2 In Italia e nel Mondo Brevi dal mondo
E Chavez vuol farci il business CARACAS – Hugo Chavez oltre che presidente del Venezuela è anche un efficacissimo promotore culturale. In meno di 24 ore il libro-denuncia dello sfruttamento del continente sudamericano nel corso dei secoli («Le vene aperte dell’America Latina») che sabato ha regalato a Barak Obama è già al numero due nella 'top ten' di Amazon. Le ricadute commerciali del dono – per la gioia di Eduardo Galeano, il giornalista uruguayano che scrisse l’opera nel 1971 - hanno spinto Chavez a proporre all’omologo americano di fare affari insieme nel campo dell’editoria.
Sul Buccaneer forse rifiuti tossici ROMA – Sequestrata dalla sicurezza locale perchè trasportava rifiuti tossici che intendeva gettare nelle acque somale. La vicenda del Buccaneer, il rimorchiatore italiano bloccato in Somalia da otto giorni, non avrebbe nulla a che fare con la pirateria. Almeno stando alle accuse giunte ieri dalle autorità del Puntland e tutte da verificare.
Somalia, rapiti due cooperanti MOGADISCIO – Un cooperante belga e uno olandese della sezione del Belgio di Medici senza frontiere sono stati rapiti nella Somalia centrale, vicino al confine con l'Etiopia. Un commando armato li ha bloccati insieme alle guardie del corpo somale mentre erano diretti a Hodur, il capoluogo della regione di Bakol 250 da Mogadiscio.
Lunedì 20 aprile 2009
Bergamo. La signora fittava le vetture a immigrati clandestini
Donna si intesta 2.222 auto Lo hanno scoperto per caso i carabinieri per un controllo di routine
Una delle migliaia di macchine
BERGAMO – Le automobili erano tutte intestate a lei, ma a guidarle erano immigrati clandestini. Una donna milanese di 50 anni, ora denunciata per favoreggiamento della permanenza di immigrati clandestini, aveva ideato uno stratagemma quasi infallibile per guadagnare denaro senza fatica. E non è la prima volta, nel Bergamasco, dove già era stata scoperta un’altra donna che aveva intestata la proprietà di oltre 200 auto. Pur non avendo un lavoro e nemmeno la patente, la signora denunciata questa volta era
riuscita a farsi intestare ben 2.222 veicoli, che dava in uso a cittadini extracomunitari non regolari, probabilmente in cambio di soldi. Il trucco avrebbe funzionato all’infinito, se i carabinieri non avessero indagato sulla provenienza di un’auto fermata sabato sera in provincia di Bergamo per un controllo di routine. Alla guida della vettura, una Fiat Marea, c'era un marocchino di vent'anni senza permesso di soggiorno che alla vista dei militari ha accennato a una reazione ed è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale.
Delitto Abba Napoli, spacciatore i baristi alla sbarra aizza la folla oggi a Milano contro i carabinieri MILANO – Oggi comincerà il processo per l'omicidio, causato dal furto di due pacchetti di biscotti Ringo e due barrette di cioccolato, che incendiò per alcuni giorni l'ambiente dei ragazzi di colore di seconda generazione di Milano: quelli nati in Italia da genitori africani che per protesta avevano anche promosso una manifestazione ricca di tensione, nel centro del capoluogo lombardo. Abdoul Salam Guiebre, detto 'Abba', 19 anni, del Burkina Faso, ma cittadino italiano, fu ucciso a sprangate il 14 settembre, in via Zuretti, a Milano da due baristi.
NAPOLI – Uno spacciatore tenta di sottrarsi alla cattura aizzando la gente del rione, che dalle finestre getta di tutto sulle forze dell’ordine. Reazione inutile: infatti per Domenico Fratianna, 32 anni, sono scattate le manette. È accaduto nel tardo pomeriggio di sabato, a Caivano, nel Napoletano. L’arrestato, originario del Casertano, deve rispondere del reato di detenzione e spaccio di droga. Le forze dell’ordine erano da tempo sulle tracce di Domenico Fratianna, attendendo il momento adatto per assicurarlo alla giustizia.
La nave turca aveva soccorso dei migranti. Critiche le condizioni sanitarie
Pinar, la nave verso la Sicilia Il braccio di ferro con Malta sbloccato da Frattini e Maroni LAMPEDUSA (AGRIGENTO) – Dopo quattro giorni si è sbloccata la situazione del cargo turco Pinar che, giovedì scorso, ha salvato 140 migranti su due barconi in balia del mare nel Canale di Sicilia: il mercantile è stato autorizzato a dirigersi verso Porto Empedocle (Ag) dove attraccherà oggi. La Farnesina ha precisato che il ministro dell’Interno Roberto Maroni e quello degli Esteri Franco Frattini, in stretto coordinamento con il presidente del Consiglio, «sono giunti alla determinazione di accogliere in Italia gli immigrati presenti nella nave, tenuto conto della perdurante indisponibilità del Governo maltese malgrado le sollecitazioni rivoltegli dal presidente della Commissione europea Barroso».
Il ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini
La decisione è arrivata dopo il tentativo di Berlusconi di risolvere con Malta la vicenda. Berlusconi ha parlato al telefono sia con il premier maltese Gonzi, sia con Barroso, poi la scelta di sbloccare la situazione sulla base di motivazioni umanitarie. E'
stato forte, infatti, l’allarme lanciato dai medici che sono saliti a bordo per alcuni casi di varicella, di persone con febbre alta e disidratate, infreddolite ma importanti anche le pressioni politiche, della Chiesa agrigentina e di diverse organizzazioni, tra
cui l’Unhcr. Sulla nave c'era anche il cadavere di una donna incinta, morta prima che il barcone su cui navigava venisse soccorso dall’equipaggio turco. Il corpo in decomposizione, messo su una scialuppa trainata e sul quale i gabbiani attirati dal forte odore si sono trasformati in avvoltoi, è stato poi trasferito su una motovedetta diretta a Lampedusa. Mentre naviga verso la Sicilia il mercantile lascia una scia di polemiche tra Malta e Italia che dovranno essere risolte. Il primo ministro maltese Lawrence Gonzi ieri mattina ha detto: «Malta pretende l’appoggio della Ue nella questione della Pinar». «La procedura di soccorso effettuata da Malta – ha aggiunto – è sempre stata la stessa. Abbiamo coordinato
tutto come vuole la prassi in situazioni come queste. Ma il porto più vicino è Lampedusa, dunque devono essere trasferiti lì». «Malta sopporta – ha concluso – l'enorme peso del fenomeno dell’immigrazione clandestina. Questo è un problema della Ue, e adesso tocca all’Unione appoggiare Malta in questa situazione». Ha criticato «il comportamento del governo maltese» «scorretto e censurabile» il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, annunciando di aver chiesto al commissario Ue per la sicurezza, dopo aver parlato con Berlusconi e Frattini «una riunione urgente del Consiglio dei ministri dell’Interno per definire una volta per tutte questa annosa questione». Ruggero Farkas
In Italia e nel Mondo 3
Lunedì 20 aprile 2009
La soluzione: sposteremo le voci di spesa. Segnali positivi sulla crisi: «È finita la paura del crollo delle Borse»
Tremonti rassicura gli italiani: «Nessuna tassa per il terremoto» ROMA - I soldi per la ricostruzione dell'Abruzzo? "Non metteremo le mani nelle tasche dei cittadini, non ce ne è bisogno". La crisi? "Nessuno pensa più a un crollo globale della finanza, la gente ha tirato un respiro di sollievo". E, dulcis in fundo, il referendum? "Era meglio non farlo". Giulio Tremonti, ospite a In mezz'ora di Lucia Annunziata, aggiorna i temi caldi dell'attualità. Si parte dalle misure per il dopo-terremoto. Il ministro dell'Economia mette ordine nelle indiscrezioni sulle risorse per la fase della ricostruzione che - spiega - sarà finanziata con rimodulazioni della spesa pubblica. "Non metteremo le mani nelle tasche dei cittadini, non ce ne è bisogno. Molte voci
LA CONFERENZA SUL RAZZISMO
Il superministro dell’economia, Giulio Tremonti
di spesa possono essere spostate da altre causali alla più importante, cioè l'assistenza a chi è stato colpito dal terremoto". Le risorse pubbliche "bastano e avanzano per ricostruire nei prossimi anni, il problema non è tanto finanziario quanto umano" ha aggiunto. Confermato il via libera ad agevolazioni fiscali e contributive per famiglie e imprese, alla dote per il dl Abruzzo, che sarà definito nei prossimi giorni, concorreranno le risorse recuperate dal bilancio dello Stato e dai fondi dell'Ue: "Anas, legge obiettivo, fondi previdenza, Cassa Depositi e Prestiti, fondi europei. Non ci sono solo i Fas". Dunque nessun rinvio alla costruzione del Ponte di Messina per trovare i soldi. Quanto alle prospettive della reces-
sione Tremonti ribadisce che "siamo ancora in una situazione incognita", ma alcuni segnali indicano una stabilizzazione. "Sicuramente è finita la paura dell'apocalisse, che sta rallentando la caduta del commercio mondiale. La paura di un crollo delle Borse e della finanza mondiale mi sembra finita". E il clima cambia anche in Italia: rallenta la caduta dell'import-export e riprendono i pedaggi autostradali. Anche quando parla dell'election-day, che ha spinto al punto di non ritorno i rapporti tra Pdl e Lega, getta acqua sul fuoco. "Non c'è stato questo livello di tensione" dice smentendo il rischio di una crisi di governo paventato da Silvio Berlusconi. Antonio Pennacchioni
Assenti Italia e Usa. Presente Ahmadinejad
Ginevra, Durban II parte tra le polemiche GINEVRA – «Uniti contro il razzismo»: sembra quasi una beffa lo slogan scelto per la Conferenza dell’Onu sul razzismo (Durban II) che si aprirà oggi a Ginevra all’ombra del boicottaggio di diversi Paesi occidentali e della controversa presenza del presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad. Dopo Israele e Canada, anche gli Stati Uniti, Italia, Olanda ed Australia hanno annunciato che diserteranno la Conferenza, temendo una replica delle manifestazioni antisemite che avevano contrassegnato la precedente riunione delle Nazioni Unite contro il razzismo, nel 2001 a Durban (Sudafrica). Presente invece il Vaticano che giudica sbagliato disertare la conferenza anche alla luce dell’importanza dei «temi etici» che saranno trattati e dei miglioramenti apportati alla bozza delle conclusioni finali. Anche l’Italia – già ritiratasi dai lavori preparatori – ha oggi confermato, tramite la Farnesina, che non parteciperà ai lavori di Ginevra, unico Paese europeo insieme all’Olanda a disertare l’appuntamento Onu. Presenti invece Gran Bretagna e Germania che pure aveva espresso perplessità sul testo. Barack Obama, confermando il no degli Stati Uniti, ieri ha spiegato di essere un presidente che «crede nelle Nazioni Unite», ma ha aggiunto che l’America non può accettare un linguaggio «controproducente» come quello che è alla base della conferenza Durban 2 sul razzismo. Eppure progressi sono stati com-
piuti negli ultimi giorni per eliminare dal progetto di documento finale i controversi riferimenti a Israele e alla «diffamazione delle religioni», al centro di un braccio di ferro tra Paesi occidentali e musulmani. Certamente le defezioni sono state favorite anche dall’annunciata presenza del presidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad, noto per le violente diatribe contro Israele e per aver definito l’Olocausto «un mito». Il ministro olandese degli Esteri ha detto che il suo paese giudica inaccettabile il progetto di dichiarazione finale. Secondo il ministro alcuni paesi cercano di deviare la conferenza per mette-
La conferenza Onu disertata. Papa Ratzinger (foto sotto) invece ci crede
tolleanza – ha detto – sono realtà quotidiane, nei Paesi sviluppati e in via di sviluppo, sono «questioni globali ed è essenziale che siano discusse a livello globale». Fatto senza precedenti, a poche ore dall’avvio dei lavori della Conferenza, l’Onu non era in
Il Vaticano ci sarà perché è un problema etico CITTA' DEL VATICANO – Meglio non rinunciare quando in gioco ci sono temi «etici» così sensibili come il razzismo. Così mons. Silvano Maria Tomasi, osservatore permanente presso le Nazioni Unite, spiega perchè la Santa Sede ha scelto di partecipare alla conferenza di Ginevra, la cosiddetta Durban 2. Perchè, motiva in una intervista all’Ansa, «rappresenta una questione di carattere etico cui non ci si può sottrarre», perchè ritiene «accettabili» i cambiamenti operati dalla prima alla seconda bozza del documento conclusivo. Infine, sulla
Qureshi: «Vendo mia figlia piccola star di “Millionaire”» IL padre di Rubina Ali, piccola star del film "The millionaire", trionfatore degli ultimi Oscar, starebbe tentando di cedere in adozione la figlia con una trattativa illecita. Lo scrive il settimanale britannico News of the World, dopo che due suoi giornalisti si sono finti interessati alla trattativa in seguito a una soffiata arrivata da persone vicine alla famiglia. Da parte sua, l'uomo ha negato l'intenzione di "vendere" la figlia e ha parlato di un equivoco. "Devo pensare a cosa è meglio per me, per la mia famiglia e per il futuro di Rubina", ha detto Rafiq Qureshi. L'uomo conside-
re la religione prima dei diritti dell’uomo, negare le discriminazioni contro l’omosessualità e mettere solo Israele sul banco degli imputati. Grande la delusione dell’Alto commissario dell’Onu per i diriti umani, la sudafricana Navy Pillay che aprirà oggi la Conferenza insieme al Segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon. «Sono scioccata e profondamente delusa per la decisione degli Usa di non partecipare ad una Conferenza che mira a combattere il razzismo, la xenofobia, la dicriminazione razziale ed altre forme di intolleranza in tutto il mondo», si è rammaricata l'Alto commissario. Il razzismo e l’in-
ra la bambina - che ha nove anni - come la sua unica via di fuga dallo slum Bandra di Mumbai e la famiglia di Rubina è arrabbiata perché nonostante il buon esito del film e nonostante la popolarità della figlia, loro vivono ancora in condizioni molto difficili.
contestata presenza del presidente iraniano Ahmadinejad al summit, si limita a far notare che «tutti i capi di Stato sono stati invitati, e l’Iran ha accet-
tato». Il capo della delegazione vaticana a Durban II osserva inoltre che «la Santa Sede partecipa a questa conferenza con la grande maggioranza degli Stati del mondo» mentre «ne mancheranno forse solo quattro o cinque. «Abbiamo partecipato alla conferenza del 2001», afferma mons. Tomasi e ora l’appuntamento di Ginevra è «importante» perchè «il razzismo, presente in tante forme in molti Paesi, rappresenta una questione di carattere etico a cui non ci possiamo sottrarre». Nina Fabrizio
Green economy Stefania è in sintonia SINTONIA Italia-Usa tutta «nuova» legata ai temi dell’ambiente per una «green economy anti-crisi» che metta sul tavolo dei capi di stato già dal G8 della Maddalena «proposte concrete» a partire da «piani di finanziamento certi» nel campo delle tecnologie pulite. E per aziende e cittadini bonus e incentivi «tutti in chiave ambientale», dal piano casa che premia la bioedilizia alle ristrutturazioni per il risparmio energetico. Ad annunciarlo il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, a tre giorni dal via ufficiale del G8 Ambiente organizzato a Siracusa dal
22 al 24 aprile prossimi. Sede del vertice dei ministri dell’Ambiente del G8 il Castello Maniace, simbolo della città siciliana. Con gli Stati Uniti sui temi dell’ambiente c'è una «nuova sintonia, una visione comune» – ha detto all’Ansa il ministro Prestigiacomo.
grado di fornire il numero di Paesi partecipanti, nè la lista degli ospiti di alto livello. Secondo le informazioni disponibili a metà pomeriggio di ieri sono attesi a Ginevra, un solo capo di Stato (Iran), un solo primo ministro (Namibia), 34 ministri e circa 20 vice-ministri. Controverso protagonista della Conferenza, Amadinejhad prenderà la parola oggi nella sala delle Assemblee del Palazzo delle Nazioni. Aprirà il segmento di «alto livello» dei dibattiti della riunione, chiamata a fare il punto sui progressi compiuti nel raggiungimento degli obbietivi fissati a Durban nel 2001. In programma fino al 24 aprile, la conferenza dovrà pronunciarsi su un progetto di dichiarazione negoziata fino all’ultimo e ripulita via via dai riferimenti antisemiti, dai toni anti-occidentali su colonionalismo e dalla nozione di «diffamazione delle religioni», difesa dai Paesi musulmani ma invisa ai Paesi occidentali che memori delle vicende di Salman Rushdie e delle vignette danesi vi intravedevano un inaccettabile limite alla libertà di espressione. Silvana Bassetti
Genoma, decodificata la “materia oscura” LA 'materia oscura' del nostro genoma non ha più segreti: è stata infatti individuata quell'ampia porzione di Dna cui finora non era attribuito alcun ruolo specifico, ed era anzi considerato un Dna 'morto', inutile, non più funzionale. Si tratta del cosiddetto 'Dna ripetuto', ovvero milioni di sequenze 'gemelle' sparse per il genoma che adesso si è scoperto essere funzionanti e con un ruolo importantissimo di regolazione dell’attività dei geni. Annunciata dalla rivista Nature Genetics, la scoperta è frutto di una collaborazione internazionale tra il gruppo del Laboratorio di
Epigenetica del Dulbecco Telethon Institute guidato da Valerio Orlando e ospitato dall’IRCCS Fondazione Santa Lucia e EBRI di Roma, il team di Piero Carninci dell’OMICS Centre del RIKEN di Yokohama in Giappone, l’Università di Queensland in Australia.
4 Primo piano
Lunedì 20 aprile 2009
Primo piano 5
Lunedì 20 aprile 2009 Nella foto grande un vigile del fuoco di fronte al disastro dell’Aquila; qui a destra, la sala controllo dell’Ingv
Sisma e polemiche E su Berlusconi e le inchieste è rissa tra maggioranza e opposizione
«Ora si accertino le responsabilità»
|
L’ITALIA TREMA
|
Scossa di magnitudo 3,9 nel Cuneese, paura ma nessun danno
Gianfranco Fini “bacchetta” il premier: «Chi governa non deve transigere su prevenzione e rispetto delle regole» di CORRADO SESSA ROMA - Gianfranco Fini considera «giusto il sentimento che si accertino eventuali responsabilità « nei crolli, soprattutto di edifici pubblici, nel terremoto in Abruzzo. Il presidente della Camera, da Scansano dove ha partecipato alla festa nazionale dei piccoli Comuni, esprime una posizione che è in linea con la denuncia del Presidente della Repubblica il quale ieri aveva parlato di «danni aggravati da avidità e disprezzo delle regole» auspicando che si faccia luce su questo. Anche Fini ha sostenuto che la vicenda abruzzese deve indurre «gli amministratori, chi governa e i parlamentari a non transigere nella prevenzione e nel rispetto delle regole». In ambienti parlamentari si sottolinea che le frasi di Fini, che avallano la presa di posizione del Quirinale, non sono assolutamente da interpretare come una presa di distanza dal premier che sabato aveva detto: «Ben vengano le inchieste ma ora non perdiamo tempo, impieghiamolo nella ricostruzione». Il premier aveva anche invitato i giornalisti a «non riempire le pagine con inchieste». L’OPPOSIZIONE ATTACCA BERLUSCONI - Le esternazioni berlusconiane durante la sua settima visita nelle zone terremotate hanno suscitato ieri reazioni polemiche dell’opposizione. Intanto il ministro Tremonti, alla trasmissione «In mezz'ora» di Lucia Annunziata, ha ribadito che non ci saranno nuove tasse per sostenere la ricostruzione e che verranno spostate voci di spesa per reperire i fondi necessari. In prima fila negli attacchi al premier l’Idv, con Antonio Di
Sotto i “riflettori” la Casa dello studente e l’ospedale San Salvatore
Le indagini accelerano Oggi saranno sentiti in Procura all’Aquila alcuni tecnici di VINCENZO SINAPI L’AQUILA - Il crollo della Casa dello studente (otto morti) e le gravi lesioni riportate dall’ospedale regionale San Salvatore: sono i due filoni che l’inchiesta della procura dell’Aquila prenderà di petto oggi, quando gli investigatori dovrebbero ascoltare alcuni dei responsabili delle strutture e tecnici. Saranno sentiti come «persone informate dei fatti», al pari degli altri testimoni ascoltati finora, ma non è escluso che possano essere invitati a ripresentarsi accompagnati dagli avvocati. I faldoni dell’inchiesta con le etichette «Casa dello studente» e «Ospedale» sono già gonfi di testimonianze e perizie. Nel primo caso, il testimone che potrebbe essere convocato oggi è un architetto tirato in ballo da alcuni studenti che hanno parlato di crepe comparse nelle loro camere e in altri luoghi dell’edificio soprattutto dopo la scossa del 30 marzo: «C'è stato un sopralluogo e l’architetto disse che non c'era da preoccuparsi». Altri studenti hanno riferito agli investigatori di aver segnalato le crepe, ma di non sapere se al loro allarme siano poi seguiti sopralluoghi. Ma non è soltanto l’aspetto del presunto trascurato allarme che la procura dovrà accertare. C'è infatti chi sostiene che la Casa
Il presidente della Camera, Gianfranco Fini
Pietro che invita Berlusconi a «smetterla di prendersela con i magistrati che vanno avanti con le inchieste» mentre il suo capogruppo alla Camera Massimo Donadi ha definito «criminogeno» l’atteggiamento del Cavaliere. «Le indagini sono indispensabili e si deve appurare la verità subito», ha detto a Monza il governatore della Puglia Nichi Vendola di Sinistra e Libertà che ha sottolineato la diversità di posizione tra il Quirinale e palazzo Chigi. «Da Berlusconi sono venute parole irresponsabile e indecenti, i morti sotto le macerie meritano giustizia», ha rincarato per il Pdci Jacopo Venier. Pier Ferdinando Casini, che mantiene il profilo di una opposizione non preconcetta, non ha attaccato Berlusconi per le sue frasi sulle inchieste ma si è lamentato del fatto che in Abruzzo si assiste «solo a passerelle di politici» definendo tutto ciò «poco serio». Il leader dell’Udc ha sostenuto che «chi ha di più», come per esempio
i parlamentari, «deve contribuire alla solidarietà per l’Abruzzo». A nome di Articolo 21, Giuseppe Giulietti ha criticato la frase del Cavaliere sui giornali che dedicano «intere pagine alle inchieste», avvertendo che Berlusconi «non è irritato solo con Santoro» e ce l’ha con «tutta la stampa indipendente». LA MAGGIORANZA DIFENDE IL PREMIER - Dal fronte della maggioranza, Osvaldo Napoli ha bollato come «speculazioni volgari» gli attacchi dell’opposizione. «L'arte di attribuire al premier parole mai pronunciate o intenzioni mai dichiarate non concede tregua», si è lamentato Napoli mentre il portavoce del Pdl Daniele Capezzone ha preferito tornare sulle accuse di ieri di Franceschini, sostenendo che si tratta di «una polemica sgradevole sul terremoto e la ricostruzione che farà male al Pd, riducendone la già scarsa credibilità agli occhi dell’opinione pubblica».
dello studente sarebbe stata ristrutturata senza seguire l'iter burocratico e i criteri costruttivi richiesti per gli edifici pubblici, ma alla stregua di un’abitazione privata: nel dossier della procura ci sono già tutte la carte relative anche a questo aspetto. Complessa anche la vicenda dell’ospedale, del tutto inagibile e posto sotto sequestro dalla procura. In una lettera pubblicata dal quotidiano Il Centro, l’ingegner Marcello Vittorini, coordinatore del gruppo di progettisti del San Salvatore, difende la struttura incriminata. Scrive Vittorini: «Mentre la Prefettura, ubicata in un edificio antico è crollata, mentre la Casa dello studente, realizzata in cemento armato, è del pari crollata, come del resto sono crollati altri edifici in cemento armato, di cui non si parla (causando decine e decine di morti), le strutture portanti del complesso ospedaliero San Salvatore non sono crollate, non hanno avuto cedimenti diffusi e soprattutto non ci sono state vittime nè fra i degenti nè fra il personale». L’ingegnere sottolinea anche che i pilastri danneggiati («da quello che hanno scritto giornali e dalle immagini televisive») sarebbero una decina: dieci su un totale di 2.300, «cioè meno del 5 per mille. Inoltre i vetri sono rimasti quasi tutti intatti e le porte, le finestre e larga
parte degli impianti funzionano». Insomma, sostiene il progettista, la struttura nel suo complesso ha retto, ma gli investigatori vogliono vederci chiaro lo stesso. E per questo hanno sentito a verbale un tecnico, che avrebbe fatto anni fa un sopralluogo su un lotto rivelando «varie irregolarità» e acquisito anche perizie geologiche secondo cui il sito (la struttura si estende su un’area di 18 ettari) avrebbe presentato criticità, segnalate a suo tempo. Un rapporto tecnico del Servizio sismico nazionale, datato ma tornato oggi d’attualità, conferma che la diversa risposta, in termini di danni, delle varie aree interessate da un terremoto dipende molto dalle caratteristiche geologiche del territorio. Nel fascicolo della procura ci sono tutte le carte che ricostruiscono la tribolata storia di questo grande ospedale, progettato nel 1968 e costruito in 30 anni, per una serie di stop determinati essenzialmente dalla carenza di fondi. Secondo Vittorini «non vi sono stati errori di progettazione bensì modifiche sostanziali introdotte nel tempo dai gestori dell’ospedale», che saranno probabilmente chiamati a rendere conto sia della congruità di queste modifiche, sia della nota vicenda dell’agibilità dell’ospedale (solo parziale) e del mancato accatastamento.
TORINO - Una scossa di terremoto di magnitudo 3.9, «nettamente» avvertita dalla popolazione nel Torinese, è stata registrata alle 14,39 di ieri pomeriggio. I Comuni coinvolti sono Bra, Sanfrè e Pocapaglia, tutti in provincia di Cuneo. Secondo le rilevazioni dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, la scossa in Piemonte ha avuto il suo epicentro a tre chilometri da Bra, in provincia di Cuneo, e si è verificata ad una profondità di 40,2 chilometri. Numerose, comunque, sono state le telefonate giunte ai centralini dei Vigili del fuoco da parte di cittadini allarmati dall'accaduto. Solo due richieste di verifica statica di edificio sono giunte al comando di Torino: una proveniente da Carmagnola, cittadina a pochi chilometri dal punto in cui è stato localizzato l'epicentro. Una seconda da Lanzo (Torino), un centro che però si trova nelle montagne verso la parte nordoccidentale della provincia. PAURA NEL CAPOLUOGO La scossa di terremoto è stata avvertita in diversi punti di Torino. Verso la periferia meridionale della città alcune persone sono scese in strada. «Stavo seduta sulla sedia - racconta un'impiegata della centralissima stazione ferroviaria di Porta Nuova - quando, all'improvviso, mi sono sentita come scrollare». Una donna, nella zona del
Gli scienziati «Bisogna evitare la psicosi da terremoto»
Secondo Molinari l’ideale sarebbe che accertamenti e ricostruzione «procedano di pari passo»
Silvia Mazzoni, scienziata di origini italiane a San Francisco: «È presto per trarre conclusioni»
Il vescovo: «L’inchiesta? Sì, ma basta che non fermi tutto»
All’Aquila gli esperti di Giappone e California
L'AQUILA - «Vanno bene le inchieste ed è giusto che se ci sono delle responsabilità vengano accertate, ma l’importante è che questa attività non ostacoli o, peggio ancora, blocchi la ricostruzione, che è la cosa più importante per l’Aquila e per i suoi abitanti». Monsignor Giuseppe Molinari, arcivescovo dell’Aquila, è una persona pratica e non vuole interferire nelle questioni politiche. Accetta però di intervenire nel dibattito che si è aperto su «inchieste e ricostruzione» per rivolgere a tutti un invito a
«Pensare a far rinascere questa città a cominciare dai giovani»
non perdere mai di vista la priorità vera di questa emergenza: «I cittadini che non hanno più una casa e la città che deve essere ricostruita». Il presidente Napolitano ha affermato che i danni del sisma sono stati aggravati da avidità e disprezzo delle regole: «Ha fatto bene a dirlo – osserva l’arcivescovo, che è originario proprio dell’Aquila – si vede che ha informazioni precise. O magari faceva un discorso più generale. Io non ho elementi per esprimermi su questo e anche sui media vedo che le opinioni sono molto contrastanti». Anche il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha detto che bisogna accertare le responsabilità: è giusto indagare sui crolli? «Certo», risponde Molinari. «Io penso che se ci sono responsabilità de-
vono essere evidenziate e che se qualcuno ha sbagliato deve pagare, ma che tutto questo avvenga senza sposare mai tesi politiche. Non vorrei che anche questo fosse di ostacolo alla ricostruzione». L’ideale sarebbe – afferma l’arcivescovo a proposito della parole di Berlusconi, secondo cui «ben venga l'inchiesta, ma concentriamoci prima sulla ricostruzione» – che l'aspetto dell’accertamento giudiziario e quello della ricostruzione «procedano di pari passo. Ma l’inchiesta non deve diventare un ostacolo: se per andare a fondo in un’indagine fino all’ultimo millimetro si blocca tutto, allora no. Ormai, purtroppo, la tragedia c'è stata e bisogna pensare a chi ha perso la casa. Bisogna pensare a far rina-
scere questa città, a cominciare dai giovani, dall’Università. Perchè non si realizza un bel campus?». Sempre il presidente del Consiglio, a proposito del terremoto, ha invitato i giornali «a non riempire le pagine dei giornali di inchieste». Che ne pensa l’arcivescovo dell’Aquila? “Io credo che sia giusto dare conto anche di questo aspetto – risponde mons. Molinari – ma anche qui è questione di buon senso, di equilibrio. Non si può vedere solo questo problema e trascurare quello che è più importante. Del resto – conclude amaro l’arcivescovo – la giustizia italiana è sotto gli occhi di tutti: ci sono inchieste che durano decenni, paralizzano tutto. Se succede così anche con l’Aquila siamo fritti». v. s.
L'AQUILA - Il sisma dell'Abruzzo studiato da chi di terremoti se ne intende. Già da alcuni giorni dopo la violenta scossa del 6 aprile, sono giunte all'Aquila alcune squadre di esperti, tecnici e ingegneri dal Giappone e dalla California proprio per studiare gli effetti del terremoto: dai danni ad edifici e monumenti alla risposta data dal sottosuolo. E quello che emerge dalle prime rilevazioni è che a giocare un ruolo determinante che ha fatto la differenza sia stata proprio la conformazione geologica del territorio. Un aspetto questo che non era nè nuovo nè scono-
Il sisma studiato da giorni in ogni dettaglio Monsignor Giuseppe Molinari
sciuto. Lo rilevava infatti, di recente, anche uno studio commissionato dal Servizio Sismico Nazionale. Gli studiosi stranieri presenti in questi giorni all'Aquila, facenti capo alle università di Tokyo e di San Francisco, stanno valutando con attenzione proprio le caratteristiche geologiche delle aree colpite e la risposta data dagli edifici alla violenza del sisma. «E' ancora presto per trarre delle conclusioni», dice Silvia Mazzoni, di origini italiane, impegnata con una equipe di ingegneri inviati dall'Università di San Francisco. «Abbiamo acquisito una serie di dati ma dobbiamo ancora studiarli. Certo è - aggiunge - che guardando gli effetti del sisma, c'è stata sicuramente una doppia componente: quella relativa alle tecniche di costruzione e quella legata alle caratteristiche
geologiche del sottosuolo». Dell'importanza della componente geologica parlava anche un rapporto tecnico, datato dicembre 1995, del Servizio Sismico Nazionale, nel quale si metteva in rilievo che la diversa risposta, in termini di danni, delle varie aree interessate dal terremoto dipende molto dalle caratteristiche geologiche e geometriche del territorio. Lo studio discende dai dati, in occasione di una scossa di terremoto di magnitudo 3.7 del 2 giugno 1994 nell'Aquilano, registrati da una rete accelerometrica campione, costituita da sette stazioni di rilevamento istallate in linea proprio sulla faglia interessata dal sisma del 6 aprile 2009, quella che passa per l'agglomerato urbano di Pettino. Tale rete ha lo scopo di studiare gli effetti amplificatori del sisma.
lungo Po, ha spiegato di aver sentito «vibrare violentemente le tapparelle» e di avere udito «un rumore, come se qualcuno stesse cercando di entrare in casa». La scossa è stata avvertita anche ad Asti e ad Alba (Cuneo), dove un residente racconta: «Stavo lavorando al computer seduto a uno sgabello. All'improvviso mi sono sentito spingere in avanti, verso la scrivania. È durata un paio di secondi». PANICO IN CARCERE - Durante la scossa, momenti di paura sono stati vissuti tra i detenuti del carcere di Fossano: tutti i reclusi del terzo piano hanno abbandonato le celle, che erano aperte, e si sono precipitati nel corridoio. PARLA ENZO BOSCHI - Il Piemonte è una zona a «bassa pericolosità sismica, ma è molto probabile che alla scossa avvertita nella zone di Bra alle 14.39 seguiranno nelle prossime ore altre scosse di intensità pari o minore» ha spiegato il presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) Enzo Boschi, il quale ha anche esortato ad «evitare la psicosi». Il Piemonte, ha spiegato Boschi, «è una delle zone a più bassa pericolosità sismica in Italia e la scossa di magnitudo 3.9 registrata oggi è mille volte più piccola rispetto a quella verificatasi in Abruzzo lo scorso 6 aprile».
E, nelle conclusioni di quel rapporto, si rilevavano appunto due aspetti: l'evidente effetto di amplificazione del moto sismico su siti costituiti da depositi e, soprattutto, che esso «varia in modo significativo, a distanze anche di poche centinaia di metri, in rapporto al variare delle condizioni geologiche e geometriche». Ma il rapporto dice anche di più: «La rete accelerometrica dell'Aquila vuole costituire anche un contributo sul piano metodologico finalizzato all'acquisizione di dati essenziali da trasferire alla normativa per le nuove costruzioni...» in quanto «... la normativa vigente si basa ancora su criteri di progettazione pseudostatici, utilizzando spettri di progetto standard, senza tener conto delle caratteristiche sismotettoniche del territorio.
Una lunga crepa nel terreno
6 Primo piano
Lunedì 20 aprile 2009
Primo piano 7
Lunedì 20 aprile 2009
GLI SCATTI DIPIETRISTI
Politica lucana Il leader dell’Idv a Potenza per l’apertura della campagna per le Europee chiarisce: «Sì all’alleanza per battere le destre ma non vogliamo chi è indagato o condannato»
Di Pietro critica la ricandidatura di Santarsiero di SALVATORE SANTORO POTENZA - Puntualissimo. Alle 10 precise in abito blu scuro Di Pietro è nella piazza del Don Bosco a Potenza. Ad attenderlo una platea gremita del cineteatro quasi colta di sorpresa dall’ingresso del presidente nazionale dell’Italia dei valori. Al suo fianco il capogruppo dei senatori dipietristi, il lucano Felice Belisario e il segretario regionale, Michele radice. Applausi a scena aperta per l’ex magistrato di Mani pulite. Pochi secondi e sono già proclami e dichiarazioni. Di Pietro dal palco attacca «le destre, i nostri veri nemici» e Silvio Berlusconi. Ce n’è contro la corruzione e l’evasione fiscale: «Due ministri hanno dichiarato di non percepire reddito. C’è qualcosa che non va se io sono il quarto più ricco». Continuano gli applausi. C’è chi urla «vergogna». Di Pietro prosegue. Avverte il Pd: «Noi vogliamo continuare a essere loro alleati, ma non lo faremo solo con il ricatto che altrimenti vincerà il centrodestra». Si va alle conclusioni. Di Pietro parla delle priorità e di programmi. Poi è il tempo delle fotografie “ricordo” e dei saluti. Anche delle domande dei giornalisti. Di Pietro risponde a chi chiede “se le regole sono uguali per tutti, sul non candidare indagati e condannati, Idv compresa. Queste le parole di Di Pietro: «Abbiamo già detto che l’Italia dei valori qui in Basilicata intende avere un rapporto politico doi collaborazione con il Partito democratico. Un rapporto che però deve essere di rispetto reciproco nella costruzione di un programma e nell’individuazione delle responsabi-
lità di chi deve portare avantiquesto programma. Le trattative sono a buon punto per quanto riguarda le candidature nella Provincia di Matera e di Potenza». Gli attacchi a Santarsiero: «Per il Comune di Potenza le stesse trattative sono in alto mare perchè non condividiamo nè il programma nè l’azione politica dell’attuale candidato dal Pd. Ci dispiace che hanno fatto questa scelta senza neanche interpellarci e senza valutare che l’Idv in questi 5 anni non ha mai potuto interloquire con questo sindaco semplicemente perchè lui non ha voluto. E’ quindi chiaro che volerlo ricandidare oggi è soltanto per mercanteggiare i voti dell’Italia dei valori. Cosa che noi non vogliamo». Il discorso poi è sui candidati dell’Idv Vulpio (condannato) e De Magistris (indagato) che a qualcuno pare un controsenso. Di Pietro però spiega: « Per quanto riguarda invece il discorso più generale delle candidature noi abbiamo detto che i condannati non devono essere candidati nè da noi e nì ci metteremo in alleanze dove altri partiti li candidano invece, e abbiamo già detto che noi facciamo qualcosa in più oggi perchè di regola non candidiamo nemmeno coloro che sono stati rinviati a giudizio e anche gli inquisiti. Salvo che non siano i casi speciali di provocazione quale è quella che è successa a De Magistris e invito tutti i cittadini di buon senso che vogliono essere informati attraverso il mio sito web di legge il provvedimento del tribunale delle libertà di Napoli e quello di Roma su Genchi. Li invito a leggere perchè ancora una
Dall’alto del teatro
La mimica di Di Pietro
La replica di Santarsiero e Lacorazza
Solo una scusa Il sindaco: «l’Idv guardi al proprio interno»
RADICE CI RIPENSA E’ candidato alle europee «Sono l’unico candidato di partito per tutta la circoscrizione del Meridione». Il segretario regionale dell’Italia dei valori, Michele Radice riceve l’investitura in diretta durante la visita di Di Pietro a Potenza. Quasi a sorpresa il leader nazionale dell’Idv dal palco del Don Bosco, annuncia: «Radice è il nostro candidato alle europee». Applauso del pubblico. Radice però al nostro giornale aveva dichiarato che non si sarebbe candidato con un condannato (Vulpio). Iewri il dietro front: «Ho ricevuto la fiducia sul mio lavoro direttamente da Di Pietro. E’ un onore».
SUL SINDACO Non abbiamo mai parlato con lui perchè non ha voluto. Sbagliato candidarlo
SU DE MAGISTRIS E’ come me quando feci mani pulite. Attaccano chi scopre i reati ma non chi li commette
Un momento del discorso
La platea
Il segretario del Pd, Piero Lacorazza e il sindaco Vito Santarsiero
|
DECISIONI DEL CENTROSINISTRA
Ok dal vertice al segretario e al sindaco
volta è stato dimostrato che sta succedendo a De Magistris quello che è successo a me: fai bene il tuo dovere ma ne paghi le conseguenze. La colpa però non è di scopre i reati ma di chi li commette. A me è successo che per aver fatto Mani pulite poi hanno tentato di attaccarmi. De Magistris lo attaccano perchè ha fatto una nuova Mani pulite. La giustizia sta già facendo il suo corso per fortuna e si sta dimostrando che le accuse a De Magistris erano solo co-
struite ad arte. In un’ottica di questo genere noi abbiamo il dovere di fare un fronte. Lo stesso Carlo Vulpio che in modo molto acuto ha chiamato questo fronte la “rivolta dei buoni” perchè questa idea che raccontare la verità da parte dei giornalisti poi significa essere puniti proprio perchè si è raccontato la verità va combattuta perchè devono essere puniti quelli che commettono i reati e non coloro che li raccontano o li puniscono i reati».
SU VULPIO «E’ un giornalista che ha raccontato la verità e per questo è stato punito»
Riunione del centrosinistra
POTENZA - Via libera alla candidatura a sindaco di Potenza dell’attuale primo cittadino Vito Santarsiero e a quella del segretario regionale del Pd, Piero Lacorazza, alla guida della Provincia di Potenza. Queste le decisioni più importanti emerse dal vertice svoltosi ieri a Potenza tra i segretari regionali dei partiti che compongono il centrosinistra, ad esclusione dell’Italia dei Valori.
Rimane ancora da definire, invece, il nome del candidato che correrà alla guida della Provincia di Matera anche se in lizza sembra esserci il presidente dell’Api della città dei Sassi, Stella. Ma dal vertice dei segretari regionali di ieri sono venute fuori altre indicazioni importanti come il via libera al tavolo delle regole sulla trasparenza; all’adozione del codice etico europeo e alla commissione per il programma.
|
|
LE PROPOSTE DEL PDL
|
L’ex ministroGiovanardi propone la “Zona franca” a Matera
Per il rilancio del territorio MATERA - “Le politiche per la famiglia e l’economia sociale di mercato per superare la crisi” è stato il convegno tenuto dal senatore Carlo Giovanardi sottosegretario di Stato alla presidenza del consiglio dei ministri, ieri sera presso il Palazzo dell’Annunziata di Matera. Moderatore Gaetano Liantonio segretario del centro studi “Nuovi territori della politica”. Nicola Buccico, Camillo Naborre, Giuseppe Panio, Lucia Fiore, Marcello Vernola, Cosimo Latronico, Egidio Digilio sono intervenuti all’iniziativa promossa dal Pdl e dal centro studi. E’ stata illustrata la legge 244 del 2007 sulla zona franca varata dal governo Prodi, ma non ancora partita. Matera è l’ultima e ventiduesima zona franca. Un gruppo di commercialisti ha creato una rete con altre zone franche, come Taranto per rilanciare l’imprenditoria locale. «Non dobbiamo perdere la nostra identità culturale, morale e religiosa e dobbiamo dare alle nuove generazioni l’impronta di questo retroterra storico - culturale». Ha detto Giovanardi che poi ha proseguito: «Anche l’arrivo di altri popoli non deve intralciare lo sviluppo della nostra civiltà, ma devono essere integrati nella nostra cultura. I valori della donna, della famiglia, della religione devono essere l’asse portante per superare la crisi». «La famiglia – ha ribadito Latronico rappresenta il valore per eccellenza della nostra comunità per fronteggiare la crisi
materiale e morale. Il modello culturale odierno della società ha subito un’atomizzazione con gravi ripercussioni sul nucleo familiare. Il messaggio della maggioranza è d’investire sul welfare. Le politiche sociali devono vedere al centro la famiglia, in considerazione che molte imprese italiane sono a conduzione familiare. Le politiche fiscali devono incentivare la famiglia». «Al di là degli ammortizzatori sociali e degli incentivi - ha detto Naborre – l’azione governativa deve mirare ad incentivare la famiglia, motore della nuova economia». Per il presidente dell’Ordine dei commercialisti di Matera, Antonio Longo «L’esenzione fiscale e contributiva previdenziale, attribuite alla zona franca, costituiscono il volano di crescita economica locale e premiano gli imprenditori virtuosi. Altro vantaggio è l’espansione dell’azienda beneficiaria per la collocazione sul mercato di prodotti a costo inferiore e più competitivo. La dispensa dalle imposte produce il fenomeno dell’autofinanziamento e la capitalizzazione delle aziende». «In osservanza alla legge - ha chiarito Liantonio – il 30 per cento dei nuovi assunti deve risiedere nel perimetro Paip 1, Paip2, San Giacomo, La Martella, Serra Rifusa e La Vaglia. Le zone franche sono nate, dieci anni fa, a Parigi per riqualificare un quartiere degradato». Nunzio Longo
POTENZA - Di Pietro “silura” Santarsiero. Lacorazza risponde e chiude le trattative mentre il sindaco non ci sta «alle strumentalizzazioni» e replica con fermezza. «No ad alleanze con chi candida indagati alle prossime amministrative», ha dichiarato Di Pietro ai giornalisti alla fine della convention elettorale dell’Idv a Potenza. Non ha preso in contropiede nessuno però l’ex magistrato Di Pietro: lo aveva già annunciato all’Ansa sabato. Nessuno dal Pd aveva repplicato attendendo proprio la visita lucana dell’ex ministro nel capoluogo. Ma gli indizi di una rottura definitiva tra dipietristi e democratici erano chiarissimi: al Don Bosco non c’era nessuno del Pd seduto tra la platea ad accogliere “l’alleato” delle scorse elezioni politiche. Evidente che nessuno dei big del Pd lucano voleva trovarsi sul luogo del “delitto” quando Di Pietro avrebbe “attaccato” il ricandidato democratico Vito Santarsiero. Nonostante questo la reazione del Pd è immediata e dura. Inizia il segretario regionale del Partito democratico di Basilicata, Piero Lacorazza che giudica «strumentali» gli attacchi di Di Pietro. In particolare il segretario lucano del Pd spiega perchè sarebbero attacchi strumentali, «Santarsiero è uno dei migliori sindaci d’Italia che è riuscito a dare a Potenza un ruolo di primo piano ed è riuscito proprio sul piano urbanistico (elemento contestato a Santarsiero dai dipietristi ndr) a dare regola nuove per migliorare la qualità della vita dei cittadini di Potenza». E’ rottura. In politica fino alle ufficializzazioni non si può dar nulla di scontato ma sembra evidente che Di Pietro e i suoi hanno idee diver-
se rispetto al Pd. E su quello che rappresentano, a livello politico, le parole di Di Pietro con lo stop alle trattative per l’alleanze proprio sul nome del candidato sindaco scelto dal Pd, Lacorazza non ha dubbi: «La scelta dell’Idv di correre da sola non fa bene alla Basilicata che vuole costruire invece il suo futuro sui pilastri della giustizia, della verità, della legalità e della trasparenza». Al cronista che fa notare però che Di Pietro ha lasciato aperta la possibilità di fare alleanze nelle provinciali ma non al Comune con Santarsiero candidatio, Lacorazza risponde: «Non so come si può fare un matrimonio se già dopo le prime richieste c’è stato il tradimento». Chiara l’indicazione: al tavolo del centrosinistra il segretario dell’Idv, nei giorni scorsi aveva prospettato possibile l’alleanza se la riconferma di Santarsiero fosse stata “bilanciata” dalla discontinuità nelle due candidature apicali alle province di Matera e Potenza (Stella e Lacorazza ndr). Ma a Di Pietro risponde direttamente anche l’attuale sindaco di Potenza. Al Quotidiano, Santarsiero dichiara: «Avrei preferito il confronto con De Magistris nella sede del tribunale per dimostrare che nella vicenda relativa alle indagini io ho solo difeso esclusivamente la mia città e l’utilizzo del patrimonio del Comune». E ancora aggiunge il sindaco «avrei preferito incontrare De Magistris un anno fa allorquando chiesi di essere ascoltato sull’intera questione». Santarsiero poi punta il dito sui due metri utilizzati in ordine alle candidature: «Resta la domanda che tutti si pongono sulla candidatura da parte dell’Italia dei valori
di Carlo Vulpio che è già stato condannato per gravi diffamazioni e per Luigi De Magistris che ha a suo carico diverse inchieste giudiziarie e sul quale i magistrati del Csm hanno espresso parole gravissime». Non basta. Il sindaco di Potenza Vito Santarsiero che evidentemente si sente strumentalizzato aggiunge: «Prendo atto che Antonio Di Pietro e Luigi De Magistris spostano il tribunale nelle piazze e proprio nella piazze dovranno misurarsi con i cittadini che valuteranno le cose fatte e con i programmi per lo sviluppo della città di Potenza». Per quanto riguarda invece, il giudizio espresso dall’ex magistrato di “Mani pulite” su un «sindaco di cui per 5 anni non abbiamo condiviso l’operato e quindi sul quale non crediamo per la ricandidatura» lo stesso Santarsiero ha pronta la replica: «Loro non hanno espresso nessun consigliere comunale alle scorse elezioni. E’ solo da qualche mese per motivi politici e non di merito che hanno un gruppo in consiglio comunale (composto da Roberto Galante, Nicola Di Chiara e Vincenzo Barile ndr) che ha votato contro il Piano urbanistico, atto che è destinato a cambiare in meglio lo stato della città di Potenza per il bene dei cittadini. Non mi sembra il loro il modo migliore di procedere per il bene dei potentini». La chiusura è comunque sugli attacchi “giustizialisti” e il sindaco facendo riferimento a politici dell’Idv che sarebbero indagati conclude: «Inviterei l’Italia dei valori e i suoi esponenti di rilievo a guardare attentamente nelle proprie file prima di additare gli altri». sal. san.
8
Lunedì 20 aprile 2009
24 ore in Basilicata
Campomaggiore La festa dei piccoli comuni dedica una giornata alle riflessioni sul terremoto
Lucania-Abruzzo, storie di sisma Un convegno ricorda la bellezza e la fragilità della Basilicata e dei suoi borghi CAMPOMAGGIORE - “La Piccola Grande Italia vuol bene all'Abruzzo”. Con questo slogan si è rinnovato anche quest' anno l'appuntamento di “Voler bene all'Italia”, la festa dei comuni Italiani con meno di 5.000 abitanti. Un’ iniziativa promossa da Legambiente con la collaborazione di Enel Green Power, insieme ad un vasto comitato promotore di Associazioni ed Enti. Una festa che ieri si è concentrata proprio sul terremoto dell’Abruzzo. La manifestazione, infatti, ha rappresentato un ulteriore momento per ribadire il messaggio di amore per il nostro territorio, la voglia di vederlo protetto, rispettato, non in preda alla speculazione del cemento che lo rende più insicuro. Il sindaco di Campomaggiore ha condotto i numerosi partecipanti in visita a Campomaggiore Vecchio, conosciuto anche come “Città dell'Utopia”. Una visita nelle quale il primo cittadino ha spiegato gli eventi storici che hanno caratterizzato il feudo della famiglia Cutinelli-Rendina. Un scenario naturale meraviglioso che si affaccia al Parco di Gallipoli Cognato e alle Dolomiti Lucane. “Bellezze e Fragilità di un territorio” è l'incontro che ne è seguito presso la sala parrocchiale. Un dibattito teso ad evidenziare le fragilità del territo-
Satriano, incidente sulla via Nazionale Gravi le condizioni di un sedicenne SATRIANO - Sono gravi le condizioni del sedicenne satrianese rimasto vittima, ieri sera, di un incidente stradale. Le dinamiche di quanto accaduto sono ancora in corso di accertamento. Intorno alle 18 e 30 di ieri in via Nazionale, nel pieno centro abitato del paese, il ragazzo a bordo dello scooter, per motivi ancora da chiarire, ha invaso la corsia opposta, andandosi a schiantare contro una Punto blu. A dare l’allarme, i passanti, che al momento si trovavano a percorrere il rettifilo del paese del Melandro. Immediato l’arrivo sul posto dei carabinieri e dei vigili urbani. Ad assicurare i primi soccorsi anche il medico di guardia. Le condizioni del ragazzo sono parse da subito chiare, tanto da richiedere l’intervento dell’eliambulanza di Basilicata Soccorso che è riuscita ad atterrare nel piazzale antistante la piscina comunale. Il sedicenne è stato trasportato di rio lucano in merito ai temi del dissesto idrogeologico ed il rischio sismico. La Basilicata non è solo a rischio sismico, è anche terra di frane, come ben ricorda il paese di Campomaggiore, scelto come fulcro della manifestazione. Oltre al sindaco di Campomaggiore, all' incontro hanno partecipato Nicola Valluzzi sindaco di Ca-
L’atterraggio dell’eliambulanza
corsa all’ospedale San Carlo di Potenza dove è stato ricoverato con codice rosso. Fino alla tarda serata di ieri i carabinieri della locale stazione hanno lavorato al sopralluogo tecnico per cercare di appurare le modalità dell’incidente. an.sc. regione@luedi.it
stelmezzano, Pasquale Stasi sindaco di Pietrapertosa, Mario Bentivenga e Angelo Masi dell'Università di Basilicata, Marco De Biasi presidente di Legambiente Basilicata ed Edoardo Zanchi della segreteria nazionale di Legambiente. Il dibattito si è concluso con lo spettacolo “Na picca appidun” (Ad ognuno la sua parte!), reci-
tato da Domenico D'Andrea e Agata di Cecco con l'accompagnamento musicale di Giuseppe Romaniello e Canio Pepe, regia di Antonio Di Stefano. Nel pomeriggio visita guidata di Pietrapertosa questa volta con il sindaco Pasquale Stasi a fare da cicerone. Rosario Santoro regione@luedi.it
Officina Lucana delle Arti alla “Settimana della cultura”
Mibac premia Profili di donna MATERA - Anche l’associazione culturale Officina Lucana delle Arti partecipa alla “XI Settimana della cultura” con la mostra “Profili di donna”. L’esposizione è stata inaugurata lo scorso 7 marzo con un convegno sul tema delle figure femminili nella mitologia greca e rimarrà aperta ai visitatori fino al 30 maggio prossimo nelle sale del Museo Archeologico Nazionale “Domenico Ridola” di Matera, grazie alla collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata e con la direttrice del Museo Ridola, Annamaria Patrone. A seguito del notevole successo sinora riscontrato, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha inteso inserirla nel ricco cartellone di eventi in programma dal 18 al 26 aprile, così come nella giornata “A porte aperte” del prossimo 22 maggio. La mostra - realizzata dall’Officina Lucana delle Arti, con il coordinamento scientifico del professor Dimitris Roubis (Ibam-Cnr, Scuola di Specializzazione in Archeologia dell’Università degli Studi della Basilicata) - ha lo scopo di condurre il visitatore in un originale viaggio attraverso le figure mitologiche femminili dell’Odissea, illustrate da pagine tratte dallo stesso poema omerico, nonché da testi di autori italiani e stranieri del Novecento: Circe, Calipso, Nausicaa, le Sirene, Penelope, Anticleia; e poi Eos, Ampelis e Opora ed ancora Galatea, Euricleia, Leucotea. «Le loro figure sono tanto arcaiche quanto simili alla donna contemporanea - spiega una nota - e divengono spazi simbolici da cui partire per comprenderne il ruolo umano e sociale nel corso dei secoli: le loro gesta, introducendoci nei labirinti delle passioni e dei sentimenti umani, validi in ogni tempo e luogo, sollecitano a recuperare la speranza per la giustizia, spingendo verso una consapevolezza più forte del presente». Da questo assunto nascono le motivazioni che hanno mosso gli organizzatori alla realizzazione della mostra Profili di donna. Personaggi femminili e divinità nell’Odissea e nella mitologia greca, insieme alla volontà di valorizzare e divulgare, ad un pubblico sempre più vasto, la straordinaria eredità del patrimonio mitologico greco.
24 Ore in Basilicata 9
Lunedì 20 aprile 2009
A Potenza un convegno promosso da Sanità Futura mette a confronto il pubblico e il privato del settore
Se innovazione vuol dire salute Nelle nuove tecnologie la spinta all’occupazione e al rispetto dell’ambiente POTENZA - «Ogni sviluppo tecnologico deve sempre mirare a un migliore servizio alla persona per cui il nostro servizio sanitario deve essere sempre meno aziende e sempre più servizi globali e integrali alle nostre popolazioni su tutto il territorio regionale». Questo il messaggio di sua eccellenza Monsignor Vincenzo Carmine Orofino, vescovo di Tricarico, delegato della conferenza pastorale sanitaria al convegno organizzato nel pomeriggio di ieri a Potenza presso il teatro Principe di Piemonte dall'associazione Sanità Futura, associazione delle strutture sanitarie lucane. Dalle nuove tecnologie una risposta innovativa ed occupazionale per costruire il futuro della salute. Innovazione, ambiente e occupazione tre parole chiave di questo forum che è stato l’occasione per presentare la salute come sistema per l’applicazione di nuove tecnologie come motore propulsore di nuova occupazione e luogo ideale per il rispetto dell’ambiente. E’ in quest’ottica che la salute diventa sinonimo, rispetto dell’ecosistema e fonte di nuovo lavoro. I lavori sono stati aperti dalla proiezione di un video di una canzone di Fabrizio De Andrè dal titolo “Un medico” e si sono svolti seguendo due moduli e una tavola rotonda. All’incontro sono intervenuti Antonio Messina (presidente e amministratore delegato FimeSan SpA), Giovanni Ferrara (presidente Finpower srl) e Donato Scavone (presidente Legacoop Basilicata) che hanno illustrato l’applicabilità dei nuovi sistemi tecnologici e come, dalla loro diffusione, si otterrebbe un netto miglioramento della qualità dei servizi sanitari. Intervenuti inoltre, i diret-
tori generali Asp e Asm, Pasquale Francesco Amendola e Vito Gaudiano, ed il dirigente regionale dei servizi socio sanitari, Adriano Abiusi. Al secondo modulo è intervenuto anche l’eurodeputato capogruppo del PSE Gianni Pittella e Michele Cataldi presidente onorario Sanità Futura. Il dottor Amendola ha sottolineato che la prossimità e l’innovazione sono i due obiettivi per una sanità a misura di cittadino. Per Vito Gaudiano la vera scommessa è la distrettualizzazione della sanità. «Nel rapporto pubblico - privato dobbiamo avere un punto fermo: la qualità delle prestazioni. L’eccellenza è la salvezza del nostro sistema sanitario». Alla tavola rotonda moderata da Giuseppe Demarzio hanno partecipato l’onorevole Nicola Pagliuca, Monsignor Orofino e il senatore Filippo Bubbico. Nel suo intervento l’onorevole Pagliuca ha sottolineato che: «Il dato dell’emigrazione sanitaria è un indice di come non abbiano funzionato bene i nostri diciassette ospedali nonostante i conti in ordine. Facciamo in modo che continui ad esserci il privato, provvediamo ai pagamenti arretrati». Il senatore Bubbico ha evidenziato come «Il welfare può diventare motore dello sviluppo economico della nostra regione. Oggi abbiamo la possibilità di costruire una relazione più feconda e virtuosa del rapporto pubblico - privato. Un privato che si propone per la progettualità diventa parte del sistema e non percettore di una rendita o destinatario di una prebenda seganalata da maggiori o minori simpatie politiche». Pasquale Crecca
«La qualità il punto fermo»
BREVI CONVEGNO AL S. CARLO
Reumatologia
Il tavolo dei relatori
Pittella e la sfida dell’Europa POTENZA - L’eurodeputato Gianni Pittella ha sottolineato in una nota che «Stabilire un quadro comunitario per servizi sanitari sicuri e di qualità ed elaborare soprattutto misure per sostenere gli Stati membri e le regioni nella loro gestione dell'innovazione nei sistemi sanitari» è la sfida che l'Europa ha innanzi a se e che deve perseguire per garantire a tutti i cittadini servizi sanitari completi ed innovativi. «La sanità elettronica- ha detto ancora Pittella intervendendo al convegno di Sanità Futura - è lo strumento che consente sin d'ora di conseguire consistenti increrementi di produttività e che permetterà in futuro di realizzare sistemi sanitari incentrati sul cittadino, secondo una formula innovativa che tenga conto della diversità delle tradizioni multiculturali e multilinguistiche del-
l'Europa in campo sanitario. Da 15 anni l'Europa promuove programmi di ricerca a favore di tale settore, realizzando un vero e proprio europeo della sanità elettronica, fondato su un'ampia gamma di politiche innovative europee». «L'europa si dimostra indispensabile per i cittadini anche sul tema delle cure transfrontaliere. Proprio questa settimana- ha concluso Pittella - voteremo a Strasburgo la Direttiva concernente l'applicazione dei diritti dei pazienti relativi all'assistenza sanitaria oltre i confini degli stati membri. Per noi la sicurezza del cittadino è tema fondamentale ed è quanto mai importante sostenere iniziative innovative nel campo sanitario, che costituisce un pilastro del modello sociale europeo».
Nelle case lucane arriva l’etichetta che ne certifica la qualità
Acqua doc, medici e ambientalisti a sostegno del consumo domestico POTENZA - L'acqua del rubinetto diventa doc come il vino pregiato. Succede in Basilicata dove 266.720 utenti di Acquedotto Lucano possono certificare la qualità dell'acqua di casa da mettere in tavola. Tutti gli utenti riceveranno l'etichetta dell'acqua che arriva ai loro rubinetti. Inoltre, da oggi, collegandosi al sito www.acquedottolucano.it, sarà possibile conoscere le caratteristiche chimiche, microbiologiche dell'acqua che arriva nelle case. «In Italia si consuma più acqua minerale che in qualsiasi altro Paese del mondo: più di 170 litri l'anno pro-capite, con un giro d'affari attorno ai 3 mln di euro, con una spesa media per l'acqua minerale a famiglia è di circa 18 euro mensili. In base a dati raccolti dall'Istat più del 45 % delle famiglie italiane beve acqua minerale perché non si fida dell'acqua di rubinetto». Lo sostiene il presidente di Legambiente Marco De Biasi, il quale rileva che «L'iperconsumo di acqua minerale in bottiglia non è proprio un comportamento virtuoso-. dice De Biasi - L'impatto ambienta-
La locandina della campagna di Acquedotto Lucano
le dell'acqua in bottiglia, per cominciare». Ma non c'è solo la plastica e inquinamento a pesare sul consumo delle acque minerali in bottiglia. Chi guardando l'etichetta della sua minerale preferita ha l'impressione di sapere nel dettaglio, microgrammo per microgrammo, cosa sta bevendo, si sbaglia. E sbaglia anche chi crede, ed è opinione altrettanto diffusa,
che per il fatto di portare un nome famoso ed essere chiusa in bottiglia, quell'acqua sia più sana, più controllata e più salutare di quella del rubinetto. La normativa vigente per i requisiti di qualità delle acque dolci utilizzate per l'approvvigionamento idricopotabile è molto più severa e restrittiva di quella in vigore per le acque minerali. Per questo Legambiente
sostiene ed incoraggia tutte le iniziative locali rivolte alle famiglie per stimolare il consumo di acqua da rubinetto in sostituzione del consumo di acque minerali, partendo dall'assunto che le nostre acque degli acquedotti pubblici sono buone, sicure e costano meno». Ma c'è anche la rivista Altreconomia tra coloro che sposano il consumo dell'acqua del rubinetto. Proprio Altraeconomia ha promosso la campagna d'informazione Imbrocchiamola!, «per invitare tutti gli italiani a scegliere acqua di rubinetto a casa propria e a chiederla, pretenderla, anche nei locali pubblici, nei bar, nei ristoranti, dove troppo spesso ci viene risposto “la legge vieta di servire l'acqua di rubinetto» spiega Luca Martinelli. Invito alla “cultura dell'acqua” anche dai medici pediatrici. «È necessario educare i bambini - sottolinea il dottor Giuseppe Morero - al concetto dell'acqua come bene e bene di tutti :quindi un bene comune in quanto è una risorsa riproducibile naturalmente ma con limiti nella quantità e nel tempo».
Lapenna sulla scuola
«Si lamenta chi tagliò in passato» POTENZA - «Ci spiace, e allo stesso tempo ci sorprende constatare che coloro i quali oggi protestano contro la riforma Gelmini, diffondendo cifre allarmistiche, sono gli stessi che circa due anni fa, con l’allora ministro Fioroni, hanno deciso il taglio indiscriminato degli organici scolastici nella nostra regione». A sostenerlo è il consigliere regionale di Forza Italia verso il Pdl, Sergio Lapenna. Lapenna ricorda che «anche allora si è registrata la totale disattenzione della Regione, nonostante le numerose sollecitazioni avute, per non essersi dotata di un piano di riqualificazione dell’offerta formativa e perché non si è tenuto conto principalmente delle caratteristiche orografiche e socio economiche del nostro territorio. Infatti le ultime due finanziarie del governo Prodi avevano previsto un ridimensionamento dell’organico scolastico superiore alle 500 unità, mentre il governo Berlusconi ha contenuto i tagli con una politica di efficienza per una razionalizzazione delle risorse a vantaggio della qualità». «Siamo certi – conclude Lapenna - che la riforma Gelmini produrrà innovazioni».
POTENZA - «La realtà della reumatologia lucana, dieci anni dopo, è di un settore di eccellenza, in cui non solo la gente non ha bisogno di emigrarema addirittura continua a crescere la migrazione attiva». Questo in sintesi quello che è venuto fuori dal convegno dedicato appunto ai dieci anni della reumatologia lucana svoltosi nei giorni scorsi all’ospedale San Carlo di Potenza. «Tra i tanti dati presentati impressionano - sottolinea l’ufficio stampa - in particolare i dati sui pazienti che accorrono da fuori regione tanto a Potenza quanto a Matera: negli ultimi due anni sono più del 50 per cento dei ricoverati, mentre la media dell’ambulatorio e del day hospital oscilla tra il 20 e il 30 per cento. Ovvero: l’eccellenza lucana attrae i pazienti dalle patologie più complesse, in un raggio che non riguarda solo la sfera della prossimità. Della qualità scientifica che sostanzia questa capacità attrattiva è inconfutabile dimostrazione l’elevato indice di impatto delle pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali (più di una al mese nell’arco di dieci anni) con una significativa impennata in qualità e quantità negli ultimi anni. Il professor Ignazio Olivieri ha voluto che il meeting del decennale fosse l’occasione per rendere i conti: ai pazienti, che sono accorsi in quantità impressionante, a testimoniare che qualità scientifica e umanità della cura non sono necessariamente in opposizione, come agli stakeholder. E non a caso una significativa sezione è stata dedicata a tutte le realtà del volontariato che hanno saputo accompagnare nei loro interveni riconoscimento, riconoscenza e rivendicazioni. A conti fatti, con tutti i direttori generali della rinnovata sanità lucana, che hanno discusso e concordato le linee di sviluppo del dipartimento di reumatologia per una più importante proiezione sul territorio, erano presenti in sala ben quattro assessori della Sanità: dal primo (Franchino Vinci) all’ultimo (Antonio Potenza) e in mezzo i due che poi sono diventati presidenti della Regione (Bubbico e Vito de Filippo)». Come ha spiegato lo stesso Olivieri, a conclusione dei lavori, che hanno visto intervenire, insieme alle “autorità”, il personale medico e infermieristico con relazioni puntuali su tutte le realtà operative della reumatologia lucana (ambulatorio, day hospital, reparto, attività sul territorio, infermieristica, ricerca, formazione) in medicina non conta quello che si è fatto ma quello che si resta da fare. E il programma è semplice e ambizioso: diffusione sul territorio, fondazione di ricerca, proiezione in ambito universitario.
10
Lunedì 20 aprile 2009
MATERA-BARI-PALESE IL BILANCIO A DUE ANNI DALL’ATTIVAZIONE
AGRICOLTURA INVESTIRE SUI GIOVANI
di PIO ABIUSI*
di GIOVANNI RIBELLINO A DUE ANNI dall'avvio del servizio forse è il caso di dare stabilità allo stesso , dando certezza per tutto l'arco dell'anno. Il servizio erogato si è andato via via estendendo come durata temporale e numero delle corse giornaliere. Si è passati, da un servizio erogato dal 1 Luglio (il 2007) al 16 Giugno ed il termine, lo scorso anno, è stato prorogato fino al 31 Dicembre. Le corse giornaliere aumentarono da due a tre per tratta. Il servizio venne anche presentato con funzione di city-terminal e possibilità di effettuare il chechin all'atto dell'imbarco sulla navetta. L'esperienza trascorsa ha dimostrato che la fase del collegamento con quella dei servizi aggiuntivi risulta essere più macchinosa del previsto e di sicuro non è indispensabile se non addirittura ridondante. Il supporto al movimento turistico con servizi logistici più estesi è di sicuro fondamentale e si sarebbe dovuto già garantire , almeno dai ponti di primavera. Cosa che invece non è stato. Allargare la fascia delle utenze non è ormai più rinviabile e quindi occorre coprire quella dei pendolari che si muovono a cadenze periodiche o settimanali e che quindi abbisognano di un servizio anche nei giorni festivi e nelle ore serali della giornata. La Regione Basilicata ha pensato di istituire, di concerto con Trenitalia, un Link per il collegamento su gomma tra Potenza lo scalo ferroviario di Foggia in concomitanza con gli orari di alcuni Eurostar , è una cosa molto positiva perché riduce il tempo del viaggio e migliora la qualità dello stesso. Potenza, per sua sfortuna, è distante da qualsiasi scalo aeroportuale e pertanto l'unico mezzo più utile per collegamenti veloci è il treno. Certo vi sono i trasporti su gomma che hanno un costo anche inferiore a quello ferroviario ma la comodità non sempre è soddisfacente. L'esperimento di Pontecagnano, pare, non abbia sortito positivo effetto e quindi Potenza vede ridursi , al momento,le aspettative di potenziamento della fascia di utilizzo dei collegamenti aerei. Per Matera, invece, la situazione è assolutamente capovolta. Vi è il solito trasporto su gomma che , se non ostacolato dall'amministrazione comunale: vedi il curioso punto di arrivo alla stazione di Villalongo, quasi in aperta campagna, è di sicuro più competitivo rispetto al trasporto ferroviario preceduto o seguito dal suggestivo viaggio in trenino delle Fal. necessario a raggiungere in tempi slow, ammirando così il paesaggio, lo Scalo di Bari. Il trasporto aereo è una realtà veloce, economica e che se ben programmato non ha concorrenza E' però un mondo in costante evoluzione sia di prezzi che di orari che di collegamenti stessi. La fusione oligopolistica, fatta a spese dei contribuenti, tra Alitalia ed AirOne ha comportato una lievitazione dei costi dei biglietti ed occorre fare una scelta più attenta degli scali di arrivo o di partenza. Poca cosa comunque perché il viaggio si allunga leggermente e normalmente bisogna aggiungervi il costo della navetta. Quello che ormai non è più giustificabile è l'episodicità temporanea dei collegamenti tra Matera e l'aeroporto di Bari- Palese. Occorre un servizio che soddisfacendo in maniera più ampia possibile il mondo dell'utenza nell'accezione più larga venga inserito nel trasporto pubblico regionale, affidato a COTRAB ed includa la linea nei servizi minimi della Provincia di Matera con quello che ne consegue in termini di economicità della gestione. Non riesco a capire perché bisogna fare convenzione con Pugliarbus e prevedere anche soste ad Altamura se poi il servizio è a carico della Regione Basilicata. Certo positive forme di negoziazione si possono sempre ottenere ma queste devono avere contropartite significative da parte della Regione confinante. Molto strano è stato anche il tempo richiesto per avere una relazione da Pugliarbus sull'attività svolta nel corso del 2008 tenuto conto che, se veritiera, la prenotazione del servizio navetta è elettronica. Si potrà anche fare a meno della tecnologia, pubblicizzare in maniera significativa gli orari del servizio e prendere a bordo un contributo alle spese così come accade per tutti gli altri servizi gestiti dal Cotrab e sui quali la Provincia esercita una vigilanza qualificata. Nella more, tenuto conto che il costo del carburante è diminuito, l'esborso che ai fruitori del servizio i noleggiatori privati richiedono è aumentato. *Pendolare per delega EGREGIO sindaco Ernesto Navazio, la Ola (Organizzazione Lucana Ambientalista), Coordinamento apartitico territoriale di Associazioni, Comitati, Movimenti e Cittadini, Le chiede - nella sua duplice veste di sindaco di Melfi e di Commissario del Consorzio Asi della Provincia di Potenza - di rendere noti i dati relativi all'inquinamento riscontrato nelle falde idriche dell'area di San Nicola di Melfi e che sono alla base della sua decisione di emettere un'ordinanza di divieto di utilizzo dell'acqua di pozzi e sorgenti a valle del termodistruttore Fenice. Al momento, infatti, non sono stati resi noti dall'Arpab i parametri relativi a tutte le sostanze per le quali sono stati riscontrati superamenti dei valori di inquinamento. La questione dell'inquinamento dell'area di San Nicola di Melfi, che sarebbe stata causata da Fenice Spa, non può essere, infatti, relegata a questione per soli "addetti ai lavori" e trattata
TERREMOTATI, RICHIAMO ALLA RESPONSABILITA’ di TOMMASO MARCANTONIO SE NE E’ PARLATO troppo in tutti questi giorni del tragico evento che ha colpito l'Aquila e i comuni limitrofi. Tutti i telegiornali e i quotidiani hanno riportato le notizie anche le più infime per suscitare ulteriore commozione e/o destare nuovo dolore. Sarebbe ora di dire basta! Per la stentoreità di alcuni giornalisti e insensati intervistatori che, nell'interpellare chi è stato straziato dal dolore per i propri lutti in famiglia e per la perdita della propria abitazione, si sono spinti a chiedere ai superstiti “una parola di conforto” per i terremotati. Vi è da scandalizzarsi. Assurdo! Noi potentini che abbiamo vissuto in prima persona il terribile e devastante terremoto del 23 novembre 1980, senza troppa notorietà, abbiamo sempre espresso non solo a parole la solidarietà ai cittadini dei successivi terremoti dell'Umbria, delle Marche e di San Giuliano, ora è indegno di un paese civile la ripetitività delle immagini strazianti e dei commenti con trasmissioni stucchevoli quali Porta a Porta, Matrix e Annozero per scippare lacrime e partecipazione, mentre Annozero ha criticato il ritardo degli interventi della Protezione Civile e delle varie cause che hanno distrutto quasi totalmente il patrimonio edilizio dell'Aquila e dintorni. Ora ci si scontra con veemenza pro e contro la trasmissione di Santoro - Annozero per negare la residua libertà di stampa. Per la verità tutte le parti politiche hanno encomiato gli uomini della Protezione Civile per la tempestività dei soccorsi. È vituperevole Porta a Porta per lo scarso rispetto della verità dei fatti nel celebrare i processi e questa volta nel contemplare l'autoassoluzione del Presidente dell'Ordine degli Ingegneri dell'Aquila circa la qualità delle progettazioni edili. Quanta scarsa moralità e responsabilità! Per converso la sferzata del Presidente della Repubblica è stata appropriata nel riferirsi ai valori calpestati della coscienza e della moralità. Intanto non è possibile, difatti, consultando il testo, “I Terremoti d'Italia” a cura di Mario Baratta, non sapere che l'Abruzzo, l'Aquila e dintorni abbiano tremato - anche con forte intensità - ben 36 volte dall'anno 1° d.C. (Tacito e Svetonio) al 21 gennaio 1982. Vi è documentazione cartografica con la indicazione della zona epicentrale e dell'area mesosismica e pleistosimica dei terremoti degli Abruzzi. Aquila venne distrutta il 2 febbraio 1703 con oltre 2500 vittime e le cui scosse furono avvertite nelle regioni limitrofe.
