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INTERCETTAZIONI E IL CASO RAI

TREMONTI BOND

Archiviazione per Saccà e Silvio Il pm: «Distruggete le registrazioni»

Firmato il decreto Cedola annuale tra il 7,5 e l’8,5 %

alle pagine 6 e 7

a pagina 8

della Basilicata

ED Anno 8- N. 55

1,00

Internet www.ilquotidianodellabasilicata.it

Giovedì 26 febbraio 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

Matera Per tre anni ha abusato del ragazzino, ha 72 anni: arrestato La politica

12 anni: violentato per qualche euro E una disabile di Grottole seviziata in gruppo, anche dal padre IL TRENO AD ALTA VELOCITÀ DELLE VIOLENZE SUI BAMBINI di ASSUNTA BASENTINI TANTE volte mi capita di sdramatizzare, con ironia, sulla varietà ed unicità delle storie con cui entro in contatto ogni giorno, con tutta la squadra di cui faccio parte , operatori sociali, magistrati, forze di polizia, ecc. La trama di certe storie reali supera talvolta i contenuti dei migliori “romanzi criminali” e delle grandi fiction. E' di ieri la notizia di cronaca nazionale del bambino di 12 anni , adescato e violentato a Napoli, in un quartiere degradato, vicino la Stazione, in pieno pomeriggio. segue a pagina 12

MATERA- Accusato di aver abusato sessualmente di un minorenne, con la promessa di piccole somme di denaro, per tre anni – da quando il bambino ne aveva 12 – un pensionato di 72 anni è stato posto agli arresti domiciliari dai carabinieri, in provincia di Matera. L’uomo era stato sorpreso con il ragazzo, in un casolare abbandonato, in campagna. Un altro caso increscioso si è verificato tra Grottole e la Puglia: una donna disabile di 40 anni è stata ripetutamente violentata dal branco di cui faceva parte anche il padre.

Arisamania

a pagina 52

Piano contro la povertà Napoli Preso La Regione stanzia lo stupratore 50 milioni di euro La folla per le giovani coppie stava per linciarlo e gli anziani in difficoltà a pagina 18

Vincenzo Folino torna a scuotere la sfera pubblica Invito al Pd a ritrovare la strada della politica “ANCHE in Basilicata deve tornare la politica. Ed è questa la strada per contrastare efficacemente quel senso di diffidenza che larghe fasce sociali nutrono verso le istituzioni quando sembrano prevalere le cosidette «relazioni corte»”. E’ questo uno dei passaggi salienti dell’intervento con cui il consigliere regionale del Pd, Vincenzo Folino, riprende la parola nel dibattito pubblico scegliendo la strada della proposta e del dialogo a tutto campo.

Vincenzo Folino

Polemiche a sinistra

Lacorazza replica sull’uso strumentale di nonno e padre. Valluzzi: “Cattiverie” alle pagine 10 e 11

alle pagine 12 e 13 ORT NELLO SP

POTENZA

I rossoblù si ricompattano per la salvezza MATERA

Brutte notizie dai risultati dei recuperi

Potenza Iniziano le sedute consiliari per l’adozione del principale strumento cittadino

Regolamento urbanistico: oggi il tour de force POTENZA - Inizia oggi in consiglio comunale la discussione definitiva sul regolamento urbanistico. Si fa il conteggio delle presenze e non mancano le polemiche da parte delle associazioni sulla poca funzionalità del provvedimento. I nodi: partecipazione, case popolari e maggioranza. a pagina 22

BASKET C1

Corporelle trionfa in Sicilia

Del seno di poi son pieni i Reality.


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Giovedì 26 febbraio 2009

Brevi dal mondo

Colombia, trovati 1.150 cadaveri BOGOTA' – Nel municipio di La Macarena, sud est della Colombia, sono state trovate fosse comuni nelle quale le Farc hanno presumibilmente sepolto circa 1.150 cadaveri di civili e di combattenti sia delle stesse Forze armate rivoluzionarie colombiana sia di altri gruppi armati.

Madrid, scontro Garzon-Popolari MADRID – Si fa ogni giorno più infuocato a Madrid lo scontro sull'inchiesta del giudice Baltasar Garzon sulla presunta 'tangentopoli' attorno al Partido Popular, il principale movimento di opposizione al governo del socialista Josè Luis Zapatero. Ieri mattina i popolari hanno denunciato al Tribunale Supremo per «prevaricazione» il magistrato della Audiencia Nacional, ritenuto di simpatie socialiste e «palesemente ostile» al Pp.

Non li pagano e si ammutinano DACCA – Un ammutinamento è scoppiato ieri in seno a una unità paramilitare delle forze di sicurezza del Bangladesh, nella capitale Dacca, facendo almeno tre morti negli scontri seguiti all’annuncio dei ribelli di aver preso degli ufficiali in ostaggio. La rivolta è legata a richieste salariali e al mancato pagamento dei compensi.

In Italia e nel Mondo Treviso, caccia al marocchino Cina, tre persone si danno fuoco che ha sgozzato moglie e figlia vicino a Tienammen: salvati e arrestati TREVISO – Si sta stringendo il cerchio attorno a Fahd Bouichou, il giovane marocchino a cui polizia e carabinieri danno la caccia da martedì sera per il barbaro assassinio della sua compagna italiana e della loro bimba di neanche due anni, sgozzate con un coltello da cucina. È indagato per duplice omicidio. C'è un supertestimone che lo ha visto entrare in casa alle 18.30, poche ore prima della scoperta di quella scena dell’orrore che Fahd, 26 anni, si sarebbe lasciato alle spalle prima di fuggire a bordo della Skoda nera della sua compagna, Elisabetta Leder, 36 anni, trovata in una pozza di sangue in camera da letto insieme alla piccola Arianna, uccisa mentre era ancora sul fasciatoio.

Fahd Bouichou

La mamma era riversa a terra in pantaloni e reggiseno. Le luci e la tv ancora accese. Una mattanza consumata nell’appartamento di un tranquillo condominio multietnico di Castagnole di Paese, in provincia di Treviso.

PECHINO - Repressa e ipercontrollata, l'opposizione in Cina torna a farsi viva tentando ogni tanto gesti clamorosi. Ieri tre persone, due uomini e una donna, hanno tentato di darsi fuoco nei pressi di piazza Tienanmen, luogo simbolo della protesta nel Celeste Impero. Ma le autorità cinesi hanno presto calato un velo di silenzio sull'intera vicenda fornendo ai media una versione poco convincente dell'accaduto. Secondo la versione definitiva fornita per fax agli organi di stampa stranieri, il fatto sarebbe avvenuto tra la via Wanfujing e la Changanjie, il grande boulevard che immette su piazza Tienanmen. Degli agenti di polizia si sarebbero "insospettiti" vedendo passare sulla Wangfujing

Un giovane protesta bendato a Pechino

a bassa velocità un' automobile di colore grigio con una targa "non di Pechino. Avrebbero così deciso di fermare la macchina per un controllo. Ma mentre si avvicinavano, "all' interno della vettura si è sviluppato un incendio, che è stato subito spento".

Assolti in primo grado per il crollo della scuola dove morirono 27 bambini

San Giuliano, sentenza ribaltata Condannati in appello cinque dei sei imputati CAMPOBASSO – «Giustizia è fatta»: così i famigliari dei 27 bambini e della maestra morti, durante il terremoto del 31 ottobre 2002, nel crollo della scuola “Jovine” a San Giuliano di Puglia hanno commentato la sentenza di condanna di 5 dei 6 imputati nel processo d’appello, emessa ieri sera a Campobasso dopo otto ore di camera di consiglio della Corte, presieduta dal giudice Mario Iapaolo. In primo grado, il 13 luglio 2007, erano stati tutti assolti. Con le accuse, a vario titolo, di omicidio, disastro e lesioni colposi, concorso in falso ideologico, queste le condanne: 6 anni e 10 mesi ciascuno per

Giuseppe La Serra, progettista e direttore lavori, e Mario Marinaro, dipendente comunale responsabile della pratica per la sopraelevazione della scuola; 5 anni per gli imprenditori Carmine Abiuso e Giovanni Martino: tutti interdetti perpetuamente dai pubblici uffici (per La Serra, Martino e Abiuso decisa anche l’interdizione per cinque anni dalle rispettive professioni). A 2 anni e 11 mesi è stato condannato l’allora sindaco di San Giuliano, Antonio Borrelli, che nel crollo perse la figlia. Confermata, invece, l'assoluzione per Giuseppe Uliano, titolare della ditta che costruì l’edificio nel 1958. Gli avvocati dei con-

dannati hanno preannunciato ricorso in Cassazione. Gli imputati dovranno risarcire i danni alle parti civili, con una provvisionale immediatamente esecutiva: 150 mila euro per ogni famigliare deceduto e 100 mila per i feriti. «Abbiamo sempre sostenuto che a causare il crollo dell’edificio non fu il terremoto, ma che la tragedia fu determinata dalla mano dell’uomo. Oggi ci hanno detto chi ha ammazzato i nostri cari» hanno dichiarato le madri delle piccole vittime, che alla lettura della sentenza di assoluzione, nel luglio 2007, urlarono «Li avete ammazzati due volte». Era stata un’udienza

carica di tensione quella di due anni fa. A un certo punto era anche caduto il cartello con la scritta “La Legge è uguale per tutti”, affisso nella sala di un hotel di Larino (Campobasso) trasformata in palazzo di giustizia, visto che il Tribunale della cittadina molisana era troppo piccolo per accogliere tutte le persone coinvolte nella vicenda. In quell'aula provvisoria, quando il giudice unico Laura D’Arcangelo pronunciò la sentenza d’assoluzione, volarono insulti contro i legali degli imputati. E i Carabinieri furono costretti a scortare giudice e avvocati al termine dell’udienza. Eleonora Sasso


In Italia e nel Mondo

Giovedì 26 febbraio 2009

Un Boeing 737 della Turkish Airlines cade a pochi metri dalla pista

Amsterdam, aereo si spezza: nove morti A bordo c’erano 134 persone. 80 i feriti di cui 6 molto gravi danni lievi a un italiano

IL DDL ANTIFANNULLONI

La carlinga del Boeing a terra

BRUXELLES – «Come un sasso in mezzo al prato»: così uno dei sopravvissuti ha raccontato lo schianto del Boeing 737-800 della Turkish Airlines che ieri mattina si è spezzato in tre tronconi in un campo di terra e fango a poche centinaia di metri dalla pista di atterraggio dell’aeroporto di Amsterdam-Schiphol e dall’autostrada che scorre nei pressi dello scalo. Dei 127 passeggeri e sette membri dell’equipaggio a bordo dell’aereo, nove i morti, un’ottantina i ricoverati in undici diversi ospedali olandesi, di cui sei in perico-

lo di vita. Tra i feriti lievi anche un italiano, Lucio Basso, che già oggi dovrebbe essere dimesso dall’ospedale. Anche la Farnesina ha confermato che sta bene e che ha già contattato i suoi familiari. Tra i morti invece, ci sarebbero tre membri dell’equipaggio e, secondo la stampa olandese, anche un neonato. L’aereo era partito da Istanbul alle 7:55 e il pilota, prima di perdere il controllo del velivolo alle 10:30, aveva già annunciato l’atterraggio dopo 15 minuti. «Stavamo atterrando nor-

malmente quando, all’improvviso, abbiamo avvertito un vuoto d’aria», ha spiegato Tuncer Mutluhan, un banchiere residente in Olanda intervistato dalla televisione turca Ntv. Mutluhan è uno dei fortunati passeggeri che è riuscito ad uscire subito dal velivolo insieme ad un’altra ventina di compagni di viaggio. Per estrarre gli altri dai resti del velivolo è cominciata la corsa dei soccorritori: sul posto sono arrivati in 150 circa tra personale medico e pompieri, con una sessantina di ambulanze. Florence Ciomei

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Somalia, attacco islamico strage di civili a Mogadiscio Battaglia furiosa dei fondamentalisti che non accettano il nuovo governo

La pietosa opera di soccorso

NAIROBI – E' continuata anche ieri la strage infinita a Mogadiscio. Nella capitale è sempre più battaglia furiosa tra insorti fondamentalisti 'duri', che non solo respingono, ma tentano di minare alle fondamenta il nuovo governo nazionale a guida di moderati islamici, peacekeepers panafricani e truppe regolari. La battaglia è iniziata martedì mattina con un attacco contro una base di soldati somali, ed è continuata – allargandosi – per tutta la giornata, per poi riprendere ieri. Con ampio ricorso ad armi pesanti, che – come sempre – hanno fatto strage di civili.

Il Senato ha dato il via libera definitivo al provvedimento

Approvata la legge Brunetta ora la PA sarà una “casa di vetro” ROMA – Una pubblica amministrazione-casa di vetro, dove tutti i cittadini possono conoscere, tramite internet, le valutazioni sulla carriera dei pubblici funzionari; un Authority per la trasparenza e la valutazione; un meccanismo di premi per chi lavora bene e di sanzioni che possono arrivare fino al licenziamento per i dipendenti assenteisti. Sono questi i punti qualificanti del ddl meglio noto come «ddl antifannulloni») che, con il voto del Senato, ieri è stato convertito in legge. Ecco gli aspetti principali del provvedimento. TRASPARENZA – Il ddl assicura la totale accessibilità dei dati relativi ai servizi resi dalla pubblica amministrazione con la disponibilità di accedere, mediante la rete Internet, a tutti i dati sui quali si basano le valutazioni sui dipendenti. CARTELLINI OBBLIGATORI – Il personale a contatto con il pubblico deve indossare un cartellino identificativo ed esporre sulla scrivania una targa indicante nome e cognome. AUTHORITY – Ha il compito di valutare gli standard e i meccanismi di premialità, non la funzione di controllare l'efficienza dei circa 3,7 milioni di dipendenti pubblici ma di valutare il buon funzionamento dei nuclei di controllo, previsti dalla legge Bassanini, che presiedono alla valutazione degli enti pubblici. È indipendente e sarà composta da non più di cinque persone, scelte tra persone di elevata professionalità che non abbiano interessi in conflitto con le sue funzioni. QUATTRO MILIONI DI EURO

PER L’INNOVAZIONE – Somma destinata a progetti sperimentali ed innovativi per diffondere e raccordare le metodologie della valutazione tra amministrazioni centrali e enti territoriali. PREMI – Una parte del monte salari complessivo sarà destinata a premiare coloro che conseguiranno le valutazioni migliori. È prevista una delega specifica per introdurre meccanismi per valorizzare il merito e incentivare la produttività. Per i dirigenti, è già stato stabilito almeno al 30% in più della retribuzione di base. SANZIONI – Rimangono quelle in vigore ma sono resi cogenti gli obblighi che hanno i dirigenti

di far rispettare gli standard di efficienza e di applicare le sanzioni, fino a prevedere il licenziamento nei casi più gravi. La sanzione opera da subito in attesa della sentenza della Magistratura. Una piccola rivoluzione viste le lungaggini del sistema giudiziario. Ci sono meccanismi più rigorosi sui controlli medici durante il periodo di assenza del dipendente che in caso di falso certificato rischia il licenziamento. Previsto il licenziamento per giusta causa del medico, se è pubblico dipendente, nel caso in cui rilasci un falso certificato di malattia. CLASS ACTION – E' prevista l’azione collettiva nei confronti

Renato Brunetta in una foto d’archivio, inaugura i tornelli a Palazzo Chigi

delle pubbliche amministrazioni. Ma per il risarcimento del danno si applica la disciplina vigente. Questo aspetto, introdotto alla Camera, è stato criticato dall’opposizione che parla di cittadini che non saranno risarciti. RIFORMA DEI CONTRATTI PUBBLICI – Per migliorare l’effi-

Il ministro: «Questa è una vera rivoluzione» ROMA – E' legge il ddl che punta a introdurre efficienza e trasparenza nella pubblica amministrazione su cui il ministro Renato Brunetta ha costruito la sua fortuna politica passando per il fustigatore dei «fannulloni» che, secondo una comune vulgata, affollano gli uffici pubblici. Il Senato ha approvato, in via definitiva, con 154 voti a favore, un solo voto contrario, mentre le opposizioni non hanno votato, il provvedimento che era alla sua terza lettura dopo esser stato modificato dalla Camera. Si conclude così l’iter di un ddl che fin dall’inizio, in otto-

bre, è stato sotto i riflettori della cronaca per le annunciate sanzioni contro chi si dà con troppa facilità per malato e che avevano portato sponta-

neamente ad una drastica riduzione delle assenze sui luoghi di lavoro. «Questa è la prima riforma istituzionale del governo Berlusconi di cui il Paese aveva bisogno» ha affermato, dopo il voto, il ministro Brunetta che non ha nascosto la sua contentezza perchè, a suo dire, «è una rivoluzione. Per la prima volta c'è una riforma che mette al centro 60 milioni di cittadini considerati fino ad oggi sudditi e non utenti che da oggi potranno, come clienti, giudicare e la cui voce sarà ascoltata». Corrado Sessa

Capelli grigi, scoperta la causa, si cerca la cura SUI capelli grigi è stato detto, pensato, scritto di tutto. Si è ipotizzato che dipendessero dallo stress, dalla dieta, dai geni, dall'insonnia, dalla paura, dalle droghe, dall'inquinamento. C'è chi sostiene che a staccarne uno ne spuntano fuori altri dieci. A metter fine al pandemonio diagnostico ci ha pensato la Federation of American Societies for Experimental Biology (FASEB) con uno studio ad hoc sul più temuto nemico della nostra capigliatura: il capello bianco. Secondo la ricerca, condotta dal biologo Gerald Weissmann, è il perossido di idrogeno pro-

Apple lancia Safari 4 «È il più veloce di tutti»

Boss al femminile poco gradito dotto dal nostro corpo, e componente primo dell'acqua ossigenata, a schiarire le ciocche rendendole argentate. Secondo gli studiosi ci sarebbe dunque la possibilità di trattare i capelli grigi a livello biochimico e molecolare.

cienza della contrattazione collettiva è prevista una riforma dell’Aran, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle Pubbliche amministrazioni. PERMANENZA DIRIGENTI IN SEDI DESTINAZIONE – Per almeno un quinquennio stabilisce la legge. MOBILITA' AGEVOLATA – In caso di carenze di organico si possono spostare i dipendenti. PER DIRIGENTI STAGE ALL'ESTERO – La durata della formazione in uno dei paesi europei non dovrà essere inferiore a 4 mesi. TETTO DI 40 ANNI – Il conteggio del tetto massimo di anzianità previsto di 40 anni dovrà essere di servizio effettivo e non contributivo. PRIMARI OSPEDALIERI – Sono equiparati ai primari dei policlinici universitari per il trattamento pensionistico, vanno anche loro in pensione a 70 anni. CORTE DEI CONTI – I magistrati contabili possono svolgere controlli, su richiesta di Parlamento e governo, sull' attività delle amministrazioni, informando il ministro se accertano irregolarità. Daniela Navi

GLI impiegati di boss al “femminile” mostrano un minore livello di soddisfazione sul lavoro di quelli che sono coordinati dagli uomini. Pochissime differenze tra manager di sesso diverso nelle altre variabili. Le lavoratrici, in-

dipendentemente dal genere del capo, lamentano poca autonomia e scarso livello di comunicazione. Questo è uno dei risultati del rapporto di Eurofound sul confronto tra manager di diverso sesso.

SI apre un nuovo capitolo nella guerra dei browser. Apple ha reso disponibile al download l'ultima versione del suo programma per navigare in internet: Safari 4. Secondo la casa di Cupertino, gli internauti si trovano di fronte al "più veloce e innovativo browser sul mercato", dichiarazione confermata dai test sul caricamento dei contenuti Javascript, trenta volte più veloci sul nuovo Safari che su Internet Explorer 7 e tre volte più veloci rispetto a Firefox 3. Il comunicato diramato dalla società si "dimentica"

invece di rendere noto il paragone rispetto a Chrome, il browser lanciato in estate da Google che ha sempre ottenuto i migliori risultati in termini di velocità. Semplice casualità o margini troppo risicati, questo non è dato saperlo.


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Giovedì 26 febbraio 2009

Il fatto del giorno: Nucleare, intesa Italia-Francia Da dove si ripartirà? Rispunta Montalto

Con vent’anni di ritardo ma meglio ora che mai

Scajola spiega l’urgenza «È una scelta obbligata»

dall’articolo di Stefano Agnoli

dall’editoriale di Vittorio Feltri

dall’intervista di Luca Iezzi

Da dove ripartirà il nucleare italiano? Qualche nome, tra i manager e gli imprenditori in circolazione alla corte del supervertice Berlusconi- Sarkozy, è già circolato. E seppure a mezza voce, e con tanti «forse» e parecchi «vedremo», uno sembra godere di qualche favore: Montalto di Castro. Certo, bisognerà aspettare che le norme sul riavvio del progetto nucleare nazionale ora in discussione al Senato [...] divengano legge. E bisognerà anche che vengano riportati al passo con i tempi e con le tecnologie del giorno d’oggi i criteri per rinnovare la patente di «sito nucleare» alle località papabili. Poi peserà l’atteggiamento della Regione Toscana, e magari persino quello della «lobby» della vicina Capalbio, spiaggia della sinistra. [...]

La notizia del giorno di per sé è buona: saranno costruite quattro centrali nucleari ed entreranno in funzione (speriamo) entro il 2020. [...] Vorrei solo ricordare che Silvio Berlusconi colma un vuoto di vent’anni durante i quali Verdi e compagnia tardoecologista si sono gingillati col problema energetico, facendo perdere al Paese tempo prezioso e riducendolo a fanalino di coda in Europa. Quindi, se da un canto bisogna gioire perché riprendiamo un cammino interrotto, dall’altro siamo costretti a riflettere sulla miseria della sinistra, causa della nostra arretratezza. Fu infatti lo schieramento progressista (socialisti e comunisti compresi) a promuovere negli anni Ottanta un referendum antinucleare suicida [...].

Ministro Scajola, pensa che la maggioranza degli italiani sia ora favorevole al nucleare? «La percezione è cambiata. La "guerra del gas" tra Russia e Ucraina, che il mese scorso ha rischiato di lasciare al freddo tutta Europa, e l’urgenza di ridurre l’inquinamento per combattere i cambiamenti climatici ci obbligano a diversificare le fonti di energia ricorrendo anche al nucleare. Il mix ottimale di generazione verso il quale dobbiamo tendere è composto dal 50% di fonti fossili (gas, petrolio e carbone pulito), 25% di fonti rinnovabili e 25% di nucleare [...]. Saranno le imprese energetiche che, nell’ambito dei criteri così definiti, individueranno i siti [...]».

La migliore di ieri

Quei siti Un accordo che impegna da decidere le parti fino a oltre il 2050

Un regalo al futuro

dal dossier di Ettore Livini

dal commento di Carlo Jean

dall’articolo di Franco Battaglia

C’è l’accordo Enel-Edf. C’è il via libera del governo. Ma per completare davvero il ritorno dell’Italia al nucleare - a parte l’ok del Parlamento - manca ancora il passo più complicato: la scelta dei siti per le nuove centrali atomiche. L’argomento, come ovvio, è delicatissimo [...], tanto che nel protocollo d’intesa siglato tra Roma e Parigi il capitolo della localizzazione dei primi quattro impianti è stato stralciato. Se il governo vuole mantenere la tabella di marcia prevista però - posa della prima pietra entro cinque anni, avvio della produzione nel 2020 - l’individuazione delle aree dovrà comunque avvenire già entro la fine di quest’anno. [...]

Nel vertice italo-francese, tenutosi ieri a Roma, sono stati presi accordi strategici in molti settori. Il nucleare ha fatto la parte del leone. [...] Un’intesa intergovernativa sulla cooperazione industriale e tecnologica fra le imprese ed i centri di ricerca italiani e francesi. Esso riguarda l’intera filiera nucleare, dalla ricerca per le centrali di 4ª generazione, alla costruzione di nuovi reattori, al loro esercizio e smantellamento ed alla gestione delle scorie. Precisa che verranno costruiti in Italia almeno quattro reattori del tipo Epr. Gli Epr sono reattori a fissione di 3ª generazione più tra i più avanzati e sicuri esistenti al mondo, che in-

I fatti del giorno prima a cura di Max Stèfani

Come accennato ieri, partono le centrali nucleari in Italia. Saranno quattro. Finite tra 10 anni. D’altra parte ne abbiamo i confini pieni e se pensiamo che tutto il nord-est fu invaso dalla nuvola radioattiva di Chernobyl, tanto vale farsele in casa. Così va il mondo. Se tutti sono d’accordo c’è poco da fare. Investire nelle energie rinnovabile pare ormai impossibile. Se abitassi vicino a Trino Vercellese, Caorso o Montalto di Castro non sarei comunque felice. Commenta Berlusconi: “Inquinamento? Pericoli? Tanto io tra 10 anni sono morto”.

Stanno crollando le banche nei paesi dell’est e potrebbero affondare anche tutta l’Europa. A rischio Argentina sono l’Ucraina, Bulgaria, Romania, Ungheria. Le banche più esposte in Italia sono Unicredit e Intesa San Paolo.

Non calano le proteste per la soglia del 4% alle elezioni europee. Per la serie “tutti bisogna pur mangiare”, l’aula di Palazzo Madama integra il testo con un‘emendamento che ammette alla ripartizione dei rimborsi elettorali tutti i simboli che riusciranno a superare la soglia del 2% dei voti. Così ci saranno formazioni politiche che non avranno rappresentanti

europei, ma le casse piene di nostri soldi. Alè! Per le famose “ronde” pare che possano essere finanziate dai privati. Quindi delle polizie private a tutti gli effetti.

Festival di Sanremo da record di ascolti, ma alla fine il passivo per la Rai è di 5 milioni di euro.

Il Governo da 2010 intende tagliare la convenzione da 10 milioni di euro l’anno con Radio Radicale per la trasmissione dei lavori di Camera e Senato. Era ora.

Il sindaco di Verona ha firmato l’ordinanza che vieta la prostituzione in casa. Tanto lui le escort se le fa venire a casa.

In arrivo una legge su cani e gatti. Cure mediche a carico dello Stato per gli animali con proprietari che non possono permettersi di pagare le spese mediche.

La Nokia taglia 1000 posti di lavoro.

È morto il grande architetto norvegese Sverre Fehnè.

corporano già talune tecnologie della 4ª generazione. Sono destinati a sostituire in Francia gli attuali 58 reattori. Dovrebbero anche garantirle una congrua fetta del ricco mercato mondiale. Esso è in piena espansione: secondo l’Iaea, 44 reattori sono in costruzione e 108 sono programmati. Gli Epr verranno poi sostituiti fra 60-70 anni dai reattori di 4ª generazione (a sicurezza intrinseca e che bruciano anche il plutonio, riducendo drasticamente le scorie). Questi ultimi saranno messi a punto verso il 2050, per essere poi rimpiazzati all’inizio del prossimo secolo dai reattori a fusione, che dovrebbero consentire il passaggio dall’era del petrolio a quella dell’idrogeno. [...]

Vincino sul Foglio

Il ritorno italiano al nucleare sarà la cosa più importante che si sarà decisa in questo Paese negli ultimi 30 anni. Dobbiamo rendercene conto: la nostra civiltà è fondata sulla disponibilità di energia abbondante, economica e garantita secondo i nostri bisogni. E i nostri bisogni sono che essa deve essere erogata nel momento in cui viene richiesta e con la potenza richiesta. Non aver compreso quanto appena detto ha indotto la sbornia da eolico e fotovoltaico che il mondo, purtroppo, non ha ancora sbollito. Quando accadrà, sarà sempre tardi. [...]

Un patto che può accelerare la riforma delle regole Ue dalla “nota” di Massimo Franco

Limitarsi a definirlo incontro bilaterale significherebbe ridurne la portata. Le stesse reazioni ostili dell’opposizione sottolineano implicitamente i risultati e le potenzialità dei colloqui romani del presidente francese Nicolas Sarkozy con Silvio Berlusconi. Se ne intravede l’impatto strategico non soltanto per la decisione di costruire quattro centrali nucleari in Italia con l’aiuto francese: un tentativo di assicurare una fonte di energia venuta meno dopo il referendum del 1987. Dopo l’accordo Cai-Air France, prende corpo un rapporto che prelude anche all’integrazione di alcu-

ne missioni militari all’estero. L’asse è cementato da interessi economici e strategie europee: a cominciare da una modifica delle regole Ue «dell’altro secolo». Pesa la relazione fra Berlusconi e Sarkozy, alla guida di due Paesi governati dal centrodestra. I complimenti che si sono scambiati in pubblico hanno trasmesso la sensazione di un’intesa profonda [...+. Si intravede la competizione fra Germania e Francia; ed il ruolo che Roma e Parigi azzardano fra Russia e Usa. Le implicazioni del ritorno al nucleare non sono del tutto chiare. Lasciano prevedere un adattamento rapido della legislazione italiana al modello francese, superando i ritardi del Parlamento; e il

La fotografia Incontro a Roma: Sarkozy (in primo piano) e Berlusconi (Ansa)

superamento delle resistenze di quella parte della sinistra che non vuole il progetto. La linea del premier italiano per convincere l’opinione pubblica sembra già pronta. Addita «il fanatismo ideologico» che negli anni Settanta impedì la costruzione di due centrali quasi terminate. E fa notare che, grazie al nucleare, i francesi pagano l’energia la metà di noi. Ma i contrasti del passato fra governo e poteri locali sullo smaltimento delle scorie e sull’individuazione dei siti rimangono come un memorandum degli ostacoli da superare. Nel governo si fa presente che non bisogna perdere tempo fra scelta del luogo dove costruire le centrali e inizio dei lavori. [...] La sesta colonna di Francesco Zardo

Attenzione: qui in Italia siamo bravissimi a non fare le cose, eh. Però il fatto che di mezzo all’idea di costruire quattro centrali nucleari nel nostro Paese ci sia in mezzo la Francia è per certi versi rassicurante: loro ne hanno già 58, di stabilimenti atomici, e tranne che a qualcuno non venga in mente di risparmiarci sopra ricorrendo alle formule da venditore di automobili del tipo “usato sicuro”, il fatto che di mezzo ci siano i francesi non può che rassicurarci. Quelli non sono gente che disprezza la propria terra, non sono litigiosi fra di loro, generalmente quando progettano una cosa poi la fanno. Strano che nessuno abbia ancora invocato in questo caso la necessità di un’“italianità” della faccenda, come era successo per le compagnie aeree. Vabbé, stiamo a vedere, magari una di queste quattro centrali la fanno a Malpensa...


Giovedì 26 febbraio 2009

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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Garlasco, Alberto parla dell’archivio a luci rosse “Vogliono usarlo per incastrarmi: non ne so niente”

Sul testamento biologico la concordia è d’obbligo

dal reportage di Paolo Berizzi

dall’editoriale di Francesco Paolo Casavola

"Sono tutte stronzate". "Stronzate assurde". Il giudizio tranciante è di Alberto Stasi. Le "stronzate" sono le migliaia di foto e filmati pedopornografici spuntati nel suo computer portatile; la "mole consistente" di "materiale vietato" che gli esperti del Ris hanno catturato nel disco rigido di quel notebook Compaq che, stando alla sua versione, ma i periti informatici la pensano un po’ diversamente, Alberto usava soprattutto per scrivere la tesi di laurea in diritto tributario. È la vigilia di Natale del 2007. Nelle intercettazioni telefoniche Stasi appare tra il sorpreso e l’irritato. Tutta colpa di quei file "non consentiti" - parole sue - che, come se non bastasse l’accusa di avere ucciso la fidanzata, ora lo ritraggono con un immagine che si discosta un tantino da quella del laureando bocconiano tutto casa e studio. "Mi hanno detto che in televisione dicono stronzate

Alberto Stasi

assurde, tipo che qualche mia amica sapeva!, che non so neanch’io di queste cose qua!" si difende Alberto riferendosi alle foto il 23 dicembre. Di passare per un voyeur, oltretutto di immagini pedofile, all’unico imputato per il delitto di Garlasco proprio non va giù. Ma tant’è. A rovinargli addosso, si saprà più avanti, è un vero e proprio archivio a luci rosse, ordinato minuziosamente in una cartella ap-

parentemente anonima e in 11 sotodirectory dai nomi piuttosto eloquenti. "Collant", "mature", "pregnat", "orgy", "virgins", "forced". 7064 immagini e 542 filmati, ai quali si aggiungono altre 10.379 foto e 332 video salvati su un disco rigido esterno "tracciato" dai detective nonostante Stasi ne avesse cancellato, in parte, i contenuti più spinti. Si va dagli scatti "rubati" (con il videocellulare) di calzature

dall’articolo di Niall Ferguson

Sette anni fa, il 29 gennaio 2002, nel suo discorso alla nazione il presidente americano George W. Bush lanciò l’allarme sull’«asse del male» che rappresentava «una minaccia per la pace nel mondo». Nelle parole di Bush, questo nuovo club esclusivo vantava tre membri: Iran, Iraq e Corea del Nord. La cattiva notizia per il successore di Bush, Barack Obama, è che oggi si ritrova a fronteggiare un asse assai più esteso e forse anche più preoccupante: l’«asse del caos» planetario. Questo asse conta su almeno nove membri, se non di più. Ciò che li accomuna non è l’intento mal-

Obama, e l’asse del male molto più esteso di prima vagio, quanto l’instabilità, aggravata ogni giorno che passa dalla crisi finanziaria globale. Sfortunatamente, la crisi stessa rende più difficile programmare una risposta americana davanti al nuovo pericolo. Nel coniare la frase «asse del male» (all’origine era «asse dell’odio»), i consiglieri di Bush intendevano stabilire un parallelo con l’alleanza tra Germania, Italia e

Giappone, poi formalizzata nella fondazione dell’Asse, nel settembre 1940. L’asse del caos, invece, riporta alla mente il decennio che precedette lo scoppio del Secondo conflitto mondiale, quando la Grande Depressione scatenò un’ondata di crisi politiche a livello mondiale. Mi sono chiesto a lungo perché il ventesimo secolo sia stato caratterizzato da tanti

e biancheria intima femminile, a scene che hanno per protagoniste donne incinte, donne anziane e donne stuprate. Oltre a quelle con minori. Bambini di 5-6 anni. "Dicono che devono interrogare le mie amiche per sentirle! tutte queste cose qui...", si preoccupa Alberto quando deflagra il caso delle foto e dei video. La procura di Vigevano apre un altro procedimento nei suoi confronti. Di fronte ai servizi dei telegiornali Stasi è molto infastidito. Chiede con insistenza che venga fatto un "comunicato" da diffondere ai giornalisti, in modo che "i tg raddrizzino il tiro". Delle nuove accuse degli investigatori, lo turba, in particolare, un aspetto: l’ipotesi che proprio il materiale pedopornografico - forse scoperto da Chiara - possa costituire un movente del delitto per il quale è indagato. "... ehhh della stronzata che si inventano del movente di quella cosa lì", è il dubbio che attanaglia Alberto il 22 dicembre 2007. [...]

sconvolgimenti sanguinosi. Ho studiato in dettaglio le fonti primarie e secondarie. Ho scritto oltre 800 pagine in proposito. E alla fine sono giunto alla conclusione, ne La guerra del mondo, che nel secolo scorso sono stati tre i fattori che hanno reso piuttosto prevedibile la collocazione geografica e temporale dei conflitti. Il primo fattore è stato la disgregazione etnica: la violenza è stata infatti più intensa laddove ribollivano tensioni etniche incontrollabili. Il secondo va ricercato nell’instabilità economica: più grande la magnitudine degli scossoni economici, più probabile lo scoppio del conflitto. [...]

Il punto cui è giunto il dibattito pubblico che accompagna l’itinerario parlamentare della proposta di legge sul cosiddetto testamento biologico può fare sperare in una concordia di buone volontà. Innanzitutto di volontà che riescano a realizzare la nascita della legge. Immaginate voi il giorno in cui il Parlamento chiudesse su questo tema con un nulla di fatto? Sarebbe uno scacco, non per la politica, ma per la cultura italiana. La Nazione dimostrerebbe di non sapersi unire intorno ai principi che la civiltà contemporanea chiama a guidare la conclusione della vita umana. Ma altrettanto mortificante sarebbe una legge votata da una maggioranza irrigidita su pregiudiziali escludenti il contributo di parti che, pur muovendo da opposti valori, tendono a confluire realisticamente su valori comuni. Una legge così fatta rischierebbe di essere in due modi contestata, da un punto di vista sociale con comportamenti dei privati che rinunciano alla utilizzazione del modello legale del cosiddetto testamento biologico; e da un punto di vista giuridico con una eventuale impugnativa dinanzi alla Corte Costituzionale. In entrambi i casi sarebbe una disfatta per quella ragione chiamata a governare non più soltanto problemi collettivi, economici e sociali, ma anche morali e personali della nostra esistenza. Al di là della formulazione testuale dello schema delle disposizioni e degli emendamenti che ne vengono suggeriti, occorre, finché non sarà scaduto il tempo delle riflessioni per tutti, dentro e fuori il Parlamento, sempre più chiarire i perni su cui far ruotare il congegno della legge. Il primo di

essi è il principio di autodeterminazione, che è fondato sulla ispirazione personalista della nostra Costituzione. Questo principio, nell’ambito della vita corporea che chiede il soccorso della medicina, si specifica nell’articolo 32, 2° comma, della nostra Costituzione, nel senso che nessuno può essere obbligato ad un trattamento sanitario se non predisposto dalla legge, e la legge stessa deve arrestarsi dinanzi al rispetto della dignità della persona. Se nessuno può essere obbligato, dunque a ciascuno deve essere consentito quel diritto inviolabile di libertà consistente nel disporre il rifiuto o la rinuncia di un determinato intervento terapeutico. A questo punto nascono due questioni, la prima tocca il modo di manifestarsi della volontà del paziente, se direttamente, a voce, indirizzata al medico curante, o nel caso il paziente sia incapace e privo di coscienza, attraverso una dichiarazione scritta anticipata. Tale ultima modalità varrebbe ad escludere quelle testimonianze indirette portate da terzi, siano essi familiari od amici, della cui autenticità si finirebbe col discuterne ancora una volta dinanzi ai giudici. La seconda questione concerne lo spazio dei contenuti della volontà del paziente, se aperto ad ogni trattamento sanitario, o invece invalicabilmente chiuso dinanzi a quei sostegni vitali rappresentati da idratazione e alimentazione forzata. Una tale limitazione del principio di autodeterminazione sarebbe pienamente giustificabile se la comunità scientifica mondiale fosse unanime nel distinguere tra terapie e sostegno vitale. Questo dato essenziale in una materia che, versando sulla biologia della specie umana, non può essere considerato secondario [...].

La Stampa

Attenzione a parlare della “romenofobia”

Champions League, per l’Inter un pari col Manchester, che è quasi un premio

Errori e stupri

dall’articolo di Enzo Bettiza

dal commento di Marco Lombardo

dal corsivo di Filippo Facci

E poi dicevano bastasse avvelenare la birra con un panino, giusto per appesantire lo stomaco di quelli del Manchester. Accadeva ieri pomeriggio in centro a Milano, anche perché José Mourinho aveva detto che quelli li conosceva bene, che non sarebbero mai venuti a San Siro per vincere. Magari pareggiare, ma vincere mai. E allora vai col panino avvelenato, ma poi scopri che la birra quelli del Manchester se la sono portata da casa e che allora son dolori, perché se in campo c’è una squadra campione del mondo e un’altra che studia ancora, la differenza c’è. E si vede. Insomma c’è chi è un Pallone d’Oro e chi vorrebbe diventarlo, chi gioca da 23 anni sulla stessa panchina e ne ha viste tante, ma così tante, che lasciar fuori Rooney e Tevez in una partita così non vuol dire nulla. Anzi vuol dire tanto. Vuol dire in pratica un centrocampo a prova di bomba, dove Muntari si perde dopo pochi secondi mentre gli altri, quelli con la birra in corpo, girano che è un piacere. Per fortuna che c’è chi ha Julio Cesar e meno male che è l’Inter, perché nei primi 30 minuti di lezione impartita da Sir Alex Ferguson il rapporto tra il portiere brasi-

Ho cominciato a fare il giornalista occupandomi di storie di malagiustizia, e ho visto e scritto di tutto. Riecheggiava il caso Tortora e quindi se ne parlava, ma poi ci fu Mani pulite e le mie storie non trovarono più spazio: non se riguardavano colletti bianchi (ovvio) e non se riguardavano anche gente comune. Mi dicevano, ogni volta, che quelle storie non giovavano all’azione benefica della magistratura. Col tempo le mie storie tornarono politicamente utili e ne raccolsi e scrissi non so quante: addirittura divennero un libro, un programma tv, una rubrica su questo giornale; colletti bianchi e poveracci condividevano gli stessi terrificanti errori. Ora forse l’aria sta cambiando ancora, e voglio dire solo questo: attenzione. Perché uno stupratore non è chi è accusato di stupro: è chi è condannato per stupro. Uno stupratore, certo, è anche chi è arrestato in flagranza di stupro, chi è reo confesso di stupro, chi sia gravato da incontestabili prove di colpevolezza per stupro: ma non è chi, solamente, è accusato di stupro. Sembra ovvio, ma nella tragedia della giustizia c’è anche questo: che gli errori giudiziari non sono calati. [...]

Secondo il presidente del Senato di Bucarest, Mircea Geoana, gli italiani sarebbero affetti da una vera e propria «romenofobia», cioè da xenofobia e razzismo ormai a senso unico: tutto diretto contro gli immigrati provenienti, con passaporto comunitario europeo, dal più popoloso dei Paesi balcanici. L’obiezione ci sembra alquanto stonata, al limite offensiva, dopo le equilibrate e anche severe dichiarazioni congiunte fatte l’altroieri dal ministro degli Esteri Franco Frattini e dal suo omologo romeno Cristian Diaconescu. Il fatto che l’altroieri i due ministri abbiano deciso di affrontare pubblicamente insieme, a Roma, uno a fianco dell’altro, la più perniciosa piaga immigratoria di cui da un paio d’anni soffre l’Italia, dimostra per se stesso che né i governanti italiani né tanto meno quelli romeni possono più ignorare un problema divenuto ossessivo e, per tanti aspetti, spaventoso: lo stillicidio ininterrotto di crimini con stupro e ferocia spesso mortale perpetrati da cittadini romeni, crimini che, dopo lo scempio della signora Reggiani, sono purtroppo continuati senza esclusione di colpi e di scelta: coppie di fidanzati inermi, ragazze quattordicenni, ottuagenarie disabi-

li. Inutile nascondersi dietro un dito o alzarlo per accusare di xenofobia indiscriminata l’ospite, ovvero la società italiana e le sue istituzioni, che semmai dovrebbero venire rimproverate di eccessiva tolleranza legale e umanitaria. Basta un paragone. La Francia, che pure ha avuto il vantaggio di ospitare per decenni emeriti intellettuali e scienziati romeni nei suoi laboratori, nelle grandi università, nei migliori teatri parigini, nelle più prestigiose case editrici. Ebbene, questa Francia, che ha saputo vivere per lunghi decenni in simbiosi linguistica e culturale con Ionesco, Mircea Eliade, Émile Cioran, non ha esitato a espellere soltanto nel 2008 oltre 7000 indesiderabili romeni. Nel corso dello stesso anno l’Italia ne ha espulsi circa 40, a titolo più che altro simbolico, perché macchiatisi di atti illegali visibili e spesso recidivi. Quale xenofobia dunque? Chi scrive ha sempre cercato di nominare rispettosamente nei suoi articoli il romeno con la «o» e mai con la «u» inserita da tanti colleghi con sprezzo più o meno consapevole nella parola «rumeno». [...] Oggi l’immigrato corretto, non solo comunitario, può trovare in Italia protezione sindacale, assistenza sanitaria, contratti di lavoro, tredicesime pagate [...].

Esteban Cambiasso, durante Inter-Manchester United

liano e Sua Maestà Ronaldo si fa intenso, troppo. Tanto che comincia dopo 5 minuti con un colpo di testa che Julio aggancia d’istinto e prosegue fino a quel pallone deviato sul palo esterno, su punizione del solito portoghese d’Oro, che comincia a far innervosire un po’ San Siro. In mezzo c’è pure un salvataggio su Giggs lanciato da un buco di Rivas, mentre l’Inter gioca solo per i piccioni e il Manchester ogni volta che avanza fa venire i brividi, ed è inutile accusare il freddo. Risultato: con Ronaldo appollaiato inevitabilmente dalle parti di Santon - che comunque qualche piccola vendetta sul rivale riesce a togliersela il fischio che ferma il primo tempo è una liberazione. Perché il tabellino dei tiri in por-

ta fa 11 per lo United, perché succede perfino che Toldo si fa ammonire in panchina e l’impressione che lo 0-0 sia bugiardo è sulla faccia di tutti, compresa quella di Maicon, che dovrebbe essere l’arma in più dell’Inter ma non si affaccia quasi mai oltre la metà campo. E poi c’è Ibra che studia ancora, ma capisce che nel calcio non si finisce mai di imparare. Lo sa anche José Mourinho che comincia la ripresa iniettando Cordoba per l’azzardo di troppo Rivas. Sir Alex probabilmente si gode la scena, il suo allievo costretto a correre ai ripari, ma i suoi sembra abbiano finito la birra speciale e quando Adriano usa le ciabatte dopo una finta di Ibra, è forse il segnale che non è più il caso di restare in pantofole. [...]


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Primo piano

Giovedì 26 febbraio 2009

Primo piano

Giovedì 26 febbraio 2009

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L’ELEZIONE

Lo scontro politico

Amirante neopresidente della Consulta. Parola d’ordine «Rispetto reciproco tra poteri»

Sui presunti favori nei confronti di attrici la Procura di Roma chiede la distruzione tutte le trascrizioni: «Irrilevanti»

Saccà-Berlusconi «archiviare il caso» I pm: nessun reato si “legge” nelle telefonate tra il premier e l’ex capo di Raifiction di PASQUALE FAIELLA ROMA - Quando al telefono segnalava il nome di Evelina Manna, non aveva commesso alcun reato. Nulla di penalmente rilevante anche quando, sempre al cellulare, sottolineava le qualità professionali di altre 'starlette' come Elena Russo, l’ex tronista Vittoria Ferranti, o Antonella Troise. A raccomandare era il premier Silvio Berlusconi, ad ascoltare le sollecitazioni, l’ex direttore di Raifiction Agostino Saccà. Per entrambi la procura di Roma ha sollecitato l'archiviazione dall’accusa di corruzione. Un’accusa formulata dalla procura di Napoli sulla scorta anche di centinaia di intercettazioni telefoniche. Anche le intercettazioni, dopo che gli atti sono stati trasmessi alla procura capitolina, vanno in archivio: i pm Sergio Colaiocco e Angelantonio Racanelli, coordinati dal procuratore Giovanni Ferrara, hanno chiesto al gip la distruzione di migliaia di brogliacci («le conversazioni appaiono irrilevanti», scrive la Procura) che hanno registrato le telefonate degli indagati (Berlusconi e Saccà) con

politici, attrici, personaggi pubblici, del mondo economico, che con l'indagine, secondo i magistrati capitolini, nulla avevano a che fare. La distruzione delle intercettazioni si legge nella richiesta di archiviazione è stata formulata «per assicurare il massimo della tutela possibile alla riservatezza dei soggetti coinvolti». IL FILONE NAPOLETANO - Il provvedimento di archiviazione

riguarda anche il filone napoletano di indagine su Saccà, quello sulla commercialista napoletana Stefania Tucci e sull'intermediario delle case di produzioni (l'americana Hbo e la tedesca Bavaria) Giuseppe Proietti per l’acquisto di programmi e format avvenuto con pagamento estero su estero. L’esito delle indagini della Procura di Roma si fonda su un presupposto fondamentale: Agosti-

A sinistra Agostino Saccà ex capo di Raifiction e a destra il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi

no Saccà, pur essendo dipendente di una azienda pubblica (la Rai), non rivestiva, al telefono con Berlusconi, la qualifica di incaricato di pubblico servizio. Nella richiesta di archiviazione si spiega, inoltre, che non vi è accordo corruttivo in quanto, in sostanza, Saccà e Berlusconi non avevano nulla da scambiare anche in virtù «di un rapporto interpersonale risalente nel tem-

IL VERTICE DEL PDL

Alfano: «Sulle intercettazioni niente fiducia» ROMA - «Di fiducia non ne abbiamo proprio parlato, anche perchè il disegno di legge sarà trattato nella seconda decade di marzo e tutto il tempo che abbiamo lo useremo per vedere di arrivare ad una sintesi». Lo ha detto il ministro della Giustizia Angelino Alfano (nella foto), al termine, ieri sera, della lunga riunione di gruppo del Pdl alla Camera, dedicata alla riforma della disciplina delle intercettazioni. Secondo il Guardasigilli, il ddl del governo subirà delle modifiche: «Domani stesso – avverte Alfano – chiameremo gli amici della Lega che hanno avuto un atteggiamento di grande responsabilità e ci confronteremo con loro». Secondo il ministro, infatti, ci sono «due o tre punti» del testo da rivedere. «Ma su quale sarà la procedura con la quale presenteremo queste modifiche è ancora da discutere», risponde Alfano

alla domanda se verrà mai presentato un maxi emendamento al testo. Alfano ha anche annunciato che oggi chiamerà «il vicepresidente del gruppo dell’Udc alla Camera Michele Vietti» per aprire anche con lui un tavolo di confronto visto che da parte dei centristi «su questi temi c'è sempre stata una grande apertura». Ma nel frattempo sulle intercettazioni resta alta la tensione. «La nostra opposizione al testo del governo sulle intercettazioni telefoniche è netta, è una pessima legge», ha ribadito Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al Senato. Mentre Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl, cita il caso Berlusconi-Saccà come «conferma» di «quanto sia necessario che il provvedimento contro l'abuso delle intercettazioni in discussione in questi giorni alla Camera diventi al più presto legge dello Stato».

po». «NESSUN DO UT DES» - «Non vi è certezza sull'esistenza di un 'do ut des' – scrivono i pm -. Lo stretto legame tra l’on. Berlusconi e Saccà, che emerge con l'evidenza dall’attività investigativa, era tale da consentire al primo di effettuare segnalazioni al secondo senza dover promettere o ottenere nulla in cambio». In una intercettazione telefonica del luglio del 2007, tra le prove acquisite dal pm di Napoli, Berlusconi parlando con Saccà dice: «Sai che poi ti ricambierò quando sarai dall’altra parte, quando tu sarai un libero imprenditore...». Sacca ride e Berlusconi replica: «Mi impegno a darti un grande sostegno». La procura rileva in proposito che «non si può non rilevare la estrema genericità della asserita promessa corruttiva che emerge da questa telefonata». «In un rapporto interpersonale – osservano i pm – risalente nel tempo e caratterizzato dall’aver rivestito ambedue molteplici ruoli pubblici, non appare possibile affermare con fondatezza che la condotta di Saccà sia stata determinata, anche solo in parte, dalla generica 'promessa' fatta dall’on. Berlusconi in quella telefonata. Appare invece verosimile ritenere che l’attenzione prestata alle 'cortesiè richieste, siano esse state occasionali o sistematiche, sia stata caratteristica di un rapporto asimmetrico nel quale, comunque, l’on. Berlusconi non aveva alcuna necessità di garantire indebite utilità per essere ascoltato o ricevere favori da Saccà».

Oggi la prima riunione della nuova segreteria

Pd, Franceschini: «Voglio più potere per i segretari regionali» ROMA - Dario Franceschini inaugura la Conferenza dei segretari regionali, con i quali intende collaborare molto da vicino in vista delle scadenze elettorali amministrative ed europee. Andrea Manciulli, 39 anni, segretario del Pd della Toscana è stato eletto all'unanimità presidente della Conferenza, che è uno strumento intermedio previsto dallo Stato per fare da "cerniera" con i territori. Si riunirà ogni settimana insieme alla nuova segreteria del Pd, già scelta da Franceschini e della quale fanno parte dirigenti territoriali e amministratori locali, come il presidente dell'Emilia Romagna Vasco Errani e il sindaco di Torino Sergio Chiamparino. Il nuovo leader del Pd, che riunirà per la prima volta oggi la squadra, ha annunciato per il 21 marzo un'assemblea di tutti i circoli democratici. La Conferenza dei segretari regionali di ieri è stata, secondo Franceschini, "una riunione assolutamente positiva". "Ho ascoltato da loro", ha detto soddisfatto, "una condivisione unanime del percorso appena cominciato, in cui avranno, assieme alla se-

greteria nazionale, un ruolo cen- sta un certo ottimismo. "Così, a octrale nella guida del partito". Il chio, mi sembra che ci sia una sorneo eletto presidente Andrea ta di decantazione delle polemiche Manciulli ringraziando il segre- interne che ci hanno afflitto fino a tario per aver proposto il suo no- qualche giorno da e questo male non fa"", osserva me, ha sottolineato Chiamparino. che le riunioni set"Franceschini potimanali insieme trebbe riuscire graalla segreteria sozie a uno spirito di no "un importante conservazione che segnale dell'accrespesso quando si è a sciuta importanza un passo dal baradei territori nel tro, spinge a evitare nuovo corso del il peggio. Oltretutto Pd". non è affatto detto "Siamo convinti che sarà un leader che il progetto del debole". Pd ripartirà davveIl segretario è imro e in tempi brevi, pegnato nel rinnocon nuovo slancio, vamento delle strutforte della rappre- Enrico Franceschini ture di vertice e dosentanza territoriale, e lo dobbiamo far fruttare al- menica presenterà l'organigramle elezioni amministrative ed eu- ma completo con i responsabili dei ropee che ci attendono tra meno di dipartimenti, dodici dirigenti tra i quattro mesi", ha dichiarato anco- quali ci sarà per l'Economia Pierra ottimista e contento per la no- luigi Bersani e per il Lavoro Gianmina in segreteria della giovane ni Letta. Ma i problemi politici Elisa Meloni, 25 anni, che guidato premono a partire dai contrasti sul testamento biologico alla vivail Pd a Siena. Anche Chiamparino, alla vigilia ce discussione sul controverso nodell'esordio in segreteria, manife- do delle alleanze.

Francesco Amirante, neopresidente della Corte Costituzionale

di LUCIANO FIORAMONTI ROMA - «Tutelare l’indipendenza e l’autonomia della Corte e rispettare nel modo più assoluto l’ indipendenza, l’autonomia e le attribuzioni di tutte le altre istituzioni»: sono le parole d’ordine di Francesco Amirante, da oggi 33/o presidente della Corte Costituzionale. I quindici giudici della Consulta lo hanno eletto a scrutinio segreto con 13 voti e due schede bianche. Succede a Giovanni Maria Flick e resterà in carica fino al 7 dicembre del 2010. Secondo la prassi, è stato lo stesso neo presidente a chiamare il Capo dello Stato, che lo ha ricevuto nel pomeriggio al Quirinale, i presidenti di Camera e Senato, e il presidente del Consiglio per informarli della nomina. Sotto la presidenza di Amirante, la Corte si appresta a vivere mesi «caldi». Tre grandi questioni dovranno essere sciolte dai giudici costituzionali: il conflitto tra la magistratura di Milano e il Governo in merito al segreto di Stato sul caso Abu Omar; la norma che impone la distruzione delle intercettazioni telefoniche considerate illegali; il lodo Alfano, la legge che sospende i processi nei confronti delle quattro più alte cariche dello Stato. Nell’incontro con i giornalisti subito dopo la nomina, Amirante non si è sottratto alle domande su questi temi. Se il caso Abu Omar è già in programma per il 10 marzo prossimo, il lodo Alfano sarà messo in calendario «senza accelerazioni nè ritardi», ha assicurato riferendosi alle previsioni che rimandano

Vertice a 360 gradi tra due leader: giustizia, equilibri nel Pd del dopo Veltroni e Rai

Alla frattura che stenta a ricomporsi nel Pd si aggiungono i dissensi di 53 parlamentari del Pdl

Tra il Cavaliere e Gianfranco Fini intesa sul Pdl

Testamento biologico, infuria la polemica sul ddl Calabrò

di MILENA DI MAURO ROMA - Una colazione di un’ora e mezza, per dare corso all’impegno preso da ultimo tra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini di vedersi a pranzo ogni martedì e per rappresentare in modo plastico la co-leadership del Pdl che nasce. Con la indiscussa presidenza del premier e un ruolo determinante, pur nel rispetto della carica istituzionale che ricopre, anche per il presidente della Camera. Pdl, intercettazioni, equilibri nel Pd dopo Veltroni e con la nuova segreteria Franceschini, Rai: di tutto questo hanno parlato Berlusconi e Fini, nell’appartamento del presidente della Camera a Montecitorio. Trovandosi pienamente d’accordo sull'idea di «andare avanti in modo sollecito e senza slittamenti» verso il

congresso fondativo del Pdl del 27 marzo. «I tempi sono stretti – ha spiegato Fini stesso – ed abbiamo affrontato i problemi tecnici. Per esempio si deve mettere in piedi una segreteria che gestirà i lavori». È sempre Fini che parla per entrambi di un «giudizio ampiamente positivo sull'istruttoria fatta da Verdini e La Russa», i due coordinatori di Forza Italia ed Alleanza Nazionale che hanno messo in pratica l’accelerazione chiesta da Berlusconi e Fini dopo il loro ultimo incontro, lo scorso 11 febbraio. E ai quali adesso si chiede di chiudere anche la delicata partita della assegnazione (di fatto già realizzata) delle poltrone di coordinatori regionali e provinciali. Fini vuole «un congresso vero, con un serio confronto tra delegati», a partire dal nuovo statuto. E Berlusconi non

può che convenire. Intanto ieri Alleanza Nazionale, in una riunione allargata dell’esecutivo, dà il via libera alla mozione di 'confluenza' nel Pdl. Ma dopo i rovesci nel Pd – con il passaggio della segreteria dalle mani di Walter Veltroni a quelle di Dario Franceschini – il leader di Forza Italia e quello di An si sono confrontati anche sui nuovi scenari che si aprono per il centrodestra. «Noi abbiamo la maggioranza ed abbiamo il dovere di andare avanti, di decidere e di governare», ha insistito il premier, anche alla luce delle intransigenze manifestate dal nuovo leader del Pd, Franceschini, rispetto alle politiche del Cavaliere. Fini, che punta molto sulla condivisione e sul dialogo tra coalizioni, non ha obiettato. Del resto, proprio ieri il presidente della Camera aveva ricordato

che «in un sistema democratico serve l'opposizione quanto la maggioranza; ma è evidente che la maggioranza, espressione della sovranità popolare, è sufficiente per governare». Altro argomento sul tappeto i nuovi assetti della Rai. Berlusconi e Fini ne hanno parlato, restando in attesa delle proposte dell’opposizione, che ha chiesto un 'time-out' di una settimana sulle scelte per Viale Mazzini. La parola 'confronto' è tornata anche sullo spinoso tema delle intercettazioni e delle norme che dovranno regolarle, proprio in queste ore in discussione in Parlamento. Fini avrebbe invitato il presidente del Consiglio ad un «confronto più approfondito» su alcuni aspetti della riforma, chiedendo di «non calcare troppo la mano», soprattutto sulle sanzioni verso i giornalisti.

di ADELE LAPERTOSA

Gianfranco Fini con Silvio Berlusconi

ROMA - Si infiammano i toni della polemica sul ddl Calabrò relativo al testamento biologico. Alla frattura che stenta a ricomporsi nel Pd fra la componente cattolica e quella laica, si sono affiancati, sull'altro campo, i dissensi emersi ieri con un documento firmato da 53 parlamentari del PdL che hanno messo nero su bianco i loro dubbi sul provvedimento, criticato da una posizione più restrittiva. PIU' FRONTI NELLA MAGGIORANZA - Due i fronti aperti nel Pdl. Il primo vede coinvolto Beppe Pisanu, che dopo aver dichiarato il suo no alla firma, ha ricevuto le critiche del capogruppo dei senatori Pdl Maurizio Gasparri. Il secondo si è aperto ieri pomeriggio, nella riunio-

ne di Gianni Letta con i parlamentari del partito proprio sul testamento biologico. Letta ha elogiato i senatori del PdL, e in particolare il presidente e il vicepresidente, Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliariello, per come hanno tenuto la posizione del gruppo in Aula. L’area del dissenso nel PdL coinvolge 53 parlamentari, fra deputati e senatori. Alla loro guida si trova il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga. Come ha spiegato il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano, le maggiori perplessità «si basano sulla nozione di accanimento terapeutico e sullo stesso istituto della dichiarazione anticipata di trattamento, per le motivazioni contenute nel documento medesimo». DUBBI DALLA COMMISSIONE SULLA COSTITUZIONALITA' - A

segnare un nuovo stop all’iter del ddl Calabrò sul testamento biologico è stata ieri la commissione Affari Costituzionali del Senato, che ha preferito rimandare a martedì pomeriggio il suo parere sul testo e gli emendamenti, previsto invece per questo pomeriggio. Non sono stati solo i senatori di Pd e Idv a sollevare problemi di incostituzionalità su vari articoli del ddl, ma anche qualcuno del Pdl. Si è trattato di Giuseppe Saro, che ha espresso «diversi dubbi sugli articoli 1 e 2 del ddl Calabrò e anche sulla parte relativa all’idratazione e nutrizione artificiale, perchè ritengo che vi sia un’impostazione che vada contro la libertà e l'autodeterminazione del singolo». SLITTA IL VOTO IN COMMISSIONE SANITA' -Non riuscirà a votare gli emendamenti oggi, come

previsto, ma lo farà non prima di martedì. Questo «sia per la decisione della commissione Affari costituzionali – spiega Antonio Tomassini – di rimandare il suo parere a martedì, e sia per l’atteggiamento chiaramente ostruzionistico del Pd, che contraddice nei fatti quanto espresso a parole. Ma noi risponderemo a dovere». Per arrivare in tempo alla scadenza del 5 marzo in Aula con ddl ed emendamenti votati in commissione Sanità, il suo presidente ha stabilito un calendario molto nutrito di incontri, con sedute fiume e in notturna da stasera fino a lunedì. Il Pd intanto respinge le accuse di ostruzionismo al mittente con la capogruppo dei senatori Anna Finocchiaro: «Stiamo mantenendo e manterremo il nostro impegno del 5 marzo».

all’autunno prossimo. Amirante ha detto che deve studiare l’argomento – i due ricorsi dei giudici di Milano nell’ambito dei processi Mills e diritti tv Mediaset e una terza causa, sollevata dal gip di Roma in relazione alla sospensione del procedimento a carico del premier Silvio Berlusconi per la presunta compravendita di alcuni senatori – ma la data sarà decisa in tempi rapidi. «Si chiama Lodo ma è una legge come le altre. La Corte deciderà come sempre nella massima serenità e con la massima obiettività «, ha tenuto a precisare. «Molto rapidamente e senza ulteriori rinvii» sarà affrontato anche il nodo delle intercettazioni illegali, ha chiarito Amirante riferendosi agli slittamenti dovuti al fatto che la Corte è tornata al completo solo pochi giorni fa con la nomina del giudice Paolo Grossi. Il tema delle intercettazioni si intreccia con quello di una informazione senza vincoli, che il neopresidente ha mostrato di avere a cuore. «La libera stampa è la massima garanzia, e la Corte Costituzionale è il massimo organo di garanzia», ha detto, evitando, però, di esprimersi sul ddl sulle intercettazioni (che prevede un giro di vite per i giornalisti) attualmente all’esame della Camera. «Mi si chiede un’anticipazione di giudizio che non posso dare – ha detto -. Se sorgeranno questioni di costituzionalità la Corte li prenderà in esame sulla base del precetto costituzionale che garantisce la libertà di stampa». Amirante, napoletano di 75 anni, è entrato in magistratura nel 1958.

Anna Finocchiaro


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Primo piano

Giovedì 26 febbraio 2009

Combattere le crisi Le banche dovranno garantire sostegno a risparmiatori e piccole imprese

I diktat dei Tremonti bond Firmato il decreto per la sottoscrizione delle obbligazioni di PAOLO TAVELLA ROMA - Via libera del ministero del Tesoro all'emissione dei Tremonti-bond. Ieri, come annunciato, il ministro dell'Economia ha firmato il decreto che apre la strada alla sottoscrizione di obbligazioni emesse dalle banche. Queste ultime pagheranno una cedola annuale compresa tra il 7,5 e l'8,5% per i primi anni che poi crescerà gradualmente. Un provvedimento che nelle intenzioni del Governo dovrà servire ad accrescere le opportunità di finanziamento delle banche, ma che impone a queste ultime una serie di impegni a favore soprattutto dei risparmiatori e delle piccole e medie imprese. Le banche che vorranno i soldi pubblici, in cambio dovranno infatti garantire sostegno ai settori dell'economia maggiormente in difficolta. Tra le regole previste dal provvedimento ideato dal ministro dell’Economia, Tremonti, spicca la sospensione del pagamento del mutuo per chi ha perso il lavoro e la garanzia della piena liquidità alle piccole imprese attraverso un contributo finanziario destinato a rafforzare la dotazione del fondo di garanzia. Oltre a ciò è prevista la possibilità di anticipare le risorse necessarie alle imprese per il pagamento della cassa integrazione. Per poter emettere i titoli,quindi, le banche dovranno sospendere il pagamento della rata di mutuo per almeno 12 mesi per i lavoratori in cassa integrazione e per coloro che percepiscono il sussidio di disoccupazione. In più, stando a quanto è stato reso noto ieri, le banche avranno l'impegno di destinare i soldi raccolti a finanziare il pagamento della cassa integrazione delle imprese. A questi im-

pegni si affianca l'impegno per le banche che utilizzeranno i Tremontibond ad adottare un codice etico che disciplini e limiti le retribuzioni dei suoi manager. Nei piani del Governo obiettivo finale dell'operazione è quella di pompare liquidità al sistema delle imprese e al finanziamento dell'economia reale in modo neutro. Il Tesoro non entrerà infatti nel capitale delle banche ma garantità loro comunque i finanziamenti necessari per evitare altri rischi al mercato. Secondo i primi calcoli la cifra complessiva disponibile per il progetto è pari a circa 10 miliardi di euro.

Le prime reazioni al varo del progetto sono sostanzialmente positive. «Intendiamo valutare con grande interesse questa novità», ha spiegato il presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli «non appena avremo il testo completo prenderemo una decisione in tempi rapidi». Anche il presidente dell'Abi, Corrado Faissola, è soddisfatto pure per le correzioni apportate al testo. «Noi avevamo già espresso un giudizio positivo sull'impalcatura del provvedimento, ora possiamo dire che questo strumento asseconda le principali aspettative dell'industria bancaria».

