'ultima chiamata, poco ci manca. La Lore Lei vuole assolutamente tornare a far sentire la sua voce in questo campionato, e quale migliore occasione per provarci, al ritorno sul parquet del PalaPergola, nel fondamentale scontro diretto di questo pomeriggio - si gioca dalle 18 - contro la capolista Engeco Lamezia. Inutile nascondere che le due squadre stanno vivendo momenti piuttosto diversi: se le biancorosse di Nino Gagliardi, reduci dal pesante ko di Rossano, sono riuscite a conquistare tre soli punti (e al cospetto del fanalino Montesilvano) nelle ultime quattro uscite, le assatanate calabresi di coach Guzzo non sembrano voler arrestare la loro incredibile cavalcata vincente. Culminata, sabato scorso, con il 3-0 rifilato, sul loro campo, al Pontecagnano (settimo successo consecutivo di Aprea, Filò e compagne): perla finale di una serie d'oro inaugurata la settimana successiva all'ultima battuta d'arresto stagio-
Miriam Mascaro
nale, quella subita lo scorso 29 novembre, a Lamezia e al tie-break, dal Marsala. Carrozzo e socie, ad ogni buon conto, con un successo (meglio se pieno) stasera potrebbero concretamente rimettere nel mirino la compagine calabrese: con i tre punti la Lore Lei dimezzerebbe il suo divario in classifica dall'Engeco, rilanciando così le sue chance di lottare fino in fondo per un posto al sole nel girone D della B1. «Vogliamo
C Uomini, Moliterno all’esame Policoro Lagrutta, tecnico del Moliterno
ULTIMO atto del campionato regionale di volley di serie C. Questo pomeriggio si giocheranno tre delle gare valevoli per la tredicesima giornata, domani chiuderà il quadro il match tra il Callipo Maratea - Sapri e la Global Potenza. Ad aprire le danze quest'oggi sarà il match tra la Pallavolo Matera e la Megacom Amatori Potenza. Una gara importante maggiormente per la formazione potentina che dovrà confermare il terzo posto in classifica condiviso ora con il Callipo Maratea - Sapri. Meno importante, ma allo stesso tempo da non sottovalutare, sarà per i pallavolisti materani ormai certi del secondo posto e pronti ad affrontare la seconda fase. La gara si giocherà presso il Pala Sassi di Matera con fischio d'inizio alle ore 18. Questo pomeriggio sarà impegnata anche la Co Gil Costruzioni Policoro. Il team jonico farà gli onori di casa alla Pallavolo Moliterno. Per i padroni di casa non sarà una gara facile alla luce del buon momento che gli uomini di coach Lagrutta stanno attraversando. Ultima l'impresa di sabato scorso con la vittoria schiacciante sulla terza forza del campionato, il Callipo Maratea - Sapri. Un'affermazione che ha evidenziato la bontà del gruppo moliternese che anche oggi ha intenzione di portare a casa l'intera posta in palio contro il Policoro. Il match avrà inizio alle ore 18.30 presso la palestra dell'istituto Aldo Moro di Policoro. Alle ore 20, invece, l'Edil Loperfido Matera affronterà la capolista del raggruppamento, il Ceramiche Alberti Polisportiva Lauria. Una sfida testa - coda; la formazione della città dei Sassi, infatti, occupa l'ultima posizione in classifica con due punti, ben trentaquattro in meno rispetto a quella tirrenica ormai saldamente e matematicamente al primo posto. I ragazzi allenati da Antonio Iacovuzzi, nonostante la difficoltà del match, proveranno a chiudere il campionato con una prestazione dignitosa per portare a casa qualche punto prestigioso. Infine, si disputerà domani l'ultima gara della regular season tra il Callipo Maratea - Sapri e la Global Aism Potenza. Per i padroni di casa, che già conosceranno i verdetti degli altri campi, sarà una gara importante, vincere sarà obbligatorio per mantenere il terzo posto in classifica. Discorso diverso per la compagine del capoluogo che non ha più niente da chiedere al campionato. Fischio d'inizio alle ore 18 presso il polifunzionale di via Zà Pagana. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
continuare a crederci, e con il Lamezia non possiamo che puntare a un deciso riscatto dopo la brutta prestazione corale di Rossano», ha spiegato Miriam Mascaro in vista del big match odierno. «Loro si stanno confermando un'ottima squadra, come ci avevano dimostrato anche all'andata. Quando però ce la saremmo potuta giocare meglio (la Lore Lei andò in vantaggio di un set prima di cedere per 3-1)». «Poi in noi - ha aggiunto la schiacciatrice calabrese - è ancora forte il ricordo del brutto ko casalingo con il Marsala, che ci ha un po' segnato e non vediamo l'ora di far dimenticare ai nostri tifosi. Anche se sappiamo bene che battere le lametine non sarà impresa da poco, considerata la notevole fiducia che si portano dietro e le importanti armi fisiche e tecniche a loro disposizione. Grazie alle quali si stanno confermando complesso di grande solidità». Luca Carlone sport@luedi.it
C Donne Primo posto da assegnare
La Bata Livi prova ad effettuare il sorpasso
Danila Ridolso della Tua
LA BATA Livi tenta il sorpasso. Nell'ultima gara del campionato regionale di volley femminile di serie C, tutto è ancora da decidere in testa alla classifica contesa dalla formazione potentina e da quella campana dell'Ascas Volley Sapri. Per quest'ultima, fresca capolista del raggruppamento dopo la vittoria contro il Muro e la contestuale sconfitta della Bata a Bernalda, ci sarà la difficile trasferta sul parquet della terza forza del campionato, il Giardini e Ambiente Lavello. Per il Sapri, dunque, non sarà una gara facile anche perché il sestetto lavellese, tra le mura amiche, ha perso solo una gara e proprio con il Bata Livi Potenza. La gara avrà inizio alle ore 19.30 presso il palazzetto dello sport di Lavello. Sempre questa sera il Marcone Muro Volley ospiterà la Tua Assicurazioni Potenza. Una gara con il pronostico tutto a favore della formazione del capoluogo che vanta una miglior condizione atletica e tecnica rispetto alle ragazze muresi che occupano l'ultimo posto in classifica con un solo punto conquistato in tredici gare disputate. La Tua Assicurazioni ha, inoltre, smaltito i postumi della sconfitta interna contro il Lavello della dodicesima giornata con la brillante affermazione della scorsa settimana contro il Dvd Moda Volley Bella ed è pronto a ripetersi questo pomeriggio. La gara avrà inizio alle ore 18 presso la palestra comunale di contrada Pascone a Muro. Si giocherà domani pomeriggio, invece, il match tra il Dvd Moda Volley Bella e la Ricci Costruzioni Bernalda. Una gara relativamente importante per entrambi i sestetti che non hanno più nulla da chiedere al campionato; la formazione bellese, infatti, e penultima con nove punti, posizione che non varierebbe ne in caso di vittoria che di sconfitta. Stesso discorso vale per il Bernalda, quarta con venti lunghezze, distante dal terzo posto di otto punti e staccata dal quinto di cinque lunghezze. E' stata posticipata a domenica primo marzo, invece, la gara tra il Bata Livi Potenza e la Recs Esso Volley Group Matera. Sarà un match che sancirà in maniera definitiva quale sarà la capolista del raggruppamento e proprio per questa ragione le ragazze del capoluogo dovranno dare il massimo anche perché sapranno già che risultato ha ottenuto il Sapri. lo.to.
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Sport B2 Donne Amati: «Non dobbiamo sottovalutare le nostre avversarie»
Sabato 21 febbraio 2009
La Time pregusta il colpo Matera a Molfetta per centrare il successo MATERA - Archiviata la vittoria contro il Sala Consilina, alla 20 giornata la Time Volley di coach Tommaso Galtieri si appresta ad affrontare oggi pomeriggio l'Azzurra Molfetta cercando di passare indenni e conquistare i punti che la consentono di rimanere agganciate alla zona play-off. Meritata è stata la vittoria di sabato, ma a tratti le ragazze si sono permesse alcune pause durante l'incontro, ma specialmente nel primo set. La situazione in classifica delle molfettesi non è delle migliori, stazionano a quota 24 in zona retrocessione, dopo la vittoria contro il Benevento hanno subito due brucianti sconfitte contro Taranto e Battipaglia. Il sestetto base è sempre lo stesso con D'Elia e Marasco, Di Bucchianico e Racanati, Francioso Brattoli o Testini, libero Fortunato. Sicuramente la coach Annagrazia Matera cercherà di far reagire le proprie ragazze per non complicare ulteriormente la classifica. Unica consolazione per Galtieri che non hanno un buon terminale offensivo oltre alla brava Francioso, ma faranno leva sul tifo del PalaPoli. Arianna Amati centrale della Time Volley ci parla del prossimo incontro. Azzurra Molfetta da temere? «Noi non dobbiamo sottovalutare nessuna partita, le gare sono tutte da vincere per non distaccarci dalla seconda, infatti il nostro obbiettivo per ora è superare il Salerno, poi faremo la corsa sul Trani che prima o poi dovrà pur perdere qualche punto. Ma va sottinteso che non dobbiamo ripetere il primo set della scorsa gara, entrando in campo concentrate, può capitare, ma deve servire da monito per le altre gare». Nelle gare precedenti si cercava troppo la Ristits, nell'ultima invece la Vecerkova con le fast, sta migliorando l'intesa? «Non è proprio così, la Ristits è cercata perché è un punto di forza della squadra, ma cerco anche la Vecerkova ma ci devono essere delle determinate condizioni di gioco per sfruttarla al massimo. Poi fuori
si può avere un'altra impressione». Rispetto all'inizio del campionato dove si giocava con atlete fuori ruolo avete fatto cose eccezionali, ora al completo non più. Cosa è cambiato? «Questo è vero ma credo che ad inizio campionato con la forte responsabilità che avevano le mie compagne nel coprire il ruolo hanno dato il meglio che potevano e ne abbiamo raccolto i frutti, ora non so se vengono a mancare motivazioni o stimoli ma non credo». Cosa potete temere dalle avversarie. «Come prima cosa il fattore campo, poi rispetto all'andata hanno cambiato molto e da tenere d'occhio sarà la marasco che all'andata ha giocato di banda mentre ora gioca da opposto». Inizio gara alle ore 18.30 al PalaPoli di Molfetta. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
B2 Uomini A Potenza arriva il Messina
Alamprese: «Non possiamo concederci distrazioni» Il centrale sprona la Medical Center
Arianna Amati della Time Volley Matera (foto Videouno)
B2 Uomini Sidel Lagonegro a caccia dei tre punti
All’assalto del Mazara LAGONEGRO - Si riprende a giocare, questa volta con più certezze per offrire una buona prestazione. Consapevolezza che arriva dalla classifica, che ha in calendario per oggi un incontro semplice per la Sidel. Al Palasport la Sidel ospiterà in casa il fanalino di coda della classifica, l'Essepiauto di Mazara del Vallo. I siciliani hanno solo quattro punti in classifica, che allontanano sempre più le possibilità di permanenza in B2, mentre la Sidel dal canto suo sono alla ricerca del bottino pieno. Nella partita di andata i lagonegresi dopo il primo vantaggio, hanno portato a casa la vittoria, soltanto dopo un combattuto match finito al tie break, che ha lasciato un po' di amaro in bocca per la Sidel che poteva mettere a segno i tre punti. Gli uomini di Stigliano vorranno rifarsi dunque sia della prestazione contro la capolista Nicosia della settimana scorsa che della partita di andata contro il Mazara, in modo da poter continuare la serie positiva di prestazioni casalinghe. La Sidel infatti tra le mura amiche è risultata quasi sempre vincente e anche oggi vorrà dare buona prova di sé. L'occasione dunque appare è ghiotta visto che i siciliani si sono dimostrati, durante il campionato, avversari poco temibili. Nonostante le condizioni meteo difficili di questa settimana, la Sidel ha portato avanti i suoi allenamenti, e og-
Il tecnico Stigliano
gi vorrà offrire al proprio pubblico uno spettacolo che possa essere di affermazione per successi fin ora ottenuti da parte di tutta la dirigenza, che vuole ottenere la permanenza in B2. Per oggi la rosa a disposizione del mister lagonegrese sarà al completo, rinforzata anche da Luigi Stigliano, schiacciatore di esperienza che nelle ultime partite ha contribuito al gioco della Sidel.