Caso “Fenice” Lettera a Navazio nel corso di Conferenze di Servizi ristrette. Così come già richiesto a tutti i sindaci del Vulture-Melfese-Alto Bradano, la Ola Le chiede, pertanto, di convocare con urgenza un consiglio comunale aperto alla cittadinanza, al fine di illustrare i dati dell'inquinamento e le azioni che gli Enti preposti intendono intraprendere per risolvere il problema, sul quale non esiste oggi la necessaria chiarezza e trasparenza. Prima ancora del rinvio a costosi piani di caratterizzazione e bonifiche non crede sia necessario garantire la più ampia informazione su quello che è davvero accaduto?
Ma sembra che la storia non abbia insegnato niente per i corsi e ricorsi storici di G. B. Vico. È orribile apprendere che la quasi totalità degli edifici pubblici e privati non solo sono stati progettati senza le minime cognizioni tecniche antisismiche, quanto la esecuzione dei pilastri e delle travi è stata realizzata con approssimazione per dimensione con scarso ferro e staffe, nè opportunamente rigato e tornito per una maggiore flessibilità, e aderenza del calcestruzzo cementizio. Il calcestruzzo, le cui caratteristiche dovevano renderlo sicuro già dal 1970, ha visto il cemento (nei soli silos della Italcementi) con sabbia di mare - fortemente corrosiva - o zolle di terra. Dalla verifica di oggi risulta borotalco. È il risultato di un disastro annunciato! Congiuntamente va aggiunta la complicità delle imprese e delle omissioni dei collaudatori. La normativa tecnica antisismica in Italia è in vigore dal 1974. Per cui è pleonastico attribuire le cause alla assenza di normativa. La mappatura dei terremoti è contemplata nel testo del Baratta. Quello che infastidisce, perché confonde le idee a livello nazionale, è l'accostamento al terremoto dell'Irpinia del 23/11/1980, ignorando la Basilicata invece spesso accomunata alle inefficienze e agli sprechi. Il tutto rapportato al terremoto del Friuli. Tra Irpinia e Basilicata c'è una notevole differenza. Potenza ha dato dimostrazione di correttezza e di serietà nella ricostruzione con puntellamenti e rinforzi e valutando obiettivamente se ristrutturare o demolire e ricostruire a seguito di un calcolo di convenienza economica. È stata compiuta una buona gestione delle risorse finanziarie. Per concludere. I lucani, ben lungi dalle trasmissioni televisive e mediatiche e con webcam, dopo il terribile sisma, furono sommersi da abbondanti nevicate e da un freddo gelido per tutto il periodo invernale. Il centro storico di Potenza, diventato veramente fantasma per l'interruzione dell'energia elettrica, riprese gradatamente le proprie attività. E, checché se ne dica, la macchina della ricostruzione ha funzionato senza ipotesi di sciacallaggio o di mafia. Una annotazione. In Abruzzo sono state disattese le leggi esistenti in materia di progettazione antismica - senza richiamarsi a quella Regionale n. 30 del 20 giugno 1977 del Friuli-Venezia-Giulia la n. 64 del 2/2/1974, la n. 37 del 7/9/1971 e la n. 219 del 14/5/1981. Per cui i responsabili dell'ecatombe dell'Abruzzo che paghino senza sconti.
Su questo aspetto non è rassicurante l'affermazione dell'Assessore Regionale, Vincenzo Santochirico, che paventa la possibilità che la contaminazione possa riguardare le sorgenti a valle, la cui acqua - come è noto - viene utilizzata per i più svariati usi civili, agricoli e produttivi e che Ella ne ha, recentemente, vietato l'uso con ordinanza sindacale. Crediamo che i danni provocati dal termodistruttore Fenice non vadano minimizzati ma compresi e nel caso di gravi omissioni nel trattamento dei cicli di smaltimento dei reflui sia necessario intervenire chiamando ciascuno a rispondere in base alle proprie responsabilità, senza confusione di ruoli tra chi inquina e chi subisce l'inquinamento, tra industriali e pubblici amministratori chiamati, prioritariamente, a garantire l'incolumità pubblica e la salute dei cittadini che vengono prima degli interessi degli imprenditori. Ola Basilicata
MERITA particolare attenzione l'intervista rinascita dall'assessore regionale all'agricoltura, pubblicata su “Il Quotidiano della Basilicata” del 12 aprile 2009 dal titolo: “L'assessore Viti si impegna: rivoluzionerò l'agricoltura”. L'impegno dell'assessore in tal senso, si basa su due fattori. Da una parte favorire l'imprenditoria giovanile attraverso l'emanazione di cinque bandi collegabili al nuovo piano di sviluppo rurale; decentrare i servizi. In realtà, l'agricoltura lucana necessita di un indirizzo rivoluzionario che consenta l'occupazione giovanile in tal campo, in quanto negli ultimi decenni vi è stato un progressivo abbandono da parte dei giovani. La causa di tale abbandono sono sia di natura economica, sia di ordine psico-sociale. Diversi lavori in campo agricolo vengono svolti da extracomunitari. La questione psico-sociale non è stata mai adeguatamente approfondita dalla classe dirigente. E' riconducibile ad un atavico complesso di inferiorità sociale. Infatti, negli anni '5060, il mondo agricolo (contadini, braccianti) era considerato l'ultima classe nella scala sociale. Pertanto, da parte dei discendenti di tale classe, in linea di massima, collettivamente, l'abbandono della vita dei campi costituisce una fuga da una nevrosi atavica acquisita, timore di non essere considerati socialmente nel praticare tale attività. Per far fronte a tale lacuna, comportante riflessi negativi in vari settori della vita sociale, occorrerebbe una particolare opera educativa sinergica coordinata da parte dei dipartimenti: presidenza della giunta, agricoltura, cultura. Anche le associazioni culturali possono svolgere un'attività coadiuvante in tal senso. Per quanto riguarda, invece, gli ostacoli di carattere economico, a parte gli incentivi previsti per chi svolge attività imprenditoriale in campo agricolo, gli stessi possono essere superati, ricorrendo a determinati provvedimenti. Da un'inchiesta svolta da questo centro promozionale presso i soggetti impegnati in campo agricolo, sono emerse le seguenti esigenze. Sarebbe opportuno da parte della Regione istituire dei consorzi per la commercializzazione dei prodotti agricoli, nonché la creazione di strutture per rendere servizi adeguati. Uno stimolo economico in campo agricolo può venire dalla determinazione di agriturismo residenziale diffuso nelle zone soggette a tale vocazione(es. zone lago di San Giuliano). In tal modo i proprietari di beni rurali affitterebbero i medesimi per determinati periodi dell'anno, venendo, così, stimolati nella propria produzione agricola. Sarebbe opportuno tener conto delle preindicate considerazioni nei cinque bandi di attuazione del nuovo piano di sviluppo rurale, che la Regione si appresta ad emanare.
11
Lunedì 20 aprile 2009
FALLIMENTO DI FATTORI L’UDC DI BASILICATA INDUSTRIALI LUCANI PER IL RISCATTO DEL SUD di MAURO ARMANDO TITA PUR nel nostro “piccolo” abbiamo contribuito a smuovere acque stagnanti da sempre. Siamo orgogliosi che la Fiat Sata abbia aperto al Comune di Melfi e anticipato al 12 settembre prossimo l’apertura del Campus manufactoring ricerca e innovazione. Se il mondo politico del centro sinistra ritiene che è del tutto assente la voce del Sud ...le maestranze Sata e dell' indotto continuano a manifestare con una certa costanza. Se il dibattito sulla questione meridionale , sindacale e imprenditoriale si fa sempre più interessante sul Quotidiano vorrà dire che la Politica non ha smesso di essere protagonista. Se la storica Italtractor di Potenza chiude i battenti, se il Polo del salotto è in via di liquidazione una qualche ragione ci deve pur essere. Siamo stanchi dei soliti tabulati , dell’assistenzialismo e del mordi e fuggi. Ci siamo tanto annoiati nel denunciare per anni questa disastrosa performance che ci viene spontaneo rimarcare con la dovuta determinazione e onestà intellettuale (che ci contraddistingue dagli altri) il lavoro certosino e “sisifiano” dell’assessore Straziuso. Un lavoro certosino che muove i primi vagiti “intorno alla competitività”. Un lavoro “sisifiano” perchè in Basilicata è ancora altissimo il “costo del non merito”. Introdurre elementi di competitività in un tessuto imprenditoriale "garantito dal pubblico denaro" è speranza salvifica. Lo sappiamo da sempre che siamo stati e siamo come Mezzogiorno mercato di riserva del Nord. Non si vuole qui , "in questa sede" semplificare, ma, aver prodotto per anni lo scempio del territorio, e, soprattutto, non aver puntato su settori strategici quali il turismo e l' agroalimentare è stato un vero suicidio delle classi dirigenti della prima Repubblica. La disastrosa situazione dei poli di Sviluppo industriali del Sud lucani in particolare, ripropongono l'attuale gestione commissariale dei Consorzi Asi e dei distretti mai decollati. L’ultimo esempio è il fallimento totale del Distretto della corsetteria di Lavello. Abbiamo ancora nella nostra memoria l'intervista rilasciata al presidente Martorano. Lo stesso ribadiva la necessità di non inveire su probabili "imputati" ,ma, di fare leva su una serie di fattori che, nonostante, la gravissima crisi industriale lucana potevano consentirci di poter attivare il famoso "circolo virtuoso". I tre fattori erano: competitività, ricerca, ammodernamento del nostro tessuto industriale. Purtroppo, le tante nubi che si addensano sul futuro della Fiat Sata, (nonostante le nostre ascoltate denunce) e, questa incresciosa situazione debitoria dell’Asi di Potenza, ci fanno riflettere seriamente. Non abbiamo alcuna intenzione di infierire ulteriormente , non vogliamo sparare nel mucchio, ma, sicuramente questo è un segnale bruttissimo. E gli imputati ci sono e sono tanti, nonostante, le affermazioni del presiden-
te Martorano. E’ da qualche anno che se si legge su un giornale economico o su una rivista specializzata il grafico della produzione industriale meridionale e lucana in particolare, si comprende che il nostro livello è fermo al 1998. Sono lontani i tempi di una regione che "investiva" su alcuni seri imprenditori del Centro Nord. Sono lontani i tempi dell’approfondimento e degli studi sui veri fattori di sviluppo lucano. L'aver creato queste ingiuste oasi di privilegio , senza alcuna condivisione del territorio e delle maestranze locali , ci ha impedito di creare il vero sviluppo autopropulsivo. Gli esempi al riguardo si sprecano. L'odierna situazione di tipo negativo e di "decennale stasi" di tipo "flat" si ripercuote sul futuro e sull'impossibilità di poter esercitare una qualsivoglia politica industriale o energetica rispettosa dei fattori che oggi , purtroppo, segnano il passo in modo irrevocabile. A tutto ciò si assomma la disastrosa situazione debitoria dell’Asi di Potenza che potrà da sola sentenziare il “fallimento totale”, nonostante l’intelligente gestione commissariale di Navazio. La mancanza dei veri fattori industriali diventa in Basilicata sempre più sconcertante. La competitività che in Basilicata non è mai stata presa in seria considerazione non può far leva su l'attuale approccio culturale, ormai desueto. E’ una subcultura da rigettare completamente e ora più di prima bisognerebbe riprendere la vecchia ricerca del Censis, che lanciava per la Basilicata Moderna lo slogan : "dal posto al percorso". Ci eravamo illusi che la nuova stagione industriale della Fiat Sata e del Distretto del Mobile Imbottito potesse sopperire ai mali atavici della "gens imprenditoriale" lucana. Ci eravamo illusi che avremmo innescato da quel momento i tre pilastri della qualità dell'ambiente "macroeconomico": L'efficienza della Pa, La macchina fiscale e l'accesso alla finanza "regolata"; L'adeguatezza dell'accesso alle nuove tecnologie e, soprattutto alle infrastrutture. Questi seri fattori "martoriani" che non sono stati mai seriamente attivati ci pongono in una situazione di estrema inadeguatezza che può favorire per un decennio un ulteriore grande esodo giovanile. Ci attende nei prossimi anni una fatica di natura "sisifiana" senza vere e concrete possibilità. Dovremo riprendere , infine , il vero e serio cammino vocato alla competitività ( obiettivo tanto agognato dalla legge regionale n. 1/09). Una competitività che parta finalmente dalle nostre risorse endogene. Solo, in questo modo, potremo ripensare ai "fattori" e illuderci che siamo integrati in un mercato "glocal" ,stanchi come siamo di aver favorito per decenni con la prima e la seconda repubblica... un presunto sviluppo, peraltro, senza alcuna autonomia e senza alcuna condivisione con il contesto e il territorio lucano.
di RAFFAELE MOCCIA COLUI cheha scritto che leidee camminano sulle gambe degli uomini, aveva sicuramente una visione pessimistica della capacità intellettiva degli esseri umani. Basta guardare a quello che accade in questi giorninel mondo,in Europa,in Italia e nella nostra regione. Dinanzi ad una crisi così repentina e sconvolgente, gli uomini che ci governano non trovano argomenti di coesione, ma solo e soltanto di divisione e contrapposizione. Siamo in presenza del più grande sconvolgimento economico per cui appare evidente che anche i vincitori di “Premio Nobel” hanno preso grosse cantonate e si stanno cospargendo il capo di cenere. Lo stesso Obama che pensava di possedere la pietra filosofale, accortosi dello stato di confusione che avvolge gli apparati economici mondiali, ha visto ingrigire velocemente la propria capigliatura e molti suoi sostenitori ed estimatori dimostrano dubbi sui provvedimenti pensati ed emanati. L’Europa politica che riponeva tanta fiducia nell’Euroforte, si accorge che quella potenza si fondava su economie traballanti e poco accorte che stanno franando paurosamente. L’Italia che si stava distraendo con il federalismo fiscale e la legge elettorale degli europeisti furbetti, ha dovuto svegliarsi in gran fretta ed approvare una serie di provvedimenti che da alcuni mesi rimbalzavano nei cassetti di vari ministeri senza produrre decisioni. Questi provvedimenti, nei prossimi mesi, dimostreranno se gli uomini che ci governano sono preparati a tale compito. La Regione Basilicata, invece, è costretta ad affrontare una doppia crisi: economica (atavica) e politica. La maggioranza che governa lanostra amatae derelittaRegione, nata da un voto bulgaro, è riuscita a produrre quattro crisi di giunta in tre anni. Un vero record! Almeno siamo primi in qualcosa. Tutte le graduatorie e classifiche nazionali ed internazionali ci collocano agli ultimi posti, ma nella capacità di complicarci la vita siamo imbattibili. Il partito democratico nato frettolosamente anche in Basilicata tra due correnti politiche deluse, ma piene di sicumera, gli ex Pds e Margheritina non poteva dare certezza e sicurezza a tutti noi. Con i loro tentennamenti hanno prodottodelusioni politiche,crisiimprenditoNON seguo Annozero, per un rifiuto spontaneo, ma qualche occhiata l’ho data alle ultimissime trasmissioni. Il gesto che mi è sorto immediato è stato di spegnere il televisore o di cambiare canale. Ciò che viene fuori da quel funerale di poveri illusi e portatori di iroso dileggio nei confronti di chi è meritevole e civilmente composto, mi snobilita l’animo e mi fa un tarlo nella coscienza. E’ uno spettacolo avvilente che si tramuta in un vero scandalo per gli istintivi insulti della balordaggine personificata. Ho letto sui giornali che Santoro ha fatto il pieno di ascolti e non mi meraviglio se, come penso agli ascoltatori abituali si sono aggiunti quelli che il senso critico li ha obbligati a rendersi conto se la Rai per prima e i garanti della moralità poi hanno fatto il loro dovere di obbligo per salvaguardare ciò che per moralità va salvaguardato. L'arroganza, però, sembra che abbia prevalso e come colui che se ne frega e fa la faccia tosta, sono riapparse le irrisioni della volgarità in quella specie di satira movimentata a difesa della partita e le macchiette che avrebbero sostituito le “Vauriane”, ma che Vauro, dettosi in vacanza, oltraggiando anche la Via Crucis e confermando a se la loro originalità non hanno tolto nulla alla scena. Insomma, con l'ambiguità di un conduttore inconcepibile le facce toste sono rimaste nella vegetazione di uno scandalo diventato più scandaloso. I “vessilliferi” pronti ai battimani, a ogni lungaggine, hanno esaltato le proprie ingordigie. Questo, più o meno, quanto accaduto e mi viene da chiedere a chi di dovere: che vantaggio porta alla pluralità compresa nella somma degli italiani probi, meno probi e non proprio tali, perché presi da quel senso disgustoso di insultare, schernire, strapazzare provocando, chi poi, non li tiene in nota per quello che pensano e per quello che valgono?!. Tutto questo
riali, crescita del clientelismo ed assistenzialismo, perdita di fiducia verso le istituzioni e chi le rappresenta. Enormi energie finanziarie sono state dissipate, senza che nessuno abbia pagato per il malfatto. Tutti gli enti subregionali, tutte le sigle inventate per sistemare gli amici e gli amici degli amici, sono finiti in bancarotta. Vedremo adesso con la Sel le scosse che ci toccherà sopportare. Si promulgano leggi regionali per istituire parchi, sperando che possano portare turisti a cui mancheranno le strade per arrivare. Il petrolio doveva servire alle multinazionali e non ai lucani! A loro i petroldollari a noi le delusioni e le fregature (gli autotrasportatori di Viaggiano e dintorni sanno di cosa parliamo). L'acqua raccolta nella nostra regione deve spegnere la grande sete della Puglia a costo quasi gratis, perché si tratta di acqua piovana, mandata giù dal Padreterno e quindi non è da pagare. Si inventa l'Acquedotto lucano per fare diventare grandi imprenditori semplici funzionari regionali. Cosa ha prodotto l’acquedotto lucano? Bollette esose, rivolta dei paesi che avevano donato le proprie sorgenti, servizio soadente. Il mondo agricolo ormai con il fango alle ginocchia, ha i consorzi di bonifica con l'ossigeno; le aziende sull'orlo di una crisi di nervi; l'Arbea in pericolo di vita. Il turismo sopravvive grazie ai Sassi di Matera, pur avendo la nostra regione tutte le potenzialità per rivaleggiare se non primeggiare con tutte le altre regioni italiane. In questi anni il decadentismo è stato totale; e l'esempio più eclatante è rappresentato dall'esodo giovanile che in questi anni ha proseguito senza soste fino a raggiungere punte altissime nell'ultimo periodo. A tutte queste macerie si è aggiunto il terremoto politico che ha investito la maggioranza che regge la giunta regionale. Gli ultimi avvenimenti conseguiti alla crisi politica (rimpasto della Giunta; espulsione-ritiro del consigliere regionale Falotico; difficoltà di concordare candidature per la Provincia di Potenza e Matera e per il sindaco del capoluogo di Regione) stanno a corollario delle due crisi innanzi enunciate. In questo quadro abbastanza confuso, il mondo politico regionale e nazionale guarda con molto interesse
alle posizioni che assumerà l’Udc nei prossimi giorni. Infatti, dal giorno in cui il leader Casini ha avuto la grande intuizione di proporre agli elettori la ricostruzione di un Centro autonomo ed equidistante dai due poli di destra e di sinistra, tutta l'attenzione del mondo politico si è spostata sulla capacità di aggregazione della Costituente di Centro. Anche in Basilicata vi è un grande movimento al Centro. Tanti personaggi politici che non dispongono di un partito si sono inventate sigle che contengono la parola Centro per attirare l'attenzione dei futuri elettori. L’Udc,in questi anni, siè adoperata perrafforzare lademocrazia nellanostra nazione ed in Europa. La pluralità dei partiti rafforza il senso di partecipazione dei cittadini e li avvicina alle istituzioni. Il nostro partito, forte dell'esperienza dei propri dirigenti e ispirandosi ai grandi valori del cattolicesimo liberale, rappresenta, oggi, l'unico porto sicuro e tranquillo per tutti quei naviganti sorpresi dal mare burrascoso della politica. C'è necessità di riportare serenità e certezze nella vita di tutti noi. Le migliori energie dovranno emergere in queste giornate che incutono timore e titubanza. Nuove idee dovranno stimolare tutti gli strati della vita sociale. A nostro modesto avviso, l'idea vincente per il prossimo quinquennio sarà la creazione di una grande alleanza tra le cinque Regioni del Sud. Basilicata, Calabria, Campania, Molise e Puglia dovranno dare vita ad un grande progetto comune che promuova il rinnovamento del nostro meridione. Non è più tempo di isolamento e competitività, è necessario unire le forze, produrre sinergia e proporre grandi progetti di sviluppo nel campo delle infrastrutture, dei servizi, del mondo agricolo, del turismo e dei poli industriali delle cinque regioni, avvalendosi delle risorse economiche messe a disposizione dall'Unione Europea. E' impossibile restare fuori dalle future progettualità di Bruxelles. Questa grande possibilità di riscatto delle popolazioni meridionali va utilizzata al meglio e sicuramente garantirà la crescita economica dei nostri territori. Noi Udc riteniamo che la Basilicata debba offrire questa occasione unificante alle quattro regioni limitrofe.
Ma Di Pietro sa dello stipendio di Santoro? purtroppo per quella immatura Democrazia che ha sfiorato e sfiora quella gente ancora racchiusa nella pochezza mentale e non la sprona ad essere più compiuta e più civile. Ho pensato sempre ad una Democrazia vera, forte e aperta a tutti i ceti sociali, in cui prevalga il rispetto, al di là dell'amicizia e dei buoni rapporti umani. Ma quale rispetto esiste, in quella gente che ancora rimane allo stato primitivo, racchiusa in un egoismo putrido e disonesto, uguale a quello esercitato dai selvaggi della tundra, bioma caratteristico delle zone glaciali del pianeta. La vergogna manca perché l'istinto di offendere, permane e preme per far notizia e squallore. Nella trasmissione di Santoro, purtroppo persiste questo dominio e quelli che lo inveleniscono, hanno d'andare a scuola di morale. Ma questo non basta, se si terrà conto di ciò che sto per dire: Da Il Giornale quotidiano di Milano di cui è Direttore l'esimio dott. Mario Giordano, ho appreso una notizia a dir poco, singolare, ma di misura scandalosa per il contenuto. Niente po', po' di meno che!, lo stipendio di Michele Santoro per il “lavoraccio” di discriminazione puntuale che rende alla Nazione, o alla Rai che lo incensa, ammonta a 60.000 euro mensili oltre a 1,4 milioni sempre di euro, per risarcimento dopo la causa vinta contro la Rai: totale versato dalla Rai finora, sempre a Michele Santoro, 4, 4 milioni di euro negli ultimi 5 anni, più 220.000 euro per il costo di una puntata di Annozero, pari a 2.046 abbonamenti Rai. Mi sembra una cosa inverosimile, d'altro mondo ma se risponde a verità, c'è da allibire, oltre che invidiare tal perso-
naggio che se si volesse esibire in donazioni per i terremotati, avrebbe di che primeggiare. Intanto una riflessione seria è da farsi e delle considerazioni drammatiche restano da fare. Non so se esistono stipendi uguali elargiti ad altri personaggi di alto livello che servono lo Stato nelle Istituzioni, ma questo, a dir poco, disappunto che “magnifica” al di la di ogni considerazione umana, un “tribuno” che parla di pluralismo televisivo, mentre si esprime con un monologo irruente e discriminatorio verso quella parte degli Italiani che rappresentano oltre e di moltissimo, la metà della popolazione che lo snobba, mi pare un oltraggio proditorio e vergognoso che non solo va corretto, ma assolutamente da non emolumentare con cifre altrettanto scandalose: rimborso, fra l'altro, rispondente a circa due ore di lavoro, fatto di consulenze coi suoi prediletti vice, aiuti e collaboratori che portano la stessa risma e lo stesso linguaggio. Penso che gli ascoltatori frenetici della sinistra fedeli fans prediletti, non conoscono questa, per così dire, bella notizia, se ad ogni furbata del conduttore o dei luogotenenti rispondono con scrosci di battimano a sangue. Non saranno costoro tutti disoccupati o che non lavorano o che hanno perduto il lavoro, come dice Franceschini e che si fidano di Santoro per riaverlo, ma certamente fanno parte di quella massa che altrove è silenziosa e spera nelle buone risoluzioni di questo Governo, pur odiando il suo Presidente Berlusconi. Non lo nomino perché mi stia a cuore, ma perché sinceramente lo vedo applicarsi e spandersi per portare soccorso dove necessita e sopratutto
tra i terremotati di Abruzzo, dove la Concita dell'Unità, lo oltraggiava con gl'inventati show televisivi. Non l'avrebbe pronunciata quell'infedeltà, se la Direttrice fosse stata spoglia di amaro risentimento politico. Tutta quella gente terremotata, fra cui padri di famiglia senza lavoro, terrorizzati di non avere un guadagno per sostenere la famiglia, hanno ragione di disperarsi e magari di arrabbiarsi anche sapere della palese ingiustizia di emolumentare il tribuno di Annozero che di fronte al disastro della natura che ha sconvolto quella parte d'Abruzzo, non rappresenta gran che e intanto si fascia di emolumenti di sessanta mila euro al mese vedi il Giornale di sabato 18 aprile u.s. che direbbero gli operai di tutte le categorie o i dipendenti della P:A che gridano e sparlano del Ministro Brunetta che vuole moralizzare i fannulloni, e con Epifani vanno così volentieri in piazza a scioperare, alla notizia dello stipendio di Santoro che equivale al salario di migliaia di loro messi insieme. Chissà se in loro si instauri una ribellione contraria a quella sostenuta finora, per infierire a questa grande ingiustizia che serve solo per satollate una persona che magari spogliata dei tanti onori, resterebbe uno scheletro vivente. Ho visto al tg3 di oggi (ieri per chi legge ndr)il presidente dell'Italia dei valori, impostato e orgoglioso con lo scudiero alle spalle, tosto e impassibile, a ripetere ciò che il superman ha detto agli uditori. Che miseria! Ma Di Pietro, sa dello stipendio di Santoro o va solo ad ascoltarlo per battergli le mani, anche quando, con servile “coraggio” lo ascolta e l'applaude? Chissà se gli rode il cuore, a sapere di tanto scempio di pubblico danaro. Non potrebbe servire per qualche pezza altrove? Anche nell’Idv, ci saranno quelli con la “bocca aperta” che hanno fame. Antonio Galizia
12
FREDDO E PIOGGIA PER L’INTERA SETTIMANA Molte nubi e pochi spazi soleggiati fino a mercoledì, con frequenti rovesci e temporali. Qualche schiarita tra giovedì e sabato, ma ancora possibili acquazzoni nel pomeriggio. Leggermente meglio domenica, con ampi intervalli soleggiati. Temperature in aumento. Di questo passo, le foreste smetteranno di aiutare a ridurre le emissioni di anidride carbonica. Se la Terra si riscalderà di altri 2,5 gradi, infatti, gli alberi non ce la faranno più ad assorbire CO2 e anzi diverranno loro stessi fonte di emissioni, cominciando a rilasciare l’anidride carbonica. E’ l’allarme lanciato dall’International Union of Forest Research Organizations (IUFRO) che ha stilato un rapporto per stimare il rischio che corrono le foreste in diversi scenari, più o meno infausti, di cambiamenti climatici. La deforestazione in atto in molti paesi è responsabile del 20% delle emissioni di gas serra, ma per ora i boschi sono ancora un “pozzo” che assorbe anidride più di quanta ne emetta, catturando più di un quarto delle emissioni globali di CO2. Un aumento di 2,5 gradi delle temperature globali, però, sarebbe sufficiente a far venir meno questo ruolo positivo. Gli alberi infatti risentirebbero di periodi di siccità sempre più frequenti e diverrebbero più vulnerabili ai parassiti. Una serie di danni che, di fatto, impedirebbe loro di adempiere al ruolo di cattura-CO2. Nuvole e piogge hanno caratterizzato la domenica in Basilicata. In realtà già da sabato sera rovesci e temporali avevano interessato l’area appenninica ed il Vulture (grandine sul Venosino). Ieri anche le temperature hanno subito un’apprezzabile diminuzione, in particolare nei valori massimi. Nel frattempo, buone notizie giungono dagli invasi. Pieni Camastra, San Giuliano e Basentello, all’80-90% della loro capacità Pertusillo e Monte Cotugno. È il lato positivo del lungo maltempo invernale. Tornando alle previsioni, l’instabilità è destinata a proseguire per gran parte di questa settimana. Un minimo di pressione infatti per più giorni stazionerà sulle regioni centro-meridionali, spostandosi lentamente verso la Grecia e l’Egeo solo dalla giornata di giovedì. Avremo cieli grigi e precipitazioni sparse un po’ su tutta la regione. I fenomeni saranno a prevalente carattere di rovescio, con possibili temporali soprattutto nelle giornate di martedì e mercoledì. Le schiarite avranno carattere temporaneo e saranno più probabili sul Lagonegrese e lungo la costa Marateota. Farà anche piuttosto freddo, con massime appena superiori ai 10 gradi. Tra giovedì e sabato il tempo si farà più variabile. Persisteranno gli addensamenti, soprattutto su Vulture e settore bradanico, con possibili brevi acquazzoni; tuttavia le schiarite si faranno via via più ampie in particolare sull’area tirrenica. Per domenica il sole non dovrebbe mancare su Materano e Metapontino; ancora qualche nuvola altrove ma con scarsi fenomeni. Temperature in ripresa. Lunedì: Cielo nuvoloso in mattinata su gran parte della Basilicata. Saranno possibili brevi rovesci soprattutto sul settore tirrenico. Qualche schiarita su Lavellese, Materano e costa jonica. Tra il pomeriggio e la sera generale peggioramento con accentuazione dell’instabilità e precipitazioni diffuse, anche carattere di rovescio o temporale. Temperature in calo, venti moderati, mari mossi. Martedì: Maltempo per l’intera giornata. La presenza di un minimo di pressione sul Golfo di Taranto manterrà infatti attive condizioni di diffusa instabilità, con frequenti rovesci e isolati temporali. Parziale attenuazione dei fenomeni in serata su Lagonegrese e costa tirrenica. Temperature in ulteriore diminuzione, venti moderati da Est/Nordest, mari da mossi a molto mossi. Mercoledì: Poche novità. Ancora molte nubi sulla Basilicata con precipitazioni sparse. Lo spostamento del vortice depressionario verso la Grecia permetterà un parziale miglioramento sul sull’area tirrenica soprattutto nella seconda parte della giornata. Rovesci ed isolati temporali invece fino a sera su Vulture, Materano e Metapontino. Clima freddo per venti da Grecale, mari mossi. Giovedì: Nuvolosità irregolare in mattinata con qualche breve rovescio su Vulture e settore bradanico. Ampi spazi soleggiati sul costa tirrenica e Lagonegrese. Nel pomeriggio temporanea accentuazione dell’instabilità con nuovi acquazzoni soprattutto in Appennino e sul settore orientale della regione. Miglioramento generale dalla sera. Temperature stazionarie, venti moderati da NE. Venerdì: Nuvolosità variabile in mattinata, con ampi spazi soleggiati. Già dal primo pomeriggio, però, generale aumento della nuvolosità cumuliforme con possibili nuovi rovesci soprattutto su Lagonegrese, Val d’Agri e Potentino, in trasferimento nella prima serata a Vulture e Materano. Temperature stazionarie e sempre inferiori alle medie, venti deboli variabili, mari poco mossi. Sabato: Nuvolosità irregolare per tutto il giorno con possibili rovesci soprattutto tra la mattinata ed il primo pomeriggio. Fenomeni che saranno più probabili in prossimità dell’Appennino, sul Vulture e Materano. Dalla sera generale attenuazione di nubi e precipitazioni su tutti il territorio. Temperature stazionarie e sempre fresche per il periodo, venti da Maestrale, mari di nuovo mossi. Domenica: Poco nuvoloso per tutto il giorno su Materano, Metapontino e costa jonica. Nuvolosità irregolare sul resto della regione ma con fenomeni scarsi e limitati al settore tirrenico tra la mattinata ed il primo pomeriggio. Generale miglioramento in serata. Temperature in aumento, in particolare nei valori massimi; venti da deboli a moderati da Est/Sudest; mari poco mossi. Giuseppe Pomarico l
Lunedì 20 aprile 2009
L'ETERNA GUERRA FRA OMEOPATIA E MEDICINA TRADIZIONALE Non si sa da quanti anni omeopatia e medicina tradizionale sono ai ferri corti. da ultimo, come riferisce il periodico "Il farmacista", un gruppo di scienziati riuniti in convegno, tra cui Umberto Veronesi e Silvio Garattini, ha bocciato l'omeopatia definendolo senza mezzi termini metodo di cura inutile e invocandone il bando perchè illude troppa gente. Da anni Silvio Garattini, riferendosi all'omeopatia, va ripetendo che " con il nulla non si possono curare le malattie". Parole pesanti e, se non fosse per la serietà e la competenza di questi scienziati, si potrebbe sospettare che dietro la bocciatura ci sia la mano dell'industria farmaceutica, ma d'altra parte molte bocciature sono venute anche dall'estero. Nell'estate del 2005 la prestigiosa rivista " Lancet" pubblicò un'ampia analisi di 110 studi scientifici sull'omeopatia, concludendo che il ricorso alle terapie omeopatiche era praticamente sovrapponibile a quello del placedo. Analoga bocciatura è avvenuta in Gran Bretagna. Naturalmente ha risposto a tutti per le rime la "Società italiana di omeopatia e medicina integrata". In mezzo sta il consumatore che non sa quali pe-
L'acquisto di una casa è sicuramente uno dei problemi più importanti di una famiglia, anche perchè talvolta non mancano forti delusioni e si rischia di perdere i soldi messi da parte dopo anni e anni di risparmi. A tale proposito, Consumerlaw, lo studio legale che svolge consulenza per l'Unione Nazionale Consumatori, fornisce alcuni consigli premettendo che i passaggi dell'acquisto possono essere diversi e più o meno articolati: agenzia, prenotazione, contratto preliminare (il cosiddetto "compromesso"), rogito notarile, sono tappe note a tutti. Rivolgersi ad una agenzia immobiliare non è necessario, ma consente di "saltare" il passaggio della ricerca diretta della casa entrando direttamente nel vivodelle trattative, anche se con alcune cautele. Comunque per acquistare casa senza sorprese, è bene tenere a mente alcune semplici indicazioni: -non aver fretta di concludere l'affare, -farsi assistere da un legale sin dal momento delle trattative tra le parti, -al momento di rivolgersi
sci prendere, ma ciò nonostante risulta che 11 milioni di italiani ricorrano all'omeopatia, quindi ci credono. In genere si tratta di persone che hanno stili di vita diversi, per esempio esti,matori di cibi macrobiotici, cultori di yoga, vegetariani, frequentatori di cucine etniche, eccetera. sostanzialmente, finora la legge sull'efficienza dell' omeopatia, tranne per alcuni aspetti. I rimedi omeopatici non sono erogabili dal Servizio sanitario nazionale, quindi il consumatore se li deve pagare per interi. Fino a poco tempo fa, in base alla sentenza della Corte di Cassazione n.14753/2002, il farmacista non poteva neanche fare sconti sul prezzo degli omeopatici, così come dei medicinali, poi con la liberalizzazione Bersani (art.5 legge n.248/2006) lo sconto è diventato libero e gli omeopatici possono essere venduti anche da supermercati e negozi. Da anni in Parlamento sono stati presentati disegni di legge per regolare meglio questi prodotti, ma non se ne viene a capo. La UE se ne è occupata con la Direttiva n.92/73/CEE, recepita in Italia con il decreto legislativo n.185/1995. Sull'etichetta deve essere stampata in grande evidenza la dicitura
"medicinale omeopatico, perciò senza indicazioni terapeutiche approvate",, oltre alla data di scadenza, al contenuto, alle avvertenze, eccetera. praticamente i medicinali omeopatici devono avere un'autorizzazione ministeriale come i farmaci ordinari, ma è più "svelta" se somministrabili solo per via orale od esterna, se non vantano indicazioni terapeutiche e se hanno un basso grado di diluizione. Per questi omeopatici è vietata qualsiasi forma di pubblicità presso il pubblico, mentre gli altri devono sottostare alle stesse condizioni dei medicinali ordinari. Un altro decreto legislativo (n.110/1995) ha autorizzato l'impiego degli omeopatici per curare animali , cani, gatti ecc., sempre però alle condizioni che non vantino proprietà medicinali. Infatti, non devono contenere in etichetta indicazioni terapeutiche particolari, anzi le confezioni devono riportare in grande evidenza scritta "medicinale omeopatico veterinario senza indicazioni terapeutiche approvate". Per ottenere l'autorizzazione dal Ministero Salute, con una procedura molto semplice, non è necessario fornire la prova dell'effetto terapeutico.
CONSIGLI SULL'ACQUISTO DELLA CASA ad un'agenzia chiedere innanzitutto l'importo della provvigione: se è più del 2% sarà sempre possibile negoziarlo, -chiedere, prima di firmare, tutta la documentazione riguardante l'immobile che si intende acquistare, a cominciare dall'atto di provenienza e dalla relativa nota di trascrizione, -leggere attentamente l'incarico di mediazione prima di sottoscriverlo ed eventualmente chiedere di farlo visionare da persona di fiducia per escludere la presenza di clausole vessatorie (ad esempio irrevocabilità della proposta, penali a carico del consumatore ecc.) -pretendere di scegliere , sin dall'inizio, un notaio di propria fiducia per la stipula del contratto preliminare e del rogito definitivo, -stipulare anche il contratto preliminare davanti al notaio, facendo autenticare le firme:
tale operazione comporterà un maggiore costo, ma metterà al riparo da numerose insidie e da questioni che potrebbero sorgere in capo alla casa successivamente alla stipula dell'accordo preliminare ( ad esempio ipoteche, pignoramenti immobiliari ecc.). E' opportuno chiedere il preventivo dei costi di tali operazioni, -qualsiasi acconto o caparra in sede di compromesso dovrà essere corrisposto a mezzo assegno " non trasferibile" intestato esclusivamente al proprietario venditore ( o ad ogni singolo proprietario pro quota). -cercare di ottenere la consegna della casa qualche giorno prima della stipula del rogito definitivo di compravendita, previa consegna del saldo del prezzo nelle mani del notaio (a garanzia del pagamento): ciò consentirà di guadagnare tempo ( ad esempio per le operazioni di allaccio di utenze) e di diventare proprie-
tari senza problemi. -prima di comprare è consigliabile esaminare se ricorrono o meno i presupposti o meglio i requisiti soggettivi e oggettivi per godere dell'agevolazione "prima casa". Il risparmio di imposta è notevole. -se si acquista come "prima casa " avendo venduto la precedente prima casa da meno di un anno, si ha la possibilità, in occasione di un nuovo acquisto, di recuperare l'imposta di registro pagata originariamente, -chiedere se sia prevista una penale per ogni giorno di ritardo nella consegna dell'appartamento rispetto alla data concordata, che potrà essere detratta dal prezzo finale, -farsi consegnare sin dall'inizio il regolamento di condominio e il recapito dell'amministratore del condominio per conoscere eventuali morosità del venditore, eventuali delibere assembleari pregiudizievoli (che potrebbero incidere sul prezzo dell'affare) e comunque per comunicare il proprio acquisto onde consentire una corretta ripartizione delle spese e l'effettuazione dei relativi conguagli.
13
Lunedì 20 aprile 2009
LAVORO E PREVIDENZA a cura di Antonino Nicolò
TELEFONO E FAX: 0965/621036 E-MAIL: toniconc@libero RISPOSTE AI QUESITI PREVIDENZIALI DEI LETTORI
Aspettativa lunga per assistere il genitore Storica decisione della Corte costituzionale: le condizioni per usufruirne di SERGIO D’ONOFRIO PER assistere un genitore gravemente handicappato, il lavoratore può stare a casa anche due anni di seguito senza rimetterci il posto, lo stipendio e i contributi per la pensione. Lo ha stabilito la Corte costituzionale che con la sentenza 19/2009 ha ulteriormente allargato le maglie per questo tipo di congedo, previsto dal decreto legislativo 151/2001 (Testo unico sulla maternità). Finora infatti ne hanno potuto usufruire coloro che avevano la necessità di assistere i figli, il coniuge e i fratelli se orfani i o figli di genitori totalmente inabili. In futuro non si possono essere escludere altri interventi della Consulta sulla materia per altre situazioni meritevoli di tutela. Potrebbe essere il caso, per esempio, dello stesso portatore di handicap che, se lavoratore dipendente, potrebbe avere la necessità di fruire del congedo di due anni in sostituzione del permesso mensile di tre giorni o di quello giornaliero di due ore. LE CONDIZIONI - Per i genitori gravemente handicappati il figlio convivente può ottenere congedo se si verificano le seguenti condizioni. Si chiede anzitutto che in famiglia non ci siano altre persone in grado di prendersene cura. Se sposato inoltre non deve essere convivente con il coniuge o nel caso in cui ciò si verifichi quest'ultimo non deve svolgere attività lavorativa anche autonoma. È motivo di esclusione anche la convivenza con fratelli e sorelle. Una volta ottenuto, il congedo può essere fruito anche in modo non continuativo. In caso di settimana corta il frazionamento giornaliero, escludendo il sabato e la domenica, è possibile solo se tra un periodo e l'altro di congedo c'è una ripresa dell'attività. Chi usufruisce del congedo biennale non ha diritto nello stesso periodo al permesso di tre giorni al mese, previsto dalla legge 104/92. I due benefici sono infatti incompatibili. Nulla vieta però al lavoratore di fruire dei tre giorni di permesso mensile una volta esaurita l'aspet-
LAVORATORE A PROGETTO Seguo con interesse la rubrica previdenziale del QUOTIDIANO e vorrei sapere se i contributi versati in qualità di lavoratore a progetto (secondo la legge Biagi) possono determinare i due anni di assicurazione necessari per beneficiare dell'indennità di disoccupazione involontaria. C. SALVIA - PICERNO Purtroppo per lei, la risposta è negativa. Per il seguente motivo: i contributi versati nella gestione separata prevista dalla legge 335 /95 (art. 2, comma 26) non coprono l'assicurazione contro la disoccupazione involontaria.
CONTRIBUTI NON VERSATI Mia sorella, nata a dicembre 1951, avrebbe potuto maturare a marzo 2009 i requisiti per la pensione di anzianità, quale lavoratrice dipendente. Il problema nasce dal fatto che il primo datore di lavoro della sua carriera non le ha versato 14 mesi di contributi, ormai prescritti. Le conviene chiedere il riscatto oneroso, considerato che ha in mano documenti dell'epoca che certificano la sua attività? Quando le potrebbe costare? In tal modo potrebbe andare in pensione? B. LACETRA - RIONERO Il calcolo per il riscatto oneroso è abbastanza complesso ed è bene che lo faccia fare con le procedure informatiche dell'Inps, che tengono conto di tutti i fattori utili nel caso concreto. Il mio consiglio è sempre quello di fare domanda al più presto e
Inpdap, al via i recuperi fiscali DA aprile ripartono i recuperi a carico dei pensionati Inpdap che nel 2008 hanno usufruito indebitamente delle detrazioni di imposta per i familiari a carico. Il debito si è formato perchè dal 2008 il pensionato ne può beneficiare a condizione che invii ogni all'ente di previdenza un'apposita richiesta. Poiché in molti casi ciò non è avvenuto, l'Inpdap in sede di conguaglio fiscale ha recuperato sulla rata di febbraio 2009 le somme nel frattempo attribuite per detrazioni fiscali.Considerato che la trattenuta incide in misura significativa sull'importo della pensione i recuperi sono stati sospesi nel mese di marzo anche per riesaminare le situazioni in cui la dichiarazione, regolarmente presentata, non è pervenuta agli uffici dell'ente. Nel caso in cui il debito non è stato azzerato con il recupero sulla rata di febbraio, l'Inpdap ha deciso, d'accordo con l'Agenzia delle Entrate, di trattenere ai pensionati le somme restanti sulle rate da aprile a dicembre con una maggiorazione dello 0,5% a titolo di interessi. tativa lunga. QUANTO SI RICEVE - Per le giornate di assenza dal lavoro il dipendente che assiste il familiare gravemente handicappato ha diritto ad un'indennità pari alla retribuzione annuale che percepisce normalmente entro un tetto, aggiornato annualmente con gli indici Istat sul costo della vita. L'importo, pari a 43.276,13 euro nel 2009, comprende anche la quota per la copertura pensionistica con i contributi figurativi. Ciò significa in altri termini che il lavoratore a fine anno potrà contare su una cifra inferiore, fissata in 32.538 euro. L'indennità viene anticipata dall'azienda che poi ottiene il rimborso dall'INPS, conguagliando la somma con i
decidere di pagare o meno quando conoscerà l'ammontare dell'onere economico. La richiesta, infatti, non ha carattere vincolante per gli interessati. Se dovesse accettare il riscatto, la sua posizione assicurativa guadagnerebbe i 14 mesi necessari per la pensione.
QUATTORDICESIMA E INVESTIMENTI A proposito della quattordicesima mensilità, introdotta con la legge 127/2007, vorrei conferma che, nel computo dei redditi sono compresi anche quelli provenienti da investimenti di capitali, come BOT, CCT, ecc. S. BAGNULO - BALVANO Sì, sono compresi. Chi non li dichiara corre il rischio di dover restituire, con gli interessi, quanto indebitamente percepito.
FINE RAPPORTO DELLA COLF Mia madre ha quasi 80 anni e, per alleviarle le fatiche di casa, da circa 15 anni abbiamo assunto una colf a ore
(12 settimanali), che non ha voluto un formale contratto. E' stata sempre retribuita ed assicurata secondo le regole del settore. Ora vorrebbe licenziarsi, perché la propria figlia, residente a Milano, è in attesa del primo figlio. Ci ha chiesto il pagamento del trattamento di fine rapporto.Come potremmo calcolarlo? P. D. - GENZANO L. Il metodo più semplice e più seguito è quello di determinare l'ultima retribuzione mensile corrisposta, tenendo conto delle ore lavorate mediamente nel mese (52) e moltiplicarla per il numero di anni di anzianità (15).
RISCATTO SECONDA LAUREA Prevedo già la risposta ad un quesito che mi preme, ma la chiedo lo stesso, per essere definitivamente sicuro. Ho due lauree, la prima riscattata. La seconda conseguita mentre lavoravo (e quindi il datore di lavoro, in quel periodo, mi versava i contributi). Esiste qualche forma di riscatto ulteriore anche per la se-
Viene fatto salvo comunque un importo pari al doppio del trattamento minimo dell'Inps(916,40 euro). Fermo restando che se a fine anno il debito di imposta non sarà stato del tutto recuperato, l'importo residuo dovrà essere versato all'agenzia delle entrate entro il 15 gennaio del 2010 .L'importo a debito e le modalità di recupero sono indicate in una lettera che l'Inpdap ha inviato a tutti i pensionati interessati , specificando che l'accettazione anche tacita della stessa autorizza la trattenuta delle somme dovute sulle rate mensili.Si ricorda che per l'anno 2009 i pensionati potranno usufruire delle detrazioni fiscali per familiari a carico a condizione che entro il 15 aprile prossimo presentino alle sedi provinciali dell'Inpdap l'apposita dichiarazione che è stata inviata a domicilio insieme al modello CUD. Per la compilazione e la consegna del modello , gli interessati potranno avvalersi dei Caf e dei professionisti convenzionati che svolgeranno il servizio gratuitamente. contributi versati mensilmente per gli altri dipendenti. LA DOMANDA - Il lavoratore ha diritto ad usufruire del congedo entro 60 giorni dalla richiesta. Questa va presentata sul modello Inps "Hand 4" (disponibile anche sul sito dell'ente) in duplice copia, una delle quali con il timbro dell'ente viene restituita poi all'interessato per la successiva consegna all'azienda. Se il datore di lavoro e l'Inps non ne sono già in possesso, alla domanda va allegata la documentazione (anche in copia dichiarata autentica ) sullo stato di gravità dell'handicap, rilasciata a suo tempo dalla Commissione medica della ASL.
conda? N. LAGUARDIA - MATERA
vantaggio per i pensionati.
I suoi dubbi sono fondati. La risposta è ovviamente negativa. Infatti, lo scopo del riscatto di un periodo temporale è quello di coprire buchi assicurativi. Cosa che non si realizza nel suo caso.
PREVIDENZA COMPLEMENTARE
CALCOLO CONTRIBUTIVO Alcuni mesi addietro, rispondendo ad un lettore che aveva in programma di andare in pensione nel 2008, optando per il calcolo contributivo, lei indicava una perdita stimabile attorno al 15-20% rispetto al calcolo retributivo. Vorrei un chiarimento su questo punto: il 15 - 20% di perdita viene considerato al netto o al lordo degli oneri sociali e fiscali? Infatti, a mio avviso, se il calcolo viene fatto sul lordo la perdita economica si traduce in un ulteriore 10%. C. G.- LAVELLO Il confronto va sempre fatto al lordo dell'Irpef. Tenga anche presente, però, che sulla pensione non si pagano contributi previdenziali. E ciò è un indubbio
Sono impiegato da 12 anni e finora ho lasciato il mio TFR in azienda. Da luglio prossimo vorrei aderire ad un fondo di previdenza complementare. Verrà trasferito tutto il trattamento di fine rapporto finora maturato? M. DOLCE - PIGNOLA No, soltanto il TFR futuro, ossia quello che matura dopo la sua effettiva adesione al Fondo. Il precedente rimane presso l'Azienda, finchè dura il rapporto di lavoro.
Debiti contributivi in saldo LA continua discesa dei tassi di interesse agevola chi è rimasto indietro nel versamento dei contributi previdenziali. Con la nuova misura (1,5%)del tasso ufficiale di riferimento (Tur)fissato dalla Banca centrale europea sulle rateazioni concesse dal 14 marzo in poi sarà applicato un tasso del 7,5%, pari al Tur maggiorato di 6 punti. Dalla stessa data è scattato anche un aggiornamento delle sanzioni civili per le diverse situazioni debitorie. 1) Per il ritardato pagamento delle inadempienze contributive denunciate spontaneamente entro l'anno e pagate nei 30 giorni successivi il tasso è pari al Tur maggiorato di 5,5 % e quindi del 7% su base annua; 2) Per il mancato pagamento dei contributi accertati dall'ente, denunciati dagli interessati oltre un anno dalla scadenza ,oppure denunciati entro l'anno ma non pagati nei successivi 30 giorni ,il tasso è pari al 30% annuo. 3) Per le inadempienze dovute ad incertezze connesse a contrastanti orientamenti giurisprudenziali o amministrativi il tasso è pari al 7%,a condizione che il pagamento avvenga nei termini fissati dall'ente previdenziale. 4) Per i fallimenti e le altre procedure concorsuali ,la sanzione può essere ulteriormente ridotta ma non può scendere al di sotto del limite fissato per gli interessi legali, che attualmente è pari al 3% su base annua.
anni di laurea? S.GIORDANO-AVIGLIANO
CONTRIBUTI PER 26 ANNI Sono nato nel 1951 ed ho al mio attivo, alla data del 31 dicembre 2008, contributi versati per 26 anni. Ho iniziato a lavorare “regolarmente” solo nel 1980. La mia pensione sarà liquidata col sistema misto. Cosa accadrebbe se riscattassi i 4
Una circostanza molto favorevole a lei. Supererebbe, alla data del 31 dicembre 1995, la soglia dei 18 anni di contributi e la sua pensione sarebbe calcolata col metodo retributivo, molto più conveniente. Approfitti della favorevole normativa introdotta a gennaio 2008 (rateazione fino a 10 anni, senza interessi).
AVVISO AI LETTORI LAVORO E PREVIDENZA -risponde Antonino NICOLO’ PER QUESTA RUBRICA I LETTORI POSSONO TELEFONARE OGNI VENERDI’, DALLE ORE 10 ALLE ORE 12, AL NUMERO 0965/ 818768
Potenza 14
Lunedì 20 aprile 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309 Matera
Istituzioni
Arte
Comune
Archivio
Seduta di Consiglio
Esposizione
Continuano i lavori al Grande Albergo
Apertura della mostra “Il colore del passato”
Progetto metropolitana, Agatino Mancusi accusa l’amministrazione di inadeguatezza
L’Udc attacca sulla viabilità Ed elogia il progetto elaborato dal circolo Angilla Vecchia Progetto di Teri Volini e Delta Un’immagine di via Roma
L’UDC di Agatino Mancusi accusa la maniera in cui il Comune di Pptenza ha gestito il progetto metropolitana. In una nota inviata alla stampa spiega: «Lo studio di fattibilità per la risoluzione delle interferenze arrecate dal servizio metro sulla viabilità stradale e pedonale a Potenza in via Angilla Vecchia, via Calabria e via Roma, presentato al Circolo Angilla Vecchia è un contributo serio, di spessore tecnico a supporto della città capoluogo di regione che andrebbe sostenuto con convinzione dall’ amministrazione comunale al fine di evitare ulteriori disagi agli abitanti delle zone interessate e non solo». Per il segretario regionale del
partito «il fatto che sia stata un’associazione culturale, grazie al lavoro del suo presidente Vincenzo Fierro, a interessarsi di come risolvere l’angusto e fastidioso problema della persistente chiusura dei passaggi a livello su alcune arterie strategiche della città è il segno tangibile della disattenzione e della trascuratezza della civica amministrazione che avrebbe dovuto affrontare e superare il problema con accorgimenti a realizzare un circuito metropolitano utile ai cittadini senza creare i disagi attuali». Il Circolo, invece, aggiunge Mancusi «ha saputo intelligentemente indicare alla Politica ed alla pubblica amministra-
zione la possibilità di progettare insieme alle intelligenze locali di giovani e validi professionisti, una città più moderna che sappia coniugare in maniera efficiente e non approssimativa viabilità stradale, pedonale e ferroviaria». L’Unione di Centro nel plaudire l’iniziativa e il lavoro svolto dai tecnici con passione civile al servizio della città, ha assicurato il suo impegno ad inserire il progetto presentato, tra i punti del programma elettorale delle prossime elezioni comunali e a sostenerlo con convinzione con i propri rappresentanti che saranno eletti in seno alla civica amministrazione.
DEGUSTAZIONI Vini doc, ritorna il Sagrantino day international ANCHE quest’anno torna l’appuntamento primaverile con il “Sagrantino Day International”. La degustazioni è organizzata dal Consorzio di Tutela Vini Montefalco, dall’associazione italiana Sommelier e Worldwide Sommelier Association per degustare il vino umbro. L’evento si svolgerà in contemporanea in 43 città (14 sono all'estero, le altre 29 in Italia) con oltre 4 mila sommelier internazionali. Anche a Potenza oggi pomeriggio dalle 17.30 presso il Grande Albergo si degusteranno sei tra le migliori etichette di Montefalco Sagrantino Docg, in abbinamento a prodotti tipici messi a disposizione dal Consorzio di Tutela. Obiettivo della manifestazioneè di presentare il Sagrantino di Montefalco Docg e il Montefalco Doc a un pubblico qualificato, interno ai canali della ristorazione, di enoteche e
hotel. La degustazione “alla cieca” coinvolgerà oltre 40 sommelier e sarà guidata da un relatore dello stesso Consorzio, affiancato da Eugenio Tropeano, degustatore ufficiale Ais Basilicata e dal sommelier Michele Delisa che terrà un mini seminario sugli effetti salutistici del vino. A fine degustazione i sommelier dovranno rispondere a un questionario sulla percezione organolettica del vino, fornendo dati e valutazioni che il Consorzio di Tutela elaborerà in collaborazione con l'Università di Firenze. I partecipanti si ritroveranno a cane per degustare gli altri prodotti del territorio umbro sapientemente cucinati dalla chef Pasquale Conte. Iranna De Meo
Studenti a scuola di “bella terra” CONTINUANO gli impegni della land artista Teri Volini e il centro d’Arte e cultura Delta. Insieme hanno deciso di ritornare nelle scuole per portare avanti il progetto “La Bella Terra”, finanziato dall’Aato uno (Azienda Ambito Territoriale ) e dal Consiglio Regionale per la Basilicata. Nella seconda fase i ragazzi della scuola media Giacomo Leopardi e della scuola elementare Santa Maria avvieranno riflessioni sul lavoro svolto finora. Mentre continuano a compiere le proprie virtuose azioni nei confronti della madre terra, trascrivendole sul diario verde, i giovani proseguiranno anche a “ri-formare” il pianeta con il Mandala della Terra Verde. Il progetto si amplia ulteriormente con l’invito rivolto agli artisti sensibili alle problematiche ambientali, a partecipare in sostanza alla Bella Terra. Realizzando un proprio diario verde, scegliendo liberamente dimensione e tecnica in vista di una mostra. Le opere dovranno essere inviate entro metà maggio. Per partecipare basta inviare una mail agli indirizzi www.terivolini@hotmail.com, oppure isabellaterra@yahoo.it. In sostanza nella seconda parte del progetto “La bella terra”, patrocinato da Ato 1 Rifiuti e dal Consiglio Regionale della Basilicata, ed a cura del Centro Arte e Cultura Delta, i giovani alunni della scuola media Giacomo Leopardi e della scuola elementare di Santa Maria. Mentre continuano a compiere quotidianamente le proprie azioni virtuose per la Madre Terra. Trascrivendole in un diario verde, nella seconda fase si concentreran-
no anche sulla scrittura del Mandala della terra verde. Teri Volini ha dichiarato: «Per scrivere il Mandala della Terra Verde, che è una rappresentazione simbolica del mondo e si presenta come un cerchio al cui interno sono disegnati tanti altri cerchi, si chiede di riflettere sul futuro della terra, di meditare e concentrarsi per aprire la mente e il cuore e scrivere all'interno di cerchi parole propositive per il pianeta. E’ importante-continua Volini, in veste di visiting professor-infatti che gli alunni prendano coscienza dei significati veri delle parole e del senso di questa loro scrittura. Il Mandala è molto importante e particolare perché in esso sia i continenti che gli oceani saranno disegnati con parole di luce, scritte con il colore verde per augurare alla terra di ritornare sana e pulita». Grazie all'aiuto dell’esperta di storia dell’arte Stefania Lapenta, Teri Volini ha spiegato ai bambini la “potenza” delle parole. Per far comprendere ai giovani l'importanza delle vibrazioni positive che possono produrre le parole è stata illustrata ai giovani la teoria dello scienziato giapponese Masaru Emoto. Quest’ultimo ha dimostrato come gli elementi naturali, e in particolare l'acqua, reagiscano in maniera differente, (armonica o disarmonica ), alle parole positive o negative a cui sono sottoposte. Lo scienziato ha osservato i cristalli dell’acqua al microscopio. In maniera tale da poterne cogliere la perfezione e la disarmonia a seconda delle parole positive o negative. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
18 Potenza
Lunedì 20 aprile 2009
ANTICA OSTERIA
Le mani pulite di Di Pietro
MARCONI
0971-56900
AL DUOMO
0971-24848
MIMI’ DUE TORRI
0971-37592 0971-411661
FILO D’ORO
0971-59245
LA TETTOIA
0971-24123
TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO
0971-471312
AMBROSIA
0971-34501
LA PRIMULA AL NORD
0971-58310 0971-480025
AL POGGIO
0971-472137
BACCO
0971-410220
FUORI LE MURA
0971-25409
LA FATTORIA
0971-34680
LE ARCATE MOZART
Emilia augura ad Ilia un felice e sereno quindicesimo compleanno!!
0971-51465 0971-441295
NINFE
0971-51465
LE ARCATE
0971-51465
PANE E PEPERONCINO
FARMACIE TURNO NOTTURNO 19 APRILE Diamante............................... 0971/22532 Via Pretoria, 165
Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa
0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510
0971-445470
TOURIST
0971-411396
LA TRATTORIA SARRICCHIO
Luoghi del sentimento RIMARRA’ aperta fino al prossimo 3 maggio, nelle scale mobili di via Armellini, la mostra d’arte contemporanea “Luoghi del sentimento”. Sei i pittori in mostra: Michelangelo D’Auria, Alfredo Di Bitonto, Eleonora Grieco, Luciano Gruosso, Vito Palladino, Anna Maria Verrastro. In esposizione anche una preziosa collezione di fotografie di Potenza antica a cura di Michele Di Pietro. La rassegna d’Arte contemporanea propone un percorso visivo nello scenario paesaggistico, visioni di architetture monumentali, scorci naturali o cosmici, surreali, solitari, spazi urbani o campestri catturati durante viaggi e spostamenti, o facenti parte del vissuto interiore degli artisti che li hanno trasformati in racconti pittorici nell’intento di fermare su tela il “genius loci” o “spirito del luogo”.
Conservatorio e scuola VENERDI’ 24 aprile alle ore 9 e 30 nel Conservatorio G. Da Venosa di Potenza, il conservatorio incontrerà la scuola. L’iniziativa dal titolo “Gesualdo” che nasce da un’idea di Roberto Grisley è rivolta ai bambini del secondo ciclo della scuola elementare è un gioco per imparare a fare esperienza della musica divertendosi. Il gioco (una sorta di gioco dell’oca) costituisce l’intelaiatura per trasmettere ai bambini contenuti didattici ed allo tempo fare esperienza dal vivo delle principali competenze relative alla musica. Tra gli scopi vi è anche quello di far comprendere ai bambini che per capire la musica non servono particolari competenze, ma solo un orecchio attento alle esecuzioni e ai giochi che saranno via via proposti dagli studenti del conservatorio con musica dal vivo e con altri enigmi musicali e curiosità. Un appuntamento da non perdere.
•DON BOSCO• Milk 19.30 - 21.30 •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Questione di cuore 17.20 - 19.30 - 21.40
Io &Marley 21.30 Sala 5 Duplicity 21 Sala 6 Fasta & furious 16.30 - 18.30 - 20.30 - 22.30
Sala 2 Gli amici del bar..... 17.30 - 19.30 - 21.30
Sala 7 Disastro a Hollywood 18 - 20.10 - 22.20
Sala 3 Sbirri 18 - 20 - 22 Sala 4 Dragonball evolution 17 - 19
•DUE TORRI• L’ultimo crodino 19 - 21
PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San Carlo
0971-310310 0971-612564
0971-44462765
AL DRAGO
0971-53176 0971-444072
TRIMINIEDD
0971-55746
TRE MARI
0971-56032
AMBULANZE
L’INIZIATIVA
Margarete al Teatro nuovo POTENZA - Una splendida esibizione, un percorso ritmico fatto di luci, suoni incandescenti e stravagante gestualità. E’ stato questo il clichè della parodia tutta danza e emozioni portata in scena sabato sera presso il Teatro Nuovo del Seminario maggiore di Potenza, nell’ambito della stagione teatrale 2008/2009 organizzata dal centro europeo di drammaturgia “Il teatro per tutti”. Margarete, studio del Faust da Marlowe Goethe a Kierkegaard, la cui drammaturgia e coreografia è stata curata da Aurelio Gatti ha letteralmente incantato i presenti. Un vero e proprio elisir di sentimenti, in cui Margherita in Marlove non esiste. Il problema è tutto di Faust e di Faust. Nella visione di Goethe Margherita è un caso di convergenza di arte e vita, la donna non è tanto individuata, quanto individuante. Un percorso selettivo, movimentato da una serie di acrobazie che hanno tenuto con il fiato sospeso i presenti. Un letto, una conca di ferro, le luci sinuose hanno fatto rivivere una parodia dalle intense e sublimi espressioni artistiche. Il gruppo teatrale, guidato in scena splendidamente da Cinzia Maccagnano, ha fatto della sublimazione stessa della donna, sempre al centro delle attenzioni il punto focale di una serata che ha visto nei “flash” di riconoscimento e di gratitudine nella donna il vero e proprio percorso lirico e ondeggiante. Il segreto svelato, Margherita, ritratta spesso in spazi chiusi e asettici fa breccia e fa valere il suo passionale trasporto. Faust è dannato per Marlowe, o addirittura redento. Una parodia di grande effetto scenico, quella coordinata da Au-
Due momenti della reppresentazione al Teatro nuovo del Seminario maggiore
relio Gatti e dalla Mda Produzioni. Un vero e proprio biglietto da visita per la danza teatrale e le espressioni del corpo, intese come sentimento, dannazione, trasfigurazione e polimorfismo teatrale. L’evento è andato in scena grazie all'organizzazione del Centro Europeo di Drammaturgia, dalla Provincia di Potenza, dal Comune di
Potenza, dalla Regione Basilicata, dall'Azienda Regionale per il Diritto allo Studio degli Universitari, dalla Basilicata Turistica, dal ministero per i Beni e le Attività Culturali. Il prossimo appuntamento con la stagione “Il teatro per tutti 2008/2009” è fissato per venerdì 24 aprile con Grazia Scuccimarra che sarà in scena con Zittotu.
Potenza e provincia 19
Lunedì 20 aprile 2009
Il sodalizio vede la partecipazione delle associazioni presenti nella città federiciana
Il centro di Melfi come Londra Presentato dal forum “Melfi plus” un progetto di rilancio del borgo antico MELFI - Il centro di Melfi come quello di Londra. Non non è un progetto avvenieristico ma è la proposta avanzata dal forum “Melfi plus” che è stato presentato nei giorni scorsi presso l’aula consiliare Nitti Bovet al comune di Melfi. Il forum che ha messo nero su bianco il progetto è l’insieme di tutte le associazioni melfitane che si sono date appuntamento per cercare di offrire un contributo sostanzioso di idee e progetti inerenti alla questione centro storico. Alla manifestazione era prevista anche la presenza di Sabino Altobello e di Vito De Filippo. Entrambi non hanno potuto prendere parte all’evento che comunque ha avuto una numerosa partecipazione di pubblico. Ma in che cosa consiste il progetto. Gli interventi che si sono succeduti nel corso della serata hanno dato una precisa idea di quello che si intende fare. Il progetto principale consiste nella creazione di una sorta di tronco centrale costituito dalla via principale dello shopping che dovrebbe restare strada adibita alla vendita al dettaglio. L’idee vede poi diverse ramificazioni che si snodano per tutte le vie del borgo antico in cui si interebbe sviluppare attività collaterali legate all’artigianato, ai prodotti tipici, mestieri antiche e a tutto ciò che occorre per far si che venga valorizzata al meglio l’intera zona. E’ stato portato ad esempio quello che è accaduto nel centro di Londra. Un esempio che nel suo piccolo potrebbe anche essere riproposto nella città federiciana. La questione centro storico di Melfi, dunque, ritorna d’attualità. Una questione che nei mesi scorsi ha visto in prima linea diversi commercianti pronti a difendere il futuro del borgo antico. Sulla questione, nei giorni scorsi, sono interven-
Aias di Muro, rischio licenziamento
Il centro storico di Melfi
tuti i consiglieri comunali socialisti Francesco Pietrantuono e Livio Valvano. «Le iniziative spontanee sul tema centro storico dei rappresentanti delle associazioni, sono il segno evidente di una crescente consapevolezza e maturità che vede sempre più protagonista il tessuto sociale, culturale ed economico della città. Merita particolare attenzione l'iniziativa che si sta concretizzando intorno al Forum “Melfi-plus”, che vede impegnati validi professionisti ed esponenti del mondo dell'associazionismo melfitano, iniziativa che sicuramente porterà un contributo di idee rilevante per l'azione politica dell'amministrazione comunale».
MURO LUCANO - Torna di stringente attualità la questione dei lavoratori Aias di Muro Lucano. Il coordinamento del Pd, in una nota, fa sapere della «comunicazione di licenziamento degli operatori del trasporto dei ragazzi portatori di handicap» e che questo stato di cose «preoccupa le famiglie e gli stessi operatori di Muro Lucano». Sembra aver fatto un passo indietro di due mesi quando i lavoratori scesero in piazza contro un annunciato licenziamento di alcuni lavoratori di stanza proprio a Muro Lucano. Una situazione che torna a essere esplosiva. «Le famiglie muresi interessate, - recita la nota del coordinamento del Pd hanno potuto usufruire per sette anni, del servizio di trasporto messo a disposizione dall’Aias di Potenza dei ragazzi dalle proprie abitazioni al Centro di riabilitazione, assicurando la l’accompagnamento sul pulmino».
L’incontro in Regione dell’Aias del marzo scorso
« Le difficoltà economiche dell’Aias - continua minacciano di interrompere questo servizio. Le Istituzioni regionali non rispondono alle richiesta dell’Organismo ed il Comune di Muro Lucano si è tirato fuori da qualsiasi intervento. Come sempre le famiglie sono sole vivendo con l’angoscia di chi ha bisogno il problema». « Dov’è la tanto ventilata
“sensibilità” per le persone che vivono le difficoltà dell’handicap? Dove sono gli interventi di cui tanto si parla a favore delle famiglie?» «Alle Istituzioni Regionali competenti si chiede un intervento immediato e straordinario. Al Presidente dell’Aias si raccomanda tutta la sensibilità che lo contraddistingue, per il lavoro che svolge, facendo riprendere il servizio finora prestato, bloccando i licenziamenti che provocano tante difficoltà, confidando in una soluzione definitiva affidata alla prossima Amministrazione Comunale». «Ai nostri organi di Partito - conclude la nota - raccomandiamo il massimo della vigilanza e la raccomandazione di non sottovalutare queste problematiche che comunque restano anche i nostri problemi, se vogliamo distinguerci dagli altri come Partito impegnato per affrontare e risolvere le difficoltà della gente».
Corleto Perticara Dibattito a più voci organizzato da Idv
«Migliorare la strada statale 92 per uscire dall’isolamento»
Un momento dell’incontro
CORLETO PERTICARA Sono possibili nuove soluzioni viarie nell'area della valle del Sauro per uscire dall'isolamento infrastrutturale, all'indomani della “bocciatura” della famigerata strada Saurina? Il gruppo consiliare “16 agosto 1860 - Italia dei Valori” di Corleto Perticara ha risposto positivamente
a questo quesito nel corso di un convegno, organizzato nella serata di sabato scorso, presso il Palazzo degli Uffici del centro saurino. Torna dunque d’attualità la questione viaria. Un Punto focale per lo sviluppo dell’intera zona da troppi anni isolata dal resto della regione.
«Dopo il taglio dei duecento milioni di euro destinati al progetto Saurina ha puntualizzato nel corso del dibattito Domenico Brancieri, consigliere comunale di Corleto Perticara - l'unica soluzione per fronteggiare l'attuale isolamento è rappresentata dal miglioramento della strada statale 92». Questa arteria viaria, infatti, collega Corleto Perticara e gli altri comuni del Sauro con il capoluogo di regione. Purtroppo, però, la distanza tra i due centri (Corleto e Potenza) è notevole, perché raggiunge i sessanta chilometri; inoltre, la Ss 92 presenta tortuosità di ogni genere: curve strette in più punti, tor-
nanti a rischio idrogeologico (nelle vicinanze dell'abitato di Laurenzana) e attraversa un valico (“Sella Lata”) alto milleduecentoquaranta metri sul livello del mare. Grazie ad un preliminare di progetto presentato dai tecnici Costantino e Sonia Toce, si ridurrebbero notevolmente le distanze tra la valle del Sauro e Potenza. Infatti, stando a quanto dichiarato dai due tecnici, la strada statale 92 verrebbe ampliata e migliorata tenendo conto delle zone a rischio idrogeologico. Verrebbero eliminate tutte le curve esistenti e la sede stradale passerebbe dagli attuali sei metri a nove metri di larghezza.