L’Unione europea dice sì al piano anticrisi italiano di ANTONIO PENNACCHIONI

Il ministro Giulio Tremonti

Ue: stop ai titoli tossici nelle banche se necessario si pensi alla nazionalizzazione di UGO CALTAGIRONE BRUXELLES – Nei bilanci delle banche europee «bisogna fare pulizia ora, adesso», individuando e isolando gli asset tossici e ricorrendo, ove necessario, anche alla nazionalizzazione. Perchè avere «banche zombie» serve solo a prolungare la crisi. Questo il messaggio della Commissione europea, che ha presentato le linee guida per affrontare in maniera coordinata e rispettosa della concorrenza il trattamento degli attivi deteriorati. Lasciando ai singoli Stati la decisione su quali strumenti utilizzare: la creazione di bad bank, la stipula di assicurazioni sugli asset a rischio, o anche l'opzione dell’ingresso dello Stato nel capitale degli istituti. – Sarà una «fatica d’Ercole», ma bisogna «ripartire da zero, anche liquidando le banche che non possono essere salvate», ha detto la commissaria alla concorrenza, Neelie Kroes, sottolineando come «non è il momento per le mezze misure». Anche se la speranza – ha aggiunto – è che le eventuali nazionalizzazioni siano temporanee, legate al momento di crisi, dopo la quale si dovrebbe tornare alla normalità. La responsabile dell’Antitrust Ue – insieme ai colleghi agli affari economici, Joaquin Al-

munia, e al mercato interno, Charlie McCreevy – ha quindi fissato i paletti entro i quali i governi potranno muoversi nel gestire gli asset a rischio delle banche in crisi, evitando di penalizzare gli istituti sani e partendo dalla necessità di maggiore trasparenza sull'ammontare degli attivi deteriorati. Ammontare sul quale per ora Bruxelles non si pronuncia. Gli asset in questione andranno quindi valutati in maniera precisa, pena la bocciatura dei piani d parte della Commissione Ue. E la valutazione dovrà avvenire sulla base del reale valore economico degli asset, e non sulla base del valore di mercato, vista la situazione di crisi eccezionale in cui versa il mercato stesso. Per l’esecutivo europeo, poi, è necessaria una condivisione adeguata del peso dei costi sostenuti per rilevare gli asset deteriorati tra azionisti, creditori e Stato. Infine, la banca che si avvale dell’intervento statale dovrà farsi carico delle perdite subite a causa della presenza degli asset tossici nei suoi bilanci. Intanto il gruppo di esperti guidati da Jacques Larosiere – di cui fa parte anche Rainer Masera – ha presentato alla Commissione europea la sua proposta di riforma del sistema europeo di supervisione finanziaria.

ROMA - È conforme alle indicazioni dell'Ue. Ed è adeguato al boom del debito pubblico. La Commissione Europea approva il piano anti crisi del governo contenuto nel programma di stabilità inviato a Bruxelles. Ma il giudizio positivo è accompagnato dal monito a mantenere il rigore sui conti pubblici. Il risanamento deve continuare perché il deficit, che si attesterà al 3,7% quest'anno e al 3,9% il prossimo, rischia di peggiorare se la crescita fosse inferiore al previsto. Confermato l'obiettivo del rientro nei paramenti entro il 2011 resta l'emergenza del debito che raggiungerà il 111%. Non manca però qualche nota positiva. Le banche italiane sono più solide e il debito privato è inferiore a quello degli altri Paesi. Così non è scattata l'infrazione per deficit eccessivo al contrario di quanto accaduto una settimana fa per Francia e Spagna. Ma tre raccomandazioni sono state inviate a Palazzo Chigi. Primo: attuare le misure di budget per il 2009. Secondo: elaborare un nuovo quadro di riferimento per il federalismo fiscale che sostenga la disciplina finanziaria. Terzo: migliorare la gestione della finanza pubblica intervenendo su fiscalità e spesa. Sullo sfondo c'è incertezza sui Tremonti-bond emessi per ricapitalizzare le banche: rischiano di far salire ancora il debito pubblico"sostiene Bruxelles. Il quadro generale resta

allarmante. Ieri la Commissione Europea ha approvato la guida per smaltire titoli e prodotti finanziari tossici detenuti dalle banche. Presentandone i punti chiave, il presidente Josè Manuel Barroso ha rilanciato l'allarme perché aumentano i rischi. L'iniziativa - spiegano i commissari Charlie McCreevy (Mercato Interno) e Joaquin Almunia (Affari Economici) non obbliga gli stati a seguire una sola strada, ma a decidere dalla costituzione di bad bank alle eventuali nazionalizzazioni ed ipotizza un sistema di vigilanza affidato alla Bce. "Bisogna fare un grandissimo lavoro di pulizia e lo dobbiamo fare adesso" hanno aggiunto. Invece i colleghi Guenter Verheugen (Imprese) e Neelie Kroes (Concorrenza) hanno fissato alcuni paletti sui piani di sostegno all'auto. Gli Stati interessati, Regno Unito, Francia, Spagna, Germania, Italia e Svezia, devono stimolare la domanda in chiave ambientale e di innovazione tecnologica e non protezionistica. L'esito sarà noto entro una-due settimane di tempo. Intanto l'Isae calcola l'impatto della crisi sull'Italia. Nel 2009 il pil precipiterà al -2,6% ma la ripresa partirà nel 2010 (+0,4%) una stima in linea con quelle di governo e Bankitalia. Risultato: quest'anno si perderanno 230mila posti di lavoro, in gran parte precari. Il 2008 invece - rivela l'Istat - si è chiuso con un calo record delle vendite al dettaglio (0,6%). Si tratta del minimo dal '97.

Nel primo discorso alle Camere il presidente si mostra ottimista: «Vinceremo la scommessa con la storia»

Obama: «L’America si riprenderà e sarà più forte» di ALESSANDRA BALDINI NEW YORK – Una scommessa con la storia e una corsa contro il tempo con l’aiuto di Franklin D. Roosevelt e Ronald Reagan. L’economia americana è indebolita, la fiducia del Paese è scossa, ma l’America «si riprenderà e uscirà dalla crisi più forte di prima». Nel suo primo ambizioso discorso alle Camere dopo l’Insediamento il presidente Barack Obama ha mostrato agli Stati Uniti in recessione la luce alla fine del tunnel dopo cinque settimane passate prospettando catastrofi in toni apocalittici. Grandi idee e promesse a tutto campo: perfino una cura del cancro «nell’arco della nostra vita» non sembra un obiettivo fuori tiro per il presidente di “L'Audacia della Speranza”, che ieri ha riportato la parola “Hope” (speranza) al centro del messaggio invitando gli americani a rimboccarsi le

maniche per ricostruire»e far «ripartire il motore della prosperita». È una iniezione di ottimismo necessaria a calmare le ansie di un paese ammalato di sfiducia: «Il peso della crisi non determinerà il destino della nazione: le risposte ai nostri problemi non sono fuori dalla nostra portata. Esistono nei laboratori e nelle università, nei campi e nelle fabbriche, nell’immaginazione degli imprenditori, nell’orgoglio dei nostri lavoratori, i migliori del mondo». Echi dei grandi del passato hanno puntellato il messaggio: William Churchill tre settimane dopo Pearl Harbor e JFK, ma soprattutto due mentori bipartisan, il democratico Franklin Delano Roosevelt e il repubblicano Reagan rivistati nello spirito di un governo interventista alla Great Society di Lyndon Johnson. Consapevole dei «tempi straordinari» in cui ha assunto il mandato, Obama ha detto che

l’America è la nazione di Abraham Lincoln e FDR che «vede promesse nel pericolo», la nazione di Kennedy che, sospinta dalla guerra fredda, «ha mandato l’uomo sulla Luna». A sipario calato i commentatori hanno analizzato i riferimenti e il vocabolario: messo in pensione il mantra del 'cambiamentò della campagna elettorale (2 citazioni), l’economià (30), la 'responsabilità collettivà (20) e il 'futurò (10) hanno dominato il lessico del messaggio. La politica interna ha dominato il discorso: agli affari internazionali il presidente ha riservato pochi accenni sempre con un forte richiamo ai valori (“L'America non tortura») e in nome di un impegno al «dialogo con il mondo» in vista dell’annuncio, dopodomani in North Carolina, sul ritiro di decine di migliaia di soldati dall’Iraq entro l’agosto 2010: una decisione che chiude il capitolo della guerra voluta dal suo predecessore e che

consentirà vasti risparmi in vista del dimezzamento del deficit entro il 2013. Siamo onesti, ha detto Obama, con una allusione agli anni della presidenza Bush che gli hanno lasciato in eredità una caterva di disastri: «Questa crisi non è nata ieri». Ci vorranno tre anni per la ripresa totale dell’economia, aveva avvertito il capo della Fed, Ben Bernanke, poche ore prima che Obama delineasse la sua ricetta di speranze e realtà davanti a deputati, senatori, membri del governo, generali, giudici costituzionali, eroi come il pilota Sully Sullenburger, miracolosamente ammarato sull'Hudson, e il banchiere di Miami Leonard Abess invitato con altri 21 ospiti d’onore nella tribuna della First lady Michelle: ha distribuito ai 399 dipendenti il bonus da 60 milioni di dollari e Obama lo ha additato a testimonial della nuova era di 'responsabilità collettiva con cui il 20 gennaio ha inaugurato la presidenza.

Obama nel discorso alle Camere

Due grandi assenti: il ministro della giustizia Eric Holder, nel caso in cui una catastrofe nucleare avesse annientato il Capitol e tutti i suoi occupanti, e il senatore Ted Kennedy, malato di cancro al cervello: l’aula lo ha salutato con una 'standing ovation' quando Obama gli ha reso omaggio come «uno che (come aveva chiesto suo fratello JFK) non ha mai smesso di chiedersi che cosa puoi fare per il Paese».


Primo piano

Giovedì 26 febbraio 2009

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Petrolio & Società Entro oggi la società dovrà presentare ricorso contro la sospensione decisa dal giudice

La Total sostituisce Lehva A dirigere esplorazione e produzione sarà Thierry Normand OGGI è il giorno in cui la Total dovrà presentare il proprio ricorso contro la decisione del giudice Rocco Pavese. Il gip ha stabilito dieci giorni fa la sospensione di un anno di ogni attività della Total nella concessione Gorgoglione. La giornata odierna è l’ultima utile per ricorrere. Già si sa che il ricorso è stato preparato e oggi sarà presentato al tribunale di Roma, competente per la vicenda. Nel frattempo, Total Italia ha sbloccato una situazione appesa: la nomina del sostituto di Lionel Lehva, il responsabile del settore Esplorazione & Produzione attualmente agli arresti domiciliari perché accusato di corruzione nell’inchiesta del sostituto procuratore Henry John Woodcock. A prenderne il posto è Thierry Normand. Lo fa sapere l’ufficio stampa della società, che riferisce la deliberazione del consiglio di amministrazione riunitosi ad hoc ieri. Dal 24 dicembre fino a ieri, data l’impossibilità di Lehva di svolgere il proprio

Incontro voluto dal consigliere provinciale Rosaria Vicino

La solidarietà del prefetto Luigi Riccio ai lavoratori licenziati di Tempa Rossa

Lionel Lehva

Thierry Normand

ruolo, il posto è stato retto da Fabrice Arnaud, che ora torna a fare il direttore del progetto Tempa Rossa. Il nuovo amministratore delegato di Total Italia E & P Thierry Normand è ingegnere. Sposato, 52 anni, ha cinque figli. Nell’azienda francese lavora dal 1980. Seguendo la consueta carriera giramondo che caratterizza i diri-

genti di alto livello, è stato in vari posti fra cui gli Emirati Arabi Uniti, la Nigeria, i Paesi del nord Europa e l’Azerbaijan: fra le aree più ricche d’idrocarburi dell’intero pianeta. Per Lehva non c’è al momento alcun incarico: bisognerà attendere l’esito delle indagini giudiziarie. r. p. r.pezzano@luedi.it

LA PAURA per il domani e il dolore per il lavoro perso da un giorno all’altro, per i riflessi del Totalgate, sono stati all’ordine del giorno dell’incontro che ieri il consigliere provinciale Rosaria Vicino (Pd) ha tenuto con il prefetto di Potenza Luigi Riccio. Il rappresentante del governo ha ascoltato la richiesta di aiuto dalla viva voce degli interessati: erano presenti infatti quattro esponenti dei lavoratori del Centro Olio di Tempa Rossa. Il cantiere si è fermato il 16 febbraio scorso dopo la decisione del giudice per le indagini preliminari, Rocco Pavese, di sospendere le attività della Total. A monte, le accuse di corruzione da parte del magistrato Henry John Woodcock nei confronti di dirigenti della società, imprenditori, amministratori, funzionari pubblici. L’incontro si è tenuto alle 12:30. «Il prefetto - racconta Vicino, che è presidente della Quarta commissione consiliare - ha preso atto dello stato di disoccupazione di persone che fino a poco tempo fa lavoravano e ha espresso solidarietà ai lavoratori. Beninteso: nessuno, né noi né

il prefetto, ha espresso alcun giudizio nei confronti delle questioni giudiziarie». La richiesta che proviene dai lavoratori licenziati è: la Shell o la Esso - ossia, le società contitolari della concessione petrolifera - possono in tempi brevi prendere il posto della Total, in modo che vengano effettuate subito le riassunzioni? «Il prefetto - riferisce Vicino - si è detto disponibile a verificare. Non prima, ovviamente, della decisione del Riesame sul ricorso che presenterà la Total. Il suo augurio è stato che la vicenda si chiuda nel migliore dei modi per gli ex lavoratori». Vicino commenta la propria iniziativa: «Anziché andare in piazza e fare chiacchiere, abbiamo preferito rivolgerci al prefetto». Il consigliere provinciale è stata per dieci anni sindaco di Corleto Perticara. «E al progetto del Centro Olio - spiega - ci ho tenuto molto. Certo, chi ha sbagliato dovrà pagare. Ma non è giusto che paghino i lavoratori e le loro famiglie». ro. pe.

Cerro Falcone Il ministero chiede spiegazioni alla Regione

Iniziativa del Comitato No Oil

Ola, secondo colpo

Sit-in a Villa d’Agri per chiedere di più

E’ LA SECONDA volta nel giro di nemmeno venti giorni che il ministero dell’Ambiente si muove e chiede spiegazioni alla Regione Basilicata dopo una segnalazione della Ola. La volta precedente fu il 5 febbraio scorso, quando il direttore generale Aldo Cosentino chiese la verifica della correttezza formale degli iter autorizzativi adottati dalla Regione Basilicata per quattro pozzi ricadenti nel Parco della Val d'Agri. Questa volta la Organizzazione lucana ambientalista aveva segnalato la messa in produzione del pozzo Eni Cerro Falcone 2X (concessione Val d’Agri ex Volturino), posto nel Sic (Sito d’interesse comunitario) Serra di Calvello e Zps (Zona a protezione speciale) Monte Una foto significativa (diffusa dalla Ola) Volturino, nella zona 1 del Parco nazionale Appennino Lucano Val d’Agri-La- inclusi nei Sic/Zps del Parco nazionale gonegrese. Qual è - chiedeva il 29 gen- Appennino Lucano Val d’Agri-Lagonenaio scorso la Ola - la situazione ambien- grese. Infatti, il pozzo in questione, oltre ad essere ubicato a circa 1300 metri sul tale? Il 24 Febbraio è arrivata alla Regione - livello del mare è inserito in uno studio e alla Ola - una nuova nota della direzio- del Cnr e dall’Università degli Studi delne generale Protezione della «A giudizio la Basilicata, per l'estrema importanza della Ola - si legge in un comunicato - sta che riveste l’area in cui è ubicato, ad elecompromettendo l’integrità di habitat vatissima vulnerabilità per quanto riSONO di due tipi i comunicati stampa diffusi ieri sulle comunicazioni del presidente della giunta regionale Vito De Filippo al consiglio di avantieri: dichiarazioni del giorno dopo e riproposizione di quanto detto in aula. Eccone alcuni stralci. Antonio Autilio, assessore alla Formazione, lavoro e cultura: «La rivisitazione degli Accordi di Programma con le compagnie petrolifere e il Governo deve contenere anche azioni in grado di consentire al sistema produttivo già presente in Val d'Agri di partecipare concretamente alle attività dell'Eni e di altre società petrolifere mediante la possibilità di forniture di materiale e servizi. Accade purtroppo che ad esempio

guarda gli acquiferi. Il ministero dell'Ambiente, prendendo atto di una situazione senza regole, ha inteso richiedere al Dipartimento Ambiente, Territorio e Politiche della Sostenibilità, Ufficio Tutela della Natura della Regione Basilicata, l’esatta ubicazione del pozzo Cerro Falcone e, qualora lo stesso dovesse ricadere all’interno del sito, […] di sapere se sia stato espletato lo Studio di Incidenza, come parte integrante della Valutazione d’Impatto Ambientale, da sottoporre alla Commissione Regionale Via». Ma c’è un altro aspetto che precisano dalla Ola sul testo della nota ministeriale: «Viene ricordato che “l’attività di ricerca e di estrazione di petrolio nel territorio della Val d’Agri è già stata a suo tempo oggetto di interesse da parte della Commissione Europea, con il Reclamo nr.2000/5037, per inosservanza della Direttiva “Habitat” in materia di Valutazione d’incidenza” e che “l’archiviazione del caso fu determinata dalla decisione di spostare le attività di trivellazione all’esterno del Sic “Serra di Calvello”». Infine, la Ola riconosce il ruolo del commissario del Parco Domenico Totaro e lo invita a mettersi subito al lavoro.

NUOVA manifestazione del Comitato No Oil Lucania: un sit-in sabato 28 febbraio prossimo a Villa d'Agri in piazza Zecchettin a partire dalle 10. Queste le 6 proposte: «Moratoria immediata sulle estrazioni in corso fino all'effettiva entrata in funzione dei sistemi di monitoraggio ambientale; sospensione tecnica delle attività del centro olii di Viggiano per consentire ad enti terzi tutte le verifiche tecniche atte a rassicurare la popolazione sulla non pericolosità dell'impianto per la pubblica incolumità e per la verifica dell'esistenza e della diffusione presso le popolazioni stesse dei piani di sicurezza ed evacuazione in caso di gravi incidenti; cancellazione immediata di tutti i permessi ed istanze di ricerca e coltivazione di idrocarburi

I commenti sull’intervento di De Filippo relativo al futuro delle estrazioni

Puntare sulla piccole e medie imprese locali piccole e medie imprese locali, specializzate per la produzione di strumenti e prodotti di meccanica di precisione, componentistica essenziale e utilizzata dall'imprese petrolifere, non dispongano di commesse da parte dell'Eni e dalle altre società petrolifere e, in un momento di crisi globalizzata come quella in cui ci troviamo, sono costrette a ricorrere alla cassa integrazione guadagni. Garantire un rapporto più sinergico fra l'imprenditoria locale già esistente e le compagnie pe-

trolifere significherebbe garantire stabilità alla produttività delle prime e al lavoro di tante risorse umane». Franco Mollica, Federazione di centro: «A conclusione del dibattito in consiglio ho ritirato, su richiesta del presidente della giunta, un ordine del giorno. Mirava a favorire progetti occupazionali per 150/200 giovani diplomati e laureati dell'area Val d'Agri e Camastra Alto Sauro, di immediata fattibilità e da finanziare con le royalties del petrolio già accre-

ditate alla Regione e non ancora spese, che attraverso specifiche azioni formative e di lavoro, avrebbero potuto acquisire le giuste competenze, con particolare riferimento alle nuove professionalità necessarie per l'avvio dell'attività del Parco Naturale della Val d'Agri. La proposta del presidente è stata quella di discutere in un secondo momento e soprattutto in altre sedi, alla presenza sia della parti sociali che delle compagnie petrolifere, le modalità per includere que-

sti processi occupazionali in un più ampio ed esteso processo di formazione-occupazione che darà sfogo alla sempre crescente domanda di lavoro della zona e dell'intera regione, aggravata dalle negative contingenze economiche». Emilia Simonetti, Prc: «Ho presentato un ordine del giorno perché credo che sia possibile localizzare in Basilicata le attività di ricerca manifatturiera che attualmente vengono svolte all'estero per utilizzare i derivati

nella regione Basilicata per non alterare le destinazioni del territorio che ricordiamo essere la popolazione e non i governi a dover stabilire; adozioni di misure legislative atte a preservare definitivamente il territorio regionale dalle estrazioni di idrocarburi; soddisfatte tutti i precedenti punti, aumento delle royalties dal 7% al 25% minimo con l'adozione di sistemi di certificazione pubblica e partecipata delle quantità estratte e adozione di uno strumento di concertazione sulle quantità estraibili per non sottomettere più la tutela del territorio e la salute collettiva alle aspettative economiche dei soggetti a ogni titolo partecipanti alle estrazioni; indagini reali e terze sui danni alla salute, all'ambiente, al tessuto economico e alle vocazioni del territorio».

del petrolio lucano nel nostro territorio e per ottenere livelli occupazionali e attività produttive non inquinanti». Franco Mattia, Pdl: «L'istituzione di uno specifico Dipartimento Energia, con relativo Assessore, perché i problemi sono diventati così complessi e rilevanti che vanno gestiti attraverso scelte politiche adeguate e con un metodo bipartisan: è la mia proposta. E’ necessario evitare il rischio che la Sel, da struttura tecnica, diventi di fatto Assessorato, ripercorrendo un'esperienza fallimentare che abbiamo già vissuto, come quella dell'ex Esab, in agricoltura con enti che governano al posto della giunta».


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Primo piano

Giovedì 26 febbraio 2009

Primo piano

Il consigliere regionale Folino sul Pd post Veltroni

Pagati i troppi compromessi

Franceschini dice sì ai segretari: la Conferenza diventa organo politico di primo piano

«Superare la diffidenza sulle relazioni corte»

Lacorazza chiede a Dario «più Sud» Movimenti al centro

«Il rispetto per tutti sta nell'autonomia di ciascuno». Questo il titolo del messaggio che il coordinamento regionale della Rosa bianca di Basilicata invia all’Udc. In pratica il movimento politico di Antonio Flovilla e Gianfranco Blasi in una nota scrive: «Con gli amici dell'Udc stiamo dialogando per tentare di costruire in un futuro non troppo lontano un'unica grande forza popolare e riformista che si collochi al centro del sistema politico. Questo non significa che la cosa sia gia fatta o che, addirittura, si sia scelta una linea elettorale condivisa per i prossimi appuntamenti amministrativi di giugno». «Leggiamo - prosegue il documento della Rosa bianca di Basilicata - in una nota diffusa dal coordinamento regionale che l'Udc lucana ha deciso di correre da sola, in alternativa ai due poli. Bene, questa non è la nostra posizione! E non ci sembra neanche la linea emersa dal dibattito di Todi. Deve essere chiaro che la Costituente di Centro è un “processo politico” e non un “soggetto politico”. D'altronde questo è il percorso che si è stabilito di comune accordo negli incontri tenutisi fino ad oggi.Quando si sarà approvato un “preambolo” comune, si individueranno organismi costitutivi di un nuovo partito. Allora si potranno fissare posizionamento, scelte elettorali e linea politica. Ad oggi il rispetto per tutti sta nell'autonomia di ciascuno. Naturalmente con Pezzotta e Tabacci in Basilicata come in Italia restiamo impegnati nel processo costituente in itinere e nel sostenere l'Unione di centro nel prossimo appuntamento elettorale delle Europee.

POTENZA - Più partito locale nel Pd per tentare la ripartenza. Si è svolta ieri a Roma la riunione dei segretari regionali del Partito democratico con Dario Franceschini. Tra loro il lucano Piero Lacorazza. E c’è un clima di rinnovata fiducia all’interno del partito. Certo non è ancora passata “la nottata”. Lo ammettono tutti negli ambienti democratici, ma si prova a uscire dal tunnel. Innanzitutto ci sono facce nuove. Alla riunione infatti, ha partecipato in qualità di nuovo responsabile organizzativo del partito, Maurizio Migliavacca (ex coordinatore della segreteria Ds ai tempi di Piero Fassino) che sostituisce Beppe Fioroni. Non c’è nemmeno Goffredo Bettini che fino all’ultima Conferenza dei segretari regionali rivestiva il ruolo di presidente della stessa Conferenza; ieri, infatti è stato nominato quale presidente, il segretario regionale del Pd della Toscana, Andrea Manciulli. Ma al di là delle nuove facce della squadra di Franceschini, il primo

cambio di strategia (oltre a quello di un’opposizione caratterizzata su un’anti- berlusconismo più marcato) è quello di rendere più protagonisti nelle scelte politiche del Pd nazionale i vari segretari regionali. Una conferenza dei cordinatori a settimana: questa è l’indicazione, secondo le indiscrezioni, che è emersa a fine riunione. Ma non solo. «C’è bisogno di Sud», è stato il punto su cui hanno insistito i segretari del Pd delle regioni meridionali tra cui in particolare Piero Lacorazza. E lo stesso coordinatore lucano, nel proprio intervento ha chiesto più volte al segretario nazionale di impostare «una priorità politica del Pd per il Mezzogiorno che non sta nella agenda del governo nazionale». E proprio nei ragionamenti che si sono fatti sul meridione è stata affrontata la memoria di Pinuccio Tatarella, leader politico e culturale della destra meridionale che «poco ha a che fare con il processo costituente del Pdl». La Conferenza dei segretari del Pd si è quindi occupata anche delle dinamiche politiche che interessano gli avversari del Popolo delle libertà.

Il 21 marzo tutti i 131 coordinatori lucani a Roma

di VINCENZO FOLINO* POTENZA - Ora che il Partito Democratico ha un nuovo segretario, e i de profundis dei giorni scorsi sembrano finalmente lasciare il passo alle analisi più approfondite dei tanti problemi ancora aperti, credo sia opportuna anche qualche riflessione sul futuro del Pd e del centrosinistra in Basilicata. “Non è vero - ha scritto qualche giorno fa su La Stampa un osservatore acuto come Luigi La Spina - che il Pd sia fallito perché non è riuscito a fondere l'eredità post - comunista con quella cattolico - democratica. Veltroni, al contrario, ha perso la scommessa perché si è ostinato a tenerle insieme, a farle sopravvivere, con continui compromessi e al costo di tante ambiguità. Senza attuare il vero progetto esposto al Lingotto di Torino, quello di mandarle in soffitta. Con tutto il ri- Vincenzo Folino spetto per i cari antenati, ma riconoscendo che, oggi, quelle due tradizio- vano (e forse si aspettano ancora) dal ni non significano più niente per tan- Pd: un moderno riformismo, in gratissimi italiani. Perché non servono do di guardare al futuro e non di dené a scaldare i loro cuori, né a rassicu- clinare le idee e i programmi del pasrare i loro portafogli. Perché parlano sato. Aggiunge, infatti, che “occorre con il linguaggio del secolo scorso, astratto, ideologico, ipocrita. Perché operare una vera rivoluzione cultunon sono di nessun aiuto rispetto ai rale e politica e pagare un prezzo, anche gravoso, con le liturgie, i miti, i problemi nuovi di un secolo nuovo”. La Spina usa un linguaggio ecces- compromessi, le bugie, le procedure sivamente crudo, ma certamente effi- del passato”. Più modestamente alcuni mesi fa, cace, per dire ciò che molti si aspettaInsomma un Pd più concentrato a marcare la maggioranza nazionale del centrodestra che parte in questo proposito dalla Conferenza dei segretari che da ieri ha assunto ufficialmente una vera e propria funzione di Direzione politica del Pd. Territori e organismi locali del Partito democratico protagonisti della scena nazionale già a partire dal prossimo 21 marzo: ieri è stata decisa la data di un’assemblea generale di tutti i segretari di circolo d’Italia; ci saranno anche i 131 lucani. Nella settimana precedente probabile la riunione anche di tutti i segretari provinciali. Per quanto riguarda i posizionamenti politici del Pd targato Dario Franceschini, dalla riunione di ieri, è diventato più chiaro l’orientamento sulla collocazione europea con i socialisti ma non all’interno del Pse. Inoltre c’è un generale “Sì” al testamento biologico e una condivisione dei dirigenti democratici a insistere «sull’inadeguatezza del governo nazionale», e ad «accettare la sfida di modernizza della macchina dello Stato».

BASILICATA A ROTONDI “Libero” sui calcoli Pdl Cicchitto smentisce, ma secondo il quotidiano nazionale “Libero” per la futura candidatura del Pdl alla guida della Regione Basilicata ci sarebbe già l’accordo: spazio a un politico della Dc per le autonomie di Gianfranco Rotondi. Secondo la ricostruzione di Libero la prima bozza delle ripartizione tra i partiti che si fondono nel Pdl prevede che 6 candidati siano di An, uno dei cespugli (Dc, Partito socialista, Pri, Popolari liberali, Azione Sociale) e il resto a Forza Italia. Ma a questa ipotesi risponde il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto: «Francamente, a parte i numeri globali, non risulta che sia stata effettuata ancora alcuna ripartizione a livello regionale tra i partiti di origine in vista del congresso di fondazione del Popolo delle libertà».

LE IDEE

LA SINISTRA, LO STATO E LA PAROLA SVILUPPO Di certo il paradigma sviluppista, che ha caratterizzato (per diversi ed opposti aspetti) la destra e la sinistra nel corso del '900, è in crisi. Il modello di sviluppo capitalista, temperato dall'interventismo riformista del secolo trascorso, ha consentito all'uomo di vivere meglio, di condurre una vita più lunga e dignitosa. Ma dall'altra parte ha condotto l'umanità ad un punto di non ritorno per cui è, forse, solo possibile contenere i danni futuri. Sviluppo, crescita e ricchezza non stanno più insieme da tempo. Ma se va in crisi il bagaglio ideale della destra e della sinistra di fronte alle sfide odierne dell'umanità, non credo si possano riconoscere e distinguere in modo netto le loro coordinate culturali nella prassi e nella propaganda di questi anni: entrambe sono apparse stataliste e mercatiste, globaliste e localiste. Per certi versi, e paradossalmente, la sinistra italiana sarebbe risultata più brava a ricollocare sul mercato un carrozzone come Alitalia di quanto abbia fatto l'attuale governo di centrodestra (un vero disastro). La crisi economica attuale porta molti a riconsiderare il perimetro di azione dello Stato-nazione, ripropone forme più incisive di intervento statale nel ricostruire e riconvertire processi produttivi, imprese. Il “new deal” di Roosevelt porta con sé un piano di ristrutturazioni, di infrastrutture e di finanziamento del debito (Keynes) di proporzioni inaudite. E si colloca come

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L’INTERVENTO

Politica lucana

di SALVATORE SANTORO

Giovedì 26 febbraio 2009

puntello culturale del futuro Piano Marshall dove gli Usa hanno attuato il più grande programma di sostegno delle economie di altri paesi, occidentali e non. Obama si rende protagonista di un altro “new deal” in chiave protezionistica, non finanziando le economie altrui ma bensì proteggendo la produzione americana per salvare i milioni di posti di lavoro in crisi. E forse il tempo richiede questo. Ma lo fa dentro uno stravolgimento dell'agenda “sviluppista”.Si finanzia chi innova e converte, chi passa dal Co2 alle rinnovabili: dismette il petrolio, sceglie. Ma la scelta non è così scontata. Spingere chi produce ad innovare o finanziare il consumo secondo modelli e stili quali quelli attuali? Il ritorno dello Stato comporta una scelta e quindi un rischio. Il ministro Giulio Tremonti per adesso fa il contrario. Sfrutta il calo del prezzo del greggio per finanziare il consumo. La social card (pochi euro e tutti hanno già dimenticato le quattordicesime del governo Prodi!) è l'emblema di uno Stato che interviene per rassicurare, non per riformare. La globalizzazione di questi anni, l'interdipendenza economica e sociale, invece che indebolire rafforzano l'esigenza di una presenza dello Stato. L'economia crolla, lo Stato regge. La sinistra europea e mondiale corre il rischio, dopo un quindicennio di integrazione, terze vie e privatizzazioni, di non saper più gio-

care nel ruolo che la storia di metà '900 le aveva assegnato. Le occasioni per una riforma del welfare non sono mancate, è mancata la sinistra. Il punto, e quindi il rischio, è il seguente: la destra si muove meglio nel polinomio ideologico libertà individuali-capitalismo-consumismo, ma in una dimensione nuova, statalista e populista (si veda Tremonti in “la paura e la speranza”). Alla sinistra, che non disprezza i primi due, mancherebbe l'appeal del consumo e perde lo Stato. È un rischio, certo. Ma è anche la sfida e la sua ragion d'essere. Recuperare una cultura del limite e dirottare le scelte verso beni ecologicamente sostenibili, verso stili di vita e di consumo collettivi e non indotti dal desiderio illimitato della “super - market society”. Riprendere un racconto dei beni pubblici, dell'ambiente, dell'energia pulita (al riguardo, non desti sorpresa, bisognerebbe riconsiderare un certo approccio al nucleare), di uno sviluppo diverso, responsabile, sostenibile. Tramite lo Stato: uno Stato regolatore del mercato, non paternalistico. Una politica pedagogica, non demagogica. Il rischio certo. Ma anche una bella sfida che potrà appassionare una generazione di democratici. Giovanni Casaletto (Segretario regionale Giovani democratici Basilicata)

Cesa (Udc) domani a Potenza

Non potevano cadere nel vuoto le parole di Cutro, segretario provinciale del Partito socialista e quelle del presidente regionale dei Ps, Franco Adamo nei confronti di Nicola Valluzzi e di Piero Lacorazza. La querelle è scoppiata, inattesa, a margine della nomina dello stesso Valluzzi nella segreteria regionale del Pd composta lunedì sera da Lacorazza. Immediate le accuse di “trasformi-

“L’Udc forza di Governo. Un patto forte con la società lucana”. E’ questo il tema dell’assemblea pubblica organizzata dall’Udc di Basilicata in programma domani a Potenza. All’incontro parteciperà il segretario nazionale del partito. Lorenzo Cesa. Ad annunciarlo il segretario regionale del partito Agatino Mancusi che ha rilanciato alcune questioni politiche emerse nelle scorse settimane: «Dopo il fallimento del bipartitismo ci sono tutte le condizioni oggi con l’implosione in atto nel Pd e le contraddizioni del Pdl, per riaggregare al centro i moderati e gli elettori lucani che condividono gli stessi nostri valori, dalla difesa della famiglia, della vita e del rispetto delle persone». «Alla presenza del segretario nazionale del partito e dell’amico Lorenzo Cesa - ha continuato Mancusi - vogliano lanciare un patto sociale con gli elettori lucani per affrontare insieme alla gente le tante emergenze che vive oggi la Basilicata ed il Paese e candidarci al governo della cosa pubblica».

è proprio questo: riuscire a far vivere, in un dibattito aperto e trasparente, il profilo riformatore del Pd, le parole d'ordine ed i programmi da cui possono emergere una visione ed un progetto di governo per la Basilicata del futuro. Così come, in altre fasi della nostra storia recente, la Basilicata ha saputo esprimere. In altre parole anche qui, in Basilicata, deve tornare la politica. Ed è questa la strada per contrastare efficacemente quel senso di diffidenza che larghe fasce sociali nutrono verso le istituzioni quando sembrano prevalere le cosiddette “relazioni corte”. Ben venga quindi il confronto avviato dal Pd con le forze sociali sui temi della conferenza programmatica. Del resto la crisi di oggi richiede una più forte convergenza fra politica, istituzioni, forze sociali ed imprenditoriali. Servono scelte strategiche, ma soprattutto abbiamo bisogno di un partito e di una coalizione autorevole e credibile. Solo così, infatti, si costruisce un progetto di governo ed una visione nuova della nostra regione. Alla Basilicata serve un Pd che sappia fare questo, offrendo una prospettiva alla Basilicata. Un Pd che compia scelte chiare, e su queste costruisca le alleanze possibili.

LA POLEMICA

Valluzzi bersaglio di rancori socialisti mai sopiti smo” a Valluzzi che l’estate scorsa da segretario in carica dello Sdi ha lasciato il partito per aderire alla Costituente del Pd. Ma al di là delle vicende politiche, le critiche di Cutro e poi di Adamo sono state mosse con la violenza dia-

Il trasformismo e la cattiveria gratuita «Mio malgrado sono obbligato ad intervenire su una vicenda sgradevole collegata alla mia nomina in seno alla Segreteria regionale del Partito Democratico che avrebbe suscitato tardivo stupore e incredulità nelle già fragili coscienze di sedicenti socialisti a intermittenza, di destra e di sinistra. Ringrazio coloro che in queste ore da socialisti non intermittenti e democratici hanno voluto testimoniarmi stima e amicizia. In queste poche righe non svilupperò alcun ragionamento politico sull'unità dei riformisti, sull'esigenza inderogabile di un partito a vocazione maggioritaria e nemmeno sulla indifferenza dell’opinione pubblica in merito alla ricostruzione di un Partito socialista degno di quel nome e della sua storia. Sarebbe eccessivo in risposta a un Cutro qualunque. Merita invece, un approfondimento il significato di trasformismo, più volte evocato nell'invettiva. Il trasformista, per esempio, potrebbe essere colui che, eletto in una istituzione in quota a un partito, magari senza aver avuto nessun voto di preferenza, in corso di mandato per timore di scomparire o consapevole dell'assoluta impercettibilità pluriennale della propria azione politico - istituziona-

nel pieno del dibattito seguito alla mia scelta di abbandonare il governo regionale, avevo osservato che qui da noi “purtroppo non si sono sommate le virtù dei vecchi partiti da cui è nato il Pd, ma solo i loro difetti”. Ne sono ancora convinto, anche se devo riconoscere che proprio qui, in Basilicata, sono stati fatti molti sforzi per costruire le basi di un partito veramente democratico: basta guardare la geografia dei circoli presenti nei 131 Comuni della Basilicata, dei loro dirigenti, in massima parte nuovi e tutti eletti con le primarie e la recente composizione della segreteria regionale. Cosa accaduta, purtroppo, in poche aree del Paese. Naturalmente è fin troppo facile osservare che tutto ciò non basta. Ma si tratta comunque di un buon inizio, di un tentativo di passare da un “partito di ex” a un partito che raccoglie storie, culture, tradizioni del passato, ma a partire dal metodo le trasforma in altra cosa, in un partito di questo secolo. E non è un male che ci siano voci dissonanti, basta che esse contribuiscano con chiarezza ad esplicitare i termini del dibattito politico in atto nel Pd lucano. E non a sollevare strumentalmente questioni che attengono soltanto al destino di poche persone. Perché il problema, almeno per me,

le, decide di cambiare casacca e di riscoprire ardori e passioni politiche giovanili per anni sopite da comode collocazioni al caldo, ospitato semmai con generosità da partiti più grandi e maggiormente rappresentativi agli occhi dell'elettorato. Infine, proprio perché da poco è finito il Carnevale ed è iniziata la Quaresima, a colui che, con un concentrato gratuito di livore, falsità e cattiveria, ha voluto augurarmi buon lavoro nel nuovo incarico politico - del quale ringrazio il segretario Lacorazza e l'intero gruppo dirigente del Pd rammenterò un aneddoto. C'era una volta un giovane anonimo militante di partito, che, per incredibile casualità astrale, fu eletto presidente di una Comunità montana. Governò per tre anni nella mediocrità più assoluta e giunte le elezioni comunali al suo paese di origine, non venne eletto nemmeno consigliere comunale. La storia e l'esperienza dovrebbero insegnare qualcosa. Dovrebbero servire da monito per il futuro, ed invece, l'ambizione e la scarsa cognizione dei propri mezzi conducono a ripetere i medesimi errori. D'altronde un antico adagio popolare dice “U ciucc' s' nun a fac' a tre anni a coda nun a fac' chiu'”». Nicola Valluzzi

lettica del risentimento. Critiche tralaltro non condivise da tutto il Partito socialista: il capogruppo in consiglio regionale, Donato Salvatore ha immediatamente preso le distanze da Cutro. Lo stesso, anche se non con l’utilizzo dei ca-

nali pubblici, hanno fatto altri dirigenti socialisti. Al margine delle critiche però, si evidenzia quanto il progetto dell’unità dei socialisti al di là della sigla “Ps” sia tutt’altro che realizzata: in consiglio regionale il gruppo regiona le

*Consigliere regionale del Pd

ha già perso pezzi con Rocco Vita che ha abbandonato il gruppo di Salvatore e Loguercio e con la presenza alle riunioni di centrosinistra che si sdoppia: Sarubbi e Vita non si presentano chiedendo garanzie mentre Salvatore e Giansanti giurano fedeltà a De Filip po. Qualcosa non torna e Valuzzi è bersaglio di strali che sanno tanto di vendette “personali”. s.s.

Non si possono chiamare in ballo persone che non possono rispondere «Sono stato combattuto se assumere una posizione e rischiare di far risaltare righe marginali di un articolo che contiene dichiarazioni sulle mie origini familiari. Questo rischio lo voglio correre perché ritengo di dover evidenziare per me e per i lettori proprio il contrario di come io intendo la politica, che non può immiserirsi nel mischiare sacro e profano, battaglia politica e sentimenti che toccano la sfera individuale di ciascuno di noi. Ho sempre rivendicato le mie origini politiche da un padre socialista e da un nonno comunista, entrambi, purtroppo per me, non più disponibili all'affetto mio e della mia famiglia. La memoria e i loro insegnamenti, proprio negli ultimi minuti della loro vita, rivivevano nell'orgoglio e nella soddisfazione di vedere un figlio che iniziava 13 anni fa il suo percorso, e un nipote che tre anni fa diventava segretario di un partito che affondava le sue radici anche nel Pci; partito nel quale per 50 anni aveva militato. Entrambi mi esortavano ad avere un mio pensiero autonomo e critico, a lottare per le idee nella quali credevo, anche quando il mio impegno giovanile era dentro il circolo Anspi e nella Parrocchia allora guidata da Don Nicola Urgo, un Parroco al quale ancora oggi mi sento legato. La mia scelta del Pd è innanzitutto storia di coerenza personale, di chi conosce e non dimentica origini ma che vive oggi la sua esperienza in una società diversa da 15 anni fa, di chi ha votato per la prima volta dopo la caduta del muro di Berlino dando il suo primo voto ad un ex democristiano come Raffaele Di Nardo alla presidenza della Regione (e per questo avrei tradito il mio nonno comunista?). Ma tutto questo cosa c'entra e, soprattutto, come si possono tirare in ballo persone che non possono più rispondere per giustificare le critiche ad una scelta che ha visto Nicola Valluzzi entrare nella segreteria

regionale del Pd? Soffro il cinismo della lotta politica ma continuo a mantenere intatta la freschezza di un'età che mi consente di non far passare sotto silenzio stupide, insignificanti politicamente e strumentali dichiarazioni. Per me la politica è valori, è servizio, è passione. Un'ambizione c'è in tutti ma non può considerarsi “sana ambizione” per quanti intendono ancora la politica come strumento per restare ancora seduti su una poltrona a prescindere dal contributo che hanno dato alla società, per quanti la politica è prima “cosa mi tocca” e poi impegno civile. Sul trasformismo di molti avrei tanto da dire ma sono rispettoso delle storie e delle culture politiche, soprattutto quella socialista, che hanno attraversato la mia famiglia e le persone che con essa hanno condiviso percorsi e battaglie anche nei miei luoghi d'origine. Tutti gli amici più stretti, i “compagni” politici, di mio padre oggi sono nel Pd, da quelli del mio paese (segretario dei Ds è stato per anni l'ex segretario socialista della sezione di mio padre) fino a Gianni Pittella e Gabriele Di Mauro, i quali ne conservano stima e guardano me anche pensando a lui. O come Rocco Colangelo, anch'egli ai vertici della storia socialista lucana e oggi protagonista della crescita del Pd. Forse c'è un'idea distorta da parte di qualche dirigente politico del passato che ancora pensa di poter “educare” i giovani. Sono aperto ai consigli dei più esperti (me ne avvalgo ogni giorno) proprio perché ricordo e applico gli insegnamenti dei miei primi due maestri di riformismo, uno socialista ed uno comunista, i quali oggi per loro storia e per loro convinzioni, si sarebbero ritrovati nel mio stesso partito, orgogliosi di un figlio e un nipote fattosi strada da solo. Se solo il tempo glielo avesse concesso». Piero Lacorazza


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Primo piano

Giovedì 26 febbraio 2009

Primo piano 13 La donna, nata a Grottole, viveva in condizioni di estremo disagio Giovedì 26 febbraio 2009

Stupri e violenze

In tre abusavano di una disabile Finisce in manette anche il padre

Dopo pedinamenti dei carabinieri l’anziano è stato arrestato in flagranza

GROTTOLE - Negli ultimi anni ha subito percosse e abusi, abbandonata in una situazione di assoluto degrado, in condizioni igieniche precarie. Protagonista di quella che è una storia atroce, una donna quarantenne nata a Grottole ma residente a Ginosa (in provincia di Taranto), affetta da evidente e riconosciuto ritardo mentale. Nella notte tra mercoledì e giovedì i carabinieri delle Compagnie di Matera e Castellaneta hanno arrestato tre persone (il padre, il convivente e un amico di famiglia) per violenza sessuale, lesioni aggravate, maltrattamenti in famiglia, circonvenzione di incapace, estorsione ed abbandono di incapace commessi in concorso. La vittima conviveva con uno degli arrestati, che, come appurato dalle indagini e da numerose testimonianze raccolte dai carabinieri, era solito picchiarla, abusare di lei e trascurarla: la quarantenne non aveva neanche la possibilità di vivere della propria pensione di invalidità, di fatto, interamente riscossa e gestita dal suo convivente. La donna era addirittura costretta a mendicare spiccioli e sigarette, chiedendo l'ausilio delle istituzioni per poter far fronte ad esigenze primarie, come vestirsi e lavarsi. In questo contesto, particolarmente grave, si manifesta il ruolo di un altro degli arrestati, un sessantenne vicino di casa della vittima, il quale, approfittando della situazione, adescava la donna in casa sua e, con la promessa di alcune sigarette, ne abusava sessualmente. Il terzo arrestato, il padre settanduenne della donna, residente a Grottole, in più occasioni, aveva, anch'egli, abusato della propria figlia. Le dichiarazioni, rese dalla vittima, valorizzate da

Per tre anni vittima di un orco Un quindicenne di un paese del Materano trova il coraggio di denunciare un settantaduenne MATERA - I carabinieri lo hanno bloccato martedì pomeriggio, un attimo prima che abusasse per l'ennesima volta di un ragazzino. Ai militari che lo hanno arrestato, il settanduenne ha riferito che, in quel momento, stava solo giocando «a fare l'amore con il ragazzo». Un gioco terribile quello che era costretto a subire dall'età di 12 anni, un minore, oggi quindicenne, di un comune della provincia di Matera. Per lui, le attenzioni morbose e gli abusi sessuali di un pensionato, che, dietro la consegna di somme di denaro, lo induceva e lo obbligava ad avere prestazioni sessuali. Secondo la ricostruzione dei militari, negli ultimi tempi l'anziano ha seguito costantemente il ragazzo, gli incontri erano divenuti ormai quotidiani e le somme, pagate dall'arrestato al minore, oscillavano fra i 4 e i 5 euro. Con molta probabilità, il freddo dell'ultimo periodo ha fatto sì che gli incontri si diradassero. A mettere fine alle violenze, l'intuito dei carabinieri della compagnia di Pisticci (il paese rientra infatti nell'area di competenza dei militari comandati dal capitano Pietro Mennone) che, dopo alcune voci pervenute, si sono insospettiti. I carabinieri, nel momento in cui hanno accertato la veridicità dei reiterati episodi di abusi sessuali, hanno convinto sia il quindicenne

Il comandante provinciale dei carabinieri di Matera, tenente colonnello Punzi

sia i genitori a denunciare. Dallo scorso 12 febbraio, giorno in cui in cui è stata sporta denuncia, sono iniziati servizi di appostamento e pedinamento per evitare che il minore subisse altri abusi. Due carabinieri hanno compiuto pedinamenti costanti: indagini vecchio stampo, senza videocamere o intercettazioni, effettuate nel corso dell'intera giornata dei militari. Martedì scorso, gli uomi-

ni dell'Arma hanno sorpreso il settanduenne proprio mentre stava cercando di abusare, nuovamente, della vittima, in una casa abbandonata di campagna. Il pensionato aveva indotto e convinto, ancora una volta, il ragazzo ad appartarsi con lui, promettendogli la somma di 13 euro. Il loro intervento è stato immediato, lo hanno bloccato e arrestato con l'accusa di violenza sessuale continuata e prostituzione minorile

commessa su un minore di 16 anni. L'arrestato, per convincere ulteriormente il minore, gli aveva promesso che, ieri, giorno del compleanno del ragazzo, gli avrebbe dato altri soldi. L'intervento dei carabinieri ha posto fine alle violenze: quando i militari hanno fatto irruzione nell'edificio erano in corso effusioni, l'uomo aveva appena iniziato ad abusare del ragazzo.

Il settanduenne, sposato e con figli, sottoposto per l'età ai domiciliari, conduceva la vittima sempre nello stesso caseggiato abbandonato. Sembra che nel paese fosse nota la propensione dell'uomo nei confronti dei minori. Del tutto normale, invece, e senza storie di disagio alle spalle, la famiglia del ragazzo. Con molta probabilità il giovane era stato plagiato dall'anziano, tanto da non rendersi conto della situa-

zione che era costretto a subire: neanche i suoi familiari, prima dell'intervento dei carabinieri, si erano accorti della presenza del settanduenne nella vita del ragazzo. L'intera indagine è stata seguita e coordinata, nelle sue fasi, dalla Procura della Repubblica di Matera, dal pm Valeria Farina Valaori e dal procuratore capo Giuseppe Chieco. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it

L’INTERVENTO

Il treno ad alta velocità... ...segue dalla prima E' di oggi la notizia di ripetute molestie e abusi, subiti da un ragazzo di quindici anni, da parte di un uomo di 72 anni. Tre lunghi anni di violenze , iniziate quando la vittima aveva dodici anni. Storie impossibili nell'immaginario di una società civile, storie di ordinario squallore e perversione, che confermano il livello di povertà morale di un paese che va perdendo sempre di più la sua identità. Questi ultimi due bambini invisibili ,soldati di un esercito silenzioso, rimarranno a lungo annien-

tati da un dolore sordo e lacerante, che grida attenzione, ascolto, accoglienza. Quello che più sconvolge e lascia disorientati, non è tanto la scoperta del pedofilo barbone, professionista o con la faccia da nonno , a cui purtroppo la cronaca ci sta abituando, quanto piuttosto l'ambigua indifferenza di una comunità che non è capace di leggere ed interpretare segnali inconsueti ed anomali. Le violenze e gli abusi intra familiari continuano ad essere, nella maggioranza dei casi, negati e rimossi dal muro del silenzio e della

complicità. Le violenze extra familiari sui bambini, sulle donne, sulle persone svantaggiate, sono una realtà inquietante e trasversale, che appartiene alla scabrosità di una società acritica, anaffettiva, priva di mura di protezione. Troppi gli adulti che, con una sensibilità schizofrenica e con lo sguardo assente, , riconoscono come uguali la normalità e il suo contrario, la dignità e il suo contrario, in una percezione omissiva e buonista. Anche nella nostra regione, negli ultimi dieci anni, sono state scoperte alcune case “dell'orco”, fre-

quentate da bambini e ragazzi irretiti da finte carezze e attenzioni, da giochi e da promesse impossibili. Purtroppo o per fortuna tendiamo a dimenticare, a rimuovere certi ricordi e certi volti dalla memoria delle emozioni. Oggi poi si parla spesso di bambini fantasiosi e perversi, che raccontano storie impossibili. E' la scuola di pensiero di certi avvocati che difendono l'abusante e il pedofilo di turno, in un sistema giudiziario garantista e creativo, che talvolta non riesce nemmeno a restituire alla vittima la sua dignità, figuriamoci la giustizia.

Bisognerebbe guardare negli occhi e ascoltare le parole delle tante vittime d'abuso, bambini e bambine di ieri, oggi adulti con una parte di se ferita e mai guarita, per riscrivere i principi etici di una società ipocrita e amorale. Assunta Basentini

A Roma abusi su una rumena a Sarno ci provano con una polacca A ROMA è durato tutta la notte l’incubo per una ragazza romena di circa vent'anni, stuprata da un cittadino marocchino in un box auto adibito ad abitazione in via Gelsi, nel quartiere di Centocelle. La ragazza è riuscita a fuggire al suo aguzzino solo intorno alle 8 di questa mattina. Completamente nuda è corsa in strada per chiedere aiuto. Alcuni passanti l’hanno notata e hanno immediatamente avvertito il 113. Nel racconto fornito agli agenti delle volanti, coordinati da Mario Spaziani, e del commissariato Presentino, la giovane ha affermato di essere stata abbordata per strada dal nordafricano nella serata di ieri. Dopo essere giunti all’interno del garage dove l’uomo viveva, la romena è stata aggredita, minacciata con un coltello, e costretta ad avere rapporti sessuali. Grazie ai molti elementi forniti dalla ragazza, che è stata immediatamente portata all’ospedale Sandro Pertini, la polizia è riuscita ad individuare il responsabile dello stupro: M.A. di 38 anni che è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria per violenza sessuale. A Sarno, invece, tentano di violentare una cittadina polacca che riesce a metterli in fuga, e poco dopo vengono arrestati dalla Polizia. L’episodio è accaduto la notte scorsa a Sarno, in provincia di Salerno. Protagonisti due pregiudicati del posto: un 20enne, G.I., con precedenti contro il patrimonio, e un 35enne, G.P., con numerosi precedenti penali. I due, secondo quanto ha raccontato la 33enne operaia polacca agli agenti del locale commissariato, diretti dal vice questore aggiunto, Arturo Iannuzzi, l’avrebbero incontrata intorno alle quattro di questa mattina in un bar di via Matteotti a Sarno, nei pressi del mercato rionale. La donna, che conosceva perfettamente il 35enne, numerosi riscontri oggettivi e testimonianze, hanno permesso ai magistrati di Taranto di richiedere e ottenere le misure cautelari. Come accertato, la situazione di violenza andava avanti da dieci anni, cioè da quando la donna aveva iniziato a convivere con uno degli arrestati. Dei tre, il convivente è stato accompagnato in carcere, mentre gli altri, due,

Una ragazza vittima di violenza

perchè convive con una sua connazionale, si è intrattenuta per qualche minuto per una consumazione, poi è rincasata. Ma sul portone di casa ha ritrovato i due uomini che con insistenza hanno chiesto di salire a bere un caffè. Una volta giunti nell’abitazione il 35enne è rimasto in cucina, mentre il 20enne ha tentato di metterle le mani addosso. La donna si è allora rifugiata sul balcone, chiamando il 113. I due uomini sono fuggiti ma gli agenti dopo circa mezz'ora hanno rintracciato il ventenne bloccandolo e trovandolo in possesso anche di un coltello con lama da 22 centimetri. Nel pomeriggio poi è stato anche rintracciato il 35enne. I due dovranno rispondere del reato di tentata violenza sessuale in concorso.

compreso il padre, sono stati sottoposti ai domiciliari. I provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal gip del tribunale di Taranto Patrizia Todisco su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica Vincenzo Petrocelli. «Si tratta di un sommerso che viene a galla anche nelle nostre zone e non di un improvviso aumento di reati di questo genere. - sottoli-

nea il capitano Donato D'Amato, comandante della compagnia dei carabinieri di Matera - Più se ne parla, più le vittime trovano il coraggio per denunciare. Spesso la maggior parte di questo genere di violenza si consuma tra le mura domestiche ed è estremamente difficile, per le donne che vivono situazioni simili, denunciare». r.montemurro@luedi.it

luogo dello stupro, sono state trovate numerose impronte, una coperta con residui biologici e altri oggetti utili alle indagini. La vittima. Fondamentali nelle indagini sono state la collaborazione e la forza d'animo del ragazzo. Il questore di Napoli, Antonino Puglisi, in conferenza stampa ha detto: «E' stato bravo e chiaro sin dal primo momento. La sua descrizione è stata precisa e ci ha permesso di arrivare all'individua-

zione di Pasquale Modestino». Nel pomeriggio il dodicenne è uscito dall'ospedale, dove gli hanno curato le ferite: un taglio all'orecchio sinistro, provocato dalla bottiglia con cui è stato colpito, e poi le ferite della violenza. Oggi ha avuto un lungo colloquio con gli psicologi e poi è tornato a casa. «La cura migliore - dicono in ospedale - resta la ripresa di una vita normale con i suoi familiari, gli amici e i compagni di scuola».

Riconosciuto dalla vittima, un dodicenne nipote della convivente

Napoli, pedofilo arrestato Rischia il linciaggio dalla folla NAPOLI - La polizia ha arrestato un uomo accusato di aver picchiato e violentato un dodicenne vicino alla stazione Centrale di Napoli lunedì sera. Si chiama Pasquale Modestino, ha 53 anni e precedenti per violenza sessuale. La piccola vittima lo ha riconosciuto: gli agenti gli hanno mostrato una foto e lui ha individuato persino i vestiti del suo aggressore. La folla, mentre la volante della polizia trasportava l'uomo verso il carcere, ha tentato il linciaggio. «E' il convivente della nonna di un amico del ragazzo», ha spiegato il ministro dell'Interno, Roberto Maroni. Nel pomeriggio D., il ragazzino, è stato dimesso dall'ospedale pediatrico Santobono. «Ha passato una notte tranquilla», fanno sapere i medici. Ora però una psicologa dovrà seguirlo passo a passo. Il sospettato. Modestino è un dipendente comunale che si occupa della pulizia delle fognature. A differenza di quanto si pensava ini-

zialmente, non si tratta quindi di un clochard. L'indagato è napoletano e vive in una casa nella zona dell'Arenaccia, dove è avvenuta l'aggressione. Gli agenti della sezione minori della Questura sono arrivati a lui cercando tra i fascicoli di tutti i pedofili o sospetti pedofili che risiedono in quell'area. L'indagato era già stato segnalato per reati di questo tipo tre anni fa. Vittima una bambina, nipotina della donna con la quale convive. La folla tenta il linciaggio. Un gruppo di persone inferocite ha assalito la macchina della polizia che portava Modestino in carcere. Pugni e calci contro la volante che usciva dalla Questura della città partenopea, scossa da questo brutale episodio di pedofilia. La dinamica. Gli inquirenti hanno ricostruito quanto accaduto: l'uomo avrebbe adescato la vittima con un ricatto. «Tu sei l'amico di ... ?», gli avrebbe chie-

A destra il momento dell’arresto del napoletano Qui a fianco una foto di Modestino mostrata da una poliziotta (foto ANSA)

sto, facendo il nome del nipote della sua convivente (e fratello della bambina). «Mi dici l'ora?», avrebbe poi detto. A quel punto, quando il giovane ha mostrato il braccio, gli ha strappato l'orologio. «Se lo rivuoi, seguimi avrebbe aggiunto - Se lo rivuoi, devi venire a bere una birra con me». Il ragazzino lo ha seguito. Poi, la violenza. Le indagini. Sono state 48 ore di interrogatori a raffica: gli amici della vittima, i

familiari, le persone che lavorano nelle vicinanze della stazione. Decine di persone sono state ascoltate in Questura. Nel frattempo gli inquirenti hanno passato al vaglio i fascicoli e il cerchio si è stretto su una manciata di sospettati. Decisiva la perquisizione nell'abitazione dell'uomo, dove gli agenti hanno trovato prove importanti. Intanto è andato avanti anche il lavoro della Scientifica: stamattina, durante un sopralluogo sul


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Giovedì 26 febbraio 2009

L’EUROPA ALLA PROVA

COSTITUZIONE E BATTAGLIA DEL PD

di FRANCESCO BOCHICCHIO

di ANTONINO GASPARO TRA GLI ideali più nobili che il Novecento ha lasciato in eredità vi è certamente l'Europeismo, tendente all'unificazione politica dell'Europa, in modo da superare o comunque attenuare le sovranità nazionali, a favore di una comunità più ampia in grado di costituire un nucleo idoneo per anticipare un totale superamento degli egoismi nazionali. Non si possono certamente negare i progressi enormi registrati dalla Comunità europea negli ultimi tempi, ma non per questo si è riusciti minimamente a dare un volto comune all'Europa: adesso vi sono due materie fondamentali, strettamente collegate, tali da costituire nel loro insieme il vero banco di prova. La prima è rappresentata dalla crisi in Palestina, che ha visto l'Europa oscillare tra il riconoscimento del diritto di Israele a difendersi dagli attacchi terroristi di Hamas e l'invito a Israele a non abbandonare la proporzionalità della difesa, trascurando che il vero problema è a monte e consiste nella occupazione illegittima. L'Europa può svolgere un ruolo effettivo, potendo contare sui contatti commerciali e di vicinanza territoriale con il Medio Oriente per applicare una pace, in conformità alle risoluzione Onu, che si basi sul ritorno ai confini “ante” guerra del 1967 e sulla “neutralizzazione” di Gerusalemme. In questo momento, con la presidenza Obama e con il conseguente abbandono della precedente politica unilaterale americana, tesa ad appoggiare incondizionatamente Israele in quanto unica forza amica in Medio-Oriente a prescindere dalle ragioni e dai torti, vi sono i presupposti per una svolta del genere: ciò nonostante, non si può trascurare che Obama incontra al proprio interno dei forti ostacoli rappresentati dalla presenza di una rilevante componente filo-israeliana, e quindi l'Europa può svolgere un ruolo fondamentale di impulso e di supporto nei confronti di Obama. Più in generale, in materia di politica internazionale, è ovvio che il posto dell'Europa è al fianco dell'America, ma non in maniera passiva, bensì in termini di pungolo e di coscienza critica: da un lato la tradizione di dialogo propria dell'Europa e la mancanza di politica militare aggressiva dopo la seconda guerra mondiale, e dall'altro la maggiore vicinanza e i più intensi contatti con il Medio Oriente e l'Oriente possono fornire all'Europa un ruolo di mediazione effettiva. La seconda è rappresentata dalla crisi finanziaria, che vede la mancanza di una risposta coordinata europea: la linea della Germania, ben espressa dal Cancelliere Angela Merkl, di opposizione nei confronti di fondi europei e quindi di interventi unitari, ha attirato l'accusa di “euro-scetticismo”, ma a ben vedere tale linea è stata ineccepibile. La Germania è il Paese europeo con i conti pubblici più in ordine, anche dopo aver pagato l'alto costo della riunificazione con la Germania Est, rivelandosi quindi in grado di far fronte al costo degli interventi di salvataggio finanziario, e ben si comprende perché non voglia porre a proprio carico la situazione negativa degli altri Paesi. Gli inviti rivolti alla Germania ad investire ed a fare da locomotiva dell'Europa non riescono ad avere un contenuto più pregante di quello di buone intenzioni, senza alcuna concretezza politica. Il problema è quindi ben diverso: occorre porre in essere un sistema di principi, di regole e di procedure e di controlli finanziari uniformi e coordinati per evitare nel prosieguo il verificarsi di tali crisi: a parole tutti fanno queste proposte, ma sono in pochi a porre in essere comportamenti conseguenti: la recente proposta di istituire, anche a livello internazionale, una “bad bank” dove far confluire i titoli “tossici”, vale a dire i titoli più speculativi con particolare riguardo agli strumenti derivati, che sono gli strumenti finanziari dalla portata speculativa abnorme, non fuoriesce dal consueto tatticismo di far confluire a livello internazionale le situazioni interne maggiormente foriere di problemi di dissesto. La vera svolta sarebbe quella di fissare delle cogenti regole per la messa in circolazione di strumenti derivati: per far ciò occorre a monte fissare una chiave linea di discrimine tra intermediazione finanziaria ordinaria e intermediazione finanziaria speculativa; la predeterminazione del campo di operatività della speculazione non può non rientrare in un più ampio quadro di fissazione di rigorosi limiti all'attività di impresa e quindi di realizzazione delle basi per una programmazione economica europea. In tale ambito è non solo necessaria l'inibizione della possibilità per Paesi Comunitari di fissare regole meno rigorose (della qual cosa si è meritoriamente accorto nei giorni scorsi il Ministro Tremonti, evidentemente folgorato sulla “via per Damasco”), ma anche è parimenti necessario scoraggiare a qualsiasi livello l'esistenza di Paradisi fiscali e finanziari. Solo in tale contesto ampio, si può pure proporre la formazione di effettiva solidarietà a livello comunitario per il costo dei salvataggi, in quanto il tutto avverrebbe con piena trasparenza e con la possibilità per i Paesi più efficienti, quale la Germania, di controllare comportamenti degli altri Paesi per evitare atteggiamenti troppo disinvolti e per assicurare che tale solidarietà vada a vantaggio di tutta l'Europa, in un'ottica di efficienza, trasparenza e programmazione economica coerente. Il Governo italiano può pure permettersi, in persona del Presidente del Consiglio, di fare “cucù” al Cancelliere tedesco durante un “summit” internazionale - ognuno si diverte come può -, ma si dubita che possa sperare di fare altrettanto a livello politico. La politica finanziaria e la politica economico-finanziaria sono tra di loro strettamente collegate in quanto l'atteggiamento unilaterale americano in politica internazionale è andato di pari passo con una atteggiamento unilaterale a favore delle imprese in politica economica (non è necessario ricorrere alla tesi dell'imperialismo, in quanto si tratta di fatto notorio), e quindi lo sparire dell'uno dovrà andare di pari passo con lo sparire dell'altro. studiobochicchio@legalebochicchio.it

LETTERA APERTA AL PRESIDENTE BERLUSCONI di TOMMASO MARCANTONIO ANCHE uno degli ultimi baluardi è crollato, Berlusconi con la disfatta di Soru. Così, dopo l'Abruzzo, la città di Pescara, il terremoto in Campania, anche la Sardegna con l'anonimo Cappellacci Le ha detto Sì. Le sue vittorie sono come il gustare le ciliegie: l'una tira l'altra. Lei ha un fascino irresistibile, On.le Berlusconi, che davvero rendono Napoleone una mezza tacca alla Sua altezza. Perché ormai, dopo un savoir faire indiscusso di conquistatore ha disfatto l'opposizione mandando ko il rispettoso Walter Veltroni che, dopo tante scazzottate, con il guantone pregno di fumus di banconote e lo spray del fantasioso profumo di conquistatore, ha dovuto gettare la spugna. Lì, dall'angolo del ring l'allenatore, il medico sportivo e il tecnico del massaggio hanno lanciato l'asciugamano imbrattato del sudore del PD e dell'esanime Veltroni. Veda, On.le Berlusconi, la Sua bravura è tale che ha sbaragliato la residua opposizione e l'ha resa unico, potente, inossidabile protagonista guida politica e istituzionale di questo scellerato Paese. E nonostante gli scongiuri di Paride Leporace, qualificato direttore de Il Quotidiano della Basilicata, che presume che Lei possa fermarsi ad Eboli, probabilmente la sgretolata orchestra della guida PD e della Giunta Regionale, Le consegneranno anche la nostra piccola Regione. Occorre farLe i complimenti e plaudire al successo quasi miracolistico delle conquiste raggiunte. Nell'arco di poco più di un decennio Lei è stato in grado di mandare al tappeto personaggi storici della vita politica italiana. Sono stati fatti fuori con eleganza e sapienza - condita da grande furbizia - i vari D'Alema, Fassino, Prodi e ora l'ambizioso Walter Veltroni. Tutti indistintamente appartenenti alla nomenklatura di sinistra. È rimasto, unica nota stonata, solo il menestrello Tonino Di Pietro che, a breve e senza scontro, vedrà crollare come una mozzarella. Lo vedrà disfatto dall'isolamento nel quale è stato relegato anche da compagni di venture. Si goda questo particolare e incontrovertibile successo solo con la farsa dell'ottimismo, delle tante promesse da marinaio e soprattutto dalla inconsistenza dell'opposizione. Alla quale il tentativo di emulazione negli intrallazzi e in assenza di un leader forte e carismatico non è riuscito il copiato. Veda, On.le Silvio, c'è qualcuno che si è preoccupato di scrivere il 19/2 su Il Quotidiano della Basilicata - per la verità è la Sig.ra Anna Maria G. Rivelli - di questa situazione italiana veramente imbarazzante, sostenendo che ormai è solo il rumoroso e smilzo IDV con Antonio Di Pietro a fare una “parvenza” di opposizione. Inoltre la signora si preoccupa per il

PD, che invita ad aprire gli occhi … sperando che se la cavi. Invece è il momento di superare ogni astio, ogni resistenza e ogni possibile scontro. Anche perché, come innanzi detto, pure la Basilicata per le insipide e spregiudicate lotte intestine di questa sciaugurata maggioranza cadrà tra le sue braccia. A nulla giovando eventuali abluzioni con l'acqua santa per fermare la Sua penetrazione in questa terra di quattro (4) gatti. Per questo, On.le Berlusconi, bisognerà starLe a fianco. Perché Le sarà difficile gestire l'ingombrante consenso con il voto. Consenso che è un po' come quello di Putin e di Chavez del Venezuela. Con la differenza che in quegli Stati c'è un modo tecnico politico illegittimo di reggere e di smorzare ogni eventuale tensione interna che potrebbe insorgere. In Russia e forse in Venezuela, come in Cina, è possibile la repressione di ogni focolaio che potesse accendersi. I reazionari vanno controllati, ammoniti e, se resistenti, soppressi nel sangue. Paesi nei quali è impedita non solo ogni libertà, ma la presenza di organizzazioni o osservatori internazionali. L'Italia, sotto questo profilo, è ingestibile. Va' normalizzata. Per riuscire va bene forzare la modifica della Costituzione, braccare la Magistratura, bandire le intercettazioni e limitare il potere di altre cariche. Lei non deve deporre lo spirito bellicoso. Ora bisogna sostenere le sue cogenti battaglie. Tanto a che servono certe libertà?! Sarà bello vedere unificare tutte le reti televisive di Stato e private, livellare la residua Magistratura di Sinistra, addomesticare la stampa e i giornalisti scomodi sono da epurare. L'esperimento del ventennio di Mussolini va ripetuto per i corsi e ricorsi storici secondo Giambattista Vico. Un solo pensiero ci turba. Come potrà farcela da solo a reggere tutte le istanze di un buon 80% della popolazione ormai alla sua mercè e che pende solo dalle sue labbra? Riuscirà a tenere a bada i colonnelli della sua crescente coalizione PDL? È vero che Lei ha uno spirito gioviale e giovanile. Però, troppi sforzi con le Brambilla, Prestigiacomo, Santanchè e la Carfagna potrebbero pregiudicare lo stato di salute. Sa', a quell'età, non si può esagerare. Tra l'altro la preoccupazione deriva da precedenti episodi di occasionali svenimenti. Ora dobbiamo fare ogni scongiuro per vederLa salire prima al Quirinale e poi al soglio Pontificio, come avevano sognato, nella Sua precedente legislatura, una trentina tra preti, frati, gerarchie ecclesiastiche e docenti della Calabria. Tenga duro, Presidente, perché la dabbenaggine di un popolino senza arte né parte, La sostiene e preme per vedere esaudite speranze e sogni di frustrati.