Gigi Alamprese e accanto il tecnico Giorgio Draganov
SECONDO impegno casalingo consecutivo, stasera (dalle 21) contro la Pgs Domenico Savio Messina, per la Medical Center. Zuccaro e compagni, rinfrancati dai due 3-0 con cui hanno salutato l'avvio del loro girone di ritorno, vogliono continuare a macinare punti sul parquet del PalaPergola: per confermare e anzi consolidare (visto il concomitante derby reggino Mymamy-Catona) l'attuale terzo posto in classifica, in attesa di quelli che saranno i match-chiave per il possibile approdo ai play-off. All'andata, i caparbi messinesi furono in grado di piegare in cinque set (e rimontando dall'1-2) la resistenza di una Virtus che si lasciò sorprendere dal carattere della squadra dello Stretto, senza riuscire ad opporre le giuste contromisure tecnico-tattiche a un'avversaria di cui si conosceva piuttosto poco. A tre mesi di distanza, le informazioni che coach Draganov e il suo staff hanno potuto raccogliere sui siciliani sono sicuramente di più, e la preparazione della sfida non dovrebbe presentare eccessivi trabocchetti. Sebbene i
rossoblù si troveranno comunque dall'altra parte della rete un gruppo in fiducia, reduce com'è dal prezioso successo casalingo sul Modica. Che ha seguito l'ottima prestazione del turno precedente, a Reggio Calabria, con la Mymamy. «Non possiamo sottovalutare nessuno, ma le premesse per continuare a vincere ci sono», dice alla vigilia Gigi Alamprese. «La settimana, a parte il freddo che si è fatto sentire e non poco in palestra, ci ha visti continuare a lavorare bene. E siamo tranquilli di poter esprimere il nostro ottimo gioco anche al cospetto del Messina, contro il quale saremo concentrati e determinati al massimo per ottenere l'intera posta in palio». «A questo punto della stagione - fa notare il centrale potentino - non possiamo concederci distrazioni e perdere punti preziosi per strada, anche perché dal successivo turno arriveranno già gli scontri diretti (con Catanzaro prima e Catona poi). Che ci diranno decisamente qualcosa di più sul nostro ruolo in questo campionato». lu.ca.
Sport
Sabato 21 febbraio 2009
Oggi ultimo allenamento
Migliora Chiarastella
ALLENAMENTO al gran completo per la Bawer Matera che si prepara al difficile match contro Palestrina con la necessità di portare a casa il risultato ma anche con la voglia di riuscire a dimenticare il derby di domenica scorsa contro Potenza. «Ci serve un pizzico di ottimismo e di buona sorte per cambiare l’inerzia di questa stagione, dobbiamo fare un passo alla volta e credere fortemente nel lavoro che stiamo portando avanti» ci spiega il segretario della Bawer Matera, Biagio Migliori, «dobbiamo riuscire a gestire al meglio i momenti difficili che pure ci sono in ogni partita ma che finiamo per pagare spesso a carissimo prezzo. Un problema che dobbiamo essere bravi ad affrontare e risolvere con l’aiuto del nostro pubblico che ci è sempre molto vicino e a cui chiediamo uno sforzo ulteriore in vista del match di domenica prossima contro il Palestrina. Noi ora dobbiamo vivere alla giornata e andare avanti partita per partita sperando di recuperare quella buona sorte e quei risultati che fino ad ora ci sono mancati». p.quarto@luedi.it
ALLENAMENTO ieri pomeriggio per la Levoni Potenza verso la sfida di domani a Sant'Antimo. In recupero per coach Luigi Gresta è apparso Matteo Metz, mentre sono migliorate le condizioni fisiche di Albano Maximo Chiarastella. Non è al meglio invece Christian Femminini che risente di un fastidioso virus influenzale. L'atleta salvo sorprese dell'ultim'ora sarà in campo contro l'Igea Sant’Antimo del coach Ciccio Ponticello. Ieri Gresta ha lavorato sulle situazioni tecniche e agonistiche in vista di una partita quanto mai importante per le sorti del campionato della Levoni. Tutto l'ambiente bianconero punta ad un risultato positivo, che farebbe lievitare e non poco l'entusiasmo e le ambizioni di una società uscita dalla crisi con il convincente successo contro la Bawer Matera di Claudio Corà domenica pomeriggio al Pala Pergola. Gli atleti si rivedranno stamane per la seduta di rifinitura al Pala Pergola di Contrada Rossellino agli ordini del tecnico Luigi Gresta. f.menonna@luedi.it
Biagio Migliori
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Femminini ancora out
C2 Retrocessione I ragazzi di Di Gioia proveranno a virare a quota otto punti
Lucos, ghiotta occasione Trasferta in casa del Casalnuovo ultimo della classe MONTESCAGLIOSOLa Lucos Ingest Montescaglioso, nel prossimo turno, ultimo del girone di andata del Girone Retrocessione, in programma sabato 21 febbraio alle ore 19, presso il Palazzetto in Viale Dei Cedri, 66 a Casalnuovo di Napoli, renderà visita all'ultima in classifica, il Basket Team Pellicano. La gara sarà arbitrata dal duo composto da Roberto De Lucia (S.Maria a Vico, Caserta) e da Francesco Padula di Caserta. La formazione montese allenata da Michele Di Gioia deve cogliere l'opportunità offerta dalla sfida ad una squadra che non ha ancora vinto una partita e che viene dalla sconfitta, per 91 a 69, patita nell'ultimo turno di campionato sul campo del Cercola. Si tratta di un'occasione davvero importante per sbloccarsi anche lontano da Montescaglioso e conseguire due punti importantissimi per la permanenza in C/2. Statistiche alla mano, quest'inversione di tendenza si rende ancor più necessaria se si analizza un dato su tutti della prima stagione giocata dalla Lucos Ingest Montescaglioso in serie C/2: sommando le partite esterne del-
D Doppio incrocio Matera-Potenza
La Vito Lepore all’esame Rionero
Michele Di Gioia
la prima fase e le tre sinora disputate nel Girone retrocessione, la squadra montese ha vinto in trasferta in una sola occasione, a Castellammare di Stabia (Napoli), campo di gioco del Sant'Antimo. Questi ultimi due punti esterni risalgono all'ormai lontana quinta giornata della prima fase: prima e dopo questa solitaria vittoria, nove sconfitte totali. La squadra montese (463 punti atti-
vi e passivi) viene da una gara autoritaria vinta contro la capolista, il Basket Capua (CE), formazione che prima di incontrare la compagine montese aveva sempre vinto e guardava dall'alto le altre squadre con i suoi 10 punti. I ragazzi guidati da Michele Di Gioia hanno mantenuto ben saldo il controllo della gara non chiudendo alcuno dei parziali in svantaggio ed alla fine sono riusciti ad in-
fliggere ai loro avversari campani ben 10 punti di distacco (78 a 68). E' arrivato il momento di rompere la monotonia che vede alternarsi la vittoria interna, ottenuta in maniera convincente, con la sconfitta esterna che coincide con una prestazione a volte al di sotto delle proprie capacità: le possibilità per riuscirci ci sono tutte. Michele Marchitelli sport@luedi.it
B Donne Puglia Contro il Mesagne è quasi uno spareggio play out
Pink, ultimo atto della regular season BERNALDA - Si chiude questa sera al PalaCampagna (ore 18, arbitri Matarazzo e Loconsole di Taranto) la regular season della B2 femminile con la Pink che affronta le dirette concorrenti del Mesagne in una sorta di spareggio per evitare l'ultimo posto della retrocessione diretta e conquistare la migliore posizione possibile nella griglia playout. La situazione è molto confusa in fondo alla classifica dove, a parte il S. P. Vernotico che potrebbe addirittura insidiare il quarto posto del Bisceglie, Bernalda, Santeramo e, appunto, Mesagne sgomitano per allontanarsi dal baratro. Comunque ora bisogna solo pensare al team salentino guidato da coach Angelo Greco, che, nonostante la sostanziale parità di valori, impresse all'andata una sonora batosta alle ragazze di Nino Paradiso; finì 62 a 35 per le pugliesi e non bastarono alle lucane i punti di Melchiorre (13) e Montesano (9) per contrastare quello che
nell'occasione fu lo strapotere delle avversarie. Tra queste ultime si misero in particolare evidenza le pivot Carlino e Belfiore (le più forti ed esperte della formazione cara al presidente Fabrizio Rosato), l'ala De Nitto e la
guardia Caiulo, cui normalmente si aggiungono in termini di rendimento la play Alessandra Salamina (la più interessante delle tre sorelle che affollano il roster biancoverde) e le guardie Resta e Magrone. Incomprensibile e degna delle più maligne insinuazioni la decisone del Comitato Fip Puglia di far giocare alle ioniche il recupero con il Santeramo a sole 22 ore di distanza dall'altro match, mettendo Melchiorre e compagne nelle peggiori condizioni fisico-atletiche proprio in occasione di due gare delicate contro dirette concorrenti. Per fortuna, a dar man forte alla Pink, almeno a livello di cambi, è intervenuto il momentaneo rientro dall'università di Cristina Ninno che sarà pure un tantino arrugginita dopo mesi di non allenamento ma potrà essere utile nella lotta ai rimbalzi sotto le plance. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
NEL QUINTO turno di ritorno del campionato maschile di serie D regionale di basket le gare promettono agonismo e pathos. Si comincia con la sfida del Pala Montagnola di Salandra, in programma alle 17 tra il Basket Zagaria Salandra e la Lucana Salumi Picerno 95. La gara avrà inizio alle 17 e vede gli atleti di Dimonte partire con i favori del pronostico. Il Picerno farà la sua parte, cercando di insidiare il complesso salandrese. Sfida da seguire quella del Palasport Peppino Campagna di Bernalda, con inizio alle 20 tra la Cestistica Terme di Abano Bernalda e il Cus La Cartotecnica Potenza. Due squadre in cerca di punti si affrontano in una partita che appare destinata a creare suspence e agonismo in terra jonica. I complessi di Pino Brusco e Antonio Luongo cercheranno di confermare i recenti progressi, soprattutto difensivi per ottenere due punti di platino. Gara tutta da seguire quella del Palasassi di Viale delle Nazioni Unite, con inizio alle 20 tra la Climacenter Datacontact Pielle Matera e il Ciumnera Ba-
sket Potenza. I due complessi si affrontano in una gara molto delicata. Da un lato l'esplosività del quintetto di coach Luciano Cotrufo, dall'altra il rendimento e l'esperienza della squadra potentina di coach Michele Montemurro. Alla Palestra Vito Lepore di Potenza con inizio alle 18 si affrontano la Levoni Potenza e la Co.Re.Ma. Virtus Matera. I complessi di Donato Fiore e Antonio Conterosito sono zeppi di giovani, idee e tanto spirito di gruppo. Verosimilmente ne verrà fuori una gara molto combattuta e ricca di colpi di scena. Chiude il programma la gara tra la Cestistica Vito Lepore Potenza e l'Aics Pallacanestro Varlotta Rionero in Vulture sempre alla Vito Lepore con inizio alle 20. I bianconeri di Salvatore Della Monica chiedono a capitan Galella i punti necessari per superare i vulturini. L'Aics si affida a Simone Archetti per scardinare la difesa di Salvatore Della Monica. Osserva il turno di riposo la New Olimpia Pallacanestro Melfi del timoniere Navazio. sport@luedi.it
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Sport
Sabato 21 febbraio 2009
Pallanuoto B Uomini Ostacolo Blu Team per la Basilicata Nuoto 2000
Silipo ha la ricetta per vincere Il tecnico: «Applicazione tattica e determinazione» GARA casalinga per la Basilicata Nuoto 2000 Potenza nel sesto turno di andata del campionato maschile di serie B. I biancoverdi di Francesco Silipo affrontano alle 16:15 il Brizz Catania in un match davvero indicativo per le reali ambizioni dei potentini. La squadra di Silipo sarà al completo e punta senza mezzi termini al successo. Il settebello potentino ha svolto una settimana di allenamenti piuttosto intensa, nonostante le abbondanti nevicate che non hanno complicato i piani di Francesco Silipo. La squadra potentina appare motivata, l'amichevole disputata alla Piscina Felice Scandone, teatro dell'incontro odierno contro il Pomigliano, svoltasi giovedì sera ha dato ampie garanzie al tecnico partenopeo. Gli atleti si sono impegnati allo spasimo, per superare anche lo scoglio Brizz Catania, avversaria sulla carta abbordabile, visto e considerato anche il piazzamento in classifica. Le condizioni psicologiche della squadra lucana sono ottime, sicuramente andranno evitati gli errori e le amnesie compiute nella prima parte del match disputato sabato per raggiungere un risultato positivo. La squadra potentina ha dunque tutte le carte in regola per superare il settebello catanese. L’allenatore Francesco Silipo per questa importante gara di campionato ha davvero l'imbarazzo della scelta e punta senza mezzi termini a vincere il confronto. La gara di questo pomeriggio dovrà essere affrontata con attenzione. Il lavoro dei giocatori si è concentrato sugli aspetti tattici e natatori. Il tecnico della Basilicata Nuoto 2000 Potenza, Francesco Silipo ha parlato delle caratteristiche salienti del match affermando: “Affrontiamo una squadra, il Catania che punta alla salvezza.