La lunghezza dell'arteria (tra Corleto Perticara e Potenza), invece, verrebbe ridotta di ben quindici chilometri, passando a quarantaquattro chilometri dagli attuali cinquantanove. Il progetto presentato da Costantino e Sonia Toce comporterebbe una spesa di circa quaranta-cinquanta milioni di euro (esattamente un quarto dei fondi destinati alla Saurina). Nel corso dell'incontro, a cui hanno partecipato anche Aldo Michele Radice (coordinatore regionale dell'Idv), Antonio Autilio (assessore regionale alla Formazione) e Nicola Demma (responsabile cittadino dell'Idv), non sono mancate alcune stoccate indiriz-
zate al mondo della politica sempre inerenti alla vicenda Saurina, alla vigilia della prossima tornata elettorale. Il capogruppo in consiglio comunale dell'Idv di Corleto Perticara, Giuseppe Lettieri, ha definito la storia della Saurina «un'autentica beffa. Più di qualche politico di turno ha fatto la propria fortuna sulla questione Saurina, che per le istituzioni di Potenza oggi non esiste più. Durante la prossima campagna elettorale ci propineranno ancora la famigerata Lauria-Candela e si tratterà dell'ennesima menzogna perché mancano i fondi». Donato Pavese provinciapz@luedi.it
RIONERO IN VULTURE di ROCCO GRAVINA* RIONERO - E' doveroso ricordare il Generale Nicola Russo a distanza di 50 anni dal suo rientro in Patria (1954) dall'infuocato internamento dei lager dell'ex Urss staliniana, è anche doveroso ricordare la sua scomparsa cinquant'anni orsono avvenuta in Roma il 20 aprile 1959. Egli nacque a Rionero in Vulture il 22 ottobre 1897, figlio di Giovanni (commericante e di Farano Caterina). Frequentò le scuole medie inferiori presso l'Istituto Tecnico di Melfi e successivamente le scuole medie superiori nella vicina Lacedonia (Avellino) dove conseguì la maturità magistrale. Al compimento del ventesimo anno di età, il giovane Nicola Russo venne chiamato alle armi e destinato sul fronte albanese per frequentare il corso Allievi Ufficiali, proprio quando l'Esercito Italiano era impegnato nella difesa delle nostre coste Adriatiche, minacciate dagli Austrungarici già stanziati in Albania. Al completamento del corso conseguì il grado di
In ricordo del generale Nicola Russo aspirante Ufficiale nel maggio 1918 e per le sue ottime attitudini militari, conseguì la nomina a Sottotenente e l'anno successivo a quello di Tenente, combattendo in Albania, proprio nel Reggimento di Artiglieria da Campagna nel quale aveva trovato gloriosa morte il suo concittadino Capitano Michele D'Angelo, caduto a Derna il 3 marzo 1912 e decorato di medaglia d'oro al valore militare. A guerra finita, Nicola Russo, partecipò al concorso, per esami, d'insegnante elementare e nel contempo vinse il concorso ad Ufficiale in servizio permanente effettivo nel Regio Esercito per il quale egli aveva una vera e propria vocazione. Russo, con il grado di Tenente Colonnello, combattè sulla piana del fiume Don in Russia ed ivi si distinse con decisione e coraggio e qui fu catturato e fatto prigioniero dall'Armata Rossa al comando del generale Georgj Zukov. Ma la dura
prigionia fece emergere le sue eccezionali qualità di grande soldato e autentico italiano di razza lucana. Nei primi tempi dell'internamento lo chiamavano col grado che egli rivestiva, ma poi, tutti a poco a poco cominciarono a chiamarlo “zio Nicola” ed egli ne era contento. Narrano di lui una quantità di episodi significati. Per la fierezza del suo carattere fu trasferito da un campo di concentramento all'altro fino all'infernale triste e lacrimoso campo n° 167 da cui, come tutti sanno, si passava direttamente al cimitero. Anche in questo campo egli diede rinnovata prova del suo valore. Era instancabile, inesauribile nell'argomentare e nello stesso tempo fu esemplare nel contegno, forte e dignitoso anche quando ebbe ad ammalarsi fino a subire la perdita di un occhio, e quindi la prigionia divenne ancora più dolorosa. Ma fu ancora più dolorosa quando alcuni no-
stri connazionali, indegni di essere considerati tali, cominciarono l'opera di delazione contro i loro camerati di sventura. Vittima di queste anime fu il colonnello Russo che continuava instancabilmente a mantenere alto l'onore della Patria lontana. Chi erano - tanto per chiarire - i delatori innanzi specificati? Essi erano quei poveri ingenui militari del nostro esercito che cedettero in un uomo - opportunista - con il nome di battaglia “Ercole Ertoli” e quando gli era comodo “Mario Correnti2 e questi non era che Palmiro Togliatti al servizio di Giuseppe Stalin e futuro Segretario generale del Partito Comunista Italiano nell'immediato dopo guerra che durante la sua permanenza nell'Unione Sovietica fece del tutto per ritardare, nel 1945 il rimpatrio dei nostri prigionieri di guerra allo scopo di non farli partecipare alle elezioni per l'Assemblea Costituente e per il referen-
dum popolare (Monarchia/Repubblica). Dopo oltre undici anni di dura prigionia egli fu rimpatriato nel mese di febbraio del 1954. Si spense a Roma il 20 aprile 1959. Il suo funerale fu un apoteosi: attorno a lui accorsero da tutte le parti d'Italia, i suoi artiglieri, gli insigniti di medaglie d'oro al Valore Militare ed i suoi conterranei. Chi scrive ebbe l'onore di averlo conosciuto di persona nel 1956-1957 quando Egli comandava il 13° Reggimento Artiglieria Semovente alla Caserma “Macao” al Castro Pretorio in Roma ed ivi, per circa un'ora, si parlò del fronte russo del quale Egli era stato uno dei tanti lucani che hanno onorato la Patria nelle gelide steppe russe. Nel ricordare il 55° anniversario del rientro in Patria e del 50° anniversario della morte del Generale Russo è doveroso ricordare tutti i caduti delle nostre guerre nazionali e dei 700 lucani che non torneranno dall'inferno sovietico. *Divulgatore della storia e della cultura militare
20 Potenza e provincia La signora costretta a pagare per un servizio non reso
Lunedì 20 aprile 2009
Villa D’Agri Il provvrditore all’Agrario
Inglese: «Investire Smaltimento fogne a Melfi risorse sulle nuove Il caso di Maria Rosa Lamorte conoscenze» MELFI - Chi nella città di Melfi ha scelto di vivere in campagna e magari ha installato una fossa biologica per i servizi igienici della propria abitazione oggi lamenta gravi disagi. Lo smaltimento dello scarico prima dell’avvento di Acquedotto Lucano era garantito da una società locale che si serviva del depuratore di San Nicola di Melfi in accordo con il consorzio industriale di Potenza. Per le stesse operazioni di smaltimento, successivamente Al e la società melfitana hanno adoperato il depuratore di Melfi. Da qualche mese, però, sembra che Acquedotto Lucano non sia più disposto a fornire il servizio. «Da circa due anni vivo in contrada Valchiera a Melfi – spiega la signora, Maria Rosa Lamorte – e dopo i primi sei mesi ho dovuto fare lo spurgo della vasca biologica. La spesa sostenuta è stata notevole, di circa trecento euro. Duecento euro sono serviti solo per il trasporto presso
Un depuratore
il depuratore di San Nicola». Sei mesi dopo il problema si è riproposto. «La seconda volta lo spurgo mi è costato solo 130 euro – aggiunge Maria Rosa Lamorte – perché, ci hanno spiegato, lo smaltimento si sarebbe effettuato non più nella zona industriale, bensì presso il depuratore cittadino con conseguente riduzione dei costi di trasporto». Fin qui tutto bene ma
quando la vicenda sembrava risolta, anche con notevole diminuzione di spese per i cittadini, si ripresenta un nuovo disservizio. «Per il nuovo spurgo – commenta la commerciante, Lamorte - la scorsa settimana ho richiamato la società di Melfi che cura lo smaltimento di rifiuti cittadini. Sorprendentemente, però, mi è stato detto che il depuratore cittadino non è più
in regola. Ho chiesto spiegazioni ad Acquedotto Lucano che sostiene di effettuare solo lo smaltimento delle fogne allacciate alla rete idrica comunale. Le fosse biologiche in campagna non sarebbero di loro pertinenza. Mi chiedo come tutto ciò sia possibile e soprattutto se Al rappresenti davvero per noi cittadini un vantaggio reale». Per risolvere l’emergenza la famiglia Lamorte si è rivolta ad una società di smaltimento rifiuti del comune di Banzi. «Persone educate e cordiali –conclude la signora, Maria Rosa – che si sono subito messe a disposizione. Purtroppo però i costi di trasporto torneranno nuovamente ad incidere in maniera sostanziale per il mio spurgo e non credo sia giusto tutto ciò. In sostanza tornerò a pagare circa 220 euro. Credo sia opportuno che la società Eco 88 di Melfi ed Al facciano chiarezza sull’intera vicenda». Vittorio Laviano
Ieri mattina il taglio del nastro della struttura
Montemurro, inaugurata la nuova biblio-mediateca MONTEMURRO - Taglio del nastro per la nuova biblio-mediateca del comune. Inaugurata ieri mattina alla presenza del sindaco Mario Di Sanzo, ma soprattutto delle scolaresche, accompagnate dalla direttrice Ierardi Agnese, che potranno essere le vere fruitrici, insieme alla cittadinanza, del nuovo servizio offerto alla comunità. Realizzata nel complesso di San Domenico in Piazza Giacinto Albino, la bibliomediateca è sorta nello stabile che ospiterà anche la Fondazione Sinisgalli. Al Primo piano dell'edificio, sono stati trasferiti tutti i testi che erano conservati in una stanza del municipio, mentre in un'altra area sorgerà la sezione multimediale della biblioteca che permetterà ai giovani e a tutti coloro che ne avranno bisogno di fruire dei servizi della rete. Un'ultima area è stata riservata quale piccolo museo Sinisgalli, dove saranno ubicati i testi acquisiti in passato e appartenenti al-
l'ingegnere poeta. Si realizza così un piccolo centro culturale che possa permettere alla cittadinanza di avere un luogo dove confrontarsi mediante la lettura, la discussione e le nuove tecnologie. Un punto dove si spera possano crescere e formarsi le identità del futuro, quelle che dovranno dare forza e futuro al piccolo centro valligiano, consapevoli del dove vogliono andare ma anche della storia che li preceduti . Quel passato che va dall'artigiano, quali i conciatori, al grande scrittore, un'insieme di piccoli pezzi che compongono un insieme da valorizzare e da cui trarre nuove possibilità di sviluppo. Tanta soddisfazione per il sindaco, Mario Di Sanzo che nell'inaugurare la nuova biblioteca ha commentato: “Con l'arrivo del wireless a Montemurro affidiamo alla cittadinanza non solo una biblioteca ma anche una mediateca che possa mettere la cittadinanza in relazione con il web. Ci auguriamo che questo luogo sia sfruttato
Una biblio-mediateca
per momenti di studio, di confronto tra le generazioni, dai più giovani ai più anziani, perché una biblioteca deve essere di tutti, perché luogo di crescita intellettuale ed umana”. Francesca Gresia provinciapz@luedi.it
Atella Manifestazione organizzata dall’omonima associazione locale
Equiturismo: opportunità di sviluppo ATELLA – In Basilicata l’agriturismo è una realtà che riesce ad abbinare la qualità dei prodotti tipici locali con le attività sportive equestri presenti in diverse aziende agrituristiche. Occorre quindi incrementare l’equiturismo per potersi assicurare sia lo sviluppo turistico che quello economico. Ed è proprio quanto sta facendo l’associazione “Equiturismo Italia” con sede presso l’azienda agrituristica “La Valle dei cavalli” in località Piani di Carda della valle di Vitalba del comune di Atella, che da alcuni anni si sta prodigando per la divulgazione presso gli agriturismi della presenza del cavallo, richiamo per bambini ma con loro anche delle famiglie e degli appassionati del cavallo, con iniziative mirate alla diffusione della cultura del cavallo con corsi di formazione per istruttori e per allievi praticanti desiderosi di cavalcare un cavallo. In questi anni “Equiturismo Italia”, grazie all’instancabile opera dell’attivo presidente Salvatore Summa, ha allargato il suo raggio d’azione anche oltre i confini regionali, tant’è che vanta già molte adesioni di aziende agrituristiche di ogni regione italiana. «Crediamo in questa terra e il lavoro che stiamo facendo è per la nostra regione e per i
Equiturismo
nostri giovani, i cui risultati sono ben visibili a tutti». E’ quanto ha affermato il presidente Summa nell’incontro sul tema “L’Equiturismo e la sua economia”, organizzato dalla stessa associazione Equiturismo Italia nella biblioteca comunale di Atella, a cui sono, intervenuti, tra gli altri il vice sindaco Canio Petrino e l’assessore Gerardo Lovito del Comune di Atella, numerosi operatori agrituristici della zona e della regione. «Un settore di nicchia come l’equiturismo – ha detto il consigliere regionale Gaetano Fierro a conclusione dei lavori - può essere un’occasione utile per trattenere i giovani stessi ed occuparli in un set-
tore in crescita nella nostra regione. Vedere in questo convegno tanti giovani che amano il cavallo è una cosa sorprendente in Basilicata, dove c’è disoccupazione e i giovani si vedono costretti a lasciare la Lucania. Quindi un plauso ad Equiturismo Italia che sta facendo un lavoro utile per la Basilicata». Nell’occasione è stato presentato il calendario degli eventi organizzati da Equiturismo Italia per il 2009, tra i quali novità assoluta l’elezione di “Miss Agrituristica”, organizzato da Pasquale Autieri, una sorta di concorso da svilupparsi nell’ambito dell’agriturismo. A conclusione del convegno è stato presentato il direttivo di Equiturismo Italia, che risulta così composto: Salvatore Summa, presidente; Antonio Rendina, vice presidente con delega al Turismo e spettacolo; Domenico Nardiello, segretario, con delega all’ambiente e Territorio; Franco Di Bello (Formazione e istruzione equituristica), Emilio Carriero (Attività agonistiche, sociali e ricreative); Francesco Bruno (Formazione ed istruzione); Patrizia Fiore e Vito Padula (Stampa e rappresentanza); Mario Tomaiuolo (Rapporti con le istituzioni). Michele Rizzo provinciapz@luedi.it
Sotto Inglese, sopra i partecipanti al convegno
VILLA D'AGRI - “Lo stato della scuola in Basilicata e le prospettiva delle nuove normative scolastiche per quello che riguarda gli Istituto Scolastici di I Grado (Infanzia, Primaria e Media)”. E' l'argomento illustrato ieri mattina presso l'Istituto Tecnico Agrario del centro valligiano dal dirigente dell'Ufficio scolastico regionale, Franco Inglese e dal funzionario sempre dell'Ufficio Scolastico, il professor Giovanni Robertella. Una conferenza di servizi a cui hanno preso parte dirigenti scolastici, docenti e rappresentanti dei Consigli d'Istituto. Un informare su com'è la situazione. Portare a conoscenza su quelle che sono le nuove regole della formazione. Obiettivo «informare tutti di quali sono le nuove prospettive didattiche e formative in atto nella scuola, in vista anche della Riforma». «Abbiamo la necessità - ha spiegato il direttore Franco Inglese - di costruire uno stato cognitivo - formativo. Bisogna investire la nuova conoscenza su un terreno fertile e ben concimato e dobbiamo farlo quando sono piccoli». Una sfida quella che lancia Inglese «lavorare
in maniera da rendere i nostri ragazzi competitivi con le altre realtà». Ed è sulle «nuove regole della riorganizzazione della rete scolastica e diffondere la cultura del tempo pieno» che il focus della Conferenza si è concentrato. «Vogliamo incrementare in tutte le scuole il tempo pieno regolare - ha ribaditi più volte il direttore generale - Tempo pieno che - ha puntualizzato deve essere tempo pieno. A parità di richieste - ha aggiunto il responsabile avranno il tempo pieno le scuole che non l'hanno mai attivato». Sul Piano ordinamentale degli Istituti Scolastici si è concentrato il funzionario, Giovanni Robertella incentrando la relazione sulla organizzazione delle scuole, differenziando Istituti scolastici da Punti di erogazione di servizi. Una riflessione al Piano di dimensionamento scolastico per poi passare alla suddivisione di «scuola dell'Infanzia non obbligatoria, Scuola primaria obbligatoria e scuola secondari di I Grado obbligatoria». Angela Pepe provinciapz@luedi.it
Iniziativa di beneficenza targata “Io amo Rionero” RIONERO - L’associazione “Io amo Rionero” mantiene le promesse. Per il secondo anno consecutivo i proventi ricavati dallo spettacolo musicale “Musicando Live 2009” sono statidevoluti in beneficenza. I ragazzi che compongono l’ associazione quest’anno hanno deciso di affidare la somma ricavata dallo spettacolo alla “Conferenza San Vincenzo De Paoli”. In questi giorni la consegna effettiva di 667,43 euro. “397,43 euro è la somma derivante dalla manifestazione musicale denominata "Musicando Live 2009" che ha visto la partecipazione entusiasta di alcuni gruppi emergenti della zona e che, nonostante condizioni meteo avverse, ha visto la presenza di circa 250 persone” spiega il presidente dell’associazione giovanile Andrea Girardi “270 euro invece è la somma derivante dalla vendita dei calendari associativi. In totale quindi sono stati raccolti 667,43 euro interamente donati alla "Conferenza San Vincenzo de Paoli"”. L’attività della Conferenza è dedicata al sostegno delle fasce più deboli della cittadina. “E’un organizzazione che non persegue alcun fine di lucro e che è presente sul territorio rionerese dal 1938” dice leo Vitale rappresentante della Conferenza. “L'organizzazione provve-
de a fornire indumenti, generi di prima necessità e medicinali, a pagare bollette. Sbrighiamo pratiche amministrative di vario genere, aiutiamo gli studenti indigenti delle scuole superiori e aiutiamo a regolarizzare ,quando possibile, la posizione di alcuni extracomunitari con permesso di soggiorno. A molti anziani rimasti soli ed abbandonati dai familiari provvediamo con la solidarietà, la visita frequente, la pulizia della casa ed altro ancora”. Un impegno per cercare di dare aiuto a quanti ne abbiano davvero necessità, non in posti lontani ma guardando il proprio vicino di casa. «Ringraziamo l’ amministrazione comunale che, sostenendo la manifestazione, ha permesso la realizzazione di questo evento” dice Girardi “Il dirigente scolastico delle scuole elementari rioneresi Antonio Pinto che ha permesso la vendita dei nostri calendari nella scuola da lui rappresentata. Ringraziamo tutti i rioneresi che, sostenendo le nostre manifestazioni attraverso una partecipazione attiva, hanno permesso di raccogliere una somma così cospicua. Un grazie infine a tutti i soci di questa associazione per il grande contributo nell'organizzazione stessa delle manifestazioni». lu. na.
Matera Lunedì 20 aprile 2009
21
REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
Esperienze a confronto per coordinare gli aiuti alle persone in difficoltà
Il ruolo concreto delle Caritas Tanti messaggi operativi alla Conferenza episcopale di Basilicata ANDARE incontro ai bisogni degli uomini, mettersi a servizio degli altri attraverso un contributo concreto; essere incisivi nelle realtà sociali attraverso l'operato delle parrocchie, che devono lavorare a fianco di chi ha bisogno. E' quanto emerso dalla conferenza episcopale di Basilicata sul tema: “Promuovere la Caritas Animare la Comunità”, svoltasi ieri nella Casa di Spiritualità Sant'Anna a Matera. Dopo il saluto di monsignor Salvatore Ligorio, arcivescovo della diocesi Matera-Irsina, che ha evidenziato l'alto valore della carità, ha aperto i lavori Michele Basanisi, delegato regionale Caritas. «L'unità fra tutte le Caritas diocesane -ha detto Basanisi- è fondamentale, così come fondamentale è la realtà parrocchiale, punto di riferimento per il territorio. Questa conferenza rappresenta un momento importante d'incontro per promuovere strumenti pastorali imperniati sui bisogni dei poveri». Sono seguite le testimonianze dei collaboratori delle Caritas di Ferrandina, Montescaglioso,
I relatori al tavolo della Conferenza episcopale di Basilicata, svoltasi ieri mattina a Matera per esaltare il ruolo delle Caritas
Melfi, Rapolla, Potenza, Matera, Anzi, Tricarico, Tursi, Policoro, Nemoli, Castelmezzano, Venosa sulle esperienze di carità nelle rispettive diocesi. La prima parte del convegno, moderato dalla giornalista del Quotidiano Anto-
nella Ciervo, si è chiusa con la celebrazione della Santa Messa, presieduta da monsignor Agostino Superbo, arcivescovo di Potenza - Muro Lucano - Marsico Nuovo. «La Caritas, la cui funzione più importante è quella educa-
tiva -ha detto il presule- deve essere ben radicata sul territorio. Nel pomeriggio è intervenuto don Salvatore Ferdinandi, responsabile dell'area promozione della Caritas Italiana, che ha parlato delle povertà sociali e culturali della società odierna. «Di fronte a tali contesti -ha spiegat don Ferdinandi- è necessaria una risposta, che dia sostegno attraverso un'azione di animazione che permetta di recuperare fiducia nel futuro. L'animatore della Caritas deve saper interagire e creare rapporti con le persone in difficoltà, affinché esse possano costruire un progetto di vita». Prima delle conclusioni da parte di monsignor Vincenzo Carmine Orofino, arcivescovo di Tricarico e delegato Ceb Caritas, è stato proiettato il video “Animazione e creatività”, attraverso il quale sono state illustrate le attività di animazione nei vari contesti diocesani. «La Chiesa -ha detto monsignor Orofino- non può sottrarsi al dovere di ascoltare l'uomo, di andargli incontro e di accompagnarlo nella realizzazione della propria vita. La testimo-
nianza dell'amore non può avvenire in modo emotivo, ma deve essere organica e sistematica; per cui è fondamentale promuovere in tutte le parrocchie di Basilicata la Caritas, organismo pastorale e strumento necessario per le tutte comunità». Sull'importanza del convegno, tappa significativa del percorso di accompagnamento che la Caritas italiana sta offrendo nelle sei diocesi di Basilicata, ha fatto una riflessione don Filippo Lombardi, direttore della Caritas di Matera e coordinatore regionale di promozione Caritas. «E' importante ha detto don Filippo- incoraggiare le Caritas parrocchiali, sapendo che tanto lavoro si è fatto sin qui nelle parrocchie, ma tanto ancora resta da fare. Sta emergendo quella che è la vera identità della Caritas: un organismo pastorale che serve a promuovere nelle parrocchie la testimonianza della carità, come modalità concreta per far fronte ai problemi e ai bisogni dei poveri, a cui rispondere insieme con la collaborazione delle istituzioni». Mariangela Lisanti matera@luedi.it
22 Matera Record di presenze con 400 partecipanti e gara di solidarietà in aiuto dei terremotati Lunedì 20 aprile 2009
Podio multicolore al Vivicittà Marocchini ancora una volta mattatori della competizione internazionale NEL segno della continuità la XXVI edizione di “Vivicittà” a Matera. Ieri mattina, infatti, la manifestazione podistica internazionale ha premiato ancora un podio per due terzi straniero, sia tra gli uomini che tra le donne. Per i primi, sul gradino più alto grazie al tempo di 37' 51'', il marocchino Zaid Issam, seguito da Donato Becce di Tolve, al secondo posto, con 39' 02'' e l'altro atleta del Marocco, Zaid El Ossim, al terzo, con 40'24''. Quest'ultimo, piccola curiosità, zio del primo classificato. Una vittoria in famiglia considerata anche l'appartenenza dei tre alla stessa società: la 2Rocco Scotellaro Matera”, il che, ha permeato, ancora di più l'evento di quel carattere d'internazionalità e integrazione, da sempre, ingredienti principali nelle varie edizioni. E declinare al plurale le aggettivazioni rispetto al Vivicittà è d'obbligo, perché tante sono le nobili componenti a gravitargli attorno. A partire dal fatto principale, la corsa, che aggrega, al medesimo start: uomini e donne, gara competitiva e non, sia pur con lunghezze diverse, la professioni-
Un gruppo di corridori e il vincitore Zaid Issam (foto Videouno)
stica per atleti e atlete di 12 chilometri e la non professionistica per amatori e amatrici di 4 chilometri. Infatti, neanche 15'01 per sapere il nome del primo classificato non competitivo, Bruno Marco di Terranova del Pollino, 16'01'' per quel-
lo del suo compaesano Giuseppe Romano e 16'17'' per Pietro Bia, terzo tra i trionfatori a percorso ridotto. Tra i professionisti maschi, griglia di arrivo ben delineata già dall'inizio, il terzetto poi proclamato
mattatore dell'edizione 2009, metteva subito le cose in chiaro con il primo giro. Stesso copione, per le donne, le quali, poi chiudevano al primo posto con Labami Sumja, tempo 43'40'' della “Futura Roma”, al secondo con Farai Ramha tem-
po 47'30 della Gs Matera, e al terzo posto con Rosaria Moretti tempo 50'17'' ancora della G.S. Matera. Ma il numero più rilevante è stato sicuramente quello dei partecipanti: 400 dilettanti più 150 iscritti al percorso dei 12 km. Una cifra, mai raggiunta a Matera, che si tinge di un'importanza particolare vista l'iniziativa dell'Uisp, organizzatore della manifestazione, di devolvere il 20% del ricavato alle persone colpite dal terribile disastro del terremoto in Abruzzo. E Vivicittà ha avuto ancora altri sinonimi come per esempio l'ambiente, rispetto al quale sono state effettuate interviste per valutare la sensibilità della gente all'argomento e incentivato gli stessi alla considerazione della nobile causa. Surplus notevole di bambini, grazie all'iscrizione ridotta di 3 euro e uno stand a loro completa disposizione con laboratori di lavorazione del cartone. Pizzilli Maria Bruna, Rosaria Belfiore, Nicoletti Anna i tre ordini di arrivo tra le donne non competitive. Francesco Giusto matera@luedi.it
Schiuma: «Commercianti danneggiati dal caos del traffico cittadino»
«Aree blu, serve la proroga» Appello del presidente di Confesercenti all’Ammnistrazione IN questi giorni va sempre più dilatandosi la polemica relativa alla vicenda delle oramai “famigerate” strisce blu nella città dei Sassi. A tornare sul problema è ancora una volta il presidente della Confesercenti, Gianni Schiuma. «Nei giorni scorsi -si legge in una nota di Schiuma- avevamo richiamato il rischio, puntualmente verificatosi, dello stop alla gara di assegnazione del servizio di gestione delle aree parcheggio nella nostra città, ventilando l'ipotesi, sempre più concreta, che si potesse addivenire a una soluzione fra la fine dell'anno corrente e l'inizio del 2010, con grave danno per la cittadinanza, visti i disservizi e la confusione creatisi in questi mesi, grave disagio per gli ormai ex-parcheggiatori, senza lavoro dal 4 mesi, e la ovvia, scontata, perdita ai danni delle casse comunali, per un mancato guadagno legato agli introiti derivanti dalla gestione delle aree di parcheggio a pagamento e dei parcheggi al coperto. In questi mesi a pagare un prezzo altissimo, sono stati anche i commercianti del centro, che hanno visto abbattersi i già striminziti incassi, e che in un periodo di crisi generale sono stati fortemente penalizzati anche da una vicenda che, con un minimo di lungimiranza, si sarebbe potuta prevenire. È evidente puntualizza Schiuma- che qualcosa
non torna, se esiste una delibera del consiglio comunale inattesa, votata all'unanimità, che prevedeva l'assegnazione in via temporanea ed in proroga, del servizio di gestione dei parcheggi all'unico soggetto, in questo momento, in grado di garantire il servizio di gestione, se è vero, come risulta alla nostra associazione, che addirittura nel particolare caso dei parcheggi al coperto esistono delle autorizzazioni e delle certificazioni intestate alla Sisas, la società uscente, e questo, di fatto, impedirebbe l'accesso all'utilizzo delle strutture a qualunque altro soggetto gestore che, nel mentre, volesse immolarsi per la causa. In ogni caso, anziché gettare ulteriore benzina su un fuoco che è già abbastanza difficile da spegnere, ci preme sottolineare un altro aspetto, che riteniamo poco considerato nelle polemiche di questi giorni. Ci sembra importante che la vicenda dei parcheggi a pagamento non venga gestita in maniera emergenziale e che venga, invece, inquadrata in un quadro più ampio che tenga conto delle richieste e delle esigenze di quelli che sono i portatori degli interessi legati al sistema dei parcheggi, ossia i cittadini, i residenti e gli operatori economici. È evidente che va affrontata, e in questo modo inquadrata meglio, la situazione della mobilità nel-
la nostra città, perchè “l'emergenza parcheggi”ha messo in luce tutta la fragilità del sistema della mobilità a Matera, causando un grave danno economico per le attività commerciali del centro». All'interno di questo quadro globale, secondo Schiuma, va inserita, studiata e riorganizzata la vicenda relativa alla gestione dei parcheggi, attraverso un confronto con tutte le categorie coinvolte, ripensando a un nuovo modello di gestione della mobilità, rimettendo in discussione le scelte fin qui compiute e, insistiamo, coinvolgendo tutti i soggetti interessati, per un modello partecipativo e non più impositivo, visti anche i risultati negativi fin qui prodotti. «Nel mentre -conclude Schiuma- per uscire da una situazione difficile e complicata, l'unica strada percorribile è quella tracciata dalla delibera di consiglio comunale del gennaio 2009, che prevedeva l'affidamento in proroga del servizio di gestione dei parcheggi a pagamento alla società uscente; non sarebbe la prima volta che l'amministrazione comunale si avvale di tale prerogativa, e solo così si eviterebbero mesi di non gestione, di confusione, di improvvisazione, oltre a ridare un lavoro ed una dignità agli ex lavoratori della Sisas, in un momento difficile, in città, anche dal punto di vista occupazionale. matera@luedi.it
Schiuma della Confesercenti torna a sollecitare una soluzione urgente per le aree blu
Anche la sorte è andata a tuo vantaggio, ma un angolino per fare gli auguri alla nostra cara collega non poteva assolutamente mancare... Buon compleanno dalla redazione e da tutti i tuoi amici “esterni”.
Matera e provincia 23
Lunedì 20 aprile 2009
Bernalda In media hanno votato 160 cittadini all’ora
Ricco programma di festeggiamenti
Buona l’affluenza alle Primarie
Cinquant’anni di Policoro Più di un mese di eventi per celebrare la città
BERNALDA - Sabato ore 22.30 il seggio chiude con 1.085 votanti; domenica ore 13 l'urna si aggiorna a 1.670 voti. Questi i primi numeri del voto delle Primarie del centrosinistra bernaldese. Un risultato che si prevedeva, a sentire gli addetti ai lavori, che hanno parlato di grande risposta dei cittadini. Infatti, volendo fare una media, per ogni ora hanno votato circa 160 persone e questo dato è sottolineato dalla lunga fila che i bernaldesi hanno dovuto fare prima di poter esprimere il proprio consenso per uno dei sei candidati. A contendersi la nomina di candidato sindaco per le elezioni del 6 giugno sono: Nunzio Viggiano, vicesindaco in carica di Bernalda; Dino Paradiso, assessore al comune bernaldese; Maria Gallitelli, biologa; Gregorio Giannini, consigliere di maggioranza; Dino Montesano, consigliere e Leo Chiruzzi, Avvocato. Naturalmente, solo oggi saremo in grado di apprendere il risultato delle urne. I nostri primi sondaggi, ma anche il nome del candidato sindaco al Comune di Bernalda, visto che alle ore 23 di ieri si è provveduto a iniziare lo spoglio delle schede che riportano i sei nomi. Conta dei voti che di fatto impegnerà, visto la grande affluenza dei votanti, gli addetti ai lavori per tutta la notte. Per l'occasione siamo stati all'interno della sala Incontro, location scelta dal centrosinistra per le Primarie, e qui abbiamo registrato la presenza, oltre che della gente con più anni sulle spalle, di moltis-
La fila degli elettori al seggio delle Primarie a Bernalda
simi giovani che hanno voluto essere parte attiva di questo momento. E proprio con un gruppo di giovani, al di fuori del seggio elettorale, abbiamo parlato delle speranze e di cosa si aspettano dal futuro sindaco di Bernalda. A sorpresa, anche se non tanta, a emergere tra le loro ri-
chieste c'è la voglia di considerare i giovani come il più bel investimento per il futuro di Bernalda. Quindi una frase, quella detta dal gruppo di ragazzi, più o meno ventenne, che spazia dal lavoro al divertimento passando per la crescita della città. Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
MATERA Prevenzione cardiologica per le forze dell’ordine MATERA - Prevenzione cardiologica a favore delle forze dell'ordine. Nella mattinata del 22 e 29 aprile a partire dalle ore 8, presso la Caserma “V.Rutigliano” sede dei Comandi Provinciale, Nucleo Pt e Compagnia di Matera, i medici della “Associazione Materana Amici del Cuore” di Matera nell'ambito del progetto “Cuore Giovane” sottoporranno a visita di controllo alcuni militari in forza ai detti reparti. I controlli si sostanzieranno nella misurazione della pressione arteriosa, del girovita, della colesterolemia e della glicemia, mediante il prelievo di una goccia di sangue dal dito medio. Per i militari in forza alla Tenenza di Policoro e alla Brigata di Metaponto verranno fissate ulteriori future date. Emilia Manco
POLICORO - L'amministrazione co- nata della fragola; il 10 l’ottava edimunale di Policoro ha diramato, nei zione della maratona interregionagiorni scorsi, il calendario dei primi le su strada “StraHerakleia”. Dal 15 appuntamenti culturali legati al al 18 festa patronale Maria SS. Del cinquantenario di autonomia co- Ponte; dal 15 maggio al 24: “Sogno, munale (1959/2009), che cade pro- visione e memoria”, mostra fotografica all'interno del rione “Casaliprio domani. ni” Eventi e celebrao 31 maggio, zioni sono iniziate settimo trofeo già ieri mattina, “Mountain Bike” con la sfilata intitozona castello. lata “Rosse a Poli«Questo è solo un coro”, raduno in primo anticipo di città di 20 automoeventi -spiega il bili Ferrari fino alle sindaco Nicola Lo17. Si prosegue vepatriello- che si nerdì 24 aprile alle protrarranno per 18 presso il museo tutto l'anno, con nazionale della “Sialtre iniziative che ritide”, dove si terstiamo pianificanrà la cerimonia di do, in occasione di assegnazione da un appuntamento parte del museo nacosì importante zionale romano a per la storia di Poquello cittadino licoro, i cinquandella: “Tabella t'anni di municibronzea della Dea palità, che iniziasul Siris”; domenino ufficialmente ca prossima, 26 il 26 aprile, gioraprile, la Santa messa solenne alla Ercole e il leone, simboli della città no di insediamento del primo comparrocchia Buon di Policoro missario prefettiPastore di buon auspicio per il prossimo cinquantena- zio, che traghettò l'allora paese di rio e subito dopo nella sala consilia- Policoro alle elezioni comunali. Poi re di Palazzo di città consegna di at- negli anni Policoro è diventata città testati di benemerenza agli ex am- e riferimento di tutta la fascia jonica ministratori. Infine, dal 30 aprile al anche di quelle comunità che si tro3 maggio, presso il piazzale prospi- vano sullo Jonio calabrese e puglieciente il nuovo palazzetto dello se. E proprio per celebrare questo sport polivalente e per il tempo libe- mezzo secolo di storia nel migliore ro “Fiera del motore”; dal 1 al 3 dei modi abbiamo, come inizio, promaggio il campionato regionale di grammato queste dieci manifestascacchi 2009 presso il centro giova- zioni alle quali poi ne seguiranno nile “Padre Minozzi”. I giorni 2 e 3 tante altre». maggio, si celebrerà anche la Giorprovinciamt@luedi.it
Sport Lunedì 20 aprile 2009
24
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
E’ record Felici tutte le lucane Lega Pro
Serie D
Calcio Regionale
Il Potenza soffre ma batte il Marcianise Melfi un punto d’oro
Vince il Matera Francavilla di misura Exploit del Genzano
Feste rinviate per Pisticci e Tolve Ma ora manca poco
da pagina 27 a 41
da pagina 42 a 45
da pagina 46 a 53
Basket A Dil.
Tennis A2
Volley
I motivi di due ko Levoni e Bawer a pezzi
Il Ct Pisticci batte il Lumezzane
Tutto facile per l’Asci contro l’Aversa
a pagina 54
a pagina 55
a pagina 57
Sport 25
Lunedì 20 aprile 2009
I giallorossi non brillano ma sfruttano la doppietta di capitan Totti
Serie
A CANNAVARO TORINO - E’ la voce del giorno, più di uno spiffero per la prossima stagione. Il ritorno di Fabio Cannavaro alla Juve? Molto di più di un’indiscrezione che mette d’accordo stampa italiana e spagnola. L’accordo sarebbe già chiuso, il capitano della Nazionale, in scadenza di contratto con il Real Madrid, firmerebbe per un anno con un’opzione per il rinnovo e la prospettiva di una carriera da dirigente. Gigi Buffon approva e si augura che le indiscrezioni diventino realtà. «Uno con l'esperienza di Fabio, un uomo importante come lui, anche a livello di spogliatoio, penso possa essere sempre utile a qualsiasi squadra».
La Roma torna a sperare Batte il Lecce per 3-2, il quarto posto ora è a soli cinque punti REGGINA OK ATALANTA REGGINA
0 1
ATALANTA (4-4-1-1): Consigli 5.5, Garics 5.5 (30' st Zaza sv), Talamonti 6, Manfredini 5.5, Bellini 6, Valdes 5 (7' st Defendi 6), Cigarini 5 (34' st Parravicini sv), Guarente 6, Padoin 5.5, Doni 6, Floccari 6. All. Del Neri 6 REGGINA (3-5-2): Puggioni 8, Cirillo 5.5, Valdez 5.5, Santos 6, Sestu 6 (17' st Viola), Barreto 6.5, Hallfredsson 6.5, Costa 6, Vigiani 6.5 (41' st Camilleri sv), Brienza 6, Ceravolo 6 (20' st Cozza 6.5). (26 Marino. All. Orlandi 6.5. ARBITRO: Rizzoli di Bologna 6.5 RETE: nel pt al 41' Ceravolo.
NONOSTANTE tutto il quarto posto non è poi così lontano e la Roma, che pure non ha brillato contro il Lecce, può continuare a sperare di poter raggiungere l'ultimo posto utile per la Champions league che ora è a cinque punti, grazie ai tre punti conquistati, seppur a fatica, contro il Lecce e le sconfitte di Genoa ( per mano della Lazio) e della Fiorentina andata ko a Udine. La Roma vince. E deve ringraziare ancora una volta il suo capitano, Francesco Totti, autore di una doppietta «pesante»: sono dieci i gol segnati in questa tormentata stagione dal numero 10 romanista che raggiunge quota 175 gol in carriera, superando Amadei nella classifica dei cannonieri di tutti i tempi ed ora a tre gol dal record di Boniperti. Però i giallorossi non brillano contro la formazione di Gigi De Canio. Almeno non per l’intero arco della partita. Contro il Lecce, l’imperativo era vincere. Per tenere viva la corsa alla Champions ma soprattutto per dimenticare la sconfitta di otto giorni fa nel derby. E così è stato: ma la formazione pugliese ha messo in seria difficoltà Totti e compagni perchè, nonostante un micidiale unodue firmato Totti e Brighi, non ha mai mollato, si è riorganizzata ed è riuscita ad arrivare sul 2-2. Poi il rigore concesso forse con troppa generosità alla Roma ha tagliato le gambe al Lecce (che poi ha giocato gli ultimi 20 minuti in 10 per l’espulsione di Ariatti autore di un fallaccio su Pizarro). La gara con il Lecce è una sorta di crocevia stagionale. La formazione di Spalletti (oggi squalificato, al suo posto in panchina c'era Domenichini) l’affronta, come ormai consuetudine in questa strana stagione, in piena emergenza: sei i giocatori infortunati (Vucinic, Juan, Aquilani, Doni, Cicinho e Menez) ai quali du-
Il capitano della Roma Francesco Totti decisivo nella vittoria giallorossa contro il Lecce che riapre i sogni di Champions
rante il riscaldamento si aggiunge anche Taddei, sostituito da Brighi e due squalificati (Panucci e Mexes). E così ecco una difesa originale con Artur tra i pali , Motta e Tonetto esterni, Diamoutene e Riise centrali, mentre il centrocampo è quello solito (con De Rossi e Pizarro bassi, Perrotta, Brighi e Baptista trequartista e Totti in attacco). Il Lecce dal canto suo va a caccia dell’impresa per tenere vive le speranze di salvezza. De Canio ripropone il modulo che due settimane fa aveva messo in seria difficoltà il Milan a San Siro, ma anche i salentini hanno gli uomini contati: Giacomazzi, Vives e Schiavi out per squalifica, Cacia, Angelo e Antunes infortunati. La prima mezz'ora è tutta della Roma, capace di andare due volte in gol (al 3' con Totti e al 13' con Brighi) poi però è il Lecce a prendere campo e quando Munari va a segno per il 2-1 si capisce che per la Roma
portare a casa i tre punti non sarà una cosa facile. Ed infatti al 9' della ripresa la Roma viene agganciata: Tiribocchi crea e il greco Papadopoulos (entrato all’8' del primo tempo al posto dell’infortunato Caserta) realizza. La Roma capisce che sarà difficile avere ragione di questo Lecce. Passano pochi minuti però e Mazzoleni (al 14') concede un rigore ai padroni di casa per un fallo (dubbio) di Edinho su Baptista: dagli 11 metri Totti non sbaglia. La Roma però continua a soffrire. Zanchetta su punizione impensierisce Artur. Al 25' Konan, appena entrato, sciupa una ghiotta occasione sotto rete grazie anche all’intervento in extremis di Motta. Poi il Lecce resta in 10 per l’espulsione di Ariatti (rosso diretto per un brutto fallo su Pizarro). La Roma in superiorità numerica torna padrona del campo e gestisce il 3-2 fino al 90'.
Marino: «Il pubblico ci ha dato la forza per vincere»
Fiorentina frenata dall’Udinese Prandelli: «Credo alla Champions» PER PASQUALE Marino «è stato il pubblico a darci la forza per una prestazione davvero da grande squadra», ovvero il 3-1 sulla Fiorentina, che non sconforta il tecnico viola Cesare Prandelli: «Io al quarto posto Champions credo ancora». L’allenatore dell’Udinese è ritornato sulla gara di giovedì. «Uscire dalla coppa Uefa come siamo usciti noi tra gli applausi del pubblico – ha spiegato – ci ha dato quelle motivazioni per fare una prestazione davvero molto importante contro la Fiorentina. Per questo sento il dovere – ha proseguito il tenico – di ringraziare i tifosi. La reazione della squadra è stato molto buona». Poi Marino si è soffermato sul ruolo di Zapata, schierato al centro della difesa, ma laterale contro il Werder Brema. «Dovevamo tener conto della fisicità dei nostri avversari – ha detto Marino – per questo Zapata ha giocato esterno. Il WeRder era forte dal punto di vista aereo per questo ho fatto giocare Zapata laterale». Secondo l’allenatore dell’Udinese «la squadra, dopo un periodo veramen-
te negativo ha cominciato ad esprimersi su buoni livelli. È chiaro che noi ci esprimiamo meglio contro squadre che giocano al calcio. Dalla Juve in poi – ha spiegato Marino – e anche in coppa ci siamo espressi meglio. Partita dopo partita. Ci siamo trovati in difficoltà con le piccole. E poi bisogna aggiungere che abbiamo avuto degli infortunati proprio nei momenti difficili della stagione. Ora stiamo bene. Siamo alla fine e speriamo di fare bene fino alla fine. La partecipazione alla coppa Uefa è stata positiva – ha spiegato ancora Marino – ma è chiaro che abbiamo pagato dazio sul campionato». Infine le 'vocì che danno sulla panchina dell’Udinese per la prossima stagione il friulano Gigi Del Neri. «La squadra è sempre legata all’allenatore. Non ho bisogno di dire e ribadire queste cose – ha detto Marino -. In questa fase leggere certe cose certo dispiace – ha spiegato – ma devo dire che tutto questo comunque non mi disturba. L’allenatore magari sta fino alle due di notte a discutere con la proprietà
per pianificare l'annata prossima e il giorno dopo legge che c'è un altro allenatore in pole position. Ognuno – ha cponcluso Marino – è libero di scrivere ciò che vuole». Dall’altra parte Prandelli ha spiegato così la sconfitta: «E' successo che abbiamo preso gol su contropiede e nonostante tutto nel primo tempo eravamo ancora in corsa. All’inizio della ripresa abbiamo preso gol su rigore, un errore dell’arbitro, che ci ha condizionato. Abbiamo parzialmente dimezzato lo svantaggio, ma poi abbiamo preso subito gol. È stata – ha detto il tecnico della Fiorentina – una partita storta. Ma io nella Champions ci credo. Abbiamo tutti il compito di crederci fino in fondo e lotteremo per questo fino alla fine». Prandelli ha spiegato la prova incolore della sua squadra con la tensione creatasi dopo il passo falso del Genoa. «La tensione era alta perchè sapevamo che la partita era importante per il nostro campionato. Ho provato a cambiare molto durante la partita, ma l’Udinese quando si chiude si chiude bene. Ci sono sei partite da qui alla
Sanchez attaccante dell’Udinese e grande protagonista del successo friulano contro la Fiorentina che complica la corsa Champions dei viola
fine. Sabato ci sarà lo scontro diretto con la Roma. Ora sarà importante pensare solo a quello». «Ma dovremo cercare di stemperare le tensioni – ha aggiunto Prandelli -. Se vivremo una settimana di grandi tensioni succederà la stessa cosa con la Roma. Non siamo capaci di gestire queste tensioni – ha aggiunto Prandelli -. Come in passato però lottere-
mo fino all’ultimo. Sta a noi stemperare un pò questa tensione. Prendiamo l’esempio dall’Udinese che ha giocato libera da tensioni e ha fatto una bella preestazione». Infine un accenno ai singoli. « Kuzmanovic? È un ragazzo sensibile. In questi anni è stato portato ad esempio. Ora deve ritrovare la serenità. Un discorso che vale per tutti i giovani. Spesso in loro l’autostima non è mai in equilibrio».
26 Sport
Lunedì 20 aprile 2009
Serie
A
Risultati e classifica Atalanta-Reggina
0-1
Cagliari-Napoli
2-0
40’ pt Ceravolo
5’ pt Jeda, 47’ st Lazzari
Catania-Sampdoria
2-0
Genoa-Lazio
0-1
Juventus-Inter
1-1
Milan-Torino
5-1
36’ pt Mascara (rigore), 3’ st Martinez 21’ st Zarate
19’ st Balotelli, 46’ st Grygera
13’ pt Inzaghi, 37’ pt Inzaghi, 15’ st Inzaghi 23’ st Kakà (rig), 35’ st Franceschini 45’ st Ambrosini
Palermo-Bologna
4-1
6’ pt Belleri (autogol), 45’ pt Kjaer, 19’ st Succi 39’ st Di Vaio, 47’ st Cavani
Roma-Lecce
3-2
Siena-Chievo
0-2
Udinese-Fiorentina
3-1
3’ pt Totti, 13’ pt Brighi, 31’ pt Munari 10’ st Papadopoulos, 14’ st Totti (rig) 22’ pt e 3’ st Pellissier
10’ pt Asamoah; 2’ st D’Agostino su rigore 21’ st Dainelli, 24’ st D’Agostino
Prossimo turno
33ª giornata 26/04/2009 ore 15
Bologna-Genoa Chievo-Udinese (25/04 ore 20,30) Fiorentina-Roma (25/04 ore 18) Lazio-Atalanta Lecce-Catania Milan-Palermo Napoli-Inter (ore 20,30) Reggina-Juventus Sampdoria-Cagliari Torino-Siena
32ª giornata Marcatori
INTER MILAN JUVENTUS GENOA FIORENTINA ROMA PALERMO CAGLIARI LAZIO ATALANTA UDINESE CATANIA SAMPDORIA NAPOLI SIENA CHIEVO TORINO BOLOGNA REGGINA LECCE
74 64 64 57 55 52 49 48 47 41 40 40 40 39 37 34 27 26 24 24
32 22 8
2 58 24 16 11 5
0 28 13 16 11 3
2 30 11 34 +10
32 19 7
6 59 29 16 13 2
1 33 8 16 6
5
5 26 21 30 0
32 19 7
6 57 30 16 10 4
2 32 15 16 9
3
4 25 15 27 0
32 16 9
7 43 30 16 10 4
2 30 15 16 6
5
5 13 15 13 -7
32 17 4 11 44 34 15 11 2
2 23 11 17 6
2
9 21 23 10 -7
32 15 7 10 51 48 16 11 3
2 28 18 16 4
4
8 23 30 3 -12
32 15 4 13 46 41 16 12 0
4 33 22 16 3
4
9 13 19 5 -15
32 14 6 12 38 31 17 10 3
4 20 9 15 4
3
8 18 22 7 -18
32 14 5 13 44 45 16 7
4
5 21 20 16 7
1
8 23 25 -1 -17
32 12 5 15 36 36 17 10 1
6 25 14 15 2
4
9 11 22 0 -25
32 10 10 12 41 43 16 8
5
3 25 15 16 2
5
9 16 28 -2 -24
32 11 7 14 33 37 16 10 1
5 21 17 16 1
6
9 12 20 -4 -24
32 10 10 12 36 41 16 7
6
3 23 16 16 3
4
9 13 25 -5 -24
32 10 9 13 35 37 16 8
5
3 22 14 16 2
4 10 13 23 -2 -25
32 10 7 15 29 35 16 7
5
4 15 14 16 3
2 11 14 21 -6 -27
32 8 10 14 30 40 16 3
6
7 12 19 16 5
4
32 6
9 17 29 52 16 6
3
7 17 21 16 0
6 10 12 31 -23 -37
32 6
7 18 21 -10 -30
8 18 34 57 15 3
3
9 19 27 17 3
5
32 4 12 16 23 49 16 2
8
6 18 21 16 2
4 10 5 28 -26 -40
9 15 30 -23 -36
32 4 12 16 29 56 16 2
8
6 16 25 16 2
4 10 13 31 -27 -40
20 RETI: Di Vaio (4 rig) (Bologna); Ibrahimovic (2 rig) (Inter) 16 RETI: Gilardino (Fiorentina); Milito (5 rig) (Genoa) 14 RETI: Pato (Milan) 13 RETI: Mutu (2 rig) (Fiorentina); Cavani (1 rig) (Palermo) 12 RETI: Floccari (1 rig) (Atalanta); Amauri (Juventus); Zarate (2 rig) (Lazio); Kakà (5 rig) (Milan); Di Natale (3 rig) (Udinese) 11 RETI: Pellissier (1 rig) (Chievo), Inzaghi (Milan) 10 RETI: Acquafresca (2 rig), Jeda (Cagliari); Mascara (2 rig) (Catania); Del Piero (3 rig) (Juventus); Miccoli (2 rig) Palermo); Corradi (5 rig) (Reggina); Totti (4 rig) (Roma); Cassano (2 rig), Pazzini (1 Fiorentina) (Sampdoria) 9 RETI: Pandev (Lazio); Hamsik (2 rig) (Napoli); Vucinic (Roma); Quagliarella (Udinese) 8 RETI: Sculli (Genoa); Iaquinta (1 rig) (Juventus); Rocchi (Lazio); Ronaldinho (2 rig) (Milan); Denis (Napoli); Simplicio (Palermo); Julio Baptista (1 rig) (Roma) 7 RETI: Doni (Atalanta); Paolucci (Catania); Tiribocchi (Lecce); Lavezzi (Napoli); Maccarone (1 rig) (Siena) 6 RETI: Motta (Genoa); Balotelli (1 rig); Castillo (Lecce); Bianchi (1 rig) (Torino); D’Agostino (3 rig) (Udinese) 5 RETI: Stankovic (Inter); Nedved (Juventus); Caserta (2 rig) (Lecce); Seedorf (Milan); Bellucci (1 rig), Delvecchio (Sampdoria); Ghezzal (Siena); Floro Flores (Udinese)
La Fiorentina cade a Udine, la Roma si avvicina CAGLIARI NAPOLI
2 0
CAGLIARI (4-3-1-2): Marchetti 6.5; Matheu 6, Astori 6.5, Bianco 6, Pisano 6.5; Fini 6 (29' st Biondini 6), Parola 6.5, Lazzari 6; Cossu 7; Jeda 7, Matri 7.5 (36' st Acquafresca sv). In panchina: Lupatelli, Sivakov, Di Laura, Mancosu, Ragatzu. Allenatore: Allegri 7. NAPOLI (3-5-2): Bucci 6; Contini 6, Cannavaro 5.5 (39' st Denis sv), Santacroce 5.5; Mannini 5.5, Pazienza 5 (15' st Datolo 6.5), Blasi 5.5, Hamsik 5, Vitale 5 (27' st Russotto 5.5); Zalayeta 5.5, Lavezzi 6. In panchina: Gia-
PALERMO BOLOGNA
4 1
PALERMO (3-4-1-2): Amelia 6.5; Kjaer 7, Carrozzieri 6 (28' st Morganella sv), Bovo 6; Cassani 6, Migliaccio 6.5, Liverani 6.5, Tedesco 7 (12' st Hernandez 6), Balzaretti 6; Cavani 6.5 Succi 6.5 (20' st Savini 6). In panchina: Ujkani, Miccoli, Misuraca, Mchedlidze. Allenatore: Ballardini 6.5. BOLOGNA (3-5-2): Colombo 6; Belleri 5 (1' st Marchini 6), Moras 5, Terzi 5; Zenoni 6, Mudingayi 6, Volpi 5, Amoroso 5.5 (14' st Adailton 6), Valiani 5.5;
UDINESE FIORENTINA
3 1
UDINESE (4-3-3): Handanovic 6; Isla 6.5, Zapata 6, Felipe 6, Lukovic 6; Inler 6, D’Agostino 7.5 (40'st Obodo sv), Asamoah 7; Pepe 5.5 (31'st Domizzi 6), Quagliarella 6.5 Sanchez 6.5 (38'st F.Flores sv). In panchina: Belardi, Pasquale, Zimling, Ighalo. Allenatore: Marino 6.5. FIORENTINA (4-2-3-1): Frey 6; Zauri 5 (25'st Jorgensen 6), Gamberini 5, Dainelli 6, Pasqual 5.5; Almiron 5 (14'st Vargas 6), Donadel 5; Semioli 5, Jovetic 5 (14'st Bonazzoli 6), Kuzma-
nello, Grava, Bogliacino, Pià. Allenatore: Donadoni 5. ARBITRO: Celi di Campobasso 6. MARCATORI: 5' pt Jeda, 47' st Lazzari. NOTE: giornata di sole, terreno di gioco in sufficienti condizioni. Ammoniti: parola, Cossu, Cannavaro e Blasi. Angoli: 8-6 per il Napoli. Recuperi: pt 0'; st 4'. CAGLIARI - Il Cagliari di Allegri non finisce di stupire e abbatte un Napoli senza idee. I sardi adesso credono all’Europa e ci proveranno fino in fondo. Con una classifica così, del resto, crederci è un obbligo. Marazzina 5.5 (1' st Osvaldo 5), Di Vaio 6.5. In panchina: Campironi, Mingazzini, Lanna, Mutarelli. Allenatore: Papadopulo 6. ARBITRO: Brighi di Cesena 6. MARCATORI: 6' pt Belleri (autogol), 45' pt Kjaer, 19' st Succi, 39' st Di Vaio, 47' st Cavani. NOTE: Giornata piovosa ma con sole, terreno allentato dalla pioggia. Spettatori: 17.967 per un incasso di 272.868, 00 euro. Espulso: 32' st Volpi per doppia ammonizione. Ammoniti: Mudingayi, Zenoni, Volpi, Osvaldo, Balzaretti, Kjaer. Angoli: 8-8. Recupero: 1' pt; 4' st. novic 5; Gilardino 6. In panchina: Storari, Comotto, Mazuch, Tagliani. Allenatore: Prandelli 5. ARBITRO: Bergonzi di Genova 4. MARCATORI: 10'pt Asamoah; 2'st D’Agostino su rigore; 21'st Dainelli, 24'st D’Agostino. NOTE: giornata grigia, terreno in discrete condizioni, spettatori 9.000 circa, angoli 6-4 per la Fiorentina. Ammoniti: Gamberini, Dainelli, Kuzmanovic. Recupero: 1', 4'. UDINE - La Fiorentina gioca una gara bruttissima e perde l’occasione di scavalcare il Genoa. Udinese super.
CATANIA SAMPDORIA
2 0
CATANIA (3-5-2): Bizzarri 6.5; Silvestri 6, Potenza 6, Silvestre 6; Izco 6, Llama 6.5 (24'st Carboni 6), Ledesma 6 (14'pt Baiocco 6), Biagianti 6, Mascara 6.5; Martinez 6.5, Morimoto 6 (40'st Spinesi sv). In panchina: Kosicky, Maccarone, Paolucci, Sciacca. Allenatore: Zenga 6 SAMPDORIA (3-5-2): Castellazzi 6.5; Campagnaro 5.5, Gastaldello 6, Lucchini 5.5; Padalino 5.5, Sammarco 6 (30'st Dessena 6), Palombo 6, Franceschini 5.5 (15'st Stankevicius 6), Pieri
ROMA LECCE
3 2
ROMA (4-2-3-1): Artur 6; Motta 7, Diamoutene 5.5, Riise 6, Tonetto 5.5; De Rossi 6, Pizarro 5.5; Perrotta 5.5, Brighi 6.5, Baptista 6.5 (38' st Cassetti sv); Totti 7 (45' st Montella sv). In panchina: Bertagnoli, Loria, Filipe, D’Alessandro, Brosco. Allenatore: Domenichini 6.5 (Spalletti squalificato in tribuna) LECCE (4-4-1-1): Benussi 6; Polenghi 5.5, Fabiano 6, Esposito 6, Giuliatto 6.5; Munari 7, Edinho 6 (24' st Konan 5.5), Zanchetta 6.5, Ariatti 4.5; Caserta sv (8' pt
5.5 (33'st Ziegler sv); Pazzini 5.5, Cassano 6. In panchina: Mirante, Accardi, Delvecchio, Marilungo. Allenatore: Mazzarri 6 ARBITRO: Velotto di Grosseto 6 MARCATORI: 36'pt Mascara (rigore), 3'st Martinez NOTE: Pomeriggio nuvoloso, terreno in buone condizioni. Spettatori: 16mila circa. Ammoniti: Mascara, Baiocco, Angoli: 7-5 per la Sampdoria. Recupero: 3'pt e 4'st. CATANIA - Bella vittoria del Catania di Zenga che con un gol per tempo liquida la Sampdoria. Papadopoulos 6.5); Tiribocchi 6 (28' st Ardito 6). In panchina: Rosati, Stendardo, Basta, Castillo. Allenatore: De Canio 5 ARBITRO: Mazzoleni di Bergamo 5 MARCATORI: 3' pt Totti, 13' pt Brighi, 31' pt Munari, 10' st Papadopoulos. 14' st Totti (rig) NOTE: Pomeriggio piovoso, terreno in buone condizioni nonostante il cattivo tempo che s’è abbattuto sulla capitale. Spettatori: 35.000 circa. Al 27' del primo tempo espulso il leccese Ariatti per gioco violento. Ammoniti: Zanchetta, Diamoutene. Angoli: 9-4 per la Roma. Recuperi: 2' pt e 3' st.
MILAN TORINO
5 1
MILAN (4-3-1-2): Dida 6; Flamini 7, Senderos 6.5, Maldini 6.5 (27' st Darmian sv), Zambrotta 6; Beckham 7, Pirlo 6.5, Ambrosini 6; Kakà 6; Pato 6.5 (1' st Ronaldinho 6.5), Inzaghi 8 (20' st Shevchenko 6). In panchina: Kalac, Mattioni, Cardacio, Seedorf. Allenatore: Ancelotti 7 TORINO (4-4-1-1): Sereni 5; Rivalta 5 (39' pt Dellafiore 5), Natali 5, Franceschini 5.5, Rubin 5 (21' st Ogbonna sv); Abate 6, Dzemaili 5 (1' st Saumel 5), Barone 5.5, Diana 5; Rosina 5; Bianchi 5. In pan-
SIENA CHIEVO
0 2
SIENA (4-3-1-2): Eleftheropoulos 6; Zuniga 6, Portanova 6, Brandao 5,5, Del Grosso 6; Vergassola 6, Codrea 6 (19'st Frick 5,5), Galloppa 5,5; Kharja 5,5 (7'st Jarolim 5); Ghezzal 5,5 (1'st Amoruso 6,5), Calaiò 5,5. In panchina: Manitta, Ficagna, Rossi, Coppola. Allenatore: Giampaolo 6. CHIEVO (4-4-2): Squizzi 7; Sardo 6, Morero 6, Yepes 6,5, Mantovani 6,5; Luciano 5,5 (23'st Colucci 6), Rigoni 6,5, Marcolini 6, Pinzi 6,5; Pellissier 7, Bogdani 6 (35'st Langella sv). In pan-
china: Calderoni, Stellone, Colombo, Vailatti. Allenatore: Camolese 5 ARBITRO: Banti di Livorno 6 MARCATORI: 13' pt Inzaghi, 37' pt Inzaghi, 15' st Inzaghi, 23' st Kakà (rig), 35' st Franceschini, 45' st Ambrosini. NOTE: Serata piovosa, terreno in buone condizioni. Spettatori: 45.000 circa. Ammoniti: Franceschini, Diana, Sereni. Angoli: 7-1 per il Milan. Recuperi: 1' pt e 1' st. MILANO - Troppo Milan per il Torino. I rossoneri con uno scatenato Inzaghi stravincono e si portano al secondo posto. china: Aldegani, Mandelli, Frey, Italiano, Esposito. Allenatore: Di Carlo 6,5. ARBITRO: Rosetti di Torino 6. MARCATORI: 22'pt Pellissier; 3'st Pellissier. NOTE: pomeriggio di pioggia, terreno in buone condizioni, spettatori 10.000. Ammoniti: Codrea, Rigoni, Bogdani, Amoruso. Angoli: 6-2 per il Siena. Recupero: 2', 2'. SIENA - Ancora Pellissier. Letale l’attaccante clivense che nelle ultime tre trasferte ha realizzato sette gol. Ieri con una doppietta ha piegato il Siena. Il Chievo continua a volare.
GLI ANTICIPI DI SABATO
JUVENTUS INTER
1 1
JUVENTUS (4-4-2): Buffon 6; Grygera 6.5, Legrottaglie 6, Chiellini 6.5, Molinaro 6.5 (18’ st De Ceglie 6); Marchionni 5.5 (29’ st Trezeguet sv), Poulsen 5, Tiago 4, Nedved 5.5; Del Piero 5.5 (35’ st Giovinco), Iaquinta 6. In panchina: Chimenti, Mellberg, Zebina, Knezevic. Allenatore: Ranieri 6 INTER (4-2-3-1): Julio Cesar 6; Zanetti 6, Cordoba 6, Samuel 6, Chivu 6; Cambiasso
6, Muntari 6 (33’ st Burdisso sv); Figo 5.5 (42’ st Cruz sv), Stankovic 6, Balotelli 6.5 (32’ st Vieira sv); Ibrahimovic 5.5. In panchina: Toldo, Maxwell, Materazzi, Santon. Allenatore: Mourinho 6 ARBITRO: Farina di Novi Ligure 7 MARCATORI: 19’st Balotelli, 46’ st Grygera NOTE: serata serena, spettatori 28.000 circa. Angoli 129 per la Juventus. Espulso al 31’ st Tiago per gioco falloso. Ammoniti Figo, Legrottaglie, Poulsen, Balotelli. Recupero: 1’ pt; 5’ st.
GENOA LAZIO
0 1
GENOA (3-4-3): Rubinho 7; Biava 6.5, Ferrari 6, Bocchetti 6; Mesto 6 (22’ st M.Rossi 6), Thiago Motta 6.5, Juric 6, Criscito 6 (29’ st Vanden Borre sv); Palladino 6, Jankovic 6, Sculli 6 (17’ st Olivera 6). In panchina: Lamanna, Sokratis, Modesto, El Shaarawy. Allenatore: Gasperini 6.5. LAZIO (4-4-2): Muslera 6.5; De Silvestri 6, Diakitè 6 (10’ st Siviglia 6), Rozenhal
6, Kolarov 6; Lichtsteiner 6, Dabo 6 (29’ st Meghni sv), Ledesma 6, Mauri 6; Zarate 8, Pandev 6 (41’ pt Rocchi 6). In panchina: Carrizo, Cribari, Radu, Del Nero. Allenatore: Rossi 6. ARBITRO: Saccani di Mantova 6. MARCATORI: 21’ st Zarate. NOTE: Giornata nuvolosa, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 26 mila circa. Ammoniti: Angoli: Juric, Mauri, Biava, Kolarov. Angoli: 6-4 per il Genoa. Recupero: 4’ pt; 5’ st.
Sport 27
Lunedì 20 aprile 2009
Risultati e classifica Arezzo-Perugia
0-0
Foggia-Taranto
2-0
Foligno-V. Lanciano
0-0
Gallipoli-Benevento
2-0
Juve Stabia-Pescara
3-1
60' Salgado, 72' Zanetti
11' Russo, 44' Ginestra
15' (r) Capparella (JS), 20' Peluso (JS), 23' Gaeta (JS), 73' Laens (P)
30ª giornata Marcatori
GALLIPOLI
57
30 17 6
7 48 27 15 12 3
0 36 12 15 5
3
7 12 15 21 -4
CROTONE
56
30 17 5
8 45 29 16 13 2
1 33 13 14 4
3
7 12 16 16 -6
BENEVENTO
52
30 14 10 6 42 29 15 11 3
1 26 9 15 3
7
5 16 20 13 -8
CAVESE
52
30 14 10 6 35 24 15 9
5
1 21 10 15 5
5
5 14 14 11 -8
AREZZO
48
29 13 9
4
2 29 14 14 4
5
5 18 19 14 -4
FOGGIA
48
30 12 12 6 35 30 14 10 4
0 22 9 16 2
8
6 13 21 5 -10
7 47 33 15 9
Paganese-Ternana
1-1
Pistoiese-Cavese
1-1
TERNANA
39
30 9 12 9 30 28 15 8
5
2 19 8 15 1
7
7 11 20 2 -21
Potenza-R. Marcianise
2-1
R. MARCIANISE
39
30 9 12 9 28 28 15 8
5
2 18 9 15 1
7
7 10 19 0 -24
30' Cozzolino (P), 31' Nolè (P), 44' Innocenti (RM)
SORRENTO
39
30 10 9 11 33 34 15 7
5
3 17 12 15 3
4
8 16 22 -1 -21
Sorrento-Crotone
PERUGIA
37
30 9 11 11 28 27 16 5
8
3 17 11 14 4
3
7 11 16 1 -24
PAGANESE
37
30 9 10 11 22 30 15 6
6
3 15 13 15 3
4
8
PESCARA
34
29 8 11 10 31 39 14 8
4
2 21 11 15 0
7
8 10 28 -8 -22
TARANTO
33
29 9
6 14 25 35 15 6
5
4 18 11 14 3
1 10 7 24 -10 -23
FOLIGNO
32
30 7 11 12 31 38 15 5
5
5 17 14 15 2
6
V. LANCIANO
32
29 9
5 15 31 40 14 7
2
5 19 12 15 2
3 10 12 28 -9 -26
JUVE STABIA
28
30 7
9 14 28 38 15 5
5
5 15 15 15 2
4
POTENZA
27
30 7
9 14 21 31 14 6
5
3 17 11 16 1
4 11 4 20 -10 -28
PISTOIESE
24
30 4 12 14 22 40 16 3
9
4 14 18 14 1
3 10 8 22 -18 -38
48' Fanasca (P), 86' Tozzi Borsoi (T) 23' Guerri (P), 35' Tarantino (C)
1-0
1' (r) Ripa
Prossimo turno
31ª giornata 26/04/09 ore 15.00
Benevento-Arezzo Crotone-Gallipoli Foligno-Potenza Paganese-Foggia Pescara-Sorrento R. Marcianise-Perugia Taranto-Cavese Ternana-Pistoiese V. Lanciano-Juve Stabia
7 17 -8 -23
7 14 24 -7 -28
9 13 23 -10 -30
14 RETI: Clemente (1) (Benevento) 13 RETI: Ginestra (Gallipoli); Innocenti (2) (Real Marcianise) 12 RETI: De Paula (Foligno); Di Gennaro (2) (Gallipoli) 11 RETI:Chianese (2) (Arezzo); Mazzeo (Perugia) 10 RETI: Baclet (Arezzo) 9 RETI: Salgado (4) (Foggia); Simon (2) (Pescara) 8 RETI: Dionigi (1) (Taranto) 7 RETI: Castaldo L. (Benevento); Bernardo e Favasuli (4) (Cavese); Basso (1) (Crotone); Cipolla e Coresi (3) (Foligno); Biancolino (4) (Juve Stabia); Cozzolino (2) (Potenza); Myrtaj (1) (Sorrento); Perna (1) (Ternana) 6 RETI: Caetano e Russo (Crotone); Germinale (2) (Foggia); Russo (Gallipoli); Del Core (1) (Perugia); Artistico (1) (Pistoiese); Ripa (3) (Sorrento) 5 RETI: Bondi e Martinetti (1) (Arezzo); Pacciardi (Crotone); Troianiello (Foggia); Capparella (1) (Juve Stabia); Biancone (Sorrento); Caturano (Taranto); Rigoni (2) e Scappini (Ternana); Morante (2) (Virtus Lanciano) 4 RETI: Lauria (1) e Terra (Arezzo); Evacuo (Benevento); Aquino e Sorrentino (Cavese); Espinal (Crotone); Mounard (Gallipoli); Zeytulaev (Pescara); Giampaolo e La Vista (Sorrento); Bolic, Margarita, Oshadogan e Tisci (1) (Virtus Lanciano)
Delusione per gli oltre 300 tifosi sanniti al seguito. Soda abbandona i sogni di primato
Il Gallipoli mette la freccia Russo e Ginestra regalano a Giannini il sorpasso al Crotone. Crisi Benevento GALLIPOLI BENEVENTO
2 0
GALLIPOLI (4-3-3) : Rossi 6,5; Vastola 6, Molinari 6,5, Antonioli 6, Suriano 6; Russo 7,5, Esposito 7, Zampa 7; Ginestra 7 (44' st Del Soldato sv), Di Gennaro 6 (41' st Cini sv), Mounard 6 (47' st Ianniciello sv). A disp.: Marcandalli, Giacomini, Riccardo, Marzeglia. All.: Giannini 7. BENEVENTO (4-3-1-2) .: Gori 5; Ferraro 5, Cattaneo 5,5, Ignoffo 5 (28' st Cinelli 5), Colombini 5; Aquilanti 5 (1' st Carcione 5,5), Cejas 6, De Liguori 5; Clemente 6; Evacuo 5,5, Castaldo 5 (20' st Bueno 5). A disp.: Mondini, Statella, Ciarcià, Imbriani. All.: Soda 5. ARBITRO : Massa di Imperia 6. RETI : pt 11' Russo, 44' Ginestra. NOTE : spettatori 2000 circa con foltissima rappresentanza campana. Ammoniti: Cattaneo, Cinelli. Angoli 3-3. Recupero: pt 1'; st 4'.
Russo, accanto Ginestra: sono i due match winner del Gallipoli che è di nuovo capolista
GALLIPOLI - Si riprende la vetta il Gallipoli di Giannini e lo fa con una prova mostruosa. Il fondamentale successo dei salentini è stato costruito sulle geometrie eccellenti del metronomo Gennaro Esposito, sugli inserimenti frequenti di Russo, sul furore agonistico del giovanissimo talentuoso argentino Facundo Zampa, rivelazione della partita. Il Principe giallorosso ritorna al primo posto e ridimensiona drasticamente le ambizioni del Benevento di Antonio Soda, “imbruttito” e poi affondato già nel corso dei primi 45 minuti, incapace di reagire né a livello di nervi né col gioco e
contestato pesantemente dagli oltre 300 sostenitori sanniti giunti a sostegno degli stregoni in Puglia. L'inizio della contesa è chiaramente al piccolo trotto con le squadre preoccupate più di studiarsi che di affondare i colpi che avrebbero potuto sbloccare l’equilibrio. Così nei primi undici minuti di gara non accade praticamente nulla, con i portieri e gli spettatori che si annoiano da morire. L'inerzia del match si spezza però alla prima occasione utile per i padroni di casa. Corre appunto l'11' quando il Gallipoli fruisce del primo tiro d'angolo. Dalla bandierina Esposito
scodella al centro, Russo, piazzato in posizione defilata al limite dell'area sannita, tira di prima intenzione cogliendo di sorpresa il rientrante Gori che nulla può sulla battuta angolata del centrocampista gallipolino. La reazione del Benevento è più rabbiosa che ragionata, i sanniti non riescono a produrre occasioni pericolose per la porta di casa e così è ancora una volta il Gallipoli (19') a sfiorare il raddoppio al temine di un veloce capovolgimento di fronte chiuso da un traversone di Suriano per l'incornata del momber Di Gennaro che sceglie bene il tempo in anticipo su Ignoffo ma ango-
la troppo la mira di una traiettoria che si spegne al lato. Il Benevento soffre a gestire il possesso di palla nel cerchio di centrocampo e stenta ad organizzare una controffensiva efficace, il Gallipoli sfruttando gli spazi e l'intesa tra Di Gennaro e Ginestra tenta di archiviare la pratica prima possibile: al 26' l'ariete fa da sponda per Ginestra, la cui conclusione però si perde alta sopra la traversa. Sale di tono il vivacissimo fantasista Clemente (ex di turno e doppiettista all'andata) che si carica il Benevento sulle spalle e prova a scuoterlo dal torpore della prima parte del mat-
ch: al 28' supera due uomini in dribbling e chiama Rossi alla difficile deviazione a pugni uniti; quattro minuti dopo si coordina in rovesciata, ma la spalla di Antonioli sporca la traiettoria. Restano, comunque, occasioni sporadiche, figlie del talento dei singoli, non di una chiara organizzazione di gioco. Il Gallipoli controlla con serenità ed affonda nuovamente i colpi allo scadere: geniale la verticalizzazione di Esposito, che taglia in due la difesa del Benevento, lucida e precisa la conclusione di Ciro Ginestra che non dà scampo a Gori. Soda lascia negli spogliatoi Aquilanti e getta
nella mischia Carcione, ma cambia ben poco. La formazione sannita si rende pericolosa soltanto al 18' quando Cejas, liberato nel cuore dell'area di rigore, alza incredibilmente sopra la traversa. È l'unico pericolo corso dal Gallipoli, che si difende con ordine ed in contropiede va spesso vicino al tris: sempre con Mounard, che al 25' non concretizza un quattro contro uno sparando su Gori e tre minuti dopo manda a lato da ottima posizione. I salentini tornano cosi’ al primo posto approfittando dello stop del Crotone a Sorrento. Pasquale Marzotta sport@luedi.it
28 Sport
Lunedì 20 aprile 2009
1ª Divisione. Il Sorrento segna al 1’ del primo tempo su rigore e i pitagorici non recuperano più
Crotone, fatale è stato l’avvio La squadra calabrese avrebbe meritato di più degli applausi ricevuti SORRENTO CROTONE
1 0
PAGELLE CROTONE CONCETTI (6.5) - Fa il suo dovere fino alla fine, senza sbavature. S’oppone bene ad un diagonale di Ripa in apertura di ripresa. Dal 35’ st FARELLI (6) - Poco più di 10 minuti giocati per meritare la sufficienza.