LA POLITICA di questi ultimi tempi non finisce mai di stupirci. Il nuovo segretario Franceschini, che ha sostituito Walter Veltroni alla guida del Partito Democratico, nella sua prima dichiarazione pubblica a Ferrara, davanti al cippo sul muretto del fossato che circonda il Castello degli Estensi, ha giurato sulla Costituzione Italiana. Mi domando che senso abbia che il segretario di un partito dell'arco costituzionale presti tale giuramento. Un partito che rappresenta un'associazione tra privati; semmai Franceschini doveva prestare giuramento di fedeltà di fronte all'assemblea generale degli scritti al PD sullo statuto che determina i diritti e i doveri degli iscritti. A parere della UILS il giuramento di fedeltà alla Costituzione di fronte al Presidente della Repubblica, che rappresenta tutti gli Italiani, spetta a chi ricopre incarichi istituzionali. Per tale ragione viene chiesto al capo del governo e poi di seguito a tutti i componenti che formano l'esecutivo di prestare giuramento di fedeltà alla Repubblica. Ciò che stupisce, comunque, è il fatto che ormai i contenuti dell'azione politica sono talmente vuoti e aleatori che ci portano ad essere giudicati ridicoli dagli altri Stati: ciò non sarebbe mai successo con la classe dirigente della prima Repubblica. La nostra attuale classe politica sente il disperato bisogno di attaccarsi a qualcosa di altisonante e di rappresentativo per avere l'illusione di essere presa in considerazione o di essere creduta. E non trovando nella loro propria bisaccia niente che possa servire a questo scopo, perché ormai si è raschiato il fondo del barile, va a scomodare la sacra Costituzione che per gli Italiani è e rimane la base fondante delle nostra democrazia. Il neo segretario del PD nel suo pietoso tentativo di fare notizia, di richiamare l'attenzione, di stupire il popolo, a nostro modo di vedere rende meno credibile l'azione politica che dovrebbe invece cercare di portare il partito fuori dalle contestazioni che esistono al suo interno. Non sarebbe meglio convocare l'assemblea nella sua totalità e giurare davanti ad essa con fedeltà ed impegno a lavorare con tutti coloro che si trovano all'opposizione per stimolare il governo a mettere in atto l'articolo 3 della Costituzione che da oltre 60 anni è rimasto solo una enunciazione? Sarebbe compito dei partiti, di tutti i partiti, grandi e piccoli mettere in atto il dettato della Carta Costituzionale e realizzare quella giustizia sociale, quella uguaglianza sui diritti e doveri di cui tutti parlano, ma che quasi nessuno, per non dire proprio nessuno, mette in atto. *presidente Uils


Giovedì 26 febbraio 2009

RADIOTERAPIA BEATO IL POPOLO CHE DI SIENA SBAGLIA NON HA BISOGNO DI EROI

PUNTARE SULL’EFFETTO ARISA di GIOVANNI RIBELLINO L’AFFERMAZIONE espressa recentemente dall'assessore regionale al Dipartimento Formazione Lavoro Cultura Sport, Autilio, di cogliere l'effetto Arisa, prodotta dal Festival di Sanremo 2009, merita attenzione. Può essere la base di partenza per andare oltre la previsione ivi espressa di emanare un bando per individuare una scuola laboratorio per determinare una produzione musicale made in Lucania. Infatti, si può cogliere un altro effetto prodotto dalle manifestazione sanremese 2009, per propagare, a fini produttivi, turistici, artistico-culturali, l'immagine lucana in campo nazionale ed internazionale. In merito, occorrerebbero specifiche iniziative, non illustrabili nella presente, da parte del dipartimento cultura e con associazioni, eventualmente utilizzando fondi europei 2007-2013, collegabili al settore turismoculturale. Le medesime possono essere proposte, articolarmente. Una delle iniziative potrebbe essere quella di far leva sul Festival di Sanremo, per contrapporre alla consolidata "tradizione" stereotipata di mediocrità artistica prodotta dalla manifestazione sanremese dagli anni '60 in poi (compresa la recente 59° edizione nonostante pareri diversi espressi da una "critica" ufficiale non approfondita), una manifestazione più elevata sul piano della qualità artistica e di messaggi culturali, da parte della Regione Basilicata. Infatti, tale manifestazione, salvo qualche sufficiente eccezione, non produce effetti duraturi, in quanto la stragrande maggioranza delle relative canzoni, sia a livello musicale, sia a livello di testi, sono prive di un'adeguata amalgama fra tematiche razionali e sensazioni inconsce da destare. Ripercorrendo, a volte, generi angloamericani, per motivi commerciali, non rafforza la tradizione romantica della canzone italiana. Tant'è, che tali canzoni, dopo un breve periodo di esecuzione, passano nel dimenticatoio generale. In definitiva, se Arisa si è contrapposta alla mediocrità generale, emergendo, perchè la Regione Basilicata non potrebbe emergere a livello nazionale, tramite opportune iniziative? Alla "povertà" (dell'immaginazione) si può supplire ricorrendo alla volontà suffragata da intelligenze e alla fantasia creativa anche per fini turistici.

di VITO FERNANDO ROSA questo possa diventare MIGLIAIA e migliaia di merce di scambio . In una Basilicata priva cittadini hanno sottoscritto una Petizione per di ambulatori cittadini e dotare l'Ospedale Regio- di defibrillatori e con senale di un presidio di ra- rie difficoltà di collegadioterapia e sembra che menti c'è anche qualcuno finalmente questo impor- che si permette di dire tante servizio sanitario si “noi si e gli altri no” e lo fa possa concretizzare, ma dallo scanno di ex parlal'ex senatore Di Siena, con mentare e da dirigente di un intervento sul Quoti- una sinistra, che ha smardiano ed un giro di paro- rito i suoi valori di uguale, si dice contrario e pale- glianza e solidarietà. E' chiaro come il sole sa un danno per il Crob di che si tratta di un espeRionero. diente, senza pudore, che Sono rimasto sorpreso ed amareggiato di questo mira unicamente ad un consenso elettorale nel singolare pronunciamento anche se da Di Siena, territorio di appartenenza e che è dettato dalla dopo l'appoggio dato all'incursione della Coca preoccupazione di sopravvivenza come sottoCola nelle acque minerali del Vulture ed al recente ceto politico, ma è anche vero che gli esponenti poappello alla sinistra, cosiddetta radicale, di fare litici rioneresi prima di essere dei dirigenti sono fronte comune con i cespugli centristi alla Re- dei convinti “cittadini di gione Basilicata, c'è or- Rionero” , che ritengono mai da aspettarsi di tut- che al di là di ogni cosa debbano fare gli interessi to. Secondo l'ex parlamen- della loro cittadina e quetare, l'istituzione di que- sto gli fa onore come riosto servizio chiesto con neresi ma non certo come insistenza da intere popo- politici.Questa vicenda lazioni ed in particolare mi ha fatto ritornare alla da quelle del materano mente di quando, qualche potrebbe essere di “osta- anno addietro, si discutecolo all'obbiettivo di stabi- va della Provincia di Melfi lizzare il sistema di rela- e gli esponenti locali dei Comunisti Italiani (grupzioni del Crob”. Non è dato sapere in che po originario dal quale modo si concretizzerebbe anche Di Siena proviene) questo “ostacolo” e per- proposero in alternativa ché la sanità lucana debba la “Città del Vulture” e disporre di un solo presi- cioè Rionero + Atella + Badio di radioterapia quan- rile quale terza provincia do ne servirebbero più di al posto di Melfi. Definirei questo una due. Veramente in modo sin- specie di sottoleghismo meridionale più alla Poligolare, l'esponente della Sinistra Democratica di- bortone che ispirato ai valori della solidarietà e delmenticando che la sanità (quella pubblica) deve es- la sinistra e spero che nessuno ne tenga conto . sere al servizio dei cittadiCon l'occasione invito il ni, ne fa una questione di gretto campanilismo pro- Comitato che ha raccolto le firme ed il dott.Bilanponendo il “monopolio paesano” delle cure onco- cia, che ne è stato convinto animatore, a vigilare logiche. E' una cosa ridicola e ed a non demordere affinché anche l'Ospedale S. stravagante che non meriterebbe commenti ma a Carlo sia dotato del suo Presidio di Radioterapia . cui è necessario replicare *segretario per i guai che l'invadente di Alternativa politica può causare e per sindacale la possibilità che anche

di FEDERICO VALICENTI LEGGENDO un breve comunicato stampa di un politico regionalocale, dove inneggia ad Arisa come immagine da esportare alla BIT a Milano e chissà dove altro ancora, un leggero turbinìo mi fa oscillare. Ma per fortuna viene in mio aiuto, onde superare lo stordimento mentale ricevuto alla lettura di quelle poche righe pesanti come macigno, un aforisma: Beato quel popolo che non ha bisogno di eroi! ( B.Brecht). E subito immagino di quanta povertà culturale debba soffrire una Regione che ha bisogno di una cantante “leggera” per farsi notare. No, non voglio parlare male di ARISA, che ha tutta la mia stima e simpatia per aver tagliato il traguardo che chissà quante notti ha sognato. Ma a leggere le dichiarazioni di Tizio, Caio o Sempronio, che parte trasversale del politically no correct voglia cavalcare il successo di questa giovane ragazza per meri interessi personali, di visibilità, arrivando a promuovere la figura di ARISA per pubblicizzare il made in Lucany, mi vengono i brividi e ancor di più, dopo aver letto l'ultima, forse la penultima o addirittura senza una fine, dichiarazione di stima per la cantante da parte di politici/ politicanti regionalpopolari di mera estrazione lacolg, il cui motto è “pensa localmente per agire globalmente”(sigh!). Ciò accade in una Regione come la nostra Basilicata, in cui si afferma di tutto e il contrario di tutto, in cui la definizione glocal viene dettata all'incontrario, in cui una classe politica di media trasversalità, sicuramente a corto di idee e di stimoli, incorona come icona della propria terra una cantante “leggera” per affermare la propria identità. Una Basilicata dove cantanti “pesanti” come Mango, attori eclettici e “pesanti” come Papaleo, Santamaria, Pesce e altri vengono considerati non profeti in patria; una Regione che si innamora e fa propria la leggerezza di una canzonetta, che vuol cercare di trasferire all'esterno un'immagine degna di spot alla mulino bianco, dove vige semplicità e candore; una Basilicata che attraverso le dichiarazioni di alcuni suoi esponenti sembra quasi voler cancellare gli “sforzi” dell'APT e far diventare testimonial o incoronare direttrice questa ragazza vincitrice di Sanremo. Una Basilicata che elegge ad eroe regionale (per fortuna solo regionale) una canzonetta, penso proprio che stia

a cura di VITO CARELLA

IL PERCHE’ di una rubrica di risposte a quesiti di diritto civile sta in una banale constatazione: ogni giorno, quando agiamo, ci muoviamo in un intricato groviglio di regole che, con l'andare del tempo, crescono in numero e divengono sempre più tecniche. Agire ignorando questa evidenza (e quelle regole che ne sono l'oggetto) consente di prevedere, dunque, con ottimo grado di certezza, la prossima necessità di bussare alla porta di uno studio legale, con l'aggravante consistente nel fatto che questa “visita” costituirà un rimedio ad un danno già in essere, piuttosto che un mezzo per evitare che il problema sorga. Per dirla in metafora: visti i mille fili che - invisibilmente - ci vincolano, siamo burattini e, al tempo stesso, burattinai di noi stessi. Ma se esser burattini non è cosa così complicata, solo chi conosce a fondo l'arte del puparo può evitare di far nodi. Anche perché per annodare basta un attimo, il tempo di una firma. Per sciogliere, invece, occorrono tutti gli anni (i tanti anni, in alcuni casi) di un giudizio. A meno che non si sia autori di un nodo poco stretto che, con le giuste competenze, possa essere sciolto in breve. Abbandonando le astrazioni,

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RISPOSTE CIVILI

Ogni giovedì le risposte ai vostri dubbi in materia di diritto civile

UNA NUOVA RUBRICA PER I LETTORI un esempio vale a chiarire quanto voglio dire. Qualche mese fa, una coppia di amici ha stipulato un preliminare di acquisto di un appartamento in un fabbricato da costruire. Ha - come comunemente si dice - “acquistato sulla carta”. Al momento della firma ha versato, inoltre, un cospicuo anticipo (una caparra confirmatoria, come si dice in gergo tecnico). Poi è arrivata la crisi. L'acquisto è diventato economicamente impossibile. I due sposi sarebbero stati disposti (sebbene a malincuore) anche ad accettare la perdita della caparra in cambio del diritto di recedere. Tuttavia, le pattuizioni contenute in contratto non permettevano alcun recesso. Il risultato: sonno perso, accuse reciproche e imprecazioni contro arcane divinità che non erano intervenute tempestivamente, nel momento della sottoscrizione, per (riporto testualmente) tagliare loro le mani. Senza macchina del tempo e

constatata l'inutilità di una tardiva mutilazione, i due sposi sono stati costretti a ricordarsi di me. Mi hanno contattato e sottoposto il caso. Fortunatamente, studiando le carte mi sono accorto dell'assenza, nel contratto, della clausola fideiussoria che la legge impone, negli acquisti di immobili da costruire, allo scopo di garantire gli acquirenti dal fallimento del costruttore-venditore e dalla conseguente difficoltà (per non dire impossibilità) di recuperare quanto versato. Quest'assenza è particolarmente rilevante, perché la conseguenza che la legge vi lega è quella della nullità dell'accordo. Non c'è stato più, pertanto, alcun problema di recesso, visto che non c'era più un valido contratto da cui recedere. Né il versamento della caparra aveva più una giustificazione giuridica: si trattava di un versamento privo di causa (un indebito oggettivo, per dirla in “legalese”), ossia di un versamento non più fatto a fronte di una controprestazione.

messa male. Non me ne voglia il mio amico sindaco di Pignola Ignazio Petrone, non voglio togliere nulla alla nostra ARISA, anzi, onore per noi tutti, ma non carichiamola di oneri che appartengono ad altri. Coloro che la innalzano ad icona oggi, potrebbero buttarla in discarica domani. ARISA sicuramente non ha cantato la sua canzone pensando a Pignola o alla Basilicata, ma cercando di unire l'Italia sotto un motivetto orecchiabile, da fischiettare sotto la doccia, per vendere dischi con la sua semplicità; oltretutto è il suo lavoro, quello che ha scelto, quello che ha coltivato per anni, la sua ambizione, la sua professionalità che giustamente ha ricevuto il plauso che desiderava, agognava, meritava. ARISA, acronimo delle iniziali dei nomi di famiglia, dicono di lei : Rosalba Pippa, nome d'arte Arisa, ha 26 anni ed è nata a Genova, ha vissuto a Potenza e ora vive a Roma, partecipa di diritto al Festival di Sanremo 2009 essendo una delle due vincitrici di SanremoLab, il concorso promosso dal Comune di Sanremo. Arisa, ragazza molto timida, ha frequentato il Cet di Mogol. “Molto del carattere di una persona dipende dall'ambiente in cui è cresciuta, e Arisa è cresciuta in Basilicata. E' una terra sconosciuta come lo sono i suoi abitanti, isolata tra i monti, neanche troppo alti, dell'Appennino meridionale, ricoperta di boschi e sterminati campi di grano. Il popolo lucano è abituato a stare in disparte, in un piccolo mondo fatto ancora di cose semplici, in cui l'umiltà e il duro lavoro restano i valori fondanti della società. E' un mondo senza tempo. Arisa esprime profondamente l'essenza dei lucani e della Lucania. Per fortuna o per sfortuna (dipende dai punti di vista) lei è proprio così come appare. Perchè così apparentemente fuori posto ci sentiamo noi lucani....non è una questione di insicurezza. E' solo il bagaglio culturale che ci portiamo dietro, quella solitudine geografica che si rispecchia nel nostro modus vivendi.” Tratto da - i- italy.org. prima pagina- Sbagliando interpretazione ribadisco, tutti ci vogliono, come chi comanda ha voluto che diventassimo: sfuggevoli, asociali, piagnoni, fatalisti, pieni di sudditanza psicologica, culturale, economica, sociale. Da brivido! Penso con sincerità, mi auguro che non sia così! Affettuosamente, un lucano diverso

Il costruttore, contattato, ha compreso il problema e, da persona intelligente, ha evitato la controversia, le ulteriori spese legali ed eventuali conseguenze su altri preliminari stipulati: ha stracciato il contratto e restituito i soldi. Per i miei amici il rimedio è stato efficacissimo: ha permesso loro di evitare un acquisto non più possibile per le loro tasche e, in più, non li ha privati dei soldi già versati. Tuttavia, queste ipotesi di nullità non sono frequenti e, dunque, infrequenti sono pure esiti lieti come quello raccontato. Ho preferito, dunque, spiegare agli sposi che è sempre bene al fine di mantenere le mani libere ed evitare, contestualmente, pericolose azioni risarcitorie per inadempimento - legare la caparra alla pattuizione di un diritto di recesso. Il diritto di recesso, infatti, (per dirla in soldoni) permette al suo titolare di “venir via dal contratto” senza che l'altra parte possa ritenere questo comportamento un inadempimento, con

la possibilità di ricorrere ai Tribunali. In altri termini, ho esercitato quella che è la funzione a mio avviso più importante nella professione di avvocato: la consulenza preventiva. La gestione della fase patologica di un rapporto, infatti, non ha, il più delle volte, la stessa efficacia e, soprattutto, non ha lo stesso peso sulle tasche della gente. Così eccoci nuovamente al punto di partenza di quest'articolo, ossia al perché di una rubrica di diritto, con una risposta che ha il sapore di uno slogan odontoiatrico, ma che contiene un'innegabile verità: prevenire è meglio che curare. Ecco, allora, questo spazio nel quale mi auguro potrete trovare consigli semplici, chiari e soprattutto utili, il tutto al prezzo del quotidiano (con tanto di giornale in omaggio!). Approfittarne credo sia vantaggioso, a meno che non pensiate (come molti pensano) che una consulenza è tanto migliore quanto più costa. Perché in tal caso, datemi l'indirizzo: non mancherò di mandarvi la mia parcella. Nominate, dunque, il Quotidiano della Basilicata vostro legale di fiducia e scrivetemi - anche subito - a: vitocarella@gmail.com.


Economia Italia / Mondo 16 Il ministro Scajola illustra le linee I dati dell’Istat: tengono solo i generi alimentari Giovedì 26 febbraio 2009

il piano sul nucleare Calano le vendite al dettaglio C’è ma i governatori Previsioni nere per il 2009 si ribellano alle scelte CONSUMI in frenata nel 2008. L’anno appena terminato si è chiuso con una flessione delle vendite al dettaglio (0,6%) senza precedenti negli ultimi undici anni. Il calo dei consumi si è sentito per tutti i prodotti con la sola eccezione degli alimentari, che anzi sono aumentati così come le vendite nella grande distribuzione. Solo a dicembre il commercio al dettaglio ha subito una contrazione dell’1,9%. E mentre cresce la preoccupazione dei consumatori, che tornano a chiedere prezzi più bassi e saldi liberi, la Confesercenti lancia l’allarme per il 2009, che rischia di trasformarsi in un “annus horribilis” per le pmi e l’occupazione. Nel complesso del 2008, secondo i dati diffusi dall’Istat, le vendite al dettaglio sono calate dello 0,6%: non erano mai andate così male dal 1997, da quando cioè è iniziata la serie storica. A pesare sono state soprattutto le difficoltà dei piccoli esercizi (-2%), mentre la grande distribuzione ha chiuso l'anno con un aumento delle vendite (+1%), in particolare grazie alle performance degli hard discount e dei grandi magazzini. Sono aumentati solo i consumi dei prodotti alimentari, mentre per il resto si sono registrati tutti segni meno, con cali particolarmente significativi per elettrodomestici, radio e tv. Ma se il dato dell’Istat è il peggiore degli ultimi 11 anni, secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio, per i consumi nel complesso il calo nell’anno si attesta addirittura su un -0,8% reale, ovvero «la peggiore variazione degli ultimi quarant'anni, se si eccettua il 1993». Solo a dicembre le vendite al dettaglio sono calate dell’1,9% (stabili su base mensile), affossate dalla flessione più accentuata dei prodotti non alimentari (2,7% contro il -0,8% degli alimentari) e delle vendite nei piccoli esercizi (2,9%, mentre nella grande distribuzione -0,7%). Preoccupati i consumatori, che tornano a chiedere prezzi più bassi e saldi liberi. Secondo il Codacons, che vede dietro il calo dei consumi del 2008 «l'aumento smisurato» dei prezzi in tutti i settori, l’unica soluzione per salvare il commercio è la riduzione generalizzata dei prezzi di almeno il 20% e la liberalizzazione dei saldi. Adusbef e Federconsumatori, che parlano di situazione «allarmante ed estremamente sottovalutata» tornano a chiedere misure «eccezionali», come l'aumento del potere di acquisto delle famiglie a reddito fisso per almeno

di LUCA MASOTTO ROMA - Piano nucleare in tre mosse: individuazione delle aree entro quest'anno, posa della prima pietra nel 2013 e avvio della produzione nel 2020. Firmato a Roma il “patto sull'atomo” Italia-Francia, resta da delineare il percorso, sulla carta complesso e tortuoso (a partire dai siti da scegliere alla luce della pioggia di no subiti arrivati da alcuni governatori), ma che il governo considera comunque attuabile per la fase di lancio entro la fine della legislatura. Nell'illustrare le tappe il ministro dello sviluppo economico Claudio Scajola ha dettato ieri i tempi di realizzazione delle stazioni nucleari: «Per costruire una centrale con tutti i permessi ci vogliono cinque anni, per avere tutte le autorizzazioni ne sono necessari tre o quattro, l'obiettivo è mettersi in movimento entro il 2013». I tempi saranno quelli dell'approvazione del disegno di legge sullo sviluppo, che ha ottenuto il sì alla Camera e che in questi giorni è in discussione al Senato. «Mi auguro che entro metà aprile il provvedimento diventi leggi - ha aggiunto il ministro, assicurando che - il governo non ha nessuna intenzione di fare un'alleanza paritetica con la Francia nella quale utilizzare la tecnologia finlandese Epr ma insieme alla nostra realtà industriale costruire centrali in Italia e anche in paesi terzi insieme alla Francia». Il governo intende usufruire delle tecnologie più moderne e avviare contatti non solo con Edf ma con altre imprese: «Sarà il mercato a decidere cosa fare». Al di là degli accordi futu-

ri per installare centrali anche in altre aree straniere, il problema più difficile è l'individuazione dei siti. Al referendum che abolì il nucleare, vinsero quei comuni nelle quali si trovano le centrali. La mappa della nuova Italia dell'atomo allo studio della commissione è dunque ancora tutta da scrivere. Scajola ha assicurato di avere in tasca un elenco segreto di 34 comuni pronti ad ospitare le centrali tra cui uno in Sicilia e uno in Sardegna, restano però in pole position le stesse cinque aree dove già vent'anni fa era in funzione l'atomo italiano: Trino Vercellese, Latina, Garigliano(Caserta), Caorso (Piacenza) e Montalto di Castro (Viterbo). Convincere il territorio è il vero problema e l'accettabilità sociale il nodo principale proprio perché il progetto deve essere condiviso con le realtà locali e al tempo stesso incentivato. E, a dimostrazione di quanto si annuncia in salita il percorso di individuazione degli impianti, tre governatori di Piemonte, Toscana e Puglia, hanno già detto no al nucleare. «Abbiamo scelto di puntare sulle energie rinnovabili, investendo 300 milioni di euro fino al 2013», è stata la pronta risposta del presidente del Piemonte, Mercedes Bresso, secondo il quale i conti sui presunti risparmi del nucleare sono sbagliati. Un no arriva anche da Claudio Montini, governatore della Toscana. Secca invece la presa di posizione della Puglia: «La regione già produce quantità considerevole di energia, oltre 8.000 MW, che mette a disposizione del Paese per l'88% e che è destinata a crescere nei prossimi mesi».

Il Governo vuole avviare le opere entro il 2013

1.200 euro annui, oltre a «considerevoli» diminuzioni dei prezzi, almeno del 20%, a partire dai generi di prima necessità: senza seri interventi – secondo le due associazioni – le famiglie dovranno mettere in conto un maggior costo per l’alimentazione di 564 euro l’anno. L’Adiconsum chiede che si riducano i prezzi e che non si facciano solo promozioni. Intanto il 2009 si apre con previsioni fosche per le pmi. «Con un Pil previsto in calo di oltre due punti c'è ora il timore fondato che il

2009 sia un vero e proprio annus horribilis per le pmi e l’occupazione», afferma il presidente di Confesercenti, Marco Venturi, sottolineando che «nel 2008 le piccole imprese hanno pagato il prezzo più salato del calo delle vendite», il che spiega il saldo negativo di 36 mila chiusure per l’anno scorso. Secondo Confcommercio infine, il vero nodo da sciogliere per la ripresa è il «troppo lento processo di formazione del reddito disponibile delle famiglie».

Il dg Maruggi: «Una banca vicina al territorio»

Domani le novità

La Popolare del Mezzogiorno Telecom dopo la filiale di Siderno in caduta inaugura quella di Massafra Occhio al cda BANCA Popolare del Mezzogiorno, la Banca interregionale del Gruppo Bper operativa nel Mezzogiorno d'Italia, rafforza la propria presenza in Puglia con l'apertura della nuova agenzia di Massafra in provincia di Taranto, in Piazza Vittorio Emanuele n. 21. Solo pochi giorni fa, Banca Popolare del Mezzogiorno, ha inaugurato la filiale in provincia di Reggio Calabria, a Siderno in via Telesio n.21. Con la nuova sede di Massafra ,sale a 114 il numero di sportelli della Banca già attivi in Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia dei quali 12 in Puglia e 3 nella provincia di Taranto. Si avvia dunque a conclusione una prima fase di nuove aperture che accompagna la Banca verso l'obiettivo di affermarsi sempre più come Banca leader del territorio e vicina ai propri clienti, famiglie e piccole e medie imprese. «Stiamo crescendo con costanza e con una visione di lungo periodo», afferma Giampiero Maruggi, diret-

La filiale di Siderno di BpM

tore generale di Banca Popolare del Mezzogiorno. «Ogni nuova agenzia - ha spiegato Maruggi - è per noi un punto di contatto essenziale per infittire il dialogo con le famiglie e con le piccole e le medie imprese che operano sul territorio perché dialogare, per noi, significa porre le basi per costruire insieme».

IL MERCATO si interroga sul dividendo di Telecom e teme una significativa sforbiciata alla cedola da parte del consiglio di amministrazione che domani approverà i conti. Il titolo, peggiore tra i grandi gruppi europei delle telecomunicazioni (l'indice Dj Stoxx delle tlc ha perso circa l'1,8%), ha chiuso in ribasso del 4,76% a 0,89 euro, tra scambi pari allo 0,7% del capitale. Le azioni di risparmio sono scese del 5,59% a 0,67 euro. «Il mercato – commenta un operatore – sconta già una cedola ridotta rispetto a quella dello scorso anno: l’alternativa è tra un semplice dimagrimento o una eliminazione del dividendo». Ed è proprio il timore di una mini-cedola o addirittura di un dividendo azzerato «ad aver pesato sul titolo». Il consensus degli analisti parla di poco meno di 5 centesimi per le azioni ordinarie, contro gli 8 centesimi del 2008, e di un calo da 9,1 a 6,6 centesimi per le risparmio. Ma c'è anche chi ipotizza, come Equita Sim, che i soci potrebbero restare a bocca asciutta.


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24 ore in Basilicata

Rionero Nuova visita al Crob. Ieri la volta del presidente del consiglio regionale

«Precedenza assoluta alla sanità» E De Franchi prospetta anche la possibilità di usare le royalties RIONERO - Nuova visita al Crob Irccs di Rionero in Vulture da parte delle alte cariche regionali. Ieri è stata la volta di Prospero De Franchi presidente del consiglio regionale. Presenze che rivelano l’importanza della struttura per tutta la regione, puntando al bene comune su un tema talmente delicato come quello della salute che non ammette personalismi. De Franchi accompagnato dalla direzione Crob composta dal direttore generale Rocco Maglietta, dal direttore sanitario Vincenzo Fusco, dal direttore amministrativo Giovanni Corrado, ha potuto osservare di persona l’intera struttura valutandone i punti di forza e le aree di miglioramento. «Sono contento, orgoglioso, entusiasta di questa struttura regionale che non è solo sulla carta l’esempio dell’alta tecnologia medica della Basilicata» ha affermato il presidente alla fine della visita tra i cinque piani dell’edificio. «Ho assolto ad un mio dovere istituzionale che corrisponde ad una conoscenza del territorio e delle sue problematiche per evita-

De Franchi, Maglietta e Rubino Grieco

re il teorizzare inutile e sciocco della politica». Dall’incontro è emersa l’impellenza dell’intervento regionale in

una struttura in piena evoluzione che non può attendere oltre. «Precedenza assoluta alla sanità» ha affermato il presidente duran-

MELFI - Black out nello stabilimento Sata di Melfi. Fonti sindacali riferiscono che ieri intorno all’ora di pranzo un calo di tensione ha provocato lo stop completo della fabbrica. E’ la prima volta che succede. In passato episodi simili avevano provocato solo lo stop di alcune linee, ieri, invece, l’interruzione ha riguardato l’intera Sata. Erano le 12.50 quando si è verificato il primo black out che è durato più o meno una ventina di minuti. Ferme le linee che riguardano il montaggio, la lastratura e la verniciatura. All’inizio del secondo turno, quindi intorno all’ora di pranzo, il montaggio è ripartito, dopo due ore ha cominciato a funzionare nuovamente anche la verniciatura. In serata, invece, era ancora ferma l’area destinata alla lastratura. Uno

Assemblea dei giornalisti etico-sindacale

Mercoledì delle ceneri IL vicepresidente dell’ordine nazionale dei giornalisti Ezio Ercole a Potenza, ieri, per un dibattito sulle intercettazioni. In realtà doveva esserci il presidente Del Boca, poi preso dal dibattito nazionale sulla legge sulle intercettazioni che vive un momento topico. A Potenza, invece, si è parlato poco o nulla della riforma e molto di contratto, tanto che, a tratti, ai presenti è apparso di prendere parte a un’assemblea sindacale. Dopo un breve dibattito sul diritto-dovere di cronaca, deontologia e segreto professionale Ezio Ercole ha concluso i lavori. Erano presenti il presidente dell’ordine Oreste Lo Pomo e i consiglieri Emilio Oliva, Nicola Buccolo e Gianluigi Laguardia.

Operai Sata fuori dallo stabilimento

stop prolungato che probabilmente oggi avrà delle conseguenze sulla linea di montaggio, rallentamenti che si verificheranno una volta esaurite le auto già entrate

ni» ha detto il presidente sottolineando le sue origini di Corleto Perticara «ma lungimiranti, obiettivi ed al disposizione della società». Durante la visita al Crob Irccs tra le aree di miglioramento, subito individuate dal nuovo direttore generale Rocco Maglietta, c’è sicuramente il sistema alberghiero. Stanze che necessitano di manutenzione soprattutto per quanto riguarda gli infissi. «L’ambiente deve essere reso idoneo soprattutto per chi soffre» ha ribadito De Franchi cui sono stati mostrati i prototipi delle nuove camere, singole, confortevoli e dotate di servizi dedicati come quelle del nuovo hospice con 8 posti letto in attesa di approvazione. Tra i progetti in attesa anche quello inerente la messa a nuovo dell’auditorium, costruito a suo tempo a mai terminato, con una capacità di circa 150 posti che potrebbe ospitare tutti gli eventi scientifici dell’ Istituto. Lucia Nardiello regione@luedi.it

DIRITTO DI CRONACA

Melfi Calo di tensione provoca uno stop di qualche ora

Black out alla Fiat Sata Fermo tutto lo stabilimento

te il percorso. «Le cose da fare vanno fatte, i risparmi bisogna farli in altri settori non nella sanità». Riferendosi poi alla particolare finalità del Crob, ovvero quella di curare le neoplasie definite da De Franchi «il male endemico della nostra società» che sempre più incalza nella nostra regione. «Spendere bene, evitare gli sprechi, ma non attendere gli esercizi finanziari dell’anno successivo per porre rimedio alle emergenze ed alle esigenze che ci sono nel quotidiano». Poi la proposta innovativa «se all’oncologico di Rionero occorrerà impegnare risorse economiche per venire incontro alle esigenze della popolazione e non si dovessero avere i fondi necessari, si può fare un prelievo sostanzioso anche dalle royalties del petrolio». «Le royalties - ha proseguito De Franchi - sono un patrimonio dell’intera Regione che non può essere limitato all’area del 30 comuni». «Non bisogna essere partigia-

nel flusso di produzione. I danni produttivi che lo stop ha provocato potranno essere contati solo a produzione ripartita completamente. m. b.

LA REPLICA IN RIFERIMENTO all'articolo apparso oggi su “Il Quotidiano” dal titolo “Incarico milionario per l'ospedale” a firma di Fabio Amendolara, inerente la Delibera di Giunta Regionale n. 2220 del 30/12/2008 riferita alla commissione di collaudo dell'Ospedale di Lagonegro, l'assessore regionale alle infrastrutture, opere pubbliche e mobilità Innocenzo Loguercio ha inviato unaprecisazione. Eccola: «AL FINE di offrire alla comunità locale elementi meno generici ed approssimativi per una valutazione più serena e meno suggestionata da titoli scandalistici,

Loguercio interviene sulla questione degli incarichi all’ospedale di Lagonegro

«Nessun compenso milionario» è opportuno specificare che quantunque la delibera di Giunta Regionale n. 2220, e non n. 2222 come scritto nell'articolo, non ha ancora avuto la sua efficacia, lo spirito con il quale la giunta ha deliberato è stato quello di completare le necessarie procedure amministrative individuando tecnici di alta e specifica qualificazione il cui compenso sicuramente non è milionario, contrariamente a quanto si evin-

ce da “Il Quotidiano”. Tra le spese generali (un milione di euro) sono da includere gli oneri per studi di fattibilità tecnico-economico-finanziari, progettazione, direzione dei lavori, misure e contabilità, collaudi di legge, oneri per permessi, concessioni di legge, redazione e pubblicazione del bando di gara, svolgimento delle procedure di aggiudicazione ed oneri per consulenze specialistiche».

RINGRAZIAMO l'assessore Loguercio per averci precisato il numero esatto della delibera in questione e soprattutto per informarci del fatto che quando deciso il 30 dicembre scorso pur se approvato “non ha ancora avuto la sua efficacia”. Vorremmo comprendere perché? Forse esiste qualche dubbio su quanto deliberato. Vorremmo capire anche se assessori e ed ex ammini-

stratori sono stati sempre concordi con quello che fu approvato in quell'occasione. Dal nostro punto di vista l'incarico si poteva affidare a giovani professionisti di talento, a funzionari con stipendi meno alti e con un occhio al risparmio più adeguato ai tempi di crisi politica ed economica che si affrontano con difficoltà. Abbiamo letto che il Quirinale ha deciso di tagliare le spese dei corazzieri. Possiamo chiedere alla Regione se è opportuno risparmiare sugli atti deliberativi interni. Ma a questa domanda ha di recente risposto il Procuratore della Corte dei Conti di Basilicata». p. l.


18 24 Ore in Basilicata Presentato il programma regionale di contrasto delle condizioni di esclusione sociale Giovedì 26 febbraio 2009

Cinquanta milioni per la povertà Ma c’è chi critica: «Non inclusione ma semplice aiuto» POTENZA - E' ai nastri di partenza il programma regionale di contrasto delle condizioni di povertà e di esclusione sociale per il biennio 2009-2010. Un programma che rinnova l'esperienza biennale appena scaduta del progetto di Promozione della cittadinanza solidale. Il budget stanziato è di 50 milioni di euro, soldi che in parte provengono dalle casse della Regione e in parte dalla quota dei fondi strutturali dedicata alla formazione. Il piano è pronto e la fase di concertazione alle ultime battute. Entro un mese è previsto il passaggio in consiglio regionale. Poi i bandi. Il nuovo programma avrà caratteristiche diverse dal precedente e l'elemento di innovazione riguarda il trasferimento dei “laboratori di comunità” (uno degli strumenti utilizzati dal programma di Promozione della cittadinanza solidale) alle amministrazioni comunali. Questo, in sostanza, vuol dire che ciascun servizio territoriale, sia esso dipendente dal Comune (servizi sociali), dalla Provincia (servizi per l'impiego e la formazione) o dalla Asl (sert, consultori) parteciperà, a seconda delle proprie competenze specifiche, alla definizione e all'attuazione dei singoli programmi personalizzati, rendendo effettiva la “presa in carico” della persona. Dunque, non vi sarà più un unico ufficio regionale che segue il programma ed eroga i finanziamenti, ma l'attività rientrerà nella gestione ordinaria di ciascun dipartimento coinvolto. «La Regione - ha commentato Antonio Potenza, assessore alla Sicurezza sociale - allo scopo di armonizzare il passaggio dall'attuale programma di Promozione della cittadinanza solidale al nuovo programma regionale di contrasto delle condizioni di povertà ed esclusio-

IL PUNTO DI VISTA SINDACALE La Cgil chiede un salto di qualità «AL GOVERNO regionale della Basilicata chiediamo un salto di qualità e quindi di passare a politiche sociali dedicate e strutturate di medio periodo, per l'inclusione sociale e la lotta alla povertà». Lo ha detto, in una dichiarazione, il segretario generale regionale della Cgil, Antonio Pepe, il quale ha aggiunto che «siamo venuti a conoscenza che la Regione Basilicata organizza un convegno sulle politiche di contrasto alla povertà, dove fra l’altro sarebbe previsto un intervento programmato del sindacato, tuttavia non è pervenuto nessun invito». Per la Cgil, «queste problematiche vanno affrontate attraverso un confronto serio e permanente - continua la nota sindacale - che rifugga dalla convegnistica oleografica che deve coinvolgere oltre il sindacato anche le stesse associazioni che sono impegnate a sostenere le azioni sociali a favore dei più deboli. Insomma chiediamo un cambiamento che il governo regionale deve affrontare affinché si possano garantire i diritti di cittadinanza con azioni di integrazione e partecipazione, a partire dal riconoscimento di un reddito dignitoso e dell’accesso ai diritti fondamentali come – ha concluso il segretario regionale Antonio Pepe – l'istruzione, la formazione, i servizi socio-sanitari».

I beneficiari ne sociale, ha previsto un'azione di accompagnamento, che ha come obiettivo quello di evitare il venir meno del sostegno a chi attualmente è beneficiario della misura, sostenendone una progressiva autosufficienza economica e sociale». L'azione prevede che i contributi economici a favore dei beneficiari del programma di Promozione della cittadinanza solidale siano ridotti di un terzo e, a fronte di questa diminuzione, viene proposta l'adesione ad una delle seguenti attività: servizi di inclusione lavorativa e di counseling individuale, gestiti dai Centri per l'impiego e dalle agenzie provinciali di formazione e servizi di coesione sociale, ovvero laboratori di tipo motivazio-

Domani appuntamento con l’associazione

I “Lucani a Roma” discutono di Costituzione Tra i relatori anche Emilio Colombo ROMA - Nuovo appuntamento con l’ Associazione dei Lucani a Roma (consultabile al sito www.lucaniroma.it), che ha organizzato, con il contributo della Regione Lazio, un incontro per domani dedicato al tema "La Costituzione Repubblicana, tra memoria e futuro". «Consapevoli che l'iniziativa possa essere percepita come una delle tante svolte in occasione del 60° anniversario della nostra Carta costituzionale - sottolinea l’associazione in una nota abbiamo cercato di valorizzare gli esiti di una iniziativa del Ministero della Istruzione, Università e ricerca (Miur) che ha registrato un successo superiore alle aspettative. Infatti la qualità del coinvolgimento e dei documenti prodotti hanno spinto il Miur a proseguire l'iniziativa anche per il corrente anno scolastico coinvolgendo altri sessanta istituti superiori». Nell'incontro in programma per domani, coordinato dal giornalista parla-

Dagli anziani soli alle giovani coppie

L’assessore Potenza in un momento del convegno (foto: Andrea Mattiacci)

mentare Raffaele Garramone, sono previsti anche gli interventi del senatore a vita Emilio Colombo e dello storico Giampaolo D'Andrea. A questi interventi seguiranno i brevi saluti dei presidenti dei Consigli Regionali di Lazio e Basilicata e la premiazione di due scuole, La Federico Caffè, di Roma e la Isabella Morra di Matera. Di quest'ultima verrà proiettato il brevissimo, intenso filmato, forse il più bello dei prodotti del programma ministeriale denominato "Dalle aule parlamentari alle aule scolastiche". L'informativa dell'incontro e il relativo invito sono stati anche inviati alle scuole del Lazio e della Basilicata che concluderanno i loro lavori entro il prossimo giugno, ciò al fine di offrire loro un’ occasione di ascolto ed interazione con uno dei "padri costituenti", il senatore a vita Emilio Colombo. Alla F.Caffè e alla I.Morra verranno consegnate due targhe dell'associazione dei Lucani a Roma.

nale e relazionale, gestiti dagli ambiti socio-territoriali e dai Comuni. «Per il prossimo periodo di attuazione del programma - ha continuato l'assessore Potenza - sono state individuate quattro grandi aree tematiche, intorno alle quali attivare le azioni del programma: incremento della raccolta differenziata dei rifiuti, attività di cura, valorizzazione e fruizione dei beni culturali, ambientali, ricreativi e sportivi e promozione di micro progetti locali a bassa o nulla possibilità di sviluppo imprenditoriale, ma di alto valore sociale». «Un semplice aiuto ai poveri», secondo i più critici. «Un sostegno indiretto alle famiglie lucane» è, invece, la definizione che danno del

progetto gli osservatori meno freddi. Considerazioni che tengono conto anche dei risultati non proprio esaltanti del biennio di “Cittadinaza solidale”: 35 milioni di euro impiegati, 3.800 partecipanti e poco meno di 400 le persone che alla fine hanno trovato un lavoro o se lo sono creato. A queste provocazioni risponde che «non è così», il direttore scientifico dell'Irs (Istituto per la ricerca sociale), Emanuele Ranci Ortigosa, che parla invece di «politica attiva di inclusione, che permetterà a persone che hanno competenze e capacità ridotte di avvicinarsi alle esperienze lavorative nel migliore dei modi». Anna Maria Calabrese regione@luedi.it

- LE persone che si trovano nella fascia Isee più bassa (inferiore ai 4.000 euro annui). In questa categoria rientrano le persone sole (37 per cento), con una forte incidenza sul totale degli ultra 65enni (31,6 per cento). Dunque, una prima categoria di beneficiari potenziali potrebbe essere rappresentata dagli anziani soli. - Le giovani coppie, con e senza figli, la maggior parte delle quali si trovano a vivere in abitazioni in affitto e sono nella fascia Isee inferiore a 7.500 euro annui. Riguardo lo scorso biennio, si sono registrate 8.729 domande ammissibili (pari al 91,3 per cento delle 9.555 domande presentate). In termini di «genere» si è registrata una prevalenza femminile, in termini di «età» una forte concentrazione nella fascia compresa tra i 18 e i 49 anni, mentre in termini di «titolo di studio», è prevalso chi ha un “basso” titolo (nessuno o licenza elementare). an. ma. ca.

Una nuova norma eviterà che vi siano prestazioni sociali indebite

Il milleproroghe visto dall’Inps «Benefici per migliaia di cittadini» POTENZA - Saranno almeno trecento mila i cittadini italiani che trarranno beneficio da una delle nuove norme contenute nel decreto Milleproroghe approvato in via definitiva dalla Camera. Questa la considerazione dell’Istituto nazionale di previdenza. All'articolo 35, spiega l’Inps, sono contenute le nuove disposizioni che l’Istituto nazionale di previdenza applicherà per verificare i redditi dei soggetti che chiedono maggiorazioni sociali: da oggi il reddito di riferimento, per poter accedere alle maggiorazioni, sarà quello dell'anno precedente a quello in cui si erogano i benefici, non più quello dell'anno in corso. La norma precedente, basata su un reddito presunto (quello in corso d'anno, quindi non ancora definitivo), finiva per determinare dei veri e propri “indebiti”, cioè delle prestazioni (pensioni e altre maggiorazioni sociali di reddito) superiori a quanto realmente dovuto.

La sede dell’Istituto nazionale di previdenza

Ma difficili da recuperare da parte dell'Inps e che comunque determinavano un profondo disagio sociale nella parte più debole

della popolazione. Secondo una stima dell'Inps questi soggetti sono più di trecento mila. La nuova norma pertan-

to, facendo riferimento al reddito certo, effettivamente conseguito nell'anno precedente, evita che si creino pensioni e altre prestazioni sociali indebite. «E' opportuno ringraziare la determinazione del senatore Lucio Malan - spiega il presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua che ha recepito e difeso la proposta dei nostri uffici fino all'approvazione finale. Una semplificazione nei rapporti tra Istituto e cittadini, un passo avanti nella trasparenza delle erogazioni».

Confagricoltura plaude all’esclusione Ici POTENZA - Anche Confagricoltura esprime la propria soddisfazione per la conversione in legge del decreto legge “milleproroghe”, che prevede anche l’esclusione dall’Ici dei fabbricati rurali. «Finalmente - commenta Confagricoltura Basilicata - si è portato a soluzione un problema delicatissimo ed oneroso per le imprese agricole; una soluzione, quella ottenuta attraverso la legge approvata, for-

temente auspicata dall’Organizzazione degli imprenditori agricoli che aveva rimarcato l’iniquità dell’imposta che ricadeva su beni strumentali all’attività di impresa. Viene così coronato da successo l’impegno sindacale della Confagricoltura, finalizzato al chiarimento di questa materia, senza il quale le aziende agricole sarebbero state chiamate a versare, lci dovuta per l’ultimo quinquennio, con conseguenze gravi».


24 Ore in Basilicata

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Omicidio Termoli Proseguono le indagini sull’uccisione di Scala Discussione di un’ora su questioni di carattere preliminare

Rilievi in casa di uno dei due lucani Savoiagate, udienza nel capoluogo MELFI – Proseguono gli accertamenti della Polizia sull'omicidio di Raffaele Scala, il trentottenne di Napoli ucciso la sera di venerdì scorso a Termoli, con sette coltellate inflitte in varie parti del corpo. Per l’omicidio di Scala sono in stato di fermo i due lucani Giuseppe Cito (33) e Luigi Libutti (24), entrambi di Rionero in Vulture (Potenza). Il fermo dei due lucani è stato convalidato martedì dal gip di Melfi, Luigi Galasso. La Polizia Scientifica intanto ha effettuato dei rilievi tecnici in un appartamento di Termoli dove era domiciliato uno dei due presunti assassini, entrambi domiciliati a Termoli dove lavorano saltuariamente nell’edilizia. I due, secondo testimonianze raccolte dagli investigatori, negli ultimi tempi erano in cerca di un nuovo

Il tribunale di Melfi

lavoro. La Scientifica nel corso dei rilievi tecnici per verificare la presenza di tracce di sangue all’interno della loro abitazione, ha anche prelevato oggetti di vario tipo tra cui qualche indumento. meteriale prelevato nell’appartamento saranno

effettuati ulteriori accertamenti tecnici nelle prossime ore. Le verifiche proseguiranno nei prossimi giorni anche sull'auto di Raffaele Scala, al fine di rilevare la presenza di eventuali macchie ematiche ed altri dati utili all’inchiesta.

POTENZA - Alla base della “vipcompeten- no state esaminate alcune questioni preliza” della procura potentina sul filone prin- minari, cioè prioritarie rispetto alla trattacipale dell'inchiesta già soprannominata zione del merito. In particolare uno degli avvocati poten“Savoiagate” c'è un assunto molto semplice: data l'impossibilità di verificare dove tini di Vittorio Emanuele, Gianfranco Robilotta, ha depositato una ha avuto origine l'associa«corposa memoria allegando zione a delinquere finalizzatutti i documenti a sostegno ta al falso e alla corruzione delle varie eccezioni di inper ottenere le licenze per le competenza che sono state apparecchiature elettronisollevate già nella scorsa che da gioco tipo “slot maudienza del 6 febbraio, tra cui chine” rilasciate dall'Ammiquella di incompetenza terrinistrazione dei Monopoli di toriale per l'associazione a deStato, a Roma, il giudice nalinquere». turale dei fatti in causa è In pratica la difesa dell'erequello del luogo dove i reati de al trono ritiene che il giusono stati scoperti, cioè Podice naturale per i fatti in tenza. questione sia quello di Roma, Ieri il pm Henry John dov'è la sede dell'AmminiWoodcock, e i difensori dei strazione dei monopoli, e se il 32 per i quali è stato chiesto gup Barrella dovesse accoil rinvio a giudizio, tra cui gliere questa tesi l'intero proVittorio Emanuele di Sacesso dovrebbe migrare verso voia, sono comparsi per la Vittorio Emanuele di Savoia la capitale. terza volta davanti al giudiLe prossime udienze sono ce per l'udienza preliminare Luigi Barrella, a distanza un anno e state fissate per il 6 e il 25 di marzo, l'ultima per l'8 di Aprile, poi la decisione. mezzo dagli arresti di giugno del 2006. La discussione è durata circa un'ora e sol. a.

Ferrovie Dalle Appulo -Lucane un bando per numerose carrozze Il 3 marzo il treno tornerà a Venezia

Dai Sassi alla laguna riparte il “nuovo” Operazione da più di 500mila euro Orient Express

Fal, restyling in corso

POTENZA – Le Ferrovie Appulo - Lucane (Fal) hanno pubblicato un bando a procedura aperta per l’affidamento del servizio di restyling di sei automotrici a singola cassa del gruppo 300, di sei rimorchiate a singola cassa della serie 4000 e di quattro Unità di trazione a doppia cassa del gruppo 350 che riguardano le tratte in servizio nelle due regioni. A renderlo noto è stato Michele Lamacchia, componente del consiglio di amministrazione delle Fal. Nel bando è prevista anche l’opzione di restyling di 18 carrozze (tra automotrici e carrozze). L’importo a base d’asta è di 1.073.562 euro. Il tempo di esecuzione delle opere è fissato in 280 giorni lavorativi. Per restyling, «si intende l'attività di ristrutturazione degli arredi interni ed il risanamento delle carpenterie con verniciatura, pellicolatura a nuovo di tutta la cassa». Nelle attività «sono incluse le modifiche e le sostituzioni di materiali

Un treno delle Fal

non più a norma o volti al miglioramento funzionale ed all’aspetto estetico». La Regione Basilicata ha impegnato nell’ operazione di restyling, con delibera del 20 gennaio scorso, 543 mila euro. La somma si aggiunge ai 5.472.400 euro già finanziati per il rinnovo della tratta Genzano-Oppido Lucano e ai 925 mila euro per la redazione del sottopasso pedonale e del piazzale della stazione di Avigliano (Potenza). Viva soddisfazione per

l’iniziativa è stata espressa dallo stesso consigliere di amministrazione. «In attesa dell’arrivo di cinque nuovi treni, in fase di realizzazione da parte della società costruttrice Firema SpA di Caserta, il Cda delle Fal – si legge in una nota di Lamacchia - ha deciso di rendere i treni, attualmente in servizio, più confortevoli con una azione di restyling completo riguardanti il ripristino del decoro e il rifacimento integrale degli arredi interni. Sul sito ufficia-

le delle Ferrovie Appulo Lucane è stato infatti pubblicato un bando di gara con scadenza 25 marzo per il restyling sia delle automotrici che delle rimorchiate che giornalmente collegano le due regioni. Nella seconda metà di marzo sarà operativo un primo treno, il cui restyling è sperimentalmente in fase di realizzazione nelle officine delle Fal». Lamacchia, inoltre, esprime «viva soddisfazione per la particolare attenzione mostrata dall’assessore alle Infrastrutture Innocenzo Loguercio».

MATERA – A conclusione dei lavori di ristrutturazione avviati lo scorso novembre, il prossimo 2 marzo ripartirà dallo stabilimento Ferrosud di Matera l’Orient Express, lo storico convoglio composto da diciotto carrozze di lusso realizzate nel periodo di inizio secolo compreso fra il 1926 e il 1931. Il direttore dello stabilimento, Bruno Moscariello, ha ricevuto ieri nella città dei Sassi il direttore tecnico della società “Orient Express”, Jean Marie Moureau, per verificare il

LAVORI SULLA A3 Sabato chiusure dalle 7 alle 17 POTENZA – Sabato 28 febbraio dalle ore 7 fino alle ore 17 sarà chiusa al traffico la corsia nord dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria dal km 103,700 al km 138,000, tra gli svincoli di Padula-Buonabitacolo e Lauria Nord. L’Anas ha spiegato che «la chiusura si rende necessaria per ripristinare tratti danneggiati dalle precipitazioni e dalle nevicate degli ultimi giorni. I veicoli diretti a nord usciranno allo svincolo di Lauria, proseguiranno sulla SS 19 e rientreranno allo svincolo Padula-Buonabitacolo».

lavoro svolto. Il treno rimesso a nuovo sarà a Venezia il 3 marzo e comincerà i viaggi della stagione 2009 il prossimo 18 marzo diretto a Parigi e, successivamente, a Londra. «Siamo molto soddisfatti – ha detto Moureau – del lavoro svolto della Ferrosud, che ha professionalità preparate per la cura di aspetti tecnici e dei diversi materiali di cui è composto l'Orient Express. È una collaborazione che continua e che intendiamo consolidare». Moscariello ha aggiunto che «sono stati rispettati i tempi tecnici preventivati per un lavoro che rafforza l’immagine dell’azienda». La commessa ottenuta dalla Ferrosud ha una durata di sei anni e un importo di sei milioni di euro. L’azienda cura anche la manutenzione dei treni a Venezia, con un nucleo di sei operai, uno dei quali viaggia sempre sul treno.

INFRASTRUTTURE POTENZA - Dopo la presentazione della bozza dello studio effettuato da Unioncamere e Istituto Tagliacarne sul ruolo delle infrastrutture nello sviluppo economico della Basilicata, non sono mancate ieri le reazioni politiche. I dati mettevano in evidenza come il 62 per cento delle aziende lucane ritenga che il gap infrastrutturale ha penalizzato pesantemente lo sviluppo economico della Regione. A questo proposito il consigliere regionale Sergio Lapenna (Fi-Pdl) ha affermato: «Per la verità l’Unioncamere già da qualche tempo aveva lanciato l’allarme sull’economia lucana visto che gli indicatori più importanti come il Pil e l’occupazione registrano il segno meno anche rispetto alle altre regioni del Sud, segno evidente del fallimento delle misure adottate fino ad oggi che hanno tracciato un trend negativo insostenibile per la situazione economica produttiva già gravemente compromessa. La nostra regione vive in uno stato di arretratezza totale, nonostante siano piovute molte risorse europee, statali e regionali, ma l’apparato produttivo economico non ha raggiunto i risultati auspicati. Il tutto è accaduto poiché è mancata una programmazione, un piano indu-

Dopo la presentazione dello studio Unioncamere, Pdl e la Destra all’attacco

«Le risorse ci sono, mancano le strategie» striale innovativo e confacente alle peculiarità ed alle esigenze del territorio, non è stata effettuata una selezione di progetti strategici ed innovativi che avrebbero potuto garantire un minimo di sviluppo». «In buona sostanza le risorse fioccano – dice Lapenna - ma è assente una strategia nell’investimento delle risorse stesse. Il tutto si traduce in una grave insoddisfazione delle imprese che esprimono un giudizio negativo sulla dotazione infrastrutturale e, nel contempo, dichiarano di doversi adattare alle caratteristiche territoriali. Oggi la nostra regione, dalla Jonica al raccordo Potenza Salerno, vive una drammatica situazione di isolamento e gli interventi di ammodernamento o consolidamento sono troppo lenti. L’inefficienza e la lenta burocrazia comportano una emarginazione vera e propria della Basilicata. I tempi della politica, ancora una volta - conclude Lapenna sono del tutto anacronistici rispet-

to a quelli dell’economia ma, soprattutto in questo momento particolare, è necessario porre fine alla politica dei provvedimenti tampone per arginare la crisi e mettere in campo una serie di misure strutturali per aiutare concretamente le imprese fornendole degli strumenti e dei collegamenti necessari per poter lavorare in un mercato competitivo». Al commento di Lapenna si unisce quello del consigliere regionale del gruppo misto - “ La Destra”, Michele Napoli, che in una nota ha sottolineato: «lo studio effettuato da Unioncamere di Basilicata che ha interrogato le imprese lucane sul livello delle infrastrutture della regione, ha evidenziato ancora una volta quelle carenze che penalizzano pesantemente lo sviluppo economico. Fare impresa in Basilicata è ‘un’impresa da pochi’. Le difficoltà economiche, unite alle difficoltà territoriali, mettono a dura prova il settore delle Piccole e medie impre-

se del nostro territorio». «Dallo studio – sottolinea Napoli emerge che il 36 per cento delle imprese interrogate è totalmente insoddisfatto delle infrastrutture e che il 62 per cento ritiene che questo ritardo infrastrutturale penalizza il sistema locale, accentuando le differenze rispetto al Nord-Est. Balza a chiare lettere, ancora una volta, come la carenza di quegli elementi, fondamentali per lo sviluppo di un territorio, condiziona in modo determinante la crescita socio-economica del territorio stesso. Emerge, altresì, l’inadeguatezza della nostra classe dirigente che non è stata lungimirante nel corso degli anni adoperandosi per ridurre il gap rispetto alle altre regioni italiane. Esempio lampante di una situazione, a volte grottesca, è l’area industriale di Viggiano dove, con il Centro oli nelle immediate vicinanze, le aziende non hanno la possibilità di utilizzare il gas metano perché non esiste una rete di di-

stribuzione». «Questa area – aggiunge Napoli nata prima dell’arrivo del Centro oli, mostra tutti i limiti strutturali della nostra regione. Si realizza un’area industriale senza attrezzarla con i dovuti servizi e l’arrivo del petrolio non ha migliorato la situazione, rendendo il tutto paradossale. Se la accertata non stabilità di un ponte, da cui consegue la necessità di effettuare lavori, isola oltre il tempo dovuto, per la revisione del progetto, per difficoltà tecniche incontrate, è naturale come conseguenza, la non sostenibilità della crescita economica di un territorio che afferma sempre di più la sua poca credibilità. Tutto questo rappresenta, emblematicamente, il gap infrastrutturale della Basilicata. Esiste una sola strada. Un solo binario. Non esiste un aeroporto. Non esiste un porto commerciale. Soprattutto, non esiste una programmazione politica capace di poter indicare una svolta radicale che possa invertire la tendenza negativa che da anni sta caratterizzando un territorio che ha bisogno di nuovo ossigeno e di una classe dirigente in grado di ridisegnare l’intera programmazione per lo sviluppo reale della Basilicata».


24 Ore in Basilicata | SCENARI FUTURI | Sul Giornale il premier Silvio Berlusconi parla della nascita di una nuova centrale

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Giovedì 26 febbraio 2009

Nucleare, risuona Scanzano Annunci e dubbi su un argomento sempre a rischio polemica di DAMIANO LATERZA SCANZANO - Berlusconi ci riprova. E anche questa volta - come già successo cinque anni e mezzo fa - la “comunista” Basilicata entra nei pensieri del Premier attraverso la porta antiatomica dell'espansionismo nucleare. Scanzano Jonico. Negli ultimi anni quante volte è risuonato il nome della (fino a poco tempo fa) ignota località del Metapontino, sui media nazionali? Tante. Forse troppe. Ormai, tutti sanno dov'è Scanzano. Anche Berlusconi, che questa volta la designa, attraverso Il - «suo» Giornale, come non più luogo di scorie, ma luogo di produzione di quelle scorie. Ossia luogo in cui sorgerà una straordinaria, efficientissima, elegantissima centrale nucleare del nuovo millennio. Quella che risolverà i problemi energetici dell'Italia. Scanzano non voleva le scorie degli altri? Bene, ne produrrà di sue. Produrrà energia. Quella sufficiente a tenere i televisori accesi per alimentare il berlu-

Uno scenario futurista di Scanzano

sconesimo stesso. Ma, come è possibile? Non si era detto che la Basilicata abbondava di risorse? Che galleggiava sul petrolio, sull'acqua, sul gas? Ma stiamo parlando della stessa Basilicata

battuta dal vento e bruciata dal sole che conosciamo? Che cosa se ne fa la Basilicata del nucleare? Che possiede talmente tanta energia che la regala alle regioni vicine. Dove stanno le indu-

strie da alimentare e gli uffici da “condizionare”? Non si era parlato di federalismo? Non si era detto che ognuno si faceva gli affari suoi e buonanotte ai sognatori? Forse “Federalismo” significa soltanto appropriarsi del capitale umano delle regioni più “povere” lasciandole in abbandono e utilizzandole come discariche. Oppure spopolare tali remote zone per aggregare l'umanità nelle Megalopoli. Lasciando aree disabitate da depauperare per il progresso. Per il bene comune. Del resto chi gioca a Sim City sa bene che una città necessità di spazio periferico libero da insediamenti. E' pragmatismo politico e il signor Presidente del ConSilvio ne conosce bene le applicazioni socioeconomiche. Il punto è, però, il dannato Federalismo. Che dovrebbe essere “autodeterminazione” e dunque amore per la propria terra, prima di tutto. Dovrebbe essere come l'amore degli ebrei per la Palestina, come quello dei Padani per la loro valle umida e nebbio-

sa. Perché i lucani non dovrebbero amare la loro terra? Perché dovrebbero accettare di vedersela trasformata in una miniera tossica a cielo aperto? Il nucleare ci serve, magari è vero. Ma chi garantisce che queste centrali saranno sicure? I francesi, pronti a prenderci a «testate» ad ogni occasione? Ma l'Italia non era il paese degli appalti truccati, della corruzione e dell'inefficienza, delle cattedrali nei deserti? Vatti a fidare di una macchina così sofisticata costruita da un'impresa italiana, la stessa, magari, che ha fatto quella scuola alla quale dopo tre mesi è crollato il tetto. Per dire. Con le formule nucleari che finiscono nelle mani sbagliate, con gli ambientalisti che rompono le balle. Vatti a fidare. Ma, poi, se sono davvero così sicure, perché non se ne fa una nel cuore della Padania? Magari ad Arcore. Così da illuminare la vostra bella industria che manda avanti il paese.