Noi dobbiamo evitare di commettere gli errori di sabato a Catania. Sono però convinto che abbiamo la possibilità di vincere la partita”. Sul test di giovedì svolto dai suoi atleti contro il Pomigliano, Silipo ha dichiarato: “Tutto è filato liscio. La squadra mi è sembrata attenta e pronta per misurarsi nel confronto con il Catania”. Il trainer partenopeo parla di altri aspetti salienti: “I miei atleti dovranno mostrare concentrazione e smalto. L'applicazione tattica, l'abnegazione e la determinazione saranno armi principali per affrontare il confronto. Sono comunque convinto che alla fine i miei atleti riusciranno a portare a casa la partita”. f.menonna@luedi.it
Pallanuoto B Donne C’è il Catania
Sfida interna per la Libertas
Francesco Silipo
Nuoto Pinnato, nasce la società Polizia di Stato di Picerno SI CHIAMA Società Sportiva Polizia di Stato di Picerno. E' una nuova realtà agonistica, presieduta da Antonio Curcio e diretta in piscina da Antonio Potenza. Una società nuova di zecca, in Basilicata, nel settore del nuoto pinnato. La compagine natatoria potentina ha sfruttato un accordo con la Polizia di Stato e svolge le proprie attività sportive nella piscina di Picerno. Il nuoto pinnato anche in Basilicata, nel segno tangibile di un rinnovato interesse verso la disciplina sportiva che rientra nell'ambito della Federazione Italiana Pesca Sportiva, specialità attività subacquee. Negli intenti della neonata associazione sportiva c'è la partecipazione ai campionati campani di nuoto pinnato, dove peraltro i provetti atleti lucani hanno già preso parte alla prima gara, con ottimi risultati. Otto medaglie, tre ori, tre argenti e due bronzi sono stati il primo ma significativo banco di prova per gli atleti. I medagliati sono Carlo Potenza, Chiara Faruolo, Cinzia Picerno, Samuele Giambersio e Benedetto Garramone. L'associazione ha chiesto di organizzare gare agonistiche a Picerno, ma l'assenza delle tribune nell'impianto picer-
nese come previsto dal regolamento non ha consentito lo svolgimento delle gare. Il prossimo appuntamento previsto per gli atleti della Polizia di Stato di Picerno è previsto per l'8 marzo a Battipaglia. Tutti gli atleti medagliati rientrano nella fascia d'età compresa tra i sette e i dieci anni, un segno importante della smania di far bene che anima i responsabili tecnici della società. Nelle prossime settimane i vertici punteranno ad ampliare la propria struttura societaria. Contatti saranno intrapresi con la Polizia di Stato e il Questore di Potenza. Per il 19 aprile è previsto alla Piscina Comunale Michele Riviello di Parco Montereale il primo memorial Michele Riviello. Tanto interesse, tante novità per una società seria che appare destinata sicuramente a far crescere l'interesse verso una disciplina ritenuta a torto secondaria ma che in Italia riscuote grandi consensi e in Basilicata potrebbe sfondare grazie all'impegno profuso dall'Associazione Sportiva Polizia di Stato di Picerno. Negli intenti anche la partecipazione alle gare nazionali di Lignano Sabbiadoro, Bologna e Ravenna. sport@luedi.it
IMPEGNO casalingo per la Libertas Invicta Potenza nel sesto turno del campionato femminile di serie B. La compagine di Vincenzo Ostuni affronta domani pomeriggio il team del Brizz Catania con inizio alle 16:15. La gara si svolgerà presso la Piscina Comunale Michele Riviello di Parco Montereale. Per Ostuni c'è solo l'imbarazzo della scelta visto che la squadra è al gran completo. Il team potentino è al settimo cielo, un successo aprirebbe ulteriori orizzonti in chiave classifica. C'è tutta l'intenzione in seno alla Libertas Invicta Potenza di svolgere il proprio compitino nel corso di una partita molto sentita e di grande impatto nella classifica delle lucane. Sicura la presenza delle quattro atlete pugliesi impegnate con la Libertas Invicta, si tratta di Dellino, De Robertis, Fornelli e Greco. Per il resto mister Ostuni ha chiesto alle sue atlete di non sottovalutare il complesso catanese. Psicologicamente, questa è la gara più difficile dell'anno per le atlete potentine. Le rossoblu infatti reduci dal colpo gobbo di Messina prima della pausa di domenica
scorsa hanno tutta l'intenzione di migliorare ulteriormente la propria classifica. Tanto impegno in palestra, molti allenamenti, un solo obiettivo, la vittoria, da conseguire ad ogni costo per le atlete di Ostuni. Il confronto di domani pomeriggio assume i connotati di una gara da vincere a tutti i costi ma da non sottovalutare. Catania rappresenta una squadra rispettabile sia sul piano atletico che tattico. In virtù di queste valutazioni, Vincenzo Ostuni ha lavorato con la squadra cercando di tirare il sangue dalle pietre e dare una nuova dimostrazione di compattezza, forza e spirito di gruppo. Questi sono gli obiettivi della squadra lucana, forte di un portiere collaudato come Petracca e sicuramente motivato, qual è appunto la Libertas Invicta Potenza. Ostuni ha caricato le sue atlete affermando: “Ho parlato chiaro alle mie giocatrici che viaggiando nelle alte sfere della classifica potrebbero subire pericolosi contraccolpi durante la partita. Le mie atlete devono giocare positivamente. Non sono ammessi errori”. f.menonna@luedi.it
Sport 49 Hockey A2 Nicoletti: «Studiate più soluzioni per annullare il team di Caricato» Sabato 21 febbraio 2009
Raro, voglia di riscatto Superare il Correggio per dimenticare Thiene MATERA - Pattinomania pronta ad una nuova sfida. Questa sera, il team biancazzurro sarà impegnato nel match casalingo contro il forte Correggio valevole per la seconda giornata della poule promozione. Dopo la sconfitta subita sette giorni fa a Sarzana, mister Massari ha chiesto ai suoi ragazzi una prova d'orgoglio proprio per riscattare il ko ed iniziare a mettere i primi punti in classifica. L'avversario odierno non si annuncia dei più facili ma questo non impensierisce i materani che durante la settimana si sono preparati con grande impegno. “Sono stati sette giorni davvero intensi - ha spiegato il difensore, Nino Nicoletti. Il nostro tecnico ha provato diverse soluzioni, le più adatte per affrontare il Correggio nella maniera migliore. Abbiamo svolto degli allenamenti specifici per annullare gli attacchi della formazione allenata da mister Caricato che si presenterà a Matera sicuramente con l'intenzione di portare a casa l'intera posta in palio”. Grande è la voglia di riscatto che spinge il team biancazzurro dopo la sconfitta subita sulla pista del Sarzana dove i materani non sono mai riusciti a vincere. “Dopo la sconfitta della settimana scorsa - continua Nicoletti - abbiamo tanta voglia di vincere tra le mure amiche, quindi davanti ai nostri tifosi. Vogliamo assolutamente battere il Correggio anche per rifarci delle due sconfitte subite in campionato (5 a 0 in casa e 7 a 1 lontano dalle mura amiche, ndr) e per raggiungere questo obiettivo abbiamo cercato di migliorare la linea difensiva proprio perché gli emiliani sono molto temibili in attacco. Il gruppo sta bene, siamo carichi al punto giusto e seriamente consapevoli di poter
Nino Nicoletti
vincere la gara”. Mister Massari dovrà fare a meno di capitan Barbano costretto a dare forfait per un problema al ginocchio; un'assenza pesante per l'economia del gioco della Pattinomania. “Barbano sarà assente ed è un vero peccato, ma anche senza il capitano vorremo dimostrare di essere un gruppo molto unito e compatto. La gara di oggi ci darà anche l'occasione per rincontrare Pietro Papapietro che conosciamo da quando era bambino e che ora ammiro come giocatore. Forse, però, proprio perchè lo conosciamo bene, non lo temiamo”. La gara si giocherà presso la Tensostruttura di via dei Sanniti con fischio d'inizio alle ore 19. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
Nuoto Scarciolla il fiore all’occhiello con cinque ori
Brilla l’Agenzia dello Sport LA GIOVANE società Agenzia dello Sport diviene sempre più una delle più interessanti realtà lucane del nuoto e della pallanuoto. Al termine dei Campionati Invernali di Categoria ed Esordienti di nuoto e con il Campionato Interregionale di promozione, la società nata solamente tre anni fa dimostra di avere grandi margini di progresso. Infatti, sono stati ben tredici i titoli portati a casa nei campionati di nuoto, mentre la squadra di pallanuoto dopo due giornate di gare occupa il primo posto in classifica. Andando con ordine. In questa stagione l'Agenzia dello Sport ha in programma di disputare ben tre campionati di pallanuoto. Il primo e più importante, già citato, Interregionale, dove la squadra guidata dall'allenatore giocatore Ivan Acquasanta, dopo due settimane, occupa la prima posizione in compagnia del Maglie, del Putignano e del Taranto, con la mente già alla prossima gara contro il fanalino di coda Castellana, che potrebbe regalare all'Agenzia dello Sport il mantenimento della prima posizione, magari in condominio con meno compagini. Inoltre, la società lucana si appresta a prendere parte anche ad altri due campionati che inizieranno a breve, l'under 17 e l'under 15, entrambi Regionali. All'eccellente lavoro sui giovani effettuato da Acquasanta, in grado di formare un vivaio fatto di promesse locali, si aggiunge quello fatto dallo stesso e dal collega Nicola Alfonzo con i nuotatori, che hanno raccolto un gran numero di vittorie e piazzamenti eccellenti nei campionati regionali. Nell'edizione 2008/09 conclusasi lo scorso fine settimana, infatti,
Calcio a 5 C1 Comitato al tappeto
La gara di recupero va al Rossellino ROSSELLINO 6 COM. S.MARIA 3 ROSSELLINO PZ: Gallo, Catalano, Caggiano, Coviello, Ricci, Dapoto, Montefusco, Nolè, Pirrone An., Vaccaro, Pirrone Al., Pirrone R. All: Catalano COMITATO S. MARIA PZ: Passarella, Onorato, Tramutola, Romano, Bonansegna, Calvello, Condelli, Amodeo, Tolla, Bellettieri, Di Noia, Lanzalone. All: Lovito ARBITRI: Fantini e Cardettini di Moliterno RETI: 1' e 11' Pirrone An., 10' Di Noia, 24' Nolè, 37' Catalano, 42' e 51' Coviello, 30' e 50' Onorato
La squadra di pallanuoto dell’Agenzia dello Sport