SORRENTO (3-5-2): Spadavecchia 7; Demartis 6,5, Lo Monaco 6,5, Panarelli 7; Vanin 6, Maiorano 6, Nicodemo 6,5, Greco 6 (21’ st Arcidiacono 6), Angeli 6; Giampaolo 7 (44’ st Ferrara sv), Ripa 6,5 (39’ st Biancone sv). A disp.: Casadei, Minadeo, Hodza, Visone. All.: Simonelli 7. CROTONE (4-2-3-1): Concetti 6,5 (35’ st Farelli 6); Diniz 6 (21’ st Basso 6), Pedotti 6, Scognamiglio 6, Morleo 7; Pacciardi 6, Galardo 7; Aurelio 6,5 (27’ st Orosz 6), Caetano 5, Petrilli 6,5; Russo 5. A disp.: Figliomeni, Quondamatteo, Grano, Cafiero. All.: Moriero 6,5. ARBITRO: Giancola di Vasto 6. MARCATORE: pt 1’ Ripa rig. NOTE: spettatori 1.200 circa (670 paganti, 362 abbonati), incasso 8.353 euro. Espulsi al 18’ st Russo, al 42’ st Maiorano. Ammoniti: Pedotti, Ripa, Lo Monaco, Diniz, Nicodemo, Russo, Angeli, Galardo, Caetano. Angoli 4-4. Recupero: pt 2’; st 5’.
DINIZ (6) - Ancorato al pacchetto difensivo, concede qualche prezioso varco ad Angeli ma non si scompone. Da un suo cross, nasce una mezza opportunitá per Caetano. Dal 21’ st BASSO (6) - Moriero lo inserisce per provare a pareggiare. Gioca con grande personalitá, anche se fisicamente non è al top). PEDOTTI (6) - Neppure il tempo di prendere le misure agli attaccanti del Sorrento, che al 1’ strattona Ripa e provoca il rigore decisivo. Pian piano, comanda il pacchetto arretrato con esperienza. SCOGNAMIGLIO (6) -Con Ripa, spesso i contrasti sono al limite del regolamento. Di testa, le prende quasi tutte ma soffre maledettamente quando il Sorrento attacca in profonditá. MORLEO (7) - Stantuffo inesauribile lungo la fascia sinistra, mette in apprensione Vanin e riesce a calciare pulito verso Spadavecchia. A metá ripresa, il suo mancino è pericoloso ed esce di poco. Poteva essere il colpo per l’1-1. PACCIARDI (6) - Luccica molto meno rispetto al solito, Nicodemo e Maiorano spesso lo raddoppiano e lo inducono all’errore. GALARDO (7) -Fa un partitone, da vero capitano. E’l’ultimo ad alzare bandiera bianca, non molla mai e dá carica ai compagni nell’assalto finale. AURELIO (6.5) - E’ una costante spina nel fianco della difesa rossonera, punta sempre il diretto avversario, spesso saltandolo. Corre tanto e si propone per la giocata. DAL 27’ ST OROSZ (6) - Entra quando le cose si mettono male, con l’espulsione di Russo sul groppone. Si dá da fare, volitivo.
Calil Caetano mentre calcia il rigore fallito
di FABIO SINISCALCHI SORRENTO - Tanto da recriminare per il Crotone e tanto di cappello alla squadra di Moriero da tutto l’ambiente sorrentino. Alla squadra di Simonelli bastano 34 secondi per conquistare i tre punti contro la capolista, ma una prestazione collettiva da incorniciare e tanti episodi lasciano lo sconcerto ad un Crotone diciamolo pure sfortunato. Nemmeno il tempo di battere il calcio d’inizio e Pedotti entra in contatto in area di rigore con Ripa. L’arbitro non ci pensa un attimo e assegna il rigore al Sorrento. Lo stesso Ripa realizza dal dischetto quando da poco è scoccato il primo minuto di gara. Al 5’ nuovo penalty, stavolta per il Crotone, per un evidente fallo di mano in area da parte di Ripa, su una punizione di Caetano. Sul dischetto va lo stesso Caetano che calcia debole e centrale con Spadavecchia che blocca il pallone. Gli ingredienti ci sono tutti per
assistere ad una partita ricca di emozioni, con azioni ben giocate, gioco veloce, due rigori, poi arriveranno un palo ed una traversa. L’assetto tattico di Simonelli è apparso semplice e concreto: chi ha il pallone corre in avanti e chi ha fiato gli copre le spalle. Un sistema più che sicuro per anestetizzare un Crotone che ha impressionato soprattutto per la qualità dei suoi giocatori che in alcune fasi dell’incontro sono apparsi devastanti. Il Sorrento cerca subito il colpo del ko, ma al 10’ Giampaolo spreca un traversone dalla sinistra di Greco colpendo di testa sottoporta e mandando il pallone sul fondo. Sulla rapida ripartenze, invece, il palo al 14’ ferma il Crotone sul destro incrociato di Petrilli, Spadavecchia sembra comunque sulla traiettoria. La capolista tesse
trame precise e si porta nuovamente al tiro al 19’ con Russo, ma sul colpo di testa sottomisura Spadavecchia interviene con determinazione. Al 26’, invece, si infrange sulla traversa l’ennesima opportunità per i rossoblù, con un gran destro sempre di Petrilli. Il Sorrento si rivede al 31’ quando Lo Monaco in mischia in area del Crotone calcia addosso a Concetti che respinge vanificando l’occasione per il raddoppio. Seconda frazione di gioco caratterizzata dall’espulsione di Russo per somma di ammonizioni (18’) che mette il Sorrento in condizioni di giocare in superiorità numerica e dalla incapacità dei rossoneri di chiudere la partita, poi il rosso mostrato a Maiorano riporta la parità numerica sul rettangolo di gioco. Il Sorrento fatica e soffre contro un Crotone
Calil Caetano ha sbagliato un rigore al 5’pt
indomito. L’inferiorità numerica non cambia infatti il gioco con Galardo e Petrilli che continuano a mordere in ogni zona del campo. I rossoneri giocano una partita quadrata, ben ragionata, riuscendo a tenere la capolista all’interno di un recinto senza porte. La squadra da corsa impostata da Moriero dimostra forza e fiato senza riuscire però a fare breccia contro il muro dei rossoneri che mettono in mostra la faccia gentile di una squadra operaia, fatta di gente che si aiuta e che cerca di non sprecare alcun pallone. Al 40’ un destro di Maiorano dalla distanza viene respinto da Farelli subentrato all’infortunato Concetti. L’ultima recriminazione degli ospiti è un dubbio contatto tra Ferrara e Caetano, che l’arbitro giudica regolare e mostra per la nona volta il cartellino giallo. Il Crotone non sfonda ed il Sorrento ottiene la vittoria con un rigore ottenuto dopo 34 secondi di gioco.
CAETANO (5) -Giornata no, nera. Sbaglia anche il più semplice appoggio. Dopo appena cinque minuti, col Sorrento giá in vantaggio, calcia un rigore tutt’altro che perfetto. PETRILLI (6.5) - E’ il migliore dei trequartisti che agiscono alle spalle di Russo. RUSSO (5) - Si fa espellere da ragazzino, come se non avesse mai giocato partite del genere.
Il rigore messo a segno da Ripa
Il tecnico dei rossoblù non si scoraggia e pensa al Gallipoli, prossimo avversario
Moriero: «Giocato un grande calcio» di MICHELE GARGIULO
Francesco Moriero
SORRENTO - Una sconfitta con tante recriminazioni, non facile da archiviare. Uscire battuti dal rettangolo di gioco immeritatamente può talvolta scatenare stati d’animo difficilmente controllabili, che spesso e volentieri sfociano in atteggiamenti fuori dalle righe. Al contrario, c’è anche la reazione diametralmente opposta, reazione propria di chi, come l’allenatore del Crotone Francesco Moriero, dimostra saggezza ed umiltà, provando ad analizzare la partita e coglierne gli aspetti positivi. Proprio su questa falsariga comincia la conferenza stampa dell’ex ala destra della Nazionale: «Nonostante il risultato – esordisce Moriero – so-
no soddisfatto dell’incontro disputato dai miei ragazzi. Il motivo è semplice: ho visto una squadra viva che ha giocato un grande calcio e creato tantissime occasioni da gol». Un’analisi giusta che rispecchia in pieno l’andamento di un match che ha visto sì il Crotone uscire dal sintetico dello stadio“Italia battuto, ma a testa rigorosamente alta. Un match deciso da episodi (su tutti il rigore fallito da Caetano e i due legni colpiti da Petrelli ndr.), che premia un Sorrento cinico ed efficace, capace di non sprecare con Ripa l’occasione di passare in vantaggio dagli undici metri: «È vero, – conferma il tecnico salentino – la partita è stata decisa da alcune circostanze negative che hanno pregiudicato il prosieguo
dell’incontro. Nonostante questo, però, voglio sottolineare che i miei ragazzi non hanno mai mollato, lottando fino all’ultimo istante per un pareggio che, per quanto visto nella prima frazione di gioco, meritavamo ampiamente». Trovare attenuanti per giustificare questa sconfitta risulterebbe facile, considerati soprattutto le numerose assenze per squalifica (Paponetti, Carcuro e Galeoto ndr) e qualche giocatore a mezzo servizio. Moriero, invece, dribbla quest’ancora di salvataggio, elogiando ancora una volta il suo collettivo: «Quella delle assenze non deve essere una scusante: chi è stato chiamato a sostituire i calciatori che per forza maggiore non potevano essere
impiegati ha disputato una buonissima partita. Purtroppo abbiamo una rosa abbastanza limitata, ma nel momento in cui giochiamo con questa volontà rimango sempre fiducioso». Sul futuro prossimo, il tecnico del Crotone ha le idee perfettamente chiare: «Domenica ospiteremo il Gallipoli. Come faremo nonostante squalifiche (Russo e Paponetti ndr) e qualche giocatore non al meglio della forma? Semplice, basta scendere in campo con la giusta determinazione e la giusta cattiveria agonistica. In questo finale di campionato sono convinto di una sola cosa: andrà in serie B direttamente chi ha più freschezza fisica, ma soprattutto chi ha maggiore volontà».
Sport 29
Lunedì 20 aprile 2009
La Pistoiese tiene in scacco i campani salvati dal solito Tarantino
Rammarico arancione PISTOIESE CAVESE
1 1
PISTOIESE (4-4-2) : Bindi 6; Di Berardino 6, Fiasconi 6, Ghinassi 5,5, Bartolucci 5,5 (22' st Fautario 6); Breschi 6, Muwana 6, Palermo 6 (15' st Bellazzini 6), Guerri 6; Della Penna 5,5 (28' st Cortese sv), Dal Rio 5,5. A disp.: Mareggini, Femiano, Lanzillotta, Bianchini. All.: Torricelli 6. CAVESE (4-2-4) : Petrocco 6; Frezza 6, Farina 6, Cipriani 6, Lacrimini 6; Alfano 6 (28' st Scartozzi sv), Favasuli 5,5; Schetter 6, Bernardo 5,5, Aquino 6, Tarantino 6,5 (30' st Romeo sv). A disp.: Sorriso, Pierotti, Ischia, Nocerino, Riccio. All.: Camplone 6. ARBITRO : Ruini di Reggio Emilia 5,5. RETI : pt 23' Guerri (P), 36' Tarantino (C). NOTE : spettatori 1.371 per un incasso di 13.510 euro. Espulso Breschi al 49' st per somma di ammonizioni. Ammoniti Ghinassi, Frezza, Breschi, Alfano, Schetter. Angoli 62 per la Cavese. Recupero: pt 0'; st 5'. PISTOIA - Una Cavese dai ritmi blandi conquista un punto al “Melani” contro una Pistoiese dai due volti, sin troppo attendista nella prima frazione di gioco, decisamente più spigliata nella ripresa. Diverse le
Il vantaggio della Pistoiese
motivazioni messe sul rettangolo verde dalle due squadre: Cavese compassata, a cui un pari andava benone, Pistoiese troppo sulle sue inizialmente, ma volitiva nella seconda parte di gara. L'errore degli arancioni è stato quello di lasciar fuori dall'undici di partenza Bellazzini, l'unico in grado di saltare l'uomo, e Fautario, e di puntare solo sul contropiede nel primo tempo. Eppure, nonostante questa tattica, gli uomini di Torricelli sono passati casual-
mente in vantaggio; sino a quel momento, infatti, a meritare, ai punti, era stata la Cavese, formazione più quadrata e padrona autorevole del campo, pur manovrando sotto ritmo. Sospinta da un Tarantino ispirato, la compagine aquilotta ci aveva provato al 7' (cross dell'ex attaccante della Lucchese dalla sinistra e pericoloso colpo di testa di Schetter) e al 18' (conclusione dalla distanza di Favasuli, finita abbondantemente alta). Ma al primo tentativo è la Pi-
stoiese a sbloccare lo 0-0 di partenza: è il 23' allorché su rimessa laterale di Bartolucci, Dal Rio salta ma non riesce a colpire il pallone, due calciatori della Cavese si scontrano, la palla finisce a Guerri, solo soletto davanti a Petrocco. Con la freddezza di un bomber, il centrocampista insacca. La Cavese torna a macinare il proprio calcio, la Pistoiese si rimette dietro, ad aspettare la ripartenza buona per scoccare il colpo del k.o. . Al 25', però, su angolo del solito Tarantino, è ancora Schetter a tentare l'inzuccata vincente. Il pari arriva dieci minuti dopo: fallo igenuo di Ghinassi al limite dell'area, Tarantino sorprende una barriera troppo numerosa con un rasoterra che Bindi non vede neanche partire. Al 42', infine, nuovo colpo di testa portato da Bernardo, ma con scarso esito. Ci si attenderebbe qualche cambio da parte di Torricelli nella ripresa e invece al ritorno sul terreno da gioco le due squadre hanno i medesimi effettivi. E stavolta sono gli arancioni, più motivati anche per i risultati a loro sfavorevoli che giungono da Castellamare di Stabia e Potenza, ad avere subito un'occasione colossale: al 6', infatti, Palermo inventa un pallonetto a scavalcare la difesa che si trova impreparata su Dal Rio. Il centravanti entra in area, con tutto il tempo di stoppare il pallone e calciare verso lo specchio di
porta, con Petrocco in disperata uscita: ma il centravanti, di collo destro, alza incredibilmente sulla traversa. Non passano neanche sessanta secondi ed è la Cavese a procurarsi la chance di passare in vantaggio: Bernardo, servito alla perfezione, conclude sotto misura, ma Bindi, con un eccellente riflesso, dice no. La Pistoiese migliora, sebbene lentamente, la qualità del proprio gioco, ma è la Cavese al 13' ad avere un'altra grossa opportunità da rete, grazie a una zuccata di Schetter dai 10 metri che Bindi para a terra. Entra Bellazzini e i padroni di casa spingono decisi, mentre la Cavese pare col fiato corto. Arancioni che però hanno difficoltà a giungere al tiro. Ma al 37' la Pistoiese va vicinissima al 2-1: Bellazzini, pescato nei sedici metri, conclude col suo mancino, il pallone danza davanti alla linea, ma Guerri, a porta spalancata, mette a lato, degno del miglior Calloni. Spingono sull'acceleratore gli uomini di Torricelli, ma creano soltanto un'altra azione insidiosa: su traversone di Fautario dalla sinistra, Dal Rio colpisce a botta sicura con la testa, ma la palla lambisce la base del palo alla destra dell'estremo difensore avversario. Qui s'infrangono le speranze di vittoria dei toscani. Gianluca Barni
Tozzi Borsoi allo scadere strozza l’urlo della Paganese
Un passo per la salvezza PAGANESE TERNANA
1 1
PAGANESE (3-5-2) : Melillo 6; Imparato 5,5, Taccola 6, Astarita 7 (43' st Bacchi sv); Iraci 5 (1' st Sodinha 6), Esposito 5,5, Caracciolo 6, Cucciniello 5 (1' st Berardi 5,5), De Giosa 5,5; Fanasca 6,5, Zarineh 6. A disp.: Pantanelli, Fiorentino, Chiavaro, Capodaglio. All.: Capuano 6. TERNANA (4-4-2) : Visi 6; Bertoli 6,5, Sartor 7, Tedeschi 6, Cardona 5,5 (14' st Concas sv); Del Grosso 6, Papini 6, Di Deo 7, Morello 5 (35' st Scappini sv); Rigoni 6, Perna 5,5 (24' st Tozzi Borsoi 7). A disp.: Scarzanella, Di Dio, Burrai, Piccioni. All.: Baldassarri 6,5. ARBITRO : Giallanza di Catania 7. RETI : st 3' Fanasca (P), 40' Tozzi Borsoi (T). NOTE : spettatori 2000 circa. Ammoniti: Papini, Caracciolo, Taccola, Tozzi Borsoi, Del Grosso. Angoli 4-3 per la Paganese. Recupero: pt 2'; st 5'. PAGANI - Paganese e Ternana si dividono la posta in palio e proseguono la loro corsa verso la salvezza diretta. Al Marcello Torre lo spettacolo ha lasciato campo al tatticismo sfrenato ed all'agonismo. Poche emozioni, tutte concentrate nella seconda frazione con le reti di Fanasca e di Tozzi Borsoi. Il tecnico azzurrostellato Capuano non rinuncia al 3-5-2 e lascia inizialmente in panchina il brasiliano Diogo Sodinha. Sulla sponda umbra Baldassarri opta per il classico 4-4-2 e recupera in extremis il portiere Visi. Perna e Morello sono i terminali d'attacco. La cronaca del match è avara di spunti nel primo tempo. La compagine ospite gioca meglio e si
fa apprezzare per le buone trame di gioco che imbrigliano la manovra della Paganese. Al 16' i padroni di casa ci provano con Astarita ma il suo colpo di testa è parato senza problemi da Visi. Poi la Ternana sale in cattedra guadagnando metri e costringendo la Paganese ad arretrare il proprio baricentro. Di Deo e Papini toccano un'infinità di palloni in mediana e nascono pericoli per la retroguardia liguorina. Al 19' Rigoni ha sul destro la palla buona per portare in vantaggio gli umbri, ma Melillo è reattivo e blocca. L'occasione più nitida capita sulla testa di Perna al 38'. Ben imbeccato da un cross di Del Grosso, il capocannoniere umbro sbaglia da pochi passi. Ad inizio ripresa Ezio Capuano mischia le carte in tavola. Il tecnico azzurrostellato opera subito due
cambi; dentro Diogo e Berardi per Iraci e Cucciniello. Nemmeno il tempo di trovare una nuova identità sul terreno di gioco che la Paganese trova la rete che sblocca il risultato. Dopo tre giri di lancette Esposito serve un cross invitante per Fanasca che in spaccata insacca facendo esplodere il Torre. Il match si mette in discesa per i padroni di casa con la Ternana che sembra accusare il colpo e lascia spazio agli attacchi azzurrostellati. Il raddoppio sembra cosa fatta già al 5'. Zarineh riceve palla al limite, si gira bene ma il tiro termina di un soffio a lato. Dopo tre minuti la Paganese prova ancora a sfondare. Servizio di Diogo per Zarineh il cui colpo di testa sfila sul fondo. La scena si ripete al 14' a parti invertite. Alla conclusione nella circostanza ci va il brasiliano con Visi attento
a bloccare in due tempi. Prima dei cambi decisivi la Ternana va vicina al pari con una punizione di Rigoni su cui una leggera deviazione per poco non inganna Melillo. Baldassarri azzecca le sostituzioni e dà peso al reparto avanzato con l'inserimento di Tozzi Borsoi in luogo di un abulico Perna. La mossa sortisce gli effetti sperati al 40' dopo una netta supremazia territoriale ospite. Rigoni trova spazio sul versante destro d'attacco e mette al centro per Tozzi Borsoi. L'esperto centravanti trova una splendida coordinazione ed in mezza rovesciata batte Melillo. Sul Torre cala il gelo e la gara si spegne. La Paganese accusa il colpo e non reagisce; la Ternana gestisce bene il possesso palla e porta a casa un punto d'oro in chiave salvezza. Francesco Pepe
La splendida rovesciata di Tozzi Borzoi
La squadra di Novelli torna a crederci. Tra gli ionici espulsi Prosperi e il tecnico Stringara
Salgado e Zanetti, è un Foggia da play off FOGGIA TARANTO
2 0
FOGGIA (4-3-3) : Bremec 6; Colombaretti 6, Lisuzzo 6,5, Zanetti 6,5, Pezzella 6; D'Amico 6, Velardi 6, Mancino 5 (8' st Pecchia 6); Troianiello 6, Salgado 7 (42' st Mattioli sv), Germinale 6 (32' st Malongà 6). A disp.: Milan, Burzigotti, D'Andrea, Trezzi. All.: Novelli 7. TARANTO (3-4-3) : Barasso 6; Sosa 5, Migliaccio 5, Pastore 6; Prosperi 4, Paolucci 6, Giorgino 6, Micco 6; Da Silva 6 (39' st Marolda sv), Carrozza 6 (32' st Caturano sv), Dionigi 6 (44' pt Sciaudone 6). A disp.: Nordi, Cesareo, Pupino, Barrios. All.: Stringara 5. ARBITRO : Giacomelli di Trieste 6. RETI : st 15' Salgado (F), 27' Zanetti (F). NOTE : spettatori 4000 circa (gara vietata ai tifosi del Taranto per disposizioni del Casms). Espulsi al 36' pt Prosperi per doppia ammoni-
zione, al 27' st l'allenatore del Taranto Stringara per proteste. Ammoniti: Prosperi, Lisuzzo, Barasso. Angoli 8-5 per il Foggia. Recupero: pt 2'; st 4'. FOGGIA - Perde il Taranto e lo fa nel peggiore dei modi: restando in dieci già prima dell'intervallo. L'avvio è di marca rossonera, ma al 36' Prosperi - doppia ingenuità la sua - commette fallo alle spalle di Salgado e a palla lontana. Secondo giallo, fuori e Taranto in dieci. Stringara corre ai ripari, manda in campo Sciaudone ma a fargli posto è uno dei migliori degli ionici: Dionigi. Alla ripresa Novelli manda in campo Pecchia al posto di uno spento Mancino, proprio Pecchia imposta per D'Amico, la corsia destra si libera e arriva Colombaretti: cross morbido che tutti battezzano per inutile, tutti tranne Salgado che con una rovesciata spettacolare spedisce la palla in rete. Al 24' si rivedono gli ionici: Da Silva allarga per Carrozza, rasoterra sporco ma di poco fuori. Sul rovesciamento di fronte Troia-
niello conquista l'out destro e va a crossare, ma la difesa tarantina mette in angolo. Lo batte sempre lui, Troianiello, e Zanetti ci mette quel tanto che basta per spingerla dentro. Già, dentro o no? Per l'arbitro sì, visto che assegna la rete anche se Barasso & C. lo seppelliscono di proteste. . Adesso il Taranto è in ginocchio, senza idee e senza postazioni di comando. Al Foggia basta e avanza, cerca la terza rete (con Malongà al 33') e sempre con Salgado (al 36') ma sarà sempre una rovesciata di Malongà (al 45') a far balzare gli spettatori dello Zaccheria. Si mette male per il Taranto, che adesso deve guardarsi le spalle e anche piuttosto attentamente. Le premesse per risalire ci sono, ma la grinta forse difetta un po'. Il Foggia torna nei playoff, non avesse sprecato tutti i match point avuti durante il campionato forse sarebbe anche qualche gradino più in su dell'ultimo posto utile per gli spareggi promozione. Manuel Fantoni
30 Sport
Lunedì 20 aprile 2009
Per Cari ritorno in panchina in chiaroscuro. Salvezza vicina per gli umbri.
Un pari senza sbadigli Tante occasioni tra Arezzo e Perugia, derby dai toni accesi AREZZO PERUGIA
0 0
AREZZO (4-4-2) : Paoletti 6,5; Bricca 6, Conte 7, Fanucci 6, Grillo 6; Bondi 6 (17' st Cavagna 6), Beati 6, Matute 6, Croce 6,5 (31' st Vigna sv); Baclet 6 (33' st Turienzo sv), Chianese 6. A disp.: Botticella, Djuric, Doga, Longoni. All.: Cari 6. PERUGIA (4-4-2) : Benassi 6,5; Calori 6,5, Pagani 6, Raimondi 6, Barbagli 6; De Giorgio 6 (42' st Boldrini sv), Gatti 6, Mezavilla 6, Stamilla 5,5 (23' st Pizzolla 5,5); Cutolo 5,5 (8' st Mazzeo 5,5), Del Core 5,5. A disp.: De Marco, Fiorucci, Di Stani, Ubaldi. All.: G. Pagliari 6. ARBITRO : Baratta di Salerno 6,5. NOTE : spettatori 2.787 per un incasso di 40.253 Euro. Ammoniti: De Giorgio, Calori, Mezavilla, Conte, Cavagna. Angoli 7-6 per il Perugia. Recupero: pt 3'; st 4'. AREZZO - Non è il classico pareggio da sbadigli, perchè Arezzo e Perugia hanno provato a fare di tutto per far loro una prtita potenzialmente decisiva per il finale di stagione di entrambe. Tra gli amaranto e i biancorossi va
De Giorgio in azione ad Arezzo
molto meglio alla formazione di Giovanni Pagliari: un punto d'oro per la salvezza. Un po' meno bene all'Arezzo che inaugura il Cari-bis facendosi agguantare dal Foggia. Che si tratta di un derby si capisce sin dal fischio d'inizio: ritmo alto e tanta grinta per entrambe le formazioni che non lesinano un pressing alto e entrate molto spesso ai limiti del lecito. Il francesino Baclet, dopo una manciata di secondi, con un
gomito un po' troppo largo, stende Pagani. A “vendicarlo” ci pensa poco dopo Calori intervenendo su un avversario. Tutto sotto gli occhi dell'arbitro Baratta che decide d'interpretare la partita all'inglese non prendendo nessun provvedimento disciplinare sugli episodi in questione. All'inizio è più efficace l'Arezzo sulla spinta di un Daniele Croce in condizione ottimale. L'esterno sinistro amaranto fa sof-
frire il suo dirimpettatio Calori e prova la conclusione in due occasioni. Nella prima la mira è sbagliata nonstante un buon movimento, la seconda potrebbe aver miglior fortuna ma la palla incoccia su un difensore avversario e finisce in angolo tra le recriminazioni del pubblico di casa. Passato il primo quarto d'ora l'Arezzo rallenta il ritmo e il Perugia comincia a farsi vedere in avanti per provare a far sua la partita. L'umbro più intraprendente è Umberto Del Core, uno dei tanti ex dell'incontro, che sfiora la rete al 32'. Scampato il pericolo i padroni di casa tornano in avanti e vanno vicinissimi al gol con Croce al 37'. Uno scatenato Bondi si fa tutta la fascia destra e crossa, l'esterno sinistro, perso nel controllo dalla difesa umbra, colpisce di testa ma la conclusione è troppo centrale e Benassi para con un bel riflesso degno della sua fama di portiere sicurissimo tra i pali. La ripresa inizia a ritmo ridotto rispetto alla prima frazione con i primi minuti dedicati ad una fase di studio. Il primo a scuotersi è il Perugia che, al 7', sfiora la rete con Stamilla. Calori scende sulla destra e crossa, Stamilla colpisce di
testa all'altezza dell'area piccola ma, come per il rivale Croce nel primo tempo, il suo tiro è centrale con Paoletti che blocca in due tempi senza troppe apprensioni per la porta amaranto. Risponde l'Arezzo al 19' con il bomber Vincenzo Chianese che, su cross di Beati, con un bel colpo di testa colpisce il palo esterno. Applausi per l’azione di pregevolissima fattura. Non succede altro fino agli ultimi cinque minuti dove le due squadre hanno entrambe un'occasione per vincere che però non sono capaci di cogliere. La prima, al 41', è per il Perugia con una punizione di Mazzeo parata in due tempi da Paoletti, la replica amaranto è affidata a Vigna ma il suo tiro è deviato in angolo da Benassi. Finisce 0-0 e nessuno è contento, con gli umbri ancora privi della salvezza matematica e i toscani che devono ancora soffrire per blindare la propria posizione play-off. Il rientrante tecnico Marco Cari avrà molto da lavorare per mettere gli amaranto nelle miglior condizioni in vista dello sprint finale e degli spareggi promozione. Il salto di categoria quest’anno non può essere fallito. Giorgio Melani
Peluso, Capparella e Gaeta stendono il Pescara
La Juve Stabia è una furia Vittoria in otto minuti JUVE STABIA PESCARA
3 1
JUVE STABIA (4-3-3) : Soviero sv (1' st Della Corte 6);D'Ambrosio 6,5, Rinaldi 6, Gritti 6, Marino 6; Stentardo 6,5, Piocelle 7, Amore 6,5; Capparella 7, Gaeta 6,5 (22' st G. Grieco sv), Peluso 7 (35' st Monticciolo sv). A disp.: Vicedomini, Mineo, Barbosa, Cristea. All.: Costantini 6,5. PESCARA (4-5-1) : Indiveri 6; Diliso 5,5 (12' st Inglese 5,5), Pomante 5,5, Siniscalchi 5, Vitale 5; Felci 5 (32' st Stella sv), Coletti 5,5, Ferraresi 5,5 (22' st Giordano sv), Camorani 5,5, Perrulli 6; Laens 6. A disp.: Prisco, Sembroni, Romito, Scappaticci. All.: Cuccureddu 5,5. ARBITRO : Nasca di Bari 6. RETI : pt 15' Capparella rig. (JS), 21' Peluso (JS), 23' Gaeta (JS); st 29' Laens (P). NOTE : spettatori: 793 paganti per un incasso di 1.898 euro. Abbonati 1400 per una quota di 14.600 euro. Angoli 4-2 per la Juve Stabia. Ammonito:
D'Ambrosio. Recupero: pt 0'; st 4' CASTELLAMMARE DI STABIA -Tutto in otto minuti. La Juve Stabia risorge dalle ceneri grazie alla puntualità offensiva dei centravanti ed al dinamismo della mediana, guidata con autorità e rapidità dal francese Piocelle. Il Pescara è in bambola: Coletti fa quel che può, ma non basta e Laens lì davanti predica nel deserto. Comanda con ferocia la formazione di Costantini ed il vantaggio è soltanto l'epilogo di un quarto d'ora di netto dominio: Peluso manca il bersaglio grosso dopo un minuto, all'11' Capparella non fallisce dal dischetto trasformando un penalty procurato da un fallo di Siniscalchi su D'Ambrosio. Il Pescara è frastornato, Cuccureddu vede saltare i propri piani pragmatici e non ha soluzioni alternative. La Juve Stabia gioca così sul velluto ed in otto minuti raddoppia e poi triplica le marcature archiviando la pratica con largo anticipo. Al 21' Piocelle dalla sini-
stra verticalizza in area per Peluso che, lasciato solo in area, piazza un sinistro al volo di rara bellezza per il due a zero. Due minuti ed il tris è servito: ancora Piocelle illuminato, verticalizzazione radente per Gaeta, Pomante bruciato dallo scatto, e conclusione vincente dell'attaccante a tu per tu con Indiveri. Cuccureddu ad inizio ripresa avanza Camorani sulla sinistra del terzetto alle spalle della punta. Felci rimane a destra, Perrulli agisce dietro l'unica punta Laens: 4-2-3-1 con Coletti e Ferraresi mediani. Va un po' meglio così il Pescara, ma soltanto perché la Juve Stabia, appagata, abbassa i ritmi del pressing. All'11' Ferraresi si libera al limite dell'area e lascia partire una conclusione di destro, la sfera sfiora l'incrocio dei pali. Un minuto dopo i padroni di casa in contropiede vanno vicini al poker: Capparella si libera di Vitale e lascia partire un sinistro velenoso, la conclusione rasoterra termina fuori di un soffio.
Il gol di Peluso della Juve Stabia
Il Pescara vuol difendere almeno l'orgoglio: al 17' Cacio d'angolo di Coletti, Siniscalchi conclude debolmente da due passi, Della Corte blocca a terra. Gli uomini di Cuccureddu continuano ad esercitare un lieve predominio territoriale: al 26' sinistro di Felci dai venti metri, palla alta sulla traversa. Tre minuti dopo il gol della bandiera: cross dalla
sinistra di Perrulli per Laens, l'attaccante si coordina di testa e gira in rete beffando Della Corte. Un sussulto che non ridimensiona la grande prova della Juve Stabia, per la prima volta squadra vera. e nettamente rinata dopo l’indecente prova di sabato scorso a Caserta contro il Marcianise. La vittoria consente alle vespe di mettere la Pistoiese a quattro punti di
distanza allontanando per il momento lo spauracchio dell’ultimo posto e della retrocessione diretta. Decisivo in mediana l’innesto di qualità del francese Piocelle, pescato con lungimiranza sul mercato degli svincolati e che ha portato un innegabile valore aggiunto al centrocampo di Costantini a livello di idee. Andrea Buonaiuto
I RISULTATI DELLA LEGA PRO: 30ª GIORNATA Prima Divisione Girone A
Seconda Divisione Girone A
Seconda Divisione Girone B
Cesena – Venezia 3-0 Cremonese - Ravenna 1-2 Lumezzane - Pro Sesto 2-0 Padova – Monza 3-1 Portogruaro - Novara 0-1 Reggiana – Pergocrema 1-0 Sambenedettese – Lecco 0-0 Spal – Legnano oggi ore 20.45 Verona – Pro Patria 0-0 CLASSIFICA: Pro Patria 53 punti; Cesena 52; Reggiana 50; Ravenna 49; Padova, Spal 44; Novara, Lumezzane 43; Verona 42; Pergocrema 38; Portogruaro 37; Cremonese 36; Monza 35; Pro Sesto 31; Legnano 30; Lecco 29; Sambenedettese e Venezia (-4) 26. PROSSIMO TURNO (DOMENICA 26 APRILE, 14/A DI RITORNO): Cesena – Lumezzane Lecco - Pro Sesto Legnano - Verona Monza Cremonese Novara – Spal Pergocrema – Padova Pro Patria – Ravenna Reggiana – Portogruaro Venezia - Sambenedettese
Alessandria-Ivrea 1-0 Canavese-Montichiari 2-2 Como-Carpenedolo 1-0 Mezzocorona-Alto Adige 0-1 Olbia-Pizzighettone 1-2 Pavia-Pro Vercelli 1-1 Rodengo Saiano-Itala San Marco 1-2 Sambonifacese-Alghero 1-2 Varese-Valenzana 2-1 CLASSIFICA: Varese 56 punti; Alessandria 51; Rodengo Saiano 49; Como e Olbia 48; Sambonifacese 47; Itala San Marco 46; Canavese 40; Mezzocorona 39; Montichiari 38; Ivrea 36; Pavia 33; Pro Vercelli e Alto Adige 32; Valenzana 31; Pizzighettone 29; Alghero 28; Carpenedolo 27. Pavia penalizzato di 5 punti. PROSSIMO TURNO (DOMENICA 26 APRILE, 14/A DI RITORNO): Alto Adige-Canavese Carpenedolo-Itala San Marco Ivrea-Alghero Montichiari-Como Olbia-Rodengo Saiano Pizzighettone-Alessandria Pro Vercelli-Varese Sambonifacese-Mezzocorona Valenzana-Pavia
Bellaria-San Marino 1-2 Carrarese-Prato 3-1 Celano-Sangiovannese 2-0 Cisco Roma-Viareggio 0-0 Figline-Bassano 0-0 Gubbio-Colligiana 0-1 Poggibonsi-Giulianova 0-1 Rovigo-Cuoiopelli 2-0 SangiusteseGiacomense 2-2 CLASSIFICA: Figline 59 punti; Prato 52; Viareggio 50; Giulianova 49; Cisco Roma 46; Bassano 45; Carrarese 39; Gubbio 38; Celano e Sangiustese 37; Giacomense e Sangiovannese 36; Colligiana 35; Poggibonsi e Cuoiopelli 33; San Marino 31; Bellaria 29; Rovigo 25. Cisco Roma penalizzato di 1 punto. Mercoledì 22 aprile, ore 15: Giulianova-Figline Sangiustese-Celano PROSSIMO TURNO (DOMENICA 26 APRILE 14/A DI RITORNO): Colligiana-Bassano Cuoiopelli-Bellaria Giacomense-Giulianova Gubbio-Figline Prato-Sangiustese Rovigo-Celano San Marino-Cisco Roma Sangiovannese-Poggibonsi Viareggio-Carrarese
Sport
Lunedì 20 aprile 2009
31
Cozzolino e Nolè in gol, ma che sofferenza
Due legni evitano una beffa al Potenza
La rovesciata di Nolè che porta il Potenza sul 2-0 (fotoservizio di Andrea Mattiacci)
POTENZA MARCIANISE
2 1
POTENZA (4-3-3): Tesoniero 6; Dei 6 Cuomo 6 Sabatino 7 Lolaico 6; Mangiapane 6,5 (10' st Suppa 5,5) Cammarota 6,5 Berretti 5,5; Sarno 6 (42' st Volpe sv) Cozzolino 6,5 Nolè 6,5 (14' st Patarini 6). A disp. Groppioni, Porcaro, Nappello, Cantoro, Volpe. All. Arleo MARCIANISE (4-2-3-1): Fumagalli 7; Piscitelli 6 D'Apice 5 (28' st Montanari sv) Murolo 5,5 Vanacore 6 (14' st Manco 6); Della Ventura 6 D'Ambrosio 6; Ciano 6,5 Poziello 5,5 Galizia 5,5 (34' st Tedesco sv); Innocenti 6,5. A disp. Mezzacapo, Toraldo, Russo, Compagnone. All. Fusi ARBITRO: Liotta di Lucca Assistenti Fascetti-Soragnese MARCATORI: 29' pt Cozzolino (P), 31'pt Nolè (P), 43' pt Innocenti (M) NOTE: spettatori oltre 2000. Angoli 63, rec. 2'pt-5' st Ammoniti: Sabatino (P), D'Apice (M), Sarno (P), Ciano (M), Tesoniero (P) MINUTO 44’ della ripresa, Poziello sfugge via a Lolaico e pesca tutto solo sul secondo palo tedesco che appoggia con lo stinco nella porta sguarnita. Palo e palla fuori. Una manna dal cielo se si considera che al 23’ della ripresa, da distanza siderale, una bordata di Ciano si stampava sull’incrocio dei pali di un Tesoniero vanamente protrattosi in tuffo. Due legni che gridano vendetta da una parte, dall’altra invece, quella potentina, fanno per la prima volta in questa stagione, benedire alla fortuna che non ha voltato le spalle. Un altro 2-2, dopo quello con la Cavese, sarebbe stato una beffa per il Potenza che nel primo tempo ha disposto in lungo e in largo di un Marcianise apparso stranamente molto arrendevole. Gli uomini di Arleo non hanno fallito l’approccio al match, hanno spinto fin da subito, hanno sfiorato il vantaggio con Cuomo di testa (salvataggio di Ciano sulla linea al 2’), hanno colto un palo con Nolè e hanno anche segnato due volte, oltre a impegnare Fumagalli (contestatissimo ex calciatore del Melfi) in almeno un paio di circostanze importanti La chiave di volta del match in quei 120 secondi che hanno separato la rete di Cozzolino (D’Apice colpevole a farsi saltare proprio davanti al suo portiere - angolo di visuale aperto e precisissima stoccata del centravanti), da quella di Nolè (ancora Cozzolino in versione assistman, primo tiro di Nolè rimpallato e sforbiciata partendo da terra con sfera nell’angolino basso). Due minuti di tempo che hanno lasciato credere a tutti che c’era un motivo specifico se Potenza-Marcianise, fin dal pomeriggio di sabato era scomparsa dai palinsesti delle scommesse. Troppo alto il monte delle giocate sull’1 per conti-
nuare a farla stare viva nell’interesse degli scommettitori italiani. Un po’ come dire che il risultato sembrava scontato. 2-0 facile e Marcianise inerme. se non fosse stato per quel contrasto tra Sabatino e Poziello con la sfera che saltava Cuomo e Tesoniero e finiva comodamente tra i piedi di Innocenti che segnava il gol del 2-1. proprio sullo scadere della prima frazione di gioco. Fin qui tutto bene, comunque, perchè il Potenza che usciva dal campo tra gli applausi convinti di chi aveva visto anche buone trame di gioco, oltre alle motivazioni adeguate per una squadra con la bava alla bocca, era di buon auspicio. E dire che le premesse non erano delle migliori, soprattutto a livello fisico. Arleo non recupera Patarini, come previsto, e sceglie Sabatino accanto a Cuomo, per sostituire lo squalificato Di Bella. Oltretutto schiera Mangiapane abbastanza forzatamente, visti i suoi problemi in settimana, e manda in panchina un suppa che poi dimostrerà evidentemente di non essere ancora pronto per giocare. Fusi non cambia atteggiamento tattico, ma solo un uomo, rispetto al 2-0 rifilato alla Juve Stabia. Dentro D'Apice (forfait di Porpora all'ultimo momento) in difesa: Della Ventura in mezzo al campo con D'Ambrosio. Il modulo resta il 4-2-3-1, mentre quello rossoblù è il 4-3-3, con una squadra de-
Fumagalli protagonista a Potenza
cisamente a trazione anteriore. Tocca subito a Mangiapane, su corner impegnare Fumagalli nella parata spettacolare, mentre Cuomo, sugli sviluppi del secondo angolo di fila, sfiora il vantaggio. E' Ciano a salvare sulla linea (2'). La partita, inevitabilmente, la fa il Potenza, ispirato da Mangiapane. Ancora Fumagalli si esalta su Sarno (13') e il punteggio resta inchiodato sul nulla di fatto. Al Marcianise non resta che attendere e tentare qualche giocata in profondità per Innocenti, ma il ritmo impresso alla gara dai casertani è decisamente basso. Sempre da un piazzato di Mangiapane (23') pericoloso il Potenza: il tocco di testa di Nolè si stampa sul palo a Fumagalli battuto. Il vantaggio del Potenza è meritato al 29', almeno quanto il raddoppio di Nolè, bello anche esteticamente. Partita che sembra andare in naftalina per un duplice ordine di fattori: caparbio il Potenza, troppo arrendevole il Marcianise. Il patron Bizzarro, vero e proprio allenatore, dopo essersi sbracciato in panchina (Fusi un po’ più dimesso all’esatto opposto del suo patron), si siede inesorabilmente. Lo scuote il solito Innocenti. Eravamo rimasti qui, al racconto di un bel primo tempo, in cui il doppio vantaggio del Potenza sarebbe stato il risultato più giusto. Gara riaperta, quindi? A giudicare dai ritmi iniziali della ripresa, assolutamente no, anche se tocca al Marcianise provarci con un colpo di testa di Murolo (5') in proiezione offensiva. Tepore dello stadio scosso solo dal cambio Suppa-Mangiapane: bordate di fischi su Arleo e qualche mugugno dal fantasista che, in realtà, pur avendo disputato una gara sufficiente stava annaspando in mezzo al campo e il Potenza stava evidentemente soffrendo. Il Marcianise risponde con Manco per Vanacore. L'intento è chiaro: una squadra ha paura di vincere (entra anche Patarini per Nolè) e scompare letteralmente dal campo, l'altra prova a pareggiare. E quasi ci riesce per le due citate occasioni (i legni casertani) che fanno tirare un grossissimo sospiro di sollievo. Ancora più profondo se si pensa che qualche minuto prima dell’occasione di Tedesco, è Berretti a fallire (38') a fallire il tocco del 3-1 su imbeccata di Cozzolino da sinistra. Francamente, però, sarebbe stata una beffa per quanto fatto vedere dai rossoblù nella prima frazione di gioco. E’ andata bene e anche il margine sulla Pistoiese si è allungato di due punti. Ora l’appuntamento è a Foligno in una trasferta che diventa fondamentale per i rossoblù che, lontano dal Viviani, non trovano mai la bussola. Arleo ha salvato la sua panchina, vincendo la quinta gara interna (altre quattro le ha pareggiate). Il vero miracolo, adesso, sarà vincere una volta in trasferta e se accadesse tra sette giorni, sarebbe sì manna dal cielo. Alfonso Pecoraro
31
32 Sport
Lunedì 20 aprile 2009
Spogliatoio Serviva solo vincere. L’allenatore fischiato per le sostituzioni
Arleo, missione compiuta «Mi serviva una squadra fisica. Nella ripresa abbiamo avuto paura» LA FIDUCIA a termine, vittoria o esonero, come una spada di Damocle sulla testa. Per Pasquale Arleo è stata una settimana tutt'altro che facile, dai suoi ragazzi ha avuto forse il segnale che voleva. “Ma nello spogliatoio ero stato chiaro - svela il tecnico - dovevano giocare per loro stessi, per la loro carriera, per la maglia e per la città, non certo per me. Pasquale Arleo al fianco del Potenza ci sarà sempre, in curva quando non sarò più in panchina.” Missione compiuta, in ogni caso. Nonostante qualche mugugno di troppo in tribuna e sul campo per i cambi di inizio ripresa ritenuti troppo difensivisti da qualche improvvisato esteta da gradinata. Ma non è tempo, giustamente, di calcio champagne. “In quel momento era subentrata la paura - spiega l'allenatore - non venivamo a capo del gioco né in costruzione né in fase difensiva, ho preferito rendere la squadra più dura fisicamente con l'ingresso di Suppa spostando Sabatino in mezzo per neutralizzare Poziello, molto fastidioso tra le linee”. Pasquale Arleo Mangiapane, fra l'altro, alla sostituzione non ha reagito benissimo, pensando con esperienza e malizia di cavalcare i primi fischi con un applauso ai contestatori e sedendosi poi in panchina con un gesto di insofferenza. Il capitano Cuomo in sala stampa legittimerà senza tema di smentite le scelte del mister (“Mangiapane ormai in campo camminava”), anche per suggerire implicitamente al siciliano - ottimo nel primo tempo ma in condizioni fisiche imperfette - di godersi con più serenità l'opportunità che gli è stata offerta dalla società rosso-
blu di tornare a calcare i campi che contano. Ma torniamo alla paura, compagna di viaggio del Potenza probabilmente dall'estate scorsa: “è comprensibile - spiega Arleo - nonostante proviamo a fare di tutto per esorcizzarla, non dimentichiamo per quante settimane questa squadra è stata all'ultimo posto, per qualche minuto abbiamo rivissuto l'incubo della rimonta subita in casa col Foligno”. Casuale riferimento alla prossima battaglia: “in questo momento guardo solo a distanziare la Pistoiese - attacca il tecnico potentino - visto il trend fuori casa dobbiamo essere umili e guardarci le spalle, logico che in cuor mio spero di vincere in Umbria, prepariamo questa settimana con grande determinazione confidando di non deludere domenica i nostri tifosi che ci seguiranno come al solito con grande amore”. L'avventura di Pasquale Arleo in questa stagione cominciò proprio a Caserta, nella gara d'andata pareggiata 0-0 proprio col Marcianise: da allora in casa sono arrivate cinque vittorie e quattro pareggi, un miglioramento netto rispetto alla squadra che nelle gestioni Chierico e Gautieri aveva consentito a Gallipoli, Arezzo e Perugia di espugnare il Viviani. Fuori casa solo due pareggi (il secondo a Sorrento), “ma sul piano dell'impegno ai ragazzi posso rimproverare poco, a tratti abbiamo espresso anche buon calcio, uscendo dovunque a testa alta tranne forse a Pistoia”. Ma adesso l'imperativo, lontani dal Viviani, è quantomeno muovere sempre e comunque la classifica. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it
L’avversario «Nel primo tempo il Potenza ci ha strapazzato»
Fusi riconosce i meriti lucani IN sala stampa il tecnico del Marcianise, Luca Fusi, ha l'onestà di giudicare la gara dei suoi con spirito assai critico, ascrivendo i demeriti dei casertani a un primo tempo in cui “il Potenza ha assolutamente meritato di vincere la partita”. La spiegazione nella parole dell'allenatore che si è giocato tutte le carte a disposizione, proprio nel momento in cui ha capito che il Potenza stava cedendo qualche metro in campo: “Non è un risultato amaro per noi, perché abbiamo meritato di perdere per via di un primo tempo in cui non siamo stati in partita. Questo solo per merito dei nostri avversari che ave-
vano più stimoli e più ritmo di noi. Abbiamo cominciato a giocare soltanto dopo aver subito il secondo gol. Certo, abbaimo colto anche due pali, ma quello del campo mi sembra il risultato più logico”. Fusi aveva avuto parole di elogio per il Potenza anche all'andata: “Siamo stati surclassati nel primo tempo. Penso che i lucani abbiano le possibilità di salvarsi, anche se diventa fondamentale la posizione nella griglia play out”. E sul Marcianise: “Dovevamo centrare la salvezza diretta, credo che nonostante questo passo falso sia alla nostra portata non correre rischi”. a.p. Luca Fusi
Gara con poche emozioni tra Foligno e Lanciano
Uno 0-0 per il dopo Indiani FOLIGNO V. LANCIANO
0 0
FOLIGNO (4-3-3): Conti 6; Pencelli 6, Guastalvino 6,5, Buscaroli 6, Petterini 6; Signori 6,5 (26' st Furiani 6), Mandorlini 6, Coresi 6,5; De Paula 5,5, Cipolla 6 (14' st Turchi 6), Cesaretti 7. A disp.: Ripa, Bisello Ragno, De Stefano, Fiuzzi, Cotza. All.: PizzimentiRecchi 6. VIRTUS LANCIANO (4-42): Aridità 6; Bognar 5,5, Bolic 6, Daleno 5, Morabito 5,5; Margarita 6, Cossu 5, Tisci 6,5, Mammarella 5,5 (43' st Oshadogan sv); Colussi 5 (36' st Romano sv), Tarquini 5,5 (14' st Alfageme 6). A disp.: Bordeanu, Musca, Vincenti, Morante. All.: D. Pagliari 6. ARBITO: Lupo di Matera 6. NOTE: spettatori 1708 per un incasso di 10674. Espulso al 43' st Daleno per doppia ammonizione. Ammoniti: Daleno, Tisci, Colussi, Coresi, Furiani. Angoli 6-1per il Foligno. Recupero: pt 1; st 4'. FOLIGNO Una Virtus Lanciano distratta e poco vogliosa si porta a casa un punto preziosissimo alla vigilia del recupero contro il Taranto che potrebbe aiutare i ragazzi di Dino Pagliari a tirarsi fuori dalle zone calde della classifi-
ca. La squadra del tecnico marchigiano è sembrata tutt'altra cosa rispetto a quella vista nella gara d'andata, con gli abruzzesi che non hanno combinato praticamente nulla e che soprattutto nella prima frazione di gioco hanno perso più volte malamente il pallone per tanti errori di concentrazione e distrazione. La partenza della gara è stata tutta di marca biancazzurra, con i falchetti che hanno da che recriminare su un rigore dubbio non concesso dal direttore di gara; rigore che poteva sicuramente cambiare le sorti della partita. Proprio il Foligno, grazie anche all'impostazione data dal neo-tecnico Marcello Pizzimenti (che alla vigilia della sfida è subentrato a Paolo Indiani) è riuscito ad avere le migliori palle gol del match, soprattutto quando nel primo tempi un Cesaretti devastante sulla propria fascia di competenza ha dominato in lungo ed in largo. Per il Lanciano di Pagliari solo pochi spunti da parte del solito Tisci, centrocampista onnipresente che ha cercato sempre di dettare i ritmi del gioco riuscendo più volte a divenire il padrone del centrocampo. La mossa di inserire dal
primo minuto il giovane Tarquini poi, non sembra aver convinto più di tanto gli addetti ai lavori, visto che il giovane giocatore abruzzese pur muovendosi bene non è riuscito mai a spingere e ad aggirare la retroguardia umbra. Tutt'altra cosa invece l'argentino Alfageme, che quando è subentrato ha dato brio al reparto avanzato. L'emblema della prestazione rossonera è tutta nel tiro di Margarita verso lo scadere del primo tempo: poca concentrazione, tanta voglia di pensare solamente alla sfida-verità contro il Taranto di mercoledì. Nel secondo tempo poi, con il Foligno che man mano ha perso lucidità e non è più riuscito a spingere a dovere, la gara ha perso di intensità e al Blasone sono scattati i tanti sbadigli dei tifosi presenti. A tenere alta l'attenzione alla partita è stata solamente la raccolta fondi per le vittime del terremoto da parte dei tifosi biancazzurri; colletta che è riuscita a toccare quota 1700 euro, traguardo di tutto rispetto per una tragedia purtroppo pesante. Ora, per gli uomini di Pagliari si prospetta un finale di stagione avvincente, dove ci sarà da soffrire partita dopo partita. Fabio Luccioli
Spalti colorati grazie alla presenza di piccoli studenti
Sport 33
Lunedì 20 aprile 2009
Le pagelle Prima in difesa, poi a centrocampo. Cozzolino convince
Sabatino il migliore Nolè e la vittima preferita: è il quarto gol che segna ai casertani TESONIERO ( 6) - pomeriggio da spettatore non pagante, anche in occasione della rete di Innocenti, quando è sfortunato sul rimpallo dei suoi difensori. Graziato dall'incrocio dei pali. DEI ( 6) - gara di attenzione, senza nessun rischio, dal momento che era diffidato. Dalle sue parti agisce Galizia che è in giornata opaca e lui può controllarlo senza affanni CUOMO ( 6) - Innocenti è controllato senza nessun problema. E' solo sfortunato in occasione del rimpallo con Sabatino che favorisce il centravanti casertano. Tenta anche la sortita offensiva di testa, ma Ciano salva sulla linea. SABATINO ( 7) - un professionista ineceppibile, che dà il suo contributo importantissimo ovunque venga schierato. Ieri in difesa, da centrale, accanto a Cuomo. Energico quanto basta per non essere ammonito due volte, non fa rimpiangere Di Bella e Patarini. Nella ripresa torna a centrocampo e recupera un numero impressionante di palloni. E’ certamente sua la palma di migliore in campo, nonostante i 15 giorni di stop LOLAICO ( 6) - qualche sgroppata sull'out, un paio di diagonali propizie. Dà vita a un duello di velocità con Ciano e riesce a mettergli la museruola, senza farlo arrivare sul fondo per il cross. L’esterno casertano tenta solo il tiro dalla distanza. BERRETTI ( 5,5) - fa una gara di grande sacrificio, rincorrendo avversari nella zona nevralgica, ma latitando in proiezione offensiva per chiaro intendimento tattico di Arleo. Poi è spedito in attacco con scarsa fortuna e sbaglia il In alto l’esultanza del gruppo potentino dopo la rete di Nolè. A sinistra il tiro vincente di Cozzolino. A destra gol del 3-1, preferendo l’anticipo dipie- l’occasione sciupata da Berretti de piuttosto che il colpo di testa che pgli
poteva valere più della sufficienza. CAMMAROTA (6,5) - molto attento in interdizione. Fa grande movimento e, soprattutto, è continuo nell'impostazione della manovra MANGIAPANE(6,5 )-è ispirato e lancia il pallone con il contagiri. Pericoloso su un calcio d'angolo, gioca con buona intensità nonostante il precario stato di forma. Non gradisce il cambio ed esce evidentemente contrariato, anche se erano diversi minuti che stava camminando. SUPPA ( 5,5) - già quando sta bene è macchinoso, figurarsi se le condizioni fisiche sono precarie. Cerca di svolgere il compitino e lo fa con alterne fortune, sbagliando troppi palloni. Non avrebbe dovuto giocare. NOLÈ (6,5) - il Marcianise si conferma una delle sue vittime preferite. Gli segna per la quarta volta tra D e C. Cala con il passare dei minuti e Arleo lo toglie. PATARINI ( 6) - si muove adagio per paura di farsi male, ma non lesina l’impegno e ci mette la testa in un paio di circostanze. COZZOLINO ( 6,) - 5 apre le danze indovinando l'angolo giusto, poi gioca a far reparto da solo. Qualche spunto in velocità dalla sinistra, ma poco nella ripresa. Fa il gol numero sette della sua stagione e si candida a essere un protagonista di questo finale di campionato. SARNO ( 6) - qualche numero in dribbling, poi un pallonetto che esalta Fumagalli. Nel secondo tempo cala e rimedia un giallo per simulazione. VOLPE ( SV) a.p.
34 Sport
Lunedì 20 aprile 2009
Spogliatoio Postiglione: «Primo tempo buono. Nella ripresa i nostri limiti»
L’importanza dei tre punti Pellegrino: «Il mio premio per la trasferta di Foligno è sempre valido» POTENZA batte Marcianise due ad uno. Vittoria di platino per i rossoblù, ma quanta sofferenza. I novanta minuti del "Viviani", infatti, consegnano un match double face per i padroni di casa. Ottimo il primo tempo del Potenza con meritato doppio vantaggio firmato Cozzolino e Nolè. Poi, altre sfortunate conclusioni di cui una sul palo dello stesso Nolè. Nel finale il gol di Innocenti che riapre i giochi. Seconda frazione di gioco, invece, caratterizzata dalla solita paura di vincere propria di Cuomo e soci con i campani che in un paio di occasioni vanno vicinissimi al pareggio. Per fortuna, alla fine si brinda ad un successo che consente al Potenza di distaccare di tre punti la Pistoiese, fanalino di coda bloccata in casa dalla Cavese. In sala stampa è palpabile la tensione per un incontro vissuto al cardiopalma, soprattutto nei minuti finali. Lo dimostra, chiaramente, il patron Postiglione, che, piuttosto teso, si presenta ai nostri taccuini. "La vittoria - dice - è importante. In questi casi quello che conta è centrare i tre punti. Ci siamo riusciti contro un avversario di tutto rispetto. Analizzando la gara, posso affermare che il primo tempo è stato soddisfacente da parte nostra. Due gol, un palo, buone trame di gioco. Forse anche un tre a zero non avrebbe fatto gridare allo scandalo. La solita distrazione, invece, ci è costata il gol dell' uno a due. Tutto ciò ha fatto sì che, nella seconda frazione, venissero fuori i soliti limiti caratteriali della squadra, investita dalla paura di vincere. Purtroppo que-
Sarno contrastato da Murolo
sta è una costante di questo campionato. Mi chiedete, a questo punto, quale sia l' obiettivo immediato? Senza dubbio quello di mantenere a distanza la Pistoiese che, dopo l' arrivo di Torricelli, ha dimostrato di avere molte frecce a disposizione per giocarsi le chances di permanenza in prima divisione. Non culliamoci per questo successo. Bisogna dare continuità facendo assolutamente risultato a Foligno. Speriamo che in nostro trend negativo in trasferta possa interrompersi proprio in terra umbra. A questo punto, c'è poco da scherzare. Se vogliamo la salvezza dobbiamo crederci non solo a parole. Qui, è meglio precisarlo, nessuno ti regala niente". Ed in fatto di regali, Postiglione ha ragione. Il calendario del Potenza, a scanso di equivoci, prevede due gare in trasferta contro Foligno e Taranto, mentre al "Viviani", giocheranno Pescara e Benevento. Giochi per la salvezza e la promozione si intrecciano in questi incontri. Per cui risulta logico pensare che nessuna delle contendenti sia disposta ad age-
volare il compito dei lucani. Diversamente qualche altra squadra, tra le quali appunto la Pistoiese potrebbe avvantaggiarsi da partite con squadre quali Ternana e lo stesso Marcianise, per così dire "tranquille". Queste considerazioni sono proprie pure di Rosario Pellegrino, il presidente del Potenza. " E' inutile nasconderci. Le prossime quattro gare sono decisive per il nostro futuro. E' chiaro che spero di vincere a Foligno. I giocatori, del resto, sono a conoscenza del mio premio personale promesso tempo fa proprio a Pistoia. Per quanto mi riguarda io lo voglio pagare al più presto. Magari vincessimo proprio domenica prossima". Parole, quelle di Pellegrino, che si spera, siano profetiche. Intanto i tre punti con il Marcianise consentono un lavoro settimanale più tranquillo per gli uomini di Arleo. Che proprio a Foligno venga fuori la seconda vittoria esterna della stagione? E' quanto spera più di qualcuno. Lorenzo Corrado
Nolè: un po’ di fortuna Cuomo: sostituzioni giuste IL GOL del due a zero al Marcianise porta la firma di Raffaele Nolè, potentino purosangue, che con una semi rovesciata da terra batte l' ex melfitano Fumagalli. Una marcatura che sa di autentica liberazione per il numero undici potentino, quest'anno un pò sottotono rispetto alle prestazioni regalate nell' anno della promozione in C1. Nolè si presenta soddisfatto in sala stampa. Sa bene che quel gol ha fatto la differenza tra il Potenza ed il Marcianise. "Finalmente un gol importante per il sottoscritto e per l' intera squadra. Era d' obbligo vincere e ci siamo riusciti pur soffrendo molto nella parte finale dei novanta minuti. La vittoria, comunque, credo sia meritata. La mia prestazione penso sia positiva. A parte il gol , sono stato sfortunato nell' occasione del palo colpito a portiere battuto. Posso dire che comincio a sentirmi meglio fisicamente. Giocando, poi, sto acquisendo la giusta condizione. Spero di continuare così. E' mia intenzione rendermi utile e fare di tutto per ottenere la salvezza del Potenza. Ora è necessario fare risultato a Foligno". Sin qui Nolè. Parola, poi, a capitan Cuomo che spiega molto bene la metamorfosi del Potenza avvenuta tra il primo ed il secondo tempo. "Grande primo tempo da parte nostra dove abbiamo speso molto sotto il profilo fisico e nervoso. Il due ad uno finale non ha reso giustizia di quanto sviluppato in questi primi
Nolè in azione
quarantacinque minuti. Nella ripresa, invece, ci siamo un pò seduti. Le cose si sono aggiustate con i cambi. Mangiapane, infatti, non al top fisicamente, è stato sostituito con Suppa che ha dato più consistenza al centrocampo. Cammarota, poi, a mio avviso ha corso per tre. Anche l' avanzamento di Sabatino a centrocampo con l' ingresso di Patarini in difesa ha sistemato meglio le cose. In fin dei conti la nostra vittoria ci sta tutta". Questo il pensiero di Cuomo. Ora non ci resta che sperare in qualcosa di buono nella tana del Foligno. Ma di questo ci sarà tempo per parlare. l.c.
Sport 35
Lunedì 20 aprile 2009
Risultati e classifica Andria-Noicattaro
30ª giornata Marcatori
0-1
64´ Lucioni
Aversa N.-Scafatese
2-1
Cassino-Manfredonia
0-0
Gela-Catanzaro
3-1
Melfi-Isola Liri
2-2
4´ Variale (S); 41´ Prisco (A); 83´ Perna (A)
COSENZA
64
30 19 7
GELA
54
29 14 12 3 35 20 14 7
CATANZARO
51
30 13 12 5 34 22 15 8
PESCINA VG
46
53´ Tortori (I); 71´ Maisto (M); 80´ Pignalosa (I); 85´ De Angelis (M)
ANDRIA
Monopoli-Cosenza
0-0
Pescina Vg-Barletta
1-0
marcatori
7´ Franciel (G); 13´ Unniemi (G); 65´ Gaeta (G); 83´ Caputo (C)
34´ Arcamone
4 37 13 15 11 4
0 22 5 15 8
3
4 15 8 24 +4
6
1 18 8 15 7
6
2 17 12 15 -3
6
1 20 10 15 5
6
4 14 12 12 -9
29 11 13 5 34 26 15 6
8
1 16 9 14 5
5
4 18 17 8 -13
45
30 13 6 11 28 25 15 7
3
5 16 12 15 6
3
6 12 13 3 -15
CASSINO
43
30 9 16 5 34 25 15 5
6
4 20 15 15 4 10 1 14 10 9 -17
NOICATTARO
38
30 8 14 8 21 22 15 6
6
3 13 8 15 2
8
5
MELFI
37
30 8 13 9 33 33 15 5
5
5 19 16 15 3
8
4 14 17 0 -23 7 10 14 0 -23
8 14 -1 -22
V. Lamezia-Igea V.
0-1
BARLETTA
37
30 8 13 9 25 25 15 5
8
2 15 11 15 3
5
Val di Sangro-Vibonese
0-0
SCAFATESE
37
30 10 7 13 27 32 15 8
4
3 20 12 15 2
3 10 7 20 -5 -23
MONOPOLI
36
30 7 15 8 37 33 15 5
7
3 20 14 15 2
8
5 17 19 4 -24
IGEA V.
36
30 7 15 8 25 22 15 5
7
3 15 8 15 2
8
5 10 14 3 -24
VAL DI SANGRO
32
29 7 11 11 23 33 15 7
8
0 13 5 14 0
3 11 10 28 -10 -27
MANFREDONIA
31
30 7 11 12 16 25 15 6
5
4 14 10 15 1
6
8
2 15 -9 -28
VIBONESE
31
30 6 13 11 17 28 15 4
6
5 11 12 15 2
7
6
6 16 -11 -29
AVERSA N.
30
30 6 12 12 25 31 15 6
5
4 16 11 15 0
7
8
9 20 -6 -30
ISOLA LIRI
28
29 5 13 11 22 32 14 5
6
3 15 10 15 0
7
8
7 22 -10 -29
V. LAMEZIA
21
30 4
6
8
3
9
8 21 -26 -39
6´ La Porta
Prossimo turno
31ª giornata 26/04/09 ore 15.00
Andria-Melfi Barletta-Catanzaro Cosenza-Cassino Igea V.-Scafatese Isola Liri-Monopoli Manfredonia-Val di Sangro Noicattaro-Gela V. Lamezia-Aversa N. Vibonese-Pescina Vg
9 17 17 43 15 1
9 22 15 3
15 RETI: De Angelis (4) (Melfi) 14 RETI: Ceccarelli (1) (Monopoli) 13 RETI: Caputo (Catanzaro) 11 RETI: Franciel (4) (Gela); Pignalosa (Isola Liri); Arcamone (Pescina VdG) 8 RETI: Cavaliere (Andria); Varriale (2) (Scafatese); Grillo (1) (Val di Sangro) 7 RETI: La Porta (3) (Igea Virtus); Merini (Melfi) 6 RETI: Mastrolilli (1) (Andria); Perna (Aversa Normanna); Laviano (Barletta); Cunzi (2) (Cassino); Montella A. (Catanzaro); Balistreri (Monopoli); Bettini (Pescina Vdg) 5 RETI: Iannelli (catanzaro); Galantucci (1), Mortelliti e Polani (Cosenza); Pasca (Gela); Bongiovanni (2) e Scopelliti (Igea Virtus); Mitra (Melfi); Alessandrì (1 rig) (Val di Sangro) 4 RETI: Menichini e Rebecchi (Andria); Romano (Aversa Normanna); Caracciolese (Barletta); Casoli e Mezgour (Cassino); Catania e Danti (Cosenza); Marinucci (Gela); Santarelli (Monopoli); Rana (Noicattaro); Izzo e Martone (Scafatese); Melis (1) (Vibonese); Ragatzu (1) (Vigor Lamezia)
A 7’ dalla fine il bomber regala la vittoria all’Aversa nel derby di Campania
L’urlo di Perna nel finale La rete di Varriale in apertura di partita aveva illuso la Scafatese AVERSA SCAFATESE
2 1
AVERSA (4-4-2): Pettinari 6; Franzese 6, Arini 6, Di Girolamo 6, Chirico 6; Longo 6 (21' st Perna 6,5), Marasco A. 6, Palmiero 6 (35' pt Prisco U. 6,5), Chietti ; Sibilli 5,5, G. Marasco 6,5. A disp.: Castelli, Prisco V., Gallo, Ianniti, Salve. All.: Sergio 6. SCAFATESE (5-3-2): De Felice 6,5; Baylon 6,5 (3' st Marzocchi 6) , Lagnena 6,5, Rapino 6, Terracciano 6, Correale 6; Izzo 6,5, Corsale 6,5, Basile 6,5; De Luca 7(3' st Marini 6), Varriale 6,5(36' st D'Avanzo sv). A disp.: Spicuzza, Avallone, Di Candilo, Martone. All.: Maurizi 6,5. ARBITRO: Zanichelli di Genova 5. RETI: Varriale (S) 4' pt, Prisco (A) 41' pt, Perna (A) 38' st. NOTE: 900 spettatori di cui 50 circa provenienti da Scafati. Ammoniti: Terracciano (S), Sibilli (A), A. Marasco (A), Prisco U. (A). Angoli 5-4 per l'Aversa. Recupero: pt 3'; st 6'. AVERSA - La Scafatese esce sconfitta dal confronto con l'Aversa Normanna. Una sconfitta che non pregiudica i piani salvezza della società canarina mentre, i tre punti odierni tengono vive le speranze di poter ancora raggiungere la salvezza in casa Aversa. Più forti evidentemente le motivazioni dei padroni di casa che hanno lottato per tirarsi fuori da una situazione imbarazzante a dispetto di una squadra, la Scafatese, cui manca davvero poco per ritenersi matematicamente salva. Le due squadre vengono messe in campo con moduli differenti: Sergio ritorna al 4-4-2 con una formazione falcidiata dalle squalifiche, men-
tre Maurizi opta per un più prudente 5-3-2. La gara sale subito di tono. Al 4' pt la Scafatese è già in vantaggio con un'azione fulminea di De Luca che lancia Varriale, tenuto in gioco da Chirico, che scatta sul filo del fuorigioco e batte Pettinari con un rasoterra che si infila nell'angolino dove l'estremo difensore normanno non può arrivare. Ancora ospiti pericoloso 10' più tardi. Izzo lanciato ancora da De Luca, s'infila tra le maglie granata, dribbla un avversario e calcia alto a pochi passi dalla porta difesa da Pettinari. Al 19' è ancora dominio dei canarini ai quali viene annullata una rete per fuorigioco di Terracciano che, su punizione di Baylon, realizza il raddoppio che viene negato dall'assistente. Sulla repentina rimessa dei padroni di casa, è Marasco G. a prendere palla e farsi tutto il campo, sbagliando di un soffio il diagonale che termina di poco a lato della porta salernitana. Dopo un inizio sofferente, l'Aversa Normanna, in svantaggio, comincia a venire fuori e lo fa ancora con G. Marasco che, al 27', al limite dell'area gialloblù, elude gli avversari con una serpentina e conclude debole tra le braccia di De Felice. Al 34' è ancora il numero 7 granata che fallisce il bersaglio sottoporta con una girata che non ha esito positivo. La Scafatese subisce l'assedio dei normanni che cercano a tutti i costi di pareggiare. Sergio inserisce Umberto Prisco che diventa la terza punta dello scacchiere aversano. La situazione, però, diventa tesa verso il finale del primo tempo, quando il ritmo sale, l'agonismo pure e la tensione irrigidisce gambe e nervi delle due squadre. Al 40' Lagnena salva praticamente il
Pescina ok con Arcamone Barletta contestato PESCINA VDG BARLETTA
1 0
PESCINA (4-4-2): Bifulco 6; Gentili 6, Petitto 7, Blanchard 7, Piva 6; Cruciani 6 (41' st Pietrobattista sv), Giordano 6,5, De Angelis 6, Laboragine 5,5 (27' st Miale 6); Bettini 6,5, Arcamone 7 (32' st Berra 6). A disp.: Merletti, Pomponi, Rosamilia, Carosone. All. Perrone 6. BARLETTA (4-4-2): Furlan 5,5; Matstronicola 6, Fabbro 5, Sabini 5, Tangorra 6,5; Merito 5 (25' st Omolade 5,5), Salvagno 6,5, Daleno 6, Ruiz sv (18' pt De Cecco 5); Laviano 5 (35' st Majella 5,5), Caracciolese 5. A disp.: Rodrigo, Toscano, Rizzi, Vignola. All. Sanderra 5,5. ARBITRO: Merchiori di Ferrara 7. MARCATORE: 34' pt Arcamone. NOTE: spettatori circa 400, incasso 3360 euro (devoluto alle popolazioni colpite dal sisma). Ammoniti Cruciani, Salvagno, Tangorra, Blanchard. Angoli 1-3. Recupero: pt. 2'; st. 4'. Perna è stato decisivo
risultato, quando sulla linea Franzese batte praticamente a porta sicura. E' però solo il preludio al gol dell'Aversa Normanna che arriva un minuto dopo con il neo entrato Prisco che raccoglie un angolo a centro area e in girata trafigge De Felice, ristabilendo la parità. Il pareggio accontenta le due formazioni che vanno a riposo dopo 3' di recupero. Al rientro dagli spogliatoi, Maurizi opta subito per due cambi, mandando in campo Marzocchi e Marini e irrobustendo il centrocampo. La gara come nel primo tempo resta apertissima con le due squadre che si fronteggiano a viso aperto alla ricerca del successo. Al 12' st la gara potrebbe cambiare il suo percorso. Terracciano abbatte in piena area Longo, il direttore di gara non può esimersi dal decretare la massima punizione. Longo
dopo aver ricevuto le necessarie cure mediche rientra sul terreno di gioco con una vistosa bendatura alla testa. Della battuta del penalty si incarica Sibilli, ma l'attaccante di casa calcia malamente a lato tra la disperazione generale. Al 22' st sono ancora i padroni di casa a cercare la rete con Prisco il cui tiro a volo termina alto. La squadra di Maurizi torna a farsi vedere dalle parti granata al 26' con una punizione dal limite di Corsale che termina di poco a lato. Al 32' A. Marasco mette Perna praticamente solo davanti a De Felice, ma l'attaccante non è lucido e calcia direttamente sul portiere scafatese in uscita. Sei minuti dopo l'Aversa realizza il gol partita. Perna raccoglie una respinta di De Felice su tiro di Gennaro Marasco e insacca di potenza. E' l'ultima azione del confronto.