Val d’Agri Il reinsediato commissario incontra i sindaci dell’area

Domenico Totaro torna al lavoro Primo passo: «Stabilire un rapporto» POTENZA – Il commissario del Parco Val d’Agri - Lagonegrese, Domenico Totaro, dallo scorso lunedì è nuovamente al lavoro. Tornato ad esercitare le sue funzioni dopo la bagarre degli ultimi mesi, tra i suoi primi atti vi è stato un incontro con i sindaci della zona per fare un punto sul da farsi. Il Parco «non dovrà essere recintato, ma dovrà essere un parco vivo, capace di stabilire un rapporto proficuo anzitutto con le popolazioni della zona» ha sottolineato il commissario. Secondo Totaro «le convergenze notate sui vari punti al centro dell’attenzione lasciano ben sperare in ordine alla costruzione di un’intesa che dovrà puntare sui temi della salvaguardia dell’ambiente, in un’ottica improntata al rispetto delle norme e degli interessi delle popolazioni». «Considero senz’altro positivo, per

l’avvio del Parco della Val d’Agri, il primo incontro con numerosi sindaci dei centri dell’area, che si è svolto presso la sede del Gal Akiris a Masseria Crisci, sul Pertusillo». Ha affermato Totaro in una nota. «L’incontro ha avuto il senso di un completamento dell’azione già intrapresa, sul finire dello scorso anno. Le convergenze notate, sui vari punti al centro dell’attenzione, lasciano ben sperare in ordine alla costruzione di un’ intesa, che dovrà puntare sui temi della salvaguardia dell’ambiente, in un’ottica improntata al rispetto delle norme e degli interessi delle popolazioni. Non un parco recintato, ma un parco vivo, capace di stabilire un proficuo rapporto anzitutto con le popolazioni della zona. Altri punti affrontati: gli adempimenti amministrativi e la disponibilità delle risorse finanziarie per met-

tere in moto i necessari meccanismi alla base di uno sviluppo e di un’attività pienamente compatibili con le esigenze di tutela e rilancio dell’area protetta. Al riguardo farò in modo da predisporre, in sintonia con le istituzioni, delle proposte per la finanziaria del prossimo anno, considerando tra l’altro i progetti di educazione ambientale, quelli legati alla formazione e gli incentivi per gli operatori. Per quanto mi riguarda, mi farò promotore di una serie di contatti e incontri con Arpab e Protezione civile in modo da stabilire percorsi ben precisi nel rapporto, non facile, del parco con le aree di estrazione del greggio. Altro punto emerso nel primo incontro la possibilità di un indennizzo ai coltivatori per i danni provocati dai cinghiali. Naturalmente altri temi saranno affrontati in successi contatti ai vari livelli».

Domenico Totaro

POLLINO - INEA Oggi firma del protocollo d’intesa POLLINO – Sarà siglato oggi il protocollo d’intesa fra l’Ente Parco Nazionale del Pollino e l’Inea, che avrà validità fino al 31 dicembre 2015. L’accordo coprirà l'arco temporale necessario all’attuazione delle politiche strutturali comunitarie 2007-2013. La nuova intesa comporterà una collaborazione per le attività di supporto e di assistenza tecnica prevista dall’Accordo di Programma, per accrescere a favore delle popolazioni.

CIBO & SOCIALE L’esponente dell’Udc porta come esempio un’iniziativa piemontese Nasce il primo ricettario dedicato alla valorizzazione della specie

Fierro propone la card alimentare POTENZA - “Dalla social card alla social alimentazione”. E’ l’esternazione suffragata dalle nuove proposte sul mangiare sano, del consigliere regionale dell’Udc, Gaetano Fierro, il quale fa riferimento ad “un menu bilanciato e personalizzato ogni giorno, per mangiar bene e mantenersi in forma con soli 3 euro”. «A proporlo – riferisce Fierro - sarà la Regione Piemonte, prima in Italia, chiedendo al nutrizionista Giorgio Calabrese di scrivere su cartelli giganti da sistemare all’ingresso dei supermercati o dei negozi alimentari (in 2 mila aderiranno all’iniziativa, garantendo il prezzo promesso) quali piatti scegliere quotidianamente per mantenere in forma sia il portafoglio della quarta settimana sia il fisico. Perché non si può vivere sol-

tanto di spaghetti, spaghetti e spaghetti. “La pasta costa meno, ma non può diventare una monodieta - spiega Calabrese, docente di alimentazione e nutrizione all’Università Cattolica di Piacenza - ecco l’errore più diffuso: quando il carovita la fa da padrone i consumatori meno ricchi si buttano su prodotti che riempiono lo stomaco e consentono di risparmiare. Niente di più sbagliato: così si ingrassa e non ci si nutre, impoverendo l’organismo. Invece, ogni giorno bisogna mangiare poco di tutto, per non far mancare davvero niente al proprio organismo”. Dalla primavera, dunque, in Piemonte debutterà la “Social Diet”: un menu confezionato ad personam (combinando età, peso e attività) che non costerà più di tre euro». «Un prezzo “politico” – sottoli-

nea Fierro - che sarà garantito in tutti i punti vendita che aderiranno all’iniziativa grazie al controllo dell’Ascom, l’associazione commercianti. «Il progetto, messo in cantiere dal Piemonte –aggiunge Fierro - può rappresentare una contromisura semplice, ma efficace per combattere la malnutrizione arrivando alla fine del mese. Poco prima del debutto dell’iniziativa, fanno sapere dalla Regione, l’elenco dei negozi che proporranno la Social Diet verrà pubblicato su giornali e pieghevoli pubblicitari da distribuire nei negozi. Gli alimenti-capisaldo di questi menu sani, nutrienti ed economici? Latte, pollo, pesce azzurro e verdure (indispensabili sia per le vitamine sia per le fibre). In alternativa una porzione di formaggio fresco o di carne cruda».

A tavola con la podolica POTENZA - “Ricette podoliche”, si chiama così la guida gastronomica realizzata dal Parco regionale di Gallipoli Cognato e Piccole Dolomiti Lucane, Asp (Associazione per la tutela e la valorizzazione del Sistema Podolico lucano) e associazione culturale “Amici del Parco della Murgia Materana”. Una trentina di pagine che si presentano come un percorso culinario mirato alla valorizzazione di prodotti di qualità, come la carne podolica, «in un più complesso paniere di prodotti tipici legati al nostro territorio» spiega il presidente del parco Gallipoli Cognato, Rocco Rivelli. Gustosi e originali piatti, fotografie, ma anche interessanti cenni storici sulla podolica, il tutto in un ricettario completo, primo del genere, che ha l’obiettivo di offrire un rafforzamento di un presidio di biodiversità che consolida lo sviluppo territoriale dell’intera area dal punto di vista sociale ed economico. L’inedita e innovativa guida a tavola contiene rivisitazioni gastronomiche della tradizione locale che permettono di esaltare le qualità organolettiche e nutrizionali della carne podolica.

La copertina del ricettario



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Potenza

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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Il consiglio comunale convocato per la due-giorni no stop con il pensiero ai numeri

Regolamento urbanistico al via L’attesa per le case popolari, il verde e le circa 400 osservazioni VA avanti da mesi. E’ quello che definiscono lo strumento per «disegnare il nuovo volto della città». In meglio o in peggio è questione di punti di vista. E oggi il regolamento urbanistico sarà in discussione in consiglio comunale in una seduta che probabilmente durerà diversi giorni (il calendario ufficiale prevede, per cominciare, due giorni con orario prolungato e un’ora di “pausa pranzo”). Per quello che resta uno dei provvedimenti più importanti che un consiglio comunale possa disegnare è già aperto il “toto-risultato”, con un dibattito politico e pubblico che, anche con toni aspri, sta animando diversi settori della città. Uno dei “nodi”, la partecipazione che per l’amministrazione è stata ampia, anche grazie a diversi incontri e la pubblicazione del provvedimento on line per la consultazione. Altri, ad esempio il coordinamento “Potenzattiva”, spiegano che, invece, c’è una profonda differenza tra “partecipazione” e banale “informazione”. Ma l’amministrazione ha più volte difeso con forza quello che ritiene un «cambiamento epocale», con la previsione di case popolari, la cessione di suoli e la costruzione dei servizi prima che l’impresa privata tiri su i palazzi. E’ il principio base del provvedimento, la perequazione, ovvero alcuni vantaggi edificatori ai privati, in cambio di cessione gratuita di suoli e servizi al pubblico. Che poi è uno dei punti di forza secondo l’amministrazione che con il Ru vuole dare sfogo all’esigenza di case popolari in città: il mercato attuale è stato spesso definito “inaccessibile” per i prezzi che propone. In “tandem” c’è il regolamento edilizio che pone limiti ai piani degli edifici, ai cromatismi fantasiosi, e che “invita”

Nella notte tra il 26 e 27 febbraio 2005 in località Bosco Piccolo di Potenza, dopo abbondanti precipitazioni, un esteso e profondo movimento franoso ha danneggiato gravemente la contrada di Bosco Piccolo. Strade crollate completamente e abitanti costretti a lasciare le loro case.

Se non superasse la prova del voto... IL regolamento urbanistico fa i conti con i numeri necessari alla maggioranza che ultimamente ha visto al proprio interno alcune “defezioni”. Ecco che si aprono gli scenari. Mentre il coordinamento “Potenzattiva”chiede esplicitamente di non arrivare all’approvazione rinviando al piano strutturale, altri invitano a non “rischiare”. Uno degli appelli più recenti è arrivato dall’assessore all’Urbanistica, Alessandro Singetta. Solo due giorni fa la nota con cui richiamava l’occasione «che la città non può perdere» e che arriva dopo un lavoro che «ha richiesto tempo». Il vecchio Prg risale al 1989 e l’ultima variante al 2002, «a conferma che anche il tempo è un fattore importante per evitare che la disordinata crescita urbanistica degli ultimi anni continui a condizionare l’equilibrato sviluppo della città». Tempo che ritorna nell’elenco dei “se”. Ovvero, se il consiglio comunale non dovesse approvare il regolamento, la legge regionale del 1999 pone come alternativa il blocco delle concessioni edilizie. Secondo una tempistica valutata dai pessimisti in un paio di anni, ci sarebbe «il sostanziale blocco di ogni nuova attività edilizia, con le conseguenze, anche sotto il profilo economico, nonchè per l’ulteriore compressione dei diritti di quanti, da anni - aveva spiegato Singetta - attendono di poter edificare».

CIFRE E DURATA

... al piano operativo

Ma quanto costa?

SI chiamavano piani particolareggiati, oggi passano alla storia con il nome di piano operativo. Risale all’aprile 2007 quello che l’opposizione ha definito «un atto di imperio del sindaco Santarsiero». In consiglio comunale erano arrivati sette piani particolareggiati, ovvero progetti di costruzione edilizia, tecnicamente “piani urbanistici esecutivi”, di iniziativa privata o mista, che erano già dotati di parere favorevole di commissione consiliare e uffici comunali (riguardano zone tra Rossellino, Macchia Giocali e Costa della Gavetta). Ma nel frattempo, l’iter politico e amministrativo del regolamento urbanistico era già stato avviato. E’ nel consiglio comunale, decisamente movimentato, del 13 aprile che Santarsiero propone un odg per il ritiro die piani, approvato dalla maggioranza, per poterli «armonizzare» con le norme del Ru che era in discussione. Sono seguiti contenziosi, dibattiti, ricorsi. Oggi sono compresi nel piano operativo (adottato a maggioranza).

ALCUNI giorni fa il consigliere Michele Graziadei (Popolari uniti) ha spiegato di aver presentato un’interrogazione alla giunta per conoscere il reale costo del regolamento urbanistico. Era stato il sindaco Vito Santarsiero in un intervento del 2005 a spiegare che il provvedimento (non solo l’incarico di stesura affidato all’architetto di fama internazionale Campos Venuti e a Federico Oliva) avrebbe avuto una durata di 30 mesi e un costo complessivo di 379.440 euro, fondi Cipe della delibera numero 20 del 2004, approvata a fine settembre, «documento che mette a disposizione risorse a favore di aree sottoutilizzate e prevede finanziamenti specifici per i piani strutturali». Ma quello che, dopo alcuni mesi e a lavoro quasi ultimato, Graziadei vuole sapere è la spesa, al di là dei fattori tecnici, che il percorso ha richiesto anche con i riflessi sulla città.

all’impostazione sostenibile della nuova edificazione. Il regolamento urbanistico è stato adottato a maggioranza (con l’astensione di Prc e il voto contrario di An, FI e dei consiglieri Trombetta e Napoli) circa un anno fa, nella seduta del 17 marzo. Nel frattempo, la vita politica della maggioranza è stata toccata da diverse “fibrillazioni”, co-

NON sono mancate nel corso del dibattito diverse posizioni critiche. Il coordinamento di associazioni e singoli “Potenzattiva” ne spiega limiti e possibili alternative. Il Regolamento Urbanistico di Potenza adottato il 14 aprile 2008 dal consiglio comunale è giunto a un bivio, così come a un bivio sono le sorti di questa città: perché questo “piano urbanistico” segnerà lo sviluppo e la forma di Potenza almeno per i prossimi ventanni. In questi giorni se ne voterà l’approvazione (o meno), dopo un iter travagliato al quale i cittadini hanno assistito distanti e disorientati. Proviamo a descriverne in modo sintetico e comprensibile i principali obiettivi e strategie, evidenziandone i limiti e le proposte alternative che il coordinamento dei movimenti e delle associazioni ha cercato di far valere nei numerosi incontri e dibattiti organizzati. Il concetto fondante di questo “piano urbanistico” è il passaggio dall’urbanistica alla pianificazione, utilizzando lo strumento della perequazione urbanistica. Si introduce il fattore tempo nell’attuazione degli interventi, cioè il principio della decadenza, trascorso un periodo di tempo definito (cinque anni), dei di-

me la recente uscita dalla maggioranza di Marcello Travaglini (Rifondazione) in attesa che il partito si pronunci sulla presenza in giunta, e dell’addio al Pd di cinque consiglieri “falotichiani”, ora in Uniti nell’Ulivo. Nel corso dei mesi, anche alcune perplessità, come quelle avanzate sulle carenze nell’ambito rurale dal consigliere Graziadei (Popo-

ritti acquisiti. Viene salvaguardato, nelle affermazioni teoriche, il principio dell’interesse pubblico, declinato in qualità, realizzabilità, economicità, fruibilità: elementi senza dubbio fondamentali, che tuttavia lasciano trasparire un’attenzione preminente alle componenti tecniche ed economiche (analisi costi e benefici, economicità, efficacia, efficienza), a scapito di un’analisi fondata su elementi di tipo sociale, culturale, di qualità della vita, di tutela ecologica e ambientale. Tale limite viene evidenziato anche dalle tavole di analisi e di previsione che, nella loro articolazione e complessità, tengono conto di analisi tematiche tradizionali tipiche di una consolidata concezione pianificatoria superata e puramente tecnicistica. A tal proposito la dimensione ecologico-ambientale del piano, presupposto fondante della legge regionale urbanistica 23 del 1999, è presente in modo del tutto approssimativo e senza un’adeguata analisi delle sensibilità ambientali e delle connessioni ecologiche. La tavola che descrive il “sistema dei parchi” raffigura uno sparuto numero di piccole macchie verdi spesso con elevata pendenza, quindi impraticabili, casualmente

lari uniti) che si è astenuto sul provvedimento in commissione, anche se il partito ha annunciato presenza e sostegno. Il Regolamento urbanistico di Potenza è stato disegnato con il supporto di Giuseppe Campos Venuti, l’architetto di fama internazionale, e di un altro esperto, Federico Oliva. La conferenza di pianifica-

zione (a cui hanno preso parte enti, istituzioni, tecnici e professionisti), ha dato l’autorizzazione a procedere nel dicembre 2007. Poi i mesi di lavoro della commissione consiliare, il dibattito cittadino, le polemiche. Ancora, le osservazioni presentate dai privati dopo l’adozione che toccano quota 380. E’ lunga la storia di questo

provvedimento che detta le regole per lo “sviluppo” cittadino prevedendo un aumento di cinque volte del verde e dei servizi oggi esistenti e la riduzione della volumetria complessiva rispetto alle previsioni del vecchio piano regolatore generale, datato 1989. Oggi, si intravede la linea. L’arrivo, è questione di attesa. Sara Lorusso

POLITICA ABITATIVA Parla in sindacato «IL sindacato non può rassegnarsi di fronte a quotazioni immobiliari a Potenza, che sono tra le più alte nei capoluoghi di provincia - spiega il segretario generale della Feneal-Uil, Mimmo Palma - E’ necessario rilanciare le politiche abitative e quindi programmi di edilizia residenziale e cooperativa. Per questo guardiamo con attenzione all’iter del Ru».

QUATTRO anni sono passati dalla notte in cui contrada Bosco Piccolo è stata cancellata. Quattro anni di attesa e rassegnazione per le 21 famiglie che, da un giorno all’altro, hanno dovuto lasciare le loro case, quelle in cui avevano abitato anche i loro genitori. «La sera prima ci siamo accorti che qualcosa stava succedendo. Allora abbiamo spostato le macchine dalla strada. Già all’alba, però, la situazione era incontrollabile, la strada è franata completamente, abbiamo dovuto raccogliere di fretta e furia tutte le nostre cose e andar via di corsa». Leonardo Palladino è uno degli abitanti di quella che era una delle storiche contrade di Potenza. Oggi, esattamente dopo quattro anni da quei giorni tragici, Bosco Piccolo è un borgo fantasma. Le case aperte in due, muri che minacciano di crollare e silenzio assoluto. Leonardo Palladino non abita più in quella che era casa sua. Qui ormai sono rimasti solo alcuni animali e sua madre Assunta continua a prendersene cura. Ma, per il resto, abitanti questa piccola contrada non ne conta più. «Ci siamo trasferiti tutti - racconta Palladino - molti hanno trovato casa in affitto a Bosco grande. Si tratta di case anche vecchie, le abbiamo sistemate un poco e dobbiamo stare lì. Purtroppo non abbiamo altre strade. Eravamo proprietari delle nostre case e ora viviamo in affitto». E’ come se una terribile scossa di terremoto avesse cancellato via ogni cosa. Tranne i ricordi. «La nostra è stata la prima casa a essere sflollata. C’era una confusione. Quella mattina erano tutti qui, c’erano i tecnici del Comune, della Protezione civile, le ditte dei trasporti. Hanno preso tutto e caricato sui camion il più in fretta possibile, tante cose si sono rotte.

In alto Assunta e Leonardo Palladino. Le altre sono foto della situazione attuale di Bosco Piccolo (Tutte le foto sono di Andrea Mattiacci)

Nessuno poteva controllare. In quei giorni nevicava pure, c’era freddo e i bambini piccoli. E’ stato davvero brutto». Dopo la frana il Comune di Potenza ha cercato di trovare una veloce soluzione. «Immediatamente - racconta Nicola Lovallo, consigliere comunale del Pd che si è attivamente occupato di questa vicenda - abbiamo chiesto lo stato di calamità. Ma Roma non ce l’ha riconosciuto. L’abbiamo chiesto due volte, ma non siamo riusciti nell’intento. Noi pensavamo di ricostruire. Quella di Bosco piccolo è una contrada storica di Potenza, costruita con sacrifici quasi un secolo fa. Ma per ricostruire sarebbero necessari diverse decine di milioni di euro. E noi non li abbiamo. Quindi abbiamo optato per un sostegno alle famiglie che si sono trovate da un giorno all’altro in mezzo a una strada». Il sostegno - conferma Palladino - in

L’invito alla “bocciatura”. Dal coordinamento Potenzattiva arriva la voce

critica sui benefici di scelte “poco progettuali” ed “esclusivamente quantitative”

«Meglio ridimensionare il provvedimento

e rinviare le scelte al piano strutturale»

individuate sul territorio urbano, le quali sono del tutto prive di relazioni e di collegamenti funzionali tra loro. La perequazione, uno strumento che consente all’amministrazione comunale di acquisire aree in zone centrali e prestigiose del territorio urbano, trasferendo per compensazione i diritti edificatori di chi concede l’area in altre aree, viene utilizzata per concedere il diritto edificatorio all’interno di lotti perequativi definiti (Dus, Dut e Dup), acquisendone la parte residuale (in certe percentuali) per realizzare edilizia sociale o fantomatici standard per la città (verde, strade, aree per servizi e parcheggi, che già possiamo immaginare non saranno mai realizzate). In tal modo, invece di acquisire per intero aree centrali e strategiche, così da realizzare in modo esteso, organico e continuo servizi per i cittadini (aree verdi che non siamo solo aiuole o scarpate, piazze, percorsi pedona-

li, spazi ludici, sportivi, culturali connessi e integrati tra di loro), si acquisiscono parti di piccoli lotti, concedendo ai privati diritti edificatori sulle aree residue dei lotti medesimi. A tal proposito, quando il metodo perequativo afferma di voler tutelare e distribuire in modo equo diritti, si riferisce in primo luogo ai diritti dei cittadini e non a quelli dei privati o di una specifica fascia sociale, come invece accade nel modello applicato per la nostra città. L’edilizia sociale è senza dubbio un diritto, ma non è necessario pagare un prezzo così alto (concedendo elevati diritti edificatori ai privati in aree centrali e già caotiche della città), mentre si dovrebbe porre termine a quei fenomeni di “pseudo-cooperazione” che hanno caratterizzato la storia recente della città di Potenza, allo scopo di creare le condizioni per un più favorevole utilizzo della cooperazione nel dare risposta alle esigenze abita-

tive e nel garantire una qualità della vita almeno accettabile. Un disegno organico alla base del Ru, nella progettazione dei distretti perequatori così come degli altri interventi previsti, dovrebbe essere fondato su una rete ecologica urbana, da connettere con il sistema naturalistico-ambientale territoriale e alla quale giustapporre altre reti: quella di fruizione della natura, ludico-sportiva, dei percorsi ciclabili e pedonali, delle piazze e delle aree pedonali attrezzate, quella culturale delle emergenze storico architettoniche, archeologiche e museali, quella agricola e produttiva, come conservazione e recupero del paesaggio e delle attività tradizionali (non consentendo cementificazioni). Al contrario, sotto la veste di un regolamento innovativo che concederà più verde e spazi pubblici alla città, si nasconde una vecchia logica pianificatoria che privilegia la ren-

Il Comune ha chiesto lo stato di calamità e nonostante i diversi sopralluoghi di Bertolaso, nulla è stato concesso. Sono stati stanziati dei fondi: 2 milioni di euro dalla Protezione civile, un milione dalla Regione e altri 400.000 euro dal Comune. Parte sono andati ai residenti, parte per bonificare l’area

Bosco Piccolo quattro anni dopo

SCENARI E APPELLI

DAI PIANI PARTICOLAREGGIATI...

Gli abitanti hanno vissuto per un intero mese in un albergo che, in quel momento, era chiuso al pubblico. «Un mese terribile racconta Leonardo Palladino - venivamo ogni giorno qui perché avevamo gli animali e poi tornavamo lì. Faceva pure freddo, non funzionavano i riscaldamenti».

dita fondiaria ed edilizia e le solite speculazioni (si approveranno sette piani operativi, ex piani particolareggiati, che riverseranno su alcune aree ancora libere e molto appetibili - come le aree tra Macchia Giocoli e il Gallitello - milioni di metri cubi di cemento, consentendo l’edificazione di altri quartieri dormitorio e la definitiva spartizione di questa città. Riguardo le previsioni sul “Territorio esterno all’abitato urbano” il Ru adottato il 14 aprile 2008 non tiene affatto conto della necessità di pianificare e ridurre il fenomeno della “città diffusa”, anzi lo incrementa. Le previsioni normative contenute nel titolo VI della Nta del Ru, in assenza di un quadro conoscitivo adeguatamente approfondito, consentono nel territorio esterno di Potenza molteplici interventi, quali: nuove costruzioni, trasformazioni varie delle costruzioni esistenti, anche di quelle non ancora condonate, vantaggiosi cambi di destinazioni

d’uso, ampliamenti, accorpamenti di annessi agricoli, manufatti precari, baracche, strutture prefabbricate, in molti casi anche senza asservimento di terreno, realizzazione di volumi interrati per parcheggi e volumi esterni per legnaie e tettoie senza computo volumetrico. Gli interventi sul patrimonio edilizio esistente sono, tra l’altro, da ritenersi, reiterabili più volte anche in futuro, in quanto le norme non specificano a quale data il “patrimonio edilizio è da ritenersi esistente”, consentendo così di ripetere indefinitamente l’opera di trasformazione. E’ evidente che le previsioni normative contenute nel titolo VI delle Nta del Ru comporteranno l’incremento degli insediamenti dispersi; l’incremento di presenza diffusa di abitanti nelle aree rurali; l’ulteriore consumo di suolo; l’ulteriore compromissione e deterioramento delle componenti paesaggistiche e ambientali; l’aggravio delle situazioni

di instabilità idrogeologica dei versanti; l’incremento dei costi, già elevati, di realizzazione, manutenzione e gestione delle infrastrutture e dei servizi; la violazione delle prescrizioni contenute in norme e direttive regionali relative all’uso del territorio agricolo. Infine la partecipazione dei cittadini è stata intesa, secondo modalità obsolete e non corrette, come mera informazione attraverso pubblicazione del piano sul sito, pubblicità dei mass media, convegni tecnici. La partecipazione è qualcosa di diverso: si costruisce rendendo protagonisti i cittadini nella definizione e nella risoluzione dei problemi, nella progettazione trasparente, consapevole e condivisa delle scelte e degli interventi previsti. Ci sono tempi e modi e luoghi che non attengono ad incontri o comunicazioni occasionali per acquisire consenso e ratifica di decisioni già conchiuse nella sostanza.

effetti è arrivato dal 2005 al 2007. Poi, per un intero anno, tutto il 2008, niente è stato dato loro. «E voci dicono che comunque potremo avere il contributo solo fino al giugno di quest’anno. Ma noi non paghiamo solo l’affitto di casa. Io, per esempio, ho dovuto pagare anche l’affitto di un garage per tutti i mobili che avevo a casa. Per il momento non saprei dove metterli». Una soluzione in tempi brevi, almeno per quanto riguarda i contributi di tutto il 2008, Lovallo la assicura. «Proprio ieri [martedì, ndr] - spiega - abbiamo avuto in incontro con Regione e Protezione civile. Roma si è complimentata per come abbiamo gestito questa vicenda e, per questo, speriamo di avere risposte concrete entro una decina di giorni». Antonella Giacummo a.giacummo@luedi.it

In tate direzione l’iniziativa del Coordinamento delle associazioni ha attuato in questi mesi un’esperienza unica di partecipazione, democrazia e dialogo, manifestato all’intera cittadinanza durante l’intenso confronto del 12 maggio al museo provinciale di Potenza. Il complesso sistema di osservazioni presentate, tutte respinte nella sostanza, sono accomunate da un insieme di principi e valori che evidenziano alcuni elementi, irrinunciabili in un qualsiasi strumento di governo di una città: la partecipazione attiva dei cittadini alle scelte di piano; la priorità e l’attenzione ai diritti di tutti i cittadini e non solo a quelli dei privati, che non sono acquisiti a priori; la definizione di criteri di qualità che si fondino sull’assoluta priorità verso la salute e il benessere individuale e collettivo, inteso nella sua dimensione fisica, psichica e spirituale. Ciò significa demolire una cultura decennale che ha consentito ad alcuni di costruire e sviluppare questa città solo in base a criteri di quantità (volumetrie, indici, standard minimi quantitativi mal applicati), di mercificazione e di ottimizzazione dei profitti e delle superfici disponi-

bili, i quali hanno cancellato identità, memorie, tradizioni, disegno del paesaggio, spazi naturali, aree libere da preservare per creare luoghi di vivibilità, di percorribilità, di socializzazione, consegnando una città priva dei pur minimi requisiti di qualità della vita: una città ad uso delle macchine e del cemento, non della persona. Le associazioni hanno chiesto che questo Regolamento urbanistico, privo di qualsiasi idea progettuale di qualità sulla città e ingabbiato in indici e criteri puramente quantitativi e premianti i diritti edificatori privati, non sia approvato e sia sostanzialmente ridimensionato, rinviando tutte quelle previsioni e quelle scelte, all’elaborazione partecipata del Piano strutturale, e riadattato nella sua veste di “regolamento” che governa l’esistente e salvaguarda gli spazi di valenza naturale, culturale, ambientale e sociale, in modo da non compromettere future scelte di piano, da fondare su elaborazioni trasparenti e partecipate, orientate verso una sostenibilità istituzionale, sociale, ambientale ed economica. Coordinamento “Potenzattiva: un’altra città possibile”


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ANTICA OSTERIA

Un po’ di distensione

MARCONI

0971-56900

AL DUOMO

0971-24848

MIMI’

0971-37592

DUE TORRI

0971-411661

FILO D’ORO

0971-59245

LA TETTOIA

0971-24123

TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO

0971-471312

AMBROSIA

0971-34501

LA PRIMULA

0971-58310

AL NORD

0971-480025

AL POGGIO

0971-472137

BACCO

0971-410220

FUORI LE MURA

0971-25409

LA FATTORIA

0971-34680

LE ARCATE

0971-51465

MOZART

Auguri GIUSEPPE MAZZEO, dottore in “Comunicazione multimediale” all'Università degli Studi di Perugia . Titolo della tesi “Il successo di Lp covers, dagli anni ‘20 ai giorni nostri” . Relatrice la professoressa Giuseppina Bonerba, correlatrice Laura Marozzi.

SI intitola da “giovedì a giovedì” lo spettacolo con Marco Marzocca che andrà in scena il prossimo primo marzo, con sipario alle 21, al teatro Don Bosco di Potenza. Uno spettacolo, o forse un gioco, ove l’attore riesce a fare convivere -non senza imbarazzanti equivoci- i migliori personaggi presentati a Zelig, trasmissione ove Marco Marzocca ha consolidato la propria presenza e fama. Partecipano allo spettacolo, in un rinnovatissimo repertorio, il Notaio ed il domestico filippino Ariel. Ma non finisce qui... Altre sorprese sono in arrivo, e il grande comico non perde occasioni per prendere di mira i tic, le manie e le contraddizioni di noi italiani.

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LE ARCATE

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“Zittotu” con la Scuccimarra

Da “Giovedì a giovedì”

NINFE

PANE

PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San carlo

IL prossimo 28 febbraio sul palco del Teatro Nuovo del Seminario maggiore. Mariagrazia Scucimarra porterà in scena - sipario alle 21 - lo spettacolo “Zittotu”. Polemica, sagace, comica, irriverente..ma soprattutto vera: Grazia Scuccimarra torna in scena al Teatro Nuovo del CDE con la sua specialissima lente d'ingrandimento puntata sul mondo. Come ogni anno ci informa su tutto ciò che avviene, meglio di un Tg o di un quotidiano. Mai scontata, la Scuccimarra questa volta vuole un pò di silenzio essenzialmente da chi lei ritiene corresponsabile del disastro politico, culturale e sociale che è sotto gli occhi di tutti e dui tuttologi, politologi, opinionisti e psicanalisti continuano imperterriti a discettare a "Porta a Porta". La nostra società, dice Grazia, sta vivendo un grande equivoco in cuo valori e disvalori si scambiano di ruolo, confondendo le idee a chi non ha tempo ne' voglia per decodificare i subdoli messaggi che giungono da quel potere che tutto manipola e adatta a se stesso. Ecco allora che scaglia il suo nuovo grido "Zittotu" e che, come una scarica di energia, indirizza la sua satira verso i tanti e tanti problemi oggi di attualità.

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•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444 •Adiconsum •IL 6 MARZO Potenza, Grande Albergo, ore 16 “LA CLASSE DIRIGENTE” Il rapporto 2008 della LUISS

0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390 •Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308

•OGGI Potenza, Biblioteca Provinciale, ore 18 “ARTE DISABILITA” Proiezione film “Lo scafandro e la farfalla”

•Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385

• L’1 MARZO Potenza, Auditorium Conservatorio di Musica “G. da Venosa” 22^ STAGIONE CONCERTISTICA 2009 Il solista e l’orchestra

•Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico 199284284 •Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551

•DON BOSCO• Programmazione sospesa •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Ex 17 - 19.30 - 22 Sala 2 The reader 17.30 - 20 - 22.30 Sala 3 Questo piccolo... 16.30 - 19 - 21.30 Sala 4 La leggenda di un cuore.. 16.30 - 18.40 - 21

Sala 5 Il curioso caso di Benjamin Button 18 - 21.15 Sala 6 La mia miglior nemica 18 - 20 - 22 Sala 7 Underworld 18.30 - 20.30 - 22.30 •DUE TORRI• Il bambino con il pigiama a righe 19 - 21

Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia


Potenza 25 Dopo anni di “gestazione”, ieri si è riunita la prima assemblea dell’organismo Giovedì 26 febbraio 2009

La consulta cittadina sulla scuola Egidio Basile eletto vicepresidente dell’assemblea UNA gestazione di quasi tre anni e poi il battesimo ufficiale, ieri nelle aule del quinto circolo di Potenza, per l’assemblea della “Consulta cittadina sulla scuola”. Con tanto di elezione di componenti e vice presidente. «Una tappa importante l’ha definita l’assessore alla Pubblica istruzione Giuseppe Messina - che si configura come atto conclusivo della delibera comunale che nel 2006 istituì la consulta, ma anche un punto di partenza che sancisce la nascita di un organo collegiale partecipativo e democratico. Arriva dopo tre anni, e a ridosso quasi della scadenza del mandato politico, ma solo perché abbiamo necessitato di tempo per mettere in rete tutte le professionalità, competenze e agenzie presenti sul territorio». Parte integrante del progetto “Potenza città educante”, la Consulta sulla scuola nasce con lo scopo di promuovere interventi educativi e formativi mirati alla formazione della persona umana, ol-

In alto Basile e, a lato, un momento dell’assemblea della Consulta (foto Andrea Mattiacci)

tre che diffondere la cultura della pace, dei diritti umani ma, soprattutto, per offrire agli abitanti del capoluogo opportunità che innalzino il livello civile e di vivibilità

della città stessa. Con occhio particolare per quelle che sono le problematiche che più riguardano il mondo scolastico da vicino. «L’assemblea è un organo con-

sultivo a tutti gli effetti - ha continuato l’assessore - fermo restante il principio per cui a deliberare rimane l’assessore in carica siamo decisi a conferire pieno potere e

valenza a quello che sarà il vice presidente eletto. L’amministrazione svolgerà solo funzioni di garanzia». Quella della consulta ha tuttavia anche una valenza strategica. «A breve la giunta regionale sarà chiamata a deliberare il provvedimento sul riordino del sistema scolastico decidendo anche degli emendamenti presentati dal comune di Potenza. L’esperienza del ridimensionamento e quello della Consulta ci hanno offerto la possibilità di fare sintesi sul modello di scuola che vorremmo». Un sogno che si concretizza, quello dell’elezione delle componenti dell’assemblea della consulta, per il sindaco Vito Santarsiero. «Comincia in tal modo un percorso che porterà la città a essere un unico organismo capace di confrontarsi e riflettere mettendo in campo iniziative educative - ha dichiarato - tutto il mondo della scuola viene così ad essere al centro di un percorso formativo che investe l’intera comunità. Un

modo per fronteggiare i limiti di una riforma scolastica attuata a livello nazionale che penalizzerà fortemente gli istituti del Sud Italia. Un’esperienza senz’altro unica nel suo genere e con pochi precedenti». Dal canto loro Francesco Villani, Egidio Basile, Trotta Adele, Perta Caterina, Pecora Maria, Lepore Angela, Gabbani Lucia, Marsico Marcella, Alfredo Tramutoli, Lavanga Domenico, Lo sasso Rosanna, Sabia Giuseppe, Mancino Massimo, Fiorentino Vincenzo, Marsiko Mirko; gli alunni, i genitori , i docenti e i dirigenti scolastici eletti in assemblea, si metteranno presto all’opera con la messa in rete delle loro attività e con i lavori per convocare l a terza consulta. Lo scopo è quello di «mettere al centro l’interesse supremo di questa città - ha spiegato Egidio Basile, eletto alla vice presidenza - una città senza anima e senza interessi che ha bisogno di rimettersi in gioco». Anna Musacchio

La città by night La denuncia di un “falso d’autore”

Il viaggio tra i locali del martedì grasso

Alberti: «Non è il sequel del megaparti Facebook»

Carnevale in notturna DOPO le maschere del “massaro”, delle “vacche” e dei “tori” a Tricarico, degli “orsi” a Satriano, (maschere tradizionali hanno sfilato per le vie di Aliano, Montescaglioso, Lavello), il carnevale è stato festeggiato anche a Potenza. Purtroppo, non possiamo descrivervi sfilate di carri allegorici e di maschere tradizionali, di “cupa-cupa”, campanacci e tamburelli. Non possiamo raccontarvi di bimbi mascherati che bussano alle porte cantando l’antica filastrocca di «Parat’ e paraticc’ damm’ nu poc d’savcicc’ e s’ nun m’ n vuò dà nata cosa maia dà» per ricevere dolciumi o qualche spicciolo. Eppure, ci fu un tempo in cui si organizzavano sfilate di carri allegorici che terminavano il percorso con il falò del simbolico fantoccio “Carnevale” e la premiazione della maschera più bella. Erano gli anni ottanta, quando in città ancora si respiravano gli strascichi dell’antica tradizione carnevalesca lucana. Quella che, secondo le cronache antiche, era fatta di balletti, breve recite, mimiche dei “pezzanti”, i “braccial”, che sbeffeggiavano i signori. Da allora il fuoco che bruciava “Carnevale”, a Potenza, si è spento pian piano. Le uniche tracce di questa tradizione si possono scovare, oggi, nella manciata di coriandoli agli angoli dei marciapiedi del centro storico, in qualche bimba che passeggia sollevando la lunga gonna del vestito da principessa, nelle vetrine di alcuni negozi addobbate con mascherine e stelle filanti, dall’odore di ragù con la salsiccia e di “chiacchiere” con lo zucchero, tipico dolce lucano. E poi ci sono le feste in maschera nei locali del capoluogo, quelle che una volta si chiamavano “veglioni”. Queste, sono state organiz-

Guido Alberti e un momento del primo party ufficiale Facebook

zate in diversi pub e discoteche del posto. Tra i tanti: le discoteche Moonlight, Basilikos e Cincillà, i pub Double Douce e Il Picchio Slow Food, le vinerie New Evoè e Tenuta Le Querce. Per iniziativa dei proprietari e gestori dei locali stessi o di un piccolo gruppo di giovani amici potentini, come nel caso de Il picchio. Antonello Condelli, uno dei ragazzi da cui è partita la proposta, spiega così come nasce l’idea: «Dopo i tanti Capodanno organizzati con il solito gruppetto, abbiamo pensato di provare con il carnevale perchè uno dei pochi momenti rimasti per far rivivere le tradizioni e festeggiarle insieme con gli amici». Per molti giovani potentini, infatti, il carnevale è momento di aggregazione, per solidificare i rapporti già esistenti e istaurarne degli altri. E magari, nascosti da una maschera, diventa tutto più facile. Così, la sera del martedì “grasso”, tra chi gioca con la propria imma-

gine travestendosi da vecchietta, da perfetto Jack Sparrow, da suora, da simpatica Puffetta, da consueta Minni, da sceicco o da dark lady, c’è chi indossa una maschera che copre solo il volto. In questa festa dei “folli” impossibile non notare chi ha deciso di interpretare altro che sè stesso. Uno di loro, G.D. L, confessa: «spinto dal pregiudizio sul carattere provinciale di questa città ero convinto che nessuno si mascherasse. Adesso me ne vergogno». Nulla di più sbagliato. Il Carnevale per molti giovani potentini è ancora una delle occasioni per trasgredire, per partecipare a quel gioco di ruoli tipicamente infantile, «quando bastava una maschera per sorridere», riprendendo le parole di una provocante giovane anni ‘30 in cui ci imbattiamo durante la festa, insieme ad una splendida parrucca riccia anni 70 che ondeggia alle note di Le Freks (cantata dal gruppo Chic, dall’album C’est chic,1978).

Musica anni settanta, ottanta e divertentismo le note di questo carnevale 2009. Non poteva mancare il trenino a ritmo del classico Cacao Meravigliao. Stesso clima si respira al Double Douce, preferito soprattutto dai teenager grazie alle diverse feste universitarie a cui partecipano gli studenti dei primi anni. Un po’ diversa l’atmosfera da Tenuta le Querce e New Evoè, anche per il diverso target di riferimento. Al New Evoè, per esempio, la serata si apre con il concerto live di un gruppo blues per proseguire con musica di tutti i generi in modo da dare la possibilità sia di ballare che di conversare, per chi lo avesse desiderato. Tante le iniziative dei giovani potentini, nello sforzo di unire vecchio e nuovo, tradizione e modernità, offrendo magari, perchè no, anche un bicchiere di buon vino rosso e un caldo piatto di cavatelli, fagioli e cotica, da far venire l’acquolina in bocca. Anna Martino

“CAVALCARE l’onda”, “Seguire la scia”. Non stiamo per parlare di surf, ma di eventi, di concorrenza, di idee non proprio originali che prendono ampiamente spunto da cose già dette o già viste. Guido Alberti, studente di ingegneria all’Università degli Studi della Basilicata, è l’ideatore di “Effessbook”, il primo megaparty per gli utenti “Facebook” della Basilicata. L’evento, svoltosi lo scorso 27 dicembre presso il “Cincillà-Basiliko’s” di Potenza, ha ottenuto un innegabile successo. Oltre mille presenze per un party gemellato con New York, Dublino, Buenos Aires. E proprio mentre Guido pensa a un secondo megaparty da organizzare, magari in estate, ed è alla ricerca della location ideale per un sequel ancor più riuscito, ecco che «altri, nello stesso locale - dice contrariato - stanno per dare vita ad un party simile al mio, volendone evidentemente sfruttare il successo». E’ infatti prevista per questa sera una festa. «Che la serata riesca magari anche meglio della mia - afferma - non mi secca affatto, anzi, penso che la concorrenza faccia bene per essere invogliati a migliorarsi, ma contesto la propaganda dell’evento che ritengo poco corretta. Sulle locandine che pubblicizzano il party si parla di secondo evento facebook, ma tengo a precisare che non si tratta del secondo megaparty». Comprensibile il disappunto manifestato da Guido che ha fondati timori. «Sia in caso di riuscita che di flop del prossimo evento in programma sostiene Guido - il secondo party “Effessbook” rischia di essere compromesso. Avendo confuso le idee con una propaganda ingannevole o quanto meno sibillina, se la festa di giovedi dovesse riuscire c’è rischio che ci si stanchi di questi eventi legati a “Facebook”; se viceversa, non dovesse andare bene, comunque la partecipazione al secondo vero megaparty ne sarebbe pregiudicata». Come dire, allora, ricorrendo nuovamente ad una frase fatta, “diffidate delle imitazioni”. Simona Brancati


Giovedì 26 febbraio 2009

26 Tito Lo stato di agitazione dei lavoratori del depuratore potrebbe avere grandi ripercussioni

«Servizi essenziali a rischio» Il consigliere Tisci apprezza Navazio e condanna la Regione TITO - «I servizi essenziali sono a rischio a causa dello stato di agitazione dei lavoratori del depuratore di Potenza». Stato di agitazione che, per i componenti dell’Osservatorio cittadino, comporta un «“rischio ambientale-sanitario” per la comunità». Non solo. Allo stato di agitazione dei lavoratori addetti al depuratore c’è da aggiungere le «dimissioni del direttore generale dell'Acta; le denunce dell'Ugl sul mancato rispetto della normativa antinfortunistica e prevenzione dei lavoratori del Cotrab». L’interrogativo che si pone il portavoce dell’Osservatorio cittadino, Vincenzo Belmonte, è: «ma cosa sta accadendo nella gestione di tre dei servizi nevralgici della città?» che ha anche aggiunto come «di contro non fa piacere a nessun potentino scoprire che, sulla base di una classifica redatta dal “Sole 24 ore”, Potenza è tredicesima tra le città capoluogo d'Italia per la spesa di funzionamento degli uffici (e quindi dei servizi al cittadino) che ci costano 331 euro a testa». Per Belmonte «la vicenda del depuratore ha toccato toni grotteschi con il pignoramento dei fondi che il commissario Asi era riuscito a racimolare per pagare gli stipendi arretrati

L’impianto di depurazione di Potenza

dei dipendenti della ditta Giuzio che gestisce in appalto l'impianto. Si “scherza con il fuoco”, sottovalutando che il depuratore assolve ad un ruolo importantissimo per il capoluogo e l'hinterland. Come del resto fa l’Acta che continua ad agire nel limbo pubblico-privato con la trasformazione in spa sempre rinviata forse in attesa che con le prossime elezioni vi sia un “riassetto” dei poteri». Le dimissioni del direttore Acta, intanto, «nascondono un grave conflitto tra presidenza politica e direzione tecnica anche in questo caso a di-

scapito degli utenti che non sono soddisfatti dei servizi erogati e ben pagati. Infine, la situazione del Cotrab è segnata da precarietà e disorganizzazione che sono poi gli elementi che determinano la sfiducia degli utenti nell'utilizzo dei servizi pubblici di trasporto urbano». Sulla questione dei lavoratori del depuratore è intervenuto anche il consigliere regionale di An, Antonio Tisci. L’Argaip gestisce per conto dell'Asii servizi ambientali, e lo stato di agitazione rischia di compromettere pro-

prio la situazione delle aree ambientali. «E' davvero eccessivamente rumoroso - ha spiegato l’esponente politico di An - il silenzio della Regione che non interviene per garantire gli stipendi e, quindi, il corretto funzionamento del servizio. Per l'ennesima volta siamo costretti a registrare il grido di dolore del commissario dell'Asi Ernesto Navazio che malgrado la sua buona volontà non è messo nelle condizioni di risolvere i problemi del consorzio industriale». Insomma «senza un intervento straordinario della Regione la situazione non arriverà mai a nessuna soluzione se ogni volta che sono pronti i soldi per lo stipendio dei lavoratori arrivano i pignoramenti sulle stesse somme per debiti pregressi del Consorzio industriale». Per Tisci «è evidente che non è possibile continuare in un equilibrio così precario, con lavoratori senza stipendio e servizi non garantiti, il tutto nella più totale indifferenza della Regione Basilicata che si riempie la bocca sulla legge sulla competitvità e sugli interventi per le imprese ma poi dimentica di garantire il funzionamento dei consorzi industriali e gli stipendi ai lavoratori.

Pietragalla Il calendario della Pro loco

Dodici mesi dedicati a usi e costumi PIETRAGALLA - Le iniziative legate alla tradizione locale di un qualunque centro abitato consentono sempre di far conoscere alle nuove generazioni caratteristiche, usi e costumi del luogo in cui si vive e si risiede. Il calendario creato dalla Pro Loco Pietragalla per l'anno 2009 sta riscuotendo davvero tanto successo tra i cittadini del paese e fra i tanti pietragallesi che risiedono oltre i confini comunali così come lo si ritrova anche in molti uffici istituzionali locali e tra quelli dislocati a livello provinciale e regionale. Questa iniziativa d'altronde già nel passato ha avuto un grande successo ed apprezzamento da parte della pubblica opinione. In pratica per ciascuno dei dodici mesi sono stati riproposti alcuni scor-

ci tipici e caratteristici di Pietragalla risalenti dai trent'anni e fino a sessant'anni fa con tutto ciò che caratterizzava la vita in quegli anni della metà del 1900. Ad esempio viene proposto il quartiere San Cataldo completamente innevato intorno agli 60’ con tutte le strutture edilizie ed ambientali dell'epoca, oppure Via Nova (arteria che nasce dalla prosecuzione di Via Vittoria Emanuele III° e Via Cadorna) che si caratterizzava per la presenza di un tipico selciato che rappresentava in pratica un opera d'arte per come era stato realizzato, grazie al lavoro di scalpellini pietragallesi e pugliesi che lavoravano la pietra direttamente sul posto. Per i singoli mesi sono rappresentate altre aree cittadine come Largo Fontana Grande e Piazza Maggio o il cen-

A Pietragalla rinviata la gara di pesca alla trota PIETRAGALLA - Era in programma per domenica scorsa il primo appuntamento con la gara di pesca sociale alla trota presso il torrente Rosso in agro del comune di Pietragalla organizzato dall'associazione pesca sportiva Alto Bradano di Pietragalla associata dal primo gennaio 2009 alla federazione italiana pesca sportiva ed attività subacquee. I responsabili locali dell'associazione sportiva hanno deciso di rinviarla e ciò è stato determinato dalle abbondanti nevicate verificatesi durante la scorsa settimana che non

hanno consentito di adempiere a tutte le fasi preparatorie inerenti la stessa manifestazione e per evitare soprattutto i problemi legati alla sicurezza durante la stessa gara degli stessi partecipanti. In questa maniera viene posticipato l'avvio ufficiale dell'attivitàsportiva al prossimo mese di marzo, indipendentemente se questo primo appuntamento viene recuperato o meno, in quanto a marzo era stato già fissata una gara all'interno delcalendario stilato per la corrente stagione agonistica. an.be. potenza@luedi.it

Uno scorcio del palazzo ducale

tro storico cittadino, per citare solo qualche area. In definitiva si è voluto tratteggiare alcuni aspetti e caratteristiche della vita passata, che di conseguenza hanno avuto l'apprezzamento dei cittadini che hanno acquistato, con una semplice e modica offerta in denaro, il calendario pietragallese. an.be. potenza@luedi.it

Pietragalla Le strade hanno subito danni per il maltempo

Viabilità rurale disastrata Sopralluogo del sindaco

Uno degli smottamenti causati dal maltempo

PIETRAGALLA - Le intense ed abbondanti pioggie che hanno caratterizzato il mese di dicembre 2008 e gennaio 2009 hanno avuto ripercussioni sul territorio pietragallese provocando tutta una serie di consistenti danni in particolar modo alla viabilità rurale. Inoltre le nevicate di questi ultimi quindici giorni non hanno fatto altro che accentuare le problematiche legate alla stabilità dei luoghi interessati. Nello specifico il primo cittadino dell’amministrazione comunale di Pietragalla Rocco Iacovera ha effettuato nei giorni scorsi una serie di sopralluoghi nelle aree interessate per valutare l'entità dei danni che sono stati localizzati in tutti i settori dell'esteso territorio municipale. In contrada Lavannina ci sono danni all'arteria viaria di collegamento alla strada statale con una serie di avvallamenti e movimenti franosi che ne minacciano la stabilità così come nell'area rurale denominata "Valle dei Cacciatori" sito in cui la strada comunale è minacciata da una serie di smottamenti franosi.

Stessa situazione è stata individuata sulla vecchia arteria comunale, la quale si caratterizza per tutta una serie di smottamenti, che da Pietragalla conduce alla frazione San Giorgio, strada che corre parallelamente alla strada statale 169 e alla Potenza-Melfi attraverso le quali si arriva alla località San Giorgio, effettuando però un percorso più lungo. Infine in prossimità della stessa Frazione San Giorgio si notano altre situazione negative sulla viabilità rurale. Il sindaco del paese e i responsabili dell'ufficio tecnico comunale hanno stilato un corposo dossier comprensivo della relazione tecnica con la stima complessiva dei danni provocati dalle pioggie degli ultimi mesi, da inviare all'Ufficio Difesa del Suolo della Regione Basilicata al fine da poter adottare le decisioni conseguenti per ottenere ed adottare in futuro gli interventi di messa in sicurezza e rendere praticamente nuovamente funzionali le arterie interessate dagli eventi franosi. Antonio Bevilacqua potenza@luedi.it

L’INTERVENTO «Più iniziative per evitare la fuga dei cervelli» PER individuare quale sia il percorso formativo tale da garantire una futura occupazione, non basta promuovere, da parte dell'amministrazione comunale ed in collaborazione con l'associazione di volontariato Gruppo Coordinamento Donne, l'apertura di uno sportello sperimentale di orientamento. Il circolo Nuova Italia di Avigliano invita l’assessore Santoro a meno protagonismo e ad attivarsi affinché i nostri meritevoli diplomati e laureati non siano costretti ad emigrare per mancanza di lavoro. Sia data la possibilità, ai nostri giovani laureati e diplomati, di raccontare e dialogare con chi si appresta ad iniziare un percorso di formazione superiore, o con chi, acquisito un titolo, manifesta l'intenzio-

ne di cimentarsi nel mondo del lavoro. Da tale incontro-confronto, potranno individuare quale è il percorso di formazione più adatto a garantire un'occupazione, quali scuole, facoltà o atenei sono in grado di rispondere alla domanda di nuove professionalità che il mercato richiede. Questo dialogo consentirà di definire anche le cause del corto circuito in atto nel nostro Paese, bloccato ed incapace di dotarsi di una classe dirigente in grado di sostenere le sfide della contemporaneità. Studio e lavoro: due mondi che appaiono incontrarsi più per caso e non come naturale conseguenza. Diplomati, laureati e disoccupati: ecco l'identikit di tanti giovani aviglianesi che investono soldi ed energie per aumenta-

re il proprio valore aggiunto e trasformare il foglio di carta in un lasciapassare per una professione che, forse, non eserciteranno. In conclusione, invitiamo l'assessore Santoro ad applicare quanto contenuto nell’articolo 44 della Legge regionale 31 del 24 dicembre 2008 che prevede la promozione, l’arricchimento delle conoscenze e l’incremento delle esperienze formative a beneficio dei migliori e brillanti giovani diplomati e laureati lucani. La Regione Basilicata sosterrà la loro partecipazione a percorsi individuali di tirocinio formativo retribuito nelle pubbliche amministrazioni. Circolo Nuova Italia “Solzhenitsyn” di Avigliano


Giovedì 26 febbraio 2009

27 Atella Concitata assemblea delle maestranze dello stabilimento ex Vicenzi nella Valle di Vitalba

Mister Day: l’ora della rabbia I lavoratori chiedono a De Filippo chiarezza sul futuro ATELLA - Non c'è pace per i 150 lavoratori dell'ormai ex stabilimento del gruppo Vicenzi nella Valle di Vitalba. Chiusura, mobilità, cassa integrazione. Una lotta feroce con le unghie e con i denti per difendere il proprio diritto al lavoro. Una lotta in cui gli ex dipendenti si sentono soli, abbandonati sia dai sindacati che dalla politica. Dalla rabbia e dall'amara constatazione della realtà parte la richiesta al presidente De Filippo perché intervenga soprattutto per fare chiarezza. Il 10 dicembre i lavoratori inviano una lettera al sig. Vicenzi che li sta mettendo alla porta e con essi il futuro delle loro famiglie. Una lettera piena di angoscia. Lo stabilimento definito fino a poco prima “il fiore all'occhiello” del gruppo ora deve chiudere. Una lettera piena di perché. Vicenzi risponde alla missiva i primi giorni di gen-

naio scaricando tutte le responsabilità della chiusura sul governo della Regione Basilicata. Uno smacco se si pensa che lo stabilimento si reggeva su finanziamenti regionali. Vicenzi non ha mai investito un euro in Basilicata, anche gli stipendi dei dipendenti non erano versati dall'azienda. In tutti e tre gli anni seguiti al crac Parmalat Vicenzi ha acquisito il marchio Mr Day mentre per la retribuzione dovuta ai lavoratori lucani, ha semplicemente usufruito della cassa integrazione. La risposta del gruppo dolciario ha lasciato ancora più rancori e perplessità negli animi dei 150 lavoratori che hanno deciso di rivolgersi per via diretta al presidente della Regione. «Di certo - si legge nella lettera inviata il 16 febbraio per mail e fax al presidente De Filippo - non le sarà sfuggita la nostra presenza nel consiglio regione del 10

Febbraio 2009 finalizzata ad una manifestazione civile e silenziosa ma contenente una stato di rabbia imploso nei nostri animi. Avrà di certo notato le nostra magliette bianche con su scritto “cassaintegrato per causa vostra”. La nostra era una provocazione finalizzata ad un'attenzione da parte vostra sul perché accusavamo voi della nostra condizione, ma soprattutto era quella di difendere la nostra Regione i suoi lavoratori da accuse sottoscritte verso le istituzioni Regionali formulate dalla proprietà nella persona del Cav. Giuseppe Vicenzi il quale con una lettera indirizzata a tutti i lavoratori giustificava la chiusura dello stabilimento con l'aggravante verso la Regione Basilicata«. Una richiesta di coinvolgimento estesa a tutti gli amministratori locali. Intano le voci sul temuto smantellamento dei macchinari

presenti in fabbrica si fanno più forti. Addirittura dalla settimana prossima è prevista la cessazione dell'attività di vigilanza. Senza i preziosi macchinari anche i probabili imprenditori interessati all'acquisto come Dorsogna verrebbero meno. «L'iter non è stato ancora completato - afferma Michele Giura rsu dallo stabilimento non si può muovere niente. L'imprenditore ha una responsabilità sociale. Quello che vorremmo capire è a quali condizioni sarà venduto lo stabilimento e chiedere al presidente De Filippo di farsi promotore di questo accordo». Domande che per il momento restano irrisolte. Da questa mattina intanto parte un nuovo presidio davanti i cancelli della fabbrica, dove si spera, che i lavoratori non saranno ancora una volta soli. Lucia Nardiello provinciapz@luedi.it

Melfi Crisi alla Comunità montana del Vulture

Sonnessa e Buonacaro del Pd: «Stiamo dalla parte di Bufano» RIONERO - Bufano incassa la stima anche di Antonio Sonnessa, capogruppo per il Pd a Meldi e di Luigi Buonacaro della segreteria della città di Federico II. In una nota chiariscono la loro posizione «Ribadendo che siamo del Pd e non della Pdl, siamo anche noi come i dieci consiglieri della Pdl, con Tonio Bufano”. Lo affermano, in un comunicato stampa, Antonio Sonnessa, capogruppo per il Pd, a Melfi, e Luigi Buonacaro, della segreteria del Pd di Melfi. «Il Presidente Bufano – si legge nella nota - è stato attaccato solo perché non è parte integrante di un sistema che adotta la legge imperante del si». «Questo attacco degli amici del Pd è un attacco personalistico e non politico, dettato solo da interessi personali e non per l’interesse della gente del Vulture. Come uomini del Pd ci teniamo fuori da questo scempio e da un modo di far politica che non giova al Vulture e alla Basilicata. Chiediamo pertanto un chiarimento politico al piu’ presto che metta in chiaro questa complessa e deleteria storia, politica solo di nome». Dunque dopo le dimissioni in massa della giunta della Comunità montana, la presa di posizione del presidente sfiduciato e gli attestati di stima di buona parte del Pd, la crisi in seno all’ente scrive un altro capitolo, in vista di un chiarimento che appare essere prossimo.


Giovedì 26 febbraio 2009

28

Venosa Il segretario: «Il documento è una vergogna per tutta la città di Orazio»

Regolamento: il Pdci pronto alla lotta VENOSA - Dopo la sonora bocciatura dei giorni scorsi da parte dei tecnici, il regolamento urbanistico continua a far parlare. Nelle piazze, nei bar, nei rioni e persino su internet l’argomento è diventato scottante. E’ scaduto martedì scorso il termine ultimo per presentare eventuale suggerimenti per l’eventuale cambiamento. Non è scaduta invece la polemica politica che intorno all’argomento è profondamente divisa. A prendere la parola è il

Partito dei Comunisti italiani, che in una nota del segretario Rocco Pugliese, esprimono tutta la loro contrarietà al documento. «Ormai a Venosa - si spiega nel comunicato - la Giunta comunale, che è alla fine del suo mandato, lavora solo per portare a compimento le promesse fatte in campagna elettorale, alle spalle di una coalizione di centro sinistra che aveva creduto in un progetto politico. Agli amministratori (cui non è mai interessato nulla della città) sfugge che alcuni servizi funzionano a singhioz-

zo e sempre a discapito del cittadini. E' da un bel po' che l'Ufficio Tecnico da molti giorni è chiuso e non si venga a dire che non c'è personale, visto che con i trasferimenti ed altri arzigogoli il Comune si è dotato di 2 ingegneri, 1 architetto, e di tanti geometri, alla pari dei grandi comuni». «E' chiaro - continua Pugliese - che agli amministratori interessa portare a termine la bruttura (che vede ancora una volta penalizzati i disoccupati) dei finti avvisi pubblici ed approvare un regolamento urba-

nistico che rappresenterà un'altra vergogna per la città di Orazio, dal momento che sarà approvato da una sola parte della maggioranza». «Il nostro Partito, insieme ad altre forze (Sdi) ha presentato osservazioni al Regolamento Urbanistico dopo ampi confronti con tecnici e cittadini. Ci auguriamo che le stesse vengano discusse e prese in considerazione visto che gli strumenti urbanistici rappresentano il punto più alto e qualificante per lo sviluppo del territorio».

Uno scorcio di Venosa

«Il Pdci - conclude il segretario sezionale - comunque lavorerà alla preparazione di una giornata di lot-

ta cittadina al fine di impedire che si consumi un ulteriore scempio nella nostra città».