l'Agenzia dello Sport ha portato a casa sei titoli di campione regionale nei campionati di Categoria, dove la differenza l'ha fatta Michele Scarciolla, con cinque medaglia d'oro al collo nelle categorie 50 e 100 stile libero, 50 e 200 dorso, 200 misti e 200 farfalla, accompagnato da Mara Di Martino, prima nella categoria juniores nei 200 farfalla. Tre medaglie d'argento per Graziana Difonzo nella categoria cadetti femminili, mentre in quella maschile un argento per Alessandro Mengascini. Un argento a testa nelle rispettive categorie anche per Felice Del Vecchio (50 stile libero), Michele Scarciolla (50 farfalla) e Mara Di Martino (200 misti). Inoltre, Graziana Difonzo ha raccolto anche un
bronzo nei 200 misti juniores. Alcuni di questi risultati hanno permesso all'Agenzia dello Sport di classificarsi al primo posto nella graduatoria di società nella categoria Seniores. Bene anche il settore esordienti, con ben sette titoli regionali, grazie all'apporto di Pasquale Lillo nei 100 stile libero e dorso e nei 50 farfalla; da Luisiana Saccomanni nei 50 dorso; dalle staffette dei 4 per 50 misti, 4 per 50 stile libero maschili con Girardi, Caponio, Lillo e D'amdrosio ed, infine, dalla staffetta femminile dei 4 per 100 stile libero con Di Santo, Caroli, Perrone e Trionfo. Medaglie d'argento per Annalisa Lillo (50 dorso), Pasquale Lillo (200 stile libero), Luisiana Saccomanni (100 misti), Floriana Caputi
(50 stile libero e 50 rana), Cristoforo Girardi (200 dorso), Leonardo Caponio (100 farfalla), nella staffetta femminile e nella staffetta maschile dei 4 per 100 misti. È stato ottenuto il terzo posto, invece, da Maria Giulia Perrone (100 e 200 rana, 200 misti e 200 stile libero), da Federica Trionfo (100 stile libero), da Pasquale Lillo (400 stile libero), da Rocco D'Ambrosio (50 e 100 farfalla), da Leonardo Caponio (100 rana) e da Rossana Caroli (100 dorso). Questi risultati hanno permesso alla società Agenzia dello Sport di ottenere il secondo e terzo posto nella classifica finale per Società, rispettivamente nelle categorie Esordienti B ed Esordienti A. Francesco Calia sport@luedi.it
POTENZA - Torna finalmente alla vittoria la squadra di mister Catalano, in un recupero infrasettimanale che ha portato bene, conquistando tre punti che le consentono di riagganciare la zona Vip di classifica. Il Comitato, dal canto suo forte di un organico di tutto rispetto sperava nei tre punti per allontanarsi ulteriormente dalla zona minata. La cronaca: già dai primi minuti il Rossellino comanda le operazioni e lo fa in maniera convincente. Il primo vantaggio è il frutto di una pregevole diagonale disegnata da Pirrone An. Il Comitato ribatte, annunzia battaglia e pareggia subito con Di Noia. Solo il tempo di rimettere la palla al centro che Pirrone An., ancora lui concede il bis. Gli uomini di Lovito si scuotono, non si arrendono e tentano prima con Bonansegna e poi con Tramutola a riequilibrare il risultato, sulla loro strada si fa trovare Gallo, bravo e si-
curo fra i pali, in grado di evitare spiacevoli sorprese. Scampato il pericolo, il Rossellino macina gioco e spettacolo. Il duo Ricci Vaccaro firma una splendida triangolazione che per questione di centimetri non si trasforma in rete. Il terzo gol però è nell'aria e infatti Capitan Pirrone , qualche minuto dopo, serve perfettamente un pallone a Nolè che gonfia la rete. Dopo pochi minuti Onorato nella più classica azione di contropiede accorcia le distanze. Nella ripresa è ancora il Comitato a tentare di riportare il risultato in parità. Si registra subito un tentativo di Condelli intercettato da Coviello. Al 37' mister Catalano è protagonista di un piccolo capolavoro: recupera un pallone e realizza il momentaneo poker. Pochi minuti dopo Coviello assistito magistralmente da Pirrone An. mette il secondo sigillo. Al 50' Onorato sfrutta al meglio una disattenzione difensiva, segna una rete che rende meno amaro il pomeriggio sportivo. Nei minuti finali il portiere Gallo è bravo a bloccare due tentativi su altrettanti tiri liberi, mostrando di avere ritrovato grinta e concentrazione. Alla fine, dopo il non esaltante pareggio di Policoro i biancorossi di Catalano tornano a vestire l'abito della vittoria sperando in una definitiva svolta nel campionato. Bravi quelli del Comitato che avranno tempo e opportunità per tirarsi fuori da una classifica poco consona al loro blasone. m.l.r.
Sabato 21 febbraio 2009
LOTTO&CONCORSI
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Rubriche
Con le nostre previsioni centrato l’ambo a Milano 22-39
A Venezia la decina del 50 di GIOIA GASPERINI ROMA - L'ultima estrazione non ha scoperto ritardatari particolarmente significativi tant'è che sul podio dei numeri più attesi sono saliti ancora una volta il 59 (la gallina) di Bari con 106 assenze continuative seguito dal 64 (il giaccone) ancora di Bari con 104 turni e dal 9 (i figli) di Napoli a quota 91. I ritardatari usciti allo scoperto sono stati l'87 (i pidocchi) settimo di Cagliari dopo 42 turni, il 70 (il palazzo) quarto di Napoli dopo 53 assenze, il 7 (il vaso) ottavo di Palermo dopo 40 sorteggi negativi e il 57 (il gobbetto) sesto di Torino dopo 38 ritardi. La scarsa ripetizione di numeri fra i cinquanta estratti sulle dieci ruote tradizionali non ha favorito lo sviluppo di combinazioni a valenza doppia. Da segnalare, invece, il terno zerato (20-50-60) a Bari, l'ambo complementare 36-54 e il terno della decina dell'80 (81-82-87) a Cagliari, l'ambo vertibile 25-52 e il terno della ventina (23-25-26) a Genova, l'ambo radicale 30-39 e l'ambo gemello 2255 a Milano, il terno di decina (25-2830) a Roma, l'ambo complementare 783 e l'ambo simmetrico 8-83 a Torino, il terno di cifra 4 (14-24-49) a Venezia. NAZIONALE - La figura 1 con la serie 10-28-55-64-73 e la cadenza 9 con la serie 39-49-69-79-89 reclamano il gioco per ambo. Previsione speciale 8-79 per estratto ed ambo. BARI - La figura 1 non sviluppa giochi da 76 estrazioni, ancorate ambi e terni alla serie 10-28-55-64-73. Per ambo segnaliamo la cadenza 9 con la serie 39-59-69-79-89. Previsione speciale 59-64 per estratto ed ambo. CAGLIARI - La cadenza 7 con la serie 17-27-37-47-57 e la figura 8 con la serie 17-26-35-53-89 sono interessanti per ambo. Previsione speciale 82-86 per estratto ed ambo. FIRENZE - Per ambo e terno prendete in considerazione la cadenza 1 con la serie 1-31-41-61-71 e la figura 3 con la serie 3-12-39-66-75. Previsione speciale 4-55 per estratto ed ambo GENOVA - La prima decina cabalistica 90/9 è attesa con ambi e terni, combinateli nella serie 90-2-4-6-8. In alternativa, per i medesimi giochi, considerate la cadenza 3 con la serie 3-13-23-33-43. Previsione speciale 26-64 per estratto ed ambo. MILANO - Vinto l'estratto con il 49 della previsione speciale. Per ambo la cadenza 6 con la serie 6-36-56-66-86 e
54 59 19 30 83 33 9 70 38 49 56 decina 41/50 con la serie 7-25-34-4388. Previsione speciale 5-63 per estratto ed ambo NAPOLI - Avevamo previsto ambi con la prima decina ed è sortita la coppia 2-10. Per ambo la cadenza 8 con la serie 18-48-58-68-88. Interessante anche la cifra 7 con la combinazione 17-47-57-73-79. Previsione speciale 29-59 per estratto ed ambo. PALERMO - Per ambo non tralasciate la figura 4 e la cadenza 7, ancorate qualche giocata alla serie 3-1221-39-66 e alla combinazione 27-4767-77-87. Previsione speciale 22-89 per estratto ed ambo. ROMA - La controfigura del 10 non sviluppa giochi da 69 estrazioni, formate ambi e terni nella serie 1021-32-43-54. Per ambo segnaliamo la cadenza 0 con la combinazione 20-3050-60-70. Previsione speciale 36-47 per estratto ed ambo. TORINO - La cadenza 5 per ambo e terno con la cinquina 15-45-55-7585. La controfigura 10 dovrebbe presto sviluppare degli ambi, combinateli nella serie 10-21-54-65-87. Previsione speciale 28-63 per estratto ed ambo. VENEZIA - Vinto l'estratto con il 49 della previsione speciale. Da 69 estrazioni la cadenza 5 non sviluppa combinazioni vincenti, per ambo e terno date fiducia alla serie 15-35-45-
64 106 66 81 86 85 91 84 75 79 73
84 64 72 37 42 25 1 44 57 39 76
61 104 58 59 67 81 65 62 66 71 72
23 35 21 58 17 27 5 72 21 22 15
59 59 56 53 60 78 61 57 61 52 67
41 21 89 5 16 36 47 27 76 12 65
56 51 50 48 47 65 51 54 52 49 59
65-75. In alternativa considerate la decina del 50 con la serie 51-52-5354-55. Previsione speciale 13-47 per ambo e ambata. TUTTE - Vinto a Milano l'ambo 2239. Le terzine da giocare prevalentemente per ambo: 5-28-84, 39-41-48, 10-34-53, 45-56-62, 39-41-57
Pronostico concorso n. 29 (del 06/03/2008) 3 8 10 32 45 56 62 75 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero Frequenza Numero 81 128 36 85 128 77 88 128 57 90 126 6 55 124 10 8 123 5 82 123 37 86 123 39 3 122 59 80 122 81
PREVISIONI
Ritardo 65 63 46 43 43 41 41 39 39 33
di PASQUALE GRANDE di PASQUALE GRANDE
Le Tavole di Rutilio Benincasa ESTRAZIONE DI SABATO 21 febbraio 2009 Roma e Tutte 28, 65, 44, 35, 69, 75 Napoli, Firenze e Tutte 26, 63, 42, 33, 67, 73 ESTRAZIONE DI MARTEDI’ 24 febbraio 2009 Roma e Tutte 31, 68, 47, 38, 72, 78 Napoli, Firenze e Tutte 29, 66, 45, 36, 70, 76
UNDICI RUOTE
Le previsioni sono state ricavate utilizzando le 19 Tavole del lotto ideate da Rutilio Benincasa, astrologo e cabalista cosentino vissuto a cavallo dei secoli XVI e XVII, e autore del famoso Almanacco perpetuo. Le sestine di numeri che proponiamo possono essere giocate tali e quali, sulle ruote indicate, oppure sviluppate con sistemi a piacimento dei lettori. Consigliamo, inoltre, di tentare la sorte anche al SuperEnalotto, gioco direttamente connesso alle estrazioni del Lotto. Buona fortuna!
di MARIA D’AUTUNNO
Gli ambi di Febbraio IL gioco dell’ambo secco risulta essere il più seguito da parte di tutti gli appasionati del gioco del Lotto. Nel “Magico” mondo dei 90 numeri del lotto esistono delle combinazioni particolarmente “fortunate” abbinate ai vari mesi dell’anno. Le coppie di ambi più uscite nei vari mesi di Febbraio, si possono giocare su tutte le ruote, o su ruota di preferenza per ambo e sorti superiori, per tutto il corso del mese MESE DI FEBBRAIO 55 - 90 83 - 17 14 - 71 45 - 48 13 - 3 88 - 58 78 - 7 18 - 21 Per informazioni e chiarimenti telefonare 348-8024342 da martedì a sabato dalle 17 alle 18.30 o dopo le 21,30. Troverete le mie tecniche su BancoLotto di Febbraio.