AVEZZANO - Il Pescina torna a sorridere. La vittoria sul Barletta riconsegna ai biancoverdi una certa tranquillità per la zona playoff, visti i risultati delle altre contendenti. E mercoledì ci sarà il recupero con l'Isola Liri. Si torna a giocare in Abruzzo dopo il terribile sisma e, nonostante la storica rivalità tra le tifoserie di Avezzano e L'Aquila, i supporter biancoverdi espongono striscioni di solidarietà. Il match del Dei Marsi non è certo di quelli da ricordare. Il gol che manda in archivio l'1-0 arriva al 34'. Piva calcia sulla barriera una punizione dai venti metri, ma sulla respinta arriva Blanchard che crossa prontamente dalla sinistra: Arcamone anticipa tutti sul primo palo e con una zampata di destro insacca. Nella ripresa il canovaccio non muta granché e le azioni importanti continuano a segnalarsi con il contagocce. Al 6' ci prova Caracciolese: Bifulco alza in angolo. Poi è la volta dell'evanescente Laviano, che alza di testa un cross di Tangorra. Furlan rischia il patatrac su retropassaggio di Sabini, mentre al 39' è il palo a negare a Bettini la gioia del raddoppio. Il Barletta resta evanescente in avanti, anche perché Omolade sciupa una buona palla dal limite calciando altissimo. E al 48' arriva l'ultimo sussulto, con Daleno che conclude centralmente dai diciotto metri. Il triplice fischio di Merchiori sancisce l'1-0 finale, in una partita decisamente deludente. Gli abruzzesi, comunque, possono ritenersi soddisfatti, e, con ogni probabilità, grazie a questi tre punti hanno staccato il pass per i playoff, obiettivo dichiarato sin da inizio stagione. Finale con contestazione, invece, per i pugliesi, attaccati verbalmente dai tifosi giunti ad Avezzano in buon numero.
36 Sport
Lunedì 20 aprile 2009
Palumbo accoglie con favore il pareggio con i laziali
Il Melfi sa rimontare due volte MELFI ISOLA LIRI
2 2
MELFI (4-3-3) : Russo 6, Fumai 6, Gabrieli 6, Castaldo 6, Gambi 6, Tufano 5,5 ( 18 st Frasca), Bacchiocchi 5,5 ( 6 st Merini 5,5), Maisto 7, Mitra 6, Gilfone 5,5 ( dal 1 st Petagine 6), De Angelis 6. A disposizione: Merlano, Ferrato, Bizzarri, Sciannamè. Allenatore Palumbo ISOLA LIRI (4-4-2) : Fiorini 6, Brunetti 6, Sannibale 6, Cagnale 6, Bombara 6, Tortori 6,5 ( dal 36 st D'Imporzano), Mollo 6, Giacalone 6,5, La Cava 6 ( dal 11 st Matrisciano 6), Pignalosa 6 ( dal 41 st Cori), D'Alessandro 6,5. A disposizione: Tomei, Dolcemascolo, Luciani, Ranalli. Allenatore Zecchini. RETI : 8’ st Tortori (P), 26’ st Maisto (M), 35’ Pignalosa (P), 40’ autorete Pignalosa (M) ARBITRO : Benassi di Bologna (Cua - Bagnato) NOTE : Ammoniti Mitra, Brunetti, Bombara, D'Imporzano. Angoli: 5 a 3 per L'Isola Liri. Recupero 0 primo tempo, 2 minuti secondo tempo. Spettatori 1300 circa LA POLITICA dei piccoli passi. Il Melfi ottiene un punto, decisamente guadagnato per come si erano messe le cose in campo, e si avvicina al raggiungimento del traguardo stagionale. Di contro L'Isola Liri, con il pareggio del Valerio, abbandona forse in maniera definitiva ogni speranza di evitare i play- out. La compagine laziale, che non ha mai vinto in trasferta in questo campionato, denota evidenti difficoltà di natura caratteriale e si fa raggiungere a cinque minuti dal termine, da un Melfi non brillantissimo, che con il minimo sforzo ragguanta un pari che lo porta a quota 37, praticamente ad un passo dalla matematica permanenza. Confermate le indicazioni della vigilia. Palumbo schiera i
suoi con una sola punta di ruolo De Angelis, irrobustisce la linea mediana con Bacchiocchi che agisce al fianco di Mitra e Maisto, piazzando Gilfone e Tufano sugli esterni. Zecchini, sull'altro fronte, privo dell'indisponibile Risi, non modifica il consueto 44-2, con Pignalosa principale terminale offensivo. Dopo 30 secondi va subito al tiro Gilfone, palla a lato. Sembra il preludio ad un match particolarmente vibrante ed avvincente, ed invece il ritmo resta basso e la gara non decolla. L'Isola Liri fa il suo. Chiude bene ogni varco e cerca di ripartire in contropiede. Poco oltre il quarto d'ora, la squadra laziale usufruisce di una punizione spostata a sinistra distante trenta metri dalla porta di Russo. La successiva parabola di Giacalone, complice il terreno bagnato, schizza via sorprendendo tutti, compreso Russo, che per sua fortuna è salvato dalla traversa. Brivido per il Melfi. La squadra gialloverde fatica a fare gioco anche grazie ad una Isola Liri ben disposta che non lascia nulla di intentato. Le emozioni però scarseggiano. Proteste locali al 41° per un fuorigioco assai dubbio segnalato a Tufano ben pescato da Maisto. La prima frazione si chiude a reti bianche e senza che i due portieri siano dovuti intervenire in modo significativo. Tutt'altra musica nella ripresa. Palumbo inserisce da subito Petagine al posto di uno spento Gilfone. E' però l'Isola Liri che sfiora il vantaggio. Tiro di Tortori, Russo respinge, arriva D'Alessandro che spedisce alto da buona posizione. Ancora un cambio per il Melfi. Fuori Bacchiocchi e dentro Merini. Ripristinato il 4-4-2, con Mitra e Maisto in mezzo, Tufano e Petagine esterni e De Angelis e Merini di punta. Passano però solo 30 secondi e l'Isola Liri passa in vantaggio. Va al tiro D'Alessandro che colpisce il palo, sulla respin-
«Punto guadagnato» Gabrieli: «Bastano altri tre punti e siamo salvi»
Protagonisti gli ex potentini Gran gol di Maisto applaudito dal Valerio Di Pignalosa il 2-1 ma anche l’autorete del pareggio finale
«QUESTO- esordisce mister Palumbo - è un punto guadagnato. Temevo molto questa partita. Avevo in cassetta l'Isola Liri e ne avevo ricavato un ottima impressione. Non siamo riusciti a limitarli, nemmeno con il vertice basso a centrocampo. D'altronde se non riesci ad essere corto e aggressivo non c'è modulo che ti salva. Siamo stati lontani anni luce dalla prestazione di Catanzaro. Scarichi soprattutto a livello mentale. Non è semplice mantenere alta la concentrazione ad ogni partita. Comunque abbiamo fatto un passo avanti. Ora mancano davvero pochi punti, 3 o 4, al raggiungimento matematico della salvezza. Ci sono 4 turni da giocare. Cercheremo di fare risultato già ad Andria domenica prossima». Un concetto ripreso da Gabrieli: «Fuori casa al momento ci esprimiamo meglio. Ci sono più spazi e possiamo fare più male all'avversario. Qui tutti si vengono a difendere e ci mettono in difficoltà. Comunque complimenti all'Isola Liri che ha giocato una buona gara. Per la salvezza ci bastano tre punti». Infine brutte notizie per Tufano, uscito anzitempo per infortunio. Il tornante campano effettuerà un’ecografia in giornata a Benevento, ma è assai probabile che si tratti di stiramento. Per le foto di Melfi-Isola Liri si ringrazia Melfi live e Nino Valerio
De Angelis spauracchio dei laziali. In basso dopo un fallo
ta il più lesto è Tortori che sancisce l'uno a zero con un tap in facile facile. Vantaggio meritato per gli ospiti. Inizia però adesso un'altra partita. Il Melfi reagisce e soprattutto inizia a giocare. Tufano accusa un dolore muscolare e deve lasciare il campo, al suo posto Frasca. A togliere le ca-
Sport 37
Lunedì 20 aprile 2009
stagne del fuoco, al minuto 26, ci pensa Vincenzo Maisto, il migliore dei gialloverdi. L'ex Cassino realizza un gol capolavoro, in virtù di un mirabile slalom individuale, degno del miglior Alberto Tomba. Saltati come birilli tre avversari e tocco preciso sul primo palo, laddove Fiorini non può
proprio arrivarci. Rete bellissima , giustamente sottolineata dai grandi applausi del pubblico federiciano. L'Isola Liri però non demorde ed al 34’ si riporta in vantaggio. Prima Castaldo provvidenzialmente ribatte in angolo la conclusione di D'Alessandro, poi sul tiro della bandierina è Pignalosa che trova il pertugio giusto sottomisura, superando Russo. 2 a 1 per i biancorossi laziali. Al 40’ però è lo stesso Pignalosa che in maniera accidentale devia involontariamente un tiro cross di De Angelis nella propria rete, beffando Fiorini. Autorete o gol del bomber campano? Per le nuove norme Fifa rete da attribuire a De Angelis. In ogni caso gioia gialloverde è disperazione per l'ex potentino Pignalosa, che nel giro di un minuto, passa dall'altare alla polvere. Finisce due a due, come all'andata. Per il Melfi un punto che fa classifica. A quattro turni dal termine i federiciani sono a pochi metri dal traguardo. Passare sotto lo striscione salvezza non appare compito arduo. Per l'Isola Liri un pareggio beffa che sa di play-out. Emilio Fidanzio sport@luedi.it
PAGELLE MELFI RUSSO (6) - Nessun intervento di rilevo, forse una indecisione in occasione del raddoppio avversario FUMAI (6) - fa il suo senza sbavature e senza patemi. Contributo essenziale GAMBI (6) - nella ripresa cerca di spingere con più convinzione sulla sua fascia, in una gara che vive a strappi BACCHIOCCHI (5,5) - Inserito dall'inizio per arginare Giacalone. Missione compiuta a metà. Non fornisce il consueto contributo PETAGINE (6) - Si limita al compitino. Dovrebbe imparare a prendersi maggiori rischi e cercare maggiormente la giocata GABRIELI (6) - fa a sportellate con Pignalosa e vince il duello fino a dieci minuti dal termine, cioè fino all'attimo del gol del lungagnone avversario, che nella circostanza andava controllato meglio CASTALDO (6) - Buone alcune chiusure tempestive, anche lui sorpreso sul gol di Pignalosa TUFANO (5,5) - Esce a metà ripresa per infortunio, nel contesto di una gara in cui non ha particolarmente brillato FRASCA SV
MITRA (6) - A corrente alternata. Sbaglia alcune cose elementari ma recupera un mare di palloni che gli consentono di guadagnare la sufficienza DE ANGELIS (6) - Non si vede praticamente fino al 40°, quando grazie ad una sua azione insistita scaturisce il pareggio. Gli assegniamo il gol che gli consente di staccare Ceccarelli e attestarsi a quota 15 nella speciale classifica marcatori MAISTO (7)-Il migliore del Melfi. Gioca una gara autorevole, ma soprattutto realizza una rete fantastica che denota una tecnica sopraffina. GILFONE (5,5) - Ancora una opportunità non sfruttata. Parte titolare ma non riesce ad incidere, finendo per essere ancora sostituito ad inizio ripresa MERINI (5,5) - Dimostra di non stare ancora bene. Entra a gara iniziata impegnandosi come consuetudine, non riuscendo però a rendersi pericoloso. PALUMBO (6) - Decide di partire con il 4-3-3 e non è che le cose girino per il verso giusto. Meglio con il 4-4-2. Ottiene alla fine un punto prezioso che consente di compiere un altro passo verso la salvezza.
Palumbo in panchina
L’allenatore ospite è deluso
Zecchini:«solo una piccola speranza» USCIRE dai play-out è ormai un miraggio, come rimarca lo stesso allenatore laziale Zecchini: " Siamo indietro è inutile negarlo. Ci resta una flebile speranza che cercheremo di tenere in vita il più possibile. Siamo stati davvero sfortunati. Abbiamo subito il pari a cinque minuti dalla fine e perdi più con una autorete assurda su un tiro non diretto in porta. Il pareggio ci sta stretto. Abbiamo costruito diverse occasioni da rete, colpito un palo ed una traversa ed il nostro portiere non ha dovuto compiere nessun intervento di rilievo. Nutrivamo il massimo rispetto per il Melfi, che in questo girone di ritorno è secondo in classifica in quanto a rendimento, però bisogna ammettere che oggi abbiamo giocato meglio noi e meritavamo qualcosa in più". Resta il dato di fatto dell'incapacità di vincere in trasferta. Un limite palesato anche in Basilicata: " Questa è una storia molto lunga, rimarca Zecchini, che ha tante spiegazioni. Parlerei di sfortuna, ma anche di difficoltà nel saper chiudere certe partite in campo avverso. Ora per noi un doppio impegno casalingo che dobbiamo cercare di sfruttare nel migliore dei modi. Non sarà facile. Già mercoledì affrontiamo il Pescina nel recupero, squadra in piena lotta per i play-off. Certo è che nella nostra posizione non possiamo far altro che cercare di fare punti dove è possibile, su tutti i campi fino alla fine di una stagione da portare a termine nel migliore dei modi". Gabrieli è stato tra i più bravi e.f.
Gabrieli: «Adesso stiamo giocando meglio fuori » Il tecnico venosino: «Temevo molto l’isola» Rischio stiramento per Tufano
38 Sport
Lunedì 20 aprile 2009
Contro la squadra dell’ex Gigi De Rosa i rossoblù non osano più di tanto
Cosenza, un punto va bene A Monopoli il match termina senza reti: poche emozioni, tutti contenti MONOPOLI COSENZA
0 0
MONOPOLI (4-4-2): Saraò 6; Colella G. sv (12’ pt Lorusso 5,5), Turone 6,5, Thackray 6, Gambuzza 6,5; Santarelli 6,5, Minopoli 6, Bonfardino 5,5 (6’ st Lanzolla 6), Loseto 5 (29’ st Gatto 5,5); Balistreri 5,5, Carbonaro 5. In panchina: Saraò, Tinoco, Franco, Szatmari. Allenatore: De Rosa 6 COSENZA (4-2-3-1): Ambrosi 6; Bernardi 6, Moschella 6,5, Braca 6, Musacco 5,5 (25’ st Morelli 5,5); Battisti 6,5 (14’ st Fabio 5,5), De Rose 6; Occhiuzzi 5,5, Profeta 5, Catania 5,5; Mortelliti 5. In panchina: Guizzetti, Parisi, Danti, Ramora, Galantucci. Allenatore: Toscano 6 ARBITRO: Pagano Annunziata 6. NOTE: spettatori 2000 circa di cui 200 provenienti da Cosenza. Ammoniti: Loseto e Bernardi. Angoli: 3-0 per il Monopoli. Recupero: pt 1’; st 3’. di ANTONIO D’ALESSANDRO MONOPOLI – Due squadre che scelgono di non farsi male e concludono il match sul punteggio di 0-0. Gara senza emozioni, quella tra Monopoli e Cosenza, dettata dal ritmo lento e animata solo ogni tanto da qualche episodio degno di nota, utile per tenere svegli gli spettatori più annoiati. La squadra di mister Toscano ha probabilmente preferito non osare più di tanto, non fosse altro per rimandare la possibile festa promozione alla gara interna di domenica prossima contro il Cassino. Uno 0-0 che rievoca, nella mente dei tifosi più datati, lo
di Ivan Moschella, tra i migliori in campo a Monopoli
storico 5 giugno del 1988, allorquando proprio sul manto erboso del “Vito Simone Veneziani” di Monopoli, il Cosenza del mister partenopeo Gianni Di Marzio riconquistò la promozione in serie B, dopo ben 23 anni. Di quella gara, conclusa con un pareggio a reti inviolate, che tanto si rispecchia nella partita andata in scena stavolta, è inevitabile ricordare l’«invasione» celebrativa dei tifosi cosentini, che in oltre 8000 unità occuparono totalmente l’impianto monopolitano. Il Cosenza è sceso in campo con un 4-2-3-1, con Battisti e De Rose ad agire davanti alla difesa e Occhiuzzi, Profeta e Catania a supporto dell’unica punta Mortelliti. Assente lo squalificato Polani, mentre capitan Parisi va in panchina. Tra le fila biancoverdi, scesi
in campo con il solito 4-4-2, si segnala la presenza in panchina di mister Gigi De Rosa, protagonista della famosa gara di ventuno anni fa, quando indossava da giocatore la casacca rossoblù. E’ lui il grande ex della partita, viste anche le sue esperienze sulla panchina del Cosenza da allenatore. Il neo tecnico dei pugliesi schiera a sorpresa il portiere Saraò, mentre per il resto si affida a una formazione obbligata viste le tante assenze, a cui soltanto al 12’ del primo tempo si è aggiunta anche la defezione di Colella, costretto ad uscire per uno stiramento al polpaccio. Il match nasce e muore su ritmi di gioco molto lenti, con il pallone che spesso e volentieri viene scaraventato per area dalle due rinunciatarie formazioni. Per vedere il pri-
mo tiro verso la porta, bisogna attendere la mezz’ora del primo tempo, quando Profeta raccoglie un passaggio di Occhiuzzi e dal limite dell’area spara alto alla destra di Saraò. Il Monopoli dei primi 45’sta tutto in un tiro dalla distanza di Santarelli che termina però abbondantemente fuori. Al 34’, poi, ci prova Battista su punizione dalla destra, ma la sua conclusione termina debole tra le mani del portiere monopolitano. Nella ripresa, al 2’ Balistreri colpisce di testa su corner di Santarelli, ma Ambrosi blocca con estrema sicurezza. Al 19’ Balistreri fa da sponda per Carbonaro che a tu per tu con Ambrosi vanifica tutto con un tiro debole e centrale che non crea nessun problema alla retroguardia Torre cosentina. Il match scivola così via con le squadre più attente a non prenderle che a darle, con i reparti offensivi praticamente assenti, le difese a farla da padrone e il centrocampo “costretto” a far girare e rigirare la palla fino al triplice fischio finale. Quello conquistato a Monopoli è un punto che fa comodo al Cosenza, che vanta al momento un vantaggio di dieci punti sul Gela e tredici sul Catanzaro. Mercoledì si attende il recupero della gara tra Gela e Val di Sangro. In caso di mancata vittoria dei siciliani, la gara di domenica contro il Cassino potrebbe sancire la matematica promozione del Cosenza in Prima Divisione. In città l’attesa è tanta, la prevendita per i biglietti è già stata avviata e già sono tantissimi i tagliandi staccati. Nessun cosentino vorrà mancare a questo importante appuntamento con la storia.
Le due compagini hanno disputato una gara intasando il centrocampo
La Vibo guadagna un punto I rossoblu, contro Val di Sangro, capitalizzano le assenze degli avversari V. DI SANGRO VIBONESE
0 0
VAL DI SANGRO (4-5-1): Ameltonis 6.5; Del Grosso 6.5, Paolacci 6, Sensi 6, Mangoni 6; Perfetti 6 (23’ st Paris 5.5), Mazzetto 6, Sireno 5.5, Ruggiero 5 (34’ st Alessandrì sv), Fiorotto 5 (28’ st Epifani sv); Memmo 6. A disp.: Leacche, Rogato, Curcio, Campli. Allenatore: Petrelli 5.5. VIBONESE (4-5-1): Amabile 6; Orefice 6.5, Ranellucci 5, Bianciardi 5.5, Bica 5.5; Ruscio 5.5, Kulenthiran 6 (45’ st Genesio sv), Pirrone 5.5, Falco 6 (38’ st Sgambato sv), Melis 5 (9’ st Polito 5); Oudira 5.5. A disp: Bastiera, Scozzese, Marangon, Tauà. Allenatore: Galfano 6. ARBITRO: Magno di Catania 5.5. NOTE: spettatori 1000 circa, per un incasso di 2110 euro che sarà interamente devoluto alle popolazioni terremotate nell’aquilano. Ammoniti: Melis, Amabile, Polito, Fiorotto e Ranellucci. Al 48’st espulso Sireno per doppia ammonizione. Angoli 7-3 per la Val di Sangro. Recupero: pt 1’; st 6’. di PIER PAOLO DI NENNO ATESSA. Finisce con un prevedibile e poco spettacolare 0 a 0 la gara del Comunale di Montemarcone tra Val di Sangro e Vibonese. Prevedibile per la posta in gioco e per la zona occupata in classifica dalle due squadre, a ridosso dei play out, ma non solo. Sia Petrelli che Galfano, infatti, fanno giocare le rispettive squadre con il 4-5-1, intasando così il centrocampo di un terreno di gioco già piccolo di suo. Il modulo speculare an-
nuncia una tattica ben precisa: primo, non prenderle. E così sarà, al termine di una partita che è vissuta di qualche sprazzo e di tanta sana corsa. La Vibonese ha guadagnato un pareggio per niente scontato contro la solita Val di Sangro casalinga, attenta e chiusa, pronta alle ripartenze. Solo che, in questa gara, ai biancazzurri mancava per squalifica la punta di diamante, Simone Grillo. Un bel vantaggio per gli uomini di Galfano in uno scontro diretto come questo, con la Val di Sangro di una lunghezza avanti sulla Vibonese. La partenza è tutta biancazzurra. A 35 secondi dal fischio d’inizio, Memmo gira al volo dal limite dell’area un bel traversone dalla destra di Del Grosso. Amabile mette in angolo e sveglia i suoi difensori. È solo un’illusione la bella partenza sangrina. La Vibonese si organizza dietro alla meno peggio per controllare Memmo, che di testa le prende tutte. Ranellucci e Bianciardi hanno vita difficile a contrastarlo, nonostante vada in loro aiuto Pirrone. Bica viene spesso e volentieri richiamato a tenere la posizione da Galfano. In avanti grande movimento di Falco e Oudira e qualche conclusione, seppur senza particolari preoccupazioni per Ameltonis. Nei primi 20 minuti vanno al tiro prima Ruscio, poi Melis e infine Orefice. La partita si gioca a centrocampo, si lotta, si aspetta. Al 31’, il tiro della domenica capita sui piedi di Sireno, che involontariamente alza un campanile che quasi finisce in rete se Amabile non arrivasse a deviare sulla traversa con il classico colpo di reni. Bella azione della Vibonese al 45’ che pareggia il conto delle occa-
sioni del primo tempo sull’asse Oudira-Falco, con quest’ultimo che raccoglie una spizzata del francese per un tocco sotto che Ameltonis fatica non poco a mettere in angolo. Al rientro dagli spogliatoi le squadre partono con maggiore grinta e determinazione. È chiara l’intenzione di entrambe di provare a sbloccare il punteggio. Ci va più vicina la Val di Sangro, prima con Ruggiero e poi con Mazzetto. In entrambe le situazioni, la difesa rossoblu ribatte. Galfano toglie uno spaesato Melis al 9’ per Polito, che dovrebbe dare maggiore profondità all’azione della Vibonese. Così non sarà, troppo bloccati gli esterni per controllare e convergere all’occorrenza. Falco e Oudira macinano chilometri e si trovano spesso lontani dalla porta. Poche le palle giocabili per i due. A tirare nello specchio ci pensa il più giovane dei 22 in campo, Kulenthiran, centrocampista classe 1990 dall’ottima corsa. Tiro dai 16 metri, Ameltonis devia in tuffo plastico sulla destra. Nell’ultimo quarto d’ora Petrelli prova a cambiare qualcosa, inserendo Alessandrì, l’ex di turno per Ruggiero. Un centrocampista per un attaccante e lo schema diventa un 4-4-2 con due colossi, un po’ immobili, lì davanti. La palla lunga per il colpo di testa è l’unico gioco possibile per i sangrini. Galfano lo sa bene e non sta a guardare: dentro Sgambato per Falco, Orefice viene dirottato al centro della difesa in posizione di libero e Ranellucci e Bianciardi si mettono a uomo su Memmo e Alessandrì. Una mossa che chiude definitivamente la partita e assicura un meritato pareggio a reti inviolate.
«Ma il pareggio è importante»
Toscano: «Noi un po’ rilassati» MONOPOLI – Nonostante la prestazione opaca e poco brillante offerta da entrambe le squadre, che ha portato ad uno 0-0 privo di ogni tipo di emozioni, c’è molta soddisfazione in casa calabrese per un punto che avvicina sempre più i cosentini alla matematica vittoria del campionato. Una stagione che ha visto il team rossoblù in testa alla classifica sin dalla prima giornata, senza subire mai cali di concentrazione e fisici. A spiegare i motivi di questo successo, ci ha pensato mister Toscano in sala stampa a fine match, acclamato ormai anche dai giornalisti locali come il “mister promozione”: «La differenza in questo campionato l’ha fatta la nostra continuità di risultati e la grande sintonia che c’è tra tutte le componenti del nostro progetto. Se vogliamo vedere la qualità delle rose allestite dalle compagini con ambizioni di promozione, credo che la nostra forse partiva anche qualche gradino sotto ad altre. I miei ragazzi, però, sono stati bravissimi nel tenere un ritmo alto e costante per tutta la stagione, dimostrando a tutti di meritare questo primato in classifica. Un primato frutto di un progetto che da due anni a questa parte può contare su
una società seria e su una piazza che merita palcoscenici di categorie superiori. Per quanto riguarda il pareggio di Monopoli - prosegue mister Toscano sul match del Veneziani - credo sia da ritenersi un punto importante perché conquistato contro una formazione in salute, reduce dall’importante vittoria di Vibo. Per noi, invece, dopo l’ottimo risultato di domenica scorsa, si è avvertito un leggero rilassamento». Per commentare il pareggio a reti inviolate di Monopoli, si è presentato in sala stampa anche il terzino Musacco, il quale nega l’ipotesi di un pareggio annunciato e carica l’ambiente in vista della gara contro il Cassino: «Non è stato un risultato voluto, anche perché entrambe le squadre hanno fatto qualcosa per provare a vincere. Di certo, però, va detto che un punto andava bene ad entrambe le formazioni e che per noi è bello poter pensare di festeggiare la promozione tra le mura amiche. Infatti, la nostra speranza è che il match di domenica contro il Cassino sia quello che possa regalarci la matematica vittoria del campionato, un traguardo che abbiamo sicuramente meritato e che vogliamo al più presto poter festeggiare».
PAGELLE VIBONESE AMABILE 6: Sempre attento sulle uscite, dà sicurezza a tutto il reparto. OREFICE 6.5: il capitano è il migliore dei suoi. Incita, sprona, richiama. Negli ultimi 10 minuti Galfano lo sposta al centro della difesa per respingere l’assalto sangrino. Un baluardo. RANELLUCCI 5: insicuro, soffre i centimetri di Memmo. Di testa non ne prende una e spesso non si intende con il compagno di reparto Bianciardi. BIANCIARDI 5.5: a 35 secondi dall’inizio Memmo gli ruba già il tempo per concludere a rete. BICA 5.5: nel primo tempo Galfano lo richiama decine di volte. RUSCIO 5.5: al 47’ st fa girare senza problemi Mangoni sulla fascia. Una leggerezza che sarebbe potuta costare caro alla squadra, dopo 90 minuti di corsa e impegno. KULENTHIRAN 6: Meglio nella seconda frazione quando trova anche un bel tiro al volo che Ameltonis devia non senza difficoltà. Finisce con i crampi. (dal 45’st Genesio sv) PIRRONE 5.5: ha il compito di correre in aiuto della difesa, soprattutto di Ranellucci quando va a contrastare Memmo sui colpi di testa. FALCO 6: corre tantissimo, svaria su tutto il fronte d’attacco con il freno a mano tirato. (dal 38’st Sgambato sv) MELIS 5: gira a vuoto per un po’, poi si fa ammonire per un fallo di mano volontario al 34’ pt. POLITO 5: subisce il fallo che porta alla seconda ammonizione di Sireno al 48’st. Prima si fa notare solo per un battibecco con il pubblico di casa) OUDIRA 5.5: da un attaccante ci si aspetta qualche conclusione a rete. Da lui non arrivano, forse anche a causa della mole di lavoro che si sobbarca occupando tutta la zona d’attacco da solo e per l’esiguo numero di palloni giocabili che gli arrivano.
Sport 39
Lunedì 20 aprile 2009
L’eurogol del difensore centrale nojano vale tre punti pesanti
Derby griffato Lucioni L’Andria colpisce un palo con Di Cosmo, poi si scioglie Poche emozioni su un campo impossibile
A Cassino vince la pioggia Il pareggio scontenta tutti CASSINO 0 MANFREDONIA 0 CASSINO (4-4-2): Mennella 6,5; Martinelli 7,5, Guzzo 6, Di Nunzio 6, Bianchi 5; Vianello 5,5, Giannone 5,5, Molinaro 6, Casoli 7; Morello 5 (28' st Leccese ng), Mezgour 5. A disp.: Romano, Pepe, Giannusa, Paschetta, Mucciarelli, Gemmiti. All.: Patania 5. MANFREDONIA (4-4-2): Pelagotti 6; Bortel 6,5, Parisi 6, Nossa 6, Patti 6; Arigò 7, Pirrone 7 (31' st Napolitano ng), Cerchia 6,5, Vitiello 6; Napoli 5,5 (17' st Marchano 6), Romano 7 (39' st Schettino ng). A disp.: Fortunato, Scarpitta, Serao, Giglio. All.: D'Arrigo 6. ARBITRO: Citro di Battipaglia 6. NOTE: Terreno allentato pesantemente dalla pioggia, discesa copiosa sul “Salveti” fino all'ultimo quarto d'ora di gioco. Spettatori oltre 1.300, con rappresentanza ospite. Ammoniti: Vianello, Di Nunzio (C); Bortel, Cerchia, Pelagotti (M). Angoli 4-2 per il Cassino. Recupero: pt 1'; st 3'. CASSINO - Pareggio senza reti tra Cassino e Manfredonia. Punticino che, volendo guardare la classifica, serve poco ad entrambe le compagini: i laziali riescono a recuperare una lunghezza sull'Andria ma vedono scappare
il Pescina; i dauni, dal canto loro, devono assistere all'exploit dell'Igea che stacca le avversarie e ridursi a poter osservare da vicino solo la Val di Sangro, che per giunta deve recuperare un match (quello con il Gela, lo farà mercoledì). Gli spunti di cronaca di questa contesa, disputata sotto una pioggia battente e a tratti protagonista, sono oltremodo scarni. Le difficoltà incontrate dai ventidue in campo per controllare la sfera sono palesi fin dai primi tocchi. Il risultato che ne deriva, più che un incontro di calcio, appare solo un nugolo di rimbalzi sconclusionati e di sterili batti e ribatti . Il film della partita si apre con una ghiotta possibilità proprio per il Manfredonia: Romano, favorito da uno strano rimbalzo del pallone, si trova con la sfera tra i piedi all'altezza del dischetto del rigore: l'esperto dauno, però, conclude senza forza e Mennella, in campo stringendo i denti per i postumi di un infortunio, blocca in due tempi. Il portiere di Ischia si ripete dopo pochi minuti: ancora Romano parte da sinistra, evita l'intervento di due difensori, riesce ad accentrarsi ma, come nell'occasione precedente, la flebile conclusione è preda dell'estremo azzurro. Gli uomini di D'Arrigo cercano di approfittare
sia del maltempo che delle precarie condizioni fisiche del portiere cassinate impegnandolo spesso dalla distanza. Su uno di questi tentativi è Cerchia ad impensierire i tifosi di casa con un gran bolide su azione ispirata dal solito Romano: la conclusione del capitano manfredoniano, però, si perde di poco a lato rispetto alla porta difesa da Mennella. Prima della fine del tempo c'è un'opportunità anche per il Cassino; stavolta il rimbalzo, sugli sviluppi di un calcio di punizione, favorisce Morello che spalle alla porta riesce a girare a rete senza però trovare fortuna: fuori di poco. Nella ripresa cambia poco: ancora l'attaccante azzurro è protagonista, in seguito ad un'azione nata da calcio d'angolo, con un colpo di testa che Pelagotti si limita a controllare con lo sguardo. Mezgour colpisce in mischia la parte alta della traversa con un tiro imprevedibile. La gara si innervosisce e fioccano le ammonizioni. Morello risente di un problema al ginocchio e lascia il posto a Leccese. L'occasione più grande del match occorre al 78': Mennella si esalta su un gran tiro di Arigò, capace di concludere una bella serpentina con una gran sberla dai trenta metri: il portiere di casa è attento e devia in corner. Non succede più nulla.
All’Andria non è bastato Di Cosmo
ANDRIA NOICATTARO
0 1
ANDRIA (4-4-2): Spitoni 6; Goisis 6, Sgarra 5,5, Sportillo 6, Fruci 4,5; Romito 5 (19' st Sy 5), Iennaco 5, De Santis 4,5, Rebecchi 5 (23' st Cavaliere 6); Di Cosmo 5,5 (28' st Strambelli 6), Mastrolilli 6. A disp.: Amadio, Ceppitelli, Rescio, Rizzi. All.: Chiancone 5. NOICATTARO (4-5-1): Sassanelli 6; Allegrini 6, Lollini 6, Lucioni 6,5, De Giorgi 6; De Pascalis 6,5 (19' st Colluto 6), Piccinni 6, Piano 5,5, Coppola 6, Zotti 5,5 (42' st Perrone ng); De Lorenzo 6. A disp.: Cilli, Pezzana, Mercurio, Pongo, Ladogana. All.: Sciannimanico 6,5. ARBITRO: Di Francesco di Teramo 5,5. RETI: st 18' Lucioni (N). NOTE: spettatori 3500 circa di cui una ventina provenienti da Noicattaro. Ammoniti Piano, Allegrini, Sassanelli. Espulso Fruci al 29' st per fallo da dietro. Angoli 6 a 6. Recupero: pt 1'; st 5'. ANDRIA - Finisce tra gli applausi del “Degli Ulivi” per un coriaceo Noicattaro che, grazie all’eurogol del suo difensore centrale espugna il campo dell’Andria. E’ il 18' della ripresa quando Lucioni lancia lungo e corre verso la palla partendo dalla sua difesa; il centrocampista andriese De Santis si distrae e lo stesso difensore nojano può com-
pletare la sua corsa con un bel tiro sotto la traversa della porta di Spitoni. E' il racconto del gol partita del Noicattaro e della giornata “no” andriese che resta ancora nel treno play-off ma ha tante certezze in meno. Parte bene l'Andria che ha subito l'occasione buona per passare: al 7' è Iennaco, ben imbeccato da Mastrolilli, a sciupare malamente a tu per tu con Sassanelli. Il pericolo scampato è una scossa alla formazione di Sciannimanico. Alla mezz'ora è Zotti a sfiorare il vantaggio con un gran bolide dai 20 metri ma la palla termina out. Ancora Noicattaro al 32' con De Pascalis che tira dal limite ed impegna in due tempi Spitoni. Passano tre minuti ed il furetto nojano impegna ancora l'estremo difensore andriese con una bella girata. Al 38', poi, l'occasione giusta per gli ospiti: su calcio d'angolo, sponda aerea di Lollini per l' accorrente Coppola e tiro da pochi passi respinto miracolosamente da Spitoni. Allo scadere l'Andria ha un sussulto con Di Cosmo, che liberato in area dalla sponda di Mastrolilli calcia a botta sicura con la sfera che colpisce il palo alla sinistra di Sassanelli. Nella ripresa, però, l'Andria sparisce dal campo e solo al 14' si fa notare per una conclusione di Mastrolilli. Dopo pochi minuti l'incredibile gol del Noicattaro già raccontato e l'arrembaggio improduttivo andriese. La gara finisce tra i fischi del numeroso pubblico di casa.
40 Sport
Lunedì 20 aprile 2009
2ª Divisione. La prestazione dell’11 di Provenza è imbarazzante. Siciliani soli al secondo posto
Il Catanzaro non vince più Nello scontro diretto contro il Gela, terzo stop consecutivo per i giallorossi GELA CATANZARO
3 1
GELA (4-4-1-1): Cecere 6,5; Galuppi 6,5, Esposito P. 7, Nigro 7, Ambrosecchia 6,5; Gaeta 7, Marinucci Palermo 6,5, Schiavon 6,5, Unniemi 7 (18’ st Iannini 6,5); Alessandrì 7; Franciel 7 (13’ st Pasca sv, 26’ st Staffolani 6). A disp: Ferla; Romaggioli, G. Esposito, Rivecchio. All.: Cosco 7. CATANZARO (4-3-1-2): Mancinelli 6; Ciano 5, Di Maio 5,5, Gimmelli 5,5, Tomi 6; Benincasa 5,5, Berardi 6, Zaminga 5,5 (28’ pt Armenise 6); Caputo 6,5; A. Montella 5,5 (29’ st Falomi 6), Iannelli 5,5 (28’ pt Mangiacasale 6). A disp.: Parisi; F. Montella, Bruno, Corapi. All.: Provenza 5. ARBITRO: Ferraioli di Nocera 6. RETI: pt 7’ Franciel (G), 12’ Unniemi (G); st 20’ Gaeta (G), 37’ Caputo (C). NOTE: spettatori 3000 circa, con una sessantina arrivati da Catanzaro. Ammoniti: Gaeta, Schiavon, Staffolani, Armenise e Berardi. Espulso Ciano al 4’ st per doppia ammonizione. Angoli 1-1. Recuperi: pt 1’; st 6’. di FABRIZIO PARISI Il Gela travolge il Catanzaro, vola al secondo posto solitario e cancella il periodo di appannamento. I giallorossi rimediano la terza sconfitta consecutiva con una prestazione imbarazzante. Irriconoscibili i giocatori di Provenza, che solo dopo il gol di Caputo hanno trovato l’orgoglio per tentare un’impresa improbabile. C’è però tempo di ricaricare le pile in vista degli spareggi di fine maggio. La squadra di Vincenzo Cosco, invece, non
Max Caputo, l’unico dei giallorossi ad andare in rete e Ciano, protagonista in negativo per aver commesso un fallo inutile che gli costa l’espulsione
rompe il silenzio stampa (per volere del presidente), ma è il boato del Presti ad accompagnare la loro straordinaria prestazione. Il successo acquisisce un valore assoluto perché arriva contro una diretta concorrente per la promozione in Prima divisione. Gela e Catanzaro potrebbero ritrovarsi nuovamente una di fronte all’altra nei play off. In questo momento i biancazzurri di Cosco stanno meglio, mentalmente e atleticamente. Eppure alla sfida del Presti sono gli ospiti a presentarsi con la formazione tipo. Recuperati Caputo, Ciano e Berardi, il Catanzaro inizia con il 4-3-1-2,
con Iannelli e Antonio Montella davanti a Max Caputo. Nel Gela, Cosco ridisegna la difesa, con Pasquale Esposito e Nigro centrali, Galuppi e Ambrosecchia terzini. La rabbia dei biancazzurri viene scaricata in una partenza strabiliante. Dopo 7 minuti, Franciel approfitta di un taglio di Alessandrì e beffa con il piattone sinistro Mancinelli. Per il brasiliano undicesimo sigillo stagionale. Simbolico l’abbraccio di tutta la squadra al tecnico Cosco, criticato per gli ultimi risultati negativi. Il Catanzaro non solo non reagisce, ma subisce il raddoppio dopo appena cinque minuti.
Il gol del solito Max Caputo non basta
Dal cross dalla destra dello scatenato Gaeta il più lesto di tutti è Unniemi che trafigge ancora Mancinelli con una rasoiata a pelo d’erba. Roba da non crederci. I calabresi non ci stanno ed al 15’ provano a rientrare in partita. Dal cross di Caputo l’incornata di Di Maio che si stampa sulla traversa. Sotto di due reti l’allenatore Provenza decide di cambiare due uomini dopo 28 minuti. Dentro Armenise e Mangiacasale per Zaminga e Iannelli. Lo schieramento passa al 4-42, ma sul campo domina sempre il Gela. Al minuto 38’ il difensore Esposito si permette di smarcare con un delizioso
colpo di tacco Unniemi che sfiora la doppietta personale. I giallorossi, smarriti e senza idee, ci provano prima con Armenise (33’) e poi con il solito Caputo che pennella per Berardi al 40’. Questa volta è Cecere con i pugni a dire di no al Catanzaro. Nella ripresa non cambia il copione. Dopo 60 secondi, azione spettacolare tutta di prima: Schiavon-Franciel-Alessandrì-Gaeta che conclude forte ma alto. Al 4’ minuto ospiti in dieci. Ciano, nervoso e già ammonito, commette un fallo inutile di frustrazione su Unniemi a centrocampo. Il Gela trova praterie nelle ripartenze con un Ca-
Ciano si fa espellere inutilmente
tanzaro oramai allo sbando. Il terzo gol è la naturale conseguenza. Il neo entrato Iannini salta due avversari come birilli e serve a Gaeta il pallone facile del 3-0. I giocatori di casa potrebbero dilagare, tant’è che a 35’ Marinucci e Iannini sfiorano il quarto gol. Al 37’ gol da antologia e applausi per Caputo, che addolcisce la pillola amara per i giallorossi. La sua conclusione sull’assist di petto di Falomi beffa il portiere Cecere. Inutile il pressing finale del Catanzaro. In contropiede il Gela va vicinissimo al poker grazie ad una conclusione di Staffolani da due passi. Mancinelli si riscatta con un intervento decisivo. C’è ancora il tempo per una paratona di Cecere su Caputo in pieno recupero direttamente su punizione.
Sport 41
Lunedì 20 aprile 2009
2ª Divisione. Sotto di un gol dopo 6 minuti i lametini non reagiscono. Serie D ormai a un passo
La Vigor sprofonda senza lottare Biancoverdi abulici e mai in partita cedono di misura all’Igea Virtus VIGOR LAMEZIA IGEA VIRTUS
0 1
PAGELLE VIGOR LAMEZIA PANÌCO (6,5): Ha evitato almeno in tre occasioni un passivo più pesante.
VIGOR LAMEZIA (4-5-1) - Panìco; Sanso, Cascone, Lopetrone, Marinelli; Rondinelli (8' st Riccobono), Ciotti, Carraro, Clasadonte (3' st Cacciaglia), Falco (27' st Manca), Sergi. In panchina: Forte, Amita, Di Donato, Caruso. Allenatore: Pierini IGEA VIRTUS (4-4-2) - Di Masi 6; Scopelliti 6 (42' st Russo SV) Agius 6,5, Alizzi 6,5, Panarello 6; Di Miceli 6 (12' st Bongiovanni 6), Matinella 6,5, Di Toro 6,5, Crimi 6,5; Ricciardo 6 (29' st Criniti SV) Laporta 6,5. In panchina: Romano, Giardina, D'anna, Condello. Allenatore: Castellucci ARBITRO: Vallesi di Ascoli Piceno. Assistenti: Posado di Bari e Cursio di Campobasso. MARCATORI: 6’ pt Laporta NOTE: spettatori 800 circa. Ammoniti: Falco, Cascone, Lopetrone (V.L.) Crimi (I.V.). Angoli: 5 a 3 per la Vigor. Recuperi 1' pt e 4' st
SANSO (5): Non sarà il suo ruolo ma anche lui spesso va in bambola. CASCONE (6): Gioca praticamente con una gamba. Non gli potevano chiedere miracoli. LOPETRONE (5,5): In un ruolo non suo, a parte qualche intervento scoordinato, non ha fatto molti danni ma in qualche occasione è apparso fuori tempo e poco sicuro. MARINELLI (5): Rientrava dopo due settimane di stop per un problema muscolare. E si è visto che non era al meglio. RONDINELLI (5): Rispolverato da Pierini ha perso un’altra buona occasione. Prima a destra e poi a sinistra ma il risultato è stato sempre lo stesso. 8’ st RICCOBONO (5): Appena entra arriva qualche pallone in più in area però era solo un’illusione. Gli capita la palla sul suo piede preferito e riesce nell’impresa di colpire la bandierina del calcio d’angolo. CIOTTI (5): Non ne azzecca una. CARRARO (5): Corre ma non trova mai la bussola del gioco.
di PASQUALINO RETTURA LAMEZIA TERME - Non erano i punti di distacco da recuperare la vera preoccupazione. Bensì una squadra incapace di lottare su ogni pallone. E ieri contro l’ Igea Virtus è arrivata la conferma e, molto probabilmente, il colpo di grazia. Una Vigor abulica, senza idee, che avrebbe dovuto giocare, per l’ennesima volta, “la gara della vita”, ha invece disputato una gara da fine campionato. E infatti il 19 aprile è la data della fine del campionato della Vigor. Quattro partite restano da giocare ma ormai la serie D diretta è virtuale. Manca solo la matematica e se questa è la Vigor non passerà molto prima della matematica retrocessione diretta in serie D. Retrocessione da ultima in classifica dopo 81 anni. Che bel compleanno! Novant’anni sono passati da quanto è nata la Vigor e il regalo più bello dei giocatori in maglia biancoverde e della società è la retrocessione diretta. Un risultato “storico” visto che per vedere la Vigor retrocedere da ultima in classifica bisogna andare indietro, molto indietro, negli anni. Rispolverando i libri di storia sembra essere la stagione di terza divisione regionale 1927/1928, (Vigor Nicastro), quella dell’ultimo posto alla fine del campionato. Ottantuno anni fa! Pare infatti che sia stata questa l’ultima volta di una Vigor retrocessa all’ultimo posto. E’ inutili sono gli alibi per le assenza di Pascuccio, Ciminari, Filippi, Ragatzu e Angotti e le precarie condizioni di parecchi che sono scesi in campo. La verità è amara. Un anno dopo la conquista dei play off arriva virtualmente la D dopo cinque anni di fila di professionismo. E’ la cronaca del mat-
Clasadonte fra i pochi a salvarsi; sotto: Manca al rientro
ch conferma una gara a dir poco vergognosa dei biancoverdi. Al 6' l'Igea è gà in vantaggio: vicino la bandierina del calcio d'angolo Ricciardo mette al centro dell'area e quasi dal disco del rigore il piatto destro di Laporta è preciso all'angolino destro di Panìco. Pierini cambia passando al 4-4-2: Falco affianca Sergi in avanti, Rondinelli (a sinistra) e Ciotti (a destra) sugli esterni di centrocampo. Ciotti (12') scodella al centro per Sergi che di testa colpisce debolmente (anche perché spinto) e manda alto. I biancoverdi (16') ri-
schiano lo 0-2: Ciotti sbaglia un appoggio e l'Igea parte in contropiede, Ricciardo si trova a tu per tu con Panìco che si oppone con il corpo smorzando la sfera consentendo a Sanso di recuperare e allontanare il pallone. Clasadonte (19') impegna Di Masi dal limite. Bis del numero 11 lametino al 35': questa volta il portiere barcellonese è battuto ma la sfera va di poco a lato. La Vigor rischia ancora il doppio svantaggio al 35', Ricciardo grazia Panìco fallendo il bersaglio per un soffio. Nella ripresa in 10 minuti Pierini effettua due cambi inserendo Cacciaglia e Riccobono per Clasadonte e Rondinelli. Il primo brivido è all'11' quando Panìco esce provvidenzialmente su Ricciardo. Falco al 14' va giù in un contrasto con Agius ma per l'arbitro è tutto regolare. Riccobono (17') ha la palla sul sinistro, il suo piede, non ha nessun avversario davanti al limite dell'area ma indirizza la sfera clamorosamente alla bandierina del calcio d'angolo. Va vicino ancora allo 0-2 l'Igea per tre volte: prima con Alizzi (21') di testa sotto porta, Panìco in tuffo evita la capitolazione, poi è Bongiovanni che colpisce l'esterno della rete al 26' e La Porta sfiora il palo con un diagonale. Torna in campo Manca dopo cinque mesi al posto di un inguardabile Falco e proprio il numero 18 vigorino (33') calcia il primo tiro in porta del secondo tempo con una punizione che sfiora la traversa. Al 37' ancora Laporta impegna Panìco così come dalla parte opposta un minuto dopo Cacciaglia che chiama in causa Di Masi dalla lunga distanza.
CLASADONTE (6): A parte qualche appoggio sbagliato, è l’unico che ha tirato in porta con una certa pericolosità. Pierini lo “premia” sostituendolo. 3’ st CACCIAGLIA (5,5): Questa volta non da la svolta alla gara. Non può giocare dal primo minuto per i problemi cronici alla caviglia che lo condizionano tantissimo. A gennaio ci voleva altro, con tutto il rispetto. SERGI (5,5): Anche un combattente come lui si arrende. Mai pericoloso anche perchè di palloni giocabili nemmeno l’ombra. FALCO (4,5): Gira a vuoto in lungo e in largo. Inguardabile. Per la serie: “A gennaio ci voleva ben altro”. 27’ st MANCA (SV): Dopo cinque mesi in campo, purtroppo ormai è troppo tardi. Il primo tiro in porta nella ripresa è suo dopo 27’ minuti. p.r.
Domenico Falco fra i peggiori in campo
Il tecnico lo ha comunicato alla società. Oggi l’ufficializzazione. Il ds: «Tradito dai giocatori»
Pierini e Zizza si dimettono e si smobilita
Danilo Pierini molto perplesso
LAMEZIA TERME - A fine partita va nello spogliatoio e comunica alla squadra che andrà via. In settimana si provano molte cose e poi in campo Pierini non li vede. Anche il diesse Silvio Zizza comunica le sue dimissioni uscendo da una improvvisata riunione con la società subito dopo il termine del match. Finisce dunque il rapporto fra la Vigor e Zizza che era tornato la scorsa estate dopo tre anni. E Pierini, quando arriva in sala stampa con comprensibile ritardo non annuncia le dimissioni perchè deve prima parlare con la società. Oggi però, o al massimo domani, è probabile che arriverà l’ufficializzazione delle sue dimissioni. Pierini in sala stampa lascia aperto uno spiraglio
ma la società è orientata ad accettare le sue dimissioni e si annunciano anche epurazioni. Da domenica prossima è molto probabile che in campo si vedrà una Vigor molto giovane. Oggi la società si riunirà e deciderà quali giocatori andranno via. Questo però è quanto è emerso in un momento a caldo, molto amaro, per la Vigor. Certamente queste decisioni hanno però bisogno di essere definite da un punto di vista contrattuale. Si vedrà come e quando e soprattutto a chi toccherà. Eccolo Pierini in sala stampa. E’ quasi un addio: «Abbiamo giocato malissimo, e non è la prima volta, anzi in casa è sempre stato così. Quindi questo mi fa molto riflettere e adesso insieme alla società vedrò il da farsi. Mi sento responsabile, non mi interessa se c’è
stato un altro prima di me, in otto partite ho fatto quattro punti e questo non mi piace, assolutamente. Specialmente per come affrontiamo la gara. Quindi significa che non sono riuscito a dare quello che avrei voluto dare. Non è un annuncio di dimissioni ma mi devo confrontare con la società, anche perchè sono stato quello che ci ha creduto fino all’ultimo. Credo che sia finita. I ragazzi non centrano niente. Se avessi capito il perchè di questa situazione forse non staremmo quì a commentare questa bruttissima partita, questo forse è stato il grande errore. Devo quindi interloquire con la società e capire alcune cose». Arriva la società e “pezzi” importanti fanno capire che le dimissioni di Pierini dovrebbero essere accettate e che nelle prossime ore a
diversi giocatori sarà chiesto di risolvere il rapporto con la Vigor. E arriva Silvio Zizza, molto provato, che convoca i giornalisti per annunciare le sue dimissioni: «Per quanto mi riguarda è finita quì. Mi dispiace tantissimo per quello che è successo, mi sento tradito dai giocatori che ho portato a Lamezia. Mi assumo tutte le mie responsabilità e rinnuncio anche agli stipendi. Questo è tutto». Finisce dunque l’undicesima stagione di Silvio Zizza alla Vigor, di cui 10 consecutivi. Dalla parte opposta, c’è invece un Castellucci felice per i tre punti che proiettano l’Igea alla salvezza. Il tecnico barcellonese ritiene che la Vigor non è da ultimo posto: «Ha giocatori di qualità, qualcuno avrebbe fatto comodo all’Igea. Ma il calcio è così.
42 Sport
Lunedì 20 aprile 2009
Risultati e classifica Angri-Grottaglie
30ª giornata Marcatori
0-0
Bitonto-Francavilla F.
1-0
Fasano-S. Genzano
1-2
Francavilla-Gelbison
1-0
30' De Santis
4' e 36'st Impagliazzo (S), 11' st Di Matera (F) 10' Del Prete
BRINDISI
63
30 19 7
4 54 23 15 12 3
0 33 9 15 7
4
4 21 14 31 +4
NOCERINA
55
30 18 1 11 48 39 15 13 0
2 31 18 15 5
1
9 17 21 9
PIANURA
53
30 15 8
7 60 33 15 11 4
0 37 11 15 4
4
7 23 22 27 -7
-5
Ischia-Brindisi
1-0
POMIGLIANO
51
30 15 6
9 50 37 15 11 2
2 32 15 15 4
4
7 18 22 13 -9
Matera-Pianura
2-1
ISCHIA
48
30 13 9
8 34 27 15 9
5
1 20 7 15 4
4
7 14 20 7 -12
TURRIS
45
30 11 12 7 33 33 15 8
5
2 14 7 15 3
7
5 19 26 0 -15
23' st Saurino
1' Albano (M), 34' st Chisena (M), 48' st Del Sorbo (P)
Pomigliano-Nocerina
12' Scarlato (P), 18' Ventre (P), 23' Pabatunde (N), 29' Palumbo (N), 1' st Gomes (P)
3-2
FASANO
43
30 10 13 7 39 33 15 6
6
3 18 14 15 4
7
4 21 19 6 -17
S. Antonio A.-Venafro
3-2
MATERA
41
30 11 8 11 36 30 15 6
5
4 14 10 15 5
3
7 22 20 6 -19
BACOLI
40
30 10 10 10 38 33 14 6
4
4 19 13 16 4
6
6 19 20 5 -18
FRANCAVILLA F.
40
30 9 13 8 33 31 15 6
7
2 22 18 15 3
6
6 11 13 2 -20
FRANCAVILLA
40
30 11 7 12 29 32 15 8
4
3 19 11 15 3
3
9 10 21 -3 -20
ANGRI
35
30 9
8 13 29 39 16 7
5
4 17 14 14 2
3
9 12 25 -10 -27
BITONTO
35
30 9
8 13 31 43 15 8
2
5 24 23 15 1
6
8
7 20 -12 -25
S. ANTONIO A.
35
30 8 11 11 25 40 15 5
6
4 17 20 15 3
5
7
8 20 -15 -25
GROTTAGLIE
32
30 5 17 8 27 33 15 3
9
3 13 12 15 2
8
5 14 21 -6 -28
S. GENZANO
31
30 7 10 13 25 43 15 3
6
6 12 20 15 4
4
7 13 23 -18 -29
GELBISON
20
30 3 11 16 30 48 15 3
6
6 23 26 15 0
5 10 7 22 -18 -40
VENAFRO
19
30 4
4
8 13 19 15 1
3 11 11 29 -24 -41
4' e 34' De Simone (V), 10' st Itri (SA)40' st De Biase (SA), 47' st Somma (SA)
Turris-Bacoli
2-1
34' (a) Rainone (T), 10' st Poziello (B), 30' st (r) Tortora (T)
Prossimo turno
31ª giornata 26/04/09 ore 15.00
Bacoli-Francavilla Brindisi-Matera Francavilla F.-Angri Gelbison-Ischia Grottaglie-Turris Nocerina-Bitonto Pianura-S. Antonio A. S. Genzano-Pomigliano Venafro-Fasano
7 19 24 48 15 3
20 reti: Galetti (Brindisi) 17 reti: Contino (1) (Pianura) 15 reti: Manzo (3) (Pianura) 14 reti: Albano (2) (Matera) 12 reti: Tortora (2) (Turris) 10 reti: Coquin (5) (Bacoli); Del Prete (1) (Francavilla) 9 reti: Galeandro (2) (Francavilla F.) 8 reti: Persia (2) (Bitonto); Moscelli (Brindisi); D'Angelo (2) (Gelbison) 7 reti: Radicchio (1) (Angri); Pastore (1) (Bacoli); Infantino (1) (Bitonto); Chiesa (Brindisi); De Angelis (Grottaglie); Cavallaro, Palumbo (Nocerina) 6 reti: Formuso (Fasano); Ancora (Matera); Pabatunde (Nocerina); Ianniello (1) (Pianura); Alterio, Ausiello (1) (Pomigliano); Crisantemo (1) (Turris) 5 reti: Zerillo (Angri); Logrieco (Bitonto); Lenti (Brindisi); Milozzi (Fasano); D’Amblé (Grottaglie); Bianco, Saurino G. (Ischia); Gasparini, Gomes (Pomigliano); Maffucci, Somma (S. Antonio); Compierchio (S.Genzano); De Simone (Venafro) 4 reti: Della Femmina (Angri); Cordiano (Brindisi); Di Matera (Fasano); Pioggia (Francavilla); Sisalli (Francavilla F.); Santonicola (Gelbison); Piperissa (Grottaglie); Mattera (1) (Ischia); Marsico (1) (Matera); De Pascale, Riolo (Nocerina); Del Sorbo, Manzo (Pianura); Alleruzzo, Verolino (2) (Pomigliano); Murano (S.Genzano)
Salvezza blindata. Raccolti quasi cinquemila euro, tra incasso e offerte, per l’Abruzzo
Matera, solidarietà e punti d’oro Albano e Chisena stendono un Pianura a segno con Del Sorbo nel recupero MATERA PIANURA
2 1
MATERA (4-4-2): Cottet 7; Martinelli 6 (26' st De Santo 6), D'Arienzo 6,5, Lonardo 6,5, Naglieri 6,5; Ancora 6 (7' st Marsico 5,5), Acampora 6,5, Conte 6, Malagnino 7; Chisena 7 (39' st Porzio sv), Albano 7. A disp.: Cilumbriello, Risi, Giglio, Gisonna. All. Danza 7 PIANURA (4-3-3): Pane 7, Carbonaro 6, Rea 5, Allocca 5, Letizia 5,5; Ianniello 6, De Rosa 6, Temponi 6; Contino 6, Manzo 5,5 (32' Del Sorbo 6,5), Castiglione 5 (30' pt Pirone 6). A disp.: Despucches; De Santo, Russo, Manzi, Scarpato. All. Gargiulo 5,5 ARBITRO: Scozzafava di Firenze RETI: 1' pt Albano (rig.) (M), 34' st Chisena (M); 48' st Del Sorbo (P) NOTE: Terreno in buone condizioni. Spettatori circa1500. Incasso di circa 5000 euro devoluto ai terremotati d'Abruzzo. Ammoniti: Martinelli, Conte, Lonardo e Ancora del Matera; Ianniello, De Rosa, Temponi, Del Sorbo e Castiglione del Pianura. Angoli: 3-1 per il Matera. Recupero 2'pt; 4+1 st. MATERADanza rompe il ghiaccio. Il Matera dopo quasi tre mesi riassaggia il sapore della vittoria interna, la prima per il neo tecnico Franco Danza, nelle due esperienze avute in carriera sulla panchina biancazzurra. Quattordicesimo centro stagionale per Diego Albano, in gol su rigore al primo minuto, assegnato per atterramento di Malagnino (uno dei migliori in campo) e raddoppio di Tonio Chisena alla se-
Il rigore di Albano ed a destra la raccolta offerte per l’Abruzzo fatta dall’Oasi del Sorriso
conda realizzazione stagionale che manda definitivamente a gambe all’aria una crisi che ha portato il Matera a lottare per evitare i play out, pur avendo un organico all’altezza di poter mettere sotto qualsiasi squadra del girone, terza in classifica compreso come ha fatto ieri. La migliore prestazione stagionale del Matera con gli equilibri che cominciano a esaltare i giocatori di qualità come Chisena e che non si scoraggia nemmeno quando perde Ancora e poi Martinelli per infortunio. Matera senza lo squalificato Armento e l'infortunato La Fortezza oltre a Magliocco che alla vigilia della gara
ha rescisso il contratto. Il Pianura parte senza Del Sorbo non in perfette condizioni. Subito in vantaggio i biancazzurri e gara che assume un canovaccio fisso: ripartenze del Matera e Pianura costretto a lanciare lungo da un centrocampo avversario attento e positivo. Il Matera all'ottavo reclama per un altro rigore su fallo di Letizia con la mano, ma il direttore di gara sorvola come fa con un atterramento di Ancora, ammonito per simulazione (nella ripresa rende la pariglia con un fallo di Naglieri su Pirone al 30'). Nel computo delle occasioni ed ai punti la vittoria del Matera non fa una grinza,
ma c'è voluto uno spunto di Chisena per raddoppiare dopo aver sbagliato almeno cinque nitite palle-gol che, in un paio di casi, vedono Pane superlativo (tiro di Malagnino al 10’st). Una ripresa che inizia sulla stessa falsariga della prima frazione, ma le occasioni fioccano per il Matera. Clamorosa quella al 21’ creata da una percussione di Chisena sulla destra con pallone per l’accorrente Albano che mira al palo alla sinistra di Pane a colpo sicuro, ma la sfera esce di un nulla tra la disperazione del pubblico in ansia per una gara che il Matera non riesce a chiudere. Acampora dal limite con palla di poco a la-
to, due volte Albano dalla distanza e Matera che non riesce a raddoppiare. Il Pianura inserisce Del Sorbo per lo spento Manzo e il Matera va in affanno, anche perchè Naglieri (da due settimane fermo e con poco allenamento) cala e Pirone lo mette in difficoltà, ma l’arbitro lo grazia non punendo un suo fallo in area al 30’. Ci prova Marsico su punizione tre minuti dopo, ma è Chisena a mettere il tappo ad una estinenza in casa che durava dal primo febbraio (vittoria contro l’Angri). Il pallone che scvalca Pane in uscita è una liberazione per il fantasista. Minuti finali con Cottet protagonista, l'esordiente
portiere del Matera toglie un pallone dalla rete con un colpo di reni eccellente, poi non può nulla su Del Sorbo ma non c'è più tempo per il Pianura e il Matera mette in cassaforte una vittoria che blinda la salvezza senza play out e consente ai biancazzurri di andare a giocarsela al Fanuzzi di Brindisi senza particolari ansie di classifica, visto che in casa poi arriva il Venafro e l’opera può completarsi. Ma in casa biancazzurra è già maturo il tempo di programmare il futuro. In tribuna c’erano Angelo Carella e Marcello Chiricallo, ex Barletta. Forse un caso. Vedremo. Renato Carpentieri
Sport 43
Lunedì 20 aprile 2009
Spogliatoio Loperfido: «La società dedica i tre punti e l’incasso all’Abruzzo»
Danza: «E’ la vittoria di tutti» Il tecnico:«E’ il frutto di impegno e lavoro del team in settimana » SORRIDE il Matera. Bella e divertente la prestazione dei biancazzurri contro la terza forza del campionato, il Pianura. Contro il team allenato da Mimì Gargiulo, gli uomini allenati da mister Danza hanno ottenuto una vittoria importate per il morale e anche per la classifica, una vittoria frutto di una prestazione maiuscola che ha promosso tutti. Certo, partenza migliore capitan Martinelli e compagni non potevano avere; a soli cinquanta secondi dal fischio d'inizio, infatti, i materani sono passati in vantaggio grazie ad un calcio di rigore messo a segno da Albano. Dopo il gol, il Matera ha continuato ad attaccare creando una miriade di palle gol e mostrando un gioco che ha fatto facendo divertire il pubblico presente al XXI Settembre - Franco Salerno. “Faccio i complimenti ai ragazzi per la bella prestazione sfoderata contro il Pianura ha affermato a fine gara il tecnico materano, Franco Danza. Hanno giocato una splendida gara ed hanno portato a casa una vittoria prestigiosa e più che meritata. Una affermazione frutto della grande volontà profusa dai ragazzi, della determinazione e della tenacia che tutti hanno messo in campo. Il Pianura ha impensierito poco e niente Cottet che ha bagnato l'esordio in serie D con il Matera con una buona prestazione. Sono contento per Chisena che è riuscito a sbloccarsi realizzando un gol, il secondo, molto importante e che ci ha permesso di portare a casa la vittoria. Contento per Albano ma in genere per tutta la squadra. Il merito è dei ragazzi, dell'allenatore ma non solo perché vorrei applaudire anche i miei collaboratori, Alessio Musco e Cristian Parabita che, con il loro prezioso lavoro, stanno contribuendo ai buoni risultati”. Il tecnico materano parla più disteso rispetto alle scorse settimane così come disteso è il volto degli altri dirigenti materani appagati da una bella prestazione e dai tre punti. “Il Matera non ha giocato bene solo oggi (ieri, ndr). I ragazzi hanno ripetuto l'ottima prestazione di Bacoli. Anche in Campania i ragazzi hanno dato l'anima, costruento una miriade di palle gol (come contro il Pianura). Questo è il frutto dell'impegno che i ragazzi mettono durante gli al-
A destra il gol di Antonio Chisena che ha praticamente chiuso la gara contro il Pianura restata in bilico a lungo e messa al sicuro proprio dal guizzo del fantasista
PAGELLE MATERA COTTET (7) - : Due parate salva risultato. Miglior esordio non poteva esserci per questo ragazzo che sognava questo momento da Sassocorvaro. Un punto di partenza per il futuro. Colpo di reni eccellente per una palla che non ha varcato la linea. MARTINELLI (6) - Non era al top ed ha dovuto alzare bandiera bianca, ma è d’esempio per tutti perchè non si nasconde e ci mette mestiere e faccia. Era diffidato e salterà Brindisi (26' ST DE SANTO (6) - : entra concento ed è un ottima notizia dopo qualche incomprensione). La fine di un incubo per Chisena ed esultanza particolare, sotto Cottet all’esordio e a sinistra Acampora contrastato
D'ARIENZO (6,5) - : Puntuale e preciso. Un giocatore da riconfermare in fretta. Serio, diligente e di categoria. LONARDO (6,5) - In crescita e questa non può che essere una grande notizia. Perchè è un atleta che non si può discutere se sta bene, ma quest’anno ha saltato molte gare. NAGLIERI (6,5) - Non si è allenato per due settimane, ma ci ha messo il cuore ed ha anche esagerato perchè poteva costargli caro. Ad un certopunto doveva solo contenere, invece ha sprecato energie a spingere perchè è un generoso ma inestperto perchè giovane. ANCORA (6) - Peccato per l’infortunio alla caviglia, perchè stava giocande alla grande. (7' st Marsico 5,5: Non sarà una prestazione da ricordare ed è lecito attendersi qualcosa in più da chi ha mezzi per cambiare le gare da solo e che non può estraniarsi dalla lotta, non è da lui e va recuperato). ACAMPORA (6,5) - Corre e lotta con Conte regalando dribbling importanti, ma il gol gli è negato due volte. Una certezza che lo proietta nel mirino di squadre di categoria superiore se non si perderà in queste quattro gare che restano. CONTE (6,5) - Un mezzo voto in più di stima, ma cala vistosamente dopo un prmo tempo stellare.
lenamenti. Domenica prossima andremo a Brindisi; il Matera non avrà paura perché, forse ora come non mai ha capito la propria forza”. Ieri la società ha festeggiato sia per la vittoria che per l'attestazione di genersosità dei materani che hanno risposto in maniera positiva alla raccolta di fondi promossa dalla dirigenza biancazzurra a favore dei terremotati dell'Abruzzo.“I materani hanno dimostrato di essere molto generosi e sensibili contribuendo con un offerta, chie-
sta nell'antistadio, a favore degli abruzzesi colpiti dal terremoto - ha affermato il team manager, Bruno Loperfido. La società dedica la vittoria proprio a questi ultimi. Per quanto riguarda la vittoria, faccio i complimenti ai giocatori per aver giocato un'ottima partita che ha permesso di ritornare alla vittoria interna che mancava da un paio di mesi”. Meno contento è stato il tecnico campano, Mimmo Gargiulo, che in sala stampa ha commentato così la sconfitta con il Matera.
“Siamo stati penalizzati dal rigore assegnatoci contro a trenta secondi dal fischio d'inizio. Nonostante l'immediato svantaggio il Pianura ha giocato un'ottima gara, non ha mai abbassato la guardia anche se privo di alcuni giocatori fuori per infortunio. Il Matera ha giocato una buona partita ma sicuramente è stato avvantaggiato dal gol fulmineo. Sinceramente ho sempre voluto allenare il Matera, dopo l'esonero di Corino aspettavo di essere chiamato. Lorenzo Tortorelli
MALAGNINO (7) - Questo è il Malagnino che serve al Matera. La migliore gara in biancazzurro e tutto questo conferma che le critiche, costruttive, servono perchè il campo è il giudice supremo e ieri un Malagnino così merita gli applausi e anche il gol. CHISENA (7) - Finalmente il gol,una liberazione per una stagione che l’ha visto sacrificato da certi equilibri che non erano al posto giusto. La squadra deve giocare per Chisena e viceversa e con una condizione migliore anche a Brindisi sarà un piacere assistere alle sue performance da “Stradivari” del calcio. DANZA (7) - La prima vittoria. La meritava e fine di un tabù e si può lavorare in serenità per preparare la trasferta a Brindisi.
DAGLI ALTRI CAMPI ANGRI GROTTAGLIE
0 0
ANGRI (4-3-3): Cortese 6.5; Formisano 6.5, Lambiase 6, Cacace 7, Manzo 7; Fabbricatore 6 (15' st Picariello 6.5), Amarante 7, Vezzoli 6.5; Vitale 7, Somma 6.5 (42' st Bennato sv), Radicchio 6 (41' pt Zerillo 7). A disp.: De Rosa, Vicidomini, Bianco, Amoroso. All.: Pagliarulo. GROTTAGLIE (4-3-3): Di Leo 7; Di Quinzio 6, Ianneo 6, Solidoro 6, Bennardo 6.5; La Tartara 7, D’Amario 6.5 (35' st Marini sv), Carteni 7; Pastano 7 (35' st Fraschini sv), Piperissa 7 (48' st Pirone sv), De Angelis 6.5. A disp.: Vitale, Arcadio, Favret, Carlucci. All.: Orlando. ARBITRO: Ros di Pordenone. NOTE: spettatori 350 circa. Ammoniti: Vitale (A), Solidoro (G), Bennardo (G), Di Quinzio (G), De Angelis (G). Angoli 8-5 per l'Angri. Rec.: 1' pt; 3' st.
BITONTO FRANCAVILLABR
1 0
BITONTO (4-3-2-1): Lima 6; Romeo 6, Falanca 6, Modesto F. 6, Cantatore 6; Dentamaro 6, De Santis 6.5, Casisa 6 (45' st Camasta sv); Di Bitetto 6.5 (27' st Martellotta sv), Logrieco 6; Infantino 6. A disp.: Castelletti, Montefusco, Nasca, Fiorentino, Persia. All.: Ruisi. FRANCAVILLA (4-3-2-1): Laghezza 5.5; Di Pasquale 6, Anglani 6, Gallù 6, Paglialunga 6; Perrelli 6 (28' st Malagnino sv), Morleo 5.5 (17' st Travaglione 6), Nasca 6; Schirinzi 6.5 (39' st D’Ambrosio), Micieli 6; Galeandro 6. A disp.: Di Punzio, Romeo, Noviello, Spinelli. All.: Francioso. ARBITRO: Marini di Roma. MARCATORE: 31' pt De Santis. NOTE: spettatori 1000, circa 50 del Francavilla. Ammoniti: Laghezza (F), Gallù (F), Cantatore (B), Di Pasquale (F), Anglani (F), Schirinzi (F). Angoli 8-1. Rec.: 1' pt; 4' st..