Banzi Il primo cittadino: «Non sono stati rispettati i criteri di organicità ed omogeneità»

«Faremo appello al governatore» Ridimensionamento scolastico: Vertone pronto alla battaglia La questione legata al ridimensionamento scolastico scrive un altro capitolo. Dopo i febbrili incontri dei giorni scorsi, diversi sono i comuni che hanno maldigerito il ridimensionamento. Sul tavolo della discussione il solito problema: la mancata concertazione con i sindaci. La Regione, infatti, ha approvato un piano, lo scorso 17 febbraio, lontano da quelle che erano state le richieste dei comuni. Tra i sindaci più combattivi è Nicola Vertone di Banzi. Non si è affatto calmato, il turbinio delle polemiche (tutte legittime) insorte a seguito dell'approvazione del “piano di ridimensionamento degli istituti scolastici” da parte della Giunta regionale. L' ultimissima notizia, per quanto riguarda la zona dell'Alto Bradano, è che il Capogruppo del Pd (Erminio Restaino) ha promulgato un emendamento a favore del rientro di Banzi nel comprensivo di Genzano. Il sindaco bantino (Nicola Vertone) è fra i più combattivi nell' opporre una

Bambini a scuola

ferma resistenza (dettagliatamente motivata) a quella che viene definita, all'unanimità, una «scellerata» legge; in merito alla quale, su queste stesse pa-

gine, ieri, ha espresso le proprie stringenti critiche anche il gruppo consiliare “Sinistra per Genzano”. Ieri sera, proprio a Genzano si è tenuto un Consi-

glio comunale, con tema “scottante” all'ordine del giorno appunto quello del “ridimensionamento”. Terremo aggiornati i lettori sugli sviluppi che se-

guiranno. Intanto abbiamo voluto sentire Vertone in quanto a ciò che è invece emerso a Banzi nel corso della seduta consiliare tenutasi martedì. «Abbiamo indetto questo Consiglio Straordinario - ci dice il sindaco, il quale assieme ad altri colleghi ha direttamente espresso in Regione il proprio parere - per trattare la delibera della Giunta Regionale che, senza alcuna motivazione e contrariamente a quanto precedentemente approvato dal Consiglio Provinciale e dalla stessa Giunta Regionale, ha scorporato Banzi dall'Istituto Comprensivo di Genzano di Lucania, unendo i plessi bantini a quelli di Acerenza». «Il tutto - aggiunge Vertone - senza il dovuto rispetto dei criteri di organicità ed omogeneità del territorio, se si considera che il Comune di Banzi dista appena 6 chilometri da Genzano ed oltre 28 da Acerenza». «All'unanimità - continua con fermezza - il Consiglio ha deciso di fare appello al Presidente della Giunta Regionale di Basilicata affinché sia revocata

la citata deliberazione n. 259/2009; e sia invece riconfermata la n. 2215, adottata con i poteri del Consiglio in data 29.12.2008, con prosieguo in data 30.12.2008». «Si tratta, in sintesi - ci spiega Vertone - del piano adottato dalla Provincia di Potenza, redatto con la dovuta concertazione delle autonomie locali e scolastiche, e che attua, appieno ed efficacemente, un dimensionamento scolastico consono alle esigenze dei territori». Nel concludere, il sindaco afferma anche di aver demandato alla Giunta Comunale di vigilare sulla vicenda e, «ove occorresse, ad impugnare ogni atto pubblico contrario alla volontà espressa dal Consiglio Comunale nelle opportune sedi giudiziarie» Genitori ed insegnanti, inoltre - ci viene detto hanno costituito un comitato ed hanno minacciato interventi forti fintanto che non si raggiunga il risultato consideratoirrinunciabile: ovvero, l' iscrizione dei bambini presso il comprensivo di Genzano». Gianrocco Guerriero provinciapz@luedi.it

Venosa: di scena la comicità di Dado VENOSA- Nuovo appuntamento questa sera (26 Marzo) per la stagione teatrale 2009 organizzata dall'Amministrazione comunale di Venosa in collaborazione con Cose di Teatro e Musica. A salire sul palcoscenico del teatro Lovaglio con “Onesto ma non troppo”. questa volta è il comico Dado: ““Onesto ma non troppo” è stato scritto dallo stesso Gabriele Pellegrini (in arte Dado) in collaborazione con Mario Scaletta per la regia di Augusto Fornari- ci anticipa Antonello Condelli di Cose di Teatro e Musica- Ispirandosi al Teatro Canzone di Giorgio Gaber, rivisitandolo e reinterpretandolo, Dado affronta i temi di tutti i giorni. Un supereroe stralunato, onesto.. ma non troppo, che lotta contro le stranezze e le barriere della vita quotidiana: dalla difficoltà di approccio con le donne,alla difficoltà economiche causate dall'eu-

ro e dalla nuova finanziaria, dalle incongruenze della politica italiana e di quella estera, alla religione cristiana, all'antisemitismo,alla burocrazia anticittadino” . Sul palco Dado compie un singolare viaggio all'interno della sua scenografia, una sistemazione del palcoscenico tutta particolare che ben si sposa con il suo look di eccentrico canzoniere. “Si mette in gioco in una nuova veste di attorecantante-over trenta, consapevole di essere cresciuto, e di vivere in una realtà che vuole denunciare nell'unico modo che ben si confà al suo stile: con la chitarra in mano e l'ugola che spiazza, coinvolgendo nello show i quattro componenti della sua band.- sottolinea Antonello Condelli- Alternando i brani del suo repertorio classico,arrotolandosi e srotolandosi le maniche,ai nuovi monologhi esilaranti graffianti e talvolta

amari, si dona al suo pubblico in tutta la sua completezza artistica” Sono centoventi minuti ininterrotti che evidenziano il talento di un grande attore, che sa interpretare con successo una prova impegnativa, consapevole di rivolgersi e di dialogare con un pubblico eterogeneo. “Sta riscuotendo un buon successo tra il pubblico il programma che abbiamo predisposto per la stagione teatrale 2009- precisa Roberto Preite, assessore comunale al turismo e spettacolo- A momenti di evasione e si alternano momenti di riflessione. In questo modo il teatro assolve al suo compito di far divertire, ma anche di essere strumento di denuncia di limiti-vincoli-contraddizioni e di spinta e stimolo al cambiamento”. Prossimo appuntamento al Teatro Lovaglio per la stagione teatrale il 10 Marzo con lo spettacolo musicale “Li-

Dado

bertà è partecipazione”, regia di Domenico Laddaga, con la Compagnia Le vinacce. Un viaggio che ripercorre le tappe più significative della vita di Gaber, che a un certo punto non ha più avuto la forza di volare “perché il sogno si è rattrappito”. Vengono ripro-

posti messaggi e moniti dell'artista scomparso :dalla sconfitta dell'ideale politico alla rivoluzione sessuale, dalla corruzione delle istituzioni alla riconcettualizzazione della famiglia. Giuseppe Orlando provinciapz@luedi.it



Giovedì 26 febbraio 2009

30 Marsico Nuovo Dibattito a più voci alla presenza di esperti, insegnanti e politici locali

Scuola: obiettivo sicurezza Altobello: «Tutelare e conservare il patrimonio pubblico» MARSICONUOVO - Un agire comune per una programmazione che possa favorire la sicurezza nella scuola e la manutenzione. Questo quanto emerge dal tavolo a più voci che si è tenuto ieri sera presso il liceo scientifico di Marsiconuovo, organizzato dalla dirigente del plesso, Camilla Schiavo, dall'assessorato all'istruzione della Provincia di Potenza e dall'ufficio scolastico regionale. «Una tavola rotonda perché ci sia un confronto che coinvolga tutti i livelli di responsabilità sul tema della sicurezza» questo lo spirito dell'incontro come spiega la dirigente Schiavo, ma anche un modo per sottolineare la necessità di «sviluppare una cultura della sicurezza- aggiunge Domenico Vita- perché la legislazione deve essere necessariamente accompagnata da una crescita della cultura nei cittadini». Una discussione che entra, fin da subito, nel vivo con la premessa del direttore dell'ufficio Scolastico Regionale per la Basilicata, Franco Inglese che afferma: «L'attuale situazione non permette grande azione ai dirigenti scolastici che rischiano di essere gli ultimi responsabili. E' necessario procedere, è qui

MARATEA Pittella: «Preservare villa Nitti” MARATEA - «Quale futuro per villa Nitti a Maratea?». E’ quanto si chiede il consigliere regionale Marcello Pittella che ha presentato un’interrogazione sui lavori di completamento della struttura e del suo circondario.«Da informazioni assunte - riferisce Pittella - si evince che le somme stanziate, se le notizie in mio possesso sono esatte, dovrebbero consentire di affrontare e portare a termine solo i primi due punti succitati, lasciando scoperto il terzo punto, quello relativo alla sala convegni di cento posti. Questo sapendo, anche, che - aggiunge l'esponente del Pd - la Soprintendenza ha eseguito il progetto, esperito la gara e sta anche seguendo il lavori di cantiere e considerando il fatto che, ragionevolmente, i lavori potrebbero essere conclusi nell'arco di tempo di qualche mese». Alla luce di quanto esposto, il consigliere Pittella interroga l'assessore regionale al ramo per sapere: «dove si intendono reperire le somme necessarie per il completamento del progetto e qual è l'ammontare di tale cifra». Il consigliere ritiene opportuno conoscere «se non si ritengache un innovativo e pieno utilizzo del patrimonio rappresentato da Villa Nitti, non vada ad incidere efficacemente sull'economia dell'intero hinterland di Maratea».

chiamo in campo la politica, con una programmazione ad ampio raggio in cui gli investimenti sia canalizzati sugli edifici nelle aree con una crescita demografica. Alla politica chiediamo risposte e che ci vengano illustrate le azioni future perché anche la scuola possa indirizzare i suoi sforzi in tal senso». Risposta immediata dalla politica che, mediante il presidente della Provincia, Sabino Altobello commenta: «Certamente la Basilicata come tutte le regioni ha li-

nee d'ombra e di luce ma quello che mi preme sottolineare è che alla scarsa cultura della sicurezza spesso bisogna associare un deficit di spirito di tutela del patrimonio pubblico. In questo momento di crisi economica, il problema sicurezza si lega a quello dell'occupazione e la politica dovrebbe individuare un modo per valorizzare, tutelare e garantire la tutela del patrimonio pubblico, modo forse anche per tamponare la crisi dell'occupazione». E i primi interventi generali

lasciano spazio agli interventi tecnici con l'esordio di Pasquale F. Costante, responsabile dell'ufficio tecnico di coordinamento regionale per la sicurezza nelle istituzioni scolastiche: «Sicuramente la strada intrapresa oggi, quella del confronto, è quella che deve essere conseguita. I dati sulla regione non sono incoraggianti ma in linea con quelli della media regionale. Già nel prossimo mese si avvierà questa ricognizione delle scuole che permetterà per la prima volta nella storia di attuare una valutazione del rischio mediante l'ausilio dei responsabili tecnici delle scuole». Con un excursus variegato che coinvolge le varie responsabilità e i vari uffici, non mancano le indicazioni di tipo giuridico con l'apporto del magistrato, Alberto Iannuzzi che nel spiegare le responsabilità dei dirigenti ha concluso: «Il ruolo della magistratura è repressivo, ormai quando questa interviene il danno è fatto, è necessario invece focalizzare l'attenzione sulla prevenzione, con un adeguato coordinamento tra gli enti responsabili». Francesca Gresia provinciapz@luedi.it

IL PERSONAGGIO

Il presidente della Corte costituzionale è stato pretore in Lucania

Un pò di Lagonegro nella carriera di Amirante

Il presidente Francesco Amirante

Ex Lucana, oggi un nuovo incontro MARATEA - Ancora tutto fermo per la reindustrializzazione della ex Lucana Calzature di Maratea. Le rappresentanze sindacali di categoria, che oggi pomeriggio si incontreranno con gli operai, sono preoccupati per l'assenza di segnali positivi dalla Regione Basilicata. Ma l'assessore regionale alle Attività produttive Gennaro Straziuso, ribadisce che la pratica della ex Lucana “sta andando avanti”. I cancelli del calzaturificio di Passo Colla si sono chiusi otto anni fa, con il fallimento appunto della Lucana Calzature nel dicembre del 2000. Gli operai che fanno ancora parte della piattaforma lavorativa dell'opificio (che alla fine degli anni novanta ha sfiorato le 300 unità con l'assorbimento dei lavoratori dell'ex fabbrica di lampadine Siel di Lagonegro e nuove assunzioni), sono circa 180. L'anno scorso, la Legge Regionale n. 28 per il recupero di siti produttivi inattivi, riaccese le speranze per la ripresa dell'attività produttiva anche nel La-

gonegrese. Ad oggi, però, un incontro tra le parti per gettare le basi per l'emanazione dell'avviso pubblico destinato alle imprese interessate, ancora non c'è stato. Per questo, la Femca-Cisl, la Filtea-Cgil e la Uilta-Uil, hanno convocato per oggi pomeriggio a Maratea un'assemblea con gli operai della ex Lucana. «Per una disamine della vertenza in corso - dicono le rappresentanze sindacali - che ad oggi non ha ancora visto la stesura del bando che interessa il Lagonegrese». «L'assemblea concordata anche con i colleghi - sottolinea Gerardo Casaletto della Cisl - nasce dalla preoccupazione per un territorio già fortemente penalizzato e su cui il governo regionale ha dimostrato poca sensibilità». Nel corso della riunione, inoltre, spiega Casaletto, si discuterà anche «di quelle persone che sono ritenute vecchie per il lavoro e giovani per la pensione». Francesco Zaccara provinciapz@luedi.it

Senise e Viggiano, controllo del territorio dell’Arma SENISE - Sequestrati 10 fucili da caccia detenuti in maniera illegale, 1 pistola, 53 cartucce cal. 7,65, 166 cartucce cal. 20, 10 cartucce cal. 16, 2 coltelli a scatto di genere vietato. Per questo sono state denunciate 13 persone. E’ questo il risultato di un servizio di controllo straordinario del territorio operato dai carabinieri della compagnia di Senise, coordinati dal capitano Biagio Simonetti. I denunciati sono stati ritenuti responsabili, a vario titolo, di violazioni connesse alla normativa sulla detenzione ed il trasporto di armi o munizionamento. Tempo di controlli anche nei locali

pubblici da parte dei carabinieri. I militari dell’Arma della compagnia di viggiano, coordinati dal capitano Sabato D'Amico, nell'ambito di un servizio a largo raggio, effettuato nei comuni gravitanti nell'area geografica posta a ridosso di viggiano . I militari hanno segnalato - in via amministrativa - alle competenti autorità sette titolari per inosservanza delle norme di regolamento, di somministrazione di alimenti/bevande e mancata esposizione autorizzazioni e/o licenze. Inoltre sono state elevate sanzioni per un importo di 1.000 euro circa.

Lauria

Lavori in corso nel centro storico Previsti disagi per automobilisti LAURIA - L'installazione della gru a torre doveva avvenire giovedì. A causa della neve, non è stato possibile effettuarli. Gli interventi sono stati rinviati a oggi. I lavori riguardano la ricostruzione di palazzo Pisani ubicato nel centro storico del rione superiore di Lauria e per giovedì il transito veicolare sarà interdetto sul tratto di strada della provinciale n° 3 Tirrena di via Roma. Il nuovo look per lo storico palazzo Pisani rendono necessaria la chiusura parziale di via Roma e l'interdizione dei parcheggi di Piazza Viceconti per il montaggio di una gru a torre nel cantiere. e. m.

LAGONEGRO - C’è anche un pò di Basilicata nella vita del nuovo presidente della Corte Costituzionale Francesco Amirante. Il giudice, infatti, negli anni ‘60 è stato pretore proprio nel tribunale di Lagonegro. Un passaggio. Una toccata e fuga. Tipico per i giovani giudici che giravano l’Italia per rifarsi le ossa. Abbiamo girato per il foro di Lagonegro ma in pochi lo ricordano. Del resto sono passati una quarantina di anni fa dal suo “passaggio” lucanoFrancesco Amirante, nato a Napoli il 16 aprile 1933, si è laureato nel prestigioso Ateneo di Napoli ed è entrato in magistratura nel 1958. Ha iniziato la sua vita con la toga nelle funzioni di Pretore di Forlì, ricoprendo, successivamente, le funzioni di pretore di Vicenza e quindi del tribunale lucano di Lagonegro,

in un'epoca in cui tale ruolo, ormai scomparso, consentiva di maturare una completa esperienza di magistrato di merito. Egli ha quindi trascorso diversi anni presso la sezione fallimentare del Tribunale di Napoli, ulteriormente affinando la propria competenza in ragione della complessità delle tematiche ivi trattate. Nel 1980 il presidente Amirante fu addetto all'Ufficio del Massimario e del ruolo della Cassazione, e venne applicato alla Sezione Lavoro, della quale divenne successivamente consigliere e poi presidente. Dal 1987 fu componente fisso delle Sezioni Unite. Eletto giudice costituzionale il 23 novembre 2001 dalla Corte di Cassazione, ha giurato il 7 dicembre nelle mani del presidente della Repubblica.

Moliterno Questa sera un incontro con il biblista Pasquale Giordano

Sulle orme dell’apostolo Paolo MOLITERNO - Wilhelm Von Ketteler, vescovo di Magonza, in Germania, intorno alla metà dell'ottocento ebbe a dichiarare che se San Paolo tornasse al mondo farebbe il giornalista. In fondo questo pensiero del prelato tedesco (che fu anche ispiratore del sindacalismo cattolico in opposizione al movimento operaio di Marx e Lassalle), è confermato anche in alcuni scritti del Beato Giacomo Alberione: San Paolo in fondo fu un grande comunicatore, propagatore della parola di Dio e per tal fine sceglieva le sinagoghe e i luoghi più reputati a farsi ascoltare da un numero sempre maggiore di gente. Ma come ha sostenuto ancora Don Alberione “l'ebreo di Tarso”, oltre ad essere un

diffusore della buona stampa della cristianità, è stato colui che dopo Cristo ha portato con maggiore risolutezza alla costruzione della religione cristiana. Per i credenti del mondo odierno leggere oggi San Paolo non vuol dire mettersi davanti a Dio come bambini davanti a un padre dal quale si aspettano tutto, ma da adulti che se la sbrogliano da sé nelle responsabilità e nei dilemmi terreni. Dentro la scrittura paolina il credente non vive chiedendo , ma vive in presenza di Dio, che nel caso specifico vuol dire in presenza della Croce. Va ricordato che la predicazione di Paolo per il mondo lasciò cadere quasi inavvertitamente, l'elemento più poetico di Cristo, cioè l'idea che l'amore di Dio è anzi-

tutto amore del prossimo (“Ciascuno di noi procuri di piacere al prossimo nel bene, per edificazione..”). Bene, dunque, ha fatto il pontefice per il bimillenario della nascita di San Paolo di indire “l'anno Paolino” in modo che nel mondo cristiano (e non solo) si possa cogliere il modello ispiratore che caratterizzato tutta la missione del “predicatore delle genti”. Per l'anno Paolino la Bibliometeca Giacomo Racioppi ha organizzato per questa sera (ore 19.00) l'incontro “San Paolo: apostolo delle genti, testimone della carità”, relatore Don Pasquale Giordano, biblista e docente di Sacra Scrittura all'Istituto Superiore di Scienze Religiose di Basilicata. Mimmo Mastrangelo


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Incontro dell’Anci Basilicata per chiedere all’azienda di non ridimensionare il servizio

Poste, la strategia dei sindaci UN “NO” secco alla riduzione dei servizi postali: è quello ribadito nel corso dell’incontro di ieri mattina promosso dall'Anci Basilicata. Attorno al tavolo tecnico, insieme al presidente Anci Basilicata Vito Santarsiero e al responsabile Poste Luciano Lucchisani, numerosi sindaci della regione, i rappresentanti dei sindacati e il Pasquale Golia della Regione Basilicata. Nel corso della riunione sono stati lamentate le disfunzioni riscontrate sul territorio nella erogazione del servizio postale, derivanti da una organizzazione tendente a ridurre costantemente dimensione e diffusione del servizio offerto. Le richieste finali: il ripristino del servizio quotidiano presso gli sportelli oggi in attività a giorni alterni; il blocco di ogni deliberato aziendale

tendente a introdurre il servizio a giorni alterni presso altri uffici; la definizione di un piano che conservi sul territorio sia il servizio quotidiano di consegna della posta sia la conferma degli uffici postali oggi presenti sul territorio, considerati tutti strategici per lo sviluppo delle comunità locali. «Amministratori e sindacati presenti - è la dichiarazione finale - nel considerare essenziale il servizio di Poste Italiane per i 131 Comuni della Regione, hanno deciso di rimandare ogni ulteriore confronto con le Poste italiane alla certezza di veder messe in campo azioni tese ad una reale soluzione dei problemi ed hanno annunciato una assemblea per il prossimo 8 marzo per affrontare ogni questione con Parlamentari, amministratori regionali e provin-

ciali». Ma prima di queste conclusione, hanno discusso sindaci dei Comuni di Lauria, Moliterno, Castelgrande, Bella, Filiano, Marsico Nuovo, Novasiri, Castelmezzano, San Fele. Gli amministratori hanno evidenziato in particolare le situazioni gravi presenti nelle proprie comunità con continue lamentele della popolazione e disservizi vari, dalla consegna della posta, alle file agli sportelli, alla chiusura temporanea degli stessi, alla prospettiva di chiusura definitiva in molti casi. «Lucchisani - si legge in un comunicato ad hoc - ha sottolineato che l'Azienda Poste opera sul territorio con obbiettivi di economicità senza però rinunziare ad offrire la migliore qualità del servizio ed ha evidenziato gli investimenti fatti in Basili-

L’incontro di ieri sulle Poste (F. Mattiacci)

cata ove -ha detto- non c'è stato calo di occupazione negli ultimi 5 anni. Lucchisani ha spiegato le motivazioni delle scelte aziendali e comunque ha garantito un proprio intervento per le varie questioni sollevate nel corso dell'incontro». «Gli amministratori - aggiungono dall’Anci - e i sindacati hanno giudicato insoddisfacenti le risposte prendendo atto di una situazione che vuole una impostazione strutturale del servizio non in linea

con le esigenze di una Regione caratterizzata per il 75% da Comuni con popolazione inferiore ai 5000 abitanti e con diffusa presenza di piccoli nuclei abitati sul territorio». «Quello di Poste Italiane - ha chiosato il presidente Anci Basilicata Santarsiero - è un servizio primario per la nostra comunità. L'economicità del servizio non può rappresentare l'elemento primario con cui operare sul territorio. Primario deve essere il servizio ai cittadini».

Castelgrande: i ladri avrebbero rubato i verbali del cda e dei revisori dei conti

Strano furto all’Osservatorio Nessun segno di effrazione. Portati via solo dei faldoni CASTELGRANDE - Un furto senza scasso. Hanno portato via solo alcuni faldoni che potevano contenere notizie interessanti. E' successo nel fine settimana nella sede della Fondazione osservazione astronomica di Castelgrande (Foac). La struttura è ubicata nel vecchio municipio del paese ed è stata costituita nel 2003 dal comune di Castelgrande e l'osservatorio astronomico di Capodimonte. «La finalità della Fondazione - come ha spiegato il sindaco Domenico Alberto Muro - era quella di occuparsi di ricerca scientifica e sviluppo del territorio attraverso la valorizzazione turistica dello stesso». Il furto è stato denunciato alle autorità competenti. «Non c'era nessun segno di infrazioni. Sugli scaffali si notano solo gli spazi vuoti da dove sono stati prelevati i faldoni. All'interno c'erano i verbali del consiglio di amministrazione e dei revisori dei conti. Durante l'ultimo cda svoltosi a Napoli agli inizi di febbraio - ha continuato a raccontare - si decise che una commissione ristretta, formata da due o tre membri, sarebbe

venuta a fine mese per controllare le carte. Quelle vecchie e quelle nuove. Per agevolare il lavoro, una ragazza è stata incaricata a mettere a posto l'archivio». Carte interessanti? «Evidentemente sì - ha risposto il primo cittadino - E’ entrato chi aveva la chiave e chi sapeva dove mettere le mani e cosa prelevare. Non c'era disordine». Nell'ufficio dunque, solo carte, qualche arredo e un computer. «C'erano da approvare i bilanci del 2007 e alcuni verbali datati».

Ma la verità potrebbe essere un'altra. Il consiglio comunale ha approvato una delibera per sciogliere l'organismo. «E' una struttura elefantiaca che costa tantissimo». Ma tanto quanto? «Il cda che si è insediato a luglio 2007 aveva deciso di non prendere compensi ha spiegato - ma il collegio dei revisori dei conti va retribuito anche se ai minimi tabellari. Prima del 2007, la struttura costava qualche migliaio di euro. A Potenza, anni fa, c'era una se-

de che è stata poi chiusa perché serviva solo per il personale amministrativo». Ma quanto ci vorrà per sciogliere la struttura? «Speriamo nel più breve tempo possibile - ha concluso. Se dipendesse da noi e dall'Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) le procedure sarebbero accelerate. Il comune si occuperà della valorizzazione turistica e l'Inaf e l'osservatorio di Capodimonte lavoreranno sulla ricerca». Iranna De Meo

Scuole, da Ruoti un grazie alla Regione LA GIUNTA REGIONALE ha agito bene per quanto riguarda i pericoli del cosiddetto “dimensionamento della rete scolastica”: se ne dice convinto Rocco Acquavia, presidente del Consiglio d’istituto del Comprensivo di Ruoti. Acquavia parla a nome di tutte le mamme e di tutti i papà della scuola e dice: «I rappresentanti dei genitori presenti nel Consiglio d’istituto, alla luce delle notizie sulle operazioni di dimensionamento della rete scolastica, esprimono il loro ringraziamento per gli sforzi compiuti dalla giunta regionale di Basilicata per aver voluto tener conto e andare incontro alle esigenze e alle necessità delle

diverse comunità territoriali interessate». C’è un augurio che i genitori si fanno per l’immediato futuro: «Auspichiamo vivamente - dichiarano - che, in tempi brevi, si possano raggiungere più serenamente e in maniera condivisa gli obiettivi richiesti dai provvedimenti governativi in materia di scuola e istruzione, al fine di garantire ai nostri figli un servizio scolastico di qualità e più adeguato alla complessità delle richieste formative necessarie a meglio comprendere e saper più consapevolmente operare nell’attuale contesto caratterizzato da saperi specialistici e impietosa competitività professionale».

Allevatori, i propositi di Ferramosca POTENZA - Dopo le elezioni tenutesi all'assemblea ordinaria dei soci del 11 febbraio scorso e della riunione del Comitato Direttivo di lunedì scorso è stato completato il quadro dei nuovi amministratori dell'Associazione provinciale allevatori di Potenza. Il nuovo Presidente è Palmino Ferramosca, mentre i vice saranno Luigi Zucale e Pasqualino Cilla. A comporre la giunta saranno Domenico Angiolino, Michele Bove e Domenico Carriero. Il Comitato direttivo si completa con i consiglieri Giuseppe Donato Basilio, Rocco Caivano, Pasquale Collazzo, Giuseppe Antonio Diotaiuti, Mariano Ianniello e Giuseppe Russo. I Ferramosca ha dichiarato: «La zootecnica lucana e tutto il comparto agro-alimentare a essa collegato sta attraversando un momento di profonda crisi, così come tutti gli altri settori economici. E'

necessario, pertanto, mobilitare tutte le energie per superare questo difficilissimo momento. Primo obiettivo del nuovo cda dell'Associazione Allevatori di Potenza è quello di mettere al centro dell'attenzione tutto il settore zootecnico, da quello da latte a quello da carne, senza tralasciare alcuna attività produttiva zootecnica presente sul nostro territorio provinciale; in buona sostanza: la zootecnica in primo piano senza distinzione, senza se e senza ma. Diverse sono le problematiche che affliggono il comparto zootecnico: dall'aumento esponenziale dei costi di produzione ad una riduzione, questa del tutto incomprensibile, dei prezzi di vendita dei prodotti alla stalla. E' necessario, inoltre, analizzare ed affrontare in maniera corretta aspetti fondamentali dell'attività zootecnica quali l'efficienza alimentare, il management

aziendale, la verifica dei parametri ambientali, il corretto utilizzo dei reflui. Oggi la sfida a cui è chiamato il settore zootecnico può essere vinta se si punta sulla qualità. Con questo obiettivo il Comitato Direttivo appena insediato e presieduto dal sottoscritto vuole cimentarsi, sapendo bene che questa sfida e' sicuramente difficile ma non impossibile. La zootecnica lucana è sicuramente di eccellenza: la carne, il latte e tutti gli altri nostri prodotti tipici di origine animale non temono concorrenza. Lo abbiamo dimostrato in diverse occasioni, dentro e fuori i confini regionali.L'Associazione Allevatori può e deve rappresentare per tutte le nostre aziende zootecniche un fondamentale punto di riferimento tecnico che affianchi gli allevatori in questo nuovo difficile ma anche stimolante percorso». Vito Bubbico

L’iniziativa di Fondazione Uomo per famiglie in difficoltà

Credito Etico Casa: finora 90 richieste d’informazioni POTENZA - Non è passato neanche un mese e 90 persone hanno chiamato in merito al Credito Etico Casa: è l'iniziativa avviata dalla Provincia di Potenza, in collaborazione con la Fondazione antiusura, che ha istituito un fondo di garanzia per il microcredito in favore dei lavoratori disagiati lucani. Dall'inizio dell'anno ad oggi, poi, sono state un centinaio le persone che si sono rivolte alla Fondazione antiusura "Interesse Uomo" di Potenza, per ottenere informazioni sul Credito Etico. Il risultato, per il progetto relativo alla casa, è assai significativo se messo in relazione con quanto si è verificato negli ultimi due anni. Nel corso del 2007 e del 2008, infatti, le persone ascoltate dal Credito Etico sono state appena 49. Il numero di chiamate effettuate durante il mese di febbraio 2009, da quando, cioé, è partito il progetto Credito Etico Casa, risulta interessante

anche se paragonato al 2006, l'anno del "boom" del Credito Etico: se nei 365 giorni del 2006 sono state effettuate 117 chiamate, nei primi 25 giorni di febbraio 2009, ne sono state registrate 90. Sono numeri che nascondono situazioni di disagio e di bisogno. Famiglie lucane che non riescono più a racimolare i soldi necessari per pagare la rata del mutuo per la casa. Il Credito Etico Casa è nato proprio con l'intento di aiutare quei lavoratori disagiati, precari, in cassa integrazione o in mobilità, a far fronte alle rate mensili del mutuo per la casa. Il credito, che può arrivare fino a un massimo di 10 mila euro, viene concesso ai lavoratori atipici attraverso Banca Etica affiancata, per l’istruttoria delle richieste, dalla Fondazione “Interesse Uomo”. Ad oggi sono già state istruite 11 pratiche, di cui quattro relative al progetto Credito Etico Casa.

Oppido a secco per 5 ore OPPIDO LUCANO - Parte di Oppido Lucano ieri è rimasta senza servizi idrici per alcune ore. I lavori di riparazione di una parte dell'acquedotto nel comune alto bradanico ha causato non pochi disagi alla popolazione che ha dovuto fare a meno di acqua potabile dalla mattinata sino al tardo pomeriggio. I lavori, iniziati nel centro del paese, hanno interrotto la fornitura di acqua potabile da mezzogiorno sino alle cinque del pomeriggio circa, quando finalmente la rete idrica è stata ripristinata. Le cause sono ancora tutte da verificare ma sembrerebbe che ci siano stati problemi a una conduttura nel centro del paese. Per tamponare la falla e sostituire le parti danneggiate sembra sia stato necessario chiudere i rubinetti del paese per circa cinque ore.

I tecnici hanno lavorato per riportare la tranquillità necessaria e intorno alle diciassette tutto è tornato alla normalità. Non sono stati pochi i disagi della popolazione che ha dovuto fare a meno del servizio idrico proprio nelle ore a cavallo del pranzo quando in tutte le abitazioni è alto l'utilizzo di acqua. Nella serata, però, tutto si è normalizzato sia nelle abitazioni che nei piccoli cantieri che hanno comunque bisogno di acqua per poter continuare i lavori. Nessun grave problema è seguito a questa temporanea sospensione dei servizi idrici. I guasti sono sempre dietro l'angolo ma restare per qualche ora senz'acqua è già risultato un problema che mette in risalto, ancora di più, il fondamentale utilizzo dei servizi idrici. Rocco De Rosa


Matera 32

Giovedì 26 febbraio 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera

Rotondella

Bernalda

Fondi per il nucleare

Nozze di Diamante

Il programma di spesa dell’amministrazione

La bella storia d’amore di Ninuccio e Nunzia

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Da giugno 20 carrozze verranno trasformate in altrettanti vagoni semi-pilota

La ferrovia nasce qui Commessa di Trenitalia da 5 milioni di euro alla Ferrosud Il Fatto

Ex sito Nicoletti e futuro dei salotti tra verità annunciate e luoghi comuni

Nuova commessa, per 5 milioni di euro, per la Ferrosud. 20 carrozze verranno trasformate nello stabilimento materano

UNA commessa da 5 milioni di euro per 20 carrozze di Trenitalia che verranno trasformate in altrettante carrozze-pilota. E’ questa la nuova sfida di Ferrosud che da Matera verrà coinvolta nel nuovo incarico dell’azienda ferroviaria, per aver vinto la gara all’interno di un’Ati composta da Ansaldo Breda e da Corifer. I lavori cominceranno nel prossimo giugno e riaprono un flusso produttivo che in molte occasioni, nel corso degli ultimi mesi, era stato considerato ormai interrotto. «E’ una soluzione- tampone - spiega Giuseppe Giannella della Fiom Cgil ma si tratta di un elemento che si fa ben sperare. Le maestranze dello stabilimento materano, d’altronde, hanno dimostrato di saper lavorare come conferma anche la conclusione della commessa per l’Orient Express. Saremmo felici - aggiunge - se l’incontro più volte richiesto, attraverso Confindustria, con l’assessore alle Attività Produttive e la task force regionale, avesse finalmente luogo. I lavoratori di Ferrosud infatti, non hanno ancora ricevuto la tredicesima e devono fare i conti con una forza lavoro ridotta dal-

le 44 casse integrazioni in atto». È in corso un’opera di riallestimento di 12 carrozze “bianche” per i pellegrinaggi, che dovranno essere consegnate entro maggio. Un’altra parte arriverà in ottobre. Il dirigente di Ferrosud ha aggiunto che l’azienda, insieme ad altre società aggiudicatarie di un appalto di 901 carrozze Eurocity con Trenitalia, è in attesa di conoscere le decisioni della committenza su una proposta alternativa che potrebbe portare le carrozze da riallestire da 450 a 750. «L’azienda aggiunge ancora Michele Giannella avrebbe dovuto prevedere un flusso complessivo di 17 milioni di euro di commesse, ben lontani dai 5 milioni della commessa di Trenitalia, ma almeno possiamo guardare al futuro con maggiore ottimismo, dopo gli ultimi mesi di incertezza. Crediamo sia giunto il momento di avere un segno tangibile dell’intervento del coinvolgimento della politica e delle istituzioni per rendere ancora più forte questa risorsa industriale che abbiamo rischiato di perdere e che invece, come dimostrano i fatti, è un’eccellenza della Basilicata nel contesto industriale italiano. a.ciervo@luedi.it

CLICK SULLA CITTÀ

Le festa negata La città dei Sassi accoglie l'ultimo giorno di carnevale senza festa. A farne le spese sono i più piccoli che nel giorno di Martedì Grasso, sfidando le temperature si sono ugualmente recati in piazza Vittorio Veneto con la speranza (tradita) di trovare il modo per festeggiare. Amara sorpresa. L'Amministrazione Comunale ancora una volta ha mostrato poco interesse nei confronti dei piccoli materani che avrebbero preferito avere uno spazio di gioco e di festa tutto per loro, almeno nell'ultimo giorno dedicato alle maschere. Nessuna iniziativa è stata organizzata da dedicare ai bambini che, più di tutti, aspettano il periodo carnascialesco. Ai tradizionali giorni di vacanze scolastiche si aggiunge la mancanza di iniziative di un amministrazione comunale tesa allo sviluppo della città nei diversi aspetti tranne che nei confronti dei piccoli. Il carnevale è tra le manifestazioni che potrebbero maggiormente contribuire a valorizzare il nostro territorio, attraendo un pubblico variegato composto da residenti e non. Non è un caso che piccoli comuni della provincia continuino a tener viva questa tradizione riscuotendo grande successo. Un punto a sfavore dell'impegno civico della politica, anche se è difficile spiegare ai bambini perchè non ci sono i coriandoli, non ci si maschera, non ci sono i carri grandi grandi, le sfilate, le trombette e le feste alle quali i loro compagni, in altre città, possono partecipare. Sarà stato uno scherzo di Carnevale? Speriamo di sì, almeno per quest'anno. Michelangelo Ferrara

La necessità di giungere alla definizione della vicenda che riguarda l’acquisizione del sito produttivo dell’ex sito Nicoletti, diffonde informazioni che seguono iter forse un po’ troppo affrettati. A riaprire la vicenda legata all’utilizzo dell’ex stabilimento, era stato, nel pomeriggio un comunicato del presidente di Confesercenti di Matera, Gianni Schiuma il quale scriveva: «Esprimiamo la nostra soddisfazione sul fatto che prenda sempre più piede la soluzione dell'imprenditore Nicola Benedetto per l'acquisizione del sito produttivo di proprietà della Nicoletti nella zona industriale di Matera». Il commento giunge dopo l'incontro tenutosi ieri fra i liquidatori della Nicoletti e i rappresentanti dei sindacati, in vista dell'ulteriore incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico per l'accordo di programma per la reindustrializzazione del sito. Sotto il profilo tecnico-giuridico, invece, l’iter per giungere all’assegnazione del sito industriale prevede numerosi passaggi che non sono stati ancora compiuti e che vedranno proprio oggi un ulteriore incontro. Sul fronte romano, nel frattempo,i parlamentari lucani della PdL lanciano un segnale di ottimismo. «La risposta fornitaci dal ministro Scajola non fa che confermare l’attenzione e l’impegno del governo verso un settore, rappresentato dal mobile imbottito, che tanto ha dato e può ancora dare all’economia dell’Italia». Lo hanno detto, in una dichiarazione, i senatori lucani del Pdl, Guido Viceconte, Cosimo Latronico, Egidio Digilio e l’on. Vincenzo Taddei, riferendosi alla risposta ricevuta dal Ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, ad una lettera inviata lo scorso 5 febbraio per ribadire «La necessità che nel testo del decreto anticrisi sia incluso anche il settore del mobile imbottito». «Il Ministro – hanno spiegato i parlamentari del Pdl – si è immediatamente attivato perchè nelle azioni a favore della nostra industria fosse inserito un riferimento specifico per questo comparto, a cominciare dal contributo offerto a quanti, in sede di ristrutturazione, acquistano un nuovo arredamento, per continuare poi con la definizione di una innovativa fiscalità di filiera ed il sostegno alle piccole e medie imprese che – hanno concluso i rappresentanti lucani della PdL – decidono aggregazioni societarie». matera@luedi.it


Matera

Giovedì 26 febbraio 2009

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Le associazioni di cittadini previste dal decreto sicurezza sono, per ora, uno strumento ipotetico

Matera non teme le ronde Sindaco e prefetto ottimisti sulla tenuta sociale della città E' la città italiana con il rapporto più basso tra popolazione e numero di reati, secondo la graduatoria pubblicata dal Sole 24 Ore, Matera si colloca tra le realtà a minor rischio della penisola. In questo senso il provvedimento approvato dal Consiglio dei ministri nei giorni scorsi che prevede la presenza delle cosiddette ronde, assume un valore particolare. Le associazioni dei cittadini non armati ai quali sindaci e prefetti, di comune accordo, potranno rivolgersi affinché segnalino episodi di violenza che prevedono l'intervento delle forze dell'ordine, sono un o strumento su cui il sindaco di Matera, dichiara di esprimersi solo in via teorica. Spiega l'avvocato Emilio Nicola Buccico: «Il discorso sul decreto pone solo problemi concettuali. La nostra infatti è una città che non evidenzia problemi che hanno spinto altri sindaci a richiedere l'uso delle ronde di cittadini. Nessuna situazione di degrado dell'ordine pubblico di tipo anomalo, ci portano a valutare questa ipotesi. Il decreto nella fase definitiva dell'approdo al Governo si è svirilizzato notevolmente. I cittadini infatti dovrebbero contribuire alla tenuta dell'ordine pubblico senza far uso di armi, ma solo come forza di collegamento. Dal punto di vista personale, per la mia natura dì conservatore che crede nei valori dello Stato, sono convinto che alle forze di Polizia debbano essere demandati i compiti di repressione di fenomeni illegali e che l'ordi-

Il questore punta sul senso civico della comunità

«Più occhi sulla gente non possono che fare bene»

Il sindaco Emilio Nicola Buccico e il Prefetto Francesco Monteleone

ne pubblico debba appartenere allo Stato Anche in questo caso si tratta comunque di valutazioni teoriche perché comprendo che in alcuni casi gli episodi di violenza possono determinare un certo tipo di reazione che noi non abbiamo. Non c'è alcun sintomo in questo senso». Matera, inoltre, non presenta pericoli di emulazione rispetto al fenomeno che si sta sviluppando in molte città italiane. « Non credo, la situazione è sotto controllo. Escludo che possa accadere, perché verrebbe meno la tenuta delle istituzioni». Dello stesso avviso il Prefetto di Matera, Francesco Monteleone che fornisce una lettura positiva dii questo provvedimento, legata al

rapporto di sinergia fra istituzioni e società: « Nel corso della mia attività svolta in alcune realtà del nord Italia, ho potuto constatare che le associazioni di cittadini svolgono un'attività significativa in occasione di manifestazioni sportive o di emergenze sul territorio. In questo senso si tratta di una presenza su cui non trovo nulla da eccepire. La lettura del sindaco mi trova assolutamente d'accordo. Non parliamo di ronde, perché non è un termine esatto. E' importante sottolineare, invece, il modo in cui si arriva alla loro utilizzazione. La proposta giunge dai sindaci al prefetto al quale fa capo il sistema della sicurezza. Uno strumento che si esplica nel comitato per l'Ordine, che

comprende tutte le forze dell'ordine e che può essere esteso anche ai sindaci e al presidente della Provincia. Tutte le iniziative passano al vaglio di questo tavolo istituzionale perché si tratta di aspetti che attengono alla sicurezza della comunità. Nel caso delle associazioni dei cittadini verranno utilizzati gli stessi parametri di vaglio, nulla viene fatto a cuor leggero. Gli standard di sicurezza della provincia di Matera sono tra i migliori d'Italia, come confermano le statistiche, dunque l'elemento di emergenza non è riscontrabile. Ogni proposta dei sindaci verrà comunque esaminata nel modo migliore». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it

Ecco cosa prevede la legge IL provvedimento che riguarda l'utilizzo delle associazioni di cittadini rientra nel pacchetto più ampio denominato “antistupro” approvato dal Consiglio dei ministri su proposta del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e dei Ministri dell'interno, Roberto Maroni, della giustizia, Angelino Alfano, e per le pari opportunità, Maria Rosaria Carfagna. Il testo approvato parla di un “Decreto-legge per l'adozione immediata di incisive misure di contrasto a reati (in particolare quelli legati a violenza sessuale) la cui recrudescenza sta creando allarme sociale per frequenza ed efferatezza; le norme, già presentate al Parlamento e riversate in questo provvedimento per garantirne un'immediata effica-

cia, prevedono tra l'altro l'obbligatorietà della custodia cautelare in carcere per reati particolarmente odiosi (violenza sessuale, violenza sessuale di gruppo, prostituzione minorile e pedopornografia, turismo sessuale) nonchè l'esclusione dei benefici dell'affidamento in prova e della semilibertà per i condannati, particolari misure di prevenzione quali la possibilità che i sindaci, previa intesa coi Prefetti, si avvalgano di forme di collaborazione da parte di associazioni di cittadini (non armati) utili a segnalare casi di disagio sociale o che possano recare pregiudizio alla sicurezza. A tutte le vittime di violenza sessuale viene garantito il gratuito patrocinio a spese dello Stato. Il decreto assegna al Ministero dell'Inter-

no maggiori risorse per 100 milioni di euro e prevede l'assunzione di circa 2500 unità di personale delle Forze di polizia. Il via libera alle ronde previsto dal decreto legge anti-stupri approvato ieri non sarà immediato, ma avverrà dopo la conversione in legge del provvedimento e l'emanazione di un successivo decreto da parte del ministro dell'Interno.

Il questore Carmelo Gugliotta

«Più occhi sulla città non possono che aiutare». Il questore Carmelo Gugliotta sottolinea con soddisfazione il profondo «Senso civico dei cittadini di Matera che, anche recentemente, ci hanno consentito con le loro segnalazioni di scoprire reati che si stavano verificando in alcune zone della città». Commenta positivamente il decreto approvato dal consiglio dei ministri, a patto che venga considerato nel modo più corretto. La sicurezza e l'ordine pubblico lo riguardano da vicino, a cominciare dalle operazioni portate a conclusione sul territorio, fino al controllo più capillare effettuato anche in occasione di eventi popolari come la festa patronale della Madonna della Bruna. Il senso dello Stato è per il questore come un elemento imprescindibile della vita sociale e non un imperativo imposto. «Se il Governo ha fatto questa valutazione, ha valutato i pro e i contro e io applico la legge». Sui gruppi di cittadini, le millantate ronde di quartiere, ha una precisa opinione: «Al momento Matera non presenta una situazione tale da richiedere presenza di cittadini organizzati.

Credo che il concetto, inteso come opportunità di segnalazione, sia però importante. Se viene interpretato in questo senso, ben venga. Se invece, viene considerato come schieramento sul territorio, potrebbe implicare altre valutazioni. E' importante che il buon senso muova questi strumenti. Lo leggo come un contributo di idee alla sicurezza; tutto ciò che serve ad aumentare la tranquillità del cittadino è importante, per questo non me la sento di essere critico nei confronti di qualcosa che aiuta ad avere, comunque, più sicurezza. Credo che questi strumenti verranno utilizzati maggiormente laddove ci sono realtà periferiche abbandonate, degradate, più difficili. Non penso che questi problemi riguardino Matera. Se comunque possiamo contare sulla collaborazione dei cittadini, non possiamo che esserne felici». Il pericolo di emulazione? «Ogni novità può degenerare, ma preferisco non andare oltre in questa fase. Come dico sempre ai miei uomini: ricordate che prima di essere poliziotti, dovete essere cittadini». a.ciervo@luedi.it


34 Matera Il giornalista su Toghe Lucane: «Cambiando i magistrati non si arriverà alla verità dei fatti» Giovedì 26 febbraio 2009

La democrazia sotto assedio Peter Gomez parla di inchieste e di doveri dei cronisti GOMEZ parla nella Città dei Sassi della democrazia sotto costante assedio. Rispetto alle inchieste più importanti è lapidario, l'inviato dell'Espresso. Dunque quando si cerca di chiedergli commenti su Toghe lucane e non solo, afferma che «con i cambi di magistrati non si arriverà alla verità dei fatti». Peter Gomez, collaboratore di diverse importanti testate, è stato ospite ieri, presso la mediateca Ribecco, dell'iniziativa organizzata dall’associazione culturale Energheia dove si è parlato di libertà di stampa. Per Gomez siamo di fronte a una situazione a dir poco difficile, dove il potere «tiene fermo il Parlamento per legiferare su questioni che vanno a ledere la libertà di stampa per garantirsi impunità». Lui, insieme a Travaglio, ha cercato di far conoscere

Peter Gomez (foto Videouno)

chi veramente siede nel Parlamento italiano e ha cercato di spiegare segnalando curriculum dei politici e la loro fedina penale tante volte sporca.

Due i temi fondamentali: democrazia e dovere dell'informazione. Sul disegno di legge sulle intercettazioni Gomez ha frasi nette.

«Quando il disegno di legge sulle intercettazioni verrà approvato - ha affermato - dovrà intervenire la Corte Costituzionale per via dei ricorsi e per il fatto che le norme

contenute nel testo sono anticostituzionali». Alla stessa maniera, ricorda che «la democrazia è una conquista che va difesa giorno per giorno». Per Gomez, come per altri giornalisti di rilievo, è necessario difendere l'interesse pubblico e quindi non mettere bavagli ai cronisti. Perché, certamente «quando si vieta di pubblicare gli atti non coperti da segreto si mette sotto i piedi il diritto di cronaca». La speranza, ancora, è che si arrivi alla Corte Europea di Giustizia. Con la legge i giornalisti rischiano davvero tanto, persino il carcere. Gomez guarda molto a quello che succede nel resto dell'Europa. Tornando al contesto attuale, comunque, è utile sapere che si potrebbe arrivare a «chiunque riveli indebita-

FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 VISCANTI Via Mattei 76 0835/309098

SERVIZI SOCIALI Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005

PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra

emergenza sanitaria

0835/262260 0835/336882 0835/331314

118

•COMUNALE• Matera 0835-334116 L’ospite inatteso 17.45-19.35-21.30

CINE TEATRO ANDRISANI• Monescaglioso 0835-208046 Come Dio comanda 21,30

•KENNEDY• Matera 0835-310016 Riposo settimanale 17.30-19.30-21.30

•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Riposo settimanale

•CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Rassegna MelaRido Trio La Ricotta 21 •PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Programmazione al botteghino

•CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro Riposo settimanale •CINEMA MOJTO DRIVE IN• S.s. 106 Basentana 0835-745439 Chiuso

TAXI MATERA 3332685173 Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

Percorsi dell’area bradanica SABATO prossimo alle 9.30 presso il Centro Congressi Palace Hotel, Acli Terra Basilicata presenta i percorsi dell'area bradanica: il patrimonio rurale e le tipicità locali. L'associazione professionale agricola Acliterra, fortemente impegnata sulle azioni di qualificazione ed innovazione del sistema produttivo dell'area Bradanica, ha realizzato un progetto di valorizzazione del patrimonio rurale di quest 'area anche attraverso iniziative specifiche come la creazione di musei storico-naturalistici, per la conservazione del patrimonio della biodiversità locale. Interverranno Emanuele Brescia (presidente regionale Acliterra), Emilio Nicola Buccico (sindaco di Matera), Carmine Nigro (presidente della Provincia di Matera), Leonardo Braico (presidente Gal Bradanica). Sono previsti gli interventi di " Giulio Sarli, Vittorio Marzi, Ignazio Garau. Dalle 12, interventi programmati della senatrice Maria Antezza, Filippo Bubbico, Carlo Chiurazzi, Cosimo Latronico, dei sindaci dell'area Bradanica e delle autorità regionali e provinciali. Alle 13, contributi degli ospiti Pierpaolo Napoletano (presidenza Nazionale Acli) Michele Zannlni (presidente Nazionale Acliterra) Roberto Oliva (segretario generale Acli). Le conclusioni sono affidate all'onorevole Vincenzo Viti (assessore regionale all'Agricoltura). E' prevista la partecipazione del presidente della Giunta Regionale Vito De Filippo.

mente notizie inerenti ad atti del procedimento penale coperti da segreto dei quali è venuto a conoscenza in ragione del proprio ufficio o servizio svolti in un procedimento penale, o ne agevola in qualsiasi modo la conoscenza, è punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque rivela, mediante qualsiasi mezzo di informazione al pubblico, in tutto o in parte, il contenuto di documenti redatti attraverso la raccolta illecita di informazioni è punito con la reclusione da 6 mesi a 4 anni». La multa per i giornalisti che pubblicano gli atti coperti da segreto passa dai precedenti «da 51 a 258 euro», a «da 10.000 a 100.000 euro», e si prevede una detenzione fino a 30 giorni. Nunzio Festa matera@luedi.it

IL 17 MARZO GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

“Canto perché non so nuotare… da 40 anni” il titolo dello show che Massimo Ranieri porterà in scena martedì 17 marzo al Teatro Duni di Matera, città nella quale torna ancora una volta. Artista completo, cantante, ma anche attore, affabulatore ed istrione Massimo Ranieri, propone uno spettacolo straordinario e coinvolgente, canta i suoi brani più famosi e tanto amati dal pubblico ed esegue per la prima volta alcune fra le più belle canzoni d'autore degli ultimi decenni. Brani che appartengono ai repertori di grandi cantanti come Battisti, Battiato, Mina ed altri artisti italiani. Coreografie di Franco Miseria arricchite dagli splendidi costumi di Giovanni Ciacci che rendono ogni brano un quadro a sè. Nello spettacolo scritto con Gualtiero Peirce, lo showman partenopeo canta, balla e recita raccontando tappe emozionanti della sua vita.

•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522

•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137


35 Basket Intanto nel campionato regionale c'è la sconfitta nel derby ad aprire il girone di ritorno Giovedì 26 febbraio 2009

Virtus, la under 14 al torneo di Siena Invito di prestigio per la formazione nel Memorial Damiani INIZIA con una sconfitta il girone di ritorno del campionato Under 14 dell´ArtigianLegno Virtus Matera, battuti dopo una partita bella ed entusiasmante dai cugini della Pielle Matera A. Partita emozionante e risolta solo negli ultimi secondi di gioco con i tiri liberi del giocatore della Pielle Paternoster, che con un due su due metteva i suoi compagni a due possessi dagli avversari e rendeva nulli gli ultimi tentativi del virtussino Stano che non riusciva a trovare la via del canestro e rimontare così una partita che si è giocata davvero sui binari del grandissimo equilibrio con capovolgimenti di fronte da una parte e dell'altro ed una grande prova dei protagonista in campo a cominciare da Stano autore di 47 punti in questa prova e con una buonissima prestazione complessiva degli altri giovanissimi atleti in campo. Ma la migliore notizia per la formazione materana arriva dall'invito a partecipare alla 2° edizione del torneo internazionale di basket giovanile categoria Under 14 maschile (nati 1995, ammessi 1996) “Memorial Simone Damiani“ che si svolgerà a Siena dal 31 maggio al 2 giugno con la partecipazione di dodici squadre provenienti da diverse regioni d'Italia, di cui due formazioni straniere. La manifestazione preve-

Vince ancora la Publigrafica in casa del nuovo Basket Potenza POTENZA PUBLIGRAFICA 51 VIRTUS MATERA 59 NUOVO BASKET POTENZA: Larocca 5, Romaniello, Colangelo, Di Noia 10, Daraio 8, Mancino 2, Pagano, Russillo, Brienza 7, Deliante,. All.Carta VIRTUS MATERA: Di Simino 4, Martulli 2, Martino 12, Carlucci 3, Di Lecce F.3, Zielli 2, Merletto 22, Elettrico 18, Di Lecce E., Pantone. All. Conterosito. PARZIALI : 10-17; 20-30; 36-47; 51-59.

Alcuni ragazzi dell’Under 14

de infatti una prima fase a gironi da disputare su due campi nella giornata di domenica 31 maggio: quattro gironi da tre squadre, con due partite disputate per ogni squadra nel giorno. La seconda fase, in programma lunedì 1° giugno, prevede gli incroci tra le pari classificate dei vari gironi (1A vs 1B e 1C vs 1D, 2A vs 2B e 2C vs 2D, 3A vs 3B e 3C vs 3D), conseguentemente con una

partita disputata per ogni squadra. L'ultimo giorno, martedì 2 giugno (giorno festivo), ci saranno le varie finali con ogni squadra in campo ancora una volta. Per arricchire il Torneo sarà anche organizzato nella mattinata del 2 giugno un clinic presso i locali del PalaPerucatti della Virtus Siena. Piero Quarto matera@luedi.it

TREDICESIMA vittoria consecutiva della Publigrafica Virtus Matera che sconfigge il Nuovo Basket Potenza, materani avanti per tutto il match non ostante le numerose assenza e merletto a mezzo servizio causa febbre. La partita non ha praticamente storia con la formazione di Conterosito che riesce sempre ad emergere ed avere la meglio nei confronti dell'avversario spuntandolo alla distanza e mantenendo una decina di punti di vantaggio che saranno l'unica vera costante di tutto quanto il match e che vedranno alla fine prevalere decisamente i ragazzi materani. Sospinti dai punti di Elettrico e Merletto che si confermano i migliori in questo torneo e che si mettono in grande evidenza anche contro una squadra temibile e pericolosa come quella del Nuovo Basket Potenza. Partita piacevole con il nuovo basket che cerca di mettere in campo tutte le forze a propria disposizione, ma matera attento a controllare la partita e a chiudere la partita con il punteggio finale di 59 a 51.

Antonio Conterosito

L’Under 18 sabato contro il Tricarico Calcio a 5 Under 21 Laccetti si conferma leader della formazione

La Volley Group al sigillo finale VOLLEY Group Matera all'ultimo atto nel campionato under 18 femminile di volley. La formazione della città dei Sassi, sabato prossimo, sarà impegnata nell'ultima gara della regular season contro il Tricarico, valevole per la quattordicesima giornata. Il match, che si giocherà alle 18.30 presso il palazzetto dello sport di Tricarico, chiuderà una stagione piena di soddisfazioni per la formazione appartenente al consorzio Volley Group. Primo posto con ben trentanove punti, frutto di tredici vittorie in altrettante gare e leadership matematica avendo guadagnato un distacco dalla seconda, il Camarda Volley Bernalda, di cinque punti. Un cammino impressionante per la formazione materana che può vantare la miglior difesa con cinquecentodiciannove punti subiti e la straordinaria capacità di aver vinto per tre set a zero le tredici gare disputate fino ad ora. Testimonianza questa dell'ottimo lavoro svolto dallo staff tecnico del Volley Group che sta formando un gruppo di ragazze forte e pronto per essere impiegato in campionati maggiori. Oltre a disputare l'under 18, il consorzio materano è impegnato anche nell'under 16 femminile con due squadre: il Pianeta Volley che gioca nel girone A e l'Erre Volley che è stato

inserito nel raggruppamento B. Per quanto riguarda il Pianeta, nella prima giornata disputata la settimana scorsa, c'è stata la vittoria interna contro il Gi Elle Policoro per tre set a zero. Le giovani ragazze della città dei Sassi hanno annichilito le avversarie permettendo loro di realizzare solamente ventuno punti in tutti e tre i set chiusi sul 25-7; 25-8; 25-6. Il prossimo impegno è in programma il tre marzo con la Time Volley. Nel raggruppamento B, ha iniziato bene anche l'Erre Volley con la vittoria di sabato scorso contro il Volley Grassano per tre ad uno (14-25; 25-15; 25-12; 25-17). Al via anche il campionato maschile di volley under 16 che vede impegnato il sodalizio del presidente Tulliani con due squadre: il Pianeta Volley che giovedì scorso ha vinto la prima gara di campionato tre a zero contro la Libertas Marconia (2514; 25-16; 25-14) e la Pallavolo Matera. Quest'ultima formazione ha dovuto saltare la gara d'esordio contro la Crai Policoro (il match è stato spostato al primo aprile, ndr), mentre nel prossimo turno i pallavolisti materani saranno impegnati nella trasferta a Marconia contro la Libertas che si giocherà il giorno tredici marzo. Lorenzo Tortorelli matera@luedi.it

Spazio Relax in zona play off

Successo dei ragazzi di Gasparetto contro il Martina Franca SPAZIORELAX MARTINAFRANCA

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SPAZIO RELAX: Laviola, Cifarelli, Laccetti, Fontana, Nicoletti, Di Lecce, Galtieri, Carlucci, Picerno. All. Gasparetto MARTINA FRANCA: Massafra, Di Giuseppe, Lisi, Urgesi, Salamida, D'Aversa, Liuzzi, Fossi, Spingola, Tagliente, Gelsomino. All. Teixeira RETI : 2' pt, 8' pt, 11' pt, 10' st e 17' st Laccetti, 1' st e 16' st Liuzzi, 3' st Tagliente, 7' st Salamida, 15' st D'Aversa, 19' st Di Lecce ARBITRO: Frangione di Bernalda (Cronometrista Alagia di Bernalda) NOTE: ammoniti Cifarelli dello Spazio Relax, D'Aversa e Tagliente del Martina. Espulso Spingola del Martina.

Alberto Laccetti

IMPORTANTISSIMO successo per l'under 21 della Spazio Relax Matera. Imponendosi alla Tensostruttura contro i pari età del Martina Franca ottengono il sorpasso proprio sui pugliesi in classifica ed entrano finalmente nella zona play-off. Infatti, per i ragazzi di Anderson Gasparetto questa vittoria vale doppio. Il Martina Franca è una diretta concorrente per la conquista dell'ultimo posto utile per l'accesso ai playoff per le fasi nazionali ed averli battuti e superati a tre giornate dal termine permette ai materani di avere un nuovo slancio e nuova convinzione nei proprio mezzi per puntare alla fase successiva. Ottimo l'incontro disputato da Alberto Laccetti, ormai leader indiscusso della formazione materana, che orfana di Ximenes, fuori roso per motivi disciplinari ed attualmente in Brasile, trova sempre più in ogni gara nel talento del giovane attaccante lo sfogo della manovra. In questa occasione Laccetti ha

siglato persino cinque reti, praticamente il terfetto trascinatore che mancava a Gasparetto, arrivato a stagione in corso e subito divenuto punto fermo ed insostituibile della rosa dell'under 21 ed importante anche per la prima squadra. La gara. la prima frazione è un assolo del giovane bomber foggiano in forza alla Spazio Relax, che realizza tre reti in sequenza al 2', all'8' e all'11'. Così, i padroni di casa possono chiudere la prima frazione sul triplice vantaggio. Abbassando la guardia, però, nella ripresa i ragazzi di Gasparetto permettono agli ospiti di recuperare e persino passare in vantaggio tra il 1' ed il 16' della seconda frazione. Praticamente una debacle che porta, attraverso le reti di Liuzzi (2), Tagliente, Salamida e D'Aversa, gli ospiti in vantaggio per 4-5, per via della quarta rete che, al 10', aveva realizzato Laccetti a parziale ripresa della formazione di Gasparetto ai continui attacchi degli ospiti. Ma nel finale, come se fossero stati

Anderson Gasparetto

investiti da uno scatto d'orgoglio, i ragazzi di Gasparetto trovano due reti fondamentali. Il pareggio firmato Laccetti, che segna la sua quinta rete di giornata, e l'azione travolgente e personale di Di Lecce, che porta sul definitivo 6-5 la gara. Pubblico molto divertito ed entusiasta per aver assistito ad un gara davvero spettacolare e sempre incerta, mister Gasparetto, invece, che si gode i tre fondamentali punti portati via alla squadra del connazionale Texeira. “Forse i ragazzi oggi hanno fatto la loro miglior partita -ha commentato Gianni Crapulli, dirigente della Spazio Relax in tribuna per la gara- Il Martina Franca è una delle migliori under 21 del nostro girone e batterli non è stato assolutamente facile. Una partita bellissima ed equilibrata che a visto di fronte due squadre desiderose entrambe di fare punti. Con questa vittoria scavalchiamo i pugliesi al 5° posto, posizione utile per i Play Off”. Francesco Calia


Giovedì 26 febbraio 2009

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Abbraccio dei fedeli allo storico parroco di Santa Lucia

Intesa con “Pomarico Solidale”

Sinistra europea Montescaglioso in festa pronta ad allearsi per gli 80 anni di don Pietro con la Civica MONTESCAGLIOSO - Sabato 21 febbraio scorso, don Pietro Andriulli, storico parroco di Montescaglioso ha compiuto il suo ottantesimo compleanno e la comunità parrocchiale della chiesa di Santa Lucia non ha fatto mancare il suo affetto e ringraziamento. Nei giorni scorsi don Domenico Monaciello, parroco della stessa chiesa, aveva invitato la cittadinanza montese ai festeggiamenti, sottolineando come non si trattasse di «celebrare una persona, ma di dire grazie ad una vita spesa per la comunità montese; 80 anni vissuti sempre fra la gente e la maggior parte spesi per servire quei tanti che da lui sono stati battezzati, hanno ricevuto la prima comunione, sono stati sposati e che ha anche accompagnato nella casa del Padre. Un pezzo di storia locale a cui auguriamo di poter continuare per molto tempo ad amare i suoi concittadini e ad accompagnare, senza compromessi, questa terra nelle tante sfide che l'atten-

L’arcivescovo, monsignor Ligorio, in mezzo ai fedeli

dono». La serata ha avuto inizio con la celebrazione della santa Messa, alla presenza dell’arcivescovo, monsignor Salvatore Ligorio, della Diocesi di MateraIrsina, il quale ha officiato insieme a don Pietro, don Domenico, don Francesco Gallipoli e padre Carmelo del Convento dei Frati cappuccini di Montescaglioso. Nel corso della celebrazione la presidentessa parrocchiale, Nunzia Fortunato,

ha formulato gli auguri per il raggiungimento dell'ottantesimo compleanno e l'auspicio che possa continuare a lungo ad essere presente e disponibile con la comunità dei fedeli, a lui sempre molto legata. Al termine sono stati inaugurati e benedetti da monsignor Ligorio i locali dove sarà presente la sede locale della Caritas, ubicati nella parte sottostante l'edificio religioso. Si cercherà di portare un aiuto

a quelle persone che si trovano in condizioni di disagio, per rendere meno difficili le loro condizioni di vita. Era presente all'iniziativa anche don Filippo Lombardi, direttore della Caritas diocesana di Matera. Hanno poi avuto inizio i festeggiamenti in onore di don Pietro, il quale ha ricevuto gli auguri formulatigli dall'Amministrazione comunale di Montescaglioso, rappresentata dal vice sindaco Fabio Disabato, dall'assessore alle Politiche sociali, Rocco Luigi Ditaranto, e dal consigliere di maggioranza Emanuele Panarelli. Dagli stessi don Pietro ha ricevuto in regalo alcuni libri. Nell'occasione è stato proiettato un video nel quale erano raccolte diverse fotografie che testimoniano più di tante parole la presenza di don Pietro nella vita comunitaria montese. Non poteva mancare una torta di compleanno e tutti gli elementi per rendere il rinfresco il più gradevole possibile. Michele Marchitelli provinciamt@luedi.it

Allarme del consigliere Pasquale Di Lorenzo

Plastic Components lascia la Valbasento VALBASENTO - «Anche l'azienda Plastic Components (ex Ergom) sembra proiettarsi verso un futuro che la vede al di fuori dell'area industriale della Valbasento». E' quanto affermato dal consigliere regionale del Pdl-Gruppo Misto, Pasquale Di Lorenzo, il qualeha lanciato ieri un grido di allarme per l'ennesima crisi che colpisce un'industria della Valbasento e invita il governo regionale a promuovere un incontro immediato con le forze sociali affinché si scongiuri l'uscita dal mondo del lavoro di 111 lavoratori. «L'aver appreso che l'azienda intende trasferire parte del personale impiegato presso lo stabilimento di Pisticci Scalo in quelli di Atessa e Melfi e prorogare, per gli stessi, la Cassa integrazione guadagni sino al 29 marzo prossimo, mentre si viene a conoscen-

za che negli altri stabilimenti della Plastic Components si procede ad assunzioni di personale interinale, è un chiaro segnale di quale sarà il futuro dello stabilimento di Pisticci scalo: la chiusura». Di Lorenzo chiede, pertanto, di convocare immediatamente la Task Force e chiede all'assessore, Gennaro Straziuso, di adottare tutti gli strumenti necessari al fine di evitare ogni penalizzazione allo stabilimento di Pisticci scalo e salvare i 111 posti di lavoro a rischio. Intanto, da lunedì è precipitata anche la situazione dei dipendenti delle aziende Logitec /Euroglobal, che gestiscono il deposito Alvi di Ferrandina. I lavoratori sono tornati a presidiare i cancelli del capannone, considerato che fino ad ora non hanno percepito lo stipendio di gennaio, nono-

PISTICCI - Clima disteso in casa Pisticci dopo il ritorno alla vittoria conquistata domenica scorsa in casa con il Forza Matera, un successo che ha consentito alla capolista di incamerare punti preziosi in vista dell'infuocata fase finale del campionato, che si annuncia avvincente per le distanze minime che dividono le tre squadre più accreditate per la promozione in serie D, anche in considerazione del fatto che l'attuale vantaggio di 6 punti sulla Murese e 7 sull'A. Cristofaro è frutto del rinvio delle gare che queste due squadre avrebbero dovuto giocare domenica scorsa. Dalla partita di domenica, tuttavia, provengono delle indicazioni di diverso tipo. Da un lato il ritorno alla vittoria rappresenta senza dubbio l'aspetto più rilevante. Dall'altro, invece, il Pisticci ha fornito una prestazione un po' sottotono. D'altronde non è pensabile che una squadra possa avere degli indi-

La Valbasento

stante gli impegni assunti nel corso dell'incontro tenutosi presso la prefettura. Infatti, le aziende si erano impegnate a corrispondere le spettanze entro il 20 di febbraio, ma fino ad oggi i lavoratori non hanno percepito alcunchè. provinciamt@luedi.it

Pisticci torna carico per la sfida di Policoro ci di rendimento e di gioco sempre al top. Il Pisticci è riuscito a farlo per diversi mesi, durante i quali le innumerevoli vittorie sono state accompagnate quasi sempre da un gioco brillante. In questa fase è fisiologico che una squadra possa avere un calo. E non è un caso che ciò sia avvenuto in un momento in cui la rosa risulta fortemente penalizzata per assenze di varia natura. In vista della delicata trasferta di domenica prossima a Policoro, però, mister Valente recupera pedine importanti che potranno dare un contributo utile a far tornare il Pisticci sui suoi soliti standard di rendimento. Innanzitutto, è quasi certo il rientro del mediano Antonio

Guarino, che sin dall'inizio della stagione garantisce prestazioni ottimali soprattutto sotto il profilo della quantità, senza disdegnare qualche capatina anche in fase di rifinitura. La sua assenza si è fatta sentire, ma adesso i problemi muscolari che lo hanno costretto ai box per due settimane sembrano superati. Dalle squalifiche, invece, rientreranno Capobianco e Farinola. Soprattutto quest'ultimo, anche per il fatto di essere under, rappresenta un'alternativa importante in un centrocampo che ha bisogno di qualità. Dall'emergenza, dunque, si passa all'abbondanza, se è vero che la prima prestazione di Buonomo nel cuore del rettangolo di gioco ha messo in