Cultura&Spettacoli Sabato 21 febbraio 2009
di MARIA ANNA FLUMERO Katia Ricciarelli ieri in concerto ad Altamura. Performance raffinata. La Ricciarelli si è esibita in prosa cantando e recitando in “Gloriosa” di Peter Quilter nell'ambito della Rassegna organizzata dall'amministrazione pugliese “PoliScenica 2009”e diretta dal maestro Francesco Zingariello. Con il soprano, sul palco anche Gianni Garko, Nicola Nicchi e Barbara Begala. «La gente potrà dire che non so cantare, ma nessuno dirà mai che non ho cantato». Sono le parole della protagonista Florence Foster Jenkins, passata realmente alla storia come la peggior soprano del mondo. Interpretata con grande ironia dalla Ricciarelli, la Jenkins riuscirà, innocentemente convinta delle sue straordinarie doti da soprano, a coronare il sogno di esibirsi in un grande concerto. Ad accompagnarla in questa piacevole commedia, una buffa combriccola: un ironico attore, un'effervescente amica e il suo cagnolino, una rumorosa cameriera messicana e una noiosa spettatrice. «Questa volta abbiamo visto Katia Ricciarelli in una veste nuova - ha dichiarato il direttore artistico, Francesco Zingariello, tenore pugliese, materano di adozion, docente presso il Conservatorio della città dei Sassi ma anche nella prestigiosa Accademia Lirica Internazionale “Katia Ricciarelli” Per la prima volta ad Altamura è stata impegnata in prosa mentre finora l'abbiamo vista cantare». Siamo riusciti, a margine dell'esibizione artistica, in esclusiva per
L’intervista
Katia Ricciarelli «La musica è la mia vita» Il soprano si dà alla prosa con Gloriosa
i lettori de “il Quotidiano della Basilicata” ad intervistarla. “Gloriosa”, una tournée che portate sui palcoscenici italiani da quando? «Dallo scorso mese di luglio, il debutto è stato a Gorizia. Ora siamo in
tournèe invernale fino a fine marzo». Prevista una tappa a Matera? «No, subito dopo andremo in Calabria». Florence Foster Jenkins. Come definisce il personaggio che in-
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terpreta? «Una donna che è realmente esistita, che non ha fallito. Non aveva voce ma passione e soldi e a suo modo ha raggiunto il traguardo, tanto è vero che se ne parla ancora oggi. Io ci scherzo perché sono l'opposto per qualità canore. Anche se devo dire che è un personaggio generoso ed umano». Ci sono tratti caratteriali in comune? «La passione». Prosa e lirica, un binomio che le piace? «Quando si è davanti al pubblico l'importante è crederci, è sempre una prova di professionalità». Cos'è per lei la musica, e la lirica? «La musica per me è uguale alla lirica a 360°. E' tutta la mai vita». In Italia la lirica che futuro ha? «C'è sempre stata e ci sarà. Magari con accenni più moderni». A quale esperienza cinematografica è più legata? «A quella con Pupi Avanti, l'ultima uscirà nelle sale cinematografiche ad aprile, si chiamerà “Gli amici del bar Margherita” ». Tante altre le domande che avremmo voluto rivolgere al " soprano verdiano", insignito nell' Ordine al Merito della Repubblica Italiana nel '94, ma il tempo si sa, è tiranno. Consigliamo ai nostri lettori l' ultima fatica letteraria della Ricciarelli: “Altro di me non saprei narrare”, il secondo libro uscito delle librerie italiane lo scorso dicembre con la prefazione di Vittorio Sgarbi, edito Aliberti. cultura@luedi.it
Musica Volpe: «Sono soddisfatto per l’alto il livello degli artisti selezionati»
IlCar Libro net “Il Carnevale sui laghi” rinviato per neve RIONERO – Causa neve e ghiaccio la prevista festa in maschera “Carnevale ai Laghi” di Monticchche si sarebbe dovuto tenere nel pomeriggio-sera di quest’oggi presso il Bed and Breakfast “Villa delle Rose”dell’operatrice turistica Incoronata Traficante, ubicato sulla S.S. 167 che da Rionero porta a Monticchio Laghi, è stata rinviata al prossimo 8 marzo 2009, giornata della donna. Rinviati per gli stessi motivi l’apertura dei laboratori per i bambini ed anche l’incontro sul tema “Il Turismo della Tradizione” con i sindaci e i presidenti dei circoli per anziani dei 22 Comuni del Gal Sviluppo Vulture Alto Bradano. Michele Rizzo
Moog fest al Divinae Follie
Il Disco d’oro verso il gran finale PROSEGUE a pieno ritmo la rassegna nazionale “Disco d'oro 2009”, ottava vetrina della Musica e del Varietà. Gino Volpe, direttore artistico e Raffaele Dalessandri, direttore organizzativo della manifestazione annunciano ufficialmente i nomi dei concorrenti che hanno superato la selezione per il passaggio al Festival. «Nei giorni scorsi c’è stata la giornata dedicata al Baby Festival, i concorrenti presenti sono stati 30, di cui 10 ammessi e 2 ammessi ma con riserva -comunica lo staff -I nominativi sono: Alagia Antonello, Cetani Fabiola, Della Rocca Danilo, Di Bello Lorena, Feo Monica, Foscaldi Chiara, Lanzillotta Maria, Messuti Egle, Montesano Gemma, Perretta Mario, Pinto Erika e Rottwailler. Lanzillotta e Foscaldi vengono ammesse con riserva e la loro eventuale ammissione, verrà pubblicata sul sito internet www.festivfaldiscodoro.it». «Poi c’è stata la giornata dedicata al Festival, i concorrenti presenti sono stati 35, di cui 18 ammessi. I nominativi sono: Arbia Stefania, Arnone Anna g., Camodeca Milena, Cantiani Monica, Ceneri Adele, D'Alessandro Francesco, Del Cambio Michele, Di Cunto Alessia e la Camera Giovanna, Doti Michele, Morrone Giovanna, Natalina Giammarco, Ricciardi Antonio, Russo Anna, Saladino Donato, Sisma one blow, Spolzino Monica, Tramutola Roberto e Tulimieri Anna». La selezione è proseguita con «45 concorrenti , di cui 24 ammessi e un ammesso ma con riserva. I nominativi sono : Altieri Anna, Belisario Antonella, Chiarelli Giacomo, Corleto Carmela, Di Giacomo Maurizio, Di Lorenzo Michele, Giacobbe Quintino, Guerriero Debora, Nappi Lucia, Palladino Luana, Pascolo Anna, Picariello Alessia, Pergola Francesco e Vaccaro
Chiara, Pierri Beniamino, Rubolino Vincenzo, Russo Eriberto, Sapio Carmine, Sicuriello Raffaele, Spagnuolo Vincenzo, Tortoriello Isabella, Vignola Michele, Vita Enrico, M. g. dance passion e Zullo Donato». Durante l'iter selettivo effettuato «in quasi tutte le regioni italiane, sono stati sottoposti ad esame circa 700 concorrenti appartenenti a tutte le categorie del varietà, di cui solo 80 sono approdati alle selezioni ufficiali a Villa d'Agri. Il direttore artistico si esprime in senso positivo riguardo «il livello e lo spessore degli artisti selezionati e innanzitutto per la loro tecnica interpretativa». Pertanto il taglio netto di eliminazione, sarà dato la prima e la seconda serata del Festival. In finale, l'organizzazione ambisce che vengano ammesse soltanto le stelle più splendenti del Festival. Infine, il maestro Volpe, comunica che tutti gli ammessi al Festival, dovranno presentarsi domenica i primi presso il Sirio Hotel di Villa d'Agri alle ore 9.30; i secondi devono presentarsi domenica 22 sempre alle ore 9.30 e gli ammessi al Baby Festival dovranno presentarsi domenica 1 marzo alle ore 9.30 , per un corso preparatorio intensivo, per poter approdare con professionalità e disinvoltura all'evento, sia dal punto di vista canorointerpretativo che scenico-televisivo. Verranno trasmesse nozioni fondamentali di respirazione, tecnica microfonica, tecnica interpretativa, arte scenica. Nel pomeriggio si effettueranno le esecuzioni dei brani con interventi mirati ad una buona esecuzione al festival. Un corso analogo si terrà anche per le fotomodelle, coordinate da Annarita Raducci. m.a.flum.
IlDance Libro
Charlotte star del Biba di BIAGIO TARASCO CASTELLANETA - Violinista, showgirl e modella, ma con l'idea di “fare la poliziotta al termine della carriera”, Charlotte Crona è la guest star che animerà sabato il Biba di Castellaneta Marina. Occhi azzurri e curve mozzafiato, Charlotte nasce 27 anni fa a Bringtofta, paesino a nord della Svezia. Ha avuto come talent scout Giorgio Armani, il quale l'ha voluta per la sua campagna di Underwear di qualche stagione fa. Da lì in poi la svolta: la sexy bionda è scelta per ricoprire il ruolo di protagonista sulle pagine patinate della rivista Fox, di cui rappresenta la cover girl ed accompagna i lettori con dodici scatti al cardiopalma nel 2004. Altrettante dodici pose sofisticate ritraggono Charlotte come protagonista, quelle per il calendario 2005 del gruppo “Elica”, firmato dal maestro Michael Gottsche, in cui la modella esprime una sensualità molto raffinata. I suoi scatti fermano diversi caratteri della modella, quali lo sguardo intenso e gli atteggiamenti di rilassata meditazione, tipici della bellezza statuaria del nord Europa. Dalle passerelle di moda, ai set pubblicitari per il
grande schermo, l'elegantissima e seducente bionda svedese raggiunge in seguito la popolarità, oltre che per le sue “doti naturali”, anche per diverse apparizioni televisive negli studi di "Buona domenica" e del "Maurizio Costanzo Show". Il suo ultimo lavoro nel campo della moda la vede girare accanto a Sergio Muniz in uno spot in onda su MTV. Oltre ad essere molto conosciuta in passerella ed abituata agli studi fotografici, Charlotte si esibisce in discoteca accompagnando i dee jay con il suo violino elettrico, la sua vera passione coltivata fin da bambina. Tre le piste del Biba pronte ad accogliere i lucani in cerca di divertimento nella vicina Puglia. La pista American Bar vedrà per protagonisti alla consolle i dj's Guido Balzanelli, Alex Pisconti e Marcello Ferrarese, Piernicola Cianciotta in voice; la Sala Specchi sarà affidata ai dj's Mr Frank, Silvio Carrano e Battieu con Nico P. al microfono. Infine la Zona Sugar sarà animata da Rocco Delicio, Valerio Conte, Alex P, Piero Maggio. L'evento è targato “Musica e Parole”. cultura@luedi.it
ALTAMURA - Stasera al Divinae Follie appuntamento con Moogfest . Questa volta il palco del Divinae Follie ospita la performance unica ed originale, di Frivolous! Artista, Dj e cantante rivelazione live 2008. Le sue performance sono piene di estro e creatività. Uno spettacolo unico, creativo e divertente, in simbiosi perfetta con il progetto MoogFest. E ancora, un altro ospite importante per questo appuntamento, il DJ Marc Houle della Minus Records. Il lavoro di Houle è caratterizzato da una ricerca ed uno spirito d'improvvisazione che fanno si che le sue produzioni si succedano senza mai assomigliarsi. I suoi ultimi Ep su Minus hanno riscosso molto successi di pubblico e di critica. Chiudono il corollario del sound della serata, Divinae Follie resident Dj Nicola Amoruso e Lillo Un Moogfest sempre più caratterizzato dalla creatività e dalla ricercatezza dei suoni, inoltre un esibizione unica con un Dj set cantato live. Una serata da non perdere, un'altra notte con la musica house ed elettronica come nei migliori club al mondo. Giovanni Martemucci cultura@luedi.it
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Cultura e Spettacoli
Sabato 21 febbraio 2009
I misteri del cosmo La palla di neve ghiacciata proveniente dal passato e la sua scia verde
di LUCIO SAGGESE Nei secoli passati la vita degli astronomi aveva degli aspetti pericolosi: loro compito specifico era quello di osservare gli astri al fine di ricavare responsi per il sovrano; sbagliare poteva costare anche la vita. Gli astronomi di allora erano quindi soprattutto astrologi (mentre lo studio della cosmogonia era appannaggio dei filosofi della natura) e uno degli eventi più pericolosi che potesse loro capitare era l'avvistamento di una cometa, notoriamente presagio di calamità e sciagure. Cosa dire per salvaguardare la vita e la fortuna del re e contemporaneamente conservare la propria testa sul collo? “Stella rossa che dalla fiammante capigliatura riversa sulla Terra malattie, pestilenze e guerre” dicevano i Greci antichi delle co-
UN GIRETTO INTORNO ALLA TERRA CON LA COMETA DI LULIN mete, pensando che fossero fenomeni legati all'atmosfera e ai vapori malefici che si condensavano al di sopra delle nubi, ma ben al disotto della sfera della Luna. In questa ottica dovremmo dire che la verde cometa Lulin, visibile in queste sere, più che malefica, è beffarda: con l'inflazione galoppante e la recessione in atto, non c'è bisogno di altri guai e allora si è tinta di verde per ricordarci come sono le nostre tasche. Le comete - con buona pace degli astrologi - non portano sciagure o buon auspici, ma notizie del passato e dell'estrema periferia del Sistema Solare sì. Sono infatti “palle di neve sporca” come ebbe a dire con felice sintesi l'americano Whip-