ISCHIA BRINDISI
1 0
ISCHIA I.V. (4-4-2):Cozzolino 7; Di Meglio 6.5, Monti 7, Mattera 7, Accurso 6.5; Trofa 7 (30' st Saurino C. sv), Formica 7.5, Formidabile 6.5, Alvino 7 (39' st Buono sv); Bianco 6.5, Saurino G. 8 (41' st Mazzella sv). A disp.: Bighencomer, Sepe, Ciurlia, Marino. All.: Impagliazzo. BRINDISI (4-3-1-2): Russo 6; Idda 5, Corazzini 6, Trinchera 6.5, Tidei 5.5; Lenti 5 (13' st Pasqualini 5.5), Cordiano 5 (6' st Fiore sv; 22' Pinamonte 5), Kettlun 6.5; Chiesa 6; Galetti 5, Moscelli 5.5. A disp.: Vidoni, De Giorgi, Cangini, Dos Santos. All.: Silva. ARBITRO: Adducci di Paola. MARCATORE: 33' pt Saurino G. NOTE: spettatori 1000 circa, di cui 300 brindisini. Ammoniti: Formica (I), Accurso (I), Kettlun (B), Saurino C. (I), Mattera (I), Buono (I). Angoli 4-1 per l’Ischia. Rec.: 2' pt; 7' st.
SANT'ANTONIO VENAFRO
3 2
SANT'ANTONIO (4-4-2): Corcione 5.5; Attanasio 5, Coccorullo 6, Itri 6.5 (25' st De Biase 7), Vitiello 5 (1' st De Girolamo); Esposito 5 (1'st Pepe 6.5), Chierchia 6.5, Agnello 6, Somma 7; Maffucci 5, Cocuzza 5.5. A disp.: D’Auria, Piemonte, D’Aniello, Scalzone. All.: Nastri. VENAFRO (4-4-2): Izzo 7; Marzocchella 7, Cianfarani 6, Cavola 7, De Simone 8; Mele 6.5, Monticelli 6.5 (34´st Verde sv), Ricamato 6.5, Marziale 7 (39'st Minauda sv); Nardolillo 5, Patriciello 5 (22'st Agbonifo 6). A disp.: Pietracupa, D´Ottavio, De Renzis, El Ouazni. All.: Buccilli. ARBITRO: Granci di Città di Castello. MARCATORI: 4'pt e 34'pt De Simone (V), 10'st Itri (S), 40'st De Biase (S), 47'st Somma (S). NOTE: al 22' st Maffucci sbaglia un rigore. Ammoniti: Izzo (S), Marzocchella (V), Minauda (V), Coccorullo
TURRIS BACOLISIBILLA
2 1
TURRIS (4-4-2): Romagnini 5.5; Perna 6, Varchetta 6, Follera 5, Semplice 6; Russo 6, Coppola 6, Sullo 6 (23' st Stanzione 6), Visciano 6; Famiano 6 (28' st Di Dato sv), Tortora 6. A disp.: Mennella, Crisantemo, Punzo, Letterese, Borriello. All.: La Cava. SIBILLA (3-5-2): D’Antonio 6; Rainone 5 (40' st Venditto sv), Vorzillo 5.5, Zinno 6; Manna 6, Poziello 6, Di Domenico 6, Giliberti 6 (40' st Barone sv), Criscuolo 6 (35' st Parlacino sv); Coquin 5, Pastore 5.5. A disp.: Luongo, Lepre, Zamparelli, Niola. All.: Carannante. ARBITRO: Petroni di Roma. MARCATORI: 34' pt Rainone (T, aut.), 15' st Romagnini (S, aut.), 29' st Tortora (T, rig.). NOTE: Espulsi: al 24' st Coquin (S) e Follera (T). Ammoniti: Giliberti (S), Pastore (S), Varchetta (T), Rainone (S). Angoli 5-2 per la Sibilla.
44 Sport
Lunedì 20 aprile 2009
Gelbison in dieci per tutta la ripresa per l’espulsione di Graziano
Del Prete, urlo salvezza Francavilla butta la crisi alle spalle con una rete nel recupero PAGELLE FRANCAVILLA DE BLASIO (6,5) - ancora una volta, decisivo in un paio di interventi. Una sicurezza tra i pali. COCINA (6,5) - in campo dal primo minuto l’under si comporta bene sulla fascia destra. Spinge e attacca costringendo il suo avversario di fascia a numerosi recuperi. ROMANIELLO (6,5) - schierato in coppia con Zangla al posto dello squalificato Gioia, controlla bene gli avversari che agiscono sulla sua zona. ZANGLA (6) - l’esperto centrale sinnico, si comporta alla grande, controllando a dovere le azioni avversarie, con tutta la sua esperienza. NICOLAO (6,5)-le sue discese sulla fascia, creano parecchi problemi alla difesa ospite. Bravo a dialogare con i compagni in diverse azioni. MILELLA (6) - schierato come laterale destro a centrocampo, il giovane calciatore napoletano, parte un po’ in sordina, però poi, prende le misure al suo avversario di fascia e comincia a spingere come sa. CAMPO (6) - crossa delle palle interessanti per i compagni. Sulla fascia sinistra e poi su quella destra. Suo il calcio piazzato che al 92’ consente a Del Prete di segnare la rete della vittoria. DI SENSO (6) - corre e spinge in parecchie occasioni, bravo a fare girare la palla. SCARNATO (6,5) - sicuramente uno dei migliori in campo, per quantità e aggressività. Recupera palloni a volontà spezzando l’azione avversaria, ma si propone anche in fase di realizzativa. Bella la sua conclusione nella ripresa su assist di Campo. LA NEVE (6) - in coppia dal primo minuto con Del Prete, cerca di rendersi pericoloso in più di una occasione. Lascia il campo al 22’ della ripresa per Zagaria. DEL PRETE (7) - Ancora una volta il bomber napoletano, risulta decisivo per il bene della squadra. Sua la rete nei minuti di recupero, che regala con ogni probabilità al Francavilla, la quarta salvezza consecutiva in serie D. ZAGARIA (6)-il centravanti sinnico, fa il suo dovere nel reparto avanzato. DI SANZA (6)-entrato a metà ripresa, viene schierato sulla linea di attacco, comportandosi egregiamente.
FRANCAVILLA GELBISON
1 0
FRANCAVILLA (4-4-2): De Blasio 6,5; Cocina 6, Romaniello 6, Zangla 6, Nicolao 6,5; Milella 5,5, Scarnato 6,5, Di Senso 6 (22’ st Zagaria 6), Campo 6; Del Prete 7, La Neve 5 (22’st Di Sanza 6). A disp.: Bruno, Marziale, Simeone, Lo Prete, Nano. All.: Lazic 6,5. GELBISON CILENTO (4-4-2): Visconti 7; Ietto 6, Ruocco 5, Della Bianchina 6,5, Gonzalez 6; Graziano 5,5, D’Angelo 6, Amato 6, Granozzi 5,5; Capuozzo 5, D’Elia 5,5 (37’ st Cerasuolo sv). A disp.: La Mura, Leccese, De Vita, Santonicola, Calendo, Conte. All.: Longo 6. ARBITRO: Cifelli di Campobasso 6. RETE: 47’ st Del Prete (F). NOTE: spettatori 300 circa, con una sparuta rappresentanza ospite.Espulso all’8 del secondo tempo, per doppia ammonizione Graziano (G), per gioco scorretto. Ammoniti: Zangla (F), Capuozzo (G), Graziano (G), Amato (G), Milella (F), D’Angelo (G). Angoli 3-1 per il Gelbison Cilento.Recuperi: pt 2’; st 4’ + 1’. FRANCAVILLA SUL SINNI – Tre punti guadagnati con il cuore e tanta rabbia. Una vittoria scaccia crisi, in un momento davvero delicato per i sinnici. Assenti, Gioia per squalifica, Pioggia e De Palo per infortunio. Tra i pali del Gelbison, l’ex Visconti, l’anno scorso a difendere la porta francavillese. La partita ha inizio e al 5’ calcio piazzato ospite dai trenta metri, con Della Bianchina, ma la palla va di poco alta sulla traversa. Al 18’ prima conclusione del Francavilla, con Romaniello su calcio di punizione dai venticinque metri, bravo Visconti a fare sua la sfera. Al 24’ ci prova Campo, con un tiro da posizione defilata, ma senza creare grossi grattacapi all’estremo difensore cilentano. Al 32’ i ragazzi di Longo, provano con Capuozzo, che approfitta di un errore difensivo del Francavilla, ma De Blasio è strepitoso nell’intercettare la sfera in tuffo. Al 40’ risponde Di Senso, ma la palla va alta sulla traversa. La prima frazione di gioco termina senza grosse emozioni. La ripresa, vede in campo un Francavilla più
Del Prete in azione (foto in pagina di: www.lasiritide.it)
Zangla contrasta in area, sotto una fase della gara di ieri
deciso. Infatti, al 6’ Campo scodella una interessante palla al centro per l’accorrente Del Prete, che prova la conclusione, con la difesa salernitana che si
salva in affanno. All’8’ la svolta della gara: Graziano, già ammonito, commette fallo sul laterale Milella, l’arbitro tira fuori prima il cartellino giallo e poi
Il tecnico: «Non vincevamo al Fittipaldi da un mese, ma l’opera non è ancora completa»
Lazic: «Premiati da convinzione e calma» FRANCAVILLA – A fine gara tanta gioia e soddisfazione per la vittoria ottenuta nei minuti finali, grazie alla rete del suo capitano Genny Del Prete. Tre punti importantissimi per mantenere a distanza le inseguitrici. Il Gelbison, giunto in riva al Sinni per cercare di strappare dei punti salvezza, si è dovuto arrendere alla caparbietà dei ragazzi di Lazic. Il tecnico serbo, entra in sala stampa visibilmente soddisfatto. «Una vittoria sofferta – dichiara Lazic – che ha visto nel primo tempo, due squadre in campo molto contratte, con il Gelbison, che non aveva niente da perdere e che doveva vincere per forza. Loro hanno cercato sin da subito di impostare la gara sulle ripartenze, però siamo stati bravi a concederli pochi spazi». La squadra di mister Longo, aveva la necessità di vincere e poi sperare in un passo falso dello Sporting Genzano. La distanza tra le due formazioni, di otto punti, non per-
Una punizione del Francavilla contro il Gelbison
metteva ai cilentani di non tentare il colpaccio. «Nel secondo tempo – continua mister Lazic – i miei ragazzi hanno tenuto di più il pallino del gioco, cercando sin da subito la rete. Abbiamo mantenuto la calma, cercando di non fare le cose con la fretta». Nella ripresa, dopo venti minuti, in campo Zagaria e Di Sanza, per Di Senso e
La Neve, con la squadra schierata con tre uomini in avanti: Del Prete, Zagaria e Di Sanza. Modulo cambiato, con la difesa a tre. «Ho cercato di dare più apporto al reparto avanzato, sacrificando La Neve e Di Senso, che si erano ben comportati in campo, passando poi alla difesa a tre, con Romaniello spostato a centrocampo, qualcosa
dovevo tentare. Altre volte – prosegue – non mi è andata bene e sono stato attaccato, adesso tutto è riuscito nel migliore dei modi. Complimenti ai ragazzi». Con tanta convinzione e determinazione, i ragazzi si sono sacrificati e hanno ottenuto la meritata ricompensa. E domenica si va sul campo del Bacoli Sibilla, per un’altra battaglia. «La vittoria in casa è servita molto per il morale – continua Lazic – non si vinceva da un mese, ed era importante farlo proprio ora. Ancora non siamo salvi, bisogna restare concentrati e giocare ancora con tanta rabbia. Ora – termina Lazic - siamo cinque punti sopra i play out e con un calendario favorevole. In trasferta domenica dobbiamo cercare di mantenere il distacco alle nostre spalle». In casa cilentana invece, tutt’altro umore, per una sconfitta che al 99% condanna la formazione rossoblu alla retrocessione. c.s.
quello rosso, lasciando così i cilentani in dieci. Il Francavilla ci crede e prende coraggio. Al 10’ traversone di Nicolao in area, con Del Prete, che di testa sciupa una ghiotta occasione. Al 15’ Campo si libera sulla fascia, serve Scarnato che calcia al volo, ma Visconti blocca a terra. Il Francavilla spinge sull’acceleratore, al 16’ Cocina entra in area, calcia, ma Visconti è attento. Al 22’ doppio cambio in casa Francavilla: dentro Zagaria e Di Sanza, per La Neve e Di Senso. Al 32’ assist di Zagaria per Del Prete, ma la sua conclusione in girata è bloccata dal portiere. Il Francavilla attacca e vuole a tutti i costi i tre punti. Al 40’ tiro dal limite di Scarnato, con la palla che va di poco a lato. Siamo nei minuti di recupero, esattamente al 47’, Campo scodella una palla su calcio piazzato in area, con il bomber Del Prete più lesto di tutti a colpire di testa mettendo la palla in fondo al sacco. Scoppia la gioia sugli spalti e in panchina. Nell’ultimo minuto di recupero, occasione per il Gelbison su calcio di punizione di Della Bianchina, ma De Blasio fa sua la sfera. Una vittoria importantissima che vale doppio in casa Francavilla. Un Gelbison, che in tutti i modi ha cercato di fare punti, su un campo difficile come quello francavillese, creando non pochi grattacapi a Del Prete e soci. «Nel primo tempo, l’unica occasione vera l’abbiamo avuta noi, con la mia squadra che ha giocato con dedizione e dignità. Cosa che dovevamo salvare in questo momento, la categoria, solo un miracolo potrebbe farla venire meno, ma noi onoreremo fino al termine questa stagione». La vittoria dello Sporting Genzano, ha sensibilmente complicato le cose, spingendo così a undici punti il distacco tra le due compagini. «Adesso – continua Longo – le cose si complicano ancora di più, manca soltanto la matematica per la definitiva retrocessione, e fino a quando non saremo condannati, lotteremo. Purtroppo – conclude - abbiamo sempre incontrato squadre che nella giornata precedente avevano subito una sconfitta, come è accaduto al Francavilla con l’Ischia domenica passata. E questo, non ci ha certo favorito quest’anno». Claudio Sole
Il Pomigliano travolge pure la Nocerina e ora punta al terzo posto POMIGLIANO NOCERINA
3 2
POMIGLIANO (4-3-3 ): Inserra 6; Scognamiglio 6,5, Biancardi 6, Mauro 6, Pesce 6; Gasparini 6, Scarlato 7( 58 Alleruzzo 6 ), Ausiello 6; Marzullo 6,5, Gomes 7 ( 80’Alterio sv ), Ventre 7 ( 92’ Porcaro ). A disposizione: Violante, Noviello, Alleruzzo, Tarantino, Iannini. Allenatore Giovanni Bucaro 7. NOCERINA :(4 -4-2): Terracciano 6, Capezzuto 5, De Fabiis 5 ( 59’ Cordua 6 ), De Pascale 5,5, Giordano 5,5; Serrapica 6, Giraldi 6 ( 59’ De Masi 6 ), Cavallaro 6,5, Riolo 5; Babatunde 6,5, Palumbo 6,5. A disposizione: Galeano, Cirilli, Iossa, Polichetti, Zappia. Allenatore Pastore 5. ARBITRO: Lucchesi di Lucca. MARCATORI: 12’ Scarlato (P), 18’ Ventre (P), 23’ Babatunde (N), 28’ Palumbo (N), 46’ Gomes (P). NOTE: Espulsi: 74’Babatunde (N), 89’ Riolo DOVEVA essere una partita di grande spettacolo, anche per il 6 a 2 dell'andata: le attese non sono state deluse. Grande spettacolo al “Gobbato”, dove i padroni di casa del Pomigliano bissano il successo dell'andata. Tredici gol totali nelle due gare in cui si sono incontrate Pomigliano e Nocerina. Troppo, davvero troppo Pomigliano per la Nocerina. Gioco spumeggiante dei granata, che più volte hanno messo in difficoltà i molossi.
Sport 45
Lunedì 20 aprile 2009
Nel mezzo delle due reti dei biancorossi c’è il lampo del Fasano con Dimatera
Genzano è vivo e corsaro Doppietta di Impagliazzo che tiene accese le speranze salvezza PAGELLE GENZANO VENEZIANO (7) - sempre attento tra i pali e perfetto nelle uscite. L'attacco del Fasano non gli ha fatto vivere una giornata difficile. FISCINA (6,5) - : sulla fascia destra si è fatto notare non solo in copertura, ma anche in fase di impostazione della manovra. Tra l'altro si è fatto apprezzare anche in alcune conclusioni in porta. GARGANO (6) - :attento nelle chiusure e tempestivo negli appoggi. E' uno degli under schierati da mister Bacci. Gioca con sufficiente disinvoltura e non offre in modo eccessivo la spinta di Gentili del Fasano. (dal 31' st Lardiello sv: in campo solo nel finale). BUONOCORE (6) - :gioca con determinazione, forse eccessiva, che nel finale di partita poteva costare cara ai compagni di squadra. Nel complesso, la sua prestazione è ampiamente positiva MASTURZO (6,5) - è un leone in difesa. Gioca con determinazione e dà ordine all'intero reparto arretrato. Qualche lieve disattenzione non macchia una prestazione al di sopra della sufficienza PAPAGNI (6)-si fa apprezzare per un grande lavoro di quantità. E' un combattente e lo dimostra anche al “Curlo”. BACIO TERRACINO (6) - disputa una prestazione sufficiente, facendo il proprio compitino sulla fascia destra. Ma ha qualità che potrebbero consentirgli di dare qualcosa in più nel finale di stagione (dal 15' st Coperchio 6: una buona mezzora per lui). REGA (7) - ha un sinistro vellutato e una buona visione di gioco. Rega è il valore aggiunto dello Sporting Genzano. Gli si chiede di sacrificarsi nelle retrovie e lui non si tira indietro. IMPAGLIAZZO (7) - realizza una magica doppietta che consente allo Sporting Genzano di vincere sul difficile campo del Fasano. E' il classico attaccante che fa valere tutta la sua esperienza in fase offensiva. Colpisce al momento buono. (dal 38' st Carlino sv: pochi minuti a disposizione). MURANO (6,5) - si fa notare a più riprese per le ripartenze veloci che mettono in crisi la difesa del Fasano.
FASANO S. GENZANO
1 2
FASANO (4-4-2): Corno 6; Greco 5, Pisano 4, Cornacchia 5, Esposito 6; Salvestroni 5 (29' st Comandatore sv), Gentili 5, Rufini 5, D'Arcante 5 (1' st Schiavone 5,5); Dimatera 6, Doria 5 (15' st Milozzi 5). A disp.: Comes, Diallo, Ciuffreda, Sanna. All.: Maiuri 5. SPORTING GENZANO (4-42): Veneziano 7; Fiscina 6,5, Gargano 6 (31' st Lardiello sv), Buonocore 6, Masturzo 6,5; Papagni 6, Bacio Terracino 6 (15' st Comperchio 6), Rega 7; Impagliazzo 7 (38' st Carlino sv), Morano 6,5. A disp.: Castelgrande, Pepe, Insaurralde, Santangelo. All.: Bacci 7. ARBITRO: Trasarti di Teramo 6. RETI: pt 4' Impagliazzo (SG); st 11' Dimatera (F), 23' Impagliazzo (SG). NOTE: spettatori: 800 circa. Ammoniti: D'Arcante e Rega. Espulso al 35' st Buonocore per doppia ammonizione. Angoli 4-3 per il Fasano. Recupero: pt 2'; st 5'. FASANO. Lo Sporting Genzano conquista un successo importante in chiave salvezza sul campo del Fasano. La squadra di mister Bacci disputa un'ottima prestazione, mettendo sotto una delle squadre che aspirano ai play off. La partita è stata combattuta da ambo le parti, con qualche fallo di troppo ma senza cattiveria. Lo Sporting Genzano ha capitalizzato le due occasioni da rete più importanti della partita: l'attaccante Impagliazzo non ha perdonato la difesa del Fasano. Gli ospiti passano subito in vantaggio: al 4' lancio perfetto di Papagni per Impagliazzo, che supera un paio di avversari e poi trafigge il portiere del Fasano, Corno, con un preciso tiro all'angolo. Giustificata l'esultanza dei giocatori del Genzano, nei pressi della panchina dove sie-
Una formazione dello Sporting Genzano
de mister Bacci. Dopo appena 5 minuti, gli ospiti vanno vicini al raddoppio: angolo di Rega, conclusione di Masturzo ma il portiere del Fasano Corno compie un miracolo deviando la sfera. Scampato il pericolo, il Fasano cerca di reagire, ma la disposizione tattica del Genzano non fa correre grossi rischi a Veneziano. Al 15', D'Arcante imbecca con un preciso lancio Salvestroni, che conclude a lato. I padroni di casa prendono coraggio e dopo un minuto mancano il pari con un tiro in diagonale di Esposito, che termina di poco fuori. Al 23', lo Sporting Genzano va ancora una volta ad un passo dal raddoppio. L'incontenibile Impagliazzo s'incunea nella difesa del Fasano e conclude di un soffio a lato. La supremazia territoriale del Fasano serve a poco, perché lo Sporting Genzano è molto pericolo nelle azioni di rimessa. Al 39' bella parata di Veneziano, su tiro ravvicinato di
D'Arcante. Nell'occasione i giocatori del Fasano chiedono la concessione del calcio di rigore per un presunto fallo di mano in area di Buonocore, ma l'arbitro che è a due passi lascia correre. Finale di tempo del Fasano. Al 40' cross di Dimatera, colpo di testa di Pisano e palla di poco a lato. Al 46' Salvestroni da buona posizione tira alto. In avvio di ripresa è ancora lo Sporting Genzano a rendersi pericoloso: al 2' Murano timbra la traversa con un delizioso tiro dalla distanza. Al 3' cross di Esposito, Doria tocca con l'esterno destro e la palla si stampa contro la traversa. Sulla ribattuta il neo entrato Schiavone colpisce di testa a botta sicura ma la palla batte contro il palo e poi viene allontanata da un difesore dello Sporting Genzano. Dopo tanto pressing il Fasano trova la via del gol. Angolo di Esposito, palla in area, botta al volo di Dimatera che insacca l'uno a uno. Lo Sporting Genzano reagi-
sce con veemenza e determinazione. Si vede lontano un miglio che la squadra di mister Bacci vuole a tutti i costi i tre punti. Così, al 20', Fiscina conclude alto da buona posizione. E al 23' giunge puntuale il raddoppio da parte dello Sporting Genzano. Impagliazzo trova un varco nella disattenta difesa del Fasano e a due passi da Corno lo trafigge con un altro preciso diagonale. Esplode la gioia dei giocatori del Genzano, che festeggiano ancora nei pressi della panchina di mister Bacci. A questo punto, gli ospiti amministrano senza correre eccessivi pericoli il vantaggio. Nel finale di partita, il Fasano cerca in tutti i modi di riequilibrare il risultato, ma la difesa dello Sporting Genzano non corre eccessivi rischi. Nonostante la squadra di mister Bacci gioca gli ultimi dieci minuti, più il recupero, in dieci uomini a causa dell' espulsione per doppia ammonizione di Buonocore, matura un successo prezioso ed inatteso. Vito Maggi
Spogliatoio L’eroe di giornata:«Anche se con i play out, ma resteremo in D»
Bacci: «Ora crediamoci fino in fondo» A FINE partita, più che giustificata l'esultanza nello spogliatoio del “Curlo” da parte di squadra e tecnico dello Sporting Genzano. Comincia il tecnico della squadra, Bacci che elogia in blocco la propria squadra. «Abbiamo vinto una partita molto difficile - ha commentato ebbro di gioia - e per questo devo ringraziare tutti i miei ragazzi. Vincere sul campo del Fasano non è cosa che capiti tutti i giorni. Di fronte avevamo un avversario forte e motivato, che punta ai play off. Ma noi siamo stati davvero bravi, sfruttando al massimo le occasioni che ci siamo creati. E ci siamo difesi con ordine e determinazione». Con questa vittoria, lo Sporting Genzano si rilancia nella lotta per la salvezza. «Dobbiamo credere fino in fondo nei nostri mezzi ha aggiunto il tecnico - e solo così potremo raggiungere la salvezza diretta, senza dover disputare la lotteria dei play out. Ci sono quattro partite di campionato da giocare,
che dobbiamo affrontare con determinazione e voglia di vincere. Se ci crediamo, possiamo farcela. La salvezza diretta non è una chimera, ma un obiettivo a portata di mano». Più che soddisfatto il bomber Ciro Impagliazzo, che si gode la doppietta realizzata al “Curlo” contro il Fasano. «Ci tenevo tanto a segnare - ha detto - e sono contento di aver realizzato la doppietta che vale tre punti. Abbiamo giocato contro un buon Fasano. Ma noi siamo stati più bravi ed abbiamo meritato la vittoria. La salvezza diretta? Possiamo farcela, ma ci sarà da lottare. In ogni caso, se dovessimo giocare i play out, abbiamo tutti i mezzi per salvarci. Lo Sporting Genzano riuscirà ugualmente a salvarsi». Un altro giocatore dello Sporting Genzano che ha brillato in questa partita è stato sicuramente Francesco Rega. «Ho giocato da esterno sinistro basso - ha spiefato - sacrificandomi per la
Impagliazzo in azione, a sinistra Nei
squadra e lottando su ogni pallone. Sono contento dei complimenti che mi sono stati rivolti, comunque i meriti di questa vittoria vanno equamente distribuiti: tutti i giocatori dello Sporting
Genzano hanno disputato un'ottima prestazione mettendo sotto il blasonato Fasano». Domenica prossima lo Sporting Genzano affronta in casa un'altra squadra che punta ai play off, il Po-
migliano. «Ci aspetta un'altra partita difficile - ha aggiunto ma noi non possiamo commettere altri passi falsi. A quattro giornate dalla fine del campionato dobbiamo vincere tutte le gare
che restano da giocare. Solo così potremo sperare nella possibilità di evitare i play out. Rispettiamo il Pomigliano, ma noi dobbiamo vincere e basta». sport@luedi.it
46 Sport
Lunedì 20 aprile 2009
Risultati e classifica A. Cristofaro-Banzi
4-1
A. Tricarico-Murese
1-2
Avigliano-Az Picerno
5-0
28ª giornata Marcatori
pt: 18' Forino (B), 44' Villano (AC); st: 5' Montenegro (AC), 16' Villano (AC), 23' Leone G. (AC)
pt: 24’ Di Senso (M); st: 13’ (r) Scarfone (AT), 43’ Di Senso (M)
pt: 16’ e 32’ Petilli, 37’ Damiano; st: 18’ Petilli, 32’ Damiano
Balvano-Ferrandina
pt: 16’ Gogoni (F); st: 28’ Bovino M. (B)
1-1
C. PISTICCI
68
28 21 5
2 64 15 14 12 2
0 33 5 14 9
3
2 31 10 49 +12
A. CRISTOFARO
63
28 19 6
3 59 20 14 11 2
1 38 11 14 8
4
2 21 9 39 +7
MURESE
61
28 18 7
3 50 21 14 9
5
0 29 12 15 9
2
3 21 9 29 +5
VALDIANO L.
55
28 15 10 3 56 27 14 10 3
1 36 13 14 5
7
2 20 14 29 -1
F. Matera-Ricigliano
pt: 43’Ciardiello; st: 3’ Di Cecca P., 8’ Cocchiararo
3-0
AVIGLIANO
41
28 13 2 13 46 36 14 9
1
4 36 19 14 4
1
9 10 17 10 -15
Irsinese-Atella M.
1-0
POLICORO
41
28 11 8
9 40 36 14 8
4
2 17 7 14 3
4
7 23 29 4 -15
Valdiano L.-Policoro
5-3
A. TRICARICO
38
28 11 5 12 44 40 14 7
2
5 25 16 14 4
3
7 19 24 4 -18
RICIGLIANO
38
28 10 8 10 34 32 14 7
4
3 21 13 14 3
4
7 13 19 2 -18
FERRANDINA
38
28 10 8 10 32 36 14 7
4
3 22 14 14 3
4
7 10 22 -4 -18
AZ PICERNO
35
28 11 2 15 31 57 14 9
2
3 21 16 14 2
0 12 10 41 -26 -23
F. MATERA
33
28 10 3 15 34 47 14 9
0
5 24 19 14 1
3 10 10 28 -13 -23
IRSINESE
32
28 8
8 12 27 39 14 7
4
3 17 12 14 1
4
9 10 27 -12 -24
ATELLA M.
31
28 8
7 13 25 40 14 7
3
4 14 13 14 1
4
9 11 27 -15 -25
VULTUR
18
28 5
3 20 22 51 14 4
2
8 12 21 14 1
1 12 10 30 -29 -38
BALVANO
17
28 4
5 19 27 59 14 4
5
5 20 24 14 0
0 14 7 35 -32 -39
BANZI
17
28 4
5 19 23 58 14 4
3
7 13 21 14 0
2 12 10 37 -35 -39
pt: 42’ Fiorino
pt: 12’ Malucchi (P), 27’ Salamone (VL); st: 2’ (r) e 27’ Salamone (VL), 3’ Ripa (P), 17’ Sanseviero (VL), 21’ Malucchi (P), 47’ D’Alto (VL)
Vultur-C. Pisticci
0-4
pt: 22’ Guarino, 40’ e 44’ Cirigliano; st: 17’ Casale
Prossimo turno
29ª giornata 26/04/09 ore 16.00
Az Picerno-Irsinese Banzi-F. Matera C. Pisticci-Atella M. Ferrandina-A. Cristofaro Murese-Valdiano L. Policoro-Balvano Ricigliano-Avigliano Vultur-A. Tricarico
23 Reti: Salamone (1) (V.Lauria) 17 Reti: Grieco (1) (C.Pisticci) 16 Reti: Petilli (1) (Avigliano); Di Senso (Murese) 15 Reti: Montenegro (A.Cristofaro) 14 Reti: Bozzi (1) (A.Tricarico) 13 Reti: Mels (2) (C.Pisticci) 12 Reti: Messeri (1) (Ferrandina) 11 Reti: Di Cecca P. (F.Matera); Fiorino (1) (Irsinese); Zizzamia (4) (Policoro) 9 Reti: Dutra (Murese) 8 Reti: Leone A., Villano (A.Cristofaro); Damiano (Avigliano); Gagliardi (C.Pisticci); Russo (Policoro); Sanseviero (V.Lauria) 7 Reti: Volturno (A.Cristofaro); Libutti (Atella); Scarfone (4) (A.Tricarico) 6 Reti: Mastroberti (1) (AZ Picerno); Cirigliano (C.Pisticci); Gogoni (Ferrandina); Di Falco (V.Lauria), Rapolla (2) (Vultur) 5 Reti: Volpe (A.Cristofaro); Carriero (Atella); Porfido (A.Tricarico); Santopietro (1) (Avigliano); Severino (Balvano); Forino, Mancini (1) (Banzi); Grieco (3) (Ferrandina); Fiorentino (F.Matera); Antohi (Murese); Nigro (Policoro); 4 Reti: Santagata (A.Cristofaro); Larotonda G. (2) (Atella); Sparapano (A.Tricarico); Di Pietro (Avigliano); Bochicchio, Caivano (AZ Picerno); Falcone (Balvano); Bavaro F. (Banzi); Lavecchia (C.Pisticci); Farinola A. (1) (F.Matera); Pecoriello G. (1) (Irsinese); Lotano (3) (Murese); Castoro (Policoro); Di Brizzi, Zuccarelli (V.Lauria)
La squadra di Finamore non entra mai in partita. Netta la differenza di valori tecnici
Il Pisticci piazza il poker Vultur asfaltata. Firme di Guarino, Cirigliano (doppietta) e Casale VULTUR PISTICCI
0 4
VULTUR : Martone, Barbaro (1’st Salnitro), Di Tolve, Larotonda, Chimenti, Rapolla, Lovasto (16’pt Lamorte), Di Donato, Viggiano, Starna, Marmora. A disp.: Lapenna, Di Perna, Cripezzi, Lanotte, Callimo. All. Finamore PISTICCI : Coretti, De Nittis, Cozzolino, Guarino, Di Maria, Di Biasi, Lavecchia(18’st Capobianco), Farinola, Cirigliano(26’st Fortunato), Grieco, Casale Loiacono(18’st Cappiello). A disp.: Esposito, Giuliani, Regina, Rizzi. All. Valente ARBITRO : Spalletta di Vasto (Diotisalvi-Labanca) RETI : p.t. al 22’ Guarino, al 40’ e 44’ Cirigliano; s.t. al 17’ Casale Loiacono. NOTE : terreno di gioco in discrete condizioni, temperature mite. Ammoniti: Casale(P), Larotonda(V) e Lamorte(V). Angoli: 5 a 4 per il Pisticci. Recupero: p.t.+4’; s.t.+5’. RIONERO – Al comunale “P. Corona” la capolista Pisticci dell’ex tecnico bianconero Valente ha fatto poker, mantenendo lo stesso vantaggio sulle inseguitrici ma guadagnando una giornata verso la fine del torneo. Quattro sono stati infatti i gol messi a segno dai pisticcesi, grazie alla loro netta superiorità tecnica ma anche grazie a più di un regalo fatto dall’incerto reperto difensivo vulturino, che in più di una circostanza si è fatto soffiare la palla con troppa facilità anziché mettere fuori gli artigli per frenare le incursioni di un avversario di tale rango. Che non sarebbe stata
Valente soddisfatto COSÌ a fine gara i due allenatori in sala stampa. Mister Finamore: «Una sconfitta dovuta soprattutto all’atteggiamento passivo da parte nostra specialmente nel primo tempo che non va bene, anche se la sconfitta con il Pisticci ci può pure stare. Quanto meno sotto l’aspetto dell’orgoglio avremmo dovuto metterci non qualcosa di più ma tanto di più. Purtroppo questo è mancato perché forse abbiamo pagato lo scotto della partita infrasettimanale, forse perché qualcuno si era troppo illuso della vittoria con il Policoro. Sicuramente il Pisticci ha strameritato di vincere ma comunque almeno tre gol li abbiamo regali noi con la nostra disattenzione». Mister Valente: «Temevamo molto la partita, l’orgoglio della Vultur e dell’ambiente e se non ci fosse stata da parte nostra l’umiltà, la determinazione, la voglia di voler mettere una serie ipoteca a questo punto del nostro campionato, sicuramente non ce l’avremmo fatta. Pur avendo sbagliato qualche gol in avvìo di gara siamo stati capaci di saperci amministrare sia nella fase difensiva che in quella offensiva, riuscendo a creare sempre la superiorità numerica o e questo ci ha aiutato a superare anche questo ostacolo». m.r. Una formazione del Pisticci. A destra Cirigliano che ha segnato due volte (gialloblè.com)
una partita facile per i padroni di casa alla disperata ricerca di punti per restare in zona play out lo si è visto sin dal primo minuto di gioco, quando la porta vulturina ha subito corso un serio pericolo sulla prima palla-gol di Cirigliano, il cui tiro è poi finito di poco fuori lo specchio della porta. Al 5’ su tiro di Casale, Martone salva la propria rete con l’aiuto dei suoi difensori. Al 7’ la Vultur guadagna un corner su tiro di Marmora. Insistono gli ospiti al 9’ con Cirigliano, il cui diagonale, dopo essere sfuggito a due avversari, è finito abbondantemente fuori. Vicinissimi al gol gli ospiti al 10’ prima con il tiro dell’ex Grieco respinto da Martone e ripreso da Lavecchia che da dentro l’area piccola manda il pal-
lone a stamparsi sul palo. Al 15’ Viggiano è in ritardo su un errato disimpegno di Cozzolino favorendo così la tempestiva uscita di Coretti. Al 22’ la rete del vantaggio degli ospiti è opera di Guarino, lesto ad approfittare di un corto rinvio di Rapolla, con un tiro forte e teso da circa venticinque metri. La debole reazione rionerese non preoccupa il Pisticci che porta a tre le reti del vantaggio con una doppietta al 40’ e al 44’ di Cirigliano, la prima su una generale dormita della difesa locale che si è fatto rubare palla da Grieco e la seconda a conclusione di un’azione di Casale sulla sinistra che poi ha messo al centro per il centravanti ospite, che lasciato tutto solo - non ha avuto difficoltà a battere per la terza volta l’incolpevole estremo di casa Marto-
ne. Nella ripresa mister Finamore lascia nello spogliatoio un difensore e manda in campo l’attaccante di colore Salnitro che al 3’ su punizione ha centrato il palo della porta di Coretti. Al 17’ quarta rete degli ospiti con Casale a conclusione di una buona azione avviata da Lavecchia e proseguita da De Nittis per il numero undici ospite. Al 23’ i rioneresi hanno reclamato un calcio di rigore per un mani in area di Guarino ma l’arbitro è stato di diverso avviso. Al 32’ facile parata di Coretti sul debole e centrale tiro di Starna da buona posizione. Al 48’ Martone è costretto a volare per evitare la quinta rete su tiro da calcio piazzato di Di Maria. Michele Rizzo sport@luedi.it
Sport 47
Lunedì 20 aprile 2009
Illusorio 0-1 di Forino, poi Oppido a valanga lanciato da Villano (doppietta)
La Cristofaro non molla Reazione di rabbia al vantaggio del Banzi e ancora -5 dal Pisticci OPPIDO BANZI
4 1
ANGELO CRISTOFARO: Di Corato, Provenzale R., Manniello D., Leone A., Santagata (10'pt Giganti), Volturno, Leone G. (30'st Provenzale C.), Vaccaro (25'st Manniello F.), Montenegro, Astudillo, Villano; A disp.: Arborea, Manniello V., Gioiello, Volpe; All. Manniello Don. BANZI: Lobasso, Finizio, Iovane, Papogrosso, D'Asta, Di Matteo (20'st Foti), Supino, Ferrare, Bavaro (33'st Mastrodomenico), Forino (38'st Assante), Pagano; A. disp. Pisani, Spineto, Madera; All. Vigliotti. ARBITRO: Colangelo di Potenza (Salva - Esposito) RETI: 18'pt Forino, 44'pt e 16'st Villano, 5'st Montenegro, 23'st Leone G.. NOTE: temperatura più autunnale che primaverile. Ammoniti Montenegro (AC), Iovane (B), Papagrosso (B), Supino (B), Ferrare (B). Tanti tifosi. Recupero 3'pt e 3'st. OPPIDO LUCANO - Al Comunale di Oppido il derby dell'Alto Bradano tra Angelo Cristofaro e Banzi finisce per quattro a uno a favore dei padroni di casa. L'Angelo Cristofaro Oppido continua a mantenere aperto il campionato per le ultime due restanti giornate di campionato ma il Banzi
Andrea Villano e, a destra l’Oppido di Manniello
sprofonda sempre più con la paura di una retrocessione diretta. Ad Oppido la gara fatica a decollare e nei primi 15' di gioco c'è da rilevare solo l'infortunio di Giuseppe Santagata costretto a lasciare il campo di gioco a Gerardo Giganti intorno al 10'. I padroni di casa aumentano il ritmo di gioco ma è il Banzi che passa in vantaggio al 18' con Forino. Contropiede fulmineo dei banzesi che con Pagano e Forino portano in vantaggio gli ospiti. La reazione dei bianco verdi oppidesi è rabbiosa. Tutti in avanti a cercare subito la rete del pareggio con Leone G. e Villano che mettono pressione a Lobasso. Il
Banzi è difficoltà ma l'Angelo Cristofaro non riesce a trovare la via del pareggio. Ci prova anche Astudillo ma la difesa del Banzi regge. Il gol è però nell'aria ed infatti ad un minuti dall'intervallo Vaccaro lancia per Leone G. che stoppa ad inseguire, entra in area, salta l'uomo e passa per l'accorrente Villano che di piatto spedisce la palla alle spalle di Lobasso. Finisce il primo tempo con il punteggio in parità. Si rientra in campo con le squadre che provano subito a mettere la parola fine al match. Il Banzi capitola al 5' quando Astudillo pennella al centro una palla per Montenegro che di testa non sbaglia portano i padroni di
casa in vantaggio. Il Banzi si siede e l'Angelo Cristofaro attacca a più riprese, forse per sfogare il momentaneo vantaggio ospite. I minuti passano e il Banzi non si scuote ancora e al 16' Villano fa il fenomeno: salta due uomini sulla sinistra, si accentra e con un destro a girare spedisce la palla al 'sette' dove Lobasso non può arrivare. I padroni di casa non si fermano e attaccano ancora e al 23' Leone G. compie l'ennesimo capolavoro di una gara cominciata male ma che ha regalato tante belle emozioni. Manniello Dom. passa a Leone G. che salta l'uomo e si presenta a tu per tu con Lobasso; dal vertice destro dell'area, toc-
co sotto e Angelo Cristofaro in paradiso. Miste Manniello concede la standing ovation a Leone G. inserendo Provenzale C. e concedere un po' di riposo al mastino Vaccaro. Per l'Angelo Cristofaro c'è da lottare sino alla fine per mantenere questo vantaggio sulla Murese e conquistare la seconda piazza in classifica per meglio affrontare i play off. Durante l'arco della stagione pesano sicuramente i punti persi per strada nella sconfitta di Tricarico e del rocambolesco pareggio della Ruggiero Valdiano a al Comunale di Oppido. Per il Banzi la situazione è sempre più delicata. Penultimo posto a una sola
lunghezza dal Balvano ultimo in classifica. Per i giallo alto bradanici servono punti in questo finale di stagione per continuare a sperare almeno nei play out. Un derby, quindi, vinto dalla squadra favorita alla vigilia. Non è bastato il cuore del Banzi per fermare la corsa dell'Angelo Cristofaro Oppido che con due giornate ancora da disputare e con cinque punti da recuperare sembra aver detto addio al salto di categoria diretto. Al termine della gara entrambi gli allenatori hanno preferito non parlare ma restare a colloquio con i proprio giocatori negli spogliatoi. Rocco De Rosa
Gara bellissima. Salamone decisivo
Ciardiello, Di Cecca e Cocchiararo affossano il Ricigliano
Fuochi d’artificio Passa il Valdiano
Forza Matera, tris salvezza
VALDIANO POLICORO
5 3
RUGGIERO VALDIANO: Serra, D'Alto, Discepolo; Di Falco, Calandriello, Salvitelli; Chiacchio, Sanseviero, Salamone; Cava, Zuccarelli (48' st Di Brizzi). A disp.: Loguercio, Romano. All.: F. Masullo POLICORO: Maida, Cicchelli, Digno (38' st Durante); Cirrottola, Nuzzi (32' st Falcone), Malucchi; Ripa (32' st Donadio), Panetta, Russo; Miraglia, Zizzamia. A disp.: Annunziata, Marta, Achillea, Ciaglia. All.: R. Labriola ARBITRO: Asquino di Venosa (Petrone - Picerno) RETI: 12' pt Malucchi (P); 27' pt e 2' st (su calcio di rigore) Salamone (RV); 3' st Ripa (P); 17' st Sanseviero (RV); 21' st Malucchi (P); 27' st Salamone (RV); 47' st D'Alto (RV) NOTE: Ammoniti Cirrottoli (P) per gioco falloso, Sanseviero (RV) per comportamento non regolamentare. Espulsi: nessuno. Terreno di gioco in cattive condizioni, cielo coperto, clima fresco. Spettatori: poco più di un centinaio. Angoli: 4-5. Recuperi: pt 2'; st 3'. MARSICO NUOVO - Grazie per lo spettacolo. Se tutte le partite fossero così intense ed avvincenti, rivaluteremmo senz'altro il calcio di provincia. Ruggiero Valdiano e Policoro hanno disputato un incontro che trascende calcoli e disposizioni tattiche, lasciando che fosse il bel gioco ad essere la componente essenziale di tutti i novanta minuti. Ha prevalso il tenace undici di Masullo che, seppur privo di quattro titolari, ha battuto i bianco-celesti di Labriola, meno fluidi e lucidi nella costruzione del gioco, specie nell'ultima mezz'ora. I gol della partita: il Policoro passa in vantaggio al 12', grazie ad un col-
po di testa dello smarcato Malucchi, che sfrutta un calcio di punizione da posizione decentrata di Ripa. I rosa-nero rimediano all'iniziale svantaggio dopo un quarto d'ora: traversone di Salvitelli successivo ad un calcio d'angolo, battuta dalla breve distanza di Salamone, il cui tiro perfora la rete ospite. Il capocannoniere del campionato si ripete in apertura di ripresa, trasformando un penalty scaturito da un'entrata da tergo ai suoi danni. Il Policoro impiega pochi secondi per pareggiare: un lungo lancio dalla mediana consente a Ripa, appostato sul vertice destro dell'area di rigore, di firmare il punto del 22. Al 16' il Ruggiero Valdiano si riporta in vantaggio: Sanseviero, servito efficacemente da Zuccarelli, anticipa di testa il portiere ospite - in colpevole ritardo al momento dell'uscita - firmando così il suo ottavo gol stagionale. I materani ristabiliscono le distanze al 21': un calcio d'angolo consente ancora a Malucchi di spedire la palla in rete, grazie ad un'altra incursione aerea. Il Policoro, oberato dai serrati impegni di campionato, offre il destro alle azioni da gol dei valdianesi, che chiudono la partita negli ultimi 20'. Il punto del 4-3 giunge al 27': Salamone, abile a concretizzare un piazzato di Zuccarelli, anticipa di testa il suo marcatore diretto, mettendo a segno il suo ventitreesimo centro stagionale. Chiude la stupenda sfida dello stadio "Del Sole" il primo gol in campionato di D'Alto (47'), il cui maliardo tiro-cross sorprende ancora l'incerto numero uno della formazione ionica. Carmine Marino sport@luedi.it
Tre punti preziosi che portano fuori dai play out FORZAMATERA RICIGLIANO
3 0
FORZA MATERA: Dimola, Lamacchia, Acito, Scalbi, Palladino, Cocchiararo, Orsi (1’ st Di Pede), Biondino (24’st Cambio), Di Cecca P., Ciardiello, Farinola (21’ st Andriotti). A disposizione: Ferri, Gagliardi, Cancelliere, Mancini. Allenatore Liuzzi. RICIGLIANO: Perna, Gaudioso (45’ pt Saracco), Giordano, Piegari, Limmatola, Pignata, Bochicchio (17’ st Vaccaro), Cirillo, Severino (9’ st Dente), Minguzzi, Falcone. A disposizione: Serritella. Allenatore Dente G. ARBITRO: Castello di Potenza (Alagia e Granieri). RETI: 43’ pt Ciardiello, 3’ st Di Cecca P., 8’ st Cocchiararo. NOTE: espulso Giordano al 6’ st per fallo da rigore su Farinola. Il successivo penalty è stato calciato sul palo dallo stesso Farinola. Ammoniti Piganta e Cirillo del Ricigliano. Fuorigioco: Forza Matera 5, Ricigliano 4. Angoli: Forza Matera 8, Ricigliano 3. Recuperi: 2’ pt e 2’ st. Spettatori 50 circa. Terreno in buone condizioni. MATERA - Una vittoria che vale più dei tre punti in classifica. Una vittoria voluta ed ottenuta contro un Ricigliano che navigava nella zona play off. Una vittoria che ad oggi significherebbe salvezza senza passare dai play out. E’ questo il 3-0 ottenuto da Forza Matera. Un 3-0 che vede la prima rete di Rino Ciardiello con la maglia dei materani di Liuzzi, oltre che l’undicesimo sigillo di Piervito Di Cecca e il ritorno al gol del difensore Fabrizio Cocchiararo. La cronaca della sfida racconta di un primo affondo al 10’ di Farinola che spreca una delle più ghiotte occasioni calciando sul
Rino Ciardiello (foto Videouno)
Piervito Di Cecca ieri a segno
portiere. Al 14’ si consuma una doppia occasione per Piervito Di Cecca: in prima battuta impegna con un calcio di punizione Perna, poi non controlla bene e perde l’attimo per girare a rete. Dopo l’iniziale sfuriata del Forza Matera, il Ricigliano di Dente alza il suo baricentro e prende in mano le redini del gioco e nel giro di due minuti mette paura a Dimola. Al 22’ un tiro di Minguzzi è deviato in angolo dal bravo portierino materano. Sugli sviluppi del conseguente corner, al 23’, Cirillo colpisce la traversa con un tiro dal limite dell’area di rigore. Scampato il pericolo, il Forza Matera torna a macinare gioco. Al 38’Di Cecca perde l’attimo e non riesce a battere a rete. poi il vantaggio materano. E’ il 43’: Orsi scambia con Lamacchia, il quale chiude il triangolo per-
mettendo allo stesso Orsi di calciare a rete; la sfera attraversa tutto lo specchio fino a quando Ciardiello trova il tap-in vincente: 1-0 e tutti negli spogliatoi. Come si apre il secondo tempo il Forza Matera chiude la partita. Dopo 3’ il colpo di testa di Di Cecca su assist di Ciardiello vale il 2-0. Al 6’ Farinola atterrato in area: rigore ed espulsione di Giordano. Sul dischetto Farinola che colpisce il palo. Poco male perchè due minuti più tardi su calcio d’angolo pennellato da Biondino, Cocchiararo di testa fa 3-0. Poi il Forza Matera controlla, potrebbe andare ancora in gol, ma attende il triplice fischio di Castello (ottima la sua prestazione assieme ai due assistenti) per festeggiare. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it
48 Sport
Lunedì 20 aprile 2009
Gara già chiusa dai granata dopo 37 minuti del primo tempo. Ospiti incompleti
L’ Avigliano dà spettacolo Con la coppia gol Petilli-Damiano affossa il Picerno e vede i playoff Atella ko dopo una dura lotta
Fiorino di rigore L’Irsinese risale IRSINESE ATELLA
1 0
IRSINESE: Fiore, Sansone,Laurieri (46° st) Cannito Vitale,Girone,Cristallo,Cardano,Lorusso,Piccininno, ( 35°st ) Dinardo S,Fiorino, Venezia. A disp. : Cuccuglielli, Granieri, , Squicciarini,. Popolizio. All. Patella. ATELLA: De Biase, Colangelo, Montano, Larotonda V., Manfreda, Gomma, (10° st ) Angelillo Libutti, (30° st) Lanotte Larotonda G., Rinaldi, Carriero, Strozza. A Disp. Mascolo, Guglielmi, Leccese, Telesca, , D,Annucci,. All. Mecca ARBITRO: Scambi RETI: 42° pt Fiorino (rig.). NOTE: Ammoniti: 43° pt Fiorino, 45 (I) Laurieri, 47°pt (A) Larotonda G., 32°st (I) Vitale espulsi: 49°st (A) Larotonda V. 52°st (A) Rinaldi. L’IRSINESE LOTTA suda e vince, vittoria dura difficile contro un validissimo avversario, che ha lottato per tutti i novantacinque minuti. Ma oggi era la giornata dei rossoneri che finalmente concretizzano il lavoro svolto durante la gara. Parte dunque bene l’Irsinese, ha voglia di vincere e ce la mette tutta. L’Atella sin dalle prime battute fa capire di voler contenere le sfuriate rossonere per
raggiungere l’obiettivo di non prenderle e portare a casa un punto. Si inizia al 10°pt con Fiorino che con un gran colpo da fuori area lambisce la traversa superiore della porta. L’Atella si vede per la prima volta dalle parti di Fiore al 25° con Carriero, che su un rimpallo della difesa, da due passi mette al lato. Al 30° Ancora un atterramento in area per l’Irsinese questa volta ai danni di Piccininno, il portiere s’è praticamente catapultato addosso atterrandolo inesorabilmente. Al 42° pt invece l’arbitro su ennesimo fallo da rigore ai danni del giovane Venezia, dagli undici metri Fiorino mette nel sacco per il vantaggio dei rossoneri, e finisce il primo tempo. Al rientro in campo al 1°st Fiorino tira dal centro dell’area piccola ma il portiere ci mette la punta delle dita. Al 15°st è l’Atella a farsi avanti Rinaldi tira da posizione angolata ma trova il piazzatissimo Fiore sulla traiettoria. È anche una delle rarissime occasioni vicino alla porta per la squadra del Vulture. Poi il match via via s’incattivisce. È stata una partita vinta dall’Irsinese per merito di un vincente atteggiamento corale della squadra, forti in attacco e bravi in difesa. Mimmo Donvito
AVIGLIANO PICERNO
5 0
AVIGLIANO : Vaccaro Rug., Magliarella (18’ s.t. Potenza), Carlucci (33’ s.t. Vaccaro Rub.), De Mita, Fiorino; Tornillo, Santopietro, Camelia (12’ s.t. Grieco), Di Pietro; Damiano, Petilli. Non entrati Chianese, Muzzillo, Verrastro, Petraglia. All. Filadelfia. PICERNO : Notargiacomo, Spera, Farenga, Bochicchio, Salvia; Quagliata, Buonansegna (8’ s.t. Russo), Sodo, Olita, Santarsiero (24’ s.t. Lottino); Paterna. Non entrati Albano, Pietrafesa. All. Di Mase. ARBITRO : Caprioli di Venosa (guardalinee Paolillo e Brancato). RETI : 16’ p.t., 32’ p.t. e 18’ s.t. Petilli; 37’ p.t. e 32’ s.t. Damiano. NOTE : pomeriggio fresco, terreno di gioco in buone condizioni. Ammonito Spera (P). Calci d’angolo 6-3 per il Picerno.
AVIGLIANO - Spettacolo di successo, si replica. Come mercoledì nel recupero con l’Irsinese, Anche contro il Picerno all’Avigliano riesce tutto facile. Partita simile quasi in tutto, compresi, minuto più, minuto meno, i momenti dei gol. Tre a zero nel primo tempo, ed una ripresa che diventa un’attesa che sfocerà, per la squadra di casa, in larghi sorrisi, quando arriveranno dagli altri campi notizie che migliori non potevano essere. A 180 minuti dalla fine l’Avigliano aggancia la zona playoff, anzi, considerando il vantaggio negli scontri diretti contro il Policoro, vi entra in pieno. Mantenerla non sarà facile, visti gli impegni delle ultime due giornate ma ora il suo destino l’Avigliano lo ha solo nelle sue mani. Come nelle proprie mani è il destino di un Picerno che resta abbastanza lontano dalla zona playout, e che domenica prossima potrà chiudere ogni discorso ospitando l’Irsinese. Proprio la squadra che mercoledì aveva subito uguale sorte ad Avigliano. Con una dif-
Vaccaro: «Fisicamente siamo al top» DI Mase guarda avanti. Alla partita che fra sette giorni potrebbe dare al Picerno la matematica certezza di non dover andare ai playout. “Dobbiamo sfruttare il turno interno di domenica prossima - afferma il tecnico del Picerno - sapevamo che quella di Avigliano era partita per noi difficile, tanto più che l’abbiamo dovuta affrontare senza Mastroberti e Naturale, e con una squadra fatta in gran parte di juniores. Nonostante questo, siamo riusciti a costruire qualche occasione da gol, ed è questo, insieme alla certezza di poter recuperare gli assenti, che mi fa essere ottimista in vista della sfida con l’Irsinese. Speriamo che sia noi che l’Avigliano si possa festeggiare il rag-
giungimento dei nostri rispettivi obbiettivi”. Voce di capitano per esprimere tutta la soddisfazione di parte aviglianese. “Abbiamo affrontato l’inizio gara forse un po’ rilassati - spiega Ruggiero Vaccaro -, concesso un paio di occasioni, ma una volta andati in vantaggio praticamente la partita è finita. Nove gol in tre giorni dimostrano che i nostri attaccanti hanno trovato la confidenza con la porta, ma è tutta la squadra che fisicamente sta benissimo. Ed ora, ci proiettiamo sulla gara di Ricigliano, che sarà durissima ma è decisiva per le speranze di approdare ai playoff”. g.t.
ferenza, di quelle che fanno i paradossi del calcio: che esce con un passivo più pesante il Picerno, che qualche cosa in avanti è riuscito a farlo (tra l’altro, due pali), rispetto ad un Irsinese che aveva destato impressione senz’altro peggiore. Assenti, nel Picerno, gli squalificati Mastroberto e Naturale. Due novità, rispetto a mercoledì nell’Avigliano: Carlucci centrale difensivo accanto a De Mita al posto di Muzzillo, con Magliarella e Fiorino esterni; Tornillo a dare un turno di riposo a Verrastro sulla destra a centrocampo, con Di Pietro a partire da sinistra, Santopietro e Camelia centrali; in avanti Petilli con Damiano che muove dalle sua spalle. Non è esaltante il primo quarto d’ora, con il Picerno prudente e l’Avigliano che cerca di capire quali soluzioni adottare per superare il muro ospite. Soluzione trovata da Petilli: gran botta su punizione dal limite, e Notargiacomo è battuto. Risolto l’enigma, l’Avigliano insiste, Santopietro ci prova in due occasioni mandando a lato, poi però ci vuole tutta la bravura di Vaccaro per fermare Paterna. Brivido che fa capire all’Avigliano che occorre mettere distanze maggiori fra sé e gli avversari. A farlo, ci pensa Petilli, percussione inarrestabile che lo porta davanti a Notargiacomo, diagonale deviato da un difensore ed è il 2-0. Che diventa 3-0 subito dopo, quando Di Pietro libera davanti a Notargiacomo Damiano, che salta il portiere e mette dentro. A inizio ripresa, sfortunato Olita, che vede il suo tiro spegnersi a lato. Sorte uguale a quella della sventola di Santopietro che fa da prologo al terzo sigillo di Petilli, gran girata di testa a deviare il cross preciso di Fiorino. Anche sfortunato, il Picerno: Olita impegna Vaccaro su punizione, sul prosieguo dell’azione va ancora al tiro e incoccia in pieno il palo. Non sbaglia, invece, Damiano (anche lui un ex): riceve in area appena spostato a sinistra e di classe piazza la palla nell’angolo lontano. C’è tempo per vedere l’esordio del giovane Ruben Vaccaro, poi solo quello di attendere le notizie dagli altri campi. Che aprono un finale di campionato in cui l’Avigliano può davvero sognare. Giancarlo Tedeschi
Di Senso (due volte a segno) è il match winner Ferrandina avanti con Gogoni, poi la reazione dei locali
Cinica Murese Tricarico beffato all’88’ TRICARICO MURESE
1 2
TRICARICO: Tedesco, Maino, Scarfone, Chessa, Grassani F. (Palasciano), Digirolamo (Basile), Lorusso, Grassani D. , Sparapano Porfido, Bozzi, A disp: Abrescia N., Romano, Proggi, Fanella. All. Abrescia S. MURESE: Scaldaferri, Innocenti, Ferracane, Gerbasio, Lotano, D'Arca, Antohi, Iacullo, Dutra, Di Senso, Cardino. A dip.: Cocina, Cerone, Ponte. All. Lardo. ARBITRO: Carretta di Venosa (Russo-Bonavoglia). RETI: 24’ pt e 43' st, Di Senso, 13' st Scarfone (rig.). NOTE: Ammoniti Bozzi, Sparapano, Cardino, Ferracane, Iacullo. TRICARICO - L'azzurra Tricarico beffata a tre minuti dal triplice fischio finale. Un colpo di testa al 43' Di Senso, che era già andato in gol nella prima frazione, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, regala la vittoria agli ospiti. I padroni di casa avrebbero meritato senz'altro di più soprattutto per come avevano giocato per tutto il secondo tempo, quando hanno ottenuto il gol del pareggio dagli undici metri con capitan Scarfone, ed avevano sfiorato il raddoppio in diverse occasioni. Un primo tempo più equilibrato anche se gli ospiti sono andati in vantaggio per primi. Nella ripresa, infatti, gli ospiti hanno pensato solo a difendersi con efficacia, avvicinandosi raramente verso la porta difesa da Tedesco. E proprio mentre sembrava che la partita si avviasse verso il pari, nonostante l'attivismo dell'Azzurra, è arrivata la doccia fredda da parte del migliore in campo degli ospiti. Per la cronaca al 7' cross di Lorusso per Grassani D. che di testa mette a lato. Punizione battuta da Scarfone per Sparapano, passaggio in area per Porfido ma il triangolo non si chiude. Segue un lancio in corsa di Sparapa-
Un punto per sperare Il Balvano impatta nel finale con Bovino BALVANO FERRANDINA
Di Senso della Murese
no per Bozzi che da posizione angolata sfiora il palo opposto. Ma sono gli ospiti con un'azione di contropiede ad andare in vantaggio con un imprendibile diagonale Di Senso. La reazione dei padroni di casa è piuttosto blanda, si concretizza con un tiro di Sparapano ed un bel diagonale al 42' ad opera di uno tra i migliori in campo, Alessandro Chessa. Nella ripresa l'Azzurra entra in campo più concentrata costringendo gli ospiti ad arretrare il baricentro del gioco. Già al 1' una punizione dai 30 metri di Porfido costringe Scaldaferri ad una difficoltosa parata in due tempi. Il pari arriva al 13' su calcio di rigore fischato per un fallo di mano (o una spinta), battuto impeccabilmente dallo specialista Scarfone. Al 25' va vicinissimo al raddoppio Chessa con una mezza rovesciata costringendo il portiere ospite al più difficile intervento di tutto l'incontro. Ci prova dopo Porfido con un tiro di poco sulla traversa. Al 37' un'altra ghiotta opportunità per i padroni di casa sprecata da Bozzi, smarcato in area da Sparapano. Poi il calcio d'angolo ed il gol di testa di Di Senso che gela gli spettatori di casa sugli spalti. Michele Santangelo
1 1
U.S. BALVANO: Moretto, Pentangelo (1'st Palladino), Iacullo, Turturiello P., Notaro, Piegari, De Leonardis, Moscato, Grasso, Federico, Matturro (1'st Bovino M.) A disp: Villani, Bovino C., Zarrillo, Turturiello C., Picerno. All. Turturiello Pio. FERRANDINA CALCIO: Semprevivo, Granato, Filippelli (32'st Ebreo), Massari, Lanciano, Lardoso, Matrice (18'st Reis Ladeira), Ciardo, Messeri, Greco, Gogoni. A disp Pipio, Luongo, Cirigliano. All. Stigliano A. ARBITRO: Benevento di Potenza. RETI: 16'pt Gogoni (F), 38'st Bovino M (B) NOTE: Ammoniti Matrice (F), Federico (B), Palladino (B), Notaro (B), Iacullo (B) Recupero 2+4; Pubblico 100 circa. FINISCE 1 A 1 il match della 13esima giornata di ritorno del massimo campionato regionale, che ha visto come protagonisti il Balvano e il Ferrandina Calcio. La partita entra subito nel vivo e la prima azione importante non tarda ad arrivare, i padroni di casa iniziano bene e al 6' hanno l'opportunità di portarsi in
Mister Pio Turturiello
vantaggio con Grasso che non aggancia un bel cross di Federico. Nonostante sia il Balvano a dettare le regole in campo, al 16' passano gli ospiti con Gogoni che, sfruttando un velo di Greco calcia dal limite dell'area beffando Moretto colpevole di non essere rientrato fra i pali in tempo utile. Il Balvano non ci sta e regisce, al 25' Turturiello calcia di poco alta una splendida punizione, i balvanesi diventano sempre più padroni del campo e attaccano e dettano le regole in mezzo al campo. Il primo tempo si conclude con il risultato di uno a zero a favore degli ospiti che però soffrono e non poco in mezzo al campo. Al rientro in campo mister Turturiello effettua due sostituzioni che si riveleranno decisive nel corso della partita, escono Matturro, ottima prestazione, e Pentangelo per Bovino M. e
Palladino. Il secondo tempo inizia sugli stessi ritmi del primo e il Balvano continua ad attaccare per cercare la rete, al 13' st viene annullato un gol a Grasso per dubbia posizione di fuorigioco. Dopo questo episodio si scaldano gli animi fra i padroni di casa e la terna punisce più giocatori con l'ammonizione. Al 26'st dopo una distrzione difensiva Gogoni calcia a colpo sicuro ma vede negarsi la gioia del gol da Palladino che salva sulla linea, sul capovolgimento di fronte dopo aver guadagnato un corner, il Balvano reclama per un netto tocco di mano da parte di Granato in area. I padroni di casa non si demoralizzano e continuano ad attaccare, su un cross di Moscato, Bovino schiaccia di testa ma Semprevivo compie un miracolo e salva i suoi. Dopo un'estenuante assedio i locali trovano il gol con Bovino che sfrutta un passaggio filtrante di Moscato che insacca alle spalle del portiere ospite. Il risultato della gara per la seconda giornata di fila penalizza i locali che pur avendo disputato un ottimo match non ottengono i tre punti. Da sottolineare nella formazione di casa le ottime prestazioni di Bovino M. e Moscato. l.b.
Sport 49
Lunedì 20 aprile 2009
Risultati e classifica A. Scanzano-R. Irsina
28ª giornata Marcatori
3-2
5' Frabetti R. (AS), 61' Decaro (AS), 75' (r) Chiruzzi (AS), 70' Savino (RI) e 87' Papangelo (RI)
1-1
R. TOLVE
66
28 20 6
2 50 14 14 10 3
1 25 7 14 10 3
1 25 7 36 +10
2-1
B. PLEIADE
61
28 18 7
3 46 19 14 9
4
1 23 8 14 9
3
2 23 11 27 +5
VIGGIANO
55
28 15 10 3 41 16 14 11 2
1 27 5 14 4
8
2 14 11 25 -1
2-0
A. SCANZANO
51
28 14 9
5 43 18 14 11 3
0 28 5 14 3
6
5 15 13 25 -5
2-0
R. IRSINA
47
28 14 5
9 48 32 14 9
3
2 29 11 14 5
2
7 19 21 16 -11
Santarcang.-Lagopesole 3-1
MIGLIONICO
47
28 13 8
7 36 26 14 5
5
4 17 14 14 8
3
3 19 12 10 -9
7' pt Anaclerio (L), 15' pt Carriero (S), 40' pt Armentano (S), 45' pt Bitetti (S)
BELLA
46
28 14 4 10 34 28 14 10 1
3 18 8 14 4
3
7 16 20 6 -10
38' st Armaiuoli (VA), 40' st Gagaro (VI)
MOLITERNO
43
28 12 7
9 38 28 14 8
4
2 24 12 14 4
3
7 14 16 10 -13
Vitalba-Pescopagano
GROTTOLE
40
28 11 7 10 34 33 14 7
2
5 21 19 15 4
5
5 13 14 1 -16
PESCOPAGANO
34
28 9
7 12 40 38 14 6
5
3 24 14 14 3
2
9 16 24 2 -22
SANTARCANG.
28
28 8
4 16 30 45 14 8
1
5 24 19 14 0
3 11 6 26 -15 -28
VITALBA
27
28 7
6 15 34 42 14 4
3
7 18 17 14 3
3
VARISIUS
24
27 6
6 15 35 52 13 5
3
5 20 15 14 1
3 10 15 37 -17 -29
LAGOPESOLE
17
27 4
5 18 17 50 14 3
1 10 11 24 13 1
4
S. MONTALBANO
16
28 4
4 20 14 63 15 2
4
8
8 26 14 2
0 12 6 37 -49 -42
LATRONICO
15
28 2
9 17 15 51 14 1
8
5 13 21 14 1
1 12 2 30 -36 -45
B. Pleiade-R. Tolve 3' Tolve (RT), 18' Rusciani (BP)
Bella-Latronico
6' pt La Banca (L),13’ pt e 15’ st Angrisani G (B)
Grottole-S. Montalbano 21’ pt Puntillo, 34’ st Di Pede
Moliterno-Miglionico 30' pt Molletta (rig.), 3' st Albano
Varisius-Viggiano
1-1 0-2
5'st Gonnella, 47' st Lamorte
Prossimo turno
29ª giornata 26/04/09 ore 16.00
Bella-A. Scanzano Latronico-Lagopesole Miglionico-Grottole Pescopagano-Moliterno R. Irsina-Vitalba R. Tolve-Santarcang. S. Montalbano-Varisius Viggiano-B. Pleiade
8 16 25 -8 -29
8
6 26 -33 -38
20 Reti: Campisano (Viggiano) 16 Reti: Lambertini (Borussia P.); Savino (R.Irsina) 13 reti: Montemurro (A.Scanzano) 12 reti: Rusciani, Schettino (1) (Borussia P.); Tataranni (Miglionico); Ragone (R.Tolve) 11 reti: Papangelo N. (1) (R.Irsina); Sanchirico (1) (Viggiano) 10 reti: Tolve (R.Tolve) 9 reti: Chiruzzi (6) (A.Scanzano); Molletta (1) (Moliterno); Bitetti (Santarc.) 8 reti: Deceglie (2) (Miglionico); Postiglione (5) (R.Tolve) 7 reti: Troiano (Bella) 6 reti: Moramarco (Grottole); Lancellotti (Moliterno); Gerardi (R.Tolve); Bellomo (1) (Varisius); Di Bello (Vitalba) 5 reti: Benedetto (A.Scanzano); Puntillo (Grottole); Di Tinco (Miglionico); Sanchirico (Moliterno); Gonnella (Pescopagano); Armaiuoli (Varisius) 4 reti: Prezioso F., Puppio (A.Scanzano); Ricigliano M. (Bella); Scarnato (Grottole); Galeota (1) (Miglionico); Potenza (R.Irsina); Carriero (Santarc.); Domenichiello, Festa R. (1), Montelli (1) (Varisius); Piscopia (Viggiano); Di Martino, Gerardi, Mancusi, Tomasillo (Vitalba)
Finisce in parità il big match di Policoro, ma Ragone e compagni restano favoriti per l’Eccellenza
Il Borussia rinvia la festa al Tolve Gli uomini di Camelia passano subito in vantaggio, poi impatta Rusciani BORUSSIA REAL TOLVE
1 1
BORUSSIA: Pinelli, Schiraldi, Buongiorno, Giannini, Leone, Santoro, Margiotta (80' Ferrara), Graziano, Rusciani, Lambertini (70' Nettis) Schettino. A disp. Suriano, Corvino, Gammino, Monaco, Liuzzi. All. Viola REAL TOLVE: Villa, Palo, Santarsiero, Postiglione, Greppo, Mazzacane, Tolve (82' Esposito), Benedetto, Ragone (81’ Diana), Piertafesa, Damiano. A disp. Paradiso, Montesano, Deangelis, Rinaldi, Cortese. All. Camelia ARBITRO: Calogiuri di Lecce (Fantini, Martinese) RETI: 3' Tolve, 18' Rusciani NOTE: spalti gremiti; ammoniti: Graziano, Pinelli, Rusciani, Santoro; Santarsiero; espulsi Leone, Pietrafesa. POLICORO - La gara più importante della stagione per il Borussia, termina con un pareggio, uno a uno che rende felice il Tolve, ma scontenta i padroni di casa. Partita nervosa e agonisticamente molto combattuta, disputata su di un campo al limite della praticabilità a causa delle piogge cadute fra sabato e domenica e con una terna arbitrale in giornata no. La sfida comincia subito in salita per il Borussia, infatti, al 3' il Tolve passa in vantaggio, svarione difensivo e Tolve riesce a mettere la palla alle spalle di Pinelli. I padroni di casa sentono il colpo e non riescono a reagire, infatti, dopo pochi minuti, gli ospiti sfiorano il secondo gol, ma Pinelli questa volta è pronto e sventa il pericolo. Il Borussia non ci sta, s'impadronisce del centrocampo e comincia a macinare gioco. Al 18' splendida azione dalla sinistra, Rusciani oggi il migliore in
Rusciani e Tolve marcatori nel big match di Policoro
campo, riceve palla entra in area e viene steso, per il Sig. Calogiuro non ci sono dubbi è rigore che lo stesso Rusciani s'incarica di battere siglando il pareggio. Al 25' il portiere del Tolve si scon-
tra con un attaccante del Borussia e commette un fallo di reazione, Leone si avventa sullo stesso e viene espulso. Grave perdita per la difesa del Borussia, costretto a giocare per tre i quarti della
partita in dieci. Inizia la ripresa con gli ospiti subito in attacco, al 3' Ragone solo davanti a Pinelli mette fuori. Dopo quest' azione, il Tolve sparisce e non riesce a sfruttare la superiorità numerica, invece, il Borussia in diverse occasioni sfiora la seconda rete che non arriva. Al 60' ristabilita la parità numerica, per il Tolve viene espulso Pietrafesa. Termina la gara con i tifosi del Tolve in festa, i punti che li separano dal Borussia restano cinque e possono affrontare le prossime due gare senza patemi d'animo. Invece il Borussia, domenica dovrà affrontare la difficile trasferta di Viggiano, per gli ionici nulla è perduto. Roberto Martino sport@luedi.it
Va alla Santarcangiolese la scontro diretto con il Lagopesole
Tre squilli per la salvezza SANTARCANGIOLESE LAGOPESOLE
3 1
SANTARCANGIOLESE: Di Gioia, Armentano, Lospinuso , Di Monte, Di Taranto (1' st Dora ), Fortunato , Aurelio (40' st Casalingo), Agata, Bitetti, Carriero, Gallo (23' st Gallitelli). A disp. D'Agostino, Gariuolo, Lavecchia LAGOPESOLE: Lacapra, Coviello V (1' st Pace G), Lorusso (35' st Mecca R), Sabia C, Verrastro, Coviello T, Straminiello (1' st Zaccagnino), Mecca, Romaniello, Colangelo, Anaclerio. A disp. Sabia D, Coviello S. ARBITRO: Martinelli di Matera (Pallotta e Di Leo) RETI: 7' pt Anaclerio, 15' pt Carriero, 40' pt Armentano, 45' pt Bitetti NOTE: Ammonito Verrastro SANTARCANGELO - I padroni di campo non vogliono mollare e la vittoria viene conquistata con un bel 3 a 1 nei confronti del Lagopesole. Un tempo è sufficiente per determinare le sorti della partita che potrebbe significare la salvezza della Santarcangiolese. A soli 7’ dal fischio d'inizio, il match vede il Lagopesole passare in vantaggio con un gol su punizione di Anacle-
rio. La tifoseria santarcangiolese impreca ma continua a sostenere la propria squadra. Inizia, allora, la vera partita. Siamo 15’ quando Carriero su passaggio tira in rete, colpisce il palo destro e sigla il pareggio. Continuano gli attacchi e al 25’, Bitetti sfiora il palo destro su punizione. E ancora un assist tra Ditaranto e Carriero cerca una nuova rete ma viene anticipato dal portiere. Pochi i margini d'azione del Lagopesole che intorno al 40’ giunge nell'area avversaria ma la palla finisce fuori rete. Mancano 5’ per la conclusione del primo tempo, quando le sorti della partita vengono decise dai padroni di casa. Su calcio d'angolo di Carriero, il capitano Armentano sigla il raddoppio con un ottimo colpo di testa. La Santarcangiolese non è contenta e al 44’, Carriero ci riprova ma il capitano Coviello salva miracolosamente. Eppure tutto risulta vano, perché siamo al 45’ quando Bitetti sigla il 3-1 che segnerà la fine della partita. Con la ripresa i padroni di casa si adagiano sul risultato conseguito nel primo tempo, mentre il Lagopesole cerca una riscossa che non troverà mai. Il resto della partita si presenta piatto, consegnando tre punti preziosi in chiave salvezza alla Santarcangiolese. Francesca Gresia
Il Bella in rimonta affossa il Latronico BELLA LATRONICO
2 1
BELLA: Uva, Maruggi, Gliubizzi, Tummillo, Remollino (10’ st Doino), Ricigliano, Parisi, Angrisani G (19' st Maresca), Errichetti, Aliano, Angrisani E. A disp: Masiello, Doino. All: Del Pino LATRONICO: Propato, Pansardi (1' st Lotano), Totaro, Messuti, Viola (19' st Viola), Grisolia, Genovese (15' st Mitidieri), Lattuga, Cantisani, Bruno, La Banca. A disp: Iacovelli. All. D'Imperio (squalificato, in panchina Rossi) ARBITRO: Tomasulo di Venosa (Mekonen-Lattanzio) RETI:6' pt La Banca (L), 13’pt e 15’ st Angrisani G (B) NOTE: Ammoniti: Ricigliano (B), Genovese e Bruno (L) BELLA - Il Bella supera il fanalino di coda Latronico. Il team di Del Pino sbriga la pratica, ma non agevolmente. Infatti, al 6' è proprio il Latronico a passare in vantaggio. Il goal nasce da una serie di concause fortunose. Una palla rinviata da Ricigliano, carambola maldestramente sui piedi di La Banca e termina la sua corsa in porta, lasciando di stucco Uva, uscito fuori dai pali e decisamente non in posizione. Il Bella si riversa nella tre quarti avversaria e il primo tentativo di riagguantare il pareggio è di Parsi, disturbato al momento del tiro. Gli uomini di Del Pino suonano la carica con Errichetti, servito da Aliano, che non inquadra la porta. La rete della squadra di casa si concretizza all' 11', quando Aliano imbecca Errichetti, il quale di prima intenzione serve Angrisani G. L'attaccante bellese supera Propato con un delizioso pal-
lonetto e riequilibra le sorti dell'incontro. IL Bella ci riprova al 28' con uno scambio veloce tra Aliano e Tummillo. Quest'ultimo crossa al centro per Angrisani G, ma il numero otto bellese non riesce ad indirizzare la palla nel sacco. Un minuto dopo, Aliano al centro dell'area, con un controllo non proprio lucido, favorisce Errichetti. L'attaccante bellese si coordina male, ma, ad ogni modo, colpisce la traversa. Al 38'Tummillo trova la testa di Parisi. Propato nell'occasione si supera e respinge in angolo. L'unica occasione del Latronico degna di nota durante la prima frazione di gioco, passa tra i piedi di Messuti. Uva para senza difficoltà. Il secondo tempo vede il Bella passare in vantaggio al quarto d'ora e nuovamente con Angrisani G. Parisi prova una velleitaria bordata, ma Propato non trattiene e Angrisani G ribadisce in rete. Al 66' il Latronico non sfrutta l'occasione più ghiotta del match. Candisani, lanciato da un compagno, supera Ricigliano e con un tocco morbido tenta di anticipare Uva in uscita. Il portiere bellese in questa circostanza si fa perdonare per l'incertezza sul primo gol e devia con la punta del piede, togliendo letteralmente le castagne dal fuoco. Le ultime due azioni da segnare sul taccuino vedono protagonisti Maresca, per quanto concerne la formazione di casa, con un tiro ribattuto in angolo e Lattuga, per gli ospiti, servito da Candisani. Domenica prossima il Bella giocherà ancora tra le proprie mura contro lo Scanzano, diretto concorrente per una posizione nei play-off. Giovanni Petilli sport@luedi.it
50 Sport
Lunedì 20 aprile 2009
Decisivi Fabretti, Chiruzzi su rigore e Decaro. Ospiti in gol con Savino e Papangelo
I play off sono in cassaforte Lo Scanzano batte il Real Irsina e porta a +4 il suo margine SCANZANO REAL IRSINA
3 2
SCANZANO: Di Stefano, De Caro, Palermo, Frabetti Luca, Romano, Chiruzzi, Salerno (56' Dattoli), Corleto, Montemurro (65' Puppio), Frabetti R. (91' Cecere). A disp: Melidoro, Parisi, Prezioso, Frammartino. All. Calone. REAL IRSINA: Lolaico, Colamassaro, Addamiano, Potenza (65' Cataldi), Amoroso, Gagliardi, Cataldo (60' Abruzzese), Masiello, Papangelo N. Palo, Santangelo (49' Savino). A disp.: Carlucci, Papangelo G. De Biasi. All. Rizzi. RETI: 5' Frabetti R., 61' Decaro, 75' Chiruzzi su rigore (S). 70' Savino e 87' Papangelo. NOTE: Ammoniti: al 30' Chiruzzi, 43' Montemurro, 45' Frabetti R., 64' Benedetto (S). 80' Savino (R I).