POMARICO - Sinistra europea per Pomarico Solidale. «La prossima tornata elettorale delle amministrative di giugno -fa saper il circolo pomaricano di Se - impone una riflessione articolata che implica una messa in rete della conoscenza di quanto accaduto, evitando la contorsione in polemiche sterili, che non contribuiscono ad avanzare proposte nuove e soprattutto non contribuiscono a sconfiggere la coalizione di centrodestra che ha rovinosamente governato Pomarico nell'ultima consigliatura». Per Se, ancora, «sarebbe un errore strategico non sottolineare che il centrodestra ha interpretato il proprio ruolo approfittando dell'assenza di un'opposizione compatta e che è centrale marcare, anche nelle intenzioni, una diversità rispetto ai metodi che hanno contrassegnato l'amministrazione uscente. Si continua, invece, a considerare centrale una divergenza mai sopita all'interno della ampia compagine di centrosinistra, a cui gli elettori guardano con attenzione. Avremmo desiderato spiegano, infine, dal circolo di Se- un percorso comune a tutto il centrosinistra, mettendo da parte personalismi e scontri solo perché ci pare prioritario un cambio di rotta politico, per nulla inerente le persone, tutte degne di incarnare qualsiasi ruolo all'interno dei partiti e/o dei movimenti che ciascuno sceglie per se stesso. E' in tale contesto che la scelta unilaterale del Pd pomaricano di isolarsi dal resto del centrosinistra va annoverata (accettando di fatto l'idea di perdere le elezioni amministrative, che secondo noi risponde a un criterio e ad una scelta ben precisa e per nulla casuale)». Per poi passare a un'altra visione e proposta: «Occorre smettere le divise (e le borie) di partito per ripartire dai bisogni dei territori e riscoprire l'alfabeto della partecipazione democratica delle comunità. Infatti, proprio per questo avremmo gradito considerare positiva una relazione col Pd, prima della sua dichiarazione di autoesclusione, attraverso l'ap-

evidenza buone caratteristiche di ordine da parte dell'ultimo arrivato in casa gialloble, che può solo crescere in termini di condizione e che rappresenta sin da subito un'alternativa da prendere in considerazione anche in tempi di concorrenza. La rinnovata disponibilità dell'intero organico è sicuramente la notizia più importante in casa gialloble. Poter attingere ai cambi ed alle alternative tattiche negli ultimi sette turni del campionato è un aspetto rilevante. Il resto dovranno farlo la determinazione, la voglia e gli stimoli di un gruppo che finora ha dimostrato di saper crescere attraverso il lavoro infrasettimanale ed adesso è chiamato a dimostrare se i livelli di maturazione raggiunti sono sufficienti per vincere anche la guerra di nervi che di qui in avanti è inevitabile combattere per centrare il prestigioso obiettivo della serie D. Roberto D’Alessandro

porto di nuove energie, che senza dubbio avrebbero meglio incarnato quell'idea di 'nuovo' che è stata così tanto ostentata ed è poi rovinosamente caduta prima ancora di una reale volontà di presentare una modalità di cambiamento. A Pomarico, pensare di poter fare a meno della necessità di un confronto a tutto campo con le altre forze politiche di centrosinistra è un errore, non solo di tattica, da cui si rischia di non uscire. Veniamo da troppi anni di spaccature e sarebbe stato più utile, da parte del Pd, un ragionamento che non iniziasse, come di fatto è successo, con l'accampare pretese determinate da una presunta posizione di incontrastato dominio elettorale. Avremmo maggiormente apprezzato un'idea di volontà di confronto leale sulle tematiche (tante) di interesse collettivo». Se vuole dare voce ai cittadini, come prerogativa del proprio agire politico. Allora, spazio a partecipazione democratica; ambiente e beni, valorizzazione delle peculiarità socio-culturali ecc. E solo per cominciare. Infatti, comunica Se, “l'elenco (qui accennato per necessità, ndr) non ha in alcun modo la pretesa di rappresentare in modo esaustivo un'articolazione programmatica ma, al contrario, si può considerare solo una traccia che proprio attraverso la partecipazione e il coinvolgimento popolare può essere implementata nelle prossime settimane e nei prossimi mesi per costruire il percorso di Pomarico Solidale che inverta l'attuale tendenza che, nonostante i proclami, partorisce idee consolidate solo e unicamente nelle stanze di partito divenute simulacri a uso e consumo di soggettività slegate dal contesto sociale. Con l'auspicio di procedere in un percorso di condivisione che superi i personalismi e che lanci la candidatura di Domenico Giuliva oltre il mero gusto della polemica e faccia dell'idea stessa della solidarietà una pratica da riscoprire in una comunità che ha bisogno di essere ricostruita dal basso». provinciamt@luedi.it

Famiglietti non scrive per la Fidapa MARCONIA DI PISTICCI - «La signora Maria Pia Famiglietti, firmataria di un intervento pubblicato ieri sulle colonne del Quotidiano, scrive a titolo personale, non in rappresentanza della Fidapa di Marconia». A precisarlo è la presidente del sodalizio marconese, Giuseppina Lo Massaro, che rimarca come l’autrice dell’intervento sia solo una iscritta al sodalizio, non rappresentandone assolutamente le posizioni, soprattutto in merito a delicate questioni politiche, come quelle oggetto del testo in questione. provinciamt@luedi.it


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Grassano Bar, caffè, pizzerie e birrerie potranno restare in esercizio dalle ore 5 all’una

Attività aperte senza più limiti Provvedimento immediato del neo assessore Zacchei (An) GRASSANO - E’ già al lavoro il neo assessore alle Attività produttive Domenico Zacchei (An); a meno di un mese dall'affidamento dell'incarico fa il punto della situazione e annuncia alcuni sostanziali cambiamenti. «Ho cercato di fare una ricognizione delle criticità del mio settore raccordandomi con gli uffici di competenza. -spiega Zacchei- Per quanto riguarda il settore dell'agricoltura, da una prima analisi è emerso il grave disagio di percorribilità delle strade interpoderali che consentono l'accesso ai terreni degli agricoltori, questo mi ha permesso di stilare le priorità attivandomi da subito per la sistemazione di quelle che presentavano gravi percorsi di disconnessioni e grandi solchi, così da ripristinare la quotidiana percorribilità. Per i prossimi giorni mi rivolgerò agli enti regionali per fare richiesta di fondi per sistemare tutte le

L’assessore Domenico Zacchei e il centro di Grassano

altre strade interpoderali che sono state danneggiate dalle piogge e nevicate delle settimane scorse». Questo per quanto riguarda la programmazione imminente, mentre sul fronte più specifico delle attività produttive, Domenico Zacchei ha emanato nei giorni scorsi un'ordinanza che liberalizza gli orari di apertura delle attivi-

tà dei pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e di attività particolari. «Era dal 19 marzo del 1997 che non si metteva mano alla questione orar -ha continuato Zacchei- e ho ritenuto opportuno fare una sperimentazione facendo qualche cambiamento agli orari in vigore. Questo tenendo conto del contesto socio-eco-

nomico della realtà locale e delle esigenze della popolazione che mutano in relazione all'evolversi dello stile di vita e delle abitudini in particolare della popolazione più giovane. Ho ritenuto opportuno di estendere detta disciplina alle attività artigianali che vendono generi alimentari ed in particolare bevande». Dunque, i nuovi orari so-

In programma corsi di formazione specialistici per la tutela del territorio

“Vola” a difesa dell’ambiente Nuova associazione dal pollice verde a San Mauro SAN MAURO FORTE - Nasce anche a San Mauro Forte l'associazione “Vola”, i Volontari per l'ambiente. Fra gli impegni dell'associazione spicca quello per la salvaguardia e la tutela del patrimonio naturale, anche attraverso compiti di protezione civile, soprattutto per la difesa di questo dalle calamità o dai rischi causati dall'azione dell'uomo. Pertanto, i volontari per l'ambiente di San Mauro Forte hanno in programma, per i prossimi mesi, la partecipazione a percorsi formativi per l'acquisizione di competenze specifiche per una migliore azione di salvaguardia ambientale, soprattutto per quanto riguarda gli incendi che spesso colpiscono il territorio nella stagione estiva. Proprio questa volontà di contribuire alla difesa del territorio dagli incendi ha spinto un gruppo di sanmauresi a costituire il nucleo locale dell'associazione ambientalista. «Gli incendi che hanno seriamente interessato il nostro territorio questa estate -si leg-

San Mauro Forte

ge in una nota del presidente pro tempore dell'associazione Antonio Santochirico- ci hanno spinto ancora di più a perseguire l'idea, che già animava il nostro impegno quotidiano, ad orga-

nizzarci per poter contribuire meglio alla difesa dell'ambiente. Tutti noi singolarmente possiamo fare qualcosa per l'ambiente, ma se riusciamo a collaborare ed a farlo in maniera organizzata, ovviamente i risultati saranno migliori e la nostra azione più incisiva. Ecco allora perché -si legge ancora nelle dichiarazioni di Santochirico- abbiamo intenzione di partecipare a un corso di formazione sulle metodologie e le tecniche per fronteggiare gli incendi ed ecco perché ci poniamo in un ottica di relazione con il territorio, le istituzioni e la società. Riteniamo, infatti, fondamentale collaborare con le realtà sociali, sensibilizzando tutti, dalle scuole agli enti, dai giovani agli anziani, alle tematiche della salvaguardia dell'ambiente. Infine, ci proponiamo come centro di raccordo anche con e fra gli altri gruppi di protezione civile nel territorio, in modo da migliorare sinergicamente l'azione di tutela dell'ambiente e del patrimonio naturale». provinciamt@luedi.it

no operativi , in questa fase sperimentale, solo per gli esercizi di categoria A-B-C-D (bar, caffè, pizzerie birrerie ed esercizi similari), nel dettaglio è data facoltà di apertura dalle ore 5 fino all’una del giorno successivo e per il giorno di chiusura settimanale è data facoltà ai gestori di rimanere aperti, a loro discrezione, mediante preven-

tiva comunicazione al pubblico con apposito cartello. «Naturalmente -ha concluso Zacchei- questa decisione è passata attraverso la condivisone con il sindaco Magnante, la giunta e i consiglieri, che hanno ben accolto questa scelta e solamente dopo avere incontrato le organizzazioni di categoria Confcommercio e Confersercenti che hanno accettato la nuova sperimentazione; naturalmente, il tutto è stato predisposto nel rispetto delle regole vigenti in materia di salvaguardia di tutti i diritti dei cittadini soprattutto per l'inquinamento acustico. Mi preme, in ultimo, ringraziare l'area Polizia municipale/Suap nella persona del vigile, Giuseppe Sansone, che con professionalità si è dimostrato un valido aiuto nello stilare l'ordinanza che ha effetto immediato». Giovanni Spadafino provinciamt@luedi.it

Benefit del Comune ai bisognosi

Erogati i fondi per i viaggiatori SAN MAURO FORTE - Sono stati liquidati dal comune di San Mauro Forte, i rimborsi per le spese di viaggi effettuati dai cittadini disagiati nel secondo semestre 2008 così come previsto dalla Legge Regionale 27 luglio 1998, che regolamenta il trasporto pubblico. In base all'articolo 24, infatti, la Regione Basilicata, nell'ambito di una politica sociale a tutela dei soggetti svantaggiati, riconosce biglietti di libera circolazione sui servizi di trasporto pubblici di linea di interesse provinciale e regionale, a favore dei soggetti in situazione di grave e conclamato stato di disagio economico e sociale. Il contributo riconosciuto dal Comune in questo ca-

so, si riferisce al periodo compreso tra il primo giugno ed il trentuno dicembre dello scorso anno. Le somme sono state erogate in base a una graduatoria composta dalle domande presentate dai soggetti interessati. Un avviso pubblico, lo ricordiamo, era stato emanato dall'amministrazione comunale di San Mauro Forte lo scorso luglio 2008 e con la delibera di giunta comunale n. 4 del 2 gennaio 2009 era stato approvato il modello della domanda in cui si specificavano i requisiti richiesti dal bando per produrre le istanze. La somma liquidata relativa al secondo semestre è pari a 2599,92 euro. Anna Giammetta provinciamt@luedi.it

Dopo tre vittorie consecutive, il team di D’Ascanio fermato dal Borussia

Il Grottole firma la resa GROTTOLE - Dopo le tre vittorie consecutive che le hanno permesso di salire a 29 punti in classifica, la squadra di mister D'Ascanio, nella partita di domenica scorsa, si è arresa di fronte a un discreto Borussia Policoro che, nonostante abbia prodotto un solo tiro in porta e abbia giocato in dieci per tutto il secondo tempo, si è difesa egregiamente contro un Grottole bello ma poco incisivo. Dopo solo dieci minuti i padroni di casa passavano in vantaggio con un gol dubbio: Mettis alza un campanile verso il centro dell'area e Schettino, con un duro contrasto con il difensore avversario D'Alessandro, riesce ad indirizzare la sfera in rete cogliendo di sorpresa Zac-

caro. Il Grottole riparte subito con i contropiedi di Scarnato e l'ex di turno Puntillo ma i difensori biancorossi entrano più volte decisi rimediando , tra l'altro, sei cartellini gialli in mezz'ora di gioco. Moramarco, tuttavia, non riesce a sfruttare i vari calci di punizione dal limite e il Policoro cerca di reagire con Lambertini senza, però, arrivare nell'area avversaria. Alla mezz'ora Buono viene colpito alle spalle con un fallo molto pericoloso e del tutto fuori tempo. Il giocatore del Grottole esce in barella, il centrocampista avversario viene inevitabilmente espulso. Sul finire del primo tempo il Grottole ha due grandi occasioni per pareggiare prima con Puntillo e,poi,

con Moramarco che non centra la porta dal limite dopo aver superato Pinelli in uscita. Nella ripresa il Grottole favorito dalla superiorità numerica e dal vento a favore crea molto ma non riesce a centrare la porta avversaria. Gli jonici si chiudono bene e ripartono facilmente con Lambartini e Schettino che tengono con mestiere alto il baricentro della squadra. Neanche i nuovi entrati riescono, come era successo altre volte, a cambiare l'esito della partita. La squadra ionica, quindi, ha raccolto tre punti davvero pesanti e si è confermata seconda forza del campionato; per il Grottole, invece, molti rimpianti per le tante occasioni sprecate e tanta rabbia per non

Il presidente del Grottole Angelo De Vito

aver sconfitto un avversario alla propria portata in una gara in cui ha vinto la squadra con maggiore cinismo e forza di nervi. Domenica il Grottole attende il Santarcangelo in uno scontro

diretto in cui i biancazzurri non possono fallire e farsi risucchiare nuovamente nella zona play out che dista solo sette punti. Carlo Amodio provinciamt@luedi.it


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Bernalda L’Udc si difende dalle accuse del sindaco Renna sulla partecipazione al movimento

«Nessuna strumentalizzazione della protesta» BERNALDA - L'Udc di Bernalda non ci sta alle frasi riportate nei giorni scorsi dal sindaco di Bernalda, Francesco Renna, e per voce del segretario cittadino, Antonio Santandrea, richiama il rappresentante della comunità bernaldese alla necessità di instaurare un confronto pacifico e alla libertà di manifestare lì dove il pensiero è contrario a quello dell'Amministrazione e dei suoi rappresentanti. «Noi dell'Udc bernaldese -ha detto Santandrea- siamo rimasti senza parole dopo aver letto le frasi offensive e bellicose del sindaco Renna tra le righe della stampa. Nello stesso -ha continuato Santandrea- si parla di una protesta, quella in piazza del Popolo, da noi fomentata e alimentata insieme ad altri e a Forza Italia. Parole che fanno male e che di certo non fanno bene alla democrazia e al rispetto delle altre parti. Giusto per mettere i puntini sulle i,

noi dell'Udc protestiamo e condividiamo le nostre idee, su piazza del Popolo, non solo con tutto il “Patto per la Svolta” di Bernalda e con la Federazione di centro di cui facciamo parte, ma anche con quelle di sinistra (Rc), che non accettano il progetto, con parte del Pd, ovvero il Fd, con i movimenti che, come i Cittadini Attivi, hanno sempre protestato, anche contro il centrodestra, ma soprattutto protestiamo al fianco dei tantissimi cittadini che hanno firmato il no a questo progetto. Noi siamo stati definiti antidemocratici; così come sono antidemocratici i quasi 3.000 cittadini che hanno firmato il no alle modifiche di piazza del Popolo? Firme che sono in costante aumento e alle quali hanno partecipato solo i maggiorenni. Sì è vero, noi, in quanto partito, facciamo politica, ma di per certo non abbiamo bisogno di una protesta per accaparrarci dei voti. Noi non

strumentalizziamo la protesta per far conoscere il simbolo dello scudo crociato, che di fatto è da sempre conosciuto. Il nostro è un no non già all'ammodernamento della piazza del Popolo o di altre zone, bensì allo sperpero di denaro e ad una errata o inesistente valutazione costi-benefici. Già in altri articoli, e sul nostro blog http://versoilcentro.blogspot.com, abbiamo parlato di Fosso San Rocco, della piscina che è li da ormai molto tempo, di Serramarina e Spineto, che sono abbandonati al loro triste destino, di Metaponto e delle sue strade piene di buche, delle grate che saltano nelle strade del borgo metapontino, del mercato coperto che è allo sbando, della pista ciclabile che li su corso Umberto rappresenta un reale pericolo, degli accessi dalla Basentana a Bernalda che cadono giù, delle fogne del centro storico che fanno acqua da tutte le parti, del

pattinodromo che tutto sembra tranne che struttura sportiva, del campo sportivo poco curato, delle tantissime strade bernaldesi piene di buche (invece nelle campagne ci sono le autostrade che per giunta stanno già venendo meno), dei bagni pubblici inesistenti, del lavoro per i giovani che non c'è, della Felandina che doveva dare 630 posti di lavoro e che invece ha spento 630 speranze. Questo è il confronto che noi abbiamo sin dall'inizio messo in campo; queste sono le stesse cose che noi chiediamo, non già dall'inizio della protesta, ma bensì dapprima che questa venisse messa in atto. Le nostre sono le richieste del Popolo e non della politica. Le nostre sono le perplessità della gente che si incontra per la strada e che si chiede: perché spendere soldi per stravolgere invece di migliorare quello che già c'è? Ecco -conclude Santandrea- questo è il pensiero del-

Antonio Santandrea

l'Udc, un pensiero costruttivo per la città e per i suoi abitanti». Alle parole di Santandrea, si sono poi aggiunte quelle di Otello Carrieri, dell'Udc, il quale insiste sull'importanza di effettuare sempre una corretta analisi costi-benefici, dove fra i benefici sia sempre evidenziato il ritorno economico e sociale per l'intera comunità bernaldese-metapontina. fa.si.

Bernalda Si prepara la festa in famiglia per la ricorrenza che suggella un amore mai sopito

Nozze di diamante a Bernalda La bella storia di Ninuccio e Nunzia, insieme dal dopoguerra BERNALDA - Era il 26 febbraio 1949, quando Ninuccio Durante e Nunzia Molinaro convolavano a nozze, e dopo sessanta anni il loro matrimonio è saldo e pieno d'amore. Ebbene sì, i due bernaldesi, oggi sono ancora uniti nel sacro vincolo del matrimonio. E, noi che li abbiamo visti, possiamo dire ad alta voce che l'amore non ha età anzi, si rafforza con il passare del tempo e Ninuccio e Nunzia sono l'esempio che tutti, soprattutto i meno giovani, devono tenere presente per il loro futuro da coppia. I due “sposini” hanno sul volto il peso degli anni, ma la loro voglia di essere il punto fermo della famiglia li rende ancora giovani con i tanti consigli da distribuire ai loro figli e ai nipoti. «Era il 26 febbraio 1949 -ci dice Nunzia- quando, nella mattinata, abbiamo pronunciato il nostro sì davanti a Dio. Io e mio marito -ha continuato la signora- ci erano conosciuti due anni prima, e dopo il fidanza-

Ninuccio Durante e Nunzia Molinaro

mento abbiamo deciso di sposarci e oggi, come allora, sono contenta perché i frutti del nostro matrimonio sono cresciuti ed insieme a loro la famiglia si è allargata con i nipotini e non solo, visto che siamo anche bisnonni. La storia della nostra vita non è stata sempre facile

da affrontare; infatti ci sono stati momenti duri e quelli felici. Per anni siamo stati in Germania. Io e mio marito abbiamo affrontato questo lavoro con tanto impegno per crescere, nel miglior modo possibile la famiglia. Oggi il nostro racconto può sembrare semplice, ma

non è così, in quanto, dopo la guerra abbiamo trascorso periodi difficili che però, con grande spirito di sacrificio, abbiamo superato insieme ed oggi come ieri ci amiamo e ci coccoliamo ancora con i baci. Questo -conclude Nunzia- ricordo soprattutto della nostra giovinezza coniugale». Subito dopo le parole piene di esperienza e di consigli per i giovani, abbiamo parlato con Ninuccio, il quale ogni volta che parlava e ricordava le tante avventure vissute, guardava sempre la propria moglie, quasi a volerla invitare a chiudere gli occhi e a rivivere insieme quei momenti che li hanno condotti a festeggiare le nozze di diamante. «Ci siamo sposati subito dopo la grande guerra ci ha detto Ninuccio- e la vita non era facile. Noi -ha continuato lo sposo- ci siamo conosciuti a una festa di due nostri amici. Qui mi sono presentato insieme ai miei genitori a Nunzia e ai suoi genitori per chiederle la mano. Questo era il rituale di fi-

danzamento della nostra giovinezza. Anzi, vi dirò di più, ai nostri tempi gli incontri con le fidanzate avveniva nelle grandi occasioni, come il Natale, la Pasqua o il giorno dello scambio degli anelli di fidanzamento. Momenti questi che ci davano la possibilità di incontrarci. Oggi, invece, tutto è cambiato; non solo nel fidanzamento ma anche nella vita di tutti i giorni. Ai nostri tempi bisognava lavorare senza pensare al divertimento. Ecco perché vorrei rivolgere un invito alle coppie, di non prendere per gioco il matrimonio, bensì considerarlo vincolo sacro dove ad essere risaltati sono l'amore e il rispetto reciproco. E proprio questo -conclude un emozionato Ninuccio- ci ha fatto arrivare a festeggiare il sessantesimo anno di matrimonio; naturalmente senza dimenticare la mano di Dio che ci ha dato la fortuna di essere ancora oggi uniti sulla terra». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it

Consolidamento Terravecchia Bando gestione MONTALBANO JONICO - Il Comune di Montalbano Jonico ha pubblicato il bando per un'indagine di mercato finalizzata all'individuazione di soggetti a cui affidare l’incarico di progettazione preliminare definitiva, degli interventi esecutivi, del coordinamento di sicurezza e direzione degli interventi urgenti di consolidamento di aree franose a rischio idrogeologico. Il sito di intervento riguarda piazza Cirillo al rione “Terravecchia”. L'importo complessivo dei lavori è di 600mila euro. Le domande vanno presentate entro il 2 marzo 2009. provinciamt@luedi.it

Tursi Ha ripreso vita “Dialogo”, il periodico della Diocesi

Una finestra aperta sui fedeli TURSI - E' uscito il secondo numero di “Dialogo”, periodico della diocesi di Tursi-Lagonegro. E' un tabloid di sei pagine, con un inserto contenente le lettere dei vescovi di Basilicata ai disoccupati ed agli amministratori della regione. Il giornale riprende il filo interrotto alcuni anni fa, quando monsignor Rocco Talucci l'aveva stampato per la prima volta, con la collaborazione di don Cesare Lauria. Può tranquillamente definirsi una finestra aperta ai fedeli della diocesi e si avvale del “contributo di tutti coloro che vogliono comunicare esperienze, proposte, attività, novità pastorali ed iniziative efficaci affinché la Parola di Dio raggiunga tutti” (editoriale del vescovo Francesco Nolé). Dopo otto anni di silenzio il periodico ha ripreso il

suo cammino di “dialogo” con tutti i sacerdoti e le associazioni laicali. Direttore responsabile è il giornalista Vincenzo Fucci, che nell'editoriale ha scritto: «La stampa cattolica ha il dovere di essere presente, di costituire un preciso punto di riferimento, specie in periodi come quello attuale. Dialogo nel suo piccolo, ritorna così nel grande panorama dei media territoriali cattolici». Redattori sono: don Giovanni Lo Pinto; don Adelmo Iacovino e Francesco Addolorato. Nel primo numero c'erano: la lettera del vescovo per il Natale; il programma pastorale 2008/2009; il prospetto dei trasferimenti dei parroci; una riflessione per celebrare “l'Anno Paolino”; una breve biografia di un santo poco conosciuto in diocesi: il Beato Giovanni

da Caramola; l'esperienza di Valentina Suanno e Gloria Gaudioso che avevano partecipato alla Gmg di Sydney 2008. Poi articoli di vita diocesana, come l'ordinazione di tre diaconi (Tiziano Cantisani, Maurizio Giannella, e Serafino La Sala) a Policoro; una riflessione di don Domenico Martino a cinque mesi dalla sua ordinazione sacerdotale; l'arrivo a Tursi ed a Senise della statua della Madonna di Lourdes; notizie sui convegni di bioetica a Policoro e Tursi; la ricorrenza del 25° anniversario della nascita del movimento del Rinnovamento dello Spirito. Nel secondo numero c' è il messaggio del vescovo per la Quaresima; la seconda parte delle riflessioni per l'anno paolino, di don Enzo Appella; il comunicato finale dei vescovi a con-

Una copertina del periodico “Dialogo”

clusione del convegno delle chiese del sud; la celebrazione della giornata per la vita che si è svolta nel cinema Columbia di Francavilla; la testimonianza di Teresa e Michele Lupo per la morte del figlio Gian Franco; la testimonianza di un sacerdote anziano: don Prospero Borea. E' annunciato il prossimo viaggio del vescovo a Lourdes con L'Unitalsi dal 30 luglio al 5 agosto. Poi ci sono articoli sul Gen Rosso a

Valsinni e sulla Scuola di Preghiera organizzata da don Enzo Appella a San Giorgio Lucano; l'incontro del vescovo con gli universitari a Natale; l'inaugurazione del nuovo centro parrocchiale a Colobraro; il presepe a Teana ed un concorso di poesia indetto a Lagonegro. Il giornale verra' distribuito in tutte le parrocchie della diocesi. Salvatore Martire provinciamt@luedi.it


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Incentivi alle aree rurali, restyling urbano, sostegno sociale e investimenti per attività produttive

Nucleare, ecco come si investe Reso noto il programma definitivo dell’amministrazione ROTONDELLA - Fondi di compensazione ambientale: ecco come saranno utilizzati. La Giunta comunale ha deliberato, nei giorni scorsi, l'atto di indirizzo per l'utilizzo dei “famigerati”2,8 milioni di euro per la presenza del centro Itrec in Trisaia. E ha così chiarito, finalmente, cosa si farà in concreto per rispondere alle principali esigenze della comunità, tra cui lo spopolamento, i problemi sociali, l'agricoltura e il turismo. Già da qualche mese, infatti, erano note le scelte di suddivisione dei fondi in tre grandi comparti territoriali: 558mila euro per lo sviluppo delle aree rurali, 478mila euro per il recupero del centro storico a fini abitativi, 442mila euro per lo sviluppo urbano di Rotondella due. Adesso conosciamo anche le singole tipologie di intervento per cui saranno spesi. Partiamo con lo sviluppo delle aree rurali, l'ambito cui è stata destinata la maggior somma. L'Amministrazione ha guardato con attenzione

alle prospettive di sviluppo delle tante aziende agricole del territorio. Questi gli interventi che il comune contribuirà a finanziare con i fondi: 1. Messa in sicurezza e adeguamento igienico-sanitario delle strutture produttive; 2. Innovazione tecnologica (hardware, software e programmi gestionali) connessa al processo produttivo o alla promozione del prodotto; 3. Potenziamento della rete infrastrutturale dei servizi in favore delle aziende agricole (acqua, gas, elettricità, rete fognaria); 4. Installazioni di impianti relativi a fonti energetiche rinnovabili; 5. Finanziamento progetto esecutivo, spese di gara ecc. per la realizzazione di un farmer market. Ciascun richiedente non potrà superare 2.500 euro di contributo, e dovrà concorrere di tasca propria, con almeno il 30% dell'intera somma dell'investimento. Uno stesso soggetto, comunque, potrà richiedere un contributo per tutti e cinque gli interventi elencati.

Per il recupero urbano del centro collinare e del rione Mortella sono previste due modalità di contributo. Fino a 25mila euro per acquisto e/o ristrutturazione di immobili con destinazione esclusiva a prima casa e con finalità abitativa (200 mila euro complessivi stanziati); fino a 7mila euro di contributo, invece, per ristrutturazioni edilizie di immobili a destinazione abitativa (250mila euro stanziati). Quest'ultimo contributo dovrà essere pari al 60% dell'intera spesa sostenuta per il singolo intervento. I beneficiari saranno selezionati sulla base di graduatorie che terranno conto di diverse priorità, tra cui la residenza a Rotondella e la fascia di reddito. Ventottomila euro, infine, sono stanziati per la compartecipazione ai programmi regionali in corso di attivazione per l'incremento dell'ospitalità diffusa nei centri storici, le cosiddette “case-albergo”. Per quanto riguarda i 442mila euro di Rotondella due, 250 mila euro saranno

stanziati per la realizzazione di una chiesa e relativi spazi pubblici, 192mila euro per lo sviluppo abitativo residenziale e riqualificazione di spazi attrezzati e verde pubblico. Ci sono, poi, le misure non legate a specifiche aree del territorio. Per il sociale (sostegno economico e sociale dei cittadini e delle famiglie) l'Amministrazione ha stanziato 108mila euro spalmati in ben 16 interventi, tra cui borse di studio, lotta all'alcolismo e alla tossicodipendenza , sostegno ai consumi di beni di prima necessità per le famiglie indigenti. Infine le attività turistiche e produttive. L'amministrazione mira a promuoverle con uno stanziamento di 78mila euro. Massimo 3 mila euro di contributo per innovazione tecnologica, acquisto di nuove attrezzature, adeguamento igienico-sanitario delle strutture, miglioramento dei locali sede dell'attività e dei relativi segni distintivi, compresa l'insegna. Pino Suriano

LICEALE INVESTITO DA UN’AUTO POLICORO - Poteva finire veramente male la disavventura di un giovane studente del locale liceo scientifico “Enrico Fermi” che, nella giornata di ieri al suono della campanella dell'ultima ora uscendo fuori dal cancello del popoloso istituto scolastico è stato investito da un’automobile. Stando alla ricostruzione di un testimone oculare, il ragazzo avrebbe attraversato la strada e mentre una macchina si stava fermando per far attraversare il pedone, il conducente di un’altra autovettura che stava dietro non resosi conto del motivo del rallentamento del veicolo che lo precedeva ha azzardato il sorpasso, investendo il giovane. Sono arrivati subito i soccorsi del 118 che avrebbe-

ro, stando alle dichiarazioni del testimone, trasportato il giovane nel locale ospedale che si trova proprio a pochi chilometri dalla scuola. Le scuole di Policoro sono tra le più popolose dell'intera provincia e tutte si trovano a ridosso di strade molto trafficate sia all'ingresso che all'uscita dalle rispettive scuole. Pertanto un invito alla prudenza, soprattutto per chi si trova a bordo di un veicolo durante le ore di punta, è sempre d'obbligo anche perché molto spesso, nonostante il servizio d'ordine della Polizia municipale, dirigere il traffico in quei minuti e contemporaneamente far attraversare gli studenti sulle strisce pedonali è un compito improbo. Gabriele Elia

Propati contro lo scioglimento

Rotondella Richiesta di informazioni sul trattamento dei detenuti in India

«Il Forum giovanile era in regola»

Lettera di Viceconte e Latronico per Angelo Falcone

MONTALBANO JONICO Il 12 febbraio scorso è stato formalmente sciolto il Forum Giovanile Permanente, organo presieduto da Gabriele Propati. Un atto a cui l’ex presidente si rigetta il provvedimento, giudicando «la gravissima scorrettezza dell'atto amministrativo, fortemente voluto dal sindaco Leonardo Giordano -si legge in una nota di Propatiche cancella (spero per poco tempo) un'importante organismo che dal gennaio 2006 opera sul territorio comunale e ha ottenuto eccellenti risultati (più volte rimarcati dallo stesso sindaco e dall'intera Amministrazione). Nell'ordinanza di scioglimento si legge che tale organismo non avrebbe approvato il bilancio preventivo e il conto consuntivo, che non si riunisce periodicamente e che più volte il sottoscritto non avrebbe abbassato la saracinesca della sede del Forum Giovanile. Tutte queste “presunte irregolarità” lasciano il tempo che trovano. -prosegue Propati- L'unica vera motivazione che ha spinto il sindaco Giordano a sciogliere tale organismo è solo una. Quando mi sono recato nella sua stanza al Comune per chiederli spiegazioni in merito a quello scellerato provvedimento amministrativo mi sono sentito rispondere in questi termini: “Caro Propati ho sciolto il Forum Giovanile poiché tu non sei più espressione della maggioranza politico-amministrativa di questo comune e quindi ho dovuto agire di conseguenza”. Dopo tale affermazione mi sono chiesto più volte se il Fg di un comune dovesse essere la fotocopia dei con-

sigli comunali con le rispettive contrapposizioni politiche, oppure magari essere la lunga mano del sindaco pro-tempore oppure, come credo, dovrebbe essere quella consulta giovanile composta da associazioni (di ogni tipo) in grado di promuovere cultura e coesione sociale, senza alcuna distinzione di carattere politico. Tuttavia non voglio sottrarmi a dare dettagliata descrizione di come in realtà stanno i fatti». In merito all'approvazione del bilancio preventivo e consuntivo, Propati precisa che: «Alla data odierna, nemmeno la previsione di spesa per l'anno 2009 del Comune di Montalbano Jonico è stata approvata. Figuriamoci se ad oggi quello del Fg dovesse già essere sottoposto a votazione. Non è assolutamente vero -conclude- che gli organi istituzionali del Fg non si riuniscono periodicamente (l'ultima assemblea è stata convocata in data 8 febbraio). Ad ogni modo credo che, l'atto consumato dal Sindaco in merito allo scioglimento del Fg è davvero singolare, nonché molto grave sul piano istituzionale. Le consulte giovanili non devono mai essere condizionate da orientamenti politici o da appartenenze partitiche altrimenti perdono il vero senso per le quali sono state create, cioè quello di rappresentare un momento di crescita e di speranza per le sorti di ciascuna comunità. Strumenti attraverso i quali i giovani debbano confrontarsi sugli argomenti nell'esclusivo interesse della collettività e non di una sola parte o di pochi». provinciamt@luedi.it

Appello al ministro Frattini ROTONDELLA - «Abbiamo chiesto al Ministro Frattini di indagare in maniera approfondita sulle condizioni nelle quali attualmente si trovano Angelo Falcone e Simone Nobili, arrestati in India nel marzo del 2007, mentre erano in vacanza, con l'accusa di essere in possesso di stupefacenti , in quanto le celle in India sono in condizioni assolutamente precarie, sovraffollate e in pessime condizioni igieniche e i due ragazzi patiscono evidenti difficoltà di comunicazione e di relazione con la polizia locale, e non riescono a comunicare con i familiari in Italia». Lo hanno dichiarato ieri i senatori del Pdl, Guido Viceconte, vice presidente della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani del Senato, e Cosimo Latronico, promotori di una lettera inviata al ministro degli Esteri, Franco

Angelo Falcone, detenuto in India dal marzo del 2007

Frattini, nella quale hanno ripercorso l'intera vicenda ricordando anche gli sforzi economici fatti sino ad ora dal padre di Angelo, Giovanni Falcone, che ha già manifestato l'intenzione di organizzare una manifestazione a Roma nel marzo prossimo e di iniziare di nuovo lo sciopero della fame il prossimo 9 marzo, in

occasione dell'anniversario dell'arresto del figlio. «Abbiamo chiesto al ministro Frattini e al Governo italiano di attivarsi, attraverso le autorità italiane in India, affinchè siano rispettate le convenzioni internazionali in materia di difesa dei diritti umani e affinché le condizioni e il trattamento dei prigionie-

ri, all'interno del Centro di detenzione di Nahan, città dello Stato dell' Himachal Pradesh, siano conformi con gli obblighi internazionali per la difesa dei diritti umani. Inoltre, abbiamo chiesto al ministro che si lavori più velocemente sulla stipula di accordi bilaterali con l'India in materia di diritto penale e per il trasferimento dei detenuti e che si intervenga direttamente con la Commissione nazionale per i Diritti Umani (National Commission of Human Rights) in India con sede a New Delhi per presentare il caso, sollecitando loro l'adozione di tutti i passi necessari per assicurare il diritto e la libertà per la difesa dei diritti umani». Da mesi Giovanni Falcone combatte solo una battaglia contro una palese ingiustizia subendo il silenzio della comunità internazionale. provinciamt@luedi.it

Nova Siri Chiuso l’iter per il Centro di educazione ambientale

Nasce il Cea “Terra Marique” NOVA SIRI - Il Centro di educazione Ambientale (Cea) “Terra Marique”, istituito dalla Basis, cooperativa sociale Onlus, in partenariato con il Comune di Nova Siri, ha concluso lunedì scorso l'iter di accreditamento alla rete “Redus” del sistema In.Fea della Regione Basilicata. «L'istituzione del Centro e il suo accreditamento -si legge in una nota della Basis- sono stati resi possibili dalla sensibilità manifestata dall'amministrazione comunale verso le tematiche dell'educazione ambientale e della sostenibilità». Il Cea di Nova Siri intende porsi come punto di riferimento della comu-

nità e del territorio, realizzare azioni e progetti educativi rivolti a giovani, adulti, anziani, guidare verso una visione critica dei problemi e comportamenti responsabili. «L'azione educativa -prosegue la nota- va attuata con continuità su tematiche sociali e ambientali nel senso più ampio del termine, coinvolgendo in percorsi partecipativi sia le scuole che la comunità tutta». Il Centro di educazione ambientale, mediante l'erogazione di servizi nei settori dell'ambiente, dell'educazione, della cultura e del turismo contribuisce concretamente alla creazione di un sistema integrato tra

cultura e tradizione, artigianato ed enogastronomia nel pieno rispetto dell'ambiente e delle sue peculiarità, promuovendo la valorizzazione di forme sostenibili di gestione del territorio». provinciamt@luedi.it


Sport 40

Giovedì 26 febbraio 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

Bianconeri battuti a Londra 1-0 dal Cheksea

Sulle gare di Inter e Roma

Decide un gol di Drogba Juve ancora in corsa

La stampa inglese si diverte: «Surclassati»

Un’intervento di Nedved nell’incontro di ieri

CHELSEA JUVENTUS

1 0

CHELSEA (4-3-3): Cech 6; Bosingwa 6.5, Alex 6, Terry 6, A.Cole 6; Ballack 5 (36'st Mancienne sv), Mikel 6.5, Lampard 6.5; Kalou 6.5 (26'st Malouda 6), Drogba 7, Anelka 6. In panchina: Hilario, Ivanovic, Ferreira, Stoch, Di Santo. Allenatore: Hiddink 6. JUVENTUS (4-4-2): Buffon 6; Mellberg 6, Legrottaglie 5, Chiellini 6.5, Molinaro 6; Camoranesi 5 (7'st Marchionni 6.5) Sissoko 5.5 (41'st Trezeguet sv), Tiago 5.5 (15'st Marchisio 6), Nedved 6.5; Amauri 6.5, Del Piero 6. In panchina: Manninger, Grygera, Poulsen, Iaquinta. Allenatore: Ranieri 6. ARBITRO: Benquerenca (Portogallo) 6. RETI: 12'pt Drogba. NOTE: serata fredda, terreno in buone condizioni, spettatori 42.055, angoli 9-3 per la Juve. Ammoniti: Molinaro, Ballack, Sissoko, Marchisio.

COPPA UEFA: IL RITORNO DEI SEDICESIMI DI FINALE

Si giocano Metalist-Samp, Milan-Werder, Udinese-Lech Poznan e Aiax-Fiorentina

L’Italia insegue gli ottavi: pronostico aperto MILAN-WERDER (and. 11) (ore 20.45) Carlo Ancelotti carica i giocatori in vista della gara col Werder Brema: ‘Vale come una partita di Champions League’. Il tecnico emiliano vuole tenere tutti sulle spine perchè sa che la stagione del Milan è in un momento più che mai delicato: con l’Inter in fuga in campionato, con una Coppa Uefa da vincere e la qualificazione alla prossima Champions League da non fallire, serve la massima attenzione contro un avversario ostico come la formazione tedesca. ‘E' solo una partita di Coppa Uefa, ma noi la consideriamo come una sfida da Champions League'. Ma Ancelotti sa benissimo che il suo futuro passa dalla qualificazione alla massima competizione europea per club. 'Il nostro obiettivo primario in questo momento e' arrivare tra le prime tre in campionato, pero' vogliamo anche un'altra finale europea e vincere contro il Werder spianerebbe la strada’. METALIST-SAMPDORIA (and. 1-0) (ore 18 italiane) Questa volte le stelle staranno a guardare. Cassano e Palombo assisteranno alla gara di ritorno tra Metalist e Sampdoria comodamente seduti davanti al televisore. È la scelta di Walter Mazzarri che ha fatto scattare il piano Ucraina: si parte dal passivo di 1-0 dell’andata e domenica c'è il Milan, senza contare che mercoledì i blucerchiati affronteranno l’Inter nell’andata di Coppa Italia. Insomma, l’impressione è che la testa della Sampdoria non sia al match con il Metalist ma piuttosto al campionato, che vede Bellucci e compagni in una situazione di classifica non preoccupante ma nemmeno esaltante. Il reparto maggiormente stravolto sarà proprio l’attacco, con Bel-

Inzaghi dopo una rete con il Milan

lucci che, squalificato per la gara di domenica, partirà dal primo minuto, con vicino il baby Marilungo, all’esordio con la maglia da titolare: «Ho preferito non rischiare Palombo che arriva da due infortuni e Cassano che è apparso stanco, visto che dall’inizio del campionato non si è mai fermato. La gara con il Metalist non è semplice, anche per le condizioni ambientali, ma sono convinto che chi scen-

derà in campo darà il massimo». UDINESE-LECH POZNAN (and. 2-2) (ore 20.45) Udinese ultima chiamata. Dopo il fallimento in campionato e in coppa Italia, ora non resta che la Uefa per salvare la stagione. E contro i polacchi del Lech Poznan, la squadra di Marino dopo il 22 dell’andata è chiamata alla prova della verità. I friulani avranno solo un risultato utile: la qualificazione

SCI DI FONDO Longa-Follis di bronzo LIBEREC Marianna Longa e Arianna Follis hanno vinto la medaglia di bronzo nella staffetta sprint femminile ai Mondiali di sci di fondo di Liberec, in Repubblica Ceca. Le azzurre hanno concluso la gara a 23"8 dalle finlandesi Aino Kaisa Saarinen e Virpi Kuitunen che hanno trionfato in 19'43». Medaglia d’argento alla Svezia. L’Italia conquista la quarta medaglia nella rassegna iridata. Arianna Follis torna sul podio ventiquattro ore dopo la splendida vittoria nella sprint individuale. «La Finlandia in questo genere di gare è una spanna superiore a tutte le altre nazioni – spiega la valdostana -. Noi siamo rimaste attaccate al treno che le seguiva, ce la siamo giocata fino alla fine con la Svezia e non ci siamo fatte sorprendere dall’incredibile prestazione del Giappone, che ha ceduto sull'ultima salita. L’oro della sprint mi ha dato tranquillità, ho preso questa gara con spirito libero da ogni tipo di pressione».

(basterebbe anche il pari 0-0 o 1-1), che rilancerebbe le loro ambizioni in Uefa. Nella conferenza stampa della vigilia la tensione del tecnico e del capitano, Totò Di Natale, si tagliava con il coltello. Risposte a monosillabi, sguardi severi, nessuna anticipazione utile. «E' una partita importante – ha tagliato corto Marino – come lo sarà quella di domenica contro il Lecce». Marino ha ricordato che «il Lech è una squadra ostica, perchè molto fisica, forte di testa. Lo abbiamo sperimentato all’andata quando hanno ridotto le distanze con un gol in fuorigioco, ma poi sono stati capaci di pareggiare». AIAX-FIORENTINA (and. 1-0) (ore 20.45) Prima della gara d’andata la Fiorentina era la grande favorita, adesso, alla vigilia del match di ritorno, in pochi scommetterebbero sul passaggio del turno dei viola. L’1-0 con cui l’Ajax di Van Basten si è imposta al Franchi è un’ipoteca sulla qualificazione, ma Cesare Prandelli crede nella sua squadra e nella possibilità di ribaltare il risultato. «Dipenderà tutto da noi – ha dichiarato il tecnico viola in conferenza stampa -. Sappiamo che sarà tutto difficile, ma vogliamo ribaltare il risultato dell’andata, un risultato bugiardo. Ripeto dipenderà tutto dal nostro atteggiamento in campo. Non dovremo avere paura ed essere passivi. Voglio dai miei ragazzi la determinazione giusta per novanta minuti. La partita la dovremo fare noi, soprattutto a livello di interpretazione tattica. All’andata abbiamo giocato una partita con il baricentro basso e questo ha avvantaggiato le giocate dell’Ajax, domani dovremo aggredire più alti. In noi c'è voglia di fare una grande impresa».

LONDRA – Italiane surclassate, ma non ancora eliminate: sia Inter che Roma hanno la possibilità di guadagnare la qualificazione, nonostante si siano dimostrate nettamente inferiori alle rispettive avversarie (Manchester United e Arsenal), nell’andata degli ottavi di Champions League. Questo il responso della stampa britannica, che elogia le prestazioni delle due squadre inglesi, che però hanno avuto il torto di non ipotecare, come avrebbero potuto e dovuto, il passaggio del turno. Al Meazza lo United di Sir Alex Ferguson domina, ma non va oltre lo 0-0. «La dimostrazione di classe del Manchester United manca del premio di prestigio», titola il Times, che sottolinea come «la fuga finale di Mourinho negli spogliatoi sia stata l’unica sorpresa della serata dell’Inter, surclassata in campo dallo United’'. La logica suggerisce al quotidiano britannico che lo United non avrà difficoltà a qualificarsi, ma prima dovrà superare «l' effetto Mourinho». Anche il Daily Mirror, pur tenero verso la prestazione dei Red Devils, ammette che Sir Alex Ferguson dovrà inventarsi qualcosa di nuovo, dopo avere ottenuto una sola vittoria nei 13 confronti con il tecnico nerazzurro. Elogi anche dal Guardian (“United davanti dopo lo stallo di San Siro»), che mette in risalto «la superba coordinazione e tecnica» dei rossi, che però non sono riusciti a legittimare «la chiara superiorità emersa durante tutto l’incontro». Con il pareggio di San Siro ('San Zerò, secondo il titolo del tabloid Sun), lo United porta a 20 partite la striscia d’imbattibilità in Europa (nuovo record), cominciata proprio all’indomani della battuta d’arresto nella semifinale di ritorno del 2007 persa contro il Milan. «United incapace di abbattere l'Inter», è l’apertura scelta dal Daily Telegraph, che salva la ripresa dell’Inter, ricordando però come gli ospiti, “padroni del possesso palla», avrebbero dovuto chiudere «con almeno due gol di scarto» la prima frazione. Dominio netto, “in ogni reparto», anche secondo il Daily Mail, «sia a livello tattico che tecnico», che dovrebbe scongiurare epiloghi rocamboleschi come «quello di 11 anni fa, quando una rete di Trezeguet assicurava al Monaco un incredibile passaggio del turno». Il Mail, però, non risparmia una velata critica a Ferguson, per l’ingresso solo negli ultimi 10' di gioco di Rooney, «che avrebbe potuto garantire il meritato vantaggio». Simili i commenti al confronto di Londra: nonostante l’1-0 dell’Arsenal, con il rigore di van Persie, la stampa si sofferma sull'occasione persa dai Gunners di Arsene Wenger. Il Times non risparmia qualche critica «all’atteggiamento negativo della Roma, riassunto nella scelta di Luciano Spalletti di lasciare in pan-

Pizzarro contro l’Arsenal

china il capocannoniere della stagione, Mirko Vucinic, fino a 8' dal termine». «Van Persie dà un vantaggio all’Arsenal», il titolo del quotidiano, secondo cui «la squadra di Wenger ha disputato la miglior partita della stagione». «Ma, ancora una volta, la generazione d’oro dei Gunners ha mancato di soddisfare in pieno le aspettative», scrive il Times, ricordando come i migliori risultati dell’Arsenal siano comunque arrivati in trasferta «mentre la Roma ha sì battuto il Chelsea all’Olimpico, ma ha anche perso contro il Cluj». Pronostici sbilanciati a favore dei Gunners (“Se l’Arsenal saprà riprodurre la fluidità e l’energia del primo tempo non avrà problemi a qualificarsi», scrive il Times), anche se il Daily Mail si rammarica «per l’opportunità d’oro di chiudere la qualificazione già a Londra». «La Roma avrebbe meritato di essere fuori prima della partita davanti ai suoi tifosi», il commento del Mail. L’Arsenal è l’unica squadra che ha vinto ieri, ma – rileva il Daily Telegraph – «con un risultato che evidenzia una volta di più le difficoltà realizzative dei Gunners». «Lungi dall’ essere spettacolari, addirittura nervosi nel finale di partita, i Gunners si confermano grandi cacciatori nelle partite che contano», il giudizio del Guardian. Brillanti ma spreconi, secondo il Sun, che definisce i Gunners «maestri nello sprecare occasioni», anche se è «una gioia per gli occhi ammirare la qualità del loro fraseggio».


Sport 41 Conferenza stampa allargata: la società scongiura i venti di crisi Giovedì 26 febbraio 2009

Potenza unito per salvarsi L’unico verdetto ora sarà quello del campo I giocatori fiduciosi

Coro compatto «Siamo feriti non morti» Un giovane, un esperto, l'ultimo arrivato. La triade di giocatori scelta dalla società per mettere la faccia nell'atipica conferenza stampa di ieri era cosi' composta. Apre Fabrizio Di Bella: “sono fiducioso in un mio rientro dal lungo infortunio - esordisce il romano - sono due giorni che mi alleno regolarmente e dovrei essere a disposizione per domenica, salvo imprevisti”. Ma la presenza del difensore in prestito dal Livorno è stata concordata anche per sgombrare il campo da voci sul suo conto: “si è parlato in giro di miei problemi economici con la società, ma sono qui per smentire tali illazioni”. A supporto interviene Benedetto Mangiapane, dopo aver sorriso ad una battuta del presidente Pellegrino non troppo in sintonia con la sua capigliatura ribelle: “mi sento di chiedere alla tifoseria, alla città intera di starci vicino, perché questa categoria non appartiene soltanto a Postiglione ma a tutta la comunità”. Tommaso Dei è in borghese, appiedato dal solito problema al ginocchio oltre che dalla squalifica: “il mister di carica ce ne ha trasmessa tanta, nel mio caso fin troppa (riferimento all'espulsione di domenica, ndr), questo gruppo adesso è come un animale ferito, ma non morto”. Pasquale Arleo è smanioso di trasferirsi sul campo: “La squadra è viva - attacca il mister - se solo per un istante avessi avuto la sensazione di non essere seguito dai ragazzi mi sarei già fatto da parte”. Il pensiero è già rivolto a domenica: “vogliamo dedicare una bella prestazione alla nostra tifoseria, ha dimostrato di essere attaccata a questi colori”. Solo una richiesta: “la stima del pubblico dobbiamo conquistarla sul campo, hanno diritto a contestarci, però sarebbe meglio stringersi intorno alla squadra per i novanta minuti contro il Crotone e remare tutti dalla stessa parte”. Tempo per i processi, eventualmente, ce ne sarà in abbondanza dopo il fischio finale. Pietro Scognamiglio

CAVA DE' TIRRENI. Non chiamatela fortuna, ma ostinazione. “Certo la dea bendata ci ha messo del suo - riconosce Antonio Schetter - ma il gol me lo sono cercato con caparbietà”. A Caserta contro il Marcianise così come a Foligno alla dodicesima giornata: “Non sono state reti stupende - confessa il funambolo della Cavese - Domenica scorsa ho tirato da posizione defilata con molta potenza sperando in una deviazione che poi non è arrivata: la sfera s'è insaccata senza nessun tocco ed il gol me lo sono preso io, ma quando già prima di calciare sapevo che quel pallone sarebbe stato insidioso ed avrebbe mandato in difficoltà la difesa del Marcianise”. A Caserta come a Foligno: “Anche in quel caso mi hanno dato del fortunato, sminuendo

LO AVEVANO già scritto in un comunicato, ma lo hanno voluto ribadire con una conferenza stampa in pompa magna, con la presenza di proprietario, presidente, dirigenti, allenatore e rappresentanza di giocatori. Erano di più dei giornalisti invitati a trasmettere il messaggio chiaro e forte: il Potenza deve essere salvato. Non è in crisi, è compatto, forte, armonico, pronto a combattere. La speranza è che questi fattori positivi siano tradotti nell’unica cosa che in questo momento serve per rimettere tutti d’accordo: vincere una partita, sia pure complicata contro il Crotone, per presentarsi al cospetto della Pistoiese, il 15 marzo dopo la sosta, a giocarsi tutte le chance salvezza. A cercare di evitare quell’ultimo posto che non giustificherebbe più nessuno. Al di là del fatto che questa dirigenza è la stessa che ha compiuto il miracolo della promozione, dopo aver salvato i bilanci, e quello della salvezza al primo anno di C1. E’ l’amarissima legge dello sport, fatta di numeri positivi e negativi. Poi sta all’immaginario collettivo computarne più di una specie piuttosto che di un’altra. Un po’ come dire che, indipendentemente da quello che accadrà di qui a giugno, nel

L’affollata conferenza stampa

Tegola: deferito Dei per l’anno scorso DALLA NUVOLA fantozziana che vaga sulla testa del Potenza continuano a piovere inconvenienti. E' arrivata la comunicazione di un deferimento della procura federale a carico di Tommaso Dei, che in teoria potrebbe correre il rischio di rimanere fuori fino al termine della stagione. Il Potenza in questa storia è vittima non protagonista, perché oggetto del contendere è quanto accaduto nel periodo in cui il giocatore era alla Lucchese. Il deferimento riguarda una decina di atleti (insieme a Dei - tra gli altri - anche Zizzari, Bellè e Zanetti) per una storia di presunte irregolarità amministrative nel rapporto contrattuale con la società toscana, adesso fallita. Probabile si tratti di cifre pattuite a garan-

zia di contratti non onorati. “E' una situazione in cui nel 99% dei casi ne risponde solo la società - ha commentato Postiglione - e, fra l'altro, la posizione del nostro tesserato è marginale, ma siamo preoccupati perché la Lucchese, chiamata a difendersi, non si presenterà”. Nulla a che vedere con l'attuale società rossonera che milita in serie D: “il procedimento riguarda la vecchia Lucchese Libertas, ormai fallita, con un presidente (il siriano Fouzi Hadji, ndr) a tremila chilometri di distanza. Non vorremmo che, in mancanza del principale colpevole, scontino i giocatori”. Dei ha messo all'opera i legali, il giudizio è previsto entro tre settimane. p.s.

campionato e nei numeri del Potenza stagione 2008-2009 resterà agli annali il pesantissimo 4-0 di Perugia che ha generato tutto quello che ha generato. Crisi o, come ha detto Postiglione, criticità del momento, voci incontrollate su stipendi non pagati, su spaccature di spogliatoio, su rottura tra squadra e allenatore. Niente di più falso, lo hanno detto, ciascuno per la sua parte, tutti gli intervenuti alla conferenza per restituire fiducia a quanti hanno a cuore le sorti del Potenza e l’hanno momentaneamente perduta. Fermo restando, aggiungiamo noi perchè questo particolare è sfuggito, che le belle parole lasciano il tempo che trovano in quanto l’unica risposta certa e concreta, in termini immediati, resta quella del campo. Il Potenza ha di fronte a sè, sia pure a distanza temporale di 15 giorni, le due partite più importanti della stagione. Giusto come ha detto Arleo, da vivere separatamente l’una dall’altra, perchè battere il Crotone potrebbe significare andare a Pistoia più carichi. Insomma messaggio recepito: Potenza pronto alla battaglia. Ora bisogna dimostrarlo anche coi fatti. Alfonso Pecoraro

Nessuna frizione tra dirigenti. Il patron: «Basta voci infondate»

Pellegrino-Postiglione: fedeltà IL MESSAGGIO è arrivato forte e chiaro: «Il nostro obiettivo è quello di perseguire con ogni mezzo il traguardo della salvezza». «Nonostante la criticità del momento, abbiamo la convinzione di poter preservare la categoria. Chiedo scusa per la bruttissima figura di domenica scorsa. Siamo dispiaciuti per una reazione che condanniamo, ma dico anche che ci avrebbe fatto più male l'indifferenza». Chiacchierata utile anche per far capire che la società vive in condizioni buone, soprattutto per il pagamento degli stipendi: «Siamo tra i club più tranquilli perché rispettiamo le scadenze e gli impegni con i nostri tesserati - ha ribadito Postiglione - In questa fase piuttosto delicata chiedo soltanto che non si alimentino voci infondate o, peggio, che si dica che il nostro intento è quello di retrocedere. Sono barzellette e lo dimostreremo con la nostra reazione in campo». E tra le voci incontrollate di questi giorni è venuta fuori anche

Il patron Postiglione e Rosario Pellegrino

quella di un distacco di Pellegrino (solo perchè assente per motivi personali a Perugia) dalla società. Circostanza questa immediatamente smentita dal diretto interessato: «Ho un rapporto con questo signore - ha detto il presidente toccando il braccio a Postiglione - che va oltre la collaborazione calcistica. Per

me non esiste nessuna altra società, sia essa la Salernitana (le voci incontrollate di cui si diceva lo avrebbero voluto proprio vicino al club della sua città, ndr), il Napoli o il Milan. Rimarrei con Postiglione anche in Terza Categoria». Andando oltre, i due dirigenti hanno voluto dimostrare anche di-

nanzi ai taccuini dei giornalisti l’unità di intenti che li muove. Postiglione ha detto. «Abbiamo la convinzione di poter mantenere la categoria e anche i giocatori ne sono certi, tanto che abbiamo chiesto di tirar fuori il carattere e di farsi da parte se non se la sentono. Ho la certezza che il nostro sia uno spogliatoio sano». A tal proposito, ancora una volta cercando di mettere a tacere le famose voci incontrollate, la dirigenza ha seccamente smentito qualsiasi problema di Nolè. «Nessun problema. Il calciatore non è stato convocato per un problema fisico. Non ha nessun rapporto teso con altri componenti del gruppo e se mi chiedete di altre vicende extracalcistiche che lo hanno visto protagonista, vi dico: guardiamo avanti». NOTIZIARIO Allenamenti a ranghi completi, eccetto Dei (che si aggregherà al gruppo venerdì), per la squadra che oggi si allenerà fuori sede (Avigliano o Picerno). a.p.

Ha segnato tre reti (Potenza, Foligno e Marcianise) e regalato nove punti ai campani

Schetter, valore aggiunto della Cavese la rabbia con cui sono andato a pressare il portiere portandolo a rinviare in maniera sbagliata”. C'è anche un terzo caso in cui fortuna e ostinazione si sono mescolate: “Contro il Potenza fu mia la conclusione verso lo specchio della porta, poi deviata da Cuomo. Tutti hanno preferito parlare di autorete, ma anche quella rete la sento mia”. E non si tratta di ingordigia - Schetter non vive per segnare, ma per mandare in gol i propri compagni - ma di un giusto riconoscimento al proprio carattere da gladiatore: “Sono uno che non molla mai, che cerca

di superare anche gli ostacoli più insidiosi, che si sacrifica e combatte per una maglia diventata come una seconda pelle. Ho giocato molte partite con enormi fastidi al ginocchio, ho dato la mia disponibilità anche a Perugia nonostante la notte precedente la gara fosse deceduto mio zio. Ho dato l'anima e continuerò a farlo: ecco perché non voglio che si parli di fortuna, ma di caparbietà”. Una cosa è certa, matematica, inconfutabile e nessuno può negarla al Totò Di Natale della terza serie (“Mi paragonavano a lui ai tempi dell'Empoli: tra l'altro

eravamo grandi amici oltre che conterranei”): tutti i suoi gol sono stati determinanti. “Non soltanto i tre realizzati in questo campionato, preziosissimi per vincere gare difficili contro Potenza, Foligno e Real Marcianise, per stabilizzarsi in zona play-off e riprendere a sognare la serie B”. È al quinto anno di Cavese Antonio Schetter, ritornato a giugno dopo l'esperienza in B col Messina della passata stagione, e neanche una delle ventidue reti realizzate in campionato con la maglia della Cavese è stata banale: hanno tutte portato punti pesanti, vittorie

prestigiose e spesso hanno assunto valore storico. Come la firma apposta a Rutigliano nel 2003/04 - “Ultima giornata - ricorda - e gol che servì ad evitare i play-out in una stagione tormentata” - come la “griffe” d'autore dell'anno successivo nella semifinale play-off con la Juve Stabia “Si giocava sul neutro di Sora e quel gran diagonale valse la finale” - come il sigillo della matematica promozione in C1 apposto nel 2005/06 nello scontro diretto col Sassuolo. “Volendo si può aggiungere anche la rete col Gallipoli che ci consegnò la supercoppa di

C2”. Un solo gol ha avuto un sapore amaro: “Quello realizzato col Foggia nella semifinale play-off del 2006/07. Ci sentivamo con un piede e mezzo in serie B, ma Mastronunzio all'ultimo secondo di recupero ci fece un male tremendo. Il calcio purtroppo riserva delusioni del genere, ma Schetter è un fatalista - offre anche immediate opportunità di riscatto. Adesso siamo in corsa per i play-off ed è proprio il Foggia la squadre che ci rincorre. Sono convinto che la vendetta, sportiva chiaramente, possa consumarsi”. E se dovesse avverarsi la profezia di Antonio Schetter non si parli di fortuna, ma di ostinazione: è così che la Cavese è arrivata tra le grandi e ripreso a sognare la serie B. Filippo Zenna


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Sport Seconda divisione Prima del Manfredonia c’è però il match contro il Pescina

Giovedì 26 febbraio 2009

Melfi, recupero fissato Anche la Lega favorevole alla data del 4 marzo MELFI -L’ indiscrezione del Quotidiano della Basilicata ha trovato puntuale riscontro, La Lega Pro ha ufficializzato la data del recupero della gara tra Melfi e Manfredonia non disputata domenica scorsa per neve. Si giocherà mercoledì prossimo 4 marzo alle ore 14.30. Dopo che le due società avevano trovato un punto d'incontro la stessa Lega ha ratificato la decisione, partendo dal presupposto che risultava impossibile prendere in considerazione la data di domenica 22 marzo. In questo giorno è prevista la sosta per il torneo di Seconda divisione, ma la Lega ha ritenuto che fosse troppo un mese di tempo, come lasso temporaneo per recuperare la partita non disputata causa neve. "Avevamo due scelte a nostra disposizione- sottolinea il tecnico del Melfi, Giuseppe Palumbo- e potevamo optare per mercoledì quattro marzo o mercoledì 11 marzo. Abbiamo scelto la prima ipotesi, perché logisticamente più conveniente rispetto al mercoledl successivo alla trasferta di Gela", Dunque dopo la partita contro il Pescina di domenica prossima il Melfi

affronterà al Valerio il Manfredonia, nell'ambito di un match che non si può fallire come rimarca lo stesso Palumbo: "Siamo pronti a vendere cara la pelle contro il Pescina, che sappiamo essere squadra forte e con notevole qualità. Ma è chiaro che la partita che non si può sbagliare sarà quella con il Manfredonia. Si tratta di uno scontro diretto e quindi dal valore doppio, nell'ottica di un campionato dove per noi è fondamentale non fallire le partite casalinghe". Un ragionamento che

La panchina del Melfi con il tecnico dei gialloverdi Peppino Palumbo seduto a fianco di Marco Moretti, dirigente della squadra gialloverde in una gara disputata allo stadio Valerio

non fa una piega, quello di Palumbo, correlato anche dai numeri. il. Melfi ha migliorato la sua classifica in virtù dei brillanti risultati conseguiti negli scontri diretti, clic guarda caso, da qui alla fine del torneo si giocheranno sempre al Valerio. Dopo Manfredonia il Melt) riceverà Valdisangro, Isola Liri, Noicattaro, Barletta ed IgeaVirus. Ci sarà da gestire al meglio l'organico con tre impegni in sette giorni. "Siamo coscienti di questa situazione asserisce Palumbo, infatti tenendo in debita considerazione avversari, campi di

Andria nelle mani di Chiancone per il dopo Di Leo ANDRIA. La vittoria e poi l'esonero. E c'è ben poco di paradossale nel destino di Nicola Di Leo, “silurato” dopo il successo contro la Vibonese valso il quinto posto in classifica ed una drastica riduzione di distanze dalla quarta piazza occupata dal Pescina. Da tempo ormai i rapporti tra dirigenza ed allenatore non erano idilliaci: troppo forte l'Andria uscita dal mercato di riparazione, troppo abulica la manovra per non restarne negativamente impressionati. Di questo passo non si arriva da nessuna parte, avrà ragionato così il presidente Attimonelli prima di dar mandato al dg Troia ed al direttore sportivo Torma per

la ricerca del nuovo allenatore. Con Nicola Di Leo l'Andria non girava più, vinceva per forza strepitosa dei singoli non per superiorità di gioco rispetto agli avversari. È capitato contro il Barletta e poi ancora con la Vibonese nelle ultime due sfide interne intervallate da due tonfi in trasferta (con Monopoli e Pescina: scontri diretti per la zona play-off). Il presidente dell'Andria ha scelto Roberto Chiancone, veterano tecnico salernitano riuscito in imprese memorabili nel corso della sua carriera (l'ultima a Scafati nella passata stagione con un'incredibile salvezza conquistata attraverso i play-out). Candidatura fortemente cal-

deggiata dal direttore sportivo Torma: Chiancone avrebbe voluto un biennale, la società gli ha proposto un contratto fino al prossimo 30 giugno con opzione per il prolungamento. Poco male, avrà pensato il tecnico salernitano, restato ai margini per troppo tempo e desideroso di tornare in carreggiata. Chiancone è già pronto a trasferire all'Andria un carattere autoritario ed un gioco brillante. Conosce alla perfezione l'organico: ha allenato Iennaco, sa tutto di Ottobre e Sgarra, Mastrolilli è un suo pupillo e da tempo segue le evoluzioni del talentuoso Rebecchi.Chiancone è tornato in sella ed è vogliosodi riscatto.

gioco e condizione dei miei giocatori, ho intenzione di operare un oculato turnover, facendo ruotare alcuni giocatori con l'intento di mantenere alto il livello di condìzione generale della squadra". Il Meli sta attraversando un buon momento di forma. Le quattro vittorie consecutive ottenute, rappresentano un riscontro oggettivo della compagine gialloverde clic risulta tra le più in forma dell'intero campionato. Fare risultato a Pescina non sarà semplice anche se c'è un beneaugurate precedente. Lo scorso anno sempre sul campo di Avezzano dove si giocherà domenica, il Melfi ottenne un prezioso zero a zero. Non sarebbe male ripetere quell'impresa anche in virtù della consapevolezza che il Melfi ha attualmente una rosa ampia e di qualità, ed una squadra in grado di potersela giocare con chiunque. D'altronde anche i risultati conseguiti domenica scorsa da alcune concorrenti dirette in corsa per la salvezza indicano come non vi siano gare dal pronostico chiuso in partenza. Emilio Fidanzio

D Recuperi che portano la Nocerina a -9 dalla vetta

Palumbo e Babatunde surclassano il Pianura NOCERINA PIANURA

2 0

NOCERINA (4-4-2): Galeano 6; Bassi de Masi 6 (27' st Polichetti 6), Giordano 6, De Pascale 7 (34' st Cirilli sv), De Fabiis 6; Cavallaro 6, Cordua 6,5, Serrapica 6, Riolo 6 (27' st Capezzuto 6); R. Palumbo 6,5, Babatunde 7,5. A disp.: Terracciano, Apicella, Iossa, Zappia. All.: Pastore 6,5. PIANURA (4-3-1-2): Pane 6,5; Carbonaro 5, Palumbo 5, Allocca 5,5, Letizia 4,5; Manzi 5 (25' st Rea 6), De Rosa 5 (19' st Temponi 6), Ianniello 5; Del Sorbo 5,5; Contino 5,5, Manzo 5 (19' st Scarpato 5). A disp.: Despuches, De Santo, Napolitano, Castiglione. All.: Gargiulo 5. ARBITRO: Tajoli di Cesena RETI: st 5' R. Palumbo, 9' Babatunde.