ple, che giungono a noi da una regione estremamente remota. Ma non sono solo lontane nello spazio, sono anche lontane nel tempo. Quando, tra i 4 e i 5 miliardi di anni fa, si formarono il Sole e i pianeti, gran parte del materiale non utilizzato fu spinto ad orbitare in una zona molto distante dal centro, diecimila volte la distanza che separa la Terra dal Sole, vale a dire 1.500 miliardi di km. Questa remota zona, oggi nota come Nube di Oort dal nome dell'olandese che la identificò, non risentendo quasi per nulla del calore del Sole, funziona da congelatore e ci ha conservato quasi inalterato il materiale primordiale. Dalla Nube di Oort, di
tanto in tanto, qualche inquilino, adescato dalla forza gravitazionale delle vicine stelle e da particolari combinazioni della restante materia, parte per un viaggio avventuroso che lo porterà a intersecare le orbite dei pianeti e a virare intorno al Sole, come fa una barca intorno ad una boa, per poi ritornare verso il gelido spazio esterno. Mediamente una cometa è un corpo che ha un diametro che varia dai 10 ai 30 km e, man mano che si avvicina al Sole, aumenta la propria velocità. Ma l'aspetto più appariscente e più suggestivo delle comete è la coda. Avvicinandosi al Sole, l'iniziale palla di neve sporca e ghiacciata comincia a risentire del calore della no-
stra stella. Il ghiaccio, riscaldandosi, non diventa liquido a causa della scarsissima pressione che lì regna, ma sublima cioè assume lo stato gassoso, e si dispone come una grande nube intorno al nucleo, formando la chioma. Il nucleo iniziale, di pochi km di diametro come detto, si riveste quindi di questo gas e aumenta notevolmente la propria grandezza, raggiungendo le centinaia di migliaia di km. Il vento solare fa il resto. Il Sole infatti non emana solo calore, ma anche una miriade di particelle che, allontanandosi radialmente dalla stella, generano un vento di particelle elettricamente cariche, che colpendo la chioma, la deformano fino a formare una lunga
Letteratura
striscia nel cielo: è la coda, che si estende quindi sempre dalla parte opposta al Sole per svariati milioni di km. La cometa Lulin, transitando ad una sessantina di milioni di km dalla Terra, ci mostra una bella coda di ioni gassosi, lunga, sottile e di colore verde-azzurro; ma vi è anche una coda di polvere, più corposa, rosata e poco visibile. Un paio di settimane fa poi, una parte della coda si è staccata a causa di disturbi magnetici, cosa che avviene di frequente. Chi volesse osservarla, può farlo nei prossimi giorni o… mai più. Eh sì, perché questa cometa, a causa della sua orbita, non rientra tra quelle che periodicamente ritorna nei dintorni del Sole, e quindi anche della Terra, ma è un viaggiatore occasionale: fatto un giro nel Sistema Solare, preferisce tornare nel proprio habitat e ricordare la bella avventura. Un'ultima cosa: il nome cometa risale agli antichi cinesi e significa stella scopa a causa della loro forma, ma anche perché pensavano che spazzassero via il vecchio per portare il nuovo. Speriamo sia vero. cultura@luedi.it
IlModa Libro
Parte da Brienza la rassegna dedicati agli scrittori esordienti Nei Sassi
“La vita tra le righe” BRIENZA - La Provincia di Potenza inaugura a Brienza, a partire da oggi, una serie di incontri itineranti dedicati al libro/reportage, agli scrittori esordienti, ai dibattiti politici e culturali che prendono spunto da fatti di cronaca, promuovendo nel contempo incontri con interpreti della canzone d’autore italiana. “La vita tra le righe”, questo il nome dell’iniziativa, curata dall’ufficio Politiche Comunitarie e Giovanili dell’Ente, intende dunque alimentare il piacere della lettura, inserendo il libro nel contesto degli interessi più familiari ai ragazzi, per poi stimolarli alla realizzazione volontaria di una recensione del testo oggetto dell’incontro. Obiettivo ultimo del progetto è quindi quello di far riflettere sul significato profondo delle parole, che si trovano nei libri e nei testi delle canzoni. La forza della parola, che resiste alla versatilità della new technology, è l’anima di una rassegna in grado di offrire ai giovani l’occasione per analizzare, grazie ad un dibattito serio e ricco di spunti, le tematiche più interessanti del mondo in cui vivono. Dalla legalità all’attualità, dalla letteratura al costume, dal presente al passato. Il primo di questi incontri, oggi a partire dalle ore 11 nell’Istituto Tecnico Commerciale di Brienza, avrà ad oggetto il libro “L’impero della Camorra” di Simone Di Meo che racconta l’escalation criminale del boss Paolo Di Lauro. Docenti e allievi – a cui la Provincia ha fatto pervenire con adeguato anticipo il libro da leggere – si confronteranno con il giovane autore in un dibattito capace di avvicinare due “realtà” e i loro punti di vista privilegiati.
IlMusica Libro
A tutto rock con i Negrita di BIAGIO TARASCO
Il libro di Simone Di Meo
Saranno presenti all’incontro, il sindaco di Brienza Antonio Distefano, l’assessore provinciale alla Pubblica Istruzione Domenico Vita, il dirigente dell’istituto Rocco Guerrieri e i docenti referenti del progetto Francesco Lauletta e Pasquale Mileo. I libri oggetto dei successivi incontri sono “Chi ha paura muore ogni giorno” di Giuseppe Ayala (Palazzo San Gervasio – 9 marzo 2009) focalizzato sull’esperienza del magistrato che ha vissuto in prima linea la battaglia di Falcone e Borsellino, e “A come amore Z come zizzania” di don Antonio Mazzi (Lavello – 12 marzo 2009 ) che realizza un’analisi autorevole e dettagliata sull’ondata di violenza che serpeggia tra i giovani. Per quanto riguarda, invece, gli appuntamenti con gli interpreti della canzone d’autore, l’Amministrazione provinciale proporrà lo spettacolo “Le voci di Sally” (Lagonegro – 4 marzo 2009), un viaggio nell’universo femminile raccontato con le canzoni di Fabrizio De Andrè. cultura@luedi.it
BARLETTA - Approda a Barletta l'Helldorado Tour dei Negrita. Il gruppo rock italiano formatosi all'inizio degli anni Novanta ad Arezzo si esibirà stasera al Palasfida della città pugliese. I Negrita prendono il nome da una famosa canzone dei Rolling Stones, “Hey Negrita”. In realtà le loro origini risalgono alla seconda metà degli anni '80, periodo di grandi fermenti musicali in cui inizialmente il gruppo (ancora in fase di formazione) decide di farsi conoscere sotto lo pseudonimo Gli Inudibili. Il progetto sembra andare bene e nel 1991 decidono di mandare in giro due demotape (“Qui fa presto sera” e “Zingara della notte”) a radio indipendenti e vari produttori del circolo musicale underground, ma senza alcun successo. Nel 1992 si aggiunge al gruppo il bassista Franco Li Causi e con il terzo demo-tape raccolgono l'attenzione di un giovane produttore, Fabrizio Barbacci, che decide di metterli sotto contratto Black Out/PolyGram (attualmente marchio Universal), proponendo contemporaneamente Roberto Zama Zamagni alla batteria. Il gruppo è in formazione definitiva e, chiusa l'esperienza de Gli Inudibili, decide di chiamarsi Negrita. Nell'estate 1993 lavorano alla registrazione del lo-
ro primo album intitolato “Negrita”, che esce nel 1994. seguono quindi “Paradisi per illusi” (1995), “XXX” (1997), “Reset” (1999), Radio Zombie” (2001), “Ehi! Negrita” del 2003. Nel 2005 esce “L'uomo sogna di volare”, mentre il 2006 è la volta di “Verso Sud”. In “Helldorado”, pubblicato nel 2008, i Negrita hanno seppellito le chitarre elettriche per lanciarsi anima e corpo nel sound latinoamericano. “Helldorado” è stato anticipato in radio, il 19 settembre scorso, dal singolo “Che rumore fa la felicità?”. Dopo una sola settimana dall'uscita, il disco ha raggiunto il quinto posto dei dischi più venduti, diventando disco d'oro per le oltre 40000 copie vendute. Lo scorso dicembre la band ha indetto un concorso per partecipare al videoclip del nuovo singolo "Radio Conga", in rotazione radiofonica e video ad inizio 2009, girato allo Stadio Olimpico di Roma il 22 dicembre 2008. Il video è comparso sul sito della band il 19 gennaio 2009 durante la notte, per poi approdare sulle reti televisive musicali più conosciute. Il tour del nuovo album è partito il 31 gennaio 2009 da Borgo Valsugana con la "data zero", per poi sbarcare in altri 10 concerti sparsi per l'Italia. L'inizio del concerto al Palasfida di Barletta è alle ore 21,00. Il costo del biglietto è di 20 euro. cultura@luedi.it
“Non solo vintage” MATERA - “Moda a tutti i costi”. Capi griffati e non. Abbigliamento e accessori. Ecco cosa si potrà acquistare o vendere presso il primo negozio di vintage nella città dei Sassi, “NonSolo Vintage” di Tiziana Lisi. L' inaugurazione questa sera alle 21 in via Montescaglioso n. 42/44. Da oggi disfarsi dei propri vestiti e guadagnare allo stesso tempo è possibile. «Il progetto è nato con l' intenzione di andare incontro alla crisi economica che c'è ed imperversa anche nelle nostre case» - ha dichiarato la titolare. Importante il “Pentalogo” che si rifà ai 5 petali del logo: si possono portare capi di abbigliamento griffato, nuovo ed usato per donna, uomo e bambino, il tutto a prezzi di convenienza. In secondo luogo «vogliamo monetizzare il capitale inutilizzato: i vestiti e gli accessori che abbiamo nei nostri armadi - prosegue la Lisi - Successivamente ci sarà un controllo minuzioso della qualità dei capi, interazione con il nostro sito internet www.nonsolovintage.it e un servizio di pulitura con lavanderia convenzionate. In sintesi noi venderemo abiti selezionati, puliti e alla moda». Gli orari di apertura sono dal lunedì al sabato dalla ore 10 alle 13 e dalle 17 alle 21. Il mercoledì giorno di chiusura, ed ogni prima domenica del mese apertura prevista il pomeriggio. Invece, gli orari di ritiro merce sono esclusivamente il martedì e il giovedì mattina, oppure su appuntamento. Un capo «deve rimanere almeno un mese , fino ad un massimo di sei». Nella struttura di 94 metri quadri ci sarà spazio anche per attività culturali “con l' Associazione “Ricicli-amo”, che è nata con la filosofia del riutilizzo. cultura@luedi.it
Spettacoli & televisione
Sabato 21 febbraio 2009
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La notte di Playboy Hugh tra duetti e strane coppie di SAVERIO ALBANESE
IL CASO
Le sexy conigliette invadono la città e le donne protestano
Due conigliette si baciano in strada
SANREMO - E’ arrivato il giorno delle conigliette e uno stuolo di splendide fanciulle in pantacollant neri, stivaloni e vezzose pellicce bianche con orecchie d’ordinanza hanno invaso la città dei fiori. More, bionde, rosse, di tutte le nazionalità e ovviamente, giovani, altissime e statuarie. Una sfilata di bellezza e frivolezza che ha anticipato la presenza in scena (ben più scollacciata) sul palco dell’Ariston ieri sera. Le ragazze del patron Hugh Hefner, però, hanno iniziato a portare scompiglio già in mattinata, mentre per le strade di Sanremo un altro esercito femminile ha avviato la protesta del gruppo «Contro Hefner e le sue conigliette», fatto da «donne indignate non solo come donne, ma anzitutto come cittadine e contribuenti». Hefner intanto è giunto a Sanremo con uno staff di sedici persone al seguito, anche se con lui nella lussuosa suite dell'Hotel de Paris di Montecarlo sono entrate solo le gemelline 19enni
Kristina & Karissa Shannon e la 22enne Crystal Harris, le tre fidanzate "ufficiali". Sebbene il gossip riveli che giovedì notte il quartetto ha accolto tra le lenzuola di seta del talamo anche la playmate Dasha Astafieva, new entry ucraina. Sul palcoscenico, invece, ci sono state anche tre playmate di Playboy Italia, che dallo scorso dicembre ha ripreso le pubblicazioni. Con loro Mr Hef ha folleggiato anche alla festa tenuta ieri notte al Morgana di Sanremo. Party superesclusivo che ha scatenato una vera e propria caccia al biglietto tra gli appassionati della dolce vita sanremese. E come si diceva, questa invasione non è piaciuta alle donne che hanno organizzato ieri la manifestazione «Oltre le conigliette c’è di più», la prima protesta organizzata antifestival prima di quella che domani, serata finale della kermesse, l’Arcigay metterà su contro l’ormai famigerata canzone di Povia, “Luca era gay”.