Chiruzzi ieri a segno
SCANZANO JONICO - E' stata una battaglia. Ed a vincerla è stata la squadra di casa. Lo scontro diretto per la zona play off se l'è aggiudicato lo Scanzano di mister Franco Calone che dal
primo all'ultimo minuto è stato in vantaggio anche se a leggere il risultato la gara può sembrare equilibrata. Ottima la prova dei ragazzi jonici che hanno dimostrato di avere voglia di vincere ed a dimostrarlo è stata la grande prova offerta contro il rispettabilissimo e temibile Real Irsina che aveva comunque già perso per tre a zero nella partita di Coppa Italia ad inizio stagione. Veniamo alla gara. Lo Scanzano va subito in vantaggio, dopo cinque minuti Benedetto crossa dalla sinistra e Roberto Frabetti arpiona la palla entra in area e freddamente batte Lolaico. La Real Irsina reagisce con Addamiano che al 15' calcia sulla traversa. Al 35' è Chiruzzi che ci prova su punizione ed il portiere devia in angolo. Nella ripresa Decaro su cross di Montemurro insacca a porta vuota. Dopo un po' al 68' l'ottimo terzino destro scanzanese ci riprova
con poca fortuna con un tiro da fuori. Subito dopo il capocannoniere irsinese entrato nella ripresa perché non al meglio, dà un saggio della sua classe insaccando al volo di sinistro un incolpevole Di Stefano dopo aver ricevuto il Calone pressano per voler chiudere la gara. Da un'azione di massa esce fuori un tiro di Corleto “parato” da Masiello. E' rigore. Chiruzzi lo specialista insacca al 75'. La Real Irsina non ci sta e continua ad attaccare seppur sporadicamente. Da un rinvio dal fondo stavolta è Papangelo ad avventarsi sul pallone ed ad insaccare al volo dal limite dell'area. Due goals “fotocopia” quelli subiti dallo Scanzano con lo stesso comune denominatore: entrambi gli attaccanti irsinesi seppur autori di reti di pregevole fattura, sono stati lasciati soli ed indisturbati da alcuna marcatura. Pierantonio Lutrelli sport@luedi.it
Molletta dagli undici metri e Albano archiviano agevolmente la pratica
Moliterno torna a sorridere Successo interno con il Miglionico per la truppa di Vignati MOLITERNO MIGLIONICO
2 0
MOLITERNO: Lanzollla, Fruguglietti, Albano (25' st Abate), La Salvia, Cirigliano (8' st Gatta), Mastrangelo, Fratantuono, Albini, Petroccelli, Sanchirico, Molletta (40' st Milano). A disp: Fittipaldi, Castelluccio, Cosentino. All. Vignati. MIGLIONICO: Capozzi, Menzella, Battiloro, Giordano (1' st Ditinco), Sabatelli, Galeota. E, D’Aria, Corleto (15' st Fattore), Deceglie, Tataranni, Salluce (10' st Santochirico). A disp: Prisco, Galeota, Scandiffio, Grande. All. Paterino. ARBITRO: Abbate di Potenza (DelfinoMacrì) RETI: 30' pt Molletta (rig.), 3' st Albano MOLITERNO - Dopo lunghe (e sofferte) giornate di astinenza, ritornano al successo casalingo gli uomini di Vignati in una partita (come al solito) non bella, caratterizzata solo a tratti da qualche trama di buon gioco. Avversaria dei rossoblu una squadra spenta (che, tra l'altro,
indossava una bruttissima divisa nera), la cui classifica appare di molto generosa rispetto a quanto prodotto nei novanta minuti giocati al Venezia. Momento di commozione è stato il prepartita con il minuto di raccoglimento in ricordo dell' ex-presidente Lucio De Sio, scomparso a Roma la passata settimana e la cui gestione rimarrà legata ad importanti traguardi raggiunti dalla Polisportiva negli anni settanta-ottanta. Poi avvio spumeggiante per i locali che arrivano in picchiata sotto la porta di Capozzi, il quale con puntualità salva. Il Moliterno appare volenteroso nel costruire la manovra, ma gli manca in mezzo al campo un direttore d'orchestra. Alla mezzora è Cirigliano che, chiuso a tenaglia nell'aria piccola da due difensori, si procura il calcio di rigore che Molletta con freddezza e precisione manda nel sacco alla destra del portiere. Al gol subito il Miglionico prova a reagire, ma la sua impennata è timidissima: al 38' il capitano Tataranno, da una punizione cerca di sorprendere Lanzolla, l'estremo difensore compie il suo dovere calcolando bene la
traiettoria della palla. Seguono pochi frangenti di gioco e Tataranno è messo ancora nella condizioni di pungere la retroguardia rossoblu, ma il suo tentativo svanisce nel nulla di fatto. Nella seconda frazione di gioco ancora una partenza sprint del Moliterno che però, rispetto al primo tempo, concretizza il raddoppio con un dialogale di Albano pronto a sfruttare un limpido scambio avvenuto tra Sanchirico e Molletta. Gli ospiti accusano il colpo e provvedono a tutte le sostituzioni possibili nella speranza di accelerare lo spostamento in avanti. Le lancette dell'orologio corrono veloci e di giocate pericolose sotto la porta di Lanzolla nemmeno l'ombra. La partita si può dire che si archivia con il gol di Albano, salvo segnalare al 40' un delizioso invito di Gatta raccolto dalla testa da Albini e svanito di poco sulla traversa e al 43' un tiro di Tataranno per i materani che si ammortizza tra il palo e i piedi di Lanzolla. Buono l'arbitraggio del signor Abbate. Mimmo Mastrangelo sport@luedi.it
Puntillo e Di Pede portano a 40 la squadra di D’Ascanio
Solo un pari nella sfida contro il Viggiano
Varisius, dura poco la gioia del vantaggio Gargano replica ad Armaiuoli VARISIUS VIGGIANO
1 1
VARISIUS: Bellosguardo, Bongermino, Persia, De Bellis (16' st Galeota), Mancini, Parente, Matera Marcosano (16' st Bellomo), Netti, Montelli, Di Lena (16' st Festa), Armaiuoli. A disp: Stella, Nocco, Marinelli, Domenichiello. All. Tucci VIGGIANO: Laurita, Laneve, Stefani, Cicchelli, Sabia, Racina, Cauzillo (13' st Gargaro), Piscopia, Campisano, Sanchirico, Salera (18' st Genovese). A disp: Nigro, Pandolfo, Casella, Siniscalchi. All. Villani ARBITRO: D'Alessandro di Bernalda RETI: 38' st Armaiuoli (VA), 40' st Gagaro (VI) NOTE: Ammoniti: De Bellis e Mancini del Varisius, Piscopia del Viggiano MATERA - il Varisius spreca una buona occasione per ritornare alla vittoria, non ha nemmeno il tempo di gioire che Gargaro è bravo a ristabilire la parità con un colpo di testa da sotto porta. Nero verdi costretti a vincere per alimentare le residue speranze di salvezza diretta, e ospiti che non possono perdere punti per non staccarsi più di tanto dal Borussia. Varisius attento fin dai primi minuti e bravo a sfruttare ogni occasione per essere pericolosi dalle parti di Laurita. Gli ospiti al 10' creano la prima occasione, ma il colpo di testa di Sanchirico sfiora solo il secondo palo alle spalle di Bellosguardo. Passano una manciata di minuti ed è il Varisius a sciupare una ghiotta occasione, rimpallo in area azzurra, tira una prima volta Armaiuoli palla deviata si avventa Di Lena per spingerla in gol, ma rimpalla con un difensore e il pallone esce accarezzando il palo. Al 20' altra buona occasione per i nero verdi, Armaiuoli si ritro-
va la palla tra i piedi solo in area con il portiere fuori porta ma sbaglia il controllo e serve un passaggio a Laurita che ringrazia. Allo scadere sempre Armaiuoli di incunea in area con un'azione personale e da posizione decentrata tira in porta, ma il portiere devia in angolo. Primo tempo di marca locale concentrato alla ricerca del gol, e ospiti che di tanto in tanto cercano di alleggerire la manovra con qualche contropiede. Nella ripresa il tema è lo stesso, ma sta volta si vede di più il Viggiano. Al 5' occasione per il Varisius, disimpegno difettoso del difensore viggianese, rimpallo su Armaiuoli, e palla che si dirige nell'angolo basso, ma Laurita con difficoltà sventa il pericolo. Al 10' buona occasione ospite, Sanchirico in corsa tira in porta, ma Bellosguardo d'istinto devia in angolo. Buon momento del Viggiano che ci prova dalla distanza con Cicchelli ma il tiro è centrale. Al 28' Varisius pericoloso al limite dell'area avversaria, festa, con un tiro a giro destinato nell'angolo alto pensa già la gol, ma Laurita si distende e devia in angolo. È il preludio della rete, azione in velocità del centrocampo materano, Bellomo difende palla sulla fascia e libera al centro Armaiuoli, che in velocità supera Laurita e deposita nella porta sguarnita la palla. Meritato vantaggio per la mole di gioco costruito, ma che purtroppo dura poco. Dopo due minuti, corner sulla destra di Genovese, e da dietro sbuca sotto porta Gargaro che mette la palla nell'angolo alto e vano tuffo di Bellosguardo. Il Varisius non demorde e cerca la vittoria salvezza e ci va vicino con Bellomo che in corsa tira a botta sicura ma Laurita compie il miracolo. E qui si spengono le velleità di vittoria di entrambe le squadre. p.l.
I ragazzi di mister La Capra sono stati battuti in casa dal Pescopagano
Grottole inguaia il Montalbano Vitalba, la sconfitta costa cara GROTTOLE MONTALBANO
2 0
GROTTOLE: Zaccaro (30’ pt D’Alessandro V.), Trapanaro, Iacovino (1’ st Alfarano), Buono, D’Alessandro L., Allegretti, Prisco, Paladino, Di Pede, Scarnato, Puntillo (23’ st De Giacomo). A disp: Moramarco, Biscaglia, Amodio. All: D’Ascanio. MONTALBANO: Bellini, Sergi, Sergio, Stucci, Gorgoglione, Decarne, Malvasi (21’st Cipriano D.), Sgargi (31’ st Cipriano F.), Galeazzo, Montervino, De Francesco (33’ pt Nuzzi). A disp: Larangione M., Larangione Ma., Faillace. All: Diazenna. ARBITRO: Cappiello di Matera (Lasala-Sofia). RETI: 21’ pt Puntillo, 34’ st Di Pede. NOTE: Ammoniti: Paladino, Puntillo, De carne, Sgargi, Sergi. Espulsi: 19’ st Decarne per somma di ammonizioni, 44’ st Sergio per fallo da ultimo uomo.
GROTTOLE – Nonostante le diverse motivazioni per affrontare questa partita, si è vista una sola squadra, il Grottole di D’Ascanio che si porta a 40 punti a due gare dal termine. Il Montalbano ha mostrato grinta e voglia di giocare ma Zaccaro prima, e l’esordiente D’Alessandro poi, non hanno effettuato alcuna parata determinante. Tutt'altra storia nella zona di Bellini dove il Grottole, in cui ha esordito anche l’under Iacovino e che per la prima volta è sceso in campo, ha creato e sprecato davvero tanto. Dopo 20’ il primo lampo dei padroni di casa è già gol: triangolazione sulla sinistra tra Prisco e Buono, palla al centro per Puntillo e diagonale imparabile che carambola sul palo e poi va in rete. Il Grottole prende coraggio e continua ad attaccare senza sosta: alla mezz’ora Puntillo, innescato due volte da Scarnato per vie centrali, prima supera due avversari e, solo davanti al portiere, calibra male il pallonetto, poi, do-
po aver superato in velocità i difensori, supera anche l’estremo difensore ma calcia debolmente verso la porta permettendo a Sergi di salvare sulla linea un gol già fatto. Allo scadere, oltre a due fuorigioco molto dubbi fischiati a Puntillo sempre cercato dal fantasista Scarnato, anche Buono sciupa un occasione a pochi metri dalla porta avversaria. Nella ripresa la storia non cambia. Al 20’ Buono si procura un calcio di rigore; Scarnato lo calcia con precisione ma la palla si stampa sul palo negando il raddoppio ai biancazzurri. Dopo qualche minuto Prisco si accentra, raccoglie un traversone sporco sfiorato da Scarnato, ma calcia alto da pochi metri a porta vuota. Alla mezz’ora ci prova Trapanaro con un pallonetto ma Bellini mantiene vive le speranze di pareggio. Al 34’, però, di Pede, chiude i conti con un tiro al volo dal limite dell’aria di rigore. Carlo Amodio sport@luedi.it
VITALBA PESCOPAGANO
0 2
VITALBA: Tomasulo, Tomasillo, Perriello, Parisi, Verdecanna, Mecca V. Mecca A., Mancusi , Gerardi, Di Bello, Panariello. A disp.: Romaniello, Rinaldi, Mecca Ang., Di Martino, Colucci, Pannullo. All. La Capra PESCOPAGANO: Altera, Perillo, Di Fazio, Tavarone, Miele, Cordasco, Lotano, Lanza, Gonnella, Capasso, Vicinanza. A disp.: Bruno, Angelillo, La morte, Lanza V., Zelante, Laurenziello. All. Toscano ARBITRO: Petrosino da Bernalda RETI: 5'st Gonnella, 47' st Lamorte NOTE: terreno in perfette condizioni. Temperatura primaverile. Spettatori circa 200 con una numerosa e rumorosa rappresentanza ospite. Ammoniti: Tomasillo e Perriello per il Vitalba La Morte e Perillo per il Pescopagano PESANTEsconfitta casalinga del Vitalba contro il Pescopagano che ha portato a casa un successo insperato alla vigilia. Vittoria che lo rende matematicamente salvo con due giornate di anticipo, mentre per i locali si fa veramente arduo evitare i play out. La partita si è sviluppata soprattutto a centrocampo, dove il Pescopagano gode di una certa supremazia che non approda a sfoghi offensivi. Infatti bisogna aspettare il 10' per vedere la prima azio-
ne della partica con lancio di Gonnella per Capasso che si fa anticipare dall'attento Tomasulo. Su ripartenza del Vitalba, lancio in profondità per Mancusi che si beve il diretto avversario e mentre si appresta a tirare viene strattonato e messo a terra, ma l’arbitro non ritiene opportuno assegnare il penalty. Da questa azione si assiste ad una buona mezzora dei locali con Di Bello e Gerardi, che non riescono a trafiggere il bravo Altera. La ripresa comincia con un'azione del Pescopagano con tiro ribattuto dalla traversa e Gonnella lesto ad insaccare alle spalle dell'incolpevole Tomasulo. La reazione del Vitalba si fa rabbiosa e veemente, con una serie di punizioni dal limite che il bravo portiere ospite sventa sempre con grande sicurezza e disinvoltura. Al 40' l'occasione più netta per il Vitalba con Di Bello che dall'area piccola del portiere si fa ribattere il tiro a botta sicura da Tavarone. Su rovesciamento di fronte, tiro della domenica di La morte che va ad infilarsi sotto l'incrocio dei pali per il 0-2 finale. Il Vitalba che con una bella serie di risultati era riuscito a tirarsi fuori dalle secche della classifica con questo risultato dovra sudare le proverbiali sette camicie per portarsi di nuovo fuori, con questo spirito sarà molto difficile. Un bravo al Pescopagano, che con una gara attenta e pulita e riuscita a portare a casa i tre punti e salvarsi anticipatamente. Gianmarco Grieco sport@luedi.it
Sport 51
Lunedì 20 aprile 2009
Risultati e classifica Abriola-Bln Pignola
0-0
Pantano-Savoia
3-2
Pietragalla-Futura PZ
5-0
RECUPERI
PIETRAGALLA
69
27 21 6
0 63 9 13 12 1
0 41 6 14 9
5
0 22 3 54 +16
BLN PIGNOLA
62
27 19 5
3 49 21 13 11 1
1 27 8 14 8
4
2 22 13 28 +9
Possidente-Montemilone 0-0
P. 3 FONTANE
50
27 15 5
7 44 28 14 8
3
3 23 11 13 7
2
4 21 17 16 -7
S.Angelo-Albatros
4-2
S. CHIRICO N.
49
27 14 7
6 48 24 14 9
3
2 26 7 13 5
4
4 22 17 24 -6
S. Chirico N.-Fst Rionero
1-1
RUVO
46
26 14 4
8 50 27 14 9
3
2 33 11 12 5
1
6 17 16 23 -6
FST RIONERO
42
25 11 9
5 40 26 12 6
5
1 20 8 13 5
4
4 20 18 14 -7
SAVOIA
40
27 11 7
9 38 36 13 9
3
1 22 7 14 2
4
8 16 29 2 -13
ALBATROS
37
27 10 7 10 51 50 13 8
1
4 36 25 14 2
6
6 15 25 1 -16
R. MONTEMILONE
32
27 8
8 11 25 35 13 8
2
3 15 11 14 0
6
8 10 24 -10 -21
POSSIDENTE
29
27 7
8 12 38 49 15 4
5
5 22 23 13 3
3
7 16 26 -11 -28
S. ANGELO
27
27 8
3 16 33 56 14 7
1
6 26 28 13 1
2 10 7 28 -23 -28
PANTANO
26
27 6
8 13 41 58 16 5
6
3 32 25 13 1
2 10 9 33 -17 -33
ABRIOLA
25
27 6
7 14 28 48 14 5
5
4 16 14 13 1
2 10 12 34 -20 -30
FUTURA PZ
22
27 6
4 17 31 48 13 5
2
6 20 19 14 1
2 11 11 29 -17 -31
BARRATA
18
26 4
6 16 25 48 13 3
4
6 10 16 13 1
2 10 15 32 -23 -34
S. CATALDO
18
27 4
6 17 22 59 13 3
5
5 15 19 14 1
1 12 7 40 -37 -35
Prossimo turno
28ª giornata 26/04/09 ore 16.00
Albatros-Possidente Bln Pignola-Ruvo Fst Rionero-Pantano Futura Pz-Abriola Pietragalla-S. Angelo R. Montemilone-S. Chirico N. S. Cataldo-Barrata Savoia-P. 3 Fontane
Pareggio a reti bianche tra Abriola e Bar La Notte
Risultati e classifica
RECUPERI Satriano-Valsinni
ABRIOLA 0 BAR LA NOTTE 0 ABRIOLA: Calzaretta, De Stefano N., D'Elia, Vaglio, Palmieri N., Sarli M., Larocca V., Sarli D., Lorenzino, Romano, De Stefano P. (35' st Fistetti). A disp.: Videtta, Ramaglia, Bochicchio, Fellone A. All.: Ramaglia. BAR LA NOTTE PIGNOLA: Picerno, Galluzzi R. (15' st Di Pierri), Nardozza, De Iacovo, Brienza, Tavassi, Galluzzi M., Langone (39' st Palimieri L.), Sileo, Lauria (39' st Brancato), Pirulli. A disp.: Radice, Morlino, Vignola, Conte. All.: Tramutola. ARBITRO: Russo di Bernalda. NOTE: giornata mite. Espulsi: 41' st Palmieri (A) e 48' st Fistetti (A) entrambi per doppia ammonizione. Ammoniti: Sarli M., Sarli D., Palmieri, De Stefano N., Lorenzino, Fistetti (A), De Iacovo, Galluzzi R. (dalla panchina) (BLN). Spettatori: 50 circa con buona rappresentanza ospite. Angoli: 5-1 per il Bar La Notte Pignola. Recupero: 2' pt, 4' st. ABRIOLA - Si è infranto ad Abriola il sogno di primato del Bar La Notte Pignola. Il pari a reti inviolate raccolto nel derby ai piedi della Sellata, ha definitivamente allontanato il team di Tramutola dalla leadership della classifica, detenuta dal Pietragalla. La gara è stata maschia e caratterizzata da tantissimo nervosismo da ambedue le parti: ne sono testimonianza i numerosi cartellini rossi e gialli, sventolati dall'attento Russo di Bernalda (quasi impeccabile per l'intera durata dell'incontro). Il Bar La Notte Pignola ha messo in mostra tutta la propria forza in mezzo al campo e, nonostante abbia creato molto, non ha concretizzato come avrebbe dovuto fare. All'Abriola di mister Ramaglia va il merito di aver disputato un incontro superlativo, quasi perfetto, in cui ha brillato la “stella della saracinesca” Calzaretta, autore
di interventi strepitosi e sicuramente il migliore in campo dell'acceso derby. Nel complesso, comunque, è stato l'intero collettivo abriolano a tener testa alle sfuriate offensive della formazione pignolese. Al 6' il Bar La Notte mette i brividi ai locali con una punizione a giro dal limite di Lauria, sulla quale Calzaretta si esalta, smanacciando provvidenzialmente sopra il montante della propria porta. Si cominciano a scaldare gli animi in campo ed il direttore di gara è costretto a cacciare dal taschino tre cartellini gialli nei primi 10' di gioco. Al 17' Calzaretta blocca in tuffo un micidiale colpo di testa di Tavassi. Il Bar La Notte Pignola controlla agevolmente il gioco, ma non riesce ad imbastire grandi trame per merito dell'attenta ed organizzata diga difensiva dell'Abriola. Al 32' Pirulli elude il fuorigioco sulla corsia di sinistra, serve in mezzo all'area il liberissimo Sileo, anticipato tempestivamente con i piedi dal solito Calzaretta. Al 36' la squadra ospite costruisce un'ottima azione da gol con la sponda di Pirulli e la girata in area di Sileo che spedisce in orbita. L'Abriola si fa vivo soltanto ad inizio ripresa con una botta di De Stefano P. al 7'. Poi è un monologo offensivo del Bar La Notte Pignola. Al 20' Pirulli scaglia un violentissimo fendente dal limite ed ancora una volta c'è il miracolo di Calzaretta. Al 23' De Iacovo ci prova senza fortuna con un debole diagonale. Nel finale l'Abriola resta in nove uomini sulla pressione del team di Tramutola. Infatti, prima Palmieri (41') e poi Fistetti (48') rimediano giustamente il loro secondo cartellino giallo dell'incontro, lasciando in doppia inferiorità numerica la propria squadra negli ultimi istanti. Al Bar La Notte Pignola, invece, resta soltanto l'amaro in bocca per non aver messo a segno il gol-vittoria. Donato Pavese sport@luedi.it
S. LAGONEGRO
69
27 21 6
0 72 18 13 13 0
0 34 7 14 8
6
0 38 11 54 +16
MONTESCAGL.
61
27 19 4
4 77 27 13 11 1
1 45 6 14 8
3
3 32 21 50 +8
ROTONDELLA
61
27 18 7
2 56 20 14 10 3
1 38 14 13 8
4
1 18 6 36 +6
I.F.VALSINNI
51
27 15 6
6 41 34 14 8
4
2 19 16 13 7
2
4 22 18 7
A. TURSI
40
27 11 7
9 35 32 14 7
4
3 22 13 13 4
3
6 13 19 3 -15
ROCCANOVA
39
27 10 9
8 50 30 13 6
4
3 37 15 14 4
5
5 13 15 20 -14
SATRIANO
38
27 10 8
9 39 30 14 7
4
3 27 13 13 3
4
6 12 17 9 -17
POMARICO
38
27 11 5 11 36 36 14 8
3
3 24 12 13 3
2
8 12 24 0
V. D`AGRI
36
27 10 6 11 40 36 13 6
1
6 23 17 14 4
5
5 17 19 4 -17
BERNALDA
34
27 9
7 11 42 44 14 7
5
2 26 11 13 2
2
9 16 33 -2 -21
SALANDRA
28
27 7
8 12 30 43 13 5
4
4 22 19 14 2
4
8
0-2
-4
-9
8 24 -13 -24
PATERNICUM
27
27 6
9 12 26 40 14 3
7
4 16 17 13 3
2
8 10 23 -14 -28
SIRINOMERCURE
26
27 6
8 13 38 62 13 4
4
5 22 25 14 2
4
8 16 37 -24 -27
I. BURGENTIA
23
27 6
7 14 24 49 13 6
4
3 15 14 14 0
3 11 9 35 -25 -23
TRAMUTOLESE
16
27 4
4 19 28 61 14 4
3
7 16 23 13 0
1 12 12 38 -33 -39
L. RIGAMONTI
7
27 2
1 24 16 88 13 2
0 11 10 32 14 0
1 13 6 56 -72 -46
Prossimo turno
28ª giornata 26/04/09 ore 16.00
I. Burgentia-Rotondella L. Rigamonti-A. Tursi Montescaglioso-I.F.Valsinni Roccanova-Tramutolese S. Lagonegro-Pomarico Salandra-Bernalda Sirinomercure-Satriano V. d`Agri-Paternicum
Successo in casa del Satriano grazie alle realizzazioni di Zeverino e D’Ambrosio
Il Valsinni si assicura il quarto posto SATRIANO VALSINNI
0 2
SATRIANO: R. Pascale, Zanda (25' st Laviano), Saganeiti, Salvia, Malziotti. V. Pascale, Spera (30' st Adesso), Bruno, Satriano (12' st A. Pascale), Adobbato, G. Pascale. A disp.: Zaccagnino. Allenatore: Zaccagnino. VALSINNI: Giampietro, Cristiano, D'Alessandro, Algeri, Napoli, G. Ferraiuolo, Campea, Zeverino, Torresi, C. Ferraiuolo, D'Ambrosio. A disp.: Mele, Modarelli. Allenatore: Modarelli. ARBITRO: Caruso di Potenza. RETI: 26' pt Zeverino, 33' st D'Ambrosio. NOTE: Giornata primaverile. Terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Zanda, Adobbato, A. Pascale (S).
Angoli: 4-3 per il Satriano. Recupero: pt 1'; st 3'. Spettatori: circa 80. SATRIANO - Il Valsinni è matematicamente quarto. Questo grazie ad un girone di ritorno condotto in maniera straordinaria. Ieri i sinnici si sono limitati a mantenere il possesso del pallone e ad impostare la manovra soltanto quando i padroni di casa lasciavano spazi aperti nella propria retroguardia. A questo punto del campionato si può solamente dire che si deve vincere e non pensare al resto. Come del resto fanno tutti. La partita nei primi frangenti di gara è noiosa tanto è vero che per poter annotare qualche appunto sul taccuino bisogna aspettare il 18' quando R. Pascale sventa il diagonale di Campea dopo aver saltato un avversario sulla destra. Il Sa-
triano accenna una reazione Adobbato al volo impegna Giampietro alla parata (25'). Passa un minuto e il Valsinni quasi per caso si trova in vantaggio. Zeverino crossa dalla sinistra, D'Ambrosio con una finta disorienta l'estremo difensore locale e sotto lo sguardo incredulo di tutti la palla entra in rete. I locali cercano subito di rianimarsi sugli sviluppi di calcio d'angolo con Malziotti che di testa colpisce oltre la traversa su angolo battuto da Spera (32'). L'ultimo tentativo del primo tempo del Satriano di pareggiare la partita è al 34' quando Spera dalla fascia sinistra costringe il numero uno ospite alla presa della sfera. Nella ripresa i ragazzi di Zaccagnno ritornano in campo più intraprendenti e sfiorano più volte il gol del pari. Dopo due minuti infatti Adobbato incorna a lato
su cross di Spera. La pressione del Satriano si fa insistente e al 15' Giampietro con qualche difficoltà devia in angolo la punizione dello stesso capitano satrianese. Poi ancora Adobbato non riesce a sfruttare più tardi davanti al pipelet ospite la palla del pareggio su un tiro sbagliato di Bruno arrivato sui suoi piedi (29'). Il Valsinni ritorna in partita dopo aver subito la pressione dei locali per una buona mezzora e al 31' Torresi sottoporta non riesce a centrare la porta da pochi metri. Trascorrono però altri due minuti e arriva il gol del raddoppio definitivo. C. Ferraiuolo allarga sulla destra per Campea che tira di prima intenzione, R. Pascale sventa ma D'Ambrosio a porta vuota sigla la rete che sancisce la fine del match. Biagio Bianculli sport@luedi.it
52 Sport
Lunedì 20 aprile 2009
25ª giornata
Risultati e classifica A. Genzano-S. Giovanni
3-0
Casteldoria-S. Melfi
0-3
F. Scalera-S. Nicola
1-1
Foggiano-Castelgrande Ginestracandida-Ruoti Palazzo-Rapolla
61
25 19 4
2 70 28 12 10 1
1 45 17 13 9
3
1 25 11 42 +12
GINESTRACAND.
52
25 15 7
3 61 35 13 7
5
1 33 18 12 8
2
2 28 17 26 +1
1-1
FOGGIANO
48
25 14 6
5 45 22 13 10 2
1 32 9 12 4
4
4 13 13 23 -3
3-2
PALAZZO
47
25 14 5
6 48 26 13 9
3
1 28 10 12 5
2
5 20 16 22 -4
S. GIOVANNI
41
25 13 2 10 54 43 12 9
0
3 38 16 13 4
2
7 16 27 11 -8
S. MELFI
32
25 9
5 11 31 52 12 6
2
4 19 21 13 3
3
7 12 31 -21 -17
RUOTI
31
25 9
4 12 36 38 12 7
1
4 23 12 13 2
3
8 13 26 -2 -18
S.FELE
30
25 8
6 11 33 51 13 6
4
3 21 15 12 2
2
8 12 36 -18 -21
F. SCALERA
28
25 6 10 9 26 28 13 6
5
2 18 10 12 0
5
7
A. GENZANO
28
25 8
4 13 36 43 13 7
2
4 24 15 12 1
2
9 12 28 -7 -23
S. NICOLA
25
25 6
7 12 36 44 12 3
4
5 17 16 13 3
3
7 19 28 -8 -24
GARNET R. BELLA
25
25 7
4 14 30 49 12 5
3
4 18 18 13 2
1 10 12 31 -19 -24
RAPOLLA
24
25 5
9 11 27 42 12 4
4
4 15 14 13 1
5
CASTELDORIA
14
25 3
5 17 22 54 13 3
3
7 13 20 12 0
2 10 9 34 -32 -37
2-0
S.Fele-Garnet R. Bella
Prossimo turno
CASTELGRANDE
2-1
26ª giornata 26/04/09 ore 16.00
Castelgrande-Casteldoria Garnet R. Bella-F. Scalera Rapolla-S.Fele Ruoti-Palazzo S. Giovanni-Foggiano S. Melfi-Ginestracandida S. Nicola-A. Genzano
Sarli decisivo
Vittoria dell’Anzi in extremis sul Vietri ANZI VIETRI
ANZI - Importante affermazione, in extremis, per l'Anzi in ottica permanenza. Sono i padroni di casa a provarci in avvio. Al 4' Gruosso rischia di farla grossa respingendo corto una conclusione di Pecora. L'Anzi al 24' riesce a passare in vantaggio con Giorgio A., che ribatte in rete una corta risposta dell'estremo difensore vietrese. Prima di rientrare negli spogliatoi Petruzzi, è chiamato agli straordinari su un calcio piazzato di Calviello G. Nella ripresa il Vietri impatta dopo appena 5' con una precisa punizione di Giordano. Calviello G. ribalta il risultato al 14'; al 19' i supporter locali possono tirare un sospiro di sollievo, quando il calcio piazzato di Macellaro M. batte sulla parte inferiore della traversa. La reazione dell'Anzi si concretizza quasi al termine della contesa. Al 37' Giorgio P. approfitta di un'ennesima ingenuità di Gruosso, mentre al 40' Sarli mette a segno la rete del definitivo 3-2. d.p.
7 12 28 -15 -25
25ªgiornata
Risultati e classifica
3 2
ANZI: Petruzzi R. ('89), Petruzzi R. ('90), Petruzzi M., Giorgio P., Lauletta, Buchicchio, Rubolino (5' st Sarli), Cutro, Giorgio A. (36' st Telesca), Pecora (15' st Colasurdo), Cicchetti. A disp.: Petruzzi A. All.: Pietrafesa. VIETRI: Gruosso, Cupolo, Calviello C., Perrone, Gorga, Macellaro R., Saccone, Guagliardo, Giordano, Calviello G., Macellaro M. A disp.: Sannino, Picciuolo. All.: Amodeo. ARBITRO: Favale di Bernalda. RETI: 24' pt Giorgio A. (A), 4' st Giordano (V), 14' st Calviello G. (V), 37' st Giorgio P. (A), 40' st Sarli (A). NOTE:giornata fresca. Campo pesante. Ammoniti: Giorgio A., Cicchetti, Giorgio P. (A), Calviello C., Giordano, Macellaro R. (V). Spettatori: 50 circa. Angoli: 2-0 per l'Anzi. Recupero: 0' pt, 3' st.
8 18 -2 -23
CANCELLARA
64
25 20 4
1 71 14 13 12 1
0 48 6 12 8
3
1 23 8 57 +13
METANAUTO
60
25 19 3
3 72 20 12 12 0
0 46 6 13 7
3
3 26 14 52 +11
TRICARICO
47
25 14 5
6 47 29 13 9
3
1 34 10 12 5
2
5 13 19 18 -4
P. S. CECILIA
44
25 13 5
7 32 29 13 10 3
0 23 8 12 3
2
7
A. BALVANO
34
25 9
8
8 40 40 13 6
3
4 25 16 12 3
5
4 15 24 0 -16
ACCETTURA G.C.
34
25 9
7
9 34 34 12 4
4
4 20 18 13 5
3
5 14 16 0 -15
GRASSANO
33
25 9
6 10 40 41 12 6
3
3 23 14 13 3
3
7 17 27 -1 -16
MARSICO
29
25 8
5 12 35 44 13 7
2
4 28 21 12 1
3
8
A. ALBANO
28
25 6 10 9 36 41 12 4
6
2 23 16 13 2
4
7 13 25 -5 -21
S. VIETRI
26
25 7
5 13 33 51 12 5
1
6 16 13 13 2
4
7 17 38 -18 -23
LAURENZANA
26
25 7
5 13 41 64 12 5
3
4 24 21 13 2
2
9 17 43 -23 -23
CRACO
25
25 7
4 14 34 45 13 6
2
5 19 13 12 1
2
9 15 32 -11 -26
ANZI
18
25 4
6 15 27 55 13 4
4
5 21 23 12 0
2 10 6 32 -28 -33
LA FIASCA
17
25 4
5 16 30 65 12 3
4
5 16 21 13 1
1 11 14 44 -35 -32
9 21 3
-7
Sarconi-S. M. d`Agri
5-1
Trecchina-F.lli Cafaro
1-2
V.R. Episcopia-Nemus
1-1
Prossimo turno
26ª giornata 26/04/09 ore 16.00
F.lli Cafaro-Sarconi Nemus-Castelsaraceno R. Agromonte-F. Moliterno R. Grumento-V.R. Episcopia S. Chiaromonte-Trecchina S. M. d`Agri-O.L. Maratea Sanseverinese-Castelluccio
3-2
Cancellara-La Fiasca
3-1
Craco-Laurenzana
5-1
Marsico-A. Albano
2-2
P. S. Cecilia-Accettura
1-0
Tricarico-Grassano
2-0
26ª giornata 26/04/09 ore 16.00
A. Albano-Anzi Accettura G.C.-A. Balvano Grassano-Marsico La Fiasca-Craco Laurenzana-P. S. Cecilia Metanauto-Tricarico S. Vietri-Cancellara
25ª giornata
Castelsarac.-Agromonte 2-0
6-1
Anzi-S. Vietri
Prossimo turno
Castelluccio-R. Grumento 3-4
O.Maratea-Sanseverin.
1-3
7 23 -9 -22
Risultati e classifica
F.Moliterno-Chiaromonte 6-2
A. Balvano-Metanauto
F. MOLITERNO
55
25 17 4
4 61 30 13 10 2
1 39 15 12 7
2
3 22 15 31 +1
O.L. MARATEA
55
25 17 4
4 56 27 13 11 2
0 38 9 12 6
2
4 18 18 29 +4
R. GRUMENTO
53
25 16 5
4 66 26 12 10 1
1 41 13 13 6
4
3 25 13 40 +4
CASTELSARACENO 46
25 15 1
9 42 39 13 10 1
2 30 17 12 5
0
7 12 22 3
S. CHIAROMONTE
35
25 10 5 10 44 38 12 8
1
3 31 14 13 2
4
7 13 24 6 -14
NEMUS
33
25 9
6 10 31 37 12 8
2
2 19 9 13 1
4
8 12 28 -6 -16
F.LLI CAFARO
32
25 9
5 11 50 50 12 6
3
3 26 19 13 3
2
8 24 31 0 -17
SANSEVERINESE
32
25 10 3 12 36 57 12 7
2
3 24 18 13 3
1
9 12 39 -21 -11
R. AGROMONTE
30
25 8
6 11 45 53 12 6
2
4 29 21 13 2
4
7 16 32 -8 -19
CASTELLUCCIO
29
25 9
2 14 48 55 13 6
2
5 30 22 12 3
0
9 18 33 -7 -22
S. M. D`AGRI
27
25 7
6 12 36 56 12 5
4
3 21 17 13 2
2
9 15 39 -20 -22
SARCONI
25
25 7
4 14 36 54 13 5
3
5 22 17 12 2
1
9 14 37 -18 -25
V.R. EPISCOPIA
20
25 4
8 13 28 45 13 3
4
6 15 19 12 1
4
7 13 26 -17 -31
TRECCHINA
19
25 5
5 15 25 45 13 4
3
6 16 17 12 1
2
9
-5
9 28 -20 -31
Lunedì 20 aprile 2009
53 Vinto il derby con il La Fiasca grazie alle reti di Erario e dei due Calocero
Cancellara, scoppia la festa Sbarco in Prima Categoria con una giornata di anticipo CANCELLARA LA FIASCA
3 1
CANCELLARA: Tolve, Troiano V, Nolè, Calocero P, Silipo, Cosentino, Troiano D, Calocero D, Fanuele, Erario, Abbruzese. All. Cosentino LA FIASCA: Cimadomo, Palumbo, De Luca, Di Caro, Marone, Pastore, De Felice G, De Felice A, De Felice M, Giacinto, De Felice Mauro. RETI: 35' pt Calocero P., 40' Erario (rig), 17 st De Felice, 43' st Calocero D. CANCELLARA - Il derby dell'Alto Bradano finisce con la vittoria per 3-1 dei padroni di casa, che con una giornata d'anticipo, festeggiano la promozione in prima categoria. Per la prima volta nella storia del calcio cancellarese una squadra militerà in prima categoria. Una squadra, quella di mister Cosentino che ha saputo regalare tante soddisfazione alla dirigenza e ai tifosi sin dalle prime gare. Questi i numeri dell'Us Cancellara: miglior difesa del campionato, con solo 14 reti al passivo, dei tre gironi è la squadra che ha vinto di più con 20 vittorie, 71 le reti realizzate. Ma veniamo alla gara. Nei primi
I festeggiamenti a Cancellara per il salto di categoria della formazione allenata da mister Cosentino
minuti di gioco L'US Cancellara si fa subito pericoloso con Abbruzzese e Silipo. I padroni di casa tentano di dettare le regole, ma gli ospiti non ci stanno. Al 13' ci prova Fanuele, dribla l'avversario e tenta la conclusione in rete e per un attimo si ha l'illusione del gol. Al 17' si fanno sentire i fiaschisti con De Felice G., ma l'estremo difensore del Cancellara fa suo il pallone.
I padroni di casa rispondono subito con il capitano Calocero D ma nulla di fatto. Dopo pochi minuti di priva Fanuele mandando il pallone di poco fuori. Siamo alla mezz'ora quando Abbruzzese prova un tiro che finisce alto sulla traversa. Dopo solo un minuto dagli sviluppi di un fallo laterale, mischia in area, si coordina Silipo che manda la palla di poco fuori. Di Caro entra in maniera dura su Silipo l'arbitro decreta
una punizione dal limite. Sulla palla Calocero P. che con un preciso destro mette la palla all'incrocio dei pali, nulla può l'estremo difensore avversario. 1-0 Dopo il vantaggio del Cancellara si incattivisce un po' la partita ed inizia così il valzer dei falli da entrambe le parti. Gli avversari cercano di reagire ma al 40' De Luca atterra Silipo in area di rigore e l'arbitro decreta la massima punizione. Sul
dischetto Erario che con un preciso tiro gonfia la rete del 2-0. Sul finire della prima frazione di gioco reagisce La Fiasca con De Felice M. che prova ad accorciare le distanze, ma Tolve fa suo il pallone. Finisce con il vantaggio dei padroni di casa la prima frazione di gioco. Nella ripresa inizia il pressing del Cancellara che vuole chiudere subito la gara. Ma così non è. Al 17' su una disattenzione della difesa accorciano le distanze gli ospiti con De Felice M. 2-1. Il Cancellara sembra confuso. Ma ad incitare gli undici di mister Cosentino ci pensano i numerosi tifosi presenti. Al 27' prova la conclusione in rete Erario ma la palla s'infrange sul braccio di Pastore. L'arbitro non ci pensa due volte e concede il rigore, mandando Pastore sotto la doccia. Sul dischetto ancora Erario che questa volta sbaglia, facendosi parare il rigore. L'Us Cancellara non ci sta a concludere cosi il macht clou del campionato. Si fa pericoloso in diverse occasioni, fino a quando allo scadere è il capitano che intercetta il pallone e sigla la rete del 3-1. Carmen Paradiso sport@luedi.it
Battuto il Ruoti grazie al penalty di Messere
Il Ginestracandida si assicura il secondo posto GINESTRACAN. 3 RUOTI 2 GINESTRACANDIDA: Di Pace G., Di Pace T., Pipolo L., Rizzo, Messere, Lovino, Annunziata, Pipolo M., Loriso, Cicchiello, Sepe (al 72' Pipolo G. (al 90' Carnevale). Allenatore: Lettieri. RUOTI: Santoro, Paterna Fe., Sileo, Spadola, Scavone, Maitilasso, Margiotta (al 60' Damiano), Luongo, Paterna Fr. (75' Mancino), Troiano, Pizzuti. Allenatore: Paterna G. ARBITRO: Campanella di Rionero in Vulture. RETI: al 1' Pizzuti; al 7' Rizzo; al 46' Annunziata; all'80' Scavone (rigore), all'85' Messere (rigore). RIPACANDIDA - Con questa sofferta vittoria i ragazzi cari al presidente Allamprese ed al mister Michele Lettieri, ad una giornata dalla conclusione del campionato, si sono assicurati il secondo posto, utile per disputare i play-off contro le altre seconde degli altri due gironi, per la promozione in prima categoria. Il Foggiano, al terzo posto, pareggiando contro il Castelgrande, si trova a 4 punti dal Ginestracandida.La partita non è stata bella anche se ha avuto dei momenti di bel gioco, come in occasione di alcuni gol. Già si sente la stanchezza di fine campionato, soprattutto nel Ginestracandida, dove affioravano errori madornali in alcune giocate. La cronaca. Neanche il tempo di battere, che il Ruoti al primo affondo va in vantaggio: Pipolo L. atterra sulla sua fascia Pizzuti, la punizione battuta da Scavone in area avversaria, viene ribattuta di testa da Messere, la palla giunge tra i piedi di Pizzuti che manda la sfera in gol. Doccia fredda per i locali che al 5' con Loriso,
che ricevuto palla da Sepe, serve un invitante pallone a Di Pace che a tu per tu col portiere tocca il pallone ma non forza il tiro, palla tra le braccia del portiere. Al 7' giunge il pareggio per il Ginestracandida: su angolo battuto da Sepe per Rizzo, al limite dell'area, il capitano si libera di un avversario e manda la palla nell'angolino basso alla sinistra del portiere. La partita si riapre. Al 9' su lungo lancio di un compagno, Paterna Fr. , entrato in area, anticipa un lento Pipolo M. e conclude a rete, palla di poco oltre la traversa. Al 12' Pizzuti per Paterna Fr. che di testa impegna ad una parata Di Pace. Al 22' su cross di Annunziata, Di Pace T., in area tutto solo, di testa non inquadra la porta. Occasionissi-
ma sprecata dal Ginestracandida. Al 25' è la traversa a negare il gol ad un bel tiro dalla distanza del bomber Loriso, oggi rimasto a secco. Al 40' il baby Lovino si incunea tra due avverssri e viene strattonato al limite dell'area, la punizione dello specialista Loriso si perde contro la barriera. Al 45' splendido lancio di Rizzo per Loriso, che davanti la porta avversaria non aggancia. Al 46' in pieno recupero va in vantaggio il Ginestracandida: fallo si Di Pace T. sulla fascia sinistra, la punizione battuta da Sepe, viene deviata in gol, di piede, da Annunziata. Al 50' su errore grossolano di Messere, da ultimo uomo, Paterna Fr. si trova a tu per tu con Di Pace, ma conclude addosso al portiere che re-
La formazione del Ginestracandida scesa ieri in campo contro il Ruoti
spinge e l'azione sfuma. Al 60' Di Pace per Loriso, il cui tiro viene neutralizzato in tuffo dal portiere. Nei minuti finali si riscalda la partita. All'80' , su una punizione ospite, l'arbitro, tra un nugolo di giocatori, vede una caduta in area avversa-
ria di un giocatore del Ruoti e decreta un rigore contestato dai locali, rigore che viene trasformato da Scavone. Non passano neanche 5' e all'85' è il Ginestracandida ad usufruire del calcio di rigore. Di Pace T. servito da loriso, in area, si libera del-
l'avversario e viene strattonato, rigore calciato da Messere che segna. Sugli spalti esulta l'ex giocatore Parisi, ora diventato fan della squadra, e si procura un dolore atroce all'ernia. Lorenzo Zolfo sport@luedi.it
Tutto facile per il Sarconi: doppiette per Russo e Pizzuto a cui si aggiunge l’autorete di Conte
Il San Martino d’Agri subisce un pokerissimo SARCONI SANMARTINOD'AGRI
5 1
SARCONI: Solimando, Distasi, Mastromarino, Albano, Fittipaldi, D. Alberti (M. Alberti), Forastiero, Pricolo, Russo (Fortunato), Gallo (Anania), Pizzuto. A disposizione: Cantisani, Ferrara. SAN MARTINO D'AGRI: Leon, Golisciano, Iacovino, Conte, Cascini, Cicala, Gatta, Lagrutta, V. Robortella, G. Robortella, Lammoglia. ARBITRO: Bloise di Bernalda. RETI: 37', 42' Russo, 66', 75' Pizzuto, 90' Conte (aut.), 69' V. Robortella. SPINOSO - Vittoria doveva essere e vittoria è stata per i padroni di casa ancora pericolosamente ai margini della zona retrocessione. Di contro gli ospiti già salvi che si presentano con soli undici effettivi. E' stata comunque una bella gara, con continui capovolgimenti di fronte, sei reti ed alcune azioni di pregevole fattura. L'inizio è di marca ospite, favorito da un Sarconi contratto oltre misura, probabilmente per l'importanza della posta in palio. Al 16' Lammoglia apre le ostilità con un preciso pallonetto che supera Solimando ma non Distasi
che sulla linea manda la palla contro la traversa e quindi fuori dalla porta. Sul capovolgimento di fronte Gallo tira alto dal limite. Insistono gli ospiti ed al 25' ancora Lammoglia va in percussione, ma il tiro è tra le braccia di Solimando. Si scuote finalmente il Sarconi ed al 37' confeziona il vantaggio. Su di un pallone filtrante in area Russo sfiora di punta quanto basta per ingannare Leon e gonfiare la rete. Lo stesso centravanti raddoppia dopo cinque minuti con una progressione irresistibile su lancio dalle retrovie, anche se la partenza in posizione di fuori gioco è più che una sensazione. Il tempo si chiude con un gran tiro al volo di G. Robortella ed un'altrettanto bella risposta di Soliman-
do. L'inizio ripresa è ancora di marca ospite, con i padroni di casa quasi inebetiti e per lunghi tratti costretti nella propria metà campo, e con la difesa spesso in affanno anche se mai in serio pericolo. Al 65' bravo Golisciano nel colpo di testa in area, ma Solimando è attento e mette in angolo. A questo punto il Sarconi reagisce e confeziona il micidiale uno due che, di fatto, chiude la gara. Dalle retrovie parte un lungo lancio che innesca il contropiede di Pizzuto che non sbaglia la conclusione (66'). La reazione del San Martino è veemente. Prima con Golisciano che al 67' ancora di testa spedisce alto e poi al 69' con V. Robortella che dai venticinque metri scaglia un gran tiro che buca le mani a Solimando. Il Sarconi non ci sta ed al 75' ristabilisce le distanze ancora con Pizzuto bravo a concludere di forza e di giustezza un veloce scambio con Gallo. A questo punto i padroni di casa sembrano essersi tolti un peso e la gara diventa più piacevole, trovando anche il tempo per un'altra rete. Al 90' Forastiero conquista palla nella metà campo ospite e s'invola verso l'area. Il tiro è rimpallato dal portiere sulle gambe dell'accorrente Conte e finisce beffardamente in rete. Gerardo Tempone sport@luedi.it
54 Sport
Lunedì 20 aprile 2009
A Dilettanti Losardo: «Approccio sbagliato alla gara, eppure eravamo pronti»
Levoni, Siena la bestia nera Toscani mai battuti, cinque sconfitte rimediate in due anni UNA BRUTTA Levoni, una prestazione da dimenticare. A Siena al Palasport Mens Sana la squadra bianconera ha incassato una sconfitta davvero pesante soprattutto sul piano dell'attenzione in campo e della determinazione complessiva. La formazione lucana ha giocato male, inutile nasconderlo, gli alibi, chiamati in soldoni assenze di Grasso e infortunio dell'ultim'ora di Vetrone non servono a giustificare una prova negativa e incolore in fase di realizzazione e costruzione del gioco. Il team potentino esce con le ossa rotte dalla trasferta senese. La formazione potentina ha pagato a caro prezzo la giornata deficitaria in fase offensiva. Ne deriva che la vittoria della Consum.it Siena è legittima. La squadra di Marcello Billeri conferma di essere l'autentica bestia nera della Levoni avendo vinto cinque gare su cinque nei due anni di terza serie. Il comportamento in campo della Levoni è stato poco positivo, i giocatori hanno denotato scarsa concentrazione e mancanza di reattività. Ovvia la sconfitta al cospetto di una compagine, quella toscana che ha prodotto il basket delle giornate migliori in una partita a senso unico. Siena vince, Potenza perde e punta a rifarsi in gara due, giovedì sera al Pala Pergola di Contrada Rossellino. Non sarà facile dimenticare i ventiquattro punti di scarto e il pesante 82 a 58 incassato contro Tomas De Min e compagni. La differenza è stata inevitabilmente nell'approccio complessivo e nella cifra tattica di un confronto apparso sin dall'inizio impari e senza storia. A commentare la sonora sconfitta toscana è l'assistent coach della Levoni Potenza, Sandro Lo Sardo che ha rimarcato alcuni aspetti chiave della batosta di sabato sera: «Non è stata sicuramente una buona partita, non siamo contenti per il risultato finale. Abbiamo sbagliato l'approccio alla gara. Recuperare il gap contro una compagine molto forte sul piano tecnico non era semplice». Il tecnico potentino analizza l'aspetto offensivo, venuto meno a Siena contro la Consum.it di Marcello Billeri: «E' vero, quando giochiamo al Palasport Mens Sana soffriamo tantissimo senza produrre gioco, siamo sempre in difficoltà contro i team toscano che gioca a menadito contro di noi». Tra i mali della Levoni la scarsa concentrazione, su questo tasto Lo Sardo è categorico: «Abbiamo preparato bene la partita in settimana. Purtroppo gli infortuni ci hanno pesantemente condizionato, in primis quello di Grasso al quale si è aggiunto proprio in extremis Luca Vetrone. Le condizioni fisiche non sono state delle migliori, il risultato negativo riflette questo dato”. Circa la gestione del match, il vice allenatore della Levoni riflette e parla tutto d'un fiato ammettendo: “Questo aspetto non è stato secondario. Mancando Vetrone abbiamo puntato tutto su Femminini, quelli erano i giochi da sviluppare in campo. Abbiamo perso nettamente contro una squadra molto completa sul piano del dinamismo e dell'attenzione in campo». Sarà vero ma giovedì in gara due la Levoni Potenza dovrà giocare con maggiore abilità e commettere un numero minore di errori per portare la serie alla bella. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
A Play Out Gara1 porta con sè polemiche
Matera con molte ombre Vizziello: «Inutile contestare»
Il play della Levoni Potenza, Ferrara
le PAGELLE POTENZA CHIARASTELLA (4,5) - De Min lo fa impazzire. Pessimo esordio nei play off dopo una degnissima regular season. RUGGERI (5,5) - Insieme a Palombita e Rato, è l’unico che in attacco prova a fare qualcosa. Con mira rivedibile (6/18). FERRARA (5) - Non è al top per un problema al ginocchio e si vede. Tomasiello vince nettamente il confronto in cabina di regia. RATO (5,5) - Prova a rimettere Potenza in carreggiata con dei tiri pesanti, ma non sempre però riesce a trovare il bersaglio grosso. PALOMBITA (6) - Per voglia e carattere è l’unico, vero sufficiente della Levoni. METZ (5) - Anche per lui c’è un esordio nei play off rivedibile. FEMMININI (5) - Dieci minuti di assoluto niente. COACH GRESTA (5) - Fa ampia autocritica in conferenza stampa e spera in una prova di orgoglio dei suoi in gara 2 che si disputerà mercoledì prossimo a Potenza. C’è da dargli ragione, perché Potenza a Siena non è pervenuta. Niccolò Casalsoli www.serieadilettanti.it
E’ stato in campo solo sette minuti, giocando la partita alla pari e mettendo in difficoltà il Molfetta. L’Olimpia basket Matera per il resto non ha saputo contrastare adeguatamente i pugliesi ed ha ceduto in gara 1 senza battere ciglio. Una sconfitta preoccupante per il modo con cui è maturata ed ancor più alla luce del blitz di ieri del Fossombrone a Sant’Antimo che rischia di mettere in pericolo anche il secondo turno del Matera. Tutti dati che non inducono all’ottimismo anche perchè il modo con cui si è arrivati alla sconfitta, l’atteggiamento, l’approccio mentale lasciano quantomeno interdetti. Matera non è mai riuscita a difendere se non per alcuni minuti nel terzo quarto quando ha provato a rimettere in piedi una sfida che per larga parte è sembrata compromessa. Maggi e Nanut hanno centrato una giornata di grazia e le lacune evidenti della difesa materana hanno acuito i meriti, indubbi, del Molfetta. Nè è uscita fuori una sfida monocorde in cui il Matera può cercare molti alibi (dagli arbitri alle precarie condizioni di Gergati, alla giornata storta di qualche uomo importante) ma deve soprattutto riflettere su una sconfitta che non può passare inosservata. A lasciare infatti interdetti non è tanto il risultato, perdere a Molfetta in una lotteria come i play out ci può stare ma il modo e lo spirito con il quale l’Olimpia ha affrontato la sfida. Sono mancati i cosiddetti “occhi da tigre” nell’atteggiamento del Matera e
%$6.(7 $ GLOHWWDQWL 3/$<287 6$17·$17,02
)26620%521(
UHWURFHVVD LQ %
02/)(77$
0$7(5$
forse anche quel carattere necessario per affrontare queste partite senza ritorno. Segnali da valutare ed affrontare immediatamente per cambiare subito marcia già giovedì in gara 2 e dimostrare che il ko di Molfetta è solo un piccolo incidente nel percorso che porta alla salvezza. Ne è convinto il presidente dell’Olimpia Michele Vizziello che non condivide gli accenni di contestazioni che alcuni tifosi hanno rivolto alla squadra a fine gara e cerca di smorzare i toni: «bisogna considerare la partita in tutte le sue chiavi, noi non abbiamo fatto la nostra migliore prova e anch’io mi aspettavo qualcosa di più. E’ vero anche però che abbiamo trovato un Molfetta in giornata di grazia che ha approfittato della condizione di alcuni uo-
mini come Maggi per farci molto male. Abbiamo avuto le nostre occasioni per la rimonta e c’è anche da dire che forse una rotazione diversa degli uomini, impedita dalle condizioni di Gergati, ci avrebbe messo in condizioni migliori. Poi abbiamo subito anche una serie di fischi arbitrali, tre antisportivi ed un tecnico che hanno aggravato la situazione. Non cerco scuse ma nel novero va messo anche questo. Io capisco», insiste Vizziello, «la delusione dei tifosi che è la stessa mia e del resto della società, ma in questo momento dobbiamo fare fronte comune per superare queste vicissitudini ed arrivare prima possibile e tutti insieme alla salvezza. E’ per questo che, ora, la contestazione alla squadra proprio non la capisco». Piero Quarto p.quarto@luedi.it
LE PAGELLE MATERA CORVINO (6,5) - E’ l’unico che prova a reagire di fronte allo strapotere del Molfetta. Sedici falli subiti, sei assist, sei rimbalzi e ventidue punti totali sono i numeri che ne fanno l’unica luce nella notte di Molfetta D’ARIA (NE) SOTTANA (5,5) - Non è il giocatore che può cambiare da solo le sorti di una partita, otto punti nell’ultimo quarto quando Molfetta è già sul + 20 non cambiano la sua prestazione. Grave l’errore nel libero che potrebbe riportare a -6 Matera sul 64-57 nel terzo quarto GERGATI (5,5) - Pochi secondi in campo per provare ad impedire qualche tiro al Molfetta eppure le sue qualità contro un uomo in grande spolvero come Maggi potevano più che mai venire utili CORTESE (6) - Uno dei pochi con alcune triple a cercare nella terza frazione di gioco di reagire allo strapotere dei pugliesi. Distratto ed impreciso in difesa FERRIENTI (5,5) - Un paio di acuti in attacco non ne modificano la prestazione in difesa dove non tiene in alcun modo gli avversari SQUEO (NE) MAGGIONI (4,5) - E’ tornato indietro di circa
un mese al giocatore abulico e fuori condizione che si è visto per gran parte della stagione, poco concreto ed incisivo e troppo nervoso GIULIANI (5) - Sotto canestro non riesce mai a fronteggiare i diretti avversari. Non sfrutta almeno un paio di assist pregevoli che gli vengono confezionati, in ritardo, lento e distratto LONGOBARDI (5) - E’ un’altra delle spiegazioni del risultato deludente di Molfetta. Quando il capitano dell’Olimpia trova una giornata storta come quella di sabato l’esito è devastante e Matera lo paga a caro prezzo CORA’ (4) - L’approccio della squadra alla partita è da dimenticare. Un Matera, distratto, svogliato, sempre in ritardo e poco concentrato. Disastroso in difesa, gioca per 7 minuti nel terzo quarto e poco altro. Si tratta di aspetti che attengono alla preparazione della sfida e quindi all’allenatore che paga un deficit caratteriale e di cuore della squadra ma che non riesce in alcun modo a compensare questo tipo di lacune. p.quarto@luedi.it
Sport 55
Lunedì 20 aprile 2009
B Dilettanti Partita buttata nel finale, contestata la direzione di gara
Bernalda, stop che fa paura Sconfitta in casa con Catanzaro, gli arbitri sotto processo BERNALDA CATANZARO
77 86
BERNALDA: Filloy 10, Carpineti 9, Gabrielli 5, Perrucci, Azan 12, Russo 17, Silvestrini 9, Faggiano 15, Albana n.e., Lepenne n.e. All. Brogialdi CATANZARO: Rath 6, Pozzi 6, Caliò, Ogliaro 16, Fiasco 8, De Monaco, Cattani 23, Savazzi 14, Enodeh 2, Shorter 11. All. Tunno ARBITRI: Perrone e Borriello (NA) PARZIALI: 16-26, 43-42, 6863, 77-86 Damiano Faggiano
PALACAMPAGNA terra di conquista ormai quasi per tutti, dal Foggia al Massafra al bravo Catanzaro, ma stasera il palazzetto bernaldese, al di là degli errori suicidi di giocatori e panchina ionici, è stato letteralmente stuprato da una coppia arbitrale che ha avuto la sfrontatezza di non mimetizzare i propri intenti punitivi (per quali colpe poi?) nei confronti del team lucano, con fallacci alla kamikaze contro alcuni rossoblu non solo non fischiati ma addirittura fischiati contro, con una serie infinita di tiri liberi concessi nel finale a norma di regolamento sì ma per la umana reazione di panchina e dirigenti, cose inaudite che, si spera, avranno fatto inorridire il commissario di campo dal cui rapporto un'intera tifoseria si aspetta giustizia. Due domeniche fa, in occasio-
ne della decisiva sconfitta interna col Massafra, abbiamo avuto modo di elogiare la direzione arbitrale che era apparsa inequivocabilmente al di sopra delle parti, stavolta non può essere così, dispiace, ma in nome del rispetto per chi dirige le gare sportive non si può nascondere l'operato di chi non mostra rispetto per società ed atleti che fanno mille sacrifici per portare avanti il basket ad un certo livello. Punto. Ed ora la gara: davanti ad un buon pubblico e ad una nutrita e rumorosa rappresentanza silana si comincia in un'atmosfera tesa per ambedue le squadre, sembra risentirne di più il team locale che, dopo una buona partenza ed il +7 iniziale, si fa rimontare dagli ospiti indemoniati nel tiro dalla lunga distanza (Cattani e Savazzi su tutti, ma senza di-
menticare Ogliaro e Shorter), tant'è che alla fine saranno ben 12 le bombe giallorosse. Catanzaro, infatti, chiude meritatamente sul +10 la prima frazione e raggiunge il +14 al 15', ma qui parte la riscossa del team rossoblu che impatta e supera gli avversari al 19' per chiudere un punto sopra prima del riposo lungo. Il rientro dagli spogliatoi sembra confermare il buon momento dei locali che, dopo aver condotto per tutto il quarto, al 29' si trovano avanti di 10 punti, anche se proprio negli ultimi secondi alcuni errori dei lucani in fase di possesso palla permettono ai calabresi di recuperare e chiudere sul -5. Nel periodo finale inizia la sagra degli errori per i rossoblu, giocatori e panchina, il tutto amplificato dallo show dei due fischietti, show che non si è mai interrotto durante tutta la gara ma che ora diventa decisivo tanto quanto gli sbagli dei bernaldesi; e così i ragazzi di coach Tunno, che si trovano sul +3 a 2 minuti dalla sirena conclusiva, possono gestire il finale approfittando della lunga serie di tiri liberi con i quali dilatano il vantaggio fino al +9 finale. Al termine accesa contestazione del duo arbitrale da parte del pubblico e perfino qualche scena isolata di intolleranza nei confronti della panchina locale: è stata persa una battaglia, non la guerra, c'è tempo e modo di recuperare. Giovanni Palmieri
Spogliatoio Gallotta rilancia
Tennis A2 Il Circolo di Pisticci ha battuto tre ad uno il Lumezzane
«Non è finita bisogna crederci»
Leone: «Una vittoria voluta ed ottenuta con carattere»
Il presidente delle Terme Abano Bernalda Domenico Gallotta
Silenzio totale di giocatori e tecnici al termine della partita, e lo spogliatoio locale resta serrato per lungo tempo; nessuno ha voglia di parlare, nessuno trova la forza di fare un'analisi serena della situazione, si sentono solo le voci rabbiose di chi lancia improperi contro gli arbitri, poi il solito presidente Gallotta, che non si tira indietro neanche in queste occasioni, precisa il suo pensiero e spiega lo stato d’animo in una sfida molto delicato per il futuro del torneo delle Terme di Abano: «Si sapeva che la gara sarebbe stata difficile, ma lo è diventata ancora di più col vantaggio concesso al Catanzaro nel primo quarto; c'è voluta poi una grande fatica per recuperare e passare in vantaggio nel secondo e terzo periodo, siamo andati anche sul +10 di vantaggio
ma a quel punto sono cominciati i tanti incredibili errori nostri, dalle palle perse agli sbagli al tiro, che hanno determinato la nostra pesante sconfitta contro il Catanzaro. Ma, sia chiaro, non siamo retrocessi con questa sconfitta, tutt'altro, andiamo a Catanzaro a giocarcela tutta perché non siamo inferiori, anche se troveremo un ambiente difficile che però, piuttosto che deprimerci, dovrà esaltarci. E anche quella non sarà l'ultima spiaggia, anche se non possiamo ridurci come in campionato ad affidare le nostre chance di salvezza all'ultima partita. Dobbiamo essere determinati e convinti», conclude il presidente Gallotta, «di riuscirci come abbiamo fatto tante volte in questo campionato». g.p.