Un gol di Nasca stende la corazzata Brindisi FRANCAVILLAF. BRINDISI

1 0

FRANCAVILLA F. : Laghezza, Di Pasquale, Gallo, Travaglione, Gallù, Paglialunga, Nasca, Sisalli (88’ Chirico), Galeandro (66’ Anglani), Morleo, Micieli. A disp. Di Punzio, Borromeo, D’Ambrosio, Novielli, Schirinzi. All. Francioso (squal.). BRINDISI: Russo, Idda, Tidei, Cordiano (85’ J. Bahia), Taurino, Trinchera, Pasqualini, Fiore, Galetti, Kettlun (53’ Chiesa), Pinamonte. A disp. Vidoni, De Giorgi, Corazzini, Cangini, Lenti. All. Silva. ARBITRO: Verdenelli di Foligno RETE: 24’ Nasca. NOTE: Ammoniti: Micieli, Morleo, Travaglione, Paglialunga, Gallù (F).

FRANCAVILLA F.- Davide sconfigge Golia. Il Francavilla supera per 1-0 la super corazzata Brindisi. Eppure la differenza di valori, sulla carta enorme, in campo non si è vista per merito della gara tutta grinta e concentrazione dei biancazzurri di casa di mister Francioso, brindisino doc che si è preso una bella soddisfazione contro la squadra della propria città. Tutto esaurito al “Giovanni Paolo II”, nonostante la giornata feriale; pesanti, nel Francavilla, le assenze per acciacchi vari di Perrelli, Romeo e Malagnino. Il primo brivido lo crea il Brindisi, perché al 2’, sugli sviluppi di una rimessa laterale di Tidei da sinistra, Galetti si gira con una mezza rovesciata in area piccola e colpisce la traversa. Il Francavilla capisce l’antifona e prova allora a controbattere: al 7’ Micieli ruba palla

in attacco e tenta un destro dalla distanza che si spegne fuori; al 10’ bella punizione a giro di Sisalli col sinistro da oltre 30 metri, alta non di molto. Al 24’ il momento decisivo del match: rapida ripartenza francavillese con Micieli che imbecca Gallo a sinistra; avanzata e lancio del numero 3 che pesca alla perfezione Giuseppe Nasca, abile a controllare appena dentro l’area e a scavalcare Russo sull’uscita con un pallonetto di destro da freddo veterano. Al 7’ l’unica vera palla-gol brindisina dell’intero secondo tempo: Pinamonte apre da destra verso sinistra per Pasqualini, che si inserisce in area sul filo dell’offside e trova un magistrale Laghezza a chiudergli lo specchio. Poi buone occasioni e tanta sofferenza per il Francavila e vittoria sudata, voluta, preziosa e nel complesso meritata

NOTE: spettatori circa 600 di cui una ventina provenienti da Pianura. Espulso al21' st Palumbo (P) per gioco scorretto. Ammoniti: Letizia, Galeano. Angoli 3-3. Recupero: pt 1'; st 5'. NOCERA INFERIORE. L'onore ed il prestigio: almeno quelli sono salvi. La Nocerina batte il Pianura nel recupero della ventiduesima giornata e diventa seconda forza solitaria del girone. Decidono lo scontro diretto le reti di Palumbo e Babatunde (discreta l'intesa tra i due) e le lacune spaventose della difesa partenopea. Lavori in corso sulle gradinate (continua la protesta dei Bothers attraverso l'eloquente striscione apposto in curva sud) e sul rettangolo di gioco. La Nocerina postBrindisi, ridimensionata negli obiettivi e costretta a lottare esclusivamente per un “nobile” secondo posto impiega oltre quindici minuti per carburare e prendere le misure al Pianura di Gargiulo, spavaldo nell'atteggiamento tattico (tre punte di ruolo schierate contemporaneamente), un po' meno sul campo. Gli esterni difensivi partenopei hanno enormi difficoltà in fase di contenimento e quando la formazione di Pastore avanza il baricentro con Serrapica e Cordua (manca Giraldi, il “viareggino” per cui è stata inizialmente rinviata la partita) ed inverte gli esterni Cavallaro e Riolo guadagna supremazia territoriale e discrete occasioni da rete. La prima, datata 20', porta la firma di Riolo, che taglia a fette il campo, punta l'impacciato Letizia ed esplode un gran sinistro diretto all'incrocio: da applausi la risposta acrobatica di Pane, diciannovenne portiere di proprietà della Cave-

se. Il Pianura sbaglia tanto, troppo, perfino col baluardo difensivo Allocca (spesso infilato in velocità da Babatunde) e col metronomo De Rosa. La Nocerina non deve far alro che intensificare la pressione per diventare padrona del campo, “isolare” i terribili tre Manzo, Del Sorbo e Contino e creare ancora condizioni per pervenire al vantaggio: discreta la trama costruita al 28' sull'asse Serrapica-Babatunde, centrale la conclusione a girare di Cavallaro. Ciò che manca ai rossoneri è la capacità di render continuo il proprio predominio: procede a sprazzi la Nocerina e rischia anche proprio allo scadere quando Manzi raccoglie di testa una punizione di Manzo, ma trova l'istintiva deviazione di Galeano. Non cambia il canovaccio nella ripresa: la Nocerina è più intraprendente, il Pianura combina disastri incredibili in difesa. Ed al 5' arriva il vantaggio meritato dei rossoneri: Letizia resta dieci metri dietro la linea di retroguardia e lo spiovente di Serrapica diventa assist prezioso per Babatunde, che controlla di petto e permette a Palumbo di scaricare con potenza all'angolino. Il favore viene ricambiato quattro minuti dopo: Palumbo serve in verticale Babatunde ed il nigeriano (con scarpette gialle, indossate nell'intervallo) con freddezza supera Allocca, mette a sedere Pane e raddoppia le marcature. Ci pensa poi De Pascale al 20' a salvare sulla linea di porta una conclusione ravvicinata di Contino. Un minuto dopo Palumbo del Pianura si fa espellere per un fallo a gioco fermo ed alla Nocerina, in superiorità numerica e con due gol di vantaggio, non resta che amministrare il risultato.


Sport 43 Chisena: «Avevo calcolato male il conto dei gialli. Con la Turris ci sarò» Giovedì 26 febbraio 2009

Matera, ai box Marsico Lieve fitta nel muscolo che lo tormenta da tempo CHISENA utilizzabile, mentre Marsico torna in forse. Il trequartista non è incappato negli strali del giudice sportivo come temeva. «Credevo di essere in diffida-afferma Tonio Chisena a fine allenamento al campo Paip-ma per fortuna non è così. Diciamo-sorride-che ho fatto pretattica facendo leggere che non ci sarei stato al Liguori. Battute a parte, avevo sbagliato la somma dei cartellini gialli rimediati nelle gare precedenti». Due dei quali da arbitro donna ed entrambi in casa. Quindi Chisena è in diffida insieme a Lafortezza ma disponibile per quella che, alla luce dei recuperi di ieri, è una partita che assume ancora di più le caratteristiche di gara da non perdere a tutti i costi. Infatti il Francavilla Fontana ha raggiunto il Matera e domenica i brindisini ricevono il Venafro in casa. Nove punti in sette giorni per Francioso e soci? Sei sono già arrivati con il blitz a Vallo della Lucania e la vittoria sul Brindisi di ieri ed è chiaro che non è difficile che conquisti la vittoria con i molisani. Venafro e Gelbison saranno ospiti del Matera assieme a Sant’Antonio Abate, Pianura, Francavilla in Sinni e Genzano. Ovvero sei gare su dieci da affrontare al “XXI Settembre-Franco Salerno” con Turris, Sibilla, No-

BREVI GIUDICE SPORTIVO SANZIONI a carico delle società: 1.500,00 Gelbison Cilentovallo Srl, Ischia Isolaverde e Sporting Genzano , 500,00 Pianura

Allenatori Squalifica per 1 gara effettiva a Impagliazzo Francesco (Ischia Isolaverde) E Pirone Claudio (Sporting Genzano)

Calciatori

Alberto Marsico mentre calcia dall’angolo ed a destra il vice presidente Cosimo Damiano Cinnella

cerina e Brindisi a completare il programma. Alla luce di tutte le possibili considerazioni e tabelle c’è da non perdere a Torre del Greco, anzi un colpaccio permetterebbe di voltare pagina definitivamente. Avere Chisena è una notizia non da poco, mentre per Alberto Marsico c’è una nuova frenata. «Spero che non sia nulla di grave-afferma il tecnico Antonio Foglia Manzillo-perchè si è fer-

mato per un piccolo accenno di fitta allo stesso punto di prima. Vedremo se in un paio di giorni riusciremo a recuparlo. E’ una partita importante quella di domenica e spero di restare solo con la defezione di Lonardo. Comunque, il polso della squadra è buono e oggi contro la squadra Juniores potrò vedere all’opera alcune cose». Risi e Paladino si sono allenati con il resto del gruppo,

mentre Acampora e Naglieri saranno regolarmente al loro posto domenica al Liguori di Torre del Greco. AUGURI CINNELLA- Oggi sobria festicciola per il cinquantatreesimo compleanno del vice presidente del Matera, Cosimo Damiano Cinnella, al quale vanno aggiunti gli auguri della redazione sportiva del Quotidiano. Renato Carpentieri

Quattro Gare Saurino Ciro (Ischia Isolaverde). Squalifica per una gara Monti Vincenzo (Ischia Isolaverde) Masturzo Vincenzo (Sporting Genzano) Morleo Francesco (Francavilla Calcio) Santonicola Francesco (Gelbison Cilentovallo Srl) Saurino Gianluca (Ischia Isolaverde) Tortora Filippo (Turris 1944 A.S.D.)

D Alle porte un nuovo salto di qualità dei sinnici

D, Genzano a Nocera Francavilla ci crede con poco da perdere Ci sono punti play off in palio al Vito Curlo FRANCAVILLA – Il Francavilla si sta preparando nel migliore dei modi, al prossimo impegno di campionato. L’undici rossoblu, sarà impegnato nella trasferta dello stadio “Vito Curlo” contro il Fasano. L’importante successo ottenuto nella gara casalinga di domenica scorsa contro l’Angri, per due reti a zero, il quinto consecutivo tra le mura amiche, ha fatto guadagnare tre punti meritati, che hanno consentito ai sinnici di compiere un passo importante per chiamarsi se pur momentaneamente, fuori dalla zona calda della classifica. La vittoria contro l’undici angrese, comunque ha riportato sorrisi e relax a l’intero gruppo, anche se non ha soddisfatto in pieno il tecnico serbo Lazic, che si aspettava dai suoi una gara molto più accorta, con meno spreco di palloni persi e una manovra con pochi errori nei rilanci di gioco. Adesso, in settimana la concentrazione dovrà essere massima, i sinnici non possono sbagliare a Fasano, un risultato positivo, andrebbe a favorire la propria condizione di classifica. Ricordiamo che, le due formazioni sono appaiate a quota trentadue punti. Il Fasano è un avversario difficile, che vuole evitare di dare un dispiacere ai propri tifosi in un match che ha il sapore di scontro diretto, vista la posizione di classifica delle due compagini. E’ un momento della stagione dove il bel gioco serve a poco, i complimenti è pur vero che fanno sempre piacere, ma i punti sono più importanti, specie quando le squadre che distanziano di pochi punti, premono e si rendono pericolose. In casa Francavilla quindi, questi giorni di preparazione dovranno assumere un importan-

Francavilla in azione al Fittipaldi

za notevole per cercare di fare ritorno dalla cittadina brindisina con la consapevolezza che Del Prete e compagni possono ambire a qualcosa di più di una semplice salvezza anticipata. La vittoria esterna, potrebbe aprire nuovi scenari per

il Francavilla, che adesso, si trova a otto punti dalla zona play out ed a sole tre lunghezze da quella dei play off. La speranza naturalmente è quella di poter smuovere in proprio favore la classifica. Claudio Sole

GENZANO DI LUCANIA - Lo Sporting Genzano si è ritrovata martedì pomeriggio sul manto erboso del Comunale di Genzano. I ragazzi agli ordini di Mister Pirone prima di scendere in campo per il consueto allenamento si sono riuniti per parlare sui tre, fatali, minuti di domenica scorsa. Come spesse volte è accaduto dall'inizio della stagione le amnesie e le disattenzioni difensive hanno influito sempre negativamente sul risultato finale delle gare dello Sporting. Tuttavia, la sconfitta contro il Pianura non è un campanello d'allarme visto la taratura della squadra campana ma deve servire come riflessione sulle troppe ingenuità dei bianco rossi alto bradanici. La salvezza resta, comunque, un risultato alla portata dei genzanesi e per quello che lo Sporting ha dimostrato in questo 2009, l'impresa è più che fattibile. Criptica l'analisi della gara

di Mister Pirone che da un lato elogia il gioco espresso in campo dai suoi ma dall'altro lato i zero punti punti portati a casa non servono a nessuno: “Sono soddisfatto di quello che i ragazzi hanno fatto in campo - commenta Mister Pirone - ma non posso essere soddisfatto del risultato. Abbiamo giocato un ottimo primo tempo macchiato, però, da quei due gol che ci hanno tagliato le gambe. Ora dobbiamo analizzare gli errori commessi e correggerli perché il campionato continua e noi dobbiamo salvarci. Domenica abbiamo un'altra trasferta difficile contro la Nocerina. Dobbiamo cercare di esprimere quello che sappiamo fare e così raggiungere il traguardo che ci siamo prefissati”. Intanto per domenica saranno fuori Fiore e Masturzo, entrambi fermati dal Giudice Sportivo. Fuori anche Mister Pirone, allontanato anzitempo domenica scorso per le

troppe proteste. Pirone assisterà al mach dalla tribuna cercando di far capire ai suoi l'importanza che può assumere questa difficilissima trasferta a Nocera. La testa degli alto bradanici ormai è immersa a questo mach di campionato dove i genzanesi dovranno dimostrare di essere ancora in piena corsa per la salvezza. La prestazione contro il Pianura ha comunque messo in evidenza quello che lo Sporting sa fare meglio: essere grande contro le grandi. E domenica c'è una altra grande che potrebbe esaltare ancora le caratteristiche dei lucani. Il mach pende tutto a favore dei padroni di casa ma a Genzano l'idea è quella di portare a casa un risultato positivo per restare agganciati al Bitonto, attualmente la prima squadra salva con ventisei punti e con tre lunghezze di vantaggio sugli alto bradanici. Rocco De Rosa

Promozione Quarto pareggio di fila e obiettivi che si allontanano

Il Miglionico non sa più vincere MIGLIONICO. Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Dipende da come si guardano i quattro pareggi consecutivi contro squadre in lotta per la salvezza. Lo 0-0 contro il Pescopagano, dopo i pareggi con Montalbano e Latronico, ha portato nuovo amaro in bocca a tutta la dirigenza che sperava in un bottino pieno (9 punti) da questo trittico di gare. 9 punti che avrebbero potuto portare il Miglionico a 49, immediatamente a ridosso di Tolve e Pleiade. Ed invece, solo 3 punti frutto di 3 scialbi pareggi con un gioco poco fantasioso. Bisognava almeno vincere quest'ultima ed invece è arrivato l'ennesimo punticino. D'altra parte è anche vero che i miglionichesi non conoscono la sconfitta da ben 4 turni ma neanche la vittoria da 5 turni. Ultima vittoria risale alla terza giornata, in casa contro il Lagopesole. Appunto, bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Un deluso presidente Grande, rimpiange Lamacchia, accasatosi su altri lidi a metà stagione. “Un giocatore come Lamacchia in queste ultime

3 gare, sarebbe stato utile alla causa bianco-verde con le sue incursioni dalle fasce, viste le difese chiuse a riccio che abbiamo trovato. E' stato importante comunque non perdere”. Ed è il il tecnico Michele Paterino, che usa il bastone e la carota nei confronti dei suoi uomini, ma non nasconde l'amarezza di un compleanno festeggiato con un risicato pareggio. “Premio il coraggio e il cuore dei miei giocatori - dice - che hanno comunque lottato per non perderla la partita. Urge essere più incisivi e soprattutto allenarsi in settimana per affrontare al meglio le sfide domenicali. Spero vivamente che per le prossime gare riusciremo ad invertire questa tendenza e mentalità di approccio alle stesse. Ci siamo un po' assopiti. Nella gara ultima puntavamo ai tre punti, è inutile negarlo - dice - ed invece ci siamo dovuti accontentare di un pari che comunque ci fa fare un piccolo passo in avanti. Nelle prossime 5 partite chiedo la massima concentrazione a tutti. Sono le gare che possono decidere il no-

Michele Paterino

stro campionato. In zona play-off ci siamo e vogliamo restarci fino alla fine.” Un Miglionico che ha un vantaggio di 6 punti sul Moliterno, prima inseguitrice al posto play-off e 8 sul Real Irsina che ha però una gara da recuperare, dalla prossima si recherà nell'ordine ad Irsina, Scanzano e Moliterno mettendo in gioco il posto “play-off” intervallando in casa con Bella e Vitalba. Una “quintina” decisiva. Anrtonio Centonze


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Sport

Giovedì 26 febbraio 2009

Calcio a 7

Fantacalcio A Ne approfitta la Fiorentina che fa bottino pieno col Genoa

Il derby finisce in parità Inter e Milan si sono annullate a vicenda MATERA - Naturalmente i riflettori erano puntati tutti sulla gara Inter - Milan. Diventata ormai una classica, la partita non ha mancato di riservare, come sempre, spettacolo ed emozioni. Alla fine ne è uscito un pareggio dal sapore agro dolce per entrambe. “Poteva sicuramente finire meglio per noi - ci ha detto Angelo Andrulli, autore di tre delle quattro reti rossonere - ma, tutto sommato, il pareggio ci va anche bene, considerati i precedenti con l'Inter e considerato il fatto che manteniamo inalterato, rispetto a loro, il vantaggio in classifica. Purtroppo abbiamo mancato troppe occasioni da rete e, come accade sempre nel calcio, alla fine abbiamo pagato. Fare previsioni adesso è sicuramente prematuro, siamo in testa assieme alla Fiorentina ma con una gara in più, aspettiamo e vediamo come si svilupperà il campionato in attesa dello scontro diretto con i viola. Per quello che mi riguarda sono particolarmente soddisfatto delle tre reti messe a segno”. “Se avessimo giocato anche nel primo tempo - ha affermato invece il presidente dell'Inter Daniele Pizzolla così come abbiamo fatto nella ripresa credo che il risultato sarebbe stato diverso. Ci manca è un po' di costanza in più perché gli scontri diretti li abbiamo vinti tutti, ma poi perdiamo punti nelle gare meno importanti. Comunque va bene così perché la partita è stata sostanzialmente corretta e, inoltre, il nostri obiettivo è solo quello di disputare un buon campionato”. Per il Milan, prima della tripletta di Andrulli, ha aperto le danze Cosimo Iacovone, mentre i nerazzurri hanno risposto con Stefano Orsi, Simone Bitetti, Marco Casamassima e, al 51' minuto, Gerardo Mauriello. Non conosce battute di arresto, invece, la Fiorentina che ha superato piuttosto agevolmente il Genoa infliggendo ai grifoni un perentorio cinque a due. Rossoblu sorprendentemente sul doppio vantaggio grazie alle reti all'ottavo di Vito Festa e al di-

Gerardo Mauriello dell’Inter, Cosimo Ambrosecchia della Fiorentina e Luca Carlucci del Chievo

ciottesimo di Roberto Zimmari, poi il ritorno perentorio dei viola concretizzato dalle doppiette di Cosimo Ambrosecchia ed Emanuele Colucci e da Ahmeti Bledar. Adesso occhi puntati sul prossimo impegno, in programma sabato pomeriggio, della Fiorentina contro il forte Chievo, attuale terza forza del campionato. I veronesi,

infatti, dopo essersi sbarazzati del Catania, sette a due il risultato finale con una quaterna siglata da Luca Carlucci e le reti di Nicola Festa, Angelo Santochirico e Michele Rondinone, si trovano adesso alle spalle della coppia di testa e sicuramente cercheranno di accorciare il divario attuale di sei punti con la Fiorentina. Per il Catania, inve-

MATERA - Il Bari si aggiudica il big match contro il Frosinone e mantiene la testa della classifica. Giovandosi della gara in più disputata rispetto al Modena, i galletti di Puglia hanno difeso con le unghie e con i denti il primato appena conquistato dagli assalti di un Frosinone deciso a conquistare i tre punti in palio utili per agganciare, almeno virtualmente, proprio i biancorossi dal momento che i laziali hanno disputato una gara in meno. La prima rete della gara soltanto al 21' minuto per merito del gialloblu Giuseppe Angelastri bravo, su cross di Pasquale Papapietro, a mandare di testa la sfera in fondo al sacco. Nel primo minuto della ripresa, però, i baresi riuscivano a pareggiare grazie alla marcatura di Daniele Conte il quale, al 10', siglava il vantaggio per la propria squadra. Sotto di una rete andavano all'arrembaggio i frosinate ma offrivano così il fianco ai contropiedi degli avversari i quali, prima del fischio di fine gara, colpivano ancora questa volta con Daniele Fragasso. “Abbiamo giocato soltanto noi - ci ha detto l'autore della rete ciociara Giuseppe Angelastri - per capire l'andamento della gara sarà sufficiente dire che abbiamo colpito cinque traverse e due pali. Avremmo meritato sicuramente di più ma partite del genere, quando ca-

ce, sono andati in gol Gianluca e Angelo Di Lecce. Una rete a tempo scaduto di Pietro Innella regala la vittoria al Siena che si afferma così con il minimo scarto sull'Udinese. I bianconeri friulani, dopo l'uno due iniziale messo a segno da Nicola Di Pede e Francesco Grittani, hanno poi ceduto l'iniziativa ai bianconeri di toscana che

hanno ribaltato il risultato in virtù di tre reti di Inella e della marcatura di Angelo Di Cuia. La contro offensiva dell'Udinese è stata quindi affidata a Silvio Lorenzo, Luigi Annicchiarico, poi i botta e risposta, prima della citata rete della vittoria, del senese Paolo Adorisio e del friulano Cosimo Taccardi. Precipita, invece, la Juventus costretto a subire un umiliante dodici a due dalla Sampdoria. Scesa in campo i soli sei giocatori e priva dei bomber Bellacicco e Vizziello, i bianconeri soltanto nella ripresa sono riusciti a segnare due reti con Eustachio Rubino e Vito Santarcangelo, mentre per i blucerchiati il poker di Giovanni Venturo, la tripletta di Giuseppe Papapietro, e i gol di Nicola Di Cuia, Nicola Giacoia, Pierluigi Di Tommaso, Cosimo Dell'Acqua e Angelo Taccardi. In coda guadagna un punticino il Torino. I granata hanno infatti pareggiato la gara con la Lazio grazie alle reti di Giovanni D'Anzi e Giuseppe Sanchirico. Per i biancocelesti della capitale una

Fantacalcio B Battuto il Frosinone e sorpassato il Modena

Bari, big match e vetta pitano, sono davvero stregate. Le reti del Bari sono arrivate tutte quante su azione di contropiede, probabilmente avremmo dovuto stare più attenti alle loro ripartenze. Ad ogni modo il campionato è ancora lungo, abbiamo tutto il tempo per recuperare i punti che ci separano dalla vetta”. Intanto, in attesa di recuperare la gara con l'Albinoleffe, resta a diretto contatto con la vetta il Modena. I canarini emiliani hanno, questa volta, regolato con un tennistico sei a tre i corregionali del Rimini in virtù della tripletta del bomber Giovanni Castellaneta e delle reti di Luigi Di Leo, Dario Pietracito e Mario Padula. Per il Rimini a segno Claudio Mirra, Giuseppe Di Cuia e Marco Scalfi. Approfitta immediatamente della situazione il Grosseto che, grazie ai tre punti ottenuti a spese del Piacenza, aggancia il Frosinone in classifica. Niente da fare per i biancorossi piacentini i quali hanno resistito soltanto nella prima parte della gara pareggiando con Claudio D'Aria e Vito Tralli le reti toscane di

Vincenzo Di Motta e Fabio Ramaglia. Nella ripresa la resa dei conti dei maremmani, a segno con Luigi Salzano, Antonio Gioffredi e Nicola Buosanti. Bene la Triestina, attuale terza forza della serie cadetta. Gli alabardati, infatti, si sono sbarazzati abbastanza agevolmente di un buon Avellino: le reti sono state di Vincenzo Maremoti, tre volte a segno, e Luigi Picenna per i giuliani e di Gerardo Dubla per gli irpini, mentre ottiene tre punti a tavolino il Vicenza a discapito dell'Empoli. Avanza a grandi passi anche il Parma che si è disfatto a suon di gol dell'Albinoleffe. Quattro a zero il risultato finale firmato da Michelangelo Bianchi, doppietta per lui, Vito Chiefa e Antonio Vulpio. Di proporzioni ben più larghe il successo che il Treviso ha ottenuto sul Brescia. I veneti, infatti, sono andati per ben undici volte a segno grazie alle triplette di Antonio Moliterni e Domenico Bruno, alle doppiette di Francesco Tamburrino e Michele Di Liddo, e alla rete di salvatore Di Lecce. Per gli

autorete e la marcatura di Tommaso Tota. Pareggio anche tra Cagliari e Lecce. Soltanto una rete per parte ad opera giallorossi Vittorio Felice Tataranni e il rossoblu Giuseppe Arpino. Torna alla vittoria il Palermo che regola la Reggina con il risultato di sette a cinque. Bella la tripletta del rosanero Giuseppe Barbara, poi le reti di Domenico Amodio, Danilo Bochicchio, Francesco Annese e Giuseppe Cuscianna. Per gli amaranto di Calabria, invece, la tripletta di Luciano Cappiello e le marcature di Vito Moramarco e Francesco Martulli. Bel passo avanti del Bologna che si affermano sul Napoli e superano i partenopei in classifica. Tre a due il risultato finale in favore dei felsinei in virtù delle reti di Nicola Cappiello, Vincenzo Laborante e Domenico Picerno, e per effetto della doppietta del biancocelesti Angelo Tomaselli. Non si è disputata, infine, la gara tra le pericolanti Atalanta e Roma. Annibale Sacco sport@luedi.it

emiliani due reti di Nicola Altezza e una di Angelo Rubino. Scala la classifica il Mantova. I lombardi, rinforzatisi nel mercato invernale, hanno infatti superato con un perentorio sei a uno il Livorno. Sono finiti sul tabellino dei marcatori due volte Michele Di Lecce ed una Miche ristano, Luciano Tamborrino, Leonardo Guerricchio e Francesco Alba. Per il Livorno, invece, Gianluca Rospi ha siglato la rete della bandiera. Guadagna terreno, e consensi, il Sassuolo, capace di superare il Pisa con un netto sette a due. Tre reti per Vincenzo Olivieri, due per Luigi Sabatelli ed una per Francesco Lamacchia e Massimo Mele, mentre per il Pisa a segno Leonardo Bellarosa e Nunzio Morcinelli. Parità, tre a tre, tra Salernitana e Cittadella, con reti dei campani Alessandro Fiore, Simone Giampiero e Pietro Ragusa, e dei veneti Ivano Motta, Vito Cifarelli e Antonio Amendolaggine, e, infine, ottiene una bella vittoria l'Ascoli che supera l'Ancona e lascia l'ultima posizione di classifica all'Empoli. Bella la tripletta del bianconero Leonardo Fortunato e le doppiette di Nicola Sardone per l'Ascoli e Claudio Venezia per l'Ancona. Hanno lasciato un segno anche Rosario Divano, Giovanni Continisio e Ivan Coriglione. a.s.


Sport 45 “Calcio in città” di Potenza Sussulto del Chievo che batte il Bologna Giovedì 26 febbraio 2009

Calcio a 7

Il Genoa recupera terreno Samp costretta al rinvio e i “cugini” si avvicinano NONOSTANTE ABBIA ancora una gara da recuperare, la capolista Sampdoria sta prendendo sempre più il largo al comando della classifica del “Calcio in Città” di Potenza. E non è una novità, considerando che la Samp è la detentrice del titolo del fantacalcio potentino di serie A, vinto lo scorso anno. Le distanze sulla piazza d'onore sono diventate tre dopo l'assegnazione, da parte del giudice sportivo, della vittoria a tavolino contro il Torino nel precedente turno di campionato. Infatti, come recita il comunicato dell'organizzazione del “Calcio in Città” di Potenza, la regina Sampdoria ha “ricevuto” i tre punti d'ufficio contro i granata, perché, in seguito ad un reclamo del team doriano e “letto il supplemento di referto dell'arbitro, sig. Tommaso Mazzoni, nel quale lo stesso ha ammesso, per conoscenza personale dell'atleta, che a difendere la porta della società Torino, durante la disputa della gara a margine, non era presente il portiere inserito in distinta, ma giocava al suo posto un'altra persona non presente nella lista dei calciatori tesserati per il campionato”. Nell'ultima settimana calcistica, la Sampdoria non è scesa in campo per affrontare il Napoli; il match è stato posticipato. Ha giocato e perso, invece, il Catania. La vice-capolista del torneo potentino di calcio a sette è stata piegata dal Genoa nello scontro-diretto per il secondo gradino della classifica. I rossoblu genoani si sono imposti per 6-4, agguantando in piazza d'onore proprio gli “etnei”. Dietro al podio si è formata una vera e propria spaccatura in classifica. Infatti, ad una distanza di ben sette lunghezze, troviamo la Reggina a quota ventotto punti. Gli amaranto non hanno giocato con il fanalino di coda, Torino. Lo faranno prossimamente perché l'incontro è stato rinviato. E' andata molto male al Palermo che ha perso definitivamente contatto con l'alta quota. E' stata la Fiorentina ad incamerare il successo con un perentorio 6-1. L'Inter sta provando a recupera-

La formazione della Sampdoria

re posizioni in questo scorcio di stagione. I nerazzurri hanno inflitto altre dieci marcature al Lecce, che vanta il pacchetto difensivo più perforato dell'intero torneo (risultato finale 10-8). In co-

da, il Chievo ha fatto un bel balzo in avanti superando per 6-4 il Bologna. Intanto, l'organizzazione del “Calcio in Città” di Potenza ha comunicato che la gara LecceGenoa, in programma mar-

tedì scorso, è stata posticipata alle ore 22 di domani. E' stato, invece, rinviato il confronto tra la Reggina e l'Inter di martedì scorso. Infine, in quest'ultimo turno di campionato, in base alle risultanze degli atti ufficiali, il giudice sportivo del “Calcio in Città”, Michele Sangregorio, non ha comminato nessuna squalifica. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “2”. Quarantacinque gol messi a segno in questa quindicesima giornata (885 marcature in totale in campionato), di cui 19 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 26, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 1 successo interno, 3 vittorie esterne e nessun pareggio. Il migliore attacco del campionato è quello della Fiorentina (96 reti), il peggiore è quello del Bologna (57 reti). La migliore difesa è quella del Genoa (49 reti subite), mentre la peggiore è quella del Lecce (111 reti subite). Donato Pavese sport@luedi.it

Over 35 Classifica “falsata” dalle tante gare rinviate

Studio Immagine allunga TURNO DI campionato condizionato fortemente dai rinvii. Si sono disputare soltanto tre gare delle cinque in programma in questa quindicesima giornata del torneo potentino di calcio a sette over 35. Sul campetto del “Centro Sportivo Rossellino” del capoluogo lucano è scesa regolarmente in campo la capolista Studio Immagine, che ha battuto con qualche affanno e con il minimo scarto (6-5) il Cosmos, compagine che punta dritto alla terza posizione della classifica. Ora le distanze tra la leadership della graduatoria e la piazza d'onore sono aumentate. Infatti, a causa della mancata disputa del match del Team Rossoblu contro gli All Blacks (gara posticipata), le lunghezze di vantaggio sono salite a quattro. Il Team Rossoblu ha, però, due gare in meno che recupererà prossimamente. Dunque, virtualmente ed in caso di doppio successo, sarebbe il primo della classe. Occhio sui restanti confronti della giornata. Il Basinvicta si è proiettato in terza posizione, grazie alla netta affermazione per 7-4 sulla “cenerentola”, Galaxys, ancora a secco di punti e di vittorie in classifica (sono quindici, infatti, le disfatte consecutive dall'inizio della stagione ago-

nistica). In zona-podio ci sono anche gli Amici Ritrovati che hanno doppiato nel punteggio finale il Benfica (8-4). E' stata rinviata la contesa tra l'Azzurra Isomax e la Stella Rossa. Queste due squadre hanno bisogno di punti per tirarsi fuori dalle “sabbie mobili” della classifica. Infine, in quest'ultimo turno di campionato, in base alle risultanze degli atti ufficiali, il giudice sportivo del “Calcio in Città”, Michele Sangregorio, non ha comminato nessuna squalifica. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “2”. Trentaquattro gol messi a segno in questa quindicesima giornata (733 marcature in totale in campionato), di cui 13 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 21 invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 0 successi interni, 3 vittorie esterne e nessun pareggio. Il migliore attacco del campionato è quello dello Studio Immagine (109 reti), il peggiore è quello del Benfica (47 reti). La migliore difesa è quella del Team Rossoblu (46 reti subite), mentre la peggiore è quella dei Galaxys (114 reti subite). d.p.

Moto Prima prova del torneo Uisp

A Bernalda vince Volpe

TORNA il rombo dei motori nel crossodromo di Bernalda, per la prima prova del campionato di PugliaBasilicata Legamoto UISP. Una manifestazione svoltasi con la partecipazione di 94 piloti provenienti anche dalla vicina Calabria. Le gare hanno avuto un regolare svolgimento nonostante le avverse condizioni climatiche. Cinque le categorie divise in classi e cilindrate. Buona anche la rappresentanza dei mini crossisti con circa 15 piloti dell'età di 7 anni. Le gare hanno preso il via alle ore 10 con la prima partenza, quella della classe Hobby cross cc. 125 che ha visto come vincitore il pugliese Alessandro Volpi, a seguire la classe Open vinta da Giorgio Guglielmi. Nella categoria Amatori cc. 125, primo Davide Citisio, Amatori Open Giuseppe Cirigliano, categoria Mini Promozionali cc. 65, Matteo Del Cocco, Mini Promozionali cc. 85 Donato Grieco, Mini Esperti cc. 85 Mario Buongiorno. Ago-

nisti 125 vincitore della gara Stefano Di Gennaro, Agonisti Open Corrado Sallicati, nelle ultime due competizioni categoria Esperti 125 vince Aurelio Marino, nella Esperti Open Giuseppe Di Franco. Dopo le competizioni si è svolta la premiazione dei piloti alla presenza del coordinatore regionale della lega motociclismo il materano Nicola Di Pede. Una manifestazione riuscita che premia agli sforzi fatti dall'organizzazione. Nei giorni scorsi si è tenuta anche la riunione della Lega Motociclismo di Basilicata Uisp, con le nuove nomine del direttivo e la compilazione del nuovo calendario delle gare dell'anno 2009. Le gare previste sono 10 più 3 gare di Endurcross, e tre gare di pista corta. Con la gara di domenica si è dato il via alla nuova stagione agonistica di Basilicata. La prossima competizione si terrà a Lavello presso il crossodromo “Nicola” il 15 Marzo. vi.bo.


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Sport

Giovedì 26 febbraio 2009

A Brindisi a testa alta

Progressi per Rato e soci

E’ STATA una Bawer viva, che ha tenuto testa ad una formazione di categoria superiore. A Brindisi, Longobardi e compagni si sono espressi su buoni ritmi, mostrando una buona pallacanestro e lasciando ben sperare per la sfida di domenica contro il Sant’Antimo. Tra Brindisi e Matera sono stati giocati cinque tempi da 10 minuti azzerando ogni volta il tabellone dei punti: quattro tempi su cinque sono stati vinti dagli uomini allenati da Giovanni Perdichizzi. Il primo tempo è terminato sul punteggio di 22-15 per i pugliesi, il secondo 27-15, il terzo 31-25, il quarto 22-19, mentre quello finale è stato vinto dal Matera con il punteggio di 18-26. Il tutto per un totale di 120 a 100. Non hanno preso parte alla gara i due under Gergati e Squeo, il primo fermato dall’influenza e il secondo vittima di dissenteria. Intanto sono stati rese note le designazioni arbitrali per le sfide di domenica. Al PalaSassi dirigeranno Alessandro Tirozzi di Bologna e Angelo Caforio di Brindisi. a.mutasci@luedi.it

POSITIVE indicazioni sono emerse ieri pomeriggio dal match amichevole della Levoni Potenza a San Severo. La squadra potentina, infatti ha affrontato i dauni in un test molto indicativo verso la sfida di domenica prossima al Pala Pergola contro il Molfetta. Coach Gresta ha potuto provare tutti gli effettivi a sua disposizione, effettuando un tournover di ottimi livello tecnico e agonistico. La partita di San Severo ha evidenziato gli ottimi progressi fatti registrare nel corso delle ultime due uscite stagionali. Capitan Antonino Rato e compagni hanno evidenziato un netto e deciso miglioramento sul piano fisico e atletico puntando tutte le risorse sul dinamismo tattico e la qualità tecnica. Va detto che gli uomini di Luigi Gresta hanno affrontato una squadra molto compatta sul piano fisico superando con risultati positivi i quattro tempi separati di gioco disputati ieri pomeriggio al Palasport Falcone e Borsellino di San Severo. Una sfida importante per i miglioramenti tecnici e agonistici dei lucani, chiamati domenica ad un duro appuntamento casalingo contro il Molfetta. f.menonna@luedi.it

Francesco Longobardi

Antonino Rato

C Dilettanti Delli Carri e Marino maestosi. Un successo che vale doppio

Caterpillar Corporelle Strepitosa affermazione in casa dell’Adrano ADRANO C. CORPORELLE

75 104

SPORTING CLUB ADRANO: Vitale 11, Tredici 15, Schisano 20, Grasso 8, Belli 4, Pastiglia 4, Famà 9, Duscio 4. All. Luigi Bordieri. CENTRE CORPORELLE POTENZA: Ginefra 6, Favia 11, Delli Carri 28, Marino 28, Pellegrini 14, Armentano 2, Marchese 11, Brucoli 2, Viggiano 2. All. Dino De Angelis. ARBITRI: Calabrò e Simoni di Reggio Calabria. PARZIALI: 12-31, 38-44, 57-79, 75104. NOTE: Spettatori duecento circa. Uscito per cinque falli Grasso. Nessun fallo antisportivo fischiato. Falli tecnici a Bordieri e Grasso. MAGNIFICA dimostrazione di forza della Centre Corporelle Potenza nella trasferta di Adrano. I biancocelesti del condottiero Dino De Angelis si sono imposti contro lo Sporting Club Unifarmed Adrano con il punteggio di 104 a 75 al termine di una partita senza storia. I lucani sono stati superiori in ogni settore del campo, pur essendo privi di due uomini importanti, come Mimmo Castellitto e Nicolas Dimi-

Stefano Marino (foto Mattiacci)

triu. La squadra biancoceleste ha impartito una lezione di basket ai catanesi, ridotti al ruolo di sparring partner per larghi tratti del match. Gara sontuosa, quella disputata ieri pomeriggio dai lucani che hanno

manifestato una certa superiorità tattica, nel corso della gara. Il complesso potentino ha allungato il passo sin dall'inizio, subendo il ritorno dei padroni di casa nella seconda parte di gara. Delli Carri e Marino, con ventotto punti a testa hanno maramaldeggiato contro la difesa catanese, apparsa quanto mai in disarmo contro la forza e la dirompente verve dei biancocelesti. Il complesso di Dino De Angelis ha allungato il passo nelle battute finali della sfida, annichilendo di fatto lo Sporting Club Adrano, sostenuta da Schisano, autore di venti punti. Menzione per il giovane Brucoli che all'esordio in C Dilettanti ha avuto il premio non da poco di segnare un bel canestro da due punti. Una vittoria che vale quattro punti per Stefano Marino e compagni che attendono con l'entusiasmo dei giorni migliori la sfida di domenica sera al Pala Pergola contro il Ragusa, fissata per le ore 20. Nota statistica nelle due gare contro l'Adrano la Corporelle ha vinto entrambe le partite con ventinove punti di scarto, 95 a 66 all'andata, 104 a 75 ieri pomeriggio. Scherzi della statistica e del canestro. sport@luedi.it

C2 Retrocessione La vittoria a Casalnuovo porta Montescaglioso a ridosso della vetta

La Lucos centra il primo colpo esterno MONTESCAGLIOSO - Al quarto tentativo nel Girone Retrocessione della serie C/2 la Lucos Ingest Montescaglioso riesce ad imporsi in trasferta (per 79 a 75) e chiude il girone di andata con 8 punti in classifica. La gara giocatasi presso il Palazzetto di Casalnuovo di Napoli contro il Basket Team Pellicano, squadra ultima in classifica, non è stata affatto facile. C'è voluto un tempo supplementare perché i ragazzi allenati dal tecnico Michele Di Gioia potessero finalmente incamerare i primi due punti esterni della seconda fase. Come confermato dal dirigente montese Pasquale “Lino” Santarcangelo il finale di gara è stato al cardiopalma e c'è voluta tutta la bravura dei cestisti montesi per riuscire ad infliggere ai padroni di casa il distacco decisivo per l'ottenimento dei due punti. Si è trattato della seconda vittoria lontano da Montescaglioso della stagione 2008/2009: in precedenza la squadra montese aveva vinto in trasferta solo sul campo di gioco del Sant'An-

timo, a Castellammare di Stabia (Napoli), gara giocata nella prima fase stagionale. Oltre alla prima vittoria fuori casa c'è da segnalare anche come per la prima volta in questa stagione la Lucos Ingest abbia vinto per due gare consecutive: prima del Pellicano aveva superato al

PalaWojtyla di Montescaglioso, per 78 a 68, il Capua. La Lucos Ingest Montescaglioso (542 punti attivi e 538 passivi) ha quindi colto l'opportunità offertale dal calendario facendo sua la sfida ad una squadra che, se da un lato non ha ancora vinto una partita, dall'altro ha già di-

mostrato di saper vendere molto cara la pelle: un valido esempio è rappresentato dalla capolista Capua che nei turni scorsi ha espugnato il campo del Pellicano vincendo per un solo punto (66 a 65). Nella vittoriosa trasferta napoletana si sono posti in evidenza Davide Resta (22 punti) e Castellano (17) ma una menzione speciale la meritano i giovani Malvasi (3) e Puntillo (1), i quali, come affermato da Di Gioia, sono stati “bravi dopo l'ingresso dalla panchina a farsi trovare pronti alla gara”. Il primo impegno del girone di ritorno vedrà a Montescaglioso, il 28 febbraio alle 19, l'Associazione Pallacanestro Cercola, squadra capace di imporsi sul campo della capolista Capua con il punteggio di 76-73. La squadra cercolana, (481 punti fatti e 404 subiti), 8 punti come quella montese, nella gara di andata si impose sul proprio terreno di gioco per 89 a 71, infliggendo ai ragazzi montesi ben 18 punti di distacco. Michele Marchitelli sport@lued.it

C2 Promozione Torre del Greco ko

Il Ctr Senise cancella lo zero

SENISE - Prima vittoria dunque per il Ctr La cascina Senise, che arriva all'ultima di andata dei playoff. Si dice sempre in casi come questi: meglio tardi che mai. In ballo infatti, ci sono ancora possibili posti di verice che il Ctr può ancora sperare di agganciare. In una corsa però all'impazzata, visto il ritardo sinora accumulato. Si diceva: quando Festa ritroverà l'intero organico, con esso ritroverà la vittoria. E così è stato, grazie al recupero, seppure non pieno di Lino Durante, il quale si sforza non poco di tenere il passo ed il ritomo dei compagni e degli avversari. Il play comunque è di vitale importanza per l'economia del gioco ma anche per la sicurezza che infonde alla squadra. Ed ecco che intorno a Durante, esaltarsi al massimo Francesco Albanese, capace di ridurre le velleità degli avversari con bombe da tre, alle quali ha risposto per un certo periodo il bravo Paolillo. Ma c'erano anche Gonzalo Marin e Martin Manzotti, che davvero si prodigavano nel recupero di palloni impossibili sotto le proprie e le altrui plance. La Tecno di Torre del Greco, non ha avuto modo, pur

avendoci provato eccome, di allungare più di tanto. Già il primo parziale, terminato a più sette, poteva finira con maggiore distacco. Così come il secondo che trae naturalmente in inganno per una sola lunghezza di distacco. Mentre veritiero e giusto il terzo con il quale, gli ospiti, approfittando della proverbiale disattenzione che subenetra nella compagine lucana non abituata al ritmo dei quattro tempi(organico striminzito) e dai tantissimi ingiustificabili palloni regalati come al solito agli avversari che ringraziano puntualmente. La Tecno guadagna terreno ed anche margine a favore ma nel quarto deve cedere al ritorno dei lucani, i quali, grazie ad una oculata gestione di Festa, riescono a portare avanti la gara, pur avendo quattro giocatori con a carico quattro falli. Un handicap che poteva costare la vittoria ma che grazie anche al mister, non è pesata più di tanto ed anzi con un gioco corretto e pulito, si è riusciti a raggiungere gli avversari ed allungare nell'ultimo minuto, allorquando si poteva fare anche di più. Gianni Costantino sport@luedi.it


Sport 47 Basket B Donne Pecoriello: «Anche gli arbitri ci sono stati contro» Giovedì 26 febbraio 2009

La Basilia deve rialzarsi Dopo quattro sconfitte serve un’inversione di rotta ATMOSFERA serena in casa Basilia Codra Mediterranea Potenza, nonostante i quattro ko consecutivi che di fatto hanno ridimensionato la classifica delle potentine nella poule promozione. La squadra di Marilia Sanza, reduce dalla bruciante battuta d'arresto di domenica contro il Termini Imerese, dovrà necessariamente invertire il trend per recuperare terreno in classifica. Il complesso lucano dovrà recuperare smalto e temperamento per avere la meglio del Palermo, nel confronto di sabato prossimo. Oltre a recuperare tali fattori sarà indispensabile riavere in squadra le due assenti per infortunio, si tratta di Stefania D'Arenzo e Francesca Rubino che non “assaggiano” il parquet da tre mesi. Entrambe rappresentano vere e

Marina Pecoriello

proprie colonne portanti della squadra potentina e stanno migliorando sensibilmente la propria condizione di forma. La settimana in previsione della delicata sfida di sa-

bato al Pala Pergola contro il Palermo, in programma alle 15:30 dovrà essere affrontata con grande ardore agonistico e ferma determinazione, onde evitare di cadere nelle trappole del team siciliano. Appare scontato il dato dell'impegno delle ragazze potentine che hanno iniziato di gran lena la settimana di allenamento. Tutto l'ambiente è concentrato a dare linfa e sostanza ad una fase molto delicata della stagione. In casa Basilia Codra Mediterranea Potenza è il dirigente responsabile Marina Pecoriello ad affrontare i temi caldi del momento. Pecoriello si è soffermata su aspetti nevralgici della squadra affermando: “Le nostre atlete si sono impegnate allo spasimo finora, in settimana hanno dato prova di grande attaccamento alla maglia e si stanno allenando per ri-

sorgere dalle ceneri”. Dichiarazione ad effetto vista la concomitante giornata liturgica, Pecoriello va oltre e si sofferma sulla sfida persa domenica a Termini Imerese: “Non è stata una brutta partita, anzi abbiamo giocato la nostra partita, perdendola solo nel finale. Devo ammettere che gli arbitri non ci hanno dato una mano. Sottolineo che in alcuni momenti della partita abbiamo giocato contro sette elementi, arbitri inclusi. Non potevamo fare di più”. Il dirigente potentino parla del prossimo impegno contro il Palermo: “Sono fiduciosa e tranquilla, affronteremo una buona squadra che ha caratteristiche eccellenti di gruppo. Bisogna fare della qualità i punti di forza della nostra gara”. f.menonna@luedi.it

Karate Ottimo risultato al campionato italiano Assoluti

Di Pinto, argento ad Ostia LAVELLO - Domenica scorsa presso il Palafijlkam di Ostia si è svolto il 24esimo Campionato Italiano Assoluto a squadre sociali di kata e kumite della Fijkam. Pasquale Di Pinto coadiuvato da Giuseppe Di Gennaro, Davide Aulicino ed Alessandro Siano ha conquistato una splendida medaglia d'argento rappresentando il centro Karate Zaccaro Matera, fermati solo in finale dalla storica squadra delle Fiamme Gialle Roma composta da Luca Valdesi, Lucio Maurino e Fulvio Sole. Il Centro Karate Zaccaro Matera conquista la finalissima contro le Fiamme Gialle Roma travolgendo sempre per 5-0 in ordine Bushido Tivoli, Dojo Dokko Do e Accademia Karate Marsciano. Comunque sia è l'ennesimo importante successo sportivo per Di Pinto che dimostra l'altissimo livello tecnico dell'atleta lavellese, plurititolato negli anni in tutte le grandi federazioni sportive di karate. L'atleta lavellese ha poi dichiarato: "Sono molto soddisfatto per questo importantissimo risulta-

Il podio della gara

to sportivo. E' un'altra soddisfazione che si aggiunge al mio palmares ed è quindi un'altra medaglia della mia carriera, ma questo è un argento che vale oro visto l'altissimo livello tecnico

espresso dalle 22 squadre impegnate in gara". Di Pinto con la formazione materana dei Zaccaro pare abbia trovato una seconda giovinezza sportiva e certi risultati non fanno che confortare il suo standard di rendimento per i risultati positivi che servono per rimanere oltretutto nel giro della nazionale di categoria. Difatti il lavellese è pur sempre campione a squadre di karate, specialità kata e questo lo porta ad essere uno dei più titolati atleti lucani senza dubbio ma anche nazionali ed internazionali. Il messaggio propagandistico di testimonial per il karate Pasquale Di Pinto lo sta portando in giro ovunque si esibisce e nella nostra Basilicata sta rafforzando l'idea e la propensione verso questo sport e con l'apporto inoltre della scuola dei Zaccaro questo obiettivo si accredita e si rafforza sempre più nel tempo radicandosi sul nostro territorio regionale in modo convincente e soprattutto vincente. Giuseppe Catarinella sport@luedi.it

Kick, D’Avanzo combatte a Gioia per il Mondiale

Pandolfi nominata presidente

SALIRA' domani sera sul ring del Palazzetto dello Sport di Gioia del Colle per il titolo mondiale di kickboxing specialità Full contact al limite dei 69,100 chilogrammi (Super Welter) il ventiquattrenne Roberto D'Avanzo. D'Avanzo, allenato dai maestri Biagio Tralli e Donato Milano, sfiderà il Campione Mondiale in carica Lopez Narbona, atleta di nazionalità spagnola. Per la preparazione di D’Avanzo sono stati fondamentali i consigli tecnici del materano Tralli che, poco più di un anno fa ha conquistato il titolo mondiale. Oggi alle 18,30 presso il Palazzo Comunale di Gioia del Colle si svolgerà la prova ufficiale del peso tra i due atleti. Domani, invece, prima del Mondiale, saranno disputati dagli allievi del maestro Tralli alcuni match. r.montemurro@luedi.it

LA società ciclistica A.S.D. M.G. Jonica Siris si è riunita per programmare la stagione 2009, presso il palazzo comunale di Nova Siri. L'assemblea ha eletto i nuovi dirigenti che formeranno il nuovo direttivo che resterà in carica per il biennio 2009/11 composta dai seguenti nominativi. Presidente Maria Rosaria Pandolfi, il vice presidente Antonio Ranà, il segretario Michele Guarino, i consiglieri Pasqiale Dipinto, Franco Salvato, Giuseppe Pandolfi, Giuseppe Ferrara e i soci Franco Laviola, Raffaele Rizzi, Giuseppe Mele, Giuseppe Stigliano, Settimio Germano Dileo e Vincenzo Pastore. Si è proceduti all'approvazione del bilancio scorso, al nuovo tesseramento e alla programmazione per le gare dell'anno in corso. A prendere la parola la presidente Maria Rosaria Pandolfi, che si augura di ripetere il grande successo ottenuto nell'anno 2008, in più ci sarà un' apertura anche per i cicloamatori che avranno la possibilità di mettersi in mostra augurandoci di ottenere buoni risultati. Una citazione particolare del presidente per il coinvolgimento delle donne nel ciclismo, aperta a tutti, anche a quelli di altra appertenenza regionale. Per il 2009 si parteciperà alle gare del mese di Maggio, al 2 Trofeo Madonna della Sulla, alla 2 coppa Mare categoria giovanissimi il 26 Luglio, ad agosto ci sarà la prima gara dell'associazione organizzatrice Jonia Siris. Per i cicloamatori la 1

Ciclismo Nuovo direttivo per la società Jonica Siris

coppa San Lorenzo del 9 agosto, oltre alle gare promozionali che la socità intenderà svolgere nel corrente anno. Nel consuntivo dello scorso anno, si è parlato anche dei risultati ottenuti con l'unica partecipante femminile Emanuela Guarini, orgoglio e soddisfazione per la società che ha dovuto combattere lo scetticismo dell' intero paese, ottenendo ottimi risultati che fanno ben sperare nell'avvenire. Grazie anche al padre, componente della società ed esperto di ciclismo. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it

Karate Anche un incontro-dibattito

Festa dello sport promossa dall’Acli

FESTA dello Sport per l'Us Acli Regionale di Basilicata. A Nova Siri Scalo, presso la scuola media statale “L. Settembrini”, si è svolta la giornata organizzata dal Consiglio Regionale dell'associazione Us Acli di Basilicata, divisa in due momenti: il primo contraddistinto tavola rotonda con confronto su due temi, “Il karate come forma di educazione alla socialità” e “Educazione alla responsabilità sociale nello sport”, ed un secondo, invece, di carattere pratico, con esami e dimostrazioni di karate e danza. La tavola rotonda, come anticipato, è stata suddivisa in due momenti. Il primo tema strettamente legato al mondo delle arti marziali è stato trattato dal responsabile di settore Us Acli Basilicata, Maestro Giuseppe Vassallo, che dopo un'analisi precisa e dettagliata delle origini delle arti marziali e delle loro regole, ha sottolineato il valore altamente educativo e socializzante delle stesse. Nella seconda parte, invece, il tema dell'educazione nello sport è stato trattato dal Consigliere Nazionale Us Acli, Francesco Nola, che ha voluto sottolineare un tema lanciato a livello nazionale dall'associazione, identificato dalla frase “Lo sport è rispetto. Rispetta lo sport”, sottolineando come la campagna sia uno stimolo importante alla costruzione di azioni concrete. Hanno partecipato con i loro interventi alla tavola rotonda anche il presidente provinciale di Matera, che ha fatto un resoconto sulla pratica sportiva nella zona di sua competenza ed il Presidente Veterano dello sport di Marconia, nonché consigliere regionale, Renato Quinto, prima della chiusura del dibattito che è spettata al Presidente Regionale Us Acli di Basilicata, Pino Gallo. Al termine dei due punti cruciali di questo percorso la Festa dello Sport si è spostata nella palestra dell'Istituto, dove si è tornato a fare sport nella

pratica. Davanti ad un buon numero di genitori e simpatizzanti, hanno svolto le loro esercitazioni, valevoli come esami e dimostrazioni, i ragazzi del karate, seguito dalle scuole di danza di Nova Siri, Moliterno, Rocca Imperiale e Potenza, che hanno reso più festosa la giornata. Scroscianti applausi e apprezzamenti, nonché flash e telecamere hanno accompagnato le esibizioni dei ragazzi sul parquet. Nel finale la formula del giuramento olimpico ha preceduto la consegna dei diplomi ai nuovi istruttori e degli attestati di partecipazione alle società sportive. Al termine della ricca giornata di sport offerta dall'Us Acli di Basilicata tutti i dirigenti hanno colto l'occasione per sottolineare l'importanza di questi eventi, dal Coordinatore Regionale Us Acli, Giuseppe Vassallo, a Renato Quinto, Presidente della Sezione Veterana dello Sport di Marconia, passando per Vincenzo Di Sanzo, presidente provinciale di Matera Us Acli e Vincenzo Muro, maestro di Danza Sportiva dell'associazione. “Lo sport insieme -ha spiegato Pino Gallo, presidente Regionale Us Acli di Basilicata- significa meno ragazzi che sono in mezzo alla strada, meno giovani e giovanissimi che sono ad affrontare quotidianamente pericoli gravissimi come la tossicodipendenza o la microcriminalità. Lo sport insieme significa vivere parecchie ore al giorno durante la settimana in ambiente sano e sereno, rispettoso delle regole, confrontandosi naturalmente e sportivamente con tutti gli altri che fanno parte della nostra società. Gli altri atleti, percepiti come concorrenti, momentaneamente come avversari, ma fondamentalmente come amici o comunque -ha concluso il presidente regionale- come compagni del nostro percorso sportivo e sociele”. Francesco Calia sport@luedi.it


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Sport

Giovedì 26 febbraio 2009

Hockey A2 Nel finale svanisce il successo nel derby di Molfetta per la Raro

Pattinomania Matera a mani vuote MATERA - La Pattinomania torna a casa a mani vuote. Davvero sfortunata è stata la trasferta di martedì scorso a Molfetta dove i pattinatori della città dei Sassi hanno raccolto la terza sconfitta consecutiva nella poule promozione. Il ko contro la formazione pugliese, però, è stato sicuramente il più pesante per capitan Barbano e compagni che non meritavano assolutamente di tornare senza neanche un punto. Una sconfitta che brucia anche perché i ragazzi materani già al terzo secondo erano in vantaggio grazie alla fulminea rete di Emanuele Gaudiano, bravo a battere il portiere molfettese De Pinto. Il vantaggio biancazzurro durava fino al sesto minuto quando il solito Cirilli realizzava il gol della parità. Uno ad uno che stava stretto ai biancazzurri che al minuto 10'54'' ritornavano in vantaggio con la rete di Roberto Vivilecchia. Il Goccia di Sole Molfetta si ri-

trovava di nuovo a rincorrere i più forti materani che sfioravano in diverse occasioni la terza rete. Nonostante gli sforzi profusi, il quintetto della città dei Sassi, al minuto 13'4, doveva inchinarsi alla rete del materano doc, ma in casacca molfettese, Daniele Persia. La prima frazione di gioco si chiudeva sul due a due e con le espulsioni per cinque minuti di Gaudiano e Nino Nicoletti in casa materana e di Vianna per il Molfetta. La ripresa iniziava nuovamente scoppiettante per la Pattinomania che trovava il nuovo vantaggio grazie alla realizzazione di Luca Nicoletti al minuto 2'37''. L'ennesimo svantaggio infiammava i padroni di casa che riequilibravano il risultato tre minuti dopo con un gol ancora di Cirilli. L'attaccante pugliese veniva imitato un minuto più tardi da Sinisi per il quattro a tre.

Ancora una volta, però, il team allenato da mister Massari non abbassava la guardia e mostrava tutta la sua forza raccogliendo il frutto della tenacia e determinazione messa in campo con il gol di Luca Nicoletti per il quattro a quattro. Non finiva qui; al quindicesimo, infatti, la Raro Pattinomania si riportava in vantaggio grazie ad un bel gol del capitano, Michele Barbano. Un gol che dava fiducia ai materani che immaginavano un finale diverso. Sul cinque a quattro, invece, il Molfetta pareggiava i conti con Vianna grazie ad un rigore e a tredici secondi dal fischio della sirena, beffardamente, la formazione di casa passava in vantaggio con Azzollini che batteva Picca dal dischetto decretando la sconfitta per la Pattinomania che, invece, avrebbe meritato tutt'altro risultato. Lorenzo Tortorelli Sport@luedi.it

Pallanuoto B Uomini Silipo: «Tutto merito del gruppo. Bene anche i giovani»

Scalata della Basilicata La vittoria con il Catania regala il secondo posto REDUCE dalla splendida affermazione interna contro il Blu Team Catania, la Basilicata Nuoto 2000 Potenza prepara minuziosamente la prossima gara di campionato, prevista per sabato alle 14 a Palermo contro la Telimar. I ragazzi di Francesco Silipo vivono un periodo di forma particolarmente positivo, la vittoria maturata sabato ha dato ulteriori certezze ed entusiasmo alla compagine biancoverde. Per Vittorio Bruschini e compagni il momento di forma è davvero smagliante. Il complesso lucano punta senza mezzi termini a confermare quanto di buono fatto vedere finora e in settimana lavorerà minuziosamente per uscire dall'impianto palermitano con i tre punti. La squadra potentina ha tutta l'intenzione di rimanere nei quartieri alti della graduatoria, che vista la caratura tecnica e gli sforzi profusi dalla dirigenza biancoverde la squadra ha meritato di avere. Il settebello potentino non intende abbassare la guardia e, anzi, appare disposto a dare man forte alla sua classifica nel corso della prossima gara esterna. Una sfida molto importante, visto soprattutto il livello di classifica e la forza dei palermitani. La Basilicata Nuoto 2000 Potenza ammirata sabato a Napoli è

Pallanuoto B Donne Invicta quarta

Libertas, un ko senza drammi

Francesco Silipo

garanzia di successo e compattezza di gruppo. La prestazione sciorinata contro il Catania, condita dalle ottime prove dei giovani sembra dare a Silipo quelle garanzie necessarie a continuare la marcia in classifica. Proprio mister Francesco Silipo ha sottolineato i meriti della sua rosa affermando: “Viviamo un periodo di forma davvero eccellente. La vittoria conquistata sabato scorso contro il Catania ha confermato tale sensazione. Sono molto contento per le ottime cose fatte

vedere dai miei atleti”. Silipo parla della sfida di sabato scorso rimarcando: “Contro il Catania è venuto fuori il gruppo. Durante la partita è emersa a chiare lettere la differenza tecnica tra le due formazioni. Abbiamo prodotto una bella pallanuoto, questo è il dato che mi piace rilevare”. Silipo applaude alla crescita dei giovani: “Si tratta a mio avviso della ciliegina sulla torta. Abbiamo lavorato tanto in questi anni e ora raccogliamo i meriti di una stupenda attività tecnica”. Il tecnico della Basili-

cata Nuoto 2000 Potenza chiude la sua analisi parlando della prossima gara, in programma a Palermo contro la Telimar: “Sono convinto che per noi sarà un match molto importante, non certamente la prova del nove. Giocheremo contro una formazione retrocessa, siamo competitivi e abbiamo voglia di dimostrarlo pienamente”. I giocatori preparano la sfida con i canonici test con Pomigliano, Barra e Sporting Napoli. f.menonna@luedi.it

Pallanuoto C Buone indicazioni dal quadrangolare amichevole con Cosenza e Crotone

Sorridono Tritone e Potenza Nuoto UN BUON test, tanto agonismo, subito grande determinazione in vasca. Potenza Nuoto e Tritone Potenza si sono comportante positivamente domenica scorsa alla Piscina Comunale Michele Riviello di Parco Montereale nel corso del quadrangolare che ha visto la presenza del Cosenza Nuoto e dell'Auditore Crotone. I due tecnici Pasquale Miglionico e Giorgio Pappalardo ne hanno approfittato per sperimentare uomini e schemi in vista dell'inizio del campionato maschile di serie C previsto per il 14 marzo. Entrambe le squadre hanno potuto mettere a punto schemi e alchimie in vista dell'esordio stagionale. Non è mancato l'impegno, le due formazioni sono apparse subito pronte a misurarsi contro avversari già collaudati e pronti tatticamente ad affrontare una stagione difficile. Per Giorgio Pappalardo, tecnico del Tritone Potenza il torneo è stato arricchito dall'acquisto dell'attaccante, classe 1992, prove-

niente dal Cosenza, Niccolò Chierchia che promette di dare un valido contributo alle fortune della squadra potentina. Di lui si dice un gran bene e l'ambiente potentino ha tutte le carte in regola per ben figurare in nel prossimo campionato. In vasca non sono mancate le emozioni, va detto che le due

squadre potentine sono state sostenute da un numeroso pubblico che ha garantito l'appoggio alle due realtà pallanotistiche potentine. I risultati della manifestazione sono stati indicativi, ma trattandosi di incontri ancora non ufficiali, entrambi i complessi potentini avranno ancora la possibilità di migliorarsi sul piano tecnico e agonistico. Questi sono stati i risultati delle gare in programma, iniziate alle 10:30 e terminate alle 14:30. Tritone Potenza-Cosenza Nuoto: 5-6, Potenza Nuoto-Cosenza Nuoto: 3-5, Cosenza Nuoto-Auditore Crotone: 10-3, Potenza Nuoto-Tritone Potenza: 6-4, Auditore Crotone-Potenza Nuoto: 8-5. Le quattro squadre si incontreranno nuovamente domenica 1 e 8 marzo a Cosenza e Crotone. Due test ancora probanti prima dell'inizio della nuova e difficile stagione agonistica della serie C di pallanuoto maschile. f.menonna@luedi.it

ATMOSFERA serena in casa Libertas Invicta Potenza nonostante il ko patito domenica scorsa alla Piscina Comunale Michele Riviello di Parco Montereale contro il Catania. La sconfitta patita contro le etnee non ha scalfito il morale, anche se il ko maturato contro il Brizz brucia tantissimo in chiave classifica e la determinazione della squadra di Vincenzo Ostuni che punta ugualmente a confermarsi sui buoni livelli di rendimento espressi prima della gara persa domenica contro il Catania. Il sette in rosa potentino ha ripreso la preparazione alla Piscina Michele Riviello, verso la sfida di domenica prossima a Modica contro la capolista incontrastata Sikla. Il team lucano sarà opposto ad una formazione che in casa non lascia nulla al caso e sembra fermamente intenzionata a ribadire il suo primato in graduatoria. Quella di domenica alle ore 12, oltre ad essere una sfida di richiamo sul versante sportivo rappresenta una gara dagli alti contenuti sociali. Il Modica, infatti ha invitato la Libertas a disputare

il quinto tempo, sulla scia del calcio. Le due squadre a fine gara saranno protagoniste di un bel rinfresco che rappresenterà di fatto una festa per entrambe le formazioni impegnate nel match. Dolci, leccornie siciliane e un pranzo allieteranno il dopo gara. Ritornando agli aspetti tecnici la squadra di Vincenzo Ostuni continua ad allenarsi in piscina e martedì sera ha svolto una seduta amichevole contro la formazione under 17 della Basilicata Nuoto 2000 Potenza. Il test ha dato utili indicazioni al tecnico Vincenzo Ostuni che ha inteso testare lo stato di forma delle sue atlete. Un periodo particolarmente intenso, quello per la Libertas Invicta Potenza, che non intende mollare la presa in questo momento. I recenti risultati della compagine guidata in vasca da Grieco saranno premiati con il volo diretto per Catania, un segnale importante della crescita e della maturazione di una formazione, quella di Vincenzo Ostuni che appare destinata a crescere ancora e dare soddisfazioni al gruppo dirigente rossoblù. f.menonna@luedi.it


LOTTO&CONCORSI

Rubriche

Giovedì 26 febbraio 2009

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Vinti tre ambi e due estratti con le nostre previsioni

Quartina radicale a Napoli ROMA – La terzultima estrazione di febbraio è stata fatale al 64 secondo ritardatario di Bari che ha arrestato la sua marcia dopo 105 turni. A Cagliari si è rivisto il 68, quinto ritardatario isolano, dopo 49 assenze, a Venezia sono usciti di scena il capolista 56 dopo 74 turni e il 51 che era in nona posizione dopo 43 mancati riscontri. Il 59 capolista di Bari con 108 assenze continuative prosegue la sua marcia al vertice del ritardatari, al secondo posto il 9 di Napoli a quota 92. Per quanto riguarda le combinazioni numeriche segnaliamo il terno di cifra 6 (26-64-68) a Bari, il terno della decina del 70 (70-74-75) a Genova, l'ambo gemello 44-55 e l'ambo vertibile 18-81 a Napoli, il terno della settantina (73-7677) a Torino, il terno di cifra 1 (12-1351) a Venezia. Completano il quadro altre combinazioni che si sono sviluppate nei diversi raggruppamenti tradizionali. NAZIONALE. La figura 1 con la serie 10-28-55-64-73 e la cadenza 9 con la serie 39-49-69-79-89 reclamano il gioco per ambo. Previsione speciale 65-84 per estratto ed ambo. BARI. Vinto l’estratto con il 64 della previsione speciale. Da 78 estrazioni la figura 1 è priva di riscontri, ancorate ambi e terni alla serie 10-28-55-64-73. Per ambo segnaliamo la cadenza 7 con la serie 37-57-67-77-87. Previsione speciale 59-81 per estratto ed ambo. CAGLIARI. La cadenza 9 con la serie 19-29-39-49-59 e la figura 8 con la serie 17-26-35-53-89 sono interessanti per ambo. Previsione speciale 10-36 per estratto ed ambo. FIRENZE. Per ambo e terno prendete in considerazione la cadenza 1 con la serie 1-31-41-61-71 e la prima decina con la serie 3-4-6-7-9. Previsione speciale 23-77 per estratto ed ambo GENOVA. L’ultima decina è attesa con ambi e terni, combinateli nella serie 8284-86-88-90. In alternativa, per i medesimi giochi, considerate la cadenza 3 con la serie 3-13-23-33-43. Previsione speciale 24-31 per estratto ed ambo. MILANO. Avevamo consigliato i numeri di cadenza 6 ed è uscito l’ambo 26-56. Vinto l’estratto con il 31 della previsione speciale. Per ambo la cadenza 4 con la serie 4-34-54-64-84 e decina 41/50 con la serie 7-25-34-43-88. Previsione speciale 5-69 per estratto ed ambo NAPOLI. Vinto l’ambo 44-55 che avevamo consigliato con i numeri gemellari. La quartina radicale 1-10-11-19 dovrebbe presto sviluppare degli ambi. Per ambo la cadenza 8 con la serie 18-

SCACCHI

54 59 19 30 83 33 9 70 38 49 76

66 108 68 83 88 87 93 86 77 81 74

84 35 72 37 42 25 1 44 57 22 15

63 61 60 61 69 83 67 64 68 54 69

23 22 21 58 17 27 5 72 21 12 65

Serie A2 Girone 8.1 Risultati 3° turno: A.S. Reggina - Blacknighteam Gioiosa n.p. Classifica: 1° Catanzaro con punti 6,0 Prossimo turno: 08-032009: A.S. Reggina - Catanzaro. (Riposa: Blacknighteam Gioiosa)

58 51 52 50 49 67 53 56 54 49 57

Pronostico concorso n. 25 (del 26/02/2009) 7 14 26 28 35 58 66 80 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero Frequenza Numero 81 129 36 85 128 77 88 128 57 90 126 10 55 124 5 8 123 37 82 123 59 86 123 46 3 122 56 80 122 22

Ritardo 67 65 48 45 43 43 41 34 34 33

Gli ambi di febbraio

BRIDGE

di PASQUALE GRANDE

zione del girone, quindi, ancora molto incerta. Nei due gironi della Serie C troviamo in vetta alla classifica il Porreca Policoro e il Praia a Mare che sembrano voler prendere il distacco dalle inseguitrici. Poco chiara è ancora la situazione nel girone della Basilicata1 dove, però, anche qui comincia a mettersi in mostra il team del Porreca Policoro.