I racconti “à trois” di patron Hefner e il party esclusivo
SANREMO -La quarta serata di questa 59esima edizione del Festival di Sanremo ha saputo regalare grandi emozioni con l'assegnazione del premio nella categoria delle “Nuove Proposte” e soprattutto con l’esibizione degli Artisti nei tradizionali duetti, quest’anno sono stati improntati sull’incontro tra conterranei, come i pugliesi Al Bano e Michele Placido; i sardi Marco Carta e Tazenda; i napoletani Sal Da Vinci e Gigi D’Alessio. TORNA IL TOCCO D’AUTORE DELLA LIRICA Ma ad aprire le danze all'insegna della lirica è stata, però, il soprano Dimitra Theodossiou e il tenore Gianluca Terranova. Il soprano si è esibita con il giovanissimo baritono Josh Groban. I due hanno cantato magnificamente “Caruso”, brano incluso nel medley di arie d'opera a famose canzoni italiane e internazionali, riscuotendo fragorosi applausi da tutta la platea presente in sala, mentre il tenore si è esibito con Daniel Ezralow in “La nave va”. Molto suggestiva l'esibizione dei dodici Artisti rimasti in gara che si sono esibiti accompagnati da un'ospite, come era accaduto giovedì con le Nuove Proposte: al proscenio, tra gli altri, attori come Michele Placido e Teo Teocoli, oltre a star della musica nostrana come Gianni Morandi e Gigi D'Alessio, ma anche personaggio del cinema e della televisione, come Gabriel Garko e Lory Del Santo. Come si diceva, ganno preso parte alla gara anche i due “ripescati” grazie al televoto da casa, il 39enne Sal Da Vinci, nato a New York ma napoletano verace, di mente e di cuore, proprio come suo padre, Mario Da Vinci, uno dei maggiori interpreti della sceneggiata napoletana; e l'inossidabile Al Bano Carrisi, che al suo ingresso in scena ha saltato la ripida scalinata del teatro Ariston, tenendo gli spettatori col fiato sospeso per la sua incolumità. ECCO LE CONIGLIETTE DELLO SCANDALO
Sul fronte maschile, il bel vedere di ieri è stato il vee jay di All Music Ivan Olita unico modello italiano del quintetto scelto da Bonolis- mentre per la presenza femminile, ieri è stata l’attesa sera delle conigliette del fondatore di Playboy, l'ottantunenne Hugh M.Hefner. Il patron ha calcato il palco accompagnato da uno stuolo di maliziose conigliette tra cui quelle che fanno parte del suo harem, e le tre playmate italiane scelte per i primi tre numeri della rediviva edizione tricolore della rivista, che ha debuttato nelle edicole a gennaio, ovvero Micol Ronchi, Sarah Nile e Cristina De Pin. I DUETTI Da Vinci si è esibito con Gigi D'Alessio, l'autore del brano in gara, mentre l'evergreen di Cellino San Marco, alla sua 13esima partecipazione al festival (sette da solista e sei con l'ex moglie Romina Power), con l'attore e regista Michele Placido. Patty Pravo, priva di Pete Doherty che aveva inizialmente accettato di accompagnarla, ha ripiegato sui musicisti statunitensi Todd Rundgren, Nathan East e Dave Weckl. Il trio Pupo- Belli- Youssou N'Dour si è esibito con Gianni Morandi, anche se ha pesato sull’effetto scenico l'assenza dell'ultima ora di Raul
Bova. Alexia e Mario Lavezzi hanno portato in scena con loro Teo Teocoli, Francesco Renga ha scelto, in onore anche del tema della sua canzone, il soprano Daniela Dessì. Marco Carta, fedele alle sue origini sarde si èfatto accompagnare dai Tazenda, Dolcenera ha scelto invece la giovane collega Syria. I Gemelli Diversi hanno fatto le cose in grande, esibendosi con la BMB Marching Band, una vera e propria banda composta da ventiquattro elementi famosa per mescolare musica ed immagini in movimento. Fausto Leali ha scelto per il suo duetto di farsi accompagnare da Fabrizio Moro, che sul palco dell'Ariston ha visto nascere la sua fortuna. Marco Masini, invece, si è esibito con la compositrice belga Lara Fabian. Infine Povia ha avuto al suo fianco il disegnatore Alessandro Matta che ha provato a rendere più chiaro il pensiero espresso nella canzone “Luca era gay” con le sue vignette. Si sono esibiti anche i quattro esclusi di questa edizione: Afterhours (i preferiti di Mina) con Guido Godano dei Marlene Kuntz e il regista Antonio Rezza; Iva Zanicchi con Gabriel Garko; Nicky Nicolai
& Stefano Di Battista con Mario Venuti e infine Tricarico Lory Del Santo. Per ascoltare dal vivo la vincitrice del concorso online Sanremofestival.59, Ania, dovremo aspettare stasera. GLI OSPITI E LA GAFFE DI CASSEL: «SANREMO? NON LO CONOSCO» Tra gli ospiti internazionali della serata ci sono stati il ballerino Daniel Ezralow, mentre stasera sarò di scena Vincent Cassel (attore e marito di Monica Bellucci). E ieri Cassel, a Roma per presentare il film “Nemico pubblico n.1, L’istinto di morte”, che sarà nelle sale italiane dal 13 marzo, a una domanda, con un certo candore ha dichiarato: «Festival di Sanremo? Che cosa è, non lo conosco». E a chi gli ha chiesto se conosca il conduttore Paolo Bonolis, ha replicato: «Sì, l’ho visto su Youtube». Tanto disincanto da parte dell’attore francese prosegue anche quando cerca di spiegare la sua poca conoscenza della manifestazione canora: «Noi abbiamo il festival di Cannes, lo conoscete?» Ed infine è scettico anche sulla musica italiana: «E’ una manifestazione canora, Sanremo, ma la musica italiana, come d’altronde la nostra, a quanto ne so io, è poco esportabile».
D’Alessio, Tazenda e Michele Placido con i “conterranei”
Promossi e bocciati
Il personaggio
FIGLI D’ARTE, PREGI E DIFETTI IN EREDITÀ IRENE VINCE SULL’URLATRICE CANZIAN
Televoto e intrighi, Lele Mora a “Striscia” «All’Isola ho fatto vincere Walter Nudo»
di VITTORIO PIO MENTRE l'auditel continua a dare conforto a Bonolis (8, giustificato da capacità miste a una furbizia che in tv nessuno possiede), il televoto soddisfa a metà ripescando il “nostro” Al Bano (7,5) e purtroppo anche Sal Da Vinci (4), simile a tanti altri cloni. All'egocentrico conduttore e direttore artistico, bisogna riconoscere che un po' di musica buona sul palco dell'Ariston l'ha fatta passare: la Pfm (8), Lucio Dalla (8) che canta 4/3/43 nello stesso posto che lanciò la sua carriera tanti anni fa, Bacharach (10) con la sua classe sconfinata nel lungo medley al piano delle sue grandi canzoni d'amore, Vecchioni (8) cui non si può muovere nessun appunto, persino un rinfrancato Pino Daniele (9 per il passato, 4 per gli ultimi anni di carriera). Certo far passare avanti gli Afterhours (7) era utopia per que-
sta misteriosa giuria che (forse) un paio di dischi all'anno li comprerà. Saranno mica quelli di Giusy Ferreri (1) e Amici (0)? A proposito di Dalla, nella categoria proposte c'è anche Iskra (5, che fa media), la sua storica corista che esordisce alla bella età di 62 anni. Una che la voce la possiede davvero, però il pezzo non le rende giustizia. E poi siccome anche l'occhio vuole la sua parte, la nostra va in scena agghindata come la pazza che si aggira sul corso di Catanzaro dalla mia adolescenza. Peggio di lei tale Perbellini (2) che infastidisce con la sua imitazione di Cocciante (7): uno basta e avanza. Tra i figli d'arte, perché purtroppo per discutibilissima nemesi storica, quello che fanno i padri spesso è appannaggio anche dei figli, salviamo più Irene Fornaciari (6-) che Chiara Canzian (3): urlatrice di vaglia, ma che ci volete fare, è sempre figlia di un Pooh.
SONO stati All Bano e Sal Da Vinci i due ripescati dal televoto sanremese. Le votazioni telefoniche, però, non smettono di far discutere. Il presidente della Fimi Enzo Mazza ha detto: «Ci auguriamo che la Guardia di Finanza possa svolgere un'indagine sugli episodi evidenziati anche su Striscia la Notizia, e forse la Rai, in attesa di chiarimenti, dovrebbe sospendere la modalità del televoto». Identica la posizione della Codacons, che ha anche presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma: «Abbiamo deciso di lanciare lo sciopero del televoto non solo per Sa-
nremo, ma per tutte le trasmissioni che prevedono questo sistema. Sono troppi i sospetti, gli interessi economici. Invitiamo i telespettatori a non spendere più soldi». E a dimostrare che “l'infil-
trazione” è tutt'altro che una novità è ancora Striscia che, intervistando Lele Mora (nella foto), gli fa confessare: «Credo che questa cosa si faccia da tempo. All'Isola dei famosi, il primo anno con Walter Nudo, che era un'artista che lavorava con me, parenti, amici e anche io qualche cosa ho fatto perché prendesse molti voti. Ho suggerito ad amici e parenti di prendere tante schede telefoniche e tante postazioni sul call center per far vincere il nostro prediletto. Credo che abbiamo investito circa 25.000 euro. E' una cosa storica. Tanti si danno da fare».
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Rubriche
Sabato 21 febbraio 2009
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Nel lavoro vi sentite in gran forma e riuscirete a muovervi con disinvoltura in qualsiasi situazione. In amore siete troppo egoisti.
TORO 21/4 - 20/5
Grazie all'abile scelta dei collaboratori potrete lavorare ad un grande progetto. Forte attrazione per una persona misteriosa.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Nella professione la vostra carta vincente è la consapevolezza delle vostre capacità. Non trascurate però chi vi ama.
CANCRO 22/6 - 22/7
Siete molto ambiziosi e nel lavoro per voi non esistono missioni impossibili. Rapporti affettivi fragili.
LEONE 23/7 - 23/8
Nel lavoro non riuscite a fidarvi di nessuno e fate bene: contate soprattutto su voi stessi per andare avanti. Grandi emozioni.