Play-off ancora possibili PISTICCI LUMEZZANE
3 1
PREZIOSA vittoria del Pisticci contro il Lumezzane nel campionato di serie A2 di tennis. Le ragazze materane hanno ottenuto i primi tre punti stagionali che hanno permesso loro di lasciare l’ultimo posto in classifica e di mettersi alle spalle proprio il Lumezzane, il Livorno e il Brunico. Nei singoli, la Meruzzi del Pisticci ha battuto la Belleri 6-1,6-3, la Gredacheva del Pisticci ha sconfitto la Sala 6-1, 6-1, mentre la Melzani del Lumezzane ha battuto la Giovine di Pisticci 6-3,3-6,6-3. Nel doppio finale, la coppia Giovine Gledaceva ha battuto il duo Melzani - Belleri per 6-1,64. «Siamo molto contenti per questa preziosa vittoria - ha spiegato Michele Leone, presidente del club pisticcese. Una prima vittoria in questo campionato che ci fa estremamente piacere, che ci apre un nuovo percorso da portare a termine con maggiore tranquillità. L’affermazione ci porta a quattro punti in classifica, uno in più del Lumezzane, due in più del Livorno e tre dal Brunico. In pratica ora siamo ad un punto dalla zona play - off con una gara in più». Alla fine della regoular season mancano tre partite; la prossima settimana il Pisticci osserverà il turno di riposo, poi sarà impegnato fuori casa a Brunico
e nell’ultimo match ci sarà l’incontro interno con il Reggio Emilia che è vicecapolista. «Godiamoci questa vittoria - ha continuato Leone che ci ha permesso di lasciare l’ultima posizione in classifica ed è utile per il morale. Alla vigilia del match, non nascondo che qualche timore di incorrere in una nuova sconfitta non è mancato». Qual’è stata l’arma in più del Pisticci? «Sicuramente il doppio. Per la prima volta sono state impiegate le due ragazze
più giovani, una mossa azzardata però vincente; hanno giocato veramente bene. Siamo contenti perchè la fiducia riposta nella Giovine è stata ripagata dal buon risultato». Il turno di riposo potrà incidere negativamente sul rendimento delle ragazze? «La pausa di campionato sicuramente non deconcentrerà le ragazze. Ne sono certo - ha concluso il presidente Michele Leone». Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
Il presidente Leone
Play off serie D, due vittorie interne Sorridono Vito Lepore e Corema Virtus DOMINIO del fattore campo nel primo turno dei play-off del campionato maschile di serie D regionale. Vincono e a mani basse le formazioni ospitanti che dimostrano di essere già pronte per la fase calda della stagione. Alla Palestra Vito Lepore di Potenza, netta affermazione della Cestistica Renudo Vito Lepore Potenza che ha superato la New Olimpia Pallacanestro Melfi con il punteggio di 94 a 68 al termine di un incontro senza storia. Il team di Salvatore Della Monica non ha avuto problemi nel mettere le cose in chiaro sin dall'inizio producendo una pallacanestro subito spumeggiante e aggressiva che non ha dato scampo agli avversari melfitani. La New Olimpia Pallacanestro Melfi infatti ha avuto diversi problemi nel contrastare il passo della scatenata formazione guidata da Alessandro Galella. La Cestistica Renudo Vito Lepore Potenza ha espresso una notevole intensità difensi-
va, mettendo di fatto la museruola alla formazione federiciana. Nel secondo incontro, quello disputatosi al Palasassi di Viale delle Nazioni Unite netta e convincente affermazione casalinga della Co.Re.Ma. Virtus Matera di coach Antonio Conterosito sull'Aics Pallacanestro Varlotta Rionero in Vulture con il punteggio di 70 a 48. La nouvelle vague materana è apparsa subito tonica e grintosa, costringendo alla resa i rioneresi di Salvatore Brenna apparsi poco propensi alla lotta e ad opporre una seppur strenua resistenza. La gara non ha avuto storia, troppo netta è stata infatti la differenza tra le due formazioni. Mercoledì e giovedì si replica, a campi invertiti, con gara due dei play-off. Al Pala Gaudo di Rionero e al Pala Pastore di Melfi, le due formazioni del Vulture Melfese cercheranno di dare filo da torcere alle rivali dei due capoluoghi. f.menonna@luedi.it
56 Sport
Lunedì 20 aprile 2009
C Dilettanti E’ Reggio Calabria il primo avversario nel play off promozione
Corporelle, è festa primato La vittoria con Acireale matura sull’asse Marino-Delli Carri CORPORELLE ACIREALE
86 65
CENTRE CORPORELLE POTENZA: Marino 22, Brucoli n.e, Delli Carri 26, Favia 1, Pellegrini 15, Ginefra 5, Marchese 11, Dimitriu 4, Armentano, Viggiano 2. All. Dino De Angelis. NIKE GROUP ACIREALE: Grassitelli 5, Casiraghi 3, Cantone, Marzo 13, Campi 15, Russo 4, Bosio 7, Cabbass 5, Ravazzani 11, Scudero. All. Giuseppe Foti. ARBITRI: Saggese di Bari e Petraroli di Lecce PARZIALI: 19-19, 36-26, 64-46, 86-65 NOTE: Spettatori 300 circa. Nessun giocatore uscito per cinque falli, nessun fallo antisportivo. Fallo tecnico fischiato a Grassitelli. La Nuova Invicta Centre Corporelle Potenza aderisce all'iniziativa del circolo Angilla Vecchia “We Love Potenza for L'Aquila”. Tale iniziativa consiste nell'acquistare una maglietta al prezzo di dieci euro, il cui ricavato sarà devoluto alle popolazioni terremotate dell'Abruzzo. LA CENTRE Corporelle vince e festeggia il raggiungimento del primo posto nella stagione rego-
Due azioni di attacco della Corporelle vittoriosa in regular season (foto Andrea Mattiacci)
lare di basket di serie C Dilettanti. I potentini superano con una certa facilità al Pala Pergola di Contrada Rossellino la Nike Group Acireale con il punteggio di 86 a 65. Il primo quarto è equilibrato, le due formazioni lottano tanto e in campo prevale l'agonismo. Da un lato Delli Carri, dall'al-
tro Campi mettono in crisi le difese avversarie. I due team sono regolari nel gioco ma sbagliano qualcosa di troppo in fase offensiva. La Centre Corporelle regge l'urto dei siciliani, grintosi e sempre pronti a mettere in crisi i biancocelesti che chiudono in parità la prima parte di gara, con una bomba siderale di Gigi Delli
Carri da nove metri che fissa il punteggio sul 19 pari. Nel secondo quarto i lucani gestiscono il gioco. Ginefra è ispirato in cabina di regia, Delli Carri segna triple da favola e la Corporelle, pur priva di Castellitto, costretto a dare forfait per problemi al ginocchio scivola verso il break. Il quintetto di Dino De Angelis
piazza un parziale di 17 a 7 che apre il varco alla fuga verso la vittoria. I siciliani non segnano per tre minuti e annaspano in attacco e si crea quello spiraglio che mette Potenza nelle condizioni di controllare la sfida nella maniera migliore e con un vantaggio che si rivela assolutamente rassicurante. Nel terzo quarto la compagine lucana viaggia a vele spiegate. Delli Carri, Pellegrini, Marchese e Marino fanno volare la Corporelle al massimo vantaggio che giunge sul 62 a 43 con due liberi di Delli Carri al 28'. Il quintetto siciliano sbuffa come una locomotiva in attacco e chiude la terza frazione a - 18 sul 64 a 46. Nel parziale finale è pura accademia con i potentini che segnano e danno spettacolo. Delli Carri chiude con 26 punti ed esce nella standing ovation del pubblico presente. Potenza viaggia verso il successo c'è gloria per tutti. De Angelis sfodera il tournover e per Acierale è notte fonda contro gli scatenati biancocelesti lucani. Finisce 86 a 65 per la Centre Corporelle Potenza che festeggia negli spogliatoi il primato in classifica. sport@luedi.it
Spogliatoio De Angelis esalta il progetto che porta alla seconda fase
«Paga la programmazione» «Con i siciliani abbiamo fatto valere la nostra forza» FESTA grande in casa Centre Corporelle Potenza per il successo colto ieri sera al Pala Pergola di Contrada Rossellino contro la Nike Group Acireale. I giocatori, lo staff tecnico e i dirigenti battono i pugni al petto, stringono le mani a tutti, ivi compresi gli addetti ai lavori e fanno esplodere la torcida negli spogliatoi biancocelesti. Le urla di giubilo sono forti, così come la voglia di festeggiare il successo che permette alla Centre Corporelle Potenza di giocare tutte le partite decisive in casa. Ovvia la soddisfazione nell'ambiente potentino per un risultato che di fatto corona gli sforzi profusi nel corso della stagione dalla dirigenza guidata dal presidente Antonio Colangelo. Un risultato importante per la società potentina al primo anno di attività nella serie C Dilettanti maschile. Per ottenere il risultato tanto atteso la Centre Corporelle Potenza ha dovuto superare con una certa facilità l'ultimo ostacolo previsto dal programma della serie C Dilettanti, ovvero il temuto Acireale che proprio all'andata riuscì nell'impresa di superare in Sicilia la squadra di Dino De Angelis. Il coach potentino festeggia con tutta la dirigenza e i suoi atleti il successo. Euforico, il coach della Centre Corporelle Potenza ha dichiarato: «Vince la squadra, il capitano e la società. Il primo posto è il frutto dei sacrifici fatti durante il campionato dalla società che ha fatto della programmazione il suo punto di forza. Abbiamo superato con maturità l'ultimo esame. Tutti meritiano questa giornata di festa che ci permetterà di giocare in casa la gara decisiva». De Angelis prosegue nella sua analisi e afferma: “Abbiamo fatto valere la legge del più forte, nel secondo quarto siamo stati
bravi a giocare positivamente, tanto da piazzare un parziale di 17 a 7. Ci siamo espressi bene, nonostante l'assenza di Mimmo Castellitto che in settimana dovrà sottoporsi ad un piccolo intervento di pulizia in artroscopia al menisco”. L'allenatore della Centre Corporelle Potenza risalta le scelte di mercato della società
affermando: “Il primo posto è il frutto della competenza e della qualità delle scelte fatte in estate dal sodalizio potentino che mi onoro di rappresentare nella figura di allenatore. Il plauso va al lavoro continuo, coordinato e sempre efficace di una società che ha fatto della programmazione il suo punto di forza
durante questa difficile stagione che proprio ad Acireale nella gara giocata all'andata ha segnato il nostro punto più basso, proprio perché la squadra ha dovuto cambiare i ritmi di allenamento per arrivare al top proprio in questo momento della stagione”. Da domenica via ai play off contro Reggio Calabria.
Il pivot della Corporelle, Pellegrini si infila tra le maglie della difesa dell’Acireale, alla fine realizzerà in totale 15 punti
promossa in B
Sport 57
Lunedì 20 aprile 2009
B2 Donne Le ragazze di Caliendo non incontrano ostacoli, campane modeste
Giocoleria, vittoria facile Meno di un’ora di gioco è sufficiente per sbarazzarsi dell’Aversa GIOCOLERIA AVERSA
3 0
25-13, 25-13, 25-11
GIOCOLERIA POTENZA: Caramuta, Di Camillo, Di Lucchio, Felicetti, Lancellotti, Muscillo, Pontillo, Santangelo (L), Prete, Sinisi, Taddei. All. Caliendo. AVERSA: Andreozzi, Battiniello, Cantelli, D’Aniello, Gargiulo, Ianniello, Iorio, Luisi, Sigala (L), Mattiello, Pelosi, Russo. All. Laurenza. ARBITRI: Vladimiro Argese di Brindisi e Michela Tombolini di Taranto NOTE: durata set: 15’, 17’, 22’, per un totale di 1 ora. VITTORIA facile facile per la Giocoleria Potenza che in casa batte un Aversa sceso in campo con poca grinta e convinzione nei propri mezzi. Caliendo, dal canto suo, orfano del capitano Aurora Avena, assente per infortunio, dà spazio alle giovani promesse del vivaio potentino – Di Camillo e Pontillo su tutte che non sfigurano per niente, mostrando piglio e sicurezza. Già dalle prime battute del primo set, si ca-
Avena e Di Camillo della Giocoleria
pisce che la partita è a senso unico. Il secondo timeout tecnico si chiude sul punteggio di 16-3: un tempo che vede protagoniste Taddei, Di Lucchio e Di Camillo. Le ragazze allenate da coach Laurenza letteralmente annichiliscono sotto i colpi di Felicetti e compagne e, nel giro di un quarto d’ora, il set si chiude per 25-10. Nella secon-
da frazione di gioco la storia è la stessa. Il primo time-out tecnico si chiude sul punteggio di 8-2. Sull’altro versante Cantelli e Peloso provano a mettere in difficoltà la difesa avversaria, ma Di Lucchio e Taddei riescono a contenere bene a muro gli attacchi dell’Aversa. Sul punteggio di 14-6, le potentine infilano alle ospiti
ben 5 punti di fila. Le schiacciate vincenti e l’ace di Paola Felicetti cancellano le speranze delle avversarie e il set si chiude, come il precedente, sul punteggio di 25-10. Il terzo set si presenta all’inizio più combattuto. Si va avanti punto a punto fino al secondo time-out tecnico. Muscillo, Felicetti e Taddei da una parte e Gargiulo, Andreozzi e Cantelli dall’altra si sfidano a colpi di muri e attacchi vincenti. Le ragazze allenate da mister Laurenza ci credono e iniziano a giocare con maggiore audacia e determinazione, ma sul punteggio di 16-15, le padrone di casa stordiscono le avversarie con un break di 7 punti che lascia cadere definitivamente le speranze avversarie. Ancora la Felicetti suggella il definitivo 25-16. Una vittoria prevista anche sulla carta quella della Giocoleria che non delude le aspettative dei tifosi che, seppur meno numerosi rispetto alle altre gare, non hanno fatto mancare il loro sostegno alle atlete potentine. Anna Maria Calabrese sport@luedi.it
Hockey A2 Play Off La Raro ko ma salva MOLFETTA, Sarzana e Correggio festeggiano la promozione in serie A1. Nell'ultima gara della poule promozione di hockey su pista, giocata sabato scorso, da segnalare la vittoria del Molfetta in casa del Correggio. La gara è terminata sette a cinque a favore dei pugliesi grazie alle reti di Lanaro, Farina, Vianna, Piscitelli tre volte, Jara due volte, Civa, Azzollini, Persia e Sinisi. Grazie a quest'affermazione, il Molfetta ha chiuso al primo posto la classifica generale con ventuno punti, frutto di sei vittorie, tre pareggi e una sconfitta. Per il Correggio c'è stato il terzo posto che ha comunque garantito alla formazione vicentina di essere promossa nella massima serie. Al secondo posto è arrivato il Sarzana che sabato ha battuto in casa il Thiene per sei a cinque. Buona gara per i liguri che hanno chiuso ad una sola lunghezza di distanza
dalla prima piazza; in rete per il Sarzana sono andati due volte Derinaldis e Ramirez, poi Vecoli e Borsi. Infine, è ancora in corsa per la promozione in serie A1 il Montebello che, nell'ultimo match della stagione, ha vinto a Matera contro la Pattinomania per sette a quattro. Ora i vicentini parteciperanno ai play-out con la serie A1; nel caso di vittoria, il Montebello potrebbe seguire nella massima serie il Molfetta, il Sarzana e il Correggio. Nella gara contro i materani buona è stata la gara di Barberi e di coach Chiarello (sabato anche giocatore, ndr) che hanno messo a segno una doppietta a testa. Per quanto riguarda la poule salvezza, retrocessa in serie B l'Amatori Lodi, mentre hanno conquistato la permanenza il Follonica Hockey, il Sandrigo e il La Mela Modena. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
B2 Donne Piscopo grande protagonista del successo di Montescaglioso
Planitalia, secondo successo Netto 3-0 con l’Ostuni, primi due parziali equilibrati PLANITALIA OSTUNI
3 0
25- 20, 25 - 21, 25-15
PLANITALIA MONTESCAGLIOSO: Tralli 2, Piscopo 30; Tuselli 3; Deleo 11; Tancredi, Timpanaro (L), Dasco 7. All. Motola US LIGHTINING OSTUNI: Gallo 8, Casalino 3, Marcianò 4, Parisi 2, Pastore 8, Rendina 2, Stefanelli 5, Flore n.e., Nigro n.e; Buongiorno n.e.; Minetti (L) All: Solombrino ARBITRI: Di Nicola e Sabia di Potenza LA PLANITALIA Montescaglioso vince la seconda gara consecutiva in casa dopo quella vinta al tie - break contro l'Aito Sarno imponendosi al fanalino di coda Ostuni in un'ora e 15 minuti di gioco. Motola ha presentato in campo solo sette atlete vista l'indisponibilità, per squalifica, di Daniela Cianflone e l'ormai certo addio alla squadra di Regiane Falsarella. Le ospiti brindisine non si sono presentate a Montescaglioso per fare da sparring partner ma, specialmente nei primi due set, hanno dato filo da torcere alle montesi, le quali, grazie ad una sempre incisiva Maria Noemi Piscopo (30 punti), per la seconda volta nella stagione 2008/2009 e prima tra le mura amiche, hanno fatto loro l'intera posta in gioco. Davanti ad un esiguo numero di spettatori la gara tra la penultima (Montescaglioso) e l'ultima in graduatoria (Ostuni), nel primo set, è stata caratterizzata da una sostanziale parità sino al pari 20 - 20: ai colpi di Pastore replicava Piscopo. Da quel momento in poi le montesi hanno saputo dare l'accelerata giusta ed hanno inflitto alle avversarie cinque punti di distacco che le hanno permesso di chiudere sul 25 20 in loro favore. Il secondo gioco ha seguito la falsariga
del primo: le ostunesi (presentatesi con undici effettive a Montescaglioso) si sono anche portate in vantaggio sul 12 - 9 in loro favore, rimanendo in partita sino al pari 18: troppi errori e i micidiali attacchi montesi le hanno costrette a subire il 2-0 in 28' (25-21). Il terzo gioco ha visto la Planitalia Montescaglioso condurre saldamente in vantaggio sin dalle prime battute, con l'Ostuni che si è mostrato meno determinato rispetto ai due giochi precedenti. Le ragazze di Motola non hanno dovuto faticare eccessivamente per vincere la gara e portare a casa tre punti con un secco 3-0, un risultato che non si verificava al PalaWojtyla dal 17 febbraio 2008, quando la squadra di Montescaglioso superò, davanti al suo pubblico, la TTT Catania. Michele Marchitelli sport@luedi.it
Pallanuoto B Invicta ok con il Messina SUCCESSO casalingo per la Libertas Invicta Potenza nel quarto turno di ritorno del campionato femminile di serie B. Le ragazze di Vincenzo Ostuni hanno superato ieri pomeriggio alla Piscina Michele Riviello di Parco Montereale il Messina per 7 a 3 al termine di una partita condotta con una certa autorità dalle atlete rossoblu. Il team potentino non ha mai avuto problemi a mantenere le redini del gioco in mano esibendo grinta e determinazione per tutti e quattro i tempi di gioco. Questi i parziali dei quattro tempi di gioco: 3-0, 3-1, 1-1, 0-1. f.menonna@luedi.it
La Piscopo top scorer del Montescaglioso con 30 punti
58 Sport
Lunedì 20 aprile 2009
In Cina prima e storica doppietta Red Bull con Vettel davanti a Webber. Terzo posto per Button
Ferrari, ancora un disastro Raikkonen solo decimo. Massa fuori causa per un problema elettrico
1)
Button (Gbr)
21
2)
Barrichello (Bra)
15
3)
Vettel (Ger)
10
3)
Glock (Ger)
10
5)
Webber (Aus)
9.5
6)
Trulli (Ita)
8.5
7)
Heidfeld (Ger)
7)
Alonso (Spa)
4
7)
Hamilton (Gbr)
4
7)
Kovalainen (Fin)
7)
Rosberg (Ger)
SHANGHAI - Ancora una sorpresa nel terzo appuntamento stagionale del mondiale di Formula 1 sulla pista di Shanghai in Cina. Questa volta non è stata la sorprendente Brawn a salire sul gradino più alto del podio ma la Red Bull, protagonista della prima storica grande doppietta. Vittoria di Sebastian Vettel, la seconda in carriera per il giovane tedesco. Non era certamente una gara facile visto che la pioggia e il problema acquaplaning hanno creato più di un problema. Secondo posto per il compagno di scuderia di Vettel, l’autraliano Mark Webber, che ottiene il suo migliore risultato. La Brawn è stata un po’ più lenta, sicuramente non alla velocità della Red Bull, ma ha comunque conquistato punti preziosi per la classifica con il terzo posto di Button e il quarto di Barrichello. Nella classifica dei costruttori, invece, la Brawn Gp ha 36 punti davanti a Red Bull a 19.5 e la Toyota a 18.5. Si rivede la Mclaren-Mercedes con 8 punti. . Non accadeva invece dal 1981 vedere la Ferrari dopo tre gp ancora ferma a zero punti. Raikkonen non è andato oltre la decima posizione lamentando problemi di grip e mancanza di velocità, mentre Massa si è dovuto ritirare a causa di un problema elettrico che ha provocato lo spegnimento del motore. Tornando invece alla Mclaren Hamilton non è per nulla soddisfatto delle prestazioni della sua monoposto, però intanto, sono arrivati un buon sesto posto personale e un quinto da parte del compagno di squadra Kovalainen. Ma andiamo con ordine: vista la pioggia la gara è cominciata con i piloti in fila dietro la safety car. Massa è arrivato lungo alla frenata dell’ultima curva ma il brasiliano è riuscito dopo una piccola escursione fuori pista a proseguire. Problemi anche per Sutil che ha rischiato di finire con un incidente prima ancora dell’inizio. Dopo sette giri Alonso è
rientrato ai box per rifornire e montare un treno di gomme da pioggia nuove. Lo spagnolo è quindi tornato in pista dietro tutti nel giro in cui la safety car è rientrata. Le due Red Bull sono rimaste ai primi due posti davanti alle Brawn, alla Toyota di Trulli e alla Ferrari di Raikkonen. Il finlandese era seguito da Hamilton che lo ha superato dopo alcune curve. Vettel ha rapidamente guadagnato due secondi e mezzo su Webber, quasi cinque su Barrichello e sei su Button. Il vantaggio del tedeschino è diventato di 10 e 15 secondi rispettivamente su Barrichello e Button. All’undicesimo giro Raikkonen ha rallentato il proprio passo ed è stato man mano superato. Pochi istanti dopo ha effettuato un testacoda colpendo un cordolo ma per fortuna non ha urtato nessun ostacolo e ha potuto continuare. Contatto nelle retrovie tra Fisichella e Heidfeld e poi anche tra il tedesco e Glock. Al 14° giro Webber ha rifornito e montato gomme da pioggia nuove e Vettel ha imbarcato benzina. Le Brawn di Button e Barrichello si sono quindi ritrovate ai primi due posti seguiti dalle due Red Bull. Kubica è finito contro la Toyota dello sfortunato Jarno Trulli; l’impatto ha sparso molti detriti in pista costringendo la direzione gara a far intervenire nuovamente la safety. Kubica è tornato ai box per sostituire l’alettone anteriore, mentre per Trulli gara finita. La corsa è ripresa a 35 giri dall’arrivo. La visibilità era sempre molto compromessa. Hamilton ha superato Raikkonen all’esterno salendo al quarto posto dietro Vettel, Button e Webber. Vettel ha portato rapidamente il proprio vantaggio su Button a oltre sei secondi. Button ha poi commesso un errore in una frenata e Webber ne ha approfittato. Al 40° giro Vettel ha superato Button salendo in prima posizione. Alla fine doppietta Red Bull mentre Button completa il podio davanti a Barrichello.
4
4 3.5
12) Buemi (Svi)
3
13) Bourdais (Fra)
1
1) 2) 3) 4)
Webber e Vettel esultano. Sotto Jarno Trulli: è uscito per un incidente con Kubica
4 8 2 5 1 1 2 10 5 6 5 3 2 - 1 3 - 4 4 3 0.5 6 - 2.5 - 10 - 1.5 8
Brawn Gp Red Bull Toyota McLaren
5) 5) 5) 8)
Bmw Sauber Renault Toro Rosso Williams
4 4 4 3.5
9)
Ferrari
10) Force India
0 0
La fiducia del finlandese: «Fase critica ma sapremo uscirne»
Massa: «Deluso e preoccupato» Kimi: «Non siamo molto veloci» SHANGHAI - Anche in Cina la Ferrari ha concluso le gara senza punti all’attivo. In una corsa disputata interamente sotto la pioggia Raikkonen si è classificato al decimo posto mentre Felipe Massa si è ritirato al 21esimo giro quando si trovava in terza posizione, a causa di un problema di carattere elettronico. «Oggi proviamo un grandissimo dispiacere per quello che è accaduto a Felipe Massa – spiega il direttore della gestione sportiva Stefano Domenicali – Stava facendo una gara straordinaria quando un problema elettronico ha provocato lo spegnimento del motore: in quel momento era terzo e, pur con tanta benzina a bordo, girava sui tempi dei migliori e avrebbe potuto finire la gara quasi certamente sul podio. Kimi Raikkonen ha cambiato la strategia passando da due a una sosta ma non è riuscito ad andare oltre il decimo posto: con il primo treno di gomme il suo ritmo era discreto mentre con il secondo ha sofferto per una costante mancanza di aderenza che gli ha impedito di finire in zona punti. Il grande rammarico è che, in una situazione tecnica di inferiorità, non abbiamo ancora una volta sfruttato le circostanze». Ovviamente deluso Felipe Massa: «E' chiaro che sono molto deluso e un pò preoccupato ma la mia motivazione resta totale. Dobbiamo, tutti insieme, uscire da questa situazione. Siamo una squadra unita e abbiamo una
L’ORDINE D’ARRIVO DEL GP DELLA CINA SHANGHAI - Questo l’ordine d’arrivo del Gran Premio della Cina, disputato su 56 giri del circuito di Melbourne pari a 305,066 Km. 1. Sebastian Vettel (GER) Red Bull-Renault in 1h57'43"485 alla media di 155.578 Km/h 2.Mark Webber (AUS) Red Bull-Renault a 10"970 3. Jenson Button (GBR) Brawn-Mercedes 44"975 4. Rubens Barrichello (BRA) Brawn-Mercedes 1'03"704 5. Heikki Kovalainen (FIN) McLaren-Mercedes 1'05"102 6. Lewis Hamilton (GBR) McLaren-Mercedes 1'11"866 7.Timo Glock (GER) Toyota 1'14"476
36 19.5 18.5 8
8. Sebastien Buemi (SUI) Toro Rosso-Ferrari 1'16"439 9. Fernando Alonso (ESP) Renault 1'24"309 10. Kimi Raikkonen (FIN) Ferrari 1'31"750 11. Sebastien Bourdais (FRA) Toro Rosso-Ferrari 1'34"156 12. Nick Heidfeld (GER) Bmw Sauber 1'35"834 13. Robert Kubica (POL) BMW Sauber 1'46"853 14.Giancarlo Fisichella (ITA) Force India-Mercedes 1 giro 15.Nico Rosberg (GER) Williams-Toyota 1 giro 16. Nelsinho Piquet (BRA) Renault 2 giri 17. Adrian Sutil (GER) Force India-Mercedes 6 giri Giro più veloce: Rubens Barrichello 1'52"592
La Ferrari di Massa riportata ai box
gran voglia di rifarci, il più presto possibile. Presto dovremo avere degli importanti sviluppi aerodinamici ma è vero che dobbiamo anche risolvere al più presto i problemi di affidabilità perchè se vogliamo essere primi prima dobbiamo finire le gare. Oggi avevamo una buona chance di andare sul podio. Ero terzo e giravo con i tempi dei migliori avendo tanta benzina a bordo per fare una sola sosta. La macchina si comportava bene a parte quando ero in regime di safety car: in quelle condizioni, in alcuni momenti sembrava esserci un calo di potenza. Poi, improvvisamente, ho perso l’uso dell’acceleratore e la macchina si è ammutolita. Ai nostri tifosi dico di non perdere la passione: è un momento difficile ma il campionato è lungo». Raikkonen si è dovuto accontentare del decimo posto finale: «All’inizio la situazione non era male ma poi, dopo la sosta, ho perso aderenza negli pneumatici e non sono più riuscito a spingere come volevo perchè la macchina scivolava dovunque. Qualche volta ho perso potenza nel motore, soprattutto quando mi trovavo nella scia di altre macchine ma poi il problema spariva da solo. È chiaro che ora la situazione nel campionato è molto difficile.
Abbiamo commesso degli errori e non siamo abbastanza veloci». «A Barcellona – continua il finlandese – quando avremo nuove soluzioni aerodinamiche, potremo recuperare un pò del grip che adesso ci manca. Sono sicuro che riusciremo a tornare competitivi per la vittoria ma questo lavoro richiederà tempo. La squadra è motivata, di questo ne sono certo, e ce la metteremo tutta. Ora è facile criticarci ma sappiamo come uscirne». Infine il commento tecnico di Chris Dyer: «Avevamo impostato la gara con i due piloti su due diverse strategie e, con la pioggia e le neutralizzazioni, eravamo riusciti ad essere in una buona posizione, in particolare con Felipe che, ad un certo punto, era terzo con tanta benzina a bordo. Purtroppo, un problema di gestione software ha provocato l’arresto del suo motore e lo ha costretto a fermarsi. È un vero peccato, perchè avrebbe potuto ottenere un bel risultato. Kimi si è lamentato sin dall’inizio per la scarsa visibilità in scia e, ogni tanto, per cali di potenza del motore determinati dall’acqua, ma, soprattutto, ha sofferto per una mancanza di aderenza dopo la sua sosta e non è riuscito ad andare oltre il decimo posto».
Spettacoli e televisione 59
Lunedì 20 aprile 2009
Il festival del cinema di Cannes punta tutto su Asia e Europa ANG Lee, Jane Campion, Michael Haneke, Quentin Tarantino, Ken Loach, Pedro Almodovar, Bong Joon-ho, Marco Bellocchio, Lars von Trier e Johnnie To sono alcuni dei registi con maggiori probabilità di gareggiare per la Palma d’oro al prossimo festival di Cannes (13-24 maggio) secondo le ultime previsioni del giornale americano Variety. A pochi giorni dall’annuncio della sezione ufficiale (23 aprile), il direttore del festival Thierry Fremaux e il suo comitato di selezione devono vedere ancora molti film e questo fine settimana sarà probabilmente decisivo, scrive il giornale. Contrariamente al suo predecessore Gilles Jacob, Fremaux preferirebbe infatti mantenere una serie di opzioni aperte finchè non avrà visto tutti i film che gli interessano. Comunque sia, secondo Variety la linea emersa in questi ultimi giorni sarebbe quella di un festival con tanti titoli asiatici ed europei, pochi di Sud e Centro America, Africa e Medio Oriente. Ancora incertezza su Hollywood: se UP della Pixar è già stato scelto per l’apertura e se Inglourious Basterds di Quentin Tarantino con Brad Pitt, è stato prenotato già da un paio di settimane, il direttore del festival avrebbe visto da poco il nuovo film di Ang Lee Taking Woodstock, storia vera della nascita del raduno musicale del '69. Tetro, il dramma familiare ambientato in Argentina di Francis Ford
CINEMA
Cartellone quasi pronto Vittorio De Seta
Pedro Almodovar
Un giovane Ang Lee
Coppola dovrebbe essere visionato in questi giorni e il remake del Cattivo Tenente girato da Werner Herzog con Nicolas Cage, sarebbe in bilico tra una proiezione speciale e una di mezzanotte. A mezzanotte dovrebbe andare l’horror-thriller Drag Me to Hell di Sam Raimi con Justin Long e Alison
Lohman. Altri film di lingua inglese su cui punta Variety sono Bright Star di Jane Campion, storia d’amore tra il poeta John Keats e Fanny Brawne; l’horror Antichrist di Lars von Trier, con la coppia Willem Dafoe-Charlotte Gainsbourg che si ritira in una foresta dopo la morte del fi-
glio, Looking for Eric di Ken Loach su un tifoso di calcio in crisi che si fa consigliare dal campione Eric Cantona; il noir Vengeance di Johnny To con Johnny Hallyday, e Fish Tank dell’inglese Andrea Arnold con Michael Fassbender. Gli altri titoli citati da Variety sono The White Ribbon dell’austriaco Pe-
ter Haneke, Los Abrazos rotos di Pedro Almodovar e per l’Italia Vincere di Marco Bellocchio. Molte le pellicole di Corea del Sud e Cina: dalla prima, il thriller Mother, di Bong Joonho e Thirst di Park Chanwook, una storia di vampiri; dalla seconda Spring Fever di Lou Ye su un terzetto sopraffatto da desideri erotici, e forse City of Life and Death di Lu Chuan sul massacro di Nanchino del 1937. Avrebbero molte chance per il concorso anche il malese Tsai Ming-liang con Face (interpretato da attori francesi) e il giapponese Hirokazu Kore-eda con Air Doll (bambola gonfiabile). Variety accenna anche al palestinese Elia Souleiman con The Time That Remains e al belga Jaco von Dormael col fantasy Mr. Nobody. Grande incertezza fino all’ultimo minuto per i francesi.
IN TELEVISIONE
In periodi di grande crisi si punta alla lunga serialità di ALESSANDRA MAGLIARO DON'T CRY, create: non piangere, crea. La crisi economica globale non tralascia di colpire il settore televisivo: girano meno soldi, si punta alla lunga serialità per ammortizzare i costi, sia nella fiction che nell’intrattenimento, ma al tempo stesso c'è una moltiplicazione di canali che hanno bisogno di prodotto e il tempo passato davanti la tv è in continuo aumento. L’allarme in Italia lo ha lanciato Pietro Valsecchi, il produttore TaoDue, su Canale 5 in queste settimane con Squadra Antimafia: «i tagli sono pesanti, almeno del 30%». E Roberto Sessa di Grundy Italia ha rafforzato: «le tv faranno più acquisti all’estero e dunque produrranno meno in Italia». Al momento, almeno in Italia non sarà così. Al recente Mip tv, il mercato internazionale della tv di Cannes, Guido Barbieri, direttore diritti Mediaset, ha ammesso la crisi e però rilanciato: «puntiamo allo stesso numero di ore prodotte, a fronte di una riduzione del bud-
Una scena da “Squadra antimafia”
get. Dunque ci orientiamo sulla lunga serialità, le coproduzioni internazionali e contiamo di sensibilizzare le star alla riduzione dei cachet». Sul fronte Rai, Eleonora Andreatta di Rai Fiction si è dimostrata abbastanza ottimista: «è il
momento delle idee, investire sullo sviluppo e l’ideazione, ma come formati è il momento della lunga serialità che consente di ammortizzare i costi». Jan Mojto del colosso tedesco Beta, veterano del mercato tv, dice: «il mercato è sempre
stato ciclico, per la produzione obiettivamente registriamo una crisi ma per la distribuzione il problema non c'è: i canali sono tanti e tanto è il bisogno di prodotti». Ma la crisi si sente eccome: al Mip tv c'è chi ha scelto di saltare un turno e non è una società piccola ma un colosso come la Warner Bros. Sesto Cifola di Rai Trade, grande conoscitore del mercato internazionale, sostiene che «la crisi ha eliminato tante società piccole americane» e che «paradossalmente per i programmi italiani ci sarà più spazio all’estero e infatti registriamo grandi vendite in Sud America. Però sulla crisi non ci sono dubbi: c'è chi, tra piccole emittenti, ci ha chiesto di poter comprare programmi tv a rate». Poi ci sono i manager che già guardano al domani. Marco Bassetti, direttore generale Endemol Group all’ANSA osserva: «ogni paese soffre dei riflessi della crisi economica sul settore tv in maniera diversa, in Inghilterra e Spagna la situazione è più difficile che in Italia, ma in generale gli investimenti pubblicitari sono in calo ovunque e parallelamente le produzioni tv. Ricette? senz'altro investire in creatività. I network sviluppano meno prodotti, il compito resta a società come Endemol». Velato ottimismo anche da Fabrizio Salini di Fox Channels Italy: «nell’ambito della crisi, il settore della tv è uno di quelli che stanno tenendo di più.
Cinema: Vengeance, un nuovo noir per Johnny Halliday IN Francia esce il 20 maggio, ma prima farà con molte probabilità un passaggio al festival di Cannes, se non altro per far godere al pubblico la passerella sulla scalinata del palazzo del cinema del suo protagonista Johnny Halliday. È Vengeance (vendetta), il nuovo film del maestro riconosciuto del polar made in Hong Kong Johnny To, con il rocker francese protagonista nella parte di un uomo cui è stata sterminata la famiglie e che deve compiere la sua vendetta. Halliday, che compie
66 anni il 15 giugno, ha già recitato in molti film – da Detective di Jean Luc Godard, a L’uomo del treno di Patrice Leconte – ed è una star in Francia, mentre a Hong Kong, dove Vengeance è stato girato, era un perfetto sconosciuto. Al contrario di Johnny To, idolatrato dal pubblico. Il rocker descrive il suo personaggio come «un vecchio gangster francese riciclatosi nel settore della ristorazione». Sua figlia, che ha sposato un cinese, vive ad Hong Kong e viene massacrata insie-
me ai suoi bambini e al marito da una banda di killer assoldati dalla mafia. Così lui va ad Hong Kong per scovare i responsabili e vendicarsi. Ma siccome non conosce nessuno e non parla il cinese, si fa aiutare da tre killer locali. «E' un noir, ma con molto humor», racconta Hallyday. Come in tutte le pellicole di Johnny To, in cui la violenza esplode irrompendo in uno stile asciutto ed essenziale, non mancheranno le care vecchie sparatorie e il sangue. Johnny Halliday
De Seta «Italiani i migranti di ieri» Roma, 19 apr. – La differenza tra gli anni 1950/1970 e oggi è che allora eravamo noi i migranti, eravamo noi gli accattoni, oggi sono altri come quelle persone che, mentre l'Italia litiga con Malta, sono in balia del mare sul cargo Pinar, ancora fermo a sud di Lampedusa». Lo ha detto uno dei maestri del cinema documentario, Vittorio De Seta (Banditi ad Orgosolo, Diario di un maestro, Un giorno in Barbagia, In Calabria, eccetera) ospite stamani al cinema Farnese-Persol di Roma per il settimo appuntamento della rassegna Sguardi Persol nel cinema, in occasione della proiezione del suo ultimo film «Lettere dal Sahara». «Sempre di Sud parlo – ha detto De Seta riferendosi al film – oggi sono persone come Assane, il giovane senegalese protagonista del mio film che dalla sua terra d’origine viene in Italia a cercare fortuna, ma si tratta sempre della stessa cosa». E con un certo rammarico De Seta ripensa al trattamento riservato al suo film: «Non vorrei essere pessimista ma la situazione oggi mi sembra pure peggiorata. Questo mio film è stato ignorato se non addirittura avversato. È uscito in sole 10 copie e anche una parte della critica a Venezia, dove era stato presentato come evento speciale fuori concorso, parlò di buonismo. Ma io mi sono limitato a rappresentare la realtà. Il centro di accoglienza di Torino dove abbiamo girato le scene dell’arrivo di Assane in Italia è davvero così. Inoltre – conclude – alla fine del film il protagonista viene picchiato a sangue da alcuni naziskin quindi non capisco dove stia questo buonismo, casomai parlerei di «malvagismo».
60 Libri e letture
Lunedì 20 aprile 2009
I PIU’ LETTI
Romanzo d’esordio della calabrese Daniela Orlando
In Italia
L’imperfezione del dolore
AUGIAS - MANCUSO Disputa su Dio Mondadori - E. 18.50 2) GIMÉNEZ BARTLETT Il silenzio dei chiostri Sellerio - E. 15.00 3) CASATI MODIGNANI Il gioco delle verità Sperling & Kupfer- E. 19.90 4) ANDREA CAMILLERI Il sonaglio Sellerio - E. 12.00 5) ERRI DE LUCA Il giorno prima... Augias - Mancuso Feltrinelli - E. 13.00 6) WILBUR SMITH Il destino del cacciatore Longanesi - E. 19.60 7) NICOLAS LILIN Educazione siberiana Einaudi - E. 20.00 8) STIEG LARSSON Uomini che odiano... Marsilio - E. 21.50 9) R. LAMBERTUCCI Il viaggio dimagrante Mondadori - E. 17.00 10) FRED VARGAS Un luogo incerto Einaudi - E. 18.50 Gimenéz - Bartlett 1)
Storia della “perfetta” Alice sofferente e autolesionista
In Basilicata
ANDREA CAMILLERI Il sonaglio Sellerio -E 12.50 2) ROBERTO SAVIANO Gomorra Mondadori - E.15.50 3) FRED VARGAS Un luogo incerto Einaudi -E 18.50 4) WILBUR SMITH Il destino del cacciatore Longanesi - E.19.60 5) RAYMOND CARVER Principianti Einaudi - E.19.00 6) STIEG LARSSON Uomini che odiano... Marsilio -E 21.50 7) JOSÉ SARAMAGO Il viaggio dell’elefante Einaudi -E 19.00 8) MARCELLO SORGI Edda Ciano e il comunista Rizzoli -E 18.00 9) STIEG LARSSON La regina dei... Marsilio -E 21.50 10) GIMÉNEZ BARTLETT Il silenzio dei chiostri Sellerio - E. 15.00 1)
Sorgi
Saramago
UN viaggio nel mondo dell’adolescenza femminile, nella «fatica» di crescere e accettarsi soprattutto quando, oltre alle piccole difficoltà che gli anni «verdi» propongono, si aggiunge il dolore di un lutto. Questo è «L'età imperfetta», il romanzo d’esordio quasi autobiografico di Daniela Orlando, quarantenne calabrese che vive però sull'altra sponda dello stretto, a Messina. Alice, la protagonista della storia, è una ragazza di 17 anni carina e sicura di sè che rappresenta bene l’adolescente perfetta, quella che
ogni genitore vorrebbe per vantarsene poi con amici e parenti e dormire sonni tranquilli. Alice infatti è brava a scuola, frequenta la palestra e gli scout ma ha perso sua madre e vive di un dolore che sembra scivolarle addosso. In più, la ragazza nasconde un segreto che non trova ragioni. Come è nata Alice? «Come l’interfaccia di Emanuela (e quindi anche di Daniela) – spiega l’autrice – sono due persone che hanno subito lo stesso lutto ma lo hanno elaborato in modo diverso. Alice rappresenta quello che Emanuela
La copertina del libro
avrebbe voluto fare ma che non le è riuscito. Il segreto della ragazzina è in una forma di autolesionismo: deve reagire al suo lutto, si fa dei tagli che sono molto sottili, appena tracciati. È piccola e non fa il passo più lungo della gamba. La sua angoscia è legata alla mancanza della mamma, morta quando lei non c'era. Una morte che le è stata comunicata a cose fatte. Anche Emanuela ha perso sua madre e non èstata avvertita di questo pericolo. Entrambe quindi, sono persone private della verità. Ma ogni lutto - aggiunge la scrittrice – se elaborato,
può essere sinonimo di crescita. Al contrario, se la perdita non viene non affrontata, resta un evento incompiuto». Emanuela ed Alice sono due figure che alla fine restano «imperfette», segnate da un grande dolore. Una imperfezione che le due donne però, finiscono per accettare in modo paradossalmente positivo. «Certe tracce sanguinano (dice Alice), ma piano, con discrezione. Non è proprio un dolore e comunque non ha cura perchè si autoalimenta, non rimargina. Sembra eterno. In fondo dà pure sicurezza. È parte di me». Daniela Orlando L’età imperfetta Città del sole edizioni pagg. 120 - euro 10
“La locanda degli Elfi e delle Rose” di Mauro Notarangelo
la storia di Brando che ferma il tempo di ANTONIO CIAMPA SI può nella vita essere amanti per sempre? Si può vivere costantemente tra ricerca di una affannosa maturità e incoscienza onirica? Sono queste le domande essenziali del libro "La locanda degli elfi e delle rose" di Mauro Notarangelo (Casa editrice Il Filo; collana Nuove Voci). Un libro pervaso da una costante ricerca di sé, del proprio modo di essere che si trova e si rivela fuori di noi per poi entrare a far parte inevitabilmente della nostra essenza. La realtà, la materialità e le fonti primordiali del sogno onirico s'intrecciano e si fondano all'interno di una locanda
dove le leggi del tempo e degli uomini si dissolvono sotto il suono di un sospiro. E’, “La locanda degli Elfi e delle Rose” un viaggio tra realtà ed invenzione, tra storia e fantasia, tra formule matematiche ed assonanze musicali in cui si snoda la storia del giovane Brando che altro non è che il cammino che ogni uomo è destinato a compiere alla ricerca di sè, nonché, più ancora, il cammino che tutti noi dovremo intraprendere ma che vigliaccamente non abbiamo il coraggio di percorrere nascondendoci spesso dietro l'alibi inevitabile del tempo che fatica a rallentare i suoi scapicollanti ritmi. Brando, invece, il tempo lo ferma. E si
cerca, comprendendo che bisogna perdersi per trovarsi davvero, per conoscersi e amarsi, amarsi profondamente. Perché l'amore è una equazione stupenda insita in noi ma fortemente irrazionale e sfuggente. In un'atmosfera altalenante tra sogno e magia, con il linguaggio che viaggia dalla schiettezza e la sincerità della modernità fino a giungere a tratti lirici che sfiorano le punte della poesia più magica e coinvolgente, lo psichiatra catanzarese Mauro Notarangelo ci regala un cammino verso il possesso di noi con la sua opera prima che, già in libreria, promette di diventare un autentico caso letterario.
POESIA
ROMANZO
Il poetico miele del silenzio
Ragazzi di mafia
Raccolta di versi di giovani autori italiani a cura di Pontiggia
Omaggio di Savatteri a Sciascia
Una qualche opera meritevole svoldi FRANCO DIONESALVI gono poche riviste serie, che circolaESISTONO giovani poeti in Italia? no con molta difficoltà ma consentoCosa fanno, cosa scrivono? A queste no alle buone poesie di vedere la luce. domande prova a dare una risposta E poi c’è la babele delle piccole e pic“Il miele del silenzio – antologia del- colissime case editrici, che pubblicala giovane poesia italiana”, di recen- no una miriade di titoli di poesia ma te uscita per i tipi della Interlinea. Il in genere a spese dell’autore, senza suo curatore, Giancarlo Pontiggia, è alcun vaglio critico ma purché egli scrittore e critico di acuta sensibili- paghi. Come orientarsi in questo caos? Come discernere il tà, che già si era cimentagrano dal loglio? Ecco che to, quasi trenta anni fa, si evidenziano i meriti di con “La parola innamoraPontiggia, che con pazienta”, una impresa analoga za certosina e con grande che presentava e analizzacompetenza ha spulciato va i giovani poeti del temfra centinaia di autori e po, che oggi sono, in larga migliaia di testi, giungenparte, i poeti italiani conodo a comporre un mosaico sciuti e apprezzati. Queste significativo e quanto mai antologie svolgono una utile, che ci rende una infunzione importante; che formazione puntuale. E tale non sarebbe, ad esemmostra come, in questa pio, nella narrativa o nella La copertina Italia terra di poeti, santi e musica. Perché i giovani scrittori hanno rapidamente modo navigatori, il livello della produziodi cimentarsi con i grandi editori, ne poetica rimanga di tutto rispetto, con la grande stampa e quindi con il con giovani autori (ma non troppo, pubblico: i verdetti possono essere arrivano fino ai 39 anni) che mostragiusti o sbagliati, di sicuro non sono no eleganza linguistica e intensità sempre i “migliori” ad avere succes- di espressione. Qualche esempio? “Come si somiso, ma complessivamente chi vuole può trovare una buona informazio- gliano le voci degli studenti / alle otne sulla materia. La poesia invece vi- to del mattino / quando suona la ve in condizioni di semiclandestini- campana della scuola / e un vocio intà. I grandi editori pubblicano po- distinto capitombola sfrenato / tra chissimi libri, e vanno sul sicuro, pareti non ancora sazie dei silenzi scelgono i vecchi nomi garantiti. della notte. / Sembra di assistere a
una sedizione di pirati / ad un fiume che tracima oltre l’insulsa bica / del pensiero, nei meati dove intatta ancòra / germina la forma elementare della vita” (Adriano Napoli). Peraltro nella selezione è ben rappresentata l’Italia meridionale, con diversi interessanti autori che provengono dalla Campania. Nessuno, invece, dalla Calabria: dove siete, cosa scrivete, giovani poeti? Un dato che tuttavia emerge è la distanza che intercorre fra questa poesia e la vita quotidiana: sia sul piano contenutistico che del linguaggio si fatica a trovare un qualsiasi riferimento alle immagini e alle parole che ci scorrono continuamente davanti, le tv al plasma e i computer, gli ipod e i cellulari, Osama Bin Laden e Berlusconi, la crisi delle banche e i precari. È un dato che ormai in Italia si rileva da diversi decenni, ma qui appare ancora più radicalmente: la poesia vive su se stessa, si nutre di poesia piuttosto che di realtà. E infatti riscontri gli emuli di Conte e di De Angelis, i neoclassici e i neoermetici. Ma conferma di essere altro, un mondo a parte, rispetto al mondo delle televisioni e dei giornali; con tutti i vantaggi e i limiti di una simile condizione. Il miele del silenzio a cura di Giancarlo Pontiggia Interlinea, Novara pagg. 208 - euro 24
«UNA squadretta di assassini di Cosa Nostra, pronta ad intervenire al bisogno, quando c'è da ammazzare qualcuno. Con una sola avvertenza: non si uccide di venerdì, perchè è giorno di dolore». Sono i ragazzi di Regalpetra. Quando l’autore legge questa frase in un atto giudiziario non crede ai suoi occhi. Anche lui è un ragazzo di Regalpetra. Anche lui è cresciuto ascoltando le stesse canzoni, rincorrendo lo stesso pallore, frequentando gli stessi bar. Ma lui non ha mai sparato. «I ragazzi di Regalpetra» di Gaetano Savatteri (Rizzoli, 18 euro) racconta di quella generazione e di quel paese, Racalmuto, in provincia di Agrigento, luogo natale di Leonardo Sciascia e sfondo di tante sue opere col nome di Regalpetra. Qui, negli anni Settanta e Ottanta, sono cresciuti insieme ragazzi che, come l’autore, hanno dato vita a un piccolo giornale, una palestra di impe-
gno civile; e altri che invece hanno scatenato una sanguinosa guerra di mafia a partire dalla strage del 23 luglio 1991. Li conosceva Savatteri e diciott'anni dopo li ha cercati e incontrati di nuovo. Il risultato è un serrato faccia a faccia tra l’autore e Maurizio Di Gati e gli altri ex picciotti che, nè ricchi nè potenti, nè famosi nè imprendibili, hanno formato l’ossatura agrigentina di Cosa nostra e oggi, reduci da lutti, galere e latitanze, hanno deciso di parlare. I ragazzi di Regalpetra è un libro sulle scelte che si consumano quando ciascuno attraversa la sua personale «linea d’ombra». Una lente applicata a un microcosmo che si fa metafora per capire come e perchè si imbocca la strada della violenza. Un omaggio non rituale a un maestro come Sciascia. Una storia che «a rileggerla, più che di mafia, sembra una trama di malinteso affetto fraterno».
Libri e letture 61
Lunedì 20 aprile 2009
Secondo capitolo della biografia dedicata al maestro del giornalismo Romanzo
di PAOLO PETRONI CONSERVATORE, fiero propugnatore e difensore della libertà di pensiero, borghese allergico ai salotti e ai padroni “che anche quando cominciano bene finiscono male», sferzante, ironico, appassionato, fino alla fine. E' il ritratto che esce da Montanelli - L'anarchico borghese secondo capitolo (il primo, Lo stregone - La prima vita di Indro Montanelli, è uscito nel 2006), firmato da Sandro Gerbi e Raffaele Liucci, della biografia dedicata al maestro del giornalismo scomparso nell'estate del 2001 a 92 anni, di cui tra pochi giorni, precisamente il 22 aprile, ricorrerà il centenario della nascita. Come per il primo volume (che aveva coperto il periodo dal 1909 al 1957), i due autori non hanno fatto ricorso «nè alle inaffidabili fonti orali nè alla vasta aneddotica e neppure ai lavori su Montanelli non improntati a un rigoroso metodo storiografico», ma si sono basati su un'attentissimo lavoro d'archivio e una lettura sistematica di tutti gli articoli, montanelliani e non, che potessero essergli utili. In questa seconda parte, che va dal 1958 alla morte del giornalista emerge appieno la sua anima di anarchico sui generis come amava definirsi. «Sono un anarchico scriveva - indico dei punti di riferimento, senza volermi in essi identificare, alla Prezzolini o alla Longanesi. Che è un modo difficile, ingrato, in qualche modo contraddittorio, di esserlo». Nel viaggio biografico, lo seguiamo partendo dal periodo al Corriere (dov'era entrato nel 1938) dal 1958 al 1973: anni in cui ci sono il suo lento superamento della chiusura al centro sinistra; gli attacchi a Enrico Mattei di cui criticava ferocemente gli abusi. È implacabile contro i baroni universitari ma boccia gli 'estremismì dei sessantottini. Si schiera in difesa della legge sul divorzio, denuncia il degrado in cui è abbandonata Venezia a inizio anni '70. Riparte, dopo il divorzio dal Corriere nel 1973, con una nuova avventura, la fondazione de Il Giornale, testata d'opinione su posizioni conservatrici che debutta in edicola nel 1974. Con questo passaggio, secondo Gerbi e Liucci forse «Montanelli diventa un giornalista politico a tutto tondo». Assume anche posizioni contestate dai suoi lettori, come l'essere contrario all'introduzione in Italia alla pena di morte. Sono gli anni in cui vende 170000 copie al giorno e lancia l'appello «Votate Dc, turandovi il naso».
Hornby “rilegge” Shakespeare
Due firme storiche Montanelli ed Enzo Biagi La copertina del libro
Indro Montanelli l’anarchico ingrato Un periodo di tensioni politiche e sociali che culmina con il suo ferimento ad opera delle brigate Rosse il 2 giugno 1977. «Io dico che questi sono poveri diavoli - scrive il giornalista dall'ospedale meritano più disprezzo che odio». Nel 1993 un suo nuovo gran rifiuto: quando lascia la direzione de Il Giornale, perchè contrario all'entrata nell'arena politi-
ca di Silvio Berlusconi, a lungo maggiore azionista della testata, che gli aveva chiesto di supportare la sua campagna politica. Nel 1994 parte l'avventura a breve termine de La Voce, e l'anno dopo c'è il suo celebrato ritorno al Corriere. Muore in una clinica di Milano il 22 luglio del 2001, non prima di essersi scritto il necrologio, che viene pubblicato sulla prima pagina del Corriere:
«Giunto al termine della sua lunga e tormentata esistenza,Indro Montanelli, giornalista (Fucecchio 1909), prende congedo dai suoi lettori ringraziandoli dell'affetto e della fedeltà con cui l'hanno seguito». Sandro Gerbi Raffale Liucci Montanelli L'anarchico Borghese Einaudi editore pagg. 288 - euro 18.50
Il libro di Gerbi e Liucci
Presto in libreria i romanzi dell’autore scomparso
rates Latitude, per cui HarpersCollins prevede una prima edizione di un milione di copie, è il secondo romanzo storico di Crichton che nel 1975 aveva dedicato The Great Train Robbery, il lavoro che lo rese famoso, a una celebre rapina a un treno carico d’oro marchio come è successo a Robert Lu- nell’Inghilterra Vittoriana. Il secondo romanzo, che non ha andlum che per anni dopo la morte ha continuato a “firmare” bestseller di cora un titolo, faceva parte di un proavventura confezionati da altri auto- getto di due libri a sfondo tecnologico ri. Pirates Latitudes, ambientato nel- di cui il primo era Next: lo scrittore la Giamaica del Diciassettesimo seco- non era arrivato neanche a metà lo, è stato scritto contemporaneamen- dell’opera e la casa editrice in collabote a Next, l’ultima opera edita di Cri- razione con l’agente di Crichton Lynn Nesbitt e con gli eredi sta chton, ha detto al New preparandosi a cercare un York Times Jonathan co-autore. Nè Burnham Burnham, uno dei direttonè la Nesbit hanno visto il ri editoriali di HarpersColtesto incompiuto: «Milins. Protagonista del nuochael era uno degli autori vo romanzo, scoperto sul più gelosi del suo lavoro computer di Crichton con che abbia mai conosciuto: l’aiuto di un suo assistennon amostrava mai il frutte, sono un pirata di nome to della sua scrittiura priHunter e il governatore ma di essere arrivato a della Giamaica impegnati una bozza piu; che comnel piano di sequestrare pleta». un galeone spagnolo. Pi- Michael Cricthon
Due “Crichton” postumi DUE romanzi postumi di Michael Crichton usciranno in libreria nell’arco dei prossimi 18 mesi: lo ha annunciato HarpersCollins, la casa editrice dello scrittore di Jurassic Park. Crichton è morto di cancro in novembre a 66 anni lasciando inediti un romanzo completo e un altro finito appena per un terzo. Saranno pubblicati entrambi, il primo intitolato Pirates Latitudes a fine novembre 2009. Harper Collins manderà in libreria nell’autunno 2010 il secondo, un thriller tecnologico a cui lo scrittore stava lavorando al momento della morte. I libri di Chrichton hanno venduto complessivamente nel mondo 150 milioni di copie: HarpersCollins ha precisato che non ha intenzione di trasformare il nome dello scrittore in un nuovo caso Robert Ludlum, il
CRONACA
I “disarmati” di Claudio Fava
UN viaggio che racconta i complici del silenzio e del consociativismo mafioso: nel giornalismo, nella politica, nella società civile. Si intitola «I disarmati» l’ultimo libro di Claudio Fava, edito da Sperling&Kupfer Editori. Per molto tempo è stata raccontata la guerra a Cosa nostra come una lotta fra bene e male, fra buoni e cattivi. Come se si trattasse di vicende di cui altri - non noi – erano i protagonisti: così gli eroi sono diventati martiri, la cronaca è diventata tragedia e la memoria s'è ridotta alla commemorazione dei nostri morti: Dalla Chiesa,
vani: sono loro il segno di una terra che comunque non si arrende, che comunque non si adegua. Claudio Fava – una vita trascorsa a guardare il potere mafioso negli occhi, prima come giornalista, poi come scrittore e politico – perlustra questa terra di mezzo, le infinite zone grigie della compiacenza che hanno imbavagliato l’antimafia e reso possibile, talvolta addirittura favorito, l’esistenza della mafia. Claudio Fava I disarmati Sperling&Kupfer Editori pagg. 177 - euro 17.50
Storia dell’antimafia tra reduci e complici, buoni e cattivi Falcone, Borsellino, un pugno di giornalisti, qualche prete, un paio di politici. Ripercorrere oggi la storia dell’antimafia significa parlare soprattutto dei vivi, delle occasioni perdute, di chi avrebbe dovuto e potuto fare ma ha preferito voltarsi dall’altra parte: i rassegnati, gli ingenui, gli opportunisti, i furbi, gli smemorati. Fava perlustra questa terra di mezzo, le infinite zone grigie della compiacenza che
hanno imbavagliato l'antimafia e reso possibile, talvolta addirittura favorito, l'esistenza della mafia. Un viaggio che racconta i compilici del silenzio e del consociativismo mafioso: nel giornalismo, nella politica, nella società civile. Per una volta, con i nomi e i cognomi al loro posto. Non mancano i ritratti di chi in questi anni ha continuato a combattere, animato dal proprio senso civile. Uomini e donne, giovani e meno gio-
«I LIBRI, ammettiamolo, sono meglio di qualunque altra cosa. Se organizzassimo un campionato di fantaboxe culturale, schierando sul ring i libri contro il meglio che qualunque altra forma d’arte abbia da offrire, sulla distanza di quindici riprese… be’, i libri vincerebbero praticamente sempre». (da “Una vita da lettore”) Allora: se avete apprezzato “Una vita da lettore”, la raccolta di brani scritti da Nick Hornby in qualità di scrittore-recensore (a modo suo) per la rivista “The believer”; se adorate quel suo “divagare”, ovvero prendere spunto da un libro per parlare sì del libro, ma anche di tutt’altro, dandovi un’ampia visuale sui privatissimi fatti suoi; se vi piace il modo di Horby di fornirvi libri e autori “digeriti” dalla sua mente, impastati delle sue emozioni, mediati dalle casualità della sua esistenza. Insomma, se vi rispecchiate in questo, sappiate che la storia non finisce lì, e che il vecchio Nick ci informa che, oltre al fatto “di non averlo mai fatto” (come diceva Bukowsky) “Shakespeare scriveva per soldi”. Nel testo, pubblicato da Guanda, ancora una volta notazioni, racconti di vita e dubbi che girano tutti, ovviamente, intorno ai suoi libri, in una sorta di “diario di letture”. Hornby non segue un copione prestabilito. Si passa da un saggio su Shakespeare a un graphic novel, da Henry Miller alla letteratura per l'infanzia e ai libri per gli adolescenti, un genere, quest'ultimo, di cui Hornby si è recentemente infatuato. Non manca una parte dedicata ai film, sempre visti con l'occhio dello scrittore appassionato di storie mai banali, specie se ruotano attorno alla vita di un genio della musica come Bob Dylan. E durante i Mondiali di calcio, per guardare ogni giorno le partite assieme ai suoi amici e fare qualche scommessa via Internet, Hornby riesce persino a passare un mese senza libri. Per poi rituffarvisi subito. Nick Hornby Shakespeare scriveva per soldi Guanda editore pagg. 162 - euro 14
62 Rubriche
Lunedì 20 aprile 2009
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Nel lavoro grazie all'impegno riuscirete a portare in porto quello che avete programmato. In amore avete scarso intuito.
TORO 21/4 - 20/5
Avete tanta voglia di fare nel lavoro, ma rischiate di essere troppo dispersivi. Un amore va coltivato costantemente.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Battute finali per un affare al quale vi siete dedicato molto negli ultimi tempi. Bene le questioni di cuore.
CANCRO 22/6 - 22/7
Anche in una situazione di emergenza nel lavoro riuscite a dare il meglio di voi. Un amore in crescita.
LEONE 23/7 - 23/8
Fareste bene ad imparare ad organizzarvi nel lavoro: rischiate di girare a vuoto. In amore siete piuttosto freddi.
VERGINE 24/8 - 22/9
Segnali contrastanti arrivano dal mondo del lavoro: vi conviene rinviare un progetto ambizioso. In amore avete parecchie frecce al vostro arco.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
Se volete che i vostri progetti di lavoro vadano in porto dovete fare piani razionali e dettagliati. Cuore in subbuglio.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Sfruttate al meglio i vostri influssi creativi nella professione. In amore regna una grande confusione.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Non perdete tempo in progetti di lavoro irrealizzabili: state con i piedi per terra. Chiarite in fretta un equivoco con il partner: sarà meglio.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Riuscirete a mettere a segno parecchi 'colpi' negli affari: continuate così. Fortuna sfacciata in amore.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Se davvero ci tenete al successo professionale dovete saper guardare lontano. Rimproveri in amore.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
di ST intimo DI = DISTINTI MODI
Niente vi verrà regalato, soprattutto in un settore professionale tanto competitivo. In amore è tempo di bilanci.
Televisioni 63
Lunedì 20 aprile 2009
23.45
TALKSHOW
21.05
PRIMA SERATA
Bruno Vespa
RUBRICA Giovanni Minoli
FILM
21.10
21.10
Agente 007 - Vivi e lascia morire
SHOW
14.05
Alessia Marcuzzi
RUBRICA
21.10
Forum
FILM
21.00
TALKSHOW
Independence Day
Gad Lerner
06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowFesta Italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale
06.00 -RubricaVideocomic 06.20 -Reality ShowItalian Academy 2 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.30 -RubricaSorgente di vita 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.55 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -Reality Show Italian Academy 2 15.00 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk Show Ricomincio da qui 17.20 -TelefilmLaw & Order - I due volti della giustizia 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -Telegiornale Tg 2 19.00 -Sit ComPiloti 19.30 -Telefilm Squadra speciale Cobra 11
07.30 -AttualitàTGR Buong. Regione 08.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.20 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTG Shukran 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.10 -TelegiornaleTG3 Flash L.I.S. 15.15 -RubricaTrebisonda 15.20 -DOCUFICTION Double Trouble 16.00 -NewsTG3 GT Ragazzi 16.30 -RubricaMelevisione 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -Telegiornale Tg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce
06.00 -RubricaTg 5 Prima pagina 07.55 -NewsTraffico 07:57 - Previsioni del tempoMeteo 5 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -ShowMattino Cinque 09.55 -Real TvGrande Fratello Pillole 10.00 -TelegiornaleTg5 - Ore 10 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13:39 - Previsioni del tempoMeteo 5 13:41 - Soap OperaBeautiful 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.15 -Attualità Pomeriggio Cinque 18.00 -Telegiornale Tg5 minuti 18.50 -Quiz Chi vuol essere milionario? 20.00 -Telegiornale Tg 5
07.10 -TelefilmQuincy 08.10 -TelefilmHunter 09.00 -TelefilmNash Bridges 10.05 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TelefilmUltime dal cielo 11.30 -TelegiornaleTg 4 11:38 - NewsVie d'Italia 11.40 -TelefilmUn detective in corsia 12.25 -TelefilmRenegade 13.30 -TelegiornaleTg 4 13.55 -Previsioni del tempoMeteo 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 -TelefilmWolff un poliziotto a Berlino 16:00 - FilmIl Principe e il guerriero con Charlton Heston, Richard Boone, Rosemary Forsyth - regia di Franklin J. Schaffner (USA) 1965 18.40 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -Telegiornale Tg 4 19:19 - Previsioni del tempoMeteo 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore
06.35 -Cartoni 09.00 -Sit ComWilly, il Principe di Bel Air 09.25 -TelefilmXena - Principessa guerriera 10.20 -TelefilmBaywatch 11.15 -TelefilmSupercar 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 12:58 - Previsioni del tempoMeteo 13.00 -NewsStudio Sport 13.35 -QuizMotoGP-Quiz 13.40 -CartoniDragon Ball GT 14.05 -CartoniNaruto the movie 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmSmallville 15.50 -TelefilmKyle XY 16.40 -FilmScooby-Doo e la spada Samurai 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 18.55 -Previsioni del tempoMeteo 19.00 -NewsStudio Sport 19.30 -CartoniI Simpson 19.50 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.05 -Sit ComCamera Café
06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmF/X 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -FilmIl gladiatore che sfidò l'impero con Massimo Serato, Gloria Milland, Rock Stevens, Andrea Checchi - regia di Domenico Paolella (Italia) - 1965 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmRelic Hunter 17.05 -RubricaAtlantide, Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmJAG - Avvocati in divisa 20.00 -TelegiornaleTg La7
20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Film Tv Per una notte d'amore con Vanessa Hessler, Roberto Farnesi, Isa Barzizza - regia di Vittorio Sindoni (Ita) - 2007
20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Rubrica La Storia Siamo Noi 22.45 -Rubrica Stracult - Risate d'autore 23.30 -AttualitàTg2
20.35 -TeleromanzoUn posto al sole 21.05 -TelegiornaleTg3 21.10 -FilmAgente 007 - Vivi e lascia morire con R. Moore, Y. Kotto - regia di Guy Hamilton (GB) - 1973 23.20 -RubricaReplay
20:30 - Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Show Grande Fratello
20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -TelefilmIl Comandante Florent 23.15 -Film Il giustiziere della notte 5 con Charles Bronson, Lesley-Anne Down, Michael Parks - regia di Allan A. Goldstein (USA) - 1994
20.30 -Gioco La ruota della fortuna 21.10 -Film Indipendence Day con Bill Pullman, Jeff Goldblum, Will Smith - regia di Roland Emmerich (USA) - 1996
20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.00 -Talk Show L'infedele 23.30 -Documentario Delitti
23.40 -TelegiornaleTg 1 23.45 -Talk ShowPorta a porta 01.20 -TelegiornaleTG 1 Notte 02.00 -RubricaSottovoce 02.30 -RubricaRewind la Tv a grande richiesta 03.00-VideoframmentiSuperStar
23.45 -FilmPassenger 57 - Terrore ad alta quota con W. Snipes, B. Payne - regia di Kevin Hooks (USA) - 1992 01.10 -RubricaTG Parlamento 01.20 -Reality ShowItalian Academy 2 01.55 -RubricaProtestantesimo
00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaFuori orario 02.35 -RubricaInconscio e Magia e Psiche: il respiro comune 03.00 -AttualitàRai News 24 03.40 -RubricaRiflettendo con...
01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.45 -TelefilmThe Guardian 03.40 -TelegiornaleTg 5 Notte 04.10 -Previsioni del tempoMeteo 5 Notte 04:13 - TelefilmSquadra emergenza 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte
01.00 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 01.25 -RubricaPasswor*d il mondo in casa 02.25 -RubricaVivere meglio 03.35 -RubricaPeste e corna e gocce di storia 03.40 -Soap OperaFebbre d'amore
00.00 -FilmThe One con J. Li - regia di James Wong (USA) - 2001 01.40 -SportPoker1Mania - Poker 02.35 -NewsStudio Sport 03.15 -MusicaleTalent 1 Player 03.55 -FilmFranco, Ciccio e le vedove...
00.30 -TelegiornaleTg La7 00.50 -RubricaMovie Flash 00.55 -AttualitàOtto e mezzo 01.35 -RubricaL'intervista 02.05 -TelefilmAlla corte di Alice 03.05 -RubricaDue minuti un libro 03.10 -AttualitàCNN News
leTrame
LA 7
ORE 14.00
IL GLADIATORE CHE SFIDO’ L’IMPERO con R. Stevens, W. Barnes, A. Checchi, G. Milland - regia di Domenico Paolella (Ita) - 1965 Il popolo di Tracia è custode di un inestimabile tesoro. Al quale pensa con bramosia Lucio Quintilio, che per averlo è deciso a sfidare il Senato. Metello, un console, chiede aiuto al gladiatore Spartaco per fermare il ribelle...
RAI 3
ORE 21.10
AGENTE 007 - VIVI E LASCIA MORIRE con R. Moore, Y. Kotto, J. Seymour - regia di Guy Hamilton (G.B.) - 1973 Giunge notizia che 3 agenti di Sua Maestà sono stati uccisi oltreceano. Il giorno stesso, Bond viene mandato in missione per indagare. Bond si sposta a Sainte Monique, un'isoletta nel Mar dei Caraibi, dove il dottor Kananga, alias Mister Big, ha impiantato la centrale di un enorme traffico di droga con cui soggiogare la popolazione bianca degli Usa...
RETE 4
ORE 16.00
ITALIA 1
ORE 21.10
IL PRINCIPE GUERRIERO
INDEPENDENCE DAY
con C. Heston, R. Boone - regia di Franklin J. Schaffner (Usa) - 1965
con B. Pullman, J. Goldblum, W. Smith, M. McDonnel - regia di Roland Emmerich (Usa) - 1996
Nel secolo undicesimo, gli uomini del normanno e cristiano Chrisagon respingono un'invasione del villaggio dei Celti da parte dei Frigi. Chrisagon si innamora della figlia del re frigio Odins, già promessa a un'altro, la rapisce e, riamato da lei, rifiuta di riconsegnarla allo sposo legittimo. Celti e Frigi, accomunati dalla fede nelle stesse tradizioni pagane, si coalizzano contro il dispotico...
RETE 4
ORE 23.15
IL GIUSTIZIERE DELLA NOTTE 5 con C. Bronson, L.-A. Down, M. Parks, regia di Allan A. Goldstein (Usa) - 1994 Paul Kersey non è più un giovanotto e ha promesso di smetterla col suo esuberante senso della giustizia e di tenere per il futuro la pistola nel cassetto. Alla promessa hanno creduto il tenente King, il procuratore Hoyle e, soprattutto, Olivia, la disegnatrice di moda con la quale Paul ha una relazione. Tommy O'Shea, l'ex marito di Olivia, decide però di farla uccidere e poi di esigere...
Nel cielo appaiono enormi "oggetti non identificati". Comincia la metodica distruzione di grandi città della Terra, e tutto sembra perduto finché il presidente americano in persona non sale su un aereo va a combattere gli alieni. Insieme con lui uno scienziato strampalato e un pilota coraggioso salveranno il pianeta...
RAI 2
ORE 23.45
PASSENGER 57 - TERRORE AD ALTA QUOTA con W. Snipes, B. Payne, T. Sizemore regia di Kevin Hooks (Usa) - 1992 John Cutter è stato una star dell'antiterrorismo fino a quando ha assistito alla morte della moglie durante una rapina. Oggi Cutter sta prendendo un aereo per Los Angeles dove lavorerà come capo della sicurezza per una compagnia aerea. Sullo stesso volo c'è anche il terrorista Charles Rane, debitamente ammanettato e scortato...
Un grande successo Ti lascio una canzone RAI UNO Ti lascio una canzone Affari tuoi L'eredita' L'eredita' la sfida
ora 21.08 20.43 19.49 18.51
ascolto 6.200 5.413 4.826 3.457
RAI DUE Cold case-delitti Cold case-delitti Rai sport-dribbling Rai sport-sabato sprint
21.50 21.04 13.29 22.40
2.683 2.463 2.165 1.708
RAI TRE Che tempo che fa Ulisse il piacere Pres.che tempo che fa Blob di tutto di piu'
20.33 21.32 20.10 19.59
2.801 2.422 1.884 1.861
CANALE 5 Striscia la notizia Amici il casting Chi vuol essere Verissimo tutti
20.46 13.58 19.04 15.06
4.743 3.906 3.521 3.116
ITALIA 1 Mamma,ho riperso Piccola peste si Studio sport La vita secondo jim
21.10 19.29 13.05 13.36
2.376 1.868 1.758 1.599
RETE 4 Walker texas ranger Il commissario cordier Poirot Forum sessione
20.29 21.09 15.13 14.08
1.709 1.317 1.306 1.207
Anno 8 n.98 € 1.00
www.ilquotidianodellabasilicata.it
Lunedì 20 Aprile 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
POLITICA Il leader dell’Idv a Potenza difende De Magistris e Vulpio, candida Radice e attacca il primo cittadino
Di Pietro-Santarsiero: botta e risposta Indagini e gestione politica, il sindaco reagisce: «Ecco i miei atti trasparenti» POTENZA - Botta e risposta a distanza tra il leader dell’Idv che ieri mattina è stato a Potenza e il primo cittadino. Di Pietro (che è stato anche a Melfi) ha attaccato sulle indagini e sulla gestione politica della città. Difesa a oltranza dei «suoi» candidati, De Magistris e Vulpio e strali contro Santarsiero. Replica a muso duro del sindaco: «Ho agito con trasparenza e sulle indagini ho chiesto più volte un incontro con De Magistris e non mi è stato mai risposto». A sorpresa Di Pietro ha anche candidato Radice alle Europee.
ELEZIONI Da domani una pagina sul voto nei comuni
alle pagine 6 e 7
SPORT
S ECONDA DIVISIONE
P RIMA D IVISIONE
S ERIE D
Cozzolino Nolè sorrisi
Melfi piccoli passi
BASKET A DIL.
TENNIS A2
Il rammarico di Bawer e Levoni dopo i ko di sabato
Il Ct Pisticci batte in casa il Lumezzane
CALCIO REGIONALE
BASKET C1
Feste promozioni rinviate per Pisticci e Tolve
La Corporelle resta prima e trova Reggio
E’ record tre vittorie
A Campomaggiore la festa dei piccoli comuni di Legambiente: fragilità e punti di forza dei territori
Lucania-Abruzzo: similitudini sul terremoto CAMPOMAGGIORE - “La piccola grande Italia vuole bene all’Abruzzo”, questo lo slogan con cui si è rinnovato l’appuntamento con la festa dei piccoli comuni organizzata da Lagambiente. A Campomaggiore l’appuntamento lucano più importante: un convegno che ha messo a confronto le esperienze sul sisma vissute dalle due regioni. a pagina 8
SPECIALE VAURO alle pagine 15,16 e 17
Madonna cade da cavallo rassicuriamo i suoi sostenitori: nessun danno a lei e al cavallo dei pantaloni