41 90 89 5 16 36 47 27 76 65 77

48-58-68-88. Previsione speciale 6-62 binazioni vincenti, per ambo e terno date fiducia alla serie 15-35-45-65-75. In per estratto ed ambo. PALERMO. Per ambo non tralasciate alternativa considerate la controfigula cifra 4 e la cadenza 7, ancorate qual- ra 4 con la serie 15-26-37-48-70. Previche giocata alla serie 4-14-24-43-46 e sione speciale 9-23 per ambo e ambata. alla combinazione 27-47-67-77-87. TUTTE. Le terzine da giocare prevaPrevisione speciale 16-78 per estratto lentemente per ambo: 15-64-79, 23-3955, 38-47-66, 10-25-44, 34-56-80. ed ambo. ROMA. La controfigura del 10 non sviluppa giochi da 71 estrazioni, formate ambi e terni UNDICI RUOTE di MARIA D’AUTUNNO nella serie 10-21-3243-54. Per ambo segnaliamo la cadenza 0 con la combinazione 20-30-50-60-70. Previsione speciale 45-70 IL gioco dell’ambo è il più seguito 87 - 5 per estratto ed ambo. da parte di tutti gli appasionati del TORINO. La cadenza 5 gioco del Lotto. Nel “Magico”mon19 - 40 per ambo e terno con la do dei 90 numeri del lotto esistocinquina 15-45-55-75- no delle combinazioni particolar19 - 67 85. La controfigura 1 mente “fortunate” abbinate ai vari dovrebbe presto svi- mesi dell’anno. Le coppie di ambi 16 - 32 luppare degli ambi, più uscite nei vari mesi di Febcombinateli nella serie braio, si possono giocare su tutte 15 - 69 12-23-45-56-67. Previ- le ruote, o su ruota di preferenza sione speciale 38-65 per ambo e sorti superiori. 49 - 82 per estratto ed ambo. VENEZIA. Avevamo Per informazioni e chiarimenti teMESE DI FEBBRAIO previsto ambi con la lefonare 348-8024342 da martedì decina del 50 ed è uscia sabato dalle 17 alle 18.30 o do81 - 82 ta la coppia 51-56. Da po le 21,30. Troverete le mie tec71 estrazioni la cadenniche su BancoLotto di Febbraio. 90 - 18 za 5 non sviluppa com-

CIS: il Potenza strappa un pari al Campora-Amantea CAMPIONATO italiano a squadre: domenica scorsa si è giocato il 3° turno, e nei gironi in cui militano le squadre lucane e calabresi gli incontri diventano sempre più avvincenti. Per la serie A2 non ci è pervenuto il risultato della partita tra la Reggina e il Blacknighteam di Gioiosa Marea, ininfluente però ai fini dell’alta classifica guidata sempre dal Catanzaro. In serie B, ancora un pareggio del Campora/Amantea, sulla carta la favorita del girone, ma che si è dimostrata finora molto sciupona. Questa volta è stata bloccata sul pari da un sorprendente Potenza, che ha recuperato un incontro iniziato malissimo: dopo solo un’ora di gioco i lucani avevano già perso due partite, e viste le posizione sulle altre due scacchiere tutto lasciava presagire per un risultato pieno a favore dei calabresi; ma una serie incredibile di sviste dei CM Ielapi e Serratore in 2° e 3° scacchiera, permettevano a De Rose e Caggiano, di riportare il risultato in parità. Situa-

61 51 58 55 62 80 63 59 63 51 61

A.S. Potenza p. 3 (7,5). Prossimo turno: 08-032009: A.S. Potenza – Castrovillari. (Riposa: Campora/Amantea )

seguita dal S. Fili (p. 4) e il S. Eufemia RC con (p. 2). Prossimo turno: 08-032009: Praia a Mare- S. Fili. Riposa: S. Eufemia RC

Serie C Girone 28.1

Serie Basilicata Girone 1

Risultati 3° turno: A.D.S. Val D’Agri 1- A.D.S. Lauria 1,5 – 2,5; A.D.S. Val D’Agri 2 - Porreca Policoro 1,0 – 3,0. Il recupero del 2° turno tra A.D.S. Lauria e A.D.S. Val D’Agri 2 è finito in parità 2-2. Classifica: Policoro punti 6, seguito da Val D’Agri 2 e Lauria con p. 3. Chiude la classifica il Val D’Agri 1 con zero punti. Prossimo turno: 08-032009: A.D.S. Lauria-Porreca Policoro; A.D.S. Val D’Agri 2-A.D.S.ValD’Agri 1

Risultati 2° turno: Potenza2 – Matera1 2,0 - 2,0; Ferrandina-Porreca 1,0 3,0 Classifica: guida la classifica il Porreca di Policoro, con p. 4, seguono: Matera1 p. 3, Ferrandina p.2 (5,0), Matera2 p. 2 (4,0), A.S. Potenza2 p. 1. Prossimo turno: 08-032009: Matera1 - Ferrandina; Matera2– A.S. Potenza2. Riposa: Porreca

Serie B Girone 13.2

Girone 28.2

Risultati 3° turno A.S. Potenza -Campora/Amantea 2,0 – 2,0 Classifica: 1° Castrovillari p. 5 (8,5); 2° Campora/Amantea p. 4 (8,0); 3°

Risultati 3° turno: Praia a Mare - S. Eufemia RC 3,0 1,0. Il recupero del 2° turno tra S. Eufemia RC e S. Fili è finito 1,5 – 2,5 Classifica: al comando il Praia a Mare con punti 6,

APPUNTAMENTI Scacchitour 2009: inizia sabato prossimo 28 febbraio, la settima edizione della tradizionale manifestazione giovanile itinerante. Si parte quest’anno da Francavilla Angitola (VV); seguiranno altre 14 tappe, prima di quella finale in programma il 23 maggio a Filadelfia (VV).

di VITTORIO CATANZARO

Il punto sul “Societario” QUANDO manca una sola giornata al termine del round-robin del campionato societario, che sta impegnando settimanalmente la quasi totalità delle associazioni sportive bridgistiche, tutto è ancora da definire sia per le promozioni che per le retrocessioni. Iniziando come al solito dalla serie “A” femminile rileviamo la sconfitta di Reggio Calabria battuta a Catania e la vittoria di Palermo su Ragusa. La classifica vede sempre Catania prima con 8 punti seguita da Palermo con 6 e da Reggio e Ragusa con 3 punti. Decisivo, quindi, il prossimo turno, nel quale Reggio andrà a Palermo e Ragusa ospiterà Catania. Solo con una vittoria le Reggine potranno garantirsi l'accesso ai play-out. In serie “B” femminile ancora una sconfitta per Catanzaro contro le Pugliesi di Mes Amis. Conduce sempre il girone Martinafranca con 8 punti, precedendo e Mes Amis con 6, Brindisi con 4 e Catanzaro con 2. Solo una vittoria delle Catanzaresi, impegnate contro la capolista Martina-

franca, con una contestuale sconfitta del Brindisi, consentirà al Catanzaro l'accesso ai play-out. In serie “C” open ancora una netta vittoria per Reggio Calabria che ha battuto nel Acicastello per 98 a 41 mentre una vittoria e una sconfitta per Cosenza, che ha perso con Catania 99 a 63 ma ha battuto Accastello 112 a 57. La classifica vede al primo posto, appaiate con 8 punti, Reggio e Catania, mentre Cosenza ed Acicastello seguono con 2. Nell'ultimo turno scontro decisivo per la promozione tra Reggio e Catania e per l'accesso ai play-out tra Cosenza ed Acicastello. Per la serie promozione lo spareggio tra Celico e Catanzaro in programma il 28 febbraio ed il 7 marzo stabilirà quale tra le due squadre conquisterà la promozione in serie “C” Settore Arbitrale: domenica 1 marzo si terrà presso l'Associazione bridge Catanzaro con inizio alle ore 10, il primo stage di aggiornamento di tipo “A” cui tutti gli arbitri del Comitato Calabro-Lucano sono tenuti a partecipare.


Cultura&Spettacoli Giovedì 26 febbraio 2009

di NUNZIO LONGO Il duo Angela Bruna Logallo e Annunziata Pisciotta, “Il pianoforte a quattro mani”, si sono esibite nell'ambito della tredicesima edizione di “Vivaverdi”, stagione concertistica di Arterìa Scuola della Arti, domenica scorsa presso la Sala Concerti di Arterìa ubicata in Vico XX Settembre, 2 Matera. La valente pianista, Loredana Paolicelli docente di Musica d'Insieme presso il Conservatorio “E. R. Duni” di Matera, è direttrice di Arteria. Il periodo tardo romantico, con musiche piacevoli ed orecchiabili, ha dominato il programma della serata. Sedici “Valzer” Op. 39, a carattere malinconico, e dieci “Danze Ungheresi” allegro-brillante di J. Brahms si sono intrecciati con “Neu Spanische Tanze” op.65, brillante pezzo di Moszkowski e “Danza Norvegese” op.35 N.2 spiritosa musica di Grieg. Angela Bruna Logallo, diplomata in Organo e Composizione Organistica nel 1991, in clavicembalo nel 1994, in pianoforte nel 2005 e nel 2006 ha conseguito, con il massimo dei voti, il secondo livello in pianoforte con la tesi: “Morfologia e Prassi esecutiva degli strumenti a tastiera dall'organo al pianoforte”. Ha frequentato corsi pianistici con maestri di fama internazionale: M. Marvulli, V. Defilpo, C. Burato, L. Paolicelli e G. Squitieri, A. Moccia, F. Cusano, C. Burato, M. Rose. Attualmente frequenta il corso di secondo livello in Musica da Camera

Il concerto

Il pianoforte a 4 mani con Logallo e Pisciotta

presso il Conservatorio “E. R. Duni” di Matera. Ha partecipato a corsi e seminari sui nuovi metodi della didattica musicale in special modo: Kim Monica Write. Ha tenuto corsi di musica nelle scuole elementari di Matera dal 2001 al 2004. Si è esibita come organista e pianista in Vivaverdi, presso l'Unitep, in Conservatorio, in enti ed associazioni culturali. Dal 2001 è

docente di teoria e pianoforte presso Arterìa. Annunziata Pisciotta, diplomata in pianoforte, con la professoressa Cinzia Falco, presso il Conservatorio “E. R. Duni” di Matera, si è laureata al DAMS (Discipline dell'Arte della Musica e dello Spettacolo) a Bologna. Si è classificata ai primi posti in numerosi concorsi nazionali ed internazionali. Ha conseguito, con il massimo dei vo-

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ti, il diploma di Didattica della musica presso il Conservatorio “Piccinni” di Bari. Si è specializzata in metodologia e pratica dell'OrffSchulwerk presso la Scuola popolare di Musica “Donna Olimpia” di Roma. Nel 2007 ha conseguito il diploma accademico in Discipline Musicali-Musica da Camera. Attualmente frequenta il biennio abilitante in Pianoforte ed è docente di educazione musicale presso la scuola media di Tursi. È direttore artistico del concorso nazionale di musica ”Gian Franco Lupo” giunto alla terza edizione. «Questa serata è dedicata alle musiche da salotto fine Ottocento: danze, valzer e rapsodie ungheresi di Brahms. - afferma Pisciotta È un repertorio cameristico originale scritto per quattro mani. Creare atmosfere di tempi passati con musica originali è motivo di aggregazione, cultura e didattica creativa. Entrare nelle scuole con concerti-seminari è metodologia in consonanza con le esigenze delle nuove generazioni». «L'unione musicale con Annunziata è stimolante per ambedue e da cinque anni suoniamo a quattro mani. - asserisce Logallo - La congenialità, l'affinità del gusto artistico e l'amicizia crea l'humus necessario per affrontare, da vincenti, il pubblico. La fusione, finanche nel respiro all'unisono, è espressione di una sperimentazione audace e di alto livello. I bambini di tre-quattro anni, educati alla musica classica, presentano segni di interesse fuori del comune». cultura@luedi.it

Talenti lucani Con “La Baia del sol” ha vinto la prima edizione del Festival dei birichini

Francesco trionfa a Putignano di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - Piccoli talenti del pentagramma crescono. Il giovane materano, Francesco Milillo ha vinto il primo “Festival dei birichini” di Putignano. Tra altre quattordici nuove promesse, Francesco, di soli quattordici anni ha vinto e si è distinto. Un numero evidentemente ben augurante. Il festival è diretto da Cino Tortorella con il coordinamento dell'associazione "La Casa di Mago Zurlì", le collaborazioni del Consiglio comunale dei ragazzi e dei cori di Ciro Elefante. Il brano che l'ha portato sul sentiero della vittoria è stato "La baia del sol", scritto da Ameri. Ha conquistato la finale dopo aver partecipato ad una selezione che ha visto in gara tanti talenti provenienti da ogni angolo della penisola. «Abbiamo iniziato lo scorso 17 gennaio, selezionando i migliori tra 50 fanciulli - ci ha dichiarato in esclusiva il presidente della Fondazione "Carnevale di Putignano" Roberto Giovanni Bianco - Milillo è passato al turno tra i primi 14, successivamente tra i primi 7 e poi, ha vinto mentre ha cantato in coppia con un altro bambino. Quindi si è distinto per l' esecuzione canora del suo brano, ogni canzone aveva due interpreti». Nel teatro “Tenda” di Putignano a sfidarsi per la finalissima ha suscitato grandi emozioni anche in tutta la famiglia Milillo.

«Gioia e divertimento - ecco cosa ci ha raccontato Francesco alla vigilia della vittoria - questa passione mi è stata trasmessa da mio padre che ama cantare. Da pochi mesi, prendo lezioni private di canto. Andando indietro nel tempo, ad aprile 2006 ho partecipato ad una concorso, “Hannah Montana” su Disney Channel Sky e mi sono classificato al settimo posto. Tortorella e gli altri componenti della giuria si sono complimentati con me per il mio timbro di voce. Sono felice anche perché devo ammettere che il livello era davvero alto. Domenica scorsa, sotto la neve mi sono esibito cantando tra la sfilata dei carri di Carnevale, davanti c'era quello dell' Unicef e dietro quello dell'arca di Noè. Questa esperienza sotto i fiocchi di neve, l'inedito di Ameri e la possibilità di cantare “Per dire no” di Alexia sono stati i mie premi». Umile e sereno, Francesco contagia, un talentuoso portabandiera per la città dei Sassi. Tortorella, l'ha particolarmente apprezzato a tal punto che «sarà tra i protagonisti anche dell'evento previsto il prossimo 21 marzo al teatro Petruzzelli di Bari» -fa sapere il padre attraverso il giornale on-line “ilmiotg.it”. In giuria erano presenti anche il direttore artistico di Telenorba Salvatore Buttiglione, la compositrice Isabella Abiuso e il sindaco dei bambini di Putignano. cultura@luedi.it

IlPoesia Libro

“Cor’ scantàt” a Roma di GIOVANNI PETILLI MURO LUCANO- La poesia lucana protagonista a Roma oggi alle ore 17, presso la biblioteca “ Gianni Rodari”. “Cor' scantàt'”, la silloge scritta dal poeta di Muro Lucano Salvatore Pagliuca, verrà presentata in anteprima al pubblico capitolino, in una kermesse culturale che ospiterà gli interventi di intellettuali di spessore, quali il poeta Achille Serrao, direttore della rivista “Periferie”, il critico letterario Manuel Cohen, redattore delle riviste “Pelagos” e “Il parlar franco”. Scrive il poeta e scrittore Dante Maffia, nella prefazione al volume : «Salvatore Pagliuca sa dosare con accuratezza le espressioni e non travalica mai il senso….. Nulla, dunque - continua il Maffia - del patetico pierriano, del clima angosciato del poeta tursitano. Se proprio bisogna cercare degli antecedenti, viene da pensare al Sinisgalli arioso di “Vidi le Muse” o a certe pagine friulane di Pier Paolo Pasolini o Amedeo Giacomini». Pagliuca, che reciterà alcuni suoi brani durante la serata, pondera bene la decisione di comporre versi in dialetto: «Da oltre un decennio ho adottato il dialetto di Muro come lingua poetica. Una scelta naturale, non priva di rischi - spiega Pagliuca - dovuti ad una tradizione ottonovecentesca vernacolare e folklori-

ca, che ha relegato la poesia in dialetto ai margini della letteratura nazionale, ma negli ultimi anni - continua il poeta lucano - grazie anche agli apporti di personalità quali Franco Loi, Andrea Zanzotto, Tonino Guerra o Nino De Vita, per citarne alcuni, la lingua non è più un discrimen tra letteratura colta e letteratura popolare in Italia». La terra nativa di Scotellaro, Sinisgalli e Pierro, proietta un altro suo autore su un palcoscenico nazionale, anche se il Pagliuca non è nuovo a esperienze di tal specie. Infatti, l'intellettuale lucano, alla sua terza raccolta poetica, ha ricevuto diversi riconoscimenti ed ha vinto il premio nazionale “Albino Pierro” per “Orto Botanico” nel 1997, oltre ad essere stato segnalato al premio internazionale “Alfonso Gatto” nel 1993 per il volume “Cocktél”. I suoi testi sono presenti in diverse antologie nazionali e il prestigio della manifestazione, inserita nel calendario degli eventi culturali invernali della Capitale e organizzata dalla rivista 'Periferie' in collaborazione con il Comune Capitolino e le Associazioni dei Lucani a Roma, rende merito alla poesia lucana, espressione della cultura di un territorio, posto ai margini di quella effervescenza culturale riscontrabile in altri contesti. cultura@luedi.it

IlCar Libro net All’Osteria tra “Vino e cucina” POTENZA - Secondo appuntamento della rassegna “Vino e Cucina. Alla scoperta dei sapori della nostra terra” all'Antica Osteria Marconi. Dopo i vini dell'azienda agricola Bisceglia, questa sera a fare da protagonista la cantina “Terra degli Svevi” di Venosa che fa capo al Gruppo Italiano Vini, una delle realtà più importanti in Europa nella distribuzione dei vini. Si potranno degustare il “Re Manfredi” bianco e quello rosato annata 2008, il “Re Manfredi” rosso del 2005 premiato con i Tre bicchieri dalla guida di Gambero rosso. E ancora un Aglianico del Vulture come il “Serpara” del 2004. Soddisfatti per le prenotazioni i due ideatori dell'iniziativa, Giuseppe Misuriello proprietario dell'Antica Osteria e Feliciano Roselli dell'enoteca “Cantina di Bacco”. Lo chef Francesco Rizzuti in anteprima ha svelato il menù della serata. Per antipasto una frittatina liquida ai frutti di mare e baccalà in tempura con carciofi e rafano abbinati con il bianco. <<Sono dei patti legati al territorio ha detto - ma che spaziano oltre la tradizione>>. Uno dei due primi, sarà una ministra di pasta mista con polpettine di maiale e spezie orientali. Il resto è da scoprire a tavola. A parlare dei vini ci sarà qualche rappresentante dell'azienda. Iranna De Meo

“Gustose serate” da bere SANTERAMO - “Gustose serate”. Prosegue questa sera, a Santeramo la degustazione della “Gastronomia Arcimboldo” di Cristina Schiavarelli. La serata, denominata “Toscana e Piemonte da bere” prometta momenti unici. Appuntamento alle ore 21 in Corso Italia. L'iniziativa è curata da due cultori del gusto: Bartolomeo Caponio e Lucreazia Lassandro. Serate conviviali imperdibili, tra degustazioni, poesia e musica. «Nel mese di marzo è previsto anche un corso sommelier Ais Puglia» - comunica la direzione. Il menù prevede “vini Roero Arneis di Marchesi di Barolo, Chianti Gineprone Col D'Orcia, Rosso Montalcino Col D'Orcia e Colsentà Serre”. La rassegna è iniziata a dicembre e prevede ancora altre serate: “I distillati” , prevista tra un mese esatto. Per il 30 maggio invece “Plateau di formaggi” e il 28 maggio “Le mani n pasta”. Per informazioni contattare il numero telefonico 080.3038756. La prenotazione è obbligatoria. m.a.flum


Cultura e Spettacoli

Giovedì 26 febbraio 2009

IN SCENA

Melarido

La prima volta del trio comico nella città dei Sassi

A lezione dalla Ricotta di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - Giuseppe, Antonio e Mario. Questa sera il trio cabarettistico potentino “la Ricotta” sarà a Matera. Gli artisti inaugurano il secondo cartellone consecutivo “Melarido” organizzato dall'agenzia materana “Quadrum”. Media partner dell'evento “Radio Radiosa” di Michela Amabile. «Per la prima volta ci sarà una nostra postazione all'interno di un evento materano, quindi saremo nella hall del teatro - dichiara la direzione - effettueremo dei collegamenti in diretta dal teatro durante lo spettacolo grazie ai nostri speaker, Teo e Marco. Inoltre, intorno alle ore 19 per la trasmissione radiofonica “Matera in linea - live dalla città” sarà effettuata una intervista, in diretta, all'insegnante Ierace. E' possibile inviare domande e curiosità che rivolgeremo al trio entro le ore 13 di questa mattina al contatto live@radioradiosa.it, oggetto “Matera in linea - La Ricotta” . Le frequenze di RadioRadiosa per la città di Matera sono mhz 98.50». La Ricotta è il trio comico più scoppiettante apparso sulle scene italiane negli ultimi anni. Instancabili inventori di gag esilaranti e talentuosi produttori di battute irresistibili. Il loro è il punto di vista del finto ingenuo di provincia. Puntando tutto su velocità e ritmo, con una perfetta scelta dei tempi comici, La Ricotta lascia senza fiato dal troppo ridere, passando con disinvoltura da un'improbabile scuola d'inglese - in cui to live diventa naturalmente due olive - a un gioco a quiz che si fa beffe di quelli televisivi. Uno spettacolo che più divertente non si può. A proposito di radio abbiamo interpellato Ierace. Anche il trio lucano ha avuto esperienze radiofoniche? Il '98 è l'anno della radio, dapprima con la trasmissione "Via Asiago, 10", in diretta su Rai Stereo Uno, condotta da Barbara D'Urso, e poi su Rai Stereo Due partecipando alla trasmissione musicale "Punto d'Incontro". Co-

me radio abbiamo fatto anche “Radio 2 Rai” e “Ottovolante” da Roma, Rtl e belle esperienze anche per una radio locale. I ricordi lasciano il posto alla loro ironia davvero contagiosa. Come mai non c'è la comicità al femminile, anche lucana? Devo dire che le donne sono autoironiche ed hanno anche tanto materiale, il problema è che ci devono essere dei laboratori in cui crescere ed imparare, qui in Basilicata mancano. Dopo Zelig e lo spot realizzato per promuovere la nostra regione, trasmesso durante lo scorso Sanremo '09, appuntamento a questa sera con i fratelli Centola e Mario, per la loro prima tappa nella città dei Sassi. Per informazioni contattare: 0835-334859. cultura@luedi.it

Il trio la Ricotta

Blues Brass Band in maschera di MARIANGELA LISANTI IL gruppo “The Blues Brass Band” si è esibito al gran concerto del Carnevale di Putignano. I bravissimi musicisti Vito Trullo (voce), Giuseppe Trivigno (piano), Vittorio Pasquale (chitarra), Giovanni Ottomani (basso), Pasquale Fiore (Batteria), Stella D'Alconso (Sax alto),Giuseppe Lapiscopia (sax tenore),Gianfranco Menzella (sax baritono), Rosario Calabrese (tromba), Giuseppe Cuccarese (tromba), Mimmo Panico (trombone) e Vincenzo Dipierro (trombone), conosciuti ed apprezzati dal pubblico, hanno allietato la festa carnascialesca con un repertorio di alta qualità. Il gruppo di Salandra, nato nel 2003 come gruppo di amici appassionato del genere R&B, ha percorso in poco tempo una serie di tappe fondamentali, crescendo molto a livello professionale. I sacrifici e gli sforzi sono stati ripagati dai tanti successi ottenuti e dal crescente numero di collaborazioni con alcuni big della musica italiana. Numerosi sono i locali e le piazze, dove il gruppo si è esibito, e tante le ri-

chieste che ricevono, in particolare d'estate, stagione che “si rivela un'ottima alleata per far esplodere la loro verve artistica”. La professionalità, il talento e la caparbietà artistica dei componenti non frenano, però, la loro esuberanza, componente fondamentale del gruppo musicale. Infatti, il carattere estroverso ed decisamente coinvolgente del gruppo permette ai musicisti di trasformare ogni loro esibizione in un vero e proprio show, che diverte, fa ballare e cantare il pubblico presente. Tra gli impegni artistici più rilevanti de-

gli ultimi due anni, sono da segnalare: nel 2006 un quarto posto al concorso “1°maggio tutto l'anno -regione Basilicata”, la diffusione nazionale sul Canale musicale Bouquet Sky del singolo “Tu solo Tu”con la partecipazione al Saint Vincent Hit Festival, alcune tappe nel leccese con il noto gruppo comico barese “Mudù” di Uccio De Santis, il primo posto all'audizione per band live ABL dell'Agenzia Midia di Milano; nel 2007 la partecipazione alla “Bianca notte di Conversano”- II Edizione del concerto live e apertura spazio cabaret del duo comico Savino & Terrafino, un primo posto al concorso “1° maggio tutto l'anno -regione Basilicata”; nel 2008 un concerto live “Bianca Notte Conversano” con l' apertura del concerto di Paolo Belli con il quale si sono esibiti, la nascita del nuovo singolo “Swing for you” che viene inserito nella compilation nazionale “Campi di mais…peis”; nell'agosto agosto la band ha ospitato Paolo Belli in una settimana di concerti organizzati in Basilicata e Calabria. cultura@luedi.it

Teatriamo avanti tutta MATERA - “Teatriamo - Il primo festival di teatro emergente” registra il tutto esaurito. L'evento è organizzato dall'amministrazione Provinciale di Matera. Il pubblico del materano è stato letteralmente conquistato. Grande soddisfazione per l'Amministrazione provinciale e per gli artisti che stanno animando gli spettacoli del ricco cartellone. Questa mattina si torna a Matera, alle 10.30 presso l'auditorium Gervasio, con la Compagnia ANSPI “Libere Emozioni” di Stigliano per la rappresentazione “Non toccate la luna” di Salvatore Pellegrino. Un recital di novanta minuti che parte dalle grandi problematiche che affliggono il genere umano. La piecè teatrale proverà a guardare con fiducia a un mondo migliore. In serata, invece, alle 20 a Tricarico, all'auditorium di via Margherita, “Skenè” presenterà “La lettera di Mammà” di Peppino De Filippo, una farsa in due atti che vede come protagonisti due famiglie di diversa estrazione sociale alle prese con titoli nobiliari, inciuci e sotterfugi. «Teatriamo - ha sottolineato l'assessore provinciale alla Cultura Giuseppe Digilio - proseguirà con altri spettacoli. Venerdì a Stigliano e sabato con altri due spettacoli: uno a Matera e uno a Calciano. Quello conclusivo il primo marzo a Matera, che porterà sul palco un'opera teatrale musicale sul brigantaggio. Una conclusione che renderà omaggio alla storia meridionale, troppo spesso fraintesa e boicottata. Perché questo Meridione, lo stiamo constatando in questi giorni, anche attraverso l'impegno delle compagnie, sa produrre tanta buona cultura». Gli ingressi a tutti gli spettacoli sono gratuiti. Per maggiori informazioni consultare il sito internet www.provincia.matera.it m.a.flum. cultura@luedi.it

LA RASSEGNA

“L’ospite inatteso” di Cinergia MATERA -Arriva “The Visitor”“L' ospite inatteso” -. Thomas McCarthy, alla sua seconda regia, torna sul tema della solitudine con un piccolo film indipendente e delicato. Ecco l' ultimo appuntamento previsto per il mese di febbraio dall' associazione di cultura cinematografica di Matera, “Cinergia” per l'appuntamento settimanale del “Cineclub del giovedì”. La pellicola americana drammatica e romantica, di 104 minuti è uscito nei Cinema italiani lo scorso 5 dicembre. Il film è stato candidato agli Oscar per la sezione “Miglior Attore Protagonista”. Il solitario professor Walter Va-

le, un accademico che insegna economia nel Connecticut, torna a New York per una conferenza e al suo arrivo trova il suo appartamento in città - da lungo tempo lasciato disabitato - occupato da una coppia di immigrati illegali: Tarek e Zainab, siriano lui e senegalese lei. Dopo il primo momento di spavento e di sconcerto, si stabilisce un dialogo e, poiché i due non saprebbero dove andare, il professore accetta di dare loro ospitalità. Il contatto casuale si trasforma in un'occasione importante che cambierà molte cose nelle vite dei tre protagonisti. La presenza in casa dei due risveglia lo stanco accademico, spingendolo a rinunciare

agli annosi e vani studi di pianoforte - strumento suonato dalla madre e dalla moglie scomparsa -, e a prendere, appunto, lezioni di djembe da Khalil venuto a New York dal Michigan per esibirsi in locali jazz. Richard Jenkins, noto caratterista di cinema e Tv (da Potere assoluto e L'uomo che non c'era a Six Feet Under), è il vero maratoneta del film: approccio minimalista e rivelazione graduale di sé. Il suo personaggio è lo specchio di un paese che ha perso la capacità di accogliere l'altro, ma forse non del tutto l'energia e la fiducia nel domani. Misurato, realista, volutamente dimesso, il film cerca di guardare

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con gli occhi di chi è straniero: ecco perché la scena sul battello, quando Mouna e Walter osservano dal mare la statua della Libertà, si fissa nella memoria. Il cast è composto da: Richard Jenkins, Haaz Sleiman, Danai Gurira, Hiam Abbass, Marian Seldes, Maggie Moore, Michael Cumpsty, Bill McHenry, Richard Kind, Tzahi Moskovitz, Amir Arison, Neal Lerner, Ramon Fernandez La proiezione si svolgerà, come da tradizione, presso il “Cinema Comunale”- P. zza Vittorio Veneto nei seguenti orari: 17:45, 19:35 e 21:30. Il costo del biglietto è pari a 3,50 a persona. m.a.f

Una scena del film


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Cultura e Spettacoli

Giovedì 26 febbraio 2009

LA LUCANIA A SANREMO

Per Elys applausi da Masini e Pfm di LUCIA NARDIELLO NON solo Arisa. Un altro pezzo di Basilicata è sbarcato a Sanremo. Si tratta della band “Elys canta Pausini”. Anche se non proprio sul palco dell’Ariston i ragazzi lucani si sono esibiti per un pubblico davvero esigente, quello di Casa Sanremo. Proprio nei locali dove è sempre andato in diretta il dopo festival Casa Sanremo è giunto alla sue seconda edizione. Una kermesse parallela che prevede all’interno dell'esclusivo privé del Casinò la realizzazione di un contenitore di eventi spettacolo unitamente alla grande

musica dell’emittente ufficiale, Radio Kiss Kiss. Un centinaio gli spettatori quelli presenti la sera del 19, ma tutti di rilievo e grandi conoscitori della musica. Infatti è possibile accedere al palco dove si esibiscono gli artisti soltanto tramite un pass rilasciato dall’organizzazione. Con un po’ di timore e tanta ansia il gruppo di Lagopesole alla prima esperienza è riuscito ad ottenere un grande successo. Non è stato facile esibirsi dopo la Bertè e Ivana Spagna che presentano proprio a Casa Sanremo il nuovo album, eppure Elys e tutta la band sono stati lungamente applauditi. Tra

il pubblico presente anche Marco Masini e la PFM che si sono congratulati con i ragazzi per il bel lavoro svolto. Tanta soddisfazione per la band , ma anche per Donato Lorusso responsabile dell’agenzia Eurocast production management, che ha guidato e seguito i ragazzi durante tutto il percorso. La cover band di Laura Pausini si è esibita con due brani del vasto repertorio della cantante di Solarolo. “La prospettiva di me” e “Un’emergenza d’amore” hanno accompagnato la performance sul ambito palco. Uno spettacolo non solo vocale, infatti, la band ripercorre anche

La cover band Elys a Sanremo con la Pfm

nei gesti e negli abiti tutta l’esibizione live della Pausini. Un primo ed importante passo andato bene, per tutti i componenti del gruppo che oltre ad Elys è composto da Geffry Lorusso alle tastiere, Vito Genovese alla chitarra, Gabriele Santamato al basso,

Pierlugi Delle Noci alla batteria, Carmen Lorusso e Lella Manzella per il coro. Con la speranza che l’anno prossimo possano calcare anche loro le scene dell’Ariston, portando la nostra Regione sempre più in alto. cultura@luedi.it

La sorella di Arisa ha appena 17 anni e una passione per l’hip hop

Sabrina, altro talento scoperto a casa Pippa Con Sincerità spopola su Facebook e in tv

di SIMONA BRANCATI PIGNOLA - Sabrina Pippa, 17 anni tra due mesi, studentessa al terzo anno dell'istituto d'arte di Potenza. E' l'ultima delle due sorelle di Rosalba, più nota come Arisa, trionfatrice della 59° edizione del festival di Sanremo. Oltre allo stesso viso dolce e allo sguardo vivace, con la sorella maggiore ormai famosa, Sabrina ha in comune la passione per la musica e la levatura vocale. Il suo genere musicale, però, è tutt'altro: l'R&B, rhytm and blues, in cui convivono commistioni di jazz, boogie e gospel. “Binah”, questo il suo nome d'arte, ha iniziato ad esibirsi circa un anno fa con i “Rapsoggetti”, Armando Arcieri e Andrea Salvia e ha inciso brani anche con altri due gruppi hip hop potentini, i “Nocivielementi”, Simone Messina e Luigi Pietrafesa e “Doppisensi”, Valerio Smaldone e Francesco Bruno. L'estate scorsa le band si sono esibite in piazza Duca della Verdura a Potenza, nel corso di una serata organizzata dall'associazione universitaria “Sui Generis” e nell'ambito della rassegna “Hip Hop Nights” al “Pipstrello pub”, sempre nel capoluogo, organizzata da “Dj Devasto”. Sul portale “Myspace” è possibile ascoltare due dei

I Red Fire da Tolve live all’Ariston di ROCCO DE ROSA OPPIDO LUCANO - I Red Fire a Sanremo. Giovedì mattina, la band di Oppido Lucano è partita per Sanremo dove si sono esibiti davanti agli occhi più importanti che hanno fatto la storia della musica italiana. I Red Fire si sono esibiti venerdì e sabato sera a “Casa Sanremo” raccogliendo tanti applausi e tanti complimenti.

Arisa in diretta su Rai 3

Arisa

Sabrina Pippa, la sorellina di Arisa

tre brani i cui ritornelli sono scritti e cantati da “Binah”. «Ci sarebbe un progetto accenna Sabrina- di un cd solo mio, contenente tutti pezzi scritti da me, insieme a Bruno, bravissimo con le basi. Per il momento, però, è soltanto un'idea. Nell'ultimo periodo non c'è stato molto tempo per dedicarcisi». Nel parlare con Sabrina delle sue passioni e della sua musica, ad un certo punto il discorso si è fatto più generale ed è sfociato in un'analisi del mondo dell'hip hop. Non solo un genere musicale e di espressione artistica, ma un vero e proprio stile di vita e di pensiero, spesso snobbato e oggetto di pregiudizi. Si tratta di una cultura metropolitana costituita da

diversi elementi fondanti: il mcing, la musica rap, il writing, i graffiti, il breaking, la break dance e il djing, a cui si aggiunge un quinto elemento, il beat boxing, imitazione vocale delle tipiche percussioni hip hop. «La cultura hip hop -afferma- nella nostra realtà non soltanto è incompresa, ma addirittura mal vista. Ci si ferma all'apparenza, facendosi fuorviare dall'abbigliamento, dai piercing, dallo slang ed è spesso associata ad alcol e droghe. Vorrei che passasse il messaggio di aprirsi a questo mondo. Posso assicurare che gli amici con i quali faccio musica sono ragazzi impegnati, molti studiano all'università, hanno interessi e ideali». cultura@luedi.it

Da Oppido, ad agosto, i Red Fire hanno partecipato ad una selezione a Sapri. Vincitori del concorso, i ragazzi della band lucana sono sbarcati a Sanremo per l'esibizione. Rientrati a casa domenica, da oggi in in poi saranno sommersi dai complimenti di tutti. L'esperienza maturata alla conclusione di questi concerti musicali, avrà un gradissimo valore per i diciassettenni di Oppido. I Red Fire, sono già molto conosciuti in regione grazie alla vittoria e ai premi ritirati al Music Festival di Tolve nel 2008 e alla finalissima conquistata a Triggiano, dopo un provino fatto ad Altamura con l'Associazione “Stelle del Mediterraneo”. I Red Fire, hanno abitua-

to tutti ad entrare in punta di piedi ed uscire come grandi protagonisti come in occasione del già citato Festival di Tolve e della finale di Triggiano. I ragazzi di Oppido, crearono il gruppo musicale “Red Fire”, nel febbraio del 2006, grazie alla passione per la musica. Inizialmente si identificano come Cover Band riproducendo brani di artisti celebri a partire dagli anni '80. Con il passare dei mesi, la band, comincia a coltivare il sogno di creare qualcosa di originale e in pochi mesi scrivono diversi pezzi musicali e nell'estate dello scorso anno coronano il sogno registrando, missando e masterizzando tre brani originali. Il sogno

di AGATA MARGHERITA IL SUCCESSO di Arisa è travolgente. Il motivetto del brano “Sincerità “ che l’ha portata al successo nella categoria “Nuove Proposte” del 59° Festival di Sanremo e a vincere il premio della critica “Mia Martini”, continua a spopolare sul web e in tv. C’è chi addirittura l’ha proposta come nuova sigla della trasmissione Forum. Ma anche i gruppi che inneggiano ad Arisa non si contano più. Come anche il numero dei fans, saliti in maniera esponenziale nelle ultime 48 ore. Si è passati dai tremila del giorno precedente al trionfo sul palcoscenisco dell’Ariston agli oltre 45 mila attuali. Più di

dei piccoli oppidesi continua a Sanremo. La band di Oppido è composta da cinque ragazzi: Teodoro Langellotti, cantante; Antonio Lancellotti, bassista; Nicola Manniello, tastierista; Gerardo Leone, batterista; Gianni Basilio, chitarrista. Tutti di Oppido, i ragazzi della band, hanno un motto che ne identifica la loro personalità e il loro modo di vivere la musica. “voglia di imparare, mettersi in gioco e di trasmettere le proprie emozioni attraverso la musica”. Una frase che sentiremo spesso ad ogni apparizione di questi ragazzi che continuano a coltivare il loro sogno. Esibirsi in questi eventi è sempre un onore e i Red Fire hanno dimostrato, an-

Arisa brinda alla vittoria con Marco Carta

dieci volte tanto. Ed è certo che il numero è destinato a crescere insieme alla fama e alla simpatia di questa giovane pignolese. cultura@luedi.it

I Red Fire

cora una volta, di avere i numeri giusti per poter fare qualcosa di importante; questo è il giusto premio per l'impegno e la determinazione per il raggiungimento di obiettivi importanti. cultura@luedi.it

PIGNOLA – Grande attesa a Pignola per accogliere la cantante Arisa. Dopo il botto fatto a Sanremo, tutti la vogliono, tutti la imitano e il suo disco d’esordio va a gonfie vele. I riflettori dei media nazionali si sono spostati, gioco forza, anche sul piccolo centro alle porte del capoluogo. Questa mattina le telecamere di “Cominciamo bene” nota trasmissione di Rai tre condotta da Fabrizio Frizzi e Elsa Di Gati saranno in piazza dove è prevista la diretta con tre finestre da sette minuti nella fascia oraria dalle 10.15 alle 11.10. I preparativi per l’accoglienza ufficiale stanno andando avanti. «Il Comune –dice Ignazio Petrone, sindaco di Pignola- ha insediato un comitato organizzatore composto da venticinque persone. Al suo interno, amministratori, membri delle associazioni culturali e folkloriche e il parroco». Il comitato si è già riunito un paio di volte e una prima bozza di progetto è già stata preparata. «Le idee non mancano –prosegue il primo cittadino- ma siamo legati ai tempi di rientro di Rosalba. Ho incontrato il padre, appena tornato da Sanremo, per mettere al corrente la famiglia dei prossimi festeggiamenti e soprattutto per stabilire un contatto diretto che ci permetta di approntare al meglio gli eventi in programma». Tra le proposte l’allestimento di un palco in piazza con fiori e maxischermo. sim.bra


Spettacoli & televisione Gf, torna la hostess?

Morta la De Marchis

IL posticino c'è: l'ha lasciato libero Paolo, espulso dalla casa del Gf. E ora la hostess Daniela Martani, a cui Alitalia ha dato il benservito, vuole tornare. Evaporata l'ipotesi di entrare nel cast di un altro reality, La Fattoria, la Martani dice: «Sono uscita per difendere il mio posto di lavoro, ma visto com'è andata chiedo di rientrare al Gf».

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La Pandolfi diventa regista

SI è spenta a Sarteano, in provincia di Siena, Marcella De Marchis Rossellini, prima moglie del regista Roberto Rossellini e madre di Renzo. Marcella era nata a Roma il 17 gennaio del 1916, e aveva sposato Rossellini nel 1936, a vent'anni. Poi nel 1942 si erano separati ma non era mai cessato l’affetto e la collaborazione professionale.

CLAUDIA Pandolfi, una delle giovani attrici italiane più apprezzate da cinema e tv, debutta alla regia del video musicale del brano “Vulcano”, estratto dal nuovo album di inediti di Roberto Angelini, “La vista concessa”. La Pandolfi, compagna di Roberto, si cimenta per la prima volta dietro la macchina da presa.

IL VINCITORE DI SANREMO OSPITE DEL PROGRAMMA CHE L’HA LANCIATO. MA RADIO DEEJAY LO RIFIUTA

“Amici” in festa c’è Marco Carta ALLA sua fatina buona Maria De Filippi questo glielo doveva: nel momento del trionfo a Sanremo, Marco Carta ha potuto contare su una madrina d'eccezione (ma è stato un caso, sostiene il ragazzo, e chi dice il contrario è «stupido») . E ieri il giovane cantante ha reso il "favore" a Maria De Filippi presentandosi come ospite d'onore alla puntata serale di Amici, la trasmissione che lo ha lanciato. Lui, il più amato - e il più votato dalle ragazzine, ha fatto il pieno di applausi e gridolini: e quale sponsor migliore per un talent show di uno come lui che «ce l'ha fatta»? E c’è stato anche il faccia a faccia con Grazia Di Michele, la sua ex insegnante di canto all'interno della scuola, quella che voleva espellerlo per questioni disciplinari, sostenendo che non studiava, quella che aveva sentenziato «Non andrai lontano». Per salvarlo ci era voluto l'intervento di Luca Jurman, il mentore di Marco, l'unico a credere in lui fino in fondo. Il resto è storia. Ma il mondo della musica, là fuori, è duro e non fa sconti. L'ascesa di Carta è appena iniziata e già sulla sua strada - subito in salita trova un primo grande ostacolo: Linus. Nel suo "Deejay chiama Italia" non trasmetterà "La forza mia", il brano che il ha regalato a Marco la vittoria al Festival: canzone «improponibile» per il direttore artistico dell'emittente radiofonica tra le più ascoltate d'Italia. Lo ha annunciato lo stesso Linus, all’anagrafe Pasquale Di Molfetta, ai suoi ascoltatori: «Mai nel mio programma. Per protesta». Ma Linus è in buona compagnia. Tra gli appassionati di musica e gli addetti ai lavori, snobbare Carta è diventato quasi un must: in rete circolano sia le parodie del brano sanremese (giudicato sdolcinato, banale e scontatissimo) che le accuse di plagio (c'è chi dice, paradossalmente, che somiglia a pezzi celebri Torn di Natalie Imbruglia, altri che l'attacco ricordi With or without you degli U2 o Before the night is over di Bryan Adams). Boicottaggio o sacrosanto diritto di critica? Sarà il tempo a dire se Marco Carta saprà dimostrare il suo talento o se gli accadrà quanto oggi è amaramente lamentato da Dennis Fantina, anche lui ex vincitore di Amici, che dopo qualche fortunata stagione, è caduto nell’oblio. E costretto a rimettere la tuta da meccanico e tornare a lavorare in officina, dimenticando i suoi sogni musicali.

Il personaggio

Ora debutta al doppiaggio con il cartone “Impy superstar” di MARCO RIZZUTI

Marco Carta; in alto a destra il dj Linus

Palma d’oro speciale a Clint Eastwood CANNES - Clint Eastwood, di passaggio a Parigi per l’uscita del suo film “Gran Torino”, ha ricevuto, privatamente, una Palma d’oro del Festival di Cannes dalle mani di Gilles Jacob e di Thierry Fremaux. Il regista e attore americano ha una lunga confidenza con il festival che lo ha accolto la prima volta nel 1985 con il film Cavaliere pallido. È poi tornato per pre-

sentare Bird, poi White Hunter, Black Heart, Mystic River e Changeling. Qualche anno dopo aver onorato Ingmar Bergman, il Festival di Cannes ha così consegnato una Palma d’oro a Clint Eastwood, «in omaggio al talento di un grande maestro». Palme “speciali” hanno ricevuto anche Charlie Chaplin e Woody Allen.

ROMA - Nato (e predestinato) da quello splendido Luna Park che è la televisione. Plebiscito ad “Amici”. Disco di platino per l'album dello scorso anno “Ti rincontrerò”. Neomascotte della Nazionale di calcio Cantanti. Concertone di Capodanno in piazza “col botto”, nella sua Cagliari. Figlio del televoto, così come nel reality di “mamma “ Maria De Filippi, per il trionfo, con “La forza mia”, al °59 Festival di Sanremo (citando Ramazzotti e Baglioni, due che, come lui, hanno raggiunto il successo, pur essendo nati “ai bordi di periferia”). Comunque e ovunque, Carta canta e tiene banco, sempre. E direttamente da “papà Rai-Set”, con tutta la sua energia, Marco si cimenta anche come doppiatore. Esce, infatti, il 27 febbraio, distribuito da Mediafilm, il colorato cartoon tedesco “Impy superstar-Missione Luna Park”, che porta sul grande schermo le avventure del simpatico dinosaurino verde Impy. Nata dalla Ambient Entertainment e dagli stessi produttori di “LissyPrincipessa alla riscossa”, che, anche in quell'occasione, hanno potuto contare su un'altra inter-

Il dinosauro Impy

prete vocale di lusso qual'è Lorella Cuccarini, la pellicola, porta al cinema il secondo episodio con Impy protagonista (dopo Il primo “Impy e il mistero dell'isola magica” dello scorso anno), basato sul libro per bambini”Impy's Island” di Max Kruse, che ha avuto un grande successo in Germania. Nel film, “il ragazzo di Sardegna” presta la sua inconfondibile voce roca allo sceicco Dubai, ma soprattutto interpreta la cover del brano disco music anni '70 “That's the way (I like it)” dei KC & The Sunshine Band (per intenderci, gli stessi di “(Shake, shake, shake) Shake your booty” e, soprattutto, “Please don't go”). Bravo Marco, continua così, con “la forza tua”.

Cinema di FRANCESCA PIERLEONI ROMA – La mafia dura, sporca, reale, che ha visto da vicino nella sua infanzia a Palermo e nelle sue prime esperienze da fotoreporter. È quella che ha voluto raccontare Marco Amenta in La siciliana ribelle, la sua opera prima, dopo vari documentari, in uscita domani, in circa 60 copie distribuita da Istituto Luce. La pellicola, coprodotta con la Francia, è liberamente ispirata alla vera storia di Rita Atria (sulla quale il regista ha girato nel 1998 anche un documentario) la ragazzina di 17 anni che nel 1991 denunciò gli assassini del padre e del fratello, entrambi uomini d’onore. «Se cresci in Sicilia – ha spiegato Amenta, cha a 18 anni si è trasferito in Francia per studiare cinema – o ti metti i paraocchi o certe immagini ti restano dentro, anche a livello inconscio. Nella strada in cui abitavo, ad esempio, hanno

Veronica D’AgoNELLE SALE IL FILM DI MARCO AMENTA SULLA VERA STORIA DI RITA ATRIA spiegato stino – prima come ragaz-

Il coraggio della “Siciliana ribelle” Una scena del film di Amenta

sparato tre volte. Siamo tutti vittime di mafia, perchè entra in ogni aspetto di una società, che è marcia». I film su Cosa Nostra, per il regista «spesso si rifanno solo all’iconografia cinematografica. Per me però è

antietico far interpretare un boss da un attore bello e famoso, quando nella realtà non sono così. Io, come ha fatto anche Gomorra, ho cercato di rappresentare la realtà, senza edulcorare e mettere per forza un happy

end». Nel film, presentato in anteprima al Festival di Roma e già venduto in una quindicina di Paesi, Rita Atria diventa Rita Mancuso (l'esordiente e bravissima Veronica D’Agostino), cresciuta in un paesino della Sicilia, dove dopo aver assistito da bambina all’omicidio del padre (Marcello Mazzarella), boss locale e qualche anno dopo del fratello, appena 17enne decide di ribellarsi rivolgendosi alle forze del'ordine, per denunciare la rete di affari e crimini mafiosi di cui ha preso nota per anni nei suoi diari. Suo interlocutore è un implacabile e procuratore (il francese Gerard Jugnot) che diventa per lei una figura paterna «Ho voluto raccontare Rita – ha

za, poi nella sua lotta contro qualcosa di più grande di lei, seguendo i propri ideali. Io non vedo il suo suicidio come una sconfitta contro la mafia, ma come la presa di coscienza, dopo la morte del Procuratore, di non poter tornare alla vita normale di una ragazza della sua età». Jugnot si è preparato al personaggio, ispirato a Borsellino, anche incontrando l’ex braccio destro del giudice, il procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia e il capo della squadra mobile di Trapani, Giuseppe Linares: «Sono molto fiero – dice Jugnot – che la vedova del giudice Borsellino, abbia visto il film e si sia detta contenta e commossa del risultato». Per Amenta «Rita, è la prima ragazza che si ribella alla mafia, è un simbolo. Come Antigone, va contro lo Stato, che nella realtà in cui e cresciuta, è Cosa Nostra».


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Rubriche

Giovedì 26 febbraio 2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Vi attende un periodo di lavoro impegnativo e faticoso, ma anche molto proficuo: tenete duro. Favorite le nuove conquiste sentimentali.

TORO 21/4 - 20/5

Ridiscutete le collaborazioni che avete in corso per strappare qualche miglioramento. In amore non abbiate fretta.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Nel lavoro pensate ad iniziate qualcosa di nuovo con entusiasmo e determinazione. Un amore quasi inafferrabile.

CANCRO 22/6 - 22/7

La situazione nell'ambiente in cui svolgete la vostra attività è ancora confusa: s'impone una certa prudenza. Fortuna in amore.

LEONE 23/7 - 23/8

Nella vostra attività dovrete prendere a breve decisioni importanti, ma con la dovuta riflessione. Tensione latente in amore.

VERGINE 24/8 - 22/9

Le idee migliori vi vengono proprio quando la situazione nel lavoro è più difficile. In amore fate un esame di coscienza.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Siete straordinariamente attivi e pieni di idee: nell'ambiente di lavoro le vostre quotazioni salgono. Splendido amore, da difendere.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Siete molto preparati e abili: nella professione arriverete dove volete e nel modo che volete. In amore le cose non vanno troppo bene.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Usate la diplomazia per evitare contrasti con preziosi collaboratori. In amore vi fate troppe domande.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Nel lavoro è in arrivo una grande occasione da afferrare al volo: vigilate. In amore vi sentite ingiustamente trascurati.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Non preoccupatevi troppo per i contrattempi: nel lavoro seguite la vostra strada. Cercate di capire cosa non funziona con il partner.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

F,O scapoli; tic A = Fosca politica;

Concentratevi sulla vostra attività: la situazione è delicata e va gestita con grande abilità. Le questioni affettive vanno risolte, non rinviate.


Televisioni

PRIMA SERATA

23.20

ATTUALITÀ

21.05

ATTUALITÀ

RUBRICA

17.50

SHOW

21.10

Giovedì 26 febbraio 2009

20.45

SPORT

21.10

FILM

55

SERIETV

19.00

Bruno Vespa

Michele Santoro

Geo&geo

Teo Mammuccari

06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale

06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 07:01 - Cartoni 07.55 -PUPAZZI ANIMATI L'albero azzurro 08.15 -Cartoni 09.45 -RubricaUn mondo a colori - Files 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.55 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -Real TvX Factor 14.45 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -TelefilmLaw & Order - I due volti della giustizia 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11 20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto

08.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTg 3 Chièdiscena 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 12.55 -SportSci nordico: Campionato del Mondo - Sci nordico 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.15 -RubricaTrebisonda 15.20 -DOCUFICTION Serious Jungle 16.00 -NewsGT Ragazzi 16.30 -RubricaMelevisione 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce

06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -Attualità Mattino Cinque 09.55 -Real Tv Grande Fratello 10.00 -Telegiornale Tg 5 - Ore 10 10.05 -Attualità Mattino Cinque 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -TelegiornaleTg 5 13.40 -Soap OperaBeautiful 14.05 -Real TvGrande Fratello 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -Talk ShowUomini e donne 16.15 -Real TvAmici 16.55 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 minuti 18.05 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -TelegiornaleTg 5

08.10 -TelefilmHunter 09.00 -TelefilmNash Bridges 10.10 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -Soap OperaSaint Tropez 11.30 -TelegiornaleTg 4 11:38 - NewsVie d'Italia 11.40 -Soap OperaMy Life 12.40 -TelefilmUn detective in corsia 13.30 -TelegiornaleTg 4 13:46 - Previsioni del tempoMeteo 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 -TelefilmWolff - Un poliziotto a Berlino 15.30 -Soap OperaSentieri 16.30 -FilmDelitto sotto il sole con Peter Ustinov, James Mason, Jane Birkin, Colin Blakely, Nicholas Clay - regia di Guy Hamilton (GB) - 1982 17.00 -NewsTgcom - Attualità 17.05 -NewsVie d'Italia 18.35 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -TelegiornaleTg 4 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore

06.35 -Cartoni 09.00 -Sit ComHope & Faith 09.30 -TelefilmAlly McBeal 10.20 -Sit ComE alla fine arriva mamma 11.20 -TelefilmPiù forte ragazzi 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniI cavalieri dello zodiaco 14.05 -CartoniOne piece tutti all'arrembaggio 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmPaso Adelante 15.50 -TelefilmSmallville 16.40 -Sit ComDrake & Josh 17.10 -Sit ComDrake & Josh 17.40 -CartoniSpiders riders 18.00 -CartoniTwin princess - Principesse gemelle 18.15 -CartoniSpongebob 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.00 -NewsStudio Sport 19.30 -CartoniI Simpson 19.50 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.05 -Sit ComCamera Café

06.00 -TelegiornaleTg La 7 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -TelegiornalePunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.30 -TelefilmJeff & Leo - Gemelli detective 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -FilmRiccardo Cuor di Leone con Laurence Harvey, George Sanders, Virginia Mayo, Rex Harrison - regia di David Butler (USA) - 1954 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -RubricaAtlantide, Storie di uomini e di mondi 19.00 -Serie TvJAG 20.00 -Telegiornale Tg La7

20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Miniserie Butta la luna 2 23.15 -Telegiornale Tg 1 23.20 -AttualitàPorta a Porta

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Attualità Annozero 23.20 -Telegiornale Tg 2

20.35 -Teleromanzo Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -TelefilmMedium 22.40 -TelefilmDay Break 23.20 -ShowParla con me

20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Show Scherzi a parte

20.45 -SportCalcio: Coppa Uefa - Calcio 21.10 -Soap OperaTempesta d'amore 22.50 -FilmEchi mortali con Illeana Douglas, Liza Weil, Kevin Dunn, Conor O'Farrell, Jennifer Morrison - regia di David Koepp (USA) - 1999

20.30 -GiocoLa ruota della fortuna 21.10 -FilmDirty Dancing con Patrick Swayze, Jennifer Grey, Cynthia Rhodes - regia di Emile Ardolino (USA) - 1987 23.05 -NewsLive - Un settimanale di Studio Aperto

20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Telefilm Crossing Jordan

00.55 -TelegiornaleTg 1 01.40 -RubricaSottovoce 02.10 -RubricaFuoriclasse canale Scuola-Lavoro 02.40 -VideoframmentiSuperStar 03.15 -Film Tvll Maresciallo Rocca 2 05.20 -VideoframmentiSuperStar

23.35 -VarietàPalco e Retropalco 01.05 -RubricaTg Parlamento 01.15 -Real TvX Factor 01.45 -RubricaAlmanacco 02.05 -RubricaTg 2 Costume e società 02.20 -Film TvUn posto tranquillo 2 02.50 -RubricaInconscio e magia

00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaCult Book 01.40 -RubricaLa musica di Raitre 02.35 -RubricaFuori orario 02.40 -RubricaRainotte 02:46 - TelegiornaleRai News 24

23.40 -RubricaTerra 00.45 -RubricaNonsolomoda - Globish News 01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 01:59 - Previsioni del tempoMeteo 5 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.45 -Real TvAmici

23.35 -NewsTgcom - Attualità 01.05 -ShowStasera a teatro 01.10 -MusicaleClip Parade 7 01.50 -FilmNapoli... la camorra sfida, la città risponde 03.15 -RubricaPeste e corna e gocce... 03.20 -TelefilmMa il portiere non...

23.55 -ShowChiambretti night Solo per numeri uno 01.30 -NewsStudio Sport 01.55 -TelegiornaleStudio Aperto 02.10 -MusicaleTalent 1 Player 03.55 -FilmJason va all'inferno 05.15 -NewsStudio Sport

23.40 -DocumentarioDelitti 00.40 -TelegiornaleTg La7 01.00 -RubricaMovie Flash 01.05 -AttualitàOtto e mezzo 01.45 -FilmAmore e guai 03.35 -RubricaDue minuti un libro 03.40 -AttualitàCNN News

Ronaldinho

Dirty Dancing

JAG

leTrame

LA 7

ORE 14.00

RETE 4

ORE 16.30

ITALIA 1

ORE 21.10

RICCARDO CUOR DI LEONE

DELITTO SOTTO IL SOLE

DIRTY DANCING

con R. Harrison, G. Sanders, V. Mayo regia di David Butler (Usa) - 1954

con P. Ustinov, J. Mason, J. Birkin - regia di Guy Hamilton (G.B.) - 1962

con P. Swayze, J. Grey, C. Rhodes - regia di Emile Ardolino (Usa) -1987

Re Riccardo è in Oriente per la Crociata. Al suo seguito ci sono alcuni nobili inglesi e sua cugina, lady Edith. Tra i cortigiani però qualcuno medita il tradimento e Riccardo cade in un'imboscata e morirebbe se non venisse salvato da un musulmano che dice di essere il medico del sultano. Alla corte di quest'ultimo i traditori verranno smascherati e i probi ricompensati...

Negli anni ‘30 un gruppo di inglesi è in vacanza in un'isola del Mediterraneo, ospite dell'albergo di lusso gestito da una ex ballerina. Tra loro ci sono Ariella, un'affascinante attrice, ed Hercule Poirot, infallibile investigatore belga. Una mattina Arielle viene trovata morta sulla spiaggia e Poirot non ci mette molto a capire che tutti gli altri ospiti avevano un buon motivo per ucciderla...

Indimenticabili vacanze del 1963 per la famiglia Houseman. In particolare per la figlia Baby, che si lascia attrarre dai balli scatenati che si svolgono nell'albergo della East Coast in cui soggiornano. La coppia regina delle serate è quella formata da Johnny Castle e Penny Johnson, ballerini infaticabili. Baby diventa amica di Penny e si trova perfino a sostituirla sulla pista...

RETE 4

ORE 22.50

LA 7

ORE 1.45

ECHI MORTALI

AMORI E GUAI

con K. Bacon, Z. D. Cope, I. Douglas regia di David Koepp (Usa) - 1999

con M. Mastroianni, V. Cortese, M. Arena - regia di Angelo Dorigo (Ita) - 1958

La vita di Tom, marito e padre come tanti altri, viene trasformata dall'inconfutabile prova che le forze paranormali esistono veramente. Tom vede cambiare il suo tranquillo, borghese di vita a Chicago dopo essere stato ipnotizzato ad una festa e dopo aver scoperto che anche suo figlio è in contatto con forze paranormali. Tom è sempre più ossessionato...

Tre episodi. I turni di riposo di un cameriere di vagone ristorante e della fidanzata non coincidono: una "pensata" per incontrarsi ha esiti grotteschi. L'amore di Renato e Maria è contrastato dal fratello di lei, ma soprattutto dal libertinaggio dell'aspirante fidanzato. Luisa è muta, Paolo l'ama alla follia, commette un'imprudenza e finisce in galera...

RETE 4

ORE 1.50

NAPOLI...LA CAMORRA SFIDA, LA CITTA’ RISPONDE con M. Merola, A. Sabato, J. Blynn, C. Ippolito - regia di Alfonso Brescia (Ita) 1979 Un boss della camorra taglieggia i commercianti. Uno di loro, Gargiulo, si oppone al racket e denuncia la cosa alla polizia. Le istituzioni però lo lasciano ben presto solo a lottare contro la malavita e le cosche gli rapiscono il figlio e violentano la fidanzata del ragazzo...

“Tutti pazzi per amore” chiusura da record RAI UNO Affari tuoi L'eredita' Tutti pazzi per amore L'eredita' la sfida

ora 20.41 19.49 21.18 18.50

ascolto 7.112 6.953 6.555 5.333

RAI DUE Tg2-costume e societa' Senza traccia Senza traccia Squadra speciale cobra

13.32 21.02 21.47 19.36

2.461 2.421 2.391 2.228

RAI TRE Ballaro'. Un posto al sole Blob di tutto di piu' Agrodolce

21.09 20.35 19.58 20.13

3.147 2.664 2.187 1.633

CANALE 5 Striscia la notizia Chi vuol essere Beautiful Cento vetrine

20.45 19.04 13.41 14.12

6.830 4.646 4.524 4.271

ITALIA 1 Buona la prima! Buona la prima! I simpson Mai dire grande

21.40 21.09 14.29 22.13

2.807 2.694 2.569 2.189

RETE 4 Walker texas ranger Tempesta d'amore Stranamore Tempesta d'amore

20.29 19.40 21.13 18.43

2.233 2.070 1.950 1.714



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