VERGINE 24/8 - 22/9
Valutate approfonditamente una nuova proposta di collaborazione. In amore non vi conviene forzare i tempi.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
Dovete imparare a controllarvi di più: soprattutto quando nel lavoro c'è un'emergenza. Un Pesci vi sembra irraggiungibile: non è così.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Non è usando toni duri e polemici che riuscirete a convincere gli altri nel lavoro. Burrasca in amore.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Cercate di ridimensionare i problemi di lavoro e riuscirete a risolverli meglio. In amore non fatevi condizionare dalle delusioni del passato.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Con il dialogo riuscirete a trovare un punto di accordo con un prezioso collaboratore. In amore accettare compromessi è frustrante.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Nel lavoro avete bisogno di nuovi stimoli e di nuovi obiettivi: nella routine non potete dare il meglio. In amore siete troppo indipendenti.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
ras A; tura P,E; R fetta = Rasatura perfetta;
Nel lavoro non è il momento giusto per lanciarsi in imprese con sbocchi incerti. In amore cercate di superare la crisi.
Televisioni
QUIZ
PRIMA SERATA
18.50
21.05
TELEFILM
FILM
21.30
20.30
TGSATIRICO
Sabato 21 febbraio 2009
14.05
RUBRICA
FILM
14.05
55
FILM
18.00
Carlo Conti
Cold Case Delitti Irrisolti
Con Air
06.00 -AttualitàEuronews 06.10 -TeleromanzoIncantesimo 9 06.30 -Rubrica Sabato & domenica 09.35 -RubricaSettegiorni 10.25 -RubricaAprirai 10.35 -RubricaAppuntamento al cinema 10.40 -RubricaTuttobenessere 11.30 -RubricaOcchio alla spesa 12.00 -Gioco La prova del cuoco 13.00 -RubricaSanremo Question Time - di musica 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaEasy Driver - di motori 14.30 -RubricaEffetto sabato 17.00 -Telegiornale Tg 1 17.10 -RubricaA sua immagine 17.40 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 17.45 -RubricaPassaggio a Nord Ovest 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale
06.00 -RubricaSpeciale tino Buazzelli 06.15 -RubricaTg 2 Sì, viaggiare 06.25 -RubricaL'avvocato risponde 06.35 -RubricaInconscio e magia 06.45 -VarietàMattina in famiglia 07.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.20 -TelegiornaleTg 2 Mattina L.I.S. 09.25 -SportSci Alpino: Coppa del Mondo - Sci alpino 1^ Manche 10.20 -RubricaSulla via di Damasco 10.55 -SportSci Alpino: Coppa del Mondo - Sci alpino 2^ Manche 12.15 -VarietàSpeciale Mezzogiorno in famiglia 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.25 -RubricaRai Sport Dribbling 14.00 -MusicaleScalo 76 presenta: X Factor - Il processo 15.30 -MusicaleScalo 76 17.10 -RubricaSereno variabile 18.00 -Telegiornale Tg 2 18.10 -TelefilmThe District 19.00 -Real TvX Factor - La settimana 19.35 -VarietàScorie di Scorie
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07.40 -MiniserieL' Avvocato Porta 09.35 -Rubrica Stasera a teatro 09.55 -Rubrica Vivere meglio 11.30 -Telegiornale Tg 4 11:38 - NewsVie d'Italia 11.40 -MiniserieRicomincio da me 13.30 -Telegiornale Tg 4 13:54 - Previsioni del tempoMeteo 14.05 -Rubrica Forum: Sessione pomeridiana del sabato 15.00 -Telefilm Poirot 17.00 -Telefilm Detective Monk 18.00 -Documentario Le stagioni dei mari 18.55 -Telegiornale Tg 4 19.35 -Telefilm Walker Texas Ranger
06.55 -Cartoni 10.45 -Sit ComDharma & Greg 11.20 -TelefilmV.I.P. 12.25 -Telegiornale Studio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -Sit ComLa vita secondo Jim 14.05 -Film Batman - Il ritorno con Micheal Keaton, Michelle Pfeiffer, Danny De Vito, Christopher Walken - regia di Tim Burton (USA) - 1992 16.20 -Film Andrè - Un amico con le pinne con Keith Carradine, Tina Majorino, Chelsea Field - regia di George Miller (USA) - 1994 18.30 -Telegiornale Studio Aperto 19.00 -Sit ComTutto in famiglia 19.30 -Film Spongebob - Il film - regia di Stephen Hillenburg (USA) - 2004
06.00 -TelegiornaleTg La7 07.00 -RubricaOmnibus - Week end 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.05 -RubricaMovie Flash 10.10 -RubricaL'intervista 10.40 -RubricaMovie Flash 10.45 -TelefilmAlla conquista del west 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -DocumentarioAnimal face off 14.00 -TelefilmJack Frost 15.55 -Film Una nuova casa per Lessie con John Reilly, Lee Bryant, Gene Evans - regia di Don Chaffey (USA) - 1978 17.50 -SportRugby 6 nazioni - Rugby 17.55 -RubricaMovie Flash 18.00 -Film Un povero ricco con Renato Pozzetto, Ornella Muti, Piero Mazzarella - regia di Pasquale Festa Campanile (Italia) 1983 20.00 -TelegiornaleTg La7
20.30 -News Rai Tg Sport 20.35 -Musicale 59° Festival della Canzone Italiana
20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto 20.30 -TelegiornaleTg 2 20.30 21.05 -Telefilm Cold Case - Delitti irrisolti 22.40 -Rubrica Rai Sport Sabato Sprint 23.20 -Telegiornale
20.10 -Talk ShowChe tempo che fa 21.30 -Film Con Air con Nicolas Cage, John Cusack, John Malkovich, Steve Buscemi, Rachel Ticotin - regia di Simon West (USA) - 1997
20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Miniserie Maria Montessori una vita per i bambini
21.30 -Film Tv Maigret: Veleno in famiglia 23.25 -Rubrica Guida al campionato
21.00 -CartoniGormiti che miti! 22.40 -Film Il corvo con Brandon Lee, Ernie Hudson, Michael Wincott, David Patrick Kelly - regia di Alex Proyas (USA) 1994
20.30 -DocumentarioDoc: Animal Treasure Coccodrilli 21.00 -TelefilmL'ispettore Barnaby 23.00 -FilmMiranda con Serena Grandi, Andrea Occhipinti, Franco Interlenghi - regia di Tinto Brass (Italia) - 1985
01.20 -Telegiornale Tg 1 01.40 -RubricaApplausi 02.25 -Rubrica Che tempo fa 02.30 -RubricaAppuntamento al cinema 02.35 -RubricaRainotte
Tg 2 23.30 -RubricaTg 2 Dossier 01.50 -Real TvX Factor 02.30 -DocumentarioDalla Borgogna alle campagne di Lione 02.50 -Talk ShowIl Caffé 03.50 -VarietàCercando cercando
23.30 -Telegiornale Tg 3 23.45 -Telegiornale Tg Regione 23.50 -Film The Road to Guantanamo con R. Ahmed, F. Harun - regia di Michael Winterbottom, Mat Whitecross (GB) - 2006 00.35 -Telegiornale Tg 3
01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.45 -FilmAmerican Graffiti con R. Dreyfuss, R. Howard - regia di George Lucas (USA) - 1973 04.30 -Real TvGrande Fratello 05.00 -Sit ComTutti Amano Raymond
00.15 -Film TvJekyll e Hide - Horror 02.10 -ShowIeri oggi in TV special 02.10 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 03.50 -RubricaPeste e corna e gocce di storia 04.35 -Soap OperaFebbre d'amore
00.45 -ShowPoker1mania 01.40 -NewsStudio Sport 02.40 -FilmIl corvo 3 con K. Dunst, E. Mabius - regia di Bharat Nalluri (USA) - 2000 04.20 -FilmBrainscan - Il gioco della morte
00.50 -TelegiornaleTg La7 01.10 -RubricaMovie Flash 01.15 -RubricaM.O.D.A. 01.50 -RubricaLa 25° ora Il Cinema espanso 03.50 -AttualitàCNN News
Michelle Hunziker
Forum
Batman - Il ritorno
Un povero ricco
leTrame
ITALIA 1
ORE 14.05
LA 7
ORE 18.00
RAI 3
ORE 21.30
BATMAN - IL RITORNO
UN POVERO RICCO
CON AIR
con M. Keaton, M. Pfeiffer, D. DeVito regia di Tim Burton (Usa) - 1992
con R. Pozzetto, O. Muti - regia di Pasquale Festa Campanile (Ita) - 1983
con N. Cage, J. Cusack, J. Malkovich regia di Simon West (Usa) - 1997
È Natale a Gotham City. La popolazione si appresta a festeggiarlo ascoltando il tradizionale discorso delle autorità, quando la festa viene rovinata dagli uomini del "Pinguino". Questa mostruosa creatura, cresciuta nelle fogne dopo essere stato abbandonato in fasce da genitori terrorizzati, è il sovrano incontestato del mondo sotterraneo di Gotham. Ora vuole impadronirsi di...
Quarant'anni, un sacco di soldi ma il terrore di una possibile rovina finanziaria, Eugenio si esercita a vivere senza un quattrino. Si fa assumere come uomo delle pulizie e va ad abitare in una casa popolare. Qui conosce Marta, una donna oberata da problemi economici, ma seria e onesta. Con lei si rifà una vita, naturalmente da ricco, dopo aver cacciato la moglie infedele...
Con Air è un aeroplano che ogni anno trasporta criminali che devono essere processati, ricoverati in ospedali o trasferiti in altre prigioni. Quando un gruppo dei più pericolosi e noti prigionieri del sistema penitenziario statunitense sta per essere trasferito in una prigione di massima sicurezza, Cameron Poe, detenuto in libertà provvisoria, ottiene un passaggio sull'aereo, ma qui...
ITALIA 1
ORE 22.40
LA 7
ORE 23.00
RAI 3
ORE 23.50
IL CORVO
MIRANDA
ROAD TO GUANTANAMO
con B. Lee, M. Wincott, R. Davis - regia di Alex Proyas (Usa) - 1994
con S. Grandi, A. Occhipinti, F. Interlenghi - regia di Tinto Brass (Ita) - 1985
con R. Ahmed, F. Harun, W. Siddiqui, A. Usman - regia di M. Winterbottom, M. Whitecross (G.B.) - 2006
Alla vigilia di Halloween, il musicista dark Eric Draven è brutalmente assassinato con la sua fidanzata da una banda di drogati. Esattamente un anno dopo Eric risorge, pallido, di nero vestito e accompagnato da un misterioso corvo. Immortale, dà la caccia agli assassini e li elimina. Poi affronta il loro capo, Dollar, ma questi, grazie all'amante, esperta di occultismo, lo mette in difficoltà...
Nella campagna ferrarese negli anni ‘50 Miranda, una donna avvenente e disponibile, gestisce una locanda in attesa del ritorno del marito Gino, disperso in guerra. Nel frattempo la donna si concede numerose scappatelle: l'autotrasportatore Berto, Carlo, ex fascista al confino, che le fa regali costosi, Norman, un giovane americano tecnico del metanodotto, e per finire c'è Toni...
Settembre 2001: quattro amici inglesi di origine pakistana lasciano la cittadina di Tipton per festeggiare il matrimonio di uno di loro. Giunti in Pakistan, vengono catturati dall'Alleanza del Nord e accusati di essere terroristi internazionali. Condotti a Guantanamo, sono incarcerati per ben 2 anni, senza che venga trovata alcuna imputazione a loro carico...
Il festival di Bonolis batte anche Belen RAI UNO 59° festival di sanremo L'eredita' Affari tuoi 59° festival di sanremo
ora 21.04 19.49 20.37 23.10
ascolto 12.523 7.117 7.032 6.312
RAI DUE Tg2-costume e societa' Squadra speciale cobra Asterix & obelix Tg2-medicina 33
13.32 19.35 21.04 13.56
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RAI TRE Un posto al sole. Medium Blob di tutto di piu' Medium
20.36 21.55 19.59 21.11
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CANALE 5 Striscia la notizia Chi vuol essere Beautiful Scherzi a parte
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ITALIA 1 I simpson La ruota della fortuna I simpson Camera cafe'
14.28 20.28 19.27 20.13
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RETE 4 Walker texas ranger Tempesta d'amore Sessione pomeridiana Tempesta d'amore
20.25 19.40 14.07 18.46
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